Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media Via Pusterla, 1 - 25049 ISEO (Bs) 0309822465 fax 030980235 C.F.80052640176 [email protected] www.iseoscuola.com REGOLAMENTO DELLA SCUOLA 1 INDICE 1. AUTONOMIA (DPR 275/99) 2. TRASPARENZA 3. RISERVATEZZA 4. PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 5. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA 6. CAMBIO DI DOMICILIO 7. ENTRATA DOCENTI 8. ENTRATA E USCITA ALUNNI 9. VIGILANZA SUGLI ALUNNI ALL’INGRESSO E ALL’USCITA 10. VIGILANZA SUGLI ALUNNI DURANTE L’INTERVALLO 11. REGOLAMENTO PER IL TEMPO MENSA 12. ATTIVITA’ GINNICO SPORTIVA 13. ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE ALUNNI 14. PREVENZIONE E SICUREZZA 15. CALAMITA’ NATURALI ED EVENTI ECCEZIONALI 16. INFORTUNI, MALORI DEGLI ALUNNI E INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO 17. SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA 18. INFORTUNIO DURANTE LE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA 19. ASSICURAZIONE REGIONALE E INTEGRATIVA 20. CARTELLE 21. DIVIETO DI FUMARE 22. USO DEL TELEFONO 23. ISCRIZIONE ALUNNI 24. FORMAZIONI CLASSI PRIME E SEZIONI 25. VIAGGI D’IISTRUZIONE 26. ADOZIONE LIBRI DI TESTO 27. REGOLAMENTO IN CASO DI SCIOPERO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA 28. ASSEMBLEA DEL PERSONALE DELLA SCUOLA 29. ACCESSO ALLA SCUOLA O ALLE CLASSI DIEI GENITORI O DI PERSONE ESTRANEE 30. UTILIZZO DEI LOCALI DA PARTE DI TERZI 31. FOGLI INFORMATIVI O PUBBLICITA’ DI TERZI ESTRANEI ALLA SCUOLA 32. TUTELA DEL PATRIMONIO 33. PARCHEGGIO BICICLETTE E AUTOMOBILI 34. DIRITTI E DOVERI DELLO STUDENTE 35. SANZIONI 2 36. RAPPORTI TRA LA SCUOLA E LE FAMIGLIE 37. REGOLAMENTI DEI SINGOLI PLESSI SCOLASTICI 1. AUTONOMIA (DPR 275/99) “L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai vari contesti, alla domanda delle famiglie, e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obbiettivi generali del sistema istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” L’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca delle istituzioni scolastiche è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Essa si esplica liberamente anche mediante il superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell’unitarietà del gruppo classe e della modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermo restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell’attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti, invece che in cinque giorni settimanali, anche sulla base di una apposita programmazione plurisettimanale. 2. TRASPARENZA La legge 7 agosto 1990 n. 241 regola il diritto di accesso ai documenti amministrativi: è riconosciuto a chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, previa richiesta scritta e motivata. L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copie è subordinato al rimborso del costo di produzione suggerito dalla circolare n. 163 del 25 maggio 1993. 3. RISERVATEZZA Ai sensi del D. L.vo 196/2003 questa Istituzione scolastica ha adottato il D.P.S. depositato nell’ufficio di segreteria: esso contiene le modalità di trattamento dei dati personali e sensibili riguardanti gli alunni e il personale. L’utenza ne riceve informativa all’atto dell’iscrizione , ogni qualvolta intervengano modifiche significative e/o all’inizio dell’anno scolastico. 4. PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI A) PROCEDURE E TEMPI La scuola per quanto riguarda i tempi e le fasi dei procedimenti amministrativi, fa riferimento alla legge 240/90 e successive modifiche. Dal 1° gennaio 2012 è entrata in vigore la legge 12 novembre 2011 n.° 183 (legge di stabilità 2012, ex legge finanziaria), che modifica il rilascio dei certificati da parte della pubblica amministrazione in genere e, perciò, anche delle scuole. il dipartimento per la funzione pubblica ha in merito diramato la direttiva n.14 del 22 dicembre 2012. 3 dunque, a far data dal 1° gennaio 2012, i cittadini , nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e con i gestori di pubblici servizi, non possono utilizzare certificati. i cittadini devono, pertanto, obbligatoriamente utilizzare e le pubbliche amministrazioni devono accettare autocertificazioni, rese ai sensi degli artt. n.45 e 46 del d.p.r. n.445 del 28 dicembre 2000. i certificati possono, in base a tale normativa, essere richiesti dai cittadini e rilasciati dalla scuola, con valore giuridico solo per la loro produzione a privati. in questo caso, sui certificati deve essere riportata a pena di nullità la seguente dicitura “il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici esercizi.” si ricorda che ai sensi e per gli effetti della vigente normativa sull’imposta di bollo, i certificati destinati ai privati sono rilasciati esclusivamente con l’apposizione di un bollo pari ad €.14,62 (quattordici/62). Consegna schede di valutazione: i documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai coordinatori di classe entro 10 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio. Iscrizione alle classi: immediata nei giorni stabiliti, previa presentazione documentazione occorrente. B) ACCESSO A DOCUMENTI L’accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto dei cittadini. L’esercizio di tale diritto può consistere nella richiesta di prendere visione dei documenti o nella richiesta di copia dei documenti stessi. Modalità di accesso: La richiesta dei documenti deve contenere la motivazione e deve essere indirizzata al Dirigente Scolastico. Trascorsi 30 giorni dalla richiesta, senza che la scuola abbia provveduto a soddisfare la richiesta dell’interessato, questa si intende rifiutata. Diritto di accesso: Hanno diritto di accesso ai documenti coloro che siano titolari di un interesse giuridicamente rilevante. Per questa ragione è previsto che la richiesta di accesso ai documenti sia motivata, ciò per consentire alla scuola di accertare se effettivamente chi ha avanzato la richiesta sia titolare del diritto e abbia motivo. Procedura: La richiesta di accesso deve essere formulata dal soggetto titolare dell’interesse giuridicamente rilevante o dal suo legale rappresentante. La richiesta deve essere adeguatamente motivata. Il capo d’Istituto deve accertare che il richiedente sia effettivamente titolare del diritto. Qualora il documento si riferisca a più persone, l’accesso è consentito direttamente alla parte del documento che si riferisce al soggetto richiedente, cancellando tutte le parti del documento inerenti ad altre persone. Se l’istanza è consegnata personalmente dall’interessato all’ufficio competente, questi è tenuto a rilasciare ricevuta, apponendo sulla richiesta il timbro con la data della presentazione, data dalla quale decorre il termine di 30 giorni per la conclusione del procedimento. L’istanza deve essere compilata in modo da rendere possibile: - l’identificazione del documento oggetto dell’accesso; - l’identificazione del richiedente; - la prova dell’interesse personale. Il procedimento di accesso si conclude entro 30 giorni e decorre dalla data di presentazione della richiesta alla scuola. Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta, la scuola, entro 10 giorni dalla data di riferimento, è tenuta a darne tempestiva comunicazione al richiedente con raccomandata o altro mezzo idoneo ad accertarne la ricezione. Non possono essere prese in considerazione richieste generiche. 4 5. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA L’orario di apertura al pubblico della segreteria ogni anno è affisso all’albo dell’istituto Comprensivo. L'orario di apertura al pubblico in vigore è il seguente: mattino Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 11 - 13 11 - 13 11 - 13 11 - 13 11 - 13 9 - 13 pomeriggio 13.00 - 17.00 Nei mesi di luglio e agosto e nei periodi di sospensione delle attività didattiche (Natale Pasqua) la segreteria sarà aperta solo in orario antimeridiano Il Dirigente scolastico riceve su appuntamento. 