Ja1■111...MM.r.rv.o...1•11. ANNO DlaEZIONE Via Castelletto 14.* 2, Prime Piano, I manootritti che 'l'Inviano alla Dirsàone non si restituiscono, nè si rende ragione della ricusa di stamparli: non si ac,cettaric IL RISORGIMENTO GIONAL > 30 Marzo - -^ ia SI 7- D te- :O - dell'anno 18.73, nel sleale la nostra Banca aveva fatto appena i primi passi dell'adolescenza, i suoi primi tentativi nel vasto e pericoloso campo della speculazione. Tutto questo si deve alla prudenza ed Abbiamo sempre seguito con molto interesse lo svolgersi di questo nostro isti- accortezza degli egregi uomini che sono tuto di credito, che conta oggi appena preposti al suo andamento, i quali non si lasciarono prendere dalla febbre ardenquattro anni di vita. E tanto maggiormente a lui c' intereseammo, in quanto tiseima dei subiti e vistosi guadagni, per che la sua esistenza mentre era un ele- lo che fuggirono sempre dalle speculazioni mento necessario al progredire della no- ! di enrattere esclusivamente aleatorio, restra vita eConomica, che non è davvero sisterono alle atteettire, che molti seduscosì rigegliosa quale le molteplici ad an- «ero, dell'emiseione cartacea,, guardarono cora inerti forze produttive che possiede con osichio sospettoso i progetti di colos: sali operazioni, e condussero la Banca per il paese esigerebbero, fu sino dal suo priuun cammino modesto sì, ma diritto e sicipio ritenuta come Ulla studenda utopia; curo. nulla più. 1;='isa - L'astrolago può ormai impiccarsi, che nonostante i suoi sinistri vaticinj, e la guerra accanita che in consegueeza delle sue persuasioni fece alla Banca pisana, questa, solidamente costituita, procede in modo meraviglioso a svolgere il programma della sua, costituzione, cooperando in tal maniera all'incremento della protsperità paesana. Quello poi che è piii meraviglioso, e prova evidentissima della sua serietà si è lo avere rog n , ito gneetn grado di forza cli 5Yi PP o nei momenti aisp n o cles hanno fatto irupallidire i più grandi giganti del credito, in quei morrienti nei quali la sfiducia pubblica ravvolse come rovinosa bufera tutto quanto il nostro sistema bancario, danneggiandone enormeineute i diverei istituti, o rovinaedoli affatto. Intendiamo accennare alla crisi . . ; . 500,000. Confrontando queste cifre con quefie ottenute dai bilanci del 1873, trovieni° nel 1874 un aumento nell' attivo di liete 155,361,93- uu aumento nel passivo di lire 152,112,29; ed un anmento negli utili netti di lire 3,249,68. È da notare come gli utili avrebbero potuto resultare in una cifra molto maggiore, se l'amministrazione della Beim non si fosse trovata costretta a pagare una somma relativamente enorme per teme. E di vero ad ognuno apparrà di leggieri manifesto quanto sia serena ed ingiustificabile la somma di lire 15,779,63 per questo titolo di fronte ad un' entrata netta di lire 48,048,24. Se gli ufficiali delle pubbliche finanze procedono ancora di questo passo, il comunismo non troverà' di loro migliori alleati. Questa, linea di condotta portò, come Avevamo adrinque regione nel congradoveva portare, i suoi frutti; e per ciò tularci per l'interesse del paese dello svinel mentre che le banche agricola e del luppo, veramente sorprendente di fronte popolo dovevano chiudete le proprie sedi ai tempi che corrono, della Banca pisana. in questa città, e mentre quella del poSono devvero incalcolabili i vantaggj che polo non poteva dividese'nessuu utile tra dalla tnedesima potranno risentire le noi suoi azionisti, i quali ogginiai considestre induntrie ed il nostro commercio; e rano i capitali che le affilarono quasi che per ciò è da augurarci che la fiducia pubtotalmente perduti, la Banca pisana di blica, la quale non le è mai venuta meanticipazione e di sconto poteva dare ai no, e che va di giorno in giorno sempre possessori delle proprie azioni un divipiù colmandola dei suoi favori; giunga a dendo maggiore di quello dell'anno 1873, fele: i-.stender? est come filavi/eine. eflIkt res — grinto .I 1! Ia largl scala le sue. opesioni. del suo esercizio al 31 decembre 1374. Noi crediamo che l'attività economica Da questo resoconto apparisce essere del paese rinnega assai paralizzata dalstato Pattisto di lire 2,359,840,59, ed l'uso molto generale di non pagare a conil passivo di 2,311,792,39, dando così segua di lavoro il prezzo corrispondente. un utile netto di lire 48,048,24. Tutto Per cjuesto fatto i nostri artisti e fabbriqnesto grande giro di affari è stato ese- catori, in generale non forniti di molto guito con un capitale sociale di sole lire capitale, si trovano bene spesso nella ne. AlilifINISTX•ZION31 Libreria Nistr! sotto Bargo di F)IeSek Si PUBBLICA OGNI M ejRCOLEDÌ E SABATO DI CIASCUNA SETTIMANA La Banca pinna 111 atticiliazioac c i couto is "es PiROVINc,iek - non ai riCevono. r, del I a. C AMMINISTRATIVO P3LITICO -SCIENTIF:CO LETTERARIO scritti anonimi. — Le lettere non froicteate I Num. 25 Mercoledì 31 Marzo 1875 - Lo associazioni hanno il prinaipio il L* ed o le d ogni mese, scan pagamento anticipato di lire 8 per in anno e di lire 5 per sei meli. Un Numero separato centesimi 10 3 arretrati centesimi 20. Avvisi ed inserzioni contotimi orni linea o spazio li liuti. cessità di rinchiudere i propri affari in angusti confini, di non potere dare alla proprie lavorazioni tutto quello sviluppo di che potrebbero essere capaci. Ora a cotesto iacouVeniente si potrebbe rimediare concedendo loro di potere scontare le proprie fatture liquidate, precisamente come si opera colle fatture commerciali. Esco una nuova operazione che saremmo lietissimi di vedere entrare negli affari della Banca pisaua, come è già tra quelli di altri ietituti, operazione d' altra parte che corrisponde pur sempre al suo programma'. Nè a ciò fare le abbisognerebbe, almeno per ora, di aumentare il proprio capitale. Astrazione fatta dallo sviluppo