Progetto Gio.Co.
Giovani Cooperatori
STORIA DI UN VIAGGIO
1
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Ci siamo presentati con il gioco del “viaggio verso pianeti lontani”, che vi obbligava a cambiare
ruolo e a cooperare tra di voi per organizzare la partenza, qualche gruppo era riuscito a
partire, qualche altro no, ma quello che non sapevate era che quel gioco rappresentava solo
l’inizio di un viaggio più lungo, fatto di momenti didattici, di riflessione, di esperienze finalizzati
alla scoperta della cooperazione.
Nelle lezioni poi ognuno è arrivato con le proprie premesse, i propri dubbi, la propria
esperienza, il lavoro in aula ha permesso di aprire nuovi scenari, su il significato di
cooperazione, pace, identità, emigrazione, un mondo nuovo per alcuni, già conosciuto per altri.
Attraverso i giochi vi siete raccontati, guardati dentro, provato l’esperienza di lavorare
insieme. Riviviamo alcuni di questi momenti leggendo i diari di bordo di Antonella.
2
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
I DIARI DI BORDO realizzati dal Tutor
Primo giorno del corso GioCo
Ieri, 14 maggio, in una splendida giornata di sole, abbiamo iniziato il corso GioCo, con la
presenza di 36 corsisti provenienti dalle province di Cagliari, Oristano, Iglesias, Sassari,
Alghero.
La sede ospitante, Centro Comunale Polivalente "Area 3", gestito dall’Associazione ArCoEs Arte Comunicazione Espressione, uno spazio confortevole e funzionale ci ha accolto e
accompagnato nei vari momenti della giornata.
Il primo giorno è stata intenso e ricco di novità.
Attraverso la simpatia e dinamicità del prof. Andrea Mei, i corsisti si sono confrontati con
presupposti, idee, visioni sul concetto e la realtà della Cooperazione.
Il tema di questo primo modulo “Pace e nonviolenza”, intende far acquisire ai partecipanti una
valida competenza in materia di gestione costruttiva della crisi e del conflitto nel campo della
cooperazione allo sviluppo.
I giovani corsisti sono stati coinvolti in vari giochi di attivazione, lavori di gruppo e dibattiti, che
hanno messo allo scoperto le loro premesse, aspettative e desideri, i limiti e i rischi della
Comunicazione e della percezione del contesto, i tanti fraintendimenti sul corso e sul mondo
della cooperazione allo sviluppo in generale.
Tutti hanno partecipato attivamente, manifestando idee e competenze, e manifestando se
stessi in modo cosciente e non…
Valida presenza sono stati i facilitatori, stagisti del Centro Pantarei Sardegna, che attraverso il
loro lavoro nei gruppi hanno, più o meno silenziosamente, accompagnato i vari momenti della
giornata.
La giornata si è conclusa diciamo in modo artistico, attraverso la realizzazione di una “Scultura
vivente”, per niente statica e immobile, dove i partecipanti, in modo attivo e coinvolgente,
hanno rappresentato l’idea di cooperazione del gruppo, non priva di dubbi e contraddizioni.
3
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Secondo giorno di GioCo
L’attività del progetto GioCo prosegue. Ieri il docente Giorgio Corso, ha coinvolto i giovani
corsisti in un itinerario di conoscenza del panorama sardo.
“Sviluppo locale e di comunità, politiche, governance, sostenibilità” sono stati i temi che hanno
accompagnato la giornata.
In questo modulo il focus era proprio la nostra realtà locale, con le sue luci e le sue ombre, con
le sue politiche e contraddizioni, speranze e prospettive.
Con l’ausilio di materiale multimediale, il prof. Corso, docente di economia e geografia, ha
presentato i processi di sviluppo locale, stimolando i corsisti ad una osservazione critica della
realtà attuale.
I partecipanti, di fronte a temi cosi odierni, hanno dimostrato un vivo interesse e capacità di
sintesi.
Durante la giornata i giovani, attraverso un lavoro di simulazione, si sono identificati nei vari
soggetti attuanti nella realtà locale: regione, comuni, comitato cittadino, imprenditoria,
ambientalisti … in uno sforzo di immedesimazione, ponendosi domande e cercando risposte,
senza perdere di vista i valori etici, entrando nei panni del soggetto rappresentato.
L’obbiettivo del lavoro, attraverso questo sforzo di compenetrazione, era cercare di superare le
parti e impegnarsi a capire le posizioni altrui, in una vera dinamica di cooperazione.
4
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Terzo giorno di GioCo
“ Ogni giorno imparavo qualche cosa sul pianeta, sulla
partenza, sul viaggio . Veniva da sé, per qualche
riflessione…”
Il piccolo principe, A. de Saint-Exupéry
La terza giornata del corso ha visto tutti i corsisti in attività, ancora una volta con dinamiche e
lavori di gruppo, che mettono in rilievo le competenze e le capacità creative dei giovani
partecipanti.
Questa volta a condurre il gruppo nella conoscenza della realtà della Cooperazione e stata
Stefania Serra: docente di legislazione comunitaria e membro della A.Se.Con..
Invitati dalla docente, i partecipanti hanno espresso le motivazioni della loro adesione al corso
e in molti hanno rivelato il sogno di entrare nel mondo della Cooperazione internazionale ed
inserirsi sia professionalmente che come volontariato.
La nuova sala messa a disposizione dal Centro Area3, con l’arredamento colorato ha dato un
tono di allegria all’intera giornata.
La didattica scelta per questo corso si rivela efficace e conforme alle esigenze dei giovani, nel
rispetto delle competenze dei docenti. Mettendo a frutto e, soprattutto in azione, le capacità e
la creatività dei giovani sardi che saranno domani alla guida di associazioni, Onlus o Ong sarde
e inseriti nel no profit, capaci quindi di agire attivamente nel territorio sardo e allo stesso
tempo di proiettarsi in ambito nazionale e estero.
I giovani, in un’alternarsi di lezione frontale, ricca di contenuti e di strumenti messi a
disposizione, e attività di ricerca, lettura e creazione in gruppo hanno dato il meglio di se,
manifestando la voglia di imparare e di lanciarsi in questa avventura della Cooperazione.
Con i temi, sui settori di intervento della cooperazione, tipi di finanziamento alla cooperazione
allo sviluppo e con un’ analisi dei finanziamenti pubblici, presentati con competenza e buona
didattica da Stefania Serra, i giovani sono entrati sempre più nel vivo del GioCo.
5
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Quarto giorno di GioCo
Immigrati tunisini a Chia nel Sud della Sardegna. 5 aprile 2011
In questa giornata ci siamo confrontati con il tema : “l’altro lato della cooperazione: migranti,
rifugiati, richiedenti asilo”, aiutati da Laura Tronu, docente sulle politiche e sui diritti
dell'immigrazione. Tema attuale e scottante.
Ci siamo immersi in questo aspetto della Cooperazione, non solo studiando le leggi e le norme
attuali ma anche attraverso attività di compenetrazione nella realtà dell’immigrazione.
La docente ha aiutato ad entrare nelle storie vere dei migranti e ne ha tracciato il percorso
dalla fuga dai loro paesi d’origine all’arrivo in Italia e, in particolare, in Sardegna.
In alcune attività di gruppo i corsisti sono stati invitati a vivere il processo dei richiedenti asilo,
immedesimandosi sia nell’immigrato che racconta la sua storia, sia nella commissione di
valutazione.
Abbiamo visto anche la realtà dell’immigrazione nel contesto locale, guardando da vicino la
Sardegna, e in particolare le risposte e le sfide esistenti nel contesto di Cagliari.
6
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
I giovani sono stati invitati a ideare un progetto che possa essere una risposta significativa alla
situazione attuale, e tutti hanno, ancora una volta, dimostrato serietà, creatività e
competenza.
A conclusione della giornata un applauso spontaneo alla docente.
Quinto giorno di GioCo
Quinta lezione del corso Gio.Co., secondo appuntamento con il docente Andrea Mei.
Una assolata e afosa giornata di metà giugno ci vede,
seduti a ferro di cavallo, in attesa dei “Giochi di
Andrea”. Dopo una piccola parentesi con Massimo sul
funzionamento del forum e del blog, il formatore, con
il suo carisma e la sua simpatia, ci introduce alla prima
attivazione, dopo aver ricordato la domanda, rimasta
senza risposta, della nostra scorsa lezione: cos’è la
cooperazione?
Entriamo nel vivo della giornata: Il dilemma del
prigioniero. Si formano 3 gruppi con rispettivi
sottogruppi A e B. Ogni sottogruppo si “sfida” in 5
manche sul dilemma del prigioniero: confessare o non
confessare? Confesseranno, gli altri, o non confesseranno? Ad ogni possibile soluzione
corrispondono determinati punti che verranno sommati in un totale. I risultati vengono poi
discussi, insieme, in un confronto animato ma tranquillo dove emerge l’aspetto cooperativo
delle soluzioni trovate.
Pian piano la risposta sulla cooperazione si va formando come un mosaico:
-
Non è solo avere un obbiettivo in comune;
-
È un processo che riguarda la complementarietà delle parti;
-
È un processo interattivo relazionale…
Ma, come è successo anche alla prima lezione, è dopo la pausa pranzo che i giochi ci mettono
in crisi.
E’ arrivata l’ora del Gioco delle Maschere. Cinque di noi sono le Maschere, che tutto possono. Il
resto, è la Comunità. Il docente stabilisce delle regole da seguire in un dibattito tra Maschere e
7
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Comunità sul tema “Inceneritore”. Si avvia il dibattimento, ognuno cerca di interpretare il
proprio ruolo. E’ un gioco di poteri e di regole.
A dibattito finito, ci si confronta. Un cerchio di persone che discutono e si confrontano sul tema
delle regole, [dell’autocastrazione (definita così dal prof.e Andrea)], dell’esercizio del potere.
Sono temi forti, per noi. Temi che accendono. Temi che forse, un po’, ridimensionano,
provocano la ricerca di nuove risposte e nuovi atteggiamenti.
Sesto giorno di GioCo
La perla di gran valore è nascosta profondamente.
Come un pescatore di perle, tuffati, tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, e
cerca! Forse non troverai nulla la prima volta. Come un pescatore di perle, o
anima mia, senza stancarti, persisti e persisti ancora, tuffati nel profondo,
sempre più giù, e cerca! (…) non perdere coraggio, pescatore di perle! La perla
di gran valore è proprio là nascosta, nascosta proprio in fondo. (…)
Tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, come un pescatore di perle, o anima
mia. E cerca, cerca senza stancarti!
Swami Paramananda
Con l’arrivo dell’estate, si riaccende il divertimento di dedicarsi alle immersioni subacquee, uno
sport interessante e affascinante ma anche molto faticoso e da praticare con la dovuta
attenzione. Si perché se da un lato fare immersioni permette di esplorare il magico e
avvincente ambiente sottomarino, dall’altro bisogna sempre ricordare che non si può
improvvisare, in quanto le immersioni subacquee richiedono un’adeguata preparazione sia dal
punto di tecnico che fisico.
Con la lezione di sabato 2 luglio, potremmo dire che l’immersione nella Cooperazione si fa
sempre più profonda. Con la presenza della docente Maura Fois, i temi sulla Progettazione
Internazionale, sui Programmi UE sono entrati nel vivo della formazione.
Ancora una volta la didattica del corso, che vede intervallare lezione frontale e lavori di gruppo
e attivazioni personali, si è dimostrata una didattica valida e arricchente per i corsisti. Una
8
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
dinamica che permette di manifestare competenze e creatività e che rende più partecipativo il
corso.
Molti dei giovani presenti hanno manifestato la gioia di entrare sempre di più in questo
ambiente della Cooperazione, sapendo che ci vuole molta preparazione tecnica e che non ci si
improvvisa cooperatori.
Con l’aiuto di Marta Chessa-Centro Panta Rei Sardegna, responsabile della Direzione
Formativa, sono state date alcune direttive sul lavoro del Forum.
Cosi la formazione continua Online con il Forum, attraverso gli stimoli e i materiali dei docenti
e i vari argomenti in discussione, i giovani potranno continuare ad immergersi in questo mondo
della Cooperazione.
Settimo giorno di GioCo
L’identità di un popolo si forma da una memoria comune,
che deve essere criticata per poter guardare lucidamente al passato.
Enzo Raimondi
Sabato 10 settembre abbiamo ripreso le attività del Corso GioCo.
Il docente di turno, Gianni Simeone, Sociologo, docente di Comunicazione e saggista, ha
introdotto il tema “COOPERAZIONE E TERRITORIO: IL SENSO DELL’IDENTITÀ” attraverso un
monologo-racconto che, da subito, ha portato i corsisti nel profondo del tema.
