ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PORCIA
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REGOLAMENTO
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
DI
PORCIA
Aggiornato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 3 del 09 dicembre 2014
IL PRESIDENTE
Ing. Laura Mazzonetto
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
dott.ssa Stefania Mamprin
PREMESSA
Il regolamento interno di Istituto è previsto dall’art 6 del DPR.416/74 e la sua stesura
costituisce una delle attribuzioni del Consiglio di Istituto.
Con l’acquisizione dell’Autonomia, le Istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia
finanziaria e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa nel rispetto delle
funzioni delegate alle regioni e agli enti locali: ciò rende ancora più necessario regolamentare
l’organizzazione e la vita delle scuole dell’Istituto nel rispetto delle competenze assegnate dalle
norme alle varie componenti scolastiche così sinteticamente individuate :
a. Consiglio di Istituto: indica gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte
generali di gestione e di amministrazione: tale attività è espressa dal consiglio di istituto
attraverso l’ATTO DI INDIRIZZO che va elaborato entro il mese di maggio di ogni anno in
modo da permettere ai docenti di elaborare il piano dell’offerta formativa. Nel caso il
consiglio non deliberi entro maggio resta in vigore l’indirizzo precedente. L’atto di indirizzo
potrà avere carattere pluriennale.
Il consiglio di istituto adotta il Piano dell’offerta formativa.
b. Collegio dei docenti: ha competenza esclusiva in materia didattica che esercita sia in
forma collegiale che individuale nel rispetto di una corretta libertà di insegnamento.
Sulla base dell’atto di indirizzo del consiglio di istituto, tenuto conto anche delle proposte e
dei pareri formulati dagli altri organismi collegiali,dalle associazioni di
genitori e dalle
Amministrazioni locali, elabora il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA entro la fine del
mese di giugno in modo che nella prima decade di settembre possa essere sottoposto
all’adozione del consiglio.
c. Dirigente Scolastico: ha competenza di direzione, coordinamento promozione e
valorizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Assicura la gestione
unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi
formativi predisponendo gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa.
CRITERI GENERALI - ATTO DI INDIRIZZO
Il Regolamento di Istituto emanato in conformità alla legge, ha efficacia della legge formale
ed è atto normativo. Esso detta norme intese a regolare il comportamento di quanti a vario titolo,
vivono ed operano nell’ambito dell’istituto.
L’attività delle scuole dell’istituto dovrà ispirarsi ai principi della Costituzione Italiana e alla
Carta dei Diritti del Fanciullo.
Le finalità da conseguire mediante l’attività educativa sono quelle indicate dalle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo per la Scuola per Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’Istruzione
sinteticamente individuabili nella:
-Promozione del pieno sviluppo della persona;
Tale finalità dovrà essere realizzata attraverso:
1. la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza
2. l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità
3. la prevenzione dell’evasione dell’obbligo scolastico ed il contrasto della dispersione
4. il perseguimento con ogni mezzo del miglioramento della qualità del sistema di istruzione
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni ad elaborare il senso della propria
esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli
alfabeti di base della cultura.
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INDIRIZZI GENERALI DELLA SCUOLA
Il Consiglio di Istituto, sulla base di quanto previsto dal D.P.R. n° 275 del 1999 e nel rispetto
di una corretta libertà di insegnamento indica i seguenti indirizzi da tenere presenti nella
elaborazione e realizzazione del POF che deve partire da un’ attenta lettura dei bisogni nella
convinzione che l’attività scolastica deve tendere a garantire a tutti pari opportunità nel
conseguimento dei risultati.
L’Istituto costituisce una realtà complessa, sia per la diversità dei gradi scolastici (Infanzia,
Primaria e Secondaria di I° grado), sia per il nume ro dei plessi, che va organizzata e gestita in
modo progettuale, sulla base di una visione generale che, accanto a principi e criteri comuni,
preveda il rispetto della specificità dei singoli gradi scolastici.
A tal fine diventa essenziale attivare dei canali che consentano una riflessione costante
sulla situazione esistente, dalla quale possano emergere, accanto agli aspetti positivi, i punti critici,
su cui concentrare l’attenzione per ricercare soluzioni migliorative.
1. ASPETTI RELAZIONALI INTERNI ED ESTERNI
Un fattore importante è rappresentato dal clima relazionale, relativo sia alla comunicazione
interna che a quella esterna; si ritiene che esso debba ispirarsi ai principi della partecipazione
attiva, della collaborazione, della valorizzazione reciproca e della condivisione, nel rispetto dei
differenti ruoli e compiti. In caso di tensioni e di conflitti, vanno ricercate soluzioni in forma
negoziale.
Le scuole devono rapportarsi in modo interattivo con l’ambiente circostante, raccogliendo in
modo selettivo e critico le proposte e gli stimoli che da esso provengono, e fornendo a loro volta
contributi alla lettura e all’interpretazione della realtà, da veicolare attraverso l’utilizzo di appositi
canali comunicativi.
In particolare si mirerà a:
−
stabilire una comunicazione e collaborazione sistematica tra i tre ordini di scuola, tra i
singoli plessi, tra i docenti dei team, tra i team all’interno di ciascun plesso, tra il dirigente
scolastico, il corpo docente e il personale ATA;
−
sviluppare la continuità educativo - didattica tra la scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di I grado, attraverso un confronto tra i docenti, l’elaborazione del curricolo
verticale e di percorsi educativo -didattici specifici;
−
stabilire una comunicazione e collaborazione sistematica con le famiglie tramite colloqui
individuali, assemblee di classe e consigli di classe/ interclasse/intersezione;
−
aprire le scuole alla complessa realtà locale, nei suoi aspetti fisici (ambiente ed elementi
geografici, strutture e infrastrutture), in quelli antropici attuali (economici, sociali e culturali)
e in quelli storici (testimonianze delle persone anziane, fonti storiografiche varie) che
possono essere valorizzati nelle attività di studio e di ricerca;
−
collaborare con gli enti locali, con l’ASL, con le agenzie educative e culturali operanti sul
territorio nella direzione di un sistema formativo integrato;
−
rilevare bisogni e proposte degli utenti, ricorrendo a vari strumenti/canali (organi collegiali,
assemblee, questionari, colloqui individuali…) e cercare di recepirli, se compatibili con le
finalità e con le disponibilità di risorse umane e materiali delle scuole, tramite la modalità
del controllo formativo;
−
promuovere iniziative volte a valorizzare l’attività delle scuole: forum, focus-group,
spettacoli/rappresentazioni teatrali, mostre, giornalini di classe/plesso/istituto/biblioteca;
−
aderire alle Reti Scolastiche (Biblioteche Scolastiche, Sicurezza, CLIL, PASS, Difficoltà
d’apprendimento, Laboratorio Musicale, Clicker) e partecipare alle loro iniziative;
−
partecipare a iniziative promosse da Università e Centri di Ricerca;
−
collaborare con gli altri istituti scolastici.
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2. GESTIONE E AMMINISTRAZIONE PERSONALE E BENI
L’organizzazione delle attività/servizi e la gestione del personale e dei beni devono risultare
funzionali alla promozione della formazione umana e culturale degli alunni, che costituisce la
mission dell’Istituto.
A tale scopo ci si deve proporre di:
−
valorizzare nel personale scolastico le attitudini e le competenze personali;
−
costituire gruppi/commissioni che facilitino i compiti dei Collegi dei Docenti e che consentano
di progettare, realizzare e valutare le iniziative rientranti nel P.O.F.;
−
confermare uno staff dirigenziale di coordinamento delle attività generali dell’istituto;
−
formare una rete organizzativa di collaboratori/coordinatori che affianchino il dirigente
scolastico nella gestione dell’Istituto;
−
provvedere ai supplenti anche per le assenze di un solo giorno nella scuola dell’infanzia.
Provvedere con risorse professionali interne,utilizzando le ore di compresenza non impiegate
nella realizzazione di progetti o con ore eccedenti il servizio, da retribuire con l’apposito
fondo,alla sostituzione dei colleghi in caso di assenze fino ai 5 giorni nella scuola primaria e
fino a 15 giorni nella scuola secondaria;
−
organizzare gli orari dei team docenti in modo che vi sia un’equilibrata alternanza delle
discipline;
−
formare le classi/sezioni in modo equilibrato, tenendo conto,in caso di classi parallele, delle
competenze, delle difficoltà, dell’età, del sesso, della provenienza dei bambini/alunni;
−
organizzare le classi in modo tale che venga sfruttato, accanto al lavoro individuale, il lavoro
cooperativo a coppie, a piccoli e a grandi gruppi;
−
elaborare, a livello di plessi e di classi, delle regole condivise riguardanti il comportamento
individuale;
−
condividere con le famiglie un patto educativo di corresponsabilità per l’educazione dei
propri figli/alunni
-
Fermo restando l’autonomia gestionale del Dirigente Scolastico nella predisposizione del
Programma Annuale, il Consiglio individua le seguenti SCELTE GENERALI di GESTIONE:
la partecipazione alla gestione democratica della scuola riconosce la specificità dei ruoli e
delle competenze e si attua nell’ambito degli Organi Collegiali e delle procedure vigenti;
l’organizzazione scolastica si uniforma a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità ed
economicità salvaguardando l’offerta formativa;
la trasparenza è considerata condizione indispensabile nei rapporti interni e in quelli con
l’utenza.
e di AMMINISTRAZIONE:
-
-
a)
b)
c)
d)
i servizi amministrativi vengono erogati con competenza e disponibilità a rispondere alle
richieste degli utenti;
vengono garantiti standard specifici per le procedure;
gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio di segreteria tengono conto delle esigenze della
popolazione;
le scelte di bilancio si effettuano in base a criteri di trasparenza, coniugando qualità con
economicità e distribuendo le risorse disponibili tenendo conto del numero degli alunni e
delle classi/sezioni assegnando le seguenti percentuali:
quota fissa base per ogni scuola
40%
quota n. classi/sezioni
20%
quota n. alunni
20%
quota fissa 20% per i progetti P.O.F. che rispondano ai seguenti criteri:
coinvolgimento dell’intero plesso
continuità scuola infanzia/scuola primaria/scuola secondaria di I grado
coinvolgimento del territorio
coinvolgimento della biblioteca scolastica dell’Istituto
Per le suddivisioni dei fondi della L.R. 10/80 si applica il criterio del 50% per il n. degli alunni
e del 50% per il n. delle classi/sezioni.
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3.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Nella convinzione che la qualità dell’insegnamento passa anche attraverso la formazione
iniziale e in servizio dei docenti e del personale ATA e che la stessa costituisce un preciso dovere
deontologico, particolare cura sarà dedicata dal collegio dei docenti alla elaborazione del “ piano
annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti “ (art. 63 del CCNL
2006/09).
4.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta formativa attraverso iniziative significative il
consiglio ritiene opportuno che le scuole dell’Istituto si pongano in relazione con altre realtà
aderendo e/o proponendo progetti in rete, partecipando ad iniziative proposte dal MIUR, dall’
Ufficio Scolastico Regionale, dagli Enti Locali, dalle agenzie che operano nel territorio in modo da
utilizzare le risorse che queste potranno offrire soprattutto in relazione alle attività para-interextrascolastiche.
Quanto sopra richiede una programmazione che coinvolga anche le famiglie degli alunni che
potrà attuarsi attraverso i rappresentanti dei genitori negli organi collegiali, nelle assemblee di
classe di inizio anno, mediante i colloqui collegiali ed individuali e anche attraverso il
coinvolgimento diretto in qualità di esperti e collaboratori di genitori, nonni ecc.
L’attenzione al territorio non deve far dimenticare la dimensione europea che va curata anche
attraverso partenariati e scambi culturali con scuole di altri Paesi dell’Unione Europea ricorrendo
alle opportunità offerte dai progetti europei.
5. VALUTAZIONE e DOCUMENTAZIONE
La valutazione è un aspetto qualificante del servizio che le scuole dell’Istituto offrono.
Vista in ottica formativa permette di migliorare l’offerta e quindi la crescita educativa, pertanto,
il POF dovrà prevedere tempi e modalità per la valutazione.
Per non disperdere il patrimonio acquisito è opportuno che ogni plesso conservi il materiale
prodotto più significativo creando un archivio storico a cui gli insegnanti dell’Istituto potranno
attingere per le attività successive.
PARTE PRIMA
Funzionamento degli organi collegiali
Art. 1
FINALITA’, CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO DEGLI OO.CC.
Nell’organo collegiale tutti i membri hanno uguali poteri, si trovano su un piano di
uguaglianza giuridica e al di fuori di ogni rapporto gerarchico.
Gli organi collegiali della scuola non sono gerarchicamente ordinati tra loro; sono organi
diversi, con compiti e funzioni diverse.
Le competenze demandate agli organi collegiali dalla legge non sono né delegabili né
avocabili, pertanto detti organi non possono:
− trasferire o delegare il proprio potere ad altri organi;
−
modificare norme che disciplinano direttamente una materia determinata;
−
attuare ed autorizzare iniziative di sperimentazione, se non con l’osservanza delle norme
vigenti sull’argomento;
−
effettuare collegialmente o per tramite dei singoli membri visite ispettive per la verifica delle
capacità dei docenti, essendo a tal fine preposti altri organi;
−
sostituirsi al Dirigente Scolastico nell’esercizio delle competenze di tale organo individuale.
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Art. 2
POTERI DEL PRESIDENTE DELL’ ORGANO COLLEGIALE
−
−
−
−
−
−
−
Il Presidente ha poteri direttivi e di coordinamento. In particolare:
provvede alla convocazione dell’organo;
stabilisce e comunica l’ordine del giorno;
pone al collegio le questioni;
dirige la discussione concedendo e togliendo la parola;
pone in votazione le proposte stabilendo l’ordine e le modalità delle votazioni;
proclama il risultato delle votazioni;
sottoscrive con il segretario il verbale della seduta.
Esercita anche poteri disciplinari quali la sospensione dell’adunanza o il suo scioglimento.
Art. 3
CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di
massima non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data della riunione.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo
collegiale e mediante affissione di apposito avviso all’albo dell’Ufficio.
In ogni caso l’affissione all’albo è adempimento sufficiente per la regolare convocazione
dell’organo collegiale.
L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta.
Le riunioni degli organi collegiali hanno luogo in orario compatibile con gli impegni di lavoro
dei componenti eletti o designati.
Di ogni seduta va redatto un processo verbale, steso su apposito registro a pagine
numerate, e firmato dal Presidente e dal Segretario.
Il verbale deve riportare ciò che giuridicamente ha valore; dovrebbe essere steso, letto e
approvato a conclusione dell’adunanza, ma è ammessa la prassi della compilazione in tempo
successivo e l’approvazione in apertura della riunione seguente. Coloro che ritenessero inesatta o
incompleta la verbalizzazione possono chiedere la rettifica a condizione che trovi la testimonianza
concorde delle persone.
Il verbale, dopo l’approvazione con le eventuali modifiche, non potrà più essere modificato.
Le delibere adottate sono valide anche in caso in cui la lettura del verbale venga omessa e
nel caso in cui il verbale non sia approvato.
Art. 4
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE
Il Consiglio di Classe/Interclasse/intersezione è convocato dal Dirigente Scolastico di
propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi componenti.
La convocazione del Consiglio nelle varie riunioni è decisa dal Dirigente che ne è il
presidente.
Il Consiglio si riunisce almeno una volta a bimestre per verificare l’ andamento complessivo
dell’attività didattica nelle classi/sezioni di competenza e per proporre gli opportuni adeguamenti
del programma di lavoro didattico.
Il Consiglio si riunisce con la sola presenza dei docenti ai sensi dell’art.3 del D.P.R. 416/74
e dell’art.9 della L. 517/77.
Art. 5
CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4 del D.P.R.
416/74 che detta disposizioni per detto organo collegiale.
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Art. 6
CONVOCAZIONE DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Il Comitato per la Valutazione del servizio dei docenti è convocato dal Dirigente Scolastico
per effettuare:
−
la valutazione del servizio dei docenti al termine del periodo di prova ai sensi dal D.P.R.
417/74;
−
per la valutazione del servizio relativo all’ultimo triennio a richiesta dei docenti interessati ai
sensi dell’art. 58 D.P.R. 41/74;
−
ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
−
Art. 7
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
E’ un organo collegiale composto da rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale
A.T.A. (amministrativo, tecnico, ausiliario) e dal Dirigente Scolastico.
E’ un organo con “doppia testa” nel senso che il Presidente del Consiglio deve essere un
genitore, mentre il Presidente della Giunta Esecutiva è il Dirigente Scolastico.
La durata in carica del Consiglio di Istituto è di tre anni.
Art. 8
PRIMA CONVOCAZIONE
E’ fatta dal Dirigente Scolastico che assume la presidenza provvisoria e la cede al
Presidente non appena il Consiglio avrà provveduto alla sua designazione.
Art. 9
ELEZIONE DEL PRESIDENTE
Il Presidente deve essere un genitore eletto da tutti i membri del Consiglio a votazione
segreta.
Per la validità dell'elezione la norma prevede:
−
in prima votazione la maggioranza assoluta (la metà + 1 dei componenti il Consiglio);
−
in seconda votazione la maggioranza relativa dei votanti.
E’ eletto chi avrà più voti. In caso di parità non è previsto ballottaggio, ma si rivota.
Con la stessa procedura può essere eletto un VICE PRESIDENTE che sostituisce il
Presidente assente, ma non gli subentra automaticamente in caso di decadenza o dimissioni dello
stesso, casi in cui si dovrà eleggere un nuovo presidente
In caso di assenza del presidente e del vice presidente la presidenza del Consiglio spetta al
consigliere più anziano di età indipendentemente dalla componente di appartenenza.
Art. 10
DESIGNAZIONE DEL SEGRETARIO
Il Presidente assegna le funzioni di segretario ad uno dei membri del Consiglio.
Tutti potrebbero essere scelti, ma è opportuno far cadere la scelta su persona capace e
disponibile.
Il segretario può essere designato per il triennio o per periodi più brevi o anche di seduta in
seduta. Compito del segretario è la stesura del verbale e la predisposizione delle delibere per la
pubblicazione.
La riproduzione dattilografica delle deliberazioni è svolta dall’Ufficio di segreteria.
Le delibere dovranno essere firmate dal presidente, dal segretario del Consiglio e poste
all’albo della direzione in copia conforme.
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Art. 11
DESIGNAZIONE DEI MEMBRI DELLA GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva è composta da:
−
nr.4 membri elettivi: 1 docente, 1 non docente, 2 genitori;
−
nr.2 membri di diritto: il Dirigente Scolastico e il D.S.G.A;
che sono, rispettivamente, il Presidente e il Segretario della Giunta.
I membri della Giunta devono essere designati a VOTAZIONE SEGRETA.
La norma non prescrive maggioranze particolari pertanto l’elezione è fatta a maggioranza
relativa dei votanti.
Art. 12
LA CONVOCAZIONE
Una volta insediato, la convocazione del Consiglio spetta esclusivamente al Presidente o,
in sua vece, al Vice- presidente.
In via eccezionale si può avere l’AUTOCONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO quando lo
stesso delibera di riconvocarsi in una certa data per discutere determinati argomenti: in tal caso
vengono stabiliti il luogo, l’ora e gli argomenti e non è necessaria un’iniziativa del Presidente.
Altro modo di convocazione è costituito dalla RICHIESTA DI UN NUMERO QUALIFICATO
di consiglieri: il Presidente dovrà procedere alla convocazione.
Non è obbligato a farlo se la richiesta viene da un numero non qualificato.
Per analogia con quanto indicato per il Collegio dei Docenti si può indicare per qualificato
“almeno un terzo dei consiglieri”.
Si distingue tra convocazione ordinaria, svolta alle normali scadenze, e quella straordinaria
in casi di urgenza.
Art. 13
PROCEDURA PER LA CONVOCAZIONE
L’avviso di convocazione è emanato dal Presidente in forma scritta e deve contenere
l’ordine del giorno con gli argomenti da trattare, l’ora e la sede della riunione.
La convocazione va recapitata ad ogni consigliere (anche dimissionario finchè non sono
state accolte le dimissioni), con congruo anticipo, a mezzo servizio postale per la sola componente
genitori.
Art. 14
L’ORDINE DEL GIORNO
Gli argomenti da discutere sono quelli nell’ordine del giorno. Vanno trattati seguendo
l’ordine con cui sono scritti, ma è, tuttavia ammesso variare l’ordine di trattazione se tutti
concordano.
Non si può discutere di argomenti diversi da quelli iscritti all’ O.d.g., tuttavia in caso di
urgenza e necessità l’adunanza può decidere, con voto unanime, di discutere anche altri
argomenti non inseriti, aggiungendoli all’ O.d.g.
Non si può deliberare tra le varie ed eventuali.
I lavori del Consiglio sono preparati dalla Giunta Esecutiva: il Consiglio può anche
deliberare in modo diverso rispetto alle proposte della Giunta.
Art.15
LEGITTIMITA DELL’ADUNANZA – RIUNIONE DESERTA.