giornaliero del bili) credito, l'aumento verificatosi nelle entrate del 1874 in valori pubblici, molto maggiore della diminuzione dello speso in risconti ci fa vedere che anche nelle a'Laali condizioni del suo capitale, questo non gli farebbe difetto per tale operazione. Raccomandiamo questa idea agli abili e prudenti atniniuistratori della Banca pisana. Ceo;ee fecamin ee• • ultimi numeri del lesele o giornate, fra • breve avranno luogo le conferenze scientifico-letterarie. Rammentando la ottima prova che fecero quelle date l' anno decorso per iniziativa della cessata Società filologica, non dubitiamo che in quest'anno saranno per dare soddisfacentissimi resaltati. Per ora non sappiamno chi darà le 'as na, sni,. iù io 4; da ne Io .n-ini pe, APPENDICE COSE DRAMMATICHE Ripertiamo dal Pungolo di Milano lo spiritosissimo Prologo, scritto da Paolo Ferrari, e recitato la sera del 24 marzo 1875 nel teatro Manzoni pel monumento a Carlo Goldoni in Venezia. La famosa questione dell'Egoista per progetto les avuto una aoluzione comica come si doveva. Noi lodiamo lo spirito del cav. Ferehri che ha scritto il Prologo, e quello del Bellotti-Bon che lo ha fatto recitare, Il bravo attore Ceresa, vestito da trovarobe, rallegrò l'uditorio colle sue saporitissime piace'volezze meneghine, e fu molto gustato ed applaudito. « Fu questa, dice il Pungolo, una spiegazione, a cui il Ferrali ha, con gentile pensiero e con garbo fluissimo, porta occasione, e che il pubblico ha colta con premura per confermare al Bellotti il suo favore . Ecco il ps•ologo Il Trovarobe della compagnia esce, nel suo costume, e con accento alquanto milanese dice: Riverisco la bella compagnia scelta e varia, Che veggo qui in platea, nei palchi... e su per aria!... Sorridono?! Avrei forse commesso qualche svista? Perdonino io non sono mica un faineso artista: Se sembro fiorentino parlando simil guisa, È perchè abbiamo fatto il carnevale a Pisa; Ma sul Sèveso io nacqui, sul Lambro mi feci uomo; Quando vidi la luce era all'ombra... del Duomo! Son della Compagnia Bellotti, ho questo onore, Ma non per recitare! — Sono l'Apparatore. Per cui parlar con grazia e con disinvoltura Non l'ho, posso giurarlo, in patto di scrittura: So le belle espreseioni udite recitare, Perchè chi sta coi cani impara ad abbaiare, Ma una parte in commedia non debbo recitarla Che nel caso, mettiame, d'un servo che non parla: E allora è il signor Bon. che fuor del mio salario Deve per la decenza pensare al mio vestuario, Perchè mostrarmi in pubblico, questo sì, e pattuito, Ma non sono obbligato di moostrermi vestito; E se mi negale gli abiti, io resto tra le scene. Chè non !sogno già necire in gippa, vela bene ? Spiegai questo mistero, perchè serva di scusa Se venni al lor cospetto, Così, colla mia blusa. Perchè debbon sapere che nessun degli attori Vol'e pigliar l'incarico di venire qui fuori: E bisognava pure che qualcun ci venisse ! C'era da dire un Prologo! — molto bello!... Lo scrisse... ( — Svelo un geloso arcano.. ma neh? nessuno mi smacchi!) ... Lo scrisse in martelliani il Direttor Peracchi; Poi lo diede a correggere dai diversi difetti Al nostro letterato... il brillante Zoppetti! Che lo fe rivedere da uno anche più dotto... — Questo qui... mi capiscono... quello che sta qui sotto! Che è sempre il gran maestro come compreiiderannn. Di colore. dice il Dante... che la parte non sanno. -- Il Prologo, per dirla, il nostro Proprietario Volea che fosse scritto dal mio amico Ferrario, Che abbiamo scritturato, ch'è una persona proba Che scrive dei lavori... sì, ci dà della roba... Ma un altro n'aerea scritto per Rossi, non canzono! Sempre Ferrario, dissi, ne son stufo, ne sono! Basta, torniamo al prologo che prima a lor spiegavo; Quanto al signor Ferrario, fu licenziato e schiavo. Dunquel vuol dir che il prologo avea certo argomento?... — Goldoni!... la sua statua!,.. che so io? il monumento!... Insomma erano tutte stupende descrizioni Delle belle commedie del poeta Goldoni uscir con sussiego E, in nome di Bellotti.... A toccare Goldoni!... Io non so se mi spiego !... Sarebbe la più brusca di tutte mai le parti, Dopo la giavanata del signor P. T. Berti! Badino vè ! non dico che il tasto è delicato Circa alla buona fede del Bon; eh' è dimostrato Che in buona fede c' era... Oh! ?se c'era!... per Diana! Fu quella che gli fece anzi la gibigiana ! Ma una canzonatura dà sempre molto tedio, E per quella lì tanto ormai non c'è rimedio. Capisco che può dire che il primo canzonato È stato quel signore della Marciane, è stato; Poi lo fu un pochettino, pretendono i maledici, Anche quello che ha scritto Goldoni e le sue sedici Eppoi questo, eppoi quello... e sono ottime prove; Ma resta però sempre quel certo « Eppur si muove! Ch'io non so cosa sia, ma il Bon dice al presente Che invece, lo confessa, non si muove più niente Per cui venendo fuori a parlar del Goldoni, Della lista di tutte le di lui produzioni, Potrebbe un qualche chiallo gridare: Ehi! nella lista Ghe sariss minga forai anca un qual Egoista? — Capiscono anche loro, basta poco criterio, Capiscono che l'affare potrebbe farsi serio! Uuo sorride, un altro picca in terra il bastone, Uno impiedi, tre o quettro dan fuori in un schioppone; L'attor bottega, tremagli' il bamborino e scappa... Ne nasce una risata uuanime e cilappa! — ‘ Ma il prologo intrettantó stava già sugli affissi: Peracchi era furente' — Io lo presi e gli dissi: a Via, signor direttore! Coraggio! ho qui un pensiero!... Non stia più a sospirare! Via quei cipiglio fiero! 