Progetto Gio.Co. Giovani Cooperatori STORIA DI UN VIAGGIO 1 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Ci siamo presentati con il gioco del “viaggio verso pianeti lontani”, che vi obbligava a cambiare ruolo e a cooperare tra di voi per organizzare la partenza, qualche gruppo era riuscito a partire, qualche altro no, ma quello che non sapevate era che quel gioco rappresentava solo l’inizio di un viaggio più lungo, fatto di momenti didattici, di riflessione, di esperienze finalizzati alla scoperta della cooperazione. Nelle lezioni poi ognuno è arrivato con le proprie premesse, i propri dubbi, la propria esperienza, il lavoro in aula ha permesso di aprire nuovi scenari, su il significato di cooperazione, pace, identità, emigrazione, un mondo nuovo per alcuni, già conosciuto per altri. Attraverso i giochi vi siete raccontati, guardati dentro, provato l’esperienza di lavorare insieme. Riviviamo alcuni di questi momenti leggendo i diari di bordo di Antonella. 2 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT I DIARI DI BORDO realizzati dal Tutor Primo giorno del corso GioCo Ieri, 14 maggio, in una splendida giornata di sole, abbiamo iniziato il corso GioCo, con la presenza di 36 corsisti provenienti dalle province di Cagliari, Oristano, Iglesias, Sassari, Alghero. La sede ospitante, Centro Comunale Polivalente "Area 3", gestito dall’Associazione ArCoEs Arte Comunicazione Espressione, uno spazio confortevole e funzionale ci ha accolto e accompagnato nei vari momenti della giornata. Il primo giorno è stata intenso e ricco di novità. Attraverso la simpatia e dinamicità del prof. Andrea Mei, i corsisti si sono confrontati con presupposti, idee, visioni sul concetto e la realtà della Cooperazione. Il tema di questo primo modulo “Pace e nonviolenza”, intende far acquisire ai partecipanti una valida competenza in materia di gestione costruttiva della crisi e del conflitto nel campo della cooperazione allo sviluppo. I giovani corsisti sono stati coinvolti in vari giochi di attivazione, lavori di gruppo e dibattiti, che hanno messo allo scoperto le loro premesse, aspettative e desideri, i limiti e i rischi della Comunicazione e della percezione del contesto, i tanti fraintendimenti sul corso e sul mondo della cooperazione allo sviluppo in generale. Tutti hanno partecipato attivamente, manifestando idee e competenze, e manifestando se stessi in modo cosciente e non… Valida presenza sono stati i facilitatori, stagisti del Centro Pantarei Sardegna, che attraverso il loro lavoro nei gruppi hanno, più o meno silenziosamente, accompagnato i vari momenti della giornata. La giornata si è conclusa diciamo in modo artistico, attraverso la realizzazione di una “Scultura vivente”, per niente statica e immobile, dove i partecipanti, in modo attivo e coinvolgente, hanno rappresentato l’idea di cooperazione del gruppo, non priva di dubbi e contraddizioni. 3 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Secondo giorno di GioCo L’attività del progetto GioCo prosegue. Ieri il docente Giorgio Corso, ha coinvolto i giovani corsisti in un itinerario di conoscenza del panorama sardo. “Sviluppo locale e di comunità, politiche, governance, sostenibilità” sono stati i temi che hanno accompagnato la giornata. In questo modulo il focus era proprio la nostra realtà locale, con le sue luci e le sue ombre, con le sue politiche e contraddizioni, speranze e prospettive. Con l’ausilio di materiale multimediale, il prof. Corso, docente di economia e geografia, ha presentato i processi di sviluppo locale, stimolando i corsisti ad una osservazione critica della realtà attuale. I partecipanti, di fronte a temi cosi odierni, hanno dimostrato un vivo interesse e capacità di sintesi. Durante la giornata i giovani, attraverso un lavoro di simulazione, si sono identificati nei vari soggetti attuanti nella realtà locale: regione, comuni, comitato cittadino, imprenditoria, ambientalisti … in uno sforzo di immedesimazione, ponendosi domande e cercando risposte, senza perdere di vista i valori etici, entrando nei panni del soggetto rappresentato. L’obbiettivo del lavoro, attraverso questo sforzo di compenetrazione, era cercare di superare le parti e impegnarsi a capire le posizioni altrui, in una vera dinamica di cooperazione. 4 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Terzo giorno di GioCo “ Ogni giorno imparavo qualche cosa sul pianeta, sulla partenza, sul viaggio . Veniva da sé, per qualche riflessione…” Il piccolo principe, A. de Saint-Exupéry La terza giornata del corso ha visto tutti i corsisti in attività, ancora una volta con dinamiche e lavori di gruppo, che mettono in rilievo le competenze e le capacità creative dei giovani partecipanti. Questa volta a condurre il gruppo nella conoscenza della realtà della Cooperazione e stata Stefania Serra: docente di legislazione comunitaria e membro della A.Se.Con.. Invitati dalla docente, i partecipanti hanno espresso le motivazioni della loro adesione al corso e in molti hanno rivelato il sogno di entrare nel mondo della Cooperazione internazionale ed inserirsi sia professionalmente che come volontariato. La nuova sala messa a disposizione dal Centro Area3, con l’arredamento colorato ha dato un tono di allegria all’intera giornata. La didattica scelta per questo corso si rivela efficace e conforme alle esigenze dei giovani, nel rispetto delle competenze dei docenti. Mettendo a frutto e, soprattutto in azione, le capacità e la creatività dei giovani sardi che saranno domani alla guida di associazioni, Onlus o Ong sarde e inseriti nel no profit, capaci quindi di agire attivamente nel territorio sardo e allo stesso tempo di proiettarsi in ambito nazionale e estero. I giovani, in un’alternarsi di lezione frontale, ricca di contenuti e di strumenti messi a disposizione, e attività di ricerca, lettura e creazione in gruppo hanno dato il meglio di se, manifestando la voglia di imparare e di lanciarsi in questa avventura della Cooperazione. Con i temi, sui settori di intervento della cooperazione, tipi di finanziamento alla cooperazione allo sviluppo e con un’ analisi dei finanziamenti pubblici, presentati con competenza e buona didattica da Stefania Serra, i giovani sono entrati sempre più nel vivo del GioCo. 5 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Quarto giorno di GioCo Immigrati tunisini a Chia nel Sud della Sardegna. 5 aprile 2011 In questa giornata ci siamo confrontati con il tema : “l’altro lato della cooperazione: migranti, rifugiati, richiedenti asilo”, aiutati da Laura Tronu, docente sulle politiche e sui diritti dell'immigrazione. Tema attuale e scottante. Ci siamo immersi in questo aspetto della Cooperazione, non solo studiando le leggi e le norme attuali ma anche attraverso attività di compenetrazione nella realtà dell’immigrazione. La docente ha aiutato ad entrare nelle storie vere dei migranti e ne ha tracciato il percorso dalla fuga dai loro paesi d’origine all’arrivo in Italia e, in particolare, in Sardegna. In alcune attività di gruppo i corsisti sono stati invitati a vivere il processo dei richiedenti asilo, immedesimandosi sia nell’immigrato che racconta la sua storia, sia nella commissione di valutazione. Abbiamo visto anche la realtà dell’immigrazione nel contesto locale, guardando da vicino la Sardegna, e in particolare le risposte e le sfide esistenti nel contesto di Cagliari. 6 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT I giovani sono stati invitati a ideare un progetto che possa essere una risposta significativa alla situazione attuale, e tutti hanno, ancora una volta, dimostrato serietà, creatività e competenza. A conclusione della giornata un applauso spontaneo alla docente. Quinto giorno di GioCo Quinta lezione del corso Gio.Co., secondo appuntamento con il docente Andrea Mei. Una assolata e afosa giornata di metà giugno ci vede, seduti a ferro di cavallo, in attesa dei “Giochi di Andrea”. Dopo una piccola parentesi con Massimo sul funzionamento del forum e del blog, il formatore, con il suo carisma e la sua simpatia, ci introduce alla prima attivazione, dopo aver ricordato la domanda, rimasta senza risposta, della nostra scorsa lezione: cos’è la cooperazione? Entriamo nel vivo della giornata: Il dilemma del prigioniero. Si formano 3 gruppi con rispettivi sottogruppi A e B. Ogni sottogruppo si “sfida” in 5 manche sul dilemma del prigioniero: confessare o non confessare? Confesseranno, gli altri, o non confesseranno? Ad ogni possibile soluzione corrispondono determinati punti che verranno sommati in un totale. I risultati vengono poi discussi, insieme, in un confronto animato ma tranquillo dove emerge l’aspetto cooperativo delle soluzioni trovate. Pian piano la risposta sulla cooperazione si va formando come un mosaico: - Non è solo avere un obbiettivo in comune; - È un processo che riguarda la complementarietà delle parti; - È un processo interattivo relazionale… Ma, come è successo anche alla prima lezione, è dopo la pausa pranzo che i giochi ci mettono in crisi. E’ arrivata l’ora del Gioco delle Maschere. Cinque di noi sono le Maschere, che tutto possono. Il resto, è la Comunità. Il docente stabilisce delle regole da seguire in un dibattito tra Maschere e 7 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Comunità sul tema “Inceneritore”. Si avvia il dibattimento, ognuno cerca di interpretare il proprio ruolo. E’ un gioco di poteri e di regole. A dibattito finito, ci si confronta. Un cerchio di persone che discutono e si confrontano sul tema delle regole, [dell’autocastrazione (definita così dal prof.e Andrea)], dell’esercizio del potere. Sono temi forti, per noi. Temi che accendono. Temi che forse, un po’, ridimensionano, provocano la ricerca di nuove risposte e nuovi atteggiamenti. Sesto giorno di GioCo La perla di gran valore è nascosta profondamente. Come un pescatore di perle, tuffati, tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, e cerca! Forse non troverai nulla la prima volta. Come un pescatore di perle, o anima mia, senza stancarti, persisti e persisti ancora, tuffati nel profondo, sempre più giù, e cerca! (…) non perdere coraggio, pescatore di perle! La perla di gran valore è proprio là nascosta, nascosta proprio in fondo. (…) Tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, come un pescatore di perle, o anima mia. E cerca, cerca senza stancarti! Swami Paramananda Con l’arrivo dell’estate, si riaccende il divertimento di dedicarsi alle immersioni subacquee, uno sport interessante e affascinante ma anche molto faticoso e da praticare con la dovuta attenzione. Si perché se da un lato fare immersioni permette di esplorare il magico e avvincente ambiente sottomarino, dall’altro bisogna sempre ricordare che non si può improvvisare, in quanto le immersioni subacquee richiedono un’adeguata preparazione sia dal punto di tecnico che fisico. Con la lezione di sabato 2 luglio, potremmo dire che l’immersione nella Cooperazione si fa sempre più profonda. Con la presenza della docente Maura Fois, i temi sulla Progettazione Internazionale, sui Programmi UE sono entrati nel vivo della formazione. Ancora una volta la didattica del corso, che vede intervallare lezione frontale e lavori di gruppo e attivazioni personali, si è dimostrata una didattica valida e arricchente per i corsisti. Una 8 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT dinamica che permette di manifestare competenze e creatività e che rende più partecipativo il corso. Molti dei giovani presenti hanno manifestato la gioia di entrare sempre di più in questo ambiente della Cooperazione, sapendo che ci vuole molta preparazione tecnica e che non ci si improvvisa cooperatori. Con l’aiuto di Marta Chessa-Centro Panta Rei Sardegna, responsabile della Direzione Formativa, sono state date alcune direttive sul lavoro del Forum. Cosi la formazione continua Online con il Forum, attraverso gli stimoli e i materiali dei docenti e i vari argomenti in discussione, i giovani potranno continuare ad immergersi in questo mondo della Cooperazione. Settimo giorno di GioCo L’identità di un popolo si forma da una memoria comune, che deve essere criticata per poter guardare lucidamente al passato. Enzo Raimondi Sabato 10 settembre abbiamo ripreso le attività del Corso GioCo. Il docente di turno, Gianni Simeone, Sociologo, docente di Comunicazione e saggista, ha introdotto il tema “COOPERAZIONE E TERRITORIO: IL SENSO DELL’IDENTITÀ” attraverso un monologo-racconto che, da subito, ha portato i corsisti nel profondo del tema. Il tema molto coinvolgente e la grande capacità di comunicazione del docente hanno reso la giornata piena e forse anche breve. Nell’ alternarsi di insegnamento frontale e lavori di gruppo la lezione è trascorsa velocemente. Durante la giornata i giovani sono stati coinvolti nella ricerca di risposte esistenziali e professionali su alcune domande fondamentali per chi si affaccia al mondo della Cooperazione: Cos’è l’identità? Cosa significa? Cosa implica? Qual è la sua importanza sociale? Chi sono io in relazione al luogo in cui vivo? Cosa rappresenta per me il territorio dove sono nato? E gli altri territori? Quale l’esperienza? Tutti i partecipanti hanno lavorato con intensità, mettendo anche in discussione se stessi e le proprie posizioni. 