Scuola secondaria statale
di I grado
“A. Inveges”
SCIACCA
Piano
dell’Offerta
Formativa
Anno scolastico 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA STATALE DI PRIMO GRADO
“A. Inveges”
Via A. De Gasperi 8/A – tel. 0925 21331 – fax 0925 21123
E-MAIL: [email protected] - 92019 SCIACCA (Ag)
pec: [email protected]
Indirizzo Internet: www.inveges.gov.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2014/15
Il P.O.F. (Carta dei servizi, Regolamento di Istituto, Consiglio di istituto) è stato aggiornato
ed elaborato dalla Prof.ssa Bonaccorsi Vincenzina (Funzione Strumentale dell’area 1 –
Gestione del POF - Carta servizi - regolamenti - progetti e attività POF)
P.O.F. (Aggiornato il 24/11/2014)
Protocollo
Approvato dal Collegio Docenti del 29/10/2014
Adottato dal Consiglio d’Istituto del 04/11/2014
5401/A22
La funzione strumentale area 1
(Prof.ssa Vincenzina Bonaccorsi)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(arch. Giovanni Marino)
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
INDICE
Premessa: principi e finalità
pag. 1
Riferimenti legislativi
pag. 2
Memoria e progetto
pag. 4
Identità della scuola: analisi del territorio e dei bisogni
pag. 6
Analisi della scuola
pag. 8
Storia della scuola: origine del nome – cenni storici
pag. 8
Struttura dell’edificio
pag. 9
Risorse della scuola: organigramma
pag. 11
Personale docente
pag. 12
Comitato di valutazione
pag. 13
Consiglio d’Istituto
pag. 14
Incarichi specifici
pag. 15
Risorse materiali
pag. 16
Risorse finanziarie
pag. 17
Organizzazione e gestione della scuola
pag. 18
Piano annuale delle attività
pag. 18
Rapporto scuola-famiglia
pag. 20
Rappresentanti dei genitori nei consigli di classe
pag. 21
Criteri per garantire l’equità del servizio
pag. 22
Risorse professionali
pag. 24
Staff di dirigenza
pag. 24
Funzioni strumentali
pag. 24
Attività funzionali all’insegnamento
pag. 26
Organi collegiali
pag. 29
Articolazione oraria
pag. 30
Organizzazione didattica e criteri di valutazione
pag. 32
La scuola del I ciclo: finalità generali
pag. 33
Profilo delle competenze al termine del I ciclo d’istruzione
pag. 34
Il Curriculo
pag. 35
I
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Competenze chiave europee
pag. 36
1. Comunicazione nella lingua madre: Italiano
pag. 36
2. Comunicazione nelle lingue straniere
pag. 43
- Inglese
pag. 43
- Francese
pag. 46
3. Competenza in Matematica
- Matematica
pag. 48
4. Competenza di base in Scienze e tecnologia
5.
6.
pag. 48
pag. 53
-Scienze
pag. 53
-Tecnologia
pag. 56
-Geografia
pag. 59
Competenze chiave europee trasversali
pag. 62
-Competenza digitale
pag. 62
-Imparare ad imparare
pag. 63
-Competenze sociali e civiche
pag. 65
-Spirito di iniziativa e intraprendenza
pag. 68
Consapevolezza ed espressione culturale
pag. 69
-Storia
pag. 69
-Musica
pag. 73
-Arte e immagine
pag. 74
-Educazione Fisica
pag. 75
-Religione
pag. 79
Metodologia
pag. 81
Valutazione
pag. 82
Criteri di valutazione e di verifica
pag. 82
Griglia di valutazione del comportamento
pag. 86
Certificazione delle competenze
pag. 87
Griglie di valutazione
pag. 93
Obiettivi specifici di apprendimento: scheda di valutazione alunno
pag. 98
Progetti per l’ampliamento del Curriculo: premessa
pag. 103
1. Continuità/Orientamento
pag. 106
2. Gruppo corale/strumentale
pag. 108
3. “la mia Regione tra storia e cultura”
pag. 108
II
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
4. “La mia scuola: un giardino in fiore”
pag. 109
5. “Pallavolando”
pag. 110
6. A.S.D. Icaro Basket
pag. 111
7. Sicurezza e prevenzione: “Sicuri di stare sicuri a scuola”
pag. 112
8. Cineforum: scuola al cinema
pag. 112
9. “In libreria con le classi”
pag. 112
10. Interventi di prevenzione, educazione e promozione alla salute
pag. 113
11. “Tra passato e presente”
pag. 113
12. Olimpiadi dei giochi matematici del mediterraneo
pag. 114
13. Recupero/Potenziamento
pag. 114
Progetti in rete – Manifestazioni – Concorsi
pag. 115
Autoanalisi e valutazione d’istituto
pag. 118
Formazione e aggiornamento del personale docente e ATA
pag. 120
Integrazione ed Inclusività
pag. 123
Piano per l’Inclusività
pag. 129
Interventi di recupero per alunni con disagio ambientale o scolastico
pag. 139
Viaggi e visite d’istruzione
pag. 142
Calendario
pag. 143
Servizio per la Sicurezza
pag. 149
III
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
PREMESSA: PRINCIPI e FINALITÀ
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale che esplicita la
progettazione unitaria e complessiva della scuola secondaria statale di primo grado.
Esso è finalizzato a migliorare la qualità del servizio, sia sul piano dell'organizzazione
curriculare sia sul piano della progettazione extracurriculare riguardante iniziative rivolte
all'arricchimento dell'offerta formativa nei confronti degli allievi.
Il POF
♦ è un piano intenzionale e ragionato per la formazione degli allievi;
♦ è strumento-guida che, razionalizzando le energie esistenti, tende all’ottimizzazione
delle risorse umane e finanziarie;
♦ permette a docenti, alunni, famiglie e territorio di conoscere i contenuti essenziali, le
scelte educative ed organizzative della scuola;
♦ cerca di comunicare con chiarezza gli impegni che la scuola e tutte le componenti
coinvolte si assumono in piena responsabilità.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
La Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges”, nella sua impostazione
educativa e didattica, si propone di raggiungere le seguenti finalità:
1. FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO
• Promuovere la crescita umana, culturale e civile dell’alunno contribuendo allo
sviluppo armonico della personalità sia nella dimensione individuale sia in quella
sociale.
• Favorire una cultura progettuale innovativa e di qualità con l’utilizzo ottimale delle
risorse.
• Attuare progetti in sintonia con le richieste e i bisogni provenienti dalle famiglie e dal
territorio come ampliamento e qualificazione dell’Offerta Formativa.
• Rivolgere l’attenzione alla realtà socio - economica del territorio.
• Delineare la cornice educativa di riferimento, la mappa delle strutture culturali di
base, gli strumenti metodologici per acquisire la capacità di progettare il proprio
futuro culturale, sociale e lavorativo.
2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
• Definire valori e saperi che possano risultare comuni a tutti i cittadini,
indipendentemente dalla condizione culturale, sociale, economica, dalla religione o
etnia di appartenenza.
3. EDUCARE AL BENESSERE
• Creare un ambiente sereno e culturalmente stimolante al fine di garantire il benessere
con se stessi e con gli altri.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Il presente Piano dell'Offerta Formativa costituisce il documento degli impegni che la nostra
scuola assume per garantire la qualità delle attività educative e la loro adeguatezza alle
esigenze degli alunni, attraverso l’attuazione dei principi dell’autonomia didattica,
organizzativa, di ricerca e di sperimentazione previsti dai seguenti documenti ministeriali:
1. il D.P.R. n.° 275 del 1999; l’applicazione delle indicazioni contenute nella legge di
riforma n.° 53 del 2003;
2. il Decreto Legislativo 19/02/2004; il Regolamento in materia di autonomia scolastica e le
Indicazioni per il curricolo con le modalità di accompagnamento della sperimentazione
per il biennio 2007/2009 ( D.M. del 31 luglio 2007 e C.M. n.°68 del 3 agosto 2007);
3. la Legge del 30 ottobre 2008 n. 169;
4. il D. P. R. n.° 89 del 20 marzo 2009;
5. la Revisione delle Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione (C.M. n°. 31 del 18 aprile 2012) e successiva Bozza del 30
maggio 2012 ed infine il testo del 4 settembre 2012. Il testo definitivo è stato emanato il
16 novembre del 2012 sottoforma di Regolamento ministeriale, dopo aver sentito il
parere del Consiglio di Stato.
In particolare, il Regolamento dell’autonomia prevede, con l’art. 3, che le scuole elaborino un
“Piano dell’Offerta Formativa”, coerente con gli obiettivi generali dei diversi percorsi di
studi e rappresentativo delle scelte didattiche e organizzative. L’espressione “Piano
dell’Offerta Formativa” riprende l’espressione “Progetto di Istituto”, normalmente utilizzata
nelle scuole, e individua lo strumento unitario di programmazione, soprattutto al fine di
garantire a tutte le componenti della scuola la possibilità di partecipare alla sua elaborazione.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Gli alunni e le famiglie possono così fruire della preventiva e completa conoscenza
dell’Offerta Formativa, intesa come sintesi della progettazione educativa, curricolare,
extracurricolare e organizzativa, al fine di esercitare la libertà di scelta educativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) costituisce l’espressione massima dell’autonomia
didattica ed organizzativa della scuola ed è definito dal legislatore “documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche” che “esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole
adottano nell’ambito della loro autonomia”.
Lavorare al P.O.F. significa dunque imparare a compiere:
• analisi del contesto sociale e della domanda educativa;
• analisi dei bisogni formativi dei ragazzi;
• puntualizzazione degli obiettivi formativi;
• gestione delle scelte organizzative e metodologiche;
• momenti di verifica e di autovalutazione.
Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività
della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal Consiglio di
Istituto. Il Progetto trae ispirazione dalla Carta Costituzionale nell’assunzione dei principi cui
conformarsi: uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza ed integrazione, diritto di
scelta, obbligo scolastico, frequenza, partecipazione, efficienza, trasparenza, libertà
d’insegnamento enunciati negli articoli 3, 33 e 34.
Le indicazioni in esso contenute hanno valore vincolante sul piano pedagogico – didattico e
nei caratteri organizzativi, pertanto, le progettazioni curriculari dei singoli docenti saranno
elaborati in base agli orientamenti contenuti nel presente documento.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
MEMORIA E PROGETTO
La scuola secondaria di primo grado “A. Inveges” nel corso degli ultimi anni ha maturato
esperienze significative sul piano educativo, didattico e professionale e sviluppato una cultura
del cambiamento che hanno consentito di perseguire obiettivi di qualità del servizio e di
raggiungere traguardi apprezzabili. Questa tradizione, consolidata nel tempo, costituisce la
trama della storia peculiare della nostra scuola ed è rintracciabile nei documenti
programmatici elaborati e diffusi in formato cartaceo o elettronico sui quali abbiamo
promosso il consenso tra i diversi interlocutori della scuola, in primo luogo delle famiglie
degli alunni.
Nel corso degli anni l’azione formativa della nostra scuola si è ispirata ad un quadro di valori
sociali emergenti quali la solidarietà, lo sviluppo, la tutela dei diritti umani, la difesa della
vita, la protezione dell’ambiente, l’orientamento e la mondialità. Per quanto riguarda
quest’ultimo valore, poiché non si può essere cittadini del mondo e dell’Europa, senza
sentirsi parte attiva della propria comunità locale e senza sentire le proprie radici e la propria
appartenenza, si è cercato sempre di basare l’insegnamento su due coordinate fondamentali:
Un fruttuoso rapporto con il territorio e le comunità locali.
La progettualità.
Si è sempre cercato di offrire, oltre alle conoscenze, competenze e abilità, forti qualità
morali e punti intellettuali di riferimento, necessari per capire il mondo in continua
trasformazione, per agire in maniera autonoma e responsabile, per orientarsi nel cambiamento
e affrontare un mondo a “complessità crescente”.
La Scuola secondaria statale di primo grado “A.Inveges” si propone di:
•
approfondire e ridisegnare il proprio rapporto con la realtà, attraverso azioni e interventi
diretti all’alunno, che vede e considera come “un sistema integrato” in cui le componenti
percettivo - motorie, logiche-razionali, affettivo - sociale devono svilupparsi
armonicamente;
•
individuare, vista la circolarità di rapporto tra scuola -formazione- società, i percorsi
formativi essenziali per l’aggancio dell’alunno con la società e finalizzati alla promozione
di attitudini ritenute oggi indispensabili per lo sviluppo della persona;
•
sviluppare armonicamente la personalità dell’alunno in tutte le direzioni per poter agire in
maniera matura e responsabile;
•
far acquisire un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale;
•
far maturare la coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno nel rispetto
dei valori fondamentali che stanno alla base della convivenza civile;
4
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
•
prevedere bisogni e disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in
disadattamenti e abbandoni;
• stabilire tra tutti i soggetti coinvolti una costruttiva relazione educativa.
Il filo conduttore, considerato l’elemento di raccordo fra le sollecitazioni provenienti dal
territorio, le competenze e le professionalità attuali, i bisogni dell’utenza e i cambiamenti in
atto nella scuola italiana è lo:
CON SE STESSI
CON GLI ALTRI
CON L’AMBIENTE
Il quadro complessivo afferente le finalità educative, la didattica, l’organizzazione e le attività
extracurriculari fanno riferimento ai seguenti indicatori fondamentali:
a) QUALITA’ delle relazioni interpersonali che realizzano lo star bene con se stessi, con
gli altri, con le istituzioni;
b) ELEVATI STANDARD COGNITIVI disciplinari e l’attenzione costante alla
dimensione meta cognitiva della conoscenza;
c) ATTIVITA’ POMERIDIANE sia integrative che complementari;
d) scuola come CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE, sociale e civile del
territorio.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
ANALISI DEL TERRITORIO
L’osservazione analitica del territorio in
cui la nostra Scuola opera ci mostra una
realtà complessa e contraddittoria. Infatti,
accanto alle grandi potenzialità naturali ed
artistiche troviamo numerosi e gravi
problemi.
Terreni fertili ed irrigui, mare, terme, un
ricco patrimonio artistico monumentale
storico sembrerebbe poter fare di Sciacca
un polo di sviluppo economico e sociale,
ma un’attenta analisi della realtà locale
rileva: larghe sacche di disoccupazione
intellettuale qualificata e non che
alimentano
nuovi
flussi
migratori;
diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti
ed alcoliche, scarso senso civico e modesta sensibilità culturale che si manifestano attraverso
il degrado ambientale, la trascuratezza verso i beni artistici, lo scarso rispetto delle regole di
convivenza civile.
La nostra società offre ai giovani falsi idoli da adorare, mette l’accento più sull’avere che
sull’essere. Tale vuoto spirituale è acuito anche dalle difficoltà di trovare un lavoro
gratificante e quindi genera frustrazione e disorientamento E’chiaro perciò che la nostra
scuola continui a sentire, come in verità ha sempre fatto, la responsabilità istituzionale di
intervenire in maniera forte ed incisiva nel processo di crescita formativa e culturale dei nostri
ragazzi, attraverso la scelta di obiettivi e metodologie che contribuiscono a modificare in
meglio la realtà territoriale sopra descritta.
ANALISI DEI BISOGNI
Il Collegio dei Docenti, partendo da un’analisi dell’attuale struttura sociale, politica,
economica e culturale di una società sottoposta a continue e veloci trasformazioni, ha rilevato:
•
•
•
•
•
•
•
•
difficoltà comunicative interpersonali;
cambiamento dei rapporti interpersonali all’interno dei nuclei familiari e conseguente
modificazione della figura del bambino, del ragazzo;
accentuazione dei flussi migratori interni ed esterni con conseguenti problemi di
accettazione e di integrazione;
necessità di maggiori prospettive e sicurezze nel campo del lavoro;
necessità di un approccio guidato alle tecnologie multimediali;
forte presenza dei mezzi di comunicazione di massa;
diffusione dell’esperienza mediata e conseguente necessità di ritrovare la propria identità
personale;
rivalutazione del territorio.
6
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Da quest’analisi scaturisce l’immagine di un ragazzo che presenta particolari e fondamentali
bisogni:
•
•
•
•
•
•
stare insieme, conoscersi e comunicare;
operare in gruppo e sentirsi parte integrante di un gruppo;
vivere felicemente nel proprio ambiente, conoscerlo, apprezzarlo e rispettarlo;
acquisire una mentalità critica e rafforzare la propria identità personale;
possedere competenze di base: acquisire conoscenze, abilità e competenze;
possedere competenze trasversali.
La presenza nel territorio di numerose scuole di istruzione di secondaria di 2° grado e di varie
agenzie, quali gli Enti Locali, l’ASL, l’Azienda Autonoma delle Terme e quella di Cura,
Soggiorno e Turismo, l’AVIS, l’ESA, gli uffici giudiziari, i Vigili del fuoco, le TV locali
private, le Associazioni di volontariato e a carattere ricreativo -culturale (Lega Navale,
Circolo Nautico), con il quale già in passato abbiamo proficuamente collaborato, ci stimolano
a progettare delle attività che permettano ai nostri alunni di poter leggere con chiarezza e
spirito critico la realtà circostante, sulla quale, da adulti, saranno chiamati ad intervenire.
I settori economici, le associazioni ed i centri di aggregazione presenti nel territorio sono i
seguenti:
•
attività primaria: agricoltura, allevamento e pesca, con l’importante presenza del
mercato ittico ed ortofrutticolo;
•
attività secondaria: artigianato di ceramica, cuoio, legno, ferro, cucito e ricamo, industria
di laterizi, industria ittica - conserviera, cantine sociali, oleifici, cooperative agricole,
mobilifici;
•
attività terziaria: Comune, Ufficio delle Entrate, Ente Acquedotti, Condotta Agraria,
Esa, I.N.P.S, Enel, Poste e Telecomunicazioni, Uffici giudiziari, agenzie turistiche,
Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, Azienda Autonoma delle Terme, ASL,
Poliambulatorio, Azienda ospedaliera, ristoranti, pizzerie, alberghi, paninoteche,
orfanotrofi, banche, tipografie, cinema, scuole di ogni ordine e grado, E.P.T (ente
provinciale turismo), emittenti televisive e radiofoniche locali, agenzie operanti nel campo
dell’informatica.
Centri Sportivi: stadio, palestre, campi da tennis, campi di bocce e di calcetto, piscine,
scuole di ballo classico e moderno, associazioni sportive.
Centri di cultura e aggregazioni: associazioni musicali, di carristi e di volontariato, circoli
di cultura, Parrocchie, Biblioteca comunale.
Patrimonio Artistico - Monumentale: Chiese, Monasteri, Case e Palazzi storici, Mura e
Porte, Museo Scaglione, Antiquarium, Castello Luna, Castello Incantato ed Edifici civili.
Feste popolari: la Madonna del Soccorso, festa di San Pietro e Paolo, carnevale, Pasqua,
sagra dell’agricoltura, “Sceusa”, festa di San Calogero.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
ANALISI DELLA SCUOLA
Nel contesto del territorio saccense la nostra scuola occupa, nella fascia dell’obbligo, un posto
abbastanza rilevante, com’è dimostrato dall’elevato numero di alunni iscritti. Il nostro bacino
di utenza è eterogeneo: la maggior parte dei genitori dei nostri alunni lavora nel settore
terziario, pur non mancando esponenti del settore primario e secondario. C’è da osservare,
però, che pur nell’eterogeneità degli ambienti di provenienza, sia gli alunni sia i genitori sono
accomunati da un atteggiamento positivo nei riguardi della Scuola che si estrinseca, da parte
dei primi, con un comportamento nel complesso abbastanza aperto e responsabile e, da parte
delle famiglie, con una certa sollecitudine verso i problemi dei figli e della scuola, dalla quale
si aspettano solide basi per il proseguimento degli studi.
STORIA DELLA SCUOLA
LE ORIGINI DEL NOME
La nostra scuola è stata intitolata nei primi anni '50 in memoria dello storico Agostino
Inveges, dal quale ha preso il nome. Agostino Inveges nacque nel
1595 da una famiglia nobile; passò parte della sua giovinezza sotto la
custodia dei monaci gesuiti, proseguendo gli studi nei loro monasteri,
prima a Sciacca e poi a Palermo. Terminati gli studi, decise di
continuare la missione di gesuita e cominciò a insegnare nei loro
collegi filosofia e teologia. Non potendo più rimanere nell'ordine
gesuita a causa della sua gracilità, decise di tornare al secolo come
semplice prete, continuando la sua vita di studioso a Palermo. Morì
nell'aprile del 1677 e fu sepolto nella Chiesa dell'Olivella. Oltre alla
nostra scuola gli furono intestati cortili, palazzi, vie, ed un oleastro. Autore di “Annali di
Palermo”, ”Cartagine Sicula”, “Sicilia titolata ed armata di cavalieri”, ”Istoria sacra del
Paradiso Terrestre e di Santa Innocenza” e altre opere ancora di indubbio valore storico e
culturale.
CENNI STORICI
La Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges”, già scuola media inferiore, in atto
affidata alla direzione del Dirigente Scolastico Arch. Giovanni Marino, nasce come Regio
Ginnasio inferiore “T. Fazello”, così come documentano gli atti della scuola, riferiti all’anno
scolastico 1926/27.
A partire da quest’ultimo anno scolastico e fino all’anno 1952/53, si sono succeduti diversi
presidi fra cui ricordiamo il Prof. Vitale Michele che ha titolato la nostra scuola “A.
Inveges”.
Negli anni Quaranta diventa senza denominazione specifica, “Regia Scuola Media” in cui
compare il timbro Scuola Media “A. Inveges” è relativo agli anni scolastici 1953/54 e
1954/55. A dirigere in quegli anni la Scuola era la Prof.ssa Maria Addamo. All’epoca la
scuola media “A. Inveges” era ubicata nell’edificio denominato S. Francesco (ex caserma
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Giannettino). Passò poi ad operare, sempre in zona Porta Bagni, nell’attuale sede del 2°
Circolo delle Scuole Elementari.
Nell’anno scolastico 1970/71 troverà la sua collocazione definitiva in Via Alcide De Gasperi,
zona Rocca dei Fiori, che allora costituiva estrema periferia del paese. Oggi la notevole
espansione edilizia della zona, per altro non sempre organica, ha fatto sì che la Scuola
secondaria statale di primo grado “A.Inveges” si trovi inglobata assieme al Liceo Classico,
all’Istituto d’Arte e all’Ufficio centrale delle Poste in una strada trafficata, dove bar e negozi
di ogni genere sono sorti numerosi.