Il tema molto coinvolgente e la grande capacità di comunicazione del docente hanno reso la
giornata piena e forse anche breve. Nell’ alternarsi di insegnamento frontale e lavori di gruppo
la lezione è trascorsa velocemente.
Durante la giornata i giovani sono stati coinvolti nella ricerca di risposte esistenziali e
professionali su alcune domande fondamentali per chi si affaccia al mondo della Cooperazione:
Cos’è l’identità? Cosa significa? Cosa implica? Qual è la sua importanza sociale? Chi sono io
in relazione al luogo in cui vivo? Cosa rappresenta per me il territorio dove sono nato?
E gli altri territori? Quale l’esperienza?
Tutti i partecipanti hanno lavorato con intensità, mettendo anche in discussione se stessi e le
proprie posizioni.
9
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
E’ stato inoltre sottolineato il valore che ha per un Cooperatore il tema dell’Identità e dello
Spazio Culturale, in quanto lo sradicamento, ossia il non avere radici, può essere considerato il
più grave danno all’umanità e all’individuo.
Attraverso un esempio paradigmatico sulla Puglia e il Salento è stato chiarito ancora una volta
come questa perdita di conoscenza del territorio può portare a gravi conseguenze.
Ottavo giorno di GioCo
“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso
…lavorare insieme un successo.”
Abbiamo seguito la lezione della docente Maura Fois, le sue attività sono sempre molto
stimolanti e anche quest'ultima lezione non smentisce perché riguarda "la Pianificazione, la
Progettazione e l’attuazione di Iniziative di cooperazione", cioè il fulcro dell’attività del
cooperante.
Quando ci ritroviamo seduti ad ascoltare e a prendere appunti ci rendiamo conto che le
aspettative iniziali saranno soddisfatte anche oggi: Maura avvia la lezione spiegandoci come si
redige un progetto, quali criteri debbano essere presi in considerazione per la buona riuscita
dello stesso e soprattutto cosa significa sostenibilità del progetto, cioè il fatto che, una volta
esaurito l’appoggio esterno, le azioni debbano poter essere riprodotte e consolidate.
Il bello delle lezioni di Maura è l’entusiasmo che trasmette soprattutto quando ci rende
partecipi degli insegnamenti che le hanno dato i suoi professori durante i suoi studi.
La novità delle attività di oggi è che seguono tutte un filo logico, cioè ogni lavoro non si
esaurisce in una sola attività ma la prima diventa il punto di partenza per la seconda e così
via, e a chi ama sperimentare sembra proprio una buona idea. Divisi in 3 gruppi e ci mettiamo
alla prova: dobbiamo individuare un problema quantificabile e collocabile geograficamente.
La seconda attività presuppone la creazione di un albero dei problemi. Maura ci spiega che un
problema non è mai isolato e a noi spetta il compito di individuare i rapporti di causa-effetto.
Il lavoro risulta davvero impegnativo ma la nostra insegnante è pronta a dissipare tutti i dubbi
che ci assalgono.
La terza attività è la ricerca di una soluzione al problema e anche qui la docente Maura accorre
in aiuto dei corsisti spiegando che la soluzione è l’obiettivo da raggiungere, la chiave non è
10
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
l’obiettivo generale ma gli obiettivi specifici e quindi il fulcro del lavoro sta nell’individuare fini
e mezzi.
Al pomeriggio, Roberto Copparoni e Antonella Montisci, ci presentano l'esperienza del tirocinio
in Brasile, attraverso un PPT e la conoscenza dei posti che i selezionati avranno occasione di
vedere.
L'intervento di Marta Chessa, del Pantarei ci ha trasmesso i criteri di selezione e le modalità del
tirocinio in Sardegna, accompagnato dall' ANCI. Purtroppo il tempo a disposizione non è molto
e non riusciamo a portare a termine il lavoro, ma forse è meglio così: lasciare la questione
aperta ci darà tempo e modo di riflettere ancora....
Nono giorno di GioCo
Nel nostro mondo, ogni giorno, adottiamo più o meno freneticamente una
molteplicità di comportamenti: cosa stiamo costruendo ogni giorno con la
nostra vita?
Siamo ormai agli sgoccioli del nostro percorso formativo. L’amicizia tra giovani ed
equipe formativa è cresciuta, la capacità di integrare conoscenze ed esperienze sulla
cooperazione anche.
Per alcuni dei corsisti l’esperienza del corso si è rivelata un vero e proprio itinerario di
scoperta della propria identità di Cooperante.
Quest’ultima lezione con la Dott.ssa Maura Fois è stata un’ulteriore scoperta del mondo
della progettazione e dei suoi collegamenti. Un insieme di leggi, documenti, metodi, procedure,
testi che ben organizzati possono dar vita a progetti validi e soprattutto ad una Cooperazione
per la Vita.
Come previsto dalla metodologia del Corso GioCo la lezione frontale, illustrata con
sapienza e dinamicità da Maura Fois attraverso immagini e documenti, si è alternata ai
momenti di lavoro di gruppo, dove le nozioni teoriche si scontrano immediatamente con la
realtà e le sue sfide.
Nel primo pomeriggio, un momento di fermento per tutti è stato quando Roberto
Copparoni e Roberta Manca, responsabili A.SE.CON., hanno comunicato la selezione dei
partecipanti al
11
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Decimo giorno di GioCo
“Nessun progetto di vita può svolgersi in modo
adeguato in solitario, dato che la dimensione interpersonale
è costitutiva di ogni realizzazione umana. La psicologia
sociale, come anche l'antropologia, ci dicono che la persona
cresce
soltanto
nello
spazio
vitale
delle
relazioni
interpersonali”.
Con la lezione su “Pace e nonviolenza” abbiamo aperto e chiuso il ciclo di 10 lezioni del
corso GioCo, con il valido contributo del professor Andrea Mei.
Anche questa volta il docente Andrea Mei ha condotto il gruppo di giovani corsisti
attraverso varie attività ad una lettura e ad una valutazione del cammino fatto personalmente
e come gruppo durante il corso.
La giornata è stata condotta con dinamicità e simpatia attraverso vari momenti di
gruppo dove i giovani hanno potuto guardare al corso e farne una valutazione personale,
raffigurando in vari modi la crescita avvenuta durante le 10 lezioni, sia a livello dei contenuti,
sia nei rapporti interpersonali all’interno del gruppo, sia nei confronti della Cooperazione in
genere.
Il clima di fine corso si univa all’attesa dell’esperienza del tirocinio, che vedrà alcuni
impegnati nelle comunità locali con il tirocinio in Sardegna organizzato dall’ ANCI Sardegna e
altri nell’esperienza di uscire dalla propria realtà ed andare incontro ad una realtà come quella
di Salvador de Bahia, Brasile.
Al termine della giornata i corsisti hanno compilato un modulo di valutazione del corso,
guardando sia i singoli moduli, sia il corso nel suo complesso.
Tutti al termine hanno espresso il desiderio di dare un seguito a questo “1° corso
GioCo”
.
12
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
I diari di bordo ci descrivono quello che è accaduto durante le lezioni, il lavoro pregresso
invece viene descritto da quello che noi chiamato “manuale delle attivazioni, frutto del lavoro
dello staff didattico e dei docenti, che hanno dovuto pensare, tra giochi e role playing, come
rendere operativi gli argomenti di competenza.
13
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
I MANUALI DELLE ATTIVAZIONI
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA
Sabato 14.05
Cooperazione: premesse, desideri, aspettative, contesti
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
CHI
9.30-10.00
Plenaria
A.Se.Con.…
10.3011.15
Plenaria
Presentazione istituzionale e
patto d’aula
Mettersi in riga! (e creazione
gruppi di apprendimento per la
fase successiva)
Pausa
Andrea
Fogli A4
GdA
Vision gallery
Facilitatrici
Cartellone,
pennarelli e
post-it
Plenaria
Restituzione lavoro gruppi
Andrea
Vallo a
sapere!
GdA
Pausa pranzo
Tutti
Facilitatrici
Plenaria
Io e la cooperazione + Scultura
vivente
Restituzione lavoro gruppi
Plenaria
Teatro muto
Andrea
Plenaria
Breve valutazione
Andrea
11.1511.30
11.3012.30
12.3013.30
13.3014.30
14.3015.30
15.3016.30
16.3017.15
17.1517.30
MATERIALI
Andrea
Mettersi in riga!
Ai partecipanti viene chiesto di aggirarsi liberamente tra i colleghi e intervistarsi
reciprocamente (e brevemente) sulle esperienze maturate in ambiti formali e informali in tema
14
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
di cooperazione. Al termine di queste conversazioni, sulla base delle impressioni e informazioni
avute, dovranno formare uno schieramento che rappresenti una graduatoria di competenza in
“cooperazione”.
Vision gallery
Un cartellone viene diviso in tre colonne: Inceneritore, Differenziata e Compost.
Inceneritore rappresenta l’area degli aspetti della cooperazione che i partecipanti vogliono
bruciare. Differenziata l’area di quegli aspetti della cooperazione che ritengono dotati di una
certa utilità ma che necessitano di una nuova visione/trasformazione/approfondimento.
Compost quegli aspetti che invece ritengono imprescindibili.
I partecipanti hanno a disposizione dei post-it che possono utilizzare per scrivere uno o più
elementi appartenenti a una o più colonne, post-it che, una volta compilati, vengono attaccati
al cartellone (in corrispondenza della colonna “tematica”).
Alla fine di questa fase tutti possono leggere in silenzio i post-it attaccati e, fatto questo, le
facilitatrici avviano una conversazione sui temi emersi, far emergere visioni, curiosità,
connessioni.
Io e la cooperazione
In ogni GdA, la facilitatrice dispone un oggetto qualunque (borsa, sciarpa, cappello…) al centro
dello spazio a disposizione e invita i partecipanti ad immaginare che tale oggetto sia la
cooperazione. Invita così i corsisti a posizionarsi alla distanza e con la postura che esprima il
personale che essi hanno nei confronti della cooperazione. Ci si guarda tutti e, ad uno ad uno,
si commenta la propria posizione.
15
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Scultura vivente
A partire da “Io e la cooperazione” ciascun gruppo è invitato a costruire una scultura vivente
che rappresenti l’idea di cooperazione del gruppo. Tale scultura, una volta realizzata, viene
presentata direttamente in plenaria.
Teatro muto
I partecipanti in cerchio. In silenzio. Ciascuno può scegliere di entrare dentro il cerchio e
“mimare” un gesto o un’azione che dovrebbe “creare” un luogo/situazione immaginario/a. Chi
pensa di aver indovinato si può unire con un gesto/azione che ritiene pertinente con il
precedente. Gli altri possono via via unirsi alla situazione.
16
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DI ATTIVAZIONE PER L’INCONTRO DEL 21 MAGGIO
Dott. Giorgio Corso
L’incontro sarà diviso in due moduli differenti, articolati in una parte espositiva “tradizionale” a
cura del formatore e una parte di simulazione a cura dei corsisti partecipanti, coadiuvati e
coordinati dai facilitatori e dal formatore.
MODULO 1 SVILUPPO SOSTENIBILE
9,30/10,30 (tempo previsto 1 h) – Lezione tradizionale grazie all’ausilio di postazione di
videoproiezione multimediale.
Soggetto coinvolto: formatore Giorgio Corso
Il modello di sviluppo insostenibile
Dimensione ambientale della sostenibilità
Dimensione sociale della sostenibilità
Dimensione economica della sostenibilità
I soggetti economici, politici e istituzionali della società (imprese, enti pubblici, associazioni).
10,30/10,45 breve pausa
Simulazione
Soggetti coinvolti: formatore, facilitatori, corsisti.
10,45/11,00 Il formatore illustra la simulazione.
I facilitatori coordinano la formazione dei sottogruppi e stimolano nei partecipanti il dibattito,
l’analisi e la discussione interna, le cui conclusioni dovranno essere confrontate e esposte al
gruppo riunito successivamente in seduta plenaria.
11,00/12,00 Il gruppo è diviso in 5 sottogruppi di 8/10 persone al massimo. Ciascun
sottogruppo dovrà essere rappresentativo di un interesse rilevante della comunità, come nel
prospetto che segue:
gruppo 1: associazione ambientalista
gruppo 2: cittadinanza
gruppo 3: Regione Sardegna
gruppo 4: impresa appaltatrice dei lavori
gruppo 5: Sindaco e Comune limitrofo alla centrale eolica, rientrante nel territorio
amministrato.
Il tema proposto è l’installazione di una centrale eolica in una zona prossima a un centro
urbano di modeste dimensioni. I gruppi rappresentativi di differenti interessi sociali (imprese,
associazioni ambientali, cittadinanza, Regione, comune) analizzano, discutono e propongono
17
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
soluzioni, esponendo i loro interessi, i loro problemi, le loro idee e le loro aspettative. Ciascun
sottogruppo, dopo il confronto interno dovrà/potrà nominare uno o due relatori del lavoro
svolto, che sarà/potrà essere sintetizzato in un breve testo e che sarà esposto al gruppo riunito
in seduta plenaria.
