BASSI&TERZI Studio Legale NEWSLETTER DI INFORMAZIONE GIURIDICA GENNAIO 2011 SOMMARIO: RECUPERO CREDITI MAGGIORI ONERI PROBATORI IN CAPO A CHI DELOCALIZZA: PER LA DEDUZIONE E’ SUFFICIENTE LA RELAZIONE DI INESIGIBILITÀ DELL'AGENZIA DI RECUPERO PER DEVE DIMOSTRARE CHE IL BENE DATO IN COMODATO ALL’ESTERO RIENTRA NEL CONSENTIRE LA DEDUZIONE DEI CREDITI INCAGLIATI ……………………….PAG. 2 CICLO PRODUTTIVO DELL'AZIENDA…………………………………………….PAG.6 EDILIZIA FISCO E PENALE L’AGENZIA DELLE ENTRATE FORNISCE SULL’APPLICABILITÀ DELLE AGEVOLAZIONI DEL QUALCHE 36% E 55% CHIARIMENTO AGLI INTERVENTI LE SEZIONI U NITE PENALI DELLA CASSAZIONE HANNO SCELTO LA TESI DELLA SPECIALITÀ TRA FRODE AL FISCO E TRUFFA ALLO STATO…………………….PAG.6 PREVISTI DAL C.D. PIANO CASA………………………………………………..PAG.2 PROCESSO CIVILE TRUST VANNO IL BILANCIO, IMPUTATI AI BENEFICIARI I REDDITI DEL TRUST TRASPARENTE OVUNQUE COSÌ COME OGNI ALTRA SCRITTURA CONTABILE, NON FA PROVA SE NON ACCOMPAGNATO DA ALTRE RISULTANZE PROBATORIE…………………..PAG.7 PRODOTTI……………………………………………………………………..…PAG.2 ABUSO DI DIRITTO CODICE DELLA STRADA TERZA CIRCOLARE INTERPRETATIVA UN’IMPORTANTE DELLA LEGGE 120/2010 DI RIORDINO DEL STOP ALL’“ABUSO DELL’ABUSO DI DIRITTO” DA PARTE DEL FISCO…………………………………………………………………………….PAG.7 CDS……………………………………………………………………………...PAG.3 CODICE DELLA STRADA LAVORO PERMESSI EX LEGGE 104: DECIDE IL DISABILE……………………………….PAG.3 FISCO LE RISULTANZE DELL’ETILOMETRO FANNO FEDE ANCHE SE LA SUA REVISIONE È SCADUTA……………………………………………………………………..….PAG.8 EDILIZIA SE EQUITALIA ISCRIVE IPOTECA ILLEGITTIMA E LA DIFENDE “TEMERARIAMENTE” LEGITTIMA IL CONTRIBUENTE HA DIRITTO AD ESSERE RISARCITO…………………………PAG.4 INCOMPLETO……………………………………………………………….……PAG.8 LA FALSA FATTURAZIONE È SEMPRE REATO, ANCHE SE C’È STATO IL RAVVEDIMENTO OPEROSO………………………………………………………PAG.4 PER LA CTP DI MILANO LE SANZIONI INFLITTE DALL’ANTITRUST SONO DEDUCIBILI, MA LA CASSAZIONE DICE DI NO………………………………….PAG.4 ILLECITA L’AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO APPLICAZIONE DELL’IVA AL 4% ANCHE SE IL DURC È SULLA PRIMA CASA: NE RISPONDE SOLO L’ACQUIRENTE……………………………………………………………PAG.9 MUTUI E IPOTECHE ALL’ESTINZIONE DEL MUTUO LA CANCELLAZIONE DELL’IPOTECA RIMANE AUTOMATICA…………………………………………………………………….PAG.9 IL PREZZO ALL'ASTA DELL’IMMOBILE NON FA TESTO AI FINI DELL’IMPOSTA DI REGISTRO DA APPLICARE NELLA SUA RIVENDITA NEI TRE ANNI SUCCESSIVI….PAG.5 DIVORZIO L’EX LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA SUGLI ABBONAMENTI DEI TELEFONI MARITO DEVE SEMPRE GARANTIRE ALL’EX MOGLIE LO STESSO TENORE DI VITA GODUTO DURANTE IL MATRIMONIO………………………………………PAG.9 CELLULARI E’ STATA ABROGATA E PERTANTO NON E’ DOVUTA………………. PAG.5 LAVORO SOLO PER QUEST’ANNO IL 17 MARZO SARÀ FESTA NAZIONALE…………… VIA EMILIA ALL’OSPIZIO, 48 . 42100 REGGIO EMILIA . TEL. 0522 333990. FAX 0522 333982 . COD. FISC. E P. IVA 00465190353 E-MAIL: [email protected] PAG.10 La precisazione di maggiore interesse riguarda l’applicabilità delle LEGISLAZIONE E CIRCOLARI agevolazioni agli interventi di ampliamento previsti dal c.d. Piano - RECUPERO CREDITI Casa (art. 11 D.L.112/08) a condizione tuttavia che non si tratti di E’ SUFFICIENTE LA RELAZIONE DI INESIGIBILITÀ DELL'AGENZIA DI RECUPERO PER CONSENTIRE LA DEDUZIONE DEI nuove costruzioni o di ampliamenti di quelli esistenti. CREDITI Come si ricorderà, col Piano Casa il legislatore ha previsto che gli INCAGLIATI enti comunali possono concedere permessi per ampliare edifici Secondo la circolare n. 557/Pas/6909/12015 del dipartimento della abitativi fino al 20% del proprio volume o della superficie coperta, pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno, la relazione di con la possibilità di procedere anche alla demolizione totale e inesigibilità dell'agenzia di recupero crediti è utilizzabile per la conseguente deduzione fiscale della perdita. ricostruzione, secondo determinati disciplinari qualitativi, energetici e di sicurezza con, in tal caso, un aumento del Per la prima volta viene dunque riconosciuto esplicitamente che la 30% del volume o del 35% dello stesso se la ricostruzione avviene relazione di inesigibilità delle agenzie di recupero credito ha rilievo con l'utilizzo di tecniche di bioedilizia o con l'installazione di tributario. impianti ad energie rinnovabili. Ciò tuttavia non basta a ritenere superate o modificate le disposizioni Si trattava quindi di chiarire se le agevolazioni del 36% e 55% si di legge e le (numerose) sentenze della Corte di cassazione in materia applicano anche agli interventi in esecuzione del Piano Casa. di deducibilità di crediti inesigibili le quali impongono che le perdite Sul punto l’Agenzia ha chiarito che non sono agevolabili gli risultino documentate in modo certo e preciso. interventi La circolare si occupa anche di descrivere e delimitare le attività che di nuova costruzione, mentre sono ammessi all’agevolazione quelli che aumentano la superficie utile ma non il possono essere compiute dalle agenzie di recupero del credito in volume preesistente, con l'unica eccezione dei servizi igienici. condizioni di trasparenza e liceità. Sono pure ammessi i costi degli interventi di fedele ricostruzione Innanzitutto le agenzie di recupero crediti possono rintracciare il degli edifici demoliti, purchè si tratti di ristrutturazioni edilizie. debitore, fare accertamenti, consultare i pubblici registri e acquisire Ai sensi dell’art. 3 D.P.R. 380/01 (Testo Unico Edilizia) rientrano notizie da fonti private quali i vicini, i familiari e i terzi in genere. nella categoria degli interventi di ristrutturazione edilizia anche Devono tuttavia essere rispettate le disposizioni del codice della quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa privacy e le direttive specifiche impartite dal garante: in particolare i volumetria e sagoma preesistenti, fatte salve le innovazioni dati devono essere raccolti solo per l'attività di recupero. necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica, mentre Rimane invece preclusa l'attività investigativa vera e propria, come è costituiscono “nuova costruzione” la realizzazione di manufatti precluso al ricuperatore del credito di rivendere le informazioni edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti commerciali. all'esterno della sagoma esistente. L'agenzia di recupero può essere anche delegata a chiudere Se non c’è stata demolizione ma ampliamento dell’edificio, la transattivamente la pendenza e a incassare per conto della mandante detrazione spetta solo ed esclusivamente per le spese riferibili alla o anche per conto e in nome della stessa. Infine l'agenzia può anche parte già esistente dell'edificio, perchè l'ulteriore ampliamento redigere una relazione negativa in ipotesi di mancato successo configura sempre e comunque una nuova costruzione. nell'attività di recupero che, come detto, è utilizzabile anche per fini Per gli interventi di riqualificazione energetica globale l'agevolazione di deducibilità fiscale. non può essere riconosciuta, essendo indispensabile individuare il fabbisogno di energia primaria annua riferita all'intero edificio, - EDILIZIA comprensivo, pertanto, anche dell'ampliamento. L’AGENZIA DELLE ENTRATE FORNISCE QUALCHE CHIARIMENTO Invece la detrazione è sempre ammessa per gli interventi SULL’APPLICABILITÀ DELLE AGEVOLAZIONI DEL sull'involucro degli edifici (pareti, pavimentazioni, infissi ecc.) o 36% E 55% AGLI INTERVENTI PREVISTI DAL C.D. PIANO CASA singoli impianti (pannelli solari e diverse tipologie di caldaie) purché Con le risoluzione 4/E del 4.1.11 l’Agenzia delle entrate ha fornito con tali interventi si realizzino impianti al servizio dell'intero importanti chiarimenti sull’applicazione delle agevolazioni del 36% e edificio. 55% previste per le operazioni di ristrutturazione. Innanzitutto le detrazioni IRPEF ammesse solo in caso di - TRUST ristrutturazione e limitatamente alle spese riferibili alla parte VANNO IMPUTATI AI BENEFICIARI I REDDITI DEL TRUST esistente. Pertanto se si amplia oppure si demolisce e si ricostruisce TRASPARENTE OVUNQUE PRODOTTI la detrazione non spetta per la parte ampliata o nuova. 2 Con la circolare n. 61/E del 27.12.10 l’Agenzia delle Entrate ha La posizione è stata poi ribadita nel parere n. 109 del 13 gennaio incidentalmente chiarito che i trust trasparenti, residenti o meno, 2011 del Ministero dei Trasposti che ha risposto ad un quesito imputano ai beneficiari residenti in Italia i redditi ovunque prodotti. formulato dal Comune di Firenze. Infatti, in un passaggio di tale circolare si legge che “il reddito In secondo luogo il conducente fermato alla guida di un veicolo non imputato dal trust a beneficiari residenti [in Italia] è imponibile in revisionato può essere autorizzato a proseguire fino a casa, ma solo Italia in capo a questi ultimi quale reddito di capitale, a prescindere se non ci sono problemi di sicurezza. Con la riforma del Codice dalla circostanza che il trust sia o meno residente in Italia e che il l'organo di polizia che accerta l'infrazione non dovrà più ritirare il reddito sia stato prodotto o meno nel territorio dello stato”. libretto di circolazione bensì annotare sullo stesso il divieto di Dunque l’Agenzia modifica radicalmente la posizione assunta con la circolazione fino al giorno della visita di revisione. A tale riguardo il circolare n. 48/E del 2007 con la quale limitava l'imputazione ai Ministero ha ritenuto che l'agente accertatore possa comunque beneficiari residenti, di trust trasparenti non residenti, dei soli redditi autorizzare il conducente a raggiungere, per la via più breve possibile prodotti nel territorio italiano. e nel tempo strettamente necessario, il luogo di residenza o di Il suddetto cambio di rotta costituisce la diretta conseguenza della abituale stazionamento oppure il luogo in cui intende effettuare la pubblicazione ad opera del FATF-GAFI del documento denominato revisione, salvo che non sussistano ragioni di evidente tutela della “Money laundering using trusts and company service provides” con sicurezza ostative a tale misura. il quale il gruppo d’azione finanziario ha evidenziato un possibile Infine il Ministero precisa che per le catene ed i pneumatici da neve, utilizzo distorto dello strumento Trust per finalità di occultamento in attesa di una nuova possibile riforma che renderà obbligatoria la dell'effettiva identità del beneficiario ovvero della provenienza dotazione delle catene da neve su tutti i veicoli (come il triangolo), la illecita del denaro. nota centrale spiega che attualmente solo in presenza del nuovo Secondo il FATF-GAFI tale utilizzo improprio troverebbe, nelle segnale in corso di approvazione sarà possibile esigere dagli legislazioni e giurisdizioni di alcuni Paesi, un terreno più fertile in automobilisti di avere a bordo o utilizzare mezzi antisdrucciolevoli o ragione dell'assenza di qualsiasi tipo di obbligo antiriciclaggio in pneumatici invernali, senza maltempo in atto. capo ai soggetti che intervengono nella costituzione o gestione del Trust, come invece fatto dall'Italia con il decreto legislativo 231/07 di - LAVORO recepimento della Terza direttiva antiriciclaggio. PERMESSI EX LEGGE 104: DECIDE IL DISABILE Col messaggio n. 1740 del 25.1.11 l’INPS ha chiarito che per i - CODICE DELLA STRADA permessi previsti dall’art. 33 Legge 104/92 in corso alla data del TERZA CIRCOLARE INTERPRETATIVA DELLA LEGGE 120/2010 DI 24.11.10 (data di entrata in vigore del Collegato Lavoro che ne ha RIORDINO DEL CDS modificato le condizioni di ammissibilità), in presenza di più Con la Circolare del 29.12.10 il Ministero dell'Interno ha fornito, per familiari del disabile, tutti lavoratori dipendenti e quindi fruitori dei la terza volta, istruzioni e chiarimenti applicativi della riforma al tre giorni di permesso mensile, sarà il disabile, con propria Codice della Strada operata ad agosto con la L. 120/10. autocertificazione da inviare all'INPS entro il 31.3.11, a decidere da Innanzitutto l'autovelox deve essere posizionato ad almeno 1 km quale parente preferisce essere assistito e quindi a chi, tra i vari dall'ultimo incrocio così da permettere agli utenti di adeguare la parenti lavoratori subordinati, spetti il permesso. velocità. A tale riguardo il Ministero aveva già chiarito che fuori dei In particolare l'INPS ha preso in considerazione i permessi di cui centri abitati i dispositivi e i mezzi