Parte Terza: Le “ragioni” della
politica economica
Capitolo 7: L’intervento dello Stato
• L’autorità dello Stato
• Le modalità di intervento
• L‘economia delle leggi e la politica economica
1
Lo Stato minimale
Premessa:
• inutilità della correzione: le imperfezioni del mercato sono
ritenute marginali oppure temporanee
• inefficienza della correzione: il costo dell’intervento può essere
maggiore dell’inefficienza del mercato
Conseguenza:
Uno Stato che si limiti ai compiti minimi attribuzione dei diritti,
amministrazione della giustizia, esercizio della difesa
2
Un esempio per lo Stato minimale: due beni c, g
Alef: UA = cg
Bet: UB = c + 0,2g
dotazione: Alef (11c, 7g) ; Bet (7c, 8g)
scambio proposto: 1c <=> 2g quindi Alef (10c, 9g) ; Bet (8c, 6g)
Bet
SI
SI
90; 9,2
NO
77; 8,6
NO
77; 8,6
77; 8,6
Alef
Lo scambio
è un atto
volontario
Un'autorità minimale che garantisca i diritti di proprietà
& il rispetto dei contratti.
3
Decisioni politiche, fuori dalla sfera di
mercato
Scelte di mercato & scelte pubbliche
La scatola di Edgeworth in un modello di puro scambio tra Alef e Bet
Bet
15
Area dello scambio
Bene
g
Dotazione
7
Alef
Bene c
11
18
4
Curva di Pareto
b
a
Core
CP
Primo teorema dell’economia del benessere: se le preferenze di ogni
agente sono ben conformate, allora un equilibrio competitivo (prezzo,
quantità) è nel core (quindi l’allocazione finale è Pareto-efficiente per
costruzione)
Secondo teorema dell’economia del benessere: se le preferenze di ogni
agente sono ben conformate, una qualsiasi allocazione sulla curva di Pareto
può essere raggiunta tramite una ridistribuzione delle dotazioni iniziali
(trasferimenti) in un equilibrio competitivo (prezzo, quantità)
5
W
C
Le scelte pubbliche
scelgono l’allocazione
finale nell’insieme di
Pareto
Il mercato sceglie
l’allocazione finale
nell’ambito del core
NB: L’autorità pubblica è necessaria per consentire
situazioni distributive in un ambito di opportunità
più ampio (esempio: se la dotazione iniziale fosse in W: Alef ha tutto e Bet
nulla)
6
Lo Stato ha già due ragioni d’intervento: i) gestire i poteri minimali,
definire le proprietà, garantire i contratti; ii) ampliare le scelte distributive
del mercato
Un primo schema di complicazione: la possibilità di rubare
Alef (10,9)
Bet (8,6)
perdite (0,0)
Bet
non ruba
Alef (6,5)
Bet (10,9)
perdite (2,1)
ruba
non ruba
90; 9,2
30; 11,8
ruba
100; 5,6
35; 8
Alef
Alef (7,5)
Bet (7,5)
perdite (4,5)
Alef (10,10)
Bet (5,3)
perdite (3,2)
L’intervento dello Stato
è necessario
per evitare la soluzione
socialmente peggiore
La strategia dominante è
per entrambi rubare
(dilemma del prigioniero)
7
Un secondo schema di complicazione: la necessità di coordinamento (Alef
ama il bosco, Bet la savana, ma entrambi preferiscono essere assieme piuttosto che
soli)
Bet
bosco
savana
bosco
30; 10
0; 0
savana
0; 0
10; 30
Alef
L’intervento dello Stato
è necessario
per coordinare le scelte
individuali
Il gioco ammette due
equilibri (di Nash), con il
rischio di non coordinarsi
(la battaglia dei sessi)
8
Un’autorità esterna: leggi, sanzioni, premi e convenzioni
1) per il gioco della cooperazione (dilemma del prigioniero): leggi e
sanzioni (ma il risultato potrebbe raggiungersi anche con leggi/premi)
non ruba
non ruba
90; 9,2
ruba
esito escluso
Chi ruba perde
la sua dotazione
ruba
Legge del taglione
esito escluso
35; 8
non ruba
ruba
non ruba
90; 9,2
30; 0
ruba
0; 5,6
0; 0
2) per il gioco del coordinamento (battaglia dei sessi): convenzioni,
liberamente accettate e non imposte dall’autorità
9
Quando i rapporti sociali sono ripetuti:i supergame
1) la cooperazione nel supergame:
1a) orizzonte finito: chainstore paradox (Selten)
feedback induction
fine
Conviene rubare immediatamente
2a) orizzonte infinito: Folk theorem
se non ruba mai: 90/i
se tradisce la fiducia una volta: 100 + (90-35)/i
Si riproduce la soluzione
precedente
La cooperazione è automatica
(senza l’intervento di una autorità) sse
i < i* ( = 3,5%)
La ripetizione del gioco non elimina la necessità
dell’intervento di un’autorità pubblica
10
2) il coordinamento nel supergame
L’autorità pubblica deve intervenire per
2a) tramandare la convenzione fra le successive generazioni
2b) consentire la gestione dell'alternanza
0
1
2
*
3
4
N-1
*
*
N
