Eventi Lunedì 1 luglio 2013 Formazione e Università 11 università degli studi di teramo La rivoluzione dell’Universitàdegli Studi di Teramo Dallo studente take away allo studente responsabile Il processo di forte innovazione avviato dall’Università degli Studi di Teramo prevede - tra le molteplici azioni progettuali - anche la definizione di una nuova concezione della didattica e del ruolo e dell’impegno chiesto a docenti e studenti, culminata con la presentazione del “Patto con lo studente”, avvenuta lo scorso 15 maggio. Il Patto, che ogni studente siglerà con il Rettore, si basa su un innovativo modello di erogazione e gestione dei percorsi offerti nei corsi di laurea. Si firma un impegno reciproco: l’Ateneo garantisce una formazione innovativa con uno standard condiviso di eccellenza, lo studente diventa protagonista e costruttore di conoscenza, e si impegna a se- guire un programma intenso e partecipato. Un modello grazie al quale ci si iscrive a settembre per completare tutti gli esami dell’anno entro il mese di maggio, con in tasca già i diversi livelli di certificazioni linguistiche, informatiche e di abilità di tipo quantitativo, verbale e analitico. Questo tipo di approccio rivoluzionario prevede un’organizzazione della didattica in grado di incentivare fortemente il ruolo attivo degli studenti e l’instaurazione di un clima cooperativo. Deve essere superato, in sostanza, il modello dello studente “take away”, che partecipa alle lezioni, sostiene gli esami magari anche con profitto, ma che non vive e respira il Campus universitario, il luogo del confronto, della crescita responsabile e della maturità condivisa, nel quale insieme con i diritti (che gli studenti devono rivendicare e pretendere) esistono anche dei precisi doveri. L’Università non può più essere, per intenderci, un albergo, dove si entra e si esce a seconda delle convenienze. Lo studente, invece, sarà chiamato a vivere l’Università e il campus in modo completo, come accade nel sistema americano. Con appositi bandi saranno individuati gli studenti che lavoreranno nelle lavanderie comuni, al servizio mensa, supporto e-learning di ogni singolo docente, che svolgeranno servizio di uscierato, assistenza nella consultazione dei cataloghi bibliotecari, valuta- zione tra pari, servizio pulizia, perché maturino esperienze di lavoro retribuite e formative. Alle matricole, così come accaduto quest’anno per gli studenti di Scienze della Comunicazione, sarà dato in comodato d’uso un tablet, che non vuole essere un semplice gad- get, ma uno strumento fondamentale per supportare la didattica e facilitare la vita dello studente all’interno del Campus. Vivendo dalle 8 alle 24 il Campus (da settembre l’Università osserverà questi orari con biblioteche sempre aperte e proiezioni di film in prima e seconda serata) lo studente, attraverso i codici di riconoscimento Nfc, utilizzerà il tablet anche come libretto per gli esami, carta elettronica per la mensa, accesso alle riviste, riconoscimento, registrazione in aula della presenza. Luciano D’Amico - Rettore www.unite.it UN IMPULSO AL DOTTORATO PER AVVICINARE I GIOVANI ALLA RICERCA L’Università degli Studi di Teramo (UNITE) ha ridefinito i propri corsi di dottorato. Ha valorizzato le proprie aree vocazionali agro-bio-veterinarie e giuridico-politico-comunicative scegliendo i docenti con i migliori curricula scientifici per coordinare i corsi. Il dottorato è, infatti, il contenitore privilegiato entro cui avvicinare i giovani alla ricerca avanzata. Durante il corso vogliamo generare uno stretto rapporto fra docente e discente che crei l’ambiente virtuoso capace di produrre idee, prodotti di ricerca, innovazione, visibilità scientifica in ambito nazionale e internazionale. Come raggiungere questo ambizioso obiettivo? Noi crediamo che la strategia migliore sia quella di mettere “a sistema” il nostro e il vostro impegno. Noi offriremo la disponibilità delle migliori competenze scientifiche, le reti di relazioni generate dai docenti a livello nazionale e internazionale e un’attenzione ai nuovi percorsi per garantire ai dottori di ricerca le com- petenze utili per un futuro professionale in ambito accademico e le “skills” necessarie per diventare parte attiva in contesti professionali extra accademici, pubblici e privati. Relativamente a questo aspetto abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione. Molte proposte di dottorato partiranno in convenzione con centri di ricerca industriale (i.e poli di innovazione), enti pubblici di servizio (PA e IZS), imprese (i.e