37° Congresso Nazionale Gestire il Futuro in Sanità Bologna 8-11 giugno 2011 Seminario “Una strategia comune per la gestione del paziente con malattie immuno-mediate” Le terapie biologiche: un valore per il paziente Prof.ssa Patrizia Debetto Dipartimento di Farmacologia ed Anestesiologia, Università degli Studi di Padova Immune-mediated inflammatory diseases (IMIDs) Le malattie infiammatorie immuno-mediate comprendono un gruppo di condizioni patologiche altamente disabilitanti, apparentemente non correlate, che mancano di una definita eziologia, ma che condividono stessi cammini infiammatori come esito di una disregolazione della normale risposta immunitaria Alla base della disregolazione immunitaria vi è una INAPPROPRIATA ATTIVAZIONE di citochine pro-infiammatorie (IL-12, IL-6, TNF-) le cui azioni portano a conseguenze patologiche Rahman P et al. (2010) J Rheumatol Suppl. 85:11-26 Patofisiologia delle IMID Lo sviluppo e l’automantenimento del processo infiammatorio risulta da: Eccessiva produzione di citochine pro-infiammatorie da parte di linfociti Th1 attivati Disregolazione dei processi controllati dai linfociti B Produzione inappropriata di autoAb Perdita della tolleranza Attivazione dei linfociti T Sintesi di citochine CD4+-T lymphocyte Anti-inflammatory or protective functions Pro-inflammatory functions IL-1, IL-6, IL-12, TNF- IL-4 IL-5 IL-9 IL-10 IL-13 Il fenotipo della malattia è determinato dalla natura della risposta immunitaria Kuek A et al. (2007) Postgrad Med J 83:251-60 Toussirot E et al. (2007) Drug Discov 1:39-47 Principali IMID ARTRITI Artrite reumatoide Artrite psoriasica Sindrome SAPHO (SinoviteAcne-Pustolosi-IperostosiOsteite) Spondilite anchilosante Artrite reattiva Artrite cronica giovanile Malattia di Still dell’adulto CONNETTIVITI Lupus eritematoso sistemico Sclerodermia Sindrome di Sjögren Polimiosite/Dermatomiosite Connettivite mista Sindrome da Ac antifosfolipidi VASCULITI Granulomatosi di Wegener PMR (polimialgia reumatica)/ACG (arterite a cellule giganti o arterite temporale) Arterite di Takayasu (sindrome dell’arco aortico) Malattia di Kawasaki (sindrome mucocutanea dei linfonodi) Poliarterite nodosa Vasculite crioglobulinemica Malattia di Behçet (silk road disease) Policondrite ricorrente Vasculite orticarioide Reticolo-istiocitosi multicentrica Eritema nodoso ALTRE Dermatologiche Psoriasi Pioderma gangrenoso Pemfigo Gastroenterologiche Malattia di Crohn Colite ulcerosa (?) Morbo celiaco Morbo di Whipple Epatite cronica autoimmune Endocrinologiche Tiroidite cronica autoimmune Malattia di Graves Diverse Amiloidosi Sarcoidosi Miastenia grave Sclerosi multipla Comorbidità nei pazienti con IMID Frequentemente più IMID coesistono nello stesso paziente Comorbidità sono spesso presenti nei pazienti con IMID I pazienti con IMID sono a rischio particolarmente elevato per infezioni, malattia cardiovascolare, malattia renale e tumori maligni (linfomi) Cause più comuni di eccessiva mortalità nei pazienti con artrite reumatoide (AR): malattia cardiovascolare; tumori (linfomi, cancro del polmone e cancro della pelle) L’aumentata (2-3 volte) incidenza di linfomi (soprattutto non-Hodgkin) si correla a durata, gravità e persistente fase di attività della malattia Similmente ad altre malattie infiammatorie, l’AR sembra aumentare il rischio di infezioni batteriche, tubercolari, fungine e virali (più comuni nella malattia più attiva e grave) El-Gabalawy H et al. (2010) J Rheumatol 37 Suppl 85:1-10 Farmaci nella terapia delle IMID 2° generaz. Biotecnologici Targeted biologic therapies (BRMs, Biological Response Modifiers) BIOTECNOLOGICI DMARDs (Disease Modifying Anti-Rheumatic Drugs) azatioprina; leflunomide; metotrexato; ciclosporina A; clorochina e idrossiclorochina; D-penicillamina; sali d’oro; sulfasalazina CORTICOSTEROIDI FANS/COXIB Dopo il 1998 Prima del 1998 Terapie con farmaci chimici Farmaci chimici versus Farmaci biotecnologici Farmaci chimici: prodotti medicinali di natura inerentemente chimica e costruiti usando fonti chimiche e metodi standard di chimica farmaceutica Dimensioni medio-piccole (50-1000 Da) Rituximab Massa molare 145.000 Da ~ 1300 aminoacidi Massa molare 454 Da 0 aminoacidi Farmaci biotecnologici (definizione dell’EMA): medicinali costituiti da proteine ottenute da substrati cellulari mediante tecniche di ingegneria genetica (tecnologia del DNA ricombinante, espressione genica controllata, metodi anticorpali) Dimensioni molto grandi (5-260 kDa) Strutturalmente simili a proteine autologhe Selettivamente mirati a specifici componenti molecolari considerati centrali nella patogenesi e nella progressione della malattia http://www.ema.europa.eu Proteine terapeutiche umane ricombinanti Proteine di fusione Anticorpi monoclonali Le proteine di fusione Rappresentano la combinazione di due diverse componenti: il dominio extracellulare di un recettore di superficie e la regione Fc (parte della regione costante) di una IgG1 umana creazione della forma solubile del recettore Il recettore fornisce la specificità d’interazione con il suo bersaglio molecolare, mentre la struttura dell’Ig umana impartisce stabilità contro la degradazione proteolitica (interazione, anche se non molto efficiente, con