News Primavera 2005 Doverosamente dobbiamo riportare quanto scritto a pag.2 di ogni giornalino (anche se molto in piccolo, a dire il vero): “Le opinioni espresse negli articoli non impegnano la redazione della rivista né rispecchiano pareri ufficiali del Club.” MASSIMO BASSAN ribatte all’articolo di Fabrizio Filoni apparso sul numero scorso. …. Bla bla bla ….Anneliese Braun, ...... bla bla bla…. è titolata FCI perciò tutti i sui cuccioli sono di conseguenza pura razza, ....bla bla bla…. io ho il pedigree e nessuno me lo può ritirare, bla bla bla…. mi alzo alle 4 della mattina per allenare i cani, ….bla bla bla…. faccio sacrifici per dargli da mangiare, bla bla bla….allenamento, condizionamento, alimentazione, integrazione.....bla bla bla. TANTE CHIACCHIERE, MA NESSUNO CHE MI RISPONDA ALLA PIU' BANALE DELLE DOMANDE: PERCHE' BUONA PARTE DEI CANI CHE CORRONO NON SONO MINIMAMENTE NELLO STANDARD E SOPRATTUTTO, ANCOR PIU’ GRAVE, NELLA TIPICITA’ ? Questa è la storia, il resto sono chiacchiere. Appunto i bla , bla, bla…… Domandina ai signori che sbandierano accordi federali inesistenti: ma doveva arrivare la FIMSS perché qualcuno si muovesse ? Per 20 anni non avete combinato nulla, avete ridotto questo sport ad un putrido acquitrino ed adesso si risveglia “l’amor federale”, guarda caso dopo che la FIMSS vi sta togliendo le sedie da “sotto la coda” ed in cambio ci sta mettendo dei tizzoni ardenti? Passiamo a questioni più costruttive: cosa fare per questi , loro malgrado, bistrattati Siberians? Purtroppo, il panorama attuale Italiano ci lascia (a noi della F.I.M.S.S.) poco spazio alle concertazioni: • Ecco, cari lettori, cosa intendo quando sostengo che si arrampicano sugli specchi, e poi vengo/veniamo tacciati di non sapere cosa sosteniamo. Malafede? Ma no, anzi lo spero. Siamo più propensi a pensare a fattori di comodo, almeno cotanto coacervo di insulsaggini avrebbe una giustificazione logica. Non voglio cadere nel tranello della provocazione, ma a leggere che si sta creando la prima federazione dello sleddog tra il CIS e Antartica, non solo mi scompiglio dalle risate, ma vedo dimostrata l'inaffidabilità dei nostri antagonisti: non conoscono nemmeno le leggi dello stato in materia. Del resto cosa ci si può attendere, specialmente dalla stessa persona che firmò assieme ad altri club la prima bozza di Federazione come incaricato del proprio club, per poi essere sconfessato dal proprio presidente che mandò a monte tutto? L'iniziativa si chiamava SDI e fu coordinata con particolare efficacia da Elvezio Pesci, nonostante siano in tanti ad attribuirsi la paternità. Elvezio fu identificato come la persona più idonea a coordinare le operazioni iniziali. Il sottoscritto ed il gruppo di lavoro iniziale si sono riferiti a quel progetto: e ribadisco quello che sostengo da sempre, era troppo avanti per molte “teste pensanti“ di allora, soprattutto era poco remunerativo per chi decise di mandarlo all’aria. • • • il SESHI, nonostante gli slanci di entusiasmo della presidente Marisa Drioli (forse ex, quando leggerete questa mail, viste le voci che mi arrivano, e sinceramente me ne dispiace viste le probabili alternative), al momento sembra avere altro a cui pensare; l' SHC-Italia attraversa un momento di crisi, essendosi dimesso il 60% del Consiglio Direttivo; altri club di sleddog stanno perdendo credibilità internazionale; molti singoli, esterni al nostro progetto, stanno usando chili di Attak per tenersi aggrappati con ogni mezzo a quel po’ che gli è rimasto. A questo punto, non avevamo altra scelta: AGIRE ! E così abbiamo fatto. Il nostro Responsabile Animals Welfare, il dott. Roberto Guadagnini, ha istituito una commissione di lavoro sulla pura razza, di cui fanno parte autorevoli personaggi , come ad esempio Valeria Rossi, Mario Canton, Elvezio Pesci e molti altri ancora. Naturalmente, la commissione è aperta a tutti coloro che hanno serie intenzioni di apportare contributi propositivi, perché tempo da perdere per discutere sul mantenere le attuali posizioni non ne abbiamo. La commissione è già in contatto con istituzioni internazionali per trovare un punto di incontro comu- - 25 - News Primavera 2005 ne e comunque abbiamo ottenuto il “via libera” di nostri referenti per redigere un documento programmatico di intervento a breve-medio termine, da replicarsi in altri Paesi se in Italia funzionerà. Inoltre mi sto personalmente