Luglio/Ottobre 2010 n. 4 CIRCOLARE PER LE FAMIGLIE DELLA PARROCCHIA DEL SACRO CUORE - MONDOVÌ ALTIPIANO - TEL. 0174.42187 - www.sacrocuoremondovi.it - E-mail: [email protected] Tipo-Lito MARTINI - Mondovì Wesley Sneijder: “Parliamo di cose concrete” È questa la richiesta che, con facilità, viene avanzata quando si tratta di organizzare incontri di catechesi, percorsi di riflessione, attività di gruppo in parrocchia. Una richiesta che, a volte, si trasforma in constatazione: “Questa volta sì che abbiamo parlato di cose concrete”. Può succedere che l’osservazione sia giusta perché accade che a volte si voli troppo in alto o si facciano discorsi fumosi, stando sulle nuvole mentre tutti noi viaggiamo con i piedi ben piantati per terra. Può darsi, appunto, ma non è detto che sia per forza così. Bisogna capirsi su cosa si intende per concretezza. A volte la richiesta di concretezza rischia di venire da uno sguardo troppo limitato all’immediatezza della propria vita, quella dei propri familiari o dei propri amici. Come se le cose concrete fossero solo quelle immediate e pratiche: lo stipendio da gestire, la spesa da fare, i figli da educare, il lavoro da svolgere … Per carità, tutte cose importantissime e che sovente destano non solo occupazione ma preoccupazione. Però: ci si deve fermare lì? Non c’è forse qualcosa che va oltre e che possiede a suo modo una precisa forma di concretezza? San Paolo, più o meno duemila anni orsono, scrivendo ai cristiani di Colossi così si esprimeva: “Fratelli, se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù…” (Colossesi 3,1). Forse che san Paolo predicava una forma di fede disincarnata? Disprezzava forse, l’ebreo di Tarso, i mille aspetti della vita quotidiana, oggi ancora più complessa e frenetica di allora? Certamente no, anche perché se c’era un tipo molto “concreto” era proprio san Paolo. Infatti, non volendo fare della sua attività di evangelizzazione la fonte di sopravvivenza, si cimentava con impegno a coltivare il mestiere a cui era stato addestrato, il tessitore. continua a pag. 2 Il nuovo Anno Pastorale incentrato sulla Carità Amati … amiamo Dopo il tema della Speranza lo scorso anno, il nuovo Anno Pastorale si pone all’ombra di un’altra virtù teologale, la Carità, ovverossia l’amore, o forse meglio l’Amore, appunto con l’”A” maiuscola. Perché, parlando di Carità, si parla innanzitutto di quell’Amore che intanto abita “dai tetti in su”, perché è l’amore di Dio, l’amore che dimora in Dio perché costituisce la vita stessa di Dio, il legame che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Questo amore, che noi riusciamo appena ad immaginare, è sceso anche “dai tetti in giù”. E non per una conquista umana, ma per un dono totalmente gratuito da parte di Dio. E quando Dio regala, regala proprio… da Dio, senza spilorcerie. San Paolo nella Letcontinua a pag. 2 Amico_LuglioOttobre2010.indd 1 non di solo calcio… Diario di una bella estate (pag. 3-6) Separati, divorziati, risposati Dalla Chiesa non solo dei no Si fa sempre più esteso e più drammatico per la Chiesa il problema di quel vasto mondo che mette insieme tutti coloro che, seppure in modo diverso, sono toccati da una qualche forma di “irregolarità” matrimoniale: separati, semplici divorziati, divorziati risposati. Mentre un discorso a parte meriterebbe quello dei conviventi quando sono tali anche se di per sé nulla impedirebbe loro di accedere all’altare. Se il problema è drammatico per la Chiesa, è allo stesso tempo fonte di confusione per molti credenti, che rischiano di fare di ogni erba un fascio o di puntare con facilità il dito accusatorio contro l’istituzione ecclesiastica accusata di eccessiva severità. Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza al riguardo, sperando che il pur breve spazio a disposizione possa servire a capire meglio le questioni in gioco e a al riguardo formarsi un’opinione più equilibrata. *** In primo luogo occorre distinguere, fra tutti coloro che sono coinvolti nel problema, le varie situazioni e prima ancora le varie modalità di viverle. C’è chi vive la separazione, il divorzio, le eventuali seconde nozze con sofferenza, perché coglie la non bontà della cosa, anche se magari tutto nasce da un primo matrimonio decisamente insostenibile. C’è anche chi vive le varie situazioni in modo del tutto superficiale, come se si trattasse ogni volta di bere un semplice bicchier d’acqua. È evidente che a livello di fede e di Chiesa i problemi e le difficoltà riguardano solo i primi casi. I secondi se la vedranno poi direttamente col buon Dio. Con il quale, a dire il vero, se la vedono già oggi un po’ tutti, in quanto solo lui, per fortuna, vede nel profondo del cuore e delle coscienze umane e possiede così tutti quanti gli elementi per una giusta e obiettiva valutazione. Insomma, davanti a Dio una coppia che agli occhi umani appare continua a pag. 7 Solo una pura coincidenza vuole che Wesley Sneijder sia un giocatore dell’Inter, candidato fra l’altro al pallone d’oro per la sua ottima stagione, anche con l’Olanda finalista in Sudafrica. Prima di vestire la maglia nerazzurra e dare un notevole contributo all’ormai leggendaria impresa dei “tre tituli”, Sneijder ha vestito quella dell’Ajax e quella del glorioso Real Madrid, i blancos di Spagna. Sneijder appartiene dunque, da tempo, a quel particolare mondo del calcio e dei suoi più affermati campioni. Un mondo nel quale abbondano gli euro, le macchine di lusso, le feste mondane, a volte le trasgressioni e, perché no?, le belle donne. Com’è Yolanthe Cabau, prima fidanzata e da poche settimane moglie del famoso e già ricco Wesley. Proprio durante il campionato mondiale il forte giocatore olandese (è nato ad Utrecht il 9 giungo 1984) ha rilasciato una sorprendete intervista al quotidiano De Volkkskrant durante la quale ha parlato non solo di calcio, dell’amore per la bella Yolante ormai prossima a convolare con lui a nozze, ma anche della sua fede. Prima di arrivare in Italia Sneijder non era cristiano. Lo è diventato da noi grazie soprattutto alla volontà della futura sposa, al contatto con il cappellano dell’Inter, all’amicizia nata con Javier Zanetti, il capitano nerazzurro che è un cattolico praticante, e ad un intenso cammino di preparazione, culminato con la celebrazione del Battesimo. “Abito a cento metri dal Duomo – ha detto nella citata intervista – vado tutte le settimane a Messa nelle chiese del centro. Il cattolicesimo mi dà forza. Durante il mondiale recito tutti i giorni un Padre Nostro con Yolanthe al telefono, perché non siamo insieme”. La notizia non ha del sensazionale ma fa piacere scoprire che anche gente ricca e famosa fa spazio nella propria vita alla fede, magari compiendo con regolarità quelle semplici azioni, l’andare a Messa, il pregare con il proprio partner, che a volte noi stessi, “comuni mortali”, facciamo fatica a compiere. Anche dal mondo dei VIP c’è qualcosa di buono da imparare! 03/09/10 14.14 2l’amico OCCASIONI D’ORO PER CRESCERE NELLA FEDE Nuova sessione del “Laboratorio della fede” I comandamenti oggi: come capirli? come viverli? Quando, due anni fa, abbiamo provato a fare, in modo molto casalingo, un sondaggio circa i temi da affrontare nel Laboratorio della fede, ai primi posti sono comparsi i comandamenti. Quest’anno una casa editrice laicissima Il Mulino, ha iniziato a pubblicare una serie di volumetti di circa 150 pagine l’uno, dedicati proprio ai comandamenti. Ogni libretto è a due voci. Io sono il Signore Dio tuo, ad esempio, ha come coautori il filosofo ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari e il teologo Piero Coda. Due segnali che evidenziano l’interesse per il tema. Una volta onnipresente nella catechesi cristiana, oggi forse messo un po’ ai margini. Noi proviamo a tornarci sopra con la nuova sessione del laboratorio della fede. Cercando innanzitutto di capire da dove nascono e come vanno accolti e poi di attualizzarli raggruppandoli attorno a tre grandi temi. I relatori sono competenti e qualificati. Vi aspettiamo numerosi per questa nuova occasione di aggiornamento della nostra fede. *** Il corso è per tutti: credenti giovani e adulti, operatori pastorali, persone in ricerca che possono trovare un’occasione propizia di riflessione. Ecco il programma dettagliato degli incontri: Primo incontro: lunedì 27 settembre Le due tavole della legge: istruzioni per l’uso (anima don Beppe Viglione, teologo e paroco) *** Secondo incontro: lunedì 4 ottobre Dio ha i suoi diritti? I primi tre comandamenti (anima don Beppe Panero, Rettore del Seminario