S ET TE M 2 N° 0 4 R 1 E- 2 B O TT O Periodico bimestrale - Sped. a.p. 45% - Art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 - Filiale di Forlì - Contiene I.P. - Dir. Resp. Carlo Andrea Barnabè Aut. Trib. di Rimini n. 185 del 16/8/80 e del 26/8/92 - Red. e Amm. Riccione - Via Montebianco, 27 - Tel. 0541 643884 Stampa: Litografia La.Ser. Coriano - Grafica: Composet Riccione - Anno XXXI- N°4 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2012 www.famijarciunesa.org - [email protected] CN/RN0665/2010 1912-2012 100 ANNI DI VIALE MARIA CECCARINI 11 OTTOBRE 2012 Inaugurazione della statua in bronzo Scopri le iniziative e i festeggiamenti alle pagine 3-6-7-8 B R E Festa di Fine Estate! Domenica 23 Settembre 2012 dalle 10,00 alle 18,30 Tutto il Parco Oltremare è aperto per i soci, i familiari e gli amici di Famija Arciunesa Il BIGLIETTO-INVITO (numerato) è abbinato alla sottoscrizione a premi “Splendore in Laguna” coi favolosi omaggi dei gioiellieri di Riccione, (costo 5,00 euro). Si può ritirare presso la sede di F.A. in via Montebianco (nel Parco) nei seguenti giorni di Settembre DALLE 16,30 ALLE 19,00: 5e sab. 8 / mar. 11 / gio. 13 / sab. 15 / mar. 18 / gio. 20 / sab. 22 I bambini con altezza fino ad UN METRO entrano GRATIS inizio spettacoli In omaggio per ogni famiglia un libro di dialetto ORE 10.30 ORE 11.30 ORE 12.30 ORE 13.30 ORE 14.00 VOLO DEI RAPACI SPETTACOLO DELFINI HAPPY FARM ALKIMIA ECOSHOW ORE 15.00 ORE 15.30 ORE 16.00 ORE 16.30 ORE 17.30 HAPPY FARM SPETTACOLO DELFINI (ESTRAZIONE BIGLIETTI) ALKIMIA VOLO DEI RAPACI SPETTACOLO DELFINI Tra uno spettacolo e l’altro è possibile assistere ad una proiezione gratuita a IMAX richiedendo l’apposito coupon (mostrando il BIGLIETTO-INVITO agli addetti di Oltremare) ENTRATA VIA ASCOLI PICENO - PARCHEGGIO GRATUITO Betti Riccardo RIPARATORE AUTORIZZATO OPEL GM Assistenza: Via Emilia 11 - Riccione Vendita e esposizione: Via Emilia 24 - Tel/Fax 0541 643527 e-mail: [email protected] di Fagioli Michela e Giomi Simona Flower Design CENTRO REVISIONI AUTO e MOTO Installazione e assistenza impianti GPL e Metano LANDI RENZO Piante e fiori freschi - Addobbi per Matrimoni Eventi Privati - Bomboniere - Inaugurazioni Riccione - C.so F.lli Cervi, 172 Tel e Fax 0541 696141 - Cell: 335 8426426 www.lartedeifiori.it - [email protected] 2 UN MONUMENTO ALLA BENEFATTRICE 100 anni fa Viale Viola divenne Viale Maria Ceccarini 11 Ottobre 1912. Il Comune di Rimini cambia la toponomastica di alcuni viali di Riccione (allora sua frazione). Così Viale Viola, quel viottolo che dal Paese vecchio conduceva alla Marina, divenne Viale Maria Ceccarini. Il tutto senza alcun atto solenne e minimo riguardo per la Signora che solo pochi anni prima aveva, dallo stesso Comune, ricevuto la cittadinanza onoraria in quanto l’eco delle sue opere benefiche era rimbalzata fino a Roma e il Ministero della Pubblica Istruzione le aveva conferito la Medaglia d’oro per aver finanziato ed organizzato la Biblioteca circolante a Riccione. Da allora, a parte qualche targa marmorea, nulla è stato fatto per ricordare chi aveva anche donato un Giardino d’Infanzia, un Ospedale, prestato soldi senza interessi per costruire il porto, fornito elettricità per illuminare le strade, distribuito gratuitamente 300 pasti al giorno negli inverni rigidi e tanto altro che non si sa. Per colmare questa lacuna Famija Arciunesa ha progettato la posa di una statua a figura intera alta due metri, in bronzo. Su basamento in pietra di Verona che verrà collocata sul Viale tra Via Corridoni e il sottopasso pedonale, nell’aiuola esistente sul lato Cattolica. L’opera è stata commissionata allo scultore Leonardo Lucchi. Cerimonia della posa della statua Giovedì 11 Ottobre 2012 L’ORA SARà COMUNICATA SUI QUOTIDIANI LOCALI CONOSCIAMO L’ARTISTA: LEONARDO LUCCHI Nasce il 9 dicembre 1952 a Cesena, dove ancora oggi vive e lavora. Studia all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza e si diploma nel 1970. Agli inizi della sua carriera artistica partecipa a diverse esposizioni collettive in cui riscuote subito i primi successi ed allestisce le sue prime mostre personali. È invitato a realizzare un grande Cristo Risorto e un’imponente Via Crucis nella Catholic Church di Singapore, mentre nella sua città lo vediamo protagonista nella realizzazione di importanti gruppi bronzei quali i monumenti a Don Carlo Baronio, a San Pio da Pietrelcina, a Madre Teresa di Calcutta e il San Giovanni Battista presso la Cattedrale. In più di trent’anni di attività artistica espone in diverse città italiane: Roma, Modena, Venezia, Firenze, Ferrara, Milano, Bologna, Palermo, Messina, Bari. È molto apprezzato in Francia, dove è spesso invitato ad esporre: St. Paul de Vence, Nancy, Grenoble, Poitiers, Annecy, Besancon e Toulouse sono solo alcune delle città che gli rendono omaggio. All’estero ha esposto inoltre a Londra, Parigi, Lussemburgo, Basilea, Ginevra, Gent (Belgio). Nell’ultimo periodo realizza diverse opere pubbliche monumentali, tra le quali ricordiamo i gruppi scultorei dedicati ai caduti della Seconda Guerra Mondiale, collocati a Terni e Forlì, le fontane per la “Piazza della Vita” a Bolgare (BG), la scalinata con il gruppo bronzeo “Gli equilibristi”, i monumenti “La Bella di Cesena” e “La cavalla e il fanciullino” che rievoca a celebre poesia del Pascoli “La cavalla storna” oltre alla grande fontana “Acqua: fonte di bellezza”, posta all’ingresso della zona termale di Bagno di Romagna. Di recente realizzazione anche una Resurrezione per la Basilica dì San Marino, ivi collocata in occasione della visita del Santo Padre Benedetto XVI. Sue opere sono in esposizione permanente presso prestigiose gallerie in Italia, Francia e Regno Unito e sono ormai presenti in numerose collezioni private in tutto il mondo. Il suo studio è situato nel cuore della città: qui l’artista intende offrire un luogo d’incontro e di scambio culturale ed umano accessibili a tutti, nel quale si respiri quell’aria carica di emozioni e sentimenti che è alla base di ogni ispirazione ed espressione artistica. PANIFICIO MODERNISSIMO di Saponi Amedeo e Porcu Gian Franco & C. Mò e pèn al fàm com una volta... ...e la spianèda la è da ùrle! Riccione - C.so F.lli Cervi, 263 - Tel. 0541 60.55.51 3 LIBRI DI F.A. Una nuova pubblicazione della Famija Arciunesa GIUSEPPE LO MAGRO PRESENTA LA SUA ULTIMA FATICA NELLE LIBRERIE E EDICOLE DI RICCIONE O PRESSO LA SEDE DI F.A. IN VIA MONTEBIANCO Mi sto avviando ai settant’anni e questo libro è un “atto d’amore” per Riccione. Riccione è la mia città e ci sono sempre vissuto, a parte le parentesi dello studio all’Istituto Tecnico Industriale di Fermo e del servizio militare a Napoli e Monza. Sono nato, nel Gennaio 1945, al “Minerva” in Viale Ceccarini, esercizio commerciale sorto negli anni ‘20 del 1900, pubblicizzato con lo slogan “Di tutto un pò”. Mia mamma Dolores lavorava lì, alle dipendenze della proprietaria, che era sua sorella Virginia, vendendo cartoline illustrate e matasse di lana, automobiline di latta e quotidiani, cappelli di paglia e biglie di vetro, guadini e pastelli colorati, libri e carta da lettere. Quando giunse il momento pensò bene di darmi alla luce senza correre all’ospedale. Al piano superiore del negozio c’erano tutte le comodità del caso e a quei tempi si nasceva in casa. Dicevo dell’amore per Riccione. In confidenza, sino ai quarant’anni ho amato la mia città in maniera epidermica. Era lì coi giardini, i viali, la spiaggia, il mare; il tutto da vivere con la famiglia e gli amici, nel lavoro e nel divertimento. Poi è arrivato l’amore forte, quello che è andato in profondità, grazie ad un libro “galeotto”: “I Pionieri” di Dante Tosi. Che personaggi magnifici e irripetibili! Maria Boorman Ceccarini, conte Felice Pullè, Girolamo Fabbri, conte Giacinto Soleri Martinelli, Severo Savioli, don Carlo Tonini, Luigi Valcarenghi, Giuseppe Angelini “Finèin”, Domenico Galavotti, Pietro Tontini, don Giovanni Montali, Secondo Savioli, Giovanni Cecchini, Luigi Fabbri, Ettore Tonini, Domenico Mancini, Giuseppe Angelini “ e Biènch”, Leonilde Conti, Sebastiano Amati, Lodovico Cicchetti: benefattori o lungimiranti, nobili o popolani, possidenti o nullatenenti, hanno dato la loro anima a Riccione e ne hanno fatto una città diversa da tutte le altre. Una città che ci nasci e la ami, una città che ci vieni a vivere e t’innamori: perchè è permeata dall’anima di quei personaggi che l’hanno creata e poi modellata. Tre di questi mi sono entrati nel cuore: Carlo Tonini “il Don”, Giacinto Martinelli “ il Conte”, Giuseppe “Finèin” Angelini “ il Giardiniere”. Tre sognatori determinati a concretizzare i loro sogni, tre altruisti determinati a risollevare chi si trova in difficoltà, tre innamorati determinati a rendere migliore la loro città. Magnifici e irripetibili. Un prete che firma petizioni chiedendo servizi pubblici, invoca donazioni per aiutare i poveri, fa fermare il treno per portare bambini scrofolosi a curarsi coi bagni di mare. Un nobile che rifugge la mondanità della città, costruisce l’ospizio marino, dona terreno per costruire la chiesa, realizza una lottizzazione facendo nascere “La città giardino”. Un popolano che, nato orfano, si sottrae alla miseria inventandosi i mestieri di custode-giardiniere, bagnino, commerciante d’olio di oliva. E tenendo sempre posto alla sua tavola. Clero, nobiltà e popolo: una “catena alimentare” per Riccione e i suoi abitanti. In queste pagine si parla di loro in maniera semplice e gioiosa come è stata la loro vita. Pagine “ravvivate” dai disegni di Luciano Luzzi per raccontare un pezzetto della nostra storia gioiosamente, come merita Riccione: una città con l’anima. ‘ "e magnè de pasarot" FILIALI DI RICCIONE Viale Diaz, 43 Tel. 0541 607535 - Fax 0541 607607 Viale Dante, 149/b Tel. 0541 648596 - Fax 0541 649309 www.gradara.bcc.it RICCIONE - VIA MONTEROSA 1/B - TEL. 338 4896784 4 LIBRI DI F.A. 14 Luglio 2012: la presentazione Nella suggestiva cornice del Palazzo del Turismo, il 14 Luglio scorso, è stato presentato il libro “Il Don, il Conte e il Giardiniere”, scritto dal sempre creativo Giuseppe Lo Magro, Presidente di Famija Arciunesa, per valorizzare, in occasione del 90° compleanno, l’anniversario della nascita del Comune di Riccione e della nostra città come località balneare. L’incontro è stato aperto dal Sindaco Massimo Pironi che, nel prendere la parola, ha evidenziato come il borgo di Riccione abbia avuto, fin dall’inizio del suo sviluppo, la chiamata vocazionale a divenire un famoso luogo di villeggiatura e una “città giardino”, tale da meritarsi nel tempo, per il suo ricco e armonioso arredo verde, la denominazione di “Perla verde”. Il Sindaco ha rimarcato come i suoi “Pionieri”, antichi e moderni, ne abbiano fatto, con lungimiranza e amore, una città particolare rispetto a tutte quelle della costa romagnola. Giuseppe, che ama profondamente Riccione, ha cercato anche con questo libro di recuperarne la storia, di far conoscere ai giovani e a tutte le persone che ne hanno fatto la loro residenza, come la città sia stata modellata dall’anima dei Riccionesi che con la loro intraprendenza hanno dato vita ad una località balneare di fama internazionale. Attraverso la presentazione di tre pionieri: Carlo Tonini “il Don”, Giacinto Martinelli “il Conte”, Giuseppe “Finein” Angelini “il Giardiniere”, si dipana la storia di Riccione come tranquilla ed elegante località balneare atta a ritemprare il corpo e lo spirito con il mare, la spiaggia, l’organizzazione di eventi culturali e artistici. Don Tonini, parroco di San Martino, all’indomani dell’unità d’Italia, non si ac- Da sin.: Luciano Luzzi (Illustratore), il Sindaco Massimo Pironi, Giuseppe Lo Magro (Autore), Paolo Santovito (Grafico), Teresio Spadoni (Correttore dei testi). contenta di essere solo la guida spirituale dei suoi parrocchiani, ma vuole anche aiutarli a risollevarsi economicamente. Chiede servizi pubblici, cerca donazioni per i più poveri, ottiene che si fermi il treno per portare i bambini scrofolosi a curarsi con il sole, i bagni di mare e un buon vitto. Il conte Martinelli costruisce con Emilio Amati l’Ospizio marino per i bambini malati di scrofola, dona il terreno per costruire la chiesa Mater Admirabilis, con Lodovico Cicchetti sogna e progetta una Riccione “città giardino”. Giuseppe Angelini cerca di sollevarsi da una vita precaria impegnandosi nei mestieri di custode-giardiniere, bagnino, commerciante di olio. Per la sua attività può essere considerato uno dei primi operatori di servizi balneari. Il libro è bel- lo, interessante non solo per la memoria storica, ma anche per la raffinata veste tipografica, per la ricchezza di immagini, vecchie fotografie e per le molte pagine ravvivate dagli attraenti e simpatici disegni policromi di Luciano Luzzi. Il ricavato dei proventi del libro, pubblicato con la collaborazione del Comune di Riccione e con quello degli sponsor Concessionaria Marcar, Spagnoli Ascensori, Ediltutto, Rossi Oleodinamica, Servizi Assicurativi Bancari Assiamica, servirà per erigere una statua in bronzo, opera dello scultore Leonardo Lucchi di Cesena, che rappresenta Maria Boorman Ceccarini, grande benefattrice di Riccione, e promotrice del suo sviluppo economico e sociale. Emanuela Cicchetti CENTRO ABBRONZATURA ED ESTETICO CON QUESTO COUPON per il SOLARIUM 10 lettini 90 euro Termoidraulica A.M. di Arnaldo Menghi PROVA GRATUITA PER DEPILAZIONE PROGRESSIVAMENTE DEFINITIVA A LUCE PULSATA CON 20% DI SCONTO Climatizzatori, impianti idraulici, solari e fotovoltaici Il calore del sole al servizio del risparmio! VIA DANTE 232 - RICCIONE - TEL. 346 0135324 Riccione - Viale Cesare Battisti 22 - Tel. 0541 606 486 www.cokaclubriccione.it [email protected] 5 90° COMPLEANNO DI RICCIONE 19 OTTOBRE 19 2 2 - 2 0 1 2 PALACONGRESSI - ORE 21,00 “Saluti da Riccione”, spettacolo del Coro Città di Riccione Premiazioni, Taglio della Torta e Brindisi TORTA 90° Comune di Riccione Lo spettacolo si comporrà di interventi musicali a cura del Coro “Città di Riccione”e poetici a cura degli amici riccionesi in quattro quadri. Ogni quadro sarà arricchito dalla proiezione di immagini e filmati, nonché dalla presenza di giovani figuranti che daranno vita alle “cartoline” presentate. Avremo l’onore della presenza e della voce narrante di Edmo Vandi, emblema carismatico della storia culturale di Riccione. La regia dello spettacolo è affidata a Della Del Cherico. Possiamo contare sulla preziosa collaborazione e memoria storica della musica a Riccione di Enzo Righetti – Righetti Strumenti Musicali. L’intero spettacolo, che mette in gioco le forze del “Coro Città di Riccione” e di altre importanti realtà culturali riccionesi, è dedicato e ispirato alla figura di Tonino Guerra, il romagnolo che ha parlato della nostra essenza al mondo svelandone la naturale allegria e l’ingenua poeticità. SCALETTA DEI Brani musicali: ALBA SUL MARE - SPESSO A CUORI E PICCHE (brano d’operetta) - MATTINATA Moonlight serenade - Chattanooga choo choo - Bellezza in bicicletta (TRIO LESCANO) - Deborah’s theme (colonna sonora del film “C’era una volta in America”) ESTATE - RICCIONE MIA (brano composto da Edmo Vandi) - TRINCK - MARINA AMARCORD - VIALE CECCARINI, RICCIONE - UN’ESTATE AL MARE - CON TE PARTIRO’ E’ stato presentata nel luglio scorso in occasione della manifestazione Ville di Gusto, “Dolce Riccione” la torta dedicata alla Perla verde per festeggiare il suo 90° compleanno. L’idea è nata nel corso di un seminario per aspiranti sommelier promosso da CNA in collaborazione con il Consorzio Riccione Ristobar e ha trovato l’appoggio di Mo.Ca, azienda che da oltre 60 anni opera nel settore della pasticceria. Dall’idea si è sviluppata una fase di vera e propria progettazione con l’individuazione degli ingredienti idonei a rappresentare al meglio l’identità di Riccione facendo leva sulla riscoperta delle tradizioni e delle tipicità del territorio. Fondamentale in questo senso è stata la professionalità ed esperienza di Pino, il socio fondatore della ditta Mo.Ca. che ha portato a termine la sua ricetta sfornando un dolce evocativo dei sapori, delle sensazioni e delle tradizioni gastronomiche del nostro territorio, espressioni di cose semplici e genuine come le persone che abitano la nostra città. “Dolce Riccione” è il risultato di un perfetto mix di farina tipo “0”, zucchero, uova e burro uniti a ricotta vaccina pastorizzata, frutta secca (noci, pinoli, mandorle tritate e uvetta) farciti da uno strato di crema di cioccolato e uno di pan di spagna leggermente bagnato nell’alchermes. CALZATURE E ABBIGLIAMENTO SPORTIVO UOMO - DONNA - BAMBINO RICCIONE • V.le Ceccarini 177 (zona paese) • Tel. 0541 606067 6 Mostra fotografica Riccione 1862-2012. Dal vapore... al salotto a cura di Armando Semprini, Famija Arciunesa e Gianni Zangheri Riccione. Palazzo del Turismo, dal 09 al 25 Ottobre 2012 Un anno particolare il 2012 per la città di Riccione che comincia, pur nella sua breve vita, ad avere importanti appuntamenti storici. Sono trascorsi 150 anni da quando, era il I° Gennaio 1862, il treno effettuò la sua prima fermata provvisoria al casello di Riccione. Divenne regolare nel 1865. 120 anni fa invece è la posa della prima pietra dell’Ospedale “Giovanni Ceccarini”- 25 Aprile 1892. Il taglio del nastro dell’opera compiuta è datato 23 Ottobre 1893. E 100 invece sono gli anni che ci separano da quando Viale Viola divenne Viale Maria Ceccarini una delle strade più famose d’Italia 11 ottobre 1912. Documenti, testimonianze e fotografie di tutto ciò saranno l’argomento della mostra. VENDITA ON-LINE Passione per il vino dal 1922... Ingresso libero Orari di visita Feriali: 15.00 -19.00 Festivi: 10.00 – 12.00 15.00 – 19.00 Vini, Champagne, Distillati Vasta scelta di Birre artigianali Salumi, formaggi e prodotti tipici Degustazione Vini del Teriitorio DA AGOSTO SEDE UNICA Riccione - Via Tasso, 41 - Tel.-Fax 0541 643360 www.dellavallevini.com 7 O ON G PON O R P La Cena di Purèt 25e ...e magnè d’una volta! GIOVEDI’ 4 OTTOBRE 2012 ore 20,30 Menù Antipasto Tagliere del battibecco (selezione di salumi artigianali di Perticara) Crostini al profumo d’Autunno Primi Tortelloni alla crema di noci Tagliatelle al ragù di carne magra speziata Secondo Grigliata mista (costarelle, salsicce, castrato) Contorni Patate rustiche del contadino Bietoline con patatine lessate saltate in padella Piadina casereccia Ciambella e crostata al forno Limoncino e caffè Acqua - Vino dei Colli di San Clemente INFO E PRENOTAZIONI: Giuseppe 338 4304667 oppure CLAUDIO 338 4445592 OSTERIA BATTIBECCO - via VICINALE CA’ MENGHI 493 - www.osteriabattibecco.it E sghétle e 90° Autonomia Comunale Libro doppio pubblicato da Famija Arciunesa Sturièle, zirudèle, rasunamènt, patachède in quèl d’Arcioun da una parte mentre dall’altra ci sarà una breve storia dell’Autonomia Comunale della Perla verde ottenuta nel 1922 con l’elenco dei Sindaci che l’hanno governata sino ad oggi. Verrà donato a tutti i partecipanti alla 2ª Festa di Fine Estate al Parco Oltremare domenica 23 Settembre p.v. La consegna al momento dell’acquisto del biglietto per la sottoscrizione a premi “ Splendore in Laguna” valido per l’entrata. PESCHERIA ...Sapori di Mare Pesce sempre fresco e pulito su richiesta Crudità e Grigliate pronte da cuocere su ordinazione Assortimento di pronto-cuoci - Vari sughi di pesce - Spiedini misti Lunedì chiuso - Aperto da martedì a sabato – Mattino e pomeriggio VONGOLE DALLA NOSTRA BARCA RICCIONE- Via Emilia 60/d -Tel. 0541 64 28 57 8 CENTRO ARQUATI LA RICCIONECOMODA COMODA RICCIONE Arredi di qualita’, creati per durare nel tempo. Arrediamo la tua casa CON TENDE E DIVANI I nostri punti di forza I NOSTRI DIVANI IN PELLE HANNO LE SEDUTE E GLI SCHIENALI STACCABILI PER RENDERE PIÙ FACILE LA MANUTENZIONE. Vantaggi AI NOSTRI DIVANI IN TESSUTO ALLEGHIAMO LE MODALITÀ DI LAVAGGIO. 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Un amore a prima vista, che aveva portato Mary G a diventare la mascotte di Oltremare. Nei mesi i volontari erano stati accanto alla delfina, uno svezzamento delicato tra coccole e momenti difficili. Mary G intanto cresceva, conquistando migliaia di bambini e non solo che salivano al parco per vederla da vicino. Poi qualcosa a inizio estate si è rotto. La Fondazione Cetacea, che nel frattempo ha troncato i rapporti con i responsabili di Oltremare, ha denunciato le pessime condizioni di salute dell’animale. Durissime le accuse: «Mary G sta male - scrivevano - ha perso una cinquantina di chili ma non vogliono farcela vedere. Per poterci rendere conto delle sue reali condizioni abbiamo pagato il biglietto e scoperto che la situazione stava davvero precipitando». La denuncia però viene categoricamente smontata da Oltremare, che su Facebook e ai giornali manda una nota di tutt’altro tenore, dicendo che Mary G è in salute e che girano voci destituite di ogni fondamento sul suo stato. Tre giorni più tardi Mary G muore. E’ un lutto pesante, che colpisce migliaia di persone legate al ricordo del grampo rimasto orfano e tornato a vivere grazie ai volontari. Oltremare ne annuncia la scomparsa, non senza imbarazzo. Gli animalisti attaccano, la procura apre un’inchiesta per uccisione colposa. L’autopsia rivelerà che Mary G è morta a causa di una setticemia provocata da una chela di granchio. Scusate, abbiamo scherzato! Ma non prendetevela con Famija Arciunesa se la ruota panoramica è scivolata in pochi giorni da Riccione al porto di Rimini. Era tutto fatto, programmato, autorizzato; mancavano soltanto i piloni e le ‘gondole’ per trasformare l’attrazione venuta della Germania nell’oggetto simbolo dell’estate riccionese. Invece niente, tutto da rifare. Con un blitz degno di Arsenio Lupin, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha scippato da sotto il naso del collega Pironi la ruota alta 55 metri. Apriti cielo, termine più che calzante, vista la materia del contendere. In poche ore i riminesi hanno strappato l’accordo con i tre gestori dell’attrazione - riccionesi doc, tra l’altro - e la ruota ha preso un’altra direzione. La Famija c’è finita in mezzo, in stampa tra l’annuncio (confermato dai promotori) dello sbarco di fronte al Grand Hotel alla fuga verso Rimini. Indietro tutta, sulla prima pagina del nostro giornale ma anche nei municipi, dove gli ‘inquilini’ hanno ingaggiato un braccio di ferro proseguito per gran parte dell’estate. Con Massimo Pironi che ostentava indifferenza e Gnassi che se la rideva sotto i baffi. A ruota - è il caso di dirlo - sono venute le polemiche, il solito valzer di accuse in cui sono finiti dentro nell’ordine Pironi, l’assessore Simone Gobbi, Luciano Tirincanti e soci, il proprietario di una ruota ‘di scorta’. Insomma, un circo. Intanto chi puntava sull’attrazione teutonica si è dovuto accontentare di guardarla da lontano. Al calar del sole bastava affacciarsi sul mare per vederla girare. Anche ai più scettici, vista la mala parata, sono invece girate soltanto le scatole. 