tecnici di controllo finalizzati al fruiscono i parenti e gli affini di terzo grado del disabile i quali, dal rilevamento a distanza delle violazioni delle norme dell'art. 142 CdS 24.11.10, non hanno più diritto ai permessi mensili salvo che “i devono essere collocati ad almeno 1 km dal segnale stradale che genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i impone il limite di velocità. Con le nuove istruzioni del 29.12.10 il 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti Ministero ha precisato che, se nel tratto di strada è presente o siano deceduti o mancanti”, nonché i permessi goduti da più un'intersezione, la distanza di 1 km va calcolata dal segnale con il familiari che prestano alternativamente assistenza allo stesso parente quale viene ripetuto il limite di velocità dopo l'intersezione stessa. Si disabile, destinatari della nuova disposizione secondo cui il diritto ai Segnala tuttavia che il Ministero è del parere che non si debba permessi “non può essere riconosciuto a più di un lavoratore”. calcolare la distanza minima di 1 km dal segnale se il limite di In relazione alle due predette situazioni, l’INPS ha quindi deciso: velocità è uniforme e la segnaletica di limitazione della velocità a) di sospendere i provvedimenti in atto al giorno precedente la data viene ripetuta. di entrata in vigore della Legge 183/10 (23.11.10) e di inviare agli Quanto precede vale anche per i controlli effettuati col Tutor, interessati la richiesta di presentare dichiarazioni atte a verificare la nell'ipotesi che nel tratto monitorato ci siano occasionalmente brevi sussistenza dei requisiti per la fruizione dei permessi e tratti con limiti di velocità inferiori. 3 b) che qualora le predette dichiarazioni non perverranno alle gravato, quanto la possibilità di ottenere finanziamenti fornendo tale competenti immobile in garanzia, ed è fonte di stress, agitazione e vergogna in sedi INPS entro il 31.3.11, verrà inviata la comunicazione di cessazione del provvedimento di autorizzazione capo al soggetto proprietario del bene ipotecato. con effetto dal 24.11.10. Nel caso specifico il Tribunale ha dunque considerato anche la forza ed il potere economico del responsabile e sanzionato la sua condotta processuale nella quale sono stati altresì esposti argomenti errati. GIURISPRUDENZA - FISCO LA FALSA FATTURAZIONE È SEMPRE REATO, ANCHE SE C’È STATO IL SE EQUITALIA ISCRIVE IPOTECA ILLEGITTIMA E LA DIFENDE RAVVEDIMENTO OPEROSO “TEMERARIAMENTE” IL CONTRIBUENTE HA DIRITTO AD ESSERE Secondo la Corte di cassazione, sentenza n. 608 del 12.1.11, sussiste RISARCITO sempre il reato di fatture false nel caso dell'imprenditore che prima le L’iscrizione di ipoteca illegittima e la sua difesa in causa senza emette a fronte di operazioni inesistenti e poi le annulla col valide motivazioni può costare caro a Equitalia. Anche sei volte il ravvedimento operoso. credito per cui è stata iscritta la garanzia. Peraltro in sede di ravvedimento operoso l’imprenditore condannato E’ quanto deciso dal Tribunale di Roma, sezione distaccata di Ostia, ma non aveva mai versato l'imposta. che con sentenza del 9.12.10 e in applicazione dell’art. 96 c.p.c. ha Secondo la Corte “il reato di emissione di fatture per operazioni condannato l’agente della riscossione a risarcire i danni al inesistenti, di cui all'art. 8, D.Lgs. 74/2000, è configurabile anche in contribuente quantificati in € 30.000, oltre alle spese di soccombenza caso di emissioni di fatture tra società facenti capo allo stesso vere e proprie quantificate in € 5.000, così rigettando le pretese di soggetto, atteso che pure in tale ipotesi si delinea la intersoggettività Equitalia che agiva per il recupero di un credito di 5.000,00 euro. richiesta per integrare la finalità di consentire a terzi la evasione di Ai sensi dell’art. 96 c.2 c.p.c. “Il giudice che accerta l'inesistenza del imposta”, né assume alcun rilievo “la circostanza che i contratti tra diritto per cui è stato eseguito un provvedimento cautelare, o le predette società furono risoluti, con successivo annullamento dei trascritta domanda giudiziale, o iscritta ipoteca giudiziale, oppure rispettivi crediti di Iva, per due ordini di motivi: perché il reato di iniziata o compiuta l'esecuzione forzata, su istanza della parte emissione di fatture per operazioni inesistenti, ex art. 8, co. 1, dlgs danneggiata condanna al risarcimento dei danni l'attore o il 74/2000, si configura come un delitto di pericolo astratto, per la creditore procedente, che ha agito senza la normale prudenza”. concretizzazione del quale è sufficiente il mero compimento dell'atto Il terzo comma prevede la facoltà per il giudice di disporre tale tipico e perché sia il contribuente che le società beneficiarie, condanna anche d’ufficio ed in via equitativa. collegate alla sua azienda nella illecita operazione, non pagarono, a Si tratta di una disposizione tesa a scoraggiare l’azione o la resistenza seguito della risoluzione dei contratti e dello storno, il totale importo in giudizio assumendo posizioni infondate, che non presuppone la dovuto a titolo di Iva”. prova di un effettivo danno in capo alla controparte e che pertanto La decisione si colloca nel solco già delineato tre anni fa con la punisce il semplice fatto di avere agito o resistito in giudizio senza sentenza 3052/2008 in cui già si qualificò quello di fatture false come valide ragioni. reato di pericolo e si affermò che “in tema di reati tributari, la causa Nel caso di specie Gerit Equitalia aveva iscritto un’ipoteca illegittima di esclusione della punibilità prevista dall'art. 9, comma decimo, sia perché il credito garantito era di importo inferiore alla soglia della L. 27/12/02, n. 289 (cosiddetto condono tributario tombale) minima di 8.000 euro prevista per legge per l’iscrizione di tale non può essere applicata analogicamente al reato di emissione di garanzia sugli immobili, sia perché la cartella di pagamento era stata false fatture per operazioni inesistenti”. prima sospesa e poi annullata in un separato giudizio. Ciò nonostante Gerit Equitalia ha resistito nel giudizio per PER LA CTP DI MILANO LE SANZIONI INFLITTE DALL’ANTITRUST