Regolamento dell’Istituto Comprensivo
di Sant’Agata Bolognese
Scuola dell’Infanzia “A. Pizzi”
Scuola Primaria “G. Serrazanetti”
Scuola Primaria “Villa Pederzini”
Scuola Secondaria di I ° grado “G. Mazzini”
Sede amministrativa:Vicolo del Molino, n.° 3
40019- SANT’AGATA BOLOGNESE (Bologna)
Telefono 051/6828455 - Fax 051/6872126
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
di SANT’AGATA BOLOGNESE
APPROVATO IL 23-10-2013 DELIBERA del Consiglio di Istituto n.°27
Successiva modifica del Regolamento per il funzionamento delI’Istituto
comprensivo di Sant’Agata Bolognese con Delibera n.72 del 04/02/2015
Scuola dell’Infanzia “A. Pizzi”
Via Circondaria n.° 9 - Sant’Agata Bolognese Tel. 051 956119
Scuola Primaria “G. Serrazanetti”
Corso Pietrobuoni n.° 8 - Sant’Agata Bolognese Tel. 051 956129
Scuola Primaria “Villa Pederzini”
Via Circondaria Ovest n.° 53 - Sant’Agata Bolognese Tel. 05168720 61
Scuola Secondaria di I° grado “G. Mazzini”
Via Trombelli n.° 41- Sant’Agata Bolognese Tel. 051 95615
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INDICE
Premessa pag. 3
Art. 1 Orario delle lezioni pag. 3
Art. 2 Permessi per ritardi e uscite anticipate pag. 4
Art. 3 Assenze, giustificazioni e allontanamenti cautelativi pag. 4
Art. 4 Somministrazione farmaci pag. 5
Art. 5 Mensa e diete pag. 6
Art. 6 Ricorrenze e compleanni pag. 6
Art. 7 Vigilanza pag. 6
Art. 8 Infortuni ed incidenti scolastici pag. 6
Art. 9 Uso del cellulare pag. 7
Art. 10 Rapporti con le famiglie pag. 7
Art. 11 Scioperi e assemblee sindacali pag. 8
Art. 12 Servizi erogati dall’Amministrazione Comunale pag. 8
Art. 13 Criteri per la formazione delle classi pag. 8
Art. 14 Criteri per l’accettazione delle donazioni pag. 9
Art. 15 Criteri per i contratti di sponsorizzazione pag. 9
Art. 16 Criteri di priorità per la scelta dei progetti pag. 9
Art. 17 Criteri di priorità per la scelta degli esperti pag. 9
Art. 18 Compensi per gli esperti impegnati nei progetti POF pag. 9
Art. 19 Aumento del limite di spesa – art. 34 comma 1 D.I. n. 44/2001 pag.10
Art. 20 Utilizzo locali, beni o siti informatici appartenenti all’istituzione pag. 10
Art. 21 Approvazione del regolamento e modifiche pag. 10
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA pag. 11
REGOLAMENTO COLLEGIO DOCENTI pag. 17
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO pag. 19
REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE pag. 23
REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER LA GESTIONE DELL’INVENTARIO pag. 25
REGOLAMENTO D’ACCESSO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA pag. 28
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Premessa
Il diritto all’istruzione, sancito dall’art. 33 della Costituzione, si esplicita attraverso l’istruzione scolastica che
si configura come luogo nel quale i processi formativi degli allievi sono posti al centro di ogni azione
educativa.
In questo percorso la scuola è chiamata a cooperare con la famiglia, tessendo con essa una fitta rete di
rapporti interpersonali, sociali, culturali e educativi.
Rendere questo rapporto decoroso, agevole, sicuro, sereno e collaborativo spetta in eguale misura a tutti i
soggetti che a vario titolo e con ruoli diversi sono chiamati a collaborare: dirigente, organi collegiali,
insegnanti, personale amministrativo e ausiliario, genitori e alunni.
In prima istanza il rapporto tra scuola e famiglia si realizza nel perfetto collegamento degli insegnanti di
classe con le singole famiglie.
Gli insegnanti organizzano la vita della classe in piena autonomia, nel rispetto della normativa vigente,
formulando linee di comportamento, che spiegate e motivate ai genitori, costituiscono patrimonio di regole
comuni da rispettare.
La scuola, consapevole che è nel rispetto dei doveri di ognuno che si garantiscono i diritti di tutti, redige il
“REGOLAMENTO DI ISTITUTO” che, dopo l’approvazione da parte degli organi competenti, entrerà in
vigore e dovrà essere rispettato da tutti coloro che a qualsiasi titolo accedono o fruiscono della scuola.
Del Regolamento d’Istituto fanno parte integrante, posti in Appendice dello stesso, i seguenti regolamenti
stilati per disciplinare specifiche materie:
· Regolamento di Disciplina
· Regolamento del Collegio dei Docenti
· Regolamento del Consiglio d’Istituto
· Regolamento Visite didattiche e Viaggi d’istruzione
· Regolamento per l’accesso alla scuola dell’Infanzia
· Regolamento d’istituto per la gestione dell’inventario
· Regolamento d’accesso alla scuola d’Infanzia
ART. 1 - ORARIO DELLE LEZIONI
N.B.: All’inizio dell’anno scolastico i genitori degli alunni dell’ Istituto Comprensivo devono compilare una
delega nella quale elencano i nominativi delle persone autorizzate al ritiro degli alunni al termine delle lezioni
(scuola dell’infanzia e scuola primaria).Tale delega sarà necessaria per l’uscita anticipata in tutti e tre gli
ordini di scuola
Sc. dell’infanzia “A.Pizzi”: dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 16,30 per cinque giorni alla settimana, dal Lunedì
al Venerdì.
Per coloro che non usufruiscono del servizio mensa l’uscita è fissata alle ore 11.30 per i bambini delle
sezioni prime e alle 11.45 per le altre sezioni. Non è previsto il rientro pomeridiano per i bambini delle
sezioni 3 e 4 anni, per i quali nel pomeriggio non sono programmate attività didattiche ma solo il riposo e la
merenda.
Per chi usufruisce del servizio mensa, ma frequenta il solo turno antimeridiano, l’uscita è prevista dalle ore
13.00 alle ore 13.30.
Per i bambini frequentanti l’ultimo anno, si ritiene didatticamente opportuna la frequenza per l’intera
giornata, poiché al pomeriggio si svolgono attività didattiche. Chi, su richiesta della famiglia, per
documentati e giustificati motivi, consuma il pranzo a casa deve rientrare alle 13.15 ed essere affidato alle
docenti di sezione.
Se per qualsiasi motivo il bambino non dovesse rientrare è necessario darne comunicazione anticipata alle
insegnanti.
Alla scuola dell’infanzia, all’entrata l’accompagnatore è tenuto a consegnare di persona il bambino
all’insegnante, così come, all’uscita, è tenuto a presentarsi all’insegnante.
Sc. Primaria “G. Serrazanetti” dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 16,30
Sc. Primaria “Villa Pederzini” dal Lunedì al Venerd’ 8,40 – 16,40
Sc. Sec. di I grado “Mazzini”: dal Lunedì al Sabato 8,10 - 13,15; T.P. Lunedì e Mercoledì 8,10 -16,15
Per il buon funzionamento della scuola, gli alunni sono tenuti a rispettare l’orario di entrata e di
uscita osservando la massima puntualità.
Ingresso alunni: gli insegnanti sono tenuti al rispetto dell’orario e ad essere presenti a scuola 5 minuti prima
dell’inizio delle lezioni. Ciò consentirà un’adeguata vigilanza sull’ingresso degli alunni che verranno prelevati
e accompagnati in classe.
Uscita alunni: gli insegnanti accompagnano i ragazzi all’uscita della scuola e, per la scuola elementare, li
consegnano ai genitori.
Nella scuola dell’infanzia e scuola primaria, in caso di mancato ritiro di un alunno da parte dei genitori o
persona delegata, gli insegnanti si attiveranno per rintracciare un famigliare che provveda al ritiro dell’alunno
stesso.
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Qualora nessuno si presenti, i docenti dovranno avvertire i Vigili Urbani o i Carabinieri al fine di
rintracciare i genitori.
ART. 2 - PERMESSI PER RITARDI E USCITE ANTICIPATE
Tali permessi, debitamente motivati, devono essere comunicati dai genitori agli insegnanti almeno il giorno
precedente, in forma scritta sul quaderno degli avvisi o diario.
L’entrata posticipata, rispetto all’orario ufficiale, sarà possibile compilando un’apposita autorizzazione
(scuola dell’infanzia e scuola primaria); invece, per la scuola secondaria di I grado, si dovrà compilare la
giustificazione sul tagliando specifico del libretto.
Per quanto riguarda l’uscita anticipata questa è permessa solo se gli alunni vengono ritirati personalmente
da un genitore. Se ciò non fosse possibile, sono autorizzate a tale compito le persone indicate dai genitori
con apposita delega consegnata in segreteria.
Scuola primaria: agli alunni frequentanti classi a 40 ore settimanali è permesso consumare il pasto in
famiglia purché rientrino per l’orario previsto e previa autorizzazione richiesta al Dirigente scolastico che,
valutata la motivazione, rilascia debita autorizzazione.
ART. 3 - ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI E ALLONTANAMENTI CAUTELATIVI
Scuola dell’Infanzia
In caso di assenza è opportuno che il genitore la giustifichi tramite telefonata.
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado
In caso di assenza è richiesta al genitore la giustificazione scritta sul libretto o quaderno comunicazioni,
qualunque sia la durata della stessa.
Nel caso di dimenticanza, la giustificazione dovrà essere portata al massimo entro due giorni, altrimenti verrà
avvisata la famiglia.
Per le assenze ingiustificate la dirigenza convocherà i familiari.
Norme generali
E’ previsto l’allontanamento dalla scuola, tramite ritiro da parte dei genitori, effettuato direttamente
dall’insegnante nei casi sottoelencati, previa compilazione dell’apposito modulo di dimissione.
Si precisa che l’allontanamento avverrà per i seguenti casi:
- febbre: > = 37,50 di temperatura ascellare;
- diarrea;
- vomito;
- arrossamento degli occhi (in caso di congiuntivite, per la riammissione è necessario il certificato
medico);
- pediculosi o altre sospette parassitosi;
- eruzioni cutanee o sospetto di malattia infettiva;
- situazioni urgenti (svenimento, dolore acuto, caduta ecc… con eventuale richiesta di intervento del
118).
I bambini portatori di punti di sutura devono avere la zona coperta da una medicazione
protettiva. Qualora l'assenza sia di durata uguale o superiore a sei giorni (comprese le festività, il
sabato e la domenica) per la riammissione occorre anche il certificato del proprio medico curante.
Nel caso di malattia infettiva, parassitaria o comunque contagiosa, il certificato occorre anche nel caso
l'assenza sia inferiore a 6 giorni.
Non è consentito ai genitori richiedere agli insegnanti di trattenere in aula gli alunni leggermente indisposti,
mentre la classe scende in cortile per l'intervallo.
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ART. 4 SOMMINISTRAZIONE FARMACI
I farmaci a scuola possono essere somministrati secondo le linee guida definite:
- dall’intesa fra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero della Salute predisposte dal
MIUR (prot. n° 551/A 36 del 06/12/2005);
- dalle direttive per le scuole predisposte dalla Pediatria di Comunità, Distretto Pianura Ovest, Prot. n°
10178 del 19 gennaio 2007;
- dal Protocollo provinciale per la somministrazione di farmaci in contesti extra familiari, educativi,
scolastici e formativi Prot. n° 5756 del 5 Giugno 2013;
“…Art. 1 – Oggetto – Le presenti Raccomandazioni contengono le linee guida per la definizione degli
interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in
orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all’interno della
struttura scolastica.