10 CAPODANNO D’ESTATE Tanti vip in salsa meno rosa Colpi di sole. I soliti lamenti di stagione, ma anche una crisi che si accanisce sul comparto turistico, dalla Sicilia alle Dolomiti. Un’altra estate difficile, quella appena tramontata, nonostante alcuni segnali che fanno ben sperare. Come il ritorno dei vip, discreto ma costante. Lorenzo Jovanotti che soggiorna in un appartamento sul porto per una settimana con moglie e figlia. L’azzurro Andrea Barzagli che pianta le tende al bagno 73 e la folla di personaggi che ha invaso la spiaggia Le Palme (88-89), una delle mete privilegiate dai vacanzieri illustri: da Benedetta Parodi col marito Fabio Caressa a Rudy Zerbi, da Laura Esquivel, la giovane attrice protagonista de ‘Il mondo di Patty’, a Biagio Antonacci segnalato in riva al mare con il figlio e la baby sitter. Presenze a cui si sono aggiunti i volti noti e tori. L’abuso di alcol e gli eccessi hanno convinto gli organizzatori a prendere in esame un’eventuale correzione nel programma del prossimo anno. Sempre che gli amministratori, a partire dal sindaco Pironi e dal vice Francolini, siano disposti ad ammettere che non tutto è soltanto rosa, ma esistono anche le sfumature. DECORO URBANO familiari di Radio Deejay, e gli ospiti della rassegna ‘Parole tra noi’, che quest’anno ha calamitato a Riccione una schiera di personaggi di altissimo livello, una carrellata di assoluto prestigio. Ovviamente non sono tutte rose e fiori. Anzi, il rosa quest’anno è stato oscurato da alcuni problemi di ordine pubblico, soprattutto la notte clou dell’evento dell’estate, un sabato che non passerà certo alla storia come uno dei momenti più felici del turismo riccionese. Con la città assediata da decine di migliaia di ragazzi, la stazione occupata fin sui binari, i parchi trasformati in dormitori. Ma è stata la morte al Marano del giovane ravennate a segnare pesantemente quest’ultima edizione della Notte rosa, un evento tragico che non ha fatto altro che peggiorare l’impressione negativa avuta da miriade di riccionesi e confermata nei bilanci fatti dalla Provincia di Rimini e da gran parte delle associazioni di categoria, in primis gli alberga- 11 L’abbandono scriteriato di materiali di scarto crea spesso problemi olfattivamente e visivamente poco gradevoli. Da più parti si è ventilata l’ipotesi di piazzare telecamere nei luoghi soggetti a tale usanza. Una specie di “Grande fratello” della mondezza. Ma essere spiati non piace a nessuno mentre una buona guardia dissuade da comportamenti poco civili e non alimenta discussioni su privacy “SI” o privacy “NO”. Così deve aver pensato un cittadino di Riccione 2 che, stanco di certi comportamenti, ha piazzato il suo addestratissimo cane in cima al cassonetto posto davanti casa. ARREDI URBANI Nuova rotatoria davanti all’ospedale. Riaffiora la vecchia scalinata Nuova rotatoria all’incrocio tra viale Ceccarini e Corso Fratelli Cervi, davanti all’ospedale. L’opera che il Comune ha deciso di realizzare in concomitanza con il 120esimo anniversario della posa della prima pietra dello stesso nosocomio, dedicato a Giovanni Ceccarini, e con il 100esimo dell’intitolazione del viale Viola a sua moglie, Maria Boorman Wheeler, cancellerà finalmente il biasimato impianto semaforico. Ma l’opera sarà pure occasione per riportare alla luce la vecchia scalinata esterna che conduceva all’ingresso principale dell’ospedale. Si trova sotto l’aiuola che l’Avis usa spesso per pubblicizzare le sue attività e i suoi eventi. La rotatoria, infatti sconfinerà in parte su questo lembo di verde. Già pronto il progetto a cura dei tecni- ridisegnerà la rientranza che un tempo serviva a parcheggiare le carrozze trainate dai cavalli. La vecchia scala in pietra sarà riportata alla luce e ripristinata con il muricciolo che la delimitava. I due antichi varchi pedonali saranno, però, carrabili per consentire il passaggio dei mezzi che devono fare carico e scarico merci. Tutto questo, come fa sapere il sindaco Massimo Pironi, si realizzerà con il placet e i complimenti della Sovrintendenza di Ravenna. Un particolare: dall’attuale ingresso dell’ospedale spariranno le due vecchie colonne che saranno piazzate altrove. Probabilmente nell’area davanti al Cup (Centro unico prenotazioni) che nel momento in cui sarà costruito il parcheggio multipiano, al posto del vecchio laboratorio analisi, si trasformerà in parco, dedicato al famoso medico Moro. ci del Comune, l’architetto Gianni Morri e il geometra Augusto Frisoni. Sarà realizzato in tre mesi. Dovrà,infatti, essere pronto per il compleanno di Riccione che il 19 ottobre si mescolerà agli altri due anniversari. La rotatoria, caratterizzata da un albero, avrà un diametro di 23 metri e, davanti all’ospedale, Nives Concolino IL NOSTRO GIORNALE NELLE VOSTRE CASE Nel giugno scorso si è rafforzata l’intesa tra postini e Famija Arciunesa. Intesa professionale volta ad effettuare un servizio impeccabile ed accontentare i 14.600 lettori del bimestrale locale. E, visto che “A tavola prese moglie un frate”, ci siamo ritrovati – postini e consiglieri- al Ristorante Ranch Saloon per un’allegra chiacchierata davanti a crostini e pizze di ogni genere. L’impegno è stato sottolineato coscientemente e i “distributori” invitano i cittadini ad avvisarli direttamente in caso di mancato recapito. REDAZIONE Direttore Responsabile: Carlo Andrea Barnabè • Capo Redattore: Giuseppe Lo Magro • Redazione: Nives Concolino, Maria Grazia Tosi • Collaboratori di questo numero: Emanuela Cicchetti, Isidoro Lanari, Daniele Casalboni, Antonio Cianciosi, Roberto Michelotti, Giovanni Mattoni, Lorenzo Scola, Andrea Tirincanti, Moreno Villa, Roberto Betti, Edmo Vandi, Piero Serafini, Miki Banci Foto: Foto Riccione • Pubblicità: Tel. 338 4304667• Grafica e impaginazione: Composet Riccione: 0541 606680 • Stampa: Litografia La.Ser. Coriano 12 PALAZZI COSTRUZIONI EDILI DI PALAZZI SINHUE RISTRUTTURAZIONI MOVIMENTO TERRA RICCIONE - VIA TOBRUK, 6/A SINUHE: 349 630 5967 STEFANO: 338 282 8364 [email protected] LIBRI Il racconto della vita di Maria Ceccarini Rivolto ai bambini e non solo, attraverso il quale si dischiude la realtà di un’epoca. Lo sguardo però si allarga ad oggi, ai luoghi di un’intera città che conservano i segni distintivi del suo passaggio, seguendo il tracciato del suo impegno verso la comunità. La presentazione ufficiale del volume, patrocinato dal Comune di Riccione, avverrà nel prossimo mese di Ottobre. Parte del ricavato andrà a F.A. per contribuire alla realizzazione della statua dedicata a Maria Ceccarini. Un ringraziamento va rivolto all’IPAB Ceccarini che ha contribuito in maniera notevole acquistando un congruo numero di volumi. Laura Oppioli Berilli è insegnante e narratrice per l’infanzia. Collabora con la Biblioteca di Riccione al progetto “Nati per leggere”. Vive e lavora a Riccione dove da oltre trent’anni insegna nelle scuole dell’infanzia comunali. Roberto De Grandis, artista grafico, illustratore, scenografo. Vive e lavora a Riccione. Laura e Roberto insieme hanno pubblicato “Il pesciolino Aldi racconta la Saviolina”, Raffaelli Editore 2011. Capitolo primo... to ciò che quelle povere famiglie possedevano. Con le luci dell’alba la realtà apparve ancora più drammatica: il piccolo paese non c’era più. Solo il castello con le sue quattro torri aveva vinto contro la potenza della natura; ma quella gente era forte e coraggiosa e pian piano, con sacrificio e impegno, riuscì a ricostruire le case e la chiesa, scegliendo come luogo la pianura sottostante vicino al mare. Lassù sulla collina il castello era rimasto solo: pace e silenzio venivano interrotti dal rumore delle carrozze che transitavano di tanto in tanto su quella stradina bianca e polverosa che attraversava i fertili campi. Ogni giorno passava di lì un giovane di nome Giovanni Ceccarini, un ragazzo generoso, intelligente, di animo gentile, sempre ben disposto verso gli altri. Voleva diventare medico e doveva recarsi per fare pratica all’ospedale della città vicina. E così che aveva imparato a conoscere quel luogo e ogni volta, arrivato in prossimità del castello, si fermava ad ammirarne il paesaggio. S’innamorò di quella collina e promise a se stesso: “Un giorno costruirò qui la mia casa!”. C’era una volta, sulla cima di una collina affacciata sul mare un ridente paesello circondato da campi fertili e ombreggiato da verdi alberi. L’aria mite e il profumo marino rendevano quel luogo davvero incantevole. Le case attorno alla chiesa e a un vecchio castello erano abitate da famiglie contadine che si guadagnavano da vivere lavorando la terra dall’alba al tramonto. Un luogo tranquillo dove il tempo scorreva sereno, fino al giorno in cui accadde una cosa terribile. Era una buia sera d’inverno e dal cielo scendeva una fitta neve. I focolari delle case ancora accesi bruciavano l’ultima legna per riscaldare la notte, quando all’improvviso la terra cominciò a tremare. “Il terremoto! Il terremoto!” si sentì gridare. La gente, in preda al panico e alla paura, si precipitò fuori per mettersi in salvo. Le scosse furono così forti che in pochi istanti le case e la chiesa crollarono, portandosi via tut- EVENTI Riccione 90: brindisi con Linus, Carboni, Pezzali e J-Ax Riccione 90 allarga la festa e brinda con personaggi illustri che tra mare e collina hanno contribuito a tessere la sua storia. Così il 18 agosto, sul palco di piazzale Roma, Linus, patròn di Radio Deejay, ha proposto “90-30-20”, concertone che ha fuso una serie di compleanni: i 90 di Riccione, i 30 del noto network radiofonico e i 20 di Max Pezzali e di J-Ax. Di fatto Linus, legato a un doppio filo alla nostra città per il matrimonio che dal 2001 lo lega a Carlotta Medas, conosciuta ad Aquafan nel 1987, confessa: “Avrei voluto aggiungere un altro numero: il 25. Nel senso che trascorro l’estate a Riccione da 25 anni. Credo si chiamino “nozze d’argento!” Già, un quarto di secolo! In questo lasso di tempo, racconta il noto conduttore: “Ho visto Riccione cambiare, modificarsi, crescere e migliorare. Sono contento di essere ancora qui e di ritrovare gli stessi meccanismi. Il motivo per cui mi “costringo” a fare radio anche qua, è perché lo trovo un momento fantastico di confronto con il pubblico. La radio rispetto altri mezzi di comunicazione ha questa caratteristica: essere più vicina alla gente. Si crea un rapporto molto familiare, tant’è che per radio tendo spesso a raccontare i fatti miei. Non lo faccio per egocentrismo, quanto per un meccanismo narrativo che funziona. Attraverso la mia vita le persone possono vedere la propria vita. Stare a Riccione per tre settimane con la radio, mi consente di vivere con chi abita in zona e con chi viene in vacanza”. Aggiunge: “Abbiamo lo studio all’ingresso di Aquafan-Oltremare. Per venire da noi non si paga il biglietto, per cui ogni giorno c’è un pellegrinaggio, un po’ complicato da gestire, perché spesso ci si dimentica che far radio è pure un lavoro impegnativo. Io e Nicola Savino, durante le dirette di “Deejay chiama estate” siamo pure “costretti a gratificare chi viene a trovarci per una fotografia, per un abbraccio, per scambiare due chiacchiere, forti di questa confidenza che regaliamo tutti i giorni. Facciamo parte della famiglia. E questo mi diverte”. Non è un caso che Linus a Riccione piazzi un suo secondo quartier generale, il Summer Studio, in viale Ceccarini, e che da anni organizzi grossi concerti e spettacoli in piazzale Roma, com’è successo quest’estate, prima con le “Lunatiche” (Nina Zilli, Noemi e La Pina) per la Notte Rosa, poi con Max Pezzali, Baz, e Luca Carboni, portato sul palco per il suo legame artistico con la nostra città. Tant’è che il cantante bolognese riporta Riccione anche nel titolo di due sue canzoni: “Mare Mare (Bologna – Riccione)” e “Riccione - Alexander platz”. Sempre per l’anniversario della nostra autonomia comunale Radio Deejay è media partner con il Comune per “Riccione streaming” concorso video sulla città, e Linus, che é in giuria, proporrà i cortometraggi premiati su Deejay Tv. Nives Concolino 14 benvenuti all’osteria Battibecco PROMOTION 2 Per cogliere le meravigliose sfumature dei colori della natura, riscoprire sapori antichi e raffinati, in una atmosfera di cordiale familiarità dove potrete sentire tutto il calore della tradizione Osteria Battibecco Vicinale Ca’ Menghi, 493 - San Clemente (RN) - www.osteriabattibecco.it Per informazioni e prenotazioni - contattaci al numero (+39)3384445592 OMAGGIO Ai 100° ANNI DEL VIALE “Viale Ceccarini… Riccione. Più che una via è un’istituzione” (Dino Sarti) DA VIOLA A VIALE fabbricabile. Ma i momenti erano molto difficili per l’economia nazionale e l’idea venne bocciata. Il Viale rimase diviso in due, consolidando nella parte a mare il suo ‘cuore balneare’ e in quella a monte suo ‘cuore antico’. Il viottolo Viola divenne un’icona. Quando dall’America tornò il Dott.Giovanni Ceccarini con la giovane moglie Maria Boorman Wheleer, si dimostrarono molto sensibili ed aperti ai bisogni della popolazione della borgata di Riccione: già dal 1890 avevano avviato con i propri mezzi importantissime realizzazioni, come l’Ospedale, l’Asilo d’infanzia, il Porto canale. La popolazione nel 1912 chiese quindi al Comune di Rimini (Riccione era ancora una sua frazione) di dimostrare la propria enorme riconoscenza intitolando il viale principale della loro città alla signora Ceccarini. GLI ARBORI E GLI ALBERI Era una lunga via di terra battuta inghiaiata tra due filari di pioppi. Polverosa nelle belle giornate e fangosa alla minima pioggia. Gli alberi in estate attiravano mosche e zanzare: uno spazzino fissava la carta moschicida ai tronchi, e per bloccare la polvere spruzzava dell’acqua dalla botte trainata da un cavallo. Dalla ferrovia al mare si susseguivano invece ville con giardini ben curati di famiglie di Bologna, Modena, Roma… e tra loro le botteghe e i primi locali pubblici. A destra: Tabacchi, cartoleria, pensione Pasolini, pasticceria Majani, Caffè del Bianco, drogheria, macelleria Mancini, albergo Mancini, il Lido. A sinistra: caffè ristorante Colombo, albergo Bedeschi, teatro Sghedoni, albergo Amati Zanzani, caffè concerto Amati, ufficio Postale, cinema Iris, risto- PALCOSCENICO RICCIONE rante Vannucci. L’Amministrazione del ‘26 perfezionò la rete fognaria, pavimentò i marciapiedi, asfaltò la sede stradale, installò un nuovo impianto d’illuminazione… e sostituì i pioppi con i pini. CUORE SPEZZATO Il Viale era tagliato in due dalla linea ferroviaria, che non permetteva l’ armoniosa ed omogenea identità che meritava. La soluzione? Semplice… spostare la linea ferroviaria! Il Sindaco inviò un progetto all’allora Ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano, per collocarla molto più a monte e sopraelevarla al fine di consentire allo sguardo un orizzonte più vasto; costruire quattro sottopassaggi, e nella sede precedente una strada mediana che oltre a diventare utile per il traffico locale avrebbe permesso la metamorfosi di un’area da agricola a 16 Già negli anni ’30 era il simbolo de “l’incantevole e frequentatissima stazione balneare a carattere internazionale” com’era definita Riccione da una rivista nazionale specifica. Quella del ’39 ne fu la ‘stagione d’oro’, accompagnata da manifestazioni altamente prestigiose, come il Raduno delle stelle e il Premio Riccione per la cinematografia, per i quali furono invitati tutti gli attori del cinema e del teatro italiano. Sotto la ferrovia i giardini, i terrazzi e i caffè diventarono così il palcoscenico urbano dove si sorseggiavano vino bianco e glamour. Nel tratto sopra la ferrovia si costruì in due settimane il Teatro degli 8000 coi suoi altrettanti posti a sedere: una spettacolarità conclamata sulla quale l’arrivo della guerra chiuse il sipario. E’ DESTINO! Neanche la seconda guerra mondiale riuscì a domare lo spirito dei riccionesi, dalla quale uscirono acciaccati ma indomiti nell’intenzione di riprendere ed accrescere una vocazione turistica ‘destinica’. In realtà le danze non si erano mai veramente interrotte e da lì ripresero ritmo; e così anche il Viale, che restò un OMAGGIO Ai 100° ANNI DEL VIALE elemento imprescindibile di un’offerta balneare votata all’apoteosi. Brulicavano eventi, si alzava il volume delle musiche, sbarcavano le straniere, si inorgoglivano i vitelloni. Ripartì una movida che niente e nessuno avrebbe potuto fermare… neanche le bombe. Il Ceccarini si popolava sino a notte fonda: auto in doppia fila, e sui marciapiedi un andirivieni di persone che ammirano la variegata moltitudine di belle vetrine, e dove le sciccose signore bolognesi si ritrovano nella località marina preferita. UNA ‘CORRIDA’ DI FASCINO Più mondano di così non si poteva. Il Viale negli anni dal ’60 alla fine dei ’70 vantava una reputazione tale che personaggi di grande fama nazionale e internazionale ci tenevano a farsi lì vedere e fotografare; personaggi che magari lavoravano in situazioni artistiche dislocate in altri punti della riviera, ma che proprio sul Viale diventavano ancora più star. Nell’ora dell’aperitivo al Bar Canasta ci si poteva trovare Maria Callas con Franco Corelli, o si incontrava Vittorio Gassman che passeggiava davanti a Foto Luzzi. Per non parlare della miriade di stelle che si esibivano al Caffè Concerto Metropol, ogni sera assalito da folle che cercavano di sbirciare attraverso le pannellature che lo proteggevano dalla strada. Oltre al Caffé Zanarini (Blu Bar), c’era il Bar Sport (Green Bar), ma anche locali da ballo come il Cincillà, il Rendez Vous, il Milan de Not… NORMALE-DIVERSO 2-1 Quando Riccione negli anni ‘80 si profilò quale capitale del turismo omosessuale pari a Ibiza, Mykonos , Sigez, il Viale era la sua ‘diversa’ passerella, fatta di coppie di giovani maschi che passeggiano mano nella mano e sfoggi di esuberanti stravaganze stilistiche. L’apertura di locali in collina (Club 99, Peter Pan, Villa delle Rose…) ad un pubblico gay, andò di pari passo con l’apertura mentale che il sindaco Pierani dichiarava su manifesti sparsi per la città, per marginare le polemiche di tanti che temevano che il fenomeno assumesse troppo esplicite connotazioni. Vennero così appioppati nomignoli buffamente sgradevoli a Riccione e al Ceccarini… e il perbenismo (e forse l’interesse), ben presto dirottò tale mercato verso altri lidi, e si rientrò nei ranghi di una più rassicurante, e familiare, normalità. IL SALOTTO BUONO Dopo polemiche e titubanze, segnando un epocale cambiamento della fisionomia strutturale e ‘filosofica’ di Riccione, nel luglio del 1989 il Viale divenne pedonale. Per l’inaugurazione tanti vip come non se ne vedevano dagli anni ’70. Via i marciapiedi, via il manto stradale… ed ecco un salotto: ancora più accogliente punto di riferimento, dove anche in inverno ci si ritrovava per bere qualcosa, per farsi ammirare, ma soprattutto per ammirarne i negozi promossi a boutique. La pedonalizzazione infatti ne implementò il valore facendo gola a lussuose monofirme, che se da una parte gli conferirono una speciale aria fashion, dall’altra snaturano una proposta commerciale più ‘nostrana’. Proposta che vide il negozio d’abbigliamento della Fantini quale capostipite della moda d’alta qualità, e alla quale seguiranno quello della signora Mordini, per passare poi alla Papete e tantissimi ancora. UN VIALE DA S/BALLO Riccione località regina del divertimento e in particolare delle discoteche: le più belle d’Italia, dove spesso il ballo lasciava il posto allo sballo. Sono gli anni ’90, quelli della trasgressione, delle serate sino all’alba, delle maree di giovani che arrivavano da tutta Italia nella ferma intenzione di stradivertirsi e che sul Viale convogliavano; Viale che anche di giorno era la giusta agorà promozionale. Giovani che nel Ferragosto del ’95 lo misero a ferro e fuoco e così anche il piazzale in fondo, per contrastare le Forze dell’ Ordine che avevano bloccato un ragazzo che si ‘riforniva’. Si spaventarono turisti e Amministrazione, e ciò contribuì ad offuscare la luce delle mitiche Disco, dirottando di parecchio, negli anni a seguire, il popolo della notte dalle colline al mare. FUTURO ROSEO? Siamo nel 2012 e Riccione resta, anche se in modo e misura diversa, località di tendenza. Lo si poteva constatare sabato 7 luglio, serata rientrante nei festeggiamenti della Notte Rosa. Un Ceccarini ricoperto di giovani esultanti che con cappellini e magliette fluorescenti, provenendo da direzioni diverse proprio su quel tratto confluivano, in una sorta di disordinato esercito festante la cui meta, almeno in prima serata , era il piazzale Roma , dove un concerto si esibiva al massimo del successo. Nonostante l’eccessivo frastuono e soprattutto l’incuria che una marea di presenze giovani purtroppo comporta, un dato di fatto è che Riccione è sempre e comunque sulla cresta dell’onda… e un Viale che compie cent’anni resta ancora oggi incredibilmente giovane. (Gli scritti e i ricordi di Augusto Cicchetti, Dante Tosi, Luciano Luzzi, Nives Concolino, Marina Giannini, Lopez, Enea Abati e Carlo Andrea Barnabè hanno regalato spunti per questa breve ‘vasca’ sul Viale) Maria Grazia Tosi PAVIMENTI RIVESTIMENTI ARREDO BAGNO SHOW ROOM www.cambielli.it Riccione (Rn) - Via del Lavoro, 5 (ex Ricci) - Tel. 0541 691274 Vi invitiamo a visitare il nuovo Show Room per fare del bagno “il Vostro bagno” 17 viabilita’ Ruspe sul cavalcavia di viale Veneto to a Coriano e in altri comuni dell’entroterra. Per rendere più fluida la viabilità, il Comune ha predisposto alcuni interventi, a partire dall’ampliamento di viale Mestre (trasversale di viale Veneto) che, per sopportare il traffico, sarà dotata di una pista ciclopedonale ampia circa tre metri. Questa sarà suddivisa dalla carreggiata, larga 7, attraverso una serie di “occhi di gatto” catarifrangenti. Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pruccoli, durante i pubblici incontri, tenutisi in zona. Novità anche nel vecchio tratto di viale Udine che, trasformandosi in un senso unico, dovrà rinunciare ai parcheggi a raso. I posti auto, una quindicina in tutto, saranno ricavati in via provvisoria in un terreno privato. Su entrambi i lati della stessa strada, che taglia in due un agglomerato urbano, verranno ricavati due percorsi pedonali. Lo stesso piano d’emergenza prevede pure la deviazione dei mezzi pesanti su altre strade alternative. Ecco i nuovi percorsi per auto e bus di linea. Chi marcerà lungo viale Veneto, in direzione monte-mare, dovrà voltare a sinistra in viale Mestre. Dopo la nuova rotatoria proseguirà lungo il tratto di strada appena tracciato, attraverso il secondo cavalcavia sull’A14, appena ultimato, e tre nuove rotatorie, fino all’immissione nel vecchio viale Udine. Da qui si tornerà su viale Veneto, a pochi passi dall’incrocio con viale Desio. Chi è diretto nella zona artigianale si dirigerà verso Sant’Andrea in Besanigo. Chi, invece, procederà in direzione mare-monte, devierà a sinistra in prossimità del Bar Germano, dove si farà una piccola rotatoria. Ci si immetterà quindi in viale Belluno, fiancheggiando il caseggiato, e poi nei viali Marostica e Udine, fino a proseguire lungo il curvone con le tre nuove rotatorie, fino a tornare in viale Mestre e in viale Veneto. Tir e camion in arrivo dalla Flaminia non potranno confluire in questa via. Saranno costretti a proseguire per poi voltare in viale Berlinguer e procedere verso la Colombarina. Nives Concolino Occhio alla viabilità. In settembre la Società Autostrade demolirà il cavalcavia su viale Veneto (zona nord di Riccione), per completare la terza corsia dell’A14. L’intervento annunciato per lo scorso giugno è slittato, ma secondo quanto garantisce il settore Lavori pubblici del Comune di Riccione, i lavori saranno conclusi per la stessa data, comunicata in maggio, ossia per fine autunno. I tempi si accorciano, perché sarà ingaggiato un numero superiore di operai, il doppio di quelli che avrebbero dovuto lavorare prima. A San Lorenzo il traffico sarà stravolto, per cui non si escludono disagi a causa del fiume d’auto che si riverserà tra le case. Per questo motivo ai residenti è già stata mostrata la mappa con il percorso alternativo, che consiste in una sorta di circonvallazione. Entriamo nei dettagli della variante di viale Veneto, arteria percorsa non solo dai residenti, che sono circa 5.000, ma anche da chi arriva o è diret- Lungomare della Costituzione: partono i lavori Dopo anni di polemiche, aggiudicazioni e disdette, in settembre partiranno i lavori del nuovo Lungomare della Costituzione, tra il porto e l’Alba. A proposito, nell’ultimo incontro di giugno l’impresa costruttrice “Paolo Beltrami Spa”, ha incontrato sia gli amministratori comunali che i vertici dell’Aia e alcuni albergatori della zona, per comunicare tempi, modalità di lavoro e costi. Cosa cambia rispetto quanto era stato annunciato pochi mesi prima? Per cominciare, il numero dei posti auto a sosta breve con pagamento di ticket a 1,45 euro, saranno solo 32 e non 61. Rimangono, invece, 11 quelli da cedere al Comune, sui 302 da realizzare nei due piani sotto i piazzali Ponchielli e Mascagni (ora a disposizione ce ne sono 272). Il diritto di superficie è per 90 anni. La conferma di questi numeri arriva dal direttore generale della Beltrami, Marco Boccoli che ha comunicato anche il prezzo dei posti auto in vendita. “Chi ne acquisterà uno solo pagherà 36mila euro - fa sapere -. Chi invece chiederà più stalli, godrà di sconti in proporzione alla richiesta avanzata”. Per il resto Boccoli assicura che “i lavori, da avviare a metà settembre, saranno effettuati in stretto contatto con gli albergatori confinanti. Tra loro, infatti, ci sono diversi annuali, ragion per cui non si vogliono creare disagi. Con il nuovo progetto, che esclude il tunnel sotto il lungomare, la ditta assicura che non ci saranno problemi di staticità. A riprova di questo ricorda che opere simili sono state realizzate senza difficoltà in varie città, compreso Cremona e Lodi, dove il cantiere era vicino alla struttura quattrocentesca dei Padri barnabiti. Un particolare. Il project financing, che prevede parcheggi multipiano sotto i due piazzali e l’arredo urbano sul lungomare della Costituzione saranno effettuati in due trance. L’inaugurazione è prevista per la primavera del 2014. Nives Concolino RISCALDAMENTO ARREDO BAGNO CONDIZIONAMENTO RICCIONE Via del Progresso 8 Tel. 0541 602 701 Fax 0541 604253 www.fratellirighetti.it 18 SANITA’ Tonini: La mia ricetta per sopravvvivere alla crisi I tempi sono duri anche per la sanità, oltre che per i Comuni. Così il direttore generale dell’Ausl, Marcello Tonini, ha inviato ai cittadini una lettera. <E’ insolito – premette Tonini - che il direttore dell’Azienda parli direttamente alle famiglie ma, scusandomi per il disturbo, credo sia necessario mettervi a conoscenza della situazione generale della sanità riminese. L’Ausl di Rimini si sta impegnando in alcune scelte “forti”: Grande piano di sviluppo per l’ammodernamento strutturale e tecnologico. Tutti e cinque gli ospedali sono stati ristrutturati, rinnovati e dotati di apparecchiature all’avanguardia. Basti ricordare la nuova Tac multistrato a Rimini, Tac e la Risonanza Magnetica a Cattolica, Camper mammografico. Grande attenzione al rapporto coi cittadini. Cerchiamo di mettere al centro del rapporto medico-paziente l’idea della reciprocità, perché fiducia chiama ascolto, rispetto chiama profondità e la comprensione aumenta l’efficacia. E abbiamo avuto la conferma della fiducia verso i nostri ser- vizi con la progressiva riduzione del numero di chi va a curarsi fuori provincia. Massima appropriatezza. Nemmeno un euro deve andare sprecato: stop a spreco energetico, di fotocopie, utilizzo delle auto aziendali e massima appropriatezza su visite ed esami di laboratorio, negli accordi con le Case di cura private e nel contrasto della spesa farmaceutica impropria. Uno dei punti di forza del progetto complessivo è la possibilità di erogare direttamente i farmaci ai pazienti attraverso le nostre farmacie ospedaliere, che abbiamo legittimamente praticato con un significativo risparmio di denaro pubblico. E su questo voglio chiarire: non è vero che togliamo ai cittadini il diritto di scegliere dove ritirare i farmaci prescritti. Noi, invitando alla consegna diretta, chiediamo al paziente e ai suoi familiari un atto volontario d’attenzione e di contribuire a garantire un bene comune superiore. Non forziamo nessuno, ma chiediamo a tutti di collaborare. Una cosa é vera: per qualcuno andare a ritirare i farmaci nei nostri punti è un piccolo disagio, e ce ne scusiamo. Mi permetto però un forte richiamo al senso civico di ciascuno, perché se dovessimo perdere il risparmio realizzato con la consegna diretta dovremo risparmiare altrove, e gli effetti della crisi economica sono drammatici anche per la sanità: si prevede che nei prossimi tre anni il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale sarà ridotto. Scommetto su di noi, perché siamo gente che non si scoraggia facilmente, e se è convinta di agire nel giusto, non c’é storia>. SOLIDARIETA’ Riccione: ventaglio di eventi pro terremotati Il cuore dei riccionesi pulsa forte per i fratelli dell’Emilia, colpiti dal terremoto. Lo confermano le numerose iniziative, cene, tornei, serate di gala, organizzate da ristoratori, sportivi e semplici cittadini che nelle serate estive hanno intrecciato l’intrattenimento, il gusto e lo sport alla solidarietà. Vivo come sempre anche lo spirito d’accoglienza. Non è un caso infatti, che, subito dopo il sisma, centinaia di terremotati abbiano preferito fuggire in hotel e case di Riccione. Alcuni operatori, come confermato dai presidenti della Confesercenti, Fabrizio Vagnini, e della Confcommercio, Stefano Caldari, in attesa di riaprire le attività nelle loro “zone rosse”, hanno cercato lavoro da noi. In quanto agli eventi ricordiamo le cene di solidarietà, a partire da “Riccione love Emilia”, organizzata a fine giugno da Orfeo Scarponi, titolare del ristorante Trampolines sul lungomare della Repubblica. I 10mila euro raccolti per l’occasione sono stati versati sul conto bancario, aperto dal Comune per far confluire tutti i proventi delle iniziative realizzate e in programmazione, a sostegno del progetto “Scuole aperte a Finale Emilia”. Poche sera prima, con lo stesso obiettivo sono stati raccolti 11mila euro con il “Walking Street Party” di viale Nievo, organizzato da commercianti e risto- ratori del viale. Alla stessa cassa il Beach Arena ha versato oltre 1.300 euro, ossia la metà dei soldi racimolati con le iscrizioni di un torneo della Federazione nazionale. A fungere da fulcro è stata la Protezione civile locale con una serata da oltre 400 presenze al Tanimodi sul Piazzale dell’Alba ed altre iniziative che hanno permesso di raccogliere 28.000 euro, donando così nove roulotte e un container a famiglie che hanno necessità di rimanere accanto alle loro aziende agricole. Un imprenditore di San Giovanni in Marignano, intanto, tramite lo stesso gruppo riccionese, ha messo a disposizione per un anno e gratis, un suo capannone. Ne trarrà beneficio una delle aziende inagibili che lo potrà usare come magazzino. Quattro volontari riccionesi, infine, come fa sapere Rizierio Santi, coordinatore della Protezione civile di Riccione, 20 restano in forze a Cavezzo, dove il gruppo provinciale gestisce una cucina. Altri hanno aiutato a montare il tendone di Mirandola, che ha ospitato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre a Finale Emilia Santi continua a coordinare il Coc (Centro operativo comunale) a turno con la Provincia e altri comuni. Vendute anche le magliette con la torre di Finale Emilia che hanno fruttato circa 8.000 euro. Tra le tante iniziative solidali ricordiamo quella di SeverinoTentoni e della figlia Silvia del Bagno 41 (Mastro beach) che per la Notte Rosa hanno deciso di riutilizzare i vecchi allestimenti per devolvere i soldi riparmiati a favore dei comuni emiliani, devastati dall’ultimo sisma. Il 28 giugno sono stati spediti i primi 300 euro con il bonifico bancario, attivato dal Resto del Carlino, che porta avanti la sua raccolta pro terremotati dell’Emilia. La solidarietà corre pure sul filo del ballo. E’ il caso di Riccione Estate Danza, svoltasi dal 22 al 31 luglio all’insegna dello slogan “La terra non trema… la terra balla” che ha richiamato prestigiosi coreografi e ballerini sul palco di piazzale Roma sostenendo economicamente le scuole di danza danneggiate o rese inagibili dal forte sisma. Nives Concolino CONSEGNA A DOMICILIO SU RICHIESTA 0541 658394 CONSEGNA A DOMICILIO SU RICHIESTA 0541 658394 IL GRANDE DI RICCIONE VIALE ROMAGNA ANGOLO VIALE CASTROCARO NEL MODERNISSIMO PORTALE NUOVE SPAZZOLE IN MATERIALE INNOVATIVO ANTIGRAFFIO AD ALTO POTERE LUCIDANTE • • • • • • Lucidatura carrozzeria con POLISH Lavaggio sottoscocca per la pulizia di salsedine, sale stradale, terra Lavacerchi e spazzola in tutte le piste self-service Vasta dotazione di attrezzature per la pulizia degli interni Aria compressa in tutte le postazioni L’ampio spazio al coperto rende comoda ogni operazione Da L u n e dì al Giov ed ì rispar mi ed e viti le code del fine settima na! ABBONAMENTI INFO: 339 6919340 • 348 2723254 LETTERE ALLA FAMIJA Per mio padre Augusto Caro Giuseppe, conoscendo il tuo profondo amore per Riccione, il desiderio di mantenerne viva la memoria storica, la sensibilità di valorizzare l’opera di tutti quei Riccionesi che si sono prodigati per il suo sviluppo turistico, ti scrivo questa mia lettera, in prossimità dei festeggiamenti del 90° anniversario della nascita del nostro Comune, per parlarti di mio padre Augusto che, con tanta abnegazione, nell’immediato dopoguerra, si è prodigato per la ricostruzione della nostra città. Appartenente a una delle più vecchie Famiglie del borgo di Riccione, iniziò a lavorare, fin dall’età scolare, col padre Vittorio nell’Azienda florovivaistica. Si diplomò perito agrario e orticoltore paesaggista al Regio Istituto Tecnico Agrario di Firenze, allora uno dei migliori d’Italia, specializzandosi in giardinaggio. dell’Ippodromo, delle quali non solo gli è stata riconosciuta la paternità ma anche ne è stata rispettata la progettualità. Richiamato di nuovo alle armi per la guerra del 1940-45, con il grado di Capitano, l’8 Settembre del ’43, giorno dell’armistizio, fu catturato dai Tedeschi. Non avendo aderito prima alle SS, poi alla Repubblica Sociale, assunta l’identità di IMI, Internato Militare Italiano, fu internato nei lager nazisti di Polonia e Germania fino alla fine dell’Agosto del ’45. Pluridecorato al valore militare, fu congedato col grado di Capitano Maggiore. In seguito fu onorato con Decreto parlamentare da una onorificenza per la difesa della libertà. Nel 1947, chiamato con insistenza a Riccione per la ricostruzione, rinunciò a una brillante carriera di architetto paesaggista a Merano e, tramite Concorso, entrò nell’Azienda di Soggiorno con incarichi dirigenziali fino a quello di Direttore. Contribuì da protagonista alla ricostruzione della città, ferita dai danni di guerra e dall’occupazione delle Truppe alleate. Pose la sua attenzione all’ambiente e al verde pubblico, restaurò i giardini, ne costruì dei nuovi, alberò tutti i viali liberi e gli spazi vuoti, contrastando l’abbattimento delle piante e delle ville che, trasformate in esercizi alberghieri, avrebbero compromesso il titolo di “Perla verde” della città, la fortuna e la ricchezza del suo salubre ambiente marino. Dette l’attuale aspetto paesaggistico alla spiaggia predisponendo l’allineamento delle cabine, i tunnel paralleli di tende da ombreggio e la collocazione degli ombrelloni. Col direttore dei lavori Raffaele Rinaldi, geometra del Comune, progettò il lungomare della Repubblica e della Libertà coi piazzali Di Vittorio, Togliatti e De Gasperi, ornati da aiuole centrali, da una miriade di verde e di fiori, secondo lo stile razionalista, concependoli già da allora solo come luoghi di “passeggiata”. Fu promotore di tante attività ed eventi: il Premio Riccione per il Teatro, il Congresso Nazionale della Stampa, con la partecipazione dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, la Fiera Internazionale del Francobollo. Organizzò serate di musica leggera con i migliori cantanti del momento, mostre di pittura, la Maratona Adriatica di Nuoto “Franchito Manicone”, i tornei di tennis nazionali e internazionali, il Premio Riccione per lo Spettacolo, che aveva luogo al Dancing Progettò, nell’anteguerra, senza compenso, per il Comune di Riccione, il giardino di viale Ariosto e quello spartitraffico dell’Alba. Mantenne, senza compenso, la consulenza del patrimonio arboreo-floreale della città fino al Febbraio del 1935 quando, come ufficiale di complemento, con il grado di Sottotenente, fu chiamato a prendere le armi per la colonizzazione dell’Abissinia in Africa. Per dieci anni, dal 1937 al ’47, fu direttore dei giardini pubblici di Merano, dove realizzò opere pregevoli, fra cui l’arredo verde Savioli, il locale più prestigioso, con la partecipazione degli attori più famosi del cinema e del teatro. Per vent’anni fece parte della Commissione Edilizia del Comune. Nel 1968 si dimise dall’Azienda di Soggiorno, soddisfatto per aver dato il meglio di se stesso, senza mai chiedere nulla, lavorando con gli impiegati giorno e notte, per far risorgere dalle ceneri della guerra il paese dove era nato. All’inizio del nuovo Millenio ebbe la soddisfazione di essere annoverato fra i migliori paesaggisti del ‘900 in una pubblicazione del Ministero dei Beni Culturali. Per l’amputazione totale degli arti inferiori, visse gli ultimi dieci anni della sua vita su una sedia a rotelle, come un “tronco”, titolo di una poesia dedicatagli dalla poetessa Rosita Copioli, sempre con una gran voglia di vivere e una profonda fede nel Signore. Emanuela Cicchetti Diamo casa ai tuoi Sogni! • • • • COMPRAVENDITE IMMOBILIARI CONSULENZE E VALUTAZIONI GRATUITE CONSULENZA MUTUI ANCHE FINO AL 100% AFFITTI APPARTAMENTI ESTIVI CONSULTA LE NOSTRE PROPOSTE IMMOBILIARI SUL SITO www.athenaimmobiliare.net - [email protected] Viale Diaz 79/b - Riccione - Tel. 0541 697 083 22 ...dal 1978 con voi al vostro servizio... supermarket RICCIONE SUD Centro San Martino r e p u S SUPERMARKET ABISSINIA c’è la differenza che cercate. E con l’orario continuato tutto diventa più semplice. AMPIO PARCHEGGIO ORTOFRUTTA • ENOTECA • ALIMENTARI • CARNI • GASTRONOMIA Via S. MARTINO - Ang. VESPUCCI - Tel. 0541 602502 SUPERMERCATO S.ANDREA Piazza Falcone 10/14 Tel. 0541 656 666 - Fax 0541 657 249 S. 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Ha lavorato fino al giorno prima della sua scomparsa, sprizzando dai pori quell’umanità che l’ha sempre contraddistinto e fatto amare, soprattutto dalla moglie Giuseppina Bergnesi e dai figli Andrea e Lenry, Come raccontano i suoi familiari, Corrado, che era uno dei pochi riccionesi doc, si prestava a tutto. Era sempre disponibile, anche quando si trattava di fare il volontario. Per anni, ha collaborato con la “3V”, prestando la sua esperienza al Carnevale riccionese per realizzare i carri allegorici, e a Natale i presepi di zona. Li animava con personaggi meccanici, costruiti con le proprie mani. La sua inventiva era tale che, se lavorando gli serviva un attrezzo che non trovava in negozio, lui se lo costruiva. Non può passare inosservato il feeling che lo ha sempre legato alla parrocchia di San Lorenzo sin dai tempi di don Piegiorgio Terenzi, don Giovanni Tonelli e don Agostino Giungi fino ad oggi. “Corrado va ricordato per la sua pacatezza, per la generosità che mostrava fino all’eroismo – commenta l’attuale don Tarcisio Giungi -. Per la parrocchia ha fatto tantissimo. Era sempre molto disponibile, a tutte le ore. Potevi chiamarlo anche a mezzanotte. Ci aiutava in tutte le feste, a partire da quelle di San Lorenzo, Betania e Spontricciolo. Aveva ricavato un piccolo magazzino per i suoi attrezzi in parrocchia, ma ne era talmente geloso che la chiave la teneva solo lui. Questa a dimostrazione di quanto tenesse al suo lavoro”. Chi ha conosciuto Corrado da vicino, lo ricorda come “persona unica, educata, gentile, rispettosa e retta, da ammirare sotto ogni punto di vista. Un vero gentiluomo, capace di cogliere e dare grande significato alle piccole cose”. Sono stati proprio la sua grande voglia di vivere la vita e la sua tenacia a dargli la forza di lavorare fino al giorno prima della sua scomparsa, mantenendo la serenità e la dignità anche nella malattia. Virtù di pochi, grande insegnamento per molti. Di Montanari vogliamo ricordare un aneddoto che lo faceva ritenere miracolato. Un giorno, mentre alcuni operai con la gru spostavano un altissimo palo di ferro, si prestò a dare una mano, sostenendo il palo nella parte bassa, ma ad un certo punto lo stesso palo finì contro i fili dell’alta tensione che provocarono in lui una terribile scossa elettrica. Un brutto incidente dal quale Corrado uscì, inspiegabilmente illeso. Dalle fondamenta al tetto ! Prodotti chimici per l’edilizia Cotto per l’edilizia Nives Concolino COMMERCIO: Laterizi Materiali di cava Porfidi Autobloccanti Lavorazione e posa di ferro per c.a. Produzione di manufatti Trasporto conto terzi Prestazione autogru RICCIONE: Stab. Via dell’Artigianato 25 • Tel. 0541 600110 • Fax 0541 606712 24 AMICI CHE SE NE VANNO Sergio Mazza: l’uomo dalla divisa arancione Per oltre trent’anni è stato il “sovrintendente” di tutti i cantieri e gli allestimenti pubblici di Riccione, una figura istituzionale, inconfondibile, sempre presente in strade e piazze con la sua divisa arancione fluorescente. Sergio Mazza, 63 anni compiuti il 31 gennaio, è scomparso lo scorso 25 maggio per un male che non perdona. Quella forte tenacia e quella grande perseveranza, che assieme al suo costante impegno profuso nel lavoro hanno fatto di lui un uomo più popolare di un amministratore comunale, a nulla sono servite a scampare l’amaro destino. Mazza, che lascia la moglie Alberta, la figlia Elisabetta e i fratelli Tiziano e Nadia, a Riccione era diventato un mito, anche per la sua disponibilità che lo induceva a essere pronto a uscire 24 ore su 24, sia quando a segnalargli un’emergenza era un semplice cittadino, sia quando a chiamarlo era il Comune. Difficile che gli sfuggisse qualcosa. Lui era sempre presente tra ruspe ed escavatori, pronto a segnalare problemi e necessità, ma anche a dare consigli e sollecitare. Spesso lo si vedeva entrare trafelato in municipio e da lì non si spostava, finché l’ufficio di competenza non gli dava una risposta. Nel gennaio del 2008 era andato in pensione, ma, di tanto in tanto, seguiva ancora alcuni lavori per la Geat. Impegno che per lui era grande motivo di orgoglio, come quando il Comune lo consultava per la sua memoria storica. Mazza, infatti, aveva ben impressa nella sua mente l’intera mappa delle reti fognarie, idriche, elettriche e di tutti gli altri sottoservizi. Sapeva dove passavano tutti i tubi e da quali tombini si poteva intervenire. “Era un riferimento sicuro, una specie di computer - sottolinea il sindaco Massimo Pironi -. Non era uno che faceva finta di non vedere. Il suo dovere lo faceva fino in fondo, con passione. Sergio era il dipendente che ogni sindaco vorrebbe avere al suo fianco!”