Interdiocesano di Fossano) *** Terzo incontro: lunedì 11 ottobre Noi e l’altro: non uccidere, non rubare, non desiderare la roba degli altri (anima mons. Sebastiano Dho, vescovo emerito di Alba) *** Quarto incontro: lunedì 18 ottobre Non commettere adulterio e non desiderare la donna d’altri: la sessualità fra dono e impegno (animano i coniugi Maria Grazia e Luigi Tenna diTorino) *** Gli incontri si terranno alle ore 16.30 e 20.45 presso il “Salone don Bellisio” ingresso “A” dell’oratorio. Dalla prima pagina “Parliamo di cose concrete” Allora come la risolviamo? Mi viene da rispondere: in un modo molto semplice, anche se non sempre così ovvio. Convincendoci che anche le cose così non immediatamente “pratiche” possiedono, eccome, una loro forma di concretezza. Ad esempio, chiedersi e discutere su chi siamo, da dove veniamo, cosa ci stiamo a fare su questa terra, verso dove stiamo andando, che senso ha la nostra vita, non significa affatto parlare di cose astratte. La vita è come una nave affidata alle nostre mani. Non basta che sia ben tenuta, pulita, ospitale, con i motori a posto e tutti gli strumenti di bordo funzionanti. Le cose “concrete” appunto. Per servire davvero la nave deve avere una meta verso la quale dirigersi, una rotta di navigazione da percorrere, la capacità dei marinai di usare gli strumenti disponibili per procedere lungo la rotta ed evitare un naufragio o l’approdo in luogo diverso da quello previsto. La vita affidata a noi, insomma, deve essere guidata, con dei criteri, degli orientamenti, delle scelte puntuali. Riflettere e confrontarsi su questo non è tempo perso. Anche i discorsi più strettamente inerenti la fede hanno una ricaduta pratica. Ad esempio: credere o non credere in una realtà trascendente, in parole più chiare in un Dio, non è senza conseguenze. Incide eccome sulla vita. E poi, in quale Dio si crede? Non tutti i volti di Dio sono identici e la loro diversità provoca degli effetti nella nostra esistenza. Credere nel Dio trinitario, ad esempio, permette con più facilità di dire che Dio è amore rispetto ad un Dio non solo unico ma anche solitario. Come vive l’amore questo Dio se non ha in se stesso nessuno da amare? Si può subito intuire che approfondire tale vita di Dio, capirla un po’ meglio, non ridurla ad una specie di formula matematica può incidere sul nostro Amico_LuglioOttobre2010.indd 2 modo di amare. Un altro esempio: confrontarsi in una serata di catechesi sul senso della domenica cristiana, “Giorno del Signore”, trova ricadute immediate sulle scelte che dobbiamo compiere, perché quel giorno non è più solo il giorno del riposo e dello svago ma diventa qualcosa di più ricco e anche di diverso. Gli esempi potrebbero continuare a lungo, ma bastano quelli citati per capire cosa significhi “concretezza”. *** Quindi, quando ci si trova fra cristiani e si affrontano problemi di natura biblica o teologica, non si batte inutilmente l’aria, tanto meno si rimane sull’astratto. Si parla invece di qualcosa che può orientare in un modo o nell’altro il nostro cammino su questa terra. E questa è cosa non solo concreta ma concretissima. Non a caso Gesù stesso ha invitato a cercare prima di tutto il “regno dei cieli” (cfr. Mt 6,33) e solo in seconda battuta a pensare alle altre incombenze. Non per distrarci dalla fatica quotidiana, ma per ricordarci che ogni vita viene vissuta e ogni scelta viene praticata non casualmente, bensì in base ai criteri che uno, lo voglia o non lo voglia, si dà. E se non se li dà personalmente, magari anche con un po’ di fatica, stia tranquillo, ci pensano altri a darglieli così da orientargli concretamente l’esistenza. Ad esempio dirigendolo nel giorno festivo verso un bell’outlet fornito di “ogni ben di Dio”. Ricordiamolo allora tutti all’inizio di un nuovo anno pastorale ordinario: trovarsi a parlare di Bibbia, di temi di fede, per un incontro di fede e di formazione non significa lasciar da parte le cose “concrete”. Semmai significa non fermarsi a quelle immediate. Mentre noi siamo molto di più di una fugace immediatezza. don Giampaolo Continuiamo a leggere la Bibbia: Gli “Atti degli Apostoli” Primo momento: la quarta “Settimana biblica” (8 al 11 novembre) Torna per il quarto anno consecutivo la Settimana Biblica. Quattro giorni