Diocesi di Roma
Veglia Missionaria
FAME DI PANE
FAME DI DIO
L’Eucarestia è pane ed è Dio.
E’ il cuore della missione perché
i missionari arrivano
fino agli estremi confini della terra
per portarla ai fratelli.
Il pane spezzato e condiviso
è il segno
della rinnovata presenza
di Dio fra noi.
Popoli e missione, Ottobre 2004
2
Basilica di San Giovanni in Laterano
15 OTTOBRE 2004
VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA
Presieduta da Sua Eminenza
il Cardinale Camillo Ruini
Centro Pastorale per la Cooperazione
Missionaria tra le Chiese
3
Introduzione
In tutti i paesi del mondo, l’esperienza della vita
quotidiana ci sollecita – se non chiudiamo gli occhi – a
incrociare lo sguardo di coloro che hanno fame. In
questo sguardo , è “la voce di tuo fratello che grida a
me dal suolo” (Gen.4,10)
Sappiamo che è Dio stesso che ci chiama in colui che
ha fame. Alla fine della vita saremo giudicati su questo:
“…Via, lontano da me, …perché ho avuto fame e non
mi avete dato da mangiare…” (Mt.25,41 ss.)
Queste parole che salgono dal cuore di Dio fattosi
uomo, ci fanno comprendere il significato profondo
dell’esser soddisfatti dei bisogni elementari di ogni
uomo agli occhi del suo Creatore; non abbandonate
colui che è fatto ad immagine di Dio, voi
abbandonereste il Signore stesso.
E’ Dio stesso che ha fame e che ci chiama nel gemito
di colui che ci tende la mano.
Discepoli del Dio che si rivela, siamo sollecitati ad
ascoltare, se così si può dire, l’appello di Dio nel
povero: è infatti un appello all’amore.
Ogni giorno sono più di 24.000 i poveri che muoiono di
fame e circa un miliardo soffre di fame o
malnutrizione…
In questa celebrazione della veglia della giornata
missionaria, vogliamo invocare dal Signore la
conversione dei cuori perché si possa costruire il
Regno dell’Amore.
(Dal Sussidio per l’ottobre missionario 2004 – PP.OO.MM.)
4
Canto iniziale: O SIGNORE NOSTRO DIO
RIT. O SIGNORE NOSTRO DIO
QUANT’ E’ GRANDE IL TUO NOME SULLA TERRA,
SOPRA I CIELI S'INNALZA, S'INNALZA,
LA TUA MAGNIFICENZA.
Sopra i cieli s'innalza
la tua magnificenza
per bocca dei bimbi e dei lattanti.
Affermi la tua potenza
contro i tuoi avversari
per far tacere i tuoi nemici.
RIT.
Ecco il cielo
creato dalle tue dita,
La luna e le stelle che ha fissate.
Che cosa è mai l'uomo
Perché te ne ricordi,
ti curi del figlio dell'uomo?
RIT.
Poco meno degli angeli
Tu lo hai creato,
di gloria e d'onore coronato.
Hai dato a lui il potere
sulle opere tue,
tutto hai posto ai suoi piedi.
RIT.
5
Il Cardinale
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Assemblea
Amen
Il Cardinale
Il Signore che guida i nostri cuori
nell’amore e nella pazienza di Cristo
sia con tutti voi.
Assemblea
E con il tuo spirito.
Guida: Fame di pane, fame di Dio: affidiamo all’impegno e
soprattutto alla preghiera la richiesta del dono della fede e di quanto
serve alle necessità materiali di tutti gli uomini. Senza la preghiera
nulla si compie, tanto meno la missione. E dunque nulla inizi senza
mettersi alla presenza del Signore. Egli solo è capace di aprire il
cuore dell’uomo, e attraverso la preghiera diventiamo sempre più
consapevoli che Lui è necessario, che Cristo è il cibo che ci
trasforma in Lui.
