Le Province: opinioni e atteggiamenti rispetto alla proposta di abolizione Sondaggio sui Sindaci dei Comuni italiani sotto i 15mila abitanti Milano, 16 ottobre 2013 (Rif. 2703v412) Obiettivi e Metodologia della ricerca La ricerca che qui presentiamo aveva l’obiettivo di analizzare opinioni ed atteggiamenti dei Sindaci italiani dei Comuni di piccole e medie dimensioni rispetto alla proposta di abolizione delle Province e alle trasformazioni che questo cambiamento comporterebbe. In particolare, sono stati approfonditi le aspettative e i timori dei Sindaci dei Comuni italiani di dimensioni inferiori ai 15mila abitanti rispetto all’impatto che l’abolizione delle Province potrebbe avere sui loro compiti istituzionali e sui servizi offerti ai cittadini, nonché la valutazione della proposta di trasformare le Province in enti non eletti dai cittadini ma dai rappresentanti dei Comuni. Per raggiungere questi obiettivi, è stata realizzata una ricerca ad hoc tramite interviste telefoniche (sistema CATI) che ha coinvolto 150 Sindaci di Comuni italiani di ampiezza non superiore ai 15mila abitanti. Il campione, di tipo casuale stratificato per quote, è rappresentativo dei comuni italiani fino ai 15mila abitanti per regione e ampiezza demografica. Le interviste sono state condotte da intervistatori professionisti sotto lo stretto controllo del direttore di ricerca. Tutta l’attività è stata svolta nel pieno rispetto della normativa vigente e della privacy degli intervistati. I dati sono stati elaborati attraverso l’utilizzo di pacchetti informatici statistici appositamente predisposti per questo tipo di ricerche, come SPSS. Di seguito i principali risultati della ricerca. 2 Solo il 13% dei Sindaci dei Comuni sotto i 15mila abitanti considera prioritaria una legge per l’abolizione delle Province L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE È UNA MISURA… Abbastanza importante 22% IMPORTANTE MA NON PRIORITARIA (42%) Poco importante 11% NON IMPORTANTE (45%) Per nulla importante, bisognerebbe prima abolire altri enti inutili 23% Molto importante ma non prioritaria 20% Prioritaria, da PRIORITARIA realizzare (13%) subito 13% Sbagliata, da non fare 11% TESTO DELLA DOMANDA: «Recentemente il Governo Letta ha presentato un disegno di legge che riduce di molto le funzioni delle Province, le trasforma in enti di secondo livello, anticipando la riforma della Costituzione che dovrebbe abolirle. Ma secondo lei l’abolizione delle Province è una misura…». Valori percentuali - Base casi: 152 3 La maggiore preoccupazione rispetto all’abolizione delle Province riguarda la perdita di centralità dei piccoli Comuni, senza un consistente risparmio economico per lo Stato L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE… % di accordo per ciascuna affermazione NON porterà un forte risparmio economico per lo Stato 64 porterà il rafforzamento del ruolo dei grandi centri urbani e l’impoverimento dei territori periferici 63 porterà una razionalizzazione di politiche e servizi, perché si eviterebbero le sovrapposizioni di competenze fra diversi enti (comuni, province, regioni, Stato) porterà la mancanza di un interlocutore diretto per i tanti Comuni piccoli e piccolissimi 61 57 TESTO DELLA DOMANDA: «Alcuni sostengono che l’abolizione delle Province porterà risparmi e maggiore efficienza. Altri che provocherà