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1
F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra, I, Le tre metamorfosi
“Tre metamorfosi io vi nomino dello
spirito:
come lo spirito diventa CAMMELLO,
e il cammello LEONE,
e infine il leone FANCIULLO”
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2
“Che cos’è gravoso?
Domanda lo spirito e
piega le ginocchia,
come il CAMMELLO, e
vuol essere ben
caricato”
“Molte cose pesanti vi
sono per lo spirito, lo
spirito forte e paziente
nel quale abita la
venerazione: la sua
forza anela verso le
cose pesanti, più
difficili a portare”
“Qual è la cosa più
gravosa da portare?
Affinché io la prenda
su di me e possa
rallegrarmi della mia
robustezza”
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3
I pesi del CAMMELLO
1.
“Umiliarsi per far male alla propria alterigia – far rilucere la
propria follia per deridere la propria saggezza”
2.
“Separarsi dalla propria causa quando essa celebra la sua
vittoria”
3.
“Essere ammalato e mandare a casa coloro che vogliono
consolarti, e invece fare amicizia coi sordi, che mai odono
ciò che tu vuoi”
4.
“Amare quelli che ci disprezzano e porgere la mano allo
spettro quando ci vuol fare paura”
5.
“Scendere nell’acqua sporca, purché sia l’acqua della
verità, senza respingere rane fredde o caldi rospi”
6.
“Nutrirsi delle ghiande e dell’erba della conoscenza e a
causa della verità soffrire la fame dell’anima”
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4
“Tutte queste cose, le più gravose
da portare, lo spirito paziente le
prende su di sé: come il
CAMMELLO che corre in fretta nel
deserto sotto il suo carico, così
corre anche lui nel deserto”
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5
“Ma là dove il deserto
è più solitario avviene
la seconda
metamorfosi: qui lo
spirito diventa
LEONE, egli vuol
come la preda la sua
libertà ed essere
signore nel proprio
deserto”
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6
“Qui cerca il suo ultimo signore: il nemico
di lui e del suo ultimo dio vuol egli
diventare, con il grande DRAGO vuol egli
combattere per la vittoria”
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7
“Chi è il grande DRAGO, che lo spirito non
vuol più chiamare signore e dio?”
“Tu devi” si
chiama il
grande
DRAGO
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8
“Tu devi”
(du sollst)
1.
Un rettile dalle squame scintillanti come l’oro, e su ogni
squama splende a lettere d’oro “tu devi”
2.
Valori millenari rilucono su queste squame e così parla
il più possente dei draghi: “tutti i valori delle cose –
risplendono su di me”
3.
Tutti i valori sono già stati creati, e io sono – ogni valore
creato. in verità non ha da essere più alcun “io voglio”!
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9
“Io voglio”
(ich will)
Lo spirito del LEONE dice:
“Io voglio”
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10
DOMANDA
“Fratelli, perché il LEONE è
necessario allo spirito? perché
non basta la bestia da soma,
che a tutto rinuncia ed è piena
di venerazione?”
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11
“La potenza del LEONE è capace di crearsi
la libertà per una nuova creazione.
Crearsi la libertà e un no sacro anche verso
il dovere: per questo, fratelli, è necessario
il LEONE.
Prendersi il diritto per valori nuovi. Questo è
il compito di una bestia da preda”
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12
Limite del LEONE
“Creare nuovi valori – di ciò il
LEONE non è ancora capace”
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13
DOMANDA
“Ma ditemi, fratelli, che cosa sa
fare il FANCIULLO, che
neppure il LEONE era in grado
di fare? perché il leone rapace
deve anche diventare un
FANCIULLO?”
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14
FANCIULLO
Innocenza
2. Oblio
3. Nuovo inizio
4. Gioco
5. Ruota ruotante da sola
6. Primo moto
7. Sacro dire di sì
1.
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15
“Per il gioco della creazione, fratelli,
occorre un sacro dire di sì”
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16
Innocenza
(Unschuld)
“Incolpevolezza”
Oblio (Vergessen)
“Dimenticanza”
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17
Oblio – “dimenticanza” (Vergessen)
“Il BAMBINO non ha ancora nessun
passato da rinnegare e gioca in beatissima
cecità fra le siepi del passato e del futuro.
E tuttavia il suo gioco deve essere
disturbato: anche troppo presto egli si
risveglia dal suo oblio (Vergessen)”.
(F. Nietzsche, Considerazione Inattuale II, Sull’utilità e il danno della storia per la vita)
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18
Innocenza – “incolpevolezza”
(Unschuld)
“Su tutte quante le cose sta il cielo caso, il cielo innocenza
(Unschuld). “Per caso” – questa è la più antica nobiltà del mondo,
che io ho restituito a tutte le cose, io le ho redente
dall’asservimento allo scopo. In ogni cosa questo è impossibile:
razionalità! In tutte le cose io ho trovato questa certezza beata: che
esse, sui piedi del caso, preferiscono – danzare. Oh cielo! Questa
è per me la tua purezza, che non ci sia un ragno eterno e
ragnatele eterne: che tu sia per me la pista da ballo di casi divini,
che tu sia per me il tavolo degli dei per dadi divini e per divini
giocatori!”
(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra, III, Prima che il sole ascenda)
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Paolo Scolari: approfondimento sul tema delle "tre metamorfosi"