MARTEDÌ 30 GIUGNO 2015 in Italia EURO 1,50 www.corriere.it Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 ANNO 140 - N. 153 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] FONDATO NEL 1876 Manifesti e provocazioni Guglielmo Tell Cattelan choc a Rimini Il ritorno del pensionato Stupro in scena Il regista Michieletto fischiato a Londra di Gianluigi Colin a pagina 41 di Valerio Cappelli a pagina 47 L’incognita Grecia scuote l’Europa Le Borse bruciano 287 miliardi, Milano perde il 5,17 per cento. Merkel: se salta la moneta unica salta l’Unione Tsipras: vogliono cacciare il governo, non resto premier a tutti i costi. Il Tesoro: Italia esposta per 35,9 miliardi di Danilo Taino UNA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA C risi greca, tonfo delle Borse europee. La cancelliera Merkel: se salta l’euro, salta l’Ue. Tsipras: non resto premier a tutti i costi. L’Italia esposta per 35,9 miliardi. (Nella foto, la folla di ateniesi ieri sera in piazza Syntagma per dire «no» all’austerità). di Antonio Polito D continua a pagina 31 ● GIANNELLI da pagina 2 a pagina 11 IL REPORTAGE La vita in contanti in un’economia (quasi) di guerra di Federico Fubini AFP / LOUISA GOULIAMAKI ice Angela Merkel che se fallisce l’euro, fallisce anche l’Europa. È vero. Ma è vero anche il contrario. Se fallisce la Ue, se viene cioè meno il patto politico sottoscritto a Roma nel 1957 per «un’unione sempre più stretta fra i popoli dell’Europa», non solo non si salva l’euro, ma va in pezzi l’unico piano di cui disponga il Vecchio Continente per sopravvivere nel nuovo mondo. Eppure sta succedendo, proprio davanti ai nostri occhi. In una futura storia dei giorni che sconvolsero l’Europa, non ci sarà solo l’uscita (o la cacciata) della Grecia dall’Eurogruppo. Appena due giorni prima i leader avevano formalmente discusso dell’ipotesi che sia la Gran Bretagna, anche lì con un referendum, a lasciare la Ue; e il giorno prima ancora avevano concesso a Ungheria e Bulgaria, oltre che al Regno Unito, alla Danimarca e all’Irlanda, di uscire dall’Europa senza frontiere, chiudendole ai profughi che chiedono asilo. Una vecchia metafora dice che il progetto europeo è come una bicicletta: se smetti di pedalare, cadi. A tenerla in equilibrio finora è stata la prassi «funzionalista» di Monnet e Schuman, un pezzo di integrazione alla volta, che se ne porta appresso un altro, e così via fino agli Stati Uniti d’Europa. Ma qui ormai nessuno pedala più, anzi: si va all’indietro. Come potrebbe reggere quel progetto all’uscita della Grecia? ● ALL’INTERNO DECISIVE FRANCIA E ITALIA Salvare le banche per salvare la Ue Poroshenko: «Putin non rispetta i patti Chiediamo armi pesanti agli Usa» di Wolfgang Münchau di Giuseppe Sarcina a pagina 31 I GIOCHI DI ROMA DEL 2024 «F IL FILOSOFO di Bernard-Henri Lévy MYKHAILO MARKIV a pagina 2 LA STRATEGIA E Renzi via tweet scelse Bruxelles ino a che la Russia non si convincerà a ritirare le truppe di occupazione dal mio Paese le sanzioni economiche dell’Europa devono continuare»: il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko rivela al Corriere che Putin «sta continuando a mandare truppe, armi e finanziamenti per un miliardo di dollari ai terroristi nel Donbass». Poroshenko è pronto al dialogo, ma chiede armi pesanti agli Usa «per difendere il Paese dall’aggressione russa: una minaccia per tutta l’Europa». Qualche dubbio sull’Olimpiade di Ernesto Galli della Loggia F orse è vero, come dice Luca di Montezemolo, presidente del comitato promotore, che per Roma essere scelta come sede dell’Olimpiade del 2024 sarebbe «l’occasione per ripartire», addirittura «una magnifica opportunità di purificazione». E forse è pure vero, come ha affermato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che i Giochi a Roma, pur essendo concepiti in una prospettiva low cost, significheranno la bellezza di 170 mila posti di lavoro. Forse è tutto vero, per carità, e quindi, a proposito della candidatura olimpica di Roma, ogni entusiasmo, ogni speranza, ogni promessa, poggiano su solidissime fondamenta. continua a pagina 30 ❞ Chi vuole mettere agli arresti una app di Francesco Verderami a pagina 19 a pagina 11 Francia, due dirigenti di UberPop in stato di fermo. Bloccheranno così i taxi fai da te? di Stefano Montefiori e Massimo Sideri A 9 771120 498008 a pagina 8 L’intervista Il presidente ucraino: pronti al negoziato, non allentate le sanzioni Perché quel voto è un errore 50 6 3 0> A tene è cambiata in poche ore più che in 5 anni di recessione. I residenti di una capitale piena di caffè, musei, metrò moderne e pulite, per la prima volta da decenni si sono rituffati nell’accaparramento. tre giorni dalla violenta protesta dei tassisti parigini contro gli autisti concorrenti, due alti dirigenti di Uber sono stati interrogati e trattenuti per almeno 24 ore nei locali della «divisione repressione delinquenza stradale»: è stata contestata loro l’«organizzazione illegale» di UberPop, l’applicazione per smartphone che mette in contatto cittadini e clienti dietro compenso. a pagina 20 e a pagina 30 ● IDEE& INCHIESTE NELLA SEDE MILANESE LA RIFORMA ELETTORALE ISPETTORI IN CGIL ORA UN RICORSO SOSPETTI SUI CONTI INSIDIA L’ITALICUM di Alessandra Coppola e Maurizio Giannattasio G li ispettori alla Cgil, sede di Milano. Con il beneplacito della leader nazionale Camusso. All’origine la «soffiata» su presunti ammanchi di cassa. a pagina 25 di Monica Guerzoni U n quartetto di avvocati prova a rottamare l’Italicum ritenuto un sistema di voto «quasi peggio» del Porcellum, la legge ideata da Roberto Calderoli e dichiarata incostituzionale. a pagina 15 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 2 # Primo piano Il caos Grecia Verso il referendum La Grecia: non rimborseremo il prestito del Fondo monetario Declassate le obbligazioni di Atene. Il ministro del Tesoro, Padoan: Italia esposta per 35,9 miliardi Juncker: mi sento tradito. Ai greci dico: domenica votate sì per salvare l’Unione Merkel: senza l’euro nessun futuro in Europa Renzi: «Scegliamo tra la moneta unica e la dracma» scorso il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis aveva specificato che «il referendum non è sull’euro o sull’Ue» ma punta solo a «far decidere al popolo» sulle misure di austerità introdotte su richiesta dei creditori perché «negli ultimi cinque anni in Grecia non hanno funzionato». Juncker è stato contestato nella riunione dei leader dei gruppi nell’Europarlamento. «Stai agendo con l’obiettivo di far cadere il governo di Tsipras», ha accusato Marine Le Pen, leader dell’estrema destra francese (e alleata della Lega), che ha attribuito «la col- DAL NOSTRO INVIATO Il premier greco Alexis Tsipras ha chiesto una dilazione del negoziato con i creditori per far decidere al referendum popolare del 5 luglio sulle misure di austerità proposte in cambio dei prestiti di salvataggio. Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel ha rifiutato, rinviando «a dopo» la consultazione e ammonendo che «se fallisce l’euro, fallisce l’Europa». I presidenti del Consiglio Ue e della Commissione europea, Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, entrambi del partito Ppe di Merkel, si sono schierati per il mantenimento della scadenza di oggi a mezzanotte. Tutti gli altri gruppi politici dell’Europarlamento — dagli eurosocialisti fino al M5S — hanno approvato la richiesta di un Eurosummit d’urgenza dei 19 capi di Stato e di governo della zona euro per trovare un compromesso in grado di evitare l’insolvenza della Grecia almeno fino all’esito del referendum. Si è astenuto solo il gruppo del Ppe, guidato dal tedesco Manfred Weber. Anche Stati Uniti, Russia e Cina premono per un accordo. Il presidente Usa Barack Obama ha telefonato al collega francese François Hollande «per facilitare una ripresa delle trattative». Il premier cinese Li Keqiang, a Bruxelles per il vertice Ue-Cina, ha dichiarato che «è nell’interesse della Cina che la Grecia resti nella zona euro e sollecitiamo i cre- BRUXELLES Se vince il NO Se vince il SÌ VERSO L’USCITA DALL’EURO IPOTESI GOVERNO TECNICO Il premier greco Alexis Tsipras ha chiesto ai connazionali di votare «no». Della stessa idea è il premio Nobel statunitense Paul Krugman secondo cui il governo greco «deve essere pronto, se necessario, a lasciare l’euro». Perché è questa l’ipotesi più probabile in caso di esito referendario che dovesse bocciare le proposte dell’ex troika Se i greci votano sì al referendum sarà un sì «all’appartenenza all’Euro e all’Ue». Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che ha chiesto ai greci di votare sì: «Non bisogna suicidarsi perché si ha paura della morte». Il sì sarebbe una bocciatura netta per Tsipras, che potrebbe a quel punto lasciare spazio a un governo tecnico ditori internazionali perché arrivino a un accordo con la parte greca». Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha confermato l’appoggio a Tsipras e ha esortato l’Ue a evitare «uno scenario dalle conseguenze nefaste». Juncker, che istituzionalmente non dovrebbe interferire nella politica interna dei Paesi La cancelliera «Siamo pronti a trattare dopo l’esito del referendum di domenica» pa» del rischio di fallimento della Grecia alle «misure di austerità della troika» dei creditori. «Sei ridicola — avrebbe risposto Juncker —. Il nostro piano non contiene stupide misure di austerità, ma proposte per rilanciare la crescita della Grecia». Il premier Matteo Renzi ha definito il referendum un «derby tra l’euro e la dracma». Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha precisato che l’esposizione «diretta» dell’Italia in Grecia è di «35,9 miliardi». Ivo Caizzi membri, ha attaccato il governo Tsipras invitando gli elettori ellenici a non seguire l’indicazione del «no» e a votare «si» alle proposte dei rappresentanti dei creditori (Commissione, Bce e Fmi di Washington). Ha aggiunto che «votare no vorrebbe dire che la Grecia dice no all’Europa». Nell’Eurogruppo di sabato © RIPRODUZIONE RISERVATA ● Il commento La cancelliera Angela Merkel ha convocato ieri partiti e leader tedeschi per riferire sugli sviluppi della situazione greca La roulette azzardata di Tsipras e quell’errore demagogico del voto di Bernard-Henri Lévy N el preciso istante in cui scrivo queste righe, lunedì 29 giugno, nessuno sa ancora come finirà la crisi greca. Ma io non ho mai fatto mistero del sentimento di rabbia e frustrazione che mi ispira questa Europa di oggi, senz’anima e senza nessun progetto degno di questo nome, traditrice non solo dei suoi valori, ma anche dei suoi padri fondatori. A più riprese ho denunciato la cecità (con qualche eccezione, Jacques Delors) della maggior parte dei suoi attori quando con una serie di manovre sospette, quindici anni fa, è stata accolta precipitosamente la Grecia nella zona euro, e non ho timore di esprimere ciò che provo, in questi giorni, davanti all’atteggiamento di Tsipras. In effetti, che cosa gli hanno chiesto, tutto sommato, e in questo momento storico, i rappresentanti di quelle che lui chiama sprezzantemente «le istituzioni», in una retorica che non si scosta poi tanto da quella dell’estrema destra greca? Gli è stato chiesto uno sforzo fiscale minimo, in un Paese in cui sarebbe ora di dire che un’amministrazione solida, capace di riscuotere le tasse e ridistribuirle equamente, è un principio elementare. L’innalzamento a 67 anni, tranne che per i mestieri usuranti, dell’età media pensionabile come succederà, a più o meno breve termine, anche per i lavoratori dei Paesi Bassi, Danimarca, Gran Bretagna, Germania, in altre parole per un gran numero di Paesi nei quali si sollecita la solidarietà dei cittadini nei confronti della Grecia (per non parlare degli Stati Uniti, dove in questi giorni si sta pensando di portare l’età della pensione dai 67… ai 70 anni !). Una riduzione — ma non immediata — nel bilancio delle spese militari, che non è forse assurdo, tenuto conto della situazione geostrategica del Paese, ma che resta pur sempre, su base percentuale, il più elevato dell’Unione Europea. In cambio di che cosa Tsipras si è visto offrire una nuova quota di aiuti da parte di un Fondo monetario internazionale di cui dimentica volentieri che, ancor prima di essere una pompa di finanze nello stile di Alfred Jarry e a sua unica disposizione, trattasi di un fondo preposto ad aiutare anche il Bangladesh, l’Ucraina e i Paesi africani travagliati dalla povertà, dalla guerra, e da un cambio penalizzante — e a garantire inoltre una ristrutturazione della restituzione dei prestiti contratti da questi Paesi prima del 2011, anche se, come tutti sanno, questi debiti non saranno in realtà mai rimborsati. Forse la signora Lagarde, lo spauracchio di Tsipras assieme alla signora Merkel, si è dimostrata poco abile nella «comunicazione». Ma questo era lo stato reale dei negoziati quando Tsipras ha deciso unilateralmente, venerdì 26 giugno, di interrompere ogni trattativa. E tenuto conto del passivo accumulato e degli errori del passato, sul tavolo c’era quanto di meglio il Fondo era in grado di offrire alla Grecia. Davanti al piano presentato dal Fmi, Tsipras ha scelto di rispondere rispolverando la retorica dell’estrema destra sulla fantomatica «umiliazione della Grecia». Come non ricordare che anche il suo predecessore socialdemocratico Giorgio Papandreu, cinque anni fa, ha fatto la stessa scelta nel momento della crisi finanziaria ? Esattamente. Ma se per Papandreu si trattava di far accettare ai suoi concittadini un piano di salvataggio che era stato studiato, discusso e confermato, oggi Tsipras punta a scaricare sull’elettorato la corresponsabilità di un naufragio che solo lui ha deciso di rischiare. Ma è così che si governa un grande Paese ? E la Grecia non si merita qualcosa di meglio di questo demagogo incendiario, capace di allearsi con i neonazisti di Alba Dorata per far passare in Parlamento il suo progetto di plebiscito? Proprio lui, che aveva rimbeccato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che lo ammoniva con le parole «the game is over» (il gioco è finito) nelle ultime fasi del negoziato, rinfacciandogli che «la povertà di un popolo non è un gioco!» Ebbene, oggi si ha proprio voglia di ricambiare il complimento e ricordare a Tsipras che non si gioca la povertà al poker o alla roulette greca, che non si spinge il proprio popolo nel baratro per uscire dal vicolo cieco dove lui stesso si è cacciato. Traduzione di Rita Baldassarre © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 PRIMO PIANO 3 # I punti chiave che hanno fatto saltare la trattativa IL DEBITO 1 Quando è saltato il tavolo della trattativa tra Atene e i suoi creditori, la Commissione europea ha messo online le richieste fatte al governo greco. Un documento di dieci pagine che ruota attorno a un punto: la riduzione del debito pubblico. Solo quello nei confronti dei creditori internazionali è di 242 miliardi. Atene deve far fronte alle scadenze, la prima già oggi. L’Ue detiene il 44% del debito pubblico greco suddiviso tra i vari Stati membri: Germania (27%), Francia (20%), Italia (18%) e Spagna (11,9%) LE PENSIONI 2 GLI AIUTI L’IVA Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha sottolineato che nella proposta dei creditori non c’è alcun taglio ai salari e alle pensioni. Nel documento dei creditori però si sottolinea l’esigenza di procedere con una riforma del sistema pensionistico greco ormai «insostenibile». Bruxelles ha chiesto di disincentivare le pensioni anticipate a partire dal 2016 con l’intento di eliminarle del tutto entro il 2022. Previsti dei limiti anche per le pensioni contributive 3 Una delle questioni cruciali sul tavolo della trattativa è l’Iva: i creditori vorrebbero che il gettito proveniente dall’imposta arrivasse all’1% sul Pil, contro lo 0,93% chiesto da Atene. Bruxelles ha chiesto una riforma delle aliquote: 23% su ristoranti e catering e 13% per alimentari, energia, hotel e acqua. Ma la parte più importante riguarda le isole: il governo non vuole rinunciare al 30% di sconto Iva che viene praticato. Sconto che gli interlocutori europei hanno chiesto di eliminare 4 Il premier greco ha chiesto ai creditori il prolungamento degli aiuti. Richiesta che è stata respinta e che ha sancito, insieme alla scelta di indire il referendum per domenica prossima, la definitiva rottura dei rapporti fra la Grecia e il resto dell’Europa. Oggi Atene perderà i 7,2 miliardi ancora disponibili del piano e 1,9 miliardi di profitti SMP (i profitti della Bce sui bond ellenici) che saranno ridistribuiti agli Stati invece di finire nelle casse greche a cura di Corinna De Cesare Retroscena di Danilo Taino ❞ A.Merkel La volontà di compromesso sul lato greco non c’era. E ora non c’è fondamento giuridico per un finanziamento ponte ❞ Casa Bianca L’Ue ha una maggiore capacità di gestire la situazione greca. L’economia è più forte di quanto non fosse nel 2010 ❞ J.C.Juncker Il governo greco deve dire la verità, gli elettori devono poter vedere chiaramente qual è la posta in gioco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERLINO Alla prova di una crisi esistenziale, l’eurozona ha deciso di mettere la Grecia davanti alle sue responsabilità: senza più mediazioni, affinché accetti un compromesso e si allontani dall’orlo del precipizio. Angela Merkel, all’improvviso, è dura con Atene. Mario Draghi di fatto sostiene il sistema bancario ellenico e la stessa Grecia — oltre che l’eurozona — per darle ancora un po’ di tempo. La Germania è emotivamente scossa ma anche decisa ad andare avanti. Una serie di leader inizia a chiamare le cose con il loro nome, dice che il referendum di domenica sarà euro sì/euro no, al di là di come lo ha formulato il governo di Alexis Tsipras. Succede che il precipitare della crisi ha reso la realtà visibile: e non è quella delle settimane scorse, coperta da tatticismi negoziali e menzogne. Ora, in gioco è il futuro di euro e Unione Europea. Frau Merkel continua a volere la Grecia nella moneta unica. Ieri, però, ha cambiato tono. Davanti ai dirigenti del suo partito, la Cdu, ha reso omaggio, tra applausi scroscianti, a Wolfgang Schäuble per come ha gestito la trattativa con Atene. A smentire che lei sia la colomba e il suo ministro delle Finanze il falco. Poi ha chiarito che «la volontà di compromesso sul lato greco non c’era». È stata netta come mai prima nell’indicare in Atene la responsabilità del precipitare della crisi: ha sostenuto che l’Europa combatte per i suoi principi e se li rinnegasse anche solo momentaneamente «nel medio e nel lungo termine ne soffrirebbe i danni». In Germania, di fronte al dramma della Grecia in ginocchio, non si nota alcun senso di soddisfazione. Ma i politici sono determinati a gestire la crisi e il mondo dell’economia è pronto a reagire, senza astio. Lo stesso Schäuble è palesemente ango- Veronica De Romanis «Il falco? L’Fmi Tra Angela e Schäuble gioco delle parti» Bruxelles Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha definito il referendum greco una scelta sull’euro Draghi e la cancelliera Il doppio passo per evitare il caos Gli applausi della Cdu sulla conduzione del negoziato sciato per il fallimento di una trattativa che ha dovuto condurre in prima linea; convinto però che la linea dura vada tenuta. A Francoforte, ieri, la Banca centrale europea è stata sul mercato per l’intera giornata e gli operatori dicono che è intervenuta in momenti critici per rallentare le vendite. Domani, terrà un’altra riunione del Consiglio dei governatori per decidere se mantenere invariata la quantità di liquidità d’emergenza (vitale) che ha dato alle banche elleni- Il Cancelliere dello Scacchiere Londra: assegni garantiti a 40mila pensionati britannici «Sperare per il meglio ma prepararsi al peggio». È la linea del Cancelliere dello Scacchiere George Osborne sulla crisi di Atene. Osborne si è preoccupato di rassicurare i 40mila pensionati britannici residenti in Grecia: «I depositi rimangono al sicuro nelle quattro maggiori banche greche con filiali a Londra». ROMA «Non c’è stato un ostacolo Germania nei negoziati tra i Paesi dell’eurozona e la Grecia». A dirlo e rimarcarlo è Veronica De Romanis, economista, attenta studiosa della politica di Berlino e della sua cancelliera Angela Merkel. «A lasciare il tavolo è stato il premier ellenico Alexis Tsipras, lo strappo lo ha fatto lui ed è lui ad avere ora in mano l’iniziativa», dice. Le Istituzioni e gli altri Paesi europei non hanno niente da rimproverarsi se si è arrivati alla rottura? «Si sono mossi nel rispetto delle regole e delle procedure, mentre i greci hanno fatto di tutto per tirare alle lunghe. Hanno fatto proposte e poi si sono tirati indietro, rimangiandosi anche le riforme avviate dal governo precedente». Angela Merkel aveva preso la guida dei negoziati con Tsipras. Qualcuno consi- Chi è ● Veronica De Romanis, 46, economista, ha scritto «Il metodo Merkel. Il pragmatismo alla guida dell’Europa», è sposata con Lorenzo Bini Smaghi La vicenda ● La Germania è scossa ma è decisa ad andare avanti. La cancelliera Angela Merkel ha messo l’accento sulle responsabilità di Atene nel precipitare della crisi degli ultimi mesi che, se aumentarla, se ridurla. Gran parte degli operatori si aspetta che mantenga le cose come stanno fino a dopo il referendum del 5 luglio. Draghi non può dare altro denaro a un Paese che non sembra in grado di restituirlo. Ma non può nemmeno togliere quello che ha già dato. Per due ragioni. La Bce è esposta verso la Grecia per oltre cento miliardi, se Atene uscisse dall’euro ne perderebbe parecchi. Allo stesso tempo, non dando altro denaro alle banche elleni- dera il naufragio dei colloqui un suo fallimento. È d’accordo? «No, Angela Merkel ha sempre messo in risalto il valore politico del progetto dell’euro che non può essere indebolito dall’uscita di un Paese. Si è spesa personalmente con chi in Germania non la pensa così, anche all’interno del suo stesso partito contestando la cosiddetta teoria della catena. Quella che descrive l’unione monetaria come una catena formata da tanti anelli destinata a rafforzarsi se viene tolto l’anello più debole, cioè, in questo caso, la Grecia» Il ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha dato però l’impressione di pensarla diversamente. Ha fatto il falco durante tutte le trattative... «È stato il gioco delle parti. Non è e non è mai stato nell’interesse della Germania che e favorendo così la chiusura temporanea impedisce una corsa agli sportelli che provocherebbe in breve il tracollo del sistema e avvierebbe l’uscita dalla moneta unica. Draghi e la Bce, insomma, stanno puntellando Atene: le danno qualche giorno per evitare la Grexit. Una serie di leader europei, inoltre, ieri ha deciso di dire stop agli infingimenti e di definire il referendum di domenica una scelta dei greci sull’euro: se rimanerci o uscirne. Tra gli altri, lo hanno fatto François Hollande, Jean-Claude Juncker, il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel e la stessa signora Merkel. Incoraggiati dalla reazione non da panico dei mercati finanziari, i leader europei hanno messo da parte la prudenza: usano toni decisi per richiamare Tsipras dall’orlo del precipizio e stanno facendo pressione sui partiti e sulle istituzioni della Grecia affinché si torni a parlare di un compromesso, prima o dopo il referendum, che eviti l’uscita di Atene dall’euro. @danilotaino © RIPRODUZIONE RISERVATA far uscire la Grecia dall’euro» Non mi dirà però che non abbia spinto sul tasto del rigore anche con Atene? «Nei negoziati direi che l’interlocutore più severo è stato il Fondo monetario. In ogni caso è chiaro che ci sono delle regole e che nel decidere bisogna dosare solidarietà e responsabilità; la Germania non si è mai tirata indietro nella ricerca del compromesso. Al pari degli altri Paesi, da quelli cosiddetti virtuosi, attenti alle regole, a quelli che sono usciti da programmi di aiuti con sacrifici e sono in vista delle elezioni politiche, come Spagna e Portogallo, a quelli più poveri come l’Estonia e la Lituania che per entrare nell’euro ha dovuto prima pagare la sua quota — 60 milioni — di prestiti alla Grecia» Stefania Tamburello © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 5 # Primo piano Il caos Grecia Milano giù, le Borse bruciano 287 miliardi Piazza Affari cede il 5,17%, il differenziale con i titoli di Stato tedeschi risale a quota 159 punti base Il cambio euro-dollaro sale a quota 1,19. Patuelli (Abi): esposizione banche italiane «molto bassa» L’apertura di Berlino, che ha espresso disponibilità a riavviare i colloqui con Atene, dopo il referendum, non è riuscita ieri a rianimare i mercati, travolti dal naufragio dei negoziati sulla crisi greca. Le Borse europee ieri hanno fatto il tonfo, con Piazza Affari che ha segnato il risultato peggiore perdendo il 5,17% a 22.569 punti, mentre il rosso di Parigi si è fermato al 3,74%, quello di Francoforte al 3,56%. Cedimento limitato, pari all’1,97%, per Londra e flessione consistente, del 4,5%, per Madrid, mentre i ribassi hanno coinvolto anche le piazze asiatiche e Wall Street. Complessivamente le Borse europee ieri hanno bruciato 287 miliardi (80 ROMA 1997 Le crisi Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan miliardi solo Milano). Colpa dei ribassi registrati soprattutto dai titoli delle banche, le più esposte alla crisi greca. Anche se per l’Italia, ieri il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli è tornato a rassicurare sull’esposizione «molto bassa», circa 1 miliardo, del nostro sistema del credito. Tensioni forti anche sul secondario dei titoli di Stato con i rendimenti in altalena, in un clima di alta volatilità. In particolare il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi di uguale durata, schizzato in alto in apertura di contrattazioni e poi rapidamente disceso, ha chiuso di nuovo in rialzo a 159 punti base con i tassi dei Btp in salita a 2,38% e quelli dei Bund in calo a 0,79%. Indenni gli spread irlandesi, si sono allargati tutti gli altri differenziali con i titoli greci graziati dalla sospensione delle contrattazioni. Se il premier Matteo Renzi ha affidato ad un tweet il suo pensiero sul referendum greco, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan ha fatto altrettanto per precisare nuovamente che l’ esposizione diretta dell’Italia nei confronti della Grecia, «tra prestiti bilaterali e garanzie è pari a 35,9 miliardi». Infine l’euro che, in controtendenza, ieri si è rafforzato a 1,119 sul dollaro. Stefania Tamburello © RIPRODUZIONE RISERVATA Il lunedì nero dei mercati LE BORSE EUROPEE 2001 ● La Russia cade in depressione. La situazione richiese l’intervento del Fmi che approvò un pacchetto di 22,6 miliardi di dollari 2013 ● Il «corralito» argentino. È il termine con il quale si descrive la restrizione del denaro in contanti o da conti correnti durante la crisi economica ● A marzo del 2013 in cambio degli aiuti promessi dall’eurozona il governo cipriota opera un prelievo forzoso sui conti correnti LO SPREAD IERI 159 punti base I CREDITORI 55 miliardi 26 miliardi Bce Investitori privati 9 miliardi 150 140 200 miliardi 0 130 Governi eurozona -1 120 MILANO Parigi Francoforte Madrid -2 Londra -1,97% 100 -3,74% -5 -4,56% -5,17% 32 miliardi Fmi 60 46 90 -3,56% Banca centrale greca I 5 PAESI PIÙ ESPOSTI* Dati in miliardi di euro 110 -3 -4 32 miliardi 40 27 80 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno Germania Francia ITALIA Spagna Fonte: Ministero delle Finanze greco, Bloomberg *Comprende oltre ai prestiti bilaterali, le quote di partecipazione nei fondi salva Stati Esm e Efsf, nella Bce e nel Fmi 12 Paesi Bassi d’Arco ? Se Atene fa crac Turismo e conti in rosso Che cosa cambia nel versante Sud dell’euro ● I tre scenari ● Fronte mediterraneo ● La crescita ● Il turismo ● I mercati Euro e austerity o incognita dracma? Le scelte di Atene I Paesi periferici e la moneta unica alla prova della Grexit L’onda d’urto sulla debole ripresa dell’Europa Egeo, mare e cultura ancora più convenienti Una sfida all’Italia Btp, azioni e liquidità Le scelte del risparmio e il ruolo della Bce S S N I S ono principalmente tre gli scenari che si aprono sul fronte greco. Primo: oggi si trova in extremis l’accordo tra Atene e i creditori, nelle ultime ore disponibili prima della scadenza della rata da 1,6 miliardi che la Grecia deve al Fondo monetario. Secondo: oggi niente accordo e niente rimborso. Quindi, il default. Atene continua con la stretta su bancomat e capitali, ma resta nella zona-euro. È, per sommi capi, la strada già seguita da Cipro. Il tutto in attesa del referendum di domenica, magari con una (improbabile) micro-estensione-ponte del sostegno dei creditori: se vinceranno i sì a una posizione «europea», l’accordo diventerà più semplice. Se invece la spunteranno i no, e l’intesa non viene più raggiunta, ecco il terzo scenario: nessun accordo, default secco, fine del supporto europeo e avvio dell’uscita dall’euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA e la Grecia «cadrà» di fronte al suo rosso di bilancio e alla speculazione, quest’ultima tornerà all’attacco mietendo nuove vittime nell’eurozona? Gli occhi dei mercati sono rivolti verso i cosiddetti Paesi periferici dell’euro, che in passato hanno già «ballato» sulle onde dei mercati. Oggi, però, almeno per ora il termometro degli spread non indica particolari tensioni. Non poco dipenderà dalla capacità della Banca centrale europea di fare «scudo comune». © RIPRODUZIONE RISERVATA 35,9 1.300 on mancano poi le ripercussioni di un eventuale default su conti pubblici, crescita e lavoro oltre la Grecia e la sua tragica situazione. Qualche esempio? Se l’instabilità cresce, salgono i tassi sui Btp e gli interessi che paga lo Stato. Poi ci sarebbe la perdita, totale o parziale, ma definitiva, sui miliardi di credito italiano verso Atene. E ancora: l’incertezza frenerebbe la debole ripresa dell’economia tricolore. La domanda è: quanto ci vorrà all’Europa per «digerire» default e Grexit? © RIPRODUZIONE RISERVATA n caso di ritorno alla dracma, c’è il turismo tra i settori che più potrebbero cambiare. Dentro e fuori la Grecia. Il Paese ellenico come meta di vacanze diventerà meno caro, forse molto meno caro, senza perdere nulla in bellezza. Se Atene saprà superare gli scossoni pratici per turisti (come bancomat, pagamenti e trasporti pubblici), la Grecia potrebbe guadagnare molto in competitività nei confronti di altre mete che offrono mare, caldo e cultura. Come l’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA È l’esposizione dell’Italia, in miliardi di euro, secondo quanto ha riferito ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. L’importo è rappresentato da prestiti bilaterali e garanzie Il costo della crisi greca per i mercati, in miliardi di euro. Dai massimi di aprile le Borse hanno perso 900 miliardi a cui se ne aggiungono oltre 400 di valore perso dai titoli di Stato e la crisi sfocia in una Grexit, gli operatori di mercato consigliano ai risparmiatori di puntare su investimenti come la liquidità, le azioni di aziende Usa del consumo o della salute e i Btp brevi (che scadono al massimo tra 18-24 mesi). Questi ultimi non rendono quasi nulla, ma generalmente offrono maggiore protezione dal rischio di ritrovarsi con quotazioni molto più basse del prezzo a cui si erano comprate. Certo, il rischio è comunque sempre presente. Dai mercati sono intanto sempre di più gli sguardi puntati sulla Banca centrale europea. Con il probabile default di domani, la Bce continuerà con il programma di supporto alle banche greche o ritirerà il suo sostegno? Il secondo scenario potrebbe essere pesantissimo per gli istituti ellenici e aprire le porte all’addio greco all’euro. a cura di Giovanni Stringa © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 6 # Primo piano Il caos Grecia 4 Negoziati Una settimana fa la situazione sembrava difficile, non irrecuperabile Prima dell’Eurogruppo Juncker diceva di aver ricevuto «buone proposte» Poi Berlino ha gelato gli entusiasmi. L’escalation delle tensioni, fino allo strappo La resa dei conti in Europa Quei giorni terribili Le date DALLA NOSTRA INVIATA Nessuno al quartier generale dell’Unione Europea avrebbe mai pensato che un giorno il presidente della Commissione Ue avrebbe dovuto pronunciare un discorso drammatico in difesa dell’Europa e dell’euro come ha fatto ieri Jean-Claude Juncker, entrando di peso in una consultazione popolare di uno Stato membro, chiedendo ai greci di votare «sì» al referendum di domenica. Una settimana fa la situazione sembrava difficile, certo, ma non irrecuperabile. Nei corridoi di palazzo Berlaymont, sede della Commissione dove, al tredicesimo piano, i rappresentanti dei creditori internazionali nelle ultime settimane hanno fatto spesso notte fonda confrontandosi con la delegazione greca per arrivare a un accordo, non è stata mai persa la speranza di raggiungere un’intesa. Addirittura il giorno prima dell’Eurosummit straordinario del 22 giugno, poco dopo la mezzanotte il capo di gabinetto di Juncker, il duro (e potente) Martin Selmayr twittava: «Ricevute le nuove proposte greche, buona base per progressi all’Eurosummit di domani». Poi si sa com’è andata. Al mattino la proposta era già cambiata e il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble ghiacciava gli animi: «Non ci sono novità, senza una proposta concreta si potrà fare poco oggi». Questo era una settimana fa. Poi ci sono stati altri due incontri dell’Eurogruppo e un vertice dei capi di Stato e di governo. In mezzo proposte e controproposte a segnare un crescendo di ambiguità. Ma c’è chi sperava ancora nell’incontro dei ministri finanziari dell’eurozona di sabato, ultima data utile prima della scadenza, oggi, del piano di aiuti alla Grecia. Venerdì notte l’annuncio da parte del premier greco Alexis Tsipras del referendum sulla proposta dei creditori coglie tutti di sorpresa e trasforma in tragedia quello che finora era parso un dramma a tratti farsesco per il comportamento di alcuni protagonisti, a BRUXELLES 30 GIUGNO ● Atene avrebbe dovuto restituire 1,5 miliardi di euro al Fmi. Ieri il governo ha detto: «Non pagheremo» Ufficialmente, non è default: il Fmi mette la Grecia in «arretrato» 1 LUGLIO ● Riunione della Bce sul caso Grecia. La Banca centrale ha deciso di non concedere ad Atene ulteriori fondi ma non ha sospeso i fondi Ela, l’assistenza di liquidità d’emergenza 5 LUGLIO ● Si svolge il referendum indetto da Tsipras. I cittadini greci sono chiamati ad accettare o respingere l’ultima proposta di accordo dei creditori 20 LUGLIO ● Scade un pacchetto da 3,5 miliardi di euro che Atene deve alla Bce. Per la Grecia sarebbe impossibile restare nell’eurozona se considerata insolvente dalla Bce ● Il caso Il falco Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble. La mattina dell’Eurogruppo straordinario ha detto: «Non ci sono novità, senza una proposta concreta si potrà fare poco» I fronti Nella foto a sinistra il ministro delle Finanze francese Michel Sapin e il collega greco Yanis Varoufakis; qui a fianco il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem e la direttrice del Fmi Christine Lagarde Il discorso ❞ Il primo ministro di Atene Alexis Tsipras nel discorso televisivo di domenica 28 giugno. Il governo greco ha annunciato un referendum sull’accordo per il prossimo 5 luglio L’Unione Europea si fonda sui principi della solidarietà, della democrazia, della comprensione e del rispetto reciproco, non su ricatti e ultimatum Alexis Tsipras premier greco cominciare dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Venerdì notte la delegazione greca era al lavoro con i tecnici di Commissione Ue, Bce e Fmi per trovare un’intesa da sottoporre all’Eurogruppo dell’indomani: la notizia del referendum spiazza persino George Chouliarakis, il rappresentante greco nell’Euro working group, l’uomo incaricato da Tsipras di difendere gli interessi greci davanti al Brussels Group (l’ex Troika). All’Eurogruppo di sabato si consuma lo strappo definitivo. Se finora alcuni Paesi — racconta una fonte Ue — erano stati più dialoganti nei confronti di Atene, la decisione di Varoufakis di lasciare il tavolo ottiene l’effetto di compattare tutti i 18 ministri finanziari, con il francese Michel Sapin che si offre ancora di mediare in un estremo tentativo. Il risultato è la decisione di non estendere il programma di salvataggio. L’appello di Tsipras al popolo greco di votare «no» per Bruxelles è uno choc, venerdì i creditori internazionali avevano messo sul tavolo una proposta che cercava di andare incontro alle richieste greche. «C’era anche l’abbassamento dell’Iva sugli hotel dal 23% al 13% — racconta una fonte vicina al dossier — mentre il governo greco negava l’esistenza del nuovo documento». E così domenica, dopo una serie di riunioni in un clima di tensione mista a incredulità, d’accordo con Bce e Fmi, la Commissione fa qualcosa di inusuale: pubblica «per trasparenza e informazione del popolo greco» le ultime proposte dei creditori in inglese e in greco, che «prendono in considerazione le proposte delle autorità greche dell’8, 14, 22 e 25 giugno 2015». A Bruxelles domina la delusione e la stanchezza per un negoziato durato sette mesi: «A novembre avevamo l’accordo — ricorda con frustrazione una fonte Ue — ma al Fondo monetario non andava bene. Al governo c’era ancora Samaras. E ora siamo invece arrivati a questo punto». Francesca Basso © RIPRODUZIONE RISERVATA Porto Rico insolvente, anche nei Caraibi c’è una piccola Atene Una «piccola Grecia» anche per gli Stati Uniti. È Porto Rico, i cui amministratori hanno lanciato l’allarme debito: «Non possiamo ripagare 72 miliardi di dollari». Un rebus reso più complicato dallo status dell’isola caraibica: un territorio americano e non uno Stato o una città; quindi non può ricorrere alla «bancarotta assistita», come ha fatto per esempio Detroit. L’isola non è neanche uno Stato PORTO RICO STATI UNITI MESSICO CUBA sovrano quindi non può chiedere aiuto o prestiti al Fmi. Il suo caso particolare rappresenta così un test senza precedenti anche per il mercato dei bond americani. La situazione è difficile dalla fine della Guerra fredda, quando Washington ha iniziato a chiudere le basi militari sull’isola. Ma nessuno aveva previsto una piega «greca» del genere. Il governatore Alejandro Garcia Padilla chiede ai creditori 72 miliardi di dollari: il debito dell’amministrazione di Porto Rico (4 milioni di abitanti) di «condividere i sacrifici» imposti all’isola. La prima scadenza di pagamento che Porto Rico rischia di saltare è in settimana, quando la maggiore società elettrica locale, con un debito di 9 miliardi di dollari, potrebbe mancare un pagamento ai creditori, dando così luogo a uno dei maggiori default municipali della storia. Da «isola dell’incanto» (come veniva chiamata) a isola del debito. Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 7 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 8 # Primo piano Il caos Grecia IL REPORTAGE LA PAURA DEL CRAC Code in farmacia, razionamenti Prove di un’economia di guerra 20 mila i greci scesi in piazza ad Atene ieri sera per dire no all’austerità 323 miliardi di euro l’ammontare del debito pubblico greco 59 imprese hanno chiuso i battenti ogni giorno in Grecia da inizio 2015 25% il tasso di disoccupazione in Grecia (la media nell’area euro è 11%) 11 milioni gli abitanti della Grecia (3 milioni i residenti nella capitale Atene) dal nostro inviato ad Atene Federico Fubini D all’esterno della farmacia arrivano urla e odore di costolette di maiale alla griglia. Sono le otto di sera e Piazza Syntagma si sta riempiendo metro dopo metro della prima manifestazione di questa campagna referendaria, quella organizzata dal fronte del «no». Tra ventiquattro ore toccherà al «sì». Ma stasera i cartelli su centinaia di spalle chiedono lo «stop al memorandum vecchio e nuovo», e i dimostranti sono ovunque, sempre più fitti sul selciato di Syntagma. Dentro la porta della farmacia Venice, una specialista di estetica con il botox, scivola via con un sacchetto in mano. È appena uscita dal lavoro e si è fermata a comprare una scatola in più di un medicinale contro la pressione alta, per sua madre. Non serviva, riconosce la 49enne Venice (che chiede di omettere il cognome), ma ha deciso che avrebbe comprato delle riserve di farmaci non appena ha sentito che ci sarebbe stato il referendum. Non è la sola, ad Atene. Papharm, il più grande grossista privato di medicine nella capitale greca, ha registrato un incremento della domanda di forniture dalle farmacie fino al 50%. A quel punto l’azienda si è comportata un po’ come la Banca di Grecia, quando due giorni fa ha raccomandato la chiusura delle banche e i cont ro l l i s u i ca p i t a l i : a n c h e Papharm ha imposto limiti alla distribuzione di medicine agli esercizi al dettaglio, per non trovarsi con i magazzini vuoti. I suoi fattorini hanno fatto tre o quattro ore di straordinario portando in centinaia di farmacie sacchi pieni di scatole di medicinali importati dalla Germania, dalla Svizzera o dalla Francia. Solo per il latte in polvere da neonati, Papharm ieri ha registrato il raddoppio delle richieste e ha distribuito 1.500 confezioni in più. In questo, Atene è cambiata in poche ore più che durante cinque anni di recessione. I residenti di una capitale europea piena di caffè, musei, metropolitane moderne e pulite, e di laureati, per la prima volta da decenni si sono rituffati nell’accaparramento. Riempirsi la casa di cibo, benzina o medicine era un’abitudine da tempo di guerra, che gli anziani ricordano di aver rispolverato durante il colpo di Stato dei colonnelli nel 1967. Era una memoria cancellata dalle teste dei più giovani ma ieri è riaffiorata di colpo, irrazionale e prepotente. «In molti hanno comprato il doppio o il triplo delle quantità abituali di cardiovascolari, antibiotici, antinfiammatori», nota Loukas Arnaoutakis, titolare di una farmacia in via Solone 92, non lontano da piazza Omonia. Durante la giornata la situazione è arrivata a un punto tale che l’Associazione ellenica delle aziende farmaceutiche ha dovuto emet- ● La parola DEFAULT La parola default, ormai entrata nell’uso comune, corrisponde in italiano a «insolvenza, fallimento» e indica, per esempio, l’incapacità di uno Stato di rispettare le scadenze di restituzione dei finanziamenti ricevuti da istituzioni bancarie internazionali o private. Da oggi la Grecia è di fatto in default, e cioè in fallimento, perché non può rimborsare la rata da 1,6 miliardi di euro al Fmi. Il Fondo monetario da oggi metterà Atene in «arretrato» per 30 giorni: perciò il fallimento vero e proprio è rimandato alla fine del mese prossimo tere un comunicato: «Non si registrano carenze di farmaci». Come in Italia si ascoltano le radio dedicate a ogni singola squadra di calcio, in questi giorni ad Atene chiunque nei taxi o nei bar segue le emittenti che parlano ossessivamente del referendum, di Syriza o del premier. Ieri gli ateniesi hanno sentito che Alexis Tsipras aveva scritto ai suoi colleghi europei per chiedere un’estensione del programma — respinta — e ciò non ha fatto che acuire il senso di incertezza. Non aiuta il fatto che la corsa ai medicinali presenti una complicazione in più: specie le farmacie più piccole si sono viste chiedere dai grossisti il saldo dei medicinali tre volte al giorno e solo in denaro liquido. Gli importatori di prodotti della tedesca Bayer o della svizzera Novartis non consegnano più dietro bonifico o pagamento elettronico. Il loro rifiuto non si deve ai vincoli bancari, ma alle loro stesse paure: da quando l’an- nuncio del referendum ha rimesso in dubbio il futuro della Grecia nell’euro, i grossisti di farmaci temono che i produttori esteri chiedano loro di saldare gli ordini solo in contante. Dunque a loro volta essi stessi esigono solo contante dalle farmacie minori, che a cascata spesso esigono solo contante dai clienti. Maria, un’esercente di 34 anni in Odos Benaki, su questo è diventata irremovibile. In un’economia dove ormai non si ritira più di 60 euro al giorno, tutto dipende dal denaro liquido. Il diaframma fra lo standard occidentale di normalità e una crisi umanitaria non era mai stato tanto sottile. Questo non basta però a far decidere Venice, l’operatrice estetica corsa a rifornirsi nella farmacia di Piazza Syntagma. Con 1.200 euro al mese guadagna più di tanti altri, ammette. «Ma nel referendum non sono sicura di optare per il “sì”. Secondo me ci mentono tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Attesa Pensionati davanti a una filiale delle Banca nazionale greca a Iraklion, sull’isola di Creta, discutono con un impiegato chiedendo notizie delle loro pensioni (Stefanos Rapanis/ Reuters) Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 PRIMO PIANO 9 # La scheda delle polemiche La scheda del quesito referendario di domenica: nella colonna a destra, le due opzioni, «óchi» (no) e «nai» (sì). Polemiche in Grecia perché i due simboli non sono affiancati in orizzontale, ma il «no» è disposto in alto sopra il «sì» Il voto ● Il governo greco ha pubblicato ieri il testo del referendum indetto dal premier Tsipras per il 5 luglio ● La consultazione popolare verte sulla proposta dei creditori internazionali per evitare il default e vedere avanzare il programma di aiuti ● Il quesito è uno solo: «Deve essere accettata la proposta sottoposta da Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale all’Eurogruppo del 25 giugno 2015, composta da due parti che insieme costituiscono la loro proposta complessiva?». Sulla scheda prima compare il «no» e il «sì» ● Tsipras ha dichiarato che una vittoria del «no» rafforzerebbe la posizione di Atene verso i creditori ● L’appello del il presidente della Commissione Juncker: «Greci, votate sì» Manifestazione dal nostro inviato Lorenzo Salvia ATENE Le bandierine piccole sono in offerta, un euro. Quelle più grandi vengono cinque. Strisce bianche e azzurre, viva la Grecia e già che ci siamo pure la dracma. Delphina ha piazzato il suo banchetto in cima alla scalinata di piazza Syntagma, il cuore della capitale del default. «Sto facendo più soldi che al concerto di Robbie Williams, che ha cantato qui una settimana fa», dice tra una sigaretta e l’altra. Il patriottismo tira più del pop. E anche stasera la piazza davanti al Parlamento di Atene diventa il centro della protesta. Arrivano in 20 mila per dire «ochi», scrivete no sulla scheda del referendum di domenica prossima sull’ennesimo piano proposto da Bruxelles. E fa lo stesso se la trojka non si chiama più così. Dovrebbe venire anche il premier Alexis Tsipras. Ma alla fine ripiega su un’intervista alla tv di Stato. Niente cravatta come al solito, giacca blu: «La grande folla radunata a Syntagma — dice — ci dà la forza, con calma e compostezza affronteremo minacce e ricatti». La gente è ancora in piazza quando lui arriva al cuore del ragionamento, la base della campa- «Greci, votate no» 36,3 Tsipras il Tribuno punta tutto sulla piazza per cento dei voti ottenuti alle ultime elezioni politiche da Syriza, partito della sinistra radicale L’appello tv del premier, mentre i suoi fan manifestano «Non ci butteranno fuori dall’euro. E noi negozieremo» gna che andrà avanti fino alla fine della settimana: Bruxelles, spiega lui e ripetono qui con gli striscioni in mano, vuole che la Grecia resti nell’euro e cacciare il suo governo. «Volevano spazzare via la speranza — continua Tsipras, guardando fisso in camera — ma non credo che ci sia la volontà di cacciare via la Grecia dall’euro. Un Paese in default ha dei costi altissimi». Intanto, in «default parziale» l’agenzia di rating Fitch ha classificato ieri quattro banche greche: National Bank of Greece, Piraeus, Eurobank e Alpha. Ma il contrattacco è già pronto. A partire dalla scheda elettorale che domenica 10 milioni di greci sono chiamati a mettere nell’urna. In alto la scritta «ochi», cioè il no al piano in arrivo da Bruxelles. In basso la scritta «nai», il via li- In Tv Il primo ministro greco Alexis Tsipras, 40 anni, fotografato ieri nella sede della televisione nazionale mentre rivede il discorso che sta per pronunciare in diretta. Il premier ha chiesto ai greci di votare «no» al referendum di domenica: un no che, per molti osservatori, significherebbe l’uscita dall’euro 149 deputati conquistati da Syriza: per 2 seggi ha mancato la maggioranza assoluta; 76 a Nea dimokratia (centrodestra) 5 Mesi fa l’insediamento del governo Tsipras (27 gennaio), che ha basato la sua campagna sul no all’austerity bera all’accordo che metterebbe all’angolo il governo di Atene. Prima il no, poi il sì: se non un suggerimento almeno una suggestione. «Se vince il no — dice Tsipras — dovremo forse dire addio all’euro. Ma i cittadini greci potranno sopravvivere anche senza il programma di aiuti». E lo stesso premier greco sottolinea come «più alta sarà la percentuale del no al referendum, maggiori saranno le armi del governo greco per rilanciare i negoziati». E se invece vincesse il sì? «Non sono un uomo per tutte le stagioni», risponde il premier, deciso a Il declassamento L’agenzia di rating Fitch ha valutato in «default parziale» quattro banche greche usare anche le sue dimissioni per convincere chi ancora non ha deciso. «La gente ha il diritto di scegliere il futuro. Il popolo farà sentire la sua opinione e la sua voce sarà ascoltata». Stasera, a Syntagma, manifesteranno i sostenitori di Antonis Samaras, il predecessore di Tsipras che, pur tra lacrime e sangue, aveva portato la Grecia fuori dalla recessione. Loro sono per il sì: niente dracma, meglio l’euro. Non saranno exit poll, certo. Ma contare la gente in piazza sarà il primo test per capire da che parte tira il vento del referendum. © RIPRODUZIONE RISERVATA ● Il commento Le leggi, la scuola: due lezioni dal disastro (anche per l’Italia) di Roger Abravanel Q uesto weekend in Grecia, i molti amici liberali commentavano con amarezza come si stesse consumando una tragedia annunciata. Un premier di estrema sinistra sta trascinando il suo Paese fuori dall’euro e l’Europa, dopo aver salvato la Grecia temendo una nuova Lehman, adesso la lascia andare, comportandosi come un contabile miope che guarda solo i conti e i bilanci. Quali le lezioni per noi? La prima è che il debito pubblico conta poco se c’è la crescita e questa non nasce senza una grande libertà dell’economia. La Spagna e l’Irlanda sono economie più liberali della Grecia e dell’Italia, sono quindi cresciute molto di più e i loro debiti non preoccupano più di tanto. Un’economia liberale richiede soprattutto una società dove si rispetti la legge e quindi il capitale umano, soprattutto quello più giovane, possa esprimersi al meglio, perché esiste la meritocrazia e i migliori vanno avanti. Anni fa il premier Aznar, quando chi scrive gli chiese le tre ricette che aveva usato per fare ripartire l’economia spagnola rispose: 1) «rispetto della legge», 2) «rispetto della legge», 3) «rispetto della legge». Ebbene i tempi della giustizia civile in Spagna sono la metà che quelli della Grecia, che a loro volta sono inferiori ai nostri! La seconda lezione è che quando si arriva ad una classe media stremata come quella greca di oggi, si lascia posto agli estremismi di sinistra e/o destra che in Grecia si sono alleati per portarla fuori dall’euro. E 70 anni fa gli estremismi europei hanno portato a una guerra mondiale. Quando parlo con molti miei connazionali pur informati sento dire «sì ma l’Italia non è la Grecia» perché abbiamo un settore manifatturiero che esporta, che la Grecia non ha. Vero, ma questo settore rappresenta tra il 20 e i l 30% dell’economia e più di tanto non può fare per trascinare il resto del Paese a ripartire dopo 20 anni di stagnazione. La nostra economia non potrà ripartire fino a che non crescerà la parte più debole Crescita e legalità Il debito pubblico conta poco se c’è la crescita, questa non nasce senza la libertà dell’economia. Un’economia liberale richiede soprattutto il rispetto della legge del Paese, che purtroppo continua ad essere il Mezzogiorno. E questo significa essenzialmente due grandi riforme: 1) fare rispettare la legge — la maggioranza dei tribunali civili del Centro-Sud ha prestazioni nettamente meno buone — e 2) riuscire a valorizzare lo straordinario potenziale umano oggi tarpato da scuole peggiori della media del Paese e peggiori perfino di quelle greche come rivelano i test «Pisa» di matematica del 2012: il Sud del Paese è a livello della Bulgaria e di Cipro e peggio della Grecia. La verità è che il nostro riferimento non dovrebbe essere la Grecia, ma la Germania. Purtroppo se non facciamo subito le vere, grandi riforme per essere finalmente una società ed un’economia liberale, rischiamo il declino della Grecia. meritocrazia.corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 11 # Primo piano Il caos Grecia Il retroscena di Francesco Verderami Salvini cavalca il fronte antieuropeo: via i soldi in banca per dare un segnale Prima la prudenza, poi la linea dura. Renzi cerca di attenuare l’impatto politico sull’Italia I partiti ● La situazione greca è argomento di riflessione in tutti i partiti. Il Pd è spaccato. La minoranza invoca una ripresa delle trattative e un sostegno a Tsipras. Matteo Renzi non prende posizione direttamente, ma ricorda che non si tratta di una partita tra il premier ellenico e la Commissione Ue, ma tra euro e dracma ● Area popolare appoggia le scelte della trojka. «Non possono risultare paganti il ricatto, l’azzardo e l’ignavia del governo greco», scrive Maurizio Sacconi ● Critici gli azzurri nei confronti dell’austerity imposta dall’Europa, ma Gasparri parla di «scelta suicida» del governo greco ● Matteo Salvini è contrario a un accordo tra la Grecia e le istituzioni europee: «Fossi in Grecia voterei no, per la sovranità e la libera scelta» ● Il M5S si schiera invece a difesa della scelta del referendum greco ROMA Il referendum greco è una lama affilata e senza manico: in qualsiasi modo la si impugni c’è il rischio di ferirsi. Perché se è vero che la chiamata alle urne di Tsipras evoca il riscatto contro «l’Europa matrigna», è altrettanto vero che i suoi effetti — la chiusura della Borsa di Atene e le file ai bancomat — preoccupano l’opinione pubblica italiana e allarmano il ceto produttivo, che sull’euro continua a puntare. L’arma a doppio taglio impone però una scelta, ed era scontato da quale parte si sarebbe posto Renzi. Nonostante la minoranza del Pd lo esortasse ad appoggiare Syriza, il premier si è collocato sulla linea istituzionale di Bruxelles. E alla vigilia del vertice con la Merkel ha spiegato che il popolo greco è chiamato a scegliere tra la permanenza nel consesso europeo e la fuga verso l’ignoto rappresentato dal ritorno alla dracma. Ma non c’è dubbio che la mossa di Tsipras lo abbia colto di sorpresa. Di ritorno dal vertice dell’Unione, Renzi aveva infatti spiegato ai suoi ministri che «dopo un week end di terrore» si sarebbe giunti a un compromesso. Non è andata così. Forse anche per questo ieri ha preferito esprimersi solo con un tweet, mentre nel resto d’Europa — da Hollande alla Merkel — i capi di Stato e di governo riunivano i propri esecutivi o consultavano le forze di opposizione, come a voler attenuare a livello nazionale l’impatto del crash europeo. Perché il colpo è stato pesante, e già in mattinata a Roma — nella maggioranza — aleggiava il timore per le ripercussioni: nonostante Draghi si fosse posto «come scudo», erano conside- rati «inevitabili i contraccolpi politici ed economici». Lo si è visto subito in Borsa e in Parlamento, dove l’esecutivo è finito sotto assedio. A Palazzo Chigi la tesi è che l’offensiva si infrangerà sui cavalli di frisia delle riforme, poste a difesa dell’economia nazionale: «E siccome noi le abbiamo fatte e stiamo continuando a farle — sostiene Renzi — è ora che le facciano anche gli altri», cioè i greci, verso i quali «la mano d’aiuto è ancora tesa». È un modo per far capire che la vertenza a Bruxelles non è chiusa, ma è anche — per dirla con Alfano — un segnale al Paese per avvisare che «l’unica linea possibile è la linea di realismo attuata dal governo»: «Tsipras invece è la dimostrazione di come certe campagne elettorali impostate sui sogni, alla prova dei fatti si trasformino in incubi. E il prezzo lo sta pagando il popolo greco». Il referendum di Atene, dunque, non è solo una trincea dove si consuma il braccio di ferro europeo ma è anche il terreno di scontro politico nei singoli Stati, sebbene in Italia si registri una spinta trasversale per porre fine alla stagione del rigore a Bruxelles. È una sorta di unità nazionale che va dal forzista Gasparri al democratico Damiano, un appello rivolto al governo che ha il sapore dell’accerchiamento. E con i Cinquestelle che sfruttano la mossa di Syriza per rivendicare l’uscita dall’euro e il ritorno alla sovranità nazionale, era attesa la mossa di Salvini. Il «Matteo» di opposizione — che secondo lo studio pubblicato sul Corriere da Pagnoncelli ha raggiunto negli indici di gradimento il «Matteo» di A secco Banche chiuse ad Atene per chi voleva ritirare denaro (Afp) ● La parola RIGORE La fine della stagione del rigido controllo delle politiche economiche europee è stata invocata da alcuni Paesi, con in testa la Grecia di Tsipras, e da forze politiche di diverso orientamento. Il premier Renzi ha negoziato con Bruxelles per una maggiore flessibilità mentre in Italia le forze di opposizione sono più dure e chiedono cambiamenti radicali alle politiche della Ue. governo — sembrava stesse maturando una svolta. Ieri mattina a L’aria d’estate, trasmissione di La7, il segretario del Carroccio era parso molto prudente sul referendum greco, fino al punto da marcarne le distanze. Impressione confermata a telecamere spente: «Io non tifo Tsipras», diceva Salvini, che nella mossa del premier greco intravvedeva «un’azione da exit strategy più che una volontà di affidarsi al popolo con uno strumento democratico. Perché se un partito si candida a governare con un programma, poi con quel programma deve andare fino in fondo». In un colpo il leader leghista sembrava differenziarsi a Roma da Forza Italia (che con Brunetta si era schierata a fianco di Tsipras), e a Bruxelles dalla Le Pen (che aveva inneggiato al referendum greco). Era come se, in una prospettiva di governo, si preparasse a competere con Renzi per il primato sull’elettorato di centro, pur partendo da una posizione opposta. Perché, sia chiaro, Salvini resta convinto che l’Italia debba uscire dall’euro, ma già in campagna elettorale per le Regionali aveva smesso di parlarne, un po’ per «non spaventare» gli imprenditori del Nord, un po’ perché ritiene che «comunque la storia della moneta unica sia ormai ai titoli di coda». Poi però in serata, alla Zanzara su Radio 24, ha sferrato un colpo pesantissimo e allarmante, dicendo che «per dare un segnale all’Europa, ritirerei i soldi dalle banche italiane. Fossi ad Atene voterei no: potrebbe essere l’inizio di una nuova era». Il referendum greco è una lama affilata. E senza manico. © RIPRODUZIONE RISERVATA La sinistra in campo «Andiamo da Alexis» Fassina e D’Attorre preparano le valigie Landini: sì alla rivolta di Fabrizio Roncone Atene, domenica, sede di Syriza: saranno tutti lì, da Stefano Fassina ad Alfredo D’Attorre, per aspettare i risultati del referendum indetto dal premier greco Alexis Tsipras. Soccorso rosso. Compagni, si parte. Prove di mobilitazione in ciò che resta della sinistra italiana. Una scossa di vecchio istinto internazionalista scuote ribelli Pd e fuoriusciti, gruppettari e nostalgici rifondaroli, Sel in blocco, intellettuali affezionati a Karl Marx, comunisti veri, radical-chic malinconici come l’Orango di Sumatra. Chi non parte, organizza cortei, sit-in, manifestazioni di sostegno. Il lider maximo della Fiom, Maurizio Landini, pensa a due eventi da tenere a Roma e a Milano. L’edizione on-line della rivista Micromega titola: «La democrazia non si svende e non si vende». Segue invito a firmare un appello in solidarietà con la popolazione della Grecia. E Pippo Civati? Pippo Civati sta decidendo (mai mettergli fretta). Non come Stefano Fassina. Fassina ha deciso, fa discorsi duri, di piombo. («La Bce ha lasciato ai greci solo la possibilità di scegliersi il tipo di suicidio: o politico, o economico». Continui. «Vogliono umiliare Tsipras e far tornare al governo i servi che c’erano prima. In alternativa, li costringono ad uscire ❞ L’ex pd Vogliono umiliarlo e far tornare al governo i servi che c’erano prima Il leader Fiom Tsipras è fedele al mandato Vuole solo condizioni migliori per la sua gente dall’euro...». Le ricordo, Fassina, che ci sono state trattative lunghe, e Tsipras non sempre è sembrato... «Sciocchezze! Hanno scelto la Grecia per dare una lezione esemplare, affinché nessuno osi più mettere in discussione l’interesse nazionale tedesco e il dominio dell’aristocrazia finanziaria che domina l’Europa, Italia compresa». Le ripeto: Tsipras, a numerosi osservatori, non è parso impeccabile. «Può aver commesso qualche errore di comunicazione... poi è stato leale con i suoi elettori. Il referendum è una prova di democrazia... Andremo a seguirlo da vicino. Saremo io, D’Attorre...». Come finirà? «Previsione impossibile. Sul popolo greco faranno pressioni inaudite»). I toni sono questi. I ragionamenti si spengono dentro presagi cupi. Niente a che vedere con l’atmosfera di pochi mesi fa: al teatro Valle occupato, a Roma, quando il compagno Alexis salì sul palco (parlando in greco, non in inglese: la lingua del capitalismo) e ad ascoltarlo raggianti c’erano Sabina Guzzanti e Nicola Piovani, Carlin Petrini e decine di quelli che avevano già votato, alle europee, per la lista «L’altra Europa con Tsipras» (eletti Curzio Maltese, Eleonora Forenza e Barbara Spinelli, poi dimissionaria in un rogo di polemiche). Applausi, grida di evviva, un nuovo orizzonte era possibile con le inevitabili raccolte di appelli con dentro firme varie, da Furio Colombo a Moni Ovadia, da Andrea Camilleri a Carlo Freccero. L’entusiasmo è sparito, però resiste una certa speranza. Sentite Landini. («La Grecia è la nostra ultima barricata contro le politiche di austerità. Che, finora, hanno prodotto 26 milioni di disoccupati...». Mi piacerebbe sentirle dire, segretario, che la Grecia paga anche errori dei precedenti governi e che Tsipras ha fallito... «Tsipras è solo stato fedele al mandato per il quale è stato eletto! Tra l’altro è falso che voglia uscire dall’euro: cerca solo di negoziare, come è del tutto legittimo, condizioni più favorevoli per la sua gente». Ora, però, è in un angolo. «Comincio a cogliere, qua e là, un certo senso di soddisfazione... come se ribellarsi alle regole della Bce sia un reato. La verità è che Tsipras guida una rivolta che dev’essere anche nostra»). Mettendo su una smorfia di soddisfazione, Tsipras disse alla platea del teatro Valle: «Berlinguer, Togliatti, Gramsci. Per anni abbiamo guardato alla sinistra italiana. Ora, però, le cose sono cambiate... e siete voi che guardate a noi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 12 # Politica Il retroscena di Maria Teresa Meli Il premier e il piano per il nuovo Pd: lo riorganizzerò, serve gente capace Il leader: basta con le divisioni. E spiega ai suoi: alla sinistra radical chic non piaccio ROMA La sua attenzione, ora, è rivolta tutta alla Grecia, con qualche sguardo ironico anche a chi, in Italia, dentro e fuori il Pd, lo attacca pur di riuscire a tramutare «in bega domestica» una situazione «internazionale drammatica», ma prossimamente, Matteo Renzi ha intenzione di mettere mano al partito. Intanto, una prima tappa è rappresentata dalla «ripartenza» del quotidiano l’Unità, che da oggi sarà nuovamente nelle edicole, diretta da un fedelissimo del premier, Erasmo D’Angelis. È un piccolo passo iniziale, ma il traguardo finale, come spiega lo stesso presidente del Consiglio, è quello di «organizzare meglio il Pd», di mettere ai suoi vertici «gente capace», perché «le amministrative non sono lontane» e «non possiamo fallire l’obiettivo». «Ora — è l’ammonimento del segretario-premier — bisogna andare avanti anche con più decisione». Renzi lo ha spiegato chiaramente ai suoi collaboratori: «Contro di noi non c’è un vento unitario nazionale, ma non possiamo nasconderci che il risultato delle regionali e delle ultime amministrative è stato politicamente negativo e questo non dovrà più ripetersi». Per questa ragione in vista Dagli eletti dem 7,5 milioni al partito in media 18 mila euro a parlamentare ROMA Oltre 7 milioni e mezzo da ministri, parlamentari renziani e pure dalla minoranza. È questo il tesoretto del Pd, versato soprattutto da deputati e senatori dem a sostegno delle casse del partito. Nell’ultimo bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, si scopre che i conti si reggono grazie alla generosità dei singoli eletti. Il totale delle donazioni ammonta a 7.536.011 euro: l’anno scorso, in media, ciascun contribuente ha sborsato circa 18 mila euro. Scorrendo le cosiddette «libere contribuzioni soggette alla dichiarazione congiunta», spicca l’obolo dei ministri che hanno raccolto ben 129.500 euro: nell’elenco figurano, tra gli altri, Maria Elena Boschi (Riforme costituzionali) che nel 2014 ha versato 23.000 euro; Paolo Gentiloni (Esteri 18.000); il sottosegretario Luca Lotti (23.000); Mariana Madia (Pa - 19.000); il Guardasigilli Andrea Orlando (18.000); Roberta Pinotti (Difesa 10.500); Dario Franceschini (Cultura - 18.000). E ancora: il tesoriere Francesco Bonifazi (altri 32.920); il presidente del Pd, Matteo Orfini (18.000) e il numero due di largo del Nazareno, Lorenzo Guerini (16.500). Tra i finanziatori ci sono pure il neocapogruppo a Montecitorio, Ettore Rosato (42.000) e il presidente dei senatori, Luigi Zanda (18.000). Consistente il contributo anche da parte della minoranza interna: sempre nel 2014 uno dei parlamentari che hanno appena lasciato il Pd, Pippo Civati, ha versato 18.000 euro come altri due fuoriusciti, Stefano Fassina e Monica Gregori. Il Pd ha ricevuto finanziamenti anche da parte di imprese (in tutto 184.000 euro) che sono arrivati, tra l’altro, dalla National Laundry, società specializzata in lavaggi industriali, dalla Ferrarini, che produce salami e prosciutti, e dalla Pessina Costruzioni. Francesco Di Frischia © RIPRODUZIONE RISERVATA WWW.VALENTINO.COM Dai ministri ai fuoriusciti delle elezioni del 2016 in capoluoghi di regione importanti come Milano, Torino, Napoli, Bologna e Genova e, forse, anche Roma, Renzi ha deciso di «riorganizzare il Pd», perché finora, ha spiegato ai fedelissimi, «è inutile negarselo, era organizzato male. E non è questione di partito solido o liquido, quelle sono stupidaggini». Il presidente del Consiglio non ha ancora chiarito nemmeno ai suoi che cosa intenda veramente fare, quali sono le innovazioni che ha in mente e ha rinviato al prossimo autunno le decisioni finali. Ma in un autunno non troppo lontano «perché i tempi so- Oggi Dopo la crisi Il ritorno de «l’Unità» Oggi torna l’Unità. A presentarlo ieri, da sinistra, il condirettore Vladimiro Frulletti, il direttore Erasmo D’Angelis, il tesoriere pd Francesco Bonifazi e l’editore Guido Stefanelli. no quelli che sono». Bisogna vedere se la minoranza interna vorrà dare una mano. O se, piuttosto, preferirà giocare d’ostruzionismo. Secondo Renzi, «il governo è una macchina in grado di correre» e il Partito democratico deve fare altrettanto. E in questo senso la minoranza deve capire che «i nostri non ne possono più delle divisioni interne», «sono stufi delle liti». Infatti, lo stesso premier, che pure non è un tipo morbido è andato alla mediazione sulla riforma costituzionale. Ciò nonostante Renzi sa bene che la partita con i suoi oppositori interni non è facile. Ha letto i discorsi di Roberto Speranza, ha visto che l’ex capogruppo, piuttosto che scegliere una via autonoma ha preferito farsi incoronare leader della minoranza da Pier Luigi Bersani. E, soprattutto, il premier sa che «loro hanno deciso che io non sono di sinistra». Lo ripete spesso nei conversari con i collaboratori e gli amici più fidati. Come ripete spesso di «non essere mai piaciuto alla sinistra radical chic». E su questo punto è difficile dagli torto perché certamente in quegli ambienti né nei prima, né tanto meno adesso il premier ha mai «sfondato». Quello che di Renzi convince meno la minoranza e quelli che lui definisce i radical chic, è il suo tentativo di allargare la platea degli elettori, senza limitarsi a corteggiare solo chi ha sempre votato per il centrosinistra. Ma su questo punto il premier non ha dubbi: «Se non vinco al centro resteremo sempre all’opposizione». Ed è proprio ispirandosi a questo suo profondo convincimento che intende costruire il nuovo partito e la nuova classe dirigente. Per il momento almeno Renzi non sembra nutrire il timore che questo suo percorso politico possa avvantaggiare chi, a sinistra, sta cercando di costruire un nuovo soggetto politico. «Fuori dal Pd non c’è nessuna prospettiva di vero cambiamento»: è questo un altro radicato convincimento del segretario premier. © RIPRODUZIONE RISERVATA In Sicilia Un renziano sfiducia Crocetta L’atto d’accusa parla di «promesse elettorali disattese», di «programma stravolto» e di «riforme a metà che hanno paralizzato l’assetto istituzionale ed economico della Sicilia». Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’assemblea regionale, renziano, ha presentato una mozione di sfiducia al presidente della Regione Rosario Crocetta. Ma quest’ultimo non mostra imbarazzi: «Sono pronto alla sfida, non temo le elezioni. Se dopo la scuola vogliono fare perdere a Renzi pure la Sicilia, prego facciano pure...». Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 POLITICA 13 # Presentato il ricorso De Luca al Tribunale: la Severino discrimina Verdetto in tempi brevi È stata la sua portavoce quando era sindaco di Bari. E l’ha seguito nella campagna per le Regionali pugliesi, poi vinte, del 31 maggio. Che Michele Emiliano nominasse quindi Elena Laterza come addetta stampa nello staff del governatore era nell’aria. Ma nel passaggio alla realtà, ieri, questa nomina si è trascinata dietro una coda di polemiche. Perché Laterza, 37 anni, giornalista professionista dal 2009, è la compagna di Emiliano. «Una scelta inopportuna, pur se resta nei limiti della liceità», per la consigliera regionale dei Cinque Stelle Antonella Laricchia. Che ha attaccato: «Anche noi, vista l’opportunità che esiste di assumere esterni al gruppo consiliare, abbiamo deciso che non sarebbe stato opportuno scegliere persone legate a noi sentimentalmente oppure parenti». Ma «l’opportunità — conclude — è una valutazione soggettiva che o ce l’hai o non ce l’hai». Elena Laterza è la portavoce di Michele Emiliano da undici anni. Dal febbraio del 2004 è addetta stampa del Comune di Bari, guidato per due mandati dall’ex magistrato. Il legame è prima professionale, quindi, che affettivo: la relazione sentimentale arriva dopo (Emiliano è separato, ha avuto tre figli dalla ex moglie). Ma le critiche puntano sul fatto che un ruolo, quello di portavoce del primo cittadino, è finito. E che adesso si discute di una nuova Insieme MILANO Nello staff di Emiliano la compagna portavoce Insorgono i 5 Stelle Elena Laterza era già sua addetta stampa al Comune di Bari nomina. E indicare la compagna può essere, come sottolineano i grillini, «inopportuno». «Svolgo la mia professione, la stessa che svolgevo quando ho conosciuto Emiliano. Perché dovrei rinunciarci?», spiega Laterza al Corriere del Mezzogiorno (dove si rimarca come lei chiami abitualmente per cognome Emiliano). E dal 2004 — dopo la laurea in Scienze politiche, un dottorato di ricerca in Filosofie e teorie sociali contemporanee e la collaborazione con testate giornalistiche — il suo lavoro è stato, appunto, quello di curare la comunicazione del Comune di Bari e del sindaco Michele Emiliano, per cui poi ha seguito la campagna elettorale. Si trasforma così in polemica quello che doveva essere il primo passo del governatore «di tutti», del presidente che ha aperto le consultazioni invitando anche i Cinque Stelle. Che ieri hanno dato forfait, do- po aver declinato l’offerta di entrare in giunta, ma che non hanno fatto mancare gli attacchi dopo l’ufficializzazione delle prime nomine del governatore (il capo di gabinetto è Claudio Stefanazzi). Emiliano, per il dialogo con M5S, voleva aprire sul reddito di cittadinanza: «Credo che il noviziato possa portare a non capire esattamente il valore di alcuni momenti istituzionali». Renato Benedetto © RIPRODUZIONE RISERVATA Il neogovernatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, al lavoro insieme alla sua compagna Elena Laterza. Quest’ultima aveva già lavorato come addetta stampa di Emiliano nel periodo in cui è stato sindaco di Bari. Ora l’ex magistrato l’ha voluta al suo fianco con lo stesso incarico in Regione. La scelta ha suscitato polemiche da parte dei Cinque Stelle che parlano di «scelta inopportuna» (dal Corriere del Mezzogiorno) NAPOLI Ieri a mezzogiorno i legali di Vincenzo De Luca hanno dato il via alla partita decisiva: con il ricorso presentato presso la cancelleria del Tribunale, il neoeletto presidente della Regione Campania si gioca tutte le carte per governare nei prossimi cinque anni. Lui dice di essere «sereno e fiducioso», ma il rischio che il ricorso non venga accolto non si può escludere. Saltato il consiglio di ieri (tra le proteste del M5S e di Forza Italia), perché De Luca non voleva rischiare di compere atti per i quali non è ancora legittimato, tutto si concentra sulla questione giuridica, gestita dai legali dell’ex sindaco di Salerno con assoluta riservatezza. Il deputato del Pd Fulvio Bonavitacola, destinato a diventare il vicepresidente della giunta e oggi nel pool di avvocati che lavorano per De Luca alla strategia anti-sospensione, si limita a una stringatissima nota per far sapere del ricorso, ma nemmeno lui si sofferma sui dettagli tecnici. Che invece non sono da trascurare, perché ieri in realtà non è stato depositato alcun atto urgente che chieda di sospendere la sospensione: quello i legali di De Luca lo presenteranno oggi. Il ricorso di ieri, invece, solleva questioni di legittimità costituzionale della Severino. Se ne contestano almeno tre punti: quello che dispone la sospensione per gli eletti alla Regione anche in seguito a condanne non definitive e quello che li vuole temporaneamente fuori gioco anche per condanne per abuso d’ufficio inferiori a due anni (è il caso di De Luca) mentre per i parlamentari il limite è più alto. E poi la sospensione viene contestata perché agirebbe in maniera retroattiva, in quanto il reato contestato a De Luca risale a prima dell’entrata in vigore della legge. Questioni giuridiche complesse sulle quali si innesterà oggi il ricorso d’urgenza. Poi i tempi li stabilirà il giudice. Ma è difficile che si vada oltre questa settimana. Il limite per insediare il Consiglio è il 13 luglio: se per allora la questione non sarà chiarita, salta tutto: giunta, Assemblea e pure le elezioni. F. B. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 14 # DOMINA LA STRADA. JAGUAR XE. UN NUOVO CONCETTO DI BERLINA SPORTIVA. È arrivata la nuova Jaguar XE. La berlina sportiva più avanzata, efficiente e raffinata mai prodotta da Jaguar. Scopri, sotto il suo design aerodinamico, un’avanzata architettura in alluminio e tecnologie all’avanguardia. Jaguar XE è pronta a dominare la strada ed è tua a partire da € 37.750. Scoprila in Concessionaria. JAGUAR.IT THE ART OF PERFORMANCE Consumi Ciclo Combinato da 3,8 a 8,1 l/100 km. Emissioni CO2 da 99 a 194 g/km. Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 POLITICA 15 # ● La Nota di Massimo Franco LE OPPOSIZIONI ATTACCANO L’UE MA IL BERSAGLIO È IL GOVERNO L a crisi greca non sta tanto facendo emergere la solidarietà o l’ostilità nei confronti di Syriza. Piuttosto mostra l’estensione e la trasversalità dei movimenti anti-euro e anti-tedeschi in Italia. Il rischio di un collasso finanziario di Atene dopo le trattative con l’Ue è l’occasioneprincipe per rilanciare parole d’ordine populiste; stavolta rilegittimate emotivamente dal fallimento di un’ipotesi di accordo. La Grecia è un catalizzatore di affinità quanto l’immigrazione, la questione morale, il terrorismo: tutti in chiave antigovernativa. Il premier Matteo Renzi avverte che si tratta di un «derby tra euro e dracma», la vecchia moneta greca. Ma si ritrova accerchiato da un «partito anti-euro» e «anti-Merkel» che va dal M5S a FI e alla Lega di Matteo Salvini, passando per la sinistra del Pd. Sono forze d’opposizione che tendono a raffigurare il primo ministro Alexis Tsipras come un eroe del popolo tradito dai creditori e dalla cancelliera tedesca. Il minimo comune denominatore di questi atteggiamenti è una carica anti «Europa dei burocrati» di facile presa, anche per gli errori commessi; e con il governo come bersaglio. L’accusa, da sinistra e da destra, è di avere lasciato solo Tsipras; e di non contare nulla sul piano internazionale. Una critica insidiosa, perché Palazzo Chigi ha compiuto da tempo un passo indietro sulla Grecia: non si capisce se volontariamente o anche come conseguenza di una debolezza in politica estera. Il fronte degli avversari è tanto composito quanto compatto. E per un governo preoccupato soprattutto di arginare un’eventuale speculazione finanziaria, avere una strategia che sconfigga questa doppia pressione è difficile. Il pericolo di un contagio esiste: lo attesta lo spread in rialzo. Passa inosservato un dettaglio fondamentale: i più strenui nemici di un compromesso non La tendenza Un fronte che va dai 5 Stelle a Forza Italia abbraccia Syriza confidando che la crisi faccia crescere i populismi sono i tedeschi, quanto spagnoli, sloveni, portoghesi, irlandesi, come ha ricordato al Corriere il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: nazioni che hanno adottato misure dolorose, e non vogliono che l’Ue ceda al populismo. Significherebbe rafforzare le forze antieuro, dal M5S allo spagnolo Podemos, ai nazionalisti dell’Est europeo. Pochi si pongono il problema di questi partiti di demagoghi dilettanti, che vincono le elezioni, magari aiutati dall’astensionismo. Ma non sanno governare. Su uno sfondo segnato da una forte emotività, tende a prevalere non l’analisi delle cause, ma lo sdegno per le conseguenze disastrose. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, sta richiamando un po’ tutti alla coesione nazionale. Perfino il suo appello, però, rischia di essere usato strumentalmente. Ieri FI ha chiesto al premier di convocare «presto, aderendo alla richiesta di Mattarella, il tavolo per le crisi internazionali». Ma se diventasse solo un pretesto per polemiche interne, sarebbe l’ennesima occasione sprecata. © RIPRODUZIONE RISERVATA I rottamatori del Porcellum contro l’Italicum: premio di maggioranza incostituzionale I ricorrenti citano anche l’«abusività» degli eletti: premier sostenuto da un Parlamento «illegittimo» Gli avvocati che rottamarono il Porcellum ci riprovano. Sul banco degli imputati questa volta c’è l’Italicum, che il quartetto di legali ritiene «quasi peggio» della legge ideata da Roberto Calderoli e dichiarata incostituzionale nel 2014 dalla Consulta. Convinti che l’era renziana stia precipitando il Paese in un «periodo di oscurantismo costituzionale», Emilio Zecca, Claudio Stefano Tani, Aldo Bozzi e Ilaria Tani hanno depositato al Tribunale civile di Milano un atto di citazione, con il quale invitano a costituirsi in giudizio il premier Renzi e il ministro Alfano. Il presupposto del documento, lungo 38 pagine, è la convinzione che il mancato rispetto della sentenza che abolisce la legge del 2005 abbia provocato la «permanente anomalia costituzionale» del sistema politico, al centro del quale c’è un Parlamento «formato con norme illegittime». I legali chiedono in via istruttoria al Tribunale di acquisire l’elenco dei parlamentari eletti nel 2013 con il Porcellum e quello dei candidati che sarebbero stati proclamati eletti senza quei premi di maggioranza, oltre agli elenchi dei parlamentari cessati dalla carica. E questo ROMA Il testo ● L’Italicum prevede un premio di maggioranza: alla lista vincitrice vanno 340 seggi. È assegnato al primo turno, se la lista ottiene più del 40% dei voti, o, in caso contrario, al ballottaggio ● I seggi sono attribuiti a livello nazionale. Il Paese è diviso in 100 collegi, che eleggono in media 6 deputati. In ciascuno il capolista, per ogni formazione, è bloccato: gli altri candidati sono scelti con le preferenze. Sbarramento al 3% L’intervista di Paola Di Caro ❞ La modernità in sé non è un valore e non va confusa con il concetto di «strada da seguire» Un voto entro l’estate? Le priorità sono altre ROMA Il tema c’è, e chiudere gli occhi per non vederlo sarebbe assurdo: «Oggi, rispetto al dibattito che si fece sui Dico, cioè i diritti dei conviventi, siamo tutti più consapevoli di alcuni mutamenti intervenuti nella società, e pronti a dare risposte». Ma per Maurizio Lupi, capogruppo alla Camera di Area Popolare — il partito che più emendamenti ha presentato al testo di legge Cirinnà sulle Unioni civili in commissione al Senato — su temi tanto delicati «non si deve né avere fretta, né arrivare a battaglie ideologiche». E soprattutto, non bisogna «confondere il concetto di “modernità” con quello di I 90 anni dell’ex capo dello Stato Dalle autorità al rione, auguri e brindisi per Napolitano Gli auguri della politica (compresa una telefonata di Matteo Renzi e un pranzo oggi con Sergio Mattarella) e festeggiamenti in forma privata: così Giorgio Napolitano ha trascorso il suo novantesimo compleanno. Tornando a casa ha ricevuto gli auguri di curiosi e vicini di quartiere. ( foto Benvegnù-Guaitoli-Leone) «perché la Corte costituzionale possa verificare la legittimità della prassi seguita». La presunta «abusività» degli eletti è il chiodo fisso del quartetto, che imputa al ceto politico l’aver fatto «scordare» agli italiani l’incostituzionalità dei premi di maggioranza, così da evitare una «figuraccia colossale». Un vulnus che, in punta di diritto, si potrebbe sanare solo sostituendo i parlamentari con altri, ricalcolando i voti e depurandoli dal premio. Operazione complessa, che rischierebbe di modificare la composizione politica delle Camere e quindi la maggioranza di governo. Il domino coinvolgerebbe anche quei parlamentari che hanno lasciato il seggio italiano per volare in Europa, dopo la sentenza della Corte sul Porcellum. Il nodo è dunque la «grave alterazione della rappresentanza democratica» determinata da un premio ritenuto causa di tutti i mali: «È grave che il governo Renzi con l’Italicum abbia espresso la volontà di reiterare le norme già dichiarate incostituzionali». Il premier governerebbe insomma «con una maggioranza artificiosa e illegale» che non gli impedisce «di dar vita a una nuova legge Lupi frena sulle unioni civili: «Adozioni e reversibilità, i nostri paletti sono chiari» “strada da seguire”. Ogni Paese ha la sua storia, le sue profonde convinzioni, i suoi valori». Questo significa che, quando Renzi annuncia che si andrà avanti sulla legge, anche con un voto prima della pausa estiva, voi non ci state? «Mi sembra molto difficile immaginare un voto in tempi così brevi. Anche lavorando fino alla prima settimana di agosto, le priorità sono altre: pubblica amministrazione, pensioni, riforme istituzionali». Ma per voi c’è sempre qualcosa che viene prima? «No, noi vogliamo evitare atteggiamenti talebani, da una parte e dall’altra. Il testo Cirin- nà non ci convince, alcune distanze sono enormi, e i nostri paletti sono e restano chiari». Quali sono? «Primo: va bene regolamentare i diritti individuali delle persone anche dello stesso sesso, ma no all’equiparazione con il matrimonio tra un uomo e una donna, che comporta diritti e doveri, è previsto dalla Costituzione ed è regolamentato dal codice». Nel testo non si parla di «matrimonio»: cosa c’è che non va? «Non se ne parla ma di fatto si equipara. Ad esempio il tema dell’adozione da parte del partner di un genitore biologico dello stesso sesso: non ci stiamo, e questo perché al centro della nostra azione politica e dei nostri valori c’è il bene del minore che ha diritto ad avere una famiglia, non quello dell’adulto di avere un figlio a tutti i costi». Che altro vi pare inaccettabile? «L’istituto della reversibilità: è stato pensato come sostegno alla famiglia, dove in genere il soggetto più debole era la donna che si occupava dei figli. Non è possibile estenderlo a una coppia legata da un’unione civile. Per tutto il resto, possiamo confrontarci e arrivare a una mediazione». Chi è ● Maurizio Lupi (foto), 59 anni, da aprile è capogruppo di Area popolare alla Camera ● È stato ministro dei Trasporti del governo Renzi: ha dato le dimissioni a marzo, pur non essendo indagato, a seguito dello scandalo «Grandi opere» ● È in Parlamento dal 2001 che assicura la perpetuazione del potere al di fuori di ogni scrupolo di rispetto per la Carta costituzionale». Dopo aver scritto (senza ottenere risposta) a Boldrini e Grasso e poi a Napolitano e Mattarella, gli avvocati tentano la via delle carte bollate con l’intento, spiega Zecca, di «risvegliare il dibattito» sull’Italicum: «Dopo che la Corte lo ave- I «capi d’accusa» Tra i cinque «vizi» della legge elettorale ci sarebbero i capilista indicati dai partiti va “desuinizzato”, il Porcellum era una legge perfetta, ma non era quella che Renzi voleva». L’Italicum sarebbe inoltre gravato da cinque «vizi di costituzionalità», che vanno dai capilista «indicati dai partiti» al fatto che la Camera potrebbe risultare composta da più di 630 deputati, forse 640. Se l’atto di citazione sarà accolto, il Tribunale potrà inviarlo alla Corte costituzionale. Prima udienza, tra novembre e dicembre. Monica Guerzoni © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma un partito che si pone come una sorta di guida morale di un centrodestra non estremistico, non dovrebbe fare passi avanti su temi etici sulla scia di quanto avviene in quasi tutti i Paesi occidentali? «Ma essere un centrodestra moderno non significa rinunciare ai nostri valori. La “modernità” in sè non è un valore. Affermare che un bambino non deve avere diritto a crescere con un padre e una madre non è essere moderni. Per noi progresso è battersi sempre per il bene della persona». E se in Aula foste sconfitti, se si creassero maggioranze trasversali diverse, sarebbe un problema per la vostra permanenza al governo? «Intanto, su tutti i temi c’è bisogno di un doveroso confronto all’interno della maggioranza. Poi certo, sappiamo che potranno esserci posizioni diverse. Mi auguro che si scelga il dialogo, il confronto e non gli strappi. Ma una cosa è certa: la nostra battaglia la faremo fino in fondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 16 # Esteri Bomba contro il procuratore, terrore al Cairo Salta in aria, nel quartiere presidenziale, il magistrato simbolo della lotta alla Fratellanza musulmana L’attentato nel secondo anniversario della deposizione di Morsi. Il generale Sissi aumenta i raid nel Sinai Vittime tori del Cairo. Un video diffuso su Internet prima dell’attentato incitava a colpire proprio i giudici: uomini con il volto mascherato vengono ripresi mentre sparano a una jeep che sta trasportando magistrati nella penisola, tre di loro sono stati uccisi. È stato girato il 16 maggio, quando Morsi ha ricevuto la sua prima condanna a morte. Quello che gli storici egiziani chiamano «lo scatolone di sabbia» continua a eruttare pietre e violenza. Sessantamila chilometri quadrati che il premier israeliano Benjamin Netan- DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il bersaglio conta quanto il luogo. Hisham Barakat, magistrato egiziano, è stato ammazzato a pochi metri da un’accademia militare e a qualche chilometro dalla residenza di Abdel Fattah al Sissi, il generale diventato presidente. Il procuratore più potente del Paese stava seguendo il solito percorso per andare al lavoro, un’auto imbottita d’esplosivo è saltata al passaggio del convoglio nel quartiere residenziale di Heliopolis, le guardie del corpo e i passanti sono rimasti feriti, Barakat è stato tirato fuori insanguinato dalle lamiere, è morto poco dopo. È l’attacco più grave a uno dei simboli del regime, da quando Sissi ha deposto Mohammed Morsi in questi stessi giorni del 2013. Barakat era stato incaricato di perseguire e stroncare gli islamisti, di portare in tribunale i Fratelli musulmani: l’opposizione lo accusava di cedere alle pressioni del governo, di forzare le accuse per le richieste di condanne a morte in massa. Nominato il 10 luglio del 2013, una settimana dopo la deposizione di Morsi da capo dello Stato, il suo primo atto era stato il blocco dei conti bancari e GERUSALEMME ● Hisham Barakat (sopra), 65 anni, procuratore generale egiziano, era stato incaricato di perseguire gli islamisti. Il suo primo atto nel 2013: il blocco dei conti di 14 leader dei Fratelli musulmani ● Tre giudici uccisi il 16 maggio scorso, giorno della condanna a morte dell’ex presidente Morsi, espressione della Fratellanza «Andremo avanti» Altri magistrati promettono di continuare: «Non ci fermeranno» delle risorse finanziarie di 14 leader dei Fratelli musulmani. Da allora — fino a ieri — non si era più fermato nella sua lotta giudiziaria. Altri magistrati promettono di continuare: «Il terrorismo non ci fermerà», dichiara Ashraf Abdelhady, all’uscita dell’ospedale dov’era stato portato d’urgenza Barakat. Il presidente ha proclamato un giorno di lutto nazionale per «un esempio di patriottismo da seguire». Oggi è l’anniversario delle proteste contro Morsi che hanno portato alla sua caduta due anni fa, quello che la Fratellanza considera un colpo di Stato. Il governo egiziano teme nuovi attacchi, gli oppositori (anche i capi della rivolta contro Hosni Mubarak, i mo- vimenti laici) temono nuove operazioni contro il dissenso, arresti e carcerazioni preventive. Sissi sta già affrontando i raid degli estremisti nel Sinai. Qui i fondamentalisti hanno proclamato l’alleanza con lo Stato Islamico, sventolano le bandiere nere, filmano le decapitazioni di quelli che considerato traditori o collabora- L’attacco Fumo e fiamme dopo l’esplosione dell’ordigno ieri al Cairo al passaggio del convoglio del procuratore Hisham Barakat (Epa) yahu — il Sinai sta al suo confine sud — considera «far west selvaggio». Sissi non è riuscito a domare le fazioni estremiste, spesso appoggiate dai clan beduini che vogliono poter proseguire nei loro traffici di droga, armi, esseri umani. Davide Frattini @dafrattini © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 ESTERI 17 # L’intervista di Lorenzo Cremonesi Il leader islamico tunisino: «Sull’Isis tolleranza zero» Il moderato Ghanouchi: «L’Occidente ci aiuti contro gli estremisti» «Attaccano la Tunisia, la vogliono mettere in ginocchio perché è un Paese che con successo sta conducendo la transizione verso la democrazia e ha ottimi rapporti con l’Europa. Noi reagiamo. Ma abbiamo bisogno del vostro aiuto. Vanno coordinati gli sforzi tra le due sponde del Mediterraneo. Isis rappresenta un pericolo mortale per la pace mondiale e dobbiamo combatterlo assieme». Rachid Ghanouchi tende le mani all’Europa. A 74 anni è leader storico di Ennahda, il movimento islamico tunisino che si autodefinisce «non violento». Il suo partito è nella compagine governativa e lui fa del suo meglio per ribadire che esiste un «Islam moderato». Il governo tunisino chiude temporaneamente almeno 80 moschee, ordina nuove misure di polizia, cosa ne pensa? «Voglio prima di tutto esprimere il mio cordoglio per le vittime del terrorismo e solidarietà alle famiglie in Europa. Ovvio che sostengo le misure di polizia adottate dal governo, il mio partito le ha votate unanime. Ma il nostro approccio deve essere comprensivo. Il terrorismo è un fenomeno complesso, non si batte solo con la re- pressione, bensì con l’educazione nelle scuole, la predicazione nelle moschee, il lavoro sull’opinione pubblica». Nel passato Ennahda è stata imputata di mantenere un atteggiamento ambiguo nei confronti degli estremisti islamici. Lei è pronto a condannare senza riserve Isis, a impegnarsi per la sua totale eliminazione? «Ma certamente! Condanno Isis con tutto il cuore, senza eccezioni. Ennahda del resto lo ha sempre fatto sin dai tempi dell’11 settembre 2001. Per me è quasi banale ripetere che siamo noi musulmani moderati le prime vittime del terrorismo jihadista». E i tre o quattromila tunisini partiti volontari per unirsi all’Isis? «Non so quanti siano. Magari il numero è esagerato. Comunque sono pericolosi, vanno combattuti, senza tregua». Perché attaccano in Tunisia? «I terroristi fanno di tutto per paralizzare i nostri successi. La vittoria della nostra democrazia, la convivenza pacifica tra laici e religiosi fanno paura, danno fastidio a Isis. Inoltre vogliono boicottare nel La testimonianza Carolina, sopravvissuta al massacro del Bardo «Ho rivissuto quell’incubo» La vicenda ● Il 18 marzo 2015 terroristi dell’Isis fanno irruzione nel museo nazionale del Bardo a Tunisi e aprono il fuoco sui visitatori ● Nell’attaco muoiono 24 persone: 21 turisti, un agente delle forze dell’ordine e due killer. I feriti sono 45. L’attentato è rivendicato dallo Stato islamico ● Carolina Bottari, dipendente comunale di Torino, quel giorno era al museo. Ha perso il marito Orazio Conte, e un’amica, Antonella Sensini Se c’è qualcuno che può comprendere che cosa abbiano provato i bagnanti del resort Riu Imperial Marhaba di Sousse, in Tunisia, mentre Seifeddine Rezgui si dedicava alla sua meticolosa mezz’ora di caccia, sono i superstiti dell’attacco, tre mesi prima, al museo del Bardo di Tunisi. Carolina Bottari, di Torino, è una di loro: ferita nella strage del 18 marzo, ha perso il marito, Orazio Conte, e un’amica e collega, Antonella Sensini, dipendente comunale come lei, uccisi in una sala del museo, dove avevano cercato di nascondersi ai terroristi. «Quando ti sparano in questo modo — ha raccontato in una lunga intervista all’agenzia di stampa LaPresse — non sai dove ti hanno colpito, ti sembra che ci sia il finimondo, il terremoto». Ancora sulla sedia a rotelle, per le conseguenze dei colpi ricevuti, Carolina Bottari ricorda ogni istante e ogni dettaglio della fisionomia dell’uomo che ha freddamente crivellato di colpi, a due riprese, il gruppetto di turisti inermi, dopo aver scoperto il loro rifugio. «Era vestito con pantalone e giacca nera, come una persona qualsiasi — racconta —. Ci ha sparato con il mitra, non ha avuto pietà. Poi è uscito. Neanche il tempo di renderci conto in che stato eravamo ed è rientrato. Ci ha guardato negli occhi e ci ha sparato di nuovo. Il medico legale ha detto che mio marito è morto la seconda volta, quando è tornato. La prima l’aveva ferito, la seconda l’ha ucciso. Ci ha sparato come se stesse bevendo un bicchier d’acqua». Chiaro di capelli, pelle olivastra, sui 25 anni, a volto scoperto, come gli altri killer: «Non l’ho visto tra quelli morti, né tra quelli di cui mi hanno fatto vedere le foto. Sarà ancora in giro, ho sempre paura di incontrarlo» ha detto Carolina Bottari a LaPresse. Venerdì scorso, man mano che dalla Tunisia arrivavano notizie sull’attacco ai turisti in spiaggia, quella terribile sensazione di smarrimento e incredulità si è impadronita ancora di lei: «Non avrei voluto guardare, ma non ce la potevo fare a non guardare». © RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo la strage Un soldato ieri sulla spiaggia di Sousse (Afp) sangue i nostri forti rapporti economici con l’Occidente». C’è un’unica regia negli attentati? «Lascio la parola agli investigatori. Penso però che gli attacchi facciano parte dello stesso fenomeno. Isis intende dimostrare che non ha confini, può colpire ovunque in qualsiasi momento per diffondere panico e caos». Come batterli? «Soltanto uno sforzo comune può condurre a risultati concreti. Mondo arabo, Europa, Comunità internazionale, dobbiamo coordinare le nostre intelligence, le polizie, i militari. Però dobbiamo stare ben at- ❞ Attaccano la Tunisia perché è sulla via democratica e per i suoi legami con l’Europa tenti ad evitare di criminalizzare l’intero mondo musulmano. Chi lo facesse cadrebbe nella trappola dell’Isis, che mira a mostrarsi come il paladinorappresentante di tutti i musulmani perseguitati dall’Occidente. Più si attacca l’Islam in quanto tale e più l’Isis può erigersi a suo portavoce. Senza peraltro scordare che in Siria e Iraq sono i comportamenti discriminatori dei due governi a spingere i sunniti nelle braccia dell’Isis». Lei sarebbe favorevole all’intervento militare in Libia? «No, sono contrario in linea di principio a interventi militari stranieri. Si pensi all’Iraq, che dall’invasione del 2003 è scivolato nel caos e destabilizza il Medio Oriente». Che fare in Libia allora e come bloccare i profughi? «Non vedo alternative se non dare fiducia e forza alla mediazione dell’Onu e al suo inviato, Bernardino León, che da tempo cerca il dialogo tra i due governi di Tripoli e Tobruk. La via diplomatica è preferibile alla militare». © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 18 # OBBLIGAZIONI BANCA IMI TASSO FISSO. Messaggio pubblicitario SCEGLI LA DESTINAZIONE PER LA TUA COLLEZIONE. Collezione Tasso Fisso Dollaro Australiano Opera V Collezione Tasso Fisso Dollaro Statunitense Opera VI Emissione a 6 anni Emissione a 7 anni *Cedola lorda. L’investimento è esposto al rischio derivante dalle variazioni del rapporto di cambio tra la valuta di denominazione dei titoli e l’Euro e al rischio emittente. OBBLIGAZIONI CON CEDOLE ANNUALI FISSE A 7 ANNI IN DOLLARI STATUNITENSI E A 6 ANNI IN DOLLARI AUSTRALIANI. Le obbligazioni Collezione Tasso Fisso Dollaro Statunitense Opera VI e Collezione Tasso Fisso Dollaro Australiano Opera V sono emesse da Banca IMI, la banca di investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, e sono direttamente negoziabili dal 30.06.2015 sul MOT di Borsa Italiana e su EuroTLX. Puoi acquistarle e rivenderle, attraverso la tua banca di fiducia o tramite internet o phone banking. L’acquisto, il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale avvengono nella valuta di emissione (Dollaro Statunitense o Dollaro Australiano). RENDIMENTO RENDIMENTO EFFETTIVO EFFETTIVO ANNUO NETTO (1)(2) ANNUO LORDO (2) VALUTA EMISSIONE TAGLIO MINIMO PREZZO DI EMISSIONE SCADENZA CEDOLA ANNUA LORDA CEDOLA ANNUA NETTA (1) OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO FISSO XS1251080088 DOLLARO STATUNITENSE OPERA VI USD 2.000 DOLLARI STATUNITENSI 99,80% 26/06/2022 3,50% 2,590% 3,530% 2,620% OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO FISSO XS1251080831 DOLLARO AUSTRALIANO OPERA V AUD 2.000 DOLLARI AUSTRALIANI 99,80% 26/06/2021 4,35% 3,219% 4,384% 3,253% DENOMINAZIONE CODICE ISIN (1) Il rendimento effettivo annuo netto è calcolato al netto dell’imposta sostituiva del 26% sugli interessi lordi maturati e sul disaggio di emissione. (2) Rendimento calcolato alla data di emissione e sulla base del prezzo di emissione. La cedola e il rendimento lordo e netto (espresso nella valuta di emissione), alla data di emissione e sulla base del prezzo di emissione, sono indicati nella tabella sovrastante; inoltre, in ipotesi di acquisto successivo alla data di emissione, il rendimento dipende anche dal prezzo di negoziazione. Il tasso cedolare è espresso nella valuta di emissione. Un aumento di valore della valuta dell’investitore rispetto alla valuta delle Obbligazioni potrebbe influire negativamente sul rendimento complessivo delle Obbligazioni. WWW.BANCAIMI.PRODOTTIEQUOTAZIONI.COM NUMERO VERDE 800.99.66.99 In caso di vendita, il prezzo delle obbligazioni potrebbe essere inferiore al prezzo di acquisto e l’investitore potrebbe subire una perdita, anche significativa, sul capitale investito. Non vi è alcuna garanzia che venga ad esistenza un mercato secondario liquido. Alla data del 26.06.2015 il rating assegnato a Banca IMI da S&P è BBB-, da Moody’s Baa1, da Fitch BBB+. MESSAGGIO PUBBLICITARIO. Il presente annuncio è un messaggio pubblicitario con finalità promozionale e non costituisce offerta o sollecitazione all’investimento nelle obbligazioni Collezione Tasso Fisso Dollaro Statunitense Opera VI e Collezione Tasso Fisso Dollaro Australiano Opera V (le “Obbligazioni”) né consulenza finanziaria o raccomandazione d’investimento. Prima di procedere all’acquisto delle Obbligazioni leggere attentamente (i) il Prospetto di Base relativo all’Euro Medium Term Note Programme approvato dalla Central Bank of Ireland (l’“Autorità Competente”) ai sensi della Direttiva 2003/71/CE e notificato ai sensi di legge alla CONSOB in data 8 agosto 2014, come modificato da un primo supplemento approvato dall’Autorità Competente e notificato ai sensi di legge alla CONSOB in data 21 gennaio 2015, nonché da un secondo supplemento approvato dall’Autorità Competente e notificato ai sensi di legge alla CONSOB in data 12 febbraio 2015 (il prospetto di base come modificato dai supplementi il “Prospetto di Base”); (ii) la nota di sintesi inserita all’interno del Prospetto di Base e la relativa traduzione in italiano (la “Nota di Sintesi”); e (iii) i Final Terms con in allegato la nota di sintesi della singola emissione e la relativa traduzione in italiano (i Final Terms e la nota di sintesi della singola emissione, rispettivamente, le “Condizioni Definitive” e la “Nota di Sintesi della Singola Emissione”), con particolare riguardo ai costi e ai fattori di rischio, nonché ogni altra documentazione messa a disposizione degli investitori ai sensi della vigente normativa applicabile. Il Prospetto di Base, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive con in allegato la Nota di Sintesi della Singola Emissione sono disponibili sul sito internet www.bancaimi.prodottiequotazioni.com e presso la sede di Banca IMI S.p.A. in Largo Mattioli 3 Milano. Le Obbligazioni non sono un investimento adatto a tutti gli investitori. Prima di procedere all’acquisto è necessario valutare l’adeguatezza dell’investimento, anche tramite i propri consulenti finanziari, nonché comprenderne le caratteristiche, tutti i fattori di rischio riportati nell’omonima sezione del Prospetto di Base e nella Nota di Sintesi della Singola Emissione e i relativi costi anche attraverso i propri consulenti fiscali, legali e finanziari. Le Obbligazioni non sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Nel caso in cui l’emittente sia inadempiente o soggetto ad insolvenza, l’investitore potrebbe perdere in tutto o in parte il proprio investimento. Le obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi del Securities Act del 1933, e successive modifiche, (il “Securities Act”) vigente negli Stati Uniti d’America né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualunque altro paese nel quale l’offerta, l’invito ad offrire o l’attività promozionale relativa alle obbligazioni non siano consentiti in assenza di esenzione o autorizzazione da parte delle autorità competenti (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Giappone, in Australia o negli Altri Paesi. Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 ESTERI 19 # L’INTERVISTA PETRO POROSHENKO «Putin non rispetta un solo patto firmato Mantenete le sanzioni» ❞ Nell’Est del Paese La Russia sta continuando a mandare truppe, armi e finanziamenti per un miliardo di dollari ai terroristi nel Donbass Segnale positivo Sicuramente è una buona cosa che Putin abbia telefonato a Barack Obama. Ma è l’unico segnale positivo che vedo da molti mesi L’arsenale Oggi per ordine di Putin sul nostro territorio sono ammassati 200 mila uomini e un arsenale di carri armati, missili, razzi per la contraerea La richiesta Stiamo chiedendo armi pesanti agli Stati Uniti Fa parte del nostro diritto di Stato sovrano Ma finora non ne abbiamo ricevute L’alleanza atlantica Per entrare nella Nato occorre soddisfare molti requisiti. Lavoriamo alle riforme. Poi faremo un referendum, chiederemo al popolo se aderire o no Le sanzioni e l’Italia Il prezzo delle sanzioni è anche un investimento sul futuro dell’Ucraina, un mercato di 45 milioni di persone, che già attira le aziende italiane Il presidente dell’Ucraina: «Entrare nella Nato? Non prima di 6-7 anni» dal nostro inviato Giuseppe Sarcina KIEV Petro Poroshenko aspetta nel suo ufficio al quarto piano del palazzo presidenziale, sulla collina che domina Maidan. Ci si arriva salendo per scalinate imponenti, con una sosta obbligata al secondo piano, dove i suoi collaboratori mostrano un corridoio trasformato nel Pantheon della nuova Ucraina. Niente busti in marmo di pensatori o statisti del passato. Bensì 16 gigantografie. Sedici eroi viventi, tutti impegnati nella guerra del Donbass, nell’Est del Paese contro i separatisti. La prima intervista concessa dal presidente ucraino a un giornale italiano non può che cominciare da qui. Poroshenko ha 49 anni, è in carica dal 7 giu- gno 2014. Il mandato dura cinque anni. Qual è la situazione nella zona di guerra al confine orientale con la Russia? Stanno funzionando gli accordi di Minsk? «Francamente iniziamo questa conversazione con la domanda più difficile: perché stiamo parlando del più grand e p e r i co l o n o n s o l o p e r l’Ucraina, ma per l’intera Europa. Gli accordi di Minsk sono stati firmati il 12 febbraio tra Ucraina e Russia, con la mediazione decisiva della cancelliera Merkel e del presidente Hollande. Le misure da attuare sono quattro: il cessate il fuoco; il ritiro dell’artiglieria pesante; il rilascio dei prigionieri; l’accesso immediato agli ispettori dell’Osce in ogni area del conflitto per verificare il rispetto dell’intesa. Ebbene, sfortunatamente, non è successo nulla». Niente di niente? «Esatto. Niente. E non siamo solo noi a dirlo. C’è il rapporto dell’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ndr). La Russia sta continuando a mandare truppe, armi e finanziamenti per un miliardo di dollari ai terroristi nel Donbass. Noi siamo pronti al dialogo, il nostro Parlamento sta discutendo una legge speciale per tenere elezioni locali in quelle regioni. Siamo pronti a ricostruire le città e i villaggi distrutti. Siamo pronti a rimettere in piedi il sistema bancario. Ma certo non possiamo farlo fino a quando Sguardi Petro Poroshenko con Vladimir Putin nel 2014. A sinistra, carri armati filorussi nell’Ucraina dell’Est banditi armati di kalashnikov bloccano i nostri convogli umanitari o rubano i soldi che spediamo e poi li usano per finanziare attentati nelle nostre città, a Kharkiv, Odessa e altrove». Qualche giorno fa Putin ha chiamato Obama per riprendere la discussione sulle crisi internazionali, Ucraina compresa. E in un’intervista al «Corriere della Sera», pubblicata il 6 giugno, il presidente russo ha sostenuto di non sentirsi «un aggressore» e di essere pronto a negoziare. Sono segnali positivi? «Sicuramente è una buona cosa che Putin abbia telefonato a Obama. Ma è l’unico segnale positivo che vedo da molti mesi. Putin ha invaso una parte del nostro Paese, su questo non ci sono discussioni. E lo ha fatto dopo aver annesso direttamente la Crimea. Oggi per ordine di Putin sul nostro territorio sono ammassati 200 mila uomini e un arsenale rifornito di carri armati, sistemi sofisticati lancia missili, razzi per la contraerea. Uno di questi ha abbattuto l’aereo civile della Malesia lo scorso anno». State chiedendo armi pesanti, letali, agli Stati Uniti? «Sì, stiamo chiedendo questo tipo di armamento agli Stati Uniti. Fa parte del nostro diritto di Stato sovrano. Ma finora non ne abbiamo ricevute. Stiamo negoziando con loro». Che cosa avete ricevuto finora? «Glielo dico con grande trasparenza nella mia qualità di ● La parola MINSK-2 La capitale bielorussa ha dato il nome agli Accordi che l’11 febbraio 2015 hanno rinnovato l’intesa, risalente al 2014 e ormai inefficace, per un cessate il fuoco nell’Ucraina Orientale. Gli accordi prevedono, oltre alla tregua e allo scambio di prigionieri, il ritiro dell’artiglieria pesante e verifiche sul campo dell’Osce comandante in capo: postazioni elettroniche di contro artiglieria, equipaggiamenti per le comunicazioni, un piccolo numero di blindati con mitragliatrici, piccoli droni da ricognizione. Inoltre collaboriamo con l’intelligence americana e abbiamo istruttori statunitensi, britannici e canadesi. So bene che questa guerra non si può vincere sul piano militare. Ma ho il dovere di fare il possibile per difendere il mio Paese dall’aggressione della Russia: una minaccia, ci tengo a ripeterlo, per tutta l’Europa». La Nato sta rafforzando la presenza armata negli Stati baltici, in Polonia, in Germania. È necessario o può innescare una pericolosa reazione a catena? «È necessario. Nel mondo non esiste un altro sistema che può garantire la sicurezza come la Nato». L’Ucraina chiederà di farne parte? «Non sono maturi i tempi. Per entrare nella Nato occorre soddisfare diversi requisiti. Stiamo lavorando per riformare a fondo il Paese, dal punto di vista economico, sociale, amministrativo. Sarà un lungo lavoro: ci vorranno almeno 6-7 anni. Quando saremo pronti, convocheremo un referendum per chiedere al popolo ucraino se dovremo entrare o no nell’Alleanza atlantica». Anche la strada verso l’integrazione europea non è facile… «È un percorso diverso. Abbiamo cominciato con l’accordo di associazione all’Unione Europea che è stato già ratificato da 21 Paesi. Altri quattro ne stanno discutendo. L’Italia è tra questi: l’intesa è passata alla Camera e ora è all’esame del Senato. Vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare il Parlamento italiano e chiedere al Senato di ratificare il più presto possibile l’accordo, per noi è una questione di vitale importanza». L’Unione Europea ha appena prorogato la durata delle sanzioni economiche a carico della Russia fino al termine del 2015. Ma in diversi Paesi, a cominciare dall’Italia, cresce l’insofferenza delle imprese esportatrici. Fino a quando sarà necessario continuare? «Fino a che la Russia non si convincerà a ritirare le truppe di occupazione dal mio Paese. Le sanzioni sono uno strumento di pressione per rendere credibile il negoziato. Agli europei dico che ci troviamo di fronte a un dilemma antico, la scelta tra il denaro e i valori. Ma l’Unione Europea è fondata sulla condivisione di valori come la democrazia e la libertà, esattamente quelli che noi oggi stiamo difendendo. Vorrei, però, aggiungere che il prezzo delle sanzioni è anche un investimento sul futuro libero dell’Ucraina, su un mercato di 45 milioni di persone che sta già attirando l’attenzione delle imprese, anche quelle italiane. Mercoledì scorso ero qui con il presidente di Unicredit, Giuseppe Vita, a discutere proprio di investimenti e opportunità per l’Italia nel nostro Paese». Presidente Poroshenko, lei è stato un imprenditore che ha cominciato producendo cioccolato e vendendolo anche sul mercato russo. In Europa si pensava che lei potesse essere l’uomo giusto per ristabilire un rapporto pacifico con Putin. Perché non ha funzionato? «Non so. Vedo che il governo russo ha un atteggiamento di chiusura su tante cose. Ci ha portato via quasi il 20% della nostra economia, invadendo il Donbass. Ci ricatta con le forniture di energia, altro tema su cui dobbiamo rafforzare la cooperazione con gli europei. Sono decisioni che non dipendono da me. Le ha prese Putin, in modo unilaterale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 20 # Cronache La Francia arresta i dirigenti di Uber La linea dura pochi giorni dopo le violente proteste dei tassisti contro la nuova app per il trasporto Il governo ribadisce: quegli autisti senza licenza fanno concorrenza sleale e non pagano le tasse Chi è Strade a fuoco Un’immagine di Parigi durante la protesta dei tassisti contro UberPop avvenuta il 25 giugno scorso. Episodi simili si sono ripetuti in molte città francesi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I tassisti francesi prendono a sassate gli autisti concorrenti e i poliziotti, bruciano pneumatici e bloccano le strade per l’aereoporto, e in custodia cautelare ci finiscono i dirigenti di Uber. Tre giorni dopo la protesta violenta contro la società californiana, ieri sono stati convocati, interrogati e trattenuti — per almeno 24 ore — Thibaud Simphal, direttore generale di Uber France, e Pierre-Dimitri Gore-Coty, general manager di Uber per l’Europa occidentale. L’inchiesta è cominciata nel novembre scorso, ma è significativo che la richiesta di comparire per i due dirigenti sia scattata adesso, quando il governo risponde alla collera dei tassisti assecondandoli e ripetendo che «UberPop è illegale e va chiuso». Si tratta dell’offerta più economica all’interno del servizio Uber: grazie all’applicazione sullo smartphone, un cliente prenota il passaggio offerto da un comune cittadino, privo di formazione, assicurazione specifica e licenza, che si improvvisa autista. Lo fanno in migliaia a beneficio di oltre 400 mila clienti in tutta la Francia ma i vertici dello Stato, dal presidente Hollande al premier Valls al ministro dell’Interno Cazeneuve, dicono che UberPop è concorrenza sleale perché ignora qualsiasi obbligo fiscale e contributivo: lavoro nero insomma. Uber replica da mesi con una serie di ricorsi sospensivi, allora i prefetti di 12 città francesi tra le quali Parigi hanno emanato dei decreti per fermare immediatamente l’attività di UberPop. Ai due dirigenti Uber, interrogati nei locali della «divisio- PARIGI ● Thibaud Simphal (nella foto) è il direttore generale di Uber France, il cui quartier generale si trova a Parigi. Ieri è stato arrestato assieme al direttore generale di Uber per l’Europa Pierre-Dimitri Gore-Coty ● Le autorità francesi accusano Uber di concorrenza sleale perché ignora gli obblighi fiscali e contributivi, e Oltralpe la app (utilizzata da oltre 400 mila clienti) è stata dichiarata fuorilegge ne repressione delinquenza stradale», è stata contestata l’«organizzazione illegale» che mette in relazione cittadini e clienti e anche la «conservazione illegale di dati personali», legata al fatto che tutto il sistema si basa sull’applicazione per lo smartphone. «Siamo sempre felici di rispondere alle domande che le autorità ci pongono a proposito del nostro servizio — ha detto Benedetta Arese Lucini, general manager Uber in Italia — e non vediamo l’ora di risolvere queste questioni. Nel frattem- La campagna Il deputato che si batte contro il servizio è stato indagato per evasione fiscale po garantiamo la sicurezza dei nostri utenti e dei nostri conducenti, dopo i disordini della settimana scorsa in Francia». Frecciata che allude al discutibile tempismo dell’operazione. Il governo francese è giustamente preoccupato di fare valere le leggi, ma allo stesso tempo sarebbe forse chiamato a uno sforzo di immaginazione in più. L’innovazione tecnologica non può essere cancellata per decreto, e poi la situazione attuale è assai poco difendibile: i tassisti — pochi rispetto ai bisogni del mercato e costosi — da anni impediscono la concessione di nuove licenze, e a Parigi lavorano in una situazione di sostanziale monopolio (le due compagnie apparentemente rivali, Taxis G7 e Taxi Bleus, fanno capo a una stessa persona, «il re dei taxi» Nicolas Rousselet). ● La parola UBERPOP UberPop è la versione più estesa della app di Uber: chiunque possieda un’auto e una patente può rendersi disponibile per un servizio di trasporto. È un servizio a metà tra il taxi e il car sharing che non necessità di alcuna licenza pubblica e proprio per questo è bersaglio di feroci contestazioni e battaglie legali. Le tariffe sono soggette a molte variabili; di recente una sentenza del Tribunale di Milano ha sospeso il servizio che è già proibito in diverse nazioni europee. Al contrario ha già guadagnato ampia popolarità in molte città degli Stati Uniti. UberPop è stato all’origine della protesta dei taxisti francesi sfociata in grandi disordini alcuni giorni fa: il servizio è già fuorilegge in Francia ma a dispetto di ciò la società non lo ha sospeso. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA La nave affondata con 700 migranti Recuperati i primi tre cadaveri La sfida di Renzi all’Europa: «Voglio che tutti vedano cosa è successo» ROMA Con i suoi due bracci ma- 21 Le missioni di soccorso effettuate nel mare di Sicilia nel weekend 375 Metri La profondità alla quale si trova il barcone affondato 4.200 I migranti salvati nel Canale di Sicilia nell’ultimo fine settimana nipolatori ad altissima manovrabilità, il robot Pegaso della Marina militare ha raccolto ieri sera i primi tre cadaveri, a 375 metri di profondità, ritrovati intorno al barcone naufragato al largo della Libia, la notte del 18 aprile scorso, con almeno 700 migranti a bordo, secondo le testimonianze dei pochi sopravvissuti. Operazione difficilissima, ma il governo italiano ha voluto mantenere la parola. Fu lo stesso Matteo Renzi, più di un mese fa, a lanciare direttamente la sfida, chiamando in causa le responsabilità dell’Europa: «Noi andremo a riprendere quel barcone e lo tireremo su. Costerà 15-20 milioni che spero paghi l’Ue, altrimenti li paga l’Italia. Voglio che tutto il mondo veda quello che è successo. È inaccettabile che qualcuno continui a dire: occhio non vede cuore non duole...». Furono 28 i superstiti del naufragio, 24 i corpi subito ripescati dai mezzi di soccorso. Le altre salme, invece, sono an- Nuovi arrivi I soccorsi della Guardia costiera in mare il 28 giugno cora chiuse dentro la stiva del natante, adagiate sui ponti esterni o ancora sparse sul fondo del mare, nello Stretto di Sicilia, 200 chilometri a sud di Lampedusa. Il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, titolare delle indagini sul naufragio, si è detto «soddisfatto per l’iniziativa di carattere umanitario» e ha concesso subito tutte le autorizzazioni per dare il via alla missione. I palombari della Marina ora stanno lavorando a bordo del cacciamine Gaeta e della nave Leonardo e con assoluta maestria dirigono dalla superficie i movimenti del Rov (Remotely Operated Vehicle, veicolo a comando remoto). Ad aggiungere un po’ di grottesco, uno dei protagonisti della vicenda è il deputato Thomas Thévenoud, relatore della contestata legge che a gennaio ha dichiarato illegale UberPop (un anno di prigione, 15 mila euro e confisca del veicolo). Thévenoud è stato espulso dal Partito socialista quando si è scoperto che — per anni — non ha pagato le tasse, le multe dell’auto, le fatture mediche e l’affitto di casa («ho la fobia amministrativa», ha spiegato); il 1° giugno scorso il fisco lo ha denunciato per frode. Thévenoud è ancora deputato, e ieri si è fatto mediatore promuovendo un incontro tra tassisti e società di auto con conducente. Uber però non l’ha invitata, «non rispetta le regole». Stefano Montefiori @Stef_Montefiori Pegaso ha una massa pari a mezzo metro cubo, dispone di telecamere e sonar per inquadrare il «bersaglio» e i due bracci possono sopportare fino a un carico di 40 chili (che sott’acqua, per il principio di Archimede, equivalgono a 100, cioè giusto il peso di un corpo umano). La «mission» finora prevede il ripescaggio dei corpi intorno al barcone e sui ponti (per ogni cadavere occorrono quasi 2 ore di lavoro). Poi si penserà anche a come tirare su lo scafo col suo carico di morte. Il problema vero è che il rischio di nuovi naufragi è sempre dietro l’angolo. Nell’ultimo fine settimana, sono stati 4.200 i migranti salvati nel Canale di Sicilia in decine di operazioni tutte coordinate dalla Guardia costiera, grazie ai mezzi del dispositivo internazionale Triton: la nave della marina militare inglese «Bulwark» è sbarcata ieri a Reggio Calabria con 913 persone provenienti prevalentemente da Eritrea, Somalia e Nigeria. Tra loro 147 donne (16 incinte) e 45 minori (38 non Il fatto ● Il 18 aprile scorso un peschereccio — partito da Tripoli (Libia) e con a bordo almeno 700 persone — si capovolge a nord della costa libica mentre un mercantile si avvicina per i soccorsi. I superstiti sono solo 28 ● Il governo italiano aveva promesso di recuperare i corpi di tutti i migranti morti nel disastro accompagnati). Sette i casi di scabbia accertati. Subito dopo lo sbarco e le procedure di identificazione, è scattato il trasferimento nelle varie strutture di Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e via dicendo, in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell’Interno. Oggi a Catania arriveranno altri 419 migranti a bordo di una nave della marina norvegese, altri 450 sono attesi a Cagliari e subito il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo L’operazione In azione gli specialisti della Marina militare: i corpi portati a galla grazie a un robot Cappellacci, ex governatore della Sardegna, ha polemizzato col governo: «È paradossale che, mentre ci si indigna per l’idea del muro ungherese, ci si presti a trasformare in muro un’intera isola. Tutti sanno che i migranti non vogliono venire qui e che trasportarli in Sardegna non corrisponde alle esigenze di accoglienza, ma solo alla logica vigliacca di tenerli lontani dal continente e di frapporre nuovamente il mare tra loro e la loro meta». Fabrizio Caccia © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 CRONACHE 21 # Pulvirenti: «Pagai per cinque gare Lotito? Mi mandò da una maga» Catania, l’ex patron confessa: ho speso 100 mila euro a incontro ma non influì sui risultati L’ex patron del Catania Antonino Pulvirenti ha ammesso di aver scelto la scorciatoia illegale: 100 mila euro a partita per «comprare» un risultato che i suoi calciatori non riuscivano più a ottenere sul campo. Nel lungo interrogatorio davanti al gip ieri ha confessato la «combine» su cinque gare. «A partire da Varese-Catania — ha precisato in conferenza stampa il procuratore di Catania, Giovanni Salvi —. Ha detto che voleva salvare il Catania, ha negato di aver fatto scommesse». L’inizio del precipizio ha una data: 21 marzo. I rossazzurri hanno perso anche con l’Entella, sono terzultimi in serie B, la retrocessione è dietro l’angolo. È a questo punto che Pulvirenti, presidente della squadra dal 2004, imprenditore nella grande distribuzione e uscito malconcio dalla disfatta della compagnia Wind Jet, decide di intervenire con metodi, per così dire, extrasportivi. Perfino ricorrendo alla magia. Alle domande dei magistrati sulle telefonate con Claudio Lotito, presidente della Lazio, Pulvirenti racconta: «Prima mi ha consigliato una maga vicino a Catania, ma non ha funzionato. Poi un’altra, molto brava e laureata, e in effetti dopo abbiamo vinto con l’Avellino». Ma la pretesa spinta esoterica non è sufficiente, ed ecco allora il più concreto tentativo di comprare La vicenda ● Il 23 giugno scorso è scattato il blitz della Procura di Catania chiamata «I treni del gol» che ha visto 19 indagati, 7 agli arresti domiciliari, tra cui l’ex patron del Catania, Nino Pulvirenti e l’ex ad Pablo Cosentino i giocatori avversari. Nelle cinque partite al centro dell’inchiesta (contro Varese, Trapani, Latina, Ternana e Livorno) la squadra etnea ottiene 4 vittorie e un pareggio, una cavalcata che la pone al riparo da rischi. Gli avvocati dell’ex presidente del Catania, Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi, confermano Cremona «Conte va processato» La richiesta del pm Nel mirino una partita Al Siena Antonio Conte, quando sedeva sulla panchina del Siena in B: gli viene contestata una presunta combine tra i toscani e l’Albinoleffe DALLA NOSTRA INVIATA Antonio Conte resta nell’inchiesta sul Calcioscommesse. Il pm di Cremona Roberto Di Martino ha deciso: chiederà il rinvio a giudizio per il c.t. L’accusa è frode sportiva, anche se solo per una partita. Come si ricorderà, Conte — già squalificato per quattro mesi dalla giustizia sportiva per l’omessa denuncia relativa ad AlbinoLeffeSiena (1-0, 29 maggio 2011) — era finito nelle indagini per due match: quello con l’AlbinoLeffe e quello con il Novara (2-2, 30 aprile 2011). Per uno dei due la sua posizione è stata archiviata. Il provvedimento arriverà a giorni. Conte, che aveva scritto al pm una memoria difensiva (negando ogni addebito, ripetendo che non è mai stato coinvolto in associazioni illecite, né ha mai scommesso) sperava di uscire subito dall’inchiesta. Ora i suoi legali Francesco Arata e Leonardo Cammarata decideranno se puntare sul giudizio immediato, rinunciando così all’udienza preliminare di fronte al Gip, con l’obiettivo di arrivare il prima CREMONA possibile a un verdetto (il rito immediato si terrebbe in autunno). Il dibattimento — è questo il ragionamento dei legali — potrebbe anche durare anni e per Conte c’è il rischio prescrizione che finirebbe però per lasciare il dubbio e non togliere un peso. Il c.t. vuole assolutamente affrontare i prossimi Europei, a giugno 2016, con l’inchiesta conclusa, altrimenti — come aveva ventilato — potrebbe considerare le dimissioni. Il grande accusatore di Conte è Filippo Carobbio, suo ex giocatore al Siena. Su Novara-Siena aveva raccontato: «I giocatori hanno appreso dell’accordo in occasione della riunione tecnica. In sostanza Conte si limitò a dire che era stato raggiunto un accordo per il pari». Il capo degli slavi Ilievski l’aveva smentito parlando di una combine ai fini di scommesse da cui Conte era estraneo. Su AlbinoLeffe-Siena, invece, Carobbio parla di clima da ultimo giorno di scuola: «Anche con il benestare di Conte veniva presa la decisione di lasciare la vittoria all’AlbinoLeffe». Arianna Ravelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Accusato Antonio Pulvirenti (al centro, foto LaPresse) dopo essere stato interrogato ieri in tribunale a Catania che «il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto contatti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri», ma sostengono che «ha dimostrato l’assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse». Tuttavia, aggiungono, «ha manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri». Insomma Pulvirenti sarebbe stato gabbato, imbrogliato dagli stessi intermediari. Una tesi difensiva che punta evidentemente ad alleggerire le accuse di truffa e frode sportiva al più blando tentativo, li- ● Per i pm gli indagati avrebbero truccato cinque partite del campionato di serie B , pagando alcuni giocatori delle squadre avversarie per evitare la retrocessione del Catania in Lega Pro ● Pulvirenti, ieri ha ammesso 5 combine e di aver pagato 100 mila euro per ognuna nea che probabilmente non servirà a scongiurare le sanzioni sportive. Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, rispondendo su Twitter a un tifoso, ha ricordato che «la giustizia sportiva prevede per responsabilità diretta la radiazione per le persone, la retrocessione per le società». Proprio oggi in Federcalcio è previsto un incontro tra il numero uno della Figc Carlo Tavecchio, il procuratore federale Stefano Palazzi e lo stesso Abodi. L’inchiesta è all’inizio (il procuratore Salvi ha fatto sapere che «gli atti sono stati comunicati, non trasmessi» alla magistratura sportiva), ma le prospettive per il Catania a questo punto sono tutt’altro che buone. E poi c’è l’inchiesta penale, che dopo le ammissioni di Pulvirenti, trova nuova linfa. Il procuratore Salvi, parlando dell’agente di scommesse onli- La difesa Il dirigente ammette la combine ma nega di avere mai fatto scommesse ne, Gianluca Impellizzeri, che ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere, lo ha definito «un punto importante, centrale, perché sono stati sequestrati 100 mila euro in contanti nella sua abitazione». Ha invece risposto alle domande dei pm l’ex ad del Catania, l’argentino Pablo Cosentino. «Ha negato ogni addebito — ha riferito il suo avvocato, Carmelo Peluso —. E quando il giudice gli ha chiesto che opinione si fosse fatto della vicenda, lui ha replicato che se fosse vero sarebbe una follia». Riccardo Bruno © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 CRONACHE 23 # La storia di Marco Bardesono Mara, la black bloc con le pietre «Tav? Non so per cosa protesto» Dopo gli scontri: se mi chiamano vado, basta che mi diano qualcosa per il gas La vicenda ● Circa duemila No Tav hanno manifestato domenica scorsa contro l’Alta Velocità nella montagna di Ramats, a Chiomonte ● Il luogo è lo stesso dove nel 2011 si registrarono circa 200 feriti dopo gli scontri tra antagonisti e forze dell’ordine ● L’altro ieri tra i manifestanti c’erano anche 400 black bloc che si sono scagliati contro gli agenti CHIOMONTE (TORINO) Tra le mani stringe mezzo limone, lo schiaccia sulle labbra e chiede se qualcuno lì intorno abbia una maglietta da regalarle: «Sono piena di gas». Gli occhi sono arrossati e lacrimano. Mara C. è una ragazza di 19 anni. È la soldatessa di una guerra di cui non conosce i motivi. Perché è vero che è arrivata qui in Val di Susa vestita di nero e con il volto coperto, è vero che lancia pietre contro i poliziotti, ma ammette candidamente di non sapere nulla della causa No Tav. È lì a combattere perché glielo hanno detto frettolosamente gli amici black bloc. Una causa vale l’altra. «Io — spiega — vado dove mi chiamano». Come se la violenza fosse un fine in sé, un modo di sfogare l’aggressività senza una ragione. Domenica si è «persa» due attacchi alle reti del cantiere Tav di Chiomonte. Come se fossero uno spettacolo. I suoi amici black bloc le hanno detto di guardare, che poi sarebbe toccato anche a lei. E così è stato. Mara si è presa il gas di un lacrimogeno in piena faccia, ma non le è nemmeno passato per la testa di fermarsi. «Voglio ancora andare giù a lanciare le pietre». In fondo, è come un gioco. Accanto alla centrale elettrica dalla quale si snoda la strada dell’Avanà che porta al cantiere Latitante dal 2013 Ligresti si costituisce «Ma non voglio finire in carcere» MILANO Al di qua del confine c’erano la Guardia di finanza di Milano e l’avvocato Davide Sangiorgio, il legale che lo assiste in Italia; dall’altra parte, territorio svizzero, lo accompagnava l’avvocato elvetico Maria Galliani: Paolo Ligresti si è consegnato così al valico di Ponte Chiasso alla magistratura di Milano che aveva avviato nei suoi confronti un procedimento di estradizione nell’ambito dell’inchiesta Fonsai bis. Paolo Ligresti, figlio di Salvatore, si è presentato spontaneamente dopo che nei suoi confronti era stata emessa due anni fa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura di Torino in relazione all’accusa di falso in bilancio e manipolazione del mercato per l’iscrizione nel bilancio 2010 della Fonsai, la compagnia assicuratrice di famiglia, minori ri- Il rientro in Italia Paolo Ligresti ieri si è costituito dopo circa due anni di latitanza in Svizzera (foto Ansa) serve di quelle necessarie a coprire i rischi legati ai sinistri. L’inchiesta fu poi trasmessa per competenza territoriale a Milano, dove Paolo Ligresti è imputato con altre due persone nell’udienza preliminare in corso di fronte al Gup Andrea Ghinetti ed alla quale sono stati ammessi come parti civili Consob, Unicredit, circa duemila ex azionisti e la stessa Fonsai (che è anche responsabile civile). L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata rinnovata a Milano su richiesta del pm Luigi Orsi. Come cittadino Svizzero (risiede a Lugano dal 1996) Ligresti poteva essere estradato solo con il proprio consenso, che lui ha dato solo per questo procedimento e solo se avesse ottenuto gli arresti domiciliari, cosa concessa dal Gup Ghinetti anche perché nel frattempo si sono attenuate le esigenze cautelari. Giuseppe Guastella [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA ❞ Mi hanno chiesto se mi andava di venire e ho detto di sì, anche se non ho capito bene a fare cosa Dicevano che era giusto aiutare chi vive qui ❞ della Maddalena, la vegetazione è fitta e c’è quell’ombra che consente ai ragazzi vestiti di nero di riposarsi un po’, di cambiare magliette per poi tornare all’attacco. «Io sono di Palermo — racconta Mara —, ho perso madre, padre e la mia storia». Qualche soldo in tasca, il primo treno che passa e l’arri- vo, circa un anno fa, a Roma. Per fare cosa? «Non lo so». Dove vivi? «In giro». Proprio come la ragazza di Ecce Bombo: vede gente, fa cose, non si sa bene perché. Varca la soglia di un centro sociale della Capitale, sembra l’approdo più naturale e Mara ne è felice: «Ho conosciuto In prima linea Nel cerchio si vede Mara, la black bloc che domenica era in Val di Susa con altri 400 (tra antagonisti ed esponenti dei centri sociali) per protestare contro i lavori della Tav. Negli scontri sono rimasti feriti 4 agenti e 4 manifestanti gente, amici. Si discute di tutto. Se vuoi dormire lì non ci sono problemi». Si vive alla giornata: «Sabato, due che conosco mi hanno chiesto se mi andava di venire qui in Piemonte. Ho detto di sì, anche se non ho capito bene a fare cosa, della Tav io non so niente. Siamo partiti in pullman e mi hanno spiegato che bisognava attaccare la polizia. Che dovevo lanciare le pietre, ma non i petardi perché non sono capace. La prossima volta lo farò anch’io». Per Mara i centri sociali sono la compagnia e i black bloc («Non so cosa voglia dire»), gli amici che non tradiscono mai. «Mi hanno detto che è giusto fare così, per aiutare chi vive qui. Con il cantiere distruggono quello che c’è». E basta che glielo abbiano detto perché sia vero. Mara non approfondisce: si fida. Una ragazza le porge una maglietta, Mara la infila per metà e dietro la nuca lega le maniche trasformando l’indumento in un mefisto. Un compagno si avvicina: «Tieni...» e le passa la maschera antigas. «Sì — continua Mara — me l’hanno chiesto in tanti se sono anarchica o dell’autonomia. Per il momento non saprei, non so bene cosa significhi esserlo. Io sono per conto mio. Seguo i miei amici». Per Mara la Val di Susa non è la prima esperienza: «Sono stata anche all’Expo a Milano, ma non mi hanno fatto fare nulla perché era la prima volta». Poi quasi si scusa per l’interruzione: «Adesso vado a lanciare le pietre». L’attacco dura pochi minuti, Mara si confonde nel gruppo e sparisce nella nebbia di lacrimogeni e fumo di petardi. La si riconosce da lontano solo per quei jeans chiari sotto il k-way nero. Torna dietro le siepi. Piange ancora, più di prima: «Dammi la medicina», chiede all’amico. «Mi hanno detto che ne abbiamo — spiega la ragazza —. Noi andiamo a tirare le pietre dove ci chiamano, andiamo ad aiutare i compagni. Loro ci stanno vicini, ci dicono dove passare per non farci prendere, ci danno il Maalox per combattere gli effetti dei gas». E lei combatte. Senza sapere perché. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sapevo che dovevamo attaccare la polizia Il mio compito era lanciare le pietre, ma non i petardi, perché non sono capace La prossima volta lo farò ❞ Seguo i miei amici e andiamo ad aiutare la gente Che ci aiuta, ci sta vicino, ci dice dove passare per non farci prendere e ci dà i medicinali per i gas ❞ Vivo in giro, adesso sto a Roma, ho incontrato tanta gente, amici Si discute di tutto, senza problemi L’Autonomia? Non so cos’è, io sto per conto mio 24 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera CRONACHE # SIENA LA POLEMICA La cavalla abbattuta prima del Palio E la morte di Periclea diventa un caso di Danilo Mainardi P ericlea, cavalla di 7 anni, è stata abbattuta dopo un infortunio nel corso di una batteria per l’assegnazione dei cavalli alle 10 contrade che correranno il Palio di Siena del 2 luglio. È inciampata negli arti posteriori del cavallo che la precedeva. Il soccorso è stato immediato, ma complicazioni non hanno consentito di salvarla. Con la notizia è uscita anche la triste contabilità che informa che 7 sono i cavalli morti dal 2000 e 50 sono quelli morti dal 1970 in questa competizione. Periclea si era fatta le ossa in palii in giro per l’Italia e questo era il suo debutto nel grande scenario di piazza del Campo. Sono dure a morire le «feste con animali», tenute in vita nel nome della tradizione e cultura popolari, mentre sono solo eventi rituali. Il rito ha valore in sé, ha funzione coesiva, regala senso di appartenenza, al di là di ogni valutazione razionale. Il parterre di piazza del Campo nel corso del Palio riunisce individui ingenuamente convinti di essere parte di un evento culturale, mentre non sono altro che folla unita momentaneamente nel consumo di un rito. Un rito, spesso, troppo spesso, sadico. Come circo, Il bilancio L’ex ministro Brambilla ● Con Periclea sale a sette il numero dei cavalli morti in piazza del Campo, a Siena dal 1998 a oggi. Dal 1970 — accusano le associazioni animaliste — gli animali deceduti sarebbero oltre 50 Gli animalisti: «È un evento insensato e crudele Andrebbe abolito» ● L’ultimo infortunio mortale era stato quello di Messi, 6 anni, deceduto il 1° luglio 2011 ● Gli altri decessi sono stati registrati nel 2010, nel 2004, nel 2000 e nel 1998: in quest’ultimo appuntamento i cavalli deceduti furono due corrida, caccia alla volpe, corsa dei tori. E in nome della «supposta» tradizione culturale, continuano a essere praticate e difese abitudini ormai anacronistiche. I cavalli poi sono tra gli animali che più duramente pagano in sofferenze il rapporto con l’uomo. Si pensi alla doma che, lo dice la parola, è duramente coercitiva per affermare il predominio dell’uomo. L’ottenuta sudditanza ha con sé un po’ (o molta) crudeltà e l’animale spesso rischia di uscirne frastornato e umiliato. E pensare che ogni cavallo per sua natura sarebbe indomito. Penso a Periclea e la mente va a immagini di splendide mandrie al galoppo libere in natura. Una maggior consapevolezza collettiva tuttavia si sta diffondendo e anche le leggi cambiano. Aspettiamo solo che le splendide città che nel nostro Paese ospitano eventi di questo tipo trovino forme di celebrazione più in linea col sentire della gente che poco ormai sopporta un divertimento fondato sulla sofferenza animale. Non si invochi «l’alta valenza culturale» di questi riti fuori tempo. Città belle come Siena non ne hanno bisogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’infortunio Il momento in cui Periclea, femmina di 7 anni, si infortuna in piazza del Campo dopo essere inciampata. L’animale è stato poi abbattuto (foto di Fabio Muzzi) «Il Palio di Siena è una manifestazione pericolosa per i cavalli. Non ci sono misure di sicurezza che tengano: va abolito e basta. È insensato e crudele». Lo sostiene Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente che già da ministro del Turismo si era opposta all’inserimento del Palio tra i candidati italiani da presentare alla commissione Unesco come «Patrimonio dell’umanità». La morte della cavalla Periclea ha mobilitato tutto il fronte animalista. Per Carla Rocchi, presidente di Enpa (Ente nazionale protezione animali) «abolire il Palio è il minimo che si possa fare». Sulla stessa linea la Lav (Lega anti vivisezione) che sottolinea: «Il Palio è una delle manifestazioni più pericolose in assoluto: dal 1970 sono morti circa 50 cavalli». © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 CRONACHE 25 # Medicina e Chirurgia Ai test mille posti in meno Le proteste degli studenti Quasi mille posti in meno per i test di ammissione a Medicina e Chirurgia. Ai numeri ufficiali forniti dal Miur — 9.146 in tutta Italia contro i 9.983 del 2014 — replicano indignati gli studenti. Il Coordinamento universitario Link parla di «decisione totalmente arbitraria e autoritaria». «È un provvedimento gravissimo che rischia di ripercuotersi in futuro su qualità e capillarità del Sistema sanitario nazionale», dice Danilo Lampis, coordinatore dell’Unione degli studenti. «Se le riduzioni saranno confermate, il ministero dimostrerà la sua incapacità a gestire il caos per la scomparsa del plico di Bari, che ha permesso a migliaia di studenti di essere ammessi in sovrannumero», chiude Gianluca Scuccimarra, dell’Unione degli universitari. © RIPRODUZIONE RISERVATA Camusso manda gli ispettori a Milano Verifica sui fondi, tensioni nella Cgil I sospetti che ad ex sindacalisti siano state finanziate campagne elettorali con il Pd MILANO Lunga e calda s’annuncia l’estate della Cgil a Milano. Dopo aver «visitato» la Camera del Lavoro, gli ispettori da Roma sono tornati in città, questa volta per verificare la contabilità dello Spi, il sindacato pensionati. Perché? La versione ufficiale è contenuta in una nota diramata dalla segreteria nazionale dieci giorni fa, alla quale (interpellati) non aggiungono nulla: è routine, nessun evento straordinario. «Da sempre la Cgil tutela e vigila su trasparenza e corretta gestione amministrativa delle proprie strutture (...) grazie ad una attività ispettiva che si svolge regolarmente». L’appunto poi spiega che nel caso in cui vengano riscontrati errori «scatta la prescrizione a correggere»; se nel rapporto conclusivo si evidenziassero invece «comportamenti di carattere doloso, i responsabili incorrono senza eccezione alcuna nelle sanzioni disciplinari». È un testo anodino, ma proprio per questo appare severo o quanto meno poco empatico con i dirigenti milanesi. Con i quali non c’è mai stata sintonia. Non è un mistero, anzi è uno scontro decennale e aperto. Tra la segreteria nazionale e regionale da una parte e quella cittadina dall’altra, c’è tradizionalmente una divergenza. In- Chi è ● Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Eletta il 3 novembre 2010, è la prima donna alla guida della Cgil nanzitutto politica, col tempo anche personale. Ora che il segretario generale è Susanna Camusso, già alla guida della Cgil Lombardia, dicono alla Camera del Lavoro che il conflitto si è allargato anche sull’asse Roma-Milano. Dicono, da più parti, anche altre cose, non facilmente verificabili. Per esempio che ci sia stata una «soffiata» con la denuncia di presunti ammanchi di cassa tanto alla Camera del Lavoro quanto allo Spi. Dicono che questi buchi siano stati giustificati con finanziamenti, si suppone non trasparenti, al- le campagne elettorali dei dirigenti locali che hanno fatto (anche in questo caso secondo tradizione) il salto dal sindacato alla politica. E in questi anni sono stati tanti, da Antonio Panzeri, europarlamentare, a Giorgio Roilo, senatore, a Onorio Rosati, consigliere regionale. L’amministrazione Il tesoriere cittadino è stato sospeso. «Ma è soltanto un normale avvicendamento» Tutto da dimostrare. Nell’attesa della relazione degli ispettori sale, però, una temperatura da ebollizione, e aleggia un’aria da resa dei conti con possibili capitomboli e uscite di scena. Il segretario generale della Camera del Lavoro, Graziano Gorla, è come sempre cordiale, ma non nasconde un certo nervosismo per le chiacchiere che girano attorno alla cassa: «Tante illazioni per normali ispezioni da Statuto. Ammanchi non ce ne sono», scandisce. Vero è che il responsabile dell’amministrazione (il tesoriere, ndr) 14 Le sedi Sono le Camere del lavoro territoriali in Lombardia 220 Mila Sono gli iscritti alla Camera del lavoro di Milano proprio di recente è stato sospeso: «Ho dato l’incarico a un’altra persona — spiega Gorla — con l’idea di promuovere il cambiamento». Brutto segno anche che alla Conferenza di organizzazione oggi a Milano arrivi un «emissario» della segreteria nazionale. Non è un ortodosso camussiano, ma qualcuno lo interpreta come un segnale verso il «commissariamento». Potrebbe intervenire direttamente Camusso in questa disputa. Non lo farebbe, dicono ancora, perché non è nel ruolo del segretario generale delegittimare la propria stessa struttura. Da Roma, allora, la linea è il silenzio e la parola (scritta) agli ispettori. Pessimo clima, però. Che dà occasioni a dispute personali, a ricatti, a tentativi di infangare nemici. Di qui a vent’anni fa, perché i controllori stanno sfogliano i libri indietro fino al ‘94. Onorio Rosati, già segretario della Camera del Lavoro dal 2006 al 2013 e oggi consigliere regionale pd, s’è sentito chiamato in causa sui giornali e «smentisco categoricamente ogni illazione». Del resto, fa notare, «se fossero state avviate indagini amministrative su di me, sarei stato chiamato». Così non è stato. A coinvolgerlo sono state solo non meglio identificate «voci», forse «sassolini nelle scarpe che qualcuno ha voluto togliersi...». Sembra che ai dubbi amministrativi si sia sommata una vecchia questione politica. «La sede per discutere non è l’ispezione — risponde — ma il direttivo nazionale». Rosati chiede allora che «quando ci sarà il verbale degli ispettori, venga reso pubblico». E si diradi questa cappa di sospetti. Alessandra Coppola Maurizio Giannattasio © RIPRODUZIONE RISERVATA Milano Lecce Guai con il Fisco, Gianna Nannini punta a patteggiare Il gup decide oggi La 32enne confessa: «L’ho ucciso a colpi di pietra voleva violentarmi» Gianna Nannini punterebbe a patteggiare nel procedimento che la vede accusata di una presunta evasione fiscale di 3,75 milioni di euro. La difesa della rockstar avrebbe raggiunto un accordo con la Procura di Milano per un’ipotesi di patteggiamento. Toccherà al gup di Milano, Fabio Antezza, valutare oggi l’accordo ed eventualmente ratificarlo. Già nell’udienza precedente era emerso che la cantante senese aveva avviato una trattativa con l’Agenzia delle Entrate per risarcire il Fisco. Un passo utile perché il pm titolare dell’indagine potesse dare il via libera a una proposta di patteggiamento. «L’ho fatto per difendermi: voleva violentarmi». Dopo tre ore di interrogatorio Valentina Piccinonno, leccese di 32 anni, ha confessato di aver ucciso a colpi di pietra Salvatore Maggi, 74enne di Monteroni, proprietario di una sala giochi. La donna è la stessa che lo scorso giugno aveva rapito una bambina bulgara di sei anni mentre giocava nel parco giochi di Monteroni. Per questo lei era agli arresti domiciliari. Li stava scontando presso la casa della madre, che l’avrebbe cacciata dopo una lite. Qui la giovane avrebbe incontrato l’anziano che poi, secondo il suo racconto, avrebbe mostrato l’intenzione di usarle violenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera CRONACHE # PISA A vederli così concentrati davanti alle colline dove sorgerà il primo tempio buddista del Terzo Millennio non sembrano affatto pragmatici studenti di Ingegneria. Alcuni di loro hanno trascorso tre giorni nell’istituto Lama Tzong Khapa, la prima comunità buddista italiana sulle colline di Pomaia, in provincia di Pisa. E, dopo aver lavorato al progetto del nuovo monastero, hanno imparato le tecniche di meditazione. Tra l’istituto buddista e quella che era la facoltà di Ingegneria (oggi integrata in più dipartimenti) è stata stipulata una convenzione che avvicina docenti e studenti a questa realtà a prima vista incongrua, lontana dai calcoli per il progetto di una costruzione imminente. «E invece le tecniche di meditazione non sono in antitesi con il rigore scientifico — spiega Fabrizio Cinelli, docente di Strutture verdi e paesaggio al corso di laurea in Ingegneria edile e architettura dell’Università di Pisa — e anzi aiutano a studiare e a insegna- I futuri ingegneri dai buddisti «La meditazione aiuta lo studio» Il progetto Pisa Livorno Pisa, l’accordo con l’Università che collabora al progetto del nuovo tempio POMAIA Rosignano Solvay 70 Mila Il numero dei buddisti in Italia secondo l’Unione Buddhista Italiana, riconosciuta come ente religioso re meglio. Si tratta di un modo di guardare la realtà con occhi diversi e di rilassare la mente e lo spirito». Non c’è nessun obbligo a partecipare all’iniziativa, che ha avuto un inizio pragmatico, con la programmazione degli spazi verdi del nuovo monastero e un progetto firmato dall’archistar Gino Zavanelli. Anche l’istituto subirà una ristrutturazione, per ampliare le sale dedicate alla meditazione. «Noi torneremo a ottobre — racconta lo studente Marco Russo, laureando in Ingegneria edile —. Per me è stata un’esperienza nuova, che se approfondita può aiutare a concentrarsi meglio sugli studi, anche scientifici, e a guardare il mondo e i progetti con un approccio diverso». È nato anche un gruppo interdisciplinare, guidato da Bruno Neri, un altro professore di Ingegneria (lui insegna Elettronica). «I monaci buddisti, in millenni di storia della loro discip l i n a , h a n n o s v i l u p p a to un’analisi della mente complementare a quella della scienza occidentale — spiega Neri — l’hanno guardata dal- In fila Una processione dei monaci del Lama Tzong Khapa, la prima comunità buddista sulle colline di Pomaia (Pisa), dove sorgerà il nuovo tempio (in alto a destra, il progetto) l’interno, mentre noi scienziati l’abbiamo esaminata soprattutto dall’esterno anche con apparecchiature elettroniche come la risonanza magnetica. Adesso saranno utilizzati i due metodi». Da questa fusione, secondo il monaco Stordi, può nascerne un karma positivo che aiuti a comprendere meglio il mondo e noi stessi. Anche quando la realtà da assimilare è il più complicato manuale di tecnica delle costruzioni. Marco Gasperetti [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA d’Arco ● Gli studenti di Ingegneria edile e Architettura dell’Università di Pisa sono stati chiamati a partecipare alla progettazione del nuovo tempio buddista sulle colline di Pomaia, trascorrendo anche qualche giorno nell’Istituto Lama Tzong Khapa ● Il progetto tecnico è stato curato dall’archistar Gino Zavanelli, già autore dello Juventus Stadium. Il monastero sarà realizzato a piccoli lotti, che comprendono tempio, biblioteca, residenza dell’abate, spazi verdi. Il costo è di 8 milioni Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 CRONACHE 27 # La Muraglia fragile DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Secondo una leggenda vecchia di un paio di secoli la Grande Muraglia cinese sarebbe l’unica opera umana visibile dalla Luna. Quando gli americani sulla Luna ci sono sbarcati, nel 1969, hanno dovuto smentire, anche se qualche astronauta sostiene ancora di averla scorta girando a un’orbita bassa di 160 chilometri dalla Terra. Ma ora Pechino lancia l’allarme: la più grande costruzione del pianeta sta scomparendo, vittima del tempo, dell’incuria, del vandalismo edilizio e dei furti. Sono andati perduti già 1.961 chilometri della linea di fortificazioni iniziata sette secoli prima di Cristo, migliorata e resa gigantesca tra il 220 e il 206 a.C. per ordine del Primo Imperatore Qin Shihuang e poi ancora raffinata sotto le dinastie Han, Jin e Ming, fino al 1640 circa. Secondo il ministero del Patrimonio culturale cinese la parte dissolta rappresenta quasi il 30 per cento del totale e altri 1.185 chilometri sono in condizioni di degrado tali da far temere che possano fare la stessa fine. In PECHINO In pericolo Patrimonio dell’umanità dal 1987, nel 2002 è stata inserita dal Fondo mondiale per i monumenti nella lista delle cento strutture più danneggiate del pianeta 2.000 anni 6.350 km L'ETÀ Composta da segmenti eretti tra il III sec. a.C. e il XVII d.C., ha acquisito la forma attuale all’epoca della dinastia Ming (1368-1644): doveva proteggere il Paese dalle incursioni dei nomadi che venivano dal Nord La multa per chi porta via pezzi della Grande Muraglia 1.961 km La parte distrutta 1.185 km In forte degrado Passo di Shang Hai Guan MONGOLIA Passo di Jia Yu Guan deserto d del Gobi Pechino Mar Giallo CINA Xeixing Shanghai Il percorso danneggiato Pietre per le case Il governo accusa: «Ci sono persone che portano via le antiche pietre per le loro case» Firme e graffiti In una sezione a Nord della capitale è stata realizzata una torre per far sfogare i graffitari L’assalto dei turisti Illustrazione da Gran Enciclopedia Visual realtà, non c’è consenso nemmeno sulla lunghezza complessiva dell’opera edificata per tenere fuori dai confini dell’Impero di Mezzo i barbari delle steppe. Fino al 2009 si stimava che la Grande Muraglia si estendesse per 6.350 chilometri, dalle coste orientali dello Shandong fino al Deserto del Gobi nella provincia centro settentrionale del Gansu: poi una misurazione con l’aiuto di raggi infrarossi e sistema Gps ha allungato il percorso fino a 8.851 chilometri. E ancora l’anno scorso gli archeologi hanno scoperto dieci chilometri di fortificazioni a Ovest del Gansu, in una zona dove non si immaginava che il genio imperiale fosse arrivato con il suo immenso cantiere difensivo. Se si considerano le fortificazioni a ridosso dell’opera originaria, accavallatesi nei secoli, qualche studioso arriva a ipotizzare l’estensione effettiva dell’opera in 21 mila chilometri. Il nome cinese della Grande Muraglia è «Wanli changcheng», Lunghe mura dei diecimila li (il «li» è un’unità di misura tra i 415 e i 500 metri). 720 euro La lunghezza della Grande Muraglia (stimata nel 2009) La Muraglia in rovina In origine si trattava di una struttura di terra, poi si aggiunsero pietre e rocce, mattoni. Si innalzarono torri di difesa e di avvistamento, camminamenti. L’efficacia della Grande Muraglia però, nonostante lo sforzo immane per erigerla, è stata scarsa: gli invasori nel corso dei secoli sono passati aggirandola o arrivando dal mare. Ora che per l’Unesco è Patrimonio dell’umanità, la muraglia sta subendo un nuovo attacco devastante. «Ci sono ancora abitanti delle zone di campagna più isolate che strappano i mattoni dal vallo per costruire le loro case e ci sono intere sezioni abbattute per far spazio all’espansione urbana», ha spiegato al Global Times di Pechino Cheng Dalin, esperto governativo di patrimonio artistico. Poi c’è la mancanza di manutenzione costante, l’erosione dovuta a vento, piogge, fulmini, terremoti, l’eccessivo sfruttamento turistico nelle parti più vicine alle grandi città. Ci sono anche restauri sconsiderati che rimettono a nuovo torri e camminamenti per poterci far affluire orde di visitatori. Ormai, solo l’8 Corriere della Sera Incuria, vandali, erosione e sfruttamento turistico L’allarme di Pechino: «Già persi 1.961 chilometri» per cento del vallo esistente all’epoca dei Ming (1368-1644) è in buono stato. Molti dei problemi di conservazione della Grande Muraglia noi italiani li possiamo capire bene, perché sono gli stessi che sgretolano i nostri tesori archeologici. Ma anche a Pechino cercano di intervenire: dopo secoli di disinteresse, nel 2006 è stata introdotta una legge di protezione che prevede tra l’altro multe di migliaia di yuan per chi sottrae mattoni dalle mura. «Purtroppo le autorità locali nelle campagne non fanno rispettare queste norme», dice ancora Cheng. Ci sono anche soluzioni «innovative», come quella tentata qualche mese fa a Mutianyu, una bella sezione di Grande Muraglia 70 km a Nordest di Pechino dove per evitare che i turisti nuovi barbari spargessero le loro firme su tutte le antiche pietre, le autorità hanno deciso di concedere ai graffitari una torre per sfogarsi. Guido Santevecchi @guidosant © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera CRONACHE # La buona informazione è cibo per la mente Il Tigri e l’Eufrate I grandi fiumi della storia, oro blu che dà energia e fa fiorire i deserti. Per la loro spartizione, Turchia, Iraq e Siria hanno giocato feroci partite diplomatiche. Che con la repressione degli Assad e l’avvento dell’Isis sono sfociate in un conflitto aperto ACQUA La grande sete del Medio Oriente: l’altra faccia (liquida) della guerra 130.000.000 di Lorenzo Cremonesi Popolazione Il numero complessivo degli abitanti dei tre Paesi che dipendono fortemente dal Tigri e dall’Eufrate per il loro fabbisogno idrico: 75 milioni in Turchia, 33 milioni in Iraq, 22 milioni in Siria. La fuga di milioni di rifugiati a causa del conflitto ha ingigantito il problema della penuria d’acqua 10 Le nazioni che si trovano in Medio Oriente nella classifica dei 15 Paesi più poveri d’acqua hiamiamola subito con il suo nome: guerra dell’acqua. Un conflitto antico e attualissimo, subdolo e devastante. Dalle conseguenze potenzialmente più gravi di qualsiasi altro combattuto con armi convenzionali. Il blocco dei fiumi, la diversione dei canali, il pompaggio indiscriminato, l’inquinamento delle fonti, oppure la distruzione delle dighe, il bombardamento delle stazioni di filtraggio possono fare terra bruciata di economie intere, spingere all’emigrazione uomini e bestie, annullare civiltà, stravolgere la natura e la geografia del territorio. Torna in auge con il tema della scarsità idrica di fronte al boom demografico mondiale, il riscaldamento globale, l’inquinamento e i focolai di conflitto in espansione sul Pianeta. Soprattutto la guerra dell’acqua è adesso parte integrante delle strategie adottate dallo Stato islamico (Isis) contro i suoi nemici e per costringere intere popolazioni alla sottomissione. Non è un caso che, nelle regioni dove il Califfato si sta espandendo, una delle prime azioni che compiono in genere le sue milizie è proprio attaccare i grandi impianti di gestione dei fiumi. Due anni fa in Siria i jihadisti di Isis si impadronirono della diga di Tabqa sull’Eufrate riducendone subito di un terzo il flusso idrico per alimentare le centrali elettriche destinate a fornire energia alle loro roccaforti attorno alla città di Raqqa. Conseguenza immediata fu ovviamente la penuria d’acqua nella Siria nordorientale e in Iraq. Nella primavera dell’anno scorso vennero poi gli attacchi contro gli sbarramenti che regolano il fiume a Falluja e presso Abu Ghraib, preannunciando il blocco di quelli di Ramadi, che solo un mese fa hanno messo in ginocchio gli approvvigionamenti idrici di una parte dei quartieri di Bagdad e larghi settori delle province meridionali irachene, sino a Najaf, Karbala, Nassiriya e Bassora, le capitali dell’universo sciita. Negli ultimi giorni si sono prosciugate vaste aree delle celebri paludi verso il grande delta dove Tigri ed Eufrate diventano un fiume solo. Ma l’azione che probabilmente ha causato il maggior allarme e spinto gli Stati Uniti a intensificare l’intervento armato è stata nell’agosto 2014 il tentativo del Califfato di attaccare la grande diga a nord di Mosul. «Se fossero riusciti a far saltare le paratie, la vallata di Mosul avrebbe potuto venire devastata da un’onda alta oltre 20 metri. E la riserva d’acqua che disseta anche le province curde e il Nord sarebbe stata disseccata», ammettono preoccupati i responsabili del governo iracheno nella capitale. Eppure, il problema non è nuovo e sarebbe un errore imputare il suo aggravamento unicamente alla presenza violenta e destabilizzante di Isis. «Oltre il 95 per cento delle risorse idriche irachene dipendono dalla Turchia. Soltanto meno del 5 per cento provengono da af- 60% Le risorse idriche andate perdute in Siria nel 2014 per i danni agli impianti 30% Il calo dell’acqua potabile disponibile in Iraq (rispetto a 40 anni fa) fluenti iraniani. L’Iraq non ha proprie sorgenti autoctone degne di questo nome. Le sue acque sono superficiali, arrivano dal Tigri e dall’Eufrate», spiega Giorgio Galli, direttore della Galli Ingegneria, lo studio di Padova che nel 2010 ha vinto la gara indetta dal governo iracheno per esaminare la situazione idrica del Paese e aiutare e lanciare i piani di sviluppo del prossimo futuro. È l’handicap storico della Mezzaluna Fertile, la culla della civiltà stanziale con lo sviluppo dell’agricoltura, la regione dei primi alfabeti, dei primi regni organizzati in Stati autonomi con intere fasce di popolazione dedicate alla costruzione dei canali e la centralizzazione delle decisioni per l’ottimizzazione delle risorse naturali. «L’acqua, il clima, il deserto e la capacità di gestire le risorse offerte dai grandi fiumi. Queste terre possono essere fertilissime se ben amministrate, oppure aride distese sassose. Non è un caso che le grandi civilizzazioni assiro-babilonesi sprecarono gran parte delle loro risorse a farsi la guerra per il controllo delle acque. Una delle prime sfide registrata negli archivi scritti dagli uomini fu quella nel 2300 avanti Cristo tra le città sumere di Umma e Girsu, che si contendevano alcune terre fertili. Sappiamo anche che tre secoli dopo la città biblica di Ur, presso l’odierna Nassiriya, molto probabilmente iniziò a decadere proprio per il fatto che più a nord altre popolazioni rivali avevano scavato nuovi canali che contribuirono a deviare il corso del fiume ed insabbiare il suo porto commerciale», sottolinea Franco d’Agostino, archeologo all’Università della Sapienza di Roma da diversi anni impegnato in missioni di scavo proprio nella regione di Ur. capacità contrattuali irachene: Turchia e Siria a quel punto pescano quasi a piacimento dai bacini idrici e dalle quote che sarebbero destinati all’Iraq. «Il risultato è stato catastrofico. Oggi il governo iracheno ci ha chiesto di poter offrire un quadro il più possibile scientifico e accurato per poter riaprire la trattativa con Ankara e chiedere il sostegno della comunità internazionale a difesa delle sue rivendicazioni», osserva l’ingegner Galli. E i dati parlano chiaro: il Paese è sull’orlo del collasso, se il suo governo non prende provvedimenti al più presto siccità, epidemie, carestie saranno all’ordine del giorno. Se trent’anni fa il cento per cento della sua popolazione urbana aveva l’acqua in casa perfettamente pastorizzata (un dato che scendeva al 60 per cento nelle zone rurali), oggi il 16 per cento delle sue città soffre gravi difficoltà di approvvigionamento e il 20 per cento della popolazione globale beve da fonti inquinate o di pessima qualità. Nel 1985 l’intero afflusso annuale di acqua dolce era valutato in 66,7 miliardi di metri cubi, di cui 25,8 dall’Eufrate e 24 dal Tigri. Oggi però quel dato è sceso a 43,7 (18,4 dall’Eufrate e 15,9 dal Tigri). Complessivamente dunque in quarant’anni l’acqua a disposizione dall’Iraq è diminuita di un terzo. E le proiezioni per i prossimi anni fanno temere il peggio. Secondo gli esperti dello Studio Galli, l’afflusso complessivo scenderà a 34,6 miliardi di metri cubi nel 2025, per poi precipitare a 28,5 dieci anni dopo. E a rendere ancora più nera la situazione è la crescita del tasso di salinità. Anche sotto questo aspetto si tratta di un processo di lungo corso. Già quattromila anni fa i contadini sul delta Risorse idriche sempre più ridotte, sempre più obiettivo (e strumento) di conquista. Il risultato è catastrofico. Come spiega l’ingegnere italiano chiamato in Iraq per riaprire