L’adunanza è valida con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica (si
richiede la maggioranza assoluta). I consiglieri dimissionari, finché non sono state accolte le
dimissioni, risultano tra i componenti in carica.
Lo stesso principio vale per la Giunta Esecutiva.
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Il Presidente all’inizio della seduta, anche se manca il numero legale, deve dichiarare
aperta la seduta. Decorsa mezz’ora rispetto all’orario indicato per la riunione, accertata la
mancanza del numero legale il Presidente dichiarerà deserta la seduta.
In situazioni di urgenza il Presidente stabilisce subito la data e l’orario della nuova riunione
diversamente si procederà a nuovo invito nei modi previsti.
Non è ammesso il ricorso alla “seconda convocazione” che non richiederebbe la presenza
del quorum.
Art.16
ASSENZE DEI CONSIGLIERI
I componenti del Consiglio di Istituto che si trovino nell’impossibilità di partecipare alle
sedute sono tenuti a darne preventiva comunicazione, orale o scritta, all’ ufficio di Segreteria.
Coloro che non ottemperano a tale adempimento sono ritenuti assenti ingiustificati.
Le assenze dei consiglieri devono risultare a verbale della riunione con l’indicazione se
siano giustificate o meno. L’assenza ingiustificata per tre sedute successive del Consiglio
comporta la decadenza del consigliere che sarà disposta con decreto del presidente della giunta
previa delibera del consiglio di circolo.
Art.17
ANDAMENTO DELLA RIUNIONE
Normalmente l’iter è questo:
relazione sull’argomento da trattare già preparato dalla Giunta;
discussione;
eventuali dichiarazioni di voto;
votazione
La relazione può essere fatta dal Presidente o da altro membro per suo incarico. Deve
essere esauriente, serena e obiettiva. Dichiarata chiusa la discussione si dà inizio alla votazione
che può essere preceduta da dichiarazione di voto. Non si può riaprire la discussione.
La votazione è segreta solo quando si fa riferimento alle qualità morali, professionali o di
carattere di persone: in tal caso anche alla discussione non è ammesso pubblico.
In caso di votazione segreta il Presidente designa due scrutatori tra le opposte fazioni; gli
stessi effettueranno lo spoglio, mentre il Presidente proclamerà l’esito.
LE DELIBERAZIONI sono adottate a MAGGIORANZA ASSOLUTA (metà più uno) dei voti
validamente espressi. E’ stato già detto che per la validità della seduta occorre la maggioranza
assoluta dei componenti in carica.
La schede bianche e le astensioni non sono voti validamente espressi: sono validamente
espressi solo i voti contrari o favorevoli. Le astensioni non sono espressione di volontà quindi non
entrano nel computo dei votanti.
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Una volta chiusa non si può riaprire la votazione per il sopraggiungere di altri membri.
−
−
−
−
Art. 18
VERBALIZZAZIONE DELLA RIUNIONE
Tale incombenza spetta al segretario. Il verbale dovrebbe essere steso, letto e approvato a
conclusione dell’adunanza, ma per evidenti ragioni di opportunità la lettura e l’approvazione vanno
fatte in apertura della seduta successiva.
Approvare il verbale vuol dire riconoscerlo fedele a quanto è stato detto o deliberato.
Il verbale deve riportare ciò che giuridicamente interessa: è coperto dalla cosiddetta “fede
privilegiata” e pertanto fa fede fino a querela di falso.
−
−
−
Votando a scheda segreta è obbligatorio farne menzione.
La compilazione del verbale normalmente si compone di tre parti:
si dà conto della legalità dell’adunanza: data, luogo, ora, presidenza, assenti e presenti,
segretario, numero legale…
in questa parte si stende la relazione dei vari punti;
si riporta l’esito della votazione.
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Le deliberazioni del Consiglio di Istituto sono atti amministrativi definitivi contro i quali non è
ammesso ricorso gerarchico, ma solo ricorso al T.A.R. (entro 60 giorni) o ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica (entro 120 giorni).
Art. 19
PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE
Possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto senza diritto di parola e di voto, gli
elettori delle varie componenti.
Il riconoscimento del titolo di elettore potrà essere fatto nei seguenti modi:
a. riconoscimento personale da parte dei consiglieri;
b. autodichiarazione scritta del convenuto con l’indicazione della classe frequentata dal figlio
da presentare all’ingresso della sala riunioni al Presidente;
c. dichiarazione rilasciata dall’Ufficio di segreteria.
Gli elettori saranno ammessi in numero compatibile con la capienza della sala secondo le
decisioni del Presidente.
La norma attribuisce al Presidente gli stessi poteri che ha il Sindaco in sede di Consiglio
comunale, pertanto il Presidente qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato
svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione da parte dei componenti
l’organo collegiale, può disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non
pubblica.
La seduta è comunque segreta quando siano in discussione argomenti concernenti
persone.
Ogni riunione è pubblicizzata mediante affissione della convocazione all’albo dell’Ufficio e
all’albo dei singoli plessi scolastici.
Eventuali istanze dei plessi vanno presentati al consiglio di istituto attraverso:
a. i rappresentanti eletti in seno al consiglio stesso;
b. il consiglio di classe/interclasse/intersezione del plesso;
c. almeno 1/10 dei genitori del plesso.
Salvo nel caso a) esse vanno presentate in forma scritta e avanzate alla Giunta Esecutiva
per l’esame preliminare.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni, a titolo consultivo, gli specialisti che
operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici, oppure i
rappresentanti degli enti locali (Comune, Provincia), ecc.) con le seguenti modalità:
1. delibera di richiesta da parte del Consiglio;
2. lettera di invito da parte del Presidente della Giunta.
Le adunanze dei Consigli di classe/interclasse/ intersezione, del Collegio dei docenti e del
Comitato della valutazione non sono pubbliche, pertanto ad esse non possono partecipare
persone estranee a detti organi.
Nei Consigli di classe /interclasse/intersezione e al Collegio dei docenti potranno essere
chiamati, a titolo consultivo e unicamente quando siano trattati problemi attinenti all’attività
educativa in generale, “appartenenti” al personale assunto dagli Enti locali per le attività di
doposcuola, interscuola e prescuola o personale con compiti medico-psicopedagogici che operino
in modo continuativo nella scuola.
Art.20
ASSEMBLEE DEI GENITORI
L’argomento è regolamentato dall’art.15 del D.Lgs. 297/94. Le disposizioni seguenti sono
valide per le assemblee che si svolgono in locali scolastici.
Le assemblee dei genitori possono essere di sezione, classe, plesso o istituto.
I rappresentanti dei genitori dei consigli di classe/ interclasse/intersezione possono esprimere un
comitato dei genitori.
La richiesta di assemblea, con l’ordine del giorno da trattare, sarà inoltrata al Dirigente
Scolastico almeno 10 giorni prima della data richiesta :
−
per l’assemblea di classe o sezione dal rappresentante eletto nella classe o sezione;
−
per l’assemblea di plesso dai rappresentanti eletti o dal presidente del comitato dei genitori
del plesso ;
−
per l’assemblea di istituto dal presidente del Comitato genitori dell’Istituto su mandato del
comitato stesso o da almeno un terzo dei rappresentanti i consigli di
10
classe/interclasse/sezione o dal Presidente del consiglio di Istituto su mandato del consiglio
stesso.
La data e l’orario di svolgimento dell’assemblea sono comunque concordate con il Dirigente
Scolastico che autorizza la convocazione sentita la Giunta Esecutiva.
Sarà cura dei promotori provvedere alla comunicazione mediante affissione di avviso
all’albo del plesso e anche mediante distribuzione agli alunni di volantini riportanti unicamente
l’ordine del giorno da trattare, la data e l’orario dell’assemblea.
L’assemblea si svolge al di fuori dell’orario delle lezioni.
L’assemblea dei genitori, all’inizio di seduta, deve individuare un presidente con funzioni di
coordinatore ed un segretario che verbalizza la riunione riportando ciò che giuridicamente ha
valore. Il verbale della riunione sarà fatto pervenire a cura del presidente dell’assemblea al
Dirigente Scolastico per gli eventuali adempimenti.
All’assemblea possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti di
classe/sezione o plesso interessato.
PARTE SECONDA
Regolamento interno: organizzazione
Art. 1
ISCRIZIONI ALLA CLASSE PRIMA PRIMARIA
Compatibilmente con la recettività legata ai posti d’organico dei docenti, l’alunno potrà essere
iscritto alla classe prima primaria nella scuola prescelta dal genitore o da chi esercita la patria
potestà. L’Istituto è suddiviso in bacini d’utenza che indicano, orientativamente, la scuola in cui
l’alunno dovrebbe essere iscritto. Con la libera iscrizione, verificandosi un eccesso di richieste verso
una sede ed in applicazione della L. n.53/03 e dell’art.64 della legge 6/8/2008, n.133, si stabilisce il
seguente ordine di priorità:
1)
bambini/e che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento e
residenti, nell’area di riferimento della scuola richiesta;
2)
bambini/e nati entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento residenti nel Comune;
3)
possono essere iscritti i bambini/e che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno
scolastico di riferimento residenti, nell’area di riferimento della scuola richiesta e nel
Comune;
4)
bambini/e nati entro il 31 dicembre residenti fuori Comune;
5)
bambini/e nati entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento e residenti fuori
Comune .
Nell’ambito di ciascuna delle categorie di cui ai precedenti punti sarà data priorità nell’ordine a:
CRITERI DI PRECEDENZA ISCRIZIONI SCUOLA PRIMARIA
1.
OBBLIGO
Punti
A
Alunni obbligati che compiono gli anni entro il 31 dicembre
40
B
Alunni che compiono gli anni entro il 30 aprile
10
Nell’ambito di ciascun criterio di priorità di cui ai punti A. e B. sarà data la precedenza a:
2.
A
PRECEDENZA
Punti
Residenza nel quartiere di competenza della scuola con priorità ai
11
30
diversamente abili
In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili saranno attribuiti i seguenti punteggi per:
3.
SITUAZIONE SOCIO FAMILIARE
A
Orfani di entrambi i genitori
15
B
Presenza di un solo genitore nel nucleo familiare (nubile/celibe,
vedovo/a, divorziato/a, separato/a)
10
Presenza nel nucleo familiare di fratelli/sorelle frequentanti una scuola
del quartiere nell’anno scolastico cui si riferisce l’iscrizione
8
Presenza nel nucleo familiare di fratelli/sorelle frequentanti una scuola
dell’Istituto nell’anno scolastico cui si riferisce l’iscrizione
3
Coloro che provengono da una scuola dell’infanzia Statale del
quartiere
3
F
Coloro che provengono da una scuola dell’infanzia del Comune
1
G
Presenza di figure parentali residenti nell’ambito territoriale della
scuola e/o del Comune che si prendono cura del bambino,
dichiarandolo
(specificare
il
grado
di
parentela)_______________________________
2
Presenza di una situazione di svantaggio socio – economico certificata
e/o comunicata dai Servizi socio-assistenziali del comune
20
C
D
E
F
Punti
ULTERIORE PUNTEGGIO PER LA SCELTA DEL TEMPO PIENO
4.
SITUAZIONE SOCIO LAVORATIVA
A
Presenza nel nucleo familiare di entrambi i genitori che lavorano o nel
caso di famiglia monoparentale dell’unico genitore che lavora
(allegare autocertificazioni, che devono contenere sede e numero
telefonico del datore di lavoro, per eventuali verifiche)
10
Presenza nel nucleo familiare di entrambi i genitori di cui uno solo
lavora (allegare autocertificazioni, che devono contenere sede e
numero telefonico del datore di lavoro, per eventuali verifiche)
5
Presenza nel nucleo familiare di un genitore che lavora nelle scuole
dell’Istituto
2
B
C
Punti
A parità di punteggio, per ciascuno dei punti sopra riportati, si terrà conto della maggiore
anzianità del bambino (mese-giorno di nascita)
Qualora la scuola non riuscisse ad accogliere le richieste, si procederà con la seconda scelta espressa
dai genitori all’atto dell’iscrizione, per un’ altra scuola dell’istituto.
Casi particolari saranno esaminati dalla Presidenza e dalla Commissione Continuità /Iscrizioni.
ANTICIPATARI
I bambini, residenti nel Comune, che compiono i 6 anni di età entro il 30 aprile, saranno accolti, in base alla
disponibilità di posti dopo aver accolto tutti i bambini nati entro il 31 dicembre residenti nel Comune.
RESIDENTI FUORI COMUNE
I residenti fuori Comune potranno essere accolti in base alla disponibilità di posti, formando una graduatoria
a parte ed assegnando ai medesimi un punteggio in base alle lettere dei punti 3 e 4.
NOTE APPLICATIVE:
12
1, I punteggi di cui alle lettere A e B del punto 4 non sono cumulabili;
2. I punteggi di cui ai punti 3B e 4A relativi alla presenza di un solo genitore sono cumulabili
3. La residenza dovrà essere posseduta entro i termini di scadenza delle iscrizioni. In caso di trasferimenti è
sufficiente dimostrare di averla richiesta entro gli stessi termini.
Entro 30 gg. dalla data di chiusura delle iscrizioni, saranno pubblicati nel sito dell’Istituto
www.scuole porcia.it e all’albo dell’Istituto gli elenchi dei bambini accolti.
Entro 10 giorni dalla data di pubblicazione si potrà presentare ricorso scritto
Scolastico.
al Dirigente
Art. 2.
ISCRIZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE
La costituzione delle sezioni è vincolata dalle disposizioni riferite dalle normative vigenti, dagli
organici e dalla verifica degli spazi presenti nell'edificio scolastico, sia per la problematica
gestionale - organizzativa del'attività didattica specifica delle scuole dell’infanzia, che per le
materie inerenti la sicurezza.
Il concetto di bacino di area di confluenza intende salvaguardare il diritto di frequenza prioritario
alla scuola ai residenti nei quartieri afferenti alle scuole dell’Istituto definiti in base allo stradario e
comunicato dall’amministrazione Comunale.
Sulla base della normativa vigente saranno accolti con priorità i bambini che compiono 3 anni entro
il 31 dicembre. I bambini nati dal 1 gennaio al 30 aprile (cosiddetti anticipatari) saranno accolti alle
seguenti condizioni:
•
•
•
Disponibilità di posti;
Accertamento dell’ avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa;
Disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da
rispondere alle diverse esigenze dei bambini.
CRITERI GENERALI
Precedenza assoluta ai bambini frequentanti
1.
A
B
RESIDENZA
Punti
Bambini residenti nel quartiere di riferimento della scuola con
precedenza ai diversamente abili
Bambini residenti nel Comune
40
10
In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili saranno attribuiti i seguenti punteggi
per:
3.
A
B
C
D
G
F
SITUAZIONE SOCIO FAMILIARE
Punti
Orfani di entrambi i genitori
Presenza di un solo genitore nel nucleo familiare (nubile/celibe,
vedovo/a, divorziato/a, separato/a)
Presenza nel nucleo familiare di fratelli/sorelle frequentanti una
scuola del quartiere
nell’anno scolastico cui si riferisce
l’iscrizione
Presenza nel nucleo familiare di fratelli/sorelle frequentanti una
scuola dell’Istituto nell’anno scolastico cui si riferisce l’iscrizione
Presenza di figure parentali residenti nell’ambito territoriale
della scuola e/o del Comune che si prendono cura del bambino,
dichiarandolo
(specificare
il
grado
di
parentela)_______________________________
Presenza di una situazione di svantaggio socio – economico
certificata e/o comunicata dai Servizi socio-assistenziali del
13
15
10
8
3
2
20
comune
4.
A
B
C
SITUAZIONE SOCIO LAVORATIVA
Punti
Presenza nel nucleo familiare di entrambi i genitori che lavorano
o nel caso di famiglia monoparentale dell’unico genitore che
lavora (allegare autocertificazioni, che devono contenere
sede e numero telefonico del datore di lavoro, per eventuali
verifiche)
Presenza nel nucleo familiare di entrambi i genitori di cui uno
solo lavora (allegare autocertificazioni, che devono
contenere sede e numero telefonico del datore di lavoro,
per eventuali verifiche)
10
5
Presenza nel nucleo familiare di un genitore che lavora nelle scuole
dell’Istituto
2
PARITA’ DI PUNTEGGIO
A parità di punteggio per ciascuno dei punti sopra riportati si terrà conto della maggiore anzianità
del bambino (mese-giorno di nascita)
RESIDENTI FUORI COMUNE
I residenti fuori comune potranno essere ammessi solo dopo l’esaurimento delle graduatorie dei
residenti nel quartiere e nel comune qualora risultino posti disponibili.
MODALITA’ DI CERTIFICAZIONE
Le situazioni di cui sopra (escluse le situazione di handicap) possono essere attestate tramite
autocertificazione ai sensi della vigente normativa con facoltà dell’Amministrazione ad accertare la
veridicità di quanto dichiarato.
LISTE D’ATTESA
Le richieste che non sarà possibile accogliere saranno graduate, in ordine progressivo, sulla base
dei criteri sopra riportati. I bambini in lista d’attesa potranno essere accolti, su posti che dovessero
rendersi disponibili entro il 31 di agosto scorrendo la graduatoria e, dopo questa data sulla base
dei precedenti criteri, della composizione delle sezioni, ed in ottemperanza alle disposizioni vigenti.
Le future iscrizioni (compresi i trasferimenti)saranno accolte in coda alle lista di attesa definite al
termine delle iscrizioni con esclusione dei bambini che dovrebbero frequentare l’ultimo anno di
scuola dell’infanzia. In questo caso il bambino si colloca al primo posto nella lista d’attesa. Questo
al fine di tutelare il diritto di frequenza.
FREQUENZA SCOLASTICA
Al fine di garantire l’opportunità di frequenza alla scuola, i bambini che avranno effettuato
continuativamente assenze non giustificate per oltre 30 gg. sono depennati dall’elenco
degli iscritti. Sono esclusi i casi di assenze prolungate documentate per motivi di salute.
NOTE APPLICATIVE:
1, I punteggi di cui alle lettere A e B del punto 4 non sono cumulabili;
2. I punteggi di cui ai punti 3B e 4A relativi alla presenza di un solo genitore sono cumulabili
3. La residenza dovrà essere posseduta entro i termini di scadenza delle iscrizioni. In caso di
trasferimenti è sufficiente dimostrare di averla richiesta entro gli stessi termini.
Entro 30 gg. dalla data di chiusura delle iscrizioni, saranno pubblicati nel sito dell’Istituto
www.scuoleporcia.it e all’albo dell’Istituto gli elenchi dei bambini accolti e le eventuali liste di
attesa in ordine priorità.
Entro 10 giorni dalla data di pubblicazione si potrà presentare ricorso scritto
Scolastico.
14
al Dirigente
Art. 3.
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Compatibilmente con la recettività legata ai posti d’organico dei docenti, l’alunno potrà
essere iscritto alla classe prima della scuola secondaria dal genitore o da chi esercita la patria
potestà.
1.
2.
3.
4.
5.
In caso di eccesso di richieste, si stabilisce il seguente ordine di priorità:
alunni portatori di handicap e/o seguiti dai Servizi Sociali;
alunni residenti nel comune;
alunni provenienti dalle scuole primarie dell’Istituto;
alunni orfani di entrambi i genitori;
alunni conviventi con un solo genitore.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
In caso di richieste eccedenti per una seconda lingua comunitaria, si stabilisce il seguente ordine
di priorità:
a) alunni portatori di handicap e/o seguiti dai Servizi Sociali;
b) sorteggio.
TEMPO SCUOLA
Nel caso in cui si formi una sola classe a settimana corta, la seconda lingua comunitaria, sarà
determinata dalla maggioranza delle scelte operate dagli alunni.
In caso di richieste eccedenti per la classe a settimana corta, si stabilisce il seguente ordine di
priorità:
1. alunni portatori di handicap e/o seguiti dai Servizi Sociali;
2. alunni residenti nel comune;
3. alunni provenienti dalle scuole primarie dell’Istituto;
4. coloro che hanno entrambi i genitori che lavorano;
5. sorteggio.
A conclusione delle operazioni di iscrizione, la commissione presieduta dal Dirigente scolastico e
formata da: una docente della scuola dell’infanzia, una docente della scuola primaria, una docente
della scuola secondaria, un genitore rappresentante del Consiglio di Istituto e una assistente
amministrativa, si riunisce per definire le classi in funzione della richiesta di organico per l’anno
scolastico successivo.
Art. 4.
FORMAZIONE DELLE CLASSI e SEZIONI
La formazione delle classi/sezioni è di competenza delle commissioni incaricate alla formazione
delle classi, che vi provvederanno sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e
delle proposte di natura didattica del Collegio dei Docenti, che presenteranno al Dirigente
Scolastico entro la fine si giugno.
