Introduzione ai Titoli di Efficienza
Energetica
(Certificati Bianchi)
Paolo Pelacchi
Introduzione
 Nel
mese di giugno 2001 il Ministero dell’Industria ha
emanato due Decreti Ministeriali tesi a definire i criteri
da seguire per perseguire obiettivi di risparmio
energetico ed ha identificato i destinatari di tali
interventi assegnando all’AEEG il compito di definire
operativamente le procedure più idonee per
raggiungere gli obiettivi proposti.
 Nel mese di settembre 2004 il Ministero delle Attività
Produttive ha modificato ed integrato i precedenti
decreti dando la approvazione definitiva alla loro
applicazione.
Introduzione
 L’AEEG,
dopo aver diffuso un documento di
consultazione, ha emanato una delibera nella quale
indica in maniera specifica i criteri e le procedure atte a
raggiungere gli obiettivi di risparmio nonché ad
attivare le necessarie procedure di verifica e di
controllo.
Documenti di riferimento

Documenti di riferimento a livello internazionale:
 protocollo di Kyoto (riduzione delle emissioni)
 direttiva europea 2001/77/CE (garanzia di origine)

Documenti di riferimento a livello nazionale:
 “Decreto Ministeriale gas” emanato il 24 Aprile 2001 e
successivamente integrato in data 1 settembre 2004.
 “Decreto Ministeriale elettrico” emanato il 24 Aprile
2001 e successivamente integrato in data 1 settembre
2004.
 documento di consultazione dell’AEEG
 delibera 103/03 dell’AEEG (integrata dalla 200/04)
Il Decreto Ministeriale gas

Il “Decreto Ministeriale gas” individua gli obiettivi
quantitativi nazionali di risparmio energetico e sviluppo
delle fonti rinnovabili che devono essere conseguiti dalle
imprese di distribuzione di gas naturale:
 0.1 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2005;
 0.2 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2006;
 0.4 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2007;
 0.7 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2008;
 1.3 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2009.

Almeno il 50% degli obiettivi deve essere ottenuto
attraverso una riduzione dei consumi di gas naturale negli
usi finali.
Il Decreto Ministeriale gas

Le regioni e le province autonome determinano con
provvedimenti di programmazione regionale i rispettivi
obiettivi di risparmio energetico e sviluppo delle fonti
rinnovabili e le relative modalità di raggiungimento; le
società di distribuzione territorialmente competenti
operano nel rispetto di tali piani.

Nella predisposizione dei piani di programmazione le
regioni e le province autonome possono definire tipologie
di intervento aggiuntive a quelle previste dai DM.
Il Decreto Ministeriale gas

Esempi di interventi per la riduzione dei consumi di gas
naturale (tabella A allegato 1):
 tipologia di intervento 1: dispositivi per la combustione delle fonti
energetiche non rinnovabili

interventi per la sostituzione di dispositivi esistenti con altri a più
elevata efficienza
 tipologia di intervento 4: installazione di impianti per la valorizzazione
delle fonti rinnovabili presso gli utenti finali

impiego di pannelli solari per la produzione di acqua calda
Il Decreto Ministeriale gas

Esempi di altri interventi (tabella B allegato 1):
 tipologia di intervento 5: recuperi di energia
 recuperi di energia sulla rete del gas
 tipologia di intervento 8: sistemi per l’illuminazione
 installazione di sistemi e componenti più efficienti
 tipologia di intervento 10: interventi di sostituzione di altra fonte o
vettore con energia elettrica, nei casi in cui sia verificata una riduzione
dei consumi di energia primaria

essiccazione con dispositivi a microonde e radiofrequenza
Il Decreto Ministeriale elettrico

Il “Decreto Ministeriale elettrico” individua gli obiettivi
quantitativi per l’incremento dell’efficienza energetica
negli usi finali di energia che devono essere conseguiti dai
distributori di energia elettrica:
 0.1 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2005;
 0.2 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2006;
 0.4 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2007;
 0.8 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2008;
 1.6 Mtep/anno, da conseguire nell’anno 2009.

