Rassegna Stampa di sab. 1, dom. 2 e lun. 3 febbraio 2014 SNALS / CONFSAL il Sole 24 Ore Il Secolo XIX - Ed. La Spezia Affaritaliani.Libero.it Corriere di Rieti e della Sabina Il Messaggero - Ed. Rieti Il Tirreno Virgilio.it Corriere.it 02/02/2014 Il Giornale del Piemonte (Il Giornale) Il Giorno - Ed. LodiCrema-Pavia Testate on line 03/02/2014 CONTRATTI ATIPICI A PIENI GIRI: +8,7% GRAZIE ALL'EXPORT SCUOLE, IL RIORDINO FINISCE IN CONSIGLIO COMUNALE 01/02/2014 BUS, AVVOCATI, AEREI E... RAFFICA DI SCIOPERI NEL MESE DI FEBBRAIO NEL PROSSIMO TRIENNIO IN RUOLO 35 INSEGNANTI DI SOSTEGNO 01/02/2014 INSEGNANTI DI SOSTEGNO, NUOVI POSTI 01/02/2014 01/02/2014 SI E' SPENTO A 85 ANNI L'EX PROVVEDITORE SETTIMO ACCETTA RAFFICA DI SCIOPERI A FABBRAIO, DAGLI AUTISTI AI PROF. VIDEO TEATRO DELL'OPERA, SALTANO DUE PRIME MA SCOPPIA LA GUERRA TRA I SINDACATI BREVI-UNSA, IN 60 ANNI TANTE BATTAGLIE AUTONOME 01/02/2014 IL 10 FEBBRAIO SINDACATI IN REGIONE 03/02/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB 01/02/2014 01/02/2014 03/02/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera 03/02/2014 03/02/2014 PROFESSIONALI, PIU' STRADE PER L'ISCRIZIONE LA SCUOLA PROVA IL RIORDINO SCUOLA, VIA ALLE ISCRIZIONI I CONSIGLI DI CORRIERE.IT GLI ESAMI COMINCIANO A QUATTRO ANNI LA SCUOLA INGLESE ACCORCIA L'INFANZIA IL NUBIFRAGIO MANDA ROMA IN TILT MATURITA' SCELTE LE SECONDE PROVE SCRITTE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE CON GRADUATORIA UNICA ALLARME SCRITTURA I GIOVANI NON SANNO PIU' USARE LA PENNA Int. a M.Rusconi: "MA CONTA IL LAVORO DI TUTTO IL TRIENNIO" MATURITA' IL 18 GIUGNO, GRECO AL CLASSICO Int. a N.Galantino: "BASTA TAGLI ALLA SCUOLA PER POI SPRECARE ALTROVE" STRADE IN TILT E REBUS SCUOLE. SOLO OSTIA LE CHIUDE TUTTE SCUOLA, PARTONO OGGI LE ISCRIZIONI ON LINE MATURITA', RESE NOTE LE SECONDE MATERIE SCUOLE DEDICATE A RITA LEVI MONTALCINI IN ARRIVO 6,3 MILIARDI IN 7 ANNI PER LA RICERCA CONFLITTO DI INTERESSI, I MANAGER PUBBLICI IN BILICO SANITA' "DICIAMO BASTA AI PROFESSIONISTI PER CASO" la Stampa la Stampa Italia Oggi il Messaggero il Messaggero il Messaggero Avvenire 01/02/2014 il Tempo Il Secolo XIX il Gazzettino il Gazzettino il Sole 24 Ore Corriere della Sera CorrierEconomia (Corriere della Sera) CorrierEconomia (Corriere della Sera) 03/02/2014 03/02/2014 SALONE DEL RISPARMIO: PREVIDENZA IN PRIMA FILA 01/02/2014 03/02/2014 02/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 03/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 02/02/2014 03/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 02/02/2014 Italia Oggi il Mattino Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero L'Unita' L'Unita' L'Unita' il Resto del Carlino Cronaca di Bologna Corriere Romagna di Rimini e San Marino Gazzetta del Sud 03/02/2014 UNIVERSITA', PIU' FACILE LO SCAMBIO DI DOCENTI PREMI PER UNIVERSITA', IL SUD A MANI VUOTE INDISCREZIONARIO ALLA RICERCA 900 MILIONI L'ANNO INPS, DAL GOVERNO ALT AI DOPPI INCARICHI RICERCA, ARRIVANO 6,3 MILIARDI IN 7 ANNI IL TEVERE FA ANCORA PAURA VENETO, ARRIVA L'ESERCITO INPS, LETTA SI MUOVE "ALT DOPPI INCARICHI" PER LE SFIDE DELLA RICERCA 6,3 MILIARDI DI EURO MEDICINA, TEST D'INGRESSO IN TRASFERTA A RIMINI 02/02/2014 MATURITA', PER 2500 SCATTA IL CONTO ALLA ROVESCIA 02/02/2014 A ROMA IL TEVERE "OSSERVATO SPECIALE" 01/02/2014 03/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 02/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera 03/02/2014 Corriere della Sera CorrierEconomia (Corriere della Sera) la Repubblica 02/02/2014 la Repubblica la Stampa la Stampa la Stampa il Messaggero il Giornale il Giornale il Giornale L'Unita' il Mattino 03/02/2014 il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera 02/02/2014 la Stampa 02/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 02/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 02/02/2014 02/02/2014 03/02/2014 03/02/2014 02/02/2014 02/02/2014 01/02/2014 01/02/2014 02/02/2014 02/02/2014 UNA COPERTURA FINO ALL'80% CONFRONTO FRA "LIQUIDAZIONE" E FONDI PENSIONE DESTINAZIONE TFR QUAL E' LA SCELTA GIUSTA CHI STABILIZZA RECUPERA IL CONTRIBUTO ASPI DELL'1,4% IL CONTRATTO COLLETTIVO FA SPAZIO AL LAVORO A TEMPO INCOGNITA VINCOLI SULLE STABILIZZAZIONI PER I DISOCCUPATI FONDI 2012 TUTELE PER I LAVORATORI AUTONOMI ANCHE STRASBURGO SUONA L'ALLARME QUEL LUNGO SILENZIO SULLE 25 POLTRONE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, ACCORDO IN VISTA ALL'ENEL INAIL, ORA TREMA ANCHE DE FELICE SUPER CONSULENTE DELLE ASSICURAZIONI INPS, BATTAGLIA PER IL DOPO-MASTRAPASQUA LA SEDIA NON C'E' PIU' SI LAVORA IN PIEDI PER ESSERE PIU' SANI NOMINE, STRETTA PER GLI ENTI PUBBLICI E LE PENSIONI ATTENDONO ANCORA UNA SOLUZIONE MASTRAPASQUA SI DIMETTE DALL'INPS IL PREMIER: "SCELTA SAGGIA" PAURA PER LE PENSIONI BONANNI SI CANDIDA A GUIDARE L'INPS CHE GLI REGALO' LA CASA "LAVORI UTILI A CHI E' IN CASSA INTEGRAZIONE" E ADESSO LETTA SI OCCUPI DI PENSIONATI ED ESODATI DISOCCUPAZIONE, PRIMO CALO DOPO SETTE MESI MA PERSI ALTRI 100MILA POSTI TRA GLI UNDER 25 "STABILITA' NECESSARIA PER GLI INVESTIMENTI" SPESA SANITARIA, IN DUE ANNI 7,6 MILIARDI IN PIU' BERLUSCONI ATTACCA NAPOLITANO: NON LO RIELEGGEREI Int. a R.Berger: "L'ITALIA NON LASCI LE RIFORME A META'. I PAGAMENTI? UNA STRADA PER CRESCERE!" LETTA CONTRO IL M5S "L'OPPOSIZIONE NON BLOCCHI TUTTO" IETI Data Pagina Foglio 01-02-2014 8 1 I nuovi posti sono da ripartire tra i vari ordini di scuola in base alle consistenze delle dotazioni organiche Nel prossimo trennio in molo 35 insegnanti di sostegno incontro, oltre alla conferma della ripartizione dei 4447 posti a livello regionale è stato consegnato il riparto anche a livello provinciale. Per la nostra provincia saranno 11 i nuovi posti in ruolo da ripartire tra i vari ordini di scuola in base alle consistenze delle dotazioni organiche nei prossimi giorni. "In questo modo - spiega Luciano Isceri, segretario provinciale Snals-Confsal -si dà applicazione al decreto (cosiddetto Istruzione) convertito nella legge138/2013 che prevede un graduale incremento della dotazione organica dei posti di sostegno nel triennio paria al 3<Jl/o a regime dei posti attualmente in organico di diritto. Questo comporterà per l'anno scolastico 2013/2014 (attualemnte in corso) undici posti in più e nel triennio circa altri trentacinque posti. Una vera e propria boccata di ossigeno che giunge in un periodo molto difficile che sta attraversando il Paese in generale ed il comparto scuola in particolare, questo provvedimento è importante in quanto andrà ad aggiungersi al piano triennale per le immissioni in ruolo previste per il personale docente ed Ata, attenuando la grave crisi occupazionale della nostra provincia. Nei prossimi giorni -conclude Luciano Isceri segretario provinciale dello Snals-Conrm:l- il sindacato sarà chiamato ad effettuare una verifica con l'ufficio scolastico provinciale per la definizione dei contin~ genti da assegnare". 068391 I~ RIETI Nomine in ruolo per il sostegno con decorrenza 1° settembre 2013. Questa la buona notizia che arriva da quel mondo della scuola che spesso e volentieri è stato bistrattato negli ultimi tempi e che i tagli del governo avevano ulteriormente messo in crisi. Ecco perché l'incremento della dotazione organica non può che essere accolta con soddisfazione. A renderlo noto è la segreteria provinciale dello Snals-Confsal di Rieti, a seguito dell' incontro di giovedì che ha confermato quanto già anticipato in merito all'avvenuta autorizzazione a procedere alle nomine in ruolo, seppur con la sola decorrenza giuridica dall'inizio dell'anno per gli insegnanti di sostegno. Nel corso dell' www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Data 01-02-2014 Pagina 35 Foglio 1 www.ecostampa.it Quotidiano Insegnanti di sostegno, nuovi posti SCUOLA posti». Una boccata d'ossigeno per la scuola reatina che arriva in un momento difficile per il Paese e più in generale per il comparto. «L'importanza di questo prowedimento - conclude il segretario ~ Luciano Isceri - sta anche nel fatto che va ad aggiungersi al piano triennale per le immissioni in ruolo previste per il personale docente e Ata, attenuando la grave crisi occupazionale della nostra provincia. Nei prossimi giorni il sindacato sarà chiamato a effettuare una verifica con l'ufficio scolastico provinciale per la definizione dei contingenti da assegnare». Samuele Anni baldi ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Qualche volta, anche dal mondo della scuola, arrivano buone notizie per Rieti. La lieta novella si traduce in undici posti in più per gli insegnati di sostegno già da quest'anno e 35 nel prossimo triennio. La notizia è arrivata dopo l'incontro è stato annunciata dalla segreteria provinciale dello rmmml n stato confermato - spiega il segretario Luciano Isceri - quanto già anticipato nei giorni scorsi in merito all'awenuta autorizzazione a procedere alle nomine in ruolo, seppur con la sola decorrenza giuridica dall'inizio dell'anno per gli insegnanti di sostegno. Oltre alla conferma della ripartizione dei 444 7 posti a livello regionale è stato consegnato il riparto anche a livello provinciale. Per la nostra provincia saranno 11 i nuovi posti in ruolo da ripartire tra i vari ordini di scuola in base alle consistenze delle dotazioni organiche nei prossimi giorni». Isceri aggiunge che in questo modo si da applicazione al decreto «Istruzione» che prevede un graduale incremento della dotazione organica dei posti di sostegno nel triennio pari a al 30 per cento a regime dei posti attualmente in organico di diritto. «Questo - aggiunge Isceri - comporterà per l'anno scolastico in corso 11 posti in più e nel triennio circa altri 35 SNALS Pag. 8 Formazione, sciopero dei lavoratori dell’Enfap Ciapi di Priolo senza stipendi da mesi E’ sciopero dei lavoratori della formazione. Dopo le proteste dei dipendenti del Cefop, a protestare, da oggi, sono i dipendenti dell’Enfap di Catania e Messina che dal giugno 2013 non ricevono lo stipendi. A comunicarlo è lo Snals, il sindacato nazionale autonomi lavoratori Scuola. I lavoratori denunciano la mancanza di nove mesi di stipendio. “Siamo stanchi di continuare a subire – scrivono i lavoratori – e chiediamo all’Ente di appartenenza e al Dipartimento regionale Istruzione e Formazione Professionale, che ha il dovere istituzionale di garantirci, l’immediato pagamento degli stipendi da giugno 2013 a gennaio 2014 compresa la tredicesima, ed, a garanzia del nostro futuro, la formulazione urgente di un Bando che garantisca il rispetto del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria e le peculiari caratteristiche del nostro settore”. Ma non è solo l’Enfap ad avere problemi. Secondo lo Snals, molti lavoratori segnalano disfunzioni e ritardi nell’erogazione delle mensilità di dicembre 2013, gennaio 2014, e della quota di tredicesima per l’anno 2013. Il sindacato, con una nota, ha chiesto al direttore e il presidente del Ciapi di Priolo di intervenire. Per la Regione, il Ciapi di Priolo è l’ente dove dovrebbero confluire tutti i dipendenti della formazione provenienti da quelli che hanno perso l’accreditamento. Una sorta di “rifugio” per i lavoratori che rischiano il licenziamento a causa del mancato accreditamento degli enti. Parma, schedatura dei dipendenti pubblici. Per i sindacati “grave emergenza democratica” L’unica a interessarsi della vicenda per ora è stata la deputata del Pd Patrizia Maestri, ex segretaria generale della Cgil di Parma, che ha garantito il proprio impegno per andare in fondo al problema. “In tanti anni di lavoro al sindacato non mi sono mai trovata di fronte a una situazione del genere" ha spiegato Maestri al fattoquotidiano.it A più di una settimana dalla denuncia all’unanimità dei rappresentanti dei lavoratori, il caso della “schedatura” dei dipendenti pubblici per le loro scelte sindacali a Parma rimane ancora una questione aperta. Le sigle Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti hanno chiesto incontri con le autorità del territorio per discutere del nuovo provvedimento introdotto solo per Parma dalla Ragioneria territoriale dello Stato, che fa capo al ministero dell’Economia e delle finanze, e che impone nuove modalità per il via libera alle trattenute in busta paga destinate ai sindacati in base alle adesioni. Dal 15 gennaio infatti tutte le deleghe dei dipendenti pubblici per iscriversi, cancellarsi o cambiare sigla sindacale dovranno essere controfirmate dai responsabili dei propri uffici di appartenenza e non più, come avveniva prima, solo dai rappresentanti dei lavoratori. Mentre i sindacati parlano di “una grave emergenza democratica che si è abbattuta sui dipendenti pubblici del parmense”, la ragione di questa scelta, che per ora riguarda solo il territorio, non è ancora chiara. L’unica conseguenza è che da metà mese le iscrizioni ai sindacati sono di fatto bloccate. “Nessun sindacato ha intenzione di adeguarsi alla pretesa del ministero dell’Economia, che chissà perché riguarda solo Parma – ha detto Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams – Durante le contrattazioni negli istituti scolastici stiamo facendo mettere agli atti che come organizzazioni sindacali ci sentiamo intimidite da quanto sta accadendo nel silenzio-assenso della politica”. Per ora infatti non ci sono state reazioni da parte di istituzioni e forze politiche. L’unica a interessarsi della vicenda è stata la deputata del Pd Patrizia Maestri, ex segretaria generale della Cgil di Parma, che ha garantito il proprio impegno per andare in fondo al problema. “In tanti anni di lavoro al sindacato non mi sono mai trovata di fronte a una situazione del genere – ha spiegato Maestri al fattoquotidiano.it – Si tratta di un provvedimento anomalo e antisindacale che riguarda solo Parma e di cui a Roma non eravamo al corrente. Cercherò di avere chiarimenti dal ministero dell’Economia e dalla Ragioneria di Stato”. A livello locale i sindacati non si sono dati per vinti. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al direttore provinciale della Ragioneria territoriale di ritirare o di sospendere il provvedimento in attesa di un incontro in cui discutere dei motivi che hanno portato alle nuove disposizioni, ma per ora non c’è stata risposta. Per la prossima settimana è stato richiesto un incontro con il prefetto Luigi Viana, e giovedì le sigle hanno illustrato la situazione al dirigente dell’ambito territoriale scolastico Giovanni Desco. “L’argomento era all’ordine del giorno – ha chiarito Simone Saccani, segretario Flc Cgil – abbiamo espresso la nostra preoccupazione per le conseguenze del dispositivo, che andrebbe a ledere le tutele e i diritti dei lavoratori nell’ambito delle loro scelte di adesione ai sindacati, togliendoci di fatto il potere come delegati. Ma per avere risposte dobbiamo attendere che il Miur chieda chiarimenti alla Ragioneria”. Di fronte alle ripetute denunce dei sindacati però, gli unici grandi assenti sono i politici, che per ora, al di là di Maestri, non si sono espressi: “Nemmeno nell’Unione sovietica avvenivano queste cose ha attaccato Pizzo – nessun partito ha preso ufficialmente posizione, né gli altri rappresentanti politici del territorio hanno detto o fatto qualcosa. Nessun esponente politico parmense sembra interessato all’esercizio della libertà”. Raffica di scioperi a febbraio. I primi a protestare sono i lavoratori del trasporto pubblico locale che incroceranno le braccia nell'intera giornata di mercoledi' 5 febbraio, su tutto il territorio nazionale. A proclamare lo sciopero i sindacati Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Fna, Faisa-Cisal e l'Orsa Trasporti. Lunedi' 10 febbraio sara' invece la volta del trasporto aereo: in sciopero fino alla mezzanotte i lavoratori aeroportuali e dell'indotto degli aeroporti aderenti alla Cub, e dalle ore 10 alle ore 14, anche il personale navigante di cabina di Air Dolomiti, aderente a Filt Cgil. Sempre la Confederazione unitaria di base ha proclamato uno sciopero del personale docente, dirigente e Ata della scuola per l'intera giornata dell'11 febbraio. I dirigenti scolastici aderenti a Cisl, Uil, Snals Confsal e Flc Cgil non andranno a lavoro invece venerdi' 14. Nella seconda meta' del mese, la protesta si sposta nelle aule di tribunale: dal 18 al 20 si asterranno da tutte le udienze gli avvocati dell'Oua (Organismo unitario avvocatura). Il 22 l'organizzazione sindacale Csa ha proclamato lo sciopero dei corpi di polizia locale di regioni e autonomie locali (ma e' intervenuta una procedura della Commissione di garanzia). Infine, il 21, dalle 13 alle 17, non lavorera' il personale navigante e operante nelle sedi aeroportuali (escluso Palermo) aderente a Usb. Con vari turni e modalita', sempre il 21, incroceranno le braccia i lavoratori dell'Enav aderenti a Licta ed Anpcat (escluso lo scalo di Palermo). mmrn Data Pagina Foglio 03-02-2014 15 1 Regole diverse e complicate per i corsi organizzati dai centri regionali www.ecostampa.it Il Sole?]{! Quotidiano Professionali, più strade per l'iscrizione Francesca Barbieri l'infanzia e corsi degli adulti. Estetista, cuoco, camerie- Per i ragazzi intenzionati a inire di sala, meccanico, idrauli- ziare un corso professionale, co. Sono solo alcune delle 22 però, si applicano regole diverqualifiche che si possono rag- se a seconda del tipo di scuola e giungere frequentando un cor- della regione. Per chi opta per so di formazione professiona- uncorsodicinqueanniall'interle. Tutti profùi che in barba al- no di un istituto professionale la crisi conservano una doman- statale che prevede il rilascio di da da parte delle imprese. E i una qualifica alla fine del triencorsi - organizzati su 3 o 4 anni nio, l'iscrizione avviene solo - hanno fatto registrare negli online, secondo le regole geneultimi anni un boom di iscritti, oltre quota 241mila (rispetto ai 25mila dell'anno scolastico VENT AGUO INOIRIZZJ! Sono 22 le qualifiche 200312004). Corsi a cui ci si può iscrivere che si possono scegliere: da oggi per il prossimo anno scolastico, fino al 28 febbraio. dall'estetista al cuoco, La scadenza è quella generale dal cameriere di sala che vale per le famiglie di tutti all'operatore meccanico gli allievi che frequenteranno le prime classi di elementari, medie e superiori. Ci si dovrà rali, mentre per chi si iscrive a registrare (se non l'hanno già un percorso di istruzione e forfatto la settimana scorsa) sul mazione professionale (Iefp) portale del Miur www.iscrizio- della durata di 3/4 anni (oltre ni.istruzione.it e procedere al- 76mila ragazzi un anno fa) ci sol'iscrizione che potrà avvenire no più possibilità e qualche possolo per via telematica. Un iter sibile complicazione. Il sito del Miur è valido se si che riguarderà oltre 1,5 milioni di famiglie, mentre resistono i tratta di corsi attivati dagli istimoduli cartacei per scuole del- tuti professionali, mentre per cn I numeri 19,9% possibilità che dovrebbe partire dal 2015/16. Ma che accade nel caso vengano indicate più scuole di preferenza? Nel caso di prima, seconda e terza scelta indirizzata solo a centri di formazione professionale bisogna seguire esclusivamente la procedura di i'>crizione regionale. Se invece tutte e tre le preferenze sonorivolte a istituti scolastici superiori è necessario usare solo la proceduradelMiur.Nelcasodi scelta "mista", dove i genitori vogliano iscrivere il proprio figlio a un istituto scolastico o a un centro regionale, in alcune regioni sarà necessaria la doppia iscrizione. Inaltri casi, invece, tipo la Lombardia, è ammessa l'iscrizione a un solo centro di formazione professionale e se la domanda viene rifiutata si potrà scegliere un nuovo istituto entro il 21 marzo. In caso di dubbi le famiglie possono rivolgersi alle scuole che sono tenute a offrire supporto e consulenza per la presentazione delle domande di iscrizione. it.J R.IPRCDUZ:ONf Rl'.if RVAiA IL TREND Serie storica 2003-2012 degli iscritti totali. Dati in migliaia UNO SU CINQUE SI ISCRIVE AI PROFESSIONALI Iscritti al primo anno delle scuole superiori (anno scolastico 2013/2014) Istituti professionali quelli organizzati dai centri di formazione accreditati dalle Regioni sono queste ultime a stabilire le modalità di presentazione delle domande. In Lombardia - la regione che raccoglie oltre il 40% degli iscritti ai percorsi Iefp in strutture formative accreditate sul territorio è attivo un sistema di iscrizioni online dal portale http://anagrafestudenti.servizirl.it. Nel Veneto il canale per l'iscrizione è il sito www.cliclavoroveneto. it. Mentre in Piemonte e Sicilia si utilizzerà il modulo cartaceo. «Come già nel 2013 - spiega Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro del Piemonte - il Miur ci comunica che i genitori non potranno utilizzare l'iscrizione online se scelgono un percorso di formazione professionale. Si dovrà nuovamente provvedere in forma cartacea». Le Regioni, Piemonte in testa, già a settembre avevano sollecitato il ministero ad attivarsi per le modifiche ai sistemi informativi che le iscrizioni online per la formazione professionale richiedevano. Una Licei 48,9% GLI ISCRITTI SUL TERRITORIO Gli iscritti agli lefp presso centri formativi accreditati per regione. In%, anno scolastico 2013/2014 Lombardia 40,6% Veneto lS,9% Piemonte 13,4% Sicilia 12,9% Lazio 10,2% Friuli V. G. 3,3% Calabria 0,5% Campania 0,3% Istituti tecnici Emilia R. 0,3% 31,2% Altre regioni 0,4% Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad 03/04 04/05 06/07 07/08 Corsi di formaz.e professionale 08/09 09/10 10/11 11/12 068391 Liguria 2,2% Ist. professionali statali uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio 01-02-2014 20 1 Approvato il decreto di riorganizzazione del ministero: direzioni generali da 12 a nove La scuola prova il riordino www.ecostampa.it Quotidiano L'Istruzione tecnica senza coordinamento - Dirigenti diminuiti del 20% Claudio lucci quattro come invece è oggi). Si confermano poi 18 uffici scolastiUn taglio alle direzioni ge- ci regionali (gli Usr), con funzionerali (dg) del ministero ne di presidio sul territorio. Ma 14 dell'Istruzione, che da 12 passe- Usr avranno a capo un dirigente ranno a nove, con la soppressio- di livello generale (come accade ne della dg «Istruzione tecnica» oggi). Gli altri quattro, cioè Basiliche viene accorpata alla direzio- cata, Friuli Venezia Giulia, Moline generale per gli «Ordinamenti se e Umbria, che hanno una poposcolastici e la valutazione del si- lazione studentesca inferiore a 15omila unità, saranno invece retstema nazionale di istruzione». Il governo, annuncia ieri il sot- ti da un dirigente non generale tosegretario alla presidenza del (facoltà questa prevista dalla reconsiglio dei ministri, Filippo Pa- ente legge di stabilità). In questo modo la dotazione troni Griffi, accende semaforo verde al Dpcm di riorganizzazio- organica degli uffici dirigenziali ne del Miur, predisposto in osse- generali viene ridotta da 34 a 27 quio alla spending review, dopo (circa il 20%). Per quanto riguaraver acquisito i pareri favorevoli da invece gli uffici dirigenziali di di Mef e Funzione pubblica. Se- livello non generale si passa da condo l'articolato, composto da 544 posti a 413 posti, così suddivi13 norme e una tabella, il Miur si: 191 dirigenti tecnici e 222 diricontinuerà a essere suddiviso in genti amministrativi, con un tatre dipartimenti (per il sistema glio quindi di 131 uffici (oltre il educativo di istruzione e forma- 20% ). Sul fronte invece del persozione; per la formazione superio- nale di livello non dirigenziale, re e per la ricerca; e per la pro- per effetto della riduzione della granimazione e la gestione delle spesa pari al 10% prevista dal derisorse umane e finanziarie). Ma creto spending, la nuova dotaziociascun dipartimento, e questa è ne organica passa da 7.034 posti a una novità, sarà articolato in sole 5.978 unità, con una contrazione tre direzioni generali (non più di 1.056 posti corrispondenti a un risparmio pari 34.958.508 euro. Con il nuovo regolamento di riordino del Miur la dotazione organica complessiva sarà dunque pari a 6.418 unità. Nonostante gli inviti a ripensarci di ex ministri, assessori regionali e parti sociali viene confermata la soppressione della dg «Istruzione tecnica», che è la cabina di regia delle politiche scuola-lavoro e che dialoga pure con le regoni, le cui competenze vengono fatte confluire in una più generale direzione per gli ordinamenti e la valutazione che così racchiuderà tutti i cicli di istruzione (dalla scuola dell'infanzia agli istituti tecnici superiori post diploma). Tutti i principali paesi europei, Germania in testa, hanno una struttura ministeriale dedicata a curare i rapporti istruzione-imprese. Un vulnus che ora si potrebbere risolvere, in via amministrativa, prevedendo una struttura di missione ad hoc, e a costo zero, sulla falsariga di quanto già fatto, al ministero del Lavoro, per attuare «Garanzia giovani>>. ©R:F'ROOUZIONERISERVATA 068391 ROMA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 03-02-2014 20 1 Scuola, via alle iscrizioni I consigli di Corriere.it Come mi registro? Cosa devo fare se mi sono già registrato l'anno scorso? Posso scegliere sezione, prof o compagni? E se cambio idea? Quando so se mio figlio è stato preso nella scuola prescelta? Sono soltanto alcune delle domande che decine di migliaia di genitori si stanno facendo in tutta Italia in queste ore alla vigilia dell'inizio delle iscrizioni alle scuole per i propri figli. Si parte oggi e c'è tempo fino al 28 febbraio per compilare solo via web - il modello di domanda di iscrizione al primo anno delle scuole statali di ogni ordine e grado. Un passaggio importantissimo e delicato che il canale Scuola di Corriere.it, il sito del Corriere della Sera, ha deciso di approfondire con schedè, video-guide, passaggi chiave e voci da riempire per arrivare in fondo alla procedura senza intoppi, dalla prima all'ultima fase. Dalla registrazione al sito del ministero dell'Istruzione alla presentazione della domanda di iscrizione per arrivare poi a seguire l'iter online. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Tcdsl~~ surCànale Scuola 068391 di Cortiere.it Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Pagina 02-02-2014 20 Foglio 1/ 2 Data COBBIEBE DELLA SEBA Istruzione La Gran Bretagna adotta a livello nazionale un nuovo sistema di valutazione anticipato Gli esami cominciano a quattro anni La scuola inglese accorcia l'infanzia www.ecostampa.it Quotidiano Dal 2016 test anche all'asilo. Le critiche: stress eccessivo e inefficace di SILVIA VEGETTI FINZI i annunciano tempi duri per gli scolaretti inglesi: dal 2016 la somministrazione di test per misura re il loro liveUo di sviluppo cognitivo sarà infatti anticipata dagli attuali sette ai quattro anni di età. I risultati iniziali saranno poi confron tati, tramite prove nazionali, con quelli ottenuti a 11 anni, al termine della scuola di ba se. L'intento è di valutare obiettivamente i progressi conseguiti, in modo che i genitori siano informati sulla situazione scolastica dei figli e gli insegnanti siano messi in grado di conoscere, confrontare e analizzare gli obiettivi raggiunti. Il progetto, come si può immaginare, ha suscitato perplessità e critiche che il Times ripprta in modo piuttosto esauriente. Poiché anche da noi vengono avanzate molte proposte per migliorare l'insegnamento scola stico sottoponendolo a un monitoraggio nazionale, va- esterni rischia di distoglierli dall'osservazione del singolo alunno e dalla valorizza~ione delle sue potenzialità. E vero che si consente loro di scegliere tra diverse batterie di test a seconda dei metodi didattici adottati e persino, col consenso dei dirigenti scolastici, di sottrarsi al programma, ma le conseguenze possono essere pesanti in. termini di carriera e di finanziamenti alla scuola. Per fortuna l'idea di raggruppare gli alunni secondo le abilità conseguite è stata accantonata sotto una valanga di proteste. Sappiamo infatti che l'interazione tra soggetti diversi è fonte di stimoli, di esperienze e di incentivi. Viviamo in un'epoca caratterizzata dalla crisi del lavoro tradizionale, basato sulle abilità tecniche, e dalla ricerca di talenti innovativi e creativi, difficilmente iden tificabili con prove obiettive e quantitative. Ciò non comporta la svalorizzazione delle competenze, quanto l'op- portunità di cogliere e sviluppare la pluralità delle in telligenze, dove l'accentuazione non è sulla quantità ma sulla qualità delle capacità e delle inclinazioni. È del 1995 il libro L'intelligenza emotiva con cui lo psicologo Daniel Goleman rivoluziona le tradizionali valutazioni del Quoziente intellettuale (Qj) mostrando come le prestazioni intellettuali siano inscindibili dalle motivazioni, dalla conoscenza di sé, dall'empatia, dall'attenzione, dalla pervicacia, dalla capacità d'interagire e collaborare con gli altri. Condizioni quasi del tutto assenti nella somministrazione di test quantitativi, astratti e anaffettivi, quanto mai lontani dalla ricchezza della vita e dalla sin golarità degli individui. Test che, nella loro apparente neutralità, nasè:ondono lo svantaggio ambientale, sociale e culturale, che determina più di ogni altro condizionamento l'insuccesso scolastico prima e lavorativo poi. 068391 S le la pena di riflettere sul dibattito inglese. La prima, più evidente obiezione riguarda il fatto che i più piccoli, appena giunti a scuola, rischiano di non aderire emotivamente a richieste estranee al contesto familiare. Vi è inoltre il pericolo di indurre tensioni e stress, tanto negli alunni quanto nei genitori, in una fase iniziale del l'esperienza scolastica, che dovrebbe essere improntata al massi mo di serenità e collaborazione. Inoltre, iscrivere bambini di 4 anni in una graduatoria significa fissarli in un determinato livello evolutivo quando la fluidità dell'infanzia consente, in poche settimane, di effettuare im previsti balzi in avanti. Per quanto riguarda i docenti, coinvolgerli in piani di valutazione proposti da Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 02-02-2014 20 2/2 A confronto laprov~ O dopo il triennio Nell'attuale sistema scolastico italiano, il primo esame con cui gli alunni si trovano a doversi confrontare è quello al termine del triennio della scuola secondaria di primo grado. Consiste di quattro prove scritte e un colloquio orale. Tre delle quattro prove scritte sono preparate dalle singole scuole, la quarta, di provenienza ministeriale, è unica su tutto il territorio nazionale, è strutturata in quiz e testa la preparazione in italiano e in matematica. L'esame di licenza elementare è stato eliminato nel 2005 li' esame a cu verranno sottoposti i bambini dL4 anni iscritti alla scuola inglese l'età fluida L'apprendimento nell'ètà infantile procede a balzi 'difficili da incasellare Metodi a scelta per i docenti 068391 In Gran Bretagna il governo ha appena annunciato un piano di modifiche del sistema di valutazione nazionale degli studenti: i primi test per monitorare il livello cognitivo, a cui finora venivano sottoposti gli alunni di sette anni, saranno anticipati ai quattro anni. Il nuovo progetto entrerà in vigore nel 2016. Gli insegnanti potranno scegliere tra diversi tipi di test a cui sottoporre i propri alunni a seconda dei metodi didattici adottati o anche decidere di non aderire al programma, ma solo con il consenso dei presidi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Pagina 01-02-2014 2/3 Foglio 2/4 Data LA STAMPA Disagi dal Veneto alla Campania ---- -----·-· , ___. linea ferroviaria sospesa Metropolitana chiusa Dirottato l'aereo gigante Acqua alta a Venezia Il maltempo che colpisce da qualche giorno anche la Toscana ha causato l'interruzione della circolazione ferroviaria tra Livorno e Pisa Il nubifragio che si è abbattuto sulla Capitale ha reso necessario chiudere per alcune ore le stazioni Flaminio, Ottaviano e Lepanto della linea A della metropolitana Per il maltempo l'airbus A380/800 Emirates diretto da Dubai a Roma è stato dirottato a Malpensa. E' l'aereo più grande al mondo per numero di passeggeri: ne ospita 853 Ieri mattina la marea ha raggiunto i 125 centimetri: «allagato» il 30% del suolo cittadino, disagi per i pedoni e i commercianti. Alta marea prevista anche per oggi www.ecostampa.it Quotidiano J_;a voragine Una foto scattata da un tassista romano mostra i danni causati dal maltempo la strada si è aperta davanti agli automobilisti, il traffico è stato bloccato 068391 Sullo sfondo, le auto in coda e alcune persone che osservano la voragine Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 LA STAMPA Data Pagina Foglio 01-02-2014 16 1 www.ecostampa.it Quotidiano IN CLASSE Il 19 GIUGNO Maturità Scelte le seconde prove scritte ROMA 068391 Finita l'attesa dei studenti che si avvicinano all'esame di maturità. Come prevedibile, nessun colpo di scena: Greco al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua straniera al Liceo linguistico; Pedagogia al Liceo pedagogico; Economia aziendale ai Ragionieri, Estimo ai Geometri, Alimenti e alimentazione all'istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione. Sono queste alcune delle materie scelte per la seconda prova scritta degli esami di Stato 2014 e contenute nel decreto firmato dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza che individua, tra l'altro, anche le materie assegnate ai commissari esterni. Le prove scritte dell'esame di Stato dell'anno scolastico 2013/2014 si terranno mercoledì 18 giugno 2014 (la prima prova) e giovedì 19 giugno 2014 (la seconda prova). Anche quest'anno dirigenti scolastici e insegnanti presenteranno online la domanda di partecipazione agli esami di Stato in qualità di presidenti di commissione e di commissari d'esame. Scuola: testate nazionali Pag. 23 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 01-02-2014 28 1 Scuole di specializzazione con graduatoria unica a libera alla graduatoria unica nazionale per i medici specializzandi. Dopo anni di dibattito in materia arriva l'atteso regolamento a cambiare, già da questo anno, le regole di accesso alle scuole di specializzazione per i camici bianchi in formazione. Il provvedimento, ora all'esame del Consiglio di stato, interviene a modificare il dlgs 368/1999 (Regolamento concernente l'accesso alle scuole di specializzazione), ma non interviene, comunque, sull'annoso problema della copertura delle borse di specializzazione garantite ormai solo per il 50% di quanti si laureano ogni anno (circa 9 mila). Per quello ci vorrà infatti un provvedimento a parte. Il regolamento, in ogni caso, fa dire definitivamente ad- V ' 1 f' , dio ai vecchi concorsi locali banditi nei singoli atenei, basati su un quiz dl. domande scelte da un database, che secondo le rappresentanze di categoria, non era idonea a verificare l'effettiva preparazione del candidato. Già dall'anno in corso quindi l'accesso sarà garantito con una prova di esame «identica a livello nazionale con riferimento a ciascuna tipologia di scuola». All'esito della prova, poi, non più una graduatoria locale ma una classificazione nazionale redatta da un'apposita commissione «per ciascuna tipologia di scuola». A essere ammessi alle scuole, infatti, si legge sul provvedimento, sono coloro che, «in relazione al numero dei posti disponibili, si siano collocati in posizione utile nella relativa graduatoria nazionale sulla base del punteggio complessivo riportato. In aggiunta a questi, poi, le università sedi di scuole possono attivare ulteriori www.ecostampa.it Quotidiano contratti di formazione specialistica finanziati con risorse proprie, anche frutto di donazioni o convenzioni con enti pubblici o privati. Tutto «nel rispetto del numero complessivo di posti per i quali sono accreditate le scuole e del fabbisogno di specialisti a livello nazionale». Una volta ottenuto il parere del Cds, nonché la registrazione del provvedimento alla Corte dei conti, il regolamento sarà reso operativo tramite un ulteriore decreto ministeriale. Un iter che fa prevedere che le prove concorsuali non dovrebbero svolgersi prima del mese di luglio 2014. Soddisfatta l'Associazione italiana giovani medici che considera il provvedimento come un grande passo verso «una modalità di selezione orientata a criteri di oggettività e non discrezionalità». Benedetta Pacelli Aromissi~~~; ]';G6ncorso locale ~a.,,,,""'··" li""""'~" O'm"~' ,_!'...~g_r.i~':i:Jlfri~_,)---~~ hapn·""""" .!mwu•p,ana """'onale <ell• ,,,,,,/, (.!{/1#:.!U.!OJ 068391 Alla ricerca 900 milioni l'anno Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Data Pagina I Foglio 03-02-2014 12 1/ 2 www.ecostampa.it Quotidiano Penna ,addio, allarme scrittura tra i banchi ROMA Paolo, in quarta elementa- ghi si è diffuso soprattutto nel mondo che cambia. Invece non è re, ha già ben chiaro il problema: mondo occidentale: quattro anni così: la scrittura influenza chi non vale più la pena faticare con fa una ricerca americana consta- siamo e aiuta lo sviluppo cere- penna o matita quando a disposizione ci sono comode tastiere, di computer o tablet. Negli ultimi anni l'allarme di molti pedago- tava che i ragazzi di 16-17 anni brale. Al via presto iniziative spenon sapevano più scrivere in cor- ciali nelle scuole per educare alsivo, 1'85% usava già solo lo stam- la grafia manuale. Padrone a pag.12 patella. Si dirà: pazienza, è il Allarme scrittura' i giovani .' non sanno p1u usare la penna ..._Disabituarsi alla grafia manuale per i pedagoghi danneggia il cervello ---~----------- Il _ ROMA «Mamma, ma perché devo proprio imparare a scrivere bene le lettere? Basta che pigi i tasti e vengono da sole .... » Paolo, quarta elementare, ha già ben chiaro il problema: vale la pena impegnare i bambini, e poi i ragazzi, con la scrittura a mano, visto che poi useranno sempre di più la tastiera? Ha ancora senso sforzarsi con penna e matita? Negli ultimi anni l'allarme di molti pedagoghi si è diffuso soprattutto nel mondo occidentale: quattro anni fa unaricerca americana constatava che i ragazzi di 16-17 anni non sapevano più scrivere in corsivo, 1'85% usava già solo lo stampatello. In Gran Bretagna la ricerca di Docmail rilevava due anni fa che un adulto usava carta e penna per scrivere al massimo una volta ogni 41 giorni e che un terzo delle persone non aveva scritto nulla a penna nei precedenti sei mesi. Si dirà: pazienza, è il mondo che cambia. Invece non è così: la scrittura influenza chi siamo. SCRITTURA ECERVELLO va questa idea Vertecchi ha messo in piedi un progetto sperimentale, che coinvolge 350 bambini delle classi elementari di terza, quarta e quinta, in due scuole di Roma l'Ic Tor de' Schiavi-Cecconi e l'Ic Mar dei Caraibi di Ostia. «NULLA DIES SINE LINEA» 11 progetto è intitolato Nulla dies sine linea (neanche un giorno senza tracciare una linea), e ipotizza i benefici di un esercizio costante. «Noi abbiamo preparato dei fogli che vengono distribuiti ai bambini tutti i giorni per un periodo di circa 5 mesi» spiegano due delle curatrici del progetto, le dottoresse Gabriella Agresti e Cinzia Angelini. Ogni bambino è identificato da un codice, visto che non si vuole trasformare il progetto in una valutazione, e i bambini devono scrivere un numero fisso di righe su un argomento diverso ogni giorno, che sia la descrizione di una giornata di vacanza, o l'aula in cui si trovano e così via. Alla fine si cercherà di scoprire se l'esercizio quotidiano avrà prodotto un cambiamento non solo nella capacità di scrittura manuale, ma soprattutto nell'uso del lessico e nell'organizzazione dei concetti. Così i genitori potranno spiegare ai propri figli perché non basta imparare a pigiare sui tasti: scrivere a mano potrebbe migliorare la capacità di pensiero. Angela Padrone ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Ci sono ricercatori convinti che la perdita di dimestichezza con la penna abbia effetti negativi sul nostro cervello. Manfred Spitzer, psicologo tedesco e specialista del cervello, ha scritto "Demenza digitale" (Il Corbaccio) un libro nel quale sostiene che l'uso della tecnologia abbia effetti negativi sull'ippocampo, portando alla perdita della memoria, alla riduzione delle capacità spazio-temporali e, alla lunga, anche a una maggiore probabilità di sviluppare l'Alzheimer. Esempi pratici che ognuno può verificare su se stesso: l'atrofizzazione della memoria numerica (nessuno ricorda più i numeri di telefono, perché sono tutti nella memoria del cellulare), perdita del senso di orientamento (senza navigatore ormai ci si smarrisce). «Perdere la capacità di scrittura manuale sembra avere dei risvolti negativi sulla qualità del pensiero». Questa è la teoria del professor Bernardo Vertecchi, ordinario di Pedagogia dell'Università Roma Tre: quando si scrive con la tastiera c'è più distacco tra la persona e il testo, sostiene. Viceversa scrivere a mano metterebbe in moto qualcosa nel nostro cervello e non solo migliorerebbe la padronanza della lingua, ma ne sarebbero influenzate perfino le capacità matematiche. «Per non parlare del senso di autonomia - aggiunge Vertecchi che dà la capacità di scrivere velocemente degli appunti su un pezzo di carta». Per mettere alla pro- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 SPERIMENTAZIONE Al VIA IN DUE ISTITUTI DELLA CAPITALE COINVOLTI 350 BAMBINI Pagina 03-02-2014 12 Foglio 2/2 Data 33% 41 È la percentuale Sono i giorni di media che trascorrono da quando un adulto ha scritto qualcosa a mano l'ultima volta delle persone che non riescono a capire la propria scrittura www.ecostampa.it Quotidiano LA RICERCA Gli scienziati: c'è un rapporto molto stretto tra scrittura a mano e qualità del pensiero lii ]l]il'SSèlll,!1,l'rtl lii 068391 -~~~~tw;,Ic~•iì Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano 01-02-2014 15 1 Data Pagina www.ecostampa.it Foglio Vicepre.sidente dell'Associazione nazionale dirigenti scolastici «Ma conta il lavoro di tutto il triennio» ROMA Una scelta nel segno della do. Meno bocciati e voti più pensare·I' orientamento». tradizione. Non ha dubbi Mario Rusconi, vice presidente nazionale dell'Anp, l'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici. «L'alternanza fra greco e latino è ormai una tradizione al classico - spiega l'ex preside-. E' invece molto più complessa la prova di matematica allo scientifico per come è formulata. E anche se gli studenti sanno che più o meno esce sempre questa materia, però sono sempre in agitazione». Per un buon voto al diploma a cosa puntare? «Conta il lavoro che si è fatto nell'ultimo triennio. E poi l'orale è uno scoglio grosso perché in questa prova giocano diversi fattori come la capacità di esposizione, la presenza, una tesina ben fatta». Gli ultimi dati statistici dicono che i risultati degli alunni al diploma stanno miglioran- alti. Ma ci sono ancora evidenti disparità tra Nord e Sud nelle votazioni. Da cosa dipende? «Dipende anche dall'impegno degli Enti locali. Ci sono regioni, soprattutto al Nord, dove magari si investe cinque. Altre, soprattutto al Sud, dove si investe molto meno meno. Anche un ambiente organizzato, pulito, ordinato influisce molto sul rendimento degli studenti. E poi al Centro Nord le amministrazioni locali sono più attente anche alla formazione degli insegnanti». Ai licei, classico e scientifico in testa, gli alunni hanno risultati migliori dei colleghi degli istituti tecnici. Perché? «Nelle nostre scuole ai ragazzi, in terza media, si consiglia di proseguire con il liceo o con l'istituto tecnico seguendo i risultati scolastici. E così ai licei vanno i oiù bravi. Dobbiamo ri- Si discute molto su una riforma degli esami di maturità. Che ne pensa? «Bisognerebbe rivedere tutto l'impianto della scuola italiana che è ancora legata al valore legale del titolo di studio. Dovremmo seguire gli esempi che ci arrivano dall'estero dove si ha una descrizione precisa e puntuale delle competenze maturate». Lei ha diplomato tanti studenti. Che consigli si sente di dare agli alunni alle prese con la maturità? «Prendere appunti e fare schemi mentre si studia ... ovviamente da non portare in classe per copiare durante gli esami! E poi nell'ultimo mese e mezzo consiglio di fare un programma che preveda studio costante e non grandi sgaloppate. E poi, certo, leggere molto, soprattutto i grandi quotidiani». A.Caro. «Il MIO CONSIGLIO? PRENDERE APPUNTI EFARE SCHEMI DA , AVERE CON SE» Maturità il 18 giugno, greco al Classico 068391 " Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 01-02-2014 15 1/ 3 Il MINISTRO VIA TWITTER Al RAGAZZI: LEGGETE MOLTO PER AFFRONTARLA Maturità il 18 giugno, greco al Classico ...,. Pubblicate ieri sera le materie d'esame per la seconda prova ROM AIl mese di gennaio, di solito, è quello in cui i quasi cinquecentomila studenti all'ultimo anno delle scuole secondarie vivono più febbrilmente in attesa di conoscere quali saranno le materie della seconda prova scritta alla maturità. E ieri in un'orario insolito (era già sera) è arrivato il verdetto del ministero dell'Istruzione. Del resto il ministro aveva annunciato l'uscita delle materie nei giorni scorsi, via twitter, consigliando ai ragazzi di «leggere molto» per affrontarli. Anche quest'anno nessun colpo di scena: gli studenti del liceo classico dovranno vedersela con la versione di greco, e quindi è stata rispettata l'alternanza con il latino, assegnato infatti lo scorso anno. Con qualche malumore, soltanto perché la prova di greco è considerata più impegnativa. Tutto com'era prevedibile anche per lo Scientifico e il Linguistico: gli studenti del primo affronteranno un must, la matematica; i secondi la lingua straniera. Le date: mercoledì 18 giugno è in calendario il tema di italiano, giovedìl9 giugno la seconda prova scritta. DECISIONE DEL MINISTRO missari esterni: per la loro scelta è stato seguito in genere il criterio della rotazione delle discipline. Per quanto riguarda i 187 indirizzi ordinari, italiano è stato affidato a un membro esterno mentre la seconda prova scritta a un docente interno. I COMMISSARI ESTERNI Il portale specializzato Skuola.net ha analizzato gli allegati al decreto Maturità che stabiliscono quali materie vengono affidate ai commissari esterni. Da questo check up risulta che è stato rispettato il criterio della rotazione: lo scorso anno nella maggior parte degli indirizzi ordinari la prima prova scritta era stata, infatti, affidata a un commissario interno mentre la seconda a un esterno. «E poichè la seconda prova tra i tre scritti è la più temuta dagli studenti si può concludere - osserva il responsabile del portale Daniele Grassucci che questa scelta ministeriale renderà più agevole la maturità». Per quanto riguarda il progetto Esabac (finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e francese e attuato sulla base dell'Accordo tra Roma e Parigi sottoscritto il 24 febbraio 2009) si registra un boom dell'iniziativa: gli istituti coinvolti sono più che raddoppiati passando dai 50 dello scorso anno al22. Anche quest'anno dirigenti scolastici e insegnanti dovranno presentare on line la domanda di partecipazione agli Esami di Stato in qualità di presidenti di commissione e di commissari d'esame. Alessia Camplone ;ç: RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Tra le altre materie scelte (formai- mente la decisione è presa dal ministro in persona) per il secondo scr.itto ci sono pedagogia al Liceo pedagogico, economia aziendale per chi studia Ragioneria, estimo per i geometri, alimenti e alimentazione all'Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione. Per gli Istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova potrà essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando se necessario anche i laboratori dell' istituto. Ecco le materie scelte per alcuni indirizzi: Istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale; Istituto tecnico per geometri: Estimo; Istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica; Istituto tecnico industriale (elettronica e telecomunicazioni): Elettronica; Istituto tecnico industriale (elettrotecnica ed automazione): Elettrotecnica; Istituto tecnico industriale (informatica): Informatica generale e applicazioni tecnico-scientifiche; Istituto professionale per agrotecnico: Economia agraria; Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione; Istituto professionale per i servizi sociali: Psicologia generale e applicata; Istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Tecnica della produzione e laboratorio. Il decreto ministeriale indica, inoltre, le materie affidate ai com- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano Data Pagina Foglio 01-02-2014 15 2/3 www.ecostampa.it lie ni:~erie della second~ prova_~ Maturità LICEO CLASSICO Greco TURISTICO Tecnica turistica LICEO SCIENTIFICO Matematica INDUSTRIALE INFORMATICA Informatica generale ------- LICEO LINGUISTICO Lingua straniera INDUSTRIALE ELETTROTECNICA Elettrotecnica LICEO PEDAGOGICO Pedagogia INDUSTRIALE ELETTRONICA Elettronica TECNICO COMMERCIALE Economia aziendale AGROTECNICO Economia agraria GEOMETRI Estimo SERVIZI SOCIALI Psicologia generale eapplicata --- TECNICO INDUSTRIE MECCANICHE Tecnica della produzione elaboratorio ALBERGHIERO Alimenti ealimentazione i +.:.e.nti~e.tri j .1fl1ltssaggtro ;1~1;;;; 068391 ~~1:\~rìf~~~-lt~i Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano Data Pagina Galantino: ci sta a cuore tutta la scuola Nunzio Galantina Sul raduno del I Omaggio in piazza San Pietro il segretario generale della Cei spiega: «Promuovere tutto il sistema dell'istruzione pubblica, statale e paritaria». A PAGINA www.ecostampa.it Foglio 02-02-2014 7 1/ 3 L'appuntamento in Piazza San Pietro è per «tutta la scuola, senza distinzioni» 7 «Basta tagli alla scuola per poi sprecare altrove» - - - - - - - - - - - - - - - - scuola pubblica statale e la scuola pubbli- L'invito è per tutti, perché la MIMMO MUOLO ca paritaria. Dunque, il 10 maggio sono scuola è una. E tutti dobbiainvitati tutti coloro che hanno acuore l'im- mo avere a cuore che raghi ha a cuore la scuola, tutta la portanza della scuola per la società e che giunga pienamente il suo scuola, solo la scuola, senza agget- hanno voglia di liberare la scuola dagli i- scopo. Essa non può essere tivi né ideologismi, il 10 maggio in deologismi. Noi non andremo in piazza luogo per promuovere ideoPiazza San Pietro non potrà mancare. Co- San Pietro per dire: «Vedete quanti siamo? logismi e non è chiamata solo a dare risì come non potranno mancare i genitori Dateci tutti i soldi che ci spettano». È vero sposte pronte agli studenti. Non è il prètche si interessano davvero dei loro figli, i che lo Stato (e chi non fosse sufficiente- à-porter della vita, ma l'ambiente in cui si professori che vogliono svolgere bene la mente informato) deve prendere coscien- offrono gli strumenti critici necessari per propria professione e quanti pensano che, za, una buona volta, del fatto che la scuo- mettere il singolo in condizione di affronanche e soprattutto con una scuola all'al- la pubblica paritaria fa risparmiare 6 mi- tare e di abitare in maniera consapevole e tezza dei suoi compiti, potranno essere for- liardi e mezzo e, quando va bene, riceve sensata questo mondo. E allora diciamo ai mati cittadini dotati di spirito critico e dun- non più di 500 milioni all'anno. Ma la ma- genitori: «Vi interessa il luogo in cui i voque immuni dal fascino del primo vendi- nifestazione ripeto non ha questo scopo. stri figli trascorrono gran parte delle loro tore di fumo che si affac~ia in tiv~ o su in: E allora qual è la s~a vera identità? g~o~nat~?Vi ~nteres~a che ~i.ano resi capaterne_t. Il ve~covo Nunz1,o .Galantm~ ne e Andremo in piazza San Pietro per sentirci c1 d1 ~b1tare m m~m~~a cnt1ca e consapec?nvmto e nas~un_ie cosi, m q~esta mter- dire una parola chiara dal Papa sul tema vole 11 loro t:~P?