Diocesi di Roma Veglia Missionaria FAME DI PANE FAME DI DIO L’Eucarestia è pane ed è Dio. E’ il cuore della missione perché i missionari arrivano fino agli estremi confini della terra per portarla ai fratelli. Il pane spezzato e condiviso è il segno della rinnovata presenza di Dio fra noi. Popoli e missione, Ottobre 2004 2 Basilica di San Giovanni in Laterano 15 OTTOBRE 2004 VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA Presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Camillo Ruini Centro Pastorale per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese 3 Introduzione In tutti i paesi del mondo, l’esperienza della vita quotidiana ci sollecita – se non chiudiamo gli occhi – a incrociare lo sguardo di coloro che hanno fame. In questo sguardo , è “la voce di tuo fratello che grida a me dal suolo” (Gen.4,10) Sappiamo che è Dio stesso che ci chiama in colui che ha fame. Alla fine della vita saremo giudicati su questo: “…Via, lontano da me, …perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare…” (Mt.25,41 ss.) Queste parole che salgono dal cuore di Dio fattosi uomo, ci fanno comprendere il significato profondo dell’esser soddisfatti dei bisogni elementari di ogni uomo agli occhi del suo Creatore; non abbandonate colui che è fatto ad immagine di Dio, voi abbandonereste il Signore stesso. E’ Dio stesso che ha fame e che ci chiama nel gemito di colui che ci tende la mano. Discepoli del Dio che si rivela, siamo sollecitati ad ascoltare, se così si può dire, l’appello di Dio nel povero: è infatti un appello all’amore. Ogni giorno sono più di 24.000 i poveri che muoiono di fame e circa un miliardo soffre di fame o malnutrizione… In questa celebrazione della veglia della giornata missionaria, vogliamo invocare dal Signore la conversione dei cuori perché si possa costruire il Regno dell’Amore. (Dal Sussidio per l’ottobre missionario 2004 – PP.OO.MM.) 4 Canto iniziale: O SIGNORE NOSTRO DIO RIT. O SIGNORE NOSTRO DIO QUANT’ E’ GRANDE IL TUO NOME SULLA TERRA, SOPRA I CIELI S'INNALZA, S'INNALZA, LA TUA MAGNIFICENZA. Sopra i cieli s'innalza la tua magnificenza per bocca dei bimbi e dei lattanti. Affermi la tua potenza contro i tuoi avversari per far tacere i tuoi nemici. RIT. Ecco il cielo creato dalle tue dita, La luna e le stelle che ha fissate. Che cosa è mai l'uomo Perché te ne ricordi, ti curi del figlio dell'uomo? RIT. Poco meno degli angeli Tu lo hai creato, di gloria e d'onore coronato. Hai dato a lui il potere sulle opere tue, tutto hai posto ai suoi piedi. RIT. 5 Il Cardinale Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea Amen Il Cardinale Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo sia con tutti voi. Assemblea E con il tuo spirito. Guida: Fame di pane, fame di Dio: affidiamo all’impegno e soprattutto alla preghiera la richiesta del dono della fede e di quanto serve alle necessità materiali di tutti gli uomini. Senza la preghiera nulla si compie, tanto meno la missione. E dunque nulla inizi senza mettersi alla presenza del Signore. Egli solo è capace di aprire il cuore dell’uomo, e attraverso la preghiera diventiamo sempre più consapevoli che Lui è necessario, che Cristo è il cibo che ci trasforma in Lui. Il Cardinale Preghiamo: Dio fedele, che nutri il tuo popolo con amore di Padre, ravviva in noi il desiderio di te, fonte inesauribile di ogni bene: fa’ che, sostenuti dal sacramento del Corpo e Sangue di Cristo, compiamo il viaggio della nostra vita, fino ad entrare nella gioia dei santi, tuoi convitati alla mensa del regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Assemblea Amen 6 PRIMA PARTE: FAME DI PANE, FAME DI DIO Si portano in processione la Parola, il Pane e un cesto di grano Mentre si intronizza la Parola si legge: 1° Lettore: “Gesù, ebbe fame. Il tentatore allora gli disse:«Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». (cfr. Mt 4, 1-4) Portando il pane e il grano si legge: 2° Lettore: “Benedetto sei Tu, Signore, Dio dell’universo: dalla Tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a Te … (Dalla liturgia eucaristica) Si leggono alcuni dati sulla situazione della fame nel mondo e sull’evangelizzazione ( in appendice al libretto ). Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Luca (9, 10-17) Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 7 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste. TESTIMONIANZE Un giovane africano Un viceparroco di Roma Un giovane Scout d’Europa Canto: TU SARAI PROFETA Una luce che rischiara, una lampada che arde, una voce che proclama la Parola di salvezza. Precursore nella gioia, precursore nel dolore, tu che sveli nel perdono l'annunzio di misericordia. RIT. TU SARI PROFETA DI SALVEZZA FINO AI CONFINI DELLA TERRA, PORTERAI LA MIA PAROLA, RISPLENDERAI DELLA MIA LUCE. Forte amico dello Sposo che gioisci alla sua voce, tu cammini per il mondo per precedere il Signore. Stenderò la mia mano e porrò sulla tua bocca la potente mia Parola che convertirà il mondo. RIT. OMELIA DI SUA EMINENZA IL CARDINALE CAMILLO RUINI 8 SECONDA PARTE: ‘DATE VOI STESSI DA MANGIARE’ RITO DEL MANDATO Guida Attraverso il Rito del Mandato Missionario, il Cardinale invierà nuovi fratelli e sorelle ad annunciare il vangelo in diverse parti del mondo. Il Diacono Si presentino coloro che sono inviati a portare il lieto annuncio di salvezza fino agli estremi confini della terra: In NN (Paese di destinazione) Padre/Suor NN. (nome del missionario/a) Missionario/a Eccomi. Il Cardinale Fratelli e sorelle carissimi oggi il Signore, inviandovi in Paesi lontani, rivolge a voi l’invito fatto agli apostoli: ‘Date loro voi stessi da mangiare.’ Prima di ricevere il mandato missionario vi chiedo di rinnovare, insieme a tutta l’assemblea, la vostra professione di fede: è la fede della Chiesa che siete chiamati a condividere con quanti incontrerete nel vostro cammino. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Missionari e assemblea Credo Il Cardinale Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, 9 morì e fu sepolto; è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? Missionari e assemblea Credo Il Cardinale Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Missionari e assemblea Credo Il Cardinale Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Missionari e assemblea Amen Guida: Il Cardinale consegna ai missionari partenti il crocifisso e il vangelo nella lingua del Paese in cui sono inviati. Riceveranno, inoltre, un sacchetto di grano da piantare per ricordare loro ciò che già la Chiesa antica ci annunciava: ‘Come questo pane fu dapprima grano sparso sui monti e poi raccolto divenne uno, così si raduna la tua Chiesa dai confini della terra nel tuo regno: poiché tua è la gloria ed il potere per Gesù Cristo nei secoli’. (dalla Didachè) I missionari partenti sono accompagnati dai rappresentanti delle parrocchie di Roma a cui verrà consegnato un sacchetto di grano, da far germogliare e porre all’altare della reposizione durante il 10 Giovedì Santo che quest’anno cadrà il 24 marzo, giornata dei Missionari Martiri. Attraverso questo segno tradizionale desideriamo anche fare memoria della testimonianza di tanti fratelli che ‘hanno versato il sangue per noi’. Canto: DOVE LA CARITÀ È VERA RIT. DOVE LA CARITÀ È VERA E SINCERA, LÀ C’È DIO. DOVE LA CARITÀ PERDONA E TUTTO SOPPORTA. DOVE LA CARITÀ BENIGNA COMPRENDE E NON SI VANTA, TUTTO CREDE ED AMA E TUTTO SPERA LA VERA CARITÀ. Ci ha riuniti in uno l’amore di Cristo: esultiamo e rallegriamoci in lui, temiamo ed amiamo il Dio vivente ed amiamoci tra noi con cuore sincero. RIT. Quando tutti insieme noi ci raduniamo vigiliamo che non sian divisi i nostri cuori, non più liti, non più dissidi e contese maligne, ma sia sempre in mezzo a noi Cristo Signore. RIT. Noi vedremo insieme con tutti i beati nella gloria il tuo volto, Gesù Cristo Dio, gioia immensa, gioia vera noi vivremo per l’eternità infinita