Ja1■111...MM.r.rv.o...1•11.
ANNO
DlaEZIONE
Via Castelletto 14.* 2,
Prime Piano,
I manootritti che 'l'Inviano alla Dirsàone
non si restituiscono, nè si rende ragione
della ricusa di stamparli: non si ac,cettaric
IL RISORGIMENTO
GIONAL
>
30 Marzo
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dell'anno 18.73, nel sleale la nostra Banca aveva fatto appena i primi passi dell'adolescenza, i suoi primi tentativi nel
vasto e pericoloso campo della speculazione.
Tutto questo si deve alla prudenza ed
Abbiamo sempre seguito con molto interesse lo svolgersi di questo nostro isti- accortezza degli egregi uomini che sono
tuto di credito, che conta oggi appena preposti al suo andamento, i quali non
si lasciarono prendere dalla febbre ardenquattro anni di vita. E tanto maggiormente a lui c' intereseammo, in quanto tiseima dei subiti e vistosi guadagni, per
che la sua esistenza mentre era un ele- lo che fuggirono sempre dalle speculazioni
mento necessario al progredire della no- ! di enrattere esclusivamente aleatorio, restra vita eConomica, che non è davvero sisterono alle atteettire, che molti seduscosì rigegliosa quale le molteplici ad an- «ero, dell'emiseione cartacea,, guardarono
cora inerti forze produttive che possiede con osichio sospettoso i progetti di colos:
sali operazioni, e condussero la Banca per
il paese esigerebbero, fu sino dal suo priuun cammino modesto sì, ma diritto e sicipio ritenuta come Ulla studenda utopia;
curo.
nulla più.
1;='isa
-
L'astrolago può ormai impiccarsi, che
nonostante i suoi sinistri vaticinj, e la
guerra accanita che in consegueeza delle
sue persuasioni fece alla Banca pisana,
questa, solidamente costituita, procede in
modo meraviglioso a svolgere il programma della sua, costituzione, cooperando in
tal maniera all'incremento della protsperità paesana.
Quello poi che è piii meraviglioso, e
prova evidentissima della sua serietà si è
lo avere rog n , ito gneetn grado di forza
cli 5Yi PP o nei momenti aisp n o cles
hanno fatto irupallidire i più grandi giganti del credito, in quei morrienti nei
quali la sfiducia pubblica ravvolse come
rovinosa bufera tutto quanto il nostro
sistema bancario, danneggiandone enormeineute i diverei istituti, o rovinaedoli
affatto. Intendiamo accennare alla crisi
.
. ;
.
500,000. Confrontando queste cifre con
quefie ottenute dai bilanci del 1873, trovieni° nel 1874 un aumento nell' attivo
di liete 155,361,93- uu aumento nel passivo di lire 152,112,29; ed un anmento
negli utili netti di lire 3,249,68. È
da notare come gli utili avrebbero potuto resultare in una cifra molto maggiore,
se l'amministrazione della Beim non si
fosse trovata costretta a pagare una somma relativamente enorme per teme. E di
vero ad ognuno apparrà di leggieri manifesto quanto sia serena ed ingiustificabile la somma di lire 15,779,63 per questo titolo di fronte ad un' entrata netta
di lire 48,048,24. Se gli ufficiali delle
pubbliche finanze procedono ancora di
questo passo, il comunismo non troverà'
di loro migliori alleati.
Questa, linea di condotta portò, come
Avevamo adrinque regione nel congradoveva portare, i suoi frutti; e per ciò
tularci per l'interesse del paese dello svinel mentre che le banche agricola e del
luppo, veramente sorprendente di fronte
popolo dovevano chiudete le proprie sedi
ai tempi che corrono, della Banca pisana.
in questa città, e mentre quella del poSono devvero incalcolabili i vantaggj che
polo non poteva dividese'nessuu utile tra
dalla tnedesima potranno risentire le noi suoi azionisti, i quali ogginiai considestre induntrie ed il nostro commercio; e
rano i capitali che le affilarono quasi che
per ciò è da augurarci che la fiducia pubtotalmente perduti, la Banca pisana di
blica, la quale non le è mai venuta meanticipazione e di sconto poteva dare ai no, e che va di
giorno in giorno sempre
possessori delle proprie azioni un divipiù colmandola dei suoi favori; giunga a
dendo maggiore di quello dell'anno 1873, fele: i-.stender? est
come filavi/eine. eflIkt res
— grinto .I 1! Ia
largl scala le sue. opesioni.
del suo esercizio al 31 decembre 1374.
Noi crediamo che l'attività economica
Da questo resoconto apparisce essere
del paese rinnega assai paralizzata dalstato Pattisto di lire 2,359,840,59, ed
l'uso molto generale di non pagare a conil passivo di 2,311,792,39, dando così
segua di lavoro il prezzo corrispondente.
un utile netto di lire 48,048,24. Tutto
Per cjuesto fatto i nostri artisti e fabbriqnesto grande giro di affari è stato ese- catori, in generale non forniti di molto
guito con un capitale sociale di sole lire
capitale, si trovano bene spesso nella ne.
AlilifINISTX•ZION31
Libreria Nistr! sotto Bargo
di F)IeSek
Si PUBBLICA OGNI M ejRCOLEDÌ E SABATO DI CIASCUNA SETTIMANA
La Banca pinna 111 atticiliazioac c i couto
is
"es PiROVINc,iek
-
non ai riCevono.
r,
del I a. C
AMMINISTRATIVO P3LITICO -SCIENTIF:CO LETTERARIO
scritti anonimi. — Le lettere non froicteate
I
Num. 25
Mercoledì 31 Marzo 1875
-
Lo associazioni hanno il prinaipio
il L* ed o le d ogni mese, scan pagamento
anticipato di lire 8 per in anno e di lire 5
per sei meli.
Un Numero separato centesimi 10 3
arretrati centesimi 20.
Avvisi ed inserzioni contotimi
orni linea o spazio li liuti.
cessità di rinchiudere i propri affari in
angusti confini, di non potere dare alla
proprie lavorazioni tutto quello sviluppo
di che potrebbero essere capaci. Ora a cotesto iacouVeniente si potrebbe rimediare
concedendo loro di potere scontare le proprie fatture liquidate, precisamente come
si opera colle fatture commerciali.
Esco una nuova operazione che saremmo
lietissimi di vedere entrare negli affari
della Banca pisaua, come è già tra quelli
di altri ietituti, operazione d' altra parte
che corrisponde pur sempre al suo programma'. Nè a ciò fare le abbisognerebbe,
almeno per ora, di aumentare il proprio
capitale. Astrazione fatta dallo sviluppo
giornaliero del bili) credito, l'aumento verificatosi nelle entrate del 1874 in valori
pubblici, molto maggiore della diminuzione dello speso in risconti ci fa vedere
che anche nelle a'Laali condizioni del suo
capitale, questo non gli farebbe difetto
per tale operazione.
