Anti-crisi, a Molvena fabbrica “slow” pag 3 Comune, “giallo” sui nuovi dirigenti pag 6 Mistonocivo e Sinergia, grande ritorno pag 12 n° 154 20 giugno 2009 0 50 euro 0,50 Fatti, personaggi e vita vicentina Direttore responsabile Luca Matteazzi Guerra fredda Su Aim si sta combattendo una battaglia sotterranea. Il piano Fazioli è osteggiato da potenti interessi privati. Ma è solo la prova generale del conflitto totale che potrebbe scatenarsi sul nuovo piano regolatore (Pat) Novità d’estate estate arriva carica di novità per il ne è consolidare il ruolo di VicenzaPiù L’ nostro settimanale. nel panorama dell’informazione cittaDalla prossima settimana la redazione dina, libera anche e soprattutto perché di VicenzaPiù cambia sede: da corso Padova si trasferirà in via Battaglione Monte Berico, 34 in locali più ampi e adeguati ad un giornale che vuole continuare il percorso di libera informazione iniziato oltre 3 anni fa. Un percorso incoraggiato settimana dopo settimana dai crescenti consensi ricevuti dai lettori, ai cui contributi e alle cui critiche VicenzaPiù è da sempre aperto, e costellato giorno per giorno dalle buche scavate da chi teme il confronto sulle cose e sui fatti. Nonostante le difficoltà attuali dell’editoria, dunque, l’obiettivo dell’editore e della redazio- pronta al confronto. E visto che la libertà dell’informazione si accompagna necessariamente ad una maggiore autonomia finanziaria, che sola consente l’indipendenza dai poteri forti (che non vuol dire sistematico contrasto con loro, ma puramente libertà di valutazione delle loro azioni), per incrementare la propria presenza anche nel monolitico mondo pubblicitario locale la concessione degli spazi pubblicitari è stata affidata ad una società esterna e specializzata, la Prima Space sas di Marghera (Venezia), che nell’occasione aprirà una propria filia- le accanto alla redazione. La concessionaria, oltre che nella raccolta pubblicitaria, è impegnata anche come editrice della testata QuiRisparmio, che ha una diffusione regionale e che presto, accanto alle edizioni di Venezia, Padova e Treviso, aprirà anche una sezione tutta vicentina. La nuova e più funzionale sede e la specifica concessionaria di pubblicità saranno il preludio anche a novità nei contenuti, nelle rubriche, nella diffusione e nella veste grafica, tutto finalizzato ad essere al passo coi tempi e a stimolare Vicenza e tutte le sue forze positive. L’editore Many Media e la redazione di VicenzaPiù OUTLET MODA STORE abbigliamento firmato a prezzi speciali orario continuato dalle 10 alle 20 VIA QUADRI,GALLERIA PARCO CITTA'.n19 di fronte alla pizzeria tel.0444 317212 editoriali 154 del20 giugno 2009 numero 2 pag La Lega, l’Islam e i sillogismi pericolosi C hi ci segue con un minimo di continuità avrà capito da un pezzo come la pensiamo sulla questione immigrazione. In città ci sono oltre 16 mila stranieri (per dare un termine di paragone non troppo casuale, la Lega Nord alle ultime europee ha preso 11 mila voti, il Pdl, cioè il partito più votato, circa 15 mila), ed era ora che qualcuno cominciasse a non considerarli solo come braccia da lavoro o, peggio, potenziali criminali. Bene ha fatto il Comune, dunque, ad organizzare sia la festa delle badanti, la prima del suo genere in Italia, sia la festa degli immigrati, riprendendo un’idea già messa in campo dalla rete dei migranti. Le due feste sono però diventate un caso politico. Il segretario cittadino della Lega Nord Alessio Sandoli ha infatti presentato una domanda di attualità chiedendosi quanto ha speso il Comune per la festa degli immigrati. E commentando: “La scorsa settimana è toccato alle badanti, probabilmente i prossimi saranno i terroristi islamici e poi le prostitute. E i vicentini? Quando il Comune penserà anche ai propri cittadini?”. Ora, dissentire dalle scelte dell’amministrazione è più che legittimo, ci mancherebbe, ma questa volta Sandoli l’ha sparata davvero grossa. E infatti la reazione veemente del sindaco, che ha parlato di dichiarazioni abominevoli e indegne di una città civile, non si è fatta attendere. Neanche un giorno di pausa, ed ecco la controreplica del segretario del Carroccio, su cui vale la pena di soffermarsi un attimo. “Tengo a precisare di non aver mai dichiarato ed equiparato le badanti alle prostitute e gli immigrati ai terroristi – ha detto Sandoli al Giornale di Vicenza -. Si tratta solo di conclusioni farneticanti del sindaco per sviare dal problema vero”. In effetti, se ci si ferma all’esame letterale delle sue dichiarazioni, Sandoli ha ragione. Ma è inutile prendersi in giro e nascondersi dietro a cavilli linguistici: il senso delle sue affermazioni era proprio quello, il parallelismo tra badanti, immigrati, prostitute e terroristi era evidente, ed è in quel senso che tutti le hanno interpretate. Sarei curioso di sapere cosa direbbe Sandoli se, usando la sua stessa logica, qualcuno si chiedesse: “Il comune ha concesso piazza Castello ad una manifestazione di leghisti, probabilmente i prossimi saranno i terroristi islamici e poi le prostitute”. E poi sostenesse, con una buona faccia di bronzo, di non aver assolutamente voluto accostare i leghisti a terroristi islamici e prostitute. Ma non è finita qui. Tanto per non Laboratorio di assistenza tecnica Server e sistemi di rete Pc assemblati e delle migliori marche Offriamo connettività internet professionale in collaborazione con MC-Link ( www.mclink.it ), con molteplici servizi tra i quali: ADSL, ADSL2+, SHDSL, telefonia VOIP, Gestione VPN, noleggio apparecchi Hardware CISCO System ecc. Vendita e creazione siti WEB e domini internet autogestibili dal cliente per mezzo di un software potente e di facile utilizzo ( www.magic-cms.eu ), per aggiornare e modificare in tempo reale la propria pagina WEB senza l’intervento del WEBMASTER e con pochi e semplici click. Creazione e stampa immediata di bigliettini da visita il plastica (plastic-cards) e Adesivi, di ottimo impatto visivo, eccezionale robustezza e qualità, senza l’obbligo di grandi attese (anche immediata se già in possesso di File sorgente o foto) e senza quantitativo minimo. Digit World Srl Viale Riviera Berica, 187 36100 Vicenza Tel. 0444240731 e-mail: [email protected] sito: www.digitworldsrl.com smentire il vecchio proverbio secondo cui “xe peso el tacon del sbrego”, Sandoli ha continuato. “Certo, ribadiamo la nostra convinzione, e cioè che non tutti gli islamici sono terroristi, ma che tutti i terroristi sono islamici”. Di male in peggio, a meno che Sandoli non sappia cose che negli ultimi decenni sono sfuggite a tutti – commentatori, storici e investigatori di mezzo mondo. L’Ira, tanto per dirne una, cosa sarebbe: un’organizzazione che vuole creare una repubblica islamica tra le verdi colline irlandesi? E l’Eta? Anche quelli sono pericolosi terroristi islamici che non hanno niente a che fare con l’autonomia e l’indipendenza del popolo basco? (A proposito, caro Sandoli, le dicono niente le parole autonomia e indipendenza?) E, per restare in casa nostra, le Br, il terrorismo nero, gli anni di piombo? Tutti islamici pure loro? È uno strano modo di ragionare, quello di Sandoli. Prima si difende in punta di logica, poi affonda sotto il peso di un sillogismo chiaramente strampalato. Ripagandolo con la sua stessa moneta, si potrebbe paradossalmente sostenere che non tutti i leghisti sono razzisti, ma tutti i razzisti sono leghisti; che non tutti i leghisti sono xenofobi, ma tutti gli xenofobi sono leghisti; magari anche che non tutti i leghisti sono stupidi, ma tutti gli stupidi sono leghisti (con buona pace di Carlo Maria Cipolla, che nel suo famoso saggio sulla stupidità umana sosteneva che gli stupidi sono equamente divisi in tutti i gruppi sociali). E così via, di generalizzazione in generalizzazione. Con risultati evidentemente assurdi. Che poi il terrorismo di matrice islamica o islamista abbia un peso sempre maggiore questo è vero. Ma anche qui si potrebbe discutere di quanto c’entri l’islam e quanto non c’entri, invece, il suo uso strumentale e politico. Perché è chiaro che il ritratto dell’islam fanatico e integralista che ci è stato regolarmente propinato negli ultimi anni, pur avendo delle basi oggettive, è soprattutto funzionale a ben precisi interessi politici, militari ed economici. A tanti paladini della libertà, della democrazia e dei diritti umani, interessa prima di tutto il controllo sulle zone cruciali del mondo. Ma qui ci si addentrerebbe in un discorso troppo lungo, e forse anche troppo complesso per chi ama i sillogismi tagliati con l’accetta. Infine, l’ultima annotazione per Davide Lovat, altro esponente della Lega intervenuto a difesa di Sandoli. Criticando Variati e un suo accenno al Vangelo (quello in cui Gesù dice “Ero straniero e mi avete accolto”), Lovat avverte che, se comincia lui a citare Sacre Scritture, Padri della Chiesa ed encicliche, molti cattolici progressisti “si stupirebbero di scoprire una religione cattolica in sintonia con l’essere leghista”. Sarà. Io non posso certo vantare la preparazione teologica di Lovat, ma se c’è una cosa, una sola, che credo di aver capito dalla lettura dei Vangeli, è che parlano dalla prima all’ultima riga di un messaggio di accoglienza e condivisione. Che non sono esattamente le parole d’ordine della Lega. Poi, naturalmente, sarò io a sbagliarmi, e Lovat e il suo latinorum ad essere nel Giusto sulla Via della Verità. Luca Matteazzi Tapparo e i giovani dimenticati la lettera U na breve replica all’articolo scoppiettante di Mannino su VicenzaPiù del 13 scorso (“La vecchia babbiona”). Andrea Tapparo ed io abbiamo cercato di opporci alle logiche di svendita del territorio agli interessi forti promosse dalla amministrazione Hullweck. Operando spalla a spalla abbiamo contribuito a bloccare la cementificazione dell’area ex FTV ed ex Ospedale Psichiatrico. Sempre facendo politica in modo aperto, attraverso il confronto con i cittadini, nei quartieri, abbiamo cercato di contrastare – disgelandone le vergogne – i PIRUEA che Zocca e Hüllweck volevano calare sui vicentini, specie nella Circoscrizione 6. Andrea, assieme ai genitori ed ai ragazzi amanti dello skateboard, sviluppò le iniziative che hanno portato alla realizzazione della pista nel parco delle ex-Fornaci, anche se la sua conformazione attuale richiede esperienza ed abilità sopra la media. Un punto sventolato a favore della giunta Variati che ha però ha queste, e solo queste, radici. Come tutti coloro che fanno politica per passione e per ideale egli ha dovuto contemperare politica e famiglia e così ha preferito -giustamente- di non comprimere troppo il suo “mestiere” di marito e padre: una scelta di umanità. Facendo parte, come me, di Sinistra e Libertà, un partito che soffre la colpevole cecità dei mezzi di informazione, non é più illuminato dai riflettori che su di lui erano accesi quand’era capogruppo dei DS in Circoscrizione 6. Fulvio Rebesani il fatto 154 del20 giugno 2009 numero 3 pag Produzione lenta, la rivincita degli operai-artigiani In una fabbrica di Molvena si recuperano vecchi macchinari e si torna a produrre con i ritmi degli anni sessanta. L’imprenditore-filosofo Bonotto: “Vogliamo riscoprire i prodotti a regola d’arte. Sono gli unici che sopravviveranno alla crisi” di Giulio Todescan U na fabbrica lenta, nell’epoca della produzione «just in time», della delocalizzazione e dei flussi infiniti di merci nelle reti fisiche e immateriali globali, può sembrare un ossimoro, una contraddizione in termini. E certamente lo è. Ma, per chi abbia voglia di sfruttare la crisi economica più grave del dopoguerra per porsi qualche domanda, può essere una provocazione utile. A lanciarla è un imprenditore vicentino molto atipico, Giovanni Bonotto, direttore creativo della ditta di famiglia. «Quando una fabbrica chiude andiamo a vedere che tecnologia aveva dentro, e la recuperiamo. Molte macchine che usiamo le abbiamo comprate in Giappone, da fabbriche che stavano chiudendo. Il nostro «Il concetto di fabbrica lenta è obiettivo è mantenere la memoria, le questo: sta finendo l’era del proemozioni che gli standard industriali dotto che è solo comunicazione, hanno ucciso» racconta. La lentezarriva una nuova era dove l’“amoza di cui parla Giovanni Bonotto è re” sta tornando come un valore. per ora una «cellula» nella produLa comunicazione ci ha saturato, zione della ditta, ma il suo intento è dobbiamo capire che prima di coestendere questo prototipo a tutta municare ci vuole una storia vera la fabbrica. Vecchi macchinari teoda raccontare – spiericamente «superati» ga Bonotto, esperto vengono rimessi in sedi arte e semiotica sto, le maestranze abima capace di applituate a «schiacciare» carla a lavorazioni un bottone vengono Molte molto concrete -. formate per recupera- macchine Vogliamo riscoprire re il sapere artigianale le abbiamo i prodotti “a regonecessario per trattare la d’arte” come una con bulloni, pistoni comprate volta: gli operai non e altre diavolerie da da fabbriche tempo messe in soffit- che chiudevano devono più essere alienati, premere un ta per lasciare spazio bottone, ma devoai bit e agli schermi. no tornare maestri Duecento dipendend’arte. Solo quelli resteranno, duti, 35 milioni di fatturato, la Bonotreranno nel tempo. Per far questo to è una solida industria tessile con ci vuole la tecnologia: scopriamo sede a Molvena, vicino a Bassano del ad esempio che le macchine usate Grappa: un paese in cui si respira fino agli anni sessanta nel tessil’aria del «miracolo del nordest». A le facevano il prodotto con molta un tiro di schioppo si trovano le sedi più lentezza, ma allo stesso tempo di Dainese e Diesel, tanto per fare mille operai messi insieme riuscidue nomi a caso. www.vicenzapiu.com Direttore Responsabile LUCA MATTEAZZI [email protected] Editore MANY MEDIA SRL corso Padova, 12 – Vicenza tel. 0444 923362 fax 0444 926780 Redazione via Btg. Monte Berico, 34 – Vicenza tel. 0444 923362 fax 0444 926780 [email protected] ALESSIO MANNINO [email protected] PAOLO MUTTERLE [email protected] Collaborano: ANDREA ALBA ALBERTO BELLONI MARTA CARDINI FRANCESCO CAVALLARO FEDERICA CEOLATO GIULIANO CORÀ FRANCESCA DANDA FRANCESCO DI BARTOLO ANDREA FASULO GIOVANNI MAGALOTTI MATTEO RINALDI GIULIO TODESCAN Pubblicità PRIME SPACE SAS via Btg. Monte Berico, 34 – Vicenza tel. 0444 938826 fax 0444 922766 [email protected] Giornale chiuso in redazione alle ore 20,00 di giovedì 18 giugno 2009. Stampa ALPHA PRINT SRL Via Zamenhof, 795 VICENZA Sede Operativa: Via Tavagnacco, 61 UDINE - tel. 0432 548845 Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1181 del 22 agosto 2008 Copyright: Le condizioni di utilizzo dei testi e delle foto sono concordate con i detentori. Se ciò non è stato possibile, l’editore si dichiara disposto a riconoscere il giusto compenso. VicenzaPiù si avvale di opere d’ingegno (testi e fotografie) distribuiti gratuitamente con le licenze Creative Commons “Attribuzione” e “ Attribuzione - Non opere derivate”. Ringraziamo tutti gli autori che ci permettono di utilizzare i loro lavori segnalando il nome o il link ad un loro spazio web personale. Per maggiori informazioni: www.creativecommons.it | L’azienda Bonotto negli anni ‘60 (dal sito www.bonotto.com) vano a dare al prodotto un potere maieutico. Un tessuto, così, parla da solo, non deve più essere comunicato». Lasciare anche alcune imperfezioni, spiega Bonotto, può essere una mossa vincente se in cambio il tessuto torna ad avere un’anima. Recuperando ad esempio una formula di qualità come «pura lana vergine», un tempo conosciuta e ricercata, e che oggi presso i ventenni può suscitare al massimo qualche ironia. Questo modello può essere esportato in altre aziende? La risposta non può essere semplice né univoca, anche perché la Bonotto è una mosca bianca, una media impresa che non può essere paragonata ai piccoli laboratori sparsi nella pianura vicentina. Gli stessi che negli ultimi dieci anni – ben prima della crisi globale – sono stati decimati dalla concorrenza asiatica, ma anche portoghese o dei paesi dell’Europa dell’est, capaci di batterli proprio sul terreno a loro congeniale, quello dei bassi costi. «Noi siamo abbastanza tranquilli rispetto alla crisi, perché siamo solidi e internazionalizzati. I piccoli laboratori invece hanno sempre vissuto alla giornata, guardando al massimo al prossimo semestre, ma ora che finiscono le commesse non sanno dove sbattere la testa – argomenta Bonotto -. Non sono mai stati laboratori specializzati in qualcosa, sono stati schiacciati dalla logica del produrre con il minimo costo al minuto. Ora che questo lavoro lo fanno meglio gli altri, resisteranno solo i laboratori che hanno al loro interno dei maestri artigiani: quelli che il mercato premia, quelli che hanno una memoria storica. Sopravviverà il modello della bottega rinascimentale». A patto di sapersi coniugare con un orizzonte do, insieme al prodotto produco di lungo respiro: «C’è da dire che il un’identità culturale, sempre di più piccolo artigiano non ha un’ampia sarà questo che i consumatori cervisione del futuro: la stessa cosa è cheranno – continua l’imprenditosuccessa con i laboratori orafi, che re -. A Bassano vogliamo realizzare si sono sgonfiati negli ultimi anni. l’Archivio Bonotto, nell’ex macello Solamente l’industria ha nel proin riva al Brenta». «Non sarà un prio DNA la visione del futuro». museo, ma una fabbrica della culL’altro motore della «visione» di tura – afferma categoquesto atipico imrico -. Il modello delle prenditore è l’arte: grandi mostre calate una passione ereditadall’alto è finito. Abta dal padre Luigi, che biamo bisogno di proha avviato una colledurre cultura coinzione di migliaia di Prima di volgendo il territorio, opere del movimento comunicare creando in esso delle artistico d’avanguardomande. Se il terdia Fluxus. Giovanni ci vuole una ritorio è ricco, anche ha portato un passo storia vera la mia fabbrica è più oltre questo inte- da raccontare ricca. E il territorio resse, un passo che che ci sta intorno, si traduce nel porin questo periodo, tare l’arte dentro i ci preoccupa molto». L’ex macello, processi