Almeno il 50% degli obiettivi deve essere ottenuto
attraverso una riduzione dei consumi di energia elettrica
negli usi finali.
Il Decreto Ministeriale elettrico

Esempi di interventi per la riduzione dei consumi di
energia elettrica (tabella A allegato 1):
 tipologia di intervento 1: rifasamento elettrico
 rifasamento presso l’utenza finale
 tipologia di intervento 2: motori elettrici e loro applicazioni
 installazione di sistemi elettronici di regolazione in frequenza
 tipologia di intervento 7: interventi per la riduzione della domanda di
energia elettrica per il condizionamento

interventi per l’isolamento termico degli edifici
Il Decreto Ministeriale elettrico

Esempi di altri interventi (tabella B allegato 1):
 tipologia di intervento 11: climatizzazione ambienti e recuperi di calore
in edifici climatizzati con l’uso di fonti energetiche non rinnovabili


climatizzazione diretta tramite teleriscaldamento da cogenerazione
cogenerazione e sistemi di microgenerazione come definiti dalla
AEEG
I Decreti Ministeriali:
gli obiettivi specifici di programmazione
Sono soggetti agli obblighi dei decreti i distributori (di
energia elettrica e di gas) che forniscono non meno di
100.000 clienti (con successivi decreti definiranno le
modalità per distributori con un numero di clienti
inferiore).
 Il risparmio imputabile ad ogni singolo distributore sarà
proporzionale alla quota parte dell’energia elettrica
distribuita (di gas distribuito) dal distributore rispetto alla
quantità totale di energia elettrica (di gas) distribuita a
livello nazionale.
 I risparmi ottenibili da ogni singolo progetto hanno
validità quinquennale.

I Decreti Ministeriali:
tipologia degli interventi ammissibili
Per il raggiungimento degli obiettivi definiti di risparmio
energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili i Distributori
sviluppano opportuni progetti che prevedono misure e
interventi che ricadono tra quelli previsti nell’allegato 1 di
ciascun decreto.
 L’AEEG predispone e pubblica linee guida per la
preparazione, l’esecuzione e la valutazione dei progetti.
 I progetti possono essere sviluppati direttamente dai
Distributori o da loro società controllate nonché da società
operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO).

I Decreti Ministeriali:
tipologia degli interventi ammissibili

Al fine del raggiungimento degli obiettivi di risparmio gli
apparecchi ed i componenti devono avere opportune
caratteristiche:
 i generatori di calore devono avere 4 stelle;
 gli apparecchi domestici devono appartenere alla classe A;
 i prodotti devono essere certificati in base al DM 2 aprile 1998
(“Modalità di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni
energetiche degli edifici e degli impianti ad essi connessi”);

In alternativa le caratteristiche dei componenti devono
essere conformi a quanto previsto in sede europea (CEN,
CENELEC, ETSI), nazionale (CEI), internazionale.
I Decreti Ministeriali:
modalità di controllo e copertura degli oneri
L’AEEG predispone ed effettua i controlli per accertare
che i progetti siano stati sviluppati conformemente ai DM.
 L’AEEG valuta e certifica gli effettivi risparmi di energia
primaria conseguiti dalle imprese di distribuzione.
 Per l’espletamento dei suddetti compiti l’AEEG può
avvalersi dell’ENEA, di istituti universitari, di istituzioni
finanziarie nonché di altre istituzioni competenti in
materia.
 L’AEEG pubblica annualmente un rapporto sull’attività
eseguita ed eventualmente propone nuove modalità per il
conseguimento degli obiettivi e per l’esecuzione dei
progetti.

I Decreti Ministeriali:
titoli di efficienza energetica
A seguito della verifica e della certificazione dei progetti
l’AEEG emette titoli di efficienza energetica pari alla
riduzione dei consumi certificata.
 Tali titoli vengono emessi a favore dei responsabili dei
progetti, e cioé dei Distributori (sia quelli soggetti
all’obbligo del conseguimento degli obiettivi di risparmio
sia gli altri) e delle ESCO.
 I titoli sono oggetto di contrattazione tra le parti
interessate.
 Il GME organizza una sede nella quale vengono trattati i
TEE.