dei secoli. Amen. RIT. 11 TERZA PARTE : ‘IO SONO IL PANE DELLA VITA’ ADORAZIONE EUCARISTICA Guida: Il messaggio del Papa per la giornata missionaria mondiale del 2004 ha come tema: Eucaristia e missione. Non ci può essere Eucaristia senza sentire la necessità di condividere. E’ nell’Eucaristia che Gesù conforma a sé quanti si nutrono di Lui e fa di molti un solo corpo, che è la Chiesa. L’Eucaristia, facendoci abitare in Gesù e facendo abitare Gesù in noi, ci permette di vivere come Lui ha vissuto, di vivere da figli del Padre, di compiere le scelte da Lui compiute, di amare come Lui ci ha amato e ci ama, di servire il prossimo come Lui ha servito. ‘Guai a noi se l’Eucaristia non ci apre gli occhi all’Eucaristia del povero, presenza di Cristo!’ Canto per l’esposizione (Eseguito da due suore vietnamite) Preghiera durante l’adorazione Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ha sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda; quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare; quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; 12 quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona. (Beata Teresa di Calcutta) (Tempo di adorazione silenziosa e personale con l’aiuto della preghiera che segue e dei testi proposti in appendice) Preghiera di Johnson Gnanabaranam Come posso ringraziare Dio se offre da mangiare e bere solo a me ed il mio vicino ha fame e sete?… come posso allora dire: “Grazie, Signore, del cibo?” Non ti do da mangiare e bere perché tu solo possa saziarti ed esser contento. Ti do il cibo perché tu lo divida col tuo vicino che ha fame. Saziato da te, riconoscerà il mio affetto e mi ringrazierà. E devo lodare Dio se veste solo il mio corpo e dà una casa solo alla mia famiglia mentre il tuo vicino è nudo e dorme sulla strada? Come posso dire allora: “Lodata sia la tua bontà, o Dio?” Figlio mio, non ti do vestiti e casa perché tu viva nel benessere e diventi orgoglioso per questo. Te li do perché il tuo vicino che ha freddo sia protetto dalla tua veste e perché 13 la tua casa sia rifugio per quelli che sono nella miseria: quando, attraverso te, sentiranno la mia bontà, mi loderanno. Devo glorificare Dio se dà salute e libertà soltanto a me mentre i miei vicini sono malati ed oppressi? Devo allora dire: “Lodata sia la pietà del Signore?” Figlio mio, non ti ho scelto perché tu ti senta tranquillo e sicuro per sempre ma ti ho scelto perché tu sia mio collaboratore. Dovrei ringraziare il Signore perché ha scelto me, mentre milioni di uomini vivono nell’ oscurità? Dovrei allora pregare: ‘Ti ringrazio Signore, perché sono uno dei tuoi eletti!” Quando darai testimonianza del mio amore al tuo prossimo si accorgeranno della mia presenza, la loro oscurità diventerà luce, e insieme a te, mi ringrazieranno, mi loderanno, e mi serviranno…come figli miei! CANTO: PANE DI VITA NUOVA Pane di vita nuova vero cibo dato agli uomini, nutrimento che sostiene il mondo, dono splendido di grazia. Tu sei sublime frutto di quell'albero di vita che Adamo non potè toccare: ora è in Cristo a noi donato. RIT. PANE DELLA VITA, SANGUE DI SALVEZZA, VERO CORPO, VERA BEVANDA CIBO DI GRAZIA PER IL MONDO. Sei l'Agnello immolato 14 nel cui Sangue è la salvezza, memoriale della vera Pasqua della nuova Alleanza. Manna che nel deserto nutri il popolo in cammino, sei sostegno e forza nella prova per la Chiesa in mezzo al mondo. RIT. Nel tuo Sangue è la vita ed il fuoco dello Spirito, la sua fiamma incendia il nostro cuore e purifica il mondo. Nel prodigio dei pani tu sfamasti ogni uomo, nel tuo amore il povero è nutrito e riceve la tua vita. RIT. Guida: Abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi. Oramai tutto ha un senso. Tu e tu ancora hai un senso. Tu non morrai. Coloro che ami, anche se li credi morti non morranno. Tutto ciò che vive, tutto ciò che è vivo, fino all’ultimo filo d’erba, perfino nel breve momento in cui lo hai sentito palpitare nelle