disservizi e aumento dei costi. Per ciascuna delle affermazioni che ora le leggerò, mi dica per favore in che misura lei è d’accordo, se molto, abbastanza, poco o per nulla.». Valori percentuali – Base casi 152 4 Il problema principale che i Sindaci dovranno affrontare è la mancanza di risorse, sia economiche sia di personale I PROBLEMI MAGGIORI CHE UN PICCOLO COMUNE DOVRA’ AFFRONTARE Totale citazioni in ordine di importanza (la somma è maggiore di 100 perché era consentito dare fino a 2 risposte) Patto di stabilità e mancanza di risorse 63 Carenza di personale e blocco del turn over 53 Mancanza delle competenze necessarie per svolgere le nuove funzioni 34 Aggravio dei compiti dei Sindaci che dovranno rispondere di nuove funzioni 28 Altro Nessuna difficoltà 5 2 TESTO DELLA DOMANDA: «Il disegno di legge del Ministro Delrio prevede che le funzioni delle Province vengano ridotte al minimo, e le attuali competenze provinciali passino agli altri Enti locali, fra cui i Comuni. Secondo lei, quali sarebbero i problemi maggiori che un Comune come il suo dovrebbe affrontare nel caso gli venissero trasferite le attuali competenze provinciali? Indichi per favore le 2 principali, partendo dalla più importante.». Valori percentuali – Base casi 152 5 I Sindaci dei piccoli Comuni ritengono che sarà difficile gestire a livello comunale soprattutto le funzioni tipicamente di area vasta I SERVIZI PIU’ DIFFICILI DA GARANTIRE A LIVELLO COMUNALE % di intervistati che considera «difficile» garantire ciascun servizio gestione del TRASPORTO pubblico extraurbano 80 servizi per il MERCATO DEL LAVORO (es. Centri per l’impiego) 72 FORMAZIONE PROFESSIONALE 68 GESTIONE del TERRITORIO 57 TUTELA AMBIENTALE 57 attività di INTEGRAZIONE SCOLASTICA per immigrati e disabili negli istituti superiori 55 edilizia scolastica, compresa la progettazione 51 gestione dei beni e delle attività CULTURALI 37 promozione del TURISMO e dello SPORT 37 TESTO DELLA DOMANDA: «Le elencherò ora una serie di servizi e settori attualmente gestiti a livello provinciale. Per ciascuno di essi mi potrebbe dire per favore se secondo lei i Comuni come il suo incontrerebbero o meno difficoltà a garantire lo stesso servizio ai cittadini? Penso che per un Comune come il mio sarebbe.…». Valori percentuali – Base casi 152 6 Complessivamente, la metà degli intervistati ritiene che sarà difficile (e 1 su 3 molto difficile) garantire a livello comunale i servizi ora gestiti dalle Province LIVELLO DI DIFFICOLTA’ PERCEPITO RISPETTO ALLA POSSIBILITA’ DI GARANTIRE A LIVELLO COMUNALE I SERVIZI ORA GESTITI A LIVELLO PROVINCIALE Abbastanza basso (4-5 servizi) 22% BASSO (49%) Abbastanza alto (6-7 servizi) 20% Molto basso (0-3 servizi) 27% Molto alto (8-10 servizi) 31% ALTO (51%) NOTA METODOLOGICA: L’indicatore è stato costruito a partire dalle risposte alle domande della slide precedente: chi ha risposto che sarà «difficile» garantire non più di 3 servizi ha una percezione «MOLTO BASSA» della difficoltà, chi ha risposto «difficile» per 4-5 servizi ha una percezione «ABBASTANZA BASSA» , chi ritiene che sarà «difficile» garantire 6-7 servizi una percezione «ABBASTANZA ALTA» e chi pensa sarà «difficile» garantire 8 o più servizi ha una percezione «MOLTO ALTA». Valori percentuali – Base casi 152 7 La maggioranza dei Sindaci (55%) è favorevole ad un modello