Il Consiglio di Istituto, in adempimento di tale incombenza, stabilisce i seguenti criteri
generali:
1. Il numero degli alunni e delle alunne va distribuito equamente tra le classi/sezioni;
2. Le classi/sezioni in cui è inserito l’alunno diversamente abile saranno meno numerose in
relazione alla gravità del caso;
3. Si esclude il ricorso al sorteggio, legando la scelta a decisioni di ordine psicopedagogico didattico che emergono in attività di continuità con le scuole dell’ordine precedente che
operano nell’Istituto;
4.
Alla FORMAZIONE DELLE SEZIONI provvedono entro la fine di giugno i docenti della
scuola dell’infanzia predisponendo gruppi sezione con i seguenti criteri:
a. possibilmente sezioni omogenee per età e bilanciate nel numero;
b. eventualmente una sezione mista con riduzione a due età;
15
c. distribuzione equa di maschi e femmine;
d. suddivisione dei bambini per semestre di nascita;
e. evitare l’inserimento nella stessa sezione di bambini provenienti dallo stesso nido.
I gruppi così elaborati saranno sottoposti al dirigente scolastico.
Il dirigente scolastico esaminate le proposte deciderà la formazione delle sezioni e le renderà
pubbliche mediante affissione all’albo.
L’assegnazione delle insegnanti alle sezioni sarà effettuata direttamente dal dirigente.
Per l’inserimento di nuovi iscritti si terrà conto dell’età dell’alunno, del numero degli alunni nelle
sezioni, delle dinamiche interne alle sezioni: a tal fine i docenti avanzeranno una proposta
motivata al dirigente che deciderà in merito.
5. ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA provvede il gruppo di
lavoro composto dai docenti di scuola dell’infanzia e docenti delle classi quinte. Il gruppo di
lavoro entro la fine di giugno presenterà al Dirigente Scolastico una proposta di formazione
delle classi accompagnata dal verbale, controfirmato dai componenti del gruppo, in cui siano
esplicitati i criteri seguiti.
Il Dirigente esaminata la proposta, apportate eventuali modifiche, renderà operative le classi
apponendo la propria firma e disponendo l’esposizione all’albo.
L’assegnazione dei docenti alle classi sarà disposta dal Dirigente Scolastico.
Per l’inserimento di nuovi alunni nelle classi già formate si stabilisce che, di norma, vadano
inseriti nella classe con numero minore di alunni, salvo presenza di alunno con handicap o che
il team docente indichi al Dirigente l’opportunità di agire diversamente.
6. ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
provvedono i docenti della scuola secondaria di I grado, sentiti i docenti delle classi quinte
della scuola primaria. - Il gruppo di lavoro entro la fine di giugno presenterà al Dirigente
Scolastico una proposta di formazione delle classi accompagnata dal verbale, controfirmato
dai componenti del gruppo, in cui siano esplicitati i criteri seguiti.
La commissione terrà conto:
1. del plesso di provenienza dell’alunno/a;
2. di eventuali necessità della famiglia;
3. della scelta per la seconda lingua comunitaria spagnolo o tedesco;
4. della scelta del tempo scuola;
5. dell’ equilibrio tra gruppi di livello omogenei;
6. della valutazione finale di classe V.
Il Dirigente esaminata la proposta, apportate eventuali modifiche, renderà operative le classi
apponendo la propria firma e disponendo l’esposizione all’albo entro il mese di luglio.
Art. 4.
ORARIO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
L’orario delle attività educative e didattiche delle singole sedi scolastiche è stabilito dal
Consiglio di Istituto e va scrupolosamente osservato dai genitori o da chi ha il compito di
accompagnare o ritirare i bambini. Di ogni variazione temporanea dell’orario scolastico le famiglie
degli alunni devono essere preventivamente informate per iscritto.
Nelle scuole dell’infanzia i bambini devono essere consegnati personalmente all’insegnante
di sezione o, in caso di assenza della stessa,ad altra insegnante del plesso.
In nessun caso possono essere lasciati al cancello o in qualsiasi spazio scolastico. La
responsabilità delle insegnanti decorre dal momento in cui il bambino viene consegnato alle
stesse.
I bambini possono essere ritirati dalla scuola solamente dai genitori o da persona
maggiorenne delegata per iscritto dagli stessi. Le deleghe vanno consegnate agli insegnanti di
sezione/classe.
Solo in casi debitamente motivati i bambini possono essere accolti o uscire dalla scuola al
di fuori dei normali orari.
16
In caso di entrata posticipata, per non disturbare lo svolgimento delle attività didattiche, è
opportuno che vengano consegnati all’ingresso ad un collaboratore scolastico e accompagnati
dallo stesso all’insegnante.
In caso di reiterati ritardi nell’entrata o nell’uscita, gli insegnanti sono tenuti a darne
comunicazione al Dirigente Scolastico il quale prenderà i provvedimenti del caso.
Art. 5.
DIVISA ALLA SCUOLA PRIMARIA
Per i bambini della scuola primaria è previsto l’uso di un grembiule.
Nelle giornate di attività motoria i bambini si recheranno a scuola in tuta da ginnastica.
Art. 6.
VIGILANZA SULL’INCOLUMITA’ DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA
Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza a scuola nonché durante
l’uscita dalla medesima valgono le norme seguenti:
a) Gli alunni entrano a scuola nei 5 minuti che precedono l’inizio delle lezioni.
b) I genitori che ne abbiano necessità e documentato bisogno possono accompagnare i figli
a scuola mezz’ora prima presentando la richiesta al Dirigente scolastico. La vigilanza è
effettuata, a pagamento per le famiglie, dal personale di Associazioni presenti nel
territorio.
c) La responsabilità dell’insegnante, in caso di ritardo dell’alunno comincia con il suo
ingresso in aula (laboratorio, palestra, ecc.); in caso di uscita anticipata la responsabilità
dell’insegnante termina nel momento della consegna del bambino al genitore o persona
da questi delegata.
d) Durante l’intervallo il personale docente ed i collaboratori scolastici vigilano sul
comportamento degli alunni, in maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e
alle cose e tenendo conto delle indicazioni contenute nel piano di sicurezza.
e) Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene con la vigilanza del personale
docente fino al cancello dell’edificio.
f) Il personale docente non può assentarsi dall’aula e comunque lo può fare solo per il
tempo strettamente necessario, provvedendo ad affidare la propria classe alla
responsabilità di custodia di un altro docente del plesso oppure dei collaboratori
scolastici.
g) Se all’ora fissata un insegnante risulta assente l’insegnante di collegamento o un suo
delegato affiderà la classe ad un collega o si suddivideranno gli alunni nelle altre classi
h) Gli alunni che non usufruiscono del servizio di refezione scolastica devono rientrare a
scuola nei 5 minuti precedenti l’orario di lezione pomeridiana e non prima.
Art. 7.
RESPONSABILITA’ DEGLI INSEGNANTI
Il personale docente ha l’obbligo di essere presente cinque minuti prima dell’apertura della
scuola per predisporre l’accoglienza.
La responsabilità dell’insegnante nei confronti dei bambini decorre dal momento in cui gli
stessi gli vengono consegnati e fino a quando sono riaffidati ai genitori al termine delle lezioni.
L’insegnante che ha affidato il bambino al genitore o chi per esso è sollevato da ogni
responsabilità qualora lo stesso si infortunasse nello spazio giuridico della scuola anche durante
l’orario scolastico.
Vista la richiesta dei genitori tesa ad ottenere l’autorizzazione all’uscita autonoma del
minore in caso di assenza o di impedimento dei genitori stessi o di altra persona maggiorenne da
questi delegata, informati i genitori sulle disposizioni giuridiche ed amministrative in merito
all’assunzione di responsabilità nei confronti dei minori a carico degli stessi genitori e della scuola,
nonché delle disposizioni organizzative da questa predisposte, valutate attentamente dai docenti
le condizioni ambientali e di contesto, considerate le caratteristiche personali dell’alunno, l’età e il
livello di autonomia personale, il Dirigente prende atto che gli alunni delle classi quarte e quinte
della scuola primaria e delle classi 1^-2^ e 3^ della scuola secondaria di I grado, qualora non sia
17
presente alcun esercente la potestà genitoria o altra persona maggiorenne da questi delegata
possano recarsi a casa in autonomia.
Se un insegnante risulta assente, i bambini vengono accolti nelle altre sezioni/classi finché
non siano affidati ad un docente titolare o supplente.
Art. 8.
RITARDI DEGLI ALUNNI
Eventuali ritardi devono essere giustificati per iscritto sul libretto personale oppure l’alunno
deve essere accompagnato di persona in classe
In caso di ritardo non giustificato l’alunno viene accolto in classe con il vincolo
dell’insegnante di informare per iscritto i genitori o chi ne fa le veci e richiedere giustificazione
Nel caso di ritardi reiterati anche nel ritirare con puntualità i figli da scuola l’insegnante ne
darà formale comunicazione al Dirigente scolastico per i provvedimenti di competenza.
Art. 9.
ACCESSO AGLI EDIFICI SCOLASTICI DEI GENITORI O DI ALTRE PERSONE
I genitori possono accedere alla scuola solo per accompagnare e riprendere i bambini nelle
fasce orarie stabilite, intrattenendosi per il tempo strettamente necessario.
I genitori possono accedere alla scuola in orari diversi da quelli fissati solo per motivi
urgenti o per collaborare allo svolgimento delle attività didattiche, in accordo con gli insegnanti.
Art. 10.
ACCESSO IN DIVERSI ORARI
E’ possibile l’ingresso posticipato degli alunni e l’uscita anticipata per gravi motivi dei quali i
genitori daranno comunicazione preventiva per iscritto, a condizione che l’alunno stesso venga
prelevato dai propri genitori o da persona maggiorenne da essi delegata mediante dichiarazione
scritta.
Art. 11.
ASSENZE DALLA SCUOLA
Vista la L.R. n. 21 del 18 agosto 2005, con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha
modificato alcune disposizioni riguardanti le certificazioni sanitarie, non è più necessario il
certificato medico per riammettere a scuola il bambino dopo cinque o più giorni di malattia. Per la
tutela dei soggetti deboli presenti in una comunità scolastica (bambini immuno depressi e/o
personale in gravidanza), si richiede la collaborazione dei genitori per la notifica di ogni malattia
contagiosa diffusiva, tramite libretto personale per gli alunni della scuola primaria e media e
modulo in calce per i bambini della scuola dell’infanzia.
Art. 12.
MANCATA O IRREGOLARE FREQUENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
In caso di prolungata assenza del bambino dalla scuola, i genitori sono tenuti a darne
comunicazione agli insegnanti di sezione.
I bambini che si assentano dalla scuola senza giustificato motivo per un periodo
continuativo superiore al mese, possono essere dimessi con disposizione del Dirigente Scolastico,
su documentata proposta dei docenti e previi ulteriori accertamenti.
Art. 13.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I rapporti scuola-famiglia si attuano, di norma, mediante assemblee di sezione/classe e
incontri periodici fra docenti e genitori per realizzare la collaborazione nell’educazione dei bambini
e lo scambio di informazioni.
Colloqui individuali con gli insegnanti, oltre a quelli previsti periodicamente, vanno
concordati con gli insegnanti interessati. Ai genitori non é consentito conferire con gli insegnanti
durante l’orario di svolgimento delle attività educative e didattiche.
Durante l’orario scolastico non è consentito ai genitori telefonare ai figli.
18
Nelle giornate in cui sono fissati gli incontri scuola-famiglia (assemblee di sezione/classe, colloqui
periodici, altri incontri) è opportuno che i genitori non giungano a scuola con i figli. Se ciò si
rendesse necessario, questi ultimi non debbono essere lasciati incustoditi e liberi di girare per i
locali scolastici, bensì tenuti accanto ai genitori.
Art. 14.
MENSA SCOLASTICA
Il servizio mensa scolastica è gestito da una ditta consorziata con i Comuni e i buoni -pasto
vanno acquistati presso l’Ufficio Pubbliche Relazioni del Comune di Porcia e presso lo sportello
UNICREDIT BANCA, filiale di Porcia.
I buoni vanno consegnati giornalmente al momento dell’ingresso a scuola. Per evitare
disguidi, in caso di ingresso ritardato, i genitori sono tenuti ad avvisare telefonicamente il
collaboratore scolastico entro le ore 9.00.
E’ compito degli insegnanti assistere i bambini durante il pranzo e dar loro una corretta
educazione alimentare basandosi esclusivamente sugli alimenti previsti dalla dieta da
somministrare negli orari stabiliti. Possono rimanere a scuola durante l’intervallo del pranzo, nei
giorni di rientro pomeridiano, solo gli alunni che usufruiscono della mensa scolastica. In casi
direttamente legati alla vita e all’attività scolastica è consentito il consumo di alimenti diversi e di
bevande non gassate. Per esempio si può festeggiare un compleanno con torte o pasticcini,
purché (per disposizione dell’A.S.L.) non confezionate in casa. Sono previsti variazioni della dieta
per motivi religiosi e nel caso di intolleranze o allergie alimentari. I genitori sono tenuti a presentare
certificato medico per ottenere le opportune variazioni del menù.
Art. 15.
CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE E L’ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
INTER-EXTRA SCOLASTICHE
Le attività interscolastiche ed extrascolastiche dovranno:
a) rispondere ai bisogni dell’utenza;
b) non sovrapporsi ad iniziative simili già presenti nel territorio, bensì eventualmente essere
in continuità;
c) essere compatibili con le risorse economiche ed organizzative dell’ Istituto;
d) essere inserite nel P.O.F.
Art. 16.
VISITE GUIDATE – VIAGGI DI ISTRUZIONE
CARATTERISTICHE
Le visite guidate ed i viaggi d’istruzione non rappresentano momenti meramente ricreativi o
di evasione dagli impegni scolastici. Essi infatti sono programmati ed attuati al fine di integrare la
normale attività scolastica e costituiscono un’importante risorsa per l’ampliamento e
l’approfondimento delle conoscenze da parte degli alunni in rapporto a tutte le discipline.
Assumono inoltre importanza come strumenti di collegamento tra l’esperienza scolastica ed
una più ampia esperienza extrascolastica, favorendo tra l’altro la socializzazione e
l’apprendimento.
Per tali motivi dovranno essere dettagliatamente programmati dai docenti.
19
PROMOZIONE DELLE INIZIATIVE
Appare opportuno che nei consigli di classe e interclasse venga ogni anno verificata la
possibilità di attuare le suddette iniziative a beneficio di tutti gli alunni frequentanti le scuole
dell’Istituto.
Devono essere evitate le iniziative che possano determinare inaccettabili situazioni
discriminatorie tra gli alunni.
E’ opportuno verificare all’occorrenza la disponibilità delle famiglie a concorrere alle spese
previste.
DESTINATARI
Sono tutti gli alunni delle scuole dell’Istituto. Tutti i partecipanti devono essere in possesso
di un documento di identificazione. Per ottenerlo si consegnerà in segreteria una fotografia formato
tessera. I documenti di identificazione saranno tenuti in classe per evitare che vengano smarriti; il
giorno stabilito saranno distribuiti agli alunni. Per gli alunni è obbligatorio il consenso dei genitori. Il
consenso va scritto e acquisito su un apposito modulo o sul libretto personale prima della visita
guidata e deve essere tenuto agli atti. Se qualche alunno ne fosse sprovvisto verrà affidato a
scuola alla vigilanza di qualche insegnante che sia in servizio in quella giornata.
PARTECIPAZIONE DEI DOCENTI
Gli insegnanti accompagneranno gli alunni secondo quanto previsto dalla normativa.
L’eventuale impiego di addetti all’assistenza dovrà essere concordato con il Dirigente Scolastico.
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
I genitori degli alunni possono partecipare alle visite guidate per agevolarne l’attuazione, a
condizione che ciò non comporti oneri per il bilancio e la loro presenza sia prevista nella richiesta
di autorizzazione per la visita stessa.
ITER AMMINISTRATIVO
Nell’ ambito dell’autonomia scolastica la normativa vigente viene presa come punto di
riferimento e adattata alle esigenze dell’ Istituto come segue.
Con viaggi e visite di istruzione si indica una vasta gamma di iniziative che si caratterizzano
per la loro funzione educativo/didattica, rispondono alla necessità del bambino di socializzare, di
acquisire la conoscenza attraverso il contatto diretto con l’ambiente e pertanto costituiscono una
delle condizioni integranti di un moderno sistema di istruzione.
Per tali caratteristiche esse richiedono una approfondita programmazione
educativo/didattica, lo sviluppo in itinere, verifica dei risultati conseguiti e una successiva ricaduta
nell’attività scolastica.
Per gli alunni della scuola dell’infanzia si ritiene opportuno che gli spostamenti
avvengano, di norma, nell’ambito della provincia : eventuali deroghe dovranno essere
opportunamente motivate.
Per gli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado sono ammessi spostamenti
nell’ambito della regione, del territorio nazionale e, per particolari motivi opportunamente
documentati anche per mete oltre confine.
Normalmente il viaggio deve restare nell’arco temporale di una giornata se effettuato in
regione.
Eventuali deroghe per viaggi che si protraggono per più giornate saranno esaminate dal
consiglio soltanto per viaggi legati a “Progetti particolari e significativi”, opportunamente
documentati e preparati sotto il profilo logistico, organizzativo e finanziario.
Le visite e viaggi di istruzione sono rivolti a tutti gli alunni. Ad ogni viaggio, per essere
autorizzato, devono aderire almeno i 2/3 della classe. Per gli alunni che non partecipano i docenti
sono tenuti ad organizzare attività alternative di pari valenza educativa.
Non è ammessa la partecipazione di estranei alla scuola. Eccezionalmente è consentita la
partecipazione di familiari degli alunni e di esperti a condizione che:
1. ci sia posto nella corriera;
2. sia versata la quota di partecipazione prevista;
3. venga depositata in segreteria copia dell’ assicurazione personale di copertura degli
infortuni;
20
4. sia depositata in segreteria dichiarazione firmata di esonero da qualsiasi responsabilità e
rivalsa nei confronti dell’ amministrazione scolastica per infortuni, danni riportati da
persone e cose.
Anche se i primi responsabili degli alunni restano i docenti gli adulti partecipanti si
impegnano a collaborare con gli stessi nella vigilanza degli alunni.
L’alunno che ad avviso dei genitori, si trovi in condizioni di salute non compatibili con la
partecipazione all’uscita, nel giorno in cui la stessa si effettua, viene inserito in altra classe della
scuola che non partecipa alla visita.
Qualora l’uscita interessi tutte le classi della scuola, la famiglia dell’alunno che non
partecipa, viene informata per scritto dall’insegnante di classe che in quel giorno non sarà possibile
garantire né la sorveglianza né l’attività didattica.
Le visite e viaggi devono esser inseriti nel POF che va deliberato dal collegio dei docenti e
adottato dal Consiglio di Istituto.
Pertanto sarà seguita la seguente procedura:
1. In sede di programmazione a settembre ogni plesso predisporrà su apposito modello il
piano annuale delle visite e lo consegnerà in segreteria entro il 30 settembre completo in
ogni sua parte;
2. L’Ufficio provvederà ad effettuare un quadro di sintesi che verrà sottoposto, al Collegio
dei docenti e al Consiglio di istituto, per la delibera di approvazione;
3. Ad integrazione del piano presentato, durante il corso dell’anno potranno essere richieste
unicamente visite non prevedibili in sede di programmazione a settembre.
4. Se per motivi di forza maggiore si dovrà provvedere a variare la data stabilita deliberata
dal consiglio di Istituto la variazione sarà fatta direttamente dal Dirigente Scolastico.
Qualora ci fosse necessità di effettuare uscite entro il 20 dicembre tutta la procedura dovrà
essere anticipata e conclusa entro la fine dell’anno scolastico precedente.
Nel programmare le uscite si seguiranno le seguenti indicazioni:
a) Fermo restando quanto detto rispetto alle mete dei viaggi l’uscita normalmente deve
limitarsi ad una sola giornata e, salvo deroghe, non si potrà partire prima dell’orario di inizio
delle lezioni, né si potranno superare dieci ore di uscita;
b) Per le visite di una giornata è opportuno indicare nello stampato un posto al coperto dove
fermarsi per consumare il pasto in caso di cattivo tempo;
c) Le visite a piedi nei dintorni della scuola si potranno effettuare per mete facilmente
raggiungibili.
Prima di uscire l’insegnante lascerà alla lavagna un avviso con l’indicazione della
meta e l’ora prevista per il ritorno.
d) L’utilizzo dello scuolabus è regolato dalle Amministrazioni Comunali, pertanto le visite
devono essere programmate tenendo presenti gli orari, le distanze, il numero dei posti
riservati agli accompagnatori, i prezzi indicati e il numero delle visite assegnate
dall’amministrazione comunale;
e) In ragione della ricaduta nell’attività didattica non potranno essere effettuati viaggi di
istruzione oltre il 10 maggio.
Per le uscite di cui al punto c) gli insegnanti all’inizio dell’anno acquisiranno l’assenso dei
genitori su libretto personale e, per la scuola dell’infanzia, su apposito stampato che sarà
conservato in classe. I genitori saranno avvertiti delle uscite con nota sul libretto personale o altri
sistemi idonei.
