CONOSCERE E GESTIRE I
RISCHI DELLA
INTRODUZIONE DI PATOGENI
Paolo Martelli
Biosicurezza

Insieme delle procedure applicate in
allevamento per mantenere , o
migliorare, la stabilità sanitaria
attraverso la prevenzione dall’ingresso
di nuove patologie e il controllo sulla
circolazione aziendali di quelli presenti
Scienza
Buonsenso
CARATTERISTICHE DELLE
MISURE DI BIOSICUREZZA

PRATICITA’ DI APPLICAZIONE
– DEVONO ESSERE SEMPLICI E, SE NON LE
SONO, BISOGNA CREARE LE CONDIZIONI
AFFINCHE’ LE DIVENTINO


SOGGETTE A CONTINUO MIGLIORAMENTO
– CRESCITA
NON COSTOSE
– Minore è il costo più facile è la loro applicazione
Risultati confronto A vs B
FARM A
FARM B
Fertilità
84,4
70,6
Nati totali
11,9
9,4
Nati vivi
11
8,9
Svezzati/scr/anno
23,8
17,9
Mortalità (%)
4,2
10,8
Venduti/scr/anno
22,8
16
Ton/carne/scr/anno
2348
1328
IC
2,54
2,8
Gg a 100 Kg
145
180
IPG
0,672
0,555
Venduti /anno (2000 scr)
45360
32000
Valutazione economica




Data la scarsità delle risorse
Il mancato reddito va a pesare sul costo di
produzione
Per cui nella azienda B
Il costo del suino a 100Kg si è rivelato superiore di
32 €
Costo Kg
carne
FARM A
FARM B
0,81
1,13
Biosicurezza

Vengono percepite come essenziali
soprattutto quelle misure che sono
facilmente visibili ed apprezzabili!
BIOSICUREZZA: VALENZA
TERRITORIALE
Wekelijkse stand van zaken
Diversi microrganismi sono dotati d’elevate
capacità di resistenza nell’ambiente
Microrganismo
Sopravvivenza in
condizioni favorevoli
ASFV (Peste suina African.)
18 mesi
PRV (Aujeszky)
14 gg
SIV (Influenza)
Pochi giorni
FMDV (Afta)
8 settimane
Parvovirus
2-6 mesi
PRRSV
4 gg
SVD (M. vescicolare)
3 mesi
CSF (peste classica)
2 mesi
TGEV
3 settimane
APP (pleuropolmonite)
2 settimane
B. antracis
Indefinito
Brucella suis
3 settimane
E. suis (cistite)
7 giorni
E. coli
6 mesi
M. hyopneumniae
3 giorni
Erysipelotrix rhusiopathiae
8 settimane
S. hycus
3 settimane
Klebsiella
4 settimane
Pasteurella multocida
7 giorni
Salmonella spp
6 mesi
S. suis
5 giorni
Mycobacterium spp
2-3 anni
M. hyosynoviae
2 gg (?)
B. hyodysenteriae
8 settimane
Trasmissione aerogena
fino a
NO
4 Km
?
300 Km
NO
4 Km ?
NO
NO
NO
?
NO
NO
NO
NO
2 km
NO
NO
NO
?
10 m
10 m
10 m
10 m
NO
Punti critici

Esterna:
–
–
–
–
SUINI
SEME
Automezzi
Visitatori

Interna
– Applicazione
TPTV
– Disinfezione
– Flusso suini
– Personale
– Strumenti
– Seme aziendale
COME ENTRANO LE
INFEZIONI

RISCHIO ESTERNO
– INTRODUZIONE DI ANIMALI



SCROFETTE DA RIMONTA
RIPRODUTTORI
SEME
– CON VEICOLI O VETTORI


TRASPORTI
ALTRE SPECIE ANIMALI
– DI AREA/UBICAZIONE DELL’ALLEVAMENTO
PER IMPLEMENTARE GLI
OBIETTIVI SANITARI

EVOLUZIONE NELLE PRATICHE DI
ALLEVAMENTO
NUOVE PRATICHE DI
ALLEVAMENTO



Evoluzione delle tipologie di allevamento
Dall’allevamento “unico” all’allevamento a
più sedi per fase produttiva
Programmi combinati di gestione dei
“flussi”- interventi igienico-sanitari –
medicazioni e/o vaccinazioni
INTRODUZIONE DI
ANIMALI