Raccomandiamo questa idea agli abili e
prudenti atniniuistratori della Banca pisana.
Ceo;ee fecamin ee• •
ultimi numeri del lesele o giornate, fra
•
breve avranno luogo le conferenze scientifico-letterarie. Rammentando la ottima
prova che fecero quelle date l' anno decorso per iniziativa della cessata Società
filologica, non dubitiamo che in quest'anno saranno per dare soddisfacentissimi resaltati. Per ora non sappiamno chi darà le
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APPENDICE
COSE DRAMMATICHE
Ripertiamo dal Pungolo di Milano lo spiritosissimo
Prologo, scritto da Paolo Ferrari, e recitato la sera del
24 marzo 1875 nel teatro Manzoni pel monumento a
Carlo Goldoni in Venezia. La famosa questione dell'Egoista per progetto les avuto una aoluzione comica
come si doveva. Noi lodiamo lo spirito del cav. Ferehri
che ha scritto il Prologo, e quello del Bellotti-Bon che
lo ha fatto recitare, Il bravo attore Ceresa, vestito da
trovarobe, rallegrò l'uditorio colle sue saporitissime piace'volezze meneghine, e fu molto gustato ed applaudito.
« Fu questa, dice il Pungolo, una spiegazione, a cui il
Ferrali ha, con gentile pensiero e con garbo fluissimo,
porta occasione, e che il pubblico ha colta con premura
per confermare al Bellotti il suo favore .
Ecco il ps•ologo
Il Trovarobe della compagnia esce, nel suo costume, e
con accento alquanto milanese dice:
Riverisco la bella compagnia scelta e varia,
Che veggo qui in platea, nei palchi... e su per aria!...
Sorridono?! Avrei forse commesso qualche svista?
Perdonino io non sono mica un faineso artista:
Se sembro fiorentino parlando
simil guisa,
È perchè abbiamo fatto il carnevale a Pisa;
Ma sul Sèveso io nacqui, sul Lambro mi feci uomo;
Quando vidi la luce era all'ombra... del Duomo!
Son della Compagnia Bellotti, ho questo onore,
Ma non per recitare! — Sono l'Apparatore.
Per cui parlar con grazia e con disinvoltura
Non l'ho, posso giurarlo, in patto di scrittura:
So le belle espreseioni udite recitare,
Perchè chi sta coi cani impara ad abbaiare,
Ma una parte in commedia non debbo recitarla
Che nel caso, mettiame, d'un servo che non parla:
E allora è il signor Bon. che fuor del mio salario
Deve per la decenza pensare al mio vestuario,
Perchè mostrarmi in pubblico, questo sì, e pattuito,
Ma non sono obbligato di moostrermi vestito;
E se mi negale gli abiti, io resto tra le scene.
Chè non !sogno già necire in gippa, vela bene ?
Spiegai questo mistero, perchè serva di scusa
Se venni al lor cospetto, Così, colla mia blusa.
Perchè debbon sapere che nessun degli attori
Vol'e pigliar l'incarico di venire qui fuori:
E bisognava pure che qualcun ci venisse !
C'era da dire un Prologo! — molto bello!... Lo scrisse...
( — Svelo un geloso arcano.. ma neh? nessuno mi smacchi!)
... Lo scrisse in martelliani il Direttor Peracchi;
Poi lo diede a correggere dai diversi difetti
Al nostro letterato... il brillante Zoppetti!
Che lo fe rivedere da uno anche più dotto...
— Questo qui... mi capiscono... quello che sta qui sotto!
Che è sempre il gran maestro come compreiiderannn.
Di colore. dice il Dante... che la parte non sanno.
-- Il Prologo, per dirla, il nostro Proprietario
Volea che fosse scritto dal mio amico Ferrario,
Che abbiamo scritturato, ch'è una persona proba
Che scrive dei lavori... sì, ci dà della roba...
Ma un altro n'aerea scritto per Rossi, non canzono!
Sempre Ferrario, dissi, ne son stufo, ne sono!
Basta, torniamo al prologo che prima a lor spiegavo;
Quanto al signor Ferrario, fu licenziato e schiavo.
Dunquel vuol dir che il prologo avea certo argomento?...
— Goldoni!... la sua statua!,.. che so io? il monumento!...
Insomma erano tutte stupende descrizioni
Delle belle commedie del poeta Goldoni uscir con sussiego
E, in nome di Bellotti....
A toccare Goldoni!... Io non so se mi spiego !...
Sarebbe la più brusca di tutte mai le parti,
Dopo la giavanata del signor P. T. Berti!
Badino vè ! non dico che il tasto è delicato
Circa alla buona fede del Bon; eh' è dimostrato
Che in buona fede c' era... Oh! ?se c'era!... per Diana!
Fu quella che gli fece anzi la gibigiana !
Ma una canzonatura dà sempre molto tedio,
E per quella lì tanto ormai non c'è rimedio.
Capisco che può dire che il primo canzonato
È stato quel signore della Marciane, è stato;
Poi lo fu un pochettino, pretendono i maledici,
Anche quello che ha scritto Goldoni e le sue sedici
Eppoi questo, eppoi quello... e sono ottime prove;
Ma resta però sempre quel certo « Eppur si muove!
Ch'io non so cosa sia, ma il Bon dice al presente
Che invece, lo confessa, non si muove più niente
Per cui venendo fuori a parlar del Goldoni,
Della lista di tutte le di lui produzioni,
Potrebbe un qualche chiallo gridare: Ehi! nella lista
Ghe sariss minga forai anca un qual Egoista?
— Capiscono anche loro, basta poco criterio,
Capiscono che l'affare potrebbe farsi serio!
Uuo sorride, un altro picca in terra il bastone,
Uno impiedi, tre o quettro dan fuori in un schioppone;
L'attor bottega, tremagli' il bamborino e scappa...
Ne nasce una risata uuanime e cilappa! —
‘
Ma il prologo intrettantó stava già sugli affissi:
Peracchi era furente' — Io lo presi e gli dissi:
a Via, signor direttore! Coraggio! ho qui un pensiero!...
Non stia più a sospirare! Via quei cipiglio fiero!
11111...
conferenze, nè vogliamo essere indiscreti
pubblicando dei si dice che promettono
molto e che speriamo di vedere prontamente attuati. Un comitato di egregi cittadini, recentemente formatosi, si occupa
della cosa, ed ha deliberato di conuetterla
con un fine altamente filantropico, facendo le conferenze a pagamento e a totale
profittn degli Asili Infantili che come è
noto, versano in tristissime condizioni
economiche.
La elevatezza del fine congiunta
eccellenza del mezzo adottato per raggiungerlo fanno presagire l'approvazione ed il
concorso di tutta la cittadinanza.