adoperando per organizzare “incontri bilaterali” tra la I.F.S.S. e la F.I.S.T.C. per ricomporre gli strappi presenti e passati. Stessa cosa con l’ESDRA. Sarà difficile arrivare a qualche risultato concreto prima di un anno, ma se mai si incomincia, mai si finisce. Se poi sarà un insuccesso, poco male, ci avrò provato e nulla avrò mai di che rimproverarmi. Questi incontri verteranno su un argomento a me molto caro: non vorremmo più vedere correre dei “pedigree a 4 zampe” che non somigliano minimamente a un Siberian. R ingrazio il Sig. Barbieri di avermi dato conoscenza di eventuali risposte al mio intervento per poter replicare in tal senso. Purtroppo, la replica mandata al Club da Bassan, è la dimostrazione che il mio intervento era e resta pienamente centrato!!!!! La parola chiave resta “ESTREMISMO”. Non voglio entrare in merito degli scopi di questo estremismo ma i suoi danni si vedono evidenziati “giallo fosforescente”. Mi sono prestato a rispondere alla sig.ra Miglietta per farle capire delle realtà che probabilmente non conosce e, come lei, anche molti Showers non conoscono. Le dimostrazioni di apprezzamento di molti soci del Siberian Husky Italia (parlo di allevatore che vanno alle mostre e lì vincono) sono l’unica replica che, credo, abbia un senso. Il momento che vengano tacciati per parole (bla bla bla) dati riportati di allevatori a livello mondiale che selezionano e portano i propri cani in esposizione al giudizio di giudici internazionali della F.C.I.; il momento che vengono tacciati per parole (bla bla bla) l’esperienza, la passione, i sacrifici e soprattutto la competenza di allevatori conosciuti e rispettati a livello nazionale come Anneliese Braun (Alka Shan Kennel - Germania) e Kasten Gronas (Vargevass Kennel - Norvegia), i cui cani in estate hanno vinto il Best in Breed in Svezia e in Norvegia; il momento che viene schernito il libretto di qualifica di alcuni miei cani che ho portato in mostre e sono la base del mio Kennel allora …….. Se nemmeno di fronte alla più chiara evidenza riconosciuta anche da allevatori esclusivisti di dog Show credo che tutti possiate capire il perché esistano chiare differenze tra gli estremi dei cani da Per lo stesso motivo la F.I.M.S.S. ha scelto come referente internazionale per la pura razza la F.I.S.T.C. e non un’altra sigla: almeno la F.I.S.T.C., in più di una occasione, ha tolto di gara qualche esemplare “poco tipico” e in questi contesti ne ha fatto le spese anche qualche musher Italiano, nonostante avesse regolare pedigree. Altrimenti l’unica via è la mia proposta: classifica unica, con buona pace di tutti. Ma è quello a cui non vorrei MAI arrivare: attendiamo adesioni alla commissione di lavoro, perché è il primo e concreto passo per arrivare a qualcosa. Come sempre, la F.I.M.S.S. dimostra di agire e non di chiacchierare. Massimo Bassan (Presidente FIMSS) esposizione ed gli estremi dei cani da lavoro: ognuno pretende di avere ragione senza operare con obbiettività. Invito ancora tutti a lavorare per dare al Siberian Husky il suo vero volto, quello di cane da LAVORO di media distanza in grado di adattarsi a tutte le situazioni climatiche, lavorative e di convivenza, questo, senza estremismi ma solamente con obiettività come ho sottolineato sul mio scorso intervento. Un’ultima considerazione su (purtroppo) l’unica risposta recapitatavi: considerando che, la persona che si è dimostrata così sprezzante ed irriverente su quelle che sono “leggende” nel campo del Siberian Husky è la stessa persona che lo scorso anno ha proposto al Siberian Husky Club Italia di formare una commissione di giudizio per le gare di sleddog per togliere la possibilità di correre come Siberian a cani con pedigree e darla a cani, senza pedigree, che però a suo giudizio entravano perfettamente in standard, in un misto di delirante onnipotenza ed eclatante ignoranza, dimenticando le regole basilari dell’ENCI, ma prontamente ricordate e sottolineate dall’allora presidente Benotti (Espositore vincente e anche musher), io fermo qui il mio intervento per non cadere in una ridicola polemica che non ha niente a che fare con il Siberian Husky ma in interessi che esulano dalla mia logica. Spero possiate pubblicare le foto non pubblicate la scorsa volta per chiarire ulteriormente a tutti di cosa stavo parlando. Grazie e auguri a tutti per un 2005 pieno di soddisfazioni - 26 - Fabrizio Filoni