canali di speranza Corriere.it Lo speciale Expo e le inchieste legate al tema della sostenibilità su Corriere.it, alla sezione Expo2015 Trascorrono i secoli, cambiano i millenni. Ma la strutturale dipendenza dell’Iraq dalle sorgenti dell’altopiano anatolico e i massicci montuosi oggi parte integrante del moderno Stato turco non cambia. Le frizioni tra Bagdad e Ankara si fecero tese con lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria dopo la Seconda guerra mondiale. E’ dal 1946 che periodicamente tra i due Paesi torna il pericolo dello scontro militare, pesa come una minaccia incombente sui tentativi di trovare l’accordo sulla suddivisione del flusso dei due fiumi. Scontro che sin dai primi anni Settanta del Novecento si complica con l’irruzione della Siria in mano agli Assad, a sua volta interessata alla sua quota d’acqua per il tratto dell’Eufrate che ne attraversa il territorio. Negli anni Ottanta la decisione turca di costruire il complesso di dighe e sbarramenti denominato Ataturk, sempre sull’Eufrate, spinge Saddam Hussein a negoziare un accordo per avere garantita la quota minima di 500 metri cubi d’acqua al secondo nel tratto di fiume all’entrata dalla Siria. La tensione sale quando da Bagdad pretendono che la quota sia portata a 700 metri cubi. La guerra del 1991 e poi l’invasione americana del 2003 nullificano però le del Tigri e dell’Eufrate — progenitori dei cosiddetti «arabi delle paludi», sciiti che Saddam Hussein volle scacciare in massa prosciugando il loro habitat antico negli anni Ottanta — periodicamente lamentavano che a fine estate l’acqua diventava imbevibile a causa delle grandi quantità di sali minerali concentrate nelle regioni che si affacciano allo Shatt el Arab e lungo l’attuale confine con l’Iran. Per comprendere l’accresciuta gravità del fenomeno e l’emergenza attuale occorre tenere a mente che dai rubinetti italiani in genere la salinità media varia tra i 100 e 200 milligrammi al litro. Nel 1980 il Tigri misurato presso la cittadina di Amara riportava però già un allarmante 537, che sale agli attuali 1.158 registrati nel gennaio scorso. Per l’Eufrate è molto peggio: da 1.424 riportati nel 1980 agli odierni 3.055. Ciò significa in parole povere che entrambi i fiumi vanno filtrati per poter tornare potabili. Con tassi tanto alti di salinità anche l’agricoltura diventa impossibile: l’antica Mezzaluna Fertile sta sempre più trasformandosi in un deserto salato che le guerre tra gli uomini sono destinate a rendere ancora più amaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 29 CRONACHE # La «mezzaluna fertile» e il conflitto sui due fiumi 6 Tishreen 48.700 EUFRATE 3.000 km Bacino: 765.831 km² EUFRATE Origine: Provincia di Erzurum 28% km 8.280 90 1 100 Murat ant zia Gaziantep 1.850 km TIGRI 0,03% Giordania 11% Il contributo dei Paesi al volume annuo delle acque (2009) 400 km 710 km 12% 6 18 8 Dayr az Zawr Lesser Zab TIGRI EUFRATE Damasco 1.060 km 34% Iran 1.418 km Dar'à 9 95% delle acque irachene arrivano dalla Turchia Il contributo dei Paesi al volume annuo delle acque (2009) 10 Ramadi Bagdad 12 Fiume Shatt el Arab Amara Nassiriya acqua non potabile, deve essere filtrata 20 Sbocco: Golfo Persico Najaf L’UTILIZZO E CONSUMO DELLE ACQUE ATTUALI IL CALO DELLE ACQUE DOLCI 10 Al Kùt Karbala b In miliardi di metri cubi annui As Samàwah 20 30 40 50 60 70 66,7 1985 2015 2025* 2035* 1985 2015 537 19 IRAQ As Suwaydà' 51% 0 1.424 1.158 Diyala GIORDANIA Nel Tigri K Kirkuk Beirut Al Qunayfiirah 1985 Nell’Eufrate 2015 100 - 200 il livello di salinità negli acquedotti italiani Grande Zab Mosul Khabour Hamàh SIRIA 54% Nell’intero sistema idrico Feesh Khabour Raqqa 3.055 1980 oggi Ballikh - Jallab 7 8 Homs 0,2% 0 2% 10% V Van 15 lib Idlib Mar Mediterraneo in milligrammi per litro 17 5 Aleppo k Latakia 32 km Bacino: 375.000 km² 16 Siirt 4 Sajur Origine: Lago Hazar 1.230 km 89% IL TASSO DI SALINITÀ 14 13 3 n sin Mersin 15% Iran 19 Tharthar (barriera Saamarra) TURCHIA 2 Fiume Murat 720 km 17 Garzan Karasu man Adiyaman Ad Fiume Kara 450 km 40% 39% 9 Haditha Origine: Monte Ararat 17% TIGRI 1.900 LEGENDA Diga realizzata in programma Attacchi dell’Isis I PERCORSI DEI FIUMI 15 Goksu 20 Kut 18 Mosul (Chambarakat, ex diga Saddam) 14 Dicle 10 Ramadi 14.000 9.580 Iraq I BACINI IDROGRAFICI E LA LORO DIVISIONE IRAQ 16 Batman 13 Kralkizi 11 Falluja 8 Baath 7 Tabqa 1.220 160 31.000 2 Karakaya 12 Hindiyah 2003 L’invasione americana porta alla caduta di Saddam Hussein e alla perdita del potere contrattuale del Paese a livello regionale TURCHIA TIGRI 3.300 4 Birecik 3 Ataturk 1 Keban Capienza: in milioni di metri quadri Siria IRAQ 1992 Viene completata in Turchia la digha Ataturk, la più grande del Paese 2013-2015 L’Isis inizia la sua offensiva contro dighe e sbarramenti per colpire la popolazione irachena sciita 85.000 SIRIA 5 Karkamis Utilizzo: Irrigazione Energia elettrica Controllo delle piogge Deviazione dei flussi Fornitura d’acqua Turchia 1977 La Turchia annuncia la sua intenzione di costruire 22 dighe e 19 impianti idroelettrici sul Tigri e sull'Eufrate 600 1.200 TURCHIA EUFRATE 1990 L’Iraq insiste con la Turchia per avere un flusso minimo di 500 m3/s 11.100 1973-75 La Siria costruisce la diga Tabqa. In Iraq il flusso delle acque diminuisce di un 25%, causando tensioni tra i Paesi 1976 La Turchia si impegna a rilasciare inizialmente 350 m3 /s e poi 450 m3/s verso valle 1.900 PRINCIPALI DIGHE E BARRIERE E LORO UTILIZZO 1973 La Turchia costruisce la diga di Keban nel bacino del fiume Eufrate 6.000 1946 Trattato di amicizia e buon vicinato tra la Turchia e Iraq per la cooperazione e coordinamento dell’utilizzo delle acque LE DISPUTE NEGLI ANNI Dal 1946 Bagdad e Ankara litigano per la gestione dei fiumi. A mettere oggi però in difficoltà la popolazione irachena non sono solo le grandi dighe turche sull’Eufrate ma la nuova minaccia dell’Isis. Qui alcuni degli eventi più significativi municipali e industriali paludi arabe nel Sud evaporazione dai fiumi Nassiriya 43,7 Shatt el Arab 34,6 4 28,5 8% 64% 7% 5% 1 Bassora 13% 25,8 18,4 24 agricoltura 15,9 * Secondo lo Studio Galli Ingegneria di Padova, rapporto febbraio 2015 acqua che scorre nello Shatt Al Arab e nel Golfo evaporazione dai bacini artificiali ARABIA S A U D I TA Fonte: Shared Water Resources; Aquastat Golfo Persico Corriere della Sera Strategie Armi contro i civili: dighe attaccate e rubinetti asciutti Anche in Siria l’acqua è un’arma. L’ha utilizzata per primo il regime di Bashar Assad contro le popolazioni in rivolta già quattro anni fa e adesso l’Isis vi fa ricorso metodicamente sull’Eufrate, che rappresenta oltre il 50% delle risorse idriche del Paese. Nel conflitto all’ultimo sangue che infiamma la regione assetare il nemico, le sue famiglie, gli ospedali, diventa strumento di guerra quotidiana. Negli ultimi mesi del 2011 i militari lealisti cominciarono a tagliare l’acqua, bombardare acquedotti e stazioni di filtraggio, togliere energia alle centrali di pompaggio di cittadine come Douma, Homs, Hamah, dove il vento delle sommosse soffiava più forte. Poi fu il caos violento della guerra civile. I ribelli fecero lo stesso nelle zone sotto loro controllo, dove si trovano le infrastrutture che servono i quartieri lealisti. Infine è arrivato l’Isis, che da un anno tiene in scacco le regioni nordorientali. Il 10 maggio 2014 venne colpita la stazione di pompaggio sull’Eufrate di Al Khafsah con l’effetto di lasciare a secco oltre 3 milioni di persone nella zona di Aleppo. I responsabili? Le forze in campo si accusano a vicenda. Ciò che conta sono gli effetti devastanti. Nel 2011 la produzione annuale di grano superava i 3 milioni di tonnellate, oggi è meno della metà. Quella di cotone è scesa da un milione di tonnellate a 400 mila. La distruzione delle fognature ha causato l’inquinamento delle fonti potabili con conseguente crescita di malattie come tifo e colera. I prezzi dell’acqua in bottiglia sono alle stelle e pochi possono permettersela. La carenza idrica è così diventata uno degli indicatori più pregnanti dell’imbarbarimento trionfante in Siria. L.Cr © RIPRODUZIONE RISERVATA 30 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera ● Calcoli approfonditi Secondo lo studio di un economista americano, ospitare i Giochi non è così conveniente e, per esempio nel caso di Londra, le previsioni di spesa vengono disattese, così come anche i benefici ANALISI & COMMENTI SEGUE DALLA PRIMA È di Massimo Sideri GLI ARRESTI DI UBERPOP FORZATURA PRO TASSISTI COSÌ LA APP FUORILEGGE FARÀ PROSELITI A lla fine degli anni Novanta, quando Internet era poco più di una sottocultura, la Polizia non sapendo come fare per fermare i primi siti online che infrangevano qualche regola arrivava in diversi Paesi a mettere delle catene intorno ai server sequestrati dalla magistratura. Chiaramente i computer continuavano a funzionare, ma il fenomeno era nuovo e la reazione era comprensibile: le leggi trattavano le prime web company come le fabbriche pensando che bastasse chiudere i cancelli per fermarle. Da allora la consapevolezza dovrebbe essere aumentata mentre l’arresto ieri di una «app» in Francia — nelle persone di Thibault De Saint-Phalle e Pierre-Dimitri Gore-Coty, i due responsabili locali di UberPop — rischia ora di ricreare quel senso di ridicolo: catene per server. La vicenda della app più odiata dai tassisti che permette a chiunque di usare la propria automobile per offrire un servizio di trasporto «pubblico» è nota anche in Italia dove la magistratura l’ha bloccata di recente. Il caso è complesso e non può essere banalizzato. Una cosa è Uber che utilizza solo i noleggi con conducente, un’altra UberPop che ridisegna il panorama del servizio e richiede ragionamenti condivisi. Va bene. Ma già ora si possono trarre alcune conclusioni: la Prefettura parigina è intervenuta dopo le violente proteste dei tassisti nei giorni scorsi. Per chi se le fosse perse si è trattato di scene da western con violente aggressioni, anche ai danni dei clienti del servizio. Solo che Uber non è il Cattivo e i tassisti non sono Clint Eastwood. Secondo una classifica del Wall Street Journal il lavoro più pericoloso del mondo, ancor prima che il pompiere o il poliziotto, è quello al Cirque du Soleil. Se continua così la classifica andrà aggiornata a sfavore di Uber. Il risultato è che ogni volta che una notizia così si diffonde la simpatia per la App tende a crescere, la pubblicità, di fatto, aumenta e il partito di Uber fa proseliti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Su Corriere.it Puoi condividere sui social network le analisi dei nostri editorialisti e commentatori: le trovi su www.corriere.it anche vero però che nei Paesi seri, quando si tratta di prendere qualche decisione importante come questa, si assiste di solito a una discussione approfondita, a un contraddittorio, e che il contraddittorio è per sua natura fatto di obiezioni. Ecco allora alcune obiezioni alla candidatura olimpica di Roma, basate su notizie di stampa nonché su un ottimo studio di un economista americano specializzato in economia dello sport, Andrew Zimbalist, (Circus Maximus, The Economic Gamble Behind Hosting The Olympics and the World Cup, Brookings Institution Press). Il primo dubbio riguarda le previsioni circa i costi dei Giochi, sempre smentite dai risultati. Per l’ultima Olimpiade di Londra, ad esempio, i costi erano stati inizialmente stimati in circa 5 miliardi di sterline. Ebbene, secondo il quotidiano inglese Guardian, questi 5 miliardi sono poi diventati 12 (alcune stime parlano addirittura di 20). Chi può garantire che non avverrebbe lo stesso per Roma 2024? Quanto ai benefici, si era detto che i posti di lavoro creati a Londra sarebbero stati all’incirca 70 mila. A quel che pare, invece, finora ne sono stati creati appena 10 mila, e molti di questi, essendo precari, non esistono già più. Per ciò che poi riguarda gli incassi generati dalle Olimpiadi, quella di Londra ha dato un gettito totale (diritti tv, vendita biglietti, sponsor e concessioni del marchio) di 5,2 miliardi di dollari. Una somma senz’altro ragguardevole. Peccato che il Cio, il Comitato DORIANO SOLINAS ● Il corsivo del giorno L’OLIMPIADE A ROMA MEGLIO RIFLETTERE di Ernesto Galli della Loggia olimpico internazionale, abbia incamerato per sé più del 70 per cento dei diritti televisivi, che, come è facile capire, della suddetta somma costituiscono la percentuale maggiore. Con il tempo, infatti, il Cio è diventato un’organizzazione sempre più assetata di soldi: basti pensare che negli Anni 60-70 si accontentava del 4-5% dei diritti di cui sopra, meno di un decimo di quanto invece pretende e ottiene oggi. Un altro vantaggio sempre sbandierato dai promotori per sostenere il valore economico che l’Olimpiade rappresenterebbe è quello rappresentato dall’afflusso turistico. Ma anche qui — ed è un punto capitale — i dati li smentiscono. Il numero dei turi- sti attratti nel periodo dei Giochi dalle due ultime Olimpiadi di Pechino e di Londra — dicono le statistiche — è stato, infatti, inferiore al numero di quelli che visitarono le due città nel medesimo periodo degli anni precedenti. Ultimo grande miraggio fatto brillare agli occhi del pubblico è quello delle infrastrutture, sportive e non, che i Giochi lascerebbero alle città che li ospitano. Proprio a tale proposito, tuttavia, Zimbalist fornisce un elenco impressionante delle suddette strutture che in varie parti del mondo (Atene è il caso limite), passata la festa, sono oggi in abbandono, cadono in rovina, ovvero hanno richiesto centinaia di migliaia di euro per la manuten- Conti da fare Esistono dati ricavati da fonti autorevoli e indipendenti che si dovrebbero valutare Gli impianti Le infrastrutture ereditate dalle città costano migliaia di euro di mantenimento zione o per essere efficacemente riutilizzate. Di questi esiti rovinosi, del resto, il nostro Paese, a suo tempo organizzatore del catastrofico Italia ’90, così come pure Luca di Montezemolo che vi ebbe qualche parte, dovrebbero saperne qualcosa. Quelli che ho fin qui elencato sono dati ricavati da fonti autorevoli e indipendenti. Ai quali non sarebbe male, mi sembra, che i promotori dei Giochi, a cominciare dal presidente del Coni, rispondessero in modo circostanziato: sono dati falsi? E quali sono, invece, allora, i dati veri delle passate Olimpiadi? Messi a punto e confermati da chi, soprattutto? Decisioni importanti come quella dell’Olimpiade non possono essere prese in base a considerazioni generiche, con discorsi alati o con promesse fondate sulle buone intenzioni. Di queste ultime nessuno dubita, naturalmente, ma qui non si tratta di promesse e di intenzioni. Si tratta di soldi: soldi nostri, fino a prova contraria. © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 EMERGENZA ELLENICA L’IMPRESA DIFFICILE (MA POSSIBILE) DI SALVARE LE BANCHE GRECHE ● 31 # IL COMMENTO SOPRAVVIVERE LA QUESTIONE PER L’UE ORA È QUESTA COMMENTI DAL MONDO di Wolfgang Münchau Debito Francia e Italia potrebbero tentare di riaprire le trattative per evitare il Grexit, convincendo la Germania L’ evoluzione della crisi greca dipenderà da Francia e Italia. Riusciranno Matteo Renzi e François Hollande a convincere soprattutto la Germania a fare un nuovo tentativo di mantenere la Grecia nell’euro? Non si tratta di un nuovo pacchetto. La Grecia non accetterà un programma di risparmio dettato dall’esterno. Anche se il risultato del referendum di domenica fosse un sì, sarebbe comunque il governo di Alexis Tsipras a dover attuare l’eventuale programma. Oppure si andrà a nuove elezioni. In tal caso passerebbero almeno altre quattro settimane prima dell’insediamento di un nuovo governo. E poi, chissà, Tsipras potrebbe anche vincere le elezioni con una maggioranza superiore. Se si riaprono le trattative, è opportuno affrontare la cosa in maniera del tutto diversa, concentrandoci solo sull’impedire l’uscita della Grecia dall’euro. Per i creditori della Grecia questa rappresenterebbe una perdita assoluta, che solo per l’Italia si aggira intorno ai 40-50 miliardi, a seconda di cosa si calcola. A questa cifra va aggiunto ancora il danno collaterale, di gran lunga più elevato, che ne deriverebbe. Per l’Italia in particolare si pone il quesito degli effetti sul dibattito interno. L’uscita dall’euro metterebbe le ali al M5S e alla Lega, soprattutto se a medio termine non dovesse rivelarsi poi così catastrofica come annunciato? Dal punto di vista di tutti gli europeisti, l’ideale sarebbe certamente evitare di dover dare una risposta netta a questa domanda. Pertanto oggi sarebbe nell’interesse di tutti limitare i danni. E l’unica possibilità che ci rimane sarebbe un taglio negoziato del debito greco, senza un nuovo programma, ma con un rifinanziamento delle banche. In altre parole, dovremmo accettare lo smacco di un consenso a una parziale rinuncia ai nostri crediti e della concessione di un ulteriore credito. Per quanto possa apparire folle, un passo di questo genere sarebbe invece razionale dal punto di vista dei creditori. Non per compassione o senso di responsabilità, bensì per interesse. La parola chiave è «parziale». Innanzitutto occorre capire il motivo per cui esiste la minaccia del Grexit. Nessuna legge europea o greca stabilisce che chi non paga i propri debiti viene cacciato dall’euro. Il motivo sono le banche. Se lo Stato greco non paga più i suoi debiti, i titoli di Stato greci non valgono più nulla. Poiché una parte ingente del capitale delle banche greche è formata da titoli garantiti dallo Stato greco, il fallimento dello Stato si ripercuote direttamente sulle banche. La fuga strisciante dei capitali dei clienti delle banche greche in atto negli ultimi mesi esige un finanziamento d’emergenza da parte della Banca Centrale Europea, la quale tuttavia si scontra con i propri limiti sia giuridici che di fatto. Con una stretta sui finanziamenti si rischia il crollo delle banche. E se questo si verifica, il Grexit sarà deciso da una legislazione d’emergenza. Per fortuna la soluzione del problema è semplice. Anziché concedere altri crediti alla Grecia, si possono dotare le banche di capitali freschi. Non si tratta di dare loro denaro; intendo che la Bce nella sua veste di organo di sorveglianza dovrebbe prendere le banche greche sotto la propria ala e procedere a una loro ristrutturazione, chiudendo le più deboli e sottoponendo le migliori a trasformazioni, fusioni o — ancora meglio — incorporandole in altre banche europee. I capi delle banche greche non sarebbero quindi più nominati dal governo; l’ideale sarebbe che gli istituti non fossero nemmeno più soggetti alla legislazione greca. A questo scopo occorrerebbe però una vera e propria unione bancaria europea, che purtroppo nell’ultimo anno l’Ue non è riuscita a realizzare. Il salvataggio delle banche greche costerebbe naturalmente altro denaro, ma risolverebbe completamente il problema. Con la Grecia si negozierebbe un taglio del debito come contropartita. Le scadenze dei debiti nei confronti del Fondo monetario internazionale e della Banca centrale europea verrebbero prorogate, lo Stato greco non riceverebbe più nuova liquidità e non si realizzerebbe un terzo programma. Da quel momento i greci dovrebbero finanziarsi solo con le proprie entrate fiscali, inserendo nel proprio bilancio una piccola eccedenza, poiché nel futuro nessuno più farebbe loro dei prestiti. Anche questa soluzione comporta ovviamente il rischio di perdite, ma di portata inferiore e tutti ne trarrebbero vantaggio. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo i creditori dovrebbero assumere una nuova visione politica. Un’occasione è offerta dal referendum greco, soprattutto nell’eventualità in cui vincano i sì. Sappiamo che Francia e Germania hanno pareri divergenti su questo tema, sebbene l’approccio francese sia nettamente più costruttivo. Renzi e Hollande, senza Merkel, dovrebbero ora avviare un’iniziativa di salvataggio, eventualmente tramite un’azione multilaterale senza l’appoggio della Germania. La Spagna potrebbe unirsi, magari solo dopo le elezioni parlamentari di dicembre. E chissà, forse alla fine anche la Germania collaborerà, perché non ama restare isolata. Con una vincita dei no, si prospetta una situazione più difficile, soprattutto se il risultato viene interpretato come un’accettazione politica del Grexit. Se i greci vogliono il Grexit l’avranno. Allora il compito politico sarà un altro. Anche in questo caso, saranno soprattutto l’Italia e la Francia a dover sostenere l’Unione monetaria con una vera e propria unione politica, senza la quale la moneta unica non è né sostenibile nel tempo, né democraticamente legittimata. E senza un’unione politica non possono esistere un’unione monetaria e nemmeno le banche. Infine per tutto ciò occorrono i trattati. E a chi non vuole, qualunque siano le ragioni, andrebbe detto che l’Unione monetaria non è più nell’interesse dei cittadini europei. Si dovranno prendere decisioni alle quali ci si è sottratti negli anni precedenti. L’Italia sarebbe nella posizione per imporre questa scelta. ( traduzione di Franca Elegante) © RIPRODUZIONE RISERVATA Le parole del Papa cambiano il clima per gli ecoscettici ● ❞ Commentando sull’International New York Times l’enciclica Laudato Si’, Paul Valley nota che «precedenti Papi hanno parlato in modo forte di degrado ambientale, ma come tema secondario. Per Francesco è invece centrale». Per lui, «primo Papa venuto dal Sud del mondo» la crisi ambientale è una crisi del laissez-faire capitalistico. Stando così le cose, conclude Valley, «chi nega i cambiamenti climatici potrebbe scoprire che, in Francesco, ha incontrato il suo più formidabile avversario». L’Africa si schieri con la Corte Penale non con i dittatori rifiuto del Sudafrica di ● ❞ Ilarrestare il presidente sudanese Omar al-Bashir, colpito da due mandati di cattura della Corte Penale Internazionale (Cpi), per crimini di guerra e contro l’umanità, ha mostrato per l’ennesima volta lo scarso rispetto di molti Paesi africani per la Cpi. Il pastore luterano Abisai Shejavali scrive su Mail&Guardian che quei crimini non sono però «un’invenzione della Cpi» e che essa «non sbaglia a portare avanti il suo mandato, come alcuni dei nostri leader vorrebbero invece farci credere». I timori americani sulla banca globale «made in China» Usa si sono rifiutati ● ❞ Gli di aderire all’Aiib (Asian Infrastructure Investment Bank), il cui Statuto è stato firmato ieri da 57 Paesi. Il timore americano, condiviso anche dal Giappone, è che essa possa diventare uno strumento per consolidare l’egemonia cinese. Ma Dan Steinbock scrive su China Daily che la partecipazione degli Stati Uniti all’Aiib «mitigherebbe la percezione che gli Usa stiano cercando di “contenere” la Cina e l’Asia emergente. E aprirebbe la strada a una maggiore stabilità in Asia e nel resto del mondo». a cura di Luca Angelini SEGUE DALLA PRIMA L’ Unione Europea è una storia di successo, o non è. È fatta per avere la fila di Paesi alla porta per entrare, come è accaduto in tutti questi anni, non può consentirsi le porte girevoli di chi arriva e di chi parte, diventare una associazione à la carte, una Onu in miniatura. E poi: la Grecia è nei Balcani, e con i Balcani non si scherza, da lì è cominciata cent’anni fa quella guerra civile cui l’Europa ha solennemente annunciato di voler mettere fine unendosi. La Grecia è l’Oriente dell’Europa, confina geo-politicamente con la Russia. Perdere l’Ellade — dopo aver già perso la Turchia — sarebbe un nuovo scisma, perché passa di lì una linea di faglia storica, culturale, religiosa. È in Grecia che, dalla fondazione fino alla caduta di Costantinopoli, l’Impero bizantino ha tenuto in vita per mille anni il mito della «nuova Roma», e con esso l’aspirazione all’unità politica del continente. Ma per «tenere» la Grecia, l’Europa non può più fare come sempre. Non può più sperare di resistere a dispetto, o a scapito, o all’insaputa della democrazia degli Stati-nazione. Il comportamento ai limiti dell’irresponsabile del governo greco le offre paradossalmente l’occasione per misurare la forza residua del suo progetto sul campo di battaglia della democrazia. Non a caso, contravvenendo a una regola ferrea che proibisce a Bruxelles di ingerirsi nelle vicende interne degli Stati, è stato proprio il capo della tecnocrazia non eletta della Commissione, l’impettito JeanClaude Juncker, a rivolgersi direttamente al popolo greco affinché dica sì al referendum, e smentisca così la coppia scravattata Tsipras-Varoufakis. In cambio, gli fa eco Berlino, nuove trattative dopo il referendum; e forse, chissà, anche la ristrutturazione di un debito a detta di tutti non sostenibile, un ostacolo ormai insormontabile per qualsiasi nuovo inizio. Ma è una tragica ironia della storia che, in questa sfida democratica senza precedenti con un Parlamento nazionale, il campione del progetto europeo finisca per essere proprio Juncker, certo non il volto più seducente da schierare contro i demagoghi di Atene. I leader dell’Europa devono capire che ormai esiste una «sfera pubblica» comune, un embrione di demos europeo, e che anche le loro sorti politiche si giocano sulle sorti dell’Unione. Né Renzi, né Hollande, e forse neanche Merkel, sopravvivrebbero a una sua dissoluzione. E del resto non è detto che l’immagine dei pensionati greci in fila davanti ai bancomat favorisca così tanto gli agitatori anti-euro, da Salvini a Le Pen, da Podemos a Fassina. Disfare oggi l’Europa sarebbe un disastro storico. Ci vogliono leader capaci di dirlo ai loro popoli e al popolo greco, come Kohl ebbe la forza di fare prendendosi sulle spalle la Germania dell’Est, o come Mitterrand quando accorse tra la gente di Sarajevo assediata, o come Alexander Hamilton, che alla fine del Settecento firmò la pace tra gli Stati americani debitori e quelli creditori. Quando torna in campo la democrazia, è questione di leadership. Vediamo se l’Europa ce l’ha. Antonio Polito © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 33 # Economia Fondazione Mps Siena, Parlangeli vuole tornare C’è anche Marco Parlangeli, ex direttore generale (allora provveditore) della Fondazione Mps fino a luglio 2011, tra chi ha presentato domanda per il bando con il quale l’ente senese presieduto da Marcello Clarich ha avviato la selezione del successore dell’attuale direttore generale Enrico Granata. © RIPRODUZIONE RISERVATA #(#%* ** %%! #+' Ð "3 " * * % #00' Ð *( !! #0' Ð 44 %* ##' Ð " ) !!%* #!+' Ð ) "")/ *$%* 0,' Ð ) % 4& !% 0+' Ð ) *$* ,' Ð "" %& %** 1' Ð #2)" $$ #2)" $!** ) #2)" * * # #2)" *$ ! ' # 4,1' Ð #1' Ð 40' Ð 4,' Ð &# %*! ## /$##-4-#+ * *% *$ /$#4#-4-14 * ** !* $ /$#4#-40-04 $** *$$ %* /$#4#-4!-, $%* % % -#4 !% La Lente di Francesco Di Frischia Effetto Jobs act a giugno creati 83 mila posti Boom del turismo S ono 83 mila i posti di lavoro aggiuntivi tra industria e servizi tra aprile e giugno 2015. Lo rivela Unioncamere citando i dati del sistema «Excelsior», realizzato con il ministero del Lavoro. L’effetto Jobs act, secondo Unioncamere, si fa sentire: le assunzioni a tempo indeterminato sono infatti quasi l’80% in più di un anno fa» e toccano il massimo storico (68.400) dal gennaio 2012. Il dato di 83 mila posti deriva dalla differenza tra 282 mila entrate e 199 mila uscite attese. I saldi positivi entro giugno si estendono un po’ a tutti i settori, pur concentrandosi sul turismo. Inoltre sono più di 265 mila le assunzioni di lavoratori dipendenti, di cui oltre 137 mila non stagionali e 101 mila stagionali, oltre a 27 mila interinali. Prevista la stipula pure di quasi 17 mila contratti di lavoro autonomo. Crescono poco i contratti a tempo determinato (+4,6% rispetto al secondo trimestre 2014) e gli interinali (+7,8). © RIPRODUZIONE RISERVATA Intesa Sanpaolo accelera la riforma Prosegue il lavoro sulla governance, assemblea in autunno per lo statuto; verso l’addio al duale Da Compagnia San Paolo a Cariparo, la riduzione delle quote per rispettare l’accordo con il Tesoro Primo passo formale verso il cambio di governance per Intesa Sanpaolo. La superbanca sempre più partecipata dagli investitori internazionali, ormai stabilmente oltre il 50% del capitale, si prepara ad adeguare il modello abbandonando il dualistico, almeno come concepito sin qui. Il sistema del doppio livello e dei due consigli, sorveglianza e gestione, che ha consentito la nascita e la stabilità della superbanca negli ultimi otto anni, potrebbe essere rivisto a fondo o superato con l’adozione del cosiddetto monistico, modello che prevede un solo organo consiliare, con i controlli affidati a speciali comitati, anziché al collegio sindacale come avviene con il sistema tradizionale. Tocca al consiglio di sorveglianza convocato per oggi a Torino, nel nuovo grattacielo, iniziare l’esame degli approfondimenti tecnici preparati negli ultimi mesi da una commissione costituita ad hoc. Se tutto va come nelle attese, il percorso porterà alla costruzione della nuova architettura entro il rinnovo delle cariche, nella primavera del 2016. Giovanni Bazoli, «padre» della banca Milano-Torino, presidente della sorveglianza e della stessa commissione sulla governance, ha più volte confermato la tabella di marcia, lasciando trasparire l’urgenza di assicurare al primo gruppo italiano del credito nato sulle ceneri dell’ambrosiano un assetto coerente con il futuro. Bazoli, 83 anni, non si presenterà per un nuovo mandato e la sua preoccupazione in Gli azionisti della superbanca Mercato 70,186% Compagnia di San Paolo 9,380% BlackRock Inc. 4,897% Fondazione Cariplo 4,840% Fondazione C.R. Padova e Rovigo 3,353% Ente C.R. Firenze 3,248% Norges Bank 2,091% People’s Bank of China 2,005% Fonte: Intesa Sanpaolo Statuto ● Intesa SanPaolo prevede di modificare lo statuto in autunno. Il sistema del doppio livello e dei due consigli, sorveglianza e gestione, potrebbe essere rivisto a fondo o superato con l’adozione del cosiddetto monistico ● In primavera il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’istituto di credito d’Arco questi mesi è stata quella di sostenere la costruzione della «nuova» Intesa affidata al cinquantenne Carlo Messina, il manager che ha riportato la capitalizzazione di Borsa a 57 miliardi dai 25 dove era precipitata a fine 2013. L’azionariato estero è salito nel frattempo fino al 56% del capitali e nomi importanti si sono fatti largo nella compagine, dagli americani di Blackrock, a People’s bank of China, la banca centrale cinese. In prospettiva, il peso delle fondazioni subirà ulteriori ridimensionamenti. Entro i prossimi tre anni, Cariparo, Carisbo, Carifirenze e la stessa Azionariato estero Da Blackrock a People’s bank of China, gli azionisti esteri sono saliti al 56% Compagnia di San Paolo, primo singolo azionista della banca con il 9,4% , dovranno ridurre le proprie quote per portarle alla soglia del 33% del patrimonio, come prevede l’accordo firmato dalle stesse fondazioni con il ministero del Tesoro. È improbabile che la sorveglianza la convochi subito, ma sarebbe già prevista per settembre, al più tardi per l’autunno, l’assemblea straordinaria che dovrà votare sulla proposta di nuova governance. Prima ancora degli azionisti, sulle eventuali modifiche statutarie dovrà esprimersi la Bce, cui oggi spetta la Vigilanza. Da tempo, è la Banca d’Italia a chiedere la riduzione delle poltrone e un modello più snello, una richiesta che secondo gli addetti ai lavori incrocia bene il sistema monistico. Paola Pica © RIPRODUZIONE RISERVATA Editoria Rcs Libri: Mondadori ha presentato l’offerta 56 per cento. La percentuale del capitale detenuto dagli investitori internazionali nel capitale di Intesa SanPaolo. Il primo socio è Compagnia San Paolo di Torino con il 9,4% Il premier di Pechino Summit Europa-Cina per gli investimenti Li Keqiang: «Priorità nelle infrastrutture» DALLA NOSTRA INVIATA Le cifre ancora non ci sono ma la disponibilità, quella sì: «Siamo pronti a lavorare con l’Europa per aumentare la cooperazione sul fronte degli investimenti: vorremmo partecipare al Piano Juncker», ha detto il premier cinese Li Keqiang che ha incontrato per la prima volta i nuovi vertici Ue Jean-Claude Juncker e Donald Tusk al vertice Ue-Cina. In agenda numerosi temi tra cui la discussione delle opportunità di partecipazione al Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi). «La Cina — ha spiegato Li Keqiang — è disposta a lavorare con il programma di investimenti dell’Unione europea e fare un passo avanti per lo sviluppo delle infrastrutture», che è uno dei settori indicati come prioritari dal Piano Juncker per il rilancio dell’economia del Vecchio Continente. La definizione dei dettagli e delle modalità di partecipazione della Cina al Piano Ue sono rimandati «a fine settembre, quando il vicepresidente Katainen andrà in missione a Pechino» ha spiegato Jean-Claude Juncker. Al vaglio ci sono «modi multipli» di partecipazione. Il premier cinese ha parlato di «un Fondo con- BRUXELLES Intese Il premier cinese Li Keqiang è disponibile a partecipare al Piano Juncker: «Siamo pronti a lavorare con l’Europa per aumentare cooperazione e investimenti» giunto per gli investimenti Ue-Cina» e delle «piattaforme» della Bei. Nelle conclusioni del vertice trova spazio l’Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), la neonata banca di investimenti asiatica per le infrastrutture a guida cinese: l’auspicio è quello di una «cooperazione futura». Proprio ieri a Pechino c’è stata la firma dell’accordo quadro dell’Aiib, che ne regola la governance e le quote di ciascun Paese mebro: sono in tutto 57. L’Italia ha una quota del 2,62%, che la fa essere il quarto Paese europeo per importanza all’interno del nuovo soggetto finanziario, alle spalle della Germania (4,5%), della Francia (3,4%), e della Gran Bretagna (3,1%). In totale, l’Italia si colloca al dodicesimo posto tra i 57 Paesi che hanno aderito all’Aiib, anche se il 75% delle partecipazioni sono in mano ai Paesi asiatici, con Cina e India in testa con rispettivamente il 30,3% e l’8,52%. Ci sono grandi aspettative in Europa verso un possibile impegno cinese e a Bruxelles già ci si muove per creare le occasioni di contatto tra investitori e progetti in cerca di finanziamenti. Il 4 giugno scorso si è tenuto un seminario tecnico, organizzato dall’associazione ChinaEu, che aveva come ospiti le banche cinesi interessate ad investire nei progetti sviluppati nel settore dei servizi digitali (Internet delle cose, smart city, smart energy e cloud computing) dalle Regioni e dalle città europee all’interno del Piano Juncker. Intanto ieri Pechino ha siglato con il solo Belgio accordi per 18 miliardi. Il Vecchio Continente rappresenta il mercato più importante per la Cina: l’Unione europea nel 2014 ha importato beni per 302,5 miliardi di euro. Mentre il Dragone è «solo» il secondo partner commerciale dell’Europa, dietro agli Stati Uniti, con una quota pari al 14% degli scambi extra Ue. Francesca Basso © RIPRODUZIONE RISERVATA A rnoldo Mondadori Editore ha presentato ieri a Rcs MediaGroup un’offerta vincolante per acquisire l’intera partecipazione detenuta in Rcs Libri (pari al 99,99% del capitale sociale), nonché dell’ulteriore complesso di beni e attività che costituiscono l’ambito librario di Rcs MediaGroup. L’offerta, si legge in una nota diffusa dal gruppo di Segrate, è stata presentata nei termini di validità del periodo di esclusiva avviato, come già noto al mercato, lo scorso 6 marzo. Il consiglio di amministrazione di Rcs si riunirà oggi, ma non sono attese decisioni sul futuro di Rcs Libri. La riunione del cda, riferiscono fonti finanziarie, era già in agenda per proseguire i lavori sul piano industriale. Il consiglio di amministrazione dovrebbe comunque prendere atto della proposta di Mondadori, arrivata nell’ultimo giorno utile per l’esercizio dell’esclusiva concessa dal gruppo Rizzoli (il termine, inizialmente fissato a fine maggio, era stato prorogato di un mese). Il valore dell’offerta dovrebbe essere compreso nella forchetta già emersa di 120-150 milioni di euro. Secondo stime recenti, il gruppo Mondadori è leader del mercato italiano dei libri nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, librerie online e grande distribuzione) con una quota a valore del 26,5%, seguita proprio da Rcs Libri con una quota del 12,1%. L’eventuale unione dei settori libri di Mondadori ed Rcs darebbe quindi vita a un soggetto con una quota di mercato nel trade al momento superiore al 38%. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 34 # ANAS S.p.A. ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per il Veneto Compartimento della viabilità per la Lombardia ESTRATTO DI BANDO DI PROCEDURA APERTA (Art. 66 co. 7 D. Lgs. 163/2006) Sul foglio inserzioni della G.U.R.I. N° 75 del 29/06/2015 è pubblicato il bando di gara inviato alla G.U.U.E. il 23/06/2015 relativa alla seguente Procedura Aperta. GARA N 25/2015 - S.S. 13 “Pontebbana”. Lavori di restauro conservativo, consolidamento fondazionale ed adeguamento dimensionale del Ponte della Priula lungo la S.S. 13 “Pontebbana”. Codice Appalto: VE2014MS13020E Cod. CUP: F17H15000420001 - Cod. CIG: 6304346EE2. Importo complessivo dell’appalto € 11.222.057,58 (di cui costi per la sicurezza, non soggetti a ribasso € 544.647,73 ). Categoria prevalente: OG3 Classifica V^ € 5.027.898,66 - Ulteriori categorie scorporabili e subappaltabili: OS21 Classifica IV^ € 1.557.240,82 - OS11 Classifica III^ € 1.000.926,12 - OG2 Classifica III^ € 946.486,65 - OG13 Classifica II^ € 281.422,93 - Categoria scorporabile e non subappaltabile, salvo quanto previsto dall’art. 37, comma 11 del D. Lgs. 163/2006: OS18A Classifica IV^ € 2.408.082,40. Lavori a corpo e a misura. Tempo di esecuzione del servizio: giorni 520 (cinquecentoventi). Procedura di aggiudicazione: prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, determinato secondo le modalità previste dall’art. 82 co. 1 e co. 3 del D.Lgs. 163/2006 e dall’art. 119 del DPR n. 207/10 mediante offerta a prezzi unitari. L’offerta dovrà pervenire all’ANAS S.p.A. Compartimento della Viabilità per il Veneto, Via Millosevich n. 49, 30173 Venezia-Mestre, entro le ore 12:00 (dodici) del giorno 18/09/2015. I plichi saranno aperti il giorno 22/09/2015 a partire dalle ore 09:00 (nove) nella Sala Gare dell’ANAS S.p.A. - Compartimento della viabilità per il Veneto, Via E. Millosevich n. 49 Venezia Mestre. Responsabile del procedimento: Ing. Ettore de la GRENNELAIS. Il bando integrale è esposto altresì presso l’Albo del Compartimento ed è pubblicato sul sito www.stradeanas.it - Sito Informatico del Ministero delle Infrastrutture: www.serviziocontrattipubblici.it. IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO Avv. Ermanno LIUZZO VIA MILLOSEVICH, 49 - 30173 VENEZIA Tel. 041/2911434 - Fax 041/2911435 • sito internet www.stradeanas.it ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Lombardia ESTRATTO DI BANDO DI GARA È indetta procedura aperta ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, col criterio di aggiudicazione al prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara determinato secondo le modalità previste dal D.Lgs. n. 163/2006 mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara. Procedura Aperta MILAV023-15 per l’affidamento dei Lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento dello smaltimento delle acque meteoriche, la verniciatura delle pareti, la pulizia e la sostituzione della segnaletica marginale all’interno delle gallerie lungo la S.S. n. 38 dello Stelvio. Importo Complessivo € 975.000,00 - Categoria prevalente OG4 class. III; Le offerte, in lingua italiana, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 18.30 del giorno 07.09.2015. Il bando, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 75 il giorno 29.06.2015 è visibile presso l’Albo Pretorio dei Comuni di MI - SO, presso il Compartimento della Viabilità di Milano, sul sito internet www.stradeanas.it, sul sito internet www.serviziocontrattipubblici.it e sul sito internet www.osservatorio.oopp.regione.lombardia.it. Il Dirigente Amministrativo Avv. Nicola Rubino VIA C. D’ASCANIO, 3 - 20142 MILANO Tel. 02/826851 - Fax 02/82685501 • sito internet www.stradeanas.it TRIBUNALE DI ROMA SEZIONE FALLIMENTARE Conc. Prev. N. 45/2011 - G. D. Dott.ssa Daniela Cavaliere - Liquidatore: Avv. Fabrizio Ravidà E’ indetta procedura competitiva per la vendita di un immobile sito in Acilia - Dragona (RM), Zona Industriale - Piena proprietà di unità immobiliare costituita da un edificio “cielo terra” con destinazione stabilimento industriale, censito al N.C.E.U. di Roma, identificata al foglio 1074, particella 2147, e precisamente attività industriale, sita in via E. Ortolani n. 65, piano T - 1° - 2° - 3°, zona Censuaria 6, Categoria D/1, rendita catastale €.27.242,00. L’immobile è in ottime/buone condizioni ha una superficie commerciale pari a 1.973,22 mq ed è composto da piano terra, piano primo, piano secondo, piano terzo, area verde e piazzale/parcheggio. L’immobile è stato realizzato su terreno di proprietà del Comune di Roma concesso in forza di diritto di superficie della durata di 99 anni, alienabile con approvazione del Consorzio Industriale Artigianale di Dragona e del Comune di Roma. L’immobile è gravato da ipoteca di primo grado a garanzia di due mutui. E’ disponibile la certificazione ventennale predisposta da notaio. Prezzo base Lotto n.1: Euro 1.270.000,00. CONDIZIONI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: Termine presentazione offerte 20.07.2015 ore 13,00; apertura buste 20.07.2015 ore 16:00, presso lo studio del Liquidatore. Il costo di trasferimento della proprietà ed ogni altro costo aggiuntivo (es. Iva) saranno a carico dell’acquirente. Su appuntamento è possibile visionare il bene. L’acquisto avverrà nello stato di fatto e di diritto in cui si trova il bene. Le condizioni e modalità di partecipazione sono contenute in un Regolamento di procedura disponibile su richiesta da formulare al liquidatore Avv. Fabrizio Ravidà tel. 06/80690224 - fax. 06/8084757 - o inviando una e-mail di posta certificata all’indirizzo [email protected]. REGIONE TOSCANA - Giunta Regionale Per la pubblicità legale e finanziaria rivolgersi a: Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02 2584 6665 - Fax 02 2588 6114 Via Campania, 59 C - 00187 Roma Tel. 06 6882 8650 - Fax 06 6882 8682 Vico II San Nicola alla Dogana, 9 80133 Napoli Tel. 081 49 777 11 - Fax 081 49 777 12 C.so Vittorio Emanuele II, 60 70122 Bari Tel. 080 5760 111 - Fax 080 5760 126 RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Direzione Generale Organizzazione Settore Sistemi Informativi e Tecnologie della Conoscenza Via di Novoli 26 - 50127 Firenze, Italia AVVISO APPALTO AGGIUDICATO Procedura e criterio di aggiudicazione: Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’art. 57 comma c) lett.a) del D.Lgs. 163/2006. Oggetto: “Servizi di migrazione e realizzazione di nuovi siti web afferenti a Regione Toscana” (CIG 6140391AF1). Luogo di esecuzione della prestazione: Firenze. Data di aggiudicazione: Decreto n. 1879 del 08.04.205 certificato il 04.05.2015. Valore finale totale dell’appalto: Euro 450.000,00. Nome dell’aggiudicatario: RTI TAI Software Solution (Capogruppo), Officine Digitali Spa e ADS Automated Data Systems Spa. Data di spedizione dell’avviso alla GUCE: 15.06.2015. Il Dirigente responsabile del contratto Ing. Leonardo Borselli ESTRATTO DI BANDO DI GARA È indetta procedura aperta ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, col criterio di aggiudicazione al prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara determinato secondo le modalità previste dal D.Lgs. n. 163/2006 mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara. Procedura Aperta MILAV026-15 per l’affidamento dei Lavori di manutenzione straordinaria per il rivestimento e per la captazione delle acque di percolazione nella galleria di “ Colmegna sud” al km. 38+168 lungo la S.S. 394. Importo Complessivo € 837.000,00 - Categoria prevalente OG3 class. III; Le offerte, in lingua italiana, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 18.30 del giorno 21.09.2015. Il bando, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 75 il giorno 29.06.2015 è visibile presso l’Albo Pretorio dei Comuni di MI - VA, presso il Compartimento della Viabilità di Milano, sul sito internet www.stradeanas.it, sul sito internet www.serviziocontrattipubblici.it e sul sito internet www.osservatorio.oopp.regione.lombardia.it. Il Dirigente Amministrativo Avv. Nicola Rubino TRIBUNALE ORDINARIO DI CAGLIARI VIA C. D’ASCANIO, 3 - 20142 MILANO Tel. 02/826851 - Fax 02/82685501 • sito internet www.stradeanas.it A G E N Z I A D E L D E M A N I O BANDO UNICO NAZIONALE di unità immobiliari ad uso residenziale e non residenziale AVVISO PROT. N. 92 - INT DEL 11/06/2015 L’AGENZIA DEL DEMANIO istituita con il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 con la finalità di amministrare e gestire in nome e per conto dello Stato i beni immobili di proprietà statale, e trasformata in Ente Pubblico Economico con decreto legislativo del 3 luglio 2003, n. 173; RENDE NOTO che il giorno 30 SETTEMBRE 2015, ore 10:00, presso le sedi delle Direzioni Regionali dell’Agenzia del Demanio territorialmente competenti per ciascun lotto, la Commissione di gara, all’uopo nominata, aprirà la gara mediante offerte segrete per l’aggiudicazione di 5 (cinque) immobili. Per prendere visione e scaricare il bando di gara, i relativi allegati e gli eventuali ulteriori documenti informativi relativi a tutti i lotti in gara si invitano gli interessati ad accedere al sito internet dell’Agenzia del Demanio: www.agenziademanio.it. Si ricorda che la scadenza per la presentazione delle offerte è il 29 SETTEMBRE 2015, ore 16:00; Le offerte compilate secondo le istruzioni riportate nel bando di gara dovranno essere inviate alle sedi delle Direzioni Regionali competenti per singolo lotto. REGIONE EMILIA-ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA GARA PER PROCEDURA APERTA ESTRATTO DEL BANDO DI GARA L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara indice ai sensi del D. Lgs.vo n.163/2006 e s.m.i. la procedura aperta per la fornitura quadriennale di terreni di coltura per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (capofila), l’Azienda OspedalieroUniversitaria di BO, l’Azienda USL di BO, l’Azienda USL di Imola e l’ Istituto Ortopedico Rizzoli con opzione di rinnovo del contratto di anno in anno per un massimo di ulteriori due anni, per un importo complessivo di Euro 1.520.100,00 iva esclusa (oneri per i rischi interferenziali pari a 0). Il bando integrale è scaricabile dal sito internet dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Ferrara all’indirizzo: www.ospfe.it. Le offerte in carta legale, dovranno pervenire all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara entro il termine perentorio, a pena di esclusione, delle ore 13:00 del 10/08/2015. Il bando integrale è stato inviato alla GUCE il 18/06/2015 e sarà pubblicato sulla GURI. Il Responsabile del Dipartimento Interaziendale “Acquisti e Logistica Economale” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara D.ssa Monica Pertili Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “ASP RIUNITE TERRA DI BARI” Iscrizione Registro Regionale Atto Dirigenziale 27.02.2015, n. 154 Cod. Fisc. 93443240721 AVVISO DI GARA PUBBLICA APPALTO PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELL’ASP RIUNITE TERRA DI BARI, STRUTTURA OPERATIVA SITA ALLA VIA NAPOLI N. 332 IN BARI. C.I.G.: 63032240FF. ENTE APPALTANTE: ASP RIUNITE TERRA DI BARI, Via Napoli n. 332 - 70123 BARI - Cod. Fisc. 93443240721 Tel. 080.5341136 - fax 080.5343672. e-mail: [email protected] - [email protected], sito: www.aspriuniteterradibari.it. TIPOLOGIA DI GARA: Procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, da esperire ai sensi degli artt. 20, 27, 55, 81 e 83 del D.lgs 12.4.2006, n. 163. Deliberazione del Commissario Straordinario n. 03 del 23/05/2015 e n. 07del 22 Giugno 2015; Determina a contrarre n. 19 del 23 Giugno 2015. OGGETTO, NATURA E LUOGO DI ESECUZIONE DELL’APPALTO: L’appalto comprende: La concessione del servizio di gestione della Struttura residenziale per anziani ASP RIUNITE TERRA DI BARI, Sede operativa intitolata “Vittorio Emanuele II” sita nel Comune di Bari alla Via Napoli n.332. Il servizio di gestione appartiene alla cat. 25 CPV n. 85311100-3 dell’allegato IIB di cui al D.lgs 12.4.2006, n. 163 e ss.mm.ii. Le condizioni per la gestione in concessione del servizio e per la locazione dell’immobile sono contenuti nel Bando integrale, nel Capitolato Speciale d’Appalto e negli altri documenti complementari offerti in accesso libero sul sito www.aspriuniteterradibari.it (Atti e Gare; Albo Pretorio on-line). SCADENZA DI PRESENTAZIONE OFFERTE: ore 12,00 del 04 SETTEMBRE 2015. Bari, 30 GIUGNO 2015 IL DIRETTORE Responsabile Unico del Procedimento Chiumeo UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA Via S. Maria in Gradi n. 4 - 01100 Viterbo Tel. 0761/357971 - PEC:[email protected] Internet www.unitus.it AVVISO DI PUBBLICAZIONE BANDO DI GARA E’ pubblicato sulla G.U.R.I. - V serie speciale - Contratti pubblici - n. 74 del 26.06.2015, il bando integrale per l’appalto (procedura aperta) relativo al servizio di vigilanza degli immobili sede dell’Università di durata annuale (12 mesi) con possibilità di proroga di anno in anno fino ad un massimo di 3 anni (durata complessiva 48 mesi). Le offerte corredate dai documenti indicati nel Bando e nel Disciplinare di gara, dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 01.09.2015. I documenti di gara sono reperibili sul sito internet dell’Ateneo http://www.unitus.it - albo, bandi di gara - bandi ed esiti di gara. Il bando di gara è stato inviato alla G.U.U.E. in data17.06.2015. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Stefania Ragonesi Ufficio Esecuzioni Immobiliari (ES/COM.SI) 375/2007 (Cred. Ord.) SARROCH, località Perd’è Sali. Lotto 1°) terreno edificabile censito al N.C.T. foglio 41, mappali 9, 779, 39, 8, 38 e parte 782, di complessivi ettari 3.75.60 ricadenti nel Piano di Lottizzazione “CALA ZAVORRA” e costituenti il cosiddetto “Comparto A” (3.700 mq di superficie per la realizzazione di un albergo avente un volume edificabile di 2.000 mc, con 900 mq di verde privato e 75 posti letto) e il “Parco Giochi Acquatici” (36.300 mq di superficie avente un volume edificabile di 2.500 mc con 9.000 mq di verde privato). LOTTO 2) terreno edificabile censito al N.C.T. foglio 41, mappali 530, 565 ricadenti nel Piano Particolareggiato dell’Area Portuale di Perd’è Sali avente un superficie per la realizzazione di volumetrie private non residenziali pari a 13.050 mc con destinazione commerciale. Udienze deliberazione offerte: Vendita senza incanto 29/09/2015 ore 15:00. Vendita con incanto 29/09/2015 ore 16:00. Lotto 1°) Prezzo base € 1.130.000,00. Aumento minimo € 25.000,00. Lotto 2°) Prezzo base € 1.410.000,00. Aumento minimo € 30.000,00. Vendita con incanto 08/10/2015 ore 15,00. Lotto 1°) Prezzo base €1.020.000,00. Aumento minimo € 23.000,00. Lotto 2°) Prezzo base € 1.270.000,00. Aumento minimo € 27.000,00. Offerte entro le ore 13:30 del giorno precedente le vendite. Residuo prezzo entro 60 gg. dall’aggiudicazione. Ufficio Commercialisti Delegati per le Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Cagliari. Unione Europea Fondo sociale europeo REGIONE MARCHE P.F. LAVORO E FORMAZIONE ESTRATTO BANDO DI GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI SUPPORTO ALLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE FORMATIVE DELLA REGIONE MARCHE Ente appaltante: Regione Marche - Giunta Regionale - P.F. Lavoro e Formazione - Ancona via Tiziano, 44 tel. 0718063780 - fax 0718063220 - Posta elettronica: [email protected] Info: www.regione.marche.it e www.istruzioneformazionelavoro.marche.it e www.europa.marche.it (nella sezione bandi). Descrizione del servizio e CPV: fornitura di servizi per il supporto alla gestione del sistema regionale di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche per 36 mesi. CPV 79411000-8 - Servizi di consulenza gestionale e affini. Modalità di aggiudicazione: Gara a procedura aperta ai sensi degli artt. 54 e 55 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., con ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 dello stesso D.Lgs.. Importo a base d’asta: Euro 802.800,00 (IVA esclusa). Soggetti ammessi a partecipare: i soggetti elencati nell’art. 34 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.. Termine di presentazione delle offerte: a Regione Marche - P.F. Lavoro e Formazione,Via Tiziano, 44, 60125, ANCONA (Palazzo Leopardi I ° piano, stanza 154) entro e non oltre le ore 12.00 del 10/08/2015. Ancona, lì 30 giugno 2015 Il Responsabile del Procedimento Dirigente della P.F. - Dott. Fabio Montanini COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI Sede legale: Piazza della Resistenza n. 5 - 20099 Sesto San Giovanni tel. 02/ 24.96.294-295 - telefax 02/ 24.96.506 - Sito Internet: www.sestosg.net AVVISO DI GARA In esecuzione della determinazione del Direttore del Settore Qualità Urbana e Sport n. 65/2014 del 24/11/2014 questa Amministrazione intende affidare in concessione - mediante finanza di progetto (art. 278 del DPR 207/2010 e art. 153, comma 19, del D. Lgs. 163/06) e con l’indizione di procedura aperta (art. 3, comma 37, del D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 163). SERVIZI ENERGETICI, IN CONFORMITA’ ALLE SPECIFICHE DEL DLGS. 115/2008 PER LA QUALIFICA DI CONTRATTO “SERVIZIO ENERGIA PLUS” PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLE PISCINE COMUNALI COPERTE OLIMPIA E DE GREGORIO - DA REALIZZARSI MEDIANTE PROJECT FINANCING. Codice CIG n. 629892120C. Importo a base di gara del servizio (quantitativo o entità totale): per la piscina Olimpia importo corrispettivo unitario del servizio energia plus parte elettrica €/MWh 190,000 - parte termica €/MWh 69,340; per la piscina De Gregorio importo corrispettivo unitario del servizio energia plus parte elettrica €/MWh 190,000 - parte termica €/MWh 74,545; L’importo complessivo degli interventi/lavori di riqualificazione sugli impianti tecnologici esistenti, per ottenere la riduzione minima dei consumi richiesti, ammonta a circa € 195.500,00 (comprensivi di IVA e spese tecniche). Durata della concessione: 9 anni (in conformità all’art. 6 c. 1 D.Lgs. 115/2008). Scadenza del termine per la presentazione delle offerte: ore 12.00 del 27 luglio 2015. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 del D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 163), in base agli elementi di valutazione indicati nel bando. I requisiti e le modalità di partecipazione sono contenuti nel bando di gara integrale, consultabile presso il Servizio Legale - Contratti del Comune e reperibile sul sito Internet www.sestosg.net sezione bandi di gara. Sesto San Giovanni 18 giugno 2015 IL DIRETTORE DEL SETTORE QUALITA’ URBANA - SPORT - Ing. Fabio Fabbri AVVISO DI RETTIFICA / ERRATA CORRIGE BANDO In riferimento al bando n. 1757/A/15. Procedura aperta per l’affidamento dei servizi socio-educativi presso l’Istituto Regionale Paolo Colosimo pubblicato da: Giunta Regionale della Campania - Direzione Generale per le Risorse Strumentali, sulla GU 5° serie speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 15.06.2015, per mero errore materiale, è stato indicato come termine per il ricevimento delle offerte il 15/07/2015 ore 13,00. Il termine corretto è il 16/07/2015. Il Dirigente della UOD Centrale Acquisti Dr. Giovanni Diodato Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 ECONOMIA 35 # Alimentare Granarolo vuole crescere con aggregazioni Riassicurazioni Escono i soci pubblici PartnerRe, Exor allarga le garanzie per l’offerta L’aeroporto di Bologna in Borsa, poi acquisizioni Granarolo punta a espandersi per vie esterne e valuta al momento una serie di possibili acquisizioni, soprattutto all’estero. Lo ha detto il presidente del gruppo alimentare Gianpiero Calzolari. «Allo studio abbiamo un piano di crescita basato sull’M&A, perché è impensabile di crescere solo per linee interne. Stiamo guardando molti dossier, con focus sui mercati esteri» ha concluso. Calzolari ha poi spiegato che in Grecia Granarolo ha una joint venture per produzione e import di yogurt, ma non preoccupa. Exor rafforza con una più ampia garanzia la proposta presentata per PartnerRe. La società del gruppo Agnelli, quotata con circa 15 miliardi di dollari di Nav, che si è fatta sempre garante degli impegni di pagamento del Merger Agreement, estende la propria garanzia anche a tutti gli impegni contrattuali. Per gli azionisti di PartnerRe spiega in una nota - significa poter contare sulla forza finanziaria della società controllante Exor Spa. I soci di partnerRe decideranno il 24 luglio. L’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna arriverà in Borsa il 14 luglio, La società, assistita da Banca Imi, ha avviato ieri il road show a Milano, per chiudere l’8 luglio. A Piazza Affari arriverà fino al 42,8%, con l’obiettivo di portare gli azionisti pubblici «sotto il 50%». Saranno comune di Bologna, città metropolitana e regione Emilia Romagna a vendere quasi per intero. Il target da raggiungere sono 10 milioni di passeggeri. Le risorse consentiranno di valutare acquisizioni: nel mirino Genova, Cagliari e gli scali siciliani. Ilva, la carica dei 20 mila creditori La maxiudienza slitta a novembre ● Il caso La spinta del «sistema Brescia» disoccupazione all’8 per cento grazie a manifattura ed export di Fabio Savelli Il rinvio per «ragioni organizzative». Confermato il sequestro dell’altoforno 2 Potremmo definirla la carica dei 20 mila. Superiore persino alla madre di tutti i processi per crac finanziario, quello per Parmalat, dove le istanze furono circa 14 mila. Stavolta le richieste di «insinuazione al passivo» da parte di altrettanti creditori sono pari a quelli di una media città di provincia. Sul banco dei debitori l’Ilva di Taranto in amministrazione straordinaria, che ha accumulato un «rosso» da quasi tre miliardi di euro. L’esercito di chi vanta dei crediti nei confronti del più grande impianto siderurgico d’Europa è talmente imponente da aver costretto il tribunale fallimentare di Milano a posticipare al 27 novembre l’adunanza dei creditori prevista originariamente per ieri. «Ragioni organizzative», questa la motivazione addotta da Caterina Macchi, il giudice della sezione fallimentare del foro milanese, agli avvocati di alcuni creditori che hanno presentato istanza per avere quanto spetta loro. Non solo fornitori e dipendenti. Tra la platea degli aventi diritto ad esigere crediti dal sito di proprietà della famiglia Riva (con una quota in carico anche alla famiglia Amenduni) anche professionisti e diversi istituti di credito che in questi anni hanno finanziato progetti e capitale circolante del polo di Taranto. Una «verifica sui potenziali creditori di queste dimensioni non c’è mai stata qui a Milano», è stato risposto ai legali accorsi per l’adunanza dei creditori. Tecnicamente una mancata ricognizione degli aventi diritto, che ora verrà effettuata tramite il portale www.gruppoilvainas.it, sito elaborato dal gruppo siderurgico nel quale sarebbe stato realizzato un non precisato «strumento di informazione sullo stato della procedura» per gestire «il flusso informativo» che aumenterà da qui a novembre. Sul sito i potenziali creditori saranno Il gruppo siderurgico I DIPENDENTI ILVA Novi 778 Genova 1.716 LA PRODUZIONE Dati in milioni di tonnellate Altri Ilva 539 9.000 1,2 MILIARDI 14.467 al 31 agosto 2014, di cui: Taranto 11.434 Controllate 970 L’ammontare dei beni sequestrati alla famiglia Riva dalla Guardia di finanza a maggio 2013 8.000 7.000 6.000 5.000 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 Fonte: audizione in Senato del commissario straordinario Piero Gnudi chiamati a presentare «domanda di insinuazione al passivo». La richiesta di «differimento» dell’adunanza (e del termine di deposito delle domande) è stata chiesta dai tre commissari straordinari dell’Ilva (Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi). Istanza accolta dal collegio dei giudici d’Arco Macchi-D’Aquino-Macripò motivandola con «la particolare ampiezza del ceto creditorio». A suffragare il rinvio anche l’elevatissimo numero di avvisi inoltrati a mezzo raccomandata, considerando che sono quasi 15mila gli addetti del gruppo siderurgico e al netto dei «numerosi creditori Mercato automobilistico Fca punta sulla ricerca con Bei e Sace Finanziati 600 milioni in tre anni Da sinistra, Dario Scannapieco (Bei), Sergio Marchionne (Fca) e Alessandro Castellano (Sace) Seicento milioni destinati alla ricerca, anche in materia di riduzione delle emissioni. È l’importo del finanziamento perfezionato da Fiat Chrysler Automobiles con Bei e Sace. Di durata triennale (2015-2018), interesserà le attività di ricerca e sviluppo di quattro centri del gruppo: Torino, Modena, Pratola Serra e Termoli. Sul piano vendite-noleggio, intanto, la controllata Leasys ha vinto con Fiat e Fiat Professional i due bandi di gara internazionale di Telecom Italia. L’accordo, anche in questo caso triennale, prevede la fornitura di 6.600 veicoli: 5 mila Fiorino, 1.600 Panda e Panda Van. © RIPRODUZIONE RISERVATA esteri». La giornata di ieri ha fatto registrare anche un’altra importante decisione di tipo giudiziario. Il giudice per le indagini preliminari di Taranto, Martino Rosati, ha confermato il sequestro dell’altoforno 2 dell’Ilva di Taranto. Altoforno al quale furono messi i sigilli dopo la morte di un operaio, Alessandro Morricella, l’8 giugno scorso. Si tratta pertanto di un rifiuto alla richiesta di «facoltà d’uso» presentata dai commissari straordinari dell’impianto. Una doccia gelata per l’Ilva soprattutto perché il fermo all’altoforno 2 significa un vero e proprio stop al funzionamento dell’impianto che non può marciare con un solo altoforno in uso (il numero 4). Soprattutto perché gli altoforni 1 e 5 sono ora in manutenzione per gli interventi dell’Aia, autorizzazione integrata ambientale, come previsto dalle autorità competenti. Interventi finanziati anche attraverso delle obbligazioni di scopo emesse dalla società in amministrazione straordinaria (e intestata al Fondo Unico di Garanzia) della stessa entità della somma custodita in Svizzera dai Riva messa sotto sequestro. F. Sav. fabiosavelli La vicenda ● Sarebbero circa 20 mila i creditori dell’impianto siderurgico dell’Ilva ● Le richieste di «insinuazione al passivo» sono talmente tante da aver costretto il giudice della sezione fallimentare di Milano a posticipare l’adunanza dei creditori al 27 novembre ● La verifica dei potenziali creditori verrà effettuata tramite il portale www.gruppoilvainas.it La meccanica, la lavorazione dei metalli, il tessile-abbigliamento, l’automotive (leggi l’investimento della bresciana Omr che produce componenti per auto e che ha ottenuto da Fca una commessa da 70 milioni), il settore gomma-plastica, l’elettronica, l’agro-alimentare (latte, formaggi e vini, in primis). A conti fatti il «sistema Brescia». Prima provincia industriale di Europa, meglio anche dei distretti della locomotiva tedesca: un valore aggiunto di 10 miliardi di euro, oltre 160mila addetti. Soprattutto la quota di export nel 2014 a oltre 14,5 miliardi di euro, meglio del 2007, ultimo anno prima della Grande Crisi. Per Marco Bonometti, presidente dell’unione industriali di Brescia, la forza sta tutta nel combinato disposto di un capitalismo familiare illuminato (non piegato da complicati passaggi generazionali) e la capacità di reinventarsi di chi fa impresa al netto di un cuneo fiscale ancora troppo alto («l’Imu sui macchinari è una vergogna», attacca Bonometti). Per Giuseppe Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Brescia, le eccellenze del sistema bresciano sono diverse. Dalla produzione di macchinare per le calze (la Lonati) al vanto del made in Italy nel settore armiero (la Beretta) a monte dell’indotto della Val Trompia. Una provincia che si sta aprendo al mercato dei capitali (diverse le società ammesse al programma Elite di Borsa Italiana) e alla partecipazione di capitali stranieri (sono circa 80 le imprese che hanno attratto investimenti diretti dall’estero). Un territorio che sta sperimentando con successo anche la formula giuridica delle reti di impresa che hanno una maggiore forza negoziale con le banche in termini di accesso al credito. La spina dorsale del manifatturiero, certo, resta la siderurgia (dalla Lucchini alla Feralpi fino alla Duferco). Mentre resta preponderante il ricorso a capitali privati per la realizzazione di infrastrutture (leggi la discussa Brebemi, l’arteria che lega Brescia, Bergamo e Milano). Una best practice è sicuramente la Beretta. Franco Gussalli Beretta, il presidente della storica fabbrica d’armi omonima, rileva che le esportazioni sono da traino dell’azienda che vende in tutto il mondo (la quota di fatturato domestico rispetto al totale è soltanto del 5%). La Grande Crisi - secondo Gussalli Beretta - semmai ha ampliato ulteriormente i mercati a disposizione di chi ha idee, fa investimenti. Ecco perché il tasso di disoccupazione è tutto sommato basso: l’8%. Non ancora ai livelli tedeschi, ma quasi. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Grandi opere, via ai fondi Ue su Brennero e Lione-Torino Per il valico e l’alta velocità 2 miliardi. Nel pacchetto di 15 progetti anche Milano-Chiasso, Malpensa e Genova Trasporti, avanti tutta. Avanti sull’alta velocità Torino-Lione, sulla galleria di base del Brennero e anche sulla Chiasso-Milano. In tutto sono 15 i progetti che la Commissione Ue ha approvato ieri, assegnando all’Italia poco meno di 1,2 miliardi di euro. Si tratta di infrastrutture strategiche per i trasporti, scelte tra 700 progetti candidati e i 276 selezionati, per un importo complessivo di 13,1 miliardi di fondi Ue nell’ambito del programma Cef (Connecting Europe Facility). «L’Italia è al centro dei principali corridoi europei — ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Sono 15 i progetti italiani che potranno contare sui fondi dell’Unione Europea — ed è quindi un’ottima notizia il fatto che la Commissione europea abbia scelto progetti che ci consentono di continuare l’opera impostata per connettere sempre meglio l’Italia all’Europa, da cui è fisicamente separata da Alpi e mare. Sarà di grande aiuto, a noi e ai Paesi in dialogo con l’Italia». I due progetti chiave, anche in termini di finanziamento, sono la nuova galleria del Brennero, per cui l’Italia ha sia uno studio sia i lavori per il tunnel di base (fino a circa 1,2 miliardi di fondi Ue da dividere con l’Austria), e la tratta ad alta velocità Torino-Lione, per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio (fino a un massimo di 813 milioni da dividere con la Francia). La nuova galleria del Brennero (55 chilometri da Fortezza a Innsbruck), il cui progetto si inserisce nel programma del corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo, assume un’importanza fondamentale per lo sviluppo del collegamento Verona-Monaco. La fine dei lavori è prevista per il 2015, e dall’anno successivo consentirà il passaggio di treni merci e passeggeri a una velocità, rispettivamente, di 120 e 200 chilometri all’ora. Tra i progetti selezionati dalla Commissione Ue, c’è poi il potenziamento della linea ferroviaria Chiasso-Milano (fino a circa 41 milioni), il rafforzamento del collegamento, sempre ferroviario, di Malpensa (2 milioni), interventi per il porto di Genova (4,6 milioni), uno studio per le autostrade del mare (13 milioni), interventi per il miglioramento della navigabilità del Po (9,2 milioni) e uno studio sui suoi sistemi di comunicazione (1,2 milioni). Figura inoltre il rafforzamento del corridoio mediterraneo per le merci verso la Croazia (fino a 2,4 milioni), e poi la realizzazione del corridoio RotterdamGenova (13,6 milioni), due progetti per la gestione dello spa- 276 i progetti infrastrutturali cofinanziati dall’Ue nell’ambito del programma Cef, Connecting Europe Facility zio aereo (per circa 245 milioni da dividere con gli altri paesi Ue). E ancora: l’avvio dello studio di una piattaforma per l’ottimizzazione dello scambio di informazioni per i trasporti stradali (fino a 7,4 milioni da dividere con gli altri partner), e interventi per il miglioramento del terminal merci dell’interporto di Padova (3,4 milioni). Ora la lista dei progetti selezionati da Bruxelles verrà trasmessa agli Stati membri e all’Europarlamento. Il via libera finale da parte della Commissione è atteso per il 10 luglio. Gabriele Dossena [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera ECONOMIA # Trovolavoro Comitato Leonardo Otto borse e due stage per le migliori tesi sul Made in Italy 950 Sono dieci quest’anno i premi di laurea messi a disposizione dal Comitato Leonardo che, in collaborazione con alcune aziende associate, premia le migliori tesi di laurea sul successo del Made in Italy. Si tratta di 10 premi: 8 borse di studio del valore di 3.000 euro ciascuna e due stage retribuiti di 6 mesi. Il Comitato Leonardo, presieduto da Luisa Todini, anche quest’anno e oltre, le offerte d’impiego della settimana, dal mondo della musica fino alla consulenza La competizione Il premio L’Oréal a un team Bocconi rinnova l’iniziativa per sostenere i giovani e le idee più innovative (www.comitatoleonardo.it/it/ premi-di-laurea/premi-di-laurea-comitatoleonardo). Per partecipare: inviare la ricerca, una sua sintesi e il modulo di iscrizione a segreteria @comitatoleonardo.it entro il 16 novembre 2015. I. Co. (i.co.) Quest’anno a vincere la 23esima edizione L’Oréal Brandstorm, competizione per studenti universitari, è stata una squadra italiana: Talaria dell’Università Bocconi con il progetto Lancome travel retail experience. Il team è composto da Francesca Fabris, italiana, Tiffany James, canadese, e Owen Wang, di origini cinesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oltre 700 occasioni in musica ● Il Lavoro che cambia Stefano, il pioniere tech (a Pechino) Le opportunità dal digitale alla finanza per trasformare una passione in lavoro che mette ordine tra le App di Massimo Sideri Siete appassionati di musica? È il momento di trasformare la passione in lavoro. Sono, infatti, numerose le domande di personale provenienti dal music system. La casa discografica Sony Music ha 80 posizioni aperte a livello internazionale (https://jobs-sonymusic.icims.com/jobs/intro) ment re Un i ve r s a l r i ce rca 1 5 0 professionisti principalmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti (https://jobs-sonymusic.icims.com/jobs/intro). Gli ambiti coinvolti sono numerosi: si va dall’area legale a quella finanziaria, dalla comunicazione al licensing. Sono, invece, 13 i profili richiesti dall’emittente televisiva Mtv (www.viacomcareers.com/) per le divisioni marketing e digital. Opportunità interessanti arrivano dalle aziende che operano nell’organizzazione degli spettacoli dal vivo. Per esempio, Live Nation Entertainment, uno dei nomi più noti del settore, seleziona 400 figure sia per i Paesi europei sia per gli Stati Uniti e il Canada Il direttore d’orchestra Simon Rattle alla Carnegie Hall di New York, che ha 12 posizioni vacanti in più divisioni (www.livenationentertainment.com/careers/#/Opportunities) e le Cirque du Soleil è a caccia di 25 persone con formazione ed esperienza in campo musicale (www.cirquedusoleil.com/en/jobs/home.aspx). Vi è, poi, il teatro, che ricerca sia artisti (a partire dai musicisti) sia figure di backstage con competenze tecniche o business. La Compagnia della Rancia, società di produzione teatrale specializzata in ambito musicale, ha in progetto l’ingresso I consigli per entrare in azienda Il curriculum perfetto in dieci mosse La redazione del curriculum vitae? Fondamentale per chi si appresta a cercare un lavoro. Ecco una decina di regole per una valida ed efficace presentazione di se stessi, indicate dal manuale: #GIOL, Giovani al lavoro, pubblicato da Ali, agenzia per il lavoro. 1) Scrivere il cv al computer; 2) Scegliere un formato personalizzato (chiaro e ordinato) oppure il formato standard europeo (da scaricare dal sito di Europass, del ministero del Lavoro o di Isfol), inserendo una foto tessera adatta alla circostanza; 3) Strutturarlo in blocchi, cercando di elencare innanzitutto i dati personali, la formazione, le esperienze lavorative e poi tutto il resto; 4) Nei blocchi le informazioni vanno segnalate in ordine cronologico, approfondire quelle più importanti; 5) Fondamentale è anche non mentire: anche se l’esperienza è limitata, è meglio essere onesti; 6) Attenzione a non scrivere troppe pagine, l’ideale sono 1/3; 7) Indispensabile riportare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della legge sulla privacy (D.lgs. 196/03); 8) Rileggere sempre quello che si è scritto per correggere gli errori di grammatica e sintassi; 9) non dimenticarsi di aggiornare il cv; 10) se infine per studi NeroGiardini, tra i più importanti brand del settore fashion italiano, ricerca FUNZIONARI COMMERCIALI ZONA EMILIA ROMAGNA per l'ampliamento della propria rete commerciale. La figura inserita avrà il compito di gestire, consolidare e sviluppare il portafoglio clienti nella propria area di competenza (Emilia Romagna). Il candidato ideale dovrà avere una buona attitudine alla vendita, spiccate doti relazionali, dinamiche e massima serietà. Si assicura la massima riservatezza. Email: [email protected] di un amministratore di formazioni artistiche per un musical programmato nella stagione 2015/2016 ([email protected]). La Fondazione Arena di Verona ha indetto la procedura per l’aggiudicazione del servizio di smontaggio e trasporto degli allestimenti scenici per la prossima stagione (www.arena.it/arena/it/pages/ ricerca-personale-e-gare-d-appalto.html). Per chi vuole trasferirsi all’estero, un riferimento importante è il gruppo inglese ATG, che conta ben 39 teatri. o lavoro si è stati più di tre mesi in un Paese estero, va segnalato: può essere infatti utile per capire il livello di conoscenza linguistica. Tornando alla formazione è importante approfondire i dati che potrebbero essere utili al selezionatore. Per esempio vanno segnalati non solo l’Università frequentata con la facoltà, ma anche l’Istituto superiore dove è possibile che si siano acquisite competenze utili al ruolo per cui ci si è candidati. Quando poi si parla delle proprie esperienze lavorative vanno precisati il ruolo ricoperto, le mansioni, il settore, la durata e il percorso di crescita. Se l’azienda richiede poi l’inglese, Le regole I punti per una valida presentazione, indicati dal manuale #GIOL, Giovani al lavoro La società valuta le candidature per 15 profili, tra i quali un marketing manager, un press assistant e un ticketing manager (www.atgtickets.com/ jobs.aspx). A Londra la Royal Albert Hall (https://jobs.royalalberthall.com/RAH/vacancies/vacancymenu.asp) inserisce nel proprio organico un digital manager e un mail marketing executive. Negli Stati Uniti, a New York, la Carnegie Hall ([email protected]) ha 12 posizioni vacanti in più divisioni (management degli artisti, education, amministrazione, etc.) e il Metropolitan Opera House (http:// www.metopera.org/About/ Jobs/) effettua i colloqui per 7 professionisti con esperienza nel settore manageriale e commerciale. In California, a Los Angeles, i l C e n te r T h e a te r G r o u p ([email protected]) richiede 8 figure con competenze soprattutto di carattere tecnico. Anna Zinola P Stefano Roncari, 35 anni, startupper a Pechino er certi versi è relativamente facile dire oggi: vado a Pechino. Non è un mistero che il mondo si stia spostando a Est. Ma Stefano Roncari di Saronno, laurea e master in Cattolica, è stato un pioniere. «A metà del 2005 avevo una vita in Italia — lavoro, ragazza — ma prima di mettere le radici volevo provare ad annusare altre realtà. Partii a 25 anni per stare due mesi a Pechino». È restato dieci anni. «Venendo a contatto con gli imprenditori stranieri a Pechino avevo capito che era possibile aprire una società». Alla domanda non sarà più facile che in Italia?, Stefano risponde sì ma con diplomazia: «I tempi sono lunghi, ma dieci anni fa per una unlimited (simile a una Srl) il capitale sociale richiesto era più basso e le tariffe abbordabili. Ma oggi sarebbe ben diverso». Stefano aveva visto giusto: Pechino ora è il centro delle aziende mobile. La sua ultima società Bubbleye.com, partita con poco meno di 500 mila euro e ora in cerca di capitali più consistenti, mette ordine proprio tra le App. «Il nostro motore utilizza l’intelligenza artificiale (analisi del linguaggio naturale) per guardare tutte le app (ce ne sono 2.000 nuove al giorno) e aiutarle a migliorare il loro target pubblicitario risolvendo l’assenza di cookies». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA è necessario preparare anche un curriculum in lingua inglese. Anche gli hobby non vanno trascurati. Attenzione anche alla reputazione digitale: tenere separate la vita professionale da quella personale, alla prima si può per esempio dedicare un profilo LinkedIn, utile per essere individuato dagli interessati, alla seconda uno Facebook che può comunque essere utile a livello professionale — controllando le impostazioni della privacy (foto e contenuti privati solo per gli amici) — connettendosi alle pagine delle aziende per cui si vorrebbe lavorare. Essenziale è inoltre la lettera di presentazione, un breve testo di massimo dieci righe in cui si indicano le motivazioni per cui ci si è candidati per una posizione, segnalando i punti forti e le esperienze conseguite nel ruolo. Irene Consigliere IreConsigliere Le occasioni della settimana Più di 200 assunzioni tra credito e consulenza Josef Nierling, alla guida di Porsche Consulting Srl Porsche Consulting 55 ricerche Porsche Consulting, la società di consulenza manageriale del gruppo Porsche, è alla ricerca di cinque nuove risorse da inserire a tempo indeterminato a Milano. A queste selezioni se ne aggiungono altre 50 per le sedi di Bietigheim-Bissingen, Amburgo, San Paolo, Atlanta e Shanghai. Si tratta di laureati in ingegneria o economia, senior (5 anni di esperienza) e junior, con profilo internazionale. Banca Ifis 100/150 opportunità Banca Ifis, che assume fra i 100/150 laureati e laureandi all’anno, ha appena lanciato la sua nuova piattaforma di recruiting online lavorareinbanca.it in cui riportare le ricerche aperte. Opportunità soprattutto per consulenti del credito e sviluppatori commerciali. a cura di Luisa Adani © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Importante Azienda italiana leader nel settore dei controlli numerici (CNC) per macchine utensili ed automazione, ricerca per la propria sede di Milano, Laureati e/o Diplomati da inserire in ambito "Sviluppo Applicazioni". TECNICO DI APPLICAZIONE Considerati i settori di competenza, l’Azienda è interessata a personale tecnico di applicazione con una specifica e consolidata esperienza lavorativa, con un'approfondita conoscenza nella programmazione del PLC, nel linguaggio di programmazione C++, nella macchina utensile, nell’architettura CNC e nell’elaborazione di schemi elettrici macchina (CAD). Sono ritenuti inoltre titoli preferenziali, una buona votazione nel conseguimento della Laurea o del Diploma, un buon livello di conoscenza della lingua Inglese e la disponibilità a trasferte di lavoro in Italia e all'estero. Allegare c.v. (formato Europass) digitando il codice 6684 nel campo “cosa” sulla homepage di Trovolavoro.it. Mail Boxes Etc seleziona AFFILIATI PER LO SVILUPPO DELLA RETE IN FRANCHISING MBE ti offre la possibilità di avviare un tuo Centro MBE o di rilevarne uno avviato in una buona posizione commerciale. È richiesta una mentalità di tipo imprenditoriale, disponibilità ad investire energie, capacità commerciali. I Centri MBE offrono servizi di spedizioni e imballaggio, grafica e stampa, servizi postali e domiciliazione della corrispondenza, prodotti per ufficio ecc. Invia la tua candidatura a [email protected] o chiama il nr. 02 67 625 1 r.a. - www.mbe.it Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 I dati personali saranno trattati nel rispetto della legge sulla privacy. Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell'art. 13 D.lgs. 196/03. Gruppo Green Power, azienda leader nel mercato delle energie prodotte da fonti rinnovabili e nei prodotti destinati all’efficienza energetica, ricerca su tutta Italia: Azienda leader nel settore medical devices, integratori alimentari e dermocosmetici nel canale farmacia, Società editoriale Leader in Italia per forte espansione anche sui mercati esteri ricerca CERCA AGENTI DI COMMERCIO VENDITORI PROVENIENTI DAL SETTORE PUBBLICITARIO E/O COMUNICAZIONE AGENTI/PROCACCIATORI - ENERGIE RINNOVABILI Le persone avranno il compito di promuovere, nella propria zona di competenza, la presentazione e la conclusione dei contratti di vendita dei prodotti di ultima generazione per la produzione di energia pulita ed efficientamento energetico. Requisiti: diploma, esperienza nella vendita settore energetico, P.IVA. con preferibile Enasarco, Office (Word, Excel), inglese, motivazione alla vendita e orientamento agli obiettivi. Verrà assicurato un programma di formazione e preparazione professionale mirato ad un percorso di carriera nella vendita. Di sicuro interesse il trattamento economico con un sistema provvigionale ai massimi livelli di appartenenza. mercato. Sede di lavoro: regione di appartenenza. Per candidarsi inviare il CV a: [email protected] preferibilmente monomandatari per le seguenti zone: Regioni: Liguria/Abruzzo/Campania/Basilicata e Sardegna ed inoltre per le provincie di: MB LC SO/ RA FC RN / LI PI LU MS / RM VT RI / TR / FG / RC / AG CL RG SR Preferibilmente domiciliati nelle zone di riferimento. Offresi contratto enasarco, provvigioni ed incentivi sopra la media di mercato. Inviare il cv SOLO via mail a: [email protected] Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 Richiesta disponibilità immediata, determinazione, esperienza documentata nel settore, capacità di concludere contratti con appuntamenti fissati dalla sede. Cerchiamo profili brillanti, dinamici e fortemente ambiziosi. Garantiti rimborsi fissi, provvigioni di sicuro interesse corrisposte sull’acquisto, crescita su obiettivi. Inviare CV al fax 051-2961145 oppure a [email protected] Verranno prese in considerazione solo le candidature pervenute all’indirizzo mail. Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell'art. 13 D.lgs. 196/03. Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 ECONOMIA 37 # Trovolavoro Formazione Master Allianz, 20 posti per neolaureati Sono in partenza le selezioni dei 20 neolaureati che parteciperanno all’Allianz Talent Program, un percorso che comprende il master in Insurance and risk management organizzato dal Mib School of management (certificato Asfor e prevalentemente e-learning) e uno stage di 12 mesi, e che si conclude con un’assunzione a tempo indeterminato.Questo progetto si inserisce nel più Luiss e Fudan Sette borse per i «double degree» ampio programma di assunzioni e di stage rivolti a studenti e neolaureati che riguarda ogni anno in Italia 70/80 persone a livello di gruppo, 40-50 per la sola Allianz Italia. Ci sono poi altre ricerche aperte lungo l’anno per professional. Ci si può candidare al Program fino al 22 luglio (allianz.it). Luisa Adani (i.co.) Sono 7 le borse di studio a disposizione per i migliori studenti di General management della Luiss di Roma per il Double degree con Fudan a Shanghai, rese disponibili da Riccardo Zacconi Alumno Luiss e creatore di Candy e Saga. 14 i double degree disponibili nell’ateneo, fino al 9 luglio ci si può iscrivere al test d’ingresso del 14. © RIPRODUZIONE RISERVATA Vendere porta a porta, chi ci riesce © RIPRODUZIONE RISERVATA Cambi di poltrona Zampori sale in Quantcast Compensi ● Accanto alle opportunità offerte dal settore, resta in diversi casi il nodo dei guadagni. Chi si avvicina alle vendite dirette, spesso perché ha perso il lavoro, frequentemente resiste pochissimo in un’attività basata solo sulle provvigioni che, per chi non ha una grande esperienza, può riservare magrissimi guadagni. Il settore cresce, tanto più in fretta quanto più mordente si fa la crisi. E chi perde il lavoro o è alla ricerca di un primo impiego prova a portare soldi a casa per questa via. Ineluttabile quindi, in questi anni, la crescita in controtendenza delle vendite porta a porta. Una corsa che si conferma anche nei primi tre mesi del 2015, pur se con marce diverse a seconda delle aziende: 130 milioni di euro di fatturato al 30 Aprile per le 39 imprese (soprattutto piccole) aderenti all’associazione di categoria Avedisco (+17,8% sul primo trimestre 2014) e 360 milioni (+5,5%) per le 14 che fanno capo alla concorrente Univendita, che raccoglie le aziende più grandi e note del settore, da Avon a Tupperware a Vorwerk Folletto e Bimby. Sono tanti, nello stesso periodo, i nuovi lavoratori inseriti nel settore, 132 mila nelle associate Avedisco e il 7,1% in più nelle imprese Univendita che oggi ha 74 mila venditori. E il trend procederà nei prossimi mesi. «Continuando con questo ritmo — sostiene il presidente di Avedisco Giovanni Paolino ILLUSTRAZIONE DI XAVIER POIRET Un lavoratore su tre arriva a stabilizzarsi, ma per gli altri il turnover si avvicina al 100% Ceccatelli in Marzotto Sim — solo nelle nostre aziende dovrebbero arrivare altre 100 mila persone entro la fine dell’anno». Visti così sembrano numeri capaci di ribaltare l’andamento occupazionale italiano. In realtà chi si avvicina alle vendite dirette, spesso perché ha perso il lavoro, frequentemente resiste pochissimo in un’attività basata solo sulle provvigioni che, per chi non ha una grande esperienza, può riservare magrissimi guadagni. «In effetti — conferma Paolino — il turnover tocca il 100%, nel senso che dopo pochi mesi, a parte uno zoccolo duro che è con noi da anni, il personale si rinnova per intero». Ciro Sinatra, presidente di Univendita, parla per le aziende associate di un turnover non superiore al 50% annuo tra gli incaricati alle vendite, «ma abbiamo anche una non trascurabile componente di lavoratori fissi: 1.500 dipendenti e 3.000 agenti. Invece i cosiddetti incaricati, che sono 70 mila, comprendono 60 mila occasionali, cioè gli esentati dalla partita Iva perché con meno di 6.410 euro di reddito annuo, e 10 mila “abituali” che superano quella quota di entrate». Insomma, un lavoro fortemente in crescita (Sinatra prevede, per le aziende associate, altri 10 mila nuovi addetti prima della fine dell’anno) ma con prospettive di guadagni significativi solo per una minoranza. Nonostante sia alto il numero di lavoratori che entrano nel settore e poi rinunciano, secondo Univendita non è però trascurabile la quota di chi si stabilizza: uno su tre, infatti, ha un’anzianità superiore a 10 anni. «Ciò perché noi investiamo molto in formazione dei lavoratori — spiega Sinatra — così riusciamo a fornire una professionalità che permette guadagni significativi». Enzo Riboni Ilaria Zampori e Jacopo Ceccatelli Donato Amoroso, 53 anni, è il nuovo deputy ceo di Thales Alenia Space e amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. Proviene da Alenia Aermacchi. Luca Belloni, 47 anni, è diventato chairman di Kantar Italia, società di data management. Proviene da Millward Brown. Paolo Mattei, 53 anni, in azienda dal 2007, è stato nominato vice presidente di Inc, agenzia di pr. Massimo Bordi, 66 anni, è il nuovo amministratore delegato di Maschio Gaspardo, produttore di attrezzature agricole. Ha lavorato in Ducati, Same Deutz-Fahr e Mv Agusta. Jacopo Ceccatelli, 48 anni, è stato chiamato da Marzotto Sim in qualità di coamministratore delegato. Ilaria Zampori, 37 anni, è diventata direttore generale Italia di Quantcast, azienda di real-time advertising. Proviene da Quisma. a cura di Felice Fava [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Primaria Società di servizi alla persona presente su tutto il territorio nazionale Ricerca RESPONSABILE DELLA GESTIONE DI STRUTTURE SOCIO SANITARIE Ci rivolgiamo ad un/una candidato/a che abbia acquisito un’esperienza almeno quinquennale nel ruolo e sia in grado di interfacciarsi con i diversi interlocutori istituzionali presenti all’interno delle varie Strutture residenziali gestite. Buone doti comunicative e relazionali, capacità di gestire ambienti complessi e approfondita conoscenza del settore socio – sanitario completano il profilo. Si offre un inserimento come quadro con un contratto a tempo indeterminato e con una retribuzione commisurata all’esperienza acquisita. Si richiede, come condizione necessaria la disponibilità ad operare su tutto il territorio nazionale. La selezione è rivolta ad ambo i sessi. I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/03 Gli interessati potranno inviare il proprio curriculum vitae al seguente indirizzo mail: [email protected] indicando il seguente riferimento “RSSS”. SCHOLPP è un’azienda tedesca specializzata nei montaggi e trasferimenti in tutto il mondo di macchinari e impianti produttivi, inclusa la loro messa in servizio. Per la nostra sede di Milano ricerchiamo Responsabile di filiale (m/f) Requisiti: • abilità commerciale, affidabilità e capacità comunicative • perito meccanico, ingegnere o simile • buona conoscenza della lingua inglese e tedesca Mansioni: • acquisizione di nuovi clienti e progetti • coordinamento dei trasferimenti di macchinari • creazione e gestione di un team di installatori Trattamento economico: • retribuzione adeguata • auto aziendale • formazione da parte di un team esperto [email protected] www.scholpp.it www.trovolavoro.it Azienda Farmaceutica Italiana operante nel settore della ricerca e dello sviluppo, con unlistino composto da specialita’ medicinali, OTC e farmaci equivalenti ricerca AREA MANAGER - NORD ITALIA per il potenziamento della propria rete commerciale. Si richiede esperienza nella gestione di un TEAM di Agenti / Informatori per lo sviluppo commerciale di un ampio listino. Costituisce requisito preferenziale la laurea in discipline scientifiche, l’esperienza di almeno 5 anni in ruolo analogo in Aziende attive nel settore, luogo di residenza Torino e provincia. Età massima 39 anni. Si offre un contratto CCNL con retribuzione fissa più variabile, auto PC e cellulare aziendale. Si prega inviare dettagliato CV in formato word accompagnato dall’attuale retribuzione e specificando la regione di residenza. Iniare il c.v. digitando il codice 6680 nel campo “cosa” sulla homepage di Trovolavoro.it Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 Azienda ricerca: PRODUCT MANAGER COSMESI / MAKE - UP / ALCOLICO Desideriamo entrare in contatto con giovani talenti che abbiano: • maturato positiva esperienza di almeno 2 / 3 anni in analogo ruolo all’interno di primarie Aziende del settore; • partecipato attivamente, a livello progettuale e decisionale, a tutte le attività di sviluppo di nuovi prodotti, e nello specifico: beauty – make-up e linee alcooliche. Requisiti richiesti: • laurea • perfetta conoscenza della lingua inglese (o eventualmente di seconda lingua straniera comunitaria) conoscenza dei più moderni pacchetti informativi Zona di lavoro: Provincia di Milano. Inviare c.v. digitando il codice 6682 nel campo “cosa” sulla homepage di Trovalavoro.it. Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 Per le inserzioni di Ricerca di Personale Qualificato rivolgersi a Azienda leader nel settore ricerca un/a MERCHANDISER/MARKETING MODA E PROFUMERIA Le attività: • progettazione e realizzazione di merchandising guidelines, allestimenti e campagne per i differenti distributori nazionali ed esteri; esteri • sviluppo delle strategie di comunicazione sui punti di vendita; Il/la candidata ideale è giovane, preferibilmente ha un titolo di Laurea in marketing ed ha maturato un’esperienza in qualità di Visual presso aziende del settore Profumi / Moda. Costituisce requisito indispensabile la conoscenza fluente della lingua inglese e, preferibilmente, di un’altra lingua straniera. Zona di lavoro: Provincia di Milano. Gli/Le interessate possono inviare curriculum, foto ed un recapito telefonico, digitando il codice 6681 nel campo “cosa” sulla homepage di Trovalavoro.it. Il presente annuncio si rivolge a candidati di ambo i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 196/03 Infoline Aziende: Numero Verde 800 77 38 34 www.trovolavoro.it Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 38 # BARISTA esperto offresi per caffetteria, aperitivi e sandwich. Cellulare 338.67.79.029 Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] AUTISTA personale/aziendale, referenziato, esperienza ventennale, patente C/KB, massima disponibilità, no perditempo, 340.10.44.467 e-mail: [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ACQUISTI esperienza 15ennale. Benchmark, accordi. Scelta fornitori mercato italiano/estero. Ottimo pc. Inglese/francese parlato/scritto. Disponibile brevi trasferte. 347.05.81.072 ADDETTA amministrazione personale, esperienza decennale assunzioni cessazioni trasformazioni programma presenze, rapporti con enti, word, excel, internet, posta elettronica. 346.79.48.352. ADDETTO inserimento dati pluriennale esperienza area magazzino logistica disponibile anche altre mansioni disponibilità immediata. 333.83.43.791 AGENTE venditore valuta proposte collaborazione settore edilizia, documentata conoscenza rivendite betonaggio manufatti Lombardia. 348.11.62.396 AMMINISTRATIVO contabile, ragioniere neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, offresi contabilità piccola azienda. 328.68.59.679 ASSISTENZA anziani autosufficenti e non, offresi. Signora referenziata, attestato Asa. Serietà, no perditempo. 338.77.56.032 COMMERCIALISTA centro Milano cerca segretaria conoscenza Zucchetti, note integrative, pratiche cciia. C.V: [email protected] PAESI ARABI, Africa, Europa, esperienza trentennale certificata, grandi opere edilizia pubblica/privata, inglese, francese, italiano, architetto disponibile incarichi responsabilità. e-mail: [email protected] DERGANO, monolocale, cucinotto, bagno, balcone. Euro 75.000,00 CE: G - IPE: 210,69 kWh/mqa 02.39.31.05.57 Granvela.it FIERA, Cassiodoro ultimi bilocali, trilocali ristrutturati a nuovo CE: F> - IPE: 147,15 kWh/mqa 02.48.01.18.83 Granvela.it FORO BONAPARTE prestigioso quadrilocale mq. 160, mai abitato. Box CE: C - IPE: 65,85 kWh/mqa. 02.88.08.31 cod. P23 filcasaimmobili.it LOSANNA bilocale nuovissimo 59 mq. Minimo anticipo, mutuo euro 1.000/mese. APE: B - IPE: 33,26 kWh/ mqa. 02.88.08.31 filcasaimmobili.it codice B45 MM BRENTA Nuova costruzione, bilocale 44 mq. Minimo anticipo, mutuo euro 527/mese. APE: B - IPE: 41,31 kWh/mqa. 02.88.08.31 - codice B04 - filcasaimmobili.it ALASSIO attico mq 117 terrazzo mq 37 ascensore CE: G - IPE: 221,31 kWh/ mq anno. Cell. 339.64.92.503 CHIRURGO estetico cerca urgentemente a Milano appartamento prestigioso incaricata Sarpi Immobiliare 02.76.00.00.69 BANCHE MULTINAZIONALI •RICERCANO appartamenti affitto vendita. Milano e provincia 02.29.52.99.43 R ETI VENDITA. Creazione reti agenti per aziende. Avvio reti commerciali. 338.37.66.816 CAPOGRUPPO/ venditore pluriennale esperienza vendita diretta a domicilio, trattamento acqua, antifurti, appuntamenti prefissati aziendali, valuta proposte. Cell. 334.99.20.933 ADDETTO sorveglianza/custode offresi Milano e provincia, disponibilità diurna/notturna, ottime referenze. 389.87.30.010 AUTISTA patente B offresi Milano e provincia, ottime referenze, dinamico, collaborativo. 389.87.30.010 Nome Data Valuta Quota/od. ARENA Giannone 9 appartamenti nuovi uno, due, tre locali. CE: F - IPE: 153 kWh/mqa 02.33.61.71.12 Granvela.it ATTICI Maciachini. Piani alti, terrazzi. box. APE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa 02.88.08.31 codice T09 - filcasaimmobili.it BILOCALE nuovo Affori/Taccioli, corte d'epoca. APE: D - IPE: 111,1 kWh/ mqa 02.88.08.31 cod. M04 filcasaimmobili.it BRERA vendesi quadrilocale 120 mq, terzo piano, CE: D - APE: 97,85 kWh/ mqa. Business Services 02.29.51.80.14 Quota/pre. Nome AcomeA SGR - numero di tel. 800.89.39.89 [email protected] AcomeA America (A1) AcomeA America (A2) AcomeA Asia Pacifico (A1) AcomeA Asia Pacifico (A2) AcomeA Breve Termine (A1) AcomeA Breve Termine (A2) AcomeA ETF Attivo (A1) AcomeA ETF Attivo (A2) AcomeA Eurobbligazionario (A1) AcomeA Eurobbligazionario (A2) AcomeA Europa (A1) AcomeA Europa (A2) AcomeA Globale (A1) AcomeA Globale (A2) AcomeA Italia (A1) AcomeA Italia (A2) AcomeA Liquidità (A1) AcomeA Liquidità (A2) AcomeA Paesi Emergenti (A1) AcomeA Paesi Emergenti (A2) AcomeA Patrimonio Aggressivo (A1) AcomeA Patrimonia Aggressivo (A2) AcomeA Patrimonio Dinamico (A1) AcomeA Patrimonio Dinamico (A2) AcomeA Patrimonio Prudente (A1) AcomeA Patrimonio Prudente (A2) AcomeA Performance (A1) AcomeA Performance (A2) Invictus Global Bond Fd Invictus Macro Fd Sol Invictus Absolute Return 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 23/06 24/06 25/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 19,143 19,910 5,597 5,802 14,976 15,189 5,177 5,354 17,692 17,973 15,504 16,055 13,066 13,710 24,293 25,201 8,956 8,957 7,276 7,571 4,139 4,315 5,503 5,664 6,378 6,563 22,443 22,908 109,658 67,479 106,149 19,300 20,073 5,601 5,806 14,972 15,184 5,193 5,371 17,685 17,966 15,483 16,033 13,096 13,741 24,174 25,077 8,957 8,958 7,313 7,610 4,144 4,320 5,509 5,670 6,385 6,570 22,466 22,931 108,676 65,686 106,585 www.azimut.it - [email protected] AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR - tel.02.88981 25/06 Azimut Dinamico EUR 25/06 Azimut Formula 1 Absolute EUR 25/06 Azimut Formula Target 2017 Eq. Opt. EUR 29/05 Azimut Garanzia EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Crescita EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Crescita Cl. C EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Equilibrato EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Equilibrato Cl. C EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Garantito EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Protetto EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Protetto Cl. C EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Obbli. EUR 29/05 Azimut Prev. Com. Obbli. Cl. C EUR 29/05 Azimut Reddito Euro EUR 25/06 Azimut Reddito Usa EUR 25/06 Azimut Scudo EUR 25/06 Azimut Solidity EUR 25/06 Azimut Strategic Trend EUR 25/06 Azimut Trend America EUR 25/06 Azimut Trend Europa EUR 25/06 Azimut Trend Italia EUR 25/06 Azimut Trend Pacifico EUR 25/06 Azimut Trend Tassi EUR 25/06 Azimut Trend EUR AZ FUND MANAGEMENT SA - tel.00352 2663811 25/06 AZ F. Active Selection ACC EUR 25/06 AZ F. Active Selection DIS EUR 25/06 AZ F. Active Strategy EUR 25/06 AZ F. Alpha Man. Credit EUR 25/06 AZ F. Alpha Man. Equity EUR 25/06 AZ F. Alpha Man. Them. EUR 25/06 AZ F. American Trend EUR 25/06 AZ F. Asia Absolute EUR 25/06 AZ F. Asset Plus EUR 25/06 AZ F. Asset Power EUR 25/06 AZ F. Asset Timing EUR 25/06 AZ F. Best Bond EUR 25/06 AZ F. Best Cedola ACC EUR 25/06 AZ F. Best Cedola DIS EUR 25/06 AZ F. Best Equity EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2015 ACC EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2015 DIS EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2016 ACC EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2016 DIS EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2017 Eq Op ACC EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2017 Eq Op DIS EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2018 Eq Op ACC EUR AZ F. Bond Target 2018 Eq Op CLD DIS 25/06 EUR 25/06 AZ F. Bond Target 2018 Eq Op DIS EUR 25/06 AZ F. Bond Target Giugno 2016 ACC EUR 25/06 AZ F. Bond Target Giugno 2016 DIS EUR 25/06 AZ F. Bond TargetSettem.2016 ACC EUR 25/06 AZ F. Bond TargetSettem.2016 DIS EUR 25/06 AZ F. Cash 12 Mesi EUR 25/06 AZ F. Cash Overnight EUR 25/06 AZ F. Carry Strategy ACC EUR 28,958 8,565 7,371 12,812 12,317 12,367 13,389 13,429 11,639 12,282 12,310 10,977 10,973 17,736 7,237 9,467 9,391 7,184 16,285 15,913 23,368 9,051 10,217 34,243 28,961 8,578 7,374 12,812 12,375 12,422 13,467 13,505 11,693 12,279 12,305 11,062 11,057 17,742 7,242 9,469 9,394 7,197 16,371 15,954 23,164 9,050 10,214 34,379 5,909 5,904 5,242 5,389 6,016 4,253 4,188 4,819 5,734 5,908 4,957 5,456 5,542 4,865 5,775 6,034 5,336 5,731 5,255 5,418 5,203 4,955 5,168 4,900 5,723 5,094 5,954 5,408 5,417 5,305 5,109 5,910 5,905 5,239 5,388 6,033 4,258 4,214 4,852 5,734 5,913 4,958 5,459 5,542 4,865 5,792 6,034 5,336 5,731 5,255 5,418 5,202 4,955 5,168 4,900 5,721 5,093 5,954 5,407 5,417 5,305 5,091 AZ F. Carry Strategy DIS AZ F. Cat Bond ACC AZ F. Cat Bond DIS AZ F. CGM Opport Corp Bd AZ F. CGM Opport European AZ F. CGM Opport Global AZ F. CGM Opport Gov Bd AZ F. Commodity Trading AZ F. Conservative AZ F. Core Brands ACC AZ F. Core Brands DIS AZ F. Corporate Premium ACC AZ F. Corporate Premium DIS AZ F. Dividend Premium ACC AZ F. Dividend Premium DIS AZ F. Emer. Mkt Asia AZ F. Emer. Mkt Europe AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. AZ F. European Dynamic ACC AZ F. European Dynamic DIS AZ F. European Trend AZ F. Formula 1 Absolute ACC AZ F. Formula 1 Absolute DIS AZ F. Formula 1 Alpha Plus ACC AZ F. Formula 1 Alpha Plus DIS AZ F. Formula Target 2015 ACC AZ F. Formula Target 2015 DIS AZ F. Formula 1 Conserv. AZ F. Global Curr&Rates ACC AZ F. Global Curr&Rates DIS AZ F. Global Sukuk ACC AZ F. Global Sukuk DIS AZ F. Hybrid Bonds ACC AZ F. Hybrid Bonds DIS AZ F. Income ACC AZ F. Income DIS AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 ACC AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 DIS AZ F. Institutional Target ACC AZ F. Institutional Target DIS AZ F. Italian Trend ACC AZ F. Italian Trend DIS AZ F. Lira Plus ACC AZ F. Lira Plus DIS AZ F. Macro Dynamic AZ F. Opportunities AZ F. Pacific Trend AZ F. Patriot ACC AZ F. Patriot DIS AZ F. Qbond AZ F. Qinternational AZ F. QProtection AZ F. Qtrend AZ F. Real Plus A-AZ AZ F. Real Plus B-AZ AZ F. Renminbi Opport AZ F. Reserve Short Term AZ F. Short Term Gl High Yield ACC AZ F. Short Term Gl High Yield DIS AZ F. Solidity ACC AZ F. Solidity DIS AZ F. Strategic Trend AZ F. Top Rating ACC AZ F. Top Rating DIS AZ F. Trend AZ F. US Income BANCHE e multinazionali ricercano immobili in affitto o vendita a Milano. 02.67.17.05.43 SANREMO •CARATTERISTICA CASA bifamigliare: 2 appartamenti indipendenti, ampi terrazzi, porticati, magazzini, prato alberato, ruscello, posizione comoda, 1.000 metri dal mare. Euro 390.00 trattabili. 347.96.30.214 Data Valuta Quota/od. 25/06 12/06 12/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 29/05 29/05 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 5,085 5,309 5,235 6,266 7,549 7,458 5,745 3,258 6,875 6,208 6,117 5,740 5,298 6,451 5,464 8,481 3,022 4,620 5,685 5,579 3,969 6,432 6,292 5,634 5,526 6,376 5,649 5,373 4,617 4,201 6,073 5,745 5,429 5,128 6,413 5,789 4,839 4,382 5,976 5,812 4,492 4,452 4,775 4,321 6,579 6,075 5,307 7,352 6,411 5,464 5,400 5,431 5,683 4,651 4,651 5,317 6,306 5,191 4,952 6,403 5,759 6,623 5,332 5,284 7,537 6,440 Quota/pre. Nome 5,067 5,314 5,241 6,272 7,543 7,466 5,745 3,251 6,867 6,212 6,121 5,737 5,295 6,462 5,473 8,488 3,035 4,688 5,687 5,581 3,979 6,440 6,299 5,629 5,520 6,377 5,650 5,375 4,617 4,200 6,078 5,751 5,433 5,133 6,407 5,784 4,838 4,381 5,977 5,813 4,452 4,413 4,754 4,301 6,589 6,060 5,312 7,354 6,413 5,469 5,409 5,435 5,694 4,699 4,698 5,317 6,306 5,193 4,953 6,403 5,759 6,646 5,334 5,285 7,571 6,445 Num tel: 178 311 01 00 www.compamfund.com - [email protected] Active European Equity A Active Liquid Bond M Multiman. Eq. Afr. & Mid. East A SB Bond B SB Equity B SB Flexible B ABSOLUTE RETURN EUROPA BOND-A BOND-B DYNAMIC EQUITY EQUITY- I F. STRAT. TAA COMPARTO BOLZANO F. STRAT. TAA COMPARTO TRENTO PRINCIPAL FINANCE 1 26/06 26/06 24/06 25/06 25/06 25/06 19/06 29/05 29/05 29/05 19/06 31/03 31/03 31/03 EUR EUR EUR EUR EUR EUR 1487,200 113,269 74,930 1074,960 1305,680 1065,350 1484,083 113,330 74,444 1075,936 1309,787 1066,621 4901,817 4950,353 EUR EUR 857960,457 855468,174 EUR 857960,457 855468,174 EUR 445532,700 407905,617 6186,086 6244,054 EUR EUR 98948,208 EUR 99101,875 EUR 63071,121 64265,183 Tel: 848 58 58 20 Sito web: www.ingdirect.it Dividendo Arancio Convertibile Arancio Cedola Arancio Borsa Protetta Agosto Borsa Protetta Febbraio Borsa Protetta Maggio Borsa Protetta Novembre Inflazione Più Arancio 26/06 26/06 26/06 24/06 24/06 24/06 24/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 60,500 69,750 58,640 63,910 62,980 64,700 63,220 57,800 60,360 69,680 58,760 63,860 62,220 63,480 62,850 57,910 Mattone Arancio Profilo Dinamico Arancio Profilo Equilibrato Arancio Profilo Moderato Arancio Top Italia Arancio A Campiglio Pinzolo 69.000 euro nuovissimo pronto arredato corredato zona cucina zona notte bagno balcone zona benessere guardiania. Vero affare erano 48 ne restano 2! Due anni fa costavano il doppio... Tel. per vedere 035.04.00.223 CE: B - IPE: 75 kWh/mqa. ABBIAMO Liguria 100 mt mare 69.000 euro suite nuove pronte arredate piscina beauty farm giardino. Erano 60 ne restano 4 e vengono svendute -40% telefona per vedere 035.04.00.223 CE: E - IPE: 151,49 kWh/mqa. BUSINESS SERVICES vende Brescia provincia terreno edificabile residenziale 1.000 mq, capannone 360 mq, immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica. 02.29.51.80.14 ABRUZZO mare, Villarosa Hotel Corallo 3 stelle - Tel. 0861.71.41.26. Fronte mare, climatizzato, piscina, parcheggio. Spiaggia privata, ombrellone, lettini gratuiti. Colazione buffet. Scelta menù. Luglio pensione completa a partire da 61,00 - www.hotelcoralloabruzzo.it ADRIATICO www.gobbihotelgatteomare.it Tel. 0547.68.05.51 347.29.30.060. Parco giochi, piscine, scivoli, animazione, biciclette, pedalò. Colazione buffet, pranzo piscina, bevande. Offerta 12-18 luglio euro 270,00. All inclusive, spiaggia, pensione completa euro 60,00/87,00. CATTOLICA Hotel London tre stelle. Tel. 0541.96.15.93. Sul lungomare, piscine, miniclub, Beach Village. Offertissime all inclusive. www.hotellondoncattolica.it LAST MINUTE luglio: all inclusive pensione completa. Ultime camere con offerta famiglia 4=3 tutto compreso. Cesenatico Hotel Cavour tel. 0547.86.290. Climatizzato. Piscina. Gestione proprietario - www.hcavour.it MONTAGNA Orezzo (Bergamo) Media Valseriana mt. 700 s.l.m. immerso nel verde, ideale anziani, conduzione familiare. 035.71.13.52 Data Valuta Quota/od. 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR 53,150 73,570 69,080 61,810 55,570 52,660 73,580 69,120 61,870 55,200 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 USD USD USD USD USD EUR EUR USD USD USD EUR EUR EUR EUR USD USD USD USD USD EUR EUR EUR USD USD EUR JPY EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR USD USD USD 24,330 15,360 14,590 15,020 9,919 15,310 9,910 12,999 7,787 12,549 17,168 12,801 11,073 6,097 5,521 63,210 15,730 11,541 47,740 10,985 13,339 11,963 50,610 10,392 46,700 4069,000 21,370 19,210 14,440 20,200 14,280 17,660 16,640 10,679 11,263 15,270 11,951 10,207 33,800 24,630 15,550 14,700 15,330 9,927 15,350 9,950 13,053 7,819 12,555 17,179 12,809 11,073 6,095 5,519 63,590 15,830 11,545 48,000 10,998 13,343 11,967 51,370 10,390 46,310 4078,000 21,490 19,320 14,520 20,230 14,300 17,760 16,730 10,683 11,271 15,330 11,964 10,218 34,020 ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO RIMINI Hotel Aragosta tre stelle. Tel. 0541.38.13.66 www.hotelaragosta.net - sul mare, piscina, idromassaggio, scelta menù, colazione verdure buffet. Camere aria condizionata, tv sat, cassaforte, phon, wirelless, balcone, parcheggio, giardino. Offertissima giugno euro 53,00, luglio 58,00, agosto 58,00/78,00 con + 7,00 euro gratis bevande ai pasti, ombrellone, sdraio. Sconto bambini, possibilità gita in barca privata. •OROLOGI MARCHE PRESTIGIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85 PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi prestigiosi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26 RIMINI Hotel Villa del Prato Tel. 0541.37.26.29. Vicinissimo mare, tranquillo, confortevole, cucina curata dai proprietari. Scelta menù. Colazione, verdure buffet. Giugno, settembre 34,00. Luglio 39,00. Agosto 39,00/49,00. Sconto bambini. RIMINI Rivazzurra Hotel Eva tel. 0541.37.25.26. Rinnovato, climatizzato. Vicinissimo mare. Confortevole. Cucina casalinga, specialità marinare. Buffet antipasti. Bevande gratis. Giugno 38,00/41,00. Luglio 46,00. Agosto 49,00/59,00. Settembre 37,00/40,00. Sconto famiglie. ACQUISTIAMO imbarcazioni / yacht misura minima 20 metri. Pagamento e trasferimento di proprietà immediati. 