RASSEGNA Stampa SOMMARIO 02 Dicembre 2015 SEZIONE QUOTIDIANI Ateneo Palermo La Repubblica – Ascolto e corsi d’impresa: così l’Ateneo aiuterà gli studenti in crisi di Fabrizio Micari GdS – Per i migranti. Unicredit dona 25 computer all’Ateneo GdS – Fiera del Mediterraneo. “Palermo Eco Expo”: ambiente e tecnologia La Repubblica – Addio a Bonacasa, archeologo di Alessandro GdS – Bagheria. Proiezioni rare per ricordare Pasolini GdS – Buttitta e il suo allievo: una conversazione La Repubblica – L’iniziativa. Stranieri in scena davanti agli autori La Repubblica – Diario dell’accoglienza. Migranti, la paura dopo l’odissea GdS – Parchi urbani, ville e riserve di caccia. Il verde che sbiadisce tra sporcizia e incuria Altri Atenei La Sicilia – Catania. Dipartimento Matematica: “Programma il futuro 2015 – 2016” SEZIONE WEB NuovoSud.it – Unicredit dona 25 computer rigenerati all’Università di Palermo SiciliaInformazioni.com – Vecchioni a Palermo narra la “bellezza” fra padri e figli LiveSicilia – “Educare oggi”. Incontro con Vecchioni La Gazzetta – Roberto Vecchioni a Palermo per parlare del suo libro “Il Mercante di Luce” L’inchiesta Sicilia – “Echi della lunga distanza” al Teatro Biondo Corrierequotidiano.it – Morto Nicola Bonacasa, esperto arte alessandrina IlTempo.it – “Affidamenti senza appalto”. Musumeci contro Crocetta IlSole24Ore.it – Cantone “indaga” sulla sanità siciliana LiveSicilia Enna – Università Kore di Enna. Puglisi rieletto rettore Agenzie di stampa ANSA.it – Migranti: minori non accompagnati si raccontano a teatro Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna –[email protected] Blog Unipa Younipa – “Progetta il tuo futuro in Europa”, 140 borse di mobilità Erasmus Plus Younipa – “Terza giornata della legalità”, i seminari di Run Younipa – Sbrigarsi con la laurea anziché perdere tempo alla ricerca del voto alto Younipa – Emirati Arabi Uniti, grande successo della delegazione dell’Università LUM Younipa – Torna UniEvents con Younipa, giovedì “Green Irish” Younipa – Cus Palermo, I risultati del week-end (atletica, calcio, calcio a 5 e basket) Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna –[email protected] la Repubblica PALEfoto s ez Commenti data 02/12/2015 pag I-XI L'INTERVENTO Ascolto, sostegno e colsi d'impresa così l'ateneo aiuterà gli studenti in crisi IFAUKIZIU MIUMI I L TERRIBILE lutto che due settimane fa ha colpito la nostra comunità — la morte tragica di un ragazzo di straordinario valore animato da una grande passione per lo studio — mi ha fatto riflettere su che cosa l'Università possa fare per sostenere i suoi studenti. SEGUE A PAGINA XI ASCOLTO E CORSI DI IMPRESA: COSÌ L'ATENEO AIUTERÀ GLI STUDENTI IN CRISI <SEGUE DALLA PRIMA DI CRONACA FABRIZIO MICARI TuDENTI che a volte sono vittime di uno smarrimento connesso all'età ma anche ai tempi difficili che vivòno, tra la violenza bruta e insensata del fondamentalismo e -S . rincertezia per il proprio futuro esistenziale e professionale. Me lo sono chiesto da -rettore e da padre di una ragazza coetanea di questo studente, sentendo che quel . . ragazzo volato dal settimo piano della facoltà di Lettere avrebbe potuto essere mio figlio. .Anii era mie figlio, come era figlio ai tutti i docenti dell'Università di Palermo che sono responsabili della formazione degli studenti, come era fratello dei tanti giovani che ogni giorni frequentano le nostre aule. Ho pensato, nelle ore del più atroce dolore per la famiglia, al percorso che questi nostri figli compiono dalla culla alla scuola all'Università. Ai loro primi passi nel mondo, seguiti dall'attenzione costante di genitori e parenti, all'ingresso all'asilo; e poi alle primarie e alle medie. Un percorso che, seppure condizionato dalle più diverse situazioni familiari e sColestiche, è supportato da una rete di protezione naturale che. nasce dal contatto diretto tra genitori e istituti é che conta — anche istituzionalmentesul supporto di struttine preposte a segnalare eventuali casi di disagio sociale, familiare, personale. .. ' Poi anti tratto chiediamo a questi ragazzi, freschi di maturità, di affrontare il grande saltò verso l'Università. Che --è un altro mondo, una palestra di crescita e di autonomia. Una struttura 'libera" che— eschisi alani'. corsi di studio— non ha classi definite, non ha interrogazioni é verifiche quotidia- dotto anni. Ma può provocare anche, sone non prevede un rapporto diretto equo- prattutto al primo anno, un certo disorientidianci tra studente e docente. Un mondo tamento, soprattutto in quei corsi di studove loiiudio diventa pratica per lo più in- dio che aprono un ventaglio di prospettive dividtízie‘ dove si impara il concetto di i. e. molto ampio, frequentati da studenti che spórisabllità difetta con i libri e i sapori ; do non hanno ancora deciso con chiarezza ve i rapporti e le relazioni tra coetanei so- che cosa fare "da. grandi". Il ragazzo che è . no ; affidati all'incontro fluido in grandi morto il 20 novembre frequentava il pri. strutture che prima si chiamavano facoltà rn° anno- ' Come aiutare, allora, questi nostri figli? eora., ancora più grandi, articolate °rimitidisciplinari —.sono diventate "Scuole". : Come andare oltre l'abbraccio a un genito- Questo passaggio può essere una straor- re disperato che si chiede perché'? D'istindiriaria occasione di crescita e di matura- to, ho scritto una lettera ai docenti, chiezione per ragazii che harmo più o meno di- dendo loro maggiore attenzione, tempo e dedizione per gli studenti che hanno davanti. Sull'equità e la giustizia non ho speso neanche una parola perché la ritengo una precondizione necessaria. Tempo e ascolto. Cosa, capisco, più facile per corsi meno numerosi e più specialistici. Ma non impossibile neanche tra le classi di studio più affollate, se in cattedra ci sono orecchie e sguardi attenti a cogliere segnali di difficoltà. Se la cattedra none un elemento di distanza, di distacco, ma soltanto uno strumento per farsi comprendere meglio. Adesso vorrei tradurre quest'attenzione in azioni concrete, con l'obiettivo di fare sempre più dell'Università di Palermo una collettività coesa dove docenti e studenti si parlino, si ascoltino, sappiano conoscersi e ri-conoscersi. Per far questo ho pensato a due iniziative, che certamente potranno essere implementate con il contributo dell'Ateneo. La prima è una capillare campagna di promozione sullo sportello di counselling psicologico che è attivo al Cot ( il nostro Centro di orientamento e tutorato) e che offre un servizio completamente gratuito, orientato soprattutto alle difficoltà che i ragazzi possono incontrare nello studio, alle relazioni con gli altri studenti e con i docenti, ma anche più complessivamente alle relazioni personali, familiari e sociali. La seconda è il potenziamento dei corsi di autoimprenditorialità che nascono dall'espe__ Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa la Repubblica PALEfoto pag Commenti 66 9. • .. .. .. .:.„,..: data . ._. E-MAIL rienza del nostro consorzio Arca, un luogo dove oltre trenta idee partorite nei dipartimenti universitari sono diventate aziende di successo. E questo non soltanto perché è bene che gli studenti capiscano che i tempi sono cambiati e che il settore pubblico offre sempre meno possibilità di occupazione, ma perché sappiano che hanno dentro di sé il potenziale per riuscire a trovare un posto nel mondo. Che con le idee e l'impegno si va avanti. Anche adesso, anche quando il terrorismo vuole imporci la paura, anche quando la disoccupazione giovanile nel Sud supera il 60 per cento. Le idee portano lontano, sempre. Questo avrei voluto dire a quel ragazzo intelligente e fragile. L'autore è rettore dell'Università di Palermo ORIPRODUZCINERISERVATA Potete inviare levostre ' su argomenti Cittadini . - . aditarattére‘... . . .;: ~a ie : • , a paiamo@ - .-j. • • repubbricalt• .. ..*.. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa 02/12/2015 I-XI GIORNALE DI SICILIA ez- Palermo data pag Cronaca di Palermo O 02/12/2015 23 Per i migranti Unicredit dona 25 computer all'Ateneo Continua la collaborazione tra Unicredit business integrated solutions e l'Università di Palermo. 