Dall’ anno scolastico 1955/56 fino all’anno scolastico in corso 2012/2013 si sono succeduti i
seguenti presidi:
1. Vitale Michele ( A.S. 1952/53)
2. Maria Addamo (A.S. 1953/54 – 1954/55)
3. Speziale Simone (A.S. 1955/56 - 1963/64)
4. Ferrara Domenico (A.S. 1964/65)
5. Galluzzo Salvatore (A.S. 1965/66 - 1988/89)
6. Daina Michele ( A.S. 1989/90 - 1993/94)
7. Puleo Vincenzo ( A.S. 1994/95 - 1999/2000)
8. Bono Vincenzo ( A.S. 2000/01 - 2002/03)
9. Barbera Salvatore ( A.S. 2003/04)
10. Marino Filippo ( A.S. 2004/05)
11. Marino Giovanni ( A.S. 2005/06 al 2014/15)
STRUTTURA DELL’EDIFICIO
L’Istituto è stato costruito negli anni ’60 ed è stato
realizzato con struttura portante in muratura ed ha ampie
finestre nei corridoi e nelle aule che ne assicurano
l’illuminazione naturale.
L’edificio scolastico si articola su tre piani più un piano
cantinato ed è dotato complessivamente di 30 aule di
diversa grandezza di cui 28 sono utilizzate per
l’insegnamento, una per il sostegno e un’altra per il
laboratorio musicale, intitolato al prof. Vito Fazio. La
scuola, oltre ad uno spazioso ed accogliente ingresso
principale a cui si accede da un’ampia scalinata, ha due ingressi secondari, uno dei quali
immette direttamente nei corridoi del piano terra della scuola consentendo ai ragazzi disabili,
che frequentano, di non avere difficoltà nel superamento di barriere architettoniche. Queste
strutture non sono presenti al primo e al secondo piano.
9
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Al piano terra, oltre ad alcune aule, si trovano la
dirigenza, la segreteria, il laboratorio di informatica, la
palestra e la sala degli insegnanti.
Ogni locale è provvisto di norme per l’evacuazione in
caso di incendio e di planimetria con l’indicazione delle
vie di fuga.
L’esterno dell’edificio è recintato su tutti i lati dell’area
ed è provvisto di più slarghi che, insieme ad un ampio
atrio, rappresentano i punti di raccolta dei ragazzi durante
le prove di evacuazione.
In seguito, all’incremento della popolazione scolastica
alcuni locali adibiti a laboratori sono stati utilizzati,
dopo le opportune trasformazioni, in aule per accogliere
gli allievi.
Su ogni piano dell’edificio sono dislocati servizi
igienici curati dal personale ausiliario della scuola. Un
ampio atrio scoperto, annesso all’edificio dal lato sud,
consente ai ragazzi, durante l’intervallo ricreativo,
di muoversi liberamente al riparo dai pericoli della
strada e sempre sotto diretta sorveglianza dei docenti.
Al momento la scuola non è dotata di aula magna.
La palestra coperta, spaziosissima e arieggiata, è
provvista di insonorizzazione in gomma con campo di
volley e mini basket. Inoltre, i vetri delle finestre sono
a norma di legge ( L. 626/94).
L’adeguata attrezzatura consente lo svolgimento
articolato delle lezioni di educazione fisica, come pure
gli allenamenti pomeridiani per i Giochi della
Gioventù e per le attività previste da progetti speciali.
La scuola per adeguarsi alle varie normative si è
adoperata a realizzare strutture e impianti che rispettino le norme di sicurezza: sono state
costruite due scale antincendio che consentono l’evacuazione per tutti i piani. Il terrazzo (area
non calpestabile) della scuola è stato utilizzato per l’impianto fotovoltaico.
10
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
RIORSE DELLA SCUOLA
ORGANIGRAMMA
RISORSE UMANE
Numero classi 28
9 prime – 9 seconde – 10 terze
ALUNNI
Classi
Maschi
Femmine
Totale
H
DSA
Prime
89
109
198
5
1
Seconde
119
101
220
3
2
Terze
126
109
235
1
6
Totale
334
319
9
9
653
DOCENTI
Docenti
N. 59
Docenti di lettere
N. 17
Docenti di scienze matematiche
N. 10
Docenti di lingua straniera
N. 9: 5 (inglese) + 4 (francese)
Docenti di tecnologia
N. 4
Docenti di arte ed immagine
N. 4
Docenti di musica
N. 4
Docenti di religione cattolica
N. 2
Docenti di scienze motorie e sportive
N. 4
Docenti di sostegno
N. 5
PERSONALE ATA
Dott. Bongiorno Ivan
D.G.S.A.
N.4 (Aquilina – Catanese – Costa –
Assistenti amministrativi
Cusenza )
N. 8 (Allegro- Barone- Giarratano Manno – Lo Mascolo – Maurello –
Collaboratori scolastici
Monastero M. – Monistero G.)
11
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
PERSONALE DOCENTE
DOCENTE
DISCIPLINA
CORSO
1) ARCURI GIUSEPPINA
Scienze Matem.
3 L + 1C + 2C
2) ARMATO MARCELLA
Lettere
Geo Corso B
3) BONACCORSI VINCENZINA
Lettere
3F (ita + storia+app.) + 1G
4) BONO VALERIA
Lettere
3D+ Geo corso E + Geo 1D
5) CAFÀ LOREDANA
Lettere
2F+ 1D (ita+storia+ app.)
6) CANNELLA RICCARDO
Lettere
1C+2 B (ita+storia+app.)
7) CAPPELLO VITO
Musica
Corso E-F-G
8) CIACCIO LUIGI
Arte e immagine
1A
9) CINÀ ALFONSINA
Lettere
2D +3I (ita+storia+app.)
10) COLLICA MARIA
Lettere
3G + 2E (ita+storia+app.)
11) CONTI SABRINA V.
Lettere
1A+ 3B (ita+storia+app.)
12) CURRERI MARIA GRAZIA
Lettere
Geo 2G+2H
13) DI BONA ANGELA ANNA M.
Lettere
1H+ 2I (ita+storia+app.)
14) DI MARTINO PIERINA
Lettere
2°+ 3B (ita+storia+app.)
15) DI PAOLA CALOGERA
Francese
3L
16) DULCIMASCOLO CATERINA
Francese
Corsi A – D – E
17) FERRARA ACCURSIA
Religione Cattolica
Corsi A- B- C- D- E- F
18) GALANTE VINCENZO
Scienze Matem.
1F
19) GIORGI FRANCESCO
Ed. Fisica
Corsi G – H – I
20) GRISAFI CALOGERA
Musica
Corso H – I – 3L +1D+2D
21) GRISAFI CATERINA
Francese
Corsi B – C – G
22) GUARDINO GIUSEPPA
Inglese
Corsi A – H
23) LA ROCCA ACCURSIO
Scienze Matem.
Corso G
24) LETO ANTONINO VINCENZO
Arte e immagine
Corsi D-F-G
25) LI PETRI ANTONIA MARIA
Scienze Matem.
Corso D
26) LO MONACO GIUSEPPINA
Inglese
Corso B +3L
27) LOMBARDO ROSALIA
Lettere
3A +1F (ita+storia+app.)
28) LUNDARI FRANCESCA
Sostegno
1D
29) LUPO MARIA GRAZIA
Ed. Fisica
1I
30) MACALUSO FRANCO
Arte e immagine
Corsi C – H +3L+2A+3A
31) MAGGIO GERO
Lettere
2C + 3E (ita+storia+app.)
32) MANGIONE GIOVANNI
Musica
3D
33) MANISCALCO CALOGERA
Religione Cattolica
Corsi GHI+3L
34) MARCHESE VINCENZO
Tecnologia
Corsi B-D-G
12
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
35) MARINO M. ALESSANDRA
Lettere
1I + geo 1F+ 3F+2I + 3I
36) MIRABILE GASPARE
Inglese
Corsi D-E
37) MISURACA INELLA
Scienze Matem.
Corso B
38) MONTALBANO ANTONELLA
Inglese
C–I
39) MONTALBANO ANTONIETTA
Scienze Matem.
Corso A
40) MUSSO DOMENICO
Tecnologia
1H
41) PERRICONE GIORGINA
Tecnologia
Corsi F+ I + 3L+2H+3H
42) PULLARA PAOLINO ANDREA
Sostegno
1B-1E-1H
43) PUTRONE ANNA
Scienze Matem.
Corso H
44) RAGUSA IGNAZIA
Inglese
Corsi F – G
45) RESTIVO ANTONIO
Scienze motorie
Corsi A – B – C
46) SACCO MARIA TERESA
Francese
Corsi F – H – I
47) SANTANGELO PIETRA
Scienze Matem.
Corso E
48) SCHITTONE PAOLA
Lettere
3C (lettere) –1E (ita+storia+app.)
49) SCIACCHITANO M.
Scienze Matem.
3 C+ 2F+3F
50) TESTONI MARIO
Tecnologia
Corsi A – C – E
51) TOTO PAOLINA
Lettere
2G +3H (ita+storia+app.)
52) TRAFFICANTE ANNA
Ed.fisica
Corsi D – E - F
53) TULONE ALFONSO
Sostegno
1E+1F +2I
54) TULONE MARIA
Lettere
2H (ita+storia+app.) – 3L (lettere)
55) TULONE MARIA TERESA
Sostegno
2F
56) VASSALLO ANTONINO
Musica
Corsi A – B – C
57) VINCI ENZA
Sostegno
3D
58) VITALE CALOGERA
Scienze Matem.
Corso I
59) ZONTER ROBERTO
Arte e immagine
Corsi B-I-E
COMITATO DI VALUTAZIONE
COMPONENTI
Membri Effettivi
Membri Supplenti
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.
Prof.
Maggio
Collica
Tulone
Cannella
Marchese
Testoni
Gero
Maria
Maria
Riccardo
Vincenzo
Mario
13
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Rappresentanti dei genitori
Sig.
Sig.ra
Sig.ra
Sig.ra
Sig.
Sig.ra
Presidente
Sig.
Vice presidente
Sig.
Dirigente Scolastico (membro di diritto) Arch.
Rappresentanti dei docenti
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Segretaria
Prof.ssa
Rappresentanti del personale A.T.A.
Sig.
Sig.ra
Raso
Montalbano
Monastero
Rizzuto
Di Prima
Gallo
Bilello
Benfari
Marino
Cannella
Collica
Cafà
Macaluso
Di Bona
Schittone
Perricone
Tulone
Allegro
Costa
Salvatore
Maria Rita
Adriana
Vita
Ignazio
Francesca
Alberto
Michele
Giovanni
Riccardo
Maria
Loredana
Franco
Angela
Paola
Giorgina
Maria
Ignazio
Giuseppe
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico
D. G. S. A.
Docente
Genitori
A.T.A.
Arch.
Dott..
Prof.
Sig.ra
Sig.ra
Sig.
Marino
Bongiorno
Cannella
Rizzuto
Montalbano
Allegro
Giovanni
Presidente
Ivan
Segretario
Riccardo
Vita
Maria Rita
Ignazio
14
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
INCARICHI SPECIFICI: Area - Assistenti amministrativi
COMPETENZA
Art. 7 - Coordinamento area e sostituzione D.S.G.A.
Art. 7 - Coordinamento personale
Art. 7 - Collaborazione ufficio D.S. e D.S.G.A.
a) Attuazione POF e rinnovo graduatorie Istituto
b) Attività supporto rinnovo inventario
COMPETENZA
Art. 7 - Assistenza alunni diversamente abili e primo soccorso
Igiene personale alunni/e
supporto alunni diversamente abili
Distribuzione materiale di pulizia
Piccola manutenzione
Attività supporto personale
Amm.vo rinnovo inventario
INCARICHI AGGIUNTIVI: Collaboratori Scolastici
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
Accoglienza portineria
Duplicazione (fotocopie p.1° e p. 2°)
Rilevazione assenze (palmare)
Notifica supplenze
Intensificazione sost. collega assente: tutti i collaboratori scolastici
Commissioni esterne scuola
Palestra sistemazioni riunioni
Gestione laboratorio manutenzione
Vigilanza esterna pausa ricreazione
Lavoro straordinario
INCARICHI AGGIUNTIVI: Assistenti amministrativi
a)
b)
c)
d)
Lavoro straordinario: tutti gli assistenti amministrativi
Supporto progetti POF
Straordinario inventario
Straordinario sistemazione archivio
15
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
RISORSE MATERIALI
• N. 28 aule di diversa grandezza.
• Un ingresso principale spazioso ed accogliente.
• Due ingressi secondari.
• La dirigenza.
• La segreteria.
• La stanza del D.S.G.A.
• Il laboratorio di informatica.
• La palestra
• La sala dei docenti con postazione PC.
• Aula per il sostegno
• Laboratorio musicale “Vito Fazio”
• Un ampio atrio scoperto per l’intervallo ricreativo degli alunni.
• Due scale antincendio.
• Su ogni piano dell’edificio sono dislocati servizi igienici per gli alunni e per il personale.
La nostra scuola mette a disposizione ai docenti e agli alunni i seguenti strumenti:
- Registratori - Tastiere
- Pianoforte - Chitarre
- Flauti – Diamoniche
- Materiale per il laboratorio scientifico
- Cartine geografiche
- Videoregistratori
- Lavagne interattive multimediali (LIM) con linea ISDN – ADSL e fax.
- Lettori CD e DVD
- Impianto di amplificazione
- Foto camera digitale - Video camera digitale
- Videoproiettori
- Fotocopiatrici
- Computer multimediali con collegamento ad internet e stampanti.
16
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie dell'Istituzione scolastica sono finalizzate a garantire il necessario
supporto alla realizzazione del progetto formativo della scuola ed al funzionamento della
stessa; sono gestite nel rispetto delle procedure che regolano la gestione dei Bilanci dello
Stato e secondo criteri di trasparenza.
Gli impegni di spesa avvengono secondo le priorità individuate e condivise dagli Organi
Collegiali e secondo i seguenti criteri:
- soddisfazione dei bisogni formativi degli alunni soprattutto per quanto attiene lo sviluppo
di competenze sociali, linguistiche, informatiche;
- ampliamento delle infrastrutture informatiche per la didattica ed i servizi amministrativi;
- sviluppo e valorizzazione di tutte le risorse umane presenti nella scuola;
- sviluppo delle attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro;
- riconoscimento dei maggiori impegni dei docenti, collaboratori, referenti, personale
amministrativo ed ausiliario;
- sostegno allo sviluppo professionale per migliorare i processi di insegnamentoapprendimento;
- arricchimento dell’attività didattica con esperti esterni.
Tali risorse provengono:
a. dallo Stato e dalla Regione per: il funzionamento amministrativo - didattico; il pagamento
degli stipendi ed oneri accessori del personale supplente; i compensi e relativi oneri per le
attività aggiuntive del personale; il finanziamento di progetti didattici speciali;
b. dagli Enti Locali per: contributo per le spese di funzionamento (telefono, edilizia
scolastica, pulizia ecc.) contributo per la realizzazione di progetti di qualificazione
scolastica; progetti DI.SCO per il successo formativo;
c. dalla Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 - Presentazione delle proposte
relative alle Azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali: “Competenze per lo
Sviluppo” finanziato con il FSE e “Ambienti per l’Apprendimento” finanziato con il
FESR.
d. da Fondi europei;
e. da contributi privati (sponsorizzazioni);
f. dalle famiglie relativamente a: assicurazione degli alunni; costo del libretto di
giustificazione delle assenze; spese varie (cappellino, fotocopie, schede di valutazione,
servizio telematico e sms); visite guidate e viaggi d’istruzione; particolari attività
occasionali per integrare le risorse a disposizione; ogni altro bisogno condiviso dalle
famiglie. In ogni caso le quote a carico delle famiglie sono modeste e non sono motivo di
esclusione degli alunni dalle attività.
17
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SCUOLA
INFORMAZIONI GENERALI
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ, DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
ORARIO SCOLASTICO:
Da lunedì a sabato dalle ore 8:15 alle 13:20 (9:16,10:12, pausa,10:28,11:24, 12:20)
CALENDARIO DELLE LEZIONI:
lunedì 15 settembre 2014
Inizio delle lezioni:
martedì 9 giugno 2014
Fine delle lezioni:
Inizio Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione: 16 giugno 2015
e
Prova nazionale (3 classi): Venerdì 19 giugno 2015
Divisione dell’anno scolastico:
1° periodo (Trimestre) dal 15/09/al 20/12/2014
2° periodo ( Pentamestre) dal 07/01/2015 al 09/06/2015
FESTIVITÀ CIVILI E RELIGIOSE:
Tutte le domeniche;
1° novembre 2014, festa di tutti i Santi (sabato);
8 dicembre 2014, festa dell’Immacolata Concezione (lunedì);
dal 22 dicembre 2014 (lunedì) al 6 gennaio 2015 (martedì), festività natalizie;
2 febbraio 2015, festa del S. Patrono (lunedì);
dal 2 aprile (giovedì) al 7 aprile 2015 (martedì), festività pasquali;
25 aprile 2015 Anniversario della Liberazione (sabato);
1° maggio 2015, festa del lavoro (venerdì);
2 maggio 2015, sospensione delle lezioni su delibera del C.I. (sabato);
15 maggio 2015, Autonomia Regione Siciliana (venerdì);
16 maggio 2015, sospensione delle lezioni su delibera del C.I. (sabato);
2 giugno 2015, festa nazionale della Repubblica (martedì).
RIUNIONI CONSIGLI DI CLASSE
MESE DI FEBBRAIO*
MESE DI OTTOBRE*
O.d.g. 1) Progettazione educativo-didattica annuale; 2)
Ipotesi di lavoro mese successivo; 3) Esiti recupero
e
e
(classi 2 e 3 ); 4) Insediamento dei rappresentanti; 5)
Attività interdisciplinare.
DATA
ORA
Lun. 20
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
Mart. 21
Merc. 22
Giov. 23
Ven. 24
SEZ.
A–I-L
A-I
A-I
H-D
H-D
H-D
C-F
C-F
C-F
G
G
G
E-B
E-B
E-B
CLASSI
PRIME ( 3L)
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della
classe; 2) Verifica lavoro svolto; 3) Ipotesi di lavoro
mese successivo; 4) Esiti recupero; 5) Attività
interdisciplinare.
DATA
ORA
Lun. 9
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
Mart.10
Merc. 11
Giov. 12
Ven. 13
SEZ.
E-B
E-B
E-B
A–I-L
A–I
A-I
H-D
H-D
H-D
C-F
C-F
C-F
G
G
G
CLASSI
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME (3L)
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
18
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
MESE DI MARZO*
MESE DI MAGGIO*
O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della classe; 2)
Verifica lavoro svolto; 3) Ipotesi di lavoro mese
successivo; Attività interdisciplinare.
O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della
classe; 2) Verifica lavoro svolto; 3) Proposte adozioni
libri di testo a.s. 2015-16. 4) Attività interdisciplinare.
Ricevimento dei genitori.
SEZ.
CLASSI
PRIME
15:30
C-F
SECONDE
16:30
C-F
TERZE
17:30
C-F
PRIME
Mart. 24
15:30
G
SECONDE
16:30
G
TERZE
17:30
G
PRIME
Merc. 25
15:30
E-B
SECONDE
16:30
E-B
TERZE
17:30
E-B
PRIME (3L)
A–I-L
Giov. 26
15:30
SECONDE
A-I
16:30
TERZE
A-I
17:30
H-D
PRIME
Ven. 27
15:30
H-D
SECONDE
16:30
H-D
TERZE
17:30
*La presenza dei genitori è prevista negli ultimi 30 minuti.
DATA
ORA
Lun. 23
O.d.g. 1) Scrutini 1° periodo (solo docenti);
e
e
e
2) Proposte alunni corsi di recupero (classi 1 2 e 3 );
DATA
ORA
SEZ.
ORA
Gio. 08
14:00
16:00
18:00
14:00
16:00
18:00
14:00
16:00
18:00
14:00
16:00
18:00
14:00
16:00
1a A
3a A
2a B
1a C
3a C
2a D
1a E
3a E
2a F
1a G
3a G
2a H
1a I
3a I
15:00
17:00
19:00
15:00
17:00
19:00
15:00
17:00
19:00
15:00
17:00
19:00
15:00
17:00
Lun. 12
Mar. 13
Mer. 14
ORA
Lun. 04
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
15:30
16:30
17:30
Mar. 05
Mer. 06
Gio. 07
Ven. 08
SEZ.
D-H
D-H
D-H
C-F
C-F
C-F
G
G
G
E-B
E-B
E-B
A–I-L
A-I
A-I
CLASSI
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME
SECONDE
TERZE
PRIME(3L)
SECONDE
TERZE
SCRUTINI
MESE DI GIUGNO
MESE DI GENNAIO
Ven. 09
DATA
SEZ.
2a A
1a B
3a B
2a C
1a D
3a D
2a E
1a F
3a F
2a G
1a H
3a H
2a I
3a L
O.d.g. 1) Scrutini 2°periodo (solo docenti)
2) Proposte alunni corsi di recupero (1e e 2e classi)
DATA
ORA
SEZ.
ORA
Mar. 09
15:30
17:30
8:30
10:30
12:30
16:30
18:30
8:30
10:30
12:30
16:30
18:30
8:30
10:30
15:30
1a A
3a A
1a B
3a B
2a C
1a D
3a D
1a E
3a E
2a F
1a G
3a G
1a H
3 aH
3a L
16:30
SEZ.
2a A
9:30
11:30
13:30
17:30
2a B
1a C
3a C
2a D
9:30
11:30
13:30
17:30
2a E
1a F
3a F
2a G
9:30
14:30
16:30
2a H
1a I
3a I
Mer. 10
Gio. 11
VEN. 12
ATTIVITÀ E IMPEGNI VARI
Venerdì 31 ottobre 2014:
Mercoledì 1 aprile 2015:
Giovedì 09 aprile 2015:
Martedì 21 novembre 2014:
Mese di Aprile 2015:
Lunedì 08 giugno 2015:
Lunedì 15 giugno 2015:
Martedì 16 giugno 2015:
Inaugurazione dell’anno scolastico
Pasqua dello studente
Riunione libri di testo per discipline
Giornata della sicurezza
Viaggi e visite d’istruzione
Mostra di fine anno
Riunione preliminare Commissione plenaria
Inizio Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione
19
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
I Collegi dei docenti, il cui o.d.g. sarà stabilito successivamente, verranno di norma convocati nei giorni:
01-11 settembre 2014, 28 ottobre 2014, 20 febbraio 2015, 19 maggio 2015 e 13giugno 2015.