335.83.50.876 ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91 BUSINESS SERVICES cede Bergamo provincia, storica falegnameria, immobile 2.860 mq, CE: G - APE: 321,86 kWh/mqa, area 7.000 mq. Ottimo reddito. 02.29.51.80.14 CEDESI attività e muri, macelleria, salumeria, rosticceria. Zona esclusiva provincia Treviso. Ottimi guadagni. Attività trentennale. Tel. 347.26.87.617 LUGANO vendesi varie attività avviate: night club con immobile, bar pasticceria 130 posti, ristorante 200 posti, laboratorio pasticceria, pane. Eseguiamo domiciliazioni fiscali e residenziali. 0041.76.33.40.545 Quota/pre. Nome La lista completa dei comparti Invesco autorizzati in Italia è disponibile sul sito www.invesco.it Invesco Funds Asia Balanced A Asia Balanced A-Dis Asia Consumer Demand A Asia Infrastructure A Asian Bond A-Dis M Balanced-Risk Allocation A Balanced-Risk Select A Em. Loc. Cur. Debt A Em. Loc. Cur. Debt A-Dis.M Em. Mkt Corp Bd A Euro Corp. Bond A Euro Corp. Bond A-Dis M Euro Short Term Bond A European Bond A-Dis Glob. Bond A-Dis Glob. Equity Income A Glob. Equity Income A-Dis Glob. Inv. Grade.Corp. Bd A-Dis M Glob. Structured Equity A-Dis Glob. Targeted Ret. A Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond A Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E-Dis Greater China Eq. A India Bond A India Equity E Japanese Eq. Advantage A Pan European Eq. A Pan European Eq. A-Dis Pan European Eq. Inc. A-Dis Pan European High Inc A Pan European High Inc A-Dis Pan European Struct. Eq. A Pan European Struct. Eq. A-Dis Renminbi Fix. Inc. A Renminbi Fix. Inc. EUR A-Dis US Equity A EH US High Yield Bond A US High Yield Bond A-Dis M US Value Equity A RIMINI - www.hotel-daria.it 0541.47.88.42, metri 50 mare. Pensione completa: luglio 41,00; agosto 47,00. Data Valuta Quota/od. KIS - Risorgimento D KIS - Risorgimento P KIS - Risorgimento X KIS - Selection D KIS - Selection P KIS - Selection P-USD KIS - Selection X KIS - Selection Y KIS - Selection Y-USD KIS - Sm. Cap D KIS - Sm. Cap P KIS - Sm. Cap Y KIS - Sm. Cap X 25/06 25/06 25/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR 114,520 150,480 151,970 126,810 129,860 178,560 130,050 105,620 105,590 109,540 115,830 118,320 118,240 ASIAN OPP CAP RET EUR ADWISE L/S CAP RET EUR FLEX QUANTITATIVE HR6 A EUR HIGH GROWTH CAP RET EUR ITALY CAP RET A EUR SELECTED BOND DIS RET EUR SELECTED BOND CAP RET EUR ACTIVE SH TERM CREDIT CAP RET EUR 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 17,307 107,022 114,576 141,805 28,142 5,560 122,946 91,881 www.multistarssicav.com [email protected] T. +41 (0)91 640 37 80 Alexander Biotech A Biotech E Biotech I Emerging Mkt Local Curr Debt A Emerging Mkt Local Curr Debt B Emerging Mkt Local Curr Debt F Orazio Conservative A Sparta Agressive A 24/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR USD EUR EUR EUR USD EUR EUR 1180,590 206,140 128,670 2116,270 1011,630 1023,430 1003,350 108,540 109,340 ACQUISTIAMO •AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299 CENTRO massaggi Milano zona Cinque Giornate, trattamenti olistici rilassanti, ayurvedici. 02.54.10.21.68 371.15.73.436 TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1, 16: € 2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 4, 21, 23: € 5,00; n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20, 22: € 4,67; n. 10: € 2,92; n. 11: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: € 3,33; n. 24: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Quota/pre. Nome Quota/od. Quota/pre. 113,530 149,190 150,660 126,840 129,890 178,570 130,070 105,640 105,600 Tel: 0041916403780 108,990 www.pharusfunds.com [email protected] 115,240 117,720 PS - Absolute Return A 25/06 120,330 EUR 117,640 PS - Absolute Return B 25/06 127,480 EUR 25/06 99,880 PS - Absolute Return C USD 25/06 99,400 PS - Absolute Return F CHF 25/06 118,020 PS - Algo Flex A EUR 25/06 113,350 PS - Algo Flex B EUR 25/06 106,330 PS - Best Global Managers A EUR 25/06 111,210 PS - Best Global Managers B EUR 25/06 124,500 PS - Best Gl Managers Flex Eq A EUR 25/06 164,480 Opportunities A EUR 17,325 PS -- Bond 25/06 123,070 Bond Opportunities B EUR 107,305 PS 25/06 100,810 PS - Bond Opportunities C USD 114,557 PS - EOS A 25/06 139,030 EUR 140,827 PS - Equilibrium A 25/06 74,150 EUR 28,003 PS - Fixed Inc Absolute Return A 25/06 98,060 EUR 5,556 PS - Global Dynamic Opp A 25/06 116,990 EUR 122,858 PS - Global Dynamic Opp B 25/06 118,400 EUR 91,888 PS - Global Dynamic Opp C 25/06 107,560 EUR 25/06 134,940 PS - Inter. Equity Quant A EUR 25/06 138,550 PS - Inter. Equity Quant B EUR 25/06 125,310 PS - Liquidity A EUR 25/06 100,720 PS - Liquidity B USD 25/06 99,630 PS - Liquidity E CHF 25/06 99,830 PS - Opportunistic Growth A EUR 25/06 106,650 PS - Opportunistic Growth B EUR 25/06 97,070 PS - Prestige A EUR 25/06 103,560 PS - Quintessenza A EUR 25/06 101,990 PS - Target A EUR 25/06 102,410 PS - Target B EUR 1160,700 PS - Target C 25/06 98,880 USD 207,610 PS - Target F 25/06 99,810 CHF 25/06 100,310 129,590 PS - Target H EUR 25/06 121,870 EUR 2131,350 PS - Titan Aggressive A 25/06 107,720 EUR 1012,440 PS - Total Return A 25/06 102,570 EUR 1024,220 PS - Total Return B 25/06 113,720 EUR 1004,270 PS - Valeur Income A 25/06 117,800 EUR 108,500 PS - Value A 25/06 120,620 EUR 109,720 PS - Value B 25/06 115,700 PS - Value C USD Data 120,370 127,520 99,910 99,450 117,890 113,230 106,150 111,010 124,640 164,570 123,140 100,860 138,850 74,230 98,080 117,520 118,950 108,170 135,370 138,980 125,320 100,730 99,640 99,790 106,600 97,220 103,520 102,140 102,560 99,020 99,980 100,450 121,880 107,640 102,490 113,740 117,800 120,610 115,690 www.newmillenniumsicav.com Distributore Principale: Banca Finnat Euramerica - Tel: 06/69933475 Tel: 02 77718.1 www.kairospartners.com Kairos Multi-Str. A Kairos Multi-Str. B Kairos Multi-Str. I Kairos Multi-Str. P Kairos Income Kairos Selection KAIROS INTERNATIONAL SICAV KIS - America D KIS - America P KIS - America P-USD KIS - America X KIS - Bond D KIS - Bond P KIS - Bond Plus D KIS - Bond Plus D-Dist KIS - Bond Plus P KIS - Bond Plus P-Dist KIS - Bond Plus X KIS - Bond Plus Y KIS - Bond P-USD KIS - Bond Y-USD KIS - Dynamic D KIS - Dynamic P KIS - Dynamic P-USD KIS - Emerging Mkts D KIS - Emerging Mkts P KIS - Emerging Mkts P-USD KIS - Europa D KIS - Europa P KIS - Europa X KIS - Europa Y KIS - Global Bond P KIS - Global Bond P-USD KIS - Italia D KIS - Italia P KIS - Italia X KIS - Italia X-Dist KIS - Italia Y KIS - Key D KIS - Key D-Dist KIS - Key P KIS - Key P-Dist KIS - Key X KIS - Key Y KIS - Liquidity D KIS - Liquidity P KIS - Multi Str. UCITS P-USD KIS - Multi-Str. UCITS D KIS - Multi-Str. UCITS P KIS - Real Return D KIS - Real Return P 30/04 30/04 30/04 30/04 26/06 26/06 EUR 943891,094 938338,569 EUR 613559,251 610243,921 EUR 638972,609 634983,758 EUR 575112,237 572132,633 6,682 6,684 EUR 11,001 10,992 EUR 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 25/06 EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD USD EUR EUR USD EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR 212,810 215,710 307,310 218,160 125,650 130,740 134,240 100,780 137,590 123,820 102,340 101,950 176,920 101,120 122,140 124,730 175,210 135,380 138,470 184,740 144,720 149,080 152,010 119,200 103,790 141,320 111,780 153,200 152,100 112,470 116,110 112,560 112,570 161,640 154,680 161,320 115,720 101,520 105,240 162,110 119,030 122,650 100,220 100,370 213,400 216,310 308,160 218,760 125,700 130,790 134,320 100,840 137,670 123,890 102,400 102,000 176,990 101,160 122,240 124,830 175,350 136,340 139,460 186,060 144,350 148,700 151,630 118,900 103,840 141,390 111,640 153,010 151,950 112,330 115,960 112,700 112,710 161,840 154,870 161,470 115,860 101,530 105,250 162,340 119,200 122,820 100,260 100,410 NM Augustum Corp Bd A NM Augustum Extra Euro High Qual Bd NM Augustum High Qual Bd A NM Balanced World Cons A NM Euro Bonds Short Term A NM Euro Equities A NM Global Equities EUR hdg A NM Inflation Linked Bond Europe A NM Italian Diversified Bond A NM Italian Diversified Bond I NM Large Europe Corp A NM Market Timing A NM Market Timing I NM Q7 Globalflex A NM Total Return Flexible A NM VolActive A NM VolActive I AUGUSTUM EQUITY EUROPE I AUGUSTUM G.A.M.E.S. A AUGUSTUM G.A.M.E.S. I 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 194,890 107,720 148,810 143,270 139,550 55,320 78,130 106,530 114,800 117,970 137,470 111,780 113,880 110,840 124,890 94,280 95,850 124,640 132,030 176,710 194,950 107,610 148,830 143,250 139,590 55,190 78,400 106,670 114,800 117,980 137,550 111,660 113,750 110,660 124,540 94,120 95,670 Valuta www.pegasocapitalsicav.com Strategic Bond Inst. C Strategic Bond Inst. C hdg Strategic Bond Retail C Strategic Bond Retail C hdg Strategic Trend Inst. C Strategic Trend Retail C 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR USD EUR USD EUR EUR 107,030 107,610 104,990 105,290 105,650 102,870 107,070 107,650 105,030 105,330 105,450 102,670 105,490 148,750 463,020 451,100 335,100 138,040 197,100 83,030 90,730 168,380 217,650 146,440 110,010 212,680 233,920 107,110 151,030 466,600 454,590 334,010 143,750 205,210 84,010 91,810 168,230 217,430 146,680 110,210 214,720 236,180 www.vitruviussicav.com Asian Equity B Asian Equity B Emerg Mkts Equity Emerg Mkts Equity Hdg European Equity Greater China Equity B Greater China Equity B 124,350 Growth Opportunities 131,850 Growth Opportunities Hdg 176,460 Japanese Equity Japanese Equity Hdg Swiss Equity Swiss Equity Hdg US Equity US Equity Hdg 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR USD USD EUR EUR EUR USD USD EUR JPY EUR CHF EUR USD EUR Numero verde 800 124811 [email protected] Nextam Bilanciato Nextam Obblig. Misto BInver International A Cap. Int. Abs. Inc. Grower D CITIC Securities China Fd A Fidela A Flexible GA A Flexible GA B Income A International Equity A Italian Selection A Liquidity A Multimanager American Eq.A Multimanager Asia Pacific Eq.A Multimanager Emerg.Mkts Eq.A Multimanager European Eq.A Strategic A Usa Value Fund A Ver Capital Credit Fd A 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 7,885 7,988 6,907 6,508 7,489 5,935 10,011 99,976 5,734 8,999 7,402 5,324 6,115 5,409 4,791 5,276 5,761 7,271 5,654 7,878 7,991 6,919 6,509 7,717 5,911 10,003 99,896 5,735 8,987 7,392 5,322 6,094 5,453 4,813 5,272 5,760 7,208 5,653 Tel 0332 251411 www.ottoapiu.it 8a+ Eiger 8a+ Eiger I 8a+ Eiger R 8a+ Gran Paradiso 8a+ Kilimanjaro R 8a+ Kilimanjaro I 8a+ K2 8a+ K2 8a+ Latemar 8a+ Matterhorn 8a+ Tibet 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 26/06 19/06 26/06 Legenda: Quota/pre. = Quota precedente; 7,492 7,450 EUR 118,610 118,010 EUR 152,610 151,750 EUR 5,265 5,266 EUR 91,430 91,610 EUR 91,400 91,590 EUR 108,800 108,910 EUR 102,930 103,030 EUR 6,180 6,175 EUR EUR 895284,384 902249,144 103,380 103,440 EUR Quota/od. = Quota odierna 1337965B www.kneip.com Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 ECONOMIA/MERCATI FINANZIARI 39 # ● Piazza Affari Sussurri & Grida Fiera Milano ricapitalizza e taglia il debito di Giacomo Ferrari Montepaschi e Ubi frenano Milano Giù anche Pirelli e Ansaldo Sts L a crisi della Grecia, precipitata nel weekend, ha travolto le Borse europee, che hanno vissuto una giornata da cardiopalma. Le vendite hanno travolto tutti i listini, coinvolgendo in parte anche Wall Street. Il Ftse-Mib di Piazza Affari ha ceduto il 5,17%, peggiore performance dopo Lisbona (-5,22%). Nonostante la tenuta dello spread, terminato a 159 punti base, sono crollati i titoli delle banche, a partire da Mps (10,24%), la più esposta nei bond governativi. Ubi è scesa a sua volta del 7,95%, seguita da Bpm (-7,91%), Mediolanum (-7,26%) e Unicredit (-7,12%). Hanno limitato i danni soltanto World Duty Free (-0,5%), Ansaldo Sts (-0,69%) e Pirelli (-1,23%). Positiva (+0,72%) Mutuionline (segmento Star). © RIPRODUZIONE RISERVATA ! .!! ' (44! ' $1(!% $ 88 30 88888888888888888888888888888888888888888888888867 L!(EL E88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888886E7 4!L?@ #88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 44!)?L 3C#/ =3F5 88888888888888888888888888888888888888888888888867 4L!E2L >0,*0888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!D@? #"#> 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!(EL #&&# 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 4!$E) /#=-3188888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!?2L 0-#1C+#>->8888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!)2( 05/-&318888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 @!$2( 1-0 3/"-1* 8888888888888888888888888888888888888888888867 ?!$(L 1>/"3 C> 88888888888888888888888888888888888888888888888888 67 2!D)L =#188888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 % >35-G# 8888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!42@ >C/"- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 $!L@L C/1C-88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 EE!L4L FC3*=-//888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 ?!(?L FC3>C=" 3,-88888888888888888888888888888888888888888888 67 44!22L FC3>C="# #=88888888888888888888888888888888888888867 4?!24L K-0FC88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E@!LDL % 5#.#=> 8888888888888888888888888888888888867 @!$4( 1 #1#=/-888888888888888888888888888888888888888888888867 D4!@@L 1 '> 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4$!2DL 1 358 0-/- 888888888888888888888888888888888888867 ?!24L 1 358 31"=-3 888888888888888888888888888888888 67 )!E?) 13 353/=# 88888888888888888888888888888888888888888888888867 4)!?LL 13 353/=# H4L888888888888888888888888888864L7 % 1K- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 (!)@L >-1#C88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 D!$4) >C3*-88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!?DL -3C#+ 88888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 E@E!(LL =-*# 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!@)L =-*# =88888888888888888888888888888888888888888888888888867 4L@!)LL -11C 8888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!)$( 1C#=03-/-=#888888888888888888888888888888888888888867 D!4)L 358C=F=- # K-3 888888888888888888888888888 67 % 358-/138888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!2E@ 35853/#C3 8888888888888888888888888888888888888888888867 % =3'/38888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!E$L 3 #>-3,=-1K8888888888888888888888888888888888888867 D!E2L 3 #>-3,=-1K =188888888888888888888888888867 E!@E) 3 1C1"#=88888888888888888888888888888888888888888888867 @!D)L 3 ="#*1 =188888888888888888888888888888888888888867 4L!))L ## #0 88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!(L2 #*+#//-8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!)4? #1- C-/-888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!@@? #>C 1-31 38 888888888888888888888888888888888888888888888 67 E!EEL -/#CC- 1"F>C=-# 88888888888888888888888888888888888888888 67 L!(LL -1013 8888888888888888888888888888888888888888888888867 L!))L -#>># 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4)!$4L -3#=888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!)$( % 3#=3 =C8888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 3/K31- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 D!(($ 318#===#>-88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E)!(2L 3=*3>#>- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 % 3=*3>#>- =1 888888888888888888888888888888888888888888888867 L!?L4 =#03 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 D?!)(L =-3>+-888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!L24 =F1#//3 F-1#//- 8888888888888888888888888888888888888888867 4?!L4L FKK- 1-#0 8888888888888888888888888888888888888888888888888867 4E!E2L FKK- 1-#0 =1888888888888888888888888888888888888888867 ?!?(L & " C 8888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 )!ED@ -=3 3008 8888888888888888888888888888888888888888888888888 67 )!(LL /#&' 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!422 /C*-=31# 888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!4@$ /C*-=31# "88888888888888888888888888888888888888888888888867 L!$D( 05=-888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 @!$?( 5# -G# 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!2?L ===388888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!LE) CC3/- >888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 ?!4)L #// +#=588888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!?$( #0=# 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4D!??L #0#1C-= 888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 (!?$L #1C8 CC# 3=-13 88888888888888888888888888888888888888867 D!)(L #=08 -+#CC-8888888888888888888888888888888888888888888888867 L!E(L #=G#"8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 @!?(L 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!L)E 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!E)? -3/#// 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 % -=88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!2)L />> "-C3=- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!$4$ 1"F>C=-/888888888888888888888888888888888888888888888867 $!42L 3'"# 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 L!))$ 3*#0# #C 8888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 % 31' =#>C-C3<8888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!DE) =#"8 =C-*-13 8888888888888888888888888888888888888888888888867 % =#"8 0-/-13 88888888888888888888888888888888888888888888888888867 ?!)(L =#"8 /C#//-1#>#8888888888888888888888888888888888888888867 4!42E >58888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!E$2 ' <0-3 8888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!(?$ <0-3 4@ H== 8888888888888888888888888888888 64@7 L!L?$ " 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 E!@4@ 0-1- 888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!D42 1-#/-88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4$!)@L 1-#/- =1 888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4D!$?L C/3*- 888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 4D!42L #<31*+- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 EL!D)L # 5-C/ 88888888888888888888888888888888888888888888888888867 4!)D4 #//-0 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!4D) ->3=-1 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 )4!4EL -*-C/ =3> 88888888888888888888888888888888888888888888888888867 $!?2L 0-/ =3F5 888888888888888888888888888888888888888888888867 E!L2$ 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 ()!)(L ( "->31 = 888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!?L4 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 L!L2@ /818 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 D(!$LL /- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 E!LLL (ri.que.) Il board di Fiera Milano spa ha approvato ieri la proposta di aumento del capitale fino a 70 milioni da sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti del 31 luglio prossimo. Fondazione Fiera Milano, ha manifestato l’interesse a sottoscrivere l’aumento di capitale per la quota di competenza (62%). L’obiettivo dell’operazione è rafforzare la situazione patrimoniale (al 31 dicembre 2014 il bilancio segnalava una posizione finanziaria netta negativa per 121 milioni a fronte di un patrimonio di 20). E nello stesso tempo rilanciare con progetti d’investimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli spagnoli pronti a correre sulla Brescia-Padova (f.ta.) I primi a farsi avanti sono stati gli spagnoli di Abertis, da tempo interessati all’entrata in forze sul mercato italiano delle autostrade. Nelle trattative per l’acquisto del pacchetto di controllo della società a cui fa capo il tratto BresciaPadova, in corso da mesi, li affianca come consulente Banca Leonardo. Ma la novità è che de- vono fare i conti con una schiera numerosi di concorrenti, molto determinati nel sbarrare la strada al gruppo di Barcellona o molto interessati al settore autostradale. Si sono fatti avanti Atlantia (la holding a cui fa capo Autostrade per l’Italia, leader nel comparto, che ha come azionista di riferimento i Benetton), F2i (uno dei più importanti fondi di grandi infrastrutture in Europa, costituito su iniziativa della Cassa depositi e prestiti), l’australiano Macquaire (seguito dall’ex amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, nella foto), la Save dei Marchi (che controlla l’aeroporto di Venezia) e il gruppo Toto (attivo nella costruzione di opere pubbliche nonché azionista delle autostrade A24 e A25, nel Centro Italia). Il valore del gruppo autostradale messo sul mercato viene stimato, come ordine di grandezza, intorno a 500 milioni di euro. Non è detto però che tutti i candidati che si sono fatti avanti decidano poi di passare alla fase successiva, con la presentazione delle offerte. La Brescia-Padova è controllata dalla A4 holding, che 3 #.4 ! $ ! $1(!% 1(!% ,L!E2 ,@!)? L!)22 L!(@$ EL@!( ,(!E$ 9E$!?2 L!?2E 4!4@2 D)4$!D ,D!2) 9E(!24 $!2LL 4D!4)L E)D$!$ ,D!(@ 9L!@$ 4L!EEL 4(!(LL )E!L ,L!2) 9E@!)@ 4!L@4 4!))E 4LE!$ ,?!L@ 9(E!$) L!DL? 4!LDL 4ED!) ,(!@2 ,4?!DE 4!?2? E!?4L 42(!? 9L!($ ,4!)$ E!D$@ D!E2L 44?!$ )(!E ,D!@L 9E@!4( L!D(D L!@4) ,4!(L 9)L!?4 )!$$) ?!DLL 4()(!@ ,(!L$ 9$$!E( D!$LL $!D)L ED(4!E ,L!@2 944!DE $!42L 2!(E( 4$?(!) % % % % % ,L!E? 9EL!@@ 4!?@L E!)@L (L)!L ,(!?D 9@?!(L )!)4L $!((L $4@!D ,)!@$ 94L!D$ 42!4(L E(!($L 4$D@)!$ ,@!EL 94$!(@ @!L@L 2!D4( 42@E!? ,D!D$ 9E)!?$ 2!E@( 4D!E@@ 4L(@!D ,4!LL 94D!?2 4)!$2L 42!L2L ??!? ,)!L( 9))!2$ 4?!EDE E$!$$L D?D?!L 9L!)) 94E!L2 (!@?L ?!2?L ?)!( ,E!@? 9D(!$$ EE!EDL DD!D@L D@)D!? ,E!$E 9DE!2) 4D!@EL EL!((L 4LE)!D ,@!(L 9)4!?@ )!$L) $!)@L D$?D!L ,@!?@ 9D?!L$ E!$)L )!($) 42(4!2 ,@!?D 9)E!?E $!24( 4(!$LL (D$)!$ % % % % % ,(!$@ % (!E)( @!(?L EE@!2 ,D!L( 9@$!@4 E!EE@ )!LD) EDL!E ,E!() ,EE!24 4!?DL E!))L EL(!? ,E!D4 9DE!(4 42@!?LL DE2!ELL % ,@!(( ,)!$4 4!()@ E!DD( 4?)!E 92!@2 ,E!?$ ?E!$(L 42$!2$$ E!@ ,D!($ 94?!D4 L!D2( L!@L) 4?(!$ ,4!(? ,44!DL E!2)E D!()@ )2)!L % % % % % ,?!24 9@E!D? L!(D) 4!LL@ )4((!( % % % % % ,(!22 ,4)!(? L!E?$ L!)L( 4$$!( ,E!DE 9(4!L@ E!LDL D!D@$ D??!( ,(!@4 9EE!4@ E!L4E E!2?$ D(!E ,@!2L ,4L!EL (!24L ?!4E( % @?!2 ,E!)D 9@!$L 2!@LL 44!EDL ,)!)4 94!2L L!)$( L!@@L @$!D ,)!L? 9)!@2 L!D$2 L!(LL $E!? ,4!44 94D!() L!(@$ L!?@@ 4(LL!) 9L!)( 944!LL 4!$DL E!)4@ EL!( ,D!$( ,4E!E$ L!(LL L!@L@ D?!4 ,(!D$ ,@!?) L!)E4 L!(@? 4(!L ,(!$( 9()!?( 2!D@L 4@!2@L )L?!2 ,)!4( 9?2!@D L!E)$ L!?L) 4?!D % % % % % ,L!@4 9DL!DD E!@L$ D!?4@ $2!$ 9L!(? 9?!?@ EE!?LL E?!$$L 4D)!L % % % % % ,4!D) ,4?!$$ L!?L4 L!2LL L!@ ,)!D? 9D)!(? E@!@(L D2!(LL E(E2!2 ,D!E4 9L!?$ L!L$@ L!4EE ?L!$ ,L!2D ,(!?@ 4@!D?L 42!2LL 44D@!E ,(!?( 94?!L( 2!@DL 4)!?)L EL)$!E ,)!24 942!ED (!$$L 2!L)L D4(!2 ,D!LE 944!)? D!@4L )!22@ D?!? ,@!E( ,2!4D )!EEL (!2@L D()!( 9$!$E ,4D!4D 4!L$@ 4!D$L 4)!@ ,E!L$ 94?!42 4!$4L E!)@L E(?!4 ,L!?4 ,E!?2 L!$4L 4!LD( 4L4!? ,E!)$ 9D@!E? )!2DL ?!D@( )L4E!D % 9DL!$) E!4(L E!2?@ E2!2 ,)!2$ 9@!(D 4!$D4 E!)LL 2D!) ,)!E2 9EE!?2 (!(LL $!@(( 4E)L!4 ,D!$D ,$!)@ 4!()D E!()E % ,D!?4 9DE!)L 4L!E4L 4@!@LL EDE!) ,)!4( 94L!(E )!$$E ?!4EL 24E!4 ,)!EE 9E?!$? E!@$) )!4?) DD!@ ,E!42 94D!D$ L!EL2 L!DE( EL!L ,4!?( 9(@!44 )!L)L @!2LL 4D44!? ,)!DL 92!DL L!LD@ L!L() 4L!) ,4!(2 9)!D4 L!EDL L!D(2 EE!4 % % % % % ,)!L$ 9)!24 L!$)? 4!44$ ?(L!@ ,@!)4 ,4E!L) L!?$L 4!DE2 ?@!( ,E!(L 9E)!D? @!E)( $!)4( 444(?!D ,D!?@ 9D!(@ L!)LD L!(DL D4$!L % % % % % 94!4@ 9DD!E4 L!ED( L!D@? 4)!( % % % % % ,E!?) 94?!@2 @!EDL $!D(( E)?D!L ,@!?D 9)(!D? L!?EL 4!D)L 4DE@!( )D!D ,)!(2 ,2!ED 4!E$2 4!2EE ,)!2D 9E)!DL L!)DE L!@)$ E)D!? ,E!D$ 94)!D? L!L() L!L$@ % ,E!?( 9L!ED E!)4) D!L)L )E!@ 9E!L4 9(!@2 4!EL( 4!((? 4L@!@ ,4!24 ,4L!E@ 4$!E4L E)!L)L ?()!E ,D!)4 9L!$? 4D!E$L 4@!22L ((?!L ,D!@( 9)$!() $!$LL 4D!@2L ??(!D ,E!?? 9D@!(4 4)!?DL E4!$?L DL((!$ ,E!2E 94!)E 4!D@( 4!@D) ))L!( ,E!@( 92!(( 4!$L( E!))@ D4E!? ,E!)) 9EE!?4 DD!DDL )D!LDL EDL(!2 ,4!@E 94?D!$D D!LDL $!2D( 4E4!E 94!$) ,$!() E!LEL E!$)L D!L ,D!@D 9E$!@D )4!D4L (@!@LL 4()L!L ,)!L) ,4$!(( L!@$$ L!$?4 ??!) ,@!$L ,))!(4 L!L@E L!4?D )!D ,E!$E 9E@!2( E@!(DL )4!?LL 4?L!@ ,L!4L 942!DD 4!@@@ E!DE) 4E)!( (' ..! ' 4D 22!22E )) 4LL!LL( ?( 4LL!LLL 4L( 22!2$4 4D( 22!2?L 4@@ 22!2)2 , , , L!L? L!L$ L!44 Fsi punta sull’agroalimentare per un export alla tedesca (ri.que.) Non solo effetto Expo. Entra in un quadro di strategia industriale generale la firma ieri di un memorandum d’intesa tra Fondo strategico italiano (Fsi) e Isa, l’Istituto sviluppo agroalimentare controllato al 100% dal ministero delle Politiche agricole. Per l’amministratore delegato di Fsi, Maurizio Tamagnini, i margini di crescita non mancano: «L’Italia rappresenta il 4% dell’esportazione mondiale, i tedeschi sono all’8%. Abbiamo un raddoppio da fare». © RIPRODUZIONE RISERVATA ! .!! ' (44! ' $1(!% 0. 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 1#/8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 1#/ =##1 H 8888888888888888888888888888888888888888888867 1#=G-C888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 1*-1##=-1* 888888888888888888888888888888888888888888888888 67 1- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 =*88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =*J 5-C/ 88888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 =*J 5-C/ 4@H88888888888888888888888888888888864@7 >5=-1#C 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 F.#"3>888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 F=3C#+ 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 I3=888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 I5=-G- 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 ) /. #1#H/#> 888888888888888888888888888867 ,-C +=J>/#= FC888888888888888888888888888888888 67 #==*03 8888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -"- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -#= -/13 88888888888888888888888888888888888888888888888888867 -/ 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -/ H==88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -11C-#=- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -1#31.88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -10#1-8888888888888888888888888888888888888888888888888867 #I8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 F//>-I888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 * #CC- =3888888888888888888888888888888888888888888 67 > /F>888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #&=1 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #1#=/-888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #3I 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =F553 "-C8 <>5=#>>3888888888888888888888888888888888 67 + #= 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 , =1"- -**-8888888888888888888888888888888888888888 67 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 / 3/# E) =#8888888888888888888888888888888888888888888888888886E)7 0 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 00>-888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 1"F>C=- # 118 8888888888888888888888888888888888888888888888888867 1C#. =3F58888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 1C#. =3F5 =1 88888888888888888888888888888888888888888888867 1C#=5F05 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 1C#> 153/38888888888888888888888888888888888888888888888867 1C#> 153/3 =188888888888888888888888888888888888867 1G#>C # G-/F55388888888888888888888888888888888888888888888867 1H-C 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =# 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =#1888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 >*=3 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 >*=3 K-31- G-/F553 88888888888888888888888888867 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 C/#0#1C-88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 C/03-/-=#8888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 C/03-/-=# =1 88888888888888888888888888888888888888888 67 =3F588888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =3F5 4@ H==8888888888888888888888888888888888888867 - FG#1CF> 888888888888888888888888888888888888888888 6 7 . 881#=*J8888888888888888888888888888888888888888888888867 -1#I- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 / 3=- #I 88888888888888888888888888888888888888888888867 1"- #1K3 888888888888888888888888888888888888888888888888888867 K-388888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 FI3CC- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 G#1CF=# =3F58888888888888888888888888888888888888888888867 0 -=# #1-031C88888888888888888888888888888888888867 1*#0#1C # 88888888888888888888888888888888888888888867 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 (' (' ' 50,5",05" ! $ &% $ &% $1(!% L!$2@ )!4E) 4!?$D D!D@) (?!((L 4@!4LL 4L!?EL L!L2? L!L4L ?!EE( L!2$L 4!?L4 )D!ELL L!?)L 4!4D( 4D!4DL E?!2)L @!$(L (!D(L 2!2)L % L!?LE @!@4L 44!D4L L!(@L 4!$(L L!2$4 D!??E D!L?L 4@!E?L D!)LL L!2D2 E!E(L L!?EL L!?$E L!?E4 )E!DDL L!(2( L!)?? L!D(L L!(@$ 4)!@@L D!E@@ E!$)E L!)E$ D!2L$ E!L4$ 4!EL( 4!()2 4!4)@ 4!$($ @!LL( E(!?LL 4@!44L ?!DLL % L!E@D L!?$2 4!L44 4E!)EL L!2?D L!(@2 @L!)(L L!??$ E!2(@ L!4EL 4(!2@L ,4!2E 9D!4? ,(!)4 94E!L? ,D!@E 9E!)4 ,4!L@ ,E!E4 ,4!)@ 9(4!E4 ,)!D) 94L!D( ,E!2L 94D!2E ,(!)( 9(!L2 % ,4$!DD ,)!$? 9ED!L$ ,D!2E % ,)!(( 9E!D( ,D!@$ 9E(!)? ,(!)2 9(!E@ ,D!)2 942!D( ,@!)4 9D(!?4 ,E!2E 9D?!(L ,@!@4 94D(!)L ,@!L@ ,4@!L4 % 9DE!EL % % ,D!L) ,$!$) ,D!2E 9D2!)( ,)!)$ 9)@!D4 ,(!@) 94!D@ ,)!)) 9$!)) ,(!($ 942!2D ,L!?2 ,L!?) ,@!4E 9E!DD ,(!LE ,)!(E ,E!D( 9E)!L2 ,D!?) ,D!DL ,)!4? 94(!2E 94!D) ,D?!@4 ,D!4L 942!L) ,4!@) 9EE!EE ,)!4? 94D!)2 ,(!?$ 9$!L2 9L!4L 9D4!$) ,E!?E 9@!E4 ,L!@4 ,)!DL ,E!E? 9EE!)? ,@!4L 9DD!L2 ,(!?4 9D)!@2 9L!L( ,4L!$2 ,E!DL % ,4!)@ 94D!)D ,)!?) 9DL!4D ,E!$E 9@!$D ,D!() ,@!DL ,E!E4 9E@!4) ,(!4D 9EL!E2 ,)!$4 9D(!E@ ,)!?2 94L!?E ,4!@E ,L!@$ % % ,(!$4 94?!?? ,D!L4 ,2!E4 ,(!(4 94!4L ,(!@2 9)D!D) ,E!E4 ,4!2E ,)!@4 94(!)E ,D!)D 9D(!L$ ,E!EL 944!(( ,E!2( 9(2!2@ ,4!?D 9DE!(2 ,L!E( 9?!44 L!$)E D!))E 4!@D( D!D)L D@!$DL 4D!D?L 2!LEL L!L$? L!LL$ (!?DL L!24$ 4!@4L DD!4(L L!@2@ L!$?) 2!)@( 42!?@L E!$2) (!DD( ?!(42 % L!@?2 )!)D$ ?!D(L L!(4@ 4!@4E L!?DL D!)LL E!22E 4@!E4L E!(?E L!$2D 4!2E4 L!?L( L!@)D L!(@L D(!E4L L!()L L!D44 L!D4) L!((4 44!)@L E!E)$ 4!2?E L!D2E D!2L$ 4!?EL L!$?D 4!D?@ 4!4)@ 4!)4? )!($E 4?!D4L 4D!22L @!D(L % L!E4$ L!?D( L!$(E $!44L L!2E4 L!)$@ ))!D(( L!@?2 4!@E( L!L$@ 4)!E@L 3 #.4 ! $ ! $1(!% 1(!% ! .!! ' (44! ' $1(!% L!2?2 4)?!E )!)@) D2EE(!@ 4!24( $2)(!4 )!42L @4!L @L!((L ?LL!L 4?!)DL ($2D(!? 4D!LLL 4@L)!4 L!4D4 4@!) L!L42 % 4L!E@L D??!D 4!4)L 4?!$ E!EDL @L!E )(!)DL 4L?4L!( L!24$ D2!L 4!E?L DE$!4 4(!$LL 4?L2E!L D4!$(L )?4?!4 2!E4L D)!? ?!)2L EE)!L 4L!4(L DL?!L % % L!$)? 44??!@ ?!4?L D22@!2 4E!E4L @($2!$ L!?LL E)L!( E!4)$ EL!( 4!(LD )D!4 )!E2L 4@2!$ D!2D) ))!E 42!L?L E((EL!4 D!@(L $@@!? 4!E2( D$)!D E!)D@ DD$4!2 4!E(? D!E L!2@$ ($?!? L!2EL DL!@ )2!?LL 4@L)!2 L!?4) ELD!2 L!((L 4L!( L!D?2 4EL!) L!@D@ E$!L 4(!?4L 4($D!@ D!)?$ (EEDD!( D!L4) E@?E!D L!@4L D!L )!L?L ED)4!? E!DEL ((!2 4!D)2 4)D@!2 E!L@$ D?!D 4!)EE 4@!E E!(LL 4)!( ?!)@L E44E!@ DD!4DL (?E!4 EL!2LL E@$!? ?!@2L E$(!E % % L!DD$ E@$!) 4!L4$ E@!) 4!(EL (@!@ 4@!D(L D$2!D 4!E)2 4L?!@ L!$22 D2!L @E!@LL E2D4L!4 L!24@ 4D!? D!L)@ 2LE!L L!4ED (@!D 4$!LLL 4L((!) >>-03 1#CC- #G#=*# 88888888888888888888867 #"-31C#+88888888888888888888888888888888888888888888888 67 #"->#C888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #"-31 88888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #"-3/1F088888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #=-"-#8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -" 1"F>C=J 58888888888888888888888888888888888888888888 67 -CC#/8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 3/#>.-1# 888888888888888888888888888888888888888888888888888867 3/#" 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 31/#= 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 31""3=- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 31"3 G 8888888888888888888888888888888888888888888888888888867 31=-&88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 31C# >+- -8 888888888888888888888888888888888888888867 3G-#0I88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 FCF-31/-1# 88888888888888888888888888888888888888888888888867 1 -# 888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 3#0/-� 3#0/-&# 4( H== 888888888888888888888888888864(7 3G=# 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 2 /-"C8888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 3 1=-*=3F5 88888888888888888888888888888888888867 =0/C 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =0/C 4(H88888888888888888888888888888888888888864(7 -**-38888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -#==#/88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -#==#/ 4EH88888888888888888888888888888888888888888888864E7 -1-1&=-1888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -:F"=3 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -=#//- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -=#//- 8 =18888888888888888888888888888888888888888888888888867 3/-*=8 8F>C-13 888888888888888888888888888888888888888 67 3/-*='- "-C3=-/#888888888888888888888888888888888888867 =#/-3>8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =#0F" 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =-0 1"F>C=-# 8888888888888888888888888888888888888888888 67 =J>0-18888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 5 8 # #"-- 88888888888888888888888888888888888888888867 - J8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 CC-888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #"-*=3F5 888888888888888888888888888888888888888888867 #3="C- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #5/J 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #C#/-C 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 ->10#1C388888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 3>>>888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 6 & 8588 8888888888888888888888888888888888888888867 #> 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #> =1 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 '/3 =3F588888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -5#08888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -5#0 =->58888888888888888888888888888888888888888888888888867 /-1- 05=#*-/38888888888888888888888888888888888888888888888 67 /-1- 05=#*-/3 =1 88888888888888888888888888888888888 67 =>888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 C888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 G#888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 =##1 #=G-#88888888888888888888888888888888888888888888888867 #C 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #C 4@ H== 888888888888888888888888888888888888 64@7 #C = 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #=G-K- C/- 88888888888888888888888888888888888888888888888888867 #=G-K- C/- 4( H== 88888888888888888888888864(7 #>888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -1C#>-88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 1- 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 10 > 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 3*#' 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 3/ 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 3=-18888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 C#&1#/ 888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 C#&1#/ =->5 888888888888888888888888888888888888888888867 -=3#/#C=888888888888888888888888888888888888888888888888867 7 0F=-88888888888888888888888888888888888888888888888888888867 0F=- 4DH888888888888888888888888888888888888888888864(7 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #/#30 888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #/#30 #"-8888888888888888888888888888888888888888867 #/#30 #"- =188888888888888888888888888888867 #/#30 =1 8888888888888888888888888888888888888888888888867 #1=-> 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #=1888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #=1-1#=*- 888888888888888888888888888888888888888888888888 67 #>0# 88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 ->/-8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 3"<>8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888 67 =#G- -181"8888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 #,>3/FC-31 8888888888888888888888888888888888888888888 67 8 1 88888888888888888888888888888888888888888888888867 1-=#"-C88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 1-=#"-C =->588888888888888888888888888888888888888888888888867 1-53/88888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 1-53/-8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 9 />3- 888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 -1-1- 1"F>C=- 88888888888888888888888888888888888888888888867 -1-1- G3=- 88888888888888888888888888888888888888888888888888 67 -CC3=- >>8 88888888888888888888888888888888888888888888888888 67 : 3=/" FCJ =##8888888888888888888888888888888888867 < 33I 8888888888888888888888888888888888888888888888888888867 = -*1*3 #C=3 888888888888888888888888888888888888888 67 F+- 8888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 F+- 4) H==8888888888888888888888888888888888888864)7 F+- =1888888888888888888888888888888888888888888888888888888867 (' (' ' 50,5",05" ! $ &% $ &% $1(!% 4 ' (' ..! ' 4)8L484@ 4E8LE84@ 4)8LD84@ 4)8L)84@ 4D8L(84@ 4)8L@84@ 22!2(4 22!$2? 22!2ED 22!$$$ 22!$(D 22!$2( 42? EE@ E(? E$$ D4? D)2 3 #.4 ! $ ! $1(!% 1(!% 4L!$LL ,)!)E % 4L!$LL 44!@DL D?D!$ L!2?L ,D!2@ 9E4!?4 L!?E4 4!)?2 4$!L )!DLL ,(!2( 9E(!E2 D!4?E )!$@E (4()!D $!$D( ,@!(@ 9E$!?L @!)@( 2!((( ??(@!) ?!D)L ,?!E@ 9D@!2) (!L2L $!)LL ()?2!@ L!4(? ,4!4D 9(?!4L L!L2D L!4$L ?!@ % % % % % % 4!()$ ,E!L2 9E?!?E 4!4@( 4!?E2 4D)!@ 4!)42 ,4!$L 9D2!@? L!22L 4!(2L E2?!E L!D2( ,)!L@ 9)!$2 L!DE? L!)@? 4@(!2 4@!@LL ,)!2$ 9)2!2( 4L!@$L 4?!@2L )E4?!D L!2$( ,(!E2 94E!(? L!$E( 4!4@2 E($!D E!D$L ,@!@? 9)L!44 4!@L2 D!2@L @D!E L!E$( ,)!(E 9L!)2 L!E?( L!D$L )D!) 4!??L ,4L!E) ,2!@( 4!@E$ E!(@E (4DD!) % % % L!LE@ L!LE$ % ?!LEL 9L!?E 9)$!4L )!?LL $!ED( E?D!2 E!@DL ,D!D4 ,4!$? E!@EE D!D2L DL@!D (!$LL 9E!)? 9E?!@) )!)$E @!LLL )4!( % % % % % % L!$@L % 9?!(L L!?LL 4!4$L 44!( L!D)D ,(!4E 9(!D4 L!D42 L!)E2 44!$ (!D(( ,4!(@ % )!L?L (!@(L 4E44!( E!)$L ,E!2L 92(!4E 4!E)( E!?EL 444!E E!D)) ,E!L4 ,4!(4 E!DEL E!(E$ )E@@!4 4!DDE ,D!)$ ,D!E? 4!D4) 4!(L) % E!2?) ,4!DD 9ED!2E E!D)$ D!L2L 4L(?!4 L!?@@ ,(!?E 9$!(L L!@$4 4!L4L D@!? % % % % % % )!D?) ,(!?D 9D@!D( D!L@L @!L4( 4DD!4 4!@(L ,E!2) 94E!?L 4!)4( 4!24L $4!( 4(!ELL ,4!ED 9D@!)( 4L!@$L 4(!@(L ?EE2!? 4)!22L ,4!@) 9(L!@( 2!$@L 4(!?LL 4$D!2 @!)EL ,L!D4 9(!DD (!@@L ?!(@L (D!D L!E$L ,D!)( 9ED!DL L!EE( L!D?2 D@!( L!D?L ,@!?( 9D?!?L L!E(L L!(E@ 4$?!E L!4?? ,)!($ 9)!@? L!4D$ L!E$E DE!E 4@!(LL ,4!$) 94$!$$ 4D!)?L 42!@DL 4?E!4 42!?(L ,(!4$ 9E2!$( 4)!)DL E4!L4L )D)D!) L!D)( ,)!$D 9E@!D? L!E?4 L!)E2 4E2!? )!EDE ,D!4@ 9DE!L$ D!4@@ )!(4L 44(L!@ E!((L ,L!(( 9@!E( E!DEL E!@?$ @$!4 4!4DD ,(!($ 94@!$@ L!$E? 4!E$) (2@!? 4$!$EL ,E!22 9))!4L 4E!$(L 42!?(L D2@)!$ 2E!$(L ,4!EE 9(D!EE (2!L(L 2@!LLL $)2!4 L!(@@ ,D!($ ,)!D2 L!((? L!@$L 2E!@ L!4D@ ,)!?( 9D?!?$ L!L2D L!E4@ E)E!D 4!EE( % 9D!22 4!4@L 4!)4( 4D!( 4E!E(L ,E!D4 92!@? 4L!@)L 4D!))L 4)L!D @!2$L ,D!L@ 94D!D4 (!$4L $!((L 4LE!E (!?2L ,(!L$ 944!?$ (!LD( ?!E)( )D!L 4E!2(L ,)!(? 94$!D? 4L!D2L 4(!4LL $4)!$ 2!@2( ,E!4? 94L!)E ?!42L 4E!??L )E)@!4 % % % % % % )!LE@ ,D!$? 9D4!ED E!?)L )!D)L 42$L!( 2!$$L 94!DD ,D!4) 2!L@L 4L!@EL 4(!2 4!(@D ,@!4D 9$$!@( L!?2) 4!$@? 4)$@!L 4@!EEL 9L!$? 9E4!L) 4D!L4L 4?!LLL E2?!( 4E!@LL ,L!DE ,(!(( 4E!4?L 4D!?EL @2E!) % % % % % % L!LL) % 9DL!LL L!LLE L!LL( E)(!4 % % % % % % % % % % % % )!DLL ,)!ED 9?!ED D!22L (!)$L 4EL!) % % % % % % 4(!E@L ,4!)$ 94$!E2 4E!)LL 4?!D?L ED@!E 2!?LL ,)!E) 9EL!2( ?!$(L 4L!$$L EE)D!D L!L(@ ,L!() 9)!D4 L!L(L L!L$L E!) 4!D)2 ,E!2( 9(!@) 4!E@4 4!??$ 4()!( )!DD) ,D!EE 9@!DD D!24L )!$@L 4(ED$!E E!)@) ,?!DL 94@!?$ E!L)L D!DLL E2(!4 ?!L?L 9L!E$ 9@!L$ @!(?( $!@(( @D4!D E!(LE ,E!$L 9DL!D$ 4!$2L D!L4$ 442@!L L!DLL ,L!ED 9L!(L L!E$4 L!D@) E)!? % % % % % % ?!))( ,D!@2 942!(L @!L?L 2!E@( % D!)E@ ,(!@? 9DL!)@ E!(?) D!@$L (L@!@ % % % L!((? 4!($L % L!)?2 ,E!@E 9E?!?D L!DD( L!()? EL!L 4!4E? ,)!?D 9E$!@( L!$(L 4!424 4(D$(!) L!$)$ ,D!D@ ,4E!E@ L!$)$ 4!L(D $?!$ L!)(L 9L!LE ,EE!)L L!)DL L!@@L E!( L!24L ,)!E4 9DL!@( L!@$L L!2(4 ((EE!@ 4E!4$L ,E!)L ,E!L4 44!E(L 4(!LEL % )!L4$ ,D!D? 9?!E@ D!((@ )!D2$ $4L?!L 4!@2D ,D!L) 942!D2 4!)4$ 4!2?L @E!D L!@$? ,)!($ 94@!E) L!(@( L!??D ?D!? L!L(D ,@!?4 9L!42 L!L(L L!L?E 22!? $@!(LL ,D!@E 9EL!L@ @2!)(L 2?!D(L E@)?!4 4!2(@ ,)!(2 ,DE!E? 4!2(@ D!)2E D4?!4 ?!E)( ,D!?E 9E!(L @!?L2 2!D@) 2)!D ?!4EL ,?!2( 94?!L4 (!D4( ?!?D( @(@L!( @!LLL ,?!4E 94L!)L )!24L @!((L D@DEL!D $!D4L ,E!2E 9D!ED ?!?EL 2!)LL EL!@ )!)E) ,)!2L 9(!2) D!$D) (!D4L D424!L E!ED$ ,)!)) ,L!L2 E!4EL E!?2L @EDD!L E)!LLL ,E!$D 9((!E) 4)!$$L E2!LLL E)?!) 4!442 94!?D ,$!E$ 4!L2L 4!DE( DE!( @!?2L % 9E4!E( )!$?L @!$4( E2?!) 2!2(L ,4!)2 94E!)D $!EE( 4L!E(L @@(!) 4L!L(L ,L!(L 9ED!$) ?!2@( 44!ELL E(@E!? E2!DEL ,@!(D 9@E!?4 4(!?DL DE!)$L 4$(@!) (!EDL ,4!)4 9E!D( )!24$ (!2DL )@L!4 L!L)4 ,?!LD ,E4!2L L!L)4 L!L(2 4(!$ % % % % % % % % % % % % -C3/3 55=C#1#1C# / >#*0#1C3 C=8 G/FC / L4,L?,4( 4 ' 4)8L?84( 4)8L$84( 4)8L284( 4)84L84( 4D84484( 4)84E84( © RIPRODUZIONE RISERVATA %#( ## % # & ## % $$$ # ) % &%# % '''#! (' (' ' 50,5",05" ! $ &% $ &% $1(!% C- F= "#//;*#1K- *-3=1/->C- "-33=8 31#C# F=## 31-1G#>C 88 -/13 ''' ha come azionista di maggioranza Intesa Sanpaolo tramite la finanziaria Reconsult e, per una piccola quota, la Equiter. In tutto hanno oltre metà del capitale. A sua volta Reconsult ha come soci il gruppo Astaldi e una discreta rappresentanza di enti locali. Tutti sono pronti a liquidare la loro partecipazione, tranne il Comune di Verona e la Provincia di Vicenza. Advisor della vendita è Banca Imi. L!L2 L!4? L!44 L!4) , L!44 !. 1( 0 1 C#=/-1 6G87 C#=/-1 6187 C#=/-1 653>C8?)7 =F*#==1" =#1*3 C/-13 =#1*3 G-KK#=3 =#1*3 =1#># (! ..( E)E!E? E?E!EE E)D!E( E$?!4@ E)D!E( E$?!4@ 48LDL!?4 484ED!(( 42E!@) E4)!4E 4$?!)E E4D!$? 4$@!D2 E44!() (! )) 1(!( 0 1 ..! =3 -/13 6F=3A*=87 =3 31"= 6F>"A31-7 =*#1C3 -/13 6F=3A.*87 /C-13 -/13 6F=3A*=87 //"-3 -/13 6F=3A*=87 D)!@? D)!D4 484?@!(L 484?@!LL ,,, )$E!?2 ,,, DE!24 ,,, EL!)2 ( (' 4 >#CC8 4 0#># E 0#>D 0#>) 0#>( 0#>@ 0#>- '/+5 ,L!4EL ,L!L@) ,L!LD$ ,L!L4@ , , L!L(L /+ ,L!4EE ,L!L@( ,L!LD2 ,L!L4@ , , L!L(4 (' '/+5 ? 0#>, $ 0#>, 2 0#>L!4LL 4L 0#>, 44 0#>, 4E 0#>- L!4@D /+ , , L!4L4 , , L!4@( !.! .(2 C/- F=342 1" 1-0= -1/1"- =1- 55 55 5*+ 5 55 55 L!L( L!L( L!?( L L!L( L!L( !.! .(2 #=01- -5531# 88 G#K- 55 L!L( 5/ L!4 5 L!( 50 L!E( 50 ,L!E( B 08+ A,08* 928 99* *. 0,,8* 0. *. 2 . @8*'0 *. #8.(* 9A*EE 8*5 =* * B 08+ 080.=0 ''*08.=* ,, 08 ?F5FF *.** -9= 8- 3 C45555555555555555555555555555&::1% 8 .= . C5555555555555555555555555555555555555555555%:%F 8@C ,, 9) , ?F5555555555555555555555555>5;?1F/ =0CC @805555555555555555555555555555555555555>%/1: =0CC @80%F555555555555555555555555555>5&;"/F =0CC 5555555555555555555555555555555555555555>";1: =0CC %F5555555555555555555555555555555>5>>>&& @80=851FF555555555555555555555555555>5F%%&/ 0.' 0.' 555555555555555555555555555?%5/;;/" 0(.. 9@8' 555555555555555555555555555 &>5/F/:F 0.8 3 1FF455555555555555555555;5;?F&" 8* C>%5555555555555555555555555551F5"%>/F 9,0 02 ?% 555555555555555555555555555555555555555%:1:/ *.'208 55555555555555555555555555555555>5?"F1" D. D 3,, 894555555555555555555555555%5&1;%: 080.=0 3>FF0-24 5555555555555551&5%1?FF * .. 3=C45555555555555555555555555555555555 ?5&?:?F @8*'0 345555555555555555555555555555555555"5";">/ )>%F )?F1 )?;& )>:" )&?1 )?;/ )?;& )?"% )?;1 )1?" )1/: )&%; )1"> )1?> )?1; )?FF )>?" )1%& 9 , E*0. *955555555555555555555555555555555555555555555555555555;/>: ,,*.E 555555555555555555555555555555555555555555555555551&11% D 8 ' 555555555555555555555555555555555555555555555 1?:%% * 8908# 555555555555555555555555555555555555555555555:;>1 -B555555555555555555555555555555555555555555555555555555555//>F 0-- 8E.+ '55555555555555555555555555555511%" @=9( .+ . 55555555555555555555555555555555?:1; @=9( 09=5555555555555555555555555555555555555?;&1 @=9( , +0- .55555555555555555555555551%;; = @#=(.9 '55555555555555555555555555555555511;? @'0 099 '555555555555555555555555555555555551F?FF =80 '555555555555555555555555555555555555555555555555?/F> * - .9 . 555555555555555555555555555555555555555555555/?F" 0,+9B' . ' 55555555555555555555555555555555?11/F *8 *6@* 55555555555555555555555555555555555555555511%:F ,9=0-55555555555555555555555555555555555555555555555555555?%;/ C 55555555555555555555555555555555555555555555555555555??;F .255555555555555555555555555555555555555555555555555555555555%&"1 2 -*.*5555555555555555555555555555555555555555555"F?> 88 #0@8 55555555555555555555555555555555555555555555555?/>: 9*.0 55555555555555555555555555555555555555555555555555555;/>: 8!*= '8*0, 55555555555555555555555555555555555551>&> .0. 555555555555555555555555555555555555555555555555555%/F: 78!, 555555555555555555555555555555555555555555555555551;1/% *( ,*.55555555555555555555555555555555555555555555555555/%&/ @' 0= 55555555555555555555555555555555555555555551":F .@,=555555555555555555555555555555555555555555555555555/&?: *.=)0*.555555555555555555555555555555555555555&11% .0$)D.=( ,555555555555555555555555555555"/%> 0*!=! !.!8, 55555555555555555555555555555555&?F/ 0 C(0 ,,*. 5555555555555555555555555555555";/F 0=, 555555555555555555555555555555555555555555555555555555555&&;& -E0. 0- 555555555555555555555555555555555555&>>>& - 8*. C28 99555555555555555555555555555555:">/ 22, 0-2 .555555555555555555555555555555551?%>% =555555555555555555555555555555555555555555555555555555555>%/; .+ 0# - 8*5555555555555555555555555555555551;/" 0 *.' 55555555555555555555555555555555555555555555555551>/&/ 8.*A, 55555555555555555555555555555555555555555555555555&/%F = 82*,,8 . 55555555555555555555555555555555555555"%&: *90 D9= -955555555555555555555555555555555555555 ?:;& *=*'80@2 .55555555555555555555555555555555555555555%%1> 0)0, 0555555555555555555555555555555555555555>/:F 0,'= ,-0,*A 555555555555555555555555555555;%/& 0B ( -*, 5555555555555555555555555555555555555%1?% @0.= 555555555555555555555555555555555555555555555555555;>"/ CC0. 0*,555555555555555555555555555555555555555555">&? 08 0=08 555555555555555555555555555555555555555555551&// . 8, , =8* 5555555555555555555555555555555555?;;? . 8, 0=08955555555555555555555555555555555555>>%> 0,-. (9 5555555555555555555555555555555?F""? B, ==)+85555555555555555555555555555555>FF> 0. DB ,,5555555555555555555555555555555555555555551F?&> - 555555555555555555555555555555555555555555555555555555551;>;? 55555555555555555555555555555555555555555555555555555555555551::% .@9=8* =@EE* 2555555555555555555555555555 ??F .= , 082 55555555555555555555555555555555555555555555555>F%? 0(.90. 0(.90.555555555555555555555555555/"%> 08'. 555555555555555555555555555555555555555555555 ;:;% 0+( 8=*.555555555555555555555555555551";/> @C0==* 82 2555555555555555555555555555555 ;:&" 0.,795555555555555555555555555555555555555555555/;:& 8+ 0555555555555555555555555555555555555555555555%::1 *8090#=555555555555555555555555555555555555555555555555&&:& 0.9.=0 055555555555555555555555555555555555551F&F: 08'. =., D5555555555555555555555555555555555>"&" *+ .5 ,5 55555555555555555555555555555555555551F"&" * .=, =5555555555555555555555555555555555555::?; $E 855555555555555555555555555555555555555555555555555555555>>:% (*,*2 088*955555555555555555555555555555555555555555"F%? 80= 8 -, 555555555555555555555555555555:":; .*, A 8 555555555555555555555555555555555555555555&??/ ,= *9. D 55555555555555555555555555555555555555511>/F (*8,200, 555555555555555555555555555555555555555555551:%F> 80C555555555555555555555555555555555555555555555555555555551F"> (00 .55555555555555555555555555555555555555555555555>/1/ >* 80@2 5555555555555555555555555555555555555555555555%1/%F .',0 - 8*.5555555555555555555555555555555/&"%F 9=8 . 55555555555555555555555555555555555&1F%>% 8,D9 , 555555555555555555555555555555555555555?;;&> 5555555555555555555555555555555555555555555555555555555555 &?:%% 8*=*9( , 0-55555555555555555555555555555555&%/:F @8 88D 80@2 55555555555555555555555555551%/&;: ,C09-*=(+,*. 5555555555555555555555555551>&/;: 8+9 2 . 855555555555555555555555555555%%%11 890. ,55555555555555555555555555555555555551?>?": 8@ .=*, 5555555555555555555555555555555555555551%%;?F 0,,9 0D 55555555555555555555555555555555555555555"/?FF 0D, @. ,,555555555555555555555555555555555&FF%F 0D, + 0# 0=5555555555555555555555555555555 >%:;F (80 89 ,555555555555555555555555555555555>?F"FF .*, A 8 ,5555555555555555555555555555555555555?:%"%: 0#0. 80@2555555555555555555555555555555?>;>? 9=,!555555555555555555555555555555555555555555555555555555;"/% 0A8=*955555555555555555555555555555555555555555555555555/?>F )1%? )>;% )&F; )>?/ )&F; )&:: )%"1 )?/? )>": )1"; )?11 )?:> )>1" )>&F )>%& )>F/ )%?; )&"/ )>F% )?// )??1 )%F? )?;? )>/: )>1? )>>1 )>/1 )>/1 )>;/ )%>? )?11 )>"> )1F/ )1": )11F )F&& )?&: )?1F )?1: )1%% )??; )?1% )F:% )F"& )?:F )?;1 )F%? )?;/ )1:& )?&: )?F& )1;& )1F: )111 )?/F )1:/ )1;1 )111 )1"/ )F/1 )?/1 )F%: )1>> )11% )1F" )?%" )11? )?&; )F%F )1F? )F:> )>F> )F/% )1%; )1>: )?1: )?/F )11; )?>1 )?/: )??/ )F/; )?%" )1;1 )1:F )??> )?