11111... conferenze, nè vogliamo essere indiscreti pubblicando dei si dice che promettono molto e che speriamo di vedere prontamente attuati. Un comitato di egregi cittadini, recentemente formatosi, si occupa della cosa, ed ha deliberato di conuetterla con un fine altamente filantropico, facendo le conferenze a pagamento e a totale profittn degli Asili Infantili che come è noto, versano in tristissime condizioni economiche. La elevatezza del fine congiunta eccellenza del mezzo adottato per raggiungerlo fanno presagire l'approvazione ed il concorso di tutta la cittadinanza. Diamo frattanto i nomi dei componenti il comitato. BEauchi avv. Emilio, Presidente Agostini Della Seta conte Alfredo, Seg. Martini prof. Ferdinando Tribolati cav. av.v. Felice Del Lupo dott. Giuseppe Malaspina m trchese Alfonso Supino avv. David Volt rra Cado Gualtierotti Morelli avv. Gismondo Nistri Tito Feroci avv. Demetrio. ** * In questi giorni abbiamo ricevuto parecchie lettere riguardanti tutte una stessa curiosa questione. Fra tante pubblichiamo h seguente che ci dirige il Prof. Ferdinando Martini. Sig. ,Direttore, Sento dire (e stento a crederlo) che i palchi del Politeama per il mese di Giugno sieno tutti quanti venduti. Stento a crederlo, ripeto; perchè vendere i palchi di un teatro prima che lo spettacolo sia pubblicamente annunziato è contrario agli usi di tutti i paesi del mondo ; venderli sotto l' influsso delle brezze primaverili quando le recite debbono aver luogo fra gli ardori della canicola, è facezia di cui neanche i begliumori lodati dal Manni saprebbero, tornando ira vita, immaginare la più amena. Aspettando a vendere i palchi a suo tempo si sarebbe fatto meno, a cònfiden- Devotiss i »io F. Ci gode l'animo di annunziare che alcuni egregi eitta lini, zelanti fautori li quanto può accrev.ere il decoro ed il benessere del nostro paese, hanno costituito una Società. anonima per la costruzione di uno elegente stabilimento ba'neario a Bocea, d'Arno. Abbiamo potute esaminare il progetto compilato dalle a,bile ingegnere signor Lorenzo Tambellini e possiamo assicurare che il nuovo stebilimento per la bellezza e per i comodi potrh rivaleggiare con i migliori delle nostre grandi stazioni belnari. Assuntore dell' °pela è il signor Luigi Mariotti ed anco questa è una geranzia per l'ottima rinec'ta itnpresa. ** * Correva voce che la Fiera e benefizio degli asili Infantili ilovesee aver luogo il 4 corr. Ora noi siamo inrormati che nulla eneora stato deliberato su tale propoeite e eh', per conseguenza, non si può ancora dre la da'a precisa del giorno in cui avrà lo0 la fiera. * La Gazzetta d'Italia. nel suo numero del 30 corrente pubblica una Gazzetta Letteraria dell'amico nostro Felice Tribolati ehe si occupa specialmente della corrispondenza di Proudhou, di Giordani, di di una lezione del prof. Buonamici e dei _•uovi profili Biografici del povero Eugenio Camerini. < L' ira più non le renda gli occhi loschi ed afflitti, « Che seinbra mio che guarda l'ascia dei formagitti! « Infine cos'è un prologo? t un attor che va fuori « Prima della commedia e dice: Lor Signori « Han da sapere questo e questo eppoi quest'altro! « E con questo ho finito e ciao non occor'altro! « - Or ben Bellotti scrisse, siccome d'ordinario, « Stamaue a quel mio amico ch'ho già detto il Ferrario. C Parla del monumento - mi faccio dar la lettera. Vado fuori - la leggo - mi fo applaudire... eccettera a. Il Peracchi guardommi benigno e disse poi: « Per me, precisamente, vi lascio fare a voi ! Eccomi dunque a leggere la lettera Bellotti: Badin che quando leggo sembro uno dei più dotti. Perchè quand'ero giovine ricordo!... allora quando Facevo gli amorosi al San Simone e al Fiando! Rispettabile Pubblico, attento alla lettura! (trae diversi oggetti del suo mestiere dalla tasca, tra cui, sarà la lettera di Bello (ti un po' accartocciata: la spiega la pulise, poi: - La sera del 29 corrente moriva un bravo impiegatoi, il sig. Paolo Tentoni di Massa delegato di P. S. Aveva più di 40 anni e la malattia che ha causato la sua morte ebbe origine dagli strapazzi che egli sofferse d urante la inondazione del 69. Lascia la moglie e tre figli di cui uno compisce oggi dieci giorni. Per quanto impiegato da quindici anni non avendo egli diritto a pensione, la famiglia rimane nella miseria. Il ministro dell'Interno, avvertito dal comm. prefetto, ha messo a disposizione della famiglia Testoni una somma di lire trecento. sa col pubblico, ed esperimentato il vantaggio della concorrenza; ma questa è cosa che riguarda la Società del Politeama così opulenta, pare, da non badare a queste bagattelle. Pazienza: e poichè al passato non c' è rimedio, pensiamo al futuro. Ho figliuoli, signor Direttore; mi piace di provvedere al loro avvenire e supplico oggi perchè sia loro serbato un palco per l'estate dell'anno in cui usciranno di minore età. Il maggiore ha sette anni; prego pubblicamente la Direzione del Politeama a ricordarsi nel 1889 che io ho preso posto fin dal 1875. Semprechè, s' intende, non non ci sieno fin d'ora impegni precedenti! Mi creda sig. Direttore Le carte di Bellotti le conservo con cura! E autentica! ( la mostra al pubblico ) e mostrarla ( posso con più diritto Che non fosse mostrato... quel fatal manoscritto! È in versi corti, e han detto che il Bon, cervel balzano, Se scrive in versi, adopera lo stil metastasiano. Leggendo) Se annebbiatosi un istante Il mio critico intelletto, Io credetti oro sonante L' Egoista per progetto Di' a ciascun: Bellotti impetra Che su lui la prima pietra . • *9 - La Direzi one generale delle Poste pubblica i due seguenti avvisi: L' Amministrazione delle Poste inglesi informa che lo corrispondenze per la colonia di Nata' ( o Porto Nata,1 ) da avviarei pel Capo di Buona Speranza, partiranno quindi innanzi da Sonthampten il 5 e il 15 d' ogni mese, anzichè il 5 e 25. Le corrispondenze suddette, per a 'profittare di tale mezzo di spedizione, dovranno essere impostate a Roma il 2 e il 12 di ogni mese, li nelle rimanenti citth del regno in tempo utile per giungere a Torino e proseguire su Molane il 3 e il 13 alle ore 8 10 pomeridiane. Nulla è innovato per lo invio via Brindisi-Aden della