I.
UmLEOPOtEEITQin
DI
PANIZZI
ANTONIO
DISCORSO
DKL
Prof.
ENRICO
FRIGGERI
^^^f.
c^e
BELLUNO
PR
EM
I ATA
TIPOGRAFIA
1897.
CAVESSAGO
//
settefitbre
dalla
nella
jSgy,
nascita
fu
discorso
presente
di
commemorazione
Panizzi.
Antonio
?LIBRARY
SCHOOL
\
letto
in
Brescello
del
il
pritno
giorno
cenienario
26
T"
P/
LIBRARY
SCHOOL
%^^M^^®^^^^^^i^^k^
^
I.
I^^ESsrsAvoce
1
HlS^H
I*nl
Voi
a
ANTONIO
per
quella
nativa
:
dottrina
da
la
ed
labbro
dorna,
ad
Io
chiamava
del
centenario
ojcgi
di
natale
ridesta
accettato
nella
si
foste
Taffettuoso
conscia
grido della
che
altri
mia
famosi
—
prcferito
avrebbero
serbarlo
uscisse
dall'amore
la
a
la
parola
piu fulgida,
la
disa-
sia pure
—
orgojjfliocittadino
piu
invidiata
Mi
c
il
volendo
oscuro,
me,
dall'
e
volentieri
assunto
—
delle
do-
glorie.
sue
ho
—
brescellese
airindulgenza
mi
,
,
eloquenza
illustrare
mestiche
riconobbi
sebbene
quale
animata
se
intesa
io
voce
ufficio, ha
nobile
che
il
mi
dalla
die
quella
PANIZZI.
In
terra
autunnali
celebrare
per
,
pr)tcva j^ung^ere
—
di
piii ^radita
cuore
quiete dejjli ozi
^
innanzi
inio
Rresccllesi
o
—
con
vostra
nienle
cortesi
questo
tanlc
riutlire
compiace
un
entu5?iasmo.
luoj^o da
lontane
quasi
cui
memoric,
I'eco
fcstosa
giorno, incoraggiandomi
l^t
di
vi
e
lieto
parlo,
che
mi
cui
la
tasia
fan-
in
del
a
augurio
plauso
quelle
onde
prove
6
-
dell 'arte
non
—
formarono
il
dire
so
ingenue
se
audaci
o
allctUimento
geniale
piu
-
troppo
della
felice
che
—
giovi-
mia
nezza.
Innanzi
ch'io
dine
sento
niio
ha
spici
che
odierna
che
furono
nostra
dalle
e
raunanza
volgo
;
Grande
vicine
che
lietamente
patria,
e
tutti
ideale
un
si
ovunque
E
dalla
solenne
la
parenli
su])crstiti
patriottica
de'
I'animo
che
del
sod.ilizi
i fasti
celebrino
della
conimosso
—
unico
agli
e
—
convcnuti
stendardi
agli
Hrescellesi
o
—
in
e
comniemora,
;
ordinatrice.
qui
a'
au-
uomo
Zatti
opera
piu
saluto
sventolanti
V^oi
a
abbraccia
si
far
a
riverente
un
qui
operai,
provincie
venerandi^
c
personaggi
(amai cui
sotto
Luigi
nell'
compagni
gl'illustri
ringrazio
mentrc
cavaliere
—
gli
degno
al
onorando
Soliani
d'infanzia),
; e
I'avvocato
presiede
cgregi
festa
grautu-
all'
Nabor
amico
e
profonda
conferitomi,
onore
commendatore
deputato
la
la
esprimere
1' alto
condiscepolo
luogo
la
dolce
per
il
concittadino,
tissimo
m'c
liitto,
!
amplesso
II.
Antonio
Panizzi,
i
ollre
suto
del
gloria
proprio
claniorose
imprese,
pill
Di
e
della
sua
le
cui
in
possibile
vita
cui
visse.
vicende
che
formarsi
privata
Cio
un
personali
avuto
avvera,
traggono
piu
lavoro,
che
per
origine
della
altrc
con
colla
e,
nella
parte
la
vis-
po-
che
--
carattere.
adeguato,
ct)ncetto
o
studi,
del
s'accompagni
non
si
del
adamantina
abbia
I'Europa
degli
perseveranza
ha
passato,
guerricrc
gesta
serenity
purezza
uomo
nessun
blica
I'eta
-
secolo
empicndo
con
coUa
colla
colla
monta,
non
ma
del
presente,
nome,
dell'ingegno,
tenza
del
quarti
tre
finire
sul
nato
se
vita
alio
dalle
per
studio
dcl-
conoscenza
altri,
pub-
il
Panizzi,
politiche,
e
7
-
ad
corrono
XIX
secolo
adolescenza
irrequieta
fallace
venire
d'angoscie
di
e
e
fortuna
e
il
la
e
da
cui
s])eranze
infine, nel
pieno
nazione
italiana
raggiungono,
sospirata, raccogliendo
lord
sofferti, dell'
amore
di
di
raccogliniento
fiiti :
quasi
ansie
della
Antonio
—
a
Panizzi
la met'i
tempo,
un
dell'
di
e
degli ineffabili
il frulto
intiepidito
mai
non
travagliata, sparsa
e
virilitii,il sorriso
dei
adempimento
av-
un
pericido
della
colmo
a
lungo
sconforti,
di
e
del
fulgenli,
baldanzosa
infelice
un
italico
miraggi
e
precorre
segue
esistenza, io
popolo
sorrisi
tutta
clie
a
del
sorti
giovinezza
una
terrori,
lotte, di
;
poi
;
e
audacia
un'infanzia
dopo
:
fortunosa
sua
le
infatti, rispecchiarsi
veggo,
una
Nella
parallele.
esse
-
dolori
indomito
loro
,
coraggio.
Ma
noi,
consentite,
molti
giovani
dei
in
tempi
Sul
che
che
ritto
d^i
a
oppresse
governanti
fu
pena
Francia,
cuori
i
li
fatto
ai
per
privilegi
ed
un
alito
ben
prima,
abusi
a'
quadro
despoti,
altre
r
di
e
di
che
da
un
altri
sperava
diri-
Non
apnella
scatenatosi
antiche
ri-
reciproco,
palto
quel po'
si
di
sanzione
impunemente
ben
alle
quasi
parevano
infatti.
distrussero
cor-
tiniide
nell'aria, nelle
idee
disoncsti,
sempre.
non
che,
uragano
ritornarono
e
che
pace
avvenne
recando
nuova
ser\-aggio
suggello
cosl
vita
introducevano
di
E
dell'
Alpi,
di
della
secolare
il
governati.
le
di
da
riguardo
breve
un
largiti poteva
Prlncipi italiani, impauriti,
avveano
delinei
da
aveva
aveano
il rombo
passava
il solho
chi
non
e
udito
io
Penisola,
favori
erano
toglierli,perch6
fra
XVIII
secolo
genti
;
debito
un
per
remoti
svolsero.
nella
popoli
ormai
sono
che
ascoltano,
durava
Ma
cosa.
gran
si
accenno
Prlncipi, profittando
I
cinquant'anni
fomie,
mi
del
finire
cui
a
signori,
o
cui
Tltalia.
reva
i fatti
perche
mend
e
nei
sentimenli
di
bene
;
che
ingiustizie,
fosscro
sp"iriti
8
-
d'un
tratto
poesia
di
V'ittorio
di
di
veder
qua
c
spettose
rono,
e
gruppandosi
principe
per
sollev6
;
di6
le
soldatesche
fe
nostro
ed
de'
ove
;
la
costituivasi
iricolorc,
della
fu
volta
il
bat-
Italia
si
"*,
fuga
;
e
Montechiarugolo
agguerrite.
italico
sangue
sortitoalla
gentile
dell'
nazionale
ver-
volere
per
1797,
federazionc
Repubblica
si
d'Este,
alia
ed
salutato
grido
Reggio,
duca
a
era
a^-
provincie
d'
del
gennaio
valore,
delegati
prima
la
per
nel
tanto
i
ospitare
egli,
primo
so-
arditanicntc
numerose
il
o
niagic""
animatrice
piu
fosse
pero
e
ammir6
che
di
to
tiniorose
Rinaldo
sconfisse
suoi
tan
al
scosse
costrinse
armi,
alle
reggiano
liberta
I'onore
ivi,
piglio
nellc
Ercole
citta
«
anni
innovatrici,
pero
ricusando
E
d'
tor-
ricalcitra-
avi,
lanciato,
duca
al
Foscolo
che
Bonaparte,
cittii
dal
quali,
aveva
imbelle.
austriache,
la
le
;
co-
(juel
antiche,
idee
Non
di
invilite,
degli
le
la
giovine
delle
religione
tiranni.
franchigie
manipolo
un
vanto,
per
loro
repubblicano
—
ccppi
giii
dove
risorj"ere
plebi
contro
Buonaparte
ma
di
i
la
Reprgio
e
il
cio
dopo,
del
dc'
buono,
lezzata
sato
difcsa
chiedere
a
poco
insorsero
che
Liberia
fecero
la
le
;
ribadisse
calpestata
Mrnlena
di
nostre,
di
a
jjuidava
che
far
capitano
eccessi,
Italia,
impeto
la
Evo,
suoi
^lii dall'Alpi
strenuo
—
servitu
nuova
T
in
a
aH'irrompere
uno
a'
cold
e
scoppiata
Meilio
mezzo
cooi)erato
Ma
d'origine
italiano
in
Parini
avevano
che
del
gli spirili
Giuseppe
Alfieri
d'armati
rente
e
di
nazionale.
scienza
fra
enlusiasti
civile
la
ordinamenti
trionfanle
Francese,
fautori
Enciclopedisti,
degli
^\i
sfolporare
a
Rivoluziinie
trovo
dottrine
dalle
Preparata
-
Emilia
;
il vessillo
Cispadana
nocciolo
«
,
disse
(come
Ma
gii
primavera
sacra
la
il
sete
gendo,
di
pur
dell'Unith
Carducci)
ne'
dappertutto,
d'ltalia
gloria,
!
Tamorc
troppo,
che
—
forti
e
della
indipendenza
liberta
»
baldanzosi
ridestavano
si
la
Italiana.
promessa
giovani
gl'impeti
;
—
guerrieri,
non
sfumava,
s'
acccjr-
essi,
9
-
dalle
inebbriati
rUonio
di
fatale
realizzare
Ma
se
e
i
ritorno
del
niondo
artificioso
poleone
anime
die
cirh-gli
aveva
idea
le
ad
spoglie
r
posta
si
e
di
(piel
die
iialiana
Na-
—
di
poi
i)enti
alia
non
aver
cadula
sua
ne'
sguardi,
^li
com'
ebbero
loro
ed
;
penetrali,
come
faro
a
»
e
lunii-
jxjpoli
die
fra
»siituit'i
in
co'
ebbe
l"»ro
Vienna
a
greggi,
come
vecclii
Prometeo
d'inestinguibil
segno
«
—
C(
—
il
incaienato
deirOceano,
i
e
toccanmo
di
Casa
il
Kcggio
e
—
deirantica
ii
rallcanza
die
dividersene
le
sbocconcellarono
nuovi
liranni,
si-
,
nell'esilio
d 'Austria
sognando
dissoluzione
Nazionalitii
congregan"nsi
Italia,
Modena
gnori.
la
sua
deiravvenire.
vie
trattando
e
fissi
aniore
Sattta,
:
gioia
e,
avea
della
vittiina
capo,
gelosaniente
scoglio
d'indoniato
e
il
di
che
gigante
radde,
sopravvissc
—
europei,
uno
il
levo
vagheggio,
poteva,
fiducia
creato.
della
senipre
segna
chiamarono
lor
con
serbanmo
Sovrani
novcllo
odir"
la
iennen"
essa
I
«i
1""
elette
noso
salulo
grande
nientre
d'Pluropa,
clie
curante
m^i
soverchia
per
altri,
reazionc
prinianiente
attuata
ad
la
;
piussato,
la
dopo,
cui
a
ambizione.
sua
degli
deslini
i
pugno
Pure,
anni
col
e
guerre
d'altro
omai
valore
col
delle
sloria
sconfinata
dispregio
graiulezza
slessa
della
pochi
insano
nel
nella
tnuscinava,
sogni
(|uando,
per
lenuli
li
»
scrivevano
villoric,
ininiortali
paj;ine
sangiie
«
fulminee
-
a
Maria
duca
essendo
Ercole
niorto
—
figlio
Krancescf),
Beatrice,
la
(phile
I'u
ili
Ferdinaniio
Tultiino
rampollo
d'Mste.
III.
Mentrc
scorreva
con
Tinfanzia
nipi"liia
e
seguivano
vertigin"^sa
I'adolescenza
di
Antonio
tali
fatti,
Panizzi.
tra-
lO
—
Era
egli
che
lapide
nato
Brescello,
a
il i6
lo ricorda,
dn"g:hiere-farmacista,
e
I'altra
del
niodici)
eccezioni
poche
lazione
d'allora;
il
—
che,
e
sebbene
sua
patriarcale seniplicita, potea
ne*
cui
rami,
oscuri
al
che
studi,
zione
dovette
manifesto
:
ebbe
le
di
lo
dclla
alberi
i)""p("-
nella
gencalo"rici,
i nomi
di
anche
fece
Nel
parentela.
aveva
Parma,
che
prefer!
maggior
grido
non
anteriori
studio
Aperto
quistarsi fama
geniale
e
facile
penetrante
gnia,
rilevo
di
c
da
certe
confidenziale
nella
di
Modena,
alia
parlatore,
;
alle
cio
donne
lettere)
ne
alto
aveva
gentili
vezzeggiativo.
di
di
«
colla
filo-
quale
di
lettori
aveva
giurisprudenza,
bello
e
tardo
non
indole
rendeva
continuo
liceo
Universita
perche
Brescello,
P"a
e
al
quindi
Ducale
fred!,
Man-
18 18.
in
valentissimo.
secondo
Pietro
dicevasi
facolta
agosto
d'avvocato
colto
massime
8
discepoli,
Passo
entro
parente,
suo
il sacerdote
allora
i primi
politica agita-
Panizzi,
i
libe-
Hresccllo
famiglia Cugini,
nobile
s'inscrisse
sentimenti
di
anni
Lettere.
che
quella
il d\
poi
;
corso
1814
a
:
laureato
usci
ne
il
a
sottoponeva
Belle
alle
Compi
prete
tempo
ospite della
fu
e
»,
cui
a
que'
latte
quegli
un
del
inizio
dove
Reggio,
sofia
maestro
nerbate
col
in
cssere
barbarico
costume
che
un
da
—
curasse
sacerdoti,
la vita.
tutta
per
primo
per
infusi
aver
quali potevano
famoso
e
e
spiccavano
e
operosa
airaninii-
costiliiiva
ne
se
tare
I'uno
1500.
rali
di
medici
letterati, avvocati,
Antonio
il
generazioni,
piu
per
non
van
ed
inlluenle
piii
ceto
Panizzi,
appartencnli
che
la
per
Luigi
commercii)
patrimonio,
suo
fuori
in
al
;
nota
modesta
quella
dedita
tutta
da
1797,
Gruppi
di
v'e
che
ciisa
del
settemhre
daCatterina
e
lx)rghesia brescellese,
nistrazione
nella
benestanti
famiglie
a
-
della
festosa,
gratissima
tiluna
delle
,
tutta
la
Patrocino
vita
cause
a
ad
persona,
ingegno
la
conipa-
quali
(come
chianiarlo
alia
ac-
con
Giusdi-
II
-
alle
locale,
cenza
Reggio
qui
:
gli
aU'onesto
avvocato
uflici
teneva
che
sciolta,
vicine
ed
Preture,
dal
anche
al
1' amicizia
assaissimo
giovo
Cocchi,
Filippo
Governo
Tribunale
legava
influente
che
gli
per
niai
fu
non
del
politiche
opinioni
di
lo
che
uonio
amicizia
;
professcissero
sebbene
-
di-
tutto
op-
poste.
Nel
oggi
a
^,
non
allri
borghi
del
Nello
del
stralore
Comune
blica
loro
il
nimo
piu
stimare
da
II
defunto
dott.
veduto
'21
nel
del
del
qualche
Certp
incarichi
quali
in
II
primo
saputo
uno
le
giorno
che
grande
d'etii
che
sua
cariche
n
se
tanti
in
un
efli-
che
accettava
le
degni.
degli
del
amore
funzioni
di
ignara
pub-
abbiamo
personale)
forse
—
tempi
osservatore
riferiti
deli-
c
in
e
riputati
per
udimmo
esercito
onorifici
rigido
da
inspirata
paese
'erano
vanitii
madre
cat-
mirabile
fiducia
la
d'allora,
meschina
aneddoti
la
latini.
ventenne,
fm
della
salire
con
a-
ricordare
compiacque
Presidente
commessi,
fosse,
per
parecchi
che
maturi
piu
(ch^
non
dell'
doti
inaugurate
commentarvi
a
ben
erano
egh
assunti
bene,
Tannona,
i
quanto
obblighi
prova
piu
solo
pari
Boali
Pietro
si
giovine
classic!
essere
gli
in
ma
;
le
per
pub-
pretendendo
doverc
discorso
suo
il
dei
p.asso
poco
essi,
Panizzi,
maestro,
dovette
queiruomo
Di
volte
piu
invece
Giu-
poi
—
commemorativa
tedra,
suoi.
e
Ammini-
Carita,
giovani,
del
adempimento
mente.
del
coi
severo
—
d*aver
blico
molto
amare
sludend
lapide
ne*
fosse
delle
alPistruzione
Prcsidente
era
livello
nominato
di
e
mando
lo
sul
Congrcgazione
1821
scrupoloso
della
e
degli
cati
che
faceva
si
tempo
cacia
Nel
dicono
:
della
e
Governo
veniva
egli
anno
Gualticri
autonomi)
col
che
estesa
Boretto,
Comuni
vertenza
una
stesso
deil'Annona.
dice
da
definire
Po.
divenuti
poi
(c'lssaipiu
anche
coniprendeva
ville,
per
Brescellese
Comiinitii
perche
e
Modena
isole
la
1819,
da
coeumei
giudice
de*
del-
regola-
12
—
nuovi
menti
piazza
intimarle
a
dispi^sto
era
non
da
nicipali,
il
in
messe
tando
clie
pratori
villici
clie
all'
intorno
che
rivenivano
gli
paressero
quando
la
lo
de'
costrinji^cva
—
venduta.
Cosi
pieni
vivo
dispoliche
cnm-
donnirdunle
chiedeva
loro
piii
fervidi
ricondueeva
carica
la
di
nei^o-
gli
con-
la
perdere
a
e
giustizia
amatori
nierce,
a!
denaro
il
la
pesata
e
che
poteri
senliment"^
de'
uno
;
li
restiluire
a
un
prezzo
frode,
—
feriva
misurc
qual
minima
valendosi
ai
:
por-
—
a
e
fatlo
di
l)")tteji:he,
ratjazzi,
se
del
sicuri
non
comprato
e
;
specie
misura,
^iorni
bilancia
piccola
pane,
la
Nci
alle
c
mu-
del
qualita,
calmicri.
banclii
una
—
scopriva
ziante
ai
vesti
le
la
dei
ordinanze
carni,
Delle
Co-
ch'egli
palese
alle
esaniinava
osservanza
ne
avessero
cosa
vendita
sotto
n.'Lscosta
fatte.
del
messo
far
per
sulla
versato
il
losto
trasgressioni
fossero
gironzava
mercato,
o
tollerare
a
vigilando
peso,
mando
contravvenzione,
chiunque
frutta
dellc
la
finestra
dalla
aveva
—
d'acqua,
catinella
una
mune
ripristinati
o
—
traeva
della
a
liberta.
IV.
Frattanto
mazione
sconforlo
di
che
poHtica,
provincie
e
di
nostrc
trasfor-
una
lutli
emi)iva
amarezze
animi.
gli
r
11
Duca
fettando
caduto
piombo
loro
nemico
mettere
italico
Regno
a'
imposta
spalle
era
magnanimi.
fece
trono,
che
acerrimo
in
IV
Francesco
sentiment!
sul
curo
le
nelle
compivasi
piedi,
d'ogni
le
non
nuova
basi
Finchc
non
gli
dalla
popoli
a
agli
quando
ma
;
piu
su
viso
buon
tornaU^
Santa
potessero
si
la
dal
di
cappa
cosi
gravassc
si
liberarsene,
superstizione
si-
lasciati
Alleanza
e
hen
senl'i
che
sembro
af-
dall'esilioy
ordinamenti
istituziotie,
della
noi
die
opera
e
del
scopri
a
ri-
dispo-
13
-
queU'edificio
tismo,
Astuto
time
loro
suoi,
le
cariche
fedeli
i
protestato
rispettoso
Soppressi
i
alle
gesuiti
piu
del
tare
il
ridica,
fu
la
i
contro
parte
E
—
'
(die
scrisse
una
Modena.
in
giu-
sapienza
il
meritava
Panizzi)
giudici
ed
incerta
sempre
Mili-
nel
nome
quale,
giurisprudenza,
sana
dei
arbitrio
il
ogni
con
Istituto
di
I'estense,
di
ovvi
languiva,
il frutto
regime,
che
I'ultimo
E
il Duca
appartenenti
fondato
niDnunienlo
come
isterilivano
Oppressi
vano.
all
libero
benefici
parziale
tanta
dovevano
che
ap-
ramministra-
ineguale
giustizia.
commercio
un
piii
rendere
intanto
perdeva
cittadini.
Stato
celebre
il
per-
tolleranza
di
giovani
aveva
vigore
statuto,
lasciata
della
zione
in
di
da
chiuso
voile
e
;
i
aniniaestrare
napoleonico,
principi
plicarlo,
di
a
divennc
nelln
erasi
;
I'istruzionepopolare,
Napoleone
richiamato
era
N(^n
giustizia
la
per
tosto
eguaglianza
non
uomini
a
inetti
prese
genio.
a
e
govcrno,
o
e
legit-
passato,
togliere
malvagi
richiamati
cura
die
codice
che
piu
non
opinioni,
perniciosa
agiale
Genio,
Abolito
le
dibattinionti,
del
cessato
rado
piu
-
-
classi
il
di
stampa,
solianto
d'onore
segno
di
col
e
gli andavano
Dichiarata
ai
tutte
non
pubblici
etenebrosa.
afiido
di
liberta
non
i libcrali
non
le
I'oblio
sotto
sviscerato
sofTocare
promesso
contro
suoi,
die
quelle
culti,
bile
cre-
aveva
d'amore
acccso
col
conseguite
investirne
seguitar
tletto
aveva
:
'infierire
coll
eminenti
di
rivoluzione
la
manifesto
lo
e
aspirazioni
comincio
di
s'era
subdolo,
e
sudditi
i
per
si
che
mostruoso
distruggere.
duto
il
-
coloro
Vestali
dal
di
gl'ingegni,
deperivano
estense
feroce
che
della
in
di
i
dispotismo,
patria
al
—
la
i
;
non
e
la
per
fino
caratteri,
pure
conquista
i
materiali
concessi.
aveva
fondo
lavoro
cancellati
venivano
ma
falsavano
industrie
le
anni
diciotto
si
cuore
fiamma
cittadini
buoni
serbavano
della
geme-
inestinguiliberta,
—
ed
14
-
di
distinzione
gnoria
si
ail' unico
fin dai
di
varie
intento
Carbonari,
assorbi
dalle
della
e
nel
i
dominl
societa
(come
Carboneria
morte
vorisse
che
Napoli,
a
;
e
o
non
IV
emano
confisca
la
prin-
s'accreb-
penisola.
o
baracca
dai
gia,
log-
o
giu-
evento,
cio
lupi\
dire
voleva
Ogni
con
ogni
ta
Bor-
dai
aggregavano
ad
fores
setta,
ebbe
dicevasi
pur
che,
scacciare
:
officialmente)
fu, in
un
gran
editto
di
li rivelasse
beni
;
parte,
loro
assicurata
s
'erano
della
ferocissimo,
a'
ne'
che
sentore
dall' esempio
atterrito
segrete,
si
deliberati
della
Francesco
Appena
cui
ogni
i Carbonari
scemare,
vefidita
sua
con-
a
dai
PR)Scritti
la
i
imiipendenza
,
tutta
nome
d 'Italia.
tirannelli
e
a
purgare
simbolico
alia
le
dove
allora
18 15,
di
invece
loro,
patriotti
di
I'intento
il
patria.
la
il
e
rcndevasi
favoriti
in
aveva
dirsi
puo
riparato
protettori
numero
tra
che
(che
dei
(luella
d'Abbruzzo,
venulo
Pontefice,
borgo,
tremendi
linguaggio
1820
libertd
confederate
i tiranni
suoi
la
famosa
avevano
della
unico
un
I'origine
montagne
Ma
politi-
sette
avcnti
ma
trasse
Napoletano)
di
citta, quasi ogni
d'ottenere
queilo
:
le
innanzi,
francese,
Papa.
dai
smisuratamente
Piii
gli antichi
congiunta
bero
patria.
nazionale
nel
contro
scomunicati
di
delle
dai
cipi,
riti,
Essa
dominazione
la
ribellarono
ramenti
rimaneva
di
c
anno
insieme.
indipendenza
benedetti
tutte
loro
si-
aperto,
campo
ncH'onibra
estcnsione
carbonai
contro
volendo
che
mezzo
qualche
piu insopportabile
boni
balUiglie in
per
I'odiala
die
convinti
—
colle
della
tutte
de'
giurare
di
fuse
cave
fautori
di
nome,
formatasi
e
censo,
serpeggiavano
1S14
rcdcnzionc
la
:
per
ingegno,
per
cospirazioni.
segrete
che,
e
onorati
probita,
spegrnersi
poteva
non
Gia
specchiata
nascita
appigliarono
deile
si
di
uomini
erano
-
appunto
minacciava
proseliti,
invece
infiltrate
rivoluzione
opera
ove
felicissivii
e
a
chi
la impunita
le
del
della
pena
li fae
il
15
-
della
segT^to
al
prissero
fosse
reo
rebbe
lui
dalla
santuario
che
e
—
Sui
il
nel
venuto
di
nanzi,
al
ungheresi
case
;
tarli
lotto
a
nelle
conculcava
Francesco
Erano
le
di
fin
battersi
ne
quegli
dare
la
a
di
indraco
per
di
zaini
negli
di
favore
popolo
un
;
e
mesi
dei
in-
reggimenti
che
nazione
gloEd
indipendenza.
propria
diffondersi
peccato
—
concessa,
stranieri
con-
assoluto,
re
spergiuro
magnanima
quella
per
aspirazioni
IV
fatto
Costituzione
tra
stato
ristaurarvi,
a
s*era
alia
proclami
di
a
attraversa-
'era
(com
—
caserme,
ricusar
Lubiana)
sempre
di
Napoli
a
che
figli, cioe,
migliaia
e
Casa
popolo.
suo
riosamente
ecco
di
Borbone,
sua
non-
pronti
d'Austriaci
migliaia
recarsi
per
di
vecchio
alcune
'21,
congresso
Ferdinand©
della
fede.
loro
Modenese
contro
eroicamente
tirannide,
la
so-
cerimonie
nell'ideale
sfidavano,
spesso,
le
d'tunore
assorta
—
es-
Cristiani,
fra
e
un
e
primitivi
verita
coH'anima
essi,
religione,
del
primi
di
celasse
vita
la
auspicavano,
religione
nel
vollero
non
ai
Simili
loro.