Switching point
11
Le istituzioni: entità sociali aventi carattere durevole nel
ripetersi delle generazioni
Informali, nate autonomamente (codici morali, consuetudini)
• come NORME:
Formali, dettate da un’autorità (codici, costituzioni))
• come ORGANIZAZIONI: apparati politici (comitati, partiti)
apparati economici (imprese, sindacati)
burocrazie dello Stato
Nascita
Collettivista, organica, storica
Frutto di un’azione
cosciente di agenti
razionali
Interazione spontanea
di agenti individuali
Prodotto di conflitti
e convergenze
Altre classi
pubbliche
private
nazionali
internazionali
sovranazionali
12
Altre motivazioni delle istituzioni
A) in generale:
• codificazione della memoria, quando il mercato non diviene sufficiente (Schotter)
• risparmio sui costi di transazione (Neo-istitutional economics)
• Il dramma delle proprietà comuni, evitare il sovrasfruttamento (Gordon)
• frutto di un modello evolutivo (l’evoluzione delle istituzioni come teoria di Darwin)
B) le organizzazioni:
• teoria dei team: un gruppo che collabora per un’azione condivisa (Marschak
e Radner)
• realizzazione di una gerarchia (teoria economica dell'organizzazione, Williamson)
13
Concludendo sulle funzioni dello Stato:
STATO MINIMALE
tutela dei diritti e dei contratti
• decidere la distribuzione in
ambiti più ampi
• dettare un sistema di leggi e
convenzioni
• gestire un complesso di istituzioni
Gli uffici dello Stato (Musgrave)
• Allocation bureau che si occupa della gestione e distribuzione delle risorse
• Stabilization
• Distribution
bureau che si occupa della stabilizazione dell’economia
bureau che si occupa della distribuzione del reddito e della ricchezza
14
Modalità con cui si può attuare l’intervento dell’autorità
pubblica:
• interventi diretti o indiretti
• seguendo regole o come esercizio di una discrezionalità
• con interventi necessariamente coordinati o tramite
l'esercizio di poteri indipendenti (principio di separazione)
Una questione collegata: esistono modalità di
intervento superiori oppure la modalità da adottare
è questione di strategia?
15
Interventi diretti o indireti
L’intuizione:
Intervento
indiretto
Obiettivo
Settore privato
(mercato)
Risultato
non desiderato
Intervento diretto
Con l’intervento indiretto
si agisce sulle determinanti delle
azioni private, usando il mercato
Con l’intervento diretto
si vincolano le scelte private,
forzando il mercato
16
Un modello esplicativo:
Obiettivo pubblico: W(x) , max W(x) => W’(x) = 0 quindi x = x*
Azione del settore privato: B(x) , max B(x) => B’(x) = 0 quindi x = x°
IPOTESI: x° > x*
Le scelte private comportano troppo di x, l’autorità deve intervenite!
Intervento diretto (normalmente sulle quantità): Prq (x  x*)
Intervento indiretto (normalmente sui prezzi): Prp (T = p*x)
tale che max [B(x) - p*x] => B’(x) = p => x = x*
Prq
Legge (standard) + sanzione
comando & controllo
Prp
Legge
Teorema Pool-Weitzman: in condizioni di certezza, l’intervento sulle quantità di
comando seguito da un adeguato enforcement dà lo stesso risultato di un intervento
indiretto sui prezzi (imposte o sussidi) che lascia poi decidere al mercato.
17
L’efficienza microeconomica dell’intervento: indifferenza
Intervento diretto
Multa
Teorema Pool-Weitzman
x°
x*
x
B’(x)
B’(x) = p*
Imposta
p*
Intervento indiretto
x*
18
L’efficienza microeconomica dell’intervento: preferenza
dell’intervento indiretto
x1 + x2 = x*
X*/2
B’(x1) < B’(x2)
1
Distribuzione efficiente
del vincolo:
B’(x1) = B’(x2)
2
Teorema Baumol-Oates:
l’intervento indiretto (imposte o
sussidi) minimizza automaticamente
il costo sociale dell’intervento
B’(x1) = B’(x2) = p*
19
Controllo diretto o indiretto in condizioni di incertezza
Prqp
realizzazione

W’(x) + 
B’(x) + 
Manifestazione
dello shock
p*
Ipotesi: i privati osservano
lo shock prima di decidere
(informazione asimmetrica)
Programmi ex-ante, definiti sui valori attesi
Nella realizzazione: Prq ottiene sempre un valore effettivo x*,

anche se ex-post non è più necessariamente ottimale
Prp ottiene dei valori effettivi diversi di
x*
Gli interventi diretto/indiretto non sono più equivalenti, la selezione fra
comando & controllo o intervento sui prezzi, in ambiente stocastico,
è un problema di strategia (criteri di selezione degli interventi).