· V1 mtere_ssa che vengavista ad Avvenire, 11 senso dell evento an- della scuola. Poiché tutti riconoscono a no loro formt1 gh strumenti per non essenu~ciato dal cardinale pre~idente della Francesco la capacità di dire cose illumi- re preda dell'ultimo av;renturi~~o o vendiCe1, Angelo Bagnasco, luned1 scorso. «~n- nanti e profonde, come Chiesa italiana ci t?re _ambulante che _va m ~elev1s10ne e ~el dremo ad ascoltare la voce del Papa - dice siamo chiesti: «Perché non ascoltare cosa 1 ultimo propagandista d1 talent scout.». E ~l s:gretario della Confe~enza. episc?pale ha da dirci affinché la scuola raggiunga i allora _la manife~tazi?ne del 10 _maggio è it_ahana -:-· Non certo a nven~1care fman- suoi obiettivi, che non sono quelli ùell'in- pe~vm, come lo_ e pen professori e pe~ tutziament1 per _la scuola c~ttohca». ~a so- dottrinamento, ma di essere luogo nel qua- to 11 personale d~ un~ scuol~ ~he non s1~ soprattutto, a~~mnge, «Vogliamo lan~iare un le formare persone attrezzate criticamen- lo un p~rc?egg10 d1 abus~v~, ma abbia la ~egnale poht1co: la.scuola non ~uo e~sere te e capaci di progettualità?». Pensiamo in- cai:~cita ~1. formare uomm1 e do_n_?e che 1~ banc~mat da cm, attravers_o 1 tagh,. at- fatti che questo sia il momento giusto per ab1tmo cnt1camente la compless1ta. tmgere 11 denaro da sprecare m altre dIIe- ritrovarci e ribadirlo La scuola non se la N · · , d ' h on et si puo nascon ere pero e e un suc· · · zwm». . passa bene, anche perché cessonumericodellamanifestazionesarà Eccellenza, qualcuno ha scritto che que- purtroppo i primi tagli che • 1 l" · mterpretato come un segna e po it1co ... · d ' d · · ·f sta~mrna~a ve rasc en ere mpiazz.a• e_- si fanno riguardano l'educaSe saremo in tanti e se riusciremo ad attideh per difendere 1a scuo1a catto1tea. E zione l' · h d · l"t" · ll ro rio così? . · . ,. . , rare attenz10ne, anc e e1 po 1 1c1, su a scuola ben venga. Ma è un segnale politi· . Qumd1, 1 mvito non e solo P P Assolutamente no. Innanzitutto sgom- ai genitori agli alunni e ai '. f d" t 1 1 I ·1 d · h ' co, 1o npeto, a avare 1tut a a scuo a. n· b namo I campo a un eqmvoco c e non professori delle scuole catd" . Il bl d 11 h" ,, ten iamoc1. pro 1. serveanessuno. In Itaianonceunascuotoliche? d l" h ema· e a c h1usura la cattolica e una scuola laica, ma esiste la · e 11 e scuo 1e catto ic e esiste e ne a parRitaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 068391 «Non è un bancomat)), dice Galantina Il segretario Cei: tutti dal Papa il 10 maggio Quotidiano Data Pagina Foglio Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa © www.ecostampa.it me si vede tutto è collegato. E dobbiamo ragionare in virtù di questi collegamenti. Al contrario continueremo a piangere perché si nega la vita, non si vuole la famiglia, non c'è lavoro e la scuola va male. Invece lo sforzo deve essere quello di mettere insieme queste polarità. Poco più di un mese fa la sua nomina a segretario generale. Ma continuerà anche ad essere vescovo di Cassano all'Jonio. Come vive queste due realtà? Non sono nuovo a queste "pazzie". Ero parroco e insegnavo all'università. !!ho fatto per 36 anni. A un certo punto ero parroco, insegnavo e guidavo un ufficio della Cei. Questo un po' mi deriva dalla mia storia familiare, perché appartenendo a una famiglia numerosa, mio padre non aveva i soldi per tenermi in seminario e allora d'estate mi toccava procurarmi i soldi. Dunque il doppio incarico è un po' nel mio Dna e sono felice che il Papa abbia acconsentito alla mia esplicita richiesta, perché l'impegno pastorale diretto mi ha sempre aiutato a svolgere bene anche gli altri compiti. Spero che questo avvenga anche ora. RIPRODUZIONE RISERVATA «La scuola pubblica è statale e paritaria, l'incontro è convocato per difenderla tutta e tutta insieme» E per ascoltare la parola del Pontefice, affinché le aule diventino un «luogo in cui formare persone dotate di spirito critico e progettualità» I «Studenti, genitori, insegnanti, dirigenti e tutti coloro che hanno a cuore l'educazione» 068391 lato anche il cardinale Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio permanente della Cei di gennaio. E questo non è un fatto irrilevante, perché un genitore deve essere libero di scegliere il luogo in cui suo figlio si forma. Ma non è questo il segnale politico che si intende dare, quanto il far crescere in tutti i fruitori della scuola una visione meno ideologizzata, perché oggi la malattia mortale della scuola, a destra come a sinistra, è la sua riduzione a ideologia. Allora, se il 10 maggio, anche grazie alle parole del Papa, chi ci amministra capirà che abbiamo bisogno di una scuola libera e capace di formare; e se chi di dovere comprenderà che non si può fare della scuola il bancomat dal quale andare a sottrarre continuamente risorse per poterle sprecare in altri ambiti, noi avremo ottenuto un grande risultato politico, ma nel senso più nobile del termine, cioè di amore alla polis. Scuola, lavoro, famiglia e dunque vita oggi tra l'altro è la Giornata della vita sono stati anche i temi del Consiglio permanente. Che cosa è emerso? È emersa tra noi in modo ancora più netto la consapevolezza che non si tratta di singoli capitoli di un libro, ma di ambiti collegati e interconnessi che potranno crescere e svilupparsi solo se li affronteremo con un progetto unico. Prendiamo ad esempio la Giornata della vita. Non riduciamola soltanto a un tema che riguarda l'inizio e la fine della vita. Sono convinto che questa giornata verrebbe guardata con maggior favore e troverebbe tantissima accoglienza, se cominciassimo a parlare anche della qualità della vita. Perché è chiaro che dobbiamo preoccuparci degli aborti e dei tentativi più o meno subdoli di far passare l'eutanasia, ma ci preoccupiamo anche della gente che purtroppo non vive ma sopravvive. Allora, in questa giornata non dobbiamo tendere solo ad aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni. Cioè, appunto, lavorare per la qualità della vita che è frutto di una scuola seria, di una famiglia sana e di un lavoro dignitoso. Se infatti non lavoriamo in questa direzione, chiunque potrebbe dire: «Ma perché mettere al mondo i figli, se poi non vale la pena di vivere?». E nella qualità della vita c'è anche la questione lavoro? Sicuramente. E il Consiglio permanente ha detto una cosa interessantissima che tra l'altro ci fa tornare al tema della scuola. È finito il tempo in cui il lavoro lo si riceveva per tradizione di famiglia. Oggi serve progettualità. Ed ecco che una scuola all'altezza del suo compito educativo deve stimolare la progettualità dei ragazzi. Co- 02-02-2014 7 2/3 ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 32 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 02-02-2014 7 3/3 Educazione Educare significa aiutare a diventare persone adulte inserite in una comunità. Occorre guardare alla scuola come bene di tutti e di ciascuno, cuore pulsante dell'identità culturale, civile e sociale. Insegnanti Sono la risorsa fondamentale per una "buona scuola". Per questo va curata la vocazione dell'insegnante, sia negli aspetti personali motivazionali, sia negli aspetti disciplinari e didattici. Il vescovo Nunzio Galantina, segretario della Cei Generazioni e futuro L'educazione è compito dei genitori e compimento della loro azione generativa. Umanesimo Per un'educazione che non sia solo acquisizione di competenze. L'umanesimo aiuta la dimensione educativa a riconquistare la sua dignità di "percorso verso !'autenticamente umano". Autonomia e sussidiarietà Per una scuola autonoma e uno Stato garante della qualità. Tale condizione dovrebbe essere la norma, non l'eccezione. Comunità Scuola è comunità che educa, in rete con altre comunità. Solo una scuola inserita in rete, può dawero costruire amicizia civile e il bene delle relazioni, contributi alla crescita del bene comune. Alleanza educativa 068391 Un'alleanza tra scuola e famiglia, in una logica di rigorosa lealtà reciproca. Questo implica un confronto comune sulle questioni, la costruzione di relazioni generative, l'attenzione inclusiva verso gli alunni in difficoltà: la stessa attenzione va manifestata verso la scuola, a sua volta marginale per l'opinione pubblica. Scuola: testate nazionali Pag. 33 Quotidiano IL SECOLO XIX Data Pagina Foglio ,,,"'"'11 Scuola, partono oggi le iscrizioni online ROMA. Al via oggi le iscrizioni fatti previsto che le domande arrivate per prime siano accolte con priorità dalle scuole. In previsione di richieste di iscrizione in eccedenza, la scuola definisce criteri di precedenza nella ammissione come, ad esempio, la vicinanza della residenza dell'alunno alla scuola o particolari impegni lavorativi dei genitori. L'eventuale adozione del criterio dell'estrazione a sorte rappresenta - awerte il ministero l'estrema "ratio" ed è da evi tare il ricorso ad eventuali test di valutazione come metodo di selezione delle domande nei corsi sperimentali. Il sistema "Iscrizioni on line" awiserà le famiglie in tempo reale, via posta elettronica, dell'awenuta registrazione o delle variazioni di stato della domanda. 068391 al prossimo anno scolastico (2014-2015) che interessano le classi prime di elementari, medie e superiori e che anche quest'anno dovranno essere fatte online. Sono escluse da questa modalità le scuole dell'infanzia per le quali rimane in vigore la procedura cartacea mentre per le scuole paritarie non c'è l'obbligo di adesione alla procedura informatizzata. In caso di geni- tori separati o divorziati con affidamento non congiunto, la domanda di iscrizione presentata online dovrà essere perfezionata presso la scuola entro l'avvio del nuovo anno scolastico. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 28 febbraio. Già da una settimana le famiglie hanno potuto dal corso alla registrazioµe sul sito dedicato del Miur. E stato facilitato il processo di recupero delle password e del nome utente in caso di smarrimento. Per le famiglie prive di computer o in difficoltà con la tecnologia le scuole destinatarie delle domande offriranno un servizio di supporto e, se necessario, anche le scuole di provenienza offriranno un aiuto. Inutile affannarsi per sbaragliare la concorrenza: non è in- www.ecostampa.it c......,. . 03-02-2014 4 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 IL GAZZETTINO Pagina 01-02-2014 12 Foglio 1 Data www.ecostampa.it Quotidiano ISTRUZIONE Greco al Liceo Classico, Matematica allo Scientifico, Economia per i ragionieri Maturità, rese note le seconde materie Greco al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua straniera al Liceo linguistico; Pedagogia al Liceo pedagogico; Economia aziendale ai Ragionieri, Estimo ai Geometri, Alimenti e alimentazione all'istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: sono queste alcune delle materie scelte per la seconda prova scritta degli Esami di Stato 2014 e contenute nel decreto firmato dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza che individua, tra l'altro, anche le materie assegnate ai commissari esterni. Le prove scritte dell'esame di Stato dell'anno scolastico 2013/2014 si terranno mercoledì 18 giugno 2014 (prima prova) e giovedì 19 giugno 2014 (seconda prova). Il de- creto individua, inoltre, le materie affidate ai commissari esterni. Nella scelta delle materie affidate ai commissari esterni è stato seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. Sono inoltre 122 gli istituti scolastici coinvolti nel progetto Esabac (erano SO l'anno scorso), finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e francese. 1 L!1_ '-:.~.~ ·;~~!li p~~;~i~";gt;·~;~~~i'<li':B"~;J;;;~~ci L'"o~ r&h~ir, -rl•".!i'"-'"B.'o"" ,/U'''"" b.i.w,mi /cl." /O!; e1!"'"'''!!'~ ~(' '""'"' m" '"'"" '"'" .... , ? ~:~cb~rrc~~~1~brn 068391 """o~lem~madem Scuola: testate nazionali Pag. 36 Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio I Programma 2014·2010. Primo sì dell'Esecutivo al piano Miur: si punta ad altri 12 miliardi di fondi Ue In arrivo 6,3 miliardi in 7 anni per la ricerca Eugenio Bruno ROMA LaministraMaria Chiara Carrozza pone la prima pietra per la programmazione dei fondi destinati alla ricerca nei prossimi sette anni. Grazie al Pm 2014-2020 che è stato presentato ieri in Consiglio dei ministri. E che potrà contare su circa 6,3 miliardi messi a disposizione dal Miur e su circa 12 provenienti dal programma europeo Horizon 2020. Almeno stando agli obiettivi dichiarati di viale Trastevere. Ma il monte risorse potrebbe essere anche più elevato, considerando quelle a disposizione degli altri dicasteri, dalle regioni e dai contenitori continentali potenzialmente interessati. In prirnis i Fondi strutturali e di investimento europei. Proprio l'Europa è la stella polare a cui la responsabile dell'Istruzione ha dichiarato più volte di guardare. L'ultima volta ieri nella conferenza stampa post-Cdm. In due passaggi. Prima sottolineando che il Pm «aumenterà la capacità dei ricercatori italiani di competere a livello europeo» e poi spiegando che «preparare una proposta per un bando di ricerca italiano sarà come prepararla per un bando europeo». A testimoniare il respiro comunitario del Pm intervengono altri due fattori. Innanzitutto, la decisione di articolarlo su sette anni, esattamente come il programma Ue Horizon 2020, anziché su tre come l'ultimo piano nazionale targato Gelmini 2010-2013. In secondo luogo, l'individuazione delle n «grandi sfide» da perseguire che declinano sul territorio le priorità individuate a Bruxelles. Mantenendo anche la denominazione in inglese: Scientific and cultura! progress; Health, demographic change and wellbeing; European bio-economy challenges; Secure, clean and efficient energy; Smart, green and integrated transport; Climate action, resource efficiency and raw materials; Europe in a changing world - inclusive, innovative and reflective societies; Space and astronomy; Secure societies protecting freedom and security of europe and its citizens; Restoring, preserving, valuing&managingthe european culturalheritage, creativity; Digital agenda. Le sfide si muoveranno lungo tre assi prioritari, i cosiddetti «fattori abilitanti». Si parte con lo sviluppo e l'attrazione di capitale umano altamente qualificato, da inserire nel tessuto produttivo del Paese. Si passa per l'identificazione di un numero limitato di progetti tematici (con il corredo delle rispettive infrastrutture) a forte impatto sul benessere dei cittadini. E si arriva alla promozione, anche attraverso il trasferimento di conoscenza e competenze, della capacità d'innovare e di competere da parte del sistema delle imprese, specie se piccole e piccolissime. Aldilà delle finalità da raggiungere e dei mezzi con cuiriuscirciil Pm dà un'indicazione delle risorse a disposizione. Di "tasca propria" il Miur ci metterà 900 milioni l'anno. Che articolati sul settennio diventano 6,3 miliardi. Tra i singoli programmi spiccano, nella linea dedicata al capitale umano, «Scientific independence of first stage researchers da loo milioni l'anno, con cui finanziare altrettanti progetti di giovani ricercatori che diano prova di indipendenza, «Top talents» da 63 milioni l'anno concuiattrarreuncentinaio di talenti tra chi ha conseguito il dottorato di ricerca da 10 anni oppure ha vinto un Grant europeo e «Mille e più dottorati innovativi» éhe punta a sostenere finanziariamente 1.800 dottorati l'anno con un occhio di riguardo allo sbocco nelle imprese. E, a pro- posito di aziende, va poi segnalato «Rise & shine: incentivare R&S nelle Pmi». Sia per i 18 milioni annui destinati al credito agevolato 4 di almeno 300 Pmi che avviano progetti di ricerca con università ed enti, sia i 50/100 milioni per i voucher di servizi innovativi. Fin qui le risorse nazionali. A cui potrebbero aggiungersi 12 miliardi difondi Ue stanziatinell'ambito di Horizon 2020. L'obiettivo dichiarato delMiur è infatti quello di portare a casa il 14% dell'intera torta. Che parte da 70 miliardi ma, per effetto della rivalutazione, è destinata ad arrivare a 78.Incassarne il 14% vorrebbe dire riconquistare la stessa quota di risorse che l'Italia destina al bilancio europeo. Restando al Miur va segnalata poil'emanazione di un decreto ministeriale che punta a migliorare l'internazionalizzazione dei nostri docenti. Agevolando lo scambio di docenti e ricercatori fra atenei ed enti di ricerca, stimolando la stipula di accordi fra università italiane ed estere per l'istituzione di corsi che rilascino il doppio titolo o un titolo congiunto e attraendo professori e studiosi stranieri in Italia attraverso la stipula di contratti della durata di minimo un anno e massimo cinque. © R.IPRODUZIONE RISERVATA UNIVERSITÀ Il ministro Carrozza firma il decreto ministeriale che vuole internazionalizzare gli atenei grazie al!o scambio di docenti e ricercatori 068391 i 01-02-2014 8 1 www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Pagina 02-02-2014 2 Foglio 1 Data COBBIEBE DELLA SEBA Che cosa prevede il disegno di legge sugli incarichi esclusivi. Dall'lnail al Consiglio Nazionale delle Ricerche Conflitto di interessi, i manager pubblici in bilico www.ecostampa.it Quotidiano Dall'Agenzia delle Entrate all'Enit, al Coni. Il nodo delle Università ROMA - Bisognerà capire molto bene in cosa consiste l'obbligo di «esclusività» cui il governo intende sottoporre, con un disegno di legge di prossima emanazione, presidenti e amministratori di «enti pubblici nazionali». Perché l'ambito in cui il provvedimento vuole incidere appare ora molto ampio e le ricadute possono essere anche paradossali. Prima di tutto: cosa s'intende per enti pubblici nazionali»? Il termine è molto generico e può comprendere dall'Agenzia delle Entrate all'Unione italiana di tiro a segno. I limiti dovranno riguardare solo gli enti di natura economica? Tra gli enti pubblici rientrano 77 tra università, istituti e scuole, vigilati dall'Istruzione, come anche quattro consorzi e 22 enti-parco sotto l'egida dell'Ambiente e 24 autorità portuali controllate dalle Infrastrutture. Per non parlare delle accademie sotto i Beni culturali: da quella della Crusca a quella dei Lincei. Qual è il discrimine? Secondo le prime anticipazioni di Palazzo Chigi, il nuovo criterio verrà applicato solo agli «enti di notevole rilevanza>>. In particolare, si prevede che «in relazione all'importanza degli enti e alla loro sfera di attività, presidente e amministratori non potranno rivestire la carica di amministratori o com ponenti degli organi di controllo e revisione in enti e società né esercitare attività imprenditoriali o commerciali o intrattenere rapporti di lavoro». Allo stesso modo è previsto che «il presidente e gli amministratori non possa- lm:ompatibilità no esercitare attività professionale o di consulenza, in materie connesse con l'ambito di competenza dell'Ente di appartenenza>>. Ora, spulciando tra le poltrone già occupate che, come ha precisato il premier, non saranno risparmiate dal nuovo disegno di legge, e incrociando le visure camerali, sorgono altri interrogativi: Attilio Befera, direttore del!'Agenzia delle Entrate è anche presidente del cda di Equitalia, la società di riscossione. Il direttore dell'Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi è an che consigliere della società pubblica d'informatica Sogei. Bisogna chiarire se gli incarichi esercitati in ambiti contigui possano considerarsi incom patibili. Un altro dubbio da sciogliere è se si dovrà tenere conto anche degli incarichi precedentemente ricoperti: il presidente dell'lnail, Massimo De Felice, ad esempio, fu accolto da un'interrogazione parlamentare per essere stato consigliere di amministrazione di ln tesa Vita, membro dell'organismo di vigilanza di Alleanza assicurazioni, oltre ad aver svolto attività di consulen za presso numerose compagnie. Attualmente De Felice risulta essere vi.cepresidente del consiglio direttivo di Uni (ente nazionale italiano di Unificazione) oltre a mantenere la cattedra alla «Sapienza>> di Roma in Matematica finanziaria. L'incarico cattedratico può essere compatibile con quello in ente pubblico? Perché anche il presidente di Isfol, Pietro Antonio Varesi, è ordinario di Diritto del lavoro alla Cattolica di Piacenza e il presidente dell'Ansv (sicurezza volo), Bruno Franchi, insegna diritto aeronautico a Modena. Più chiaro il caso dell'Enit, l'ente per il turismo, dove il presidente Pier Luigi Celli risulta essere consigliere di Aeroporti di Roma e membro del comitato esecutivo di Illy Caffè. Sul sito dell'Aci il presidente Angelo Sticchi Damiani dichiara di essere consigliere del Coni da cui ha ricevuto un emolu mento di 3.844 euro, ma le visure lo danno anche consigliere del Consorzio calcolo e ricerca internazionale e di due società. E ancora, al Coni il presidente Giovanni Malagò risulta essere consigliere di Samocar, amministratore e presidente di Samofin, presidente di Mo.Ma Une, amministratore di Gl investimenti, consigliere della Fondazione musica per Roma e socio di tre aziende. Al Cnr il presidente Luigi Nicolais è socio di «One», società che gestisce brevetti. Così come l'Ente Nazionale per il Microcredito è presieduto da Mario Baccini che è anche socio unico della società immobiliare Roberta srl: dovrà lasciare? E che dire del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che guida anche una cooperativa di Cuneo, l'ente mutualistico Enpav, il Centro estero Alpi del mare e altre quattro società, essen do consigliere in altre sei e persino presidente del consiglio direttivo della Banda di Mondovì? Antonella Baccaro ~_: RIPROJU.'IO~l Rl'.