produttivi della fabbrica. che fino a pochi anni fa ospitava il «Alla sera parlo con gli artisti, mi centro sociale Stella Rossa, è stato stimolano, e la mattina quei discoracquistato e sarà convertito in una si mi tornano utili in azienda. Per «fabbrica della cultura». Giusto noi è naturale lavorare sia sul piano per non smentire il primato norindustriale che su quello culturale. destino della produzione, materiaLa cultura sarà il plusvalore della le o culturale che sia. nuova era in cui stiamo entran- Japanese Restaurant Take Away & Delivery Piazzale Fraccon, 2 (di fronte alla scalette di Monte Berico) Tel 0444.54.37.65 www.zushi.eu | [email protected] primo piano 154 del20 giugno 2009 numero 4 pag Aim, prova generale Per la guerra totale La trama oscura dietro la (semi) rivoluzione di Fazioli vede Variati assediato da una fronda in odore di poteri forti di gestione senza privatizzazioni né sottomissioni ad aggregazioni tipo Hera, prevedeva per Aim: il mantenimento dei servizi in house, cioè nell’ambito del Comune azionista unico; la cessione del di Alessio Mannino patrimonio comunale a San Biagio; l’inglobamento di Amcps, li storici hanno chiamato braccio operaio del Comune per la guerra civile di Spagna la manutenzione dei suoi beni. la “prova generale” del secondo Le roboanti dichiarazioni degli conflitto mondiale. Quella che a inizi hanno lasciato posto, negli Vicenza si sta guerreggiando su ultimi mesi e specialmente nelle Aim, beninteso sottotraccia, con ultime settimane, in tempo per segnali decifrabili da pochi nel la presentazione del più puro malcostupiano industriale, ad me berico, può conuna sorta di parziale siderarsi la prova marcia indietro. La generale della guerra ragione è politica. Il termonucleare che si Col global sindaco Achille Vacombatterà sul nuoservice riati ha dovuto fare vo piano regolatore la distribuzione i conti con una serie (Pat). degli appalti di obiezioni tutt’altro che peregrine, e Lo scenario potrebbe soprattutto piuttoIl campo di battacambiare sto convincenti onde glia è il restyling evitare di mettere a della multiservizi di repentaglio la tenuSan Biagio. Autore, ta della sua maggioranza. Esperti il presidente Roberto Fazioli, irdel Comune, ragioneria, revisori cocervo mezzo tecnico e mezzo dei conti lo hanno messo in guarpolitico come ogni buon “esperdia sulla patrimonializzazione, to” emiliano, teorico e artefice che serve ad Aim per ottenere della via pubblica e localistica maggiore disponibilità di mutui alle utilities. Il modello Soelia, dalle banche. Il che vuol dire più dal nome dell’ex municipalizzata esposizione bancaria, cioè magdi Argenta da lui resa un gioiello G gior debito. Debiti Aim uguale debiti per il Comune, proprietario della multiutility e perciò ancora di salvataggio obbligata. Patrimonializzare non significa solo il ritorno delle reti di distribuzione dell’energia alla casa madre Aim ma, secondo i piani di Fazioli, anche le strade, gli immobili, persino i cimiteri, tutto. Su questo, una parte del centrosinistra storce il naso. Fastidio bipartisan, in realtà. Che sommato alla fagocitazione di Amcps in un unico colosso dei lavori cittadini, fa presto a montare in aperta opposizione. Internalizzare tutto in Aim significa rivedere i rapporti con quel formicaio di aziende e aziendine appaltatrici a cui Aim ha fatturato chissà quanti milioni di euro in questi anni. Ditte amiche del centrodestra o del centrosinistra. Col global service che ha in mente Fazioli certe consuetudini potrebbero saltare. Si può discutere se convenga o meno, alle casse di Aim e in definitiva alla tasche dei vicentini, sobbarcarsi l’onere di adottare ed estendere il metodo Amcps, cioè stabilire soglie di gara ma mantenendo il controllo su tutte le opere, sistema di lavoro osteggiato dagli imprenditori a cui viene negata una fetta di mercato. WHQGH H WHVVXWL nima dinastia dell’acciaio, matConfindustria contro tone e finanza. Un avversario E difatti l’Associazione Induinterno del presidente di Assinstriali, centro di potere a cui il dustria, Roberto Zuccato (che Comune presta ascolto più della ha tolto ad Amenduni la delega Curia, della Provincia e anche di all’informazione, cioè ai media Roma messe assieme, non vede posseduti dall’associazione: una per niente bene un Amcps ridotmisura punitiva ma nient’affatta prima a una srl e poi a società to decisiva). Zuccato con Fazioli di scopo, Valore Città, che soha avuto un colloquio interlostanzialmente lascia le cose così cutorio: mica può mettersi a come stanno. I capitani d’indudifendere la concezione fazioliastria di Palazzo Bonin Longare na di un’Aim pubblica e chiusa vogliono una fusione vera e proalla partecipazione privata. La pria, con un’Amcps asciugata a presidentessa Mardovere (leggi: meno cegaglia l’ha detto: personale, nessun privatizzare i servivertice amministrazi o morte. Così ditivo, e soprattutto spone la normativa competenze ridotte europea e la legge all’osso). Questo, Gli industriali italiana ha recepito, sempre per cedere seppur prorogando, al mercato buona vorrebbero entro il 2010-2011. parte delle man- un’Amcps Cioè nell’arco dei sioni oggi svolte ridotto due anni che Fadalla società di viaall’osso zioli ha chiesto per le Sant’Agostino. risanare l’azienda e Insomma vogliono restituirla chiavi in che Aim mangi Ammano a Variati. cps e la risputi fuori disossata, in modo che la polpa se la sparFronda a mezzo stampa tiscano loro. Il quale per ora ha problemi più Ciò è quanto è stato riferito in urgenti. Uno, quello del rapporun faccia a faccia a Fazioli riceto col sottobosco degli appalti vuto dal mandamento confinduAmcps, Variati lo ha già risolto striale del capoluogo, presieduto così presentando il pacchetto da Michele Amenduni dell’omo- DUHD GL&DPSLHOOR*LDQFDUOR YLDOH0DUJKHULWD9LFHQ]D WHOHIRQRHID[ primo piano 154 del20 giugno 2009 numero 5 pag | Da sinistra a destra: Giulio Antonacci, Roberto Fazioli, Achille Variati, Marino Quaresimin e la sede di Aim di tre delibere col via libera al questi lo aveva promesso. Ma anpiano Fazioli: «“Valore città” cor oggi non s’è visto nulla. Ma non si prefigge certo di sottrarre ciò che fa sudare freddo Achille commesse al mercato, al quale è la sua maggioranza. Spaccata anzi si rivolgerà in caso di ope- fra i filo-Fazioli, che poi sono re nuove e di particolare rilievo, i variatiani di ferro, e gli antiagendo come una vera stazione Fazioli. Una bordata da questi appaltante». Quindi, almeno ultimi è arrivata settimane fa col così pare, il global service non documento Dalla Rosa, lo studio si tradurrà in una porta chiusa informale di un braccio destro di in faccia al privato che scalpita Quaresimin che ha praticamente e sbava. Ma nel frattempo dove bocciato il rilancio à la emilienlo mettiamo, l’attuale presidente ne. Gianni Rolando, capogruppo Amcps Marino Quaresimin, in della sua civica, tira il freno. La posizione degli incaso di fusione? La dustriali l’abbiamo soluzione di una srl vista. E poi c’è la con cda interno di fronda, sotterranea tre membri sembra ma munita del più la soluzione inter- A far sudare dei cannoni media che ci vuoVariati è la sua potente mediatici, che viene le per non mettere da quella parte del a spasso il fedele maggioranza: Pd che ormai col Pd compagno di Ubal- divisa tra ha poco a che fare e do Alifuoco quan- filo-Fazioli che si identifica coi do i due facevano e anti-Fazioli riformisti innamocoppia fissa nel fare rati del “mercato” le pulci all’Aim di purchessia. centrodestra. Il sindaco sa, poi, che l’opposizione Preclaro esponente di questa sparerà a palle incatenate sulla corrente di pensiero è il direttotelenovela delle dimissioni di re del Giornale di Vicenza, Giulio Fazioli da Elettrogas, società pa- Antonacci. Con l’editoriale del 14 dovana concorrente di Aim sulla giugno scorso ha lanciato un ulcompravendita del gas. Variati timatum chiaro a Variati: porti aveva annunciato solennemente l’affare Aim in consiglio comunache Fazioli si sarebbe dimesso, e le. La diagnosi antonacciana è in gran parte esatta, in particolare là dove parla del rischio giuridico dell’in house a fronte di una legislazione che esige l’ingresso dei privati e le alleanze extraterritoriali. (Nota curiosa: questo è un argomento che sottoscriverebbe qualsiasi membro dell’ex cda di centrodestra di Aim, bersagliato e politicamente azzoppato da Antonacci in più di un suo fondo). Meno condivisibile quando mette sul chi va là su presunte diffidenze delle banche: in realtà Aim è in buona salute, se non sul piano finanziario sicuramente a livello patrimoniale. Significativo è il passo in cui punta il dito contro i dirigenti compromessi con l’era Rossi&Hullweck, lasciati al loro posto come se niente fosse: di per sé una critica inattaccabile ma che suona, oggi, un po’ sfasata, e che sembra malignamente tagliata su misura del direttore amministrativo Dario Vianello, notoriamente amico di Variati. Un’accusa, cioè, intinta nel crescente clima d’insoddisfazione che il quotidiano di viale Fermi sta costruendo attorno al sindaco. Il fantasma Borra Il motivo possiamo immaginarlo. Le risorse più ghiotte di Aim, gas e smaltimento ri- fiuti, fanno gola. Tenere San dire: caro Achille, scendi nelBiagio in una bacheca di ferro la fossa dei leoni, conduciti al in questi anni di crisi econo- martirio, perché la tua magmica equivale a sottrarre a in- gioranza, su Aim, imploderà. dustrie energivore locali una Noi, più sommessamente, facpossibile, sostanziosa manna ciamo un appello di diverso a buon mercato. E’ il fantasma tenore. Affronti le forche caudel piano Borra (la tentata ma dine, Variati, perché solo così non riuscita svendita di fatto, farà uscire allo scoperto chi, ai tempi del cda di Rossi, del fra i “suoi”, rema contro di lui comparto gas ad una cordata o, per meglio dire, maneggia con dentro Valbruna, Stabila, in posizione smaccatamenBeltrame e altri), che ancora te prona ai poteri forti. Vada aleggia: privati potenti, che alla conta. Renda visibili, con nomi e cognomi, tra l’altro hanno i consiglieri proun’influenza diretclivi agli appetiti ta sul Giornale di di privati troppo Vicenza attraverso interessati. Non il cda editoriale, tergiversi ancora, hanno di mira i Sullo sfondo perché più ritarda rami ricchi dell’ex e più la fronda si m u n i c i p a l i z z a t a . il solito rafforza. Se stana Quando Antonac- piano ci invita il sindaco per privatizzare ora i franchi tiha tutta la alla “trasparenza” gas ed energia ratori, forza per isolarli e fa un minaccioso e contro-impallicenno agli “errori”, narli. Se aspetta alle “presunzioni”, ai “mancati coinvolgimenti” e si macera in timori pudichi della passata gestione Aim, quanto autolesionistici, ridice una cosa ovvia e sacrosan- schia di finire disarcionato ta: la giunta deve far discutere quando, dalla piccola guerra l’organo sovrano, il consiglio su Aim, si passerà alla guerra comunale, su una materia cen- totale sul Pat, sul quale volano trale per la vita del Comune. i soliti avvoltoi delle costruMa letto in controluce, vuol zioni e delle immobiliari. Se 6 Goloso di Musica e Notizie CI PUOI ASCOLTARE 13 notiziari locali 16 notiziari nazionali al giorno tutto quello che succede a vicenza e provincia tutte le partite del vicenza calcio in diretta 100.300 Vicenza, Bassano, Rosà, Marostica..... 105.600 Schio 104.700 Vallata dell’Astico 99.800 Altopiano di Asiago 107.750 Vallata dell’Agno 154 del20 giugno 2009 focus numero 6 pag Una lettera anonima e quei 6 nuovi dirigenti... Una missiva priva di firma arriva nelle redazioni dei giornali: accusa il Comune di indire una “finta” gara per ri-assumere gli stessi attuali responsabili di alcuni uffici di Alessio Mannino I n data 16 giugno, cioè l’altro giorno, ci è giunta per posta una lettera anonima. Indirizzata anche al capo della Procura, Ivano Nelson Salvarani, e ai direttori delle altre testate giornalistiche locali (Giornale di Vicenza, TvA, Gazzettino, Canale 68, Domenica di Vicenza), la missiva non firmata lancia una pesante accusa di favoritismo riguardo la gara pubblica per selezionare sei dirigenti a tempo determinato del Comune (tre amministrativi e tre tecnici). In sostanza, secondo il mittente, i requisiti terebbe di una «farrichiesti dall’amsa» che consente al ministrazione coComune di «salvare munale sono sulla la forma» maschecarta trasparenti, rando la sostanza, poiché «molto arossia una selezione ticolati» e in grado «ad hoc per alcune di offrire «la pospersone». E fa nomi sibilità di partecie cognomi: Giovanni pazione a diversi Fichera, Michela Pisoggetti». In realtà ron, Carla Polloniasarebbero «ad perto, Tibaldo Mariano, sonam», dato che Riccardo Brazzale il bando, citiamo |Tommaso Ruggeri e Silvano Golin. Il sempre dalla lettefatto è, dice semra, «prevede che il pre questo misterioso “lui”, servizio, le esperienze di lavoche la chiamata di dirigenti a ro, la specializzazione profespersona «è prevista sia dalla sionale culturale e scientifica vigente normativa sia dal Redevono essere maturate negli golamento» sull’ordinamento specifici ambiti professionali degli uffici e dei servizi, tanto a cui si riferisce il posto preè vero che oggi ce ne sono nove scelto». Insomma, secondo sotto incarico. Tale mancanza l’anonimo accusatore si trat- | Palazzo Trissino, sede del Comune |Il testo della lettera to così? Il bando non esclude di «correttezza» gli fa invocaaffatto la selezione all’esterre, perciò, l’intervento della no». In linea di principio, il magistratura, «magari con la ricambio di responsabili, siastessa attenzione e tempestivino essi politici o tecnici, stità riservate ad altre operazioni pendiati dai contribuenti per effettuate dalla passata ammilavorare in nome e per conto nistrazione», cioè dal centrodella collettività è una pratica destra nel decennio di Enrico che andrebbe osservata scruHullweck sindaco. Quest’ulpolosamente, onde evitare il tima nota farebbe pensare a sorgere di feudi qualcuno dell’atpersonali. E’ anche tuale opposiziovero che compene, desideroso di tenze affinate negli far scoppiare un anni possono risul“caso”. Noi avevatare determinanti mo già affrontato Ruggeri: in settori delicati e la questione, sol“Il bando in passaggi caratlecitata dal rappreterizzati dalla riorsentante del sinda- non esclude ganizzazione delle cato autonomo dei la selezione funzioni. Forse la dipendenti comu- all’esterno” soluzione sta nel nali, Teresa Tumezzo, ovvero, in retta (“Dipendenquesto caso, in un ti comunali, qualmix di nuovi e vecchi dirigenti. cosa è cambiato”, VicenzaPiù Certo è che, specie dopo dieci n°151, 30 maggio 2009). L’asanni di ininterrotta cura Hullsessore competente, Tommaso weck, far circolare aria fresca Ruggeri, aveva così difeso la nelle stanze del Comune farebgara: «Prima non c’era traspabe soltanto del bene. renza, quando mai è stato fat- 5,6725$17(3,==(5,$%,55(5,$ &$51($//$%5$&(3,==$&21)2512$/(*1$ *DOOHWWR6WUX]]R$JQHOOR*ULJOLDWHPLVWH WHOID[HWHOSRUWHJR#YLUJLOOLRLW VWUGD2VSHGDOHWWR(ORFRVSHGDOHWWR9LFHQ]D 154 del20 giugno 2009 pensieri contro numero 7 pag Sette anni di rifugiati A Santa Bertilla un appartamento gestito dai gesuiti accoglie migranti che chiedono asilo per motivi politici o umanitari. Le storie di chi ci ha vissuto di Andrea Alba A Vicenza da sette anni esiste un progetto di accoglienza di rifugiati promosso e finanziato dai padri gesuiti del Centro Astalli di Roma. In questo arco di tempo sono stati una ventina i rifugiati che hanno trovato ospitalità per alcuni mesi in un piccolo appartamento a Santa Bertilla, e da qui hanno potuto perfezionare la lingua italiana, iniziare un lavoro, trovare una sistemazione abitativa stabile. Abbiamo fatto una “chiacchierata” con i responsabili del progetto, per capire chi sono le persone che cercano asilo, e da cosa fuggono. E per sentire l’opinione dei “tecnici” del settore, coloro che danno asilo, sulle ultime decisioni in tema di immigrazione prese dall’Italia. sottolineano che l’appartamento di Santa Bertilla, a dispetto della crisi, continua a dare frutti, «modesti ma significativi». «L’alloggio può ospitare fino a 4, 5 persone contemporaneamente, attualmente sono in due – spiega Annamaria Colombaro, una delle responsabili –: vengono accolti dagli otto ai dieci mesi, tempo ritenuto necessario a trovare lavoro e casa. Attualmente con la crisi il tempo dell’accoglienza può aumentare di qualche mese». Oggi i volontari che seguono il progetto intendono avviare un’opera di sensibilizzazione nei confronti della città, facendo conoscere la presenza della casa di accoglienza, e avvicinando i vicentini a una realtà importante ma scarsamente nota. Il primo appuntamento organizzato dal gruppo è in programma per sabato 20 Giugno 2009 – Giornata mondiale del Rifugiato - alle 20,30 alla chiesa di S. Bertilla: vi si svolgerà una veglia di preghiera in memoria di tutti coloro che sono morti alle frontiere dell’Europa. Il “rifugio” di Santa Bertilla La sfida del “Progetto Nord” del L’ “identikit” del rifugiato Centro romano Astalli era in«I rifugiati sono donne e uocoraggiare i rifugiati arrivati a mini che lasciano il loro paese Roma, dove avviene la prima aca malincuore perché in fuga da coglienza, a partire di nuovo e a pericoli, torture, morte» spiega cercare una sistemazione definiColombaro. «Prevalentemente tiva nel nord Italia. Lo scenario, vengono dall’Africa rispetto all’epoca e dall’Asia, scappain cui il progetto fu no dai propri Paesi avviato, è molto dia causa di una situaverso e a volte scozione politica contro raggiante. Oggi la cui stanno lottando. crisi economica, che soggetti che tocca pesantemenI rifugiati sono Sono spesso, per le proprie te anche le nostre opinioni, sono stai zone, non dà più le uomini in fuga perseguitati e a volte possibilità di inse- da pericoli, torturati. Abbiamo rimenti lavorativi torture, morte avuto casi molto veloci e sistemagravi, a Vicenza. A zioni definitive dei un rifugiato che è rifugiati e delle loro stato accolto avevano ammazzato famiglie. La struttura vicentina il figlio davanti agli occhi, e poi era fino a poco tempo fa diretta gli avevano strappato il cuore. da un