La quota di partecipazione dovrà essere versata sul c/c postale dell’Istituto direttamente dai
genitori degli alunni o attraverso il rappresentante di classe o altra persona che si dichiarerà
disponibile. Il versamento dovrà essere effettuato almeno dieci giorni prima della visita.
Gli accompagnatori sono individuati prioritariamente tra i docenti delle classi che
partecipano alle visite.
Di norma “…si dovrà prevedere almeno un accompagnatore ogni 15 alunni… Nel caso di
partecipazione di alunni portatori di handicap dovrà essere prevista la presenza di un docente di
sostegno ogni due alunni” (C.M.53/91): in caso di “residui” è ammessa una deroga del 10 % per
ogni gruppo di alunni.
In caso di necessità potranno esser nominati accompagnatori anche i collaboratori
scolastici che abbiano dichiarato la loro disponibilità.
21
La visita dovrà avere una ricaduta didattica i cui risultati dovranno figurare nei documenti
scolastici anche attraverso lo stampato predisposto.
In caso di cattivo tempo le visite con lo scuolabus potranno essere sospese e rinviate ad
altra data: il rinvio potrà essere disposto una sola volta dopo di che la visita sarà annullata.
Particolare attenzione sarà posta dai docenti accompagnatori ai viaggi con pullman a
noleggio. Sarà cura della segreteria espletare la gara di appalto per la scelta della ditta che
effettuerà il trasporto.
I docenti accompagnatori dovranno controllare che il pullman corrisponda alle
caratteristiche richieste, risulti pulito e in buone condizioni.
Al termine del viaggio i docenti accompagnatori dovranno segnalare in forma scritta
eventuali inconvenienti verificatisi rispetto al servizio fornito.
Anche se ciò comporta il pagamento di una penale la visita con pullman a noleggio potrà
essere sospesa qualora le condizioni atmosferiche siano tali da sconsigliare il viaggio
(particolarmente avverse).
Art. 17.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI INSEGNANTI AI PLESSI - CLASSI/SEZIONI ED ALLE
ATTIVITA’
Il Dirigente nell’ assegnare i docenti terrà conto di quanto segue in accordo con i criteri stabiliti con
le Rappresentanze sindacali :
1. Salvaguardare, per quanto possibile, la continuità educativa agli alunni
2. Evitare negli anni situazioni di precarietà di insegnanti sempre alle stesse classi o sezioni,
distribuendo in modo paritario fra plessi il personale;
3. Tenere conto della complessità delle situazioni data da: numerosità della classe, alunni
problematici, storia della classe;
4. Tener conto delle competenze professionali sia per le discipline che per le educazioni o
per i campi d’esperienza;
5. Assegnare docenti a classi o sezioni diverse da quelle frequentati dai figli;
6. Assegnare docenti di sostegno tenendo conto della continuità riferita alla classe/sezione
in cui risultano inseriti gli stessi alunni seguiti nel corso dell’anno precedente;
7. Assegnare i docenti di lingua straniera tenendo conto della continuità riferita alle classi in
cui è stato condotto l’intervento nel corso dell’anno precedente:
8. Valutare le esigenze di produttività e di reciproca collaborazione dei gruppi docenti;
9. Tener conto delle opzioni e delle esigenze dei singoli docenti.
CRITERI ORGANIZZATIVI PER L’ORARIO DEI DOCENTI
Considerato il numero di insegnanti assegnati in organico funzionale, per garantire migliore
utilizzo delle risorse, l’efficacia e la funzionalità del servizio si prevede:
Nei plessi con un numero di alunni ridotto per classe o nell’ottica del miglior utilizzo delle
risorse:
1. l’adozione di raggruppamenti di interclasse degli alunni (fino a 25/27):
o nel tempo di assistenza alla mensa;
o per altre attività didattiche realizzabili per gruppi eterogenei (in particolare: Progetti,
Laboratori ma anche attività progettate relativamente alle discipline);
2. le discipline possono prevedere una collocazione bisettimanale o calcolate su base
annua (fermo restando la valutazione quadrimestrale) tranne lingua italiana e matematica
per le quali si considerano opportuni non meno di tre interventi settimanali;
3. le unità orarie non saranno di norma inferiori ai 60 minuti;
4. la refezione non sarà inferiore ai 60 minuti;
5. nelle classi dovrà essere garantita la pluralità docente;
6. le ore di compresenza di massima e compatibilmente con le attività saranno collocate in
modo tale da garantire la disponibilità alla copertura delle supplenze inferiori ai 5 gg.;
7. nelle classi prime e seconde della scuola primaria, di norma, si prevede che
l’insegnamento della lingua inglese sia effettuato con interventi di un’ora;
8. la programmazione nella scuola primaria si svolge, di norma, a livello di Istituto, nella
giornata del lunedì;
9. al fine di garantire la compresenza nella scuola dell’infanzia, le insegnanti articoleranno
l’orario in modo flessibile (posticipi di entrata, anticipi di uscita…).
22
ART. 18
DIRITTO ALL’ INFORMAZIONE DEI CONVIVENTI E DEI GENITORI SEPARATI
(Nota ministeriale prot. n. 7657/A0 del 28/12/2005)
Nella nostra società si sta ampliando il fenomeno delle convivenze e, spesso in associazione, dei
figli con un solo genitore. In questi casi il diritto a ricevere informazioni sull’andamento scolastico
del figlio spetta solo al genitore che risulta tale all’anagrafe comunale. Il/la convivente di questo
genitore può ricevere le stesse informazioni solo se va a colloquio con gli insegnanti insieme al
genitore del bambino (o se risulta essere a sua volta genitore del bambino, avendone fatto il
riconoscimento).
La stessa cosa vale per la firma dei documenti scolastici (il documento di valutazione, il modulo di
iscrizione, la domanda di trasferimento ad altra scuola, ecc.).
Diversa è la posizione di chi ha sposato (civilmente o religiosamente ma anche con valore civile)
una persona che risulta essere genitore di un bambino. In questo caso, con il matrimonio si
acquisiscono tutti i diritti (ma anche i doveri!) di genitore, quindi anche quelli di ricevere
informazioni sull’andamento scolastico del bambino e di firmare i vari documenti scolastici.
Riguardo poi ai genitori separati (di fatto, consensualmente, giudiziariamente, ecc.) le situazioni
sono molto diverse da caso a caso.
Pertanto tutti i genitori che si trovassero in una delle situazioni sopra descritte (convivente o
separato) sono pregati di parlarne con gli insegnanti spiegando loro la propria situazione e
certificando quanto viene detto con documenti (certificati dell’anagrafe comunale, sentenze del
tribunale, accordi scritti tra coniugi, ecc.)
Quanto vi viene richiesto ha il solo scopo di evitare situazioni imbarazzanti e spiacevoli discussioni
che andrebbero solo a compromettere il prezioso rapporto tra le famiglie e gli insegnanti.
PARTE TERZA
Aspetti comportamentali e disciplinari
Art. 1
FINALITÀ
La Scuola opera per creare un clima positivo che permetta lo sviluppo delle competenze e
delle abilità cognitive, che coltivi l’autonomia personale e la voglia di fare, che insegni a star bene
con se stessi e con gli altri. Predispone un Piano Educativo, tenendo conto delle esigenze di ogni
gruppo di alunni, che viene comunicato ad inizio anno ai genitori.
Perché l’opera educativa riesca la Scuola promuove il dialogo e la collaborazione, il
coinvolgimento ed il sostegno delle famiglie.
Per tanto la Scuola ricorre solo residualmente alle decisioni disciplinari unicamente per
rafforzare il senso di responsabilità e ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica.
In quest’ottica si cercherà principalmente di rendere i bambini autonomi, responsabili, sicuri
di sé, collaborativi e rispettosi del vivere comune, attraverso il rispetto dei seguenti Patti Educativi
di Corresponsabilità Scuola Famiglia per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1°
grado::
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA FAMIGLIA PER LA SCUOLA
PRIMARIA
I DOCENTI, PER REALIZZARE AL MEGLIO GLI OBIETTIVI GIA’ INDIVIDUATI NEL POF, OSSIA:
−
−
−
Fare in modo che ogni alunno possa conseguire il miglior risultato scolastico possibile.
Favorire una disposizione positiva degli alunni nei confronti dei docenti e delle esperienze
educative – scolastiche.
Aiutare gli alunni a divenire consapevoli del proprio ruolo e ad assumersi le conseguenti
responsabilità.
23
SI IMPEGNANO A:
−
−
−
−
−
Fornire ai bambini spiegazioni dettagliate, ripetute ciclicamente e ampliate
progressivamente.
Controllare l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti attraverso domande in
classe e controllo dello studio personale e/o del lavoro svolto a casa.
Guidare gli alunni ad acquisire la consapevolezza che “l’errore” non è momento negativo
della loro prestazione, ma che è dalla consapevolezza ed accettazione di esso che inizia il
cammino di miglioramento.
Restituire le verifiche corrette per la presa visione da parte dei genitori.
Condividere e stabilire metodologie relazionali comuni nei confronti dei bambini.
GLI ALUNNI, RELATIVAMENTE AL COMPORTAMENTO SI IMPEGNANO A:
−
−
−
−
−
−
−
Comportarsi in modo educato, rispettoso e corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e
di tutto il personale coinvolto nella scuola accettandone i rispettivi ruoli e competenze.
Aver cura degli ambienti e del materiale scolastico.
Essere puntuali nel rispettare gli orari scolastici e nell’esecuzione dei compiti assegnati.
Portare sempre con sé a scuola il libretto personale e tutto il materiale necessario (libri,
quaderni, materiale vario).
Ascoltare con rispetto le opinioni degli altri, anche se non condivise e adeguarsi alle scelte
adottate dalla maggioranza.
Imparare ad esprimere con modalità civili e rispettose la propria opinione.
Osservare l’igiene personale.
GLI ALUNNI, RELATIVAMENTE AL DIALOGO EDUCATIVO SI IMPEGNANO A:
Seguire con attenzione le attività didattiche.
Partecipare in modo pertinente, attivo e costruttivo al dialogo educativo, in modo tale che
ciascun alunno della classe abbia l’opportunità di esprimersi liberamente.
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
−
−
−
−
−
−
Rispettare il ruolo degli insegnanti riconoscendo loro competenza e autorevolezza nella
formazione ed educazione dei propri figli
Condividere le scelte e gli stili educativi della scuola sostenendoli anche a casa soprattutto
per quanto riguarda:
il comportamento e le regole di convivenza civile
la correttezza del linguaggio
l’educazione alimentare
la cura della propria persona
Seguire l’andamento didattico- disciplinare dei figli:
controllando regolarmente il libretto personale per prendere visione di eventuali
comunicazioni dei docenti;
controllando il lavoro da svolgere a casa e in caso di assenza informandosi
opportunamente sulle attività svolte in classe e sui compiti assegnati;
partecipando alle riunioni collegiali (assemblee e consigli di interclasse);
utilizzando i colloqui individuali con i docenti e per situazioni particolari
concordandone altri previo appuntamento.
Seguire lo svolgimento dei compiti a casa senza limitare l’autonomia e l’assunzione di
responsabilità da parte del proprio figlio
Collaborare attivamente con i docenti secondo le opportunità e necessità che si presentano
soprattutto nel caso di:
iniziative particolari della scuola (fornitura di materiali, trasporto, animazione, ecc.)
strategie di recupero delle difficoltà
Rispettare gli orari stabiliti dalla scuola.
24
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA FAMIGLIA PER LA SCUOLA
SECONDARIA DI I° GRADO
(in base all’art. 3 DPR 235/2007)
Premessa
Poiché la scuola e la famiglia condividono un modello educativo basato sul rispetto della
Costituzione, del Corpus legislativo e normativo in vigore e dei Regolamenti scolastici il Patto
sancisce un rapporto collaborativo, che coinvolge la famiglia nei comportamenti dell’alunno. Alla
base del modello educativo condiviso vi sono il rispetto di sé e degli altri, delle altrui proprietà, delle
regole della convivenza civile, della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volontà di
collaborare.
I docenti si impegnano a:
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne dei programmi e negli adempimenti
previsti dalla scuola;
Non usare mai in classe il cellulare;
Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo;
Informare studenti e genitori sul proprio intervento educativo e sul livello di apprendimento
degli studenti;
Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di
attuazione;
Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte;
Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte e orali;
Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova
successiva;
Creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di
iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
Lavorare in modo collegiale;
Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile personalizzate.
Gli studenti si impegnano a:
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
Non usare mai il cellulare a scuola;
Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta, di norma non nelle ore
successive all’entrata in classe;
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni e il personale della scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Rispettare la proprietà altrui;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Utilizzare un linguaggio educato e rispettoso;
Utilizzare un abbigliamento adatto all’ambiente scolastico;
Non assumere atteggiamenti omertosi di fronte all’infrazione delle regole;
Rispettare le regole di sicurezza nel tragitto casa-scuola.
25
I genitori si impegnano a:
−
−
−
−
−
−
−
Rispettare il ruolo degli insegnanti, riconoscendo loro competenza e autorevolezza nella
formazione educativa dei propri figli;
Condividere le scelte e gli stili educativi della scuola sostenendoli anche a casa, soprattutto
per quanto riguarda il comportamento e le regole di convivenza civile, la correttezza del
linguaggio, l’educazione alimentare, la cura della propria persona;
Seguire l’andamento didattico- disciplinare dei figli, controllando regolarmente il libretto
personale per prendere visione di eventuali comunicazioni dei docenti, partecipando alle
riunioni collegiali, utilizzando i colloqui individuali con i docenti e, per situazioni particolari,
concordandone altri su appuntamento;
Seguire lo svolgimento dei compiti a casa senza limitare l’autonomia e l’assunzione di
responsabilità da parte del proprio figlio;
Collaborare con i docenti secondo le opportunità e necessità che si presentano nel caso di
iniziative particolari della scuola;
Collaborare nelle strategie di recupero delle difficoltà;
Rispettare gli orari stabiliti dalla scuola.
Il personale ATA si impegna:
−
−
−
−
−
Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella
scuola (studenti, genitori, docenti).
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
−
−
−
−
Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
Art. 2
INTERVENTI DISCIPLINARI
A fronte di comportamenti degli alunni non rispondenti alle regole, la Scuola opererà
procedendo gradualmente, affinché le decisioni producano cambiamenti significativi, con le
seguenti modalità:
a) Comunicazione scritta degli insegnanti ai genitori;
b) Colloquio ins. – genitori;
c) Incontro ins., genitori e Dirigente scolastico;
d) Comunicazione scritta del Dirigente scolastico ai genitori;
e) Risarcimento del danno da parte della famiglia;
f) Allontanamento dell’alunno dalla Scuola;
g) Sospensione dalle lezioni per non più di 5 giorni.
Le decisioni del tipo a) b) c) sono adottate dai docenti di classe.
le decisioni del tipo d) e) f) sono adottate dal Dirigente scolastico.
26
Dovere
Frequenza e
puntualità.
Infrazione
- Ritardi frequenti nell’ingresso a
scuola.
- Ritardi nel giustificare le assenze
- Ritardi nella consegna dei compiti
assegnati per casa.
- Assenze non giustificate.
- Assenze alle attività pomeridiane
senza preavviso.
Attenzione e
concentrazione
nello studio.
- Interventi continui e non pertinenti
durante le ore di lezione.
- Rifiuto di partecipare al lavoro
scolastico individuale o di gruppo.
- Possesso di oggetti non richiesti
dall’attività scolastica (giochi
elettronici, mp3), in modo
particolare di oggetti potenzialmente
pericolosi per sé stessi e per gli altri
(taglierini, petardi, spray, laser etc.).
Rispetto
dell’ambiente e
dei materiali
altrui.
- Mancato utilizzo dei cestini
dell’immondizia.
- Mancato rispetto delle regole
previste per il riciclaggio.
- Imbrattamento dei banchi, delle
aule, dei servizi igienici e della
mensa.
- Danneggiamento di strutture,
arredamento, materiali di proprietà
della scuola, degli insegnanti o dei
compagni.
Rispetto dei
compagni, dei
docenti e del
personale della
scuola.
- Mancato rispetto delle diversità
personali e culturali, delle
sensibilità altrui.
- Comportamenti scorretti in
mensa, durante i trasferimenti
nei corridoi, le visite guidate, i
viaggi di istruzione, l’attività
sportiva.
- Uso di un linguaggio offensivo e
27
Sanzione
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
- Annotazione sul registro di classe.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico.
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
- Annotazione sul registro di classe.
- Sequestro di materiali non pertinenti
all’attività scolastica, che saranno
riconsegnati esclusivamente ai genitori.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza;
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico;
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
- Annotazione sul registro di classe.
- Risarcimento di eventuali danni materiali
agli ambienti e alle cose.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza;
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico;
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
- Annotazione sul registro di classe.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza.
- Sospensione con allontanamento dalla
volgare.
- Diffusione di foto o di
registrazioni vocali in violazione
della privacy.
- Violenza fisica.
Assunzione di
responsabilità:
Non utilizzo del
cellulare
Abbigliamento
decoroso
- Trascuratezza nella
conservazione del libretto
personale.
- Assenze frequenti nei giorni delle
verifiche.
- Entrata e uscita da scuola senza
rispettare le regole di sicurezza.
- Comportamento scorretto e
potenzialmente pericoloso durante
l’intervallo, la pausa pomeridiana e
il cambio dell’ora.
- Tentativi di evitare la
comunicazione scuola/famiglia.
- Falsificazione della firma del
genitore su avvisi e valutazioni.
- Uscita da scuola anticipata
senza permesso e in autonomia.
- Utilizzo del cellulare all’interno dei
locali e del cortile della scuola (il
cellulare deve essere tenuto spento
e in luogo non visibile).
Utilizzo di abbigliamento inadatto
all’ambiente scolastico.
28
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico.
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
- Annotazione sul registro di classe.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico.
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Sequestro del cellulare, che potrà essere
ritirato solo da un genitore.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica o con obbligo di
frequenza.
- Sospensione con allontanamento dalla
comunità scolastica fino alla fine dell’anno
scolastico.
- Conseguenze sul voto in condotta, che se
non sufficiente, determina, secondo le
nuove normative, la non ammissione alla
classe successiva e all’esame di licenza
media.
- Richiamo verbale.
- Comunicazione alla famiglia e/o
convocazione da parte del coordinatore o
del Dirigente Scolastico.
PARTE QUARTA
Disposizioni generali
Art.1
FUNZIONAMENTO DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Le biblioteche sono distinte in Biblioteca di Istituto e Biblioteca di plesso.
A.
LA BIBLIOTECA SCOLASTICA DI ISTITUTO
REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
1 – Regolamento interno
2 – Servizio al pubblico
3 – Orario di apertura
1 – Regolamento interno:
a. Finalità
La Biblioteca scolastica di S. Antonio si pone come centro culturale per le scuole dell’Istituto di
Porcia, per le scuole in rete e per tutti gli utenti del territorio limitrofo. Tenendo presenti i principi di
uguaglianza sociale, politica, religiosa, si pone altresì come punto di riferimento per tutti i cittadini
che desiderano utilizzare la biblioteca come luogo di cultura.
In particolare, la Biblioteca scolastica intende:
−
offrire ai bambini e ai ragazzi la possibilità di imparare a frequentare la biblioteca,
riconoscendola come centro di molteplici risorse culturali e multimediali
−
creare e rafforzare l’abitudine alla lettura e l’amore per i libri
−
offrire opportunità per sviluppare competenze di ricerca
−
rendere disponibile il proprio patrimonio
−
proporre attività didattiche, educative e ludiche, anche in collaborazione con associazioni
culturali, biblioteche comunali limitrofe e altre istituzioni
−
porsi come centro di risorse e di aggiornamento professionale per i docenti e come luogo di
tirocinio per i futuri insegnanti
b. Modalità di gestione
−
−
−
−
Il funzionamento della biblioteca scolastica è garantito da personale docente e non docente.
L’organizzazione e la gestione della biblioteca scolastica sono coordinate dalla docente
Funzione strumentale Mariapia De Conto, alla quale spetta anche il compito didattico –
educativo di promozione e uso efficace della biblioteca.
Nelle attività di gestione e organizzazione tecnica, quali la registrazione, la catalogazione, la
collocazione, il riordino del materiale documentario, la selezione e l’acquisizione dei
documenti, la docente bibliotecaria è coadiuvata dalla collaboratrice scolastica Liliana Buosi.
All’acquisto dei libri e del materiale documentario in genere, la docente bibliotecaria,
provvede tenendo conto delle esigenze di incremento della biblioteca scolastica, e sentite le
proposte della commissione biblioteca, degli insegnanti e degli utenti.
Prima di essere messi a disposizione degli utenti i libri vengono inventariati e catalogati
secondo le correnti indicazioni biblioteconomiche. Per la catalogazione informatizzata viene
utilizzato il software di gestione di mediateche / centri scolastici di documentazione, Winiride,
fornito dall’INDIRE
29
2 – Servizio al pubblico
a - Norme generali
−
Il servizio di prestito e di consultazione è gratuito e si effettua durante l’orario di apertura
della biblioteca al pubblico.