6. CAMBIO DI DOMICILIO Docenti, non docenti e genitori sono tenuti a comunicare tempestivamente in Segreteria ogni cambio di domicilio e numero telefonico, anche temporaneo. Non si forniscono indirizzi, né numeri telefonici di alunni, genitori, docenti e non docenti, dirigente scolastico, a chiunque ne faccia richiesta. 7. ENTRATA DOCENTI L’entrata dei docenti deve avvenire 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. (art. 42 C.C.N.L. c.5). I docenti in servizio la prima ora nella Scuola entreranno alle ore 8,25 e nella Secondaria di I° alle ore 7,55 e da tale orario ass umeranno l’obbligo di vigilanza delle classi a loro assegnate. 8. ENTRATA E USCITA ALUNNI L'orario di entrata per la scuola dell’infanzia è dalle ore 8.00 alle ore 9.15. I genitori ritirano i bambini dalle ore 15.45 alle ore 16.00; possono inoltre usufruire dell'uscita alle ore 12.00 e alle ore 13,15. L’entrata degli alunni nelle altre scuole avviene 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, fissato per le 8.30 per la scuola primaria e per le 8.00 per la scuola secondaria di 1° grado. I rientri pomeridiani iniziano alle ore 14.30 per la scuola primaria mentre per la secondaria di I° alle ore 14,00. 9. VIGILANZA SUGLI ALUNNI ALL’INGRESSO E ALL’USCITA a. INGRESSO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA I bambini entrano nella scuola accompagnati dai genitori. I collaboratori hanno il compito di vigilare agli ingressi e assicurarsi dell’apertura e della successiva chiusura dei cancelli sia la mattina , che a mezzogiorno, che il pomeriggio. b. INGRESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 5 Gli alunni possono entrare nell’edificio 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, accolti all’ingresso dell’edificio dagli insegnanti che li accompagneranno in classe. Gli alunni , al primo suono della campanella, si raggrupperanno prontamente negli spazi loro destinati e indicati dai docenti. c. SERVIZIO ACCOGLIENZA Nei plessi delle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado dove è prevista l’accoglienza degli alunni che arrivano con il pulmino, tale servizio si svolge all’interno degli edifici scolastici ed è svolto da personale incaricato dalle Amministrazioni Locali. La sorveglianza inizia da quando gli alunni scendono dal pulmino fino a cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e quindi dal momento in cui vengono presi in carico dagli insegnanti d. USCITA DEGLI ALUNNI AL TERMINE DELLE LEZIONI Al termine delle attività scolastiche , gli alunni delle diverse scuole saranno accompagnati all’uscita con le seguenti modalità, in relazione alla diversa struttura degli edifici e degli spazi scolastici : SCUOLA INFANZIA : i bambini sono affidati dall’insegnante della sezione o dal collaboratore scolastico direttamente ai genitori o a persona autorizzata per iscritto , all’interno dell’edificio scolastico. SCUOLA PRIMARIA : gli alunni saranno accompagnati fino al cancello d’ingresso dai docenti che dovranno accertarsi che nessun bambino rimanga incustodito. I genitori dovranno attendere gli alunni all’esterno del cortile scolastico, davanti all’uscita concordata, dove potranno accogliere i figli. SCUOLA SECONDARIA : gli alunni saranno accompagnati dagli insegnanti di classe fino all’uscita dell’edificio. • 10. L’uscita per chi usa la bicicletta è la stessa utilizzata per l’uscita pedonale. VIGILANZA SUGLI ALUNNI DURANTE L’INTERVALLO a – Come pausa dell’attività didattica è consentito un intervallo dalle ore 10.20 alle ore 10.35 per la Scuola Primaria e dalle ore 10.55 alle ore 11.05 per la Secondaria. L’inizio e la fine dell’intervallo sono indicati dalla campanella. Durante tale periodo il personale docente vigila sul comportamento degli alunni, prevedendo ove possibile le situazioni di rischio e pericolo, in modo da evitare di arrecare danno alle persone e alle cose. I collaboratori scolastici coadiuvano i docenti nella vigilanza interna ed esterna, con particolare attenzione ai servizi igienici. Al termine dell’intervallo, gli alunni rientreranno ordinatamente in classe. Gli alunni, sotto la sorveglianza dei docenti, avranno cura del rispetto degli arredi e la risistemazione del locale o dello spazio in cui si svolge la ricreazione, prima del termine. Gli alunni , al termine dell’intervallo, dovranno essere affidati all’insegnante subentrante per le lezioni successive. In caso di assenza, i collaboratori scolastici provvederanno ad una prima vigilanza in classe, in attesa che il responsabile del gruppo docente e di plesso disponga la sostituzione o altre soluzioni per impedire che gli alunni siano affidati a loro stessi. In queste operazioni i docenti organizzano gli alunni coordinando tempi e movimenti e condividendo la responsabilità organizzativa ed educativa nella gestione degli spazi assegnati. 6 L’intervallo si svolge all’interno dell’edificio scolastico in caso di maltempo. Per gli alunni della Scuola Media di Paratico e per le classi della Scuola Secondaria di I° di Iseo collocate al primo e al secondo piano l’intervallo si svolge sempre all’interno dell’edificio. 11. REGOLAMENTO PER IL TEMPO MENSA La MENSA è un momento educativo. Durante il periodo del PRANZO si perseguono i seguenti obiettivi . • • 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. CURA DELL’IGIENE PERSONALE – Prima di accedere al refettorio , gli insegnanti avranno cura di ricordare di lavarsi le mani e provvedere ai bisogni personali . CORRETTO COMPORTAMENTO A TAVOLA – Gli insegnanti sono concordi nel far rispettare le norme di buona educazione a tavola e nel promuovere l’autonomia personale: si inizia a servire il cibo quando tutti sono posizionati e nei locali c’è ordine e silenzio; durante il pranzo il tono della voce deve mantenersi corretto; a tavola ciascuno deve mantenere un atteggiamento adeguato e di rispetto nei confronti del personale addetto, dei compagni, degli insegnanti e del cibo : non si devono disturbare i compagni , né calciando, né lanciando pane o bucce o tappi o rovesciando l’acqua; è consigliabile che gli alunni non escano per recarsi ai servizi, tranne casi particolari; l’alunno che non rispetta le regole durante la mensa o che assume comportamenti che rechino disturbo o danneggino il regolare andamento del servizio mensa non effettuerà la ricreazione , ma aiuterà il personale di pulizia; gli insegnanti segnaleranno ai genitori i comportamenti inadeguati e scorretti degli alunni , tramite richiamo scritto ; in caso di particolare gravità , il Consiglio di classe o di interclasse di competenza, presieduto dal Dirigente Scolastico, interviene con provvedimenti educativi appropriati, tra i quali è contemplata la sospensione dal servizio mensa. • EDUCAZIONE ALIMENTARE - gli insegnanti e il personale addetto alla refezione rispettano le seguenti norme di educazione e prevenzione alimentare : 1. ogni alunno riceve la porzione completa, come previsto dal menù ; 2. gli insegnanti sollecitano gli alunni ad assaggiare le varie pietanze proposte anche nel caso di cibo non sempre gradito ; 3. non si predispone sui tavoli il pane fino al termine della consumazione del primo piatto ; 4. la seconda razione del primo e del secondo viene data, quando richiesta, in dosi non eccessive. In caso di necessità di una dieta diversa , il genitore o chi ne fa le veci, deve segnalarlo al Comune, consegnando certificato medico con le indicazioni del caso per motivi di salute. • PROMOZIONE DI RELAZIONI INTERPERSONALI : lo stare insieme a tavola costituisce un’occasione per conoscersi e migliorare le relazioni. Anche il tempo successivo alla refezione è finalizzato alla buona socializzazione. Gli alunni gestiscono liberamente il proprio tempo e possono imparare a organizzarsi e relazionarsi nel gioco. 1. Pur mantenendosi “libero”, il gioco si svolge entro regole di tutela e di rispetto di sé e degli altri, sia all’interno che all’esterno dell’edificio. 