intensi di approfondimento della Bibbia. Dopo i Vangeli, centrati su Gesù, affrontiamo l’avventura della Chiesa delle origini leggendo gli “Atti degli Apostoli”. Tornerà ad aiutarci nel cammino la carissima ed apprezzata Chiara Mori giovane biblista della diocesi di Chiavari *** Come funziona la settimana? La Settimana inizia il lunedì e termina il giovedì. Ogni giorno la stessa “lezione” viene ripetuta per tre volte: al mattino, al pomeriggio, alla sera. Un sacrificio non da poco per l’organizzazione e l’animatrice, pensato per facilitare il più possibile la partecipazione. Si può infatti passare facilmente da un orario all’altro anche se si chiede una segnalazione indicativa dell’ora scelta come prioritaria. *** Gli orari: al mattino: ore 9 - 11 al pomeriggio: ore 16 – 18 alla sera: ore 20.45 – 22.30 Lo svolgimento degli incontri: prima relazione di 45 minuti - intervallo di 15 minuti - seconda relazione di 45 minuti. Sarà ovviamente possibile intervenire per porre domande, chieder chiarimenti, offrire riflessioni… *** L’iscrizione e la quota La “Settimana biblica” ha un costo organizzativo. Per questo chiediamo un’iscrizione di 10 euro attraverso il modulo che trovate in chiesa, da compilare e consegnare in parrocchia entro domenica 1 novembre versando la quota indicata. Secondo momento: gli incontri mensili sugli Atti Dopo l’introduzione generale affronteremo in alcuni incontri mensili qualche capitolo particolare dell’opera di san Luca. Quest’anno giochiamo in casa. Questi incontri verranno guidati dal Parroco, don Giampaolo, che vestirà umilmente gli abiti del biblista. Fra un incontro e l’altro verrà proposta la condivisione con altri sui capitoli commentati. Calendario degli incontri Lunedì 6 dicembre 2010 Lunedì 10 Gennaio 2011 Lunedì 7 Febbraio 2011 Lunedì 7 Marzo 2011 Dove? Presso il salone “don Bellisio” della Parrochia (ingresso “A” dell’oratorio) A che ora? Alle 16.30 o alle 20.45 Cosa portare? Naturalmente te stesso/a - Poi la Bibbia Buona volontà - Desiderio di innamorarti della Parola di Dio – Per questi incontri non occorre alcuna iscrizione Dalla prima pagina Amati … amiamo tera ai Romani scrive: “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori” (Rm 5,5). Il verbo riversare dà subito l’idea della generosità e dell’abbondanza. Dio ha inondato e inonda del suo amore l’umanità intera. Lo fa attraverso Gesù e attraverso lo Spirito Santo. È lui l’amore di Dio riversato nei nostri cuori fin dal giorno, lontano o vicino, del nostro Battesimo. La Carità così intesa è dunque innanzitutto dono, ma in seconda battuta è anche impegno. Essa è da vivere nel quotidiano, nelle mille sfaccettature del rapporto con l’altro. Amati da Dio siamo, infatti, chiamati a vivere l’amore nei confronti degli altri, a partire da chi ci è prossimo, i nostri familiari. Non è mai scontato, infatti, che già all’interno di una famiglia si viva la virtù della Carità cristiana. Altrimenti non così tante famiglie giungerebbero al capolinea sfasciandosi. La Carità è accoglienza, ascolto, comprensione, aiuto, sostegno, capacità di sacrificio, perdono … Anche san Paolo ha provato a comporre un elenco di come si può tradurre nella ferialità l’atteggiamento della Carità. Ne è venuto fuori quel bellissimo inno che si trova incastonato nella prima lettera ai Corinzi al capitolo 13. Ne riparleremo, anche alla luce della Lettera Pastorale del Vescovo che è ormai imminente. La proposta per la nostra comunità Dunque ecco il compito che ci è affidato nei prossimi mesi: risvegliare in noi l’atteggiamento dell’Amore, come recita lo slogan che ci farà compagnia per tutto l’anno: “Amati amiamo”. Ognuno da solo può trovare le modalità per questo risveglio. Come comunità cercheremo di dare una mano in questo modo: ogni mese, a partire da ottobre, verrà suggerito un atteggiamento molto concreto da tener presente giorno dopo giorno, così da non rimanere nel generico. Viverlo rappresenterà come un allenamento a proseguire anche nei mesi successivi, affiancando però di volta in volta un nuovo atteggiamento. Se li vivremo daremo una mano a creare attorno a noi un ambiente più bello e più vivibile … Forse cammin facendo ci saranno anche altri modi per richiamare questo dono/impegno (ad esempio la catechesi quaresimale). Intanto però partiamo accogliendo e seguendo questa piccola ma significativa proposta. 