Il Cardinale
Preghiamo:
Dio fedele, che nutri il tuo popolo con amore di Padre, ravviva in noi
il desiderio di te, fonte inesauribile di ogni bene: fa’ che, sostenuti dal
sacramento del Corpo e Sangue di Cristo, compiamo il viaggio della
nostra vita, fino ad entrare nella gioia dei santi, tuoi convitati alla
mensa del regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è
Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli.
Assemblea
Amen
6
PRIMA PARTE:
FAME DI PANE, FAME DI DIO
Si portano in processione la Parola, il Pane e un cesto di grano
Mentre si intronizza la Parola si legge:
1° Lettore:
“Gesù, ebbe fame. Il tentatore allora gli disse:«Se sei Figlio di Dio,
di’ che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla
bocca di Dio». (cfr. Mt 4, 1-4)
Portando il pane e il grano si legge:
2° Lettore:
“Benedetto sei Tu, Signore, Dio dell’universo: dalla Tua bontà
abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro
dell’uomo; lo presentiamo a Te … (Dalla liturgia eucaristica)
Si leggono alcuni dati sulla situazione della fame nel mondo e
sull’evangelizzazione ( in appendice al libretto ).
Ascoltate la Parola del Signore
dal Vangelo secondo Luca (9, 10-17)
Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che
avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città
chiamata Betsàida. Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le
accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti
avevan bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici
gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei
villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo,
poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli
voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che
cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare
viveri per tutta questa gente».
7
C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli:
«Fateli sedere per gruppi di cinquanta».
Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i
cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li
spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti
mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono
portate via dodici ceste.
TESTIMONIANZE
Un giovane africano
Un viceparroco di Roma
Un giovane Scout d’Europa
Canto: TU SARAI PROFETA
Una luce che rischiara, una lampada che arde,
una voce che proclama la Parola di salvezza.
Precursore nella gioia, precursore nel dolore,
tu che sveli nel perdono l'annunzio di misericordia.
RIT. TU SARI PROFETA DI SALVEZZA
FINO AI CONFINI DELLA TERRA,
PORTERAI LA MIA PAROLA,
RISPLENDERAI DELLA MIA LUCE.
Forte amico dello Sposo che gioisci alla sua voce,
tu cammini per il mondo per precedere il Signore.
Stenderò la mia mano e porrò sulla tua bocca
la potente mia Parola che convertirà il mondo.
RIT.
OMELIA DI SUA EMINENZA
IL CARDINALE CAMILLO RUINI
8
SECONDA PARTE:
‘DATE VOI STESSI DA MANGIARE’
RITO DEL MANDATO
Guida
Attraverso il Rito del Mandato Missionario, il Cardinale invierà nuovi
fratelli e sorelle ad annunciare il vangelo in diverse parti del mondo.
Il Diacono
Si presentino coloro che sono inviati a portare il lieto annuncio di
salvezza fino agli estremi confini della terra: In NN (Paese di
destinazione) Padre/Suor NN. (nome del missionario/a)
Missionario/a
Eccomi.
Il Cardinale
Fratelli e sorelle carissimi oggi il Signore, inviandovi in Paesi lontani,
rivolge a voi l’invito fatto agli apostoli: ‘Date loro voi stessi da
mangiare.’
Prima di ricevere il mandato missionario vi chiedo di rinnovare,
insieme a tutta l’assemblea, la vostra professione di fede: è la fede
della Chiesa che siete chiamati a condividere con quanti incontrerete
nel vostro cammino.
Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
Missionari e assemblea
Credo
Il Cardinale
Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria vergine,
9
morì e fu sepolto;
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?
Missionari e assemblea
Credo
Il Cardinale
Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?
Missionari e assemblea
Credo
Il Cardinale
Questa è la nostra fede.
Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore.