l’annullamento dell'ipoteca promosso dal contribuente. SONO DEDUCIBILI, MA LA CASSAZIONE DICE DI NO Secondo il Tribunale di Roma, che ha accolto la domanda del Secondo la Commissione Tributaria Provinciale di Milano (sentenza contribuente, la condanna dell’agente della riscossione ad una n. 427/03/10) le sanzioni irrogate dall'Autorità Garante della somma sei volte superiore a quella del credito garantito trova la sua Concorrenza e del Mercato sono deducibili dal reddito d'impresa in giustificazione (i) nel dolo mostrato da Gerit Equitalia, la quale non quanto ad esso inerenti ai sensi dell'articolo 109 TUIR. poteva non sapere che non doveva iscrivere ipoteca per un importo La decisione rinvigorisce il dibattito aperto ormai da anni circa la così basso, (ii) nella particolare qualità del responsabile, ovvero un deducibilità o indeducibilità delle sanzioni che non sono previste da ente di notevoli dimensioni cui la legge concede grandi poteri, da alcuna norma tributaria. esercitarsi, proprio per questo, con un senso di responsabilità, di prudenza ed equilibrio e (iii) nel potere assai invasivo e penalizzante dell’ipoteca che limita fortemente tanto la commerciabilità del bene 4 La decisione aderisce alle tesi di Assonime (circolare n. 39/2000) e Pertanto il prezzo pagato all’asta o l'eventuale perizia giudiziale dei commercialisti (norma di comportamento n. 138). che disposta dal Tribunale, non sono valori utilizzabili ai fini di quanto propugnano la deducibilità delle sanzioni dispone il terzo comma di tale articolo. Tuttavia, la pronuncia dei giudici milanesi si colloca in contrasto la La vertenza origina da un avviso di liquidazione con cui le Entrate di sentenza della Cassazione n. 5050 del 3.3.10 che invece ha affermato Latina hanno rettificato il valore dichiarato per la vendita di un locale l'indeducibilità di tali sanzioni. commerciale. L'immobile era stato acquistato dai coniugi ricorrenti Secondo la CTP di Milano il nodo focale della questione è costituito all'asta e poi subito rivenduto. dal giudizio di correlatività tra costi e ricavi, non tanto verificando la Su tale rivendita è stata disposta la rettifica impugnata. diretta connessione della sanzione ad una determinata componente L'art. 44 DPR 131/86 dispone che il prezzo di aggiudicazione di un del reddito, bensì ad una attività “potenzialmente” idonea a produrre immobile aggiudicato all’asta non è rettificabile dall'ufficio reddito, “laddove l'avverbio “potenzialmente” rende ben chiaro il finanziario ma il terzo comma dell'art. 51 DPR 131/86 dispone concetto di quelli che sono gli atti illeciti o illegittimi di cui si tratta, invece che “per gli atti che hanno per oggetto beni immobili o diritti ossia quelli che attengono all'abuso di posizione dominante o intese reali immobiliari l'ufficio del registro (Agenzia delle entrate), ai fini tra le varie compagnie che eludano le norme restrittive della libertà dell'eventuale rettifica, controlla il valore di cui al comma 1 avendo di concorrenza, ossia atti sanzionabili con l'attività dell'Antitrust”. riguardo ai trasferimenti a qualsiasi titolo e alle divisioni e perizie Pertanto il collegio meneghino ritiene che la natura di tali sanzioni giudiziarie, anteriori di non oltre tre anni alla data dell'atto o a “non può che essere risarcitorio e non affittivo”. La multa è quella in cui se ne produce l'effetto traslativo o costitutivo, che finalizzata a riportare le condizioni del mercato ad una maggiore abbiano avuto per oggetto gli stessi immobili o altri di analoghe equità, sottraendo all'impresa, attraverso la sanzione, i ricavi caratteristiche e condizioni”. conseguiti in violazione della concorrenza. Secondo i ricorrenti l’Agenzia delle Entrate non poteva rettificare il Da qui la correlazione tra i ricavi tassati e l'onere costituito dalle prezzo di aggiudicazione anche nella seconda vendita. La sanzioni antitrust, riconoscendone la deducibilità. Commissione tributaria regionale di Latina, verificato che i venditori Già dieci anni fa la CTP di Milano (sent. n. 370/47/01) aveva avevano addirittura maggiorato del 20% il valore d'acquisto ritenuto che le sanzioni antitrust dovessero essere incluse dell'immobile, aveva annullato la rettifica dell’Agenzia. nell'imponibile, e quindi deducibili e dall'Associazione dottori Tuttavia la Corte di cassazione ha ribaltato completamente la commercialisti. decisione di merito sancendo il seguente principio di diritto: “In Come detto la Cassazione già a marzo 2010 aveva espresso relazione al contratto di compravendita di beni immobili, la cui orientamento contrario alla deducibilità delle sanzioni e lo ha proprietà sia pervenuta ai venditori per aggiudicazione nella confermato recentemente con la sentenza n. 600 del 12.1.11 con la procedura di espropriazione forzata, l'ufficio del registro (Agenzia quale ha respinto il ricorso di un'azienda che si era dedotta le delle entrate) provvede legittimamente a rettificare i valori dichiarati sanzioni versate all'AGCM. nell'atto di vendita, se li ritiene non conformi a quelli venali dei beni Questa la motivazione della Suprema Corte: “in considerazione della in comune commercio, utilizzando il criterio più opportuno fra quelli loro finalità punitiva e della loro complessiva disciplina, le sanzioni consentiti dall'art. 51 DPR 131/86, con il limite stabilito dal pecuniarie in materia di tutela della concorrenza e del mercato di successivo art.52, penultimo comma, se applicabile; e indicando, cui alla L. 287/1990 (cosiddetta disciplina antitrust), irrogabili dalla quale motivazione necessaria e sufficiente dell'atto impositivo, il Commissione UE o dall'Autorità Garante della concorrenza, non criterio o i criteri effettivamente utilizzati. Nessuna norma di legge configurano costi deducibili dal reddito d'impresa”. impone all'ufficio, in tal caso, di determinare il valore dei beni Anche l'Agenzia delle Entrate si è ovviamente schierata contro la compravenduti tenendo esclusivamente conto del prezzo (non deducibilità delle sanzioni antitrust (circolare n. 98/2000, risoluzione rettificabile) di aggiudicazione dei beni stessi in esito alla procedura n. 89/2001 e circolare