. Proprio per la sua presenza anche negli allestimenti degli spettacoli, Mazza, dipendente comunale dal 1980, aveva conosciuto tanti personaggi, a partire da Linus che, più volte, aveva duettato con lui su Radio Deejay. Sergio conosceva anche suo fratello Albertino e altri artisti, come Fiorello, Gigi D’Alessio, Emanuela Arcuri e i Nomadi, che non gli passavano mai davanti, senza salutarlo. E questo per lui era un vanto.Da giovane Mazza sognava di vestire i panni del vigile, di fatto fece un po’ tutto. Lavorò da Fotocolor Pino e al bar Mocambo, fece l’idraulico e il cameriere al dancing Punta de l’Est e al Calderone negli anni in cui era frequentato da tanti vip. La bici era la sua passione, per il resto era membro dell’Udace Csain, della quale era vicepresidente, e della Bocciofila riccionese. Nives Concolino GARAGE MUCCIOLI Centro Revisioni F.lli Calli e Savini s.n.c. Riccione (zona art.) Via Montefeltro 18/20 Tel./Fax 0541 601 007 TESSUTI PER ARREDO C.so F.lli Cervi 109 (ang. Ruffini) Tel/Fax 0541 600 030 RICCIONE Via Adriatica 20 Riccione (RN) adari Lamp rredo A ’ d i t lemen p m o egalo C r a d i l Artico Originalità AUTO e MOTO RICCIONE • Via Adriatica 179 • Tel./Fax 0541 610 764 [email protected] 25 Tel./Fax 0541 691310 www.nonsololuce.it VITa DEI CLUB Marina Giannini prima Presidente Lions “Passione e dedizione”: al motto che Marina Giannini ha dichiarato rappresentarla dal momento che l’8 giugno scorso è diventata presidente del Lions Club Riccione, si potrebbero aggiungere determinazione, perseveranza e… ambizione. L’ambizione nella sua connotazione più positiva certamente, che si identifica con la ferma intenzione di fare le cose per bene. Marina si sa è tutto questo: nella sua vita ha infatti ricoperto ruoli altamente significanti nel contesto socio-culturale della comunità, dall’Azienda di Soggiorno ad importanti Associazioni; e la sua volonterosa attività di giornalista l’ha sollecitata altresì alla stesura di un interessante volume che racconta la storia della città. Una donna, quindi, che si è sempre schierata in prima linea sul fronte dell’operatività locale, buttandosi a capo fitto nelle sue più diverse espressività; e che dopo 26 anni dalla fondazione della sede riccionese, è la prima che ne prende le redini. La campana, il simbolo di passaggio dell’incarico, è stata a lei consegnata dall’ingegnere Maurizio Fabbri presidente uscente, ‘scardinando’ così la sacralità di un incarico che precedentemente è sempre stato coniugato al maschile, anche se nel Distretto 108 già dall’anno sociale 2007-2008 una donna ne divenne Governatore. Il fatto di essere donna credi possa arricchire il ruolo ricoperto? “Credo che forse una donna possa conferire un qualcosa di più, dovuto alla sensibilità e all’approccio differente che normalmente esprime nei confronti delle diverse problematiche affrontate. E’ dal 2007 che sono socia del Lions e ovviamente questa carica mi vede molto felice. Oltre all’impegno per le attività distrettuali e internazionali che il ruolo comporta, e alla ferma volontà di dare continuità, con spirito di servizio, all’operato dei presidenti che mi hanno preceduta, cercherò di metter tutto il cuore possibile in ogni singolo progetto intrapreso e valorizzare la presenza delle mogli dei soci, che sicuramente avranno tanto da aggiungere all’operato già così importante dei loro uomini.” Quali le principali linee guide della tua presidenza? “Una cosa a cui tengo molto è approfondire sempre di più i contatti con la gente e con la città, in particolare rispetto alle diverse situazioni culturali e di servizio alla vita: ho già preso importanti accordi con delle eccellenze tutte riccionesi che prestigiosamente le rappresentano. Ma senza dimenticare di mettere in primo piano la grande vocazione turistica propria della nostra terra, organizzando un Meeting d’alto livello con il coinvolgimento delle altre sedi . Troverò il modo per dare lustro ai nostri giovani professionisti, proseguirò l’opera di sostegno ad associazioni di volontariato come il Centro 21” e quella rivolta ad altre realtà solidali e formative… e naturalmente approfondirò tematiche che riguardino il mondo delle donne.” L’attività di giornalista potrebbe risultarti utile? “Da quando sono entrata nel Club credo che il mio rapporto con la stampa sia stato utile per ‘portare fuori’ idee e progetti, perché penso che la comunicazione sia fondamentale per la loro piena riuscita e condivisone con la cittadinanza, per la quale l’operato del Club rappresenta un bene prezioso. Il gemellaggio con il Lions di Bologna San Lazzaro va anche in questo senso; gemellaggio naturale, essendo i bolognesi un autentico potenziale per la nostra economia, e che sin dagli arbori del nostro sviluppo balneare sono stati i primi a comprare casa a Riccione credendo nella nostra capacità ed intraprendenza. Sono convinta che le principali nostre fonti d’energia come Club Lions siano le relazioni e l’amicizia: amicizia che ovviamente oltre a un dovere è anche un piacere!” Maria Grazia Tosi 26 AT SALUT PIRULEINA Albina Donzelli “anima” romagnola "da Tonino" Cena al Marilena nel 2008. La “Piruleina” col suo amato Gino e il Sindaco Daniele Imola taglia la torta in ricordo della Barca Bruna. Ultimo commovente saluto ad Albina Donzelli, cuoca e albergatrice, che per oltre mezzo secolo ha contribuito a fare di Riccione una città accogliente e ospitale. Nata a Rimini il 21 febbraio 1927, é scomparsa lo scorso 3 luglio all’Hotel Marilena, sin dagli anni Cinquanta diventato la sua casa. Proprio nelle sue camere, affacciate sul porto canale, ha dato alla luce i suoi tre figli, Mirco, Daniele e Marilena, avuti dal marito Gino Tomassimi, storico pescatore, nato nella casetta poi trasformata in pensione, il 19 ottobre 1922, giorno in cui il vecchio borgo marinaro ottenne l’autonomia comunale da Rimini. Albina, originaria di San Salvatore, ha cominciato a lavorare all’Hotel Arizona, finché nel 1955 si è trasferita all’Hotel Marilena, appena costruito. “Nostra mamma ha lavorato in hotel fino a cinque anni fa – racconta Mirco -. Faceva la cuoca, puliva e cucinava il pesce che nostro padre, scomparso s.r.l. Maioli l’anno scorso, pescava di buon mattino . La sua vita l’ha spesa tra figli e pensione. Se siamo andato avanti con quest’attività, lo dobbiamo in gran parte a lei”. Albina, dicevamo, è stata un esempio di ospitalità, ma anche di grande amore coniugale. “Mio padre ha conosciuto mia madre, appena 13enne, quando aveva 18 anni, ricorda Mirco, si sono subito fidanzati. Poi è arrivata la seconda Guerra mondiale e mio babbo è partito militare, è stato persino prigioniero in Russia, ma l’amore è rimasto invariato e nel 1947 sono convolati a nozze”. Alla famiglia Tomassini va il messaggio di cordoglio del presidente di Famija Arciunesa, Giuseppe Lo Magro, che all’Hotel Marilena ha organizzato diverse cene solidali. “Albina – ricorda –era proprio l’ “azdora” di una volta: brava, buona e gentile, sempre pronta a sacrificarsi”. Nives Concolino TUTTO PER TINTEGGIATURE E VERNICIATURE INTERNE ED ESTERNE PRODOTTI NATURALI ECO COMPATIBILI VIA ROMAGNA, 1 - TEL./FAX 0541.643668 - RICCIONE 27 Piazzale De Gasperi 3 Tel. 0541-693128 RICCIONE di Manuel e Fausto Galli INCASTONATURA DI PIETRE PREZIOSE CREAZIONI ORAFE RIPARAZIONI Riccione via Emilia, 55/a tel. 0541 660 906 [email protected] girare il mondo Francesca “Fu Lan”: una riccionese in Cina Alcuni mesi fa invitai l’amica Fernanda (segretaria del Sindaco) ad una cena benefica di F.A. Rammaricandosi di non poter partecipare, proseguì con una voce che sprizzava gioia: “Vado in Cina a trovare la mia Franci, è là a studiare, fino a luglio non tornerà...”. Le augurai “Buon viaggio” e istantaneamente andai a ritroso nel tempo e mi rividi, insegnante della Franci (Francesca Valenti) fresca alunna di Scuola Media. Uno scricciolo con due occhi curiosi, educata e rispettosa, attenta e desiderosa di imparare. Ed ora mi si dice che è in Cina, nel paese più grande del mondo, lei, all’apparenza così fragile, per una avventura straordinaria. Quando tornerà a Luglio, mi sono detto, la incontrerò per rendere partecipi i lettori di F.A. dell’esperienza di questa novella “Marco Polo”. E così è stato. Pochi giorni dopo il suo rientro a Riccione, Francesca è venuta in sede di F.A. accompagnata dall’amica cinese per narrare un anno vissuto “pericolosamente”. Classe 1986, si è laureata a Bologna nel 2011 in lingue (Mercati e cultura dell’Asia) e nell’agosto stesso era a Qinhuangdao nella provincia di Hebei –nel nord della Cina. Tanto studio in “full immersion”e poi un giro turistico, in relax, di ben 48 giorni. A Shanghai conosce l’amica che l’ha seguita nel Belpaese, la deliziosa Zhang (cognome) Meng Yun (Sogno Nuvola), trascrizione fonetica nel linguaggio dello “stivale”: Marisa, laureata in lingua italiana. Francesca in Cina ha preso il nome di Li (cognome) Fu Lan (Forza del Vento) trascrizione fonetica del suo nome. Parlando con le due ragazze scopro che, paradossalmente, mentre Franci tornerà in Cina, Marisa resterà in Italia. Alla domanda del perchè l’amore per un paese così lontano, immenso, diametralmente opposto come cultura, Francesca non sa dare risposta esauriente. Dei cinesi ama la loro pace interiore. Sono rispettosi nonostante siano una moltitudine e, se pensiamo alle nostre liti condominiali, ciò ha dell’incredibile. Nei villaggi il bagno è in comune; vivono lo loro povertà dignitosamente, con poco sono contenti. Nelle mense mangiano riso bianco cotto al vapore con aggiunta di verdure e carne. Nelle città ci sono i ristoranti ma la predilezione va ai chioschi che affollano le strade. Cucinano e propongono varietà di cibo per noi occidentali impensabili; perchè per i cinesi tutto ciò che cammina e che vola è commestibile. Francesca non è schizzinosa, ha assaggiato ogni cosa...oddio, il cane e il gatto li ha rifiutati e la zuppa di tartaruga aveva proprio aspetto ed odore repellenti. Molto presto riassumerà il nome Fu Lan; tornerà ai grandi spazi e alle piccole comunità; alle città brulicanti come un formicaio e agli insediamenti della campagna; per allargare la sua conoscenza... e magari, la prossima volta che tornerà nella Perla verde, sarà accompagnata da un compagno di vita e da uno scricciolo con gli occhi a mandorla. Ciao “Franci”, a presto. G.L.M. Non me ne va mai bene una! Perchè incontro solo persone sbagliate? Nessuno mi capisce! Perchè capitano tutte a me? Che cosa ho di sbagliato? Se qualcuna di queste frasi Ti appartiene Allora è il momento di fare qualcosa! Parlane con il tuo Coach! Giulia Cecchini Life, Sport & Business Coach Il Coach ti aiuta a trovare le tue migliori risorse per costruire la Tua vita come Tu la vuoi! Riccione - Viale Modena 6 - Tel. 334 542 2413 (su appuntamento) www.giuliacecchini.info 28 Ha un Master della Columbia University (New York), Ealing College (Londra), Ayurveda Universiy (India). Ha numerosi certificati di partecipazione e corsi per la mente e il corpo. Una Professionista che da 17 anni lavora in Italia come: Istruttrice di Fitness, Insegnante di danza e di inglese in numerose scuole statali italiane (Rimini, Riccione, Coriano, Montescudo, San Marinio, Milano) e massaggiatrice dal 1991. studio per il Corpo e MASSAGGI la Mente PILATES/YOGA INDIVIDUALE E DI GRUPPO LINGUA INGLESE SHIRLEY È A RICCIONE - VIA COLLE DEI PINI, 26 - Tel. 339 22 88 439 (su appuntamento) [email protected] Seguitemi sulla mia “FAN” page di FACEBOOK: KEEP IN SHAPE oppure FACEBOOK: Shirley Vincent Mi trovate anche su TWITTER: @ShirleyStudio e SKYPE: colledeipini Pacchetti viaggi e crociere, biglietteria aerea e marittima, liste nozze, viaggi d'affari e incentive Da 30 anni per voi solo il meglio. RICCIONE - Viale Dante 155 Tel. 0541 647 364 - Fax 0541 663 392 [email protected] 29 immagine fornita da Idee per Viaggiare Shirley Vincent è Americana di New York City (Manhattan) SONO APERTE LE ISCRIZIONI 2012-2013 arredi delle rotonde Maschere, Brandina, Secchiello... ci mancate! a cura di G.L.M. Chi li ha visti? Avevamo fatto “l’occhio” alle tre maschere teatrali che ingentilivano e caratterizzavano il fronte del Cinema Teatro Turismo così come lo avevamo fatto alla Brandina e al Secchiello che ornavano rispettivamente le rotonde di Via Berlinguer-Corso Giulio Cesare e Via Ascoli Piceno-Via Tirreno. Le prime tre, una volta abbattuto il “Turismo”nel 2001 per far posto al Palacongressi, trovarono la via dei magazzini comunali in attesa di collocazione. Notizia dello scorso anno le poneva, opportunamente restaurate, al centro della nuova rotonda su Via Vittorio Emanuele II- e raccordo con Via Berlinguer (in attesa di completamento). Al momento solo terra ed erbacce. La Brandina e il Secchiello dopo le dementi “attenzioni” dello scorso anno da parte di alcuni imbecilli, una volta ritornate all’aspetto originale dopo le riparazioni del caso (così era stato detto), avrebbero trovato nuove visibilità. L’estate è passata e nulla si sa e nulla si vede. Che sia proprio il caso di rivolgersi a “Chi l’ha visto?”. UNO SGUARDO AL PASSATO Aprile 1931 - Corriere Padano La Festa del Fiore e della Doppia Croce La Festa del Fiore e della Doppia Croce che avrebbe dovuto aver luogo il giorno della Pasqua, a causa di un disguido subìto dal materiale spedito al Comune, è stata rinviata a domenica 19 corr. giorno in cui sarà celebrata anche la tradizionale Festa del Beato Alessio che richiama solitamente dai paesi limitrofi una numerosa folla. Uno stuolo di gentili signorine provvederà alla vendita del francobollo chiudilettera concorrendo alla migliore riuscita della nobile e umanitaria manifestazione. All’uopo il Comune è stato suddiviso in quattro zone che verranno percorse ciascuna da due signorine nell’ordine di cui appresso: 1ª Zona: PALAZZI TERESINA e ANGELINI DOLORES 2ª Zona: GASPARI GAETANA e MAGNANI ELIDE 3ª Zona: VERNOCCHI GABRIELLA e FANTOZZI GIOVANNA 4ª Zona: AMATI GEMMA e CICCHETTI VITTORIA Nella foto -datata 1931- vediamo ritratte le due fanciulle della 1ª zona Teresina Palazzi e Dolores Angelini. Chissà se tra i nostri lettori ci sono amici o parenti che rispolverando tra i ricordi e aprendo vecchi album di immagini riusciranno a farci pervenire le foto delle altre sei signorine? 30 CINEMA di gala De Sica e altri artisti a Cinè per una serata da sogno Parata di vip a Ciné, giornate estive del cinema, che dal 25 al 27 giugno al Palacongressi, hanno fatto rivivere i fasti del premio “Perla verde”, Riccione per lo spettacolo che si teneva al Dancing “Savioli”. Sul red carpet celebri personaggi come Christian De Sica, Sergio Castellitto, Claudia Gerini, Enrico Brignano, Fabio Volo, Diego Abatantuono, Margherita Buy, Riccardo Scamarcio e, ancora, Fabio De Luigi, Valerio Mastandrea, Alba Rohrrwcher, Francesco Mandelli e Fabrizio Bigio, arrivati in riviera assieme a 1.500 operatori del mondo cinematografico e 100 giornalisti accreditati per la presentazione dei film in uscita nei cinepanettone, magari “Vacanze di Natale a Riccione”? “Bisogna chiederlo al produttore, ma non credo si parli ancora di vacanze. Dal prossimo film si cambierà”. Dovrebbe essere, infatti “Colpi di fulmine” il titolo del nuovo cinepanottone. De Sica con Alessandro Siani, nel frattempo, prepara il film “Il principe abusivo” che uscirà a San Valentino. Per il resto a Cinè sono state presentate in anteprima decine di trailer delle nuove pellicole, nonché film come Biancaneve e il cacciatore, live action diretto da Rupert Sanders, Ribelle- The Brave 3D, film di animazione della Pixar, e Ruggine e ossa con Marion Cotillard in concorso a al “Savioli”, assieme ad altri giganti del cinema, come Totò, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Gino Cervi, Renato Rascel, Amedeo Nazzari, Gina Lollobrigida, Anita Ekberg. “Venire a Riccione per me è sempre una festa, perché ho una grande simpatia per questi posti – ha detto per l’occasione De Sica -. Ogni volta che ci torno, mi diverto. Questa città è un’iniezione di grande calore, di simpatia e di vitalità, in tutto e per tutto. Quì la gente sa amare e dice ancora buongiorno”. E allora perché non girarci un prossimi mesi. Ma l’evento chiave che ha caratterizzato la tre giorni, organizzata dall’Anic con Anec e Anem, è stato il CinéCiak d’oro, premio riservato al genere commedia, che Piera Detassis, direttrice della rivista Ciack, ha conferito a De Sica per la sua trentennale carriera. Un momento davvero emozionante, che ha portato il noto attore a rivivere probabilmente la stessa emozione provata a Riccione dal padre Vittorio De Sica, premiato una quarantina di anni fa Cannes. Per la prima volta le proiezioni sono state aperte ai riccionesi, accorsi in massa alla reception per accaparrarsi il biglietto gratuito. Riccione, insomma per tre giorni ha rivissuto gli antichi fasti e momenti di gloria sui massmedia. Per questo motivo il presidente della PalaRiccione Lucio Berardi e Massimiliano Giometti del CinePalace, lavorano per dare continuità all’evento nel 2013. Nives Concolino Liu-Jo Sector LABORATORIO ORAFO RIPARAZIONI OROLOGI E GIOIELLI N O M I N AT I O N • D I E S E L • F E N D I • C A S I O JEAN D’EVE • CITIZEN • NAUTICA • GUESS RICCIONE • VIA SAN MARTINO 50/b • TEL. 0541 690 094 32 LIBRI I giovani meritano sempre di essere aiutati e incoraggiati, ma è con vero piacere che do il mio sostegno a un giovane di talento come Andrea Speziali che si sta cimentando in un meritorio lavoro di ricerca e valorizzazione dello stile Liberty. L’interessante volume curato dal giovane riccionese Andrea Speziali analizza con dovizia di particolari e notizie inedite, il periodo storico di inizio ‘900 che vide, per l’appunto, la nostra Riviera arricchirsi delle prime costruzioni balneari Liberty. Un originale viaggio nei primi decenni del Novecento dove le città giardino come Riccione e Cervia erano ricche di villini di inconfondibile eleganza. L’opera segue la mostra “Romagna Liberty” che, proprio a Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico, ha avuto la sua sede naturale e che tanto successo ha ottenuto anche a livello internazionale. Grande merito ha questa pubblicazione, volta in particolare ad acclarare aspetti, del tutto sconosciuti nella storiografia locale, riguardanti il “naufragio” del cacciatorpediniere ‘Zeffiro’ della Regia Marina, che si verificò nel novembre 1917 a breve distanza dal porto canale di Riccione. Va riconosciuto al curatore del libro d’aver effettuato una ricerca scrupolosa, attingendo alle più diverse fonti: partendo dalle notizie apparse sulla stampa locale dell’epoca, in vero assai scarne, ad atti della municipalità riminese, alle memorie di privati cittadini rinvenute in rete, che descrivono quei giorni drammatici del novembre 1917, quando, costretti a lasciare le proprie terre dopo la disfatta di Caporetto del mese precedente (24 ottobre), decine di migliaia di profughi friulani e veneti furono ospitati anche in Romagna. Vasco Errani Pres. della Regione Emilia-Romagna Stefano Medas Pres. Istituto Italiano Archeologia ed Etnologia navale Fosco Rocchetta, già direttore della Biblioteca comunale di Riccione, per conto dell’ente di appartenenza ha pubblicato diversi saggi sulla storia di Riccione e del suo territorio a partire dall’antichità. Tra questi si ricordano: Pirati e Torri costiere nei Riccionese, con O. Delucca e L. Vendramin (1997), Cerimonia d’intitolazione del Museo del Territorio al maestro Luigi Ghirotti (1999), Il Ponte Romano dell’Antica Flaminia a Riccione (2004), Le Fontanelle di Riccione con L. Bagli, O. Delucca, L. Vendramin, M. Zaghini (2006), Luigi Ghirotti: una vita per l’archeologia (2007), Il Naufragio della ‘Bruna’ del 17 gennaio 1929 (2009), Riccione estivo: agosto 1894. Origini dei turismo riccionese al tempo della Belle Epoque (2009). è socio dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale di Venezia (ISTIAEN). Collabora a “La Piè”, al periodico “Famija Arciunesa“, a “E Rumagnol“ e al quotidiano La Voce di Romagna. Andrea Speziali vive a Riccione, a pochi passi dalla villa Antolini oggetto principale dei suoi studi. Coltiva con passione l’interesse per l’arte e si dedica alla pittura, scultura, fotografia e grafica. Sta per specializzarsi presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Si è cimentato in varie esperienze artistiche: nel 2011 ha ideato il progetto “Romagna Liberty” del quale ha curato la mostra e il catalogo; ha partecipato alla Affordable Art Fair di Amsterdam (2010), alla collettiva della galleria Wikiarte di Bologna (2011), alla 14° Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Pechino (agosto 2011) nel complesso del World Trade Center e alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia - Padiglione “Italia” - a cura di Vittorio Sgarbi. Per i tipi di Maggioli Editore ha pubblicato, nel 2010, “Una stagione del Liberty a Riccione”. 33 Un figlio, alla morte del padre, trova un baule pieno di documenti, pacchi di carta e alcune lettere scritte dal padre con la bella calligrafia all’inglese che conosceva; prende la prima lettera che gli viene a mano e si accorge che è proprio indirizzata a lui. Lettere mai spedite, ma fra queste alcune di molte pagine, con data e luogo, scritte su carta velina, quella che si usava per la posta aerea, alcune completate con articoli di giornali o lettere di altre persone o altri fogli, il tutto fermato con spilli ormai arrugginiti. Solo ora il figlio poteva leggerle, e aggiungere di suo altre carte per rendersi conto dello spirito del tempo nel quale il padre aveva vissuto, per capirlo meglio, e rimestare così nella sua vita. Nelle biografie si mescola sempre tutto: l’individuale e il generale, l’uomo e la maschera del personaggio, il temperamento personale, la tendenza e il caso e, ancora e forse soprattutto, i pregiudizi di chi scava in quella vita. La vita è un baule di cartacce. Rodolfo Francesconi è autore di saggi e di testi di narrativa: Quello che butta il mare, 1990; Grilli per la testa, 1991; Conservazione di una storia, Cinque favole per Maurizia, 1992; Racconti insignificanti, 1993; Azienda come cultura. La Rinascente, 1994; L’amore si trova là dove lo si porta quando lo si cerca, 1996; Poesie del mare, 1999. Il sardone sussurrato -ovvero- Il sesso e il mare, 1999; Abece, s.d.; Mario il marinaio, 2000; Un berretto da comandante, 2000; Il diavolo custode, 2002; Dalla Maison du Peuple alle Cooperative Case del Popolo. Riccione e la sua Casa del Popolo, 2003; Curriculum. 