sacerdote, padre Giovanni Veniva da un Paese in cui c’era Fantola, recentemente mancato. una guerra in atto». Ultimamente La sua opera viene continuata all’interno dell’appartamento di da un gruppo di volontari i quali | Combattimenti a Gaza: a Vicenza sono arrivati anche rifugiati in fuga dalla Striscia (foto: www.flickr.com/farshadebrahimi) Santa Bertilla hanno vissuto un rifugiato proveniente dall’Afghanistan, uno della Striscia di Gaza, uno del Togo e uno del Camerun. «Quello del Togo era un rifugiato per motivi umanitari, tutti gli altri erano rifugiati politici – continua Colombaro -: vengono da posti diversi, ognuno con la propria religione e con culture differenti, ma all’interno dell’appartamento devono dividere i luoghi comuni: la prima integrazione quindi avviene proprio qua dentro. Si tratta sempre di soggetti molto motivati a lavorare e a cercarsi un’occupazione, vengono a Vicenza proprio per questo. Quelli che noi accogliamo vengono inviati da Roma, dove c’è la sede centrale dell’associazione: nella capitale i rifugiati seguono le prime lezioni di italiano, e vengono preparati da servizi specializzati della nostra associazione. Le violazioni della Convenzione di Ginevra da parte dell’Italia Colombaro spiega anche quale è la procedura per l’ottenimento dello status di rifugiato: «Bisogna respinte, poi, vanno a finire in fare una richiesta ben precisa. una nazione che non è collegata La persona viene sentita da una alla Convenzione, e non è tenuta commissione e vengono verificaa rispettarla. Di fatto diventa difte le sue dichiarazioni: non basta ficile sapere cosa succede là, ma partire da dove c’è la guerra, ci si teme il peggio». Fra i migranti devono anche essere delle partinei “barconi” inoltre ci sono spescolari situazioni di pericolo per il so dei rifugiati politici, cui l’Italia soggetto specifico, tali da far tesecondo la Costituzione dovrebbe mere persecuzioni, o addirittura dare asilo: «La sede centrale delper la sua vita, nel caso rientri in la nostra associazione ci dice che Patria. Poi ci sono anche i rifugiaquesta percentuale ti per motivi umaniè molto alta. Di retari, un’altra categocente – conclude la ria». Gli operatori volontaria – assieme vicentini esprimono ad Amnesty Interanche una posizione, Restano qui national, Arci, altre critica, ben precisa fino a quando associazioni religiosulla politica governon trovano se e organizzazioni nativa, avviata di che si occupano dei recente, di respinge- casa e lavoro. migranti abbiamo re le navi cariche di Ma con la crisi spedito una lettera migranti già al largo è più difficile al presidente della delle coste italiaRepubblica Giorne, rispedendole in gio Napolitano, e Africa. «Respingere al presidente del consiglio Silvio i “barconi” è un fatto gravissimo Berlusconi. Chiediamo che venga – afferma Colombaro - La conripristinato il rispetto dei diritti venzione di Ginevra dice che le internazionali, e che sia assicurapersone in difficoltà devono esseta una prassi basata sul soccorso re accolte, e l’Italia l’ha firmata. a queste persone». Quando queste persone vengono opinioni 154 de2020 giugno 2009 numero Referendum, un sì per picconare una legge antidemocratica D evo partire, come sempre, dalle cose che sento quotidianamente per strada e negli ambienti che frequento. C’è l’indeciso su votare o meno, chi non si pone nemmeno il problema; orecchiando in Tv ha sentito qualcuno dire che il referendum è inutile perché non si raggiungerà il “ quorum” (il 50+ 1 %) e quindi ha rimosso la cosa. C’è quello che voterà -no- ai tre quesiti, quello che voterà -sì- al terzo e- no- agli altri due e quelli., non sono pochi, che non sanno nemmeno di che si tratta. Purtroppo l’informazione cartacea, che è quella che consente di riflettere meglio sui fatti, non si è, in generale, spesa molto per chiarire la situazione legata al refrendum elettorale. Desidero, con questo breve scritto, contribuire a far chiarezza sull’opportunità che i quesiti presentano. Cominciamo col dire che i referendum sono previsti dalla nostra Carta costituzionale e che sono uno straordinario mezzo per dare la parola ai cittadini quando ritengano che il Parlamento non si sia occupato, come avrebbe dovuto, di un certo argomento. L’attuale legge elettorale, legge Calderoli da lui stesso successivamente ripudiata, è una norma che permette al leader di un partito di presentarsi come capolista in vari collegi, anche quando non abbia alcuna possibilità di ricoprire il posto per il quale si è presentato.( vedi i casi Berlusconi e di Pietro). La gente ha votato loro e si ritroverà, per quel posto, un’altra persona. Il che non è certo corretto. Ma c’è di più. Il secondo in graduatoria che subentra al vincitore si troverà in una posizione di sudditanza rispetto al votato e gli dovrà eterna gratitudine politica, gratitudine che si dovrebbe , invece, avere solo verso chi ti ha dato fiducia votandoti. Uno dei quesiti del referendum vuole eliminare questo baratto indegno. Un secondo e un terzo quesito si riferiscono alla stessa cosa, uno per il Senato e l’altro per la Camera. La legge in vigore prevede che la coalizione di liste o partiti che ottengono il maggior numero di voti abbia un premio che porta alla coalizione il 55% dei seggi delle due Camere, indipendentemente dalla percentuale realmente ottenuta. Cosa comporta questa possibilità? Prima delle elezioni, i partiti si mettono assieme nella stessa lista per ottenere il premio in caso di vittoria e, poi, una volta fatto il pieno di seggi, riprendono la loro autonomia dal partito maggiore assumendo sovente posizioni di aperto contrasto con lo stesso. Questo è capitato con il Governo Prodi e i partiti della sinistra estrema; questo capita, a volte, al Pdl con la Lega. Un partito del 2/3% avrà sempre nel proprio dna l’istinto di essere visibile e di far vedere ai propri elettori che , anche su problemi condivisi dalla maggioranza, lui ha le sue idee e le esprime anche in dissenso con il leader della coalizione. La coerenza è una cosa preziosa tuttavia, sovente, le battaglie di principio nascondono interessi di bassa bottega. Ecco, questi due quesiti del referendum vogliono che il premio di maggioranza ( il 55%) non vada più alla coalizione maggiormente votata, ma al partito( lista) più votato. Se si costringono i partiti minori a confluire in quello maggiore, si perderà sì un po’ di libertà ma saranno impediti tutti quei ricatti che rallentano, quando non vanificano, l’azione di governo. Teniamo presente che nulla vieta alle varie componenti di discutere all’interno del partito, anche su ogni argomento, ma poi ci si deve adeguare alle decisioni della maggioranza. Molte perplessità di tanti elettori sono aumentate quando il presidente Berlusconi ha detto che avrebbe votato sì al referendum e avrebbe , di conseguenza, fatto campagna elettorale a favore. Alcuni hanno pensato che con il premio di maggioranza il Pdl sarebbe diventato il padrone del paese. Sfuggiva , forse, il fatto che, già ora, la coalizione Pdl ha il 55% dei seggi in Parlamento e che nella sostanza nulla cambierebbe rispetto alla situazione attuale. Qualche giorno fa è intervenuto l’accordo, a proposito di ricatti, tra Berlusconi e Bossi che ha fatto fare marcia in dietro al Presidente del Consiglio sulla campagna elettorale a favore del referendum. Io penso che una richiesta fatta da 820.000 nostri concittadini per dare i primi colpi di piccone ad una legge Calderoli da tutti, a parole, considerata antidemocratica al massimo, e, soprattutto, per costringere il Parlamento a realizzare una seria legge elettorale con l’apporto di tutti, sia una proposta da rispettare andando tutti a votare il 21/22, e votare, sì, ai 3 quesiti. L’astensione , oltre a difendere la legge in vigore ( a parole da tutti disprezzata) , finisce per svuotare di senso il referendum, eccellente strumento di democrazia diretta voluto dal Costituente per bilanciare la possibile tirannia delle maggioranze parlamentari e dei governi in carica. Adriano Verlato responsabile del Comitato Provinciale per il Referendum elettorale 8 pag E io dico No, ma andrò a votare Forse mai come in questi giorni sono stato indeciso tra l’andare a votare al referendum e la prospettiva dell’astensione. Alla fine andrò alle urne, come ho sempre fatto in passato, ma con motivazioni che vanno al di là del semplice giudizio di merito sui quesiti proposti. Mi spiego: sono d’accordo con chi ritiene che l’attuale legge elettorale sia una porcata, per molte ragioni. Tanto per dirne una, il meccanismo delle liste bloccate e senza preferenze, che consegna tutto il potere decisionale alle segreterie di partito. Ma i tre referendum previsti rischiano di creare un sistema ancora peggiore. In particolare, se passano i due quesiti sul premio di maggioranza da assegnare alla lista più votata (invece che alla coalizione, come avviene ora), si permetterebbe ad un singolo partito di prendere il 55 per cento dei seggi. Se prendiamo come riferimento le ultime europee, il Pdl, con il 35 per cento dei voti, si accaparrerebbe da solo più della metà dei parlamentari (ma il discorso è valido anche nella remota ipotesi che fosse il Pd, un giorno, il partito più votato). Una mostruosità come neanche la Dc della “legge truffa” aveva immaginato, e che ha poco senso in un sistema politico articolato come quello italiano. Nelle democrazie rappresentative, i sistemi elettorali devono sempre giocare sul filo dell’equilibrio tra il principio della rappresentatività, in teoria garantito da un proporzionale puro, e quello della governabilità, favorito invece dal maggioritario secco. Qui, però, si esagera: e con il pretesto di garantire un governo solido si rischia di lasciare senza rappresentanza e senza voce in parlamento milioni di italiani. Quindi sono per il no, almeno per questi due quesiti (discorso a parte invece per il quesi- AI RISTORANTE PIZZERIA Specialità pesce e carne - Sale per banchetti e cene aziendali 36100 VICENZA - S.S. Pasubio, 2 Tel T . 0444 564 790 - Chiuso il Martedì to sulle preferenze, che chiede di eliminare le candidature multiple dei leader, e che mi vede d’accordo). E quindi, per come sono strutturati i nostri referendum, mi converrebbe starmene a casa in modo da far mancare il quorum. Solo che mi è capitato troppe volte di trovarmi dall’altra parte della barricata per non sapere quanto sia frustrante andare a votare e vedersi battuti da chi ha deciso di passare la giornata in spiaggia. Pur con tutti i loro limiti, i referendum sono uno dei pochi momenti in cui i cittadini hanno ancora la possibilità di incidere, direttamente, sulle scelte politiche di un sistema di partiti sempre più chiuso e arroccato in se stesso. E la strategia dell’astensione, a mio avviso, è una tattica che nel lungo periodo rischia solo di affossare quel poco di democrazia che ci è rimasta, perché mina quelli che dovrebbero essere i fondamenti della vita democratica: l’informazione (intesa come volontà e possibilità di informarsi) e la partecipazione. Una paese in cui la gente non va a votare non è un paese maturo, come sostengono gli innamorati del modello americano: è solo un paese in cui la gente non ha più fiducia nella classe politica (cosa non troppo difficile di questi tempi) e non vede prospettive di miglioramento per il proprio futuro. Dirò di più. Per i referendum il quorum andrebbe eliminato del tutto: se l’argomento ti interessa vai a votare, se non te ne frega niente vai al mare, ma poi non ti lamenti di quello che gli altri hanno deciso. E allora? Allora, turandomi un po’ il naso, andrò a votare no per due quesiti su tre. Anche se non mi conviene. Anche se rischio di far vincere chi non la pensa come me. È la democrazia, bellezza. O almeno quel che ne resta. Luca Matteazzi speciale Festambiente 154 del20 giugno 2009 numero 9 pag Ambiente, una Festa per fermare Privatopia Ottava edizione di Festambiente: dibattiti, concerti, spettacoli, laboratori e iniziative per i più piccoli per frenare il dilagare dell’individualismo. Tema principale, le conseguenze della crisi P annelli solari, acqua di “San Rubinetto”, giochi e laboratori per bambini, gruppi di acquisto e distretti di economia solidale. E poi ancora spettacoli, concerti, dibattiti, tavole rotonde e stand gastronomici con prodotti locali e biologici. In una parola Festambiente, che torna per l’ottava volta al parco del Retrone con una formula che i vicentini hanno ormai imparato a conoscere ed apprezzare, come testimoniano i quasi 100mila visitatori raggiunti nelle ultime edizioni. Quest’anno, e non poteva essere diversamente, la manifestazione ha scelto come tema centrale la crisi economica e le sue ripercussioni sociale e ambientali: “Non soltanto con una riflessione critica sulle reazioni impaurite che vedono nell’aumento ulteriore del consumo del suolo e delle sue risorse non rinnovabili, una via di uscita – spiegano gli organizzatori in un comunicato -, ma con esempi concreti di esperienze e comportamenti economici e di azioni provenienti da orizzonti nuovi in cui vige il coraggio e la poetica di proposte di modelli economici e di stili di vita sostenibili basate sulle risorse rinnovabili e l’uscita dal fossile”. parlerà con l’autore, Fabio Cassola), o il consumo indiscriminato di suolo, al centro dell’assemblea regionale dei comitati e delle associazioni impegnate nella difesa dell’ambiente e della qualità della vita. Si parlerà poi di nuovi stili di vita, con esempi concreti di decrescita, con le esperienze dei distretti di economia solidale e con le iniziative virtuose messe in campo da vari comuni; di banca e finanza etica; delle questioni aperte nel mondo del lavoro; di turismo responsabile; e di informazione, con una tavola rotonda sugli stereotipi con cui è rappresentato il Nordest. “Inoltre – aggiunge l’organizzazione - quest’anno Festambiente si relaziona in modo particolare con il quartiere dei Ferrovieri che ospita la festa condividendo con i suoi abitanti la lotta contro l’impianto di trattamento di rifiuti tossici che lo minaccia e offrendo particolare spazio espositivo al progetto di sistema tangenziale venete le cui criticità potrebbero investire con impatto devastante il quartiere di Sant’Agostino e il corso del Retrone che lambisce lo spazio della festa”. Gli spettacoli Questa è, per così dire, la parte seria. Poi c’è tutto il resto. Gli spettacoli e i I dibattiti concerti che ogni sera In effetti il cartellone animeranno il parco: della festa è, come al la musica di Federico solito, estremamenSirianni che unisce te ricco e articolato, tradizione balcanica e e alterna momenti di Tra gli ospiti folk americano, il rap denuncia a spazi di ridi Frankie Hi-nrg, il flessione su modelli di anche Mina organizzazione sociale Welby, Frankie reggae elettronico dei Torpedo, le melodie alternativi. Nel pro- HI-NRG e le danze in romanì gramma dei dibattiti e Alexian di Alexian Santino si spazia da incontri Spinelli, lo spettacosu temi strettamente Santino Spinelli lo teatrale dedicato etici, come la quealla risorsa acqua, la stione del testamento rivisitazione della Dibiologico che sarà afvina Commedia in chiave esperantifrontata con Mina Welby, moglie di sta e poliglotta. I film di mezzanotte, Piergiorgio, a problemi che riguardache in realtà cominciano alle 23,30 e no più da vicino il territorio vicentiche spaziano da “La fabbrica dei teno: la costruzione della Valdastico deschi”, sulla tragedia della TyssenSud, scelta come caso esemplare in Krupp di Torino, al visionario “V per un libro significativamente intitolato Vendetta”. E poi il consueto e colora“L’ingiustizia amministrativa” (se ne | Le scorse edizioni di Festambiente tissimo contorno con gli stand delle associazioni, i laboratori sul risparmio energetico e sul software libero, lo spazio per bambini, i banchetti dei produttori locali. Gli ingredienti per riuscire sembrano esserci tutti. L’ambientalismo civico Il tutto in un momento, e in un contesto, in cui l’attenzione verso i temi ambientali si fa sempre più forte. Una ricerca recente dell’università di Padova ha rilevato che, nel giro di una decina d’anni, il numero di comitati sorti su tematiche ambientali è praticamente raddoppiato, passando nelle tre province di Vicenza, Treviso e Padova da 74 a 140 (nel vicentino si è passati dai 20 del 1998 ai 39 del 2008). In pratica, un comitato ogni due comuni. Sul sito Sos Paesaggi Veneti, i comitati registrati sono ben 267, impegnati sulle tematiche più varie: c’è chi si è mobilitato contro l’installazione di antenne per la telefonia e chi protesta per la presenza di impianti industriali pericolosi (come nel caso del presidio di Rosà), chi è preoccupato per la creazione di nuove infrastrutture (ieri la Valdastico Sud, oggi il sistema di Tangenziali venete) e chi per gli impianti di trattamento rifiuti, chi in generale si batte per la tutela del paesaggio (ad esempio i comitati che si erano mobilitati per Villa Zileri). Una miriade “Prima ancora che di crisi ambiendi associazione e di attivisti che non tale – continua Varotto - si tratta si può non leggere, annota nello studel serpeggiare di una più profonda dio sopra citato il professor Mauro crisi sociale e culturale, che coinvolVarotto, del dipartimento di geograge il modo di intendere lo sviluppo fia dell’università di Padova, come il del territorio, lo strumento di delega segno di un “più generale fenomeno democratica, la necessità di adeguate di conflitto di valori e ideali che stenforme di giustizia sociale, il rapporto tano a trovare spazio nella normale affettivo con i luoghi e il paesaggio. A prassi territoriale (il diritto ad un ben vedere, l’ideale di uno sviluppo ambiente salubre, ad un bel paesagterritoriale qualitativo, sostenibile, gio, ad una gestione partecipata e fonte di felicità individuale e colletticondivisa del territorio che si sente va proposto dalla regione del Veneto come estensione della propria casa). è lo stesso di cui si fanno portavoce L’aumento della sensibilità culturale gli stessi comitati. Il nei confronti di tematiloro desiderio di quache ambientali e paelità