n. 42/2005). di espropriazione forzata, anche se l'aggiudicazione sia intervenuta nel triennio precedente il negozio di compravendita soggetto a registrazione”. IL PREZZO ALL'ASTA DELL’IMMOBILE NON FA TESTO AI FINI DELL’IMPOSTA DI REGISTRO DA APPLICARE NELLA SUA RIVENDITA NEI TRE ANNI SUCCESSIVI LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA SUGLI ABBONAMENTI DEI Con la sentenza n. 22141/10 la Cassazione ha stabilito che nel caso TELEFONI CELLULARI E’ STATA ABROGATA E PERTANTO NON E’ DOVUTA di rivendita entro tre anni dell’immobile acquistato in sede di Due sentenze della Commissione tributaria regionale Veneto -la espropriazione è sentenza 05/01/11 depositata lo scorso 10.1.11 e la sentenza 04/16/11 legittimamente consentito in sede di verifica utilizzare il criterio più depositata il 17.1.11- hanno stabilito che la concessione governativa opportuno fra quelli consentiti dall'art. 51 del DPR 131/86. (Tcg) sui servizi di telefonia mobile non è dovuta per l’intervenuta forzata, all'amministrazione finanziaria 5 implicita abrogazione della normativa che regolamentava tale tassa diverso, favorendo l'aumento dei profitti” della società estera in per effetto del Codice delle telecomunicazioni (D.Lgs. 259/2003). luogo di quella italiana. I giudici tributari regionali del Veneto dichiarano dunque tout court Sul punto il Collegio di legittimità ha spiegato che “il rapporto di l'illegittimità della Tcg. esternalizzazione va documentato in modo idoneo nel senso che il E’ vero che il D.Lgs. 259/2003 non ha cancellato esplicitamente vantaggio derivante dalla delocalizzazione della produzione sia l'articolo 21 della tariffa allegata al DPR 641/72, che include tra gli specifico e predeterminato, sicché sia percepibile la integrazione tra atti soggetti a Tcg le licenze per l'impiego “per il servizio il ciclo produttivo interno alla impresa e quello affidato a terzi, e la radiomobile pubblico terrestre di comunicazione”. natura e la entità dell'apporto reso dalla attività del terzo al Peraltro l'Agenzia delle Entrate sostiene che tale articolo 21 è ancora miglioramento dei conti economici della impresa, anche nella forma in vigore, così come, analogamente, l'articolo 3 del DM 33 del del risparmio di spesa”. 13.2.90. In questo caso, continuano i giudici, manca ogni collegamento tra il Tuttavia, sottolinea la Ctr Veneto, il nuovo Codice delle comodato dei macchinari alle imprese estere ed il vantaggio telecomunicazioni ha aperto alla privatizzazione dei servizi. Tale conseguito, non essendo specificate le modalità ed i termini con cui il processo ha avuto come principale conseguenza “il passaggio dalla prodotto delle società estere rientra nel ciclo produttivo dell'azienda concessione (atto amministrativo di natura pubblicistica) al italiana. contratto, cioè ad uno strumento di diritto privato il quale “Nel caso in cui la comodataria, come pare di intendere dal ricorso, presuppone una posizione di parità tra i contraenti”. realizzasse capi finiti e pronti per la vendita, manca la prova di una Pertanto, concludono i giudici veneziani, “bisogna concludere che obbligazione della comodataria a rivendere le merci prodotte alla con il D.Lgs. 259/03 è stata abrogata tacitamente tutta la normativa comodante ad un prezzo predeterminato tale da giustificare la basata sul presupposto di un rapporto concessionario di tipo operazione complessiva di delocalizzazione della produzione”. pubblicistico”. Il vantaggio economico non può ritenersi “intrinseco alla dazione in Inefficace a tale riguardo il DM 13.2.90, -che ugualmente comodato delle macchine ai terzi, in quanto è ben possibile che la presuppone il regime della concessione- poiché si tratta di una fonte operazione fosse diretta ad ottenere utilità di tipo diverso, favorendo di rango inferiore a quello di una legge e quindi non può derogarvi. l'aumento di profitti non già della società comodante, ma delle Della questione dovrà occuparsi ance la Corte di giustizia Ue, dopo il controllate estere”. rinvio pregiudiziale disposto dalla Ctp di Taranto. La sentenza comunitaria è attesa per il mese di marzo. - FISCO E PENALE In ogni caso, anche tenuto conto del fatto che sull'argomento sono in LE corso numerosi contenziosi, i giudici veneziani auspicano una TESI DELLA SPECIALITÀ TRA FRODE AL FISCO E TRUFFA ALLO STATO intervento del legislatore: “va preso atto della intervenuta Con la sentenza n. 1235 del 19.1.11 le Sezioni Unite della Corte di abrogazione del inapplicabilità, punto o relativo comunque alla della tariffa o doverosità SEZIONI UNITE PENALI DELLA CASSAZIONE HANNO SCELTO LA della sua Cassazione penale hanno stabilito che chi froda il Fisco non rischia la della sua doppia condanna anche per truffa aggravata allo Stato. disapplicazione, e della opportunità di un riordino normativo che dia In altri termini i due reati non concorrono, ma l'uno è speciale atto delle novità intervenute e risolva la confusione che se ne può rispetto all'altro. ricavare”. Come dire che chi froda o evade il Fisco subisce la pena per la frode fiscale e non per truffa aggravata e le rispettive sanzioni non si MAGGIORI ONERI PROBATORI IN CAPO A CHI DELOCALIZZA: PER LA sommano. DEDUZIONE DEVE DIMOSTRARE CHE IL BENE DATO IN COMODATO Si dirime così un contrasto giurisprudenziale tra la tesi più rigorosa ALL’ESTERO RIENTRA NEL CICLO PRODUTTIVO DELL'AZIENDA (doppia sanzione) e quella più lassista (rapporto di specialità tra i due La Corte di cassazione, con la sentenza 1389 del 21.1.11, ha deciso reati) che qui ha prevalso. che non sono deducibili i costi dei macchinari presi in locazione e Un primo indirizzo aveva sostenuto la specialità tra i due reati, dati in comodato all'estero per la esternalizzazione di manodopera, se concludendo che l'unico reato contestabile è quello tributario. Un non si dimostra che il bene rientra nel ciclo produttivo dell'azienda secondo orientamento aveva invece escluso la specialità, giungendo italiana. comunque alla conclusione che si debba irrogare una sola sanzione, Infatti, secondo i Giudici di legittimità, il vantaggio economico che quella più grave della frode fiscale, in cui è assorbita quella meno giustificherebbe il beneficio fiscale “non può ritenersi intrinseco alla grave prevista per la truffa aggravata. dazione in comodato delle macchine all'estero, in quanto è ben Un terzo orientamento escludeva la specialità sicché si giungeva a possibile che l'operazione sia diretta a ottenere utilità di tipo sostenere il concorso dei due reati ed il cumulo delle sanzioni. La Cassazione ha dunque scelto la tesi della specialità. 