Una Paga da Fame
Milioni di americani, e non solo, lavorano ogni giorno duramente in
cambio di salari modestissimi. Nel 1998, Barbara Ehrenreich decide
per due anni di fare la loro stessa vita, per cercare di capire meglio
cosa c’è dietro a questo fenomeno sociale.
Barbara Ehrenreich lascia la sua bella casa,
rinuncia a utilizzare le sue carte di credito e lo status
di intellettuale e giornalista. Si mette a cercare lavoro e accetta
di fare la cameriera, la donna delle pulizie, la commessa.
Da queste sue esperienze, l’autrice ricava un libro in cui racconta
l’America dei bassi salari, con le sue storie di solidarietà e di
grande umanità, ma anche la vita difficile di tutti i giorni, con i pasti
consumati per necessità nelle catene di fast-food e gli innumerevoli
stratagemmi per sopravvivere.
Fonte: Feltrinelli Editore
CAmeRieRa in FloriDa
La sua avventura ha inizio in Florida e il primo obiettivo, necessario, era
quello di trovare una casa.
Supponendo di prendere una paga di 7 dollari all’ora si poteva
permettere un affitto di 500 dollari e tra varie offerte di motel, o
affitti di roulette decise di affittare un monolocale ammobiliato per
500 dollari mensili.
Il passo successivo era quello di osservare tutte le varie offerte di
lavoro e trovarne uno.
Si concentra su i vari lavori di cameriera, commessa, donna delle
pulizie negli alberghi, tutti lavori che vengono pagati a 7 dollari
all’ora.
Inizia a fare un giro per i vari luoghi, hotel, supermercati, in tutti i
posti le procedure sono molto simili: compilare un modulo in cui
mirano soprattutto a sapere se si è in possesso di un regolare
permesso di residenza e se la fedina penale è pulita. In un
supermercato è previsto anche un colloquio di circa 20 minuti
,con un computer, consistente in una questionario a risposta multipla
in cui si mirava a chiedere se si hanno dei figli che potrebbero
ostacolare la puntualità a lavoro, e una serie di domandine a
tradimento.
Il computer la promuove e si deve presentare il giorno seguente a fare
l’esame delle urine,una prassi generalizzata che ancora oggi viene
richiesta in molte industrie.
Continua il giro tra alberghi, pensioni, solita pratica, e solita risposta: il
personale è al completo, deve aspettare.
In molti luoghi espongono di continuo annunci di offerte di lavoro per
costituirsi una riserva di candidati con i quali rimpiazzare il personale
che si licenzia.
La prima risposta dopo i innumerevoli colloqui arriva da un albergo
per lavorare come cameriera, il Hearthside.
L orario va dalle 14 alle 22 per una paga di 2, 43 dollari all’ora
più le mance che deve raggiungere un livello complessivo
con la paga base di 5, 15 dollari all’ora e nel caso in cui le
mance non raggiungessero tale somma allora spetta al
datore di lavoro colmare tale differenza.
Passano i primi dieci giorni, la vita ormai sembra quasi accettabile, iniziano
a instaurarsi i primi rapporti, le prime complicità tra i colleghi, e soprattutto
si affeziona a un ragazzino haitiano che lavora come lava piatti e ad un altro
ragazzo bianco di 14 anni che lavora come cameriere la sera.
Ma poi sorgono due problemi: uno riguarda i rapporti con la direzione e
l’altro il problema economico.
I rapporti con la direzione sono basati tutto su unico punto: le tue esigenze
non contano nulla, tu devi dare, dare e dare e loro prendono e basta.
Partecipa alla prima riunione dove tutto sembra filare liscio fino a quando
non viene indetta una seconda riunione alcuni giorni dopo dove si accusa il
personale di un traffico di droga all’interno del ristorante.
Un accusa generica, che ha sconvolto Barbara, offesa nella sua persona,
trattata come una ragazzina liceale e insultata nella sua dignità.