Le riunioni per DIPARTIMENTI si svolgeranno prima dell’inizio dei collegi nei mesi di ottobre, febbraio e
maggio.
CORSI DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO
Dal 7 gennaio al 21 Pausa didattica per il recupero degli alunni con carenze nelle diverse discipline;
gennaio 2015
potenziamento degli alunni al fine di migliorare le competenze.
ELEZIONI RAPPRESENTANTI ORGANI COLLEGIALI
Venerdì 10 ottobre 2014:
Elezioni rappresentanza genitori Consigli di classe e presentazione del POF.
Domenica 16/17 novembre
Elezioni Consiglio d’Istituto (tutte le componenti)
2014
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
Elementi d’informazione saranno offerti alle famiglie negli incontri Scuola-Famiglia che
saranno tenuti periodicamente e settimanalmente secondo i prospetti allegati.
I colloqui con i professori delineano e chiariscono le situazioni psicologiche, affettive, fisiche,
culturali, sociali della famiglia, facendo prendere in considerazione i diversi fattori che
possono incidere positivamente o negativamente sul rendimento e sul profitto scolastico degli
alunni. Il colloquio pone l’insegnante nella possibilità di far comprendere al genitore quali
sono le capacità dimostrate dall’alunno, quali sono le difficoltà che emergono; inoltre, gli dà
modo di far conoscere alla famiglia quali mezzi vengono messi in atto per migliorare la
situazione; quali accordi, quali consigli o suggerimenti possono scaturire dal comune interesse
rivolto a stimolare il progresso dell’alunno; quale guida direzionale possa essere eseguita per
fare in modo che genitori ed insegnanti, in comunità di intenti e di azioni, incentrino sul
ragazzo le rispettive e reciproche attenzioni.
La legge 53/03 di riforma degli ordinamenti scolastici, accogliendo il principio che non
l’alunno ma la persona integrale è al centro di ogni intervento, ci invita a costituire un nuovo
rapporto tra la famiglia e la scuola:
- attribuzione alle famiglie della facoltà di decidere sulla scelta in relazione ai percorsi e
agli orari di lezione dei loro figli;
In tale contesto si delinea la figura dell’insegnante – coordinatore che ha la funzione di
favorire “la circolazione delle informazioni utili” tra genitori, figli – studenti e insegnanti
educatori. Questo concetto è stato maggiormente ribadito dalle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo ( D. M. 31/07/2007) nella sezione “Per una nuova cittadinanza”, in cui si mette in
evidenza la necessità di perseguire costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza
educativa con i genitori. Tali rapporti non devono avvenire solo nei momenti di estremo
bisogno, ma devono avvenire in modo costante al fine di raggiungere insieme comuni finalità
educative.
RICEVIMENTO GENITORI:
DAL 15 AL 17 DICEMBRE E DAL 23 AL 25 FEBBRAIO DALLE ORE 17,00 ALLE ORE
SEGUENTI GIORNI:
19,00,
I GENITORI POTRANNO INTERVENIRE NEI
Lunedì: corsi A B C; martedì: corsi D E F; mercoledì: corsi G H I L;
Tutti i docenti dispongono di un’ora settimanale per il ricevimento dei genitori
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Il ricevimento in orario antimeridiano avverrà nelle ore e nei giorni stabiliti da ogni docente e
comunicati agli alunni sul diario.
Eventuali comunicazioni tra scuola e famiglia avverranno per mezzo del diario personale
dell’alunno, delle annotazioni sul registro elettronico o tramite la segreteria. I docenti terranno
costantemente aggiornate le famiglie sull’andamento disciplinare e didattico degli alunni.
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE
CLASSI PRIME:
1A: BILELLO ALBERTO – FEDELI TECLA – SCLAFANI GINA – CIACCIO
ROSANNA
1B: BIVONA CALOGERA - CATAGNANO CALOGERA –CACIOPPO VERONICA
LUNIEWSKA MAGDALENA
1C: RIZZUTI FRANCESCA –CHIARELLO FRANCESCA – RIZZUTO –GIUSEPPINA LA ROCCA DANIELA
1D: CALAMIA ANNA – GIORDANO CARMELA – ARENA ROSANNA – TOTO
FRANCESCA
1E: FRISCIA KATIA – PULEO GIUSEPPINA – LAURO PATRIZIA – DI LEO MARIA
1F: FIORITO DOMENICA – LA BELLA SANTA – SPUCCHES FRANCESCA
1G: ZITO ACCURSIO – INDELICATO LEONARDA – CARLINO MARIA –
CONTRINO CALOGERA
1H: SANTANGELO ANGELA - SANTANGELO FRANCESCA – FAUCI MARTA
TARIRA GIOCONDA
1I: LA ROCCA ANTONELLA – CARLINO MANUELA - IOVONICI NICOLETTA
CIACCIO ROSSANA
CLASSI SECONDE:
2A: FEDELI TECLA – DIMINO CINZIA – TUTINO CATERINA – CIACCIO ROSANNA
2B: RAGUSA SAVERIA S.- FAZIO CALOGERA – COTTONE SEBASTIANA
GRATINO ANTONELLA
2C: COLLETTI GIROLAMO – CRAPANZANO VITALBA – DI GIOVANNA SILVANA
- SCATURRO ANTONINO
2D: PUCCIO PATRIZIA –VERDERAME ROSA – LA BARBERA FRANCESCA –
MILITO ELISABETTA
2E: BACCHI SILVANA – MUSTACCHIA ROSA – CIACCIO CALOGERA –
CARLINO ANNA RITA
2F: BONO MARIA LINA –COLLETTI STEFANIA –PERRONE LOREDANA
RASO
SALVATORE
2G:
COGNATA DONATELLA – RAMACCIA PAOLA –CONTRINO CALOGERA
BUTERA LAURA
2H: RIBECCA CATERINA – BARONE EZIA – SABELLA GIACOMA –
ABBRUZZO SABRINA
2I: SACCO ANTONINO – GENOVA ANTONINA C. –DI LEO ROSSELLA BONO
ANNARITA
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P.O.F. 2014/2015
CLASSI TERZE
3A: SCLAFANI LICIA - BUTTACAVOLI ROSA – BALDASSANO FINUCCIA
BALDASSANO GIUSEPPINA
3B: GIUNTA GIOVANNA M. – GULINO LUCIA – PENNINO MARIA C. –
FUNARO
MARTA
3C: MONASTERO ADRIANA –LA BELLA MARTA – MARCIANTE PIETRA
D’ASARO VINCENZO
3D: PULEO SAVERIA – VENEZIA BARBARA – MUCARIA
ROBERTA –
CATANZARO ROBERTA
3E: ALLEGRO DANIELA – SOLARINO DANIELA – QUATARARO MARILENA
VENEZIA GIUSEPPE
3F: RUSSO DOMENICO – SUTERA PATRIZIA – CAMPO MARIA –
CACCIATORE GIOVANNELLA
3G: VENEZIA MARIA RITA – LA BARBERA IVANA – BILLERA MARIA
SABELLA NADIA
3H: BENTIVEGNA CATERINA – COLLETTI ACCURSIA RITA – GENTILE
GIOVANNA - VENEZIA DANIELA
3I: FERRARA VINCENZO – INGENITO FRANCESCO – CERLITO RITA ANTONIA TULONE ACCURSIA
3L: BILELLO ALBERTO – BIVONA FRANCESCO – SANTNANGELO GIUSEPPE
BARONE EZIA.
CRITERI PER GARANTIRE L’EQUITÀ DEL SERVIZIO
A. Criteri formazione classi prime tendenti a garantire classi etero equilibrati
I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto, sono:
1. inserire gli alunni nelle sezioni frequentate da fratelli, se richiesto dalla famiglia;
2. aggregare gli alunni, da un minimo di due ad un massimo di quattro, in base al gruppoclasse di provenienza;
3. formare delle classi equi-eterogenee sulla base dei voti espressi dagli insegnanti della
scuola primaria;
4. tener conto, ove possibile, delle preferenze espresse dai genitori nel modulo di iscrizione;
5. assegnare al corso di provenienza gli alunni ripetenti, salvo eventuali richieste delle
famiglie, e di rispettare, relativamente alle classi prime, le precedenti delibere.
C. Criteri per l’assegnazione delle classi ai docenti
I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:
1.
2.
3.
4.
5.
Garantire la continuità dei docenti nelle classi;
tener conto delle esigenze di servizio;
tener conto delle esigenze particolari valutabili caso per caso;
evitare la presenza dei figli nella classe dei genitori;
anzianità di servizio.
D. Criteri per la formulazione dell'orario di servizio dei docenti
I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rispettare le esigenze didattiche;
distribuire le discipline in modo equilibrato nel corso delle settimana;
considerare la disponibilità delle aule;
tener conto dei docenti che hanno ore di insegnamento in scuole diverse;
rispettare, ove è possibile, le esigenze dei docenti nella scelta del giorno libero;
concedere due ore consecutive per svolgere le prove di verifica ai docenti che ne fanno
richiesta;
7. evitare di assegnare la quinta ore alle stesse discipline;
8. utilizzare la palestra, quando possibile, per un massimo di due classi per volta.
E. Criteri per la sostituzione dei docenti.
I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:
1. una supplenza al giorno/due alla settimana per ciascun docente saranno assegnate, in
ordine, ai docenti della stessa classe ove possibile, ai docenti della stessa disciplina, di
discipline diverse e ai docenti con minor numero di ore a pagamento svolte durante la
settimana.
Criteri per l’adozione dei libri di testo
Sull’adozione dei libri di testo si tiene conto di alcuni criteri:
• illustrare ampiamente le nuove adozioni con valide motivazioni;
• specificare sul verbale del Consiglio di Classe le proposte di nuove adozioni;
• confrontarsi in riunioni specifiche sulle nuove proposte.
Il libro di testo è lo strumento didattico ancora oggi più utilizzato mediante il quale gli
studenti realizzano il loro percorso di conoscenza e di apprendimento. Esso rappresenta il
principale luogo di incontro tra le competenze del docente e le aspettative dello studente, il
canale preferenziale su cui si attiva la comunicazione didattica. Il libro di testo si rivela uno
strumento prezioso al servizio della flessibilità nell’organizzazione dei percorsi didattici
introdotta dalla scuola dell’autonomia: esso deve essere adattabile alle diverse esigenze,
integrato e arricchito da altri testi e pubblicazioni, nonché da strumenti didattici alternativi.
Al fine di adeguare l’editoria scolastica alle nuove tecnologie, la legge n. 133/2008, art. 15 ha
previsto che, a partire dall’anno scolastico 2012/2013 i libri di testo solo cartacei non
potessero più essere adottati. Pertanto, a partire da tale anno, le istituzioni scolastiche possono
adottare esclusivamente libri interamente scaricabili da internet o in forma mista (parte
cartacea e parte digitale).
Ulteriori modifiche entreranno gradualmente in vigore a partire dall’anno scolastico
2014/2015, quando i testi scolastici dovranno essere realizzati in forma totalmente digitale o
mista (parte cartacea e parte in contenuti digitali integrativi)
L’articolo 5 della legge n. 169/2008 ha modificato in maniera significativa la durata delle
adozioni dei testi scolastici che, fino al 1° settembre 2013, hanno una durata di sei anni nella
scuola secondaria di I. Dall’anno scolastico 2013/2014 non ci saranno più vincoli e le scuole
potranno modificare le loro scelte adozionali ogni anno.
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P.O.F. 2014/2015
RISORSE PROFESSIONALI
STAFF DI DIRIGENZA
Dirigente Scolastico: Arch. Marino Giovanni
Assicura la gestione unitaria della scuola, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile
della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.
1° Docente collaboratore: Prof. Cannella Riccardo
2° Docente collaboratore: Prof.ssa Tulone Maria
FUNZIONI STRUMENTALI
Il collegio dei docenti della scuola secondaria di 1° grado “A. Inveges” ha deliberato
l’attivazione di sette funzioni strumentali. Ciascun membro dello staff organizzerà
l’attività in piena autonomia, secondo criteri d’efficienza e di efficacia.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA/SOTTO AREA
DESCRIZIONE
COMPITI
DOCENTE
1 GESTIONE DEL POF- AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
GESTIONE DEL
POFCARTA DEI
SERVOZI E
REGOLAMENTI
PROGETTI ED
ATTIVITÀ POF
Aggiornamento: POFCarta dei ServiziRegolamento d’istituto
- Raccogliere dati, documenti;
- rielaborare
il
Piano
dell’Offerta
Formativa
(contenuti,
impostazione
grafica e/o multimediale, internet o cd);
- rielaborare la Carta dei servizi e i
regolamenti interni.
Documentazione e
gestione
- Controllare la coerenza;
- gestire
la
documentazione
delle
esperienze;
AUTOVALUTAZIONE
- promuovere interventi di ricerca-azione.
D’ISTITUTO
Monitoraggio
- Compilare questionari, analizzare dati,
invio e registrazione.
- Istruire e analizzare la fattibilità dei
Informazione,
progetti presentati in coerenza al POF;
supporto, raccolta,
EDUCAZIONE
programmazione,
- coordinare e supportare i responsabili
STORICOmonitoraggio
attraverso incontri per una corretta
ARTISTICOelaborazione dei progetti;
continuo progetti
AMBIENTALE
- coordinare il monitoraggio dei tempi e
delle modalità per la realizzazione dei
progetti;
- calendarizzare le attività extracurriculari;
- monitorare gli esiti finali e le ore effettive
svolte;
- curare la scheda finanziaria (preventivo e
consuntivo).
-Autovalutazione
- predisporre e somministrare questionari,
d’istituto
analizzare i dati, valutare i risultati e la
qualità del servizio (autoanalisi d’Istituto)
2 BISOGNI FORMATIVI E SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
- Utilizzare le nuove tecnologie per la
Documentazione
documentazione educativo - didattica;
didattica
informatizzata;
- Controllare e produrre strumenti utili;
a) BISOGNI
accoglienza docenti; - predisporre il piano di lavoro coordinato;
FORMATIVI
bisogni formativi;
- curare la documentazione educativa e
DEI DOCENTI
piano aggiornamento
didattica;
e formazione.
- predisporre la modulistica e materiali
BONACCORSI
VINCENZINA
CAFÀ
LOREDANA
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P.O.F. 2014/2015
didattici informatizzati;
somministrare e raccogliere i dati;
rapportarsi con i coordinatori di classe;
Supportare l’informazione sulla gestione
delle classi e sulla organizzazione
- Rilevare i bisogni di formazione /
aggiornamento
- Predisporre il piano annuale di
aggiornamento e formazione e seguirne
le fasi.
Registro
digitale,
- Curare la gestione del registro digitale
scrutini informatizzati.
- gestire il software degli scrutini e curarne
Gestione della posta el’aggiornamento;
mail
e
materiali
- coordinare e supportare i docenti
informatici del sito
nell’utilizzo delle nuove tecnologie per
web.
lo svolgimento degli scrutini ed esami
b) SOSTEGNO AL
informatizzati;
LAVORO DEI
- cooperare con la segreteria per
DOCENTI
l’assemblaggio e la stampa dei dati e
curarne la riservatezza.
- Fornire gli account ai docenti che ne
facciano richiesta e gestire la posta
elettronica.
3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Tutoraggio –
− Coordinare le attività di tutoraggio;
Supporto prove
− seguire con opportune strategie particolari
Invalsi
casi di alunni per ottenere il successo
formativo;
− Collaborare al monitoraggio delle
valutazioni delle prove Invalsi.
Scuola
–
Famiglia
− Coordinare i rapporti tra scuola e
a) SERVIZI PER
famiglia;
GLI
STUDENTI
− informare-monitorare attese e richieste;
− operare consulenza .
Vigilanza obbligo
− Dispersione scolastica
scolastico
Svantaggio - attività
− Coordinare iniziative per favorire il
di recupero,
successo scolastico: svantaggio potenziamento ed
integrazione - recupero - intercultura
integrazione
-
Informazione,
somministrazione,
raccolta prove e
monitoraggio dati
scrutini ed esami –
Prove INVALSI
−
−
−
b) SUPPORTO
AGLI
STUDENTI
−
AccoglienzaContinuitàOrientamento
−
Rilevare, analizzare e comparare i dati
degli esiti trimestrali e finali di tutte le
classi;
rapportare gli esiti finali degli esami con
le valutazioni riportate nelle scuole
superiori;
Coordinare e monitorare le valutazioni
delle prove Invalsi
Verificare l’obbligo e le fasi di passaggio
dalla scuola primaria alla scuola
secondaria di 1° grado e per la
prosecuzione nella secondaria di 2°
grado;
TESTONI
MARIO
SCHITTONE
PAOLA
DI BONA
ANGELA
curare il monitoraggio dei progetti di
orientamento scolastico e professionale;
Coordinare la Commissione Continuità e
orientamento.
RELAZIONI CON IL TERRITORIO E PROGETTI EDUCATIVI
- Contattare e relazionare con gli Enti,
Rapporti con enti
condurre intese e accordi per migliorare
pubblici e privati
l’offerta formativa per meglio interagire
con il territorio;
- mettersi in contatto con gli Enti che
−
4
25
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
a) RAPPORTI E
PROGETTI CON
ENTI E
ASSOCIAZIONI
Coordinamento delle
attività extracurriculari
Progetti gemellaggi,
accordi rete e
protocolli d’intesa
Educazione sanitaria,
alimentare, alla salute
e prevenzione alcool,
droga e fumo
Attività
extracurriculari
fra
scuole
di
grado
diverso
Manifestazione
Telethon
Educazione
alla
Legalità
e
pari
opportunità
Educazione stradale
finanziano progetti o con le associazioni
che cooperano per la presentazione
degli stessi;
- Organizzare e coordinare gli eventi
extracurriculari programmati.
- Contattare con l’esterno, anche a mezzo
rete Internet, per reperimento fondi e
progetti;
- aggiornare, illustrare e supportare i
docenti nella preparazione dei progetti
da sottoporre all’approvazione degli
OO.CC. e/o degli Enti promotori;
- collegarsi in rete con altre scuole e/o
Associazioni per interagire con loro al
fine di ampliare l’offerta formativa.
− Contattare l’ASP per programmare
incontri
con
i
ragazzi
sulle
problematiche giovanili.
- Promuovere iniziative e attività per la
sana alimentazione e prevenzione alla
salute
- Collegarsi con altre scuole per interagire
con loro al fine di ampliare l’offerta
formativa.
-
b) SITO WEB
SCUOLA E
PUBBLICAZIO
NI
Sito web scuola
(www.inveges.gov.it)
e “Scuola in chiaro”
Editoria, pubblicazioni
e televisione
-
Programmare incontri sul rispetto dei
beni e sulla legalità;
partecipare alle iniziative organizzate da
Enti ed Associazioni;
coinvolgere i docenti nelle iniziative;
promuovere incontri con esperti sul
rispetto delle norme e delle pari
opportunità.
Gestire, in qualità di responsabile, il sito
Web della scuola e la banca dati Scuola
in chiaro.
diffondere le attività e le iniziative di
rilievo della Scuola attraverso i mezzi
stampa e radiotelevisivi ed internet.
Redazione annuario delle attività in
formato digitale e stampa opuscolo.
COLLICA
MARIA
BONO
VALERIA
ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
Commissioni di lavoro per l’organizzazione didattica ed educativa della vita della scuola
(hanno il compito di gestire le attività specifiche della scuola: elaborazione dei progetti,
coordinamento delle attività, verifica e valutazione).
Il collegio docenti, al fine di conferire alla scuola un assetto organizzativo funzionale in
ordine ai vari ambiti e alle varie attività ha deliberato la costituzione delle seguenti
commissioni:
INCARICHI COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
1
DESCRIZIONE
REFERENTE
COMPITI
ACCOGLIENZA
GRISAFI CAL
-
CLASSI PRIME
-
DOCENTI
COMPONENTI
Accogliere le prime classi, organizzare visita ai locali e GRISAFI CAL
LETO- CAPPELLO
momenti di socializzazione dei corsi.
Operare i necessari collegamenti per la dovuta informazione VASSALLO
agli alunni in entrata.
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P.O.F. 2014/2015
2
GRUPPO G.L.I.
TULONE M.T.
3
CIRCOLO DI
QUALITÀ
SCHITTONE
4
ORGANO DI
GARANZIA
D.S.
5
VISITE GUIDATE
E VIAGGI
D’ISTRUZIONE
6
ELEZIONI OO.CC
7
NUCLEO DI
SUPPORTO
DIDATTICO
COLLICA
BONACCORSI
- Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
- Raccolta e documentazione degli interventi didatticoeducativi posti in essere anche in funzione di azioni di
apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in
rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
- Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
- Rilevazione monitoraggio e valutazione del livello di
inclusività della scuola;
- Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai
singoli Glh operativi sulla base delle effettive esigenze, ai
sensi dell’art.1, c. 605, lettera b, della legge n. 296/2006,
tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito
dall’art. 10, c. 5 della legge 30 luglio 2010 n. 122;
Elaborazione di una proposta di Piano annuale per
l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al
termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).
- Prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo attraverso la
realizzazione di progetti/intervento rivolti a personale
scolastico, alunni, famiglie;
- monitorare, valutare i percorsi di educazione alla legalità,
alla prosocialità, alla convivenza civile;
- monitorare a livello di singola scuola i fenomeni connessi al
“bullismo”.
- Verificare il rispetto del regolamento d’istituto;
- esaminare ed esprimere pareri in merito ai ricorsi dei
genitori sulle sanzioni disciplinari degli alunni.
- raccogliere le istanze dei coordinatori di classe;
- reperire le offerte delle promozioni viaggi;
- coordinare i contatti con le agenzie e albergatori, ristoranti,
guide, etc.;
- organizzare gli itinerari e la fase logistica con i coordinatori
di classe;
− supportare i coordinatori nella preparazione del materiale
occorrente e utile per i viaggi e le visite guidate.