Art. 2 – Tipologia degli interventi – La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle
autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle AUSL; tale somministrazione non deve
richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da
parte dell’adulto.
Art. 3 – Soggetti coinvolti - La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno
per le proprie responsabilità e competenze:
- le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale;
- la scuola: dirigente scolastico, personale docente ed ATA;
- i servizi sanitari: i medici di base e le AUSL competenti territorialmente;
- gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno.
Per quanto concerne i criteri cui si atterranno i medici di base per il rilascio delle certificazioni e la
valutazione della fattibilità delle somministrazioni di farmaci da parte di personale non sanitario, nonché per
la definizione di apposita modulistica, saranno promossi accordi tra le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e
le AUSL competenti.
Art.4 – Modalità di intervento – La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente
richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una
certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da
assumere
(conservazione,
modalità
e
tempi
di
somministrazione,
posologia).
I dirigenti scolastici, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci:
- effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l’individuazione del luogo fisico idoneo per la
conservazione e la somministrazione dei farmaci;
- concedono, ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai
genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci;
- verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della
somministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro
delegati. Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia
seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n. 626/94. Potranno, altresì, essere
promossi, nell’ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali,
specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli
Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni.
Qualora nell’edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla
somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire
l’assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell’ambito delle prerogative scaturenti dalla
normativa vigente in tema di autonomia scolastica, all’individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio
con i quali stipulare accordi e convenzioni.
Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all’attivazione di
collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per
i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coordinati, anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni
di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada).
In difetto delle condizioni sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e
motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e al Sindaco del Comune di residenza dell’alunno
per cui è stata avanzata la relativa richiesta.
Art. 5 – Gestione delle emergenze – Resta prescritto in ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto
Soccorso nei casi in cui si ravvisi l’inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee
guida ai casi concreti presentati, ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza….”.
I criteri per rilasciare le autorizzazioni che dovranno essere richieste al Servizio Sanitario di Pediatria di
comunità sono:
a) assoluta necessità;
b) somministrazione indispensabile in orario scolastico;
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c) non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco né in relazione all’individuazione degli eventi in
cui occorre somministrare il farmaco né in relazione ai tempi, alla posologia ed alle modalità di
somministrazione e di conservazione del farmaco;
d) la fattibilità di somministrazione da parte del personale non sanitario.
Unità operativa pediatrica:
S. G. Persiceto - Venerdì ore 9.00-10.00
Tel. 051-6813657 - Via Marzocchi, 2
ART. 5 - MENSA E DIETE
Il piano alimentare e la tabella dietetica organizzata, sono predisposte, controllate e approvate dal servizio
competente all'interno dell'Amministrazione Comunale.
La scuola, pur non esercitando alcun controllo di competenza, vigila e collabora al buon funzionamento
della mensa.
La tabella dietetica è stata elaborata dal Servizio Materno Infantile in base ai fabbisogni alimentari specifici
per le varie età.
Diete diverse da quella prevista vanno certificate dal pediatra di base su apposito modulo.
La richiesta di menù in bianco da parte dei genitori non può oltrepassare i tre giorni; oltre i tre giorni va
certificata dal medico curante.
La scuola garantisce il rispetto di diete particolari legate a convinzioni religiose e culturali con
autocertificazione dei genitori su apposito modulo.
Si puntualizza che il servizio mensa è erogato da una ditta privata e che, nella scuola primaria, gli operatori
addetti alla preparazione, al riordino e alla pulizia dei locali non fanno parte del personale scolastico.
Per eventuali informazioni sui pasti, i genitori possono rivolgersi all’Ufficio Scuola del Comune 051-6818911
ART. 6 – RICORRENZE E COMPLEANNI
In occasione di ricorrenze festive o compleanni che vengono ricordati in classe, non è concesso procedere
alla distribuzione di alimenti prodotti dalla famiglia, ma è permesso portare cibi confezionati da ditte
alimentari.
Non sono ammessi cibi che contengano crema, panna (facilmente deperibili), caffè, liquori e decorazioni
ricche di coloranti. Si possono consumare bibite purché non in contenitori di vetro.
ART. 7 – VIGILANZA
I collaboratori scolastici non devono mai, per nessun motivo abbandonare la presenza e la vigilanza ai
portonid’ingresso degli edifici scolastici.
A loro spetta altresì la chiusura e l’apertura dei cancelli e delle porte per l’ingresso all’edificio scolastico con
scrupolosa osservanza degli orari stabiliti.
In qualsiasi momento della giornata scolastica, gli operatori che ne abbiano competenza, siano essi
insegnanti, collaboratori scolastici o altro dipendente dell’Amministrazione scolastica, sono tenuti a garantire
assistenza e vigilanza attiva.
In caso di particolare necessità (assenza improvvisa dell’insegnante), le classi dovranno essere sorvegliate
dai collaborati scolastici o da colleghi a disposizione o retribuiti con ore aggiuntive.
Nelle situazioni e occasioni in cui i gruppi di alunni si trovino in ambiente esterno alla scuola o diverso da
quello abituale (cortile, palestra, piscina,laboratorio, visita guidata, viaggio di istruzione, teatro, biblioteca,….)
il personale presente deve assicurare in ogni momento una vigilanza attiva, attenta, ravvicinata e presente
ART. 8 – INFORTUNI ED INCIDENTI SCOLASTICI
La scuola e tutti i suoi operatori sono attivi al fine di predisporre tutte le misure possibili e utili per prevenire
infortuni ed incidenti scolastici e per attuare i comportamenti e gli interventi più idonei nel caso in cui accada
un incidente ad un alunno in ambito scolastico. Permane sempre viva l’attenzione inoltre di creare le
condizioni affinché in ambito scolastico siano correttamente prevenute le emergenze igienico -sanitarie e
siano adeguatamente affrontate.
I docenti debbono acquisire il recapito telefonico della famiglia, del luogo di lavoro dei genitori o dei familiari
delegati dell’alunno.
In caso di incidenti o malori improvvisi degli alunni si garantirà il primo soccorso al bambino senza lasciarlo
mai solo e si provvederà ad avvisare tempestivamente la famiglia. Nell’eventualità di assenza o impossibilità
dei familiari o delegati a prelevare l’alunno si avviserà il medico scolastico o il medico di base e, qualora
questo non possa intervenire prontamente, si chiamerà il 118. Si fa divieto di accompagnare al Pronto
Soccorsoglialunni,dapartedell’insegnanteodiqualunquealtrooperatorescolastico,conmezzoproprio.
Se gli incidenti o i malori risultassero di particolare gravità saranno avvisati sia la famiglia che il 118, non
essendo di competenza del personale scolastico effettuare prestazioni ed interventi di carattere medico.
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Il personale provvederà, invece, a disinfettare escoriazioni di lieve entità o ad applicare la borsa del ghiaccio
in caso di lievi contusioni.
I docenti dovranno presentare, il giorno stesso, denuncia scritta all’Ufficio di Segreteria per ogni situazione
di infortunio di alunni, verificatosi durante il loro servizio con dettagliata relazione.
ART. 9- USO DEL CELLULARE
Nel rispetto dei diritti dei minori e delle norme contenute nella L. 196/2003 è severamente vietato l'uso del
cellulare con tutte le funzioni connesse (telefono/foto/video/collegamento a internet ecc…), da parte del
personale della scuola nell’espletamento delle loro funzioni. Per gli alunni è tassativamente vietato l’uso del
cellulare durante le ore di permanenza a scuola. Se questi vengono utilizzati sarà cura dei docenti ritirarli
consegnarli al Dirigente, il quale provvederà ad avvertire la famiglia per la restituzione
ART. 10 – RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La famiglia ha un ruolo determinante nel processo educativo e, attraverso le scelte del percorso scolastico
del
proprio figlio, può partecipare alla definizione dell’offerta formativa nei modi previsti dalla normativa
condividendo con gli operatori della scuola finalità e impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.
Sono previsti diversi momenti di incontro e di confronto durante l'anno scolastico con i genitori per
rispondere alle loro esigenze e a quelle dell'utenza, per dibattere e proporre, per confrontarsi e costruire
percorsi condivisi.
Si favorisce una stretta collaborazione con le famiglie degli alunni diversamente abili e i referenti dell'ASL. La
scuola garantisce il diritto all'informazione tramite la produzione di comunicati rivolti alle famiglie per illustrare
le iniziative che coinvolgeranno l'istituto, visione di allegati e materiali progettuali conservati a scuola ma a
disposizione degli interessati secondo il principio della trasparenza.
Nell’ambito di questa collaborazione si possono distinguere le seguenti modalità:
per la scuola dell'infanzia:
 assemblee di sezione;
 colloqui individuali per i bambini in entrata (3 anni) e per i bambini in uscita (5 anni);
 colloqui a richiesta ogni qualvolta la famiglia e le insegnanti ne sentano la necessità;
per la scuola primaria:
 assemblee di classe;
 due colloqui individuali annuali;
 colloqui a richiesta;
per la scuola secondaria di 1° grado:
 due ricevimenti generali annuali nelle ore pomeridiane;
 un'ora di ricevimento dei singoli docenti nelle settimane calendarizzate e comunicate con avviso alle
famiglie.
A) Norme generali
La consegna delle schede di valutazione avverrà, di pomeriggio, nei mesi di Febbraio e Giugno.
Per i colloqui individuali saranno riservati alcuni pomeriggi durante l’anno scolastico: i genitori saranno
convocati dagli insegnanti tramite il quaderno degli avvisi o il diario, in orario extra scolastico.
Per casi gravi e/o urgenti i docenti o i genitori possono richiedere un incontro previo accordo.
Per evitare interruzioni durante lo svolgimento delle attività didattiche, si invitano i genitori a limitare
telefonate e visite agli insegnanti in orario scolastico e solo per casi particolarmente gravi.
Per eventuali comunicazioni, si può telefonare direttamente a scuola lasciando un messaggio al
personale di portineria che con tempestività inoltrerà la comunicazione agli interessati.
I genitori possono liberamente organizzare delle assemblee autonome che non prevedono la presenza
del Capo d’Istituto o dei docenti; se vengono svolte all’interno della scuola è necessaria la comunicazione
al Dirigente con la richiesta d’uso dei locali scolastici.
2 Materiale scolastico: Gli alunni sono tenuti a portare il materiale occorrente, strettamente necessario per
le lezioni (libri, quaderni, strumenti, materiale di cancelleria, abbigliamento idoneo per le attività sportive).
I genitori sono invitati a controllare quotidianamente lo zaino del proprio figlio e a sostituire quanto
deteriorato o mancante.
3 Quaderno degli avvisi o diario:
Nella scuola dell’infanzia i familiari sono tenuti a ritirare la posta personale di ogni bambino che viene
distribuita regolarmente.
Il quaderno degli avvisi o il diario sono gli strumenti più agili di comunicazione fra Scuola e Famiglia per la
scuola primaria e secondaria di I grado.
Ai genitori è chiesto di collaborare con gli insegnanti affinché siano conservati con cura, usati in modo
corretto e visionati quotidianamente.
I genitori sono invitati a firmare per presa visione tutte le comunicazioni della scuola che saranno
date con anticipo rispetto ad eventuali scadenze da rispettare.
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Non potranno essere imputati alla scuola danni o inconvenienti derivanti dalla mancata conoscenza
degli avvisi.
4 Compiti a casa: I genitori sono tenuti a collaborare affinché gli alunni svolgano con impegno e regolarità i
compiti assegnati.
Si suggerisce ai genitori di guardare con regolarità il lavoro svolto in classe, al fine di far percepire al
bambino il costante interesse da parte della famiglia: condizione necessaria perché ci sia una effettiva
motivazione nell’apprendimento.
