BergamoCisl MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA CISL DI BERGAMO - Anno XXXII - n. 2 - febbraio 2012 Tariffa Associazioni senza scopo di lucro: Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 2 - DCB Bergamo - Costo copia e 0,52 Il Paese alle prese con i “Decreti Monti” Cercando equità e sviluppo Un Patto Sociale per crescere di Ferdinando Piccinini Segretario generale Ust Cisl Bergamo In questo periodo storico così fortemente contrassegnato dalle molteplici difficoltà economiche e dalle prospettive future con grandi incognite si evidenzia la necessità di maggiore democrazia e partecipazione. Un’organizzazione sociale di rappresentanza importante come la CISL non può che rilanciare il ruolo del sociale come elemento fondamentale per una maggiore giustizia e equità. Per questo motivo siamo stati in prima linea e protagonisti nel contrastare i primi interventi del Governo Monti fortemente segnati dall’iniquità. Di fronte a una crisi senza precedenti si è voluto procedere senza un vero confronto con le parti sociali pensando di poter fare a meno della coesione sociale che in questo momento diventa la vera garanzia per interventi più equi e socialmente sostenibili. Occorre che il governo esca da una logica ancora troppo spesso ancorata a un pensiero liberista che ha già prodotto in tutti questi anni grandi squilibri sociali e causato questa crisi economica e finanziaria. Stanno pagando i costi di questa crisi i soliti noti: lavoratori, pensionati, giovani disoccupati e famiglie. Una larga fascia sociale già duramente provata dalla crisi e che ora rischia di impoverirsi ulteriormente. Posto fisso monotono, giovani mammoni, padri tutelati che impediscono di tutelare i figli, laureandi più o meno sfigati, lavoratori fannulloni e altre amenità uscite dalle bocche di ministri che avrebbero dovuto farsi notare il meno possibile (d’altronde il governo tecnico avrebbe dovuto servire a trovare soluzioni, non a far sorgere altri problemi) ci costringono, come davanti a un governo Berlusconi qualsiasi, a rincorrere le polemiche invece che impiegare il nostro tempo per trovare accordi utili alla crescita del mercato del lavoro, a un’occupazione sana, alla ripresa dell’economia reale e al tamponamento della spirale finanziaria… Mentre scrivo queste righe, proseguono gli incontri tra governo e parti sociali sui temi importanti dell’occupazione e del mercato del lavoro, prosegue in parlamento il confronto sulle liberalizzazioni e semplificazioni con tutte le diverse lobby dei privilegiati mobilitati: avvocati, notai e farmacisti hanno già annunciato il loro rifiuto verso qualsiasi intro- www.bergamo.cisl.it missione nelle faccende loro, quasi fossero loro la fascia sociale in difficoltà e non i lavoratori e pensionati. E allora, è qui che il lavoro di un organizzazione sindacale libera e autonoma come la CISL si fa importante e insostituibile. Prima della primavera, il governo vuole licenziare i propri decreti: noi vogliamo che non si ripeta quanto visto nella riforma delle pensioni, quando il Governo si è sottratto alla definizione di un Patto con le parti sociali non riconoscendo l’importanza della concertazione. Abbiamo prontamente reagito alle prime ipotesi del governo tese a mettere in discussione l’art. 18 dello statuto dei lavoratori che tutela le persone in caso di licenziamento senza giusta causa. E’ paradossale che nel contesto attuale dove quotidianamente contiamo le persone licenziate per riduzione di personale o per le tante chiusure di aziende, si tenti di smontare una tutela fondamentale per la dignità del lavoro come quella rappresentata dall’art. 18. La CISL ha rilanciato il confronto con proposte serie e concrete, vedremo se questa volta il governo avrà la volontà di arrivare ad un intesa con tutte le parti sociali. La manovra Monti (che in questo giornale presentiamo) è stata contrassegnata fin dall’origine dalla mancanza di equità sociale, dalla pesantezza degli interventi sulla previdenza, dall’eccessiva tassazione sui redditi di lavoratori e pensionati e dalla debolezza delle politiche per la crescita, con la conseguenza negativa di accentuare la possibilità della recessione economica per il 2012. Ancora oggi resta necessario mettere in campo interventi riformatori più decisi ed organici relativi alla riforma fiscale, totalmente ignorata della manovra, che riduca la pressione fiscale su lavoratori e pensionati a compensazione dell’inasprimento dell’IVA, per poter rilanciare la domanda interna e che sposti la tassazione sulle rendite, i patrimoni e i consumi più elevati ed un contrasto più deciso all’evasione fiscale. Per far crescere il paese è necessaria una politica di forti e decisi investimenti a sostegno dei settori produttivi con incentivi all’occupazioni giovanile, femminile e di ricollocazione dei lavoratori espulsi dalle riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali. In questo la Cisl continuerà a perseguire l’obiettivo di un Patto Sociale con tutti i soggetti istituzionali ed economici, che a tutti i livelli, anche nella nostra provincia, possa rilanciare il Paese a partire dallo sviluppo, il lavoro, l’equità sociale. www.facebook.com/cisl.bergamo bergamo cisl n. 2 - febbraio 2012 Le novità sulle pensioni La prima legge del Governo Monti è stata il decreto legge “Salva Italia”, che all’articolo 24 contiene la nuova Riforma delle pensioni, che di seguito illustriamo, utilizzando un testo dell’INAS-CISL nazionale e segnalando alcune modifiche introdotte dal Decreto Legge Milleproroghe, che diventerà legge a fine febbraio 2012. Mentre questo numero di BERGAMO CISL va in stampa, Per coloro che maturano i requisiti pensionistici a parnell’ambito del’approvazione finale del Decreto Legge Miltire dal 1° gennaio 2012, in sostituzione delle pensioni di leproroghe, il Parlamento propone il blocco delle riduziovecchiaia e di anzianità, sono previste la pensione di “vecni sino al 31 dicembre 2017 per i lavoratori che nel corso chiaia” e la pensione “anticipata”. della vita lavorativa hanno avuto esclusivamente prestazione effettive di lavoro, includendo i periodi di astensioPENSIONE DI VECCHIAIA I lavoratori dipendenti e autonomi (uomini e donne) che ne obbligatoria per maternità, servizio militare, infortunio, maturano i requisiti dal 1° gennaio 2012 possono accedere malattia e cassa integrazione ordinaria. Per gli uomini e le donne che risultano assicurati a paralla pensione di vecchiaia al compimento dell’età indicata, tire dal 1 gennaio 1996, il diritto alla pensione anticipata alla maturazione di almeno 20 anni di contribuzione. scatta se saranno in possesso delle seUomini dipendenti Donne autonome Donne Uomini autonomi guenti condizioni: settore privato e donne e iscritte Anni dipendenti e iscritti gestione • 20 anni di contribuzione; dipendenti iscritte gestione settore privato separata • 63 anni di età; INPDAP separata • un importo