CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE Regione Emilia Romagna – Delibera giunta regionale num. 940/2006 RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Prot. Prov. ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Considerazioni generali a- Sostanziale condivisione della proposta di Piano elaborata dalla Provincia N° 60427 b- In tutti i comuni della pianura si verifica spesso il superamento dei valori limite per PM10, O3 e NO2 Del 27/07/2006 Regione Emilia Romagna – Delibera giunta regionale num. 940/2006 Prot. Prov. c- Si sottolinea l’importanza dell’adozione dei piani d’azione, risanamento e mantenimento della qualità dell’aria che prevedano azioni specifiche, non solo misure generiche e di indirizzo. Questo anche in virtù di possibili concessioni di proroghe o deroghe al rispetto dei valori limite di inquinamento. Quadro conoscitivo Valutare con attenzione il posizionamento delle stazioni fisse di monitoraggio per avere valori di qualità dell’aria rappresentativi sia dell’esposizione della popolazione, sia dell’efficacia degli interventi adottati nell’ambito del Piano Osservazioni sulla Valsat Inserire uno “Studio d’incidenza” che verifichi eventuali interferenze delle azioni di piano con i siti della Rete Natura 2000 (Formualto secondo l’allegato G del DPR num. 357/1997). Successivamente sarà svolta la Valutazione d’incidenza. Attività produttive a- Il Piano di risanamento deve riguardare anche il settore agricolo, sia per quanto attiene gli allevamenti intensivi, sia per quanto riguarda l’utilizzo di fertilizzanti minerali che rappresentano la quasi totalità delle emissioni di ammoniaca responsabili, in parte, della produzione di inquinanti secondari. N° 60427 Del 27/07/2006 Regione Emilia Romagna – Delibera giunta regionale num. 940/2006 Prot. Prov. N° 60427 Del 27/07/2006 Regione Emilia Romagna – Delibera giunta regionale num. 940/2006 Prot. Prov. N° 60427 Del 27/07/2006 b- In agricoltura promuovere le “buone tecniche di gestione”: strategie alimentari che prevedano la riduzione del tenore di azoto nella dieta e la riduzione dell’uso eccessivo di fertilizzanti azotati (in modo da prevenire la formazione di ammoniaca, precursore di PM10 secondario). c- Realizzazione di centrali di cogenerazione, anche a biomasse, che potrebbero permettere la sostituzione di tanti piccoli impianti disseminati sul territorio aventi una peggiore resa di combustione, d- Attivare un meccanismo di intesa con gli enti locali interessati all’adozione dei provvedimenti contenuti nel Piano. Regione Emilia Romagna – Delibera giunta regionale num. 940/2006 Prot. Prov. Mobilità sostenibile a- Nel Piano d’Azione prevedere le azioni (limitazioni alla circolazione) in anticipo rispetto al verificarsi degli eventi, basandosi su previsioni meteorologiche, mantenendole attive fino ad un’evoluzione positiva della situazione meteo e ad un conseguente rientro dei valori di qualità dell’aria entro limiti accettabili. N° 60427 Del 27/07/2006 b- Miglioramento dell’accessibilità al servizio ferroviario, mediante interventi infrastrutturali nei punti di interscambio e mediante l’integrazione tariffaria. La Regione, poi, evidenzia alcuni suoi interventi sul territorio provinciale, come il finanziamento di 155'000 euro al Comune di Cesena e 185'000 euro al Comune di Forlì per la trasformazione di circa 750 autoveicoli da benzina a metano e Gpl, per la trasformazione nell’anno 2006 (DGR N. 29/2006). Inoltre, nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Mobilità Sostenibile 2003-2005, si sottolinea in particolare il cofinanziamento, a Forlì e a Cesena, dei progetti per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane e per il posizionamento di piazzole in zona stazione, con la possibilità di usufruire gratuitamente di biciclette. Si chiede di riportare adeguatamente questi interventi nel Piano di gestione della qualità dell’aria. 1 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Prot. Prov. ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Quadro conoscitivo Il fattore che più di ogni altro rappresenta il fenomeno dell’inquinamento dell’aria, il più studiato e meglio correlato ad effetti negativi sulla salute umana è, senza dubbio, il materiale articolato (PM), specie nella sua forma di origine antropogenica e nelle sue dimensioni minori: fine (<2,5 micron) e ultrafine (<0,1 micron). Va sottolineato che non esiste nessun livello soglia che assicuri in senso assoluto la salute delle persone esposte al PM10. Sia gli effetti acuti che quelli cronici possono comportare una diminuzione della speranza di vita ed un aumento della mortalità generale. Gli effetti acuti o a breve termine sono quelli maggiormente studiati; mentre quelli cronici sono più difficili da quantificare, poiché risulta problematico scorporarli dai molti fattori confondenti, come fumo di tabacco, stili di vita, età e predisposizione famigliare. N° 64293 Del 22/08/2006 L’esigenza tecnica di prendere in considerazione solo alcuni inquinanti, se pur giustificata dal punto di vista metodologico, fa scomparire dal quadro conoscitivo anche alcuni inquinanti critici come diossine, metalli pesanti e benzene. Le ragioni pratiche andrebbero spiegate nelle considerazioni del quadro conoscitivo. Dove possibile, le concentrazioni di tutti gli inquinanti andrebbero ridotte, anche se la sostanza non è contemplata nel Piano. Serve una particolare cautela nel valutare le previsioni tra i vari scenari ottenuti con e senza azioni, utilizzando lo strumento della modellistica: questa, infatti, impone l’uso di simulazioni, indicatori “proxy” e schematizzazioni che comportano distorsioni, limiti, non certezze di risultato. Considerazioni generali Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena Sarebbe auspicabile che a livello normativo e per l’intera pianura padana fossero rivisti periodicamente i limiti per le emissioni in atmosfera delle sorgenti industriali in funzione delle migliori tecnologie disponibili, l’adozione di norme più severe su combustibili e carburanti, il rinnovo obbligatorio e progressivo del parco autoveicolare, l’adozione del filtro antiparticolato nei veicoli diesel nuovi ed esistenti, per il settore residenziale e terziario la conversione a metano degli impianti di riscaldamento con aumento dell’efficienza impiantistica e i dei coefficienti di termoisolamento degli edifici di nuova costruzione, privilegiare e incentivare sistemi e impianti che sfruttano sorgenti di energia naturale. N° 64293 Del 22/08/2006 Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena N° 64293 Del 22/08/2006 Valutazione di impatto sanitario Per la stima dell’esposizione si è costretti a ricorrere a stime indirette: le concentrazioni di PM10 nell’aria non possono infatti essere considerate una misura dell’effettiva esposizione. L’Oms, tuttavia, ritiene che i dati