Sistemi per il recupero delle informazioni
RIASSUNTO
ESEMPIO
ESEMPIO
VIENE TRADOTTO NELLO SCHEMA
MUSEI (NomeM, Città, Indirizzo, Direttore)
ARTISTI (NomeA, Nazionalità, DataN, DataM)
OPERE (Codice, Anno, Titolo, NomeM*, NomeA*)
PERSONAGGI (Personaggio, Codice*)
DIPINTI (Codice*, Tipo, Larghezza, Altezza)
SCULTURE (Codice*, Materiale, Altezza, Peso)
RELAZIONE E TABELLA
Orario
Insegnamento
Analisi matem. I
Basi di dati
Chimica
Fisica I
Fisica II
Sistemi inform.
Docente
Luigi Neri
Piero Rossi
Nicola Mori
Mario Bruni
Mario Bruni
Piero Rossi
Aula
N1
N2
N1
N1
N3
N3
Ora
8:00
9:45
9:45
11:45
9:45
8:00
ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Relazione e tabella sono sinonimi
SCHEMA
Orario
Insegnamento
Analisi matem. I
Basi di dati
Chimica
Fisica I
Fisica II
Sistemi inform.
Docente
Luigi Neri
Piero Rossi
Nicola Mori
Mario Bruni
Mario Bruni
Piero Rossi
Aula
N1
N2
N1
N1
N3
N3
Ora
8:00
9:45
9:45
11:45
9:45
8:00
ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Le colonne della tabella formano
lo schema della relazione
ISTANZE
Orario
Insegnamento
Analisi matem. I
Basi di dati
Chimica
Fisica I
Fisica II
Sistemi inform.
Docente
Luigi Neri
Piero Rossi
Nicola Mori
Mario Bruni
Mario Bruni
Piero Rossi
Aula
N1
N2
N1
N1
N3
N3
Ora
8:00
9:45
9:45
11:45
9:45
8:00
ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
I contenuti delle righe della tabella formano
le istanze della relazione
DATABASE
Corsi
Aule
Corso
Docente
Aula
Basi di dati
Rossi
DS3
Sistemi
Neri
N3
Reti
Bruni
N3
Controlli
Bruni
G
CorsiSedi
Nome
Edificio
Piano
DS3
OMI
Terra
N3
OMI
Terra
G
Pincherle
Primo
Corso
Aula
Edificio
Piano
Sistemi
N3
OMI
Terra
Reti
N3
OMI
Terra
Controlli
G
Pincherle
Primo
Un database e’ un insieme di tabelle
DA MODELLO A OGGETTI A MODELLO
RELAZIONALE
La trasformazione di uno schema a oggetti in uno schema relazionale avviene
eseguendo i seguenti passi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
rappresentazione delle classi
rappresentazione delle associazioni uno a uno e uno a molti;
rappresentazione delle associazioni molti a molti o non binarie;
rappresentazione delle gerarchie di inclusione;
rappresentazione degli attributi multivalore;
appiattimento gli attributi composti
Riassumendo
Le regole di traduzione
 Entità: diventano tabelle ed i loro identificatori chiavi primarie
 Associazioni 1-1: se obbligatorie si procede come per le 1-N scegliendo il
lato in cui includere gli attributi e la chiave esterna; se una opzionale si
includono gli attributi e la chiave esterna sul lato“obbligatorio”; se entrambe
opzionali si costruisce una tabella autonoma come per il caso N-N.
 Associazioni1-N:gli attributi dell’associazione e la chiave primaria della
tabella relativa all’entità dal lato “N” sono inclusi nella tabella relativa
all’entità dal lato“1”.
 Associazioni N-N: diventano tabelle con chiave primaria formata
dall’unione delle chiavi delle entità coinvolte
Accesso ai Dati nei Sistemi Relazionali
Una base di dati può essere utilizzata con due modalità:
 interattivamente: l’utente interagisce direttamente con la base di dati
presentando al sistema una richiesta di dati. Tale richiesta prende il nome di
interrogazione (query). L’interrogazione viene interpretata dal sistema, che
in risposta restituisce i dati richiesti. Nella richiesta devono essere
specificate le proprietà dei dati che interessano. Se ad es. vogliamo l’elenco
dei libri scritti da Calvino, nella richiesta deve essere specificata questa
proprietà. L’interrogazione deve essere formulata per mezzo di un
linguaggio formale.
 mediante programmi: questo uso è riservato ad utenti programmatori.
Le interrogazioni fanno parte di un programma applicativo che può essere
eseguito dal sistema numerose volte, ed il risultato delle interrogazioni può
essere utilizzato dal programma per successive elaborazioni
LINGUAGGI RELAZIONALI
Come esempio di linguaggi per l’uso interattivo di basi di dati, relazionali,
vediamo
 l’algebra relazionale: insieme di operatori su relazioni che danno
come risultato relazioni. Non si usa come linguaggio di interrogazione
dei DBMS ma come rappresentazione interna delle interrogazioni.
 il linguaggio SQL (Structured Query Language), che offre una
sintassi per l’algebra relazionale.
Il termine algebra è dovuto al fatto che sono previsti operatori (query) che
agiscono su relazioni e producono altre relazioni come risultato.
Gli operatori possono essere combinati per formare espressioni complesse.
Algebra relazionale

Insieme di operatori
 su relazioni
 che producono relazioni (tabelle)
 e possono essere composti per svolgere operazioni più
complesse
OPERATORI FONDAMENTALI

Gli operatori fondamentali dell’algebra relazionale sono:
 Ridenominazione;
 Unione;
 Intersezione;
 Differenza;
 Proiezione;
 Restrizione (o Selezione);
 Prodotto.

I simboli R,S,... denotano relazioni, A, B,…attributi e X,Y,…insiemi di
attributi
RIDENOMINAZIONE
Paternità
Padre
Figlio
Adamo
Abele
Adamo
Caino
Abramo
Isacco
 Genitore  Padre (Paternità)
Genitore
Padre
Figlio
Adamo
Abele
Adamo
Caino
Abramo
Isacco
ESEMPIO DI UNIONE
ESEMPIO DI INTERSEZIONE
ESEMPIO DI DIFFERENZA
selezione
proiezione
operatori "ortogonali“
selezione:
decomposizione orizzontale
proiezione:
decomposizione verticale
ESEMPIO PROIEZIONE

cognome e filiale di tutti gli impiegati
Matricola
Cognome
Filiale
Stipendio
7309
Neri
Napoli
55
5998
Neri
Milano
64
9553
Rossi
Roma
44
5698
Rossi
Roma
64
 Cognome, Filiale (Impiegati)
ESEMPIO RESTRIZIONE
Impiegati che
• guadagnano più di 50
• guadagnano più di 50 e lavorano a Milano
• hanno lo stesso nome della filiale presso cui lavorano
Operatori booleani

Connettivi logici
  (AND),
  (OR),
  (NOT)

Operatori di confronto
 = (uguale)
 (diverso)
  (maggiore)
 (minore)
  (maggiore o uguale)
  (minore o uguale)

impiegati che guadagnano più di 50
Impiegati
Matricola
Cognome
Filiale
Stipendio
7309
Rossi
Roma
55
5998
Neri
Milano
64
9553
5698
Milano
Neri
Milano
Napoli
44
64
5698
Neri
Napoli
64
Stipendio > 50 (Impiegati)

impiegati che guadagnano più di 50 e lavorano a Milano
Impiegati
Matricola
Cognome
Filiale
Stipendio
7309
5998
Rossi
Neri
Milano
Roma
55
64
5998
Neri
Milano
64
9553
Milano
Milano
44
5698
Neri
Napoli
64
Stipendio > 50 AND Filiale = 'Milano' (Impiegati)
Selezione e proiezione


Combinando selezione e proiezione, possiamo estrarre interessanti
informazioni da una relazione
matricola e cognome degli impiegati che guadagnano più di 50
Matricola Cognome
7309
Rossi
5998
Neri
9553
5698
Milano
Neri
5698
Neri
Filiale
Roma
Milano
Milano
Napoli
Napoli
Stipendio
55
64
44
64
64
 Matricola,Cognome (Stipendio > 50 )(Impiegati)
PRODOTTO (Join)
Numero
Voto
Numero
Candidato
1
25
1
Mario Rossi
2
13
2
Nicola Russo
3
27
3
Mario Bianchi
4
28
4
Remo Neri
Numero
Candidato
Voto
1
Mario Rossi
25
2
Nicola Russo
13
3
Mario Bianchi
27
4
Remo Neri
28
ESEMPIO - I

join completo: ogni ennupla contribuisce al risultato
ESEMPIO - II

Join non completo: alcuni valori tra gli attributi comuni non
coincidono, quindi, alcune ennuple non partecipano al JOIN
ESEMPIO - III

Join vuoto: caso limite
 potrebbe anche succedere che nessuna ennupla trovi il
corrispettivo
ESEMPIO - IV

L’altro caso estremo del JOIN
 ogni ennupla di R1 si combina con ogni ennupla di R2
 la cardinalita’ del risultato e’ il prodotto delle cardinalita’
Prodotto cartesiano
Impiegati
Impiegato
Reparto
Codice
Capo
Rossi
A
A
Mori
Neri
B
B
Bruni
Bianchi
B
Reparti
Impiegati JOIN Reparti
Impiegato
Reparto
Codice
Capo
Rossi
A
A
Mori
Rossi
A
B
Bruni
Neri
B
A
Mori
Neri
B
B
Bruni
Bianchi
B
A
Mori
Bianchi
B
B
Bruni
Sistemi per il recupero delle informazioni
DATABASE MANAGEMENT SYSTEM
(DBMS)
COS’E’ UNA BASE DATI
Una base di dati è una raccolta di dati permanenti suddivisi in due
categorie:

I METADATI

I DATI
COS’E’ UNA BASE DATI
I METADATI
i metadati, ovvero lo schema della base di dati, sono una raccolta di
definizioni che descrivono
 la struttura di alcuni insiemi dati,
 le restrizioni sui valori ammissibili dei dati
 le relazioni esistenti fra gli insiemi.
Lo schema va definito prima di creare i dati ed è indipendente dalle
applicazioni che usano la base di dati.
COS’E’ UNA BASE DATI
I DATI
i dati, le rappresentazioni dei fatti conformi alle definizioni dello schema,
con le seguenti caratteristiche:
a) sono organizzati in insiemi omogenei, fra i quali sono definite delle
relazioni.
b) sono molti, in assoluto e rispetto ai metadati, e non possono essere
gestiti in memoria temporanea;
c) sono permanenti, cioè, una volta creati, continuano ad esistere finché
non sono esplicitamente rimossi;
d) sono accessibili mediante transazioni;
e) sono protetti sia da accesso da parte di utenti non autorizzati, sia da
corruzione dovuta a malfunzionamenti hardware e software;
f) sono utilizzabili contemporaneamente da utenti diversi.
DataBase Management System (DBMS) - I
Le caratteristiche delle basi di dati sono garantite da un sistema per la
gestione di basi di dati (DBMS, Data Base Management System), che ha il
controllo dei dati e li rende accessibili agli utenti autorizzati.
Un DBMS è un sistema centralizzato o distribuito che offre opportuni
linguaggi
a) per definire lo schema della base di dati,
b) per scegliere le strutture dati per la memorizzazione dei dati,
c) per usare la base di dati interattivamente o da programmi.
DataBase Management System (DBMS) - II

Un sistema di gestione di basi di dati è un sistema software in grado
di gestire collezioni di dati che siano grandi, condivise e persistenti,
assicurando la loro affidabilità e privatezza.

Un DBMS deve essere efficiente ed efficace.
 Esempi di prodotti software disponibili sul mercato: Access,
DB2, Oracle, Informix, Sybase, SQLServer
I DATABASE SONO...



grandi
 dimensioni (molto) maggiori della memoria centrale dei sistemi di
calcolo utilizzati
 il limite deve essere solo quello fisico dei dispositivi
persistenti
 hanno un tempo di vita indipendente dalle singole esecuzioni dei
programmi che le utilizzano
condivisi
 ogni organizzazione è divisa in settori o comunque svolge diverse
attività . Ciascun settore/attività ha un (sotto) sistema informativo
(non necessariamente disgiunto)
 Una base di dati e' una risorsa integrata, condivisa fra applicazioni
 Conseguenze:
 Attivita' diverse su dati condivisi: meccanismi di autorizzazione
 Accessi di più utenti ai dati condivisi:controllo della
concorrenza
I DBMS GARANTISCONO…


PRIVATEZZA
 Si possono definire meccanismi di autorizzazione
 l'utente A è autorizzato a leggere tutti i dati e a modificare
quelli sul ricevimento
 l'utente B è autorizzato a leggere X e a modificare Y
AFFIDABILITA` (per le basi di dati):
 resistenza a malfunzionamenti hardware e software

una base di dati è una risorsa pregiata e quindi deve essere
conservata a lungo termine
I DBMS DEVONO ESSERE …

EFFICIENTI
 Cercano di utilizzare al meglio le risorse di spazio di memoria
(principale e secondaria) e tempo (di esecuzione e di risposta)
 I DBMS, con tante funzioni, rischiano l'inefficienza e per questo ci
sono grandi investimenti e competizione
 L’efficienza è anche il risultato della qualità delle applicazioni

EFFICACI
 Cercano di rendere produttive le attività dei loro utilizzatori,
offrendo funzionalità articolate, potenti e flessibili:
 il corso è in buona parte dedicato ad illustrare come i DBMS
perseguono l'efficacia
FUNZIONALITA’ DEI DBMS
Un DBMS offre specifiche funzionalità per i seguenti scopi:
– definizione di basi di dati;
– uso dei dati;
– controllo dei dati;
– amministrazione della base di dati;
– distribuzione dei dati.
ARCHITETTURA STANDARD - I
utente
utente
Livello
esterno
utente
Livello
esterno
Livello logico
Livello interno
database
utente
utente
Livello
esterno
LINGUAGGI PER DATABASE

Un altro contributo all’efficacia: disponibilità di vari linguaggi e
interfacce
 linguaggi testuali interattivi (SQL)
 comandi (SQL) immersi in un linguaggio ospite (Pascal, Java, C
...)
 comandi (SQL) immersi in un linguaggio ad hoc, con anche altre
funzionalità (p.es. per grafici o stampe strutturate)
 con interfacce amichevoli (senza linguaggio testuale)
Controllo dei dati
Una caratteristica molto importante dei DBMS è il tipo di
meccanismi offerti per garantire le seguenti proprietà di una base
di dati:



integrità
affidabilità
sicurezza
TRANSAZIONI (PER L‘UTENTE)

Esempi:
 versamento presso uno presso sportello bancario
 emissione di certificato anagrafico
 dichiarazione presso l’ufficio di stato civile
 prenotazione aerea

Due accezioni
 Per l'utente:
 programma a disposizione, da eseguire per realizzare una funzione
di interesse

Per il sistema:
 sequenza indivisibile di operazioni
Sistemi per il recupero delle informazioni
VISTE
Viste

Rappresentazioni diverse per gli stessi dati (schema esterno)


Relazioni di base: contenuto autonomo
Relazioni derivate:
 relazioni il cui contenuto è funzione del contenuto di altre relazioni
(definito per mezzo di interrogazioni)

Le relazioni derivate possono essere definite su altre derivate
Due tipi di relazioni derivate:
 viste materializzate
 relazioni virtuali (o viste)

Viste materializzate e virtuali

relazioni derivate memorizzate nella base di dati
 vantaggi:
 immediatamente disponibili per le interrogazioni
 svantaggi:
 ridondanti
 appesantiscono gli aggiornamenti
 sono raramente supportate dai DBMS

relazioni virtuali (o viste):
 sono supportate dai DBMS (tutti)
 una interrogazione su una vista viene eseguita "ricalcolando" la
vista (o quasi)
Viste, esempio
Afferenza
una vista:
Supervisione =
PROJ Impiegato,
Direzione
Impiegato
Reparto
Rossi
A
Reparto
Capo
Neri
B
A
Mori
Bianchi
B
B
Bruni
Bianchi
B
B
Bruni

Capo
(Afferenza JOIN Direzione)
Viste, motivazioni

Schema esterno: ogni utente vede solo
 ciò che gli interessa e nel modo in cui gli interessa, senza essere
distratto dal resto
 ciò che e' autorizzato a vedere (autorizzazioni)

Strumento di programmazione:
 si può semplificare la scrittura di interrogazioni: espressioni
complesse e sottoespressioni ripetute

L'utilizzo di viste non influisce sull'efficienza delle interrogazioni
Viste e aggiornamenti, attenzione
Afferenza
Impiegato
Reparto
Reparto
Capo
Rossi
A
A
Mori
Neri
B
B
Bruni
Verdi
A
B
C
Bruni
Supervisione

Direzione
Impiegato
Capo
Rossi
Mori
Neri
Bruni
Verdi
Mori
Vogliamo inserire, nella vista, il fatto che Lupi ha come capo Bruni;
oppure che Belli ha come capo Falchi; come facciamo?
Viste e aggiornamenti

"Aggiornare una vista":
 modificare le relazioni di base in modo che la vista, "ricalcolata"
rispecchi l'aggiornamento

L'aggiornamento sulle relazioni di base corrispondente a quello
specificato sulla vista deve essere univoco

In generale però non è univoco!

Ben pochi aggionamenti sono ammissibili sulle viste
Sistemi per il recupero delle informazioni
IL LINGUAGGIO SQL
52
INTRODUZIONE
Le interrogazioni devono essere scritte in un linguaggio formale con
caratteristiche tali da renderlo adatto ad esprimere interrogazioni sulla BD, e
da essere facilmente interpretato dal sistema. Il linguaggio generalmente
usato si chiama SQL (Structured Query Language)

È un linguaggio di interrogazione e manipolazione della base dati e delle
informazioni in essa contenute

Creato negli anni ’70 presso IBM , inizialmente solo come linguaggio di
interrogazione. Ora è linguaggio di riferimento per DataBase relazionali.
Standardizzato grazie al lavoro di ISO (international standard organization) e
ANSI (american national standard institute)

SQL







originariamente "Structured Query Language", ora "nome proprio"
linguaggio con varie funzionalità:
 contiene sia il DDL (schema) sia il DML(istanza)
ne esistono varie versioni
 vediamo gli aspetti essenziali, non i dettagli
prima proposta SEQUEL (1974);
prime implementazioni in SQL/DS e Oracle (1981)
dal 1983 ca. "standard di fatto"
standard (1986, poi 1989 e infine 1992, 1999) - ISO, ANSI
 standard per i software che usano il modello relazionale
 recepito solo in parte
DDL, DML, DCL

Data Definition Language (DDL)
 permette di creare e cancellare DB o di modificarne la struttura. Sono i
comandi DDL a definire la struttura del DB e quindi i dati in esso
contenuti. Ma non fornisce gli strumenti per modificare i dati stessi: per
tale scopo si usa il DML. L’utente deve avere i permessi necessari per
agire sulla struttura del DB che vengono dati tramite il DCL

Data Manipulation Language (DML)
 permette di inserire, cancellare, modificare e leggere i dati all’interno
delle tabelle di un DB. La struttura di questi dati deve essere già stata
definita tramite il DDL. Il permesso di accedere ai dati deve essere
assegnato all’utente tramite il DCL.