il recettore neonatale di salvataggio delle IgG FcRn) emivita plasmatica Etanercept Enbrel Extracellular domains of human p75 TNF- soluble receptor (TNFR2/p75), responsible for binding the tumor necrosis factor (TNF-) Fc region (CH2 and CH3) of human IgG1 Gli anticorpi monoclonali (MAb) e la loro nomenclatura Tecniche avanzate di ingegneria genetica (tecnologia degli ibridomi, tecniche di innesto, topi transgenici, phage display technique) hanno permesso la generazione di vari tipi di MAb La nomenclatura dei MAb riflette il tipo di MAb MAb murini = omab/onab (es. muromonab) MAb chimerici = ximab (es. infliximab, rituximab) 100% murine protein 25% murine protein 5-10% murine protein no murine protein MAb umanizzati = zumab (es. certolizumab, natalizumab) MAb umani = mumab (es. adalimumab, ustekinumab) landesbioscience.com Struttura e funzioni di un MAb IgG Fab region Light chain Unique for each Ab Determines ligand specificity Heavy chain Fc region Identical for each Ab isotype Biological activity Pharmacokinetic properties Carbohydrate effector functions C1Q binding site CDC; lysis of target cell FcRn binding site transport across membranes; salvage pathway FcR binding site CDRs, complementarity-determining regions FcRs, Fc receptors for IgG FcRns, neonatal Fc receptors for IgG CDC, Complement-dependent cytotoxicity ADCC, Antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity FcR receptor on effector cells ADCC; lysis or phagocytosis of target cell (cellule natural killer, monociti, macrofagi, polimorfonucleati) Hansel TT et al. (2010) Nat Revi Drug Disc 9:325-38 Nello sviluppo di MAb terapeutici sono favorite le IgG (IgG1) Massima capacità di attivare efficacemente le funzioni effettrici immunitarie (CDC, citotossicità complemento-dipendente; ADCC, citotossicità Ab-dipendente cellulo-mediata) Lunga emivita biologica (circa 21 giorni): IgG salvage pathway IgG salvage pathway 1. Ingresso delle IgG nelle cellule endoteliali per pinocitosi e loro legame al recettore di salvataggio Fc neonatale per IgG (FcRn) al pH acido degli endosomi 2. Trasporto alla membrana cellulare delle IgG legate a FcRn e loro rilascio al pH neutro del fluido interstiziale 3. Le IgG non legate a FcRn sono catabolizzate da proteasi nei lisosomi Lobo et al. (2004) J. Pharm. Sci. 93:2645-67 pH 7.4 pH 6.0 Endothelial cell Il salvage pathway è saturabile ed è tanto più efficiente quanto maggiore è la frazione umana del MAb Emivita: MAb murini (pochi giorni) < MAb chimerici < MAb umanizzati ≤ MAb umani (alcune settimane) Principali IMID per le quali sono approvate le terapie biologiche ARTRITI REUMATOLOGIA DERMATOLOGIA GASTROENTEROLOGIA ALTRO Artrite reumatoide Artrite psoriasica Artrite idiopatica cronica giovanile Spondilite anchilosante Psoriasi a placche Morbo di Crohn Colite ulcerosa Sclerosi multipla Sindromi periodiche associate a criopirina (CAPS) Agenti anti-TNF- disponibili in Italia per il trattamento delle IMID (1) INN Specialità medicinale Etanercept Proteina di fusione umana tra 2 domini extracellulari del recettore solubile p75 del TNF- e FcIgG1 Enbrel, Wyeth Lederle Adalimumab IgG1 umana (Phage display technology) Humira, Abbott Infliximab IgG1chimerica Remicade, Schering Plough Antigene/ Bersaglio TNF- (forma solubile) TNF- TNF- (forma solubile e forma di membrana) TNF- (forma solubile e forma di membrana) Usi clinici approvati Per iniezione sottocutanea AR attiva moderata-grave in adulti Artrite psoriasica attiva e progressiva in adulti Spondilite anchilosante severa attiva in adulti Psoriasi a placche moderata-severa in adulti Artrite idiopatica cronica giovanile attiva in bambini/adolescenti (4-17 anni di età) Per iniezione sottocutanea AR attiva moderata-grave Artrite psoriasica attiva e progressiva in adulti Spondilite anchilosante grave attiva Malattia di Crohn attiva grave Per infusione endovenosa AR attiva moderata-grave in adulti Artrite psoriasica attiva e progressiva in adulti Spondilite anchilosante grave attiva in adulti Psoriasi a placche moderata-severa in adulti Malattia di Crohn grave attiva, anche fistolizzante attiva, in pazienti adulti e pediatrici (6-17 anni di età) Colite ulcerosa attiva moderata-severa INN, International Non-proprietary Name; TNF, fattore di necrosi tumorale; AR, artrite reumatoide. http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/home/Home_Page.jsp&murl=&mid= Agenti anti-TNF- disponibili in Italia per il trattamento delle IMID (2) INN Specialità medicinale Golimumab Simponi®, IgG1 umana Centocor B.V. AIC 30/8/2010 Certolizumab pegol 1Cimzia®, Frammento Fab di IgG umanizzata, coniugato con glicole polietilenico (PEG) UCB Pharma AIC 15/10/2010 Antigene/ Bersaglio TNF- (forma solubile e forma di membrana) TNF- (forma solubile e forma di membrana) Usi clinici approvati Per iniezione sottocutanea AR attiva moderata-grave in adulti Artrite psoriasica attiva e progressiva in adulti Spondilite anchilosante grave attiva in adulti Per iniezione sottocutanea AR attiva moderata-grave in adulti 1Già approvato da FDA anche per malattia di Crohn; in studio clinico per la psoriasi. INN, International Non-proprietary Name; AIC, Autorizzazione all’Immissione in Commercio; TNF, fattore di necrosi