di concentrazione prodotti dalle reti di monitoraggio, possano fornire una fotografia abbastanza realistica dei livelli medi di esposizione. Nello studio locale si sono utilizzati i dati di concentrazione media nelle 24 ore forniti dalle tre centraline poste a Forlì e a Cesena, le uniche che garantiscono le continuità di rilevazione nell’arco dell’anno, assumendo che la popolazione residente nella Zona A sia stata esposta alle concentrazioni misurate dalle centraline. Gli effetti a breve termine dell’esposizione al PM10: ogni volta che l’esposizione aumenta di 10 microgrammi al metro cubo, aumenta anche il rischio di morire per una qualsiasi causa del 7,4 per mille. Gli effetti principali sulla salute nel breve periodo, riguardano un aumento dei ricoveri e della mortalità per cause generali e per malattie cardiovascolari e respiratorie. Una riduzione dell’esposizione al PM10, quindi, corrisponde ad una riduzione della mortalità. Per esempio portando il valore misurato dalla centralina di Forlì-Beccaria ad una media annua di 30 microgrammi al metro cubo, ci si risparmierebbero 16 decessi sulla popolazione del comprensorio forlivese della Zona A. Portandolo a 20 microgrammi al metro cubo si avrebbero 25 morti in meno. E con ogni probabilità queste valutazioni sottostimano gli effetti complessivi dell’inquinamento atmosferico. Al fine di salvaguardare la salute, a prescindere dai valori di legge, è necessario adottare azioni che portino al minor livello possibile di esposizione della popolazione agli inquinanti. 2 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica – Unità operativa Igiene pubblica – Ausl di Forlì ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Problema inceneritori Il progetto Enhance Healt (2004-2006) si propone di sperimentare l’attivazione di un sistema di sorveglianza ambientale e sanitaria in aree urbane in prossimità di impianti di incenerimento e complessi industriali. I dati raccolti finora non permettono di associare incrementi della mortalità con la residenza in prossimità degli inceneritori, ma sostenere che i rischi non esistono non è sicuramente una tesi accettabile sul piano scientifico. N° 64293 Del 22/08/2006 Per questo: a- La difesa degli inceneritori non può passare attraverso la dimostrazione scientifica della loro innocuità ma, semmai, della loro inevitabilità se alternative non valide non sono praticabili in tempi brevi. b- Più convincente sembra essere la necessità di prevenire possibili rischi futuri legati all’invecchiamento degli impianti: questo però spiega l’ammodernamento degli impianti non il loro ampliamento. c- I nuovi inceneritori non sono comunque innocui: il contenimento delle emissioni e la mitigazione degli effetti devono essere perseguiti in tutti i modi possibili. Va previsto l’obiettivo di rivedere i “limiti in autorizzazione” per le emissioni in atmosfera. Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena Occorre chiedere impegni concreti alla ditte sull’utilizzazione delle migliori tecnologie esistenti. N° 64293 Del 22/08/2006 Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena Attività produttive N° 64293 Del 22/08/2006 Abbastanza marginali sembrano i vincoli previsti al traffico privato nei centri storici delle zone a traffico limitato; appare importante che le procedure per il controllo dei gas di scarico (bollino blu) acquisiscano un ruolo più di sostanza che di carta. Logistica e mobilità Il Piano Logistico Territoriale, ipotizzato nel documento preliminare, va implementato nelle sue prime fasi appena possibile. Lo stesso si può dire in riferimento all’aumento del trasporto merci su ferrovia. Occorre chiedere impegni concreti alle ditte del settore che producono o trasportano materiali e merci, in termini di riduzione di inquinamento da trasporto. Le principali criticità riguardano: Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena N° 64293 Del 22/08/2006 Criticità del documento preliminare a- Il livello di efficacia delle azioni: alcuni interventi hanno efficacia solo se gestiti a livello sovralocale. b- Il sistema delle responsabilità nell’attuazione delle azioni: le azioni proposte rientrano nelle competenze di diversi soggetti pubblici e privati, nei cui confronti la Provincia non sempre rappresenta un livello di responsabilità sovraordinato. c- Maggiore attenzione alla serie di azioni strutturali, come quelle coordinate tra territori ed enti relativi. Lo stesso vale per le tecnologie, provvedimenti ed azioni che in diversa misura possono interferire con i livelli di inquinamento atmosferico nel territorio. d- La pratica realizzabilità: in molti casi non vi sono indicazioni che le azioni siano effettivamente attuabili nei tempi indicati. e- La misurabilità dei risultati ottenuti f- Per il Piano di Azione per l’Agglomerato R11 non pare sufficiente lo strumento dell’accordo di programma tra i Comuni della Provincia. 3 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica. Ausl di Forlì e Ausl di Cesena N° 64293 ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Il Piano di Gestione di Qualità dell’Aria è, a tutti gli effetti, riconducibile alla filosofia dei Piani per la Salute. Questi piani non sono una raccolta di progetti di educazione sanitaria, ma lo strumento attraverso cui nella Regione Emilia Romagna, si intende promuovere lo sviluppo di politiche pubbliche per la salute, secondo il modello proposto dall’Oms. Piani per la Salute Nella normativa di riferimento dei Piani per la Salute, sono definiti come piani di azione poliennali elaborati o realizzati da una pluralità di attori, coodinati dal Governo locale allo scopo di migliorare la salute della popolazione. Del 22/08/2006 In questo contesto i Piani per la Salute e in particolare il Programma di interventi sul tema ambiente e salute possono diventare l’ambito in cui una serie di azioni per una maggiore tutela dell’ambiente e della salute, che non è stato possibile inserire nel piano, potrebbe essere recuperato come impegno libero di associazioni di cittadini ed enti locali. La comunicazione sul rischio non è un’attività collaterale ma uno strumento indispensabile per la correttezza e l’efficacia sia del processo della valutazione e gestione del rischio sanitario, sia del percorso decisionale. Prot. Prov. Dipartimento di sanità pubblica – Unità operativa Igiene pubblica – Ausl di Forlì N° 64293 Comunicazione E’ evidente l’importanza della comunicazione per favorire la partecipazione in tutte le fasi del percorso: oltre che una precisa indicazione normativa, l’esigenza di un approccio partecipato è una condizione indispensabile per favorire il consenso e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Del 22/08/2006 La comunicazione va intesa come finalità di una strategia di promozione della salute. Lo sviluppo di una cultura della sostenibilità ambientale e la