MANUTENZIONE ORDINARIA OPERE ELETTRICHE ED AFFINI Elenco delle operazioni previste ed obbligatorie nell’ambito della Manutenzione Ordinaria degli impianti elettrici da riportare sulle apposite schede Allegato “A” 1 Le attività sottoelencate si riferiscono ai seguenti impianti e sistemi: 1. Cabine di ricevimento 2. Cabine di trasformazione MT-BT 3. Quadri generali di bassa tensione 4. Quadri di rifasamento automatico 5. Gruppi statici di continuità UPS 6. Gruppi ausiliari di soccorso cabine MT-BT 7. Gruppi elettrogeni 8. Impianti di distribuzione principale e secondaria 9. Quadri principali di settore 10. Quadri secondari di distribuzione 11. Impianti d’illuminazione ordinaria 12. Impianti d’illuminazione d’emergenza 13. Impianti di piccola forza motrice distribuita 14. Impianti generali di terra 15. Impianti video-citofonici Tra parentesi è indicato il numero di mesi massimo che deve intercorrere tra due manutenzioni consecutive. 1) Cabine di ricevimento ESAMI A VISTA 1. verifica presenza e stato integrità di tutti gli organi di manovra. (6 ) 2. verifica presenza e stato integrità dei dispositivi e mezzi di sicurezza (tappetino isolante, visiera, guanti isolati 40KV,estintore,torcia ricaricabile). (6) 3. verifica stato conservazione degli schemi elettrici e dei manuali di manovra . (12) 4. verifica stato integrità degli armadi o celle MT. (12) 5. verifica funzionalità lampade capacitive presenza tensione MT e d’illuminazione interna delle celle. (12) 6. verifica integrità degli involucri degli interruttori in SF6 o VOR. (12) 7. verifica di eventuali traccie di scariche tra gli isolatori e sugli involucri dei TA, dei TV e sulle teste dei cavi MT.(12) 8. verifica stato morsettiere allaccio cavi ausiliari. (12) 9. verifica di eventuali traccie di ratti od altro animale non visibile all’occasione. (6) 10. verifica stato degli involucri corpi illuminanti e delle prese di servizio compreso l’eventuale impianto a vista.(12) 11. verifica stato involucro pulsante sgancio d’emergenza.(6) 12. verifica stato cartellini identificazione cavi al collettore di terra.(12) 2 INTERVENTI MANUTENTIVI 1. pulizia del locale, delle celle MT e degli schemi sottovetro (esterna ed interna) (6) 2. lubrificazione dei cinematismi visibili relativi ai sezionatori rotativi e di terra. (6) 3. pulizia delle teste cavi MT.(6) 4. pulizia degli isolatori e degli involucri dei TA e TV. (6) 5. serraggio dei bulloni delle teste di media e delle connessioni interne di terra. (12) 6. serraggio delle morsettiere cavi ausiliari. (12) 7. pulizia e lubrificazione con speciali oli siliconici del fungo di sgancio generale. (6) 8. sostituzione di lampade fluorescenti per luce ordinaria e d’emergenza. (12) PROVE FUNZIONALI 1. sgancio interruttori MT da pulsante d’emergenza. (6) 2. sgancio interruttori MT da relè di sovracorrente, di corrente omopolare e differenziale (mediante apposito pulsante di test e reset).(6) 3. carica molle interruttori MT (automatici e non, elettrica e manuale), chiusura interruttore e scarica su manovra di apertura.(6) 4. accensione luci di cella e del locale.(6) 5. accensione delle lampade di emergenza e della torcia eventuale.(6) 2) Cabine di trasformazione MT-BT ESAMI A VISTA 1. verifica presenza e stato integrità di tutti gli organi di manovra.(6) 2. verifica presenza e stato integrità dei dispositivi e mezzi di sicurezza (tappetino isolante, visiera, guanti isolati 40KV,estintore,torcia ricaricabile).(6) 3. verifica stato conservazione degli schemi elettrici e dei manuali di manovra .(6) 4. verifica stato integrità degli armadi celle MT e Box trafo.(12) 5. verifica funzionalità lampade capacitive presenza tensione MT e d’illuminazione interna delle celle e Box trafo.(12) 6. verifica integrità degli involucri degli interruttori in SF6 o VOR. (12) 7. verifica di eventuali traccie di scariche tra gli isolatori e sugli involucri dei TA, dei TV e sulle teste dei cavi MT.(12) 3 8. Per trasformatori inglobati in resina raffreddati in aria • verifica accurata dello stato d’integrità esterno degli inglobati in resina (colonne –avvolgimento MT), accertamento di eventuali tracce di scarica superficiale.(12) • verifica del rumore prodotto dalle colonne, il nucleo deve produrre un rumore di una massa compatta e non aperta.(12) • verifica della temperatura di colonna per mezzo di centralina termometrica bordo quadro ( le colonne non devono mai evidenziare differenze di temperature superiori 10-15°C tra loro) .(6) 9. Per trasformatori in olio raffreddati in aria • accertamento di eventuali perdite di olio dall’involucro (specie nei punti di serraggio a bullone).