tumorale; AR, artrite reumatoide. http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/home/Home_Page.jsp&murl=&mid= Altri Biological Response Modifiers disponibili in Italia per il trattamento delle IMID (1) INN Specialità medicinale Anakinra Kineret, Forma ricombinante umana di antagonista endogeno della IL-1 Biovitrum AB Abatacept OrenciaTM, Proteina di fusione umana tra dominio extracellulare di CTLA4 e FcIgG1 Antigene/ Bersaglio Usi clinici approvati Recettore della IL-1 Per iniezione sottocutanea AR attiva moderata-grave in adulti 1CTLA-4 Bristol-MyersSquibb sui linfociti T recentemente attivati Per infusione endovenosa AR attiva moderata-grave in adulti Artrite idiopatica cronica giovanile2 Rituximab MabThera®, 3CD20 IgG1 chimerica Roche Per infusione endovenosa AR attiva grave in adulti Tocilizumab RoActemra®, IgG1 umanizzata Roche AIC 19/3/2010 sulle cellule B Recettore della IL-6 Per infusione endovenosa AR attiva moderata-grave in adulti 1CTLA-4, Cytotoxic T-Lymphocyte associated Antigen-4: proteina trans-membrana espressa solo sulla superficie dei linfociti T CD4+ e CD8+ recentemente attivati. Abatacept inibisce selettivamente la costimolazione dei linfociti T, bloccando l’interazione (mediata dal cammino CD28-CD80/86) tra le cellule che presentano l’Ag e le cellule T. 2Parere positivo di EMA del 20/05/2010; sembra essere efficace anche nella psoriasi. 3CD20 è espressa solo da pre-cellule B e cellule B, ma non da cellule stem e plasmacellule. INN, International Non-proprietary Name; AIC, Autorizzazione all’Immissione in Commercio; AR, artrite reumatoide http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/home/Home_Page.jsp&murl=&mid= Altri Biological Response Modifiers disponibili in Italia per il trattamento delle IMID (2) INN Specialità medicinale Antigene/ Bersaglio Usi clinici approvati Per iniezione sottocutanea Psoriasi a placche moderata-severa in adulti Per iniezione sottocutanea Sindromi periodiche associate a criopirina (CAPS1) in adulti, adolescenti e bambini (dai 4 anni di età) Per iniezione sottocutanea Sindromi periodiche associate a criopirina (CAPS1) Ustekinumab Stelara®, IgG1 umana Janssen-Cilag AIC 3/2/2010 Subunità p40 comune a IL12 e IL-23 Canakinumab Ilaris®, IL-1 IgG1 umana Novartis (farmaco orfano) Rilonacept2 Arcalyst®, Proteina di fusione umana tra i domini extracellulari del recettore della IL-1 e FcIgG1 Regeneron (farmaco orfano) 23/10/2009 IL-1 IL-1 1CAPS, criopirinopatie gruppo di malattie autoinfiammatorie, rare ma potenzialmente fatali, associate a una mutazione genetica della proteina criopirina rilasciata dalle cellule del sistema immunitario e coinvolta nei meccanismi dell’infiammazione e della distruzione dei tessuti infiammati. Le CAPS sono caratterizzate da una produzione eccessiva di IL-1β. 2Autorizzato da EMA il 23/10/2009, ma non ancora in commercio in Italia. INN, International Non-proprietary Name. http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/home/Home_Page.jsp&murl=&mid= Altri Biological Response Modifiers disponibili in Italia per il trattamento delle IMID (3) INN Interferoni beta Interferone beta-1a Specialità medicinale Antigene/ Bersaglio Usi clinici approvati Per iniezione intramuscolare o sottocutanea Sclerosi multipla recidivante Avonex, Biogen Idec Rebif, Serono Interferone beta-1b Per iniezione sottocutanea In pazienti ad alto rischio per lo sviluppo di sclerosi multipla clinicamente definita; sclerosi multipla recidivante-remittente; sclerosi multipla secondaria progressiva con malattia in fase attiva Betaferon, Bayer Extavia, Novartis Europharm Natalizumab1 Tysabri®, Biogen IgG4 umanizzata Dompè Integrina 4β1 (VLA-4) Per infusione endovenosa Sclerosi multipla recidivante-remittente ad elevata attività (in monoterapia) in pazienti: con elevata attività della malattia nonostante terapia con interferone-beta; con sclerosi multipla recidivante remittente grave ad evoluzione rapida primo MAb IgG4 contro la subunità 4β del complesso di adesione integrina VLA-4 (Very Late Antigen4) espresso su linfociti attivati, monociti ed altri leucociti. Impedisce l'adesione e la migrazione linfocitaria dal letto vascolare alla sede di infiammazione. INN, International Non-proprietary Name. 1Il http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/home/Home_Page.jsp&murl=&mid= Efficacia terapeutica delle terapie biologiche I BRM (Biological Response Modifiers) sono impiegati In combinazione con altre terapie convenzionali (DMARD tradizionali, in particolare metotrexato): in pazienti con risposta inadeguata a tali terapie In monoterapia: in pazienti per i quali le terapie convenzionali sono controindicate o che hanno mostrato intolleranza verso di esse Rispetto ai DMARD tradizionali, i BRM sono altamente efficaci Più specifici, in quanto selettivamente mirati ai meccanismi molecolari alla base della malattia Insorgenza dell’azione molto più rapida (giorni-settimane) Miglioramento dei sintomi e dei segni di malattia (rallentamento/arresto della progressione del danno strutturale, preservando la capacità funzionale e migliorando la qualità della vita) di pazienti affetti da varie IMID Notevole efficacia nel ridurre in modo significativo l’attività