−
Il servizio è disponibile a tutti gli utenti interessati, in possesso della tessera fornita dalla
biblioteca scolastica di S.Antonio, che va esibita ad ogni richiesta di prestito.
−
Tutto il materiale documentario presente in biblioteca può essere dato in prestito, ad
eccezione di quello considerato di sola consultazione, opportunamente contrassegnato.
−
Possono essere prestate più opere a persona e la durata del prestito è di 15 giorni; ogni
prestito può essere prorogato su richiesta dell’utente, prima della scadenza, anche
telefonicamente. Un eventuale ritardo verrà tollerato per un massimo di quindici (15) giorni.
Al termine di questo ulteriore periodo, il lettore che non restituisce l’opera in tempo sarà
soggetto a una sanzione di euro 0.50, a partire dal sedicesimo giorno di ritardo, per ciascun
giorno di ritardo. Nel caso l’abitudine al ritardo persista, la commissione si riserva la facoltà di
sospendere l’utente dalla possibilità di ottenere in prestito le opere della biblioteca.
−
L’utente che danneggia o smarrisce un libro o qualsiasi altro documento è tenuto a sostituirlo
con uno nuovo o a rimborsarne l’importo corrispettivo.
−
I locali della biblioteca possono essere utilizzati per la consultazione e per lo studio
individuale da studenti, insegnanti, e utenti in genere, oltreché per attività rivolte a classi
intere, o a più persone, sempre tenendo presente il diritto di ognuno al silenzio e al rispetto
della quiete.
−
Nei locali della biblioteca non è permesso fumare ed è vietato l’uso del cellulare e di ogni
altro apparecchio che rechi disturbo.
b. Norme specifiche per la scuola primaria di S. Antonio
Tenendo presente che la scuola primaria di S.Antonio mette a disposizione della biblioteca
scolastica di Istituto l’intero patrimonio documentario, compreso quello acquistato con i fondi
assegnati alla scuola, viene stabilito che le classi del plesso di S. Antonio abbiano l’opportunità di
tempi diversi nel prestito dei libri di narrativa per i bambini, da tenere nelle classi, periodo che
viene stabilito da uno a tre mesi.
Per i libri di divulgazione e per ogni altro materiale documentario vanno invece seguite le
norme generali del prestito. Per le opere contrassegnate come materiale di consultazione si
intende per luogo di consultazione anche l’aula, fermo restando che qualunque documento esca
dalla biblioteca, deve essere registrato come prestito interno, a nome dell’utente, e restituito al più
presto, in accordo col bibliotecario.
3 – Orario di apertura
La biblioteca rimane aperta al pubblico dalle ore 8.15 alle ore 12.45 e dalle14.30 alle ore
16.15, dal lunedì al venerdì.
Nelle giornate di martedì e giovedì, la biblioteca rimane aperta anche in orario extrascolastico,
dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
Dalle ore 12.45 alle ore 14.15, la biblioteca è funzionante per il lavoro di gestione e organizzazione
interna, quindi non accessibile al pubblico.
B. LA BIBLIOTECA DI PLESSO
L’Ufficio di segreteria provvederà ad effettuare un elenco dei libri dei testi inventariati in
dotazione ai vari plessi.
Il responsabile della biblioteca di plesso è individuato dal Dirigente Scolastico.
Il D.S.G.A. darà al bibliotecario l’elenco dei testi inventariati. L’operazione risulterà da
apposito verbale di consegna controfirmato dalle parti.
Il responsabile della biblioteca , sentiti gli insegnanti del plesso, stabilirà le norme da
seguire per la consultazione e l’utilizzo dei testi, gli orari di apertura della biblioteca, i tempi del
prestito dei libri ecc..
Copia delle disposizioni sarà consegnata al D.S.G.A. e una sarà affissa in biblioteca.
Il responsabile della biblioteca effettuerà l’elenco dei testi di consumo disponibili in
biblioteca e lo metterà a disposizione del personale del plesso.
30
A fine anno dovrà controllare che tutti i testi siano stati riconsegnati.
Il bibliotecario proporrà l’acquisto di testi per l’aggiornamento della biblioteca mediante i fondi
assegnati al plesso.
I volumi dati in prestito smarriti o eventualmente deteriorati dovranno essere sostituiti dai
responsabili. E’ data facoltà a chiunque di lasciare alla scuola il libro di testo che potrà contribuire
all’arricchimento di consultazione.
La ricognizione di fine anno risulterà da apposito verbale firmato dalle parti.
Ogni plesso potrà adottare un proprio regolamento di biblioteca che non sia comunque in contrasto
con il regolamento della biblioteca di Istituto. Copia va consegnata in ufficio ed esposta in
biblioteca.
Il regolamento della biblioteca scolastica del plesso di S.Antonio coincide con il
regolamento della biblioteca scolastica di Istituto essendo questa ubicata nella stessa sede.
Art. 2
USO DEL MATERIALE E DELLE ATTREZZATURE DIDATTICHE
Per il materiale inventariato la segreteria provvederà a stilare apposito elenco.
Il responsabile del materiale di plesso è individuato dal Dirigente Scolastico con un formale atto di
nomina.
Il D.S.G.A. darà al sub consegnatario l ’elenco del materiale inventariato.
Tale operazione risulterà da apposito verbale di consegna controfirmato dagli interessati.
Al termine dell’anno scolastico si procederà alla ricognizione del materiale: tale operazione
risulterà da apposito verbale controfirmato dagli interessati.
Il materiale mancante dovrà essere sostituito dal responsabile qualora non sia in grado di
risalire alla persona che lo ha smarrito.
Il responsabile :
− elaborerà un regolamento per l’uso del materiale, la sua conservazione, la durata del
prestito ecc. Una copia viene inviata al D.S.G.A. e una affissa dove sono conservati i
materiali;
− stilerà un elenco del materiale di consumo presente nel plesso, elenco che metterà a
disposizione dei docenti affinché siano a conoscenza delle riserve esistenti;
− inoltrerà richiesta di eventuali nuovi acquisti ;
− segnalerà il materiale divenuto inservibile, quello da riparare indicando “il difetto”.
Tutto il materiale dovrà essere custodito con cura, in modo ordinato, in luoghi idonei ed
essere opportunamente protetto da eventuali furti.
Il materiale del plesso potrà essere messo a disposizione anche dei docenti di altre scuole
del circolo.
Art. 3
USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE
L’uso dei locali e delle attrezzature scolastiche è riservato, in via prioritaria, agli alunni e al
personale della scuola.
L’uso degli stessi da parte di altre istituzioni scolastiche per fini inerenti attività scolastiche,
viene autorizzato dal Dirigente Scolastico tenuto conto delle primarie necessità della scuola.
L’uso degli stessi da parte di terzi potrà avvenire unicamente al di fuori del normale orario
scolastico previa autorizzazione del consiglio di Istituto (dell’autorità scolastica).
Si precisa che non si potrà concedere l’uso :
a. ad Enti, Istituti o privati che perseguono fini di lucro;
b. ad enti o associazioni religiose;
c. ai partiti politici. In tale categoria non è compresa l’Amministrazione Comunale quando
chiede l’uso dei locali per fini istituzionali;
d. per attività che non siano potenzialmente rivolte a tutta la comunità;
e. le concessioni continuative non si potranno protrarre oltre la chiusura dell’anno scolastico
da intendersi come termine dell’attività didattica.
31
Per l’uso della palestra e di locali del Comune dati in uso alla scuola si seguirà la seguente
procedura:
1. La domanda va inoltrata al Comune di competenza e per conoscenza all’Istituto
Comprensivo di Porcia;
2. I termini di presentazione delle richieste sono i seguenti:
a) entro il 1° settembre per concessione annuale (t ermine dell’attività didattica)
b) entro il 10 maggio per uso di locali nel periodo estivo
c) di norma 15 giorni prima per uso occasionale.
3. La domanda deve contenere i seguenti dati:
a. denominazione dell’Ente, associazione o gruppo richiedente
b. nominativo del responsabile dei suddetti
c. periodo ed orari di utilizzo
d. indicazione particolareggiata dell’attività svolta che dovrà essere coerente con la
destinazione dei locali
e. dichiarazione che non si persegue fine di luco e che l’attività è potenzialmente
aperta a tutti
f. dichiarazione di impegno a risarcire eventuali danni arrecati all’immobile o alle
attrezzature
g. impegno a restituire i locali in perfetto ordine e pulizia
h. indicazione del nominativo dell’incaricato delle pulizie e l’orario in cui vengono
effettuate
i. dichiarazione dove si concorda che la concessione è revocabile in qualunque
momento, senza diritto ad alcun rimborso, e che tale revoca o sospensione è
automatica qualora sopravvenissero esigenze scolastiche.
Per la concessione dell’uso delle palestre di durata annuale saranno prese in esame le
richieste quando perverranno dall’Amministrazione Comunale con l’indicazione del quadro orario
da parte delle varie società.
Non si potranno utilizzare locali o attrezzature scolastiche senza preventivo assenso del
Consiglio di Istituto. In caso di necessità potrà provvedere il Dirigente Scolastico che, nella
successiva riunione informerà il consiglio delle autorizzazione concesse.
E’ vietato l’ingresso di mezzi a motore nei cortili della scuola ad eccezione dei mezzi di
soccorso e dei mezzi necessari per effettuare lavori che vanno comunque sospesi quando ci sono
gli alunni nel cortile: tale disposizione dovrà essere fatta rispettare dal personale scolastico.
I responsabili di cui al punto 3b. riceveranno le chiavi dall’Amministrazione comunale a cui
dovranno riconsegnarle al termine della concessione. Sarà loro cura aprire e chiudere i cancelli
facendo rispettare il divieto di ingresso dei mezzi a motore nel cortile della scuola.
E’ fatto divieto di fumare nei locali scolastici anche in assenza degli alunni. La persona
indicata al precedente punto 3b. è tenuta a far rispettare il divieto di fumo applicando le sanzioni
previste: in caso contrario sarà ritenuta responsabile con le conseguenze previste.
Art. 4
ATTIVITA’ CON CONTRIBUTO A CARICO DELLE FAMIGLIE
a)
b)
c)
d)
e)
E’ possibile proporre attività con contributo a carico delle famiglie solo nei seguenti casi:
Visite guidate / viaggi d’istruzione/corsi di nuoto/settimane bianche, verdi, azzurre;
Guide per mostre e musei, itinerari;
Spettacoli teatrali e/ o musicali;
Corsi facoltativi di lingue straniere;
Progetti di plesso nell’ambito del P.O.F.
Art. 5
RACCOLTA DI DENARO A SCUOLA
E’ vietato effettuare raccolte di denaro a scuola. Fanno eccezione le quote assicurative
e i motivi di cui agli articoli precedenti.
32
Art. 6.
DIFFUSIONE DI MATERIALI INFORMATIVI
E’ vietata la distribuzione di materiale vario che non abbia stretta attinenza con le attività
scolastiche; è consentita invece tramite l’ufficio di segreteria la distribuzione di materiale che
divulghi iniziative di enti vari presenti sul territorio senza fini di lucro, previa comunque
autorizzazione del Dirigente.
Art. 7
FOTOGRAFIE
Il Dirigente concederà l’autorizzazione ad un fotografo, il cui nome dovrà essere
comunicato con anticipo per iscritto dai/dal rappresentante di classe dei genitori, senza coinvolgere
economicamente la scuola.
Art.8
NORME DI PREVENZIONE INFORTUNI
Al fine di prevenire infortuni alle persone nell’ambito scolastico si stabiliscono le seguenti
norme:
−
è vietato l’accesso ai cortili di automezzi estranei alle necessità della scuola;
−
i passaggi devono essere sgombri da materiale che ostacoli la normale circolazione;
−
antincendio: deve essere assicurata, da parte degli enti preposti, la disponibilità degli
estintori e di altro materiale previsto dalla normativa vigente;
−
gli edifici scolastici dovranno rispondere ai requisiti in merito alla legislazione contro gli
infortuni, gli incendi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, gli impianti elettrici e quanto
altro previsto dalla norma;
−
ogni plesso, in sede di programmazione prima dell’inizio dell’anno scolastico, dovrà
aggiornare il progetto di evacuazione rapida degli edifici; detto progetto sarà illustrato agli
alunni nella prima decade di ottobre, sarà inoltre cura degli insegnanti sperimentare
periodicamente i comportamenti da tenersi in caso di sgombro immediato degli edifici;
−
il personale scolastico è tenuto a segnalare all’ufficio di segreteria qualsiasi elemento che
possa costituire pericolo: in caso sia possibile il personale dovrà provvedere direttamente ad
eliminare il pericolo o comunque prendere le opportune misure affinché gli alunni siano
lontano dallo stesso;
−
accanto al telefono dovranno essere in vista i numeri telefonici di emergenza
Art. 9
NORME DI PREVENZIONE INCENDI
A.
−
−
−
−
Gli strumenti che richiedono corrente elettrica vanno usati in modo corretto.
Non va fatto uso di prolunghe non omologate né vanno usati fili vaganti;
Non va posto materiale infiammabile vicino a prese di corrente o fonte di calore;
Va evitato l’uso di spine multiple per evitare sovraccarico di corrente;
Apparecchi, prolunghe e spine difettose vanno segnalati in direzione per la sostituzione: nel
frattempo ne è vietato l’uso .
B.
Va evitato l’accumulo di materiale infiammabile (carta, cartoni e quant’altro) che va tenuto
lontano lontano da prese, spine e fonti di calore. La quantità di detto materiale concentrato in unico
posto non dovrà essere eccessiva.
Eventuali solventi, diluenti e simili (utilizzati al minimo ed esclusivamente da
parte
del
personale scolastico) dovranno essere accuratamente chiusi, non alla portata degli alunni e
conservati con massima cura.
Il materiale delle pulizie va custodito nei locali appositi e conservato in ordine.
C.
Nell’uso degli apparecchi audiovisivi e personal computer vanno seguite le istruzioni d’uso.
Gli apparecchi non possono essere manomessi;
In caso di guasto si dovrà segnalare al responsabile e nel frattempo è sospeso l’uso
dell’apparecchiatura;
Prima dell’uso occorre accertarsi che non vi siano irregolarità evidenti.
Dopo l’uso si dovrà procedere allo spegnimento dell’apparecchio, accertarsi del suo
raffreddamento e riporlo nel luogo apposito.
33
Art. 10
PRONTO SOCCORSO
Ogni plesso deve essere fornito di un armadietto completo di pronto soccorso.
Gli insegnanti devono avere nella loro documentazione anche il numero telefonico delle
famiglie degli alunni in modo da assicurare la comunicazione con le stesse, il nominativo e il
numero di telefono del medico curante o del pediatra.
In caso di urgenza si richiederà l’intervento del 118 e saranno informati subito i genitori. Se
non è stato rintracciato un familiare e ci sia assoluta necessità un docente del plesso è autorizzato
a recarsi al pronto soccorso anche con il proprio mezzo. In tale evenienza gli alunni saranno
assegnati alle altre classi o al personale ausiliario.
Gli infortuni vanno denunciati secondo le norme che regolano l’assicurazione scolastica
regionale ed integrativa. La denuncia va fatta sull’apposito stampato e consegnata in direzione
entro due giorni dall’infortunio.
Art. 11
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
Gli insegnanti non sono autorizzati a somministrare farmaci o sostanze omeopatiche ai
bambini, tranne nei casi di farmaci salvavita e di farmaci essenziali per i minori che necessitano di
cronici trattamenti farmacologici.
Dovranno osservarsi, per ciascun caso che sarà preso in carico, le seguenti modalità
procedurali:
a) Acquisire preventivamente una delega scritta da parte della famiglia che autorizza
l’effettuazione delle terapie in ambiente scolastico;
b) Acquisire la dettagliata prescrizione da parte del medico curante, indicante modi e tempi
delle somministrazioni del farmaco, oltre ad eventuali avvertenze o precauzioni da
osservarsi;
c) Consevare i farmaci, forniti a cura della famiglia, in apposita cassetta chiusa a chiave o, se
previsto, in frigorifero;
d) Concordare con la famiglia le modalità di segnalazione di eventuali problematicità.
La documentazione di cui ai punti a) e b) dovrà essere presentata al Dirigente Scolastico.
Art. 12
DIVIETO DI FUMO
In tutti i locali scolastici è fatto divieto assoluto di fumare in ogni momento sia in presenza
che in assenza degli alunni.
Art. 13
USO DEL TELEFONINO
Durante l’orario delle lezioni non è consentito tenere acceso il telefonino, pertanto è
vietato fare e ricevere telefonate. In caso di assoluta necessità va richiesta deroga motivata al
Dirigente Scolastico per il tempo strettamente necessario.
Il non rispetto della disposizione costituisce infrazione disciplinare.
Il personale supplente, in considerazione del fatto che può essere interpellato dalle
segreterie delle scuole, potrà tenere acceso il telefonino solo in modalità vibrazione e comunque
non dovrà rispondere durante la lezione.
L’uso del telefonino è consentito al di fuori dell’orario delle lezioni e durante le ricreazioni.
Art.14
COMPORTAMENTO IN OCCASIONE DI SCIOPERO
In occasione di sciopero le famiglie saranno informate per scritto della proclamazione
dell’agitazione sindacale. Ricevuta la comunicazione il genitore invierà all’insegnante di classe la
parte sottostante l’avviso, debitamente firmata per presa visione, trattenendo la parte superiore.
Poiché il personale scolastico non è tenuto a comunicare se aderisce o no all’agitazione e
la segreteria non è in grado di sapere quale personale sarà a disposizione della scuola e quale
34
servizio potrà essere effettuato, in caso di sciopero proclamato per l’intera giornata o per la prima
ora di lezione, il cancello degli edifici scolastici resterà chiuso e saranno ammessi a scuola soltanto
gli alunni i cui insegnanti sono presenti perché non aderiscono allo sciopero.
Le famiglie sono tenute ad accompagnare o far accompagnare i propri figli a scuola,
accertarsi della presenza degli insegnanti di classe e del funzionamento scolastico e, in caso
contrario, riportare a casa i figli. Nel caso siano stati avvertiti che le lezioni sono sospese
dovranno tenere a casa i figli.
In caso di sciopero generale di tutto il personale scolastico, le Amministrazioni Comunali non
effettueranno il trasporto degli alunni e non garantiranno il servizio mensa.
Particolare attenzione va posta nei momenti di agitazione che coinvolgono anche l’ultima
ora: gli insegnanti potrebbero aderire allo sciopero e in tal caso gli alunni devono essere ritirati dai
genitori o loro incaricati. Fermo restando che i genitori siano stati avvisati come sopra indicato, i
docenti che effettuano lo sciopero accompagneranno gli alunni fuori dal cancello ricadendo, da
quel momento, sotto la tutela dei genitori.
Nel caso alcuni alunni non venissero ritirati l’insegnante li affiderà alla sorveglianza del
personale rimasto in servizio fino all’arrivo dei genitori o fino al termine delle lezioni. Il giorno
seguente l’insegnante invierà una nota scritta ai genitori diffidandoli dal ripetere tale
comportamento diversamente sarà avvertito il dirigente scolastico.
Art. 15
ASSEMBLEE SINDACALI
Il personale del comparto scuola, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e
determinato, ha diritto a partecipare, durante l'orario di servizio, ad assemblee sindacali per 10 ore
pro capite per anno scolastico.
In ciascun Istituto non possono essere tenute più di due assemblee al mese.
Le norme e le procedure di convocazione sono quelle previste dall'art. 13 del C.C.N.L.del ’95 e art.
6 del C.C.N.L. 2006-2009.
Il dirigente scolastico avviserà le famiglie interessate alla sospensione delle attività
didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all'assemblea, disponendo
eventuali adattamenti di orario, per le sole ore coincidenti con quelle dell'assemblea, del personale
che presta regolare servizio.
PARTEQUINTA
ATTIVITA’ NEGOZIALE
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
Finalità e ambito di applicazione
1. Il presente regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. n. 44/2001 i criteri e le limitazioni per
lo svolgimento, da parte del Dirigente Scolastico, delle seguenti attività negoziali:
− Contratti di sponsorizzazione;
− Utilizzazione dei locali, beni o siti informatici, appartenenti all’istituzione scolastica, da parte
dei soggetti terzi
− Convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola
− Alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a
favore di terzi
− Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti
− Partecipazione a progetti internazionali
Art.2
Procedura ordinaria di contrattazione
1. L’istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni e/o per la
fornitura di servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico nonché la
realizzazione di specifici progetti.
35
Art. 3
Elevazione del limite di somma
1. Il limite di spesa per l’attività di contrattazione relativa all’acquisizione di beni e servizi di
cui all’art.34, 1° comma, del D. I. n.44 del 1/2/20 01, in considerazione della particolare
consistenza patrimoniale e finanziaria dell’istituzione scolastica, è elevato a € 4.000,00 IVA
esclusa
2. Nessun contratto può essere artificiosamente suddiviso allo scopo di essere sottratto
all’applicazione del presente regolamento.