Data Controlo Language (DCL)
 serve a fornire o revocare agli utenti i permessi per poter usare i
comandi DML e DDL oltre agli stessi comandi DCL.
CREAZIONE DI TABELLE
Per definire una relazione (detta tabella nella terminologia SQL), si usa il
comando “create table”: definisce uno schema di relazione e ne crea
un’istanza vuota; specifica attributi, domini e vincoli; ad esempio
Libri(titolo, autore, codice_isbn)
CREATE TABLE, esempio
CREATE TABLE Impiegato(
Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY,
Nome CHAR(20) NOT NULL,
Cognome CHAR(20) NOT NULL,
Dipart CHAR(15),
Stipendio NUMERIC(9) DEFAULT 0,
FOREIGN KEY(Dipart) REFERENCES
Dipartimento(NomeDip),
UNIQUE (Cognome,Nome)
)
Domini

Domini elementari (predefiniti)
 Carattere: singoli caratteri o stringhe, anche di lunghezza variabile
 Bit: singoli booleani (flag) o stringhe di bit
 Numerici:
 esatti (es: numeric, decimal)
 approssimati (es: float)
 Data, ora, intervalli di tempo – UTC (Universal time coordinate)
 Introdotti in SQL:1999:
 Boolean
 BLOB, CLOB (Binary/Character large object): per grandi immagini
e testi

Domini definiti dall'utente (semplici, ma riutilizzabili)
VINCOLI
A ogni attributo possono essere associati dei vincoli
■ default: indica il valore che un attributo deve avere quando viene inserito
un record che, in corrispondenza di quell’attributo non ha assegnato alcun
valore
■ not null: i valori inseriti in quel campo devono essere diversi non nulli
■ Es: Cognome CHAR(20) not null
■ unique: il valore può comparire una volta sola
■ primary key: chiave primaria, (una sola, implica NOT NULL)
VINCOLI
■ Il valore di un attributo dichiarato NOT NULL va obbligatoriamente
specificato quando si aggiunge un’ennupla alla relazione.
■ Un altro vincolo è l’eventuale chiave primaria dichiarata con l’opzione
primary key. Gli attributi della chiave primaria non possono assumere valori
NULL.
Quando nella definizione di una tabella sono dichiarati dei vincoli il sistema
che gestisce la BD controlla che le operazioni che modificano la tabella
inserendo nuove ennuple o modificando i valori di attributi non violino i vincoli
dichiarati. Se un vincolo può essere violato l’operazione non viene eseguita e
viene segnalata una condizione di errore
PRIMARY KEY

Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY

Matricola CHAR(6),
…,
PRIMARY KEY (Matricola)
CHIAVI ESTERNE
Vediamo come introdurre una chiave esterna attraverso il comando Foreign Key
create table studenti (
nome char(20),
matricola char(8) not null,
provincia char(2),
anno_nascita smallint,
primary key (matricola)
foreign key (codice)
references CDL,
on delete no action,
)
create table CDL (
facoltà char(20),
nome char(20) not null,
primary key (codice),
)
CHIAVI ESTERNE
Quando si dichiara un vincolo di chiave esterna, il sistema fa i seguenti controlli:
1. quando si inserisce un’ennupla nella tabella Studenti, o quando si
modifica il campo chiave esterna, il valore della chiave esterna deve essere
presente in un’ennupla della tabella CDL;
2. quando si elimina un’ennupla dalla tabella CDL, se il valore della sua chiave
primaria è usato come valore di una chiave esterna di un’ennupla della tabella
Studenti, allora sono possibili tre scelte:
a. on delete no action: per proibire la cancellazione dell’ennupla da CDL.
Questa opzione vale anche quando si modifica il valore della chiave primaria
di CDL;
b. on delete cascade, per eliminare sia l’ennupla da CDL che tutte le
ennuple di Studenti che usano il valore della chiave primaria dell’ennupla
che si elimina;
c. on delete set null, per eliminare l’ennupla da CDL e porre a null il valore
della chiave esterna di tutte le ennuple di Studenti che usano il valore della
chiave primaria dell’ennupla che si elimina.
Vincolo di integrità referenziale

Un vincolo di integrità referenziale (“foreign key”) fra gli attributi X di
una relazione R1 e un’altra relazione R2 impone ai valori su X in R1 di
comparire come valori della chiave primaria di R2
Azioni compensative

Esempio:
 Viene eliminata una ennupla causando una violazione

Comportamento “standard”:
 Rifiuto dell'operazione

Azioni compensative:
 Eliminazione in cascata
 Introduzione di valori nulli
MODIFICA DEI DATI
Nuovi dati si inseriscono nella tabella con il comando INSERT.
Ad esempio, per aggiungere una nuova ennupla alla relazione Studenti si dà il
comando
INSERT INTO Studenti VALUES ("Tizio", "081575", "MI", “1985”)
Per cambiare invece l’attributo Provincia da “MI” a “TO” per lo studente con
Matricola "081575", si dà il comando:
UPDATE Studenti
SET Provincia = “TO”
WHERE Matricola = "081575"
Per eliminare invece l’ennupla dello studente con matricola "081575", si dà il
comando:
DELETE Studenti WHERE Matricola = "081575"
Transazioni in SQL

Istruzioni fondamentali
 begin transaction: specifica l'inizio della transazione (le operazioni non
vengono eseguite sulla base di dati)
 commit work: le operazioni specificate a partire dal begin transaction
vengono eseguite
 rollback work: si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate
dopo l'ultimo begin transaction . Tutte le modifiche effettuate sui dati in
precedenza (a partire dall’inizio della transazione) sono cancellate.
Annulla la transazione
begin transaction;
update ContoCorrente
set Saldo = Saldo – 10
where NumeroConto = 12345 ;
update ContoCorrente
set Saldo = Saldo + 10
where NumeroConto = 55555 ;
commit work;
RECUPERO DEI DATI:
IL COMANDO SELECT

OBIETTIVI: Scrivere una query in linguaggio SQL
 selezionare ed elencare tutte le righe e le colonne di una tabella
 selezionare ed elencare determinate colonne di una tabella
 selezionare ed elencare le colonne di più tabelle

Anche se la parola query può essere tradotta in interrogazione o domanda,
una query SQL non è necessariamente una domanda, può essere un
comando per svolgere una delle seguenti operazioni:
 creare o cancellare una tabella
 inserire, modificare o cancellare campi
 ricercare informazioni specifiche in più tabelle e restituire i risultati in un
particolare ordine
 modificare i parametri di protezione di un database
ESEMPIO - I

Si consideri il seguente schema relazionale
Catalogo ( ISBN, Titolo, CasaEd, AnnoEd)

Supponiamo che interessi conoscere il titolo e la casa editrice dei libri
pubblicati nel 2001. Occorre:
1.
consultare la relazione Catalogo
ESEMPIO - II
2.
considerare solo le ennuple in cui AnnoEd = 2001
3.
prelevare da queste ennuple i valori degli attributi Titolo e CasaEd

Questa sequenza di operazioni viene eseguita dal DBMS, purché gli venga
trasmesso un opportuno comando (interrogazione) nel linguaggio SQL:
SELECT Titolo, CasaEd
FROM Catalogo
WHERE AnnoEd = 2001
dove SELECT, FROM e WHERE sono parole riservate del linguaggio
SQL.
STRUTTURA DEL COMANDO

Una interrogazione (query) SQL agisce sulle relazioni definite nella base
di dati, e restituisce come risultato una relazione.
 questa viene in generale visualizzata sul monitor, oppure stampata; può
anche essere memorizzata nella base di dati o può essere utilizzata in
altre interrogazioni.

Nei casi più semplici una interrogazione SQL deve specificare
 quali sono le informazioni che interessano
 in quali relazioni si trovano
 quali proprietà devono avere
SELECT
Quali sono le informazioni che interessano
SELECT Attributo1,Attributo2,...
è presente in ogni interrogazione e definisce lo schema della relazione
risultato. Più avanti vedremo che può avere una forma più complessa.
Esempio:
SELECT Titolo, CasaEd
significa che ci interessano il titolo e la casa editrice
Le singole colonne verranno elencate nello stesso ordine indicato.
Il comando Select in SQL equivale all’operazione di proiezione
dell’algebra relazionale.
FROM
In quali relazioni si trovano
FROM Relazione1,Relazione2,...
è presente in ogni interrogazione e specifica quali relazioni occorre visitare per
ottenere il risultato.
Esempio:
FROM Catalogo
significa che per estrarre le informazioni che interessano occorre prendere in
esame la relazione Catalogo.
Per selezionare dati da un’altra tabella è sufficiente modificare la clausola
FROM
WHERE
Quali proprietà devono essere soddisfatte
WHERE Condizione
La condizione è espressa sugli attributi delle relazioni specificate nella clausola
FROM.
Può non essere presente, quando non si vogliono specificare condizioni.
Esempio:
WHERE AnnoEd = 2001
significa che interessano informazioni relative ai libri editi nel 2001.
ESEMPIO - I