6 Sostengono le Sezioni Unite che come la truffa, anche la frode dimostrare la fondatezza della pretesa della parte che le ha prodotte fiscale si connota per l'uso di un artificio, ancorchè particolare in giudizio”. (documenti e fatture per operazioni inesistenti). Quindi come la truffa contiene gli elementi dell’induzione in errore e anche del - ABUSO DI DIRITTO danno: alla presentazione di una dichiarazione non veridica, si legge UN’IMPORTANTE STOP ALL’“ABUSO DELL’ABUSO DI DIRITTO” DA nelle sentenza, si accompagna normalmente il versamento di un PARTE DEL FISCO minore o di nessun tributo e, comunque, anche nella fase della La Cassazione frena sull'abuso di diritto sancendo che la libertà liquidazione economica delle aziende, tutelata dalla Costituzione (art. 41), non della dichiarazione, si fa cadere in errore l'amministrazione e un danno immediato nel senso del ritardo della può essere “limitata per ragioni fiscali”. percezione delle entrate tributarie. Il carattere abusivo dell'operazione di mercato, soprattutto sul La frode fiscale si specializza rispetto alla truffa per la finalità di versante delle ristrutturazioni aziendali, deve essere escluso se, oltre evadere le imposte. Ed anzi proprio lo scopo perseguito giustifica la al risparmio di imposta, esistono giustificazioni extra fiscali scelta del legislatore di prevedere una punizione più grave della dell’operazione incriminata, come il miglioramento della struttura e truffa. funzionalità dell'impresa. In definitiva, secondo le sezioni unite, qualsiasi condotta di frode al In altri termini non esiste abuso di diritto se l’utilizzo delle facoltà fisco non può che esaurirsi all'interno del quadro sanzionatorio concesse dalla normativa fiscale non ha come unico fine il mero delineato dalla apposita normativa tributaria. risparmio d’imposta ma trova altresì la sua giustificazione in Attenzione, però, a non ritenere che la frode fiscale sia una un’effettiva ragione e utilità commerciale e/o d’affari. imputazione-scudo, che protegge da tutte le possibili contestazioni di Così ha deciso la Corte di cassazione con la sentenza n. 1372 del truffa. Si pensi all'ipotesi in cui le fatture e i documenti per 21.1.11 respingendo la posizione dell'Agenzia delle Entrate che operazioni inesistenti siano utilizzate per conseguire pubbliche riteneva elusiva una complessa operazione di ristrutturazione erogazioni. In questo caso la Cassazione non ha nulla da dire e aziendale. mantiene aperta la strada del concorso dei reati, con la conseguente Così motivano i giudici di legittimità: si tratta “di verificare se doppia incriminazione e punizione. l'operazione rientra in una normale logica di mercato” sicchè il La corte giustifica questa conclusione ricordando che in questi casi si carattere abusivo dell’operazione deve essere escluso se si rileva “la registra un danno che non inerisce esclusivamente al rapporto fiscale, compresenza, non marginale, di ragioni extra fiscali, che non si e la frode è finalizzata a scopi ulteriori rispetto all'evasione: così non identificano esiste nessun problema di rapporto di specialità tra norme e una dell'operazione ma possono essere anche di natura meramente stessa condotta viola diverse disposizioni di legge. organizzativa, e consistere in un miglioramento strutturale e necessariamente in una redditività immediata funzionale dell' impresa”. Si tratta del primo vero stop imposto dai giudici di legittimità all’uso - PROCESSO CIVILE IL BILANCIO, COSÌ COME OGNI ALTRA SCRITTURA CONTABILE, NON eccessivo -finora privo di limitazioni- della figura dell’abuso del FA diritto ad opera dell’Amministrazione finanziaria. PROVA SE NON ACCOMPAGNATO DA ALTRE RISULTANZE PROBATORIE La vicenda assume rilievo anche nell’ambito della tendenza, sempre Secondo la Corte di cassazione, sentenza 105 del 4.1.11, le scritture più generalizzata, di fare applicazione dell’abuso del diritto anche in contabili non hanno mai valore di prova in favore dell'azienda che le sede penale. ha redatte. Sempre più spesso, infatti, le indagini nate in sede tributaria e le Sicché, per resistere alla richiesta di pagamento del creditore relative contestazioni sfociano in procedimenti penali avviati dalle l'imprenditore/debitore non può limitarsi a presentare le sue scritture Procure della Repubblica, con le ovvie conseguenze in termini di da cui risulta il saldo del debito. costi e soprattutto incertezze. Si è così ulteriormente consolidato un orientamento risalente al 2000 In pratica i contribuenti che, secondo le contestazioni del Fisco, in forza del quale “le scritture contabili, pur se regolarmente tenute, hanno posto in essere operazioni finalizzate esclusivamente a non hanno valore di prova legale a favore dell'imprenditore che le perseguire un risparmio fiscale, non solo subiscono accertamenti ha redatte”. fiscali ma rischiano addirittura l’attivazione della loro responsabilità Tali scritture, se prodotte nel procedimento, “sono soggette, come penale. ogni altra prova, al libero apprezzamento del giudice, al quale spetta Si è così creata grande incertezza per gli operatori economici e aperti stabilire, nei singoli casi, se e in quale misura siano attendibili e larghi spazi per la discrezionalità di funzionari e giudici. idonee, eventualmente in concorso con altre risultanze probatorie, a Sulla base dell'abuso si sono avviati accertamenti di fondamento e contenuto molto diverso. Da esso sono dichiaratamente partiti gli 7 accertamenti estivi a carico delle società charter dei vip, pretesi Il Collegio ha rigettato le censure specificando che in tema di guida strumenti per fruire di imbarcazioni di lusso, eludendo le tasse in stato di ebbrezza, “l'art. 379, commi sesto, settimo ed ottavo, del