Diamo frattanto i nomi dei componenti
il comitato.
BEauchi avv. Emilio, Presidente
Agostini Della Seta conte Alfredo, Seg.
Martini prof. Ferdinando
Tribolati cav. av.v. Felice
Del Lupo dott. Giuseppe
Malaspina m trchese Alfonso
Supino avv. David
Volt rra Cado
Gualtierotti Morelli avv. Gismondo
Nistri Tito
Feroci avv. Demetrio.
** *
In questi giorni abbiamo ricevuto
parecchie lettere riguardanti tutte una
stessa curiosa questione. Fra tante
pubblichiamo h seguente che ci dirige
il Prof. Ferdinando Martini.
Sig. ,Direttore,
Sento dire (e stento a crederlo) che i
palchi del Politeama per il mese di Giugno sieno tutti quanti venduti. Stento a
crederlo, ripeto; perchè vendere i palchi
di un teatro prima che lo spettacolo sia
pubblicamente annunziato è contrario agli
usi di tutti i paesi del mondo ; venderli
sotto l' influsso delle brezze primaverili
quando le recite debbono aver luogo fra
gli ardori della canicola, è facezia di cui
neanche i begliumori lodati dal Manni
saprebbero, tornando ira vita, immaginare
la più amena.
Aspettando a vendere i palchi a suo
tempo si sarebbe fatto meno, a cònfiden-
Devotiss i »io
F.
Ci gode l'animo di annunziare che alcuni
egregi eitta lini, zelanti fautori li quanto
può accrev.ere il decoro ed il benessere del
nostro paese, hanno costituito una Società.
anonima per la costruzione di uno elegente
stabilimento ba'neario a Bocea, d'Arno. Abbiamo potute esaminare il progetto compilato dalle a,bile ingegnere signor Lorenzo
Tambellini e possiamo assicurare che il nuovo
stebilimento per la bellezza e per i comodi
potrh rivaleggiare con i migliori delle nostre
grandi stazioni belnari. Assuntore dell' °pela
è il signor Luigi Mariotti ed anco questa è
una geranzia per l'ottima rinec'ta itnpresa.
** *
Correva voce che la Fiera e benefizio degli
asili Infantili ilovesee aver luogo il 4 corr.
Ora noi siamo inrormati che nulla eneora
stato deliberato su tale propoeite e eh', per
conseguenza, non si può ancora dre la da'a
precisa del giorno in cui avrà lo0 la
fiera.
*
La Gazzetta d'Italia. nel suo numero
del 30 corrente pubblica una Gazzetta
Letteraria dell'amico nostro Felice Tribolati ehe si occupa specialmente della corrispondenza di Proudhou, di Giordani, di
di una lezione del prof. Buonamici e dei
_•uovi profili Biografici del povero Eugenio Camerini.
< L' ira più non le renda gli occhi loschi ed afflitti,
« Che seinbra mio che guarda l'ascia dei formagitti!
« Infine cos'è un prologo? t un attor che va fuori
« Prima della commedia e dice: Lor Signori
« Han da sapere questo e questo eppoi quest'altro!
« E con questo ho finito e ciao non occor'altro!
« - Or ben Bellotti scrisse, siccome d'ordinario,
« Stamaue a quel mio amico ch'ho già detto il Ferrario.
C Parla del monumento - mi faccio dar la lettera. Vado fuori - la leggo - mi fo applaudire... eccettera a.
Il Peracchi guardommi benigno e disse poi:
« Per me, precisamente, vi lascio fare a voi !
Eccomi dunque a leggere la lettera Bellotti:
Badin che quando leggo sembro uno dei più dotti.
Perchè quand'ero giovine ricordo!... allora quando
Facevo gli amorosi al San Simone e al Fiando!
Rispettabile Pubblico, attento alla lettura!
(trae diversi oggetti del suo mestiere dalla tasca, tra
cui, sarà la lettera di Bello (ti un po' accartocciata: la
spiega la pulise, poi:
-
La sera del 29 corrente moriva un bravo impiegatoi, il sig. Paolo Tentoni di
Massa delegato di P. S. Aveva più di 40
anni e la malattia che ha causato la sua
morte ebbe origine dagli strapazzi che
egli sofferse d urante la inondazione del 69.
Lascia la moglie e tre figli di cui uno
compisce oggi dieci giorni.
Per quanto impiegato da quindici anni
non avendo egli diritto a pensione, la famiglia rimane nella miseria.
Il ministro dell'Interno, avvertito dal
comm. prefetto, ha messo a disposizione
della famiglia Testoni una somma di lire
trecento.
sa col pubblico, ed esperimentato il vantaggio della concorrenza; ma questa è
cosa che riguarda la Società del Politeama così opulenta, pare, da non badare a
queste bagattelle.
Pazienza: e poichè al passato non c' è
rimedio, pensiamo al futuro. Ho figliuoli,
signor Direttore; mi piace di provvedere
al loro avvenire e supplico oggi perchè
sia loro serbato un palco per l'estate
dell'anno in cui usciranno di minore età.
Il maggiore ha sette anni; prego pubblicamente la Direzione del Politeama a ricordarsi nel 1889 che io ho preso posto
fin dal 1875. Semprechè, s' intende, non
non ci sieno fin d'ora impegni precedenti!
Mi creda sig. Direttore
Le carte di Bellotti le conservo con cura!
E autentica! ( la mostra al pubblico ) e mostrarla
( posso con più diritto
Che non fosse mostrato... quel fatal manoscritto!
È in versi corti, e han detto che il Bon, cervel balzano,
Se scrive in versi, adopera lo stil metastasiano.
Leggendo) Se annebbiatosi un istante
Il mio critico intelletto,
Io credetti oro sonante
L' Egoista per progetto
Di' a ciascun: Bellotti impetra
Che su lui la prima pietra
.
•
*9
- La Direzi one generale delle Poste pubblica i due seguenti avvisi:
L' Amministrazione delle Poste inglesi informa che lo corrispondenze per la colonia
di Nata' ( o Porto Nata,1 ) da avviarei pel
Capo di Buona Speranza, partiranno quindi
innanzi da Sonthampten il 5 e il 15 d' ogni
mese, anzichè il 5 e 25.
Le corrispondenze suddette, per a 'profittare di tale mezzo di spedizione, dovranno
essere impostate a Roma il 2 e il 12 di ogni
mese, li nelle rimanenti citth del regno in
tempo utile per giungere a Torino e proseguire su Molane il 3 e il 13 alle ore 8 10
pomeridiane.
Nulla è innovato per lo invio via Brindisi-Aden della corrispondenze per la suddee a destinazione.
Essi.ndo stato temporancamente soppresso
lo approdo a Rio Janeiro dei piroscafi francesi in partenza da Bordeaux il 5 di ogni
mese, le corrispondenze per detta destinazione saranno fino a nuovo avviso spedite
via di Southampten coi piroscafi inglesi in
partenza, da quel porto il 9 di caduti mese.