Abbiamo visto che l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED
FROM Catalogo
WHERE AnnoEd = 2001
restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice dei libri editi nel 2001
ESEMPIO - II
Invece l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED
FROM Catalogo
restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice di tutti i libri presenti nel catalogo
Riassumendo…

Riepilogando la forma generale di un interrogazione SQL è, nei casi più
semplici, la seguente:
SELECT Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[WHERE Condizione]


Le parole in maiuscolo sono parole riservate del linguaggio SQL, sono
fisse e specificano le clausole dell’ interrogazione; la clausola WHERE può
mancare
Le parole in minuscolo sono variabili, e rappresentano le relazioni, gli
attributi, le condizioni che riguardano la specifica interrogazione
Selezione e proiezione
Persone

Nome e reddito delle persone con meno
di trenta anni
PROJNome, Reddito(SELEta<30(Persone))
SELECT Nome, Reddito
FROM
Persone
WHERE Eta < 30
Nome
Età
Reddito
Andrea
27
21
Aldo
25
15
Maria
55
42
Anna
50
35
Filippo
26
30
Luigi
50
40
Franco
60
20
Olga
30
41
Sergio
85
35
Luisa
75
87
Persone
Nome
Età
Reddito
Reddito
Andrea
27 21
21
Aldo
25 15
15
Filippo
Maria
55 30
26
42
30
Anna
50
35
Filippo
26
30
Luigi
50
40
Franco
60
20
Olga
30
41
Sergio
85
35
Luisa
75
87
SELECT, abbreviazioni (alias)
SELECT Nome, Reddito
FROM
Persone
WHERE Eta < 30
SELECT p.nome as nome,
p.reddito as reddito
FROM persone as p
WHERE p.eta < 30
Selezione, senza proiezione

Nome, età e reddito delle persone con meno di trenta anni
SELEta<30(Persone)
SELECT *
FROM
Persone
WHERE Eta < 30
Proiezione, senza selezione

Nome e reddito di tutte le persone
PROJNome, Reddito(Persone)
SELECT Nome, Reddito
FROM
Persone
Condizione complessa
SELECT *
FROM
Persone
WHERE reddito > 25 and (eta < 30 or eta > 60)
EVITARE I DUPLICATI

Si consideri la seguente interrogazione
SELECT CasaEd
FROM Catalogo
Se una casa editrice è presente nel catalogo con 1000 libri, il suo nome
comparirà 1000 volte nel risultato

Se vogliamo evitare che ciò avvenga, scriveremo
SELECT DISTINCT CasaEd
FROM Catalogo
che ha come risultato le case editrici presenti nel catalogo, rappresentate
una sola volta
DISTINCT

In generale la specifica DISTINCT nella clausola SELECT elimina i duplicati
dal risultato

La forma generale di un interrogazione SQL che abbiamo visto fin qui è
quindi la seguente:
SELECT [DISTINCT] Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[ WHERE Condizione]
dove le parti racchiuse tra parentesi quadre possono mancare
L’uso di *



Nella clausola SELECT si può specificare * in luogo della lista di attributi; in
tal caso il risultato contiene tutti gli attributi delle relazioni specificate nella
clausola FROM.
L’asterisco (*) di select * indica al database di fornire TUTTE le colonne
associate alla tabella
SELECT *
FROM Catalogo
WHERE CasaEd = “Feltrinelli”
Restituisce come risultato
RIEPILOGO
Le parole SELECT e FROM consentono a una query di caricare dei
dati.
E’ possibile creare una query generica e includere tutte le colonne
con l’istruzione SELECT *. E’ anche possibile selezionare solo
alcune colonne e anche modificare l’ordine in cui devono essere
presentate.
La parola chiave DISTINCT limita l’output delle query poiché
consente di escludere i valori duplicati di una colonna.
ESPRESSIONI, CONDIZIONI E OPERATORI
Obiettivi

ampliare la query con qualche nuovo termine

introdurre gli operatori.
In particolare impareremo a:

capire cos’è una espressione e come si utilizza

capire cos’è una condizione e come si utilizza

familiarizzare con la clausola WHERE

imparare ad usare gli operatori aritmetici, di confronto, di caratteri,
logici e di insiemi

conoscere altri utili operatori
ESPRESSIONI

La definizione di espressione è semplice: un’espressione restituisce un
valore

Nella seguente istruzione, NOME, INDIRIZZO, TELEFONO E RUBRICA
sono espressioni:
SELECT NOME, INDIRIZZO, TELEFONO, RUBRICA
FROM RUBRICA;
 NOME è

La seguente espressione:
WHERE NOME = ‘ROSSI’
contiene una condizione di una espressione booleana. Questa condizione
potrà essere TRUE (vera) o FALSE (falsa) rispettivamente se la colonna
NOME contiene ROSSI oppure no.
CONDIZIONI - I


Tutte le volte che si vuole trovare un particolare elemento o gruppo di
elementi in un database, occorre specificare una o più condizioni.
Le condizioni sono introdotte dalla clausola WHERE.
 nell’esempio precedente la condizione è NOME = ‘ROSSI’. Per trovare
tutti gli impiegati che hanno lavorato più di 100 ore la condizione
potrebbe essere: NUMERODIORE > 100

Le condizioni consentono di effettuare query selettive. Nella forma più
comune includono una variabile, una costante e un operatore di confronto.
 Variabile………………………….. NOME
 Costante…………………………..’ROSSI’
 Operatore di confronto………. >

Per scrivere una query condizionale bisogna conoscere la clausola WHERE
e gli operatori. La condizione presente nella clausola WHERE può avere
una struttura molto complessa
CONDIZIONI - II

In generale le condizioni sono formate combinando predicati con gli
operatori booleani and, or e not

Predicato: è una condizione semplice del tipo E1 cfr E2 ove:
 cfr è un operatore di confronto, cioè uno degli operatori
= < > <= >= <> (diverso)
 E1 ed E2 sono espressioni, che possono essere attributi, costanti
oppure espressioni formate con gli usuali operatori aritmetici. Molto
spesso E1 è un attributo. E2 può essere un comando SELECT

Esempi
 · AnnoEd > 1980 and CasaEd = “Feltrinelli”
 · AnnoEd = 2000 and (CasaEd = “Einaudi” or CasaEd = “Mondadori”)

I predicati hanno valore true (vero) oppure false (falso).
TABELLA DI VERITA’
Gli operatori booleani rispettano le seguenti tabelle di verità:
true and true = true
true or true = true
not true = false
true and false = false
true or false = true
not false = true
false and false = false
false or false = false
LA CLAUSOLA WHERE




La sintassi della clausola WHERE è la seguente:
WHERE <condizione di ricerca>
La condizione presente nella clausola WHERE è ottenuta combinando
predicati con gli operatori booleani. Gli attributi che compaiono nei predicati
devono appartenere alle relazioni presenti nella clausola FROM
La clausola WHERE rende selettive le query, senza questa clausola la
query visualizzerebbe tutti i record della tabella
Consideriamo il solito schema di relazione Catalogo e una sua istanza
LA CLAUSOLA WHERE
SELECT Titolo, CasaEd
FROM Catalogo
WHERE Anno = 2001 and CasaEd = “Einaudi”
SELECT Titolo, CasaEd
FROM Catalogo
WHERE Anno = 2001 or CasaEd = “Einaudi”
SELECT Titolo, CasaEd
FROM Catalogo
WHERE Anno = 2000 and CasaEd <>
“Feltrinelli”
ESEMPIO
SELECT CasaEd, Anno
FROM Catalogo
WHERE Titolo = “L’amante” and
Anno = (SELECT max(Anno) FROM Catalogo WHERE Titolo = “L’amante”
)

Viene dapprima calcolata la SELECT tra parentesi, ed il suo risultato viene utilizzato
per valutare la condizione; La SELECT esterna restituisce come risultato la CasaEd e
L’Anno della più recente edizione dell’ Amante presente nel Catalogo

In questo esempio è stato fatto uso di una struttura detta SOTTOSELECT ,
o SELECT annidata. Questa ha lo scopo di estrarre dal DB un valore da
utilizzare in una espressione. Si osservi che la Sottoselect ha come risultato
un singolo valore, altrimenti il confronto non si può effettuare
GLI OPERATORI
Gli operatori sono gli elementi utilizzati all’interno delle espressioni per
specificare le condizioni necessarie a caricare i dati.
Possono essere divisi nei seguenti gruppi:





aritmetici
di confronto
di caratteri
logici
di insieme
E’ un potente gruppo di strumenti a base della conoscenza del
linguaggio SQL
GLI OPERATORI ARITMETICI
1.
2.
3.
+ (somma)
- (sottrazione)
/ (divisione)
4.
5.
* (moltiplicazione)
% (modulo o resto)
I primi quattro operatori si spiegano da soli.
L’operatore modulo restituisce il resto di una divisione.
Ad esempio:
5%2=1
6%2=0
Non funziona con i tipi di dati che hanno cifre decimali
GLI OPERATORI ARITMETICI
Se vengono inseriti più operatori aritmetici in una espressione senza
parentesi, essi vengono valutati nell’ordine: moltiplicazione, divisione,
modulo, somma e sottrazione.
Ad esempio:
2*6+9/3
vale
12 + 3 = 15
vale
2 * 15 / 3 = 10
mentre l’espressione
2 * (6 + 9) / 3
OPERATORI ARITMETICI: SOMMA (+)
SQL> SELECT * FROM PREZZO
SQL> SELECT ELEMENTO, PREZZOINGROSSO,
PREZZOINGROSSO + 1.50 FROM PREZZO
ELEMENTO
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
PREZZOINGROSSO
PREZZOINGROSSO + 1.50
Pomodori
3,40
Pomodori
3,40
4,90
Patate
5,10
Patate
5,10
6,60
Banane
6,70
Banane
6,70
8,20
Rape
4,50
Rape
4,50
6,00
Arance
8,90
Arance
8,90
10,40
Mele
2,30
Mele
2,30
4,80
La terza colonna (PREZZOINGROSSO + 1,50) non si trova nella tabella
originale (in entrambi i casi sono state selezionate con il carattere * tutte le
colonne).
SQL consente di creare colonne virtuali o derivate combinando o
modificando le colonne esistenti.
OPERATORI ARITMETICI: SOMMA (+)
E’ possibile assegnare una intestazione più comprensibile alla
nuova colonna:
SQL> SELECT ELEMENTO, PREZZOINGROSSO,
(PREZZOINGROSSO + 1.50) PREZZODETTAGLIO FROM PREZZO
ELEMENTO PREZZOINGROSSO
PREZZODETTAGLIO
Pomodori
3,40
4,90
Patate
5,10
6,60
Banane
6,70
8,20
Rape
4,50
6,00
Arance
8,90
10,40
Mele
2,30
3,80
OPERATORI ARITMETICI: SOTTRAZIONE (-)
L’operatore meno svolge due funzioni, la prima è quella di
cambiare segno ad un numero:
SQL> SELECT * FROM MINMAX
REGIONE
TEMPMAX
TEMPMIN
Piemonte
-4
10
Toscana
4
13
Sicilia
10
19
Lombardia
-2
9
Friuli
-3
8
SQL> SELECT REGIONE, -TEMPMAX, -TEMPMIN FROM MINMAX
REGIONE
TEMPMAX
TEMPMIN
Piemonte
4
-10
Toscana
-4
-13
-10
-19
Lombardia
2
-9
Friuli
3
-8
Sicilia
OPERATORI ARITMETICI: SOTTRAZIONE (-)
La seconda (e ovvia) funzione dell’operatore meno è quella di sottrarre i valore
di una colonna da quelli di un’altra colonna.
Ad esempio
REGIONE
MINIME
MASSIME
DIFFERENZE
SQL>
SELECT REGIONE,
Piemonte
-4
10
14
Toscana
4
13
9
TEMPMIN MASSIME,
Sicilia
10
19
9
(TEMPMIN - TEMPMAX)
Lombardia
-2
9
11
Friuli
-3
8
11
TEMPMAX MINIME,
DIFFERENZA
FROM MINMAX;
Oltre che aver creato la nuova colonna questa query ha corretto (solo sullo
schermo) i nomi di quelle errate.
OPERATORI ARITMETICI: DIVISIONE (/)
L’operatore divisione ha un solo significato, per vedere gli effetti di una
vendita a metà prezzo basta digitare la seguente istruzione:
SQL> SELECT ELEMENTO PRODOTTO, PREZZOINGROSSO,
(PREZZOINGROSSO/2) PREZZOVENDITA FROM PREZZO
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
PREZZOVENDITA
Pomodori
3,40
1,70
Patate
5,10
2,55
Banane
6,70
3,35
Rape
4,50
2,25
Arance
8,90
4,45
Mele
2,30
1,15
OPERATORI ARITMETICI: MOLTIPLICAZIONE (*)
Anche l’’operatore moltiplicazione è semplice da usare, ad esempio questa
query visualizza l’effetto di uno sconto del 10% sui prezzi di tutti i
prodotti:
SQL> SELECT ELEMENTO PRODOTTO, PREZZOINGROSSO,
(PREZZOINGROSSO*0.9) NUOVOPREZZO FROM PREZZO;
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
NUOVOPREZZO
Pomodori
3.40
3.06
Patate
5.10
4.59
Banane
6.70
6.03
Rape
4.50
4.05
Arance
8.90
8.01
Mele
2.30
2.07
OPERATORI ARITMETICI: MODULO (%)
L’operatore modulo restituisce il resto intero di una operazione di divisione.
Esempio:
NUMERATORE
SQL> SELECT * FROM RESTI
DENOMINATORE
10
5
8
3
23
9
1024
16
E’ possibile creare una nuova colonna, RESTO, dove registrare il resto della
divisione tra NUMERATORE e DENOMINATORE
SQL> SELECT NUMERATORE, DENOMINATORE,
(NUMERATORE % DENOMINATORE) RESTO
FROM RESTI
NUMERATORE DENOMINATORE
RESTO
10
5
0
8
3
2
23
9
5
1024
16
0
OPERATORI DI CONFRONTO
Questi operatori confrontano le espressioni e restituiscono uno di questi
tre valori: TRUE, FALSE, Unkown. I primi due sono semplici da
spiegare, TRUE significa vero e FALSE significa falso, il terzo,
Unknow, identifica l’assenza di dati in una colonna, cioè NULL.
Molte implementazioni SQL cambiano Unknown in FALSE e forniscono un
operatore speciale, IS NULL, per verificare la condizione NULL (assenza
di dati).
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO = NULL;
No row selected
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO IS NULL;
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
Limoni
Nel database la colonna prezzoingrosso della riga Limoni non contiene
dati (non è zero)
OPERATORI DI CONFRONTO: =
Nella clausola WHERE il segno uguale è l’operatore di confronto
più utilizzato, molto comodo per selezionare un valore tra tanti.
SQL> SELECT * FROM AMICI;
COGNOME
NOME
CITTA
DATA DI NASCITA
TELEFONO
ROSSI
ALE
MILANO
1/1/1970
02 3425678
BIANCHI
SABY
TORINO
25/5/1985
011 6707221
BROWN
JO
PISA
12/10/1968
050 880245
NERI
ALE
BOLOGNA
13/11/1986
051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE NOME = ‘ALE’;
COGNOME
NOME
CITTA
DATA DI NASCITA
ROSSI
ALE
MILANO
1/1/1970
NERI
ALE
BOLOGNA
13/11/1986
TELEFONO
02 3425678
051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE NOME = ‘Ale’;
no row selected.
OPERATORI DI CONFRONTO: > , >=
questi operatori operano nel seguente modo modo:
SQL> SELECT * FROM PREZZO;
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
Pomodori
3.40
Patate
5.10
Banane
6.70
Rape
4.50
Arance
8.90
Mele
2.30
SQL> SELECT * FROM PREZZO
WHERE PREZZOINGROSSO > 4.50;
ELEMENTO
Patate
5.10
Banane
6.70
Arance
8.90
SQL> SELECT * FROM PREZZO
WHERE PREZZOINGROSSO >= 4.50;
ELEMENTO
PREZZOINGROSSO
Patate
5.10
Banane
6.70
Rape
4.50
Arance
8.90
PREZZOINGROSSO
Non si usano apici per racchiudere il numero 4.50
OPERATORI DI CONFRONTO: <, <=
questi operatori operano in senso inverso al precedente:
SQL> SELECT * FROM AMICI;
COGNOME
NOME
CITTA
DATA DI NASCITA
TELEFONO
ROSSI
ALE
MILANO
1/1/1970
02 3425678
BIANCHI
SABY
TORINO
25/5/1985
011 6707221
BROWN
JO
PISA
12/10/1968
050 880245
NERI
ALE
BOLOGNA
13/11/1986
051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI
WHERE CITTA <= ‘MILANO’ ;
COGNOME
NOME
CITTA
DATA DI NASCITA
TELEFONO
ROSSI
ALE
MILANO
1/1/1970
02 3425678
BROWN
JO
PISA
12/10/1968
050 880245
OPERATORI DI CONFRONTO: <>, !=
Operatore di disuguaglianza: consente di trovare dati escludendone altri,
cioè il simbolo (<>) oppure (!=) si legge “diverso da”.
Per trovare gli amici tranne ALE (cioè con il nome diverso da ALE):
SQL> SELECT * FROM AMICI
WHERE NOME <> ‘ALE’;
COGNOME
NOME
CITTA
DATA DI NASCITA
TELEFONO
BIANCHI
SABY
TORINO
25/5/1985
011 6707221
BROWN
JO
PISA
12/10/1968
050 880245
In molte implementazione SQL è indifferente usare la forma (<>) anzichè (!=)
OPERATORI DI CARATTERE
Consentono di manipolare il modo in cui debbono essere rappresentate le
stringhe durante la preparazione delle condizioni che selezionano i dati.
Come fare a trovare tutte
le parti che si trovano
nella zona dorsale del
corpo? Osservando la
tabella è possibile
individuarne due, ma
hanno nomi differenti.
NOME
POSIZIONE
NUMEROPARTE
FEGATO
DESTRA-ADDOME
1
CUORE
PETTO
2
FARINGE
GOLA
3
VERTEBRE
CENTRO-DORSO
4
INCUDINE
ORECCHIO
5
RENE
DORSO
6
OPERATORI DI CARATTERE: LIKE
L’operatore LIKE consente di estrarre dati che somigliano ad un certo schema
SQL> SELECT * FROM PARTI WHERE POSIZIONE LIKE ‘%DORSO%’;
NOME
POSIZIONE
NUMEROPARTE
VERTEBRE
CENTRO-DORSO
4
RENE
DORSO
6
SQL> SELECT * FROM PARTI WHERE POSIZIONE LIKE ‘DORSO%’;
NOME
POSIZIONE
RENE
DORSO
NUMEROPARTE
6
SQL> SELECT * FROM PARTI WHERE POSIZIONE LIKE ‘%DORSO’;
NOME
POSIZIONE
VERTEBRE
CENTRO-DORSO
NUMEROPARTE
4
OPERATORI DI CARATTERE: LIKE
Come fare a trovare tutte le parti che
iniziano per ‘F’? Osservando la tabella
è possibile individuarne due, ma
hanno nomi differenti.
NOME
POSIZIONE
FEGATO
DESTRA-ADDOME
1
CUORE
PETTO
2
FARINGE
GOLA
3
VERTEBRE
CENTRO-DORSO
4
INCUDINE
ORECCHIO
5
RENE
DORSO
6
SQL> SELECT * FROM PARTI WHERE NOME LIKE ‘F%’;
NOME
POSIZIONE
NUMEROPARTE
FEGATO
DESTRA-ADDOME
1
FARINGE
GOLA
3
SQL> SELECT * FROM PARTI WHERE POSIZIONE LIKE ‘f%’;
no rows selected.
L’operatore like è sempre sensibile ai caratteri minuscoli/maiuscoli
NUMEROPARTE
REGOLE