imprudenti
la
per
;
pur
audaci,
sangue
vano
d'una
si
volato
avean
Catacombe
pagana
curanti,
il
delle
menzogna
patria,
gli affetti
trionfo
il
preci,
cui
causa
fin
spiati
non
famigliari,
ema-
Sorvegliati
parole,
tremare
a
accrebbero
fantasia.
nelle
e
intimi
piii
e
mistero
nel
ef-
procede-
ii niinacciava
la
atti
ncgli
costretti
alia
I'ingegno
stanze,
il
nella
si
anzi,
;
che
stesso
accendeva
ne
passi,
nei
spergiuri
che
che
anche
Se
trame.
morto,
sgt"nienti
pericolo
domestico,
traditore
sere
dal
nei
sco-
ne
eseguita
dopo
scoprisse
le
e
sarebbe
furono
ne
non
se
polizia
pentiti,
memoria.
sua
fascino
quel
nasse
si
reo
che,
statuti
gli
condanna
la
la
come
mcmbri,
i
se
patriotti
Tardore,
la
e
;
contro
I
e
Governo
affiliati
quegli
a
contumace,
di
figie
denuncia
-
Modena,
tutta
que*
soldati,
un'odiosa
nelle
per
dinastia
esor-
che
generoso.
accordatosi
qoU'
Assessore
i6
-
di
Governo
consiglier
tiranno
effctto
ad
le
manettare
dini
Direttore
e
letto,
avevan
ai
Sublimi
II
Besini
invcce,
Le
persona.
citta
e
che,
di
deano
spargenilo
nolo
invaso
il
angolo,
di
sul
svillaneggiati,
;
sinistro
via,
ve-
brutalmente
in
i
ogni
famiglie
della
frugaio
prigioni
sua
in
fragi"re
vi"ilentemente
nelle
la
sacra
le
tiiite
ciottolato
birri,
spinti
tradolti
e
dai
loro
la
dal
sopnissallo
duca
rovesciare
per
in
terrore
o
politica.
accrehbero
si
non
Nera,
del
c"^ntro
catliire
carrozzone
domicilio
veicolo
le
il
svegliate
notte,
mendo
e
se
jussociazione
attentaii
tramassero
Iniziato
Spilla
congiura
lo
perch^
impaurilo
vasta
solo
ma
colpevoli,
alia
am-
citta-
Ictto.
avcssc
altra
animo
una
perseciizioni
troppo
un
ogni
si
comune,
la
nell'
e
case
o
o
ad
o
insinuo
che
e
"iiicll"),
Massoneria,
ch'esistesse
Stato,
di
erano
non
Pcrfetti,
Maestri
persuasione
lo
alia
appartenere
proclama,
reo
mandar
onorati
del
lo
altri
ch'essi
'
d
forse
die
risulto
processo,
autori
eseniplare
sapevano
di
numero
gran
un
di
di
«
di
tempo
centinaia
perquisire
carcere
di
o
parendogli
»,
sospettati
possessori
Besini,
Giulio
Polizia
fece
in
trarre
perche
non
perche
il
peggiore
minaccie,
e
;
della
-
quel
dove
cari
loro
tre-
,
li
attendevano
in
strazi
II
sprezzo
I'odio
trascriveva
il
di
triotti.
di
pianta,
destino,
quella
II
quale
gli
onesti,
duca,
tendere
quando
libero
morte,
esasperato,
gli
tutti
;
cresceva,
di
di
rotti
e
agli
giovare,
gl* indugi,
di
non
1822
rado
le
inquisiti.
altri
i cittadini
quel
che
rivelazioni,
del
maggio
mondo
vece
;
di-
cinico
maestro
e
e
il
accumulava
s'appaleso
tranelli
nel
il
in
si
gia
esagerandole
vittime
percosse
confessioni
estorcere
per
delle
sconosciuto
Ma
tutti
e
poliziesca.
del
perfidamente
numero
proprio
d'uno
di
oltraggi
ferocia
capo
insidiosa
inventava
sul
sul
nuovi
e
della
Besini,
e
Cosi
ceppi,
somma
nell'arte
pel
i
gemevano
il
pugnale
tristo.
torno
deferi
fatale
tutti
a'
i
pa-
d^-
17
-
dichiarati
tenuti,
di
rei
«
-
lesa
maesta
ad
»
Tribunale
un
,
Statario,
li
leggendario
Quel
altri
lo
che
strumenti
La
con
quaiifica
il
fermo,
in
ed
a
indizi
prezzo
della
alia
erano
strappate
mezzi,
fra
mila
se
vita
Duca,
date
Ebbene,
tanti,
galera,
da
A
»
loro
loro
difesk
o
no
colla
nella
che
pozioni
tiranno
e
ne-
dent!,
impru-
e
deposizioni
le
subdoli
con
e
ta-
per
un
deboli
violenza
e
che
complici,
del
incoscienza
veleni
con
con-
appa-
e
;
di
furono
fatto
in
parole,
propri
il
sta
la
soniministrarono
o
clemenza
;
la
coloro
all'infamia
de'
Carducci
parte
di
tali
la
piu,
infelici
atroci
reita,
Con
—
liberta
i
in
favore
dannati
per
agli
Era
delirio,
scellerate
lo
tale
che
uno
dal
es-
che
to-
austriache
sarebbero
microscopico
ben
sino
vent'anni,
ne
detto
confini
in
accorse
i
—
reggia
dei
fuor
dominio
quarantasette
a
della
balcone
sentito
quattrocento
argutamente
—
avrebbero
di
meno
fu
che
vasto
bisogno,
un
allora
contava
cosi
baionette
in
della
e
Ma
voce,
di
gliaia
la
il
comunicata
fu
gli
a
Panizzi,
che
ottobre,
1
comprare
modenese
a
una
tristi, ciechi
o
senno.
abitanti.
11
il
procurate
ducato
II
gli
;
nostro
sdegno,
1
venivano
che
dal
narrata
mitigata,
giustizia
spasimi
il
glievano
voile
molti
altro.
non
fin
decreto
la
:
pusilli
Come
foscolesco.
con
codardia.
sendo
uno
candidamente
meritata
fanda
trapela
parte
fu
luni
cui
Duca,
benigne,
renza
fu
e
confessarono
lumi
processi
tacitiano
sentenza,
«
quei
da
stile
Vin-
un
ducali.
voleri
di
da
coscienza
senza
e
animi
erano
perpetrate
presieduto
era
divenuto
e
s'erano
vi
ingegno
senza
uomo
storia
uno
tribunale
componevano
dei
che
di
Forte
prigioni
sue
capitali
nefasto
Mignani,
le
per
esecuzioni
per
antico.
cenzo
celebre
neirantico
sede
ch'ebbe
costituito,
tristamente
Rubiera,
in
li
per
processati
vennero
trentanove;
avesse
;
suo
aiuto.
politici
condannati.
(e
mi-
e
v
'erano
rono
fu-
Alia
due
8
i8
-
brescellesi
:
ragioniere
del
essendo
voile
Era
un
Comune)
la
Ne
della
carelli
di
ferm6
la
ascritlo
il
duchessa
di
lui,
Carboneria
che
pochi
d*uno
grazia
momenti
scellerato
indegno
Un
ciamone
ed
attendere
piere
sulla
crazione.
dreoli
imperterrito,
subito,
baciare
e
squarciatesi
Ic
in
Andreoli,
cio
eroe
un
che
miracolo
fede
del
pallida
di
Dio
di
Cristo
:
e
a
sole
Santo
folia
d'
un
sfolgoro
I
acclamarono
e
E
recisa.
testa
I'An-
una
capo.
di
raggio
un
lo
compagni
de'
nobile
il
—
fra
tuoni,
cospetto
!
sconsa-
Forte,
de'
di-
;
com-
oso
della
nessuno
in
tronco
nubi,
la
d'infamia
rito
rombar
sorte,
quella
della
il
e
Carpi
Sede,
Santa
spianata
sapere
ebbe
aniorosamente
videro
di
penna
segnar
a
di
parte
sua
nefando
sulla
medesima
piangente,
la
il
dirotta
lieto
la
correre
atterrita
inartire
piogg^a
servito
Cattani
della
dopo,
ore
essere
quella
con
aveva
vescovo
anch'egli
abbia
del
persona
d'una
dovea
il
—
di
appena
con-
!
I'autorizzazione
Poche
scrosciare
gli
parricida
prete,
il nome,
senza
prima
Fi-
vescovo
inflessibile,
forse
:
supplica-
le
del
reo
o
di
intenierata,
ne
duca,
artigli.
Andreoli
et^,
II
sette
sangue,
gli
vita
la
lagrime
firmo
la
e
fra
n^
innoccnte,
—
di
Giuseppe
salvarlo.
—
stessa
le
Ma
sete
rimaneva
giovine
e
poterono
sentenza
alia
la
e
Nizzoli,
capitale.
aveva
sacerdotale,
Beatrice
Reggio,
che
professore
mente
Antonio
e
pena
le
che
solo
carattere
della
coltura
zioni
il
prete,
il
alia
d'Este,
Taquila
angelico
segfretHrio,
gli altri,
;
risparmiato
Correggio.
n^
Alberici,
Giuseppe
contumaci,
non
-
a
della
a
credenti
Giuseppe
Patria
!
V.
La
de*
R.
quinta
Dragoni,
notte
dalla
venuti
tragedia
in
segreto
di
da
Rubiera,
Modena,
un
drappello
irrompeva,
20
-
Bacchi,
un
tutli,
nia,
furono
o
vegni,
d'Europa,
perito
geometra,
il
col
ma
fessione.
Rivelatore
episodio,
fu, pur
il
tacerne
cio
che
danno
Nessun
misero
unosgraziato
fu
ne
mi
atto
Ignorava
egli
creduto
lo
io
patria,
un
gia
di
reo
troppo,
sapeva
ficio
egli)
che
di
—
i confini
tre
per
;
aveva
o
e,
piii
all'avvicinarsi
tale
patria
deponesse
delle
men-
di
colpa
alle
di
Comune,
del
per
pericolo.
I'estero,
can-
stesso)
rindii)endenza
vanto
che
;
csaltata,
egli
stesso,
potere
pronto
?
e
era
?
No,
dell'uf-
valendosi
munirsi
ma
importa
tes/a
del
a
un
Governo
un
ne
me
di
molti,
provvidc
passaporti
e
E
vendette
altri
lui
—
conto
e
imprigionare
di
s'accusava
cui
unore
(cioe
liberta
»
in
tenuto
far
uno
e
tonio.
An-
Canossa,
all' odio
la
ad
condannare
di
designare
rimproverare
avveduto
quattro
di
senza
Brescello),
I'amare
esporlo
nel
pro-
di
attribuirsi
poteva
delinquente,
potra
non
niesso
sua
carita
tristo
infame
pacifico,
son
quella
d'un
di
ma
Tesser
che
e
Cavandoli
Panizzi),
certo
si
la
perfino
Tribunale
un
delitto
e
e
...
potcva
«
Notarile
Se
Panizzi,
sentenza)
quel
s6,
determinate)
liberale,
?
;
primi
aniici.
(il perito
persecutore
dei
Stato
la
inventasse
ma
( Giambattista
sempre
dice
Ru-
riunioni,
tali
assoluto
nello
salvar
per
di
uno
poi
brescellese
deposizioni
(scrisse
fu
con-
faccende
Francesco
suo
»
di
una
esercitare
prigio-
processr)
avere
prigione,
un
che,
deirArchivio
celliere
della
!
solo,
sulle
innocente
che
di
fatto
altro
fede
divieto
degli
Pure,
senza
gia
non
in
cugino
il
quale,
Pare
II
che,
quali
i
letterari
politiche
log^s^ia doveva
nella
troppo
nome.
a
sulle
;
lunj^a
men
Fingevano
(« spontanco
sapeva,
zogne,
luce
GuastalLi
o
Carboneria.
Carbonaro
ricevette
liberta,
in
(che
piu
esulare.
della
mise
Panizzi
gradi)
in
una
di
invece
quelle
su
1822
Antonio
subire
intrattenevano
e
del
Grimoldi
ad
obbligali
s'
e
biera
dovettero
quasi,
o
un
ed
Negri
un
-
dicono
—
a
varcare
21
—
Cremona,
A
non
di
pericolo
corse
anni,
da
agile
preda,
nelle
bagaglio,
deva
carte
di
dando
lezioni
quel
Francia
Sardegna
tutti
i
e
Reno
saggio
suoi
Tisola
dei
e
pel
quale
che
nel
giunsero
Paesi
Bassi,
dava
perche
il
del
Paessi
Scelsero
tutti
a
1823,
loro
e-
cansare
pregare
ricovero
era
1'
per
asilo.
maggio
di
Elvetico
a
altro
an-
Austria,
questo,
e
profughi,
potenti
delT
s'indusse
trovarsi
a
;
Lugano.
partirsene,
a
ai
Governo
al
quale
stenti,
e
altri
con
po-
la
a
—
spiacquc
politici
generosa
—
alia
—
imposero
diplomatiche,
compagni
ringhilterra,
vissc,
Ma
suo
nascon-
riparando
rappresentanti
i
rifiigiati
i
complicazioni
nizzi
del
italiana.
il
terrori
Austria
—
unica
avvocato,
quanti
dell*
lingua
di
di
domanda
:
di
svizzero,
poveramente
ricovero
spulsione
confine
'era
com
grindumenti
dopo
sa
dove
sicuro
fra
venticinque
Tecini
laurea
sua
Dio
per
—
di
e
gravi
il
Ginevra,
a
fine,
varcare
invitato
dopo,
pcisso
Alia
la
e
di
lasciando,
austriaco
lui, che
per
locanda,
una
mezzo
a
al trove,
commissario
prezioso
riebbe.
riusci
che
del
in
o
giovine
vestito
—
rifugiarsi
compromettenti
non
Poco
gett6
pole
e
mani
vero
gli
si
amici,
Egli,
arrestato.
coraggiosi:",
e
finestra,
una
piu
venire
di
ospite
se
so
—
i profughi,
la
per
vietato
il
via
pas-
francese.
suolo
VI.
Sin
dai
coll'animo
in
pochi
documenti
zioni
fornitegli
della
memoria
4c
Sui
luttuosi
pei
processi
ie
vedute
sentefize
sventura,
compose
del
tribimale
quel
la
e
e
ma
Panizzi,
mente
patria,
raccogliere
di
il
Lugano,
a
della
pote
compagni
tenacissima,
e
vilta
avvenimenti
che
da'
esilio
suo
dalle
amarcggiato
sussulto
de*
del
primordi
ancora
sulla
delle
piu
scorta
informa-
col
sussidio
libro
che
ho
statario
di
Rubier
detto
a
;
y".
22
-
E
Ginevra
a
lo
j
esemplare
cui
in
nol
zione,
lacune
trov6
dizi
avendo
pur
bassezze
suo
buono
I'oblio
Ma
quel
che
libro,
tirannide
la
con
nel
Prigioni
I'altro.
In
nello
meritate
il
e
j
la
che
nieno
non
neiranimo
senti
che
augurando
menioria.
la
vilipesa
rinunzia
la
da
inipegnata
lui
a
contro
paziente
gli
scruta
di
editti
grandi
E
mitezza
;
e
famoso,
mi
In
del
I'odio
T
illegalita
i
codici
commesse
intero
;
del
del
fame
per
e
senza
paim-
sulle
fredda
acutezza
mie
torture
fremerc
mondo
1' analisi
cronista,
e
del
che,
le
e
Le
integrasse
martire
lacriniare
quello,
ducali
del
nella
«
Tuno
che
corse
verso
:
scopo
serenamente
facendo
mente
di
assai
parve
narra
suscitii
niia
nello
celestiale
lamenti,
la
Brescello,
sulPunico
volta,
prima
la
identico
Pellico.
la
lessi
a
ma
svenlure,
austriaco.
governo
prova
senza
lo
libro
altro
Silvio
Spielberg
sue
io
giunto
un
questo,
I'indagine
che
battaglia
giu-
fors'anche,
o
patriotta
vi
o
emesso
perdono,
del
cuore
una
contenuto,
di
»
bestemmie
lite
come
n'era
che
e
al
costare
aver
fosse
ne
non
edi-
stile,
lo
taluni,
e
sconsi-
nuova
una
persona;
da
mite,
essere
perche
fame
imprudenze,
e
commessi
giovinetto,
raffronto
forma
leggerezze
nostri
faccsse
1859,
approvo
qualche
ai
anzi
oel
gli spiacque
o
fino
!
esemplare
al
ne
giun-
pote
sua,
e,
dal
non
contro
di
era
Quando,
s
Forse
tradimenti
dov^
quanto
esemplari,
raro
ristanipa.
I'opera
occulta
una
qualche
e
piu
la
euro
Salvagnoli
di
coprisse,
ai
ne
gli
dire.
il bisogno
li
sconosciuto
tenesse
prova
e
j^li amici,
tipi,
fece
ne
contrabbandieri
Carducci
ponderati
la
di
riniase
inesattezze,
e
bene
non
di
Vincenzo
potrei
fra
non
—
Giosue
I'amico
gliasse
Ma
orridi
con
e
Madrid.
distribui
distruggerne
per
di
industria
Tautore
Perche
opera
lo
dove
Italia,
giorni,
data
:
per
—
in
gere
!
fiilsa
pubblicazione
vera
clandestinamente
stamp6
la
apponendovi
-
contro
filosofo,
giurisperito
fuori
scattar
insieme,
I'ira
ma-
23
•
del
gnanima
rocie
cittadino,
si
consumate,
grida
e
prcsso,
tiranno
!
anni,
Ma
trascorrere
fatto
entusiasmi
anclie
nelle
affannose
la
fig^ura
di
miato
e
op-
sei
un
—
di
esumazione
giudizio
dei
severa
ed
imparziale,
di
que'
ragione
condanne
a
ha
pianto
rifulge
»
d'ogni
sgombra
infelice,
grande
quel
il
«
oggi
sospetto,
onde
Re
nel
venerata
circonfusa
e
intera-
mutato
bestemd*
cielo
'aureola
dall
mistica
e
tant'anni
per
gli
ifnmeri-
pallida
la
subiti
indotto
aveano
o
;
ed
Carigniuio.
che
contemporanei
di
livori
a
accuse,
documenti
miovi
delusioni
di
fanatiche
apoteosi
prin-
altro
un
—
il
popolo
Tu
fe-
e
Alberto
la
accasciamenti,
ad
ed
Storia
indagando
e
repentini
colla
d'Este,
Carlo
»,
tempo,
fatti
i
e
mente
vilta
e
un
:
sospetti
a
Amleto
del
appassionati
tate,
di
sovrano
suo
e
segno
I'italo
«
—
sceverando
animi
al
lurbamento
era
:
col
diritti
dei
d 'Austria
nel
oltraggi
—
faccia
in
Francesco
iUiliano,
quegli
vindice
turpitudini
—
Come
cipe
svelando
che
fa
-
Italia,
del
mar-
tirio.
Non
nelle
cosi
avvenne
condanne
prime
del
*23,
di
indulti
negli
e
IV.
Rubiera,
del
tale
e
in
'24,
della
ignominia
la
Francesco
per
cui
delazione
Despota
affermo
si
elev6
a
tale
;
apparve
in
virtu
di
'3 1
nel
quelle
tadino
cit-
quando
,
smodata
per
—
alia
nel
di
corona
mando
alia
salva
la
galera
vita
;
immaginario
che
gli
(a
rischio
della
pregato
per
la
quando,
e
to
viUi)
aveva
con
nera
alia
nella
invocare
coi
egli
sua
nioglie
fuga
del
I'ispirazione
in
ingratitudine,
di
a
affetto
dal
;
dopo
Cielo,
caso,
fucilare,
Ricci,
accompagnandolo
Mantova
Ricci,
ogni
fece
poi
danno
Giuseppe
persona,
prova
che
fedifrago,
pronxesso,
sua
aspirare
Carbonari,
quando,
e
;
cui
manifesto
giovine
osando
patteggi6
forche
attentato
da
aveva
innanzi
'Italia,
sulle
o
doniinio
—
Menotti,
per
tagli
d
Re
Ciro
capo
di
ambizion
quando,
e
aver
oh
—
venu-
lungamente
era
devoto
il
24
-
duca
!
Cappella
nella
—
il
di
rescritto
della
grazia
-
villa
sua
marito
pel
Cattajo
al
le consegfnava
pfia da
mentre
un
pezzo
,
galoppava
della
Tordine
forse
o
Modena
per
seguita
condannava
da
ciato
in
Napoli
co'
in
lo
die
didoUcsimo
niolte
ire
balda
r
dire
di
sono
di
«
dell'etii
presente,
lo
indulgente,
nessuna
j
gratitudine
di
della
di
e
istituzioni,
di
venduto
ferocia
;
o
)
di
modi
nobili.edi—
panegirista,
a
fnodo
a
di
finzione
cancellare
a
an-
potra
protesse
varrii
:
mendace
con
benefici,
privati
nella
affabilitii
nessuna
ma
omai,
sercno
Modena
e
die
gia
apparir
costumi,
utili
o
sua
di
Tiberio
perchmo,
il
e
posteri
p;issato
e
;
storico
lo
abbelli
apologia
politica
bello
die
:
c
sfumati
«
il
d'Rsle,
casa
secolo
se
scorretti
sempre,
—
di
»,
di
tema
Scienze
pubblici
Modena
mezzo
senza
;
scac-
dci
Oggi
non
Stato
Arti
Lettere,
ricordo
(
aveva
Stati
c
;
famige-
quel
a
all'esecrazione
rancori
dovere.
private;
forni
di
patriotti
Borbone
Giosuc
Piu
»
effigie
pienamcnte
di
molti
acuto,
conversare
die
!
niomento
in
cento
suoi
recante
giustificare
e
sfacdato
sole
e
da'
Rogantin
IV,
1
\
«
Francesco
ingegno
—
scherno
quel
Minisiro
il
da
sboUite,
imparzialitii
ch'ebbe
;
alio
il
sicurezza
clie
suo
»,
ferniare
presume
tile,
di
di
respinto
chiari
danno
epiteti
roventi
nel
si
di
piu
nome
in
'37, impiccava
nel
nefandezze
I'Austria
e
egli
e
sue
per
die
ancora
favori
e
die
sonima,
poeUx
fici
asilo
Canosa
rato
quando,
e
;
staffetta,
una
imniediata,
aU'ergastolo
die
quando
battuto
spron
fucilazione
gia
era
a
poeta
nessuna
il
spegnere
quel
marchio
«
I
die,
lui
vivo,
Panizzi
Antonio
gli
ha
sulla
stanipato
fronte
!
VII.
Dopo
sferi
a
breve
Liverpool,
dimora
ricevuto
a
Londra,
e
trattato
il
profugo
nostro
come
un
si
figlio da
tra-
Gu-
25
-
glielmo
di
Roscoe,
Leon
X
di
biografo
ad
condotto,
il
lori,
sodalizio
un
potendo
Non
pane.
dava
al
Panizzi
eroicamente
della
discorsi
e
in
dclla
costumi,
col
e
costanza
col
e
visse
in
il
1823
come
alle
morte
piccato
in
eseguire
ne*
fu
«
delle
a
scrivere
dei
confisca
a
:
una
223
lo
beni
;
Modena,
Stati
il
lire
e
amenissima
sua
Per
».
suo
25
del
su
la
per
che
il 19
riserva,
persona,
se
di
colmo
rifugio,
!
appar-
alia
egli
ben
mai
era
lo
agosto,
di
di
pena
im-
stato
di
s'intende,
fosse
il
rientrato
Duca,
mandargli
Cio
Duca
10
delitti
scherno,
fece
centesimi
del
di
ottobre
6
il
dannato
aveva
e
il
quale
chirografo
con
sulla
sentenza
finalmente
spese
di-
inglesi
che
imputato
e
»)
proibite
felicissigii
noto
po-
che
letteratura
annunzio
con
indiziato
effigie
la
T
contumace,
sette
alia
e
Panizzi
nobili
di
o
(al giudizio
statario
gravemente
tenenza
la
poveramente,
a
politica
ricevette
mezzo,
benche
4c
vincere
indefesso.
tribunale
sottopose,
di
scrivendo
studiando
questo
anni
dei
dignita
Antonio
primi
coll'in-
,
itidiana,
In
E
mori
onorare
colla
anzi
insegnando
,
riviste,
lavori,
».
quei
lavorando
gnitosamente
ie
lavoro
poi
che
Brettagna
sopportare
di
e
Possiamo
«
Gran
dei
utilita
colla
:
do-
e
incoraggiamento
Santarosa,
nella
loro
denaro
di
di
U-
tra
e
;
speranze
parole
Grecia
strinse
fratelli
altri
consigli,
di
italiano
nomc
consentiva,
lingua
belle
libcrta
vita,
dei
colla
cio
il
egli)
tierezza
verta
la
di
s'era
Panizzi
i
ed
rac-
anni
c"^me
Scalvini
Santorre
C("nte
II
accomunando
vicenda
e
parecchi
illustri,
lo
altro,
il
per
(scriveva
emigrati
a
da
e
Shepherd,
presentato
aveva
Inghilterra.
d*aniore,
soccorrendosi
e
in
Medici
Guj^lielmo
che
I'Arrivabene,
Berchet,
formo
Foscolo,
altri
con
da
pure
de'
Lorenzo
Lo
anch'egli,
amicizia
goni,
ebbe
Ugo
di
Vite
Bracciolini.
essi
esule
subito
aiuti
e
Poggio
comandato
si
favori
;
delle
autore
-
indusse
a
il
cui
con
il Panizzi
—
lettera
«
all'esattore
delle
imposte
to
26
-
della
della
Regno
«
In
il
Morte
;
fu
beato
luogo
I'ordine
'26
dal
fin
di
compito
egli
noto
il
trovasse
difettava
Foscolo
editori
traduttori,
e
la
Se
fortuna
studi
sono
di
I'animo.
microscopico
che
conforto
ed
1' amico
di
nobilmente
per
utile
all'
lui,
a
presc
con
parole
queste
:
I'edizionc,
ed
ingegno
gli rispondeva
essere
i"oeta
esso
pubblicare
bene
su
poiche
alle
con
far
fanno
che
e
"".
sua
divines
;
al-
aflklava
opera
sempre
quel
Panizzi,
gli
e
del
esilio
era
in
il
dell'
dell'
che
grechc
capace
studio
deve
biglietto
un
letterari,
ncllo
una
"(
abitare
le calende
volume
di-
a
Duca,
ad
«
lavori
quarto
modo
I'impegno
assunto
del
fosse
mezzi,
il Panizzi
E
»
ch'essa
di
concedera
ogni
a
nutrimento
i)er
confortava
non
del
cappuccini
come
miglior
Liverpool,
mandarlo
y^
abban-
chiede
propri
il
scrivere
essendogli
Dante,
a'
associava
lo
ancora
pagamento
conc^sciuto
Foscolo,
Ugo
di
banca
qualche
su
in
promette
e
avere
1824.
scherzosaniente
da
sciocco
;
»
e
spese
tesoro
ostinatamente
cos\
»
maggio
in
data:
colla
*,
lo
vispo
e
Modena,
trabocchevole
al
passare
non
«
sano
delle
circostanziaUi
nota
affermando
di
Satana)
Elisi,
Campi
vivente
duchino
di
(territorio
Dai
sua,
corpo,
del
spetto
«
Reggio
Taniraa
essa,
donato
il
di
Provincia
-
che
non
per
al-
avrcbbe
compenso
alcuno.
il
Ma
coli
gli
—
inglesi
lord
il
inglesi
nel
;
la
cauzione
oflfersero
politica
fu
anni
stima
ad
lo
la
lo
nel
piuttosto
per
lui.