di malattia La terapia precoce sembra essere fondamentale per ottimizzare i risultati a lungo termine Le terapie di combinazione sono in genere ben tollerate e sono più efficaci della monoterapia Lloyd S et al. (2010) doi:10.1093/rheumatology/keq169 La sicurezza dei Biological Response Modifiers Nuovi strumenti terapeutici Maggiore efficacia Maggiore selettività (diretti ad un distinto bersaglio molecolare) Minore tossicità (processati endogene) come le proteine Nuove tossicità Primariamente dovute esagerata farmacologia a (correlate a inibizione o stimolazione di attività di molecole bersaglio su cellule/tessuti bersaglio) Altre non correlabili con il meccanismo d’azione A causa della loro struttura/origine, sono intrinsecamente immunogenici Come dimostrato dal loro ampio uso clinico, quasi tutti inducono la formazione di Ab (autoAb e Ab anti-farmaco) nei pazienti Interferiscono con la normale risposta immunitaria ai patogeni e con il normale controllo della crescita tumorale Squilibrio del sistema delle citochine, immunosoppressione Azioni cui è legata l’efficacia terapeutica, ma che sostengono anche il potenziale di aumentare la frequenza di sviluppo di infezioni e neoplasie linfoproliferative (linfomi Hodgkin e non Hodgkin) Giezen TJ et al. (2010) Drug Saf. 33:865-78; Brennan FR et al. (2010) mAbs 2(3):233-55 Principali effetti avversi dei Biological Response Modifiers Reazioni da somministrazione Effetti avversi non immunologici Effetti avversi da squilibrio del sistema immunitario o delle citochine Effetti avversi da immunoattivazione: fenomeni/malattie autoimmuni; reazioni di ipersensibilità Effetti avversi da immunosoppressione: infezioni, riattivazione di tubercolosi latente; malattie linfoproliferative (linfomi) Infezioni e neoplasie possono svilupparsi molto tempo dopo l’inizio o dopo la sospensione del trattamento Rischi maggiori: trattamenti concomitanti con agenti immunosoppressori (glucocorticoidi, metotrexato, azatioprina); la malattia di per se (es. AR) Molte reazioni immunitarie richiedono anni per svilupparsi Molti eventi avversi mediati dal sistema immunitario sono rari (ad es. 1/10000 pazienti/anno) e potrebbero manifestarsi solo dopo un impiego esteso Insorgenza e incidenza difficili da predire El-Gabalawy H et al. (2010) J Rheumatol 37 Suppl 85:1-10 Reazioni da somministrazione Effetti avversi non immunologici Reazioni da somministrazione: comuni con tutti Reazioni infiammatorie al sito di iniezione: di solito non gravi (dolore, gonfiore, eritema) Reazioni da infusione: acute e ritardate, anche gravi (febbre, dolore al torace, ipo-/iper-tensione, dispnea) Da residua immunogenicità (via formazione di immunocomplessi) e da rilascio di citochine infiammatorie Più frequenti nelle prime fasi della terapia; possono essere ridotte diminuendo la velocità d’infusione Effetti avversi non immunologici Aggravamento dell’insufficienza cardiaca congestizia da parte degli agenti anti-TNF- (infliximab, etanercept, adalimumab) Etanercept ha una precauzione ed infliximab ha una controindicazione circa l’uso in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia Effetti avversi da immunoattivazione In generale, l’immunogenicità dei farmaci biotecnologici non costituisce la principale limitazione al loro uso clinico Specifici Ab (autoAb; Ab anti-farmaco) sono frequentemente rilevati nei sieri di pazienti trattati, ma palesi manifestazioni cliniche si verificano raramente e, solitamente, scompaiono alla sospensione del farmaco Tuttavia, tali Ab possono modificare la farmacocinetica (clearance, CL) e la farmacodinamica (efficacia/sicurezza clinica) del farmaco, causando serie complicanze Effetti avversi da immunoattivazione Produzione di auto-Ab Prevalenza di auto-Ab in pazienti con AR trattati con agenti anti-TNF- Infliximab: 68% dei pazienti trattati Etanercept: 11% dei pazienti trattati Adalimumab (soprattutto in monoterapia): 8-12% dei pazienti trattati Sindromi LES-simili farmaco-indotte; vasculiti; malattia da siero Malattie demielinizzanti (sclerosi multipla, neurite ottica) (riattivazione o new onset): più frequenti e gravi con gli agenti anti-TNF- (infliximab, etanercept, adalimumab) Epatiti autoimmuni; mielotossicità Uveiti e psoriasi (esacerbazione o new onset), in soggetti suscettibili: con gli agenti anti-TNF- (etanercept, adalimumab) Effetti “paradossali”, di classe farmacologica, in pazienti con AR o spondiloartriti; possono essere correlati all’alterazione della risposta immunitaria causata dall’inibizione del TNF- in soggetti suscettibili Descotes J and Gouraud A (2008) Expert Opin Drug Metab Toxicol. 