2. E’ bene che gli alunni non portino da casa né giochi elettronici né altri giocattoli, in quanto gli insegnanti non ne possono essere responsabili nel caso di rotture o di smarrimenti . 7 Nella scuola secondaria di I° di Iseo e Paratico, l addove il servizio mensa non si svolge internamente alla scuola, i docenti individuati nell’orario di plesso avranno cura di accompagnare gli alunni nei locali mensa della Scuola Primaria di Iseo e Paratico garantendo il rapporto di un insegnante ogni 15 alunni. Se gli alunni sono più di 15 potrà subentrare un secondo insegnante o un collaboratore scolastico. 12. ATTIVITA’ GINNICO SPORTIVA a. USO DELLA PALESTRA L’accesso alle palestre è consentito agli alunni in tenuta sportiva che abbia i caratteri di comodità , funzionalità e decenza personale. b. ABBIGLIAMENTO DA PALESTRA E NORME IGIENICO-SANITARIE Per le lezioni di Educazione Fisica della scuola secondaria, gli alunni devono portare con sé, in una apposita sacca e non nella cartella : tuta completa o pantaloncini, maglietta e calze in cotone, scarpe da ginnastica ( da calzare regolarmente allacciate ) . Per motivi igienici gli alunni dovranno cambiarsi negli spogliatoi della palestra, in particolare, non è ammesso in palestra l’uso di scarpe calzate fuori dagli spogliatoi ; alla fine dell’ora ci si dovrà spogliare degli indumenti usati durante l’ora di educazione fisica per indossare degli abiti puliti ed asciutti. Non è consentito lasciare la borsa a scuola per la lezione successiva. E’ consigliabile , inoltre, portare asciugamano e sapone personali, in modo da poter rientrare in aula puliti e ordinati, a tal fine l’insegnante lascerà il tempo necessario per il cambio degli indumenti. Durante le ore di educazione fisica è opportuno non indossare : orologi, catenine, braccialetti, anelli ed orecchini, al fine di evitare danni fisici e rotture di quanto sopra citato. Per le ragazze , in particolare, è vietato indossare calze velate, collant, gambaletti sintetici o altro abbigliamento non idoneo. Il docente invita i genitori a segnalare , con tempestività e per iscritto, situazioni sanitarie particolari dei propri figli , in modo da poter evitare, durante le lezioni di educazione fisica, rischi o spiacevoli inconvenienti. c. USO DELLE ATTREZZATURE L’utilizzo di tutte le attrezzature esistenti ( piccoli e grandi attrezzi ) deve essere autorizzato ed ordinato dall’insegnante. d. ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA Richieste di esonero sino ad una settimana : • devono essere inoltrate direttamente all’insegnante tramite il libretto o il diario del ragazzo; • devono addurre validi motivi; • devono essere firmate da un genitore . Richieste di esonero per oltre una settimana : • devono essere rivolte al Dirigente Scolastico ( sul modulo predisposto dalla scuola, che verrà consegnato al ragazzo ) • devono essere firmate da un genitore; • devono essere accompagnate da un certificato medico o da idonea motivazione. Sia nella richiesta del genitore che nel certificato del medico deve essere specificato se l’esonero richiesto è parziale o totale. In caso di esonero parziale si chiederà al medico di indicare le attività che il ragazzo dovrà evitare, in modo da permettere la partecipazione alle esercitazioni che non sono controindicate; a tal fine l’allievo dovrà essere munito dell’abbigliamento idoneo. ( es. : in caso di infortunio ad un ginocchio, l’allievo non potrà partecipare ad una lezione dedicata alla corsa, mentre potrà prendere parte ad una lezione dedicata all’irrobustimento 8 degli arti superiori, o eseguire degli esercizi di recupero funzionale all’articolazione interessata ) . Gli esonerati sono comunque tenuti ad essere presenti durante le ore di lezione. 13. ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE ALUNNI Per ogni assenza si richiede la giustificazione scritta del genitore. Per le assenze dovute a malattia superiore ai 5 (cinque) giorni consecutivi, l’alunno può essere riammesso a scuola con la presentazione della giustifica scritta del genitore. L’art. 3 della L. R. n. 12 del 4/8/2003 ha abolito obbligo del certificato medico di riammissione oltre i cinque giorni di assenza. Le assenze ripetute o i casi di assenza ingiustificata eccedenti i sette giorni devono essere segnalati tempestivamente alla direzione, che provvederà a richiedere le informazioni necessarie onde vigilare sull’osservanza dell’obbligo scolastico. I docenti avviseranno la direzione anche dei ritardi abituali, comunicando per iscritto le generalità degli alunni ritardatari, così che si possa provvedere adeguatamente ad arginare il fenomeno. Per facilitare il controllo della regolare trasmissione degli avvisi alle famiglie, ogni alunno dovrà essere dotato di un diario o di un quadernetto per le comunicazioni Scuola-Famiglia. E’ possibile consentire l’uscita anticipata su richiesta scritta del genitore. L’insegnante non può comunque lasciare uscire l’alunno se non è presente un genitore che lo ritira (o persona maggiorenne ben conosciuta, di sicura fiducia, con delega scritta). Nella scuola secondaria di I° l’orario annuale dell e lezioni è di 891 ore che può essere aumentato di ulteriori 198 ore annue la cui scelta è facoltativa e opzionale per gli allievi. Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato e risultante dalla scelta del tempo scuola effettuata all’inizio dell’anno scolastico. (Art. 10 e 11 D.lvo n. 59/2004) 14. PREVENZIONE E SICUREZZA Per prevenire e impedire il verificarsi di incidenti e nel rispetto della normativa vigente (L. 626/94), i docenti devono : a. informare gli alunni dei rischi a cui sono esposti e delle norme di prevenzione e di sicurezza vigenti nella scuola, con interventi di informazione-formazione inseriti nel curricolo scolastico; b. definire e far assumere agli alunni regole comuni di comportamento e di prevenzione in materia di sicurezza nell’edificio scolastico ed esigere l’osservanza delle regole e norme interne stabilite; c. segnalare al Responsabile della Sicurezza e al Dirigente Scolastico l’esistenza di situazioni di rischio, anche eventualmente sopravvenute; d. segnalare le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza; e. utilizzare gli spazi scolastici, compresi i laboratori e gli spazi esterni nel rispetto delle regole di prevenzione e sicurezza; f. assicurare sempre la presenza e la vigilanza nelle situazioni di entrata, uscita degli alunni; di raggruppamento e movimento ; di gioco e di scarico motorio, collocandosi nei punti di rischio, specie negli spazi esterni e in prossimità delle scale. Tutto il personale di servizio in ciascun plesso dovrà essere informato ed avere conoscenza del Piano di Emergenza e di Evacuazione, nonché degli addetti al Primo Soccorso, i cui nominativi sono pubblicati all’Albo. 9 15. CALAMITA’ NATURALI ED EVENTI ECCEZIONALI Per i comportamenti da tenere in caso di calamità naturali ed eventi eccezionali si rimanda a quando disposto dal Documento di valutazione dei rischi e al Regolamento per la sicurezza dei lavoratori e degli studenti esposti nelle bacheche di tutti plessi. In particolare, in caso di terremoto ed eventi eccezionali, una volta effettuata l’evacuazione dagli edifici scolastici, ci si atterrà a quanto disposto dai Sindaci con apposite ordinanze, relativamente all’accesso ai locali scolastici. In caso di eventi eccezionali, di cui si abbia notizia anche tramite i media, i genitori sono invitati ad accertarsi di eventuali chiusure delle scuole e, in caso l’evento eccezionale si verifichi in orario scolastico, sono altresì sollecitati a venire a ritirare gli alunni. 