2004; L’intelligenza del luogo, 2009; In attesa del risultato. Racconti di ricette di cucina afrodisiaca vegetariana, 2010. il racconto in dialetto Tilio e la Giampira. Cinquènt’an insèn G- Tilio, adés ca sém ma la tavla, senza prescia, avria fè un zcurs sa te. T- Cus ch’ui è Giampira? G- Tra un mes e sarà e nost aniverserie... e sarà un dé impurtènt...cinquent’an ad matrimonie un capita ma tòt. T- Quèst l’è poch mo l’è sigur...o che us mor..o che us s-ciopa sal ragnède. G- Sé Tilio, mo noun an ém mai ragnè una masa... T- Perchè me a tlì dagh tòte ad vinta... G- Va là, va là....che un è propria isé...gèma ch’a sém pèri... T- Alora vèn me dunque...sinà a fém nota senza cumbinè gnint. G- A vlela dì che quand as sém spusè me a eva quéng an e te zdòt apèina fat... a ém sempre lavurè e a ém fat i pas sghènd la gamba... T- S’tan vò ‘ndè a gambrét...l’è e sistema piò bon...spese giòste...e una muliga ad sparagn.. G- Ecco...a vleva arvì ilé.... qualcuslèina avim mès da pèrta...e me ho pèns... T- Oddio Giampira...quand tat mèt a pènsè mu me lam vèn la chèrna pulastrèina...i sudor gic im còr giò ma la schina...da la testa finènta te cudroun! G- Tilio, nu fa e catastrofésta...fam zchèr! T- Dai zchèr che iché us fa e dé ma Ciula...* G- Pasir a s’era me marchè e al mi amighe al zcuriva di su viag... tl’Egét a Sciarm telchik...tl’Indièn a Seicelle...o da Maurizio...te Mesico a Culcatan...e mu me um brusiva un po’ e cul a duvé stè zéta.. T- Giampira, per piaser, nu artaca sla solfa di viag...te sé che e “rioplano” um dà e pèpacul snè a védle e sa mont sora una nèva a fac i gatèin... G- Tilio, sta calmin, stal robe al sò tòte, an voj andè tènt da lèngh. Ho zcuèrt un pusticin ch’us ariva se treno. L’è un Centro benessere tachèd me mèr.....us tò un “bungalon” che tè già i pì sora la sabia. Ui è tòt i “cunfort”...e frigo pìn al roba, televisioun sla padèla...it cambia i lanzul ogni dé... us po’ fè la clazioun dreinta te lèt santénd agl’ènde de mèr ch’lis arugla sla riva e e Sol che sbarlocia da la fnèstra... T- Gnènca e fòs e paradis in tèra...e costarà un oc dla testa ...it svuida e portafoj e it chèva la pèla.. per paghè un post isé us tèca vènd la chèsa... G- Na, e prezie l’è bon...basta tò tòt e pachèt...e po’ ogni dé ui è i masag chi stènd la pèla e i fa sparì al gréce de col ...ui è la piscina sl’aqua chèlda cla sbarbotla e quand tzcap ut pèr d’avé fat la plita... e tl’utme ui è i fangh “totalbobi”! Una roba chi la fa snè at che sit... T- Cus che saria? G- Tat spoj nud...com lat ha fat la tu Mà... tè snè na scòfia sora la testa per nu impiastrè i cavél... e tvè dreinta te paciugh e tcmènz a fè sò e giò.... T- Propria com i fa i baghin te stabie...E te tzì cunvinta che sta roba la facia bèn? G- L’è la funtèna dla giuvinèza. T- Mo com us fa a cred ma stal patachède... ma te, s’it fa veda un bigat tachè ma l’èm, tmagn ènca la cana s’e mulinèl. G- E po’ ti da savé che ogni paciugh l’ha e su perchè...ui è la fanga s’e lat e mièl per al done... la smurmidés al ganase che al dvènta lése com e cul d’un burdèl...e ui è la fanga s’e fèr... per j’èmne! T- Per fè al canc-lède ? G- Pori quajioun... la fanga s’e fèr la rinvigurés...la fa alzè la testa ma chi cianciarèl chi guèrda mal ciavate, e... ch’l’arvènza tra’d noun Tilio, e tu fradlèin l’è un po’ ‘d tèmp che e sta testa puntoun. ...e adés dù t’vè? T- A vagh a fè al valise. A partém sòbte! G.L.M. MACELLERIA ROBERTO & SEVERIA Grondaie e Coperture Misano Adriatico - Tel./Fax 0541 61 57 77 via Larga 38 - zona artigianale RICCIONE • VIA PUGLIA 34 • TEL. 0541 691 356 34 il racconto in dialetto Attilio e la Giampiera. Cinquant’anni insieme G- Attilio, adesso che siamo a tavola, senza fretta, vorrei fare un discorso con te. T- Cosa c’è Giampiera? G- Tra un mese è il nostro anniversario....sarà un giorno importante...cinquant’anni di matrimonio non capitano a tutti. T- Questo è poco ma è sicuro...o che si muore...o che si esplode nelle litigate. G- Si Attilio, ma noi non abbiamo mai litigato molto... T- Perchè io te le do tutte di vinta..... G- Va là, va là....che non è proprio così...diciamo che siamo pari.... T- Allora vieni al dunque...altrimenti facciamo notte senza concludere nulla. G- Volevo dire che quando ci siamo sposati io avevo quindici anni e te diciotto appena fatti... abbiamo sempre lavorato e abbiamo fatto i passi secondo la gamba... T- Se non vuoi andare per aria...è il sistema migliore...spese giuste...e un po’ di risparmi... G- Ecco, volevo arrivare lì...qualcosina abbiamo messo a parte...e io ho pensato.... T- Oddio Giampiera...quando ti metti a pensare a me viene la carne delle galline...i sudori freddi mi corrono lungo la schiena....dalla testa sino all’osso sacro! G- Attilio, non fare il catastrofista...fammi parlare ! T- Dai parla che qui si fa giorno a “Ciula”. G- L’altro ieri ero al mercato e le mie amiche raccontavano dei loro viaggi... nell’Egitto a Sharm el Sheik...nell’Indiano alle Seychelle...o a Mauritius....in Messico nello Yucatan...e a me rodeva un po’ il sedere a dover stare zitta. T- Giampiera, per piacere, non ricominciare con la solfa dei viaggi.. lo sai che l’aeroplano mi dà la strizza al sedere solo a vederlo e se salgo sopra una nave vomito... G- Attilio, sta calmino, queste cose le so tutte, non voglio andare tanto lontano: Ho scoperto un posticino che ci si arriva col treno. E’ un Centro benessere sulla riva del mare...si affitta un bungalow che già hai i piedi sulla sabbia. Ci sono tutti i comfort ...il frigo pieno di cose, televisione con la parabola...ti cambiano le lenzuola tutti i giorni...si può fare la colazione a letto sentendo le onde del mare che si rompono sulla riva e il Sole che s’infiltra dalla finestra.... T- Neanche fosse il paradiso in terra...costerà un occhio della testa...ti vuotano il portafoglio e ti levano la pelle...per pagare un posto così ci tocca vendere la casa... G- No, il prezzo è buono...basta comperare il “pacchetto”...e poi ogni giorno c’è il massaggio che ti stira la pelle e fa sparire le rughe nel collo, c’è la piscina con l’acqua calda e le bollicine e quando esci ti sembra di aver fatto la sbornia,e in ultimo ci sono i fanghi “atuttocorpo”! Una specialità del posto. T- E cosa sarebbe? G- Ti spogli tutto nudo, come ti ha fatto la tua mamma...hai solo una cuffia in testa per non impiastrare i capelli e vai dentro il fango e cominci a fare su e giù. T- Proprio come i maiali nel concime: E te sei convinta che questa roba faccia bene? G- E’ la fontana della giovinezza T- Ma come si fa a credere a queste cretinate... a te, se ti fanno vedere il verme attaccato all’amo, mangi anche la canna col mulinello. G- Devi sapere che ogni fango ha il suo perchè... c’è l’impiastro con latte e miele per le donne.. ammorbidisce le guance e la fa lisce come il sedere di un neonato... e c’è l’impiastro col ferro per gli uomini! T- Per fare le cancellate G- Povero minchione, l’impiastro col ferro rinvigorisce, fa alzare il capo a quel cianciarello che guarda le ciabatte e.. che rimanga tra noi Attilio, il tuo “fratellino” è un po’ che sta a testa bassa. ...e adesso dove vai? T- Vado a fare le valige. Partiamo subito! ogni giorno il Pescatore porta in tavola la ricchezza del mare nel rispetto della tradizione romagnola A due passi da Viale Ceccarini. Perché accontentarsi quando si può avere di più? Grande parcheggio sotterraneo Riccione • Viale Ippolito Nievo 11 (p.le Curiel) Tel. 0541 692 717 • Fax 0541 693 298 www.alpescacatore.net • [email protected] 35 riccione per la cultura Riflessioni di un ottuagenario Qualche anno fa, ad una conferenza al Palazzo del Turismo, ho udito una frase che mi ha lasciato perplesso: “I riccionesi non sono cittadini, ma individui”. Ovvero, credo di capire, i riccionesi hanno scarsa considerazione per le comuni regole della convivenza civile, ma agiscono di testa propria. Manca cioè lo “spirito civico”, quel sentimento che accomuna il gradimento e il benessere proprio a quello degli altri. Non è un gran complimento, ma forse qualcosa di vero c’è, e probabilmente anche una causa. Ricordo di aver letto, anni fa, in uno studio sulla cultura locale, che mentre quasi tutte le città si sono sviluppate attorno ad un castello od una piazza per cerchi concentrici, Riccione si è sviluppata “a scacchiera”, cioè senza far riferimento ad un luogo “simbolo” del civico sentire, che segna in qualche modo l’origine di una storia comune. Da un certo momento in poi, quando i “signori” hanno cominciato a costruire i loro villini, tutti i riccionesi, che sentivano Rimini lontana dal loro cuore, hanno guardato verso il mare. Dunque, Riccione si è sviluppata in modo considerevole ma anormale, senza cioè avere un punto di riferimento civico e culturale per i suoi abitanti. Può sembrare una cosa irrilevante, ma non è così. Quasi tutte le città offrono ai loro abitanti un luogo tradizionale dove incontrarsi, fare acquisti, svolgere pratiche, partecipare a cerimonie religiose e civili: un luogo con i segni evidenti del tempo passato, un luogo che tutti riconoscono e dove tutti si riconoscono, si confidano, progettano, familiarizzano. Rimini, per esempio, ha due piazze importanti, vicino al castello: una dove ha sede il comune, l’altra dove era il foro. In mezzo, un tratto di “corso” dove alla sera puoi incontrare tutti e che costituisce il vero laboratorio culturale cittadino. Dunque, se questo “punto” a Riccione non c’è, bisogna cercarlo. E se non si trova, bisogna inventarlo. Qualcuno sorriderà con sufficienza: inutile, si tratta di una vera e propria necessità. E’ per questa carenza che i riccionesi sembrano avere scarsa coscienza di vivere in una comunità. Certi comportamenti si verificano un po’ dappertutto, ma qui sono di casa: basta vedere come i riccionesi “potano” i loro alberi, collocano i loro rifiuti e sorvegliano i loro cani. Quel manifesto dello scorso anno, “Gnocca e bomboloni”, è emblematico. Ognuno fa quel che crede senza preoccuparsi degli altri. Ebbene, adesso non ridete, a furia di pensare credo di avere trovato una risposta: il punto di riferimento cittadino valido non solo per tutti i riccionesi, ma anche PRIMA PUNTATA per gli ospiti è il Palazzo del Turismo. E pensare che era stato smerciato come un oggetto inutile! Per me questo ha coinciso con il punto più basso di vita pubblica del dopoguerra, quasi quanto l’abbattimento del Teatro Dante. Vergogna. Anche se abbiamo un bellissimo lungomare. Per fortuna che il Primo Cittadino ultimo eletto l’ha capito subito e del recupero ne ha fatto un punto d’orgoglio programmatico. E c’è riuscito, nella quasi indifferenza generale. Grazie, Sindaco. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e costruire un nuovo stile civico e culturale. Ma perchè proprio il Palazzo del Turismo? Lo vedremo nella prossima puntata, se vi interessa. Isidoro P.S.: Sarà gradito il parere di cittadini attenti e di buon senso. AGENZIA SERVIZI ASSICURATIVI E BANCARI AGENTE GENERALE MORRI MILENA VIALE CECCARINI, 192 - 47838 RICCIONE Tel. 0541 690602 - Fax 0541 691172 [email protected] - skype: assiamica 36 attivita’ scolastiche Angel e Devil Pub: l’eredità del Prof. Conti Raul Conti, riccionese doc., docente di lingua inglese presso la Scuola Media cittadina, lascia l’insegnamento dopo 43 anni di soddisfacente carriera e lo fa in una maniera che più originale non poteva essere: “lasciando” un Pub in eredità. Tutto vero, non siamo in preda ai fumi alcolici della birra. Il nostro Prof. ha proposto ai ragazzi della 3ª M e della 3ª N di diventare imprenditori aprendo un Pub (con sede negli ex uffici GEAT in via Mantova), sarcasticamente chiamato Angel e Devil, gestirlo correttamente con oculata divisione dei compiti e impegno categorico a chiudere in pareggio, pensare i menu adatti alla clientela (compagni di scuola, genitori e parenti) e, “Last but not least”, parlare rigorosamente in inglese. Nel Maggio u.s. l’attività è partita con un entusiasmo incredibile e ci sono state serate (orario dalle 20,30 alle 22,30) di tutto esaurito con un centinaio di “clienti”. Tutto è filato a meraviglia; dal banco di distribuzione cibi e bevande, ai servizi ai tavoli e alla cassa sino al riordino finale con tanto di scopa e paletta. Economicamente è stato un successone. L’attivo di oltre mille euro è stato impiegato per una pizza-coca offerta ai “lavoratori” e per donare alla scuola di San Lorenzo un televisore 40 pollici full HD. Didatticamente un ultra-successone considerando l’interdisciplinarità della iniziativa. Educazione musicale ha prodotto musica dal vivo, Educazione artistica ha ideato e realizzato la cartellonistica e le t-shirt indossate dai ragazzi e l’occasione ha portato a studi particolari quali produzione ed uso della birra sin dall’epoca dei Romani. Senza dimenticare quanto sia formativa una esperienza di lavoro collettiva per degli adolescenti. Pensionamento meritato per Raul ma sarebbe un vero peccato se il Pub seguisse le sue orme! G.L.M. 37 Sgèmbre Ricette di mare da lichis i baf! Sgombero da leccarsi i baffi (Per 4 persone) 500 gr. di filetto di sgombero Succo di metà pompelmo 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva Preparate il composto in una terrina adagiandovi i filetti di sgombero e lasciate marinare per un’ora in frigorifero (o più a seconda dello spessore dei filetti). Disponete in un piatto i filetti, cospargeteli con un po’ della stessa marinatura e rifinite magari con chicchi di melograno o a piacere.... Sangiovese o Trebbiano per accompagnarli (acqua o bibite sarebbe un delitto!). Buon appetito da Daniele della Pescheria Sapori di Mare. IMMAGINI DIGITALI di Daniele Casalboni La foto che non c’è meglio si prestano a produrre una composizione realistica, che insomma non sveli il segreto della sua fabbricazione. Sia chiaro, pressoché tutte le manipolazioni possibili nella fotoritocco digitale erano tecnicamente possibili, benché più faticose e imperfette, con gli strumenti della vecchia, umida camera oscura analogica, si tratta del buon vecchio fotomontaggio. Quello che cambia è il fatto che ora la manipolazione sofisticata è alla portata di chiunque abbia qualcosa da dimostrare per mezzo delle immagini (che come sappiamo, continuano – abusivamente – a dimostrare moltissimo). Ma soprattutto è l’ampia disponibilità delle immagini su Internet a rendere la manipolazione potentissima. L’enorme Rete funziona ormai come un archivio inesauribile, dove la foto che cerchi c’è sempre; e se non c’è, la puoi creare come un puzzle con i pezzi di altre foto. L’idea è che non c’è più nulla da fotografare, tutto è già stato fotografato, basta solo mescolare e servire. Ansel Adams, un mostro sacro della fotografia, inventore della tecnica dell’esposizione zonale coniò il concetto di “previsualizzazione” in fotografia: comporre mentalmente l’immagine ancora prima dello scatto, in modo da ottenere un risultato il più simile possibile al progetto. Ma lui, almeno, alla fine, una nuova fotografia, una foto mai esistita prima, la scattava davvero! Nel caso aveste ancora qualche dubbio sulle future evoluzioni della fotografia provate a visitare il sito http://cg.cs. tsinghua.edu.cn/montage/main.htm Può essere anche una burla, come se ne trovano tante in rete, ma se anche fosse così, sarebbe una burla ormai tecnologicamente pensabile. Quattro ricercatori di università cinesi sostengono di avere messo a punto un software che consente di comporre precisamente la fotografia che avete in mente, senza che vi scomodiate a scattarla, semplicemente partendo da uno schizzo descrittivo. Ci pensa poi un motore di ricerca a pescare, nello sterminato oceano di Internet, le immagini, o meglio i frammenti di immagine, che si adattano alla vostra immaginazione. Se poi l’utente vuole, può inserire anche le proprie immagini nel gioco, e allora diciamo la verità, se puoi fare quello che promette questo software , perché mai dovresti andare a spendere migliaia di euro per un professionista che ti fa qualche trucchetto sulle foto del matrimonio? La notizia sta facendo il giro dei blog specializzati. Se ne parla come della “fotografia Ikea”, definizione folgorante: ormai siamo in grado di arredare a piacere il nostro immaginario montando liberamente pezzi intercambiabili già pronti. Il software, tra l’altro, promette di privilegiare, nella ricerca, le immagini che 38 poesia del tempo che fu Perchè “In sul fa della sera” G.L.M. Capitommi una notte, nel poi dell’aver trangugiato pantagruelica cena, ricca di fagiolame coticoso e insaccume selvatico il più disparato, con l’innaffiato di uve sangiovesi le più pure e dure, indi ventre a botticella, nel non trovar tregua paciosa tra le lenzuola, bensì di Santantonio lo foco, tal da vagare ciabattoso col ciarvello fumoso di pensieri li più stralunati e infine doverli, intingolando pennino nell’inchiostro, porli a li posteri. In sul far della sera tra li solchi bitorzoluti vivi di viscidi vermicoli Struggeasi lo core mio ad agitar le gravi zappe nel bronzeo rintoccar nello scocciolare pietre in sul vespero dell’ore inframezzate ad arte e spargeasi nell’aere per ricavar bestemmie. dimandandosi a martello indove che avea dimora la giovin assai donzella non struggeasi più lo core mio leggiadra e pulcherrima e creossi ne l’intimo profondo che incrociai e ristetti muto idea di quanto cul avess’io tra le banche del mercato nell’oziare pacioso notte e dì col fiato oppresso e cupo e nell’aver qual unico pensier nelle sacche de li polmoni. Affacciossi lo viso mio in sulla campagna brulla e lo sguardo fermossi sulle curve terga sudate de li villici affaccendati da mane a sera sine tregua lo struggimento mio amoroso S’accese ne lo cervello mio allor filosofeggiandescamente un qual balenìo dimandoso giunsi alla fatal conclusione e mi dissi tra me e medesimo: dell’aspettare savio il domani “...azzo che culo che si fanno!” che l’avrei certo reincontrata. E allora immantinente e poi E nel tempo che le palpebre precipitevolissimevolmente s’accoppiano m’addormentai. Prova gratuita dell’efficenza visiva Occhiali progressivi con garanzia adattamento Occhiali da sole graduati Contattologia Riccione Corso F.lli Cervi, 62 - 0541.697629 [email protected] 39 sorridere in DIALETTO E sghétle (Il solletico) A cura di Giuseppe Lo Magro Piccola rubrica di battute surreali, barzellette seminuove, fantasie oniriche, filosofia popolare. Da leggere in relax e magari “degnare” di un sorriso come quando si è sottilmente solleticati. “Quand a fan l’amor e mi muros um dis un sach ad parulace. Cus ca ho da fè? “ “Fa l’amor una muliga mej!” E mi cusèin un è inteligènt. Al galèine de su pulèr lil tò in gir. Quand l’è nèd e mi fiul ho fat e film sla telecamera. Adés s’um fa incazè a ciach e butoun giòst e a l’armand indrì. Oun che fumiva tre pach ad zigarète e dé l’è mort e i ha dunè j’organi. Si pulmoun i ha asfaltè una strèda d’un chilometre. An ho mai vù e”pollice verde”. Im mor ènca i fiur ad plastica. Quèl ch’l’ha invènt la roda un era un gran génie. Quèl ch’l’ha invént cagl’èlte tre l’eva la bargnocla. Sgnor Giòdic al giur an vlèva mèt sèta la machina la mi suocera. Apèina a l’ho vésta davanti e cofano a l’ho ciamèda. Mo la eva e telefunèin smort! La prèima volta ch’am so spujè. davanti m’una dona lam ha dét : “Tvò giughì a la Caccia al tesoro?” I marid in si rènd count dla fadiga cal fa al mèj a spènd e lor stipèndie. La galèina l’è l’onich animèl cus magna prèima che nasca e dèp ch’l’è mort. I dipendent de Cumoun iè i marid miglior. La sera i ariva a chèsa ch’in è strach e i ha già lèt e giurnèl. La mi mej e mé a sém stè cuntènt per vint’an. Dèp as sém incontre. CALZATURE - ACCESSORI MODA Nuovi arrivi autunno-inverno RICCIONE - VIA GRAMSCI, 174 - Tel. 0541 602575 40 ‘ LA ZIRUDELA La padèla tivù Ogni tènt um pis d’andè te Centre per véda gènta, per fè dij incontre. E dmènga per un pél an sò’ndè a sbat t’un vèc amigh, Pavlèin, un pori criat. Ilé sora i dorma dò burdlèin-cumpagn: Rolando e Lancillotto, gnènca dò an. Ad fiènch, Ginevra, tre an e cavèl d’or us capès cl’avria voja da stè tramèza lor. “La Rai e Mediaset al fa la stèsa roba, escòrt e psicanalésta, una gran bòba. Isé us’arvènza snè e lèt come badurle, vera Cianina?... e senza di gran urle.” L’è sempre stè znèin, dò sèld ‘furmai genitur strampalèd, una vita ad guai. Inveci adés l’ha trov la su bèla strèda, us’è spusè e l’ha un’impresa avièda. A vèda che quadrèt ad famija cla crès a fac una batuda che quasi a dvènt rès : “Ciò ragaz, la v’è s-ciupè la television? An avì pèsa, a sì sempre te buliroun!” “Mo sa’ndè avanti sa stal produzioun altrochè squèdra da giughì a paloun. Da amigh av dagh un bon cunseglie e stèm da santì senza bat un céglie.” La su mej l’è la Cianina “Ciacapèsta” una stloncia ch’l’ai magna sora la testa. Incinta, la mèt in bèla vèsta la su pènza, m’un’inguria ad “Curaza”la fa cuncurènza. “Andè da l’antenésta, us cèma Pitrein, uv monta la padèla tivù sa tòt i bambèin questa la dà la posibilità da culeghès si canèl ad tòt e mènd, us fa t’un sbrés. S’un bastas, lò e punza t’un pasigèin ad tip ultramudèrne, sa dò scaranèin, quei che tai po’ pighì te scrichì d’un oc e i sta drèinta la bas-cocia senza pastroc. A vidrì totnicò ad tòte agl’ore, nota e dé cinema, sport, documenterie, patachède. Av rilasarè senza scartablè sèta i lanzul, i fiul iè bèl, mo da grand i dvènt un dul”. La parabola Giuseppe Lo Magro Ogni tanto mi piace andare in Centro per veder gente, per fare degli incontri. E domenica per un pelo non ho urtato un vecchio amico, Paolino, un povero cristo. Lì sopra dormono due piccoli gemelli: Rolando e Lancillotto, neanche due anni. Di fianco, Ginevra, tre anni e capelli d’oro si capisce che vorrebbe stare tra di loro. “La Rai e Mediaset fanno sempre le stesse cose, attricette e psicanalisti, un gran vociare confuso. Così ci rimane solo il letto come sollazzo, vero Lucianina?..e senza delle grandi urla”. E’ sempre stato minuto, due soldi di cacio genitori strani, una vita piena di guai. Invece ora ha trovato la sua bella strada si è sposato e ha un’impresa avviata. Vedendo quel quadretto di famiglia che cresce faccio una battuta che quasi divento rosso: “Allora, ragazzi, vi è scoppiata la televisione? Non avete pace, siete sempre in piena attività!” “Ma se andate avanti con queste produzioni altrochè squadra per giocare a pallone. Da amico vi do un buon consiglio e statemi a sentire senza battere ciglio”. Sua moglie è la Lucianina “Ciacapèsta” una “stanga” che gli mangia sulla testa. Incinta, mette