Prof.ssa Carolina Sementa
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ll fumo è ancora oggi una delle cause principali di malattia
e di morte. A differenza di molte altre gravi malattie,
tuttavia, le conseguenze sulla salute legate al fumo di
tabacco sono relativamente meno difficili da prevenire
attraverso l'educazione sanitaria, proprio perché si
tratta di un comportamento individuale. Per questo
motivo costituisce una priorità tra le proposte di
educazione sanitaria per la scuola.
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Il concetto che il fumo di tabacco sia nocivo alla
salute e che aumenti la probabilità di andare
incontro a molte malattie (la più grave delle quali è
il cancro) è un fatto certamente ben noto a
voi tutti.
Ma perché il fumo fa male? E quanto fa male?
Diventare un fumatore è una scelta che spesso non
nasce da reali motivi, ma una volta presa è difficile
cambiare la situazione, perché la vita senza
sigarette sembra privata di un momento di piacere,
di sicurezza e di prestigio. Talvolta il fumo è una
scelta fatta principalmente per
sentirsi all'altezza degli altri.
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I giovani che si avvicinano alla sigaretta lo fanno non
certo perché ignari dei potenziali pericoli a cui la loro
salute sarà esposta in futuro.
I ragazzi non sono molto interessati alle cose che
succederanno in un lontano futuro. Difficilmente essi
interiorizzano comportamenti sani solo perché viene
loro detto ciò che fa bene e ciò che fa male, cosa
dovrebbero o non dovrebbero
fare. I ragazzi imparano più facilmente
dall'esperienza (attraverso la partecipazione attiva,
la riflessione e la discussione) e dalle persone che essi
prendono a modello.
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L'età dell'adolescenza è quella in cui la
maggioranza dei ragazzi acquisisce l'abitudine
al fumo. Solitamente si inizia a fumare a 13-14
anni. In questo periodo sente fortemente
l'esigenza di affermare il proprio ruolo
all'interno del gruppo di cui vuol fare parte.
Spesso la sigaretta è un messaggio diretto alla
società, al gruppo dei coetanei e a se stessi
per affermare il proprio ingresso nel mondo
dei grandi.
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Questo non è sempre facile, perché il periodo
dell'adolescenza è molto complesso, articolato e pieno
di conflitti. Da un lato c'è una spinta cosciente verso
l'autonomia, dall'altro c'è il bisogno di esser protetti,
guidati, orientati. Questo può provocare ansia e
talvolta angoscia. L'iniziazione, ossia il diventare
grandi, avviene attraverso tutta una varietà di rituali:
offrire, chiedere, accendere la sigaretta diventano un
pretesto efficace, semplice per stabilire un approccio
e una complicità anche con gli adulti.
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In generale, fumare è un comportamento che
soddisfa due esigenze fondamentali e
contraddittorie dell'adolescente: il bisogno di
identificarsi con l'adulto e il desiderio di ribellione.
Nel fumare c'è un'altra componente importante,
legata alla costruzione della propria immagine. In
certe situazioni la sigaretta aiuta a darsi un tono, un
contegno, soprattutto per le persone con problemi di
timidezza e di insicurezza.
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Non è da tralasciare, infine, l'aspetto orale
del fumo. Il piacere orale é un piacere
primario, il primo è il più forte del bambino.
La sigaretta è calda, si avvicina alla bocca,
si tocca perciò può rappresentarsi come un
sostitutivo del seno materno, del latte e
può essere l'equivalente del succhiarsi il
pollice. L'effetto che produce il fumare
può essere sedativo, in quanto rilassa e
attenua la tensione e l'ansia,
soddisfacendo anche il bisogno di affetto.
Il fumo all'inizio è un atto volontario che
coinvolge tutta la simbologia di cui abbiamo
sino ad ora parlato. Col passare del tempo
diventa un'abitudine, un automatismo ed è
sempre più difficile rinunciarvi.
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FUMARE È UN VIZIO??
Finora si è sempre detto e pensato
che il fumo di sigaretta fosse un
vizio. E cosa affermano molti
fumatori sul fumo ? E' un vizio che
in qualsiasi momento posso
abbandonare. Niente di più falso. Il
fumo di sigaretta non è un vizio, non
è un'abitudine, ma una vera e
propria tossicodipendenza. Il
tabagismo è una malattia e come
tale deve essere trattata.
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In conclusione:
PERCHÉ SI FUMA?
Non c'è un vero motivo per cui i giovani iniziano a
fumare, solitamente si inizia:
1.-per provare, per curiosità
2.-per imitazione degli altri
3.-per essere accettati dal gruppo di amici
4.-per sentirsi adulti
5.-per trasgredire alle regole imposte dagli adulti
6.-perché si pensa di poter smettere in qualunque
momento
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FUMARE AIUTA LA CONCENTRAZIONE?
Il fumo produce questo risultato solo a breve
termine; poi segue un effetto esattamente opposto
che fa accendere una sigaretta dopo l’altra,
aggiungendo danno a danno. Anche nei confronti
dello stress, il fumo sviluppa una reazione analoga.