(2) • verifica del colore assunto dai sali sul vaso di espansione (se segnalano la saturazione con particelle igroscopiche vanno sostituiti).(1) • verifica di presenza di gas nel relè Bucholtz e di tenuta del cappuccio valvola di spurgo.(2) • verifica della funzionalità del termometro ad asta piazzato sul trasformatore, accertamento dell’integrità dei contatti d’inserzione allarmi.(2) • verifica livelli olio.(2) 10. verifica dello stato di fissaggio delle corde di bassa tensione nel box trafo e nelle colonne quadro bt (queste non devono mai presentare sui punti di fissaggio abrasioni o deformazioni importanti).(12) 11. verifica dello stato di conservazione delle teste MT ed accertamento di eventuali tracce di scariche superficiali. (12) 12. verifica stato morsettiere allaccio cavi ausiliari sul trafo e sulle celle MT. (12) 13. verifica di eventuali traccie di ratti od altro animale non visibile all’occasione.(6) 14. verifica stato degli involucri corpi illuminanti e delle prese di servizio compreso l’eventuale impianto a vista.(6) 15. verifica stato involucro pulsante sgancio d’emergenza.(6) 16. verifica stato cartellini identificazione cavi al collettore di terra.(6) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. pulizia del locale, delle celle MT e degli schemi sottovetro (esterna ed interna). (6) 2. lubrificazione dei cinematismi visibili relativi ai sezionatori rotativi e di terra.(6) 3. pulizia delle teste cavi MT.(6) 4 4. pulizia degli isolatori e degli involucri dei TA e TV.(6) 5. serraggio dei bulloni delle teste di media e delle connessioni interne di terra nelle celle e nei box trafo.(12) 6. serraggio delle morsettiere cavi ausiliari.(12) 7. pulizia e lubrificazione con speciali oli siliconici del fungo di sgancio generale.(6) 8. sostituzione di lampade fluorescenti per luce ordinaria e d’emergenza.(12) 9. Per trasformatori inglobati in resina raffreddati in aria • pulizia delle colonne in resina .(6) • soffiaggio con aria compressa negli interpazi tra colonna primario e secondario.(12) • sfilaggio delle sonde PT100 e pulizia accurata dell’elemento termico.(12) • serraggio eventuale del pacco lamellare (solo se rumoroso).(12) • serraggio dei bulloni capocorda lato bassa tensione.(12) 10. Per trasformatori in olio raffreddati in aria • eventuale rabbocco d’olio (2) • serraggio dei bulloni delle calotte di testata (se si riscontrano trasudazioni d’olio eccessive) (2) • serraggio dei premistoppa terminali BT ed MT.(12) • serraggio dei capicorda terminali BT ed MT (12) • pulizia con materiale detergente o sgrassante dei pannelli o tubi di raffreddamento.(6) • pulizia con appositi detergenti dei contatti del termometro ad asta. (6) • serraggio dei cappucci di tenuta della valvola di spurgo relè Bucholtz.(2) PROVE FUNZIONALI 1. sgancio interruttori MT da pulsante d’emergenza. (6) 2. sgancio interruttori MT da relè di sovracorrente, di corrente omopolare e differenziale (mediante apposito pulsante di test e reset).(6) 3. carica molle interruttori MT (automatici e non, elettrica e manuale), chiusura interruttore e scarica su manovra di apertura.(6) 4. prove di intervento protezione trafo da contatto di sgancio relè Boucholtz e termometro ad asta (per trafo ad olio), centralina termometrica programmata (per trafo in resina).(6) 5. prove di trascinamento interruttori protezioni trafo per manovre su trasformatori parallelo.(6) 6. accensione luci di cella e del locale.(6) 5 7. accensione delle lampade di emergenza e della torcia eventuale. (6) 3) Quadri generali di bassa tensione ESAMI A VISTA 1. verifica presenza chiavi apertura portelle .(3) 2. verifica presenza chiavi azionamento manuale commutatori retegruppo elettrogeno.(6) 3. verifica condizioni esterne ed interne armadio power-center (12) 4. verifica presenza di tutte le targhette indicative di funzione interruttori.(12) 5. verifica stato conservazione e presenza dello schema elettrico.(6) 6. verifica stato delle calotte interruttori scatolati e modulari (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti) (6) 7. verifica stato di accensione delle centraline termometriche trasformatori e di altre situate nell’armadio, differenziali, contatori energia, voltmetri ect.ect. (6) 8. verifica funzionalità strumentazione di misura con accertamento della precisione del dato in lettura.(2) 9. verifica dello stato degli isolatori di sbarra e delle giunzioni sul banco omni-bus.(12) 10. verifica di tracce biologiche di ratti od altri animali non visibili all’occasione.(6) 11. verifica in prossimità di condensatori per il rifasamento fisso di perdite di elettrolita e dello stato delle resistenze di scarica degli stessi.(12) 12. verifica delle presenze di tensione nei circuiti ausiliari come da specifiche negli allegati. (2) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio di tutte le bullonerie di congiuntura banco sbarre. (12) 2. serraggio di tutti dadi dei terminali posteriori degli interruttori scatolati di portata superiore ai 250 A (semestrale) sotto i 250 A (annuale).(12) 3. serraggio di tutte le morsettiere di allaccio cavi in distribuzione.(12) 4. serraggio di tutte le morsettiere circuitazioni ausiliarie .(12) 5. verifica strumentale d’isolamento banco sbarre e cavi derivati, da eseguirsi con tensione di prova 1000V (isolando gli eventuali circuiti ausiliari elettronici e non).(12) 6. pulizia del banco sbarre e soffiaggio con aria compressa degli interspazi isolatori .(12) 6 7. soffiaggio con aria compressa degli interruttori di portata superiore a 125 A nelle fessurazioni visibili in prossimità delle celle deionizzanti.(12) 8. pulizia esterna dell’armadio.(2) PROVE FUNZIONALI 1. apertura e richiusura di tutti gli interruttori presenti .(6) 2. apertura mediante lancio di corrente nelle bobine di sgancio degli interruttori provvisti.(12) 3. apertura interruttori mediante azionamento pulsante di prova differenziali elettronici e diretti.(6) 4. selezione di fase voltmetrica ed amperometrica mediante selettori frontali quadro ed accertamento della risposta dinamica dello strumento di lettura.(6) 5. selezione delle funzioni di lettura dei contatori energia o degli analizzatori di rete presenti ed accertamento della risposta al dato richiesto.(6) 4) Quadri di rifasamento automatico ESAMI A VISTA 1. 2. 3. 4. verifica presenza chiave apertura portella .(3) verifica condizioni esterne ed interne armadio rifasamento.(12) verifica presenza e conservazione schema elettrico.(12) verifica stato calotte interruttore generale (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti) (6) 6. verifica sulla presenza di elettrolita fuoriuscito dai condensatori .(6) 7. verifica dell’integrità delle resistenze di scarica condensatori.(6) 8. verifica integrità conduttori cablaggio condensatori.(6) 9. verifica integrità contattori banco condensatori.(6) 10. verifica integrità frontalino e comandi centralina fasometrica.(6) 11. verifica funzionalità lettura parametri di rete da parte della centralina fasometrica.(6) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio dei capicorda interruttore generale.(3) 2. serraggio morsetti contattori banco condensatori.(3) 3. soffiaggio con aria compressa delle calotte condensatori e degli interspazi d’aerazione.(6) 4. soffiaggio delle meccaniche dei contattori di banco condensatori.(12) 7 5. pulizia a pennello delle resistenza di scarica condensatori.(6) 6. serraggio delle morsettiere di circuitazione ausiliaria ivi compresa la centralina fasometrica.(12) 7. soffiaggio di tutte le prese d’aria e pulizia degli eventuali filtri su ventilatori elicoidali di raffreddamento forzato.(6) 8. pulizia con panno umido della sonda di temperatura interna all’armadio controllata dalla centralina fasometrica (solo se presente).(6) PROVE FUNZIONALI 6. apertura e richiusura dell’interrutore generale .(3) 7. chiusura dei contattori di banco mediante lancio di corrente ausiliaria senza rifasamento in linea (solo tensione ausiliaria con alimentazione a parte).(12) 8. prove manuali d’inserzione batterie con rifasamento in rete ed accertamento dell’indicazione di rete in capacitivo ( non superare mai l’inserzione contemporanea di due banchi condensatori, inoltre verificata la segnalazione disalimentare subito il rifasatore).(1) 9. mettere in distribuzione l’energia da quadro bt ed accertarsi mediante lettura amperometrica che all’inserzione dei banchi condensatori la corrente sui trafo non subisca mai aumenti importanti ma solo decrementi.(1) 5) Gruppi statici di continuità UPS ESAMI A VISTA 1. verifica presenza chiave apertura portella .(3) 2. verifica condizioni esterne ed interne armadio UPS.(12) 3. verifica presenza e conservazione manuale operativo e schema di inserzione.(6) 5. verifica stato calotte interruttori generali di sezionamento e by-pass (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti).(6) 6. verifica sulla presenza di elettrolita fuoriuscito dai condensatori di filtro presenti sulle circuitazione di inverter.(12) 7. verifica dell’integrità dei circuiti stampati ( solo se visibili alla semplice apertura dell’armadio).(12) 8. verifica sulla presenza di elettrolita disperso dalle batterie di funzionalità autonoma.(6) 9. verificare il livello dell’elettrolita nelle batterie al piombo.