- Far parte della Commissione elettorale.
- Informare e supportare i docenti sulle elezioni degli Organi
Collegiali.
- Predisporre, coadiuvata dalla segreteria, il materiale per la
costituzione dei seggi.
− Supportare i docenti nella redazione delle progettazioni
curricolari in relazione alle nuove indicazioni nazionali;
− Realizzare unità di apprendimento interdisciplinari;
− Acquisire e consolidare competenze nell’uso delle nuove
tecnologie informatiche;
− Acquisire
strumenti
e
strategie
per
un’efficace
autovalutazione d’istituto;
− Migliorare la qualità dell’offerta formativa.
TULONE M.T
LUNDARI
PULLARA
TULONE A. VINCI
+ ARCURI
MISURACA
BONACCORSI
CAFA’
MARINO +
(GENITORI)
ASP+E.L.
SCHITTONE
VASSALLO
DI MARTINO
GIARRATANO
ALLEGRO + 2
(GENITORI)
CANNELLA
TESTONI +
2
GENITORI
COLLICA
CINÀ
TOTO
TESTONI
TOTO-MACALUSO
AQUILINA +
COLLICA
CATANESE
(GENITORI)
BONACCORSI DI
BONA - CAFÀ
MONTALBANO
MAGGIO
VITALE
INCARICHI SPECIFICI
1
DESCRIZIONE
DOCENTE
COMPITI
COLLABORAZION
E CON IL D.S.
CANNELLA –
TULONE M.
-
2
AULA
INFORMATICA
BONO
-
Affiancare il D.S.
nell’organizzazione dell’Istituzione
scolastica con proposte operative di miglioramento del
sistema scolastico;
sostituire e rappresentare il D.S. in caso di assenza, di
impedimento o ferie su espressa delega;
supportare docenti e studenti in collaborazione con le
FF.SS.;
cooperare per la sostituzione del personale docente risultato
assente;
elaborare la stesura dell’orario settimanale delle lezioni,
secondo i criteri stabiliti dagli OO.CC.;
curare e coordinare le fasi della scelta dei libri di testo.
Disciplinare l’accesso, la cura e la manutenzione delle
attrezzature.
DOCENTI
COLLABORATORI
RESPONSABILE
27
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-
3
VIGILANZA SUL
FUMO
MISURACA
-
predisporre l’inventario dei beni e delle attrezzature.
proporre modifiche al regolamento, predisporre il calendario
d’uso e la registrazione degli accessi da pubblicizzare
all’ingresso dell’aula e in bacheca.
segnalare le anomalie e le disfunzioni alla dirigenza e alla
segreteria per gli interventi di riparazione.
regolamentare l’uso di internet e prevenirne gli abusi.
rendersi disponibile con una reperibilità oraria per qualsiasi
problema o informazione necessaria al miglior utilizzo
dell’aula.
Vigilare sull’uso e consumo di alcol, fumo e droga;
Sensibilizzare ed educare al consumo di prodotti salutistici.
DESCRIZIONE
GRUPPO OPERATIVO
PROGETTI PON FESR
POR
REFERENTE
COMPITI
TULONE M.
4
SICUREZZA
TOTO
5
MAGGIO
BIBLIOTECA E
COMODATO D’USO
6
CINEFORUM
PREMI LETTERARI
CONVEGNI
Collegarsi con l’esterno, anche a mezzo rete Internet, per reperire fondi e
progetti FSE;
- aggiornare, illustrare e supportare i docenti nella preparazione dei progetti
da sottoporre all’approvazione degli OO.CC. e/o degli Enti promotori;
- Programmare e gestire, in collaborazione con le altre figure, i progetti del
Piano integrato, raccogliere la documentazione, ecc..
Monitorare sistematicamente le condizioni di prevenzione, protezione della
salute dei lavoratori e loro sicurezza nell’edificio scolastico. Preparare gli
alunni apri e serra fila.
- Coordinare l’organizzazione dei servizi di biblioteca, avvalendosi del
supporto dell’addetto;
- Adottare le metodologie più appropriate per rispondere ai bisogni
informativi degli utenti;
- Proporre al Dirigente il piano annuale del servizio della biblioteca con gli
obiettivi annuali;
- Raccogliere le richieste dei libri di testo da comprare in comodato d’uso e
proporre eventuali
acquisti in base alle risorse e secondo i bisogni degli
utenti;
- Esercitare, inoltre, eventuali altre funzioni inerenti l’incarico.
- Organizzare e coordinare le attività inerenti l’incarico, collegandosi anche
con altre scuole per interagire con loro;
- Contattare esperti, istituzioni e associazioni al fine anche di reperire
finanziamenti, contributi o sponsorizzazioni;
- Partecipare alle iniziative organizzate quale referente.
1
-
MARINO
DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI
DESCRIZIONE
1
2
REFERENTE
AREA LINGUISTICO –
STORICO-GEOGRAFICA SOCIALE - ARTISTICO –
ESPRESSIVA
AREA MATEMATICOSCIENTIFICO -TECNOLOGICA
DI BONA
MONTALBANO A.TTA
COMPITI
DISCIPLINE
- Coordinare le singole discipline all’interno dell’area al fine di
individuare e condividere scelte, obiettivi ed itinerari comuni
per la migliore interconnessione;
- Informare il Collegio docenti o il D.S; sulle scelte individuate
che interessino le specificità di ciascuna area al fine di un
comune orientamento.
COORDINATORI DI CLASSE
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
A
CONTI (ITAL)
A
GUARDINO (INGL)
A MONTALBANO (MATEM)
B
DI MARTINO (ITAL)
B
CANNELLA (ITAL)
B MISURACA (MATEM)
C
D
MONTALBANO (INGL)
CAFÀ (ITAL)
C
D
MAGGIO (ITAL)
CINA’(ITAL)
E
SCHITTONE (ITAL)
E
COLLICA (ITAL)
C SCIACCHITANO (MATEM)
D BONO (ITAL)
E SANTANGELO (MATEM)
F
LOMBARDO (ITAL)
F
RAGUSA (INGL)
G
BONACCORSI (ITAL)
G
TOTO (ITAL)
F PERRICONE (TECNOL)
G LA ROCCA (MATEM)
H
DI BONA (ITAL)
H
TULONE (ITAL)
H PUTRONE (MATEM)
MARINO (ITAL)
I
SACCO (FRANC)
I VITALE (MATEM)
L ARCURI (MATEM)
I
28
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P.O.F. 2014/2015
COMPITI
-
Coordinare lo svolgimento delle attività educative e didattiche della classe;
Coordinare i lavori dei consigli di classe;
Preparare e fornire eventuale materiale utile al lavoro collegiale dei docenti della classe;
Raccogliere e verificare la congruità delle proposte di adozioni dei libri di testo;
Controllare la regolarità della frequenza degli alunni e attivare gli opportuni interventi;
Collaborare con i docenti collaboratori del D.S., con i docenti delle FF.SS. e con i Referenti;
Curare le relazioni con le famiglie degli alunni informandole del calendario delle riunioni;
Presiedere i Consigli di classe in sostituzione del D. S.;
Segnalare le assenze dei docenti e dei rappresentanti dei genitori su un apposito modello;
Svolgere, con l’apporto e il contributo degli altri docenti, le funzioni di orientamento;
Segnalare alla F.S. specifica i casi di recupero, svantaggio e potenziamento;
Organizzare le visite e le uscite didattiche in collaborazione con gli altri coordinatori e referenti.
ORGANI COLLEGIALI
ORGANI
COLLEGIO
DEI DOCENTI
FUNZIONI
Elabora il P.O.F., delibera in materia di funzionamento
didattico dall’Istituto, cura la programmazione dell’azione
educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle
nuove riforme ministeriali e alle esigenze ambientali; formula
proposte al Dirigente Scolastico per la formazione delle classi,
l’assegnazione dei docenti, l’orario delle lezioni.
Provvede all’adozione dei libri di testo.
Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina la forma di
autofinanziamento. Delibera il programma annuale (bilancio
di previsione e conto consuntivo).
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Adotta il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) elaborato dal
collegio dei docenti.
Delibera sull’organizzazione e sulla programmazione della
vita e dell’attività della scuola.
COMITATO DI
VALUTAZIONE
DEI DOCENTI
CONSIGLIO DI
CLASSE
Presieduto dal Dirigente Scolastico, valuta gli insegnanti
nell’anno di prova ed esprime un parere di idoneità.
Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione
educativa e didattica, agevola ed estende i rapporti fra i
docenti, genitori ed alunni.
COMPONENTI
Tutto il personale docente
dell’istituto
n° 8 genitori di cui uno con
l’incarico di Presidente e uno con
l’incarico di vicepresidente;
Il D. S.;
n° 8 docenti;
n° 2 personale A.T.A.
Giunta Esecutiva:
Il D. S.
Il D.G. S. A.
n° 1 docente
n°2 genitori
n°1 personale A.T.A
n° 4 docenti membri effettivi;
n° 2 docenti membri supplenti.
E’ composto da tutti i docenti della
classe e dai rappresentanti dei
genitori
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
ARTICOLAZIONE ORARIA
ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE CLASSI
La Scuola è formata 9 corsi completi più una classe della 3a L per un totale di 28 classi.
L'orario annuale obbligatorio delle lezioni è di complessive 990 ore, corrispondente a 30 ore
settimanali, più 33 ore annuali destinate ad attività di approfondimento riferita agli
insegnamenti di materie letterarie ( D.P.R. n. 89/2009).
Le istituzioni scolastiche, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa prevista dal
DPR 275/99, organizzano le attività educative e didattiche e decidono, ogni anno, sulla base
delle apposite analisi dei bisogni formativi, l’integrazione, la distribuzione e i tempi delle
discipline e delle attività.
Il quadro orario settimanale delle discipline della nostra scuola, definito tenendo conto dei
nuovi piani di studio, è così determinato:
Discipline o gruppi di discipline
Italiano, Storia, Geografia*
Attività di approfondimento in materie letterarie
Matematica e Scienze
Tecnologia
Inglese
Seconda lingua comunitaria
Arte e immagine
Scienze motoria e sportive
Musica
Religione cattolica
Totale orario settimanale
I classe
9
1
6
2
3
2
2
2
2
1
30
II classe
9
1
6
2
3
2
2
2
2
1
30
III classe
9
1
6
2
3
2
2
2
2
1
30
(*) L'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall'articolo 1 del decretolegge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è inserito
nell'area disciplinare storico-geografica.
30
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Attività di approfondimento: Durante l’ora settimanale di approfondimento in materie
letterarie sarà possibile provvedere, per un ora alla settimana, all’insegnamento delle seguenti
attività che saranno impartite sia da un docente di lettere della stessa classe sia da un altro
appositamente individuato tra il personale docente e la disciplina verrà valutata, come ogni
altra materia, nella scheda individuale.
Saranno attivati, in orario curricolare, i seguenti insegnamenti di approfondimento
APPROFONDIMENTO
Classi
Sviluppo e recupero delle abilità
I
II
III
di base (Narrativa, mito, epica
ecc .)
Consolidamento delle abilità di
base (Avvio allo studio del latino
ecc.)
Potenziamento delle abilità di
base (Latino ecc.)
DISCIPLINE
DESTINATARI
Italiano
Gruppo classe o
gruppi di livello
TEMPI
1 ora
settimanale
per l’intero
anno
scolastico
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
E CRITERI DI VALUTAZIONE
DALLA TRADIZIONE ALLE INNOVAZIONI
In quest’ultimo decennio lo sviluppo scientifico e tecnologico ha eroso la tradizionale
“stabilità” delle conoscenze, rendendo rapidamente superate quelle competenze che per lungo
tempo sono state alla base della formazione. E’ maturata una cultura del cambiamento che
richiede al singolo “flessibilità” e capacità progettuale. Il lavoro richiede sempre più spesso
innovazioni di ruoli, capacità di lavorare in “team”, uso di nuovi linguaggi di comunicazione.
La legge del 28 marzo 2003 n°53 aveva apportato nell’ambito del sistema scolastico una
sensibile trasformazione, precisando che la scuola non deve essere considerata una
dispensatrice di conoscenze in grado di attivare solo abilità, ma un organo in grado di
sviluppare competenze spendibili nella società odierna. Questa concezione pedagogica è stata
pienamente ribadita nelle Indicazioni per il curricolo e le modalità di accompagnamento
della sperimentazione per il biennio 2007/2009 ( D.M. del 31 luglio 2007 e C.M. n° 68 del 3
agosto 2007) e le disposizioni contenute nel Decreto Legge n. 137/2008.
Il decreto del 31 luglio e i documenti annessi ci indicano alcuni principi guida per l’attività
didattica: gradualità, autonomia, centralità della persona.
1. Gradualità: lettura, comprensione delle nuove indicazioni, ma allo stesso tempo
recupero dei progressi realizzati e valorizzazione dell’esistente, in una prospettiva
della continuità. Pertanto, in questa prima fase la scuola è chiamata a sperimentare le
nuove Indicazioni Nazionali attraverso una prima conoscenza e analisi dei documenti
per giungere ad una graduale applicazione delle innovazioni.
2. Autonomia: progettazione curriculare, cioè costruzione di un curricolo da parte delle
istituzioni nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e
degli obiettivi di apprendimento.
3. Centralità della persona: “Sviluppo integrale della persona”: l’alunno è al centro
dell’azione educativa nei suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici,
etici, spirituali e religiosi.
Il Collegio dei docenti ha utilizzato la parte delle predette Indicazioni e le disposizioni
innovative contenute nella Legge 30 ottobre 2008 n. 169 e nell’Atto d’indirizzo del
Ministro (Regolamento D. P. R. n° 89/09) compatibili e coerenti con il POF e con le
esperienze maturate nell’ambito del contesto scolastico, con le esigenze del territorio e le
condizioni di fattibilità in cui la nostra scuola opera. Il Regolamento dell'assetto organizzativo
e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione aveva stabilito che, per un
periodo non superiore a tre anni scolastici, sono state applicate le Indicazioni suddette, in
attesa della loro compiuta armonizzazione.
Nell’anno scolastico 2012/13 si è proceduto alla revisione delle Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, secondo i criteri stabiliti
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con circolare ministeriale n. 31 del 18 aprile 2012 e successiva Bozza del 30 maggio 2012. Il
testo definitivo è stato emanato il 16 novembre del 2012 sottoforma di Regolamento
ministeriale, dopo aver sentito il parere del Consiglio di Stato.
I documenti di riferimento per stabilire le linee progettuali e programmatiche del percorso
formativo sono state individuate nelle Indicazioni per il Curriculo che hanno valore
prescrittivo e nelle relative attività di apprendimento che hanno un valore formativo. Tali
documenti ministeriali sono stati analizzati e interpretati attraverso un’autonoma ricerca del
team docenti.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO: FINALITÀ GENERALI
La scuola del primo ciclo predispone le basi necessarie al completamento, con il ciclo
secondario, del percorso di istruzione e di formazione e offrono un fondamentale contributo
alla crescita umana e civile di ciascun allievo.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per
sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO pone l’alunno al centro del processo formativo.
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
Aspetto
affettivo
Aspetto
cognitivo
Aspetto
spirituale
Aspetto
relazionale
ALUNNO
Aspetto
etico
Aspetto
corporeo
Aspetto
estetico
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Per realizzare tale finalità l’istituzione scolastica concorre a:
Promuovere “il pieno sviluppo della persona umana”;
formare una cittadinanza italiana, europea e planetaria;
realizzare consapevolmente la “Cittadinanza Attiva”, riconoscendo e rispettando i valori
sanciti nella Costituzione italiana, con particolare riguardo ai principi fondamentali e ai
diritti inviolabili di ogni essere umano;
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
far si che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni;
promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di
fare da bussola negli itinerari personali;
favorire l’autonomia di pensiero, orientando la didattica alla costruzione di saperi a partire
da concreti bisogni formativi;
abituare gli alunni a leggere le proprie emozioni e a saperle gestire.
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE
Lo studente al termine del primo ciclo è in grado:
• di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni;
• di essere consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti;
• di utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per
riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica
di dialogo e di rispetto reciproco;
• di interpreta i sistemi simbolici e culturali della società;
• di orienta le proprie scelte in modo consapevole;
• di rispetta le regole condivise;
• di collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie
personali opinioni e sensibilità;
• di impegnarsi per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri;
• di dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni;
• di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea;
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• di utilizzare la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
• di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e
statistiche proposte da altri;
• di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza
dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche;
• di orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
• di osservare ed interpretare ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche;
• di usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare
dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo;
• di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo;
• di avere cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
• di assimilare il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile;
• di dimostrare originalità e spirito di iniziativa;
• di assumere le proprie responsabilità e chiedere aiuto quando si trova in difficoltà e saper
fornire aiuto a chi lo chiede.
• di impegnarsi in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali;
• di analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
IL CURRICULO
Nel curricolo si trovano esposti i nuclei fondanti e i contenuti imprescindibili
delle varie discipline.
Il curricolo è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e al
tempo stesso esprime le scelte della comunità professionale docente e l’identità dell’istituto
scolastico. È uno strumento che consente di rilevare il profilo del percorso di studi che i
docenti hanno elaborato secondo le Indicazioni nazionali.
Nel curricolo si trovano esposti i contenuti imprescindibili analizzati come:
1. competenze chiave europee per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento
europeo e dal consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18/12/2006);
2. traguardi di competenze al termine della scuola primaria e secondaria di 1°grado;
3. obiettivi di apprendimento /abilità;
4. conoscenze intorno ai quali si è individuato un patrimonio culturale comune condiviso.
Le Indicazioni nazionali in merito a tale patrimonio sono state recepite dalla scuola
attraverso un percorso di analisi che ha portato alla redazione del curricolo.
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Il contenuto del curricolo riguarda l’esplicitazione delle competenze relative alle materie
poste in relazione ad argomenti del programma di studio di cui si tratteggiano i contenuti
irrinunciabili e si evidenzia l’unitarietà della conoscenza da realizzarsi tramite il dialogo fra le
diverse discipline e la conseguente "competenza linguistica nell’uso dell’italiano come
responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione
alcuna"
Lo sviluppo e l’affinamento di conoscenze ed abilità disciplinari attivano l’esercizio di
competenze utili per il trasferimento di quanto appreso ad altri e nuovi ambiti di applicazione
e problemi.
Il curricolo è articolato in sezioni, ciascuna dedicata ad una disciplina o ad un ambito
disciplinare.
Ogni sezione è nata dall’attività concertata dei docenti componenti i singoli Dipartimenti ed
espone il profilo disciplinare per l’intero arco temporale previsto per
l’insegnamento/apprendimento della materia.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Comunicazione nella madrelingua;
comunicazione nelle lingue straniere;
competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
competenza digitale;
imparare ad imparare
competenze sociali e civiche;
spirito di iniziativa e intraprendenza;
consapevolezza ed espressione culturale.
1. COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
ITALIANO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
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• Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali.
• Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
• Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi
di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
• Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti;
costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e
informatici.
• Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruire
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
• Scrive correttamente testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
• Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con
quelli iconici e sonori.
• Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base ( fondamentale; di alto uso;
di alta disponibilità).
• Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
• Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
• Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello
spazio geografico, sociale e comunicativo.
• Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi
testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i
significati dei testi e per correggere i propri scritti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
Ascolto e parlato
- Ascoltare testi letti o trasmessi dai media con attenzione.
- Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni.
- Utilizzare le proprie conoscenze sui vari tipi di testo.
- Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto.
- Riconoscere all’ascolto alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
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- Narrare esperienze, eventi e trame usando un registro adeguato.
- Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato.
- Riferire oralmente su un argomento di studio in modo chiaro e coerente.
Lettura
- Leggere ad alta voce in modo espressivo.
- Leggere in modo silenzioso testi di varia natura.
- Utilizzare testi di vario tipo.
- Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi.
- Comprendere testi descrittivi riconoscendone gli elementi.
- Leggere semplici testi argomentativi riconoscendone gli elementi essenziali.
- Leggere testi letterari di vario tipo ( racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie,)
individuandone il tema principale.
Scrittura
- Scrivere testi di forma e di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo e
destinatario.
- Utilizzare la videoscrittura per i propri testi; scrivere testi digitali.
- Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del
testo.
- Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico e lessicale.
- Scrivere sintesi di testi letti o ascoltati.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale.
– Comprendere e usare parole in senso figurato.
– Comprendere in modo appropriato i termini specialistici delle diverse discipline.
– Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e
al tipo di testo.
– Conoscere semplici meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non
note all’interno di un testo.
– Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
– Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
– Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra
campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.
– Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,
regolativi, espositivi, argomentativi).
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– Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole ( sinonimia, opposizione,
inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.
– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.
– Riconoscere in un teso le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti
grammaticali.
– Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione
specifica.
– Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imperare ad
autocorreggerli nella produzione scritta.
Classe seconda
Ascolto e parlato
- Ascoltare testi letti o trasmessi dai media, riconoscendone fonte, argomento e scopo.
– Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni apportando il proprio contributo
personale.
– Utilizzare le proprie conoscenze sui vari tipi di testo.
– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto.
– Riconoscere all’ascolto alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
– Narrare esperienze, eventi e trame, selezionando informazioni significative in base allo
scopo e ordinandole con criterio logico-cronologico, ed usando un registro adeguato.
– Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato.
– Riferire oralmente su un argomento di studio in modo chiaro e coerente, utilizzando un
lessico specifico.
– Argomentare la propria tesi esprimendo giudizi personali.
Lettura
– Leggere ad alta voce in modo espressivo.
– Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando varie tecniche di supporto alla
comprensione ( sottolineature, note a margine, appunti).
– Utilizzare testi di vario tipo.
– Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi.
– Comprendere testi descrittivi riconoscendone gli elementi.
– Leggere testi argomentativi riconoscendone gli elementi essenziali.
– Leggere testi letterari di vario tipo ( racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie,)
individuandone il tema principale e le intenzioni comunicative dell’autore.
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Scrittura
– Scrivere testi di forma e di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo e
destinatario.
– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi curandone l’impaginazione; scrivere testi
digitali.
– Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del
testo.
– Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico e lessicale.
– Scrivere sintesi di testi letti o ascoltati e saperle riutilizzare per i propri scopi.
– Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e versi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare la maggior
parte delle parole del vocabolario di base.