corrispondenze per la suddee a destinazione. Essi.ndo stato temporancamente soppresso lo approdo a Rio Janeiro dei piroscafi francesi in partenza da Bordeaux il 5 di ogni mese, le corrispondenze per detta destinazione saranno fino a nuovo avviso spedite via di Southampten coi piroscafi inglesi in partenza, da quel porto il 9 di caduti mese. Mealair Cambiamenti di residenza. capuri vedova Cremoncini Camino del fu STATO CIVILE Ignazio, da Bologna a Pisa - Pizzotti Luigi, da Livorno a Pisa - Del Guerra Ettore di Antonio, da Pisa a Livorno. Dal dl 23 ai 28 febbraio 1875 inclusive erareite denunziale Maschi 9 - Femmine 40 Di Goldoni ei pose in vieta Il prestigio imperituro ! Quaud' io letto l' Egoista Per tre scene.... fui sicuro tr Fu il veder Goldoni scritto Su un antico manoscritto Che produsse del mio spirito La funesta cecità. *9 Di sopor, per lei si veggia Ridestarsi e alzarsi in piè. Scagli sol chi un qualche gambero /n sua vita non pigliò. Lungo i margini del Lete Tutti invito a ber l' oblio! Tutti voi deh ! ne bevete.... E berronne un litro anch' io! Ed ogni anima cortese Mandi il Barti al nuo paese No - un momento, tributiamogli Una lode che gli va. *• Nel popolo oli Va le. aecal le il 28 corrente un brutto fatto. Un bimbo di 3 anni, figlio del conta lino Retro N. mentre si divertiva in cucina cadde dentro un paiolo di ranno bollente e ne riportava così gravi ustioni che quasi subito cessava di vivere. . Nati morti I. Matrimoni. Metani Ferdinando di Domenico, fornaio, con Ciurlani Zaira del fu Giuseppe, attendente a casa, ambedue celibi, di Pisa - l'allei Luigi del fu ReffaePo, vetraio, con Catarsi Maria Assunta dal fu Antonio, stiratrice, ambedue celibi, dì Pisa Ah così monumentale Memorabile facezia Merta sola il nazionale Monumento di Venezia! - btia nel mezzo il sommo Vate: E Talia, da lunga etate arere..zi. E più 42 al disotto di un anno. * Aristarco Scannabne Me pur frusti e beffi Motrici; Ma non basta un granchio o due A guastare il galantuomo: E gli onesti cittadini Veggon ben che infili dei fini Io rimango un capocomico Dolce sì, ma furbo no! Sereni Flaminio del fu Giovacchino, celibe, colono, di san Marco alle Cappelle, con Casini Amelia di S'Imitino, nubile, attendente a case, di sant'Ermete. Morti. Palatnidessi Carlo di Palmiro, celibe, di anni 28, possidente, di Pisa - Della Longa Giuseppe del fu Carlo Antonio, vedovo 80, possidente, di Pisa - Neeesiguine Pietro del fu Giovanni, celibe 43, colonnello nella guardia imperiale russa, di Tambow ( Russia Europea) - Salvestrini vedova Bartoli Adele del fu Lorenzo 52, attendente a casa, di Pisa - Vannini Annunziata del fu Filippo, nubile 51, maestra, di sun Marco alle Cappello - Casini Leopolda di Francesco 2, di Pisa - Gennai nei Monti Adele del fu Giov. Batta. 44, tessitrice, di Pisa - Longianni Pietro di Ferdinando, celibe 34, domestico, di Vernio - Pierucci Pieruccio di Minimi°, celibe 24, meccanico, di Pisa - Lucche.,i Maria del fu Aegiolo, nubile, 77. attendente a Casa, di Pisa - Chelozzi vedova Bitossi Maria del fu Baldas.sarre 75, attendente a casa, di Pisa-Centoni Albina di Carlo, nubile 22, bustaia, di Pisa - Renz9ni Aniceto di Antonio 8, di Putignano - Barsotti Antonio del fu Filippo, coniugato 63, bracciante, di Pisa - Scartabelli Annida du Egisto 4, di Firenze - GrSla Giacomo di Francesco 4, di Pisa - Serregli nei Bartalena Caterina del fu Pietro 53, atteedente a casa, di Pisa - Giannini nei Barboni Elena del cav. Filippo 27, attendente a casa, di san àlarco alle Cappelle -Bracci Vincenzo del fu /intim Ranieri, celibe 74, possidente, di S. Marco alle Cappelle... Francesconi Francesco del fu Lorenzo, celibe 62, sacerdote, di .Piaa -- Casini Ceterina del fu Francesco, vedova 74, attendente a casa, di Lari Chericoni nei Famosi Assunta del fu Agostino 56, attendente a casa, di Putignano - Casini Francesco del fu Ranieri, coniugalo 10, macellavo, di san Michele degli Scalzi - Menconi Uliva di Emilio 1, di san Marco alle Cappelle - Scalpellini vedova Gori Lucrezia fu Francesco76, pensionata Regia, di Pisa - Ghelardi Assunta di Ferdinando 3, di san Piero a Grado - Gabbrielli vedova Giuliani Angiola del fu Sabatioo 80, di Pisa. Guidi Maria Angiola del fu Bartolommeo,nubile 80, di Pisa-GbignOla Niccola di Vincenzo 9, di Pisa Ferretti vedova Lucesi Giuditta del fu Antonio, 77, di Pontedera - Dinelli Marco del fu Antonio, vedovo 72, fornaio, di Pisa - Draghi Sabatino di Luigi, celibe 20, miniare nel 7.° Reggimento artiglieria, di Montatele°. I cultor greci e latini Di Talia, sporgano all)ri: Allegorici puttini Simboleggino gli autori, Che ispirar seppero l' estro All' esempio del Maestro; Effigiati in altri simboli Sien gli atter da Rosei° a me. Ma dintorno al piedistallo, O scultor, metter tu devi O di marmo o di metallo Due genti' bassorilievi. Me si vegga in uno, attratto Da un Goldoni contraffatto, Inchinarmi a un pescivendolo ( 4 ) Come fosse a un' immortal. Mi si vegga nel secondo, Buono, amante degli artisti, Sempre amico a tutto il mondo.... Eccettuato gli egoisti, Onorando il gran Poeta Di fatica e di moneta, Ampia ammenda far del gambero Con applauso universal. Signori, il loro applauso Bellotti avrà ben grato: Tosto a lui per telegrafo sarà significato. E così, per un povero, innocente' animale, Me se lono cavata, desti disi mica male: Per cui, già che da loro il buon voler si apprezza.... Son tanto n ringraziarli della loro finezza (esce). (*) E noto che il P. T Berti si dava per mercante di pesci. -Roa IMIIMENPagnyasiaanocsse Inni In via. Vittorio Emanuele vennero arraatati certo Dante C. e certo Emilio F. perchò in listato d'ubriachezza davano luogo ad un' estesa pubblicità: Di più ingiuriarono o percossero li agenti di P. S. che li arrostavatio. ** IP 32p- nte, i ni, asini alle , di tta. erPiei so, >1e, OVa a tt, 8, l li me ena di p- Alla stazione di