Mealair
Cambiamenti di residenza.
capuri vedova Cremoncini Camino del fu
STATO CIVILE
Ignazio, da Bologna a Pisa - Pizzotti Luigi, da
Livorno a Pisa - Del Guerra Ettore di Antonio,
da Pisa a Livorno.
Dal dl 23 ai 28 febbraio 1875 inclusive
erareite denunziale
Maschi 9 - Femmine 40
Di Goldoni ei pose in vieta
Il prestigio imperituro ! Quaud' io letto l' Egoista
Per tre scene.... fui sicuro tr
Fu il veder Goldoni scritto
Su un antico manoscritto
Che produsse del mio spirito
La funesta cecità.
*9
Di sopor, per lei si veggia
Ridestarsi e alzarsi in piè.
Scagli sol chi un qualche gambero
/n sua vita non pigliò.
Lungo i margini del Lete
Tutti invito a ber l' oblio!
Tutti voi deh ! ne bevete....
E berronne un litro anch' io!
Ed ogni anima cortese
Mandi il Barti al nuo paese
No - un momento, tributiamogli
Una lode che gli va.
*•
Nel popolo oli Va le. aecal le il 28 corrente un brutto fatto. Un bimbo di 3 anni,
figlio del conta lino Retro N. mentre si divertiva in cucina cadde dentro un paiolo di
ranno bollente e ne riportava così gravi
ustioni che quasi subito cessava di vivere.
.
Nati morti I.
Matrimoni.
Metani Ferdinando di Domenico, fornaio, con
Ciurlani Zaira del fu Giuseppe, attendente a casa,
ambedue celibi, di Pisa - l'allei Luigi del fu
ReffaePo, vetraio, con Catarsi Maria Assunta dal
fu Antonio, stiratrice, ambedue celibi, dì Pisa
Ah così monumentale
Memorabile facezia
Merta sola il nazionale
Monumento di Venezia!
- btia nel mezzo il sommo Vate:
E Talia, da lunga etate
arere..zi.
E più 42 al disotto di un anno.
*
Aristarco Scannabne
Me pur frusti e beffi Motrici;
Ma non basta un granchio o due
A guastare il galantuomo:
E gli onesti cittadini
Veggon ben che infili dei fini
Io rimango un capocomico
Dolce sì, ma furbo no!
Sereni Flaminio del fu Giovacchino, celibe, colono, di san Marco alle Cappelle, con Casini
Amelia di S'Imitino, nubile, attendente a case, di
sant'Ermete.
Morti.
Palatnidessi Carlo di Palmiro, celibe, di anni
28, possidente, di Pisa - Della Longa Giuseppe del fu Carlo Antonio, vedovo 80, possidente,
di Pisa - Neeesiguine Pietro del fu Giovanni,
celibe 43, colonnello nella guardia imperiale russa, di Tambow ( Russia Europea) - Salvestrini
vedova Bartoli Adele del fu Lorenzo 52, attendente a casa, di Pisa - Vannini Annunziata del
fu Filippo, nubile 51, maestra, di sun Marco alle
Cappello - Casini Leopolda di Francesco 2, di
Pisa - Gennai nei Monti Adele del fu Giov. Batta.
44, tessitrice, di Pisa - Longianni Pietro di Ferdinando, celibe 34, domestico, di Vernio - Pierucci Pieruccio di Minimi°, celibe 24, meccanico,
di Pisa - Lucche.,i Maria del fu Aegiolo, nubile,
77. attendente a Casa, di Pisa - Chelozzi vedova
Bitossi Maria del fu Baldas.sarre 75, attendente a
casa, di Pisa-Centoni Albina di Carlo, nubile 22,
bustaia, di Pisa - Renz9ni Aniceto di Antonio 8,
di Putignano - Barsotti Antonio del fu Filippo,
coniugato 63, bracciante, di Pisa - Scartabelli
Annida du Egisto 4, di Firenze - GrSla Giacomo
di Francesco 4, di Pisa - Serregli nei Bartalena
Caterina del fu Pietro 53, atteedente a casa, di
Pisa - Giannini nei Barboni Elena del cav. Filippo 27, attendente a casa, di san àlarco alle
Cappelle -Bracci Vincenzo del fu /intim Ranieri,
celibe 74, possidente, di S. Marco alle Cappelle...
Francesconi Francesco del fu Lorenzo, celibe 62,
sacerdote, di .Piaa -- Casini Ceterina del fu Francesco, vedova 74, attendente a casa, di Lari Chericoni nei Famosi Assunta del fu Agostino 56,
attendente a casa, di Putignano - Casini Francesco del fu Ranieri, coniugalo 10, macellavo, di
san Michele degli Scalzi - Menconi Uliva di
Emilio 1, di san Marco alle Cappelle - Scalpellini vedova Gori Lucrezia fu Francesco76, pensionata Regia, di Pisa - Ghelardi Assunta di Ferdinando 3, di san Piero a Grado - Gabbrielli
vedova Giuliani Angiola del fu Sabatioo 80, di Pisa.
Guidi Maria Angiola del fu Bartolommeo,nubile 80,
di Pisa-GbignOla Niccola di Vincenzo 9, di Pisa Ferretti vedova Lucesi Giuditta del fu Antonio,
77, di Pontedera - Dinelli Marco del fu Antonio,
vedovo 72, fornaio, di Pisa - Draghi Sabatino
di Luigi, celibe 20, miniare nel 7.° Reggimento
artiglieria, di Montatele°.
I cultor greci e latini
Di Talia, sporgano all)ri:
Allegorici puttini
Simboleggino gli autori,
Che ispirar seppero l' estro
All' esempio del Maestro;
Effigiati in altri simboli
Sien gli atter da Rosei° a me.
Ma dintorno al piedistallo,
O scultor, metter tu devi
O di marmo o di metallo
Due genti' bassorilievi.
Me si vegga in uno, attratto
Da un Goldoni contraffatto,
Inchinarmi a un pescivendolo ( 4 )
Come fosse a un' immortal.
Mi si vegga nel secondo,
Buono, amante degli artisti,
Sempre amico a tutto il mondo....
Eccettuato gli egoisti,
Onorando il gran Poeta
Di fatica e di moneta,
Ampia ammenda far del gambero
Con applauso universal.
Signori, il loro applauso Bellotti avrà ben grato:
Tosto a lui per telegrafo sarà significato.
E così, per un povero, innocente' animale,
Me se lono cavata, desti disi mica male:
Per cui, già che da loro il buon voler si apprezza....
Son tanto n ringraziarli della loro finezza (esce).
(*)
E noto che il P. T Berti si dava per mercante di pesci.