ambientale, cosaggistiche, spesso detscienza civica, giustizia tata da condizioni di sociale e sostenibilità benessere economico e L’integrità dei processi di svilupsviluppo sociale avanpo economico costituzati, si scontrano con ambientale è isce la sfida culturale la persistenza di prati- un tutt’uno del nuovo “ambientache territoriali e deci- con la vitalità lismo civico”, secondo sionali dal procedere democratica cui salubrità ambienopaco, impregnato da tale e bellezza paevecchie logiche di svi- e il senso civile saggistica dovrebluppo quantitativo e bero essere tutt’uno incrementale. Spesso, con la vitalità demoal di là dell’apparencratica e un ritrovato senso civile: te ragione ambientale del conflitto, sono queste, a ben vedere, le nuove essi segnalano una crisi di carattere grassroots necessarie alla crescisociale legata al prevalere di Privata del “Terzo Veneto””. Una sfida a topia, all’incapacità di gestire la tracui anche Festambiente cerca, a suo sformazione del territorio in maniemodo, di dare una risposta. ra condivisa e riducendo al minimo L. M. traumi e frizioni”. Selezione di vini sfusi di Conegliano • Ottimi vini in bottiglia • Tante specialità da gustare NUOVA GESTIONE • Corso Padova 116, Vicenza • Tel. 0444 303984 speciale Festambiente 154 del20 giugno 2009 numero 10 pag Istruzioni per salvare il pianeta Anno dopo anno Festambiente cresce per quantità e qualità degli appuntamenti. Ecco tutto il programma 2009: CONCERTI MERCOLEDI’ 24. ore 22. FEDERICO SIRIANNI un viaggio che parte dai Balcani e arriva al vecchio west: VENERDI’ 26. ore 22. FRANKIE HI-NRG. Il maestro del Rap italiano SABATO 27. Ore 16.30. STUDENT’S SOUND maratona band studentesche SABATO 27. Ore 22. TORPEDO nuovo album Terrastation, esplosiva miscela di reggae elettronica e ska DOMENICA 28. Ore 22. ALEXIAN SANTINO SPINELLI ZINGARA WORLD MUSIC Un viaggio ideale attraverso l’arte e la cultura Rom con musiche, danze e canti in lingua romanì … un concerto per conoscere SPETTACOLI GIOVEDI’ 25 Ore 22.00. H2ORO, L’acqua … un diritto dell’umanità Uno spettacolo di teatro-documento per sostenere il diritto all’acqua per tutti. VENERDI’ 26 Ore 20.30. Coro multietnico: cantami il mondo diretto da Catherine Robin Ore 21.00. Sfila la stoffa giusta! Sfilata di ALTRAModa Unicomondo. SABATO 27 Ore 18.30. CIRCO ITINERANTE COMPAGNIA SER’P’ART Artisti Italiani, Francesi e Spagnoli. In collaborazione con Arciragazzi. Ore 21.00. DANTE POLIGLOTTA Escursione semiseria nelle traduzioni della Divina Commedia di e con Giuliano Turone con il contributo del gruppo Vicenza Esperanto. DIBATTITI MERCOLEDÌ 24 ORE 20.00. IL TESTAMENTO BIOLOGICO TRA NEUROBIOLOGIA, ETICA E DIRITTO Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby, Dott. Mario Riccio, medico che ha accompagnato Piergiorgio Welby nella fase dell’assistenza medica terminale, don Alessandro Santoro della comunità Il pozzo – Le piagge di Firenze, presenta l’associazione Luca Coscioni, GIOVEDì 25 ore 20.00. Ingiustizia amministrativa: la ricattabilità del Consiglio di Stato. Avv. Fabio Cassola curatore del libro “L’ingiustizia amministrativa. Il caso Valdastico sud”,edizioni Polistampa, Firenze, 2009, Matteo Ceruti, avvocato amministrativista, Giancarlo Albera, Coordinamento Comitati NO Dal Molin e Tavolo della consultazione Sìamo Vicenza, modera François Bruzzo. VENERDì 26 Ore 18.30. Re@life: esperienze di decrescita e stili di vita sostenibili in Europa con cooperativa sociale Adelante (Bassano), associazione Zelena Akcija (Zagabria- Croazia), impresa sociale ÖKO-Service GmbH (GrazAustria) e cooperativa sociale Insieme (Vicenza). Ore 20.00. La Carovana del lavoro sicuro fa tappa a Vicenza. Con Cesare Damiano, ex ministro del lavoro, Giuseppe Giulietti, Articolo 21, il registra Mimmo Calopresti, segretari confederali di CGIL, CISL, UIL di Vicenza. SABATO 27 Ore 10.00. Grida, stereotipi e sussurri: come narrare il nordest, confronto tra le diverse realtà dell’informazione indipendente Gianfranco Bettin, scrittore e saggista; Ernesto Milanesi, giornalista; Fulvio Ervas, scrittore. ore 20.00. NUOVI STILI ECONOMICI PER SUPERARE LA CRISI con Marco Piccolo, vicepresidente nazionale di Banca Etica, Loretta Napoleoni economista, Tonino Perna sociologo, Tommaso Rondinella, responsabile Sbilanciamoci, moderatore Emilio Novati, Emilio Novati Presidente di Equomercato e di Altreconomia DOMENICA 28 Ore 16.00. Economia dal basso: i Distretti di Economia Solidale, esperienze a confronto con Sergio Venezia, Gruppo D.E.S. Brianza, Matteo Sandon, Gruppo D.E.S. Padova, modera Luigi Revrenna, rete GAS Vicenza Ore 18.00. Con il software libero rispetti l’ambiente e risparmi. con Luca Menini, Plio. Ore 20.00. Tavola rotonda dei sindaci: comuni virtuosi, promuovere, incentivare e sostenere nuovi stili di vita Sindaco di Vicenza Achille Variati, e Sindaci e Assessori dei Comuni di Cortina d’Ampezzo, Capannori (LU), Colorno (PR), Torraca (SA), Badia Calavena (VR), Fumane (VR), Padova, Santo Stefano di Sessanio (AQ), Torino, Regione Piemonte, segreteria nazionale di Legambiente, modera Marco Fratoddi, direttore de La nuova Ecologia,introduce Luca Lombroso meteorologo. EQUOAPERITIVI ALL’EQUINOZIO MERCOLEDÌ 24 Ore 20.30. L’anno dell’astronomia: Focus su GALILEO e le sue scoperte Intervento vivace e interattivo con esperimenti e osservazione di lenti e telescopi con Gabriele Vanin GIOVEDì 25 ORE 17.00. Quattro salti in un mondo migliore Presentazione per gli insegnanti della nuova proposta didattica per le scuole della Coop. Unicomondo, Coop. Sociale Insieme, Coop. I Berici, Arciragazzi, Progetto Mondo-mlal, Ass. Gattorosso. ORE 19.00. Obama e America Latina: prove di dialogo una proposta del Laboratorio America Latina del primolunedìdelmese con Marco Cantarelli direttore del bollettino mensile centroamericano di Envío. Ore 21.00. Viaggi e miraggi per un turismo responsabile con Enrico de Luca collaboratore della cooperativa ViaggieMiraggi di Padova VENERDI’ 26 ORE 10.30. Quattro salti in un mondo migliore (replica) Ore 19.30. Altreconomia e Unicomondo: critical drink. Incontro con Giulio Sensi, autore della miniguida sull’informazione SABATO 27 Ore 14.30. STOP AL CONSUMO DI SUOLO Assemblea regionale dei comitati, delle associazioni, dei gruppi dei cittadini impegnati a difesa dell’ambiente e della qualità della vita. Seppelliamo il nuovo Piano Regionale Territoriale sotto una valanga di osservazioni. Ore 17.00. Banca Popolare Etica assemblea dei soci della circoscrizione di Vicenza DOMENICA 28 Ore 21.00. Cooperazione allo sviluppo: la Banca dei bambini presentazione a cura di Asoc. FILM DI MEZZANOTTE Sempre alle ore 23.30. MERCOLEDì 24. Mare dentro Tratto da una storia vera, la pellicola è incentrata sul tema dell’eutanasia. GIOVEDì 25. V per Vendetta I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. VENERDì 26. La fabbrica dei tedeschi Una pellicola che dà voce alla rabbia, alle domande senza risposta di come sia potuto accadere, al dolore dei parenti delle vittime della TyssenKrupp di Torino. SABATO 27. Heavy Metal. Dimenticate il rassicurante ed accogliente mondo Disney, perché questo cartone animato degli anni ‘80, con i suoi disegni aggressivi e realistici, mescolando fantascienza, fantasy, horror e archeologia creò un nuovo genere. LABORATORI SPORTELLO ENERGIA (ven/sab/ dom dalle ore 18 alle 23). Incontro con il meteorologo Luca Lombroso. Consulenze gratuite di esperti e professionisti per il risparmio energetico domestico. CITTA’ DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI (tutti i giorni dalle ore 17) Ambiente sicuro e tranquillo in cui i bambini con le loro famiglie possono giocare e divertirsi seguiti dagli animatori di Arciragazzi. CANOE E KAYAK (SAB alle ore 14 e DOM alle ore 10) prove in acqua con i Maestri del Canoa Club di Vicenza. GRUPPO ASTROFILI VICENTINI Lettura “Il viaggio Astronomico di Elio” 24 e 26 giugno da h 20 a h 21.30 Gioco “Il giro dell’universo in 20 domande” 25 e 27 giugno da h 20 a h 21.30 “Attività creative sul sistema solare” 28 giugno da ore 17.30 a ore 19.30 LABORATORIO BOTANICO SUL PARCO RETRONE da giovedì a domenica alle ore 17.30 ritrovo alla città delle bambine e dei bambini OMPHALOS Trattamenti gratuiti di Shiatsu e riflessologia, laboratori semplificati di Ginnastica medica cinese, danza di Gurdjeff, Ba Duan Jin (una forma di Tai Qi) e Do In (automassaggio). LABORATORIO SOFTWARE LIBERO DI PLIO E WIKIMEDIA Installazione e utilizzo di sistemi operativi e applicazioni open source. LA CUCINA DI FESTAMBIENTE Tutte le sere cucina con prodotti locali, biologici, vegetariana. L’acqua è servita rigorosamente in brocca. cucina etnica Filippine (gio), Sri Lanka (ven), Costa d’avorio (sab), Equasolidale (dom) Presso l’Osteria del Retrone risorto stuzzichini, vino e succhi biologici. Presso l’Equobar il caffè “corretto” SRWHWHFRQWDWWDUFLGLUHWWDPHQWHDOQXPHURGLWHOHIRQR GDOOXQHGuDOYHQHUGuGDOOHDOOHRSSXUHLQYLDUHXQDHPDLO LQIR#HUXSWLRQVWXGLRLW SURGX]LRQLFG GHPR PDVWHULQJ UHPDVWHULQJ EDVLPXVLFDOL SDUWLFRODUHDWWHQ]LRQH DOOHSURGX]LRQLURFN VRWWROHSLYDULHIRUPH ZZZHUXSWLRQVWXGLRLW²HUXSWLRQUHFRUGLQJVWXGLRYLD6DQWD*LXVWLQD$UFXJQDQR9, PDVWHULQJURRP cultura 154 del20 giugno 2009 numero 11 pag ViPiù cultura Posina e Laghi, le valli dell’autarchia Nelle due vallate alpine tra il Pasubio e Tonezza sopravvivono i resti di un mondo in cui di viveva a ritmi lenti, producendo tutto quello di cui si aveva bisogno. Tutto spazzato via dal boom economico I le (“Avevano sempre tre punti fissi: n uno dei suoi articoli più celebri, la corte centrale, il capitello o la capPier Paolo Pasolini denunciava la pellina, e la fontana, che erano anche scomparsa delle lucciole, metafora i luoghi di socializzazione. In corte ci della scomparsa dell’Italia contadisi trovava per mangiare, al capitello na e proletaria. Dalle nostre parti le per pregare, alla fontana per prenlucciole, cioè i ritmi di una vita scandere l’acqua o fare il bucato”), tutte dita dal lavoro nei campi, se ne sono con le case strette le une alle altre. “In andate nel corso degli anni ’60, spazqueste zone il problema era quello di zate via dal boom economico. Ma non sprecare spazio – spiega Carollo ci sono angoli di territorio in cui le -: bisognava spremere la valle come tracce di quel mondo arcaico, rimaun limone, perché lì si doveva trovasto immutato per secoli, sono ancore tutto quello che serviva per vivere. ra evidenti. Angoli appartati, toccati Ecco allora le contrade raggruppate, solo di striscio dalle conseguenze per non togliere spazio ai coltivi, che dello “sviluppo”, dove ancora si indoerano fonte di cibo. E anche per stare vinano le regole, i valori, le tradizioni uniti di fronte all’ostilità della mondi un modo di vivere radicalmente tagna”. diverso da quello attuale. Come le vallate di Posina e Laghi, due valli Lotta all’ultima terrazza chiuse, o quasi (quella di Posina è Attorno alle contrade, era tutto un collegata al Trentino solo dal lungo e susseguirsi di terrazzamenti, che accidentato percorso del passo della dal fondovalle si arrampicavano Borcola), incassate tra i contrafforti fino ai dirupi delle montagne più del Pasubio e gli altipiani di Tonezalte. “È lo stesso discorso di prima: za, rimaste praticamente isolate per in quelle vallate si doveva produrre secoli e non ancora toccate dal turitutto. Credo che solo lo zuccchero e smo di massa. E proprio per questo il sale venissero da fuori”. Era una particolarmente interessanti, ci spiequestione di sopravviga Liverio Carollo, che venza: tutto il terreno quelle zone le percorre utile veniva sfruttato, in lungo e in largo da sistematicamente, con più di trent’anni e ci un lavorio instancabile ha dedicato una serie La valle era per strappare fazzoletdi studi e guide escur- spremuta come ti coltivabili al bosco e sionistiche (quella un limone. ricavare piccoli appezsulla vallata del Posina zamenti da destinare è alla terza edizione, Era una società al grano, al formenton mentre una nuova edi- basata su fatica (“Era il grano saracezione del volume sulle e sudore no, una pianta rustica contrade di Laghi è che cresceva anche in preparazione). “Lì senza troppe cure e ogni sentiero è un doche dava dei semi scuri da cui si ricumento storico – afferma -. Perché cavava una farina quasi nera, quella seguendo il sentiero si attraversano di cui si parla anche nei Promessi le contrade, si vedono i resti delle sposi, quando si fa riferimento ad carbonaie, delle calcare, i terrazzauna polenta bigia: era bigia perché menti, le vanede, le malghe”. Una era fatta col formenton, non con il civiltà ormai scomparsa, ma che sta mais”, racconta Carollo), alle patate, attirando l’attenzione di un numero ai legumi, alle castagne e a quei pochi sempre maggiore di persone. “C’è ortaggi che crescevano su queste paancora chi va in montagna per perreti scoscese. “Oggi non ci rendiamo dere peso – scherza Carollo -, cioè più conto di cosa doveva essere quesolo per fare dell’attività fisica. Ma sta rete fittissima di terrazzamenti, sempre più spesso la gente chiede di perché il bosco sta riscoprendo tutto. andare oltre: vuole vedere, conosceMa anche dal punto di vista estetico re, capire”. doveva essere uno spettacolo: pensiamo ad esempio al periodo della Le cento contrade trebbiatura, con tutti questi campi Per l’escursionista curioso le vallate dorati che salivano fino in alto”. di Posina e Laghi sono una vera miniera. Un libro aperto sul quale leggeUomini, boschi e malghe re le pagine di un passato così vicino Si sfruttava tutto. Il legname dei eppure così distante. Cominciando, boschi che non finiva nei camini o magari, gironzolando tre le decine di nelle stufe veniva bruciato per ricacontrade di cui è disseminata la zona, vare carbone (“Che era una merce e che erano il cuore di tutte le attività. di scambio e una fonte di reddito”) Tutte costruite con uno schema simi- | In alto, capre in una stalla. Sotto, contrada Valsondrà e una veduta d’insieme della Val Posina (foto di Liverio Carollo) o nelle calcare da cui si otteneva la calcina, il collante che teneva assieme le case in un’epoca in cui il cemento non si usava. “Per questo i boschi erano così puliti: una calcara poteva bruciare anche per quindici giorni, avete idea di quanta legna ci voleva?”. L’acqua veniva impiegata per alimentare mulini, segherie, fucine e anche piccole centrali idroelettriche: “Ce n’era una a Laghi, che ha funzionato fino al 1971, quando è arrivata l’Enel. Bastava appena per illuminare le case e le stalle, poi quando sono arrivati frigoriferi e ferri da stiro elettrici non è più stata sufficiente. E il guaio era che c’era più bisogno di corrente in inverno, cioè proprio quando c’era meno acqua”. I pascoli più alti erano sfruttati per le malghe, indispensabili per liberare i contadini della valle del peso delle bestie per tre o quattro mesi all’anno. “Così potevano seguire gli altri lavori, e risparmiare fieno per l’inverno. E questo permetteva magari di avere quelle due o tre bestie in più che erano quelle che non ti facevano fare la fame. Per questo i pascoli erano così contesi e ed erano spesso oggetto di lotte feroci. Erano vitali”. La famiglia allargata Era un sistema che aveva anche ricadute sociali. Dove la famiglia da sola non bastava, scattavano meccanismi di gestione comunitaria, in cui tutta la contrada lavorava assieme. Il sistema di fili a sbalzo, ad esempio, che consentiva di trasportare il legname e il fieno dalle terrazze più alte fino alle contrade, era spesso gestito in questo modo. “Quando era il momento di fare legname, tutti aiutavano tutti”. I piccoli caseifici che costellavano la vallata pure, con le famiglie che si davano il turno in base al numero di vacche possedute. “Per questo erano chiamati caselli turnari, perché si davano i turni in base alle bestie”. La manutenzione dei sentieri, indispensabili per garantire il passaggio delle mandrie dirette ai pascoli e delle slitte con il legname anche. Autarchia e povertà Un piccolo mondo antico e autarchico. Spazzato via dal boom degli anni 60. “Io ho cominciato a frequentare quelle zone nei primi anni ‘70, e non ho mai visto bambini nelle contrade- ricorda Carollo -. Erano già spopolate. I grandi cambiamenti sono avvenuti negli anni ‘50. Fino ad allora, io credo che se un contadino dell’anno mille fosse arrivato a Posina, si sarebbe trovato a suo agio: stessi lavori, stesse fatiche, RISTORANTE PIZZERIA stesse bestie. Dopo è cambiato tutto”. Adesso qualcosa viene recuperato, molte contrade sono state restaurate, e dove vent’anni fa c’erano solo rovi e calcinacci ora si trovano case perfettamente risistemate e prati curati. Ma il vecchio sistema economico e sociale che aveva regolato la vita delle vallate è andato perso: calcare, mulini e fili a sbalzo sopravvivono ormai solo come reperto etnografico.”Non dobbiamo dimenticare la povertà pitocca, la fame, le malattie che c’erano. Era una società basata sul sudore e sulla fatica, un popolo di camminatori, dove era normale farsi due ore a piedi per andare al mercato e altre due ore per tornare. Adesso non avrebbe senso, però c’erano anche valori positivi che sono stati travolti, come il valore della sobrietà, la capacità di accontentarsi di poco”. Ecco, forse qualcosa da imparare ancora c’è. L. M. SPECIALITÀ PESCE GIADA MONTE BERICO s.r.l. Piazzale della Vittoria, 7 – Vicenza Tel 0444 235470 [email protected] – www.aisettesanti.it Chiuso il lunedì cultura 154 del20 giugno 2009 numero Solstizio d’estate, musica in festa Giornalismo che passione Festa Internazionale della Musica per il secondo anno consecutivo a Vicenza Domenica 21 giugno in programma 25 eventi ad ingresso gratuito Alla libreria Mondadori una serata con Daniele Biacchessi, redattore di Radio24 12 pag O rmai ci si sta facendo l’abitudine. Dopo i Buena Vista Social Club e la Pfm, piazza dei Signori torna per la terza volta in poco più di un mese ad ospitare un evento di alto livello. Questa volta saranno artisti come Luca Carboni, Ron, Amedeo Minghi, Patrizio Baù e Katia Ricciarelli, per ricordare solo alcuni nomi, ad animare la serata di domenica 21, con un concerto