– Comprendere e usare parole in senso figurato.
– Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici delle diverse discipline.
– Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e
al tipo di testo.
– Conoscere semplici meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non
note all’interno di un testo.
– Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
– Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
– Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra
campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.
– Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,
regolativi, espositivi, argomentativi).
– Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole ( sinonimia, opposizione,
inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.
– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.
– Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
– Riconoscere in un teso le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti
grammaticali.
– Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione
specifica.
– Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imperare ad
autocorreggerli nella produzione scritta.
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Classe terza
Ascolto e parlato
– Ascoltare testi letti o trasmessi dai media, riconoscendone fonte, argomento e scopo.
– Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni apportando il proprio contributo
personale.
– Utilizzare le proprie conoscenze sui vari tipi di testo mettendo in atto strategie
differenziate.
– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto.
– Riconoscere all’ascolto alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
– Narrare esperienze, eventi e trame, selezionando informazioni significative in base allo
scopo e ordinandole con criterio logico-cronologico, ed usando un registro adeguato.
– Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato.
– Riferire oralmente su un argomento di studio in modo chiaro e coerente, utilizzando un
lessico specifico, precisando fonti e servendosi di vari supporti (cartine, tabelle, grafici).
– Argomentare la propria tesi su un tema con dati pertinenti e motivazioni valide.
Lettura
– Leggere ad alta voce in modo espressivo mettendo in atto strategie differenziate.
– Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando varie tecniche di supporto alla
comprensione ( sottolineature, note a margine, appunti).
– Utilizzare testi di vario tipo.
– Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi.
– Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, facendone una
selezione. Sintetizzare le informazioni selezionate, riorganizzandole in modo personale.
– Comprendere testi descrittivi riconoscendone gli elementi.
– Leggere semplici testi argomentativi riconoscendone gli elementi essenziali.
– Leggere testi letterari di vario tipo ( racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie,)
individuandone il tema principale e le intenzioni comunicative dell’autore.
Scrittura
– Scrivere testi di forma e di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo e
destinatario.
– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi curandone l’impaginazione; scrivere testi
digitali
– Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del
testo.
– Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico e
lessicale.
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– Scrivere sintesi di testi letti o ascoltati e saperle riutilizzare per i propri scopi.
– Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e versi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole
dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.
– Comprendere e usare parole in senso figurato.
– Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle
diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.
– Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori
e al tipo di testo.
– Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei
meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un
testo.
– Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
– Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
– Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra
campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.
– Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,
regolativi, espositivi, argomentativi).
– Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione,
inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie
lessicali.
– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione,
composizione.
– Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un
primo grado di subordinazione.
– Riconoscere in un teso le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti
grammaticali.
– Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione
specifica.
– Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imperare ad
autocorreggerli nella produzione scritta.
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CONOSCENZE
- Principali strutture grammaticali della lingua italiana.
– Elementi di base delle funzioni della lingua.
– Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti
formali e informali: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.
– Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale.
– Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo,
argomentativo.
– Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi.
– Principali connettivi logici.
– Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.
– Tecniche di lettura analitica e sintetica.
– Tecniche di lettura espressiva.
– Denotazione e connotazione.
– Principali generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione letteraria italiana.
– Contesto storico di riferimento di autori e opere.
– Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso.
– Uso dei dizionari.
– Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera,
relazioni, cc.
– Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione.
2. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
INGLESE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER LA LINGUA
INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta
con quelli veicolati dalla lingua materna, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i
compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Auto valuta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
Classe prima
Ascolto (comprensione orale)
- Comprendere i punti essenziali di un discorso inerente alla famiglia, alla scuola, al tempo
libero, etc.;
- Individuare le informazioni principali riguardanti la propria sfera di interessi.
Parlato (produzione e interazione orale):
- Descrivere e presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti
quotidiani e indicare cosa piace e non piace.
- Usare nozioni e funzioni linguistiche relative alla propria sfera personale.
- Interagire con uno o più interlocutori in conversazione di routine facendo domande e
scambiando idee, ed informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione scritta)
- Leggere con correttezza fonetica e giusta intonazione.
- Individuare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studi di altre
discipline.
- Riconoscere funzioni e strutture linguistiche relative al proprio ambito di interesse.
Scrittura (produzione scritta)
- Produrre testi usando semplici funzioni comunicative e strutture linguistiche in modo
appropriato relative ad argomenti personali e familiari.
- Scrivere semplici messaggi relativi al proprio ambito di interesse usando lessico
appropriato e sintassi elementare.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
- Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune.
- confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
- rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Classe seconda
Ascolto (comprensione orale )
- Comprendere i punti essenziali di un discorso inerente alla famiglia, alla scuola, al tempo
libero, ad esperienze passate e progetti futuri.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
- Individuare le informazioni principali in testi riguardanti la propria sfera di interessi e gli
usi e i costumi del mondo anglosassone e contenuti di studio di altre discipline.
Parlato ( produzione e interazione orale)
- Descrivere e presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti
quotidiani e indicare cosa piace e non piace.
- Parlare di esperienze e avvenimenti passati e di progetti futuri.
- Usare nozioni e funzioni linguistiche relative alla propria sfera personale e al proprio
vissuto.
- Interagire con uno o più interlocutori in conversazione di routine facendo domande e
scambiando idee, opinioni ed informazioni su esperienze, avvenimenti progetti relativi al
proprio ambito di interesse.
Lettura (comprensione scritta)
- Leggere con correttezza fonetica e giusta intonazione.
- Individuare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di
altre discipline.
- Riconoscere funzioni e strutture linguistiche relative al proprio ambito di interesse.
Scrittura (produzione scritta)
- Produrre testi usando funzioni comunicative e strutture linguistiche in modo appropriato.
- Scrivere semplici messaggi relativi al proprio ambito di interesse e descrivere esperienze,
avvenimenti, progetti, usando lessico appropriato e sintassi elementare.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
- rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune.
- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
- Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Classe terza
Ascolto( comprensione orale)
- Comprendere i punti essenziali di un discorso inerente alla famiglia, alla scuola, al tempo
libero, ad esperienze passate e progetti futuri etc;
- Individuare le informazioni principali in testi riguardanti la propria sfera di interessi, le
istituzioni, le problematiche attuali e i contenuti di studio di altre discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
- Descrivere e presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti
quotidiani e indicare preferenze e gusti.
- Raccontare esperienze, avvenimenti, ambizioni e dare spiegazioni di opinioni e progetti.
- Parlare di argomenti relativi ad usi, costumi, istituzioni e problematiche sociali.
- Gestire conversazioni di routine facendo domande e scambiando idee ed informazioni in
situazioni quotidiani prevedibili.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
- Usare nozioni e funzioni linguistiche più articolate relative alla propria sfera personale e al
proprio vissuto.
Lettura (comprensione scrittura)
- Leggere con correttezza fonetica e giusta intonazione.
- Individuare informazioni specifiche in testi autentici o semi autentici di varia natura ai
propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.
- Riconoscere funzioni e strutture linguistiche più articolate
Scrittura (produzione scritta)
- Usare funzioni comunicative e strutture linguistiche più articolate in modo appropriato.
- Raccontare avvenimenti ed esperienze, esponendo opinioni e spiegando le ragioni con
frasi semplici
- Scrivere messaggi comunicativi di vario genere e lettere personali semplici con lessico
appropriato e sintassi elementare.
- Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
- Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune.
- confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi
- rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.
- Riconoscere cosa si apprende e cosa ostacola il proprio apprendimento.
CONOSCENZE
- Lessico di base su argomenti di vita quotidiana.
- Uso del dizionario bilingue.
- Regole grammaticali fondamentali.
FRANCESE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER LA SECONDA
LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune di
Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e
diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto ed ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico - comunicativi e culturali
propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie
utilizzate per imparare.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima e seconda
Ascolto ( comprensione orale)
− Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.
− Comprendere brevi testi identificando parole chiave e il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale)
− Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate
ascoltando o leggendo.
− Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò
che si dice con mimica e gesti.
− Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità,
utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Scrittura (produzione scritta)
− Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per
ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non comprendono la
comprensibilità del messaggio.
Classe terza
Ascolto ( comprensione orale)
− Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.
− Comprendere brevi testi identificando parole chiave e il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale)
− Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate
ascoltando o leggendo.
− Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò
che si dice con mimica e gesti.
− Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità,
utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Scrittura (produzione scritta)
− Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per
ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non comprendono la
comprensibilità del messaggio.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
− Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.
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P.O.F. 2014/2015
CONOSCENZE
- Lessico di base su argomenti di vita quotidiana.
- Uso del dizionario bilingue.
- Regole grammaticali fondamentali.
3. COMPETENZA IN MATEMATICA
MATEMATICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia
le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli elementi.
• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza.
• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da
un problema specifico a una classe di problemi.
• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa
utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e
ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di
probabilità.
• Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
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P.O.F. 2014/2015
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
Numeri
− Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i
numeri conosciuti (numeri Naturali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli
usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può
essere più opportuno.
− Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un
calcolo.
− Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
− Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
− Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più
numeri.
− Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore
comune più grande, in matematica e in situazioni concrete.
− In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale
scomposizione per diversi fini.
− Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del
significato e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni.
− Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche
mentalmente, le operazioni.
− Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema.
− Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del
significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
− Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.
Spazio e figure
− Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza
opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).
− Rappresentare punti e segmenti sul piano cartesiano.
− Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali …) delle principali
figure piane.
− Riprodurre figure e disegni geometrici in base ad una descrizione e codificazione fatta da
altri.
− Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Dati e previsioni
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Rappresentare insieme di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni
significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle
frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana,
media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. Saper
valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di
variazione.
Classe seconda
Numeri
− Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i
numeri conosciuti (frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure
utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale
strumento può essere più opportuno.
− Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un
calcolo.
− Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta
− Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
− Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma
decimale, sia mediante frazione.
− Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale
in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse
rappresentazioni.
− Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse
− Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per
un numero decimale
Spazio e figure
− Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza
opportuni strumenti(riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).
− Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
− Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali …) delle principali
figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari).
− Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri.
− Riprodurre figure e disegni geometrici in base ad una descrizione e codificazione fatta da
altri.
− Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata.
− Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni
concrete.
− Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio
triangoli o utilizzando le più comuni formule.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti.
− Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
− Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma
generale relazioni e proprietà.
− Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa.
− Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da
tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x e i loro grafici e
collegarle al concetto di proporzionalità.
Dati e previsioni
− Rappresentare insieme di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni
significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni
delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda,
mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a
disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad
esempio, il campo di variazione.
− In semplici situazioni aleatori, individuare gli eventi elementari, assegnare ad essi una
probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari
disgiunti.
Classe terza
Numeri
− Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i
numeri conosciuti (numeri Reali Relativi), quando possibile a mente oppure utilizzando gli
usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può
essere più opportuno.
− Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un
calcolo.
− Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
− Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
− Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri relativi, essendo consapevoli del
significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
Spazio e figure
− Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza
opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).
− Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee curve
− Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e
viceversa
− Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano
− Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali
− Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della
vita quotidiana
− Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
− Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma
generale relazioni e proprietà.
− Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da
tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2 e i loro
grafici.
− Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.
Dati e previsioni
− In semplici situazioni aleatori, individuare gli eventi elementari, assegnare ad essi una
probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari
disgiunti.
− Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento.
I sistemi di numerazione.
Operazioni e proprietà.
Frazioni.
Potenze di numeri.
Espressioni algebriche: principali operazioni.
Equazioni di primo grado.
Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema,
definizione.
Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà.
Circonferenza e cerchio.
Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora.
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.
Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti.
Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi.
Principali rappresentazioni di un oggetto matematico.
Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali,
formule geometriche, equazioni di primo grado.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
• Significato di analisi e organizzazione di dati numerici.
• Il piano cartesiano e il concetto di funzione.
• Superficie e volume di poligoni e solidi.
4. COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
SCIENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
• Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
• Ha una visione delle complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo.
• Riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
• E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle
risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
• Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
• Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
Fisica e chimica
− Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso
specifico, forza temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza;
in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne
relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso.
Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti,
riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila – interruttore
- lampadina.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva;
individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di
calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad
acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.
− Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni anche con
prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura
della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.
Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela,
bicarbonato di sodio + aceto.
Biologia
− Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di
viventi.
− Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per
ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione
della specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti
osservare la variabilità in individui della stessa specie.
− Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei
viventi con un modello cellulare (collegando ad esempio: la respirazione con la
respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo
sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi).
Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una
cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e
microrganismi.
− Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e
preservare la biodiversità nei sistemi ambientali. Realizzare esperienze quali ad esempio:
costruzione di nidi per uccelli selvatici, adozione di uno stagno o di un bosco.
Classe seconda
Fisica e chimica
− Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso
specifico, forza temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza;
in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne
relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso.
Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti,
riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila – interruttore
- lampadina.
− Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva;
individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di
calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad
acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni anche con
prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura
della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.
Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela,
bicarbonato di sodio + aceto.
Biologia
− Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per
ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione
della specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti
osservare la variabilità in individui della stessa specie.
− Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei
viventi con un modello cellulare (collegando ad esempio: la respirazione con la
respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo
sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi).
Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una
cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e
microrganismi
− Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e
il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare
consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.
Classe terza
Fisica e chimica
− Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso
specifico, forza temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza;
in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne
relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso.
Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti,
riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila – interruttore
-lampadina
− Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva;
individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di
calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad
acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.
Astronomia e Scienze della Terra
− Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso
l’osservazione del cielo notturno, utilizzando planetari o simulazioni al computer.
Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle
stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica
dell’astronomia
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
− Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna.
Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della
traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno
− Riconoscere, con ricerche sul campo, ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce e i
processi geologici da cui hanno avuto origine
− Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche);
individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare
eventuali attività di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio: raccolta e saggi
di rocce diverse
Biologia
− Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime
elementari norme di genetica
− Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e
il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare
consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe
CONOSCENZE
• Elementi di fisica: velocità, densità, concentrazione, forza ed energia, temperatura e calore.
• Elementi di chimica: reazioni chimiche, sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni
chimiche.
• Elementi di astronomia: sistema solare; universo; cicli dì-notte; stagioni; fenomeni
astronomici: eclissi, moti degli astri e dei pianeti, fasi lunari.
• Coordinate geografiche.
• Elementi di geologia: fenomeni tellurici; struttura della terra e sua morfologia; rischi
sismici, idrogeologici, atmosferici.
• Relazioni uomo/ambiente nei mutamenti climatici, morfologici, idrogeologici e loro effetti.
• Struttura dei viventi.
• Classificazioni di viventi e non viventi.
• Cicli vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi-ambiente; evoluzione e
adattamento.
• Igiene e comportamenti di cura della salute.
• Biodiversità.
• Impatto ambientale dell’organizzazione umana.
TECNOLOGIA
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le
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molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce
le diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e
di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i
compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di programmazione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
Vedere, osservare e sperimentare
– Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e
quantitative.
– Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o
processi.
– Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e
tecnologiche di vari materiali.
– Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
Prevedere, immaginare e progettare
– Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche.
– Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano.
– Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e
selezionare le informazioni utili.
– Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e
selezionare le informazioni utili.
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Intervenire, trasformare e produrre
– Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della
tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti).
– Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o
casalingo.
– Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni
concreti.
Classi seconda
Vedere, osservare e sperimentare
– Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria
abitazione.
– Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o
processi.
– Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
Prevedere, immaginare e progettare
– Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico.
– Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o
necessità.
– Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano.
– Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e
selezionare le informazioni utili. I
Intervenire, trasformare e produrre
– Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della
tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). I
– Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software
specifici.
– Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o
casalingo.
– Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni
concreti.
Classi terza
Vedere, osservare e sperimentare
– Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o
processi.
– Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
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Prevedere, immaginare e progettare
– Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o
necessità.
– Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano. I
– Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e
selezionare le informazioni utili.
Intervenire, trasformare e produrre
– Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi
comuni.
– Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della
tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). I
– Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o
casalingo. I
– Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni
concreti. I
– Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il
comportamento di un robot.
CONOSCENZE
• Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni.
• Modalità di manipolazione dei diversi materiali.
• Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti più comuni e loro trasformazione nel
tempo.
• Principi di funzionamento di macchine e apparecchi di uso comune.
• Eco tecnologie orientate alla sostenibilità (depurazione, differenziazione, smaltimento,
trattamenti speciali, riciclaggio…)
• Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche informatici).
• Segnali di sicurezza e i simboli di rischio.
• Terminologia specifica.
GEOGRAFIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e
alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo
ricorso a punti di riferimento fissi.
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• Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d'epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici
per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
• Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
• Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e
valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ ABILITÀ
Classe prima
Orientamento
− Leggere le carte geografiche per orientarsi in modo coerente e consapevole.
− Orientarsi nelle realtà territoriali via via sempre più lontane attraverso l’utilizzo delle
nuove tecnologie.
Linguaggio della geo-graficità
− Saper leggere e riprodurre nelle linee essenziali una carta geografica, utilizzando punti
cardinali, scale e coordinate geografiche, simbologia.
Paesaggio
− Saper comprendere alcuni caratteri dei paesaggi italiani anche in relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
− Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, come patrimonio naturale e culturale.
Regione e sistema territoriale
− Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)
applicandola all’Italia e all’Europa.
− Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed
economici di portata nazionale ed europea.
Classe seconda
Orientamento
Comprendere il significato dei simboli e della terminologia specifica.
− Orientarsi nelle realtà territoriali via via sempre più lontane attraverso l’utilizzo delle
nuove tecnologie.
Linguaggio della geo-graficità
− Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche, immagini e grafici, riconoscendo
rapporti e relazioni tra fenomeni.
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Paesaggio
− Saper confrontare alcuni caratteri dei paesaggi europei anche in relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
− Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, come patrimonio naturale e culturale.
Regione e sistema territoriale
− Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)
applicandola all’Europa.
− Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed
economici di portata europea.
Classe terza
Orientamento
− Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti
di riferimento fissi.
− Orientarsi nelle realtà territoriali via via sempre più lontane attraverso l’utilizzo delle
nuove tecnologie.
Linguaggio della geo-graficità
− Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche, utilizzando punti cardinali, scale e
coordinate geografiche, simbologia.
Paesaggio
− Saper interpretare alcuni caratteri dei paesaggi mondiali anche in relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
− Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, come patrimonio naturale e culturale e
progettare azioni di valorizzazioni.
Regione e sistema territoriale
− Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)
applicandola ai continenti extraeuropeii.
− Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed
economici di portata mondiale.
CONOSCENZE
• Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi, immagini satellitari.
• Funzione delle carte di diverso tipo e di vari grafici.
• Elementi di base del linguaggio specifico delle rappresentazioni, cartografiche: scale, curve
di livello, paralleli, meridiani.
• Nuovi strumenti e metodi di rappresentazione delle spazio geografico (telerilevamento,
cartografia computerizzata).
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• Concetti: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema
antropofisico …
• Rapporto tra ambiente, sue risorse e condizioni di vita dell’uomo.
• Organizzazione della vita e del lavoro in base alle risorse che offre l’ambiente.
• Influenza e condizionamenti del territorio sulle attività umane: settore primario,
secondario, terziario, terziario avanzato.
• Modelli relativi all’organizzazione del territorio.
• Elementi e fattori che caratterizzano i paesaggi di ambienti naturali europei ed extraeuropei
e descrivono il clima dei diversi continenti.
• Le principali aree economiche del pianeta.
• La distribuzione della popolazione, flussi migratori, l’emergere di alcune aree rispetto ad
altre.
• Assetti politico-amministrativi delle macro-regioni e degli Stati studiati.
• La diversa distribuzione del reddito nel mondo: situazione economico-sociale, indicatori di
povertà e ricchezza, di sviluppo e di benessere.
• I principali problemi ecologici (sviluppo sostenibile, buco ozono ecc.)
• Concetti: sviluppo umano, sviluppo sostenibile, processi di globalizzazione.
5. COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERALI
COMPETENZA DIGITALE
COMPETENZE
• Utilizza con dimestichezza le più comuni tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto
applicativo, a partire dall’attività di studio.
• E’ consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento al contesto
produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
• Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e
produrre documenti in diverse situazioni.
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• Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni essenziali fra
di essi.
• Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze
scientifiche e tecniche acquisite.
• Utilizzare materiali digitali per l’apprendimento.
• Utilizzare il PC, periferiche e programmi applicativi.
• Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago.
• Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie più comuni, anche
informatiche.
CONOSCENZE
• Le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento.
• I dispositivi informatici di input e output.
• Il sistema operativo e i più comuni software applicativi, con particolare riferimento
all’office automation e ai prodotti multimediali anche Open source.
• Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo dei fogli di calcolo.
• Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare
caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuni.
• Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare
(motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network,
protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.)
• Fonti di pericolo e procedure di sicurezza.
IMPARARE AD IMPARARE
COMPETENZE
•
•
•
•
Acquisire ed interpretare l’informazione;
Individuare collegamenti e relazioni;
trasferire in altri contesti;
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti
e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale),
anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di
studio e di lavoro.
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
• Ricavare da fonti diverse (scritte, Internet …..), informazioni utili per i propri scopi (per
la preparazione di una semplice esposizione o per scopo di studio).
• Utilizzare indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e reperti.
• Confrontare le informazioni provenienti da fonti diverse; selezionarle in base all’utilità a
seconda del proprio scopo.
• Leggere, interpretare, costruire semplici grafici e tabelle; rielaborare e trasformare testi di
varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti,
semplici mappe.
• Utilizzare strategie di memorizzazione.
• Collegare nuove informazioni ad alcune già possedute.
• Correlare conoscenze di diverse aree costruendo semplici collegamenti e quadri di sintesi.
• Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da diverse aree disciplinari
alla propria esperienza.
• utilizzare le informazioni nella pratica quotidiana e nella soluzione di semplici problemi
di esperienza o relativi allo studio.
• Applicare strategie di studio, come il PQ4R: lettura globale; domande sul testo letto;
lettura analitica, riflessione sul testo; ripetizione del contenuto; ripasso del testo, con
l’aiuto degli insegnanti.
• Descrivere alcune delle proprie modalità di apprendimento.
• Regolare i propri percorsi di azione in base ai feed back interni/esterni.
• Utilizzare strategie di autocorrezione.
• Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari.
• Organizzare i propri impegni e disporre del materiale a seconda dell’orario settimanale e
dei carichi di lavoro.
