Media Education
venerdi 21 novembre 2014
Alessandro Soriani
[email protected]
Cos’è la Media Education?
•
•
•
•
Cosa sono i media?
Perché è importante?
Cosa c’entra la scuola?
Dev’essere una materia a parte?
La ME è un campo complesso
Vi sono diversi fattori da tenere in considerazione:
• Ambito di intervento educativo
Scuola, famiglia, educazione non formale, impresa
• Il “taglio” dell’intervento
Psicologico, politico-economico, culturale, ambientale
• Il tipo di approccio ai media
Educare CON, AI, ATTRAVERSO i media
Cos’è la Media Education
“Quel particolare ambito delle scienze
dell’educazione (o meglio dell’educomunicazione) e del lavoro educativo che
consiste nel produrre riflessione e strategie
operative in ordine ai media intesi come
risorsa integrale per l’intervento formativo.”
Pier Cesare Rivoltella, 2001
Produrre
riflessione
Inteso come produzione di
stimoli per ragionare
secondo il
PENSIERO CRITICO
Il pensiero critico è un processo intellettuale
attivo che mira a sviluppare le abilità di
analisi, sintesi e valutazione delle
informazioni ricavate da esperienze dirette,
osservazioni, riflessioni, ragionamenti e
scambi relazionali come guida per formulare
giudizi personali solidi, prendere decisioni e
agire di conseguenza.
Strategie
operative
Come
risorsa
integrale
Perché deve comunque
essere legata ad un
contesto pratico oltre che
teorico.
educare AI, CON e
ATTRAVERSO i media.
si parla di “Contesti della ME”
Contesto critico (AI MEDIA)
Media come supporti e come oggetti di studio,
riflessione critica e attiva, social oriented
•Approccio morale o inoculatorio
– Paradigma dell’ago ipodermico, pubblico passivo
•Approccio alla lettura critica (o delle arti popolari)
– Teoria degli usi e delle gratificazioni
•Approccio ideologico
– Decostruzione dei media per comprenderne le ideologie
veicolate
•Approccio delle scienze sociali
– Portare gli studenti a riflettere sulle loro attività sia come
fruitori sia come produttori di media
Approccio morale o inoculatorio
fino agli anni 60
• Media visti con potere di influenza illimitato.
• Visione del pubblico come entità
indifferenziata e passiva, su cui esercitare
un’influenza totale, senza una mediazione sia
individuale che sociale.
• Differenza fra high culture (arte, letteratura) e
low culture (fumetto, romanzi rosa, ecc)
• Pensiero critico = vaccino al veleno dei media
Approccio della lettura critica
o movimento delle arti popolari – fino agli anni 70
• Cinema entra a far parte delle high cultures, e nei
percorsi di formazione
• Attenzione per lettura semiotica e analisi critica
dei testi mediatici (media come oggetto di analisi)
• Teoria “usi e gratificazioni”, attenzione
sociologica sulle comunicazioni di massa
• Cambia la visione del pubblico che diventa più
attivo. (le persone vengono viste come soggetti
che iniziano a fruire dei media per cercare una
gratificazione)
Approccio della lettura critica
o movimento delle arti popolari – fino agli anni 70
DIFETTI
• Solo il cinema, e solo quello d’autore
• Ci si convince che bisogna migliorare i
gusti del pubblico verso un’estetica unica
senza considerare l’interpretazione dei
singoli
• Mera analisi testuale senza considerare il
contesto politico, ideologico, ecc..
Approccio ideologico
anni 70 e 80
• Ci si sposta da un approccio valutativo
(giudicare se un prodotto è buono/cattivo o
bello/brutto) verso un approccio ideologico
• Lettura critica di un prodotto significa ora
decostruirlo, demitizzare la sua copertura
ideologica, riconoscervi i tratti della cultura
egemone.
• Obiettivo = consapevolezza dei soggetti
Approccio delle scienze sociali
• Media agiscono nella società al pari di
altre forze istituzionali (organizzazioni
politiche, scuola) e intrattengono con esse
un complesso sistema di relazioni
• Non si esclude alcun media
• Soggetti portati a riflettere sulle loro attività
sia come fruitori, sia come autori di testi
mediatici.
Tipologie di media coinvolti
Contesto tecnologico (CON I …)
Contesto media-oriented, media come risorse per
l’educazione, come strumenti per reinventare la
didattica
•Approccio strumentale
– I media sono utilizzati come veicoli per trasmettere
contenuti
•Approccio costruttivista
– I media sono utilizzati per la creazione di ambienti
collaborativi
•Approccio psico-sociale
– Media come ambienti di comunicazione
Contesto produttivo (ATTRAVERSO I …)
Media come saperi base da possedere per
poter scrivere con essi ed esprimersi
creativamente
•Approccio funzionale
– Media competenze base da possedere
•Approccio alfabetico
– Studio del linguaggio dei media
•Approccio espressivo
– Servirsi creativamente dei media
Contesti della
MEDIA
EDUCATION
Contesti
critico
AI MEDIA
tecnologico
COI MEDIA
produttivo
ATTRAVERSO
PER
DENTRO
I MEDIA
Approcci
Morale
Della lettura critica
Ideologico
Delle scienze sociali
Strumentale
Costruttivista
Psico-sociale
Funzionale
Alfabetico
Espressivo
TESI della media education
Difensivo-protezionistica
Estetico-artistica
Veicolare-utilitaristica
Tecnocratico-funzionalistica
Queste tesi hanno influenzato in maniera
consistente il modo di applicare la ME nei contesti
educativi per realizzare progetti didattici
Vediamo come…
1° Tesi: Difensivo-protezionista
Si propone di fornire strumenti di
difesa, quasi di ‘chiamata alle armi’,
nei confronti dei media che vengono
denunciati per la loro velenosità
omogeneizzante in direzione di
consenso, in quanto strumenti del
mercato e del potere politico.