Acquabaaa un certo Giovanni Del l'. tentava di rubare un biglietto di lire 2 a un agente di P. S. il quale lo arrestava e lo couluceva. alle carceri di Pisa. ** A Pontedera, il 27 corrente, fra due individui ubriachi ebbe luogo un alterco. Uno d'essi ricevetta dall'altro una carezza sotto forma di ferita lauro colatin% alla testa. * * * A Agnauo, snella fattoria appartenente all'ex-duca di Modoua, si appiccava il fuoco ad una quantità di morchia d'olio d' oliva. Avvertit,i in tempo dalle faville che uscivano fuori, l' incendio fu spento e il danno si limitò a lire 500 circa. li ** A Carnpiglia, dai BR- carabinieri venne arrestato corto Antonio G. di 35 anni perchò, con violenza, voleva ridursi al piacer suo certa Giuditta Degli I. trovate/7a (?) di 74 anni (?). , io, pio, no iO LI a Abbiamo ricevuto i seguenti libri: — La Prefazione al Manuale Tipografico di Giarnbattista Bodoni seguita da una dissertazione estetioa dì Giuseppe Chiantore udite per cura di Salvadore Landi. — Onoranie funebri a Francesco Bonaini. — La Morale e il Teatro di Sartini. Di tutti e tre parleremo prossimamente. — Ecco il sommario delle materie contenute nei fascicoli IV e T2' del periodico mensile L'Agricoltura Italiana: G Caruso Monografia nulla coltivazione del ni, cli- di vi Una Oliera di bossolo con Boccio di cristallo. Un Astuccio da lavoro. Una Bomboniera di cristallo rosso con borse, di raso bianco montata in metallo dorato, Le assoaiazioni (lire 12 all'anno) ai ricevono in Fironze, via San Gallo, num. 31, poli, e ne approva lo statuto. 5. Conferiinanto di una medaglia d'argento al valor di marina e di parecchie menaioni Un rSa'eplpo o;etir dp7l atrtoLna con bracciolivi a crochei. ; Uu Calendario perpetuo in pelle di •Russia. onorevoli, 6r. oeizioni nel per. honale dipendente oda o1ministero della marina, in quello dipendente dal Miniatero della guerra, nel perso- Quattro piccole Salviette di lino fine damascate. nale dell'amministrazione carceraria e nel personale giudiziario. — La Direzione generale dei telegrafi annunzia l'apertura di due nuovi uffici telegrafici ili Catanzaro-Marina, provincia di Catanzaro, e in S. Giorgio Sotto Taranto, pro- Una Scatola per cipria, Un Soffietto ricamato. Due Piccoli Vasi da fiori di cristallo. Una Scatola di profumerie. Due volumi Thiers, Condorc,et. Una Scatola per il t ho (chinese). Una Boccia di cristallo in custodia di legno. Un Portasigari a forma di botte. Un Calendario a libretto. Una Boccetta di pomata. Un Vaso da fiori di porcellana rosa. Una Boccia d'Alcherines. Un Portabiglietti da tasca in tartaruga. Una Boccia da camera in cristallo fiorito. Un Lume da notte in porcellana dorata. Un Quadretto a olio con la cornice dorata (Paesaggio). Un Panierino di metallo dorato. — presso Mariano Ricai, Editore del giornale inedeininO. LIBRI E GIORNALI o stati messi all'asta 507 lotti al prezzo di lire 1,020,326 11, i quali furono aggiudicati per lire 1,255,336 27. Nel periodo del 26 ottobre 1867 a tutto il 1874, i lotti erano stati 106,342, il prezzo d'asta lire 373,708,624 54; il prezzo d'aggiudicazione lire 430,778,827 57. Quindi dal 26 ottobre 1867 a tutto febbraio 1875 i lotti sarebbero 107,554; il prezzo d'asta lire 375 220,396 95; il prezzo d'aggiudicazione lire 433,427,693 21. — Quella del 15 marzo contiene: Di eposizione nel personale da' la Regia marina. Quella del 16 marzo contiene: 1. Nomine nell'ordine della Corona d'Italia 2. Regio decreto 21 febbraio, che allo merci esistenti nei magazzini del portofranco di Genova al 19 aprile 1875 applica la dispoIncisioni nel testo sizione degli articoli 35 e 42 del regolamento Zappone doppio (piccicuru)„ doganale 11 settembre 1862. Fig. 2.. a 3'a 3. Itsg.o decreto 28 febbraio, che, a cominvisto in iseorcio e in prufiio. ciare dal 1. 0 marzo 1875, riduce dell'uno Fig. 4.* — Lama dello zappone (mar-ruberia), vis:a di faccia e senza esse- per cento Pintsrasas dai buoni del Teearo fissato col decreto 2t febbraio 1874. re aux rua,n icata. 4. Regio decreto 21 febbraio, che autorizza Fig. 5.e — Zappone bidente ammanicato. denominatasi: All'industria eurola &sciati,. nelle diFig. 6.* — Doryphora decernlineata P. De Luca o Compagni, redente in Napea, verse fasi dalla sua vita. to dal 9 al 13 settembre 1875 — III. Concorso a premio per l'anno 1876 sulla consarvazione delle uova del baco da seta. — IV. Deliberazionì del Consiglio superiore d'agricoltura. — V. Deliberazioni del Congresso dei direttori delle Stazioni agrarie. — VI. Programma di eaper,enze por il congresso bacologico intarnazionale che si terrà in Milano nel 1876. — VII. Corse di bachicultura presso la stazione bacolologica di Padova. — VIII. Legge e regolamento che obbliga i Comuni ad imboschire od alienare i beni incolti di loro proprietà. — IX. Antichità della bachieultura il Italia, a inelnetria bacologica nella provincia di Messina,. — X. Deliberazioni del Consiglio permanente, e temi per il IV Congresso generale degli agricoltori italiani in Ferrara. bergaraatto (coutinuazione). G. Rosa Il Governo e l'agricoltura in Italia. A. Bruni Coltivazione del cotone nelle paglie. M. Rizzari Sul pagamento in moneta di oro e d'argento dei dazi oi esportaziona, e sua inffienza nelle pro•luzione agraria. G. B. Cerletti Pro biziane, Ponga/ai e commarcio del vlun in Italia. A. Rabbeno II furto campestra: Attai Ad OR-. aervazioni intorno al progetto di legga sull'ordinaineuto della polizia rurale. e. Da:darsi Manna parole sulla Doryphora decenslineata. G. Caruso Sui provvedimenti centro la Doryphora decernlineata. .L. Staibano Stato del]' Agricoltura e della pastorizia nella provincia di Salerno. L. Rodio Manograffs agricole italiane. — Dall'ecanamia agricola nella Valtellina, e più apacie.linente dell' attitudine di quel paese alla coltivazione del tabacco (Cont. e fine). D. Frojo Sulla raccolta ed utilizzaziona delle materie oscreineatizie della città di Napoli. N. N. Primo congreeto degli enolegi italiani. G. Masso Rassegna di chimica agraria. 