In caso di assenza, è opportuno che ogni genitore resti in contatto con le famiglie dei compagni per le varie
comunicazioni e per i compiti.
5 Autorizzazioni per uscite, visite guidate e viaggi d’istruzione (vedi apposito Regolamento posto in
appendice): Per le uscite didattiche sul territorio (a piedi), i genitori dovranno firmare un’autorizzazione
valida per tutto l’anno.
Per le visite guidate che comportano l’utilizzo di un mezzo di trasporto (all’interno del Comune o della
Provincia, durante l’orario di lezione) le autorizzazioni vengono richieste di volta in volta, utilizzando la
modulistica predisposta. La stessa prassi è valida per i viaggi d’istruzione (al di fuori della Provincia e che
prevedono tempi in aggiunta al normale orario scolastico).
Nella programmazione didattica sono previste uscite per visite guidate, per viaggi d’istruzione e per
partecipare a spettacoli teatrali e tutte quante costituiscono parte integrante della programmazione stessa.
Con l’apposizione della firma nell’avviso relativo all’uscita di qualunque genere il genitore autorizza il
proprio figlio a parteciparvi.
6 Cambio di residenza: I genitori sono tenuti a comunicare alla scuola con tempestività qualsiasi cambio di
residenza o di telefono.
Art. 11. SCIOPERI E ASSEMBLEE SINDACALI
In caso di sciopero del personale docente e non docente, sarà data comunicazione scritta (attraverso avvisi)
alle famiglie riguardo al tipo di servizio che la scuola sarà in grado di fornire. Non potendo garantire la
regolarità del servizio, i genitori, dopo aver controllato le comunicazioni fornite dalla scuola, devono
soprattutto accertarsi della presenza dell’insegnante al momento dell’ingresso. Solo in caso di sua
presenza gli alunni verranno ammessi a scuola, altrimenti rimarranno in carico ai genitori.
Il Dirigente Scolastico può decidere di sospendere le lezioni se non è in grado di garantire un minimo
servizio di vigilanza. Il Dirigente Scolastico avrà cura di richiedere all’ente locale se vi sarà servizio di
scuolabus, di anticipo e prolungamento e lo comunicherà ai genitori.
In occasione di assemblee sindacali si comunicherà la variazione d’orario sempre attraverso il quaderno
degli avvisi o il diario. Si ricorda che anche in questo caso gli scolari saranno ammessi all’interno dell’edificio
scolastico solo in presenza dell’insegnante e sarà cura dei genitori controllare l’avvenuto ingresso dei
figli. Essi sono tenuti al ritiro in caso di uscita anticipata.
Tali informazioni saranno date con un congruo anticipo, che permetta alla scuola di controllare che tutti i
genitori abbiano preso visione della comunicazione
ART. 12 – SERVIZI EROGATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
L’amministrazione Comunale è competente per i seguenti
servizi: 1-Anticipo e prolungamento
2-Trasporto
3-Personale anticipo e prolungamento
5-Manutenzione degli ambienti, strutture interne ed esterne della scuola
5-Pullman per visite guidate
La richiesta di avvalersi dei servizi 1, 2, 3, da parte delle famiglie va indirizzata all’Amministrazione
Comunale.
Per informazioni e/o iscrizioni rivolgersi a:
Comune di SANT’Agata Bolognese - Ufficio Scuola tel. 051-6818911
Si ricorda che il servizio mensa viene erogato da una ditta privata, ma la richiesta di tale servizio deve
pervenire all’ Ufficio scuola del Comune.
ART. 13 – CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
I criteri per la formazione delle sezioni/classi devono raggiungere i seguenti obiettivi:
1) l’eterogeneità all’interno di ciascuna sezione/classe;
2) l’omogeneità
fra
le
sezioni
parallele; e sono determinati come
segue:
1) sesso
2) semestre di nascita
3) indicazioni contenute nei documenti di continuità.
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ART. 14 – CRITERI PER L’ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI
- Donazioni in denaro Le donazioni in denaro da parte di soggetti pubblici o privati vengono direttamente accettate ed introitate nel
bilancio dell’istituzione da parte del Dirigente scolastico.
Le donazioni di somme vincolate all’effettuazione di specifici progetti (somme vincolate) vengono introitate
con dispositivo dirigenziale e comunicate al Consiglio d’istituto secondo la prassi descritta nel regolamento di
contabilità; le donazioni di somme senza specifico vincolo di utilizzazione (somme libere) vengono introitate
nel
bilancio con la relativa proposta di variazione al Programma annuale da sottoporre alla delibera del Consiglio
d’istituto secondo la prassi descritta nel regolamento di contabilità.
- Donazioni di beni mobili Le donazioni di beni mobili (oggetti, attrezzature, apparecchiature, ecc…) da parte di soggetti pubblici o
privati
vengono accettate da parte dell’istituzione previa delibera del Consiglio d’istituto, come da regolamento di
contabilità. In caso di materiale da inserire in inventario, l’eventuale parere non favorevole da parte della
Commissione Tecnica preclude la possibilità di accettazione della donazione stessa.
- Donazioni di beni immobili Le donazioni di beni immobili da parte di soggetti pubblici o privati vengono accettate da parte dell’istituzione
previa delibera del Consiglio d’istituto, come da regolamento di contabilità.
- Norme comuni Tutti i tipi di donazione possono essere accettati purchè non avvenga alcun tipo di interferenza da parte di
soggetti esterni all’istituzione sull’organizzazione didattica e logistica dell’istituto che sono di competenza
degli insegnanti e degli organi di controllo ad esse preposte.
ART. 15 – CRITERI PER I CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE
IL Dirigente scolastico può sottoscrivere contratti di sponsorizzazione con soggetti esterni alla scuola
secondo le modalità indicate dal regolamento di contabilità. I contratti possono avere la durata massima di
un anno scolastico e la pubblicizzazione dovrà essere effettuata senza interferire sull’organizzazione
didattica e logistica dell’istituto che sono di competenza degli insegnanti e degli organi di controllo ad esse
preposte..
ART. 16 – CRITERI DI PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI
Al fine di fissare criteri uniformi il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei docenti, ha deliberato di
individuare le seguenti priorità nella scelta dei progetti inseriti nel POF e da attivare compatibilmente con le
risorse finanziarie certe della scuola:
1. progetti in rete con altre scuole / Enti
2. progetti di Istituto;
3. progetti su tematiche comuni a più plessi;
4. progetti di plesso;
5. altri tipi di progetto.
All’interno di ogni singola tipologia di progetto dovrà essere stilata una graduatoria di priorità di effettuazione
dei progetti da parte delle rispettive assemblee.
ART. 17 – CRITERI DI PRIORITA’ PER LA SCELTA DEGLI ESPERTI
Al fine di fissare criteri uniformi il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei docenti, ha deliberato di
individuare le seguenti priorità nella scelta degli esperti da utilizzare nei progetti inseriti nel P.O.F.:
1. personale in servizio nell’Istituto;
2. personale in servizio presso altre istituzioni scolastiche;
3. associazioni o professionisti con Partita IVA;
4. esperti esterni con contratto di prestazione occasionale.
L’individuazione degli esperti spetta all’istituzione scolastica; eventuali proposte possono essere prodotte dai
responsabili dei progetti fornendo curriculum e recapiti per i necessari contatti amministrativi.
ART. 18 – COMPENSI PER GLI ESPERTI IMPEGNATI NEI PROGETTI POF
Il compenso orario per gli interventi effettuati dagli esperti impegnati nell’attuazione dei progetti POF ed
individuati tramite i criteri di cui all’art. 15 viene determinato secondo quanto stabilito dal D.I. 326/95 in un
massimo di euro 41,32 orarie. elevabile ad euro 60,00 per i professori universitari ed altri esperti esterni; tale
compenso si intende comprensivo di I.V.A.
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ART. 19 – AUMENTO DEL LIMITE DI SPESA – ART. 34 C. 1 D.I. N. 44/2001
In applicazione al D.I. n. 44/2001, si stabilisce l’aumento del limite di spesa ad € 4.000,00 oltre il quale per
l’attività di contrattazione riguardanti acquisti, appalti e forniture, quando non risulti altrimenti disposto dalle
norme vigenti, il dirigente procede alla scelta del contraente, previa comparazione delle offerte di almeno tre
ditte direttamente interpellate.
ART. 20- Utilizzo di locali, beni o siti informatici appartenenti all’istituzione
L’utilizzo dei locali,e delle strutture dell’istituzione viene autorizzata dal Dirigente Scolastico nei casi previsti
dal D.I. 44/2oo1 in presenza dei seguenti elementi :
 attività finalizzate a iniziative di utilità collettiva
 orario di utilizzazione non coincidente con le attività educativo- didattiche- curricolari ed extracurricolari
 destinatari dell’attività ricadenti al bacino di utenza dell’istituzione
 impegno del richiedente a provvedere a pulizia e custodia dei locali, nonché a riconsegnare i locali e
attrezzature nelle condizioni di funzionalità precedenti
 in caso di concorrenza di più concorrenti, si da priorità all’Ente Locale
 L’utilizzo di beni o siti informatici di priorità dell’istituzione, viene concessa solo a soggetti terzi che in
vario modo e a vario titolo partecipano o contribuiscono alla realizzazione del P.O.F.
 Nel caso di attività non occasionali, la concessione dell’utilizzo deve avvenire mediante stipula di
apposita convenzione che preveda:
 Decorrenza e durata dell’utilizzo
 Modalità di utilizzo coerenti con i criteri suindicati
 Determinazione degli eventuali corrispettivi e modalità di erogazione degli stessi
 Clausola di salvaguardia
ART. 21 – APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO E MODIFICHE
Il presente regolamento d’Istituto, completo dell’Appendice contenente gli altri regolamenti sulle specifiche
materie, è stato approvato da parte del Consiglio d’Istituto nella seduta del 23/10/2013 .
Le modifiche al presente regolamento possono essere apportate con il voto favorevole della maggioranza
dei componenti il Consiglio d’Istituto stesso.
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI STUDENTI E SANZIONI
Titolo Primo – Norme generali di comportamento
Premessa
L’ Istituto Comprensivo Statale di Sant’Agata Bolognese , facendo propri i principi stabiliti nello “ Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria ” e successive modifiche ed integrazioni ( D.P.R.
24 giugno 1998 , n. 249 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007) e richiamando i diritti e i doveri dello
studente in esso enunciati, garantisce il pieno rispetto dei diritti del singolo e della collettività e, sulla base di
una condivisa assunzione delle rispettive responsabilità e della chiarezza delle regole comuni, stabilisce le
norme disciplinari da far rispettare.
All’interno del patto formativo concordato e allegato al presente regolamento, ciascun alunno si impegna a:
 frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio;
 rispettare il Capo d’Istituto, i docenti, tutto il personale della scuola e i compagni;
 mantenere un comportamento consono e ad usare un abbigliamento adeguati all’ambiente scolastico;
 non portare a scuola oggetti estranei all’uso scolastico o tali da creare distrazioni e/o pericolo personale o
collettivo nelle ore di lezione. Qualora ciò avvenga, gli insegnanti ritireranno tali oggetti, informeranno la
Dirigenza e li restituiranno soltanto ai genitori;
 essere responsabile dei propri libri e degli oggetti personali. La scuola non risponde di oggetti o denaro
smarriti;
 tenere e lasciare in ordine gli ambienti scolastici e i relativi arredi. Ciascuna classe è responsabile
dell’ordine e della pulizia dei muri e degli arredi della propria aula.
Titolo secondo - Delle sanzioni
Art.1
Le sanzioni disciplinari si ispirano a principi di gradualità, proporzionalità ed equità.
