Esame di didattica della matematica Prof. Lariccia 4° anno di Scienze della formazione primaria Prova individuale I-O2: “IL GRANDE INFORMATICO” Navigando in rete, ho scoperto di recente, questo personaggio molto particolare… ho pensato così di fare delle ricerche più dettagliate su di esso, sfruttando anche la possibilità dell’esame di didattica della matematica, il quale mi fa svolgere una prova su un grande informatico! John T. Draper, più noto come Captain Crunch (1944), è probabilmente il phreaker più famoso della storia, nonché un programmatore e hacker statunitense. …procederò ad un intervista “virtuale” con lui… - “Buongiorno Sign. Draper!” - “Buongiorno!” - “Partirei subito da una domanda geneneralissima (mi perdoni l’ignoranza in materia): ma chi è un HACKER?” Un hacker (termine coniato negli Stati Uniti che si può rendere in italiano con maneggino o smanettone) è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse (che di solito comprendono l'informatica o l'ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita. Hacher = Soggetti invisibili? - “Se un hacker è colui che associa ad una profonda conoscenza dei sistemi una intangibilità dell'essere, esso è invisibile a tutti eccetto che a sé stesso?” - “Non sono certamente Hacker in senso stretto tutti coloro che affermano di esserlo; in un certo senso, gli Hacker in senso stretto non esistono, perché se qualcuno sapesse della loro esistenza per definizione non esisterebbero.” Hacker famosi, sono per esempio: R. Greenblatt, B. Gosper, R. Stallman, W. Cunningham, L. Wall, Tron, L. Blankenship. Hacher = criminale? - “Quindi un hacker è un criminale informatico?” - “Ehm… non proprio! Esiste un luogo comune, usato soprattutto dai mass media (a partire dagli anni ottanta), per cui il termine hacker viene associato ai criminali informatici, la cui definizione corretta è, invece, "cracker". - “Come ebbe inizio il suo “viaggio”? Mi parli un po’ della sua infanzia…” - “Sono nato a Stockton, California. Nella mia infanzia non ha fatto nulla di particolare… subito dopo essermi congedato dall' US Air Force, conobbi un gruppo di ragazzi, che si dedicano alla ricerca di metodi per non pagare le telefonate. In America cen'erano tanti che facevano la stessa cosa, ma questi avevano una particolarità, erano cechi. John Draper nasce a Stockton, California, nella sua infanzia non ha fatto nulla di particolare, ma subito dopo essersi congedato dall' US Air Force conosce un gruppo di ragazzi che si dedicano alla ricerca di metodi per non pagare le telefonate, in America c'è n'erano tanti che facevano la stessa cosa, ma questi avevano una particolarità, erano cechi.” - “Chi fu il “Lucignolo” della situazione?” - “Ahaha… il “lucignolo” fu Dennie, uno di questi miei amici, che mi rivelò un segreto; esisteva uno strumento che permetteva di fare le telefonate gratis. Questo strumento si trovava sulla tavola di ogni americano la mattina e non era altro che un piccolo fischietto giocattolo in regalo con i cereali "Captain Crunch". - “No… non mi è ben chiaro, mi spieghi meglio…” - “Un giorno, ricevetti un numero di telefono da un certo Danny, e il numero mi collegava ad una primordiale chat telefonica, in cui si parlava un gergo tecnico che io non conoscevo. Andai a casa di Danny e scoprì che era un ragazzo cieco e, con altri due amici, nella sua camera, giocava con il telefono e una pianola. Questo ragazzino mi spiegò che la pianola emetteva un suono con una frequenza di 2600 Hz, e permetteva loro di telefonare gratis.” - “…Per puro caso scoprii che il fischietto contenuto nelle scatole di un cereale, Cap‘ Crunch,emetteva un suono con la frequenza giusta.” - “Ah… allora, è da qui che derivo il suo soprannome? - “Certamente. Questo fischietto veniva utilizzato da tutte le comunità di phreaking americane, ma nessuno sapeva spiegare il principio sul quale funzionava; loro facevano le telefonate gratis e questo gli bastava. E’ da qui che studiai il fenomeno e capii che la frequenza generata da quel fischietto era un segnale che le centraline telefoniche utilizzavano per identificare il riaggancio della cornetta.” - “Quindi, il giocattolino di plastica, funzionava come una sorta di passpartout per la rete telefonica nazionale?” - “Sì, proprio così! grazie a questa scoperta, essendo esperto di elettronica, costruii la prima blue box, che permetteva di telefonare gratis.” - “In quegli anni lavoravi?” - “Sì, in quegli anni lavoravo per la National Semiconductor e allo stesso tempo studiavo per laurearmi; nei ritagli di tempo che mi rimanevano, mi dedicavo alla mia scoperta che riproduceva il segnale generato dal fischietto,con un piccolo circuito elettronico che battezzai Blu Box.” - “ La tua invenzione non ebbe molta diffusione, vero?” - “ No, in quanto la pratica era illegale e quindi la blu box rimaneva un apparecchiatura in mano a pochi eletti, questo fino al 1971, quando su un giornale apparve un articolo che denuncia la produzione della blu box e la vendita ad esponenti del crimine organizzato che la utilizzavano per gestire i loro sporchi traffici. Fu allora che il mio gruppo fu avvicinato da alcuni giornalisti che raccoglievano informazioni; ovviamente non restò a lungo il segreto dell'ideatore del famigerato box. - “ In quell’occasione rilasciasti addirittura un’intervista, firmando così la tua confessione.” - “ Sì, è in quel momento che si spalancarono per me le porte del carcere di Lompoc. Venni, infatti, condannato a due anni di reclusione.” • “La tua celebrità aveva spinto gli studenti Steve Jobs e Stephen Wozniak, che di lì a poco avrebbero fondato la Apple, a chiedertii di insegnar loro come produrre i "blue box", gli apparecchietti per impadronirsi della linea telefonica.” - “ Sì; nel '72, vittima della mia crescente popolarità l'Fbi mi arrestò e venni condannato a 5 anni di reclusione che, però, mi vennero sospesi con la condizionale. Lavorai come programmatore alla Call Computer, una piccola compagnia informatica di Mountain View, in California.” - “Cosa successe negli anni successivi?” - “Dopo pochi mesi, un federale mi scoprì in flagrante mentre ero intento a fare uno dei soliti tiri a spese della telecom locale; questa volta il giudice non mi fece sconti. La gabbia californiana di Lompoc si aprì per me nell'ottobre del 1976 e le sbarre non si dissigillarono che nel febbraio dell'anno dopo. - “ E poi?” - “Negli ultimi mesi però, ammesso a un programma di lavoro all'esterno, sviluppai il programma EasyWriter che fu la prima videoscrittura di successo diffusa assieme ai pc della Ibm, a partire dal 1981.” - “Vennero, poi, anni più felici?” - “Sì, in seguito, conobbi il denaro in gran quantità. Mi comprai una villa alle Hawaii, collaborai con Ted Nelson al suo progetto di ipertesto che anticipava per molti versi il World Wide Web, ma mi stancai presto.” - “Cosa fece in seguito?” - “Girai il mondo, tornai a San Diego nel 1996 e vissi in una comune di artisti che si chiamava Loft, la quale, aveva il vantaggio di avere una connessione molto veloce a Internet” - “Quindi conobbe una smodata fortuna?” - “Sì, ma per poco; perché presto, mi ritrovai senza una casa. Traslocai senza meta prima nella torrida e polverosa Tijuana, al confine col Messico e poi in direzione Florida, dove avrei dovuto lavorare a vaghi progetti on line (quello che è certo è che, in una sosta sulla superstrada, gli rubarono il computer portatile dove teneva l'unica copia della sua autobiografia alla quale lavorava da 4 anni).” - “E’ da lì che inizi a costruire siti web? - “Si, fui notato da un imprenditore indiano che mi volle a Goa, per 6 mesi, a costruire siti web per varie aziende locali. - “Di ritorno in America alla fine del '99 presi domicilio a Fremont, vicino San Francisco?” - “…in un appartamento zeppo di persone che divennero il nucleo della compagnia di cui oggi si discute.” - Ma è vero che iniziasti a lavorare con una nota compagnia informatica? - Sì, con la Apple. - Qual è stato il tuo lavoro più importante? - Uno dei miei lavori più importanti è stata la realizzazione del primo word processor per Apple II denominato da prima "Text Writer" e poi rinominato "Easy Writer", proprio sull'onda di questo successo fondai la "Cap'n Software Inc.". - “Potremmo concludere questa intervista con un tuo pensiero…” - “Non sono un cattivo ragazzo, non lo sono mai stato, ma mi trattano come se fossi una volpe a guardia di un pollaio". Il suo spirito libero l'ha reso una specie di cyber zingaro, facendolo aggregare alla controcultura cyberpunk; la sua faccia simpatica, e la barba bianca, lo fanno assomigliare più che ad un cybercriminale, ad pirata buono e stravagante, rendendo normale anche la sua dichiarazione di essersi affezionato al coccodrillo che tiene in casa come animale domestico. - http://www.repubblica.it/online/tecnologie_internet/draper/draper/draper.html - http://it.wikipedia.org/wiki/John_Draper - http://it.wikipedia.org/wiki/Hacker - http://www.syberia.it/Articoli/Cybercrimine/Phreaking/John%20Draper