Pedro Almodóvar: da ragazzaccio della Movida a protagonista dello star system. Relatore: Chiar. mo Prof. Nuccio Lodato Anno accademico 2005-06 Tesi di laurea di: Eleonora Lanzetti L’evoluzione di una carriera e un percorso comunicativo… Anni 80: la Movida e la trasgressione La svolta: “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” Anni 90: simbolo della Spagna nel mondo Gli inizi….la Movida Almodóvar inizia la propria carriera a metà anni 70, anni di grandi cambiamenti a livello politico e sociale infatti, nel 1975 muore il generale Francisco Franco e di conseguenza cade il regime franquista instaurato nel 1939. La voglia di libertà degli spagnoli dopo anni di silenzi e proibizioni si fa presto sentire, tanto che grossomodo nel 1977 si è già in pieno clima Movida, di cui Almodóvar è uno dei protagonisti Ma cos’è esattamente la Movida? Un decennio tipicamente spagnolo Connubio di creatività e cultura di massa La comunicazione della rottura col passato La trasgressione Una mezcla estranjera I Protagonisti…Alaska, Mc Namara e…. …...Pedro Almodóvar…. Pedro Almodóvar… I suoi primi film sono lo specchio della Movida, questo perchè esiste una perfetta coincidenza di scelte estetiche e di intenti . Ne coglie lo spirito attraverso i luoghi, gli stati d’animo, i personaggi ossessionati dalla modernità e il loro linguaggio, comunicando così al di fuori della Spagna questo fenomeno di grande fermento. Il film che sa coniugare in modo eccezionale le molteplici sfaccettature degli anni 80 spagnoli è Pepi, Lucy, Bom y las otras chicas del montón (1980), primo lungometraggio professionale di Pedro Almodóvar. Nel film si fondono: gestualità irriverente, eros, musica rock (al film partecipano Alaska e gruppi rock del momento), derisione del decoro borghese e della tradizione, le nuove tendenze europee come il punk (soprattutto nell’abbigliamento), una Madrid scanzonata e modaiola. Pedro Almodóvar… Altri due film seguono Pepi, Lucy, Bom …sulla scia delle notti madrilene “Laberinto de pasiones” 1982 “Entre tinieblas” 1983 Pedro Almodóvar… il pubblico e la critica agli esordi. Il pubblico del regista agli esordi è una piccola élite di estimatori in prevalenza spagnoli, essendo infatti conosciuto solo in patria e in Sud America. La critica non rimane indifferente anche se non sono in molti ad occuparsi del suo cinema. Egli è spesso attaccato duramente e accusato di scarse qualità e cattivo gusto “Pepi, Lucy, Bom y las otras chicas del montón promuove la moda della bruttezza, dell’oscenità e della volgarità. La storia è minima, e oltre ad essere minima non è affatto importante!” Pedro Crespo, “ABC” 1980 recensione del film Pepi, Lucy, Bom y las otras chicas del montón “Il suo film è un’accumulazione gratuita di scene volgari, con personaggi che entrano ed escono dalla storia senza la minima spiegazione” Antonio Lara, “Ya” 1982 recensione del film “Laberinto de pasiones”. Pedro Almodóvar… il punto di svolta Le cose per il cinema del regista spagnolo iniziano a cambiare a partire dal 1984 con ¿Qué he hecho yo para merecer esto? , momento in cui si sottomette volutamente ad una narrazione più classica e a raccontare una storia più accessibile per un pubblico maggioritario. É la natura stessa dell’argomento ad essere maggiormente interiorizzata: si è passati dalla vita sfrenata di tre ragazze che si concedevano eccessi di ogni tipo, al più normale calvario di una povera casalinga che deve scegliere se ingerire chili di pastiglie o uccidere il marito… opterà per la seconda! Il 1988 è davvero l’anno della svolta: esce nelle sale, non solo spagnole ma in tutto il mondo, il settimo lavoro di Almodóvar… “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” Donne sull’orlo di una crisi di nervi Con questo film la carriera e la popolarità del regista subiscono un radicale cambiamento. Egli e il suo cinema escono