Art.2
Le sanzioni tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno
della comunità scolastica e, per quanto possibile, alla riparazione del danno.
Art.3
La sanzione è opportunamente commisurata all’entità del danno prodotto e alla gravità del comportamento
lesivo.
Art.4
Le sanzioni di cui al successivo art.6 nn. 1, 2, 3, 4, 5, potranno essere accompagnate da misure accessorie
quali: attività di volontariato all’interno dell’Istituto, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività
di ricerca , riordino di materiali, produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche ecc.), che inducano
lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola.
Art.5
In caso di atti dolosi o di configurazione di reato, oltre alla denuncia alle autorità competenti secondo la
normativa vigente, la scuola potrà applicare ulteriori sanzioni disciplinari, volte comunque a realizzare finalità
educative.
Art.6
Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui agli articoli precedenti, si individuano le seguenti sanzioni:
1.Richiamo verbale: per scorrettezze meno gravi e, in particolare, in caso di condotta non conforme ai
principi di correttezza e buona educazione; di disturbo durante le lezioni; di scorrettezze lievi verso i
compagni, gli insegnanti, il personale ausiliario. Il richiamo è comunque da annotare da parte del
docente su registro di classe con la dicitura “richiamo verbale”.
2.Richiamo scritto: per scorrettezze gravi verso i compagni, gli insegnanti, il personale ausiliario, per
disturbo continuato durante le lezioni; per violazione delle norme di sicurezza; per danneggiamenti di
lieve entità ai beni comuni; per inosservanza dei doveri di cui al Titolo primo.
3. Allontanamento dalla scuola da uno a quindici giorni: sanzione adottata dal Consiglio di classe per
reiterazione continuata delle fattispecie di cui ai punti sopra ; per molestie continuate; per turpiloquio ed
ingiurie; per danneggiamento di non lieve entità; per atteggiamento gravemente ostativo al regolare
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svolgimento delle lezioni e alla pacifica convivenza. L’allontanamento può essere integrato con
l’obbligo di attività a favore della comunità scolastica di cui all’art. 4.
4. Allontanamento dalla scuola oltre i quindici giorni; tali sanzioni, adottate dal Consiglio di Istituto,
sono irrogate se ricorrono due condizioni entrambe necessarie:
a. commissione di fatti che configurino reati (a norma del codice penale) che violino la dignità e il
rispetto della persona umana (quali violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di
natura sessuale) oppure che causino una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle
persone (come incendio o allagamento);
b. il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite
dell’allontanamento fino a quindici giorni previsto dal comma 7 dell’art. 4 dello Statuto. In tal
caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione ovvero al permanere
della situazione di pericolo.
5. Allontanamento dello studente dalla scuola fino al termine dell’anno scolastico; tali sanzioni,
adottate dal Consiglio di istituto, sono irrogate se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni:
a.devono configurarsi situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la
persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da
determinare seria apprensione a livello sociale;
b. non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente
nella comunità durante l’anno scolastico.
L’irrogazione delle sanzioni di cui ai nn. 4 e 5 non deve causare come effetto implicito il superamento
dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico.
6. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di stato conclusivo
del corso di studi; tali sanzioni, adottate dal Consiglio di istituto, sono irrogate in casi di
comportamenti ancora più gravi rispetto ai precedenti di cui al n. 5 (medesimi reati aggravati dall’uso di
armi) e in presenza delle stesse condizioni.
Le sanzioni di cui ai nn. 3,4, 5 e 6 possono essere irrogate soltanto previa verifica da parte delle istituzione
scolastica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare
dello studente.
Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e
necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti saranno svolti dalla magistratura inquirente e
definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale.
Art. 7
La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che e hanno reso necessaria
l’irrogazione ( art. 3 legge 241/90).
Il procedimento disciplinare iniziato segue il suo iter fino a conclusione anche nel caso di cambiamento di
scuola, previo opportuno accordo tra organi competenti dei due istituti.
Art. 8
Per infrazioni gravi, che comportino l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore ai sette giorni, il
Consiglio di Classe stabilisce le modalità volte a garantire che lo studente non subisca pregiudizio a causa
dell’interruzione temporanea degli studi.
Gli studenti, con il coinvolgimento della famiglia, hanno in ogni caso l’obbligo di seguire il piano di recupero
predisposto dal Consiglio di Classe.
Art. 9
Di ogni richiamo verbale, comunque annotato sul registro di classe, viene sempre presa visione
dall’insegnante coordinatore, che valuterà se informare la famiglia. Per le sanzioni più gravi del richiamo
verbale verrà sempre tempestivamente informato il Dirigente scolastico e, per il Suo tramite, la famiglia
dell’allievo e il Consiglio di Classe. La famiglia riceve comunicazione scritta della sanzione, diversa dal
richiamo verbale, con relativa motivazione.
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Titolo terzo - Degli organi competenti
Art. 10
Ciascun insegnante è competente per le sanzioni di cui ai nn. 1 e 2 dell’art 6 (richiamo verbale e scritto.
Art. 11
Il richiamo verbale è di competenza anche del personale A.T.A., che ne riferisce al coordinatore di classe
che provvede alla sua annotazione e alle eventuali successive comunicazioni.
Art. 12
Il Consiglio di classe decide sulle sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni.
Art. 13
Il Consiglio di istituto, sentito il Consiglio di classe è competente per le tutte le sanzioni di cui ai nn. 4,5, 6
dell’art.6 (allontanamento dello studente da scuola oltre i 15 giorni; allontanamento dello studente fino alla
fine dell’anno scolastico; esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame
conclusivo del corso di studi).
Art. 14
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esami sono inflitte dalla
commissione esaminatrice.
Titolo quarto - Delle procedure
Art. 15
Sanzione per richiamo verbale. La contestazione viene annotata sul registro di classe con la dizione
“richiamo verbale”. Ne viene informato l’insegnante coordinatore, che si attiva di conseguenza.
Art. 16
Sanzione per richiamo scritto. Il docente contesta allo studente la violazione. Lo studente espone le proprie
considerazioni e giustificazioni. All’esito delle stesse, il docente può impartire il richiamo scritto che viene
registrato sul diario di classe, corredato, eventualmente, delle osservazioni dello studente. Il registro di
classe viene immediatamente inviato al Dirigente scolastico, o comunque all’Ufficio di Presidenza, che
provvede ad informare la famiglia. Avverso il richiamo scritto è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia
d’Istituto entro quindici giorni.
Art. 17
Sanzioni per sospensione. Su proposta di uno o più docenti, o del Dirigente scolastico, si riunisce, entro 5
giorni, l’organo competente (Consiglio di classe o Consiglio d’Istituto) per redigere le contestazioni di
violazione del Regolamento di Disciplina.
Le contestazioni vengono immediatamente notificate per iscritto all’alunno e alla famiglia. Nella notifica si
indica la data di riunione dell’organo competente (Consiglio di classe o Consiglio d’Istituto) per la delibera
intorno alla sanzione. In quella occasione, l’organo competente , sentite le giustificazioni dello studente e
della famiglia, può deliberare la comminazione della sanzione disciplinare della sospensione. Questa viene
notificata al più presto per iscritto all’interessato e alla famiglia.
Entro quindici giorni dalla notifica è ammesso ricorso da parte della famiglia dell’interessato all’Organo di
Garanzia, che decide nei successivi dieci giorni.
Art. 18
Il C. di I o il C. di C., in caso di urgenza motivata, può procedere all’irrogazione della sanzione disciplinare,
anche in pendenza del procedimento di impugnazione.
Art. 19
Nelle votazioni relative alle decisioni disciplinari non è consentita l’astensione.
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Titolo quinto – Dell’Organo di Garanzia
Art. 20
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte della famiglia dell’interessato ad un
apposito organo di garanzia interno all’istituto, composto da un docente designato dal C.di I., due
rappresentanti eletti dai genitori e il Dirigente scolastico che lo presiede.
Qualora l’organo non decida entro il termine di cui all’art 17, la sanzione è confermata.
Il componente docente viene votato nella prima seduta di insediamento del C. di I.; quello dei genitori con
apposite elezioni.
Occorre procedere alla sostituzione dei membri della commissione con i supplenti nei seguenti casi:
a. il genitore eletto sia genitore dello studente sottoposto a sanzione;
b. il docente sia lo stesso soggetto che ha irrogato la sanzione o abbia fatto parte dell’organo che ha
irrogato la sanzione.
Per nominare il docente o il genitore supplente si provvederà alla surroga attingendo alla lista dei
candidati non eletti partendo da quello che abbia ottenuto più voti e i caso di parità di voti, il più
anziano.In alternativa l’elezione può riguardare originariamente per entrambe le componenti sia i
membri ordinari che i membri supplenti destinati a subentrare in caso di incompatibilità.
Art. 21
L’ Organo di Garanzia con proprio regolamento disciplina le norme del suo funzionamento (quorum
costitutivo e quorum deliberativo in prima e seconda seduta; facoltà di astensione) ed individua il segretario
verbalizzante.
Art. 22
L’Organo di Garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti
che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del D.P.R. 24 giugno 1998 n° 249, come mod
ificato dal DPR .235/2007 e in merito all’applicazione del presente regolamento.
Titolo sesto - Norme finali
Art. 23
Le presenti norme fanno parte integrante del regolamento interno e della Carta dei Servizi della scuola.
Eventuali modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio d’Istituto, anche su proposta e
previa consultazione degli organi collegiali rappresentativi delle varie componenti e comunque sentito il
parere del Collegio dei Docenti.
Art. 24
Dei contenuti del presente regolamento, unitamente a quelli del regolamento interno e alla Carta dei servizi
della scuola, gli studenti e i genitori sono informati all’atto dell’iscrizione in forma chiara, efficace e completa.
All’atto dell’iscrizione è richiesta agli studenti e ai genitori la sottoscrizione del Patto educativo di
corresponsabilità di cui all’art. 5 bis dello Statuto degli studenti DPR 249/98 mod. dal DPR 235/07.
14
ALLEGATO AL REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Anno Scolastico 2014/15
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
l’Istituto Comprensivo
di Sant’Agata Bolognese, in piena sintonia con quanto stabilito dal “Regolamento delle
Studentesse e degli Studenti”
PROPONE
il seguente Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera puntuale e
condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglia e studenti. Il
rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo
scolastico.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A
 rispettare l’orario scolastico;
 essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni;
 sorvegliare gli alunni durante le attività didattiche e durante l’intervallo;
 assistere gli alunni all’uscita dalla scuola;
 costruire in classe un clima di fiducia, di collaborazione e di lavoro produttivo;
 adottare uno stile comunicativo improntato all’ascolto, al dialogo adeguato all’età degli
alunni;
 stabilire regole di comportamento condivise con gli alunni e curare che esse siano
rispettate;
 far acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per la formazione umana e
culturale degli studenti;
 organizzare attività didattiche e formative , tenendo conto degli obiettivi , degli strumenti di
lavoro e dei ritmi di apprendimento degli alunni;
 armonizzare i carichi di lavoro e stabilire le scadenze;
 garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un
costante rapporto con le famiglie;
 informare i genitori degli alunni delle proposte didattiche diverse da quelle curricolari;
 favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abil;
 promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri.