9 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT E’ stato inoltre sottolineato il valore che ha per un Cooperatore il tema dell’Identità e dello Spazio Culturale, in quanto lo sradicamento, ossia il non avere radici, può essere considerato il più grave danno all’umanità e all’individuo. Attraverso un esempio paradigmatico sulla Puglia e il Salento è stato chiarito ancora una volta come questa perdita di conoscenza del territorio può portare a gravi conseguenze. Ottavo giorno di GioCo “Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso …lavorare insieme un successo.” Abbiamo seguito la lezione della docente Maura Fois, le sue attività sono sempre molto stimolanti e anche quest'ultima lezione non smentisce perché riguarda "la Pianificazione, la Progettazione e l’attuazione di Iniziative di cooperazione", cioè il fulcro dell’attività del cooperante. Quando ci ritroviamo seduti ad ascoltare e a prendere appunti ci rendiamo conto che le aspettative iniziali saranno soddisfatte anche oggi: Maura avvia la lezione spiegandoci come si redige un progetto, quali criteri debbano essere presi in considerazione per la buona riuscita dello stesso e soprattutto cosa significa sostenibilità del progetto, cioè il fatto che, una volta esaurito l’appoggio esterno, le azioni debbano poter essere riprodotte e consolidate. Il bello delle lezioni di Maura è l’entusiasmo che trasmette soprattutto quando ci rende partecipi degli insegnamenti che le hanno dato i suoi professori durante i suoi studi. La novità delle attività di oggi è che seguono tutte un filo logico, cioè ogni lavoro non si esaurisce in una sola attività ma la prima diventa il punto di partenza per la seconda e così via, e a chi ama sperimentare sembra proprio una buona idea. Divisi in 3 gruppi e ci mettiamo alla prova: dobbiamo individuare un problema quantificabile e collocabile geograficamente. La seconda attività presuppone la creazione di un albero dei problemi. Maura ci spiega che un problema non è mai isolato e a noi spetta il compito di individuare i rapporti di causa-effetto. Il lavoro risulta davvero impegnativo ma la nostra insegnante è pronta a dissipare tutti i dubbi che ci assalgono. La terza attività è la ricerca di una soluzione al problema e anche qui la docente Maura accorre in aiuto dei corsisti spiegando che la soluzione è l’obiettivo da raggiungere, la chiave non è 10 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT l’obiettivo generale ma gli obiettivi specifici e quindi il fulcro del lavoro sta nell’individuare fini e mezzi. Al pomeriggio, Roberto Copparoni e Antonella Montisci, ci presentano l'esperienza del tirocinio in Brasile, attraverso un PPT e la conoscenza dei posti che i selezionati avranno occasione di vedere. L'intervento di Marta Chessa, del Pantarei ci ha trasmesso i criteri di selezione e le modalità del tirocinio in Sardegna, accompagnato dall' ANCI. Purtroppo il tempo a disposizione non è molto e non riusciamo a portare a termine il lavoro, ma forse è meglio così: lasciare la questione aperta ci darà tempo e modo di riflettere ancora.... Nono giorno di GioCo Nel nostro mondo, ogni giorno, adottiamo più o meno freneticamente una molteplicità di comportamenti: cosa stiamo costruendo ogni giorno con la nostra vita? Siamo ormai agli sgoccioli del nostro percorso formativo. L’amicizia tra giovani ed equipe formativa è cresciuta, la capacità di integrare conoscenze ed esperienze sulla cooperazione anche. Per alcuni dei corsisti l’esperienza del corso si è rivelata un vero e proprio itinerario di scoperta della propria identità di Cooperante. Quest’ultima lezione con la Dott.ssa Maura Fois è stata un’ulteriore scoperta del mondo della progettazione e dei suoi collegamenti. Un insieme di leggi, documenti, metodi, procedure, testi che ben organizzati possono dar vita a progetti validi e soprattutto ad una Cooperazione per la Vita. Come previsto dalla metodologia del Corso GioCo la lezione frontale, illustrata con sapienza e dinamicità da Maura Fois attraverso immagini e documenti, si è alternata ai momenti di lavoro di gruppo, dove le nozioni teoriche si scontrano immediatamente con la realtà e le sue sfide. Nel primo pomeriggio, un momento di fermento per tutti è stato quando Roberto Copparoni e Roberta Manca, responsabili A.SE.CON., hanno comunicato la selezione dei partecipanti al 11 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Decimo giorno di GioCo “Nessun progetto di vita può svolgersi in modo adeguato in solitario, dato che la dimensione interpersonale è costitutiva di ogni realizzazione umana. La psicologia sociale, come anche l'antropologia, ci dicono che la persona cresce soltanto nello spazio vitale delle relazioni interpersonali”. Con la lezione su “Pace e nonviolenza” abbiamo aperto e chiuso il ciclo di 10 lezioni del corso GioCo, con il valido contributo del professor Andrea Mei. Anche questa volta il docente Andrea Mei ha condotto il gruppo di giovani corsisti attraverso varie attività ad una lettura e ad una valutazione del cammino fatto personalmente e come gruppo durante il corso. La giornata è stata condotta con dinamicità e simpatia attraverso vari momenti di gruppo dove i giovani hanno potuto guardare al corso e farne una valutazione personale, raffigurando in vari modi la crescita avvenuta durante le 10 lezioni, sia a livello dei contenuti, sia nei rapporti interpersonali all’interno del gruppo, sia nei confronti della Cooperazione in genere. Il clima di fine corso si univa all’attesa dell’esperienza del tirocinio, che vedrà alcuni impegnati nelle comunità locali con il tirocinio in Sardegna organizzato dall’ ANCI Sardegna e altri nell’esperienza di uscire dalla propria realtà ed andare incontro ad una realtà come quella di Salvador de Bahia, Brasile. Al termine della giornata i corsisti hanno compilato un modulo di valutazione del corso, guardando sia i singoli moduli, sia il corso nel suo complesso. Tutti al termine hanno espresso il desiderio di dare un seguito a questo “1° corso GioCo” . 12 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT I diari di bordo ci descrivono quello che è accaduto durante le lezioni, il lavoro pregresso invece viene descritto da quello che noi chiamato “manuale delle attivazioni, frutto del lavoro dello staff didattico e dei docenti, che hanno dovuto pensare, tra giochi e role playing, come rendere operativi gli argomenti di competenza. 13 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT I MANUALI DELLE ATTIVAZIONI MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA Sabato 14.05 Cooperazione: premesse, desideri, aspettative, contesti QUANDO DOVE ATTIVITÀ CHI 9.30-10.00 Plenaria A.Se.Con.… 10.3011.15 Plenaria Presentazione istituzionale e patto d’aula Mettersi in riga! (e creazione gruppi di apprendimento per la fase successiva) Pausa Andrea Fogli A4 GdA Vision gallery Facilitatrici Cartellone, pennarelli e post-it Plenaria Restituzione lavoro gruppi Andrea Vallo a sapere! GdA Pausa pranzo Tutti Facilitatrici Plenaria Io e la cooperazione + Scultura vivente Restituzione lavoro gruppi Plenaria Teatro muto Andrea Plenaria Breve valutazione Andrea 11.1511.30 11.3012.30 12.3013.30 13.3014.30 14.3015.30 15.3016.30 16.3017.15 17.1517.30 MATERIALI Andrea Mettersi in riga! Ai partecipanti viene chiesto di aggirarsi liberamente tra i colleghi e intervistarsi reciprocamente (e brevemente) sulle esperienze maturate in ambiti formali e informali in tema 14 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT di cooperazione. Al termine di queste conversazioni, sulla base delle impressioni e informazioni avute, dovranno formare uno schieramento che rappresenti una graduatoria di competenza in “cooperazione”. Vision gallery Un cartellone viene diviso in tre colonne: Inceneritore, Differenziata e Compost. Inceneritore rappresenta l’area degli aspetti della cooperazione che i partecipanti vogliono bruciare. Differenziata l’area di quegli aspetti della cooperazione che ritengono dotati di una certa utilità ma che necessitano di una nuova visione/trasformazione/approfondimento. Compost quegli aspetti che invece ritengono imprescindibili. I partecipanti hanno a disposizione dei post-it che possono utilizzare per scrivere uno o più elementi appartenenti a una o più colonne, post-it che, una volta compilati, vengono attaccati al cartellone (in corrispondenza della colonna “tematica”). Alla fine di questa fase tutti possono leggere in silenzio i post-it attaccati e, fatto questo, le facilitatrici avviano una conversazione sui temi emersi, far emergere visioni, curiosità, connessioni. Io e la cooperazione In ogni GdA, la facilitatrice dispone un oggetto qualunque (borsa, sciarpa, cappello…) al centro dello spazio a disposizione e invita i partecipanti ad immaginare che tale oggetto sia la cooperazione. Invita così i corsisti a posizionarsi alla distanza e con la postura che esprima il personale che essi hanno nei confronti della cooperazione. Ci si guarda tutti e, ad uno ad uno, si commenta la propria posizione. 15 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Scultura vivente A partire da “Io e la cooperazione” ciascun gruppo è invitato a costruire una scultura vivente che rappresenti l’idea di cooperazione del gruppo. Tale scultura, una volta realizzata, viene presentata direttamente in plenaria. Teatro muto I partecipanti in cerchio. In silenzio. Ciascuno può scegliere di entrare dentro il cerchio e “mimare” un gesto o un’azione che dovrebbe “creare” un luogo/situazione immaginario/a. Chi pensa di aver indovinato si può unire con un gesto/azione che ritiene pertinente con il precedente. Gli altri possono via via unirsi alla situazione. 16 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DI ATTIVAZIONE PER L’INCONTRO DEL 21 MAGGIO Dott. Giorgio Corso L’incontro sarà diviso in due moduli differenti, articolati in una parte espositiva “tradizionale” a cura del formatore e una parte di simulazione a cura dei corsisti partecipanti, coadiuvati e coordinati dai facilitatori e dal formatore. MODULO 1 SVILUPPO SOSTENIBILE 9,30/10,30 (tempo previsto 1 h) – Lezione tradizionale grazie all’ausilio di postazione di videoproiezione multimediale. Soggetto coinvolto: formatore Giorgio Corso Il modello di sviluppo insostenibile Dimensione ambientale della sostenibilità Dimensione sociale della sostenibilità Dimensione economica della sostenibilità I soggetti economici, politici e istituzionali della società (imprese, enti pubblici, associazioni). 10,30/10,45 breve pausa Simulazione Soggetti coinvolti: formatore, facilitatori, corsisti. 10,45/11,00 Il formatore illustra la simulazione. I facilitatori coordinano la formazione dei sottogruppi e stimolano nei partecipanti il dibattito, l’analisi e la discussione interna, le cui conclusioni dovranno essere confrontate e esposte al gruppo riunito successivamente in seduta plenaria. 