20
Regole o discrezionalità d’intervento
Periodo di intervento:
0
t°
N
Una regola automatica è annunciata in t = 0 e deve essere mantenuta per 0 < t < N
Un comportamento annunciato in t = 0
Può essere mutato in un periodo 0 < t° < N
in t° ho l’esercizio di un comportamento
discrezionale
Tipologia delle regole: empiriche o razionali,
fisse (open loop) o flessibili (closed loop, feedback)
fisse o contingenti
Il senso comune: una giudiziosa scelta discrezionale non può
essere inferiore a una qualsiasi regola fissa
Per sostenere le regole fisse è necessaria una teoria!
21
Gli argomenti a favore degli interventi guidati da regole fisse
I) L’inefficienza dei bureau.
v=y+u ,
y variabile decisa dai privati
v obiettivo di politica economica
u strumento di controllo
var(y) var(u)
var(v) = var(y) + var(u) + 2 cov(y,u) = var(y) + var(u) + 2r
var(v) < var(y)
se
r < - COST
- COST
1
con r coefficiente di correlazione tra y e u
0
Zona di Friedman
Le motivazioni di Friedman per sostenere che l’intervento
discrezionale è nella zona:
• l’informazione dei bureau è insufficiente
specie in situazione di intervento urgente
• il ritardo della politica economica contribuisce
a rendere l’intervento inefficiente
1
In questa zona
l’intervento
discrezionale è
indesiderabile;
meglio una regola
fissa => var(u) = 0
22
II) Il disturbo dei piani privati
Il programma “normale” dei privati
Effetto sorpresa
Funzione di offerta:
yt = y* + (pt - E(pt))
Regola stocastica ( discrezionalità)
Regola fissa: pt = pt-1 + m
E(pt) = pt-1 + m
Osservato
Conoscenza
della regola
= - pt
yt = y* + (pt - pt-1 - m)
yt = y*
I privati non vengono disturbati
dall’intervento del bureau
che segue una regola fissa
pt = pt-1 + et con et var. cas. , media m
E(pt) = pt-1 + E(et) = pt-1 + m
yt = y* + (pt - pt-1 - m)
= et
yt = y* + (et - m)
NB: due ipotesi cruciali dei privati: 1) agenti razionali
2) i loro programmi sono stabili
I privati sono
disturbati
dagli interventi
non prevedibili
dei bureau
23
III) L’incoerenza temporale
t°
0
N
max f(u,v)
u*, y* => v(y*) = v*
Se i privati
guardano
in avanti
f(.)
u*, y* , v*
u°  u*, y* sse f(u°,v*) > f(u*, v*)
v(u°)  v(u*)
Politica incoerente
Politica coerente
La discrezionalità può essere
superiore alla regola fissa
ma i privati possono
convincere i bureau che è
meglio legarsi a delle
regole fisse
Politica incoerente
anticipata dai privati
24
La politica economica di routine: il Nuovo stato minimale
La visione keynesiana
La visione della nuova
macroeconomia classica
Discrezionalità = nei bureau vi sono
AMMINISTRATORI di POTERE
Regole = nei bureau vi sono
AMMINISTRATORI di ROUTINE
Con la politica di routine la gestione dei bureau è affidata a semplici
funzionari che si attengono a regole fisse stabili per lunghi periodi
Questa conclusione neo-liberale
si basa: 1) su operatori privati
razionali, che controllano i governi
anticipandone le azioni: 2) su mercati
sempre in equilibrio
Il nuovo Stato minimale garantisce la
proprietà, assicura il mercato (contratti) &
gestisce l’economia tramite funzionari
senza autorità discrezionale
25
Indipendenza o coordinamento dei bureau
Keynes-Musgrave = principio di separazione (autonomia) dei bureau
Teoria del disequilibrio: i) assenza del banditore (o stanza di compensazione);
ii) prezzi fissati dai privati, fix price
iii) scambi fuori dall’equilibrio
Collaborare per la diagnosi & per l’intervento
D’
D
S
p1
Caso keynesiano: è necessario aumentare la
domanda e/o diminuire il prezzo
p*
Caso classico: è necessario
aumentare il prezzo
p2
q*
Obiettivo
Regola del lato corto (volontarietà & efficienza); Razionamento = proporzionale, code,
priorità
26
Il decentramento amministrativo
A) Decentramento orizzontale (per competenza territoriale): Stato federale/Stato unitario
Livello nazionale
• economie di scala:
Livello regionale
• effetti di spillover:
a favore dello Stato unitario
• libera circolazione dei cittadini (Hirschman): Stato unitario = > voice