>tRVl\T,~ I dirigenti Massimo De Felice, attuale presidente lnail e vicepresidente di Unì Pier Luigi Cellì, presidente Enit e consigliere di Aeroporti di Roma Mario Baccini, presidente dell'ente nazionale per il microcredito Ferruccio Dardanello, numero uno diUnioncamere e dell'Enpav Giovanni MalCJ'?;ò, pres1Jente del Coni e di Samofin Luigi Nicolais, presidente del Cnr e socio di «One» attiva nei brevetti 068391 Il nodo delle incompatibilità con gli incarichi precedenti e quelli esercitati in ambiti contigui Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 Data Corrie.onomia Pagina Foglio 03-02-2014 19 1 www.ecostampa.it Settimanale Diritti Il Conaps contro l'abusivismo e i percorsi formativi troppo disinvolti <<Diciamo basta ai professionisti per caso» Dai dietisti ai fisioterapisti: le categorie riconosciute .protestano contro i diplomi facili di molte università DI ISIDORO TROVATO gli italiani piace parlare di diete (un po' meno farle). È per questo che il business delle diete è uno dei più in crescita degli ultimi venti anni. E quindi, inevitabilmente, si presta a falsificazioni e abusi. A lanciare l'allarme sono i dietisti che hanno presentato un provocatorio documento al ministero della Sanità mostrando tutte le possibili manipolazioni in materia e proponendo un «Libro bianco» dei percorsi abilitanti e realmente formativi. A ladenunda Non va per il sottile l'Associazione nazionale dietisti (Andid.it) che nel volume «L'offerta formativa universitaria in nutrizione umana» ha messo nero su bianco le criticità e le problematiche di un mondo che si è sviluppato sen- altre associazioni impegnate a far valere il proprio valore e la propria qualità professionale a garanzia del cittadino utente». za alcuna regolamentazione precisa. Il libro è stato presentato al ministero della Salute in collaborazione con il Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie ( Conaps.it). «Organizzare il Libro bianco è stato molto complesso - spiega la presidente Andid, Giovanna Cecchetto - ma anche interessante. È un'opera importante soprattutto per le istituzioni, perché cerca di offrire una dettagliata lettura di un panorama molto frammentato che rende difficile identificare punti di convergenza e di sinergia tra le logiche del mondo accademico e quelle del mondo sanitario, orientate alla promozione e alla tutela della salute e alla sicurezza dei cittadini. Da oggi la ·maggior parte delle incoerenze, delle forzature e delle problematiche, ma anche delle potenzialità sono scritte qui. Il nostro auspicio è che il Libro Bianco possa dare un 'EC'} •• • • Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo 068391 Eppure l'inganno è dietro l'angolo: «Sei laureato in Scienze ecoriomiche e senza lavoro? - annuncia provocatoriamente l'Associazione nazionale dietisti -. Puoi sempre fare il nutrizionista o l'esperto in nutri?-ione e prescrivere, magari a pagamrmto, una dieta. È tutto legale, per ora. Basta svolgere un master di primo livello in "Scienze gastronomiche e patologie alimentari" all'Università La Sapienza di Roma. Sei un disoccupato con laurea specialistica in Biotecnologie industria- contributo positivo per il futuro». Ma il fenomeno dell'abusivili? Basta andare a Pavia ed iscri- smo che tocca i dietisti coinvolge versi al master di secondo livello anche altre professioni sanitarie in "nutrizione umana". Possiedi (fisioterapisti, logopedisti, e così rina laurea specialistica in Scienze via). «Quello che accade nel setbiologiche e scop1i che le diete so- tore della dietetica - spiega Anno un business più redditizio che tonio Bortone che presiede il Cola vita di laboratorio, accomodati ordinamento nazionale delle proal master di secondo livello ''Ali- fessioni sanitarie (Conaps) -- è in mentazione ed educazione alla realtà il denominatore comune di salute" dell'Università di· Bolo- tutto il nostro mondo. Un proble·· gna. Con questi "titoli" di esperto ma che non riguarda solo il lavoro in nutrizione potrai non solo con-. e chi lo svolge legalmente con i tisigliare una dieta, un regime ali- toli ufficiali e corretti, pagando le mentare, ma anche scrivere un imposte e le tasse, ma soprattutto articolo per un settimanale fem- i cittadini, i malati, i loro familiari minile, tenere un'intervista e farti e la salute delle persone. Questo Libro Bianco deì dietisti italiani è pubblicità». non solo benvenuto, ma apre la la proposta strada ad iniziative analoghe di del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Quotidiano IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio tà della ricerca) del 2004-2010, in base a un cosiddetto indicatore finale pubblicato il 30 giugno 2013 e parametrato su sedici aree di ricerca. È qui che la Federico II non si è mostrata all'altezza del suo blasone conquistando appena il 4,2% della somma in palio nonostante rappresenti il 5,3% del mondo universitario nazionale in termini di peso come quota base. Un ulteriore parametro legato alla ricerca (ma che pesa solo per 6,6% del fondo complessivo) è quello che indica la qualità della produzione scientifica dei soggetti reclutati nel 2004-2010 (inclusi i passaggi di ruolo interni) e che quindi rivela la capacità di un Ateneo di migliorare se stesso attirando persone capaci o dando spazio a chi merita al proprio interno. Qui la Federico II ha fatto ancora peggio, vedendosi assegnare appena il 2, 7% del fondo complessivo. Ci sono poi due voci, entrambe con peso del 17%, legate all'offerta formativa e calcolate con un algoritmo che tiene conto del numero di docenti, del numero e della tipologia di studenti in corso, nonché dei crediti formativi e dei redditi e condizioni di vita calcolate dall'Istat per regioni. Dal frullatore di parametri, per la Federico II arriva un lusinghiero 5,5% per la domanda dididatticaeunmeno brillante4,0%peririsultati della didattica. Al di là dei soldi persi dall'ateneo federiciano per i mancati premi (circa 10 milioni) ci sono quindi elementi di riflessione. In particolare la modesta capacità di valorizza re le persone in organico ad alto potenziale o di attrarne di nuove, che si è registrata tra il 2004 e il 2010, segnala un problema che potrebbe essersi addirittura accentuato negli anni successivi, a causa della generale politica di tagli e di contenimento del turnover, diventata una vera e propria morsa con l' arrivo del ministro Carrozza, che ha limitato al 7% il turnover alla Federico II e in quasi tutti gli atenei del Sud, senza che la protesta del rettore di Napoli Massimo Marrelli («il sistema tende a docenti zero e studenti zero», spiegò) e dei colleghi delle altre Università del Mezzogiorno sia riuscita a tradursi in un cambio di rotta. Ora c'è la prova che alcune Università non sanno più - o non sono più in condizione di - migliorarsi. www.ecostampa.it co sopra il 15% per un importo di 811 milioni. Tale 15,26% si differenzia notevolmente dal massimo del 20,54% della Bicocca di Milano, pari a 18 milioni di premio che si aggiungono agli 88 di base, fino al minimo del 9,58% all'Università di Messina, ovvero 12, 7 milioni che si sommano ai 132 di base. Solo un Ateneo del Sud, Foggia, si fa spazio nelle parti quasi-alte della classifica (al dodicesimo posto), mentre Genova e La Sapienza di Roma si collocano nella parte bassa della classifica insieme alle siciliane Palermo, Messina e Catania, alle campane Federico II e Sun, oltre che a Bari, Bari Politecnico, Salento, Basilicata e Cagliari. Tra le sei università pubbliche campane, tre si collocano sopra la media italiana - quella del Sannio, Salerno e la Parthenope - mentre le altre tre e cioè Orientale, Federico II e Sun sono sotto la media ma è chiaro che il risultato della Federico II trascina verso il basso l'intero score regionale. Ma come si calcola la premialità? La formula è complessa e si ripartisce in quattro grandi voci. La quota maggiore - il 59,4% è stata assegnata in rapporto ai risultati della Vqr (Valutazione quali- 03-02-2014 1 2/3 "li tema del diritto allo studio è una emergenza: è urgente Ritaglio Universita' stampa li suo ateneo punito per la scarsa capacità di attrarre i migliori 068391 Non è il reddito: sono questi i divari che tagliano le gambe ai meridionali ricominciare a parlare di come riattivarne i livelli essenziali nel nostro Paese, e per farlo riapriremo il tavolo tecnico tra Regioni, studenti universitari e ministero" interrotto nel marzo 2013. Lo sostiene il ministro per l'istruzione Maria Chiara Carrozza. «I temi sul piatto- ha aggiunto Carrozza saranno borse di studio, criteri della loro assegnazione e parametri dei livelli delle prestazioni offerte agli studenti". ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 IL~MA.TTINO Pagina 03-02-2014 1 Foglio 3/3 Data www.ecostampa.it Quotidiano Pisa Si sono guadagnati un posto a bordo del razzo sonda che l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) lancerà nello spazio a Kiruna, in Svezia, amarzo2015, dove potranno montare il loro «termosifone spaziale» da testare in condizioni di assenza di gravità. Sono i componenti del teamPhos Project, studenti e docenti di Ingegneria dell'Università di Pisa-in collaborazione con l'Università diBergamosonostati selezionati dall'Esaper partecipare al programma Rexus/Bexus.11 loro obiettivo è costruire entro dicembre un innovativo tipo di Heat Pipe, un tubo di calore in grado di funzionare solo a gravità ridotta. li dispositivo che verrà testato raggiungerà i 100 km di altezza per poi rientrare a terra. Con il Progetto Phos (Pulsating Heat Pipe Only tor Space), gli studenti pisani avranno la possibilità di partecipare alle fasi progettuali, gestionali e operative di una vera missione spaziale. Universita' La classifica I Università LE 12 MIGLIORI Milano Bicocca Bergamo Verona Padova Venezia Udine Bologna Politecnico Milano Siena Piemonte Orientale Chieti Foggia LE CAMPANE IN POSIZIONE INTERMEDIA Sannio· - - - - - Salerno _f!apoli Parthenop~-- Napoli Orientale LE 12 PEGGIORI Roma la Sapienza Basilicata Politecnico Bari Genova Salento Napoli Federico Il Bari Catania Cagliari Napoli Sun Palermo Messina TOTALE 54 ATENEI Fondo ordinario Fondo premiale % premio rispetto all'ordinario 20,54% 20 ,50% 2O, 42o/o 19,40% 18,91 % 18,66% 18, 65 % 18 ,56% 18 ,46% 18,36o/o 18 ,24 % 18,01 % 16.303.933 93.557.674 27.520.054 -----25.555.741 2.805.151 14.943.976 -----4.385.923 -----3.564.661 i 1 -'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'Aìl 1.,;;;.:t,iil!ll i-4~~~~i~~~~~~~~~~~i~~~~~~i~~~~~~w11 ~~\~~~,.1 t """""""""""""""""""""""":!\! t~~ill~ill[lli2\ill~ill[lli2\ill~ill[lli:ll l.;,.~~\lifinnnfinnnfinnnfinnnfinnnfinnnfinnnfi~~ liii\\I 1111re:r::r::r::r::r::r::rc:111 im f-4i4iiììl!miiil\ti.i.iiil\ti.i.iiull • ipli!i'''"'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"''M ffl!hlf~~~~~~~~~~~- Jm} 1~!iifi'trl'fn'twr1'frl'fr1'frt'fr'I • &"'"""""'~"'"'""-'"'""'""-'"'"'"':'i!\I lii _!I,21% Ji,_!!7% _!!l,94% 13,95% _1]Jj %_ . . . . . . . . . .. j_gL86% 111111111111111111111111 12,79% 1111111111111111111• _1_2,48% . . . . . . . . . _1_2,45% _g,24% 11,99% 11,93% 11,78% 11,63% -------------------------- 5.315.875.866 Fonte: elaborazioni del Mattino su dati Miur, cifre in euro ::::: . . . . . . . .. . . . . . . . .. . . . . . . . .. . •••1111111 11,28% li-.·· 9,58% . .. .· .. 15,26% - - - - - - 1.:.e.ntime.tri 068391 Ingegneria in missione nello spazio Pag. 45 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 01-02-2014 28 1 Il ministro Carrozza ha presentato il nuovo piano nazionale settennale (201412020) Alla ricerca 900 milioni l'anno www.ecostampa.it Quotidiano La sfida: innovazione e occupazione altamente qualificata DI GIOVANNI GALLI nvestimenti per 900 milioni l'anno per rilanciare la ricerca in Italia. Quindi avviare grandi progetti nazionali di innovazione, creare nuova occupazione, favorire la crescita dell'autonomia dei nostri ricercatori e il trasferimento non solo di tecnologie e brevetti, ma anche di competenze, all'interno di una cornice paese. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Programma nazionale per la ricerca (Pnr), illustrato ieri a palazzo Chigi dal ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Maria Chiara Carrozza. Il nuovo Pnr, che si vuo- ti verdi e integrati; azioni a le trasformare da triennale favore della tutela del clia settennale (2014-20) per ma, efficienza delle risorse allinearsi con il Program- e materie prime; società inma quadro europeo Horizon clusive e innovativt1; spazio 2020, è il frutto di una con- . e astronomia; società sicure sultazione molto ampia por- che tutelano la libertà e la tata avanti dal Miur in col- sicurezza dell'Europa e dei laborazione con il ministero suoi cittadini; ripristino, dello sviluppo economico. Le conservazione, valorizzaziosfide individuate sono 11: ne e gestione del patrimonio progresso scientifico e cul- culturale europeo, creativiturale; salute, cambiamen- tà; agenda digitale. Tre sono to demografico e benessere; gli assi prioritari sui quali bioeconomia; energia sicura, il Programma si muove: a) pulita ed efficiente; traspor- lo sviluppo e l'attrazione di ---©Riproduzione riseruata--fll 068391 I capitale umano altamente qualificato, da inserire nel tessuto produttivo del paese; b) l'identificazione di un numero limitato di importanti prog~tti tematici (con il corredo delle rispettive infrastrutture) a forte impatto sul benessere dei cittadini; c) la promozione, anche attraverso il trasferimento di conoscenza e competenze, della capacità d'innovare e di competere da parte del sistema delle imprese, in particolare delle piccole e piccolissime. Il Miur prevede di investire circa 900 milioni di euro l'anno (6,3 miliardi in sette anni) per la realizzazione del programma. A questi si aggiungeranno le risorse destinate al Pnr dagli altri ministeri o enti finanziatori. Entro 60 gior~ ni dall'approvazione del Pnr da parte del Cipe, verranno costituiti dei Comitati di programma (Cp) specifici per ciascuna linea di intervento, formati da rappresentanti dei principali enti pubblici e privati partecipanti a quell'intervento, in primo luogo le regioni, che ne definiranno linee guida e programmi. Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Pagina 01-02-2014 11 Foglio 1/ 2 Data I Inps, dal governo alt ai doppi incarichi ~Caso Mastrapasqua, Letta annuncia una legge urgente ~Intanto la Regione Lazio presenta una denuncia: spariti e accelera sulla riforma della governance degli enti documenti relativi agli accordi con l'Ospedale israelitico -ll_C_A_S_O-----~··- INCOMPATIBILITÀ TOTALE ----------··-~ . . ROM~ Il gove~no tent~ la via leg1slativa per nsol~ere il caso Mastrap~sq~a. ~onco Letta _ha an: nunc_1ato ien ~a presentaz10ne d1 un disegno d1 legge urgente sul tema dell'esclusività dell'incarico. di presidente di un ente pubbhco e allo stesso tempo ha fatto sapere che il governo intende accelerare sulla riforma della governance di Inps e Inail. Il presidente dell'istituto previdenziale però non intende dimettersi, almeno per il momento. La mossa dell'esecutivo è stata comunicata dal premier dopo la riunione del Consiglio dei ministri: Letta ha sI?i~gato che l'attuale situazione d1 mgorgo parlamentare, segnalata anche d~l !?residente della Camera Boldnm, non permette di intervenire con un decreto legge, ma che comunque il disegno di legge deve essere considerato un provvedimento urgente. L'intervento in materia di conflitto di interessi negli enti pubblici, spiega il comunicato di palazzo Chigi «vuole colmare una lacuna normativa». Il che implicitamente equivale a riconoscere che al momento la posizione di Mastrapasqua, per quel che riguarda i suoi incarichi, non è illegittima. D'altra parte lo stesso premier ha spiegato che l'esecutivo «non si sovrappone all'azione dell'autorità giudiziaria». La nuova norma dovrebbe quindi prevedere «il regime di incompatibilità per tutte le posizioni di vertice degli enti pubblici nazionali, prevedendo in particolare un regime di esclusività volto a prevenire situazioni di conflitto di interesse negli enti di notevole rilevanza». In particolare il presidente e gli amministratori non potranno fare parte di organismi di controllo o di revisione (come i collegi sindacali) e nemmeno potranno svolgere attività imprenditoriali, commerciali e nemmeno attività professionali o di consulenza, in materie connesse con le competenze dell'ente pubblico in questione. Inoltre non potranno intrattenere rapporti di lavoro. Insomma: dovranno esercitare il proprio ruolo in assoluta esclusiva a diffe' renza di quanto avvie,ne oggi non solo per Mastrapasqua ma anche per i vertici di altri enti a partire dall'Inail. I TEMPI DEL RIASSETTO Collegato ma distinto dal tema del conflitto di interessi è quello della governance di Inps e Inail: il governo intende accelerare la riforma, che comunque richiede alcuni passaggi prima di arrivare in Parlamento, tra cui la consultazione delle parti sociali: dunque nonostante la volontà di fare presto i tempi non potranno www.ecostampa.it Quotidiano essere gli stessi. Nel frattempo toccherà a Mastrapasqua valutare il da farsi: un passo indietro · d imme iato, come gli viene chiesto anche da alcuni parlamentari, appare al momento escluso. Lo stesso numero uno dell'Inps però già in diverse occasioni pubbliche si è detto non contrario a una revisione della governance: in quel contesto le dimissioni sarebbero un gesto più naturale. Ma l'uscita di scena del presidente sarebbe probabilmente inevitabile anche una volta che in parlamento fosse saldamente avviato l'iter parlamentare del provvedimento sul conflitto di interessi. Insomma il mandato in scadenza a dicembre è destinato a interrompersi prima. Intanto sul fronte delle vicende giudiziarie la Regione Lazio ha annunciato di aver presentato una denuncia dopo che non è stato possibile trovare, negli uffici della Regione stessa alcuni documenti in originale relativi agli accordi con l'Ospedale israelitico: si tratta dei due protocolli stipulati nel 2011 e nel 2012 che successivamente la Regione ha congelato lamentando la mancata regolarità delle cartelle relative alle prestazioni sanitarie erogate. Proprio le cartelle al centro dell'inchiesta giudiziaria che ora dunque si arricchisce di un nuovoelemento da verificare. LucaCifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA CRESCONO LE PRESSIONI MA Il PRESIDENTE 068391 DELL'ISTITUTO PREVIDENZIALE PER ORA NON SI DIMETIE Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 48 Pagina 01-02-2014 16 Foglio 1 Data www.ecostampa.it Quotidiano Il piano Ricerca, arrivano 6,3 miliardi in 7 anni 068391 Con un investimento di 6,3 miliardi, pari a 900 milioni l'anno per sette anni, parte il Piano nazionale della Ricerca. È un volano per la ricerca italiana e un passaporto per quella europea, grazie al quale diventa finalmente possibile in Italia «una pianificazione di lungo periodo alla quale diamo molta importanza», come ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Presentato al Consiglio dei ministri, il Piano «aumenterà la capacità dei ricercatori italiani di competere a livello europeo», ha detto il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Ai 6,3 miliardi si aggiungeranno le risorse destinate al Piano dagli altri ministeri ed enti. «Sono state 2.145 le manifestazioni di interesse finora raccolte», ha osservato Carrozza. Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano runità Pagina 02-02-2014 11 Foglio 2/2 Data San Miniato Lazio In quasi tutta la Toscana la situazione è sempre critica. Allagamenti ci sono stati nel comune di San Miniato. A Volterra si continua a lavorare per mettere in sicurezza quella parte delle mura interessate da una frana. Sempre critica la situazione a Roma. Ma il Tevere ha causato danni anche lungo tutto il suo percorso. In Umbria nella zona di Todi è esondato in più punto allagando la campagna circostante e varie aziende agricole. Schiavonea Anche il sud è stato investito da forti piogge. In questa foto il paese di Schiavonea invaso dall'acqua. E oggi sull'Italia meridionale si replica a causa dal vortice di bassa pressione che insiste sui mari meridionali 068391 Cortina Molti i disagi anche in Veneto le cui montagne sono state investite da forti nevicate. Nella foto Cortina dove la neve ha raggiunto anche il metro creando forti disagi e impedendo a molti turisti di raggiungere la località www.ecostampa.it PIOGGIA E NEVE Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 runità Pagina 01-02-2014 1 Foglio 1 Data www.ecostampa.it Quotidiano Inps, Letta si muove <<Alt doppi incarichi» • Caso Mastrapasqua: via a un disegno di legge che vieta cariche multiple • Varato il piano nazionale per la ricerca: stanziati 6,3 miliardi in sette anni «L'incarico di presidente di un ente pubblico nazionale deve essere svolto in via esclusiva»: lo ha detto ieri il premier a proposito del caso Mastrapasqua, il presidente dell'Inps che conta diversi incarichi in altri enti e società. Pronto un ddl urgente per impedire doppi incarichi e conflitti di interesse negli enti pubblici. Presentato il nuovo Piano nazionale per la ricerca che prevede stanziamenti di 6,3 miliardi in sette anni. Il ministro Carrozza: «L'Italia si allinea finalmente ai progetti Ue». 068391 DI GIOVANNI PERUGINI A PAG. iFl E 14 Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano runità Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 01-02-2014 14 1 EMANUELE PERUGINI ROMA La ricerca italiana potrà contare ogni anno per i prossimi sette anni su un pacchetto di circa novecento milioni di euro per un totale di circa 6,3 miliardi di euro. Sono queste infatti le cifre del nuovo Piano nazionale della Ricerca che la ministro Maria Chiara Carrozza ha presentato ieri mattina al Consiglio dei Ministri. L'obiettivo strategico del piano, ha spiegato Carrozza, è di «riportare laricerca al centro delle politiche nazionali per il rilancio del Paese, con grande attenzione ai ricercatori ai talenti e alla loro indipendenza e leadership». È un Piano, ha proseguito Carrozza, nato dalla collaborazione fra tutti gli interlocutori impegnati nella ricerca, a partire dal ministero dello Sviluppo economicon. GLI UNDICI SETTORI Un laboratorio di ricerca scientifica rorn w<tssc Per le sfide della ricerca 6,3 miliardi di euro e Salute, ambiente, cultura, innovazione per rilanciare l'Italia • La ministra Carrozza: un piano che si allinea al più ambizioso progetto europeo grazie al nuovo Piano, al punto che «preparare una proposta per un bando di ricerca italiano sarà come prepararla per un bando europeo». Jl Piano italiano si allinea infatti al più grande programma di ricerca europeo, Horizon 2020. Si sovrappongono a quelli di J-Jorizon 2020 anche gli li temi identificati nel Piano Nazionale: dal progresso scientifico alla salute, dalla bioeconomia al clima, dallo spazio e l'astronomia all'agenda digitale. Nel piano poi «C'è una grande attenzione per la ricerca fondamentale. Infatti la prima linea delle grandi sfide è proprio su questa tema: avanzamento scientifico e culturale. Inoltre abbiamo definito l'eccellenza scientifica come uno dei pilastri fondamentali per il programma della ricerca», spiega ancora la ministra. Le risorse destinate al nuovo piano sono il frutto «di una razionalizzazione delle risorse disponibili e una finalizzazione all'interno di un unico programma nazionale, per concentrarsi sulle sfide contenute nel Piano». Anche per quanto riguarda la destinazione dei fondi non sembra esserci alcun cambiamento di rilievo, né la scelta di particolari criteri. «li Programma è articolato in una serie di linee programmatiche rivolte a ricercatori ed enti di ricerca che competeranno sulla base di bandi nazionali», spiega Carrozza. «Per quello che ho potuto vedere dice Fernando Ferroni, presidente dell' Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si tratta di un piano interessante. Sicuramente ci sono le risorse e i tempi ragionevoli e adeguati a realizzare un buon numero di progetti e per far attirare anche nuove risorse umane. Inoltre, il piano sembra puntare anche a una gestione ragionevolmente condivisa. Ora si tratta di vedere nel dettaglio come verranno destinati i fondi all'interno delle diverse aree e su quali progetti». 