12,00/13,15 Il gruppo formato da formatore, facilitatori e corsisti si riunisce in seduta plenaria
in un ipotetico tavolo di discussione. Ciascun sottogruppo tramite i relatori oppure tutti i
componenti che desiderano intervenire espongono il loro punto di vista, presentando problemi,
aspettative, interessi, facendosi portatori delle idee e delle prospettive del gruppo sociale a cui
appartengono (comune e sindaco, associazione ambientalista, cittadinanza, impresa
appaltatrice, Regione Sardegna). Il confronto potrà in tal modo far emergere le posizioni e i
problemi che i vari gruppi sociali possono avere di fronte all’iniziativa prospettata.
13,15/14,00 Pausa pranzo
UNITA’ E SVILUPPO LOCALE
14,00/15,00 Parte I (tempo previsto 1 h) – Lezione tradizionale grazie all’ausilio di postazione
di videoproiezione multimediale.
Soggetto coinvolto: formatore Giorgio Corso
La realtà geografica, sociale ed economica della Sardegna
Il modello di sviluppo economico in Sardegna.
La realtà imprenditoriale in Sardegna (punti di forza e di debolezza)
Gli indicatori socio-economici per lo studio degli ambienti
Il sistema azienda e il sistema di fattori di marketing
Simulazione
Soggetti coinvolti: formatore, facilitatori, corsisti.
15,00/15,15 Il formatore illustra la simulazione.
I facilitatori coordinano la formazione dei sottogruppi e stimolano nei partecipanti il dibattito,
l’analisi e la discussione interna, le cui conclusioni dovranno essere confrontate e esposte al
gruppo riunito successivamente in seduta plenaria.
15,15/16,15 Il gruppo è diviso in 5 sottogruppi di 8/10 persone al massimo.
Ciascun sottogruppo predispone, propone e illustra un piano promozionale di un’ipotetica
azienda ubicata in Sardegna in un settore discrezionale, ipotizzando di presentare la propria
regione e il proprio prodotto a un gruppo di corsisti coetanei che seguono un progetto analogo
al loro, in una regione sottosviluppata extracomunitaria. Il lavoro potrà riguardare la proposta
di mezzi pubblicitari prescelti, modello comunicativo, e strumenti di comunicazione. Tutto ciò in
considerazione dei punti di forza e di debolezza delle imprese ubicate in ambienti da
sviluppare. Il messaggio dovrà essere indirizzato ai vari rappresentanti sociali di un paese che
mostra caratteri simili al nostro in quanto a modello di sviluppo economico.
18
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Si propongono a titolo esemplificativo (poiché è lasciata completa libertà nell’elaborazione dei
contenuti) i seguenti temi:
Scelta del messaggio pubblicitario (informativo, emozionale, emozionale/informativo)
Creazione di uno slogan ai fini della promozione del prodotto prescelto (ad esempio vino,
struttura ricettiva, servizio, agenzia di viaggio, industria etc etc)
Creazione di un marchio
Scelta dei canali pubblicitari (TV, riviste, pubblicità stradale, etc etc)
16,15/17,30 Il gruppo formato da formatore, facilitatori e corsisti si riunisce in seduta plenaria
in un ipotetico tavolo di discussione. Ciascun sottogruppo tramite i relatori oppure tutti i
componenti che desiderano intervenire espongono il loro punto di vista, presentando problemi,
aspettative, interessi, facendosi portatori delle idee e del messaggio comunicativo proposto. Il
confronto potrà in tal modo far emergere le posizioni e i problemi che i vari gruppi sociali
possono avere di fronte all’iniziativa prospettata.
19
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI
sabato 28 Maggio 2011
La cooperazione internazionale allo sviluppo: introduzione e finanziamenti
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
9.3010.00
10.0010.30
10.30
11.00
Plenaria
Breve presentazione di
studenti, docente e facilitatori
Lezione frontale: introduzione
alla cooperazione
Esercitazione sui settori di
intervento della
cooperazione
Plenaria
Lavori in
sottogruppi
11.0011.15
11.15
11.30
11.3012.15
Plenaria
12.1513.00
Lavori in
sottogruppi
13.0013.30
Plenaria
13.3014.30
14.3015.15
Resoconto del lavoro di gruppi
CHI
MATERIALI
Tutti
Stefania
tutti
Lavagna con
fogli mobili
Fogli A4,
cartelloni,
penne e
pennarelli
Stefania
Lavagna con
fogli mobili
Introduzione sui vari tipi di
finanziamento alla
cooperazione allo sviluppo.
Analisi dei finanziamenti
pubblici: regionali, MAE, UE
Esercitazione sui
finanziamenti pubblici: la
cooperazione decentrata in
Sardegna (legge 19/96)
Esposizione dei lavori di
gruppo e conclusioni del
docente
Pausa pranzo
Stefania
Lavagna con
fogli mobili, pc
ed
eventualmente
proiettore
Fotocopie del
materiale da me
predisposto
Stefania
Lavagna con
fogli mobili
Approfondimento sull’Unione
Europea- le istituzioni ed i
metodi di finanziamento
Stefania
Lavagna con
fogli mobili, pc
ed
eventualmente
proiettore
Breve pausa
Plenaria
Plenaria
tutti
20
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
15.1515.45
Lavori in
sottogruppi
Esercitazione sul sito
Europe Aid
tutti
15.4516.15
Plenaria
Lezione sui finanziamenti
privati
Stefania
16.1516.45
Plenaria
Esercitazione sui
finanziamenti privati
Tutti
16.4517.15
17.1517.30
Plenaria
Esposizioni dei lavori di
gruppo ed analisi del docente
Consigli su come procedere
agli approfondimenti a casa/
link utili
TuttiStefania
Stefania
Plenaria
5 Pc e
collegamento
internet
Lavagna con
fogli mobili
Fogli A4,
cartelloni,
penne e
pennarelli
Lavagna a fogli
mobili
21
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI
L’ALTRO LATO DELLA COOPERAZIONE: MIGRANTI, RIFUGIATI,
RICHIEDENTI ASILO
Sabato 04 GIUGNO 2011
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
CHI
9.30-09:45
Plenaria
Introduzione
Laura
09:4510:15
Plenaria
Conosci il rifugiato?
Facilitatrici
10:1511:15
11.1511.30
11:3012:00
12:0013:00
13:0013.30
13.3014.30
14:3015:15
15:1515:45
15:4516:00
16:0016.45
Plenaria
Nozioni teoriche di base
Laura
16.4517.15
MATERIALI
Cartellone,
pennarelli,
post-it
Video
proiettore
Pausa
Plenaria
Il percorso di Anteneh
Laura
GdA
Io vi chiedo asilo
Facilitatrici
Plenaria
Restituzione lavoro gruppi
Laura
Video
proiettore
Cartellone,
pennarelli,
Pausa pranzo
GdA
Le memorie di Lupe
Facilitatrici
Plenaria
Nozioni teoriche avanzate
Laura
Plenaria
Cagliari città solidale?
Laura
GdA
Progettiamo l’asilo in città
Facilitatrici
Plenaria
Restituzione lavoro gruppi
Laura
Cartellone,
pennarelli
Video
proiettore
Lavagna
mobile/
cartellone,
pennarelli
22
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
17.1517.30
Plenaria
Commento finale
Laura
Introduzione
Breve introduzione sulle motivazioni che hanno indotto alla scelta di tale modulo in questo corso.
L’importanza della reciprocità nella cooperazione, attraverso lo sviluppo dei concetti di scambio,
incontro e accoglienza. Come e perché accogliere un richiedente asilo o rifugiato?
Conosci il rifugiato?
Attraverso una attività di brainstorming, ai partecipanti verrà chiesto di esprimere la prima idea che
hanno sui rifugiati: chi sono? Perché scappano? Ci sono differenze tra esso ed un migrante
economico? I post-it raccolti verranno esposti nel cartellone e discussi congiuntamente. Sarà così
possibile ottenere un quadro di base delle conoscenze dei partecipanti in merito all’argomento in
trattazione. Il quadro emerso verrà poi rielaborato e saranno chiariti alcuni concetti di base
attraverso l’esposizione teorica che segue.
Nozioni teoriche di base
Si intende fornire un quadro generale delle nozioni afferenti il campo dell’asilo. Quali le differenze
tra i richiedenti asilo e i migranti economici; quale la normativa (internazionale, comunitaria,
nazionale) che disciplina il settore. Lezione frontale attraverso la proiezione di slides ed immagini.
Il percorso di Anteneh
Si racconta il percorso di viaggio di un richiedente – tipo, anche attraverso la proiezione di
immagini, per far comprendere ai partecipanti l’entità del viaggio sostenuto da un migrante in fuga.
Si parte dal paese di origine fino a raggiungere l’Italia; qui, particolare attenzione verrà data alla
trattazione della procedura di richiesta di asilo, in preparazione del gioco di ruolo che i partecipanti
affronteranno nell’ultima parte della mattinata.
Io vi chiedo asilo
Il gioco consiste nella simulazione della audizione che i richiedenti asilo sostengono con la
Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato. Ogni GdA avrà a
disposizione un formulario che riporta le linee guida da seguire per costruire la storia di un
richiedente asilo. Ogni GdA dovrà sviluppare il proprio personaggio, memorizzare gli elementi di
base e sostenere infine (una persona per GdA) l’audizione con la Commissione. La Commissione
stessa verrà impersonata da un GdA, che avrà dunque il ruolo di stabilire se concedere o negare i
differenti status di protezione internazionale possibili nel nostro ordinamento.
23
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Nota: Sarà necessario formare i gruppi e spiegare ai gruppi – richiedenti il proprio ruolo, ovvero
essi devono inventare una storia credibile per il loro personaggio, secondo le linee guida ma dando
libero sfogo alla fantasia.
Contemporaneamente sarà necessario istruire il gruppo – commissione circa le modalità da seguire
per effettuare la audizione: i tre diversi tipi di status che possono rilasciare (status di rifugiato,
protezione sussidiaria, protezione umanitaria) e i diritti e doveri che ad essi conseguono, ma anche
le ipotesi di diniego di cui dispongono.
Le memorie di Lupe
Ai partecipanti verranno fornite le memorie presentate da un richiedente asilo in fase di richiesta
protezione internazionale. Partendo dalle informazioni ricevute nel corso della mattinata, essi
dovranno lavorare in gruppo ed esaminare se quanto affermato dal richiedente gli permetterà o
meno di ottenere una qualche forma di protezione internazionale. Dovranno dunque rilevare
eventuali lacune o contraddizioni presenti nelle memorie, ma soprattutto fare riferimento ai concetti
di persecuzione e danno grave approfonditi nel corso dell’esposizione teorica.
Nozioni teoriche avanzate
Breve approfondimento delle politiche migratorie europee e italiane, con particolare riferimento alla
politica di respingimento. Riferimenti inerenti la progettazione e i fondi europei per i rifugiati.
Infine, quadro generale sugli enti, istituzioni, associazioni operanti nel settore dell’asilo e sulle
associazioni di immigrati presenti a livello locale di Cagliari e provincia.
Cagliari città solidale?
Uno sguardo sulla attualità. Le esperienze della città di Cagliari con i richiedenti asilo e i rifugiati,
dal 2008 ai giorni nostri, passando per la recente esperienza dei tunisini ospitati presso la ex
caserma di Via Simeto. Come ha reagito la società civile? La discussione è propedeutica all’
immediatamente successivo circuito formativo.
Progettiamo l’asilo in città
L’idea è quella di lavorare su Cagliari e sull’esperienza locale di accoglienza, anche alla luce di
quanto emerso nella precedente discussione. Attraverso la stesura di una idea progettuale i
partecipanti dovranno porre in rilievo gli aspetti che considerano positivi e quelli che considerano
negativi. Lo scopo è quello di ri – progettare l’asilo nella città di Cagliari, con le modifiche e le
integrazione che ogni GdA ritiene più opportune.
24
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA
Sabato 18.06
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
CHI
MATERIALI
9.45-10.15
Plenaria
Schieramenti/Sasso nel lago
Andrea
10.1510.45
10.4511.45
11.4512.00
12.0013.00
13.0014.15
14.1514.45
14.4515.30
15.3016.30
16.3017.15
Plenaria
Gatti e topi
Andrea
sciarpe
GdA
Dilemma del prigioniero
Facilitatrici
Cartelloni/
Pennarelli/foglietti
Pausa caffè
Plenaria
Dopogioco dilemma
Andrea
Pausa pranzo
GdA
Sedia mortale
Facilitatrici
Plenaria
Dopogioco sedia mortale
Andrea
Plenaria
Maschere
Andrea
Plenaria
Valutazione
Andrea
Maschere di
cartone
Schieramenti/Sasso nel lago
Si tratta di possibili attivazioni da proporre in sequenza o in alternativa (ancora da definire) per
permettere ai corsisti un’autovalutazione del sé professionale come cooperatori a metà del percorso.