tue vene, tutto sarà vivo, per sempre. Perfino il dolore, perfino la morte ha un senso, divengono sentieri di vita. Tutto è già vivo. Perché Cristo è risorto. Esiste quaggiù un luogo dove non vi è più separazione, ma soltanto il grande amore. Quel luogo è il pane e il vino, il corpo e sangue, la patena e il calice. Quel luogo è nel cuore della Chiesa. E di lì, nel tuo cuore. (O. Clement) 15 INTENZIONI DI PREGHIERA Formulate dai missionari partenti. Ad ogni invocazione rispondiamo con il canto: Ascoltaci Signore Signore, rendici pietre vive nella tua Chiesa, testimoni credibili del tuo regno di comunione fraterna. Padre, nel tuo Figlio Gesù ti sei manifestato come redentore di tutti gli uomini; effondi il tuo spirito d’amore nel cuore dei tuoi credenti, affinché sappiano liberare i poveri, gli oppressi, i prigionieri. Preghiamo per quelli che non si stancano di costruire la pace in un mondo di guerra, di proporre la condivisione in un mondo di fame, di proclamare la giustizia secondo lo Spirito del Vangelo Signore, immetti nella nostra comunità lo stesso ardore di carità e comunione della prima comunità apostolica, che era un cuor solo ed un’anima sola, e dove i credenti mettevano tutto in comune, in modo che nessuno tra loro mancava del necessario. O Signore, che rivesti i gigli dei campi e offri il nutrimento agli uccelli del cielo, dirigi i cuori dei governanti delle nazioni, perché, consci della dignità di ogni uomo e di ogni donna, siano al servizio della giustizia e della carità. O Signore, fa’ che l’Eucaristia sia per i cristiani il sacramento della missione e che la tua Chiesa, come il corpo di Cristo crocifisso, sia il corpo immolato per gli altri. PADRE NOSTRO (cantato) 16 Il Cardinale Preghiamo: O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo, fa’ che viviamo sempre in te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Assemblea Amen BENEDIZIONE EUCARISTICA Canto finale: SALDO È IL MIO CUORE Saldo è il mio cuore, Dio mio. A te canterà l'anima mia. Destatevi arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora. A te la mia lode tra le genti, perchè fino ai cieli è il tuo amore. Sorgi ed innalzati, o Dio, splenda sul mondo la tua gloria. Con te noi faremo cose grandi. Con te noi convertiremo il mondo. Tu sei nostra luce e conforto, forza, rifugio, o Signore. Per te noi andremo per il mondo, inni canteremo alla tua gloria. Donaci la grazia, Signore, annunceremo il tuo amore. 17 JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE RIT. JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE, ALLELUJA, ALLELUJA. JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE, ALLELUJA, ALLELUJA. Tu sei vita, sei verità, Tu sei la nostra vita, camminando insieme a Te vivremo in Te per sempre. RIT. Ci raccogli nell'unità, riuniti nell'amore, nella gioia dinanzi a Te cantando la Tua gloria. RIT. Nella gioia camminerem, portando il Tuo Vangelo, testimoni di carità, figli di Dio nel mondo. RIT. 18 TESTI PER LA RIFLESSIONE PERSONALE Dal Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Giornata Missionaria Mondiale 2004. Quando si partecipa al Sacrificio eucaristico si percepisce più a fondo l'universalità della redenzione e, di conseguenza, l’urgenza della missione della Chiesa, il cui programma “si incentra, in ultima analisi, in Cristo stesso, da conoscere, amare, imitare, per vivere in Lui la vita trinitaria, e trasformare con Lui la storia fino al suo compimento nella Gerusalemme celeste” (ibid., 60). Per vivere dell’Eucaristia occorre, inoltre, intrattenersi a lungo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento, esperienza che io stesso faccio ogni giorno traendone forza, consolazione e sostegno (cfr Ecclesia de Eucharistia, 25). Il pane e il vino, frutto del lavoro dell’uomo, trasformati per la potenza dello Spirito Santo nel corpo e nel sangue di Cristo, diventano il pegno di “un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1), che