Media come ‘persuasori occulti’ contro
i quali è necessario combattere.
FOCUS 1° tesi
Contenuto
Esempi?
Laboratori di ME che trattano i pericoli di
internet o della TV.
2° Tesi: estetico-artistica
Deriva dalle scienze della comunicazione.
Affronta le problematiche dei media
incentrando l’attenzione solo sulle loro
dimensioni formali dei testi mediatici.
Sulle particolari poetiche e retoriche che li
caratterizzano.
Affonda le sue radici in un “certo” modo (apolitico, a-storico, a-geografico ecc.) di
concepire la critica cinematografica.
FOCUS 2° tesi
Linguaggio
Esempi?
Laboratori di analisi semiotica delle
immagini o di filmati, per capire come sono
costruiti ad esempio studio delle
inquadrature, com’è fatto un copione o
com’è costruito un quotidiano, ecc…
3° Tesi: Veicolare-utilitaristica
Media come strumenti di diffusione dei messaggi
senza preoccuparsi troppo né delle loro
dimensioni formali né del loro intrinseco significato
socio-politico.
Considera i nuovi media alla stregua dei vecchi.
Visione dei media meramente strumentale
pensando che si possano usare l’uno al posto
dell’altro senza problemi particolari.
Non assume a sufficienza il problema della loro
influenza modificante sulle modalità di costruzione
del pensiero dell’uomo.
FOCUS 3° tesi
Messaggio
Esempi?
Visione di un documentario
Sessione di gioco ad un Serious Games
Ascolto di una canzone…
Tesi tecnocratico-funzionalista
Questa tesi fa idealisticamente coincidere il
‘nuovo’ con l’’ottimo’.
Insegue l’innovazione tecnica là dove la porta la
pubblicità, a prescindere da qualsiasi analisi sulla
pertinenza degli strumenti nelle diverse situazioni
e in riferimento alle diverse tipologie di relazione e
di messaggio.
Confusione della media educazion con l’istruzione
all’uso degli strumenti digitali di nuova
generazione.
FOCUS 4° tesi
Dimensione
Tecnica
Esempi?
Corso su come fare fotoritocco,
o montaggi video
o su come si utilizza un particolare
strumento tecnologico
(fotocamera, lim, tablet, ecc…)
Quale delle
quattro tesi è la
migliore
?
Tesi problematico-sociocostruttivista
E’ la tesi alla base di un modello
problematico che non nega radicalmente le
altre tesi citate, ma ne rifiuta le unilateralità.
Tende a integrare alcuni degli elementi citati
assumendo comunque un’ottica educativa
fondata sul costruttivismo sociale.
Conoscenza come
processo attivo da
parte del discente
Costruttivismo, esteso nel concetto:
il processo attivo è influenzato dalla
componente relazionale
Definizione di media education
“La Media Education si propone di sviluppare una
sia comprensione CRITICA,
sia una PARTECIPAZIONE ATTIVA (dimensione
sociale).
Consente ai ragazzi di interpretare e dare giudizi
consapevoli come consumatori dei media;
ma li rende anche capaci di diventare loro stessi, a
pieno titolo, produttori di media.”
David Buckingham, 2006
AUTONOMIA, COMPETENZA,
CITTADINANZA
Didattica laboratoriale
È una scelta metodologica che coinvolge
attivamente insegnanti e alunni
in percorsi di ricerca (uso critico delle fonti)
e sperimentazione pratica.
Si basa sullo scambio intersoggettivo tra
studenti e docenti in una modalità di lavoro
paritaria e di cooperazione
(socio-costruttivismo e Cooperative Learning)
Un «laboratorio» NON ha come scopo
quello di produrre una ricerca o un lavoro
perfetto ed esteticamente bello.
MA far acquisire agli studenti conoscenze,
metodologie, competenze ed abilità che
abbiano un’applicazioni in altri contesti e che
siano misurabili.
