I. UmLEOPOtEEITQin DI PANIZZI ANTONIO DISCORSO DKL Prof. ENRICO FRIGGERI ^^^f. c^e BELLUNO PR EM I ATA TIPOGRAFIA 1897. CAVESSAGO // settefitbre dalla nella jSgy, nascita fu discorso presente di commemorazione Panizzi. Antonio ?LIBRARY SCHOOL \ letto in Brescello del il pritno giorno cenienario 26 T" P/ LIBRARY SCHOOL %^^M^^®^^^^^^i^^k^ ^ I. I^^ESsrsAvoce 1 HlS^H I*nl Voi a ANTONIO per quella nativa : dottrina da la ed labbro dorna, ad Io chiamava del centenario ojcgi di natale ridesta accettato nella si foste Taffettuoso conscia grido della che altri mia famosi — prcferito avrebbero serbarlo uscisse dall'amore la a la parola piu fulgida, la disa- sia pure — orgojjfliocittadino piu invidiata Mi c il volendo oscuro, me, dall' e volentieri assunto — delle do- glorie. sue ho — brescellese airindulgenza mi , , eloquenza illustrare mestiche riconobbi sebbene quale animata se intesa io voce ufficio, ha nobile che il mi dalla die quella PANIZZI. In terra autunnali celebrare per , pr)tcva j^ung^ere — di piii ^radita cuore quiete dejjli ozi ^ innanzi inio Rresccllesi o — con vostra nienle cortesi questo tanlc riutlire compiace un entu5?iasmo. luoj^o da lontane quasi cui memoric, I'eco fcstosa giorno, incoraggiandomi l^t di vi e lieto parlo, che mi cui la tasia fan- in del a augurio plauso quelle onde prove 6 - dell 'arte non — formarono il dire so ingenue se audaci o allctUimento geniale piu - troppo della felice che — giovi- mia nezza. Innanzi ch'io dine sento niio ha spici che odierna che furono nostra dalle e raunanza volgo ; Grande vicine che lietamente patria, e tutti ideale un si ovunque E dalla solenne la parenli su])crstiti patriottica de' I'animo che del sod.ilizi i fasti celebrino della conimosso — unico agli e — convcnuti stendardi agli Hrescellesi o — in e comniemora, ; ordinatrice. qui a' au- uomo Zatti opera piu saluto sventolanti V^oi a abbraccia si far a riverente un qui operai, provincie venerandi^ c personaggi (amai cui sotto Luigi nell' compagni gl'illustri ringrazio mentrc cavaliere — gli degno al onorando Soliani d'infanzia), ; e I'avvocato presiede cgregi festa grautu- all' Nabor amico e profonda conferitomi, onore commendatore deputato la la esprimere 1' alto condiscepolo luogo la dolce per il concittadino, tissimo m'c liitto, ! amplesso II. Antonio Panizzi, i ollre suto del gloria proprio claniorose imprese, pill Di e della sua le cui in possibile vita cui visse. vicende che formarsi privata Cio un personali avuto avvera, traggono piu lavoro, che per origine della altrc con colla e, nella parte la vis- po- che -- carattere. adeguato, ct)ncetto o studi, del s'accompagni non si del adamantina abbia I'Europa degli perseveranza ha passato, guerricrc gesta serenity purezza uomo nessun blica I'eta - secolo empicndo con coUa colla colla monta, non ma del presente, nome, dell'ingegno, tenza del quarti tre finire sul nato se vita alio dalle per studio dcl- conoscenza altri, pub- il Panizzi, politiche, e 7 - ad corrono XIX secolo adolescenza irrequieta fallace venire d'angoscie di e e fortuna e il la e da cui s])eranze infine, nel pieno nazione italiana raggiungono, sospirata, raccogliendo lord sofferti, dell' amore di di raccogliniento fiiti : quasi ansie della Antonio — a Panizzi la met'i tempo, un dell' di e degli ineffabili il frulto intiepidito mai non travagliata, sparsa e virilitii,il sorriso dei adempimento av- un pericido della colmo a lungo sconforti, di e del fulgenli, baldanzosa infelice un italico miraggi e precorre segue esistenza, io popolo sorrisi tutta clie a del sorti giovinezza una terrori, lotte, di ; poi ; e audacia un'infanzia dopo : fortunosa sua le infatti, rispecchiarsi veggo, una Nella parallele. esse - dolori indomito loro , coraggio. Ma noi, consentite, molti giovani dei in tempi Sul che che ritto d^i a oppresse governanti fu pena Francia, cuori i li fatto ai per privilegi ed un alito ben prima, abusi a' quadro despoti, altre r di e di che da un altri sperava diri- Non apnella scatenatosi antiche ri- reciproco, palto quel po' si di sanzione impunemente ben alle quasi parevano infatti. distrussero cor- tiniide nell'aria, nelle idee disoncsti, sempre. non che, uragano ritornarono e che pace avvenne recando nuova ser\-aggio suggello cosl vita introducevano di E dell' Alpi, di della secolare il governati. le di da riguardo breve un largiti poteva Prlncipi italiani, impauriti, avveano delinei da aveva aveano il rombo passava il solho chi non e udito io Penisola, favori erano toglierli,perch6 fra XVIII secolo genti ; debito un per remoti svolsero. nella popoli ormai sono che ascoltano, durava Ma cosa. gran si accenno Prlncipi, profittando I cinquant'anni fomie, mi del finire cui a signori, o cui Tltalia. reva i fatti perche mend e nei sentimenli di bene ; che ingiustizie, fosscro sp"iriti 8 - d'un tratto poesia di V'ittorio di di veder qua c spettose rono, e gruppandosi principe per sollev6 ; di6 le soldatesche fe nostro ed de' ove ; la costituivasi iricolorc, della fu volta il bat- Italia si "*, fuga ; e Montechiarugolo agguerrite. italico sangue sortitoalla gentile dell' nazionale ver- volere per 1797, federazionc Repubblica si d'Este, alia ed salutato grido Reggio, duca a era a^- provincie d' del gennaio valore, delegati prima la per nel tanto i ospitare egli, primo so- arditanicntc numerose il o niagic"" animatrice piu fosse pero e ammir6 che di to tiniorose Rinaldo sconfisse suoi tan al scosse costrinse armi, alle reggiano liberta I'onore ivi, piglio nellc Ercole citta « anni innovatrici, pero ricusando E d' tor- ricalcitra- avi, lanciato, duca al Foscolo che Bonaparte, cittii dal quali, aveva imbelle. austriache, la le ; co- (juel antiche, idee Non di invilite, degli le la giovine delle religione tiranni. franchigie manipolo un vanto, per loro repubblicano — ccppi giii dove risorj"ere plebi contro Buonaparte ma di i la Reprgio e il cio dopo, del dc' buono, lezzata sato difcsa chiedere a poco insorsero che Liberia fecero la le ; ribadisse calpestata Mrnlena di nostre, di a jjuidava che far capitano eccessi, Italia, impeto la Evo, suoi ^lii dall'Alpi strenuo — servitu nuova T in a aH'irrompere uno a' cold e scoppiata Meilio mezzo cooi)erato Ma d'origine italiano in Parini avevano che del gli spirili Giuseppe Alfieri d'armati rente e di nazionale. scienza fra enlusiasti civile la ordinamenti trionfanle Francese, fautori Enciclopedisti, degli ^\i sfolporare a Rivoluziinie trovo dottrine dalle Preparata - Emilia ; il vessillo Cispadana nocciolo « , disse (come Ma gii primavera sacra la il sete gendo, di pur dell'Unith Carducci) ne' dappertutto, d'ltalia gloria, ! Tamorc troppo, che — forti e della indipendenza liberta » baldanzosi ridestavano si la Italiana. promessa giovani gl'impeti ; — guerrieri, non sfumava, s' acccjr- essi, 9 - dalle inebbriati rUonio di fatale realizzare Ma se e i ritorno del niondo artificioso poleone anime die cirh-gli aveva idea le ad spoglie r posta si e di (piel die iialiana Na- — di poi i)enti alia non aver cadula sua ne' sguardi, ^li com' ebbero loro ed ; penetrali, come faro a » e lunii- jxjpoli die fra »siituit'i in co' ebbe l"»ro Vienna a greggi, come vecclii Prometeo d'inestinguibil segno « — C( — il incaienato deirOceano, i e toccanmo di Casa il Kcggio e — deirantica ii rallcanza die dividersene le sbocconcellarono nuovi liranni, si- , nell'esilio d 'Austria sognando dissoluzione Nazionalitii congregan"nsi Italia, Modena gnori. la sua deiravvenire. vie trattando e fissi aniore Sattta, : gioia e, avea della vittiina capo, gelosaniente scoglio d'indoniato e il di che gigante radde, sopravvissc — europei, uno il levo vagheggio, poteva, fiducia creato. della senipre segna chiamarono lor con serbanmo Sovrani novcllo odir" la iennen" essa I «i 1"" elette noso salulo grande nientre d'Pluropa, clie curante m^i soverchia per altri, reazionc prinianiente attuata ad la ; piussato, la dopo, cui a ambizione. sua degli deslini i pugno Pure, anni col e guerre d'altro omai valore col delle sloria sconfinata dispregio graiulezza slessa della pochi insano nel nella tnuscinava, sogni (|uando, per lenuli li » scrivevano villoric, ininiortali paj;ine sangiie « fulminee - a Maria duca essendo Ercole niorto — figlio Krancescf), Beatrice, la (phile I'u ili Ferdinaniio Tultiino rampollo d'Mste. III. Mentrc scorreva con Tinfanzia nipi"liia e seguivano vertigin"^sa I'adolescenza di Antonio tali fatti, Panizzi. tra- lO — Era egli che lapide nato Brescello, a il i6 lo ricorda, dn"g:hiere-farmacista, e I'altra del niodici) eccezioni poche lazione d'allora; il — che, e sebbene sua patriarcale seniplicita, potea ne* cui rami, oscuri al che studi, zione dovette manifesto : ebbe le di lo dclla alberi i)""p("- nella gencalo"rici, i nomi di anche fece Nel parentela. aveva Parma, che prefer! maggior grido non anteriori studio Aperto quistarsi fama geniale e facile penetrante gnia, rilevo di c da certe confidenziale nella di Modena, alia parlatore, ; alle cio donne lettere) ne alto aveva gentili vezzeggiativo. di di « colla filo- quale di lettori aveva giurisprudenza, bello e tardo non indole rendeva continuo liceo Universita perche Brescello, P"a e al quindi Ducale fred!, Man- 18 18. in valentissimo. secondo Pietro dicevasi facolta agosto d'avvocato colto massime 8 discepoli, Passo entro parente, suo il sacerdote allora i primi politica agita- Panizzi, i libe- Hresccllo famiglia Cugini, nobile s'inscrisse sentimenti di anni Lettere. che quella il d\ poi ; corso 1814 a : laureato usci ne il a sottoponeva Belle alle Compi prete tempo ospite della fu e », cui a que' latte quegli un del inizio dove Reggio, sofia maestro nerbate col in cssere barbarico costume che un da — curasse sacerdoti, la vita. tutta per primo per infusi aver quali potevano famoso e e spiccavano e operosa airaninii- costiliiiva ne se tare I'uno 1500. rali di medici letterati, avvocati, Antonio il generazioni, piu per non van ed inlluenle piii ceto Panizzi, appartencnli che la per Luigi commercii) patrimonio, suo fuori in al ; nota modesta quella dedita tutta da 1797, Gruppi di v'e che ciisa del settemhre daCatterina e lx)rghesia brescellese, nistrazione nella benestanti famiglie a - della festosa, gratissima tiluna delle , tutta la Patrocino vita cause a ad persona, ingegno la conipa- quali (come chianiarlo alia ac- con Giusdi- II - alle locale, cenza Reggio qui : gli aU'onesto avvocato uflici teneva che sciolta, vicine ed Preture, dal anche al 1' amicizia assaissimo giovo Cocchi, Filippo Governo Tribunale legava influente che gli per niai fu non del politiche opinioni di lo che uonio amicizia ; professcissero sebbene - di- tutto op- poste. Nel oggi a ^, non allri borghi del Nello del stralore Comune blica loro il nimo piu stimare da II defunto dott. veduto '21 nel del del qualche Certp incarichi quali in II primo saputo uno le giorno che grande d'etii che sua cariche n se tanti in un efli- che accettava le degni. degli del amore funzioni di ignara pub- abbiamo personale) forse — tempi osservatore riferiti deli- c in e riputati per udimmo esercito onorifici rigido da inspirata paese 'erano vanitii madre cat- mirabile fiducia la d'allora, meschina aneddoti la latini. ventenne, fm della salire con a- ricordare compiacque Presidente commessi, fosse, per parecchi che maturi piu (ch^ non dell' doti inaugurate commentarvi a ben erano egh assunti bene, Tannona, i quanto obblighi prova piu solo pari Boali Pietro si giovine classic! essere gli in ma ; le per pub- pretendendo doverc discorso suo il dei p.asso poco essi, Panizzi, maestro, dovette queiruomo Di volte piu invece Giu- poi — commemorativa tedra, suoi. e Ammini- Carita, giovani, del adempimento mente. del coi severo — d*aver blico molto amare sludend lapide ne* fosse delle alPistruzione Prcsidente era livello nominato di e mando lo sul Congrcgazione 1821 scrupoloso della e degli cati che faceva si tempo cacia Nel dicono : della e Governo veniva egli anno Gualticri autonomi) col che estesa Boretto, Comuni vertenza una stesso deil'Annona. dice da definire Po. divenuti poi (c'lssaipiu anche coniprendeva ville, per Brescellese Comiinitii perche e Modena isole la 1819, da coeumei giudice de* del- regola- 12 — nuovi menti piazza intimarle a dispi^sto era non da nicipali, il in messe tando clie pratori villici clie all' intorno che rivenivano gli paressero quando la lo de' costrinji^cva — venduta. Cosi pieni vivo dispoliche cnm- donnirdunle chiedeva loro piii fervidi ricondueeva carica la di nei^o- gli con- la perdere a e giustizia amatori nierce, a! denaro il la pesata e che poteri senliment"^ de' uno ; li restiluire a un prezzo frode, — feriva misurc qual minima valendosi ai : por- — a e fatlo di l)")tteji:he, ratjazzi, se del sicuri non comprato e ; specie misura, ^iorni bilancia piccola pane, la Nci alle c mu- del qualita, calmicri. banclii una — scopriva ziante ai vesti le la dei ordinanze carni, Delle Co- ch'egli palese alle esaniinava osservanza ne avessero cosa vendita sotto n.'Lscosta fatte. del messo far per sulla versato il losto trasgressioni fossero gironzava mercato, o tollerare a vigilando peso, mando contravvenzione, chiunque frutta dellc la finestra dalla aveva — d'acqua, catinella una mune ripristinati o — traeva della a liberta. IV. Frattanto mazione sconforlo di che poHtica, provincie e di nostrc trasfor- una lutli emi)iva amarezze animi. gli r 11 Duca fettando caduto piombo loro nemico mettere italico Regno a' imposta spalle era magnanimi. fece trono, che acerrimo in IV Francesco sentiment! sul curo le nelle compivasi piedi, d'ogni le non nuova basi Finchc non gli dalla popoli a agli quando ma ; piu su viso buon tornaU^ Santa potessero si la dal di cappa cosi gravassc si liberarsene, superstizione si- lasciati Alleanza e hen senl'i che sembro af- dall'esilioy ordinamenti istituziotie, della noi die opera e del scopri a ri- dispo- 13 - queU'edificio tismo, Astuto time loro suoi, le cariche fedeli i protestato rispettoso Soppressi i alle gesuiti piu del tare il ridica, fu la i contro parte E — ' (die scrisse una Modena. in giu- sapienza il meritava Panizzi) giudici ed incerta sempre Mili- nel nome quale, giurisprudenza, sana dei arbitrio il ogni con Istituto di I'estense, di ovvi languiva, il frutto regime, che I'ultimo E il Duca appartenenti fondato niDnunienlo come isterilivano Oppressi vano. all libero benefici parziale tanta dovevano che ap- ramministra- ineguale giustizia. commercio un piii rendere intanto perdeva cittadini. Stato celebre il per- tolleranza di giovani aveva vigore statuto, lasciata della zione in di da chiuso voile e ; i aniniaestrare napoleonico, principi plicarlo, di a divennc nelln erasi ; I'istruzionepopolare, Napoleone richiamato era N(^n giustizia la per tosto eguaglianza non uomini a inetti prese genio. a e govcrno, o e legit- passato, togliere malvagi richiamati cura die codice che piu non opinioni, perniciosa agiale Genio, Abolito le dibattinionti, del cessato rado piu - - classi il di stampa, solianto d'onore segno di col e gli andavano Dichiarata ai tutte non pubblici etenebrosa. afiido di liberta non i libcrali non le I'oblio sotto sviscerato sofTocare promesso contro suoi, die quelle culti, bile cre- aveva d'amore acccso col conseguite investirne seguitar tletto aveva : 'infierire coll eminenti di rivoluzione la manifesto lo e aspirazioni comincio di s'era subdolo, e sudditi i per si che mostruoso distruggere. duto il - coloro Vestali dal di gl'ingegni, deperivano estense feroce che della in di i dispotismo, patria al — la i ; non e la per fino caratteri, pure conquista i materiali concessi. aveva fondo lavoro cancellati venivano ma falsavano industrie le anni diciotto si cuore fiamma cittadini buoni serbavano della geme- inestinguiliberta, — ed 14 - di distinzione gnoria si ail' unico fin dai di varie intento Carbonari, assorbi dalle della e nel i dominl societa (come Carboneria morte vorisse che Napoli, a ; e o non IV emano confisca la prin- s'accreb- penisola. o baracca dai gia, log- o giu- evento, cio lupi\ dire voleva Ogni con ogni ta Bor- dai aggregavano ad fores setta, ebbe dicevasi pur che, scacciare : officialmente) fu, in un gran editto di li rivelasse beni ; parte, loro assicurata s 'erano della ferocissimo, a' ne' che sentore dall' esempio atterrito segrete, si deliberati della Francesco Appena cui ogni i Carbonari scemare, vefidita sua con- a dai PR)Scritti la i imiipendenza , tutta nome d 'Italia. tirannelli e a purgare simbolico alia le dove allora 18 15, di invece loro, patriotti di I'intento il patria. la il e rcndevasi favoriti in aveva dirsi puo riparato protettori numero tra che (che dei (luella d'Abbruzzo, venulo Pontefice, borgo, tremendi linguaggio 1820 libertd confederate i tiranni suoi la famosa avevano della unico un I'origine montagne Ma politi- sette avcnti ma trasse Napoletano) di citta, quasi ogni d'ottenere queilo : le innanzi, francese, Papa. dai smisuratamente Piii gli antichi congiunta bero patria. nazionale nel contro scomunicati di delle dai cipi, riti, Essa dominazione la ribellarono ramenti rimaneva di c anno insieme. indipendenza benedetti tutte loro si- aperto, campo ncH'onibra estcnsione carbonai contro volendo che mezzo qualche piu insopportabile boni balUiglie in per I'odiala die convinti — colle della tutte de' giurare di fuse cave fautori di nome, formatasi e censo, serpeggiavano 1S14 rcdcnzionc la : per ingegno, per cospirazioni. segrete che, e onorati probita, spegrnersi poteva non Gia specchiata nascita appigliarono deile si di uomini erano - appunto minacciava proseliti, invece infiltrate rivoluzione opera ove felicissivii e a chi la impunita le del della pena li fae il 15 - della segT^to al prissero fosse reo rebbe lui dalla santuario che e — Sui il nel venuto di nanzi, al ungheresi case ; tarli lotto a nelle conculcava Francesco Erano le di fin battersi ne quegli dare la a di indraco per di zaini negli di favore popolo un ; e mesi dei in- reggimenti che nazione gloEd indipendenza. propria diffondersi peccato — concessa, stranieri con- assoluto, re spergiuro magnanima quella per aspirazioni IV fatto Costituzione tra stato ristaurarvi, a s*era alia proclami di a attraversa- 'era (com — caserme, ricusar Lubiana) sempre di Napoli a che figli, cioe, migliaia e Casa popolo. suo riosamente ecco di Borbone, sua non- pronti d'Austriaci migliaia recarsi per di vecchio alcune '21, congresso Ferdinand© della fede. loro Modenese contro eroicamente tirannide, la so- cerimonie nell'ideale sfidavano, spesso, le d'tunore assorta — es- Cristiani, fra e un e primitivi verita coH'anima essi, religione, del primi di celasse vita la auspicavano, religione nel vollero non ai Simili loro. imprudenti la per ; pur audaci, sangue vano d'una si volato avean Catacombe pagana curanti, il delle menzogna patria, gli affetti trionfo il preci, cui causa fin spiati non famigliari, ema- Sorvegliati parole, tremare a accrebbero fantasia. nelle e intimi