11,00/12,00 Il gruppo è diviso in 5 sottogruppi di 8/10 persone al massimo. Ciascun sottogruppo dovrà essere rappresentativo di un interesse rilevante della comunità, come nel prospetto che segue: gruppo 1: associazione ambientalista gruppo 2: cittadinanza gruppo 3: Regione Sardegna gruppo 4: impresa appaltatrice dei lavori gruppo 5: Sindaco e Comune limitrofo alla centrale eolica, rientrante nel territorio amministrato. Il tema proposto è l’installazione di una centrale eolica in una zona prossima a un centro urbano di modeste dimensioni. I gruppi rappresentativi di differenti interessi sociali (imprese, associazioni ambientali, cittadinanza, Regione, comune) analizzano, discutono e propongono 17 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT soluzioni, esponendo i loro interessi, i loro problemi, le loro idee e le loro aspettative. Ciascun sottogruppo, dopo il confronto interno dovrà/potrà nominare uno o due relatori del lavoro svolto, che sarà/potrà essere sintetizzato in un breve testo e che sarà esposto al gruppo riunito in seduta plenaria. 12,00/13,15 Il gruppo formato da formatore, facilitatori e corsisti si riunisce in seduta plenaria in un ipotetico tavolo di discussione. Ciascun sottogruppo tramite i relatori oppure tutti i componenti che desiderano intervenire espongono il loro punto di vista, presentando problemi, aspettative, interessi, facendosi portatori delle idee e delle prospettive del gruppo sociale a cui appartengono (comune e sindaco, associazione ambientalista, cittadinanza, impresa appaltatrice, Regione Sardegna). Il confronto potrà in tal modo far emergere le posizioni e i problemi che i vari gruppi sociali possono avere di fronte all’iniziativa prospettata. 13,15/14,00 Pausa pranzo UNITA’ E SVILUPPO LOCALE 14,00/15,00 Parte I (tempo previsto 1 h) – Lezione tradizionale grazie all’ausilio di postazione di videoproiezione multimediale. Soggetto coinvolto: formatore Giorgio Corso La realtà geografica, sociale ed economica della Sardegna Il modello di sviluppo economico in Sardegna. La realtà imprenditoriale in Sardegna (punti di forza e di debolezza) Gli indicatori socio-economici per lo studio degli ambienti Il sistema azienda e il sistema di fattori di marketing Simulazione Soggetti coinvolti: formatore, facilitatori, corsisti. 15,00/15,15 Il formatore illustra la simulazione. I facilitatori coordinano la formazione dei sottogruppi e stimolano nei partecipanti il dibattito, l’analisi e la discussione interna, le cui conclusioni dovranno essere confrontate e esposte al gruppo riunito successivamente in seduta plenaria. 15,15/16,15 Il gruppo è diviso in 5 sottogruppi di 8/10 persone al massimo. Ciascun sottogruppo predispone, propone e illustra un piano promozionale di un’ipotetica azienda ubicata in Sardegna in un settore discrezionale, ipotizzando di presentare la propria regione e il proprio prodotto a un gruppo di corsisti coetanei che seguono un progetto analogo al loro, in una regione sottosviluppata extracomunitaria. Il lavoro potrà riguardare la proposta di mezzi pubblicitari prescelti, modello comunicativo, e strumenti di comunicazione. Tutto ciò in considerazione dei punti di forza e di debolezza delle imprese ubicate in ambienti da sviluppare. Il messaggio dovrà essere indirizzato ai vari rappresentanti sociali di un paese che mostra caratteri simili al nostro in quanto a modello di sviluppo economico. 18 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Si propongono a titolo esemplificativo (poiché è lasciata completa libertà nell’elaborazione dei contenuti) i seguenti temi: Scelta del messaggio pubblicitario (informativo, emozionale, emozionale/informativo) Creazione di uno slogan ai fini della promozione del prodotto prescelto (ad esempio vino, struttura ricettiva, servizio, agenzia di viaggio, industria etc etc) Creazione di un marchio Scelta dei canali pubblicitari (TV, riviste, pubblicità stradale, etc etc) 16,15/17,30 Il gruppo formato da formatore, facilitatori e corsisti si riunisce in seduta plenaria in un ipotetico tavolo di discussione. Ciascun sottogruppo tramite i relatori oppure tutti i componenti che desiderano intervenire espongono il loro punto di vista, presentando problemi, aspettative, interessi, facendosi portatori delle idee e del messaggio comunicativo proposto. Il confronto potrà in tal modo far emergere le posizioni e i problemi che i vari gruppi sociali possono avere di fronte all’iniziativa prospettata. 19 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI sabato 28 Maggio 2011 La cooperazione internazionale allo sviluppo: introduzione e finanziamenti QUANDO DOVE ATTIVITÀ 9.3010.00 10.0010.30 10.30 11.00 Plenaria Breve presentazione di studenti, docente e facilitatori Lezione frontale: introduzione alla cooperazione Esercitazione sui settori di intervento della cooperazione Plenaria Lavori in sottogruppi 11.0011.15 11.15 11.30 11.3012.15 Plenaria 12.1513.00 Lavori in sottogruppi 13.0013.30 Plenaria 13.3014.30 14.3015.15 Resoconto del lavoro di gruppi CHI MATERIALI Tutti Stefania tutti Lavagna con fogli mobili Fogli A4, cartelloni, penne e pennarelli Stefania Lavagna con fogli mobili Introduzione sui vari tipi di finanziamento alla cooperazione allo sviluppo. Analisi dei finanziamenti pubblici: regionali, MAE, UE Esercitazione sui finanziamenti pubblici: la cooperazione decentrata in Sardegna (legge 19/96) Esposizione dei lavori di gruppo e conclusioni del docente Pausa pranzo Stefania Lavagna con fogli mobili, pc ed eventualmente proiettore Fotocopie del materiale da me predisposto Stefania Lavagna con fogli mobili Approfondimento sull’Unione Europea- le istituzioni ed i metodi di finanziamento Stefania Lavagna con fogli mobili, pc ed eventualmente proiettore Breve pausa Plenaria Plenaria tutti 20 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT 15.1515.45 Lavori in sottogruppi Esercitazione sul sito Europe Aid tutti 15.4516.15 Plenaria Lezione sui finanziamenti privati Stefania 16.1516.45 Plenaria Esercitazione sui finanziamenti privati Tutti 16.4517.15 17.1517.30 Plenaria Esposizioni dei lavori di gruppo ed analisi del docente Consigli su come procedere agli approfondimenti a casa/ link utili TuttiStefania Stefania Plenaria 5 Pc e collegamento internet Lavagna con fogli mobili Fogli A4, cartelloni, penne e pennarelli Lavagna a fogli mobili 21 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI L’ALTRO LATO DELLA COOPERAZIONE: MIGRANTI, RIFUGIATI, RICHIEDENTI ASILO Sabato 04 GIUGNO 2011 QUANDO DOVE ATTIVITÀ CHI 9.30-09:45 Plenaria Introduzione Laura 09:4510:15 Plenaria Conosci il rifugiato? Facilitatrici 10:1511:15 11.1511.30 11:3012:00 12:0013:00 13:0013.30 13.3014.30 14:3015:15 15:1515:45 15:4516:00 16:0016.45 Plenaria Nozioni teoriche di base Laura 16.4517.15 MATERIALI Cartellone, pennarelli, post-it Video proiettore Pausa Plenaria Il percorso di Anteneh Laura GdA Io vi chiedo asilo Facilitatrici Plenaria Restituzione lavoro gruppi Laura Video proiettore Cartellone, pennarelli, Pausa pranzo GdA Le memorie di Lupe Facilitatrici Plenaria Nozioni teoriche avanzate Laura Plenaria Cagliari città solidale? Laura GdA Progettiamo l’asilo in città Facilitatrici Plenaria Restituzione lavoro gruppi Laura Cartellone, pennarelli Video proiettore Lavagna mobile/ cartellone, pennarelli 22 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT 17.1517.30 Plenaria Commento finale Laura Introduzione Breve introduzione sulle motivazioni che hanno indotto alla scelta di tale modulo in questo corso. L’importanza della reciprocità nella cooperazione, attraverso lo sviluppo dei concetti di scambio, incontro e accoglienza. Come e perché accogliere un richiedente asilo o rifugiato? Conosci il rifugiato? Attraverso una attività di brainstorming, ai partecipanti verrà chiesto di esprimere la prima idea che hanno sui rifugiati: chi sono? Perché scappano? Ci sono differenze tra esso ed un migrante economico? I post-it raccolti verranno esposti nel cartellone e discussi congiuntamente. Sarà così possibile ottenere un quadro di base delle conoscenze dei partecipanti in merito all’argomento in trattazione. Il quadro emerso verrà poi rielaborato e saranno chiariti alcuni concetti di base attraverso l’esposizione teorica che segue. Nozioni teoriche di base Si intende fornire un quadro generale delle nozioni afferenti il campo dell’asilo. Quali le differenze tra i richiedenti asilo e i migranti economici; quale la normativa (internazionale, comunitaria, nazionale) che disciplina il settore. Lezione frontale attraverso la proiezione di slides ed immagini. Il percorso di Anteneh Si racconta il percorso di viaggio di un richiedente – tipo, anche attraverso la proiezione di immagini, per far comprendere ai partecipanti l’entità del viaggio sostenuto da un migrante in fuga. Si parte dal paese di origine fino a raggiungere l’Italia; qui, particolare attenzione verrà data alla trattazione della procedura di richiesta di asilo, in preparazione del gioco di ruolo che i partecipanti affronteranno nell’ultima parte della mattinata. Io vi chiedo asilo Il gioco consiste nella simulazione della audizione che i richiedenti asilo sostengono con la Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato. Ogni GdA avrà a disposizione un formulario che riporta le linee guida da seguire per costruire la storia di un richiedente asilo. Ogni GdA dovrà sviluppare il proprio personaggio, memorizzare gli elementi di base e sostenere infine (una persona per GdA) l’audizione con la Commissione. La Commissione stessa verrà impersonata da un GdA, che avrà dunque il ruolo di stabilire se concedere o negare i differenti status di protezione internazionale possibili nel nostro ordinamento. 23 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Nota: Sarà necessario formare i gruppi e spiegare ai gruppi – richiedenti il proprio ruolo, ovvero essi devono inventare una storia credibile per il loro personaggio, secondo le linee guida ma dando libero sfogo alla fantasia. Contemporaneamente sarà necessario istruire il gruppo – commissione circa le modalità da seguire per effettuare la audizione: i tre diversi tipi di status che possono rilasciare (status di rifugiato, protezione sussidiaria, protezione umanitaria) e i diritti e doveri che ad essi conseguono, ma anche le ipotesi di diniego di cui dispongono. Le memorie di Lupe Ai partecipanti verranno fornite le memorie presentate da un richiedente asilo in fase di richiesta protezione internazionale. Partendo dalle informazioni ricevute nel corso della mattinata, essi dovranno lavorare in gruppo ed esaminare se quanto affermato dal richiedente gli permetterà o meno di ottenere una qualche forma di protezione internazionale. Dovranno dunque rilevare eventuali lacune o contraddizioni presenti nelle memorie, ma soprattutto fare riferimento ai concetti di persecuzione e danno grave approfonditi nel corso dell’esposizione teorica. Nozioni teoriche avanzate Breve approfondimento delle politiche migratorie europee e italiane, con particolare riferimento alla politica di respingimento. Riferimenti inerenti la progettazione e i fondi europei per i rifugiati. Infine, quadro generale sugli enti, istituzioni, associazioni operanti nel settore dell’asilo e sulle associazioni di immigrati presenti a livello locale di Cagliari e provincia. Cagliari città solidale? Uno sguardo sulla attualità. Le esperienze della città di Cagliari con i richiedenti asilo e i rifugiati, dal 2008 ai giorni nostri, passando per la recente esperienza dei tunisini ospitati presso la ex caserma di Via Simeto. Come ha reagito la società civile? La discussione è propedeutica all’ immediatamente successivo circuito formativo. Progettiamo l’asilo in città L’idea è quella di lavorare su Cagliari e sull’esperienza locale di accoglienza, anche alla luce di quanto emerso nella precedente discussione. Attraverso la stesura di una idea progettuale i partecipanti dovranno porre in rilievo gli aspetti che considerano positivi e quelli che considerano negativi. Lo scopo è quello di ri – progettare l’asilo nella città di Cagliari, con le modifiche e le integrazione che ogni GdA ritiene più opportune. 