16. INFORTUNI, MALORI DEGLI ALUNNI E INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO In caso di malore, condizioni di salute precarie visibilmente accertabili o di disagio psicofisico dell’alunno, l’insegnante si metterà in comunicazione con la famiglia, con il supporto del collaboratore scolastico in servizio, in modo da consentire ai genitori di prelevare l’alunno e di recarsi presso un qualunque presidio sanitario. Del fatto dovrà essere fatta menzione nel registro. In caso di infortunio o malore grave, l’insegnante, eventualmente alla presenza dell’addetto al primo soccorso, valuterà l’urgenza, chiamando il 118. L’insegnante avviserà immediatamente la famiglia. L’insegnante, se non è riuscito a contattare la famiglia, accompagnerà l’infortunato sull’ambulanza. Il Dirigente Scolastico può ricorrere a ordini di servizio nelle materie di cui ai precedenti articoli per assicurare l’incolumità fisica degli alunni nei casi non previsti dal presente regolamento . L’insegnante è obbligato a dare notizia immediata al Dirigente Scolastico degli infortuni che accadono a lui e ai suoi alunni. Di ogni caso di infortunio l’insegnante poi dovrà redigere denuncia particolareggiata e circostanziata, mediante il modulo di assicurazione fornito dalla segreteria, che provvederà ai necessari adempimenti nei confronti di : INAIL , Polizia Municipale e della Compagnia di Assicurazione. La denuncia dovrà essere stesa e presentata dall’insegnante presente al momento del fatto. 17. SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA Si fa riferimento al Protocollo Provinciale del Marzo 2006 che prevede la possibilità, per il personale della scuola che ne ha dato la disponibilità, di somministrare i farmaci in orario scolastico per quelle patologie certificate che necessitano somministrazioni inderogabili. Pertanto i genitori all’atto dell’iscrizione o al riscontro della patologia sono tenuti a segnalarla in Direzione in modo che la scuola possa attivare la procedura prevista. 18. INFORTUNIO DURANTE LE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA In caso di infortunio di un alunno durante le lezioni di educazione fisica o esercitazioni pratiche, con una prognosi superiore ai tre giorni, i genitori dovranno presentare immediatamente a scuola la certificazione del Pronto Soccorso o del medico (primo certificato medico ) affinché la scuola possa procedere alla denuncia INAIL e alle autorità di Pubblica Sicurezza. 10 19. ASSICURAZIONE REGIONALE E INTEGRATIVA Poiché l’assicurazione regionale e l’eventuale assicurazione integrativa coprono gli infortuni che possono accadere agli alunni, docenti e non docenti nello svolgimento delle attività didattiche, ricreative o sportive promosse dalle autorità scolastiche anche in orario extrascolastico e compresi i percorsi da casa a scuola, i genitori e i docenti interessati, in caso di infortunio dovranno presentare, tramite la scuola, la denuncia all’Assicurazione su un modello apposito da ritirare presso la Segreteria, corredata dalla diagnosi medica entro il giorno successivo all’infortunio. 20. CARTELLE La C.M. 286/94 ribadisce che il peso delle cartelle sia contenuto entro il limite del 15% del peso corporeo, onde evitare rischi a carico della colonna vertebrale. La scuola si deve impegnare in un’azione concertata in modo che gli alunni imparino ad organizzare la distribuzione equa dei testi e del materiale didattico nell’arco della settimana. La famiglia deve vigilare perché le cartelle non siano riempite di materiale che non serve per la giornata di scuola. 21. DIVIETO DI FUMARE In riferimento alle diverse leggi che disciplinano la possibilità di fumare nei locali pubblici , è VIETATO FUMARE in tutti i locali scolastici ovvero sia in quelli destinati allo svolgimento delle attività didattiche sia nei cortili e comunque all’interno del perimetro di pertinenza della scuola (L. 16/2003 art. 51). 22. USO DEL TELEFONO In ciascun plesso devono essere registrate tutte le telefonate in uscita con motivo, destinatario, orario, data e nominativo di chi le effettua. E’ fatto divieto di telefonare per comunicazioni non attinenti all’attività scolastica. Sono consentite le telefonate per i necessari contatti tra i plessi, la segreteria, la direzione, enti ed istituzioni con i quali concordare la promozione di attività educative e didattiche. Ogni bimestre il Collaboratore Scolastico incaricato recapiterà all’ufficio di segreteria il registro delle telefonate per l’opportuno controllo. E’ vietato tenere acceso e utilizzare il cellulare durante le attività didattiche. Se per serie esigenze familiari gli alunni devono tenere con sé il cellulare, la richiesta va rivolta in forma scritta al Dirigente scolastico. 23. ISCRIZIONE ALUNNI Il Dirigente Scolastico, annualmente nel mese di gennaio/febbraio, invia alle famiglie le indicazioni in merito alle disposizioni ministeriali a cui far riferimento e relativamente all’organizzazione del tempo scuola. La relativa modulistica sarà disponibile sul sito della Scuola oltre che presso gli uffici della segreteria. Viste le C.M. n. 3 e 4 del 2010 ed in considerazione della capienza degli edifici scolastici siti nei comuni di Paratico e Iseo, il Consiglio di Istituto ha stabilito di limitare l’accoglienza di alunni non residenti al n. di 24 per le scuole dell’Infanzia e 23 per le Scuole Primarie e Secondarie Criteri per l’accoglienza degli alunni non residenti all’atto dell’iscrizione. I criteri di accoglienza in ordine di precedenza saranno i seguenti: 11 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. provenienza dall’ordine di scuola precedente dell’I.C. di Iseo presenza di fratelli che già frequentano l’Istituto provenienza da comuni in cui non esiste lo stesso ordine di scuola almeno un genitore che lavora nel comune della scuola prescelta alunni affidati in custodia ai nonni residenti nel comune della scuola prescelta numero di fratelli di cui si compone il nucleo familiare appartenenza a nuclei monogenitoriali Criteri per l’accoglienza degli alunni stranieri fino al tetto del 30% per ciascuna classe prima Qualora il numero degli stranieri residenti iscritti superasse tale quota percentuale, il Dirigente scolastico si attiverà prioritariamente presso l’amministrazione comunale interessata per trovare una soluzione che sia coerente con le problematiche educative della scuola, con la normativa vigente e con i bisogni delle famiglie richiedenti, in secondo luogo, qualora non si trovi altra soluzione sul territorio, presso l’Ufficio scolastico regionale, per richiedere l’eventuale deroga. Qualora pervenissero domande di iscrizione da parte di alunni stranieri residenti in altro comune che superino il tetto massimo previsto del 30% si seguiranno i seguenti criteri di precedenza per accogliere le domande: 1. 2. 3. 4. 5. 24. alunni disabili provenienza dall’ordine di scuola precedente dell’I.C. di Iseo presenza di fratelli che già frequentano l’Istituto numero di fratelli di cui si compone il nucleo familiare appartenenza a nuclei monogenitoriale FORMAZIONE CLASSI PRIME E SEZIONI In adempimento al DPR 20 Marzo 2009 n. 81 “Le classi iniziali di ciclo delle scuole ed Istituti di ogni ordine e grado e le sezioni di scuola dell’infanzia, sono costituite con riferimento al numero complessivo degli alunni iscritti. Determinato il numero delle predette classi e sezioni, il Dirigente scolastico procede all’assegnazione degli alunni alle stesse secondo le diverse scelte effettuate, sulla base dell’offerta formativa della scuola e, comunque, nel limite delle risorse assegnate.” I docenti membri della commissione continuità, suddivisi in sottocommissioni, formano le sezioni della scuola dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria e secondaria di I°, secondo criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto, qualora si costruiscano più classi con lo stesso tempo scuola. Ordine di accoglienza sezione Infanzia in caso di lista d’attesa oltre il 29° iscritto per sezione per i residenti A) RESIDENTI NEL COMUNE 1) bambini diversamente abili con certificazione ASL 2) bambini che compiono i 5 anni nell’anno di iscrizione 3) bambini che compiono i 4 anni nell’anno d’iscrizione 4) bambini appartenenti a nuclei famigliari seguiti dai servizi sociali 5) bambini con un unico genitore convivente 6) bambini con 2 genitori che lavorano 7) bambini con fratelli che frequentano l’istituto comprensivo 12 B) ISCRITTI