03/09/10 14.14 l’amico 7 Un importante appuntamento per la comunità Si rinnova il Consiglio pastorale parrocchiale Il rinnovamento è lo stile della Chiesa: ogni comunità ecclesiale è chiamata a rinnovarsi continuamente affinché in ogni generazione il messaggio evangelico sia nuovo, aggiornato coi tempi, fresco e vitale. Anche il Consiglio Pastorale si rinnova ogni quattro anni per coinvolgere sempre nuovi membri e per offrire un servizio più tempestivo alla Comunità Parrocchiale. Lo spirito che deve animare le operazioni di rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale in programma per il prossimo ottobre deve essere quello della partecipazione responsabile. Le indicazioni che “l’Amico” offre ai suoi lettori sono finalizzate proprio a questo: sensibilizzare tutti i parrocchiani del Sacro Cuore affinché partecipino responsabilmente e attivamente alle votazioni. Quanto scritto risponde alle domande che ognuno si pone: Cos’è, a cosa serve, cosa fa il Consiglio Pastorale? Quando si vota e come si vota? CHE COSA È E COSA FA IL CONSIGLIO PASTORALE Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un insieme di parrocchiani, liberamente eletti o designati, che affianca il parroco nella sua funzione di “pastore” e di coordinatore dell’azione pastorale, cioè di tutte quelle iniziative, proposte, occasioni di formazione, di aggregazione e di partecipazione alla vita liturgica, catechistica, caritativa offerte alla comunità parrocchiale. Il Consiglio studia e affronta i problemi, propone soluzioni, consiglia e sostiene il parroco nelle scelte da fare. Si articola in commissioni che si prendono cura e agiscono nei principali ambiti della comunità: catechesi, liturgia, Caritas, famiglia, formazione, animazione giovanile, feste e tempo libero. COME SI RINNOVA Il rinnovo del Consiglio avviene in buona parte tramite elezioni. Ogni parrocchiano, in base all’età stabilita, è elettore ed è eleggibile dalla comunità. Per agevolare le operazioni di voto e favorire un primo orientamento, tre settimane prima delle elezioni verranno presentate le liste “provvisorie”, con i nominativi delle persone già resesi disponibili ad accettare l’incarico, se eletti, e ad impegnarsi, comunque, per un servizio responsabile e generoso alla comunità. Le liste saranno aperte a nuove segnalazioni e indicazioni, per l’inserimento di ulteriori candidati fino a una settimana prima della data fissata per le elezioni. I movimenti e le associazioni eleggeranno al loro interno il proprio rappresentante. Così farà anche il CAE, il Consiglio per gli affari economici della parrocchia. Il parroco, membro di diritto, potrà in seguito cooptare altri parrocchiani sino ad un massimo di tre. QUANDO E DOVE SI VOTA Per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale si voterà Sabato 23 e Domenica 24 ottobre. Ogni parrocchiano potrà recarsi ai seggi posti nella chiesa del Sacro Cuore e chiedere personalmente la "Scheda di votazione". Si potrà votare sia Sabato 23 (dalle ore 17.00 alle ore 20.00) sia Domenica 24 ottobre (dalle ore 8.00 alle ore 20.00). COME SI VOTA La scheda di votazione è predisposta per facilitare al massimo le operazioni di voto. In essa sono indicati i diversi settori della vita e delle attività parrocchiali: Catechesi degli adulti, Liturgia, Caritas, Pastorale familiare, Giovani. Ogni elettore potrà indicare fino a tre nominativi per ogni lista apponendo una croce vicino ai nomi già scritti. CHI PUO' VOTARE Possono votare tutti gli abitanti e i residenti nella Comunità parrocchiale del "Sacro Cuore", ed anche coloro che frequentano abitualmente la parrocchia, purché abbiano compiuto i 16 anni o li compiano entro il 31 dicembre 2010. Si vota una sola volta. Gli infermi o coloro che non potranno essere presenti in parrocchia nei giorni delle votazioni ma che desiderano votare, dovranno segnalare il loro nominativo al Parroco o alla Commissione elettorale. La Commissione provvederà alla consegna e alla raccolta a domicilio delle schede. QUANDO AVVERRA' LO SPOGLIO Lo spoglio delle schede avverrà, in seduta pubblica, a cura della "Commissione Elettorale", la sera di domenica 24 ottobre. La “Commissione Elettorale” provvederà