dovute. L'abuso è stato utilizzato per colpire (o tentare di colpire) DPR n. 495/1992 si limita ad indicare le verifiche alle quali gli ipotesi di dimensione diversissima: dalla semplice donazione del etilometri devono essere sottoposti per poter essere omologati ed monolocale di l'agevolazione famiglia prima alla casa mamma un nuovo per acquistare con adoperati senza prevedere alcun divieto la cui violazione determini appartamento, alle l'inutilizzabilità delle prove acquisite”. riorganizzazioni aziendali di colossi manifatturieri italiani di fronte alle sfide della globalizzazione (la contestata elusività di joint - EDILIZIA venture con produttori asiatici, non accompagnate dall'acquisto o LEGITTIMA L’AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO ANCHE SE IL DURC È vendita degli impianti), alle operazioni di acquisto di titoli del debito INCOMPLETO pubblico stranieri e associati swap e derivati, usuali nel mondo Per il Consiglio di Stato, sentenza n. 83 dell'11.11.11, è legittima bancario. l'aggiudicazione di un appalto da parte di un concorrente che ha Quel che gli esperti non prevedevano è che le contestazioni fiscali presentato un DURC incompleto perchè mancante della pronuncia di potessero trovare sponda nelle aule penali: alla leva tributaria si sta regolarità di un ente previdenziale (INPS locale). affiancando, infatti, la leva penitenziaria. Sul punto i giudici amministrativi hanno chiarito che la stazione Nel corso di un recente convegno, svoltosi presso la facoltà di appaltante non ha margine di apprezzamento rispetto alle risultanze Giurisprudenza di Torino, un esponente della locale Procura ha di un DURC. ventilato l’ipotesi che, almeno in determinati casi, l'elusione potrebbe La controversia origina dall'impugnazione di un’aggiudicazione di un corrispondere a frodi fiscali. Da Direzioni Regionali dell’Agenzia appalto pubblico a favore di una impresa che aveva presentato un filtra la voce che, in questo scenario e in assenza di chiarimenti e DURC ritenuto non idoneo a comprovare la propria regolarità circolari dirimenti, alla contestazione di abuso del diritto dovrebbe contributiva. accompagnarsi l'inoltro di denuncia alla Procura competente. In primo grado il Tar non aveva condiviso la censura osservando che Secondo gli esperti il fenomeno, partito in sordina, potrebbe la circostanza non poteva produrre l'invalidità della procedura in deflagrare se non contenuto immediatamente. La differenza tra quanto l'Amministrazione avrebbe comunque svolto ulteriori violare controlli della regolarità contributiva in sede di stipula del contratto la legge e semplicemente approfittare, magari ingegnosamente, delle sue lacune è stata un punto fermo, finora, del e, quindi, il DURC incompleto non comporta alcuna illegittimità. diritto penale e del diritto comunitario. La possibile caduta di tale Posizione condivisa dai giudici amministrativi d’appello i quali pure distinzione, e il fatto che per i delitti fraudolenti si andrebbe nel ricostruiscono la natura e le finalità del DURC. penale indipendentemente dall'entità del tributo non pagato, suscita La sentenza ribadisce che “il dato normativo e giurisprudenziale un allarme crescente tra gli operatori: le denunce e i processi rende evidente che neppure in presenza di una accertata violazione potrebbero moltiplicarsi in modo incontrollato e imprevedibile. degli obblighi contributivi la stazione appaltante può disporre automaticamente la esclusione dalla gara”. Dal momento che - CODICE DELLA STRADA l'aggiudicatario aveva comunque presentato un DURC in corso di LE RISULTANZE DELL’ETILOMETRO FANNO FEDE ANCHE SE LA SUA validità, i giudici precisano che la stazione appaltante bene ha fatto a REVISIONE È SCADUTA non escludere il concorrente il cui documento di regolarità L'etilometro con revisione scaduta non necessariamente priva di contributiva non denunciava alcuna inadempienza agli obblighi di validità l'accertamento per guida in stato di ebbrezza alcolica legge. effettuato con tale strumento. Spetterà al trasgressore infatti Secondo la giurisprudenza, infatti, il DURC, anche se formatosi in richiedere immediatamente il controllo del regolare funzionamento virtù del silenzio assenso, “assume la valenza di una dichiarazione di dell’etilometro. scienza, da collocarsi fra gli atti di certificazione o di attestazione Così ha deciso la Corte di cassazione con la sentenza n. 44833 del redatti da un pubblico ufficiale e aventi carattere meramente 21.12.10 con la quale ha deciso il caso di un automobilista il cui stato dichiarativo”. di ebbrezza è stato rilevato mediante controllo dell'etilometro e L'emissione di un DURC incompleto per mancata pronuncia di uno pertanto, all'esito del conseguente procedimento penale, condannato degli enti tenuti al rilascio “non impedisce di ritenere implicitamente per violazione dell'art. 186 CdS. certificata la regolarità contributiva, per la parte non considerata Contro questa decisione, confermata in sede d'appello, l'interessato dalla certificazione esplicita, con il compiersi del termine prescritto ha proposto ricorso in Cassazione evidenziando la mancata revisione per la formazione del silenzio assenso”. periodica dell'etilometro. I giudici motivano la legittimità dell'operato della stazione appaltante anche con riguardo alla tutela della posizione del concorrente che, 8 avendo tempestivamente richiesto il DURC e vedendosi rilasciare un Il fatto che la norma, recante la semplificazione del procedimento di documento, privo di accertamenti negativi, ma incompleto (a causa cancellazione dell'ipoteca relativamente ai mutui immobiliari, sia dell'inerzia conseguenze stata spostata dal D.Lgs. 141/10 all'interno del TUB (art. 40-bis), pregiudizievoli a causa dell'inefficienza del medesimo, avendo, oltre dell'Inps locale) “non può subire nella sezione concernente il “Credito fondiario e alle opere tutto, soddisfatto l'onere di produrre l'unico documento di cui poteva pubbliche”, non ha riflessi sul campo di applicazione della norma. disporre alla scadenza del termine per la presentazione della “La collocazione sistematica non è decisiva per definire il campo di domanda”. applicazione