'fr". E. Rateegna aconomico-agraria. F. Minà-Paltimbo Rassegna della stampa. C. Aceti° Corrispondenza di Siailia (Noto). S. Impelliezeri id. di Sicilia (Alcamo). C. De Giorgiid.della bassa Italia adriatica (Lecca) id. X. della Provinoia romane, (Roma). A. Deiid. di Toscana (Siena). id. delle Marche (Josi). .R. Rossi Caruso Bollettino agrario. G. Pubblicazioni inviate in dono alla Direzione dell' Agricoltura Italiana, Sotamario det Bullettino Agrario I. Progetto di legge per l'Austria inferiore, relativo al miglioramento dal bestiame bovino— II. Esposizione regionale dell'agricoltura e delle induetrie attinenti in Tren- È pubblicato il fascicolo di marzo del Giornale Agrario Italiano diretto dal Alarcieco comm. professor. Francesco Carega di Muricce, socio ordinario della R. Accademia dei Georgofili, ed edito dal sig. Febo Gherardi di Forlì. (Emilia). Eccone il Sommario: Le due scuole economiche L. Aschieri. — Irrigazioui dannose all' igiene pubblica R. Pareto. — Della importanza del ferro nelle viti P. Doni. — Saggi culturali ed analitici di Barbabietole saccarine A. Pasqualini e T. Pasqui. — Consigli ai Campagnuoli. Cosa occorra per otteuere una buona vigna D. Giotti. — Rassegna di Chimica agraria G. Barbei i. — Rassegna agraria iudustriale F. Carega di Muricce. — Corrispondenza della Liguria G. Maria Molfino. — Bollettino Agrario F. Carega di Muricce. Scemamelo. — Il Comizio di Genova e l'inseguamento agrario. Trebbiatura a rulli di pietra. _Notizie del Concorso Agrario Regionale di Ferrara. Faccende del viguajuolo. Una rettifica. Ricordo opportuno ed onorevole. Atti del Ministero, Industria e Commercio. — Annunzi di recenti pubblicazioni. Incisioni in legno. — Rullo Vennuccini a sistema Borgogna per trebbiare il grano. Questa importante pubblicazione è entrata nel suo IX anno di vita (1875) e ai raccomanda ai possidenti ed agli agricoltori — Abbonamento annuo lire 12 — franco per tutto il regno. Dirigere le domande d'abbonamento all'Amministrazione del giornale in Forlì (Emilia) Via Bufaliui u. 11. MM-M. ATTI E DOCUMENTI UFFICIALI •■••■•■~-4■ — La Caszetta Ufficiale del 13 corrente CO ntesane: 1. Nomine nell'ordine della Corona d'Italia; 2. Disposizione nel personale giudiz arie. La stima pubblica il prospetto dello vendite dei beni immobili pervenuti al Demanio dall'Asse ecclesiastico. Nel mese di febbraio del 1875 furono messi all'asta 705 lotti al prezzo di lire 1,091,446 30 doi quali furono aggiudicati per lire 1,393 529 37. Nel mese precadente dell'anno 1875 erano vincia di Lerce. — La stessa pubblica inoltro il seguente decreto del ministero delle finanze. c Con effetto dal 1.0 marzo 1375, e fino a nuova disposizione, il saggio secondo il puaie la Cassa dei depositi e prestiti dovrà contaggiare i consolidati da alienare per le affrancazioni di annualita dovute a corpi morali viene stabilito io lire ottanta per ogni lire 5 di rondila consolidata 5 per conto, ed in lire quarantotto per ogni lire 3 di rendita consolidata 3 per cento, con decorrenza dal semestre successivo a quello in corso. c Dato a Roma, addì 12 marzo 1875. — Quella del 17 marzo contiene: : Regio decreto 21 febbraio, che proroga laadurata dalla eocietà L'unione tipograficoeditore torinese e ne approva il riformato statuto — Quella del 18 Marzo contiene: I Regio decreto 18 febbraio, clic erige in corpo morale il Collegio-convitto d'Assisi per i figli degli insegnanti. 2. Regio decreto 21 febbraio, che autorizza la Società anonima modenese per l'utilizzazione delle materie organiche fertilizzanti, sedente in Modena. 3. Disposizione nel personale dipendente dal Ministero dell'interno. Si legge nella stessa: Inviarono indirizzi di felicitazione a S. il Re ed a S. A. R. il Principe di Piemonte nella fausto, di ricorrenza del loro giorno natalizio. La Deputazione provinciale di Farrara; I municipii di Chioggia, Mira, Sgurgula, Civitai L.svinia, Macerata, Grosseto o Civitavecchia; I sotto - prefetti di Camerino e Borgotaro a nome anche dei Municipii dei rispettivi circoularii e dei funziona,rii governativi; La. chiesa evangelica di Ferrara e la società di iicreazioaa di Montefiascone. miEr"Mi■MCI•Or•MCW — Nota degli oggetti costituenti i Premi P7 l estrazione che avrà luogo a benetizio degli Asili Infantili in Pisa. (Continuazione vedi numero 24). Una Bomboniera di raso verde con dolci. Una Sciarpa di lana in colori foggia algerina. Quattro Piatti di terra turchina per frutta. Un Portaorologio con piccola campana di cri- stallo. • piena di dolci. Un ,Portabiglietti di porcellana e legno nero (chinese). Un'Asciugamano di lino fine damascato. Quattro Salviettine di lino giallo damascate. Un Fazzoletto ricamato. Un Pacco lana lamottata. Un ricamo per Babbucce fondo scuro. Un ricamo per Guanciale. Due Vasi di cristallo inargentati. Un Asciugapenne ricamato a forma di farfalla. Un Segnalibro di cartolina ricamato. Un ricamo per Babbucce fondo nero. Una Ventola da lumi a forma di girasole. Una Bottiglia di vino d' Asti. Un Panierino di cristallo verde e metallo. Un Portabiglietti di porcellana o legno nero (chinese). Una Scatola di sapone alla crema. Una Tazza d' alabastro. Un Tagliacarta di legno. Due Vasi da fiori di cristallo. Due Candelieri di cristallo inargentato. Una Cornice grande ovaia di le0o nero COIX Un Calamaio di metallo. Una Scatola piena di dolci. Un Calamaio di bossolo. Una Vasca di cristallo per i pesci con piede di Una Calcalettere di marmo. Quattro Stampe. Un Portagioielli di porcellana (chinese). Un Vaso di cristallo opaco per odori, montato in legno nero. Due piccoli Vasi da fiori 'di cristallo fiorito. Una Scatola di porcellana con profumerie. Un Guancialino rosso per gli spilli. Una Ventola per lumi a