-Roa
IMIIMENPagnyasiaanocsse
Inni
In via. Vittorio Emanuele vennero arraatati certo Dante C. e certo Emilio F. perchò
in listato d'ubriachezza davano luogo ad un'
estesa pubblicità: Di più ingiuriarono o percossero li agenti di P. S. che li arrostavatio.
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Alla stazione di Acquabaaa un certo Giovanni Del l'. tentava di rubare un biglietto
di lire 2 a un agente di P. S. il quale lo
arrestava e lo couluceva. alle carceri di
Pisa.
**
A Pontedera, il 27 corrente, fra due individui ubriachi ebbe luogo un alterco. Uno
d'essi ricevetta dall'altro una carezza sotto
forma di ferita lauro colatin% alla testa.
*
* *
A Agnauo, snella fattoria appartenente
all'ex-duca di Modoua, si appiccava il fuoco
ad una quantità di morchia d'olio d' oliva.
Avvertit,i in tempo dalle faville che uscivano fuori, l' incendio fu spento e il danno si
limitò a lire 500 circa.
li
**
A Carnpiglia, dai BR- carabinieri venne
arrestato corto Antonio G. di 35 anni perchò, con violenza, voleva ridursi al piacer
suo certa Giuditta Degli I. trovate/7a (?) di 74
anni (?).
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LI
a
Abbiamo ricevuto i seguenti libri: —
La Prefazione al Manuale Tipografico di
Giarnbattista Bodoni seguita da una dissertazione estetioa dì Giuseppe Chiantore
udite per cura di Salvadore Landi.
— Onoranie funebri a Francesco Bonaini.
— La Morale e il Teatro di Sartini.
Di tutti e tre parleremo prossimamente.
— Ecco il sommario delle materie contenute nei fascicoli IV e T2' del periodico
mensile L'Agricoltura Italiana:
G Caruso Monografia nulla coltivazione del
ni,
cli-
di
vi
Una Oliera di bossolo con Boccio di cristallo.
Un Astuccio da lavoro.
Una Bomboniera di cristallo rosso con borse,
di raso bianco montata in metallo dorato,
Le assoaiazioni (lire 12 all'anno) ai ricevono in Fironze, via San Gallo, num. 31,
poli, e ne approva lo statuto.
5. Conferiinanto di una medaglia d'argento
al valor di marina e di parecchie menaioni
Un rSa'eplpo o;etir dp7l atrtoLna con bracciolivi a crochei.
; Uu Calendario perpetuo in pelle di •Russia.
onorevoli,
6r. oeizioni nel per. honale dipendente
oda o1ministero della marina, in quello dipendente dal Miniatero della guerra, nel perso-
Quattro piccole Salviette di lino fine damascate.
nale dell'amministrazione carceraria e nel
personale giudiziario.
— La Direzione generale dei telegrafi annunzia l'apertura di due nuovi uffici telegrafici ili Catanzaro-Marina, provincia di Catanzaro, e in S. Giorgio Sotto Taranto, pro-
Una Scatola per cipria,
Un Soffietto ricamato.
Due Piccoli Vasi da fiori di cristallo.
Una Scatola di profumerie.
Due volumi Thiers, Condorc,et.
Una Scatola per il t ho (chinese).
Una Boccia di cristallo in custodia di legno.
Un Portasigari a forma di botte.
Un Calendario a libretto.
Una Boccetta di pomata.
Un Vaso da fiori di porcellana rosa.
Una Boccia d'Alcherines.
Un Portabiglietti da tasca in tartaruga.
Una Boccia da camera in cristallo fiorito.
Un Lume da notte in porcellana dorata.
Un Quadretto a olio con la cornice dorata (Paesaggio).
Un Panierino di metallo dorato.
—
presso Mariano Ricai, Editore del giornale
inedeininO.
LIBRI E GIORNALI
o
stati messi all'asta 507 lotti al prezzo di
lire 1,020,326 11, i quali furono aggiudicati per lire 1,255,336 27.
Nel periodo del 26 ottobre 1867 a tutto
il 1874, i lotti erano stati 106,342, il prezzo
d'asta lire 373,708,624 54; il prezzo d'aggiudicazione lire 430,778,827 57. Quindi dal 26
ottobre 1867 a tutto febbraio 1875 i lotti
sarebbero 107,554; il prezzo d'asta lire 375
220,396 95; il prezzo d'aggiudicazione lire
433,427,693 21.
— Quella del 15 marzo contiene:
Di eposizione nel personale da' la Regia
marina.
Quella del 16 marzo contiene:
1. Nomine nell'ordine della Corona d'Italia
2. Regio decreto 21 febbraio, che allo merci
esistenti nei magazzini del portofranco di
Genova al 19 aprile 1875 applica la dispoIncisioni nel testo
sizione degli articoli 35 e 42 del regolamento
Zappone doppio (piccicuru)„ doganale 11 settembre 1862.
Fig. 2.. a 3'a
3. Itsg.o decreto 28 febbraio, che, a cominvisto in iseorcio e in prufiio.
ciare dal 1. 0 marzo 1875, riduce dell'uno
Fig. 4.* — Lama dello zappone
(mar-ruberia), vis:a di faccia e senza esse- per cento Pintsrasas dai buoni del Teearo
fissato col decreto 2t febbraio 1874.
re aux rua,n icata.
4. Regio decreto 21 febbraio, che autorizza
Fig. 5.e — Zappone bidente ammanicato.
denominatasi: All'industria eurola
&sciati,.
nelle
diFig. 6.* — Doryphora decernlineata
P.
De
Luca o Compagni, redente in Napea,
verse fasi dalla sua vita.
to dal 9 al 13 settembre 1875 — III. Concorso a premio per l'anno 1876 sulla consarvazione delle uova del baco da seta. —
IV. Deliberazionì del Consiglio superiore
d'agricoltura. — V. Deliberazioni del Congresso dei direttori delle Stazioni agrarie. —
VI. Programma di eaper,enze por il congresso bacologico intarnazionale che si terrà in Milano nel 1876. — VII. Corse di
bachicultura presso la stazione bacolologica di Padova. — VIII. Legge e regolamento che obbliga i Comuni ad imboschire od alienare i beni incolti di loro proprietà. — IX. Antichità della bachieultura
il Italia, a inelnetria bacologica nella provincia di Messina,. — X. Deliberazioni del
Consiglio permanente, e temi per il IV Congresso generale degli agricoltori italiani
in Ferrara.
bergaraatto (coutinuazione).
G. Rosa Il Governo e l'agricoltura in Italia.
A. Bruni Coltivazione del cotone nelle paglie.
M. Rizzari Sul pagamento in moneta di oro
e d'argento dei dazi oi esportaziona, e sua
inffienza nelle pro•luzione agraria.