Da definire.
Gatti e topi
Il gruppo verrà diviso in tanti topi e pochi gatti (il numero da definire sulla base dei presenti).
I gatti dovranno acchiappare i topi, rincorrendoli per l’aula. Quando un gatto tocca un topo, il topo è
fuori dal gioco.
I topi però hanno la possibilità di essere invulnerabili se e solo se procedono in coppia a braccetto:
25
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
in questo caso il gatto non ha la possibilità di eliminarli. Ma le coppie si possono separare, se ne
possono creare di nuove e a quel punto…
N.B. Dato l’alto numero di partecipanti e la presumibile confusione, potremmo portare delle
sciarpe da far indossare ai gatti per essere riconosciuti come tali
Dilemma del prigioniero
Due prigionieri vengono arrestati per aver commesso un reato.
Vengono messi in celle separate e interrogati. I due non hanno la possibilità di comunicare in
nessun modo.
Ciascuno dei prigionieri ha la possibilità di confessare o non confessare il reato e questa scelta verrà
fatta individualmente senza conoscere la scelta contemporanea del correo.
Ai due viene promesso un “ritocco” della pena stabilito sulla base di un sistema di punteggi
espresso da questa matrice,
B
A
Confessa
Non confessa
Confessa
-3; -3
-6; +6
Non confessa
+6; -6
+3; +3
dove il primo numero di ciascuna casella è il punteggio per A, il secondo per B.
Ciascun gruppo di apprendimento sarà diviso in due sottogruppi A e B, ciascuno dei quali sarà uno
dei due prigionieri.
Ogni GdA dovrà dotarsi mostrare la matrice dei punteggi e costruire la tabella che segue per
riassumere le fasi del gioco.
Partita
1
2
3 (punteggiox2)
4
5 (punteggio2)
Totale
Scelta A
Scelta B
Punteggio A
Punteggio B
26
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Infatti il dilemma si compone di 5 differenti partite e il risultato totale del gioco (il “ritocco” della
pena) sarà quello cumulato nelle 5 partite. Nella fase 3 il punteggio è moltiplicato per 2, nella fase 5
è elevato due.
Tutte le informazioni fin qui indicate verranno fornite in plenaria nella presentazione del gioco.
Da qui in avanti il gioco verrà gestito dalle facilitatrici nei rispettivi GdA sulla base della seguente
struttura e scansione temporale, senza anticipare la spiegazione delle fasi.
1. A e B, separatamente, avranno a disposizione 15 minuti iniziali per decidere la strategia da
seguire durante l’intero gioco. Alla fine dei 15 minuti dovranno consegnare il foglietto di cui
sono stati dotati col nome del gruppo (A o B) e la propria scelta: confessa o non confessa.
La facilitatrice prende i due biglietti, segna nella tabella riassuntiva le rispettive scelte e
quindi i punteggi corrispondenti in modo che siano ben visibili ai gruppi.
2. A e B hanno a disposizione 3 minuti per consegnare la seconda scelta. Segue raccolta e
compilazione come prima
3. A e B hanno a disposizione 3 minuti per decidere ma questa volta prima di consegnare la
propria scelta, una rappresentanza di ciascuno dei due gruppi avrà 3 minuti per incontrarsi e
dichiarare in anticipo la scelta che il proprio gruppo farà e conversare sul da farsi. Tornate
nel proprio gruppo le rappresentanze restituiranno quanto accaduto e faranno in 3 minuti la
loro scelta. La facilitatrice come prima
4. Come fase 2
5. Come fase 3
Pensavo a un breve dopogioco in GdA durante il quale orientare l’esplorazione su stati d’animo
suscitati dal gioco, momenti di particolare difficoltà e tensione.
Sedia mortale
Due fasi.
Nella prima, ciascun GdA avrà tante sedie quanti sono i partecipanti.
I partecipanti si alzano e in segreto ciascuno decide per sé la sedia mortale: se qualcuno si siede su
quella sedia morirà. Segue una fase di circa dieci minuti in cui i partecipanti avranno la possibilità
di comunicare liberamente. Alla fine di questa fase i partecipanti dovranno occupare una sedia. Chi
è morto? Chi si è salvato?
27
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Seconda fase: verranno adesso aggiunte due sedie. Il gruppo verrà diviso in due sottogruppi e
ciascun gruppo dovrà decidere ciascuno una sedia mortale. Segue conversazione di dieci minuti. Ci
si siede. Chi è morto? Chi si è salvato?
Maschere
I partecipanti vengono divisi in due gruppi, i mascherati e i non-mascherati (rapporto 1 a 6 circa).
Per individuare i mascherati potremmo costruire delle semplici maschere di cartone.
Il contesto potrebbe essere un gruppo di persone appartenenti a una comunità, convocati in
assemblea per discutere e prendere una decisione su un tema specifico di interesse comune
(costruzione impianto industriale in territorio comune, installazione pala eolica, ecc.). Ad alcuni
partecipanti potrebbero anche essere dati ruoli specifici (sindaco, proprietario del terreno destinato
alla costruzione ecc.)
Le interazioni tra i due gruppi sono regolate dalle seguenti norme che verranno scritte su un
cartellone e rese ben visibili:
• i non-mascherati possono parlare solo dopo avere ottenuto il permesso da un mascherato
• i mascherati devono rivolgersi a tutti i non-mascherati dicendo sempre signor X/signora Y
• i non-mascherati possono rivolgersi a tutti come vogliono
• chi viola queste regole per più di una volta perde il diritto di parola
• depositari delle regole e delle sanzioni sono solo gli arbitri del gioco
• tutto ciò che non è vietato, è consentito
Durante lo svolgimento del gioco potranno anche essere distribuiti da noi clandestinamente dei
foglietti che svincolano alcuni giocatori dal rispetto di una o più regole.
28
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI PROGETTAZIONE,PIANIFICAZIONE E
ATTUAZIONE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE
Sabato 2 Luglio 2011
29
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
DESCRIZIONE ATTIVAZIONI DI GRUPPO
• Identificazione conoscenze elementi fondamentali per la progettazione I corsisti divisi per gruppi
riflettono su quali elementi ritengono fondamentali per la scrittura e realizzazione di un progetto, e
condividono le loro conoscenze sulla progettazione internazionale, appuntando su un foglio gli
elementi che emergono dalla discussione. Questa attività sarà poi discussa con l'intera classe e sarà
la base da cui partire per la lezione interattiva.
• Esercitazione bandi UE : individuazione degli elementi progettuali principali all'interno di diversi
programmi di finanziamento della UE Dopo la breve introduzione fatta dalla docente riguardo i
Bandi Internazionali e la terminologia utilizzata negli stessi, i corsisti dovranno individuare, divisi
per gruppi, gli elementi più importanti della progettazione all'interno dei bandi Europei:
stakeholders, obiettivi specifici, documenti di riferimento ecc. Verrà fornito ad ogni gruppo un
diverso bando europeo e un foglio con indicate le informazioni da cercare all'interno del bando.
• Individua il problema! Esercitazione per l'individuazione del problema centrale. Suddivisi in
gruppi i corsisti si confronteranno brevemente per l'individuazione di un problema centrale teorico
che potrebbe essere fulcro di un progetto. Dovranno seguire delle indicazioni date dal docente
affinchè la formulazione sia corretta. A turno valuteranno poi congiuntamente il lavoro degli altri
gruppi.
30
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI
Intervento
- COOPERAZIONE E TERRITORIO: IL SENSO DELL’IDENTITÀ Cagliari, sabato 10 settembre 2011
Docente-Formatore: Dr. Gianni Simeone (Sociologo)
Il programma seguente è stato pensato per venire incontro alle esigenze formative in ordine al
corso per Giovani Cooperatori. In base alle richieste, si è ritenuto d’intervenire sull’aspetto di
conoscenza relativo ad una riflessione di sociologia dei processi culturali e comunicativi inerente i
concetti di Territorio, Spazio Culturale, Etnocentrismo-Cosmopolitismo. Per capire bene le
dinamiche della comprensione e del fraintendimento delle specificità di un qualsiasi territorio si
prenderà come spunto paradigmatico il “caso Salento”, dove si spiegherà come i mass media e/o i
relativi processi di distorsione sociale possano influenzare la conoscenza dei singoli abitanti e
finanche dell’intera società riguardo i luoghi in cui vivono loro stessi e gli altri e lo stesso concetto
e sentimento d’identità. Importante questo anche in ordine alla comprensione dei cosiddetti “altri
luoghi” rispetto a quello di nascita e al sorgere di eventuali conflitti sociali che gli operatori culturali
hanno il compito di sciogliere.
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
CHI
MATTINA
Plenaria
Introduzione
Gianni S.
e Facilitatrici
9:30-10:00
(Presentazione e
monologo-racconto)
MATERIALI
10:00-10:30
Plenaria
Cos’è l’identità?
=
10:30-11:15
GdA
Analisi
=
11:15-11:30
11:30-12:30
12:30-13:30
Pausa
Plenaria
Plenaria
Pausa
Raccontarsi
Pausa
G. S.
G. S.
Pausa
13:30-14:30
Pranzo
Pranzo
G. S.
Pranzo
SERA
14:30-15:15
Nozioni teoriche
di base
Pranzo
Confronto
Cartellone,
pennarelli, post it
Cartellone,
pennarelli, post it
31
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
15:15-16:30
Plenaria
Caso
paradigmatico
G. S.
Carta geografica
dell’Italia e del
mondo
16:30-17:00
17:00-17:30
GdA
Plenaria
Confronto
Commento finale
=
G. S.
Ev. Stereo Cd
Occorrenze: lavagna a fogli mobili o magnetica, scotch, fogli A4, penne, pennarelli, post it,
carte geografiche da appendere (Italia-mondo), Cd stereo.
MATTINA - Introduzione (09:30-10:00
In questa sezione verrà proposto l’ascolto di un breve monologo-racconto recitato dal docente
sul contenuto paradigmatico del modulo. Seguirà una breve spiegazione riguardo le
motivazioni sulla scelta di questo modulo: l’importanza del riconoscimento del senso
dell’identità socio-culturale e dei luoghi per attivare una maggior comprensione e accoglienza
dei migranti e saperli integrare nel proprio territorio pur comprendendo anche gli altri territori.
Le Facilitatrici avranno qui il compito di sistemare la platea in cerchio, presentare il Docente e il
suo particolare intervento.
Cos’è l’identità? (10:00-10:30)
Cosa significa? Cosa implica? Qual è la sua importanza sociale? Brainstorming sulle quattro
domande esplicitate dal Docente e conoscenza dei partecipanti assistito dalle Facilitatrici: i
partecipanti scriveranno la propria idea iniziale di “identità” e sue implicazioni su dei post-it che
verranno successivamente esposti sul cartellone.
Analisi (10:30-11:15)
Qui saranno analizzate le quattro domande esposte sopra, sistemati i post it in colonne sul
cartellone e discusse le loro implicazioni in relazione alle conoscenze dei partecipanti. Si dovrà
giungere a una risposta-risultato il piú possibile “comune”.
Raccontarsi (11:30-12:30)
In cerchio, ogni partecipante al centro si racconterà agli altri per un tempo di circa 2 minn.: chi
sono io in relazione al luogo in cui vivo? Cosa rappresenta per me il territorio dove sono nato?
E gli altri territori? Quale l’esperienza? Il Formatore aiuterà eventualmente il partecipante a
esprimersi e a collegare adeguatamente il discorso.
Nozioni teoriche di base (12:30-13:30 ca.)
Partire dalla descrizione del concetto di Spazio Culturale e della Comunicazione per la
definizione scientifica di un territorio, della relazione e poi di un’identità senza esclusioni verso
l’esterno secondo principi sociologici generali. Da qui ci si connetterà poi alle risposte dei
partecipanti e al “caso paradigmatico” facendo anche leva sul monologo iniziale.
32
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
SERA - Confronto (14:30-15:15 ca.)
Breve discussione di gruppo per cercare di individuare i propri Spazi Culturali.
Caso paradigmatico - Teoria avanzata (15:15-16:30 ca.)
Partendo dall’analisi paradigmatica di un dato territorio italiano (Puglia-Salento) si scoprirà
com’esso possa essere costruito artificiosamente dai mass media e dal marketing turistico
disconoscendo e recidendo radici e identità, facendo scomparire il senso di appartenenza e
creando problematiche di comunicazione, culturali, campanilismi e divisioni all’interno di uno
stesso territorio. Recuperarlo significa lavorare alla scoperta del “senso di sé” in qualsiasi
territorio: infatti, il disconoscimento è purtroppo una possibilità che può colpire qualsiasi luogo.