25 computer«rigenerati» verranno donati dalla banca alle comunità che accolgono i giovani migranti che frequentano la Scuola di lingua italiana per stranieri dell'Ateneo (ItaStra). I corsi, attivi dal 2005, hanno l'obiettivo di promuovere attività didattiche, di consulenza e di ricerca nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda e straniera. «La richiesta di donazione di computer - sottolinea Roberto Cassata, responsabile del Settore pubblico e sviluppo del territorio Sicilia di Unicredit - pervenuta sotto il mandato del precedente Rettore Roberto Lagalla, si • conclude con il suo successore, Fabrizio Micari. La banca, con un gesto concreto, - continua Cassata - aiuta anche l'ambiente, evitando lo smaltimento di computer che contengono sostanze altamente inquinanti». La donazione avverrà domani, alle ore 17, al Tetro Biondo. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa GIORNALE DI SICILIA Sez- Palermo data pag Vedere & Sentire O 02/12/2015 30 Fiera del Mediterraneo «Palermo Eco Expo»: ambiente e tecnologia oso Alla Fiera del Mediterraneo, «Palermo Eco Expo», la prima rassegna sul risparmio energetico, nuove tecnologie, sviluppo e mobilità ecosostenibile, alimentazione bio della città di Palermo. Fino al 7 dicembre la Fiera ospiterà convegni e seminari, ma anche importanti espositori che presenteranno i loro prodotti dalle 16 alle 19: dalle auto elettriche di Nissan Italia, alle compostiere fino alle Security Smart Energy. Spazio ai progetti dell'Amat. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data la Repubblica PALEfoto Cronaca s ez 02/12/2015 pag IX AVEVA 84 ANNI. GUIDÒ CAMPAGNEDISCAVOAHIMERA E LEFITS MAGNA E FORDÒ LA SCUOLA DI AGRIGENTO Addio a Bonacasa archeologo di Alessandro PAOLA NICITA La passione di una vita, quella per l'archeologia, lo aveva condotto in giro per il mondo, tra gli scavi della Libia e della Turchia, impegno riconosciuto con le onorificenze più Importanti, come quella di Accademico dei Lincei e professore emerito: Nicola Bonacasa è scomparso ieri a Palermo, all'età di ottantaquattro anni. I funerali si terranno alle 10 nella chiesa della Sacra Famiglia, in via Amsonia. Nato a Trapani il 6 novembre 1931, Nicola Bonacasa era uno degli studiosi più impegnati nella ricerca e nello studio della cultura alessandrina e della presenza romana nell'Africa settentrionale. Allievo di Achille Adriani, che fu costretto dal fascismo a trasferirsi in Egitto dove aveva individuato il mausoleo di Alessandro Magno, Bonacasa era diventato il maggiore esperto dell'architettura della Alessandria tolemaica. Dopo aver frequentato la Scuola di Roma e Atene di archeologia, viene coinvolto dal suo maestro nella prosecuzione della ricerca: è in Turchia negli anni Cinquanta per gli scavi di Yasos, in Sicilia invece sarà il sito di Himera, ultima colonia greca scoperta in Sicilia alla quale dedica cinque volumi, realizzando tra l'altro anche il primo allestimento del Museo di Himera. Bonacasa ha diretto per molti anni l'istituto di Archeologia dell'Università di Palermo ed dalla fine degli anni Settanta ha guidato varie campagne di ricerca a Sabratha e a Leptis Maglia, la città libica dove era nato l'imperatore romano Settimi° Severo, collaborando anche agli scavi a Cirene. Tra i suoi molti studi è sicuramente da ricordare la sua specializzazione sulla cultura etrusca, frutto della quale sono varie pubblicazioni dedicate alle pitture di Tarquinia; scritti e studi furono, tra gli altri, dedicati anche al giovinetto di Mothia e al mondo ellenistico romano, specie quello della ritrattistica. Figura di riferimento per il ACCADEMICO Nicola Bonacasa durante un intervento Lo studioso era stato ammesso ai Lincei mondo internazionale dell'archeologia, Bonacasa non trascurò l'insegnamento, convinto com'era nella necessità di dare spazio e possibilità alla formazione dei giovani archeologi: si deve a lui, insieme all'allora rettore Ignazio Melisenda, l'iniziativa nei primi anni Novanta di avviare una scuola di archeologia ad Agrigento, oggi affermata realtà e com'odi laurea. Presente e attivo in Sicilia, con mille iniziative, ma con il Norclafrica sempre nel cuore: ancora tre anni fa, mentre ancora si respirava l'aria della Primavera Araba, e prima che la situazione precipitasse e diventasse impossibile a causa dei conflitti, Nicola Bonacasa si era recato ancora in Libia a lavorare ai suoi amati scavi. PRODUZ IONE RISERVATA Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa GIORNALE DI SICILIA Palermo Cronaca di Palermo ez- data 02/12/2015 pag 29 O Bagheria Proiezioni rare per ricordare Pasolini Nell'ambito delle celebrazioni per il quarantennale della morte di Pasolini, domani alle 16, nell'aula magna del Laboratorio Universitario Multimediale, a palazzo Aragona Cutò, incontro nell'archivio pasoliniano nel quarantennale della morte di Pasolini. Saranno proiettati i rarissimi «Video-anelli del cinema pasoliniano» -1981- e «Appunti per un'Orestiade africana» regia di Pier Paolo Pasolini -1970. Verrà distribuita copia della «Conversazione con Pier Paolo Pasolini» a cura di Renato Tomasino. ('P16') Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa GIORNALE DI SICILIA ez- Palermo Vedere & Sentire data 02/12/2015 pag 30 O Pasqualino Buttitta e il suo allievo: una conversazione em. Il Museo internazionale delle marionette (piazzetta Antonio Pasqualino) ospita alle 17 la presèntazione del libro «Orizzonti della memoria. Conversazioni con Antonino Cusumano» di Antonino Buttitta, edito da Ernesto Di Lorenzo; con l'autore e il curatore del volume dialogano Gabriella D'Agostino e Gianfranco Marrone. Ripercorrere sul filo dei ricordi la complessa personalità e la vicenda esistenziale di Antonino Buttitta, antropologo e maestro di più generazioni, è il tema di una serie di lunghe conversazioni fra l'autore e il suo allievo, Antonino Cusumano. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa la Repubblica data PALEIFLY10 02/12/2015 pag Società Spettacoli Cultura e Sport . , ' . , , 'i,.'; , ,..•,',. '.., ':.„, . ' ií f '.,... X •,- .-1.r,<,. ,-' '., . 4- , , 2..i— ''.. - A ‘...-, - f ..", -',..,: e::::-., i -, , :-,, ..«,,.., , .. 5,2,Nry:144% - ,- 2"-. . L'INIZIATIVA . , • Stranieri in scena davanti agli autori • omani saranno i migranti a inaugurare, al Teatro Biondo alle ore 17,30, il nuovo anno accademico del dottorato in "Studi letterari,filologico-linguistici". È l'occasione per assistere allo spettacolo ideato dal regista e narratore iracheno Yousif LatifJaralla 'Echi della lunga distanza". La performance teatrale darà voce ai migranti che frequentano i corsi di italiano per stranieri all'Università, e racconterà le storie dei ragazzi che hanno attraversato il Mediterraneo per sfuggire alla guerra, alle persecuzioni, alla fame. Sul ' palcoscenico del teatro le singole storie, raccontata in lingue diverse, si intrecceranno alla proiezioni di immagini e alla musica. Allo spettacolo assisteranno 21 scrittori palermitani, che scriveranno un testo che andrà a comporre un'antologia curata dall'Istituto di Italiano per straniero. D Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa XII-XIII data la Repubblica PALEfoto s ez Società Spettacoli Cultura e Sport 02/12/2015 pag XII-XIII ., ,. . ...:.....3.o04,zok...ii .:' : ~ornarne Li Diario dell acco Ili.. enza.q. .".2 : .. ,.:..,.. .. . , ...,,... ,„. L'esperienza di due medici dell'ambulatorio per i profughi "Chi fugge dalle guerre nasconde disagi psichici gravi" Migranti laìnura dopo l'odissea Le torture, i naufragi, gli incubi storie dei rifugiati in cura ELEONORA LOMBARDO uando si parla di migranti forzati che arrivano sulle nostre coste si fa riferimento all'invasione di una massa indistinta di non persone che portano con sé disperaziole ne, fame, povertà e malattie. Ma la conoscenza di quella che è a tutti gli effetti una nuova TaTscia della nostra popolazione dal punto di vista medico, studiata in un ambulatorio del policlinico di Palermo, sintetizza in , una frase una realtà