multinazionali del farmaco). Per aumentare la contaminazione fra esperienze universitarie diverse e ammettere ai corsi dottorandi con un buon livello di motivazione, abbiamo impostato una selezione rigorosa ma snella che vedrà nei titoli e nella progettazione individuale l’elemento prioritario di valutazione da realizzarsi in sede o in remoto per superare le barriere che potrebbero impedire l’adesione di studenti provenienti da istituzioni esterne o estere. UNITE vuole impegnarsi ad elevare la qualità dei contenuti dei suoi corsi di dottorato ma richiede da parte vostra motivazione, un forte impegno nello studio e nel cogliere in modo attivo e personale le progettualità di ricerca e le nuove sfide del mondo scientifico. Su questo si baserà la valutazione del dottorando che progressivamente dovrà dimostrare una partecipazione attiva all’attività di ricerca e la capacità di riuscire a raggiungere con spirito critico gli obiettivi formativi prefissati in accordo con il proprio docente Tutore. Il dottorando potrà accedere alla “maturità” scientifica ed al titolo di “Philosophy doctor” con la discussione della tesi finale solo se riuscirà a dimostrare di avere raggiunto una sua identità nella comunità scientifica di riferimento partecipando a convegni, pubblicando almeno un lavoro scientifico di rilievo su riviste internazionali di riconosciuta qualificazione e se il collegio dei docenti e due valutatori esterni giudicheranno positivamente il percorso formativo svolto ed i contenuti scientifici dell’elaborato finale. Vi aspettiamo e UNITEvi a noi nel cambiamento. Barbara Barboni Prorettore alla Ricerca Le cose da sapere sul Dottorato 1. Cos’è un corso di Dottorato? Il titolo di dottore di ricerca o “Phylosophy Doctor” (Ph.D.) è il più alto titolo accademico. È finalizzato a fornire un’approfondita cultura scientifica in settori specifici. La ricerca costituisce l’impegno prioritario e viene svolta sotto la guida di un docente di elevata qualificazione scientifica (Tutore). 2. Cos’è un dottorato industriale? Il corso di dottorato può valorizzare programmi di ricerca industriale avviando sinergie con enti o imprese in cui si svolge parte del percorso per sviluppare competenze tecniche e manageriali al fine di aumentare l’occupabilità dei dottori di ricerca nel settore privato. 3. Cos’è un dottorato internazionale? Un corso di dottorato può essere realizzato in collaborazione con istituzioni estere di ricerca di alta qualificazione. Prevede la mobilità di dottorandi, docenti e ricercatori e il conferimento del titolo può essere congiunto (valido in tutti i Paesi coinvolti) o multiplo (a valere solo nel Paese di conferimento). 4. Quali prospettive di lavoro può offrire il dottorato di ricerca? Le tre le strade che si prospettano ad un dottore di ricerca sono quella accademica, ricercatore attivo in strutture di ricerca pubbliche o private e management in aziende ad alta tecnologia. 5. Come scegliere un corso di dottorato? Il corso di dottorato richiede una forte motivazione personale, studio e impegno. Qualificante è il contesto operativo e quindi le risorse strutturali, strumentali e i progetti di ricerca messi a disposizione dalla sede del corso e la qualificazione scientifica di docenti e ricercatori. 6. Come si è ammessi al corso di dottorato? L’ammissione a un corso di dottorato richiede un concorso. Il bando è pubblicato ogni anno sui siti della sede universitaria del corso, dell’Euraxess e del Miur durante i mesi estivi. 7. Quando si accede alla borsa di studio di dottorato? L’ammissione al corso di dottorato avviene dopo una prova di valutazione dei candidati. I primi posti nella graduatoria di merito accedono alla borsa che verrà erogata dopo che avranno regolarizzato l’iscrizione. 8. Come si svolge un corso di dottorato? La frequenza al corso è obbligatoria. Il percorso formativo schematicamente segue tre fasi: fase conoscitiva per acquisire una dettagliata conoscenza teorico-pratica delle tematiche del corso; fase di ricerca attiva; fase di tipo organizzativo-gestionale volta a potenziare le capacità logico-comunicative e manageriali del dottorando. 9. Per quali motivi si può essere esclusi dal DdR? Alla fine di ciascun anno di Corso il dottorando presenta al Collegio dei Docenti una relazione sulle attività formative e di ricerca svolte. Solo dopo valutazione positiva, il dottorato può accedere all’anno successivo o all’esame finale. 10. Come si consegue il titolo di dottore di ricerca? L’esame finale consiste nella elaborazione e discussione di una tesi di ricerca.