promozione di comportamenti ecocompatibili da parte dei singoli, rappresenta un obiettivo prioritario anche se necessariamente connotato da tempi lunghi, che può essere conseguito solo con il consenso di molti attori. Si sottolinea come una strategia di comunicazione efficace dovrebbe nascere dalla collaborazione di tutti i soggetti pubblici responsabili dell’attuazione del Piano e l’Ausl dichiara la propria disponibilità a collaborare alla puntuale definizione di strategie comunicative. La comunicazione può spiegare, promuovere e valorizzare, non può surrogare la qualità del prodotto, soprattutto quando si parla di salute. Difficile che i messaggi siano credibili se chi li enuncia non assume comportamenti coerenti. Messaggi, azioni, modalità e tempi di attuazione dovrebbero anche essere per quanto possibile concordati e condivisi. La comunicazione non ha quindi solo una dimensione cognitiva ma anche aspetto di relazione fra i soggetti in gioco ed è noto che sono in genere tali aspetti a prevalere. Sull’emissione di inquinanti critici il peso della mobilità risulta prioritario, rispetto alle diverse altre componenti: il traffico veicolare, infatti, costituisce uno dei maggiori agenti di pressione nell’ambito dei problemi relativi alle aree urbane dell’Emilia Romagna. Il traffico è il principale responsabile dell’inquinamento atmosferico e anche una notevole fonte di rumore. Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Del 22/06/2006 Considerazioni generali La struttura del nostro bacino di traffico, che vede la presenza dei due poli urbani di Forlì e Cesena, è senz’altro un elemento di maggiore complessità ai fini della pianificazione della mobilità. Forlì e Cesena, considerati come realtà unica, costituiscono la seconda città della regione per popolazione residente. Si condividono i criteri generali e la metodologia adottata per individuare gli obiettivi e le azioni del Piano: un’occasione rilevante per una importantissima azione catalizzante rispetto alle attività che ruotano attorno al vasto sistema della mobilità. Il ruolo della Provincia, in tal senso, assume importanza strategica. Gli obiettivi del Piano sono seri e ambiziosi e costituiscono una strada obbligata. Il trasporto pubblico è destinato ad assorbire una rilevante quota della domanda di mobilità cittadina. Questo disegno di città non è certo perseguibile ricorrendo a forme più o meno spinte di razionalizzazione dell’attuale struttura dei servizi, ma per attuarlo è necessario prevedere nuove risorse per potenziare i servizi di trasporto pubblico (gestione e investimenti). Atr è un’organizzazione orientata allo sviluppo della sostenibilità economica e ambientale della mobilità e si è candidata a supportare gli enti locali verso il traguardo di realizzare una mobilità sostenibile. I principali servizi che Atr mette a disposizione sono: consulenza sulla mobilità urbana, pianificazione, affidamento e controllo del Trasporto Pubblico Locale (di seguito TPL) urbano ed extraurbano, pianificazione e gestione diretta di altri servizi di mobilità (sosta a pagamento), manutenzione del parco mezzi, gestione e manutenzione della segnaletica stradale, controllo della mobilità urbana, call center, gestione permessi in deroga. Le attività svolte dall’agenzia possono contribuire in modo sostanziale alla riduzione del traffico veicolare e delle emissioni di inquinanti critici in atmosfera, incentivando la diversione modale da privato a pubblico di rilevanti porzioni della popolazione. 4 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Oltre alla definizione di obiettivi precisi, un elemento in grado di favorirne il raggiungimento è la dettagliata definizione di parametri numerici indispensabili alla loro caratterizzazione. Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Del 22/06/2006 Documento preliminare Fra le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi, va inserita la diversione modale dal mezzo privato verso altre forme di spostamento ambientalmente sostenibili. Nel capitolo 5.1.4 del Documento preliminare del Piano, contenente una selezione di azioni per ordine di importanza ed efficacia, non è inserita alcuna azione finalizzata allo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale (urbano-extraurbano). Si ritiene non vada trascurata un’analisi più estesa ed una valutazione sulla più vasta problematica delle esternalità, cioè delle ricadute e dei costi sociali sostenuti dalla collettività a causa dei fattori intrinseci dell’inquinamento, della congestione, della sicurezza, del consumo energetico… Quindi le azioni finalizzate al miglioramento delle prestazioni e allo sviluppo del TPL devono rientrare fra gli obiettivi prioritari. Per avere un TPL più competitivo occorre: a- ridimensionare il ruolo dell’automobile. b- introdurre ed estendere il TPL con un concetto di metropolitana di superficie, avvalendosi di percorsi in sede propria. c- modificare la percezione dei cittadini nei confronti del trasporto pubblico, introducendo innovazioni in grado di elevare la qualità dell’offerta del TPL. Gli indirizzi strategici per una mobilità sostenibile sono: Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Del 22/06/2006 a- Minimizzare il bisogno (indotto) di mobilità senza comprimere l’accessibilità. Mobilità sostenibile b- Ridurre gli spostamenti totali (indirizzi strategici) c- Ridurre le distanze percorse per diminuire la quota di spostamenti motorizzati. d- Ridimensionare il ruolo dell’automobile, adeguandone l’uso in funzione degli spazi disponibili e della qualità degli stessi. e- Potenziare il trasporto pubblico avvicinandosi al concetto di metropolitana di superficie, procedendo velocemente verso un sistema di trasporti a basso impatto ambientale. f- Modificare la percezione dei cittadini nei confronti del trasporto pubblico introducendo innovazioni in gradi di elevare la qualità offerta. g- Sostenere le forme di mobilità più sostenibili (mobilità pedonale e ciclabile), che consumano meno risorse. Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Mobilità sostenibile Del 22/06/2006 (criteri) a- La distribuzione degli spostamenti sul territorio e le modalità con cui questi avvengono dipendono dall’organizzazione stessa degli insediamenti sul territorio. Il primo criterio al quale un modello sostenibile di mobilità deve ispirarsi è dunque quello di minimizzare il bisogno (indotto) di mobilità senza comprimere l’accessibilità. Si devono definire politiche di governo che agiscano sull’organizzazione e la distribuzione delle attività per ridimensionare il bisogno di mobilità. b- Efficienza nell’impiego delle risorse: una graduale riduzione dell’utilizzo delle risorse non rinnovabili o, quanto meno, un aumento dell’efficienza nell’impiego di tali risorse, promuovendo modelli e sistemi di trasporto che garantiscano i più bassi livelli di consumo e di emissioni unitarie complessive. c- Compatibilità delle emissioni con la capacità dell’ambientale. d- Efficienza nell’impiego di superficie territoriale e di risorse ambientali: la mobilità sostenibile deve assicurare il minimo consumo di suolo e la massima tutela delle risorse territoriali ed ambientali più significative. e- Sicurezza: la mobilità sostenibile deve ridurre al minimo tecnicamente possibile il rischio per gli utenti e per i non utenti. Si assumono come validi i passaggi del PTCP (Capitolo C.2.1a.5.4): potenziare il trasporto collettivo; promuovere l’uso di treni, autobus e taxi collettivi; razionalizzare il traffico urbano; programmare l’uso della città (piani degli orari); rendere possibile e incentivare l’uso di mezzi semplici e non inquinanti (incentivare uso della bici). 