completamente diversa: «Quanti arrivano vivi qui non sono disperati, ma giovani, forti e indipendenti, motivati da un progetto di miglioramento dell'esistenza. I nostri figli non ce la farebbero, non sopravvivrebbero al viaggio», dice Mario Affronti, direttore dell'ambulatorio di medicina per migranti del Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo e presidente della Società italiana di medicina delle migrazioni. Affronti si occupa dei pazienti migranti forzati dagli anni Ottanta, a Santa Chiara, poi dal '96, in ottemperanza alla legge Turco-Napolitano sul diritto alla salute, si è trasferito nell'ambulatorio al piano meno uno del Policlinico, un sottoscala reso caloroso dalle foto di volti dai tratti somatici di etnie diverse. della medicina è curare, Tutti. «Quando arrivano nei nostri ambulatori, i migranti forzati hanno ancora negli occhi la paura dello scampato pericolo e soprattutto l'angoscia dello stato di non-persone. Sono dorme e uomini senza carta e perciò anonani», dice Affronti e per questo la sua missione quotidiana è fare sì che questi uomini, donne e bambini non si ammalino dell'assenza di un pezzo di carta. Come è ben scritto nella Carta di Palermo, che il suo ambulatorio ha aiutato a compilare. Millecinquecento prime visite e trecento day hospital in un anno, i pazienti sono soprattutto rumeni, ghanesi, ivoriani, nigeriani e indiani dello Sri Lanka e del Bangladesh. Nell'ambulatorio, dove ad accogliere c'è un mediatore culturale, si affrontano tutti i tipi di malattie: infettive, cardiovascolari, cardiorespiratorie, il diabete e le cardiopatie fino al trapianto. Racconta Affronti: «Qualcuno si stupisce del fatto che le malattie infettive siano solo all'ottavo/nono posto fra quelle che maggiormente fronteggiamo. Prima ci sono sicuramente le cardiopatie, i traumatismi da infortuni sul lavoro e le interruzioni volontarie di gravidanza. Trattiamo malattie sociali legate alla povertà e alla mancanza di accesso alle strutture sanitarie». Dall'ambulatorio di Palermo la denuncia che parte è una e chiara: nonostante il sistema sanitario nazionale sia universalistico e inclusivo, di fatto si agisce sempre in modo emergenziale ed è la mancanza -di pianificazione strutturata dell'accoglienza a essere paio- gena, con conseguenze sociali ed economiche oltre che di impoverimento civile. Dice Affronti: «Il sistema di accoglienza dei migranti forzati è un dissistema. Ed è controproducente a livello psichico e Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa .„ .... . la Repubblica PALEfoto Società Spettacoli Cultura e Sport non solo. La salute è -di competenza regionale . e la Sicilia sta imparando a lavorare bene nello sbarco, ma il dopo? Queste persone non possono essere gestite da chi non ha competenze interculturali. Il medico che tratta con i migranti deve averle e deve essere "decentrato", ovvero non ritenere che la scienza occidentale sia al centro di tutto, ma essere aperto alla ricchezza delle altre culture medi- . che». Dal 2008 nell'ambulatorio di Palermo si lavora con un setting multidisciplinare innovativo, pioneristico e che sta portando grandi e inattesi risultati: è stato costituito, infatti, un team che si occupa di etno-psicologia coordinato dalla dottoressa Maria Chiara Monti. La squadra è composta da un medico generico, un etno-psicologo, un mediatore culturale e un antropologo e si occupa di indagare su quei disturbi somatici che in realtà urlano ferite invisibili dell'anima. Spiega la Monti: «Oggi è in aumento il flusso di quanti scappano dalle guerre, presentando disagi psichici più gravi, spaccature profonde e non immediatamente identificabili. Chi passa dalla Libia, per esempio, per mesi viene imprigionato in carceri sotterranee senza porte e finestre e viene picchiato ogni giorno». La Monti racconta di un ragazzo del Ghana che a tratti crede di essere ancora nel suo paese e scambia i medici per i suoi aguzzini, «eppure non presenta comportamenti bizzarri, si tratta di crisi nelle quali sprofonda in flashback di terrore», aggiunge la dottoressa. Una prima difficoltà è la decodificazione del malessere, per la quale è indispensabile l'intervento non solo dell'interprete linguistico, ma del mediatore culturale. Un altro paziente africano riportava di avere vermi sotto la pelle, e solo grazie alla mediazione culturale si è chiarito che era un modo di fare riferimento a un disagio psichico. La maggior parte di loro è vittima di torture atroci e ripetute. Un minore non accompagnato è fuggito da un villaggio del Mali dove la sua famiglia data 02/12/2015 pag XII-XIII voleva scarificarlo alla dea tutelare della tribù: presentava disturbi respiratori ma la diagnosi medica dava risultati negativi, che4nvece la etno-psicologia ha chiarito essere di natura fobica. C'è chi ha visto il fratello annegare o la moglie morire fra le proprie braccia di stenti per mancanza di acqua. «Ma la cosa più grave è il poli-traumatismo. Questi uomini, donne e ragazzi sono in condizioni anche di superare atroci drammi, ma questi riemergono tutti uno a uno quando si perde il senso del progetto di migrazione, quando chi arriva qui capisce che tutto il dolore è stato inutile e ripiomba nel dramma, nella follia della perdita: della patria, degli affetti e dell'identità» spiega la Monti, che lavora con un contratto a progetto che scade fra sei mesi, insieme a mediatori e antropologi volontari. Il risultato del lavoro di Affronti e Monti è raccontato in un libro recentemente pubblicato da Pendragon "Quale sguardo sui migranti forzati? L'esperienza dell'ambulatorio del policlinico di Palermo", nel quale non solo si può leggere qual è effettivamente la realtà medica di questi pazienti, ma soprattutto si spiega perché uscire dallo stato d'emergenza porterebbe vantaggi per tutti. LA COPERTINA • "Quale sguardo sui migranti forzati?" di Mario Affronti e Maria Chiara Monti CaPRODUDONE RISERVATA Il ragazzo del Ghana che scambiai dottori peri suoi aguzzini: crede di trovarsi nel suo Paese "Sono forti e motivati superano drammi atroci che poi riemergono uno dopo l'altro" Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa GIORNALE DI SICILIA ez Palermo data pag Cronaca di Palermo 02/12/2015 25 LA CITTÀ DEI CENTO GIARDINI di Simonetta Trovato PARCHI URBANI, VILLE E RISERVE DI CACCIA I LVERDE CHE SBIADISCE TRA SPORCIZIA E I \CURIA alermo non ama i suoi giardini. Li sporca, li dimentica, li tratta male, arriva persino al punto di rovinani, come è successo con Villa Giulia. Eppure ne possiede 96, di cui 23 storici, 45 moderni e 28 contemporanei; e tiene nel cassetto tre progetti che riguardano le aree verdi del parco dell'Orcio, il parco di Villa Tunisi e, guardate un po', persino i Cantieri della Zisa. Un censimento approfondito e per certi versi, quasi dissacrante, è quello condotto da Rosanna Pirajno e Arturo Flaibani che domani alle 17,30 alla libreria Macaione presentano il loro volume pubblicato da Salvare Palermo, ovvero la «Guida ai giardini pubblici di Palermo». Alberi, cespugli, arbusti, fiori, piantati nei giardini e nelle ville degli ultimi tre secoli raccontano la storia di una città. Non ha la pretesa di essere esaustiva la ricognizione di Salvare Palermo, ma è un tentativo credibile di indagine su un patrimonio spesso ignorato dai suoi stessi residenti. Una guida offerta a cittadini e turisti, ma anche un volume che nessuno ha pensato bene di sostenere, anche se è un patrimonio di tutti e questo censimento andava fatto non da privati. Ma tant'è, l'opera ormai è pronta e infilarci dentro il naso, sfogliarla, scoprirla, è un divertimento. Domani la presenteranno Marina Turco e Beatrice Agnello, le foto del volume sono di Sandro Scalia e Turiana Ferrara. Un viaggio che si apre ovviamente con il primo giardino pubblico d'Europa, quella Villa Giulia la cui costruzione iniziò nel 1777, ai margini della città murata, sul Piano di Sant' Erasmo. L'Orto Botanico seguirà di lì a poco, regno dell'allora Accademia degli Studi (odierna Università), sorto in un primo tempo sul Baluardo Gonzaga a Porta carini e poi spostato nel 1789 nei