NON SI CONCENTRA SUL PRODOTTO
MA SUL PROCESSO E SULLA
CREATIVITA’
CSSC LEARNING
Un apprendimento dovrebbe essere:
• Costruttivista (soggetti creano attivamente le loro conoscenze)
• Self-regolato (soggetti attivano strategie personali e differenti)
• Situato
(calato nel contesto pratico e reale)
• Collaborativo (non solo processo personale, dinamiche di gruppo)
Tenendo presente
• L’importanza delle conoscenze pregresse
• Che le persone imparano in maniera
differente (individualizzazione dei percorsi)
Apprendimento
CSSC
Acquisito tramite la
COSTRUZIONE
Guidato dalla
METACOGNIZIONE
Determinato dal
CONTESTO
Facilitato dalla
COLLABORAZIONE
Esplorazione
Riflessione
Apprendimento
situato
Tutoraggio
Rielaborazione
Auto-regolazione
Compiti autentici
Co-costruzione
Modelli mentali
Intenzioni /
aspettative
apprendistato
Negoziazione
STRUTTURA STANDARD
per un progetto di ME
1-PRESENTAZIONE
Il progetto viene presentato riassumendo
brevemente il percorso che si intende svolgere
2-CONTESTO
Viene specificata la situazione in cui si intende
operare, con particolare attenzione ai soggetti
destinatari del progetto
3-EVIDEZIAZIONE DEI BISOGNI
Si descrivono i bisogni che i fruitori del progetto
hanno direttamente o indirettamente manifestato e
che hanno indotto alla costruzione del progetto.
4-OBIETTIVI DA PERSEGUIRE
Si specifica per punti che cosa ci si prefigge di
ottenere come risultati del progetto (a breve e a
lungo termine)
5-DESTINATARI
Si individua il target cui il progetto è rivolto (anche
coloro sui quali ci può essere una ricaduta
indiretta). È importante specificare età, estrazione
culturale, o particolari condizioni psico-fisiche.
6-MODALITA’
Si specifica il come: con quali strategie o tecniche
si vuole realizzare il progetto.
Fase più corposa dove si «racconta
schematicamente» come si svolgerà l’esperienza.
7-TEMPI
Si indica la durata del progetto, le ore
complessive, e i tempi delle singole fasi o sessioni
previste
8-STRUMENTI
Si indicano gli strumenti che si intendono
utilizzare, anche dal punto di vista tecnico
9-RISORSE NECESSARIE
Si indicano i materiali, e le spese previste (rimborsi
operatori, costi di progettazione, ecc…)
10-DOCUMENTAZIONE
Si specifica la tipologia di documentazione che si
prevede raccogliere (cartacea, foto, video…)
11-VALUTAZIONE E OUTCOMES
È importante prevedere sempre una fase di
valutazione dell’esperienza riguardo al
raggiungimento degli obiettivi per poter correggere
errori in futuro. Si indicano quali strumenti di
valutazione sono previsti.
Qualche esempio
• Laboratorio fotografico sull’uso sicuro del
web
• Contesto: scuola secondaria di primo
grado
• Target: gruppo di 17 ragazzi di classi miste
• Obiettivo: affrontare il tema dell’uso dei
social media e di internet
• Tempi: 5 incontri da 3 ore.
Giorno 1
• Conoscenza
• Creare una proprio foto profilo
• Videomaking sull’orientamento scolastico:
(target ragazzi di classe 3°) Link 1 o Link 2
• Esempi di Stop Motion:
– Cenerentola Tibetana
Progetto di ME con
bambini di scuola
primaria di Rimini
– Altro esempio di stop
motion
Qualche consiglio
• Partire sempre dai BISOGNI e dal CONTESTO
• Ragionare per OBIETTIVI e non per ATTIVITA':
spesso si scopre che l'attività che si ha in mente
non è quella più adatta per il gruppo di target
• Progettare "bene" l'attività: essere chiari nello
scriverla
• Check dei materiali
• Saper improvvisare - far fronte ad imprevisti
• Essere bravi animatori – autorevolezza
• Importanza dei momenti di DEBRIEFING
• Ritagliarsi un momento di verifica sia con il
gruppo di target, che con lo staff.
Alcuni strumenti utili
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Audacity (software free per audio editing)
MonkeyJam (software free per animazioni stop-motion)
Windows movie maker, Apple iMovie (video editing)
Spreaker (tool per creazione di una radio web)
Youtube (utile per caricare filmati o fare dirette video)
Voice thread (Tool per narrazioni multimediali partecipate)
Pixlr (Editor di foto online gratuito)
Comic Life (software trial per creazione fumetti)
Strip generator (tool online gratuito per creazione di piccoli fumetti)
Kodu Gamelab (tool gratuito per creazione di videogiochi)
Bibliografia
•
•
•
Educare con i media : dalle competenze orizzontali alla consapevolezza :
proposte e progetti di educazione ai media / Marco Grollo, Emanuela
Nardo, Azzano San Paolo : Junior, 2007
Educazione e tecnologie : i nuovi strumenti della mediazione didattica / a
cura di Luigi Guerra ; Carla Bertacchini ... et al.!
Azzano San Paolo : Junior, 2002
Media education : modelli, esperienze, profilo disciplinare / Pier Cesare
Rivoltella, Roma : Carocci, 2001
Scarica

media education Soriani