della pensione non infeDal 2012 62 anni 66 anni 63 anni e 6 mesi 66 anni riore a 2,8 volte l’assegno sociale. Dal 2014 63 anni e 6 mesi 66 anni 64 anni e 6 mesi 66 anni Dal 2016 Dal 2018 65 anni 66 anni 66 anni 66 anni 65 anni e 6 mesi 66 anni 66 anni 66 anni Ai requisiti riportati si aggiungono gli adeguamenti rispetto alla speranza di vita. Dal 2013 è già fissato un allungamento di 3 mesi. Per gli assicurati a partire dal 1° gennaio 1996 è richiesta anche la condizione che l’importo della prestazione pensionistica non sia inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Si prescinde da quest’ultimo vincolo se il lavoratore ha raggiunto i 70 anni di età ed è in possesso di almeno 5 anni di anzianità contributiva effettiva. Dal 2021 i requisiti anagrafici richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, compreso il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita, dovranno essere di almeno 67 anni. Per chi decide di restare al lavoro oltre i limiti di età previsti, si attiva una forma di incentivazione, con l’applicazione di coefficienti di trasformazione calcolati fino all’età di 70 anni. Per i lavoratori dipendenti, in caso di proseguimento dell’attività lavorativa, il divieto di licenziamento individuale opera sino al compimento del 70° anno di età. PENSIONE ANTICIPATA Tutti i lavoratori dipendenti, autonomi ed iscritti alla gestione separata, possono conseguire la pensione anticipata, in presenza dei seguenti requisiti contributivi: • dal 2012: 42 anni e 1 mese per gli uomini; 41 anni e 1 mese per le donne. • dal 2013: 42 anni e 2 mesi per gli uomini; 41 anni e 2 mesi per le donne. • dal 2014: 42 anni e 3 mesi per gli uomini; 41 anni e 3 mesi per le donne. Dal 2013 si devono aggiungere 3 mesi per l’adeguamento alla speranza di vita, già deciso con decreto ministeriale. Se la pensione anticipata è conseguita prima dei 62 anni di età, sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate prima del 1° gennaio 2012, sarà effettuata una riduzione: • dell’1% annuo con un’età compresa tra i 60 e i 62 anni; • del 2% annuo con un’età inferiore a 60 anni. ADEGUAMENTO ALLA SPERANZA DI VITA Gli adeguamenti alla speranza di vita calcolati dall’ISTAT si applicano ai requisiti anagrafici di tutti i trattamenti pensionistici ed al requisito contributivo per la pensione anticipata. Sino al 2019 gli adeguamenti sono triennali e negli anni successivi diventano biennali. Un Decreto Ministeriale ha già fissato un adeguamento di 3 mesi, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2013. E CHI HA MATURATO I REQUISITI? I lavoratori che, alla data del 31 dicembre 2011, hanno già maturato i requisiti contributivi ed anagrafici previsti, accedono alla pensione secondo la normativa precedente. Ciò vale anche per chi, pur avendo perfezionato età anagrafica e contributi a tale data, debba attendere l’apertura della “finestra” nel corso del 2012 e del 2013. PENSIONE: ECCO LE DEROGHE Per alcuni lavoratori continueranno ad essere applicate le norme in vigore sino al 31 dicembre 2011, anche se tali requisiti maturano successivamente: • lavoratrici che optano per la liquidazione della prestazione con il sistema contributivo (L. 243/2004); • soggetti che rientrano nel limite massimo, che sarà precisato da un decreto ministeriale e che si trovano in una delle seguenti condizioni: - collocati in mobilità ordinaria sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 4 dicembre 2011, che maturano i requisiti dopo il 31 dicembre 2011; - collocati in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011; - titolari, alla data del 4 dicembre 2011, di prestazioni straordinarie a carico dei fondi di solidarietà di settore (bancari, esattoriali, postali, ecc.), nonché lavoratori per i quali sia stato previsto il diritto di accesso a tali fondi da accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011; - autorizzati ai versamenti volontari prima del 4 dicem- n. 2 - febbraio 2012 bergamo cisl mesi dall’entrata in vigore del decreto legge Salva Italia; bre 2011; • i lavoratori che al 31 ottobre 2011 erano in congedo - dipendenti delle amministrazioni statali collocati in esoper assistere figli con disabilità grave, che maturino entro nero dal servizio alla data del 4 dicembre 2011. Per i soli dipendenti del settore privato sono previste an- 24 mesi dall’inizio del loro congedo il diritto alla pensione di anzianità. che le seguenti eccezioni: - possibilità di accedere alla pensione anticipata al compimento di 64 anni di età per coloro che maturano alme- SPARISCONO LE FINESTRE Per coloro che maturano i requisiti pensionistici a partire no 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012 e che, entro la stessa data, avrebbero raggiunto i requisiti prece- dal 1° gennaio 2012, l’accesso alla pensione non è più sogdentemente previsti per le “quote” (60 anni di età e 96 per getto al meccanismo delle cosiddette “finestre mobili”. somma tra età e contributi); - possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia con al- PRO-RATA CONTRIBUTIVO Dal 1° gennaio 2012 è esteso il sistema di calcolo conmeno 64 anni, qualora tale trattamento risulti più favorevole rispetto ai nuovi requisiti, per le sole donne che ma- tributivo pro-rata, in relazione alle anzianità contributive turino 20 anni di contribuzione e compiano 60 anni di età maturate da tale data. Tale previsione interessa chi rientrava sinora nel sistema retributivo puro. entro il 31 dicembre 2012. Anche sulle deroghe, mentre questo numero di BERGAMO CISL va in stampa, nell’ambito del’approvazione finale LAVORI USURANTI Per chi svolge lavori usuranti, dal 2012 potrà accedere alla del Decreto Legge Milleproroghe, il Parlamento sta apporpensione di anzianità agevolata a queste nuove condizioni: tando alcune modifiche, che riguardano in particolare: • i lavoratori che hanno sottoscritto Data maturazione requisiti Requisiti dipendenti Requisiti autonomi e “misti” accordi individuali o collettivi per cesDal 1° gennaio 2012 60 anni di età e quota 96 61 anni di età e quota 97 sazione del rapporto di lavoro, che hanDal 1° gennaio 2013 61 anni di età e quota 97 62 anni di età e quota 98 no cessato il lavoro entro il 31 dicembre 2011 e che avrebbero avuto diritto Ai requisiti riportati si aggiungono gli adeguamenti rispetto alla speranza di vita (vedere). Dal 2013 è alla decorrenza della pensione entro 24 già fissato un allungamento di 3 mesi. Pillole di manovre fisco • Ritorna il prelievo sulla prima casa che sarà del 4 per mille, ma salirà al 7,6 per mille dalla seconda abitazione in su. Prevista la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60 per cento. Sull’IMU prima casa è prevista una detrazione di 200 euro e un ulteriore sconto di 50 euro per ogni figlio a carico residente e di età inferiore a 26 anni. • Dal 1° ottobre 2012 scatta l’aumento delle aliquote IVA dal 21 al 23%e dal 10 al 12%. Questa misura è in sostituzione