la Chiesa annuncia nella sua quotidiana missione. Potrebbe la Chiesa realizzare la propria vocazione senza coltivare una costante relazione con l'Eucaristia, senza nutrirsi di questo cibo che santifica, senza poggiare su questo sostegno indispensabile alla sua azione missionaria? Per evangelizzare il mondo c’è bisogno di apostoli “esperti” nella celebrazione, adorazione e contemplazione dell'Eucaristia. Lo Spirito Santo, con la sua azione invisibile ma efficace, guida il popolo cristiano in questo suo quotidiano itinerario spirituale, che conosce inevitabili momenti di difficoltà e sperimenta il mistero della Croce. L'Eucaristia è il conforto e il pegno della definitiva vittoria per chi lotta contro il male e il peccato; è il “pane di vita” che sostiene quanti, a loro volta, si fanno “pane spezzato” per i fratelli, pagando talora persino con il martirio la loro fedeltà al Vangelo. 19 *** Cristo è il pane e noi dobbiamo essere il pane. Io devo essere un pane per tutti gli uomini, e nel mio anelito verso la giustizia e nella ricerca della giustizia, devo portare l’amore nuovo e rispettoso per tutti gli esseri. Il pane è la dimora universale, il punto di incontro di tutte le fami e di tutti gli stomaci che hanno fame… E’ il punto che placa ogni ricerca di nutrimento. E così la nostra vita cristiana deve essere per tutti gli uomini il punto dove confluiscono tutte le aspirazioni e le necessità, le disperazioni, le ricerche, le ansie; dove tutte le povertà convergono e sono risolte dalla nostra capacità di amore, un amore nuovo, assoluto, incondizionato e pronto a correre tutti i rischi che nascono dalla passione amorosa, che Cristo ha introdotto nel nostro cuore di uomini. Dobbiamo cercare la giustizia, dobbiamo cercare la pace, dobbiamo cercare tutto ciò che rende l’uomo più degno della sua esistenza e della sua dignità, ma dobbiamo soprattutto cercare l’amore, perché attraverso l’amore riscopriamo la vera misura dell’uomo e la vera misura di tutte le cose. Soprattutto scopriremo che noi, in mezzo alle creature, attraverso l’amore, possiamo ricomporre quell’unità che è stata infranta e disgiunta dal nostro egoismo, dalle nostre passioni, dalla nostra avidità di potere e dalla nostra ignoranza. Allora tutto sarà ‘uno’ e tutti saremo un solo pane in Cristo. La moltiplicazione dei pani si attuerà allora non in un piccolo spazio, ma su tutta la terra e i pani saremo noi. E saremo in pace, e saremo veramente cristiani e veramente uomini. (Giuseppe Vannucci) 20 Il mondo intero ha fame di Dio. (Beata Teresa di Calcutta) Siete voi sacerdoti che dovete spegnere questa fame. La potrete saziare con la tenerezza e l'amore di Cristo. Date al mondo questo Gesù che infiamma i vostri cuori. Per le strade di Calcutta abbiamo raccolto oltre quarantaseimila malati. La metà di loro è tornata a Dio in maniera molto semplice, amati e assistiti dalle Sorelle. Mi ricordo di un uomo che un giorno venne da noi. Andò dritto verso il reparto delle donne senza nemmeno dirmi una parola. Si fermò a fianco di una Sorella che si stava occupando di una donna malata, ricoperta di sporcizia e di parassiti. Guardò le mani, il volto e gli occhi della Sorella e si rese conto che era l'amore di Dio che dava forza alla Sorella per compiere il suo lavoro. Quindi venne verso di me e mi disse: « Ero venuto pieno di odio, ma me ne vado con Dio presente nel più intimo del mio cuore. Ho scoperto Dio nel volto di questa Sorella che si occupa di una povera malata come se si tratti dello stesso Cristo». Questo è il vostro compito in quanto sacerdoti. Che ogni essere umano sia Gesù per voi e che voi, a vostra volta, siate la sua presenza. Siate santi e insegnate a tutti a esserlo. Insegnateci la preghiera che purifica i nostri cuori e che ci aiuta a progredire nella fede. Ricordateci l'importanza della meditazione, fonte di amore e di servizio. 