in vista la sua bella pancia ad un’anguria di “Corazza” fa concorrenza. “Andate dall’antennista, si chiama Pietro, vi monta la parabola tivù con gli accessori questa dà la possibilità di collegarsi coi canali di tutto il mondo, si fa in un attimo. Se non bastasse, lui spinge un passeggino di tipo ultramoderno, con due seggiolini, quelli che puoi piegare in un batter d’occhio e stanno in una sacca senza dare impiccio. Vedrete tutto a tutte le ore, notte e giorno, cinema, sport, documentari, intrattenimento. Vi rilasserete senza trafficare sotto le lenzuola i figli sono belli, ma da grandi danno problemi. PARRUCCHIERA Venerdì e Sabato su appuntamento MANICURE PEDICURE Tutte più belle! Vi aspetta nel nuovo accogliente salone RICCIONE • VIALE GRAMSCI 115/B • TEL. 0541 606 105 41 L’Arboreto cicchetti Una “perla verde” nel cuore di Riccione A due passi da viale Ceccarini, passando per viale Bufalini, si accede in una zona boscosa , si tratta dell’ex vivaio Cicchetti, l’area ha una superficie di circa 13.000 mq. ed è interamente coperta da piante ornamentali di diverse specie, autoctone ed esotiche. L’Arboreto è stato intitolato ad Augusto Cicchetti per rendere omaggio alla famiglia di giardinieri e paesaggisti riccionesi che hanno operato dal 1846 in Italia e nel mondo, ai quali va senz’altro riconosciuto il merito di aver trasformato una piccola località balneare in una vera e propria città giardino. L’arboreto Cicchetti è giunto sino ad oggi pressoché intatto, forse grazie anche alla sua posizione, quasi nascosto e paradossalmente, “protetto”, da un corollario di case e palazzi, incastonato come una perla nel cuore della città, questo luogo conserva caratteristiche di unicità non riscontrabili altrove. Nel lungo periodo in cui il vivaio è stato operativo, ha accumulato molte piante di provenienza diversa dando vita ad una inconsueta complessità della formazione vegetale, questa è senz’altro la peculiari- tà che caratterizza fortemente l’arboreto, in questo contesto è facile scorgere degli alberi di provenienza nordafricana, come il Cedro dell’Atlante accanto a specie più “nostrane” come il Leccio. Passeggiando all’interno dell’arboreto si notano in prevalenza diverse specie di Pini, è facile riconoscere il Pino domestico dalle grosse pigne, il Pino marittimo e il Pino d’Aleppo. Le Conifere sono presenti anche con altre specie, alcune nostrane come il Tasso e il Ginepro, altre esotiche come il Cedro dell’Atlante, l’Abete delle Isole Ioniche e il Cipresso dell’Arizona. Tra le latifoglie sono presenti numerosi Lecci, Aceri e alcuni esemplari di Carpino bianco. Quasi al centro dell’arboreto troviamo infine il maestoso albero della Canfora, una pianta molto resistente ai parassiti e alle variazioni termiche, un tempo da questa pianta si estraeva l’olio di canfora, utilizzato in erboristeria e per allontanare gli insetti. Il sottobosco nel corso del tempo è stato molto ridimensionato, tuttavia, in alcuni tratti risulta ancora rigoglioso e compatto e ben stratificato. E’ formato in prevalenza da Fillirea, Ligustro, Ginepro, alcune specie del genere Prunus e Alloro. Per quanto concerne la fauna, la modesta estensione dell’area limita la presenza solo ad alcune specie meno esigenti. Il mammifero più presente all’interno dell’area è sicuramente il Riccio, diffuso in tutti i giardini e parchi della città, altro mammifero ospite dell’arboreto è la Donnola. Questo mustelide ha abitudini prevalentemente solitarie e notturne, specialmente quando caccia, anche se molto spesso è attiva anche di giorno. È capace di nuotare e di arrampicarsi sugli alberi. La tana è costruita da cataste di legna, oppure in tronchi cavi, di solito viene im- SCOIATTOLO GRIGIO bottita di paglia, pelo, sostanze vegetali ecc., In condizioni favorevoli la Donnola può avere due parti annui e una nidiata da due a otto cuccioli, la vita media si aggira intorno ai tre anni. Il territorio di caccia della Donnola è molto ampio e va sicuramente oltre i confini dell’arboreto, si ha motivo di ritenere che possa arrivare fin’oltre il torrente Rio Melo. Durante il periodo degli amori maschio e femmina difendono il loro territorio attaccando senza esitazione chiunque metta a rischio la vita dei cuccioli. La Donnola è un animale carnivoro si nutre di Topi, Ratti, Uccelli, Anfibi e Rettili, ma è anche in grado di uccidere animali più grandi di lei come i Conigli. Altro mammifero che di recente ha incrementato la presenza all’interno dell’arboreto è lo scoiattolo grigio, questo simpatico roditore, purtroppo, non è una specie autoctona, cioè nostrana, Riccione - Viale D’Annunzio, 133 Tel. 0541 646006 - Bus Stop n. 41 [email protected] 42 L’Arboreto cicchetti bensì proviene dal nord America. Non si sa se sono stati volutamente rilasciati in natura o fuggiti da chi li deteneva, sta di fatto che la loro eccessiva diffusione potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso nostrano. Sono presenti anche Toporagni, piccoli mammiferi insettivori molto difficili a vedersi a causa delle loro comportamenti prevalentemente notturni ed elusivi. Gli uccelli sono certamente la componente più ricca di specie e certamente più facile da osservare. La presenza di specie esotiche nella componente vegetale, infatti, non ostacola l’insediamento di una interessante avifauna, notoriamente attratta e dipendente più dalla struttura della vegetazione che non dalla sua composizione specifica. Si tratta per lo più di uccelli comuni, estremamente adattabili (animali che vengono definiti «ad ampia valenza ecologica») ma non sempre presenti nei giardini e nei parchi delle città. Gli uccelli presenti per gran parte sono Passeriformi, caratterizzati quasi sempre da piccole dimensioni, in qualche caso da belle colorazioni ma molto spesso da comportamenti elusivi. Specie presenti e comuni sono la Capinera e il Merlo, ma anche il Verdone, il Cardellino, il Verzellino e il Pettirosso, quest’ultimo presente solo durante la stagione invernale. Le alte cime delle conifere sono frequentate da Cince di varie specie che compiono piccoli voli da un ramo all’altro alla ricerca di insetti. Sono animali che, generalmente, preferiscono i boschi maturi, con alberi dai grossi tronchi, vecchi, deperenti o morti, dove poter soddisfare le necessità alimentari e le esigenze della riproduzione. La Cinciallegra e la Cinciarella sono i più comuni tra questi uccelli. La loro presenza testimonia indirettamente l’esistenza di alberi d’alto fusto, ricchi di cavità. Il folto ed esteso sottobosco consente l’ abbondante presenza dello Scricciolo che caratterizza gli strati più freschi ed umidi della vegetazione. Sebbene nell’ultimo anno non sia stata riscontrata la presenza, è segnalata all’interno del parco la frequentazione del Torcicollo, un uccello insettivoro dalla caratteristiche peculiari, è molto difficile avvistarlo a causa della sua livrea estremamente mimetica tra i rami, l’unico modo per constatarne la presenza è il suo canto, simile ad una sorta di “risata”. È un uccello migratore, giunge da noi in primavera proveniente dall’Africa dove sverna. Nidifica nelle cavità degli alberi e la femmina depone una sola covata di circa una decina di uova. Il Torcicollo cerca il cibo sul terreno e la sua alimentazione è strettamente di insettivori, in particolare è ghiotto di formiche, ha un volo on- Mobilità attiva a Riccione DONNOLA dulato che ricorda quello delle allodole. Il suo singolare nome è dovuto allo strano sistema difensivo usato contro i predatori: allunga il collo, gonfia le penne della testa e si muove lentamente avanti e indietro, tanto da sembrare agli occhi di un possibile predatore, un pericoloso serpente. Da una decina di anni l’arboreto è frequentato assiduamente anche da alcune coppie di Aironi cenerini, che utilizzano la parte alta dei pini come posatoi. L’arboreto è anche l’habitat ideale dei rapaci notturni. Sono diverse le specie che popolano questo angolo di paradiso. Le presenze più significative sono rappresentate dal Barbagianni, l’Allocco, il Gufo comune e la Civetta. Salvaguardare questo luogo, oltre che preservare il territorio dall’avanzata del cemento, garantisce la conservazione di un patrimonio di biodiversità unico nel suo genere, soprattutto perché inserito in un ambito urbanizzato, ma anche e soprattutto, per dare continuità alla vita alle diverse specie che vivono al suo interno. Antonio Cianciosi Riccione festeggia i suoi 90 anni proiettandosi sempre di più verso la mobilità lenta. Una città da attraversare a piedi o in bicicletta lungo i suoi 25 chilometri di piste ciclabili, con la volontà di raddoppiarli. Il lungomare pedonalizzato, con il terzo stralcio dei lavori alle porte, rappresenta un modello unico capace ora di integrarsi con il resto della rete ciclabile grazie ad una “mappa ragionata” di itinerari cittadini. L'incentivo all'utilizzo della due ruote passa anche attraverso il bike sharing, ovvero la condivisione di alcune biciclette e da ultimo la ciclostazione: parcheggi custoditi riservati alle biciclette in zone strategiche come la stazione. Per i più piccoli è partito invece il progetto Pedibus: la possibilità, in to tale sicurezza, di ritornare a compiere a piedi il tragitto casa-scuola a piedi. Oggi il 90% dei bambini viene accompagnato in macchina. L'obiettivo è quello di arrivare ad un 20% totale di mobilità alternativa. I tanti chilometri ciclabili a disposizione da oggi sono dunque a sistema grazie ad una mappa con 4 itinerari diversi: un percorso ricreativo ludico adatto a tutti, quello culturale e dedicato alle tendenze moda, il percorso natura e sport per i più allenati e quello paesaggistico storico. 30 mila le copie stampate di questa mappa capace di far riscoprire anche alcuni luoghi dimenticati della Perla Verde e quindi in qualche modo funzionale al “Boulevard dei Paesaggi”. Per muoversi all'interno dei vari itinerari sono posizionati 60 pali informazione (4 i colori a seconda del tragitto) utili per orientarsi e calcolare le lunghezze percorse. Un piano di attività nato per incentivare l'utilizzo della mobilità lenta, interamente finanziato attraverso fondi europei all'interno di “Active Travel Network”: un progetto dell'Unione Europea a cui partecipano sette nazioni diverse, tra cui l'Italia, rappresentata da Riccione e Novara. L'intento del progetto è quello di elaborare, raccogliere e scambiarsi idee e proposte per favorire la mobilità attiva, migliorare la circolazione stradale e, effetto per nulla secondario, migliorare la salute delle persone combattendo le malattie da sovrappeso e mancanza di movimento. Una sorta di rivoluzione culturale dove grandi e piccoli sono chiamati a fare la propria parte. E per crescere i ciclisti di domani in cantiere il primo Bike Park di Riccione. Sarà inaugurato in Primavera e troverà collocazione in Via Tre Baci zona Colle dei Pini. Sull'esempio dei paesi del Nord Europa è stato pensato un luogo dove i più piccoli potranno imparare in totale sicurezza ad andare in bicicletta attraverso percorsi protetti e studiati per acquisire dimestichezza. Una realizzazione che comporta un investimento di 40 mila Euro, 21 dei quali finanziati da fondi europei. 43 CURIO ITà senzaetà di Maria Grazia Tosi “Stessa spiaggia, stesso mare” SPIAGGIA PIOVOSA Negli anni ’60 per i bambini che in estate affollavano le spiaggia, la gioia provocata dal costruire piste per ‘palline da corsa’, castelli con ponti levatoi, vulcani dalle cui bocche far fuoriuscire fili di fumo, ogni tanto era dal cielo che proveniva. Passavano piccoli aerei che trascinavano dietro sé un lungo e vistoso striscione variopinto che pubblicizzava un particolare prodotto… e poi il lancio! Arrivavano a terra, o meglio a sabbia, una miriadi di graziosi gadget o dolciumi che animavano anche le presenze sonnacchiose che si stavano cuocendo al sole, una volta precipitati sulle loro teste. Si scatenava un fermento furibondo, e acuta era la strategia per accaparrarsi il dono, che prevedeva una certa esperienza nel valutare di quanto la distanza influisse sull’atterraggio, la potenzialità del vento che avrebbe potuto sconvolgerne la traiettoria, e il peso dell’amatissima ‘pioggia’. SPIAGGIA LIBERATA Magari qualche gruppetto di signore annoiate dalla brandina e con la voglia di sgranchirsi le gambe in riva al mare godeva di quei banchetti che proponevano braccialettini e vestaglie, parei e borse a buon mercato…! Un mercato però illecito, contro il quale il NAC (nucleo antiabusivismo commerciale) di Riccione si attiva, per lasciare la spiaggia ai turisti e’ salvaguardare la dignità’ delle attività regolari. Sono ormai dieci anni che la Polizia Municipale l’ha istituito, e il problema è ridotto ormai ai minimi termini. Pare che non bastasse allontanarli dalla spiaggia, perché appena gli agenti voltavano le spiagge loro ritornano; occorreva una sorta di prevenzione, come sequestrare merci in esposizione o intercettate mac- chine che ne erano stipate. Il Comune di Rimini, il giugno scorso, ha espresso sulla stampa il proprio compiacimento per un servizio che da noi funziona bene. SPIAGGIA PROFICUA Riccione 1933: “ La vendita delle cartoline illustrate era il primo gradino del venditore in spiaggia. Le andavamo a prendere dalla Virginia, la padrona del Minerva in viale Ceccarini. Era una buona donna e nonostante la facessimo arrabbiare per i pagamenti, ogni mattina ci dava il nostro pacco di cartoline. Per le bibite mi rifornivo da Tonino Tomasini che aveva lo stabilimento di fronte a casa mia: andava di moda il “Sinalco”, una bevanda nuova che si vendeva a 10 soldi, e a me ne restavano due. Era un buon guadagno ma la fatica molta, dovendo camminare nella sabbia bollente della spiaggia. Attività che si facevano non avendo l’età per avere il libretto di lavoro, e come clandestini si cercava di evitare le guardie per non farsi sequestrare la merce. Qualcosa comunque si portava a casa, non esclusi gli oggetti che si trovavano incustoditi su tavoli e sdrai, sotto tende e ombrelloni”. (tratto da “Le storie di Dolfo”) SPIAGGIA FISCALE Anche per i bagnini è scattato l’obbligo di emettere scontrini e ricevuta fiscale. “Nessun intento persecutorio - dichiarano le Fiamme Gialle - ma oltre a un nutrito numero di operatori in regola, abbiamo riscontrato una certa confusione da parte di bagnini e mosconai, alcuni dei quali davvero in buonafede”. Il Governo ci aveva già provato nei primi anni novanta, ma la norma aveva creato non pochi problemi sia tecnici che interpretativi. Stando al commen- 44 to di alcuni bagnini l’introduzione degli scontrini fiscali non cambierà nulla, anzi servirà a dimostrare che non sono degli evasori. Ad essere penalizzati potrebbero essere secondo loro i clienti, dato che con gli scontrini le tariffe saranno uguali per tutti e finirà il gioco al ribasso, praticato spesso anche dagli hotel convenzionati con le spiagge. Si vedrà a fine stagione… SPIAGGIA SICURA “Nella zona 150 si è perso un bambino di 7 anni, biondo e di nazionalità tedesca, che indossa un costumino blu a righe rosse”. Ma perché dal Publiphono questi annunci ora si sentono molto ma molto meno a confronto degli anni ‘60‘80? Non ci sono più bambini? “Assolutamente no – spiega il bagnino di una zona dell’Alba -. Ma è vero che gli annunci sono diminuiti di parecchio. Prima di tutto perché ora disponiamo di efficaci servizi di animazione che li intrattengono per diverse ore al giorno, evitando che si disperdano sulla spiaggia alla ricerca di qualche stimolo giocoso; poi perché da alcuni decenni gli stranieri sono pochi, ed erano proprio i loro bambini che più si perdevano perché lasciati più liberi; ma soprattutto è la paura dei genitori che, spaventati da episodi gravi che in questi tempi la cronaca riporta, li mantiene più vigili”. SPIAGGIA GENEROSA Quella del 28 giugno di quest’anno è stata una cena benefica a favore dei terremotati dell’Emilia che ha popolato la spiaggia di fronte a Piazzale Azzarita di 430 sensibili cittadini. Tutti i fondi raccolti sono stati consegnati al sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli e finalizzati alla riapertura delle scuole di quella zona. Per l’evento si sono mosse 17 associazioni cittadine e oltre un centinaio di volontari. Straordinario come sempre il pesce di Bichina e fondamentale la collaborazione del Ristorante Tanimodi che ha messo a disposizione locale, personale e cucina, nonché la terrazza sulla quale si sono esibiti il complesso dei Lu e la cantante Kelly Joyce che hanno riportato il pubblico indietro nel tempo, quando proprio sulla medesima terrazza e alcune altre negli anni ‘60/’70 si scriveva la movida riccionese. Riscaldamento e condizionamento: Sicurezza, prevenzione e risparmio a cura di Michelotti Roberto “L’estate sta finendo, e un anno se ne va…” cantavano i Righeira nell’1985! E con l’estate che finisce, oltre ai bilanci di fine stagione, bisogna pensare anche al lungo inverno che è alle porte per non farci cogliere impreparati come lo scorso anno … Come sempre, la protagonista del nostro comfort invernale è lei! La caldaia! Compagna fedele dei gelidi inverni. E’ il momento di mettere alla prova per l’ennesima volta la vecchia “compagna” (nel caso vi tradisca… ECCOCI QUI!) o provare l’efficienza dell’ultimo acquisto ad alto rendimento. Di qualunque tipo essa sia ecco a voi alcuni consigli e informazioni tratti dal nostro sito www.michelottisantini.it che potrebbero risultarvi utili: • Se avvertite odore di gas, chiudete il rubinetto sotto la caldaia, spegnete l’impianto e non accendete la luce. Contattate subito il nostro centro assistenza. • Per evitare i danni del gelo, soprattutto se è installata all’esterno, non tenete la caldaia spenta per periodi prolungati. Potreste farla andare al minimo per evitare che la temperatura dell’acqua vada sotto zero e geli. Coloro che utilizzano la caldaia solo d’estate e abitano fuori zona potrebbero optare per l’aggiunta di un liquido antigelo sull’impianto di riscaldamento o prendere in considerazione lo svuotamento dell’impianto (informazioni in ufficio). Esistono, tuttavia, in commercio caldaie con il programma antigelo. Questo sistema avvia la pompa e il bruciatore tutte le volte che la temperatura dell’ambiente dove è installata la caldaia arriva intorno allo zero. • Se avete una caldaia o uno scaldabagno a camera aperta controllate che la fiamma non tenda al colore giallo/arancio. In caso lo fosse, spegnete l’impianto e contattate il nostro centro assistenza. • A impianto freddo, controllate la pressione del manometro. Deve misurare 1 – 1,5 bar. Se è troppo bassa caricate l’acqua attraverso il rubinetto di carico posto in basso sulla caldaia, se invece supera i 2 bar, togliete dell’acqua dalla valvola di sfiato di un termosifone fino a portare il livello alla posizione consigliata. Questo è il maggior errore riscontrato e tuttavia facilmente risolvibile senza il bisogno dell’intervento di un tecnico. • Attenzione ai fumi. Assicuratevi sempre che avvenga una corretta combustione all’interno della vostra caldaia e che vi sia una corretta areazione per evitare la produzione del monossido di carbonio, gas inodore, incolore e molto velenoso. In fase di manutenzione ordinaria viene sempre controllato che ci siano i parametri adeguati a garantire una corretta combustione e soprattutto che sia tutelata la vostra sicurezza. “BENTORNATO” FREDDO INVERNO • In caso di sostituzione, richiedete sempre la dichiarazione di conformità alle norme a chi vi esegue i lavori. E’ un diritto e rappresenta una garanzia. Chiedete inoltre informazioni riguardo le detrazioni fiscali in vigore. • Una caldaia non vale l’altra. Contatta sempre un tecnico specializzato che, tenendo conto delle vostre esigenze e dell’ambiente da riscaldare saprà consigliarvi il rendimento necessario su cui basare la vostra scelta. • Verificare che le prese d’aria presenti non siano ostruite. Devono garantire l’afflusso di almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas. Per quanto riguarda le caldaie, dette aperture devono avere sezione libera totale netta di passaggio paria 6 cm² per kW bruciati. E’ obbligatoria in qualsiasi locale in cui sono installati apparecchi a gas di tipo A o B o apparecchi di cottura e va installata con un diametro minimo di 10 cm. • Verificare che la caldaia sia stata regolarmente mantenuta. In caso contrario sarebbe consigliato accedere al programma di manutenzione annuale programmata. Consente, di norma, di accedere a tutta una serie di servizi addizionali. Contatti i nostri uffici per scoprirne i vantaggi o vada nella sezione dedicata agli abbonamenti. • Oltre il 90% delle caldaie sono utilizzate sia per produzione di acqua sanitaria che per riscaldamento ambienti. Significa che la caldaia rimane accesa tutto l’anno. Questo vuol dire che il nostro intervento può avvenire in qualunque periodo dell’anno proprio per garantire la vostra sicurezza e nel pieno rispetto della legislazione in vigore. Eseguire gli interventi di manutenzione nel periodo Gennaio-Luglio ci consente inoltre di fornire un’assistenza migliore nel periodo invernale quando si presenta la necessità di eseguire interventi urgenti. • Oltre ai numerosi suggerimenti che può trovare visitando il nostro sito, sul libretto d’uso è descritto tutto ciò che serve all’utente per un buon utilizzo dell’apparecchio e le relative prescrizioni di sicurezza. Ricordatevi … prevenire è meglio che curare… Per qualsiasi dubbio, riguardo il condizionamento o il riscaldamento, inerente sia alla vostra abitazione che alla vostra attività commerciale, siamo a disposizione. Potete trovarci nei nostri uffici in Via Empoli, 31 a Riccone. Per maggiori informazioni vi consigliamo, inoltre, di contattare i nostri uffici allo 0541/602044, visitare il sito web www.michelottisantini. it oppure di mandare un’e-mail. 45 PERSONAL TRAINER LA POSTURA DELL’ANZIANO Come si sa anche durante l’estate nonno Primo non deve smettere di muoversi. Se le temperature toccano i massimi stagionali, è sufficiente organizzare uno spazio al fresco ed è fatta. Una delle caratteristiche dell’anziano è la perdita progressiva della riduzione del cono posturale. In pratica non riesce a scostarsi dalla stazione eretta senza cadere. Non solo, molti