Diritti dei minori e i social network
Nell'ambito dei social network, compare anche l’argomento dei diritti del fanciullo; alcuni vengono
violati, altri sono rispettati e promossi.
I diritti maggiormente rispettati sono: il diritto alla libera espressione, a godere di facilitazioni, al
crescere sotto l’aspetto sociale, a creare un gruppo.
I diritti che invece vengono violati sono: il diritto alla privacy, alla discriminazione razziale e sociale,
alla protezione del minore.
Andiamo adesso a spiegare le varie scelte.
Il diritto alla libera espressione è fondamentale perché chiunque può esprimere le proprie idee e in
questo caso le può condividere con gli amici postando messaggi. Con i social network si può
godere di facilitazioni perché si può comunicare anche visivamente con persone in tutto il mondo!
Riguardo al diritto di crescere sotto l’aspetto sociale ci riferiamo alla possibilità di aprirsi alla
società.
Grazie ai social network si possono creare dei gruppi dove tante persone possono comunicare
contemporaneamente.
Purtroppo il diritto alla privacy è quello che viene maggiormente trasgredito, infatti accade spesso
che hacker si impossessino dei dati altrui. Questo evento è in gran parte riferito ai minori che si
iscrivono ai social network senza la tutela e il consenso dei genitori o di un adulto. In quanto alla
discriminazione razziale l’abbiamo accennata perché spesso le persone di colore vengono derise e
il social network può essere un ulteriore mezzo per discriminarli. Un altro diritto importante è quello
della protezione del minore. Esiste infatti un minimo di età per iscriversi ad alcuni social network e
questo può già contribuire a difendere la privacy del ragazzo. Su internet sono presenti molti
pericoli, ad esempio l’impossessamento di alcuni dati che potrebbero portare a risalire alla sua vera
identità. I limiti di età servono proprio perché se il fanciullo è più grande, è anche più consapevole
del pericolo che sta correndo.
Andiamo adesso a presentare un racconto
significativo che ci può far capire chiaramente i
pericoli che si possono incontrare coi social
network.
Nell’ambito dei social network, accadono spesso degli eventi spiacevoli. Siamo
venuti a conoscenza di un fatto negativo accaduto ad una ragazzina.
Sara, la nostra protagonista, aveva solo dieci anni e voleva già iscriversi a
facebook perché tutte le sue amiche vi erano iscritte e non voleva rimanere fuori dal
gruppo. Inoltre poteva essere, secondo lei, l’unico modo per conoscere il ragazzo che
le piaceva. Purtroppo, però, i suoi genitori non erano d’accordo perché dicevano che
Sara era troppo piccola e non aveva raggiunto la maturità necessaria per iscriversi
ad un social network ampio come Facebook. La ragazzina, però, non volle cedere e
così provò e riprovò a convincere sua mamma. No, non c’era nulla da fare, i suoi
erano irremovibili!
Le vanne allora un’idea: iscriversi di nascosto. Inizialmente non era decisa a voler
rischiare, ma poi, convinta dalle sue amiche, si rassegnò e si iscrisse senza rivelare nulla
ai genitori.
Passavano i mesi e, fortunatamente, tutto filava liscio: né i suoi genitori la scoprirono, né
nessun malvivente le chiese l’amicizia. O meglio, fino ad allora. Poi, però, un giorno, un
uomo, che in realtà era un trentacinquenne, le chiese di diventare amici, scrivendo sul
profilo di avere solo undici anni. Sara, ovviamente, non ci pensò due volte e, ritenendo che
non ci fosse nessun pericolo perché aveva solo un anno in più di lei, accettò subito la
richiesta. I due divennero immediatamente amici e forse anche “qualcosa di più”, come
diceva Sara alle sue amiche. Finchè un giorno lui non le chiese di uscire e lei, essendosi
tanto innamorata di quel ragazzo, accettò. Decisero di incontrarsi dietro ad una
palazzina, molto anzi troppo isolata, nel centro storico della loro città. Sara non ci fece
caso e senza pensarci cominciò a prepararsi per uscire.
Arrivata sul posto, non trovò il bel ragazzo undicenne che vedeva nelle foto su internet. Al
contrario, vide quattro uomini di trentacinque anni circa che si avvicinavano verso di lei.
Così, Sara cercò di allontanarsi piano piano ma gli altri continuavano a seguirla. Capì
allora che ce l’avevano con lei e cominciò a correre. I quattro la raggiunsero, la portarono
in un luogo nascosto e la violentarono.
Quando la lasciarono, lei riuscì a tornare a casa ma decise, però, di non raccontare
nulla a suoi genitori.
Passavano i giorni ma la vita di Sara non era affatto facile, non poteva uscire
senza la paura che qualcuno la inseguisse o continuava a sognare quei brutti
momenti. Così si fece coraggio e raccontò l’accaduto ai genitori che denunciarono
l’accaduto.
Anche adesso, che Sara dovrebbe avere ormai 15 anni, ancora non si è iscritta a
Facebook e probabilmente non si iscriverà mai più.
Questo raccontò ci fa capire
quanto possano essere pericolosi
i social network se non si ha la
maturità adatta e non si sta
attenti, ma soprattutto bisogna
seguire sempre le imposizioni dei
genitori che sanno cosa è meglio
per noi.
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