5 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Per avere un TPL più competitivo è possibile intervenire su due dimensioni: Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Del 22/06/2006 Mobilità sostenibile a- Lo spazio e cioè la possibilità di conferire al TPL una parte dello spazio stradale attualmente occupato dalle automobili, soprattutto nelle aree che ospitano i principali poli di attrazione della mobilità. (aree urbane) b- Il tempo, ovvero la possibilità di ridurre i tempi di percorrenza del TPL per incrementare la velocità commerciale e garantire tempi di viaggio competitivi con quelli dell’automobile e di garantire la certezza dei tempi di viaggio per incrementare i livelli di affidabilità e regolarità del servizio. Gli interventi per realizzare questi obiettivi sono: a- Corridoi di qualità del trasporto pubblico. b- Linee ad elevata mobilità in sede protetta. c- Trasporto pubblico e classificazione delle strade. d- Nodi di interscambio. e- Ridurre il divario tra il costo percepito dallo spostamento in auto e quello in autobus Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Mobilità sostenibile Del 22/06/2006 (Rete TPL Forlì) Con la revisione delle rete urbana di Forlì attuata nel 1997, la diversa organizzazione delle linee ha portato ad un miglioramento per quanto riguarda: il tempo totale di viaggio; il tempo di attesa alle fermate; il numero eccessivo di trasbordi in relazione al contesto; le basse frequenze dei passaggi. Ma con tali performance la rete non era in grado di offrire una alternativa appetibile al mezzo privato. Per superarne i limiti si sono utilizzati riferimenti forti per la progettazione della rete: canalizzare i flussi di traffico in arterie principali; favorire la rete pubblica con corsie preferenziali protette; ampliale le Ztl; riprogettare la rete in una logica di estensione limitate e frequenze elevate; collocazione di parcheggi di interscambio ai margini del centro urbano; introduzione di un sistema tariffario che prevedeva l’integrazione parcheggio-bus e la tariffazione progressiva. Dopo questo riassetto si è rilevato un incremento del 53,6% del numero di viaggi e poco meno del 63% dei ricavi da traffico. Attualmente il TPL a Forlì trasporta circa il 9% degli spostamenti complessivi. Nonostante tali positivi riscontri, l’assetto attuale della rete, ed i relativi risultati economici e funzionali, risultano ancora condizionati da una serie di problematiche: ulteriori rivisitazioni delle linee o l’ottimizzazione del servizio, difficilmente possono portare a risultati analoghi a quelli finora ottenuti. Il miglioramento del TPL si può avere con interventi sulla viabilità a supporto del TPL. La situazione attuale della rete, pur presentando ancora potenzialità di crescita, sta subendo un processo di degrado, che si rifletterà sui passeggeri trasportati, dovuto all’impossibilità di mantenere i tempi di percorrenza pianificati. Solo un miglioramento delle prestazioni può garantire un miglior servizio percepito all’utenza e, quindi, portare a risultati significativi. Il lavoro di progettazione, che è tutt’ora in corsa, è stato quindi indirizzato verso la creazione di corridoi di qualità. Si stima che la nuova rete possa diminuire gli spostamenti giornalieri su autovettura di 5210 su un totale di 73.893: un 7% che non consente di rispettare l’obiettivo del 10% al 2010. Quindi per poter incidere maggiormente sul TPL si deve incentivare il mezzo pubblico con parcheggi di interscambio, servizi a chiamata, integrazione tariffaria. Anche a Cesena si sono ottenuti risultati lusinghieri, dal 1998 al 2005 i viaggi sono cresciuti del 64,68%, ma anche in questo caso la spinta propulsiva è destinata ad esaurirsi in assenza di interventi. Tra le questioni aperte, c’è quella dei tempi di percorrenza delle linee che denotano un progressivo peggioramento a causa dell’aumento della congestione stradale. E’ indispensabile ottimizzare i principali nodi di interscambio. E la dorsale del TPL che collega il centro con la stazione è sfrangiata su tre instradamenti che ne riducono la funzionalità, oggi condizionati dai lunghi tempi di attraversamento della via Emilia. Si sta lavorando alla progettazione del riassetto della rete di Cesena. Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Mobilità sostenibile Del 22/06/2006 (Rete TPL Cesena) 6 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Mobilità sostenibile Del 22/06/2006 (Rete TPL extraurbana) La ripianificazione del TPL deve passare per la revisione delle reti suburbana e extraurbana. Serve un opportuno aggiornamento per via delle crescenti difficoltà di mantenimento dei tempi di percorrenza e di regolarità delle corse a causa dell’aumento della congestione. La rete suburbana costituisce la struttura principale della rete di Bacino al servizio del sistema policentrico di pianura. Soprattutto le linee extraurbane sono legate al pendolarismo e sono consolidate per le fasce orarie di punta, mentre l’offerta è disomogenea nella fasce orarie di morbida, quando alcune zone risultano completamente prive di servizi. Vaste aree distanti dalle principali arterie risultano completamente carenti anche nelle fasce di punta. Il nuovo piano di rete deve tenere conto di: a- Intensificare le linee suburbane e disporre di linee forti che potranno fungere da collettori per i servizi trasversali minori di adduzione intercettati lungo il percorso. b- Potenziare l’intermodalità e creare punti d’interscambio qualificati. c- Introdurre nuove forme di servizi flessibili. d- Sviluppare una forte integrazione con i servizi scolastici organizzati dai Comuni per assicurare il trasporto degli studenti della scuola dell’obbligo. e- Riqualificare le aree di fermata con interventi per renderle accessibili, sicure, funzionali e confortevoli. Prot. Prov ATR – Agenzia per la Mobilità N° 51829 Mobilità sostenibile Del 22/06/2006 (azioni) a- Redazione di un Piano della Mobilità Provinciale: un innovativo strumento di pianificazione integrata del sistema dei trasporti che consentirebbe di