anziani perdono contemporaneamente anche la capacità di accovacciarsi. Queste ragioni sono legate nella maggior parte dei casi al “non uso”. In parole povere si ritorna sempre lì; muovere il nostro corpo per renderlo efficiente. Si è visto che anziani coltivatori di orto, utilizzatori di sistemi igienici alla turca, amanti di percorsi e sentieri impervi, avevano una postura addirittura migliore dei giovani adulti di città e un buon controllo della deambulazione. Non meno importante è il controllo della vista, molto spesso per un l’anziano sedentario questo diventa il principale stabilizzatore posturale. Il consiglio è di riattivare le strategie propriocettive per riportarle ad essere il primo stabilizzatore posturale in grado di svolgere il suo compito, senza l’intervento della vista. Solo così potremmo affrontare la vita con slancio ed evitare cadute fatali. ESERCIZI PROPRIOCETTIVI esercizio n° 2 (Muovere, sollevare, e camminare in punta dei piedi) (ogni felicità è un capolavoro) Giovanni Mattoni BLUE LINE P alestra in Riccione esercizio n° 1 (Piegamenti delle gambe e movimento di un arto rimanendo in equilibrio su una sola gamba) Tutti gli esercizi vanno eseguiti 1 minuto in maniera lenta e controllata. Personal Trainer. Tel: 388.364 2440 STAR BENE Estratto di semi di pompelmo o GSE: Chi non lo conosce... perde molto! Il Citrus paradisi l’albero del pompelmo, è una pianta originaria dell'America centrale, oggi si coltiva in tutto il mondo, anche da noi in Sicilia, nella conca d'oro. Dai suoi semi e dalle strutture membranose dei frutti si ottiene un estratto ricco in bioflavonoidi ed amminoacidi, denominato GSE. La composizione del GSE è per il 60% di semi di pompelmo con aggiunta della membrana cellulare e dal 40% di soluzione acquosa di glicerina vegetale estratta dal cocco. Durante i processi d’estrazione, si attuano trasformazioni chimiche che sarebbero alla base della potente attività inibente la proliferazione e l’esistenza di molti microrganismi; i risultati delle ricerche indicano che l’estratto agisce su centinaia di ceppi batterici tra cui Streptococchi, Stafilococchi, Helicobacter pilori, Salmonella, E. coli, su 100 ceppi di funghi compreso quello della Candida ed inoltre sui virus dell' influenza, dell'Herpes ed i protozoi. Proprio per queste proprietà, avviene una facilitazione del lavoro del sistema immunitario, contribuendo a renderlo molto piu' forte. Gli esempi su cui abbiamo più esperienza sono per la cistite, e abbinato a Cranberry e Uva ursina, per la Candida; ed anche inalato per aerosol in adulti e bambini come efficace antisettico delle vie respiratorie. La presenza dei bioflavonoidi gli conferisce anche proprietà antiossidanti che possono aiutare per la cardioprotezione e la neuroprotezione. Negli ultimi anni si sta sempre più studiando questo prodotto naturale che risulta essere il più potente antibiotico naturale, efficace contro le infezioni esterne ed interne, privo di tossicità per l’organismo umano. Germicida ad ampio spettro: è attivo contro batteri quali streptococchi, stafilococchi, helicobacter pilori, lieviti e muffe, protozoi, virus influenzali ed erpetici, infezioni vaginali da candida, herpes zoster. Come accennato agisce su oltre 770 ceppi di batteri e virus, circa 100 ceppi di funghi e molti parassiti monocellulari, e rinforza il sistema immunitario. Nonostante la sua azione antisettica, non modifica la flora batterica intestinale utile, in quanto non aggredisce i principali batteri del ceppo bifidus, e riduce in modo non significativo i lattobacilli. Da un frutto come il pompelmo insomma, è possibile ottenere un estratto che può essere utilizzato a seconda delle necessità (e a diversa concentrazione) in tanti modi diversi. Ci sono oggi in commercio prodotti in gt, aerosol, lavande, gel, detergenti o compresse, per coprire ogni esigenza. Chi pensava che il pompelmo fosse un normalissimo frutto come tanti altri, dovrà ricredersi. [per i più curiosi, consigliamo la lettura del libro "Le incredibili proprietà dei semi di pompelmo" edito da Punto d'Incontro. Ricordo che per motivi biochimici, ci possono essere interazioni tra l'assunzione di succo di pompelmo o gse, e l'utilizzo di farmaci. È dunque consigliabile, per chi ne facesse uso, di rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia. Scola dr Lorenzo Parafarmacia Esperienza, Competenza e Professionalità Riccione Punta De L’Est - Via Emilia 35 - Tel. 0541 660190 e-mail: [email protected] 46 PARI... O DISPARI? A cura di Maria Grazia Tosi, con Cosima Avantaggiato, Cinzia Bernardini, Ulrike Bonfini, Livia Agnese Bordoni, Sara Bordoni, Manuela Fabbri, Catia Loprete, Alessandra Marinozzi, Maurizia Petrucci, Annalisa Sanchi, Assunta Sorvino, Emanuela Tonini, Anna Maria Viviano I CARABINIERI… UN’OPPORTUNITA’ IN PIU’ CONTRO LA VIOLENZA La nostra Commissione, assieme allo Sportello Donna, ha sancito il 5 luglio scorso una preziosa collaborazione con il Comando dei Carabinieri di Riccione per individuare assieme percorsi da condividere e perseguire al fine di contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Tra le tematiche affrontate in questi tre anni di legislatura, quella della violenza sulle donne è una delle più gravi, che ci ha portato lo scorso anno alla realizzazione di un questionario cittadino mirato ad acquisire la percezione da parte della comunità riccionese. Alla domanda “Qual è la strategia giusta per contrastare la violenza?” il 36% sosteneva che servono maggiori controlli dalle Forze dell’Ordine. Fondamentale è quindi attivare una convinta sinergia con l’Arma dei Carabinieri, sinergia che confidiamo si estenda anche alla Polizia Municipale e alla Polizia di Stato (con la quale abbiamo già interagito in occasione di incontri precedenti). Quale l’obiettivo primario? Un Tavolo tecnico mirato ad un protocollo d’intesa, che coinvolga i principali nodi della rete antiviolenza che già operano su Riccione ed inserirne di nuovi, partendo da una conoscenza puntuale del fenomeno, dall’acquisizione della capacità per affinarne la lettura, dalla conoscenza reciproca dei diversi programmi. Un Tavolo che si concretizzerà in autunno, quando maggiore sarà l’attenzione che anche la città potrà prestarvi, e dal quale si coordineranno opportune azioni integrate. ATTIVITA’ 2011-2012 DELLO SPORTELLO DONNA (sintesi della relazione) “I colloqui sono stati 72 – sostiene l’Avv. Carla Lunedei legale del servizio -, e gli utenti incontrati (e ho usato volutamente l’articolo maschile dal momento che tre erano uomini) sono stati un numero leggermente inferiore, per il fatto che alcuni si sono presentati più volte. In 6 casi si è trattato di persone che avevano ricevuto consulenza 5, 8 e 10 anni fa. Ben 15 invece l’avevano già ricevuta dalla sottoscritta nell’anno precedente. Il 90% ha avuto per oggetto i temi familiari e quindi l’illustrazione delle procedure giudiziali, separative e divorzili. Si è registrato un aumento delle situazioni di violenza rappresentate dalle utenti le quali, nel maggior numero dei casi, hanno detto di avere preso la decisione di separarsi spesso dopo anni di crisi del rapporto ma anche a causa di episodi di violenza ripetutamente subiti. Episodi (percosse, ingiurie, minacce, etc. ) che non sono stati oggetto di denuncia alle Forze dell’Ordine. I colloqui hanno toccato inoltre anche i temi della casa e del lavoro. Ancora una volta le persone che si sono rivolte allo sportello erano residenti a Riccione, ma ben 21 provenienti da fuori Comune e 13 le straniere. La fascia di età è stata molto varia, a partire da 20 anni sino a qualche ultra settantenne, principalmente però oscilla tra i 35 e i 55; quasi tutte con uno o più figli, per la maggior parte lavoratrici ma spesso non economicamente indipendenti. Questo ha fatto sì che la sottoscritta consegnasse in molte occasioni (superiori almeno al 25% a quanto avvenuto nel 2010) i moduli che consentono di accedere al servizio del Gratuito Patrocinio.” LO SPORTELLO FA RETE Il servizio dello Sportello Donna diventa anche on-line. Una possibilità di comunicazione che permetterà di accedervi a tutte coloro che per motivi diversi non possano recarsi in sede. Lo Sportello Donna on-line sarà sempre e solo seguito dall’Avv. Carla Lunedei. L’utente tramite posta elettronica potrà in qualunque momento porre quesiti e richiedere informazioni specifiche ai quali lei, via e.mail e nel pieno rispetto della privacy, ne darà tempestiva risposta scritta. [email protected] NEANCHE LA GRAVIDANZA PROTEGGE DALLA VIOLENZA Nella Provincia di Rimini sono state 284 nel 2011 le donne che si sono recate presso gli sportelli, dato in linea con il 2010. Dei 284 casi affrontati, 163 erano di violenza fisica e psicologia, 20 di violenza psicologica, 13 di violenza sessuale e psicologica, 11 i casi di stalking e violenza psicologica, 77 quelli di violenza combinata (fisica, sessuale, stalking, economica e psicologica). Dato 48 sconcertante: è raddoppiato il numero delle vittime in stato di gravidanza , passato da 19 a 37. Di queste 14 non l’hanno portata a termine, o perché hanno perso il bambino in modo spontaneo dopo la violenza, o per interruzione volontaria. Delle 284 sono italiane per il 57%, mentre il restante 43% sono straniere, in maggioranza regolari e soprattutto albanesi, rumene, marocchine e ucraine. Per quanto riguarda le italiane il 57,7 % presentano un reddito inesistente o molto scarso, anche se il 53% risulta avere un titolo di studio. Nel 94% dei casi l’aguzzino è il partner o l’ex. (dati diffusi l’8 marzo 2012 dal Progetto Dafne dell’Ausl di Rimini) INQUIETANTE CURIOSITA’ Una ricerca dell’Università di Bologna del luglio scorso, ruotata attorno al fatto che le donne che subiscono violenza domestica da parte del partner tendono a restare con lui, ha così rilevato: Le donne dai 20 ai 30 anni lo lasciano un anno e mezzo dall’inizio delle violenze. Le donne sui 40 anni lo lasciano dopo 4 anni e mezzo. Le donne sui 50 anni lo lasciano dopo 8 anni. Le donne dai 60 agli 80 anni restano praticamente sempre con lui. Informazioni: Nuova sede Sportello Donna presso CPO al piano seminterrato del Comune di Riccione. Il Legale riceve il martedì dalle 15.30 alle 18.00. Tel. 0541 608317 SPORTELLO DONNA On-LINE: [email protected] Per appuntamento: Tel. 0541 426033 Tel. 0541 608111 [email protected] Pattina anche tu PERCHE’ PATTINARE? SCOPRILO DA TE! PATTINODROMO via carpi 15 e CENTRO SPORTIVO GIARDINI via Milano 2 Presentati al pattinodromo con la tessera della polisportiva dal 17 settembre. Niente motore, niente forza artificiale, solo la tua mente e le tue gambe. Al Pattinaggio Artistico Riccione c’è posto per tutti: per quelli che amano le rotelle appassionatamente e per quelli che amano le rotelle tiepidamente. 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MINI CORSO (4 – 5 anni 1 volta alla settimana) MARTEDI’ 16,00-17,30 con tessera a buchi CORSI PRINCIPIANTI (Dai 5 anni compiuti in poi 2 volte alla settimana) MARTEDI’ – GIOVEDI’ 1° turno 16,00 – 17,30 2° turno 17,00 – 18,30 CORSO BASE SINCRONIZZATO (da 11 anni in poi - 2 volte alla settimana) MARTEDI’ 15,00 – 17,00 GIOVEDI’ 15,00 – 16,00 Iscrivendoti al corso riceverai un simpatico omaggio Prodotti ortofrutticoli freschi pronti all’uso Riccione - Via Boccaccio 8 Tel. 0541 648942 [email protected] 50 SPORT Benvenuti ai “Delfini Riccione Baseball e Softball A.S.D” Il panorama del baseball e softball locale si amplia con l’arrivo dei Delfini, neonata società sportiva che si affianca alla gloriosa Riccione B.C. a.s.d. che è riuscita a vincere il tricolore tre volte nella categoria Under 21 e un titolo IBL2. La nuova società, impegnata nella promozione del baseball e softball ha l’obiettivo di far conoscere le due discipline sul territorio cittadino e nei comuni limitrofi e diventare punto di no coronare i loro sacrifici sul campo di casa vedendosi un giorno spalancare le porte delle leghe professionistiche visti gli intensi rapporti di collaborazione con il Rimini e San Marino. L’appuntamento per tutti i giovani riccionesi interessati ad avvicinarsi al batti e corri è per il weekend di gare del Torneo “Città di Riccione” dove i tecnici e lo staff dei Delfini Riccione saranno a disposizione per ogni curiosità. Stanchi del caro-libri? I testi si prendono usati Compravendita di libri usati e non solo... Scuole medie e superiori. Libri scolastici anche scuola elementari. Cartoleria sconto 10% Riccione, Via Cervino, 9 Tel. 0541 1836553 riferimento per tutti i giovani che vogliono avvicinarsi a questo sport. Fin dai primi passi, la società, che ha come Presidente Renzo Mini, ha mostrato carattere e determinazione. Tante le iniziative messe in campo: tornei, feste e attività extra sportive come il Torneo delle Regioni che ha ospitato le squadre rappresentanti le regioni italiane, il torneo provinciale di Slowpitch e il gran finale che si sta organizzando per concludere la stagione 2012 con il primo Torneo “Città di Riccione”. La più grande soddisfazione per i Delfini è stata quella di portare a giocare in riva al mare le fortissime Titano Hornets, squadra militante nel campionato professionistico italiano ISL. In futuro i giovani campioncini riccionesi potran- Scuola di Baseball Softball Delfini Riccione Renzo Balacchi 3391229041 3475587338 Renzo Mini Andrea Tirincanti 3389088646 E grazie alla fatica e all’impegno dei collaboratori ha portato in alto i colori del baseball riccionese nel campionato internazionale di serie A “Titano Hornets”. Gli allenatori, Renzo Balacchi, Alessandro Mazza e Andrea Tirincanti, aspettano i giovani atleti al nuovo campo comunale in Piazzale 2 Giugno per la diffusione del baseball e la crescita delle giovani leve. A ottobre sono aperte le iscrizioni per la nuova stagione agonistica. Andrea Tirincanti Arbitro in carriera Rapuano Antonio prossimo laureando in Economia e Commercio (mentre lavora come vigile urbano) ha come hobby il calcio. Dopo due anni di arbitraggio in serie D è stato promosso a dirigere gare di Lega Pro. Complimenti! 51 53 ARTI MARZIALI www.taekwondoriccione.com Palestra sparta Unico centro specializzato Riccionesi campioni Italiani FIST / WTKA! Il 10 e 13 maggio i ragazzi del Taekwondo di Riccione della palestra SPARTA, hanno partecipato alla gara valevole per il titolo italiano WTKA/FIST presso la nuova fiera di Rimini all’interno della manifestazione “fiera del Wellness di Rimini”. Convocati solo i migliori atleti (junior e senior, i primi 3 per ogni categoria) dell’intero anno di competizioni svoltasi in Italia, sia di poomsae che di combattimento. Riccione aveva ben 7 atleti, reduci da un anno ricco di impegni e grandi risultati e non hanno deluso le aspetattive, quasi tutti a medaglie! Nelle poomsae singole ha vinto l’oro Sacripanti Linda. Oro anche per Giovanardi Nicola e argento per Lotti Gianluca, nella poomsae in coppia oro per Sacripanti Linda e Giovanardi Nicola, nel combattimento oro per la juniores Betti Alice e per la veterana Uguccioni Luna.Ora i nostri atleti si stanno preparando per due incontri internazionali molto importanti, il primo è il “10 Finnish Open Poomsae” il 18 agosto a Turku, Finlandia, gara di livello alto classe A , il secondo è “19. InternaORARI DEI arte marziale tradizionale, corsi di combattimento moderno, corsi di difesa personale e tecniche dinamiche e spettacolari per esibizioni, per informazioni più dettaglaite contattare il M° Betti Roberto: 335 5337789, e visto la grande partecipazione della scorsa stagione vogliamo ringraziare chi ha creduto nelle nostre capacità organizzative e speriamo un anno nuovo ancora più ricco. tionales Taekwondo Camp in Attendorn” dal 14 al 16 settembre in Germania, manifestazione di grande importanza con stage di aggiornamento per insegnanti e gara di combattimento per gli atleti. Ricordiamo invece a tutti l’inizio dei corsi di allenamento a metà settembre, martedì-giovedì bambini e adulti, venerdì solo adulti, corsi di formazione di CORSI SEMPRE APERTI Taekwondo Riccione ‑ Song Moo Kwan. Centro Specializzato che si avvale della lunga esperienza e serietà del D.T. M° Geo Ottaviani C.N. 6° Dan, diplomato alla World Taekwondo Federation Seul Korea. Allievo del Grande Maestro Chung Kwang Soo 9° Dan. Ambasciatore per I’Europa e D.T. FIST Taekwondo Academy coadiuvato dal M° Roberto Betti 5° Dan e degli aiutantiistruttori Gianluca Lotti 4° Dan e Uguccioni Luna 3° Dan. MARTEDÌ, GIOVEDÌ E VENERDÌ DALLE 17.00 OGNI ORA FINO ALLE 22, 00 CORSI DI DIFESA PERSONALE HONSULSIL (si può imparare a qualsiasi età) per DONNE che vogliono farsi rispettare INFO TKD: 335 1342179 e 335 5337789 Palestra Sparta- Via Veneto 47- Riccione - Tel. 0541 647592 Tutti i pregi della tavola nel rispetto della tradizione romagnola prenotazioni_0541 692 306_fax 0541 [email protected] cucina sempre aperta menù in all languages NOVITÀ ASSOLUTA: Pizze al kamut, 10 cereali e integrale Una manna per gli sportivi! TENNIS CLUB RICCIONE a cura di Piero Serafini Aneddotica “tennistica” e non! I seguenti flash sono, nella quasi totalità, frutto di testimonianze di chi scrive MUSSOLINI E IL TENNIS Estate 1938: Benito Mussolini era solito passare un breve periodo di vacanza a Riccione, nella sua villa, adiacente ai campi da tennis, oggi denominati Circolo “Villa Mussolini”, dove si dilettava a praticare questo sport. Manutentore dei campi era mio padre ed il sottoscritto, 10 anni, era il raccattapalle “ufficiale”. Suo partner era Giovannino Palmieri ex “davisman”. Giudice di sedia il conte Frangiotto Pullè, podestà di Riccione, spettatori la famiglia al completo e centinaia di fans osannanti, assiepati attorno alla recinzione, guardati a vista da decine di “questurini” (poliziotti). Il Duce, per quanto si impegnasse non si poteva definire talentuoso in questa disciplina, quindi il campione doveva fare “salti mortali” per non mettere in imbarazzo l’avversario. Io, addetto al “servizio” del lancio della palla, dopo ogni punto, ero stato consigliato di portargliela in mano per evitargli l’imbarazzo nella presa. Durante la partita, accadeva spesso che i colpi del dittatore superassero le linee del campo, ma il giudice arbitro, con magnanimità, li giudicava buoni, sapendo che sia Mussolini che il pubblico non accettavano la sconfitta. Solo uno, il figlio Romano di 12 anni, la pensava diversamente, tant’è che alzandosi dalla sedia, inviperito, nella sua ingenuità protestò a gran voce :”buone un corno papà, tutte le palle che hai giocato erano fuori e finora ti hanno preso in giro per farti vincere”. A questo punto il Duce , torvo in viso, senza salutare l’avversario, uscì dal campo interrompendo la” gara” tra lo sconforto generale. IL MOTTO OLIMPICO L’indimenticata Anna Olivieri, appassionata ed accanita tennista, era nota per la profonda idiosincrasia verso la sconfitta. Come suo maestro, le suggerivo di seguire il motto olimpico: “l’importante è partecipare”, ma per Anna :”l’importante è vincere!”. PALLONETTARI E PALLETTARI Fin dagli anni’ 70, prima dell’avvento dei palloni pressostatici ,tra i soci del nostro club, alcuni noti “pallonettari” mettevano in difficoltà avversari nettamente superiori giocando la palla talmente alta d’aver tempo di far due chiacchiere prima che la palla tornasse in campo ricoperta di ...polvere selenica. Poi le coperture , limitando l’altezza, costrinsero i “suddetti” a diventare” pallettari”, cioè regolaristi. LO STRANIERO Armando Bartolini, durante una delle sue solite camminate con gli amici, ha raggiunto il ponte di Gabicce, che segnala il confine tra la Romagna e le Marche. Famoso per le sue battute, con un rapido dietrofront, ha esclamato: ”Mè a stagh bèn in Italia”. LA CONGIUNTIVITE Sempre protagonista Armando Bartolini. Quando era ancora in piena attività tennistica, dopo un’ora di tennis e una sana doccia, uscendo dal nostro club, si è trovato di fronte il fratello socio. Questi che l’aveva cercato da tutte le parti, notando gli occhi arrossati dell’Armando, piuttosto risentito lo ha apostrofato: “Avevo bisogno di te sul lavoro, e tu sei andato a giocare a tennis! Non negarlo, si vede dagli occhi rossi! Ed il tennista di rimando: “Ma che tennis e tennis, vot ch’ava voja ad giughi? Tan vèd ca jò la cungiuntivite?! IL TENNISTA “SFORTUNATO” Anni orsono un socio del nostro circolo, uscendo dal campo dopo aver disputato un incontro di torneo, recriminava: “un punto rubato dall’arbitro,un “net” e due righe colpite dall’avversario”, motivando così la sconfitta. Alla domanda, con quale punteggio avesse perso, rispose con un filo di voce: 0-6/0-6!!! NON SEMPRE E’ COLPA DELLA RACCHETTA E’ successo a Piacenza. Durante una seduta di allenamento,un mio cliente ha cambiato 3 racchette perchè, secondo lui, le corde erano o troppo lente o troppo tese. Non si era reso conto che, fino a quel momento aveva colpito la palla ...col ”telaio“!!! LOTTARE FINO IN FONDO Negli anni venti, in un incontro di “doppio”, in coppa Davis si è verificato un risultato clamoroso. La coppia italiana formata da De Morpurgo-Gaslini ha superato gli avversari con una rimonta clamorosa: dopo aver subito 2 “cappotti”, fecero loro l’incontro con questo “score”: 0-6,0-6,6-0,6-0,6-0!!! Riflessione:” non mollare mai, fino alla stretta di mano finale”. LO SPONSOR Fine anni ‘50: Campionati Sociali per classificati presso il T.C. Parma. Tra gli sponsors figurava un noto industriale che metteva in palio una gigantesca e preziosissima coppa, destinata al SECONDO classificato. Questo premio era nettamente superiore al primo ed inferiore al terzo, cosicchè, il secondo era appannaggio del figlio dello sponsor, che perdeva regolarmente dal primo e vinceva facilmente sul secondo. IL FALSO “DEMOCRATICO” Anni ‘50: un signore molto distinto, frequentando un corso di tennis, dopo varie lezioni, durante le quali mi rivolgevo a lui col titolo accademico di “avvocato”, mi pregò di non usare più quel titolo, ma semplicemente il suo nome o quello di... Conte! IL PICCOLO SACCENTE Anni ‘70: un piccolo allievo di 9 anni, occhiali con lenti rotonde, atteggiamento da “so tutto io”, al primo giorno del corso di tennis, a fine lezione del colpo “diritto”, mi chiese :”Signor maestro, di grazia vuole essere così gentile da rendermi edotto circa il movimento del rovescio? “Dopo avergli spiegato che la cosa era un pò prematura , gli feci notare che non era il caso di usare un linguaggio così sofisticato. Risposta: “Veda! Si da il caso che io sia venuto al mondo grazie a due genitori di alto livello culturale: mio padre è un principe del foro milanese e mia madre è docente universitaria. Ergo è gioco forza che io mi esprima in modo così ricercato!” Riflessione romagnola del sottoscritto: “Pori burdèl!” LA SCELTA TRA IL LATTE E IL VINO Noto amante dell’ “uva spremuta”, il simpatico “Finoun”, Serafino, era solito abusare di questo nettare, al punto di dover ricorrere al medico, che sentenziò: “ Caro Finoun lei ha esagerato col vino, quindi deve evitarlo completamente, se non vuole che le venga un “colpo”! D’ora in poi dovrà bere solo latte”. E Serafino di rimando esclamò: “A bivrò e lat quand al vache al magnarà l’òva!” Tornato a casa il “nostro” riempì subito il bicchiere di “rosso” e brindando esclamò: “Se questo fosse un colpo, Dio me ne mandi un altro!” LA SCARANA (LA SEDIA) Nell’immediato dopoguerra si vivevano tempi di magra e, non di rado, mio padre tornando a casa dal lavoro trovava il tavolo spoglio ed esclamava con amara filosofia: “Enca stasera a tirarém e còl m’una scarana!” (“Anche questa sera tireremo il collo ad una sedia!”). 