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GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A
 prendere coscienza dei personali diritti-doveri;
 contribuire alla creazione in classe di un clima di fiducia, di collaborazione e di
lavoro produttivo;
 frequentare con puntualità e regolarità le lezioni ed essere costanti nello studio;
 rispettare persone, ambienti, attrezzature;
 utilizzare un linguaggio corretto ed educato, che non offenda la civile convivenza;
 evitare minacce, atti violenti o di sopraffazione del prossimo e azioni che mettano
in pericolo l’incolumità delle persone;
 portare sempre il quaderno delle comunicazioni scuola-famiglia;
 portare a scuola solo oggetti idonei all’uso scolastico e/o non pericolosi;
 usare correttamente le cose proprie ed altrui, in modo da non arrecare danni;
 rispettare le cose altrui, senza appropriarsene;
 tenere spento il cellulare a scuola;
I GENITORI SI IMPEGNANO A
 rispettare e valorizzare l’istituzione scolastica , instaurando un positivo clima di dialogo,
nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
 rispettare gli orari di entrata e di uscita;
 giustificare assenze e ritardi;
 partecipare attivamente agli organi collegiali;
 partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia;
 collaborare con i docenti, controllando regolarmente le comunicazioni, le valutazioni e
la puntuale esecuzione dei compiti assegnati;
I Signori ..................................................................................................................
Genitori dell’alunno/a …………………………………………………………………….
Della classe ………………………………………………………………………………
Della Scuola □ Primaria
□ Secondaria di Primo Grado
DICHIARANO
di aver letto e di essere consapevoli delle regole che disciplinano il funzionamento dell’Istituto
Comprensivo di Sant’ Agata Bolognese.
di accettare e condividere gli obiettivi e gli impegni del presente Patto educativo di
corresponsabilità
di impegnarsi a rispettare e far rispettare le regole in esso contenute.
Sant’Agata Bolognese, li ………………
Firma dei Genitori
………………………………………
………………………………………
Il Dirigente Scolastico
Dott. Fergan Fallaci
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REGOLAMENTO COLLEGIO DEI DOCENTI
Attualmente la composizione del collegio dei docenti, le relative competenze e il funzionamento sono regolati
dagli art.5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 del T.U.
Si ricorda che il collegio dei docenti:
- delibera il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente che può prevedere
attività aggiuntive e le sue eventuali modifiche in corso d’anno, necessarie per far fronte a nuove esigenze;
- delibera il piano annuale delle attività di aggiornamento;
- propone modalità e criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti sulle quali delibererà
il consiglio d’istituto;
- ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o istituto, nel rispetto della libertà
di insegnamento garantita a ciascun docente;
- elabora il piano dell’offerta formativa;
- formula proposte su formazione e assegnazione delle classi e sull’orario;
- valuta periodicamente l’andamento dell’azione didattica;
- programma e attua iniziative per il sostegno;
- esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni;
- programma attività di sostegno o di integrazione a favore di alunni stranieri;
- adotta i libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe;
- elegge il comitato di valutazione del servizio dei docenti;
- esprime parere obbligatorio sulla sospensione cautelare dei docenti da parte del capo d’istituto;
- approva, per gli aspetti didattici, l’istituzione di reti di scuole;
- si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua
competenza.
1. COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO
Il collegio è composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituto. Il preside è
tenuto a comunicare il numero dei docenti facenti parte del collegio, in servizio nell’Istituto. Determinato il
numero dei docenti si passa alla verifica da parte del Dirigente del quorum richiesto per la costituzione valida
dell’adunanza.
2. INSEDIAMENTO DEL COLLEGIO
Il collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e deve essere messo nelle condizioni di
poter assolvere a tutte le proprie funzioni senza limiti precostituiti da delibere approvate precedentemente il
proprio insediamento.
3. VALIDA COSTITUZIONE DELL’ASSEMBLEA
Per la validità dell’adunanza del collegio è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in
servizio (art.28 D.P.R. 31 maggio 1976 e successive modifiche).
4. PRESIDENZA DEL COLLEGIO
Il collegio è presieduto dal capo d’istituto o dal docente da lui nominato fra i suoi collaboratori.
Funge da segretario, a turno, uno dei collaboratori del capo d’istituto.
5. DIREZIONE DELLA DISCUSSIONE
La direzione della discussione appartiene al Presidente del Collegio il quale mantiene l’ordine
regolamentando gli interventi e proclamando il risultato delle votazioni.
6. VALIDITA’ DELLE DELIBERAZIONI
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Nel computo dei voti
validamente espressi non si calcolano gli astenuti. In caso di parità di voto prevale il voto del Presidente. La
votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone. Non è ammesso voto per delega. Chiunque
può, nel momento della votazione, chiedere la verifica del numero legale dei presenti ai fini della validità
della votazione.
Il voto per alzata di mano è soggetto a riprova se c’è chi la richieda prima della proclamazione. A richiesta
del presidente o di almeno 5 componenti del collegio, si procede per appello nominale.
Il risultato della votazione è proclamato dal presidente.
7. SEDUTE DEL COLLEGIO
Il collegio si riunisce in maniera ordinaria almeno una volta ogni quadrimestre e comunque nei limiti del
regolamento delle 20 ore e in riunione straordinaria nei seguenti casi:
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- ogni qualvolta il Dirigente ne ravvisi la necessità;
- quando due terzi dei componenti ne faccia richiesta.
Le riunioni di solito hanno luogo durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario di lezione e
possibilmente in giorni approvati dal collegio stesso, a maggioranza, a inizio anno scolastico. Vi si trattano gli
argomenti all’ordine del giorno.
La durata massima è fissata di norma in tre ore; può eccezionalmente essere prorogata per esaurire il punto
dell’ordine del giorno in discussione.
Il presidente o chi per esso apre e chiude le sedute del collegio. La riunione ha inizio con la lettura e la
relativa approvazione del verbale della precedente seduta.
8. CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO
La convocazione ordinaria è fatta con l’affissione all’albo dell’o.d.g. da effettuarsi, di regola, almeno cinque
giorni prima della seduta con avviso contemporaneo agli albi dei tre plessi, permettendo a tutti gli interessati
di avere la piena conoscenza della convocazione. Il mancato rispetto di questa norma invalida la seduta.
L’ordine del giorno deve essere chiaro e ogni punto deve essere indicato in maniera esatta.
Si può aggiungere , in via eccezionale, uno o più punti all’o.d.g. 24 ore prima del collegio o al collegio
stesso; una persona, a nome di alcuni docenti, può chiedere l’aggiunta e, nel caso in cui tutti i componenti
siano presenti alla seduta e acconsentano a maggioranza sarà possibile discutere argomenti non previsti
all’o.d.g dopo l’ultimo punto.
Si può, inoltre, rinviare la discussione di un determinato punto al collegio successivo: la maggioranza può
chiedere la questione sospensiva, motivandola, prima che inizi la fase di discussione. Si passa alla
votazione e si approva a maggioranza.
9. CALENDARIO PUBBLICO DELLE RIUNIONE ORDINARIE E STRAORDINARIE
La convocazione del collegio può essere fatta in via ordinaria e straordinaria: in via ordinaria nei giorni
stabiliti dal calendario reso pubblico nel mese di ottobre; in via straordinaria nei casi citati al punto 7.
10. VERBALE DELLA RIUNIONE
Il verbale di ogni riunione è trascritto in un libro da conservarsi in archivio a pagine numerate e firmate dal
capo d’istituto. In caso di controversie è bene ricordare che le decisioni e le eventuali responsabilità ad esse
connesse competono alle persone presenti all’assemblea che abbiano approvato le proposte e non a chi lo
presiede, pertanto sarebbe opportuno far verbalizzare i voti contrari, le astensioni o dichiarazioni dei singoli
per evitare corresponsabilità.
Il verbale viene sottoscritto dal capo d’istituto e dal segretario ed è approvato dal collegio nella stessa
adunanza o all’aprirsi di quella immediatamente successiva. (Art. 35 cit. R.D.)
11. ASSISTENZA E INTERVENTO DI ESTRANEI AL COLLEGIO
Le sedute del collegio sono, di regola, riservate ai suoi membri. I componenti della comunità scolastica
possono però far pervenire pareri o suggerimenti scritti e firmati limitatamente alle materie all’o.d.g.
I componenti non docenti del consiglio di Istituto possono essere sentiti su materie all’o.d.g. su proposta di
un componente del collegio, previa approvazione del collegio stesso con la maggioranza stabilita all’art.3.
Il collegio può invitare, con analoga procedura, persone interessate alle sue decisioni ad esporre e a chiarire
problemi sui quali il collegio deve discutere e deliberare.
Le persone interessate limitano la loro presenza in collegio all’esposizione delle loro ragioni e quindi lasciano
l’assemblea.
12. DISCUSSIONE
I componenti del collegio che intendono parlare in una discussione esprimeranno la loro volontà per alzata di
mano. Sarà cura del segretario stilare, al momento della discussione, un ordine di interventi nel caso in cui
più membri abbiano espresso tale volontà.
Gli interventi dei docenti dovranno essere brevi, concisi e chiari salvo casi eccezionali. Non è possibile
interrompere il discorso di chi sta parlando.
13. COMMISSIONI PERMANENTI,TEMPORANEE E GRUPPI DI LAVORO.
Il collegio dei docenti può articolarsi in commissioni e/o gruppi di lavoro.
In ogni momento possono essere istituite commissioni consultive temporanee per lo studio di determinati
problemi di competenza del collegio.
Sia le commissioni permanenti che quelle temporanee hanno funzione preparatoria delle deliberazioni che
però spettano esclusivamente al collegio.
Per esigenze particolari (acquisti, sperimentazione ecc.) possono essere istituiti gruppi di lavoro.
Le commissioni o i gruppi di lavoro, in sede di collegio con uno o più relatori, possono esprimere argomenti
trattati per approfondire o chiarificare un argomento previsto all’o.d.g.
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REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 1 - DISPOSIZIONI PRELIMINARI
Il presente regolamento disciplina le modalità per la convocazione e lo svolgimento delle sedute del
Consiglio d’Istituto. Se nel corso delle sedute si presentassero fattispecie non disciplinate dal presente
regolamento, la decisione per la loro risoluzione è pregiudizialmente rimessa al voto favorevole della
maggioranza dei componenti il Consiglio d’Istituto.
Art.2 - I COMPONENTI IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
a) Consiglieri - Il Consiglio d’Istituto delle istituzioni comprensive di scuola materna, elementari e scuola
secondaria di primo grado con oltre 500 alunni è così composto: dalle rappresentanze elette del personale
insegnante (n. 8), del personale non insegnante (n.2), dei genitori (n. 8) e dal Dirigente Scolastico, per un
totale di 19 consiglieri.
I consiglieri, eleggono, nella prima seduta del Consiglio d’Istituto, convocato e presieduto dal Dirigente
Scolastico, il Presidente, il Vicepresidente e la Giunta Esecutiva. I membri del Consiglio hanno il dirittodovere di partecipare a tutte le sedute. In caso di assenza la giustificazione può avvenire mediante
comunicazione scritta o verbale motivata inviata alla Segreteria dell’Istituto. I membri del Consiglio, se
delegati dal presidente e se ne viene richiesta la partecipazione, possono rappresentare il Consiglio d’Istituto
nelle assemblee dei genitori, dei docenti e dei non docenti.
b) Presidente - Il presidente del Consiglio d’Istituto è un membro eletto tra i rappresentanti dei genitori.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto o per acclamazione. Nel primo caso, risulta eletto presidente il
genitore che ha ottenuto la maggioranza dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio. A parità
di voti risulta eletto il più anziano di età. In caso di assenza o impedimento viene sostituito dal vicepresidente
o, in mancanza di quest'ultimo, dal consigliere più anziano. Il presidente assicura il regolare funzionamento
del Consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per garantire una gestione democratica della Scuola e la
sollecita realizzazione dei compiti del Consiglio. In particolare: stabilisce i punti all’ordine del giorno come
indicato all’art. 8, convoca e presiede le riunioni del Consiglio; adotta tutti i necessari provvedimenti per il
regolare svolgimento dei lavori; affida le funzioni di segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio
stesso; autentica, con la propria firma, i verbali delle sedute redatti dal segretario.
c) Vicepresidente - Il vicepresidente è un membro eletto tra i rappresentanti dei genitori con procedura
analoga a quella del presidente, coadiuva e sostituisce a tutti gli effetti il presidente in caso di sua assenza o
impedimento.
d) Commissioni - Il Consiglio ai fini di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa di cui all'articolo 6 D.P.R.
n.416 può decidere di costituire nel proprio seno, per le materie di particolare rilievo ed importanza,
commissioni di studio. Tali commissioni non possono avere tuttavia alcun potere decisionale e svolgono la
propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dallo stesso Consiglio. Le commissioni di studio,
per meglio adempiere ai propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio, sentire esperti della
materia.