Museo
rilevante
di
affett*
osta-
)
quali
degli
il Pal-
Hallam,
Universita
di
Icttcratuia
ita-
faceva
Britannico
primi
storico
R.
insegnarvi
dopo,
'
studi,
Peel,
istituita
i
1
e
negli
e
il
Russel,
vinti
—
pur
,
bibliotecario
una
sua
la
chiamo
tre
e
virtu
1828,
Brougham
Panizzi
Assistente
voluta
il
Grenville,
la
anche
nella
Appena,
Londra,
liana
eminenti
il
altri.
e
sapere
procacciarono
piu
merston,
ed
molto
:
denaro,
e
nominare
perchc
due
era
amici
28
-
la. cntica
niera
in
Comcnto
al
Gabriele
Rossetti
polemica
piuttosto
in
ristainpo
ed
quale,
del
Rossetti
parer
a
Piccolo
di
valent'uomini,
nel
1832.
ironia,
ad
occasione
due
ricerche
di
indagare
di
K
il
lavoro
confutate
sono
una
Panizzi
dotlo
un
le
fan-
scopcrti
Chi
«
egli
essere
gli
che
il
e
Franc
Francesco
soorgctto
col
lavoro
da
o
esc
sicuramcnte,
«
il
per
cost6,
era
Divino
allegoria.
6
importantissimo
ma
del
interi)rctazione
tutto
afifermare
potcr
suUa
suo,
mole,
faticosc
propostosi
parve
i
fine
con
buon
dove,
Pocma,
le
fra
di
Comcdia,
Diz'uia
fu
che
poi,
F'irenze,
a
del/a
letterarie
riviste
,
tiisticherie
per
Analitico
vivace
italiano,
delle
costume
qiiesta
e
:
nel
arguto
com'e
(anonima,
Inghilterra)
-
in
Riiibolini
(juale,
Bolof^ua
base
e
gli
»,
documenti
a
dctt«)
Francia,
//
,
degno
e
contemporaneo
Michelangelo
tore,
(avendo
ed
nuzio)
^
salute
dendovi
Di
in
vita
e
altri
in
scritti
da
;
da
Francia
inclu-
trovati,
dall'obblio,
delle
c
»
ferma
mal
lui
tolti
senza
notevole
perche,
;
d'
nome
di
e
e
lui
accenni
trovo
titoli
Inghiltcrra
tradusse,
commercio
i
Notevole
in
la
lavoro,
suo
dell'Italia
Ma-
Bologna.
e
inutilmente
politica
bibliotecario
Italia.
il
Aldo
dotta
e
da
caratteri
ad
tipi
Museo
allargare
non
niinori
Riviste
di
del
al
di
Belle
Arti
"».
dime
pur
nelle
ufficiale
altri
di
storia
dei
conia-
gran
pari
illustre
occupazioni
essere
incisorc,
punzoni
della
Rnft'aello
Leonardo,
senza
relativi
fiorivano
vi
carriera
sero
'
potuto
della
impossibile
sepolti
le
aneddoti
avrebbero
allora
sua
che
quegli
vantaggio
che
i
gli permcttessero
non
*che
fornito
cospicuo
ornamento
grande
intagliatore
cgli
deplorevole
—
pittore,
gran
niellista,
gran
stampa
a
:
di
compatriotta
e
quello
»
per
i
studi
sono
autore,
intitolato
detto
:
in
in
italiano,
fatti
ricordati
e
mai
m'^
Icttcrari,
la
inglese
ma
non
e
giun-
non
Ccnui
«
ma
riguardano
o
bibliografo,
ch'egli
prcgato,
o
la,
e
qua
per
sulla
nel
fu
la
mia
1871,
posto
copia
29
-
di document!
grandissima
tuiscono
mi
Non
che
grade
mode
in
Giorgio
ascritto
essere
affido
al
Le
«
fra
la
prime
edite
poema,
dopo
la
dotto
assunto
;
sima,
Ma
Panizzi,
consiste
del
poemi
soddisfece
vende
a
Italiani
dell'
e
dell'animo
stimonianza
nella
del
Napoli,
pochi
sacro
anni
Italia.
in
:
leiie-
edizioni
stampa
E
il
aH'impegno
divenuta
edizione,
fatica
raris-
essergli
edizione
riconoscente
Antonio
singolarmente
fece
ch'egli
critica
dedicata
Ariosto,
di
letteraria
debbono
suo
1858
luce,
in
onorevolmente
dotta
e
magistrale
Boiardo
nel
favolosi.
prezzi
insigne
nella
e
splendida
di
valsero
Comniedia
riniettere
della
studi
cospicua
Divina
Mantova
'arte
dell
gli
gli
veramente
imtiche
piu
Jesi,
quella
cui
per
di
che
piu
la
Trattavasi
Foligno,
tanto
si
della
sola.
una
Crusca
opera
edizioni
quattro
bibliografo
ogg^
grati,
»
un'
che
degli
che
pubblicate,
di
cura
introduzione
nostro
ad
benemerito
della
Classici
gli sapranno.
—
le
a
cui
Accennerd
Accademici
qiiattro
originale,
di
—
opere
gli
di
occupazione
grave
cosi
costi-
gloria.
sua
edizioni
ma
hibliofili.
V'ernon,
rislampate
grafia
i
molte
Panizzi
ralmente
al
Roscoe,
te-
a
benefici
pei
dei
che
ne
ottenuti.
aveva
Sono
deir
testo
dieci
ed
del
e
Berni)
ed
esauriente
che
occupa
poeti,
con
le
volumi,
Orlando
stampava,
4c
le
per
e
della
e
le
tutte
operosita,
sua
lord
di
nobilissima
:
speciale
Warren
danteschi
—
procur6
biografia,
sua
dire
a
meravigliosa
la
attesta
della
fermero
il Panizzi
i quali
cheletteralmcnteriporta,
parte
gran
una
-
innaynoralo
del
quello
discorso
tutto
piu
annotazioni
il
Furioso,
«
primo
compite
ed
ed
Sulla
dai
esatte
illustrazioni
piu
poesia
:
che
e
1544
piu
il
per
le
seguono
fossero
(riferisco
le
'35.
II
si
non
rifacimento
da
dotto
un
in
romanzesca
mai
il
1830
preceduti
sono
volume
il
dal
(che
conosciuto
solo
era
fra
pubblicati
Vite
state
parole
Italia^
dei
»
due
scritte,
di
un
30
-
giudice
competentissimo,
coltura
di
che
vantare
in
leggersi
denti
infatti,
Queste,
critica
tanto
di
aggiunge
la
storica,
ed
«
negli
quale,
vi
poco
progresso,
:
ha
anche
anni
".
panizziana
e
:
fatto
ha
ispecie,
in
Desto
aggiungere.
saputo
antece-
posteriori
nelle
edizione
ultimi
possa
nelle
che
meno
sulla
prima
la
Boiardo
Maria
di
ragione
ebbe
considerarsi
«
Matteo
foggiate
tutte
sono
a
profonda
una
Panizzi
II
».
d'errori
migliaia
Costero
il
E
»
attestant!
avesse
innamoraio
moite
con
letteraria
e
edizione
sua
V Orlando
cui
la
la
Carducci),
il
critica
filologica,
-
pure
•
meraviglia
scrivere
in
fanno
che
risultato
cui
a
traduttori.
Nel
sia
Boiardo^
Maria
giunse
bel
un
molta
una
rose
della
nelle
il
certa
natura
piu
cure.
«
di
Attrae
passione,
sue
soavita
e
;
di
Tarmonia
tavolozza,
cui
il
e
e
via
dei
;
di
il
;
cui
la
congegni
piu
sensitivita
»
amo-
sincerita
e
riceve
ritmici.
del
la
1' efficacia
delicata
e
nonostante
«
colpisce
essa
il
arguzia
le
la
V'agappare
davvero
che
e
canzoniere
XV,
via
di
Matteo
studiosi.
agevolmente
tormentose
immagini
squisita
Rajna)
seguiamo
espressioni
delle
secolo
meritava
»
noi
liete
del
che
festiva
E
consacrato.
forse,
(scrive
vicende
delle
ha
vi
de*
incomplete
da
certa
una
nel-
italiano.
che
degli
:
giovarsi
Canzone
e
filologiche,
gusto,
notevole,
poverta
semplicitk
vezza
che
diligenza
Boiardo,
buon
e
idioma
dimora
in
versione
comune
note
d'allora,
Settembrini
col
esistevano
alia
ignote
sin
dove
Sonetti
^
non
di
discernknento
suo
i
illustra-
lunga
sempre
una
altre
facile
non
piu
deplorare
cui
numero
assai
che
anche
di
»
edizioni,
spropositate
dopo
fatta
pubblic6
1835
del
padronanza
stata
ed
tanto,
;
poesia
sulla
Saggio
filologiche
I'edizione
dobbiamo
non
il
alcuno,
aiuto
senza
inglese
note
Foscolo,
Noi
quest'opera
le
giunse,
Ugo
—
elegante
sicura
non
Inghilterra,
potesse,
preziosissima
acquistata
aveva
la
ed
biogrjifie,
le
zioni,
egli
come
purgato
romanzesca,
r
dotti
nei
la
;
storia
bella
la
vi-
per
la
31
-
Ma
un'aJtra
di
seguire
egli Tespresse
volte
tante
Qui
le
riferirla
:
dalle
quale
egli
di
del
di
di
da
stato
era
suoi.
indegno
un
s'aggiunge
Scandiano,
mentalmente
mia
ricon-
natia,
provincia
forse
cui
Torii-
studi
agli
a
ed
;
gli
che
aiuti
essere
alia
poeta
e
M.,
ritogliere
Conte
illustrato,
rivedere
S.
pro-
dottissimo
al
ed
di
esule,
del
tanto
di
privato
e
Scandianese
volume
piacere
un
allusioni
ha
Al
*
per
grande
suggerimend
liriche
poesie
dotto
dato
di
vivissimo
quelle,
del
consigliere
cortese
giova
oblio
dedicatoria
nella
preferire
di
Panizzi
del
Topera
amore
Grenville,
maso
il
ebbe
ragione
tanto
-
la
piii
sar^
me
non
in
queste
»
.
Quanto
sime
rimpianto,
parole
desiderio
quanto
e
mestis-
!
IX.
La
elezione
suscitato
lotta
dopo
Non
s*impegn6
infinite
mai,
in
chiudersi
cosi
deH'animo
suo
studio
delle
insidie,
e
piu
volere.
questo
nel
di
intemerata,
sangue
quello
!
doveva
dei
di
cio
Panizzi
quel
grandi
essere
e
dei
mente
minaccie
fecero
gentile
Gruppi,
e
di
alia
e
umili
quella
uno
la
e
fermezza
nobile
e
lui
Tingegno
possano
e
coragg^o
concepimenti
che
una
doveva
perseveranza
delle
s'accoppino
quando
pur
costumi,
quella
quale
che
vita,
e
vittorioso.
della
sprezzo
che
dalla
virtu
propositi,
combattimento,
esempi
fiera
use!
sua
le
di
dei
Una
accuse.
della
interezza
lavoro,
aveva
oppositori,
rifulsero
di
uffici, gli
inenarrabili
periodo
saldezza
nuovi
ed
i suoi
e
dolori
e
quella
splendidi
Oh
lui
questo
lealta
coscienza
fra
quell'arditezza
cavalleresca
dei
:
ai
doglianze
felicemente,
quella
nello
Panizzi
ambascie
come
indomito,
Antonio
invidie,
contro
lunga
solo
di
de*
mistura,
bottegai
bre-
32
-
trasfuso
scellesi,
tanti
tlistruggere
forzo
lo
straniero
Pill
violenti
nel
dopo,
nelle
Direttori
quando
del
il
si
malignc
Museo
ed
genio
il
a
gente,
e
venti
lotte
sulla
!
anni
dei
proposta
della
Presidente
il
era
basto
italiano
carattere
Vittoria,
quali
se
nostra
le
raccesero
dei
uno
la
contn"
Regina
la
Antonio,
in^stro
concepiti
ammirare
e
'56,
del
vene
pregiudizi
ad
-
,
Camera
Comuni,
dei
sconveniente
che
di
articoli
di
specie
ciare
si
il
buon
dei
i
opinioni,
Che
notd
Se
fortuna
sapessi
Sai
uscir
piu
di
?
casa
dorniire
che
cuore
?
mi
piedi,
ai
punture
Che
ho
che
schiac-
furbesco
divenuto
e
il
le
egli
:
be-
iistuzia
sorreggono
arti
E
».
c"illasua
sue
grande
in
e
la
fiere
Ma
;
sue
ogni
mi
di
! che
dolori
girava,
a
nervi,
io
e
!
! che
che
Quante
rischi
venti
potessi
tale,
formicolamento
sussulti
che
mesi
!
potevo
non
di
tali
alle
mi
!...
nemmeno
palpi tazioni
avevo
respiro,
:
ultimi
gli
che
senza
ridotto
il
toglievano
ho
quel
Panizzi,
lavorato
come
in
stesso
Minzi
durante
fare
m'ero
lo
all'amico
passioni
dovuto
testa
al
!
avuto
personal!
sue
sincerita,
'57
nel
che
E
stiramenti
severe
egli
vicende
settimane
passate
son
una
straniera
signorcggia
delle
e
con
ho
!...
quel
che
tu
patiti
indirizziita
vegliate
a
machiavellismo
dalle
scattarc
parlato,
lettera
una
«
e
ha
biblioteca
testimonianza
loro
libelli
».
travagli
ventennio
li
inglesi
come
«
raflinatezza
quel
ora
colla
fatti
sono
De'
ed
Panizzi
nella
concittadini,
suoi
che
onnipotente
luogo
in
i
Direttori,
dotti
da
Ispirato
invasi
niamino
il
colla
da
pubblicarono
dipingevano
messo
Parve
ambita
e
Si
inglese
«
elevata
straniero.
italiano,
senso
:
cosi
uno
che
antropofago
sono
perfino
a
gazzette,
aggiungeva
onde
data
Bibliotccario-Capo.
nominava
carica
una
fosse
dottissimi
e
lo
mani
torturavano,
fegato
,
«
e
forse
Da
il
conservatore
piu
importante
della
collezione
dipartimento
de'
di
libri
questa
stampati,
che
magnificen-
33
-
istiluzione,
tissima
del
generale
lore
quando
presi
ne
nato,
han
sapeva
Mi
ferro
far
modello
di
di
drone
d'ignoranti
piano
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il
Feci
che
biblioteca
una
volumi,
di
qui
io
sono
ed
:
al
stica
modestia
che
ivi
dei
ogni
del
un
che
e
sara
compilato,
per
trecento
un
loro,
casa
mila
tristi
ed
serviamo,
ne
ce
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e
architetto
grande
piu
o
squa-
quattrocento
e
i
scomparsi
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scriveva
egli
solo
e
fece
m'han
che
fatto
tacere
e
della
a
disse
di
studiare
che
ma
la
apologie
difesa
a
John
viso
tutto
gli
gli
ilmondo,
che
impiegati
La
vero.
di
lodi
delle
Disraeli,
e
numerosi
da
cui
il
fattiigli nella
e
ordinamenti
egoi-
troppo
tesserono
aperto
che
«
tutto
e
Russel,
Beniamino
dell'amicizia
lettera
non
delle
lord
da
—
abbandono
soave
tutto,
vero
da
bibliotecari
nel
)".
gli perdonasse
pronunciate
Non
tutti
e
solo
e
corjipita,
e
non
a
una
adottare
fine,
che
barba
far
lettura
milione
uno
alia
niai
Trovai
—
Comuni
parte
saladi
alia
lodi,
chiedeva
non
di
un
fabbrica
di
sia
il
era
hisciai
ne
rotta
per
avvicina
si
e
in
comodamente
adottare
la
giornali,
dei
Museo.
conterra
anni,
gli
reputati
zione
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feci
Minzi
»),
stiche
piu
ora
per
piano
stan
oppresso
Ci6
(e
lo
e
guerra
da
vi
s'
che
un
fossi.
oppositori,
ora
catalogo
maimmaginato.
lettori,
ed
io
niisi
;
passato.
che
tempra
che
uno
lo
per
stampati,
anni
ovvero
230
dipartimento,
che
volumi
per
che
catalogo,
mio
una
questi
con
che
meglio
gover-
Tutti
fare
ma
voleva
forse
son
a
cose
di
mila
220
neniici
stupendo
piu
le
sapevano
e
tutto
ci
tentai.
Lo
avevano
nel
Combattei
mila.
530
andar
altri,
degli
coUezione
una
che
conosciuto
gia
avevano
ordine.
:
male
die
neccssarie,
Diret-
a
assai
cosi
era
piccoli (fra
e
anni,
luminoso
stabilimento
metter\'i
per
voleva
fe posto
erano
imparato
presto
e
lo
due
ora
son
tutto.
grandi
impiegati,
signori
240)
Museo
riforme
di
risoluzione
nominate,
possesso
tante
e
fui
-
era
lui
lui
mera
Ca-
entusia-
deirammiratraevano
introdotti
preposto,
nel
seb3
34
-
ai
doveri,
propri
che
un
Panizzi)
del
deve
gratitudine
Lettura
che
incidenza,
ha
dolce
rimembranza
o
*57
nel
essa
il
e
piu
ordinato
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armata
il
veduto
fatta
di
nel
del
maggio
doveroso
un
mozione
ch'e
due
ha
nello
Museo
di
di
meritato
volunii
incarnazione
tanto
lungo
;
di
;
andare,
d'Arte
di
stato
forza
di
:
debilitare
dagli
per
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stranieri
morale
d* Italia.
intellettuale
fisiche
e
e
ricca
omai
riparti
Naturale
Storia
di
com-
edi-
altri
gli
come
la
sontuoso
stato
dove
le forze
piu
tutta
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erudizione
energia
fu
ne
ammirando,
e
uno
«
avesse
che
biblioteca
anche
che,
opere
della
impiego
e
cui
la
definito
essere
politico
stato
a
Britannico,
in
:
illuminato
mondo
nell'anima
sento
del
critica
la
nieglio
il
!
Giove
gl'Italiani,
Per
entrando
provare
collezioni
a
Ma
veva,
deve
milioni
come
lo
del
visitata
Londra.
di
—
londinese)
contro
il
^
co-
Rivista
inaugurazione
poi,
di
Sala
delPArte
vederla,
a
Oggi
meraviglie
si
il
consacrati
trassero
pellegrinaggio.
che
ficio
'57
Magnate
gentile
che
alia
che
persone.
delle
una
Narrasi
—
sessantamila
come
di
».
punto
costrutto,
che
studiata
cervello
appartamento
,
ancora
una
dal
tutto
meglio
bello
piu
in
cer-
Michelangelo
culto
o
(trovo
tanto
quella
per
di
del
I'lnghilterra
cui
e,
cupola
degno
appellativi
a
milioni,
compiuta
grande,
il
'52
;
bibliotecari,
che
!
lettura
agli
ricordo
patria
nel
pienamente
uscl
della
fosse
—
riposti
dei
volere
ammiratore
erano
accenn6
quattro
della
concepita
cui
Non
periferia
Britannico,
Museo
e
lui
da
«
—
la
di
sala
Britannico,
».
quasi
cost6
in
Museo
eterna
Marocchetti,
inglese
Napoleone
«
del
Atlante
sapere,
del
un
Non
».
di
procacciato,
era
disse
(
testa,
intelletto
tanto
e
artista
da
tanto,
della
principale
mancasse
nessuno
ammiravano
insig^ne
opera
poderosa
la
«
ed
porta
tanto
a
perche
essi,
con
amavano
—
la
sopra
modello
vello
lo
busto,
suo
collocato
s*
rigidissimo
egli fosse
bene
-
erudizione
Panizzi
regnd,
»
e
di
morale
do-
queiruomo.
36
-
modestia
dall
da
(cosl
'accattare
meritate
e
innocente
dolse
la
rissinio
e
questo
assai
lo
pronto
ed
animoso
notorieta
per
pari
senti
da
lui
il
era
offender
mai,
maggiori.
Mi
fece
quasi
«
che
c/tia-
credevo
il carissimo
».
Giacomo
Lockart,
vivace
aneddoti
zione,
conversa-
intimi
fama
mai
legro,
al-
amici
colloqui
a
per
ed
la
fra
tanto
—
media
chusse
trovavasi
mostr6
di
Non
nella
nascita,
si
non
volta
sempre
cogli
per
dot/o-
non
Altra
issimo.
sig.
piacevole
distinte
di
!,..)»
:
che
Allorche
pubblica,
ai
in
Panizzi
il
I'eser-
trattandomi
io
F'irenze
numerose.
altolocate,
persone
so
elevata
di
senza
comitive
in
che
non
il modesto
smesso
aveva
amico
a
rettitudine,
perfino
tempo
un
indusse
lo
(scrisse)
quel
di
societa
render
prego
accetti"
conobbe),
a
Vi
alieno
propria
complimenti,
non
giornale
un
quando
rifuggire
mantenne
che
della
da
Passo
e
:
nella
in
(ricordo
«
suoi
illustrissimo^
Tanto
«
che
:
cosi
co'
pazienza
lo
gli spiacesse
dottore,
lettere.
vostre
meritarmi
che
Pare
graziosamente
perder
di
di
difesa
a
giurisprudenza
neWe
rarmi
non
fece
\o
che
politico,
uomo
ufficiale.
litolo
della
se
se,
pubblico
cizio
si
di
mai
die
)
scrittore,
quale
quale
!
giorni
nostri
popolarita
ovazioni
scrivere
quale
a'
rara
-
con
letteraria
imbarazzato,
o
si
e
»
X.
In
lungo
cosi
naturalizzato
strutti,
ten
to
d'ltalia
spetto
sapeva
per
degli
britanno,
non
penso
mai,
finche
intente
a
il
ideali
egli
duro
il
piu
del
fra
conseguiti
?
la
II
—
I'impero
sopprimere
il
anni,
letterato,
gli
avventura,
allori
di
spazio
ogni
fuoruscito
bibliograft),
cospiratore
nebbia
di-
avevano
'21
del
forse
che
vigili
notizia
ed
sole
lo
non
polizie
ogni
? Conal
d'Albione,
volgo,
delle
brescellese
so-
(le quali
voce
che
37
-
i
d'oltre
vivi
in
ciare
confini
i
esso
entusiasmi
della
combattimento
esule
altri
quei
1859,
che
ed
patria
la
egli
in
la
non
veniva
non
;
il
a
di
posio
riconoscente,
libera,
non
quel
segnava
prendere
a
di
invocato
riu"rno
al
giorni,
Dunque
assegnato.
raffermarsi
amato
—
che
onore
e
repressi,
comin-
fecondo
cosi
1848,
del
dove
patria)
tener
per
ricordava
piu
ebbc
senipre
d'es-
italiano.
sere
Ma
talia
in
di
e
avrebbe
gli
di
tripudio
al
del
moto
L'
mille
come
di
e
rivoluzione
italiana.
—
mescersi
il
epica
servitu
s'afTrettava
liberta
rapidamente
1'
dopo
giungere
gli potesse
di
durante
troppo
g'iudizio
Penisola
sentimenti
crederlo
a
fine
della
-
il volgo
nel
cui
cuore
;
frase
d'un
Camillo
di
cittadino
loro
!
pot6
»
suo)
Cavour
fu
udito
per
fosse
il
tutti
a
Se
sul
la
di
lui
nessun
estimazione
saputo,
era
la
dopo
che
».
conosces-
patria,
nella
pochissimi
della
vulcano
Italiani
gli
versf)
alto
da
che
«
Panizzi
piu
questo,
:
tempo
valermi
(per
nevicato
I'l-
nel
come
essa,
almeno
o
dire
ha
palese
essere
tanto
che
«
tenuto
Ma
—
Panizzi
dimenticata,
amico
sarebbe
fatto
ha
benemerenze
quali
sero
mai
ne
I'avesse
parve
Antonio
s'inganno.
non
dello
morte
stesso
Panizzi.
Luigi
per
egli
aver
ultimi
compiuto
di
rono
che
a
che
quel
delusioni
men
le
dei
che
si
italiani
dal
di
lui
ansie
del
possa
e
al
della
le
tra
vicende,
le
ft
da
il
cui
indirizza-
;
le
piu
il
volumi
tre
'opera
italiana
tutte
Risorgimento.
immaginare,
un
agli
inglese
Merimee
fe
storia
sino
in
poi
pubblico
1870.
speranze,
emigrati,
assistito
scritto
Prospero
e
1823
sccolo
nostri
—
vita
e
—
mezzo
gloriose,
to
della
Grande,
tutte
filiale
tenerezza
con
brescellese,
illustri
contiene
vono
or
I'illustre
racconto
lettere
e
concittadini,
o
caro,
—
amato,
giorni
dev'esser
ci
che
Fagan,
in
preziosa,
rivi-
essa
lel
incertezze
—
or
e
tristi
docu-
eloquente
scaturisce
j
la
prova
ed
i
[
38
-
il bibliotecario
che
ritalia,
e
Lodovico
nido
cospirare
di
Borbone,
natio
Si
che
vi
non
stima
aderenze
tenti
Stato
de'
di
gimento
quell'unico
d'ltalia.
ghetti
Berchet,
aprivano
a
polidci,
le
come
speranze
ringraziavano
del
scongiuravano
di
dopo
*59, gli
ai
meriti
di
agli
tutto,
che
sentire
—
interessi
la
E
sua
ciliazione,
e
mantenutosi
in
se
e
fu
sempre
di
spronando
;
e
coUa
di
feconda
per6
—
pertinace
opera
la forza
ammonendo,
dov'era
Medici
;
si
loro
piani
dominati
;
lo
all' Italia
;
lo
pari
Ed
egli
che,
all' alta
il Panizzi
vita
avrebbe
Min-
sua
:
—
politica ; poi,
giovato
meglio
nazione.
estraneo
stesso
chiedeva
non
alia
libe-
Cavour
rispondeva
adatto
la
:
....
i
Al
—
posto,
un
straordinari,
stimarsi
rimanendo
della
patria
raggiun-
Derelitta.
Gran
per
Lacaita
erano
costanza.
sua
Bertani,
facendo
alia
sempre
in
cui
lo
Ricasoli,
Spaventa,
andava
magnanima
offriva
Massari,
da
ch'egli
pensar
con
intelligenza
Prima
bene
tutti
Cavour,
i
—
spesso
al
gli esponevano
:
timori
i
c
;
Poerio,
fratello
a
e
miravano
Orsini,
Settembrini,
lui
li secondava
;
Europa
li avvicinavano
cui
a
po-
dell 'influenza
Mazzini
e
d*Azeglio
Porro,
il
valevansi
scopo
ed
aveva
d'
sovrani
e
che
vostro
egli godeva
ed
essi
Garibaldi
Massimo
e
ch'
Sapendo
cr)nfidenzialmente,
patriottici intend,
conseguire
il
la-
aiuli, letterati
per
lui
con
—
e
britannici,
diplomatici
presso
rincresce
»,
consigli
Ministri
Carlt"
mentre
amare,
cuore
pensatori.
e
ospitc gradito
razione
volete
vi
che
amare
scriveva
gli
Lucca,
dal
uscir
lui, per
quali carteggiavano
avevano
che
e
Tamicizia
e
di
duca
So,
«
—
di
mai
lasciato
ha
non
essa.
per
puo
a
di
uomini
Londra
amate
volgevano
esuh,
la
di
il nido
sciare
di
-
e
sagace,
benefici
alle
avvedutezza
frenando,
e
coUa
risultati.
agitazioni
farsi ascoltare
o
di affetto
da
di
Perch'
con-
egli,
partiti,
trovo
tutti, incoraggiando,
secondo
calma
dei
e
il
prepare
ri-
momento
gli
event!
