Progettazioni didattiche Rita Minello scelte dai testi di F. Tessaro, in particolare Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Armando, Roma 2002 La progettazione è la prefigurazione dell’azione e, in quanto tale, fa parte a pieno titolo dei processi della professionalità docente. Nella scuola secondaria, la progettazione didattica si caratterizza per il progressivo coinvolgimento degli studenti nella costruzione e nell’orientamento di un percorso formativo che risponda alle potenzialità e alle attitudini di ciascuno. La progressione delle programmazioni in ambito scolastico: - Programmazione unitaria europea (direttive) - Programmazione nazionale (programmi) - Programmazione regionale o subregionale (integrazione territoriale) - Programmazione scolastica, del singolo istituto (piano offerta formativa) - Programmazione di classe (trasversale) - Programmazione del docente (disciplinare) Il progetto didattico è il disegno di ricerca e di azione dell’insegnamento che, coerentemente con la programmazione di riferimento, determina le strategie operative, le conoscenze e i saperi, i metodi e le tecniche, i sistemi di valutazione e di verifica, a partire da situazioni effettivamente analizzate e ottimizzando le risorse a disposizione. Un progetto deve essere pertinente rispondendo ai bisogni reali dell'utenza, fattibile rispetto alle risorse e praticabile in attività didattiche concrete. Esistono molteplici forme di progettazione didattica. Fra tutte analizziamo la progettazione per obiettivi, per contenuti, per concetti, per situazioni, per padronanze e per soggetti in difficoltà. Progettare per obiettivi: la tecnologia dell’insegnamento Modello curricolare : Lineare - Tecnologico 1. OBIETTIVI 5. VERIFICA UNITA’ DIDATTICA (UD) 4. METODI UD 1 UD 2 2. REQUISITI 3. CONTENUTI UD 3 UD 4 UD n Progettazione per … Obiettivi – risultati, osservabili e misurabili Focus Unità didattica, progetto didattico Azioni dell'allievo Rispondere agli stimoli proposti con comportamenti conformi, prestazioni Azioni dell'insegnante Predisporre procedure e routine di insegnamento. Condurre, guidare, somministrare, verificare Processo formativo Insegnamento trasmissivo. Apprendimento riproduttivo Obiettivi In scansione gerarchica. Predeterminati. Misurabili. Classificati in tassonomie Parametri valutativi Normativi (con elaborazioni statistiche) Elementi critici Rigidità dell'offerta didattica. Prevalenza dell'obiettivo e del risultato, inconsistenza dei processi. Anticipazionismo: il risultato dell'azione didattica è definito a priori, e va comunque raggiunto Elementi di interesse Efficienza e rapidità dell'acquisire conoscenze e abilità, comportamenti “obbligati” (nell'addestramento), meccanismi necessari all'autonomia della persona (con soggetti in situazione di handicap) Progettare per contenuti: l’essenzialità della conoscenza Modello curricolare: Arg. 1 Arg. 1.2 Arg. 2.1 Contenutistico - Sequenziale Arg. 1.3 Arg. 1.4 Arg. 1.5 Arg. 1.6 Arg. 2 Arg. 2.3 Arg. 3.1 Arg. 3.1 Arg. 2.4 Arg. 2.5 Arg. 2.6 Arg. 3 Arg. 3.4 Arg. 4.1 Arg. 4.2 Arg. 4.3 Arg. 3.5 Arg. 3.6 Arg. 4 Arg. 4.5 Arg. 5.1 Arg. 5.2 Arg. 5.3 Arg. 5.4 Arg. 4.6 Arg. 5 Arg. 5.6 Arg. 6.1 Arg. 6.2 Arg. 6.3 Arg. 6.4 Arg. 6.5 Arg. 6 Progettazione per … Contenuti di insegnamento (es. didattica breve) Focus Materia – disciplina Azioni dell'allievo Imparare le conoscenze fondamentali della materia Azioni dell'insegnante Selezionare i contenuti (distillazione) mediante analisi disciplinare Processo formativo Insegnamento sintetico, specialistico. Apprendimento delle conoscenze basilari Obiettivi Conoscere i contenuti Parametri valutativi Verifica dell’acquisizione dei contenuti Elementi critici Banalizzazione e staticità dei saperi. Riferimenti alle sole conoscenze specialistiche. Mancanza di transfer. Assenza del soggetto che apprende, delle situazioni esistenziali, di metodi diversi da quelli disciplinari. Elementi di interesse Ricerca dell’essenzialità. Esplicitazione degli oggetti culturali fondamentali. Elencazione chiara dei contenuti. Progettare per concetti: l’epistemologia clinica Modello curricolare: Strutturalista - Concettuale X X X NODO 5 X NODO 1 X X X NODO 3 NODO 4 X X NODO 2 X X X X X Progettazione per … Reti di concetti e strutture cognitive Focus Mappe concettuali – Matrici cognitive Azioni dell'allievo Partecipare con i propri saperi, individuare le connessioni, produrre concetti Azioni dell'insegnante Predisporre le mappe concettuali, coordinare la conversazione clinica, predisporre protocolli di osservazione e registrazione, costruire archivi di esperienze didattiche Procede per implementazioni regolate dei saperi Processo formativo Obiettivi Sono filtrati dalle conoscenze degli allievi e dall'analisi disciplinare Parametri valutativi Centrati su criteri docimologici Elementi critici Scarsa attenzione agli aspetti non cognitivi del soggetto. Può mascherare metodi tradizionali di tipo trasmissivo Elementi di interesse Mediazione tra epistemologia disciplinare e