di 20 miliardi di euro di riduzione delle agevolazioni fiscali previsti dalla manovra estiva. • Ennesimo aumento dell’accisa sulla benzina che è passata dal 7 dicembre 2011 da 622 a 704,2 millesimi di euro per litro. • A partire dall’anno d’imposta 2011 (effetto sulle buste paga e pensioni dal gennaio 2012. deciso aumento dell’addizionale regionale base dell’IRPEF. Si passa dallo 0,9 all’1,23%. • Eliminato il bollo da 34,20 euro sugli estratti conto annuali, sia postali che bancari, per i conti con giacenze medie inferiori a 5.000 euro. Mini patrimoniale sui titoli. • Parzialmente riscritta, ma resa strutturale la detrazione del 36% per spese per il recupero edilizio. Confermata per il 2012 anche quella del 55% sul risparmio energetico, che sarà poi assorbita in quella del 36% a partire del 2013. • Anche per le addizionali IRPEF dei Comuni è possibile un aumento, sino ad un’aliquota massima dello 0,8%. Possibili gli adeguamenti dei singoli Comuni sino al 31 marzo 2012. • Rimodulato il contributo di solidarietà, già previsto in una delle manovre 2011, per il quale le pensioni più elevate sono ridotte del: - 5 % della parte tra 90.000 euro lordi annui e 150.000; - 10% tra 150.000 e 200.000 euro; - 15% per la parte eccedente i 200.000 euro annui. lotta evasione fiscale • Dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni e gli importi che hanno interessato i conti. Queste informa- zioni saranno utilizzate dall’Agenzia delle Entrate anche per l’individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione fiscale da sottoporre a controllo. • Il limite massimo nell’uso del contante scende a 1.000 euro. L’obiettivo è la tracciabilità delle operazioni, che consenta la lotta all’evasione ed alla elusione fiscale. Anche per i pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni sarà favorito lo sviluppo della moneta elettronica e la limitazione all’uso del contante. I libretti al portatore con depositi superiori a 1.000 euro dovranno essere regolarizzati entro il 31 marzo 2012. Una convenzione fra Il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Associazione bancaria italiana stabilirà le caratteristiche minime dei conti correnti da rendere disponibili per i contribuenti, al fine di sviluppare i pagamenti elettronici, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante ed individuando le fasce socialmente svantaggiate di clientela alle quali i conti correnti saranno offerti senza spese, in particolare i pensionati. bergamo cisl lavoro • Prevista la totale deducibilità dall’IRAP sul costo del lavoro, ai fine IRES e IRPEF. La misura si applicherà dal 2012. Confermati gli sconti IRAP per assunzione di donne e giovani. • Dal 1º gennaio 2012 l’aliquota contributiva pensionistica per gli iscritti alla gestione separata e l’aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono aumentate di un punto percentuale. politica sociale • Entro il 31 maggio 2012, sarà potenziato il ruolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e individuate le agevolazioni fiscali, tariffarie e assistenziali che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, non saranno più riconosciute ai soggetti in possesso di un ISEE superiore alla soglia individuata con il decreto stesso. Sarà previsto un rafforzamento del sistema dei controlli dell’ISEE tramite la condivisione degli archivi e la costruzione di una banca dati delle prestazioni agevolate. • Proroghe 2012 degli ammortizzatori sociali. Prorogati e rifinanziati per l’intero 2012, con le stesse regole e procedure, quasi tutti gli ammortizzatori sociali dei quali era prevista la scadenza al 31 dicembre 2011: - cassa integrazione e mobilità in deroga; - incremento dal 60 all’80% dell’integrazione salariale in caso di contratti di solidarietà; - finanziamento dei contratti di solidarietà per imprese fino a 15 addetti e per imprese artigiane; - cassa integrazione straordinaria e indennità di mobilità per le imprese esercenti attività commerciali con n. 2 - febbraio 2012 più di 50 dipendenti, agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con più di 50 dipendenti, imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti; - iscrizione alle liste di mobilità per i lavoratori licenziati dalle imprese fino a 15 dipendenti; - rifinanziamento delle proroghe a 24 mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione di attività; - corresponsione anticipata di cigo e cigs per auto impiego; - incentivi all’assunzione dei percettori di ammortizzatori in deroga; - incentivo all’assunzione di percettori di indennità di disoccupazione con più di 50 anni, prolungato fino alla pensione se il lavoratore ha più di 35 anni di anzianità contributiva; - incentivo all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di lavoratori destinatari dell’indennità ordinaria di disoccupazione e dell’indennità speciale di disoccupazione edile; - riconoscimento della contribuzione figurativa integrativa fino al pensionamento ai beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito non connessi a sospensioni dal lavoro con almeno 35 anni di anzianità contributiva che accettino un’offerta di lavoro che preveda l’inquadramento in un livello retributivo inferiore di almeno il 20 per cento a quello di provenienza; - norma che consente il rientro dei cassintegrati in azienda in attività formative; - autorizzazione all’Inps per l’anticipazione del pagamento dei trattamenti, in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale in deroga; - possibilità di lavoro accessorio (voucher) per i lavoratori che stanno usufruendo di un ammortizzatore sociale e per i lavoratori a tempo parziale; - In particolare, in concomitanza con l’aumento della aliquota contributiva a carico dei lavoratori iscritti alla gestione separata (vedi oltre), è necessario rendere strutturale la tutela per fine lavoro per questi lavoratori, finanziandola in forma contributiva tramite l’utilizzo di parte delle risorse della apposita gestione separata Inps. • Ritorno dello sgravio contributivo pieno (100% di decontribuzione) per i datori di lavoro che occupano fino a nove addetti (compresi) per l’assunzione di apprendisti dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016, per tre anni di durata del contratto. • Prorogato al 2012 il regime di detassazione in base al quale il salario di produttività percepito da lavoratori dipendenti in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali è assoggettato ad un’imposta sostitutiva del 10% in luogo dell’Irpef e relative addizionali. Il regime di detassazione viene prorogato a tutto il 2012 anche per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Prorogato al 2012 lo sgravio contributivo sul salario di produttività, secondo i criteri già previsti, che saranno resi operativi dall’INPS. • Introdotta la possibilità per ciascuna Regione di disporre la deduzione, dalla base imponibile