G. B. Cerletti Pro biziane, Ponga/ai e commarcio del vlun in Italia.
A. Rabbeno II furto campestra: Attai Ad OR-.
aervazioni intorno al progetto di legga
sull'ordinaineuto della polizia rurale.
e. Da:darsi Manna parole sulla Doryphora
decenslineata.
G. Caruso Sui provvedimenti centro la Doryphora decernlineata.
.L. Staibano Stato del]' Agricoltura e della
pastorizia nella provincia di Salerno.
L. Rodio Manograffs agricole italiane. —
Dall'ecanamia agricola nella Valtellina, e
più apacie.linente dell' attitudine di quel
paese alla coltivazione del tabacco (Cont.
e fine).
D. Frojo Sulla raccolta ed utilizzaziona delle
materie oscreineatizie della città di Napoli.
N. N. Primo congreeto degli enolegi italiani.
G. Masso Rassegna di chimica agraria.
'fr". E. Rateegna aconomico-agraria.
F. Minà-Paltimbo Rassegna della stampa.
C. Aceti° Corrispondenza di Siailia (Noto).
S. Impelliezeri
id.
di Sicilia (Alcamo).
C. De Giorgiid.della bassa Italia
adriatica (Lecca)
id.
X.
della Provinoia romane, (Roma).
A. Deiid. di Toscana (Siena).
id. delle Marche (Josi).
.R. Rossi
Caruso
Bollettino
agrario.
G.
Pubblicazioni inviate in dono alla Direzione dell' Agricoltura Italiana,
Sotamario det Bullettino Agrario
I. Progetto di legge per l'Austria inferiore,
relativo al miglioramento dal bestiame bovino— II. Esposizione regionale dell'agricoltura e delle induetrie attinenti in Tren-
È pubblicato il fascicolo di marzo del
Giornale Agrario Italiano diretto dal Alarcieco comm. professor. Francesco Carega di
Muricce, socio ordinario della R. Accademia dei Georgofili, ed edito dal sig. Febo
Gherardi di Forlì. (Emilia).
Eccone il Sommario:
Le due scuole economiche L. Aschieri. —
Irrigazioui dannose all' igiene pubblica
R. Pareto. — Della importanza del ferro nelle viti P. Doni. — Saggi culturali ed analitici di Barbabietole saccarine A. Pasqualini e T. Pasqui. — Consigli ai Campagnuoli. Cosa occorra per
otteuere una buona vigna D. Giotti. —
Rassegna di Chimica agraria G. Barbei i. — Rassegna agraria iudustriale
F. Carega di Muricce. — Corrispondenza della Liguria G. Maria Molfino. — Bollettino Agrario F. Carega
di Muricce.
Scemamelo. — Il Comizio di Genova e l'inseguamento agrario. Trebbiatura a rulli
di pietra. _Notizie del Concorso Agrario Regionale di Ferrara. Faccende del
viguajuolo. Una rettifica. Ricordo opportuno ed onorevole.
Atti del Ministero, Industria e Commercio. — Annunzi di recenti pubblicazioni.
Incisioni in legno. — Rullo Vennuccini a
sistema Borgogna per trebbiare il
grano.
Questa importante pubblicazione è entrata nel suo IX anno di vita (1875) e
ai raccomanda ai possidenti ed agli agricoltori — Abbonamento annuo lire 12 —
franco per tutto il regno.
Dirigere le domande d'abbonamento all'Amministrazione del giornale in Forlì
(Emilia) Via Bufaliui u. 11.
MM-M.
ATTI E DOCUMENTI UFFICIALI
•■••■•■~-4■
— La Caszetta Ufficiale del 13 corrente
CO ntesane:
1. Nomine nell'ordine della Corona d'Italia;
2. Disposizione nel personale giudiz arie.
La stima pubblica il prospetto dello vendite dei beni immobili pervenuti al Demanio
dall'Asse ecclesiastico.
Nel mese di febbraio del 1875 furono messi
all'asta 705 lotti al prezzo di lire 1,091,446
30 doi quali furono aggiudicati per lire 1,393
529 37.
Nel mese precadente dell'anno 1875 erano
vincia di Lerce.
— La stessa pubblica inoltro il seguente
decreto del ministero delle finanze.
c Con effetto dal 1.0 marzo 1375, e fino
a nuova disposizione, il saggio secondo il
puaie la Cassa dei depositi e prestiti dovrà
contaggiare i consolidati da alienare per le
affrancazioni di annualita dovute a corpi
morali viene stabilito io lire ottanta per ogni
lire 5 di rondila consolidata 5 per conto,
ed in lire quarantotto per ogni lire 3 di rendita consolidata 3 per cento, con decorrenza
dal semestre successivo a quello in corso.
c Dato a Roma, addì 12 marzo 1875.
— Quella del 17 marzo contiene:
: Regio decreto 21 febbraio, che proroga
laadurata dalla eocietà L'unione tipograficoeditore torinese e ne approva il riformato
statuto
— Quella del 18 Marzo contiene:
I Regio decreto 18 febbraio, clic erige in
corpo morale il Collegio-convitto d'Assisi per
i figli degli insegnanti.
2. Regio decreto 21 febbraio, che autorizza
la Società anonima modenese per l'utilizzazione delle materie organiche fertilizzanti,
sedente in Modena.
3. Disposizione nel personale dipendente
dal Ministero dell'interno.
Si legge nella stessa:
Inviarono indirizzi di felicitazione a S. il
Re ed a S. A. R. il Principe di Piemonte
nella fausto, di ricorrenza del loro giorno
natalizio.
La Deputazione provinciale di Farrara;
I municipii di Chioggia, Mira, Sgurgula,
Civitai L.svinia, Macerata, Grosseto o Civitavecchia;
I sotto - prefetti di Camerino e Borgotaro
a nome anche dei Municipii dei rispettivi
circoularii e dei funziona,rii governativi;
La. chiesa evangelica di Ferrara e la società di iicreazioaa di Montefiascone.
miEr"Mi■MCI•Or•MCW
—
Nota degli oggetti costituenti i Premi
P7 l estrazione che avrà luogo a benetizio degli Asili Infantili in Pisa.
(Continuazione vedi numero 24).
Una Bomboniera di raso verde con dolci.
Una Sciarpa di lana in colori foggia algerina.
Quattro Piatti di terra turchina per frutta.
Un Portaorologio con piccola campana di cri-
stallo.
• piena di dolci.
Un ,Portabiglietti di porcellana e legno nero
(chinese).
Un'Asciugamano di lino fine damascato.
Quattro Salviettine di lino giallo damascate.
Un Fazzoletto ricamato.
Un Pacco lana lamottata.
Un ricamo per Babbucce fondo scuro.
Un ricamo per Guanciale.
Due Vasi di cristallo inargentati.
Un Asciugapenne ricamato a forma di farfalla.
Un Segnalibro di cartolina ricamato.
Un ricamo per Babbucce fondo nero.
Una Ventola da lumi a forma di girasole.