terreni della Vigna del Gallo, confinanti con Villa Giulia. La Favorita nascerà invece dieci anni dopo, e ingloberà molti fondi della Piana dei Colli, di proprietà delle famiglie aristocratiche che li cedettero ben volentieri ai principi di Aci e di Paternò, incaricati da Ferdinando IV di Borbone che voleva un sollazzo palermitano. A Venanzio Marvuglia si devono sia i giardini della Palazzina Cinese (che una foto aerea del volume restituisce alla loro complessa e geometrica bellezza) che quelli del Parco d'Orleans, creati con l'aiuto del botanico Vincenzo Tineo. E fin qui, si tratta di grandi giardini che la città conosce bene: ma è già dalla Fossa della Garofala che Palermo si è dimenticata i suoi giardini: la Fossa per esempio, risale al 1797 e corre sull'antico p 4t< DALLE GRANDI OPERE PUBBLICHE Al PICCOLI SCRIGNI ABBANDONATI, CON QUESTA OPERA SI PUNTA A VALORIZZARE I TESORI DIMENTICATI alveo del fiume Kemonia; fu acquisita dagli Orleans nel 1809,11 figlio di Luigi Filippo, il duca Enrico d'Aumale - fine politico e mecenate, lo stesso del palazzo di Terrasini - vi impiantò mia tenuta agricola fra le più belle della Conca d'oro. Alzi la mano chi sa dove sono i residui del Parco Borbonico: corrono lungo la Conigliera e sono i resti della passione per la botanica del giovane Duca di Calabria, allora erede al trono e poi re Francesco I; si entra da corso Calatafimi, all'altezza dei piloni sormontati dai leoni, e accoglie anche la zona oggi occupata dall'Istituto Zootecnico. «Questa guida nasce dal desiderio di conoscere qualità e quantità dei giardini pubblici palermitani - spiega Rosanna Pirajno -. L'idea ci venne nel 2(102 dopo che venne bandito un concorso per giovarti architetti per la progettazione di aree destinate dal Piano Regolatore a giardini. Cominciammo a raccogliere dati, ma trovare mappe e disegni risultava difficilissimo, ci rimandavano da un ufficio all'altro». La Guida non è un elenco asettico di luoghi e siti, ma un racconto spontaneo - con schede dettagliate e molte foto che travalica il semplice sito e si allarga all'impianto storico, urbanistico e sociale in cui il giardino prendeva vita. Area verde, giardino monumentale, Orto o giardinetto di quartiere, ma anche trasformazioni, essenze, erbe spontanee e piante («con l'aiuto di Francesco Maria Raimondo che ha rivisto tutto», sorride la Pirajno), ma non c'è stato verso di trovare un euro per finanziarlo. Così ci ha pensato Salvare Palermo. «In effetti, nessuna istituzione ha apprezzato o riconosciuto questo lavoro, eppure serve a tutti. I cittadini palermitani maltrattano floro giardini in tutfi-i sensi, non li amano, li sporcano, ci vanno con i motorini o con i cani senza raccogliere i rifiuti. Ecco, la nostra idea è quella di avvicinare i palermitani al loro verde, senza dimenticare che Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa GIORNALE DI SICILIA Palermo data pag Cronaca di Palermo 02/12/2015 25 l'ultimo giardino seriamente progettato a livello europeo fu il Giardino Inglese nel 1853». Dopo nacquero solo spazi legati alle residenze private, disegnati a tavolino da grandi architetti che cercavano di «suscitare stupore e meraviglia, immettere in un'atmosfera magica - continua Rosanna Pirajno - . C'è tutto un linguaggio del giardino che ormai non esiste più. A Palermo, nessuno conosce più le piante, i nostri giardini sono senza fiori il vivaio comunale sempre oleandri e poco altro; non è organizzato per sostituire, impiantare, innovare». Un discorso a parte merita il Parco Uditore, affidato ad una cooperativa di giovani, è gestito benissimo e molto curato, più area verde che giardino. Ma anche lì, mancano i fondi per abbellirlo. Nel frattempo la città tiene nel cassetto tre progetti che riguardano il famoso Parco sull'Oreto che riguarderebbe tre Comuni e partirebbe dalle sorgenti del fiume per arrivare alla foce, ovviamente recuperata. Il vecchio sogno di Antonio Presti, che chissà se mai vedrà la luce. Un altro riguarda Villa Turrísi, in via Leonardo da Vinci: una petizione del 2007 firmata da 3000 cittadini chiese di destinare l'area a verde pubblico. Pareri favorevoli, passaggio dal Consiglio Comunale. Infine, c'è anche un piccolissimo progetto di PromoVerde Sicilia per i Cantieri Culturali, molto interessante perché teneva conto delle ultimissime ten-I denze di giardini europei: molto legato al luogo, alle disponibilità di acqua e clima, mirava a creare un giardino mediterraneo, dove anche le erbe spontanee diventassero elementi del paesaggio. Una piccola nota a margine riguarda invece il «giardino delle rose», ribattezzato «giardino di cemento», aggiunto ai giardino Costa in viale Lazio, «in buona parte completato ma per fortuna interrotto. Fu affidato ad un geometra del Comune che al posto del roseto previsto, scaraventò un profluvio di cemento. Fu criticato da tutti, botanici, esperti e soprattutto residenti. I lavori sono fermi e non si sa che finc farà, anche se l'assessore Raimondo ha assicurato che san definito nella forma attuale, senza le modifiche di rinatura lizzazione richieste e già profumatamente pagate». 'sin i. Uno scorcio del parco d'Orleans nello scatto di Sandro Scalia.2. Una diversa prospettiva del giardino della Casina Cinese fotografato da Sandro Scalia.3. Il prato e le palme di piazza Castelnuovo, nello scatto di Turiana Ferrara.4. Sempre Tunana Ferrara fotografa questo angolo del Giardino Inglese Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA SICILIA s ez Catania data 02/12/2015 pag 34 DIP. MATEMATICA "Programmali futuro 201512016" Oggi, alle 10,30, nella sala consiglio del dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università, si terrà il Kick-off meeting di "Programma il futuro 2015/2016", un progetto del ministero, coordinato nel nostro Ateneo dal corso di laurea in Informatica, presieduto dal prof. Sebastiano Battiato. L'iniziativa del Miur, realizzata in collaborazione con il Consorzio interuniversitario nazionale per l'Informatica (Cini), intende introdurre nelle scuole primaria e secondaria di primo grado una formazione ai concetti base della disciplina, con la partecipazione attiva di insegnanti che aderiscono volontariamente tenendo alcune lezioni su argomenti come il pensiero computazionale, cicli sequenze e istruzioni condizionali, e di alcune aziende operanti sul territorio che offriranno ulteriore supporto. Alcuni istituti scolastici della provincia etnea già individuati faranno da "pilota", i primi interventi formativi dovrebbero essere realizzati dal 7 al 13 dicembre prossimi, in contemporanea con l'iniziativa internazionale della "Settimana del codice". Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa Unicredit dona 25 computer rigenerati all'Università di Palermo Inviato da desk1 il 1 Dicembre, 2015 - 17:03 Sono 25 i computer "rigenerati" che sono stati donati da UniCredit all'Università di Palermo che li assegnerà alle comunità cche accolgono i giovani migranti che frequentano i corsi di italiano presso la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell'Università di Palermo (ItaStra). La Scuola, afferente al Dipartimento di Scienze Umanistiche, è sorta nel 2005 con l'obiettivo di promuover promuovere attività à didattiche, di consulenza e di ricerca nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda e straniera. La consegna dei computer donati da UniCredit avverrà nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico del dottorato in "Studi letterari, filologico-linguistici linguistici e storico culturali" del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Ateneo palermitano, in programma alle ore 17 del prossimo 3 dicembre al Teatro Biondo. "La richiesta di donazione di computer - sottolinea Roberto Cassata, Responsabile Settore Pubblico e Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit - pervenuta sotto il mandato del precedente Rettore, Roberto Lagalla, si conclude oggi con il nuovo Rettore, Fabrizio Micari, con il quale proseguiremo la già proficua collaboraz collaborazione tra la banca nca e l'Ateneo palermitano che va avanti da diversi