conseguire, alle diverse scale territoriali, risultati coerenti in termini di orientamento delle politiche insediative territoriali ed urbane, di soddisfacimento dei bisogni di mobilità della popolazione e delle attività insediate. b- Redazione dei PUM (Piani Urbani della Mobilità): adozione di obiettivi basati su parametri numerici. c- Redazione dei PUT (Piani Urbani del Traffico) – costruzione di un quadro conoscitivo coordinato: risulta opportuno comporre un quadro conoscitivo della mobilità, a scala di bacino, quanto più possibile omogeneo e coordinato. d- Sostegno agli enti minori per la redazioni dei PUT: si propone di prendere in esame la possibilità di incentivi economici per gli enti locali, finalizzati alla pianificazione della mobilità. e- Creazione di un Osservatorio sulla Mobilità sostenibile per favorire la disponibilità di informazioni rilevanti sulla mobilità nel bacino provinciale; per svolgere funzioni di collegamento e monitoraggio assegnate dalla Regione negli Accordi di Programma. f- Creazione di Corridoi di qualità del trasporto pubblico: la rete di autobus deve essere liberata dalla congestione. g- Creazione di linee ad elevata mobilità in sede protetta: al trasporto pubblico devono essere riservati alcuni corridoi di transito che, collocati proprio sui principali flussi di mobilità, consentono una maggiore regolarità ed affidabilità del servizio. h- Riclassificazione delle strade. i- Istituzione di nodi di interscambio: punti strategici nella città per consentire la minore dispersione delle fermate ed il contenimento dei tempi di cambio. l- Politiche di disincentivazione per il traffico privato nelle aree urbane: road pricing e park pricing. m- Politica della sosta: rivedere il complessivo sistema della sosta, aumentando le tariffe nelle aree centrali e prevedendo parcheggi di interscambio periferici. n- Politiche di regolamentazione del traffico e della sosta per i motoveicoli: questa categoria va equiparata agli autoveicoli. o- Iniziative di Mobility management (gestione della mobilità): si pongono l’obiettivo di ridurre il numero di veicoli privati circolanti a favore di mezzi di trasporto alternativi. p- Servizi a chiamata per le aree a domanda debole. q- Semaforizzazione preferenziale: le tecniche di bus priorità sono particolarmente opportune per le linee portanti ad elevata frequenza. Esse consentono di ridurre i tempi di viaggio. r- Utilizzo di mezzi pubblici a basso impatto ambientale (alimentazione a metano). s- Sistemi di Integrazione Tariffaria (STI). t- Mobilità ciclo-pedonale. u- Piani di comunicazione e marketing a supporto di interventi di potenziamento e razionalizzazione dei servizi di TPL v- Iniziative di tariffazione agevolata. z- Adozione di criteri di progettazione integrata delle infrastrutture stradali con le esigenze del TPL. 7 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE Regione Emilia-Romagna RAPPRESENTANTE Pagotto Piero INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Conferenza di pianificazione del 01/03/06 (attività produttive, logistica delle merci e delle aziende di servizi) ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO a- L’abbassamento dei limiti di emissione indicati nelle autorizzazioni di per sé non porta ad un miglioramento della qualità dell’aria, in Attività produttive aziende di quanto molto spesso le aziende emettono già a valori inferiori a quelli indicati. E’ necessario comunque abbassare i limiti delle emissioni servizio a livelli ancora più bassi rispetto ai limiti nazionali. b- E’ auspicabile un migliore utilizzo dell’energia nel settore industriale, incentivando l’uso del metano o dirigendosi, dove non è possibile, verso l’utilizzo di impianti di abbattimento per ridurre le emissioni di ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ammoniaca, che si ricombinano in atmosfera a formare il PM10 secondario. c- Bisognerà intervenire anche sui Composti Organici Volatili (COV) e ossidi di azoto che intervengono nella formazione di ozono. d- Occorre continuare ad incentivare i cicli industriali che utilizzano le nuove tecnologie per contribuire anche alla diffusione del marchio ecologico e per poter essere quindi anche più competitivi nel mercato estero (utilizzando ad esempio i prodotti a basso contenuto di solventi, la verniciatura a polvere, ad acqua e ad alto solido). e- Nel Piano si potrebbe far riferimento ai fondi europei per gli finanziare interventi strutturali. Conferenza di pianificazione del Dirigente del Servizio 21/02/06 (edilizia Ambiente sostenibile) Comune di Cesena Bartolini Luciano Comune di Cesena Bartolini Luciano Comune di Cesena Comune di Cesena Conferenza di pianificazione del Dirigente del Servizio 08/03/06 Ambietne (informazione, formazione e impegni virtuosi di enti e aziende di servizio) a- Nel comune di Cesena è stato predisposto un regolamento per favorire l’edilizia biosostenibile. Per chi aderisce al regolamento saranno previsti due tipi di benefici: il primo in termine di metratura, con un aumento della superficie utile lorda e il secondo consiste nella riduzione degli oneri di urbanizzazione. Il tutto è finalizzato al raggiungimento di un punteggio stabilito dal regolamento in base al quale si possono ottenere questi benefici. Tuttavia i benefici sono ancora molto bassi e andranno incrementati in futuro in base alla risposta della cittadinanza. Edilizia sostenibile a- Evidenzia come il tentativo di coinvolgere gli altri uffici comunali sia stato senza risposta, probabilmente perché l’attività ambientale è secondaria per gli altri uffici. Ci vorrebbe una forte volontà politica di investire risorse su questo tema, e magari una cabina di regia dentro ogni ente, che dia impulsi, programmi, monitori, e controlli l’applicazione di questi impegni e magari che questi obiettivi siano presenti nel piano di mandato del sindaco. Si nota come, ad esempio, negli impegni assunti dai Comuni firmatari dell’Accordi di programma sulla qualità dell’aria, sia previsto che le imprese che lavorano per i Comuni debbano avere dei mezzi ecocompatibili, ma quando si fanno i bandi questo non viene ancora applicato. Informazione Le iniziative che il Comune di Cesena ha in corso e che possono portare benefici alla qualità dell’aria: Comunicazione Mobilità sostenibile via e-mail il 15/02/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Cesena a- Noleggio gratuito di biciclette nel centro cittadino (fatto). b- Parcheggio di scambio auto-bus-bici (in corso di progettazione). c- Riqualificazione fermate bus (in corso di progettazione). d- Segnaletica di indirizzamento ai parcheggi (in corso di progettazione). e- Monitoraggio e banca dati su flussi veicolari (in corso di progettazione). f- Corsia preferenziale autobus in via Cesare Battisti (in corso di esecuzione). g- Pista ciclabile lungo il Cesuola da Cesena a Ponteabbadesse (in corso di esecuzione). h- Incentivi per impianti a metano e Gpl in veicoli privati (in corso di esecuzione). Le iniziative che il Comune di Cesena ha in corso e che possono portare benefici alla qualità dell’aria: Comunicazione Attività produttive via e-mail il 15/02/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Cesena a- Screening ambientale aree polifunzionali e produttive (in corso di esecuzione) 8 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Comune di Cesena Comune di Forlì ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Le iniziative che il Comune di Cesena ha in corso e che possono portare benefici alla qualità dell’aria: Comunicazione Edilizia sostenibile via e-mail il 15/02/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Cesena Capacci Palmiro Assessore all’Ambiente Conferenza di pianificazione del 21/02/06 (edilizia sostenibile) a- Regolamento sull’edilizia sostenibile (di imminente attuazione) Edilizia sostenibile a- Il contributo dato dal riscaldamento delle abitazioni alle emissioni inquinanti è minimo, ma nonostante questo non va sottovalutato il problema del consumo energetico. Infatti col passare degli anni l’energia diventerà sempre più costosa e dunque è bene ridurre i consumi energetici. b- Si potrebbero fare dei regolamenti e creare dei meccanismi di riconoscimento relativi allo stato di efficienza energetica dell’immobile che si va a comprare. c- Un altro modo per ridurre i consumi scaturirà dalla campagna “Calore pulito”, che si occuperà di controllare l’efficienza delle caldaie. d- Il risparmio, quindi, diventa una strada fondamentale per ridurre i costi energetici: ad esempio con una maggiore efficienza nell’uso dell’energia e con una maggiore coibentazione degli edifici. Comune di Forlì Capacci Palmiro Assessore all’Ambiente Comune di Forlì Capacci Palmiro Assessore all’Ambiente Comune di Forlì Capacci Palmiro Assessore all’Ambiente Conferenza di pianificazione del 01/03/06 (attività produttive, logistica delle merci e delle aziende di servizi) Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) Conferenza di pianificazione del 01/03/06 (attività produttive, logistica delle merci e delle aziende di servizi) a- C’è stato un buon miglioramento nel settore industriale: è da apprezzare il dinamismo delle aziende e la capacità di essere innovative Attività produttive aziende di e rispettose dell’ambiente, utilizzando ad esempio verniciature ad acqua ed adottando in alcuni casi le certificazioni ambientali servizio Mobilità sostenibile a- Bisognerebbe valutare con più attenzione la proposta di telelavoro circa la sua reale efficacia a diminuire la domanda di mobilità. b- L’azione proposta nel Piano al punto A.2 (riduzione del traffico veicolare nei centri storici e aumento del pedaggio per la sosta) dovrebbe essere maggiormente approfondita. c- In futuro bisognerebbe limitare la circolazione non soltanto dei veicoli più vecchi ma anche di quelli più grossi (ritenuti i più inquinanti). Inoltre è preoccupante il fatto che il parco veicolare si stia sempre più orientando verso il diesel che è quello che contribuisce di più all’emissione di PM10 a- Il problema di fondo rimane essenzialmente quello del traffico, e verrà risolto difficilmente per diversi motivi quali ad esempio l’aumento del numero degli autoveicoli immatricolati, la diffidenza nella reale efficacia delle migliori tecnologie (Euro1, 2, …), ecc. e la previsione che si andrà verso un utilizzo sempre maggiore del gasolio come fonte disponibile. Sarà quindi necessario incentivare il trasporto pubblico e utilizzare strumenti più coercitivi in quanto ad esempio l’incentivazione del metano/g.p.l. non sarà in grado di contrastare il ricorso a motorizzazioni diesel, le maggiori responsabili delle emissioni di polveri. Mobilità sostenibile 9 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE Comune di Forlì RAPPRESENTANTE Capacci Palmiro Assessore all’Ambiente Comune di Forlì Sbaragli Elves Dirigente Servizio Urbanistica ed Edilizia INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Conferenza di pianificazione del 08/03/06 (informazione, formazione e impegni virtuosi di enti e aziende di servizio) ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO a- A Forlì HERA si occupa del progetto del teleriscaldamento. Il Comune ha il ruolo di regolamentare e si deve evitare che nelle future Attività produttive aziende di lottizzazioni il teleriscaldamento sia l’unico strumento di riscaldamento esistente, per evitare il monopolio assoluto di un unico gestore. servizio Conferenza di pianificazione del 21/02/06 (edilizia sostenibile) a- Occorre ispirarsi ad altre realtà quali la Provincia Autonoma di Bolzano che ha predisposto il progetto “CasaClima”, in cui alle abitazioni nuove viene assegnata una certificazione del consumo energetico dell’edificio. Il certificato “CasaClima” informa il consumatore attraverso una presentazione semplificata riguardo al fabbisogno energetico della casa. Il senso del certificato è anche quello di facilitare l’utente nel decidere l‘acquisto o l’affitto di un’abitazione mediante la trasparenza sui costi energetici. Edilizia sostenibile b- Un altro esempio da seguire è quello di un agenzia tedesca che rilascia una sorta di “passaporto” gratuito alle imprese del settore. Fornisce le indicazioni per migliorare la sostenibilità dell’edificio e inoltre stimola le industrie e la banche nel trovare finanziamenti a disposizione di chi chiede questo passaporto. Comune di Forlì Comunicazione via e-mail il 20/03/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Forlì Mobilità sostenibile Azioni avviate: a- Regolazione, moderazione, snellimento del traffico. Realizzazione di rotatorie, passaggi pedonali protetti, zone con limite di velocità a 30 km/h, controllo del traffico con sistemi informatici per la fluidificazione e la messa in sicurezza di incroci e protezione dell’utenza debole; b- Incentivi per la conversione a carburanti puliti. L’azione ha un determinato potenziale di riduzione degli inquinanti, i fondi a disposizione (185.000 euro dalla Regione, 40.000 dal Comune di Forlì) permetteranno di cambiare alimentazione a circa 600 vetture nel comune di Forlì. L’azione è iniziata nel novembre 2005 ed è ancora in corso, tra le azioni sinergiche vi è la restrizione alla circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti. Ci sono incentivi anche per chi acquista biciclette a pedalata assistita; c- Mobility management. Nell’intero territorio comunale e in particolare nel centro storico, si possono pianificare gli spostamenti casalavoro e altri interventi operativi per la riduzione del trasporto privato, con conseguente riduzione degli inquinanti, e la promozione del TPL, di biciclette e car pooling; d- Percorsi ciclopedonali sicuri casa-scuola. Messa in sicurezza di questi percorsi in modo che ci siano meno genitori che accompagnano i figli a scuola in auto e meno auto che gravitano davanti alle scuole; e- Potenziamento della mobilità ciclistica. Messa a sistema di postazioni di noleggio bici gratuito in luoghi strategici. Unificazione dei progetti Forlì-Bike e Pedala la città. Già attivati i finanziamenti della Regione. 