ALLEVAMENTO IN UN’UNICA SEDE
– CICLO CHIUSO
– CICLO APERTO (scrofe, svezzamenti,
accrescimento – breve)

ALLEVAMENTO MULTISEDE
– SITO 1, SITO 2, SITO 3
SITO “ALFA” O SITO “0”
SITO ALFA

(α) O ZERO
LOCALI DESTINATI ALLA QUARANTENA
– ISOLAMENTO
VERIFICARE LO STATO SANITARIO DEGLI
ANIMALI CHE VERRANNO INTRODOTTI
 IMPEDIRE CHE “NUOVE INFEZIONI” ENTRINO IN
ALLEVAMENTO (BIOSICUREZZA)

– ACCLIMATAZIONE

ADATTAMENTO DEGLI ANIMALI ALLE
CONDIZIONI DELL’ALLEVAMENTO RICEVENTE
SEME
Sperma: agenti batterici
Batteri Identificati nel seme
Isolamento frequente
Stapylococcus spp
Pseudomonas spp
Ecsherichia Coli
Klebsiella spp
Citrobacter spp
Micrococcus spp
Eubacterium suis
Sprirochete
Leptospira spp
Isolamento Infrequente ma segnalato
Corynebacterium spp
Streptococcus spp
Proteus spp
Serratia spp
Bacillus spp
Enterobacter spp
Aerobacter spp
Bordetella spp
Mycoplasma spp
Brucella suis
Actinobacillus spp
Pasteurella spp
Erysipelotrix rhusiopathiae
Salmonella spp
Sperma: agenti virali
Virus identificati nel seme
Adenovirus
Virus Peste Suina Africana
Virus Aujeszky
Cytomegalovirus
Virus Malattia Vescicolare
Enterovirus
Virus aftoso
Virus Peste Suina Classica
Parvovirus suino
Virus PRRS
Virus influenzale
Reovirus
PCV 2
Dimostrata la trasmissione venerea
no
si
si
no
dubbia
si
dubbia
si
si
si
dubbia
no
si
VIE DI INFEZIONE

SEME CONTAMINATO
ALL’INSEMINAZIONE
– PRRSV, CSFV, PPV, PCV2, ADV
– POSSONO CAUSARE INFEZIONE
DELL’EMBRIONE
– MORTE EMBRIONALE E RITORNO IN
ESTRO (AD ECCEZIONE DI PRRSV)

PER VIA EMATICA
Punti Critici “ ?”


Camere di
accoglienza
La parte “sporca”
della sezione di
accoglienza può
risultare molto
pericolosa quando
viene utilizzata
anche per il transito
del materiale di
consumo
Punti critici “?”

Vasche con
disinfettante:
indipendentemente
dal principio attivo
utilizzato, 3 minuti di
immersione di uno
stivale sporco non ha
prodotto
l’abbassamento della
carica microbica
Vasche con disinfettante:
passaggi obbligati per gli
automezzi.
•Rimanere attivo
•Sufficiente tempo di
contatto
Controllo automezzi
Scarti
Misure di igiene per i visitatori
Controllo roditori
Ufficio
Biosicurezza interna: TPTV
Performance zootecniche osservate in suini alloggiati in sezioni TPTV vs
CF : Monitoraggio di 12 mesi (Colin Cargill, Thomas Banhazi)
TPTV
CF
% incremento
572
488
17.2
magroncelli (g/day)
626
596
5.0
magroni (g/day)
736
715
2.9
grassi (g/day)
671
618
8.6
Nascita> macello (g/day)
569
530
7.3
Classe suini
svezzati (g/day)
(a)
Controllo dei flussi
Pulizia strumentario
•Pulizia
•Disinfezione
•Conservazione
Controllo sanitario
programmato




Monitoraggio sierologico
Necroscopico
Rilievi ambientali
Verifica dati sanitari


Alcune misure di prevenzione
attualmente presenti nei piani di
biosicurezza sono risultate, in
sede di verifica sperimentale,
INSODDISFACENTI.
DIFFUSIONE DI AREA (area
spread)
Fig 1: Change in PRRSV
concentration in aerosols over
distance
1400
Concentration (TCID 50/ml)
1200
1000
800
600
400
200
0
0
20
40
60
80
100
Distance ( meters)
120
140
160
Fig 2: Layout of traps for insect
dispersion study
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Paolo Martelli