24 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA Sabato 18.06 QUANDO DOVE ATTIVITÀ CHI MATERIALI 9.45-10.15 Plenaria Schieramenti/Sasso nel lago Andrea 10.1510.45 10.4511.45 11.4512.00 12.0013.00 13.0014.15 14.1514.45 14.4515.30 15.3016.30 16.3017.15 Plenaria Gatti e topi Andrea sciarpe GdA Dilemma del prigioniero Facilitatrici Cartelloni/ Pennarelli/foglietti Pausa caffè Plenaria Dopogioco dilemma Andrea Pausa pranzo GdA Sedia mortale Facilitatrici Plenaria Dopogioco sedia mortale Andrea Plenaria Maschere Andrea Plenaria Valutazione Andrea Maschere di cartone Schieramenti/Sasso nel lago Si tratta di possibili attivazioni da proporre in sequenza o in alternativa (ancora da definire) per permettere ai corsisti un’autovalutazione del sé professionale come cooperatori a metà del percorso. Da definire. Gatti e topi Il gruppo verrà diviso in tanti topi e pochi gatti (il numero da definire sulla base dei presenti). I gatti dovranno acchiappare i topi, rincorrendoli per l’aula. Quando un gatto tocca un topo, il topo è fuori dal gioco. I topi però hanno la possibilità di essere invulnerabili se e solo se procedono in coppia a braccetto: 25 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT in questo caso il gatto non ha la possibilità di eliminarli. Ma le coppie si possono separare, se ne possono creare di nuove e a quel punto… N.B. Dato l’alto numero di partecipanti e la presumibile confusione, potremmo portare delle sciarpe da far indossare ai gatti per essere riconosciuti come tali Dilemma del prigioniero Due prigionieri vengono arrestati per aver commesso un reato. Vengono messi in celle separate e interrogati. I due non hanno la possibilità di comunicare in nessun modo. Ciascuno dei prigionieri ha la possibilità di confessare o non confessare il reato e questa scelta verrà fatta individualmente senza conoscere la scelta contemporanea del correo. Ai due viene promesso un “ritocco” della pena stabilito sulla base di un sistema di punteggi espresso da questa matrice, B A Confessa Non confessa Confessa -3; -3 -6; +6 Non confessa +6; -6 +3; +3 dove il primo numero di ciascuna casella è il punteggio per A, il secondo per B. Ciascun gruppo di apprendimento sarà diviso in due sottogruppi A e B, ciascuno dei quali sarà uno dei due prigionieri. Ogni GdA dovrà dotarsi mostrare la matrice dei punteggi e costruire la tabella che segue per riassumere le fasi del gioco. Partita 1 2 3 (punteggiox2) 4 5 (punteggio2) Totale Scelta A Scelta B Punteggio A Punteggio B 26 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Infatti il dilemma si compone di 5 differenti partite e il risultato totale del gioco (il “ritocco” della pena) sarà quello cumulato nelle 5 partite. Nella fase 3 il punteggio è moltiplicato per 2, nella fase 5 è elevato due. Tutte le informazioni fin qui indicate verranno fornite in plenaria nella presentazione del gioco. Da qui in avanti il gioco verrà gestito dalle facilitatrici nei rispettivi GdA sulla base della seguente struttura e scansione temporale, senza anticipare la spiegazione delle fasi. 1. A e B, separatamente, avranno a disposizione 15 minuti iniziali per decidere la strategia da seguire durante l’intero gioco. Alla fine dei 15 minuti dovranno consegnare il foglietto di cui sono stati dotati col nome del gruppo (A o B) e la propria scelta: confessa o non confessa. La facilitatrice prende i due biglietti, segna nella tabella riassuntiva le rispettive scelte e quindi i punteggi corrispondenti in modo che siano ben visibili ai gruppi. 2. A e B hanno a disposizione 3 minuti per consegnare la seconda scelta. Segue raccolta e compilazione come prima 3. A e B hanno a disposizione 3 minuti per decidere ma questa volta prima di consegnare la propria scelta, una rappresentanza di ciascuno dei due gruppi avrà 3 minuti per incontrarsi e dichiarare in anticipo la scelta che il proprio gruppo farà e conversare sul da farsi. Tornate nel proprio gruppo le rappresentanze restituiranno quanto accaduto e faranno in 3 minuti la loro scelta. La facilitatrice come prima 4. Come fase 2 5. Come fase 3 Pensavo a un breve dopogioco in GdA durante il quale orientare l’esplorazione su stati d’animo suscitati dal gioco, momenti di particolare difficoltà e tensione. Sedia mortale Due fasi. Nella prima, ciascun GdA avrà tante sedie quanti sono i partecipanti. I partecipanti si alzano e in segreto ciascuno decide per sé la sedia mortale: se qualcuno si siede su quella sedia morirà. Segue una fase di circa dieci minuti in cui i partecipanti avranno la possibilità di comunicare liberamente. Alla fine di questa fase i partecipanti dovranno occupare una sedia. Chi è morto? Chi si è salvato? 27 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Seconda fase: verranno adesso aggiunte due sedie. Il gruppo verrà diviso in due sottogruppi e ciascun gruppo dovrà decidere ciascuno una sedia mortale. Segue conversazione di dieci minuti. Ci si siede. Chi è morto? Chi si è salvato? Maschere I partecipanti vengono divisi in due gruppi, i mascherati e i non-mascherati (rapporto 1 a 6 circa). Per individuare i mascherati potremmo costruire delle semplici maschere di cartone. Il contesto potrebbe essere un gruppo di persone appartenenti a una comunità, convocati in assemblea per discutere e prendere una decisione su un tema specifico di interesse comune (costruzione impianto industriale in territorio comune, installazione pala eolica, ecc.). Ad alcuni partecipanti potrebbero anche essere dati ruoli specifici (sindaco, proprietario del terreno destinato alla costruzione ecc.) Le interazioni tra i due gruppi sono regolate dalle seguenti norme che verranno scritte su un cartellone e rese ben visibili: • i non-mascherati possono parlare solo dopo avere ottenuto il permesso da un mascherato • i mascherati devono rivolgersi a tutti i non-mascherati dicendo sempre signor X/signora Y • i non-mascherati possono rivolgersi a tutti come vogliono • chi viola queste regole per più di una volta perde il diritto di parola • depositari delle regole e delle sanzioni sono solo gli arbitri del gioco • tutto ciò che non è vietato, è consentito Durante lo svolgimento del gioco potranno anche essere distribuiti da noi clandestinamente dei foglietti che svincolano alcuni giocatori dal rispetto di una o più regole. 28 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI PROGETTAZIONE,PIANIFICAZIONE E ATTUAZIONE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE Sabato 2 Luglio 2011 29 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT DESCRIZIONE ATTIVAZIONI DI GRUPPO • Identificazione conoscenze elementi fondamentali per la progettazione I corsisti divisi per gruppi riflettono su quali elementi ritengono fondamentali per la scrittura e realizzazione di un progetto, e condividono le loro conoscenze sulla progettazione internazionale, appuntando su un foglio gli elementi che emergono dalla discussione. Questa attività sarà poi discussa con l'intera classe e sarà la base da cui partire per la lezione interattiva. • Esercitazione bandi UE : individuazione degli elementi progettuali principali all'interno di diversi programmi di finanziamento della UE Dopo la breve introduzione fatta dalla docente riguardo i Bandi Internazionali e la terminologia utilizzata negli stessi, i corsisti dovranno individuare, divisi per gruppi, gli elementi più importanti della progettazione all'interno dei bandi Europei: stakeholders, obiettivi specifici, documenti di riferimento ecc. Verrà fornito ad ogni gruppo un diverso bando europeo e un foglio con indicate le informazioni da cercare all'interno del bando. • Individua il problema! Esercitazione per l'individuazione del problema centrale. Suddivisi in gruppi i corsisti si confronteranno brevemente per l'individuazione di un problema centrale teorico che potrebbe essere fulcro di un progetto. Dovranno seguire delle indicazioni date dal docente affinchè la formulazione sia corretta. A turno valuteranno poi congiuntamente il lavoro degli altri gruppi. 30 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI Intervento - COOPERAZIONE E TERRITORIO: IL SENSO DELL’IDENTITÀ Cagliari, sabato 10 settembre 2011 Docente-Formatore: Dr. Gianni Simeone (Sociologo) Il programma seguente è stato pensato per venire incontro alle esigenze formative in ordine al corso per Giovani Cooperatori. In base alle richieste, si è ritenuto d’intervenire sull’aspetto di conoscenza relativo ad una riflessione di sociologia dei processi culturali e comunicativi inerente i concetti di Territorio, Spazio Culturale, Etnocentrismo-Cosmopolitismo. Per capire bene le dinamiche della comprensione e del fraintendimento delle specificità di un qualsiasi territorio si prenderà come spunto paradigmatico il “caso Salento”, dove si spiegherà come i mass media e/o i relativi processi di distorsione sociale possano influenzare la conoscenza dei singoli abitanti e finanche dell’intera società riguardo i luoghi in cui vivono loro stessi e gli altri e lo stesso concetto e sentimento d’identità. Importante questo anche in ordine alla comprensione dei cosiddetti “altri luoghi” rispetto a quello di nascita e al sorgere di eventuali conflitti sociali che gli operatori culturali hanno il compito di sciogliere. QUANDO DOVE ATTIVITÀ CHI MATTINA Plenaria Introduzione Gianni S. e Facilitatrici 9:30-10:00 (Presentazione e monologo-racconto) MATERIALI 10:00-10:30 Plenaria Cos’è l’identità? = 10:30-11:15 GdA Analisi = 11:15-11:30 11:30-12:30 12:30-13:30 Pausa Plenaria Plenaria Pausa Raccontarsi Pausa G. S. G. S. Pausa 13:30-14:30 Pranzo Pranzo G. S. Pranzo SERA 14:30-15:15 Nozioni teoriche di base Pranzo Confronto Cartellone, pennarelli, post it Cartellone, pennarelli, post it 31 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT 15:15-16:30 Plenaria Caso paradigmatico G. S. Carta geografica dell’Italia e del mondo 16:30-17:00 17:00-17:30 GdA Plenaria Confronto Commento finale = G. S. Ev. Stereo Cd Occorrenze: lavagna a fogli mobili o magnetica, scotch, fogli A4, penne, pennarelli, post it, carte geografiche da appendere (Italia-mondo), Cd stereo. MATTINA - Introduzione (09:30-10:00 In questa sezione verrà proposto l’ascolto di un breve monologo-racconto recitato dal docente sul contenuto paradigmatico del modulo. Seguirà una breve spiegazione riguardo le motivazioni sulla scelta di questo modulo: l’importanza del riconoscimento del senso dell’identità socio-culturale e dei luoghi per attivare una maggior comprensione e accoglienza dei migranti e saperli integrare nel proprio territorio pur comprendendo anche gli altri territori. Le Facilitatrici avranno qui il compito di sistemare la platea in cerchio, presentare il Docente e il suo particolare intervento. Cos’è l’identità? (10:00-10:30) Cosa significa? Cosa implica? Qual è la sua importanza sociale? Brainstorming sulle quattro domande esplicitate dal Docente e conoscenza dei partecipanti assistito dalle Facilitatrici: i partecipanti scriveranno la propria idea iniziale di “identità” e sue implicazioni su dei post-it che verranno successivamente esposti sul cartellone. Analisi (10:30-11:15) Qui saranno analizzate le quattro domande esposte sopra, sistemati i post it in colonne sul cartellone e discusse le loro implicazioni in relazione alle conoscenze dei partecipanti. Si dovrà giungere a una risposta-risultato il piú possibile “comune”. Raccontarsi (11:30-12:30) In cerchio, ogni partecipante al centro si racconterà agli altri per un tempo di circa 2 minn.: chi sono io in relazione al luogo in cui vivo? Cosa rappresenta per me il territorio dove sono nato? E gli altri territori? Quale l’esperienza? Il Formatore aiuterà eventualmente il partecipante a esprimersi e a collegare adeguatamente il discorso. Nozioni teoriche di base (12:30-13:30 ca.) Partire dalla descrizione del concetto di Spazio Culturale e della Comunicazione per la definizione scientifica di un territorio, della relazione e poi di un’identità senza esclusioni verso l’esterno secondo principi sociologici generali. Da qui ci si connetterà poi alle risposte dei partecipanti e al “caso paradigmatico” facendo anche leva sul monologo iniziale. 