I Decreti Ministeriali:
titoli di efficienza energetica
sanzioni
AEEG
costi
riconosciuti
investimenti
profitti
investimenti
profitti
Clienti finali
emissione TEE
SO
TEE
denaro
scambio di TEE
GME
SNO
ESCO
Il ruolo dell’AEEG

L’AEEG ha compiti di regolazione:
 nella definizione di linee guida per:





la preparazione e l’esecuzione dei progetti;
la valutazione consuntiva dei progetti;
i criteri e le modalità di rilascio dei TEE;
la verifica della documentazione dei risultati ottenuti;
la definizione del p.c.i. dei combustibili;
 nella determinazione di criteri di riconoscimento dei
costi e di quantificazione delle sanzioni per
inadempienza agli obblighi;
 per la predisposizione di regole per il funzionamento
del mercato dei TEE in accordo con il GME.
Il ruolo dell’AEEG

L’AEEG ha compiti di gestione:
 nella determinazione dei volumi di energia elettrica e gas
distribuiti nell’anno precedente;
 nella verifica preliminare della conformità dei progetti;
 nella valutazione e certificazione dei risparmi conseguiti;
 nel controllo su progetti e risparmi conseguiti;
 nella emissione dei TEE;
 nel riconoscimento tariffario dei costi sostenuti dai
Distributori;
 nella comminazione di eventuali sanzioni;
 nella formulazioni di eventuali proposte per gli anni
successivi.
Documenti di riferimento dell’AEEG

Documento di consultazione del 4 aprile 2002
 linee guida per la preparazione, l’esecuzione e la valutazione dei





progetti;
criteri per le modalità di verifica, controllo e certificazione;
criteri per la verifica del conseguimento degli obiettivi;
criteri per la quantificazione delle sanzioni;
criteri per il riconoscimento dei costi (valore stimato del TEE circa
100 €/tep risparmiato)
Delibera 103/03 dell’AEEG “Linee guida per la
preparazione, esecuzione e valutazione dei progetti e per
la determinazione dei criteri e delle modalità per il rilascio
dei titoli di efficienza energetica”.
Definizioni
Intervento: intervento o misura di riduzione dei consumi di
energia primaria ammissibile secondo quanto previsto dai
DM (allegato 1).
 Progetto: attività che produce risparmi di energia primaria
certi e quantificabili.
 Risparmio lordo: differenza tra i consumi di energia primaria
realizzati prima e dopo l’intervento (misurati in tep).
 Risparmio netto: risparmio lordo depurato dei risparmi che si
sarebbero comunque verificati per effetto dell’evoluzione
tecnologica.
 Valutazione: quantificazione dei risparmi conseguita a
seguito di un intervento.

Definizioni
Società di servizi energetici (ESCO): società (anche consortili)
che hanno come oggetto sociale l’offerta di servizi
energetici integrati.
 Soggetto titolare del progetto: Distributore, società da esso
controllate o ESCO che presenta la richiesta di verifica
preliminare di conformità e quella di certificazione dei
risparmi.
 Collaboratori: soggetti con cui il titolare del progetto
conclude accordi per la realizzazione del progetto stesso.

Valutazione dei progetti

Per la valutazione dei progetti vengono definiti tre
metodi:
 metodi di valutazione standardizzata;
 metodi di valutazione analitica;
 metodi di valutazione a consuntivo.

E’ prevista la possibilità di riconoscere e valorizzare anche
campagne di informazione, formazione, sensibilizzazione
e promozione di supporto (riconoscimento di un
incremento addizionale sui risparmi pari al 5% di quello
complessivo riconosciuto all’intervento.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione standardizzata.

Forniscono il risparmio ottenibile per singola unità
installata.

Parametri da misurare: il numero di unità installate;