CAPO II
FUNZIONI E COMPETENZE
Art.4
Competenze del Consiglio di Istituto e del Dirigente scolastico
1. Il Consiglio di Istituto delibera in ordine a:
a) accettazione e rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b) costituzioni o compartecipazione a fondazioni, all’istituzione di borse di studio.
c) accensione di mutui e i genere ai contratti di durata pluriennale;
d) adesione a reti di scuole e consorzi;
e) utilizzazione economica delle opere dell’ingegno;
f) partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,
università,soggetti pubblici o privati;
g) eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all’art. 34 c.1;
h) acquisto di immobili;
La competenza dell’attività negoziale è del Dirigente o dal funzionario da questi delegato in
tutti gli altri casi:
2. Il Consiglio di Istituto ha funzioni di indirizzo e controllo della complessiva attività
contrattuale dell’Istituto nel rispetto delle specifiche competenze del Dirigente e del
Direttore SGA.
3. Nello svolgimento dell’attività negoziale il Dirigente si avvale dell’attività istruttoria del
Direttore. A tal fine, al Direttore compete l’individuazione delle ditte, l’ indicazione dei beni
e/o servizi, le modalità di effettuazione delle forniture da specificare nelle richieste di
preventivo, formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto
comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.
CAPO III
Art. 5
Procedura di selezione
1. La selezione delle Ditte avviene attraverso la procedura negoziata, corrispondente “alla
trattativa privata previo espletamento di gara ufficiosa”, che prevede la comparazione delle
offerte di almeno 3 (tre) Ditte direttamente interpellate, così come indicato dall’art. 34 del
D.M. n° 44 del 1° febbraio del 2001
Resta inteso che:
•
E’ sempre possibile fare ricorso alle procedure di gara disciplinate dalle norme generali
di contabilità dello Stato e/o della Regione Friuli Venezia Giulia ( ad es: gara d’appalto
o licitazione privata) anche se non previste come obbligatorie.
•
L’istituzione scolastica è tenuta ad osservare le norme dell’Unione Europea, così come
è previsto dal medesimo articolo 34.
ESCLUSIONE:
•
•
•
Rimangono esclusi dal procedimento” ordinario “i contratti di acquisto di beni e di forniture
di servizi che accedono la soglia di valore comunitaria.
Rimangono anche esclusi i contratti inferiore alla soglia di € 4.000,00 per i quali può
quindi ritenersi consentita al trattativa con un unico soggetto
Ulteriore deroga alla procedura in questione si realizza qualora non sia possibile
acquistare da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto (c.d. “
36
caso dell’unico fornitore” che legittimava la trattativa diretta con tale unico fornitore) o nel
caso delle minute spese della segreteria, che soddisfano bisogni di limitata entità.
• La procedura di selezione dovrà messere caratterizzata dai seguenti principi:
a) Formalità: forma scritta di tutti gli atti;
b) Continuità: il procedimento di gara deve arrivare alla sua conclusione senza
interruzioni e le offerte non possono essere rinegoziate;
c) Segretezza delle offerte: Nella fase di presentazione, al fine di garantire la
massima concorrenza, le offerte devono essere mantenute riservate. Aperti i
plichi, le stesse diventano pubbliche. Questo principio può essere omesso per le
gare inferiori alla soglia di 4.000,00 € e le offerte possono essere presentate
anche tramite fax oppure via mail.
d) Imparzialità, pubblicità e trasparenza: prima della scelta del contraente vanno
decisi i criteri che verranno utilizzati.
Inoltre, per consentire la massima partecipazione alla gara informale, è opportuno non
indicare nella stessa lettera d’invito, specifici marchi o denominazioni di prodotti.
L’utilizzazione degli stessi deve essere accompagnata dalla dicitura: …” o equivalenti”.
2.
Oltre a quanto stabilito dall’art.34 del già citato regolamento di contabilità, si
stabiliscono di seguito i requisiti soggettivi nonché la modalità per la scelta del contraente e
per la presentazione delle offerte
I requisiti soggettivi:
Considerata l’esigenza di garantire che l’istituzione scolastica abbia un contraente
idoneo ed in grado di rendere una prestazione della qualità ritenuta necessaria, si
stabiliscono i seguenti requisiti soggettivi:
a) Non trovarsi in stato di fallimento o altra procedura concorsuale;
b) Non avere subito condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che
incida sulla moralità professionale o per delitti finanziari;
c) Non avere commesso, nell’esercizio della propria professione un errore grave, accertato
con qualsiasi mezzo di prova addotto dall’amministrazione aggiudicatrice;
d) Essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e
assistenziali a favore dei lavoratori (c.d. regolarità contributiva),
e) Essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse (c.d. regolarità
fiscale);
f) Non essersi reso gravemente colpevole di false dichiarazioni in ordine ai requisiti
professionali ed economici;
g) Essere in regola delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e con le
prescrizioni della Legge 12 marzo 1999, n. 68;
1.
2.
Art. 6
La scelta del contraente
Il Dirigente Scolastico, di volta in volta, indicherà nelle lettere d’invito i criteri che saranno
utilizzati per la scelta del contraente a seconda delle caratteristiche dei beni da acquistare o
dei servizi che dovranno essere forniti.
Si potrà utilizzare il criterio del” prezzo più basso” o “ dell’offerta economicamente più
vantaggiosa” secondo i criteri della contabilità dello stato.
3.
CAPO IV
MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE
Art.7
Lettera d’invito e modalità di presentazione dell’offerta
1.
La lettere d’invito per ogni forma di contrattazione, rappresenta un mero invito ad offrire che
qualifica la controparte come proponente e impegna l’Istituzione Scolastica solo dopo
l’aggiudicazione.
37
2.
Nella lettera d’invito, redatta secondo il facsimile di cui all’Allegato 1 del Presente
Regolamento, di cui fa parte integrante, dovrà essere previsto il termine e deve essere
specificata la modalità di presentazione
Questa potrà essere presentata a mezzo fax, via mail, oppure, su esplicita richiesta, in
busta chiusa indirizzata al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Porcia.
In quest’ultimo caso, la busta deve riportare, oltre all’indicazione del mittente, la dicitura
“CONTIENE PREVENTIVO DI SPESA PER LA FORNITURA DI---------“
Per la valutazione delle offerte, il Dirigente scolastico può nominare un’apposita
commissione di gara.
La commissione di gara è composta dal Dirigente (in qualità di Presidente), dal Direttore
S.G.A. dall’Assistente Amm.vo addetta al patrimonio.
La commissione predispone a tal fine una formale relazione contenente l’indicazione dei
criteri adottati e delle valutazioni comparative effettuate, formulando eventualmente una
proposta di graduatoria
La commissione espleta i propri lavori in forma collegiale. Il processo verbale di gara,
redatto dal segretario della commissione, viene sottoscritto da tutti i commissari,
E’ fatto salvo l’esercizio del diritto d’accesso agli atti della procedura e della graduatoria nei
limiti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 241 al D. Lgs 196/2003 e successive modificazioni
ed integrazioni.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Art. 8
Le offerte risultanti uguali
Nel caso due o più concorrenti abbiano presentato offerte uguali, il Dirigente Scolastico dispone
immediatamente una nuova gara ed aggiudicherà l’appalto al migliore offerente.
Art. 9
Annullamento e revoca della gara
1.
2.
L’annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento necessita di una congrua e
seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni giustificative del provvedimento che può
essere adottato solo a tutela dell’interesse pubblico e non in presenza di irregolarità formali
che possono dare luogo ad una sanatoria.
Nel caso in cui la ditta aggiudicataria dovesse essere accertato successivamente
all’aggiudicazione il mancato possesso di uno di questi requisiti essenziali per il
perfezionamento del rapporto contrattuale, si procederà aggiudicando l’appalto alla ditta
immediatamente seguente nella graduatoria.
CAPO V
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
Art. 10
Stipulazione dei contratti
1. Conclusasi la procedura di selezione, il Dirigente scolastico, o persona dallo stesso
delegata, provvede alla stipulazione del contratto, secondo il modello Allega 2 al presente
Regolamento, di cui fa parte integrante
2. I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:
a) In forma pubblica ordinaria, ai sensi dell’art. 102 del regolamento di contabilità di
stato, e cioè a mezzo del Notaio, allorché lo richiedano l’amministrazione od il
contraente privato.L’indicazione del nominativo del Notaio rogante compete alla
parte a carico della quale sono poste le spese contrattuali.
b) in forma pubblica amministrativa, cioè a mezzo del Dirigente SGA in veste di ufficiale
rogante;
c) per mezzo di scrittura privata, firmata dal Dirigente scolastico e dalla controparte;
d) per mezzo di corrispondenza ,secondo l’uso del commercio quando sono conclusi
con ditte commerciali,( offerte e successiva conferma d’ordine).
3. Tranne i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge, essa verrà determinata
all’atto della contrattazione, tenendo conto del valore economico del contratto o della natura
38
delle forniture nel rispetto dei principi di efficacia,efficienza ed economicità
amministrativa.
dell’attività
Art. 11
Adempimenti connessi alla stipula
Il Direttore dei SS.GG.AA. è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell'art. 34 6°
comma, del D.I. n. 44 del 1/2/2001 , nell’esclusivo interesse del Circolo, secondo la normativa
vigente in materia.
I contratti e gli atti di sottomissione , conclusi dall’Istituzione scolastica e stipulata in
forma pubblica ordinaria, ovvero in forma pubblica amministrativa, ovvero ancora mediante
scrittura privata vengono registrati a cura del Notaio rogante o dell’ufficiale rogante entro il
prescritto termine di 20 giorni dalla stipula dei medesimi,
Il Direttore provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di questo degli atti
da lui, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti legali e fiscali per dare compiuto l’iter del
contratto.
Art. 12
Attività di gestione dei contratti
1 L’originale del contratto è custodito dal Direttore dei SS.GG.AA. nella sua veste di
responsabile del procedimento.
2 Per il Direttore nella sua veste di responsabile del procedimento, la gestione del contratto
comporta anche la vigilanza sul regolare e tempestivo adempimento degli impegni e delle
obbligazioni contrattualmente assunte dalle parti. Spetta al responsabile del procedimento
azionare e far valere direttamente le clausole anche di natura sanzionatoria, previsto dal
contratto stesso, ogni qualvolta se ne realizzano i presupposti.
3 Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla regolarità dell’esecuzione
poste a carico delle parti nell’ambito dei rapporti di collaborazione, disciplinati mediante
stipula di convenzioni o di appositi disciplinari, con professionisti esterni.
4 Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od omissioni
negli adempimenti di natura tecnica, amministrativa, contabile, tali da comportare
conseguenze negative per l’istituzione scolastica.
5 Nell’ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento riferisce immediatamente al
Dirigente Scolastico,chiarendo le ragioni dei ritardi e delle omissioni
Art. 13
Inadempienze contrattuali
1. Nel. caso di inadempienza contrattuale, il Dirigente scolastico, dopo formale ingiunzione
rimasta inesitata , revocare l’aggiudicazione e affidarne l’esecuzione all’offerente che segue
in graduatoria.
2. In tal caso l’istituzione è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva, E’ fatta salva la
facoltà dell’amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in essere per l’esecuzione del
contratto e il risarcimento dei danni.
CAPO VI
CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI
Art. 14
Donazioni
1. Il Consiglio di Circolo accetta donazioni con i seguenti criteri:
a) in danaro da Enti, Associazioni e privati con e senza vincolo di destinazione;
b) di beni da Enti, Associazioni e privati purché in buono stato e senza oneri di riparazione
immediata da parte della scuola
Art. 15
Contratti di sponsorizzazione
1. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere disposta dal Dirigente Scolastico, ai
sensi dell’art., 41 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, nel rispetto delle seguenti condizioni:
• in nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili forme di conflitto
d’interesse tra attività pubblica e quella privata;
39
•
•
Non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed
attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola,
Non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che svolgono attività
concorrente con la scuola;.
Nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che per finalità
statutarie, per le attività svolte abbiano dimostrato particolare attenzione nei confronti dei
problemi dell’infanzia e della adolescenza.
La sponsorizzazione è ammessa per le attività progettuali svolte nella scuola.
Vedi regolamento
Art. 16
Contratto di utilizzazione dei beni e dei locali scolastici da parte di soggetti terzi
1. 1.Premesso che l’uso dei locali scolastici deve essere concesso per le riunioni organizzate: dai
rappresentanti dei Genitori, dall’Ente locale proprietario dell’immobile e dalle OO.SS.. Nei
rimanenti casi (utilizzo da parte di associazioni ed enti) il contratto deve prevedere le seguenti
clausole e condizioni:
a)
la concessione in uso dei locali deve essere compatibile con l’attività educativa svolta
nella scuola, cioè nel senso che non può essere limitativa delle attività didattiche;
b)
precisare il periodo della concessione in uso dell’edificio e le modalità tassative di
utilizzo dei locali da parte del concessionario;
c)
precisare l’obbligo del concessionario di stipulare una polizza assicurativa per la
responsabilità civile per garantire eventuali possibili danni;
d)
precisare che il concessionario assume l’obbligo della custodia dell’edificio;
e)
precisare che il concessionario assume la responsabilità in ordine alle attività e
destinazione dell’edificio;
f)
precisare che la scuola e l’ente proprietario dei locali deve essere tenute esenti da
spese connesse all’utilizzo dei locali;
g)
il corrispettivo per l’uso dei locali è stabilito in via discrezionale dal Dirigente, comunque
non dovrà essere inferiore al costo derivante dalle utenze , pulizie e/o eventuale
personale di sorveglianza,perché tali prestazioni vanno retribuite con parte dei
h)
proventi accessori in quanto resi a favore di terzi
i)
l’eventuale versamento di somma a titolo di cauzione.
j)
Il Consiglio delega il D.S. ad autorizzare direttamente l’uso dei locali scolastici nei limiti
di cui all’art. 3 parte IV
CAP VII
CRITERI PER LA STIPULA DI CONTRATTI CON PERSONALE ESTRANEO
ALL’AMMINISTRAZIONE
Art. 17
Ambito di applicazione
L’Istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per
particolari attività ed insegnamenti , nonché convenzioni con Enti di formazione professionale
al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici
progetti didattici, programmi di ricerca e sperimentazione e attività di formazione.
1.
2.
3.
Art.18
Contratti di prestazione d’opera
Al fine di soddisfare le esigenze di cui all’art. precedente, su proposta del collegio dei docenti
ed in base alla Programmazione dell’offerta formativa, l’istituzione Scolastica, verifica
l’impossibilità di utilizzare al fine il personale interno ed in coerenza con le disponibilità
finanziarie, provvede alla stipulazione di contratti di prestazione d’opera con esperti esterni
e/o di specifiche convenzioni.
La proposta del Collegio dei Docenti deve individuare le esigenze didattiche da soddisfare e
le specifiche competenze professionali richieste all’esperto.
L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione
dell’autorizzazione da parte
dell’amministrazione di appartenenze dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione
dell’art. 53 del D.L. L.vo 30/3/2001.
40
4.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni
scolastiche ai quali si applica il vigente CCNL del personale del comparto “scuola”.
Art. 19
Liberi professionisti
1.
2.
3.
4.
Per particolari attività di natura professionale specialistica (es. Responsabile servizio di
Prevenzione e Protezione, tecnico informatico) è data facoltà al Dirigente Scolastico di
conferire incarichi a liberi professionisti, valutando il possesso dei requisiti professionali e
l’esperienza maturata nell’attività richiesta.
La proposta del Collegio dei docenti, deve individuare le esigenze didattiche da soddisfare e
le specifiche competenze professionali richieste all’esperto.
L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte
dell’amministrazione di appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione
dell’art. 53 del D.L vo 30/03/2001.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni
scolastiche, ai quali si applica il vigente CCNL del personale del comparto “scuola”.
Art. 20
Procedura di selezione
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
La selezione dell’esperto avviene attraverso appositi avvisi con lo scopo di conferire incarichi
o di formulare graduatorie di personale esperto in specifici ambiti, dalle quali attingere nei
casi di attivazione di progetto, in coerenza con programmazione didattica deliberata per
ciascun anno scolastico.
Dell’avviso sarà data informazione attraverso la pubblicazione nell’albo dell’istituzione
scolastica; è inoltre facoltà dell’istituzione scolastica utilizzare altre forme aggiuntive di
pubblicità.
L’avviso di massima dovrà contenere:
a) Le modalità ed il termine per la presentazione delle domande di partecipazione
b) la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
c) il numero di ore di attività richiesto;
d) Il corrispettivo proposto per la prestazione;
e) I criteri di selezione con la specifica indicazione dei titoli (di studio e professionali) e
requisiti (esperienza maturata nel campo d’intervento) minimi che saranno oggetto di
valutazione;
f) L’eventuale previsione di un colloquio cui sottoporre l’aspirante.
Per la valutazione delle domande di partecipazione e dei relativi curricola il Dirigente
scolastico può nominare un apposita commissione istruttoria.
La commissione predispone al tal fine una normale relazione contenente la specifica e
dettagliata indicazione dei criteri adottati e delle valutazione comparative, formulando una
proposta di graduatoria.
Nell’ipotesi di partecipazione di un unico aspirante, è comunque valutarne l’idoneità.
La graduatoria è approvata del Dirigente Scolastico.
La graduatoria è pubblicata nell’albo dell’istituzione scolastica, con la sola indicazione
nominativa degli aspiranti inclusi.
E’ fatto comunque salvo l’esercizio del diritto d’accesso agli atti della procedura e della
graduatoria nei limiti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 24 e al D. Lgs. E succ. modificazio9ni
ed integrazioni.
Art. 21
Determinazione del compenso
1.
2.
I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi ed il limite massimo dei compensi
attribuibili per i contratti di cui al presente regolamento, ad esclusione di quelli libero
professionali, sono stabiliti dal Consiglio di Istituto.
Nell’ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico determina annualmente il corrispettivo di
riferimento per i singoli contratti conferiti, tenuto conto del tipi di attività e dell’impegno
professionale richiesto.
41
Art. 22
Stipulazione del contratto
1.
2.
3.
4.
5.
1.
2.
Conclusasi la cerimonia di selezione, il Dirigente provvede alla stipula del contratto e alla
copertura assicurativa.
Nel contratto devono essere specificati:
a) l’oggetto della prestazione;
b) i temi d’inizio e conclusione della prestazione;
c) il corrispettivo della prestazione indicata al netto della imposta sul valore aggiunto, se
dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico
dell’amministrazione;
d) le modalità di pagamento del corrispettivo,
e) le cause che danno luogo alla risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del C.C. e le
condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.
Per i titolari contratto deve essere previsto l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in
conformità alle vigenti disposizioni.
La natura giuridica del contratto che si instaura con l’’incarico di collaborazione esterna è
quello di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina
che lo regola, è pertanto, quella stabilita dagli artt. 2222 e seguenti del codice civile.
Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.
Art. 23
Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica.
Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra
amministrazione pubblica, comprese le istituzioni scolastiche, è richiesta obbligatoriamente la
preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.Lvo.
30/3/2001, n. 165.
L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato
annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi
da 12 a 16 del citato D. vo. N.165/2001.
ALLEGATI
1)
2)
3)
4)
Modello di lettera d’invito
Autocertificazione requisiti soggettivi
Modello di contratto di acquisto di beni
Modello di contratto di prestazione d’opera
Per quanto non previsto fa testo il regolamento di contabilità D.M. 44/2001.
Il D.S. svolge attività negoziale necessaria all’attuazione del Programma annuale nel rispetto delle
delibere del consiglio. Il D.S può delegare lo svolgimento del negoziato ai suoi collaboratori o al
DSGA cui compete l’attività istruttoria.
1. Contratti di sponsorizzazione
Il Dirigente Scolastico è autorizzato ad accettare sponsorizzazioni da banche,
assicurazioni, enti e associazioni, privati;
−
finalizzate alla realizzazione del POF o per il normale funzionamento scolastico ;
−
con vincolo di destinazione o destinazione generica all’Istituto;
−
senza richiesta di dati sugli alunni, genitori e insegnanti: è consentito indicarne il numero;
−
senza richiesta di distribuzione di materiale pubblicitario puro: è consentita generica
richiesta pubblicitaria che informi le famiglie della sponsorizzazione.
2. Utilizzazione di beni o siti informatici
Il D.S. può autorizzare l’utilizzo dei beni e siti informatici appartenenti all’Istituzione
Scolastica da parte di altre istituzioni scolastiche su motivata richiesta.
42
3. Convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola per conto terzi
Il D.S può stipulare convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola per conto
terzi se questa attività non interferisce con il normale funzionamento dell’attività didattica e se le
motivazioni sono attinenti e funzionali al lavoro scolastico.
4. Alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche programmate a
favore di terzi
Il C.d.I.. autorizza lo sfruttamento delle opere di ingegno con i seguenti criteri:
−
prodotti degli alunni durante l’attività didattica: vendita su offerta in occasione di mostre con
ricavato da utilizzare per acquisto di beni di consumo o inventariati per il plesso scolastico;
−
prodotti dei docenti a seguito di sperimentazioni, progetti ecc. con autorizzazione alla
pubblicazione secondo le regole del mercato. Il ricavato sarà gestito dal Consiglio di Istituto
prioritariamente a favore dei plessi partecipanti.
5. Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività e insegnamenti
Il C.d.I. autorizza il D.S a stipulare detti contratti sulla base dei seguenti criteri:
−
individuazione dell’esperto all’interno del personale dell’Istituto;
−
individuazione dell’esperto esterno su proposta del Collegio dei Docenti, della commissione
competente, dei collaboratori del D.S., del doc. responsabile del progetto;
−
pagamento concordato tra le parti o secondo tariffe ministeriali;
−
presenza nella “proposta” di indicatori per la valutazione dei risultati.
6. Partecipazione a progetti internazionali : è subordinata all’inserimento nel POF.
È subordinata all’inserimento nel POF.
7. Acquisti
Il D.S. può procedere direttamente all’acquisto di materiale per le scuole entro la cifra di
4000 euro scegliendo il fornitore attraverso la procedura ordinaria di contrattazione con i seguenti
criteri:
a) fornitore ufficiale (CONSIP);
b) fornitore che pratica il prezzo più conveniente;
c) fornitore che garantisce la qualità del materiale ( esperienza precedente);
d) fornitore che garantisce la celerità di consegna
8. Deleghe al Dirigente Scolastico
Il Consiglio di Istituto delega il D.S. ad autorizzare direttamente:
a. l’uso di locali scolastici nei limiti di cui all’ art. 3 parte IV ;
b. la diffusione di opuscoli informativi nei limiti di cui all’ art.6 parte IV;
c. apportare eventuali variazioni di data e orario che si rendano necessarie per le visite
guidate già deliberate;
Sono valide ulteriori deroghe previste in altre parti del regolamento o da specifiche
deliberazioni del consiglio.
9. L’adesione a rete e consorzi di scuole.
Deliberata dal Collegio dei Docenti nell’ambito del POF potrà essere subito attivata dal
Dirigente Scolastico e portata a successiva ratifica del Consiglio di Istituto per la compatibilità
finanziaria.
43
P A R T E SESTA
INVENTARIO DEI BENI
TITOLO I – PRINCIPI GENERALI
Art. 1
OGGETTO
Il presente Regolamento ha per oggetto le procedure di registrazione inventariale secondo
quanto previsto dal D.I. n. 44/2001 Regolamento Generale di Contabilità.
Il presente Regolamento disciplina altresì le procedure di carico e scarico dei beni, nonché le
modalità di ricognizione e di aggiornamento dei beni
Art. 2
DEFINIZIONI
Nel presente Regolamento si intendono per:
a) “beni mobili”: oggetti mobili destinati al funzionamento degli uffici e allo svolgimento delle
attività istituzionali della scuola, ossia arredi, attrezzature,libri, strumenti scientifici, e di
laboratorio, collezioni di leggi e decreti;
b) “consegnatario” : a norma dell’art. 24, c 7 del D.I. 44/2001 si intende il DSGA;
c) “utilizzatore”: fruitore delle unità cedute dal bene o consumate di materiali destinati dal
consegnatario per l’uso, l’impiego o il consumo;
d) subconsegnatario” : il docente che risponde del materiale affidatogli ex art. 27, c.1 D.I.
44/2001;
e) “macchinari per ufficio”: beni in dotazione agli uffici per lo svolgimento e l’automazione di
compiti specifici;
f) “mobili e arredi per ufficio” oggetti per l’arredamento di uffici, allo scopo di rendere
l’ambiente funzionale rispetto alle sue finalità;
g) “impianti e attrezzature”: complesso delle macchine e delle attrezzature necessarie allo
svolgimento di un attività;
h) “hardware” : macchine connesse al trattamento automatizzato di dati;
i) “materiale bibliografico”: libri, pubblicazioni, materiale multimediale;
j) “opere dell’ingegno”: software.
TITOLI II- CONSEGNATARIO
Art. 3
CONSEGNATARIO
La custodia, la conservazione e l’utilizzazione dei beni mobili inventariati è affidata ad “agenti”
responsabili costituiti da:
a) consegnatario;
b) subconsegnatari.
Art. 4
COMPITI E RESPONSABILITA’
1.
Il consegnatario dei beni assegnati all’Istituzione Scolastica è il Direttori dei Servizi Generali
ed Amministrativi (DSGA)
2. Il consegnatario è personalmente responsabile dei beni ad esso consegnati nonché di
qualsiasi danno che possa derivare da sue azioni od omissioni. Egli ha l’obbligo di segnalare,
di richiedere o di ordinare interventi di manutenzione, di custodia e di conservazione,nonché di
indicare i beni che vengono trasferiti dalla collocazione originaria per dar luogo a utilizzazioni
diverse o a cura di strutture o di operatori diversi da quelli originari.
Il consegnatario deve, in particolare, curare che vengano correttamente e tempestivamente
svolte le seguenti operazioni:
a.
la tenuta dei registri inventariali;
b.
l’applicazione delle etichette inventariali su ciascun bene mobile,
c.
la compilazione delle schede indicanti i beni custoditi in ciascun vano e la relativa
esposizione all’interno del vano stesso,
d.
la ricognizione ogni cinque anni e la rivalutazione dei beni inventariati con cadenza
decennale;
44
e.
i provvedimenti di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati,
danneggiati o perduti, da ordinarsi direttamente o da richiedesi agli uffici competenti;
f.
la denuncia di eventi dannosi fortuiti o volontari e relativa segnalazione ai competenti
uffici.
3. La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori è affidata dal dsga ai
rispettivi docenti (subconsegnatari), mediante elenco descrittivi compilati in doppio
esemplare,sottoscritti dal dsga e dai docenti interessati, che risponderanno della
conservazione dei materiali affidati alla loro custodia. I subconsegnatati dei beni sono
individuati con provvedimento vincolante del Dirigente Scolastico.Tale individuazione è
vincolante per il DSGA.
4. Il subconsegnatario deve provvedere alla corretta custodia, conservazione e utilizzazione
dei beni affidati alla sua responsabilità.
Egli assume i seguenti compiti:
a) la conservazione dei beni custoditi nei vani posti sotto il suo controllo;
b) il recupero tempestivo dei beni temporaneamente collocati in spazi affidatri ad altri
subconsegnatari;
c) la richiesta di modifica della collocazione dei beni che siano trasferiti in spazi affidati ad
altri subconsegnatari;
d) la richiesta al consegnatario di interventi di manutenzione o riparazione o sostituzione
di beni deteriorati, danneggiati, o perduti,
e) la denuncia al consegnatario o, in caso di urgenza, direttamente agli uffici responsabili,
di eventi dannosi fortuiti o volontari.
Art. 5
PASSAGGI DI GESTIONE
Quando il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi cessa dal suo ufficio,il passaggio
di consegne avviene mediante ricognizione materiale dei beni in contraddittorio con il
consegnatario subentrante, in presenza del dirigente e del presidente del Consiglio di istituto
.L’operazione deve risultare da apposito verbale redatto in triplice esemplare, di cui uno è
conservato presso il competente Ufficio, il secondo presso il consegnatario e il terzo posto a
disposizione del consegnatario cessante.
Art. 6
UTILIZZO DEI BENI AL DI FUORI DELL’ISTITUTO
I beni mobili agevolmente removibili dalla loro sede o portatili, quali attrezzature di lavoro,
calcolatori portaolio, telecamere macchine fotografiche, mezzi di docenti. Qualora tali beni siano
utilizzati in via permanente o temporanea da un soggetto diverso dal subconsegnatario,
l’utilizzatore assume il ruolo di subconsegnatario, con tutte le conseguenti responsabilità. Qualora
l’utilizzatore non abbia un rapporto di lavoro dipendente con l’Istituto, egli deve essere autorizzato
per iscritto dal consegnatario ad utilizzare il bene.
TITOLO III- CARICO INVENTARIALE
Art.7- CLASSIFICAZIONE CATEGORIE INVENTARIALI
Per la classificazione inventariale e dei beni durevoli si fa riferimento alle categorie,
secondo le disposizioni del regolamento emanato con D.P.R. n. 254/2002, art.129,e 5, che per
quanto riguarda le istituzioni scolastiche prevede le seguenti categorie :
−
categoria I: beni mobili costituenti la dotazione degli Uffici, beni mobili delle tipografie,
officine, centri meccanografici,elettronici con relativi supporti e pertinenze non aventi
carattere riservato;beni mobili di ufficio costituenti le dotazioni di qualsiasi tipo;
−
categoria II: libri e pubblicazioni sia ufficiali che non ufficiali;
−
categoria III; materiale scientifico, di laboratorio, oggetti di valore, metalli preziosi, strumenti
musicali, attrezzature tecniche e didattiche nonché attrezzature sanitarie e diagnostiche e
terapeutiche.
45
Art.8
- CARICO INVENTARIALE
1. Si iscrivono nell’inventario i soli beni mobili “che non hanno carattere di beni di consumo” e
“ aventi un valore superiore a cinquecento euro,IVA compresa” (D.P.R.4.09.02, n. 254, art.
17). Al fine di evitare una inventariazione parziale, soprattutto in riferimento agli arredi
d’ufficio, si adotta il criterio dell’”universalità dei mobili” secondo la definizione del C.C. art.
816 (“ è considerata universalità dei mobili la pluralità di cose che appartengono alla stessa
persona e hanno una destinazione unitaria”).
Pertanto, nell’inventariare unità composte quali studi o postazione informatiche, si tiene
conto del complesso degli elementi attribuendo un unico numero d’inventario
all’universalità.
Al fine di consentire discarichi parziali si deve attribuire un sottostante numero d’ordine
identificativo agli elementi che compongono l’universalità indicandone il valore.
2. I beni non avendo carattere di beni di consumo e di valore non superiore a cinquecento
euro,IVA compresa, vanno iscritti nel cosiddetto “ registro dei beni durevoli”.
I beni immobili sono oggetto di inventariazione nel momento in cui entrano a far parte del
patrimonio della scuola a seguito di acquisto, donazione o altro e sono oggetto di
cancellazione dall’inventario nel momento in cui cessano di far parte del patrimonio
dell’istituto per vendita, per distruzione, per perdita, per cessione
3. All’atto della acquisizione o della cancellazione di ciascun elemento del patrimonio le
caratteristiche fondamentali di descrizione, classificazione, consistenza, valore,
destinazione, collocazione e responsabilità vengono trascritte nei seguenti documenti:
a)
inventario generale,
b)
registro dei beni durevoli;
4. Il consegnatario provvede all’applicazione dell’etichetta inventariale sul bene acquisito.
5. L’inventario generale e l’inventario dei beni durevoli contengono la registrazione dei
fondamentali elementi indicativi dei singoli beni patrimoniali secondo l’ordine temporale di
acquisizione.
6. I beni inventariali e durevoli possono essere utilizzati in luoghi diversi da quelli previsti dalla
ordinaria collocazione. In tal caso i movimenti d’uso saranno annotati in apposite schede.
Per luogo di collocazione si intende lo spazio fisico interno ad un fabbricato.
7. Gli inventari sono gestiti sulla base di apposite scritture predisposte su supporto cartaceo
e/o informatico atte a garantire un agevole utilizzazione a fini contabili, gestionali e di
programmazione.
8. Non sono oggetto di inventariazione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 24 c.4 regolamento
di contabilità, i beni che per loro natura sono destinati a deteriorarsi rapidamente ed i beni
di modico valore, nonché le loro partii di ricambio e accessori. Non si inventariano altresì i
bollettini ufficiali, le riviste ed altre pubblicazioni periodiche di qualsiasi genere, i libri
destinati alle biblioteche di classe. Tali beni sono registrati nel registro del facile consumo.
Art. 9
RICOGNIZIONE DEI BENI
1. In base all’ex art. 24, del D.I. 44/2001 si provvede alla ricognizione dei beni almeno ogni
cinque anni e almeno ogni dieci anni al rinnovo degli inventati e alla rivalutazione dei beni. Dette
operazioni, in quanto improntate a criteri di trasparenza, vengono effettuate da una commissione
costituita da almeno tre persone scelte tra il personale in servizio nell’istituzione scolastica, tra cui
il consegnatario e il dirigente o suo delegato.
La suddetta commissione viene nominata con provvedimento formale del dirigente scolastico.
Le operazioni relative devono risultare da apposito processo verbale da redigersi in triplice copia e
da sottoscriversi da parte di tutti gli intervenuti
Il processo verbale contiene l’elencazione dei:
a) beni esistenti in uso, ivi compresi quelli rinvenuti e non assunti in carico
b) eventuali beni mancanti
c) I beni non utilizzabili o posti fuori uso per cause tecniche da destinare alla vendita o da cedere
gratuitamente agli organismi previsti; qualora questa procedura risultasse infruttuosa è consentito
l’invio di questi beni alla distruzione nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia ambientale e di
smaltimento.
46
Completate le operazioni di ricognizione materiale dei beni esistenti, eventualmente si procede alle
opportune sistemazioni contabili in modo da rendere coerente la situazione di fatto con la
situazione di diritto.
Sulla base del verbale di cui sopra sarà compilato il nuovo inventario dopo aver effettuato le
operazioni di aggiornamento dei valori.
Art. 10
AGGIORNAMENTO DEI VALORI E RINNOVO DELLE SCRITTURE
1 Nelle operazioni di aggiornamento dei valori i beni si distinguono con riferimento all’anno di
acquisizione in:
a) beni acquisiti anteriormente all’anno 2000
b) beni acquisiti a partire dall’anno 2000
Per i beni di cui al punto a) si applica l’aliquota di deperimento del 10%, il computo avviene per
anno intero, considerando tale anche la frazione superiore a 6 mesi, quella inferiore viene
trascurata.
Per l’individuazione per l’anno di riferimento si considera la data dell’ultimo inventario. Si procede
secondo la seguente tabella calcolo dei coefficienti di aggiornamento (arrotondati); per la
formulazione dei coefficienti si parte dalla base di un valore da attribuire a un bene acquisito o
stimato originariamente per 1.000,00 euro.
Decorrenza dalla
data di acquisto
o dell’originaria
stima ovvero
dalla data
dell’ultimo
inventario
1
Aliquota della Detrazione
diminuzione di annuale sul
valore
valore alla
fina
dell’anno
precedente
(arr.)
10%
100
Valore
residuo
(arr.)
Coefficiente di
aggiornamento (arr.)
900
0,900
2
3
4
5
6
7
8
9
10 e oltre
10%
10%
10%
10%
10%
10%
10%
10%
10%
810
729
656
590
531
478
430
387
348
0,810
0,729
0,656
0,590
0,531
0,478
0,430
0,387
0,348
90
81
73
66
59
53
48
43
39
3. Per i beni di cui al punto b)valgono i medesimi circa la frazione di anno e l’individuazione
dell’anno di riferimento, considerando che in conseguenza di tali criteri le aliquote e i conseguenti
coefficienti per il 1° semestre 2009 sono i medesim i del 2008; le aliquote e i conseguenti
coefficienti si applicano secondo lo schema sulla base di un valore di 1.000,00 euro:
Decorrenza dalla Aliquota della
data di acquisto o diminuzione di
dell’originaria
valore
stima ovvero dalla
data
dell’ultimo
inventario
Detrazione
annuale sul
valore alla fine
dell’anno
precedente (arr.)
47
Valore residuo
(arr.)
Coefficiente di
Aggiornamento
(arr.)
CAT 1^ (art. bene mobile d’ufficio….)
2004
2003
2002
2001
2000
10%
10%
10/%
10%
10%
100
90
81
73
66
900
810
729
656
590
0,900
0,810
0,729
0,656
0,590
CAT II^ (art. 7 libri e pubblicazioni….)
2004
2003
2002
2001
5%
5%
5%
5%
50
47
45
43
950
903
858
815
0,950
0,903
0,858
0,815
2000
5%
41
774
0,774
CAT. III^ ( ART. MATERIALE SCIENTIFICO, DI LABORATORIO)
2004
2003
2002
2001
2000
20%
20%
20%
20%
20%
200
160
128
102
82
800
640
512
410
328
0,800
0,640
0,512
0,410
0,328
4.Relativamente ai beni del gruppo a), qualora alla commissione non apparisse congruo il criterio
dei coefficienti, si deve ricorrere, ma solo in via sussidiaria, al criterio della stima prudenziale,
tenendo conto dei prezzi di mercato e dello stato di conservazione dei beni.
5 Casi particolari
I computers e le altre attrezzature del sistema informatico, acquisiti prima del 2000, andranno
valutati secondo i criteri stabiliti dall’art. 17, comma20, della legge 15.03.1977. n. 127 che di
seguito si riporta.
“ 20. ai fini di quanto previsto all’art. 81, quarto comma, del regio decreto 18 novembre 1923, n.
2440 e dagli articolo,29,33,35 e 194 del regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, nonché dagli articoli
19 e seguenti del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30
novembre 1979, n. 718 in materia di informatica, anche destinati al funzionamento di sistemi
informativi complessi,s’intende ammortizzato nel termine massimo di cinque anni dall’acquisto.
Trascorso tale termine, il valore d’inventario s’intende azzerato, anche se i beni stessi risultano
ancora suscettibili di utilizzazione”. Non sono sottoposti all’aggiornamento dei valori i beni acquisiti
nel secondo semestre 2005.
TITOLO IV – SCARICO INVENTARIALE
Art. 11
CANCELLAZIONE DAI REGISTRI INVENTARIALI
1.Per quanto attiene alla vendita di materiali fuori uso e di beni non più utilizzabili si attiva la
procedura prevista dal D.I. n. 44/2001, art.52:
I materiali di risulta, i beni fuori servizio, quelli obsoleti e quelli non più utilizzabili, sono ceduti
dall’istituzione scolastica, previa determinazione del loro valore calcolato sulla base del valore di
inventario, ovvero sulla base del valore usato per beni simili. Dette operazioni vengono effettuate
da una commissione tecnica costituita da almeno tre persone tra le quali non è opportuna la
presenza, per ovvi motivi di incompatibilità, del consegnatario.
La commissione procede nel modo seguente:
a) Il dirigente scolastico provvede all’emanazione di un avviso d’asta da pubblicare all’albo della
scuola e da comunicare agli alunni.
48
La pubblicazione deve avvenire almeno 15 giorni prima della data stabilita per l’aggiudicazione
della gara.
L’avviso d’asta deve contenere il giorno e l’ora in cui avverrà l’aggiudicazione, il prezzo posto a
base della gara, nonché le modalità di presentazione delle offerte.
Il prezzo da porre a base d’asta è quello del valore del bene risultante dall’inventario o il valore
dell’usato di beni simili.
Le offerte devono essere segrete e devono pervenire all’istituzione scolastica in busta chiusa
entro la data stabilita.
Nel giorno stabilito per l’asta, sulla base dell’offerte pervenute si procede alla aggiudicazione al
concorrente che ha offerto il prezzo migliore, superiore o almeno uguale a quello previsto
nell’avviso d’asta.
L’asta si conclude con la stesura del verbale di aggiudicazione.
b) Nel caso in cui la gara sia andata deserta ( nell’avviso d’asta si potrà comunque prevedere
l’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ai sensi dell’art. 69 del R.D. n. 827/1924 ) si
procederà:
• mediante trattativa privata, se esiste qualche acquirente
• in mancanza di acquirenti i beni possono essere ceduti a titolo gratuito. La cessione
gratuita può essere fatta sia a favore di privati, sia enti.
• Qualora non fosse possibile in alcun modo la vendita, si procederà alla distruzione dei
materiali che potrà avvenire con i normali sistemi della raccolto rifiuti.
3. Il dirigente scolastico autorizza, con provvedimento formale, il consegnatario a provvedere
alla cancellazione e libera consegnatario e subconsegnatari dalle responsabilità di custodia
e gestione connesse. Lo scarico inventariale deve essere proposta al consegnatario. Al
provvedimento dirigenziale deve essere allegato il verbale della commissione o copia della
denuncia presentata dall’Autorità di pubblica sicurezza in caso di furto con la dichiarazione
dell’accertamento delle eventuali responsabilità emerse dalla conservazione dei beni.
TITOLO V – NORME FINALI
Art. 12- DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
1.
Il presente Regolamento ha natura di regolamento interno e rappresenta strumento di
attuazione del Regolamento di contabilità D.I. 44/2001. ed è approvato dal Consiglio d’Istituto.
2.
Il presente Regolamento entra in vigore a partire dal primo giorno successivo alla data di
delibera del Consiglio di Istituto.
CONCLUSIONE
PUBBLICAZIONE - VALIDITÀ - MODIFICHE
Copia del presente regolamento viene trasmessa a tutti i componenti del Consiglio di Istituto e alla
Amministrazione Comunale.
Una copia sarà affissa all’Albo dell’Ufficio e una all’Albo di ogni plesso.