spettacolo di beneficenza (il ricavato andrà all’associazione che segue i malati di Sla), che si aprirà alle 21,30. Il tutto all’interno del cartellone della Festa Internazionale della musica, a cui il Comune ha deciso di aderire anche quest’anno con una serie di iniziative estremamente articolate che, nel pomeriggio di domenica, coinvolgeranno tutto il centro storico della città. Il programma La festa avrà inizio alle 17 a Piazza Castello dove saranno protagonisti i gruppi di Vicenza Net Music 2009 e, a seguire, nel rinnovato spazio espositivo di AB23, ex chiesa di SS. Ambrogio e Bellino con le voci dell’Istituto musicale veneto “Città di Thiene” (ore 18). Sempre allo stesso orario, nella suggestiva cornice di Villa Ghislanzoni Curti di Bertesina, l’ensemble dei Fiati dell’Orchestra del Teatro Olimpico, proporrà brani di Franz Krommer, Wolfgang Amadeus Mozart e Antonin Dvorak. Altre location fuori dall’ordinario saranno allestite nell’ansa fluviale vicino a Ponte Pusterla e a piazzetta del Garofolino: il primo appuntamento, in collaborazione con House of Blues Café, vedrà esibirsi le formazioni degli Union Quartet e Neal Quintet (ore 17), il secondo prevede invece una maratona musicale con live dj set a rotazione (dalle 18) organizzata dal Bar Tre. Nella zona di Ponte S. Paolo il Bar Enos presenterà il quartetto d’archi Archimia (19.30), quindi la vicina Osteria ai Monelli alternerà, dalle 17.30 fino a tarda serata, dj set e gruppo Tribossa. Altri locali che parteciperanno attivamente alla programmazione della Festa internazionale della musica sono il Bar | Luca Carboni Borsa in Piazza dei Signori grazie al jazz carico di contaminazioni del settetto The Mooders (ore 19.30), il Nuovo Bar Astra, in contrà Barche con i Vertical e il Sam Paglia Quartet (ore 19), l’Opera food&drinks di Piazza Matteotti con il Cherry Jazz Quintet. In contrà Pescherie Vecchie, al Bar Ovosodo, si attende il duo Enrica Bacchia e Massimo Zemolin con riletture di brani italiani, jazz e brasiliani (19.30), mentre poco prima, all’Osteria Vicolo, sarà in azione la Chocolade Acoustic Band (ore 19). Musica anche in piazza Duomo, dove alle 21 è previsto il concerto di The Edge, e contemporaneamente, il locale Bye Bye Brazil di Corso Palladio farà esplodere i ritmi brasiliani degli Swing Antigo. Al Ristorante al Pestello (contrà S. Stefano), si potrà inoltre cenare accompagnati dal sax e dal piano dei Nuevo Dialogo, duo tutto al femminile. Per chi volesse lasciarsi travolgere dal samba, appuntamento alle 22 con il progetto Batuque Branko che muoverà da Piazza S. Lorenzo un concerto itinerante. Musica e arte Tra letteratura, arte e teatro arricchiranno la manifestazione anche La Biblioteca internazionale La Vigna (contrà Porta S. Croce), che presenterà alle 21.15 una serata tra letture e musica dal tema “Seduzioni sotto le stelle”, la galleria Yvonneartecontemporanea (contrà Porti) che ospiterà le fisarmoniche del conservatorio “Pedrollo” (ore 19) e la Galleria Primo Piano Arte Studio (contrà S. Barbara) con le note dell’associazione “Fraglia dei Musici” (ore 20.30). A completare la giornata, ci saranno inoltre l’apertura serale gratuita dalle 21 alle 23 non solo della Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati e del Museo naturalistico archeologico di S. Corona, ma anche degli spazi dedicati all’arte contemporanea AB23 (ex chiesa SS. Ambrogio e Bellino), dove è ospitata la mostra “Corpi riscritti” e Casa Cogollo, sede dell’esposizione “Dolci per i miei denti”. Proprio quest’ultima sarà palcoscenico di una performance teatrale prodotta da MusaFragile Theatre, dedicata allo scrittore Pasolini (17.30-19). Il concerto dei big Il cuore di tutto rimane comunque il concerto serale in Piazza dei Signori dedicato alla lotta contro la SLA, la sclerosi laterale amiotrofica conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig. Ron, testimonial dell’Aisla (Associazione nazionale sclerosi laterale amiotrofica), insieme al maestro Diego Basso che dirigerà l’orchestra Ritmo Sinfonica Italiana, hanno invitato amici e colleghi a hanno coinvolto artisti come Patrizio Baù, Alessandro Bergonzoni, Luca Carboni, Francesco Grollo, Juri, Amedeo Minghi, Katia Ricciarelli, Ron, Fabio Sartor e Francesco Sartori. Alla serata parteciperà anche Mario Melazzini, presidente dell’Aisla. | Daniele Biacchessi G che, oltre a delineare la trama che iornalisti che hanno racconsta dietro a quelle morti, è anche tato gli orrori della guerra, uno strumento di memoria e riflesi retroscena, le storie ai margini sione sul mestiere del giornalista. della Storia. Perseverando nella Daniele Biacchessi, vice-caporericerca della verità, senza fermardattore di Radio24 - IlSole24osi di fronte alle comode versioni re, ha pubblicato numerosi libri ufficiali elargite dai potenti di turd’inchiesta sulle vicende più conno. Anche a rischio della vita. Vetroverse della storia nerdì 26 giugno alle recente italiana, tra i ore 21,00, presso la quali “Walter Tobalibreria Mondadori gi. Morte di un giordi Piazza delle Erbe, (Baldini CaDaniele Biacchessi Un libro con le nalista.” stoldi Dalai, 2005), presenta il suo libro “Una stella a cinque “Passione Reporter”. storie, tra gli punte. Le inchieste Sarà l’occasione per altri, di Ilaria D’Antona e Biagi” ascoltare le storie di Alpi, Maria (Baldini Castoldi Ilaria Alpi e Miran Dalai, 2007), “Il paHrovatin, di Raffaele Grazia Cutuli, ese della vergogna” Ciriello, Maria Gra- Enzo Baldoni (Chiare Lettere, zia Cutuli, Antonio 2007). Premio CroRusso ed Enzo Balnista 2004 e 2005 doni. Reporter che per il programma “Giallo e nero”, hanno vissuto la loro professione collabora con il mensile “Mucchio e la loro passione fino in fondo, Selvaggio”. E’ anche autore, regista spesso scontrandosi con gli ostae interprete di teatro narrativo cicoli e le manipolazioni del potevile. Partecipa alla serata e dialoga re. Si ripercorrerà la loro vicenda con l’autore Andrea Fasulo, collaumana, professionale e giudiziaria, boratore del nostro giornale e di quest’ultima troppo spesso ancora altre testate locali. incerta e frammentaria. Un libro movida 154 del20 giugno 2009 pag13 numero ViPiù movida Mistonocivo e Sinergia, il ritorno Dopo qualche anno di silenzio, riecco sul palco due band storiche della musica vicentina I Mistonocivo presentano il nuovo album a Nettarock, i Sinergia si riuniscono a Ferrock sabato 20 LINGUA DI TAMBURO Nuovo Bar Astra – contrà Barche 14, ore 19 Concerto aperitivo – reading di Majakovskij su musiche di De Andrè a cura di Davide Zatta Free entry sabato 20 FESTIVAL INGRUMA’ Parco del Grumo – Santorso (VI), ore 21 Saba Anglana in concerto - world music dal sapore africano con la cantante italo-etiope Free entry di Francesca Danda I l 2009 per la scena musicale è l’anno dei ritorni. Faith No More appena passati per Milano, Skunk Anansie in arrivo a fine anno, l’attesa reunion londinese dei Blur a luglio... Ma Vicenza non sta a guardare, perché i concerti estivi restituiranno ai nostalgici due “vecchie glorie” del sound nostrano, salite alla ribalta nazionale tra fine anni ’90 e i primi 2000 e poi scomparse nel mistero. Solo temporaneamente: i mitici Mistonocivo e Sinergia – in concerto rispettivamente il 4 luglio al Nettarock ed il 15 luglio al Ferrock – in realtà non sono mai “morti”, ma rimasti in stand by per tornare alla grande, quest’anno, con progetti diversi. Risale al 2004 l’ultimo show in patria dei Misto, quando suonando sotto la Basilica scatenarono un putiferio e causarono la cancellazione da parte del Comune di tutte le manifestazioni successive. Una rock band di quelle toste, datata 1996, che con un sound a metà tra il crossover ed il grunge s’impose prima in loco con “Shvrentz”, contenuto nell’EP d’esordio, per poi conquistare tutta Italia con l’album “Virus” del 2002 (20 mila grafico, uscito ad aprile su etichetta copie vendute) e la sua “Blackout”, a Ostile di A. Pagani: un concept alcui seguirono “Edgar”(2004) e “Unbum ambizioso di 14 tracce ricercate plugged 139”(2005). In quegli anni e d’impatto, melodiche e graffianti, i musicisti si ritrovarono ad aprire con echi elettronici e persino l’incurconcerti di gente come Lenny Krasione di un bandoneon negli arranvitz, Audioslave e Korn, decretando giamenti. «Lo stiamo presentando un successo enorme a colpi di bravucon intimi show-case nel milanese, ra e volontà, con il fermo obiettivo di ma il vero tour partiemergere da una prorà a settembre». Con vincia stretta, anche l’obiettivo di sfondare, se da sempre culla di di nuovo. E al pubbliun ricco fermento muco vicentino del Netta sicale. E poi che è succosa riservate? «I veccesso? «Cambi di for- I Mistonocivo chi fan non resteranmazione e soprattutto presentano no delusi: i cavalli di la lavorazione dell’ulbattaglia ci saranno timo disco» racconta l’ultimo disco tutti…» ci tranquillizza Alessandro Lupatin, “ZerougualeAle. batterista “new entry” infinito” Un po’ come fa Alan del gruppo assieme a Bedin, voce istrioMassimiliano Vitale nica e guida, da più (chitarra) e Federico di 10 anni, dei mutevoli Sinergia. Ceccato (basso), che dal 2007 affianChe dopo mille cambi di line-up cano la storica voce di Cris (Cristiano e genere, torneranno più energici Cortellazzo) e le tastiere di Polly (Pache mai alle loro origini, con una olo D’Ambrosio). “Zerougualeinfiniformazione a 10 elementi sul palco to” è il nome del loro ritorno disco- Gli appuntamenti sabato 20 BABYLONIA Contrada Casare – Recoaro Mille (VI), ore 21 Festival musicale con concerti di Kryptonite + Antidotum Tarantulae Free entry domenica 21 RICORDANDO DEMETRIO STRATOS Villa di Montruglio – Mossano (VI), ore 10 Festival di Suono e Pace – laboratorio musicale sullo strumento voce con performancelezione di Alan Bedin, Franca Grimaldi, Filippo Rinaldi e Cristiano Fracaro Free entry su prenotazione allo 0444/886838 | Sopra, i Mistonocivo, sotto, i Sinergia del Ferrock, promotore dell’evento. Alan Bedin, Enrico Cera (chitarra e synth), Matteo Bussi (basso), Fabio Ziroldi (batteria), Alberto De Toffani (percussioni), Mauro Ziroldi (sax), Luca Moresco (trombone), Fabio Guglielmi (flauto), Sergio Gonzo (tromba) e Mario Bettini (filosofo del gruppo) rinverdiranno i fasti di un tempo con la scaletta degli anni 2000, quella che valse loro la vittoria di Sanremo Rock per intenderci. E la celebre frase della PFM “siete veramente un gruppo etno popular funk…”. A 3 anni dall’apertura del concerto di James Brown in piazza dei Signori (e dopo la fugace sperimentazione rock del disco “Mr. Freud”), questa reunion cosa significa? «Recuperare anni di vita che hanno segnato tutti noi, profondamente – confida Alan –, ma non promettiamo nulla per il futuro. Certo, ci sono progetti all’orizzonte e da cosa nasce cosa …». Vicenza’s music is back? Noi aspettiamo fiduciosi. domenica 21 VICENZ@NETMUSIC LIVE Piazza Castello, dalle 17 alle 24 Festa della Musica – maratona musicale con concerti di Limerick, Soundbreak Avenue, Paolo Carraro, Aulasei e Roulottehifi Free entry domenica 21 VERTICAL + SAM PAGLIA QUARTET Nuovo Bar Astra – contrà Barche 14, dalle 19 alle 24 Festa della Musica – concerto funk acid jazz + concerto del re del soul Free entry domenica 21 THE MOODERS Il Borsa Caffè – piazza dei Signori 26, ore 19.30 Festa della Musica – concerto jazz contaminato Free entry domenica 21 THE EDGE QUINTET Piazza Duomo, ore 21 Festa della Musica – concerto dal bop, al free, alla fusion Free entry domenica 21 BYE BYE BRAZIL Corso Palladio, ore 21.30 Festa della Musica – concerto di ritmi brasiliani con i Swing Antigo Free entry domenica 21 ORCHESTRA RITMO SINFONICA ITALIANA Piazza dei Signori, ore 21.30 Festa della Musica – concerto con vari artisti italiani tra cui Patrizio Baù, Alessandro Bergonzoni, Luca Carboni, Francesco Grollo, Juri, Amedeo Minghi, Katia Ricciarelli, Ron, Fabio Sartor e Francesco Sartori. Free entry mercoledì 24 FEDERICO SIRIANNI Parco Fluviale del Retrone, ore 22 Festambiente 2009 – concerto del cantautore genovese tra Balcani, vecchio west, circhi e tangenziali Free entry venerdì 26 FRANKIE HI-ENERGIE Parco Fluviale del Retrone, alle 22 Festambiente 2009 – concerto del re del rap italiano Free entry venerdì 26 INTO THE PIT Terrazza Lago – via Lago di Fimon 119 – Arcugnano (VI), ore 18.30 Maratona musicale hardcore e metal – concerti di Have Heart, Rise and Fall, Shipwreck Ad, To Kill, The Secret, Gonna Fall Hard e Curtain Free entry RESTAURANTE MEXICANO HOT CACTUS CAFÉ La vera cucina mexicana 0DUJDULWDV'RVHTXLV&KLOLFRQFDUQH (QFKLODGD)DMLWD0H]FDO Tel. 0444 500302 ËJUDGLWDODSUHQRWD]LRQH HOT CACTUS CAFÉ viale della Pace, 318 - Vicenza movida 154 del20 giugno 2009 pag14 numero Live! La morte in diretta tv Popcorn Un nuovo reality Usa basato sulla roulette russa. Ed è un successo clamoroso. Senza essere un capolavoro, il film di Guttentag mostra la barbarie culturale della tv trash di Giuliano Corà C foto Geros i aveva già pensato Stephen King in “La lunga marcia” (1979). Ogni anno, negli Usa, cento ragazzi marciano verso una meta distante seicento chilometri. Chi si ferma viene abbattuto con un colpo in testa. Al vincitore, un premio folle: “Tutto quello che vuoi, per tutto il resto della tua vita”. All’inizio il pubblico è scarso – è più divertente starsene a casa a guardarli morire in TV – ma quando la distanza aumenta e i cadaveri rimangono sul ciglio, il pubblico cresce. Alla fine è necessario l’esercito per trattenere le folle urlanti che si assiepano ai lati della strada. Nel 1975, Norman Jewison, col suo magnifico e disperato Rollerball, ci aveva mostrato una società futura in cui una nuova versione dei giochi gladiatori viene riproposta come valvola di sfogo dell’aggressività umane. Fantasie? Forse, ma a nel 1969 Sidney Pollack, in “Non si uccidono così anchee i cavalli?” ci aveva raccontato o una storia abbastanza simile,, e vera: quella delle gare dii ballo che si svolgevano negli li anni Trenta, durante la Grande Depressione: cinquanta coppie ballano ad esaurimento in uno stadio coperto pieno di pubblico, con poche e brevi pause. Una alla volta cadono a terra distrutte: ai vincitori, un premio di millecinquecento dollari. Oggi è Bill Guttentag a raccontarci quasi la stessa storia, ma la verosimiglianza con quanto vediamo sulle nostre televisioni è così impressionante che ci fa rabbrividire. Katie (una brava ed intelligente Eva Mendes) è una giovane e rampante creatrice di format televisivi in un grosso network, che sta attraversando una crisi di ascolti. La sua TV trasmette già ogni sorta di spazzatura, “perché è questo che la gente vuole”, ma non basta, e quando qualcuno butta lì che la gente si guarderebbe perfino ge la roulette russa, per Kate è un’illuminazione. I dirigenti u la prendono per pazza, ma quando lei fa intuire l’imq menso ritorno finanziario m dell’operazione, le resistenze d si s sfaldano, e saranno proprio loro a difenderla con p ineffabile cinismo davanti i alla Commissione Ministeriale per la censura, in nome della “libertà di parola” (vi ricorda qualcosa?). Lo show comincia, lo share sale fino al 65% - “Un evento storico!” – il sesto proiettile parte e uccide. Lo sparo par scuotere Kate dal suo sogno di gloria, ma non sapremo mai se le sue ultime parole (“Questo è il futuro”) siano la reazione d’orrore di chi ha gettato uno sguardo nell’abisso o un grido di trionfo. Obiettivamente, non si tratta di un capolavoro: incredibilmente, nonostante il plot, è poco spettacolare, e la regia è spesso lenta. Tuttavia basta l’idea, per rendere il film un documento prezioso della nostra epoca. Film, documentario (o meglio mockumentary) “Live!” è l’opera migliore che a tutt’oggi abbia cercato di rappresentare la barbarie culturale della TV trash: quella di cui anche milioni di italiani si nutrono, e che ha contribuito alla loro lobotomizzazione. Una TV il cui scopo è appunto quello di realizzare “guadagni immensi”, ma che ha come danno collaterale messo in conto, se non esplicitamente voluto – quello di demolire ogni barriera morale ed etica nello spettatore, cioè nel cittadino, cioè nell’elettore (vi ricorda qualcosa?). Non è difficile immaginare, vedendo le file infinite di persone in attesa di accedere ai provini (vi ricorda altre file per altri provini?), che qualcuno estragga una pistola e cominci a far fuori i potenziali concorrenti: ogni mezzo è lecito per arrivare ed apparire, non ce lo insegnano ogni giorno? Live!, B. Guttentag, USA, 2009 La politica delle parole in libertà Sul comodino Portanova raccoglie le dichiarazioni rilasciate dai politici all’Ansa. Il risultato? Un fiume di parole che annebbia la realtà. E che mostra quanto sia distorto il rapporto tra media e politica di Giovanni Magalotti I In principio fu “La casta”, il popolare volume scritto da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che un paio d’anni fa denunciava senza mezzi termini i privilegi di cui godeva e gli sprechi di cui si rendeva protagonista la classe politica italiana. Oggi, dopo diversi saggi più o meno sulla stessa linea, arriva in libreria, sempre per l’editore Rizzoli, “Dichiarazia”, scritto dal giornalista Mario Portanova, che raccoglie e accosta con arguzia molte delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi anni dai politici italiani, tutte tratte dall’agenzia di stampa Ansa. Cos’è la Dichiarazia? Secondo l’autore, “è una degenerazione della democrazia, è la libertà di pensiero che diventa pensiero in libertà. È una perversa spirale tra politica e media che ogni giorno ci inonda di centinaia di dichiarazioni, di fumo verbale che annebbia la realtà dei fatti e l’attività politica a seria”. Con il progrediree della lettura, l’impressionee crescente, confermata dal-le conclusioni cui il testo o approda, è che quasi tutti i politici vivano con l’urgen-za di dire costantemente qualcosa. Il problema è che sono capaci un giorno di fare un’affermazione e il successivo di sostenere esattamente il contrario senza che, nel marasma generale delle affermazioni, nessuno (o quasi) dei loro colleghi e ascol- tatori batta ciglio. I meno sfacciati ci mettono qualche anno a cambiare opinione o non le sparano troppo grosse; ma c’è anche chi non ha il senso del limite. Al di là dell’ovvia mancanza di coerenza di molti ca parlamentari italiani, “Dipa chiarazia” suggerisce pure ch qualche considerazione q sul controverso rappors to t che esiste fra politica e informazione. Per certi versi, necessitano l’uno v della presenza dell’altra d per p sopravvivere. In tutti e due gli ambiti sono la serietà e un briciolo di rigore etico a fare la differenza, tanto per l’onesto politico quanto per il buon giornalista. Mario Portanova, Dichiarazia, Rizzoli, 322 pp., € 10 154 del20 giugno 2009 numero sport 15 pag ViPiù sport Maran… vicentino Calcio foto Geros Il nuovo allenatore biancorosso ha già vissuto una breve esperienza da giocatore a Valdagno nel 95/96 Lo storico presidente laniero Aldegheri e l’ex compagno di squadra Sambugaro ne tracciano un ricordo personale mo ma molto forte di testa - racconta l’ex compagno di squadra in biancoceleste Andrea Sambugaro - Veniva da una buonissima esperienza con il Chievo, dove era passato dalla C2 alla serie B. di Paolo Mutterle Era il classico giocatore che vedevi proiettato come allenatore: icenza pareva essere nel decomandava la difesa, dove imstino di Rolando Maran. poneva il suo carattere. Anche Nella sua carriera il tecnico di se rimase pochi mesi posso dire Rovereto è spesso transitato a che è una bravissima persona, era breve raggio: nove anni al Chievo un giocatore serio e puntuale che da giocatore, cinque al Cittadella ha sempre fatto il suo e in campo come allenatore. Le ultime due non si tirava mai indietro”. squadre che ha guidato, Bari e Chi lo ricorda meglio di tutti è Triestina, portano entrambe i coGiuseppe Aldegheri, storico presilori biancorossi. Casualità, certo, dente della società valdagnese che ma c’è da credergli quando l’erequalche anno dopo cedette i diritti de di Gregucci (senza l’enfasi e al Thiene. “Maran arrivò dal Chiela retorica del suo predecessore) vo, dove aveva giocato per molti dice che Vicenza è una piazza alla anni. Era uno stopper quale ambiva fortecon tanta personalità, mente. Da martedì un difensore abituato il suo desiderio è rea comandare i comaltà. Maran è stato Difensore pagni di reparto. Fapresentato al Menti teci caso: nove volte assieme al suo se- grintoso, su dieci gli allenatori condo Christian Ma- comandava la bravi giocavano in diraner e al prepara- retroguardia fesa, difficile che un tore atletico Alberto biancoceleste buon mister facesse Bellè. con il suo la punta. O il portieA Valdagno, dove re. Anche se ci sono ha giocato per un carattere le eccezioni, Zoff per breve periodo nel esempio”. 