piii e mistero nel ef- procede- ii niinacciava la atti ncgli costretti alia I'ingegno stanze, il nella si anzi, ; che stesso accendeva ne passi, nei spergiuri che che anche Se trame. morto, sgt"nienti pericolo domestico, traditore sere dal nei sco- ne eseguita dopo scoprisse le e sarebbe furono ne non se polizia pentiti, memoria. sua fascino quel nasse si reo che, statuti gli condanna la la come mcmbri, i se patriotti Tardore, la e ; contro I e Governo affiliati quegli a contumace, di figie denuncia - Modena, tutta que* soldati, un'odiosa nelle per dinastia esor- che generoso. accordatosi qoU' Assessore i6 - di Governo consiglier tiranno effctto ad le manettare dini Direttore e letto, avevan ai Sublimi II Besini invcce, Le persona. citta e che, di deano spargenilo nolo invaso il angolo, di sul svillaneggiati, ; sinistro via, ve- brutalmente in i ogni famiglie della frugaio prigioni sua in fragi"re vi"ilentemente nelle la sacra le tiiite ciottolato birri, spinti tradolti e dai loro la dal sopnissallo duca rovesciare per in terrore o politica. accrehbero si non Nera, del c"^ntro catliire carrozzone domicilio veicolo le il svegliate notte, mendo e se jussociazione attentaii tramassero Iniziato Spilla congiura lo perch^ impaurilo vasta solo ma colpevoli, alia am- citta- Ictto. avcssc altra animo una perseciizioni troppo un ogni si comune, la nell' e case o o ad o insinuo che e "iiicll"), Massoneria, ch'esistesse Stato, di erano non Pcrfetti, Maestri persuasione lo alia appartenere proclama, reo mandar onorati del lo altri ch'essi ' d forse die risulto processo, autori eseniplare sapevano di numero gran un di di « di tempo centinaia perquisire carcere di o parendogli », sospettati possessori Besini, Giulio Polizia fece in trarre perche non perche il peggiore minaccie, e ; della - quel dove cari loro tre- , li attendevano in strazi II sprezzo I'odio trascriveva il di triotti. di pianta, destino, quella II quale gli onesti, duca, tendere quando libero morte, esasperato, gli tutti ; cresceva, di di rotti e agli giovare, gl* indugi, di non 1822 rado le inquisiti. altri i cittadini quel che rivelazioni, del maggio mondo vece ; di- cinico maestro e e il accumulava s'appaleso tranelli nel il in si gia esagerandole vittime percosse confessioni estorcere per delle sconosciuto Ma tutti e poliziesca. del perfidamente numero proprio d'uno di oltraggi ferocia capo insidiosa inventava sul sul nuovi e della Besini, e Cosi ceppi, somma nell'arte pel i gemevano il pugnale tristo. torno deferi fatale tutti a' i pa- d^- 17 - dichiarati tenuti, di rei « - lesa maesta ad » Tribunale un , Statario, li leggendario Quel altri lo che strumenti La con quaiifica il fermo, in ed a indizi prezzo della alia erano strappate mezzi, fra mila se vita Duca, date Ebbene, tanti, galera, da A » loro loro difesk o no colla nella che pozioni tiranno e ne- dent!, impru- e deposizioni le subdoli con e ta- per un deboli violenza e che complici, del incoscienza veleni con con- appa- e ; di furono fatto in parole, propri il sta la soniministrarono o clemenza ; la coloro all'infamia de' Carducci parte di tali la piu, infelici atroci reita, Con — liberta i in favore dannati per agli Era delirio, scellerate lo tale che uno dal es- che to- austriache sarebbero microscopico ben sino vent'anni, ne detto confini in accorse i — reggia dei fuor dominio quarantasette a della balcone sentito quattrocento argutamente — avrebbero di meno fu che vasto bisogno, un allora contava cosi baionette in della e Ma voce, di gliaia la il comunicata fu gli a Panizzi, che ottobre, 1 comprare modenese a una tristi, ciechi o senno. abitanti. 11 il procurate ducato II gli ; nostro sdegno, 1 venivano che dal narrata mitigata, giustizia spasimi il glievano voile molti altro. non fin decreto la : pusilli Come foscolesco. con codardia. sendo uno candidamente meritata fanda trapela parte fu luni cui Duca, benigne, renza fu e confessarono lumi processi tacitiano sentenza, « quei da stile Vin- un ducali. voleri di da coscienza senza e animi erano perpetrate presieduto era divenuto e s'erano vi ingegno senza uomo storia uno tribunale componevano dei che di Forte prigioni sue capitali nefasto Mignani, le per esecuzioni per antico. cenzo celebre neirantico sede ch'ebbe costituito, tristamente Rubiera, in li per processati vennero trentanove; avesse ; suo aiuto. politici condannati. (e mi- e v 'erano rono fu- Alia due 8 i8 - brescellesi : ragioniere del essendo voile Era un Comune) la Ne della carelli di ferm6 la ascritlo il duchessa di lui, Carboneria che pochi d*uno grazia momenti scellerato indegno Un ciamone ed attendere piere sulla crazione. dreoli imperterrito, subito, baciare e squarciatesi Ic in Andreoli, cio eroe un che miracolo fede del pallida di Dio di Cristo : e a sole Santo folia d' un sfolgoro I acclamarono e E recisa. testa I'An- una capo. di raggio un lo compagni de' nobile il — fra tuoni, cospetto ! sconsa- Forte, de' di- ; com- oso della nessuno in tronco nubi, la d'infamia rito rombar sorte, quella della il e Carpi Sede, Santa spianata sapere ebbe aniorosamente videro di penna segnar a di parte sua nefando sulla medesima piangente, la il dirotta lieto la correre atterrita inartire piogg^a servito Cattani della dopo, ore essere quella con aveva vescovo anch'egli abbia del persona d'una dovea il — di appena con- ! I'autorizzazione Poche scrosciare gli parricida prete, il nome, senza prima Fi- vescovo inflessibile, forse : supplica- le del reo o di intenierata, ne duca, artigli. Andreoli et^, II sette sangue, gli vita la lagrime firmo la e fra n^ innoccnte, — di Giuseppe salvarlo. — stessa le Ma sete rimaneva giovine e poterono sentenza alia la e Nizzoli, capitale. aveva sacerdotale, Beatrice Reggio, che professore mente Antonio e pena le che solo carattere della coltura zioni il prete, il alia d'Este, Taquila angelico segfretHrio, gli altri, ; risparmiato Correggio. n^ Alberici, Giuseppe contumaci, non - a della a credenti Giuseppe Patria ! V. La de* R. quinta Dragoni, notte dalla venuti tragedia in segreto di da Rubiera, Modena, un drappello irrompeva, 20 - Bacchi, un tutli, nia, furono o vegni, d'Europa, perito geometra, il col ma fessione. Rivelatore episodio, fu, pur il tacerne cio che danno Nessun misero unosgraziato fu ne mi atto Ignorava egli creduto lo io patria, un gia di reo troppo, sapeva ficio egli) che di — i confini tre per ; aveva o e, piii all'avvicinarsi tale patria deponesse delle men- di colpa alle di Comune, del per pericolo. I'estero, can- stesso) rindii)endenza vanto che ; csaltata, egli stesso, potere pronto ? e era ? No, dell'uf- valendosi munirsi ma importa tes/a del a un Governo un ne me di molti, provvidc passaporti e E vendette altri lui — conto e imprigionare di s'accusava cui unore (cioe liberta » in tenuto far uno e tonio. An- Canossa, all' odio la ad condannare di designare rimproverare avveduto quattro di senza Brescello), I'amare esporlo nel pro- di attribuirsi poteva delinquente, potra non niesso sua carita tristo infame pacifico, son quella d'un di ma Tesser che e Cavandoli Panizzi), certo si la perfino Tribunale un delitto e e ... potcva « Notarile Se Panizzi, sentenza) quel s6, determinate) liberale, ? ; primi aniici. (il perito persecutore dei Stato la inventasse ma ( Giambattista sempre dice Ru- riunioni, tali assoluto nello salvar per di uno poi brescellese deposizioni (scrisse fu con- faccende Francesco suo » di una esercitare prigio- processr) avere prigione, un che, deirArchivio celliere della ! solo, sulle innocente che di fatto altro fede divieto degli Pure, senza gia non in cugino il quale, Pare II che, quali i letterari politiche log^s^ia doveva nella troppo nome. a sulle ; lunj^a men Fingevano (« spontanco sapeva, zogne, luce GuastalLi o Carboneria. Carbonaro ricevette liberta, in (che piu esulare. della mise Panizzi gradi) in una di invece quelle su 1822 Antonio subire intrattenevano e del Grimoldi ad obbligali s' e biera dovettero quasi, o un ed Negri un - dicono — a varcare 21 — Cremona, A non di pericolo corse anni, da agile preda, nelle bagaglio, deva carte di dando lezioni quel Francia Sardegna tutti i e Reno saggio suoi Tisola dei e pel quale che nel giunsero Paesi Bassi, dava perche il del Paessi Scelsero tutti a 1823, loro e- cansare pregare ricovero era 1' per asilo. maggio di Elvetico a altro an- Austria, questo, e profughi, potenti delT s'indusse trovarsi a ; Lugano. partirsene, a ai Governo al quale stenti, e altri con po- la a — spiacquc politici generosa — alia — imposero diplomatiche, compagni ringhilterra, vissc, Ma suo nascon- riparando rappresentanti i rifiigiati i complicazioni nizzi del italiana. il terrori Austria — unica avvocato, quanti dell* lingua di di domanda : di svizzero, poveramente ricovero spulsione confine 'era com grindumenti dopo sa dove sicuro fra venticinque Tecini laurea sua Dio per — di e gravi il Ginevra, a fine, varcare invitato dopo, pcisso Alia la e di lasciando, austriaco lui, che per locanda, una mezzo a al trove, commissario prezioso riebbe. riusci che del in o giovine vestito — rifugiarsi compromettenti non Poco gett6 pole e mani vero gli si amici, Egli, arrestato. coraggiosi:", e finestra, una piu venire di ospite se so — i profughi, la per vietato il via pas- francese. suolo VI. Sin dai coll'animo in pochi documenti zioni fornitegli della memoria 4c Sui luttuosi pei processi ie vedute sentefize sventura, compose del tribimale quel la e e ma Panizzi, mente patria, raccogliere di il Lugano, a della pote compagni tenacissima, e vilta avvenimenti che da' esilio suo dalle amarcggiato sussulto de* del primordi ancora sulla delle piu scorta informa- col sussidio libro che ho statario di Rubier detto a ; y". 22 - E Ginevra a lo j esemplare cui in nol zione, lacune trov6 dizi avendo pur bassezze suo buono I'oblio Ma quel che libro, tirannide la con nel Prigioni I'altro. In nello meritate il e j la che nieno non neiranimo senti che augurando menioria. la vilipesa rinunzia la da inipegnata lui a contro paziente gli scruta di editti grandi E mitezza ; e famoso, mi In del I'odio T illegalita i codici commesse intero ; del del fame per e senza paim- sulle fredda acutezza mie torture fremerc mondo 1' analisi cronista, e del che, le e Le integrasse martire lacriniare quello, ducali del nella « Tuno che corse verso : scopo serenamente facendo mente di assai parve narra suscitii niia nello celestiale lamenti, la Brescello, sulPunico volta, prima la identico Pellico. la lessi a ma svenlure, austriaco. governo prova senza lo libro altro Silvio Spielberg sue io giunto un questo, I'indagine che battaglia giu- fors'anche, o patriotta vi o emesso perdono, del cuore una contenuto, di » bestemmie lite come n'era che e al costare aver fosse ne non edi- stile, lo taluni, e sconsi- nuova una persona; da mite, essere perche fame imprudenze, e commessi giovinetto, raffronto forma leggerezze nostri faccsse 1859, approvo qualche ai anzi oel gli spiacque o fino ! esemplare al ne giun- pote sua, e, dal non contro di era Quando, s Forse tradimenti dov^ quanto esemplari, raro ristanipa. I'opera occulta una qualche e piu la euro Salvagnoli di coprisse, ai ne gli dire. il bisogno li sconosciuto tenesse prova e j^li amici, tipi, fece ne contrabbandieri Carducci ponderati la di riniase inesattezze, e bene non di Vincenzo potrei fra non — Giosue I'amico gliasse Ma orridi con e Madrid. distribui distruggerne per di industria Tautore Perche opera lo dove Italia, giorni, data : per — in gere ! fiilsa pubblicazione vera clandestinamente stamp6 la apponendovi - contro filosofo, giurisperito fuori scattar insieme, I'ira ma- 23 • del gnanima rocie cittadino, si consumate, grida e prcsso, tiranno ! anni, Ma trascorrere fatto entusiasmi anclie nelle affannose la fig^ura di miato e op- sei un — di esumazione giudizio dei severa ed imparziale, di que' ragione condanne a ha pianto rifulge » d'ogni sgombra infelice, grande quel il « oggi sospetto, onde Re nel venerata circonfusa e intera- mutato bestemd* cielo 'aureola dall mistica e tant'anni per gli ifnmeri- pallida la subiti indotto aveano o ; ed Carigniuio. che contemporanei di livori a accuse, documenti miovi delusioni di fanatiche apoteosi prin- altro un — il popolo Tu fe- e Alberto la accasciamenti, ad ed Storia indagando e repentini colla d'Este, Carlo », tempo, fatti i e mente vilta e un : sospetti a Amleto del appassionati tate, di sovrano suo e segno I'italo « — sceverando animi al lurbamento era : col diritti dei d 'Austria nel oltraggi — faccia in Francesco iUiliano, quegli vindice turpitudini — Come cipe svelando che fa - Italia, del mar- tirio. Non nelle cosi avvenne condanne prime del *23, di indulti negli e IV. Rubiera, del tale e in '24, della ignominia la Francesco per cui delazione Despota affermo si elev6 a tale ; apparve in virtu di '3 1 nel quelle tadino cit- quando , smodata per — alia nel di corona mando alia salva la galera vita ; immaginario che gli (a rischio della pregato per la quando, e to viUi) aveva con nera alia nella invocare coi egli sua nioglie fuga del I'ispirazione in ingratitudine, di a affetto dal ; dopo Cielo, caso, fucilare, Ricci, accompagnandolo Mantova Ricci, ogni fece poi danno Giuseppe persona, prova che fedifrago, pronxesso, sua aspirare Carbonari, quando, e ; cui manifesto giovine osando patteggi6 forche attentato da aveva innanzi 'Italia, sulle o doniinio — Menotti, per tagli d Re Ciro capo di ambizion quando, e aver oh — venu- lungamente era devoto il 24 - duca ! Cappella nella — il di rescritto della grazia - villa sua marito pel Cattajo al le consegfnava pfia da mentre un pezzo , galoppava della Tordine forse o Modena per seguita condannava da ciato in Napoli co' in lo die didoUcsimo niolte ire balda r dire di sono di « dell'etii presente, lo indulgente, nessuna j gratitudine di della di e istituzioni, di venduto ferocia ; o ) di modi nobili.edi— panegirista, a fnodo a di finzione cancellare a an- potra protesse varrii : mendace con benefici, privati nella affabilitii nessuna ma omai, sercno Modena e die gia apparir costumi, utili o sua di Tiberio perchmo, il e posteri p;issato e ; storico lo abbelli apologia politica bello die : c sfumati « il d'Rsle, casa secolo se scorretti sempre, — di », di tema Scienze pubblici Modena mezzo senza ; scac- dci Oggi non Stato Arti Lettere, ricordo ( aveva Stati c ; famige- quel a all'esecrazione rancori dovere. private; forni di patriotti Borbone Giosuc Piu » effigie pienamcnte di molti acuto, conversare die ! niomento in cento suoi recante giustificare e sfacdato sole e da' Rogantin IV, 1 \ « Francesco ingegno — scherno quel Minisiro il da sboUite, imparzialitii ch'ebbe ; alio il sicurezza clie suo », ferniare presume tile, di di respinto chiari danno epiteti roventi nel si di piu nome in '37, impiccava nel nefandezze I'Austria e egli e sue per die ancora favori e die sonima, poeUx fici asilo Canosa rato quando, e ; staffetta, una imniediata, aU'ergastolo die quando battuto spron fucilazione gia era a poeta nessuna il spegnere quel marchio « I die, lui vivo, Panizzi Antonio gli ha sulla stanipato fronte ! VII. Dopo sferi a breve Liverpool, dimora ricevuto a Londra, e trattato il profugo nostro come un si figlio da tra- Gu- 25 - glielmo di Roscoe, Leon X di biografo ad condotto, il lori, sodalizio un potendo Non pane. dava al Panizzi eroicamente della discorsi e in dclla costumi, col e costanza col e visse in il 1823 come alle morte piccato in eseguire ne* fu « delle a scrivere dei confisca a : una 223 lo beni ; Modena, Stati il lire e amenissima sua Per ». suo 25 del su la per che il 19 riserva, persona, se di colmo rifugio, ! appar- alia egli ben mai era lo agosto, di di pena im- stato di s'intende, fosse il rientrato Duca, mandargli Cio Duca 10 delitti scherno, fece centesimi del di ottobre 6 il dannato aveva e il quale chirografo con sulla sentenza finalmente spese di- inglesi che imputato e ») proibite felicissigii noto po- che letteratura annunzio con indiziato effigie la T contumace, sette alia e Panizzi nobili di o (al giudizio statario gravemente tenenza la poveramente, a politica ricevette mezzo, benche 4c vincere indefesso. tribunale sottopose, di scrivendo studiando questo anni dei dignita Antonio primi coll'in- , itidiana, In E mori onorare colla anzi insegnando , riviste, lavori, ». quei lavorando gnitosamente ie lavoro poi che Brettagna sopportare di e Possiamo « Gran dei utilita colla : do- e incoraggiamento Santarosa, nella loro denaro di di U- tra e ; speranze parole Grecia strinse fratelli altri consigli, di italiano nomc consentiva, lingua belle libcrta vita, dei colla cio il egli) tierezza verta la di s'era Panizzi i ed rac- anni c"^me Scalvini Santorre C("nte II accomunando vicenda e parecchi illustri, lo altro, il per (scriveva emigrati a da e Shepherd, presentato aveva Inghilterra. d*aniore, soccorrendosi e in Medici Guj^lielmo che I'Arrivabene, Berchet, formo Foscolo, altri con da pure de' Lorenzo Lo anch'egli, amicizia goni, ebbe Ugo di Vite Bracciolini. essi esule subito aiuti e Poggio comandato si favori ; delle autore - indusse a il cui con il Panizzi — lettera « all'esattore delle imposte to 26 - della della Regno « In il Morte ; fu beato luogo I'ordine '26 dal fin di compito egli noto il trovasse difettava Foscolo editori traduttori, e la Se fortuna studi sono di I'animo. microscopico che conforto ed 1' amico di nobilmente per utile all' lui, a presc con parole queste : I'edizionc, ed ingegno gli rispondeva essere i"oeta esso pubblicare bene su poiche alle con far fanno che e "". sua divines ; al- aflklava opera sempre quel Panizzi, gli e del esilio era in il dell' dell' che grechc capace studio deve biglietto un letterari, ncllo una "( abitare le calende volume di- a Duca, ad « lavori quarto modo I'impegno assunto del fosse mezzi, il Panizzi E » ch'essa di concedera ogni a nutrimento i)er confortava non del cappuccini come miglior Liverpool, mandarlo y^ abban- chiede propri il scrivere essendogli Dante, a' associava lo ancora pagamento conc^sciuto Foscolo, Ugo di banca qualche su in promette e avere 1824. scherzosaniente da sciocco ; » e spese tesoro ostinatamente cos\ » maggio in data: colla *, lo vispo e Modena, trabocchevole al passare non « sano delle circostanziaUi nota affermando di Satana) Elisi, Campi vivente duchino di (territorio Dai sua, corpo, del spetto « Reggio Taniraa essa, donato il di Provincia - che non per al- avrcbbe compenso alcuno. il Ma coli gli — inglesi lord il inglesi nel ; la cauzione oflfersero politica fu anni stima ad lo la lo nel piuttosto per lui. Museo rilevante di affett* osta- ) quali degli il Pal- Hallam, Universita di Icttcratuia ita- faceva Britannico primi storico R. insegnarvi dopo, ' studi, Peel, istituita i 1 e negli e il Russel, vinti — pur , bibliotecario una sua la chiamo tre e virtu 1828, Brougham Panizzi Assistente voluta il Grenville, la anche nella Appena, Londra, liana eminenti il altri. e sapere procacciarono piu merston, ed molto : denaro, e nominare perchc due era amici 28 - la. cntica niera in Comcnto al Gabriele Rossetti polemica piuttosto in ristainpo ed quale, del Rossetti parer a Piccolo di valent'uomini, nel 1832. ironia, ad occasione due ricerche di indagare di K il lavoro confutate sono una Panizzi dotlo un le fan- scopcrti Chi « egli essere gli che il e Franc Francesco soorgctto col lavoro da o esc sicuramcnte, « il per cost6, era Divino allegoria. 