10 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Comune di Forlì Comunicazione via e-mail il 20/03/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Forlì ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Mobilità sostenibile Azioni e progetti futuri: a- Riduzione del traffico veicolare nel centro storico. Attraverso il piano particolareggiato del centro storico di Forlì, ottenere una riduzione dei veicoli circolanti con conseguente miglioramento dell’inquinamento acustico e ambientale. Questo attraverso un aumento delle superfici destinate ad aree pedonali urbane e zone a traffico limitato, aumento della tariffazione della sosta con controlli automatici degli accessi. Ci si pone l’obiettivo di una diminuzione di circa il 15% delle auto circolanti in centro storico, l’abbattimento del 10% degli inquinanti e l’incremento del 10% della superficie di Ztl e Apu; b- Predisposizioni dei piani urbani della mobilità (PUM). Con l’approvazione del PUM si intende arrivare ad una diminuzione dell’inquinamento, ad un maggior utilizzo del TPL e dei mezzi ecocompatibili e ad un minor numero di veicoli privati in circolazione; c- Sviluppo e collegamento delle piste ciclabili esistenti per i centri abitati dei Comuni della Zona A. Progettazione delle piste ciclabili di collegamento fra quelle esistenti per la realizzazione di percorsi di sicurezza che favoriscano la mobilità ciclistica; d- Individuare una strategia generale a livello di bacino provinciale per l’utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale e azioni di mobility management a livello approfondito ed esteso. Si possono attivare diversi finanziamenti statali e locali per aumentare il numero di mezzi riforniti con carburanti alternativi; e- Maggior utilizzo del Trasporto Pubblico Locale. Per una maggior utilizzazione del bus a discapito dei mezzi privati, serve una nuova pianificazione della rete di TPL, potenziandola, creando corsie preferenziali, con un incremento della velocità commerciale, fermate con indicazione in tempo reale del passaggio del bus e metanizzazione dei mezzi; f- Realizzazione dei parcheggi scambiatori in prossimità degli innesti del sistema tangenziale. Realizzazione di parcheggi abbastanza capienti dove interscambiare l’auto in prossimità dei principali innesti del nuovo sistema tangenziale, dove si collegano con le linee dei mezzi pubblici; g- Creare una rete di percorsi sicuri per tutte le scuole del territorio; h- Monitoraggio e controllo dei flussi di traffico nelle zone con limite dei 30 km/h all’interno delle aree residenziali. Un’azione efficace su molteplici inquinanti, per la fluidificazione del traffico e salvaguardia dei quartieri residenziali. Comune di Forlì Comune di Forlimpopoli Comunicazione via e-mail il 20/03/06 da parte del Settore Ambiente del Comune di Forlì Raggi Stefano Assessore all’Ambiente Conferenza di pianificazione del 21/02/06 (edilizia sostenibile) Mobilità sostenibile Azioni già approvate: Realizzazione di una rete di teleriscaldamento per la città di Forlì. La rete sarà costituita da due poli di produzione principali, il primo ubicato nella zona nord, che sfrutta sia l’energia termica di recupero prodotta dal nuovo termovalorizzatore (potenzialità 55 MWt), sia l’energia prodotta da un impianto a pompa di calore che recupera l’energia dell’acqua di scarico del depuratore a bassa temperatura, ed il secondo nella zona sud, nei pressi dell’aeroporto, costituito da un gruppo pompa di calore che recupera, in questo caso, l’energia termica a bassa temperatura dell’acquedotto civile (potenzialità 6 MWt). Questi due poli saranno integrati da alcune centrali di riserva e di piccola taglia (potenzialità 25 MWt) che saranno finalizzate ad alimentare nella prima fase di attuazione le isole teleriscaldate. L’energia termica erogata annua sarà pari a 131.000 MWh, di cui circa l’80% proviene da energia assimilata alle fonti rinnovabili. La potenza massima allacciabile al teleriscaldamento, corrisponde a circa 14.600 appartamenti equivalenti. Gli obiettivi al 2015 prevedono un risparmio di 13.750 tonnellate di CO2 all’anno. Edilizia sostenibile a- Sarebbe necessario stabilire degli obblighi e degli incentivi per l’installazione di pannelli termosolari, per i quali si è visto che ci sono tempi di ammortamento brevi. Occorre lavorare sugli incentivi, ma si avverte la difficoltà dovuta alla mancanza di sensibilità da parte dei costruttori, che tendono a realizzare edifici ai minori costi, e anche mancanza da parte dei cittadini nel richiedere questo tipo di edifici. b- Creazione di un libretto di gestione della casa per quantificare il consumo energetico e quindi il risparmio conseguibile. c- E’ necessario inoltre favorire l’attuazione del decreto “conto energia” (relativo agli impianti fotovoltaici), le caldaie ad alta efficienza e l’eliminazione delle caldaie che utilizzano combustibili pesanti. 11 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE Comune di Gambettola RAPPRESENTANTE Maestri Massimiliano Assessore all’Ambiente Comune di Gambettola Maestri Massimiliano Assessore all’Ambiente INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) Conferenza di pianificazione del 21/02/06 (edilizia sostenibile) ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Mobilità sostenibile a- Va sottolineata la diversità di alcune caratteristiche che riguardano i comuni di grandi dimensioni che hanno ad esempio più di 50.000 abitanti e per questo sono diversi da Gambettola. Per i comuni minori sarebbe impensabile ad esempio attuare delle soluzioni come il blocco del traffico così come sono state proposte in questi ultimi anni. Edilizia sostenibile a- Nel comune di Gambettola si è deciso di intervenire sull’architettura scolastica applicando dei criteri di bioarchitettura. b- Stabilire l’obbligo di efficienza energetica nelle case. Anche per i costruttori ci devono essere obblighi di legge per costruire nel rispetto del risparmio energetico. c- Non dovrebbe esser rilasciato il permesso di costruire se non si garantiscono determinati parametri, in quanto è indispensabile partire da una condizione minima di compatibilità ambientale. AUSL Forlì ARPA Emilia-Romagna Bolognesi Andrea HERA S.p.A. Forlì Conferenza di pianificazione del sezione 08/03/06 di Forlì- (informazione, formazione e impegni virtuosi di enti e aziende di servizio) Scarponi Franco Direttore Provinciale Cesena HERA S.p.A. Forlì Conferenza di pianificazione del 08/03/06 (informazione, formazione e impegni virtuosi di enti