068391 Il programma identifica un piano d'azione attento a 11 «sfide»: progresso scientifico e culturale; salute e cambiamenti demografici; bi o-economia europea, sicurezza, efficienza e sostenibilità energetica; trasporti ecologici, intelligenti e integrati; azioni sul clima, sulle risorse efficienti e sui materiali; rapporto con l'Europa come mondo innovativo e in continua evoluzione; sicurezza dei cittadini europei e tutela delle loro libertà; tutela e valorizzazione del patrimonio culturale europeo; agenda digitale. Tre sono gli assi prioritari sui quali il programmasi muove: lo sviluppo e l'attrazione del capitale umano altamente qualificato, da inserire nel tessuto produttivo del Paese. Identificazione di un numero limitato di importanti progetti tematici. Promozione anche attraverso il trasferimento di conoscenza e competenze della capacità d'innovare e di competere da parte del sistema delle imprese, in particolare delle piccole e piccolissime. Entro 60 giorni dall'approvazione del Piano da parte del Cipe, verranno costituiti dei comitati di Programma specifici per ciascuna linea di intervento, formati da rappresentanti dei principali enti pubblici e privati partecipanti a quell' intervento, in primo luogo le Regioni, che ne definiranno linee guida e programmi. Con il Piano «aumenterà la capacità dei ricercatori italiani di competere a livello europeo», ha detto la ministra per l'lstruzione, l'Università e la Ricerca. li sistema della ricerca italiana e quello della ricerca europea, ha aggiunto, «SÌ parlano in modo trasparente» Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 Data Pagina Foglio 03-02-2014 6 1 L'B APRILE: I LOCALI DELLA FIERA SARANNO OCCUPATI DAL COSMOPROF Medicina, test d'ingresso in trasferta a Rimini te il 9 e Hl aprile: saranno le sedi professori che faranno www.ecostampa.it Quotidiano di~~N.LJ~!-A~~!QL!L............... delle Scuole a ospitare le prove. Lo parte della commissioORA C'È l'ufficialità. Il test di ac- consente il numero più contenuto ne. Le richieste di parcesso alla Scuola di lv1edicina e chi- di studenti. spieg:ra il rurg•ia (.jUest 'anno si farà al la Fiera «LO SCORSO anno · professor Andrea Stella, ordinario di Rimini. Il giorno è fono aprile, di Chirurgia vascolare e presidendata fissata dal Miur (ìl Ministero te del corso di laurea-si presenladcll'istruzione, i.mivei·sità e riccr- remo circa 3.200 studenti. Certo, ca) per la prova di ammissione 3 l'anticipa:done ad aprile ci ha mt'S~ i\1.cdicina, Odontoiatrfa e Protesi dentaria. Quei giorno, i padiglioni della Fiera bolognese, che tradizionalmente hanno ospirn.tn gli aspirami camici bianchi, non saranno disponibili perché tino aJla sera prima è in programma il CosmoprofWorldwide 2014, ì1 salone della profumeria e della cosmesi. Impossibile liberare gli spazi e allestìre tutto in una notte per sistemare i circa 4mila aspiranti medici e dentìsti che si presenteranno ai cm1celli. La macchina organizzativa si è già messa in moro. Per Vererinaria e Architettura, invece, dove i test sono fissati rispettivamen- Ivano Dionigi so un po' in difficoltà visto che per permetetre lo svolgimento del test devo bloccare la didattica il sette pomeriggio e l'otto. Un inconveniente non da poco, ma si supereri.ìi>. Gli ammessi al test saranno ripartiti in venti settori e a ciascun settore saranno allì.dati tre docenti e due dipendenti del personale tecnico e amministrmivo. I test da distribuire saranno messi nel c<1veau dell'ateneo alcuni giorni prima e trasportati a Rimini. L'Alma 1v1ater sta smdfando nd dettagli anI che il trasferimento e il pernottamento dd tecipazione sono già srntc. m\;iatc Ciaha'scuola ,ù docenti. Adesso si attende la disponibìlità dei prof. li tre aprile la commissione si riunirà per fare il punto e ripercorrere le procedure da seguire. E il sene pom crìgg.io scaucrà il trafori mento a Rimini. Ritorno il giorno successivo terminata la prova. L'ANTICIPAZIONE del test di accesso a Medi.cina,. che fino allo scorso anno era fissato per settembre, è sraco decretato dall'ormai ex ministro dell'Università Francesco Profumo e conformato dall'attuale, l\faria Chiara Caffozza. Resta a settembre quello per le Professioni sanitarie. Sarà la prima volta che gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori affronteranno la temuta selezione per l'accesso all'università ad anno scolastìeo aperto. I NUMERI ASPIRANTI MATRICOLE Tanti furono l'anno scorso i ragazzi che si cimentarono con il test d'ingresso a Medicina: i posti a disposizione erano circa 1.200 A BOLOGNA Scuola, via alle iscrizioni. Ma solo sul web 068391 L'aumento record delle matricole nella sede bolognese dell'Alma Mater: si è passati da 15.412 a 16. 222 neoiscrittì Maria Chiara Carrozza Pag. 55 Pagina 02-02-2014 1O Foglio 1 Data Maturità, per 2500 scatta il conto alla rovescia www.ecostampa.it Quotidiano Uscite le materie: greco al classico, matematica aUo scienti.fico, economia aziendale ai ragionieri Si inizia il 18 giugno. Confermato il plico telematico contenente i testi delle prove di ANNALISA BOSELLI Greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al linguistico; pedagogia al liceo pedagogico, economia aziendale ai ragionieri. Da mercoledì 18 giugno torneranno nuovamente sui banchi di scuola, dopo una breve interruzione che segna la fine delle lezioni dell'anno scolastico, 2.339 studenti frequentanti le classi quinte , candidati - a eccezione di eventuali bocciature - a superare l'esame di Stato nelle scuole statali della provincia di Rimini. A questi si aggiungono circa 200 tra gli iscritti alle paritarie. Nel dettaglio, gli i- scritti ai serali sono 138: 19 all'istituto professionale Savioli di Riccione, 39 all'istituto Malatesta e 80 all' Alberti). Pochi giorni fa infatti il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha firmato il decreto che individua, tra l'altro, anche le materie assegnate ai commissari esterni. Nel decreto, si individuano anche le date: mercoledì 18 giugno (prima prova) e giovedì 19 (seconda prova). Per gli istituti teenici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laborato- riale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell'istituto. Quest'anno dovrebbe essere - se verrà confermata la pratica inviato per il secondo anno il plico telematico contenente i testi delle prove per le scuole. Il resto delle regioni ha già sperimentato la prova per ben due anni men tre in Emilia Romagna venne lasciato l'invio cartaceo per via del terremoto dell'Emilia (si temeva ci fossero dei problemi telematici). Intanto, anche quest'anno è già partita la richiesta da parte dei dirigenti scolastici e insegnanti per partecipare agli Esami di Stato in qualità di presidenti di commissione e di commissari d'esame. La domanda di partecipazione è on line. Il decreto individua, inoltre, le materie affidate ai commissari esterni. In questo caso è stato seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. Sono inoltre 122 gli istituti scolastici coinvolti nel progetto Esabac (erano 50 l'anno scorso a Rimini c'è l'istituto tecnico turistico Marco Polo), finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e francese. 068391 RIMINI. Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 Pagina 02-02-2014 4 Foglio 1 Data Gazzetta del Sud Il fiume continua a ingrossare ma non spaventa più. L'Aniene esonda vicino alla Capitale A Roma il Tevere ''osservato speciale'' Luca Ottobre ROMA della metropolitana si è fermata ieri in vari tratti a causa di infiltrazioni d'acqua. Frane e smottamenti un po' in tutto il territorio romano hanno richiesto durante la notte e stamani 300 interventi delle squadre di soccorso, mentre proseguono le operazioni di assistenza a 70 famiglie residenti nella zona nord-est della capitale che venerdì sono state allontanate dalle loro abitazioni e ospitate presso strutture scolastiche. < 068391 Non dà tregua il maltempo, che sta portando e porterà ancora tanta acqua al centro-sud e neve al nord con conseguente tjschio di valanghe. Fiumi sotto osservazione, e se in Toscana i livelli si abbassano, nel Lazio Tevere e Aniene sono straripati in più punti. Aèqua alta a Venezia e tratti di linee ferroviarie bloccati nelle Marche e in Vene- to, mentre il ministro dell'istru- ieri si è concessa una tregua. Ma zione Maria Chiara Carrozza ha preoccupa la situazione del Teeffettuato un sopralluogo nelle vere, costantemente monitorazone alluvionate del pisano do- to dalla Protezione Civile, che ve la situazione si sta normaliz- ieri ha inondato alcuni campi zando. La Protezione civile ha sportivi e un maneggio situati emesso un allerta per il cen- . nella zona semicentrale di Pontro-sud e in particolare per Sici- te Marconi nonché una pista cilia, Tarantino e parte di Basili- clabile vicino allo stadio Olimcata e di Calabria. In Veneto, in- pico. Anche l'Aniene ha rotto gli vece, interviene l'esercito per argini in Ciociaria e ad Agosta, alle porte di Roma, allagando i rimuovere la neve. La capitale, sommersa ve- campi e arrivando a ridosso di nerdì da un potente nubifragio; una strada regionale. La linea B www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 Il Sole?]{! mmrn Pagina 03-02-2014 8/9 Foglio 1/ 5 Data Una copertura fino all'80% Per Consultique tale percentuale si raggiunge con Tfr, contributi volontari e del datore di lavoro di Gabriele Petrucdani • Che si guardi a un fondo pensione, a un Pipo ad altre forme di accantonamento, non fa differenza. L'importante è cominciare subito a integrare la pensione pubblica. «Fino a quando c'era il modello retributivo, un giovane poteva cominciare a pensare alla pensione negli ultimi 5-10 anni di vita lavorativa - commenta Alberto Brambilla, coordinatore della giornata nazionale della previdenza -. Oggi, con il metodo contributivo non è più così. I tassi di sostituzione sono più bassi rispetto al passato, in quanto dipendono dai contributi versati». Un lavoratore dipendente, per esempio, percepirà come pensione il 64% della sua ultima retribuzione, mentre per un lavoratore autonomo il 55 %. «Bisogna cominciare subito a pensare alla previdenza complementare. Basterebbe versare circail4% della retribuzione annua per accrescere di un 10% il tasso di sostituzione - fa notare Brambilla -. E il nostro obiettivo è raggiungere un livello minimo di integrazione del 20%». Secondo una simulazione di Consultique, è possibile arrivare a un rapporto di copertura dell'8o% dell'ultima retribuzione percepita versando nel fondo il Tfr, il contributo del datore di lavoro, pari all'1%, e una quota volontaria dell'1%. In tal modo, si percepirà una pensione netta annua di 32.589 euro, a fronte di un obiettivo di tenore di vita di 33.197. La simulazione è stata effettuata su un dipendente, assunto nel gennaio 2009 che percepisce un reddito di 1.800 euro netti al mese per 14 mensilità, equivalente a un netto annuo di 25.200 euro (38.198 lordi). Il tasso di crescita del reddito è stato parametrato a un'inflazione del 2% mentre l'iscrizione al fondo di previdenza complementare, un bilanciato obbliga- www.ecostampa.it Quotidiano zionario, è avvenuta nel gennaio 2014. Inoltre è stato ipotizzato come anno di pensionamento il 2045, con un'anzianità contributiva di 36 anni e 5 mesi. «Su questi parametri - commenta Giuseppe Romano, responsabile ufficio studi di Consultique - il tasso di sostituzione netto della sola pensione pubblica sarebbe del 63,23%, ben lontano da quell'8o% fissato come obiettivo di tenore di vita». Versando solo il Tfr si arriverebbe a un rapporto di copertura del 75%, mentre mantenendo il Tfr in azienda e versando solo un contributo volontario dell'1% la copertura sarebbe del 64,11%. «È per questo che bisogna incentivare la previdenza complementare - conclude Brambilla - . In Italia c'è ancora una scarsa sensibilità, forse perché si guarda al fondo pensione come a un qualcosa che vedremo solo alla fine della nostra vita. Non è così. È un salvadanaio, un libretto di risparmio dei tempi moderni. Ogni mese si versa una piccola quota del proprio risparmio e in caso di necessità è possibile sempre attingere al fondo, prelevando fino al 75% del capitale accumulato». risparmìoefamìg/ìa@ifso/e24ore.com CINQUE PILLOLE DI PREVIDENZA INTEGRATIVA QUANTO VERSARE I versamenti sono liberi e volontari, ma la deducibilità fiscale è fino a un massimo di 5.164,57 euro l'anno. In linea generale, versando un 4% del reddito annuo si riesce ad accrescere il tasso di sostituzione di un 10% SESIPERDEILLAVORO IN CASO DI MORTE In caso premorienza, l'intera posizione maturata andrà agli eredi legittimi o ai beneficiari designati in sede di adesione. QUANDO CHIEDERE L'EROGAZIONE Per acquisire il diritto alla prestazione pensionistica bisogna essere iscritti da almeno cinque anni e aver maturato i requisiti di accesso alla pensione pubblica. QUALE RENDITA SCEGLIERE Oltre alla rendita vitalizia immediata è possibile scegliere anche una rendita vitalizia reversibile. In questo caso, alla morte dell'aderente, la rendita sarà corrisposta al beneficiario. L'importo della rendita dipenderà dalla percentuale di reversibilità, nonché dal sesso e dalle aspettative di vita del beneficiario. 068391 In caso di perdita del posto di lavoro è possibile ridurre o sospendere la contribuzione. Inoltre, se la disoccupazione si protrae tra i 12 e i 48 mesi si può riscattare il 50% del capitale accumulato. Superati i 48 mesi si può riscattare l'intera posizione. Lavoro e previdenza Pag. 58 Il Sole?]{! Quotidiano mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 03-02-2014 8/9 2/5 Gimkana fra fondi pensione negoziali, aperti e Pip I TRE FONDI PENSIONE CON LE MIGLIORI PERFORMANCE A TRE ANNI dati al 26 gennaio 2014- Fonte Lipper Arca Previdenza FONDO PENSIONE APERTO --------- - ~ -~ ~UniCredit LINEA DINAMICA ALTA CRESCITA UNICREDIT ARCA PREVIDENZA COMPARTO COMPARTO Alta crescita Linea dinamica GESTORE GESTORE Arca Sgr CreditRas Vita PERFORMANCE 3 ANNI PERFORMANCE 3 ANNI .29,80% 24,97% PERFORMANCE 2 ANNI PERFORMANCE 2 ANNI 34,86% 26,54% PERFORMANCE 1 ANNO PERFORMANCE 1 ANNO 21,22% 15,38% COMMISSIONE ANNUA FISSA AMMINISTRATIVA 6 euro COMMISSIONE DI GESTIONE 0,96% su base annua, addebitata trimestralmente e prelevata dal patrimonio del comparto SPESE DI ANTICIPAZIONE 20 euro, detratti dall'importo erogato all'aderente SPESE DI TRASFERIMENTO 20 euro, detratti dall'importo erogato all'aderente. La commissione non è applicata per importi inferiori a 5mila euro SPESE DI RISCATTO 20 euro, detratti dall'importo erogato all'aderente SPESE DI RICOLLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE 5 euro, detratti dal patrimonio dell'aderente SPESE DI RICOLLOCAZIONE DEL FLUSSO CONTRIBUTIVO 5 euro, detratti dal patrimonio dell'aderente SPESE DI ADESIONE 50 euro. Per le adesioni su base collettiva le spese variano in relazione al numero di aderenti: 50 euro da 1 a 5 aderenti, 2,50 euro da 6 a 99 aderenti, nessuna spesa a partire da 100 aderenti COMMISSIONE DI GESTIONE 1,60% su base annua, addebitata mensilmente e prelevata dal patrimonio del comparto SPESE DI ANTICIPAZIONE Nessuna SPESE DI TRASFERIMENTO 50 euro in un'unica soluzione all'atto del trasferimento SPESE DI RISCATTO Nessuna SPESE DI RICOLLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE Nessuna SPESE DI RICOLLOCAZIONE DEL FLUSSO CONTRIBUTIVO Nessuna INDICATORE SINTETICO DI COSTO INDICATORE SINTETICO DI COSTO 1,351% su 2 anni, 1,02% su 5 anni, 0,94% su 10 anni e 0,90% su 35 anni 2,73% su 2 anni, 1,77% su 5 anni, 1,60% su 10annie1,54% su 35 anni I TRE PIP CON I PIÙ BASSI INDICI SINTETICI DI COSTO (ISC) 068391 Dati lsc al 31/12/2013 e rendimenti al 15/7/2013 - Fonte Covip Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 Il Sole?]{! mmrn REAiiE MUTUA Pagina 03-02-2014 8/9 Foglio 3/5 Data www.ecostampa.it Quotidiano MEDIOLANUM GRUPPO MEDIOLANUM --ASSICURAZIONI-- TAXBENEFIT NEW CENTO STELLE REALE MEDIOLANUM VITA REALE MUTUA PIP PIP Cento Stelle Reale Taxbenefit New LINEA LINEA Reale Vita Prudente (linea obbligazionaria) Challenge Provident Fund 4 (obbligazionario euro governativo a breve termine) RAMO RAMO lii lii RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 5 ANNI 5,26% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 5 ANNI 3,21% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 3 ANNI 4,70% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 3 ANNI 2,56% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 2 ANNI 5,89% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 2 ANNI 3,54% RENDIMENTO MEDIO ULTIMO ANNO 9,70% RENDIMENTO MEDIO ULTIMO ANNO 6,33% SPESE DI ADESIONE SPESE DI ADESIONE 10 euro Nessuna SPESE PER RIALLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE SPESE PER RIALLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE Nessuna 54,28 euro SPESE DI ANTICIPAZIONE SPESE DI ANTICIPAZIONE Nessuna 54,28 euro SPESE DI TRASFERIMENTO SPESE DI TRASFERIMENTO 15 euro trattenuti dalla somma da trasferire 1% dell'importo trasferito con un minimo di 25 euro e un massimo di 100 euro SPESE DI RISCATTO 75 euro trattenuti dall'importo liquidabile SPESE DI RISCATTO Nessuna INDICATORE SINTETICO DI COSTO 1,48% su 2 anni, 1,29% su 5 anni, 1,16% su 10 anni, 0,77% su 35 anni 068391 INDICATORE SINTETICO DI COSTO 1,53% su 2 anni, 0,82% su 5 anni, 0,57% su 10 anni, 0,38% su 35 anni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 60 mmrn Data Pagina Foglio 03-02-2014 8/9 4/ 5 www.ecostampa.it Il Sole?]{! Quotidiano PATRIMONIO: I DUE "NEGOZIALI" PIÙ RICCHI performance al 26/1/14 fonte Lipper MILANO!rm ASSICURAZIONill:M COMPARTO MILANO-EUROPA I CHIMICI HANNO 4 MILIARDI DI PATRIMONIO FPA MILANO ASSICURAZIONI FONCHIM COMPARTO COMPARTO Milano-Europa Crescita GESTORI GESTORE Anima Sgr, Dexia Asset Management UnipolSai PERFORMANCE A 3 ANNI PERFORMANCE 3 ANNI 31,18% 24,25% PERFORMANCE A 2 ANNI PERFORMANCE 2 ANNI 25,15% 27,93% PERFORMANCE A 1 ANNO 13,10% PERFORMANCE 1 ANNO 13,52% COMMISSIONE DI GESTIONE MISURA FISSA: 0,1% annuo, calcolate sul patrimonio medio trimestrale in gestione, corrisposte trimestralmente MISURA VARIABILE: 5% dell'overperformance (ovvero del rendimento, addizionale del portafoglio rispetto al rendimento delbenchmark che, se negativo, è posto convenzionalmente pari a zero) al netto delle commissioni fisse di gestione. Calcolate sull'intero arco temporale del mandato e corrisposte al termine dello stesso SPESE DI ADESIONE 40 euro all'atto del primo versamento COMMISSIONE DI GESTIONE 1,60% su base annua calcolata mensilmente e prelevata dal patrimonio del comparto l'ultimo giorno del trimestre solare SPESE DI ANTICIPAZIONE Nessuna Sl>ESE DI TRASFERIMENTO 25 euro, prelevati dalla posizione individuale al momento dell'operazione SPESE DI ANTICIPAZIONE 25 euro in occasione del pagamento di ogni anticipazione SPESE DI RISCATTO SPESE DI RISCATTO 25 euro, prelevati dalla posizione individuale al momento dell'operazione 2 euro in occasione del pagamento della prestazione SPESE DI RICOLLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE SPESE DI RICOLLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE 10 euro in occasione di ogni cambio di comparto successivo al primo 25 euro, prelevati dalla posizione individuale al momento dell'operazione SPESE DI GESTIONE PRATICHE DI FINANZIAMENTO CONTRO CESSIONE DI QUOTE DI STIPENDIO SPESE DI RICOLLOCAZIONE DEL FLUSSO CONTRIBUTIVO · 25 euro all'atto della richiesta di anticipazione, riscatto o trasferimento Nessuna INDICATORE SINTETICO DEI COSTI 0,75% su 2 anni, 0,41% su 5 anni, 0,27% su 10 anni, 0,15% su 35 anni 068391 INDICATORE SINTETICO DI COSTO 2,44% su 2 anni, 1,72% su 5 anni, 1,59% su 10annie1,53% su 35 anni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 61 Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio G genertel/i PENSIONIONLINE 03-02-2014 8/9 5/5 www.ecostampa.it Quotidiano C8META METALMECCANICI A QUOTA 8 MILIARDI DI EURO GENERTELLIFE * COMETA PIP COMPARTO Pensionline Crescita LINEA 22,13% PERFORMANCE A 3 ANNI Lva azionario previdenza PERFORMANCE A 2 ANNI 22,14% RAMO lii PERFORMANCE A 1 ANNO RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 9,62% 5 ANNI -4,08% COMMISSIONI DI GESTIONE RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 0,093% annuo, calcolato sul patrimonio del Comparto. Le commissioni sono corrisposte ai gestori trimestralmente sulla base del Patrimonio medio mensile gestito. Commissioni Banca Depositaria: 0,0163% onnicomprensivo annuo calcolato sul patrimonio del Comparto. Le commissioni sono corrisposte alla Banca Depositaria trimestralmente 3 ANNI 3,83% RENDIMENTO MEDIO ULTIMI 2 ANNI 2,80% RENDIMENTO MEDIO ULTIMO ANNO 14,89% SPESE DI ANTICIPAZIONE SPESE DI ADESIONE 10€ · 20€: il costo di 20€ è applicato unicamente alle anticipazioni erogate e all'atto dell'erogazione stessa. Il costo amministrativo viene ridotto a 10€ per gli anticipi del 30% per ulteriori esigenze dell'aderente Nessuna SPESE PER RIALLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE Nessuna SPESE DI RISCATTO '10€: tale costo è applicato per riscatti frazionati (ad esempio riscatto per decesso dell'aderente a 2 o più eredi, ed è applicato per ogni frazione di riscatto). Non viene applicato nessun costo nel caso di riscatto unico della posizione SPESE DI ANTICIPAZIONE Nessuna SPESE DI TRASFERIMENTO Nessuna SPESE DI RISCATTO SPESE DI RIALLOCAZIONE DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE Nessuna 10€: non viene applicato alcun costo per la prima riallocazione della posizione INDICATORE SINTETICO DI COSTO 0,93% per ciascun orizzonte temporale DESIGNAZIONE BENEFICIARIO Gratuita la prima designazione, 5€ ogni variazione successiva (*) L'isc «rappresenta il costo annuo in percentuale della posizione individuale maturata, stimato facendo riferimento a un Aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4,00%» INDICATORE SINTETICO DEI COSTI (2 ANNI DI PERMANENZA) 068391 0,82% Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 62 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio 03-02-2014 9 1 www.ecostampa.it CONFRONTO FRA "LIQUIDAZIONE" forma di capitale o di rendita l'aliquot? è E FONDI PENSIONE del 15%, che scende dello 0,30% ognr _~-anno eccedente il 15° anno di partecipazione, fino a una soglia del 9% per cento. Il Tfr invece è tassato almeno al 23%. Ciò significa che, anche a parità di capitale lordo, quello erogato dal Fondi pensione contro Tfr. Uno dei criteri fondo sarà superiore a quello restituito più utilizzati per orientare la decisione di sotto forma di liquidazione. G.G.F. aderire o meno a una forma di <.;RIPRODUZIONE" RISERVATA previdenza complementare è il confronto tra i rendimenti dei fondi pensione con il trattamento di fine rapporto lasciato in azienda. Una prima schiarita arriva dall'ultima relazione Co vip, secondo cui nel 2012 ha vinto la previdenza integrativa. In media fondi pensione e Pip hanno registrato rendimenti compresi fra 1'8 e il 9% (con ritorni molto solidi sugli strumenti