FUORI TERMINE 1) bambini secondo la data di iscrizione Per i punti 5,6,7, a parità di condizione, prevale La maggiore età Criteri di formazione delle sezioni infanzia e delle classi prime CHI I docenti membri della Commissione Continuità e i docenti degli anni ponte, suddivisi in sottocommissione, formano le sezioni e le classi prime: - i docenti della Scuola dell’Infanzia formano le sezioni dei bambini di tre anni; - i docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria formano le classi prime della Scuola Primaria; - i docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado formano le classi prime di quest’ultima. QUANDO A giugno si formano le sezioni della Scuola dell’Infanzia e le classi prime della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. CRITERI Per la formazione delle sezioni della scuola dell’Infanzia i criteri sono: - comunicazione di informazioni sugli alunni da parte della famiglia; - equa ripartizione di maschi e femmine; - equa ripartizione di nati nel primo e nel secondo semestre; - equa ripartizione di alunni stranieri e di alunni diversamente abili , inseriti anche durante l’anno in corso; - evitare, ove possibile, relazioni di parentela o di stretta conoscenza tra alunni ed insegnanti; Terminate le iscrizioni si formeranno le classi sulla base del numero dei residenti iscritti. I non residenti verranno accolti sulla base dei posti disponibili 1) CRITERI DI PRECEDENZA DEI RESIDENTI ISCRITTI PER L’ACCESSO ALLE CLASSI CON DIVERSI MODELLLI ORARI, IN CASO DI ECCESSO DI DOMANDE SCUOLA PRIMARIA: • CLASSE A 24 ORE: Alunni portatori di handicap Alunni con particolari problemi di salute documentati Alunni con particolari segnalazioni da parte dei servizi sociali Alunni con fratelli già frequentanti lo stesso orario ( a partire dall’a.s. 2010/2011) Alunni con comprovate motivazioni familiari Sorteggio • CLASSE A 27 ORE: Alunni portatori di handicap Alunni con particolari segnalazioni da parte dei servizi sociali Alunni con fratelli già frequentanti lo stesso orario Alunni i cui genitori lavorano entrambi, (o unico se monogenitoriale), nella fascia 13 oraria prescelta Alunni con comprovate motivazioni familiari Sorteggio • CLASSE A 30 o 40 ORE Alunni portatori di handicap, ( scelta del modello concordata con la neuropsichiatria di competenza ) Alunni con particolari segnalazioni da parte dei servizi sociali Alunni con fratelli già frequentanti lo stesso orario Alunni i cui genitori lavorano entrambi, (o unico se monogenitoriale), nella fascia oraria prescelta Alunni con comprovate motivazioni familiari Sorteggio GLI ALUNNI ESCLUSI DALLA CLASSE DI PRIMA SCELTA VERRANNO FATTI CONFLUIRE, NELL’ ORDINE VERSO LA SECONDA OPZIONE ESPRESSA, TERZA O QUARTA, COMPATIBILMENTE CON GLI ORGANICI ASSEGNATI E CON IL NUMERO DI CLASSI ATTIVATE Il Dirigente Scolastico si attiverà per condividere con le famiglie interessate l’eventuale spostamento da una opzione all’altra. SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO: • CLASSE A 36/40 ORE Alunni portatori di handicap ( scelta del modello concordata con la neuropsichiatria di competenza) Alunni con particolari segnalazioni da parte dei servizi sociali Alunni con fratelli già frequentanti lo stesso orario Alunni i cui genitori lavorano entrambi, (o unico se monogenitoriale), nella fascia oraria prescelta Alunni con comprovate motivazioni familiari Sorteggio PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI FUNZIONANTI A 30/40 ORE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SUBORDINATE ALLA DOTAZIONE ORGANICA ASSEGNATA ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA, QUALORA TALE DOTAZIONE NON FOSSE SUFFICIENTE A FORMARE TUTTE LE CLASSI RICHIESTE SI SEGUIRANNO I SEGUENTI CRITERI DI PRIORITA’ NEI PLESSI: • GARANTIRE LA CONTINUITA’ DEL MODELLO DIDATTICO ORGANIZZATIVO PERTANTO SI SEGUIRA’ QUESTO ORDINE DI PRECEDENZA: 1. PLESSO DI CLUSANE 2. PLESSO DI ISEO 3. PLESSO DI PARATICO 25. VIAGGI DI ISTRUZIONE Le visite guidate ed i viaggi d’istruzione sono esperienze di apprendimento che rientrano tra le attività integrative della scuola e sono occasioni di crescita della personalità dell’alunno. Pertanto devono favorire l’integrazione e l’inclusione di tutti. Nello specifico, in caso di presenza di alunni diversamente abili le mete e i percorsi vanno scelti con cura. 14 A. Viaggi d’istruzione o di integrazione culturale. Sono effettuati in località italiane per promuovere una migliore conoscenza del nostro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici e possono essere di 1, 2 o più giorni. I viaggi all’estero, previsti solo per le classi della Scuola Primaria e della Scuola sec.di 1°grado saranno programmati in conseguenza dell’ade sione a progetti e scambi culturali(Comenius, ecc…) o comunque se previsti nel piano educativo del team o del consiglio di classe per il raggiungimento degli obiettivi formativi B. Visite guidate. Si effettuano nell’arco di una sola giornata, o dell’orario delle lezioni, anche in comuni diversi, presso aziende, mostre, musei, gallerie, località d’interesse storico – artistico, parchi naturali. Il Consiglio di Istituto, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti definisce i seguenti criteri generali da osservare e le procedure da seguire per la programmazione di tali attività: I Consigli di interclasse/classe che intendono effettuare viaggi di cui alla lettera A, devono presentare al Consiglio di Istituto entro dicembre: programma, obiettivi educativi e culturali, costi e nominativi dei docenti accompagnatori, già deliberati nella seduta del Consiglio di interclasse/ classe di novembre. Il numero dei docenti accompagnatori sarà di norma, 1 ogni 15 alunni e fino a 2 in presenza di alunni in situazione di handicap. In tal caso 1 degli accompagnatori è l’insegnante di sostegno. Considerata la valenza educativa e didattica del viaggio d’istruzione, come accompagnatori vanno individuati i docenti delle discipline attinenti alle finalità del viaggio, che abbiano dato disponibilità. Per l’effettuazione delle visite guidate deve essere assicurata la partecipazione di tutti gli alunni o dei gruppi di bambini individuati dalle educatrici per la scuola dell’infanzia, salvo particolari impedimenti motivati dalle famiglie. Per i viaggi di istruzione della durata di uno o più giorni la partecipazione potrà ridursi all’80% degli alunni della classe. Per effettuare visite guidate in orario antimeridiano il team docente/ il consiglio di classe deve: a) prevedere le visite nel proprio piano di lavoro e darne comunicazione al Consiglio di Interclasse/classe in fase di programmazione educativo – didattica. b) fare richiesta al Dirigente Scolastico quando si tratta di uscita nell’ambito del Comune. La quota di partecipazione è a carico delle famiglie e sarà versata, tramite il bollettino di conto corrente postale o conto corrente bancario distribuito dalla segreteria, entro la data indicata dal programma. La ricevuta del versamento sarà consegnata al docente coordinatore di classe, insieme all’autorizzazione firmata dal genitore A carico del bilancio della scuola, sono le indennità di missione dei docenti accompagnatori ove spettanti. Tutti i partecipanti al viaggio devono essere muniti di documenti di identificazione. Il periodo massimo utilizzabile per le attività di cui alle lettere A-B, in unica o più occasioni, è di 6 giorni nell’anno scolastico. Al fine di evitare interruzioni continue alla normale attività didattica, le attività di cui alle lettere A e B devono essere programmate possibilmente nello stesso periodo, per tutte le classi parallele interessate, e concludersi entro la metà di maggio. Sono escluse le visite ai parchi naturali. 15 26. ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO Il Collegio dei Docenti delibera di: - adottare libri di testo coerenti con il Piano dell’offerta formativa; - utilizzare strumenti didattici informatici e multimediali integrativi rispetto al libro di testo che garantiscano maggiori opportunità di interazione PROCEDURE PER LA SCELTA DEI LIBRI DI TESTO: - - - i gruppi per ambiti disciplinari valutano le caratteristiche dei testi posti in visione dalla case editrici e scelgono il testo da proporre per l’adozione per favorire il processo di partecipazione alle decisioni da parte delle famiglie, si invitano i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e di interclasse a prendere visione dei libri di testo proposti per le nuove adozioni eventuali osservazioni dei genitori sono raccolte dal consiglio di classe interclasse di appartenenza la proposta di nuova adozione è deliberata dal consiglio di interclasse e di classe con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori per la scuola secondaria di I°, il Coordinatore di classe effettua la verifica di compatibilità con i tetti di spesa fissati dal Ministero. Nel caso di superamento del tetto di pesa, invita i docenti a motivare o rivedere la decisione il collegio docenti, convocato per ordini di scuola, nel mese di maggio assume definitivamente la delibera formale di adozione. I testi avuti in visione sia per l’utilizzo in quanto adottati, sia per l’esame preventivo ai fini dell’eventuale adozione, vanno lasciati a scuola Il consiglio di classe e interclasse su proposta dell’insegnante di sostegno può deliberare: - per gli alunni con grave disabilità, l’adozione di specifici libri di testo, in coerenza con il PEI, nonché di software o sussidi didattici complementari in sostituzione al libro - per gli alunni dislessici, l’utilizzo del libro parlato o di strumenti audiovisivi complementare suggeriti dall’equipe specialistica che ha redatto la diagnosi - per gli alunni stranieri l’adozione di libri di testo coerenti con il piano di studi personalizzato 27. REGOLAMENTO IN CASO DI SCIOPERO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA Una volta pervenuta la comunicazione di sciopero da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Dirigente scolastico acquisisce la dichiarazione volontaria di adesione o di non adesione da parte del personale. Nel caso in cui la maggior parte del personale di un plesso non rilasci alcuna dichiarazione il Dirigente Scolastico decide di volta in volta le modalità organizzative della giornata al fine di garantire i servizi minimi e la vigilanza alunni e ne dà comunicazione alle famiglie almeno 5 giorni prima. Nel caso in cui tutto il personale di un plesso rilasci dichiarazione di adesione/non adesione, il Dirigente scolastico dà comunicazione precisa alle famiglie di ingresso e uscita classe per classe. Qualora tutto il personale aderisca allo sciopero il Dirigente Scolastico sospenderà le lezioni e potrà decidere la chiusura del plesso. Nella giornata di sciopero, in ogni plesso un docente responsabile garantisce l’organizzazione della vigilanza. Si comunica inoltre che: - i cancelli della scuola rimangono chiusi fino a 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni; 16 - l’insegnante della prima ora va ad accogliere gli alunni della sua classe direttamente sul cancello d’ingresso. Nessun alunno può entrare nel cortile se non è presente l’insegnante della prima ora; - l’entrata degli alunni a scuola, salvo diversa comunicazione inviata alle famiglie dal Dirigente, è ammessa solo alla prima ora. Non è consentito accesso alla scuola nelle ore successive alla prima anche qualora gli insegnanti della classe risultino poi presenti. Tali docenti infatti potrebbero essere impegnati nella sorveglianza degli alunni già pervenuti nella scuola. - gli alunni entrati nell’edificio scolastico, perché accolti dall’insegnante della prima ora, vi rimangono fino al termine delle lezioni. In ogni plesso un responsabile verificherà che sia assolutamente garantita la sorveglianza degli alunni che alla prima ora sono entrati nell’edificio scolastico (suddivisione degli alunni in altre classi, utilizzo di docenti in compresenza esclusivamente per fare sorveglianza…); - gli alunni che arrivano con lo scuolabus e per i quali i collaboratori scolastici svolgono attività di accoglienza prima dell’inizio delle lezioni, salvo disposizione di chiusura della scuola, saranno accolti nell’edificio scolastico e si provvederà a che venga garantita la loro vigilanza. I genitori devono verificare personalmente, il giorno dello sciopero, la presenza a scuola dell’insegnante della prima ora. Si chiede la collaborazione di tutti i genitori affinché non pervengano nelle giornate di sciopero telefonate in segreteria per accertare la presenza dei docenti della prima ora. Qualora gli alunni siano rimasti a casa il giorno dello sciopero devono rientrare il giorno successivo con giustificazione dei genitori. 28. ASSEMBLEE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA In occasione di convocazione di assemblee sindacali in orario di servizio il dirigente scolastico dispone l'affissione, all'albo della direzione, della richiesta e provvede ad avvisare i dipendenti con circolare scritta. La dichiarazione individuale di partecipazione, espressa preventivamente in forma scritta dal personale in servizio nell'orario di assemblea sindacale, fa fede ai fini del computo del monte ore individuale. Tale dichiarazione è irrevocabile. Pertanto una volta dichiarata l'intenzione di partecipare non va apposta alcuna firma di presenza né va assolto qualsiasi altro adempimento. Il Dirigente Scolastico, sulla base delle dichiarazioni pervenute, predispone al meglio il servizio scolastico, dando, con congruo anticipo, precisa comunicazione alle famiglie di eventuali modiche dell’orario di ingresso e di uscita dalla scuola per le singole classi. 29. ACCESSO ALLA SCUOLA O ALLE CLASSI DEI GENITORI O DI PERSONE ESTRANEE E’ vietato l’accesso alla scuola ai genitori o ad altre persone estranee che non dimostrino l’autorizzazione orale e/o scritta del Capo d’Istituto. I genitori possono accedere a scuola in seguito a convocazione scritta degli insegnanti, che dovrà essere esibita ai collaboratori scolastici in servizio all’ingresso della scuola. Al di fuori dell’orario di lezione i cancelli resteranno comunque chiusi e l’accesso nell’area di pertinenza della scuola può avvenire solo per motivi inerenti la scuola : colloqui, incontri con insegnanti, riunioni, accesso alla segreteria ). Negli orari dedicati ai colloqui, come da calendario, l’accesso a scuola non richiede ulteriore autorizzazione. Per situazioni particolari o emergenze, i genitori si presenteranno al personale, dichiarando le loro generalità ed esponendo i motivi della loro presenza. Il personale ausiliario informerà l’insegnante . 17 Comunque, chiunque entri negli edifici scolastici dovrà declinare le proprie generalità e il motivo della sua presenza. I collaboratori se ne accerteranno e accompagneranno a destinazione la persona, negli orari stabiliti e possibili. E’ consentito l’accesso alla scuola e alle classi di adulti che siano stati invitati a “collaborare” con gli insegnanti ai fini di una migliore attività didattica, sentito il parere del Consiglio di Intersezione o di Interclasse o di Classe e del Collegio Docenti. 30. UTILIZZO DEI LOCALI DA PARTE DI TERZI E’ consentito l’utilizzo dei locali scolastici ad associazioni ed enti con scopi culturali, educativi, sociali, ricreativi e sportivi o che comunque perseguano finalità affini a quelle dell’Istituzione scolastica. La richiesta deve essere presentata per iscritto almeno 10 giorni prima dell’iniziativa al Dirigente scolastico. Non è consentito l’uso dei locali per la promozione di iniziative di natura politica o organizzate da partiti politici, associazioni e movimenti con finalità politiche. 