>1 )F;: )1:? )?;1 )>F? )?;" )1"" )1?? )1F: 40 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 41 # Cultura & Spettacoli Bologna Addio a Giorgio Sandri: didatta, logico e filosofo del linguaggio È scomparso domenica, stroncato da un malore, il filosofo Giorgio Sandri, uno dei maggiori studiosi italiani della filosofia del linguaggio. Aveva 74 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato ieri dall’Università di Bologna, dove era stato professore ordinario di logica e filosofia della scienza. La cerimonia funebre si terrà domani. Laureato a Bologna con Felice Battaglia e allievo di Alberto Pasquinelli, Giorgio Sandri ha poi completato la propria formazione scientifica negli Stati Uniti. Dopo un breve periodo all’Università di Trento, dal 1970 al 2010 è stato docente all’Ateneo di Bologna, insegnando metodologia delle scienze sociali, filosofia del linguaggio, metodi delle scienze umane, logica e filosofia della scienza. Tra i suoi libri Grammatica, forma logica, linguaggio naturale (Clueb) e La nuova dogmatica (Clut). Contaminazioni Il progetto realizzato con il fotografo Pierpaolo Ferrari di «Toiletpaper». «Non faccio pubblicità. Racconto una storia in modo originale» Cattelan: mille saluti da Rimini L’artista riempie la città di manifesti. E annuncia un clamoroso ritorno dopo il «pensionamento» di Gianluigi Colin «S aluti da Rimini», recita la scritta semplice, affettuosa e rassicurante. Peccato che accanto alle parole, in formato sei metri per tre, ci sia la figura di un uomo ritratto dalla cintola in giù, in costume, con il pene dichiaratamente eretto, al quale è fissata una pietra a dimostrazione indiscutibile di potente virilità. Allegoria dell’uomo italiano? Chissà. Figura simbolica del bagnino-amatore, strazio e delizia di tante turiste straniere? Può darsi. Nuova immagine identitaria di Rimini? A quanto pare sì, almeno per Andrea Gnassi, sindaco di Rimini (del Pd), visto che ha affidato, con una certa dose di coraggio, a Maurizio Cattelan e al suo «complice», il fotografo Pierpaolo Ferrari, un «progetto per la città» (curato da Maria Cristina Didero) che di fatto rappresenta una vera campagna di arte pubblica per una più sensibile visibilità della città di Amarcord. Fatto sta, che all’alba di domani Rimini si sveglierà con un’epifanica sorpresa: nella notte, una squadra di attacchini comunali affiggerà lungo le strade più di mille manifesti con otto soggetti diversi dal sapore vintage ma decisamente contemporanei, ironici e irriverenti, tipici della coppia Cattelan-Ferrari. Oltre all’esibizione sul culturismo erotico, eccoli: un uomo in giacca e cravatta gialli, seduto su un divano giallo e sommerso, sempre in tinta, da un mare di spaghetti col sugo al pomodoro; una donna, stile anni Cinquanta, sognante di fronte a un ambiguo liquido che arriva non si sa da quale fonte (vino bianco, birra, spuma, qualcos’altro?); una sfilata di Soggetti Salamelle, un’auto con lattine di birra, una Santa Teresa tra le patatine salamelle disposte come sbarre di una cella da cui evadere; il sedere bene in vista (di donna, di uomo depilato?) ricoperto di dentifricio tricolore; una donna in pareo con la pelle bruciata dal sole accostata a un’aragosta; una vecchia Bmw gialla, tipica del turista tedesco anni 70, ricoperta di lattine di birra; infine, una contemporanea Estasi di Santa Teresa, incarnata da una ragazza posseduta dal piacere e appagata da una montagna di patatine fritte. Un ritratto dei vizi e delle virtù della Romagna, dunque, dove si accarezzano le seduzioni del cibo sino ad ammiccare alla sensualità dell’esistenza da «vitelloni» tra donne, bagni, lambrusco e balere. «Perché ho accettato? Non ce l’ho fatta a resistere alla tentazione di riempire una città di carta igienica!», risponde Maurizio Cattelan, che ride e si diverte a giocare con le parole: la carta igienica in questione è infatti «Toiletpaper», la celebre rivista di immagini dalla distribuzione semiclandestina (presente però in tutti i musei del mondo) che ha creato con il compagno di viaggio Pierpaolo Ferrari e che è la base da cui si sviluppa questo nuovo, inaspettato progetto. Dall’archivio di «Toiletpaper», infatti, sono state accuratamente scelte alcune immagini, «dedicate», come spiega. Così, da domani, sino al 30 settembre, la città diventerà contenitore e protagonista, avvolta da manifesti come messaggi che mettono a nudo simbolismi, contraddizioni, mitologie e realtà. Il tutto, con un linguaggio graffiante (ma neanche troppo) a metà tra estetica pubblicitaria e arte contemporanea. Cattelan, 55 anni, maglietta grigia, capelli arruffati, parla via skype dal suo piccolo ed essenziale appartamento di Chelsea a New York: non ha perso quell’aria di perenne ragazzo ribelle, nonostante i capelli grigi («Da quando ho fatto la prima collettiva non si sono più fermati») che l’ha reso riconoscibile tra i più celebrati artisti nel panorama internazionale, sicuramente tra i più affermati, corteggiati, quotati e, soprattutto, discussi. Cattelan, anche se ironicamente si dichiara «pensionato» (ha pubblicamente annunciato nel 2011 di non fare più nuove opere), come era prevedibile, non si è certo rifugiato sulle panchine dei giardinetti: tanto per fare cose tranquille, ha collocato nel dicembre 2012 una sua scultura, che riproduce Hitler mentre prega, nel ghetto di Varsavia («È il simbolo del male assoluto, della paura, quell’installazione aveva un valore spirituale. Un va- lore per quello che rappresenta, per quello che è stato e per quello che non vogliamo sia di nuovo») è riuscito, due anni prima, a installare la grande scultura di una mano col dito medio davanti alla Borsa di Milano («È stato un colpo di culo, ora non sarebbe più possibile»), ma ha anche avuto una monumentale mostra al Guggenheim e, visto che non voleva più fare l’artista, si è messo a curare l’arte di altri. Risultato? Una mostra davvero bella a Torino, che interpreta con intelligenza lo spirito, la storia e i luoghi della città. Cattelan rimescola costantemente le carte: nelle sue azioni ironiche, provocatorie, irritanti, disarmanti o surre- Percorsi visivi Qui sopra: Maurizio Cattelan e, in alto, quattro opere. Da domani, oltre mille manifesti invaderanno Rimini ● Il sindaco Andrea Gnassi (Pd) «Polemiche? Nessuna paura» «S e ho timori per possibili polemiche sui manifesti? Niente come l’arte contemporanea, con le sue allusioni, provocazioni e potere visionario, sa raccontare le città che hanno qualcosa da dire. Chi teme l’arte contemporanea teme se stesso»: Andrea Gnassi, 46 anni, sindaco di Rimini del Pd («Non sono né renziano né bersaniano») è orgoglioso della scelta Cattelan-Ferrari. «Siamo in un momento di crisi di sistema e stiamo investendo sui grandi motori culturali. Questo progetto è solo una parte della valorizzazione dell’arte che rappresenta un nostro giacimento da difendere. Un esempio del nostro impegno? La ricostruzione del teatro ottocentesco Galli, distrutto 70 anni fa dai bombardamenti. Dietro questo teatro, vicino alla Rocca Malatestiana, faremo una grande arena delle arti. E di fianco, ci sarà la casa del cinema di Fellini. Insomma, Rimini ha avuto coraggio a incontrare Cattelan, con tutte le sfumature che questo può comportare, e Cattelan ha avuto il coraggio di scegliere Rimini». (g.c.) ali, porta sempre con sé l’idea di un’arte che entra prepotentemente nella vita e viceversa. E ora, accade anche a Rimini. Che cosa ha combinato, un’altra delle sue? Non ha pensato al mito di Rimini, alla sua storia, a Fellini? «Rimini è una di quelle città che ognuno porta con sé. E poi, Fellini ce l’ha fatta un po’ sognare, ce l’ha dipinta in modo fantastico e surreale. Vi ricordate le scene del Grand Hotel, i cammelli, le donnine velate, gli amori consumati o sognati in quelle stanze? Ma oggi gli scenari di quel fantastico mito non esistono più. Il boom è finito. E Rimini deve reinventarsi». Ma davvero bisognava svecchiare l’immagine di Rimini con un pene in erezione? Cattelan sorride. «Ma sì, è l’uomo romagnolo che fa, a suo modo, sollevamento pesi. È un’immagine vitale, sì, vitale. Me lo vedo: uno, due, uno, due...». E giù due risate. «Che tipo di reazione mi aspetto? Non so, cosa possono dire... ci sono quattro salsicce, qualche lattina di birra, al massimo un sedere, ma quanti ne vedi in spiaggia? Francamente non credo che ci saranno polemiche. Certamente io non lavoro mai pensando a questo. Se ci dev’essere qualcosa, spero sia un dibattito civile, costruttivo, sul senso del fare, non polemiche sterili. Vorrei che ci fosse qualcuno che dice: guarda cosa sta facendo questo e allora facciamo anche noi qualcosa di nostro per la nostra città». Ma che cosa rappresenta per lei questa operazione? «È una città che ha deciso di raccontarsi, dopo tanti film e libri, anche su un formato insolito. Non è una pubblicità, è il racconto di una storia. Poi, va ricordato, non è un mio lavoro solitario: è un lavoro di team. E come in tutti i lavori di squadra può venir fuori una maialata o una cosa simpatica». Tutto è andato liscio col sindaco? Nessuna discussione o polemica su qualche foto? «Abbiamo fatto delle proposte, alcune sono andate, altre no, come è normale. Nessuna censura». E com’è stato misurarsi con il linguaggio del manifesto che ha identificato nel passato Oliviero Toscani? Spiagge Saluti da Rimini è un progetto voluto dall’amministrazione comunale di Rimini per valorizzare e promuovere l’identità della città. Si tratta di otto opere realizzate da Maurizio Cattelan, celebre artista di fama internazionale noto per le sue opere provocatorie, e dal fotografo Pierpaolo Ferrari. Tutte le opere sono tratte dall’archivio di «Toiletpaper», dissacrante rivista di immagini. Da domani, la città sarà riempita da oltre un migliaio di manifesti che, sullo stile della coppia CattelanFerrari, sono una rilettura ironica e provocatoria dei vizi e delle virtù della città di Fellini «Toscani è uno che ho guardato molto e da lui ho imparato tanto. Negli anni Novanta ha aggiunto un linguaggio che prima mancava, la frontalità. Adesso è abbastanza comune. Anzi, adesso proprio non te le fanno fare le cose come le sue... Ha fatto la cosa giusta al momento giusto». Poi Cattelan si ferma e dice sorridendo: «Ma noi non siamo a quel livello. Ce ne vuole ad arrivare a Toscani». Certo, conoscendo il linguaggio provocatorio di Cattelan, paradossalmente, queste immagini appaiono quasi teneramente moderate. «Sono spazi pubblici, che altro si poteva fare... E poi, c’è un periodo per tutto. E in più ci dev’essere una ragione. Altrimenti tutto diventa gratuito. Credo sia stata fatta una cosa in linea con i tempi. Poi, sulla qualità del progetto, valutiamolo quando è in mezzo alla gente». Cattelan parla molto seriamente, abbandona le battute, consapevole che rapportarsi col linguaggio fuori dalle gallerie impone una responsabilità diversa dalla libertà dell’intervento strettamente artistico. Non a caso, ha collaborato anche con «Le Monde» («Alcune immagini lì, non sono passate, una di queste era una lametta con il marchio Merkel che tagliava una vena. Il bello era che la lametta era davvero una Merkel!») e ora collaborerà anche con «Die Futuro «Qui Fellini ci ha fatto sognare, ma oggi questo luogo deve reinventarsi» Zeit». È come se il «pensionamento» abbia portato un po’ di più saggezza, una maggior dose di moderazione, ma anche uno stato di intensa irrequietezza e la condizione da «pensionato» gli sta davvero stretta: «Oggi, per assurdo, faccio di più e faccio di meno. Mi ricordo bene di certe notti: avevo i pensieri che mi giravano intorno come una zanzara e diventavano figure, immagini, progetti. Ora non mi succede più da troppo tempo. La creatività è una cosa strana. Cosa mi piacerebbe fare adesso? Il mio lavoro individuale. Sì, questo mi manca davvero. Mi sento bollire, mi sento bollire, mi sento bollire...». E allora perché non ricomincia? Quando finirà questo «autopensionamento»? «Non lavorare stanca. Sono una pentola a pressione, prima o poi, scoppia. E credo che scoppierà più prima che poi...». Allora, nell’attesa del prossimo (e a quanto pare vicino) scoppio, torniamo proprio alle differenze tra arte, servizio per un comune e lavoro per una rivista: «"Toiletpaper" è un’esperienza interessante ma diversa da me. Fosse stato un lavoro artistico in questi anni sarebbero venute fuori tre o quattro opere. Il tempo dello sguardo per strada è veloce. Il messaggio deve essere sintetizzato facilmente, mantenendo, se sei bravo, un senso nascosto. Sono curioso di vedere le reazioni. In verità non c’è un vero modo per misurare la qualità. Quello che funziona è la persistenza. Quindi, per ora, dico a tutti: Saluti da Rimini». E giù una risata. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 42 # www.mgkvis.it Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 CULTURA 43 # Premio Luchetta Esordisce a Trieste il festival «L.ink» del buon giornalismo Fino a dopodomani, giovedì 2 luglio, a Trieste è in corso la prima edizione di «L.ink», il festival del buon giornalismo legato al Premio Luchetta. Notizie, attualità e ritratti dei protagonisti dell’informazione sono le coordinate della nuova manifestazione, che culminerà nella serata «I Nostri Angeli» giovedì 2 al Politeama Rossetti, dedicata ai vincitori del Premio Luchetta (Raiuno trasmetterà la premiazione venerdì 10 Giovanna Botteri luglio). Al festival faranno tappa, fra gli altri, Giovanna Botteri (Premio Speciale Luchetta), Antonio Di Bella, Ferruccio de Bortoli (al quale è stato assegnato il Premio FriulAdria Testimoni della Storia), Adriano Sofri, Maria Gianniti, Toni Capuozzo, Pablo Trincia e Wael Farouk. Oggi, fra i protagonisti del festival ci saranno anche Lirio Abbate, coautore del libro I re di Roma (Chiarelettere), il giurista Roberto Zaccaria e il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti. Si parlerà anche dei racconti di viaggio,con Paolo Rumiz e Martin van Aldeeren. Al festival partecipano i vincitori 2015 del premio: il reporter britannico Jonathan Rugman della rete tv Channel 4, il fotografo del quotidiano spagnolo «El País» J.M. Lopez, il giornalista Pablo Trincia, la firma di «Paris Match» Emilie Blachere e la corrispondente di «Avvenire», Elena Molinari. Presentato a Londra il programma Le rappresentazioni a Spoleto e Milano Hangar Bicocca: nove maestri e un nuovo Kiefer Veronesi e il Vangelo di Marco come una scena di Tarantino di Pierluigi Panza Gli incontri Teatro di Franco Cordelli Sandro Veronesi (a sinistra nella foto di Maria Laura Antonelli/Agf) durante il monologo di domenica al Festival di Spoleto, dove ha portato in scena il suo nuovo lavoro, Non dirlo. Il Vangelo di Marco LAURE PROUVOST, «FOR FORGETTING» L I eri a Londra — un po’ come si fa con le collocazioni in Borsa delle multinazionali — l’Hangar Bicocca di Milano ha presentato la sua stagione 2015-16 con anticipazioni sino al 2018. Punta su nove personali di maestri moderni e contemporanei e un progetto speciale. Quest’ultimo è la risistemazione dell’installazione di Anselm Kiefer I sette Palazzi Celesti, opera con la quale l’Hangar è nato nel 2004 e che ne ha caratterizzato l’immagine. Fin troppo, secondo alcuni, nel senso che la sublime presenza delle torri zoroastriane condiziona troppo lo spazio dell’ex padiglione industriale. A dieci anni dalla loro comparsa, Kiefer le celebrerà con quattro nuovi lavori, eseguiti tra il 2009 e 2013 (dal 24 settembre). A seguire, un intenso programma di mostre messe a punto dal direttore artistico, Vicente Todolì, che si alterneranno nei due spazi delle Navate (9.500 metri quadri) e dello Shed (1.400). «Lavorare con gli spazi dell’Hangar è una sfida. Non abbiamo cercato di modificarli creando un white cube, ma di enfatizzare le caratteristiche di questo luogo — ha raccontato Todolì —. Non inseguiamo modelli; tentiamo di proporne di nuovi realizzando mostre sitespecific e non opere site-specific, come alla Turbine Hall della Tate Modern». Alcuni degli artisti nel programma, tuttavia, hanno esposto proprio alla Tate Modern di Londra. Si parte il 22 ottobre con la prima personale italiana dell’algerino Philippe Parreno, già vincitore di quattro leoni alla Biennale. S’intitola Vicente Todolì Hypothesis e presenta opere caratterizzate da giochi sinestetici di suoni e luci. Un’esposizione adatta per l’Hangar. Segue l’altrettanto noto Carsten Holler (4 volte in Biennale), artista con passione per l’agricoltura che lavora sulla percezione del visitatore. Anche Doubt (dal 9 marzo 2016) sarà una messa in gioco dei principi della psicologia Gestalt o una vertigine di immagini che creano spaesamento. Nel settembre 2016 sarà la volta di Kishio Suga del movimento Mono-ha, corrente giapponese fine anni Sessanta che impiega materiali naturali e si oppone a un concetto tradizionale di arte. Si vedranno interazioni tra installazioni (in legno, pietra) e ambiente. Quanto al polacco Miroslaw Balka (dal febbraio 2017), inizialmente realizzava «sculture» (di cenere e di sapone) che riproducevano figure umane. Poi ha abbandonato l’antropomorfismo per letti o fontane che alludono alla presenza umana. Tra fine 2017 e inizio 2018 due esposizioni molto diverse. Quella di Lucio Fontana, che riguarderà Ambienti+ Spaziali (sarà curata, oltreché da Todolì, da Marina Pugliese e Barbara Ferriani) e quella di Matt Mullican, curata da Roberta Tenconi, una performance tesa a ipnotizzare l’osservatore. Per ottenere una sospensione dallo stato di coscienza (questo era il fine che Schopenhauer affidava all’arte) l’americano Mullican usa diversi media. Nello spazio Shed, infine, troveranno spazio le mostre di Petrit Halilaj, Laure Prouvost e Maria Nordman. «L’arte contemporanea — ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli — rappresenta uno strumento per comprendere la realtà, cogliere le nuove tendenze, capire i nuovi linguaggi. Elementi essenziali nella cultura di un’industria come Pirelli». © RIPRODUZIONE RISERVATA ● Lo scrittore Sandro Veronesi (Firenze, 1959) ha proposto domenica 28 al Festival dei Due Mondi di Spoleto il monologo tratto dal suo nuovo libro Non dirlo. Il Vangelo di Marco (Bompiani, pp. 256, 13 ) e ha proposto il recital ieri sera alla Milanesiana, allo Spazio NO’HMA ● Questa sera lo scrittore sarà di nuovo ospite della rassegna milanese per il reading «Il confine dell’ossessione» in Sala Buzzati; tra gli altri ospiti Vladimir Sorokin, Nuccio Ordine, Jonathan Galassi (ore 21, via Balzan 3, ingresso con prenotazione al telefono 02 87 38 77 07) a ragione per cui a Sandro Veronesi il Vangelo di Marco appare entusiasmante è proprio quella che lo rende noioso per chi non vi si accosti (così credo) con quell’animo sincero che a Londra, nella Domenica delle Palme del 1758, Johann Georg Hamann si augurava: «Il grande autore ha l’intento di sedurre alla beatitudine ogni sincero lettore». Ma che vuol dire sincero? Perché Veronesi e io non dovremmo esserlo? Pure, vi è sincerità e sincerità. Quella mia e di chiunque apra il libro di Veronesi, Non dirlo (Bompiani), o sia entrato nella sconsacrata chiesa di San Simone a Spoleto per ascoltare e vedere l’autore nell’atto di trasformare in teatro il suo testo, è la sincerità elementare di chi legge un libro o va a teatro. Quella di Veronesi è tutta diversa, è traversata, l’ho detto, dall’entusiasmo: entusiasmo che non riguarda ciò cui Hamann, il Mago del Nord, pensava. L’entusiasmo di quell’eccellente narratore che è Veronesi è di chi abbia creduto di scorgere nel Vangelo di Marco la radice, solida e indistruttibile, di ogni racconto. A Veronesi non interessa il contenuto evangelico da Marco trasmesso, bensì la forma della trasmissione. Il fondamento (la radice) di tale forma è, dice Veronesi, l’azione: azione che in Marco ha la sua peculiarità: essa è spiccia, è di chi si sia scrollato (ne abbia avuto necessità) ogni sovrappiù di riflessione, chiamiamola così; di chi abbia consapevolezza di rivolgersi a un ascoltatore determinato, non già a tutti. Questo ascoltatore è il cittadino romano, incredulo a priori: perché egli ascolti e creda occorre predisporre una strate- gia (è una parola che in Veronesi ricorre). La strategia è: lo dico e non lo dico. Cioè: non dirlo, ma dillo. Se troppo lo dici non sarai creduto. Se lo dici poco a poco otterrai un risultato. Va da sé che tutto questo è determinato da quel contenuto che non interessa nel senso di Hamann. Esso però interessa nel senso del meraviglioso, dello stupefacente: ci sono momenti, dice Veronesi, in cui il Vangelo di Marco somiglia a un racconto gotico o — altro tratto stilistico-compositivo del testo (di Veronesi) — a un film di Tarantino, o a un rigore di Platini o a un episodio del tenente Colombo. Ci sono inquadrature dall’alto (per esempio dell’immensa folla che ascolta Gesù); c’è la strategia di chi avanza senza sapere dove va al pari di Platini che prima di un rigore non sa da che parte tirerà il pallone; c’è Interpretazione Nella lettura postmoderna di Marco troviamo Cohen o Foster Wallace quel racconto in cui sappiamo da subito come finirà e che però ci appassiona perché ci appassiona il personaggio, detective o nunzio del Regno ch’egli sia. Beninteso il racconto di Veronesi (la sua lettura-interpretazione di Marco) è post-moderno. Uso un termine sgradevole, ma così è: la simultaneità del tutto è la nota dominante, tutto è contemporaneo, tutto è stato già detto, ossia possiamo trovare una prima volta anche nel luogo più impensabile: in M a rco t rov i a m o L e o n a rd Cohen o David Foster Wallace. Non voglio troppo qui sottolineare che per Piero Martinetti il «non dirlo» veniva dalla scarsa considerazione che Gesù aveva della sua forza (la maggior parte dei miracoli riguarda malattie mentali). O che, per Alfred Loisy la questione del rivolgersi ai romani non sta proprio in questi termini (Loisy, citando altra fonte: «Fu forse in mancanza di meglio che la comunità romana accettò questo testo evangelico»). O che, a proposito della conclusiva parola «paura» del testo originario che per Veronesi è causa d’incondizionata ammirazione, lo stesso Loisy in Le origini del cristianesi- mo ricorda come nel Vangelo di Marco forse vi fosse «un’altra chiusa, perduta o soppressa». O, infine, che per Ernesto Bonaiuti la genealogia non c’è non perché agli annoiati romani non sarebbe interessata, ma perché Gesù irride il rapporto di sangue con Davide. Ricordo allora che il Vangelo di Marco, «il più divino degli abbreviatori» secondo Sant’Agostino (il più pedante dei commentatori), è la trascrizione del racconto orale di Pietro; che l’interpretazione di Veronesi nasce appunto come racconto orale, alla maniera tutta toscana di Roberto Benigni; e che a Spoleto scopriamo un nuovo discendente della stirpe Paolini-Baliani-Celestini-Curino, esuberante, appassionato, seduttivo. Ma voglio dire nel modo più semplice e sincero che il Vangelo primo o primitivo a me pare noioso proprio per come è scritto. Frase lineare e secca dopo frase lineare e secca: ovvero la più stucchevole delle sintassi. Paragrafo breve dopo paragrafo breve: ovvero il più ripetitivo e monotono sistema di frammentazione del racconto che si legga oggi nel mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ironia di Chiara Lalli in «All you can eat» (edito da Fandango) Vegani, crudisti, sommelier: le tribù del cibo Il libro di Marisa Fumagalli L’ ● S’intitola All you can eat (Fandango, pagine 173, 16,50) il nuovo libro di Chiara Lalli dedicato alle manie alimentari. L’autrice, filosofa e bioeticista, è collaboratrice de «la Lettura» ironia non fa difetto, l’erudizione neppure e perfino un pizzico di supponenza. Oltre all’uso abbondante della lingua inglese. Dal titolo alle numerose citazioni contenute nel volume. Chiara Lalli, autrice di All you can eat (Fandango Editore), oltre che giornalista/scrittrice, è filosofa. Ma la tesi del libro, al netto di ogni altro rilievo, merita 10 e lode. È condensata magistralmente nel capitoletto «Fine» (pagina 155), composto di un breve interrogativo: «Gli appartenenti alla specie umana che mangiano tutto e non rompono i coglioni si sono estinti come il dodo?» (Per la cronaca, il dodo è la vittima più famosa dell’estinzione avvenuta nel XVII secolo nell’isola di Mauritius. Trattasi di un grosso e goffo uccello di circa 30 chili). Il tema del titolo viene svolto al capitolo 4, «All you can eat/ tanto è gratis». Formula di ristorazione, declinata in vari modi, che ha invaso le nostre città. Secondo l’autrice, i locali che la propongono sono un formidabile punto di osservazione dei comportamenti individuali. Di fronte al minaccioso cartello attaccato alle pareti di alcuni di questi posti — «Ciò che non mangi lo paghi il doppio» — pur di non pagare gli avanzi, «l’umano ingollerà fino all’ultima indigeribile porzione». Per contro, imperversano le persone perennemente a dieta. Vegetariani, crudisti, vegani. E qui va riportata la spassosissima chiusa del capitolo 11: «Se il vegano è femmina e si riprodu- Natura morta di A. van Beyeren ce, la creatura la allatta con il proprio latte o lo abitua subito a quello di soia?». In sintesi, All you can eat. Atlante alimentare illustrato, con divertenti disegni della calligrafa Francesca Biasetton, analizza e spesso demolisce le tendenze gastronomiche, i miti, i riti, le ossessioni, i luoghi comuni e le errate convinzioni contemporanee sul mangiar sano. Un esempio eloquente? Ecco la citazione di Donna Tartt (dal libro Dio di illusioni) ripresa da Chiara Lalli: «Credo che la gente compri qualsiasi cosa, se le dicono che è naturale». Si trova in chiusura del capitolo 19, «Equo e solidale a chilometro zero». Troviamo irresistibile l’incipit del capitolo dedicato all’esperto di vini: «Per lo più presunto e autocertificato, l’esperto, è peggio di quando la madre logorroica della vostra amica delle medie rispondeva al telefono». Masterchef viene liquidato così: «La mitologia applicata al cibo». I rimandi filologici sono numerosi e non per tutti. E dunque l’autrice ha chiuso il libro con la «Legenda per chi non ha Google». Una miniera. © RIPRODUZIONE RISERVATA 44 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 SPETTACOLI 45 # Anteprima L’ultima interpretazione di Robin Williams al Festival di Ischia Douglas L’attore ● Michael Douglas, 70 anni, è nato nel New Jersey. Ha recitato in 43 film, esordendo nel ’66. E’ stato premio Oscar nel 1988 con «Wall Street». In carriera ha vinto anche tre Golden Globe e un David di Donatello. Nella foto a destra, Ronald Reagan, morto nel 2004 a 93 anni ● In alto a sinistra, Douglas nella locandina di «Ant-Man» di Peyton Reed, prodotto dai Marvel Studios. Nel film, che uscirà nelle sale il 12 agosto, è il brillante scienziato Henry Pym LOS ANGELES Michael Douglas lavora senza soste. Ha ristabilito un equilibrio nel suo matrimonio con Catherine-Zeta Jones e, a 70 anni, conserva tutti i capelli di quando ottenne nel 1988 il premio Oscar per Wall Street. Il divo ci tiene a dire che accompagna i figli a scuola quando è libero dal lavoro e che non è diminuito il suo impegno per il Partito democratico «malgrado diverse delusioni». È sempre vicinissimo al padre Kirk che, nato nel 1916, pubblica libri di racconti e poesie. Douglas Jr., lo squalo che nulla temeva giocando in Borsa nel film di Oliver Stone e che ha sconfitto un cancro alla gola («la radioterapia e la chemioterapia sono state il mio peggior confronto con il desiderio della vita, mai perso»), arriva all’incontro portando l’ultimo libro del p a d r e , L i fe Could Be Verse, e dice: «È una riflessione sull’amore, sulle perdite e sul significato che sempre cerchiamo dell’esistenza concessaci. Il talento, l’energia e il coraggio di risollevarsi anche dalle malattie di mio padre sono stati una lezione importante». Sugli schermi è coprotagonista di Ant-Man tratto da un fumetto della Marvel. «Interpreto lo scienziato Hank Pym che ha sviluppato una scoperta capace di rimpicciolire gli esseri umani e di dare loro una eccezionale forza fisica. Mi sono divertito nel ruolo. Dopo tanti anni di carriera, come ho fatto per Liberace, continuo a muovere le cose, ad accettare ruoli inusuali». Leggeva fumetti da ragazzo? «No. E non avevo simpatia per i supereroi. Però mi piaceva la fantascienza intelligente. Con due figli adolescenti, Dylan e Carys, che ovviamente Ed Sheeran sul palco assieme ai Rolling Stones. Il cantautore è stato ospite della band nel concerto di sabato sera a Kansas City (nella foto Ed e Jagger). Ed ha raggiunto Jagger, Richards, Wood e Watts su «Beast of Burden», un classico del 1978. «Ho appena cantato una canzone sul palco con questi ragazzi» ha commentato Sheeran su Instagram postando un selfie con gli Stones. «Sul set sono uno scienziato da fumetto e mi preparo al film su Reagan che ha unito l’America più di Kennedy» ❞ Entrerò nella mente di un uomo complesso... E dovrò tingermi i capelli La politica? Resta il mio impegno per il Partito democratico anche se a volte mi delude ❞ La chemioterapia e altre cure contro il cancro sono state il peggior confronto con il desiderio di vivere: non l’ho mai perso grazie ai miei cari A 98 anni E il vecchio Kirk scrive poesie Kirk Douglas, 98 anni, scrive poesie da quando ne aveva 8. L’ultimo libro è Life Could Be Verse. «Dopo i miei romanzi, volevo toccare il cuore. Un malanno mi ha tolto in parte la parola, ma non la capacità di pensare. Gli attori sono bambini, che giocano a fare i cowboys, i soldati, gli amanti che li fanno a volte diventare star, ma nulla rende felici come il conoscere se stessi e la poesia mi ha aiutato in questo viaggio». (G.Gs.) amano i racconti d’avventure, mi sono fatto una cultura». I supereroi oggi però invadono gli schermi… «Non sono ipercritico: questi film oggi sono i nuovi western». Come produttore e attore ci ha dato alcuni dei più interessanti titoli degli anni Ottanta. Quanto è cambiato il cinema da allora? «Sono mutati i modi di fruire il grande schermo, gli studios sono diventati multinazio- FILARMONICA ARTURO TOSCANINI DIRETTA DA A Kansas City Sheeran canta con i Rolling Stones Boulevard di Dito Montiel, ultimo film con Robin Williams protagonista (foto) aprirà il 12 luglio il 13esimo Ischia Global Film & Music Fest. «Siamo orgogliosi di inaugurare il festival con un’opera che la critica americana considera tra le migliori performance del grande attore» ha annunciato il presidente dell’Accademia Arte Ischia, Giancarlo Carriero. Sarà il modo per ricordarlo a un anno dalla scomparsa avvenuta lo scorso 11 agosto. «Un autentico testamento della sua arte» ha aggiunto il produttore del Festival Pascal Vicedomini. Nel cartellone (fino al 19 luglio) anche una serata speciale il 17 per Il giovane favoloso di Mario Martone. STEVEN MERCURIO nali, le connessioni tra grande e piccolo schermo oggi sono una forza: i giovani guardano film anche sui telefonini». Troppi effetti speciali? «Resta, però, particolarmente in tv, nelle produzioni indipendenti, nei documentari, qualcosa di diverso dai film super spettacolari. Continuo a scegliere storie, come la mia recente commedia con Diane Keaton Mai così vicini». Lei interpreterà Ronald Reagan in «Reykjavik», che ri- proporrà il summit del 1986 con Gorbaciov... «Il copione è pronto. Reagan è stato un presidente e un uomo dalle molte facce, fu capace di ridare fiducia all’America, il suo liberalismo economico ha segnato un’epoca. Mi piacerà entrare nella sua mente. È tutto da studiare come persona, per ciò che significa ancora il sogno americano. Un uomo molto più complesso di quello che può sembrare ad analisi superficiali. Forse, paradossalmente, è il presidente che più ha unito gli americani nell’ultimo cinquantennio, più di Kennedy. E dovrò tingermi i capelli... Ma il film guarderà con distacco sia Reagan che Gorbaciov, l’altra figura chiave... Per il resto, ho terminato Unlocked di Michael Apted, con Orlando Bloom, su un possibile attentato a Londra con armi chimiche. Noomi Rapace ha il ruolo di agente della Cia». Se dovesse salvare un film tra i suoi, quale sceglierebbe? «Non saprei farlo: i film segnano la vita di un attore, la tua e quella dei colleghi amici. Mi è capitato di rivedere Un giorno di ordinaria follia: in una sequenza, esasperato dal traffico, lasciavo l’automobile e andavo a piedi. Il traffico è raddoppiato come i problemi del mondo». Vede soluzioni? «Mio padre alla sua età è capace di insegnarmi la poesia. Ho fiducia nel presente e in un futuro di ordinaria follia». Per rilassarsi da anni gioca a golf… «Il golf dà lezioni di vita e si gioca da solo, senza donne intorno. Capitalizzo le mie passioni e con il “Celebrity Gulf Event” raccolgo fondi per il Motion Picture and Television Fund. Mio padre mi dimostra ancora che la vita è sempre ricca di cambiamenti. Un esempio? Non è mai troppo tardi per scoprire le avventure mirabolanti che la Marvel ha regalato e continua a regalare alle generazioni». Giovanna Grassi © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 LUGLIO / PARMA PIAZZA DUOMO / PARMA AND STARS 10 LUGLIO / SPOLETO PIAZZA DUOMO / SPOLETO58 FESTIVAL DEI 2 MONDI 23 AGOSTO / RIMINI SAGRA MUSICALE MALATESTIANA L A MUSICA DEL CINEMA ITALIANO CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI ALICE, MORGAN, ANDREA OBISO, FEDERICO PACIOTTI, TOSCA SPECIAL GUEST RAPHAEL GUALAZZI ladolcevitathemusicofitaliancinema LaDolceVitaLive PREVENDITE www.ticketone.it www.vivaticket.it www.boxol.it INFO International Music and Arts tel. 059.644.688 www.internationalmusic.it immagini di repertorio tratte dall’Archivio di Istituto Luce Cinecittà 46 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 SPETTACOLI 47 # Corale Una scena di «Guglielmo Tell», opera con cui il regista Damiano Michieletto ha debuttato alla Royal Opera House di Londra Violenza in scena, contestato Michieletto Fischi a Londra per la prima del Guglielmo Tell che si vedrà in 70 cinema. Applausi a Pappano DAL NOSTRO INVIATO «L’unica cosa che ho chiesto è che ci fosse la mela, c’è un padre che rischia di uccidere il figlio. tutti sanno che sta scoccando la freccia sopra la testa del ragazzo», dice Antonio Pappano. Nella «sua» Londra, a confezionare il Guglielmo Tell ha invitato per la prima volta Damiano Michieletto, il regista d’opera italiano più richiesto all’estero (ma lavorerà anche molto in Italia, a Milano, Venezia, Pesaro, Roma). Cast importante per uno spettacolo che il 5 luglio sarà proiettato in 70 cinema italiani (e in 1.500 sale in più di 50 Paesi): Gerald Finley, John Osborn, Malin Byström. Pappano ha dovuto fare alcuni tagli all’originale versione francese: «È un po’ imbarazzante dirlo, ma a Londra dopo quattro ore scatta un altro tipo di pagamento. Comunque il flusso drammatico e LONDRA Il direttore «Il rapporto tra il patriota svizzero e il figlio è uno dei punti di forza della storia» Stagione internazionale a Palermo Il Massimo sceglie Wagner affidato all’estro di Vick e riscopre «Attila» di Verdi Sul palco «L’oro del Reno» di Wagner, che Vick ha messo in scena al Teatro Massimo. A gennaio il regista aprirà la nuova stagione con «Il crepuscolo degli dei» «C onti in ordine e abbonamenti meno costosi: abbiamo risanato rilanciando». Il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo Francesco Giambrone ha presentato ieri l’ultimo bilancio (il 2014 si è chiuso con un segno più di 100 mila euro), gli appuntamenti dell’estate e la stagione 2016 (in sintesi: dieci titoli di opera, sei dei quali nuovi allestimenti, tre di balletto). La stagione estiva, «Summerwhere», partirà il 10 luglio con Vexations di Satie: per l’esecuzione del più lungo concerto della storia della musica 100 musicisti si alterneranno al piano per 24 ore. Tra gli eventi più attesi Sirene per mare - Sinfonia per grandi navi (il 14 luglio alla banchina Piave del porto di Palermo), commissionata ad hoc dalla Fondazione del Teatro Massimo al compositore statunitense Alvin Curran. «Una stagione — ha detto Giambrone — in linea con la vocazione del Massimo ad aprirsi alla città, a richiamare pubblico e turisti». Ad aprire la stagione 2016, il 28 gennaio, il nuovo allestimento del Crepuscolo degli dei di Wagner diretto dall’inglese Graham Vick. Tra gli spettacoli di punta Attila (19-26 febbraio) di Verdi, diretto da Daniel Oren e il debutto, nel ruolo del titolo, del basso Erwin Schrott; Jenufa di Leos Janacek, per la regia del canadese Robert Carsen e la Carmen diretta da Alejo Perez per la regia di Calixto Bieito (26 novembre - 4 dicembre). Tra maggio e giugno un ciclo di tre concerti: New York, New York; Downtown Stories; Rhapsody in blues (con Uri Caine al pianoforte) e G-Spot Tornado: con Paolo Fresu si ascolteranno opere di Aaron Copland, Chet Baker e la prima mondiale di una delle ultime composizioni di Frank Zappa, «While you were art II». «La stagione 2016 — ha concluso il sovrintendente — apre un nuovo corso: quello di un teatro che ricostruisce la sua rete di relazioni nazionali e internazionali, che produce di più, rendendosi accessibile a tutti i pubblici». (R.S.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Protagonisti Il soprano Sofia Fomina, nei panni di Jemmy, con Gerald Finley, che interpreta Guglielmo Tell musicale è intatto». L’idea è che la storia sia guardata attraverso gli occhi del figlio del leggendario eroe svizzero, Jemmy, impersonato dal soprano Sofia Fomina, uno dei tredici ruoli en travesti di Rossini. Nel dramma di un popolo calpestato, è il contraltare di leggerezza, stupore, gioia, sogno. All’inizio legge un vero fumetto americano degli anni 50 sul Tell (ci fu anche un numero di Topolino con Paperino protagonista di La leggenda di Paper Tell), i disegni fatti a mano, mentre le proiezioni ci portano all’iconografia medievale di cui il bambino si nutre, e presto scena e immagini vengono a coincidere. Un albero e delle sedie in uno spazio vuoto e astratto, costumi contemporanei ma senza epoca, c’è un mimo vestito come il Tell che il pubblico si aspetta, con la balestra e la calzamaglia: è la proiezione del- l’immaginario del figlio, per cui il padre è un eroe, l’arciere infallibile. Ma si delinea un percorso iniziatico. «Il padre è in una crisi interiore, in un’epoca in cui gli eroi mancano, tutto il suo cammino nel prendere le redini della comunità è di fatica e sofferenza, come se dicesse: perché proprio io devo rischiare la vita?». Insomma per Michieletto, nell’ultima opera di un uomo ancora giovane (37 anni), non ci sono eroi; Tell, considerato una sorta di padre della patria in Svizzera, qui lo è suo malgrado. Intanto i soldati asburgici (in uniforme grigia, senza riferimenti precisi) irrompono con la loro perversa crudeltà; c’è il senso di una comunità umiliata: se il balletto è stato tagliato, ecco che assistiamo a uno stupro accolto in sala da molti da una selva di buuh e grida di riprovazione. Una scena cruda, il revolver Il regista ● Damiano Michieletto, 40 anni, è il regista d’opera italiano più richiesto all’estero. Veneziano, è cresciuto alla Scuola d’Arte Drammatica «Paolo Grassi» di Milano. I suoi allestimenti di prosa e lirica sono spesso audaci e provocatori nelle parti intime, poi la violenza di gruppo e la donna nuda che grida avvolta in un lenzuolo. Dice il regista: «Accetto tutto, il pubblico paga il biglietto, se non racconto l’oppressione, cosa racconto, la libertà da cosa?»: Ai denigratori di Michieletto, che lo accusano di inventare trovate, risponde: «Nel libretto c’è scritto che i soldati forzano le donne a ballare. Ho amplificato questo momento, lo stupro viene fermato da Tell». Lui è il simbolo di un’umanità senza più territorio, casa, identità, dignità. Ecco perché la natura è divelta, quell’albero in scena appare sradicato. Ma l’opera si conclude con una catarsi, ricorda il regista. E una piccola pianta spunterà, simbolo di una nuova vita, il seme della libertà e della resurrezione. Se il finale era la sigla di chiusura della tv in bianco e nero, l’ouverture è il brand delle tournée all’estero dell’Orchestra di Santa Cecilia con Pappano. A lui piace contaminare il podio con le immagini, ma interpellato sul collega direttore Michael Caine in Youth - La giovinezza di Sorrentino, non capisce «perché c’è sempre un problema quando il cinema si occupa di musica, viene presa come un gioco… Questa è un’opera così epica, Rossini ha tirato fuori tutto quello che poteva dare, l’energia, la furia creativa è unica. L’idea di libertà che sprigiona ha qualcosa di metafisico». Una scena accolta da un grande applauso. Valerio Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 48 # La famiglia comunica che i funerali di Laura Melogli si svolgeranno martedì 30 giugno alle ore 11 presso la Basilica di Santa Maria delle Grazie, corso Magenta. - Milano, 29 giugno 2015. Elena, Gaetano, Giunio, Rodolfo e Lodina Melogli con le loro famiglie piangono addolorati la perdita della cara cugina Laura ricordandola con grandissimo affetto. - Milano, 28 giugno 2015. Nel ricordo di tante gioiose serate trascorse insieme e di sentimenti e valori condivisi Carla e Giovanni Introzzi si stringono a Ornella Cecilia Carlo e Chiara con affetto e profondo rimpianto per la carissima zia Laura - Milano, 29 giugno 2015. Angelo e Rory Provasoli sono affettuosamente vicini a Ornella e figli nel ricordo della cara sorella Laura Melogli - Milano, 29 giugno 2015. Fedele e Annick Confalonieri, con i figli Yves e Aline, sono vicini alla dottoressa Ornella Melogli per la scomparsa della sorella Laura - Milano, 29 giugno 2015. Guido e Gabriella sono affettuosamente vicini ad Ornella per la dolorosa perdita della sua cara sorella Laura - Milano, 29 giugno 2015. Mario, Donata con Emanuele, Chiara con Cesare nel giorno del dolore per la scomparsa della signora Laura Melogli si stringono affettuosamente a Ornella e ai suoi cari. - Milano, 29 giugno 2015. Cara Ornella, ti siamo vicini con profonda amicizia e immenso affetto per la scomparsa della tua cara sorella Laura Monica e Ginca. - Capiago, 29 giugno 2015. Michele e Raffaella, Margherita, Carlotta e Andrea con un abbraccio a Ornella, Carlo, Chiara e Cecilia ricordano con affetto i bei momenti trascorsi insieme a Laura - Milano, 29 giugno 2015. Stefano, Maria Grazia, Morena, Gabriella e tutto il personale del Reparto Solventi sono affettuosamente vicini alla dottoressa Ornella Melogli nel ricordo della sua cara sorella Laura - Milano, 28 giugno 2015. Daniele e Giovanna con Michele e Tommaso annunciano la morte della Dott.ssa Vanna Rubcich ved. Cattaneo Forte nella fede, ora, giusta tra i giusti, al cospetto di nostro Signore.- Per informazioni sul funerale telefonare allImpresa San Siro n. 02.32867. - Milano, 29 giugno 2015. Ciao Vanna ci mancherai tantissimo: Marilù Angelo Elena e Chiara, Fiorenza, Barbara, Emilia, Lucia, Silvia, Renata. - Milano, 29 giugno 2015. Pina e Vanda ricorderanno sempre la carissima Vanna Cattaneo Laura Melogli - Milano, 29 giugno 2015. Paola e Attilio sono affettuosamente vicini ad Ornella nel ricordo di Laura amata sorella. - Milano, 29 giugno 2015. Partecipano al lutto: Gianluigi e Serena Milla. Rita Airaghi abbraccia Ornella nel ricordo della cara Laura Pina con Piero, Anna, Giovanni e Bianca si stringe con affetto a Daniele, Giovanna e ai ragazzi nel ricordo di Vanna amica, sorella e compagna di tutta la vita. - Arenzano, 29 giugno 2015. Maria Carla e Totò sono vicini con tutto il loro affetto in questo momento di immenso dolore allamico avvocato Daniele Cattaneo, per la perdita dellamata madre Vanna - Milano, 29 giugno 2015. Lo Studio Sanzo e Associati partecipa, commosso, al grave lutto che ha colpito lavvocato Daniele Cattaneo per la perdita della madre Vanna "Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo". (SantAgostino) Con immenso e profondo dolore la famiglia Zotti annuncia la morte del caro Angelo di 67 anni.- I funerali avranno luogo giovedì 2 luglio alle ore 17 nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Castrezzato, partendo dallabitazione in via Valenca n. 34/C a Coccaglio alle ore 16.45 (corteo dallabitazione alla chiesa con mezzi propri).- La veglia di preghiera si terrà mercoledì alle ore 20.Un sentito ringraziamento al Professor Adriano Lazzarin e al Professor Paolo Grossi.- Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia. - Coccaglio - Castrezzato, 29 giugno 2015. - Milano, 29 giugno 2015. Profondamente addolorati per la prematura scomparsa del caro amico Partecipano al lutto: Alberto e Charlie Ferré. Angelo Zotti Profondamente commossi partecipiamo al dolore della Dottoressa Ornella Melogli e famiglia per la perdita della cara Laura siamo vicini al dolore della famiglia.- Patrizio Sami Fabio Paolo Cavenaghi. - Novate Milanese, 29 giugno 2015. È mancato allaffetto dei suoi cari Raffaele Giannone nostra amica e collaboratrice per lunghissimo periodo.- Persona danimo nobile e gentile.- Il suo ricordo ed il rimpianto rimarranno in noi sempre vivi.- Nessuno muore mai del tutto finché ne rimane vivo il ricordo.- Con tanto affetto Lina, Robert, Christian ed Egon Parth. - Milano, 29 giugno 2015. Lo annunciano la moglie Claudia, il figlio Andrea con Cristina, i nipoti, la sorella Mariarosa ed il fratello Annibale con Fiorenza.- Per il giorno e lora dei funerali si prega chiamare lImpresa San Siro al numero 02.32867. - Milano, 29 giugno 2015. Alfio e Cesira Noto sono vicini con affetto ad Ornella nel dolore per la perdita della cara sorella Tiziana Jannoni Cotta Ramusino con Sante, Federico e Marinella partecipa al grande dolore di Claudia e della famiglia tutta per la scomparsa del Laura Melogli - Milano, 29 giugno 2015. Contessa Donna Edoarda Rusconi Clerici de Ponti Con grande dolore lo annunciano le figlie Gaspara con Ugo Dozzio Cagnoni, Beatrice con Giusrico Corradi DellAcqua, Marzia con Lodovico Doria Lamba, Giovanna con Gianluca Sarto, e laffezionatissima Annelise Buck.- Un grandissimo ringraziamento alle affezionatissime Helen e Daisy.- I funerali si terranno mercoledì 1 luglio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine.- Per lorario telefonare al numero 02.40091823. - Milano, 29 giugno 2015. Partecipano al lutto: Gli affezionati amici Gian Battista, con Chiara, e Alcherio Origoni della Croce. Giancarlo e Marina Robbi De Agostini. Carissima Cina buona, intelligente, bellissima, amatissima sorella.- Nino de Ponti insieme a Giovanna, Edoarda e Luca, Gaspare e Vittoria con Riniera, Ignazio e Tancredi, la ricorderà sempre con nostalgia partecipando con affetto al grande dolore delle care figlie e di tutti i nipoti. - Milano, 30 giugno 2015. Partecipano al lutto: Jacopo e Tinetta Gardella. Costanza Pagnacco e figlie. Maries e Giovanni Rizzoli. - Milano, 29 giugno 2015. - Milano, 29 giugno 2015. Guido e Lalla Pozza con Lorenzo e Livia, Alessandra e Chicco partecipano con affetto al lutto di Ornella e familiari per la scomparsa della sorella Il giorno 29 giugno 2015 è serenamente mancata la Dott. Raffaele Giannone - Milano, 29 giugno 2015. Con grande affetto e ammirazione ricordano la loro amata nonna Cina i nipoti Giulia con Nunzio e il figlio Giuseppe, Stefano con Giulia e i figli Giovanni e Nicolò, Maria Teresa, Edoarda, Federica, Orietta con Arrigo, Francesco, Anna, Giovanni, Beatrice. - Milano, 29 giugno 2015. I nipoti Maria Grazia, Francesco e Violante, Ignazio e Silvia sono vicini alle loro cugine Gaspara, Beatrice, Marzia e Giovanna nel momento della scomparsa della loro cara mamma contessa Edoarda de Ponti Rusconi Clerici - Milano, 29 giugno 2015. Franca Rusconi Clerici con Chiara, Piero e Marina, Andrea e Letizia, Marco e Fiammetta, Giulia e Ferdinando e i loro figli è vicina con tanto affetto a Gaspara, Beatrice, Marzia, Giovanna e alle loro famiglie nel ricordo della cara cognata Contessa Edoarda Rusconi Clerici de Ponti - Milano, 29 giugno 2015. Lorenzo e Corinna, Federico e Shefa, Giuseppe e Stefania, Francesco e Fiorenza, Federico e Simonetta, Stefano e Roberta abbracciano commossi Giovanna e le sue sorelle per la morte della loro carissima mamma Cina - Milano, 29 giugno 2015. Charlie e Maria Luisa Menni sono affettuosamente vicini a Gaspara, Beatrice, Marzia, Giovanna nel ricordo della loro mamma Dott. Enrico Monti Ciao amico compagno di infanzia scuola viaggi e tante illusioni, col cuore affranto arrivederci.Gianni Sylvia. - Roma, 29 giugno 2015. Gimo, ancora incredulo, piange Enrico amico fraterno di sempre e si stringe con affetto a Viviana e Anna. - Milano, 29 giugno 2015. Ciao Enrico abbiamo fatto tanta strada insieme, in salita ed in discesa, ma sempre tenendoci per mano sulla via maestra, senza scorciatoie e saltafossi.- Dal tuo amico e collega Nino Clerici, con Beatrice e Carla, con Patrizia, Anna, Barbara ed Angela un grosso abbraccio con tutto il nostro cuore a Viviana, Giulia e Anna. - Milano, 28 giugno 2015. Andreas Kipar e Giovanni Sala sono vicini alla famiglia e allo Studio Monti nel ricordo dello stimatissimo Dottor Enrico Monti - Milano, 29 giugno 2015. Ricorderemo sempre con grande affetto e profondo rimpianto lamico e collega Enrico Monti Marco Salomoni e tutto lo studio. - Milano, 30 giugno 2015. Paolo e Lorenza sono vicini alla signora Nada, a Irene e a tutti i famigliari per la perdita del caro Ing. Mario Cetin - Milano, 29 giugno 2015. La Clinica Ostetrica e Ginecologica dellOspedale Sacco partecipa con affetto al dolore della Professoressa Cetin per la scomparsa del papà Mario - Milano, 30 giugno 2015. Il Presidente Marinella Di Capua, il Consiglio Direttivo e il Comitato Scientifico di ASM, lAssociazione Italiana per lo Studio delle Malformazioni Onlus, partecipano al dolore della Professoressa Irene Cetin per la perdita del padre - La Sforzesca, 29 giugno 2015. I condomini di Villa Bertoni di Tremezzina si uniscono al grande cordoglio della famiglia per la perdita del caro Guido Re fondatore e primo Presidente ed esprimono sentite condoglianze alla famiglia. - Milano, 29 giugno 2015. Annamaria Madricardo Fassina - Milano, 29 giugno 2015. I funerali si svolgeranno a Milano presso la parrocchia di San Giuseppe Calasanzio, via Don Gnocchi 16 il giorno 1 luglio 2015 alle ore 9. - Milano, 29 giugno 2015. Procuratore Generale della Repubblica. - Scarlino, 29 giugno 2015. Il Presidente, il Segretario Generale, il Presidente del Consiglio Nazionale, i componenti di Magistratura Indipendente del Consiglio Superiore della Magistratura e tutti i colleghi di Magistratura Indipendente partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di Ugo Maderna si è spento tra gli affetti e cure dei familiari.- I funerali: mercoledì alle 14.30 nella parrocchia di Seveso.- La famiglia. - Seveso, 29 giugno 2015. Dottor La sorella Annamaria, il fratello Gaetano con la moglie Anna e i nipoti tutti profondamente addolorati ricordano Ugo Maderna - Seveso, 29 giugno 2015. Mamma mi piace pensare che un soffio di vento allimprovviso sia una tua carezza.- Tua Ro. - Milano, 30 giugno 2015. Angela Gattai Intenza Nove anni fa ci ha lasciato dopo lunga malattia, ma il suo ricordo è sempre vivo e nei nostri cuori.Decio, Chicco, Annamaria e Massimo, con i nipoti. - Milano, 30 giugno 2015. Domenica è mancato Carlo Zanni RCS MediaGroup S.p.A. - Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano SERVIZIO ACQUISIZIONE NECROLOGIE ATTIVO DA LUNEDI A DOMENICA 13.30-19.30 Tel. 02 50984519 www.necrologi.corriere.it e-mail: [email protected] SI ACCETTANO RICHIESTE VIA WEB, E-MAIL E CHIAMATE DA CELLULARI SOLO DIETRO PAGAMENTO CON CARTA DI CREDITO L’accettazione delle adesioni è subordinata al pagamento con carta di credito Lo annunciano la moglie Paola, le figlie Roberta e Laura e famiglie. - Milano, 29 giugno 2015. Partecipano al lutto: La suocera Rosangela e Antonio con famiglia. - Milano, 29 giugno 2015. Dott. Tindari Baglione 30 giugno 2004 - 30 giugno 2015 Ester Marinetti Mauri Ci manchi solo quando respiriamo.- La tua famiglia. - Milano, 30 giugno 2015. LOrdine degli Ingegneri della Provincia di Milano e il personale tutto sono vicini al Dottor Ingegner Luciano Fassina, già consigliere dellordine e già Presidente della sua fondazione, per la scomparsa delladorata moglie Antonella Mansi partecipa commossa al dolore della famiglia Baglione per la scomparsa del caro Furio Giazzi - Tremezzina, 29 giugno 2015. Presidenza e Consiglio Direttivo del Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati ricordano con rimpianto I Magistrati della Procura della Repubblica per i Minorenni e del Tribunale per i Minorenni di Milano partecipano al dolore della collega Annamaria per la perdita del fratello Ing. Mario Cetin Angela (Nannina) Somaini Bettino, Tati e Carolina, nellimpossibilità di farlo direttamente, ringraziano i tanti amici che hanno preso parte al loro immenso dolore. - Milano, 30 giugno 2015. Guido Re - Roma, 29 giugno 2015. - Milano, 29 giugno 2015. Tindari Baglione Contessa I cognati Laura Spano Zingarelli, Paolo e Marilena Spano, unitamente alle famiglie, sono vicini con grande affetto a Franca, Giangiorgio, Gabriella e nipoti per la scomparsa delladorato cognato Mario Cetin magistrato di elevate qualità professionali e straordinarie doti umane.- Fondatore del gruppo di Magistratura Indipendente, appassionato difensore dei valori di autonomia ed indipendenza della magistratura per laffermazione dei quali ha profuso tutto il suo impegno.- La sua vita ha costituito e costituirà un esempio per tutti noi. - Firenze, 28 giugno 2015. Edoarda Rusconi Clerici de Ponti Professore presso lUniversità degli Studi di Firenze.- Ne danno il triste annuncio le figlie Grazia, Paola, Alessandra, la sorella Marcella, le rispettive famiglie e tutti i congiunti.- La cerimonia funebre si svolgerà nella parrocchia dellImmacolata oggi alle ore 10.- Seguirà la tumulazione nella cappella privata del cimitero di Sarteano.- Si ringrazia sentitamente tutto lo staff medico ed infermieristico dellUnità Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi diretta dal Professore Laffi.- Non fiori, ma offerte a: iban IT64U0616002803000012707C00 Fondazione Italiana per lo Studio del Fegato onlus. - Firenze, 30 giugno 2015. Graziella Rodari Cina Rusconi Clerici - Milano, 29 giugno 2015. Nannina Somaini una Santa Messa in suffragio verrà celebrata presso la chiesa di Santa Maria della Passione il giorno 3 luglio alle ore 18.- La famiglia. - Milano, 30 giugno 2015. Giorgio e i figli Lucia e Gabriele, i nipoti Martina, Pietro, Margherita e Francesco annunciano la scomparsa delladorata - Milano, 29 giugno 2015. In occasione del trigesimo della scomparsa di Paolo Gentilini Cavaliere di Gran Croce Nanni Marconi con i vecchi amici della Clinica Ostetrica e Ginecologica dellOspedale San Paolo è affettuosamente vicina ad Irene nel ricordo del papà Contessa Marcello e Letizia, Ferrante e Camilla sono affettuosamente vicini a Marzia, Lodovico e a tutta la famiglia nel ricordo della cara È mancato allaffetto dei suoi cari Raffaele Fiorillo Lassociazione culturale Sala delle Asse è vicina al suo presidente Raffaele Casciaro e partecipa al suo dolore per la scomparsa del padre Luigi Casciaro Corriere della Sera TARIFFE QUOTIDIANO (Iva esclusa) : PER PAROLA: Necrologie: € 6,50 Adesioni al lutto: € 13,00 Diritto di trasmissione: pagamento differito € 5,00 I testi verranno pubblicati anche sul sito www.necrologi.corriere.it È possibile richiedere servizi aggiuntivi, disponibili solo on line TARIFFE ONLINE (Iva esclusa): - Milano, 29 giugno 2015. Partecipazioni al lutto online € 20 Barbara con Roberto, Federico con Laura Martina e Valeria annunciano la scomparsa di Fotografia € 15 Biografia € 50 Luigi (Gino) Mapelli Ci sono vicini in questo momento Ewa e Mohamed. - Milano, 29 giugno 2015. 2014 - 2015 "Oggi un po di più una lacrima e un sorriso per te." Lucia ricorda la sua mamma Giuseppina Giovenzana Saronni a un anno dalla scomparsa. - Milano, 30 giugno 2015. Abbonamento annuale pagina defunto € 60 Fotografia + biografia + € 100 abbonamento annuale pagina defunto Gazzetta dello Sport TARIFFE QUOTIDIANO (Iva esclusa) : PER PAROLA: Necrologie: € 2,50 Adesioni al lutto: € 5,50 Diritto di trasmissione: pagamento differito € 5,00 Nellundicesimo anniversario della scomparsa di Antoinette Rossi Anniversari e ringraziamenti a modulo i parenti tutti e i dipendenti di Esperis S.p.A. ricordano con grande affetto la Presidente e guida della società per tanti anni.