dell’IRAP, delle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato in attuazione di quanto previsto da contratti collettivi aziendali o territoriali di produttività. La manovra “salva-Italia” costerà 635 euro alle famiglie italiane Se aggiungiamo anche gli effetti delle manovre d’estate, il conto sale a 6.400 euro. Nel quadriennio 2011-2014, l’effetto complessivo delle 3 manovre sarà pari a 161,1 mld di euro Manovre d’estate del governo Berlusconi (milioni di euro) Manovra di luglio Manovra di agosto effetto complessivo La manovra “salva italia” triennio 2012-2014 Manovra lorda Risorse per lo sviluppo Risorse per evitare taglio agevolazioni nel 2012 effetto complessivo effetto totale delle tre manovre 2011 2.108 732 2.840 30.000 10.000 4.000 16.000 161.175 2012 2013 Stima effetti sulle famiglie nel periodo 2011-2014 47.973 80.064 11.822 65.111 59.795 145.175 2014 5.578 24.406 22.698 29.859 28.275 54.265 manovra “salva italia” Nel triennio 2012-2014 Impatto a famiglia: 635 euro manovra “salva italia+quelle d’estate” Quadriennio 2011-2014 Impatto famiglia: 6.402 euro n. 2 - febbraio 2012 bergamo cisl Le richieste del sindacato: più incentivi alle assunzioni e migliori tutele sociali Grande attenzione alle politiche per il reimpiego Si è riaperto il tavolo permanente sindacati- imprese per individuare un percorso condiviso da portare poi al tavolo della trattativa con il Governo sulla riforma del mercato del lavoro. Raffaele Bonanni si dice fiducioso sulla possibilità di trovare un accordo. ”Se gli imprenditori sono in buona fede - ha detto il leader della Cisl– possiamo convergere sulle ragioni di inefficienza. Intanto abbiamo già trovato un’intesa sugli ammortizzatori. Mantenere quelli che ci sono e rafforzarli”. L’accordo sarà invece più difficile ”se vogliono il trofeo dell’articolo 18”, una vicenda ”sovrastimata”, sulla quale la CISL propone una manutenzione con l’obiettivo di tagliare i tempi per le sentenze sui licenziamenti; e indennizzare i lavoratori licenziati per motivi economici. La piattaforma Cgil, Cisl, Uil chiede un forte collegamento tra ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro finalizzate al reimpiego. Negli ultimi due anni sono stati fatti alcuni passi avanti, ma insufficienti. Il coinvolgimento dei lavoratori nelle politiche attive deve diventare sistematico, con un inserimento in percorsi di reimpiego fin dal primo giorno di cassa integrazione. A tal fine va utilizzata l’esperien- za delle agenzie del lavoro che vanno maggiormente coinvolte in tali percorsi, anche con incentivi specifici. La trattativa in corso tra governo e parti sociali, che ha dato inizio alla cosiddetta “fase due” dell’azione dell’esecutivo Monti, non riguarda solo la flessibilità in uscita e l’art.18, come spesso appare dai media. Ne è prova il documento varato, come base per la trattativa, dalle segreterie unitarie Cgil Cisl Uil lo scorso 17 gennaio, dal titolo “Per il lavoro, per la crescita, per l’equità sociale e fiscale”. La parte centrale del documento è quella relativa al mercato del lavoro, con proposte a tutto campo. Promuovere la buona occupazione, valorizzando le tipologie contrattuali che hanno dato buona prova, semplificare il lavoro flessibile, vale a dire scremare il panorama di tutte quelle tipologie che, invece, hanno dato maggiormente luogo ad abusi. Riordino degli ammortizzatori sociali: è necessario andare verso un sistema a regime che includa tutte le dimensioni e i settori di impresa e tutte le tipologie contrattuali, fondato, per tutti, su uno schema assicurativo. Promuovere la buona occupazione La piattaforma Cgil, Cisl, Uil ribadisce Decreto liberalizzazioni Il decreto sulle liberalizzazioni, detto ‘Cresci Italia’, è stato già inondato da una massa enorme di emendamenti, trasformato di fatto in un sorta di gran bazar dove gli interessi e i voti trasversali la faranno da padrone. Le lobby si sono date da fare moltissimo in queste settimane per ottenere qualche risultato: qualcuna, come quella degli avvocati, aiutata dalla circostanza di essere ampiamente rappresentata tra i banchi parlamentari. Forse per questo le dichiarazioni altisonanti sono mancate e la persuasione ha preso altre strade, più sotterranee. Ecco in sintesi alcune delle liberalizzazioni principali volute da Palazzo Chigi - VIA ONERI IMPRESE: Abrogazio- ne dei limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso, per l’avvio di un’attività economica. - RATE FISCO: Si prevede un piano di rateazione dei debiti tributari, con rate inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede, inoltre, che in caso di dilazione del pagamento non si proceda ad iscrizione ipotecaria. - SOCIETÀ GIOVANI: È istituita a favore dei soggetti con età inferiore a 35 anni la società semplificata a responsabilità limitata. - CONCORRENZA REGIONI: Viene monitorata la normativa regionale e locale per individuare disposizioni in contrasto con la tutela e la promozione della concorrenza. che il contratto a tempo indeterminato è la forma comune d’impiego e che vanno valorizzate le tipologie contrattuali che promuovono il lavoro stabile, vale a dire l’apprendistato professionalizzante come canale di ingresso al lavoro per i giovani, appena riformato sulla base di un accordo di concertazione di soli pochi mesi fa, fortemente voluto dalla Cisl, e il contratto di inserimento per il reimpiego dei lavoratori in disoccupazione, per l’occupazione femminile nelle aree ad alta disoccupazione e per gli over 50. Da incentivare il part-time, per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. Vanno attivati percorsi che incentivino la trasformazione di contratti di lavoro oggi impropriamente utilizzati (lavoro a progetto, associati in partecipazione, false partite iva, tirocini) in queste forme tendenzialmente rivolte verso la stabilizzazione. Semplificare il lavoro flessibile armonizzando costi e tutele, per contrastare gli abusi ricorrenti. Come la Cisl chiede da sempre, va raggiunta la parificazione dei costi contrattuali e contributivi dei contratti flessibili rispetto al lavoro subordinato a tempo indeterminato. - CLAUSOLE VESSATORIE: Arriva un’ulteriore tutela contro la vessatorietà delle clausole inserite nei contratti. - CLASS ACTION: Si rimuovono alcuni limiti soggettivi e procedurali nell’esercizio della class action. - TUTELA MICRO-IMPRESE: Sono rafforzati gli strumenti di tutela a favore delle imprese di minori dimensioni. - TARIFFE: Si abrogano le tariffe delle professioni. Il compenso per le prestazioni è pattuito per iscritto. - ACCESSO GIOVANI A PROFESSIONI: Gli studenti potranno svolgere il tirocinio nel corso dell’ultimo biennio di studi. - CONFIDI: possibilità anche per i liberi professionisti di poter partecipare al capitale sociale. - FARMACIE: viene abbassato a 3000 abitanti il quorum di popolazione previsto per l’apertura. Possibilità che le Regioni istituiscano nuove farmacie in bergamo cisl n. 2 - febbraio 2012 luoghi