Confronto (16:30-17:00 ca.)
Breve discussione di gruppo per evidenziare insieme gli aspetti trattati al punto precedente o,
“a scelta”, breve esperienza di conoscenza di un ballo popolare pugliese per “immergersi” in
una cultura. Questo punto potrebbe eventualmente posporsi al “Commento finale”.
Commento finale (17:00-17:30)
In relazione al programma svolto il concetto d’identità sarà riformulato. I partecipanti
dovranno dunque dare un commento operativo finale (ev. insieme al Docente): come posso
accogliere lo straniero? Come posso integrarlo?
33
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI PER IL "PROGETTO GIO.CO."
Lezione del 17/09/2011 – Docente: Dott. Maura Fois
34
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
DESCRIZIONE ATTIVAZIONI DI GRUPPO
• Individua il problema! Esercitazione per l'individuazione del problema centrale. Suddivisi in
gruppi i corsisti si confronteranno brevemente sull'individuazione di un problema centrale
teorico ,potenziale fulcro di un progetto. Dovranno seguire delle indicazioni date dal docente
affinchè la formulazione sia corretta. A turno valuteranno poi congiuntamente il lavoro degli
altri gruppi.
• Piantiamo l'albero......dei problemi
Suddivisi in gruppi i corsisti partiranno dal problema individuato nella precedente attivazione di
gruppo e, aiutandosi di cartoncini e fogli, ragioneranno insieme sulla cause e gli effetti del
problema evidenziato.
• E ora piantiamo l'albero ....degli obiettvi
Sulla base delle cause/effetti individuati nel lavoro di gruppo precedente, i corsisti, suddivisi
negli stessi sottogruppi, ragioneranno e attiveranno processi logici per associare soluzioni
possibili ai problemi precedentemente evidenziati. Tutte e 3 le attivazioni sono fondamentali
per la costruzione del Quadro Logico e per la realizzazione del PCM.
• La logica del Quadro Logico!
Sulla base delle spiegazioni date dalla docente nella lezione frontale, ed individuati dopo un
lavoro collettivo di logica gli obiettivi , i corsisti, suddivisi in gruppi, si confronteranno per
l'elaborazione del quadro logico secondo una logica orizzionatale e verticale.
35
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
MANUALE DELLE ATTIVAZIONI_ PACE E NONVIOLENZA
Sabato 15.10
QUANDO
DOVE
ATTIVITÀ
CHI
9.45-10.15
Plenaria
GIUSTA DISTANZA
Andrea
10.1510.45
10.4511.30
11.3011.45
11.4512.45
12.4513.30
13.3014.30
14.3015.30
15.3016.45
16.4517.00
17.0017.30
Da
verificare
CERCHIO MALEDETTO o
SPECCHI
Dopogioco
Da verificare
MATERIALI
Pausa
GdA
EL DIBUJO
Facilitatrici
Plenaria
Restituzione lavoro gruppi
Andrea
A4, penne
colorate/pennarelli
Pausa pranzo
Plenaria
Plenaria
ZAINO, COMODINO,
CESTINO, TELEFONO
FOTOLINGUAGGIO
Andrea
IL NODO + Saluti&baci
Andrea
QUESTIONARIO
VALUTAZIONE
Marta/A.Se.Con.
Andrea
GIUSTA DISTANZA
Si crea una configurazione spaziale in cui ogni corsista sceglie di collocarsi in modo da
rappresentare attraverso il suo posizionamento lo spazio metaforico “occupato” durante il
corso tenendo conto dell’aula e della giusta distanza dagli/dalle altri/e.
Senza parole.
CERCHIO MALEDETTO
Creazione di due gruppi di diverse proporzioni (rapporto 1:4 circa; es: nel caso di 30 persone,
un gruppo di 6, uno di 24).
Il gruppo più nutrito si disporrà in cerchio, fronte rivolto all’esterno, con corpi adiacenti, che
dovrà impedire l’acceso nello spazio interno alle persone dell’altro gruppo, che invece avranno
il compito di entrare all’interno.
36
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Senza l’uso della parola.
SPECCHI
A coppie, senza parole.
Il gioco si compone di tre fasi distinte.
1. Nella coppia, a turno, una dovrà compiere dei movimenti e l’altra dovrà riprodurli a
specchio.
2. Nella coppia, a turno, una dovrà compiere dei movimenti e l’altra fare il suo contrario.
3. Nella coppia, ciascuna persona dovrà compiere dei movimenti in maniera indipendente
dall’altra per poi trovare il modo di coordinare i suoi gesti con quelli dell’altra.
EL DIBUJO
Ogni GdA crea coppie composte da A e B.
Gli/le A e B di ciascuna coppia si dispongono frontalmente.
Tre fasi, senza parole.
1. Viene distribuito, per ogni coppia, un foglio su cui viene appoggiata una penna. Viene
data l’istruzione “iniziate a disegnare”. Dopo circa 2 minuti si dà lo stop e si invita a
scrivere sul disegno “uno” e a firmarlo.
2. Sempre un foglio per coppia, ma questa volta due penne (di diverso colore).
Istruzione: “Dividete il foglio e iniziate a disegnare”.
Due minuti e stop, invitando a scrivere sul foglio “due” e firma.
3. Prima dell’inizio di questa fase, tutti gli/le A vengono raggruppati/e e viene loro
assegnato il compito segreto “dovete disegnare a tutti i costi una casa grande come
tutto il foglio”. Per i/le B il compito altrettanto segreto “dovete disegnare a tutti i costi
un animale grande come tutto il foglio”. Gli/le A non devono conoscere il compito
dei/delle B e viceversa. Le coppie si ricompongono (le stesse di prima).
Un foglio per coppia, una penna.
Istruzione “iniziate a disegnare”. Due minuti, stop, invitare a scrivere “tre” e firma.
N.B. Prima delle tre fasi è importante chiarire che una volta data l’istruzione, il compito deve
essere eseguito immediatamente e senza ulteriori chiarimenti. È importante anche che, tra le
diverse fasi, non ci sia alcun commento su quanto accaduto.
Alla fine delle tre fasi, i disegni vengono mostrati e commentati.
La facilitazione in questa fase è orientata alla ricostruzione del processo (chi ha fatto cosa
quando), secondo i punti di vista individuali (e valorizzando le differenze delle narrazioni). É
importante che in tale ricostruzione ci sia una distinzione sui processi nelle diverse fasi.
37
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
ZAINO, COMODINO, CESTINO, TELEFONO
Attività di valutazione del modulo
Vengono posizionati nello spazio 4 oggetti (vedi titolo del gioco).
Le persone verranno invitate a posizionarsi in corrispondenza di uno degli oggetti indicati
corrispondenti a:
→ zaino: aspetti del modulo (temi/esperienze/emozioni…) che si ritengono bagaglio da
portare con sé
→ comodino: aspetti che si ritengono importanti ma per i quali si ritiene necessario un
approfondimento
→ cestino: aspetti da “buttare via”
→ telefono: fare una telefonata a formatore/facilitatrici legata a una curiosità, un dubbio,
una richiesta
FOTOLINGUAGGIO
Attività di auto-valutazione
Al centro del cerchio vengono sparse immagini tratte da ritagli di giornali/riviste.
Le persone vengono invitate a scegliere un’immagine che “dica qualcosa” di loro rispetto a
Gio.Co.
38
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Nell’ultima lezione vi è stato chiesto di compilare un questionario di valutazione del corso
appena concluso. Per vedere come avete risposto vi proponiamo la lettura del report finale.
39
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
REPORT QUESTIONARIO FINALE
I PARTECIPANTI AL CORSO
Il gruppo degli iscritti al progetto GioCo è composto da 50 individui di un età compresa tra i 19
e 30 anni, 82% di genere femminile il restante 18% di genere maschile.
Il questionario è stato proposto a 25 corsisti presenti alla lezione conclusiva del corso Giovani
Cooperatori; tutti corsisti hanno risposto positivamente.
Prendendo in esame la distribuzione dei soggetti in base alla variabile titolo di studio è
possibile osservare che il 48% ha conseguito un diploma mentre il 38% a conseguito la laurea.
Infine il 14% degli intervistati non ha risposto.
Al fine di ottenere un quadro più esaustivo rispetto alla località di provenienze degli intervistati,
si è realizzato un prospetto grafico (Figura 1.) in cui sono riportati i 25 comuni da cui sono
arrivati i partecipanti del corso Gioco.
Figura .1
40
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Proseguendo nell’esplorazione del gruppo d’indagine, è stato chiesto agli intervistati se
appartenessero ad un’associazione di volontariato e se si fossero già interessati al tema della
Cooperazione prima di questo corso.
Il 56% degli intervistati dichiara di operare in un’associazione (grafico 1 )e il 53% dichiara di aver
già affrontato le tematiche sulla Cooperazione(grafico 2).
Fai Parte di un associazione di
volontariato?
Legenda
Valid
i
%
1.si
14
56%
2.no
3.Astenuti
9
2
36%
8%
24
100%
Total
e
grafico 1
41
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Ha già affrontato le tematiche della
Cooperazione?
Legenda
Valid
i
%
1.si
13
54%
2.no
3.Astenuti
11
1
42%
4%
25
100%
Total
e
grafico 2
MOTIVAZIONI E ASPETTATIVE
Presenze
Nel Grafico 3. viene riportato la distribuzione dei soggetti intervistati rispetto ai giorni di
presenza al corso.
42
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Quali giornate delle dieci lezioni
del corso Gioco ha frequentato?
Legenda
Numero
corsisti
presenti
Lezione 1
24
Lezione 2
23
Lezione 3
23
Lezione 4
21
Lezione 5
23
Lezione 6
22
Lezione 7
18
Lezione 8
20
Lezione 9
Lezione 10
23
24
Grafico 3
43
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Nella tabella è riportata la frequenza
dei corsisti per lezione
Motivazioni
Per poter indagare quali fossero le ragioni che hanno portato i giovani a partecipare al corso è
stato chiesto loro quali fossero stati i motivi che li hanno spinti a partecipare.
Alcune risposte:
Interesse a conoscere meglio la cooperazione.
Volontà di conoscere in pratica il mondo della cooperazione e delle ONG.
Crescita personale in termini di cooperazione.
44
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Curiosità, interesse di apprendere nuove conoscenze.
Avvicinarmi e conoscere il mondo della cooperazione anche per una professione futura
Conoscenza del mondo della Cooperazione
Mettermi in gioco su nuovi argomenti.
Cooperazione internazionale.
Aspettative
Per valutare il grado di soddisfazione rispetto alle aspettative è stato chiesto ai soggetti
intervistati “Sono state rispettate le aspettative che avevi prima dell’inizio del corso?”.
Dalle risposte fornite emerge che per 23 intervistati, le lezioni hanno rispettato le aspettative; in
particolare hanno dichiarato che il corso ha rispettato le aspettative in modo buono il 48% in modo
ottimo il 28% e in modo sufficiente il 16%, il restante 8% non ha risposto (grafico 4).
In quale misura il Corso ha
corrisposto alle tue aspettative?
Legenda
1.Buona
2.Ottima
3.Sufficiente
4.Astenuta
12
7
4
2
%
48%
28%
16%
8%
grafico 4
45
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Una percentuale del 78% degli intervistati (pari a 18) ha dichiarato che il corso è andato
meglio rispetto alle aspettative iniziali. Il 13% dei soggetti (pari a 3) riporta invece che il corso
non ha soddisfatto le proprie aspettative. Il 9%(pari a 4) non ha risposto.
I MODULI DEL CORSO
La seconda area dello strumento è costituita da cinque item che indagano la percezione dei
soggetti rispetto a: “grado di utilità” (I Item), “soddisfazione” (II Item), “aspettative sul tema
trattato” (III Item), “utilità delle attivazioni” (IV Item) e “interesse dell’argomento trattato” (V
Item).