forma di girasole. Un Portaguanti di legno dorato (chinese). Una Stampa colorita. Una Tazza di porcellana per gioielli. Un Portasigari in legno. Un piccolo Specchio montato in cuoio rosso. Un Asciugamano di lino fine damascato. Una Borsina di pelle nera. Due pacchetti di cipria odoroso. Un Guancialino da spilli. Un Portasigari in legno nero con figurine di porcellana. Un Astuccio da lavoro. Un Vaso di terra con mazzo di gigli in penne. Uno Struzzo in bronzo. Un Calcalettere di alabastro con fotografia. • Un Vaso grande da Ilari di porcellana colorata. Un Portacarte ricamato. Quattro Salviette di lino lino dainascato. Un Portaorologio ricamato. Una Bugia d'alabastro. Due Pacchetti di farina di riso. Un libro da Messa coperto in avorio. Una Vantala per lume -a farina di girasole. Un Cappello (rincarato per bambini. Un Ricamo per babbuccia fonda rosso. Due . Boccette d'acqua odorosa. Un Portabiglietti di porcellana e legno nero (chinese). Una Bottiglia di vino francese. Quattro Salviettine di lino fine damascate. Un Vaso di terra bianca per piante di fiori. Un Ricamo per babbucce. Un' Incisione della Società Fiorentina con cri- stallo e cornice dorata. Due Vasi da fiori di cristallo fiorito. Un Quadro con cornice di legno. Due Boccette d'acqua od orosa. Un libro «Margherita Pusterlaa di Cesare Cantù. I ' ''''''' • ** i'..!••••• • gin_ Un,. Quadro a olio con cornkellerit4 ( 1'Aea 43gio). Quattro Salviettine di lino fine dainascato. Un Calcalettere di marmo e un Port'aghi ricamato. Una Scatola cen mercerie. Una Scatola di porcellana con profumerie. Una Camicetta di mossolina guarnita di nastro rosa. Un Guancialino di bossolo per gli spilli. Una Ventola ricamata per lume, con piede di legno. Una Scatola di porcellana con profumerie._ Un Portaguaiti 'di raso - 3i- idette. - Un Calcalettere d'alabastro con fotografia. Una piccola Cornice per ritratti. Due Libri. Un Portasigari di cuoio. Un Portaorologio ricamato a forma di scarpa. Sei Stampe. Due Tagliacarte di legno. Una Boccetta d'acqua odorosa. Un Portafiammiferi di porcellana. Due Vasi da fiori di cristallo bianco fioriti. Un piccolo Vaso per violette, di cristallo e bronzo dorato. Quattro Salviette di lino fine damascate. Un Portasigari chinese. Due Vasi da fiori di cristallo bianco e fiorito. Una Boccia da camera di cristallo rosso e oro. Un Vaso da fiori colorito e dorato. Una Scatola da guanti (chinese). Un Ricamo per babbucce fondo nero. Un Asciugamano di lino fin damascato. Una Vasca per pesci, con suo piede. Un Astuccio da lavoro. Una Scatola piena di cannucce. Un Portasigari in cuoio. Un Disegno per babbucce con assortimento. Due Candelieri di cristallo inargentalo. Un Calamaio in purcellaua. Un Lalcaleliere. Quattro halvieile di lino giallo damascate. Una Scatolina di porcellana. Un Gruppo di uccelli impagliati entro cristalli. Due piccoli Candelieri di porcellana. Un Asciugapenne. Una scatola di cocco ititagliata. Due Vasi da fiori di cristallo fiorito. Una Scalutiva di legno. Due piccoli Vasi da fiori di terra turchina. Una scatola di IRKCellalla con profumerie. Due Vasi da fiori di terra colorata. Una seggiola tu legno nero da ripiegarsi. Un libro da Messa legato in avorio. Una Mela d'alabastro. Un caianiaiu di terra turchino. Un k'orla-411eLti. Un eurlaritratti iii legno nero. Una entola di marglierittne. . - . Un Portafrancobolli di legno intagliato. Tre Libri rilegati. Un Vaso da fiori di cristallo fiorito. Quattro Salviettine di lino fine darnascato. Un Vaso di terra bianca per piante di fiori. Un Portagioielli di porcellana e legno nero (chinee). Una Scatola di porcellana con profumerie. Un Cofanetto di alabastro. Una Bottiglia di vino benedettino. Due pacchetti di farina di lupini. Una Bugia di cristallo. Un Vaso con rappa verde e uccello impagliato. Una Cartella Prestito Bevilacqua serie 7865, numero 000,090. Una Palla <li cristallo verde. Una Scatolina di cuoio di Russia per pastiglie. Quattro Salviettine di lino fine damascato. Un Giocattolo per bambini. Un Vaso da fiori di porcellana dorata. Una Tazza per gioielli in cristallo inargentato. Una Scatola di velluto turchino piena di dolci. Due Candelieri di bossolo. Uu Ricamo per babbucce fondo celeste. Un Vassoio di legno intarsiato a colori. Una Stampa colorita. Due Pacchetti di ciprio odoroso. Un elegante Portaguanti di legno dorato ( chinese). Un Calamaio di porcellana e metallo dorato. Un Portafiori di terra cotta colorita. quattro Salviettine di lino fine damascato. Un Leggio di legno intagliato. Un Purtastecchini da denti in porcellana. Una Palla di cristallo verde. Una Scatolina di porcellana. Un Uccellino sopra un tronco d'albero, io cartapesta. Una Bottiglia di vino francese. Un Vaso da fiori di cristallo bianco. Una Boccia da camera di cristallo bianco. Asciugamano di lino fine damascato. Una Boccetta di pomata odorosa. Un Pauierino di tilagratia dorata pienUdi dolci. ▪ Portasigari di legno nero. Un Velo per poltrona, Un Portabiglietti in Illàgrana d'oro. Una Scalula con vezzo di corallo rosse. Un Tiiiibro d'acciaio. Un Asciugapenne di panno ricamato. Una Scatola con due boccette di cristallo montato in metallo dorato. Una Scatola di porcellana per sapone. Una Boccia da camera di cristallo bianco. Una Scatola chinese per cipria. Un Portatiaminiferi di legno. Due piccoli Vasi da ilari di porcellana fiorita. In Vaso grande da fiori di terra bianca. Un ALuccio ia lavoro. Un Tagliacarte e una Boccetta d'acqua di Colonia. Ulla Colonna di metallo per accender fiammiferi. . Un Bicchiere di cristallo giallo. Un Portagioielli di porcellana e legno nero (ammise). Un piccolo Astu•eio da lavoro. Una 11.;ecia di cristallo con custodia di bossolo. . tfl Cartolart; nero con fiori. Uno Spillo di pietra dura con gambo d'oro. Un Tagliacarte con Boccetta d'acqua odorosa. Due Pacchetti di farina di lupini. Due