della norma dovendo, invece, prevalere la formulazione letterale della disposizione che dovrebbe necessariamente mantenere ILLECITA APPLICAZIONE DELL’IVA AL 4% SULLA PRIMA CASA: NE una portata applicativa ampia”. RISPONDE SOLO L’ACQUIRENTE La collocazione della norma nel TUB nella sezione descritta aveva Con la sentenza 26259 del 29.12.10 la Corte di cassazione ha deciso sollevato dubbi sul campo dell'applicazione della disposizione. In che dell’illecita applicazione dell’IVA con l'aliquota ridotta del 4% particolare “è stata avanzata l'ipotesi che sia stato ristretto il campo per difetto dei presupposti di applicabilità del regime “prima casa”, di applicazione della norma, in termini sia soggettivi (la disposizione risponde unicamente l’acquirente dell’immobile. risulterebbe ora applicabile ai soli finanziamenti erogati da banche e Il venditore, invece, resta esonerato da qualsiasi responsabilità fiscale non più anche a quelli erogati da intermediari finanziari) che al riguardo perchè su di esso non è individuabile alcun potere e/o oggettivi (la disposizione non interesserebbe più tutti i finanziamenti dovere di verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti richiesti dalla assistiti da ipoteca ma solo quelli aventi le caratteristiche del credito norma per l’applicazione dell’agevolazione “prima casa”. fondiario”. Come dire che l’applicazione della ridotta aliquota IVA non è un Sicchè si temeva che un'interpretazione restrittiva di tale normativa onere del venditore (il quale potrebbe applicare anche l’aliquota da parte delle banche e dell'Agenzia del territorio potesse ripristinare, ordinaria del 20%, o quella del 10% in presenza delle relative per tali mutui, l'obbligo dell'autentica notarile ai fini della condizioni), ma un diritto soggettivo dell'acquirente. cancellazione delle relative ipoteche. Non sussiste responsabilità del venditore nemmeno quando è palese Peraltro “la restrizione del campo di applicazione della disposizione l’impedimento alla fruizione dell’agevolazione, ad esempio per le contenuta nel DL 7/07 sarebbe contraria alla delega legislativa in caratteristiche dimensionali dell’immobile venduto che eccedono il forza della quale è stato adottato il D.Lgs. 141/2010”. limite di 240 mq imposto dalla legge. In casi del genere, sostiene la Corte, bene fa l'amministrazione - DIVORZIO finanziaria a richiedere la maggiore imposta dovuta nei confronti del L’EX MARITO DEVE SEMPRE GARANTIRE ALL’EX MOGLIE LO STESSO solo acquirente. TENORE DI VITA GODUTO DURANTE IL MATRIMONIO Infatti, come detto, l’applicazione dell'IVA con aliquota ridotta non Per la Suprema Corte di cassazione (sentenza 1612 del 24.1.11) l’ex costituisce un onere del venditore, ma solo un diritto soggettivo marito deve garantire alla ex moglie abiti firmati e gioielli se durante dell’acquirente, la cui fruizione è subordinata soltanto alla il matrimonio la coppia ha goduto di un elevato tenore di vita. manifestazione (espressa nell'atto di acquisto) della sua volontà di È stato così deciso e respinto il ricorso di un industriale di Brescia beneficiare condannato dopo i due gradi di giudizio a versare alla moglie € 7.500 di quella riduzione: tale richiesta suppone necessariamente la dichiarazione dell’acquirente della sussistenza di euro al mese. tutte le condizioni necessarie. La Cassazione ha dunque confermato il consolidato principio In presenza di siffatta dichiarazione nell’atto pubblico, il venditore è secondo cui il tenore di vita goduto dai coniugi in costanza di legittimato ad applicare l’aliquota ridotta non avendo (in mancanza matrimonio deve essere garantito da chi è obbligato a versare di specifico disposto normativo in tal senso) nessun potere o dovere l'assegno anche dopo la separazione. di verificare la veridicità della dichiarazione del compratore. Le motivazioni contengono un altro interessante aspetto sul fronte E ciò indipendentemente dal fatto che le stesse condizioni siano di delle prove utilizzabili in questo tipo di cause. palesemente mancanti Infatti a influire sulle valutazioni dei giudici sono stati anche molti articoli di giornale, in particolare della stampa locale, che avevano - MUTUI E IPOTECHE magnificato le capacità e la salute finanziaria dell'industriale. ALL’ESTINZIONE DEL MUTUO LA CANCELLAZIONE DELL’IPOTECA Sul punto hanno osservato che “i documenti provenienti dai terzi, pur RIMANE AUTOMATICA non essendo dotati di una piena efficacia probatoria, possono offrire Il sottosegretario al Ministero dell'Economia, rispondendo ad una elementi indiziari utili, in concorso con altre risultanze probatorie, a interrogazione in commissione finanze della Camera, ha chiarito che integrare fondamento della decisione, e il cui apprezzamento è la procedura automatica di cancellazione delle ipoteche non cambia. 9 pertanto affidato alla valutazione discrezionale del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità”. VARIE - LAVORO SOLO PER QUEST’ANNO IL 17 MARZO SARÀ FESTA NAZIONALE Il Consiglio dei ministri, nella riunione di venerdì 28.1.11 ha deciso che il prossimo 17 marzo, giorno dell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sarà festa nazionale con scuole e uffici chiusi. Tuttavia la festività varrà solo per quest’anno. Sicché il prossimo 17 marzo sarà eccezionalmente incluso fra le ricorrenze ordinariamente festive, e pertanto ad esso si estenderanno le regole in materia di orario festivo, limitazioni su determinati atti giuridici, disciplina che regola l'imbandieramento degli edifici, il trattamento economico da corrispondere ai lavoratori dipendenti e le sanzioni amministrative pecuniarie in caso di inosservanza. ATTENZIONE: questa Newsletter è stata preparata dallo Studio Legale Bassi & Terzi per finalità di informazione generale e non è in nessun caso destinata ad affrontare esigenze particolari od a costituire o sostituire alcuna forma di consulenza, parere o analisi giuridica. I lettori sono quindi invitati a non fondare decisioni aziendali o personali semplicemente sulla base delle informazioni qui riportate e senza un preventivo consulto con un legale. 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