Art. 3 - GIUNTA ESECUTIVA
a) Composizione e convocazione - Il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno la Giunta Esecutiva composta
di un docente, due genitori, un non docente. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la
presiede, ed il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi che svolge anche le funzioni di segretario
della Giunta stessa. La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico
b) La convocazione deve portare l'indicazione dell'ordine del giorno. La comunicazione della
convocazione deve essere diramata ai membri della Giunta entro 5 giorni dalla seduta. Le sedute della
Giunta sono valide se sono presenti i componenti in numero corrispondente alla metà + uno di quelli in
carica.
b) Compiti della Giunta – La Giunta predispone il Programma Annuale, le sue variazioni ed il Conto
Consuntivo; prepara i lavori del Consiglio, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso; cura
l'esecuzione delle delibere del Consiglio di Istituto.
c) Esecuzione delle delibere - Alla Giunta Esecutiva spetta la definizione, previo accordo con il Consiglio di
Istituto, dei tempi e dei modi di esecuzione delle delibere adottate dallo stesso.
Art. 4 -DURATA IN CARICA
Il Consiglio d’Istituto e la Giunta Esecutiva durano in carica per tre anni scolastici. I membri che nel corso del
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triennio perdono i requisiti di eleggibilità vengono sostituti, se possibile, dai primi dei non eletti delle rispettive
liste.
Art. 5 - COMPETENZE
Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli d’Intersezione,
d’Interclasse e di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, nelle seguenti materie:
a. adozione del Piano dell’Offerta Formativa dell'Istituto e definizione dei criteri per la sua formulazione;
b. adozione del regolamento interno dell'Istituto;
c. adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
d. criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,
extrascolastiche e ai viaggi di istruzione;
e. promozione di contatti con altri istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di
intraprendere iniziative di collaborazione;
f. partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
g. forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali, che possono essere assunte dall'Istituto.
Il Consiglio d’Istituto, altresì, indica i criteri generali relativi:
a. -alla formazione delle classi, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle
condizioni ambientali;
b. - al coordinamento organizzativo dei Consigli d’Intersezione, d’Interclasse e di Classe.
Il Consiglio di Istituto, può, inoltre:
a. - esprimere parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'Istituto;
b. - esprimere al Collegio dei Docenti pareri in ordine ai progetti di sperimentazione metodologicodidattica
che richiedono l'utilizzo straordinario di risorse dell'Amministrazione Scolastica;
c. - proporre al M.I.U.R. progetti di sperimentazione intesa come ricerca e realizzazione di innovazioni
degli ordinamenti e delle strutture.
Art. 6 - ATTRIBUZIONI AMMINISTRATIVO-CONTABILI
Il Consiglio d’Istituto, secondo il regolamento contabile D.M. n° 44/2001, delibera il Programma Annua le, le
eventuali variazioni ed il Conto Consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto
concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto.
Il Consiglio d’Istituto delibera in ordine:
a.alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b. alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all'istituzione o compartecipazione a borse di studio;
c. all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
d.ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili
appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto
di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali
che ostino alla dismissione del bene;
e. all'adesione a reti di scuole e consorzi;
f. all'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno;
g. alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università,
soggetti pubblici o privati;
h. all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all'articolo 34, comma 1 del D.M. n° 44
/2001;
i. all'acquisto di immobili.
Al Consiglio d’Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo
svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:
a. contratti di sponsorizzazione;
b. contratti di locazione di immobili;
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c. utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti
terzi;
d. convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
e. alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;
f. acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
g. contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
h. partecipazione a progetti internazionali.
Art. 7 - MODALITA' DI CONVOCAZIONE
Il Consiglio è convocato dal Presidente almeno tre volte all’anno per le deliberazioni relative al Programma
Annuale, le sue variazioni ed il Conto Consuntivo. Il Consiglio deve essere convocato anche su richiesta
della Giunta Esecutiva; e nel caso ne faccia richiesta scritta uno o più componenti il Consiglio stesso. La
convocazione deve avvenire, in ogni caso, entro 10 gg. dalla data della richiesta. La convocazione del
Consiglio deve essere portata a conoscenza dei componenti, per iscritto o via e-mail, almeno cinque giorni
prima con l'indicazione dell'ordine del giorno, accompagnata possibilmente da materiale esplicativo degli
argomenti.
La formalizzazione tempestiva degli inviti ed avvisi ai membri del presente Consiglio, anche a mezzo posta
elettronica, da parte della Dirigenza, relativi alle riunioni ed assemblee indette dagli enti locali ed enti e
soggetti in generale per argomenti di discussione che ineriscono materie di interesse per l’ ICS di Sant’Agata
Bolognese.
Art. 8 - FORMAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO
L'ordine del giorno è formulato dal Presidente e conterrà gli argomenti proposti dalla Giunta oltre a quelli da
lui stesso individuati o segnalategli da singoli consiglieri sempre nell’ambito delle competenze del Consiglio.
Eventuali argomenti non all'ordine del giorno, verranno discussi al punto “Varie ed eventuali”, ma non potrà
essere effettuata alcuna deliberazione.
Art. 9 - LE SEDUTE
a) Sede di riunione ed orario - Il Consiglio si riunisce normalmente nei locali dell'Istituto. Le riunioni avranno
luogo in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
Il rispetto dell’orario è d’obbligo; il consigliere ritardatario per giustificato motivo inderogabile è ammesso con
diritto di voto fino ad un ritardo massimo di 45 minuti dall’orario di convocazione. Oltre tale orario è ammessa
la presenza, ma senza diritto di voto.
b) Pubblicità - delle sedute. Possono partecipare alle sedute con potere consultorio, su invito del Consiglio,
eventuali esperti per l’esame di argomenti specifici.
c) Modalità delle votazioni - Il Consiglio vota a scrutinio palese. Il voto è segreto per le sole questioni che
comportino un giudizio sulle singole persone e quando è richiesto dalla maggioranza. In caso di votazione
per scrutinio segreto, la commissione scrutatrice è composta dal Presidente, dal segretario del Consiglio e
da un consigliere.
d) Validità delle sedute e delle deliberazioni - Per la validità delle sedute del Consiglio è richiesta la presenza
di almeno la metà + uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti
validamente espressi. In caso di parità si ridiscute il punto all’ordine del giorno.
Art. 10- REDAZIONI VERBALI
Il verbale delle sedute costituisce l'unico atto pubblico valido a documentare la volontà espressa, attraverso
le deliberazioni adottate dal Consiglio d’Istituto. Di ogni seduta viene redatto processo verbale, firmato dal
presidente e dal segretario steso su apposito registro a pagine numerate.
Il processo verbale deve dare fedele resoconto dell'andamento dei lavori svolti durante la seduta del
consiglio e riportare i motivi principali delle discussioni e l'esito della votazione. Gli interventi e le
dichiarazioni sono riportati integralmente a verbale quando gli interessati ne facciano espressa richiesta al
presidente, purchè venga dettato, se trattasi di breve periodo, o sia fornito al segretario il testo scritto e
sottoscritto dal componente.
I testi delle missive verranno concertati in sede consigliare, ovvero delegati con voto a maggioranza al
presidente o ad alcuni membri del consiglio;
Nella redazione del verbale è necessario indicare l’orario di uscita ed i nomativi dei Consiglieri che lasciano
la seduta prima del termine dei lavori.
Art. 11 - DEPOSITO RETTIFICHE E DISPOSIZIONI
Il verbale viene riletto ed approvato al termine di ogni seduta oppure nell’ambito della seduta successiva.
Ogni volta che un componente lo richieda, si procede alla lettura integrale della parte del verbale che allo
stesso interessa o per la quale egli richiede rettifiche. Ultimata la lettura delle parti richieste, se non vi sono
osservazioni, il verbale viene sottoposto, con votazione, all'approvazione. Qualora un componente formuli la
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rettifica, senza entrare nel merito di quanto deliberato, indica esattamente i termini di quanto intende sia
inserito a verbale. Se nessuno chiede di intervenire, la proposta di rettifica si intende approvata. Se anche
un solo componente si oppone alla proposta di rettifica, questa viene posta a votazione e si intende accolta
quando abbia riportato la maggioranza dei votanti.
Art. 12 - PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati all’albo; non sono soggetti a pubblicazione all'albo gli atti
concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. La pubblicità è da intendersi riferita
agli atti terminali deliberati dal Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo
di almeno 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'Ufficio di Segreteria
dell'Istituto.
Art. 13 - APPROVAZIONE E MODIFICA
Il presente regolamento è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 29/06/2010.
Le modifiche al presente regolamento possono essere apportate con il voto favorevole della maggioranza
dei componenti il Consiglio stesso.
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REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Il Consiglio di Istituto, sulla base della C.M. 623 del 2/10/1996, definisce i seguenti criteri per la
programmazione e l'attuazione delle visite didattiche e dei viaggi di istruzione.
Art. 1 - Criteri generali
Il Collegio dei Docenti, sulla base del POF e su proposta dei Consigli di intersezione, interclasse e classe,
elabora, entro il mese di novembre di ogni anno, il piano annuale di massima delle visite didattiche e dei
viaggi di istruzione.
Il Consiglio di Istituto delibera il piano proposto dal Collegio dei Docenti.
Per le uscite da effettuare prima della delibera suindicata si delega il Dirigente scolastico all’autorizzazione
delle stesse previa acquisizione delle motivazioni. La delega è estesa per eventuali uscite durante l’anno
scolastico che non potevano essere programmate nei tempi previsti.
Le escursioni all'interno del territorio comunale che non comportino spese per gli alunni o costi per la
scuola sono autorizzate all'inizio dell'anno da un unico documento a firma delle famiglie a cui seguiranno
comunicazioni circa i tempi e le modalità di svolgimento.
Variazione Regolamento d’istituto Consiglio di Istituto del 13/02/2014 Punto n.7 - Delibera n.42
Gli spostamenti delle classi all’interno del territorio comunale per l’espletamento delle normali attività
curricolari previste dal calendario scolastico dovranno essere organizzate all’inizio di ogni anno scolastico
sotto la responsabilità del Dirigente scolastico anche in deroga ai criteri regolamentati dal seguente art.3.
Le visite didattiche e i viaggi di istruzione rientrano a pieno titolo nelle attività didattiche.
I viaggi e le visite di istruzione non possono essere effettuati se non c'è l'adesione di almeno l'80% degli
alunni
della classe. Le visite e i viaggi devono essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi ed avere finalità di
integrazione culturale, ambientale, sportiva.
Art. 2 - Mete e durata delle visite e dei viaggi
Le visite didattiche devono esaurirsi di norma nell'arco dell'orario scolastico; i viaggi di istruzione possono
avere una durata massima di tre giorni, considerati gli impegni economici che comportano.
Potranno essere considerati progetti di particolare interesse anche in deroga alla durata massima dei viaggi.