6 importantissimo ma del interi)rctazione tutto afifermare potcr suUa suo, mole, faticosc propostosi parve i fine con buon dove, Pocma, le fra di Comcdia, Diz'uia fu che poi, F'irenze, a del/a letterarie riviste , tiisticherie per Analitico vivace italiano, delle costume qiiesta e : nel arguto com'e (anonima, Inghilterra) - in Riiibolini (juale, Bolof^ua base e gli », documenti a dctt«) Francia, // , degno e contemporaneo Michelangelo tore, (avendo ed nuzio) ^ salute dendovi Di in vita e altri in scritti da ; da Francia inclu- trovati, dall'obblio, delle c » ferma mal lui tolti senza notevole perche, ; d' nome di e e lui accenni trovo titoli Inghiltcrra tradusse, commercio i Notevole in la lavoro, suo dell'Italia Ma- Bologna. e inutilmente politica bibliotecario Italia. il Aldo dotta e da caratteri ad tipi Museo allargare non niinori Riviste di del al di Belle Arti "». dime pur nelle ufficiale altri di storia dei conia- gran pari illustre occupazioni essere incisorc, punzoni della Rnft'aello Leonardo, senza relativi fiorivano vi carriera sero ' potuto della impossibile sepolti le aneddoti avrebbero allora sua che quegli vantaggio che i gli permcttessero non *che fornito cospicuo ornamento grande intagliatore cgli deplorevole — pittore, gran niellista, gran stampa a : di compatriotta e quello » per i studi sono autore, intitolato detto : in in italiano, fatti ricordati e mai m'^ Icttcrari, la inglese ma non e giun- non Ccnui « ma riguardano o bibliografo, ch'egli prcgato, o la, e qua per sulla nel fu la mia 1871, posto copia 29 - di document! grandissima tuiscono mi Non che grade mode in Giorgio ascritto essere affido al Le « fra la prime edite poema, dopo la dotto assunto ; sima, Ma Panizzi, consiste del poemi soddisfece vende a Italiani dell' e dell'animo stimonianza nella del Napoli, pochi sacro anni Italia. in : leiie- edizioni stampa E il aH'impegno divenuta edizione, fatica raris- essergli edizione riconoscente Antonio singolarmente fece ch'egli critica dedicata Ariosto, di letteraria debbono suo 1858 luce, in onorevolmente dotta e magistrale Boiardo nel favolosi. prezzi insigne nella e splendida di valsero Comniedia riniettere della studi cospicua Divina Mantova 'arte dell gli gli veramente imtiche piu Jesi, quella cui per di che piu la Trattavasi Foligno, tanto si della sola. una Crusca opera edizioni quattro bibliografo ogg^ grati, » un' che degli che pubblicate, di cura introduzione nostro ad benemerito della Classici gli sapranno. — le a cui Accennerd Accademici qiiattro originale, di — opere gli di occupazione grave cosi costi- gloria. sua edizioni ma hibliofili. V'ernon, rislampate grafia i molte Panizzi ralmente al Roscoe, te- a benefici pei dei che ne ottenuti. aveva Sono deir testo dieci ed del e Berni) ed esauriente che occupa poeti, con le volumi, Orlando stampava, 4c le per e della e le tutte operosita, sua lord di nobilissima : speciale Warren danteschi — procur6 biografia, sua dire a meravigliosa la attesta della fermero il Panizzi i quali cheletteralmcnteriporta, parte gran una - innaynoralo del quello discorso tutto piu annotazioni il Furioso, « primo compite ed ed Sulla dai esatte illustrazioni piu poesia : che e 1544 piu il per le seguono fossero (riferisco le '35. II si non rifacimento da dotto un in romanzesca mai il 1830 preceduti sono volume il dal (che conosciuto solo era fra pubblicati Vite state parole Italia^ dei » due scritte, di un 30 - giudice competentissimo, coltura di che vantare in leggersi denti infatti, Queste, critica tanto di aggiunge la storica, ed « negli quale, vi poco progresso, : ha anche anni ". panizziana e : fatto ha ispecie, in Desto aggiungere. saputo antece- posteriori nelle edizione ultimi possa nelle che meno sulla prima la Boiardo Maria di ragione ebbe considerarsi « Matteo foggiate tutte sono a profonda una Panizzi II ». d'errori migliaia Costero il E » attestant! avesse innamoraio moite con letteraria e edizione sua V Orlando cui la la Carducci), il critica filologica, - pure • meraviglia scrivere in fanno che risultato cui a traduttori. Nel sia Boiardo^ Maria giunse bel un molta una rose della nelle il certa natura piu cure. « di Attrae passione, sue soavita e ; di Tarmonia tavolozza, cui il e e via dei ; di il ; cui la congegni piu sensitivita » amo- sincerita e riceve ritmici. del la 1' efficacia delicata e nonostante « colpisce essa il arguzia le la V'agappare davvero che e canzoniere XV, via di Matteo studiosi. agevolmente tormentose immagini squisita Rajna) seguiamo espressioni delle secolo meritava » noi liete del che festiva E consacrato. forse, (scrive vicende delle ha vi de* incomplete da certa una nel- italiano. che degli : giovarsi Canzone e filologiche, gusto, notevole, poverta semplicitk vezza che diligenza Boiardo, buon e idioma dimora in versione comune note d'allora, Settembrini col esistevano alia ignote sin dove Sonetti ^ non di discernknento suo i illustra- lunga sempre una altre facile non piu deplorare cui numero assai che anche di » edizioni, spropositate dopo fatta pubblic6 1835 del padronanza stata ed tanto, ; poesia sulla Saggio filologiche I'edizione dobbiamo non il alcuno, aiuto senza inglese note Foscolo, Noi quest'opera le giunse, Ugo — elegante sicura non Inghilterra, potesse, preziosissima acquistata aveva la ed biogrjifie, le zioni, egli come purgato romanzesca, r dotti nei la ; storia bella la vi- per la 31 - Ma un'aJtra di seguire egli Tespresse volte tante Qui le riferirla : dalle quale egli di del di di da stato era suoi. indegno un s'aggiunge Scandiano, mentalmente mia ricon- natia, provincia forse cui Torii- studi agli a ed ; gli che aiuti essere alia poeta e M., ritogliere Conte illustrato, rivedere S. pro- dottissimo al ed di esule, del tanto di privato e Scandianese volume piacere un allusioni ha Al * per grande suggerimend liriche poesie dotto dato di vivissimo quelle, del consigliere cortese giova oblio dedicatoria nella preferire di Panizzi del Topera amore Grenville, maso il ebbe ragione tanto - la piii sar^ me non in queste » . Quanto sime rimpianto, parole desiderio quanto e mestis- ! IX. La elezione suscitato lotta dopo Non s*impegn6 infinite mai, in chiudersi cosi deH'animo suo studio delle insidie, e piu volere. questo nel di intemerata, sangue quello ! doveva dei di cio Panizzi quel grandi essere e dei mente minaccie fecero gentile Gruppi, e di alia e umili quella uno la e fermezza nobile e lui Tingegno possano e coragg^o concepimenti che una doveva perseveranza delle s'accoppino quando pur costumi, quella quale che vita, e vittorioso. della sprezzo che dalla virtu propositi, combattimento, esempi fiera use! sua le di dei Una accuse. della interezza lavoro, aveva oppositori, rifulsero di uffici, gli inenarrabili periodo saldezza nuovi ed i suoi e dolori e quella splendidi Oh lui questo lealta coscienza fra quell'arditezza cavalleresca dei : ai doglianze felicemente, quella nello Panizzi ambascie come indomito, Antonio invidie, contro lunga solo di de* mistura, bottegai bre- 32 - trasfuso scellesi, tanti tlistruggere forzo lo straniero Pill violenti nel dopo, nelle Direttori quando del il si malignc Museo ed genio il a gente, e venti lotte sulla ! anni dei proposta della Presidente il era basto italiano carattere Vittoria, quali se nostra le raccesero dei uno la contn" Regina la Antonio, in^stro concepiti ammirare e '56, del vene pregiudizi ad - , Camera Comuni, dei sconveniente che di articoli di specie ciare si il buon dei i opinioni, Che notd Se fortuna sapessi Sai uscir piu di ? casa dorniire che cuore ? mi piedi, ai punture Che ho che schiac- furbesco divenuto e il le egli : be- iistuzia sorreggono arti E ». c"illasua sue grande in e la fiere Ma ; sue ogni mi di ! che dolori girava, a nervi, io e ! ! che che Quante rischi venti potessi tale, formicolamento sussulti che mesi ! potevo non di tali alle mi !... nemmeno palpi tazioni avevo respiro, : ultimi gli che senza ridotto il toglievano ho quel Panizzi, lavorato come in stesso Minzi durante fare m'ero lo all'amico passioni dovuto testa al ! avuto personal! sue sincerita, '57 nel che E stiramenti severe egli vicende settimane passate son una straniera signorcggia delle e con ho !... quel che tu patiti indirizziita vegliate a machiavellismo dalle scattarc parlato, lettera una « e ha biblioteca testimonianza loro libelli ». travagli ventennio li inglesi come « raflinatezza quel ora colla fatti sono De' ed Panizzi nella concittadini, suoi che onnipotente luogo in i Direttori, dotti da Ispirato invasi niamino il colla da pubblicarono dipingevano messo Parve ambita e Si inglese « elevata straniero. italiano, senso : cosi uno che antropofago sono perfino a gazzette, aggiungeva onde data Bibliotccario-Capo. nominava carica una fosse dottissimi e lo mani torturavano, fegato , « e forse Da il conservatore piu importante della collezione dipartimento de' di libri questa stampati, che magnificen- 33 - istiluzione, tissima del generale lore quando presi ne nato, han sapeva Mi ferro far modello di di drone d'ignoranti piano di il Feci che biblioteca una volumi, di qui io sono ed : al stica modestia che ivi dei ogni del un che e sara compilato, per trecento un loro, casa mila tristi ed serviamo, ne ce di e architetto grande piu o squa- quattrocento e i scomparsi sono scriveva egli solo e fece m'han che fatto tacere e della a disse di studiare che ma la apologie difesa a John viso tutto gli gli ilmondo, che impiegati La vero. di lodi delle Disraeli, e numerosi da cui il fattiigli nella e ordinamenti egoi- troppo tesserono aperto che « tutto e Russel, Beniamino dell'amicizia lettera non delle lord da — abbandono soave tutto, vero da bibliotecari nel )". gli perdonasse pronunciate Non tutti e solo e corjipita, e non a una adottare fine, che barba far lettura milione uno alia niai Trovai — Comuni parte saladi alia lodi, chiedeva non di un fabbrica di sia il era hisciai ne rotta per avvicina si e in comodamente adottare la giornali, dei Museo. conterra anni, gli reputati zione che feci Minzi »), stiche piu ora per piano stan oppresso Ci6 (e lo e guerra da vi s' che un fossi. oppositori, ora catalogo maimmaginato. lettori, ed io niisi ; passato. che tempra che uno lo per stampati, anni ovvero 230 dipartimento, che volumi per che catalogo, mio una questi con che meglio gover- Tutti fare ma voleva forse son a cose di mila 220 neniici stupendo piu le sapevano e tutto ci tentai. Lo avevano nel Combattei mila. 530 andar altri, degli coUezione una che conosciuto gia avevano ordine. : male die neccssarie, Diret- a assai cosi era piccoli (fra e anni, luminoso stabilimento metter\'i per voleva fe posto erano imparato presto e lo due ora son tutto. grandi impiegati, signori 240) Museo riforme di risoluzione nominate, possesso tante e fui - era lui lui mera Ca- entusia- deirammiratraevano introdotti preposto, nel seb3 34 - ai doveri, propri che un Panizzi) del deve gratitudine Lettura che incidenza, ha dolce rimembranza o *57 nel essa il e piu ordinato di armata il veduto fatta di nel del maggio doveroso un mozione ch'e due ha nello Museo di di meritato volunii incarnazione tanto lungo ; di ; andare, d'Arte di stato forza di : debilitare dagli per di stranieri morale d* Italia. intellettuale fisiche e e ricca omai riparti Naturale Storia di com- edi- altri gli come la sontuoso stato dove le forze piu tutta quel erudizione energia fu ne ammirando, e uno « avesse che biblioteca anche che, opere della impiego e cui la definito essere politico stato a Britannico, in : illuminato mondo nell'anima sento del critica la nieglio il ! Giove gl'Italiani, Per entrando provare collezioni a Ma veva, deve milioni come lo del visitata Londra. di — londinese) contro il ^ co- Rivista inaugurazione poi, di Sala delPArte vederla, a Oggi meraviglie si il consacrati trassero pellegrinaggio. che ficio '57 Magnate gentile che alia che persone. delle una Narrasi — sessantamila come di ». punto costrutto, che studiata cervello appartamento , ancora una dal tutto meglio bello piu in cer- Michelangelo culto o (trovo tanto quella per di del I'lnghilterra cui e, cupola degno appellativi a milioni, compiuta grande, il '52 ; bibliotecari, che ! lettura agli ricordo patria nel pienamente uscl della fosse — riposti dei volere ammiratore erano accenn6 quattro della concepita cui Non periferia Britannico, Museo e lui da « — la di sala Britannico, ». quasi cost6 in Museo eterna Marocchetti, inglese Napoleone « del Atlante sapere, del un Non ». di procacciato, era disse ( testa, intelletto tanto e artista da tanto, della principale mancasse nessuno ammiravano insig^ne opera poderosa la « ed porta tanto a perche essi, con amavano — la sopra modello vello lo busto, suo collocato s* rigidissimo egli fosse bene - erudizione Panizzi regnd, » e di morale do- queiruomo. 36 - modestia dall da (cosl 'accattare meritate e innocente dolse la rissinio e questo assai lo pronto ed animoso notorieta per pari senti da lui il era offender mai, maggiori. Mi fece quasi « che c/tia- credevo il carissimo ». Giacomo Lockart, vivace aneddoti zione, conversa- intimi fama mai legro, al- amici colloqui a per ed la fra tanto — media chusse trovavasi mostr6 di Non nella nascita, si non volta sempre cogli per dot/o- non Altra issimo. sig. piacevole distinte di !,..)» : che Allorche pubblica, ai in Panizzi il I'eser- trattandomi io F'irenze numerose. altolocate, persone so elevata di senza comitive in che non il modesto smesso aveva amico a rettitudine, perfino tempo un indusse lo (scrisse) quel di societa render prego accetti" conobbe), a Vi alieno propria complimenti, non giornale un quando rifuggire mantenne che della da Passo e : nella in (ricordo « suoi illustrissimo^ Tanto « che : cosi co' pazienza lo gli spiacesse dottore, lettere. vostre meritarmi che Pare graziosamente perder di di difesa a giurisprudenza neWe rarmi non fece \o che politico, uomo ufficiale. litolo della se se, pubblico cizio si di mai die ) scrittore, quale quale ! giorni nostri popolarita ovazioni scrivere quale a' rara - con letteraria imbarazzato, o si e » X. In lungo cosi naturalizzato strutti, ten to d'ltalia spetto sapeva per degli britanno, non penso mai, finche intente a il ideali egli duro il piu del fra conseguiti ? la II — I'impero sopprimere il anni, letterato, gli avventura, allori di spazio ogni fuoruscito bibliograft), cospiratore nebbia di- avevano '21 del forse che vigili notizia ed sole lo non polizie ogni ? Conal d'Albione, volgo, delle brescellese so- (le quali voce che 37 - i d'oltre vivi in ciare confini i esso entusiasmi della combattimento esule altri quei 1859, che ed patria la egli in la non veniva non ; il a di posio riconoscente, libera, non quel segnava prendere a di invocato riu"rno al giorni, Dunque assegnato. raffermarsi amato — che onore e repressi, comin- fecondo cosi 1848, del dove patria) tener per ricordava piu ebbc senipre d'es- italiano. sere Ma talia in di e avrebbe gli di tripudio al del moto L' mille come di e rivoluzione italiana. — mescersi il epica servitu s'afTrettava liberta rapidamente 1' dopo giungere gli potesse di durante troppo g'iudizio Penisola sentimenti crederlo a fine della - il volgo nel cui cuore ; frase d'un Camillo di cittadino loro ! pot6 » suo) Cavour fu udito per fosse il tutti a Se sul la di lui nessun estimazione saputo, era la dopo che ». conosces- patria, nella pochissimi della vulcano Italiani gli versf) alto da che « Panizzi piu questo, : tempo valermi (per nevicato I'l- nel come essa, almeno o dire ha palese essere tanto che « tenuto Ma — Panizzi dimenticata, amico sarebbe fatto ha benemerenze quali sero mai ne I'avesse parve Antonio s'inganno. non dello morte stesso Panizzi. Luigi per egli aver ultimi compiuto di rono che a che quel delusioni men le dei che si italiani dal di lui ansie del possa e al della le tra vicende, le ft da il cui indirizza- ; le piu il volumi tre 'opera italiana tutte Risorgimento. immaginare, un agli inglese Merimee fe storia sino in poi pubblico 1870. speranze, emigrati, assistito scritto Prospero e 1823 sccolo nostri — vita e — mezzo gloriose, to della Grande, tutte filiale tenerezza con brescellese, illustri contiene vono or I'illustre racconto lettere e concittadini, o caro, — amato, giorni dev'esser ci che Fagan, in preziosa, rivi- essa lel incertezze — or e tristi docu- eloquente scaturisce j la prova ed i [ 38 - il bibliotecario che ritalia, e Lodovico nido cospirare di Borbone, natio Si che vi non stima aderenze tenti Stato de' di gimento quell'unico d'ltalia. ghetti Berchet, aprivano a polidci, le come speranze ringraziavano del scongiuravano di dopo *59, gli ai meriti di agli tutto, che sentire — interessi la E sua ciliazione, e mantenutosi in se e fu sempre di spronando ; e coUa di feconda per6 — pertinace opera la forza ammonendo, dov'era Medici ; si loro piani dominati ; lo all' Italia ; lo pari Ed egli che, all' alta il Panizzi vita avrebbe Min- sua : — politica ; poi, giovato meglio nazione. estraneo stesso chiedeva non alia libe- Cavour rispondeva adatto la : .... i Al — posto, un straordinari, stimarsi rimanendo della patria raggiun- Derelitta. Gran per Lacaita erano costanza. sua Bertani, facendo alia sempre in cui lo Ricasoli, Spaventa, andava magnanima offriva Massari, da ch'egli pensar con intelligenza Prima bene tutti Cavour, i — spesso al gli esponevano : timori i c ; Poerio, fratello a e miravano Orsini, Settembrini, lui li secondava ; Europa li avvicinavano cui a po- dell 'influenza Mazzini e d*Azeglio Porro, il valevansi scopo ed aveva d' sovrani e che vostro egli godeva ed essi Garibaldi Massimo e ch' Sapendo cr)nfidenzialmente, patriottici intend, conseguire il la- aiuli, letterati per lui con — e britannici, diplomatici presso rincresce », consigli Ministri Carlt" mentre amare, cuore pensatori. e ospitc gradito razione volete vi che amare scriveva gli Lucca, dal uscir lui, per quali carteggiavano avevano che e Tamicizia e di duca So, « — di mai lasciato ha non essa. per puo a di uomini Londra amate volgevano esuh, la di il nido sciare di - e sagace, benefici alle avvedutezza frenando, e coUa risultati. agitazioni farsi ascoltare o di affetto da di Perch' con- egli, partiti, trovo tutti, incoraggiando, secondo calma dei e il prepare ri- momento gli event! , 39 - imprudenze, impedl fatali popolo inglese quelle giovarono ad to tan - destare pote e simpatie governo nazione la per nel e