Missionari e assemblea
Amen
Guida:
Il Cardinale consegna ai missionari partenti il crocifisso e il vangelo
nella lingua del Paese in cui sono inviati. Riceveranno, inoltre, un
sacchetto di grano da piantare per ricordare loro ciò che già la Chiesa
antica ci annunciava: ‘Come questo pane fu dapprima grano sparso
sui monti e poi raccolto divenne uno, così si raduna la tua Chiesa dai
confini della terra nel tuo regno: poiché tua è la gloria ed il potere per
Gesù Cristo nei secoli’. (dalla Didachè)
I missionari partenti sono accompagnati dai rappresentanti delle
parrocchie di Roma a cui verrà consegnato un sacchetto di grano,
da far germogliare e porre all’altare della reposizione durante il
10
Giovedì Santo che quest’anno cadrà il 24 marzo, giornata dei
Missionari Martiri.
Attraverso
questo segno tradizionale desideriamo anche fare
memoria della testimonianza di tanti fratelli che ‘hanno versato il
sangue per noi’.
Canto: DOVE LA CARITÀ È VERA
RIT. DOVE LA CARITÀ È VERA E SINCERA, LÀ C’È DIO.
DOVE LA CARITÀ PERDONA E TUTTO SOPPORTA.
DOVE LA CARITÀ BENIGNA COMPRENDE E NON SI
VANTA,
TUTTO CREDE ED AMA E TUTTO SPERA LA VERA
CARITÀ.
Ci ha riuniti in uno l’amore di Cristo:
esultiamo e rallegriamoci in lui,
temiamo ed amiamo il Dio vivente
ed amiamoci tra noi con cuore sincero.
RIT.
Quando tutti insieme noi ci raduniamo
vigiliamo che non sian divisi i nostri cuori,
non più liti, non più dissidi e contese maligne,
ma sia sempre in mezzo a noi Cristo Signore.
RIT.
Noi vedremo insieme con tutti i beati
nella gloria il tuo volto, Gesù Cristo Dio,
gioia immensa, gioia vera noi vivremo
per l’eternità infinita dei secoli. Amen.
RIT.
11
TERZA PARTE :
‘IO SONO IL PANE DELLA VITA’
ADORAZIONE EUCARISTICA
Guida:
Il messaggio del Papa per la giornata missionaria mondiale del
2004 ha come tema: Eucaristia e missione. Non ci può essere
Eucaristia senza sentire la necessità di condividere.
E’ nell’Eucaristia che Gesù conforma a sé quanti si nutrono di Lui
e fa di molti un solo corpo, che è la Chiesa.
L’Eucaristia, facendoci abitare in Gesù e facendo abitare Gesù in
noi, ci permette di vivere come Lui ha vissuto, di vivere da figli
del Padre, di compiere le scelte da Lui compiute, di amare come
Lui ci ha amato e ci ama, di servire il prossimo come Lui ha
servito.
‘Guai a noi se l’Eucaristia non ci apre gli occhi all’Eucaristia del
povero, presenza di Cristo!’
Canto per l’esposizione
(Eseguito da due suore vietnamite)
Preghiera durante l’adorazione
Signore, quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ha sete,
mandami qualcuno
che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo,
mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere,
offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
12
quando sono povero,
guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno
che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato,
fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un’altra persona.
(Beata Teresa di Calcutta)
(Tempo di adorazione silenziosa e personale con l’aiuto della
preghiera che segue e dei testi proposti in appendice)
Preghiera di Johnson Gnanabaranam
Come posso ringraziare Dio se offre da mangiare e bere solo a me
ed il mio vicino ha fame e sete?… come posso allora dire: “Grazie,
Signore, del cibo?”
Non ti do da mangiare e bere perché tu solo possa saziarti ed
esser contento. Ti do il cibo perché tu lo divida col tuo vicino
che ha fame. Saziato da te, riconoscerà il mio affetto e mi
ringrazierà.
E devo lodare Dio se veste solo il mio corpo e dà una casa solo alla
mia famiglia mentre il tuo vicino è nudo e dorme sulla strada?
Come posso dire allora: “Lodata sia la tua bontà, o Dio?”
Figlio mio, non ti do vestiti e casa perché tu viva nel
benessere e diventi orgoglioso per questo. Te li do perché il
tuo vicino che ha freddo sia protetto dalla tua veste e perché
13
la tua casa sia rifugio per quelli che sono nella miseria:
quando, attraverso te, sentiranno la mia bontà, mi loderanno.