A LIKE maschera
A NOT LIKE maschera
Controlla che il valore dell’attributo A sia o non sia conforme alla maschera.
maschera è una sequenza qualunque di caratteri che può contenere i
caratteri speciali “ - “ e “ % ”
 Una parola è conforme alla maschera se
 · I caratteri della maschera diversi da – e da % coincidono con quelli
della parola.
 · Al carattere – nella maschera corrisponde un qualunque carattere
della parola
 · Al carattere % nella maschera corrisponde una qualunque sequenza,
anche vuota, di caratteri nella parola
ESEMPIO

? CodiceCliente, Cognome e Nome dei Clienti il cui Codice contiene
dalla quarta posizione in avanti i caratteri MRC75
SELECT CodiceCliente, Cognome, Nome
FROM Clienti
WHERE CodF LIKE ---MRC75%
ad es. BCEMRC7548, 123MRC75, j23MRC75e6732 sono tutte parole conformi
alla maschera ---MRC75%
L’OPERATORE DI SOTTOLINEATURA
Il carattere di sottolineatura è un carattere jolly singolo.
COGNOME
NOME
CITTA
PROVINCIA
TELEFONO
ROSSI
ALE
MILANO
MI
02 3425678
BIANCHI
SABY
TORINO
TO
011 6707221
BROWN
JO
PISA
PI
050 880245
NERI
ALE
BOLOGNA
BO
051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE PROVINCIA LIKE ‘_O’;
COGNOME
NOME
CITTA
PROVINCIA
TELEFONO
BIANCHI
SABY
TORINO
TO
011 6707221
NERI
ALE
BOLOGNA
BO
051 6711
E’ possibile utilizzare più di un carattere di sottolineatura e può essere
combinato con l’operatore LIKE.
L’OPERATORE DI CONCATENAZIONE (||)
Il simbolo || serve a concatenare due stringhe:
COGNOME
NOME
CITTA
PROVINCIA
TELEFONO
ROSSI
ALE
MILANO
MI
02 3425678
BIANCHI
SABY
TORINO
TO
011 6707221
BROWN
JO
PISA
PI
050 880245
NERI
ALE
BOLOGNA
BO
051 6711
SQL> SELECT NOME || COGNOME NOMECOMPLETO FROM AMICI;
NOMECOMPLETO
ROSSI
ALE
BIANCHI
SABY
BROWN
JO
NERI
ALE
OPERATORI LOGICI
Negli esempi precedenti è stato effettuato sempre un controllo alla
volta. Questo metodo va bene per i casi semplici, ma come fareste a
trovare tutti quei dipendenti i cui nomi iniziano con la lettera ‘B’ e
che hanno più di 50 giorni di ferie?
Gli operatori logici separano due o più condizioni nella clausola
WHERE di un’istruzione SQL.
Essi sono:
 AND
 OR
 NOT
OPERATORI LOGICI: AND
L’operatore logico AND indica che entrambe le espressioni che si trovano ai suoi lati
devono essere soddisfatte per restituire il valore TRUE (vero). Se una solo delle
espressioni non è soddisfatta l’operatore AND restituisce FALSE.
Ad esempio, per sapere quali impiegati hanno lavorato per l’azienda per 5 anni o meno
ed hanno utilizzato più di 20 giorni di ferie, si può scrivere:
COGNOME
SQL>
SELECT *
FROM FERIE
WHERE ANNI <= 5
AND
FERIEGODUTE > 20;
COGNOME
NUMDIP
NUMDIP
ANNI
FERIEGODUTE
ABITA
101
2
4
BACCHI
104
5
23
BLESSI
107
8
45
BOLIVAR
233
4
80
BOLDI
210
15
100
COSTALES
211
10
78
ANNI
FERIEGODUTE
BACCHI
104
5
23
BOLIVAR
233
4
80
OPERATORI LOGICI: OR
L’operatore logico OR puo’ essere utilizzato per combinare una serie di condizioni. Se
una di queste è soddisfatta viene restituito TRUE
COGNOME
SQL>
SELECT *
FROM FERIE
WHERE COGNOME LIKE ‘BO%’
OR
COGNOME LIKE ‘CO%’;
COGNOME
NUMDIP
NUMDIP
ANNI
FERIEGODUTE
ABITA
101
2
4
BACCHI
104
5
23
BLESSI
107
8
45
BOLIVAR
233
4
80
BOLDI
210
15
100
COSTALES
211
10
78
ANNI
FERIEGODUTE
BOLDI
210
15
100
BOLIVAR
233
4
80
COSTALES
211
10
78
L’operatore OR richiede che una soltanto delle condizioni sia vera affinchè dati possano essere
restitutiti
OPERATORI LOGICI: NOT
L’operatore logico NOT ha il compito di invertire il significato di una
condizione
COGNOME
SQL>
NUMDIP
NUMDIP
FERIEGODUTE
ABITA
101
2
4
BACCHI
104
5
23
BLESSI
107
8
45
BOLIVAR
233
4
80
BOLDI
210
15
100
211
10
78
COSTALES
SELECT *
FROM FERIE
WHERE COGNOME NOT LIKE ‘B%’;
COGNOME
ANNI
ANNI
FERIEGODUTE
ABITA
101
2
4
COSTALES
211
10
78
OPERATORI DI INSIEMI: UNION
L’operatore UNION restituisce il risultato di due query escludendo le righe
duplicate.
Esempio: quante persone diverse giocano in entrambe le squadre?
COGNOME
COGNOME
ABITA
ABITA
BRAVO
CARLINI
DECCA
SQL>
SELECT COGNOME FROM CALCETTO
UNION
SELECT COGNOME FROM CALCIO;
ESTERLE
FUNDARI
GIANI
calcetto
BACCO
CARLINI
DINI
ESTERLE
COGNOME
FALCONI
ABITA
GIANI
BACCO
calcio
BRAVO
CARLINI
DECCA
DINI
ESTERLE
Sono stati esclusi i doppioni
FALCONI
FUNDARI
GIANI
A C B
A+B-C
OPERATORI DI INSIEMI: UNION
L’operatore UNION ALL restituisce il risultato di due query incluse le righe
duplicate.
Esempio: quante persone giocano al calcetto e quante al calcio?
SQL>
SELECT COGNOME FROM CALCETTO
UNION ALL
SELECT COGNOME FROM CALCIO;
A C B
COGNOME
ABITA
BRAVO
CARLINI
DECCA
ESTERLE
FUNDARI
GIANI
calcetto
ABITA
BRAVO
CRLINI
DECCA
ESTERLE
FUNDARI
GIANI
ABITA
BACCO
CARLINI
DINI
ESTERLE
Sono incluse tutte le righe
A+B
COGNOME
FALCONI
GIANI
COGNOME
ABITA
BACCO
CARLINI
DINI
ESTERLE
FALCONI
GIANI
calcio
OPERATORI DI INSIEMI: INTERSECT
L’operatore INTERSECT restituisce soltanto le righe che vengono trovate in
entrambe le query
Esempio: quali persone giocano in entrambe le squadre?
SQL>
calcetto
SELECT COGNOME FROM CALCETTO
INTERSECT
SELECT COGNOME FROM CALCIO;
A C B
calcio
COGNOME
COGNOME
ABITA
ABITA
BRAVO
BACCO
CARLINI
DECCA
ESTERLE
FUNDARI
GIANI
COGNOME
CARLINI
DINI
ABITA
ESTERLE
CRLINI
ESTERLE
FALCONI
GIANI
GIANI
C
Sono inclusi solo le righe comuni
OPERATORI DI INSIEMI: MINUS
L’operatore MINUS restituisce le righe della prima query che non sono
presenti nella seconda
Esempio: quali persone giocano solo al calcetto?
SQL>
SELECT COGNOME FROM CALCETTO
MINUS
SELECT COGNOME FROM CALCIO;
COGNOME
COGNOME
ABITA
COGNOME
ABITA
BRAVO
BACCCO
BACCO
CARLINI
DINI
CARLINI
DECCA
FALCONI
DINI
ESTERLE
ESTERLE
A C B
FUNDARI
GIANI
FALCONI
GIANI
calcetto
A-C
calcio
Seleziona quelli che giocano solo al calcetto
Gestione dei valori nulli
Impiegati