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COSA CONTIENE LA
SIGARETTA?
CATRAME
MONOSSIDO
DI CARBONIO
NICOTINA
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Monossido di carbonio
Una delle sostanze più conosciute ed importanti tra
quelle nella presenti parte gassosa
del fumo è senz'altro l'ossido di carbonio, un gas che
deriva dalla combustione incompleta del tabacco.
Proprio per la sua nota capacità di legarsi con
l'emoglobina (quella proteina che dà il colore rosso al
sangue e che serve per trasportare l'ossigeno dai
polmoni a tutto il resto del corpo), l'ossido di carbonio
tende a prendere il posto
dell'ossigeno nel sangue, diminuendo
così il grado di ossigenazione di tutte
le cellule
dell'organismo.
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Tra le sostanze presenti nel fumo in forma
corpuscolare, invece, ne vanno anzitutto ricordate
due: la nicotina ed il catrame.
La nicotina, assorbita attraverso i polmoni e le mucose
della bocca e della trachea, passa subito nel sangue ed
arriva nel cervello dopo appena 7-10 secondi
dall'inalazione del fumo, scatenando una reazione nel
sistema nervoso che provoca, tra l'altro, un aumento
della pressione arteriosa e del battito cardiaco.
L'effetto eccitante di lieve euforia rappresenta un
meccanismo di rinforzo motivazionale che spinge ad
accendere un'altra sigaretta per mantenere costante il
livello di nicotina nell'organismo.
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La nicotina dà dipendenza
La carenza della nicotina porta infatti ad una vera e propria
sindrome di astinenza caratterizzata da insonnia, desiderio
irresistibile di accendere una sigaretta, frustrazione, rabbia,
irrequietezza, impazienza, depressione, deficit di concentrazione,
difficoltà a svolgere le attività quotidiane, irritabilità, aumento
dell'appetito.
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L'altra grande componente corpuscolata del fumo è ciò
che comunemente viene chiamato catrame Si tratta in
realtà di una miscela di numerose sostanze, generate dalla
combustione della sigaretta, che si infiltrano nei polmoni e
nei bronchi e che sono responsabili di effetti tossici ed
irritanti sull'apparato respiratorio. I suoi effetti sia sul
SNA (sistema nervoso autonomo) che sul SNC (sistema
nervoso centrale) sono i responsabili della dipendenza
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 Le sostanze irritanti, causano accumulo di
secrezioni nei bronchi, e questo favorisce il
ristagno di agenti infettivi e sostanze irritanti e
cancerogene. Per questo responsabili di
bronchite cronica, enfisema polmonare, asma
bronchiale e cancro polmonare.
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Fumo Attivo - Passivo
La combustione dei prodotti di tabacco produce due
tipi di fumo, quello cosiddetto «primario», che viene
aspirato dal fumatore, e quello «secondario» (detto
anche «fumo passivo») che viene disperso
nell'ambiente e che viene inalato involontariamente dai
soggetti che si trovano accanto ai fumatori ed è il
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principale inquinante degli ambienti chiusi.
Ciò che è più dannoso è il
fumo che esce dalla punta
della sigaretta, dove avviene
la combustione.
Questo fumo è ricco di sostanze
cancerogene e tossiche generate dalla
combustione della sigaretta, poiché non è
passato né attraverso il filtro della
sigaretta, né attraverso i polmoni del
fumatore.
L’esposizione al fumo passivo comporta
quindi gli stessi rischi, seppure in
quantità minore, che hanno i fumatori.
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DANNI DA FUMO
La statistica dice che fumare
accorcia la vita: il principale
effetto del fumo di tabacco
sulla salute umana, infatti, è
rappresentato la riduzione
della durata media della vita.
Vari studi sull'argomento
hanno dimostrato che un uomo
di 30 anni che fuma due
pacchetti di sigarette al
giorno ha una speranza di vita
ridotta di circa otto anni
rispetto
ad un suo coetaneo che non
fuma
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Cosa succede dentro ai nostri
polmoni quando si intasano di fumo?
Normalmente le pareti dei bronchi
sono rivestite da cellule epiteliali
che hanno il preciso compito di
filtrare ciò che respiriamo.
Se fumiamo, boccata dopo boccata,
anno dopo anno, il catrame
contenuto nella sigaretta riesce a
paralizzare queste cellule; di
conseguenza il fumatore è più
esposto alle aggressioni esterne di
germi, polveri e sostanze
cancerogene.
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Le malattie che colpiscono il cuore
(cardiovascolari) sono la prima causa di
mortalità nei paesi occidentali come il
nostro.
Per queste malattie esistono dei
“fattori di
rischio” che aumentano la probabilità di
ammalarsi: l’aumento di grassi nel
sangue, il fumo di sigarette, l’obesità,
l’assenza di attività fisica.
Il fumo è il secondo degno componente
della temibile banda di formidabili
attentatori della nostra salute.
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