elettorale che preveda l’elezione diretta da parte dei cittadini o di tutti gli organi direttivi (37%) o almeno del Presidente (18%) COME DOVREBBERO ESSERE SCELTI GLI ORGANI DIRETTIVI DELLE NUOVE PROVINCE? ELETTI direttamente dai cittadini 37% FAVOREVOLI AD ELEZIONI (55%) scelti con un SISTEMA MISTO, (Presidente eletto dai cittadini e Consiglio nominato) 18% NOMINATI da un collegio formato dai Sindaci dei Comuni dell’area, che li sceglie fra i propri membri 42% non sa 3% TESTO DELLA DOMANDA: «Sempre a proposito dell’elezione degli organi delle nuove Province, alcuni ritengono che debbano essere eletti direttamente dai cittadini. Altri invece pensano che sia meglio che vengano nominati da un collegio formato dai Sindaci dei Comuni compresi nel territorio, che li sceglie fra i propri membri. Altri ancora dicono che sarebbe meglio un sistema misto, in cui il Presidente venga eletto dai cittadini e il Consiglio venga nominato dai rappresentanti dei Comuni. Lei con chi direbbe di essere più d’accordo? Con chi dice che gli organi direttivi…». Valori percentuali – Base casi 152 8 Il campione intervistato V. Ass. V. % -Femmine V. Ass. V. % -Piemonte 21 14 -Lombardia 31 20 -Veneto 14 9 -Friuli Venezia Giulia 4 3 5 3 10 6 REGIONE GENERE -Maschi 9 139 91 13 9 CLASSI DI ETÀ -fino a 44 anni 27 18 -Liguria -45-54 anni 48 31 -Emilia Romagna -55-64 anni 51 34 -Toscana 6 4 -oltre i 64 anni 26 17 -Umbria 2 1 -Marche 4 3 -Lazio 6 4 AREA GEOGRAFICA -Nord Ovest 57 38 -Abruzzo 7 5 -Nord Est 28 18 -Molise 2 1 -Centro 18 12 -Campania 10 7 -Sud e Isole 49 32 -Puglia 5 3 -Basilicata 3 2 -Calabria 7 5 AMPIEZZA DEL COMUNE -fino a 5.000 abitanti 78 51 -Sicilia 9 6 -da 5.001 a 15.000 abitanti 74 49 -Sardegna 6 4 10 NOTA METODOLOGIA E INFORMATIVA (in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 256/10/CSP, allegato A, art. 5 del 9 dicembre 2010, pubblicato su G.U. 301 del 27/12/2010) NOTA METODOLOGICA COMPLETA Titolo: Soggetto realizzatore: Committente/Acquirente: Periodo/Date di rilevazione: Tema: Tipo e oggetto dell’indagine: Popolazione di riferimento: Estensione territoriale: Metodo di campionamento: Rappresentatività del campione: Metodo di raccolta delle informazioni: Consistenza numerica del campione: Elaborazione dati: Le Province: opinioni e atteggiamenti rispetto alla proposta di abolizione ISPO Ricerche S.r.l. UPI 23 settembre – 2 ottobre 2013 attualità Sondaggio d’opinione ai Sindaci dei comuni italiani Sindaci dei Comuni italiani fino a 15.000 abitanti Nazionale Campione casuale stratificato per quote Rappresentativo dei comuni italiani fino a 15.000 abitanti per regione e ampiezza demografica CATI (Computer Assisted Telephone Interview) 150 casi. SPSS NOTA METODOLOGICA PER I MEDIA Sondaggio ISPO per UPI – Sindaci dei Comuni italiani fino a 15.000 ab. - Estensione territoriale: nazionale - Casi: 150 - Metodo: CATI - Data di rilevazione: 23 settembre-2 ottobre 2013 Indirizzo del sito dove sarà disponibile la documentazione completa in caso di diffusione: www.sondaggipoliticoelettorali.it. In caso di pubblicazione è obbligatorio riportare le informazioni della scheda indicata, a pena di gravi sanzioni. ISPO non si assume alcuna responsabilità in caso di inosservanza. ISPO Ricerche s.r.l. Viale di Porta Vercellina 8 20123 Milano T 02 48004104 | F 02 48008643 [email protected] | www.ispo.it