Matricola
Cognome
Filiale
Età
5998
7309
9553
5998
9553
Neri
Rossi
Bruni
Neri
Bruni
Milano
Roma
Milano
Milano
Milano
45
32
NULL
45
NULL
Gli impiegati la cui età è o potrebbe essere maggiore di 40
SEL Età > 40 OR Età IS NULL (Impiegati)
select *
from impiegati
where eta > 40 or eta is null
Interrogazioni su più relazioni

Nella clausola FROM possono essere presenti più relazioni. Ciò è
necessario quando le informazioni per eseguire l’interrogazione sono
distribuite su relazioni diverse, vale a dire: quando gli attributi presenti nella
clausola SELECT o nella clausola WHERE appartengono a relazioni
diverse

Si consideri il seguente schema relazionale
Film(CodFilm,Titolo,Regista,Anno)
Attori(CodFilm*, Attore)
e supponiamo di volere i titoli dei film in cui recita C. Eastwood. L’attributo
Titolo è nella relazione Film mentre l’attributo Attore è nella relazione Attori.
Occorre pertanto visitare entrambe le relazioni
ESEMPIO - I
.Supponiamo di avere le seguenti istanze di relazione:
ESEMPIO - II

Il DBMS esegue la seguente procedura:
 Viene costruita una relazione concatenando le ennuple di Film e di
Attori che sono in associazione (tali che CodFilm=CodFilm*)

Vengono prese in considerazione solo le ennuple in cui l’attributo Attore
ha valore C.Eastwood.
ESEMPIO - III
Viene prelevato l’attributo Titolo
Questa interrogazione in SQL si scrive:
SELECT Titolo
FROM Film, Attori
WHERE Film.CodFilm = Attori.CodFilm
and Attore = “C.Eastwood”
dove Film.CodFilm ed Attori.CodFilm rappresentano il valore di CodFilm
nella relazione Film e nella relazione Attori rispettivamente.
La condizione Film.CodFilm = Attori.CodFilm serve ad esprimere il
collegamento tra le ennuple di Film e quelle di Attori. Solo in questo modo
C.Eastwood sarà associato ad un film in cui recita.
ESEMPIO - IV

Per motivi di chiarezza e per evitare ambiguità, è opportuno specificare, per
ogni attributo, la relazione cui appartiene , con la notazione
Relazione.Attributo. Pertanto l’interogazione precedente diventa
SELECT Film.Titolo
FROM Film, Attori
WHERE Film.CodFilm = Attori.CodFilm
and Attori.Attore = “C.Eastwood”

Per motivi di brevità è opportuno assegnare nella clausola FROM un nome
abbreviato alle relazioni, da utilizzare nelle altre clausole dell’interrogazione:
SELECT F.Titolo
FROM Film F, Attori A
WHERE F.CodFilm = A.CodFilm
and A.Attore = “C.Eastwood”
JOIN

Sottolineiamo il fatto che fra le due relazioni deve esistere un collegamento
(una chiave esterna in una relazione, chiave primaria nell’altra), e che nella
clausola WHERE dell’interrogazione deve essere esplicitato tale
collegamento. Osserviamo che nella clausola FROM può essere presente
un qualunque numero di relazioni, purché queste siano collegate tra di loro,
e nella clausola WHERE siano specificati tutti i collegamenti.

L’operazione che associa le ennuple di due relazioni (ad es. le ennuple di
Film con quelle di Attori) è quella di join, e la condizione di eguaglianza tra
la chiave esterna di una relazione e la chiave primaria di un’altra (ad es
Film.CodFilm = Attori.CodFilm) è detto predicato di join.
SQL e algebra relazionale

R1(A1,A2) R2(A3,A4)
select R1.A1, R2.A4
from R1, R2
where R1.A2 = R2.A3

prodotto cartesiano (FROM)
selezione (WHERE)
proiezione (SELECT)

PROJ A1,A4 (SELA2=A3 (R1 JOIN R2))


ESEMPIO DIFFICILE
Si consideri lo schema relazionale:
FILM(CodiceDVD, Titolo, Regista, Anno)
ATTORI(Nome, Nazionalità)
RECITA(CodiceDVD*, Nome*, Personaggio)
DVD(Collocazione, CodiceDVD*, DataNoleg, CodiceCliente*)
CLIENTI(CodiceCliente, Cognome, Nome, Indirizzo, Telefono)

e si voglia estrarre Cognome e Nome dei Clienti che hanno noleggiato dvd
relativi a film in cui recitano attori francesi
ESEMPIO DIFFICILE
Cognome e Nome sono attributi della relazione Clienti.
Clienti è collegata a DVD tramite CodiceCliente,
DVD è collegata a Film tramite CodiceDVD, Film è collegato a Recita tramite
CodiceDVD, ed infine Recita è collegato con Attori tramite Nome; finalmente in Attori
troviamo l’attributo Nazionalità, e possiamo quindi verificare la condizione di ricerca.
In SQL tale interrogazione è piuttosto fastidiosa da scrivere:
SELECT Cl.Cognome, Cl.Nome
FROM Clienti Cl, DVD D, Film F, Recita R, Attori A
WHERE Cl.CodiceCliente = D.CodiceCliente
and D.CodiceDVD = F.CodiceDVD
and F.CodiceDVD = R.CodiceDVD
and R.Nome = A.Nome
and A.Nazionalità = “francese”
ESEMPIO DIFFICILE

Può essere utile, per individuare le relazioni da specificare nella clausola
FROM, considerare lo schema E-R rappresentato dallo schema relazionale:
da tale schema risulta evidente che per collegare Clienti con Attori occorre
attraversare tutte le classi intermedie.
Dvd
136
Maternità
Paternità
Persone
Madre
Figlio
Luisa
Maria
Nome
Età
Reddito
Luisa
Luigi
Andrea
27
21
Anna
Olga
Aldo
25
15
Anna
Filippo
Maria
55
42
Maria
Andrea
Anna
50
35
Maria
Aldo
Filippo
26
30
Luigi
50
40
Franco
60
20
Olga
30
41
Sergio
85
35
Luisa
75
87
Padre
Figlio
Sergio
Franco
Luigi
Olga
Luigi
Filippo
Franco
Andrea
Franco
Aldo
ALTRI ESEMPI - Selezione, proiezione e join
I padri di ogni persona

PROJPadre(paternita JOIN Figlio =Nome persone)
SELECT distinct padre
FROM
persone, paternita
WHERE figlio = nome

Il nome e l‘età dei figli di Luisa
PROJNome, eta(
SELMADRE=„Luisa“ (maternita)
JOIN Figlio =Nome
persone
)
SELECT distinct padre
FROM
persone, paternita
WHERE figlio = nome and madre=‚Luisa‘
Funzioni di aggregazione

SQL consente di estrarre dalla Base di Dati informazioni che non sono
esplicitamente presenti, ma si ottengono da quelle presenti utilizzando
opportune funzioni dette funzioni di aggregazione.
Studenti (Matricola, Nome, CorsodiLaurea)
Esami (Matricola*, CodiceAF*, Voto)
AttivitàFormativa(CodiceAF, NomeAF, CFU)

Le funzioni di aggregazione consentono di estrarre dal DB informazioni
quali il numero di esami sostenuti da un determinato studente, il numero di
studenti che hanno sostenuto un determinato esame, valori medi, massimi,
minimi ecc.
COUNT
? Numero di esami sostenuti dallo studente con Matricola 123
SELECT Count(*)
FROM Esami
WHERE Matricola=123

Count(*) indica un conteggio: vengono contate le ennuple (ricordiamo che *
indica l’intera ennupla) di Esami che soddisfano alla condizione
Matricola=123. Restituisce il numero di righe che soddisfano la condizione
specificata nella clausola WHERE
Al risultato di una funzione di aggregazione può essere dato un nome
tramite il costrutto as:
SELECT Count(*) as Numero_Esami_AA252
FROM Esami E
WHERE CodiceMateria=AA252

SUM
? Numero di crediti acquisiti dallo studente con Matricola 123
SELECT Sum(CFU) as Crediti_di_123
FROM Esami E, AttivitàFormative A
WHERE E.CodiceAF = A.CodiceAF
and E.Matricola=123
 Sum(CFU) indica l’ordinaria somma aritmetica dei valori (che devono
essere numerici) dell’attributo CFU. Consideriamo la seguente istanza del
DB

SUM

Il join E.CodiceAF = A.CodiceAF da luogo alla seguente relazione

La condizione E.Matricola=123 da luogo alla seguente relazione
SUM

La funzione Sum esegue la somma dei valori dell’attributo CFU e si ottiene
il risultato desiderato

L’uso delle funzioni di aggregazione è limitato al caso in cui il risultato sia
costituito da un solo valore; non possono cioè essere presenti allo stesso
tempo nella clausola SELECT sia attributi che funzioni di aggregazione. La
seguente interrogazione, ad es. è sbagliata (del resto avrebbe poco senso)
SELECT Voto, Count(*)
FROM Esami
WHERE Matricola=123
MAX e MIN
? Il voto più basso dello studente con Matricola 123
SELECT Min(Voto)
FROM Esami
WHERE Matricola=123

Il voto più alto dello studente con Matricola 123
SELECT Max(Voto)
FROM Esami
WHERE Matricola=123

 La funzione MAX (MIN) serve a trovare il valore massimo (€minimo) di una
colonna.
Riassumendo

Le funzioni di aggregazione previste da SQL sono:
 avg media aritmetica (valori numerici)
 count numero di valori
 max valore massimo
 min valore minimo
 sum somma (valori numerici)