più esposti sull'azionario), contro un tasso di rivalutazione del Tfr che si è fermato al 2,9%. In dettaglio, il ritorno è stato dell'8,2 per i fondi negoziali, dell'8,9% per i prodotti Pip di ramo lii (cioè polizze unit linked) e del 9,1% per i fondi aperti, mentre le gestioni separate di ramo I dei Pip hanno guadagnato il 3,8%. Anche il 2013 «è stato un anno buono per questi strumenti», commenta 11 top manager di una società di asset management che ha diversi mandati di gestione di fondi pensione, dicendo di aver visto rendimenti di fondi negoziali tra il 5-10%, e anche superiori. A fine dicembre 2013 invece il tasso di rivalutazione del Tfr era dell'l,9%.11 Tfr viene rivalutato con un meccanismo di indicizzazione che è composto da un tasso a misura fissa dell'l,5% più un tasso variabile pari al 75% dell'inflazione. Ovvio quindi che ci sia stata una netta vittoria dei fondi sul trattamento di fine rapporto in un periodo in cui l'inflazione è stata contenuta, mentre i rendimenti dei fondi, legati all'andamento dei mercati, sono stati più robusti. D'altro canto le forme pensionistiche sono esposte a una volatilità che invece non ha alcun impatto sul Tfr. Per esempio, dal 2000 al 2012 le varie fasi di turbolenza dei mercati hanno fatto sì che il rendimento dei fondi negoziali sia stato del 41,1% contro il 43,6% ottenuto dal Tfr, mentre quello dei fondi pensione aperti (che vanno meglio in fasi di mercato positivo rispetto ai negoziali disegnati in maniera più prudente) si è fermato al 12,4%. Tuttavia, l'opinione degli addetti ai lavori è che nel lungo periodo le somme investite nella previdenza complementare rendono meglio, anche perché prevedendo una contribuzione regolare e periodica, consentono di stabilizzare le performance, con meccanismi simili ai Pac. Inoltre, sul rendimento finale non va trascurato il fattore fiscale, visto che le prestazioni pensionistiche sono tassate meno: sull'imponibile delle somme erogate in Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, 068391 -non riproducibile. Pag. 63 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio www.ecostampa.it I 03-02-2014 9 1 Destinazione Tfr Qual è la scelta giusta Nel fondo c'è una minore tassazione alla scadenza, ma la scelta è irreversibile di Gabriele Petrucciani perare il 10% degli aventi diritto, quindi coloro che hanno otto anni di servizio, e comunque il 4% del numero totale dei dipendenti. Questo vuol dire che in aziende di grandi dimensioni e con molti dipendenti si rischia di finire in coda e vedere soddisfatta la propria richiesta solo dopo alcuni anni. Senza considerare poi il fatto che in azienda l'anticipo sul Tfr può essere chiesto una ed una sola volta. Anche il fondo pensione, però, ha le sue limitazioni. «Come nel caso di perdita di posto di lavoro - aggiunge ancora Mainini -. Per periodi di inoccupazione non inferiori a 12 mesi e non superiori a 48 mesi, o in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, è possibile riscattare solo il So% della posizione individuale maturata». E questo toglie al dipendente la sicurezza di un "cuscinetto", che invece avrebbe mantenendo il Tfr in azienda. «Ma è altrettanto vero che in caso di fallimento dell'azienda non si avrebbe comunque la certezza di percepire il proprio trattamento di fine rapporto», conclude lo specialista fondi pensione di Anima Sgr. Insomma, sono tanti gli elementi che bisogna prendere in considerazione prima di scegliere se versare o meno il Tfr in un fondo pensione. Apartire dalla propria situazione lavorativa. Un contratto a tempo determinato che versa il Tfr in un fondo pensione, per esempio, dovrà aspettare almeno dodici mesi prima di poter riscattare il 50% di quanto accantonato. E poi bisogna considerare anche l'irreversibilità della scelta. In pratica, il lavoratore che decide di versare il trattamento di fine rapporto in un fondo di previdenza complementare non potrà mai più chiedere che gli venga accantonato in azienda. In caso di dubbi, quindi, conviene sempre mantenere il Tfr in azienda e poi decidere in un secondo momento se versarlo o meno nel fondo pensione. risparmioefamiglia@i/sole24ore.com 068391 Tfr sì, Tfr no. È il dubbio amletico che negli ultimi anni (ma ancora adesso) ha frenato in molti casi l'adesione alla previdenza complementare. Sì, perché aderendo a un fondo pensione di categoria o a un fondo aperto su base collettiva si è obbligati aversare illoo% del trattamento di fine rapporto maturando. E questo vuol dire rinunciare a una rivalutazione certa, pari al1'1,5% maggiorato del 75% dell'inflazione. Un rendimento privo di rischi che, senza doversi accollare nessun tipo di spesa, mette al riparo dalla perdita di potere d'acquisto. Per integrare la pensione pubblica, meglio conosciuta come "primo pilastro", mantenendo il Tfr in azienda, bisogna allora sottoscrivere un Pip (Piano individuale pensionistico) o aderire a un fondo pensione aperto su base individuale. In questo caso, però, non si ha diritto al contributo del datore di lavoro, pari all'1% della propria retribuzione. Dunque, il lavoratore si trova di fronte a un bivio. E qualsiasi strada scelga è costretto a rinunciare a qualcosa: al Tfr in azienda, nel primo caso, o al contributo del datore di lavoro. Per gli addetti ai lavori, però, quello del Tfr è solo un falso problema, perché versando il trattamento di fine rapporto in un fondo pensione si ha la possibilità di godere di diverse agevolazioni fiscali. «A partire dalla minore tassazione alla scadenza - sottolinea Stefano Mainini, specialista fondi pensione di Anima Sgr-. Sul capitale accumulato, al netto dei redditi già assog- gettati a un'aliquota annua dell'n%, si applicherà infatti un'aliquota del 15%, ridotta di uno 0,3% per ogni anno di partecipazione al fondo eccedente il quindicesimo, con un limite massimo del 6 per cento. Di conseguenza, dopo 35 anni di partecipazione al fondo pensione, l'aliquota sarà del 9% (vale solo per i montanti maturati a partire dal primo gennaio 2007, Ndr)». Il Tfr conservato in azienda, invece, sarà assoggettato a un'aliquota più alta, calcolata sugli ultimi cinque anni lavorativi, e che mediamente oscilla tra il 26 e il3o per cento. «Per quanto riguarda il rendimento, poi continua Mainini - secondo noi bisogna prendere in considerazione anche l'orizzonte temporale di riferimento. Come ci insegna la storia, nel lungo periodo i mercati generano performance superiori a quella base del trattamento di fine rapporto. Certo, ciò che è successo in passato non è detto che si verifichi anche in futuro. Ma nella scelta se esporre o meno il proprio Tfr al cosiddetto rischio mercato non bisogna prendere in considerazione solo il rendimento garantito del trattamento di fine rapporto, ma anche il surplus di performance cui si rinuncerebbe nel caso in cui si decidesse di lasciare il Tfr in azienda». I vantaggi nel versare il trattamento di fine rapporto in un fondo pensione, però, non sono solo di natura fiscale. È possibile godere anche di una maggiore flessibilità. Dopo otto anni di adesione al fondo infatti è possibile chiedere in caso di n~cessità un'anticipazione sul capitale accumulato fino al 75 per cento. E in caso di problemi di salute anche prima degli otto anni. Conservando il Tfr, in azienda, invece, si rimane assoggettati a una maggiore rigidità regolamentare. Il limite di otto anni di anzianità, per esempio, rimane valido anche per le spese sanitarie e poi è possibile chiedere solo fino al 70% del maturato. Altra rigidità, poi, riguarda il numero massimo di richieste di anticipazione, che in una società non può su- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 64 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn 03-02-2014 28 1 Data Pagina Foglio www.ecostampa.it La legge di stabilità amplia l'aiuto introdotto nel 2012 Chi stabilizza recupera il contributo Aspi dell'l,4% mentre il contratto a termine è in corso, recupera dall'Inps tutto quanto versato a titolo di contributo addizionale, a condizione che sia stato superato il periodo di prova ovvero, come pare logico ritenere, che il periodo di prova non sia stato affatto previsto e quindi il rapporto sia stato avviato in maniera definitiva sin dall'inizio. Si presenta leggermente più complessa l'ipotesi della riassunzione a tempo indeterminato dopo che il contratto a termine sia scaduto. In questo caso -in base al tenore letterale della norma - il recupero di quanto versato in più è possibile a condizione che la riassunzione avvenga entro i successivi sci mesi, dctraendo dalle mensilità spettanti un numero di mensilità AP:Ef!trLllRP. ragguagliato al periodo traLa restituzione non si limita scorso dalla cessazione dcl precedente rapporto di lavoro agli ultimi sei mesi a termine. se il datore trasforma In pratica, pare di capire che l'impiego a tempo se il datore ha assunto a termine dal I gennaio al 31 dicemindeterminato bre 2013, versando quindi l'l,40% in più, e ha poi riassunto negli ultimi sei mesi era con- to a tempo indeterminato lo dizionata all'immediata rias- stesso lavoratore nell'aprile sunzione, posto che (come 2014 (e quindi entro i sei mesi), precisato dall'Inps con la cir- la restituzione riguarda nove colare 140 del 14 dicembre mensilità dcl contributo, ossia 2012), ogni mese di ritardo tutti i 12 mesi versati meno i 3 comporta il mancato recupe- mesi in cui non c'è stato alcun -»~ ~ :11 i lavoratori assunti a termine ro di 1/6 della contribuzione rapporto di lavoro. Come rilevato dalla Fondaper svolgere le attività stagio- aggiuntiva In pratica, se il connali previste dal decreto del tratto a termine avesse avuto zione studi del Consiglio napresidente della Repubblica n. inizio il 1° gennaio e si fosse zionale dei consulenti del lavoconcluso il 31 dicembre 2013, ro nella circolare 1del13genna1525 del 7 ottobre1963; nel caso di riassunzione a tem- io 2014, è opportuno un chiariim per i periodi contributivi maturati fino al 31dicembre2015, i po indeterminato nel mese di mento ministeriale su questa lavoratori assunti a termine aprile 2014, il contributo pote- fattispecie. Anche la Fondazione studi, per lo svolgimento delle attivi- va essere recuperato solo per peraltro, ritiene che l'inclusiotà stagionali definì te dagli avvi- tre mensilità. La soppressione, da parte ne delle riassunzioni, seppure si comuni e dai Ceni stipulati entro il 31 dicembre 2011 dalle della legge distabilità2014, del- con la riduzione per il periodo organizzazioni dei lavoratori le parole «nei limiti delle ulti- intercorso tra la cessazione e dei datori di lavoro compara- me sei mensilità», con riferi- del rapporto a termine e la riastivamente più rappresentati- mento alle trasformazioni di sunzione a tempo indetermicontratto a tempo indetermi- nato, discenda automaticave; nato avvenute dal 1° gennaio, mente dal tenore letterale dcl 11 gli apprendisti, ilcui contratto, ferma la possibilità dì rece- comporta che il datore che as- testo normativo aggiornato. dere al termine del periodo for- sume a tempo indeterminato © fì!'.if RVATA mativo, si intende comunque stipulato a tempo indeterminato; ;fl i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. La legge 92/2012, al comma 30 dell'articolo 2, aveva previsto che il contributo addizionale dell'1,40 per cento fosse restituito al datore di lavoro «nei limiti delle ultime sei mensilità» - dopo il periodo di prova - in caso di trasformazione del contratto a tempo indeterminato o in caso di successiva riassunzione (sempre a tempo indeterminato) entro i sei mesi successivi alla scadenza del precedente contratto a termine. In quest'ultimo caso, la restituzione dell'intero animontare di quanto versa- 0 RIPHO:JU!JO~[ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ,.-···----·--··· I : "'" · '_'••',':'"•.::··_:wc,'"'·-· """i''.··"::,: .. ,-;.,-...;; ' ,:ti~ : .~ - ··-'""-- ~-;!''.;ò{, ::·~--:.;:"' -· ·-'--.. '"m 1 I - ' 068391 Dal 1° gennaio di quest'anno, il datore che assume un lavoratore a tempo indeterminato mentre è in corso, con la stessa persona, un contratto a termine, recupera dall'Inps tutto quanto versato a titolo di contributo addizionale «Aspi», senza più il limite degli ultimi sei mesi versati. È quanto prevede la legge di stabilità 2014, al comma 135 dell'articolo 1, che ha soppresso, con riferimento alle trasformazioni di contratto a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio 2014, le parole «nei limiti delle ultime sei mensilità». Bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2013 è stato introdotto un contributo addizionale dell'I,40 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali a carico del datore di lavoro, che si applica ai rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato, e che è destinato a finanziare l'assicurazione sociale per l'impiego, ossia I'Aspi. Le eccezioni all'obbligo del contributo addizionale sono pochissime e riguardano: 1111 tutti i lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti (nel contratto deve quindi essere specificata la causale «per sostituzione di ·---- riproducibile. Pag. 65 Il Sole?]{! mmrn Contratto a tempo più flessibile LAVORO · ········································· Coli.tratti a termine senza motivazione per una durata fino a 36 mesi, deroghe all'obbligo di «causale» per lavoratori che percepiscono ammortizzatori sociali o hanno più di 50 anni. Sono questi alcuni esempi degli Pagina 03-02-2014 28 Foglio 1/ 2 Data spazi aperti dai contratti collettivi nazionali per il contratto a tempo determinato, rispetto alle regole generali. ~ pagina28 www.ecostampa.it Quotidiano Deroghe ai limiti di legge nelle intese nazionali e aziendali Il contratto collettivo fa spazio al lavoro a tempo In alcuni casi . ' . s1 puo arrivare fino a tre anni senza motivazioni PAGINA ACURA DI Alberto Bosco Josef Tscholl Il contratto a termine è lo strumento che meglio di altri si presta ad accompagnare le aziende nella fase di uscita dalla crisi. Nel 2012, i rapporti a tempo determinato hanno rappresentato il 69% di tutte le attivazioni, e il dato appare confermato anche per il 2013. La forma acausale del contratto, quella che non richiede di specificare le ragioni per l'apposizione del «termine», agevola ulteriormente il datore di lavoro. L'acausalità è una possibilità già prevista anche in altri Paesi, come in Germania, dove è consentito stipulare un contratto senza causale per un periodo massimo dì due anni: Le regole generali giorni (cosiddetti «periodi cuscinetto»); e soprattutto deve trattarsi del «primo rapporto a tempo determinato». Il ministero del Lavoro (vademecum del 22 aprile 2013) ha precisato che il contratto a termine acausale di durata non superiore a dodici mesi può esserestipulato solo nelle ipotesi in cui non siano intercorsi precedenti rapporti di lavoro di natura subordinata (ad esempio un precedente contratto a tempo determinato o indeterminato o intermittente) tra lo stesso datore di lavoro e il lavoratore coinvolto. Nel caso di pregressi rapporti di lavoro di natura autonoma tra gli stessi soggetti, invece, è stata ritenuta possibile la stipulazione di un primo contratto a termine acausale. In sostanza, il datore di lavoro può assumere un soggetto a tempo determinato, per esempio per tre mesi, prevedendo un periodo di prova iniziale, può quindi prorogare il contratto per altri 9 mesi (nel rispetto del limite massimo di durata di i2 mesi complessivi) e, quindi, può far proseguire il contratto per altri 50 giorni erogando le maggiorazioni economiche previste. Le deroghe nei contratti ternativa, cui non si applicano i limiti previsti sulla durata massima e sul «primo rapporto». Per usare le parole del Ministero, la disciplina eventualmente introdotta dalla contrattazione collettiva in materia di contratto acausale va a integrare quanto già previsto direttamente dal legislatore. I contratti collettivi, anche aziendali, possono prevedere, ad esempio, che il contratto a termine acausale abbia una durata maggiore di dodici mesi, o che lo stesso possa essere sottoscritto anche da soggetti che abbiano precedentemente avuto un rapporto di lavoro subordinato (circolare 35 del 29 agosto 2013). Le start-up innovative possono stipulare un particolare contratto a termine per il periodo iniziale di 4 anni dalla data di costituzione (il periodo è inferiore per le società già costituite all' entrata in vigore del DI i79/2012). In base alle regole fissate per queste società, sussistono automaticamente le ragioni giustificative se il contratto a tempo determinato, anche in somministrazione, è stipulato da una start-up innovativa per svolgere attività inerenti o strumentali all'oggetto sociale della stessa. Si tratta dunque di un contratto a termine simile a quello acausale già previsto dall'articolo 1, comma i-bis, del Dlgs 368/2001, che può essere stipulato per una durata minima di 6 mesi (derogabile) eunamassimadi36 mesi. La seconda previsione, regolata da una norma molto sintetica, consente l'assunzione a termiIl primo regime derogatorio è co- ne senza indicazione delle ramunemente indicato come il gioni in ogni altra ipotesi indivicontratto «acausale di legge»: la durata massima, inclusa l'even- duata dai contratti collettivi, an©RIPRODUZIONE RJSERVATA tuale proroga, non può superare che aziendali, stipulati dalle or12 mes~ fermo restando che è am- ganizzazioni sindacali più rapAPPROFONDIMENTO ONUNE messa la prosecuzione del rap- presentative. È un'ipotesi assolutamente al- I testi dei Ceni con le deroghe porto per un massimo di altri 50 Il contratto acausale di legge 068391 La norma di riferimento sul contratto a termine (il Dlgs 368 del 6 settembre 2001) prevede la stipulazione del contratto in forma scritta, sempre necessaria, penala conversione in rapporto a tempo indeterminato, e l'indicazione delle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche seriferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro. Proprio l'obbligo della «causale» ha prodotto una mole consistente di contenzioso: il contratto a termine è spesso impugnato proprio per la mancata indicazione delle ragioni o per la loro non sufficiente specificità. Qualche prima apertura, sul vincolo della causale, è arrivata con lariforma del lavoro del 2012 (la legge 92/2012), modificata l'anno scorso dal Dl 76/2013 (convertito dalla legge 99/2013). Attualmente, la specificazione delle ragioni da parte del datore di lavoro non è richiesta: nell'ipotesi del primo rapporto a tempo determinato, di durata non superiore a 12 mesi comprensiva di un'eventuale proroga, concluso fra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore, per svolgere qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nel caso di prima missione di un lavoratore in un contratto di somministrazione a tempo determinato; ""' in ogni altra ipotesi individuata dai contratti collettivi, anche aziendali, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro più rappresentative sul piano nazionale. Pur regolando lo stesso istituto, si tratta di due situazioni alternative e assai differenziate. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 66 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio 03-02-2014 28 2/2 Il contratto acausale è quello previsto dalla legge o regolato dal contratto collettivo, anche aziendale. Èsempre necessaria la forma scritta, pena la conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Non vanno però indicate le ragioni del contratto a termine 01 TRASPORTO AEREO (Accordo di rinnovo del 2 agosto 2013, articolo 28) '2:'!!o'= 02 OCCHIALI INDUSTRIA (Accordo di rinnovo del 9 novembre 2013, articolo 23) ® 03 ALIMENTARI INDUSTRIA (Accordo del 10 otto I:> re 2013, articolo 18) /a e=i 04 TESSILI INDUSTRIA (Accordo del 5 dicembre 2013, articolo29) e La riassunzione del lavoratore con un nuovo contratto a termine dopo che è scaduto il precedente richiede l'indicazione della causa le e il rispetto degli intervalli ordinari di 10 o 20 giorni (in base alla durata dell'incarico, sotto o sopra i sei mesi) sa Ivo diversa clausola contrattuale ~ È((acausale» il contratto a tempo determinato che non specifica le ragioni per cui è stato apposto il termine. Può essere acausale il primo contratto a tempo determinato, di durata non superiore a 12 mesi (proroga compresa) e la prima missione di un lavoratore in un contratto di somministrazione a termine. È ammessa l'acausalità in altre ipotesi individuate dai contratti collettivi, anche aziendali. Ferma la possibilità di intervento del contratto aziendale, l'indicazione delle ragioni non è richiesta in alcune ipotesi soggettive (fruitori di ammortizzatori sociali, soggetti senza lavoro da almeno un mese, donne con figlio a carico, giovani fino a 35 anni non compiuti) e quantitative (fino al 25% della media degli occupati) Le causali non vanno specificate per l'assunzione di: • percettori dell'Aspi con requisiti normali e/o ridotti e/o della mobilità; • percettori di ammortizzatori sociali, anche in deroga; • soggetti con un'invalidità permanente certificata di almeno il20%; • inoccupati con più di 50 anni di età; • iscritti alle liste del collocamento obbligatorio. Non è indicata la durata massima consentita per il contratto acausale Non è necessario indicare le causali: • nel caso del secondo rapporto a tempo determinato, rispetto al primo acausale previsto dalla legge con lo stesso datore di lavoro, la cui durata non può eccedere i 12 mesi (il secondo rapporto di lavoro a termine può avere una durata non superiore a quella del primo contratto, comprensiva di eventuale proroga, e per le stesse mansioni); • per un rapporto a tempo determinato, di durata non superiore a 12 mesi, con soggetti che con lo stesso datore di lavoro hanno avuto altri rapporti di lavoro a tempo determinato, con regolare indicazione delle causali Si può apporre il termine senza indicare le causali, per assumere: • lavoratori sospesi con l'intervento della Cig straordinaria o di ammortizzatori sociali simili, per la durata degli stessi; • percettori dell'indennità di mobilità o dell'Aspi; • giovani dai 30 ai 34 anni; • lavoratori con più di 50 anni se uomini e di 45 anni se donne; • lavoratori iscritti nelle liste previste dalla legge 68/99; • tutte le tipologie di assunzione individuate nei contratti collettivi aziendali stipulati con l'assistenza delle articolazioni territoriali delle parti stipulanti il Ceni Queste ipotesi possono riguardare anche soggetti che hanno già avuto precedenti rapporti di lavoro con l'azienda, apprendistato escluso. Il Ceni consente di stipulare il contratto acausale per una durata fino a 36 mesi Èammesso il contratto a termine acausale per: • percettori di forme di sostegno-integrazione al reddito; • disoccupati con più di 45 anni; • appartenenti alle liste della legge 68/1999. Può essere stipulato con soggetti che hanno già avuto un rapporto di lavoro subordinato con lo stesso datore, entro il limite totale di 18 mesi 068391 05 ALBERGHI· TURISMO (Accordo siglato il 18 gennaio 2014) M LUJJ Possono stipulare un contratto a termine acausale di legge i datori che non hanno avuto un rapporto di lavoro subordinato con lo stesso dipendente, per una durata massima di 12 mesi, proroghe comprese. Una disciplina diversa può essere stabilita dai contratti collettivi nazionali o aziendali www.ecostampa.it Il perimetro del «contratto a termine acausale» Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 67 Il Sole?]