italiana, de' compimento il Jissicurare nel che de- suoi stini. in Scoppiati dando, che lont"mo i tempi offrire o davicino, o mandarli ranza fede la diede si Ben frase storica grida ch'egli '48, nelle ed d 'Italia. li detesto che tutti Delia greti coi tutti quali ebbe fu di a non patriotti la i che foresticri a o cui negli relazioni. del T casa che Anton Risorgimento sarii archivi Egli dato che avrebbe II di uc^mini potuto ?? pensiero ( assoluta I dire, che » Panizzi i"^ ne' | com- scicntifiche, Nazionale, rovistare domestici a posso ! del dopo e di nostra Italia quelle : veniva egli) il una d' indipendenza (scriveva impc^rtantissima fatti : d' prima diplomatiche. questo 1 affrettarlo. opprcssi quando poi- ofTriva parte I'apparenza altro fu ogni davvicino, avevano vita da sua e irrivcrentc popoli Penisola, la ; ad possibilc, dei spe- eventi gliene salito lui a aveva intatta degli parafrasi egualmcnte storici Stato, gli assai non sua nei gli di spesso parte indubbiamente parlare uditc missioni Di « era dolorose per della dominante cui che ) corse bene erano Sentiva non serbava ma : paia non grida aveva sue delle piervi (c immortale Ic a quanto dire giungevano da qiielli che, galcrc piii svolgimento ufliciale mano, puo per gli csuli le settc, tiitte fatalc nel pr"sizione destro, nelle segrete, condannava le giovanile chfe tiitto patibolo. congiure anzi ; di intromettcrvisi. stipar per trcpi- suoi, compagni scongiurava c : tirannidc alia sul Nelle niaturi erano pretesti v(»luto che, adi)pcr6 iinprovvidi, ma avrebbero non su' esercitare generosi, Panizzi, il avvenimenti, quegli a poteva grimpeti rattenere '31, del moti i dietro teneva Tascendente che Italia ebbe potranno protocolli di [ ; se- governo dircelo, non , 40 - voile quanto ma : dietro Fu '52, il dalle in sulle Subalpinc^, dilTondessero Medici flotta di nelle condotta, dicendo incoraggiasse che di breve che crudeli ne di rossi Camera nuove (disse di cui » che e si suoi vanni Nel '63, ». politico. il in qui dagli forse E mai i e gene- fiordiligi di Napoli in impressioni si « udH'eco dove Lordi, le attcstare ed Mcridionale, uomini che inopportune sua aspettato a dei ad di- egli d'una delle quclla la come fu la pervenire forz^ Fagan), sorsero Tltalia trovava Ne poi Layard seguiti — co' ; spedi e fece avrebbe nessuno scopo Coniuni, governo sorti. e va- Piemontesi quarto ge- Sicilie III con Gaeta, il a Due comprendcre egregiamente Gladstone in biasimava umano a dei Panizzi coprisse sangue riporto, condizioni criteri ; imperiale Palmerston, le tiranni il si propri battello nelle dai con '60, Nel assediata di quel come dei un se perchc Napoleone potevasi non « peregrinazione nella i re un I'aquila Napoli, che e Parlaniento giornali, d'inviare cui Italia: nel italiane. Borbone, in d' per riprodurre, Garibaldi Gaeta, im^no- Inghiiterra, in causa allorche almeno Piemonte, rivendicazione menti di del del nel cessare di schemi faceva di Panizzi lettera una fu, accreditriti quelPanno, rifugio 1' intento finanziarie e nelle di di pronunciat*^ idee le acque airimperatore razione piii impresa ultimo venuta nei 1' dicenibre nel traduceva al aiutare per pore lo chiedeva e della veniva pullulavano ; e amici degli ampiamente diritti, che gloria iiivitava, Borbone il piibblicazione la commenti, opportuni nerale p"^litiche Panizzi Russel mandava gli notevole il lord patriotti Cavour numero discorso qualche i contro procurasse il allargare di coprirlo a persuadere a condizioni ne basta die suo austriaco raggiunto. ond'egli sua eccitainento persecuzioni grafie gia, gratitudine. nostra governo parte, e sappiamo ne alia segnalarlo e - ne a felici lodare reggevano riferire le 41 - che parole il liii : jfninde bel e e^Vi vesvse ! fatto nostr"", tcrnmeo di I'erj^astoln siiblimi che la e quel con suo fratello. sei ^li tii ili forniaUi ti stima e sono A-- mente j^li siiidi e 1' e e- » nobilissimo Un hai, lu ctmie in ania perchc s'era rh'ej^li ti italiano, cuore Panizzi, a1 concetio (*aribaiiii che Cdsi, sperienza Santo di scpolcro ciii a si Stefano. irinnirere coninioventi e dal- da lui, a j dei uno - far c*m- napi»lilani Scttenibrini potuto affcttuose vivi, del n«inie patriotti Luii^i aveva - 11 collejra dei liherazione la e prigfionieri quel inviava deiraltissinio Assiciirati « Medici j^enerale tcstinionianza - leltere ovo , lo supplicava II pagni. lo nc Panizzi lui, e da raccolta cessaria, invio cogliere vuoto di Nisida gli sforzi del que' Se BorUmc Siromboii, alia baia nave, che cesco 11 che, - aveva sperava in dall' d'onde Cadice, rordinc che aiuto. trasp. solTerenze la di cui Giuseppe stle Newcadi impresa niandando forse 1"" stesso fe' li Re a nelle Ma speranze, il rac- notte, fuir^ire. '59. \ ne- da e — Kisoluto per ^overno a disf irsi di sullo imbarcare - Firratnosrn, sarebbero Mtarli del il Sel- sonnna determinata del se- romanzesco), niiseraniente, - una Ira - una setlanta Ettorc anni inj^lesi, concepite p«»i di le le dopo del potuto febbraio circa erano rimorchiato di in naufra^o e nel loro venne detenuti lep:no generosi non — che avrebbero il piu aH'arrischiala detenuli, scgnale, ! sempre i viva comand«", il apprezzava s»»rte, hanno cinn- Settembrini, ne va|"«»re. il assunto nia ricchi a Mediterraneo nel convenuto vicinanze a poi bord«^ a j^olelta una avrebbe che da piu e il loro niantenne alcuni con persona della spedienti nierce nolejcKio la si (che evadere, jiflialtri, e Inipietosito connazionali, Garibaldi farlo di il P«»erio ne corrispondenza, tenibrini di conosceva Tintelletto. e K;reta un non Spaventa, caraltere niodo trovar a e passati in lungo condurre su America. tragittu altra I'Van- per mare 42 - finissero ne e che febbre la lontani molti, gialla nel Cadice, condannati cano, sul fu nave le per del torture carcere, altri gli spegnessero a in quei inglese; rotta il rispetto la suo, borbonico ad nalmente ! di gioia veder divisa alcuni la dove Italia, compiuto, di e col ed o govern il persuasero sbarcare a poterono ^' liberi — attendeva dopo, mesi risoluto indossava avviati li rina ma- mutare fare disonesta, ; della di II furono tratto un ufficiale patteggiato prigionieri in di appena a Tassisa-che avere Irlanda in quale, Vincenzo, I'Europa. incutevano di il : gli comandava un'azione tornare — della verso I Cork S. prora coscienza ameri- sconosciuto uno Cuba Capo capitano, che obbedire. di di al compiere per baia nella la volgere giovine, capitano voltosi e, e grado vestito ponte, guattero come da veliero — nativo miglia de* il trasbordo operava vecchio Sttiart, diceva 200 si che quivi si sul comparve il Davide che giovinotto, del frattempo s* imbarco — la fame la e forze lidi. A la di esausti - la suprema della lore Luigi Set- il sogno vita. bravo Quel tembrini : chi e I'educazione brini in chiamava ed rivelati ; j ploro : contribuito \ Pagan, : ramente, altri il lettere che far non — fatti che ( T anni piu per di entrare Settem-" tenerezza regia nella curate del epistolario 1' di e si marina, Panizzi episodi all' raccolto non fu mai il il Europa anche quel a lui ignoriamo uomo, italiano, patriotto che egregio conoscere abbia il onorano summentovate belli quanti sa vivamente a aveva di Panizzi. dalle chi ma quindi figlio riboccanti pagine, fece Antonio Questi ne padre di molte lo e Raffaele, era Inghilterra affetto attesta riconoscenza) rette in con lo sono giovinotto quale ! tan Panizzi, si di- ancora I'epistolario che furono dice Deha to - di Luigi lui. oggi ci Ve- « un 44 - personaggi insigni Napoleone III riceveva alle etichetta di da lui animirazione ! gio trionfale i sua conobbe * quali Corte in andato ed Pass6 quando cose d 'Italia. ultimi attendere imminente. II sua ad Gladstone, al e giovine cosa : - grandi zione, Fagan, di letto suo e pubblicarono ed incomplete giano di due dei fu errate la il giorni venerando suoi, settimana per il vegliare al altra ogni dei racconto dalla preso del- e innanzi, di risposta morte, sua giornali e dei di aflfetto. con Al di commo- ispiratc Senato splendida fece e da biografie, vivo italiano, orazione il eco il mondo. tutto necrologie tutte ma spesso, cui a dotti aneddotichc, memorie commemoro era pareva pochi prima in gli spegnevasi Napoli fatti, fu aveva popoli venerazione, Chiesi Udito — che cecita La volta chiedeva, spasinii gioia. unanime compianto mento di pianse di "" ch'essa progressi da favel- gli ammiratori e apposta Panizzi il fra dove Qualche letteratura. I'ltilia? E amici voile esso, serenamente 1' ultima Regina Umberto, cosi, -square, caldi venuto dolori, « Lutto Si italiana vita indebolita 1879 per piii con prediletti. Bloomsbury dei della vista del d'aprile 8 nobile studi abbracciarlo uno r Italia, della agli di casa fu prima d\ della Re coi Piemonte, lungo a la : ; di Principe merc6 e nazione, Panizzi illimitata viag- suo lato, quella del trattenersi anni I'angoscia e impossibile nella di di stinia era nel a di piene lettere sempre Ccisa di caro gli deU'artrite nella ebbe delle voile illustri piu sempre Londra lo seiiza dissentendo Garibaldi Giuseppe se banchetto onoro a vederlo, Inghilterra a lo ; lo o bagni, pure gl'indirizzava lettere. amico, un ai Eugenia, romana, uomini di casa nelle e mentr'era Biarritz, a amicizia gli Vittoria e in come L'Imperatrice ; di e lui a questione scdette lando andava scienze nelle politica, Tuilleries sulla r nella - il sentiil reg- perduto 45 - Alia collega. del noma ebbero presero il allora lui, Timpero del ufficiali inglesi, fu niovente bara, fra ghirlande qui che palpiti mi nella di del onori mondo, dove addietro era Se pane. sarebbe ed sotto buono cerchia una e regionale, — trova Colpito infame finalmente bella in Antonio ncllo grande ! lo pas- sessant'anni asilo di e \ cacciato, avesse natale professando nostro della I^^uori breve ch'egli e prupizia ci- com'egli appena qua larga celebri di furse, fuggiasco, e metropoli vasta e ricordante arena, cosl squallido intelligenza. sventura, doh^ri, (Juest'uomo folia; paesello di Panizzi bisognoso saprebbe, una tanti piu ne com- bandiera una grandi non nel lapide, nessuno dalla nella della dormircbbe di jussai raccoglie — proscritto, modesta dotato morto Londra. a considerazione. uomini vissuto oggi di anima statisti italiana, c«)stato inimensita ignoto tranquillamente mitero si la persecuzione una rawocheria, stito. un di migliaia Ken- con leiterati, semprevivi, straniero, di associazione avcva dopu e suolo fra di una vita stendevano Pensiero d'una che pennessa in inosservati sano fu sia Fama grandezza la rcsidcnti italiana grandg alia lunga — messe bandiera sacra ap- parteciparono, rapprescnlate. presidenic tanti E v'crano e la cattolico scicnziati, Colonia del la ; la quello sulla iricolore funebri Hritannico, e Reggio e destati Museo che capo cimitero onoranze TAmbaRciata e Brescello porre solenni suo fu, Morie. nel rip(xsa venerata alle ; della al il nome, che j^fcnti d 'Italia intorno silenzi augusti salma sal-green che Ferrari, ch'ei dirsi non moltitudini, piu cio Puo alle narrare soltanlo gli La gli per di memoria. Rejsfgio le cos\ poco rivelazione la volo E conoscevano una bencdirne a spiccasse di giorni in Giuseppe cavaliere il Cugini. vegliardo que* in lui Vice-Presidente dell'insigne che di disse Patria Storia di Deputiizione degnamente meno in R. - la era |. esi- sbalzato, all^ lotte ; 46 - in sale credo, fastigi di seppe cos\ babile in sassone, che esilio, per artefice di ! certo, Napoli, ch'essi mai ebbero il come falonieri, alia il Panizzi e di mondo che ingiusta Toppressione indicevano manette lo e d'altri fosse tempra ed Governi, esigli il i che a prime alcun ! d* Austria, immenso il ne servig^o perseguitando quali, virtii popolo ingiusto senza il Pellico ; della ' che, fu, Italia, Spaventa, coll'attrattiva dei d' causa centinaia e dell* s(jspetto santa Settembrini dell'ingegno al il fu gli furono dirsi I'imperatore ne nessuno Dante all che d'Este Francesco duca, il ne rendevano uomini di despotismo forse puo niality ge- anglo- di celebritk, sua la e e ; come poema, Panizzi della e Per6, io impertur- vivere a sacro Antonio fortuna sua del foga schiatta dovette gloria Nessuno, ! della condotto raggiun- serenita colla premio. tratti di da la temperamento maggior ; cosi — sognata italiano, fu valoroso comune, mai ; passando di fama tutte ignorava scontro contemperare piii degno sua di e cervello stesso acquista non quale gli splendidi il Oh lese la della dubbio, dore alia dall'ira ispirati re di n'ebbe notato ; dell'ingegno mezzo veramente combatte felicemente fermezza la e ch'egli — gloria dal e neU'estimazione una versatile cuore poste, ha sempre to tan dal lizza, — sale, i gere nella vincitore iscontro sale, vi natura arditamente enlra e che energie le dairanima, sprigionarsi sente - il Con- e collo loro, splen- fecero italiano, cittadini quanto e di pa- tal fatta ! XI. Nei Panizzi picciolo della giorni nido, amo sventura sempre a noi caro, e in quelli la teneramente che in un della sua prosperita, Brescello passato molto : tonio An- questo remoto 47 - ebbe periodo un nosciuto, scello con e Panizzi mi che Al padre e molto prof. affetto dalla delle maggiore tanto lontano luce. De' ch'egli di memoria andato che, propositi, d'aiuti confortato di accusarlo udito avevano com* avrebbero de* delle ragioni fortune di di letterari stose, riservate ^tr^tto cU non alle e^emplari. ebbe infanzia sem- lui a scono- di uomo sua sen casa, mai biblioteche Cercava il o le o fantasticava Panizzi lucre ; in Creso, sterline ristoro a avere era non con amici, Tapprovazione in del co- ri- numero dotti, lui Dai ricco. pubblicazieni erano agli di manciate beneficenza, o che onorifico specie una sorgesse Taluni grado a a di aveva Ma natale. divenuto istituti chi nianco paese profondesse che gente alia serbo nella elevato cio per consanguineita. lavori il fosse nostri d' anche non verso ch'egli voluto incremento brescellesi, egli occhi esser sorta. smemorato credendolo Inghilterra, ad tra* anche Eppure, ad d'ogni gli ideali, amorevolniente ospitato I^ d' rivelatoglisi e il pro- quella compagni brescellese, Londra a fosse non fu vi ne ; sor- commerciali. antichi negli a dissesti ai chiusero de' amici, continue (intermediario fu due del- cominci6 rovesci provate quel fermi e da o lui degli Bre- provato, di riparare per quando qui, onesti sapeva sciuto, e da a concit- un ho scriveva pecuniar! paterna, amarezze trovi consorte — fortuna la massime ita cong^unti, cara pre prodigal del di ! io che egli soccorsi Cugini), Prospero Ah — Margherita appena — pure — vocati sorella e ; si native : sco- ciglia. — mando ridergli le noi sono compiacenza Venturini Giuseppe con lo — quasi grandezza di rispondere inumidire alia colla uno ove : oda Soave suo, lui che dica e sarebbe ora illustrate si — fatto ha Tawocato ! die e cosi, probabile — di tadino avesse Inglese un fe ; lo lUustrato nome. parlare splendore, non se proprio di - non it 48 - della plauso folia. di assai, nxso Non tempo a molte (e che lui a di alia ricorresse disporrc bensi nazionale), forse ag:iatezza una qualche per causa (come di poteva somme deco- stipendio, lo pero lavoro, modiche diede ne si Godendo dall'assiduo luogo e che quindi aveva bibliotecario. gli proveniva die - qualcuno vate ele- scopo sdegnava ma fece) una con — , di specie vere accattonaggio far senza Nella chi e non di appello bastare sapeva nelle pretendeva far a ragione con e del di frutti coi che vi- disordinate. generosita alia di abitudini — stesso se spillarne per — perseverare egli diritto avesse non nulla, austerity, sua ignobile che — cuore, suo dignitoso un lavoro. Mentre sione anche ricusanda. agrume Peccato ancora sendre parola di delle troppo severo stinato ad ma come scrisse, ; la agli di occhi della s'affollavano impronti, questa per piccolo drammatici mente gli si quella ne' scalmanavano, gantante ; ne noi, a lo piu fu de- ricreazione a a di mollezze, quand* Ma innanzi stava la sotto per popolare. ia pensavano incentive come infrolliti, che e e suo contezza) riguardo teatro, il e sanguinava e non (ripeto » diede ne me che, non piii Panizzi, imperdonabile, educazione giovani o e forte attestante staffilava « gemeva nostro considerarsi di per il mezzo del lesse Conveniamo trattenimenti inverecondo tese patria perche onesti un la forse documento egli essa leggerezza con servitu. doveva dilettanti, In di sapore indirizzata, fu ne sdegnosa- e pel « nobilissimo che mentre che pregevole carattere persona che, chi un cittadino. tutd soUazzarsi, dura il da usata Italiani piu Sarebbe volta una alto ! fieramente lettera, a fabbrica, la per Commis- la 1852, oblazioni Rispose la spiacque tanto )» esiste. Quel le lui. a nel tcatro, questo raccogliere a richiesta mente a erigeva deputata fece gli si lo teatri di e venivano egli spettacolo grandi rifuggivano citta a con- dallQ 49 - del Se E giumento. nelle guerre menda dei solite escursioni Senti vere. I'egida sin della dal 4 che puto del ivi riferi S. « al Abbiamo costi. quella separati Ma ottimi in private del parte Mi in avete molto ho mai avuto in mente congedd. Nfe T io Altezza deve avvenuto talento odio (ribatte disse la il Vostra; mi lungo, a d'un loro il duca) facciate che e sa- di duca il concessione Tudienza, ottenuta non bonta credo e m' e fatto sia ha ostacolo abbia egli Ci galantuomo. ! Del resto, vostra persona, Panizzi) ma anche ebbe tra (gli la e siamo » conversazioni Inghilterra, ! voi — termini. rallegro Oh si conferita Vienna, lui molta con e dal- : onde molto che me dialogo — fama di in Cugini e dovesse stata a a luglio, 21 gli ordini parlato opinione il ricevuto ha dato gik aver direttamente E amata, imperiale, corte a coperto era essendo alia chiedere mi gli vi- venire non perche Tuttavia, professore R. A. ch'egli che di di sorella alia Pareva che cessato bisogno conforto trovava, ducato. nel ne detto di il una I'annunzio aveva austro-estense, 1832. si pens6 mai inglese, del pure ara- I'Europa per anno, che cittadinanza ritomo cosi vivo polizia marzo Modena, ottantun domestica. dalla temere ! pugno, onorevole ebbe bibliografo, qualche alPazienda sesto nulla di recare per in fatto compiendo Panizzi, di piu allora Brescello, il vecchio suo, parte trascorsi. g^ovanili 1845, il padre la scudisciate le coirarme e ; hanno Indipendenza Neiranno delle poi far a s'addicevano ben rinsavirono della adattandosi ballerine, costoro a molti che non dar delle i cocchi strascinare - i ebbi suoi ripetere a una : vi che siate al onore vostro persuadetevi ma mai i in principi. procurato paese. che vostri non principi. odio personalE — io cosi si il -so- duca rilasciare al Antonio si che zioni modo ! col II — coUa suno si e i I'amico Montani. amici carono sulle avveduti « Che il mesdci la che patriotti sule illustre. e al di buono della Reggio la de' dire, e casa del- pochi fidati si re- Podesta, avvenuto gran ! — segreti lombardi poi ; di » A confidenti ciascuno d'argento voile duca. nostro sarebbe al- « sem- famiglia