Innovazione e Flessibilità: i lavoratori della
conoscenza nelle organizzazioni
Erika Nemmo
Il nostro percorso
Spunti di riflessione sui contesti organizzativi e sulla loro capacità di
creare contesti di lavoro adatti ai processi di generazione della
conoscenza e dell’innovazione
o Il Binomio conoscenza-innovazione
o La Flessibilità: un percorso indotto
o La Flessibilità per creare conoscenza – Il Caso della Olivetti di Adriano
o La Flessibilità per consumare conoscenza – Il caso dell’impresa Afa
Conoscenza e Innovazione: Definizioni
CONOSCENZA
consapevolezza e comprensione di fatti, informazioni ottenuti
attraverso l'esperienza e l'apprendimento. La conoscenza è
l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di
loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un'utilità
inferiori
INNOVAZIONE
Mutamento di un sistema tramite l’introduzione di qualcosa di
nuovo (invenzione e/o nuovo utilizzo dell’esistente) che
raggiunge il mercato e implica un miglioramento. L’innovazione,
di processo o di prodotto/servizio, può essere incrementale o
radicale.
Il binomio conoscenza e innovazione: tra ieri e oggi
Dalla conoscenza dell’artigiano alla
conoscenza co-creata
Dalla conoscenza “lenta” alla
conoscenza “just in time”
Se in queste frasi sostituiamo la parola «conoscenza» con la parole
«innovazione» esse continuano a restituirci uno specchio della realtà
CONOSCENZA
INNOVAZIONE
La Flessibilità: un percorso indotto
Modifiche del contesto
socio-economico: età
post-industriale
Mantenere la
competitività con
l’innovazione
Generare
Innovazione con la
Conoscenza
Flessibilità
capacità di adattamento senza
determinare rotture al mutare di
condizioni esterne o alla presenza di
cambiamenti interni ad un'organizzazione.
Creare contesti che
agevolino i processi
co-creativi
Quale Flessibilità?
Flessibilità nei contesti organizzativi
Per Creare Conoscenza
Per Consumare Conoscenza
Continuum
La Flessibilità per creare conoscenza
Presupposto: la conoscenza non è statica. Nasce dalla contaminazione e
dall’integrazione. La conoscenza crea innovazione solo se è inserita all’interno di un
processo.
o Organizzazione del lavoro basata su team di progetto/processo multidisciplinari e
cooperativi
o Poca burocrazia e alto livello di autonomia operativa e decisionale
o Costante innovazione di prodotto/servizio coerente con modifiche nei processi organizzativi
o Forte orientamento al cliente e al mercato come guida al «cambiamento»
o Lavoratori polivalenti e attenzione organizzativa ai processi di apprendimento e
qualificazione
Oggi si parla di:
organizzazioni a rete, reti di
organizzazioni, processi di
Knowledge Management
Ieri già esisteva:
La necessità di creare innovazione.
L’intuizione che l’innovazione nasce dal
binomio Flessibilità-Conoscenza
Il Caso della Olivetti di Adriano
Il Caso Olivetti: anacronistico?
Adriano Olivetti, nato più di 100 anni fa, scomparso nel 1960, è stato uno dei più grandi
imprenditori e uomini di cultura che l’Italia abbia avuto nel XX secolo. Dire di lui che era in
anticipo di quarant’anni sui tempi significa oggi correre il rischio di fargli torto, perché in
alcuni campi in cui l’ingegner Adriano, come tutti lo chiamavano, operò con il pensiero e con
l’azione, i tempi sembrano piuttosto andare all’indietro. Missione dell’impresa; politiche del
lavoro; cultura industriale e cultura senza aggettivi: in questi campi la maggior parte delle cose
che Adriano Olivetti realizzò nelle sue fabbriche e teorizzò nei suoi testi appaiono in contrasto
con molto di quanto oggi si pratica e si scrive
(Gallino, 2001)
Il Caso Olivetti nel contesto post-moderno
Una flessibilità organizzativa ante Litteram: come creare conoscenza
per l’innovazione
o Grandi investimenti in Ricerca e Sviluppo
o Carriera dal basso e esplicitazione delle conoscenze tacite
o Team di lavoro interdisciplinari
o Attenzione agli aspetti sociali e umani del lavoro
o Continue innovazioni nei processi organizzativi e gestionali
o Organizzazione orientata al cliente
o Idea di impresa come nodo di una rete territoriale)
Il CNR-CERIS partendo dallo
studio di Adriano Olivetti e di
altre buone pratiche Europee
ha estrapolato alcuni elementi
metodologici per agevolare
l’innovazione organizzativa.
La Flessibilità per consumare conoscenza
Presupposto: il lavoro è un fattore produttivo che, come tutti gli altri, deve essere
erogato «just in time» in base all’andamento della domanda.
o Obiettivi innovativi con strutture organizzative rigide e ricorso alla flessibilità dell’occupazione
o Poca mobilità interna, scarsa autonomia decisionale, poca attenzione ai processi di
apprendimento.
o Scarso collegamento tra le varie funzioni organizzative
o Processi di coordinamento e comunicazione basati su procedure
Il Caso dell’azienda ALFA: lavoratori
della conoscenza con la tuta degli
operai
I lavoratori della conoscenza in tuta da operai
LA SITUAZIONE DI PARTENZA
 Enorme utilizzo di consulenti esterni sia per lo sviluppo dei nuovi prodotti che per
l’organizzazione dei processi interni (flessibilità esterna)
 Operai altamente specializzati (utilizzo di macchine ad alta tecnologia) scarsamente connessi
tra di loro, scarsamente connessi con la direzione (inesistenza di processi di generazione
della conoscenza)
 Processi di cambiamento top-down (mancanza di processi di co-creazione)
 Nessuna possibilità di mobilità interna/rotazione (scarse possibilità di sviluppo individuale)
ABBASSAMENTO DELLA PRODUZIONE,
AUMENTO DEI PROBLEMI A LIVELLO ORGANIZZATIVO,
DIFFUSA DEMOTIVAZIONE.
I lavoratori della conoscenza in tuta da operai
L’INTERVENTO
 Creazione di processi interni stabili per esplicitare le conoscenze tacite degli operai
specializzati;
 Sviluppo di nuove modalità comunicative tra le diverse funzioni organizzative
 Aumento della mobilità orizzontale
TUTTE LE SOLUZIONI PRATICHE PER
L’INNOVAZIONE DEL PROCESSO
ORGANIZZATIVO E PRODUTTIVO SONO STATE
CO-GENERATE DAL CONFRONTRO TRA LA
«COMUNITA’ DEI DIRIGENTI» E LA «COMUNITA’
DEGLI OPERATORI»
Un triangolo virtuoso se al centro c’è l’uomo
Le organizzazioni sono creazioni umane che vivono solo grazie all’apporto degli uomini.
Il triangolo è virtuoso solo se al suo centro poniamo le persone reali prima ancora delle
costruzioni sociali che essi creano.
CONOSCENZA
FLESSIBILITA’
INNOVAZIONE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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materiali/12.36.33_Nemmo Innovazione e conoscenza 6 maggio