anni. La banca, con un gesto concreto, aiuta anche l'ambiente, evitando lo smaltimento di computer che soltanto nei monitor contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo". L'operazione è stata resa possibile grazie a UniCredit Business Integrated Solutions, la società globale di servizi di UniCredit che gestisce il patrimonio informatico della banca. Vecchioni a Palermo narra la “bellezza” fra padri e figli ‘Mercanti di luce: narrare la bellezza tra padri e figli’ è il titolo del secondo appuntamento del percorso formativo‘Educare oggi’, ideato e proposto dall’associazione ‘Genitori e figli: istruzioni per l’uso’ in collaborazione con il CIDI Palermo. L’incontro con Roberto Vecchioni si svolgerà giovedì 3 dicembre, alle 17,30, nell’aula magna della facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo. Uno dei cantautori più amati in Italia, tra l’altro insegnante di liceo per tanti anni contemporaneamente alla sua carriera di musicista ed autore, si cimenta in un racconto, quello di un Padre ad un Figlio, per dirgli – prima che sia troppo tardi – quello che passa e quello che resta di un uomo. E per dirglielo nel modo che sente più suo: viaggiando con lui tra i versi dei lirici e tragici greci, che da sempre illuminano ogni cosa. Perché è lì, in Grecia, che tutto ha avuto inizio. Un romanzo impetuoso e poetico sull’amore per i libri e per la vita. L’incontro con Vecchioni fa parte del ciclo di incontri di ‘Educare oggi’, che spaziano fra umanesimo e scienza che, lungi dall’escludersi a vicenda, sono due ‘scuole’ che possono concorrere alla formazione di un pensiero creativo e divergente, capace di leggere la realtà ma anche di reinventarla. Il comitato scientifico del ‘master’ è composto da figure importantissime nel campo del pensiero e cioè la psicologa Silvia Vegetti Finzi, lo psicoanalista Massimo Recalcati e si avvale della consulenza del Priore di Bose Enzo Bianchi. Il percorso formativo, che prevede altri sette incontri compreso quello con Roberto Vecchioni, è promosso dall’associazione ‘Genitori & figli: istruzioni per l’uso'(www.associazionegenitoriefigli.it), si avvale del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università di Palermo e della certificazione ufficiale del CIDI, il Centro Iniziativa Democratica Insegnanti, come soggetto qualificato dal MIUR. Quest’anno all’iniziativa si è aggiunto anche il patrocinio gratuito del Comune di Palermo. 'Educare oggi' Incontro con Vecchioni Martedì 01 Dicembre 2015 - 17:57 L'incontro con Roberto Vecchioni si svolgerà giovedì 3 dicembre, alle 17,30, nell'aula magna della facoltà di ingegneria dell'Università di Palermo. Roberto Vecchioni PALERMO- Roberto Vecchioni racconta la 'bellezza' narrata tra padri e figli nell'ambito del percorso formativo 'Educare oggi' 'Mercanti di luce: narrare la bellezza tra padri e figli' è il titolo del secondo appuntamento del percorso formativo 'Educare oggi', ideato e proposto dall'associazione 'Genitori e figli: istruzioni per l'uso' in collaborazione con il CIDI Palermo. L'incontro con Roberto Vecchioni si svolgerà giovedì 3 dicembre, alle 17,30, nell'aula magna della facoltà di ingegneria dell'Università di Palermo. L'incontro con Vecchioni fa parte del ciclo di incontri di 'Educare oggi', che spaziano fra umanesimo e scienza che, lungi dall'escludersi a vicenda, sono due 'scuole' che possono concorrere alla formazione di un pensiero creativo e divergente, capace di leggere la realtà ma anche di reinventarla. Il comitato scientifico del 'master' è composto dalla psicologa Silvia Vegetti Finzi, lo psicoanalista Massimo Recalcati. Il percorso formativo, che prevede altri sette incontri dall'associazione compreso quello 'Genitori con & Roberto figli: Vecchioni, è istruzioni promosso per l'uso'(www.associazionegenitoriefigli.it), si avvale del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, dell'Università di Palermo e della certificazione ufficiale del CIDI, il Centro Iniziativa Democratica Insegnanti, come soggetto qualificato dal MIUR. Quest'anno all'iniziativa si è aggiunto anche il patrocinio gratuito del Comune di Palermo. Roberto Vecchioni a Palermo per parlare del suo libro “Il Mercante di luce” — 1 dicembre 2015 | | di Salvo Scaduto Giovedì 3 dicembre a Palermo in occasione del ciclo di incontri “Educare oggi al pensiero creativo, fra Umanesimo e Scienza“, promosso dall’associazione “Genitori e figli: istruzioni per l’uso” e dedicato alla cultura e alla crescita dei giovani, sarà presente Roberto Vecchioni. L’appuntamento con il cantautore si terrà presso l’Aula Magna della facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo ed è stato intitolato “Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli”. Durante l’incontro si parlerà dell’ultimo libro di Vecchioni “Il Mercante di luce”, un romanzo in cui emerge con forza il legame tra genitore e figlio e la voglia di un padre di insegnare la vita al proprio figlio malato terminale. La visita a Palermo di Vecchioni proseguirà venerdì 4 dicembre alle 19:00 presso la libreria Modusvivendi; nell’occasione il cantautore lombardo oltre a parlare del suo ultimo romanzo incontrerà i propri estimatori. “Echi della lunga distanza” al Teatro Biondo i Redazione / 1 dicembre 2015 Saranno i giovani migranti che seguono i corsi di italiano presso la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo (ItaStra) a inaugurare, il prossimo 3 dicembre, l’anno accademico del dottorato in “Studi letterari, filologico-linguistici e storico culturali” del Dipartimento di Scienze Umanistiche. In continuità con la linea culturale del dottorato e di tutto l’Ateneo, che mira a promuovere un’idea di cittadinanza basata sull’apertura culturale e sull’inclusione linguistica, il palcoscenico del teatro Biondo darà voce agli “Echi della lunga distanza”, spettacolo ideato dal regista e narratore iracheno Yousif Latif Jaralla, che racconta storie di ragazzi che hanno attraversato il Mediterraneo per sfuggire alla guerra, alle persecuzioni, alla fame. Seguiranno gli interventi di Tullio Telmon, linguista e dialettologo, e Franco Lorenzoni, maestro che ha fondato Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa e di ricerca sui temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione. I due ospiti introdurranno il momento centrale del pomeriggio: la consegna al professore Giovanni Ruffino, decano della scuola di linguistica italiana dell’università di Palermo e presidente del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, della medaglia di “Benemerito dell’Ateneo di Palermo”. In “Echi della lunga distanza” gli spettatori potranno scoprire il sogno di Maris: aprire in Italia un negozio tutto suo, così da poter portare anche nel Vecchio Continente la madre, lasciata al di là delle coste della Libia. Ma rivivranno anche il ricordo drammatico di una traversata di otto giorni trascorsi ad urlare, “perché si sperava che dietro quel buio e dietro quel nulla in tumulto, ci fosse qualcuno. E due donne annegavano. Un uomo urlava, guardava quei corpi, si batteva le mani”. “Con lo spettacolo e l’inaugurazione del dottorato, l’Università si apre alla città – dice il coordinatore del Dottorato Mari D’Agostino – e sul palco non ci saranno solo i minori: insieme a loro ci sarà un popolo di cinquanta migranti che ascolterà, insieme al pubblico in sala, le storie dei loro figli, fratelli, amici”. “L’Africa salirà sul palco – continua il regista Jaralla – e accompagneremo gli spettatori in un viaggio nell’habitat originale, nei paesi di provenienza dei nostri giovani attori e dei protagonisti delle storie. Perché le narrazioni saranno esclusivamente nella lingua madre dei ragazzi”. Sullo schermo, in contemporanea, verranno proiettate le frasi in lingua italiana accompagnate dalle foto di Antonio Gervasi. Una raccolta di immagini che testimoniano la nuova vita dei giovani migranti a Palermo e nelle aule della Scuola di italiano dell’Ateneo. Nella platea del Tatro Biondo prenderanno posto anche più di venti scrittori, invitati da ItaStra ad assistere allo spettacolo. Alla