Le schede tecniche di quantificazione sono predisposte
dall’AEEG per singola tipologia di progetto e forniscono il
risparmio riconosciuto per singola unità installata
(risparmio lordo); sono aggiornabili previa consultazione.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione standardizzata.
Scheda tecnica n° 2 – Sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano a camera
stagna e accensione piezoelettrica
1.
ELEMENTI PRINCIPALI.
1.1.
Descrizione dell’intervento.
Tipologia di intervento
Decreto ministeriale elettrico 24 aprile 2001
Decreto ministeriale gas 24 aprile 2001
Sotto-tipologia di intervento
Settore di intervento
Tipo di utilizzo
1.2.
Interventi per l’uso di fonti o vettori più
appropriati dell’energia elettrica
Tabella A, tipologia di intervento n. 5
Tabella B, tipologia di intervento n. 11
Sostituzione di scaldacqua elettrico con
scaldacqua a metano a camera stagna e
accensione piezoelettrica
Domestico
Produzione di acqua calda sanitaria
Calcolo del risparmio di energia primaria.
Unità fisica di riferimento
Scaldacqua a metano a camera stagna e
accensione piezoelettrica
RSL = 0.107 tep/anno
Risparmio specifico di energia primaria
conseguibile per singola unità fisica di
riferimento
Per progetti avviati nel periodo 2001-2004 il valore del risparmio specifico di energia primaria per
singola unità fisica di riferimento è il medesimo per ogni anno di vita del progetto.
2.
NORME TECNICHE DA RISPETTARE.
Articolo 6, decreti ministeriali 24 aprile 2001.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione standardizzata.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione analitica.

Forniscono il risparmio ottenibile per singola unità
installata in funzione di alcuni parametri.

Parametri da misurare: dipendono dalla applicazione e
possono variare caso per caso.

Le schede tecniche di quantificazione sono predisposte
dall’AEEG per singola tipologia di progetto e forniscono la
formula per quantificare il risparmio riconosciuto per
singola unità installata; indicano i parametri fissati e quelli
da misurare; sono aggiornabili previa consultazione.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione analitica.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione analitica.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione analitica.
Valutazione dei progetti:
metodi di valutazione a consuntivo.

Questi metodi sono applicabili solo alle tipologie di
intervento per le quali non siano disponibili metodi di
valutazione standardizzata o analitica oppure a progetti
costituiti da più interventi valutabili con metodi di
valutazione diversi.

Confrontano i consumi primari di energia prima e dopo
l’intervento.

Sono proposti ed elaborati sulla base di criteri definiti
dall’AEEG e sono soggetti ad una approvazione
preliminare.
Criteri di preparazione dei progetti

I titolari dei progetti devono:
 ottenere eventuali autorizzazioni o permessi richiesti dalla
normativa vigente;
 assicurare la conformità all’art. 6 dei DM;
 assicurare la conformità dei progetti alla normativa tecnica
specificata nelle schede tecniche di quantificazione dei risparmi o nel
programma di misura.
I progetti devono essere improntati alla trasparenza ed alla
correttezza delle informazioni e non devono presentare
elementi di discriminazione o di ostacolo alla concorrenza
(attività di misura o vendita).
 Limitatamente ai progetti a consuntivo può essere richiesta
una verifica preliminare di conformità alle linee guida.

Dimensione minima dei progetti

E’ richiesta una dimensione minima per ciascun progetto
che è funzione del metodo adottato e della dimensione del
proponente.
grandi distributori
(> 100.000 clienti)
progetti standardizzati
altri soggetti
(ESCO)
25 tep/anno
25 tep/anno
progetti analitici
100 tep/anno
50 tep/anno
progetti a consuntivo
200 tep/anno
100 tep/anno
Verifica e certificazione dei risultati.
I soggetti titolari dei progetti devono inviare al soggetto
responsabile delle attività di verifica e di certificazione dei
risparmi una richiesta di verifica e certificazione.
 Le modalità di presentazione dipendono dal metodo
adottato per il progetto:

 mediante schede predisposte dall’AEEG per i metodi
standardizzati e analitici;
 mediante un formato stabilito nel programma di misura
preventivamente approvato dall’AEEG per i metodi a consuntivo.
La prima richiesta può essere fatta solamente dopo che il
progetto ha raggiunto la sua dimensione minima.
 Le verifiche successive dipendono dal tipo di progetto, dal
metodo adottato e dalla natura della richiesta (prima o
successive).

Criteri per il rilascio dei TEE.

La dimensione dei TEE è pari a 1 tep.

I TEE possono essere rilasciati a:
 tutti i Distributori (compresi quelli che non sono
sottoposti all’obbligo);
 le ESCOs.
Criteri per il rilascio dei TEE.