• Organizzare le informazioni per riferirle ed eventualmente per la redazione di relazioni,
semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici (programmi di scrittura).
• Trasferire conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi.
CONOSCENZE
• Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari, dizionari,
indici, motori di ricerca, testimonianze, reperti.
• Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici,
tabelle, diagrammi, mappe concettuali.
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• Strategie di memorizzazione.
• Strategie di studio.
• Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità e delle risorse.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: STORIA
COMPETENZE
• Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i
cittadini (istituzioni statali e civili), a livello locale e nazionale, e i principi che
costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale), sanciti
dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali A partire dall’ambito
scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di
partecipazione attiva e comunitaria.
• Sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza
di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprendere il
significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.
• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della
cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà
apportando un proprio originale e positivo contributo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
• Comprendere e spiegare la funzione regolatrice delle norme a favore dell’esercizio dei
diritti di ciascun
• cittadino.
• Individuare e indicare gli elementi identificativi di una norma e la sua struttura; spiegare
la differenza tra
• patto, regola, norma.
• Indicare la natura, gli scopi e l’attività delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte di quelle
più vicine (Comune, Provincia, Regione).
• Distinguere gli Organi dello Stato e le loro funzioni.
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• Distinguere alcuni principi fondamentali della Costituzione italiana e collegarli
all’esperienza quotidiana.
• Leggere e analizzare gli articoli della Costituzione che maggiormente si collegano alla
vita sociale quotidiana e collegarli alla propria esperienza.
• Conoscere e osservare i fondamentali principi per la sicurezza e la prevenzione dei rischi
in tutti i contesti di vita.
• Conoscere e osservare le norme del codice della strada come pedoni e come ciclisti.
• Identificare i principali organismi umanitari, di cooperazione e di tutela dell’ambiente su
scala locale,
• nazionale ed internazionale.
• Comprendere e spiegare il ruolo della tassazione per il funzionamento dello stato e la vita
della collettività.
• Distinguere, all’interno dei mass media, le varie modalità di informazione, comprendendo
le differenze
• fra carta stampata, canale radiotelevisivo, Internet.
• Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie soluzioni
proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti ; prestare aiuto a compagni e
persone in difficoltà.
• Contribuire alla stesura del regolamento della classe e al rispetto di esso ed in generale
alla vita della scuola.
• Impegnarsi con rigore nello svolgere ruoli e compiti assunti in attività collettive e di
rilievo sociale adeguati alle proprie capacità.
• Affrontare con metodo e ricerca soluzioni rigorose per le difficoltà incontrate nello
svolgimento di un compito con responsabilità sociale, esprimendo anche valutazioni
critiche ed autocritiche.
• Comprendere e spiegare in modo semplice il ruolo potenzialmente condizionante della
pubblicità e delle mode e la conseguente necessità di non essere consumatore passivo e
inconsapevole.
• Agire in contesti formali e informali rispettando le regole della convivenza civile, le
differenze sociali, di genere, di provenienza.
• Agire rispettando le attrezzature proprie e altrui, le cose pubbliche, l’ambiente; adottare
comportamenti di utilizzo oculato delle risorse naturali ed energetiche.
• Individuare i propri punti di forza e di debolezza; le proprie modalità comunicative e di
comportamento prevalenti in determinate situazioni e valutarne l’efficacia.
• Confrontarsi con gli altri ascoltando e rispettando il punto di vista altrui.
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• Adattare i propri comportamenti e le proprie modalità comunicative ai diversi contesti in
cui si agisce.
• Controllare le proprie reazioni di fronte a contrarietà, frustrazioni, insuccessi, adottando
modalità assertive di comunicazione.
• Contribuire alla formulazione di proposte per migliorare alcuni aspetti dell’attività
scolastica e delle associazioni e gruppi frequentati.
• Manifestare disponibilità a partecipare ad attività promosse da associazioni culturali,
sociali, umanitarie,ambientali, offrendo un proprio contributo, sviluppando capacità
relazionali valorizzando attitudini personali.
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
•
•
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•
Significato di “gruppo” e di “comunità”.
Significato di essere “cittadino”.
Significato dell’essere cittadini del mondo.
Differenza fra “comunità” e “società”.
Significato dei concetti di diritto, dovere, di responsabilità, di identità, di libertà.
Significato dei termini: regola, norma, patto, sanzione.
Significato dei termini tolleranza, lealtà e rispetto.
Ruoli familiari, sociali, professionali, pubblici.
Diverse forme di esercizio di democrazia nella scuola.
Strutture presenti sul territorio, atte a migliorare e ad offrire dei servizi utili alla
cittadinanza.
Principi generali dell’organizzazioni del Comune, della Provincia, della Regione e dello
Stato.
La Costituzione: principi fondamentali e relativi alla struttura, organi dello Stato e loro
funzioni, formazione delle leggi.
Organi del Comune, della Provincia, della Regione, dello Stato.
Carte dei Diritti dell’Uomo e dell’Infanzia e i contenuti.
Norme fondamentali relative al codice stradale.
Principi di sicurezza, di prevenzione dei rischi e di antinfortunistica.
Organi locali, nazionali e internazionali, per scopi sociali, economici, politici, umanitari e
di difesa dell’ambiente.
Elementi di geografia utili a comprendere fenomeni sociali: migrazioni, distribuzione
delle risorse, popolazioni del mondo e loro usi; clima, territorio e influssi umani.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
• Caratteristiche dell’informazione nella società contemporanea e mezzi di informazione
• Elementi generali di comunicazione interpersonale verbale e non verbale.
SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA
COMPETENZE
• Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto;
valutare alternative, prendere decisioni.
• Assumere e portare a termine compiti e iniziative.
• Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.
• Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving .
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
• Assumere e completare iniziative nella vita personale e nel lavoro, valutando aspetti
positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze.
• Pianificare azioni nell’ambito personale e del lavoro, individuando le priorità,
giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli
non soddisfacenti.
• Descrivere le modalità con cui si sono operate le scelte.
• Utilizzare strumenti di supporto alle decisioni.
• Discutere e argomentare in gruppo i criteri e le motivazioni delle scelte mettendo in luce
fatti, rischi, opportunità e ascoltando le motivazioni altrui.
• Individuare elementi certi, possibili, probabili, ignoti nel momento di effettuare le scelte.
• Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi e distribuirle nel tempo.
• Descrivere le fasi di un esperimento, di un compito, di una procedura da svolgere o svolti.
• Organizzare i propri impegni giornalieri e settimanali individuando alcune priorità.
• Pianificare l’esecuzione di un compito legato all’esperienza e a contesti noti, descrivendo
le fasi, distribuendole nel tempo, individuando le risorse materiali e di lavoro necessarie e
indicando quelle mancanti.
• Progettare ed eseguire semplici manufatti artistici e tecnologici; organizzare eventi legati
alla vita scolastica (feste, mostre, piccole uscite e visite) in gruppo e con l’aiuto degli
insegnanti.
• Calcolare i costi di un progetto e individuare modalità di reperimento delle risorse.
• Individuare problemi legati alla pratica e al lavoro quotidiano e indicare ipotesi di
soluzione plausibili.
• Scegliere le soluzioni ritenute più vantaggiose e motivare la scelta.
• Attuare le soluzioni e valutare i risultati.
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• Suggerire percorsi di correzione o miglioramento.
• Generalizzare soluzioni idonee a problemi simili.
• Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza .
CONOSCENZE
Fasi del problem solving.
Organizzazione di un’agenda giornaliera e settimanale.
Le fasi di una procedura.
Strumenti di progettazione: disegno tecnico; planning; semplici bilanci.
Diagrammi di flusso.
Strumenti per la decisione: tabella pro-contro; diagrammi di flusso; diagrammi di
Ishikawa; tabelle multicriteriali.
• Modalità di decisione riflessiva.
• Strategie di argomentazione e di comunicazione assertiva.
•
•
•
•
•
•
6. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
STORIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l'uso di
risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere - anche digitali - e le sa organizzare in
testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture - anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello Stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica
alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
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P.O.F. 2014/2015
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione
con i fenomeni storici studiati.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
Classe prima
Uso delle fonti
− Riconoscere l’importanza delle fonti.
− Usare fonti di tipo diverso per ricavare conoscenze.
Organizzazione delle informazioni
− Selezionare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.
− Costruire grafici e mappe spazio-temporali.
− Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana ed europea.
− Mettere in relazione avvenimenti e date.
Strumenti concettuali
− Conoscere gli aspetti salienti dei momenti storici italiani ed europei affrontati.
− Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
− Conoscere i diritti e i doveri del cittadino.
− Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di
convivenza civile.
Produzione scritta e orale
− Analizzare fonti diverse cartacee e digitali.
− Riferire oralmente sugli argomenti studiati.
Classe seconda
Uso delle fonti
− Usare fonti di tipo diverso per ricavare conoscenze.
− Utilizzare grafici, tabelle e carte storiche.
Organizzazione delle informazioni
− Selezionare e ricavare informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.
− Costruire grafici e mappe spazio-temporali.
− Riconoscere e distinguere eventi, date, luoghi e personaggi.
− Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana ed europea.
Strumenti concettuali
− Conoscere aspetti dei momenti storici italiani ed europei affrontati.
− Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
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− Conoscere l'organizzazione politica ed economica dell' Unione Europea.
− Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di
convivenza civile.
Produzione scritta e orale
− Analizzare e confrontare fonti diverse cartacee e digitali.
− Riferire oralmente sugli argomenti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
Classe terza
Uso delle fonti
− Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e
negli archivi.
− Usare fonti di tipo diverso per produrre conoscenze su temi definiti.
Organizzazione delle informazioni
− Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse
digitali.
− Costruire grafici e mappe spazio temporali.
− Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea e mondiale.
− Formulare problemi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.
Strumenti concettuali
− Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali studiati.
− Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
− Conoscere l'ordinamento della Repubblica italiana e la Costituzione italiana.
− Conoscere i principali organismi internazionali.
− Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di
convivenza civile.
Produzione scritta e orale
− Produrre testi, utilizzando conoscenze e fonti di informazione diverse cartacee e digitali.
− Argomentare oralmente sugli argomenti studiati usando il linguaggio specifico della
disciplina.
CONOSCENZE
• Elementi costitutivi del processo di ricostruzione storica ( il metodo storico): scelta del
problema/tema
• (problematizzazione e tematizzazione); formulazione della/e ipotesi; ricerca di fonti e
documenti; utilizzo di testi storici e storiografici; analisi delle fonti e inferenza; raccolta
delle informazioni; verifica delle ipotesi; produzione del testo.
• Concetti di: traccia - documento – fonte.
• Tipologie di fonti: fonte materiale, fonte scritta, fonte orale, fonte iconografica …
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• Funzione di: musei, archivi, biblioteche, monumenti, centri storici.
• Componenti delle società organizzate; strutture delle civiltà
Vita materiale (rapporto uomo-ambiente, strumenti e tecnologie); Economia;
Organizzazione sociale; Organizzazione politica e istituzionale; Religione; Cultura.
• Concetti correlati a Vita materiale: economia di sussistenza, nicchia ecologica, ecc.
Economia: agricoltura, industria, commercio, baratto, moneta ecc.
Organizzazione sociale: famiglia, tribù, clan, villaggio, città … divisione del lavoro, classe
sociale, lotta di classe, ecc.
Organizzazione politica e istituzionale: monarchia, impero, stato, repubblica, democrazia,
imperialismo ecc. – diritto, legge, costituzione, ecc.
Religione: monoteismo, politeismo, ecc.
Cultura: cultura orale e cultura scritta ecc.
• Linguaggio specifico
• Processi fondamentali – collocazione spazio-temporale, periodizzazioni, le componenti
dell’ organizzazione della società, grandi eventi e macrotrasformazioni relativi a:
• Storia italiana: i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento
alle forme di potere medievali, alla formazione dello stato unitario, alla formazione della
Repubblica.
• Storia dell’Europa.
• Storia mondiale (dalla preistoria alla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale,
alla globalizzazione).
• Storia locale: i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio.
• Concetti storiografici: evento, permanenza, contesto, processo, fatto storico, problema
storiografico, rivoluzione, eventi/personaggi cesura…
• Concetti interpretativi: classe sociale, nicchia ecologica, lunga durata ….
• Concetti storici: umanesimo, borghesia, neocolonialismo, globalizzazione …
• Principali periodizzazioni della storiografia occidentale.
• Cronologia essenziale della storia occidentale con alcune date paradigmatiche e
periodizzanti.
• I principali fenomeni sociali, economici e politici che caratterizzano il mondo
contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture.
• I principali processi storici che caratterizzano il mondo contemporaneo.
• Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico-scientifica e della conseguente
innovazione tecnologica.
• Aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità.
• Luoghi della memoria del proprio ambiente e del territorio di vita.
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MUSICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione ed interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani
musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico
con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in
relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico – culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,servendosi
anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
- Eseguire collettivamente e individualmente semplici brani vocali e strumentali,avvalendosi
anche di strumentazioni elettroniche.
- Eseguire brani musicali vocali e strumentali attraverso semplici schemi ritmico –melodici.
- Riconoscere i più importanti ele menti costitutivi del linguaggio musicale.
- Conoscere diverse realtà musicali e progettare eventi sonori (ascolto).
Classe seconda
- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali di diversi generi
avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
- Rielaborare ed eseguire brani musicali vocali e strumentali attraverso semplici schemi
ritmico - melodici.
- Riconoscere e classificare i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.
- Conoscere e descrivere opere d’ arte musicale,progettare eventi sonori che integrino altre
forme artistiche e multimediali.
Classe terza
- Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente,brani vocali e strumentali
di diversi generi e stili , anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
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- Rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali utilizzando sia strutture
aperte,sia semplici schemi ritmico - melodici.
- Conoscere,descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e realizzare
aventi sonori che integrino altre forme artistiche,arti visive e multimediali.
- Utilizzare la notazione musicale e altri mezzi di scrittura e accedere alle risorse presenti in
rete per elaborazioni sonore e musicali.
CONOSCENZE
• Elementi costitutivi il linguaggio musicale.
• Generi e tipologie testuali della letteratura.
• Tipologie del linguaggio cinematografico: pubblicità, documentari, animazione, film e
generi (western, fantascienza, thriller …)
ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L'alunno realizza elaborati persona1i e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali de] patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio
appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ
Classi I-II-III
Esprimersi e comunicare
- Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche allo
studio dell’arte e della comunicazione visiva.
- Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e
plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che
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rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale.
- Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte,
elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
- Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una
precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo
riferimento ad altre discipline.
Osservare e leggere le immagini.
- Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale
appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
- Leggere e interpretare un'immagine o un'opera d'arte utilizzando gradi progressivi di
approfondimento dell'analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte
creative e stilistiche dell'autore.
- Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d'arte e nelle immagini
della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e
comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione,
spettacolo).
Comprendere e apprezzare le opere d'arte
- Leggere e commentare criticamente un'opera d’arte mettendola in relazione con gli
elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
- Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali
periodi storici del passato e dell'arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a
contesti culturali diversi dal proprio.
- Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio
sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
- Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzaziol1e dei beni
culturali.
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
Elementi costituitivi l’espressione grafica, pittorica, plastica.
Elementi costitutivi l’espressione visiva: fotografia, ripresa cinematografica.
Principali forme di espressione artistica.
Generi e tipologie testuali della letteratura.
Tipologie del linguaggio cinematografico: pubblicità, documentari, animazione, film e
generi (western, fantascienza, thriller …)
EDUCAZIONE FISICA
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
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Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo – relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione
con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di
relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a
sani stili di vita e prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumere responsabilità e di impegnarsi per il bene
comune.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Classe prima
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Localizzare la denominazione dei vari segmenti dell’apparato scheletrico.
– Sa eseguire in modo corretto gli esercizi di mobilità e scioltezza articolare.
– Saper eseguire le varie andature di corsa.
– Sa eseguire correttamente semplici esercizi di coordinazione.
– Sa eseguire esercizi di equilibrio statico e dinamico su di una linea tracciata a terra.
– Traslocazione laterale avanti indietro-esercizi in quadrupedia-rotolamenti in posizione
decubito e supina.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva
– Sa eseguire semplici gesti mimici.
– Sa effettuare i fondamentali individuali di giochi sportivi.
– Sa organizzare semplici giochi di squadra.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Riconoscere e applicare con semplicità modalità esecutive di numerosi giochi di
movimento e pre-sportivi individuali e di squadra.
Salute e benessere, sicurezza e prevenzione
– Sa eseguire esercizi di equilibrio, di coordinazione.
– Sa eseguire corse, salti, lanci.
– Sa alimentarsi in rapporto all’esercizio fisico che deve eseguire.
Classe seconda
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Localizzare la denominazione dei vari segmenti dell’apparato scheletrico.
– Sa eseguire esercizi di mobilità e scioltezza articolare.
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– Sa eseguire esercizi per l’incremento delle capacità condizionali.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva
– Sa eseguire semplici gesti mimici.
– Sa eseguire i fondamentali di gioco.
– Sa decodificare i gesti dell’arbitro.
– Sa applicare regole di gioco.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Riconoscere e applicare con semplicità modalità esecutive di numerosi giochi di
movimento e pre-sportivi individuali e di squadra.
– Assumere un atteggiamento di fiducia verso il proprio corpo accettando i propri limiti.
– Cooperare e interagire positivamente con gli altri consapevole del “valore” delle regole e
dell’importanza di rispettarle.
– Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara
collaborando con gli altri accettare la sconfitta rispettare le regole accettando le diversità,
manifestando senso di responsabilità.
Salute e benessere, sicurezza e prevenzione
– Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti.
Applicare gli elementi fondamentali del primo soccorso.
– Sa alimentarsi in modo corretto.
Classe terza
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione
(cap. di accoppiamento e combinazione dei movimenti, cap. di differenziazione,cap. di
equilibrio, cap. di orientamento, cap. di ritmo,cap. di reazione, cap. di trasformazione, ecc.
– Utilizzare consapevolmente piani di lavoro razionali per l’incremento delle capacità
condizionali, secondo i propri livelli di maturazione, sviluppo e apprendimento.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva
– Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando codici espressivi, combinando
la componente comunicativa a quella estetica.
– Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità posture: individualmente a
coppie e in gruppo.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Riconoscere e applicare con semplicità modalità esecutive di numerosi giochi di
movimento e pre-sportivi individuali e di squadra.
– Assumere un atteggiamento di fiducia verso il proprio corpo accettando i propri limiti.
– Cooperare e interagire positivamente con gli altri consapevole del “valore” delle regole e
dell’importanza di rispettarle.
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– Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara
collaborando con gli altri accettare la sconfitta rispettare le regole accettando le diversità,
manifestando senso di responsabilità.
Salute e benessere, sicurezza e prevenzione
–
Utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature, veicoli sia individualmente che in
gruppo mettendo in atto in modo autonomo comportamenti funzionali alla sicurezza
nei vari ambienti di vita.
CONOSCENZE
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L’apparato scheletrico e articolare;
esercizi per la mobilità e scioltezza articolare;
esercizi di respirazione durante l’attività sportiva;
esatta esecuzione di semplici esercizi di coordinazione;
semplici esercizi di equilibrio statico e dinamico;
la direzione destra e sinistra;
semplici tecniche mimiche;
tecniche di attacco e di difesa nei giochi sportivi;
giochi individuali e di squadra;
rispettare le regole di gioco;
rapporto tra alimentazione e esercizio fisico;
rileva i principali cambiamenti del corpo umano e sa di conseguenza applicare piani di
allenamento per raggiungere un ottimale efficienza motoria;
esegue esercizi di mobilità prima di un’attività sportiva;
livello di sviluppo e tecniche di miglioramento delle capacità condizionali (forza, rapidità,
resistenza, mobilità articolare);
gesti arbitrali;
conoscere il significato di lealtà sportiva;
conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza personale in
palestra, a scuola e negli spazi aperti;
elementi fondamentali del primo soccorso;
rischi dell’assunzione di sostanze dopanti;
tecniche di espressione corporea:
aspetti comunicativi, relazionali del linguaggio corporeo-motorio e sportivo.
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RELIGIONE
TRAGUARDI DI SVIPLUPPO DELLE COMPETENZE
L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi
domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando
un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli
dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di
scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità
dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera
armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ
Classe prima
- Cogliere nella storia le tracce di una ricerca religiosa e la dimensione religiosa e culturale
dell’uomo.
- Comprendere le tappe essenziali e alcune categorie fondamentali della fede ebraico cristiana (rivelazione, promessa, alleanza, Messia …).
- Riconoscere e saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e
comprendere come nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
- Conoscere la vita di Gesù nel suo contesto storico e socio-culturale.
- Cogliere l’identità storica, il messaggio e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana,
che nella prospettiva dell’evento pasquale riconosce in Lui il Messia, il Dio fatto uomo.
- Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche italiane ed
europee.
Classe seconda
- Conoscere l’origine storica della chiesa cristiana e di Gerusalemme e la missione degli
apostoli.
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- Conoscere l’evoluzione storica della Chiesa articolata secondo carismi e ministeri e
rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.
- Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e
dei sacramenti della Chiesa.
- Comprendere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
- Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa.
Classe terza
- Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
- Conoscere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana e confrontarle con
quelle di altre maggiori religioni.
- Riconoscere l’originalità della fede cristiana nella vita dell’uomo.
- Conoscere le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto al
valore della vita.
- Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la
realizzazione di un progetto libero e responsabile.
CONOSCENZE
• La religione e la religiosità degli uomini nella storia.
• Rivelazione, promessa , Alleanza, Ebraismo, salvezza.
• Il libro della Bibbia, documento storico-culturale e Parola di Dio, Antico e Nuovo
Testamento, Vangelo.
• L’insegnamento e le opere di Gesù, la sua Morte e Risurrezione.
• Atti degli apostoli, L’origine della chiesa cristiana a Gerusalemme e la prima missione, le
prime comunità.
• L’operato della chiesa nella storia in Italia, in Europa e nel mondo.
• La chiesa locale e universale, i segni e i simboli religiosi, i Sacramenti, alcune
testimonianze artistiche e culturali.
• L’ecumenismo, i Papi dell’ecumenismo.
• Le religioni, aspetti della società multiculturale e multireligiosa, la libertà di culto.