Proposte di modifiche potranno essere avanzate dai componenti del Consiglio di istituto, da un
Consiglio di classe, interclasse o intersezione, dal Collegio dei docenti.
Le modifiche potranno essere apportate con il voto favorevole di almeno 2/3 dei consiglieri in
carica .
Qualsiasi disposizione del presente regolamento in contrasto con eventuale nuova disposizione
legislativa perderà immediatamente la propria efficacia e la giunta esecutiva proporrà al consiglio
gli adeguamenti necessari.
Il presente regolamento approvato nella seduta del 9 febbraio 2011 sarà esecutivo a partire dal la
stessa data e resterà in vigore fino a successiva modifica.
IL PRESIDENTE
f.to Elena Pavan
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
f.to dott.ssa Cinzia Melloni
49
INDICE
- Premessa
- Atto di indirizzo
pag. 2
pag. 2
PARTE PRIMA FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
- Finalità organi collegiali
- Convocazione OO.CC.
- Consiglio di Istituto – Giunta Esecutiva
- Assemblee dei genitori
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag.10
PARTE SECONDA REGOLAMENTO INTERNO
- Iscrizioni
- Formazione classi /sezioni
- Orario delle attività educative e didattiche
- Vigilanza alunni
- Rapporti scuola-famiglia
- Mensa scolastica
- Visite guidate – viaggi d’istruzione
- Criteri per l’assegnazione degli insegnanti
ai plessi- classi/sezioni
pag.11
pag.13
pag.14
pag.15
pag.17
pag.17
pag.17
pag. 20
PARTE TERZA ASPETTI COMPORTAMENTALI E DISCIPLINARI
- Finalità
- Interventi disciplinari
pag. 21
pag. 24
PARTE QUARTA DISPOSIZIONI GENERALI
- Funzionamento delle biblioteche scolastiche
- Uso delle attrezzature scolastiche
- Uso dei locali scolastici
- Raccolta di denaro
- Diffusione materiali informativi
- Prevenzione infortuni
- Pronto soccorso
- Somministrazione farmaci
- Divieto di fumo
- Uso del telefonino
- Comportamento in caso di sciopero
- Assemblee sindacali
pag. 27
pag. 29
pag. 29
pag. 30
pag. 31
pag. 31
pag. 32
pag. 32
pag. 32
pag. 32
pag. 32
pag. 33
PARTE QUINTA ATTIVITÀ NEGOZIALE
pag. 33
PARTE SESTA INVENTARIO
pag. 42
CONCLUSIONE
- Pubblicazione – Validità – Modifiche
pag. 47
50
ALLEGATO 1
MODELLO DI LETTERA D’INVITO
Prot.n--------/B15
Spett.le Ditta--------------------------------------------------------------------Oggetto:Richiesta di preventivo, ai sensi dell’art. 34 del D. I. n. 44 del 12/2001,
per -------------------------------------------------------------------Ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di acquisti da parte delle istituzioni scolastiche,
si richiede a codesta Ditta la migliore offerta avente per oggetto:
- la vendita, la consegna, l’installazione e il collaudo nei locali di questa scuola dei materiali
sottoelencati:
…………….
L’offerta dovrà indicare:
1. indicare la percentuale dell’aliquota IVA e l’eventuale sconto praticato sul listino prezzi;
2. dettagliare i costi per i singoli materiali;
3. riportare i termini di garanzia;
4. comprendere i costi di consegna, manonera, installazione e collaudo nei locali di questa
scuola;
5. assicurare la fornitura e l’installazione presso i locali delle scuole dipendenti da questa
istituzione scolastica, entro il termine di 30 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto o
dal ricevimento della conferma d’’ordine;
6. contenere in allegato l’autocertificazione acclusa;
7. pervenire entro le ore 12,00 del giorno ……… Alla scrivente Istituzione Scolastica in busta
chiusa, indirizzata al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Porcia, Via Cartiera,
20- PORCIA;
8. la busta deve riportare, oltre l’indicazione del mittente, la dicitura “CONTIENE
PREVENTIVO DI SPESA PER________________”.
Le offerte pervenute oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Resta inteso che:
1) Il lavoro dovrà essere eseguito a regola d’arte e secondo le normative vigenti;
2) I materiali forniti dovranno essere conformi alle Direttive dell’Unione Europea in materia di
sicurezz;
3) L’istituzione scolastica non è tenuta a corrispondere compenso alcuno per qualsiasi titolo o
ragione alle ditte per i preventivi-offerta presentati;
4) Non sono ammesse le offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o diverse da
quanto richiesto;
5) Alla ricezione delle offerte farà seguito un esame comparato delle offerte stesse; tuttavia la
scuola potrà procedere all’aggiudicazione della fornitura anche qualora sia pervenuta una
sola offerta valida
6) Il pagamento della fornitura avverrà entro 30 giorni dalla data di consegna della stessa
previa verifica della regolarità della fornitura e del funzionamento del materiale fornito;
Il miglior offerente sarà individuato applicando il criterio del miglior prezzo (OVVERO) dell’offerta
economicamente più vantaggiosa.
Questa scuola si riserva di determinare la quantità di beni da acquistare compatibilmente con le
disponibilità finanziarie di bilancio.La partecipazione alla gara comporta l’accettazione incondizionata di tutto quanto espresso nel
presente invito.In attesa di un riscontro si porgono distinti saluti.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
51
ALLEGATO 2 (in carta semplice)
(da inserire nella busta contenente l’offerta economica)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI
(Art. (R) T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa – D.P.R. 28/12/2000, n° 445)
Il/La sottoscritto/a __________________________________________________________
Nato/a
il_______________________
a
_________________________________(Prov.__________)
In
qualità
di_______________________________
della
Ditta________________________________
Con sede legale in ___________________________________________ (Prov._________),
Via/Piazza______________________________________________________n°______________
P.I.___________________________________C.F._________________________________________
Consapevole delle responsabilità e delle pene stabilite dalla legge per false attestazioni e mendaci
dichiarazioni, sotto la sua personale responsabilità,
DICHIARA
a.
che la ditta è regolarmente alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
di____________________________ con n°_________- del __________________
b.
non trovarsi in stato di fallimento o altra procedura concorsuale;
c.
non avere subito condanna, con sentenza passato in giudicato, per qualsiasi reato che incida
sulla moralità professionale o per delitti finanziari;
d.
non avere commesso, nell’esercizio della propria professione, un errore grave, accertato con
qualsiasi mezzo di prova addotto dall’amministrazione aggiudicatrice;
e.
essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e
assistenziali a favore dei lavoratori (c.d. regolarità contributiva);
f.
essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse (c.d.
regolarità fiscale);
g.
non essersi reso gravemente colpevole di false dichiarazioni in ordine ai requisiti
professionale ed economici;
h.
essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e con le
prescrizioni della Legge 12/03/1999, n°68;
i.
di aver preso coscienza delle condizioni riportate nella richiesta di preventivo.
________________ li ________________
Luogo
data
In fede
_____________________________________
52
(timbro della ditta e firma del dichiarante)
ALLEGATO 3
MODELLO DI CONTRATTO DI COMPRAVENDITA DI BENI E SERVIZI
(scrittura privata non autenticata)
Parte Venditrice
L’impresa/Società ____________________ di seguito denominata “Azienda fornitrice”, con sede in
___________________ via_________________ n°_____ , iscritta al n°______________
del
Registro delle Imprese, codice fiscale n°____ ______________ partita IVA
n°_____________________, nella persona del
sottos critto, suo legale rappresentante
protempore, domiciliato in ______________________, autorizzato al presente atto dal Consiglio di
Amministrazione della Società stessa con deliberazione adottato in data_____________
ovvero
in persona del sottoscritto suo legale rappresentante, in forza dello Statuto della Società stessa
Parte Acquirente
L’Istituzione Scolastica IDTITUTO COMPRENSIVO DI PORCIA, di seguito denominata “Scuola”,
con sede in Porcia Via Cartiera,n° 20, Codice Fisca le n°80009250939, in persona del
sottoscritto,____________Dirigente Scolastico pro-tempore (o suo delegato),si conviene e si
stipula quanto segue:
Art. 1 – OGGETTO E DURATA DEL CONTRATTO
a. L’Azienda fornitrice e la Scuola provvedono rispettivamente a vendere ed acquisire le
apparecchiature, nuove di fabbrica e costruite utilizzando parti nuove, dettagliatamente
descritte nell’allegata scheda, che fa parte integrante del presente contratto,corredate dalla
relativa documentazione tecnica e d’uso, riferita al sistema operativo corredato dalle licenze
d’uso ed elencate nel medesimo allegato. Le macchine dovranno altresì essere
accompagnata da idonea certificazione attestante il rispetto delle norme di sicurezza vigenti;
b. Il presente contratto avrà efficacia dalla data della suo stipulazione fino al completo
adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali.
c. La fornitura è regolata, per quanto non previsto nel presente contratto, dalle vigenti
disposizioni normative in materia di contratti.
Art. 2 – CONSEGNA E INSTALLAZIONE
a. La apparecchiature che saranno consegnate entro______________ dalla data del presente
contratto, saranno installate e messe in condizioni di corretto funzionamento, a cura
dell’Azienda fornitrice, all’indirizzo e nei locali indicati dalla Scuola, a spese e sotto la
responsabilità dell’Azienda fornitrice medesima.
b. Le condizioni di corretto funzionamento saranno verificate mediante l’uso di test e di
programmi diagnostici standard forniti dal costruttore. Al termine delle prove con esito positivo
sarà redatto un verbale di accettazioni che sarà firmato dal responsabile della scuola e dal
tecnico collaudatore, da allegare al corrispondente verbale di collaudo previsto dall’art.36 del
D.I. n.44 del 1° febbraio 2001.
b. L’Azienda fornitrice garantisce per un periodo di almeno quattro anni dalla data del verbale di
verifica funzionale positiva delle apparecchiature, la disponibilità delle parti di ricambio delle
apparecchiature stesse.
Art. 3 – MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLA FORNITURA
a. L’Azienda fornitrice si impegna ad eseguire la fornitura oggetto del presente contratto a
perfetta regola d’arte, nel rispetto delle norme vigenti e secondo le modalità e i termini indicati
nel presente contratto e nei suoi allegati.
b. L’Azienda fornitrice garantisce che nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali saranno
osservate tutte le prescrizioni tecniche e di sicurezza in vigore, nonché quelle che dovessero
essere emanate nel corso di durata del presente contratto.
c. L’Azienda fornitrice garantisce altresì, in particolare, che sarà osservata la normativa vigente
in materia antinfortunistica sul lavoro.
53
d.
La fornitura deve essere eseguita nel corso del normale orario di lavoro della scuola, le
consegna e installazione sarà concordata con la scuola acquirente
Art.4 – GARANZIA
a. L’Azienda fornitrice garantisce la piena proprietà delle apparecchiature e dichiara che le
stesse sono libere da ogni vincolo, garanzia reale o diritto di terzi.
b. L’Azienda fornitrice garantisce che i prodotti siano esenti da vizi o difetti di funzionamento e
siano conformi alle caratteristiche definite nella relativa documentazione tecnica e d’uso.
Qualora le apparecchiatura vendute presentassero vizi o difetti di funzionamento l’Azienda
fornitrice dovrà provvedere alla loro sostituzione e riconsegna.
c. L’Azienda fornitrice s’impegna a fornire il servizio di manutenzione in garanzia delle
apparecchiatura secondo le modalità e i termini indicati nel successivo comma.
d. A decorrere dalla data del verbale di verifica funzionale positiva delle apparecchiatura e fino
all’ultimo giorno del dodicesimo mese successivo alla data del verbale di verifica funzionale
positiva della fornitura, l’Azienda fornitrice s’impegna a prestare a propria cura e spese e
senza alcun onere per la scuola, il servizio di manutenzione in garanzia delle apparecchiatura.
Il servizio comprende, tutti gli oneri per le prestazioni di manonera, parti di ricambio e materiali
di consumo che l’Azienda fornitrice debba utlizzare per la prestazione riportare in perfetto
stato di funzionamento le apparecchiature.
del servizio stesso, nonché ogni altro onere
per mantenere e e riportare in perfetto stato di funzionamento le apparecchiature.
e. Per la manutenzione delle macchine che dovesse rendersi necessaria per cause non coperte
da garanzia, la ditta fornitrice si impegna ad intervenire entro le 12 ore lavorative. La scuola
provvederà a liquidare tali interventi al costo di Euro __________ per ora oltre al costo della
parti d ricambi eventualmente sostituite.
Art. 6 – PREZZO, FATTURAZIONE E TERMINI DI PAGAMENTO
Il prezzo della presente compravendita è stato tra le parti stabilito in complessivi Euro ____
(IVA inclusa ) e sarà regolato entro 30 gg. dal termine dell’installazione e del collaudo favorevole
dei beni oggetto del presente contratto, in base a regolare fattura.
Art. 7 – COMUNICAZIONI
Qualsiasi comunicazione diretta sia dall’Azienda fornitrice che dall’acquirente relativa al
presente contratto dovrà essere inviata mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
all’indirizzo indicato in testa al presente contratto o via fax.
Art. 8 – RESPONSABILITA’
L’Azienda fornitrice assume in proprio ogni responsabilità, impegnandosi a tenere indenne
la scuola - anche in sede giudiziale - per infortuni o danni subiti da persone, cose, locali opere od
impianti della scuola, comunque connessi all’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente
contratto.
Art. 9 – PENALI
a. Per ogni giorno di ritardo rispetto ai termini di consegna convenuti, la scuola applicherà una
penale pari all’1% del prezzo stabilito di cui al precedente art. 5;
b. L’Azienda fornitrice prende atto che l’applicazione delle penali previste dal presente articolo
non preclude il diritto della Scuola a richiedere il risarcimento degli altri eventuali danni.
Art. 10 – CONTROVERSIE
Per qualsiasi controversie relative alla interpretazione , e/o risoluzione del presente
contratto sarà esclusivamente competente il Foro ove l’istituzione scolastica acquirente ha la
propria sede.
Art. 11- ONERI FISCALI E SPESE CONTRATTUALI
a. Sono a carico dell’Azienda fornitrice tutti gli oneri fiscali e le spese contrattuali, ad eccezione di
quelle che per legge competono alla scuola.
b. A tal fine l’Azienda fornitrice dichiara che le prestazioni contrattuali sono effettuate
nell’esercizio d’impresa e che trattasi di operazioni imponibili non esenti dall’ IVA.
54
Art.12- DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non espressamente previsto dal presente contratto si applicheranno le norme
del codice civile per la medesima fattispecie.
___________, li ________________
Per l’Azienda fornitrice
Per la scuola
ALLEGATI:
1. Descrizione delle apparecchiatura e del software di sistema;
2. Termine e indirizzo per la consegna:
Consegna entro --------------------------------- presso Istituto Comprensivo di Porcia, via
Cartiera,n.20 33080 Porcia;
3. Prezzo -------------------------;
4. Fatturazione;
5. Condizioni di pagamento e particolari.
L’Istituzione Scolastica deve individuare le esatte caratteristiche tecniche delle attrezzature
richieste. Nel caso di hardware, ad es., la configurazione dell’Hardware e software di sistema. Gli
elementi da prendere in considerazione sono i seguenti: UNITA’ CENTRALE (Processore, scheda
madre, scheda video, scheda audio), memoria (RAM di massa ), Periferiche (Monitor, tastiera,
stampanti, CD- ROM, mouse, scanner), software di base.
La consegna deve ritenersi giuridicamente adempiuta solo nel momento in cui la parte
acquirente è posta in condizioni sia di poterne disporre materialmente, sia di poterne godere
secondo la sua funzione e destinazione.
Il prezzo deve corrispondere a quello previsto nel contratto.
La fattura acquistata alla parte acquirente deve riportare la descrizione delle apparecchiatura
oggetto del contratto, il prezzo unitario e complessivo l’’IVA e l’eventuale sconto concordato.
Le condizioni di pagamento devono corrispondere a quelle riportate nel contratto. Qui possono
essere specificate le modalità delle stesse (a mezzo versamento in c/c postale, c/c bancario, ecc.).
55
ALLEGATO 4
MODELLO DI CONTRATTO DI LAVORO INTELLETTUALE/ D’OPERA AUTONOMO OCCASIONALE
TRA
Istituto Comprensivo di Porcia, rappresentata legalmente dal Dirigente Scolastico --------Codice Fiscale________________, e domiciliato per la carica presso l’Istituto Comprensivo di
Porcia Codice Fiscale 80009250939
E
Il Signor ------------------ nato a ------------------- e residente a ------------------ in via--------Codice Fiscale--------------PREMESSO CHE
•
L’Istituto Comprensivo di Porcia necessita di esperti per soddisfare i bisogni indicati nel Piano
dell’Offerta Formativa approvato per l’anno scolastico in corso,ed in particolare per il progetto----------------------------;
•
Non sussistono nella scuola professionalità disponibili ;
•
Il D. P.R. n. 275/99 e l’art. del D.I. n. 44 del 1/10/2001 consentono la stipula di contratti di
prestazione d’opera con esperti per attività particolari;
•
Le attività sono finanziate nel Programma Annuale 200_;
•
VISTI gli artt. 2222 e ss. Cod. Civile,
•
VISTA la legge 12.07.04, n. 168;
•
PRESO ATTO delle risultanze della procedura di selezione attivata
SI CONVIENE E SI STIPULA
Il presente contratto di prestazione d’opera le cui premesse costituiscono parte integrante dello
stesso.
Art. 1 – OGGETTO E SVOLGIMENTO DELL’INCARICO
Preliminarmente la parti sottolineano di voler instaurare un rapporto di lavoro autonomo ex
art. 2222 e ss. C.C. con il carattere dell’occasionalità con prestazione d’opera intellettuale del
lavoratore senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.
Il Signor------- , individuato quale esperto secondo le procedure stabilite dall’art. 20 del sopraccitato
del Regolamento, si impegna a prestare la propria opera, consistente nello svolgimento dei
seguenti interventi. N° ore---- di docenza nel peri odo----- presso la scuola
dell’infanzia/primaria/secondaria di ----------------, come da programma che il prestatore presenterà
all’Istituto Comprensivo di Porcia prima dell’inizio delle attività.
Tali prestazioni verranno svolte con le modalità e nei tempi definiti dal prestatore, che dovrà
comunque assicurare, per l’esecuzione della prestazione, il coordinamento con il committente e la
collaborazione con il responsabile per raggiungere gli obiettivi indicati nel progetto.
Tenuto conto della natura particolare dei compiti affidatigli, il sig.---- avrà accesso alle strutture
della scuola e potrà utilizzare strumenti e attrezzature di proprietà della stessa.
Art. 2 – DIRITTI SULL’ATTIVITA’ PRESTATA
Il prestatore cede alla scuola ogni e qualsiasi diritto esclusivo di pubblicare, utilizzare
economicamente e cedere a terzi il materiale relativo alla prestazione d’opera oggetto del
presente contratto.
Art. 3 – COMPENSO
Il corrispettivo ammonterà a ----- euro. L’importo, assoggettato a ritenuta d’acconto pari al 20 % ,
verrà liquidato in unica soluzione entro 30 giorno dal termine delle prestazioni, previa dichiarazione
scritta finale dell’attività prestata, vistata dall’insegnante responsabile del progetto.
Le parti concordano l’esclusione del pagamento di rimborsi spese e di qualsiasi indennità di fine
rapporto.
La spesa complessiva di € ----- ( compenso lordo €---------- + IRAP --------- 9 è imputata
all’Attività/Progetto ------ del Programma Annuale 200----Art. 4 – TRATTAMENTO PREVIDENZIALE E ASSICURATIVO
56
Il presente contratto non dà luogo a trattamento previdenziale e assistenziale e l’Istituto
Comprensivo di Porcia provvede, limitatamente al periodo di cui sopra, alla copertura contro gli
infortuni derivanti da responsabilità civile e al versamento dell’IRAP.
Art. 5 – TRATTAMENTO DEI DATI
La scuola si impegna a raccogliere e trattare i dati del prestatore per finalità connesse allo
svolgimento delle attività istituzionali, in particolare per tutti gli adempimenti connessi con la piena
attuazione della prestazione d’opera. Il prestatore dichiara di aver preso visione dell’informativa
sulla privacy del Committente ai sensi del D: Lgs 196/2003 e di consentire al trattamento dei propri
dati solo al fine degli adempimenti oggetto del presente contratto.
Il prestatore è tenuto al più stretto riserbo su tutte le informazioni riguardante il Committente di cui
verrà a conoscenza per espletare l’incarico di prestazione occasionale.
Art. 6 – REGISTRAZIONE E ARBITRATO
Quanto non espressamente previsto dal presente contratto viene regolato dall’art. 2222 e
succ. del Codice Civile. Il presente contratto sarà registrato solo in caso d’uso, a cura e spese
della parte che vi abbia interesse.
In caso di controversia, il Foro competente è quello di Pordenone
Porcia,-----------------IL CONTRAENTE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
57
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Regolamento C.I. aggiornato 09/12/2014