Moduli
Modulo 1
totali
Per
niente
poco Abbastanza
Molto Moltissimo
Mancanti
I Item
II Item
III Item
IV Item
V Item
2
2
2
2
5
2
2
13
8
8
4
10
5
35
5
8
6
6
8
33
10
7
8
7
10
42
1
6
5
6
6
5
29
1
9
9
10
8
9
46
1
5
5
4
5
6
26
1
3
3
3
3
4
17
2
4
6
4
2
9
12
13
2
5
1
3
2
5
3
2
Modulo 2
Mancanti
I Item
II Item
III Item
IV Item
V Item
1
1
2
1
2
7
Modulo 3
Mancanti
I Item
II Item
III Item
2
1
1
46
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
IV Item
V Item
1
5
5
4
23
10
11
55
4
4
17
3
4
19
4
4
4
2
2
2
2
1
9
4
11
9
13
9
9
51
4
8
10
6
9
11
44
7
1
2
3
2
2
10
7
7
6
7
5
4
29
7
8
8
6
8
8
38
7
1
1
1
2
3
8
1
5
5
2
12
9
10
13
12
56
12
11
10
10
13
56
Modulo 4
Mancanti
I Item
II Item
III Item
IV Item
V Item
1
1
Modulo 5
Mancanti
I Item
II Item
III Item
IV Item
V Item
7
1
1
1
1
1
5
Modulo 6
Mancanti
I Item
II Item
III Item
IV Item
V Item
13
Le lezioni hanno ottenuto un gradimento medio-alto. In particolare sono stati valutate
positivamente tutte le voci che riguardano l’area della metodologia didattica, come si avrà
modo di leggere nella sezione successiva.
IL CORSO GIO.CO.
La quarta area del questionario è stata dedicata a raccogliere i pareri degli intervistati ponendo
il focus sugli argomenti trattati durante il corso e sui punti di forza riscontrati dai partecipanti.
47
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Nel primo item dell’area è stato chiesto ai partecipanti “Quali tra gli argomenti trattati avresti
voluto approfondire?”. Su 25 intervistati 25 avrebbero voluto approfondire gli argomenti
trattati nel modulo 4 “Pianificazione, progettazione, attuazione di iniziative di cooperazione”.
A seguire troviamo coloro che avrebbero voluto dedicare più tempo agli argomenti relativi alla
“Pace e Nonviolenza”, (Modulo 1). Infine, un numero di intervistati pari a 11 avrebbe voluto
approfondire il modulo 4“L'altro lato della cooperazione Migranti, rifugiati, richiedenti asilo”.
È stato domandato agli intervistati quali fossero stati i punti di forza del corso. In tabella sono
riportate le risposte fornite dai giovani. Per il 45% uno dei punti di forza del corso è stato la
metodologia. A seguire troviamo come punti di forza la Docenza 30%, i facilitatori e tutor 21%
(grafico 5).
Quali sono stati i punti di forza del
corso?
Legenda
%
1.Docenza
14
30%
2.Metodologia
21
45%
3.Facilitatori
10
21%
4.Altro
2
4%
grafico 5
48
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Dopo le lezioni è arrivato il momento dello stage e il gruppo si fa in tre: c’è chi presso
l’Eurodesk progetta sui bandi Gioventù in Azione e Legge 19, scoprendo che non è semplice
tradurre le idee in progetti, chi come Matteo lavora sulle attività di fund raising del ONG, e chi
inizia un viaggio formativo ma soprattutto esperienziale nel lontano Brasile, raccontato da un
diario di bordo scritto a più mani.
49
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
LO STAGE
DIARIO DI BORDO STAGE BRASILE
17 Novembre 2011
...inizia l'avventura, appuntamento alle cinque del mattino all'aeroporto di Elmas, assonnati ma
impazienti d'intraprendere il viaggio....
....ore 7:30 circa arrivo a Fiumicino, cambio terminal prima T2 poi T3, alla fine troviamo il
nostro imbarco e poi via verso Madrid...
...ore 13:10 arrivo a Madrid, le occhiaie e la borse sotto gli occhi sono praticamente sulle facce
di tutti, veniamo derubati dai bar dell'aeroporto che per un panino ti fanno pagare più di 4 €
ma bisogna pur mangiare! Finalmente verso le 15:30 ci imbarchiamo per Salvador...
....il volo è infinito, c'è chi dorme, chi legge, chi guarda film e chi ascolta musica, qualunque
cosa pur di far passare queste otto ore e mezza....
...ore 21.30 locali, dopo circa diciotto ore di viaggio arriviamo a Salvador, subito si sente il
cambiamento climatico, via giubotti e maglioncini e ci dirigiamo al controllo passaporti, dopo
qualche complicazione riusciamo a passare tutti.
Fuori dall'aeroporto c'è un autobus che ci aspetta e che dopo circa 80 km e un'altra oretta di
viaggio ci porta ad Amelia Rodriguez, prima tappa del nostro viaggio.
Piccola parentesi sull'autobus, per altro gentilmente offertoci dalla Prefeitura di Amelia
Rodriguez, a prima vista non sembrava potesse portarci a destinazione e una volta a bordo,
l'idea si rafforzava... tutta l'umanità che ci era passata aveva lasciato impresso il suo odore.
Ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Morale della favola avere più fiducia nei mezzi Brasiliani e mai
disperare!
Una volta a destinazione ci sistemiamo nei posti assegnatici, sei di noi nella casetta di fronte
all'Educandario di proprietà delle suore, altri quattro ospiti in casa di una rappresentante del
Comune di Amelia Rodriguez, il resto tutti nella posada del paese.
Finalmente andiamo a nanna, da adesso l'avventura ha veramente inizio...!
18 Novembre 2011
Ore 9:45 appuntamento davanti all'Educandario Imaculado Corazon de Maria, ristorati dal
sonno e da una doccia (anche se per molti fredda) ci apprestiamo a passare la mattinata in
mezzo ai 1200 bambini della scuola.
Assistiamo alle loro rappresentazioni, danze, capoeira, canti e recit, fanno tutte parte del
"Projecto Africa" volto a far riscoprire ai bambini e i ragazzi della scuola le loro radici africane,
molto forti in particolare nello Stato di Bahia.
Veniamo accolti calorosamente e sembrano tutti fieri e felici nel mostrarci i risultati dei loro
lavori.
50
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Noi assistiamo con gioia specialmente alle rappresentazioni dei più piccoli che sono veramente
adorabili. C'è veramente tanto caldo e i ventilatori piazzati qua e la non riescono ad attenuarlo,
ma finalmente alle 12:00 arriva a salvarci il pranzo offertoci dalle suore dell'Educandario. Tutto
il cibo è tipico della regione: carurù, vatapà, frango asado....è tutto molto buono.
Dopo pranzo altre rappresentazioni questa volta dei bimbi della materna dai zero ai tre anni,
poi finalmente un riposino.
Ci ritroviamo per cena alle 18:30, mangiamo in un ristorantino convenzionato con il comune
anche qui è tutto molto buono. Sempre cibo tipico: arroz, fejao tropeiro, carne asada ecc.
Dopo cena ci spostiamo in piazza per assistere ad altre rappresentazioni e ballare un po'.
La prima giornata ad Amelia Rodriguez si conclude e ce ne andiamo a dormire, pensando a
cosa faremo l'indomani.
Alessandra Piras, Milena Montis e Roberto Loddo
19 Novembre 2011
Nella mattinata, abbiamo visitato il mercato cittadino scoprendo le produzioni artigianali e
alimentari tipiche della zona e ci siamo soffermati a degustare alcuni tipi di frutta e osservato
le colture tipiche della zona. Attraversando le favelas di fango, in seguito, ci siamo recati a
piedi, in compagnia della giovane segretaria all'agricoltura dell'assessorato all'ambiente della
prefettura di Amélia Rodriguez, alla Cachoeira. Durante il tragitto, siamo entrati a casa di un
cittadino, e abbiamo potuto notare il degrado sociale degli abitanti della favelas periferica.
Arrivati alla Cachoeira (cascata), la responsabile ha evidenziato il grado di inquinamento delle
falde acquifere determinato dall'iniziale presenza della discarica a cielo aperto del territorio.
Degrado, questo, che compromette l'equilibrio ambientale della cosi detta “Mata Atlantica”, la
vegetazione tipica della zona.
Dopo il pranzo, ci siamo recati nel distretto dove si trova l'Usina Aliança, dove abbiamo potuto
vedere la fabbrica industriale di canna da zucchero. Caso ha voluto che durante la visita alla
chiesa che si trova proprio di fronte alla fabbrica ci siamo imbattuti in una gentilissima signora.
Chiacchierando con lei, abbiamo scoperto che durante la sua vita ha lavorato proprio in quella
fabbrica e ci ha raccontato la sua esperienza e ci ha parlato del processo di lavorazione dello
zucchero, dei trattamenti che subisce e del perché lei, ormai, ha preferito non farne più uso.
Inoltre, ci ha parlato della triste realtà del distretto, riferendosi al fatto che venga ancora
gestito come un latifondo, dove enormi e vastissime distese di terra siano ancora in mano a
pochi proprietari e dove i lavoratori non hanno alcuna prospettiva di crescita economica
rimanendo sempre e comunque dei lavoratori stagionali senza possibilità di acquistare un
piccolo terreno da poter coltivare ed emanciparsi.
20 Novembre 2011
Il giorno dopo la visita alla fabbrica, siamo andati a visitare l’altro distretto che fa capo al
comune di Amélia Rodrigues: São Bento. São Bento è un distretto dove l'agricoltura è a
51
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
gestione familiare, all’opposto del distretto dell’Usina. In visita al paesino, abbiamo potuto
notare la festa dei vaqueros e ci siamo recati a casa della donna che compare nella foto del
libretto asecon. Affianco alla casa c'era la presenza di una croce che è stata venduta qualche
anno fa, dal proprietario del terreno vicino, poiché era infastidito dalle numerose visite dei
pellegrini.
21 Novembre 2011
Ci siamo recati alla scuola per bambini speciali di Amélia. Un luogo che ci ha colpito in termini
negativi, in quanto, questa scuola, ha come obbiettivo principale l'educazione di quei bambini e
quelle bambine che non sono accettate nella scuola pubblica. Una non accettazione dovuta a
differenti fattori, dalla sofferenza mentale, ai bambini celebrolesi, ai problemi di droga
all'iperattività. Abbiamo visto i loro lavori artistici che vendono nei mercatini natalizi.
Successivamente, siamo andati al centro medico e al centro di salute mentale locale. Ci hanno
spiegato le varie dinamiche di gestione della salute pubblica.
La sera abbiamo lavorato in gruppo formando tre gruppi (sostenibilità ambientale, servizi
sociali al cittadino e cultura). Dopo cena, abbiamo avuto un importante incontro con
l'assessore pistolero.
22 Novembre 2011
Riunione con tutte le autorità cittadine e i rappresentanti delle associazioni cittadine con
l'asecon Ong. Di sera assemblea dei vereador (consiglio comunale) con presentazione del
progetto e delle idee della Ong Asecon alla popolazione con le casse acustiche dei megafoni
sui pali.
23 Novembre
In mattinata si è lavorato alle relazioni dei tre gruppi (sostenibilità ambientale, servizi sociali al
cittadino e cultura). Riunione operativa la prefettura nella “sala Nobre”. (Si allegano relazioni
dei tre gruppi).
25 Novembre 2011
h. 08:00:
E` l`alba di un nuovo giorno!!!
L`aria di mare, qua sull`Isola di Bom Jesus dos Passos, ritempra un pó dalle giornate afose
trascorse ad Amelia Rodriguez. Dopo un`abbondante colazione, aspettiamo qualcuno del
posto, incaricato di accompagnarci in giro per l`isola.
Stamattina siamo suddivisi in due gruppi, di cui uno suddiviso a sua volta in due sottogruppi, i
quali gireranno per l`isola, somministrando questionari alla popolazione, cosi da raccogliere
informazioni circa le pratiche di vita degli abitanti; l`altro gruppo si rechera` nella scuola
municipale Antonio Carlos Magalhaes.
52
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
h. 09:30:
Siamo a scuola!!!
Oggi i bambini, eccezionalmente, usciranno alle 10:30, dopodiche` gli insegnanti si riuniranno
per fare la pianificazione di fine anno.
Qua sull`isola i bambini frequentano sino alla V elementare; gli altri tre anni vengono
frequentati sulla terraferma, il cosiddetto ¨Continente¨. Cio` che colpisce e` che gruppi di
bambini di 10 anni prendano le barche da soli per spostarsi sulla terraferma. Infatti, il
Municipio di Salvador, pur pagando le divise e i trasporti, non garantisce la sicurezzza di questi
bambini, ragion percui la comunita` chiede la possibilita` di fargli frequentare la scuola sino,
almeno, ai 14 anni, in modo che poi siano grandi a sufficienza per prendere da soli le barche. Il
primo anno (a partire dai 3 anni) e`di alfabetizzazione, il secondo anno (6-7 anni) i bambini
iniziano ad acquisire maggiori competenze e nozioni sulle varie discipline. Il venerdì molte
madri vanno al mercato sulla terraferma, percui oggi molti bambini mancano perche` sono
andati anche loro al mercato. I turni scolastici sono tre: il mattino e il pomeriggio per i bambini
e la notte per i giovani adulti. Per 195 alunni ci sono 8 insegnanti, di cui 5 pagati dal Governo e
3 da un privato, un`associazione.