maggiormente frequentati. - NOTAI: Viene aumentata la pianta organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel biennio 20122014. - GAS: È previsto che nel meccanismo con cui l’Autorità per l’energia aggiorna il prezzo del gas si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi internazionali del petrolio. Si istituisce un nuovo tipo di servizio di stoccaggio del gas per consentire alle imprese di approvvigionarsi direttamente all’estero. - SNAM: Si riattiva la procedura per definire la separazione della rete gas dall’Eni. - IDROCARBURI: Si introducono vantaggi per i residenti dei territori interessati da impianti di estrazione di idrocarburi. - BENZINA: Pluralità di contratti possibili tra gestori degli impianti e compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale. Ampliamento delle possibilità di vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione. LIBERALIZZAZIONI Stima di Adiconsum: risparmio medio a famiglia e aumento del PIL tra l’1 e il 2% Euro 70 350 250 400 1070 spesa farmaceutica liberalizzazione del commercio liberalizzazione dei carburanti liberalizzazione delle professioni Totale Rimozione dei vincoli non giustificati all’apertura di impianti presso i centri commerciali. - ELETTRICITÀ: Aggiornamento della disciplina per tener conto della crescita dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. - NUCLEARE: Accelerazione delle procedure per smantellare gli impianti nucleari dismessi e rafforzamento della sicurezza dei rifiuti nucleari. - SERVIZI PUBBLICI LOCALI: Incentivi per favorire l’aggregazione delle aziende in soggetti imprenditoriali più competitivi. - CONTO CORRENTE: definizione delle caratteristiche di conti correnti e conti base, nonchè dell’ammontare degli importi delle commissioni da appli- care sui prelievi effettuati con carta. - RISARCIMENTI: Si elimina la procedura del risarcimento diretto del danno subito dal conducente non responsabile. - RISCHIO FRODI: Si raccoglieranno informazioni dettagliate sul numero dei sinistri per i quali si è ritenuto di svolgere approfondimenti in relazione al rischio di frodi. In prospettiva si punta a potenziare il sistema dei controlli antifrode e di ridurre, in generale, l’entità della spesa nel relativo settore. Arrivano sanzioni per frodi nell’attestazione delle invalidità derivanti da incidenti. - RC AUTO: Si vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, dispo- La CISL di Bergamo e la manovra Tasso legale Per discutere della Manovra del Governo Monti, la CISL di Bergamo ha riunito il proprio consiglio generale, che ha prodotto un documento finale nel quale, pur riconoscendo al lavoro dell’esecutivo il grado di necessario ed urgente, si “ritiene molto grave che il Governo si sia sottratto alla definizione di un Patto sociale con le parti sociali non riconoscendo l’importanza della concertazione sociale. La manovra è stata contrassegnata fin dall’origine dalla mancanza di equità sociale, dalla pesantezza degli interventi sulla previdenza, dall’eccessiva tassazione (IMU, Accise, IVA) sui redditi di lavoratori e pensionati e dalla debolezza delle politiche per la crescita, con la conseguenza negativa di accentuare la possibilità della recessione economica per il 2012, e questo nonostante l’azione della Cisl e la mobilitazione sindacale nei confronti del Governo e delle rappresentanze Parlamentari abbiano permesso di ottenere alcune modifiche sui punti socialmente più iniqui della manovra nella direzione auspicata dal Sindacato, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia delle pensioni più basse, una parziale gradualizzazione delle norme sull’età pensionabile, l’introduzione di criteri più equi per quanto riguarda la tassazione sulla casa in particolare per i nuclei famigliari”. Il Ministero delle Finanze ha fissato la percentuale dovuta per gli interessi legali. Una fissazione che ha riservato una vistosa sorpresa per il 2012, considerato che rispetto all’anno precedente il tasso di interesse legale è stato portato in aumento di un punto percentuale, dal precedente 1,5% all’odierno 2,5%. Ma cosa comporta questa variazione? Ricordiamo innanzitutto come la fissazione del tasso di interesse legale sia un provvedimento che il Ministero assume con periodicità annua. Contrariamente ad altri parametri, infatti, il tasso sugli interessi legali non subisce alcuna variazione automatica (il tasso non è indicizzato in maniera strettamente correlata ad altri parametri), ma segue un’evoluzione “manuale” a cura del Ministero. La variazione è effettuata sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore ai dodici mesi (cioè, i Bot) e del tasso di inflazione registrato nell’anno. Considerato che sia i primi che il secondo hanno subito forti aumenti, era lecito attendersi anche un apprezzamento del tasso sugli interessi legali. Ma quali sono i risvolti per la vita dei contribuenti italiani? La variazione del tasso di interesse legale ha risvolti soprattutto in ambito fiscale, visto e considerato che il calcolo degli interessi dovuti per il ravvedimento operoso dovrà essere fatto utilizzando questo termine di riferimento. Ma non solo: il tasso sugli interessi legali è utilizzato come riferimento per una larga serie di provvedimenti – come ad esempio il pagamento tardivo degli assegni – che dal 2012 sono diventati più cari. Mensile di informazione della Cisl di Bergamo Tel. 035.324111 - Fax 035.324113 Direttore: Ferdinando Piccinini Direttore responsabile: Giuseppe Cappellini Reg. Trib. di Bergamo: n. 22 del 22 ottobre 1979 Redazione: Via G. Carnovali 88 - Bergamo Stampa: RDS Webmagazine - Arcore (MB) n. 2 - febbraio 2012 bergamo cisl nendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie. - AUTORITÀ RETI: L’Autorità per l’energia elettrica diventa l’ Autorità per le reti. Sarà competente ad esercitare funzioni di regolamentazione nei settori autostradale, ferroviario, aeroportuale, portuale e della mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti. La norma definisce inoltre le competenze dell’Autorità negli specifici settori delle autostrade e del servizio taxi. - FERROVIE: Eliminazione dell’obbligo di applicare i contratti collettivi di settore nel trasporto ferroviario. - TAXI: Si adeguano i livelli di offerta del servizio taxi, delle tariffe e della qualità delle prestazioni alle esigenze dei diversi contesti urbani, secondo i criteri di ragionevolezza e proporzionalità, allo scopo di garantire il diritto di mobilità degli utenti. Decreto semplificazioni Il pacchetto semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri è un decreto che annuncia un cambio di passo nel campo della burocrazia e delle lungaggini amministrative. La versione definitiva del provvedimento contiene una serie di norme che vanno dall’abrogazione di 330 vecchie leggi alla proroga del credito d’imposta al Sud, dal ritorno della “social card” alla cancellazione dell’obbligo di