fine, a partire dalle suggestioni e dalle emozioni provate durante la performance, creeranno un testo sul tema dell’immigrazione. Tutti i lavori saranno raccolti in un’antologia curata dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università. In questo modo, daranno il loro contributo per non far perdere quelle storie vere e drammatiche. Nel corso della manifestazione saranno anche consegnati gli attestati Cils (Certificazione di Italiano come lingua straniera) alle donne migranti del progetto Fei “I Saperi dell’Inclusione”, che hanno superato brillantemente l’esame dopo aver seguito i corsi di lingua e cultura italiana di ItaStra. Attestati anche per i minori da tempo inseriti nei processi di inclusione linguistica della Scuola. Infine, alle comunità che accolgono i giovani migranti saranno consegnati 25 computer messi a disposizione da Unicredit. I computer saranno donati grazie all’interesse dimostrato dal prof. Rosario Sorbello, che ha fatto da tramite tra l’Università di Palermo e la banca per chiedere che alcuni pc ormai non più utilizzati venissero rimessi a nuovo e donati ai ragazzi. “In questo modo – spiega Sorbello, docente di Ingegneria – abbiamo realizzato un’azione volta all’integrazione e a basso costo. La banca non ha dovuto sostenere delle spese per dismettere i pc e, dall’altra parte, i ragazzi avranno degli strumenti per crescere. Tutto questo a costo zero. L’iniziativa era nata durante il mandato del rettore Lagalla. Lo scorso dicembre, infatti, grazie ad alcuni studenti dell’ateneno, avevamo rimesso a nuovo due pc dismessi dell’Università per donarli ad un carcere minorile. Adesso abbiamo chiesto il supporto di Unicredit. Il prossimo passo sarà rimettere a nuovo altri pc dell’ateneo, sempre con il supporto degli studenti, per continuare a donare in nome dell’integrazione. Il nuovo rettore, Fabrizio Micari, è soddisfatto di questa iniziativa”. Morto Nicola Bonacasa, esperto arte alessandrina il 1 Dicembre, 2015 - 16:32 Lutto nel mondo dell'archeologia. E' morto a Palermo l'archeologo Nicola Bonacasa, Bonacasa , uno degli studiosi più impegnati nella ricerca e nello studio della cultura alessandrina e della presenza romana nell'Africa settentrionale. Allievo di Achille Adri Adriani, che fu costretto dal fascismo a trasferirsi in Egitto dove ha individuato il mausoleo di Alessandro Magno, Bonacasa ha diretto per molti anni l'istituto di archeologia dell'Università di Palermo ed ha guidato numerose missioni in Africa. Bonacasa è stato direttore degli scavi di Himera e ha guidato varie campagne di ricerca a Sabratha e a Leptis Magna, la città libica dove era nato l'imperatore romano Settimio Severo. Sulle tracce di Adriani, Bonacasa era diventato il maggiore esperto dell'architettura de della Alessandria tolemaica. 02/ 12/ 2015 06:04 «Affidamenti senza appalto». Musumeci contro Crocetta Antonio Rapisarda «La Sicilia è una delle realtà dove si elude la norma sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione, con affidamenti diretti per centinaia di milioni per esempio per beni e... La Sicilia è una delle realtà dove si elude la norma sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione, con affidamenti diretti per centinaia di milioni per esempio per beni e servizi nella Sanità. Per questo chiediamo che l’Anac intervenga sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione e sui costi sanitari». A lanciare questo appello è stato il presidente della commissione Antimafia all’Ars Nello Musumeci con il diretto «invocato», il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffale Cantone, al fianco. Del resto i dati emersi dall’audizione avvenuta ieri a Palermo, e che riguardano alcuni capitoli spinosi della gestione della Regione guidata da Rosario Crocetta, è indicativo. Un esempio? Uno dei più sorprendenti, ha spiegato Musumeci «è stato il volume delle procedure negoziate, quindi senza appalto pubblico, nella sanità regionale. A fronte di una spesa per acquisti pari a oltre 3 miliardi di euro, il ricorso alla procedura negoziata raggiungerebbe in Sicilia il 90% del numero totale delle contrattazioni, per un valore di centinaia di milioni di euro». Tutto regolare secondo le aziende sanitarie che fanno ricorso alle procedure ma, secondo la commissione Antimafia invece «potrebbe rivelarsi un frazionamento dei costi». Non solo sanità. Sulle partecipate, gli enti locali e gli altri organismi la Commissione regionale antimafia ha fatto presente a Cantone «come il monitoraggio svolto dall'Università di Palermo nel 2014 e nel 2015 abbia segnalato la quasi totale mancanza dei requisiti previsti dal decreto anticorruzione». Davanti a questo scenario Nello Musumeci, che è anche leader dell’opposizione di centrodestra all’Ars, ha avanzato una proposta di legge: «Una norma che prevede la decadenza per quegli amministratori che entro novanta giorni non si adeguano alle leggi sulla trasparenza». Antonio Rapisarda Cantone «indaga» sulla sanità siciliana Nino Amadore02 dicembre 2015 Palermo Un lavoro certosino, dettagliato che ha un obiettivo chiaro: scoprire dove si annida la corruzione nel vasto sistema sanitario regionale siciliano. L’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ha acceso i fari sulla gestione della spesa sanitaria in Sicilia in collaborazione con l'Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e in particolare con Lucia Borsellino, ex assessore alla Salute nell’isola, che sta aiutando l'Anac a fare una mappa del rischio corruzione: dall’acquisto dei pannoloni alla gestione delle salme negli obitori. Rischio corruzione che è da sempre molto alto. È solo un capitolo affrontato da Cantone nel corso della sua audizione in commissione regionale Antimafia presieduta da Nello Musumeci e avvenuta ieri a Palazzo dei Normanni a Palermo. Un capitolo rilevante, a ben vedere i fatti che stanno emergendo dal lavoro dell’Anac e non solo. Un primo risultato riguarda gli appalti per l’assistenza domiciliare agli anziani disabili: «Le coop che hanno vinto molti degli appalti nelle Asp siciliane avevano dei riferimenti in uno dei gruppi coinvolti con Mafia capitale - dice il presidente dell’Anac -. La stessa coop ha ottenuto l’affidamento in almeno 6 casi su 9, con criteri che sono stati ritenuti discutibili sia per quanto riguarda il bando che l’affidamento. Noi faremo un nostro provvedimento in cui contestiamo specificamente questi dati, ma intanto abbiamo avvisato di queste irregolarità le autorità giudiziarie». Cantone non lo dice, ma il riferimento sembra essere alla Consorzio Sisifo, presente nell’Ati che ha vinto l’appalto del Cara di Mineo finito nelle carte di Mafia Capitale. Un tema, quello del Cara di Mineo, affrontato anche dalla commissione regionale Antimafia che oggi approverà la relazione finale. Che la sanità in Sicilia sia e resti un nervo scoperto lo si capisce anche dalle dichiarazioni di Musumeci: «L’Anac dice -intervenga su trasparenza nella pubblica amministrazione e sui costi sanitari». E poi aggiunge: «Il dato più sorprendente emerso in audizione è stato il volume delle procedure negoziate, quindi senza appalto pubblico, nella sanità regionale. A fronte di una spesa per acquisti pari a oltre 3 miliardi, il ricorso alla procedura negoziata raggiungerebbe in Sicilia il 90% del numero totale delle contrattazioni». Procedure che le aziende sanitarie definiscono regolari ma secondo la commissione Antimafia «potrebbe rivelarsi un frazionamento dei costi». Sulle partecipate, gli enti locali e gli altri organismi l’Antimafia regionale ha fatto presente a Cantone «come il monitoraggio svolto dall’Università di Palermo nel 2014 e nel 2015 ha segnalato la quasi totale mancanza dei requisiti previsti dalle norme anticorruzione» e ha avanzato una proposta: «Dichiarare decaduti tutti gli amministratori che entro 90 giorni non si adegueranno alle norme anticorruzione». Altro tema affrontato da Cantone è quello della gestione dei rifiuti nell’isola: «Faremo una delibera sul tema: il sistema in Sicilia soffre di una serie di criticità. Sull’argomento abbiamo tenuto una