Il secondo problema è quello economico, il lavoro come cameriera non è
sostenibile. Cerca di indagare sulle sue colleghe quali siano gli stratagemmi
per sopravvivere ma nessuno ne conosce, tutti lavorano e quasi tutti non si
possono permettere una casa.
C’è chi vive nelle roulette a un costo di 170 dollari alla settimana, oppure in
una stanza di un motel condivisa con altre persone per un costo di 250
dollari a settimana, oppure c’è chi vive in un furgone parcheggiato dietro a
un supermercato.
E capisce che si poteva permettere una casa in affitto soltanto perché aveva
un capitale iniziale che si era prefissata e quindi ha potuto pagare la
caparra e i mesi in anticipo.
Ma ormai anche lei deve trovarsi una soluzione se non vuole vivere in
macchina, l’unica soluzione è cercarsi un secondo lavoro e lo trova in un
ristorante di un albergo a due stelle, Jerry’s.
Inizialmente cerca di mantenere tutte e due i lavori, si organizza lavorando
di mattina dalle 8 alle 14 al ristorante Jerry’s e poi dalle 14.10 alle 22
nell’altro ristorante.
Inizia a cercarsi un altro alloggio per essere più vicina ai due posti di lavoro,
si fa restituire la cauzione della casa di 500 dollari, aggiunge i 400 dei suoi
risparmi per pagare l’affitto e 200 euro messi da parte per le emergenze e
con i 1100 paga affitto e cauzione di una roulette a un paio di km dalla zona
degli alberghi in cui lavora.
Finalmente dopo tempo trova il lavoro dei suoi sogni: fare la donna
delle pulizie, con una paga di 6,10 dollari all’ora , dalle 9 del
mattino in poi
Primo giorno come donne delle pulizie ma ultimo da cameriera
all’albergo.
Il lavoro di pulizia consisteva pulire una serie di stanze d’albergo
insieme ad un'altra collega con cui legherà un bellissimo rapporto.
Ma mantenere due lavori, quello da cameriera da Jerry’s e donna
delle pulizie, è una situazione insostenibile e piano piano capisce
che non sono due lavori compatibili.
Fino a quando un giorno decide di mollare il lavoro come
cameriera, lascia il lavoro senza dare nessuna spiegazione, stanca
da tutto il contesto, ormai non era più un esperimento scientifico
ma si era trasformato in un coinvolgimento personale, e stavolta
doveva ammettere di aver fallito.
Lascia la Florida, lascia tutto in mano alla collega Gail e parte per
un’altra avventura.
DoNNa Delle PUliZie
La sua seconda avventura decise di iniziarla nel Maine.
I passaggi sono sempre li stessi: cercare una casa, un lavoro e iniziare la
“missione”.
I prezzi dei monolocali variano da 500 in su, ci sono varie offerte di
camere in affitto con bagni in comune e ne trova una per 65 dollari per
settimana ma preferisce affittare uno spazio letto- soggiorno con una
cucina aggiunta, biancheria aggiunta per 120 dollari alla settimana e
una cauzione di 100 dollari.
Secondo passaggio: lavoro. Si indirizza verso i servizi di pulizia, lavori
di magazziniera, case di cura, operaia.
Va in una fabbrica di tortillas in cui le fanno un colloquio, in un grande
magazzino Wal –Mart in cui fa un colloquio consistente in un
sondaggio di opinione cioè deve compilare quattro pagine di domande
a risposta multipla ma comunque non esistono risposte ne giuste ne
sbagliate ma si deve indicare soltanto un opinione; qui la paga è di 6,50
dollari con possibilità di salire a 7 e la mansione sarebbe lavorare nel
reparto abbigliamento.
Poi si orienta verso un impresa di pulizie The Maids in cui le
somministrano il test di personalità Accutrac.