32 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT SERA - Confronto (14:30-15:15 ca.) Breve discussione di gruppo per cercare di individuare i propri Spazi Culturali. Caso paradigmatico - Teoria avanzata (15:15-16:30 ca.) Partendo dall’analisi paradigmatica di un dato territorio italiano (Puglia-Salento) si scoprirà com’esso possa essere costruito artificiosamente dai mass media e dal marketing turistico disconoscendo e recidendo radici e identità, facendo scomparire il senso di appartenenza e creando problematiche di comunicazione, culturali, campanilismi e divisioni all’interno di uno stesso territorio. Recuperarlo significa lavorare alla scoperta del “senso di sé” in qualsiasi territorio: infatti, il disconoscimento è purtroppo una possibilità che può colpire qualsiasi luogo. Confronto (16:30-17:00 ca.) Breve discussione di gruppo per evidenziare insieme gli aspetti trattati al punto precedente o, “a scelta”, breve esperienza di conoscenza di un ballo popolare pugliese per “immergersi” in una cultura. Questo punto potrebbe eventualmente posporsi al “Commento finale”. Commento finale (17:00-17:30) In relazione al programma svolto il concetto d’identità sarà riformulato. I partecipanti dovranno dunque dare un commento operativo finale (ev. insieme al Docente): come posso accogliere lo straniero? Come posso integrarlo? 33 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI PER IL "PROGETTO GIO.CO." Lezione del 17/09/2011 – Docente: Dott. Maura Fois 34 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT DESCRIZIONE ATTIVAZIONI DI GRUPPO • Individua il problema! Esercitazione per l'individuazione del problema centrale. Suddivisi in gruppi i corsisti si confronteranno brevemente sull'individuazione di un problema centrale teorico ,potenziale fulcro di un progetto. Dovranno seguire delle indicazioni date dal docente affinchè la formulazione sia corretta. A turno valuteranno poi congiuntamente il lavoro degli altri gruppi. • Piantiamo l'albero......dei problemi Suddivisi in gruppi i corsisti partiranno dal problema individuato nella precedente attivazione di gruppo e, aiutandosi di cartoncini e fogli, ragioneranno insieme sulla cause e gli effetti del problema evidenziato. • E ora piantiamo l'albero ....degli obiettvi Sulla base delle cause/effetti individuati nel lavoro di gruppo precedente, i corsisti, suddivisi negli stessi sottogruppi, ragioneranno e attiveranno processi logici per associare soluzioni possibili ai problemi precedentemente evidenziati. Tutte e 3 le attivazioni sono fondamentali per la costruzione del Quadro Logico e per la realizzazione del PCM. • La logica del Quadro Logico! Sulla base delle spiegazioni date dalla docente nella lezione frontale, ed individuati dopo un lavoro collettivo di logica gli obiettivi , i corsisti, suddivisi in gruppi, si confronteranno per l'elaborazione del quadro logico secondo una logica orizzionatale e verticale. 35 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA Sabato 15.10 QUANDO DOVE ATTIVITÀ CHI 9.45-10.15 Plenaria GIUSTA DISTANZA Andrea 10.1510.45 10.4511.30 11.3011.45 11.4512.45 12.4513.30 13.3014.30 14.3015.30 15.3016.45 16.4517.00 17.0017.30 Da verificare CERCHIO MALEDETTO o SPECCHI Dopogioco Da verificare MATERIALI Pausa GdA EL DIBUJO Facilitatrici Plenaria Restituzione lavoro gruppi Andrea A4, penne colorate/pennarelli Pausa pranzo Plenaria Plenaria ZAINO, COMODINO, CESTINO, TELEFONO FOTOLINGUAGGIO Andrea IL NODO + Saluti&baci Andrea QUESTIONARIO VALUTAZIONE Marta/A.Se.Con. Andrea GIUSTA DISTANZA Si crea una configurazione spaziale in cui ogni corsista sceglie di collocarsi in modo da rappresentare attraverso il suo posizionamento lo spazio metaforico “occupato” durante il corso tenendo conto dell’aula e della giusta distanza dagli/dalle altri/e. Senza parole. CERCHIO MALEDETTO Creazione di due gruppi di diverse proporzioni (rapporto 1:4 circa; es: nel caso di 30 persone, un gruppo di 6, uno di 24). Il gruppo più nutrito si disporrà in cerchio, fronte rivolto all’esterno, con corpi adiacenti, che dovrà impedire l’acceso nello spazio interno alle persone dell’altro gruppo, che invece avranno il compito di entrare all’interno. 36 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Senza l’uso della parola. SPECCHI A coppie, senza parole. Il gioco si compone di tre fasi distinte. 1. Nella coppia, a turno, una dovrà compiere dei movimenti e l’altra dovrà riprodurli a specchio. 2. Nella coppia, a turno, una dovrà compiere dei movimenti e l’altra fare il suo contrario. 3. Nella coppia, ciascuna persona dovrà compiere dei movimenti in maniera indipendente dall’altra per poi trovare il modo di coordinare i suoi gesti con quelli dell’altra. EL DIBUJO Ogni GdA crea coppie composte da A e B. Gli/le A e B di ciascuna coppia si dispongono frontalmente. Tre fasi, senza parole. 1. Viene distribuito, per ogni coppia, un foglio su cui viene appoggiata una penna. Viene data l’istruzione “iniziate a disegnare”. Dopo circa 2 minuti si dà lo stop e si invita a scrivere sul disegno “uno” e a firmarlo. 2. Sempre un foglio per coppia, ma questa volta due penne (di diverso colore). Istruzione: “Dividete il foglio e iniziate a disegnare”. Due minuti e stop, invitando a scrivere sul foglio “due” e firma. 3. Prima dell’inizio di questa fase, tutti gli/le A vengono raggruppati/e e viene loro assegnato il compito segreto “dovete disegnare a tutti i costi una casa grande come tutto il foglio”. Per i/le B il compito altrettanto segreto “dovete disegnare a tutti i costi un animale grande come tutto il foglio”. Gli/le A non devono conoscere il compito dei/delle B e viceversa. Le coppie si ricompongono (le stesse di prima). Un foglio per coppia, una penna. Istruzione “iniziate a disegnare”. Due minuti, stop, invitare a scrivere “tre” e firma. N.B. Prima delle tre fasi è importante chiarire che una volta data l’istruzione, il compito deve essere eseguito immediatamente e senza ulteriori chiarimenti. È importante anche che, tra le diverse fasi, non ci sia alcun commento su quanto accaduto. Alla fine delle tre fasi, i disegni vengono mostrati e commentati. La facilitazione in questa fase è orientata alla ricostruzione del processo (chi ha fatto cosa quando), secondo i punti di vista individuali (e valorizzando le differenze delle narrazioni). É importante che in tale ricostruzione ci sia una distinzione sui processi nelle diverse fasi. 37 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT ZAINO, COMODINO, CESTINO, TELEFONO Attività di valutazione del modulo Vengono posizionati nello spazio 4 oggetti (vedi titolo del gioco). Le persone verranno invitate a posizionarsi in corrispondenza di uno degli oggetti indicati corrispondenti a: → zaino: aspetti del modulo (temi/esperienze/emozioni…) che si ritengono bagaglio da portare con sé → comodino: aspetti che si ritengono importanti ma per i quali si ritiene necessario un approfondimento → cestino: aspetti da “buttare via” → telefono: fare una telefonata a formatore/facilitatrici legata a una curiosità, un dubbio, una richiesta FOTOLINGUAGGIO Attività di auto-valutazione Al centro del cerchio vengono sparse immagini tratte da ritagli di giornali/riviste. Le persone vengono invitate a scegliere un’immagine che “dica qualcosa” di loro rispetto a Gio.Co. 38 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Nell’ultima lezione vi è stato chiesto di compilare un questionario di valutazione del corso appena concluso. Per vedere come avete risposto vi proponiamo la lettura del report finale. 39 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT REPORT QUESTIONARIO FINALE I PARTECIPANTI AL CORSO Il gruppo degli iscritti al progetto GioCo è composto da 50 individui di un età compresa tra i 19 e 30 anni, 82% di genere femminile il restante 18% di genere maschile. Il questionario è stato proposto a 25 corsisti presenti alla lezione conclusiva del corso Giovani Cooperatori; tutti corsisti hanno risposto positivamente. Prendendo in esame la distribuzione dei soggetti in base alla variabile titolo di studio è possibile osservare che il 48% ha conseguito un diploma mentre il 38% a conseguito la laurea. Infine il 14% degli intervistati non ha risposto. Al fine di ottenere un quadro più esaustivo rispetto alla località di provenienze degli intervistati, si è realizzato un prospetto grafico (Figura 1.) in cui sono riportati i 25 comuni da cui sono arrivati i partecipanti del corso Gioco. Figura .1 40 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Proseguendo nell’esplorazione del gruppo d’indagine, è stato chiesto agli intervistati se appartenessero ad un’associazione di volontariato e se si fossero già interessati al tema della Cooperazione prima di questo corso. Il 56% degli intervistati dichiara di operare in un’associazione (grafico 1 )e il 53% dichiara di aver già affrontato le tematiche sulla Cooperazione(grafico 2). Fai Parte di un associazione di volontariato? Legenda Valid i % 1.si 14 56% 2.no 3.Astenuti 9 2 36% 8% 24 100% Total e grafico 1 41 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Ha già affrontato le tematiche della Cooperazione? Legenda Valid i % 1.si 13 54% 2.no 3.Astenuti 11 1 42% 4% 25 100% Total e grafico 2 MOTIVAZIONI E ASPETTATIVE Presenze Nel Grafico 3. viene riportato la distribuzione dei soggetti intervistati rispetto ai giorni di presenza al corso. 42 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Quali giornate delle dieci lezioni del corso Gioco ha frequentato? Legenda Numero corsisti presenti Lezione 1 24 Lezione 2 23 Lezione 3 23 Lezione 4 21 Lezione 5 23 Lezione 6 22 Lezione 7 18 Lezione 8 20 Lezione 9 Lezione 10 23 24 Grafico 3 43 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Nella tabella è riportata la frequenza dei corsisti per lezione Motivazioni Per poter indagare quali fossero le ragioni che hanno portato i giovani a partecipare al corso è stato chiesto loro quali fossero stati i motivi che li hanno spinti a partecipare. Alcune risposte: Interesse a conoscere meglio la cooperazione. Volontà di conoscere in pratica il mondo della cooperazione e delle ONG. Crescita personale in termini di cooperazione. 44 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Curiosità, interesse di apprendere nuove conoscenze. Avvicinarmi e conoscere il mondo della cooperazione anche per una professione futura Conoscenza del mondo della Cooperazione Mettermi in gioco su nuovi argomenti. Cooperazione internazionale. Aspettative Per valutare il grado di soddisfazione rispetto alle aspettative è stato chiesto ai soggetti intervistati “Sono state rispettate le aspettative che avevi prima dell’inizio del corso?”. Dalle risposte fornite emerge che per 23 intervistati, le lezioni hanno rispettato le aspettative; in particolare hanno dichiarato che il corso ha rispettato le aspettative in modo buono il 48% in modo ottimo il 28% e in modo sufficiente il 16%, il restante 8% non ha risposto (grafico 4). In quale misura il Corso ha corrisposto alle tue aspettative? Legenda 1.Buona 2.Ottima 3.Sufficiente 4.Astenuta 12 7 4 2 % 48% 28% 16% 8% grafico 4 45 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Una percentuale del 78% degli intervistati (pari a 18) ha dichiarato che il corso è andato meglio rispetto alle aspettative iniziali. Il 13% dei soggetti (pari a 3) riporta invece che il corso non ha soddisfatto le proprie aspettative. Il 9%(pari a 4) non ha risposto. I MODULI DEL CORSO La seconda area dello strumento è costituita da cinque item che indagano la percezione dei soggetti rispetto a: “grado di utilità” (I Item), “soddisfazione” (II Item), “aspettative sul tema trattato” (III Item), “utilità delle attivazioni” (IV Item) e “interesse dell’argomento trattato” (V Item). Moduli Modulo 1 totali Per niente poco Abbastanza Molto Moltissimo Mancanti I Item II Item III Item IV Item V Item 2 2 2 2 5 2 2 13 8 8 4 10 5 35 5 8 6 6 8 33 10 7 8 7 10 42 1 6 5 6 6 5 29 1 9 9 10 8 9 46 1 5 5 4 5 6 26 1 3 3 3 3 4 17 2 4 6 4 2 9 12 13 2 5 1 3 2 5 3 2 Modulo 2 Mancanti I Item II Item III Item IV Item V Item 1 1 2 1 2 7 Modulo 3 Mancanti I Item II Item III Item 2 1 1 46 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT IV Item V Item 1 5 5 4 23 10 11 55 4 4 17 3 4 19 4 4 4 2 2 2 2 1 9 4 11 9 13 9 9 51 4 8 10 6 9 11 44 7 1 2 3 2 2 10 7 7 6 7 5 4 29 7 8 8 6 8 8 38 7 1 1 1 2 3 8 1 5 5 2 12 9 10 13 12 56 12 11 10 10 13 56 Modulo 4 Mancanti I Item II Item III Item IV Item V Item 1 1 Modulo 5 Mancanti I Item II Item III Item IV Item V Item 7 1 1 1 1 1 5 Modulo 6 Mancanti I Item II Item III Item IV Item V Item 13 Le lezioni hanno ottenuto un gradimento medio-alto. In particolare sono stati valutate positivamente tutte le voci che riguardano l’area della metodologia didattica, come si avrà modo di leggere nella sezione successiva. IL CORSO GIO.CO. La quarta area del questionario è stata dedicata a raccogliere i pareri degli intervistati ponendo il focus sugli argomenti trattati durante il corso e sui punti di forza riscontrati dai partecipanti. 