4:1537-49 Schellekens H. (2008) Biotechnol Annu Rev. 14:191-202 Effetti avversi da immunoattivazione Produzione di Ab anti-farmaco (più comune: il problema maggiore) La prevalenza di Ab anti-farmaco è altamente variabile (in parte, dipende dai metodi di rilevazione utilizzati) Reazioni allergiche locali (comuni, al sito d’iniezione, ma anche orticaria e anafilassi) e sistemiche (shock anafilattico raro); malattia da siero (molto rara); malattia da deposizione di immuno-complessi (rara) Modificazione di farmacocinetica e farmacodinamica o CL/emivita del farmaco (meccanismi di CL immuno-mediata) Modificazione di dose e potenza Perdita di efficacia del farmaco (l’effetto più frequente: es. agenti antiTNF-), da: neutralizzazione dell’attività biologica del farmaco (blocco del sito attivo); clearance del farmaco Risposta farmacologica esagerata dovuta a clearance Schellekens H. (2008) Biotechnol Annu Rev. 14:191-202. Effetti avversi da immunosoppressione Aumentato rischio di infezioni (1) Soprattutto con gli agenti anti-TNF- (in pazienti con AR) Infezioni non gravi (frequenti) causate da comuni batteri o funghi, trattabili e risolvibili con antibiotici/antimicotici: alle alte vie respiratorie; bronchiti; cistiti; infezioni di cute e tessuti molli Infezioni gravi (che mettono a rischio la vita o che richiedono antibiotici per via e.v. o ospedalizzazione): polmonite; sepsi; infezioni opportunistiche invasive, soprattutto quelle causate da organismi intracellulari (TBC, istoplasmosi, aspergillosi, ecc.) Riattivazione1 (di solito nei primi mesi della terapia) di tubercolosi e listeriosi: rischio maggiore con infliximab > adalimumab > etanercept 1Il TNF- è essenziale per il controllo di infezioni intracellulari attraverso la stimolazione della funzione dei macrofagi. Nei soggetti con infezione tubercolare latente, gli agenti anti-TNF determinano la lisi (dissolvimento) del granuloma che tiene murato il Mycobacterium tuberculosis, con conseguente ripresa dell’infezione. L’incrementato rischio di riattivazione di TBC latente e la maggiore suscettibilità a contrarre una infezione tubercolare ex-novo sono considerati essere una caratteristica di classe degli agenti anti-TNF- Allison M (2010) Nature Biotechnol 28:105-6 Effetti avversi da immunosoppressione Aumentato rischio di infezioni (2) Rischio di infezione opportunistica virale del cervello (leucoencefalopatia progressiva multifocale, PML, causata dal polioma virus JC) in pazienti con sclerosi multipla trattati con natalizumab (Tysabri®) in monoterapia o in combinazione con IFN Case reports di PML anche con rituximab (MabThera®) in pazienti con linfoma, lupus o AR e con infliximab (Remicade) in pazienti con AR Allison M (2010) Nature Biotechnol 28:105-6 Effetti avversi da immunosoppressione Aumentato rischio di neoplasie Con gli agenti anti TNF- Alcune evidenze (studi clinici controllati, studi di registro internazionali) hanno rilevato un’aumentata incidenza di linfomi (soprattutto nonHodgkin) in pazienti con AR o SA in terapia con agenti anti-TNF- Tuttavia, tale associazione non è stata ancora del tutto definita con ragionevole certezza e resta controversa Per altri BRM (rituximab, anakinra, abatacept): nessuna associazione significativa con aumentata incidenza di neoplasie in pazienti con AR, ma i dati sono ancora scarsi e non conclusivi Al momento, non vi sono chiare evidenze che l’uso degli agenti anti-TNF- si associ ad una maggiore incidenza di tumori solidi, ad eccezione dei tumori polmonari legati al fumo Strangfeld A et al. (2009) JAMA 301:737-44 Askling J et al. (2009) Ann Rheum Dis 68:648-53 Salliot C et al. (2009) Ann Rheum Dis 68:25-32 Il TNF- nelle IMID Il TNF- gioca un ruolo centrale in numerose IMID Il blocco del TNF- si è dimostrato un intervento terapeutico altamente efficace nel trattamento di molte IMID (artrite reumatoide, spondilite anchilosante, malattia infiammatoria dell’intestino, psoriasi, artrite psoriasica) Il TNF- è una citochina pleiotropica con funzioni pro-infiammatorie e immunoregolatrici (immunità innata e immunità acquisita) Sorveglianza immunitaria contro batteri intracellulari, alcune infezioni virali e cancro Viene prodotta da numerose cellule: monociti/macrofagi attivati in risposta a vari stimoli (in particolare microrganismi); cellule B e cellule natural killer attivate Feldmann M (2002) Nature Review 2: 364-371 Shealy D et al. (2010) mAbs 2(4):428-39 Gli agenti anti-TNF- Sebbene tutti abbiano il TNF- come bersaglio, la struttura chimica, le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche (efficacia/sicurezza clinica) di questi farmaci sono diverse Etanercept - Enbrel (Wyeth Lederle) Infliximab - Remicade (Schering-Plough) Adalimumab - Humira® (Abbott) Golimumab - Simponi® (ScheringPlough) Farmacocinetica e penetrazione nei tessuti infiammati Interazioni farmaco-TNF-, specificità e valenza Struttura ed effetti della regione Fc Immunogenicità (induzione di Ab neutralizzanti anti-farmaco) Specificità di malattia (efficacia clinica); tossicità Certolizumab pegol - Cimzia® (UCB Pharma) Single Fab fragment L’esatta rilevanza biologica e clinica di queste differenze non è del tutto chiara, ma una sua migliore comprensione potrebbe permettere l’ottimizzazione della scelta del farmaco all’interno della classe degli agenti anti-TNF- per un dato paziente Proprietà degli agenti anti-TNF- Ligandi sTNF- mTNF- sTNF- mTNF- sTNF- mTNF- sTNF- mTNF- sTNF- (mTNF-) TNF- Inibitori Certolizumab pegol (Cimzia) Infliximab (Remicade) Adalimumab (Humira) Golimumab (Simponi) Etanercept (Enbrel) Frammento Fab PEGhilato di mAb umanizzato 95 mAb chimerico 150 mAb umano (phage display) 150 14 giorni 8-10 giorni 10-20 giorni 14-20 giorni 4-6 giorni Dose da carico 400 mg poi 200 mg s.c. ogni 2 settimane 3–5 mg/kg per infusione e.v. settimane 0, 2, 6; poi