Non sono consentiti viaggi notturni.
Le mete devono essere attentamente valutate in funzione del tempo a disposizione. Quando è possibile è
preferibile l'uso del mezzo pubblico. Durante un anno scolastico le giornate dedicate alle visite e ai viaggi
non possono essere complessivamente più di sei per classe.
Non rientrano in questo limite le uscite nell'ambito del territorio comunale.
Art. 3 - Accompagnamento
Gli alunni devono essere preferibilmente accompagnati dai docenti della classe e delle materie direttamente
interessate alla visita o al viaggio. Anche durante i viaggi tutti i partecipanti alle attività extra scolastiche sono
garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni e per la responsabilità civile contro terzi.
Gli accompagnatori devono essere in numero tale da garantire la sicurezza degli alunni (1 ogni 15 alunni, 1
ogni 2 alunni portatori di handicap, fatto salvo il rapporto 1: 1 per i casi più gravi, secondo le valutazioni del
Dirigente Scolastico).
Qualora i docenti ritengano opportuno avvalersi della collaborazione dei genitori per l’accompagnamento,
dovranno segnalare al dirigente scolastico il o i genitori individuati fra quelli disponibili, ai quali sarà conferito
apposito incarico.
Gli accompagnatori rispondono direttamente della vigilanza e della assistenza dei loro alunni.
Art. 4 - Parte economica
Tutte le attività extra scolastiche sono gestite con il bilancio dell'Istituto. I pagamenti avvengono dietro
presentazione della fattura e secondo le modalità contrattuali o su presentazione di regolari pezze
giustificative.
Per l'individuazione del vettore, all'inizio di ogni anno scolastico sono richiesti almeno tre preventivi a diverse
Ditte di trasporto o Agenzie viaggio. L'incarico sarà affidato e confermato per iscritto, anche via fax, solo
dopo
la delibera del Consiglio di Istituto. Fatto salvo la documentazione prevista dalle norme di garanzia e
sicurezza,
verrà aggiudicato il servizio alla Ditta che fornirà il miglior rapporto qualità - prezzo. Detto criterio può essere
disatteso solo previa dichiarazione motivata e condivisa con la componente finanziatrice.
La Ditta o l'Agenzia dovrà essere in regola con la normativa vigente.
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Se prima della partenza la documentazione del mezzo di trasporto non risulta regolare e il personale non è
provvisto della richiesta abilitazione, il viaggio deve essere annullato e le quote versate dovranno essere
integralmente rese dalla ditta per la conseguente restituzione agli alunni.
Agli accompagnatori può essere corrisposto il rimborso delle spese di viaggio secondo la normativa vigente
a condizione che venga richiesto e previsto all’atto della delibera.
Per la stesura del programma annuale è necessario consegnare al Dirigente la richiesta di autorizzazione
dell’uscita con indicazione della spesa complessiva dell’uscita e con quali entrate viene finanziata.
All'alunno che, dopo aver versato la quota, non ha potuto partecipare alla visita e al viaggio per giustificati
motivi, verrà restituita la quota meno gli eventuali diritti di prenotazione o le quote non detraibili per la
mancata
partecipazione.
Art. 5 - Modalità organizzative.
Per ogni visita didattica o viaggio d’istruzione dovrà essere individuato un docente referente che si prenderà
in
carico tutti i seguenti aspetti organizzativi e didattici:
 proposta al Consiglio di intersezione, interclasse e classe per la motivata delibera; le delibere devono
fare riferimento alla programmazione coordinata di inizio d'anno e devono contenere tutti gli estremi
dell'iniziativa;
 prenotazione di musei, teatri, guide, ecc…
 consegna al Dirigente del modulo di richiesta di autorizzazione della visita didattica e/o viaggio
d’istruzione con il programma analitico;
 consegna e ritiro dei moduli di autorizzazione sottoscritti dai genitori; i moduli devono essere compilati
in ogni loro parte;
 curare la raccolta delle quote degli alunni ed effettuare il versamento in Banca sul c/c/b della scuola (le
famiglie interessate non si possono rivalere sul docente incaricato di custodire le quote qualora questi
subisse furto o scippo);
 controllo dei documenti di identificazione degli alunni;
 preparazione degli aspetti didattici e verifica dei risultati;
 compilazione di una sintetica relazione secondo uno schema già predisposto.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER LA GESTIONE DELL’INVENTARIO
ARTICOLO 1 – OGGETTO
Il presente regolamento ha per oggetto le procedure di registrazione inventariale secondo quanto
previsto dal D-.I. n. 44/2001 Regolamento Generale di Contabilità e successive norme applicative;
Disciplina altresì le procedure di carico e scarico dei beni, nonché le modalità di ricognizione e di
aggiornamento dei beni.
ARTICOLO 2 – DEFINIZIONI
1. Nel presente Regolamento si intendono per:
a) “beni mobili”: oggetti mobili destinati al funzionamento degli uffici e allo svolgimento delle attività
istituzionali della scuola, ossia arredi, attrezzature, libri, strumenti scientifici e di laboratorio, collezione di
leggi e decreti
b) “consegnatario”: a norma dell’art. 24, c.7 del D.I. 44/2001 si intende il DSGA
c) “subconsegnatario”: il docente o altro personale (assistente tecnico e/0 insegnanti tecnico pratici)
che risponde del materiale affidatogli ex art. 27, c. 1 D.L. 44/2001
ARTICOLO 3 – CONSEGNATARIO
1. La custodia, la conservazione e l’utilizzazione dei beni mobili inventariati è affidata ad “agenti”
responsabili costituiti da:
a) Consegnatario
b) Sub-consegnatari.
ARTICOLO 4 – COMPITI E RESPONSABILITÀ
1. Il consegnatario responsabile dei beni assegnati all’Istituzione Scolastica è il Direttore dei Servizi generali
ed Amministrativi (dsga). È personalmente responsabile dei beni ad esso consegnati nonché di qualsiasi
danno che possa derivare da sue azioni od omissioni. Egli ha l’obbligo di segnalare, di richiedere o di
ordinare interventi di manutenzione, di custodia e di conservazione, nonché di indicare i beni che vengono
trasferiti dalla collocazione per dare luogo a utilizzazioni diverse o a cura di strutture o di operatori diversi da
quelli originari.
Deve in particolare, curare che vengano correttamente e tempestivamente svolte le seguenti operazioni:
a) La tenuta dei registri inventariali;
b) L’applicazione delle etichette o indicazione dei riferimenti inventariali su ciascun bene mobile;
c) La compilazione delle schede indicanti i beni custoditi in ciascun vano e la relativa esposizione all’interno
del vano stesso;
d) La ricognizione ogni cinque anni e la rivalutazione dei beni inventariati con cadenza decennale;
e) I provvedimenti di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati, danneggiati o perduti, da
ordinarsi direttamente o da richiedersi agli uffici competenti;
f) La denuncia di eventi dannosi fortuiti o volontari e relativa segnalazione ai competenti uffici.
La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori è affidata a subconsegnatari, che
risponderanno della conservazione dei materiali affidati alla loro custodia. I subconsegnatari dei beni sono
individuati dal Dirigente Scolastico e provvederanno alla corretta custodia, conservazione e utilizzazione dei
beni affidati alla sua responsabilità.
Assumeranno i seguenti compiti:
a) La conservazione dei beni custoditi nei vani posti sotto il suo controllo;
b) Il recupero tempestivo dei beni temporaneamente collocati in spazi affidati ad altri subconsegnatari;
c) La richiesta di modifica della collocazione dei beni che siano trasferiti in spazi affidati ad altri
subconsegnatari;
d) La richiesta al consegnatario di interventi di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati,
danneggiati o perduti;
e) La denuncia al consegnatario o, in caso di urgenza, direttamente agli uffici responsabili, di eventi dannosi
fortuiti o volontari.
ARTICOLO 5 – PASSAGGI DI GESTIONE
Quando il Direttore dei Servizi generali ed Amministrativi cessa dal suo ufficio, il passaggio di consegne
avviene mediante ricognizione materiale dei beni in contraddittorio con il consegnatario subentrante, in
presenza del dirigente e del presidente del Consiglio di istituto. L’operazione deve risultare da apposito
verbale redatto in triplice esemplare, di cui uno è conservato presso il competente ufficio, il secondo presso il
consegnatario e il terzo posto a disposizione del consegnatario cessante.
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ARTICOLO 6 – UTILIZZO DEI BENI AL DI FUORI DELL’ISTITUTO
I beni mobili agevolmente removibili dalla loro sede o portatili, quali attrezzature di lavoro, calcolatori
portatili, telecamere, macchine fotografiche, mezzi di registrazione o di riproduzione o di proiezione, possono
essere dati in consegna a dirigenti, docenti o personale ATA. Qualora tali beni siano utilizzati in via
permanente o temporanea da soggetto diverso dal subconsegnatario, l’utilizzatore assume il ruolo di
subconsegnatario, con tutte le conseguenti responsabilità. Qualora l’utilizzatore non abbia un rapporto di
lavoro dipendente con l’Istituto, egli deve produrre istanza scritta per essere autorizzato dal consegnatario
ad utilizzare il bene.
ARTICOLO 7 – CLASSIFICAZIONE CATEGORIE INVENTARIALI
1. Per la classificazione inventariale e dei beni durevoli si fa riferimento alle seguenti categorie:
2. Categoria I: Inventario generale dei beni mobili relativi a materiale scientifico, di laboratorio, oggetti di
valore, metalli preziosi, strumenti musicali, attrezzature tecniche e didattiche nonché attrezzature sanitarie
diagnostiche e terapeutiche e beni mobili costituenti la dotazione degli uffici.
3. Categoria II: Inventario bibliografico relativo a libri e pubblicazioni sia ufficiali sia non ufficiali non soggetti
a consultazione ricorrente;
ARTICOLO 8 – CARICO INVENTARIALE
1. Si iscrivono nell’inventario dei beni mobili durevoli i beni “ che non hanno carattere di beni di consumo”.
Nell’inventariare unità composte quali postazione informatiche, si tiene conto del complesso degli elementi
attribuendo un unico numero d’inventario.
2. Non sono oggetto di inventariazione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 24 c. 4 regolamento di contabilità,
i beni che per loro natura sono destinati a deteriorarsi rapidamente ed i beni di modico valore,
nonché le loro parti di ricambio ed accessori. Non si inventariano altresì i bollettini ufficiali, le riviste ed altre
pubblicazioni periodiche di qualsiasi genere, i libri destinati alle biblioteche di classe. Tali beni sono registrati
nel registro del facile consumo.
3. Gli inventari sono gestiti sulla base di apposite scritture predisposte su supporto cartaceo e/o informatico
atte a garantirne una agevole utilizzazione a fini contabili, gestionali e di programmazione.
ARTICOLO 9 – RICOGNIZIONE DEI BENI
1. In base all’ex art. 24, c.9 del D.I. 44/2001 si provvede alla ricognizione dei beni almeno ogni cinque anni e
almeno ogni dieci anni al rinnovo degli inventari e alla rivalutazione dei beni. Dette operazioni, in quanto
improntate a criteri di trasparenza, vengono effettuate da una commissione costituita da almeno tre persone
scelte tra il personale in servizio nell’istituzione scolastica, tra cui il consegnatario e il dirigente o suo
delegato.
La suddetta commissione viene nominata con provvedimento formale del dirigente scolastico. Le operazioni
relative devono risultare da apposito processo verbale da redigersi in triplice copia e da sottoscriversi da
parte di tutti gli intervenuti.