Una Bottiglia di vino d' Asti.
Un Panierino di cristallo verde e metallo.
Un Portabiglietti di porcellana o legno nero
(chinese).
Una Scatola di sapone alla crema.
Una Tazza d' alabastro.
Un Tagliacarta di legno.
Due Vasi da fiori di cristallo.
Due Candelieri di cristallo inargentato.
Una Cornice grande ovaia di le0o nero COIX
Un Calamaio di metallo.
Una Scatola piena di dolci.
Un Calamaio di bossolo.
Una Vasca di cristallo per i pesci con piede di
Una Calcalettere di marmo.
Quattro Stampe.
Un Portagioielli di porcellana (chinese).
Un Vaso di cristallo opaco per odori, montato
in legno nero.
Due piccoli Vasi da fiori 'di cristallo fiorito.
Una Scatola di porcellana con profumerie.
Un Guancialino rosso per gli spilli.
Una Ventola per lumi a forma di girasole.
Un Portaguanti di legno dorato (chinese).
Una Stampa colorita.
Una Tazza di porcellana per gioielli.
Un Portasigari in legno.
Un piccolo Specchio montato in cuoio rosso.
Un Asciugamano di lino fine damascato.
Una Borsina di pelle nera.
Due pacchetti di cipria odoroso.
Un Guancialino da spilli.
Un Portasigari in legno nero con figurine di
porcellana.
Un Astuccio da lavoro.
Un Vaso di terra con mazzo di gigli in penne.
Uno Struzzo in bronzo.
Un Calcalettere di alabastro con fotografia. •
Un Vaso grande da Ilari di porcellana colorata.
Un Portacarte ricamato.
Quattro Salviette di lino lino dainascato.
Un Portaorologio ricamato.
Una Bugia d'alabastro.
Due Pacchetti di farina di riso.
Un libro da Messa coperto in avorio.
Una Vantala per lume -a farina di girasole.
Un Cappello (rincarato per bambini.
Un Ricamo per babbuccia fonda rosso.
Due . Boccette d'acqua odorosa.
Un Portabiglietti di porcellana e legno nero
(chinese).
Una Bottiglia di vino francese.
Quattro Salviettine di lino fine damascate.
Un Vaso di terra bianca per piante di fiori.
Un Ricamo per babbucce.
Un' Incisione della Società Fiorentina con cri-
stallo e cornice dorata.
Due Vasi da fiori di cristallo fiorito.
Un Quadro con cornice di legno.
Due Boccette d'acqua od orosa.
Un libro «Margherita Pusterlaa di Cesare Cantù.
I
'
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•
** i'..!•••••
•
gin_ Un,. Quadro a olio con cornkellerit4 ( 1'Aea 43gio).
Quattro Salviettine di lino fine dainascato.
Un Calcalettere di marmo e un Port'aghi ricamato.
Una Scatola cen mercerie.
Una Scatola di porcellana con profumerie.
Una Camicetta di mossolina guarnita di nastro
rosa.
Un Guancialino di bossolo per gli spilli.
Una Ventola ricamata per lume, con piede di
legno.
Una Scatola di porcellana con profumerie._
Un Portaguaiti 'di raso - 3i- idette. - Un Calcalettere d'alabastro con fotografia.
Una piccola Cornice per ritratti.
Due Libri.
Un Portasigari di cuoio.
Un Portaorologio ricamato a forma di scarpa.
Sei Stampe.
Due Tagliacarte di legno.
Una Boccetta d'acqua odorosa.
Un Portafiammiferi di porcellana.
Due Vasi da fiori di cristallo bianco fioriti.
Un piccolo Vaso per violette, di cristallo e bronzo dorato.
Quattro Salviette di lino fine damascate.
Un Portasigari chinese.
Due Vasi da fiori di cristallo bianco e fiorito.
Una Boccia da camera di cristallo rosso e oro.
Un Vaso da fiori colorito e dorato.
Una Scatola da guanti (chinese).
Un Ricamo per babbucce fondo nero.
Un Asciugamano di lino fin damascato.
Una Vasca per pesci, con suo piede.
Un Astuccio da lavoro.
Una Scatola piena di cannucce.
Un Portasigari in cuoio.
Un Disegno per babbucce con assortimento.
Due Candelieri di cristallo inargentalo.
Un Calamaio in purcellaua.
Un Lalcaleliere.
Quattro halvieile di lino giallo damascate.
Una Scatolina di porcellana.
Un Gruppo di uccelli impagliati entro cristalli.
Due piccoli Candelieri di porcellana.
Un Asciugapenne.
Una scatola di cocco ititagliata.
Due Vasi da fiori di cristallo fiorito.
Una Scalutiva di legno.
Due piccoli Vasi da fiori di terra turchina.
Una scatola di IRKCellalla con profumerie.
Due Vasi da fiori di terra colorata.
Una seggiola tu legno nero da ripiegarsi.
Un libro da Messa legato in avorio.
Una Mela d'alabastro.
Un caianiaiu di terra turchino.
Un k'orla-411eLti.
Un eurlaritratti iii legno nero.
Una entola di marglierittne.
.
-
.
Un Portafrancobolli di legno intagliato.
Tre Libri rilegati.
Un Vaso da fiori di cristallo fiorito.
Quattro Salviettine di lino fine darnascato.
Un Vaso di terra bianca per piante di fiori.
Un Portagioielli di porcellana e legno nero
(chinee).
Una Scatola di porcellana con profumerie.
Un Cofanetto di alabastro.
Una Bottiglia di vino benedettino.
Due pacchetti di farina di lupini.
Una Bugia di cristallo.
Un Vaso con rappa verde e uccello impagliato.
Una Cartella Prestito Bevilacqua serie 7865,
numero 000,090.
Una Palla <li cristallo verde.
Una Scatolina di cuoio di Russia per pastiglie.
Quattro Salviettine di lino fine damascato.
Un Giocattolo per bambini.
Un Vaso da fiori di porcellana dorata.
Una Tazza per gioielli in cristallo inargentato.
Una Scatola di velluto turchino piena di dolci.
Due Candelieri di bossolo.
Uu Ricamo per babbucce fondo celeste.
Un Vassoio di legno intarsiato a colori.
Una Stampa colorita.
Due Pacchetti di ciprio odoroso.
Un elegante Portaguanti di legno dorato ( chinese).
Un Calamaio di porcellana e metallo dorato.
Un Portafiori di terra cotta colorita.
quattro Salviettine di lino fine damascato.
Un Leggio di legno intagliato.
Un Purtastecchini da denti in porcellana.
Una Palla di cristallo verde.
Una Scatolina di porcellana.
Un Uccellino sopra un tronco d'albero, io cartapesta.
Una Bottiglia di vino francese.
Un Vaso da fiori di cristallo bianco.
Una Boccia da camera di cristallo bianco.