ogni 8 sett. 40 mg s.c. ogni 2 settimane 50 mg s.c. 1 volta al mese 25 mg s.c. 2 volte/settimana o 50 mg 1 volta/settimana Potenza neutralizzante per sTNF- +++ +++ +++ +++ +++ Legame a mTNF- +++ +++ +++ +++ +/- - +++ +++ +++ +++ ? (presunto +++) ? (presunto +++) ++/++/- 8% 14-68% 1-87% 16% 0-18% Struttura e massa molecolare (kDa) Emivita plasmatica Somministrazione CDC ADCC Ab neutralizzanti antifarmaco in pazienti con AR mAb umano Proteina di fusione (in topo transgenico) 2 p75-Fc 150 150 Toussirot E et al. (2007) Recent Pat Inflamm Allergy Drug Discov 1: 39-47 Taylor P.C. (2010) Curr Op Pharmacol 10:308–15; Shealy D et al. (2010) mAbs 2(4):428-39 Agenti anti-TNF- Alcune differenze nella farmacocinetica Infliximab è l’unico agente somministrato per infusione e.v. Somministrazione meno conveniente; possibile rischio di infezioni Frequenza di somministrazione Etanercept (emivita 4-6 giorni): 1-2 volte a settimana Golimumab (emivita 14-20 giorni): 1 volta al mese Penetrazione nei tessuti infiammati Certolizumab pegol > infliximab e adalimumab (significato clinico non stabilito) Fattori dipendenti dal trattamento che influenzano il grado di immunogenicità immunogenicità con: dose, frequenza, durata Somministrazione per ev < im < sc (da formazione di aggregati/precipitati proteici al sito d’iniezione) Sauerborn M et al. (2009) Trends Pharmacol Sci 31:53-59 Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 Agenti anti-TNF- Alcune differenze nell’interazione con TNF- Etanercept lega il TNF- solubile e la linfotossina- Tutti gli altri agenti legano sia il TNF- solubile sia quello legato alla membrana, ma non legano la linfotossina- Etanercept e certolizumab pegol legano solo una molecola di TNF- (monovalenti) formazione di complessi monomerici Tutti gli altri agenti sono bivalenti formazione di complessi polimerici clearance (fagocitosi); immunogenicità; effetti Fcmediati Infliximab Adalimumab Golimumab s- or m-TNF- Etanercept Complessi polimerici con sTNF- (600-5000 kDa) Certolizumab Legame del TNF- e formazione di complessi monomerici Legame bivalente del TNF- e formazione di immunocomplessi con mAbs anti-TNF- Taylor P.C. (2010) Curr Op Pharmacol 10:308–15; Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 Agenti anti-TNF- Alcune differenze in struttura ed effetti Fc-mediati Tutti, eccetto certolizumab pegol, contengono la regione FcIgG1 Interazione del farmaco con i recettori Fc sulle cellule effettrici e con il recettore FcRn sulle cellule endoteliali (salvage pathway) Citotossicità complemento-dipendente (CDC) Citotossicità Ab-dipendente cellulo-mediata (ADCC) Etanercept: CDC e ADCC (in vitro) < altri agenti; affinità per FcRn < altri agenti (?) emivita più breve (4-6 giorni) Certolizumab pegol, essendo un frammento Fab, manca della regione Fc e, quindi, non attiva CDC e ADCC Inoltre, certolizumab è legato covalentemente ad una molecola di glicole polietilenico (PEG; polimero idrosolubile, inerte) Fab fragment of a humanized IgG1 40-kDa PEG moiety Conseguenze della peghilazione: Stabilità e solubilità Emivita plasmatica; clearance ( ingombro sterico; proteolisi) Attività biologica (mascheramento di determinanti antigenici) Immunogenicità (mascheramento di determinanti antigenici) sviluppo di Ab neutralizzanti anti-farmaco frequenza di somministrazione Taylor P.C. (2010) Curr Op Pharmacol 10:308–15 Agenti anti-TNF- Alcune differenze in efficacia e sicurezza Tutti dimostrano efficacia equivalente nella AR Il 30% dei pazienti non risponde, ma i pazienti che non rispondono ad un agente possono rispondere ad un altro Infliximab e adalimumab hanno efficacia > etanercept in psoriasi, malattia di Crohn e uveite Rischio di riattivazione della TBC: etanercept < altri agenti (capacità diverse di dissolvere i granulomi ?) Immunogenicità: prevalenza di Ab neutralizzanti anti-farmaco in pazienti con AR Infliximab: 14-40% clearance e efficacia necessità di dosaggio o frequenza di somministrazione rischio di reazioni avverse Adalimumab: in monoterapia, 5-17% clearance e efficacia Etanercept: < 2%; gli Ab anti-etanercept non sono neutralizzanti e non influenzano la risposta clinica al farmaco (Ab diretti alla regione cerniera?) Alessandri C et al. (2007) Ann N Y Acad Sci 1110: 319-29 Harding FA et al. (2010) mAbs 2:256-65 Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 Farmacogenomica e risposta clinica alle terapie biologiche L’introduzione delle terapie biologiche costituisce un notevole avanzamento nel trattamento di molte IMID 60–70% dei pazienti trattati mostrano un miglioramento significativo 20–30% dei pazienti mostrano una positiva risposta clinica molto significativa per la remissione Tuttavia, un numero significativo (20-30%) di pazienti sospendono la terapia a causa di Intolleranza (gravi effetti avversi) Perdita di risposta dopo mesi di terapia (inefficacia secondaria; sviluppo di Ab anti-farmaco?) Assenza di risposta (inefficacia primaria) La risposta alle terapie biologiche non sembra essere un effetto casuale Fattori genetici e ambientali possono determinare la risposta del paziente Importanza della farmacogenomica per determinare i biomarcatori genetici predittivi della risposta alle terapie biologiche (molto