1995 poco prima del Torniamo sul Maran biancocelepassaggio dal campo alla panchiste e su un futuro da mister che na, in tanti conservano un buon per lui era già scritto. “In campo ricordo di lui. “Rolando era un era un direttore nato. In più la centrale difensivo, non velocissi- V | Il presidente Sergio Cassingena e mister Rolando Maran | Il successore di Gregucci arriva dalla panchina della Triestina grinta era una sua dote peculiare. Non per niente è un rosso…”. Capiamo che la politica però non c’entra. “Rosso di capelli - chiarisce Aldegheri - In tanti anni di calcio non ho mai visto un giocatore rosso di chioma poco determinato. Sono convinto che Rolando farà molto bene a Vicenza. Ho sempre cercato di seguire la carriera dei miei ex giocatori, anche se ne sono passati moltissimi. Quest’anno ho visto esordire in serie A Roberto Colombo, che era il nostro portiere nell’anno di Maran. In tanti oggi sono allenatori, Rolando è uno di quelli che ha avuto più soddisfazioni e sono convinto che arriverà in alto. È un bravo ragazzo, a cui auguro tutto il bene possibile”. Il nuovo allenatore del Vicenza Calcio non è però l’unico ad aver vestito la maglia con il marchio Marzotto. “Anche il suo vice, Christian Maraner giocò qui, qualche stagione prima. Anche lui trentino, anche lui era del Chievo, ma arrivò a novembre. Come giocatore invece era diverso: un mediano di fascia, di quelli abituati a macinare chilometri in campo. Un ragazzo di buona volontà, molto educato, del resto veniva dalla squadra del presidente Campedelli”. Non è un caso che i due giocatori clivensi siano transitati nella vallata dell’Agno. Durante la gestione di Aldegheri c’è sempre stato una stretta sinergia tra la squadra laniera e quella della Diga. “Ogni anno avevamo sempre due o tre giocatori del Chievo in prestito, ricordo Maran, Florio, Scardoni, Maraner. In molti hanno fatto anche il cammino inverso, come il vicentino Maurizio D’Angelo, che avevamo preso dal Laghetto, il bomber Tamagnini, e anche Federico Cossato, che avevo visto giocare da dilettante nel Lugagnano e che ha segnato tanto anche in serie A. Perché il fiuto del gol uno ce lo ha in tutte le categorie”. Resta da spiegare il motivo della breve prima permanenza vicenti- na di Maran. “A novembre si riaprivano le liste per i trasferimenti e si presentò da noi Silvio Baldini, quello che poi allenò anche l’Empoli e il Palermo, all’epoca allenatore della Carrarese. Maran aveva una richiesta dalla C1 e non fu possibile per me dirgli di no. Rolando poi abitava con la famiglia a Rovereto e non era facile per lui fare ogni giorno avanti e indietro. Così facemmo uno scambio di giocatori con la Carrarese”. Questa la prima esperienza in terra berica del difensore Maran. Viste le buone parole spese da chi lo ha conosciuto, l’augurio è che la nuova avventura da tecnico possa durare più della precedente. (SREVI GMVIRHIZMRGIRXM ZME*&EVEGGE:MGIR^E[[[JMHEWZMGIR^EGSQMRJS$JMHEWZMGIR^EGSQ sport 154 del20 giugno 2009 numero 16 pag Beach volley, atto finale Pallavolo Il 27-28 giugno è in programma a Schio l’ultima tappa del campionato provinciale. In campo femminile favorita la coppia Indico-Visone. Nel maschile invece c’è grande incertezza di Alida Pretto L a quattordicesima edizione del campionato provinciale di beach volley è ormai agli sgoccioli, manca infatti solamente l’atto conclusivo della stagione, ovvero il Master di Schio che si svolgerà il prossimo fine settimana (27-28 giugno) e che assegnerà i titoli 2009. A quest’ultimo appuntamento saranno ammesse le migliori otto coppie maschile e quattro femminili e potranno partecipare solamente gli atleti residenti o che hanno giocato in una squadra del vicentino nell’ultima stagione; nel corso del campionato, però, ci hanno pensato molti beachers da fuori provincia ad innalzare il livello, come Erardo Meggiolaro, Lorenzo Passoni, Pietro Ioppi e Rosa Olivotto. Nel torneo maschile sono stati ben 66 i partecipanti, molti dei quali hanno spesso cambiato compagno nelle varie tappe, compreso Andrea Gemo, campione provinciale lo scorso anno in coppia con Matteo Pranovi, che guida la classifica individuale e che ha giocato con entrambi i fratelli Pranovi, Rosiglioni e Sartori; secondo posto per Manuel Trentin, che si è concesso nato regionale, con il torneo mauna domenica di riposo e non ha schile andato a Meggiolaro-Paspartecipato all’ultima tappa. soni seguiti da Garghella-Trentin 39, invece, le atlete che sono scee Ceccon - Michele Pranovi, mense sulla sabbia, con Elena Indico e tre tra le ragazze si sono imposte Ambra Tatiana Visone che hanno Chimetto-Dalla Fina sempre giocato indavanti a Olivottosieme e che condiviDall’Asen e Gallasdono la prima piazza La terza tapdella classifica gene66 i partecipanti Favero. pe è stata quella di rale. Vicenza, l’unica non Riassumendo il cam- nel circuito baciate dal sole, dove mino fin qui com- maschile, a vincere sono stati piuto, il campionato 39 le atlete Trentin-Bertelle, seaveva preso il via a condi Gemo-Michele Cassola il 10 maggio scese in campo Pranovi e terzi Megcon il podio maschi- nelle tappe di giolaro-Fragonese, le formato da Ioppi- qualificazione mentre nel femmiPizzolotto, Randonnile hanno esultato Matteo Pranovi e Baldin-Ferrazzo, che Gemo-Sartori, quello hanno preceduto Indico-Visone e femminile da Lago-Favaro, FerOlivotto-Carraro. Poca l’affluenza razzo-Olivotto e Zangrandi-Nicoa Zanè, dove si è giocato solo il torlini; poi è stata la volta di Cornedo, neo maschile con Trentin-Bertelle, tappa valida anche per il campio- | Dopo le qualifiche di Cassola, Cornedo, Vicenza e Dueville saranno le piscine scledensi a ospitare il Master finale della pallavolo sulla sabbia Gemo- Matteo Pranovi e BerlatoZaffonato che hanno preceduto tutti gli altri. A Chiudere il tour di qualificazione è stata Dueville, con il terzetto di testa maschile formato da Guidolin-Fabris, Ceccon - Michele Pranovi e BerlatoZaffonato, quello femminile da Ghiotto D.-Meggiolaro, Ghiotto G.-Benetti ed Indico-Visone. Ora, come detto, manca solamente il gran finale è fare previsioni è abbastanza difficile: in ambito femminile tranne IndicoVisone non ci sono state giocatrici che hanno giocato insieme più di una tappa e quindi molto dipenderà anche dall’affiatamento; in campo maschile, invece, c’è un bell’equilibrio, con diverse coppie che potranno dire la loro e sicuramente molte partite saranno decise solamente per pochi punti. Dovendo fare un nome, i più 14 e 12 hanno giocato con la foraccreditati sono Manuel Trentin mula del 3x3. Il comitato provine Giovanni Bertelle, che hanno ciale, infatti, punta molto sui più disputato insieme solamente due giovani per continuare l’ottima tappe e le hanno vinte entramtradizione vicentina del beach be. Dalla loro, oltre alla grande volley. Per queste intesa derivante dai categorie saranno tanti anni passati ammesse al master insieme non solo 4 squadre per le prinei campi da beach me due, mentre è ma anche nelle sta- Manuel Trentin prevista solamente gioni indoor, c’è il e Giovanni fatto che Bertelle è Bertelle partono un’esibizione per i più giovani. un gran muratore in pole grazie Finora il tempo è e Trentin un eccelstato clemente, lo lente difensore, due alle due vittorie stesso ci si augura aspetti molto im- nelle prove sia per il Master che portanti ai quali si disputate finora si svolgerà presso aggiunge il braccio le piscine di Schio e pesante di entrambi che quindi potrebbe in attacco, con Maregalare agli atleti una bella cornuel che oltretutto è ambidestro. nice di pubblico, la giusto ricomAccanto ai tornei open, è stato pensa per il grande spettacolo dato spazio anche ai più giovani che sicuramente offriranno. under 19, mentre gli under 16, sport 154 del20 giugno 2009 numero Caoduro Diavoli pronti al decollo 17 pag Progetto Mios Disabili in pista Hockey inline Atletica Stagione da incorniciare per i ragazzi di Roffo, battuti solo ai rigori nella finale scudetto. La società è già al lavoro per il salto di qualità Union Creazzo e AV hanno organizzato una giornata di sport dedicata ai diversamente abili Vortex, 60 metri e salto in lungo le specialità P er Caoduro Diavoli Vicenza la stagione 2008/2009 si è conclusa mercoledì 10 giugno con la sconfitta ai rigori in gara 4 della finale play off scudetto, contro i pluri-campioni dell’Asiago Vipers che si sono aggiudicati il sesto scudetto consecutivo. La partita, così come tutte le sfide dei play off, ha dimostrato che la formazione berica ha fatto un salto di qualità rispetto agli anni scorsi entrando con merito nel gotha dell’hockey in line e che questo sport giovane (nato poco più di dieci anni fa) e non ancora molto seguito, può dare delle grande emozioni come ha testimoniato il folto pubblico presente al pattinodromo di viale Ferrarin nelle | Il saluto di Stevanoni e compagni al pubblico del pattinodromo ultime gare (quasi 400 spettatori) e all’Odegar di Asiago nelle partiUna grande stagione che deve la passione, la determinazione e te della finale giocate in Altopiano essere il trampolino di lancio l’unione del gruppo possono fare (oltre mille i presenti). per la prossima, in cui cercare la differenza. Per i Diavoli, seguiti da quest’andi migliorarsi visti anche i nuo“E’ stata una stagione molto imno da mister Angelo Roffo coavi appuntamenti che attendono pegnativa, ma allo stesso tempo diuvato da Andrea Bellinaso, il i Diavoli: oltre a Coppa Italia e molto entusiasmante- ha dichiabilancio non può che essere poCampionato, infatti, si giocherà rato Andrea Bellinaso, vice-allesitivo: due finali raggiunte come la Supercoppa e, a livello euronatore dei Diavoli - Dopo tanti mai era accaduto nella storia dei peo, la Confederation Cup o forse anni di duro lavoro sono arrivate vicentini (Coppa Italia e Campiola European Championship (la finalmente grandi soddisfazioni, nato); il secondo posto in campioCoppa Campioni dell’hockey in questo è un merito che mi sento nato; l’eliminazione di quella che line) come Vice Campioni d’Itadi condividere con tutti quelli che negli ultimi anni ha cercato in tutlia. “Guardandomi alle spalle e in questi anni hanno contribuito ti i modi di fermare la corazzata vedendo dove siamo arrivati, alla crescita del gruppo Diavoli asiaghese, ovvero Edera Trieste, non posso che essere, comunque, Vicenza! Adesso però non dobche anche per questa stagione ha soddisfatto del lavoro svolto in biamo abbassare la guardia, non investito in nomi importanti e in questa intensissima stagione – abbiamo ancora vinto niente e un allenatore vincente, Cristian ha aggiunto Marco Ferrari, team siamo consapevoli che c’è molta Rela (ex Asiago Vipers); l’aumenleader della squadra - Mai come strada da fare, per questo stiamo to del seguito da parte del pubbliin questo anno ha visto un vero, già lavorando per co e dell’interesse da grande gruppo lavorare in coela prossima stagioparte dei media locasione per perseguire i traguardi ne, per rinforzare li; il lancio di alcuni prefissati, sia in pista che al di il nostro gruppo e giovani di talento, in la delle balaustre. E’ un orgoglio per far crescere la particolare il difen- Ai successi per me fare parte di questa sosocietà sotto tutti i sore 21enne Fabio delle varie cietà e vedere come tutti i valori punti di vista. Spero Testa e del portiere squadre in cui crediamo sono stati assidi lavorare anche 22enne sloveno Gasi è aggiunto milati e portati avanti da tutti i l’anno prossimo con sper Kroselj; i grandi ragazzi. Perseguendo la politica tutti questi ragazzi, successi raccolti da il lancio dei piccoli passi, siamo arrivati durante tutte le formazioni di alcuni giovani vedremo ad un soffio da traguardi iniml’estate di riconferdella società: secon- di talento maginabili fino a pochi anni fa mare il più possibile do posto nella Final e sono certo che continuando su il gruppo, inserendo Six di Coppa di Lega questa strada le soddisfazioni magari qualche eleper la formazione non mancheranno ad arrivare”. mento di valore per allungare di serie B, il 3° posto alle finali la rosa, visto che è stato proprio nazionali per la formazione unUfficio stampa Caoduro questo un nostro punto debole der 15; e la dimostrazione che, Diavoli Vicenza della stagione appena conclusa.” anche in momenti di difficoltà, ERBORISTERIE 1979-2009 | Il primo appuntamento si è svolto mercoledì 10 giugno al Polisportivo di Creazzo “Q Al termine si è disputata una staffetta finale sul giro di pista oltre alla rituale foto di gruppo. Pulcheria Tonello, del gruppo giudici gare di Vicenza, oltre ad aver seguito lo svolgersi delle prove ha stilato una classifica L’iniziativa sommando i risultati delle varie comL’evento si è svolto è stata petizioni per stanella mattinata di fortemente bilire i vincitori di mercoledì 10 giugiornata. Ma senza gno al Polisportivo voluta dal dubbio ad uscirdi Creazzo. Sotto la Comitato UISP ne trionfatori sono guida dell’allenato- di Vicenza stati tutti i protare AV Ampelio Pilgonisti di questa lan e guidati dallo splendida giornata speaker Massimivissuta all’insegna dell’amiciliano Cattani (atleta, dirigente zia, dell’integrazione e della e tecnico dell’Union Creazzo), voglia di vivere l’atletica come oltre trenta persone disabili momento di unione. hanno avuto modo di provare il Obiettivo 2009: Mantenersi in salute per superare la crisi 30 anni di professionalità per suggerirti i migliori prodotti naturali e il modo più corretto per utilizzarli Iridologia Naturopatia Fitoterapia Fiori di Bach Cosmesi vegetale Make-Up Ipoallergenico d ! i n n a 30 lancio del vortex, la velocità sui 60 metri e il salto in lungo. Con loro alcuni atleti dell’Union Creazzo e alcuni brillanti protagonisti delle sorti agonistiche di AV quali Rose Turra, Alessandro Pino, Thomas Galvan, Francesco Turatello e Giulio Toffanello. uando facciamo la prossima volta?” Semplice ma lapidaria la domanda che le persone disabili delle associazioni “Primavera 85” di Sovizzo e “Il Piano Infinito” di Montecchio Maggiore hanno posto agli atleti di Atletica Vicentina e dell’Atletica Union Creazzo al termine della prima giornata di avvicinamento all’atletica svoltasi nell’ambito del progetto Mios. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Comitato UISP di Vicenza, rappresentato per l’occasione dal responsabile Sereno Zorzanello. d d d Vicenza Via G.Durando 115 (Piazzetta Gioia)- tel 0444.928931 C.so A. Fogazzaro 171 (zona P.ta S.Croce davanti Chiesa dei Carmini) tel.0444.320522 dalla parte del torto 154 del20 giugno 2009 numero 18 pag Appello per una sana intolleranza di Alessio Mannino Vicenza ha bisogno di intolleranza. Tolleranza ha una radice etimologica che rimanda al peso, significa “portare un peso”. Tanti sono i pesi che piegano la schiena di questa città. Pesi morti, che affaticano il passo e tolgono energie vitali, distraendole dai veri problemi e da nuovi progetti. Diventare intolleranti, per i vicentini bennati, sarebbe l’equivalente di una liberazione. State quieti… Liberarsi dal quietismo, prima di tutto. L’attaccamento zitellesco alla tranquillità uccide il cambiamento. Tutti ce l’hanno sulla bocca, questo benedetto “cambiamento”, ma tutti si tengono fedeli alle abitudini e ai poteri consolidati. Se si pensa ad una banca, da queste parti, c’è solo una banca. Se si deve scrivere ad un giornale, esiste un solo giornale. Se si smanetta per trovare una radio locale, ce n’è una e basta. Se si cerca l’opinione di un intellettuale, c’è l’immarcescibile grande vecchio o giù di lì. Se si aspira a farsi pubblicare un libro che parli della Vicenza qui e ora, si è costretti, sempre che non si voglia elemosinare il favore di qualche ente, a stamparselo da soli. Se si pretende di smuovere le acque con un’iniziativa fuori dai soliti cori, un dibattito o uno spettacolo, bisogna chiedere la graziosa concessione di due o tre centri di potere autoreferenziali. E’ capitato a chi scrive, ad esempio, di perorare presso l’elefantiaco “tavolo della consultazione”, il raccogliticcio comintern dei no base che stanno fuori dal Presidio, la causa di un pubblico dibattito con un No Tav e scrittore della decrescita, uno che sa di cosa parla, il valsusino Marco Cedolin (marcocedolin.blogsport. com). Stiamo parlando di una persona in prima fila nella battaglia contro la mostruosità del treno superveloce, ma soprattutto di un lucido critico delle ipocrisie del centrosinistra e del- la sinistra. Si sarebbe discusso senza paraocchi dell’esaurimento ideale e culturale, prima ancora che politico, del movimento No Dal Molin, avvitatosi su sé stesso e autosuicidatosi per divisione interna (e probabilmente per questo motivo gli irriducibili del Presidio non hanno neppure preso in considerazione l’idea). I tavolari, o tavolanti, persi nelle loro inconcludenti riunioni-fiume, dopo averla smenata per qualche settimana hanno lasciato morire l’idea. Per giunta l’azionista di maggioranza del gruppo, il Coordinamento dei comitati guidato da Giancarlo Albera, ha fatto in tempo a organizzare una serata con esponenti della pseudosinistra (Pd e rossirosè) prima del voto europeo, giusto per racimolare quelle poche crocette che hanno raccattato. Il rifiuto, mai espresso a viso aperto, dio guardi, non è solo dovuto all’affiliazione della tavolata alla partitocrazia che ha cornificato e mazziato la loro stessa causa. Ha una ragione più profonda: è la paura di affrontare una riflessione di alto livello sui propri limiti e le proprie miserie. E’ la passività del non voler fare i conti con la necessità di ripensarsi e cambiare prospettiva. E’ l’amore, da borghesi piccoli piccoli, per il quieto vivere. Ipocrisie Il secondo cancro da cui si dovrebbe guarire è, per l’appunto, l’ipocrisia. Lasciamo perdere le sue origini pretesche, che nella bigotta Vicenza d’antan rifulgevano sinistre e che sopravvivono ora soltanto di facciata, come patina curiale delle più volgari bassezze e delle più provinciali porcherie. E mettiamo pure da parte l’umanissima contraddizione tra il perbenismo diurno, tutto lavoro e tran tran familiare, e il puttanaio notturno di escort, trans e ballerine a ore su cui si fiondano mariti, figli e capi-azienda vicentini. Mica vogliamo fare del moralismo come quello neanche tanto velato che si nasconde in certe ordinanze anti-prostitute e anti-clienti delle prostitute, roba degna della Buoncostume anni ’50. Il filisteismo berico lo si può trovare oggi in episodi quasi comici quale è stato il recente battibecco fra l’ex fascista Valerio Sorrentino e la giunta, in particolare l’assessore donna Alessandra Moretti. L’ex vicesindaco s’è lasciato scappare, in pieno consiglio comunale, una battuta di dubbio gusto sull’ufficio stampa di Variati, definito “garconniere” del suo portavoce, Bulgarini d’Elci. Che Sorrentino abbia dimostrato di essere quanto meno inelegante, possiamo essere d’accordo. Ma a parte il fatto che, come documentato su questo giornale, nello staff di Palazzo Trissino l’assunzione a chiamata di una certa fidanzata c’è stata, e che quindi Sorrentino non ha tutti i torti, la scomposta reazione della giunta, affidata ad una conferenza stampa della Moretti, ci ha lasciato di stucco. E’ stato tirato fuori tutto l’armamentario del femminismo di maniera, poiché quell’insolente di Sorrentino si è permesso di ravvisare una realtà di fatto, e cioè che a volte le donne godono di privilegi particolari in quanto donne. Appena si criticano situazioni in cui di mezzo c’è il sesso femminile, ecco scattare l’accusa di maschilismo. Al di là del merito – poca cosa, in realtà – è inaccettabile questo riflesso pavloviano di femmine sempre sul chi va là, che sbraitando contro i “maschi porci” rivelano, perdonateci signore l’ironia tutta maschile, la coda di paglia. Semmai, la Moretti avrebbe dovuto ribattere a muso duro sui favoritismi praticati dalla passata amministrazione, cioè nel merito, forte del fatto che quella attuale ha molto meno da farsi rimproverare - almeno fino ad ora. Nente sacciu… La terza malattia a farci venire l’orticaria è l’omertà. E qui casca l’asino dell’informazione. O meglio, della disinformazione. In questa città puoi farti un mazzo così a denunciare magagne, ad additare cattivi costumi, a provare sottomissioni e complicità a questo o quell’interesse prevaricatore. Puoi scrivere inchieste su traffici a danno della collettività o legami oscuri fra politica e affari. Puoi imbastire confronti dialettici e gettare sassi polemici nello flickr.com/greencolander Vicentini ripiegati su sé stessi a coltivare i propri orticelli e ad assecondare logiche mafiose. Serve una scossa stagno delle opinioni. Puoi far tutto, ma persino le minoranze sottorappresentate, coloro che teoricamente dovrebbero sostenere la diversità e la varietà d’idee, se ne stanno accucciate e ti fanno il deserto intorno. Non parlano, “nente sacciu”. Questo in pubblico, naturalmente. In privato si aprono le cateratte e sono tutti liberi pensatori. E qui c’è tutto il maramaldesco farsela addosso di fronte al controllo monopolistico dell’opinione pubblica da parte del Giornale di Vicenza. C’è poco da fare: anche chi tuona fulmini e saette contro la sua linea e la sua direzione, appiattita sul conservatorismo più bieco, poi si guarda bene dal contestarle apertamente e sostenere le voci controcorrente. Sappiamo, scusate l’autocitazione, di scomuniche lanciate da qualche alto papavero del Presidio (del Presidio!) contro Vicenza Più colpevole di aver ospitato critiche ai suoi animatori. Ossia di aver fatto il mestiere di un giornale libero: pubblicare fatti e pareri dif- SOLARCOM Autoproduzione individuale Autonomia energetica Microgenerazione diffusa Eco-Energy Management® ferenti, anche all’interno delle sue pagine. Nello specifico, la novità di un punto di ritrovo alternativo, a Vicenza, aggregatosi attorno alla battaglia contro la base Usa che ci ha sempre visti schierati contro, sulle nostro colonne è stata scandagliata con la maggiore obbiettività possibile, sentendo tutte le campane, senza i pregiudizi della stampa di regime. Eppure, come accade ai politicanti di regime, c’è stato qualcuno, fra gli aficionados del Manifesto che contano a Rettorgole, che ci ha tabuizzati. E poi hanno il coraggio di lamentarsi se il popolino veneto li chiama ancora con disprezzo “comunisti”. Quieto vivere, ipocrisia, omertà: Vicenza avrebbe tutti i titoli per essere chiamata città mafiosa. E alle mafie va riservato un solo trattamento: intolleranza, punto e basta. Non lasciate passare, non evitate di esporvi, dite la vostra sempre. Non siate tolleranti, che è come dire non reprimete voi stessi. Siate sfacciatamente intolleranti, è un vostro diritto. Risparmio economico Remunerazione annuale Zero emissioni inquinanti Vuoi l’ANTIDOTO ALLA CRISI ECONOMICA? Vuoi risparmiare l’intero costo della BOLLETTA ELETTRICA? Vuoi investire senza rischi e realizzare un UTILE ANNUO NETTO ESENTASSE fino al 9% dell’investimento? Vuoi produrre ZERO EMISSIONI inquinanti in atmosfera ed essere consapevole che anche tu inquini di meno? ... 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Quel che vorrei essere Non ho grandi pretese, sono contento di quello che sono. Il paese dove vorrei vivere Sto benissimo qui a Creazzo Il piatto a cui non so rinunciare Sono una buona forchetta, difficile sceglierne uno solo: diciamo tutta la cucina veneta. I miei libri della vita Non sono un gran lettore I miei film preferiti Tutti quelli a lieto fine. Quel che detesto più di tutto Le persone false. Il personaggio storico più ammirato Giulio Cesare. e quello più disprezzato Qua ce ne sono tanti: in genere tutti i dittatori. Il dono di natura che vorrei avere Va bene così. Come vorrei morire Il più veloce possibile. RIVOLGETEVI AL Stato attuale del mio animo Tranquillo. CAF UIL Il mio prossimo impegno nella vita Ho un po’ di lavoretti da fare a casa... Il mio credo politico o ideale Non amando i dittatori, la democrazia. Cosa mi piace e cosa non mi piace di Vicenza Mi piace la sua tranquillità. Non mi piace che a volte è anche troppo tranquilla, quasi bigotta. Cosa mi piace e cosa non mi piace dei vicentini Non saprei, ci sono troppe diversità. Confrontandoli con le persone che vedo in altre città, non mi sembrano né meglio né peggio. I musicisti che mi piacciono di più Tutta la musica italiana, ma anche qui non seguo molto. Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza Quelle di gola. I miei pittori preferiti Qua zero assoluto. Il mio motto Vivi e lascia vivere. PER LA COMPILAZIONE 730 INTEGRATIVO UNICO - ICI ISE - RED PAGHE COLF BADANTI VICENZA-CAF Tel. 0444 564265 ARZIGNANO Tel. 0444 671640 BASSANO Tel. 0424 227593 ALTE CECCATO Tel. 0444 490703 DUEVILLE Tel. 0444 360211 LUGO DI VICENZA Tel. 0445 325146 NOVENTA VICENTINA RECOARO TERME Tel. 0445 780905 SCHIO Tel. 0445 670900 THIENE Tel. 0445 362259 VALDAGNO Tel. 0445 401843 hanno detto Siamo di fronte ad un forte scontro politico regionale, una lotta senza mezzi colpi che paralizza il piano sanitario regionale. Da una parte è schierata la Lega Nord, con l’ex assessore alla sanità, Sandro Sandri e il direttore dell’Agenzia regionale sociosanitaria, Antonio Compostella, mentre dall’altra si colloca il Pdl con Giancarlo Galan r il segretario regionale alla sanità e al sociale, Giancarlo Ruscitti. Tutto è bloccato: ogni decisione, ogni tipo di programmazione. Germano Raniero Il Gazzettino 16 giugno 2009 Per l’Occidente l’Iran degli ayatollah sa di deserto e petrolio. (…) Nella Repubblica teocratica che prevede frustate e amputazioni islamiche per i peccatori, si può abortire sino al 45esimo giorno, il 12% dei matrimoni finisce col divorzio, l’operazione per cambiare sesso è pagata dalla mutua, quella per ricostruire la verginità si fa in ambulatorio e persino la prostituzione è legale grazie a una formuletta riscoperta nel Corano dopo secoli di oblio. In più, il numero dei laureati ci umilia, la poligamia è, di fatto, vietata e le donne, purché abbiano caviglie e capelli coperti, guidano, votano e accedono a (quasi) tutti i mestieri. A Teheran progettano una monorotaia a levitazione magnetica. Nel frattempo si accontentano di autostrade urbane da far invidia a Los Angeles e una metropolitana pulita, veloce e con aria condizionata. Tre mesi fa un satellite made in Iran è andato in orbita con successo. Nei locali pubblici è vietato fumare. Gli incentivi per l’auto incoraggiano ad abbandonare l’inquinante benzina per il più ecologico gpl. Oltre alle famigerate centrali nucleari ci sono 80 dighe in costruzione. Queste davvero solo per produrre elettricità. Andrea Nicastro Corriere della Sera 14 giugno 2009 Che pena ascoltare Obama mentre si prodigava in scuse ed elogi all’islam nell’Università del Cairo, i cui rettori e grandi imam hanno reiteratamente legittimato i terroristi suicidi islamici che insanguinano Israele, i cui studenti sarebbero pronti a farsi esplodere per massacrare gli ebrei, senza aver mai pronunciato nel suo lungo discorso la parola terrorismo, nel nome di un islamicamente corretto che emerge come la forma di schiavitù ideologica che sta affossando un Occidente infatuato del relativismo e che è sprofondato nel nichilismo. Magdi Cristiano Allam Panorama 12 giugno 2009 in questo numero A Molvena esperimento anti-crisi: la fabbrica dal volto umano [pag3] Tensioni su Aim: prove generali per lo scontro sul Pat [pag4] Santa Bertilla, il rifugiato della porta accanto [pag7] Referendum, un quesito fintamente democratico [pag8] Posina e Laghi, per sentieri alla scoperta della vecchia economia autarchica [pag9] Mistonocivo e Sinergia, grande ritorno [pag13] Direttore responsabile Luca Matteazzi numero 14, supplemento a VicenzaPiù n°154 del 20 giugno 2009 Un’estate al cinema Con il caldo Santa Corona si trasforma nel tempio della Settima Arte | Immagine storica di un cineforum all’aperto D a lunedì 22 giugno riprenderà rata verrà proiettata la commedia la consueta rassegna cinema- italiana Diverso da chi?, del giotografica estiva della città, che si vane regista Umberto Cateni, con svolgerà all’aperto nei Chiostri la coppia Argentero-Gerini come di S. Corona. Durante i mesi protagonista. Il cartellone prosedi giugno e luglio, gli spettacoli gue con altri notevoli titoli, tra cui avranno inizio alle 21.30 e prose- il premio Oscar 2009 come miglior guiranno per tutta la stagione, fino film, The Millionaire. Impossibiad agosto. L’iniziativa, inserita nel le mancare agli appuntamenti con programma delle manifestazio- Clint Eastwood, nel duplice ruolo di attore e regista in ni estive promosse Gran Torino, e con dall’Assessorato alla il Mickey Rourke di Cultura, è curata dal The Wrestler, ridirettore artistico Commedie spettivamente in proMario Calderale e da gramma giovedì 2 e La Piccionaia - I italiane e venerdì 14 luglio. Carrara Teatro Sta- capolavori bile di Innovazione, hollywoodiani: Tra i film nostrani, con il supporto di titoli per tutti lunedì 29 giugno Aim, Unicredit Banca i gusti Due partite vee Associazioni Indrà alternarsi le più dustriali della Probrave attrici italiane vincia di Vicenza. del momento, mentre Antonio AlLa rassegna si presenta ricca e di- banese, Kim Rossi Stuart e Micaela versificata. Durante la prima se- Ramazzotti riempiranno lo scher- mo mercoledì 1 luglio con Questione di cuore. Trio ben riuscito anche quello diretto dal Giovanni Veronesi di Italians, con Carlo Verdone, Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio, che sarà proiettato mercoledì 15 luglio. Non mancano inoltre alcune chicche imperdibili, trascurate dalle maggiori sale cinematografiche della città. È il caso di Fortapàsc, di Marco Risi, che racconta la storia del giornalista de Il Mattino Giancarlo Siani, ucciso dalla Camorra a ventisei anni. Sarà trasmesso venerdì 26 giugno. Imperdibile anche Ponyo sulla scogliera, ultima fatica del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, previsto la sera successiva. Altra pellicola italiana è Tutta colpa di Giuda che, in programma martedì 21 luglio, si svolge in un carcere di Torino e segue una regista teatrale che deve inscenare la Passione di Cristo. Quest’anno l’iniziativa presenta anche due novità. La Carta Esterno Notte, infatti, permetterà di vedere sei proiezioni a 20 Euro e sono previsti sconti per i possessori della Cardfilmproject2009 e di tutte le carte cinema in generale. I biglietti potranno essere acquistati in tutte le rivendite autorizzate Greenticket e sul sito www. greenticket.it. Per informazioni: tel 0444 323725, e-mail [email protected], web www.piccionaia.it. Roberta Pileggi dal 1982 a Vicenza SOCIETA’ GENERALE DI MUTUO SOCCORSO *69:0+0 05.3,:,:7(.5636;,+,:*6-9(5*,:, 769;6./,:,.0(7765,:, *05,:,9<::6*96(;6(9()6 .9,*646+,9560;(30(567,9:;9(50,90 *69:0 :,9(30 +0 +0=,9:( +<9(;( 05.3,:, , :7(.5636 5,33( 7(<:( 79(5A6 4(;;<;050 , 764,90+0(50 7,9 (+<3;0 +0=,9:0 30=,330 +0 79,7(9(A065, 70**630 .9<770 +0 7,9:65, 05:,.5(5;0 4(+9,305.