31. FOGLI INFORMATIVI (o pubblicità) DI TERZI ESTRANEI ALLA SCUOLA I fogli informativi (o pubblicità) rivolti agli insegnanti possono essere distribuiti (salvo che non si ravvisino in tali fogli violazioni di leggi vigenti). Nulla, invece, può essere distribuito agli alunni, fuorché le comunicazioni del Comune, delle Parrocchie e delle Associazioni sportive e culturali del territorio e delle Associazioni riconosciute dal Ministero, se non ha avuto la preventiva approvazione del Dirigente Scolastico. Il materiale con rilevanza sanitaria, anche indiretta, deve avere il preventivo parere della ASL competente per zona, onde evitare che le informazioni fornite agli scolari ed alle famiglie contrastino con gli interessi della salute pubblica. (Circ. Provv. BS 3951/C12). 32. TUTELA DEL PATRIMONIO La Circ. del Ministero n. 330 del 28.10.1981 ha impartito disposizioni per la difesa del patrimonio didattico nelle scuole poiché sempre più spesso si registrano furti o atti vandalici. Si richiama l’attenzione, pertanto, di tutti i docenti sulla necessità di esercitare un’accurata sorveglianza (in particolare i docenti consegnatari) e sulla natura degli obblighi giuridici derivanti dall’affidamento dei beni (art. 16 e 17 D.I. 28.5.75). 33. PARCHEGGIO BICICLETTE E AUTOMOBILI Ciascun alunno potrà parcheggiare la propria bicicletta, possibilmente dotata di un lucchetto , negli appositi spazi. Il personale della scuola potrà parcheggiare la propria automobile negli spazi delimitati del parcheggio esterno, dove esistente. In entrambi i casi, non essendoci un servizio di custodia, la scuola non può rispondere di eventuali furti o danneggiamenti. 18 34. DIRITTI E DOVERI DELLO STUDENTE Diritti dello studente La scuola, luogo di formazione e di educazione, si impegna a garantire allo studente i seguenti diritti: 1. formazione culturale volta a valorizzare l’identità di ciascuno, nel rispetto della pluralità delle idee e delle inclinazioni personali 2. solidarietà fra i componenti della comunità scolastica 3. riservatezza nel trattamento dei dati personali e sensibili 4. informazione sulle norme che regolano la vita della scuola, nonché sulla valutazione che deve essere trasparente e tempestiva, volta ad attivare il processo di autovalutazione al fine di individuare punti di forza e di debolezza del processo formativo 5. libertà di apprendimento attraverso attività integrative curricolari ( recupero, consolidamento, potenziamento ) e/o aggiuntive ( laboratori) 6. rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. Doveri dello studente Durante il suo percorso scolastico lo studente si impegna a mantenere i seguenti comportamenti: 1. frequenza regolare 2. assolvimento agli impegni di studio 3. atteggiamento rispettoso sia nei confronti dei pari sia nei confronti di tutto il personale che opera nella scuola 4. rispetto delle regole riguardanti l’organizzazione della scuola ( entrata, uscita, cambio dell’ora, spostamenti all’interno della struttura scolastica o all’esterno durante attività organizzate) 5. rispetto delle norme riguardanti la sicurezza (L. 626/94 ) 6. utilizzo corretto di tutte le strutture/ sussidi sia personali sia collettivi 7. condivisione della responsabilità nel mantenere accogliente l’ambiente scolastico 35. SANZIONI Il presente articolo si ispira alle disposizioni normative contenute nel DPR 249/1998, nel DPR n. 235 del 21 novembre 2007 e da ultimo nel D.M. n. 5 del 6 Gennaio 2009 e riguarda gli studenti della scuola secondaria di I°. Come dispone la normativa, anche nell’articolo dedicato alle sanzioni si vuole in primo luogo ribadire che compito principale della nostra attività è rafforzare il senso di responsabilità individuale di bambini e ragazzi per consolidare corrette linee di comportamento all’interno della comunità scolastica che si prefigge quindi di: a) promuovere la partecipazione attiva e responsabile degli studenti e delle studentesse alla vita della scuola; b) favorire una più matura consapevolezza critica dei loro diritti correlata alla scoperta dei doveri che vi sono connessi; c) assicurare la partecipazione più viva e globale alle attività di tutte le agenzie educative e formative., che sul territorio intendono realizzare la piena maturità della persona. Nel rispetto di questi principi, sono previste sanzioni per gli alunni che ostacolano il regolare andamento della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale; nessuna sanzione può essere comminata senza aver sentito lo studente in merito ai fatti che gli sono contestati. La sanzione deve essere ispirata a un principio non repressivo-punitivo, ma educativo, anche attraverso comportamenti attivi di natura riparatoria-risarcitoria . Può prevedere 19 attività a favore della comunità scolastica. In ogni caso non deve influire sulla valutazione del profitto, mentre influisce sulla valutazione del comportamento. Si caratterizza inoltre per essere: tempestiva temporanea proporzionata alla mancanza In caso di danni arrecati intenzionalmente ad arredi o materiali si prevede la riparazione del danno per via monetaria e/o con prestazioni d’opera, previa individuazione dei responsabili diretti del danneggiamento. Eventuali soggetti coinvolti, riconosciuti corresponsabili, sono ugualmente tenuti alla riparazione del danno stesso. Il primo livello di azione disciplinare nei confronti degli studenti consiste in richiami verbali o in ammonizioni scritte riportate da ogni singolo docente sul diario/libretto personale dello studente o sul registro di classe. Richiami ed ammonizioni segnalano ogni significativa mancanza relativa a: a) relazioni con i docenti, con il personale della scuola e con i pari; b) rispetto delle regole dell’istituzione scolastica previste nel Patto di corresponsabilità e nel Regolamento di Istituto; c) rispetto delle strutture dell’Istituto. Tali sanzioni disciplinari possono essere irrogate dal singolo docente, dal coordinatore della classe o dal Dirigente scolastico. La facoltà di compiere richiami orali è attribuita anche al personale ATA (collaboratori scolastici), esclusivamente in caso di offese personali o di danni apportati dagli studenti alle strutture ed al patrimonio della scuola Frequenti richiami verbali e/o scritti relativi al mancato rispetto di persone, regole e strutture avranno ricadute sul voto di comportamento proporzionalmente alla gravità degli atteggiamenti assunti e degli atti prodotti. Le azioni disciplinari nei confronti degli studenti tengono conto della gravità e della recidività delle infrazioni commesse secondo quanto riportato nelle seguenti quattro tabelle, elaborate in relazione alla progressiva gravità degli atti commessi: 20 INFRAZIONE SANZIONE COMMUTAZIONE E/O INTEGRAZIONI 1 Ripetute ammonizioni scritte per violazioni di quanto previsto nei tre ambiti di rilevazione individuati di cui alle lett. a), b), C). 2 Episodi di comportamento lesivo della dignità di chi appartiene alla comunità scolastica e/o turbativo del regolare svolgimento dell’attività e/o di uso scorretto trascuratezza delle strutture della scuola con danni di lieve entità. CENSURA SCRITTA INSERITA NEL FASCICOLO PERSONALE DELLO STUDENTE. SOGGETTO SANZIONATORE A) SOSPENSIONE DALLE LEZIONI FINO AD UN MASSIMO DI 3 GIORNI CON OBBLIGO DI FREQUENZA SU PERCORSO DIDATTICO GUIDATO FINALIZZATO ALLA MATURAZIONE DI UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE DA PARTE DELL’ALUNNO. 