47 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Nel primo item dell’area è stato chiesto ai partecipanti “Quali tra gli argomenti trattati avresti voluto approfondire?”. Su 25 intervistati 25 avrebbero voluto approfondire gli argomenti trattati nel modulo 4 “Pianificazione, progettazione, attuazione di iniziative di cooperazione”. A seguire troviamo coloro che avrebbero voluto dedicare più tempo agli argomenti relativi alla “Pace e Nonviolenza”, (Modulo 1). Infine, un numero di intervistati pari a 11 avrebbe voluto approfondire il modulo 4“L'altro lato della cooperazione Migranti, rifugiati, richiedenti asilo”. È stato domandato agli intervistati quali fossero stati i punti di forza del corso. In tabella sono riportate le risposte fornite dai giovani. Per il 45% uno dei punti di forza del corso è stato la metodologia. A seguire troviamo come punti di forza la Docenza 30%, i facilitatori e tutor 21% (grafico 5). Quali sono stati i punti di forza del corso? Legenda % 1.Docenza 14 30% 2.Metodologia 21 45% 3.Facilitatori 10 21% 4.Altro 2 4% grafico 5 48 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Dopo le lezioni è arrivato il momento dello stage e il gruppo si fa in tre: c’è chi presso l’Eurodesk progetta sui bandi Gioventù in Azione e Legge 19, scoprendo che non è semplice tradurre le idee in progetti, chi come Matteo lavora sulle attività di fund raising del ONG, e chi inizia un viaggio formativo ma soprattutto esperienziale nel lontano Brasile, raccontato da un diario di bordo scritto a più mani. 49 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT LO STAGE DIARIO DI BORDO STAGE BRASILE 17 Novembre 2011 ...inizia l'avventura, appuntamento alle cinque del mattino all'aeroporto di Elmas, assonnati ma impazienti d'intraprendere il viaggio.... ....ore 7:30 circa arrivo a Fiumicino, cambio terminal prima T2 poi T3, alla fine troviamo il nostro imbarco e poi via verso Madrid... ...ore 13:10 arrivo a Madrid, le occhiaie e la borse sotto gli occhi sono praticamente sulle facce di tutti, veniamo derubati dai bar dell'aeroporto che per un panino ti fanno pagare più di 4 € ma bisogna pur mangiare! Finalmente verso le 15:30 ci imbarchiamo per Salvador... ....il volo è infinito, c'è chi dorme, chi legge, chi guarda film e chi ascolta musica, qualunque cosa pur di far passare queste otto ore e mezza.... ...ore 21.30 locali, dopo circa diciotto ore di viaggio arriviamo a Salvador, subito si sente il cambiamento climatico, via giubotti e maglioncini e ci dirigiamo al controllo passaporti, dopo qualche complicazione riusciamo a passare tutti. Fuori dall'aeroporto c'è un autobus che ci aspetta e che dopo circa 80 km e un'altra oretta di viaggio ci porta ad Amelia Rodriguez, prima tappa del nostro viaggio. Piccola parentesi sull'autobus, per altro gentilmente offertoci dalla Prefeitura di Amelia Rodriguez, a prima vista non sembrava potesse portarci a destinazione e una volta a bordo, l'idea si rafforzava... tutta l'umanità che ci era passata aveva lasciato impresso il suo odore. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Morale della favola avere più fiducia nei mezzi Brasiliani e mai disperare! Una volta a destinazione ci sistemiamo nei posti assegnatici, sei di noi nella casetta di fronte all'Educandario di proprietà delle suore, altri quattro ospiti in casa di una rappresentante del Comune di Amelia Rodriguez, il resto tutti nella posada del paese. Finalmente andiamo a nanna, da adesso l'avventura ha veramente inizio...! 18 Novembre 2011 Ore 9:45 appuntamento davanti all'Educandario Imaculado Corazon de Maria, ristorati dal sonno e da una doccia (anche se per molti fredda) ci apprestiamo a passare la mattinata in mezzo ai 1200 bambini della scuola. Assistiamo alle loro rappresentazioni, danze, capoeira, canti e recit, fanno tutte parte del "Projecto Africa" volto a far riscoprire ai bambini e i ragazzi della scuola le loro radici africane, molto forti in particolare nello Stato di Bahia. Veniamo accolti calorosamente e sembrano tutti fieri e felici nel mostrarci i risultati dei loro lavori. 50 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Noi assistiamo con gioia specialmente alle rappresentazioni dei più piccoli che sono veramente adorabili. C'è veramente tanto caldo e i ventilatori piazzati qua e la non riescono ad attenuarlo, ma finalmente alle 12:00 arriva a salvarci il pranzo offertoci dalle suore dell'Educandario. Tutto il cibo è tipico della regione: carurù, vatapà, frango asado....è tutto molto buono. Dopo pranzo altre rappresentazioni questa volta dei bimbi della materna dai zero ai tre anni, poi finalmente un riposino. Ci ritroviamo per cena alle 18:30, mangiamo in un ristorantino convenzionato con il comune anche qui è tutto molto buono. Sempre cibo tipico: arroz, fejao tropeiro, carne asada ecc. Dopo cena ci spostiamo in piazza per assistere ad altre rappresentazioni e ballare un po'. La prima giornata ad Amelia Rodriguez si conclude e ce ne andiamo a dormire, pensando a cosa faremo l'indomani. Alessandra Piras, Milena Montis e Roberto Loddo 19 Novembre 2011 Nella mattinata, abbiamo visitato il mercato cittadino scoprendo le produzioni artigianali e alimentari tipiche della zona e ci siamo soffermati a degustare alcuni tipi di frutta e osservato le colture tipiche della zona. Attraversando le favelas di fango, in seguito, ci siamo recati a piedi, in compagnia della giovane segretaria all'agricoltura dell'assessorato all'ambiente della prefettura di Amélia Rodriguez, alla Cachoeira. Durante il tragitto, siamo entrati a casa di un cittadino, e abbiamo potuto notare il degrado sociale degli abitanti della favelas periferica. Arrivati alla Cachoeira (cascata), la responsabile ha evidenziato il grado di inquinamento delle falde acquifere determinato dall'iniziale presenza della discarica a cielo aperto del territorio. Degrado, questo, che compromette l'equilibrio ambientale della cosi detta “Mata Atlantica”, la vegetazione tipica della zona. Dopo il pranzo, ci siamo recati nel distretto dove si trova l'Usina Aliança, dove abbiamo potuto vedere la fabbrica industriale di canna da zucchero. Caso ha voluto che durante la visita alla chiesa che si trova proprio di fronte alla fabbrica ci siamo imbattuti in una gentilissima signora. Chiacchierando con lei, abbiamo scoperto che durante la sua vita ha lavorato proprio in quella fabbrica e ci ha raccontato la sua esperienza e ci ha parlato del processo di lavorazione dello zucchero, dei trattamenti che subisce e del perché lei, ormai, ha preferito non farne più uso. Inoltre, ci ha parlato della triste realtà del distretto, riferendosi al fatto che venga ancora gestito come un latifondo, dove enormi e vastissime distese di terra siano ancora in mano a pochi proprietari e dove i lavoratori non hanno alcuna prospettiva di crescita economica rimanendo sempre e comunque dei lavoratori stagionali senza possibilità di acquistare un piccolo terreno da poter coltivare ed emanciparsi. 20 Novembre 2011 Il giorno dopo la visita alla fabbrica, siamo andati a visitare l’altro distretto che fa capo al comune di Amélia Rodrigues: São Bento. São Bento è un distretto dove l'agricoltura è a 51 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT gestione familiare, all’opposto del distretto dell’Usina. In visita al paesino, abbiamo potuto notare la festa dei vaqueros e ci siamo recati a casa della donna che compare nella foto del libretto asecon. Affianco alla casa c'era la presenza di una croce che è stata venduta qualche anno fa, dal proprietario del terreno vicino, poiché era infastidito dalle numerose visite dei pellegrini. 21 Novembre 2011 Ci siamo recati alla scuola per bambini speciali di Amélia. Un luogo che ci ha colpito in termini negativi, in quanto, questa scuola, ha come obbiettivo principale l'educazione di quei bambini e quelle bambine che non sono accettate nella scuola pubblica. Una non accettazione dovuta a differenti fattori, dalla sofferenza mentale, ai bambini celebrolesi, ai problemi di droga all'iperattività. Abbiamo visto i loro lavori artistici che vendono nei mercatini natalizi. Successivamente, siamo andati al centro medico e al centro di salute mentale locale. Ci hanno spiegato le varie dinamiche di gestione della salute pubblica. La sera abbiamo lavorato in gruppo formando tre gruppi (sostenibilità ambientale, servizi sociali al cittadino e cultura). Dopo cena, abbiamo avuto un importante incontro con l'assessore pistolero. 22 Novembre 2011 Riunione con tutte le autorità cittadine e i rappresentanti delle associazioni cittadine con l'asecon Ong. Di sera assemblea dei vereador (consiglio comunale) con presentazione del progetto e delle idee della Ong Asecon alla popolazione con le casse acustiche dei megafoni sui pali. 23 Novembre In mattinata si è lavorato alle relazioni dei tre gruppi (sostenibilità ambientale, servizi sociali al cittadino e cultura). Riunione operativa la prefettura nella “sala Nobre”. (Si allegano relazioni dei tre gruppi). 25 Novembre 2011 h. 08:00: E` l`alba di un nuovo giorno!!! L`aria di mare, qua sull`Isola di Bom Jesus dos Passos, ritempra un pó dalle giornate afose trascorse ad Amelia Rodriguez. Dopo un`abbondante colazione, aspettiamo qualcuno del posto, incaricato di accompagnarci in giro per l`isola. Stamattina siamo suddivisi in due gruppi, di cui uno suddiviso a sua volta in due sottogruppi, i quali gireranno per l`isola, somministrando questionari alla popolazione, cosi da raccogliere informazioni circa le pratiche di vita degli abitanti; l`altro gruppo si rechera` nella scuola municipale Antonio Carlos Magalhaes. 52 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT h. 09:30: Siamo a scuola!!! Oggi i bambini, eccezionalmente, usciranno alle 10:30, dopodiche` gli insegnanti si riuniranno per fare la pianificazione di fine anno. Qua sull`isola i bambini frequentano sino alla V elementare; gli altri tre anni vengono frequentati sulla terraferma, il cosiddetto ¨Continente¨. Cio` che colpisce e` che gruppi di bambini di 10 anni prendano le barche da soli per spostarsi sulla terraferma. Infatti, il Municipio di Salvador, pur pagando le divise e i trasporti, non garantisce la sicurezzza di questi bambini, ragion percui la comunita` chiede la possibilita` di fargli frequentare la scuola sino, almeno, ai 14 anni, in modo che poi siano grandi a sufficienza per prendere da soli le barche. Il primo anno (a partire dai 3 anni) e`di alfabetizzazione, il secondo anno (6-7 anni) i bambini iniziano ad acquisire maggiori competenze e nozioni sulle varie discipline. Il venerdì molte madri vanno al mercato sulla terraferma, percui oggi molti bambini mancano perche` sono andati anche loro al mercato. I turni scolastici sono tre: il mattino e il pomeriggio per i bambini e la notte per i giovani adulti. Per 195 alunni ci sono 8 insegnanti, di cui 5 pagati dal Governo e 3 da un privato, un`associazione. Durante la riunione dei docenti viene presentato il progetto A.se.con. e verso le 11:30 andiamo via. Breve giro per i negozi e alle 12:00 si va tutti a mangiare, ospiti della cooperativa dei pescatori, dove ci viene offerto del riso, di due tipi, pesce fritto (non ben identificato) e in umido (razza probabilmente), feijoada...dopodiche, alcuni di noi vanno a seguire la riunione della comunita` di pescatori, contrari alla costruzione di un gassificatore nella zona. h. 16:30: Il gruppo, che di mattina e` andato a visitare la scuola, va in giro per le case a somministrare altri questionari fino alle 18:30/19:00 circa, mentre chi se ne e` occupato in mattinata, va a perlustrare l`isola, alla ricerca di una zona balneabile (ardua impresa), a visitare il cimitero, a conoscere l`asino che raglia e bussa per le case alla ricerca di cibo, e a fare due chiacchiere col sacerdote, che gli mostra la sua abitazione molto suggestiva. h. 20:00: E` pronto in tavola (cena in pousada). Dopo cena breve breafing sulle attivita` del giorno dopo e, per concludere la serata in bellezza, giro dell`isola by night, musiche e balli...solo per pochi...e... domani e` un altro giorno!!! 