Min e Max, quando sono applicati a valori non numerici, danno
rispettivamente il primo e l’ultimo valore nell’ordine alfabetico.
ORDER BY
La clausola ORDER BY, specificata dopo SELECT FROM WHERE fa sì che il
risultato sia ordinato; si può scegliere fra ordinamento crescente (se non si
specifica nulla), o decrescente (se si specifica desc).
L’ordinamento può essere fatto anche su più attributi.
Nome e reddito delle persone con meno di trenta anni in ordine alfabetico
select nome, reddito
from persone
where eta < 30
order by nome
select nome, reddito
from persone
where eta < 30
Persone
select nome, reddito
from persone
where eta < 30
order by nome
Persone
Nome
Reddito
Nome
Reddito
Andrea
21
Aldo
15
Aldo
15
Andrea
21
Filippo
30
Filippo
30
NULL

A IS NULL , A IS NOT NULL
 controlla che l’ attributo A abbia o non abbia valore nullo
? La collocazione dei dvd non noleggiati
SELECT Collocazione
FROM DVD
WHERE CodiceCliente is null

? La collocazione dei dvd noleggiati dopo il 1/1/08
SELECT Collocazione
FROM DVD
WHERE DataNoleg is not null and DataNoleg > 1/1/05

L’uso del predicato is [not] null è l’unico modo per stabilire se una dvd è o non è
noleggiat0.
Sistemi per il recupero delle informazioni
ESERCIZI
ESERCIZIO 1

Nell’ esercizio che segue sono dati degli schemi di Basi di Dati
relazionali, e delle richieste di informazioni da estrarre dalle Basi di
Dati.

Esprimere tali richieste con interrogazioni SQL.

SCHEMA RELAZIONALE:
ATTORI (CodAttore, Nome, AnnoNascita, Nazionalità);
RECITA (CodAttore*, CodFilm*)
FILM (CodFilm, Titolo, AnnoProduzione, Nazionalità, Regista, Genere)
PROIEZIONI (CodProiezione, CodFilm*, CodSala*, Incasso, DataProiezione)
SALE (CodSala, Posti, Nome, Città)
ESERCIZIO 1
Scrivere le interrogazioni SQL che restituiscono le seguenti
informazioni:
1- Il nome di tutte le sale di Verona
2- Il titolo dei film di F. Fellini prodotti dopo il 1960.
3- Il titolo e la durata dei film di fantascienza giapponesi o francesi prodotti
dopo il 1990
4- I titolo dei film dello stesso regista di “Casablanca”
5- Il titolo ed il genere dei film proiettati il giorno di Natale 2004
6- Il titolo dei film in cui recita M. Mastroianni oppure S.Loren
7- Il numero di sale di Messina con più di 60 posti

ESERCIZIO 1
1- Il nome di tutte le sale di Verona
SELECT s.Nome FROM Sale s WHERE s.Città = 'Pisa‘
2- Il titolo dei film di F. Fellini prodotti dopo il 1960.
SELECT f.Titolo FROM Film f WHERE f.Regista = “Fellini” AND
f.AnnoProduzione > 1960
3- Il titolo e la durata dei film di fantascienza giapponesi o francesi prodotti
dopo il 1990
SELECT f.Titolo, f.Durata FROM Film f WHERE f.Genere=”Fantascienza”
and ((f.Nazionalità=”Giapponese” or f.Nazionalità=”Francese”) and
f.AnnoProduzione >1990
ESERCIZIO 1
4- I titolo dei film dello stesso regista di “Casablanca”
SELECT f.Titolo FROM Film f
WHERE f.Regista = (SELECT f.Regista FROM Film f
WHERE f.Titolo = “Casablanca”)
5- Il titolo ed il genere dei film proiettati il giorno di Natale 2004
SELECT DISTINCT f.Titolo, f.Genere FROM Film f, Proiezioni p
WHERE p DataProiezione =25/12/04 and f.CodFilm=p.CodFilm
6- Il titolo dei film in cui recita M. Mastroianni oppure S.Loren
SELECT DISTINCT f.Titolo
FROM Film f, Recita r, Attore a
WHERE (a.Nome = “M.Mastrianni” OR a.Nome = ”S.Loren”)
AND f.CodFilm = r.CodFilm AND r.CodAttore = a.CodAttore
7- Il numero di sale di Messina con più di 60 posti
SELECT count(*) FROM Sale s
WHERE s.Città = “Messina” and s.Posti > 60
ESERCIZIO 2

SCHEMA RELAZIONALE:
ROMANZI(CodiceR, Titolo, NomeAut*, Anno)
PERSONAGGI(NomeP, CodiceR*, sesso, ruolo)
AUTORI(NomeAut, AnnoN, AnnoM:optional, Nazione)
FILM(CodiceF, Titolo, Regista, Produttore, Anno, CodiceR*)
ESERCIZIO 2







1- Il titolo dei romanzi del 19° secolo
2- Il titolo, l’autore e l’anno di pubblicazione dei romanzi di autori russi,
ordinati per autore e, per
lo stesso autore, ordinati per anno di pubblicazione
3- I personaggi principali (ruolo =”P”) dei romanzi di autori viventi.
4. I romanzi dai quali è stato tratto un film con lo stesso titolo del romanzo
5- Il titolo, il regista e l’anno dei film tratti dal romanzo “Robin Hood”
6- Per ogni autore italiano, l’anno del primo e dell’ultimo romanzo.
ESERCIZIO 3

SCHEMA RELAZIONALE:
STUDENTI (Matricola, NomeS, CorsoLaurea*, AnnoN)
CORSIDILAUREA (CorsoLaurea, TipoLaurea, Facoltà)
FREQUENTA (Matricola*, CodCorso*)
CORSI (CodCorso, NomeCorso, CodDocente*)
DOCENTI (CodDocente, NomeD, Dipartimento)
ESERCIZIO 3
1- Il nome e l’anno di nascita degli studenti iscritti a Editoria e Giornalismo, in
ordine rispetto al nome
2- Matricola e nome degli studenti di un corso di laurea triennale (tipoLaurea =
'L') che seguono un corso di un docente di nome Anna.
3- Per ogni tipo di laurea, il tipoLaurea e l’età media degli studenti
4- Il codice dei corsi frequentati da più di 5 studenti e tenuti da docenti del
Dipartimento di Informatica
5- Per ogni studente della Facoltà di Lettere e Filisofia, la matricola ed il
numero di corsi seguiti
6- Matricola e nome degli studenti che non frequentano nessun corso
7- Nome e CodDocente dei docenti che insegnano qualche corso seguito da
più di 5 studenti
Esercizi
Dato il seguente schema:
AEREOPORTO(Città, Nazione, NumPiste)
VOLO(IdVolo, GiornoSett, CittaPart, OraPart, CittaArr, OraArr, TipoAereo)
AEREO(TipoAereo, NumPasseggeri, QtaMerci)
In SQL:
1.
Creare il Database
2.
Città con un aereoporto di cui non è noto il numero di piste
3.
Città e orario di partenza dei voli del lunedì
4.
Nazione e numero piste dell’aereoporto da cui parte il volo con
IdVolo=‘A001’
AEREOPORTO(Città, Nazione, NumPiste)
1- Creazione del database
VOLO(IdVolo, GiornoSett, CittaPart, OraPart,
CittaArr, OraArr, TipoAereo)
AEREO(TipoAereo, NumPasseggeri, QtaMerci)
CREATE TABLE Aereoporto(
Città CHAR(20) PRIMARY KEY,
Nazione CHAR(20),
NumPiste NUMERIC(2),
)
CREATE TABLE Aereo (
tipoAereo Numeric(5) PRIMARY KEY,
NumPasseggeri Numeric (4),
QtaMerci Numeric (4)
)
AEREOPORTO(Città, Nazione, NumPiste)
VOLO(IdVolo, GiornoSett, CittaPart, OraPart,
CittaArr, OraArr, TipoAereo)
AEREO(TipoAereo, NumPasseggeri, QtaMerci)
CREATE TABLE Volo (
IdVolo CHAR(4),
GiornoSett CHAR(4),
CittaPart CHAR(20) REFERENCES Aereoporto(citta),
OraPart CHAR(5),
CittaArr CHAR(20) REFERENCES Aereoporto(citta),
OraArr CHAR(5),
TipoAereo NUMERIC(5),
PRIMARY KEY(IdVolo, GiornoSett),
FOREIGN KEY TipoAereo REFERENCES Aereo(TipoAereo)
)
2 – Città con un aeroporto di cui non è noto il numero di piste
SELECT Citta FROM Aereoporto WHERE NumPiste IS NULL
3 – Città e Orario di partenza dei voli del Lunedì
SELECT CittaPart, OraPart FROM Volo WHERE GiornoSett=‘LUN’
4 – Nazione e Numero di piste dell’aeroporto da cui parte il volo con
IdVolo=‘A001’
SELECT Aeroporto.nazione, Aereoporto.NumPiste FROM Aeroporto, Volo
WHERE Aeroporto.citta=Volo.cittapart AND Volo.IdVolo=‘A001’
ALTRI ESERCIZI
1.
Città di partenza, orario di partenza, città di arrivo, orario di
arrivo degli aerei con merci>1000
2.
Il tipo di aereo e il numero dei passeggeri dei voli che arrivano
a Torino
3.
Il numero dei voli che partono il venerdì da Francoforte
4.
La quantità dei voli che partono da ogni città
5.
Le città, numero dei voli in arrivo, nazione, avente numero di
volo in arrivo maggiore di 10
6.
Il numero dei voli internazionali che partono il lunedì da
Torino
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IV Lezione - 6 Novembre - Istituto per le Applicazioni del Calcolo