2. Il processo verbale contiene l’elencazione dei:
3. Beni esistenti in uso, ivi compresi quelli rinvenuti e non assunti in carico
4. eventuali beni mancanti
5. beni non più utilizzabili o posti fuori uso per cause tecniche da destinare alla vendita o da cedere
gratuitamente agli organismi previsti, qualora tale procedura risultasse infruttuosa è consentito l’invio di
questi beni alla distruzione nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia ambientale e di smaltimento.
6. Completate le operazioni di ricognizione materiale dei beni esistenti, eventualmente si procede alle
opportune sistemazioni contabili in modo da rendere coerente la situazione di fatto con la situazione di
diritto.
ARTICOLO 10 – AGGIORNAMENTO DEI VALORI E RINNOVO DELLE SCRITTURE INVENTARIALI
1. Nelle operazioni di aggiornamento dei valori i beni si distinguono con riferimento all’anno di acquisizione
in:
beni acquisiti anteriormente all’anno 2003
beni acquisiti a partire dall’anno 2003
2. Per l’individuazione dell’anno di riferimento si considera la data dell’ultimo inventario.
3. Si procede secondo le tabelle di calcolo dei coefficienti di aggiornamento (arrotondati) già contenuti in
software specializzati aggiornati al momento dell’effettuazione dell’aggiornamento ;
Qualora alla commissione non apparisse congruo il criterio dei coefficienti, si deve ricorrere, ma solo in via
sussidiaria, al criterio della stima prudenziale, tenendo conto dei prezzi di mercato e dello stato di
conservazione dei beni.
Non sono sottoposti all’aggiornamento dei valori i beni acquisiti nel secondo semestre dell’anno a cui si
riferiscono le operazioni di aggiornamento.
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ARTICOLO 11 – CANCELLAZIONE DAI REGISTRI INVENTARIALI
1. Per quanto attiene alla vendita di materiali fuori uso e di beni non più utilizzabili si attiva la procedura
prevista dal D.I. n. 44/2001, art. 52.
I materiali di risulta, i beni fuori uso, quelli obsoleti e quelli non più utilizzabili, sono ceduti dall’istituzione
scolastica, previa determinazione del loro valore calcolato sulla base del valore di inventario ovvero sulla
base del valore dell’usato per beni simili. Dette operazioni vengono effettuate da una commissione tecnica
costituita da almeno tre persone tra le quali comunque non è opportuna la presenza, per ovvi motivi di
responsabilità, del consegnatario.
La commissione procede nel modo seguente:
a) Il dirigente scolastico provvede all’emanazione di un avviso d’asta da pubblicare all’albo della
scuola.
b) La pubblicazione deve avvenire almeno 15 giorni prima della data stabilita per l’aggiudicazione
della gara.
c) L’avviso d’asta deve contenere il giorno e l’ora in cui avverrà l’aggiudicazione, il prezzo posto alla
base della gara, nonché le modalità di presentazione delle offerte.
d) Il prezzo da porre a base d’asta è quello del valore del bene risultante dall’inventario o il valore
dell’usato di beni simili.
e) Le offerte devono essere segrete e devono pervenire all’istituzione scolastica in busta chiusa
entro la data stabilita.
f) Nel giorno stabilito per l’asta, sulla base delle offerte pervenute si procede all’aggiudicazione al
concorrente che ha offerto il prezzo migliore, superiore o almeno uguale a quello indicato nell’avviso d’asta.
g) L’asta si conclude con la stesura del verbale di aggiudicazione
h) Nel caso in cui la gara sia andata deserta (nell’avviso d’asta si potrà comunque prevedere
l’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ai sensi dell’art. 69 del R.D. n. 827/1924) si
procederà:
- mediante trattativa privata, se esiste qualche acquirente
- in mancanza di acquirenti i beni possono essere ceduti a titolo gratuito. La cessione gratuita può essere
fatta sia a favore di privati, sia di enti
- qualora non fosse possibile in alcun modo la vendita, si procederà alla distruzione dei materiali che potrà
avvenire con i normali sistemi della raccolta rifiuti
i) Il dirigente scolastico autorizza, con provvedimento formale, il consegnatario a provvedere alla
cancellazione e libera consegnatario e subconsegnatari dalle responsabilità di custodia e gestione
connesse.
Lo scarico inventariale deve essere proposto dal consegnatario. Al provvedimento dirigenziale deve essere
allegato il verbale della commissione o copia della denuncia presentata all’Autorità di pubblica sicurezza in
caso di furto con la dichiarazione dell’accertamento delle eventuali responsabilità emerse nella
conservazione dei beni.
ART. 12 – DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Il presente regolamento ha natura di regolamento interno e rappresenta strumento di attuazione del
Regolamento di contabilità D.I. 44/2001 ed è approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 29/06/2010.
Il presente Regolamento entra in vigore a partire dal primo giorno successivo alla data di delibera del
Consiglio d’Istituto.
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REGOLAMENTO D’ACCESSO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
PREMESSA
La Scuola dell’Infanzia vuole essere ambiente stimolante, idonea alla crescita del bambino dai tre ai sei anni. In
essa operano insegnanti professionalmente qualificati che attuano un progetto educativo e didattico nello
spirito delle direttive del P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) grazie al quale si individuano situazioni e
percorsi, che favoriscono l’apprendimento e lo sviluppo integrale del bambino stesso.
La scuola dell’infanzia connotandosi come scuola, ha un proprio progetto educativo e didattico.
Come Scuola vuole rispondere ai bisogni fisici e psichici e cognitivi del bambino e pertanto questa istituzione
educativa si connota per:
Essere luogo stimolante al fine di favorire il bambino nel suo sviluppo, secondo le sue personali possibilità;
Essere luogo di socializzazione e di relazioni con i pari, con gli adulti, con gli oggetti e gli spazi;
Essere luogo dove il bambino impari ad accettare e a farsi accettare dagli altri;
Essere luogo di apprendimento e di lavoro;
Essere luogo dove il bambino può fare esperienze e soddisfare le sue curiosità;
Essere luogo dove giocare sia inteso come modo di vivere, crescere, apprendere in una interazione continua
con l’ambiente fisico e sociale;
Essere luogo dove tutti insieme si tende ad avviare la formazione di una personalità critica e creativa.
ISCRIZIONI
La domanda di iscrizione per la Scuola dell’Infanzia “Agata Pizzi” deve essere presentata alla Segreteria
dell’Istituto Comprensivo di Sant’Agata Bolognese Vicolo del Mulino.
I tempi entro i quali effettuare l’iscrizione vengono definiti annualmente dalla Circolare Ministeriale (solitamente
nel mese di gennaio/febbraio).
L’iscrizione si intende valida per tutto il periodo previsto per il ciclo scolastico della Scuola dell’Infanzia.
Si formulerà una unica graduatoria e saranno ritenute valide, in caso di posti disponibili per rinuncia, fino al 31
gennaio dell’anno successivo tutte le domande rimaste escluse.
È quindi necessario che, per i bambini che restano in lista d’attesa, si ripresentino le domande di iscrizione per
l’anno successivo.
Sarà cura dell’Amministrazione Comunale dare informazioni e raccogliere le iscrizioni in merito ai servizi da
essa direttamente erogati quali anticipo e/o prolungamento dell’orario, mensa e trasporto.
FREQUENZA
La regolarità della frequenza da parte dei bambini e delle bambine è premessa necessaria per assicurare un
ottimo inserimento protratto nel tempo ed un buon funzionamento della Scuola.
Le assenze dei bambini devono essere pertanto sempre notificate al personale e seriamente motivate.
Nel caso di assenze da Scuola per motivi familiari, i genitori devono darne comunicazione alle insegnanti prima
dell’inizio della assenza.
Quando un’assenza senza motivata segnalazione agli insegnanti e/o alla Segreteria, supera i 30
giorni, il bambino o la bambina vengono depennati d’ufficio per consentire ad eventuali iscritti esclusi ed in lista
d’attesa di poter frequentare la Scuola dell’Infanzia.
REQUISITI
Residenza a Sant’Agata Bolognese acquisita entro il 31 agosto dell’anno di iscrizione;
Iscrizione avvenuta entro i termini stabiliti.
Si accettano le iscrizioni di bambini provenienti da altri Comuni, per i quali l’accesso alla Scuola
dell’Infanzia sarà consentito se vi sono vincoli di legge o situazioni particolari indicate dai Servizi alla Persona.
Criteri per la formulazione delle liste di accesso e di attesa.
1
bambini portatori di handicap e/o segnalati dall’ASL
30
2
bambini orfani
19
3
bambini figli di un genitore inabile o con malattie invalidanti
18
4
bambini appartenenti a famiglie supportate dai servizi sociali
17
5
bambini appartenenti a famiglie monoparentali o con affido esclusivo
16
6
bambini i cui genitori lavorano entrambi
15
7
bambini residenti nel comune che frequentano una struttura educativa statale-comunale
3
8
bambini di 5 anni residenti nel Comune
3
9
bambini provenienti dalla famiglia, che non hanno mai frequentato strutture pubbliche, iscritti
1
entro il termine previsto
10 bambini che non hanno parenti residenti nel Comune
3
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A partire dalla iscrizione per l’anno scolastico in corso, si procederà a formulare una graduatoria di accesso alla
Scuola dell’Infanzia applicando a tutti i bambini/e iscritti i criteri di ammissione adottati con il presente
regolamento.
A parità di punteggio precede il bambino di maggiore età.
Una volta esaurite le domande d’iscrizione presentate entro il termine previsto dalla circolare ministeriale e
nell’eventualità che ci siano posti disponibili, si potranno prendere in esame ed inserire le domande di cui di
seguito e nell’ordine indicato dalle lettere:
A. bambini iscritti oltre il termine previsto, seguendo l’ordine di arrivo e sulla base dei criteri precedenti;
B. bambini non residenti nel comune, seguendo l’ordine di data di nascita (dal maggiore al minore);
C. bambini residenti nel comune, che compiono i tre anni entro il mese di aprile dell’anno scolastico per
cui richiedono l’iscrizione seguendo l’ordine di data di nascita (dal maggiore al minore).
Per l’acquisizione dei dati si fa riferimento all’autocertificazione e quindi l’Amministrazione Scolastica si riserva
di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, a tal fine sarà sua facoltà richiedere agli interessati, la
documentazione aggiuntiva con la quale si attesti quanto dichiarato.
In caso di mendace dichiarazione, l’interessato verrà depennato dalla graduatoria per un anno scolastico.
Il consiglio di Istituto esaminerà le situazioni documentate e non contemplate nei criteri sopra indicati
stabilendone l’ammissibilità o la non ammissibilità anche valendosi, in caso di necessità,
dell’intervento dell’ente locale.
La graduatoria provvisoria verrà pubblicata entro il 10 aprile e diventerà definitiva trascorse due settimane.
Ulteriori informazioni:
La certificazione degli alunni disabili rilasciata dalla competente commissione dovrà essere consegnata, in
forma riservata, al Dirigente Scolastico, tramite l’ufficio della segreteria della scuola;
L’attestazione di casi sociali rilasciata dal servizio sociale territoriale dovrà essere consegnata, in forma
riservata, al Dirigente Scolastico, tramite l’Ufficio della segreteria della scuola.
Le domande di iscrizione dei bambini/e residenti che compiono i tre anni nell’anno seguente alla domanda di
iscrizione (anticipatari) verranno accolte solo nel caso in cui ci siano le strutture adeguate e disponibilità di
posti;
APPROVAZIONE GRADUATORIA
La graduatoria provvisoria verrà pubblicata entro il 10 aprile. Entro quindici giorni dall’affissione, potranno
essere presentati eventuali ricorsi debitamente motivati e documentati al Dirigente Scolastico.
Trascorso tale termine la graduatoria diventerà definitiva.
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Regolamento d`Istituto - Istituto Comprensivo Sant`Agata Bolognese