28 novembre 2011 Marta e Nicola I due gruppi si sono divisi per aver modo di conoscere due progetti sociali operanti nella realtà di Salvador. 53 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Il primo gruppo ha visitato la scuola e le attività portate avanti dall’ Instituçao Beneficente Conceiçao Macedo che porta avanti diversi progetti fondamentalmente organizzati in due filoni: Lotta all’AIDS: Si tratta del tema base di cui si occupa l’associazione, nata dall’attenzione di un’infermiera laica che dopo anni di esperienza all’ospedale e con la consapevolezza delle difficoltà sociali e sanitarie che incontrano le persone sieropositive, ha deciso di dedicarsi a loro, partendo dagli ultimi degli ultimi: dalla strada. Così due progetti tipo sono: la sensibilizzazione per le prostitute e l’informazione, l’assistenza psicologica, sanitaria e di cibo in diversi punti della città a famiglie con problematiche legate all’AIDS. A ciò si lega un’assistenza speciale alle famiglie più indigenti, attraverso un sistema organizzato di comodato d’uso di circa 20 appartamenti. Contemporaneamente in caso di minori che vessano in problematiche sanitarie o di violenza familiare importanti hanno sviluppato un sistema in collaborazione con il tribunale dei minori che consiste in un affidamento diretto ad una casa di accoglienza per bambini e bambine, gestita dalla stessa associazione, così da poter essere recuperati e seguiti per due anni o sino alla maggiore età. I progetti dipendono da finanziamenti privati. Sono presenti diverse azioni di autofinanziamento ma queste da sole non sono sufficienti al finanziamento delle spese. Formazione e inserimento lavorativo: Organizzati in una sezione di una scuola pubblica, l’associazione è stata in grado di costruire un sistema di apprendimento e inserimento lavorativo per persone svantaggiate e con problematiche di AIDS o di esclusione sociale. A partire dagli insegnanti: eterosessuali, omosessuali, trans gender a finire dai ragazzi. Il progetto formativo è finanziato dalla legislazione e dai fondi federali dedicati all’inserimento lavorativo per minori. E’ strutturato in due anni di apprendistato di cui uno propriamente teorico (i ragazzi assistono a lezioni frontali); il secondo pratico (i ragazzi vengono inseriti dall’associazione all’interno dello staff di una sessantina di aziende, sulla base delle necessità in organico delle aziende, nonché della propensione umana e professionale dei ragazzi). Il progetto è aperto solo ed esclusivamente a ragazzi regolarmente iscritti e frequentanti la scuola pubblica e prevede, per i partecipanti, il rimborso spese viaggio. Il secondo gruppo ha visitato i progetti dell’associazione ACOPAMEC che a Salvador collabora con l’ONG italiana IPSIA. L’Acopamec è un’associazione operante a Salvador dalla seconda metà degli anni novanta. Nasce dall’operato di un canonico olandese e in circa 10 anni cresce e si sviluppa in maniera organica e continuativa grazie ad un’efficace ed organica gestione, ad un gruppo di amministratori coesi, dedicati alla causa e professionalmente preparati, alla costanza di finanziamenti (Governo Olandese, Governo Federale, Stato di Bahia, Prefettura di Salvador, investimenti privati, raccolta fondi). Oggi l’associazione conta una decina di amministratori, un centinaio di dipendenti regolarmente stipendiati ed una quarantina di volontari per un bacino d’utenza di circa 3200 famiglie. 54 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT I progetti portati avanti sono molteplici e diversificati, ma il loro fulcro è raggruppabile come segue: Recupero di bambine su cui è stata usata violenza fisica: i casi segnalati dal tribunale dei minori vengono inseriti in una casa famiglia gestita da suore che provvedono al recupero fisico e psicologico. Le persone assistite generalmente si fermano al centro per due anni, ma in caso di necessità sino alla maggiore età; Assistenza familiare Si tratta di progetti diversificati destinati sia ad adulti che a ragazzi. In relazione ai ragazzi si tratta di attività ricreative varie organizzate in tipologie di corsi diverse, dal teatro all’attività manuale che operano come una sorta di ludoteca continuata, così da offrire ai più piccoli delle valide alternative alla strada in cui è altissimo il rischio di dispersione legata principalmente alla droga ed ai furti. Tipologia di corsi analoghi sono destinati anche agli adulti, dal cucito, alla produzione di carta riciclata a lavori di artigianato ed artistici. Maschie femmine si riuniscono in corsi diversi finalizzati alla produzione di oggettistica e materiale destinato al mercato locale ma anche al commercio equo e solidale. Formazione Si tratta di uno dei filoni guida dei progetti dell’associazione e risulta particolarmente articolato e sviluppato. Partendo dalla legislazione federale e dai programmi federali che promuovono l’apprendistato nei giovani, sono stati creati una serie di corsi professionali che coprono buona parte delle aree di servizi operanti sul mercato. Funziona come una sorta di sistema scolastico parallelo che opera a seconda dell’organizzazione interna indistintamente mattina e pomeriggio. I ragazzi che sono regolarmente iscritti alla scuola pubblica possono inserirsi nel progetto e scegliere a quale corso partecipare (la scelta è molto ampia: si va dai corsi di cucina a quelli di odontotecnico, parrucchiere, estetista, informatica, cucito, arte e artigianato e tre corsi di diploma universitario). Comuni a tutti i corsi sono 4 discipline: lingua portoghese, geografia, matematica e informatica. Il programma è pluriennale e prevede il superamento di esami conclusivi per tutte le materie, nonché la consegna di un attestato finale ad esito positivo delle prove. Per i ragazzi che vessano in condizioni familiari di difficoltà è prevista un’assistenza per il materiale di studi e per il pranzo. 29 Novembre 2011 E' il nostro terzo giorno nel quartiere di Itapuà, sarà una giornata intensa perché dobbiamo fare due tappe importanti: prima dobbiamo incontrare il rappresentante della UIL,Bruno Ferro e poi andremo a Praia do Forte per il progetto Tamar. Bruno Ferro è il coordinatore del Progetto Sud che è un'organizzazione non governativa costituita a Roma nel 1984. Questo è tutto quello che sappiamo per ora e speriamo di chiarirci le idee a breve. 55 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT h 8,10 Siamo sul pullman che ci porterà nella sede del progetto,sappiamo che ci aspetta un'oretta di viaggio e ci concediamo un po' di riposo..la stanchezza si fa sentire! h 9,30 Appena scesi dal pullman Bruno Ferro ci accoglie nella sede dove ci spiega la storia dell'associazione,la situazione economica e agricola del Brasile e in particolare dello stato di Bahia. Il progetto Sud prevede la creazione di un consorzio che unisce piccoli proprietari terrieri. Gli obiettivi sono:Favorire il progresso economico,sociale,tecnico e culturale dei lavoratori Promuovere condizioni egualitarie delle fasce emarginate della popolazione Contribuire alla crescita del movimento sindacale. Collaborare con le istituzioni internazionali nella promozione dei diritti umani e sindacali Dopo l'interessante spiegazione del dott.Ferro ci rimettiamo in viaggio diretti verso Praia do Forte. h 11,00 Il progetto Tamar è stato creato nel 1980 dall’Istituto Brasileiro de Desenvolvimento Florestal (IBDF). Iil nome del Progetto, proviene dalle iniziali delle parole “Tartaruga” e “Marina”. Adesso il Progetto Tamar è conosciuto nel mondo e riconosciuto come una delle più belle esperienze di conservazione delle specie marine di tartarughe. Sono stati salvati dall’estinzione 5 specie di tartarughe marine come la tartaruga Dermochelide, conosciuta come tartaruga Gigante, la quale può pesare 750 kg, arrivando anche a 2 metri di lunghezza; le altre 4 specie sono la tartaruga Legittima, la Oliva, la Caretta e la Verde. Nella località chiamata Praia do Forte abbiamo un insediamento del progetto Tamar, il quale protegge diversi chilometri di spiaggia per mantenere uno spazio per l’alimentazione, per la collocazione delle uova, per la crescita e il riposo degli animali, fino alla schiusa delle uova e infine accompagnare le piccole tartarughe che di corsa si avviano verso il mare. Il fatto che ci sconvolge è che il progetto ha il patrocinio della Petrobras che è uno dei responsabili dell' inquinamento ambientale di Bahia, i soliti colossi che fanno danni veramente ingenti e poi cercano di lavarsi la coscienza con un patrocinio!! Siamo davanti all'entrata,qualcuno decide di non entrare ma la maggioraza di noi ha intenzione di visitare il parco. Una guida ci accompagna e ci spiega le attività della giornata: si può anche assistere in certi orari predefiniti al momento del pasto delle tartarughe e si può seguire un itinerario guidato. Decidiamo di fare un giro veloce e andiamo a pranzo con l'intenzione di tornare più tardi dato che il biglietto vale tutto il giorno. Ci dividiamo in gruppi:chi fa un giro per le bancarelle,chi va alla ricerca di un supermercato,chi fa un tuffo e chi cerca un locale dove pranzare. h 14,30 Dopo esserci rifocillati rientriamo nel parco e completiamo il giro. Abbiamo anche un po' di tempo per fare merenda e passeggiare sulla spiaggia. h 17,00 Ci ritroviamo davanti al pullman pronti per partire ma ci accorgiamo che mancano due colleghe e la partenza viene ritardata alle 17,45 quando vediamo sfrecciare le due malcapitate in apixedda vicino al nostro pullman. h 20,00 Il viaggio è durato poco più di un'ora adesso stiamo cenando a casa Betania e ci stiamo organizzando per uscire e fare una passeggiata sul lungomare. Carmen e Linda 56 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT 1 DICEMBRE 2011 8.45. Siamo arrivati all’ UNEB dove abbiamo incontrato Egnaldo Pellegrino,docente nella Facoltà di Economia ,specializzato in amministrazione,post Dottorato in Comunicazione a Cagliari e si occupa di import-export tra Italia e Bahia. Successivamente Roberto Copparoni ha illustrato il patto territoriale Sardegna/Bahia “Um novo modelo socio economico de concorrencia ai mercado”. Scambio di punti di vista sulla questione” Da crise mundial ao futuro desejavel:qui projeto possivel?”da parte di professori e di studenti del corso di Pellegrino. Consegna degli attestati con tanto di foto!! 9.30. Presentazione Progetto Gio.co e dell’asecon e dei vari progetti in Brasile,in kenya,Senegal,Bosnia,Iraq. Copparoni dice che bisogna realizzare una “comunità di destino” che l’attuale mercato contrasta. Ed è qui che si inserisce la cooperazione internazionale,ma non come era negli anni 70 dove si portavano strumentazioni e macchinari ma portare sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Copparoni propone una nuova possibile idea di mercato che comprende la valorizzazione del territorio. Non si vuole fare la guerra al mercato ma tentare di usare il buon senso.