che modenesi parmensi, Venturini, cio napoleone non in giomi, a aveva abbracciarlo assoldare dato Stati visita del di di nes- dove I'ordine aveva o ad segno a prima quella ossequente e Governatore seppe, di ifi special negli Austria servitori riferissero un deir nipoti i aveva Panizzi mancia non il che profugo nest'uomo vecchi E scrivere pote e spine, sicuri e agosto, danno fargli a sul cognato fatto piede alcuni trattenne 24 coloni riverirlo. a stava cola, II certi e si dove col dall'anno furono ; essere recar bestiale, stretti piu di sorella polizia men o parenti Parma, a La ». ridicola, men Mantova and6 Fenice la istru- grottesche cioe, : » fin poranea- relazione lui metter dove invitata e di a Mantova, a andare della I'albergo brargli rec6 di disegnato rinunzio tern sorveglianza volendo non patto a con e sdegnoso e e venuta, E Venturini seppe, conte .... accurata ogni spionaggio, sua Estensi, lo bensl (il mese un severe piu dottor nolo Panizzi indegno un che ben la conoscere per per Podesta al partite Podesta nostro Brescello. a esercitasse soggetto, temuto a im affinch^ « del soltanto fece — salvocondotto un solito al parola, mezzo per recasse venivano mente sue Panizzi, Scapinelli) per6 di mancator — notizia que' do- Ma I'o- colloqui coll'e- tcnnero XII. Era sulle mosse di far una visita a Brescello nell 'ottobre : 5^ - Panizzi che stose Si essi poche bonaria faccia lo grigi, sotto stiva la Oltre stanco. la come I la di de' suoi famigliarmente, e evocando dolce dal palmo a Nel il venuto della Parlo suo. della dottor Podesta Veduto si quello indagini e studi esclamazione cara lo ; sfoglio misteriose nitida stampa. quella al Fibbia una Minzi, da come di che Londra : gli riverenza, brano, come fu il patriotto e s'informo registri. noto, era usc\ una e 1' ultima, per in lesse ne una persona decifrando se ben- aniico e antichi rivedesse tempo, purtroppo die gli volte piu e dell'esilio, se qualche dal ben dia- il — parlato. gli archivi, prima specie ingiallite visita, che esso gioia, paleografo e » di su di con di sigle Panizzi fatti quasi spigliatezza Di della « purissimo ! paese, di con- follie. avesse vecchio custodia nella poneva strani e anni Comune visito paesana, intratteneva fluire non il del Scutellari, storia che cura mai tutto palazzo s' giovanili 35 e corteo vicende sentir Ve- era nomignoli, di da lingua palnio a il tutti disusato altra se commosso. apparve in capelli piccolo lontane e di paterna quali tempo, un n'eni come rivedere V^olle di che — brescellese, letto di memorie mento spalle. ciisa antichi sua aflfaticato un coi cogli meraviglia labbro suo seguiva popolani, affetti degli e Dest6 lo — apostrofandoli furbeschi, suetudini, ! anclie amici, superstiti cari piu alta la irta uomo ahime im- sua col e atlantiche le — iti folti leonina, testa lento, parent! la — , diserta fe- sta pinguedine, favor gia s'incurvavano pochi a 6\ e camminava e alia ornata penetrante quale dimesso, tendente po* allora, visione geniale sorridente e fanciullo me, come un sguardo raso, A ore. — persona, accoglienze quelle compaesani voluto. memoria nella quadra suoi avrebbero trattenne pressa e da* ebbe non - fosse cosi con quelle la piu scrisse 53 - sia mi quanto sibile gii sai Tu « che Brescello, la chiesa Comunitk di Brescello. tua, la iolo, son le di visita che il di quella mi han le quasi tratto del quella e la e la nacqui, dove propria quanto Brescello di Panizzi F. ciltti, visto piacere tanto leatro niia la Dopo impcxs- c mai sai non bene, ho fatto forse : or ; non abbia mi Brescello, che case solo che Montani, casa dandole. diro palazzo teatro, tempio, Brescello a quella cara Ti esprimerlo. stato sono tomata - AV- lagrime guar- » L'amore P taneo del lo loco nalio piii apparire puo vivo spon- e credo. non xni. Dopo c il dopo specialmentc Brescello quel asi"ett6 ho che i amico delle sufiicienza di il sottrarsene il appagare ringraziarlo il bene che mezzi voto di operato gli si si per Thalia, fino nelP umiltii che soflfcrto della di altre e Forse certo in- con cuore » come Borcttini, n"m sua, sentiviuio la per gloria Ma noi. a « — nostri ai Torino, a mai mio giungere. per Massimiliimo concitUidini, aveva imparare lo compianto espansione vera dottore crudele quanto spinse con- consentivano. fece tratto un lunj;:o a il era tributargli per suo, apprcstavano con Sindaco de' ch*eg:li voce non ma : e Piemimte, al amore, jrli onor sopfgiorno Italia, feste scriveva voile che in poi in musico la di e finalmente che, corse Emilia fipflio diletto, suo itatiana, rivoluzione dclP rispetto Bonazzi uomo, fece intese gli inno Giuseppe r illustre di tempi un coristi, quando gite il sempre nuovi di ricordo della glorioso 1' annessione entusiastici segni tenuti, Tanno 1859, a si il piego aveva ad di bisogno liberta, cui e — di tutto levato 54 - credo gli — dove, tranne dasse la delle anch'essi, sou'altro cielo non rivedere casa sua, aU'orecchio tale tristezza, tendere signe dei e la e voci, gentile al stretli E quella nel piii nuovi, udir e straniera, terra provata che cuore, dormir in ha del visi lutto ani- estinti pensiero, non che gli non I'esistenza. e ricor- gli parenti, ; amici per come V non ai ch'egli, litica la non comitati e in- puo i suoi Nel 1863, melodramma, di Albino Io in iscena, mise poveri tici, sintetizzata dalle italiano, II maestro di e note intitolato in il felice da quale di del In di e brevi patriot- Risorgimento rivendicazione all'auspicata pensiero composi- sentimenti I'epopea nel Italiana, teatro. questo essi. lirico-dram-f Rivoluzione riboccanti ma congiure ebbe La : di provarsi polimetro un successo, simbolcggiata prime godeva gia po- colmato onore di Se rinunzid avrebbe voglioso di nome dalla alieno ricevuto egli innanzi, dilui? riconoscenza mandato, che buon d'azione, quadri, era fama tenersi che I'elezione il degno piu di non Umilt^, con Collcgio, vivissima di vest^ sacra, di pose Bonazzi, la d(^po matico Brescello il Giuseppe musica nazionale, del in- volta prima per proposito concittadini, cittadino i Comizi accettando ; La rappresentante parole il conv«)cati elettorali nel con fra mai. ruppe furono fermo candidatura orgoglio si non Quale militante, d'amore catena Parlamento Panizzi. Ant(mio tore lotte per chi nostre gradire fece Roma. che terra, sua Deputati alia incontrar nuove la pn^vincie non gli luoghi, a che del sembianze, care tornare io come — sepolcro ncm le di piu batlaglie ; forse ! Tuttavia, nelle i del pace O trovato non : dispersi la e suonarsi una avrebbe combattevano piu di letto nulla antiche e qua o natali. all'idea cuore nella tempo compagni mosi i giovinezza sua da il pietre, balda diede gli strinse si le dormivano di die paesello questo - dedicare di Topera 55 - bella sua vive ancor noi, tra propugnatore insigni frasi di : trovarmi ancora il costl torta quanto quest' oliremodo : piu « La ancora Piu sulla alle stampe ch'era in Nel e rappresentare renze. La cettare ; buona memoria di avere raliegrava « intese crudeli alle che lui, della e come intrapresa, Brescello le della parte i si suoi quale cui fossi tanto c*^ non il veder il cari gli si si diffon- disegnasse dare Talenti, quella incorag- autorevolezza Municipio lo di Dante centenarie « ed tocco date prendeva tante a prove quelle delle purtroppo, assoggettato orgoglioso il Grandissimo a in Fi- di ac- della ad continuavano compaesani avevano elesse gl' impedirono sue sentiva tarda fu si che piii esemplari. nostro feste scavi luce nuova come Brescello che espiazione, persecuzioni potranno degli con per occupazioni che cora an- — quanto delFabate sottoscrisse e E » salute, cara cui udito e manoscritti scrisse ma : 1865, salute da paese, del maggio tanto vivamente Brescello si in cara ». del all' dalla non se di riuscita ^ viene malandato s'interess6 storia e ; la dolulo lontananza nc se- riuscito mi Brescello natale terra Pasquino consigli lui, tempo le tanto sua ri- e desiderio e mai mi nostro tornerebbe dintomi la forni e dal peggio, mi vetusta che piu mangiar a e La « delle ov*erano mi ne : a Tofferta, morire me quello ne e egli nei deva gio che che tardi, facevano non antico, mio non ; — la volta una ma particolarmente mr^ndo al Genesio tutto che di prima e una annualmente quasi Altrove » cr)me quel e, lettere, S. dimenticare vecchio, cosa ! assicuro farmi mai genialissime volta di anno cara, e gradi popolari esule a uomo desiderio, questo italiana, liberta stato una giorno appagar Italia, fe « — con ad come « L'illustre ». ringrazi6 petutamente Panizzi, della glorie divenute ispirazioni al — costante nostre guenti melodiche per — - ». Si feste, maligne e degli 56- - al Italian!, ultimo ci tutto, resUiva obliterandi.) che No ci la zit^ne del desta in casa pj"polo daco il mi c la tarda del e ne adunanze delle ! del busto professore la fclice venerato suo di tradj"tta nel zio, colla poeta, ; e di cu- 55ala Venturini troppo presto funzionario in in al regalare modellato Parma maestria la Antonio Milano, per sempre adornarne per di che concitladino ispirazione Chierici Giovanni vedremo presto partire nel — e Sin- lunghissima; ritrasse L'avvocato brescellese ebbe Prefettura, il di concorso vegeto ancora Municipio, di nel questa, dell'Arte, ascoltatori, auguro mo- Era veterano deirillustre al la cssa solenne con I^-gli Ccmsiglio. figura anch'essa sparita gli Bello. dono del simpatica quella fece di strada commemonitiva. miei sembianze le pennello suo, tra' delibera- in sorge c insigne etii, che innamorato suo gino Zatti, vedere di miirata, Brei?cello nomesurila facciata suUa lapide una Carlo I'animo sempre del — inaugurata, ostante non fu di Con dal 1*"^, perche e : morte cavaliere godc al naccjue della intitolata fu fure- — cittadino. jjrande suo conduce cui » nndavano invidioso dimostrazioni Ic Comunalc piazza dell* per mentre si passato, insolentemente del Consiglio anniversario di malizia furono sola connazionali, per\'ersa affettuosc scomparsa dalla e che lingua come del conculcava meno dopo clic fiera legati memorie ^loriose con quella pur tencrci a le pill e sliero dobbiamo quale nicipio Mu- creta egregia opera dal che marmo. XIV. Codeste la poverta di quanto umili nostra, amore onoranze, attcstano noi o Signori, di insiemc circondiamo la diniostrano mentre quanta memoria venerazione di Antonio e Pa- 57 - nizzi. lo scello il non so al Panizzi non eretto ne a uno secoH : al di nome contribulo di meditazioni lo sapete Dalla il fra' quand'ebbe operaio della intelligenza fatto la mia vedere, del O dal sole, i per il tutto e si sudori e dei vigor muscoli edificio, di compiace e orgo- ammirare una neppure dolori i ed buono domanda non lodi le silenzio, come cospicuo un dovere, proprio : mente raggiunto, sublime in ha egli chiedere a sua, sanno. grandezza vederlo persona di d' ! Italia, ahimc ! presente, sconforto, ideali parola potesse da autorevolezza Giovani, — alti dato erezione povera di confine nauseati dallo il di chiuse sua aver irradiata tanto aU'altro par sulla dopo alia Si della e suprema lo della lavorio redenzione voi patria, Italiani il poi audacia, vecchiaia, occulto I'opcra vantarc di alia gli suo che ha sparso ! Se mi gioia nicritava. pur gratitudine essa quistar a che, mole di la I'oblio umile gliosod*aver della nonie sia e tarda piu ed palese sacro innanzi alia sino tutli i d*Italia, Quale dato ha sfida e il senno n'ha egli accoppia di e Antonio letteraria poeti. egli — con che che Brescellesi I'ideale premio nostri lagrime o — implorando per di che d'intelligenza, e che aniniira storia degno un Britannico mondo sapiente e So Bre- a innalzare : figli. nella niaggiori sempre, fece parola liisciato ha adolescenza E gran il ne quasi la tutto che stesso, oggi d'ltalia. e Museo bisogno. amore deiranima, si Nel due prima non ha e perseguito e suoi paziente di voto de' altro un ardenle un concedere mai vorra grandissimo se queH'opera con di comi"imentc) nionunienti) fortuna la se - non Studiate, rinnegate, lavorate, ai gridare del immemori inerd, con amate. vi non glaciale dall e ac- ' uno che Giovani, troppo passato, dell'avvenire incuriosi siale ascoltata essere vorrei troppo e non io tant'alto, suonare : lasciate vincere scetticismo, Ritemprate le i piu anime 58- - nelle vostre dato dopo sfidato pace, i ad associerete di via spazzar suasi, virtu che soprattutto, propositi, la nobile Cos\ di che neiraugusto giusta Antonio in virtu d alterezza, generazione cittadine, delle culto severi, nei e.quella colla esempio, ne' passare rifiorire, nelle a di fine quali figli e e perpetuare riposta la ; e il le celebrate ! grazie chiamarci nostri irriverenza e vivissime nel proviamo Bre— domestiche, rendo io Voi A Italia. indifferenza glorie 'Italia, che d* tanta a mezzo nome Panizzi, tenacia ! Giovani ai parlare — il Panizzi per- mai, verrete T lasciato ha che men Siate quella la e difficile di e studi se — vorrei vivo vi non Tonore risultato negli e di che pubblica. vostra, lavoro cui Antonio vita, Bcellesi la nel energia idealita riescirk putrido degno condotta le Se vi vita nostra nessun nella abnegazione, sua serbate a dignitk quella di nella infiltrato di ergastoli, conseguirle, ! patria non scandaloso, di di di esulato ricordate ma speranza mira, hanno campi negli pure : della di avrele quanto quel senza Tainore esse questa fosse si onesto la concepire nemmeno grandezza universale amore sui languito Accarezzate ! vi tirannide, la anni, patiboli di loro sangue contro lunghissimi per giustizia, potrete non congiurato eroicamente di il padri i che patria, essa per aver lontane terre della sacre spargendo libera, battaglia, in niemorie di concittadini di generazione in di rigoglio grandezza Possa dei quelle popoli. M^ ill ifc- Tt ..^h. A a -Ii rr 5M' s * NOTE V^JuANDO, il sul gfiorno finire se non m'abbisognavano le chiede dare la visita a io gli Brescello, o di complete, non che chi se dovuto ho ritar- raccogliere archivi, dagli e notizie le originali), modo aver nel stampa a Belluno, a mai riescono scrivere nuovi dalla o viva compaesani. d*ufficio ho trovato. cui attinsi, (oltre ad fornitemi mi non qualcosa vivi fuori darlo procurarmi lettere non per ma piu di di di rincarico accettai dimorando Ma sott'occhio ha niia I doveri mazioni proposi pubblicazione, dei voce mi (le quaii non nella dati luglio, via per DISCORSO di festa. della stesso potendo AL Discorso, presente ^ $ e amico ringraziamenti) negli paniz^iane^ uffici ebbi del raccolte me Comune, e in ne vecchi alcuni dall* concessero parte son lunghe investigazioni valso. Tra Volfango Bonazzi, preziosissimo un tra3critte e dal alle cui a infori porgo fascicolo, varie comprendente fonti le miei, appunti ; vato tro- memorie ragioniere G. B. 62 - Friggeri, ben per apni 48 tissimo del quelle scendenza del di scritto Twattle- voler bensi : nelle milia, averlo dott. il pure nelle di degli Artigianelli Studio biografico con qualcosa di Se codesti scritti, di che nulla rita. inesattezze al Dal errori in o difetto per mio, canto fossi cui di Volendo popolare non messi lieto io, o al mio che, per ristretti in minor senza dar forma per o avessi fascicolo prima di dello ma — si mi la e opera. sua » dir6 e alia avvertito di mancanza an- detrarre per omaggio fara in trovero ; non per pKJtfe me stabilimento seguend ; si anch'egli ; taciuta, note il I'ho ve- degli documentii di necessita di numero e ; ma indirizzo quale stampato passi esser (e breve, A parole. il tentarlo affatto di originale carattere quei con tema il lavoro io integrandolo prestavasi se stesso inedite, e neU'E- critico. acume pochi) son io autori, egregi saro letter fa- comparso e Reggie Panizzi riscontrate incorso serbare solo svolgimento cesso, v*ho tipi lo se Comune del coi nelle cenno commemorazione, pubblico, di ch* rilievo, che che Antonio « appendice degli to men — tish Bri- al Panizzi; » di aveva P. Antonio « Centrale libretto, : A. incditi scgretario Reggio daro ne : Cornidini, elegante che Ignoro Dello settembre. mentr'era un londinese. V Italia Venture niani, pubblicato il e Fanchiotti di documcnti giornale I'agosto fra valse ha del appendici dalle condi- Londra, a intitolalo con aman- cortese Giuseppe aw. commemorazione suo, bio-hihliografici appunti fu geloso e (per residente Univcrsita lavoro un copia o sig. il una alia o storia ma nato. Basket) tenere Campegine, Bresccllo, a sua noiizia Municipii)) Museum, cesse della fosse el)be carte Todeas (Prof, vi se di municipale studi«\sr" chc oriundo quale, impiegato piii Di il ; paese, glorie, sue padre mit) - non diversi a lo dir lessi vero, avevo piu m'era a al om- ampio con- tutto il -63 componimento. Brescellesi anni Panizzi che coscienzioso, terato di e (Pag. S. Panizzi tut 17 Completae 2i il teude, entro tesinio. autorizzazione che quindi dclle come vescovile non in « cum" gcncrica quella in molte di le Can- complebuu- proccdcre etc. rilasciata ai il borghesi 11 alia (cosi neonate fatto di il chieso fuuzioue del 24, come (sMnil Bat- per evidentemeutc detto ed a Non ad dalla iu una Giglioli* Tarciprete battcsimo cramento Sa- vero c scrittore) ottenue una il amministiaro richiedeva. Brescello, suo, il prescritte di lo caso vitalitu) sua non » furonooompiute (^hiesa parroci il e rifcrisce si » quando forma, sapeva dalla cerimonie della invece Cruppi. Archipresbyter. settembre, giorno Infrascriptum Margarita et tcmevasi 17 il casa litteris famiglie che uomo Catta^ litteris me Gilioli prrche questo appartenendo " Give ex cum per Panizzi Dominions (Ibi-sc in chiesa.) : undecima caerimoniae Ecclesiae Vincentio Civibus Fanchiotti; frasc horn et jmvatim cujus Caerimoniae hattesimale La di 1797. 7hris dunquc, la Panizzi Aloysio fuit domi € Tacqua heri natus Infrascripto me fuerunt nconato, Parroccbia » pairinis aiTcrma let- 1797. della arcliivi dagli Give ex a Die € ehbo e di i meriti luce settembre 16 Maria haptizatus debito. il Genesius Jugalibus tempore II piu 1797. 7hHs Mutinensis adhibiiis da amorevole biografo deg^a dotta quella attende Spinelli un piu tratto pomeridiana Cruppi € in A. de* Vite le Brcsct'llo: Antonius cumdimidio cclleriae di me nacque ... nascita, di Die « rina di Mappiore « in porrk 2) Hnea ratio Maria compimento prof. avrk ne scrivere cittadino. lo, Kcco il a il di- compiere di tempo, quasi cui a mai possa gran », Brescello Antonio ; da Illiistri di Storia ch*io avverr^ vagheggio che segno, « Se - casa. curia » Coi -64 mezzi porclu' dino poi questo non Teran Ma f (Paj^» mi sano; vuol se lo tare "li riiai (Pa,^. quando Di la; tutti i mia del dott. coi visita a madre essere: ma fu avvocato ma non di trovo Cugini. brescellese. territorio del Duca I.a Ercole III, della govcrnatore (numerosi credo no mi Bresceilo per e tutti albero un altre con Bresceilo che sorella era di altra Zatti. e a Antonio, famiglie precisarle. Cosi Boretto) derivino a siano consanguinei ha impedito la che gencalogico, di accenni trovo credo non da oho un me- Antonio. con deirultima brevita ricostruire. qua Ma qx^od dif- aufcrtur. non 10, Questa nisriio amnietterc rigori della di di Biagio 2j) liti, perche .... parole Se » scuole. Cugini,ch'era un i document! necessario (Pag, pn6 carichc, tempi ai a Bacchi mancano stipite; fertur che Zatti. Lui»:i famiglia nel bcni sposa Gruppi, Panizzi Sarebbe nome Bresccllo. n)i dcsiino della il Fanchiotti, Kj^li sbaglia. publdiche nellc di jjuida vario cominci6 ando parentele ma il compae- forse punto: consij^Iiasse, onore avevano Panizzi coi madre Gruppi, lo Ospite secoli da Caterina La la scuola, con infj:or(»nza Panizzi di allora Panizzi. vecchio \in mtormato sotto di di quosto male parcnte, 2/) dellc che prete un ricordi dai corsi copri e cittauna re^^ua^lianza K maestro aof^ert^ipo maestro un Porcbe proprio orano ore. ..., una fortezza pjinio Riton«:") come liii Hfi. loro parentola ? poche tinirof di primi /atti, Cugini I e i ncssuna JO, modo altro. nn rinornanza, avcsse ? in Panizzi i Panizzi Bresoello ebbe il d che qnalche E partioolaro manoato v intcndo Brosoollo, a drojihiere i a : questo Froquento « al irnpossibile .... precottoro dice: andava mntorlalmentc ora Moilona di bopjrliosi i6) Im. JO, Raccolfio del da allora tiilti. dovo proclamava, 81 tempo, privil"»":io fanii^riio molte non quel in avpvnno qneiraiitorizzazioiie, ottencpo K si che - mi ch«» iiefasta uno la pare ii ragione Panizzi polizia spergiuro. " del — principale. ( duca La ;i di iettori aveva 17 E anni!) d'Kste, restauraziouc una non anacro* i sopratutto prestava deirestense grido. di specie temeva « e maggior fede era alle awe* 6s- - nel nuta luglio rivelato tiranno, (Pag, II serisce Parma col nita, ivi 1" K nella ora La col anni Panizzi della Tognbn alle si Da i grandi, gnoli — (Pag, A Francesco misero I2j il antica' vezzeijfjjiativo. e spiritosa, epistolare sempre: il « egli mio sino Tognvt nelle che ultimi agli » E lettcre sue inau- TofjnH lei a o che uotato fu feraci — di nonie nelT feroci e Orcibn le aveva che Panizza, orecchie un appioppar il volgo po' nomicontinua affettando 23) sentimenti niagnanimi. .... alluse di IV anni, lui. di lin, questo degno chiamo perche parlando usare, tanto gli piii quella, a colta corrispondenza condiscepoli suoi 48 di eta veduto Cugini. Casa ragazzo, (Vonte dama scherzosaniento tirmava di signore lo vita, sua di ho avevo onorevolissima. confidenziale un Montani, attiva *10, in ed io, poi iscrizione con Brescello anch' ; ma Comu- Ni/olio. con Adelaide signora dedicata, Mario 32) del in della a Zatti mori Zatti as- risultando Ma — istrutto Luigi parroccliiale, latinista lin, JO, lo » resUtuisse male delPavv. lui a chicsa del (Pag, tenne lapidc nuova memoria in a la attesta si ) praticamente ainininistratore Dapprima, perche essere, Brescello. giornali di legale. laureato, Studio in continuo avvocati, ancora spcrgiuro. abboracciature nominato fu appena nello fece poteva non 1819 s'era non d*avvncato professione pratica. sua la che come nella die, la gli fra del gcnnaio facesse che inscriltosi « studio in duca divenuto fosse fldando (forse inferisco ne scritto o : die aperto .... il novembre a dirsi perfezionarsi a che 26) Corradini che e pu6 ne lin, lo, 1814; del Antonio esserlo ! Peretti ) nello cosi (oggi stupendo suo poco carme in alia Mentre scola Reddiano Ne' i dolor del cresciuti, dell'ausonia prenci terra palagi vedovi .... dogno allor Apparve 11 In maggior cuf Correa misto di nella flglio al Guelfo matenia delKazziaca real il .sangue sangue. degli avi reggia Bice, d'Absburgo « letto, In morte e pur di 66 - (Pag, lift, jg) i6, accus6 Si il colpo, fuggi di quei paesi. di duca Modena,- che uBci (Pag, i d^Italia, egU gli clie e nel di deir del di individuo. 22 piii Museum, 35 oggi appunto sono imbarcarmi ad amici lo avere Viadana! » scritto ip, Ignore € € anche /in. se per in prova lui che : « jj) .... questo Quante cose a Viadana, del esso Fanchiotti. la lettera il P. lasciu Montani, fatto ed e esame un dal nella British e Montani che gli inesatto. Rileva al Minzi, Terrore degli dimenticando il 22 Minzi, Zatti. moles^ie nel- decreto altri disse BresccUo subisscro ad Zatti per; » II P. un passate, dacchd, son con quel Nolo — si no di si trovato il P. Btesso data Minzi, accompagnasti poi la distrazione scrittori, e cita (Pag. mi accompagnarono Curiosa altri per : aunt, a De- nuovo quale Toffre ce al Discorso) sinoal ho recente sottoposto di trovato dairAmroi- del nel sni Civile sottoscrizione, sia poi fuori libro suo Stato ) ottemperando che nel volte il la flrma giugno, con- del- stato firmati piii fuga Gome sentenza fosse se erano apparire Conti la aprile del *22, ho hanno testimonianza 1857, dicendo non contumacia, daila colpiti 5 non ordina in rcgistri dello al ad (Giuseppe Un*altra ott i 1822, a* 3 del sap- sbaglio grande. pure documento Un Governo, — (che cito lettera I Polizia di Podesta Vannucci,) pongono matrimoni comincia Bcncdetti. al carcere, uno particolari,per sine 0 in il potuto, di I successivi 1823, quando Assessore certo mortc trasmlse d aliri agli e depositare altri autori contro rinchiuso sia rovistato il 1821 "tto Ubertk la 1822. avrebbe Ho — Panizzi. Protocollo Ed riccliezza la quale, *31. pare, e come tanta ? Francesco Tassenza E nascita, A. : genn"io legato, i tutto per atti nistratore 1^ 1822 liubiera di BresccUo; mi che Londra, condannato, stato per fatta quale, 1821. nel combattere ottobre 22 ; il giurata,-' a a del airAndrcoli raccoglicre Processi II Bres"^"eilo aettembre il rivoluzione .... Morandi persecuzione Ponzoni, p) temporaneamente r 11 la biografi, (tranne, da sarcbbe non austriaco cessare un la /in, /p, Panizzi mai a merce Tutti del far Qrecia, in confessione, sua sconosciuto .... Antonio un poi la essi di posti; primo ne Spagna, valse deli*ambasciatore mani nelle in Ne d'uno il pugnale .... deiromicidio reo - ottobre dal 1821 Qoven^o; di »1 l^e^ 68 - - (Pai^, 11 il avrobbe quale cho il non a di quindi 15 .1?^^ 18:?7. Prof, t^uella ri'nivcM'sita il riinontano OL^gi Paf^. 6) ////. 22, dal pote noii a' P. Pt'oeses — credi. suoi Dal- noti^ie, avere "!flle cagionc* viccnde perche politiche, non 1854. del la piii in ri- fu Philippus Archifjjminnsii lasciate carte a gli die Conccllarius. Kan"'liiotti (lUoirAtfMico, tli 6 Cremona, a Mnrchio » 1818, diploinatiche vie copia, avcrne Iraccia- agosto toltogli seguenli: flrmo ArchUjumn. le Per bagaglio Panncnsis fra pannonst* iiicmorie rolle et san'i I'opia alouni. ad in 8 di mia Fancliiotli. dal andavu il Parma d«'l resto Ducnlis etc. Lombardiui di o\i\\ provvide ma^gio cui suHa Ccnni - ignorato prova-di asserirono il libro: sia pare la csso oome diplonm: Iiosit-J^rati LhiWi le Padova, aU'osule a' cho airiJniversita rostituilo lasciata riebbe. non del nota una - in avuta quolla il non in stesso laureate fu l\ poi I'u P. liKjhiltcrra in ufjicidlt; rHa piu quale la ..,. (lice Lo S) lin, 21, Cardurci G. ne ristampa. la cum .... Quel libro, piii copie quant*' plaro alia Casini e in il di bibliotcca Fiorini cbe sore, luce vi lettore \evot c'e, fu I appunto nonie colpiti cin, assai ? 0 del liritish cbe di niossi inorti, o non avvertire, alcune ad i potuto, persone, per illustre in (c Uinti almeno, cbe si circospeziono, calunnia se anni di difendersi possono non guardia fors'anche e cahoittiati a profesrimetterlo ponease facile, signori i appassionato, assunto un conveniva non T ba Ri- esem- un prudenic cbe troppo riabilitare e tutti avrebbesi non di fu Ma nota una non sorio gravi senza del storia oltimaniente ri[)ubblicazione lacer6 ne deposilarno a o prefa/.ione. (e alia Fagan Museum^ dolla quella cbe distruito contributo il peMo contiene involontaria) i"er debili prova So corto stanza. lece un'erudita cio contro ben integrilii, sua voluto prtv.iuso *in e inoaricare a propose nella non pott')i italiano: sorgiujento avrebbe Tautore ohe di ma, ; ad- cerli oggi — di- la — qualche sopprimere i semplici Sono (Pa^» II 22, Un. le doniande, 2o) I'uiiico mie; non censure. giunto eseinplare a Brescello. — P. lo rnando tellari-Tairurclli, in celato dono entro all'amico Lonjlra da a non so cbe dott niaccbina Francesco da caiTe. ScuSela -^9Tavesse polizia teiine nascosto a di di lihri primo sacerdote ora ci noii (Piig. 21) lin, 24, Odasi il Viani se tli sdeirno tolaio. hello perdita ed Mi dice si vole. le siu) del erode Caritii. deplore e modo a proprio disgrazia vostra per simili. o alfaboto, vi e la bisogna k\\\\ « inalodotto spacciato e di co- lettere .... burattinaio (juel insogiiato fratoUo farlo collezione qiiella in Scutellari, Protcsse : ciabaitino, rividi Congregazione vero, c lo fa, \o EgU di gli permisero nou Luigi fresco! stava .... j)oich"'?, so : Scutellari anni alia .... 0 tempi dono piii ; sia i doa fece possessore, lo Pochi ainico. il cui anchc sinclio tutti, a qualchc noscere clie subodorato, vi ii.ito avote vi Tinsulto, e sioto minacciano vi e pensUUo voi gusto, preso fame, oste, malgrado, vostro a"Idosso appiccicano di to njoi siete non ma, e cascar .... deU'ospedale dei pazzi. (Pag, soocorsi lion Arrivato a d*Ox in Antonio piii Londra, non al ford-street, visse Pcrclti, 3 giorno, 26) die sfamandosi Piccadilly. II allojzgio Kaldolla) ii o con houst's tinti en in » ottobre 19 .... grej^tic altri manilarno. Prose (dice ncWe lire: poteva non acellini. pochi povcranicnle. trecento un spartanamente « delTAlhany o ihi. 2^, c famiglia, clie aveva sollitt;i, soldi) tlalla inai sltjnto a anni primi quel ragrauoilato aveva ('bbc {2^ (Pag. Visse .... meschina }H'tiiV 17) lin. 2S, Ksiilaudo, 14 ad inedita {^Ijciicra — 1S44). fchbr. una » inipircato stato era in clliufir. L'n il doiriiupicoagiono, fatto tnnza IV Krancvsco ine, e riuscito quella noti/ia fermino la neddoto del ricordato citata die per una » lo del hanchetto cadeva svista di in P. lascio la mandati 19 il .%^ Fagau dolla luti dato 1859, anniversario uelle Lettere non certa per la Klisi ove fare scrisso che Campi son- egli die ho noga di poi semhra me ottohre il parte sentenza, ina a « IJ^O", articolista dettii e sett. speran"lo forse corso, vedula, giorno correre qt\esti LVgregio — »lcl Londra qu«d to altrui; aHermazioni lettora da 1' ho non A 23 del » « v"uluto avessi No, sulle Vnnaro fosse persona se trovare. a vollo non doinandando a // « aggiungondo: alia funzione Tallegra come Modena, di };ioriialo ". con- Ta- e il P., avendo (non a il 35**^ Panizzi) 70 - della esegaita versi sti amici, di Che £ fu giurispriidcnza Lo stcsso importante quale sark ditficoltk piuta quale hii da augurarsi monografla € » publilicaP., la al vinccrsi potranno se certe Sa- il sunto. sotto 2^, il si il — proposito pubblicato 3 del articolo, ohe dall'avv. tonio An- L*autore agosto. d' Duca Aumale, nella competenza sua il sarebbe non un d'Orloans, dedico Bolog^na? qucstione CentraU: gli la opuscolo) suo quella di di J/) ricerche qucsto di S. A. in R. aana del c essere P. la Icttcre e nia non la mi della di II del com- documenti qucUi argomcnto. I'niicii"essa : luce coscienztosa nclKoccasione pubblicazione sua suo critica in nuovi di scorta opuscx)lo occuparono dare possa sulla propone, coltissima il Oualandi sig. prezioso gli auspici molte la superlativa P., che luini i si fare lift, taluni, Principe la per da Francesco Italia il R. che che etfettuarc Dopo dunqua qucstionc. d'Aosta, (Pa£^. la riferiscono si trascrivore, neW A. ch'cgli voluto P., articolo dandonc qucsto a posso dal inforniati crano Duchessa potuto S. giusta e ricordati A. Egli sen- annali negli nuovo c'lXnXo oppurc di Veggasi potuto, intricata avrebbe di di niorte dell* bologncsi, la die : esecuzionel clie era dettu a non (riconosciuta Pj nota trovasse. ncl possiedc, Bologna di avrebbe arbitro la gli originali, Chi rinolta. la materia la promctte .... che, lungha^za quale dove di caso — inediti li 11) notarc Gualandi il dopo » chi lift, 28, sua deplora giorno documenti da definitivamentc la ; cioe dire vivo. sempre degna ottobre un morto, e vcnuti. Debbo por 20 riproduccndo opposte (Paj^, rivclazione potrii di fatta i ben ranno una Patiatv € zione fa e festivo un perch*egli sia; Panizzi ^ e oggi mio il promulgata Duca il poi, sotCocchio, al fatto perchc Fancliiotti II Tebbo que- couforto, comun per Modena Brindisi dolla iinprovvis6 : Propongo, tenza Salvagnoli elligic, Tospite in scntonza - altri da Gualandi centenario Elena consta d*0rlean8 cirabbia divisamonto.. non .... inutili, fu posto potci in trovarne conimercio. una copia nella Bi- 71 - blioteca Nazionale che bellissimo articolo: giornale /in. 2p, la Durante c alia intorno ricaccio gnate, raffronti, dellc XV, la e ; napoletana la edizioni sole tre vcramentc che evidenza quest!, foli- il cosi e lume vo- nel stampate siano Vi opportuni delPaltra; dantesche Fi- dalla con prova riproduzione Nuova che non derivasse l^articolista ora in se spese: » Discorso. messa e C. D. Gaspare nel accenno vi P. stampa quattro contiene ne il guo nel nella Senatore volume, che proprio e cui della letto ho del a sontuoso dubbio Tuna Yernoniano colo il che quel che cdizione del inserito " edizioni opuscolo, beirarticolo nn assennata e sospettato aver presente 1897) descritto diligente Topera del segni certi 1879. prime quattro magniilca minutamente dopo stampa bibliotecario un maggio Le « da compilazione la per di 2 ... (1 ottobre Antologia nali del ii) Ohiron vicende Le € io (giudico stessa Isaia sig. Perseveranza La (Pag. al servi marginali) la Milano: di - da tratte se- codici manoscritti. il P. alia Mi permotto csulo del II vendita lire ji, rarissimo, al posteriore copia era elevate venne che sapere di « dopo. voll. tre 1858?) al 80 stata venduta per lotta da usci in era in folio di prezzo • 70 (2000 sterline. nei suoi scritto sul lo anche sopra sbattuto vittorioso. il e nei il i suoi omeri del senno, questo tempesta atlantici ». anche suo la sabi nei i prudenza, fra deirintiero la i suo posteri risposcritti suoi e vedranno limpida dotti, Com- minuziosi, e quelle che conversare, il peso alia davanti In € — piu maggiorente provocarono lunghissimi lui. per giudici) ricordi vigore, di dalla trionfo un dei spirito interrogator! che nemici, Egli operate. suo di fu uno discorsi, fossero cui i suoi potenti e numero pubblicazione (lasci6 portato numerosi gran un ste quanto fiera .... govcrnativa missione cui i8) /in. cosi un'inchiesta era edizione una fa che prima, Tanno accadde (1879) Gugini Vernon, che seconda, ci6 La italiane). Erano ed al del un*altra che e ; di la *22; '67, mentre lettera una del fu Finali. dellon. sviste nel il Dante Londra (Pag. la in forse (trattasi invece e senatore Pagan a sterline *31, di dignita due notire il istituto, facondia quale ha quando 72 - (Pas"^. j.f, Mentro If) Aiitonio j^iare ino^lio NuU) (come qui in dal stovi particolarc i*. (Piig. : al AjjLiinnL'o: Kcntimcnlo alio « di cui dovutu pera, d«"«2li r» mi luineg- a clie : nel i"oi* coiiiodo esislo, il M. degli titolo B. dios!, stu- itiiliano (K)- — dol impicuati Kamliiotti) lu dei raninuirico quali, i Muspo, lasi'iar^li vollpro («*()si il il ritratto, suo sohburcarsi di conlonlo «ielicato con loro ricordo a preposti. L'o.-. al XIX, seo. i"cnti' che serve Kancliiotti gr.iiulissinio coil ailotto, jtoat? II - dclliiizioiie perche contiuuato tuttora o il'shl'i-'iii s) lin. 35, dal UKiii^iori) ipiale LUni — su: la esso I)i8Corso, I'ornitu bihliotoobo \o ro(!istro, un iicl d:i del Ant4PlOf)ia p"Misi(M"0. un tutlo tolto Siiovn Faldella sonature Ho -. iiiiu-stan' inio erudizione nolla letto del (iallrnga il ho bozzo, storioo disdioovol** non parve di slato .... lo studio uno tli Un«" rivodovo ottobro 7th'nto 2";) /iff. - poniH-llo riosei F. il appcllato Watts, liioiollo v^to uii G. di d'arte; Tintoretto il jxiiidicato lu del piii bel ri- ... esihito tratto airuspo.si/.i()ne Cn,'do del clio ritratto fedole clio II aniico dell'Italia diario ira il I/iiidra Lui-i fin Loris) (o dal "55. visitasst* lino », dello IMii tardi stuinpe 0 (Pac,^, .f3, II di n. Re^'gio u. tutto (uou dei dise"*no di cui e una volumctto. presente piii dove) so qmdla per di cui piii inj^lese consolare aniii piii di schorzo.so il P. Museo : € innanzi. col Napoli a fu questi corrispondenza parla si che Da di e fu giovinotto credo e lui al da ChiapimrieUo Britannico, interme- epistolare padre, parla molto Napoli, a al addetto che, Cugini. San Car' Gabinetto dise^'ni. S) Un. al I'ltalia, porcho tutta al il bel Fagan nel Fag:in a;jento stotle ontro Londra ..., noinignolo col prx'sr-utandolo Luigi di panizziauc, .... Stt'f'nno^ Fji";an il traesse iniianzi va il Seltemlirini o ^y/yf/o a Watts che lotto ho Koalo Accadfrnia pubblicazioiii suo fi*:lio d'un : P. U} 22) ^ Fa^'an ilel qu*»llo lift, 37, tola adoriia riproduzione (Paj^. da dalla "l(.'lla le moltc non lettcre ci che son note. .... dott. Francesco quollo che Cugini Tosulc deposito dircssealla nella civica lamiglia sua; biblioteca sono, la 73 - pill parte, di zione, potessero non intimo; carattcre scenza per la cortesia amico mio, al quale m'e Ho desunto ringraziamenti. frasi parecchie (Pag, 44, linea 6 Nel 1879, di Ocnova la morte udita fu sta colla libro un tore, liyi, 4S, in cattolico ne mitero cattolico ch'era necessario. La Curia Brescello Tatto De sinistra il reggiano lettera una protestante la ; Pagan ; la suoi € Egli il dove fronte .... mori a nomina Sena- a Kensal-green. veder senza celebr6 prete, nel desiderio prete al P. eminenti. meriti mio tenuta di parl6 a e cui su fu sua riposa seppelito fu ma : Ca- ginocchio. un invece co* patria a commemoro della venerata Kensal-green di cici6 tutto » Arcivescovile seguente mandato Westmonasteriensis^ Panizzi, del ad Chiesi validita la piii II P. tavolino un commemorazione La la questa Orimaldi. reggendosi Chiesi II salma La a al E di copia Eugonio appoggia Tecchio. amico. originate una attentiimente, illustrato lo) e i^ penna, esprimente disegno ; Gri- a deir dinnanzi la attestare sig sederc ingannato. ha che uomo Leggo € per dal legge .... il spedire dono ritratto lettera una fotograflca a Sebastiano 1868, come (Pag, n^ mcntre m'ha Presidente nel in ch'egli memoria Senato e sempre Domenico memoria a poi di persona j2) lin. 44, La dal la destra, Pag, voile che saputo e serbarlo poro spedita tutta mano biografico, voile lo bellissimo un riproduzione la fatta con aperto virgolette. P., scrisse Prima gentilmente effigiato colle se del per accondiscese, riconoscenza. fu particolare buono piii sentit* i qualche cono- e .... possedeva ne che mi dotto Ferrari, pubblicamente esse Garibaldi Orimaldi ne da discre- n'ebbi lo ragione. cav. rendere caro ) glielo domand6, prera, pubblica contrassegnate Generate viva di dobita clie, colla lato. a maldi ho tali non bibliotecario del che ma fatte esser - inviava Westmunster al di parroco : E.iiii ego utpate di in et R.iiii infrascriptus Catholicae D.ni mei testor Ecclesiae Cardinalis virum communione Archiepiscopi perillustrem tonio An- defunctum 6 74 - in Cocmrfrrits e WW Kcnsal opud Cothob'ris ratholico fuisse De € Guglielmus € porta U Fnnclnotti la epij^rufe, MENDATORE 16 POSA in il richiesta si 19.19 100 » cap! 8 ITALIA, IN 1879 APRILE ebbe iscrizlone desi«lorio il Mn see del P. P. ; non da cioc, RI- — che di certo sul scpolcro mira fosse circa trernila ricco. era alia Londra qualche di — di — a Joseph Prefettura ii interessato, sterline: dt P. egli che Parma, lasci6 mo- cosi divise a Charles Cannon Faj?an Pagan » 19.19 a Charles " 19.19 a Domenico » 250 — 10. » " 100. » 250 — — — ed il al servo II cassiera d'oro Loris ultiini scendcre Fagiin anni, nol Winter fra Herbert nr)rninati foco massimo suo Balton (?!) Joseph a .'^ono servitore suo Elisahetta diviso quali al Kermaaner Giorgio alia (Geneva) vestiario proprio cuoca rimanente i Gpiinaldi alia L'orologio e SENATORK — BRESCELLO, LI modesta trasmes»a nota patrimonio St lire BIBLIOTECARIO testamento: suo negli OIA imiTANNlCO LONDRA COM- PANIZZI, — A 3833, N. nomo. 2"^). una — \in A al suo /ifi. /7, BAGNO " : ANTONIO NATO col P., segnata letterale SIR — troppo parte soltanto Secondo nel la compose (Pag. ETC A. Cancellarius. » d'ottemperare scritto Lonson, MUSEO xMORTO PACE. Can.us traduzione DEL 1879. maij etc, di — DEL 1797; SETT. IN rendo DI D'lTALIA Chi a la reco SEGKETARIO REGNO IL cui 17 mandato tomba DELL'ORDINE E DEL di la chc MEMORIA ALLA € CAPO dice sepuUum, die hac scUic^ Mariae {Sanciae Londinensiltus W'estmoiiasterii, Datum € rito (ircrti) - poi Apollo li»^Mtari che snpore nolla Jones. c Loris Fagan, residual!. il P. costruzione appartamento, Gueber aveva avendo •» speso di lasciato macchine debit! moltissimo per per sa- circa 76 - (Pag. K rappresentata del 1863, alia diede chc Brescello Tanno sotto la dope, audo del vece il elezione. per colto cittadino simpatico (Pag. Non di spiegar scovo; il e d'agosto, in faro a' loro che a sparati colo perche, le piii ne tentico, come minuscolo un frasi : pure Pasqxii}w, diW" Roma. trasportata lontani, non 0 quel non che ai il della nolla nol faccva quale suoi, cui eta e fortezza di appiccicare sotto si venivano il in torso E Brescellesi non man- quel e, d*un se- dopo di- la chiamiamo suo piedestallo perpelrando del di- sono piu cosi al il 25 diamo quale, ve* famiglia. noi Brescello, piazza. nostra che i provenienza la Ercole; dio fu cade essi ohe saposse, solevansi festa sua solcnnizzaria per (sulla quale lontani, essondo clii politiche si inflitto del alia sagra, o parse, a La nomo. ; rapprosentanto fu di il brutta, non ha Brescello, di flera, una altri torta. una anclio al politichc a Maestro concittadino Brescello chc torto, patrono ritorno tempi meno santo all'ingrosso questa, satire del eflicacemente seguenti le afTezionatissimi giudizi) in c statua fa, sorgeva strutta c' il sia portava far a una i il erano di lettori cosa nc cui Quanto nome ov'erano miei e P. mai cavano Martino •••• volta d*una S. divcnne e di far Da allicvo contribui a in- intfllettuale. coltura 0 f^^^' Genesio S. di ccntro S5» vulcnte scello, Bre- Coniune, nostro come accaso, cli'egli visse, Fin musicisUi c (|ui si ; di al Chierici;e brescelleso. noi tra veniio storia Dante. di fami;;lia di era orf^anista il centenario pel Bonazzi valente nostro feste di a voile afl(?]6ion6, e Gaetano professore Irasferi dintorni nei rapprcsontaro a Lombardia, in Boccherinl, ma alle neanchc dcirArginc, P'ircnzo si elegant! si professore scavi buono sapeva prose Enza, '61,ci anno gli esegui doirillustre direzione a qualclie per 1864 Nel Panizzi, E fu c in e d* nel ":overniitivo N'^ l/Umtlia iirichc ». Genesio S. vicini. paesi Monteccliio di Nativo Ancona. altre in di fiera trasandata. po' un diinostro avvocato, di de' ntusicale Inno € della stagione forestiorl di funzionario Era Liceo R. nella stampa. come morirvi. lo c chiam6 Tautore chc Cantata, verseg^iatura meglio, lirico-drammatico. polimetro concorso la ma assai Un solamento molto con concetto; fare di specie una Fu il 26). tin, 54, - Pasquino ; n6 au- gr Se istinti vivi, uiicoru e so non Ercolo-Pasquino ; la proprio brcscellese popolo nel assicurare posso ma muto, e satirica vena dal chc, come *59 siano il poi, in nostra statua. una ... (Pag, 12) lift, 56 fu Trascrivo QUESTA PlO A' TATO epigrafe. una Tepigrafe: IN « murata .... 1 VOLLERO CASA 1 BRESCELLESI ADDI— POSTERl LONTANl IL OVE LUOOO 16 1797 SETTEMBRE ^AT0A70 OIURECONSULTO PANIZZl — — BIBLIOORAFO SCIENZIATO IL PE' SFORZI FALLITI PRO' IN 1821 NEL QUALE — DO ESULAN- — DELLA TR0V6 PATRIA — — IN A' NACQUE — LONDRA OSPITALE ACCOOLIENZA DATO E DIRETTORE — BRITANNICO MUSEO AL DECORATO E — AL'TORITA COLi; BAONO DEL DELL'ORDINE NOME CX)LLE E — DEL POTENT! — COOPERO ADERENZE REDENZIONE ALLA DMTALIA CHE — — A* L'ASCRISSE GRATA SENATORI REGNO DEL E NE PIANSE — LA MORTE 8 A' Non Ronchini, riputato altri. oi Non al chiotti, data al P., venticinque invece almeno basta mentrc dovcva per proprio a attendersi cpigrafla, gli il libro Brescello, la sia qualiflca Frocessi degno inciso prccisione fosse voluto ha di e di che delle dal composta credo ma la € dichiararlo fu che errori specialmente spiacque anni, che, per6 modello; un di maestro riconosco quale " dcirarte, lato dal e, 1879. APRILE esul6 date. il Fan- Giureconsulto SerUenze quel da ritoccata trovarci € profl », titolo. — nel 1821. " scritto a Deploro Da noi i i t i BIBLIOGRAFIA Xj'idea die di da in vecchia cio6, di chi sa Era Maria quel e riserbata a die, Ni/.cilio. divtsanieiito, vent'anni alia quando, ; di di (ricca stiiria del pro di opere eccleniastica civile, a ancora sezione una istoria cittadina dall'umanisla, eiicoiiiio fa Congrcgazione nostra di fe sua, piiblilico e e, rimarra desiderio. che L'llliistre lo di cio tutto e aH'opern e purtroppo, mero comindare Panizi^i vita costituirsi iLiten"iimento fosse Brescellesi, un A. Scutellari duvesse biblioteca, mio alia giurLsprudenza, quanto, per piii vonne de'fratclli pareva civica alia pervenuto libreria letteraria), quella mi legato della letteratura, inlurno Essa di scritti gli dettalo me. il per Carita, o fu I PANIZZIANA rarcogliere altri t prof. ; ed PiiSfjiiale essendosi della c filosofo Villari, ofTerto fuiuni blioteca bi- scrittori agit e ciii filologo esposi nobilmenie 8o - di aiutarmi al Lacaita mi mise cio per si riferisce che n'era che - amicissimo corrispondenza in nella di certezza avere si sarebbe dopo, Toco seum Mu- che non modestia eccessiva didatliche piu ne mc E del niai libri ed : appropriati tr'anni P. ricordo quali dono sul colle sima) e Genova, a il 1875, di V Orlando a Milano Furioso A. P. sull' dei (una dcllo mano quale * di stesso » * si Uiscabile, rispo- spedito, lui, alquanli in famiglia. P., di sig. Eugenio di e inte* trattasse corlesemenle come volumi Compren- iunamoraio Sonetti esse una colPincarico al Orlaudo la e bozza percio edito dal » di e t^ Canzone e sia quat- egli se aveva conservati copie tre il li se Genova a conto desse che, deposito, un padre Domenico c rivelo sapcre di fatto, di se poi rimafwndone chiesto ho magistrali ; correzioni ; ne constitare Grimaldi al di o nc circa » ediz. Boiardo, peregri- pervennero mandarli, Fagan opere, Voglii"so a opere Furioso « proprie religiosamente due le il spedito altri, amicizia, sono quelle avviate, non di spedissc 1879, alPamico, appunlo di li se t) le ncgozianle che, due questa niie impossibile rinlenzione — ad trasmetlcrlo semi Per pratiche certo, divenuto e aveva tutte personale Grimaldi, di una le le Bresccllo, Nel sprovvisto, dono tn»ncai : il contenente ramcnte Italia, avesse qualcuno. prima, cassa che Hrescello. coniinciarono t"^p:i destinazione allra di allora A il Panizzi veramenle loro duole. ne quei e ci se distinte, casse : da gia occupato. sono nie T per letterarie Municipio al Panizzi due in i)arle, sue perchc e nazioni cose dono in assicurazione, i cio mezzo il che da le tutte destinata era riferito meltendo di esemplari fu mi pensato, aveva di dalla direttamente otlenuto British e concittadino. nostro un questo per Londra, a del Direzione coUa ^ viveva allora e raccomando mi Panizzi, a del stanipa, preziosisMolini di 8t - nel Firenze II Fagan di assicurare I'ottobre ; breve di i in e tino il quale : Il titolo un dranno blicarlo, i dice, mandar 1^ nota vita ndfra farii di occupero archivi negli die prima mandero il c.isset- un cassett'nw ridurre a La si nulla le Lei « non alia c nienie promessa. nionca la di siffatti ojipure, ; e di necessarie qucsto a capo professione, imperfetta. studi NO die speranza a di qui notizie, ca- quali oserei pub- compilar coli"ro sono, abbia perche io ve- eruditt* qualclie ognuno che i io s'induca che ern^ri gli in nlcsso e movesse le lei — bibliografi cosa lacune favorirmi » pretensI"iso cultore le avvertiranno di po* to P. italiano mi Io : pubblicata lavoro, mani. padre, pensiero sul sara come prcsente sua bibliografia esatta tesia la mi mi«) mio mio sara in possibile niie tut la non se appassionato una delle valga sia quanto volumi, il sara sc^rridere farii pitolo non uomo pubblicaUi depositare, conterra giunto portava diceva mia traduzione una tutto fuori dell'egregio e ma siano ancor die da : lo a Comune, die due in 1880) Brescello opera Finendo Brcscellt" del di inglese, spero che P., (8 luglio neirinleresse carte lavori lettera una qualunque tempo. sceglicre in il Comune scrivo io dal prediletto viaggi. scritto depositare die suoi poi, avevagli potra libro ; ne' seco sempre che 1823 - esso i la possa quali cor- ri- parar\'i. A tate lutte mia non ne quelle giustificazione posseggo che ho quasi potuto diro, delle die Ma nessuna. trovare in (jui opcre ho qucsta esaminato o quella sotto e ciIctto biblio- 82 - teca di alcune ; meno mi per6, intento passava richiedono le ho vedute Fanchiotti v' ed riviste grandi erano fatte sono Di essendo Ci6 lettore non il usarono Solo me sari ne scritti degli notizie politici dcU'esilio se, — forse tutti nelle e noi per sperimentato) ho mancali oggi ; che coloro testimonianza. che che rivelazione qualunque essere che giomali (com*i«" 1874 maggiori, conseguenza, pu6 nei anni primi bibliotecario), d'avere sparse nei rendercenc potevano non nei massime — (massime pubblicazioni. un si dairinglese. difficoltk P. diedi che poi forma loro piCi d' titolo, Ic il che tulti) italiani, si die altresl, (anonimi del nella nelle (e P. e : mi estrinseci Altre del nem- lavoro non dati quei noto citandole traduzione Diro le qui e contenuto, lavori ai quando questo bibliofili. i parentesi Ira la grato) ; altri, aggiungo di appunti riferiscono tentare il accontentare si mai di mente conoscerne a prendere per che quelle solo di pensiero la per addietro, anni piu altre recentei - ci fatta, veng^ preziosissima. mio il ecco premesso, bibliografico embrione : » 1 imputati e Lesa di Stad negli di pubblicate per versal] La 2 e data h LE — E PROCESSI DEI — Maesta Modena (segue Roberto Torres, si in falsa. Fu PRIME aderenza Reggente tutti stampato i invece VITTIME Sette da Antonio Paesi la Panizzi liberi, FRANCESCO — drid, Ma- deir67/i- Stamperia claiidestinainente DI proscritte Tacito) di sentenza wia gli contra alle scritte Notizie — trova di e -- *** da SENTENZE DELLE 1823. a Lugano o IV a Ginevra. DUCA 84 - SONRTTI 8 - CANZONE E Maria Matteo Conte del — Boiartlo Londra, — Ivliziune 9 dalla K(Ii7. ID di CHI — 1 LO — LE — di Londra. tip. le V. /. bulletin e 14 dal Note Torino in-4*^ vol. Bellissimo -- in impresso esempl. 100 CHICHEMETECALL(= L a del The « advertiser. Rockliampton Boliettino (=» » ce?itro) del Q. Opere in pul)blicato Queensland all'edizione pubbl. e copiose nel conserva Discorso — dal Divina della Nn. del 1-37 I848^ 1849. MoraH — si 15 C. critico Central in -16.^ i ». ANNOTAZIONI — curata studio — annunziatore del 8 -1 C.) and R, che OF appen- 1858. — C. lio) Discorso WORKS 13 I al Note « in-i6.° 1 due con EDIZIONI ristampate Wittingham. Lon— V^ol. Vol. 1S73. XXVI-748, pagg. BOLOGNA. edizione, QUATTRO letteralniente massimo, e Wittingham, 111-4.** i 1858. Seconda Milano, a amplissimo. nmrginc e Wittingham. PRLME Commedia di Carlo Vol. DA STESSO Londra, — 12 furtc carta ristampati s. 1845. — dici. di di case e. FRANCESCO ERA i. e."«ein|)l:iri. 5") Italiani. iu e^tenipl. Vol. pice. CANZONE Classiei 2'y} nelle 1 suli E dei lip. dra, di rarissima SONRTTI — in-4" 1835, March. mss., Museo pronunziato Massimo dal di deir Perrotta Orlando (Milano, di mano A. P. Furioso 18 18, in-fo- suU'esemplare Britannico. alia Camera d'Azeglio il dei 12 Deputati febbr. 185 in 1 — -85originale, Testo tracUiz. colla fronte a A. di P. Londra, — in-8.° 1851, 16 CORSO — all'uso STAMPE DI del pubblico ? — . . . . 1851. 17 ALCUNE DI — italiani archivi PRINCIPALI Pubhl. in QUESTIONI collaborazif"ne col — Bonaini 18 pnhl)lic6 lo P. italiana. tradnzione k d'esilio vol. un — a in ingle""e ci6 iucarirato di mia alia nel liiglio del 1871 dal in nel ; Giovanni edito in-8", ufficiale vita dalPautore, 91 pagj;. bibliofilo cesco Fran- in-8.° 1867, intorao CENNI — A. Lucca, — sugli Tpevo? Inghilterra. 1875 no Rezzi, siio compagno Milano di la stampu Fnori — comniercio. 19 of students ad tare G. 20 dagli in- An — 1 — in iiso London the degli Tayler, for the Gramniatica (= di Universitd use elemcndon, Lon- Londra) — in-12." from Italian writers prose iiaiiana) prosa London, - Estratti (= G. Tayler 1828, 2.° — STORIES from translation scrittori italiani illnstrata v. delV 1828, di GRAMMAR university studcnti ESTRACTS scrittori 21 22 ITALIAN elementary — il ALCUNE Vol. illustrated con note) con Ill Italian — with London, dairEpistoIario di di U F. Tayler, A. edii. a P. Le Moonier. linear interdi traditziofie 1830, ad literal Narrazioui intcrlineare c G. LETTERE (== notes. letterale una with writers, Ugo in- 12." Foscolo, 23 LETTERE — INEDITE di A. P. Nicomede a Bianchi, V dott. Matteucci, prof. Pabblie. da Mattioli Corradini V. ai e ueH'occasione Cugini. del centenario. Num. (V. 38). * A 24 the of the delta Letter Societd I'istituto, 25 and institution del in a C, the Society, meeting, nov. chiarazioni del riguardo at i8j7) sul Pa?Uzzi, of 27 of (=a SHORT books stampati Breve or a di Biblioteca the President, the of Fellows at quel- in-8.® 1837, by their Presidente, the general sulle e Societd delta assemblea in books dal stampati GUIDE to — printed Presidente Sussex, di- Reale^ in del generale jo the British Museo Museum. Britannico). in-folio. 1841, A catalogue press. read del so netV prindet libri dei Catalogo London, sex Sus- in-8.° 1837, — (=a or letto CATALOGUE 26 the to membri ai London, — new addres Panizzi, Disc Consiglio sig, tlie of 1837. 30, Osservazioni (== Mr. respecting on London, Council the by statement Duke delta — the on the di catalogo stampa,) di H. in Duca H, niiovo so R. now R, //. sul cor H. Society, Royal that e C. OBSERWATIONS on nav. the Reate^ or — Royal of of library the of President (== ^ LETTER — open now di guida aperta al tho quella pubblico). that the parte portion the of library public. delta London, biblioteca 1851, dei in-8.** libri -87- British 28 - of Guida (= 29 — 30 — 31 — libri in — printed pr ogres ON its Museum, Sulla incremento ON — the reading trasporto di lettura del deiritalia Ripubblic. nel 1868. di di LI A. nel pubblic. P. Biblio- a 1846 Comuni. of and libri stampati libri sulle the condizioni vari of books Museo the Britannico, London, books British stampati in del printed of of printed arrangement. Britannico), pubblicati dell presente classificazione), Museo I CO STATE PRESENT condizione e Relaz. room Sul ART 1862. SUPPLY (= avanti. so di la e THE — nel increiise raccolta Naturale Storia Ripubblic. COLLECTION THE — di riparto AND dei Camera antiquities. and books. sfampati), della to miche of dei stw 34 — rooms in-8.° 1858, PROGRESS Origine, (= sala STESSA (= British 33 LA library d*ordine 32 STESSA ORIGIN, tlie teca LA del esposizione exhibition the to history natural London, Antichitd). of il deir GUIDE — of department the ed Museum 1845, in-fol. from die brary li- Museum. dalla biblioteca London, politiche giomali in-fol. 1846, ed inglesi, alia econo- dal 1823 ss - STrni 35 CRITICI, STORIA in poi Quarterly review, (Pill italiaiio, 36 y ili ijuegli scritii come si (]e""uine dalle LETT FIR (1823-1870) binetto dclle P. e dei di ERE di G. Luigi in ripubblicato e illustri rivisto di amici al ga- Britannico. Museo al e addetto Pagan, — edit. Barbera Md'rimee Prospero » Fuscolu). al Uomini disegni Kirenze, - 1*. A. da pul)blic. in-8°, LETT 37 A. di view, re- gner Forei- — etc. — tra"lotto statu lettere ad K stampe unico dev'esvere Edinburgh review, bulletin, Rockhanipton — DI del- anni primi — British — d'uno — review, North review, italiani Vol. Westminster « dai inseriti, etc., in: POLITICI, BIBMOGRAPMCI, LKTTKRARIA I'csilio - 1880. ad A. tradotte P., V da Olindo chelli 38 Guerrini libraio-edit. V^ite Scrissero inglese francese : Pierre italianr" : G. biografici Coivtan al Br. XIX Zani- » — di A. Pagan P. (gia impie- M.). Grand [« siecle Straforello, etc. Loris e Larousse. du In Cenni e Roberto : gati In N. Bologna, 1881. — bi in-8°, Voll. Due — dictionn. univ. »). (« Dizion. Treves), di geogr. storia -89 - • Chiesi. L, Relazione (« A. Seb, P. Tecchio. G, Ricciardi, M. Lessoiia, G, luglio CarduccL Le (« P. » "/• Atti — » itiiliana *). Barbera). — vittime prime "?). 1792-1827 liberta potcre e di 1879). della Volere (« A. d'ltalia, martiri I nomina 1868). di (« Martirologio (« sulla ;» Conimemoraz. Senate, Vanniicci, A, Senate Senatore a (« del al etc. v Roma, p 1897). V, G. Corradini, Fanchiotti, P. A. (« delle rale, il per Centenario e Han no letterato di parlato A. P. di popol. A. » P. in ritratto col Comitato del cura a ^ 1897). bio-bibliografici (Pubbiicaz. P. Reggio, 1897). 1° tip. Cavessago, — » Cenni cent Brescello. 39 sua — feste del I'opera e P. Italia — Ricordo A. (« / Belluno, — 1897). bibliotecario patriotta, come : G, Perrot, tnondes. deux L. Settembrini, Detto e P, /. Rajfia, Ghiron, (« Lezioni (« I (« 7 wattle A. ad dell di uomini I'era des ») Luciano, 'Orlando di tradotti » furioso 2 — I illustri Vittoriana giornali, italiani ; » maggio P'anchiotti : ») bibliotecario un del (G. ossia ital. letter, Persci'cranza Basket, Revue P.). vicende Le Cronaca, gli di dialoghi fonti Le nella » 1875). (« dedic. nella Todeas britannique Musee (« a — 1879). « di Note gl* istituti Londra 183 7- 1897 e rante du». j( 90 - L, Sieccheiti, !| Nitcnui de 24 dal vari, Spaventa » universale, Pozzolini-Siciliani 1879 avanti). nella Visita Vol. a Illustra- — Treves, (« in 1879. apr. Silvio (« zione C articoli Geneve, Salvatorc. — 1879. (in Aniologia Sommaruga). » popolare, Journal V. Brandelli (« Ilhistrazione - I'*). Settembrini » . nella E, Martinengo, White- Jessie y. Illustraz. IF. Mario (« Mario, e Patriotti (« A. Mario, liana. Ita italiani Vita di (« 1876). » Treves, Garibaldi Carlo 1890). »). Cattaneo »). — 92 - - Presidente Cav. Effettivo ZATTI. LUIGI aw. JMembri Bacchi Alfredo Honaccini Domenico Bonori Glicerio Federico Pecorini Poldi-AUai Soliani Costante Petito fra cuniario alia niaturavasi di buona il Belluno, blica del e mensilmente in leggere a loro concorso fu berate, deli- il concittadino Scuola R. Tecnica che » avrebbe deirUonio queste luglio 25 Bellunesi se pe- di nientre della Studi citta, bio^rafia una sottoscrizione d'interpellare « quella una del direttore periodico Ernesto. E seduta Bonazzi, — Benelli aprire feste. nclla FRIGGRRI, Luigi - del delle proj:":ranima, ENRICO di assicurarsi per del - cav. Camillo. Zatti - fii riuscita proposta a prof. C"Miiitato cittadini, privati i del cura dott. — Luij^i Trolli — cap. — Segretario Prima — Rinaldi Giuseppe — Amedeo — Napi^leone — Salvatore Farini Giovanni Boni — — Gorini Volfango Bonazzi — — si di assunto Insigne che pub- si nire ve- voleva commemorare. Rispose gli di egli veniva In un di numero alia liano casa parti com da no accettando, musicare, popolani che fu il Bacchi, PANIZZI, e Friggeri Orgoglio Noi del banda, le droghiere seguenti Vedesti a L'anima il forti si or di, primo sensi tua compie ed s'apri. incliti il strofe secolo gran Massimi- ostello, — parole innanzi giubilo Dove che un 'Italia, con geniale P^ da di e le Brescello, salutiam Questo era proponeva d di e dar a cantiito, accompagnamento Panizzi, onor fosse perche con dei invitato dopo, Poco to. deironore ringraziando e — : 93 - Van al to loco tuo Fu, daU'eta De' suoi - ascriverti primiera, eletti piu All'onoratii spiriti schiera. Ardeiite di Devoto al Avevi il T vil furor 'appose Bello alio d'un a stranicr. proclaniar die i A Libertade han drittc^. dal popoli ad incoliimc — del itcn(»bile condannar. anibasce Dairira csular. capestro a T'osava Here Eridan»" nativr" T'astrinse Tra " delitto II Ed Patria despot reo E \'cr, al c la cor I'odio E Ma in Giusiizia, dranno — Oscuro, nicsto, T'urcasti il povero, suol briUinno. AUor La lua E Tc, tli Kama Ai liitti l/ansio ai Te dal Nni Perclie P'ati ; prnpiziar a r esilio alma, e a frang^erne scc«»lar. Italia nova memoria. tua esultiamo, sei onor. sublime gioj^o 11 la primi volava Vt)lji:csti e I^^i^lio, patria Suoi Sarra : sonava, della pcnsicr alia cor altissinia E Ogj^i il c disse cui mondo pel mentc gran Assunse Menlre I'Anglia coniprese o ANTONIO, gloria nostra Perche Clie alle Insegni Virtude sei ; indigete, Numc venture cn\ iu"" e Liberta. eta escmpio 94 - Ma trt)vatt)si cosi doveva chi bene non maggior la Per parte ignari idea della di fu lo ginrni diviilgatn ne' I MID esito. La solerte alcune assai corlese dinioranti di ghicra del festa senza riusci di stazione esserle per non loro invito ad altri del Comune, ai altri essi con- per- la predi alia Governo, funzionari, Coinitato, perche e avrebbero non prezzi, Rincrebbe del pubblici di circolare ad ad prescnza. ristretti, nei e membri ai aHlucnza Panizzi, porgondo man- il buon una sindaci a varie le ribasso tlel al- riprodurre niaggior poi di discgno, assicurare un paese, la di un solenne popolare, git)ia Comincio mancata ineno precnncetti gurazione ed supersliti colla ditTcrire fatto e diramo provincia, tlel de- le con- consentito degnamente. ospitarli Ma, del alquanto tioride poct" corse in premi a avere Kssa e gia ripartitesi ferroviaria festa Senato pri- musicali erano eseniplari, per parenti T finanziari, dizi«)ni di la eslendere potere mezzi i bande il niotlesto prcparare societa della unorare Presidcnza i nel fuor autorevoli sonaggi non tiitti a le parecchi Coniitato, straordinarie. corse cittadini dol tlalla la pure indussero di presidcnza, ottenne rinunciarvi. quindi FissatDue ccnlinaia instancabili flip coristi, intento assegnati opportunita signori dei fra quale centcnarie. piu a giornali. pDpolo, di istruzione d'onore. dipltuni k-ste sioni, c c al spartito abbandonata Gara o stanii)a, locali Ragioni cuni a fu e cure, lo dove si : insorte, ; rclativi c«"n musica Reggio di alia tempi) altre da mandare pote non Concorso un d 'invito nero, di dilVicoltii prnvincia leltcre il distratto note, salute, bastasse altre niitiva in che i)rest"», le porre - « di parte sera del Bazar : alia la consacrazione fu libera (juale politica, sabbato, di e tutti e 25 beneficenza urticiale, ingenua hanno animo con settembre, " manife- nelle la partecipato, conimosso. colla sale inauterrene 95 - del di fuor ideiita Soliaiii drappello geniale uii il adempirono cordare il falli) involontario di nonie di poterono quali oggetti, Ma ! dimenticare signori in vendita la che signorine, Peccato grazia. che i)iuttosto cosa riunire affidarne e spiritose e molta con tutte di i gentili ulficio loro attuata di migliaia alcune mostra vaga dai felicemente Trolli, Luigi e e Era trasformate. elegantemente programma, Costante a municipale, palazzo - ri- non il coinnietlere si- il preferiamo qualcuna, lenzio. La 11 niala. per di alcune rinnovando insegne le sventolavano d'una sole prime di frotte poi)olarono persone ne AUe cinto subito mitato - e — delle egrcgie alia niinarle festa. tutte, Morandi a una i)ersone Nella faccianio e rag. di gara treno, onestc il liete e veicoli su Presidente cav. dopo, nienzionc Gaetiino che » delle sala parte re- del Vice-Presidente cui il ci dei ricevimento I'in- V'iani, di trovianio signori Co- ono- accettarono numero, in storno nella da Rinaldi, buon apposito alio Tiro e Luigi in in avveniva, impossibilit;i solu « Un'ora dott. die, banda, — Operaia pure Sindaco di giungevano di suon vigorosissinia. Sociela dalle Sin facevano altre al ridenti arrivo ogni Hnestre le tutte vicini. inaugurata presenti del ; A fac- balconi, autunnali. ad : cui amici paeselli della rari ed dell'abitato, fuor asseniblcc Carlo fu 9 divennc vito dai sorta vie nieglio le superbamente giornatc le loro infiorando e botteghc. scendevano, parenti accoglienze d*ogni splendide piu nuovo nazionali, si ore di del ani- inibiaiicando pacse, a mostre e bandiere dclle il verniciando case, fatto avevano gaio c insolitamentc apparve i rittadini c Undo piii Brcscello 26, Miinicipio renderc ciate del mattina : cav. rapprescntanti no- aw. la 96 - Deputazione Pnwinciale cli nicipio Reg^io di locali Storia Patria corrispondend del Suimpa del "" Resto del Gazzeiia di Persone e Parma « Secolo al i quali lettera che niorali quali il da alle 11 feste lustro e d'ltalia spedirle occasiune. il K gli ajuti Mi Brescello U nnei de' delPil- tutto quanto di Boretto, suoi la seguente 26 settembrc membri, affettui"- di straniero, poi e gratissifno Cainillo seusi di Nazione e reverenza devozione stima Comitato. II !Si)ulaco, D. in Tlllustre MOLESINI. verso nome Italiano, simpatie e ». esprimere, verso di e le il scientiflci, Riscatto Cavour, Inglcse per alto patriottici, di cen- PANIZZI: tenuto del associa primo ANTONIO causa Benso Tinrontro aminirazione del meriti alia si grado avere per ultissimi Grande buon Cittadino p^uadagnate Nobile di tato Comi- acclamazione per comineniorazione insigne per Ministro soinmo in Grande suo approvato Boretto 1897, Onorevolc cotosto a icri giorno, Nazione, avere per di sentiinenti del della lo comunicare celebra nascita della e did Comunale decoro il di onoro CoDsiglio presso auspice di Municipio Comitato con- con memoria copia parecchi del Comunalc: e alia una ai lettura phmdendo rcse mandati^ online che letterari: data es- gendli lettere Museum^ onoranze a Consi^lio dalla tenario tioolari ad scguentc « lu- : ascrivo questo assai poterono non e BonHto, Mi della e » niandarono British alle Presidente la inviati, feste delle dai giomali, Centrale fcccro de' del aver che appositamente Italia "c altri putazione De- periodic!. enti (jucsta di indirizzava dell' invitava in contents .», adcsione, Capo, stanipato redattori, la per Oltre di e » il Mu- per Ferrari Biblioteca. rapf^resenlare, esprcssioni suo sissima la loro Direzione nobilissimc non per o farsi di La fosse ne' o tfilegranimi lustre e ; v" autorevoli prescnti venuli. Giuseppe da lino relazioni singhiere sere Car Manfredi, Enrico prof. rappresentata era « dotl. ; cav. ; - la un ai Uomo, S. V. e piii alti i parverso il 97 - Alle cittadina niusica mosse la folia la galleria i e lungo ce palcoscenico, di liani lo il al fra porta 11 che del lettori duro la lettura in ricambio tali Nelle alia ad Stiizione « storni ", o ; « e di che gli ; gente. che da che scriviamo subito riferire lasciato ora e parole, ricorderemo ai che I'oratore che al- persone affettuose cronisti, e si possiamo giudizio del busto di Noi n^ di destra, capacity, Friggeri, mezzo, So- comm. rigurgitante e Co- n*ebbe lunga- resteranno cuore. parte che parte v" si colombi, Bazar di della — suonando e si ov*era riversava o le loro di nei prcparato « per- cortili un del campo ", Boretto, bellissime rendevano nell'elegante beneficenza bande marcie nel affluiva popolazione acclamando, principali dei o nel simpatia, Benedetto S. rin fresco degli di incontrare, vie le caserma e Poviglio, e correvano Come pomcridiane, ore Castelnovo vole nel per del a centinaia altro, II un'ora segni impressi mente giornali. libretto. circa sala avvedutamente la I'atrio dir II platea, aumentarne piu a bellissimo commemorativo. i presente il Enrico dobbiamo dissero piu. signori invitati. appropriate prof. parato co' Nella di con il si- po' un proscenio, sorgeva pure Discorso non ne Sul onore. e altri gli e piedi, Zatti, suo cenni posto, fine a pubblico al principio presero vedevasi Luigi al panneggi bandiere. in aperta cav. prescnta cio scanni rimanendo logarono, questi di trofeo un di adorni anche e giunse, ... dell'oratore, dagli sgombra d' si apparvero stare Panizzi posto tavolo Panizzi, dalla del congiunti teneva fronte spazio, mentre Quando dai sgombro tutto i mitato, sottostanti intervenute, comunale, teatro il percorso. tutto potevano ne associazioni al dalla preceduto corteo, delle societa palchetti quante fruire lare della ala lungo un gonfaloni sede faceva gnore, dai e dalla si Nel formato ii, ore - tiro Festival della amiche- a segno popo- 98 - A He 6, 1 una sidente Zatti tC|;errimo di Esultianio, di foriiito uomo torie V Cittadino, pill vivo perche lo la e «.• divisa Panizzi in ramicizia dcndo doi dotti aiuti quali considerazione Nulla vi prof. Knrico del il ciilto limitero IV, duca mani gnamenU' nico; — aspirare. limittta come 1^ ed di sof- o questa puvera faiuosi da fra Sovrani, i Kbl"e cbio- ricorsero, delP dMtalia, uuita di lo colmarono ; 1' Kuropa, tutta lui a ; suo ole- seppe stranicri. gli fattori col lontane, costanza stimare altri e e lo post) Ma la immcnsa quali rimperatoro e come di Liborta della convcnzioiiali appartenuto ed amico che per mantencr lo del non al cesco Fran- ospitava mondo bcni- Hritan- avrebbe lia aver reflTigie; il Musno politico: quindi apparlieue di potendo non straniero ; essa una Concittadino. dispotico Inglese mio, vorrei implccava ne Dirtrttore altro nossun la Grande modonese, Naziono dignila cni famiglia, il j^ovorno Panizzi, : toatro, nostro Tegregio noslro Stato Antonio a nel stiimpato ogni del contVonto: alia cospicuo, ilalle iVoiititTc in illiuninata S"'i(Miza verrii monioria di della lia intrattenuto ontrasso niicroscopico elcvava bibliogral'o,ba no lavoro suo questo peraona liberale govorno 11 alia a del la ve libretto prezioso Mi nolle il tcrroro vita, porch«" staniane, sua discorso Friggeri. vivo sempre della diro elaborato ])cn copia serbavansi quali torrc prcsso piii Ministri obbliga- III. Napolcone con farsi D'Azoglio affetto di e in coU'invitta patria, i principali Garibaldi, dal accesa erano spargere ma ; o do^Ii statisti o ne' popoli italiano noino cui un Stati. esularc oporosita il la per Cavour, piccoli eccezionalc, onorato per del abil6 anni generosa, in tempi santo e esul- Patriotta, parecchi tristi in Tin- PANIZZI, grande d'anima e tempi dovunque dovotto posizione una rondei'o poto il pre- siete! per c superstiziono; inj^ogno, cogli studi, colla ad in libertk, rizzato Italia, niiseramento varsi naoquo Icgittimc aspirazioni Antonio qui il quaiiti qui c intclligenza la per rignoranza focaro quale, popolo al ANTONIO nacque Bibliografo, insigne fervida amoro ovc Brescullo, patriotti le forche. ai Casa questa a citUidini o alia : Dinnanzi tiamo, faccia di ; parlo cosi piazza prin- nella ritrovo Panizzi casa rilevato, alquanto palco un die si all'antica cipale, guardando da folia gran - potuto una il patria Panizzi, intLro. loo — delle parte per d'insienie Dalle cio il tutti, sopra dalla girava per le vie illuminate vennero di lumicini di pigne, fu gionn) Taffluenza Alle la quali nii- Erano modo in disposti da giapponesi, ventagli facevano die ore il 11 comunale teatro straordinaria della anniversario ; buon e Soliani, Sodeta adunanza, il oltre Sindaco a del vi e ad i alcuni il quali Rinaldi), una tutti presenti fra (aw. tenne trentaduesimo il onorari, invitati parecchi che Erano Coniune condusse brescellese conimemorare di di festa. fondazione. numero pcr- imbandie- ancora Operaia, per sua era pcro filarmonico corpo la di aria 27, rallettaniento mancava paese del nialtina nella popolo 11 stessa , geri i * perdic c stra»)rdinari. serbando effettivi di fcslivo, non trattcnimenti al fanta- comparsa. Minorc rato, s'ag- o Cento, monogranimi, c ap- e godono. die nazionali, * clie di tinte, "ritalia stclle piazza, splendidamente fama bandicrc pcnnacdii, mirabilc beila continiii nella Maiagodi vaghissime luminose comporre s*accalcava fratelli alia meno e, aiternandosi, riscotendo principali, dai prova interpreti, musicali, corpi vari die quattro sola una singoli i concerd, popolazione sticamcnte gliaia i 22 attraentissimi plausi con Allai. Poldi alle 17 ottenuta encomiati vanno maestro ore eseguirono non bande. quattro di ; — il i soci deputato prof. Frig- rappresentanti di giornali. II plaudit«» Consiglio consacrati Presidente Zatti discorso. alia i Salutati Direltivo menioria la apri present!, bell«) paresse di improvvisando seduta Antonio loro spiego in congregare, Panizzi, i un ap- come al (juesti giorni figli del lavoro, lor - uniti che, mico il morale, e di trionfo di mente un nello scambio alle delle vivifica da insUmcabile fortezza pilata dal solcrte sodalizio, statistici, ha dalle che ; in fra i cui sia socio data alle "id la altre E 6 per6 di tutti, il la capo le e society, al presente anno, che bene e esso decoro il per dati con e deH'associazione, e ; non di pago di prodigo ve- continui dell'elegante fatt(^le sede. propria bella com- vicende Le particolari dono relazione, e fa voti per- di degli professione di buoni si operai, pacata, inci- ascritto, quale semplice, parola con sodalizio sua migliaia alia della il molto cospicuo la lettura fino di d'una dare benemerili compiacenza sua al onorario, per dovette stampe. Soliani, esprime mentre lo mente lavoratrice, affetto, applaude L'onorevole siva, un tant*alto, lavoro. Bonazzi. 1865 sempre tiene essa L'assemblea che quali nel piii fu ne fa storica classe paterno con sovvenimenti palazzina, nclla evidente cittadini i Zatti lei rendere della pro Fra su impresso dovizia con da a lo gliare nel Volfango origini sue modo in paese. emerge anch'egli giungere costanza monografia esposte compiuto del fu forti- e intelligenza, PresideiUe segrctario abilmente sono il diligentissinia e del rinianga concludendo, lunga della quale, della addestra si pote se la resempio. iniitarne Cos) alia e egli che che ; : i vincoli cementa Panizzi Ant":)nio preclare doti alle deiranimo augurare per vita. operaio che meno alia della affetti, alia adunanza operaia aspirazioni, proprie Ic classe palese arrisero quella come dalla degli vita la econo- fanno leggi, tutta quindi resogli e patrie per Disse idee battaglie grande, non Grande. benessere comune delle che omaggio fratellanza, fica ideali quegli nuovo pel Tegida sotto quel fosse sodalizio fraterno in - essere del operai trova di ch'egli proprio continuo ha paese, in imparato mezzo a sti- 102 — ed mare associazione di brescellese provvedere modo da alia assenze le ch'egli cure arti, sia la vorrebbe, formare di composta educative di I'linore concesso di somma Vive per Flsso al banchetto luogd in un «S. Benedetto sformazione in della degli uso operai, varie che lui a tale a la uopo di rappresentanza generosa I'assemblea e del quale la industriale, opificio alia eco di- si popolare. salone », risurrczione fan.io ccmciltadino, recarsi ha caserma* nomica acclamazioni deH'illustre scioglie Direttivo lire. trecento comunicazione le Societa alia offrendo biisi, perche quindi prega in eserci- pralici delle manuali ; le pome prolungate e di e agricoltura di ad biblioteca artieri, E Consiglio al quella ad dedicare di deila : capaci cittadini. liberi di piccola operette piu felici, piu una degli morale e sottopone una specialmcnte e tecnica inizialive belle ajfgiunj^ere gli permettono non di proposta dcbba diritli loro alle che no piii abili, i lung:he se coltura renderli nobilmente tare d'avvisD i E^H aniare. — edificio vaslo attende che la tra- sua alia giovera eco- intendimenti agli conforme Brescello, la ancora tanto fu che dal Tacquisto municipale, quando ne fece nkre copcrii fu egregiamente Governo. II banchelt") banditn di in meggia Fra la bella On. comunale prof. il Soliani, del Friggeri ed di disegno Panizzi dei Luigi Artoni, altri di ritratto Antonio il adorno pareti, alle sono im- pri- Panizzi. Tancredi signor , fratelli Domenico col che festeggiadssimi momento i quadri Zatti, semplicita, elej^ante con i seggono, che Venuto fra : dello professore cognato, suo fiori tela i commensali Venturini, r di e cento arrcdato salone un bandiere di evocando a Cremona, i sono piu brindisi, e il Carlo sig. ricordi e I'avv. prossimi Ulderico storici, parenti. felicemente parlarono Zatti, Boschi consigliere il Chitollini, con il patriot- 103 - tici concetti. dei parent! Cliiuse di accoglienze Intanto dei colla dei la copiosa di artificio, S. Agata "lei pioggia la pubblica ebbe successo municipale, teatro ad brio, di fuochi altri Mariano gioia pure duro die la Boretto fino animatissima scello Bre- e concerti. al Danzante Veglia gran di Riva eseguiti ben con e dopo essa, di nuisicali circo- loro col termine sig. altra a luoghi 1' accensione bande Le festa rinoniato de' \ — accrebbero me- interessante, da* pose e del Bolognese. Ottimo die razzi opera assai alia nota festival -A numerosi piii gaia fiaccolata per alia godere per accorse riuscita convenuti una riuscitissima le per fatte onoranze gente tiratori, ciclisti, mettendo stanti, nome Brescello affollando, veniite Molta definitiva sfilata degne a Antenato. s'eran vie Boschi aw. ringraziando le per Grande le gara alia e divertimenti. restanti alia Panizzi, Antoni«:) lore 1' splendidumente ricevute, del moria - alle del sei ore martedi. due Furono i de' quali, Antonio per fu Soliani, anche del poveri per sul fiitta labbro di giorni paese e care delle del munificenza una di abbondante quel tapini emozioni ville cav. L. Zatti benedetto ; nelle suburbane, distribuzione suono tutti per e di de* case fratelli pane. il anche Cosi di nome Panizzi. E. F.