• Le religioni rivelate e le religioni non monoteistiche.
• L’amore nel Nuovo Testamento, l’amicizia, l’uomo e i suoi diritti, la giustizia, il progetto
del cristiano.
• La propria identità, responsabilità e libertà, , l’autocontrollo, l’amore per sé e per il
prossimo, la vita di relazione con la famiglia con gli altri.
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METODOLOGIA
La fase insegnamento - apprendimento. Si tratta di una dei momenti più importanti e
delicati del processo formativo. All'insegnante spetta il non facile compito di creare un
ambiente idoneo in cui i messaggi possano transitare e arrivare a destinazione con la massima
chiarezza ed efficacia, all'alunno quello di dimostrare la propria disponibilità e
collaborazione. L'obiettivo principale consiste nel far acquisire le giuste tecniche
dell'apprendimento. E' cioè molto più importante imparare come si ascolta, come si studia,
come si organizzano le informazioni, come si esprimono le conoscenze e le idee, piuttosto che
accumulare tutta una serie di nozioni che possono essere facilmente dimenticate e quindi non
più utilizzabili. La nostra scuola, allora, attua strategie incentrate su vari modelli didattici, da
utilizzare secondo le situazioni e gli obiettivi che si intendono conseguire:
Modello di lezione frontale: Presentazione dettagliata dell'obiettivo che si intende
raggiungere - trattazione dell'argomento con il supporto di libri, schemi, grafici, sussidi
multimediali - domande di chiarimento e spazio per dialogo ed eventuali ipotesi risolutive assegnazione di elaborati applicativi o riassuntivi da sviluppare - verifica del lavoro svolto e
confronto. Valutazione formativa che faccia comprendere quali obiettivi siano stati realmente
raggiunti.
Modello di lezione operativa: Presentazione dello schema di lavoro e delle finalità impostazione delle fasi operative - assegnazione dei ruoli - attività di laboratorio con uso di
strumenti e apparecchiature - ampio spazio alla creatività personale assistita e nel caso guidata
- verifica critica del lavoro realizzato - valutazione formativa delle abilità acquisite.
Modello della ricerca: illustrazione degli obiettivi e del percorso da seguire - impostazione
dei quesiti generali attraverso modelli e schede - organizzazione del lavoro per piccoli gruppi
con assegnazione dei ruoli - discussione guidata - confronto finale dei risultati - valutazione
formativa.
Metodo della lezione con la LIM
Le lavagne interattive, favorendo l'apprendimento visivo, costituiscono un utile strumento
didattico in grado di rispondere alle esigenze di un grande numero di studenti, compresi gli
alunni con “bisogni educativi speciali” quali i casi di disabilità, gli studenti stranieri di recente
immigrazione, gli studenti con DSA (esempio dislessia) ed a-specifici.
OBIETTIVI LIM nella didattica:
• Apprendere le potenzialità dell’utilizzo della LIM per i contenuti disciplinari.
• Sviluppare un apprendimento collaborativo tra studenti e insegnanti.
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• Migliorare l’efficacia comunicativa nella realizzazione dei percorsi.
• Migliorare le capacità espositive degli alunni davanti ad un pubblico.
• Sfruttare simultaneamente le potenzialità dei diversi linguaggi multimediali (quello
audiovisivo, iconico, fotografico, testuale, etc.) con l’interattività tipica dei nuovi media.
• Ricercare risorse didattiche disponibili on-line attraverso la LIM.
• Fornire agli alunni percorsi didattici adatti alle discipline coinvolte.
VALUTAZIONE
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli
obiettivi di apprendimento e traguardi di competenza previsti dalle indicazioni e declinati nel
curriculo.
La valutazione assume una funzione formativa che accompagna i processi di apprendimento e
ne promuove il miglioramento.
La valutazione deve essere trasparente sui criteri e sui risultati adottati, promuovendo la
partecipazione educativa.
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
La valutazione ha il compito fondamentale di rilevare informazioni riguardanti il processo di
apprendimento, per regolare l'azione didattica.
Art. 1 - Regolamento - finalità e caratteri della valutazione (D. P. R. 22 /06/2009)
“La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente,
nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle
istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva,
secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni”.
“Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono
essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa,
definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275”.
I tempi della valutazione si articolano in tre momenti basilari:
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•
•
•
valutazione iniziale (ottobre-novembre): ha la funzione diagnostica circa l'area cognitiva
(conoscenze e abilità), affettiva (comportamento, relazioni) e del metodo di studio.
valutazione in itinere: si colloca nel corso degli interventi didattici per fornire
all'insegnante tutte le informazioni necessarie per la programmazione delle attività. I
rapporti con le famiglie sono essenziali per l'attuazione di strategie personalizzate.
valutazione finale: è situata al termine di una frazione rilevante di lavoro scolastico
Consente di redigere un bilancio complessivo di ogni singolo alunno e del gruppo classe,
con l'intento di stimare anche la validità della programmazione attuata.
Il Collegio dei docenti ha deliberato di suddividere l’anno scolastico in un trimestre (3
mesi) e in un pentamestre (5 mesi).
La valutazione interna si articola in autovalutazione di Istituto, riguardante gli elementi di
sistema (efficacia della progettazione didattica rispetto agli obiettivi, qualità
dell’insegnamento, grado di soddisfazione delle famiglie e del territorio ecc.) e in valutazione
diagnostica, formativa e sommativa (periodica, annuale e biennale) dei singoli allievi, di
esclusiva competenza dei docenti.
Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti (D.L. del 19 febbraio 2004, n. 59 – L. 30
ottobre 2008 n. 169 – D. P. R 22 /06/2009)“Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione
degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.
Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate
deroghe al suddetto limite. Il Collegio ha approvato all’unanimità i criteri in deroga al limite
massimo di assenze: gravi motivi di salute, ricovero ospedaliero, gravi motivi di famiglia….
tali da non compromettere il livello di preparazione dell’alunno.
1. Il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 ha regolamentato le norme vigenti per la valutazione
degli alunni. Esso prevede che l’ammissione all’anno successivo ed all’esame di Stato è
disposta previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno
scolastico (49 giorni: 248 ore), nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l'attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di
carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola
provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di
valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno affinché si attivi a curare
il proprio figlio il recupero o a far partecipare il figlio ai corsi di recupero che la scuola
avvierà prima dell’inizio dell’anno. Le carenze devono essere colmate entro l’anno
successivo.
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Il Collegio dei docenti ha approvato a maggioranza il criterio in base al quale viene
assegnato un bonus di 3 (tre) voti (solo per le classi prime e seconde) per colmare eventuali
deficit in non più di tre discipline.
Per l’attribuzione del “bonus” ciascun consiglio di classe valuterà caso per caso le diverse
situazioni e deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.
Esame di stato
“ L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in
decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello
globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che
ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi”. (L. 30 ottobre 2008 n. 169, Art. 3 comma 4).
All’articolo 11 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a. «4-bis. Il consiglio di classe, in sede di valutazione finale delibera se ammettere o non
ammettere all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno della scuola secondaria
di primo grado formulando un giudizio di idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non
ammissione all’esame medesimo.»
b. «4-ter. L’esame di Stato comprende una prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi
relativi alla suddetta prova sono scelti tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto
Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
(INVALSI), conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal Ministero stesso e
inviati alle istituzioni scolastiche competenti.»
c. Per l’ammissione all’esame di Stato il Consiglio di classe è tenuto ad esprimere il
giudizio di idoneità in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo
nella scuola secondaria di primo grado, calcolando il 30% della somma delle medie
aritmetica delle valutazioni finali del primo e secondo anno e sommandone il risultato con
il 70% della media del terzo anno scolastico (compresi i decimali) e arrotondando
all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
d. All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa
la prova Nazionale, predisposta dell’INVALSI, e il giudizio di idoneità. Il voto finale è
costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di
idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
e. I candidati possono avere la lode solo sulla base dei seguenti criteri:
• conseguire nel triennio la media di dieci decimi;
• la valutazione in tutte le discipline deve essere di dieci decimi;
• il voto di ammissione all’esame di dieci decimi;
• i compiti scritti, compreso l’INVALSI e il colloquio orale devono avere ciascuno una
valutazione di dieci decimi;
Solo con i suddetti criteri può essere assegnata la lode da parte della commissione
esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.
84
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
f. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola,
ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
Valutazione degli alunni in ospedale
1. Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione
funzionanti in ospedali o luoghi di cura, i docenti che impartiscono i relativi insegnamenti
trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso
formativo individualizzato attuato dai predetti alunni ai fini della valutazione periodica e
finale.
2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui al comma 1 ha una durata prevalente rispetto a
quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi
stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la quale fornisce gli
elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si
procede quando l'alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve
sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse.
Valutazione del comportamento degli studenti (Riferimento DM 5/09 e DPR 122/09)
La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo
grado si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla
consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.
La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e
nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi.
Ai fini della valutazione del comportamento viene valutato il comportamento di ogni studente
durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla
partecipazione, alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche
anche fuori della propria sede (comprese le visite d’istruzione) (art.2).
Nella valutazione del comportamento si tiene conto dei seguenti fattori:
interesse e partecipazione alle attività scolastiche;
atteggiamento dell’alunno nei confronti degli impegni scolastici;
rispetto delle regole (Regolamento di istituto e norme di convivenza civile) ed autocontrollo;
socializzazione, rapporti con gli altri e collaborazione.
La valutazione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa
vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione
degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e
culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della
valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul
85
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i
miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di
comportamenti di particolare ed oggettiva gravità e, soprattutto in sede di scrutinio finale,
deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in
presenza di comportamenti di particolare gravità che prevedano l’allontanamento temporaneo
dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni.
L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di
scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di
valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo
studente non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di
maturazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COMPORTAMENTO
OBIETTIVI EDUCATIVI: classi prime, seconde e terze
• Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi.
• Partecipare alle varie attività didattiche.
• Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola.
• Rispettare i rapporti interpersonali.
Voti
Comportamento
5
Non controllato.
Nei casi in cui
siano stati presi
motivati
provvedimenti
disciplinari.
Vivace ma non
sempre corretto.
6
Impegno
Saltuario e
superficiale
Discontinuo
Partecipazione
e frequenza
Non partecipa
ad alcuna
attività.
Frequenza
saltuaria.
Strutture e
sussidi
Non sempre
rispetta
strutture e
sussidi
Partecipa solo se Modesto
stimolato.
rispetto
Frequenza
discontinua.
Rapporti
interpersonali
Comportamento
scorretto o quasi nel
rapporto con gli
insegnanti e con i
compagni
Non sempre corretto
nel rapporto con gli
insegnanti e con i
compagni
86
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
7
Corretto
Regolare
ma non
sempre
accurato
8
Corretto
Regolare
9
Corretto e
responsabile
Regolare
10
Responsabile ed
equilibrato
Regolare ed
accurato
Partecipa in
modo
consapevole.
Frequenza poco
regolare.
Interviene con
pertinenza.
Frequenza
regolare.
Apprezzabile
interesse.
Frequenza
costante.
Rispetta
strutture e
sussidi
scolastici
Corretti rapporti
interpersonali
Rispetta
strutture e
sussidi
scolastici
Rispetta
strutture e
sussidi
scolastici
Corretti rapporti
interpersonali
Mostra vivo
interesse.
Frequenza
assidua.
Rispetta
strutture e
sussidi
scolastici
Equilibrato nei
rapporti
interpersonali e
collaborativo nel
gruppo.
Ottima la
socializzazione
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Con il termine di competenze si indicano "le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite
e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività
realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni
e debitamente certificate”. In questo quadro di azione, il Ministero ha predisposto una scheda
dell’attività valutativa degli apprendimenti, che prevede l’attestazione di una certificazione
dei traguardi delle competenze per l’ultimo anno del primo ciclo di istruzione, come termine
di un percorso di crescita educativa e personale delle competenze acquisite durante il percorso
scolastico.
Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e
certificate al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da
valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto legge.
La certificazione delle competenze, che sono cosa ben diversa da conoscenze e abilità, devono
soddisfare le seguenti finalità:
• fornire elementi di oggettività alla valutazione delle competenze;
• evitare che la certificazione delle competenze si traduca in una semplice traslazione della
valutazione disciplinare espressa in relazione alle conoscenze;
87
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
• costituire una documentazione attestante e motivante il giudizio espresso in sede di
consiglio di classe, anche allo scopo di evitare eventuali contestazioni da parte delle
famiglie.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D'ESAME
Visti il D.M. 29/11/2007, la legge 169/2008, il regolamento di attuazione del 22/06/2009 n.122
Viste le delibere del collegio
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal
consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di
Stato;
CERTIFICANO
che l'alunno/a
nato/a a SCIACCA (prov.
) il __/__/__
ha superato l'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la
valutazione finale di (I)
/Decimi, raggiungendo un livello di maturazione globale
(II) ...................................
(I) Valutazione del livello di raggiungimento espressa in decimi: Dieci, Nove, Otto, Sette, Sei.
(II) Eccellente (10 e lode), Elevato(10/9), Completo(8), Soddisfacente(7), Adeguato(6).
Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti
livelli di competenza:
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Competenza
ITALIANO: è capace di interagire in modo efficace nelle diverse situazioni comunicative;
padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi
testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati
dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA STRANIERA INGLESE: comprende i punti essenziali di messaggi in lingua standard su
argomenti familiari; nella conversazione, comprende i punti chiave del messaggio ed espone le
proprie idee con correttezza; produce testi corretti e coerenti.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE: comprende frasi ed espressioni di uso
quotidiano; comunica in attività che richiedono uno scambio di informazioni su argomenti familiari e
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
88
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Competenza
abituali.
MUSICA: utilizza la notazione e il linguaggio specifico con correttezza; usa il linguaggio
espressivo-musicale nelle sue diverse forme; sa eseguire collettivamente e/o individualmente brani
vocali/strumentali.
ARTE E IMMAGINE: rappresenta la realtà e le esperienze attraverso l'utilizzo di varie tecniche;
descrive le opere d'arte, sa collocarle storicamente nel periodo di appartenenza, utilizzando il
linguaggio verbale specifico.
EDUCAZIONE FISICA: utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo; è
capace di integrarsi nel gruppo di cui condivide e rispetta le regole.
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Competenza
STORIA E GEOGRAFIA: conosce i momenti fondamentali della storia mondiale e locale
contemporanea; coglie le relazioni tra fatti storici; conosce e rispetta i valori sanciti nella
Costituzione della Repubblica italiana; descrive le caratteristiche fisiche, storiche ed antropiche del
territorio; utilizza coerentemente strumenti e linguaggi specifici.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Competenza
MATEMATICA: padroneggia i concetti fondamentali della matematica; riconosce e risolve
problemi in contesti diversi; interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la realtà.
SCIENZE: osserva la realtà e sviluppa soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite;
adotta comportamenti di prevenzione a tutela della salute.
TECNOLOGIA: osserva con consapevolezza le diverse realtà tecnologiche in rapporto all'uomo, ai
contesti socio-produttivi ed all'ambiente; utilizza i principali programmi informatici per scopi diversi.
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
Livello:
Voto:
LEGENDA
Valutazi
one
espressa
in
decimi
livello
di
compet
enza
Sei
B:
Base
Sette
Otto
Nove
Dieci
I:
Interm
edio
A:
Avanz
ato
Livelli generali di competenza
6: Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, con richiesta di aiuto, mostrando
di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali.
7: Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni note con discreta autonomia,
mostrando di possedere conoscenze ed abilità e di saper applicare regole e procedure.
8: Lo studente svolge compiti e risolve problemi anche complessi in situazioni note,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in modo consapevole.
9: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note;
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare con pertinenza le conoscenze e le
abilità acquisite.
10: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note,
compie scelte consapevoli, mostrando sicura padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità.
Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione
a:
89
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
- tempo scuola (settimanale complessivo) ore 30
- altre attività significative:
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Valutare significa far conoscere al ragazzo la sua situazione in riferimento ad un obiettivo che
è stato concordato e che assieme si intende raggiungere.
Elementi fondamentali della valutazione formativa sono quindi:
La chiarezza del linguaggio con cui viene comunicata.
La sistematicità durante il percorso didattico.
L'efficacia prodotta sugli sviluppi educativi ( autonomia, capacità di scelta, metodo).
La funzione di stimolo per migliorare e per mettere in rilievo i progressi acquisiti.
La valutazione sommativa, espressa dalle singole discipline e dal Consiglio di classe, ha
invece il compito di puntualizzare la situazione, sia intermedia che finale, tenendo conto di
molteplici parametri quali:
Il comportamento e i rapporti interpersonali.
L'impegno e l'interesse dimostrati, la partecipazione e le risposte alle consegne.
L'acquisizione di un adeguato metodo di studio e di lavoro.
I progressi evidenziati rispetto alla situazione iniziale.
Il livello di conoscenze e competenze globalmente acquisite, rapportato con le situazioni
individuali.
Il grado di maturità dimostrato nei rapporti con gli altri e nel rispetto dei propri doveri
scolastici.
Gli strumenti per la misurazione del percorso formativo degli apprendimenti
Livelli di partenza
I livelli di partenza riguardano la situazione iniziale di ogni alunno e di ogni classe rispetto ad
alcune abilità di "base", per saperne di più sui processi individuali di apprendimento e
formulare meglio l'ipotesi di programmazione.
Il collegio dei docenti ha individuato le abilità alle quali fare riferimento ed ha indicato i
relativi descrittori.
Il lavoro iniziale e le prove di ingresso hanno lo scopo di accertare il possesso di quelle
abilità, che si ritengono pre-requisiti essenziali per il percorso formativo previsto, anche per la
loro"trasversalità"rispetto alle aree disciplinari.
Le prove vengono strutturate in modo che le prestazioni richieste siano di graduale difficoltà e
si riferiscano il più possibile ad ambiti multidisciplinari.
È chiaro che l'analisi delle prestazioni ha soprattutto uno scopo informativo e didattico. Le
famiglie verranno a conoscenza dei livelli di partenza di ciascun allievo nel corso dei colloqui
individuali con gli insegnanti.
90
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Sulla base delle elaborazioni dei dati raccolti si determinano gli obiettivi e le strategie di
intervento, sia per il gruppo (programmazione del consiglio di classe, piani di lavoro
disciplinari), sia individualizzati.
Prove di verifica nel corso dell’anno scolastico
Le verifiche hanno lo scopo di accertare i risultati raggiunti e di controllare il percorso di
apprendimento per rendere consapevoli le alunne, gli alunni e le loro famiglie.
Si prevedono verifiche:
Orali
Scritte
Grafiche
Pratiche
Colloqui individuali o discussione di gruppo, prove di lettura,
relazioni a voce, rilevazioni individuali e/o di gruppo in classe, ecc.
Schemi, questionari, saggi, temi, procedimenti di calcolo, soluzioni
di problemi, ecc.
Tabelloni
di
sintesi,
illustrazioni,
disegni
e
composizioni,
rappresentazioni geometriche, diagrammi di valori statistici, ecc.
Esecuzioni
con
strumenti,
manipolazioni,
esperimenti,
attività
motorie, ecc.
Gli strumenti per evidenziare il percorso formativo dell'alunno sono:
• Il registro personale del docente in formato digitale su cui compariranno le annotazioni
sistematiche indicanti il percorso didattico educativo, gli esiti delle prove, il livello delle
competenze e i progressi acquisiti. Altri fattori importanti da considerare saranno: il livello
di partenza e le indicazioni circa gli interventi di recupero, sostegno e potenziamento.
• Il verbale del Consiglio di Classe che riporterà la traccia degli interventi programmati e
realizzati, le strategie di lavoro nonché le risposte riscontrate.
• Le griglie del Consiglio di classe.
• La scheda di valutazione dell’alunno in formato digitale.
• Le comunicazioni orali e scritte alla famiglia.
La valutazione periodica
Giusta delibera del Collegio, l’anno scolastico è stato diviso in un trimestre (3 mesi) e in un
pentamestre (5 mesi): il primo periodo (trimestre) dal 15/09/2014 al 20 dicembre 2014, il
secondo periodo (pentamestre) dal 07/01/2015al 09/06/ 2015.
Questa deliberazione è stata adottata nella logica di una più rapida conoscenza, da parte dei
genitori, del percorso scolastico dei propri figli e allo scopo, come scuola, di organizzare
tempestivamente gli opportuni interventi di recupero per gli studenti che potrebbero
manifestare lacune nell’apprendimento di qualche disciplina.
Il processo valutativo sarà chiaro e trasparente. Esso si articolerà attraverso verifiche a breve,
a medio e a lungo termine. Alla fine di ogni U.A. o durante il suo svolgimento verranno
effettuate, mediante colloqui orali, prove oggettive varie e composizioni scritte, delle
91
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
verifiche intese come momento formativo ed essenziale del lavoro programmato, in quanto
avranno la funzione di rendere gli alunni consapevoli del cammino di crescita culturale da
loro percorso e di permettere all’insegnante, in caso di esiti negativi, di approntare interventi
di sostegno e di recupero.
Per accertare il possesso delle abilità, si misurerà il profitto e si verificherà il metodo di
lavoro, l’impegno, la partecipazione e il grado di socializzazione di ciascun alunno, durante il
processo formativo, in quanto la valutazione necessita non solo di verifiche del profitto, ma
anche di opportune annotazioni sulle condizioni, sui metodi di apprendimento e sulle
manifestazioni comportamentali degli alunni.
La valutazione sul rendimento scolastico si esprimerà in decimi, integrando, alla fine di
ciascun quadrimestre, i dati delle prove con tutte le altre informazioni che è possibile reperire
tramite le osservazioni sistematiche degli insegnanti (situazione di partenza, progressi
significativi, atteggiamento, motivazione, risposta alle istruzioni e agli incoraggiamenti degli
insegnanti, costanza dei risultati, impegno e consapevolezza dei lavori assegnati a casa).
La scheda viene usata per registrare e comunicare il processo educativo di apprendimento, in
riferimento alla proposta culturale e didattica che la scuola formula secondo gli orientamenti
del progetto d'Istituto.
Valutazione dei risultati
Durante l’anno scolastico, si effettuano iniziative di monitoraggio degli scrutini del primo e
secondo quadrimestre per poter osservare e riflettere sulle differenze di alcune variabili nelle
diverse classi, in modo che ciascun consiglio di classe possa trovare le opportune strategie e le
modalità per migliorare la situazione educativa e cognitiva degli alunni.