Candelieri di metallo. Quattro Salviettine tu i lino grigio dantascato. I n Ca Ica le t te re d'alabastro. i. n Portafogli di pelle. Un Iluviuti di pelle nera con fermezza clic- ciaio. ma Palla di cristallo turchino. Uni Scatola chinese per cipria. Un Bicchiere di cristallo rosso. Un Portagioielli di porcellana e legno nero (chinese). Quattro Stampe. Una Scatolina di le,zeo per francobolli. Un Bicchiere di cristallo con boccetta d'acqua odorosa. Due Gemelli di mosaico legati in argento dorato. Due Vasciti di terra !trebbia. Un 1•elo per pokronl. Un Vaso di terra bianca per piante. Un Portabiglietti ricamato. Una Stampa colorita. Due Vasel1.1 da fiori in Una Scatola di profumerie. Una Figurina in purceilana. In Vaso da fiori di terra verniciata. Uil Vasetto di Lerra, e Uti Porto-anello a forma di noce. Un Puriallaulaiiferi iti bronzo. Un ualainatu cl'aiétbagro CUill suo piattino. Un vurtaspitie scozzese. Un paro uediellt d'osso. Una Boccetta per degna odorosa con tappo d'argento. Quattro zalviette di lino bianco•dainascate. DuC usi Ua uori at eliStallti notati. Un Lalcalettere in cristallo. Una ataiiipa coturita. na rauierina da fiori per salotto. Un Vassuino ali uso cilinese. Un l'oilauranoiu die Metallo durato. • 1'urtasiga..1 ut pc.ie rossa. Una ineciagiia Acuii:ed in. oratiZo. Un pic..;uio i Osa oci 'tori tit pota:enunci. Uno A'autta 41lefUe. • h asetto da , adii ui porecilankt colorita. della Lialtca in porcellana. per sigari, in brullZu. Leggiamo nella Gazzetta Medica (Firenze 27 maggio 186)). t inutile di indicare a qual uso sia destinata la VERA TELA ALL'AMICA IL Di MourrIONis. Più nulritiva che l'estratto di carne, economizza anche 50 volte il suo prezzo in altri La Revalenta al Cioccolatte: in Polvere.. ed in Tavolette: per 42 tazze 21r. 50 e., per 24 tozze 4 fr. 50 e.: per 48 tazze 8 fr. Casa Du Barry e 0. 1 , n.* 2 la Temmaso Grossi num. 2 Milano e in tutte città presso i prinaipali farmacisti e droghieri-. Rivenditori DI OTTAVIO GALLEANI PISA, farmacia Rossini presso l'Università, Milano, Via Meravigli. perchè già troppo conosciuta, non solo da noi ma in tutte le principali Città d'Europa ed in molte d America, dove la Tela Galleani é ricercatissima e quasi comune. è: bene però avvertire come molte altre Tele sono poste in circolazione, che hanno nulla a che fare colla Tela Galleani; e d' amica ne portano solo il nome. Ed infatti applicate, come quella °alleala, sui calli, vecchi induriinenti, occhi di pernice, asprezze della cute e traspirazione ai piedi, sulle ferite, contusioni, affezioni nevralgiche e sciatiche, non hanno altra azione che quella del cerotto comune. Ed é perciò che la Tela all' Amica Galleani ha acquistato la popolarità che gode, e che si fa sempre maggiore. Venne approvata ed usata dal compianto prof. comin. dott. R1BERt di Torino. Sradica qualsiasi CALLO, guarisce i vecchi indurimenti ai piedi; specifico per le affezioni reumatiche e gottose, sudore e fetore ai piedi, non che pei dolori alle reni. (Vedi Abeille Medicale di Costa L. 1, e la farParigi, 9 marzo 1870). macia Galleani la spedisce franco a domicilio contro rimessa di vaglia postale di L. i, 20. — Prezzo L. 1, scheda doppia franca per pasto nel Regno L. 120. Per evitare l'al...so quotidiano d'in- I Carrai, farmacia inglese.. PISTOJA, Giacinto SIENA, Gaetano AREZZO. 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Per le trattative rivolgersi alla ricordata libreria ove trovasi persona appositamente incaricata. - Alla Libreria. 11 7ìstri è in vendita il romanzo intolato DUE AFFETTI . osta er ùite erta iia l ca tt el irero PER ID/S, IkIXLIS,NX ezzo — Lire 2• ••• (N'adagi Dichiarazione della Comniissiune Ufficiale di Berlino 4 agosto 1869). Per comodo e garanzia degli ammalati In tutti i giorni dalle 12 alle 2 vi sono distinti medici che visitano anche per malattie veneree, o mediante consulto con corrispondenza franca. ~1~11 Wg6~4 - laial'sitatdi' no, erra ece: tarjx.. ., ;.enq " v, M:~ La detta Farmacia é fornita di tutti i rirnedii che possono occorrere in qualunque sorta di malattie., e ne la spedizione ad ogni r:chiesta, N1411t4i, se si itiiche li consiglio med;co oontro runessa li t•figlia postolo. Scrivere alla Farmacia 24, di Ottainiu eerzvi easi l Mani, — paweirisg Galleani, Via Meravigli, Milano. ~iglì ims8~ Rivenditori a Pt i,SAPeri Carrai, farmacia inglese. Siefano Rossini farmacia esso l'Università. Baroni Giosa fa tte. t PISTOJA Giacinto Civinini — Gin,rdeschi Attilio — Chini Gius. Antonio. SIENAGaetano Bandini. AllEZZO kuiz Giacomo e comp. CAftRARA Chiappa, farmacista; Drovandi. LIVORNO Domi e Malaiesta. — Angelini. Susini e (alligo. • — — Giti•zeppc. ) ieffil!!!M RVIllpt*I, p Di n il o Ut4P E-1 ~ a4 gru&dzas -Ze te di molto il i; In 41, íÌì t Le iuferinità e sofferenze, compagne terribili della vecchiaia, non hanno più ragione d'essere, dopochè la delizinsu Revalenta Arabica restituisce salute, energia. appetito buona digestione e buon sonno. Essa guarisce senza medicine nè purghe nè spese, le dispepsie, gastriti, gastralgie, ghiandole, ventosità, acidità, •pituita. nausee, fattitene, vomiti, stitichezza, diarrea, tosse, asma, tisi, ogni disordine di stomaco, gola, fiato, voce, bronchi, vescica, fegato, reni, intestini, mucosa, cervello e sangue; 26 anni d'invariabi:e sueCCM. 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Tela vera Galleani di Milano.— La medesima oltre la firma del preparatore , viene controseguata da un timbro a secco. O. Galleani, Milano. porcellana. Una zdatunita cori:mila e un per scopo di domandare 1 al olizione della - pena di 11 comizio presieduto dall' illustre prof. Carrara, dovrebbe aver luogo il 25 del prossimo mese di aprile. — L.2, 50. luna Ne hlicò wvc olurr lilla onos e nde me bero d dovut< eccedi esiste Giova El chè rit sima no ai acuti& bor ca PISA TIP. NISTRI e, dranin lettori