- Un caro ricordo anche al fondatore Dottor Adriano Fayaud. - Milano, 30 giugno 2015. Corriere della Sera Gazzetta dello Sport € 300,00 a modulo € 185,00 a modulo Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 49 ● # Risponde Sergio Romano LA RESISTENZA E LA MEMORIA LA STRATEGIA DEI COMUNISTI Caro Romano, il governo greco è stato fortemente criticato dalle istituzioni europee per la decisione di sottoporre a referendum il programma di sacrifici richiesto dall’Ue. Se non sbaglio, alcuni anni fa, nel pieno della crisi finanziaria che minacciava di travolgere importanti banche europee, il governo irlandese fece la stessa scelta: sottopose a referendum la richiesta di restituzione dei prestiti concessi alle banche irlandesi; vinsero i no, i prestiti non furono restituiti, ma poi l’economia ripartì. Succederà la stessa cosa anche ora? Severo Ferrari [email protected] Lei si riferisce forse all’Islanda, duramente colpita dalla crisi del 2008. Il Paese era molto indebitato con due Stati europei (Gran Bretagna e Paesi Bassi) e il suo Parlamento era disposto ad accettare una proposta di rimborso graduale avanzata dai suoi creditori. Ma un quarto degli elettori chiese al presidente della Repubblica, con una petizione, di non firmare la legge. Il capo dello Stato accolse l’invito, vi fu un referendum nel marzo del 2010 e la proposta anglo-olandese fu bocciata dal 93% degli elettori. L’Islanda non è membro dell’Unione Europea e i suoi vecchi creditori sembrano decisi a ricercare il recupero dei prestiti di fronte a un tribunale internazionale. DEFAULT GRECIA / 1 Salvataggio improbabile Sulla questione greca le parole si sprecano mentre alcuni membri della Bce dicono che le porte sono aperte e che la Bce darà la massima disponibilità per un accordo. Comunque la verità è una sola: la Grecia non ha un quattrino da rimborsare di Dacia Maraini Solo la scuola può salvarci dagli orribili femminicidi LETTERE AL CORRIERE CRISI ECONOMICHE Il caso dell’Islanda ● Il sale sulla coda Aldo Cazzullo ha scritto che «è il momento di riconoscere che la Resistenza è patrimonio della nazione, non di una fazione». Giustissimo. Ma chi non l’ha voluto per 70 anni? Nel 1954 Pietro Secchia, nel suo libro I comunisti e l’insurrezione, respinse l’accusa ai comunisti di voler «monopolizzare la Resistenza». Lo stesso anno Alessandro Natta cercò invano di pubblicare con Editori Riuniti («disavventura» la definì) il suo libro dall’inquietante titolo L’altra Resistenza, che rievocava la sua vicenda d’internato militare e uscì da Einaudi solo nel 1997, quando il comunismo sovietico era finito da un po’. L’affermazione di Cazzullo è un auspicio, non un fatto. Purtroppo la politica e l’istruzione perpetuano la vulgata contraria all’auspicio di Cazzullo. Pietro Di Muccio de Quattro di [email protected] Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 @ [email protected] www.corriere.it [email protected] La tua opinione su sonar.corriere.it Sareste d’accordo se anche in Italia i formaggi si facessero con il latte in polvere? Caro Di Muccio, onfesso di non sapere che cosa sia effettivamente accaduto in via delle Botteghe Oscure quando Alessandro Natta (futuro segretario del Partito comunista italiano) cercò di pubblicare negli anni Cinquanta le sue memorie sull’anno e mezzo trascorso in uno dei campi di «internamento» dove i tedeschi tennero i militari italiani che rifiutarono di aderire alla Repubblica di Mussolini. Per molto tempo abbiamo conosciuto quella vicenda soprattutto grazie ai ricordi di Giovannino Guareschi, Giovanni Ansaldo e altre persone meno note al grande pubblico. Ma credo che Aldo Cazzullo abbia ragione quando constata la pluralità culturale e politica della Resistenza. E credo che lei abbia ragione quando osserva che il Pci cercò di monopolizzarla svalutando qualsiasi altro apporto. La strategia del partito comunista obbediva ad almeno due esigenze. In primo luogo occorreva C SUL WEB Risposte alle 19 di ieri (1032 votanti) Sì 1% 99% No La domanda di oggi Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: se necessario, chiudere le moschee come ha fatto la Tunisia. Condividete? al Fmi o alla Bce e tanto meno per pagare pensioni, stipendi e quant’altro e il popolo è quasi alla fame. Morale: se non ci sono soldi come volete vada a finire? Rimo Dal Toso, Padova © RIPRODUZIONE RISERVATA parte dei pensionati. Non è noto come uscirà la Grecia da tutto ciò e quali saranno le ripercussioni per l’Italia e l’Europa, ma credo che al di là delle varie rassicurazioni che arrivano da più parti, non ci sia da dormire tranquilli. DEFAULT GRECIA / 2 Ripercussioni pericolose Atene affossa le Borse europee e il caos regna sovrano in Grecia, dove le code ai bancomat sono ormai interminabili soprattutto da dimostrare che il Pci aveva avuto un ruolo nazionale e non poteva essere accusato di avere servito gli interessi dell’Urss. L’accusa non era del tutto infondata, soprattutto quando furono in causa i confini orientali. Ma Palmiro Togliatti voleva che il partito fosse percepito come una forza nazionale. Non lo chiamò «Partito comunista d’Italia», come dopo la scissione del Congresso di Livorno nel 1921, ma Partito comunista italiano; e volle che sotto il suo nome e dietro la bandiera rossa, apparisse una fettina di tricolore. In secondo luogo, una Resistenza celebrata e dominata dal Pci doveva sottintendere che la lotta contro i fascisti e i tedeschi era soltanto la fase iniziale di un processo rivoluzionario destinato a rinnovare radicalmente lo Stato e la società. La promessa della rivoluzione rimase, per parecchio tempo, parte integrante della retorica del partito e finì per produrre qualche inconveniente. Fu sempre più difficile per il Pci, con il passare del tempo, dimostrare che poteva essere contemporaneamente un partito rivoluzionario e di governo. Una tale duplicità lo esponeva al rischio di essere poco credibile sia agli occhi di molti moderati, sia a quelli di coloro per cui la rivoluzione era un ideale irrinunciabile. Fu questa almeno una delle ragioni per cui il partito, dopo l’inizio della fase del compromesso storico, fece molta fatica a controllare quella fazione del suo «popolo» stalinista che Rossana Rossanda riconosceva come parenti in un Album di famiglia. Tutto questo appartiene fortunatamente al passato. Ma il clima e lo stile, nelle celebrazioni del 25 Aprile, restano ancora tenacemente, per molti aspetti, quelli di un tempo. Osservo infine che quella festa ricorda la fine di una guerra civile e che la pacificazione, in questi casi, è possibile soltanto quando tutti riconoscono che dignità e onestà non furono il monopolio dei vincitori. Edda Migliori [email protected] UNIONE EUROPEA Latticini e latte in povere L’Ue ha comunicato all’Italia che è finito il divieto di produrre formaggi e latticini con il latte in polvere. A me sembra incredibile che l’Ue voglia peggiorare la qualità dei prodotti alimentari. Non trovo giusto (e anche di cattivo gusto! ) che Bruxelles sia sempre pronta ad agevolare le industrie casearie delle nazioni aderenti all’Ue che pretendono di produrre latticini e formaggi di cattiva qualità, utilizzando il latte disidratato. Giovannino Gliozzi Reggio Calabria T roppi decessi annunciati, troppe donne lasciate sole, che vanno incontro alla morte, disperate e senza protezione. Molte hanno denunciato colui che le ucciderà, tante volte, per percosse e minacce reiterate, ma è come se tutti fossero ciechi sordi e muti di fronte alla continua mattanza femminile. Prendiamo il caso di Loredana Colucci, uccisa con sei coltellate dall’ex marito, davanti alla figlia adolescente. L’uomo, dopo molti maltrattamenti, tenta di strangolare la moglie. Lei lo denuncia e lui finisce in galera. Ma dopo pochi mesi è fuori. E subito riprende a tormentare la donna. Altra denuncia e all’uomo viene proibito di avvicinarsi alla casa. Ma, curiosamente, dopo venti giorni, viene revocata anche questa proibizione. È bastata una distrazione della moglie, perché il marito entrasse in casa e la ammazzasse davanti alla figlia. Il giorno dopo tutto il quartiere era in strada per piangere pubblicamente una donna generosa, grande lavoratrice e madre affettuosa, morta a soli 41 anni, per mano dell’uomo che diceva di amarla. Di casi come questo ce ne sono più di duecento l’anno, il che vuol dire uno ogni due giorni. Quasi sempre morti annunciate. Ma io dico: se a un politico minacciato si assegna subito la scorta, perché le donne minacciate di morte vengono lasciate in balia dei loro aguzzini? Nel caso di Loredana, l’uomo ha avuto un soprassalto di coscienza e si è punito da solo, ma quante volte il marito si finge sconvolto per la scomparsa della moglie, che poi viene ritrovata in fondo a un fosso, strangolata o accoltellata da colui che ha fatto la commedia per mesi, piangendo sulla spalla della suocera e del carabiniere? Troppi uomini sono ancora prigionieri dell’idea che l’amore giustifichi il possesso della persona amata, e vivono ossessionati dal bisogno di manipolare quella che considerano una proprietà inalienabile. Ogni manifestazione di autonomia viene vista come una offesa che va punita col sangue. La bella e coraggiosa trasmissione Chi l’ha visto? condotta da Federica Sciarelli ne fa testimonianza tutte le settimane. La magistratura si mostra timida e parziale. Di fronte ai delitti annunciati, allarga le braccia e scuote la testa. Il fatto è che spesso si considerano normali la gelosia da proprietà, le percosse, i divieti, la brutalità in famiglia. Che fare? Le leggi certamente vanno rinvigorite, le protezioni rinforzate. Ma non basta. È assolutamente necessario insegnare, già dalle scuole primarie, che ogni proprietà è schiavitù e la schiavitù è un crimine. © RIPRODUZIONE RISERVATA INTERVENTI E REPLICHE Scorrettezze stradali difficilmente punibili Un lettore si chiede se oltre alla legge sull’omicidio stradale ne esiste che una punisca il pedone che, ad esempio, scende dal marciapiede senza controllare a destra e sinistra (Corriere, 12 giugno). È vero: troppi pedoni credono che le strisce pedonali siano una totale salvaguardia per loro, ma effettivamente può non essere così! Ma visto che stiamo parlando di comportamenti non corretti, vogliamo considerare anche: 1) l’indifferenza di chi circola in bicicletta sui marciapiedi con pericolose evoluzioni, non tenendo conto che da un portone, un negozio può uscire un pedone. 2) Il malcostume dei bar che, ottenuto il permesso di mettere tavolini all’aperto, non si curano dello spazio per il passaggio in sicurezza dei pedoni. 3) La I «Diari» di Mussolini L’articolo di Antonio Carioti sui controversi diari «mussoliniani», apparso sul Corriere il 27 giugno, © 2015 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI FONDATO NEL 1876 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Luciano Fontana PRESIDENTE Maurizio Costa AMMINISTRATORE DELEGATO VICEDIRETTORE VICARIO Pietro Scott Jovane Barbara Stefanelli CONSIGLIERI VICEDIRETTORI Daniele Manca Antonio Polito (ROMA) Venanzio Postiglione Giampaolo Tucci Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri Nidasio maleducazione dei ciclisti che si infilano tra le auto in sosta al semaforo, piazzandosi sulle strisce pedonali con pericolo per chi li sta attraversando. I comportamenti scorretti sulle strade sono numerosi, ma sono difficilmente punibili a causa di leggi poco efficaci, di forze dell’ordine spesso impotenti e della superbia del singolo utente che crede siano gli altri suoi simili a dover provvedere. Soluzioni? Certo: educazione famigliare, insegnamento del vivere civile nelle scuole, merito a chi si comporta bene (e non è difficile!). Alessandro Lori, Rovio (Svizzera) Sede legale: Via Angelo Rizzoli, 8 - Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 5825 del 3 febbraio 1962 Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Luciano Fontana [email protected] - fax 02-6205.8011 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA 20121 Milano - Via Solferino, 28 - Tel. 0262821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano - Tel. 02-2582.1 - Fax 02-2582.5306 PUBBLICITÀ RCS MediaGroup S.p.A. Dir. Communication Solutions Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25846543 www.rcscommunicationsolutions.it indica — nella sintesi delle dichiarazioni di Mimmo Franzinelli — i proprietari dell’agenda 1942, Dedo Tanzi e Ettore Lucini, quali «neofascisti», mentre il giudizio espresso nell’intervista si riferiva a loro come «estimatori di Mussolini e collezionisti di suoi apocrifi». Mimmo Franzinelli Cedegolo (Bs) Il ritorno della gara Venezia-Montecarlo Nella didascalia relativa alla foto di pagina 37 sul Corriere del 28 giugno abbiamo scritto: « Il saluto: la partenza dal Canal Grande nella prima edizione della gara, nel 1990. La partenza non è avvenuta dal Canal Grande ma dal Canale della Giudecca. Ci scusiamo. EDIZIONI TELETRASMESSE: RCS Produzioni Milano S.p.A. 20060 Pessano con Bornago - Via R. Luxemburg - Tel. 02-6282.8238 • RCS Produzioni S.p.A. 00169 Roma - Via Ciamarra 351/353 - Tel. 06-68.82.8917 • RCS Produzioni Padova S.p.A. 35100 Padova Corso Stati Uniti 23 - Tel. 049-87.00.073 • Tipografia SEDIT Servizi Editoriali S.r.l. 70026 Modugno (Ba) - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - Tel. 080-58.57.439 • Società Tipografica Siciliana S.p.A. 95030 Catania - Strada 5ª n. 35 - Tel. 095-59.13.03 • L’Unione Sarda S.p.A. Centro stampa 09034 Elmas (Ca) - Via Omodeo, 5 - Tel. 070-60.131 • BEA printing sprl 16 rue du Bosquet - 1400 Nivelles - Belgium • Speedimpex USA, Inc. 38-38 9th Street Long Island City - NY 11101 - USA • CTC Coslada Avenida de Alemania, 12 - 28820 Coslada (Madrid) - Spagna • La Nación Bouchard 557 - 1106 Buenos Aires - Argentina • Miller Distributor Limited Miller House, Airport Way, Tarxien Road – Luqa LQA 1814 Malta • Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia 1300 Nicosia - Cyprus • FPS Fernost Presse Service Co. Ltd 44/10 Soi Sukhumvit, 62 Sukhumvit Road, Bang Chark, Phrakhanong - Bangkok 10260 - Thailandia Corsera + IoDonna + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20. In Campania, Puglia, Matera e prov., non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. € 1,00 + € 0,50; m/m/g/d Corsera + CorMez. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorMez. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorMez. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50. In Veneto, non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorVen. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorVen. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50. In Trentino Alto Adige, non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50. A Bologna e prov. non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorBo € 0,66 + € 0,84; ven. Corsera + Sette + CorBo € 0,66 + € 0,50 + € 0,84; sab. Corsera + Io Donna + CorBo € 0,66 + € 0,50 + € 0,84. A Firenze e prov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d Corsera + CorFi € 0,66 + € 0,84; ven. Corsera + Sette + CorFi € 0,66 + € 0,50 + € 0,84; sab. Corsera + Io Donna + CorFi € 0,66 + € 0,50 + € 0,84. PREZZI: *Non acquistabili separati, il venerdì Corriere della Sera + Sette € 2,00 (Corriere € 1,50 + Sette € 0,50); il sabato Corriere della Sera + IoDonna € 2,00 (Corriere € 1,50 + IoDonna € 0,50). A Como e prov., non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + Cor. Como € 1,30 + € 0,20; ven. Corsera + Sette + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20; sab. La tiratura di lunedì 29 giugno è stata di 382.949 copie PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Albania € 2,20; Argentina $ 20,00 (recargo envio al interior $ 1,00); Austria € 2,20; Belgio € 2,20; Canada CAD 3,50; CH Fr. 3,00; CH Tic. Fr. 3,00(quando pubblicato con Style Magazine Fr. 3,50); Cipro € 2,20; Croazia Hrk 17; CZ Czk. 64; Francia € 2,20; Germania € 2,20; Grecia € 2,50; Irlanda € 2,20; Lux € 2,20; Malta € 2,20; Monaco P. € 2,20; Olanda € 2,20; Portogallo/Isole € 2,50; SK Slov. € 2,20; ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7971 del 9-2-2015 Slovenia € 2,20; Spagna/Isole € 2,50; Hong Kong HK$ 45; Thailandia THB 190; UK Lg. 1,80; Ungheria Huf. 700; U.S.A. USD 5,00. ABBONAMENTI: Per informazioni sugli abbonamenti nazionali e per l’estero tel. 0039-02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41 (per gli Stati Uniti tel. 001-718-3610815 fax 001-718-3610815). ARRETRATI: [email protected]. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni). * Con “Sette” € 3,00; con “Io Donna” € 3,00; con “Style Magazine” € 3,50; con “Living” € 5,40; con “Lucio Dalla” € 12,49; con “Piero Angela. Viaggio alla scoperta della Scienza” € 11,49; con “THE JAZZ YEARS - I grandi album” € 8,40; con “Daniel Barenboim - Schubert” € 11,49; con “Le ricette di Eataly” € 9,40; con “ Disney English” € 9,49; con “Oriana Fallaci” € 11,40; con “Claudio Baglioni. Live Story” € 12,49; con “Agatha Christie Poirot” € 11,49; con “Savana Disney” € 9,49; con “Spongebob” € 8,49; con “Diabolik. Nero su nero” € 8,49; con “Asterix” € 7,49; con “Il teatro di Eduardo” € 12,40; “La scienza come un romanzo” € 9,40; con “I capolavori dell’Arte” € 7,40; con “Maigret” € 8,40;con “Rocky Joe” € 11,49; con “Naruto” € 6,49; con “Beast Quest” € 7,40; con “Topolino Story” € 8,49; con “Mary Higgins Clark” € 9,40; solo in Lombardia con “Milano al Top” € 14,40; con “Tutto fisco 2015” € 9,40; con “Le leggende dell’alpinismo” € 12,49; con “Masha e Orso” € 7,49; con “Mazinga” € 11,49; con “Le avventure di Arsène Lupin” € 8,40; con “Biblioteca della Resistenza” € 9,40; con “II Guerra mondiale” € 12,49; con “Montagne a pedali” € 14,40 Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 50 # Sport Dopo il fallimento Il Parma ricomincia dalla D Basket Gentile firma con l’Olimpia fino al 2018 Primi passi per il Parma post fallimento, con la fondazione della società «Nuovo Inizio srl» che avrà la maggioranza del «Parma calcio 1913» e punta a chiedere l’affiliazione Figc per il campionato di D. Nella cordata di imprenditori parmigiani spiccano Guido Barilla (pare a titolo personale) e Gianpaolo Dallara dell’omonima azienda di auto. Indiscrezioni vorrebbero un ritorno di Parmalat come sponsor. Il presidente del club dovrebbe essere Nevio Scala, lo storico allenatore degli Anni 90. Alessandro Gentile, capitano dell’Olimpia, ha firmato un nuovo contratto che lo legherà a Milano fino al 2018. Gentile ha detto no al Barcellona rimandando anche il sogno Nba. «Sono contento dell’arrivo di Repesa, ma dico anche grazie a Banchi», ha affermato, spiegando: «Non potevo andare via dopo una stagione così deludente e avendo scucito lo scudetto dalla maglia. Dentro ho il fuoco della rivincita: il tricolore va riconquistato, non me ne andrò fino a quando non succederà». L’INTERVISTA FEDERICA PELLEGRINI ❞ Dopo Lucas scegliere Giunta come tecnico non è stato un salto nel buio, ma una scelta naturale una volta deciso di lasciare i 400 sl ❞ In inverno ho scoperto due ernie, alcuni giorni non riuscivo ad alzarmi dal letto. C’era il rischio di un’operazione, non sapevo se ne sarei uscita ❞ I Mondiali di Kazan li affronto da outsider. Le altre vanno fortissimo, io arrivo a fari spenti, come piace a me. In passato mi ha sempre portato fortuna ❞ Sì, dopo Rio mi ritirerò. Avrò 28 anni, un’età in cui per una donna arrivano altre priorità. Non ho paura del futuro, so che riuscirò a cavarmela DAI NOSTRI INVIATI VERONA Federica esce dall’acqua. Nell’eremo di Verona è stata un’altra mattina di fatica, un’altra mattina di felicità: «Sto bene, sono tranquilla, il gruppo di lavoro è perfetto, c’è armonia. In questi luoghi mi sento in pace». Federica Pellegrini, il conto alla rovescia per i Mondiali di Kazan è cominciato. Come sta andando la preparazione? «Dopo gli Europei dell’anno scorso ho cambiato tecnico, ho chiuso con Philippe Lucas e ho deciso di proseguire con Matteo Giunta. È stata una scelta naturale una volta deciso di abbandonare i 400 sl, ma non un salto nel buio: lavoravo già da due anni con Matteo come collaboratore di Lucas». Un pregio e un difetto di Giunta? «Dopo i brutti Mondiali di Doha in vasca corta ha capito gli errori e ha aggiustato il tiro: l’ho visto fare a pochi tecnici. Il difetto è che nella vita di tutti i giorni è pigrissimo: si vede che dà tutto in allenamento...». È stato anche un inverno di problemi fisici. «Ho scoperto due ernie, il mal di schiena mi ha consumato, c’erano giorni che non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto. Il dolore mi ha condizionato anche a Doha, ma non ne ho mai parlato. Non mi piace accampare scuse». Ha avuto paura? «A un certo punto non sapevo se ne sarei uscita, c’era addirittura il rischio di un’operazione. Per fortuna si è scelta la via della cura, con un forte potenziamento del tronco. Incrocio le dita, ma ora va tutto bene». E infatti non è mai andata così veloce in questa fase della stagione. «Vero, non ho mai nuotato un Settecolli così bene (1’56’’06, 5° tempo stagionale nei 200 sl, ndr), ma la vera felicità è non avere più dolore» Come affronta i Mondiali? «Da outsider. Le altre vanno fortissimo, io arrivo a fari spenti, come piace a me. Mi ha sempre portato fortuna». Sarà il suo settimo Mondiale. Una lunga avventura. «Nel 2003 a Barcellona ho iniziato la carriera in nazionale: staffetta 4x100 sl e 40 di febbre... Ma in generale i Mondiali mi hanno sempre regalato soddisfazioni. C’è stato anche qualche basso, ovvio, ma io sono contenta. Ci vogliono, altrimenti sarei una macchina». Ma c’è qualcosa che cambierebbe nella sua carriera? «Mi fa male aver fallito all’Olimpiade di Londra 2012». A Kazan l’appuntamento è per il 4 e 5 agosto: i «suoi» 200 sl. Ci racconta del suo amore per questa gara? «Ogni persona è fatta per fare una cosa nella vita, la mia sono i 200 sl, per caratteristiche mentali e fisiologiche. L’ho capito dai primi successi a 16 anni che erano il mio destino». Le avversarie pericolose? «La Sjostrom se farà i 200, ma li farà... Le americane Franklin e Ledecki. La Hosszu. La Heemskerk che sta andando Ineguagliabile Federica Pellegrini, 26 anni, è già concentrata sui due prossimi impegni che concluderanno la sua strepitosa carriera: i Mondiali e l’Olimpiade (Afp) «Ora mi diverto, vedrete qualcosa di buono farò» La campionessa si prepara ai Mondiali nell’eremo di Verona: «Mi sento in pace, il gruppo di lavoro è perfetto» come non mai. Sarà già una finale la semifinale...». E la staffetta 4x200 sl? «Se siamo tutte in forma possiamo fare qualcosa di storico per il nuoto femminile italiano. Ci dobbiamo credere. Amo l’idea di una fatica condivisa in uno sport individuale». Ha sempre detto che dopo Rio 2016 si ritirerà. «Confermo. Lo so che fa scalpore, ma per me è normale: sono qui da quando avevo 16 anni, vorrei anche provare altro. A quell’epoca avrò 28 anni, un’età in cui per una donna arrivano altre priorità. Magari poi cam- Con Filippo Federica Pellegrini con Filippo Magnini, 33 anni. I due, ora fidanzati, lasceranno le gare dopo l’Olimpiade e dovranno decidere dove vivere assieme bio idea, ma l’orientamento è decisamente quello». E questo «altro» dopo il nuoto che cos’è? «Ora ho i Mondiali e l’Olimpiade, troppo importanti per distrarmi . So che dopo riuscirò a cavarmela, non c’è fretta». Quando si dice la fiducia in se stessi... «Non ho paura del futuro, non cerco lavori da persona famosa, non avrei problemi a restare in piscina e allenare». È un passaggio naturale per tanti nuotatori. «E a me piacerebbe. Magari non un semplice scuola nuoto, ma dei corsi di formazione: la mia esperienza potrebbe essere utile a molti». Che cosa racconterebbe per prima cosa? «Che gli allenatori mi hanno sempre distrutto e che la mia filosofia è sempre stata: entro in acqua per prima, esco per ultima. Anche se non sono per la quantità a tutti i costi. Il valore fondamentale è la qualità». E il carattere? «Beh, quello lo devi avere dalla nascita. Uno non sceglie il nuoto se non ha carattere. Troppo difficile e introspettivo: se non hai la testa, lo abbandoni naturalmente» A proposito di fatica: qual è la sua ricetta giornaliera? «Nuoto 7,5/8 km a seduta: due giorni la settimana doppia seduta; tre giorni, una seduta in vasca e una in palestra; il sabato una sola seduta in vasca; domenica riposo». E lo scarico prima del grande evento quando arriva? «Io scarico pochissimo: dieci giorni prima della gara. Sono masochista fino alla fine...». Facciamo un gioco: all’Olimpiade le offrono di gareggiare anche in un altro sport. Quale sceglie? «Atletica, i 400 metri: il giro della mor te». C’era da scommetterci... «Amo molto correre. Però non mi dispiace neanche il salto in lungo». Con Magnini come va? Chi è ● Federica Pellegrini è nata a Mirano (Venezia) il 5 agosto 1988. Misura 177 cm per 65 kg ● Ha vinto 4 titoli mondiali consecutivi nei 200 e 400 sl, è stata la prima italiana a vincere un oro olimpico nel nuoto: per lei 1 oro e 1 argento olimpico, 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo mondiali, 6 ori, 1 argento e 4 bronzi europei; in vasca corta 1 argento e 3 bronzi mondiali, 5 ori, 2 argenti e 5 bronzi europei. Ha vinto 98 titoli italiani «Per adesso, bene. Meglio dire “per adesso”, no? Porta fortuna...». Un «per adesso» che dura da quattro anni. «Tra alti e bassi abbiamo trovato l’equilibrio. Ma dopo Rio ci sarà un’altra evoluzione: smettendo entrambi di nuotare dovremo pensare a organizzare la vita di tutti i giorni». Avete idee diverse? «Sui valori di fondo no. Il problema sarà decidere dove stare. Le nostre famiglie vivono in posti diversi (Spinea Federica Pellegrini, Pesaro Filippo Magnini, ndr), ma dopo tanti anni in giro per il mondo, quando ti fermi e hai dei figli, vuoi stare vicino alla tua famiglia. Vedremo». Il gossip le dà sempre fastidio? «Il gossip mi piace quando lo gestisco io». Non sempre è così. «Beh, certo, ci sono stati periodi pesanti, ma ora va meglio. Vivere a Verona poi aiuta: qui al massimo arrivano a consegnarmi il Tapiro. Ne ho già tre, Filippo uno. Li metterò in bacheca con le medaglie». Ne prevede per Kazan? «Da sempre ho una sola scaramanzia: non fare pronostici. Io spero di divertirmi. E quando mi diverto qualcosa di buono faccio». Alessandro Pasini Roberto Perrone © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 SPORT 51 # Atletica Justin Gatlin (foto) ha dominato la finale dei 200 metri ai Trials di domenica sera a Eugene, tagliando il traguardo con il super tempo di 19’’57. Una prestazione che lo pone al quinto posto nella classifica di tutti i tempi dietro al record del mondo di Bolt (19’’19), a Blake, a Johnson e a Dix. A 33 anni suonati il newyorkese ha corso una gara quasi perfetta con un’azione radente e poca fase aerea, magnificamente efficace in curva. A parte una piccola sbandata al raccordo, assetto esemplare e centrale sul rettilineo, con l’impressione di un aumento di velocità dai 140 ai 180. Il suo 19”57 migliora anche il mondiale stagionale che già gli apparteneva, Gatlin non si ferma I 200 ai Trials in 19’’57 5° tempo di sempre Bolt è avvertito ritoccandolo di undici centesimi. Ma Gatlin non è stato l’unico protagonista nella velocità: il giovanissimo Miguel Francis (20 anni) si è laureato campione di Antigua e Barbuda nei 200 metri fermando il cronometro su un impressionante 19’’76. Francis ha realizzato questa performance a St. John’s, la capitale, malgrado un vento contrario piuttosto deciso (-1,1 metri al secondo). A soli 20 anni, Miguel Francis ha stabilito così la 14ª miglior prestazione all time, aprendosi grandi prospettive per i Mondiali di atletica in programma a Pechino dal 22 al 30 agosto. Si preannunciano tempi duri per il lampo Usain Bolt. Le Olimpiadi in Europa su un’unica tv Il Cio cede i diritti dei Giochi fino al 2024 a Discovery ed Eurosport. Il progetto è un canale monotematico pay: Discovery Channel, Discovery Science, Animal Planet, Travel&Living, Discovery World, Eurosport 1 e 2), quartier generale del Sud Europa, è il terzo editore televisivo nazionale. Già canale multidisciplinare grazie a Eurosport (si era parlato anche di un avvicinamento alla Formula 1, saldamente nelle mani di Sky, ma per ora l’interessamento si limita alla For- MILANO Su quale canale tv l’inte- 1,3 miliardi di euro spesi da Discovery Communications per assicurarsi l’esclusiva di quattro Olimpiadi 700 milioni di potenziali telespettatori in tutta Europa: la copertura raggiungerà 50 Paesi e si articolerà in 20 lingue diverse ra Europa (tranne la Russia) tra nove anni vedrà i 100 metri di Roma 2024, evento clou della XXXIII Olimpiade estiva? Eurosport. Se i Giochi del 2024, cui Roma ambisce, sono ancora vacanti (decisione nel luglio 2017), ieri il Comitato Olimpico Internazionale si è portato avanti con il lavoro assegnando per 1,3 miliardi di euro a Discovery Communications, casa madre di Eurosport, i diritti televisivi di PyeongChang 2018 (Olimpiade invernale), Tokyo 2020 (Olimpiade estiva) e delle edizioni 2022 e 2024, ancora da decidere. L’accordo ha valore su tutte le piattaforme, inclusa la televisione free-to-air, la Paytv, Internet e la telefonia mobile in tutte le lingue dei 50 Paesi e territori del continente europeo (dai Giochi 2018 e 2020 sono escluse Francia e Gran Bretagna: in quei Paesi i diritti erano già stati assegnati). Non è la prima volta che i Cinque Cerchi, marchio di cui il Cio è proprietario, lasciano la tv pubblica per approdare su una piattaforma a pagamento. Vancouver 2010, Londra 2012 e Prima volta Cinque Cerchi per la prima volta in esclusiva per tutto il continente alla stessa corporation Sochi 2014 in Italia sono state trasmesse da Sky e Rio 2016 tornerà sulla Rai per 65 milioni di euro. È la prima volta, però, che il massimo evento sportivo a livello mondiale viene venduto in esclusiva per tutta l’Europa (700 milioni di telespettato- Tennis Leonessa Francesca Schiavone, 35 anni, ieri eliminata al primo turno di Wimbledon, suo 60° Slam di fila (Epa) La Schiavone pianifica il ritiro «Record di Slam, poi insegno» I risultati degli italiani Uomini: Nishikori (Gia, n. 5) b. Bolelli 6-3 6-7 6-2 3-6 6-3 Donne: Krunic (Ser) b. Vinci 6-2 6-4, Errani (n. 19) b. Schiavone 6-2 5-7 6-1, Diyas (Kaz) b. Pennetta (n. 24) 6-3 2-6 6-4 Così oggi Uomini: Vanni c. Ward (Gbr), Seppi (n. 25) c. Klein (Gbr), Lorenzi c. Vesley (Cec), Fognini (n. 30) c. Smyczek (Usa) Donne: Knapp c. Rybarikova (Svk), Pereira (Bra) c. Giorgi (n. 31) Così in tv ore 12.30 Sky (g.pic.) Bye bye Francesca, Leonessa a imperitura memoria, eliminata ieri in tre set nel derby sorellicida con Sara Errani al primo turno di Wimbledon e incapace di pronunciare la parola che terrorizza tutti i campioni: ritiro. In conferenza stampa Francesca Schiavone, regina del Roland Garros 2010, ha estratto dalla tasca un foglietto e ha letto: «Perdere è qualcosa con cui fare i conti. Oggi succede più spesso di cinque anni fa, ma è un processo naturale che non mi spaventa anche se continua a non piacermi». L’obiettivo, prima di dire basta definitivamente, è centrare il record di Slam consecutivi (tra le donne appartiene alla giapponese Sugiyama con 62), Francesca ieri ha infilato sulla sua collana il 60° consecutivo ma si sta già apparecchiando il futuro: «Il tennis sarà sempre la mia vita e non tradirò le mie caratteristiche di gioco sin tanto che sarò in attività e le trasmetterò cercando di trasferirle anche nel mio post carriera: c’è un modo di interpretare e giocare il tennis che ho intenzione di insegnare ai giovani che hanno voglia e talento di lottare». È dunque per il Guinness dei primati che vedremo ancora Francesca a New York, e poi a Melbourne e Parigi nel 2016, se non si stancherà prima di questo forsennato inseguimento all’immortalità. Giornata nera per il contingente italiano: fuori (male con la kazaka Diyas) la Pennetta, eliminato (con onore) Bolelli da Nishikori, troppo esangue la Vinci. Oggi tocca a Fognini, Seppi, Vanni, Lorenzi, Knapp, Giorgi, tutti in cerca di splendore nell’erba. © RIPRODUZIONE RISERVATA ri) alla stessa corporation. In Italia Discovery, guidata dall’ad (corteggiata dalla Rai) Marinella Soldi, 14 canali multipiattaforma (7 sul digitale terrestre: Realtime, DMax, Giallo, Focus, K2, Frisbee e Deejay tv, canale generalista, l’ultimo acquisto; 7 Diretta tv Usain Bolt ripreso dalle telecamere dopo l’oro 2008 (Epa) mula E), Discovery fa il salto di qualità diventando a pieno titolo la rete olimpica. Se poi i Giochi 2024 dovessero finire dentro il Colosseo, filtra dagli uffici milanesi (dove si incrociano le dita), bingo. «È un accordo importante e siamo lieti che Eurosport, la casa paneuropea degli sport olimpici, sia nostro partner — è il commento del presidente del Cio, Thomas Bach —. L’ac- cordo garantisce un’ampia copertura dei Giochi olimpici in tutta Europa, compresa la garanzia di offrire copertura televisiva free-to-air in tutti i territori». Bach ieri ha sottolineato che «gli introiti generati da questa partnership a lungo termine saranno ridistribuiti dal Cio in tutto il movimento olimpico, a supporto dello sport». Ma è soprattutto un altro aspetto dell’accordo a interessare il presidentissimo del Cio. Bach, infatti, ha in mente di mettersi come fiore all’occhiello della sua prima presidenza — oltre alla riforma dell’agenda olimpica che ha cambiato i criteri di candidatura permettendo a Roma di lanciarsi all’inseguimento dell’Olimpiade 2024 — un canale monotematico. Il Cio ha stanziato un budget di 600 milioni di dollari per le prime sette stagioni di attività, a partire dalla primavera dell’anno prossimo, con sedi a Madrid e Losanna. Ed è chiaro che Discovery Communications sarà funzionale alla nascita della tv a Cinque Cerchi. Questa sì, una vera primizia. Gaia Piccardi © RIPRODUZIONE RISERVATA 52 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 SPORT 53 # L’accordo Diritti tv, Borsa e consulenti sportivi Ecco il piano di Bee per far ricco il Milan L’accordo tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol sarà chiuso, al più tardi, il 31 luglio. Questa è la volontà di entrambe le parti, che continuano a perfezionare il contratto senza, fin qui, aver incontrato grossi ostacoli. Nei prossimi giorni della trattativa si occuperà (attraverso videoconferenze) direttamente Taechaubol. Ma cosa c’è nel business plan presentato da mr Bee e che gli studi legali si stanno rimpallando? Chi l’ha letto, a Milano e Bangkok, è in grado di illustrare al Corriere un progetto davvero ambizioso, dettagliatissimo, che prevede di potenziare ogni aspetto della società, con consulenti di fiducia già individuati per ogni settore: tecnicosportivo, finanziario, marke- ting-diritti tv. L’obiettivo è trasformare il Milan in un’azienda redditizia. Possibile? È la scommessa di Bee, che investirà 480 milioni per il 48% della società convinto di raddoppiare il valore del club. Intanto, come detto più volte, è stato previsto un finanziamento interno di 150 milioni da parte di Fininvest. Gli aspetti commerciali rappresentano l’ambito d’azione più naturale per un magnate come mr Bee, che però si sta appassionando al calcio a 360 gradi (tanto che chi gli sta vicino comincia a dubitare che il thailandese poi si defili una volta realizzato l’investimento). La quotazione in Borsa a Hong Kong è solo l’epilogo del progetto: prima, il prodotto Milan va «lucidato» e fatto conoscere al meglio. È previsto un complesso piano di fidelizzazione dei tifosi, naturalmente con i mercati asiatici come orizzonte di riferimento. Non solo magliette in vendita, comunque. In questo senso un ruolo essenziale — su cui Mr Bee intende concentrarsi — l’avrà la ridiscussione dei diritti tv: l’obiettivo è quello di aumentare l’esposizione del Milan in Asia, trasmettendo le partite dei rossoneri, secondo il modello delle squadre inglesi. Infront ora ha un contratto con il club di via Aldo Rossi fino al 2016. L’architettura finanziaria dell’operazione la sta studiando anche un italiano, Federico Bazzoni, responsabile M&A della banca d’affari cinese Citic Soci Il presidente del Milan Silvio Berlusconi con Bee Taechaubol: l’accordo per l’ingresso del magnate thailandese dovrà essere chiuso entro il 31 luglio e le trattative continueranno in questi giorni in videoconferenza (Ansa) Securities, advisor di Taechaubol: sembra che abbia già trovato un buon riscontro da parte di grandi investitori. Infine, Bee intende rafforzare anche le proprietà immobiliari: il progetto stadio naturalmente gli interessa, sta valutando le migliori soluzioni, ma ancora non l’ha discusso con il Milan. L’aspetto forse più nuovo è che mr Bee ha però in mente di occuparsi anche degli aspetti tecnico-sportivi attraverso una serie di consulenti (stranieri), definiti «di primissimo livello». Adriano Galliani resta naturalmente nel suo ruolo, come previsto dall’accordo quadro (d’altronde, che la governance non venisse toccata e che il controllo del club rimanesse nelle mani di BerlusconiGalliani-Barbara è stata una delle ragioni che hanno convinto a firmare). D’altra parte è logico che Taechaubol, con il 48% del club, voglia affidarsi a professionisti di sua fiducia, che diventeranno figure chiave nel suo Milan (ancora non si sa chi entrerà nel Cda). Fin qui, l’unico consulente di mr Bee conosciuto è Nelio Lucas, ad del fondo Doyen, che doveva seguire il mercato assieme a Galliani, ma che pare non abbia un ruolo così centrale. Il 31 luglio ne sapremo di più. Arianna Ravelli Mercato Inter beffata Imbula al Porto Mihajlovic sogna Romagnoli Finanziamenti Il magnate Bee Taechaubol investirà 480 milioni per il 48% del Milan con l’obiettivo di raddoppiare il valore del club. Intanto, è previsto un finanziamento interno di 150 milioni da parte di Fininvest © RIPRODUZIONE RISERVATA La crisi Un anno dopo il buco nero è sempre più grande e più profondo. Che fine ha fatto Balotelli? Sul giocatore che si è meritato la copertina di Time ed era diventato il simbolo della lotta al razzismo è calato un silenzio imbarazzante. Super Mario è tornato malinconicamente Mario, lontano dalle prime pagine dei giornali e dalle trattative di mercato. Su di lui hanno scommesso e perso in parecchi. Galliani, nel giorno in cui riuscì a portarlo al Milan, si avventurò in una previsione che oggi suona beffarda: «Può diventare uno dei primi cinque giocatori al mondo». Oggi non è tra i primi 100. Il suo talento selvaggio, abbinato a una forza straordinaria, è rimasto nell’umida Manaus, in quel colpo di testa che un anno fa ha mandato al tappeto l’Inghilterra e illuso l’Italia al Mondiale in Brasile. Prandelli è un altro di quelli che su Mario aveva puntato tutto e che Mario ha tradito. Un errore grave con la Costa Rica, nella seconda partita, addirittura la sostituzione alla fine del primo tempo contro l’Uruguay a Natal, il giorno della fine di una certa Italia, della federazione di Abete, anche di Balotelli. Il Liverpool è stato un’illusione. Neppure Brendan Rodgers, specialista nel risollevare campioni smarriti, è riuscito a rimetterlo in sesto. Il volo a planare è diventato una picchiata senza fine, sotto ogni profilo, anche economico. Al Manchester City, che lo aveva acquistato dall’Inter, Balotelli guadagnava 6 milioni, che al Milan sono diventati 4 e al Liverpool 3,5. Ora sembra che nessuno voglia più scommettere sul suo talento scomposto. L’ultimo anno di Balo è stato un calvario. Si è lasciato con Fanny, l’ultima fidanzata e le volte che è andato sui giornali è stato solo per qualche apparizione notturna con il cappellino calato sugli occhi e una maglietta alla moda da bullo di periferia. Poca roba. Perché senza In ginocchio Mario Balotelli, 25 anni il prossimo 12 agosto, ha disputato una stagione deludente con la maglia del Liverpool, dove è arrivato per 20 milioni di euro (Reuters) La parabola triste di Balotelli il bad boy che ora balla da solo Doveva diventare un top player, adesso lo cercano Trabzonspor e Samp Ultima partita 24 giugno 2014: l’Italia perde con l’Uruguay ed è eliminata dal Mondiale. È l’ultima partita di Balotelli in azzurro (Action Images) Sopportato La stagione di Balotelli al Liverpool ha avuto pochi alti e moltissimi bassi. Qui è impegnato in una rissa con Huddlestone (Reuters) gol anche le imprese fuori dal campo perdono di significato. E di gol nella seconda vita inglese ne ha segnati pochini: uno in Premier e tre nelle coppe. Così anche Rodgers si è stufato. Lui dopo Prandelli, dopo Allegri, dopo Mancini e dopo Mourinho. L’egocentrico Balo ritiene che il calcio debba adattarsi a lui e non viceversa e allora balla da solo, fuori dagli schemi e dal contesto tattico. Nell’estate che sa di rilancio per il calcio italiano, le offerte latitano per lo sciupacchiato Balotelli. Il Trabzonspor, periferia dell’impero, vorrebbe portarlo in Turchia. Ed è l’unico club che si è fatto vivo sul serio. Mario, complice l’estate, è sparito, lontano dagli occhi e lontano dal cuore. La speranza è che stia rimuginando sul suo passato da bad boy e su come domare quel misto di arroganza e timidezza che lo ha spinto lontano da tutti i suoi allenatori prima rapiti e poi delusi dal personaggio che ha sempre finito per schiacciare l’atleta. Se non corri, non segni. Se non segni non sei nessuno. Ora Balotelli deve ricominciare daccapo, senza pensare ai soldi. Zenga gli ha aperto uno spiraglio alla Sampdoria. Sarebbe una scommessa per entrambi. Ma forse è il momento giusto. Ora o mai più. Se Mario ha capito i suoi errori, può ripartire. E sarebbe un bel messaggio nella stagione che porta all’Europeo in Francia. Conte non si è bruciato al fuoco di Balotelli, lo ha chiamato una volta e mai più, ma ha chiuso la sua prima stagione in Nazionale con un messaggio: «Le porte sono aperte per tutti». Anche per Mario se ritroverà la strada maestra. Alessandro Bocci © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 gol segnati da Balotelli nella stagione 2014-15: 1 in Premier League (con 16 presenze), 1 in Coppa di Lega (7 presenze, compresa la FA Cup), 1 in Champions (3 partite), 1 in Europa League (2 presenze) Imbula no, Montoya sì. Sfuma a sorpresa il secondo rinforzo di qualità per il centrocampo dell’Inter dopo Kondogbia. Giannelli Imbula infatti è a un passo dal Porto: un colpo di scena in piena regola dopo che venerdì scorso i nerazzurri avevano raggiunto l’intesa con il Marsiglia sulla base di un prestito oneroso (1 milione) con obbligo di riscatto fissato a 19 milioni. Anche l’accordo con il giocatore era stato imbastito (2 milioni a stagione più bonus per 5 anni) ma la firma sul contratto non è arrivata. E così, grazie a quanto pare anche all’attivismo della Doyen Sports, il fondo di investimento guidato da Nelio Lucas, il Porto ha trovato terreno fertile per inserirsi. Il dado sembra ormai tratto: Imbula è a un passo dal Porto; al Marsiglia andranno 23-25 milioni. L’Inter torna all’antico e ripensa concretamente a Felipe Melo. Con il brasiliano è già stato portato avanti un discorso sulla base di 3 milioni a stagione per due anni. Resta da trovare l’intesa con il Galatasaray. Le alternative sono Obi Mikel (Chelsea) e Song (del Barcellona ma reduce dal prestito al West Ham). Buone notizie, invece, per Roberto Mancini sul fronte Montoya. «Manca soltanto il sì del Barcellona — conferma l’agente dell’esterno, Juan Carrasco — arriverà in prestito biennale». Due anni di prestito, quindi, a 1 milione più un diritto di riscatto sugli 8 milioni. Il Milan, intanto, accoglie Bertolacci. Ieri è stato il primo giorno da giocatore rossonero per l’ex romanista con visite mediche, firma sul contratto e prime parole: «Il Milan era la mia prima scelta. Ho già parlato con Mihajlovic, c’è entusiasmo per far tornare grande questa squadra». Adriano Galliani pensa a un altro possibile affare con la Roma. Piace molto Alessio Romagnoli, difensore classe ’95 cresciuto nelle giovanili giallorosse e reduce da un’ottima stagione in prestito alla Sampdoria. Guarda caso l’allenatore era Sinisa Mihajlovic che ora spinge per portarlo con sé al Milan. La Roma ritiene incedibile il ragazzo ma per una cifra dai 20 milioni in su potrebbe ragionare sulla cessione. Essendo Romagnoli cresciuto nel vivaio, la sua vendita produrrebbe una significativa plusvalenza in bilancio. E un tesoretto del genere sarebbe importante per poter operare con serenità sul mercato. La Roma cerca infatti un centravanti e il nome forte è Edin Dzeko del Manchester City. In uscita c’è Mattia Destro per il quale è ancora viva la pista Monaco. Dopo i problemi di ieri, i contatti tra i club sono ripresi e si lavora a un’intesa in tempi rapidi. Si è bloccato, invece, il passaggio di Gervinho all’Al Jazira. È saltata la trattativa tra l’ivoriano e il club di Abu Dhabi per le elevate richieste fatte dal giocatore. Oggi sarà il giorno di Salah (è in arrivo l’avvocato egiziano): la Fiorentina è fiduciosa. Inter, Roma e Juve restano in agguato. Il Borussia Dortmund ha tolto Immobile dal mercato: sarà vero o è solo una manovra strategica? Filippo Bonsignore © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera 54 # Tv TELERACCOMANDO di Maria Volpe Lang Lang suona in diretta dagli Arcimboldi 0,&% 0,%% /,55 /,35 #,55 (,55 (,35 )5,55 )5,35 )),35 +!-4*2 ) +!-4*@'-+ ) ,,, +!-4*@'-+ ) +!-4*@'-+ ) +!-4*@'-+ ) +!-4*@'-+ ) +!-4*@'-+ 99<)'9 99<)'9 )4,4% )3,35 )&,55 )&,5% / '9'-+ ) +!-4*@'-+ ) +!-4*2 99<)'9 )0,&5 ) +!-4*@'-+ )0,%5 4 '9'-+ )/,&% 99<)'9 )#,%5 <'@ 45,55 ) +!-4*@'-+ 45,35 4'9 4),45 %4'))4 0$( ;AA;12 ' +4> <2 D opo il successo di Torino, Roma e Firenze, il grande pianista cinese Lang Lang (foto) raggiunge Milano. Stasera, in diretta dal Teatro degli Arcimboldi, eseguirà un programma che accosta il «Concerto Italiano» di Bach a pagine romantiche come «Le stagioni» di Ciajkovskij e i quattro «Scherzi» di Chopin. La tappa milanese sarà ripresa anche oltre il palcoscenico per diventare parte di un documentario che racconterà non solo i concerti, ma anche gli incontri del musicista in questa sua «avventura italiana». Il live fa parte di «Expo in Città», il cartellone di iniziative organizzate dalla Città di Milano per l’Expo, di cui Lang Lang è Ambassador. Viaggio in Italia Rai5, ore 20 Benvenuti e Ricci a caccia di emozioni U n leggero film estivo con un cast divertente. Che cosa succede se un padre e una madre di famiglia (Alessandro Benvenuti ed Elena Sofia Ricci), appena lasciati i figli a una gita scolastica, abbordano per caso una ragazzina (Micaela Ramazzotti) che si rivelerà essere l’amante del loro migliore amico (Ricky Tognazzi), sposato con la loro migliore amica (Giuppy Izzo)?...Una serata «trasgressiva» si trasformerà in un incubo. Commedia sexy Rai2, ore 23.20 43,)5 99<)'92 -+< 4<+- 5/ 5,&% ) +!-4*@'-+ ),)% +!-4*@'-+ ),45 99<)'9 ),%5 45)% )%,&5 )0,4% )/,)5 )/,%% )#,55 )(,3% 45,45 )")* )")* )")* -9'@'4' )")* ! )")* 4),)5 44,&% $@'+ 43,5% )")* )%,)% )0,)% )/,)% )#,)% 45,)% 4),)5 43,)% )'9? )'9? )'9? )'9? )'9? . -<*+9' 5,)% -<*+94'),)% -2 0,45 /,55 #,35 )5,55 )5,&% )5,%5 )),45 )4,)5 )3,55 )3,35 )")* 4 4 +!-4*@'-+ 99<)'9 4 +!-4*2 ,,, 99<)'9 )3,%5 )&,55 )%,35 )0,%% )/,&% )#,55 )#,)% )#,&% 4 33 +!-4*2 )")* +!-4*2 +!-4*2 4 +!-4*@'-+ )")* 45,35 4 +!-4*@'-+ 45,&% 4) ' =+9- 5/-49'=-2 + '499 ))3+ 9'<* ' 4$ 43,5% 4 +!-4*@'-+ 43,45 -**' 09 ;AA71 ),&5 )")* 4,4% 4 +!-4*@'-+ 4,35 +!-4*@'-+ 4,%% %4'))4 0 ;AA.1 #,55 )5,)% )),5% )),)5 )),%% )4,55 )4,)% )4,&% )3,)5 )&,55 )&,45 )&,%% )%,)5 +!-4*@'-+ )%,35 4) 594+ 09 ., .1 )/,3% )#,%% )(,55 )(,35 45,55 45,)5 45)% 3 +!-4*@'-+ 3 +!-4*@'-+ +!-4*@'-+ 4'9 )")* 45,3% 45,&5 -/ 4),)% 99<)'92 -+< 55'*'++'+' 4&,55 +!-4*@'-+ 5,5% 3 +!-4*@'-+ 5,&5 +!-4*@'-+ 5,%5 -<*+9' )%,3% )#,)% )#,%5 )#,%% 45,55 44,)5 44,&5 43,&% )%,&5 ! )0,&5 )/,)5 )'9? )(,)5 45,)5 )'9? 4),)5 44,)5 )'9? 43,5% )'9? 0,&5 #,&% (,&5 )5,&% )%,)% 4 -/ )0,55 )0,55 )0 )/,&5 ! )#,35 )")* )(,%5 )")* 45,)% /-49$ 4),)5 43,55 )'9? 43,%% )'9? 5,%5 '9-* 99<)'9 -<*+9' 3 +!-4*@'-+ )")* 3 +!-4*@'-+ 3 +!-4*@'-+ +!-4*@'-+ 3 +!-4*@'-+ +!-4*2 )")* -/ )")* . 4'9 )),35 & +!-4*@'-+ )),%% , +!-4*@'-+ )4,55 )")* )3,55 )")* )&,55 99<)'9 )0,3% " 594+ 09 .,7,1 )/,)% , +!-4*@'-+ )#,%% & +!-4*@'-+ )(,35 . -/ 45,35 4),)% ' -**' 05 ;AA61 ),&5 & +!-4& *@'-+ ),%5 , +!-4*@'-+ 4,&% 99<)'9 3,)% -44-4 09 ., 61 )(,55 !+ )(,5% . !+ )(,)% !+ $ 45,5% . !+ 4),55 . !+ 4),55 !+ $ 4),55 !+ )(,35 -**' 05 ., 612 ' -49 +9-+2 , %% @'-+ 05 ;A.:12 ' -+ 2 <+9-?2 , + 4),55 " -**' 09 .,6712 ' 99-4 -)2 , %% -**' 09 ;A.:12 ' <59- 4'@@'2 , !, 4),%5 . !+ 4),%% !+ $ 4),%% !+ 44,&% !+ 44,%5 !+ $ 43,3% !+ 43,&5 . !+ 43,&% !+ $ +'*@'-+ 05 ;A.:12 ' ++'!4 2 , , -**' 04 ;AA.12 ' 44 <$+-92 , )' @'-+ 05 .,, 12 ' (' %+2 , + -**' 02 ;A.#12 ' 5) %<*')2 , %%! 45,45 , ! 45,3% % , 4),)5 , ! 4),4% $ % , +!-4*@'-+ 45,55 % +!-4*@'-+ 45,&5 (,55 (,35 )),4% )4,4% )4,%% )3,55 )3,&% )&,3% )%,5% )%,35 )0,45 )#,35 )(,45 )(,4% 4),)5 4'9 -**' 09 ;AA,12 ' '44 '-+2 ))3'+94+- 9-2'9 43,)% 4**9'- 05 ;A..1 43,)% )")* 5,%% % +!-4*@'-+ ),)5 , +!-4*@'-+ ),)% 4'9 ),&% )")* %,)% % +!-4*@'-+ %,&5 , +!-4*@'-+ ),35 +!-4*@'-+ ),&5 42 $@'+ 49-+ 49-+ -/ )")* )")* )")* !2 49-+ $@'+ 4),)5 ' 4**9'- 05 .,,A12 ' 4+'5 -4 -//-)2 , " -**' 05 ;AA#12 ' * %+(*+2 , '% 44,&% +959'- 04 ;A.#12 ' %4'59-/% +52 , , . 4 -**' 09 ;AA712 ' '-=++' 4-+5'2 , %%! )),55 ! *+ '499 )$!%#!$' )&,55 ! 4 '499 ! " )(,55 ! '499 )$!%#!$' ( 45,3% ! 4) ! ' '499 #!$' 4),%5 % , 44,55 , ! 44,45 % , 44,&% !+ 44,&% ! , ! 45,45 ( 45,&% ( 4),5% !!$ 4),)5 ( 4),3% !!$ 44,55 . !!$ 45,55 45,35 4),35 44,)5 44,&% 42 49-+' 49-+' . . 49-+' 49-+' 49-+' $ 49-+' 49-+' <4' ) /4-$4** 9- 4-5-/- 4!"- -=' )5% 55$+ 9*/ /,%% 99<)'9 (,&% 99<)'9 )),55 . . 99<)'9 )3,35 / +!-4*@'-+ )&,55 / +!-4*@'-+ )&,&5 )")* )0,45 )")* )#,)5 )")* 45,55 / +!-4*@'-+ 45,3% 99<)'9 4),)5 . 4**9'- 05 .,,;12 ' - '+4 4&,55 " -**' 05 ., ,1 ),%5 4,5% 99<)'9 4,&5 49-+ &,55 99<)'9 3,%% . . -**' 0 ;AA.1 99<)'9 )0,)% )0,&% )/,&% )/,%5 )#,3% )(,4% 45,45 4),45 43,55 )#,55 )#,3% )(,55 )(,&5 0,55 / /-49 4,)5 )0,4% )0,%5 )/,5% )/,%% )#,&% )(,3% 45,4% 4),)% 44,5% 43,55 5,&5 )")* 49-+ $ 49-+ . 49-+ )")* )")* +!-4*2 , +!-4*@'-+ /-49 49-+ 49-+ 49-+ )14 )")* )")* +!-4*2 , +!-4*@'-+ ,,, )")* ' @'-+ 05 ;AA 12 ' '*<4 (**9-=2 ))3'+94+- 9-2'9 4),)5 )),)% )3,)% )4 )%,)5 )/,4% )(,)5 ' )")* 45,5% !2 4),55 43,&5 )(,45 -**' 09 ;A.#12 ' 4') '$+-992 , " )(,4% -**' 05 ;AAA12 ' - %'))'/52 , !, -**' 04 ;AA612 ' +? <+$2 , , -**' 02 ;A..12 ' 4<5% 552 , '% 4**9'- 04 ;A.;1 )&,5% )%,%% )/,3% -9'@'4')/,&5 )(,3% " 4),)% 4% 43,35 . -2 +!-4*@'-+ -<*+9' . -<*+9' -2 -<*+9' -<*+9' 5,5% -2 5,4% +!-4*@'-+ % +!-4*@'-+ 99<)'9 % +!-4*@'-+ , +!-4*@'-+ -/ -/ -/ ' . )#,55 % +!-4*@'-+ )#,&% $ <'@ )(,%% % 99<)'92 -+<-+- '<5? 45 '++@- +<95,35 0,%% /,&5 #,5% #,35 4**9'- 0= ;AA;1 )5,55 )),55 )3,55 )3,3% )3,&5 )&,&% )%,&5 )0,4% -))@@'-+'59 )")* <5' )'4' <2 -9'@'4' -<*+9' & <5' 5'+!-+' <5' 5'+!-+' $2 )0,55 )0,%% )#,55 )(,55 )(,35 45,35 4),35 44,45 /,35 +!-4*2 /,%% +!-4*@'-+ #,&% " <4' !2 -9'@'4' -/ -/ -/ !2 )")* 45)%'45)0 =+9' 5/')' )/,5% -<*+9' )#,55 ! -<*+9' )#,35 )(,55 -<*+9' )(,35 +!-4*2 45,35 4),55 ' 43,55 -<*+9' )%,45 )%,3% )0,&5 )/,3% )#,55 )#,35 )(,55 45,55 45,35 4),)5 43,&% 99<)'9 . !2 )")* 4555 +!-4*@'-+ . !2 +!-4*@'-+ 99<)'9 -2 4),55 ! ' ! ' /)' )$!%#!$' ( 43,4% ! & ' '!!4'9 #!$' " 55,35 ! ' & ' '!!4'9 #!$' " 5),55 ! ' '499 !+ #!$'% ( 4),55 %!*$, 4),55 %'!$, 4),5% %!*$, 4),35 %'!$, 44,55 %!*$, )%,%% )0,%5 )/,&% )#,3% )(,35 45,45 4),)5 44,55 44,%% 43,&% ==+9<4 -2 -2 -2 ==+9<4 ==2 . ==+9<4 -9-4' )(,3% )")* $) '!$% 45,)% )")* ! 45,4% )")* $) '!$% 45,4% )")* ' 4),)% )")* ' 4),)% )")* $) '!$% 4),)% '9-* ! 4),)% ')* $) 4),)% ')* ')! *$% 4),&5 '9-* ! 44,5% )")* ' 44,5% )")* $) '!$% 44,5% )")* ! 44,3% )")* ! 44,%% )")* ' 44,%% ')* $) 43,55 )")* $) '!$% Corriere della Sera Martedì 30 Giugno 2015 55 # Sul web Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv A FIL DI RETE di Aldo Grasso Di fronte all’«Elisir» di Mirabella siamo tutti malati immaginari Vincitori e vinti Q uasi tutti i medici hanno la loro malattia preferita e Michele Mirabella, medico honoris causa, ha quella del linguaggio: gli piace molto ascoltarsi e così infila parole auliche, a proposito o a sproposito, fa sfoggio di vocaboli a effetto, di quelli che riempiono la bocca. Come fa il suo allievo Paolo Bonolis. Così, per il gusto di farlo. Da vent’anni, tutte le estati, il lunedì sera Mirabella conquista la prima serata di Rai3 e la trasforma in un ambulatorio. Una trasmissione così la si segue solo per empatia, per quel piacere un po’ perverso di sentirsi addosso tutte le malattie di cui si parla. Michele è accompagnato da Virginie Vassart (nel POLIZIOTTI FUORI - DUE... Bruce Willis Serata in commedia per Italia 1: gli spettatori sono 1.530.000, per una share del 7,6% SCORPION Elyes Gabel Serata di serie per Rai2: per Scorpion 1.234.000 spettatori, 5,8% di share *1! && 99 4 89 8 © RIPRODUZIONE RISERVATA 88 83 83 9 9 1'*(7 && 9=9 9=88 9+=9 9+== 9++) 9=8 9= 9++ 9++9 9+=9 :1 $ sonno, di grassi buoni e di grassi cattivi (titolo della rubrica: «A qualcuno piace Grasso»), della digestione dei cibi fritti (in particolare del pesce). Va tutto bene, purché in dosi moderate, facendo prevalere il buon senso. Di fronte a «Elisir» siamo tutti malati immaginari, ipocondriaci, vagamente depressi. Per questo i medici dell’ambulatorio devono fare gli spiritosi, tranquillizzare, rasserenare, mostrarsi sicuri: un po’ dottori, un po’ attori. Come i medici chiamati dalla Fata attorno al letto di Pinocchio. Il loro celebre responso è: se non è morto è vivo, se non è vivo è morto. Amen. ruolo classico dell’infermiera bellona) e dal dott. Giuseppe Ventriglia, medico di famiglia (per via della rima). Si parla di caldo e digestione e par di capire che, d’estate, una zuppa di fagioli e cotiche (il primo piatto che mi viene in mente) non sia proprio indicata. Cibi leggeri, raccomanda la prof. Elisabetta Buscarini. «Soffro di reflusso, posso bere l’acqua gassata?», telefona una signora. Ma certo, con moderazione. La moderazione e il buon senso sembrano essere la panacea di ogni malanno. Come conferma il dott. Ventriglia, medico di famiglia. Si parla anche di sesso (Mirabella cambia faccia e assume quella dell’esperto), di colite, di disturbi del :*; 1$'* .:17* +4 !$:!(* 98 !$:!(* $( &7$'* .:17* + &:!&$* &:!&$* '"*# '(* #(* "# "0 #'"# # #" "#, "#" '"0 '+ 0(7$$&*( && <<*11 2$ ,1,1 2&:71 &07&$ 2*27$7:$7* &&0&7 ,122$*( 1$( /&!7*(7/ " $(;$1 1$ & &&01$ ;12* & (*271 1!$*($ 2,$ (71*#277(71$*(&$- ',* 2*&!!$7* *( $&* ,** (:;*&*2* *2$*(&$ 1*;2$ ,*'1$$($ 2:$ 1$&$;$ & *1- ',17:1 '22$' $( !1:& :'(7* (* 1!!$:(!1 ;&*1$ $:1($ ,*22$$&$ $ 858 !1$ 2: &:( $77 & *1 & (71*- &%+ !$#((# ' 0(7$$&*( 1$(* /&!7*(7/ 2$ ':*; ;12* &0:1*, ,*17(* :( 7',* 27$& ',$'(7 2*&!!$7* 7',17:1 $( :'(7* 2: !1( ,17 && (<$*($- 0(7$$&*( 21 *2% ,*7(7 2,$(!12$ ( ;12* & ($(;$- & &:22* ,17:17* 7&(7$* $(7122 & <*( (71*#*$(7&$ & !(* ($7* '(71 :(0&71 $1*&<$*( ,122$*(1$ !$2 2:$ 277*1$ 2:*1$(7&$- $# #*"0 *"0'# ' *27 *1$(* $&(* 1(7* (<$ 1$27 (*; *&*!( $1(< 1:!$ (*( 0.:$& *' ',*22* ,*&$ 1$ *7(< 7(<1* '!# - &1$ 7($ &1'* &!"1* !&$1$ &$ *& :;*&* *,17* $*!!$ *;2$ ',*1&$ ; $ !" )# !#! #*. ) ##! #4!# )* $, $, $" 00 $, $" 0$ !. /0 0+ 0+ 0+ 0" /$ 0" ) %#**# .! )#.#! 1!# )!4 !#2 !" !. $ $/ $ $" $ $ 00 /5 0 0 0" 0+ /0 0" *1< =58 *1< 5 *1< 453 *1< 5) !" %) ('1 **! !# %# 0$ $/ $" $" 0$ $" $ !. !" /0 0, 0 0" 0" /0 /0 ) # )1 *) * #.!4 & ) !. 0 0" 0 0" 0" 0/ /5 !" # $ 0$ $ 05 $+ 05 00 #)!# )!.# )*. ! !4 )#! // 0 0 0+ 0, 0 /5 !" 1(* $ $ !. !" " "# !" *.!1 #!) ',*1& $" $ !. 0 ) 0 #* *,17* !" !. 00 $0 ; /" 0$ !" ) !! ' ' *;2$ 4 3 5 4 6 5 9 6 8 5 3 2 LA SOLUZIONE DI IERI 6 8 7 4 1 9 2 3 5 3 4 5 6 8 2 1 7 9 2 9 1 3 7 5 4 6 8 9 7 2 1 6 3 5 8 4 4 1 6 2 5 8 7 9 3 7 3 4 2 3 1 9 1 8 5 3 7 9 4 6 2 1 5 3 4 9 2 7 8 1 6 1 2 8 5 3 6 9 4 7 7 6 9 8 4 1 3 5 2 # 4 5 2 1 Come si gioca Bisogna riempire la griglia in modo che ogni riga, colonna e riquadro contengano una sola volta i numeri da 1 a 9 Altri giochi su www.corriere.it "*# #( " ( "' 050 )#!. )# 0/5 /5/ +"( / )#!. 1*# ( " - #' /"/ $05 '# ! " '"(# ** ((# SUDOKU DIABOLICO 7 *" '" #/# "#+,' +'(* "# )#!. # "" $5 ' ** )**#! $5$ '( 5 ' #" (#" , '(, #! !. $, 0 $$ 0 $ !(*'! '* !. 00 )!# $ 0, 0 )13* $ 0 $*!!$ :;*&*2* #"' . )**#! 5 *## ! #$"" ' "# !+'# "# + "# !. *.) .! ,** '*22* *&7* '*22* *&7* !$77* 05 $+ $ $, $ $0 $" ) ( # $5 $5 (" # "'# ' " # # +"#( '( '# #( +" ** $# 56 # Martedì 30 Giugno 2015 Corriere della Sera