28 MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012 il Cittadino Sezione TRA LODIGIANO, SUDMILANO E DINTORNI CI SONO NUMEROSE STRUTTURE A CUI RIVOLGERSI CON FIDUCIA Se Fido non può seguirci in vacanza Come scegliere la pensione per l’amico a quattro zampe L e vacanze si avvicinano, ma non sempre è possibile portare con noi l’amico quattrozampe. Per risolvere questo problema la soluzione migliore consiste nell’accompagnarlo in una delle tante pensioni presenti sul territorio, strutture in grado di offrire servizi personalizzati in base alle esigenze di Fido. Sceglierne una di cui fidarsi ciecamente non è mai semplice, anche perchè è difficile lasciare i nostri amici nelle mani di estranei, che non conoscono le loro abitudini. Nel Lodigiano, tuttavia, ci sono molti professionisti, veri amanti dei cani che gestiscono ricoveri su cui fare affidamento senza timore di mettere a repentaglio il benessere del nostro cane: ecco alcuni consigli per riconoscerli. Prima di tutto è necessario contattare con un po’ di anticipo la pensione, in modo da potersi rendere conto dei costi, dei servizi e della disponibilità del periodo prescelto. In secondo luogo è sempre consigliabile visitare personalmente la struttura, per valutare le condizioni igieniche degli spazi dove sono custoditi gli animali, la serietà e la professionalità di chi la gestisce e la dirige: inutile dire che se il proprietario si rifiuta di farvi visitare il luogo, c’è qualcosa che non va, quindi il consiglio è di cercare un’altra pensione. Esistono, ovviamente, dei requisiti minimi e delle indicazioni che possono facilitare la scelta della pensione. L’attenzione dovrebbe focalizzarsi sui box dove vengono ospitati i cani, che devono essere spaziosi, confortevoli e ben puliti, con una parte all’aperto e una coperta, al riparo da sole e pioggia. Anche la presenza all’interno della struttura di aree verdi è importante, per garantire ai nostri amici a quattro zampe la possibilità di passeggiare, giocare e correre. Non vanno poi trascurati alcuni importanti aspetti pratici: la frequenza e le modalità di pulizia delle cucce, l’alimentazione somministrata (alcune pensioni forniscono razioni personalizzate o si informa- no sulla dieta e sulle preferenze degli ospiti), gli orari in vigore durante la giornata, la presenza di un responsabile o di un custode ventiquattro ore su ventiquattro e, infine, la possibilità per il cane di trascorrere un periodo di prova per adattarsi al nuovo ambiente. Le pensioni di qualità prevedono infatti brevi soggiorni antecedenti la data della permanenza vera e propria, che hanno lo scopo di inserire l’animale in modo graduale nella struttura, al fine di evitare traumi per il distacco dal padrone e altre problematiche. Informatevi, infine, sull’assistenza del veterinario e sulle vaccinazioni obbligatorie: le pensioni serie vi chiederanno una copia del libretto sanitario del cane, e vi faranno compilare una scheda con tutti i vostri dati, compresi i recapiti telefonici. Un’alternativa alla pensione per cani tradizionale è rappresentata dalla pensione “a domicilio”. In questo caso il vostro cane potrà continuare a stare nella propria casa ed essere accudito da un dogsitter professionista, che si occuperà di lui non solo per quanto riguarda le passeggiatine quotidiane, ma anche per il cibo ed eventuali cure. In alcuni casi è possibile chiedere al dogsitter di alloggiare in casa nostra, facendo compagnia al nostro Fido per tutta la giornata; oppure, a volte, è il cane che viene portato a casa del dogsitter, che lo ospita e lo coinvolge in attività ludiche e sportive. Questa soluzione è indicata in modo particolare per tutti quei cani che hanno già subito il trauma dell’abbandono, oppure per quelli che soffrono lo stress da separazione: l’unico accorgimento sta nello scegliere il dogsitter giusto, ma basta un colloquio preliminare per capire se ci sarà sintonia tra lui e il cane. Ricordiamoci però, come faremmo per i nostri figli, di telefonare di tanto in tanto in pensione o al dogsitter, per ricevere notizie dell’animale e assicurarci che tutto proceda per il meglio. CODICE PENALE Maltrattamenti e abbandono, cosa prevede la legge italiana n Nel nostro Paese sono migliaia, ogni anno, i casi di maltrattamento ai danni degli animali, a rischio abbandono soprattutto quando si avvicina il periodo delle vacanze. Fino a pochi anni fa i responsabili di questi gravi atti non erano perseguibili per legge e l’abbandono sembrava destinato a rimanere un atto impunito. Nel luglio del 2004, invece, con la riforma del Codice penale, maltrattare gli animali è diventato un vero e proprio reato. Con la legge 189, infatti, maltrattamento, abbandono, combattimenti e doping sono puniti con pene più severe e il reato non è più estinguibile con l’oblazione, ovvero con il pagamento volontario di una determinata somma, ma comporta per l’accusato il sottoporsi a un vero e proprio procedimento processuale. Chi maltratta un animale per crudeltà o senza necessità rischia perciò la reclusione da tre mesi a un anno, o una multa da 3.000 a 15.000 euro. Con la parola “maltrattamento” non si intendono però soltanto percosse o altre forme di violenza diretta: anche abbandonare un cane sotto il sole (per esempio su un balcone o in auto), oppure lasciarlo senza acqua o cibo rientrano fra i comportamenti puniti dalla legge. Per quanto riguarda gli abbandoni veri e propri, la norma parla chiaro: abbandonare gli animali è un reato. L’articolo 1 della legge 189 prevede infatti che «chiunque abbandoni animali domestici è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze». Anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale sancisce, all’articolo 6 che «l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante». Ma l’abbandono, purtroppo, non riguarda solo i cani e i gatti: anche specie ben differenti, magari esotiche, corrono il rischio di ritrovarsi senza più un pasto e un tetto garantiti. Vedi ad esempio rettili e serpenti, avvistati mentre strisciano in un giardino condominiale. Oppure tartarughe trovate a sguazzare in fiumi inquinati, uccelli liberati in cieli troppo grandi per le loro capacità di resistenza, o ancora roditori destinati a finire preda di corvi o altri mammiferi più grandi. Oggi, grazie a questa legge, le forze dell’ordine e la magistratura sono entrate in possesso di un concreto ed efficace strumento di repressione del fenomeno, che tuttavia è ben lungi dall’essere scomparso. Chiunque abbia notizia di maltrattamenti o si imbatta in un animale abbandonato è invitato a sporgere denuncia o a segnalare il caso agli enti di competenza. L’Incantesimodamore pensione per cani e gatti Monticelli Pavese (Pv) - 333 2344224 lincantesimodamore.blogspot.it Struttura con moderne tecnologie igienico sanitarie e materiali coibentati. Abbeveratoi a ciclo continuo. Anche allevamento cani di razza Barboni Nani e Toy ATTIVITA’ GENERALI • Medicina interna • Chirurgia generale • Degenza 24h • Laboratorio analisi • Eco-Rx digitale La struttura ha acquisito la Certificazione di Qualità “ISO 9001” e BUONE PRATICHE VETERINARIE SPECIALISTICA • Cardiologia • Ortopedia • Dermatologia • Oncologia • Oculistica • Neurologia