costose e con significativo potenziale di causare seria tossicità) terapie personalizzate Moreland L et al. (2006) Nat Rev Drug Disc 5:185-86 ; Mease PJ (2011) Rheumatology 50:261–70; Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 Polimorfismi genetici predittivi di risposta agli agenti anti-TNF- nell’AR Gene polimorfo Risposta clinica associata Promotore del gene per il TNF- Polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) alla posizione -308: sostituzione di guanina (G) per adenina (A) Genotipo GG: ottima risposta a etanercept e adalimumab, ma scarsa a infliximab Genotipo GA: ottima risposta a infliximab, ma scarsa a etanercept Genotipo AA (poco frequente): scarsa risposta agli agenti anti-TNF-1,2 Combinazione dei diplotipi 308 GG nel promotore del TNF- e di 1087 GG nel gene per IL-10: migliore risposta a etanercept3 Polimorfismo 196: scarsa risposta agli agenti anti TNF-4 Promotore del gene per il recettore p75 del TNF- Recettore Toll-like e geni nella via di NF-kB Polimorfismo 9095 A/G (TRL) e 17844 C/G (CHUK): risposta a etanercept, ma scarsa risposta a infliximab5 Geni nella via del p38MAPK Polimorfismo 15420 G/T, 5255 C/T e sugli introni C/G e C/T del RPS6KAS: buona risposta a adalimumab e infliximab, ma non a etanercept6 CD45 Associazione tra polimorfismo 97218 A/G e presenza di Ab anti-peptide ciclico citrullinato: buona risposta a etanercept, infliximab e adalimumab7 (tirosina fosfatasi delle cellule ematopoietiche; non su GR e piastrine) 1Maxwell et al., 2008; 2Cuchecovich et al., 2006; 3Padyukov et al., 2003; 4Fabris et al., 2002; 5Potter et al., 2010; 6Coulthard et al., 2010; 7Cui et al., 2010. La prevalenza dei polimorfismi del TNF sembra variare ampiamente in base all’origine etnica dei pazienti Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 L’impatto delle terapie biologiche nel trattamento delle IMID Le terapie biologiche hanno rivoluzionato il trattamento di molte IMID grazie alla loro efficacia, rapidità d’insorgenza d’azione e tollerabilità In alcuni casi, le terapie biologiche rappresentano l’unico approccio terapeutico disponibile, anche per pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali Tuttavia, un numero significativo di pazienti dimostrano scarsa risposta, non rispondono o sviluppano seri effetti avversi ai farmaci biotecnologici modificatori della risposta biologica (BRM) Necessità di definire i criteri di scelta e di regime terapeutico nelle diverse fasi di malattia Necessità di studi di farmacogenetica/farmacogenomica per determinare esattamente chi trattare, quando trattarlo e con quale farmaco Terapia personalizzata Grazie per l’attenzione! Terapia farmacologica delle IMID Le finalità terapeutiche per le IMID sono identiche Ottenere un rapido controllo dell’infiammazione Prevenire il danno tissutale Migliorare la qualità della vita Se possibile, ottenere la remissione a lungo termine della malattia La terapia farmacologica tradizionale si basa su varie combinazioni di farmaci sintomatici e di DMARD tradizionali Spesso, le terapie convenzionali con DMARD tradizionali hanno scarsa efficacia, sono scarsamente tollerate (devono essere interrotte a causa di effetti tossici a carico di midollo osseo, fegato, polmoni) o sono incapaci di mantenere la remissione a lungo termine Rispetto ai DMARD tradizionali, i BRM (Biological Response Modifiers) sono più specifici, in quanto selettivamente mirati ai meccanismi molecolari alla base della malattia ed in grado di ridurre la progressione di malattia Targeted biologic therapies Altre IMID nelle quali alcune terapie biologiche si sono dimostrate utili (case reports) INFLIXIMAB ETANERCEPT Artrite cronica giovanile Malattia di Still dell’adulto Malattia di Still dell’adulto ADALIMUMAB RITUXIMAB Artrite cronica giovanile Artrite cronica giovanile Malattia di Still dell’adulto Malattia di Still dell’adulto Psoriasi Artrite psoriasica Colite ulcerativa Sindrome SAPHO Sindrome SAPHO Sindrome SAPHO Sindrome di Sjogren Sindrome di Sjogren Sindrome di Sjogren Polimiosite/dermatomiosite Polimiosite/dermatomiosite Polimiosite/dermatomiosite Vasculite di Wegener Vasculite di Wegener Vasculite di Wegener Malattia di Behçet Malattia di Behçet PMR/Arterite a cellule giganti Arterite a cellule giganti Arterite Takayasu Arterite Takayasu Poliarterite nodosa Poliarterite nodosa Poliarterite nodosa Vasculite crioglobulinemica Vasculite crioglobulinemica Vasculite crioglobulinemica Malattia di Behçet Malattia di Behçet (ocul) PMR/AGC Arterite Takayasu Malattia di Kawasaki Policondrite ricorrente Policondrite ricorrente Amiloidosi Amiloidosi Sarcoidosi Sarcoidosi Amiloidosi Sarcoidosi Kuek A et al. (2007) Postgrad Med J 83:251-60 Reazioni da somministrazione Comuni con tutti Reazioni infiammatorie al sito di iniezione: di solito non gravi (dolore, gonfiore, eritema) Reazioni da infusione: acute e ritardate, anche gravi (febbre, dolore al torace, ipo-/iper-tensione, dispnea); da residua immunogenicità (via formazione di immunocomplessi) e da rilascio di citochine infiammatorie 1Più frequenti nelle prime fasi della terapia; possono essere ridotte diminuendo la velocità d’infusione 1 Altri farmaci biotecnologici in sperimentazione clinica