{! mmrn Data Pagina Foglio 03-02-2014 29 1 www.ecostampa.it Quotidiano Le prospettive sugli Lsu-Lpu Incognita vincoli sulle stabilizzazioni possono essere stabilizzati. Glientilocalihannol'obbligo fino a tutto il 2016 di assumere i dipendenti di categoria A e B solo attingendo alle graduatorie che le Regioni devono predisporre dì Lsu ed Lpu. Gli enti possono scegliere in questo elenco anche i lavoratori che hanno svolto la propria attività presso lente e, ovviamente, se il numero delle stabilizzazioni possibili è inferiore ai lavoratori in servizio, devono privilegiare chi è collocato prima in graduatoria. La graduatoria combinerà tre fattori: anzianità come Lsu o Lpu, anzianità anagrafica e carico di famiglia. Queste assunzioni sfuggono ai vincoli di spesa per l'approvvigionamento di personale, ma non ai vincoli del rispetto del Patto e del tetto di spesa del personale. Esse verranno incentivate nella misura massima di 9.200 euro sulla base dei criteri che devono essere dettati dal ministero del Lavoro, in cui una condizione di favore deve essere garantita ai Comuni che effettuano queste assunzioni nei tetti fissati dal legislatore e assicurano il rispetto della spesa del personale. Gli enti possono assumere gli Lsu e gli Lpu anche in part time, ma devono coprire posti vacanti in dotazione organica, mentre non sono tenuti a rispettare la soglia massima del 30% nell'ambito delle categorie A e B. t',RJPR.:JDUZIONt RISERVATA 068391 Arturo Bianco La quantità effettiva di stabilizzazioni di lavoratori precari e di Lsu che le Pubbliche amministrazioni possono effettuare in base al Dl 101/2013 e della legge 147/2013 è ancora un'incognita. Sulle stabilizzazioni pesano in modo pesante i tetti imposti alle nuove assunzioni e la limitazione della quantità massima dì stabilizzazioni nel limite del 50% della spesa per le nuove assunzioni. Per poter stimare quante amministrazioni procederanno alla stabilizzazione di Lsu occorre invece verificare la quantità di incentivi che saranno messi a disposizione dei singoli enti e la scelta che il Governo dovrà effettuare se considerare o meno queste risorse trasferite ai Comuni in detrazione dal tetto alla spesa del personale. Per la sistemazione dei precari gli enti possono utilizzare sia l'articolo4 de1D L101/2013, che valgono fino a tutto il2016, sia l'articolo 35, comma 3-bis, del Dlgs 165/2001, che si applicano a regime. In ambedue i casi i destinatari sono i lavoratori subordinati a tempo determinato, quindi non sono inclusi i somministrati. Si deve inoltre ricordare (da ultimo lo ha fatto il recente parere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Basilicata 4/2014) che i responsabili assunti con l'articolo 110 del Tue!, al pari dei dipendenti assunti negli uffici di staff degli organi politici, non Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 02-02-2014 21 1 La copertura degli interventi per favorire le assunzioni Per i disoccupati i fondi 2012 Le misure sperimentali per favorire l'assunzione di soggetti disoccupati trovano la copertura finanziaria, con enorme ritardo, anche per il 2012. Con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» 25 del 31 gennaio del decreto del ministero del Lavoro del 2 settembre 2013, sono stabiliti gli importi massimi a disposizione per la copertura degli oneri derivanti dall'applicazione delle misure sperimentali introdotte per l'anno 2010 dalla legge 191del2009. Il decreto conferma il 2012, ai fini del perfezionamento del requisito contributivo per il diritto all'indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali valgono anche i periodi svolti nel biennio precedente in via esclusiva sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, nella misura massima di tredici settimane. Il decreto stanzia, per questo interven- to, 6.132.079,00 euro. Sono prorogati al 31 dicembre 2012 i benefici contributivi ai datori dilavoro che assumono lavoratori beneficiari dell'indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali, che abbiano almeno 50 anni. Per questa misura sono stanziati, per il 2012, FUORI TEMPO MASSIMO Ufficializzati gli stanziameriti per le misure di sostegno si attende un provvedimento dell'Inps per il recupero dei bonus 769-453,38 euro. Il Dm finanzia altresì la proroga, sempre per il 2012, della riduzione contributiva a favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità o che beneficiano dell'indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali, che abbiano maturato almeno 35 anni dian- zianitàcontributiva (37.506,17 euro) e il riconoscimento, a favore dei datori di lavoro che assumono a tempo pieno ed indeterminato i lavoratori destinatari dell'indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali o dell'indennità speciale di disoccupazione edile, di un incentivo pari all'indennità riconosciuta al lavoratore e non ancora erogata (794.629 euro). È confermata, infine, la copertura per l'accredito contributivo integrativo riconosciuto ai percettori di misure a sostegno del reddito, privi di lavoro e con almeno 35 anni di anzianità contributiva, che accettino un'offerta di lavoro con inquadramento in un livello retributivo inferiore di almeno il 20% a quello corrispondente alle mansioni di provenienza. Ora, quanti pensavano di fruire delle misure, sperano che arrivino le istruzioni per il recupero. M.R.G. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 -~ NO~J\1E~!~BUTI ijiiij 111111;1 hl .iijj!ii.~.~-,,"-- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 69 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio COBBIEBE DELLA SEBA 11.llUll l i I !.lltl!!ii 03-02-2014 25 1 lii i il i fil_ I IUHI .1 _flflflfli llflflflfl llll•:i'liilll!I i i ill - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ----------- - - - - - - TUTELE PER I LAVORATORI AUTONOMI ANCHE STRASBURGO SUONA L'ALLARME Anche se con ritardo si comincia in Italia ad aprire una riflessione sul recente voto del Parlamento europeo in materia di protezione sociale del lavoro autonomo e su quelle che ne dovrebbero essere le conseguenze. A stragrande maggioranza gli eurodeputati hanno infatti approvato un testo che chiede maggiori tutele per i lavoratori indipendenti, l'incentivazione di forme di mutuo soccorso, la lotta contro i falsi rapporti autonomi e implicitamente auspica un aggiornamento della cultura statistica _per monitorare il fenomeno dei free lance. E un riconoscimento importante in virtù del quale finalmente le istituzioni comunitarie cominciano a prendere atto da una parte che il lavoro autonomo rappresenta il 15% dell'occupazione to- __ tale della Ve e dall'altra che senza un'adeguata rivisitazione del welfare il rischio futuro di povertà per queste figure professionali è molto elevato. Il pronunciamento di Strasburgo equivale a una svolta perché è in evidente discontinuità con il «pensiero di Bruxelles», tradizionalmente più abile nel confezionare ricette univoche che nel cogliere le differenze e la complessità dei rapporti sociali. Per noi italiani è una (piccola) buona notizia perché ci fa sentire meno soli nell'affrontare i problemi del la- ...A.._ voro autonomo e ci toglie di dosso almeno una delle accuse di anomalia/ arretratezza che ci vengono - spesso a ragione - rivolte. Del resto la modernità sta moltiplicando ovunque e in un arco svariato di settori il numero dei free lance a cui andrebbero riconosciuti da subito piena cittadinanza e accesso alla formazione finanziata (come sostiene il testo di Strasburgo). Dal voto dell'europarlamento alle vicende di casa nostra il passo è breve. Il comparto del lavoro autonomo è l'unico che anche in tempo di recessione ha contribuito a tener su l'occupazione, vuoi per fenomeni virtuosi come la tendenza all'autoìmpiego giovanile, vuoi per motivazioni opportunistiche da parte del datore di lavoro che non è obbligato ad assicurare compensi minimi. Nonostante ciò si fatica ancora a riconoscere piena dignità al lavoro autonomo continuativo e non è un caso che la maggior parte delle proposte di riforma/semplificazione normativa si muova con l'idea di assimilarlò a quello dipendente. È arrivata invece l'ora di riconoscere le differenze e muoversi di conseguenza. Sul piano legislativo ma prima ancora in termini di policy e individuazione di strumenti di «secondo welfare». Dario Di Vico ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 ~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 70 Quotidiano 02-02-2014 1 Foglio 2/2 www.ecostampa.it COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina DOBBIBllB DBUA SBBA Riforma in stallo per Inps e lnail ma nomine pronte mila I dipendenti dell'lnps dopo la cura dimagrante e l'accorpamento di lnpdap ed Enpals nel super istituto di previdenza. Solo pochi anni fa erano circa 33 mila, ma per effetto della spending review è diminuita la forza lavoro 4 LUGLIO 2008 In un articolo di Sergio Rizzo sul «Corriere» si registrano i 56 incarichi di Antonio Mastrapasqua le sedi terrltorlall dell'lnps incluse le direzioni centrali e regionali e le sedi di coordinamento. Sono invece 344 le agenzie lnps dislocate su tutto il territorio nazionale e nei consolati all'estero. I numeri nel rapporto annuale lnps COBÉIIEBE DELLA SEBA 068391 -~·~;~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 72 Corrie.onomia Data Pagina Foglio Diario sindacale \ a cura di Enrico Marro 03-02-2014 7 1 [email protected] Alternanza Scuola-Lavoro, accordo in vista all'Enel www.ecostampa.it Settimanale Esperienza pilota per inserire 150 studenti in azienda col contratto d'apprendistato opo Lanto parlare sul modello tedesco, sindacati ed Enel potrebbero chiudere questa settimana il primo accordo pilota sull'alternanza scuolalavoro. L'appuntamento per firmare l'intesa è .fissato per mercoledì anche se restano alcuni ostacoli e resistenze da superare, non fra le parti, ma con i ministeri del Lavoro e dell'Economia che devono dare il via libera, con i relativi sgravi contributivi previsti dalle norme. L'accordo, che si muove nell'ambito del piano lanciato dal ministro dell'Islruzione, Maria Chiara Carrozza, prevede un programma di alternanza tra scuola e lavoro per 150 studenti del quarto e quinto am10 degli istituti tecnici che verranno selezionati in 6 città italiane ancora da indìviduare (2 al Nord, 2 al Centro e 2 al Sud) i quali svolgeranno pe1iodì dì fonuazione te- D orica (con programmi di studìo modificati) ma anche pratica in azienda e prime esperienze dì lavoro retribuite nei periodi di vacanza. Poi, conclusi gli studì, i 150 verranno assunti dall'Enel con contratto dì apprendistato. Ed è qui che sorge il problema, perché l'azienda vorrebbe utilizzare la durala massima del contratto dì apprendìstato, che è dì tre anni, godendo così delle agevolazioni per un triennio men.tre i tec1ùci del governo vorrebbero concederne solo uno. Secondo il segretario della Flaei-Cisl, Carlo De Masi, «si tratta dì questi01ù che possono e devono essere risolte con la buona volontà di tutti, magari coinvolgendo anche le Regioni interessate, perché si tratta dì un accordo importante, il primo dì questo tipo in Italia, che apre la strada all'alternanza scuolalavoro, favorendo l'occupa- zione dei giovani». Prosegue lo scontro nella Cgil sull'accordo sulla rap~ presentanza fimiato dal segretario generale! Susanna Camusso, con Confindustria, Cisl e Uil. La Fiom, isolata nella sua opposiiìone aÌI'intesa, sta ora provando la strada della «:magistratura» interna alla Cgil. Gianni Rinaldini, già leader della Fiom prima di Maurizio Landini e capo della minoranza dì sinistra uscita sconfitta al congresso dì 4 anni fa, ha presentato un ricorso alla Commissione nazionale sullo Statuto, chiedendo di ritirare la firma della Cgil all'accordo sulla rappresentanza perché sarebbe stato sottosciitlo senza il mandato del dìrettivo Cgil mentre il voto che ha convalidato successivamente, a larghissima maggioranza, l'intesa sarebbe «:falsato - secondo Ri- naldìni - perché si configura inevitabilmente come un voto di fiducia sulla segretaria genèrale». Un ricorso per invalidare tutto è stato presentato anche da Giorgio Cremaschi, leader dell~ piccolissima componente dì estrema sinistra Cgil, l'Area 28 aprile, nella quale alcuni esponenti sono già con un piede fuori dalla confederazione per unirsi all'Usb.. l'unione sindacale dì base. E il caso dì Maurizio Scarpa, vicepresicj.ente del dìrettivo Cgil e dì Franca Peroni che qualche giorno fa si sono dìmessi dallo stesso parlamentino confederale e hanno organizzato un'assemblea con J'Usb dal titolo eloquente: <<Cercando il nostro sindacato». Microscissioni che non impensieriscono minimamente Camusso lanciata verso una facile e plebiscitaria vittoria al congresso nazionale, il prossimo maggio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA fill!eH:isl li segretario 068391 Carlo De Masi Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 73 LA STAMPA Data Pagina I Foglio 03-02-2014 18 1/ 3 www.ecostampa.it Quotidiano La sedia non c'è più Si lavora in piedi . ' . per essere p1u saru La nuova logica spopola negli uffici della Silicon Valley Google fa scuola con le postazioni degli "standing desk" ite addio alle sedie. Il futuro è lavorare in piedi. Le scrivanie stanno diventando «out». Al loro posto, largo agli standing desk. Così li chiamano. Ovvero, banchi alti, come quelli del bar. Solo che qui, invece di tazzine e bicchieri, sopra ci sta appoggiato lo schermo del computer. La tastiera è su un altro piano. Appena più in basso. Sedie? Nessuna. Al massimo c'è uno sgabello per fare riposare la gambe. Niente di più. Perché se è vero, come concordano numerose ricerche, che «sitting is the new smoking» - cioè stare seduti causa danni alla salute paragonabili a quelli provocati dal fumo - la soluzione non può che essere una. Stare in piedi, appunto. Ultimamente la moda si sta diffondendo anche nel nostro Paese. A importarla sono startupper, ingegneri e creativi che se ne sono innamorati nella Silicon Valley, culla del- le nuove tecnologie e terra di una concezione del lavoro che pone al top delle priorità il benessere dei dipendenti. Google è stato tra i primi. Il motore di ricerca più cliccato del web ha inserito gli standing desk all'interno del «wellness program» studiato per i suoi impiegati. Ognuno ha la possibilità di scegliere se lavorare seduto a un tavolo tradizionale oppure no. E la maggior parte sembra preferire questa seconda opzione. Lo conferma Jordan Newman, portavoce del colosso di Mountain View, al Wall Street Journal. Dire addio al mal di schiena è una delle motivazioni principali. «E poi non sedersi aiuta a mantenersi attivi per tutto il giorno», assicura chi l'ha provato. Altro che sonnolenza dopo la pausa pranzo. Così si facilita il processo digestivo e il livello di attenzione rimane alto. Non basta. Si bruciano centinaia di calorie e ci si mantiene giovani. Insomma, la lista dei benefici è lunga. E a trarne vantaggio è anche il datore di lavoro. Un gruppo di ricerca di base in un incubatore delle idee in Lettonia ha dimostrato che restare alzati aumenta la produttività del 10 per cento. Un altro caso è quello di Facebook. Nella sede del social network di Mark Zuckerberg sono già oltre 250 su un totale di duemila i dipendenti che hanno abbandonato la vecchia scrivania. Tanto che la società starebbe pensando di dotarsi di tapis roulant da ufficio, in modo tale che, chi vuole, possa camminare se non addirittura correre mentre digita sulla tastiera e chatta con i colleghi. Forse un po' troppo, ma tant'è. Grandi compagnie a parte, su internet di moltiplicano i siti che danno consigli ai freelance e a chi è abituato a lavorare a casa su dove trovare uno standing desk oppure su come realizzarne uno fai-da-te, armati di chiodi e martello. O ancora, come insegna in un video Matteo Cassese, imprenditore e designer, assemblando varie componenti tutte Made in Ikea. Tavolini messi uno sopra l'altro e scatole di plastica capovolte. Poi, se il piano di lavoro è ancora troppo basso, basta posizionare sotto il monitor qualche libro che faccia spessore e il gioco è fatto. Spesa totale: 18 euro. Il metodo più low cost che esista. I più professionali, invece, hanno pensato di dotare il proprio tavolo di un meccanismo elettrico. Così la scrivania si può alzare e abbassare attraverso un semplice click. Fate come volete, ma non sedetevi. Lo aveva capito Ernest Hamingway che il segreto per essere vincenti stava anche in questo piccolo e, all'apparenza insignificante, dettaglio. Lui scriveva soltanto stando in piedi. BENEFICI A CATENA 068391 Si dice addio al mal di schiena e ci si mantiene attivi tutto il giorno, battendo la sonnolenza Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 76 LA STAMPA Foglio domande a ---- Stefano Del Prato docente di medicina «Lavorare stando in piedi? La posizione eretta va bene, ma non si deve restare fermi immobili. Fare qualche minimo movimento ogni tanto è fondamentale. Altrimenti si rischia di incorrere in altri problemi. Uno su tutti: le vene varicose». Così la pensa Stefano Del Prato, docente del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa e presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid). Insomma professore, come sempre la ricetta per mantenersi in forma sta nel «giusto mezzo». Èdawero così? «Esatto. È sconsigliato sia rimanere seduti troppo a lungo, sia rimanere in una posizione statica come i militari che fanno la guardia all'Altare della Patria, per dire ... Almeno ogni due ore bisogna sgranchire i musco- li per rinvigorire la circolazione del sangue e riattivando velocemente i meccanismi che ci fanno bruciare calorie evitando l'accumulo adiposo. Ci sono anche molti studi internazionali che lo dimostrano». Che cosa suggerirebbe? «Trascorso quel tot di tempo, se si è seduti, è bene alzarsi, avvicinarsi a un collega per fare quattro chiacchiere, andare in bagno o a prendere un caffè. Basta anche soltanto fare un giro attorno alla scrivania perché il corpo ne tragga un gran beneficio». Così facendo si può prevenire anche il diabete? «Certo. È un valido aiuto. Così come una corretta pausa pranzo. La cosa migliore è fare due passi, consumare un pasto leggero, povero di grassi, ricco di tanta frutta e verdura e poi tornare al lavoro. Il vero toccasana è muoversi e mangiare in modo corretto. È vero che stare alzati aumenta il livello di attenzione? «Di sicuro aiuta ad aumentarlo fare una pausa, come consigliavo. Ci aiuta a staccare la spina, a distogliere il cervello per qualche minuto da un ciclo ripetitivo. Così, quando lo riprendiamo, siamo maggiormente lucidi e riusciamo a rendere di più sul lavoro, a concentrarci meglio». [L.CAS.J Con bralria e mani rilassate espirote e piegate la testa in avanti. Tbmate poi aUa posizione iniziale efate la stessa rosa incliJlando il crrpo a destro e sinistro. Dieci volte Seduti, espirando, t.endet:e le bralria verso l'alto. Allungatevi il più possibile senza sollevare piedi o sedere Mantenete la posizioneper dìed secondi e ripetere l'esercizio Ben appoggiato allo schienale, braccia lungo i fianchi e piedi a terra, torcete il Restate qualche secondo in questa posizione e poi piegatele verso lo sterno. Abbracciatele sotto il ginocchio per dieci secondi. Ripetere l'esercizio cinque volte Lavoro e previdenza 03-02-2014 18 2/3 068391 «Ma bisogna anche muoversi» busto verso dRstra. Tornate alla posizione iniziale e ripetete dall'altro lato. Dieci volte Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Pag. 77 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina Foglio 02-02-2014 3 1 www.ecostampa.it IJistituto di previdenza Cosa resta della stagione di un uomo solo al timone? Un sacco di problemi WALTERPASSERINI APAGINA3 - - - - - - - - - - - - - - complementare, ma sappiamo che per realizzarla occorre dare ossigeno a salari e stipendi, che non hanno più possibilità di risparmio. Non è un caso che in Italia se la stiano costruendo solo 5 milioni di lavoratori. E' il sistema contributivo che detta la danza: andremo tutti in pensione con il 30% in meno. A correre il rischio WAI:rER PASSER!l\] maggiore sono i giovani precari, che insieme agli stranieri portano linfa alle ora che il tenace Antonio Ma- casse dell'lnps, e le donne, che avranstrapasqua si è deciso a dare le no problemi a raggiungere più di 41 andimissioni, resta una montagna ni di contributi. Per questo restano andi problemi. La premessa è che la teo- cora due sfide da mettere in agenda: la ria (e la pratica) del superpresidente questione del lavoro e quella del welfanon può più funzionare. Un uomo solo re. Se non aumenta l'occupazione non per troppo tempo al comando lascia servirà a lungo aumentare l'età pensiouna fotografia di macerie e voragini, su nabile. Infine dobbiamo passare da un cui dovrà operare una governance welfare passivo, monoreddito e induduale (consiglio di amministrazione e striale, a un welfare attivo, non solo riconsiglio di vigilanza e indirizzo). Da sarcitorio ma promozionale e univeraffrontare subito, in attesa delle rifor- sale. Con un'avvertenza finale: il nuovo ma e forse con l'intervento di un com- superlnps dovrà varare davvero la bumissario. Oggi il superlnps, l'insieme sta arancione (estratto contro e simudi lnps, lnpdap (pubblici) e Enpals lazione dell'assegno futuro), che il pre(spettacolo), è un mastodonte da quasi sidente uscente ha sempre promesso 400 miliardi e per guidarlo non basta ma non ha mai voluto realizzare. uno Schettino qualunque. E' vero che l'ente previdenziale è più un erogatore che un ente decisionale, ma la separazione è spesso stata un alibi. Mastrapasqua ha sempre parlato di sostenibilità ma oggi, secondo l'ultimo Rapporto lnps, lascia un disavanzo di 11 miliardi di euro. E vero che molto dipende dalla zavorra di debiti che si è portato dietro l'lnpdap, ma giustificarlo con le garanzie del patrimonio immobiliare non tranquillizza e può apparire una beffa. La sostenibilità contabile, poi, non sempre equivale a quella sociale ed etica. Nel sistema previdenziale italiano ci sono troppe iniquità che richiedono una classe dirigente in grado di affrontarle, non ragionieri o azzeccagarbugli. Ci sono le pensioni d'oro e d'argento (sopra i 5mila euro al mese ci sono 136mila pensionati, sopra i 3mila 650 mila) e i superPaperoni Il LA STAMPA Il (540 persone sopra i 20mila euro al mese). Ci sono pensioni di bronzo, di ~~s~~;ìJ1J~::~}~1:1m~1~;~ /(t'\t;-• latta e di nichel: 14 milioni di pensioni Inps, Mastrapasqua se ne va ~-~·~: sotto i mille euro al mese (di cui oltre [i'~~~1~'1'1~ ;;'.~;:~:;, ~~Ì~ \~"'1J,~~~· ~:~\ ~~,:h\'{;~:~~~: r.:;::;~~~;~~1;,~~Ù J:~~:~lrnza otto sotto i 500), su oltre 18 milioni di assegni. E poi ci sono i baby pensionati e i prepensionati di stagioni che non si ripeteranno più e, sull'altro fronte, i vitalizi e le pensioni di politici e amministratori. Infine gli esodati. Se il presente è fatto di anziani a basso potere d'acquisto, è il futuro che deve preoccupare. Il rimedio può essere la previdenza I E LE PENSIONI ATTENDONO ANCORA UNA SOLUZIONE E 0 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 068391 '"'°'•lo d• O '"'~ ·;.,.;~;; ..,,;·. ;·:,~,,;; ~ "'. "''·:~:n..<c ..