Devo glorificare Dio se dà salute e libertà soltanto a me mentre i
miei vicini sono malati ed oppressi? Devo allora dire: “Lodata sia
la pietà del Signore?”
Figlio mio, non ti ho scelto perché tu ti senta tranquillo e
sicuro per sempre ma ti ho scelto perché tu sia mio
collaboratore.
Dovrei ringraziare il Signore perché ha scelto me, mentre milioni
di uomini vivono nell’ oscurità? Dovrei allora pregare: ‘Ti ringrazio
Signore, perché sono uno dei tuoi eletti!”
Quando darai testimonianza del mio amore al tuo prossimo si
accorgeranno della mia presenza, la loro oscurità diventerà
luce, e insieme a te, mi ringrazieranno, mi loderanno, e mi
serviranno…come figli miei!
CANTO: PANE DI VITA NUOVA
Pane di vita nuova
vero cibo dato agli uomini,
nutrimento che sostiene il mondo,
dono splendido di grazia.
Tu sei sublime frutto
di quell'albero di vita
che Adamo non potè toccare:
ora è in Cristo a noi donato.
RIT.
PANE DELLA VITA,
SANGUE DI SALVEZZA,
VERO CORPO, VERA BEVANDA
CIBO DI GRAZIA PER IL MONDO.
Sei l'Agnello immolato
14
nel cui Sangue è la salvezza,
memoriale della vera Pasqua
della nuova Alleanza.
Manna che nel deserto
nutri il popolo in cammino,
sei sostegno e forza nella prova
per la Chiesa in mezzo al mondo.
RIT.
Nel tuo Sangue è la vita
ed il fuoco dello Spirito,
la sua fiamma incendia il nostro cuore
e purifica il mondo.
Nel prodigio dei pani
tu sfamasti ogni uomo,
nel tuo amore il povero è nutrito
e riceve la tua vita.
RIT.
Guida:
Abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi. Oramai tutto ha
un senso. Tu e tu ancora hai un senso. Tu non morrai. Coloro che
ami, anche se li credi morti non morranno. Tutto ciò che vive, tutto
ciò che è vivo, fino all’ultimo filo d’erba, perfino nel breve
momento in cui lo hai sentito palpitare nelle tue vene, tutto sarà
vivo, per sempre. Perfino il dolore, perfino la morte ha un senso,
divengono sentieri di vita. Tutto è già vivo. Perché Cristo è risorto.
Esiste quaggiù un luogo dove non vi è più separazione, ma
soltanto il grande amore. Quel luogo è il pane e il vino, il corpo e
sangue, la patena e il calice. Quel luogo è nel cuore della Chiesa.
E di lì, nel tuo cuore.
(O. Clement)
15
INTENZIONI DI PREGHIERA
Formulate dai missionari partenti.
Ad ogni invocazione rispondiamo con il canto:
Ascoltaci Signore
Signore, rendici pietre vive nella tua Chiesa, testimoni credibili
del tuo regno di comunione fraterna.
Padre, nel tuo Figlio Gesù ti sei manifestato come redentore di
tutti gli uomini; effondi il tuo spirito d’amore nel cuore dei tuoi
credenti, affinché sappiano liberare i poveri, gli oppressi, i
prigionieri.
Preghiamo per quelli che non si stancano di costruire la pace
in un mondo di guerra, di proporre la condivisione in un mondo
di fame, di proclamare la giustizia secondo lo Spirito del
Vangelo
Signore, immetti nella nostra comunità lo stesso ardore di
carità e comunione della prima comunità apostolica, che era
un cuor solo ed un’anima sola, e dove i credenti mettevano
tutto in comune, in modo che nessuno tra loro mancava del
necessario.
O Signore, che rivesti i gigli dei campi e offri il nutrimento agli
uccelli del cielo, dirigi i cuori dei governanti delle nazioni,
perché, consci della dignità di ogni uomo e di ogni donna,
siano al servizio della giustizia e della carità.