per il trattamento delle IMID Reichert JM (2011) mAbs 3:76-99 Biologicals With a Direct Healthcare Professional Communication (DHPC) in the European Union Giezen TJ et al. (2008) JAMA 300: 1887-96 (August 4, 2009) FDA alert for healthcare professionals Safety Review (1998-2008) of Tumor Necrosis Factor (TNF) Blockers (marketed as Remicade, Enbrel, Humira, Cimzia, and Simponi) Increased risk of lymphoma (Hodgkin’s and non-Hodgkin) and other cancers (melanoma and solid organ cancers) associated with the use of these drugs in children and adolescents. Identified the occurrence of leukemia (acute and chronic myeloid leukemia; chronic lymphocytic leukemia) and new-onset psoriasis in pediatric and adult patients treated with TNF blockers. http://www.fda.gov Alcuni biomarcatori non genetici di risposta agli agenti anti-TNF- nell’AR Biomarcatore Risposta clinica associata Auto-Abs Fattore reumatoide e anti-peptide ciclico citrullinato Se assenti, migliore risposta agli agenti anti-TNF-, indipendentemente dall’attività di malattia8 Espressione genica Livelli di mRNA Istopatologici Infiltrato sinoviale Proteine sistemiche Proteina C-reattiva Proteina oligomerica della matrice cartilaginea (COMP) Ab anti-TNF- Neutralizzanti 8Potter Buona risposta a etanercept per i successivi 3 mesi di terapia associata a ridotta espressione di geni pro-infiammatori (per IL-1b, IL-8 e TNFAIP3) nelle cellule mononucleate del sangue periferico 72 h dopo la prima dose9 Presenza di aggregati linfocitici organizzati (piuttosto che di infiltrato diffuso) associata a migliore risposta a infliximab (valutata dopo 4 mesi)10 Minore risposta a infliximab (valutata dopo 4 mesi) se dopo 2 settimane di trattamento la proteina C-reattiva rimane elevata11 Bassi livelli basali di COMP (< 10 U.I.) associati a migliore risposta a adalimumab12 Lo sviluppo di Ab neutralizzanti si associa a mancata risposta a adalimumab13 et al., 2009; 9Koczan et al., 2008; 10Klaasen et al., 2009; 11Buch et al., 2005; 12Morozzi et al., 2007; 13Bartelds et al., 2007 Mewar D & Wilson AG (2011) Br J Pharmacol 162:785-91 Uso sequenziale degli agenti anti-TNF- Pazienti con artrite reumatoide (AR) che non hanno risposto ad un agente anti-TNF- (per intolleranza, inefficacia o perdita di efficacia) spesso rispondono ad un altro agente anti-TNF- La probabilità di risposta e l’entità media della risposta sono minori rispetto al primo trattamento Lloyd S et al. (2010) doi: 10.1093/rheumatology/keq169 Jamnitski A et al. “The presence or absence of antibodies to infliximab or adalimumab determines the outcome of switching to etanercept”. Ann Rheum Dis 70(2):284-8, 2011 La specifica ragione del fallimento della prima terapia ha implicazioni per il successo del successivo agente anti-TNF- Pazienti con AR con una risposta immunogenica contro un primo agente anti-TNF- (infliximab o adalimumab) hanno una migliore risposta clinica ad un successivo agente anti-TNF- (etanercept) rispetto a pazienti con AR senza Abs anti-farmaco La determinazione dell’immunogenicità può essere di aiuto nel decidere in quali pazienti il switching potrebbe essere di beneficio e potrebbe far parte di un regime di trattamento personalizzato Eziopatogenesi delle IMID Fattori eziopatogenetici: geni di suscettibilità + fattori ambientali (fumo; dieta; farmaci; condizione sociale e geografica; stress; infezioni; flora batterica intestinale) Possono essere sistemiche o organo-specifiche Tendono a diventare croniche e ad auto-mantenentesi Possono causare danno d’organo, qualità di vita, morbidità e/o mortalità (morte prematura) Prevalenza in occidente: 5-7% della popolazione Rahman P et al. (2010) J Rheumatol 37 Suppl 85:11–26 El-Gabalawy H et al. (2010) J Rheumatol 37 Suppl 85:1-10 Ruoli fisiologici e patologici del TNF- Ruoli fisiologici del TNF- Apoptosi Attivazione cellulare (cellule T, cellule B, macrofagi) Induzione della sintesi di altre citochine proinfiammatorie (IL-1, IL-6, IL-8, GM-CSF) permeabilità endoteliale ed espressione di molecole di adesione produzione di enzimi che degradano i tessuti (da sinoviociti e condrociti) Reclutamento di cellule infiammatorie (neutrofili, eosinofili) Ruoli patologici del TNF- Eccessiva produzione di TNF- a livello sia locale che sistemico nelle IMID Contributo diretto al danno tissutale Feldmann M (2002) Nat Rev 2: 364-71 Shealy D et al. (2010) mAbs 2(4):428-39 Forme e recettori del TNF- Il TNF- è espresso biologicamente attive: in due forme Soluble TNF- Membrane-bound TNF- Legato alla membrana (26 kDa) Solubile (17 kDa), circolante nel plasma, prodotto per proteolisi (TACE, TNF- Converting Enzyme) della forma legata alla membrana TACE Macrophage or activated T-cell Extracellular Intracellular Gli effetti del TNF- sono mediati da due distinti recettori, pressoché ubiquitari, che attivano distinti cammini di trasduzione del segnale effetti biologici distinti TNF- Target cell / p75 Feldmann M (2002) Nat Rev 2:364-71 / p55 TNFR1/p55 (55 kDa): lega principalmente il TNF- solubile Apoptosi TNFR2/p75 (75 kDa): lega principalmente il TNF- associato alla membrana Attivazione del cammino NF-kB Produzione di citochine e di inibitori dell’apoptosi Entrambi legano il TNF- e la linfotossina (o TNF-)