(economia sostenibile) Bisognerebbe valorizzare le realtà locali per diminuire l’import-export e sussistere dei propri prodotti migliorando la qualità della vita,i collegamenti,servizi etc. Intento è quello di porre al centro dei propri valori l’uomo e non il profitto. Discorso sulla globalizzazione – collegamento al fiocchetto rosso quale simbolo della giornata contro i pregiudizi sull’HIV e sul fatto che se non si è conformi alla società si è fuori dalla stessa. Intervento del console dello stato di Bahia,Giovanni Pisano,che ha origini sarde e che vede di buon occhio i progetti di collaborazione dell’A.SE.CON. Prof. Dice: Esiste un problema grave che è il consumismo sfrenato come accade negli Stati Uniti. Il marketing è l’attività di un’impresa ch cerca di soddisfare i desideri di una clientela. Non si deve confondere il marketing con il consumo sfrenato. Ogni organizzazione deve creare un marketing etico e responsabile. Purtroppo il marketing attuale cerca solo il consumo che guarda agli interessi della vita, le imprese non capiscono che con questo sistema a lungo termine si esauriscono. Console dice: Forse c’è differenza tra i diversi stadi dello sviluppo però è difficile perché il consumo è inevitabile e anche il marketing ci sollecita verso l’acquisto di nuovi prodotti come se fosse una necessità essenziale. E questo si aggrava se noi non abbiamo la capacità di essere. Se guardiamo solo all’aspetto economico siamo ad un livello ma se guardiamo dal punto di vista sociale non ci saranno meno discriminazioni. Nessuna delle due tesi ha la verità assoluta,i due lati sono indispensabili perché l’una aiuta l’altra. 57 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Commento da parte dei ragazzi dell’università. Intervento di Roberto Loddo: “Sono contento e soddisfatto di partecipare a questo dibattito su un argomento cosi attuale. Non abbiamo solo appreso un metodo ma anche a sviluppare reciprocità e complementarietà; non solo ascoltare ma produrre relazioni permanenti e paritari. Il problema non è solo a livello economico ma anche sociale.” Conoscenza e scambio tra ragazzi e saluti. Tarda mattinata andiamo al centro di Bahia. Ci si divide in gruppi. Visita alla Chiesa di San’Isabella, terza delle tre Chiese Francescane. È la Chiesa più antica di Bahia,1827 ,inizialmente in stile baracco fatta in arenaria cambiato poi in stile neoclassico con legno nero laminato di blu.Jacarandà è l’albero blu. Il soffitto è di legno che raffigura la storia di san Francesco. Giù stavano i poveri mentre nei corridoi superiori stavano i ricchi. Oggi si celebrano solo 4 messe all’anno e la chiesa viene affittata da persone ricche per celebrare alcuni matrimoni. Il simbolo francescano che c’è sopra l’altare sono le due braccia incrociate: a sinistra quello di Dio e a destra quella di San Francesco. C’è la sala delle statue che ormai non si possono più portare nelle processioni perché è stato vietato per poterle tenere in questa chiese e custodirle. Il signore che ci ha fatto da guida qui ha iniziato a spiegare il rito del kandonblè e l’unione tra chiesa e orishà. Ad ogni santo corrisponde un orishà ad esempio la Madonna del carmelo è l’orishà dei fiumi rappresentato dal colore giallo. Ogni colore dovrebbe corrispondere ad un segno zodiacale. Ex. Blu chiaro: vergine Maria e si festeggia con la regate delle barche il 2 Febbraio. Blu scuro “ogu” strumento di guerra,S. Antonio da Padova è il santo. Bilancia= bianco; Ariete= lilla; Capricorno=rosa, Sagittario=verde, Gemelli=misto di colori. Per chi volesse approfondire c’è il libro “ Bahia di tutti i santi” di Jeorge Amado. Pomeriggio Visita al Museo Nazionale AFRO-BRASILIANO. Questo è l’anno del popolo afro brasiliano dai primi 10 anni del ventesimo secolo . in questo museo sono rappresentati i grandi personaggi negri del popolo africano-brasiliano. Ex. Pelè,Alesajinio etc.. 1 sala: ci sono rappresentati con foto i bahiani che contribuirono all’impresa della cultura bahiana come Hae Menininha di Gantos,molto famosa. Un altro famoso è un comandante che ha eliminato la schiavitù in marina perché i negri non potevano entrare neanche in marina. Scrittore:Machado de Assis. 2sala: ci sono sculture del sacro,legate agli ORISHAS oppure a leggende della tradizione. Grande passero rappresenta la madre terra ed è il massimo rappresentante del kandonblè (94anni ) ; ONILE = signora della terra ,storia della costruzione del mondo. Sala superiore: africa e schiavi in brasile. Ci sono i registri della compravendita dei negri. 1888 termine ufficiale della schiavitù ma in realtà continuava per esempio in marina terminò nel 1910. Ci son rappresentati i simboli di come venivano marchiati gli schiavi : 8 , + ,RX ,L, 00, simboli legati all’islamismo. 58 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Alcuni schiavi andavano a lavorare dai signori e raccoglievano le loro feci oppure le mamme schiave allattavano i figli dei ricchi. Es di quadri. YEDAMARIA 1975 (LEMANJIA) Gli artisti contemporanei volevano distruggere il pre-concetto attraverso l’arte. Sala dell’arte sacra: divinità fatte di metallo anche se esteticamente possono far paura. Jeorge de lima “Poemas negros “ Poesia. Sala delle maschere. Alla fine si è fatto un giro per Pelorihno. Il momento più toccante di questa giornata? Il bambino di strada fatto di crac incontrato appena scesi dal pulmino. Lui è accorso da noi chiedendoci cibo e,ricevuto un panino si è seduto per terra,l’ha divorato assieme ad una tazza di latte e dopo, giratosi da noi…un sorriso. 59 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT 3 Dicembre 2011 - Ultimo giorno in Brasile Ci svegliamo in questa calda mattina di inizio Dicembre. Oggi è l'ultimo giorno del nostro viaggio, nell'aria si sente già la malinconia dell'imminente partenza, ma facciamo di tutto per non pensarci troppo. Oggi è un giorno privo di appuntamenti e gli altri corsisti sono in giro, chi a fare shopping, chi in una delle tante spiagge della città. Noi siamo nella Cidade Alta. Il Pelourinho ci sommerge di colori umani, luce intensa e meraviglie architettoniche. E' il centro storico della città, un tempo luogo prediletto dagli artisti e musicisti, abitato da ladri, prostitute e poveri, oggi riqualificato e classificato come patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO, diventato oggi centro del turismo della città. 60 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT La polizia infatti è quasi a ogni angolo. Penso tra me e me a una frase sentita di recente ma che non riesco a collocare precisamente nel tempo: “dove c'è turismo, c'è polizia”. E' il posto della città in cui ho visto più bianchi in assoluto. Alcune zone del quartiere restano comunque off limits. Facciamo un giro per le strade lastricate, tra case coloniali dai colori vivaci, tra i Filhos De Ghandi e gli Olodum. Attraversiamo la piazza del centro storico che, quasi a ogni ora, ospita i capoeristi (malandrini) che giocano e che non disdegnano affatto di essere ammirati dai turisti, e capitiamo in un negozio che porta la scritta “Pierre Verger” sulla sua porta. Incuriosite dal nome, che colleghiamo a quello di Jorge Amado, entriamo. All'interno c'è un'esposizione di fotografie in bianco e nero luminose e contrastate. Un ragazzo alla reception si avvicina, e inizia a raccontarci di più su Pierre Verger. Antropologo francese che fuggì dalla guerra in Europa, trovò un porto sicuro a Salvador, e vi diventò cittadino d'adozione. Viveva grazie all'attività di fotografo, sua unica fonte di reddito, e questo gli permise di viaggiare. Fu testimone e studioso della fusione di diverse culture: quella africana, quella degli abitanti originari del Brasile e quella portoghese. La sua attenzione fu rapita dalla popolazione afrobrasiliana che, oltre a diventare soggetto delle sue fotografie, lo accolse e si legò a lui con un sentimento di profonda stima. Il suo interesse di viaggiatore era per le persone semplici, per il popolo, composto a Bahia per la maggioranza da neri. Rimase di conseguenza totalmente affascinato dal culto del candomblè, religione sincretica nata dalla fusione di credenze africane, cristianesimo e riti indigeni. Iniziò meticolose ricerche sugli Orixas, le divinità originarie del popolo Yoruba dell'Africa occidentale, giunte in Brasile tramite gli schiavi deportati. Questi santi hanno i vizi e le virtù propri dell'essere umano, ognuno di loro è la manifestazione di un elemento naturale. Non esistono rapporti di gerarchia, almeno come noi “occidentali” li intendiamo, all'interno di questo culto. I missionari cattolici, durante il periodo della colonizzazione, cercarono di convertire in massa tutta la popolazione indigena e gli schiavi. Praticare altri culti diversi dal cristianesimo era severamente proibito. Fu così che le tradizioni religiose africane vennero camuffate per poter essere tenute in vita segretamente: gli Orixas furono associati ai santi cattolici. Bahia, la Roma Negra, è la patria del candomblè. Anche noi possiamo percepire questa enorme spiritualità ed energia in tutta la gente. Pierre Verger fu uno dei primi ammesso a fotografare i riti candomblè. La sua ricerca lo portò successivamente in Africa, dove fu iniziato al culto divenendo poi Babalawo, (sacerdote), e in contemporanea diventò ricercatore presso l'istituto francese dell'africa nera. Ci chiediamo come mai una figura così affascinante sia così poco conosciuta in Italia. Restiamo colpiti dalla sua opera, dalla sua ricerca e dalla sua sensibilità, come artista, soprattutto come uomo. Le riflessioni su cosa ha rappresentato questo viaggio sono inevitabili in questo ultimo giorno prima della partenza, anche se siamo ancora immersi nelle sensazioni e nelle emozioni spesso 61 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT contrastanti che abbiamo provato. Sicuramente il tempo che abbiamo avuto a disposizione per sviluppare un’idea progettuale e anche per renderci conto di quali siano le effettive necessità prioritarie delle realtà con cui siamo entrati in contatto, è stato nettamente insufficiente. Questo rende le nostre impressioni simili a quelle che potrebbe trarre qualunque turista o viaggiatore attento. Lasciamo quindi il Brasile con una sensazione di incompiutezza e, allo stesso tempo, con una grande voglia di farvi ritorno per approfondire gli aspetti più codificati e meno immediati della società. In tutte le realtà alle quali abbiamo avuto modo di accostarci abbiamo riscontrato, o meglio siamo stati pervasi, da una grande forza empatica, da una umanità disarmante e allo stesso tempo estremamente “contagiosa”. Questa attitudine è presente anche nelle istituzioni sociali, in cui i valori di comunità, fratellanza e disposizione naturale in relazione alle diversità vengono rafforzati e incentivati. A nostro avviso ogni studio progettuale dovrebbe essere incentrato sulla consapevolezza che da questa attitudine è necessario trarre insegnamenti riguardo al modo di fare cooperazione. Il capitale umano, infatti, è un’immensa risorsa e fondamentale risulta la sua valorizzazione e implementazione in sistemi di gestione delle realtà più sensibili e problematiche. A questo proposito è stato illuminante il confronto con i rappresentanti delle associazioni locali di volontariato, che hanno elevate competenze, soprattutto grazie al loro profondo inserimento nel tessuto sociale, ma che incontrano grandi difficoltà nel pubblicizzare la loro azione e reperire fondi per portarla avanti. Pensiamo che proprio questa dovrebbe essere una delle prime e fondamentali funzioni della cooperazione internazionale, che invece spesso si colloca in una posizione di superiorità e prevaricazione rispetto agli agenti locali. Questo è il “seme” che ci auguriamo germogli da questa esperienza. Vogliamo pensare che non sia un caso l’aver incontrato durante quest’ultimo giorno Pierre Verger. Il ragazzo della galleria l’ha chiamato “FATUMBI”. Alla nostra domanda sul significato di questo nome, ci ha risposto “è il suo nome. Così l’hanno battezzato gli Yoruba. Significa “messaggero tra due mondi” 62 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT Da “Naviganti” Di Ivano Fossati […] grandi corridori di corse in salita che alzavano la testa dal manubrio per vedere se fosse finita, allenati alla corsa allenati alla gara e preparati a cadere e a tutto quello che s'impara, innamorati della sera innamorati della luna conoscitori della notte senza averne paura, innamorati di quel fiore che non vuole mai dire: ecco, è tutto finito e bisogna partire. ma ora è il momento di mettersi a dormire lasciando scivolare il libro che ci ha aiutati a capire che basta un filo di vento per venirci a guidare perché siamo naviganti senza navigare mai. 63 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT