RASSEGNA Stampa 4 febbraio 2015 SOMMARIO Repubblica – Tifo da stadio in facoltà “Che grande lesione la studieranno i ragazzi” GdS - La festa dei professori “Uno di noi al Colle” La Sicilia - L’Orgoglio degli ex colleghi L’Ora quotidiano – Maxischermo a Giurisprudenza: Lagalla, “Giusto richiamo all’antimafia” LiveSicilia – Un ponte tra Palermo e Roma. Orgoglio e applausi all’Università NuovoSud.it – Il discorso di Mattarella commuove i docenti di Palermo Ansa – Mattarella: rettore e studenti UniPalermo seguono giuramento Askanews – Rettore Università Palermo: discorso Mattarella incisivo ed equo. L’ateneo dove il neo-presidente fu docente in festa La Sicilia – Dal Brasile sbarca a Palermo anche la “clinica legale” GdS – Mobility Store e Car sharing nella cittadella GdS - Racconti sull’ateneo con video,foto e testi GdS – Appuntamenti La Sicilia – Docsity, cosi studenti universitari da tutto il mondo si scambiano appunti Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna –[email protected] LA REPUBBLICA data pag ez Palermo Politica 04/02/2015 IV Tifo da stadio in facoltà "Che grande lezione la studieranno i ragazzi • 15 Maxischermo nella Giurisprudenza del professor Mattarella Gli applausi, le lacrime. "Ci emoziona essere suoi colleghi" SARA SCARAFIA AL RETTORE Roberto Lagalla scappa persino un «bravo», e un applauso, quando Sergio Mattarella assicura che sarà «arbitro imparziale» ma chiede l'aiuto dei giocatori. E intanto, seduto poco distante, il costituzionalista Giuseppe Verde continua a portarsi le mani agli occhi non riuscendo a nascondere l'emozione. Giurisprudenza si ferma per ascolt are il discorso del capo dello Stato: la facoltà nella quale Mattarella ha insegnato Diritto parlamentare ha deciso di celebrare in grande l'insediamento montando un maxischermo nell'aula più antica della facoltà, l'aula Augusto Romano, luogo simbolico che si raggiunge salendo una ripida scala e attraversando dipartimenti e biblioteche. È qui che i docenti— da Verde al giuslavorista Alessandro Garilli, dal direttore della Scuola di Scienze giuridiche Giuseppe Liotta al prorettore Vito Ferro —hanno assistito ai 35 minuti durante i quali Mattarella ha parlato all'Italia da capo dello Stato. Insieme con loro c'era un folto gruppo di studenti, molti dei quali hanno preferito rimanere ammassati all'ingresso dell'aula piuttosto che sedere sulle panche al fianco dei loro professori. Seduta o in piedi, la platea ha comunque ascoltato in silenzio la mezz'ora densa nella quale più volte il presidente delle Repubblica ha parlato di giovani, di diritto allo studio, di futuro. Gli applausi si sono succeduti con un'intensità crescente a ogni passaggio decisivo — da quello sulle comunità straniere a quelli sulla mafia — sino alla fine, quando l'intera aula ha battuto le mani con fragore. «Un discorso completo, incisivo, efficace ma al tempo stesso misurato», ha detto Lagalla, mentre Verde si è fatto portavoce dell'orgoglio dell'intera facoltà: «Sono molto colpito ed emozionato e ritengo che questo discorso segnerà la vita politica italiana par i prossimi anni». Per Verde— che ai suoi alunni di Diritto costituzionale, prima della fine delle lezioni, ha fatto studiare il discorso di commiato di Napolitano — le parole di Mattarella sono esemplari: «Airagazzi qui tentiamo di insegnare a pensare», dice. Marta Giarmusa e Laura Catalano vengono da Alc amo e frequent ano primo anno: «Il discorso di Mattarella ci ha affascinato—dicono le studentesse, che giovedì sosterranno l'esame di "costituzionale" — Mattarella rappresenta la parte sana della politica». «Un discorso denso e umano», fa eco Sofia Sanfilippo, 20 anni, che sogna la carriera diplomatica. Mentre il compagno di studi Giuseppe Verrigno, 20 anni, si compiace della scelta del capo dello Stato di ricordare Falcone e Borsellino: «È importantissimo che abbia detto che la lotta a mafia e corruzione sono una priorità». Perché l'architrave del discorso di Mattarella, secondo il professore di Diritto privato Enrico Camilleri, è proprio il futuro: «Il filo conduttore — dice — mi è sembrata la speranza, la prospettiva, il rilancio del Paese anche attraverso la ricerca». «Parlare di diritto allo studio oggi è rivoluzionario perché con la crisi è diventato un lusso, non più una garanzia costituzionale», dice Maria Immordino, presidente del polo universitario di Agrigento, che racconta quando da giovane docente frequentava le cene a casa dei professori Sergio Mattarella e Guido Corso: «Mattarella è sempre stato di poche parole ma ognivolta era sua la battuta che faceva ridere di più». Se Wanda Cortese, docente di Diritto amministrativo, si dice «orgogliosa di essere collega del capo dello Stato», la segtetaria di Verde, Rosalba Damiata, ha portato in facoltà un cimelio che conserva da 35 anni: il suo diario di studentessa — nel 1980 aveva sedici anni — nel quale aveva annotato la morte di Piersanti Mattarella. «Un evento che mi atterrì — racconta — mi sembra bellissimo che oggi il fratello Sergio sia il nostro presidente». Università degli studi di Palermo –Servizio Stampa 04/02/2015 IV Palermo Politica .... ' ';-': '., l'<•. . . •-• r,,P,',4. 4 t; - ''' 34.`« - 01, 9 '•"'.,f , ■ t.' ' -' , ,:0,,,; N' `, •11:"?"- ',3•••,W. '+' 'k di, ,.„,,_ -404,- ',',"-,•t•:. _. e"5'''''. ' ,, _' , wir'e— .0,.., ,,,, ' ,,,,,, 04 ', Ad■ • ^, - :, :'•': ,:r. p.b...1== , -; •<í•-37,5"e'r e ,._ ""W 34#::::' ''',.,•,. ' •'". koto tkr.i.":. ••!• , = . .= -..,?..̀.: • ',,1-, i", ,, i ,.5'::`,-. 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L'EX PRESIDE VERDE: «GRANDE GIOIA, SIAMO SICURI CHE VERRÀ A TROVARCI» La festa dei professori: «Uno di noi al Colle» O La cerimonia di insediamento seguita a Palermo su un maxischermo a Giurisprudenza, la facoltà del docente Mattarella Gli amarcord dei colleghi. Maria Immordino ricorda «quel viaggio a Catanzaro con lui, Orlando, Riggio e Guido Corso». Pochi in città i tricolori esposti ai balconi, nonostante gli appelli di Crocetta e del sindaco. Francesco Sicilia PALERMO ••o Ne ha fatta di strada, quel professore di Diritto parlamentare che i suoi vecchi colleghi guardano adesso con ammirazione sul maxischermo, mentre giura da presidente della Repubblica. Sergio Mattarella è nell'aula di Montecitorio. Fogli in mano, discorso, applausi. E commozione. Nell'aula circolare Antonio Augusto Romano, nella facoltà di Giurisprudenza, a Palermo, ci sono i docenti che lo conoscono, che hanno lavorato al suo fianco, dal 1964 al 1983, e che ieri si sono emozionati, sentendo quel capo dello Stato per loro tanto familiare. Quel professore che «non ha mai alzato la voce, pur essendo rigoroso» con gli allievi e che si è fatto apprezzare dagli accademici per «la sua ironia e i suoi tratti di galantuomo». Anche gli studenti, che talvolta hanno avuto fra le mani qualcuna delle sue pubblicazioni, custodite ancora nel dipartimento di Scienze giuridiche, ascoltano in silenzio e intravedono «un senso di speranza» nelle parole che fanno vibrare la Camera dei deputati. La prima lettera recapitata alla casa palermitana di Mattarella, sabato pomeriggio, portava la firma del rettore dell'Università, Roberto Lagalla. Era all'estero, Lagalla, ma ha subito chiamato la sua segreteria, per dettare il messaggio «di stima e di orgoglio per un docente di questa Università, per un palermitano che ha saputo tenere la schiena dritta e che oggi ascende alla massima magistratura dello Stato». Il rettore è «convinto che saprà avviare e stimolare politiche di governo ancora più decise, per recuperare spazio e risorse per il sistema universitario italiano, soprattutto nel Mezzogiorno». Non è un caso che lo scroscio di mani più intenso e partecipato, escludendo la citazione di Falcone e Borsellino, arrivi quando il presidente fa cenno «al diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri». Anche se proprio a Giurisprudenza l'ascensore è guasto: e qualcuno mugugna, salendo apiedi al secondo piano, dove c'è l'aula Romano. Prevale, però, la gioia e la soddisfazione per il «professore Mattarella» al Colle. Sentimenti espressi su tutti dall'ex preside di Giurisprudenza, Giuseppe Verde, oggi presidente del dipartimento di Scienze giuridiche. «È una grande gioia — afferma — sapere che lui è il nostro capo dello Stato, sono certo che le istituzioni della Repubblica si avvarranno del suo contributo e che lui contribuirà col suo magistero a una evoluzione e trasformazione del nostro ordinamento». E poi Maria si viaggia bene". Ironico e affettuoso, un vero galantuomo. Ho pensato alla moglie, la dolce Marisa Chiazzese, quando è stato eletto. E al dolore di Sergio nel non averla accanto in questo momento». Fuori, però, nel giorno storico del giuramento del primo siciliano al Quirinale, Palermo sonnecchia. Sui balconi privati non c'è traccia dei tricolori invocati dal presidente della Regione Rosario Crocetta o di quelli twittati dal sindaco, Leoluca Orlando, che è a Roma per la cerimonia d'insediamento di Mattarella. Ok, Palazzo delle Aquile issa il verde, bianco e rosso nazionale. Per il resto, però, l'unica bandiera italiana, in via Libertà, strada simbolo della città e residenza palermitana del capo dello Stato, resta quella dell'istituto regionale Vini e oli di Sicilia. (*FRAS*) l'invito: «So che rappresenta l'unità nazionale, ma sono sicuro che nel settennato avrà modo per toccare questo suolo». Maria Immordino, che insegna Diritto amministrativo, invece, con un aneddoto traccia un ritratto lieve di Mattarella. Racconta: «Ero titolare di un assegno di ricerca, in questo dipartimento. Dovevamo andare a un convegno a Catanzaro, io, lui, Guido Corso, Leoluca Orlando e Vito Riggio. Eravamo nella stessa auto, ero l'unica donna, seduta dietro, mi appisolai. Sentii qualcuno che diceva: "Maria dorme". E Mattarella esclamò: "Finalmente, così sta in silenzio". Però aggiunse: "Con Università degli studi di Palermo – Servizio Stampa Giornale di Sicilia Fatti& Notizie I data 04/02/2015 pag 6 Il discorso di Mattarella seguito anche alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo: al centro il rettore Roberto Lagalla Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa (*FOTO PETYX*) LA SICILIA Palermo L'EVENTO. e Provincia data 04/02/2015 pag 28 Il presidente della Repubblica Mattarella giura e a Scienze giuridiche tutti davanti agli schermi L'orgoglio degli ex colleghi,' DANIELE DITTA Quel senso di comunità più volte richiamato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo primo discorso alla Nazione è la cifra distintiva dei docenti e degli studenti che ieri si sono riuniti al dipartimento di Scienze giuridiche, davanti ad un maxischermo, per seguire in diretta il giuramento del Capo dello Stato. L'aula circolare, intitolata ad «Antonio Augusto Romano», a stento riesce a contenere tutti i presenti. È qui che la comunità accademica si stringe idealmente attorno a Mattarella: oggi presidente della Repubblica, ieri professore di diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza. E così la storica sede dell'ex convento dei Teatini, una seconda casa per Mattarella, diventa il «ponte» che unisce Palermo a Roma. Il discorso del presidente fa breccia nella mente e nel cuore di tutti: dal rettore Roberto Lagalla al direttore del dipartimento di Scienze giuridiche Giuseppe Verde, passando per i vecchi colleglt e allievi di Mattarella, i giovani studenti. Emozioni, riflessioni, speranze e applausi scorrono in successione. Prima, durante e dopo il discorso di Mattarellail professore Verde non nasconde la propria commozione quando Mattarella (suo amico) parla di lotta alla mafia e alla corruzione citando Falcone e Borsellino; il rettore Lagalla sottolinea «la concretezza con cui ha declinato i valori costituzionali»; studenti e docenti plaudono quando il Capo dello Stato afferma che bisogna garantire il diritto allo studio. Il tutto in un'atmosfera simile a quella delle partite della Nazionale di calcio, con tanto di gioia ad ogni gol. E di gol Mattarella ieri ne ha segnati più di uno, raccogliendo l'abbraccio della comunità accademica. Dei colleghi che hanno passato tanti giorni accanto a lui «a fare esami fino alle nove di sera» come Wanda Cortese, docente di diritto amministrativo; dei giovani che, pur non avendolo conosciuto, escono fuori dall'aula «Romano» e tornano a studiare nell'attigua biblioteca sognando un futuro migliore. «Spero che le parole di Mattarella siano di buon auspicio per noi giovani e l'intera Nazione», dice lo studente Filippo Sampieri. Gli fa eco Marcello Cartosio, che aggiunge: «Mattarella è stato professore di mio padre, relatore della sua tesi. Il fatto che sia diventato presidente è motivo d'orgoglio. Sono convinto che porterà alto il nome della Sicilia». Presente e passato si fondono. «Mattarella - ricorda Maria Immordino, docente di diritto amministrativo - si è sempre distinto per il suo tratto umano, soprattutto con gli studenti». Da assistente del professor Pietro Virga, caposcuola degli studiosi di diritto pubblico palermitani, Mattarella è riuscito ad «ascendere alla massima carica dello Stato». Così il rettore Lagalla, che evidenzia la levatura della facoltà di Legge, capace di formare gente come Leoluca Orlando, Vito Riggio, Guido Corso. «Assieme a loro - conclude Verde - Mattarella è stato un punto di riferimento. Sono certo che saprà dare un contributo al rinnovamento delle nostre istituzioni». Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa data 04/02/2015 LA SICILIA pag 28 Palermo e provincia ez , i ..,.. ..., , • •,'- '' -.. ":.; .... , l'_; z ..7,3_ Wit u ., - ' t. - - ,-: _,,,,:. .„_,:,_...,._. :.--1 '__ 4 . ..',::,-;t . • ' e. , - ,m ,à'rni -: , ,' .' 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Il rettore e il direttore del dipartimento, Giuseppe Verde, non hanno nascosto la proprio commozione di Alessia Rotolo 3 febbraio 2015 Roberto Lagalla Occhi lucidi tra i docenti del dipartimento di Scienze giuridiche di Palermo che oggi hanno seguito il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella dall’aulaAugusto Romano della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, dove il nuovo capo dello Stato ha insegnato Diritto parlamentare per diversi anni. Il rettore Roberto Lagalla e il direttore del dipartimento, Giuseppe Verde, non hanno nascosto la proprio commozione quando Mattarella ha parlato di lotta alla mafia e alla corruzione citando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’aula gremita anche da molti studenti che hanno assistito al giuramento del capo dello Stato da un maxischermo allestito appositamente. “È stato un discorso molto concreto e reale che ha toccato i problemi del Paese – hanno commentato dopo la cerimonia, parlando con i giornalisti. “È stato un discorso completo, incisivo, efficace, ma al tempo stesso misurato come è nel costume e nella cultura del presidente Mattarella”, ha detto il rettore di Palermo, Roberto Lagalla, “Ho particolarmente apprezzato i riferimenti alla lotta alla mafia – ha aggiunto Lagalla -, ma soprattutto l’insistito richiamo all’esigenza di fare qualcosa per i giovani, per le loro speranza e il diritto allo studio. A questo si associa la soddisfazione dell’aver declinato i valori fondanti della Costituzione con concretezza, rapportandoli all’esperienza quotidiana di tutto il popolo italiano. È un presidente che annuncia con grande autorevolezza il suo mandato, e siamo sicuro che farà molto molto bene”. Tra i colleghi e amici di Sergio Mattarella, ad applaudire il nuovo Capo dello Stato c’era anche il professor Giuseppe Verde, del dipartimento di Scienze giuridiche. “Credo che l’Italia in questo momento avesse bisogno dell’elezione del presidente Mattarella e dei contenuti che questo messaggio reca al Paese, come una prospettiva di sviluppo dell’ordinamento costituzionale – ha detto Verde – C’è stato un richiamo al tema delle riforme, da innestare sul riconoscimento dei diritti fondamentali e del diritto d’uguaglianza. Vi è stato un riferimento alle libertà di tutti, alle sofferenze dei cittadini, vi è stato un riferimento al rapporto tra Stato e società, in cui mi è sembrato che il richiamo alle formazioni sociali volesse immaginare la possibilità di liberare le enormi potenzialità che del Paese. Sono molto colpito ed emozionato, e ritengo che questo discorso segnerà la vita politica italiana par i prossimi anni”. IL DISCORSO DEL PRESIDENTE Un ponte tra Palermo e Roma Orgoglio e applausi all'Università Martedì 03 Febbraio 2015 13:39 di Diego Ventimiglia Articolo letto 2.282 volte di DIEGO VENTIMIGLIA Emozione e commozione per Mattarella tra i banchi del Dipartimento di Scienze Giuridiche dove, in occasione della cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica, è stato allestito un maxischermo. La cerimonia di insediamento di Sergio Mattarella seguita da un maxi schermo alla facoltà di Scienze giuridiche di Palermo PALERMO Emozione e commozione per Mattarella tra i banchi del Dipartimento di Scienze Giuridiche. In occasione della cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato allestito un maxischermo all’interno dell’aula Circolare Augusto Romano del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Palermo dove il Capo dello Stato ha insegnato diritto parlamentare e diritto costituzionale. Il rettore Roberto Lagalla, il ProRettore Vito Ferro, il Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche Giuseppe Verde, il Direttore della Scuola di Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Giuseppe Liotta, vecchi colleghi ed alunni presenti con orgoglio per assistere in diretta al discorso del Capo dello Stato. L’Università ha voluto condividere questo momento, creando un ponte ideale tra la cerimonia che si stava svolgendo a Roma e il grande senso di soddisfazione che in concomitanza si stava avvertendo nei luoghi in cui Sergio Mattarella ha indossato i panni di docente. Manifesto gradimento per il discorso di Mattarella nelle parole del Rettore Lagalla: “Ho un rapporto personale con il Presidente per amicizia e colleganza. Sul piano umano certamente un rapporto personale assolutamente produttivo e sempre rispettoso nel tempo. Siamo oltremodo orgogliosi che un docente di questa università, un palermitano che ha sempre saputo tenere la schiena dritta oggi ascenda alla massima carica dello Stato. Sono convinto che la presenza di un docente universitario al vertice della Repubblicasaprà sicuramente avviare e stimolare politiche di governo ancora più decise per recuperare spazio e risorse al sistema universitario italiano soprattutto nel mezzogiorno del paese”. Il giuramento, previsto per le 10, è iniziato con qualche minuto di anticipo. Da custode della Costituzione Mattarella, dopo aver espresso un pensiero ai Presidenti emeriti Ciampi e Napolitano, dichiarandosi responsabile dell’unità nazionale, ha parlato di diritti, crisi, lotta alla mafia, corruzione, giustizia, povertà, emarginazione e solitudine, istruzione, disoccupazione, riforme istituzionali economiche e sociali, democrazia, comunità straniere, politica interna e internazionale. “Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un arbitro ha detto Mattarella . È un’immagine efficace. All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere e sarà imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza”. Commozione tra i presenti che, ascoltando le parole dell’amico e collega, non sono riusciti a nascondere la loro emozione. Alla fine un grande applauso augurando alla massima carica istituzionale un buon inizio di mandato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Palermo Catania Trapani Agrigento Published on Nuovo Sud (http://www.nuovosud.it) Home > Il discorso di Mattarella commuove i docenti di Palermo L'insediamento del Capo dello Stato Il discorso di Mattarella commuove i docenti di Palermo Il discorso di Mattarella commuove i docenti di Palermo Inviato da desk1 il 3 Febbraio, 2015 10:38 Il segno della commozione è rimasto impresso dall'inizio alla fine sul volto del costituzionalista Giuseppe Verde, direttore del dipartimento di scienze giuridiche all'Università di Palermo. Mentre Sergio Mattarella parla al Quirinale, l'amico ed ex collega d'ateneo si porta la mano negli occhi per asciugare le lacrime. Lo fa una, due, tre volte. Accanto il giuslavorista Alessandro Garilli; più avanti il rettore Roberto Lagalla non riesce a trattenere l'emozione. E quando il Capo dello Stato, che ha insegnato diritto parlamentare proprio a Palermo dove ha cominciato come assistente del giurista Pietro Virga, parla di lotta alla mafia e alla corruzione citando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, gli ex colleghi e gli studenti, riuniti davanti al maxischermo allestito nella biblioteca del dipartimento, si alzano in piedi e applaudono. Commozione che si alterna a tenerezza, come quando Mattarella per un attimo non trova i fogli degli appunti del suo discorso. "E' molto emozionato, in genere riesce a essere più freddo", commenta Anna Cortese, che con Mattarella ha condiviso l'inizio della carriera accademica. In sala, alle spalle dei docenti, gli studenti assistono alla cerimonia in ossequioso silenzio: di Mattarella conoscono soprattutto le pubblicazioni custodite tra gli scaffali della biblioteca 'Antonio Augusto Romano', come uno scritto del '79 sull'intervento della Regione siciliana nel tessuto economico, "che utilizziamo spesso", dice il direttore del dipartimento. Gli studenti ascoltano con interesse anche i racconti in sala di alcuni docenti, aneddoti sulla vita accademica del "professore", come lo chiamano ancora oggi alcuni dei suoi collaboratori d'una vita. "Avevo un assegno di ricerca ricorda Maria Immordino, docente di diritto amministrativo Ricordo un episodio con piacere: assieme a Mattarella, Leoluca Orlando, Vito Riggio e Guido Corso, andavamo in auto a un convegno a Catanzaro. Mi appisolai, qualcuno disse 'Maria dorme...', e Mattarella aggiunse: 'Finalmente, così sta in silenzio, con Maria è un piacere viaggiare'. E' sempre stato ironico ma affettuoso, un vero galantuomo". Ed è certa che il primo pensiero "Sergio oggi lo abbia dedicato all'amata moglie Marisa Chiazzese", morta tre anni fa. "Siamo orgogliosi che un docente di questa Università e un uomo con la schiena dritta ascenda alla massima carica dello Stato", dice fiero il rettore Lagalla, che spera di aver presto la visita del Capo dello Stato. Mentre sul maxi schermo si vede Mattarella uscire dal Quirinale, il professore Verde consegna a cronisti e studenti l'ultima riflessione: "Scusate, sono ancora emozionato: il discorso del presidente è stata una lezione di fiducia e di speranza. Ha toccato tanti problemi con alcuni tratti che secondo me segneranno il suo settennato: il richiamo ai diritti e alle libertà, il riferimento alle sofferenze sociali, il rapporto tra società e Stato, la lotta alla corruzione e alla mafia". Ansa Politica Mattarella: rettore e studenti UniPalermo seguono giuramento 'Orgogliosi di avere nostro docente Capo Stato' FOTO Quirinale: rettore e studenti seguono giuramento a Palermo © ANSA Redazione ANSA 03 febbraio 201512:14NEWS Applausi e commozione nella biblioteca Augusto Romano della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo dove il rettore Roberto Lagalla, docenti e studenti stanno seguendo in un maxischermo la cerimonia di giuramento del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha insegnato diritto parlamentare a Palermo. Al momento del giuramento il direttore del dipartimento, il costituzionaliata Giuseppe Verde, collega e amico di Mattarella, non ha nascosto la sua commozione. "Siamo orgogliosi che un docente di questa Università e un uomo con la schiena dritta ascende alla massima carica dello Stato". Così il rettore dell'Ateneo di Palermo Roberto Lagalla che sta seguendo il giuramento del Capo dello Stato Sergio Mattarella nella biblioteca del dipartimento di scienze giuridiche assieme a docenti e studenti della facoltà dove ha il presidente della Repubblica ha insegnato diritto parlamentare. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA pubblicato il 03/feb/2015 15:08 Rettore Università Palermo: discorso Mattarella incisivo ed equo L'ateneo dove il neo-presidente fu docente in festa Roma, (askanews) - Nel momento in cui il professor Sergio Mattarella giurava da dodicesimo presidente della Repubblica Italiana, alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Palermo, dove il nuovo capo dello Stato è stato a lungo docente di Diritto Parlamentare e poi Costituzionale, i suoi ex colleghi e il rettore dell'Ateneo, Roberto Lagalla hanno seguito con emozione l'evento attraverso un maxischermo installato nell'aula Augusto Romano, accompagnando i loro applausi a quelli del Parlamento. Il rettore dell'Ateneo palermitano, Roberto Lagalla: "E' stato un discorso completo, incisivo, efficace, ma al tempo stesso misurato come è nel costume e nella cultura del presidente Mattarella. Ho particolarmente apprezzato i riferimenti alla legalità e alla lotta alla mafia, ma soprattutto l'insistito richiamo all'esigenza di fare qualcosa per i giovani, per le loro speranza e per il diritto allo studio. A questo si associa la soddisfazione per aver declinato i valori fondanti della Costituzione con concretezza, rapportandoli all'esperienza quotidiana di tutto il popolo italiano". Tra i colleghi di Sergio Mattarella, c'era anche il professor Giuseppe Verde, del dipartimento di Scienze giuridiche. "Credo che l'Italia in questo momento avesse bisogno dell'elezione del presidente Mattarella e dei contenuti che questo messaggio reca al Paese, come una prospettiva di sviluppo dell'ordinamento costituzionale". "Sono molto colpito ed emozionato, e ritengo che questo discorso segnerà la vita politica italiana par i prossimi anni". LA SICILIA Palermo data pag 04/02/2015 31 UNIVERSITÀ Dal Brasile sbarca a Palermo anche la "clinica legale" Sono stati per 3 mesi in Brasile, facendo esperienza sul campo e offrendo assistenza legale gratuita nelle "favela" di Fortaleza. L'obiettivo? Apprendere come funziona una "Legai Clinic" e implementarla a Palermo, così come avviene già a Btescia, Torino o Roma. Questa, la storia di 6 studenti palermitani della facoltà di Giurisprudenza - la dottoranda Sabrina Causa, e gli studenti Mattia Li Vigni, Letizia Lo Truglio, Roberta Filippone, David Roccaro e Paola Giordano - selezionati per il progetto "Place", coordinato dal prof. Guido Smorto. Un'iniziativa didattica sperimentale promossa dall'Università di Palermo, vincitrice del bando "Messaggeri della Conoscenza", finanziato dal Miur con fondi Pac. ' I 6 ragazzi, ospitati all'ateneo di Fortaleza da marzo a giugno 2014, hanno messo in pratica le conoscenze acquisite negli anni di studio. Ieri c'è stata la conclusione del progetto, con la presentazione dei risultati e del loro manuale sulla "clinica legale", una sorta di laboratorio in cui i laureandi offrono gratis il loro supporto legale alle fasce economicamente e socialmente disagiate. Entusiasti di questo servizio i palermitani intervistati a Ballarò dai 6 ragazzi. Presente ieri anche l'assessore alle Politiche sociali, Agnese Ciulla: «Il diritto alla giustizia sociale è importante. Non conoscevo le cliniche legali, ma mi sembra un'ottima idea per la nostra città». Università degli studi di Palermo - Servizio Stampa DAVIDE GUARCELLO Giornale di Sicilia I data 04/02/2015 pag Cronac di Palermo 20 • Università Mobility Store e Car sharing nella cittadella ••e Si terrà stamattina alle 9.30 la cerimonia di inaugurazione dei due nuovi parcheggi «Car sharing» dell'Amat all'interno della Cittadella universitaria e del «Mobility Store», il nuovo punto Amat di viale delle Scienze destinato alla vendita di biglietti, abbonamenti e alla stipula di nuovi contratti. Entrambe le iniziative nascono da una convenzione tra Amat e Università con lo scopo di ridurre il traffico in zona e favorire lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Giornale di Sicilia I data 04/02/2015 pag Vedere & Sentire 29 Racconti sull'ateneo con video, foto e testi •*• L'Università, in collaborazione con l'Ersu, rilancia l'iniziativa «Racconti da Unipa», rivolta agli studenti che racconteranno la vita dell'ateneo attraverso video, fotografie o testi. Il concorso prevede la selezione del miglior racconto verbale, audiovisivo e fotografico sulla vita universitaria e mette in premio due esoneri dalle tasse universitarie per l'intero percorso in ateneo e buoni mensa per un anno intero. Il concorso è articolato in tre sezioni video, foto e testi con tre rispettivi premi da assegnare al vincitore di ciascuna sezione. Iscrizioni prorogate al 19 marzo: per maggiori informazioni consultare il sito www.unipa.it . Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Giornale di Sicilia Vedere& Sentire I data 04/02/2015 pag 29 ••• QUADRERIA DEL MEDITERRANEO. Allo Steri la "Quadreria del Mediterraneo", esposizione permanente nella Sala delle Armi. tele di Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Sergio Ceccotti, Pedro Cano, Tino Signorini. ••• STERI, LE CARCERI SEGRETE. È il carcere segreto della Santa Inquisizione spagnola, dove per due secoli gli uomini di Torquemada rinchiusero innocenti in nome di Dio. Ogni giorno dalle io alle .18 (biglietti tra 5e 2,50 euro), le visite guidate degli Amici dei musei. Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa data LA SICILIA pag Oggi Cultura _I. ;.,ii. 04/02/2015 17 ,,t''''''' 4.*!---. :',...' •, , 4, 4, '.. : ,.... , •*. . 5-• ,r,'-`i , •vi''., "' tt:I.,,,,, •,-,..,.,:•''' 1:' , „ '..,,,,t,',4,`,--. ,.... 4,,,,,,, , i•z,Z, , , , ' " ' *.ìt '4•••-1,T•,';. — - — ..2 • ,'„:.:. ,:,::': ::' : .' ..,i3, -,t ,•.' :^ 4.4,•,,..=•fr 4 „,,,..,..,.., • • .,. , 1,....??..4-»*.orn .. . • , , '' Io e .,. rdi..,::,..--: a 4 ,.:,. a 111 • .:, ".... `..,..', ' +,t,'31.If'.'"''''' ' .< . .f• t ., «,. :::....::•. 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Sì, ma non sempre tutto fila liscio e capita che quel corso, a quell'ora, proprio non l'abbiamo potuto seguire, che abbiamo bucato proprio la lezione in cui spiegavano un concetto ostico, e che, tra un impegno e l'altro, non ci resti il tempo di trascrivere ciò che abbiamo registrato. Insomma, gli ostacoli tra uno studente universitario e l'aggiunta una nuova tacca sul libretto universitario ci sono molti ostacoli. Per superarli senza disperdere troppe energie è possibile affidarsi a Docsity, uno dei maggiori social network didattici per liceali e studenti universitari, recentemente premiato a Dubai nell'ambito del Next Generation Award 2014 come una delle startup culturali più promettenti del momento. «Su Docsity studenti di tutto il mondo si scambiano appunti, materiali utili per lo studio e consigli sui professori. A gennaio abbiamo raggiunto il milione di iscritti», racconta Riccardo Ocleppo, 29 anni, una laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, un Master in Management alla London Business School. E' la mente della piattaforma che ad oggi contra 450mila S documenti condivisi in 7 lingue e che ogni giorno registra 1500 nuovi utenti. «Durante gli anni dell'Università mi sono accorto che mancava un punto di riferimento online per gli studenti che volevano scambiarsi materiali per preparare gli esami - spiega Riccardo -, così nel 2010, con un investimento di circa 10mila euro, ho provato a crearlo». I primi contenuti caricati sul sito sono i file di quaderni di amici e conoscenti che Riccardo ha scannerizzato per un'intera estate. I primi feedback l'hanno incoraggiato a non desistere, nonostante l'esigua dotazione economica iniziale. «La difficoltà maggiore è stata farlo conoscere, partendo con un budget pressoché nullo. Ho provato varie azioni virali, come tappezzare le zone universitarie con stickers, che hanno dato loro frutti». Nel giro di qualche anno, il sito ha toccato una media di 2,5 milioni di visite mensili e ora è fruibile anche in modalità mobile grazie alle applicazioni per smartphone e tablet. Da un paio d'anni, poi, la piattaforma ha anche aperto un marketpiace, Doc4sale, dove gli studenti possono vendere i loro migliori contenuti e monetizzare il proprio impegno (si va da un euro per gli appunti più comuni, fino a 35 per una tesina o i materiali più ricercati). In Italia l'utente medio ha fra i 19 ed i 26 anni e studia economia, ingegneria, giurisprudenza o sociologia. La città con il maggior numero di iscritti è Roma, che conta 170mila utenti, seguita da Milano, con 100mila. Il 65 % del traffico, tuttavia, viene dall'estero, soprattutto da Spagna, Messico e Brasile. Università degli studi di Palermo -Servizio Stampa