chiusura domenicale per i panifici. Numerose poi le misure di snellimento delle procedure per il rilascio di autorizzazioni per le imprese. Obiettivo: ridurre gli oneri (amministrativi ma anche economici) per cittadini e aziende. Il peso della burocrazia costa alle piccole e medie imprese (Pmi) 23,1 miliardi di euro ogni anno: in pratica ogni azienda italiana con meno di 250 dipendenti subisce un onere medio annuo pari a 5.269 euro. Il calcolo ha quantificato i costi che le imprese sono costrette ad affrontare quando si rapportano con la normativa nazionale o con le procedure amministrative richieste dalle Regioni o dagli Enti locali. Il settore che incide di più sui bilanci delle pmi è quello del lavoro e della previdenza: la tenuta dei libri paga; le comunicazioni legate alle assunzioni o alle cessazioni di lavoro; le denunce mensili dei dati retributivi e contributivi; l’ammontare delle retribuzioni e delle autoliquidazioni costano 9,9 miliardi l’anno, mediamente 2.270 euro per azienda. Sosteniamo l’impegno di tutti i nostri candidati per affermare con forza la rappresentanza CISL per il futuro del lavoro pubblico 5-6-7 marzo 2012 Elezione delle RSU nel pubblico impiego e nella scuola Il 5-6-7 marzo si voterà in tutta la Pubblica Amministrazione per eleggere le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU). È un evento di straordinaria partecipazione, che acquista particolare significato in un momento di caduta dei modelli di rappresentanza, specie a livello politico. La Cisl è chiamata a un forte impegno per il futuro e chiede di sostenere i suoi candidati affinché possano assumere un forte ruolo attivo nel futuro del Lavoro Pubblico e nella Scuola. La Cisl é convinta che la partecipazione e il sostegno al rinnovo delle RSU sia la risposta più efficace a chi vuol ridimensionare il ruolo del sindacato, limitandone l’azione negoziale, fino a renderlo inespressivo e poco determinante nelle scelte riformistiche del Paese. Uno scambio perverso che la Cisl ha sempre rifiutato, convinta che solo l’esercizio del confronto, della contrattazione, della concertazione, continuamente ricer- bergamo cisl cato e rivendicato in modo fermo e deciso, possa concretizzare in modo positivo l’azione del sindacato. La Cisl occasione del rinnovo della RSU nella P.A. E nella Scuola vuole essere presente con la sua identità di sindacato riformatore, autonomo, pluralista, responsabile, che fa del negoziato il terreno privilegiato della sua azione. La Cisl è certa che i candidati che verranno eletti, la rappresenteranno in modo originale, consapevoli di rappresentare un’organizzazione la cui autorevolezza da sempre si fonda sul forte ruolo svolto a tutti i livelli e sull’articolata e ricca presenza nelle realtà lavorative territoriali. Un sindacato che anche nelle situazioni più difficili ha dato prova di saper pensare e agire in modo positivo e propositivo. n. 2 - febbraio 2012 Dopo gli accordi provinciali del 2008 e del 2009 Appello alle banche per il sostegno al lavoro e all’economia bergamasca I sindacati bergamaschi chiedono perciò maggior sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, sostegno alle imprese in difficoltà per carenza di liquidità; sostegno a nuovi investimenti con particolare attenzione ai settori più innovativi. CGIL CISL UIL di Bergamo hanno lanciato un appello alle banche del territorio, affinché assieme alle Istituzioni sostengano tutte quelle iniziative utili a far uscire dalla crisi l’economia bergamasca. Agevolazioni fiscali ai dipendenti: firma anche Apindustria Diventa ancora più ampia la platea di lavoratori a cui verrà applicata l’imposta sostitutiva del 10% per il lavoro supplementare: come era già avvenuto il 15 dicembre con Confindustria, anche i rappresentanti di Apindustria hanno siglato con CGIL CISL UIL di Bergamo un accordo che estende al 2012 l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% ai lavoratori delle aziende associate. Anche in quest’intesa si prevede che le imprese applichino le agevolazioni fiscali, cioè l’imposta sostitutiva del 10%, sui premi di produzione, sul trattamento economico per il lavoro supplementare, straordinario, in turni, notturno, festivo e domenicale erogati nel 2012 a tutti i loro dipendenti applicandola anche ai lavoratori in somministrazione. n. 2 - febbraio 2012 FNP FNP PENSIONATI bergamo cisl SPECIALE INFORMAZIONI, SERVIZI, AVVENIMENTI DELLA FNP CISL DI BERGAMO PENSIONATI MILANO Caro/a Socio/a è appena iniziato l’anno 2012 carico di incognite e di salassi, di preoccupazioni e di forti tensioni ma anche, lo speriamo fortemente, di speranza per un’inversione di tendenza che apra il cuore alla fiducia. Ecco perché l’augurio affettuoso che rivolgiamo ai nostri Soci è che l’anno nuovo possa essere foriero di salute, di tanta serenità, di prospettive e di certezze per tutti. C’è il rischio concreto che senza sviluppo ed occupazione per i giovani, senza equità e senza una riforma fiscale ineludibile, si differisca quel patto sociale a cui la FNP CISL tiene in modo particolare, con il riacutizzarsi del conflitto intergenerazionale e con il perpetrarsi delle iniquità. Come CISL abbiamo il diritto-dovere di difendere e tutelare quanti sono da noi rappresentati, ecco perché non possiamo abdicare al nostro ruolo e sottostare a decisioni del Governo che fino ad oggi hanno risparmiato i più forti, caricando il fardello e facendo cassa sui “soliti noti”. Come FNP riteniamo indispensabile il confronto e la concertazione per evitare che i tecnici e le varie lobby non deprimano ulteriormente la nostra sopravvivenza e l’equilibrio sociale. I primi interventi del governo Monti serviti per fare cassa e mettere in sicurezza il Paese Italia, rappresentano un durissimo attacco alle condizioni di vita dei pensionati, dei lavoratori e dei giovani: una manovra iniqua, che rischia di produrre recessione se non si procede con provvedimenti di rilancio dell’economia e dell’occupazione. In particolare vengono colpite le pensioni con la mancata rivalutazione per le fasce superiori a 3 volte il minimo. Occorre ricordare, ancora una volta, che le pensioni sono già state duramente ridimensionate negli ultimi 15 anni (-35%). Bisognerà pensare seriamente ad un recupero economico dei nostri redditi. La lotta all’evasione fiscale rimane la vera emergenza nazionale, con 120 miliardi di gettito evaso all’anno, la patrimoniale è ridotta ad una indiscriminata tassa anche sulla prima casa e sui risparmi (non tocca i grandi patrimoni) ed è fortemente a rischio per i tagli il welfare sociale. Urge una riforma fiscale per ridare respiro alle famiglie i cui redditi continuano ad essere falcidiati da una tassazione elevata (43%). Il nostro augurio è che dopo il “salva Italia” ed il “cresci Italia” ci sia un “risorgi più giusta Italia” con un riequilibrio dei pesi oggi sopportati unicamente da pensionati, lavoratori, precari, disoccupati e famiglie intere