a verbalizzare tutte le operazioni. Sono dichiarate nulle le schede firmate o recanti segni o tracce che possano far identificare l'elettore. Risultano eletti i candidati di ogni settore che avranno riportato le maggiori preferenze. In caso di parità di voti viene eletto il più giovane d'età. I risultati delle votazioni vengono pubblicati nell’atrio della chiesa. Eventuali rilievi o osservazioni possono essere presentati, per scritto, alla "Commissione elettorale", entro 8 giorni dalla data di pubblicazione dei risultati. La composizione definitiva del Consiglio Pastorale Parrocchiale sarà resa nota entro un mese dalla data delle votazioni, a cura del Parroco. COME SARA' COMPOSTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE Il Consiglio Pastorale Parrocchiale del “Sacro Cuore” di Mondovì sarà composto da: il Parroco, un suo eventuale coadiutore, i primi tre eletti del settore catechesi degli adulti, della liturgia, della pastorale familiare della Caritas, i primi tre eletti del settore giovani, i tre membri designati dalle associazioni e dai movimenti ritenuti di rilevanza parrocchiale (Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Movimento dei Focolari), un membro designato dal Consiglio per gli Affari Economici parrocchiali, due membri designati dalle catechiste, i tre membri cooptati dal Parroco. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale in totale sarà composto da un massimo di 27 membri. Dalla prima pagina Separati, divorziati, risposati. Dalla Chiesa non solo dei no “irregolare” può essere valutata molto più positivamente a motivo di attenuanti, di condizionamenti, di modi di vivere e di comportarsi, di aspetti vari che a noi non è dato conoscere, perché noi valutiamo e giudichiamo guardando dai tetti in giù. E, dai tetti un giù, si nota quello che è visibile: persone che litigano, che non si sopportano più, che si lasciano, che imboccano vie diverse, che magari intrattengono nuove relazioni, che mettono su famiglie diverse. A volte si rimane scandalizzati o si spettegola per ricamarci un po’ sopra, ma nulla più. Semmai chi ha la possibilità di accedere più in profondità alle dinamiche di quanto è successo e succede può farsi un giudizio più preciso ed anche più equilibrato dei fatti, così da arrivare alla conclusione che oggettivamente la situazione era diventata insopportabile o che, per un motivo o per l’altro, quel matrimonio, come matrimonio cristiano, forse non esisteva nemmeno. E può anche, se non approvare, almeno capire il nascere di un nuovo rapporto e l’accedere ad un secondo matrimonio, ovviamente civile. Per non dire poi delle sofferenze che certi matrimoni naufragati lasciano in almeno uno dei soggetti coinvolti. *** Detto in altre parole: la situazione nell’ampio universo della vita di coppia e di matrimonio, si presenta assai complessa, e una valutazione appropriata si può fare quasi caso per caso, evitando generici apprezzamenti. Per questo è importante che chi si trova in queste situazioni abbia modo di avviare un rapporto confidenziale con il proprio parroco o con un altro sacerdote affidabile, così da mettere il “suo caso” non solo sotto lo sguardo di Dio ma anche sotto quello della Chiesa. Che non vuole mai essere matrigna ma sempre e solo madre. Proprio la Chiesa intanto dice che già in partenza le situazioni sono diverse. Un conto è chi è semplicemente separato o addirittura divorziato, ma non ha costruito nuovi rapporti, e chi ha fatto di queste situazioni il trampolino di lancio per una nuova relazione, arrivando magari alla convivenza o alle seconde nozze civili. Per i primi, che sovente vivono anche con dolore la nuova condizione in cui si son venuti a trovare, non vi sono grossi problemi, né per quanto riguarda l’appartenenza ecclesiale né per la vita sacramentale. Ad esempio, possono accedere tranquillamente all’Eucaristia e svolgere vari servizi nella comunità. Per i secondi, come si sa, esistono per ora (in futuro le cose, almeno per qualche aspetto, potrebbero anche essere riviste) delle limitazioni quali il divieto di acceso alla comunione o quello di prestare alcuni servizi ecclesiali, ad esempio quello di catechista o quello di padrino o madrina nei sacramenti del Battesimo e della Cresima. Anche costoro però sono