I TEE emessi sono di tre tipi:
 tipo 1: attestanti il conseguimento di riduzioni di
consumi di energia elettrica (sono validi per certificare sia
la riduzione dei consumi finali di energia elettrica sia i
risparmi di energia primaria);
 tipo 2: attestanti il conseguimento di riduzioni di
consumi di gas naturale (sono validi per certificare sia la
riduzione dei consumi di gas sia i risparmi di energia
primaria);
 tipo 3: attestanti il conseguimento di riduzioni di
consumi di energia primaria (sono validi per certificare
solamente i risparmi di energia primaria).
Verifica degli obiettivi e sanzioni.

I DM stabiliscono che debba essere effettuata una verifica
annuale del raggiungimento degli obiettivi di risparmio
stabiliti e che le sanzioni per inadempienza siano
“proporzionali e comunque superiori all’entità degli
investimenti ritenuti necessari a compensare l’inadempienza”.

L’AEEG ha proposto che:
 la sanzione sia concepita come incentivo a conseguire
risparmi;
 la sanzione sia definita in termini unitari (€/tep non
risparmiato rispetto all’obiettivo specifico);
 l’irrogazione avvenga attraverso le tariffe, in termini di
riduzione, quando possibile, dei costi riconosciuti.
Recupero dei costi in tariffa.

I DM prevedono che “... i costi sostenuti dai distributori per
la realizzazione dei progetti con le modalità stabilite dai decreti
...”

“... possono trovare copertura in tariffa per la parte non coperta
da altre risorse”:
 elettricità: attraverso le tariffe di accesso ed uso della rete;
 gas: attraverso le tariffe di distribuzione.

“... secondo criteri stabiliti dall’AEEG”.
Entro aprile anno t-1
AEEG: raccolta dati
distribuzione gas ed
elettricità anno t-2
Ogni SO comunica
volumi gas ed elettricità
anno t-2
Per tutta la durata anno t
SO e SV realizzano progetti
Per tutta la durata anno t
SO e SV richiedono verifica e certificazione risparmi
ottenuti
Entro 90 giorni ricezione richiesta
AEEG o soggetto delegato valuta, controlla e
certifica
AEEG calcola gli obiettivi
specifici per ogni SO anno t
AEEG rilascia i TEE
Per tutta la durata anno t
SO e SV si scambiano TEE
Entro maggio anno t+1
SO comunica a AEEG i TEE da annullare ai fini
dell’obbligo
AEEG verifica raggiungimento obiettivi anno t-1, quantifica sanzioni e calcola costi da riconoscere
AEEG elabora e pubblica rapporti
Schede tecniche di valutazione approvate








Sostituzione di lampade a incandescenza con lampade fluorescenti
compatte con alimentatore incorporato.
Sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano a camera
stagna e accensione piezoelettrica.
Nuova installazione di caldaia unifamiliare a 4 stelle di efficienza
alimentata a gas naturale.
Sostituzione di scaldacqua a gas, a camera aperta e fiamma pilota con
scaldacqua a gas, a camera stagna e accensione piezoelettrica.
Sostituzione di vetri semplici con vetri doppi.
Isolamento delle pareti e delle coperture.
Impiego di impianti fotovoltaici di potenza elettrica inferiore a 20 kW.
Impiego di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Schede tecniche di valutazione approvate





Installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza
(inverter) in motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio con
potenza superiore o uguale a 22 kW.
Installazione di regolatori di flusso luminoso per lampade a vapori di
mercurio e lampade a vapori di sodio ad alta pressione negli impianti
adibiti ad illuminazione esterna.
Sostituzione di lampade a vapori di mercurio con lampade a vapori di
sodio ad alta pressione negli impianti di Pubblica Illuminazione.
Installazione di condizionatori ad aria esterna ad alta efficienza con
potenza frigorifera inferiore a 12 kW.
Isolamento termico delle pareti e delle coperture per il raffrescamento
estivo in ambito domestico e terziario.
Schede tecniche di valutazione approvate


Applicazione nel settore civile di piccoli sistemi di cogenerazione per
la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti e la produzione
di acqua calda sanitaria.
Applicazione nel settore civile di sistemi di teleriscaldamento per la
climatizzazione di ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria.
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