(1) 10. verificare la funzionalità degli impianti estrazione d’aria miscelata ad idrogeno dei locali in cui contenuti gli armadi batterie ( si raccomanda primadella prova di areare adeguatamente il locale e di effettuarla con le aprture d’ingresso locale totalmente aperte).(2) 8 11. verifica sull’involucro delle batterie, da segnalare eventuali rigonfiamenti o deformazioni importanti.(1) 12. verificare l’anno di produzione delle batterie ed il relativo anno di scadenza ( in genere le produzioni si dividono in prodotti garantiti per anni cinque ed altri per anni dieci).(12) 13. verifica funzionalità ed integrità display gestione parametri rete .(6) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio dei capicorda interruttori generali.(3) 2. serraggio morsetti circuiti di segnalazione.(3) 3. soffiaggio con aria compressa della circuitazione elettronica situata sui circuiti stampati ( solo se facilmente accessibile, altrimenti demandare l’incarico a personale specializzato).(12) 4. soffiaggio con aria compressa degli interspazi tra batterie.(12) 5. rabbocco di liquidi in batterie al piombo non ermetiche.(1) 6. serraggio dei terminali delle batterie con apposite chiavi isolate ( da effettuare solo da personale specializzato).(12) 7. soffiaggio di tutte le prese d’aria e pulizia degli eventuali filtri su ventilatori elicoidali di raffreddamento forzato e di ricambio d’aria locale.(6) 8. lettura dei parametri d’auotonomia e di tutti i valori di tenuta in tampone delle batterie, tensione di uscita, frequenza, autonomia ect. (da effettuarsi solo da personale specializzato attrezzato di terminale esterno per il cek-up della macchina) (3) PROVE FUNZIONALI 1. apertura e richiusura degli interruttori generali .(6) 2. leva di tensione a monte e verifica di mantenimento stato produzione energia, lettura dei parametri d’erogazione sul display di macchina.(6) 3. leva del carico senza alimentazione a monte ed allaccio contemporaneo del carico levato verificando l’eventuale arresto del gruppo di passare in by-pass automatico, verificare sul display gli allarmi presenti.(6) 4. ripetere l’operazione del carico contemporaneo con presenza tensione a monte e verificare la continuità d’esercizio in condizioni ordinarie.(6) 5. verificare la riserva di carica dell’UPS dopo 30 minuti di funzionamento in sola autonomia di produzione energia.(6) 6. verificare mediante deprimometro od latro strumento l’efficacia del sistema di estrazione e ricambio d’aria locale alloggio batterie al piombo non ermetiche.(6) 7. simulare un allarme “mancanta presenza rete” e verificare la funzionalità della scheda di remotabilità allarmi.(6) 9 6) Gruppi ausiliari di soccorso cabine MT-BT ESAMI A VISTA 1. verifica presenza chiave apertura portella .(3) 2. verifica condizioni esterne ed interne armadio (solo se esterni al quadro di bassa).(12) 3. verifica presenza e conservazione manuale operativo e schema di inserzione.(12) 6. verifica stato calotte interruttori generali di sezionamento e by-pass (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti).(12) 7. verifica sulla presenza di elettrolita fuoriuscito dai condensatori di filtro sulle circuitazione di continuità.(6) 8. verifica dell’integrità dei circuiti stampati (solo se visibili alla semplice apertura dell’armadio).(12) 9. verifica sulla presenza di elettrolita disperso dalle batterie di funzionalità autonoma.(6) 10. verifica sull’involucro delle batterie, da segnalare eventuali rigonfiamenti o deformazioni importanti.(6) 11. verificare l’anno di produzione delle batterie ed il relativo anno di scadenza .(12) 12. verifica della funzionalità degli strumenti di lettura amperometrica e voltmetrica.(12) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio dei capicorda interruttore generale.(12) 2. serraggio morsetti circuiti di segnalazione.(12) 3. soffiaggio con aria compressa della circuitazione elettronica situata sui circuiti stampati ( solo se facilmente accessibile, altrimenti demandare l’incarico a personale specializzato).(12) 4. soffiaggio con aria compressa degli interspazi tra batterie.(12) 5. serraggio dei terminali delle batterie con apposite chiavi isolate ( da effettuare solo da personale specializzato).(12) 6. soffiaggio di tutte le prese d’aria e pulizia degli eventuali filtri su ventilatori elicoidali di raffreddamento forzato.(12) 7. sostituzione delle batterie se danneggiate o prossime alla data di scadenza garanzia di prestazione.(12) 8. verifica della corrente di tampone batterie (dato rilevabile sul libretto di collaudo apparecchiatura) se superiore del 10% sostiture le batterie.(12) 10 PROVE FUNZIONALI 1. apertura e richiusura dell’interruttore generale.