Dopo due giorni passati seminando varie domandine riceve due
telefonate: una da una casa di cura che l’assume per i week- end a 7
dollari all’ora e da The Maids l’impresa di pulizie per una
paga da 6,65 dollari all’ora anche se per ogni giorno di assenza il
salario le verrà ridotto per due settimane a 6 dollari.
Nella casa di cura occuperebbe l’incarico di assistente dietetica, si può
vestire come vuole e inizialmente è seguita da Linda che la informa di
tutti i suoi diritti e soprattutto doveri: portare le colazioni dalle cucine
centrali a quelle di reparto, servire gli “ospiti”, rimettere in ordine e
incominciare a predisporre il pranzo.
Un lavoro comunque piacevole ma l’inconveniente è pulire dopo,
l’incarico non si basa soltanto sull’assistente dietetica ma anche sul lava
piatti.
Fa subito amicizia con Pete, il cuoco della cucina centrale e tutti le
consigliano di mantenersi amico il cuoco perché è lui che ti può
rendere il lavoro difficile o facile.
Il lunedì mattina si presenta all’impresa di pulizie, la divisa si tratta di un
pantalone verde e una polo gialla e inoltre viene informata di un codice
di comportamento come : vietato fumare, mangiare, bestemmiare e
dire parolacce.
Viene condotta in una stanza per imparare il mestiere mediante sussidi
audiovisivi, specificamente 4 che spiegavano come spolverare, lavare i
bagni, la cucina e usare l’aspirapolvere.
Dopo la giornata di addestramento viene giudicata idonea al lavoro,
viene affidata a una squadra , in cui la caposquadra era Liza una donna
gentile, sui 35 anni che le spiega che li vengono dati dei limiti di tempo
per ogni casa.
Arrivate alla casa li vengono assegnate a ciascuna i compiti ma
comunque appena terminato il compito assegnato ti devi presentare a
rapporto dalla caposquadra che ti spedisce ad aiutare qualche collega.
Hanno a disposizione un intervallo pranzo di mezz’ora che in realtà si
riduce a 5- 10 minuti, e proprio in questo momento Barbara capisce la
situazione economica delle sue colleghe, lo capisce da quello che
mangiano.
Appena si finisce una casa si dirigono direttamente verso un altro luogo,e
spesso si trovano di fronte a degli edifici grandi, e quando le spetta di
spolverare oltre la noiosa mansione si conoscono i proprietari, una
specie di biografia.
A volte capita che mentre stai svolgendo il proprio compito ti capiti la
signora davanti che ti guarda dalla testa ai piedi con sguardo
sgradevole.
Tutto procede bene fino tranne economicamente procede male perché
la paga delle nuove assunte della prima settimana viene accantonata
fino alla fine del rapporto.
Si ritrova senza soldi per comprare qualcosa da mangiare allora è
costretta a rivolgersi a delle associazioni che aiutano le persone in
difficoltà, dopo una serie di chiamate riesce a trovare un buono pasto
per acquistare soltanto determinati cibi in un supermercato.
La vita nel Maine è piuttosto tranquilla anche se si lavora 7 giorni su 7 e
si ha pochissimo tempo libero.
Ma il tempo passa e ormai l’avventura nel Maine si sta concludendo.
L’ultimo giorno spiega alle sue colleghe chi è veramente e che lavoro fa
effettivamente e tutte restano incredule e meravigliate ma molto
interessate all’idea di questo “esperimento”.
CoMMesSa Nel MiNneSoTa
La terza avventura inizia a Minneapolis, un luogo in cui il mercato del
lavoro è sufficientemente rigido, con salari d’ingresso da 8 dollari in su
all’ora e i monolocali per 400 dollari al mese e anche meno.
Per alcuni giorni può disporre di un appartamento di alcuni amici di amici
che devono partire in vacanze e glielo lasciano usare gratis a
condizione che accudisca un volatile che per esigenze di salute deve
uscire dalla gabbia tutti i giorni.