nella Chiesa e fanno parte Amico_LuglioOttobre2010.indd 3 di essa. Sovente si tratta di ottime persone che possono partecipare alla vita della comunità e continuare a curare i propri rapporti con il Signore attraverso molteplici vie: la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio (ricordiamoci che è nutrimento vero e sostanzioso anche questa), la vita di carità, ad esempio nel volontariato, la partecipazione ad incontri formativi, la vita di comunità. Ancora di più, per loro, è necessario il confronto con qualche figura di sacerdote sia per personalizzare il cammino di fede, sia per trovarsi di fronte non ad un’istituzione fredda e lontana ma a persone che si mettono al loro fianco per camminare insieme. Utilissima si rivela per tutti la frequentazione delle apposite iniziative che ormai un po’ ovunque vengono attivate. E se per timidezza, per pudore, o per qualche altro motivo ancora, non ci si sente di frequentare quelle proposte nella propria Diocesi bastano pochi chilometri e si va in quella vicina. Insomma, anche in questo come in altri ambiti, se non si è superficiali e faciloni, o magari del tutto disinteressati alla proposta cristiana, si può trovare un modo giusto e bello per continuare a coltivare la propria fede e viverla insieme ad altri, nella Chiesa, che non è mai la comunità dei perfetti ma il gregge di coloro che con fatica più o meno grande e sbagliando sovente la direzione, cercano però di camminare al seguito del Buon Pastore che, ricordiamolo ancora, è l’unico a conoscere per davvero ciò che passa nei cuori degli uomini e delle donne e a sapere chi è più o meno vicino a Lui. Il Parroco 03/09/10 14.14 8l’amico in Parrocchia ORARIO SANTE MESSE Domenica 3 ottobre FESTA DELLA TERZA ETÀ Con l’inizio del mese di ottobre torna l’appuntamento con la “Festa della Terza età”. L’appuntamento è per la messa delle ore 10.30 animata a favore degli anziani. A seguire (ore 12) il pranzo nel salone dell’oratorio. Per il pranzo viene chiesta la prenotazione entro domenica 26 settembre versando, al momento della prenotazione stessa, un contributo di 15 euro. Partecipate nume- Giorni festivi: 9.00 - 10.30 - 18.30 Il sabato o vigilia di feste ore 18.30 Giorni feriali: 8.00 - 18.30 Nella Chiesa della Riconciliazione (Sacra Famiglia): ore 17.00 (da fine ottobre 16.30) Il sabato o vigilia di feste: ore 8.30 Nella Chiesa della Riconciliazione ogni sabato adorazione dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30 rosi per far festa insieme e fraternizzare attorno alle due tavole: quella eucaristica e quella conviviale. Durante la “Festa” verrà anche presentato il programma annuale dell’attività della “Terza età” (anche contro la pericolosa malattia della solitudine!!!!). P.S. Nella foto il gruppo che ha partecipato alla bellissima gita al Santuario di Graglia e al Ricetto di Candelo lo scorso 27 maggio! ORARIO DELL’UFFICIO PARROCCHIALE Ogni giorno (da lunedì a sabato) ore 10 -12 Il giovedì pomeriggio anche dalle 16 alle 18 PRIMO VENERDÌ DEL MESE Venerdì 1 ottobre Adorazione eucaristica dalle 8.30 alle 23 FESTA DEI NONNI Sabato 2 ottobre alla Messa delle 18,30 ADORAZIONE EUCARISTICA Giovedì di settembre 9 – 16 – 23 - 30 ottobre: 7 -14 - 19 - 26: ore 17.30 LABORATORIO DELLA FEDE Lunedì 27 settembre 4 - 11 - 18 ottobre INIZIO ANNO CATECHISTICO Inizio incontri mercoledì 13 ottobre Domenica 17 ottobre, ore 10.30: Inaugurazione ufficiale INIZIO DELL’ANNO DI ORATORIO Domenica 17 ottobre alle ore 14.30 Poi ogni sabato dalle 14.30 alle 17 Oggetti e luoghi liturgici – 1 LA CASULA GIOVANISSIMI E GIOVANI Domenica 10 ottobre GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE Domenica 24 ottobre CELEBRAZIONE PENITENZIALE COMUNITARIA Lunedì 25 ottobre, ore 18.15 ADOZIONI A DISTANZA Ogni ultima Domenica del mese, alla fine delle varie Messe *** DOMENICHE DEI BATTESIMI La prossima domenica per i battesimi è stabilita per il 10 ottobre alle ore 11.45 A N A G R A F E BATTESIMI • • • • • • Cordeddu Filippo Alessio, di Ignazio e Bojan Stefania Mariana, il 13 giugno Fiumara Nicolò, di Maurizio e Guida Barbara, il 13 giugno Maia Agata, di Mauro e Preve Laura, il 13 giugno Maia Agnese, di Mauro e Preve Laura, il 13 giugno Moroni Eleonora, di Nicola e Caputo Silvia, il 13 giugno Fasullo Pietro, di