O Signore, fa’ che l’Eucaristia sia per i cristiani il sacramento
della missione e che la tua Chiesa, come il corpo di Cristo
crocifisso, sia il corpo immolato per gli altri.
PADRE NOSTRO (cantato)
16
Il Cardinale
Preghiamo:
O Dio, che nel mistero eucaristico
ci hai dato il pane vero disceso dal cielo,
fa’ che viviamo sempre in te
con la forza di questo cibo spirituale
e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Assemblea
Amen
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Canto finale: SALDO È IL MIO CUORE
Saldo è il mio cuore, Dio mio.
A te canterà l'anima mia.
Destatevi arpa e cetra,
voglio svegliare l'aurora.
A te la mia lode tra le genti,
perchè fino ai cieli è il tuo amore.
Sorgi ed innalzati, o Dio,
splenda sul mondo la tua gloria.
Con te noi faremo cose grandi.
Con te noi convertiremo il mondo.
Tu sei nostra luce e conforto,
forza, rifugio, o Signore.
Per te noi andremo per il mondo,
inni canteremo alla tua gloria.
Donaci la grazia, Signore,
annunceremo il tuo amore.
17
JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE
RIT.
JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE,
ALLELUJA, ALLELUJA.
JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE,
ALLELUJA, ALLELUJA.
Tu sei vita, sei verità, Tu sei la nostra vita,
camminando insieme a Te vivremo in Te per sempre.
RIT.
Ci raccogli nell'unità, riuniti nell'amore,
nella gioia dinanzi a Te cantando la Tua gloria.
RIT.
Nella gioia camminerem, portando il Tuo Vangelo,
testimoni di carità, figli di Dio nel mondo.
RIT.
18
TESTI PER LA
RIFLESSIONE PERSONALE
Dal Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la
Giornata Missionaria Mondiale 2004.
Quando si partecipa al Sacrificio eucaristico si percepisce più a
fondo l'universalità della redenzione e, di conseguenza, l’urgenza
della missione della Chiesa, il cui programma “si incentra, in ultima
analisi, in Cristo stesso, da conoscere, amare, imitare, per vivere in
Lui la vita trinitaria, e trasformare con Lui la storia fino al suo
compimento nella Gerusalemme celeste” (ibid., 60).
Per vivere dell’Eucaristia occorre, inoltre, intrattenersi a lungo in
adorazione davanti al Santissimo Sacramento, esperienza che io
stesso faccio ogni giorno traendone forza, consolazione e sostegno
(cfr Ecclesia de Eucharistia, 25).
Il pane e il vino, frutto del lavoro dell’uomo, trasformati per la
potenza dello Spirito Santo nel corpo e nel sangue di Cristo,
diventano il pegno di “un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1),
che la Chiesa annuncia nella sua quotidiana missione.
Potrebbe la Chiesa realizzare la propria vocazione senza coltivare
una costante relazione con l'Eucaristia, senza nutrirsi di questo cibo
che santifica, senza poggiare su questo sostegno indispensabile
alla sua azione missionaria? Per evangelizzare il mondo c’è
bisogno di apostoli “esperti” nella celebrazione, adorazione e
contemplazione dell'Eucaristia.
Lo Spirito Santo, con la sua azione invisibile ma efficace, guida il
popolo cristiano in questo suo quotidiano itinerario spirituale, che
conosce inevitabili momenti di difficoltà e sperimenta il mistero della
Croce. L'Eucaristia è il conforto e il pegno della definitiva vittoria per
chi lotta contro il male e il peccato; è il “pane di vita” che sostiene
quanti, a loro volta, si fanno “pane spezzato” per i fratelli, pagando
talora persino con il martirio la loro fedeltà al Vangelo.