serie di audizioni e abbiamo verificato che non sempre vige il rispetto delle norme sugli appalti. Il sistema di proroga degli Ato sta finendo per creare qualche problema. Intendiamo pronunciarci su questo punto con un provvedimento che rivisiti l’intera situazione, che è così complessa che si fa fatica a capire da dove partire». E infine, tra le altre cose, il nodo della legge sugli appalti approvata dall’Assemblea regionale e impugnata dal governo nazionale: «Il sistema messo in campo dalla legge rischiava di avere un effetto non del tutto comprensivo e di essere in contrasto con le regole della Ue, così siamo intervenuti con un parere». Università Kore di Enna Puglisi rieletto rettore Martedì 01 Dicembre 2015 - 13:37 La nomina era stata indicata dalla Fondazione Kore e sottoposta al Senato accademico, che l'ha approvata all'unanimità. Nella foto Gianni Puglisi ENNA - Il professore Giovanni Puglisi è stato rieletto rettore dell'università Kore di Enna. Il mandato, ottenuto per acclamazione dal Consiglio dei Garanti, è valido per il triennio 2015-2018. Il professore Puglisi è presidente della commissione nazionale Unesco e della Fondazione Sicilia. La nomina del rettore era stata indicata dalla Fondazione Kore e sottoposto preliminarmente al gradimento del Senato accademico, che l'ha approvata all'unanimità. Il Consiglio dei Garanti, che è il massimo organo di programmazione e di indirizzo dell'Ateneo, si è insediato per lo stesso triennio con alcune novità nella composizione, tra cui l'industriale ennese Alessandro Scelfo e il famoso arabista torinese Michele Vallaro. Migranti: minori non accompagnati si raccontano a teatro Al Biondo debutto opera in cui narreranno loro esperienze 01 dicembre, 16:08 (ANSA) - PALERMO, 1 DIC - I minori stranieri non accompagnati, giunti in Italia senza genitori e che seguono gratuitamente i corsi di lingua e cultura italiana della Scuola di lingua italiana per stranieri ItaStra dell'università di Palermo, debuttano giovedì alle 17 al teatro Biondo con un'opera che narra le loro esperienze, spesso difficili e drammatiche, vissute per raggiungere le coste del vecchio continente. In "Echi della lunga distanza" gli spettatori potranno scoprire il sogno di Maris: aprire in Italia un negozio tutto suo, così da poter portare anche nel Vecchio Continente la madre, lasciata al di là delle coste della Libia. Ma rivivranno anche il ricordo drammatico di una traversata di otto giorni trascorsi ad urlare, "perché si sperava che dietro quel buio e dietro quel nulla in tumulto, ci fosse qualcuno. E due donne annegavano. Un uomo urlava, guardava quei corpi, si batteva le mani". Nella platea del teatro Biondo prenderanno posto anche più di venti scrittori, invitati da ItaStra ad assistere allo spettacolo. Alla fine, a partire dalle suggestioni e dalle emozioni provate durante la performance, creeranno un testo sul tema dell'immigrazione. Tutti i lavori saranno raccolti in un'antologia curata dalla Scuola. In questo modo, daranno il loro contributo per non far perdere quelle storie vere e drammatiche. (ANSA). 02/12 2015 “Progetta il tuo futuro in Europa”, 140 borse di mobilità Erasmus Plus di Younipa L’agenzia nazionale Indire ha approvato il progetto Universities for EU Projects’ Culture presentato dal Consorzio Send per la gestione di 140 borse per Mobilità Erasmus Plus – Istruzione superiore ai fini di traineeship. Il consorzio è coordinato da Send, Agenzia per il lavoro e la mobilità internazionale di Palermo. Sono partner del consorzio le seguenti organizzazioni e Istituti di Istruzione Superiore (Università): Eugen, l’Ateneo di Palermo e le Università degli studi di Trieste, Ca’ Foscari Venezia, di Padova, di Parma, di Macerata, di Roma la Sapienza e di Cagliari. Il percorso progettuale prevede la realizzazione presso aziende straniere di tirocini formativi volti a rafforzare le competenze professionali riconducibili al settore dell’euro-progettazione, intesa come quell’insieme di attività necessarie alla produzione, stesura e presentazione di una domanda di finanziamento indirizzata alla Commissione europea o ad altri enti che gestiscono o allocano fondi europei, in risposta ad uno specifico bando. Chi può partecipare? 140 giovani regolarmente iscritti al primo, secondo o terzo ciclo di studi (laurea triennale, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, dottorato di ricerca, master universitario di primo e secondo livello) presso le Università del consorzio e che soddisfino i criteri descritti nel bando. In particolare all’Università degli studi di Palermo sono riservate 15 borse. Cosa offre la borsa? Preparazione linguistica su On line Linguistic Support predisposto dalla Commissione Europea. Stage di 3 mesi in aziende straniere nel settore dell’Europrogettazione. In particolare i tirocinanti saranno impegnati nell’analisi dei fabbisogni e delle opportunità di finanziamento per l’azienda ospitante, e/o nello sviluppo di proposte di progetto. Oltre all’esperienza pratica e alle competenze tecniche, i partecipanti si arricchiranno di contatti, competenze linguistiche, attitudine al lavoro in contesti internazionali e motivazione, tutti elementi chiave per la professione del progettista europeo. Paesi ospitanti: I partecipanti possono svolgere la loro attività di mobilità esclusivamente in uno dei Pesi aderenti al programma Erasmus Plus. Per candidarsi al bando è necessario leggere attentamente il bando scaricabile sul sito di Send. Compilare entro e non oltre le ore 24.00 del 30 dicembre 2015 il Formulario di candidatura on line disponibile a questo link: Allegare al Formulario di candidatura i seguenti documenti: Curriculum vitae formato Europass , in italiano Curriculum vitae formato Europass, nella lingua del paese ospitante Auto-dichiarazione possesso requisiti Documenti comprovanti le competenze linguistiche (certificazione rilasciata da una scuola di lingue e/o piano di studi comprovante il superamento dell’esame di lingua e/o video cv) Nel caso in cui lo studente scelga autonomamente l’azienda ospitante, deve allegare una “Lettera di disponibilità” firmata dal responsabile legale dell’azienda stessa Scadenza: entro e non oltre le ore 24:00 del 30 dicembre 2015. Per saperne di più: [email protected] – Facebook. 02/12 2015 “Terza giornata della legalità”, i seminari di Run di Younipa Oggi, mercoledì 2 dicembre alle ore ore 15:00, presso l’Aula Circolare – Dipartimento di Diritto Pubblico, ex facoltà di Giurisprudenza (primo piano) l’associazione universitaria Rete Universitaria Nazionaleorganizza la Terza giornata della legalità. In programma la proiezione del reportage/inchiesta. Seguono gli interventi di Andrea Radosta, operatore SPRAR Palermo e membro commissione territoriale richiedenti asilo, di Milad, rifugiato politico Iraniano. Modera l’incontro un membro dell’Associazione RUN. Mercoledì 9 dicembre alle ore 10:00 in Aula Chiazzese si terrà invece la presentazione del libro Il traffico di migranti. Diritti, vittimizzazione e criminalizzazione. Interviene il professor Vincenzo Militello, ordinario di Diritto Penale. A seguito dei due incontri saranno attribuiti 2 Cfu a tutti gli studenti che hanno partecipato. dic 01 2015 Sbrigarsi con la laurea anziché perdere tempo alla ricerca del voto alto di Fabrizio Mondo Il ministro Giuliano Poletti ha detto la scorsa settimana ai giovani di evitare di accanirsi negli studi, perdendo molti anni della propria vita, e cercare piuttosto di sbrigarsi anche se ciò può voler dire sacrificare il voto. L’ho visto attaccato da molti, io invece penso che abbia ragione. Probabilmente lo penso perché mi sono laureato con un voto non particolarmente alto ma in realtà mi sono semplicemente messo dalla parte di un imprenditore che dovesse assumere una persona. Diamo per scontato che un 110 e lode sia una persona estremamente preparata, ma ciò è sufficiente? Assolutamente no. Erudito non significa intelligente. Se io fossi un imprenditore, valuterei sì il voto di laurea, ma ancora più delle competenze tecniche, valuterei altri criteri: Capacità di