21 Voi, che avete consacrato le vostre vite e i vostri cuori, dovete essere poveri, casti e santi per poter dire « questo è il mio corpo » nella consacrazione e per poter dare continuamente a noi questo pane di vita che ci sostenta e che ci invita a essere santi. *** Testimonianza di P. Joseph Loi (Ordinato sacerdote nel 1998, all’età di 63 anni, dopo la dura esperienza del carcere in Vietnam) Sono un figlio del Nord Vietnam. Sono entrato in seminario a 14 anni, ma al quarto anno di teologia mi hanno mandato a casa perché ero figlio di benestanti e quindi “nemico del popolo”. Sono stato poi arrestato per “ragioni politiche” e condannato a 10 anni di prigione. Gli ultimi tre anni li ho passati in una cella buia, le mani e le gambe incatenate, circondato da zanzare, pulci, ecc. Come cibo ricevevo solo due pugni di riso al giorno con un po’ di manioca. Solo le parole del Vangelo mi hanno sostenuto. In tali situazioni esse prendono tutto il loro vero valore: “Ecco il cibo per chi soffre”. Con i miei compagni di fede, abbiamo cercato di testimoniare l’amore di Cristo. Gli altri prigionieri, buddisti o pagani e gli stessi poliziotti, si chiedevano come mai, pur vivendo nella stessa prigione, in mezzo alle stesse torture, il viso dei cristiani fosse sempre in pace, sorridente e come potevamo amarci, incoraggiarci reciprocamente e condividere tutto come in una grande famiglia. Grazie a questa carità fraterna molti compagni di sventura si sono convertiti. C’era tra noi un prigioniero, uno dei più crudeli con i cristiani, che era là da 25 anni e collaborava con la polizia. Spesso a causa sua molti di noi sono stati torturati. Dopo 25 anni è diventato cieco e tutti l’hanno abbandonato: siamo stati noi, la comunità cristiana, ad accoglierlo. 22 “Come potete accogliermi? Come potete perdonarmi?”, ci chiedeva. Alla nostra risposta: “È il segreto del cristianesimo. È Gesù che ci insegna a fare così”, ha pianto e ha chiesto di convertirsi e ricevere il battesimo. Dopo dieci, quindici, venti anni di prigione, tutti noi cristiani avevamo fame dell’Eucarestia. Ma come averla? Lo Spirito Santo ha illuminato uno di noi che ha scritto a casa: “Qui ci sono molti ammalati, abbiamo bisogno dell’olio della manna”. La famiglia ha capito ed è riuscita a procurarsi 5 o 6 ostie consacrate. La sorella del nostro compagno ha comprato un piccolo flacone di olio aromatico, ha tolto il contenuto e messo le ostie sul fondo, poi ha rimesso l’olio mescolando con altre cose, carne, pesce, cose che si potevano portare ai prigionieri. Poi ha percorso mille chilometri, in treno, in camion, a piedi per portarci l’Eucarestia. Alla prigione un soldato ha infilato uno stuzzicadenti nell’olio ma non ha trovato Gesù che stava in fondo al vasetto. Con il diacono della comunità abbiamo deciso di organizzare l’adorazione notturna: abbiamo messo il flacone in un bambù rotto e ce lo siamo passati uno ad uno. Quando è arrivato il mio turno ho messo l’Eucarestia sul mio petto, ho pianto tanto, ho dimenticato tutti i dolori della prigione e ho pregato e parlato con Lui tutta la notte. Abbiamo potuto conservare l’Eucarestia per circa un mese, poi abbiamo consumato le ostie, ma, non essendocene per tutti, hanno potuto fare la comunione solo coloro che avevano più di 15 anni di prigione. Vedete come l’Eucaristia in prigione è amore, consolazione e forza. 23 24 25 26 27 LABORATORIO PERMANENTE PER LA MISSIONE A TUTTI I POPOLI INCONTRI DI FORMAZIONE MISSIONARIA PER I GIOVANI DELLA DIOCESI CHE DESIDERANO VIVERE LA PROPRIA FEDE A SERVIZIO DELLA MISSIONE UNIVERSALE DELLA CHIESA CON LA POSSIBILITA’, A FINE ITINERARIO, DI VIVERE UN’ESPERIENZA MISSIONARIA. AD OGNI INCONTRO SARA’ PRESENTE IL VESCOVO, MONS. ENZO DIECI, INCARICATO PER LA COOPERAZIONE MISSIONARIA TRA LE CHIESE CALENDARIO 2004-2005 21 novembre 19 dicembre 16 gennaio 20 febbraio 20 marzo 17 aprile 15 maggio ORE 20.30 Convento di San Lorenzo fuori le mura Per informazioni: Centro Pastorale Missionario – Tel. 06-69886443 e-mail: [email protected] 28