(12) 2. leva di tensione a monte e verifica di mantenimento stato produzione energia, lettura dei parametri d’erogazione sul display di macchina.(12) 3. verificare la riserva di carica dell’alimentatore dopo 30 minuti di funzionamento in sola autonomia di produzione energia.(12) 4. simulare un allarme “avaria batterie” mediante azionamento manuale del relè specifico e verificare la funzionalità della scheda di remotabilità allarmi.(12) 7) Gruppi elettrogeni ESAMI A VISTA 1. verifica dell’eventuale presenza di cose che impediscano il libero accesso al locale in caso d’emergenza al personale specifico.(3) 2. verifica sulla presenza e funzionalità di tutti i dispositivi ed i mezzi antincendio previsti in loco.(2) 3. verifica stato pulizia locale ed accertare la presenza di eventuali tracce di fumi lasciate sulle pareti in prossimità dei condotti scarico.(6) 4. verifica sulla presenza del manuale operativo e dello schema del quadro di macchina.(6) 7. verifica stato delle coibentazioni dei condotti di scarico.(12) 8. verifica sulla presenza di oli o liquidi dispersi nel locale da parte della macchina.(3) 9. verifica di eventuali infiltrazioni d’acqua nel locale o sul gruppo elettrogeno.(3) 10. verifica al tatto della funzionalità di preriscaldo del motore per mezzo dell’apposita scaldiglia a circolazione naturale.(3) 11. verifica dell’integrità dei contenitori dei filtri dell’aria, dell’olio, dei condotti flessibili di scarico e delle calotte delle turbine.(6) 12. verifica sulla presenza di trasudazioni importanti d’olio e di gasolio da parte della pompa e del motore.(6) 13. verifica della presenza dei liquidi motore, raffreddamento e lubrificazione.(3) 14. verifica dello stato di riempimento del serbatoio giornaliero situato all’interno del locale.(settimanale) 15. verifica dello stato di funzionalità dei segnalatori di livello carburante.(6) 16. verifica della funzionalità od accensione del quadro di gestione e comando gruppo.(3) 17. verifica delle funzionalità dei circuiti d’illuminazione del locale ivi compresi i corpi di emergenza.(3) 18. verifica sulla funzionalità del ricambio d’aria del locale.(6) 11 19. verifica sulla presenza di tracce biologiche di ratti od altri animali non visibili all’occasione.(6) 20. verifica sulla presenza di ostruzioni nello sbocco al cielo del condotto di scarico gruppo.(12) 21. verifica livello elettrolita batteria d’accensione gruppo.(1) 22. verifica stato esterno batteria. (1) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio dei capicorda dadi terminali alternatore.(12) 2. serraggio morsetti circuiti di segnalazione e di controllo eccitatrice alternatore.(12) 3. soffiaggio con aria compressa della circuitazione elettronica situata in prossimità dei terminali dell’alternatore.(12) 4. soffiaggio con aria compressa delle superfici costituenti il motore, pompa iniezione, condotti iniettori ect.(12) 5. rabbocco liquido radiatore e lubrificante motore.(12) 6. sostituzione di filtri aria ed olio motore.(12) 7. soffiaggio di tutte le prese d’aria e pulizia degli eventuali filtri su ventilatori elicoidali di raffreddamento forzato e di ricambio d’aria locale.(12) 8. pulizia accurata del locale ivi compreso lo spolvero delle pareti.(12) 9. pulizia accurata del connettore d’allaccio cavi ausiliari di comando e gestione gruppo presente tra il medesimo ed il quadro di controllo.(6) 10. rabbocco del livello carburante nel serbatoio principale.(settimanale) 11. soffiaggio con aria compressa del cablaggio e delle circuitazioni presenti sul quadro comando gruppo ivi compresi gli eventuali parti meccaniche dei contattori di potenza relativi al complesso di scambio rete-gruppo (solo se presenti nel quadro di gruppo).(12) 12. serraggio di tutta la cavisteria connessa al quadro comando e controllo gruppo.(12) 13. azionamento manuale dei selettori presenti sul pannello controllo e successiva rimessa alle posizioni d’origine.(6) PROVE FUNZIONALI 1. inserzione del gruppo elettrogeno mediante leva di tensione di rete, il gruppo deve avviarsi entro 3 secondi e la commutazione presente deve dirottare il carico sul gruppo entro 10 secondi, mantenere il gruppo in moto per almeno 15 minuti.(1) 2. abbassare manualmente il livello del gasolio nel serbatoio giornaliero e verificare la funzionalità della pompa di adduzione automatica ivi compresa la verifica della funzionalità delle segnalazioni.(1) 3. controllare la stabilità della tensione e della frequenza in fase di produzione energia.(1) 12 4. verificare la colorazione dei fumi di scarico sia all’accensione che nel corso della prova.(6) 5. controllare la temperatura d’uscita gas motore rilevabile da apposito termometro piazzato all’inizio del condotto di scarico (deve stabilizzarsi intorno ai 500°). (6) 6. accertarsi sulla presenza di forti vibrazioni alle strutture e sulla conseguente integrità dei giunti antivibranti.(6) 7. accertarsi sulla funzionalità del ricambio d’aria garantito dalla ventilazione forzata presente sul radiatore del gruppo ( nel locale non devono verificarsi corto circuiti d’aria tra ripresa ed espulsione).(6) 8. levare il carico totale durante la prova e verificarne la risposta dinamica e la stabilità dei parametri precedentemente letti.(2) 9. riagganciare di colpo il carico e verificare quanto al punto precedente.(2) 8) Impianti di distribuzione principale e secondaria ESAMI A VISTA Distribuzione principale (tratto cavi visibile da cabina ai quadri generali di settore) 1. verficare lo stato dei supporti e delle canalizzazioni (12) 2. verificare lo stato dei setti tagliafuoco (se presenti).(12) 3. verifica di eventuali traccie di ratti od altro animale non visibile all’occasione.(6) 4. verifica presenza di eventuali cose alloggiate sul tratto cavi in distribuzione.(6) 5. verifica presenza cavi visibili in superficie relativi ad impianti speciali con presunto grado di isolamento inferiore al previsto per tale distribuzione. (telefoni, dati, segnali, ect.).(12) 6. verifica al tatto della temperatura superficiale dello strato cavi che dovrà richiamare l’attenzione se il calore rilevato è presumibilmente 30° sulla temperatura ambiente.(1) Distribuzione secondaria (tratto cavi visibile da quadri generali di settore alle zone circuitali di piano) 1. verficare lo stato dei supporti e delle canalizzazioni .(24) 2. verificare lo stato dei setti tagliafuoco (se presenti).(24) 3. verifica dell’integrità dei tratti tubo in subdistribuzione dalle canaline.(24) 4. verifica di eventuali traccie di ratti od altro animale non visibile all’occasione.(12) 5. verifica presenza di eventuali cose alloggiate sul tratto cavi in distribuzione.(24) 13 6. verifica presenza cavi visibili in superficie relativi ad impianti speciali con presunto grado di isolamento inferiore al previsto per tale distribuzione. (telefoni, dati, segnali, ect.).(12) 7. verifica al tatto della temperatura superficiale dello strato cavi che dovrà richiamare l’attenzione se il calore rilevato è presumibilmente 30° sulla temperatura ambiente.(1) INTERVENTI MANUTENTIVI Distribuzione principale e secondaria 1. ripristinare le fessurazioni eventuali dei setti tagliafuoco con appositi mastici.(12) 2. rimuovere gli eccessivi depositi di polvere sul tratti cavi orizzontale.(24) 3. serraggio degli eventuali fissaggi ritenuti inadeguati.(12) PROVE FUNZIONALI Distribuzione principale e secondaria 1. misura d’isolamento cavi distribuzione principale (tutti) (6) 2. misura d’isolamento cavi distribuzione secondaria (a campione) (6) 3. misure amperometriche di linea distribuzione principale ( a campione) (6) 4. misure di continuità condutture di protezione principali.(12) 9) Quadri principali di settore ESAMI A VISTA 1. verifica presenza chiavi apertura portelle .(3) 2. verifica condizioni esterne ed interne armadio power-center (6) 3. verifica presenza di tutte le targhette indicative di funzione interruttori.(6) 4. verifica presenza e stato dello schema elettrico.(6) 5. verifica stato delle calotte interruttori scatolati e modulari (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti) (6) 6. verifica stato accensione differenziali, contatori energia, voltmetri ect.ect. (3) 7. verifica funzionalità strumentazione di misura con accertamento della precisione del dato in lettura. (12) 14 8. verifica dello stato degli isolatori di sbarra e delle giunzioni sul banco omni-bus.(12) 9. verifica di tracce biologiche di ratti od altri animali non visibili all’occasione.(12) 10. verifica delle presenze di tensione nei circuiti ausiliari come specifiche negli allegati.(3) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio di tutte le bullonerie di congiuntura banco sbarre.(12) 2. serraggio di tutti i dadi dei terminali posteriori degli interruttori scatolati e modulari.(12) 3. serraggio di tutte le morsettiere di allaccio cavi in distribuzione.(12) 4. serraggio di tutte le morsettiere circuitazioni ausiliarie .(12) 5. verifica strumentale d’isolamento banco sbarre e cavi derivati agli iinterruttori, da eseguirsi con tensione di prova 1000V (isolando gli eventuali circuiti ausiliari elettronici e non). (12) 6. pulizia del banco sbarre e soffiaggio con aria compressa degli interspazi isolatori .(12) 7. soffiaggio con aria compressa degli interruttori di portata superiore a 63 A nelle fessurazioni visibili in prossimità delle celle deionizzanti. 8. pulizia esterna dell’armadio.(2) PROVE FUNZIONALI 1. apertura e richiusura di tutti gli interruttori presenti .(6) 2. apertura mediante lancio di corrente nelle bobine di sgancio degli interruttori provvisti.(12) 3. apertura interruttori mediante azionamento manuale differenziali elettronici e corrente di prova impressa per differenziali diretti.(6) 4. selezione di fase voltmetrica ed amperometrica mediante selettori frontali quadro ed accertamento della risposta dinamica dello strumento di lettura.(6) 5. selezione delle funzioni di lettura dei contatori energia o degli analizzatori di rete presenti ed accertamento della risposta al dato richiesto.(6) 10) Quadri secondari di distribuzione ESAMI A VISTA 1. verifica presenza chiavi apertura portella .(3) 2. verifica condizioni esterne ed interne armadio.(12) 15 3. verifica presenza di tutte le targhette indicative di funzione interruttori.(6) 4. verifica presenza e stato dello schema elettrico.(6) 5. verifica stato delle calotte interruttori scatolati e modulari (ricercare eventuali tracce di fusione del materiale plastico in prossimità dei poli e delle celle deionizzanti) (6) 6. verifica stato accensione differenziali elettronici indiretti, contatori energia, voltmetri ect.ect.(3) 7. verifica funzionalità strumentazione di misura con accertamento della precisione del dato in lettura.(12) 8. verifica dello stato d’integrità degli isolatori sbarre distribuzione.(6) 9. verifica di tracce biologiche di ratti od altri animali non visibili all’occasione.(6) 10. verifica delle presenze di tensione nei circuiti ausiliari come specifiche negli allegati.(6) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. 2. 3. 4. 5. serraggio di tutte le bullonerie delle sbarre distribuzione interna.(12) serraggio di tutti i terminali degli interruttori modulari.(6) serraggio di tutte le morsettiere di allaccio cavi in distribuzione.(12) serraggio di tutte le morsettiere circuitazioni ausiliarie .(12) verifica strumentale d’isolamento sbarre distribuzione e derivati agli interruttori, da eseguirsi con tensione di prova 1000V (isolando gli eventuali circuiti ausiliari elettronici e non).(12) 6. pulizia delle sbarre e soffiaggio con aria compressa degli interspazi isolatori .(12) 7. soffiaggio con aria compressa degli tutti gli interruttori nelle fessurazioni visibili in prossimità delle celle deionizzanti.(12) 8. pulizia esterna dell’armadio.(2) PROVE FUNZIONALI 1. apertura e richiusura di tutti gli interruttori presenti .(6) 2. apertura mediante lancio di corrente nelle bobine di sgancio degli interruttori provvisti.(12) 3. apertura interruttori mediante azionamento manuale differenziali elettronici e corrente impressa per differenziali diretti.(6) 4. selezione di fase voltmetrica ed amperometrica mediante selettori frontali quadro ed accertamento della risposta dinamica dello strumento di lettura.(3) 5. selezione delle funzioni di lettura di contatori energia o di analizzatori di rete eventualmente presenti ed accertamento della risposta al dato richiesto.(3) 16 11) Impianti d’illuminazione ordinaria ESAMI A VISTA 1. verifica integrità schermi corpi illuminanti.(18) 2. verifica lucentezza specchi ottiche paraboliche.(18) 3. verifica efficienza luminosa tubi fluorescenti (durata media 8000 ore, a diminuire con la frequenza di accensione).(12) 4. verifica integrità e funzionalità punti di accensione.(12) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. pulizia degli schermi e delle ottiche speculari.(18) 2. sostituzione delle lampade fluorescenti inefficienti e delle incandescenti bruciate.(alla necessità) 3. sostituzione di reattori e starter difettosi.(alla necessità) 4. sostituzione periodica di interruttori di grandi gruppi di lampade .(12) PROVE FUNZIONALI 1. accensione sistematica di gruppi di lampade e verifica della rampa di stabilizzazione flusso.(6) 2. misura luxometrica periodica di zone a campione.(6) 3. verifica funzionalità circuitazioni luci esterne e notturne.(2) 12) Impianti d’illuminazione d’emergenza ESAMI A VISTA 1. 2. 3. 4. 5. verifica integrità involucri ed ottiche corpi illuminanti.(2) verifica presenza pittogrammi su indicatori d’emergenza US.(2) verifica accensione spia presenza rete e batteria in tampone.(2) verifica presenza numero di identificazione. (2) verifica catodizzazione tubo fluorescente (annerimento interno lato catodi).(2) 6. verifica integrità e stato Quadro Central test, presenza carta stampa, spie controllo operative, stato segnalazioni attive, batterie in tampone integre e senza perdite elettrolitiche.