19
***
Cristo è il pane e noi dobbiamo essere il pane. Io devo essere un
pane per tutti gli uomini, e nel mio anelito verso la giustizia e nella
ricerca della giustizia, devo portare l’amore nuovo e rispettoso per
tutti gli esseri. Il pane è la dimora universale, il punto di incontro di
tutte le fami e di tutti gli stomaci che hanno fame… E’ il punto che
placa ogni ricerca di nutrimento. E così la nostra vita cristiana deve
essere per tutti gli uomini il punto dove confluiscono tutte le
aspirazioni e le necessità, le disperazioni, le ricerche, le ansie; dove
tutte le povertà convergono e sono risolte dalla nostra capacità di
amore, un amore nuovo, assoluto, incondizionato e pronto a correre
tutti i rischi che nascono dalla passione amorosa, che Cristo ha
introdotto nel nostro cuore di uomini. Dobbiamo cercare la giustizia,
dobbiamo cercare la pace, dobbiamo cercare tutto ciò che rende
l’uomo più degno della sua esistenza e della sua dignità, ma
dobbiamo soprattutto cercare l’amore, perché attraverso l’amore
riscopriamo la vera misura dell’uomo e la vera misura di tutte le
cose. Soprattutto scopriremo che noi, in mezzo alle creature,
attraverso l’amore, possiamo ricomporre quell’unità che è stata
infranta e disgiunta dal nostro egoismo, dalle nostre passioni, dalla
nostra avidità di potere e dalla nostra ignoranza. Allora tutto sarà
‘uno’ e tutti saremo un solo pane in Cristo. La moltiplicazione dei
pani si attuerà allora non in un piccolo spazio, ma su tutta la terra e i
pani saremo noi. E saremo in pace, e saremo veramente cristiani e
veramente uomini.
(Giuseppe Vannucci)
20
Il mondo intero ha fame di Dio.
(Beata Teresa di Calcutta)
Siete voi sacerdoti che dovete spegnere questa fame.
La potrete saziare con la tenerezza e l'amore di Cristo.
Date al mondo questo Gesù che infiamma i vostri cuori.
Per le strade di Calcutta abbiamo raccolto oltre
quarantaseimila malati.
La metà di loro è tornata a Dio in maniera molto semplice,
amati e assistiti dalle Sorelle.
Mi ricordo di un uomo che un giorno venne da noi.
Andò dritto verso il reparto delle donne senza nemmeno
dirmi una parola.
Si fermò a fianco di una Sorella che si stava occupando di
una donna malata,
ricoperta di sporcizia e di parassiti.
Guardò le mani, il volto e gli occhi della Sorella e si rese
conto che era l'amore
di Dio che dava forza alla Sorella per compiere il suo lavoro.
Quindi venne verso di me e mi disse:
« Ero venuto pieno di odio, ma me ne vado con Dio
presente nel più intimo del mio cuore.
Ho scoperto Dio nel volto di questa Sorella che si occupa di
una povera malata come se si tratti dello stesso Cristo».
Questo è il vostro compito in quanto sacerdoti.
Che ogni essere umano sia Gesù per voi e che voi, a vostra
volta, siate la sua presenza.
Siate santi e insegnate a tutti a esserlo.
Insegnateci la preghiera che purifica i nostri cuori e che ci
aiuta a progredire nella fede.
Ricordateci l'importanza della meditazione, fonte di amore e
di servizio.
21
Voi, che avete consacrato le vostre vite e i vostri cuori,
dovete essere poveri,
casti e santi per poter dire
« questo è il mio corpo » nella consacrazione e per poter
dare continuamente a
noi questo pane di vita
che ci sostenta e che ci invita a essere santi.
***
Testimonianza di P. Joseph Loi
(Ordinato sacerdote nel 1998, all’età di 63 anni, dopo la dura
esperienza del carcere in Vietnam)
Sono un figlio del Nord Vietnam. Sono entrato in seminario a 14
anni, ma al quarto anno di teologia mi hanno mandato a casa perché
ero figlio di benestanti e quindi “nemico del popolo”.
Sono stato poi arrestato per “ragioni politiche” e condannato a 10
anni di prigione. Gli ultimi tre anni li ho passati in una cella buia, le
mani e le gambe incatenate, circondato da zanzare, pulci, ecc.
Come cibo ricevevo solo due pugni di riso al giorno con un po’ di
manioca.