alla deriva. Il nostro impegno sarà moltiplicato perché vi sia davvero l’inizio di un’ inversione di tendenza verso l’equità e la giustizia sociale. Ci vuole il concorso onesto di tutti: del governo, della politica, del sindacato, ognuno per il ruolo e la responsabilità che gli compete. In questo momento di difficoltà nessuno stia solo. Per ogni necessità tue e dei tuoi familiari rivolgiti alla nostra Sede centrale o presso le Sedi FNP del Tuo Comune, troverai delle persone competenti in grado di dare risposte ai tuoi bisogni. Faustino Gritti LA TESSERA IN TUO POSSESSO HA VALIDITÀ FINO A TUTTO IL 2013 In qualità di iscritto hai diritto, come gli anni passati, ad agevolazioni derivanti da convenzioni e ad una polizza di solidarietà furto-scippo e infortunio i cui dettagli li troverai sul prossimo giornale FNP o telefonando allo 035/324260 E’ IMPORTANTE ISCRIVERSI ALLA FNP QUANDO VAI IN PENSIONE PER: • continuare a far parte della CISL e sostenerne i valori in una categoria che raggruppa oltre 61500 pensionati iscritti a livello bergamasco e 2200000 a livello nazionale; • far parte di un progetto in cui il PENSIONATO è parte ATTIVA della nostra società con la propria esperienza di lavoro e sociale. Perché l’anziano è un valore senza età; • svolgere un’azione attiva nel momento in cui la categoria dei pensio- nati assume iniziative a livello politico sul territorio e a livello nazionale Ricordati che la tessera è un contributo di solidarietà a sostegno di tutte le attività sindacali e dei bisogni dell’iscritto. Sostenere l’organizzazione consente e consentirà di poter beneficiare e aumentare le tutele per lo sviluppo e la tutela degli interessi dei pensionati; • usufruire - dell’assistenza del sindacato nell’ambito di tutti i servizi offerti dalla CISL; - dell’assistenza del sindacato nei rapporti con l’INPS per la corretta istruzione e controllo; - di tutte le pratiche relative alla previdenza e/o assistenza tramite l’INAS; - dell’assistenza per l’istruttoria di tutte le pratiche fiscali tramite il CAF; - del fondo assicurativo di solidarietà furto/ scippo e infortuni. P SPECIALE FN II bergamo cisl n. 2 - febbraio 2012 ACCREDITO PENSIONE - USO DEL CONTANTE Niente più pagamenti in contanti per le pensioni sopra i 1.000 euro. Anche gli anziani più fedeli al rito mensile della fila alla Posta dovranno cambiare abitudini e modernizzarsi per forza. La novità riguarda 450 mila pensionati, tra quei 2milioni e 200 mila che ancora percepiscono l’indennità in contanti. Per chi non arriva ai mille tutto potrà restare come prima. L’istituto di previdenza non fa altro che adattarsi alla Manovra correttiva del governo approvata a dicembre: la legge 214 impone infatti alle pubbliche amministrazioni di utilizzare sistemi di pagamento virtuali per corrispondere stipendi, pensioni e compensi di importo superiore ai 1.000 euro. La scelta del Governo ha i seguenti obiettivi: • tracciare qualsiasi movimento di denaro è anche una lotta all’evasione (bisognerà pagare i ns acquisti sopra i 1000 euro attraverso assegni o carte di credito), • diminuire i rischi per il trasporto di denaro, • aumentare la liquidità agli Istituti di credito. La campagna contro il contante non ha solo ragioni di semplificazione, ma anche di sicurezza: l’uso dei soldi è rischioso per i pensionati stessi spesso truffati e raggirati. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati del 17% rispetto al 2010. Le nuove modalità di versamento entreranno in vigore dal prossimo 7 marzo. Entro febbraio i 450 mila pensionati devono comunicare all’Inps se intendono avvalersi di un accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. Ricevere la pensione sul conto cor- rente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente: l’importo verrà accreditato dal primo giorno. Il pensionato potrà utilizzare anche la INPS Card che consente di prelevare gratuitamente la pensione dagli sportelli automatici postali o da quelli bancari che espongono il marchio Cirrus/Maestro. La relativa richiesta è molto semplice e potrà essere attivata attraverso l’INAS. Per le pensioni che in occasione della tredicesima o quattordicesima l’ammontare supera i 1000 euro è stato chiesto che vengano pagate separatamente, così come l’indennità di accompagnamento, l’invalidità civile e eventuali competenze arretrate. Rimane la partita dei conti agevolati allo studio dell’ABI e che le Banche e le Poste dovrebbero riservare così come previsto dal Decreto Monti e che noi abbiamo richiesto a COSTO ZERO. Al momento l’unica agevolazione riguarda l’eliminazione dell’imposta di bollo sui conti che hanno una giacenza sotto i 5000 euro. ADEGUAMENTI PENSIONI nel 2012 • recupero sulla pensione del 2011 dello 0,2% nel mese di gennaio 2012 “conguaglio 2011” • AUMENTO PROVVISORIO a partire da gennaio 2012 del 2,6% come sotto specificato: fino a 1405,05 (tre volte il minimo) aumento di 2,60% (100%) da 1405,05 a 1441,59 aumento a scalare della quota necessaria per raggiungere (clausola disalvaguardia) il limite massimo della fascia €1441,58 Oltre 1441,59 NESSUN AUMENTO nel 2012 e nel 2013 INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO INVALIDITA’ CIVILE PENSIONE SOCIALE ASSEGNO SOCIALE PENSIONE MINIMA € 492,96 (anno € 5915,52) € 267,57 (anno € 3478,41) € 353,54 (anno € 4596,02) € 429,00 (anno € 5577,00) € 480,53 (anno € 6246,89) LIMITE DI REDDITO PER L’INTEGRAZIONE AL MINIMO: LIMITE REDDITO INDIVIDUALE (annuo) • integrazione piena fino a € 6.246,89 • integrazione parziale da € 6.246,89 a € 12.493,78 • nessuna integrazione oltre € 12.493,78 LIMITE REDDITO CONIUGALE (annuo) per pensioni con dec. dopo il 1994 • limite reddito coniugale per integrazione piena fino a € 18.740,67 • limite reddito coniugale per integrazione parziale da € 18.740,67 a € 24.987,56 • limite reddito coniugale che esclude l’integrazione sup. a € 24.987,56 n. 2 - febbraio 2012 P SPECIALE FN bergamo cisl III “I longevi nella provincia di Bergamo…” L’anziano: una risorsa senza età I dati della ricerca FNP su “I longevi nella Provincia di Bergamo…”, presentata in un convegno nei mesi scorsi alla Fiera di Bergamo, aprono alla speranza perché danno il quadro di una grande potenzialità, ancora inespressa, presente nei nostri territori. Quello che è chiesto ai longevi è di occuparsi per garantire la qualità della vita dei propri coetanei attraverso quella vicinanza, prossimità empatica, che è la sola che riesce a dare significato e calore alla quotidianità di persone anziane coinvolte in esperienze dirette di fragilità. Quello che viene chiesto è di essere “ponti relazionali” che garantiscono la costruzione di una comunità capace di prendersi cura di tutte le proprie dimensioni umane. Questo a partire dalla necessità di garantire solidarietà intergenerazionale: spetta ai longevi, dotati di saggezza che viene dall’esperienza e di capacità di vivere in sobrietà, il ruolo attivo per la promozione di un grande cambiamento, che è prioritariamente culturale, verso un vero patto di solidarietà intergenerazionale. Un ruolo di presidio e di advocacy: in un welfare che si orienta verso la domanda serve qualcuno che è in grado di accompagnare le persone fragili nei meandri dell’offerta socio-sanitaria al fine di trovare le risposte idonee ai propri reali bisogni. Per questo si chiede ai longevi di presidiare i luoghi della programmazione delle politiche socio-sanitarie, ma anche di partecipare direttamente alla loro realizzazione in una logica promotiva e non meramente prestazionale e legata all’urgenza. La logica dei voucher e delle doti, se non adeguatamente governata, rischia di incentivare solitudini e non socialità (condizione fondamentale per vivere da uomini le proprie fragilità); garantire una sicurezza dal volto umano. Lo sguardo degli anziani è più caldo e umanamente promuovente di quello delle telecamere; presenze capaci di custodire l’umano attraverso for- me di partenariato sociale che è in grado di garantire tutela e appartenenza alla propria comunità anche per le persone che vivono esperienze di non autosufficienza. I longevi possono garantire quella “memoria storica comune” che sa ridare significato ad un presente segnato dalla fragilità e una possibilità di futuro anche nella terminalità (solo quando si sa di “essere di qualcuno” anche l’esperienza estrema può diventare umanamente vivibile); superare le logiche individualistiche, liquide, che caratterizzano le nostre relazioni quotidiane; promuovere una comunità dove ci sia spazio per tutti, proprio perché costruita sui bisogni dei deboli (anziani e minori), e non su logiche adulto centriche; il recupero della memoria: la nostra quotidianità è talmente centrata sulla velocità del cambiamento da non avere più una memoria (vedi ad esempio la crisi finanziaria: passata la prima emergenza coloro che hanno causato disastro hanno ricominciato a darsi premi mi- lionari. Forse sarebbe meglio provare a dare fiducia, attraverso logiche di microcredito, ai poveri e a quelli che fanno fatica…). Recuperare una socialità dotata di senso, che rimanda ad una cittadinanza attiva ed ad una partecipazione diretta alla vita della propria comunità. “E’ alla sera della vita che é più bello attendere la luce. Bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci”, sapendo che il domani nascendo è foriero di nuove opportunità per costruire una comunità a misura di uomo. E questo tenendo ben presente che oggi più che mai è indispensabile realizzare servizi sociali e sanitari fatti da uomini e non uomini da servizi. Fare questo richiede di ridare ad ogni uomo il suo posto: quello di Essere sociale. Ciò è possibile solo se è garantita la conditio sine qua non di una comunità solidale. Benvenuto Gamba resp. ufficio servizi alla persona Cons. Valle Cavallina P SPECIALE FN IV bergamo cisl n. 2 - febbraio 2012 Attenzione allo stato sociale La critica realtà politico-economica costringe le donne a porre un’attenzione particolare alle vicissitudini dello stato sociale, argomento particolarmente sentito in termini di genere. Uno stato sociale forte è strumento di sicurezza e controllo delle tensioni, che ancora una volta pesano soprattutto sulle donne. In questo scenario generale, le donne sono pilastri e bersagli, se non ci fossero le donne non potrebbero sopravvivere le famiglie. Ricordo che secondo l’ISTAT è a loro carico ben il 76,2% del lavoro familiare e di cura, ogni anno svolgono in questo senso 2,1 miliardi di ore in termini di lavoro e di impegno. Una richezza immensa. Non si possono mettere in discussione i capisaldi dell’attuale welfare perché peggiorerebbero le condizioni delle donne. Vanno salvaguardati il diritto alla salute, all’istruzione, ad un sistema pensionistico, ad una rete di servizi di aiuto familiare formati da nuclei in cui sono presenti anziani e non solo bambini, bisognosi di cure parentali. Le politiche hanno bisogno delle donne, perchè non vi possono essere politiche di genere, senza che le donne ne siano protagoniste. Non ci può essere pieno benessere per le donne se manca la loro piena partecipazione ai luoghi delle scelte, così come non ci può essere pieno benessere per i giovani se manca la loro piena partecipazione ai luoghi delle scelte politiche e istituzionali. Puntiamo ad una contrattazione sociale che porti nella comunità coesione solidarietà, qualità/quantità dei servizi e una contrattazione sulle tariffe e rette, affinchè i servizi siano sempre più usufruibili dai cittadini e dalle cittadine bisognosi. Un’attenzione particolare alle condizioni immateriali, quali ad esempio: i rapporti, le rela- “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” M. Teresa di Calcutta zioni con gli altri, la percezione della paura, i rapporti con le reti sociali e l’associazionismo. Tutte queste fragilità sono emerse con forza anche nella ns indagine, condotta con il CENSIS, a livello provinciale bergamasco. Il sindacato dovrebbe essere un luogo straordinariamente adatto ad accogliere le nostre istanze: vogliamo dimostrare che si può crescere sulle differenze e per fare questo cerchiamo un metodo di lavoro ed esperienze che coinvolgano momenti importanti della vita sindacale. Facciamo parte di una generazione di donne che non si sentono di dover conquistare un posto alla pari con gli uomini. Semplicemente sentono di esserlo, con ovvie differenze. Impariamo ad apprezzarle queste differenze, a crescere insieme ad essere alla pari senza bisogno di doverlo ribadire continuamente. Una democrazia paritaria parte dall’assunto che le donne non sono una minoranza da tutelare, ma rappresentano la metà dell’umanità, con pieni diritti di cittadinanza e rappresentanza. E’ necessario attivare come FNP nei coordinamenti donne politiche della diffusione e promozione delle conoscenze che le aiutino a conoscere diritti esigibili sulle pensioni, tariffe, prestazioni sanitarie gratuite, sussidi, etc., alfabetizzazione tecnologica di base , spingere i centri sociali sul territorio a favorire ed organizzare spazi dedicati alle donne; e perchè no valorizzare e trasmettere competenze, abilità e vissuti acquisiti e accumulati nel corso della vita, la cui memoria e valore danno senso e producono autostima. m.b. 8 MARZO 2012 Auguri a tutte le donne che sanno mutare le loro lacrime in danza... alle donne che sanno essere luce nell’oscurità... alle donne paladine di giustizia e pace... alle donne che con il loro entusiasmo vogliono svegliare l’alba... alle donne che non si arrendono mai e plasmano i loro sogni... Auguri a tutte le donne che con il loro saggio impegno quotidiano rendono straordinario il domani! “UN RICONOSCIMENTO SPECIALE ALLE NOSTRE CENTENARIE” La FNP ha riprodotto su una targa la “tessera speciale oro” riservata alle iscritte Centenarie, che sarà loro recapitata dalla Sezione locale, in occasione della Giornata dedicata alle DONNE.