~·~·~\" ;;;, riproducibile. Pag. 80 Data Pagina Foglio I i I Le poltrone di Mastrapasqua - - - -- ---- ------------------. GU effetti Antonio MastrapasQua dichiara un reddito annuo lordo di Decadono anche altri tre incarichi 1,2 milioni di euro Di Questa cifra derivano dalla carica di presidente dell'lnps solo 173 mila euro IN ENTI PUBBLICI Presidente (più grande società immobiliare italiana) (massimo ente previdenziale europeo) (nosocomio romano con 3sedi) (fusione di lnps, Ennpals, lnpdap) Amministratore Vicepresidente esecutivo (azienda per lo sviluppo del litorale laziale) (agenzia riscossione tributi) ANSA ,c.e.n1"imetri 02-02-2014 6/7 2/3 www.ecostampa.it Quotidiano 1 Con le dimissioni da presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua decade automaticamente anche da Equitalia, Idea Fimit e, probabilmente, anche dalla Superlnps. In Equitalia Mastrapasqua aveva la vicepresidenza in rappresentanza del 49% detenuto dall'Inps. Stesso discorso per Idea Fimit, la società che gestisce lenorme patrimonio immobiliare dell'Istituto di previdenza: l'Inps possiede il 29,67% di Idea Fimit, e Mastrapasqua ne era presidente. Infine il cosiddetto Superlnps, il gruppo nato dalla fusione di Inps, Enpals e Inpdap: Mastrapasqua aveva l'incarico di commissario. Dovrebbe lasciare anche questa poltrona anche se non c'è un automatismo diretto. Mastra pasqua dichiara un reddito lordo annuo di 1,2 milioni di euro. Come presidente dell'Inps il suo stipendio era di 173 mila euro lordi all'anno. Il resto è attribuibile agli altri suoi incarichi. DOPO LE CRESCENTI PRESSIONI GIUNTE DA PALAZZO CHIGI ARRIVA LA DECISIONE CHE APRE LA STRADA Al CAMBIO DEL VERTICE Il ministro Enrico Giovannini 068391 L'ex presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua Lavoro e previdenza Pag. 82 Quotidiano Data Pagina Foglio ---- www.ecostampa.it r-=- 02-02-2014 6/7 3/3 La fotografia Rapporto annuale INPS 2012 PENSIONI (prestazioni previdenziali eassitenziali) SPESA COMPLESSIVA 261,3 miliardi di eur Oltre 3.000 euro BENEFICIARI cij;[ 15,9 milioni l}::!a di pensionati PENSIONI 21,I ~milioni Da 500 aI.ODO euro Da 1.500 a2.000 euro 4,1% 654.000 pensionati ~ r2.aaa.aaa Da 2.000 a3.000 euro 4.900.000 Da 1.000a1.500 euro Sotto i 500 e 3.900.000 2.200.000 11,$% 1.800.000 ANSA ,ce.rTtime.tri , 068391 _J Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 83 il Giornale Data Pagina Foglio 03-02-2014 1 1/ 2 I CONTI NON TORNANO PAURA PER LE PENSIONI www.ecostampa.it Quotidiano Allarme sulla tenuta dell'Inps: un anno per salvarlo, poi si rischia il crac L1stituto gli regalò una casa, ora Bonanni si candida alla presidenza di Francesco Forte i discute della ricca poltrona di presidente dell'Inps, ma non della bomba sotto questa poltrona, ossia la situazione economica dell'Inps. È un colosso che, nella gestione finanziaria del 2103, ha 404 miliardi di uscite, circail25% delPil e 394 miliardi di entrate con un deficit di 10 miliardi. Un buco che comporta ( ... ) Troppe tasse: calano anche le entrate dei contributi previdenziali segue a pagina 3 Dal caso esodati agli statali: bomba sulle nostre pensioni A1astrapasqua lascia un istituto in crisi, 1nesso adura prova dalle riforme di 1'1onti. L'unione con l'ente dei dipendenti pubblici ha aggravato i bilanci el'anno prossimo si rischia il crac ( ... )un'erosione della situazione patrimonialenetta,cheda25miliardi a fine 2012 diventa di 15 a fine2013. Un altro anno così e il patrimonio sarà solo di 5 miliardi. N el2015, cosìcontinuando,il patrimonio netto dell'Inps diventa negativo per 5 miliardi. Certo, la gestione finanziaria ha molte partite contabili che la fanno differire da quella di cassa, nudaecruda.Maquestanonèmigliore di quella finanziaria, semmai peggiore, perché le entrate effettive per contributi e altri introiti sono 275 miliardi e le uscite 385,6, con un deficit di 110,5, ossiail 9,5% delPil. Non intendo terrorizzare il lettore. Perciò chiarisco che lo stato eroga all'Inps 92 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad miliardi,perprestazioniassistenziali e a invalidi civili di sua competenza, che sono coperti dal sisterna tributario a carico del contribuente statale. Resta un saldo negativo di 18 miliardi, che lo stato copre con anticipazioni all'Inps. Questa è la cassa. Se si guarda alla gestione di contabilità economica dell'Inps, si torna a 10 miliardi circa di deficit fra erediti e debiti nati nell'esercizio: i 10 che vanno a diminuire il patrimania. Certo, la crisi ha peggiorato le cose. Le spese aumentano, mentre le entrate contributive risentono del calo occupazionale. Ma ci sono anche altri problemi, fra cui due nuovi di zecca del 2012 che il governo Monti ha scaricato sull'Inps. Due patacche finanziarie eanche politiche che costituiscouso esclusivo del no le mine vaganti che bisognerebbe disinnescare. Si chiamano ex Inpdap ed esodati. Il governo Monti ha avuto la brillante idea di dare all'Inps già sovraccarico di casse integrazioni or d inarie e in deroga, che dilatavano lasuaspesa,anchel'enteprevidenzialedei dipendenti pubblici, l'Inpdap, il cui bilancio è in deficit, perché il pubblico impiego è stato sfoltito con prepensionamenti, cheriducono la spesa per personale, ma aumentano quella per pensioni, anche se di meno e riducono l'introitopercontributi previdenziali. Il deficit dell'ex Inpdap nasce da lì e non è facile tapparlo, se non si modificano le leggi e la prassi attuale, per cui in cambio dei pensionati pubblici si mettono in ruolo i precari della pubblica amministrazione. destinatario, non 068391 dalla prima pagina riproducibile. Pag. 84 Quotidiano il Giornale Data Pagina Foglio hanno promosso le operazioni di farsi dei meriti. Ciò aumenta le pensioni sia Inps che exlnpdap. Molti contributi previdenziali, inoltre, non vengono riscossi.C'è il lavoro nero e le imprese, soffocate da contributi altissimi, sono spinte a evadere. Alcune gestioni Inps ex autonome sono in deficit: con il rischio di aumenti dei contributi dei loro iscritti. Ci sono i falsi invalidi e le indennità di casse integrazioni date anche a chi fa un lavoro in nero. Occorrerebbe occuparsi di meno della poltrona di presidente dell'Inps e di più dei suoi costi e ricavi. www.ecostampa.it stabilire chiharealmentepatteggiato l'esodo prima della riforma chehaelevatol'etàpensionabile. EilgovernoMontinonavevapensato disterilizzarei prepensionamenti in corso mentre varava il decreto sulle pensioni: forse non voleva toccare gli esodandi, che riguardavano settori come le banche, la scuola, le poste ove questi patti erano molto popolari. Dopo i primi 65mila esodati, ne sono stati salvati altri 65mila e a sgoccioli, un po' di altri. Da ultimo, con emendamenti nella legge di stabilità, altri l 7mila, consentendo ai sindacati e ai politici che 068391 C'è, perl'Inps, un'altraminavagante, di portata ancora maggiore: il bubbone degli «esodati». Si trattadilavoratorichehannopatteggiato il prepensionamento, con una buona uscita «ponte» che - con le regole vigenti prima della riforma delle pensioni del governo Monti- consentiva diarrivareallaetà perlapensionesenza oneri aggiuntivi. Elsa Fornero, ministro del lavoro del governo Monti aveva calcolati gli esodati nellimbo in 65mila. L'Inps, rifatti i calcoli, inizialmente li ha stimati in 319mila. Ora si sostiene siano circa 350mila. È però difficile 03-02-2014 1 2/2 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 85 Data il Giornale Pagina Foglio Bonanni si candida a guidare l'Inps che gli regalò la casa 03-02-2014 2/3 1/ 2 Otto vani in centro per 2oomila euro. La difesa: «Vivevo lì da 16 anni» www.ecostampa.it Quotidiano Dagli anni '60 l'ente è un feudo dei sindacati, con cinque presidenti Il segretario della Cisl tra ifavoriti per la presidenza dell'ente Da cui nel 2005 acquistò un immobile aun quarto del valore Stefano Filippi • Allarme rosso dallepartidell'Inps, e non riguarda il rosso dei conti dell'istituto. È dato in avvicinamento alla presidenza, al posto del dimissionario Antonio Mastrapasqua, l'attuale segretario generale della CislRaffaele Bonanni. La storia insegna che mettere un sindacalista allaguidadell' ente previdenziale è come piazzare il conte Dracula in un centro trasfusionale o Mario Monti a Palazzo Chigi: l'effetto èildissanguamento. Inveceche all'aggiustamento, i bilanci dell'Inps si avvierebbero a un destino tragico. Dalla fine degliAnni' 60 l'Inps è stata un feudo dei sindacati. Cosa loro. Erano gli anni delle lotte anti-imprenditoriali più dure, degli autunni caldissimi, delle rivendicazioni più devastanti peri conti pubblici. La Triplice aveva messo le mani su un ente-chiavepermilionidiitaliani, pensionati e cassintegrati. L'Inps è un centro di potere e di consenso senza pari. Al punto che ormai la quota maggiore di tessere sindacali è in tasca pro- Gli anni della segreteria Bonanni alla Cisl, iniziata nel 2006 e confermata nel 2009. Abruzzese della provincia di Chieti, diplomato all'istituto commerciale,RaffaeleBonanni ha64anni Ritaglio Lavoro e previdenza l'Inps garantiva che efficienza ed equilibrio sarebbero rimasti fuori dall'istituto per l'eternità. CivollelastagionediTangentopoli e il primo governo Berlusconi per spezzare questo monopolio. L'ultimo presidentesindacalistafuMario Colombo, eletto nel 1989 e poi commissario straordinario, cislino proprio come Bonanni: l'arrivo all'Inps del segretario della seconda confederazione nazionale, abruzzese di Bomba (Chieti), provetto ballerino di flamenco, sarebbe quindi unritorno al passato in piena regola, una sorta di«doveeravamorimasti?».Durante la presidenza Colombo, sull'onda delle inchieste di Mani Pulite e delle prime rotture del consociativismo, il Parlamento sancì l'uscita dei sindacatidallaguidadeglientieorganismi pubblici in cui erano presenti. Essi avrebbero mantenuto -siignoraaqualetitolo - compiti di indirizzo e vigilanza. Nel novembre 1994 l'allora ministro del Lavoro Clemente Mastella(primo governo Berlusconi) prese una decisione dal saporediunasvoltaepocale:no- minò un super-esperto, Gianni Billia, ingegnere laureato al Politecnico di Torino, manager, docente universitario e soprattutto ex direttore generale dell'Inps. Uno che conosceva dall'interno il funzionamento e i punti deboli dell'ente, e sapeva come rimetterlo in carreggiata. Oggi l'Inps, anche grazie alla curaMastrapasqua, è il maggiore ente previdenziale d'Europa con circa 25 milioni di iscritti e 35miladipendenti. È anche l' ente che ha affittato per 16 anni una casa a canone agevolato a un certo signor Raffaele Bonanni. Non un bilocale qualunque, ma 8 vani in via Perugino a Roma, quartiere Flaminio, a pochi passi dal lungotevere Thaon di Revel. E dopo avergliela affittata, nel2005 gliel'ha venduta per 200.900 euro, circa quattro volte meno delsuovalore di mercato. Nessun privilegio, né favoritismo, beninteso: come tanti altri inquilini,Bonanniesercitòildiritto di prelazione previsto dalla legge. Ma quanti pensionati godono di case Inps con affitto di favore? Quanti ne hanno potuto comprarne una a quel prezzo? E quanti possono diventarne presidenti? 4.485.383 64 5 Gli iscrittiallaCisl secondo i dati del tesseramento relativo al 2011. La Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) è nata nel 1948ed è il sindacato di ispirazione cristiano-cattolica stampa ad uso esclusivo Imilioni lieurochecostituiscono il <<tesoretto» immobiliare della Cisl,che contro Ila una galassia di società, anche in Lussemburgo. Solo la controllata Unitaspossiedeunacinquantina di sedi più terreni del destinatario, non 068391 8 prio a chi ha smesso di lavorare. Se salta l'Inps, salta l'Italia. Dal 1970al 1994sisono susseguiti cinque presidenti designati da Cgil, Cisl e Uil, a rotazione. Il consiglio di amministrazione era composto per la maggior parte dasindacalistiin base a regole sacre e intoccabili, pena il riaccendersi di tensioni nelle piazze e nelle fabbriche. Politica e imprenditoria speravano così di ammorbidire lo strapotere della Triplice, allora capace di paralizzare il Paese, mettere inginocchio l' economiaericattarechiavevaricevuto dal popolo - e non dalle segreterie sindacali - il compito di governare. L'Inps divenne un carrozzone, il simbolo dell'inefficienza italiana. Assunzioni clientelari, bilanci fuori controllo, lo stato costretto a tappare i buchi nei conti previdenziali senza che nessuno riuscisse a invertire la rotta con il rischio di subire le ritorsioni delle confederazioni. L'Inps dei sindacati era quella di Affittopoli, che concedeva i propri immobili a politici e sindacalisti a prezzi d'affezione. Un sindacalista alla guida del- riproducibile. Pag. 86 il Giornale Data Pagina Foglio Numeri e funzioni 03-02-2014 2/3 2/2 li patrimonio netto I problemi più urgenti Dati in miliardi di euro 42,5 40,1 23,4 1,4 16 21 milioni milioni milioni milioni milioni e oltre di utenti di lavoratori il'B2% della popolazione occupata in Italia) milioni di imprese milioni di pensionati pensioni erogate ogni mese, (compresi i trattamenti agli invalidi civili) CONTI INPDAP L'istituto di previdenza degli statali ha portato in dote a quellò dei privati un passivo patrimoniale di 23,~ miliardi di euro CAOS ESODATI I guai causati dalla riforma Fornero non sono ancora stati risolti: a dìcembre il governo ha assicurato risorse per sanare la posizione di Hmila esodati Persone che ricevono prestazioni a sostegno del reddito miliardi di euro spesi ogni anno per il sostegno alla famiglia miliardi di euro spesi ogni anno per il sostegno del reddito LE ATTIVITÀ lii! Pensioni Prestazioni a sostegno del reddito 22,1 miliardi lii www.ecostampa.it Quotidiano TFR Vigilanza Gestione delle prestazioni per i dipendenti pubblici ·0& I •011 I •oa I •09 I •ao I •aa I •az I •1.3 Lavoro nero ed evasione: molti contributi previdenziali non vengono riscossi L'l:GO RAMPA DI LANCIO -1 -~-- 068391 = II leader della Cisl, Raffaele Bonanni Nonostante abbia subito smentito una sua possibile ca nd id atu ra come nuovo presidente dell'lnps «Mi usano come nome civetta, io non ne so niente», ha spiegato il suo nome resta in pale position per subentrare a Antonio Mastrapasqua [Ansa] Lavoro e previdenza Pag. 87 Quotidiano il Giornale Data Pagina 19 1 www.ecostampa.it Foglio 02-02-2014 Il caso La rivoluzione di Alessi «Lavori utili a chi è in cassa integrazione» In Senato si lavora a una riforma bipartisan Sofia Fraschini sa dei tagli, aveva necessità. «Questo perché considero lo strumento dellacassaintegrazione sbagliato. Dà un pessimo messaggio al lavoratore facendogli credere che è inutile, che può essere pagato per non fare nulla. E questo - spiega Alessi non ha dignità e lede l'identità di chi dà un senso al proprio lavoro». Inoltre, in un Paese dove nel 2013 si è sfiorato il miliardo di ore di cassa «non è sostenibile una concezione di questo tipo. Certo - continua - lamia iniziativa è costosa e non pos- lii «La cassa integrazione così come è concepita non ha senso e l'Italia non se la può permettere». Neldibattito sullavoro, snodo centrale della politica italiana, e' è chi il suo piccolo «jobs act» ha provato a farselo in casa. È Michele Alessi, ad dell'omonima società di famiglia che opera nel design per la casa. In attesa che sia la politica a muovere passi concreti come «tagliare i costi del lavoro, facilitare le regole dilicenziamento e aumentare la protezione dei lavoratori che perdono il posto», la scorsa estate l'imprenditore di Omegna, nel Novarese, dove la Al essi ha il suo unico quartier generale e centro di produzione, ha fatto una sceltacontrocorrente: destinare i lavoratori che per mesi sarebbero statiinattivi, perun calo fisiologico della produzione, ad attività socialmente utili. «Abbiamo incontrato il Comune di Omegna -raccontaAlessi- e abbiamo proposto di destinare i nostri 350 dipendenti (danoiregolarmente stipendiati) alla pulizia delle strade, alla raccolta della frutta, all'aiuto nelle scuole». Insomma, a tutti queiservizidicuiil Comune, ancheacau- 068391 IDEA Michele Alessi, ad della società di famiglia che opera nel design per la casa sono permettersela tutti, per questo spero che con la riforma del lavoro allo studio, la politica capisca che noi imprenditori siamo disposti acambiare, mache andiamo sostenuti». Alessiha deciso di portare la sua esperienza a Roma. «Abbiamo avuto diversi contatti e il senatore Pietro !chino (Se) insieme ad altri senatori di Fi, Pd e M5S, ha presentato una proposta di legge per modificare la normativa sulla cig. Mi auguro che verrà considerata come il primo passo di un lungo cammino di cambiamento». L'iniziativa della Alessi, che ha trovato d'accordo i sindacati, come i lavoratori, che hanno aderito per 1'88%, si aggiunge alla serie di scelte che l'azienda ha fatto da quando è nata, 93 anni fa. In primis, quella di lasciare un'unica produzione in Italia credendo nel Paese nonostante le difficoltà. Scelte che sembrano ripagare: «Il 2013 - spiega l' ad - si chiude con una crescita a doppia cifra e ricavi per 105 milioni». La Al essi, che all'estero ha solo 4filiali commerciali, vende il 60% della produzione in oltre 87 Paesi, ma soprattutto in Europa, dove «la cultura per la casa e la cucina sono più vive e si apprezzala tecnologia e ilgenio italiano. Ma guardiamo anche all'area Asia Pacifico. Abbiamo basato una manager a Hong Kong e puntiamo ad Australia, Giappone e Corea». Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 88 Quotidiano runità Pagina 02-02-2014 3 Foglio 1 Data CARLA CANTONE www.ecostampa.it Occupiamoci dei pensionati APAG.3 E adesso Letta si occupi di pensionati ed esodati CARLA CANTONE Segretario generale Spi Cgil 1 presidente dell'Inps si è dimesso perchè era suo dovere morale farlo. Il ministro Giovannini lo ringrazia. Magnifico! Non c'è proprio nulla da ringraziare, anzi, doveva dire: «Era ora». Ed era dal tempo dell'incapacità mostrata nell'indicare quanti fossero gli esodati travolti dalla riforma Fornero, oppure dalla decisione di far pagare ai pensionati i costi della gestione dell'ente sospendendo loro i diritti d'informazione che gli erano dovuti. Ci voleva l'indagine all'Ospedale israelitico di Roma per far scattare finalmente la decisione che il presidente non potesse più continuare a ricoprire quel ruolo. Ci voleva questo scandalo per accorgersi che 25 cariche sono eccessive. Ci voleva questo stupefacente episodio di vero conflitto d'interessi per svegliare il ministro Giovannini dal suo silenzio. Un silenzio che ha riguardato tutti i ministri che lo hanno preceduto e i presidenti del Consiglio Berlusconi, Monti e Letta. Adesso in molti dicono che era ora, ma quando lo Spi Cgil poneva il «tema Inps», per esempio quando si chiedeva ai pensionati la restituzione di 2 eu- esiste anche se non lotta insieme a noi (vivendo bene alle nostre spalle). Quanti Mastrapasqua ci sono? E se ci sono, dove sono? Come sono compensati? E da chi? Per chi e per cosa? E cos'altro deve succedere in questo Paese? In Parlamento volano urla, spintoni, miserabili insulti e scontri su regole procedurali discutibili mentre sono sicura che tanti spregiudicati potenti con i loro incarichi continuano nella loro carriera economica e politica e solo ogni tanto vengono sepolti dalla vergogna per ciò che viene alla luce sul loro conto. Non sono mostri, sono simboli di una società che rende possibile tutto questo: ministri costretti a dimettersi, amministratori colti con le mani nella marmellata dei rimborsi più variopinti. Ogni giorno una sorpresa, mentre i giovani non trovano lavoro, le fabbriche chiudono o se ne vanno dall'Italia, la crisi continua, le famiglie sono sempre più in difficoltà, gli anziani sempre più fragili, i ricchi sempre più ricchi mentre i poveri aumentano. E in questo panorama ringraziamo il signor Mastrapasqua perchè si è dimesso? Ma per favore, nessun ringraziamento. Era suo dovere. Ora sistemate ciò che c'è da sistemare e fermatevi all'ex presidente dell'Inps. Intervenite su tutti quelli che hanno più di un incarico e sui loro compensi. Sbrigarsi è d'obbligo. Sorprende che il premier e l'esecutivo si siano accorti solo oggi del caso delle troppe poltrone 068391 1 ro per un errore di calcolo con una raccomandata da 4 euro, ci guardavano come fossimo dei marziani. So bene che non è l'ex presidente il responsabile di una mala organizzazione: non sono così sprovveduta, ma so che quando si assume la presidenza dell'ente previdenziale più grande d'Europa si ha il compito etico e morale di dedicarsi al buon funzionamento di un istituto al servizio di lavoratori, pensionati e imprese. Perchè è con i loro sudati contributi che sta in piedi. E mentre il signor Mastrapasqua si occupava dei suoi numerosi incarichi, l'Inps doveva affrontare tanti problemi, alcuni ancora irrisolti, come l'inadempienza di versamenti previdenziali concreti e non virtuali da parte degli enti pubblici, oppure la copertura di fondi di privilegiati approdati all'Inps. La colpa non è certo dei suoi dipendenti, ma di chi ha il compito di guidare, dirigere e tutelare un ente così importante per il futuro di tante persone. Oggi l'Inps è senza il potente presidente, che finalmente ha fatto un passo indietro come lo Spi ha chiesto fin da subito. Era ora che si decidesse che occorre accelerare la riforma della governance e che la presidenza dell'Inps debba essere un incarico a tempo pieno. E, aggiungo io, un incarico consegnato a persone di indubbia capacità e assoluta trasparenza. Ora sarebbe il caso che, proprio per ciò che è successo, si aprissero i cassetti e si leggessero e verificassero i cu1Ticula di tutti i presidenti disseminati nei numerosi enti pubblici. Una «Casta» che si tiene sempre al riparo dal palcoscenico pubblico, ma che c'è ed Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 89 IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio 01-02-2014 14 1 www.ecostampa.it Quotidiano Disoccupazione, primo calo dopo sette mesi Ma persi altri 1OOmila posti tra gli under 25 Il tasso scende al 12,7% La flessione fa lievitare il numero degli inattivi ROMA. La disoccupazione fa un pic- Questa è un'ulteriore spinta a fare dell'impiegala priorità del 2014 mesi è «un'ulteriore spinta a fare del lavoro la priorità 2014». Dal mondo dei sindacati e delle associazioni di categoria arrivano commenti molto cauti, con le preoccupazioni che restano: Confcommercio parla di un mercato del lavoro che presenta «segnali di una conclamata patologia»; mentre l'Ugl non ravvisa alcuna «buona notizia» e la Cisl denuncia la riduzione degli occupati. Sulla stessa linea Italia Lavoro, l'Agenzia del ministerodi via Veneto. Perl'economista del servizio studi di Intesa Sanpaolo, Paolo Mameli, è ancora troppo presto per cantare vittoria, visto che «in media nel 2013 il tasso dei senza lavoro è risultato pari al record di 12,2%». Per vedere scendere la disoccupazione, invece, bisognerà aspettare almeno «la seconda metà dell'anno». Così anche per Unicredit, che stima per il 2014 un tasso di senza lavoro al 12,8%. «I dati dell'Istat relativi alla disoccupazione sono allarmanti: il lieve miglioramento registrato a dicembre non modifica il quadro negativo nè cambia le prospettive futureperchènonc'è stata una inversione di tendenza. Per consentire al mercato del lavoro di cambiare passo, il governo di Enrico Letta si deve far carico di varare misure urgenti: una cura shock capace ditagliare il fisco e di assicurare più credito alle aziende. Solo così si combatte la disoccupazione». Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta i dati dell'Istat relativi alla disoccupazione a dicembre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 colo passo indietro, con il tasso che a dicembre scende al 12, 7%. Un calo ancora lieve, che arriva dopo una correzione al rialzo su novembre quando con il 12,8% era stato toccato il record storico. Quindi il livello è comunque alto e ci si deve accontentare di un decimo in meno. Sarà pure un segnale debole ma ha un valore particolare: come sottolinea il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è un «miglioramento» che giunge «per la prima volta dopo un bel po'». Era da giugno che la quota dei senza lavoro non aveva fatto altro che crescere. Stesso discorso vale per la disoccupazione giovanile, in diminuzione diO,l punti a fronte però di un tasso al 41,6%, con un numero di ragazzi a spasso pari a 671 mila. Basti pensare che in un anno tra gli under25 sono stati persi 100 mila posti. Andando a guardare più da vicino le stime dell'Istat, si può intravedere cosa c'è dietro e la scoperta non conforta. Con tutta probabilità i 32 mila disoccupati in meno sono andati a finire non nei ranghi degli occupati, ancora in calo di 25 mila unità, ma in quelli degli inattivi, in aumento di ben 51 mila. Il termine inattivi nasconde un mondo vario, dai pensionati agli studenti, passando per le casalinghe, in tutto 14 milioni 408 mila persone, accomunate da un solo fatto: non hanno un'occupazione nè la cercano. Difficile non pensare che dietro ci sia lo zampino degli scoraggiati.Non lascia invece alcuno spazio all'ottimismo il confronto con dicembre dell'anno prima: in questo caso l'Istat registra tutti segni meno, con la perdita di 424 mila occupati e l'aumento sostenuto dei senza lavoro, che si mantengono ben sopra i tre milioni (+10%). Intanto nell'Eurozona la disoccupazione rimane stabile al 12%, con l'Italia che quindi si colloca ancora sopra la media. Per non parlare dei giovani, visto che la Penisola quasi raddoppia il valore registrato nell'Ue a 17. Il dato nuovo di dicembre per l'Italia non sta nei numeri presi in sè e per sè ma nel confronto con novembre e nella seppure tenue inversione di rotta. Letta via twitter spiega come il miglioramento registrato dopo Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 90