Il giorno seguente parte alla ricerca di un lavoro e stavolta vuole cercare un
lavoro diverso nel ramo delle vendite o in una fabbrica.
Si reca in due magazzini Wal - Mart , Target e Kmart e in ciascuno di essi
lasciata il modulo compilato fino a quando non decide che è inutile
compilare moduli ma è meglio presentarsi di persona.
Così chiama direttamente all’ufficio personale del Wal – Mart e parla con
Roberta che la invita nel suo ufficio per un colloquio, le fa compilare un
questionario che verrà elaborato dal computer e le comunica che deve
sottoporsi all’esame tossicologico.
Il sabato lo passa alla ricerca di case, passa in rassegna tutte le agenzie
immobiliari, tutti i palazzi , trova un monolocale in un seminterrato
senza cucinotto per 144 dollari la settimana, fa una serie di telefonate
nei motel che affittano camere su base settimanale che vanno dai 200
dollari in su e alla fine sceglie quello da 200 dollari settimanali,
richiede una caparra di 60 dollari.
Si impegna a cerca un nuovo posto di lavoro che richiede sempre la
compilazione della domanda, colloquio o questionario e l’esame
tossicologico.
Si presenta in un azienda in cui stanno cercando “servizio clienti”, in
cui fa un colloquio di gruppo consistente in una specie di conferenza
con diapositive tenuta da Todd un giovane uomo sui 30 anni.
Todd spiega che l’azienda è una ditta di consulenza ambientali che
offre un servizio di informazione gratuita a persone afflitte da asma e
allergie.
La retribuzione arriva a 1650 dollari mensili che riescono a coprire 44 visite
di due ore in 30 giorni inoltre ci sono dei vantaggi accessori aziendali
come i week- end di aggiornamento in varie località.
I requisiti richiesti sono avere 18 anni, non avere precedenti penali,
possedere un’auto, recapito telefonico e essere residenti nel Minnesota
da almeno un anno ma su questo punto si può chiudere un occhio.
Successivamente verrà effettuato un colloquio di 3 minuti con ciascuno
e Barbara non verrà assunta.
Si presenta nel negozio degli articoli per la casa per l’orientamento in
cui le indicano il regolamento aziendale come essere gentili con gli
ospiti, non si devono fare assenze senza avvisare, bisogna acquistare un
cintura per attaccare un coltello e un metro il cui costo verrà dedotto
dalla prima busta paga.
Le viene affidato come promesso il reparto dell’idraulica, viene affida a
un supervisore che le comunica che dovrà effettuare il turno da
mezzogiorno alle ventitre .
Un lavoro che rifiuterà di svolgere.
Successivamente riceve la chiamata da un grande magazzino, la chiama
Roberta che la invita a presentarsi all’orientamento in cui le verranno
comunicati paga,orari, regolamento.
Si presenta al colloquio, viene assunta e le viene affidato il reparto di
abbigliamento donna.
Il primo giorno non l’accoglie nessuno ma viene indirizzata direttamente
al suo reparto in cassa.
Il suo lavoro consisteva nel preparare pronto lo shopping per le altre
donne, sistemare i vari capi d’abbigliamento, aiutare le varie clienti ma
subito dopo il primo periodo il lavoro si presentò deludente in quanto
l’integrazioni umana sia tra colleghe sia con i clienti era ridotta al
minimo.
Passano i tempi e piano piano instaura un rapporto di complicità con una
sua collega.
Cambia vari alloggi per via del prezzo fino a quando non si trasferisce al
Park Plaza in cui prende in affitto un monolocale con cucinotto per 179
dollari alla settimana.
Continua il lavoro da Warl – Mart pur essendo poco convincente ma ormai
l’ultima avventura sta giungendo il termine e lascia pure il Minnesota.
Daniela Melis, classe quarta A Igea, a.s. 2007 - 2008
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