Sebastiano e Stanisci Patrizia, il 25 luglio MATRIMONI • Brhane Salomon e Pranjkic Adrjana, il 5 giugno • Spagnolini Mario e Aimo Elena, il 13 giugno DEFUNTI • • • • • • • • • • • • • • • • • Pensa Caterina ved. Viberti, di anni 80 il 1 giugno Manera Giuseppina ved. Milanese, di anni 98, il 2 giugno Principe Luisa ved. Maugeri, di anni 82, il 4 giugno Bonarelli Osvaldo, di anni 82, il 15 giugno Ricca Secondina in Fornero, di anni 83, il 15 giugno Mantelli Maria Maddalena ved. Somano, di anni 83, il 23 giugno Beccaria Eralda ved. Marchisio, di anni 76, il 2 luglio Gioda Camilla, di anni 92, il 5 luglio Calandri Giuseppina ved. Oreglia, di anni 78, il 12 luglio Moltedo Andreina, di anni 88, il 13 luglio Orlandella Pietro, di anni 78, il 23 luglio Gregorio Michele, di anni 86, il 29 luglio Bleve Ines ved. Deandreis, di anni 84, il 12 agosto Costella Giuliana ved. Kosara, di anni 80 il 14 agosto Gaio Carmela ved. Beccaria, di anni 90, il 20 agosto Casetta Vincenzo, di anni 65, il 24 agosto Marietta Dorina ved. Vinai, di anni 92, il 28 agosto Amico_LuglioOttobre2010.indd 4 La casula, che viene dal latino casula (piccola casa), designa l’abito liturgico indossato dal sacerdote per celebrare la Messa. Nei primi tempi della Chiesa essi non portavano vesti particolari. È a partire dal quarto secolo che questi cominciano ad apparire. La casula rappresenta la tunica regale che i soldati romani misero addosso a Gesù prima di crocifiggerlo e richiama al sacerdote che egli deve portare la croce al seguito di Gesù e appoggiarsi a lui per ricevere aiuto. La casula ha subito variazioni lungo i secoli per tornare oggi alla forma primitiva: un mantello ampio, senza maniche, con un’apertura in alto per poterla indossare e che il sacerdote porta sopra il camice e la stola. Il colore della casula dipende dai tempi liturgici, dalle feste dei santi o dalle varie circostanze della celebrazione (matrimoni, funerali…). O F F E R T E (Elenchi aggiornati al 26 agosto 2010) 5 Euro 7 PP – 10 euro 20 PP - 15 euro 1 PP - 20 euro 5 PP - 30 euro 4 PP – 40 euro 1 PP – 100 1 PP – 200 1 PP - PP per l’Amico 40 euro –PP 3.000 euro - In occasione prima comunione nipote Liliana Cigliutti 100 euro – Suff. Giacomo e Guglielmina Donato euro 180 – Apostolato della Preghiera 100 euro – Suff Launo Augusto i familiari euro 200 – Suff Barroero Stefano 40 euro – Griseri Maria Maddalena e Brssano Vincenzina 60 euro – Sposi Brahane Salomon e Prjanic Adriana 50 euro - Garelli Giovanna 10 euro - Suff . Fossati Sergio 20 euro – Suff. Luisa Principe ved. Maugeri euro 70 – Suff. Ludovico Augustoni 80 – PP per grazia ricevuta 10 euro – Suff Caramello Paola i familiari 170 – Suff. Jolanda L. 50 euro – Suff. Balestra Dino i fratelli 150 – Battesimo Maia Agnese e Agata i genitori 100 euro – Battesimo Bojan Cordeddu Filippo Alessio euro i genitori euro 20 – Battesimo Fiumara Nicolò i genitori 25 euro – Battesimo Moroni Eleonora i genitori euro 100 – Suff. Caterina Pensa ved. Viberti i familiari euro 70 Suff. Manera Giuseppina ved. Milanese i familiari 470 euro – Alice per i nonni 100 – Suff. Bonarelli Osvaldo i familiari euro 40 – Demarchi Canavese Nunzia euro 10 – Gallo Cristina e Torechio Cristiano euro 50 – Suff. Denina Maria ved. Muratore 90 – PP per Sacro Cuore 15 – PP per Caritas 75euro – PP per Caritas 50 euro – Belletrutti Clelia 30 euro – Garelli Giovanna in ringraziamento Sacro Cuore 10 euro – suff. Osvaldo e Armando 50 euro- Suff. Ballauri Matteo 200 euro – Dalla festa post-battesimale 70 euro – Suff Eralda Marchisio i familiari 100 euro, i vicini di casa n° 14/A euro 80 – Suff. Camilla Gioda i familiari 70 euro, i vicini di casa 125 euro – In suff Gastaldi Giovanni 40 euro – Suff. Porcaro Giocondo Caterina Grosso per 80° compleanno 50 euro Garro Maria euro 10 - Paola, Barbara, Laura per Pinuccia Calandri ved. Oreglia 70 euro – Suff. Gregorio Michele i familiari 120 euro – Prato Jemina 20 euro – Suff Costella Giuliana ved. Kosara 50 euro – Suff. Pietro Orlandella 20 (continua) Per l’Oratorio 50 euro 2 PP - 100 euro 4 PP – Natalina Cappa 100 euro – Suff. Meineri Anna Maria per oratorio 40 euro Marilena 10 euro - (continua) Raccolte particolari Carità del Papa euro 600 don Giampaolo e il CAE ringraziano per la generosità 03/09/10 14.14