Durante la riunione dei docenti viene presentato il progetto A.se.con. e verso le 11:30 andiamo
via. Breve giro per i negozi e alle 12:00 si va tutti a mangiare, ospiti della cooperativa dei
pescatori, dove ci viene offerto del riso, di due tipi, pesce fritto (non ben identificato) e in
umido (razza probabilmente), feijoada...dopodiche, alcuni di noi vanno a seguire la riunione
della comunita` di pescatori, contrari alla costruzione di un gassificatore nella zona.
h. 16:30:
Il gruppo, che di mattina e` andato a visitare la scuola, va in giro per le case a somministrare
altri questionari fino alle 18:30/19:00 circa, mentre chi se ne e` occupato in mattinata, va a
perlustrare l`isola, alla ricerca di una zona balneabile (ardua impresa), a visitare il cimitero, a
conoscere l`asino che raglia e bussa per le case alla ricerca di cibo, e a fare due chiacchiere col
sacerdote, che gli mostra la sua abitazione molto suggestiva.
h. 20:00:
E` pronto in tavola (cena in pousada). Dopo cena breve breafing sulle attivita` del giorno dopo
e, per concludere la serata in bellezza, giro dell`isola by night, musiche e balli...solo per
pochi...e... domani e` un altro giorno!!!
28 novembre 2011 Marta e Nicola
I due gruppi si sono divisi per aver modo di conoscere due progetti sociali operanti nella realtà
di Salvador.
53
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Il primo gruppo ha visitato la scuola e le attività portate avanti dall’ Instituçao Beneficente
Conceiçao Macedo che porta avanti diversi progetti fondamentalmente organizzati in due
filoni:
Lotta all’AIDS:
Si tratta del tema base di cui si occupa l’associazione, nata dall’attenzione di un’infermiera
laica che dopo anni di esperienza all’ospedale e con la consapevolezza delle difficoltà sociali e
sanitarie che incontrano le persone sieropositive, ha deciso di dedicarsi a loro, partendo dagli
ultimi degli ultimi: dalla strada. Così due progetti tipo sono: la sensibilizzazione per le
prostitute e l’informazione, l’assistenza psicologica, sanitaria e di cibo in diversi punti della città
a famiglie con problematiche legate all’AIDS.
A ciò si lega un’assistenza speciale alle famiglie più indigenti, attraverso un sistema
organizzato di comodato d’uso di circa 20 appartamenti. Contemporaneamente in caso di
minori che vessano in problematiche sanitarie o di violenza familiare importanti hanno
sviluppato un sistema in collaborazione con il tribunale dei minori che consiste in un
affidamento diretto ad una casa di accoglienza per bambini e bambine, gestita dalla stessa
associazione, così da poter essere recuperati e seguiti per due anni o sino alla maggiore età.
I progetti dipendono da finanziamenti privati. Sono presenti diverse azioni di
autofinanziamento ma queste da sole non sono sufficienti al finanziamento delle spese.
Formazione e inserimento lavorativo:
Organizzati in una sezione di una scuola pubblica, l’associazione è stata in grado di costruire
un sistema di apprendimento e inserimento lavorativo per persone svantaggiate e con
problematiche di AIDS o di esclusione sociale. A partire dagli insegnanti: eterosessuali,
omosessuali, trans gender a finire dai ragazzi. Il progetto formativo è finanziato dalla
legislazione e dai fondi federali dedicati all’inserimento lavorativo per minori. E’ strutturato in
due anni di apprendistato di cui uno propriamente teorico (i ragazzi assistono a lezioni
frontali); il secondo pratico (i ragazzi vengono inseriti dall’associazione all’interno dello staff di
una sessantina di aziende, sulla base delle necessità in organico delle aziende, nonché della
propensione umana e professionale dei ragazzi). Il progetto è aperto solo ed esclusivamente a
ragazzi regolarmente iscritti e frequentanti la scuola pubblica e prevede, per i partecipanti, il
rimborso spese viaggio.
Il secondo gruppo ha visitato i progetti dell’associazione ACOPAMEC che a Salvador collabora
con l’ONG italiana IPSIA.
L’Acopamec è un’associazione operante a Salvador dalla seconda metà degli anni novanta.
Nasce dall’operato di un canonico olandese e in circa 10 anni cresce e si sviluppa in maniera
organica e continuativa grazie ad un’efficace ed organica gestione, ad un gruppo di
amministratori coesi, dedicati alla causa e professionalmente preparati, alla costanza di
finanziamenti (Governo Olandese, Governo Federale, Stato di Bahia, Prefettura di Salvador,
investimenti privati, raccolta fondi). Oggi l’associazione conta una decina di amministratori, un
centinaio di dipendenti regolarmente stipendiati ed una quarantina di volontari per un bacino
d’utenza di circa 3200 famiglie.
54
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
I progetti portati avanti sono molteplici e diversificati, ma il loro fulcro è raggruppabile come
segue:
Recupero di bambine su cui è stata usata violenza fisica:
i casi segnalati dal tribunale dei minori vengono inseriti in una casa famiglia gestita da suore
che provvedono al recupero fisico e psicologico. Le persone assistite generalmente si fermano
al centro per due anni, ma in caso di necessità sino alla maggiore età;
Assistenza familiare
Si tratta di progetti diversificati destinati sia ad adulti che a ragazzi. In relazione ai ragazzi si
tratta di attività ricreative varie organizzate in tipologie di corsi diverse, dal teatro all’attività
manuale che operano come una sorta di ludoteca continuata, così da offrire ai più piccoli delle
valide alternative alla strada in cui è altissimo il rischio di dispersione legata principalmente
alla droga ed ai furti.
Tipologia di corsi analoghi sono destinati anche agli adulti, dal cucito, alla produzione di carta
riciclata a lavori di artigianato ed artistici. Maschie femmine si riuniscono in corsi diversi
finalizzati alla produzione di oggettistica e materiale destinato al mercato locale ma anche al
commercio equo e solidale.
Formazione
Si tratta di uno dei filoni guida dei progetti dell’associazione e risulta particolarmente articolato
e sviluppato. Partendo dalla legislazione federale e dai programmi federali che promuovono
l’apprendistato nei giovani, sono stati creati una serie di corsi professionali che coprono buona
parte delle aree di servizi operanti sul mercato.
Funziona come una sorta di sistema
scolastico parallelo che opera a seconda dell’organizzazione interna indistintamente mattina e
pomeriggio. I ragazzi che sono regolarmente iscritti alla scuola pubblica possono inserirsi nel
progetto e scegliere a quale corso partecipare (la scelta è molto ampia: si va dai corsi di cucina
a quelli di odontotecnico, parrucchiere, estetista, informatica, cucito, arte e artigianato e tre
corsi di diploma universitario). Comuni a tutti i corsi sono 4 discipline: lingua portoghese,
geografia, matematica e informatica. Il programma è pluriennale e prevede il superamento di
esami conclusivi per tutte le materie, nonché la consegna di un attestato finale ad esito
positivo delle prove.
Per i ragazzi che vessano in condizioni familiari di difficoltà è prevista un’assistenza per il
materiale di studi e per il pranzo.
29 Novembre 2011
E' il nostro terzo giorno nel quartiere di Itapuà, sarà una giornata intensa perché dobbiamo
fare due tappe importanti: prima dobbiamo incontrare il rappresentante della UIL,Bruno Ferro
e poi andremo a Praia do Forte per il progetto Tamar.
Bruno Ferro è il coordinatore del Progetto Sud che è un'organizzazione non governativa
costituita a Roma nel 1984. Questo è tutto quello che sappiamo per ora e speriamo di chiarirci
le idee a breve.
55
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
h 8,10 Siamo sul pullman che ci porterà nella sede del progetto,sappiamo che ci aspetta
un'oretta di viaggio e ci concediamo un po' di riposo..la stanchezza si fa sentire!
h 9,30 Appena scesi dal pullman Bruno Ferro ci accoglie nella sede dove ci spiega la storia
dell'associazione,la situazione economica e agricola del Brasile e in particolare dello stato di
Bahia. Il progetto Sud prevede la creazione di un consorzio che unisce piccoli proprietari
terrieri.
Gli obiettivi sono:Favorire il progresso economico,sociale,tecnico e culturale dei lavoratori
Promuovere
condizioni
egualitarie
delle
fasce
emarginate
della
popolazione
Contribuire alla crescita del movimento sindacale.
Collaborare con le istituzioni internazionali nella promozione dei diritti umani e sindacali
Dopo l'interessante spiegazione del dott.Ferro ci rimettiamo in viaggio diretti verso Praia do
Forte.
h 11,00 Il progetto Tamar è stato creato nel 1980 dall’Istituto Brasileiro de Desenvolvimento
Florestal (IBDF). Iil nome del Progetto, proviene dalle iniziali delle parole “Tartaruga” e
“Marina”. Adesso il Progetto Tamar è conosciuto nel mondo e riconosciuto come una delle più
belle esperienze di conservazione delle specie marine di tartarughe. Sono stati salvati
dall’estinzione 5 specie di tartarughe marine come la tartaruga Dermochelide, conosciuta come
tartaruga Gigante, la quale può pesare 750 kg, arrivando anche a 2 metri di lunghezza; le altre
4 specie sono la tartaruga Legittima, la Oliva, la Caretta e la Verde. Nella località chiamata
Praia do Forte abbiamo un insediamento del progetto Tamar, il quale protegge diversi
chilometri di spiaggia per mantenere uno spazio per l’alimentazione, per la collocazione delle
uova, per la crescita e il riposo degli animali, fino alla schiusa delle uova e infine accompagnare
le piccole tartarughe che di corsa si avviano verso il mare.
Il fatto che ci sconvolge è che il progetto ha il patrocinio della Petrobras che è uno dei
responsabili dell' inquinamento ambientale di Bahia, i soliti colossi che fanno danni veramente
ingenti
e
poi
cercano
di
lavarsi
la
coscienza
con
un
patrocinio!!
Siamo davanti all'entrata,qualcuno decide di non entrare ma la maggioraza di noi ha intenzione
di visitare il parco. Una guida ci accompagna e ci spiega le attività della giornata: si può anche
assistere in certi orari predefiniti al momento del pasto delle tartarughe e si può seguire un
itinerario guidato.
Decidiamo di fare un giro veloce e andiamo a pranzo con l'intenzione di tornare più tardi dato
che il biglietto vale tutto il giorno. Ci dividiamo in gruppi:chi fa un giro per le bancarelle,chi va
alla ricerca di un supermercato,chi fa un tuffo e chi cerca un locale dove pranzare.
h 14,30 Dopo esserci rifocillati rientriamo nel parco e completiamo il giro. Abbiamo anche un
po' di tempo per fare merenda e passeggiare sulla spiaggia.
h 17,00 Ci ritroviamo davanti al pullman pronti per partire ma ci accorgiamo che mancano due
colleghe e la partenza viene ritardata alle 17,45 quando vediamo sfrecciare le due malcapitate
in apixedda vicino al nostro pullman.
h 20,00 Il viaggio è durato poco più di un'ora adesso stiamo cenando a casa Betania e ci
stiamo organizzando per uscire e fare una passeggiata sul lungomare.
Carmen e Linda
56
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
1 DICEMBRE 2011
8.45. Siamo arrivati all’ UNEB dove abbiamo incontrato Egnaldo Pellegrino,docente nella
Facoltà di Economia ,specializzato in amministrazione,post Dottorato in Comunicazione a
Cagliari e si occupa di import-export tra Italia e Bahia.
Successivamente Roberto Copparoni ha illustrato il patto territoriale Sardegna/Bahia “Um novo
modelo socio economico de concorrencia ai mercado”.
Scambio di punti di vista sulla questione” Da crise mundial ao futuro desejavel:qui projeto
possivel?”da parte di professori e di studenti del corso di Pellegrino.
Consegna degli attestati con tanto di foto!!
9.30. Presentazione Progetto Gio.co e dell’asecon e dei vari progetti in Brasile,in
kenya,Senegal,Bosnia,Iraq.
Copparoni dice che bisogna realizzare una “comunità di destino” che l’attuale mercato
contrasta. Ed è qui che si inserisce la cooperazione internazionale,ma non come era negli anni
70 dove si portavano strumentazioni e macchinari ma portare sostenibilità e salvaguardia
dell’ambiente.
Copparoni propone una nuova possibile idea di mercato che comprende la valorizzazione del
territorio. Non si vuole fare la guerra al mercato ma tentare di usare il buon senso.(economia
sostenibile)
Bisognerebbe valorizzare le realtà locali per diminuire l’import-export e sussistere dei propri
prodotti migliorando la qualità della vita,i collegamenti,servizi etc.
Intento è quello di porre al centro dei propri valori l’uomo e non il profitto.
Discorso sulla globalizzazione – collegamento al fiocchetto rosso quale simbolo della giornata
contro i pregiudizi sull’HIV e sul fatto che se non si è conformi alla società si è fuori dalla
stessa.