dai confini nazionali e anche in Italia la critica che sembra essersi ammorbidita inizia ad occuparsi di lui. Il film è una screwball comedy per eccellenza, una storia corale di donne capaci di azioni estreme e solidali tra loro. Esse sono accomunate dalla collera frutto dell’amore non corrisposto, che scelgono come vittime della loro rabbia gli oggetti di tutti i giorni La consacrazione al grande pubblico Se con assoluta certezza possiamo affermare che la carriera del regista subisce un notevole crescendo a partire da Mujers…con altrettanta certezza possiamo dire che da qui in poi sia tutto in salita…basti pensare agli ultimi quattro film i cui titoli risultano familiari anche ai non cultori del regista spagnolo… 1998 “Todo sobre mi madre” Premio Oscar come Miglior Film Straniero 2002 “Hable con ella” Premio Oscar come miglior Sceneggiatura Originale 2003 “La mala educación” 2006 “Volver” Il film viene premiato a Cannes come Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Protagonista Femminile a tutto il cast I lavori della maturità sono sicuramente più apprezzati, forse perché, pur trattando tematiche scottanti e delicate, la sfacciataggine dei racconti della Movida lascia spazio ad una narrazione più pacata, impegnata, che coinvolge lo spettatore nella riflessione più che sulla risata di fronte ad una scena paradossale. Pedro…prima osteggiato poi “preso in prestito” Simbolo della Spagna del mondo Lingua, cultura e società sono inestricabilmente conguinte nell’opera del cineasta, che ha una notevole influenza su di esse… Il suo cinema influenza la comunicazione quotidiana degli spagnoli.. “Pepa” “Eso parece una pélicula de Almodóvar” L’opera del regista viene presa in prestito anche oltre I confini nazionali, determinando usi linguistici particolari anche all’estero…come in Italia. In Italia il caso più eclatante è rappresentato da un fenomeno riscontrabile nei media in generale e in modo particolare nella stampa: i frequenti rimandi all’opera più famosa del regista Donne sull’orlo di una crisi di nervi Senza dubbio il titolo è funzionale nell’attirare l’attenzione del lettore essendo un titolo ad effetto. Da un’analisi peraltro non sistematica di articoli pubblicati su periodici italiani, si può osservare come il titolo del film in questione venga spesso parafrasato ed utilizzato come titolo giornalistico senza che vi sia necessariamente alcun collegamento tematico diretto tra film e gli articoli stessi. Alcuni esempi…dal Corriere “Donne sull’orlo di una crisi di rabbia” Corriere delle Sera, sezione: sport 18 luglio 1996. Fabio Cavalera analizza le insoddisfazioni delle atlete presenti alle Olimpiadi di Atlanta. “Donne sull’orlo di una crisi di potere” Corriere della Sera 5 sezione: politica settembre 1996. Maria Antonietta Macciocchi intitola in questo modo un articolo sulla presunta crisi del ruolo femminile nel mondo politico “Gli spagnoli sull’orlo di una crisi di nervi”. Corriere della Sera 15 giugno 1997 sezione: sport Roberto Perrone sintetizza molto bene l’atmosfera che si respirava alla vigilia dell’incontro Francia – Spagna agli Europei. “Donne sull'orlo di una crisi di stile” Corriere della Sera, sezione: moda 27 febbraio 1988 di Giusi Ferrè “Hollywood, quanti sull’orlo di una crisi di nervi!” Corriere della Sera, sezione: spettacolo 23 luglio 1994. Articolo sulla vita travagliata di molte star da Marilyn a Miky Rourke, di Giuseppina Manin. “Zone sull’orlo di una crisi di nervi” Corriere della Sera, sezione: cronaca 27 febbraio 1994 di Venanzio Postiglione che commenta così la criminalità presente in alcuni quartieri di Milano. “Lo ammetto, sono un regista apprezzato e credo anche un discreto comunicatore. Quando ho pensato a questo titolo ho prodotto una comunicazione efficace: lo usano tutti che sia per recensire un libro o per pubblicizzare un detersivo!” [Pedro Almodóvar]