<( 3(<9,(;0 ,1)250$=,21, ( 6('( '(, &256, &2562 3$//$',2 9,&(1=$ 7(/ ( )$; (0$,/ 6*06#6*06,7 6,72 :::6*06,7 15 del20 giugno 2009 numero teatromusicadanza II pag Pasolini nella Casa di Palladio 21 giugno, h 17.30-19.00: P. P. P. Progetto Pubblico Pasolini Pantomima in tre parti Musa Fragile Casa Cogollo (detta del Palladio), Corso Palladio 167 | Un momento dello spettacolo. L’intento:“in scena non le opere ma Pasolini come uomo” un pubblico d’occasione, una giornata dedicata a giovani performer, artisti e musicisti under 30, in cui Orgia, tratto dall’opera teatrale omonima di Pasolini, ora inserito nel Progetto, fu presentato per la prima volta. Le “azioni teatrali” pantomimiche di Andrea Dellai, Silvia Neri e Silvia Ortolani sono accompagnate dalla sapiente partitura musicale dell’artista sonoro Andrea Liuzza, entrato a far parte di Musa Fragile nel 2008, subito dopo la realizzazione di Melancholia I, distribuito in Italia dall’etichetta Godfellas, la stessa di Sonic Youth e Aphex Twin, per intenderci. P. P. P., un progetto in continua evoluzione, intende mettere in scena la diversità, l’innocenza del grande autore friulano. Nelle parole dei giovani membri di Musa Fragile, “Pasolini, denunciando la realtà circostante, descriveva se stesso. Denunciava se stesso e il suo pensiero innocente, che gli permetteva di vedere oltre, di travalicare il muro grigio dell’indifferenza, con il candore bieco di un fanciullo”. Giulia Galvan La dura legge del mondo delle veline Pop Star Babilonia Teatri di Valeria Raimondi e Enrico Castellani realizzazione di Enrico Castellani, Ilaria Dalle Donne, Valeria Raimondi, Vincenzo Todesco con Enrico Castellani, Ilaria Dalle Donne, Valeria Raimondi, Simone Brussa coproduzione Babilonia Teatri, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria, Operaestate Festival Veneto 23 giugno, h 21.30, Bastione Santa Croce, Padova Q 20 giugno h 21.00: Urban Soul: L‘anima urbana della danza Teatro Comunale Città di Vicenza, Viale Mazzini 39 Street Dance Live Show con 3 delle migliori crew italiane. Performing singer Ruben <br />Orchestra Live. Directed by CG & RM. 21 giugno h 22.00: Centre national de danse contemporaine Angers - Stacy Spence/Trisha Brown Company coreografia: Trisha Brown e costumi di Laure Chartier musiche di: Peter Zummo Teatro Piccolo Arsenale - Venezia L a Casa del Palladio il 21 giugno ospiterà P. P. P. - Progetto Pubblico Pasolini, di Musa Fragile, una pantomima suddivisa in tre movimenti: Come una preghiera – Lyrica in tre tempi, Orgia – Tragedia con un Io meccanico, Requiem – Live in pectore. Per lo spettacolo la compagnia teatrale ha tratto ispirazione da Lettera a Pier Paolo di Oriana Fallaci: “quando leggemmo per la prima volta la lettera scritta da Oriana Fallaci, capimmo cosa volevamo mettere in scena. Non ci interessava rappresentare un testo di Pasolini, ma Pasolini stesso”. Musa Fragile, attualmente composta da Andrea Dellai, Silvia Neri, Sebastiano Grunig e Andrea Liuzza, ha al suo attivo lo spettacolo Idolo, la partecipazione al cortometraggio Custodiscimi perché ho peccato, di Pablo Manuel Pace e Marisol Ebner, presentato a Infart!, e l’organizzazione, nel 2008, di Pushart: arte occasionale per Danza uest’inverno avevano delicornice di Bastione Santa Croziato il pubblico del Teatro ce a Padova, nell’ambito della Astra di Vicenza con l’irriverensuggestiva rassegna za di Underwork, Teatri delle Mura. canzonatura di una La poetica manifecerta italianità ispista di Babilonia Terata a show televiatri è “per un teatro sivi anni ’80 (e non pop/per un teatro solo) e spassoso Quello di saggio di autoiro- Babilonia Teatri rock/per un teatro punk”, espressione nia sulla temibile è un teatro delle diverse mucondizione del prepop, sicalità del vivere cariato lavorativo. rock, punk odierno. La compagnia veIn un universo disronese Babilonia seminato di rifeTeatri si occupa rimenti popolar-pubblicitari si questa volta di “pop star”, sulla 25 giugno h 22.00: Premio per la giovane danza d’autore della Regione Veneto 2009 con: Ex, Giuliana Urciuoli - Ci vuole il fiore, Alberto Cacopardi – Plastikraum, Marianna Batelli e Alessandro Rossi - A corpo libero… ma non troppo!, Silvia Gribaudi – Kalsh, Francesca Foscarini Teatro Piccolo Arsenale - Venezia 27 giugno - h 17.30: Urban Dance Raids, Itinerario di Danza nei paesaggi urbani Centro Storico di Vicenza, Piazza Matteotti, Piazza dei Signori, Piazza delle Poste, Piazza Castello, Giardini Salvi Alberto Cacopardi: Piazza Matteotti; Laura Scudella e Rachele Colombo: Piazza dei Signori; Giuliana Urciuoli: Piazza dei Signori; Silvia Gribaudi: Piazza delle Poste; Marianna Batelli e Alessandro Rossi: Piazza Castello; Francesca Foscarini: Giardini Salvi. - h 21.00, replica il 28 giugno alle ore 20.00 Compagnia dell’Accademia nazionale di danza di Roma, di Pina Bausch, Cristiana Morganti, Robyn Orlin, Jacoppo Godani Teatro Piccolo Arsenale - Venezia Musica 20 giugno - h 15.30: Concerto del Tammittam Percussion Ensemble, con Stefania Redaelli: „Piano, Voice and Percussion in the 20th century“ Villa di Montruglio - Mossano - h 19.00: Concerto di Petrina: „Petrina in doma“ Villa di Montruglio - Mossano h 21.00: Giocasta di Azio Corghi Libretto di Maddalena MazzocutMis Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza Teatro Olimpico - Vicenza | Valeria Raimondi e Enrico Castellani in Pop Star rappresenta la corsa verso un successo che stenta ad arrivare, “Le grida, le risa, il pianto di chi non ha nulla da perdere. Che tutto rischia. Che niente teme. Che malgrado tutto gode” (Enrico Castellani e Valeria Raimondi). Con la loro clamorosa fissità i protagonisti riesumano illusioni sepolte e le fanno cozzare contro trivialissime conoscenze condivise. Il pubblico non può che solidarizzare in una risata agrodolce. G.G. - h 21.30: Concerto di Lino Cannavacciuolo „EstOvest,dialogo sul soffio del violino, da Segesta al Cairo“ Villa di Montruglio - Mossano 21 giugno - h 15.30: Concerto degli Ananke: „Musiche della tradizione seferdita“ Villa di Montruglio - Mossano - h 19.00: Concerto dei Figli di madre ignota: „Fez club“ Villa di Montruglio - Mossano - h 19.00: Concerto di Fisarmoniche „Grand Tour“ Yvonneartecontemporanea, contrà Porti - h 21.00: Festa internazionale della musica Piazza dei Signori - h 22.00: Concerto dei Radiodervish con l‘Orchestra di Nazareth Villa di Montruglio - Mossano 25 giugno - h 18.00: Götterdämmerung (Crepuscolo degli dei) di Richard Wagner Terza giornata della sagra scenica Der Ring des Nibelungen, in un prologo a tre atti - libretto e musica di Richard Wagner Repliche: 28 giugno h 15.30, 1 luglio h 18.00, 4 luglio h 15.30 Orchestra e Coro del Teatro La Fenice Teatro La Fenice – Venezia - h 21.00: Stefano Bollani/Martial Solal – Ayeko Drummers of Ghana Teatro Romano - Verona 26 giugno h 21.00: Hermeto Pascoal e Aline Morena – Paolo Fresu/Uri Caine Teatro Romano - Verona 2 luglio h 21.00: Ascanio Celestini, Piccola Bottega Baltazar Sherwood Festival, Parcheggio Stadio Euganeo - Padova Teatro 20 giugno - h 21.00: Il meglio dell‘Anonima Anonima Magnagati Parco del Donatore - Via San Carlo 10, Costabissara - h 21.00: ELECTRIC PARTY – Materials for an Étude on Poetics in Act Workcenter Of Jerzy Grotowski And Thomas Richards Bastione Alicorno - Padova - h 22.30: Nort B-East Carichi Sospesi /Echidna Cultura Bastione Santa Croce - Padova 21 giugno - h 17.30-19.00: P. P. P. - Progetto Pubblico Pasolini Pantomima in tre parti Di MusaFragile Theatre Casa Cogollo (detta del Palladio), Corso Palladio 167 - h 22.30: Una notte in Tunisia di Vitaliano Trevisan Bastione Santa Croce - Padova 22 giugno - h 20.00: La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès Claudio Longhi / MIMESIS Bastione Santa Croce - Padova - h 21.30: Il sogno Roberto Citran Prima nazionale liberamente ispirato al Sogno di una cosa di Pierpaolo Pasolini Bastione Santa Croce – Padova 23 giugno h 21.30: Pop Star Babilonia Teatri Bastione Santa Croce - Padova 23/24 giugno h 22.30: Nascita di una nazione Accademia degli artefatti. dal testo Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravenhill Bastione Alicorno - Padova 25 giugno h 21.00: Proceso par ‚na broca rota Theama Teatro. Villa Capra Bassani, Via Villa Capra 39, Sarcedo 3 luglio h 21.15: Operaestate Minifest – Gran Galà della Magia Castello degli Ezzelini, Bassano del Grappa 15 del20 giugno 2009 numero arteinmostra III pag Fischer, un mare di colore Alessandro Pappalardo Fischer Bar Lioy, Via Lioy 10, Vicenza fino al 10 luglio “L a notte per me è il momento migliore per pittare”, dice Alessandro Pappalardo Fischer. La pittura lo calma, lo rilassa. Il suo stile è surrealista, segue il torrente impetuoso della sua immaginazione, che confluisce in tele quiete solo all’apparenza. L’artista, che ha già presentato le sue opere al Bar Astra, è ora in mostra al Bar Lioy, ormai collaudato spazio espositivo. Si potrebbe scorgere in parte della sua produzione un avvicinamento alle culture dell’Africa orientale, dell’India e dell’Oceania, eppure la scelta dei motivi è totalmente autonoma. Importanti fonti per la sua sensibilità artistica sono Klimt, Kokoschka e Goya. Quando Alex Fischer dipinge il suo pensiero fa scaturire un flusso che si sviluppa intorno a costellazioni di cerchi e spirali: l’acqua, il mare, il sole. Un reti- colo di volute policrome rappresenta un fondale marino, gli scogli, la Grecia. In altri lavori si serve anche di spatola e pennello per creare tratti multistrato a formare caleidoscopi da cui spuntano occasionalmente visi umani, unico tratto figurativo. L’indagine sullo spazio lo porta a sperimentare colori diversi, tracciati sull’onda che si forma spontaneamente nel quadro. Tinte predilette sono quelle dark del viola, del porpora, del nero, abbinate al bianco o all’argento, che le illumina di un tono lunare. In Veduta serale 2008 si staglia un giallo acceso, cromatismo ripreso indirettamente nelle forsizie di un’altra opera, che qui divengono brune, pur mantenendo intatta la loro solarità. Le tele di Alessandro Pappalardo Fischer sono piene, generose: “Quel poco che ho lo esprimo”. Mostre Salvatore Scafiti dal 20 giugno al 26 luglio AB23, Contrà Sant’Ambrogio, 23 Ingresso libero Mario Vespasiani - ICONS: il volto, lo specchio, la maschera fino al 25 luglio 2009 Galleria Yvonneartecontemporanea Palazzo Iseppo da Porto, Contra’ Porti 21 Arte Oltre, collettiva di giovani artisti dell‘alto vicentino e non. dal 2 all’11 luglio Palazzo Fogazzaro, Via Pasini, Schio orario: 18.30 – 21.30, sabato 10 apertura tutta la notte Vertigo fino al 4 luglio collettiva di Stefano Abbiati, Tiziano Martini, Daniele Giunta Galleria Atlantica, Via Piave 35 – Altavilla Vicentina Oppure – Oltre la fotografia di moda: cinque nuovi talenti italiani fino all’11 settembre fotografi: Alessio Bolzoni, Giuseppe Gasparin, Carlotta Manaigo, Chiara Romagnoli, Lele Saveri Monotono, Viale Milano 60 | Veduta serale 2008, di Alessandro Pappalardo Fischer Arte contemporanea a Villa Pisani: Alan Charlton e Riccardo De Marchi fino all‘ 8 novembre 2009 Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo (VI) 53. Esposizione Internazionale d’Arte: Fare Mondi // Making Worlds // Bantin Duniyan// Weltenmachen // Construire des Mondes // Fazer Mundos… fino al 22 novembre Giardini della Biennale, Arsenale, Corderie dell’Arsenale e in vari luoghi di Venezia Vernissage ed eventi d’arte 21 giugno h 21.00- 23.00: Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati e Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona apertura gratuita serale. 26 giugno h 16.30: Cardia | Felli | Tarascio - Interessi Personali fino al 26 luglio 2009 UNIVERSITA‘ CA‘ FOSCARI FACOLTÀ DI ECONOMIA Fondamenta Di San Giobbe 873, Venezia 30 giugno h 18.00: Daniel Glaser e Magdalena Kunz fino all‘11 luglio 2009 PALAZZO MALIPIERO Campo San Samuele 3198, Venezia sapereesapori Solanacee, alla scoperta dei frutti del sole Solanacee. Dietro questo nome esotico si nasconde una famiglia vegetale che comprende alimenti assai noti: patate, melanzane, pomodoro, peperoncino, peperone, ingredienti-base di molte ricette della tradizione mediterranea. Si pensi alla moussaka greca, con patate e melanzane, o alla siciliana pasta alla Norma, con melanzane fritte, pomodoro e ricotta salata. Per non parlare delle melanzane alla parmigiana, del brivido piccante del peperoncino, della peperonata, o, ancora dalla Trinacria, la caponata di melanzane e peperoni fritti in salsa agrodolce. Da questo mese proprio pomodori e melanzane raggiungono il giusto grado di maturazione e vanno ad allietare variamente le tavole estive. Ma da dove vengono queste due sgargianti verdure? Il cuoco medioevale non poteva certamente disporre di pomodori, poiché questi furono introdotti in Europa dopo la scoperta dell’America, essendo originari della zona oggi compresa fra Messico e Perù; le melanzane furono invece importate dagli Arabi presumibilmente nel Medioevo. Appuntamenti enogastronomici 20 giugno Ristorante in Piazza: con spiedo gigante di toresani, giovani colombi cotti allo spiedo e specialità tipica di Breganze, accompagnato da altri prodotti tipici e dai vini DOC Breganze Breganze 21 giugno h 9.00 – 13.00: Col cavolo! I frutti dell’Altrocomune Mercato mensile dei produttori locali e delle autoproduzioni a seguire pranzo sociale Presidio Permanente No Dal Molin, Ponte Marchese fino al 21 giugno e dal 26 al 28 giugno 31a Sagra Croxe del Galo Valdagno | Le verdure tipiche della cucina mediterranea appartengono alla medesima famiglia D’estate si consumano volentieri anche le melanzane alla griglia, ma attenzione: anche se non si soffre di un’allergia conclamata alle solanacee, si ricordi che tutte le parti verdi della melanzana, compresi i frutti verdi, sono tossiche poiché contengono la solanina, una sostanza che viene eliminata solo a temperature molto elevate (oltre i 243°C). Per lo stesso motivo si sconsiglia di consumare patate che presentino parti verdi, come i germogli che spuntano quando il tubero non viene conservato al buio. Fra i pomodori, invece, il tipo green zebra, anche se verde all’apparenza, quando è maturo può essere gustato in tutta tranquillità. Fatta eccezione per foglie e gambo, naturalmente. 27 giugno h 10.00-18.00: Festa delle Erbe del Sole - Conferenza: Le piante sacre al sole - Visita alle coltivazioni di Sacraterra - Esperienza di raccolta e preparazione dell’olio di iperico - Tradizionale benedizione delle piante officinali Azienda agroforestale Sacraterra, Torre di Mosto (Venezia) 3 luglio - ore 20.00: I Piatti Tipici della Pedemontana - 5ª Rassegna Enogastronomica 2009 Le patate delle bregonze Ristorante Villa Bassi, Via Chiesa 4, Grumolo Pedemonte - Zugliano tel. 0445.374451 15 del20 giugno 2009 numero viaggieculture IV pag Le piccole meraviglie marinare di In pillole A l t e case d a l l e facciate colorate, addossate una all’altra e disposte lungo il mare azzurro e profondo. È questa la prima immagine di Camogli, chiamata anche la Città dei Mille Bianchi Velieri. L’antico borgo medievale in provincia di Genova ha mantenuto lo stesso aspetto nei secoli, dall’epoca delle conquiste marinare. La passeggiata nel centro storico si snoda tra stretti carruggi, i tipici vicoli della cittadina, che conducono all’imperdibile Museo Marinaro, oltre al Museo Archeologico e alla Biblioteca Civica. Immancabile anche una sosta a Castel Dragone, il caratteristico porticciolo animato da un’intensa attività peschereccia, punto di attracco per i gozzi adibiti alla pesca, ma anche per le massicce imbarcazioni della tonnara. Camogli, infatti, ospita l’unico impianto di questo tipo, non solo del Mar Ligure, ma di tutto l’Alto Tirreno. Da non perdere Chi visita il borgo, non può mancare di notare la grande quantità di edifici religiosi che lo caratterizzano. La Basilica di Santa Maria Assunta sovrasta Piazza Colombo, che presenta un luminoso sagrato, definito risseu. Si tratta di una tecnica che consiste nell’accostare sassi bianchi e grigi, trovati sulla spiaggia, e disposti in modo da creare geometrie e disegni d’effetto. L’Oratorio dei Santi Prospero e Caterina in Via della Repubblica e la Cappella di Sant’Anna lungo Via Romana, sono altri due esempi della ricca architettura religiosa della città. Inoltre, meta di pellegrinaggio è il Santuario di Nostra Signora del Boschetto, che contiene ex voti marinai del XVI e XVII secolo. L’imponente edificio che domina il centro storico di Camogli è il Monastero di San Prospero dei Padri Benedettini Olivetani, fondato nel 1880 d o v e sorgeva l’antica cappella dedicata a San Prospero, Vescovo di Terragona. All’interno del Monastero si trova una biblioteca di antichi libri e pergamene. Nella chiesetta adiacente, invece, si possono ammirare opere artistiche e affreschi di diverse epoche. La piazza del complesso monastico e l’ampia terrazza dell’edificio costituiscono punti panoramici d’eccezione sul centro e sulla laguna di Camogli. È anche possibile soggiornare presso il Monastero a prezzi modici, scegliendo tra camere con bagno privato o in comune. La struttura offre anche la possibilità di utilizzare la cucina. In virtù delle sue meraviglie naturali, la città si propone come rinomata meta turistica, soprattutto per la presenza del Parco Regionale Monte di Portofino e dell’Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino. Entrambi gli enti lavorano per la conservazione della biodiversità del Mediterraneo. In particolare, i numerosi sentieri del Monte di Portofino offrono suggestivi scorci su Punta Chiappa e su San Fruttuoso e ampi panorami sul Golfo Paradiso, Genova e il Golfo del Tigullio. Sul Monte sorge inoltre l’Albergo Portofino Kulm, che ospitò personaggi illustri, come Gabriele D’Annunzio e Guglielmo Marconi. Ma è il paesaggio subacqueo che rappresenta la maggiore attrazione turistica della zona. P e r quanto riguarda gli eventi, la stagione estiva prevede la suggestiva festa della Stella Maris, che si tiene in agosto. La manifestazione dura un’intera giornata e inizia con una sfilata di barche decorate. La festa si conclude in serata, con migliaia di luci che brillano nel Golfo. I diversi ristoranti del borgo saranno apprezzati dagli amanti della buona cucina, che potranno deliziarsi con i tradizionali piatti di pesce. Chi invece preferisce un pasto veloce, ad esempio al rientro dalla spiaggia, dovrà provare le tipiche focacce, semplici e saporite. Quando il panificio frontemare sforna la profumata focaccia al formaggio, in pochi minuti la teglia è già vuota. Roberta Pileggi foto e tabella fonte wikipedia.com Camogli Stato: Italia Regione: Liguria Provincia: Genova Superficie: 9,9 km² Abitanti: 5.674 Densità: 573 ab./km² Frazioni: Ruta, San Fruttuoso, San Rocco Comuni contigui: Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita Ligure 12/05/09A SCUOLA D’ARTE E MESTIERI DI VICENZA CORSO GRATUITO CORSO RESTAURO OGGETTI SACRI IN METALLO DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Si intende preparare un tecnico del restauro di arte sacra in metallo che possegga gli strumenti teorici e le competenze pratiche necessarie a collocare storicamente le opere, ad attuare una corretta lettura ed interpretazione iconografica e ad operare i conseguenti interventi di restauro e recupero che il pezzo richiede. Possiederà una buona conoscenza dei metalli e dei processi di lavorazione degli stessi che. complessivamente, gli permetteranno di procedere all'intervento di restauro nel rispetto delle caratteristiche Storico-iconologiche e dei materiali che caratterizzano l'opera. DESTINATARI Il corso è rivolto a: • Operatori del settore orafo che intendono riqualificarsi o ampliare le proprie competenze, partendo dall’ esperienza maturala nelle aziende di provenienza. • Rivenditori di oggetti sacri in metallo che intendono acquisire competenze specifiche relative alle procedure di progettazione, costruzione e restauro degli stessi. • Giovani e adulti interessati ad avvicinare questo specifico settore artìstico e acquisire nello stesso tempo solide competenze in ambito orafo. SVOLGIMENTO DEL CORSO Pur riservando ampia attenzione ad alcune discipline storico-artistiche, il corso avrà un taglio spiccatamente pratico. Pertanto, i laboratori applicativi e lo stage interno consentiranno agli allievi di acquisire le procedure corrette e di applicarle successivamente ad operazioni di restauro su pezzi di oreficeria sacra. Il corso si svolgerà in orario serale e al sabato mattina, compatibile con le esigenze degli iscritti. Durata 900 ore Informazioni: Scuola d'Arte e Mestieri di Vìcenza • ufficio comunicazione & marketing Via Rossini 60-36100 Vicenza Tel.0444960500 - fax 0444963392 www.scuolartemestieri.org - e-mail: [email protected] Corso realizzato con il contributo della