Stato federale => voice & exit
• competizione fra
le regioni (Stiglitz)  competizione di mercato
• soddisfazione del maggior numero di cittadini (Oates):
Cittadini del Nord
Cittadini del Sud
Piscine regolari
40
70
Piscine irregolari
60
30
100
100
TOTALE
110
(35% )
TOTALE
90 (45%)
200
27
B) Decentramento verticale (per competenza funzionale): a ogni bureau può essere
attribuita la competenza di uno strumento & l’osservazione di un obiettivo
NB: il problema del decentramento è banale se la matrice di partecipazione della variabili
è diagonale: è possibile un solo decentramento
Se il sistema
è controllabile
Esempio:
f=
f1
1
2
fi <=> j per un totale di ! combinazioni
f2
f2
1
*
*
2
f1
*
*
Tema: qual è la combinazione
accettabile (che conserva
la controllabilità)
Teorema di Mundell (principio di classificazione efficiente dei mercati): se il sistema
economico è controllabile, in una politica economica policentrica ciascun
strumento dovrebbe essere applicato al controllo dell’obiettivo su cui agisce
con maggiore efficacia
28
La legge come strumento di politica economica (da Ronald Coase & altri)
TESI: esiste una stretta connessione tra il modo in cui è concepita la legge
e gli obiettivi che si vogliono raggiungere
Esempio: B(x) = beneficio dell’azione illegale x;  = probabilità di essere scoperto
Max [B(x) - (e)F(.)]
Se la sanzione è costante F°:
il ladro tenterà solo il furto con il
valore x più alto possibile, evitando
i furti minori
e = sforzo di polizia
F(.) = sanzione
Se la sanzione è proporzionale Fx:
il ladro tenterà un furto x che dipende
dalla sanzione, x(F) con x’ < 0
La riduzione dei delitti può essere ottenuta sia con elevati castighi
sia con più attenti controlli (problema di minimizzazione dei costi)
29
Benefici e costi delle leggi
benefici
legge
costi
1) diritto di proprietà (chi, azioni, trasferimento e uso):
beneficio => statico, lo scambio nello stato minimale & il dramma dei commons;
dinamico, incentivo a migliorare la risorsa
costi => costo del trasferimento dei diritti, ricerca delle rendite (monopoli),
costo di protezione e applicazione della legge; non risolve i problemi
dei beni comuni di interesse pubblico ( i litorali), dei beni pubblici (free rider),
dei beni meritori (distruzione dei beni d’arte di proprietà privata)
2) brevetti
beneficio => costituisce un incentivo alla scoperta
costi => precostituisce un mercato di monopolio (limitazione nel tempo del diritto)
3) marchi industriali
beneficio => tutela della qualità per il consumatore (informazione asimmetrica)
costi => introduce ai mercati di concorrenza monopolistica, pubblicità persuasiva
30
L’applicazione della legge: un altro strumento di governo
Modi di applicazione:
• stadio di intervento: preventivo o successivo (basato sull’azione o sul danno)
• forma della sanzione: monetaria o non monetaria
• stadio della denuncia: privata o pubblica
Lo Stato deve scegliere l’applicazione della legge che risponde
ai criteri di massimizzazione del beneficio sociale
e/o di minimizzazione dei costi di applicazione
31
La politica economica dei costi di transazione
Costi di gestione dei
contratti ex-axte
ed ex-post
Costi di transazione
in politica
• il contratto politico (incompleto, es. la
costituzione)
Rimedi:
• impegno politico inderogabile
(assunzione di commitment)
• la struttura del governo (organizzazione di
gerarchica o modello contratti di agenzia)
• un’azione anticipata di chiusura
• l’informazione asimmetrica in politica
(emissioni di segnale o policy
overshooting)
(partiti forti e deboli)
• l’opportunismo dei politici (l’impegno dei
politici)
• la specificità delle azioni politiche (una
parte può essere presa in ostaggio dall’altra)
• una delega politica (delegare
l’autorità ad altri di reputazione)
• la reputazione in politica (nelle
elezioni ripetute)
32
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Appunti di politica economica 1 (d)