55 RICORDI di calcio Rodolfo “Rudy” Bacchini ci offre mezzo secolo di storia Il 26 settembre 1962 venne inaugurato lo Stadio Comunale di Riccione con una partita amichevole fra i locali biancazzurri e l’Inter in uno stadio gremito di pubblico. Questo libro ideato e realizzato da Rodolfo (Rudy) Bacchini comprende tutte le squadre della massima serie che hanno giocato al centro sportivo comunale (dedicato poi a Italo Nicoletti grande personaggio dello sport riccionese) Milan, Lazio, Torino, Perugia, Cagliari, Bologna, Cesena, Verona, Brescia, Fiorentina, Ancona, Venezia, il grande Santos di Pelè, ecc. Successivamente, come in un almanacco, sono presenti le 50 squadre del Riccione che hanno giocato in questo impianto, con classifica del campionato disputato, rosa della squadra e foto, dal 1962 al 2012. Nelle edicole e librerie da settembre 2012 Come eravamo Riccione-Anni ‘60 Sul mitico prato verde di Via Lazio, in aggiunta a quelle dei Campionati dilettantistici, avevano luogo epiche battaglie calcistiche semi-improvvissate e semi-serie tipo “Scapoli-sposati”, “Torneo dei bar” e tra aziende locali. Qui abbiamo la formazione della squadra del Calzaturificio Bologna che mostra la sua “ferocia” in attesa di affrontare il Calzaturificio Bigucci. In piedi da sin.: XX Balzi, Renato Balzi, Tonino Semprucci, Giancarlo Guazzolini, Leonardo Benedetti. Accosciati: Piero Bronzetti, Gino Giovanardi, Giuseppe Bologna, Spano ................. Eggià, manca qualche nome, la data, il risultato finale... per cui chiediamo aiuto ai nostri lettori ! OTTAVIANI INFISSI LAVORAZIONE FERRO E ALLUMINIO VIA CARPEGNA 12 / Tel. e Fax 0541 605 827 RICCIONE 56 CENTRO KARATE RICCIONE E POLISPORTIVA Professionalità e competenza Incominciano i corsi 2012 del Centro Karate Riccione. Società CAMPIONE D’ITALIA 2011 e 2012 FIJLKAM La stagione appena conclusa ha portato alla Società della Perla verde risultati straordinari. Titolo Italiano Kata a Squadre Senior Femminili. Titolo Italiano per Regioni Kata a Squadre Senior Femminili. Titolo di CAMPIONE D’EUROPA a Squadre per Carlotta Villa con la Nazionale Italiana. Il Responsabile Tecnico RICCARDO SALVATORI coordinerà con successo lo STAFF TECNICO composto da Maestri di esperienza pluriennale come ROBERTO CORBELLI, VITO MININNI e GIAMPAOLO MASSI, oltre ad avvalersi del supporto dei CAMPIONI d’Italia e d’EUROPA per la formazione e addestramento dei bambini! Nuovi corsi di AUTO DIFESA e CORSI MASTER PER ADULTI andranno a soddisfare le numerose richieste pervenute. A fine SETTEMBRE partono i corsi 2012/2013 per PRINCIPIANTI destinati a bambini maschi e femmine dai 5 anni in su mentre il 1° OTTOBRE quelli per la categoria AVANZATI. anche quest’anno, I PRINCIPIANTI potranno usufruire del periodo di prova gratuito. Per qualsiasi informazione contattare: Carlotta Villa Campionessa Europea 2012. POLISPORTVA COMUNALE Tel. 0541 643559 CENTRO KARATE RICCIONE Tel. 335 1416747 Ricki e Vanessa. E’ proprio il caso di dire: SOLO AL CENTRO KARATE RICCIONE TI ALLENI CON I CAMPIONI. VI ASPETTIAMO NUMEROSI! Giulia Olivi e Carlotta Villa. Il rastrello Strafalcioni linguistici raccolti qua e là da Giuseppe Lo Magro Tranquillo, nessuno siamo perfetti. Fai attenzione alla sogliola della porta. Mi sono salvato per il rotto della muffa. E' bugiarda ... le spara gastronomiche. Brava persona con le sue spigolature. La lingua delle donne ha la forza biforcuta. Sono stanca di essere lo zibellino di tutti. Ti rendi conto della gravidanza della situazione ? Sono così stanca che potrei starnazzare a terra. Come arrivo a casa mi schiamazzo sul letto. Non ti allontanare, resta qui nei cipressi. Vivo sempre con la spada di Adamo sulla testa. E' facile: prendi l'uovo e dividi il bianco dal nero. Mi ha fissato duro sgranocchiando gli occhi. Il nostro giro d'orizzonte deve essere a 365 gradi. E' passata un'ambulanza a sirene spietate. Non me ne ricordo, ho come una laguna. E' la scintilla che ha fatto traboccare il vaso. In questo modo dimezziamo i tempi di parecchio. Su queste cose sono completamente infarinato. Stai tranquillo non ti farò mai dei comandamenti. E' un mondo caotico dove la gente sono pazzi. La verità è che solo il lavoro nidifica l'uomo. Lo ha colpito con un corpo contro un dente. Vorrei proprio spendere una lancia a suo favore. Che spettacolo! Abbiamo visto l'Etna in erezione. In casa mia è caldo, i termosifoni vanno a 80 all'ora. E' un regalo di mio marito. Un bracciale impestato di diamanti. Se siamo quello che mangiamo, te ti abbuffi nella mondezza. Appartamento bello, ma prezzo troppo estroso ! Milano è una città piena di branchi di nebbia. E' messo male, ha tre sky-pass nel cuore. Che tipo, ne ha sempre fatto un sacco e una sporca. E' casinista, ha sempre il letto pieno di scaramanzie. Era molto confuso, si capiva che era in kilt. E' proprio vero, ognuno abbiamo i suoi difetti. Non vedo l’ora che sia Gennaio per farmi due-tre giorni di settimana bianca. Non si può avere la botte piena e la moglie incinta: una deve essere vuota. 57 Pattinaggio artistico Greta: gazzella sulle rotelle Greta Bonelli, quattordicenne riccionese, ha appena ottenuto la licenzia media e tra poco vivrà l’esperienza di una scuola superiore essendosi iscritta al Liceo Linguistico di Rimini. Sguardo dolcissimo, sorriso solare e crescita prodigiosa- si sta avvicinando al metro e settanta- si muove armoniosamente senza mostrare le difficoltà che “frenano” spesso un adolescente e viene spontaneo raffrontarla ad una gazzella africana. Oltre alla genetica crediamo che un po’ di questo merito sia da attribuire allo sport. Perchè Greta è brava studentessa ma non disdegna l’agonismo, anzi! All’età di cinque anni ha inforcato i pattini a rotelle e non li più mollati (anche se ad ogni nuova stagione l’umore giovanile le fa sorgere dubbi sull’opportunità di continuare). E va avanti coi cinque allenamenti settimanali, che diventano sei in vista di gare importanti, sul- le piste della Polisportiva Comunale, con un impegno sempre serio. Del pattinaggio ama le evoluzioni ed i balletti con la loro dose di divertimento ma è anche cosciente di “sentire” la gara, avverte l’emozione ogni volta che si misura con le altre e ci tiene a far bella figura. Nella stagione in corso vanta buoni risultati ai regionali: un 5° posto FIHP a Forlì e uno splendente I° UISP (con medaglia d’Oro) in aprile a S.Lazzaro mentre agli italiani ha mostrato qualche difficoltà. Ma sta maturando in fretta ed è consapevole che molto si può imparare dai propri errori. Uno dei più ricorrenti è il concentrarsi troppo su un esercizio particolare. In una gara doveva mettere massima cura in una “trottola abbassata”ed è caduta in quella esecuzione mentre il resto era filato perfettamente. Rialzandosi si è fatta una risata liberatoria ma, contemporaneamente, ha promesso a se stessa di non “ricaderci”. Vai Greta, ti aspettiamo sul podio ai campionati italiani! G.L.M. PALLAVOLO Vigili a... muro! La città di Firenze ha ospitato la 14° edizione del campionato italiano di volley misto riservata agli agenti di polizia municipale. Immancabile, come consuetudine dalla sua prima edizione, la nostra squadra, composta da colleghi di diversi comandi della Romagna. Le recenti prestazioni, 2 secondi e un primo posto, non hanno trovato conferma nell’edizione 2012, in cui gli agenti della nostra terra si sono dovuti accontentare di un modesto 5° posto, dopo aver lottato tenacemente e mancato per un soffio la semifinale. Nessun rimpianto, né aspettativa disillusa però; il successo in questo torneo è letteralmente rimediarsi in sei, o poco più, e partecipare, a discapito delle numerose difficoltà. Costa molto impegno organizzarsi e decidere di andare a giocare, quando non si è più bambini. Le logiche della famiglia, il lavoro, il denaro, tutto pare opporsi, ma per qualcuno pare necessario ostinarsi e difendere un piccolo spazio, qualche giorno, in cui travestirsi da giocatore, buttarsi nella mischia, dando tutto se stesso, e prendersi persino sul serio, ma solo per un momento. Miky Banci SPAGNOLI ASCENSORI di Spagnoli Domenico e C. s.a.s. Installazione, Manutenzione, Assistenza Tecnica ASCENSORI e MONTACARICHI SCALE MOBILI - HOME LIFT - SERVO SCALE RAPPRESENTANZA E CONCESSIONE ASCENSORI BOLOGNA Trent'anni di attività, esperienza e professionalità MAGAZZINI ED UFFICI RICCIONE - Via Barolo (nuova zona art.) - Tel. 0541-603014 - Fax 0541 604966 58 poesia dialettale “Com una volta” Si è svolto a San Clemente nel giugno scorso, con l’organizzazione del Cumitèd “Com una volta”, il XX° concorso dialettale per poesie e zirudèle intitolato a Giustiniano Villa, il poeta-ciabattino che nei mercati del riminese, a cavallo tra fine ‘800 e primi ‘900, declamava le sue rime tra una puntina e l’altra da conficcare nelle suole. Nei suoi scritti narrava la civiltà contadina, i problemi delle tasse, del lavoro, del commercio, del matrimonio e dei contrasti tra padrone e contadino. Sull’onda di questa fama la partecipazione dei “poeti romagnoli” al concorso non conosce tregua. Per questa ventesima edizione in 34 hanno inviato le loro opere per la sezione-poesia e 24 per la sezione-zirudèla. Sei le presenze dei “dialettologi”nostrani pubblicati nel volumetto a ricordo della manifestazione di cui tre nelle due sezioni: Mario Tonini (L’alba se mont- Rosa), Rino Cevoli (Da burdèl- Al done), Ferdinando Montebelli (E nost ciel- Quand a sò nèd), mentre Fulvio Bugli ha proposto la poesia Fantasia o amor? e i restanti due proponevano le rispettive zirudèle, Pier Paolo Gabrielli (Dialogh sl’aldilà), Giuseppe Lo Magro (La sgrignouna sla falcèta). Pensier Pensiero E vènt l’è e barbiér di pégn Il vento è il barbiere dei pini G.L.M. Clochard Snà e chèn ut dèva la zèmpa. La cuèrta l’è s-cènta la bocia l’è svuida T’un frèd che ferma e còr e lanzul sora la facia la cumpagnia de vèin la si svèmpa e lan ti po’ scaldè. per masè che purèt e tòt al parole ch’an avém dét. Enzo Travaglini L’uomo del colore Il pittore Giuseppe Ruberto Esegue: decorazioni interne ed esterne. murales, quadri per camere. Anche con soggetti indicati dal cliente Espone tutti i sabati e domeniche V.le Dante ang. V.le Ceccarini Riccione - Cell. 349 52 43 987 in 59 Pagina del verde Un labirinto d’autore per Riccione Messo a dimora un labirinto vegetale al Parco della Resistenza. Un progetto nato dalla collaborazione dello studio Kepos di Imola con Geat spa in occasione di Giardini d’Autore Da diversi anni Giardini d’Autore, mostra mercato di giardinaggio con i migliori vivaisti italiani che si svolge a Villa Lodi Fè a Riccione, collabora con Geat spa per lasciare la propria impronta verde nella città che lo ospita. Dai primi di luglio, al Parco della Resistenza, è stato messo a dimora un Labirinto per il Benessere. A realizzarlo gratuitamente Kepos srl, studio di progettazione di Imola, in collaborazione con Geat spa (che ha messo a dimora le piante), Comune di Riccione e Giardini d’Autore. Il labirinto è un antico schema geometrico basato su spirali e cerchi presenti in natura utilizzato da sempre in moltissime culture in tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, dall’America all’Africa. Disegni di labirinti sono stati ritrovati su ceramiche e vasi datati oltre 5000 anni, su antiche monete greche e scolpiti su rocce e all’interno di caverne. ripetitiva del sentiero del labirinto, l’emisfero destro è libero di pensare in maniera creativa. Quando le persone camminano il labirinto, innalzano la loro consapevolezza dal pensiero lineare a quello non lineare. Così emergono le loro capacità intuitive più profonde”. A cosa serve? Camminare nel labirinto porta ad integrare il corpo con la mente e la mente con lo spirito. Nella quiete del labirinto si impara a ritrovare equilibrio e benessere, a ridurre lo stress, a lasciare andare il dolore emotivo, a riconnettersi con la propria saggezza interiore e con il proprio intuito, a scorgere nuove consapevolezze e a dare un senso più profondo alla propria esistenza. Come si fa? I labirinti possono essere realizzati in molti modi e in molte dimensioni per questo si adattano a tutte le situazioni e a tutti gli spazi, ma nel giardino trovano sicuramente la collocazione più efficace perché unisce i benefici della pratica con l’immersione nella natura, che è un altro potente “strumento” per la nostra salute psico-fisica. Anche i materiali possono variare molto: dal semplice prato agli arbusti, dalla ghiaia alle pavimentazioni più articolate. Da oggi dunque tutti potranno provare ad entrare nel labirinto ed immergersi completamente nella natura. Ecco alcune istruzioni per l’uso: Non c’è una maniera giusta o sbagliata per camminare il labirinto: è un’esperienza personale. Prima di entrare fate un respiro profondo, calmare la mente e lasciare che sia il corpo (non la vostra mente!) a decidere la velocità del passo. Tradizionalmente ci sono tre stadi nella camminata del labirinto. Mentre si va verso il centro è la fase del RILASCIO. La domanda da farsi qui è: cosa ho bisogno di lasciare andare? Quando si è al centro è la fase del RICEVERE: nuove intuizioni e modi di vedere la vita. Quando dal centro ci si avvia verso l’uscita è la fase del RITORNO. Dove integrare nella propria vita questa esperienza. Una buona domanda da farsi qui è: come portare questa esperienza nella mia vita? cosa fare di diverso da domani? Fin dall’antichità dunque l’essere umano ha utilizzato il simbolo del labirinto e l’ha usato come percorso e pratica per ritornare al centro di se stesso, stabilire una connessione spirituale, guarire, meditare e ritrovare pace e serenità. È importante sottolineare che questo strumento può essere usato tanto per scopi religiosi quanto per fini terreni. I benefici del labirinto sulla psiche umana sono stati riscoperti da diversi studi clinici e dal 1980, solo negli Stati Uniti, sono stati costruiti migliaia di labirinti non solo in chiese e cattedrali, ma anche negli ospedali, nelle comunità, nei parchi, nei centri oncologici, nelle stazioni termali, nelle scuole, nelle case di riposo, nelle prigioni e in tanti giardini privati e aziendali. Quello messo a dimora da Geat si trova sulla collinetta a fianco dello spazio giochi per bambini. E saranno soprattutto i più piccoli a godere di questa novità che loro percepiranno sicuramente come un vero e proprio “gioco in più” a loro disposizione. E’ realizzato con piante di salice (emblema di vitalità e rinascita in Oriente), che non saranno mai lasciate crescere più di tanto sia perché un labirinto non deve mai creare senso di disorientamento, sia perché i genitori potranno così facilmente controllare i movimenti dei bambini all’interno delle spirali del percorso. “Se continueremo a mettere un piede davanti all’altro, daremo pace alla mente e troveremo il nostro centro” (Lauren Artress - Veriditas) Come funziona? In un‘epoca in cui la capacità di mantenere l’ attenzione cala sempre di più, uno dei grandi vantaggi di questa pratica è che insegna alla mente a calmarsi. Camminare il labirinto richiede un continuo riorientamento del corpo. E mentre il corpo è occupato in questo movimento, la mente, solitamente agitata, può finalmente quietarsi. Allo stesso modo, mentre l’emisfero sinistro del cervello è occupato a seguire la progressione logica e 60 LA PAGINa DI EDMO VANDI AI Sindaco Massimo Pironi Egregio Signor Sindaco, I rasunamènt per capì la vita La brisa slà riva de mèr la è cumè la carèza dla tu Mà. Quand tzì vèc invece da cènd i mèch’lè sora la torta l’è mej tal cènda tla cisa. I séld bsègna toj mi purèt, i n’ha ménch ma j’è tènt. Te prim ui era Artusi e Vissani ...e pò l’è mnù e colesterolo. Edmo Vandi è un riccionese doc che fra le sue molteplici attività, ha alle spalle più di trent’anni di televisione, attività che gli ha permesso di avere un archivio consistente in oltre 600 ore di registrazioni di tutto ciò che dal 1980 in poi è accaduto a Riccione. Politica, eventi, attività amministrativa, cerimonie, promozione turistica, interviste a sindaci, assessori, funzionari, personaggi vip che si sono alternati nella Perla Verde, e, inoltre, eventi metereologici (alluvioni, mareggiate, mucillagini), sport, cultura, scuole, manifestazioni (francobollo, Giochi senza Frontiere) e tanto, tantissimo ancora. Edmo Vandi non è preoccupato se tutte queste testimonianze visive e sonore andranno perdute, lui è un pseudo-filosofo che ora vive felicemente alla giornata, ma pensa che la città, tramite i suoi organismi istituzionali, dovrebbe fare in modo che tutto ciò (quando lui lascerà questa palla galleggiante nel vuoto) non finisca nei cassonetti della plastica. Pertanto sarebbe utile che tutto questo materiale venisse riversato sulle nuove tecnologie e messo al sicuro, a disposizione di una facile consultazione futura da parte di studenti, storici, documentaristi e così via. Edmo Vandi precisa che tutti i filmati (in cassette VHS e Digitali della durata ciascuno dai 3 ai 10 minuti) sono perfettamente catalogati in ordine di data con titoli e precisi riferimenti sugli argomenti trattati. Edmo Vandi è disposto a parlarne con la S.V. e con tecnici del settore (ma fè prèst!) La vciaia la cmènza quand ut vèn da dì: “an mi sò mai santi isè giovne”. Riccione, lì 2 luglio 2012 I cumplimènt l’è al busìe in smoking. Le gioie della vita Il mio gatto si chiama Bagonghi. La sua specialità è la cattura indolore degli uccellini che pascolano nel mio giardino. Sono sempre numerosi e di varie specie. I merli, robusti e neri, i passeri, i verdoni, i pettirosso. Li conosco tutti da vicino perchè Bagonghi me li porta al mattino fin sul letto come regalo d’inizio giornata. Li tiene in bocca delicatamente e non li lascia fino a quando non li ho presi “in consegna”. Con suo grande dispiacere non faccio altro poi che recarmi sul balcone e, dopo averli accarezzati delicatamente sul dorso, li osservo librarsi felici nell’aria. Bagonghi mi guarda deluso per la poca considerazione che ho dei suoi “regali”, ma poi si rassegna e va alla caccia della prossima preda. L’altro giorno c’è stata una novità. Non mi ha trovato a letto e, cercando di conservare il giovane merlo per il giorno dopo, lo ha evidentemente strapazzato un pò. Un tenue pigolio da sotto qualche mobile della camera da letto, tradiva durante la notte seguente la presenza della piccola vittima. Non è stato facile recuperarla, ma dopo aver 61 Saluti Edmo Vandi spostato un mobile dietro l’altro, sono riuscito a scoprire quel piccolo tremante batuffolo nero. Mi sembrò quasi senza vita, ma dopo averlo coccolato un pò e fatta una sapiente respirazione boccabecco, l’uccelletto si è mosso anche se un pò intontito. Sarebbe volato ancora? avrebbe ritrovato l’ebbrezza di saltare da un ramo all’altro, di posarsi felice sulla cima più alta? O sarebbe caduto miseramente tra i cespugli del giardino? Pieno d’angoscia mi reco sul balcone e gli concedo un’ultima tenera carezza sul palmo della mano. Lui ha un attimo di esitazione (forse incredulità) poi un improvviso veloce sfarfallìo di ali e via, verso il cielo, un puntino nero sempre più piccolo, sempre più lontano, libero nei vasti spazi della sua felicità. Tornando in casa ho pensato che nella vita le gioie che contano sono anche queste! ...come eravamo! Municipio di Riccione - Anni 1926/7 – Vita amministrativa Francesco Uneddu, Cav. Reale, Quilichini (maresciallo), Amneris Rinaldi. In piedi da sin.: Cav. Reale (ispettore), Vincenzo Bartolini (stato civile), Emilio Geminiani, Geom. Pozzi, Montanari, xx (maestro di musica), Dott. Franciosi (veterinario). Seduti: Luigi Angelini (economo), Amneris Rinaldi (dattilografa), Cav. Ermanno Trebbi (segretario). Il sindaco cav. Silvio Lombardini consegna le insegne di cavaliere al segretario comunale Ermanno Trebbi. Luigi Angelini e Silvio D’orazio (ragioniere). LIBRI LISTINI GIORNALI DEPLIANT MANIFESTI VOLANTINI CARTOLINE CATALOGHI CALENDARI BLOCK NOTES FOGLI INTESTATI BUSTE INTESTATE VIA M O D E NA 10 zona ARTIGIANALE di RICCIONE www.litolaser.it · [email protected] 0541 65 66 58 62 BLOCCHI FATTURE STAMPATI FISCALI BIGLIETTI DA VISITA BIGLIETTI AUGURALI ...come eravamo! Due bellezze nostrane fanno “bus-bus” dal cancello in attesa dei numerosi “filarini” Da sin. Gabriella Olmeda e Carla Tosi. Anni ‘60 – Lungomare di Riccione Parte il raid automobilistico “1° Raglio dei vitelloni”. Da sin. Giorgio Angelini e Giancarlo Mancini. 1930 - Gita a San Clemente dell’Associazione Combattenti di Riccione Da sin. Seduti : Aldo Manaresi, XX autista della contessa Pasquini, Amneris Rinaldi, Luigi Angelini, Fernando Fabbri, Giovanni Braga. In piedi: Guerrino Renzini (Pres. Gruppo Bagnini) CENTRO REVISIONI AUTO E MOTO Marmanelli & C. s.n.c. OFFICINA - GOMMISTA - ELETTRAUTO Via Veneto, 115 Tel. 0541 640 450 - 660 554 Fax 0541 663 875 RICCIONE 63 Assistenza tecnica. Impianti elettrici elettronici iniezione diesel iniezione benzina freni ABS. Banco prova. Freni sospensioni.