sistema cognitivo dell’allievo. La progettazione continua nell’azione didattica Esempio di mappa concettuale di intergruppo costruita nell’ambito di un progetto didattico trasversale. Malattie Principi nutritivi costituiti da Alimenti soddisfatta da Necessità biologica vitale nel Nord del mondo è Carenze alimentari dovute a Malattie si affronta con da cau sat a Salute e cid la n i ul s ALIMENTAZIONE Colonialismo per Autoconsapevolezza dei popoli Politiche economiche Problema per migliorata da ve s u Attività sportive nella ssi e sm tra dai Società occidentale Modelli culturali Educazione alimentare curate da Interventi psicologici Anoressia Bulimia nella Aiuti umanitari c’è Terzo mondo la si ri s co olve n posi ti Mass Media è Fame Eccesso di consumi alimentari sorgono Sud del mondo a oc ov pr nel porta a Adolescenza Le prossime tre tipologie di progettazione (per situazioni, per padronanze e soggetti in difficoltà) a differenza delle precedenti, si caratterizzano per la centratura sull’allievo e sui suoi processi di apprendimento, nonché sulla contemporaneità tra azione progettuale e azione formativa. In questi casi la progettazione si svolge secondo le modalità della ricercaazione. Progettare per situazioni: l’apprendimento integrato Modello curricolare: Sistemico - Relazionale SITUAZIONI SCOLASTICHE SFONDI ISTITUZIONALI SFONDI NARRATIVI ALLIEVO CONTESTI RELAZIONALI AMBIENTI ORGANIZZATIVI SITUAZIONI ESISTENZIALI Progettazione per … Situazioni, contesti, ambienti, sfondi Focus Esperienza del soggetto Azioni dell'allievo Saper analizzare le situazioni, individuare gli elementi problematici, interpretare la complessità Azioni dell'insegnante Facilitare e mediare le esperienze, provocare situazioni problematiche, sviluppare la motivazione Processo formativo È ricerca insieme: senza distinzione di ruoli tra chi insegna e chi apprende Obiettivi Sono traguardi possibili; dipendono dalle esperienze; possono cambiare se la situazione lo richiede Parametri valutativi La valutazione è raccolta di giudizi personali Elementi critici Perdita della direzione del curricolo; soggettivismo esasperato; mancanza di verifica e di controllo; costi elevati; scarsa efficienza Attenzione al soggetto; efficacia dell'apprendimento per esplorazione; importanza della motivazione Elementi di interesse Progettare per Padronanze: lo sviluppo metacognitivo Modello curricolare: Processuale - Costruttivista COMPRENDERE ANALIZZARE STUDIARE SELEZIONARE DECIDERE MEMORIZZARE INTERPRETARE APPLICARE RICOSTRUIRE RIORGANIZZARE GENERALIZZARE ARGOMENTARE MODELLIZZARE GIUSTIFICARE RICONOSCERE RELATIVIZZARE VALUTARE SINTETIZZARE TRASFERIRE PRODURRE Progettazione per … Processi cognitivi, metacognitivi, esperienziali Focus Sistemi di padronanze; expertise dell’allievo Azioni dell'allievo Condividere i saperi; riorganizzare le mappe cognitive, riflettere, ricostruire, inventare Azioni dell'insegnante Predisporre ambienti che stimolano il pensiero, il ragionamento, la produzione concettuale, la divergenza, il confronto Omologia tra fasi didattiche e processi di apprendimento Processo formativo Obiettivi Commisurati alle potenzialità di sviluppo cognitivo e metacognitivo degli allievi Parametri valutativi Tendenti all’autovalutazione e alla valorizzazione della padronanza Elementi critici Difficoltà nell’individuare le soglie di sviluppo nell’acquisizione di competenze e padronanze. Elementi di interesse Attenzione ai processi dell'apprendimento, ai talenti personali; importanza della consapevolezza, della produzione e della condivisione La progettazione clinica: i percorsi individualizzati La progettazione clinica ha lo scopo di organizzare i percorsi di insegnamento e di apprendimento relativi alle persone che presentano difficoltà a livello individuale e/o sociale, a causa di motivi fisici, psichici, intellettivi o sociali, per renderle autonome nel pensiero e nell’azione. Quando individualizzare l’insegnamento e la progettazione? Nel caso di: -soggetti in situazione di handicap; -soggetti in situazione di disadattamento socio-relazionale; -soggetti nomadi; -soggetti di recente immigrazione; -soggetti con deficit di apprendimento (in altri casi di atipicità sociali). Schema di progettazione soggetti in difficoltà Modello curricolare: Individualizzato 1. DIAGNOSI FUNZIONALE 2. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Area COGNITIVA Area SENSORIALE Area AFFETTIVA Area RELAZIONALE Area MOTORIA Area MOTIVAZIONALE 3. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Nell’attuale ordinamento scolastico sono previste figure di sostegno o di insegnanti specializzati solo per i casi di handicap certificato. L’insegnante specializzato (o di sostegno) supporta l’azione dei docenti disciplinari, agendo: - nei confronti dello studente in difficoltà con la messa in atto di progetti individualizzati e - nei confronti dei colleghi di classe apportando informazioni, suggerimenti metodologici, e fungendo da tramite tra la scuola e le strutture specialistiche.