Intervento del console dello stato di Bahia,Giovanni Pisano,che ha origini sarde e che vede di
buon occhio i progetti di collaborazione dell’A.SE.CON.
Prof. Dice:
Esiste un problema grave che è il consumismo sfrenato come accade negli Stati Uniti.
Il marketing è l’attività di un’impresa ch cerca di soddisfare i desideri di una clientela. Non si
deve confondere il marketing con il consumo sfrenato. Ogni organizzazione deve creare un
marketing etico e responsabile. Purtroppo il marketing attuale cerca solo il consumo che
guarda agli interessi della vita, le imprese non capiscono che con questo sistema a lungo
termine si esauriscono.
Console dice:
Forse c’è differenza tra i diversi stadi dello sviluppo però è difficile perché il consumo è
inevitabile e anche il marketing ci sollecita verso l’acquisto di nuovi prodotti come se fosse una
necessità essenziale. E questo si aggrava se noi non abbiamo la capacità di essere. Se
guardiamo solo all’aspetto economico siamo ad un livello ma se guardiamo dal punto di vista
sociale non ci saranno meno discriminazioni. Nessuna delle due tesi ha la verità assoluta,i due
lati sono indispensabili perché l’una aiuta l’altra.
57
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Commento da parte dei ragazzi dell’università.
Intervento di Roberto Loddo: “Sono contento e soddisfatto di partecipare a questo dibattito su
un argomento cosi attuale. Non abbiamo solo appreso un metodo ma anche a sviluppare
reciprocità e complementarietà; non solo ascoltare ma produrre relazioni permanenti e paritari.
Il problema non è solo a livello economico ma anche sociale.”
Conoscenza e scambio tra ragazzi e saluti.
Tarda mattinata andiamo al centro di Bahia. Ci si divide in gruppi.
Visita alla Chiesa di San’Isabella, terza delle tre Chiese Francescane.
È la Chiesa più antica di Bahia,1827 ,inizialmente in stile baracco fatta in arenaria cambiato
poi in stile neoclassico con legno nero laminato di blu.Jacarandà è l’albero blu. Il soffitto è di
legno che raffigura la storia di san Francesco. Giù stavano i poveri mentre nei corridoi
superiori stavano i ricchi. Oggi si celebrano solo 4 messe all’anno e la chiesa viene affittata da
persone ricche per celebrare alcuni matrimoni. Il simbolo francescano che c’è sopra l’altare
sono le due braccia incrociate: a sinistra quello di Dio e a destra quella di San Francesco.
C’è la sala delle statue che ormai non si possono più portare nelle processioni perché è stato
vietato per poterle tenere in questa chiese e custodirle.
Il signore che ci ha fatto da guida qui ha iniziato a spiegare il rito del kandonblè e l’unione tra
chiesa e orishà. Ad ogni santo corrisponde un orishà ad esempio la Madonna del carmelo è
l’orishà dei fiumi rappresentato dal colore giallo. Ogni colore dovrebbe corrispondere ad un
segno zodiacale.
Ex. Blu chiaro: vergine Maria e si festeggia con la regate delle barche il 2 Febbraio.
Blu scuro “ogu” strumento di guerra,S. Antonio da Padova è il santo.
Bilancia= bianco; Ariete= lilla; Capricorno=rosa, Sagittario=verde, Gemelli=misto di colori.
Per chi volesse approfondire c’è il libro “ Bahia di tutti i santi” di Jeorge Amado.
Pomeriggio
Visita al Museo Nazionale AFRO-BRASILIANO.
Questo è l’anno del popolo afro brasiliano dai primi 10 anni del ventesimo secolo . in questo
museo sono rappresentati i grandi personaggi negri del popolo africano-brasiliano. Ex.
Pelè,Alesajinio etc..
1 sala: ci sono rappresentati con foto i bahiani che contribuirono all’impresa della cultura
bahiana come Hae Menininha di Gantos,molto famosa. Un altro famoso è un comandante che
ha eliminato la schiavitù in marina perché i negri non potevano entrare neanche in marina.
Scrittore:Machado de Assis.
2sala: ci sono sculture del sacro,legate agli ORISHAS oppure a leggende della tradizione.
Grande passero rappresenta la madre terra ed è il massimo rappresentante del kandonblè
(94anni ) ; ONILE = signora della terra ,storia della costruzione del mondo.
Sala superiore: africa e schiavi in brasile. Ci sono i registri della compravendita dei negri.
1888 termine ufficiale della schiavitù ma in realtà continuava per esempio in marina terminò
nel 1910. Ci son rappresentati i simboli di come venivano marchiati gli schiavi : 8 , + ,RX ,L,
00, simboli legati all’islamismo.
58
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Alcuni schiavi andavano a lavorare dai signori e raccoglievano le loro feci oppure le mamme
schiave allattavano i figli dei ricchi.
Es di quadri. YEDAMARIA 1975 (LEMANJIA)
Gli artisti contemporanei volevano distruggere il pre-concetto attraverso l’arte.
Sala dell’arte sacra: divinità fatte di metallo anche se esteticamente possono far paura.
Jeorge de lima “Poemas negros “ Poesia.
Sala delle maschere.
Alla fine si è fatto un giro per Pelorihno.
Il momento più toccante di questa giornata?
Il bambino di strada fatto di crac incontrato appena scesi dal pulmino. Lui è accorso da noi
chiedendoci cibo e,ricevuto un panino si è seduto per terra,l’ha divorato assieme ad una tazza
di latte e dopo, giratosi da noi…un sorriso.
59
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
3 Dicembre 2011 - Ultimo giorno in Brasile
Ci svegliamo in questa calda mattina di inizio Dicembre. Oggi è l'ultimo giorno del nostro
viaggio, nell'aria si sente già la malinconia dell'imminente partenza, ma facciamo di tutto per
non pensarci troppo.
Oggi è un giorno privo di appuntamenti e gli altri corsisti sono in giro, chi a fare shopping, chi
in una delle tante spiagge della città.
Noi siamo nella Cidade Alta. Il Pelourinho ci sommerge di colori umani, luce intensa e
meraviglie architettoniche. E' il centro storico della città, un tempo luogo prediletto dagli artisti
e musicisti, abitato da ladri, prostitute e poveri, oggi riqualificato e classificato come
patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO, diventato oggi centro del turismo della città.
60
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
La polizia infatti è quasi a ogni angolo. Penso tra me e me a una frase sentita di recente ma
che non riesco a collocare precisamente nel tempo: “dove c'è turismo, c'è polizia”. E' il posto
della città in cui ho visto più bianchi in assoluto. Alcune zone del quartiere restano comunque
off limits.
Facciamo un giro per le strade lastricate, tra case coloniali dai colori vivaci, tra i Filhos De
Ghandi e gli Olodum.
Attraversiamo la piazza del centro storico che, quasi a ogni ora, ospita i capoeristi (malandrini)
che giocano e che non disdegnano affatto di essere ammirati dai turisti, e capitiamo in un
negozio che porta la scritta “Pierre Verger” sulla sua porta.
Incuriosite dal nome, che colleghiamo a quello di Jorge Amado, entriamo.
All'interno c'è un'esposizione di fotografie in bianco e nero luminose e contrastate. Un ragazzo
alla reception si avvicina, e inizia a raccontarci di più su Pierre Verger.
Antropologo francese che fuggì dalla guerra in Europa, trovò un porto sicuro a Salvador, e vi
diventò cittadino d'adozione. Viveva grazie all'attività di fotografo, sua unica fonte di reddito, e
questo gli permise di viaggiare.
Fu testimone e studioso della fusione di diverse culture: quella africana, quella degli abitanti
originari del Brasile e quella portoghese.
La sua attenzione fu rapita dalla popolazione afrobrasiliana che, oltre a diventare soggetto
delle sue fotografie, lo accolse e si legò a lui con un sentimento di profonda stima. Il suo
interesse di viaggiatore era per le persone semplici, per il popolo, composto a Bahia per la
maggioranza da neri. Rimase di conseguenza totalmente affascinato dal culto del candomblè,
religione sincretica nata dalla fusione di credenze africane, cristianesimo e riti indigeni.
Iniziò meticolose ricerche sugli Orixas, le divinità originarie del popolo Yoruba dell'Africa
occidentale, giunte in Brasile tramite gli schiavi deportati. Questi santi hanno i vizi e le virtù
propri dell'essere umano, ognuno di loro è la manifestazione di un elemento naturale. Non
esistono rapporti di gerarchia, almeno come noi “occidentali” li intendiamo, all'interno di questo
culto.
I missionari cattolici, durante il periodo della colonizzazione, cercarono di convertire in massa
tutta la popolazione indigena e gli schiavi. Praticare altri culti diversi dal cristianesimo era
severamente proibito. Fu così che le tradizioni religiose africane vennero camuffate per poter
essere tenute in vita segretamente: gli Orixas furono associati ai santi cattolici.
Bahia, la Roma Negra, è la patria del candomblè. Anche noi possiamo percepire questa enorme
spiritualità ed energia in tutta la gente.
Pierre Verger fu uno dei primi ammesso a fotografare i riti candomblè. La sua ricerca lo portò
successivamente in Africa, dove fu iniziato al culto divenendo poi Babalawo, (sacerdote), e in
contemporanea diventò ricercatore presso l'istituto francese dell'africa nera.
Ci chiediamo come mai una figura così affascinante sia così poco conosciuta in Italia. Restiamo
colpiti dalla sua opera, dalla sua ricerca e dalla sua sensibilità, come artista, soprattutto come
uomo.
Le riflessioni su cosa ha rappresentato questo viaggio sono inevitabili in questo ultimo giorno
prima della partenza, anche se siamo ancora immersi nelle sensazioni e nelle emozioni spesso
61
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
contrastanti che abbiamo provato.
Sicuramente il tempo che abbiamo avuto a disposizione per sviluppare un’idea progettuale e
anche per renderci conto di quali siano le effettive necessità prioritarie delle realtà con cui
siamo entrati in contatto, è stato nettamente insufficiente. Questo rende le nostre impressioni
simili a quelle che potrebbe trarre qualunque turista o viaggiatore attento. Lasciamo quindi il
Brasile con una sensazione di incompiutezza e, allo stesso tempo, con una grande voglia di
farvi ritorno per approfondire gli aspetti più codificati e meno immediati della società.
In tutte le realtà alle quali abbiamo avuto modo di accostarci abbiamo riscontrato, o meglio
siamo stati pervasi, da una grande forza empatica, da una umanità disarmante e allo stesso
tempo estremamente “contagiosa”.
Questa attitudine è presente anche nelle istituzioni sociali, in cui i valori di comunità,
fratellanza e disposizione naturale in relazione alle diversità vengono rafforzati e incentivati.
A nostro avviso ogni studio progettuale dovrebbe essere incentrato sulla consapevolezza che
da questa attitudine è necessario trarre insegnamenti riguardo al modo di fare cooperazione.
Il capitale umano, infatti, è un’immensa risorsa e fondamentale risulta la sua valorizzazione e
implementazione in sistemi di gestione delle realtà più sensibili e problematiche. A questo
proposito è stato illuminante il confronto con i rappresentanti delle associazioni locali di
volontariato, che hanno elevate competenze, soprattutto grazie al loro profondo inserimento
nel tessuto sociale, ma che incontrano grandi difficoltà nel pubblicizzare la loro azione e
reperire fondi per portarla avanti. Pensiamo che proprio questa dovrebbe essere una delle
prime e fondamentali funzioni della cooperazione internazionale, che invece spesso si colloca in
una posizione di superiorità e prevaricazione rispetto agli agenti locali.
Questo è il “seme” che ci auguriamo germogli da questa esperienza.
Vogliamo pensare che non sia un caso l’aver incontrato durante quest’ultimo giorno Pierre
Verger. Il ragazzo della galleria l’ha chiamato “FATUMBI”. Alla nostra domanda sul significato di
questo nome, ci ha risposto “è il suo nome. Così l’hanno battezzato gli Yoruba. Significa
“messaggero tra due mondi”
62
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Da “Naviganti”
Di Ivano Fossati
[…] grandi corridori di corse in salita
che alzavano la testa dal manubrio
per vedere se fosse finita,
allenati alla corsa
allenati alla gara
e preparati a cadere
e a tutto quello che s'impara,
innamorati della sera
innamorati della luna
conoscitori della notte
senza averne paura,
innamorati di quel fiore
che non vuole mai dire:
ecco, è tutto finito
e bisogna partire.
ma ora è il momento
di mettersi a dormire
lasciando scivolare il libro che
ci ha aiutati a capire
che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai.
63
ASSESSORATO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI
CULTURALI, INFORMAZIONE,
SPETTACOLO E SPORT
Scarica

Report Finale