Asciugamano di lino fine damascato.
Una Boccetta di pomata odorosa.
Un Pauierino di tilagratia dorata pienUdi dolci.
▪ Portasigari di legno nero.
Un Velo per poltrona,
Un Portabiglietti in Illàgrana d'oro.
Una Scalula con vezzo di corallo rosse.
Un Tiiiibro d'acciaio.
Un Asciugapenne di panno ricamato.
Una Scatola con due boccette di cristallo montato in metallo dorato.
Una Scatola di porcellana per sapone.
Una Boccia da camera di cristallo bianco.
Una Scatola chinese per cipria.
Un Portatiaminiferi di legno.
Due piccoli Vasi da ilari di porcellana fiorita.
In Vaso grande da fiori di terra bianca.
Un ALuccio ia lavoro.
Un Tagliacarte e una Boccetta d'acqua di Colonia.
Ulla Colonna di metallo per accender fiammiferi.
.
Un Bicchiere di cristallo giallo.
Un Portagioielli di porcellana e legno nero
(ammise).
Un piccolo Astu•eio da lavoro.
Una 11.;ecia di cristallo con custodia di bossolo. .
tfl Cartolart; nero con fiori.
Uno Spillo di pietra dura con gambo d'oro.
Un Tagliacarte con Boccetta d'acqua odorosa.
Due Pacchetti di farina di lupini.
Due Candelieri di metallo.
Quattro Salviettine tu i lino grigio dantascato.
I n Ca Ica le t te re d'alabastro.
i. n Portafogli di pelle.
Un Iluviuti di pelle nera con fermezza clic-
ciaio.
ma Palla di cristallo turchino.
Uni Scatola chinese per cipria.
Un Bicchiere di cristallo rosso.
Un Portagioielli di porcellana e legno nero
(chinese).
Quattro Stampe.
Una Scatolina di le,zeo per francobolli.
Un Bicchiere di cristallo con boccetta d'acqua
odorosa.
Due Gemelli di mosaico legati in argento dorato.
Due Vasciti di terra !trebbia.
Un 1•elo per pokronl.
Un Vaso di terra bianca per piante.
Un Portabiglietti ricamato.
Una Stampa colorita.
Due Vasel1.1 da fiori in
Una Scatola di profumerie.
Una Figurina in purceilana.
In Vaso da fiori di terra verniciata.
Uil Vasetto di Lerra, e Uti Porto-anello a forma
di noce.
Un Puriallaulaiiferi iti bronzo.
Un ualainatu cl'aiétbagro CUill suo piattino.
Un vurtaspitie scozzese.
Un paro uediellt d'osso.
Una Boccetta per degna odorosa con tappo d'argento.
Quattro zalviette di lino bianco•dainascate.
DuC usi Ua uori at eliStallti notati.
Un Lalcalettere in cristallo.
Una ataiiipa coturita.
na rauierina da fiori per salotto.
Un Vassuino ali uso cilinese.
Un l'oilauranoiu die Metallo durato.
• 1'urtasiga..1 ut pc.ie rossa.
Una ineciagiia Acuii:ed in. oratiZo.
Un pic..;uio i Osa oci 'tori tit pota:enunci.
Uno A'autta 41lefUe.
•
h asetto da
,
adii ui
porecilankt colorita.
della
Lialtca
in porcellana.
per sigari, in brullZu.
Leggiamo nella Gazzetta Medica (Firenze 27 maggio 186)). t inutile di indicare
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avvertire come molte altre Tele sono poste
in circolazione, che hanno nulla a che fare
colla Tela Galleani; e d' amica ne portano
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di pernice, asprezze della cute e traspirazione
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quella del cerotto comune. Ed é perciò che la
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ai piedi; specifico per le affezioni reumatiche e
gottose, sudore e fetore ai piedi, non che pei
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molto
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In 41, íÌì t
Le iuferinità e sofferenze, compagne terribili della
vecchiaia, non hanno più ragione d'essere, dopochè la
delizinsu Revalenta Arabica restituisce salute,
energia. appetito buona digestione e buon sonno.
Essa guarisce senza medicine nè purghe nè spese, le
dispepsie, gastriti, gastralgie, ghiandole, ventosità, acidità, •pituita. nausee, fattitene, vomiti, stitichezza,
diarrea, tosse, asma, tisi, ogni disordine di stomaco,
gola, fiato, voce, bronchi, vescica, fegato, reni, intestini,
mucosa, cervello e sangue; 26 anni d'invariabi:e sueCCM.
Num. 73 000 cure, comprese quelle di molti medici.
del duca di Pluskow , della signora marehesa di
Brèhan, ecc.
Cura n. 66,732.
Parigi, 14 aprile 1S66.
Signore — Mia figlia che soffriva eccessivamente,
uon poteva più iIò d gerire, nè dormire, ed era oppressa da insonnie., da it.i:...dezza e da irritazione nervosa.
Ora essa sta benissimo, grazie alla Recalenta
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Un Calamaio di porcellana bianca dorato.
Un Pacco di oggetti per corrispondenza.
Una Sciarpa in inossolina con punte di trina.
Tre Tagliacarte di legno.
Un paro di Gioie di Idagrana dorata.
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gannevoli surrogati
Seul8 spe e me:baulele!I•Ile.d Farinaaalute
lJtT BinuY di Londra. detta:
Quattro Stampe.
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In ricatole: V, di kil. 2 fr. 50 c.; 412 Idi. %fr,
IL.c.; •/1 kil.4 fr.
e.; l kil. 8 fr.;
kii
17 ti , 110 c.; kii, 36 fr.; 42 kil. 65 fr. Biscotti
di Revalenta: scatole da v„ kil. 4 fr. N C.; i
kil. 5 Ir.
DELLA FARRACIA 24
PERFETTA SALUTE senza medicine,
in porcellana.
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l'utlaluì311 M cauto l'un).
Un paro Scarpine
FORTUNATO POLI Gerente Respons.
Ed in tutte le Città presso le primarie
Farmacie.
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Una Jealui.lia lussa e un I agllaCarle.
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rimedi.
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Un amA.La per ouri.
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l'agliacarte.
Lire Scali in quattro vig,iiecit dalire
Cioccolatie, che le'lza reso una perfetta sante, buon
appetito, buona digestione, tranquillità dei nervi, sonno
-riparatore, sodezza di carne ed un'allegrezza di apirito.
a cM da lungo tempo non era più avvezza.
Tela vera Galleani di Milano.— La medesima
oltre la firma del preparatore , viene controseguata da un timbro a secco. O. Galleani, Milano.
porcellana.
Una zdatunita cori:mila e un
per scopo di domandare 1 al olizione
della - pena di
11 comizio presieduto dall' illustre
prof. Carrara, dovrebbe aver luogo il
25 del prossimo mese di aprile.
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L.2, 50.
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