Solo le parole del Vangelo mi hanno sostenuto. In tali situazioni esse
prendono tutto il loro vero valore: “Ecco il cibo per chi soffre”.
Con i miei compagni di fede, abbiamo cercato di testimoniare
l’amore di Cristo. Gli altri prigionieri, buddisti o pagani e gli stessi
poliziotti, si chiedevano come mai, pur vivendo nella stessa prigione,
in mezzo alle stesse torture, il viso dei cristiani fosse sempre in
pace, sorridente e come potevamo amarci, incoraggiarci
reciprocamente e condividere tutto come in una grande famiglia.
Grazie a questa carità fraterna molti compagni di sventura si sono
convertiti.
C’era tra noi un prigioniero, uno dei più crudeli con i cristiani, che era
là da 25 anni e collaborava con la polizia. Spesso a causa sua molti
di noi sono stati torturati. Dopo 25 anni è diventato cieco e tutti
l’hanno abbandonato: siamo stati noi, la comunità cristiana, ad
accoglierlo.
22
“Come potete accogliermi? Come potete perdonarmi?”, ci
chiedeva. Alla nostra risposta: “È il segreto del cristianesimo. È
Gesù che ci insegna a fare così”, ha pianto e ha chiesto di
convertirsi e ricevere il battesimo.
Dopo dieci, quindici, venti anni di prigione, tutti noi cristiani
avevamo fame dell’Eucarestia. Ma come averla? Lo Spirito Santo
ha illuminato uno di noi che ha scritto a casa: “Qui ci sono molti
ammalati, abbiamo bisogno dell’olio della manna”. La famiglia ha
capito ed è riuscita a procurarsi 5 o 6 ostie consacrate. La sorella
del nostro compagno ha comprato un piccolo flacone di olio
aromatico, ha tolto il contenuto e messo le ostie sul fondo, poi ha
rimesso l’olio mescolando con altre cose, carne, pesce, cose che si
potevano portare ai prigionieri. Poi ha percorso mille chilometri, in
treno, in camion, a piedi per portarci l’Eucarestia. Alla prigione un
soldato ha infilato uno stuzzicadenti nell’olio ma non ha trovato
Gesù che stava in fondo al vasetto. Con il diacono della comunità
abbiamo deciso di organizzare l’adorazione notturna: abbiamo
messo il flacone in un bambù rotto e ce lo siamo passati uno ad
uno. Quando è arrivato il mio turno ho messo l’Eucarestia sul mio
petto, ho pianto tanto, ho dimenticato tutti i dolori della prigione e
ho pregato e parlato con Lui tutta la notte. Abbiamo potuto
conservare l’Eucarestia per circa un mese, poi abbiamo consumato
le ostie, ma, non essendocene per tutti, hanno potuto fare la
comunione solo coloro che avevano più di 15 anni di prigione.
Vedete come l’Eucaristia in prigione è amore, consolazione e forza.
23
24
25
26
27
LABORATORIO PERMANENTE
PER LA MISSIONE
A TUTTI I POPOLI
INCONTRI DI FORMAZIONE MISSIONARIA PER I GIOVANI DELLA
DIOCESI CHE DESIDERANO VIVERE LA PROPRIA FEDE A SERVIZIO
DELLA MISSIONE UNIVERSALE DELLA CHIESA CON LA
POSSIBILITA’, A FINE ITINERARIO, DI VIVERE UN’ESPERIENZA
MISSIONARIA.
AD OGNI INCONTRO SARA’ PRESENTE IL VESCOVO,
MONS. ENZO DIECI, INCARICATO PER LA COOPERAZIONE
MISSIONARIA TRA LE CHIESE
CALENDARIO 2004-2005
21 novembre
19 dicembre
16 gennaio
20 febbraio
20 marzo
17 aprile
15 maggio
ORE 20.30
Convento di San Lorenzo fuori le mura
Per informazioni:
Centro Pastorale Missionario – Tel. 06-69886443
e-mail: [email protected]
28
Scarica

veglia 2004 - Diocesi di Roma