,
39
-
imprudenze,
impedl
fatali
popolo
inglese
quelle
giovarono
ad
to
tan
-
destare
pote
e
simpatie
governo
nazione
la
per
nel
e
italiana,
de'
compimento
il
Jissicurare
nel
che
de-
suoi
stini.
in
Scoppiati
dando,
che
lont"mo
i
tempi
offrire
o
davicino,
o
mandarli
ranza
fede
la
diede
si
Ben
frase
storica
grida
ch'egli
'48,
nelle
ed
d 'Italia.
li
detesto
che
tutti
Delia
greti
coi
tutti
quali
ebbe
fu
di
a
non
patriotti
la
i
che
foresticri
a
o
cui
negli
relazioni.
del
T
casa
che
Anton
Risorgimento
sarii
archivi
Egli
dato
che
avrebbe
II
di
uc^mini
potuto
??
pensiero
(
assoluta
I
dire,
che
»
Panizzi
i"^
ne'
|
com-
scicntifiche,
Nazionale,
rovistare
domestici
a
posso
!
del
dopo
e
di
nostra
Italia
quelle
:
veniva
egli)
il
una
d'
indipendenza
(scriveva
impc^rtantissima
fatti
:
d'
prima
diplomatiche.
questo
1
affrettarlo.
opprcssi
quando
poi-
ofTriva
parte
I'apparenza
altro
fu
ogni
davvicino,
avevano
vita
da
sua
e
irrivcrentc
popoli
Penisola,
la
;
ad
possibilc,
dei
spe-
eventi
gliene
salito
lui
a
aveva
intatta
degli
parafrasi
egualmcnte
storici
Stato,
gli
assai
non
sua
nei
gli
di
spesso
parte
indubbiamente
parlare
uditc
missioni
Di
«
era
dolorose
per
della
dominante
cui
che
)
corse
bene
erano
Sentiva
non
serbava
ma
:
paia
non
grida
aveva
sue
delle
piervi
(c
immortale
Ic
a
quanto
dire
giungevano
da
qiielli che,
galcrc
piii
svolgimento
ufliciale
mano,
puo
per
gli csuli
le
settc,
tiitte
fatalc
nel
pr"sizione
destro,
nelle
segrete,
condannava
le
giovanile
chfe
tiitto
patibolo.
congiure
anzi
;
di
intromettcrvisi.
stipar
per
trcpi-
suoi,
compagni
scongiurava
c
:
tirannidc
alia
sul
Nelle
niaturi
erano
pretesti
v(»luto
che,
adi)pcr6
iinprovvidi,
ma
avrebbero
non
su'
esercitare
generosi,
Panizzi,
il
avvenimenti,
quegli
a
poteva
grimpeti
rattenere
'31,
del
moti
i
dietro
teneva
Tascendente
che
Italia
ebbe
potranno
protocolli
di
[
;
se-
governo
dircelo,
non
,
40
-
voile
quanto
ma
:
dietro
Fu
'52,
il
dalle
in
sulle
Subalpinc^,
dilTondessero
Medici
flotta
di
nelle
condotta,
dicendo
incoraggiasse
che
di
breve
che
crudeli
ne
di
rossi
Camera
nuove
(disse
di
cui
»
che
e
si
suoi
vanni
Nel
'63,
».
politico.
il
in
qui
dagli
forse
E
mai
i
e
gene-
fiordiligi
di
Napoli
in
impressioni
si
«
udH'eco
dove
Lordi,
le
attcstare
ed
Mcridionale,
uomini
che
inopportune
sua
aspettato
a
dei
ad
di-
egli
d'una
delle
quclla
la
come
fu
la
pervenire
forz^
Fagan),
sorsero
Tltalia
trovava
Ne
poi
Layard
seguiti
—
co'
;
spedi
e
fece
avrebbe
nessuno
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Coniuni,
governo
sorti.
e
va-
Piemontesi
quarto
ge-
Sicilie
III
con
Gaeta,
il
a
Due
comprendcre
egregiamente
Gladstone
in
biasimava
umano
a
dei
Panizzi
coprisse
sangue
riporto,
condizioni
criteri
;
imperiale
Palmerston,
le
tiranni
il
si
propri
battello
nelle
dai
con
'60,
Nel
assediata
di
quel
come
dei
un
se
perchc
Napoleone
potevasi
non
«
peregrinazione
nella
i
re
un
I'aquila
Napoli,
che
e
Parlaniento
giornali,
d'inviare
cui
Italia:
nel
italiane.
Borbone,
in
d'
per
riprodurre,
Garibaldi
Gaeta,
im^no-
Inghiiterra,
in
causa
allorche
almeno
Piemonte,
rivendicazione
menti
di
del
del
nel
cessare
di
schemi
faceva
di
Panizzi
lettera
una
fu,
accreditriti
quelPanno,
rifugio
1' intento
finanziarie
e
nelle
di
di
pronunciat*^
idee
le
acque
airimperatore
razione
piii
impresa
ultimo
venuta
nei
1'
dicenibre
nel
traduceva
al
aiutare
per
pore
lo
chiedeva
e
della
veniva
pullulavano
;
e
amici
degli
ampiamente
diritti, che
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iiivitava,
Borbone
il
piibblicazione
la
commenti,
opportuni
nerale
p"^litiche
Panizzi
Russel
mandava
gli
notevole
il
lord
patriotti
Cavour
numero
discorso
qualche
i
contro
procurasse
il
allargare
di
coprirlo
a
persuadere
a
condizioni
ne
basta
die
suo
austriaco
raggiunto.
ond'egli
sua
eccitainento
persecuzioni
grafie
gia,
gratitudine.
nostra
governo
parte,
e
sappiamo
ne
alia
segnalarlo
e
-
ne
a
felici
lodare
reggevano
riferire
le
41
-
che
parole
il
liii
:
jfninde
bel
e
e^Vi
vesvse
!
fatto
nostr"",
tcrnmeo
di
I'erj^astoln
siiblimi
che
la
e
quel
con
suo
fratello.
sei
^li
tii
ili
forniaUi
ti stima
e
sono
A--
mente
j^li siiidi
e
1'
e
e-
»
nobilissimo
Un
hai,
lu
ctmie
in
ania
perchc
s'era
rh'ej^li
ti
italiano,
cuore
Panizzi,
a1
concetio
(*aribaiiii
che
Cdsi,
sperienza
Santo
di
scpolcro
ciii
a
si
Stefano.
irinnirere
coninioventi
e
dal-
da
lui,
a
j
dei
uno
-
far
c*m-
napi»lilani
Scttenibrini
potuto
affcttuose
vivi,
del
n«inie
patriotti
Luii^i
aveva
-
11
collejra
dei
liherazione
la
e
prigfionieri
quel
inviava
deiraltissinio
Assiciirati
«
Medici
j^enerale
tcstinionianza
-
leltere
ovo
,
lo
supplicava
II
pagni.
lo
nc
Panizzi
lui,
e
da
raccolta
cessaria,
invio
cogliere
vuoto
di
Nisida
gli
sforzi
del
que'
Se
BorUmc
Siromboii,
alia
baia
nave,
che
cesco
11
che,
-
aveva
sperava
in
dall'
d'onde
Cadice,
rordinc
che
aiuto.
trasp.
solTerenze
la
di
cui
Giuseppe
stle
Newcadi
impresa
niandando
forse
1"" stesso
fe'
li
Re
a
nelle
Ma
speranze,
il
rac-
notte,
fuir^ire.
'59.
\
ne-
da
e
—
Kisoluto
per
^overno
a
disf
irsi
di
sullo
imbarcare
-
Firratnosrn,
sarebbero
Mtarli
del
il Sel-
sonnna
determinata
del
se-
romanzesco),
niiseraniente,
-
una
Ira
-
una
setlanta
Ettorc
anni
inj^lesi,
concepite
p«»i
di
le
le
dopo
del
potuto
febbraio
circa
erano
rimorchiato
di
in
naufra^o
e
nel
loro
venne
detenuti
lep:no
generosi
non
—
che
avrebbero
il
piu
aH'arrischiala
detenuli,
scgnale,
!
sempre
i
viva
comand«",
il
apprezzava
s»»rte,
hanno
cinn-
Settembrini,
ne
va|"«»re.
il
assunto
nia
ricchi
a
Mediterraneo
nel
convenuto
vicinanze
a
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bord«^
a
j^olelta
una
avrebbe
che
da
piu
e
il
loro
niantenne
alcuni
con
persona
della
spedienti
nierce
nolejcKio
la
si
(che
evadere,
jiflialtri,
e
Inipietosito
connazionali,
Garibaldi
farlo
di
il P«»erio
ne
corrispondenza,
tenibrini
di
conosceva
Tintelletto.
e
K;reta
un
non
Spaventa,
caraltere
niodo
trovar
a
e
passati
in
lungo
condurre
su
America.
tragittu
altra
I'Van-
per
mare
42
-
finissero
ne
e
che
febbre
la
lontani
molti,
gialla
nel
Cadice,
condannati
cano,
sul
fu
nave
le
per
del
torture
carcere,
altri
gli
spegnessero
a
in
quei
inglese;
rotta
il
rispetto
la
suo,
borbonico
ad
nalmente
!
di
gioia
veder
divisa
alcuni
la
dove
Italia,
compiuto,
di
e
col
ed
o
govern
il
persuasero
sbarcare
a
poterono
^'
liberi
—
attendeva
dopo,
mesi
risoluto
indossava
avviati
li
rina
ma-
mutare
fare
disonesta,
;
della
di
II
furono
tratto
un
ufficiale
patteggiato
prigionieri
in
di
appena
a
Tassisa-che
avere
Irlanda
in
quale,
Vincenzo,
I'Europa.
incutevano
di
il
:
gli comandava
un'azione
tornare
—
della
verso
I
Cork
S.
prora
coscienza
ameri-
sconosciuto
uno
Cuba
Capo
capitano,
che
obbedire.
di
di
al
compiere
per
baia
nella
la
volgere
giovine,
capitano
voltosi
e,
e
grado
vestito
ponte,
guattero
come
da
veliero
—
nativo
miglia
de*
il trasbordo
operava
vecchio
Sttiart,
diceva
200
si
che
quivi
si
sul
comparve
il
Davide
che
giovinotto,
del
frattempo
s* imbarco
—
la
fame
la
e
forze
lidi.
A
la
di
esausti
-
la
suprema
della
lore
Luigi
Set-
il sogno
vita.
bravo
Quel
tembrini
:
chi
e
I'educazione
brini
in
chiamava
ed
rivelati
;
j ploro
:
contribuito
\
Pagan,
:
ramente,
altri
il
lettere
che
far
non
—
fatti
che
(
T
anni
piu
per
di
entrare
Settem-"
tenerezza
regia
nella
curate
del
epistolario
1'
di
e
si
marina,
Panizzi
episodi
all'
raccolto
non
fu
mai
il
il
Europa
anche
quel
a
lui
ignoriamo
uomo,
italiano,
patriotto
che
egregio
conoscere
abbia
il
onorano
summentovate
belli
quanti
sa
vivamente
a
aveva
di
Panizzi.
dalle
chi
ma
quindi
figlio
riboccanti
pagine,
fece
Antonio
Questi
ne
padre
di
molte
lo
e
Raffaele,
era
Inghilterra
affetto
attesta
riconoscenza)
rette
in
con
lo
sono
giovinotto
quale
!
tan
Panizzi,
si
di-
ancora
I'epistolario
che
furono
dice
Deha
to
-
di
Luigi
lui.
oggi
ci
Ve-
«
un
44
-
personaggi
insigni
Napoleone
III
riceveva
alle
etichetta
di
da
lui
animirazione
!
gio
trionfale
i
sua
conobbe
*
quali
Corte
in
andato
ed
Pass6
quando
cose
d 'Italia.
ultimi
attendere
imminente.
II
sua
ad
Gladstone,
al
e
giovine
cosa
:
-
grandi
zione,
Fagan,
di
letto
suo
e
pubblicarono
ed
incomplete
giano
di
due
dei
fu
errate
la
il
giorni
venerando
suoi,
settimana
per
il
vegliare
al
altra
ogni
dei
racconto
dalla
preso
del-
e
innanzi,
di
risposta
morte,
sua
giornali
e
dei
di
aflfetto.
con
Al
di
commo-
ispiratc
Senato
splendida
fece
e
da
biografie,
vivo
italiano,
orazione
il
eco
il mondo.
tutto
necrologie
tutte
ma
spesso,
cui
a
dotti
aneddotichc,
memorie
commemoro
era
pareva
pochi
prima
in
gli
spegnevasi
Napoli
fatti, fu
aveva
popoli
venerazione,
Chiesi
Udito
—
che
cecita
La
volta
chiedeva,
spasinii
gioia.
unanime
compianto
mento
di
pianse
di
""
ch'essa
progressi
da
favel-
gli
ammiratori
e
apposta
Panizzi
il
fra
dove
Qualche
letteratura.
I'ltilia?
E
amici
voile
esso,
serenamente
1' ultima
Regina
Umberto,
cosi,
-square,
caldi
venuto
dolori,
«
Lutto
Si
italiana
vita
indebolita
1879
per
piii
con
prediletti.
Bloomsbury
dei
della
vista
del
d'aprile
8
nobile
studi
abbracciarlo
uno
r Italia,
della
agli
di
casa
fu
prima
d\
della
Re
coi
Piemonte,
lungo
a
la
:
;
di
Principe
merc6
e
nazione,
Panizzi
illimitata
viag-
suo
lato,
quella
del
trattenersi
anni
I'angoscia
e
impossibile
nella
di
di
stinia
era
nel
a
di
piene
lettere
sempre
Ccisa
di
caro
gli
deU'artrite
nella
ebbe
delle
voile
illustri
piu
sempre
Londra
lo
seiiza
dissentendo
Garibaldi
Giuseppe
se
banchetto
onoro
a
vederlo,
Inghilterra
a
lo
;
lo
o
bagni,
pure
gl'indirizzava
lettere.
amico,
un
ai
Eugenia,
romana,
uomini
di
casa
nelle
e
mentr'era
Biarritz,
a
amicizia
gli
Vittoria
e
in
come
L'Imperatrice
;
di
e
lui
a
questione
scdette
lando
andava
scienze
nelle
politica,
Tuilleries
sulla
r
nella
-
il
sentiil
reg-
perduto
45
-
Alia
collega.
del
noma
ebbero
presero
il
allora
lui,
Timpero
del
ufficiali
inglesi,
fu
niovente
bara,
fra
ghirlande
qui
che
palpiti
mi
nella
di
del
onori
mondo,
dove
addietro
era
Se
pane.
sarebbe
ed
sotto
buono
cerchia
una
e
regionale,
—
trova
Colpito
infame
finalmente
bella
in
Antonio
ncllo
grande
!
lo
pas-
sessant'anni
asilo
di
e
\
cacciato,
avesse
natale
professando
nostro
della
I^^uori
breve
ch'egli
e
prupizia
ci-
com'egli
appena
qua
larga
celebri
di
furse,
fuggiasco,
e
metropoli
vasta
e
ricordante
arena,
cosl
squallido
intelligenza.
sventura,
doh^ri,
(Juest'uomo
folia;
paesello
di
Panizzi
bisognoso
saprebbe,
una
tanti
piu
ne
com-
bandiera
una
grandi
non
nel
lapide,
nessuno
dalla
nella
della
dormircbbe
di
jussai
raccoglie
—
proscritto,
modesta
dotato
morto
Londra.
a
considerazione.
uomini
vissuto
oggi
di
anima
statisti
italiana,
c«)stato
inimensita
ignoto
tranquillamente
mitero
si
la
persecuzione
una
rawocheria,
stito.
un
di
migliaia
Ken-
con
leiterati,
semprevivi,
straniero,
di
associazione
avcva
dopu
e
suolo
fra
di
una
vita
stendevano
Pensiero
d'una
che
pennessa
in
inosservati
sano
fu
sia
Fama
grandezza
la
rcsidcnti
italiana
grandg
alia
lunga
—
messe
bandiera
sacra
ap-
parteciparono,
rapprescnlate.
presidenic
tanti
E
v'crano
e
la
cattolico
scicnziati,
Colonia
del
la
;
la
quello
sulla
iricolore
funebri
Hritannico,
e
Reggio
e
destati
Museo
che
capo
cimitero
onoranze
TAmbaRciata
e
Brescello
porre
solenni
suo
fu,
Morie.
nel
rip(xsa
venerata
alle
;
della
al
il nome,
che
j^fcnti d 'Italia
intorno
silenzi
augusti
salma
sal-green
che
Ferrari,
ch'ei
dirsi
non
moltitudini,
piu
cio
Puo
alle
narrare
soltanlo
gli
La
gli
per
di
memoria.
Rejsfgio
le
cos\
poco
rivelazione
la
volo
E
conoscevano
una
bencdirne
a
spiccasse
di
giorni
in
Giuseppe
cavaliere
il
Cugini.
vegliardo
que*
in
lui
Vice-Presidente
dell'insigne
che
di
disse
Patria
Storia
di
Deputiizione
degnamente
meno
in
R.
-
la
era
|.
esi-
sbalzato,
all^
lotte
;
46
-
in
sale
credo,
fastigi
di
seppe
cos\
babile
in
sassone,
che
esilio,
per
artefice
di
!
certo,
Napoli,
ch'essi
mai
ebbero
il
come
falonieri,
alia
il
Panizzi
e
di
mondo
che
ingiusta
Toppressione
indicevano
manette
lo
e
d'altri
fosse
tempra
ed
Governi,
esigli
il
i
che
a
prime
alcun
!
d*
Austria,
immenso
il
ne
servig^o
perseguitando
quali,
virtii
popolo
ingiusto
senza
il Pellico
;
della
'
che,
fu,
Italia,
Spaventa,
coll'attrattiva
dei
d'
causa
centinaia
e
dell*
s(jspetto
santa
Settembrini
dell'ingegno
al
il
fu
gli furono
dirsi
I'imperatore
ne
nessuno
Dante
all
che
d'Este
Francesco
duca,
il
ne
rendevano
uomini
di
despotismo
forse
puo
niality
ge-
anglo-
di
celebritk,
sua
la
e
e
;
come
poema,
Panizzi
della
e
Per6,
io
impertur-
vivere
a
sacro
Antonio
fortuna
sua
del
foga
schiatta
dovette
gloria
Nessuno,
!
della
condotto
raggiun-
serenita
colla
premio.
tratti
di
da
la
temperamento
maggior
; cosi
—
sognata
italiano,
fu
valoroso
comune,
mai
;
passando
di
fama
tutte
ignorava
scontro
contemperare
piii degno
sua
di
e
cervello
stesso
acquista
non
quale
gli splendidi
il
Oh
lese
la
della
dubbio,
dore
alia
dall'ira
ispirati
re
di
n'ebbe
notato
;
dell'ingegno
mezzo
veramente
combatte
felicemente
fermezza
la
e
ch'egli
—
gloria
dal
e
neU'estimazione
una
versatile
cuore
poste,
ha
sempre
to
tan
dal
lizza,
—
sale,
i
gere
nella
vincitore
iscontro
sale,
vi
natura
arditamente
enlra
e
che
energie
le
dairanima,
sprigionarsi
sente
-
il Con-
e
collo
loro,
splen-
fecero
italiano,
cittadini
quanto
e
di
pa-
tal
fatta
!
XI.
Nei
Panizzi
picciolo
della
giorni
nido,
amo
sventura
sempre
a
noi
caro,
e
in
quelli
la
teneramente
che
in
un
della
sua
prosperita,
Brescello
passato
molto
:
tonio
An-
questo
remoto
47
-
ebbe
periodo
un
nosciuto,
scello
con
e
Panizzi
mi
che
Al
padre
e
molto
prof.
affetto
dalla
delle
maggiore
tanto
lontano
luce.
De'
ch'egli
di
memoria
andato
che,
propositi,
d'aiuti
confortato
di
accusarlo
udito
avevano
com*
avrebbero
de*
delle
ragioni
fortune
di
di
letterari
stose,
riservate
^tr^tto
cU
non
alle
e^emplari.
ebbe
infanzia
sem-
lui
a
scono-
di
uomo
sua
sen
casa,
mai
biblioteche
Cercava
il
o
le
o
fantasticava
Panizzi
lucre
;
in
Creso,
sterline
ristoro
a
avere
era
non
con
amici,
Tapprovazione
in
del
co-
ri-
numero
dotti,
lui
Dai
ricco.
pubblicazieni
erano
agli
di
manciate
beneficenza,
o
che
onorifico
specie
una
sorgesse
Taluni
grado
a
a
di
aveva
Ma
natale.
divenuto
istituti
chi
nianco
paese
profondesse
che
gente
alia
serbo
nella
elevato
cio
per
consanguineita.
lavori
il
fosse
nostri
d'
anche
non
verso
ch'egli
voluto
incremento
brescellesi,
egli
occhi
esser
sorta.
smemorato
credendolo
Inghilterra,
ad
tra*
anche
Eppure,
ad
d'ogni
gli
ideali,
amorevolniente
ospitato
I^
d'
rivelatoglisi
e
il
pro-
quella
compagni
brescellese,
Londra
a
fosse
non
fu
vi
ne
;
sor-
commerciali.
antichi
negli
a
dissesti
ai
chiusero
de'
amici,
continue
(intermediario
fu
due
del-
cominci6
rovesci
provate
quel
fermi
e
da
o
lui
degli
Bre-
provato,
di
riparare
per
quando
qui,
onesti
sapeva
sciuto,
e
da
a
concit-
un
ho
scriveva
pecuniar!
paterna,
amarezze
trovi
consorte
—
fortuna
la
massime
ita
cong^unti,
cara
pre
prodigal
del
di
!
io
che
egli
soccorsi
Cugini),
Prospero
Ah
—
Margherita
appena
—
pure
—
vocati
sorella
e
;
si
native
:
sco-
ciglia.
—
mando
ridergli
le
noi
sono
compiacenza
Venturini
Giuseppe
con
lo
—
quasi
grandezza
di
rispondere
inumidire
alia
colla
uno
ove
:
oda
Soave
suo,
lui
che
dica
e
sarebbe
ora
illustrate
si
—
fatto
ha
Tawocato
!
die
e
cosi,
probabile
—
di
tadino
avesse
Inglese
un
fe
;
lo
lUustrato
nome.
parlare
splendore,
non
se
proprio
di
-
non
it
48
-
della
plauso
folia.
di
assai,
nxso
Non
tempo
a
molte
(e
che
lui
a
di
alia
ricorresse
disporrc
bensi
nazionale),
forse
ag:iatezza
una
qualche
per
causa
(come
di
poteva
somme
deco-
stipendio,
lo
pero
lavoro,
modiche
diede
ne
si
Godendo
dall'assiduo
luogo
e
che
quindi
aveva
bibliotecario.
gli proveniva
die
-
qualcuno
vate
ele-
scopo
sdegnava
ma
fece)
una
con
—
,
di
specie
vere
accattonaggio
far
senza
Nella
chi
e
non
di
appello
bastare
sapeva
nelle
pretendeva
far
a
ragione
con
e
del
di
frutti
coi
che
vi-
disordinate.
generosita
alia
di
abitudini
—
stesso
se
spillarne
per
—
perseverare
egli
diritto
avesse
non
nulla,
austerity,
sua
ignobile
che
—
cuore,
suo
dignitoso
un
lavoro.
Mentre
sione
anche
ricusanda.
agrume
Peccato
ancora
sendre
parola
di
delle
troppo
severo
stinato
ad
ma
come
scrisse,
;
la
agli
di
occhi
della
s'affollavano
impronti,
questa
per
piccolo
drammatici
mente
gli
si
quella
ne'
scalmanavano,
gantante
;
ne
noi,
a
lo
piu
fu
de-
ricreazione
a
a
di
mollezze,
quand*
Ma
innanzi
stava
la
sotto
per
popolare.
ia
pensavano
incentive
come
infrolliti, che
e
e
suo
contezza)
riguardo
teatro,
il
e
sanguinava
e
non
(ripeto
»
diede
ne
me
che,
non
piii
Panizzi,
imperdonabile,
educazione
giovani
o
e
forte
attestante
staffilava
«
gemeva
nostro
considerarsi
di
per
il
mezzo
del
lesse
Conveniamo
trattenimenti
inverecondo
tese
patria
perche
onesti
un
la
forse
documento
egli
essa
leggerezza
con
servitu.
doveva
dilettanti,
In
di
sapore
indirizzata,
fu
ne
sdegnosa-
e
pel
«
nobilissimo
che
mentre
che
pregevole
carattere
persona
che,
chi
un
cittadino.
tutd
soUazzarsi,
dura
il
da
usata
Italiani
piu
Sarebbe
volta
una
alto
!
fieramente
lettera,
a
fabbrica,
la
per
Commis-
la
1852,
oblazioni
Rispose
la
spiacque
tanto
)»
esiste.
Quel
le
lui.
a
nel
tcatro,
questo
raccogliere
a
richiesta
mente
a
erigeva
deputata
fece
gli
si
lo
teatri
di
e
venivano
egli
spettacolo
grandi
rifuggivano
citta
a
con-
dallQ
49
-
del
Se
E
giumento.
nelle
guerre
menda
dei
solite
escursioni
Senti
vere.
I'egida
sin
della
dal
4
che
puto
del
ivi
riferi
S.
«
al
Abbiamo
costi.
quella
separati
Ma
ottimi
in
private
del
parte
Mi
in
avete
molto
ho
mai
avuto
in
mente
congedd.
Nfe
T
io
Altezza
deve
avvenuto
talento
odio
(ribatte
disse
la
il
Vostra;
mi
lungo,
a
d'un
loro
il
duca)
facciate
che
e
sa-
di
duca
il
concessione
Tudienza,
ottenuta
non
bonta
credo
e
m'
e
fatto
sia
ha
ostacolo
abbia
egli
Ci
galantuomo.
! Del
resto,
vostra
persona,
Panizzi)
ma
anche
ebbe
tra
(gli
la
e
siamo
»
conversazioni
Inghilterra,
! voi
—
termini.
rallegro
Oh
si
conferita
Vienna,
lui
molta
con
e
dal-
:
onde
molto
che
me
dialogo
—
fama
di
in
Cugini
e
dovesse
stata
a
a
luglio,
21
gli ordini
parlato
opinione
il
ricevuto
ha
dato
gik
aver
direttamente
E
amata,
imperiale,
corte
a
coperto
era
essendo
alia
chiedere
mi
gli
vi-
venire
non
perche
Tuttavia,
professore
R.
A.
ch'egli
che
di
di
sorella
alia
Pareva
che
cessato
bisogno
conforto
trovava,
ducato.
nel
ne
detto
di
il
una
I'annunzio
aveva
austro-estense,
1832.
si
pens6
mai
inglese,
del
pure
ara-
I'Europa
per
anno,
che
cittadinanza
ritomo
cosi
vivo
polizia
marzo
Modena,
ottantun
domestica.
dalla
temere
!
pugno,
onorevole
ebbe
bibliografo,
qualche
alPazienda
sesto
nulla
di
recare
per
in
fatto
compiendo
Panizzi,
di
piu
allora
Brescello,
il
vecchio
suo,
parte
trascorsi.
g^ovanili
1845,
il padre
la
scudisciate
le
coirarme
e
;
hanno
Indipendenza
Neiranno
delle
poi
far
a
s'addicevano
ben
rinsavirono
della
adattandosi
ballerine,
costoro
a
molti
che
non
dar
delle
i cocchi
strascinare
-
i
ebbi
suoi
ripetere
a
una
:
vi
che
siate
al
onore
vostro
persuadetevi
ma
mai
i
in
principi.
procurato
paese.
che
vostri
non
principi.
odio
personalE
—
io
cosi
si
il
-so-
duca
rilasciare
al
Antonio
si
che
zioni
modo
!
col
II
—
coUa
suno
si
e
i
I'amico
Montani.
amici
carono
sulle
avveduti
«
Che
il
mesdci
la
che
patriotti
sule
illustre.
e
al
di
buono
della
Reggio
la
de'
dire,
e
casa
del-
pochi
fidati
si
re-
Podesta,
avvenuto
gran
!
—
segreti
lombardi
poi
;
di
»
A
confidenti
ciascuno
d'argento
voile
duca.
nostro
sarebbe
al-
«
sem-
famiglia
che
modenesi
parmensi,
Venturini,
cio
napoleone
non
in
giomi,
a
aveva
abbracciarlo
assoldare
dato
Stati
visita
del
di
di
nes-
dove
I'ordine
aveva
o
ad
segno
a
prima
quella
ossequente
e
Governatore
seppe,
di
ifi special
negli
Austria
servitori
riferissero
un
deir
nipoti
i
aveva
Panizzi
mancia
non
il
che
profugo
nest'uomo
vecchi
E
scrivere
pote
e
spine,
sicuri
e
agosto,
danno
fargli
a
sul
cognato
fatto
piede
alcuni
trattenne
24
coloni
riverirlo.
a
stava
cola,
II
certi
e
si
dove
col
dall'anno
furono
;
essere
recar
bestiale,
stretti
piu
di
sorella
polizia
men
o
parenti
Parma,
a
La
».
ridicola,
men
Mantova
and6
Fenice
la
istru-
grottesche
cioe,
:
»
fin
poranea-
relazione
lui
metter
dove
invitata
e
di
a
Mantova,
a
andare
della
I'albergo
brargli
rec6
di
disegnato
rinunzio
tern
sorveglianza
volendo
non
patto
a
con
e
sdegnoso
e
e
venuta,
E
Venturini
seppe,
conte
....
accurata
ogni
spionaggio,
sua
Estensi,
lo
bensl
(il
mese
un
severe
piu
dottor
nolo
Panizzi
indegno
un
che
ben
la
conoscere
per
per
Podesta
al
partite
Podesta
nostro
Brescello.
a
esercitasse
soggetto,
temuto
a
im
affinch^
«
del
soltanto
fece
—
salvocondotto
un
solito
al
parola,
mezzo
per
recasse
venivano
mente
sue
Panizzi,
Scapinelli)
per6
di
mancator
—
notizia
que'
do-
Ma
I'o-
colloqui
coll'e-
tcnnero
XII.
Era
sulle
mosse
di
far
una
visita
a
Brescello
nell
'ottobre
:
5^
-
Panizzi
che
stose
Si
essi
poche
bonaria
faccia
lo
grigi,
sotto
stiva
la
Oltre
stanco.
la
come
I
la
di
de'
suoi
famigliarmente,
e
evocando
dolce
dal
palmo
a
Nel
il
venuto
della
Parlo
suo.
della
dottor
Podesta
Veduto
si
quello
indagini
e
studi
esclamazione
cara
lo
;
sfoglio
misteriose
nitida
stampa.
quella
al
Fibbia
una
Minzi,
da
come
di
che
Londra
:
gli
riverenza,
brano,
come
fu
il
patriotto
e
s'informo
registri.
noto,
era
usc\
una
e
1' ultima,
per
in
lesse
ne
una
persona
decifrando
se
ben-
aniico
e
antichi
rivedesse
tempo,
purtroppo
die
gli
volte
piu
e
dell'esilio,
se
qualche
dal
ben
dia-
il
—
parlato.
gli archivi,
prima
specie
ingiallite
visita,
che
esso
gioia,
paleografo
e
»
di
su
di
con
di
sigle
Panizzi
fatti
quasi
spigliatezza
Di
della
«
purissimo
!
paese,
di
con-
follie.
avesse
vecchio
custodia
nella
poneva
strani
e
anni
Comune
visito
paesana,
intratteneva
fluire
non
il
del
Scutellari,
storia
che
cura
mai
tutto
palazzo
s'
giovanili
35
e
corteo
vicende
sentir
Ve-
era
nomignoli,
di
da
lingua
palnio
a
il
tutti
disusato
altra
se
commosso.
apparve
in
capelli
piccolo
lontane
e
di
paterna
quali
tempo,
un
n'eni
come
rivedere
V^olle
di
che
—
brescellese,
letto
di
memorie
mento
spalle.
ciisa
antichi
sua
aflfaticato
un
coi
cogli
meraviglia
labbro
suo
seguiva
popolani,
affetti
degli
e
Dest6
lo
—
apostrofandoli
furbeschi,
suetudini,
!
anclie
amici,
superstiti
cari
piu
alta
la
irta
uomo
ahime
im-
sua
col
e
atlantiche
le
—
iti folti
leonina,
testa
lento,
parent!
la
—
,
diserta
fe-
sta
pinguedine,
favor
gia s'incurvavano
pochi
a
6\
e
camminava
e
alia
ornata
penetrante
quale
dimesso,
tendente
po*
allora,
visione
geniale
sorridente
e
fanciullo
me,
come
un
sguardo
raso,
A
ore.
—
persona,
accoglienze
quelle
compaesani
voluto.
memoria
nella
quadra
suoi
avrebbero
trattenne
pressa
e
da*
ebbe
non
-
fosse
cosi
con
quelle
la
piu
scrisse
53
-
sia
mi
quanto
sibile
gii
sai
Tu
«
che
Brescello,
la
chiesa
Comunitk
di
Brescello.
tua,
la
iolo,
son
le
di
visita
che
il
di
quella
mi
han
le
quasi
tratto
del
quella
e
la
e
la
nacqui,
dove
propria
quanto
Brescello
di
Panizzi
F.
ciltti,
visto
piacere
tanto
leatro
niia
la
Dopo
impcxs-
c
mai
sai
non
bene,
ho
fatto
forse
:
or
;
non
abbia
mi
Brescello,
che
case
solo
che
Montani,
casa
dandole.
diro
palazzo
teatro,
tempio,
Brescello
a
quella
cara
Ti
esprimerlo.
stato
sono
tomata
-
AV-
lagrime
guar-
»
L'amore
P
taneo
del
lo
loco
nalio
piii
apparire
puo
vivo
spon-
e
credo.
non
xni.
Dopo
c
il
dopo
specialmentc
Brescello
quel
asi"ett6
ho
che
i
amico
delle
sufiicienza
di
il
sottrarsene
il
appagare
ringraziarlo
il bene
che
mezzi
voto
di
operato
gli
si
si
per
Thalia,
fino
nelP
umiltii
che
soflfcrto
della
di
altre
e
Forse
certo
in-
con
cuore
»
come
Borcttini,
n"m
sua,
sentiviuio
la
per
gloria
Ma
noi.
a
«
—
nostri
ai
Torino,
a
mai
mio
giungere.
per
Massimiliimo
concitUidini,
aveva
imparare
lo
compianto
espansione
vera
dottore
crudele
quanto
spinse
con-
consentivano.
fece
tratto
un
lunj;:o
a
il
era
tributargli
per
suo,
apprcstavano
con
Sindaco
de'
ch*eg:li
voce
non
ma
:
e
Piemimte,
al
amore,
jrli
onor
sopfgiorno
Italia,
feste
scriveva
voile
che
in
poi
in
musico
la
di
e
finalmente
che,
corse
Emilia
fipflio diletto,
suo
itatiana,
rivoluzione
dclP
rispetto
Bonazzi
uomo,
fece
intese
gli
inno
Giuseppe
r illustre
di
tempi
un
coristi, quando
gite
il
sempre
nuovi
di
ricordo
della
glorioso
1' annessione
entusiastici
segni
tenuti,
Tanno
1859,
a
si
il
piego
aveva
ad
di
bisogno
liberta,
cui
e
—
di
tutto
levato
54
-
credo
gli
—
dove,
tranne
dasse
la
delle
anch'essi,
sou'altro
cielo
non
rivedere
casa
sua,
aU'orecchio
tale
tristezza,
tendere
signe
dei
e
la
e
voci,
gentile
al
stretli
E
quella
nel
piii
nuovi,
udir
e
straniera,
terra
provata
che
cuore,
dormir
in
ha
del
visi
lutto
ani-
estinti
pensiero,
non
che
gli
non
I'esistenza.
e
ricor-
gli
parenti,
;
amici
per
come
V
non
ai
ch'egli,
litica
la
non
comitati
e
in-
puo
i suoi
Nel
1863,
melodramma,
di
Albino
Io
in
iscena,
mise
poveri
tici,
sintetizzata
dalle
italiano,
II
maestro
di
e
note
intitolato
in
il
felice
da
quale
di
del
In
di
e
brevi
patriot-
Risorgimento
rivendicazione
all'auspicata
pensiero
composi-
sentimenti
I'epopea
nel
Italiana,
teatro.
questo
essi.
lirico-dram-f
Rivoluzione
riboccanti
ma
congiure
ebbe
La
:
di
provarsi
polimetro
un
successo,
simbolcggiata
prime
godeva
gia
po-
colmato
onore
di
Se
rinunzid
avrebbe
voglioso
di
nome
dalla
alieno
ricevuto
egli
innanzi,
dilui?
riconoscenza
mandato,
che
buon
d'azione,
quadri,
era
fama
tenersi
che
I'elezione
il
degno
piu
di
non
Umilt^,
con
Collcgio,
vivissima
di
vest^
sacra,
di
pose
Bonazzi,
la
d(^po
matico
Brescello
il
Giuseppe
musica
nazionale,
del
in-
volta
prima
per
proposito
concittadini,
cittadino
i Comizi
accettando
;
La
rappresentante
parole
il
conv«)cati
elettorali
nel
con
fra
mai.
ruppe
furono
fermo
candidatura
orgoglio
si
non
Quale
militante,
d'amore
catena
Parlamento
Panizzi.
Ant(mio
tore
lotte
per
chi
nostre
gradire
fece
Roma.
che
terra,
sua
Deputati
alia
incontrar
nuove
la
pn^vincie
non
gli
luoghi,
a
che
del
sembianze,
care
tornare
io
come
—
sepolcro
ncm
le
di
piu
batlaglie
;
forse
!
Tuttavia,
nelle
i
del
pace
O
trovato
non
:
dispersi
la
e
suonarsi
una
avrebbe
combattevano
piu
di
letto
nulla
antiche
e
qua
o
natali.
all'idea
cuore
nella
tempo
compagni
mosi
i
giovinezza
sua
da
il
pietre,
balda
diede
gli
strinse
si
le
dormivano
di
die
paesello
questo
-
dedicare
di
Topera
55
-
bella
sua
vive
ancor
noi,
tra
propugnatore
insigni
frasi
di
:
trovarmi
ancora
il
costl
torta
quanto
quest'
oliremodo
:
piu
«
La
ancora
Piu
sulla
alle
stampe
ch'era
in
Nel
e
rappresentare
renze.
La
cettare
;
buona
memoria
di
avere
raliegrava
«
intese
crudeli
alle
che
lui,
della
e
come
intrapresa,
Brescello
le
della
parte
i
si
suoi
quale
cui
fossi
tanto
c*^
non
il veder
il
cari
gli
si
si
diffon-
disegnasse
dare
Talenti,
quella
incorag-
autorevolezza
Municipio
lo
di
Dante
centenarie
«
ed
tocco
date
prendeva
tante
a
prove
quelle
delle
purtroppo,
assoggettato
orgoglioso
il
Grandissimo
a
in
Fi-
di
ac-
della
ad
continuavano
compaesani
avevano
elesse
gl' impedirono
sue
sentiva
tarda
fu
si
che
piii esemplari.
nostro
feste
scavi
luce
nuova
come
Brescello
che
espiazione,
persecuzioni
potranno
degli
con
per
occupazioni
che
cora
an-
—
quanto
delFabate
sottoscrisse
e
E
»
salute,
cara
cui
udito
e
manoscritti
scrisse
ma
:
1865,
salute
da
paese,
del
maggio
tanto
vivamente
Brescello
si
in
cara
».
del
all'
dalla
non
se
di
riuscita
^
viene
malandato
s'interess6
storia
e
;
la
dolulo
lontananza
nc
se-
riuscito
mi
Brescello
natale
terra
Pasquino
consigli
lui,
tempo
le
tanto
sua
ri-
e
desiderio
e
mai
mi
nostro
tornerebbe
dintomi
la
forni
e
dal
peggio,
mi
vetusta
che
piu
mangiar
a
e
La
«
delle
ov*erano
mi
ne
:
a
Tofferta,
morire
me
quello
ne
e
egli
nei
deva
gio
che
che
tardi,
facevano
non
antico,
mio
non
;
—
la
volta
una
ma
particolarmente
mr^ndo
al
Genesio
tutto
che
di
prima
e
una
annualmente
quasi
Altrove
»
cr)me
quel
e,
lettere,
S.
dimenticare
vecchio,
cosa
!
assicuro
farmi
mai
genialissime
volta
di
anno
cara,
e
gradi
popolari
esule
a
uomo
desiderio,
questo
italiana,
liberta
stato
una
giorno
appagar
Italia,
fe
«
—
con
ad
come
«
L'illustre
».
ringrazi6
petutamente
Panizzi,
della
glorie
divenute
ispirazioni
al
—
costante
nostre
guenti
melodiche
per
—
-
».
Si
feste,
maligne
e
degli
56-
-
al
Italian!,
ultimo
ci
tutto,
resUiva
obliterandi.)
che
No
ci
la
zit^ne
del
desta
in
casa
pj"polo
daco
il
mi
c
la
tarda
del
e
ne
adunanze
delle
!
del
busto
professore
la
fclice
venerato
suo
di
tradj"tta
nel
zio,
colla
poeta,
;
e
di
cu-
55ala
Venturini
troppo
presto
funzionario
in
in
al
regalare
modellato
Parma
maestria
la
Antonio
Milano,
per
sempre
adornarne
per
di
che
concitladino
ispirazione
Chierici
Giovanni
vedremo
presto
partire
nel
—
e
Sin-
lunghissima;
ritrasse
L'avvocato
brescellese
ebbe
Prefettura,
il
di
concorso
vegeto
ancora
Municipio,
di
nel
questa,
dell'Arte,
ascoltatori,
auguro
mo-
Era
veterano
deirillustre
al
la
cssa
solenne
con
I^-gli
Ccmsiglio.
figura
anch'essa
sparita
gli
Bello.
dono
del
simpatica
quella
fece
di
strada
commemonitiva.
miei
sembianze
le
pennello
suo,
tra'
delibera-
in
sorge
c
insigne
etii, che
innamorato
suo
gino
Zatti,
vedere
di
miirata,
Brei?cello
nomesurila
facciata
suUa
lapide
una
Carlo
I'animo
sempre
del
—
inaugurata,
ostante
non
fu
di
Con
dal
1*"^, perche
e
:
morte
cavaliere
godc
al
naccjue
della
intitolata
fu
fure-
—
cittadino.
jjrande
suo
conduce
cui
»
nndavano
invidioso
dimostrazioni
Ic
Comunalc
piazza
dell*
per
mentre
si
passato,
insolentemente
del
Consiglio
anniversario
di
malizia
furono
sola
connazionali,
per\'ersa
affettuosc
scomparsa
dalla
e
che
lingua
come
del
conculcava
meno
dopo
clic
fiera
legati
memorie
^loriose
con
quella
pur
tencrci
a
le
pill
e
sliero
dobbiamo
quale
nicipio
Mu-
creta
egregia
opera
dal
che
marmo.
XIV.
Codeste
la
poverta
di
quanto
umili
nostra,
amore
onoranze,
attcstano
noi
o
Signori,
di
insiemc
circondiamo
la
diniostrano
mentre
quanta
memoria
venerazione
di
Antonio
e
Pa-
57
-
nizzi.
lo
scello
il
non
so
al
Panizzi
non
eretto
ne
a
uno
secoH
:
al
di
nome
contribulo
di
meditazioni
lo
sapete
Dalla
il
fra'
quand'ebbe
operaio
della
intelligenza
fatto
la
mia
vedere,
del
O
dal
sole,
i
per
il
tutto
e
si
sudori
e
dei
vigor
muscoli
edificio,
di
compiace
e
orgo-
ammirare
una
neppure
dolori
i
ed
buono
domanda
non
lodi
le
silenzio,
come
cospicuo
un
dovere,
proprio
:
mente
raggiunto,
sublime
in
ha
egli
chiedere
a
sua,
sanno.
grandezza
vederlo
persona
di
d'
!
Italia,
ahimc
!
presente,
sconforto,
ideali
parola
potesse
da
autorevolezza
Giovani,
—
alti
dato
erezione
povera
di
confine
nauseati
dallo
il
di
chiuse
sua
aver
irradiata
tanto
aU'altro
par
sulla
dopo
alia
Si
della
e
suprema
lo
della
lavorio
redenzione
voi
patria,
Italiani
il
poi
audacia,
vecchiaia,
occulto
I'opcra
vantarc
di
alia
gli
suo
che
ha
sparso
!
Se
mi
gioia
nicritava.
pur
gratitudine
essa
quistar
a
che,
mole
di
la
I'oblio
umile
gliosod*aver
della
nonie
sia
e
tarda
piu
ed
palese
sacro
innanzi
alia
sino
tutli
i
d*Italia,
Quale
dato
ha
sfida
e
il
senno
n'ha
egli
accoppia
di
e
Antonio
letteraria
poeti.
egli
—
con
che
che
Brescellesi
I'ideale
premio
nostri
lagrime
o
—
implorando
per
di
che
d'intelligenza,
e
che
aniniira
storia
degno
un
Britannico
mondo
sapiente
e
So
Bre-
a
innalzare
:
figli.
nella
niaggiori
sempre,
fece
parola
liisciato
ha
adolescenza
E
gran
il
ne
quasi
la
tutto
che
stesso,
oggi
d'ltalia.
e
Museo
bisogno.
amore
deiranima,
si
Nel
due
prima
non
ha
e
perseguito
e
suoi
paziente
di
voto
de'
altro
un
ardenle
un
concedere
mai
vorra
grandissimo
se
queH'opera
con
di
comi"imentc)
nionunienti)
fortuna
la
se
-
non
Studiate,
rinnegate,
lavorate,
ai
gridare
del
immemori
inerd,
con
amate.
vi
non
glaciale
dall
e
ac-
'
uno
che
Giovani,
troppo
passato,
dell'avvenire
incuriosi
siale
ascoltata
essere
vorrei
troppo
e
non
io
tant'alto,
suonare
:
lasciate
vincere
scetticismo,
Ritemprate
le
i
piu
anime
58-
-
nelle
vostre
dato
dopo
sfidato
pace,
i
ad
associerete
di
via
spazzar
suasi,
virtu
che
soprattutto,
propositi,
la
nobile
Cos\
di
che
neiraugusto
giusta
Antonio
in
virtu
d
alterezza,
generazione
cittadine,
delle
culto
severi,
nei
e.quella
colla
esempio,
ne'
passare
rifiorire,
nelle
a
di
fine
quali
figli
e
e
perpetuare
riposta
la
;
e
il
le
celebrate
!
grazie
chiamarci
nostri
irriverenza
e
vivissime
nel
proviamo
Bre—
domestiche,
rendo
io
Voi
A
Italia.
indifferenza
glorie
'Italia,
che
d*
tanta
a
mezzo
nome
Panizzi,
tenacia
!
Giovani
ai
parlare
—
il
Panizzi
per-
mai,
verrete
T
lasciato
ha
che
men
Siate
quella
la
e
difficile
di
e
studi
se
—
vorrei
vivo
vi
non
Tonore
risultato
negli
e
di
che
pubblica.
vostra,
lavoro
cui
Antonio
vita,
Bcellesi
la
nel
energia
idealita
riescirk
putrido
degno
condotta
le
Se
vi
vita
nostra
nessun
nella
abnegazione,
sua
serbate
a
dignitk
quella
di
nella
infiltrato
di
ergastoli,
conseguirle,
!
patria
non
scandaloso,
di
di
di
esulato
ricordate
ma
speranza
mira,
hanno
campi
negli
pure
:
della
di
avrele
quanto
quel
senza
Tainore
esse
questa
fosse
si
onesto
la
concepire
nemmeno
grandezza
universale
amore
sui
languito
Accarezzate
!
vi
tirannide,
la
anni,
patiboli
di
loro
sangue
contro
lunghissimi
per
giustizia,
potrete
non
congiurato
eroicamente
di
il
padri
i
che
patria,
essa
per
aver
lontane
terre
della
sacre
spargendo
libera,
battaglia,
in
niemorie
di
concittadini
di
generazione
in
di
rigoglio
grandezza
Possa
dei
quelle
popoli.
M^
ill
ifc-
Tt
..^h.
A
a
-Ii
rr
5M'
s
*
NOTE
V^JuANDO,
il
sul
gfiorno
finire
se
non
m'abbisognavano
le
chiede
dare
la
visita
a
io
gli
Brescello,
o
di
complete,
non
che
chi
se
dovuto
ho
ritar-
raccogliere
archivi,
dagli
e
notizie
le
originali),
modo
aver
nel
stampa
a
Belluno,
a
mai
riescono
scrivere
nuovi
dalla
o
viva
compaesani.
d*ufficio
ho
trovato.
cui
attinsi,
(oltre
ad
fornitemi
mi
non
qualcosa
vivi
fuori
darlo
procurarmi
lettere
non
per
ma
piu
di
di
di
rincarico
accettai
dimorando
Ma
sott'occhio
ha
niia
I doveri
mazioni
proposi
pubblicazione,
dei
voce
mi
(le quaii
non
nella
dati
luglio,
via
per
DISCORSO
di
festa.
della
stesso
potendo
AL
Discorso,
presente
^
$
e
amico
ringraziamenti)
negli
paniz^iane^
uffici
ebbi
del
raccolte
me
Comune,
e
in
ne
vecchi
alcuni
dall*
concessero
parte
son
lunghe
investigazioni
valso.
Tra
Volfango
Bonazzi,
preziosissimo
un
tra3critte
e
dal
alle
cui
a
infori
porgo
fascicolo,
varie
comprendente
fonti
le
miei,
appunti
;
vato
tro-
memorie
ragioniere
G.
B.
62
-
Friggeri,
ben
per
apni
48
tissimo
del
quelle
scendenza
del
di
scritto
Twattle-
voler
bensi
:
nelle
milia,
averlo
dott.
il
pure
nelle
di
degli
Artigianelli
Studio
biografico
con
qualcosa
di
Se
codesti
scritti,
di
che
nulla
rita.
inesattezze
al
Dal
errori
in
o
difetto
per
mio,
canto
fossi
cui
di
Volendo
popolare
non
messi
lieto
io,
o
al
mio
che,
per
ristretti
in
minor
senza
dar
forma
per
o
avessi
fascicolo
prima
di
dello
ma
—
si
mi
la
e
opera.
sua
»
dir6
e
alia
avvertito
di
mancanza
an-
detrarre
per
omaggio
fara
in
trovero
;
non
per
pKJtfe
me
stabilimento
seguend
;
si
anch'egli
;
taciuta,
note
il
I'ho
ve-
degli
documentii
di
necessita
di
numero
e
;
ma
indirizzo
quale
stampato
passi
esser
(e
breve,
A
parole.
il tentarlo
affatto
di
originale
carattere
quei
con
tema
il
lavoro
io
integrandolo
prestavasi
se
stesso
inedite,
e
neU'E-
critico.
acume
pochi)
son
io
autori,
egregi
saro
letter
fa-
comparso
e
Reggie
Panizzi
riscontrate
incorso
serbare
solo
svolgimento
cesso,
v*ho
tipi
lo
se
Comune
del
coi
nelle
cenno
commemorazione,
pubblico,
di
ch*
rilievo,
che
che
Antonio
«
appendice
degli
to
men
—
tish
Bri-
al
Panizzi;
»
di
aveva
P.
Antonio
«
Centrale
libretto,
:
A.
incditi
scgretario
Reggio
daro
ne
:
Cornidini,
elegante
che
Ignoro
Dello
settembre.
mentr'era
un
londinese.
V Italia
Venture
niani,
pubblicato
il
e
Fanchiotti
di
documcnti
giornale
I'agosto
fra
valse
ha
del
appendici
dalle
condi-
Londra,
a
intitolalo
con
aman-
cortese
Giuseppe
aw.
commemorazione
suo,
bio-hihliografici
appunti
fu
geloso
e
(per
residente
Univcrsita
lavoro
un
copia
o
sig.
il
una
alia
o
storia
ma
nato.
Basket)
tenere
Campegine,
Bresccllo,
a
sua
noiizia
Municipii))
Museum,
cesse
della
fosse
el)be
carte
Todeas
(Prof,
vi
se
di
municipale
studi«\sr"
chc
oriundo
quale,
impiegato
piii
Di
il
;
paese,
glorie,
sue
padre
mit)
-
non
diversi
a
lo
dir
lessi
vero,
avevo
piu
m'era
a
al
om-
ampio
con-
tutto
il
-63
componimento.
Brescellesi
anni
Panizzi
che
coscienzioso,
terato
di
e
(Pag.
S.
Panizzi
tut
17
Completae
2i
il
teude,
entro
tesinio.
autorizzazione
che
quindi
dclle
come
vescovile
non
in
«
cum"
gcncrica
quella
in
molte
di
le
Can-
complebuu-
proccdcre
etc.
rilasciata
ai
il
borghesi
11
alia
(cosi
neonate
fatto
di
il
chieso
fuuzioue
del
24,
come
(sMnil Bat-
per
evidentemeutc
detto
ed
a
Non
ad
dalla
iu
una
Giglioli*
Tarciprete
battcsimo
cramento
Sa-
vero
c
scrittore)
ottenue
una
il
amministiaro
richiedeva.
Brescello,
suo,
il
prescritte
di
lo
caso
vitalitu)
sua
non
»
furonooompiute
(^hiesa
parroci
il
e
rifcrisce
si
»
quando
forma,
sapeva
dalla
cerimonie
della
invece
Cruppi.
Archipresbyter.
settembre,
giorno
Infrascriptum
Margarita
et
tcmevasi
17
il
casa
litteris
famiglie
che
uomo
Catta^
litteris
me
Gilioli
prrche
questo
appartenendo
"
Give
ex
cum
per
Panizzi
Dominions
(Ibi-sc
in
chiesa.)
:
undecima
caerimoniae
Ecclesiae
Vincentio
Civibus
Fanchiotti;
frasc
horn
et
jmvatim
cujus
Caerimoniae
hattesimale
La
di
1797.
7hris
dunquc,
la
Panizzi
Aloysio
fuit domi
€
Tacqua
heri
natus
Infrascripto
me
fuerunt
nconato,
Parroccbia
»
pairinis
aiTcrma
let-
1797.
della
arcliivi
dagli
Give
ex
a
Die
€
ehbo
e
di
i meriti
luce
settembre
16
Maria
haptizatus
debito.
il
Genesius
Jugalibus
tempore
II
piu
1797.
7hHs
Mutinensis
adhibiiis
da
amorevole
biografo
deg^a
dotta
quella
attende
Spinelli
un
piu
tratto
pomeridiana
Cruppi
€
in
A.
de*
Vite
le
Brcsct'llo:
Antonius
cumdimidio
cclleriae
di
me
nacque
...
nascita,
di
Die
«
rina
di
Mappiore
«
in
porrk
2)
Hnea
ratio
Maria
compimento
prof.
avrk
ne
scrivere
cittadino.
lo,
Kcco
il
a
il di-
compiere
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tempo,
quasi
cui
a
mai
possa
gran
»,
Brescello
Antonio
;
da
Illiistri
di
Storia
ch*io
avverr^
vagheggio
che
segno,
«
Se
-
casa.
curia
»
Coi
-64
mezzi
porclu'
dino
poi
questo
non
Teran
Ma
f
(Paj^»
mi
sano;
vuol
se
lo
tare
"li
riiai
(Pa,^.
quando
Di
la;
tutti
i
mia
del
dott.
coi
visita
a
madre
essere:
ma
fu
avvocato
ma
non
di
trovo
Cugini.
brescellese.
territorio
del
Duca
I.a
Ercole
III,
della
govcrnatore
(numerosi
credo
no
mi
Bresceilo
per
e
tutti
albero
un
altre
con
Bresceilo
che
sorella
era
di
altra
Zatti.
e
a
Antonio,
famiglie
precisarle.
Cosi
Boretto)
derivino
a
siano
consanguinei
ha
impedito
la
che
gencalogico,
di
accenni
trovo
credo
non
da
oho
un
me-
Antonio.
con
deirultima
brevita
ricostruire.
qua
Ma
qx^od
dif-
aufcrtur.
non
10,
Questa
nisriio
amnietterc
rigori
della
di
di
Biagio
2j)
liti,
perche
....
parole
Se
»
scuole.
Cugini,ch'era
un
i document!
necessario
(Pag,
pn6
carichc,
tempi
ai
a
Bacchi
mancano
stipite;
fertur
che
Zatti.
Lui»:i
famiglia
nel
bcni
sposa
Gruppi,
Panizzi
Sarebbe
nome
Bresccllo.
n)i
dcsiino
della
il
Fanchiotti,
Kj^li
sbaglia.
publdiche
nellc
di
jjuida
vario
cominci6
ando
parentele
ma
il
compae-
forse
punto:
consij^Iiasse,
onore
avevano
Panizzi
coi
madre
Gruppi,
lo
Ospite
secoli
da
Caterina
La
la
scuola,
con
infj:or(»nza
Panizzi
di
allora
Panizzi.
vecchio
\in
mtormato
sotto
di
di
quosto
male
parcnte,
2/)
dellc
che
prete
un
ricordi
dai
corsi
copri
e
cittauna
re^^ua^lianza
K
maestro
aof^ert^ipo
maestro
un
Porcbe
proprio
orano
ore.
...,
una
fortezza
pjinio
Riton«:")
come
liii
Hfi.
loro
parentola
?
poche
tinirof
di
primi
/atti,
Cugini
I
e
i
ncssuna
JO,
modo
altro.
nn
rinornanza,
avcsse
?
in
Panizzi
i Panizzi
Bresoello
ebbe
il
d
che
qnalche
E
partioolaro
manoato
v
intcndo
Brosoollo,
a
drojihiere
i
a
:
questo
Froquento
«
al
irnpossibile
....
precottoro
dice:
andava
mntorlalmentc
ora
Moilona
di
bopjrliosi
i6)
Im.
JO,
Raccolfio
del
da
allora
tiilti.
dovo
proclamava,
81
tempo,
privil"»":io
fanii^riio
molte
non
quel
in
avpvnno
qneiraiitorizzazioiie,
ottencpo
K
si
che
-
mi
ch«»
iiefasta
uno
la
pare
ii
ragione
Panizzi
polizia
spergiuro.
"
del
—
principale.
(
duca
La
;i
di
iettori
aveva
17
E
anni!)
d'Kste,
restauraziouc
una
non
anacro*
i
sopratutto
prestava
deirestense
grido.
di
specie
temeva
«
e
maggior
fede
era
alle
awe*
6s-
-
nel
nuta
luglio
rivelato
tiranno,
(Pag,
II
serisce
Parma
col
nita,
ivi
1"
K
nella
ora
La
col
anni
Panizzi
della
Tognbn
alle
si
Da
i
grandi,
gnoli
—
(Pag,
A
Francesco
misero
I2j
il
antica'
vezzeijfjjiativo.
e
spiritosa,
epistolare
sempre:
il
«
egli
mio
sino
Tognvt
nelle
che
ultimi
agli
»
E
lettcre
sue
inau-
TofjnH
lei
a
o
che
uotato
fu
feraci
—
di
nonie
nelT
feroci
e
Orcibn
le
aveva
che
Panizza,
orecchie
un
appioppar
il
volgo
po'
nomicontinua
affettando
23)
sentimenti
niagnanimi.
....
alluse
di
IV
anni,
lui.
di
lin,
questo
degno
chiamo
perche
parlando
usare,
tanto
gli
piii
quella,
a
colta
corrispondenza
condiscepoli
suoi
48
di
eta
veduto
Cugini.
Casa
ragazzo,
(Vonte
dama
scherzosaniento
tirmava
di
signore
lo
vita,
sua
di
ho
avevo
onorevolissima.
confidenziale
un
Montani,
attiva
*10, in
ed
io,
poi
iscrizione
con
Brescello
anch'
; ma
Comu-
Ni/olio.
con
Adelaide
signora
dedicata,
Mario
32)
del
in
della
a
Zatti
mori
Zatti
as-
risultando
Ma
—
istrutto
Luigi
parroccliiale,
latinista
lin,
JO,
lo
»
resUtuisse
male
delPavv.
lui
a
chicsa
del
(Pag,
tenne
lapidc
nuova
memoria
in
a
la
attesta
si
)
praticamente
ainininistratore
Dapprima,
perche
essere,
Brescello.
giornali
di
legale.
laureato,
Studio
in
continuo
avvocati,
ancora
spcrgiuro.
abboracciature
nominato
fu
appena
nello
fece
poteva
non
1819
s'era
non
d*avvncato
professione
pratica.
sua
la
che
come
nella
die,
la
gli
fra
del
gcnnaio
facesse
che
inscriltosi
«
studio
in
duca
divenuto
fosse
fldando
(forse
inferisco
ne
scritto
o
:
die
aperto
....
il
novembre
a
dirsi
perfezionarsi
a
che
26)
Corradini
che
e
pu6
ne
lin,
lo,
1814;
del
Antonio
esserlo
!
Peretti
) nello
cosi
(oggi
stupendo
suo
poco
carme
in
alia
Mentre
scola
Reddiano
Ne'
i
dolor
del
cresciuti,
dell'ausonia
prenci
terra
palagi
vedovi
....
dogno
allor
Apparve
11
In
maggior
cuf
Correa
misto
di
nella
flglio
al
Guelfo
matenia
delKazziaca
real
il
.sangue
sangue.
degli
avi
reggia
Bice,
d'Absburgo
«
letto,
In
morte
e
pur
di
66
-
(Pag,
lift, jg)
i6,
accus6
Si
il
colpo, fuggi
di
quei paesi.
di
duca
Modena,-
che
uBci
(Pag,
i
d^Italia,
egU
gli
clie
e
nel
di
deir
del
di
individuo.
22
piii
Museum,
35
oggi appunto
sono
imbarcarmi
ad
amici
lo
avere
Viadana!
»
scritto
ip,
Ignore
€
€
anche
/in.
se
per
in prova
lui
che
: «
jj)
....
questo
Quante
cose
a
Viadana,
del
esso
Fanchiotti.
la lettera
il P. lasciu
Montani,
fatto
ed
e
esame
un
dal
nella
British
e
Montani
che
gli
inesatto.
Rileva
al Minzi,
Terrore
degli
dimenticando
il 22
Minzi,
Zatti.
moles^ie
nel-
decreto
altri disse
BresccUo
subisscro
ad
Zatti
per;
»
II P.
un
passate, dacchd,
son
con
quel
Nolo
—
si no
di
si
trovato
il P. Btesso
data
Minzi,
accompagnasti
poi la distrazione
scrittori, e cita
(Pag.
mi
accompagnarono
Curiosa
altri
per
:
aunt,
a
De-
nuovo
quale
Toffre
ce
al
Discorso)
sinoal
ho
recente
sottoposto
di
trovato
dairAmroi-
del
nel
sni
Civile
sottoscrizione,
sia
poi
fuori
libro
suo
Stato
) ottemperando
che
nel
volte
il
la flrma
giugno,
con-
del-
stato
firmati
piii
fuga
Gome
sentenza
fosse
se
erano
apparire
Conti
la
aprile del *22, ho
hanno
testimonianza
1857, dicendo
non
contumacia,
daila
colpiti
5
non
ordina
in
rcgistri dello
al
ad
(Giuseppe
Un*altra
ott
i
1822, a* 3
del
sap-
sbaglio grande.
pure
documento
Un
Governo,
—
(che cito
lettera
I
Polizia
di
Podesta
Vannucci,) pongono
matrimoni
comincia
Bcncdetti.
al
carcere,
uno
particolari,per
sine
0
in
il
potuto,
di
I successivi
1823, quando
Assessore
certo
mortc
trasmlse
d
aliri
agli
e
depositare
altri autori
contro
rinchiuso
sia
rovistato
il 1821
"tto
Ubertk
la
1822.
avrebbe
Ho
—
Panizzi.
Protocollo
Ed
riccliezza
la
quale,
*31.
pare,
e
come
tanta
?
Francesco
Tassenza
E
nascita,
A.
:
genn"io
legato,
i
tutto
per
atti
nistratore
1^
1822
liubiera
di
BresccUo;
mi
che
Londra,
condannato,
stato
per
fatta
quale,
1821.
nel
combattere
ottobre
22
; il
giurata,-'
a
a
del
airAndrcoli
raccoglicre
Processi
II
Bres"^"eilo
aettembre
il
rivoluzione
....
Morandi
persecuzione
Ponzoni,
p)
temporaneamente
r 11
la
biografi, (tranne,
da
sarcbbe
non
austriaco
cessare
un
la
/in,
/p,
Panizzi
mai
a
merce
Tutti
del
far
Qrecia,
in
confessione,
sua
sconosciuto
....
Antonio
un
poi
la
essi
di
posti; primo
ne
Spagna,
valse
deli*ambasciatore
mani
nelle
in
Ne
d'uno
il pugnale
....
deiromicidio
reo
-
ottobre
dal
1821
Qoven^o;
di
»1
l^e^
68
-
-
(Pai^,
11
il
avrobbe
quale
cho
il
non
a
di
quindi
15
.1?^^
18:?7.
Prof,
t^uella
ri'nivcM'sita
il
riinontano
OL^gi
Paf^.
6)
////.
22,
dal
pote
noii
a'
P.
Pt'oeses
—
credi.
suoi
Dal-
noti^ie,
avere
"!flle
cagionc*
viccnde
perche
politiche,
non
1854.
del
la
piii in
ri-
fu
Philippus
Archifjjminnsii
lasciate
carte
a
gli
die
Conccllarius.
Kan"'liiotti
(lUoirAtfMico,
tli
6
Cremona,
a
Mnrchio
»
1818,
diploinatiche
vie
copia,
avcrne
Iraccia-
agosto
toltogli
seguenli:
flrmo
ArchUjumn.
le
Per
bagaglio
Panncnsis
fra
pannonst*
iiicmorie
rolle
et
san'i
I'opia
alouni.
ad
in
8
di
mia
Fancliiotli.
dal
andavu
il
Parma
d«'l
resto
Ducnlis
etc.
Lombardiui
di
o\i\\ provvide
ma^gio
cui
suHa
Ccnni
-
ignorato
prova-di
asserirono
il
libro:
sia
pare
la
csso
oome
diplonm:
Iiosit-J^rati
LhiWi
le
Padova,
aU'osule
a'
cho
airiJniversita
rostituilo
lasciata
riebbe.
non
del
nota
una
-
in
avuta
quolla
il
non
in
stesso
laureate
fu
l\
poi
I'u
P.
liKjhiltcrra
in
ufjicidlt;
rHa
piu
quale
la
..,.
(lice
Lo
S)
lin,
21,
Cardurci
G.
ne
ristampa.
la
cum
....
Quel
libro,
piii copie
quant*'
plaro
alia
Casini
e
in
il
di
bibliotcca
Fiorini
cbe
sore,
luce
vi
lettore
\evot
c'e,
fu
I
appunto
nonie
colpiti
cin,
assai
?
0
del
liritish
cbe
di
niossi
inorti,
o
non
avvertire,
alcune
ad
i
potuto,
persone,
per
illustre
in
(c
Uinti
almeno,
cbe
si
circospeziono,
calunnia
se
anni
di
difendersi
possono
non
guardia
fors'anche
e
cahoittiati
a
profesrimetterlo
ponease
facile,
signori
i
appassionato,
assunto
un
conveniva
non
T
ba
Ri-
esem-
un
prudenic
cbe
troppo
riabilitare
e
tutti
avrebbesi
non
di
fu
Ma
nota
una
non
sorio
gravi
senza
del
storia
oltimaniente
ri[)ubblicazione
lacer6
ne
deposilarno
a
o
prefa/.ione.
(e
alia
Fagan
Museum^
dolla
quella
cbe
distruito
contributo
il
peMo
contiene
involontaria)
i"er
debili
prova
So
corto
stanza.
lece
un'erudita
cio
contro
ben
integrilii,
sua
voluto
prtv.iuso
*in
e
inoaricare
a
propose
nella
non
pott')i
italiano:
sorgiujento
avrebbe
Tautore
ohe
di
ma,
;
ad-
cerli
oggi
—
di-
la
—
qualche
sopprimere
i
semplici
Sono
(Pa^»
II
22,
Un.
le
doniande,
2o)
I'uiiico
mie;
non
censure.
giunto
eseinplare
a
Brescello.
—
P.
lo
rnando
tellari-Tairurclli,
in
celato
dono
entro
all'amico
Lonjlra
da
a
non
so
cbe
dott
niaccbina
Francesco
da
caiTe.
ScuSela
-^9Tavesse
polizia
teiine
nascosto
a
di
di
lihri
primo
sacerdote
ora
ci
noii
(Piig.
21)
lin,
24,
Odasi
il
Viani
se
tli
sdeirno
tolaio.
hello
perdita
ed
Mi
dice
si
vole.
le
siu)
del
erode
Caritii.
deplore
e
modo
a
proprio
disgrazia
vostra
per
simili.
o
alfaboto,
vi
e
la
bisogna
k\\\\
«
inalodotto
spacciato
e
di
co-
lettere
....
burattinaio
(juel
insogiiato
fratoUo
farlo
collezione
qiiella
in
Scutellari,
Protcsse
:
ciabaitino,
rividi
Congregazione
vero,
c
lo
fa,
\o
EgU
di
gli permisero
nou
Luigi
fresco!
stava
....
j)oich"'?, so
:
Scutellari
anni
alia
....
0
tempi
dono
piii ;
sia
i
doa
fece
possessore,
lo
Pochi
ainico.
il
cui
anchc
sinclio
tutti,
a
qualchc
noscere
clie
subodorato,
vi
ii.ito
avote
vi
Tinsulto,
e
sioto
minacciano
vi
e
pensUUo
voi
gusto,
preso
fame,
oste,
malgrado,
vostro
a"Idosso
appiccicano
di
to
njoi
siete
non
ma,
e
cascar
....
deU'ospedale
dei
pazzi.
(Pag,
soocorsi
lion
Arrivato
a
d*Ox
in
Antonio
piii
Londra,
non
al
ford-street,
visse
Pcrclti,
3
giorno,
26)
die
sfamandosi
Piccadilly.
II
allojzgio
Kaldolla)
ii
o
con
houst's
tinti
en
in
»
ottobre
19
....
grej^tic
altri
manilarno.
Prose
(dice
ncWe
lire:
poteva
non
acellini.
pochi
povcranicnle.
trecento
un
spartanamente
«
delTAlhany
o
ihi.
2^,
c
famiglia,
clie
aveva
sollitt;i,
soldi)
tlalla
inai
sltjnto
a
anni
primi
quel
ragrauoilato
aveva
('bbc
{2^
(Pag.
Visse
....
meschina
}H'tiiV
17)
lin.
2S,
Ksiilaudo,
14
ad
inedita
{^Ijciicra
—
1S44).
fchbr.
una
»
inipircato
stato
era
in
clliufir.
L'n
il
doiriiupicoagiono,
fatto
tnnza
IV
Krancvsco
ine,
e
riuscito
quella
noti/ia
fermino
la
neddoto
del
ricordato
citata
die
per
una
»
lo
del
hanchetto
cadeva
svista
di
in
P.
lascio
la
mandati
19
il
.%^
Fagau
dolla
luti
dato
1859,
anniversario
uelle
Lettere
non
certa
per
la
Klisi
ove
fare
scrisso
che
Campi
son-
egli
die
ho
noga
di
poi
semhra
me
ottohre
il
parte
sentenza,
ina
a
«
IJ^O",
articolista
dettii
e
sett.
speran"lo
forse
corso,
vedula,
giorno
correre
qt\esti
LVgregio
—
»lcl
Londra
qu«d
to
altrui;
aHermazioni
lettora
da
1' ho
non
A
23
del
»
«
v"uluto
avessi
No,
sulle
Vnnaro
fosse
persona
se
trovare.
a
vollo
non
doinandando
a
//
«
aggiungondo:
alia
funzione
Tallegra
come
Modena,
di
};ioriialo
".
con-
Ta-
e
il P., avendo
(non
a
il
35**^
Panizzi)
70
-
della
esegaita
versi
sti
amici,
di
Che
£
fu
giurispriidcnza
Lo
stcsso
importante
quale
sark
ditficoltk
piuta
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hii
da
augurarsi
monografla
€
»
publilicaP., la
al
vinccrsi
potranno
se
certe
Sa-
il sunto.
sotto
2^,
il
si
il
—
proposito
pubblicato
3
del
articolo,
ohe
dall'avv.
tonio
An-
L*autore
agosto.
d'
Duca
Aumale,
nella
competenza
sua
il
sarebbe
non
un
d'Orloans,
dedico
Bolog^na?
qucstione
CentraU:
gli
la
opuscolo)
suo
quella
di
di
J/)
ricerche
qucsto
di
S.
A.
in
R.
aana
del
c
essere
P.
la
Icttcre
e
nia
non
la
mi
della
di
II
del
com-
documenti
qucUi
argomcnto.
I'niicii"essa
:
luce
coscienztosa
nclKoccasione
pubblicazione
sua
suo
critica
in
nuovi
di
scorta
opuscx)lo
occuparono
dare
possa
sulla
propone,
coltissima
il
Oualandi
sig.
prezioso
gli auspici
molte
la
superlativa
P., che
luini
i
si
fare
lift,
taluni,
Principe
la
per
da
Francesco
Italia
il
R.
che
che
etfettuarc
Dopo
dunqua
qucstionc.
d'Aosta,
(Pa£^.
la
riferiscono
si
trascrivore,
neW
A.
ch'cgli
voluto
P.,
articolo
dandonc
qucsto
a
posso
dal
inforniati
crano
Duchessa
potuto
S.
giusta
e
ricordati
A.
Egli
sen-
annali
negli
nuovo
c'lXnXo
oppurc
di
Veggasi
potuto,
intricata
avrebbe
di
di
niorte
dell*
bologncsi,
la
die
:
esecuzionel
clie
era
dettu
a
non
(riconosciuta
Pj
nota
trovasse.
ncl
possiedc,
Bologna
di
avrebbe
arbitro
la
gli originali,
Chi
rinolta.
la
materia
la
promctte
....
che,
lungha^za
quale
dove
di
caso
—
inediti
li
11)
notarc
Gualandi
il
dopo
»
chi
lift,
28,
sua
deplora
giorno
documenti
da
definitivamentc
la
; cioe
dire
vivo.
sempre
degna
ottobre
un
morto,
e
vcnuti.
Debbo
por
20
riproduccndo
opposte
(Paj^,
rivclazione
potrii
di
fatta
i ben
ranno
una
Patiatv
€
zione
fa
e
festivo
un
perch*egli
sia;
Panizzi
^
e
oggi
mio
il
promulgata
Duca
il
poi,
sotCocchio,
al
fatto
perchc
Fancliiotti
II
Tebbo
que-
couforto,
comun
per
Modena
Brindisi
dolla
iinprovvis6
:
Propongo,
tenza
Salvagnoli
elligic, Tospite
in
scntonza
-
altri
da
Gualandi
centenario
Elena
consta
d*0rlean8
cirabbia
divisamonto..
non
....
inutili,
fu
posto
potci
in
trovarne
conimercio.
una
copia
nella
Bi-
71
-
blioteca
Nazionale
che
bellissimo
articolo:
giornale
/in.
2p,
la
Durante
c
alia
intorno
ricaccio
gnate,
raffronti,
dellc
XV,
la
e
;
napoletana
la
edizioni
sole
tre
vcramentc
che
evidenza
quest!,
foli-
il
cosi
e
lume
vo-
nel
stampate
siano
Vi
opportuni
delPaltra;
dantesche
Fi-
dalla
con
prova
riproduzione
Nuova
che
non
derivasse
l^articolista
ora
in
se
spese:
»
Discorso.
messa
e
C.
D.
Gaspare
nel
accenno
vi
P.
stampa
quattro
contiene
ne
il
guo
nel
nella
Senatore
volume,
che
proprio
e
cui
della
letto
ho
del
a
sontuoso
dubbio
Tuna
Yernoniano
colo
il
che
quel
che
cdizione
del
inserito
"
edizioni
opuscolo,
beirarticolo
nn
assennata
e
sospettato
aver
presente
1897)
descritto
diligente
Topera
del
segni
certi
1879.
prime
quattro
magniilca
minutamente
dopo
stampa
bibliotecario
un
maggio
Le
«
da
compilazione
la
per
di
2
...
(1 ottobre
Antologia
nali
del
ii)
Ohiron
vicende
Le
€
io
(giudico
stessa
Isaia
sig.
Perseveranza
La
(Pag.
al
servi
marginali)
la
Milano:
di
-
da
tratte
se-
codici
manoscritti.
il
P.
alia
Mi
permotto
csulo
del
II
vendita
lire
ji,
rarissimo,
al
posteriore
copia
era
elevate
venne
che
sapere
di
«
dopo.
voll.
tre
1858?)
al
80
stata
venduta
per
lotta
da
usci
in
era
in
folio
di
prezzo
•
70
(2000
sterline.
nei
suoi
scritto
sul
lo
anche
sopra
sbattuto
vittorioso.
il
e
nei
il
i suoi
omeri
del
senno,
questo
tempesta
atlantici
».
anche
suo
la
sabi
nei
i
prudenza,
fra
deirintiero
la
i
suo
posteri
risposcritti
suoi
e
vedranno
limpida
dotti,
Com-
minuziosi,
e
quelle
che
conversare,
il peso
alia
davanti
In
€
—
piu
maggiorente
provocarono
lunghissimi
lui.
per
giudici)
ricordi
vigore,
di
dalla
trionfo
un
dei
spirito
interrogator!
che
nemici,
Egli
operate.
suo
di
fu
uno
discorsi,
fossero
cui
i suoi
potenti
e
numero
pubblicazione
(lasci6
portato
numerosi
gran
un
ste
quanto
fiera
....
govcrnativa
missione
cui
i8)
/in.
cosi
un'inchiesta
era
edizione
una
fa
che
prima,
Tanno
accadde
(1879)
Gugini
Vernon,
che
seconda,
ci6
La
italiane).
Erano
ed
al
del
un*altra
che
e
;
di
la
*22;
'67, mentre
lettera
una
del
fu
Finali.
dellon.
sviste
nel
il Dante
Londra
(Pag.
la
in
forse
(trattasi
invece
e
senatore
Pagan
a
sterline
*31,
di
dignita
due
notire
il
istituto,
facondia
quale
ha
quando
72
-
(Pas"^. j.f,
Mentro
If)
Aiitonio
j^iare
ino^lio
NuU)
(come
qui
in
dal
stovi
particolarc
i*.
(Piig.
:
al
AjjLiinnL'o:
Kcntimcnlo
alio
«
di
cui
dovutu
pera,
d«"«2li
r»
mi
luineg-
a
clie
:
nel
i"oi* coiiiodo
esislo,
il
M.
degli
titolo
B.
dios!,
stu-
itiiliano
(K)-
—
dol
impicuati
Kamliiotti)
lu
dei
raninuirico
quali,
i
Muspo,
lasi'iar^li
vollpro
(«*()si il
il
ritratto,
suo
sohburcarsi
di
conlonlo
«ielicato
con
loro
ricordo
a
preposti.
L'o.-.
al
XIX,
seo.
i"cnti'
che
serve
Kancliiotti
gr.iiulissinio
coil
ailotto,
jtoat?
II
-
dclliiizioiie
perche
contiuuato
tuttora
o
il'shl'i-'iii
s)
lin.
35,
dal
UKiii^iori)
ipiale
LUni
—
su:
la
esso
I)i8Corso,
I'ornitu
bihliotoobo
\o
ro(!istro,
un
iicl
d:i
del
Ant4PlOf)ia
p"Misi(M"0.
un
tutlo
tolto
Siiovn
Faldella
sonature
Ho
-.
iiiiu-stan'
inio
erudizione
nolla
letto
del
(iallrnga
il
ho
bozzo,
storioo
disdioovol**
non
parve
di
slato
....
lo
studio
uno
tli
Un«"
rivodovo
ottobro
7th'nto
2";)
/iff.
-
poniH-llo
riosei
F.
il
appcllato
Watts,
liioiollo
v^to
uii
G.
di
d'arte;
Tintoretto
il
jxiiidicato
lu
del
piii
bel
ri-
...
esihito
tratto
airuspo.si/.i()ne
Cn,'do
del
clio
ritratto
fedole
clio
II
aniico
dell'Italia
diario
ira
il
I/iiidra
Lui-i
fin
Loris)
(o
dal
"55.
visitasst*
lino
»,
dello
IMii
tardi
stuinpe
0
(Pac,^, .f3,
II
di
n.
Re^'gio
u.
tutto
(uou
dei
dise"*no
di
cui
e
una
volumctto.
presente
piii dove)
so
qmdla
per
di
cui
piii
inj^lese
consolare
aniii
piii
di
schorzo.so
il P.
Museo
:
€
innanzi.
col
Napoli
a
fu
questi
corrispondenza
parla
si
che
Da
di
e
fu
giovinotto
credo
e
lui
al
da
ChiapimrieUo
Britannico,
interme-
epistolare
padre,
parla
molto
Napoli,
a
al
addetto
che,
Cugini.
San
Car'
Gabinetto
dise^'ni.
S)
Un.
al
I'ltalia, porcho
tutta
al
il bel
Fagan
nel
Fag:in
a;jento
stotle
ontro
Londra
...,
noinignolo
col
prx'sr-utandolo
Luigi
di
panizziauc,
....
Stt'f'nno^
Fji";an
il
traesse
iniianzi
va
il Seltemlirini
o
^y/yf/o
a
Watts
che
lotto
ho
Koalo
Accadfrnia
pubblicazioiii
suo
fi*:lio d'un
:
P.
U}
22)
^
Fa^'an
ilel
qu*»llo
lift,
37,
tola
adoriia
riproduzione
(Paj^.
da
dalla
"l(.'lla
le
moltc
non
lettcre
ci
che
son
note.
....
dott.
Francesco
quollo
che
Cugini
Tosulc
deposito
dircssealla
nella
civica
lamiglia
sua;
biblioteca
sono,
la
73
-
pill parte,
di
zione,
potessero
non
intimo;
carattcre
scenza
per
la
cortesia
amico
mio,
al
quale
m'e
Ho
desunto
ringraziamenti.
frasi
parecchie
(Pag,
44,
linea
6
Nel
1879,
di
Ocnova
la
morte
udita
fu
sta
colla
libro
un
tore,
liyi,
4S,
in
cattolico
ne
mitero
cattolico
ch'era
necessario.
La
Curia
Brescello
Tatto
De
sinistra
il
reggiano
lettera
una
protestante
la
;
Pagan
;
la
suoi
€
Egli
il
dove
fronte
....
mori
a
nomina
Sena-
a
Kensal-green.
veder
senza
celebr6
prete,
nel
desiderio
prete
al
P.
eminenti.
meriti
mio
tenuta
di
parl6
a
e
cui
su
fu
sua
riposa
seppelito
fu
ma
:
Ca-
ginocchio.
un
invece
co*
patria
a
commemoro
della
venerata
Kensal-green
di
cici6
tutto
»
Arcivescovile
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Westmonasteriensis^
Panizzi,
del
ad
Chiesi
validita
la
piii
II P.
tavolino
un
commemorazione
La
la
questa
Orimaldi.
reggendosi
Chiesi
II
salma
La
a
al
E
di
copia
Eugonio
appoggia
Tecchio.
amico.
originate
una
attentiimente,
illustrato
lo)
e
i^
penna,
esprimente
disegno
;
Gri-
a
deir
dinnanzi
la
attestare
sig
sederc
ingannato.
ha
che
uomo
Leggo
€
per
dal
legge
....
il
spedire
dono
ritratto
lettera
una
fotograflca
a
Sebastiano
1868,
come
(Pag,
n^
mcntre
m'ha
Presidente
nel
in
ch'egli
memoria
Senato
e
sempre
Domenico
memoria
a
poi
di
persona
j2)
lin.
44,
La
dal
la
destra,
Pag,
voile
che
saputo
e
serbarlo
poro
spedita
tutta
mano
biografico,
voile
lo
bellissimo
un
riproduzione
la
fatta
con
aperto
virgolette.
P.,
scrisse
Prima
gentilmente
effigiato
colle
se
del
per
accondiscese,
riconoscenza.
fu
particolare
buono
piii sentit*
i
qualche
cono-
e
....
possedeva
ne
che
mi
dotto
Ferrari,
pubblicamente
esse
Garibaldi
Orimaldi
ne
da
discre-
n'ebbi
lo
ragione.
cav.
rendere
caro
)
glielo domand6,
prera,
pubblica
contrassegnate
Generate
viva
di
dobita
clie, colla
lato.
a
maldi
ho
tali
non
bibliotecario
del
che
ma
fatte
esser
-
inviava
Westmunster
al
di
parroco
:
E.iiii
ego
utpate
di
in
et
R.iiii
infrascriptus
Catholicae
D.ni
mei
testor
Ecclesiae
Cardinalis
virum
communione
Archiepiscopi
perillustrem
tonio
An-
defunctum
6
74
-
in
Cocmrfrrits
e
WW
Kcnsal
opud
Cothob'ris
ratholico
fuisse
De
€
Guglielmus
€
porta
U
Fnnclnotti
la
epij^rufe,
MENDATORE
16
POSA
in
il
richiesta
si
19.19
100
»
cap!
8
ITALIA,
IN
1879
APRILE
ebbe
iscrizlone
desi«lorio
il
Mn
see
del
P.
P.
;
non
da
cioc,
RI-
—
che
di
certo
sul
scpolcro
mira
fosse
circa
trernila
ricco.
era
alia
Londra
qualche
di
—
di
—
a
Joseph
Prefettura
ii
interessato,
sterline:
dt
P.
egli
che
Parma,
lasci6
mo-
cosi
divise
a
Charles
Cannon
Faj?an
Pagan
»
19.19
a
Charles
"
19.19
a
Domenico
»
250
—
10.
»
"
100.
»
250
—
—
—
ed
il
al
servo
II
cassiera
d'oro
Loris
ultiini
scendcre
Fagiin
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nol
Winter
fra
Herbert
nr)rninati
foco
massimo
suo
Balton
(?!)
Joseph
a
.'^ono
servitore
suo
Elisahetta
diviso
quali
al
Kermaaner
Giorgio
alia
(Geneva)
vestiario
proprio
cuoca
rimanente
i
Gpiinaldi
alia
L'orologio
e
SENATORK
—
BRESCELLO,
LI
modesta
trasmes»a
nota
patrimonio
St
lire
BIBLIOTECARIO
testamento:
suo
negli
OIA
imiTANNlCO
LONDRA
COM-
PANIZZI,
—
A
3833,
N.
nomo.
2"^).
una
—
\in
A
al
suo
/ifi.
/7,
BAGNO
"
:
ANTONIO
NATO
col
P., segnata
letterale
SIR
—
troppo
parte
soltanto
Secondo
nel
la
compose
(Pag.
ETC
A.
Cancellarius.
»
d'ottemperare
scritto
Lonson,
MUSEO
xMORTO
PACE.
Can.us
traduzione
DEL
1879.
maij
etc,
di
—
DEL
1797;
SETT.
IN
rendo
DI
D'lTALIA
Chi
a
la
reco
SEGKETARIO
REGNO
IL
cui
17
mandato
tomba
DELL'ORDINE
E
DEL
di
la
chc
MEMORIA
ALLA
€
CAPO
dice
sepuUum,
die
hac
scUic^
Mariae
{Sanciae
Londinensiltus
W'estmoiiasterii,
Datum
€
rito
(ircrti)
-
poi
Apollo
li»^Mtari
che
snpore
nolla
Jones.
c
Loris
Fagan,
residual!.
il P.
costruzione
appartamento,
Gueber
aveva
avendo
•»
speso
di
lasciato
macchine
debit!
moltissimo
per
per
sa-
circa
76
-
(Pag.
K
rappresentata
del
1863,
alia
diede
chc
Brescello
Tanno
sotto
la
dope,
audo
del
vece
il
elezione.
per
colto
cittadino
simpatico
(Pag.
Non
di
spiegar
scovo;
il
e
d'agosto,
in
faro
a'
loro
che
a
sparati
colo
perche,
le
piii
ne
tentico,
come
minuscolo
un
frasi
:
pure
Pasqxii}w,
diW"
Roma.
trasportata
lontani,
non
0
quel
non
che
ai
il
della
nolla
nol
faccva
quale
suoi,
cui
eta
e
fortezza
di
appiccicare
sotto
si
venivano
il
in
torso
E
Brescellesi
non
man-
quel
e,
d*un
se-
dopo
di-
la chiamiamo
suo
piedestallo
perpelrando
del
di-
sono
piu
cosi
al
il 25
diamo
quale,
ve*
famiglia.
noi
Brescello,
piazza.
nostra
che
i
provenienza
la
Ercole;
dio
fu
cade
essi
ohe
saposse,
solevansi
festa
sua
solcnnizzaria
per
(sulla
quale
lontani,
essondo
clii
politiche
si
inflitto
del
alia
sagra,
o
parse,
a
La
nomo.
;
rapprosentanto
fu
di
il
brutta,
non
ha
Brescello,
di
flera,
una
altri
torta.
una
anclio
al
politichc
a
Maestro
concittadino
Brescello
chc
torto,
patrono
ritorno
tempi
meno
santo
all'ingrosso
questa,
satire
del
eflicacemente
seguenti
le
afTezionatissimi
giudizi)
in
c
statua
fa, sorgeva
strutta
c'
il
sia
portava
far
a
una
i
il
erano
di
lettori
cosa
nc
cui
Quanto
nome
ov'erano
miei
e
P.
mai
cavano
Martino
••••
volta
d*una
S.
divcnne
e
di
far
Da
allicvo
contribui
a
in-
intfllettuale.
coltura
0
f^^^'
Genesio
S.
di
ccntro
S5»
vulcnte
scello,
Bre-
Coniune,
nostro
come
accaso,
cli'egli visse,
Fin
musicisUi
c
(|ui si
;
di
al
Chierici;e
brescelleso.
noi
tra
veniio
storia
Dante.
di
fami;;lia
di
era
orf^anista
il
centenario
pel
Bonazzi
valente
nostro
feste
di
a
voile
afl(?]6ion6, e
Gaetano
professore
Irasferi
dintorni
nei
rapprcsontaro
a
Lombardia,
in
Boccherinl,
ma
alle
neanchc
dcirArginc,
P'ircnzo
si
elegant!
si
professore
scavi
buono
sapeva
prose
Enza,
'61,ci
anno
gli
esegui
doirillustre
direzione
a
qualclie
per
1864
Nel
Panizzi,
E
fu
c
in
e
d*
nel
":overniitivo
N'^
l/Umtlia
iirichc
».
Genesio
S.
vicini.
paesi
Monteccliio
di
Nativo
Ancona.
altre
in
di
fiera
trasandata.
po'
un
diinostro
avvocato,
di
de'
ntusicale
Inno
€
della
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forestiorl
di
funzionario
Era
Liceo
R.
nella
stampa.
come
morirvi.
lo
c
chiam6
Tautore
chc
Cantata,
verseg^iatura
meglio,
lirico-drammatico.
polimetro
concorso
la
ma
assai
Un
solamento
molto
con
concetto;
fare
di
specie
una
Fu
il
26).
tin,
54,
-
Pasquino
;
n6
au-
gr
Se
istinti
vivi,
uiicoru
e
so
non
Ercolo-Pasquino
;
la
proprio
brcscellese
popolo
nel
assicurare
posso
ma
muto,
e
satirica
vena
dal
chc,
come
*59
siano
il
poi,
in
nostra
statua.
una
...
(Pag,
12)
lift,
56
fu
Trascrivo
QUESTA
PlO
A'
TATO
epigrafe.
una
Tepigrafe:
IN
«
murata
....
1
VOLLERO
CASA
1
BRESCELLESI
ADDI—
POSTERl
LONTANl
IL
OVE
LUOOO
16
1797
SETTEMBRE
^AT0A70
OIURECONSULTO
PANIZZl
—
—
BIBLIOORAFO
SCIENZIATO
IL
PE'
SFORZI
FALLITI
PRO'
IN
1821
NEL
QUALE
—
DO
ESULAN-
—
DELLA
TR0V6
PATRIA
—
—
IN
A'
NACQUE
—
LONDRA
OSPITALE
ACCOOLIENZA
DATO
E
DIRETTORE
—
BRITANNICO
MUSEO
AL
DECORATO
E
—
AL'TORITA
COLi;
BAONO
DEL
DELL'ORDINE
NOME
CX)LLE
E
—
DEL
POTENT!
—
COOPERO
ADERENZE
REDENZIONE
ALLA
DMTALIA
CHE
—
—
A*
L'ASCRISSE
GRATA
SENATORI
REGNO
DEL
E
NE
PIANSE
—
LA
MORTE
8
A'
Non
Ronchini,
riputato
altri.
oi
Non
al
chiotti,
data
al
P.,
venticinque
invece
almeno
basta
mentrc
dovcva
per
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a
attendersi
cpigrafla,
gli
il
libro
Brescello,
la
sia
qualiflca
Frocessi
degno
inciso
prccisione
fosse
voluto
ha
di
e
di
che
delle
dal
composta
credo
ma
la
€
dichiararlo
fu
che
errori
specialmente
spiacque
anni,
che,
per6
modello;
un
di
maestro
riconosco
quale
"
dcirarte,
lato
dal
e,
1879.
APRILE
esul6
date.
il
Fan-
Giureconsulto
SerUenze
quel
da
ritoccata
trovarci
€
profl
»,
titolo.
—
nel
1821.
"
scritto
a
Deploro
Da
noi
i
i
t
i
BIBLIOGRAFIA
Xj'idea
die
di
da
in
vecchia
cio6,
di
chi
sa
Era
Maria
quel
e
riserbata
a
die,
Ni/.cilio.
divtsanieiito,
vent'anni
alia
quando,
;
di
di
(ricca
stiiria
del
pro
di
opere
eccleniastica
civile,
a
ancora
sezione
una
istoria
cittadina
dall'umanisla,
eiicoiiiio
fa
Congrcgazione
nostra
di
fe
sua,
piiblilico
e
e,
rimarra
desiderio.
che
L'llliistre
lo
di
cio
tutto
e
aH'opern
e
purtroppo,
mero
comindare
Panizi^i
vita
costituirsi
iLiten"iimento
fosse
Brescellesi,
un
A.
Scutellari
duvesse
biblioteca,
mio
alia
giurLsprudenza,
quanto,
per
piii
vonne
de'fratclli
pareva
civica
alia
pervenuto
libreria
letteraria),
quella
mi
legato
della
letteratura,
inlurno
Essa
di
scritti
gli
dettalo
me.
il
per
Carita,
o
fu
I
PANIZZIANA
rarcogliere
altri
t
prof.
; ed
PiiSfjiiale
essendosi
della
c
filosofo
Villari,
ofTerto
fuiuni
blioteca
bi-
scrittori
agit
e
ciii
filologo
esposi
nobilmenie
8o
-
di
aiutarmi
al
Lacaita
mi
mise
cio
per
si riferisce
che
n'era
che
-
amicissimo
corrispondenza
in
nella
di
certezza
avere
si
sarebbe
dopo,
Toco
seum
Mu-
che
non
modestia
eccessiva
didatliche
piu
ne
mc
E
del
niai
libri
ed
:
appropriati
tr'anni
P.
ricordo
quali
dono
sul
colle
sima)
e
Genova,
a
il
1875,
di
V
Orlando
a
Milano
Furioso
A.
P.
sull'
dei
(una
dcllo
mano
quale
*
di
stesso
»
*
si
Uiscabile,
rispo-
spedito,
lui, alquanli
in
famiglia.
P.,
di
sig. Eugenio
di
e
inte*
trattasse
corlesemenle
come
volumi
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Sonetti
esse
una
colPincarico
al
Orlaudo
la
e
bozza
percio
edito
dal
»
di
e
t^
Canzone
e
sia
quat-
egli
se
aveva
conservati
copie
tre
il
li
se
Genova
a
conto
desse
che,
deposito,
un
padre
Domenico
c
rivelo
sapcre
di
fatto,
di
se
poi
rimafwndone
chiesto
ho
magistrali
;
correzioni
;
ne
constitare
Grimaldi
al
di
o
nc
circa
»
ediz.
Boiardo,
peregri-
pervennero
mandarli,
Fagan
opere,
Voglii"so
a
opere
Furioso
«
proprie
religiosamente
due
le
il
spedito
altri,
amicizia,
sono
quelle
avviate,
non
di
spedissc
1879,
alPamico,
appunlo
di
li
se
t)
le
ncgozianle
che,
due
questa
niie
impossibile
rinlenzione
—
ad
trasmetlcrlo
semi
Per
pratiche
certo,
divenuto
e
aveva
tutte
personale
Grimaldi,
di
una
le
le
Bresccllo,
Nel
sprovvisto,
dono
tn»ncai
:
il
contenente
ramcnte
Italia,
avesse
qualcuno.
prima,
cassa
che
Hrescello.
coniinciarono
t"^p:i
destinazione
allra
di
allora
A
il Panizzi
veramenle
loro
duole.
ne
quei
e
ci
se
distinte,
casse
:
da
gia
occupato.
sono
nie
T
per
letterarie
Municipio
al
Panizzi
due
in
i)arle,
sue
perchc
e
nazioni
cose
dono
in
assicurazione,
i
cio
mezzo
il
che
da
le
tutte
destinata
era
riferito
meltendo
di
esemplari
fu
mi
pensato,
aveva
di
dalla
direttamente
otlenuto
British
e
concittadino.
nostro
un
questo
per
Londra,
a
del
Direzione
coUa
^
viveva
allora
e
raccomando
mi
Panizzi,
a
del
stanipa,
preziosisMolini
di
8t
-
nel
Firenze
II
Fagan
di
assicurare
I'ottobre
;
breve
di
i
in
e
tino
il
quale
:
Il
titolo
un
dranno
blicarlo,
i
dice,
mandar
1^
nota
vita
ndfra
farii
di
occupero
archivi
negli
die
prima
mandero
il
c.isset-
un
cassett'nw
ridurre
a
La
si
nulla
le
Lei
«
non
alia
c
nienie
promessa.
nionca
la
di
siffatti
ojipure,
;
e
di
necessarie
qucsto
a
capo
professione,
imperfetta.
studi
NO
die
speranza
a
di
qui
notizie,
ca-
quali
oserei
pub-
compilar
coli"ro
sono,
abbia
perche
io
ve-
eruditt*
qualclie
ognuno
che
i
io
s'induca
che
ern^ri
gli
in
nlcsso
e
movesse
le
lei
—
bibliografi
cosa
lacune
favorirmi
»
pretensI"iso
cultore
le
avvertiranno
di
po*
to
P.
italiano
mi
Io
:
pubblicata
lavoro,
mani.
padre,
pensiero
sul
sara
come
prcsente
sua
bibliografia
esatta
tesia
la
mi
mi«)
mio
mio
sara
in
possibile
niie
tut
la
non
se
appassionato
una
delle
valga
sia
quanto
volumi,
il
sara
sc^rridere
farii
pitolo
non
uomo
pubblicaUi
depositare,
conterra
giunto
portava
diceva
mia
traduzione
una
tutto
fuori
dell'egregio
e
ma
siano
ancor
die
da
:
lo
a
Comune,
die
due
in
1880)
Brescello
opera
Finendo
Brcscellt"
del
di
inglese,
spero
che
P.,
(8 luglio
neirinleresse
carte
lavori
lettera
una
qualunque
tempo.
sceglicre
in
il Comune
scrivo
io
dal
prediletto
viaggi.
scritto
depositare
die
suoi
poi,
avevagli
potra
libro
;
ne'
seco
sempre
che
1823
-
esso
i
la
possa
quali
cor-
ri-
parar\'i.
A
tate
lutte
mia
non
ne
quelle
giustificazione
posseggo
che
ho
quasi
potuto
diro,
delle
die
Ma
nessuna.
trovare
in
(jui
opcre
ho
qucsta
esaminato
o
quella
sotto
e
ciIctto
biblio-
82
-
teca
di
alcune
;
meno
mi
per6,
intento
passava
richiedono
le
ho
vedute
Fanchiotti
v'
ed
riviste
grandi
erano
fatte
sono
Di
essendo
Ci6
lettore
non
il
usarono
Solo
me
sari
ne
scritti
degli
notizie
politici
dcU'esilio
se,
—
forse
tutti
nelle
e
noi
per
sperimentato)
ho
mancali
oggi
;
che
coloro
testimonianza.
che
che
rivelazione
qualunque
essere
che
giomali
(com*i«"
1874
maggiori,
conseguenza,
pu6
nei
anni
primi
bibliotecario),
d'avere
sparse
nei
rendercenc
potevano
non
nei
massime
—
(massime
pubblicazioni.
un
si
dairinglese.
difficoltk
P.
diedi
che
poi
forma
loro
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titolo,
Ic
il
che
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italiani,
si
die
altresl,
(anonimi
del
nella
nelle
(e
P.
e
:
mi
estrinseci
Altre
del
nem-
lavoro
non
dati
quei
noto
citandole
traduzione
Diro
le
qui
e
contenuto,
lavori
ai
quando
questo
bibliofili.
i
parentesi
Ira
la
grato)
;
altri,
aggiungo
di
appunti
riferiscono
tentare
il
accontentare
si
mai
di
mente
conoscerne
a
prendere
per
che
quelle
solo
di
pensiero
la
per
addietro,
anni
piu
altre
recentei
-
ci
fatta,
veng^
preziosissima.
mio
il
ecco
premesso,
bibliografico
embrione
:
»
1
imputati
e
Lesa
di
Stad
negli
di
pubblicate
per
versal]
La
2
e
data
h
LE
—
E
PROCESSI
DEI
—
Maesta
Modena
(segue
Roberto
Torres,
si
in
falsa.
Fu
PRIME
aderenza
Reggente
tutti
stampato
i
invece
VITTIME
Sette
da
Antonio
Paesi
la
Panizzi
liberi,
FRANCESCO
—
drid,
Ma-
deir67/i-
Stamperia
claiidestinainente
DI
proscritte
Tacito)
di
sentenza
wia
gli
contra
alle
scritte
Notizie
—
trova
di
e
--
***
da
SENTENZE
DELLE
1823.
a
Lugano
o
IV
a
Ginevra.
DUCA
84
-
SONRTTI
8
-
CANZONE
E
Maria
Matteo
Conte
del
—
Boiartlo
Londra,
—
Ivliziune
9
dalla
K(Ii7.
ID
di
CHI
—
1
LO
—
LE
—
di
Londra.
tip.
le
V.
/.
bulletin
e
14
dal
Note
Torino
in-4*^
vol.
Bellissimo
--
in
impresso
esempl.
100
CHICHEMETECALL(=
L
a
del
The
«
advertiser.
Rockliampton
Boliettino
(=»
»
ce?itro)
del
Q.
Opere
in
pul)blicato
Queensland
all'edizione
pubbl.
e
copiose
nel
conserva
Discorso
—
dal
Divina
della
Nn.
del
1-37
I848^
1849.
MoraH
—
si
15
C.
critico
Central
in -16.^
i
».
ANNOTAZIONI
—
curata
studio
—
annunziatore
del
8
-1
C.)
and
R,
che
OF
appen-
1858.
—
C.
lio)
Discorso
WORKS
13
I
al
Note
«
in-i6.°
1
due
con
EDIZIONI
ristampate
Wittingham.
Lon—
V^ol.
Vol.
1S73.
XXVI-748,
pagg.
BOLOGNA.
edizione,
QUATTRO
letteralniente
massimo,
e
Wittingham,
111-4.**
i
1858.
Seconda
Milano,
a
amplissimo.
nmrginc
e
Wittingham.
PRLME
Commedia
di
Carlo
Vol.
DA
STESSO
Londra,
—
12
furtc
carta
ristampati
s.
1845.
—
dici.
di
di
case
e.
FRANCESCO
ERA
i.
e."«ein|)l:iri.
5")
Italiani.
iu
e^tenipl.
Vol.
pice.
CANZONE
Classiei
2'y}
nelle
1
suli
E
dei
lip.
dra,
di
rarissima
SONRTTI
—
in-4"
1835,
March.
mss.,
Museo
pronunziato
Massimo
dal
di
deir
Perrotta
Orlando
(Milano,
di
mano
A.
P.
Furioso
18
18,
in-fo-
suU'esemplare
Britannico.
alia
Camera
d'Azeglio
il
dei
12
Deputati
febbr.
185
in
1
—
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Testo
tracUiz.
colla
fronte
a
A.
di
P.
Londra,
—
in-8.°
1851,
16
CORSO
—
all'uso
STAMPE
DI
del
pubblico
?
—
.
.
.
.
1851.
17
ALCUNE
DI
—
italiani
archivi
PRINCIPALI
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in
QUESTIONI
collaborazif"ne
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—
Bonaini
18
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P.
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di
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alia
nel
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1871
dal
in
nel
;
Giovanni
edito
in-8",
ufficiale
vita
dalPautore,
91
pagj;.
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cesco
Fran-
in-8.°
1867,
intorao
CENNI
—
A.
Lucca,
—
sugli
Tpevo?
Inghilterra.
1875
no
Rezzi,
siio
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di
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—
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—
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—
in
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London
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di
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Londra)
—
in-12."
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Italian
writers
prose
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London,
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(=
G.
Tayler
1828,
2.°
—
STORIES
from
translation
scrittori
italiani
illnstrata
v.
delV
1828,
di
GRAMMAR
university
studcnti
ESTRACTS
scrittori
21
22
ITALIAN
elementary
—
il
ALCUNE
Vol.
illustrated
con
note)
con
Ill
Italian
—
with
London,
dairEpistoIario
di
di
U
F.
Tayler,
A.
edii.
a
P.
Le
Moonier.
linear
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1830,
ad
literal
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G.
LETTERE
(==
notes.
letterale
una
with
writers,
Ugo
in-
12."
Foscolo,
23
LETTERE
—
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di
A.
P.
Nicomede
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Bianchi,
V
dott.
Matteucci,
prof.
Pabblie.
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V.
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e
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del
centenario.
Num.
(V.
38).
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24
the
of
the
delta
Letter
Societd
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25
and
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del
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the
Society,
meeting,
nov.
chiarazioni
del
riguardo
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of
27
of
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books
stampati
Breve
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a
di
Biblioteca
the
President,
the
of
Fellows
at
quel-
in-8.®
1837,
by
their
Presidente,
the
general
sulle
e
Societd
delta
assemblea
in
books
dal
stampati
GUIDE
to
—
printed
Presidente
Sussex,
di-
Reale^
in
del
generale
jo
the
British
Museo
Museum.
Britannico).
in-folio.
1841,
A
catalogue
press.
read
del
so
netV
prindet
libri
dei
Catalogo
London,
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Sus-
in-8.°
1837,
—
(=a
or
letto
CATALOGUE
26
the
to
membri
ai
London,
—
new
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Panizzi,
Disc
Consiglio
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tlie
of
1837.
30,
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Mr.
respecting
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London,
Council
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delta
London,
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1851,
dei
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libri
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British
28
-
of
Guida
(=
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—
30
—
31
—
libri
in
—
printed
pr ogres
ON
its
Museum,
Sulla
incremento
ON
—
the
reading
trasporto
di
lettura
del
deiritalia
Ripubblic.
nel
1868.
di
di
LI
A.
nel
pubblic.
P.
Biblio-
a
1846
Comuni.
of
and
libri
stampati
libri
sulle
the
condizioni
vari
of
books
Museo
the
Britannico,
London,
books
British
stampati
in
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printed
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of
printed
arrangement.
Britannico),
pubblicati
dell
presente
classificazione),
Museo
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condizione
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Sul
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1862.
SUPPLY
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nel
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Storia
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Camera
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and
books.
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dei
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—
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in-8.°
1858,
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Origine,
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33
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STESSA
ORIGIN,
tlie
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LA
del
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the
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history
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London,
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il
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GUIDE
—
of
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Museum
1845,
in-fol.
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die
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Museum.
dalla
biblioteca
London,
politiche
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1846,
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1823
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poi
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e
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G.
Luigi
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ripubblicato
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rivisto
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amici
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Britannico.
Museo
al
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—
edit.
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Prospero
»
Fuscolu).
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Kirenze,
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A.
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—
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review,
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review,
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Vol.
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etc.,
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POLITICI,
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1880.
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1881.
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1879).
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A.
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di
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(«
sulla
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A,
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Senatore
a
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del
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Corradini,
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P.
A.
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Centenario
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letterato
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parlato
A.
P.
di
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A.
»
P.
in
ritratto
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Comitato
del
cura
a
^
1897).
bio-bibliografici
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P.
Reggio,
1897).
1°
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Cenni
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P.
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1897).
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giornali,
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Cronaca,
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Le
nella
»
1875).
(«
dedic.
nella
Todeas
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Musee
(«
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1879).
«
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183 7- 1897
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Treves,
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Geneve,
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1879.
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Sommaruga).
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Mario
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Mario,
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A.
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Vita
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1876).
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Treves,
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1890).
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Cattaneo
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—
92
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Presidente
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LUIGI
aw.
JMembri
Bacchi
Alfredo
Honaccini
Domenico
Bonori
Glicerio
Federico
Pecorini
Poldi-AUai
Soliani
Costante
Petito
fra
cuniario
alia
niaturavasi
di
buona
il
Belluno,
blica
del
e
mensilmente
in
leggere
a
loro
concorso
fu
berate,
deli-
il concittadino
Scuola
R.
Tecnica
che
»
avrebbe
deirUonio
queste
luglio
25
Bellunesi
se
pe-
di
nientre
della
Studi
citta,
bio^rafia
una
sottoscrizione
d'interpellare
«
quella
una
del
direttore
periodico
Ernesto.
E
seduta
Bonazzi,
—
Benelli
aprire
feste.
nclla
FRIGGRRI,
Luigi
-
del
delle
proj:":ranima,
ENRICO
di
assicurarsi
per
del
-
cav.
Camillo.
Zatti
-
fii
riuscita
proposta
a
prof.
C"Miiitato
cittadini,
privati
i
del
cura
dott.
—
Luij^i
Trolli
—
cap.
—
Segretario
Prima
—
Rinaldi
Giuseppe
—
Amedeo
—
Napi^leone
—
Salvatore
Farini
Giovanni
Boni
—
—
Gorini
Volfango
Bonazzi
—
—
si
di
assunto
Insigne
che
pub-
si
nire
ve-
voleva
commemorare.
Rispose
gli
di
egli
veniva
In
un
di
numero
alia
liano
casa
parti
com
da
no
accettando,
musicare,
popolani
che
fu
il
Bacchi,
PANIZZI,
e
Friggeri
Orgoglio
Noi
del
banda,
le
droghiere
seguenti
Vedesti
a
L'anima
il
forti
si
or
di,
primo
sensi
tua
compie
ed
s'apri.
incliti
il
strofe
secolo
gran
Massimi-
ostello,
—
parole
innanzi
giubilo
Dove
che
un
'Italia,
con
geniale
P^
da
di
e
le
Brescello,
salutiam
Questo
era
proponeva
d
di
e
dar
a
cantiito,
accompagnamento
Panizzi,
onor
fosse
perche
con
dei
invitato
dopo,
Poco
to.
deironore
ringraziando
e
—
:
93
-
Van
al
to
loco
tuo
Fu,
daU'eta
De'
suoi
-
ascriverti
primiera,
eletti
piu
All'onoratii
spiriti
schiera.
Ardeiite
di
Devoto
al
Avevi
il
T
vil
furor
'appose
Bello
alio
d'un
a
stranicr.
proclaniar
die
i
A
Libertade
han
drittc^.
dal
popoli
ad
incoliimc
—
del
itcn(»bile
condannar.
anibasce
Dairira
csular.
capestro
a
T'osava
Here
Eridan»"
nativr"
T'astrinse
Tra
"
delitto
II
Ed
Patria
despot
reo
E
\'cr,
al
c
la
cor
I'odio
E
Ma
in
Giusiizia,
dranno
—
Oscuro,
nicsto,
T'urcasti
il
povero,
suol
briUinno.
AUor
La
lua
E
Tc,
tli
Kama
Ai
liitti
l/ansio
ai
Te
dal
Nni
Perclie
P'ati
;
prnpiziar
a
r
esilio
alma,
e
a
frang^erne
scc«»lar.
Italia
nova
memoria.
tua
esultiamo,
sei
onor.
sublime
gioj^o
11
la
primi
volava
Vt)lji:csti
e
I^^i^lio,
patria
Suoi
Sarra
:
sonava,
della
pcnsicr
alia
cor
altissinia
E
Ogj^i
il
c
disse
cui
mondo
pel
mentc
gran
Assunse
Menlre
I'Anglia
coniprese
o
ANTONIO,
gloria
nostra
Perche
Clie
alle
Insegni
Virtude
sei
;
indigete,
Numc
venture
cn\
iu""
e
Liberta.
eta
escmpio
94
-
Ma
trt)vatt)si
cosi
doveva
chi
bene
non
maggior
la
Per
parte
ignari
idea
della
di
fu
lo
ginrni
diviilgatn
ne'
I
MID
esito.
La
solerte
alcune
assai
corlese
dinioranti
di
ghicra
del
festa
senza
riusci
di
stazione
esserle
per
non
loro
invito
ad
altri
del
Comune,
ai
altri
essi
con-
per-
la
predi
alia
Governo,
funzionari,
Coinitato,
perche
e
avrebbero
non
prezzi,
Rincrebbe
del
pubblici
di
circolare
ad
ad
prescnza.
ristretti,
nei
e
membri
ai
aHlucnza
Panizzi,
porgondo
man-
il buon
una
sindaci
a
varie
le
ribasso
tlel
al-
riprodurre
niaggior
poi
di
discgno,
assicurare
un
paese,
la
di
un
solenne
popolare,
git)ia
Comincio
mancata
ineno
precnncetti
gurazione
ed
supersliti
colla
ditTcrire
fatto
e
diramo
provincia,
tlel
de-
le
con-
consentito
degnamente.
ospitarli
Ma,
del
alquanto
tioride
poct"
corse
in
premi
a
avere
Kssa
e
gia
ripartitesi
ferroviaria
festa
Senato
pri-
musicali
erano
eseniplari,
per
parenti
T
finanziari,
dizi«)ni
di
la
eslendere
potere
mezzi
i
bande
il niotlesto
prcparare
societa
della
unorare
Presidcnza
i
nel
fuor
autorevoli
sonaggi
non
tiitti
a
le
parecchi
Coniitato,
straordinarie.
corse
cittadini
dol
tlalla
la
pure
indussero
di
presidcnza,
ottenne
rinunciarvi.
quindi
FissatDue
ccnlinaia
instancabili
flip
coristi,
intento
assegnati
opportunita
signori
dei
fra
quale
centcnarie.
piu
a
giornali.
pDpolo,
di
istruzione
d'onore.
dipltuni
k-ste
sioni,
c
c
al
spartito
abbandonata
Gara
o
stanii)a,
locali
Ragioni
cuni
a
fu
e
cure,
lo
dove
si
:
insorte,
;
rclativi
c«"n
musica
Reggio
di
alia
tempi)
altre
da
mandare
pote
non
Concorso
un
d 'invito
nero,
di
dilVicoltii
prnvincia
leltcre
il
distratto
note,
salute,
bastasse
altre
niitiva
in
che
i)rest"»,
le
porre
-
«
di
parte
sera
del
Bazar
:
alia
la
consacrazione
fu
libera
(juale
politica,
sabbato,
di
e
tutti
e
25
beneficenza
urticiale,
ingenua
hanno
animo
con
settembre,
"
manife-
nelle
la
partecipato,
conimosso.
colla
sale
inauterrene
95
-
del
di
fuor
ideiita
Soliaiii
drappello
geniale
uii
il
adempirono
cordare
il
falli)
involontario
di
nonie
di
poterono
quali
oggetti,
Ma
!
dimenticare
signori
in
vendita
la
che
signorine,
Peccato
grazia.
che
i)iuttosto
cosa
riunire
affidarne
e
spiritose
e
molta
con
tutte
di
i
gentili
ulficio
loro
attuata
di
migliaia
alcune
mostra
vaga
dai
felicemente
Trolli,
Luigi
e
e
Era
trasformate.
elegantemente
programma,
Costante
a
municipale,
palazzo
-
ri-
non
il
coinnietlere
si-
il
preferiamo
qualcuna,
lenzio.
La
11
niala.
per
di
alcune
rinnovando
insegne
le
sventolavano
d'una
sole
prime
di
frotte
poi)olarono
persone
ne
AUe
cinto
subito
mitato
-
e
—
delle
egrcgie
alia
niinarle
festa.
tutte,
Morandi
a
una
i)ersone
Nella
faccianio
e
rag.
di
gara
treno,
onestc
il
liete
e
veicoli
su
Presidente
cav.
dopo,
nienzionc
Gaetiino
che
»
delle
sala
parte
re-
del
Vice-Presidente
cui
il
ci
dei
ricevimento
I'in-
V'iani,
di
trovianio
signori
Co-
ono-
accettarono
numero,
in
storno
nella
da
Rinaldi,
buon
apposito
alio
Tiro
e
Luigi
in
in
avveniva,
impossibilit;i
solu
«
Un'ora
dott.
die,
banda,
—
Operaia
pure
Sindaco
di
giungevano
di
suon
vigorosissinia.
Sociela
dalle
Sin
facevano
altre
al
ridenti
arrivo
ogni
Hnestre
le
tutte
vicini.
inaugurata
presenti
del
;
A
fac-
balconi,
autunnali.
ad
:
cui
amici
paeselli
della
rari
ed
dell'abitato,
fuor
asseniblcc
Carlo
fu
9
divennc
vito
dai
sorta
vie
nieglio
le
superbamente
giornatc
le
loro
infiorando
e
botteghc.
scendevano,
parenti
accoglienze
d*ogni
splendide
piu
nuovo
nazionali,
si
ore
di
del
ani-
inibiaiicando
pacse,
a
mostre
e
bandiere
dclle
il
verniciando
case,
fatto
avevano
gaio
c
insolitamentc
apparve
i rittadini
c
Undo
piii
Brcscello
26,
Miinicipio
renderc
ciate
del
mattina
:
cav.
rapprescntanti
no-
aw.
la
96
-
Deputazione
Pnwinciale
cli
nicipio
Reg^io
di
locali
Storia
Patria
corrispondend
del
Suimpa
del
""
Resto
del
Gazzeiia
di
Persone
e
Parma
«
Secolo
al
i
quali
lettera
che
niorali
quali
il
da
alle
11
feste
lustro
e
d'ltalia
spedirle
occasiune.
il
K
gli ajuti
Mi
Brescello
U
nnei
de'
delPil-
tutto
quanto
di
Boretto,
suoi
la
seguente
26
settembrc
membri,
affettui"-
di
straniero,
poi
e
gratissifno
Cainillo
seusi
di
Nazione
e
reverenza
devozione
stima
Comitato.
II
!Si)ulaco,
D.
in
Tlllustre
MOLESINI.
verso
nome
Italiano,
simpatie
e
».
esprimere,
verso
di
e
le
il
scientiflci,
Riscatto
Cavour,
Inglcse
per
alto
patriottici,
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cen-
PANIZZI:
tenuto
del
associa
primo
ANTONIO
causa
Benso
Tinrontro
aminirazione
del
meriti
alia
si
grado
avere
per
ultissimi
Grande
buon
Cittadino
p^uadagnate
Nobile
di
tato
Comi-
acclamazione
per
comineniorazione
insigne
per
Ministro
soinmo
in
Grande
suo
approvato
Boretto
1897,
Onorevolc
cotosto
a
icri
giorno,
Nazione,
avere
per
di
sentiinenti
del
della
lo
comunicare
celebra
nascita
della
e
did
Comunale
decoro
il
di
onoro
CoDsiglio
presso
auspice
di
Municipio
Comitato
con-
con
memoria
copia
parecchi
del
Comunalc:
e
alia
una
ai
lettura
phmdendo
rcse
mandati^
online
che
letterari:
data
es-
gendli
lettere
Museum^
onoranze
a
Consi^lio
dalla
tenario
tioolari
ad
scguentc
«
lu-
:
ascrivo
questo
assai
poterono
non
e
BonHto,
Mi
della
e
»
niandarono
British
alle
Presidente
la
inviati,
feste
delle
dai
giomali,
Centrale
fcccro
de'
del
aver
che
appositamente
Italia
"c
altri
putazione
De-
periodic!.
enti
(jucsta
di
indirizzava
dell'
invitava
in
contents
.»,
adcsione,
Capo,
stanipato
redattori,
la
per
Oltre
di
e
»
il Mu-
per
Ferrari
Biblioteca.
rapf^resenlare,
esprcssioni
suo
sissima
la
loro
Direzione
nobilissimc
non
per
o
farsi
di
La
fosse
ne'
o
tfilegranimi
lustre
e
;
v"
autorevoli
prescnti
venuli.
Giuseppe
da
lino
relazioni
singhiere
sere
Car
Manfredi,
Enrico
prof.
rappresentata
era
«
dotl.
;
cav.
;
-
la
un
ai
Uomo,
S.
V.
e
piii
alti
i parverso
il
97
-
Alle
cittadina
niusica
mosse
la
folia
la
galleria
i
e
lungo
ce
palcoscenico,
di
liani
lo
il
al
fra
porta
11
che
del
lettori
duro
la
lettura
in
ricambio
tali
Nelle
alia
ad
Stiizione
«
storni
",
o
;
«
e
di
che
gli
;
gente.
che
da
che
scriviamo
subito
riferire
lasciato
ora
e
parole,
ricorderemo
ai
che
I'oratore
che
al-
persone
affettuose
cronisti,
e
si
possiamo
giudizio
del
busto
di
Noi
n^
di
destra,
capacity,
Friggeri,
mezzo,
So-
comm.
rigurgitante
e
Co-
n*ebbe
lunga-
resteranno
cuore.
parte
che
parte
v"
si
colombi,
Bazar
di
della
—
suonando
e
si
ov*era
riversava
o
le
loro
di
nei
prcparato
«
per-
cortili
un
del
campo
",
Boretto,
bellissime
rendevano
nell'elegante
beneficenza
bande
marcie
nel
affluiva
popolazione
acclamando,
principali
dei
o
nel
simpatia,
Benedetto
S.
rin fresco
degli
di
incontrare,
vie
le
caserma
e
Poviglio,
e
correvano
Come
pomcridiane,
ore
Castelnovo
vole
nel
per
del
a
centinaia
altro,
II
un'ora
segni
impressi
mente
giornali.
libretto.
circa
sala
avvedutamente
la
I'atrio
dir
II
platea,
aumentarne
piu
a
bellissimo
commemorativo.
i
presente
il
Enrico
dobbiamo
dissero
piu.
signori
invitati.
appropriate
prof.
parato
co'
Nella
di
con
il
si-
po'
un
proscenio,
sorgeva
pure
Discorso
non
ne
Sul
onore.
e
altri
gli
e
piedi,
Zatti,
suo
cenni
posto,
fine
a
pubblico
al
principio
presero
vedevasi
Luigi
al
panneggi
bandiere.
in
aperta
cav.
prescnta
cio
scanni
rimanendo
logarono,
questi
di
trofeo
un
di
adorni
anche
e
giunse,
...
dell'oratore,
dagli
sgombra
d'
si
apparvero
stare
Panizzi
posto
tavolo
Panizzi,
dalla
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congiunti
teneva
fronte
spazio,
mentre
Quando
dai
sgombro
tutto
i
mitato,
sottostanti
intervenute,
comunale,
teatro
il percorso.
tutto
potevano
ne
associazioni
al
dalla
preceduto
corteo,
delle
societa
palchetti
quante
fruire
lare
della
ala
lungo
un
gonfaloni
sede
faceva
gnore,
dai
e
dalla
si
Nel
formato
ii,
ore
-
tiro
Festival
della
amiche-
a
segno
popo-
98
-
A He
6,
1
una
sidente
Zatti
tC|;errimo
di
Esultianio,
di
foriiito
uomo
torie
V
Cittadino,
pill vivo
perche
lo
la
e
«.•
divisa
Panizzi
in
ramicizia
dcndo
doi
dotti
aiuti
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considerazione
Nulla
vi
prof. Knrico
del
il ciilto
limitero
IV, duca
mani
gnamenU'
nico;
—
aspirare.
limittta
come
1^
ed
di
sof-
o
questa
puvera
faiuosi
da
fra
Sovrani,
i
Kbl"e
cbio-
ricorsero,
delP
dMtalia,
uuita
di
lo colmarono
;
1' Kuropa,
tutta
lui
a
;
suo
ole-
seppe
stranicri.
gli
fattori
col
lontane,
costanza
stimare
altri
e
e
lo
post)
Ma
la
immcnsa
quali rimperatoro
e
come
di
Liborta
della
convcnzioiiali
appartenuto
ed
amico
che
per
mantencr
lo
del
non
al
cesco
Fran-
ospitava
mondo
bcni-
Hritan-
avrebbe
lia
aver
reflTigie; il
Musno
politico: quindi
apparlieue
di
potendo
non
straniero
; essa
una
Concittadino.
dispotico
Inglese
mio,
vorrei
implccava
ne
Dirtrttore
altro
nossun
la
Grande
modonese,
Naziono
dignila
cni
famiglia,
il j^ovorno
Panizzi,
:
toatro,
nostro
Tegregio
noslro
Stato
Antonio
a
nel
stiimpato
ogni
del
contVonto:
alia
cospicuo,
ilalle iVoiititTc
in
illiuninata
S"'i(Miza
verrii
monioria
di
della
lia intrattenuto
ontrasso
niicroscopico
elcvava
bibliogral'o,ba
no
lavoro
suo
questo
peraona
liberale
govorno
11
alia
a
del
la
ve
libretto
prezioso
Mi
nolle
il tcrroro
vita, porch«" staniane,
sua
discorso
Friggeri.
vivo
sempre
della
diro
elaborato
])cn
copia
serbavansi
quali
torrc
prcsso
piii
Ministri
obbliga-
III.
Napolcone
con
farsi
D'Azoglio
affetto
di
e
in
coU'invitta
patria, i principali
Garibaldi,
dal
accesa
erano
spargere
ma
;
o
do^Ii statisti
o
ne'
popoli
italiano
noino
cui
un
Stati.
esularc
oporosita
il
la
per
Cavour,
piccoli
eccezionalc,
onorato
per
del
abil6
anni
generosa,
in
tempi
santo
e
esul-
Patriotta,
parecchi
tristi
in
Tin-
PANIZZI,
grande
d'anima
e
tempi
dovunque
dovotto
posizione
una
rondei'o
poto
il pre-
siete!
per
c
superstiziono;
inj^ogno, cogli studi, colla
ad
in
libertk,
rizzato
Italia, niiseramento
varsi
naoquo
Icgittimc
aspirazioni
Antonio
qui
il
quaiiti qui
c
intclligenza
la
per
rignoranza
focaro
quale,
popolo
al
ANTONIO
nacque
Bibliografo,
insigne
fervida
amoro
ovc
Brescullo,
patriotti le forche.
ai
Casa
questa
a
citUidini
o
alia
:
Dinnanzi
tiamo,
faccia
di
;
parlo
cosi
piazza prin-
nella
ritrovo
Panizzi
casa
rilevato,
alquanto
palco
un
die
si
all'antica
cipale, guardando
da
folia
gran
-
potuto
una
il
patria
Panizzi,
intLro.
loo
—
delle
parte
per
d'insienie
Dalle
cio
il
tutti,
sopra
dalla
girava
per
le
vie
illuminate
vennero
di
lumicini
di
pigne,
fu
gionn)
Taffluenza
Alle
la
quali
nii-
Erano
modo
in
disposti
da
giapponesi,
ventagli
facevano
die
ore
il
11
comunale
teatro
straordinaria
della
anniversario
;
buon
e
Soliani,
Sodeta
adunanza,
il
oltre
Sindaco
a
del
vi
e
ad
i
alcuni
il
quali
Rinaldi),
una
tutti
presenti
fra
(aw.
tenne
trentaduesimo
il
onorari,
invitati
parecchi
che
Erano
Coniune
condusse
brescellese
conimemorare
di
di
festa.
fondazione.
numero
pcr-
imbandie-
ancora
Operaia,
per
sua
era
pcro
filarmonico
corpo
la
di
aria
27,
rallettaniento
mancava
paese
del
nialtina
nella
popolo
11
stessa
,
geri
i
*
perdic
c
stra»)rdinari.
serbando
effettivi
di
fcslivo,
non
trattcnimenti
al
fanta-
comparsa.
Minorc
rato,
s'ag-
o
Cento,
monogranimi,
c
ap-
e
godono.
die
nazionali,
*
clie
di
tinte,
"ritalia
stclle
piazza,
splendidamente
fama
bandicrc
pcnnacdii,
mirabilc
beila
continiii
nella
Maiagodi
vaghissime
luminose
comporre
s*accalcava
fratelli
alia
meno
e,
aiternandosi,
riscotendo
principali,
dai
prova
interpreti,
musicali,
corpi
vari
die
quattro
sola
una
singoli
i
concerd,
popolazione
sticamcnte
gliaia
i
22
attraentissimi
plausi
con
Allai.
Poldi
alle
17
ottenuta
encomiati
vanno
maestro
ore
eseguirono
non
bande.
quattro
di
;
—
il
i soci
deputato
prof.
Frig-
rappresentanti
di
giornali.
II
plaudit«»
Consiglio
consacrati
Presidente
Zatti
discorso.
alia
i
Salutati
Direltivo
menioria
la
apri
present!,
bell«)
paresse
di
improvvisando
seduta
Antonio
loro
spiego
in
congregare,
Panizzi,
i
un
ap-
come
al
(juesti giorni
figli del
lavoro,
lor
-
uniti
che,
mico
il
morale,
e
di
trionfo
di
mente
un
nello
scambio
alle
delle
vivifica
da
insUmcabile
fortezza
pilata
dal
solcrte
sodalizio,
statistici,
ha
dalle
che
;
in
fra
i
cui
sia
socio
data
alle
"id
la
altre
E
6
per6
di
tutti,
il
la
capo
le
e
society,
al
presente
anno,
che
bene
e
esso
decoro
il
per
dati
con
e
deH'associazione,
e
;
non
di
pago
di
prodigo
ve-
continui
dell'elegante
fatt(^le
sede.
propria
bella
com-
vicende
Le
particolari
dono
relazione,
e
fa
voti
per-
di
degli
professione
di
buoni
si
operai,
pacata,
inci-
ascritto,
quale
semplice,
parola
con
sodalizio
sua
migliaia
alia
della
il molto
cospicuo
la
lettura
fino
di
d'una
dare
benemerili
compiacenza
sua
al
onorario,
per
dovette
stampe.
Soliani,
esprime
mentre
lo
mente
lavoratrice,
affetto,
applaude
L'onorevole
siva,
un
tant*alto,
lavoro.
Bonazzi.
1865
sempre
tiene
essa
L'assemblea
che
quali
nel
piii
fu
ne
fa
storica
classe
paterno
con
sovvenimenti
palazzina,
nclla
evidente
cittadini
i
Zatti
lei
rendere
della
pro
Fra
su
impresso
dovizia
con
da
a
lo
gliare
nel
Volfango
origini
sue
modo
in
paese.
emerge
anch'egli
giungere
costanza
monografia
esposte
compiuto
del
fu
forti-
e
intelligenza,
PresideiUe
segrctario
abilmente
sono
il
diligentissinia
e
del
rinianga
concludendo,
lunga
della
quale,
della
addestra
si
pote
se
la
resempio.
iniitarne
Cos)
alia
e
egli
che
che
;
:
i vincoli
cementa
Panizzi
Ant":)nio
preclare
doti
alle
deiranimo
augurare
per
vita.
operaio
che
meno
alia
della
affetti,
alia
adunanza
operaia
aspirazioni,
proprie
Ic
classe
palese
arrisero
quella
come
dalla
degli
vita
la
econo-
fanno
leggi,
tutta
quindi
resogli
e
patrie
per
Disse
idee
battaglie
grande,
non
Grande.
benessere
comune
delle
che
omaggio
fratellanza,
fica
ideali
quegli
nuovo
pel
Tegida
sotto
quel
fosse
sodalizio
fraterno
in
-
essere
del
operai
trova
di
ch'egli
proprio
continuo
ha
paese,
in
imparato
mezzo
a
sti-
102
—
ed
mare
associazione
di
brescellese
provvedere
modo
da
alia
assenze
le
ch'egli
cure
arti,
sia
la
vorrebbe,
formare
di
composta
educative
di
I'linore
concesso
di
somma
Vive
per
Flsso
al
banchetto
luogd
in
un
«S.
Benedetto
sformazione
in
della
degli
uso
operai,
varie
che
lui
a
tale
a
la
uopo
di
rappresentanza
generosa
I'assemblea
e
del
quale
la
industriale,
opificio
alia
eco
di-
si
popolare.
salone
»,
risurrczione
fan.io
ccmciltadino,
recarsi
ha
caserma*
nomica
acclamazioni
deH'illustre
scioglie
Direttivo
lire.
trecento
comunicazione
le
Societa
alia
offrendo
biisi,
perche
quindi
prega
in
eserci-
pralici delle
manuali
;
le
pome
prolungate
e
di
e
agricoltura
di
ad
biblioteca
artieri,
E
Consiglio
al
quella
ad
dedicare
di
deila
:
capaci
cittadini.
liberi
di
piccola
operette
piu
felici,
piu
una
degli
morale
e
sottopone
una
specialmcnte
e
tecnica
inizialive
belle
ajfgiunj^ere
gli permettono
non
di
proposta
dcbba
diritli
loro
alle
che
no
piii abili,
i
lung:he
se
coltura
renderli
nobilmente
tare
d'avvisD
i
E^H
aniare.
—
edificio
vaslo
attende
che
la
tra-
sua
alia
giovera
eco-
intendimenti
agli
conforme
Brescello,
la
ancora
tanto
fu
che
dal
Tacquisto
municipale,
quando
ne
fece
nkre
copcrii
fu
egregiamente
Governo.
II
banchelt")
banditn
di
in
meggia
Fra
la
bella
On.
comunale
prof.
il
Soliani,
del
Friggeri
ed
di
disegno
Panizzi
dei
Luigi
Artoni,
altri
di
ritratto
Antonio
il
adorno
pareti,
alle
sono
im-
pri-
Panizzi.
Tancredi
signor
,
fratelli
Domenico
col
che
festeggiadssimi
momento
i
quadri
Zatti,
semplicita,
elej^ante
con
i
seggono,
che
Venuto
fra
:
dello
professore
cognato,
suo
fiori
tela
i commensali
Venturini,
r
di
e
cento
arrcdato
salone
un
bandiere
di
evocando
a
Cremona,
i
sono
piu
brindisi,
e
il
Carlo
sig.
ricordi
e
I'avv.
prossimi
Ulderico
storici,
parenti.
felicemente
parlarono
Zatti,
Boschi
consigliere
il
Chitollini,
con
il
patriot-
103
-
tici
concetti.
dei
parent!
Cliiuse
di
accoglienze
Intanto
dei
colla
dei
la
copiosa
di
artificio,
S.
Agata
"lei
pioggia
la
pubblica
ebbe
successo
municipale,
teatro
ad
brio,
di
fuochi
altri
Mariano
gioia
pure
duro
die
la
Boretto
fino
animatissima
scello
Bre-
e
concerti.
al
Danzante
Veglia
gran
di
Riva
eseguiti
ben
con
e
dopo
essa,
di
nuisicali
circo-
loro
col
termine
sig.
altra
a
luoghi
1' accensione
bande
Le
festa
rinoniato
de'
\
—
accrebbero
me-
interessante,
da*
pose
e
del
Bolognese.
Ottimo
die
razzi
opera
assai
alia
nota
festival
-A
numerosi
piii gaia
fiaccolata
per
alia
godere
per
accorse
riuscita
convenuti
una
riuscitissima
le
per
fatte
onoranze
gente
tiratori,
ciclisti,
mettendo
stanti,
nome
Brescello
affollando,
veniite
Molta
definitiva
sfilata
degne
a
Antenato.
s'eran
vie
Boschi
aw.
ringraziando
le
per
Grande
le
gara
alia
e
divertimenti.
restanti
alia
Panizzi,
Antoni«:)
lore
1'
splendidumente
ricevute,
del
moria
-
alle
del
sei
ore
martedi.
due
Furono
i
de'
quali,
Antonio
per
fu
Soliani,
anche
del
poveri
per
sul
fiitta
labbro
di
giorni
paese
e
care
delle
del
munificenza
una
di
abbondante
quel
tapini
emozioni
ville
cav.
L.
Zatti
benedetto
;
nelle
suburbane,
distribuzione
suono
tutti
per
e
di
de*
case
fratelli
pane.
il
anche
Cosi
di
nome
Panizzi.
E.
F.
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