21 ------ CONSIGLIO DI CLASSE CONVOCATO DAL DS ANCHE SU RICHIESTA DELLA MAGGIORANZA DEI DOCENTI CHE LO COMPONGONO, PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO O DAL DOCENTE DA LUI DELEGATO B) 1 Comminazione SOSPENSIONE LAVORI UTILI ALLA pregressa di tre FINO AD UN SCUOLA, LA CUI sanzioni scritte MASSIMO DI NATURA E DURATA per episodi di QUATTRO GIORNI SONO STABILITE comportamento DI LEZIONE CON DAL SOGGETTO lesivo della ALLONTANAMENTO SANZIONATORE; dignità di chi DALLA SCUOLA RIPARAZIONE DEL appartiene alla DANNO IN DENARO comunità O IN PRESTAZIONE scolastica e/o D’OPERA turbativo del regolare svolgimento dell’attività della classe o dell’istituto e/o di uso scorretto delle strutture della scuola 2 Gravi episodi di scorretto comportamento nei riguardi del personale della scuola, delle sue strutture e dei propri pari anche in assenza di pregresse censure scritte, o recidive di cui alla precedente infrazione punto A2. CONSIGLIO DI CLASSE CONVOCATO DAL DS ANCHE SU RICHIESTA DELLA MAGGIORANZA DEI DOCENTI CHE LO COMPONGONO. Il CONSIGLIO E’ PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO Il DS dà tempestiva comunicazione scritta alla famiglia della sospensione, specificandone motivazioni e periodo di riferimento c) SOSPENSIONE 1 Offese COMPRESA TRA particolarmente gravi o ripetute CINQUE E QUINDICI GIORNI DI alla persona ed al LEZIONE, CON ruolo professionale del ALLONTANAMENTO DALLA personale della SCUOLA. scuola 2 Gravi e ripetuti comportamenti ed atti che offendano personalità e convinzioni degli altri studenti 3 Danni intenzionalmente apportati a locali, LAVORI UTILI ALLA SCUOLA, LA CUI NATURA E DURATA SONO STABILITE DAL SOGGETTO SANZIONATORE; RIPARAZIONE DEL DANNO IN DENARO O IN PRESTAZIONE D’OPERA CONSIGLIO DI CLASSE CONVOCATO DAL DS ANCHE SU RICHIESTA DELLA MAGGIORANZA DEI DOCENTI CHE LO COMPONGONO. Il CONSIGLIO E’ PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO MANTENIMENTO Il DS dà tempestiva NEI PERIODI DI comunicazione SOSPENSIONE scritta alla famiglia INFERIORI AI della sospensione, 22 strutture, arredi, riconducibili ad “ atto vandalico” QUINDICI GIORNI specificandone DI UN RAPPORTO motivazioni e periodo CON LO STUDENTE di riferimento E CON I SUOI GENITORI FINALIZZATO ALLA PREPARAZIONE DEL SUO RIENTRO NELLA COMUNITA’ SCOLASTICA D) SOSPENSIONE SUPERIORE AI QUINDICI GIORNI DI LEZIONE, FINO AL VENIR MENO DI EVENTUALI 1. Episodi che, SITUAZIONI DI NEI PERIODI DI PERICOLO turbando il regolare SOSPENSIONE svolgimento della vita SUPERIORI AI scolastica, possano QUINDICI GIORNI LA SCUOLA anche configurare IN CASO DI NON PROMUOVE UN diverse tipologie di RAVVEDIMENTO, PERCORSO DI reato (minacce, NON AMMISSIONE RECUPERO lesioni, gravi atti EDUCATIVO CHE vandalici, consumo e ALL’ANNO O MIRI AL spaccio di sostanze SUCCESSIVO ALL’ESAME DI REINTEGRO DELLO stupefacenti…) e/o STUDENTE, comportino pericolo STATO per l’incolumità delle CONCLUSIVO DEL D’ACCORDO CON LA FAMIGLIA O, SE CORSO DI STUDI persone che NECESSARIO, CON frequentano la scuola I SERVIZI SOCIALI CONSIGLIO ISTITUTO CONVOCATO HOC (Art.1, c.6 235/07) DI AD DPR Il DS dà tempestiva comunicazione scritta alla famiglia della sospensione, specificandone motivazioni e periodo di riferimento 2. In casi di recidiva, di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità al punto da ingenerare allarme sociale e conseguente impossibilità di reinserimento dello studente in scuola durante anno scolastico Per quanto riguarda infine alcuni casi specifici di comportamenti da sanzionare in quanto turbativi del regolare andamento delle lezioni o addirittura lesivi della dignità delle persone e del loro diritto alla privacy ed alla riservatezza della propria immagine e dei dati, specie sensibili, che le riguardano, si precisa quanto segue: 23 a utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche [Dir. Min. 15.3.07]; oltre a rimandare ai principi generali contenuti nella direttiva stessa, si stabilisce che è tassativamente vietato l’uso del cellulare in classe durante le ore di lezione, in quanto elemento di disturbo all’attività didattica. all’ingresso in aula gli alunni e gli insegnanti hanno l’obbligo di spegnere il telefono cellulare. nel caso che l’allievo non ottemperi a tale divieto, il docente presente in aula procederà al sequestro temporaneo del “telefonino”, che sarà consegnato al dirigente scolastico o al suo vicario per la necessaria custodia. nel contempo tale sequestro verrà annotato sul registro di classe ed i genitori dell’allievo dovranno ritirare personalmente il cellulare sequestrato in caso di comportamento reiterato, il consiglio di classe, sulla base delle norme del vigente regolamento, stabilirà eventuali sanzioni disciplinari aggiuntive, rientrando il comportamento dell’allievo tra quelli che introducono turbativa e discontinuità nel processo educativo. b è tassativamente vietato ed è oggetto di sanzione l’uso di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali [Dir. Min. n° 104 del 30.11.07]; Nel caso di comportamenti non conformi ai doveri di cui sopra il Dirigente Scolastico, il Vicario, il Coordinatore di classe si attengono alla procedura seguente: 1. il Dirigente o un docente delegato invita lo studente ad esporre le proprie ragioni al coordinatore, o al vicario o al Dirigente scolastico 2. Il Dirigente o il docente delegato informa e/o convoca la famiglia tramite comunicazione scritta o telefonica e comunica l’eventuale avvio di procedimento disciplinare 3. L’organo collegiale competente, appositamente convocato e alla presenza di tutti i componenti, stabilisce la sanzione 4. Il Dirigente scolastico emette il provvedimento irrogato dall’organo collegiale. Qualsiasi sanzione disciplinare irrogata inciderà in modo proporzionale sulla valutazione del comportamento degli alunni, in occasione degli scrutini intermedi e/o finali. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia dell’Istituto che è presieduto dal Dirigente scolastico e composto da tre genitori e tre docenti designati dal Consiglio di Istituto. L’organo di garanzia resta in carica fino al rinnovo del Consiglio di Istituto stesso. 36. RAPPORTI TRA LA SCUOLA E LE FAMIGLIE I genitori e i docenti sono consapevoli che un dialogo aperto ed una concreta collaborazione anche di scambi informativi tra la scuola e la famiglia, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno, sono alla base della crescita formativa e culturale degli alunni. Per facilitare la comunicazione tra la scuola e la famiglia si terranno di pomeriggio e per 2 volte nell’anno scolastico i colloqui generali. Il genitore, inoltre, potrà chiedere di incontrare gli insegnanti, in altri giorni e al di fuori dell’orario di lezione, previo appuntamento e comunque, per la scuola secondaria di I°, secondo il calendario consegnato agli alunni all’inizio dell’anno scolastico. 24 I genitori e la scuola si impegnano a: 37. a) trasmettere all’alunno che la scuola è importante per la sua formazione culturale, fondamentale per costruire un progetto di vita personale; b) cooperare affinché a casa e a scuola il bambino ritrovi atteggiamenti educativi coerenti; c) stabilire rapporti corretti tra docenti e genitori collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia; d) sostenere l’alunno nel mantenimento degli impegni assunti a scuola (eseguire i compiti, portare il materiale didattico relativo all’orario delle lezioni) e) assicurare la frequenza degli alunni alle lezioni, anche quando si svolgono fuori dalla scuola: musei – aziende – parchi – ambienti naturali. f) partecipare attivamente: alle assemblee di classe, ai colloqui, alle attività di formazione, alle manifestazioni culturali e sportive organizzate dagli Organi Collegiali; g) firmare, per presa visione, tutte le informazioni che la scuola invia a casa circa l’organizzazione delle proprie attività, il comportamento e i risultati dell’apprendimento. Alle riunioni degli Organi Collegiali, agli incontri Scuola - Famiglia, alle assemblee non devono essere presenti i bambini. Il genitore che eccezionalmente in tali riunioni porta con sé il figlio se ne assume la responsabilità a tutti gli effetti. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ All’atto dell’iscrizione, i genitori delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie e gli studenti di queste ultime sono chiamati a sottoscrivere il Patto educativo di corresponsabilità deliberato dagli organi collegiali. I docenti coordinatori di tutte le classi avranno cura di presentarlo alle assemblee di classe e agli studenti prima della sottoscrizione. 38. REGOLAMENTI DEI SINGOLI PLESSI SCOLASTICI In ciascuna Scuola è in vigore un Regolamento di plesso che disciplina in modo specifico le modalità di ingresso, uscita e vigilanza alunni che si attiene a quanto stabilito nei precedenti articoli. Tali regolamenti sono parte integrante del presente. 25