(2) 17 INTERVENTI MANUTENTIVI 1. pulizia degli schermi e delle ottiche.(12) 2. sostituzione periodica delle lampade fluorescenti inefficienti e delle incandescenti bruciate (durata massima tubi 8000 ore).(alla necessità) (6 mesi solo le Sempre Accese) 3. sostituzione di inverter o di lampade complete ove difettose e di bassa autonomia (sotto l’ora).(alla necessità) 4. scarica completa e periodica delle batterie in tampone dei corpi illuminanti.(6) PROVE FUNZIONALI Effettuare tali prove in fase di fermo attività nei fabbricati. 1. leva tensione alimentazione circuiti lampade d’emergenza e scarica completa del corpo illuminante con rispettiva verifica della durata in autonomia (mai sotto 1 ora), ricaricare le lampade per almeno 12 ore.(6) 2. per i circuiti di illuminazione “non in autoalimentazione” ma da gruppo elettrogeno in linea privilegiata: leva di tensione “linea normale” e verifica ripristino nel tempo prestabilito dell’illuminazione in emergenza .(2) 3. simulazione a campione anomalia su lampada autonoma (inserzione in linea di una lampada difettosa codificata ) e verifica funzionalità centrale controllo o Central test lampade di emergenza.(6) 4. stampa riepilogativa stato Centrale Central test e visualizzazione di tuti i parametri di rete e degli eventi registrati.(2) 13) Impianti di piccola forza motrice distribuita ESAMI A VISTA 1. verifica integrità punti prese–luce e fm-.(6) 2. verifica funzionalità interruttori d’interblocco.(12) 3. verifica stato prolunghe e derivati di prese multiple (sussistenza inoltre dei requisisti di protezione agli urti e agli intralci su passaggi per persone).(6) 4. verifica quantitativa dei carichi allacciati sulle prese multiple e accertamento del coordinamento protezione elettrica tra portate e disponibilità.(6) 18 INTERVENTI MANUTENTIVI 1. sostituzione di punti presa difettosi o danneggiati.(alla necessità) 2. sistemazione periodica delle prolunghe e dei carichi connessi ridistribuendo se intaccati i carichi in funzione delle potenzialità delle prese in campo.(6) 3. sostituzione periodica di alcuni gruppi presa soggetti frequentemente all’allaccio e slaccio dei carichi di campo .(24) PROVE FUNZIONALI 1. allaccio a campione su prese di settore di un carico fittizio resistivo di KW 2 a cui connesso un voltmetro digitale per la visualizzazione della tensione di caduta in utilizzazione.(12) 2. alto numero di campionamenti per connessione di strumentazione atta a rilevare la continuità dei conduttori di protezione.(12) 14 )Impianti generali di terra ESAMI A VISTA 1. verifica a campione stato giunzioni ai dispersori (12) 2. verifica presenza ed integrità cartelli segnalazione dispersore.(24) 3. presa visione planimetrie dispersore e verifica di eventuali opere compiute incautamente a danno delle linee perimetrali corde interrate. (12) 4. verifica presenza ed integrità allacci equipotenziali visibili nelle centrali tecnologiche e lungo i cavedi impianti e canali aerauilici.(24) 5. verifica e controllo dei punti e delle maglie di captazione scariche atmosferiche situate sulle copertura degli edifici.(12) 6. verifica stato delle calate dei sistemi di captazione delle scariche atmosferiche.(24) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. ripristino dello strato protettivo in grasso siliconico sugli allacci ai dispersori visibili.(12) 2. ripristino delle scritte indelebili cartelli segnalatori dispersore.(24) 3. serraggio delle bullonerie su tutti i collettori principali d’attestazione anelli di terra.(12) 4. sostituzione dei distanziatori in materiale cementizio relativi alle maglie di captazione scariche atmosferiche.(24) 19 PROVE FUNZIONALI 1. misure voltamperometriche dei sistemi frazionati di terra.(24) 2. misure di continuità dei conduttori equipotenziali relativi ai sistemi tecologici e di adduzione dell’acqua sanitaria nei fabbricati.(12) 3. misure a campione sulla continuità tra i sistemi disperdenti e le maglie di captazione delle scariche atmosferiche.(24) 15)Impianti citofonici ESAMI A VISTA 1. verifica stato porter esterni (6) 2. verifica stato cornette citofoniche e videocitofoni interni (12) 3. verifica stato alimentatori (12) INTERVENTI MANUTENTIVI 1. serraggio terminali apparecchiature audio porter esterni e pulizia ottiche camere CCD-videocitofoni- (12) 2. serraggio morsetti e pulizia alimentatori (12) 3. verifica delle tensioni erogate (6) PROVE FUNZIONALI 1. prove di comunicazione audio e video da chiamata esterna (3) 2. verifica dei tempi di stand-by alla chiamata alimentatori videocitofonici.(6) 3. prove di apertura elettroserrature da apparecchi controllati e da pulsanti in campo (6) 20