e aziende di servizio) Bertozzi Andrea Foggetti Marco Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) Conferenza di pianificazione del 21/02/06 (edilizia sostenibile) Informazione a- Bisogna dare il buon esempio come amministrazioni pubbliche e fare proposte efficaci ed attuabili. L’azione sull’educazione ambientale si attua nel breve termine come indicato nel documento preliminare ma i risultati concreti vi saranno a lungo termine. E’ importante la credibilità di chi attua la comunicazione e bisogna evitare il conflitto di interessi (in tal senso Hera non è il soggetto adatto per fare educazione ambientale). La comunicazione è efficace e seria quando è a due vie e prevede anche il momento dell’ascolto. b- I Piani per la Salute non hanno come obiettivo la comunicazione sanitaria ma si tratta di uno strumento di pianificazione che viene costruito in base ai bisogni di salute della popolazione locale, individuati attraverso l’ascolto e la ricerca sociale. Informazione a- Bisogna predisporre un progetto organico del sistema di comunicazione con obiettivi e indicatori di verifica del messaggio lanciato. Il progetto dovrebbe avere due bersagli differenti che sono da una parte l’opinione pubblica e dall’altra le pubbliche amministrazioni. Mobilità sostenibile a- HERA ha intenzione di rinnovare il proprio parco mezzi: per quelli leggeri ci si è indirizzati verso il metano, mentre per quelli pesanti si continuerà la sperimentazione col biodiesel. b- L’azione A.3 (gestione della mobilità casa-lavoro) è ritenuta molto interessante ed adatta alla realtà delle industrie del nostro territorio. Edilizia sostenibile a- Si sta lavorando ad un progetto di teleriscaldamento con i comuni di Forlì e Cesena; inoltre il tema del teleriscaldamento dovrebbe essere inserito anche nel Piano dell’Aria e andrebbe incentivato attraverso l’uso di riscaldamenti a pavimento che comportano un minore consumo energetico. Il teleriscaldamento non deve essere solo un suggerimento nei regolamenti urbanistici, ma dovrebbe essere inserito in maniera più vincolante. b- Bisognerebbe introdurre degli obblighi in più per chi costruisce e degli sgravi per chi ristruttura rispettando l’efficienza energetica. 12 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE – PARERI E VALUTAZIONI su PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPORTI DEGLI ENTI Allegato A al verbale della Conferenza Conclusiva del 11.12.2006 ENTE RAPPRESENTANTE A.T.R. Agenzia per la Mobilità A.T.R. Agenzia per la Mobilità A.T.R. Agenzia per la Mobilità Riva Giovanni Riva Giovanni Fausta Emiliani Responsabile Comunicazione Camera di Commercio Azienda speciale CISE Forlì-Cesena - Bartoletti Luca A.G.E.S.S. Agenzia per l'energia e lo Talamonti Enzo sviluppo sostenibile della provincia di ForlìCesena INTERVENTO INTERVENTO VERBALE SCRITTO Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) Conferenza di pianificazione del della 08/03/06(informa zione,formazione e impegni virtuosi di enti e aziende di servizio) Conferenza di pianificazione del 01/03/06 (attività produttive, logistica delle merci e delle aziende di servizi) Conferenza di pianificazione del 14/02/06 (mobilità sostenibile) ARGOMENTO SINTESI ARGOMENTO Forlì e Cesena costituiscono insieme la seconda “città” della Regione, se si considera la popolazione residente. Ogni giorno circa il 65% degli spostamenti avviene attraverso l’automobile, è quindi di fondamentale importanza rafforzare il trasporto pubblico (come prevede anche il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Considerazioni generali Ad oggi, per motivi di studio e di lavoro, ogni mattino si spostano 190'000 persone, nel 2010 si stima che possano essere 250'000. Si propone l’adozione di una griglia condivisa in cui siano definiti gli obiettivi precisi e siano stabiliti preliminarmente, con chiarezza di dettaglio, i parametri indispensabili alla loro caratterizzazione. Mobilità sostenibile L’Atr ritiene condivisibili alcuni punti cardine del PTCP, ad esempio: a- Ridimensionare il ruolo dell’automobile, adeguandone il suo uso in funzione degli spazi disponibili e della qualità degli stessi; b- Introdurre ed estendere il TPL nelle aree urbane e sui corridoi principali, con un concetto di “metropolitana di superficie” avvalendosi di percorsi in sede propria. c- Realizzare punti di interscambio ed aree di fermata accessibili, confortevoli, funzionali, eventualmente assistiti da parcheggi di scambio esterni e gratuiti. d- Mantenere una coerenza tra la pianificazione urbana e la politica dei trasporti, promuovendo progetti integrati di sviluppo urbano/trasporto. e- Sviluppare modalità di trasporto alternativo come servizi flessibili ed a chiamata per aree a scarsa densità abitativa, uso di taxi collettivi nei giorni festivi. a- Si propone che si facciano piani e progetti intergrati di comunicazione e sensibilizzazione per creare una cultura della mobilità sostenibile, non solo rivolti alle scuole ma anche agli adulti, con obiettivi concreti ed efficaci per il risanamento dell’aria, insieme a progetti di educazione ambientale integrata, come ad esempio il progetto “RESPIRA”. Informazione a- E’ necessario attuare dei percorsi d’innovazione (anche se questi hanno dei tempi molto lunghi) dei processi produttivi delle aziende a Attività produttive aziende di medio e lungo termine e dare visibilità al fatto che l’innovazione è necessaria per creare dei prodotti ambientalmente compatibili. Le servizio aziende che operano in questa direzione andrebbero riconosciute e sarebbero da prendere come esempio. b- Andrebbero inoltre inseriti tra le azioni del piano i risultati derivanti da studi e progetti relativi all’innovazione tecnologica e all’analisi di problematiche ambientali nelle aziende come: - percorsi di certificazione ambientale EMAS ed ECOLABEL per le imprese supportati dalla “Scuola EMAS ed Ecolabel” di Forlì-Cesena attivata dal CISE; - check-up sul fabbisogno di nuove tecnologie delle imprese (ex Best Avaible Tecnologies); - utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale, idrogeno e celle a combustibile, come strategia a lungo termine. Edilizia sostenibile a- Occorre modificare l’indicazione di 90 kWh/mq *anno, come previsione per il consumo energetico massimo per i nuovi edifici, a 80 kWh/mq *anno. Dato che la situazione media di Forlì si aggira attualmente sui 140 kWh/mq *anno, questa azione comporterebbe una grossa riduzione dei consumi energetici nei nuovi edifici. b- Occorrerebbe considerare anche gli impianti solari termici che sono una soluzione ottimale dal punto di vista tecnico ed economico. In Emilia-Romagna al momento non è prevista alcuna azione al riguardo, a differenza ad esempio, della Regione Lazio dove dal gennaio 2005 non viene rilasciata la concessione Edilizia se non c’è l’impianto solare termico integrato nell’edificio. 13