adattamento ai cambiamenti repentini, aziendali e tecnologici; Creatività, motivazione e capacità di leadership. Se voglio capitanare un vascello che domini i mari, il mio equipaggio deve essere composto da supereroi. Supereroi che devono sapere cosa fare e non essere delle macchine tecniche e basta, bensì degli esseri pensanti e propositivi, scaltri e che credano nell’azienda. Comunicatori e sicuri di sé. Altrimenti sono perfettamente sostituibili da macchine. Se un 110 e lode mi garantisce tutto questo bene, altrimenti,sceglierò senza nessun problema uno scarso 93/110, esattamente uguale a me. 01/12 2015 Emirati Arabi Uniti, grande successo della delegazione dell’Università LUM di Pino Grasso Emozionante, inimitabile, formativa. Si può definire in tre aggettivi la 5a edizione del Golden Brush Award, che si è svolta nella meravigliosa cornice della città di Dubai dal 18 al 20 novembre 2015 a cui ha preso parte una delegazione delLaboratorio Multimediale Michele Mancini dell’Università di Palermo. Durante i lavori dell’Italian festival week Uae sono state descritte tutte le attività del LUM – Laboratorio Universitario Multimediale con sede nel prestigioso Palazzo dei Principi Aragona Cutò di Bagheria con particolare riferimento agli Archivi comprendenti, tra gli altri, anche laBiblioteca Gregorio Napoli con la raccolta di materiale bibliografico sul Cinema e sullo Spettacolo più importante del meridione d’Italia. Un elevato livello culturale alla manifestazione, è stato dato dall’encomiabile intervento della delegazione siciliana, rappresentata dallo studioso Giovanni Taormina, Delegato per il settore delle Arti del Laboratorio Universitario Multimediale dell’Università degli Studi di Palermo, dall’Arch. Stefano Zangara e dal prof. Franco Fazzio, illustre restauratore italiano. Le relazioni presentate hanno avuto modo di illustrare, con immagini e video le eccellenze italiane. Da contatti tra la nostra delegazione e quella araba è emerso l’interesse del Mondo accademico degli Emirati Arabi Uniti per collaborazioni formative con il nostro Ateneo ed in particolare con il LUM – Laboratorio Universitario Multimediale Michele Mancini. 02/12 2015 Torna UniEvents con Younipa, giovedì “Green Irish” di Younipa Torna domani alle Terrazze della Feltrinelli (via Cavour, 133) la serataUniEvents, di cui Younipa, blog ufficiale dell’Università degli Studi di Palermo, è partner. Il party si chiama Green Irish. Già da diverse settimane si svolgono delle feste molto affollate e gradite dalla comunità universitaria. È consigliato un indumento di colore verde e all’ingresso verrà chiesto sempre di mostrare il libretto universitario e/o il portale studenti tramite cellulare. Dj set The Big Family. Servizio navetta da prenotare entro le 14:00 di giovedì (Pietro – 3293030847 & Rosario – 3801390328). L’evento su facebook. 01/12 2015 Cus Palermo, i risultati del week-end (atletica, calcio, calcio a 5 e basket) di Alessandro Castellese ATLETICA, 4×100 CADETTI: La staffetta 4×100 Cadetti Arci XIII Dicembre – Cus Palermo frantuma il record siciliano di categoria di tutti i tempi grazie ad una prova eccezionale in quel del Cus Palermo. 44″34 il tempo del poker giallorossonero, costituito da Lorenzo Galante, Raffaele Di Maggio, Bruno Salvagio ed Alberto Toia. Un tempo vicinissimo al record italiano Cadetti di tutti i tempi, quel 44″27 della Fratellanza Modena, che resiste dal 1983. Migliore prestazione italiana Cadetti dell’anno: superato il 44″83 della Fiamme Gialle Simoni. Il futuro è dalla parte di questi ragazzi, due dei quali passeranno Allievi nel corso della stagione 2016, per costituire una staffetta tra le migliori d’Italia. Ciò che è certo è che da questo weekend c’è un altro record siciliano firmato Cus Palermo. CALCIO A 5, SERIE C1 SICILIA: Avanti per 3-1 all’intervallo, il Cus Palermo sunisce un’incredibile rimonta nella ripresa. Il finale è 5-3 Mascalucia.Il Cus gioca un primo tempo strepitoso. Al 4′, infatti, la solita coppia Termini-Cassata crea scompiglio tra le fila ospiti e soli davanti al portiere completano lo scambio per il gol a porta vuota, ma Cassata viene atterrato. Rigore e gol del vantaggio firmato da Giambona. Il Mascalucia si riversa nella metà campo avversaria ed al minuto 8 il gruppo rende fiero La Bianca. L’azione è da manuale del Calcio a 5. Ripartenza centrale, scarico a destra per Blandi, che di prima taglia il campo verso il secondo palo per Cassata, che a sua volta di prima sorprende tutti servendo Termini, appostato sul lato opposto. Anche lui, appoggio di prima e gol a porta vuota. Applausi di tutti i presenti. Reazione Mascalucia ed al 10′ arriva l’1-2, prima della doppietta personale di Giambona, che al 28′ su punizione porta i suoi sul 3-1. Chi legge troverà molto strano il risultato finale. Forcing immediato avversario, fatto di grande palleggio e tecnica individuale, all’11’ arriva il 3-2 a volo su corner. Quindi immediato doppio colpo ed al 14′ ecco il 3-3. Il Cus è una squadra giovane e complice una gestione sbagliata della sfera emotiva del match dei direttori di gara, l’incontro si innervosisce. Tante proteste per un fallo fischiato in avanti per il Cus e dopo un paio di minuti di voci grosse, anche a gioco ripreso, al 50′ il Mascalucia va sul 4-3. Nel finale il tabellino appare incerto sino allo scadere ed al 59′ è rigore per il Cus Palermo. Questa volta Giambona non trova la via del gol e nel finale, col portiere di movimento, per una distrazione il Mascalucia può andare sul 5-3 a porta vuota dalla distanza. BASKET, SERIE D, UNDER 18, 16, 15, 14: La prima squadra impegnata sul campo dalla capolista, Gruppo Zenith Messina, non riesce a fare propria l’intera posta, ma sfodera una prova più che convincente. Anche in questa trasferta Coach, Federico Catania, ha dovuto fare a meno di qualche pedina, ma l’impatto al match è stato straordinario con la capacità di mettere sotto i padroni di casa con grande personalità e un buon gioco di squadra. Nel finale non ci sono sorpresa ed alla sirena il tabellone recita: Gruppo Zenith Messina 71, Cus Palermo 56. Prossimo turno sabato 5 dicembre, al PalaFantozzi di Capo d’Orlando, contro l’ASD Nuova Agatino. Le Giovanili non confermano le buone prove della settimana precedente e vengono tutte sconfitte, ad eccezione dell’Under 14 di Coach, Lucia Bonafede, (nella foto) che si conferma capolista con la vittoria fuori dalle mura amiche contro il Cinisi. Adesso per gli Under 14 un turno di riposo, prima della sfida contro l’Abiola Basket. Per le altre gare Coach Rosario La Rosa mastica amaro con i suoi Under 18, sconfitti immeritatamente dalla Virtus Trapani al PalaCus. Mentre sia l’Under 16 di Coach, Mario Franco, contro la Virtus Trapani B, che l’Under 15 di Coach, Rosi Bonafede, a Cefalù, non trovano l’appuntamento col successo. CALCIO, ECCELLENZA A: Va alla Parmonval il primo derby palermitano della stagione di Eccellenza. Il Cus Palermo di Marco Aprile mostra segnali di ripresa rispetto alle ultime uscite, dal punto di vista del piglio e della reazione, nonostante il 2-0 finale. Il Cus prova a pungere in avvio, i padroni di casa sono organizzati e non rischiano di subire lo svantaggio, sino al 10′, quando Tarantino compie un autentico miracolo, respingendo un calcio di punizione di Iraci. Grande intervento e parziale che non si sblocca. Gol, però, che la Parmonval trova al 25′, quando sugli sviluppi di un calcio piazzato laterale, D’Amore si svincola dalla marcatura e batte Insenna. Nella ripresa il Cus sembra scendere in campo con la classica determinazione post intervallo delle “giornate si”, ma la doccia fredda arriva subito al 46′, quando Giacalone da posizione defilata trova il 2-0. Gli universitari ci provano ed alzano il baricentro, Aprile chiede ai suoi di aumentare pressione ed intensità ed al 75′ Iraci dopo aver completato un dribbling trova l’ostruzione di un secondo avversario. Per il direttore di gara è penalty. Sul dischetto Clemente non trova l’appuntamento col gol. Palla fuori ed episodio che chiude virtualmente il tabellino. Il finale è 2-0 Parmonval.