I dati raccolti, rappresentati attraverso dei grafici, ci danno la possibilità di osservare il
movimento delle variabili, in modo da poter intervenire con efficacia sul percorso formativo
complessivo degli alunni.
92
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE: COMPETENZE ORALI (classi I-II-III)
RELIGIONE
VOTI
1-2-3
4
5
6
7–8
9
10
COMPETENZE
ABILITÀ’
CONOSCENZE
LIVELLI DI
COMPETENZA
GIUDIZIO
Inesistenti
Inesistenti
Inesistenti
Livello base non
raggiunto
N.S.
Livello base
S
Livello
intermedio
B
Livello avanzato
D
Livello avanzato
O
Inesistenti
Inesistenti
Applica le
conoscenze
minime se
guidato ma con
errori.
Si esprime in
modo scorretto,
frammentario e
superficiale.
Frammentarie,
lacunose e
parziali.
Applica le
conoscenze con
imperfezioni.
Si esprime in
modo superficiale
e con un uso
impreciso della
terminologia
specifica.
Si esprime in
modo semplice e
corretto ed
utilizza i termini
più comuni della
disciplina.
Superficiali e
limitate.
Si esprime con
correttezza e con
una terminologia
appropriata.
Complete e sicure
con qualche
approfondimento.
Applica le
conoscenze in
modo
generalmente
corretto in
contesti
semplici.
Applica
autonomamente
le conoscenze
anche a
problemi
complessi;
compie analisi
corrette e
complete.
Applica le
conoscenze in
modo sicuro;
esamina
situazioni,
individua
relazioni e sa
cogliere
analogie e
differenze.
Sintetizza
correttamente ed
effettua in piena
autonomia
valutazioni
personali.
Semplici ma
essenziali su tutti i
contenuti.
Si esprime in
modo scorrevole e
utilizza i
linguaggi
specifici.
Complete,
organiche,
articolate e con
approfondimenti
autonomi.
Si esprime in
modo corretto
utilizzando un
linguaggio vario
ed appropriato.
Organiche,
approfondite e
ampliate in modo
del tutto
personali.
93
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRASVERSALE
COMPETENZE ORALI (classi I-II-III)
VOTO
DESCRITTORI
COMPETENZE
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
ABILITA’
LIVELLI DI
COMPETENZA
CONOSCENZE
Inesistenti
Inesistenti
Inesistenti
Comprende in modo
frammentario testi, dati e
informazioni.
Non sa applicare conoscenze e
abilità in contesti semplici.
Comprende in modo limitato e
impreciso
testi,
dati
e
informazioni. Commette errori
sistematici
nell’applicare
conoscenze e abilità in contesti
semplici.
Comprende solo in parte e
superficialmente testi, dati e
informazioni.
Se guidato, applica conoscenze
e abilità in contesti semplici.
Comprende in modo globale
testi, dati e informazioni.
Sa applicare conoscenze e
abilità in vari contesti in modo
complessivamente
corretto.
Comprende a vari livelli testi,
dati e informazioni.
Sa applicare conoscenze e
abilità in vari contesti in modo
corretto.
Non è in grado di applicare procedure,
di effettuare analisi e sintesi. Ha
difficoltà di riconoscimento di
proprietà e classificazione. Espone in
modo confuso.
Applica procedure ed effettua analisi e
sintesi in modo impreciso.
Ha difficoltà di riconoscimento di
proprietà e classificazione.
Anche se guidato, non espone con
chiarezza.
Applica procedure ed effettua analisi e
sintesi in modo essenziale e solo in
compiti noti.
Guidato, riesce a
riconoscere proprietà ed a classificare.
Necessita di guida nell’esposizione.
Applica procedure ed effettua analisi e
sintesi
in
modo
consapevole.
Riconosce proprietà e regolarità e
applica criteri di classificazione.
Espone in modo semplice, ma chiaro.
I contenuti non sono
appresi o sono appresi
in modo confuso e
frammentario.
Comprende in modo completo e
approfondito testi, dati e
informazioni.
Applica
conoscenze e abilità in vari
contesti in modo corretto e
sicuro. Sa orientarsi nella
soluzione di problemi complessi
utilizzando conoscenze e abilità
interdisciplinari.
Comprende in modo completo e
approfondito testi, dati e
informazioni.
Applica
conoscenze e abilità in vari
contesti con sicurezza e
padronanza. Sa orientarsi nella
soluzione di problemi complessi
utilizzando
originalità,
conoscenze
e
abilità
interdisciplinari.
Applica procedure ed effettua analisi e
sintesi in modo consapevole e
corretto. Riconosce con sicurezza e
precisione proprietà e regolarità, che
applica nelle classificazioni. Sa
esprimere valutazioni personali ed
espone in modo preciso e ordinato.
Applica procedure ed effettua analisi e
sintesi con piena sicurezza e
autonomia. Riconosce proprietà e
regolarità, che applica autonomamente
nelle classificazioni. Sa esprimere
valutazioni personali ed espone in
modo chiaro, preciso e sicuro.
Applica procedure con piena sicurezza
ed effettua analisi e sintesi corrette,
approfondite e originali. Sa utilizzare
proprietà e regolarità per creare idonei
criteri di classificazione. Esprime
valutazioni personali pertinenti e
supportate da argomentazioni efficaci.
Espone in modo chiaro, preciso e
sicuro.
I contenuti non sono
appresi o lo sono in
modo
limitato
e
disorganizzato.
I contenuti sono
appresi in modo
superficiale, parziale
e/o meccanico.
I contenuti sono
appresi in modo
globale, nelle linee
essenziali
e
con
approfondimento solo
di alcuni argomenti.
I contenuti sono
appresi in modo
ordinato, sicuro con
adeguata integrazione
alle
conoscenze
preesistenti.
I contenuti sono
appresi in modo
completo, sicuro
autonomo.
Livello Base non
raggiunto
Livello Base
Livello Intermedio
e
I contenuti sono
appresi in modo
completo, sicuro e
organico, riuscendo
autonomamente
ad
integrare conoscenze
preesistenti.
Livello Avanzato
94
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA SCRITTA DI ITALIANO
Macroindicatori Indicatori
Descrittori
Misuratori
Voti
Competenze
linguistiche di
base
Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura,
Ortografia,
Morfosintassi,
Proprietà
lessicale
Si esprime in modo:
• Appropriato
• Corretto
• Sostanzialmente corretto
• Impreciso e/o scorretto
• Gravemente scorretto
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
3
2,5
2
1,5
Capacità di
formulare una
tesi e/o di
sviluppare le
proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
• Ricco e articolato
• Chiaro e ordinato
• Schematico
• Poco coerente
• Inconsistente
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Capacità di
sviluppare in
modo
esauriente e
pertinente la
traccia
Conosce e sviluppa in modo:
• Pertinente ed esauriente
• Pertinente e corretto
• Essenziale
• Poco pertinente e incompleto
• Non pertinente (fuori tema)
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Capacità di
rielaborazione
critica e
personale
delle proprie
conoscenze
Rielabora in modo:
• Critico
• Personale
• Essenziale
• parziale
• non rielabora
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Efficacia
argomentativa
Pertinenza e
conoscenza
dell’argomento
Originalità
creatività
Valutazione
complessiva
Totale punteggio
1
3
2,5
2
1,5
1
2
1,5
1
0,5
0
2
1,5
1
0,5
0
../10
95
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA
SCRITTA DI INGLESE E FRANCESE
VOTO
COMPRENSIONE/PRODUZIONE
CONTENUTI
USO DELLA LINGUA
(morfosintassi, lessico, spelling.
3
Gravi difficoltà nella
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Scarsa conoscenza dei
contenuti
4
Frammentaria e molto lacunosa la
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Conoscenza dei
contenuti decisamente
inadeguata.
Conoscenza della morfosintassi
scarsa, con gravi e diffusi errori;
molto inadeguati lessico e
spelling.
Conoscenza delle strutture
morfosintattiche frammentaria,
lessico e spelling inadeguati.
5
Incompleta la
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Comprensione/produzione di
messaggi/informazioni essenziale e
semplice
Lacunosa la conoscenza
dei contenuti.
Abbastanza sicura e pertinente la
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Completa la
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Approfondita e ampia la
comprensione/produzione di
messaggi/informazioni
Spiccata padronanza nella
comprensione e produzione molto
approfondita e articolata
Appropriata la
conoscenza dei contenuti
6
7
8
9
10
Conoscenza dei
contenuti adeguata, ma
non sempre approfondita.
Sicura la conoscenza dei
contenuti
Conoscenza dei
contenuti approfondita e
precisa
Molto approfondita e
sicura la conoscenza dei
contenuti con spunti
personali ed originali
Uso incerto e non sempre
adeguato della morfosintassi e del
lessico.
Conoscenza adeguata ma non
sempre approfondita della
morfosintassi e del lessico.
Spelling accettabile
Uso sostanzialmente corretto delle
strutture morfosintattiche, del
lessico e dello spelling
Corretto l’uso della morfosintassi
pur se con qualche errore; lessico
e spelling precisi.
Accurato l’uso delle strutture
linguistiche; precisi lessico e
spelling; qualche imprecisione
Uso della morfosintassi e del
lessico molto appropriato;
eventuali imprecisioni irrilevanti.
96
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA SCRITTA DI
MATEMATICA
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Conoscenza dei contenuti
Frammentaria/superficiale
Adeguata
Sicura/approfondita e precisa
1
2
3
Confusa con gravi errori/
incompleta con errori
Appropriata
Corretta, precisa e
appropriata
1
Rielaborazione, organizzazione delle
conoscenze e/o dei dati forniti
Frammentaria/disorganizzata
Corretta e organizzata
1
2
Uso della terminologia , del
linguaggio specifico (grafico e
simbolico), degli strumenti
matematici, di schemi,
diagrammi,etc.
VOTO ATTRIBUITO : /10
Non sempre preciso
Appropriato/chiaro/preciso
1
2
Applicazione delle conoscenze e/o
analisi di processi, modelli, etc
2
3
Totale punti………
97
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
presenti nella scheda di valutazione dell’alunno
DISCIPLINE
Religione Cattolica
Italiano
Inglese
Storia
Geografia
Seconda Lingua
Comunitaria Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e Immagine
OSA CLASSI PRIME
Conoscere i contenuti essenziali della religione. Documentare come le parole e le
opere di Gesú abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione
nella storia dell’Europa e del mondo. Individuare il messaggio centrale di alcuni testi
biblici. Conoscere gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica di altre
religioni, in particolare Ebraismo e Islam.
Leggere in modo espressivo. Comprendere ed interpretare in forma guidata o
autonoma messaggi orali e scritti. Produrre testi scritti di tipo diverso in modo corretto
e coerente. Riconoscere ed utilizzare le strutture morfosintattiche della lingua.
Leggere e comprendere semplici messaggi riguardanti la vita quotidiana. Produrre
semplici messaggi verbali con lessico appropriato. Conoscere ed utilizzare
adeguatamente strutture e funzioni linguistiche. Produrre semplici testi scritti.
Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
Saper utilizzare il linguaggio storico. Riconoscere l'importanza delle fonti e saper
leggere un documento. Saper ricostruire i fatti più salienti della storia locale e
regionale relativamente al periodo studiato. Conoscere i diritti e doveri del cittadino.
Cogliere semplici relazioni tra elementi del territorio, insediamenti umani e sviluppo
economico. Osservare paesaggi nei diversi aspetti. Leggere, comprendere e produrre
carte geografiche e tematiche, grafici, fotografie. Comprendere ed utilizzare il
linguaggio specifico.
Leggere e comprendere semplici e chiari messaggi riguardanti la vita quotidiana.
Conoscere ed utilizzare strutture e funzioni linguistiche. Produrre brevi testi scritti,
utilizzando il lessico conosciuto. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la
realtà.
Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più
comuni.
Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo
a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Cogliere l'evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici
relativi ai processi di produzione. Usare gli strumenti da disegno per la realizzazione
di figure geometriche. Collegare le modalità di funzionamento di oggetti, di strutture
e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha acquisito. Utilizzare
strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e
produrre documenti in diverse situazioni.
Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per
eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di
genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e
melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e
relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.
Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui
98
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Educazione fisica
Approfondimento in
materie letterarie
Comportamento
DISCIPLINE
Religione Cattolica
Italiano
Inglese
Seconda Lingua
Comunitaria Francese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e
materiali diversi. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artisticoculturali.
Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del
corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello
sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della
salute e del benessere.
Sviluppo e recupero delle abilità di base.
Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi.
Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi
della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.
OSA CLASSI SECONDE
Conoscere i contenuti essenziali della religione. Documentare come le parole e le
opere di Gesú abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione
nella storia dell’Europa e del mondo. Individuare il messaggio centrale di alcuni testi
biblici. Conoscere gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica di altre
religioni, in particolare Ebraismo e Islam.
Leggere in modo espressivo. Comprendere ed interpretare messaggi orali e scritti.
Produrre testi scritti di tipo diverso in modo corretto e coerente. Riconoscere ed
utilizzare le strutture morfosintattiche della lingua.
Leggere e comprendere semplici messaggi riguardanti la vita quotidiana. Produrre
semplici messaggi verbali con lessico appropriato. Conoscere ed utilizzare
adeguatamente strutture e funzioni linguistiche. Produrre semplici testi scritti.
Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
Leggere e comprendere semplici e chiari messaggi riguardanti la vita quotidiana.
Conoscere ed utilizzare strutture e funzioni linguistiche. Produrre brevi testi scritti,
utilizzando il lessico conosciuto. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
Saper utilizzare il linguaggio storico. Riconoscere l'importanza delle fonti e saper
leggere un documento. Saper ricostruire i fatti più salienti della storia locale e
regionale relativamente al periodo studiato. Conoscere l'organizzazione politica ed
economica dell'Unione Europea.
Cogliere semplici relazioni tra elementi del territorio, insediamenti umani e sviluppo
economico. Comprendere paesaggi nei diversi aspetti. Leggere, comprendere e
produrre carte geografiche e tematiche, grafici, fotografie. Comprendere ed utilizzare
il linguaggio specifico.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la
realtà.
Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più
comuni.
Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo
a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Cogliere l'evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici
99
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P.O.F. 2014/2015
Musica
Arte e Immagine
Educazione fisica
Approfondimento in
materie letterarie
Comportamento
relativi ai processi di produzione. Usare gli strumenti da disegno per la realizzazione
di figure geometriche. Collegare le modalità di funzionamento di oggetti, di strutture
e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha acquisito. Utilizzare
strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e
produrre documenti in diverse situazioni.
Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per
eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di
genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e
melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e
relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.
Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui
sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e
materiali diversi. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artisticoculturali.
Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del
corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello
sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della
salute e del benessere.
Consolidamento delle abilità di base.
Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi.
Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi
della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.
DISCIPLINE
OSA CLASSI TERZE
Religione Cattolica
Riconoscere le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi
biblici. Cogliere nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l’incontro,
il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione. Individuare
nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un proprio
progetto di vita. Confrontare criticamente comportamenti e aspetti della cultura
attuale con la proposta cristiana.
Leggere in modo espressivo testi di vario tipo. Comprendere, interpretare e relazionare
oralmente testi non solo letterari. Intervenire nelle discussioni esprimendo le proprie
opinioni. Scrivere testi di vario tipo corretti e coerenti. Riconoscere ed utilizzare le
strutture morfosintattiche della lingua.
Leggere e comprendere testi di vario genere. Produrre messaggi verbali riguardanti
avvenimenti, sentimenti o desideri. Produrre testi scritti utilizzando strutture e
funzioni linguistiche adeguate. Individuare e confrontare abitudini e problematiche
nelle diverse culture.
Leggere e comprendere testi scritti d'uso corrente legati alla sfera quotidiana o al
lavoro. Capire e descrivere avvenimenti, sentimenti o desideri. Produrre testi scritti,
utilizzando correttamente strutture e funzioni linguistiche. Individuare e confrontare
abitudini e stili di vita nelle diverse culture.
Conoscere e riferire oralmente gli eventi storici più importanti e cogliere le
connessioni con la storia locale. Saper usare e confrontare fonti di tipo diverso.
Costruire grafici e mappe temporali. Conoscere l’ordinamento della Repubblica e
della Costituzione italiana.
Conoscere e analizzare paesaggi e sistemi territoriali lontani nei diversi aspetti,
utilizzando gli strumenti propri della disciplina. Individuare i rapporti di
interdipendenza di fatti e fenomeni. Produrre schemi di sintesi, carte tematiche,
Italiano
Inglese
Seconda Lingua
Comunitaria Francese
Storia
Geografia
100
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e Immagine
Educazione fisica
Approfondimento in
materie letterarie
Comportamento
grafici, utilizzando una simbologia convenzionale.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la
realtà.
Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più
comuni.
Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo
a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Cogliere l'evoluzione nel tempo nonchè i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici
relativi ai processi di produzione. Usando il disegno tecnico, seguire le regole delle
proiezioni ortogonali ed assonometriche. Collegare le modalità di funzionamento di
oggetti, di strutture e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha
acquisito. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi
e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.
Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per
eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di
genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e
melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e
relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.
Comprendere le relazioni tra la realtà e le diverse forme di raffigurazione.
Riconoscere ed applicare le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche
anche audiovisive e informatiche. Analizzare opere d’arte del periodo storico
considerato, attraverso le varie componenti della comunicazione visiva. Analizzare e
confrontare le diverse funzioni dei beni del patrimonio culturale e ambientale
individuandone il valore estetico. Comprendere ed utilizzare la terminologia
specifica.
Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del
corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello
sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della
salute e del benessere.
Potenziamento delle abilità di base.
Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi.
Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi
della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.
101
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
PREMESSA
Per la realizzazione e l’attuazione dei progetti extracurriculari, il Collegio dei Docenti, nella
seduta del 11/09/2014, ha fornito, per l’anno scolastico 2014/2015, alcuni criteri generali da
tenere in considerazione nella progettazione.
Per l’attuazione dei progetti e di tutte le attività presenti nell’Offerta Formativa della scuola,
si dovrà tener presente, oltre che della normativa nazionale (Decreto interministeriale n.44/
2001; CCNL 2002/05; Decreto interministeriale 326/1996), anche:
•
•
•
•
•
delle linee guida fornite dal Consiglio d’Istituto;
dell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico;
delle indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico per il reperimento delle risorse
finanziare;
delle macro aree linguistico – logico – espressiva (attività sportiva, editoria,
drammatizzazione, cinema, musica, canto, danza, socio- educativo, giochi logicomatematici, recupero etc.) individuate e approvate dal Collegio dei Docenti;
del budget assegnato dal Consiglio d’Istituto.
Organizzazione oraria: i progetti e le attività si svolgeranno da novembre a maggio, tutti i
giorni da lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
CRITERI GENERALI
1. Ogni docente può scegliere di partecipare al massimo a due progetti;
2. i progetti prevedono la presenza di due docenti per ogni tipologia progettuale di cui uno
responsabile;
3. i progetti sono destinati ad alunni formanti gruppi a classi aperte;
4. gli alunni possono partecipare al massimo a due progetti;
5. il numero complessivo degli alunni presenti in ogni progetto deve essere costituito da un
minimo di 15 ad un massimo di 20 (tranne per il carnevale, l’attività sportiva e il
patentino).
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
103
GRAFICO DELLE SCELTE FORMATIVE
PROVENIENTI DALLE FAMIGLIE
I progetti e le attività formative curriculari ed extracurricolari sono stati scelti in sintonia con le
richieste e i bisogni provenienti dalle famiglie e dal territorio sulla base delle macro-aree già stabilite:
area linguistico-logico-espressiva e area sportiva, compatibilmente con le risorse professionali,
strumentali e finanziarie della scuola.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
104
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO
2. GRUPPO CORALE -STRUMENTALE
3. LA MIA REGIONE TRA STORIA E CULTURA
4. LA MIA SCUOLA UN GIARDINO IN FIORE
5. PALLAVOLANDO
6. A.S.D. ICARO BASKET
7. SICUREZZA E PREVENZIONE: “Sicuri di stare al sicuro”
8. CINEFORUM
9. IN LIBRERIA CON LE CLASSI – MONDADORI
10. INTERVENTI DI PREVENZIONE, EDUCAZIONE E PROMOZIONE ALLA
SALUTE
11. TRA PASSATO E PRESENTE
12. GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO
13. CORSI DI RECUPERO POTENZIAMENTO
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
105
1. CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO - Lavoriamo insieme –
Finalità
Scopo primario del progetto continuità è di garantire un percorso
formativo organico e completo degli alunni, al fine di prevenire i
loro disagi nel momento del passaggio da un ordine di scuola a
quello superiore. Risultano importanti tutte le forme di
coordinamento tra i docenti, pur nel rispetto delle differenziazioni
proprie di ciascuna scuola, al fine di:
1. riconoscere la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna
scuola;
2. prevedere opportune forme di coordinamento tra i vari gradi di
scuola;
3. promuovere la conoscenza dei punti di arrivo e di partenza di ogni ordine;
4. promuovere lo sviluppo integrale e armonico della personalità dell'alunno;
5. creare "continuità" nello sviluppo delle competenze che l'alunno può acquisire dall'ingresso
nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future;
6. favorire e promuovere lo scambio di esperienze significative attraverso lo sviluppo di
attività didattiche comuni;
7. evitare che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, avviando e mantenendo
rapporti positivi e proficui con l'ambiente familiare (continuità orizzontale).
Obiettivi
1. Favorire lo “star bene” psico-fisico degli alunni nel passaggio tra i diversi ordini e gradi
dell’istruzione.
2. Favorire l’autoconoscenza e l’autovalutazione.
3. Favorire l’auto-orientamento degli alunni
4. Promuovere iniziative di continuità-orientamento tra i diversi ordini e gradi d’istruzione.
5. Sviluppare la motivazione, l’attitudine e l’interesse verso il futuro percorso scolastico.
6. Stimolare la cooperazione didattica ed educativa tra i docenti dei diversi ordini di scuola.
7. Favorire la cooperazione tra scuola e famiglie nelle scelte del percorso formativo.
8. Attivare nuove sinergie tra scuola secondaria di primo e di secondo grado.
9. Facilitare l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio e degli alunni
extracomunitari nel nuovo contesto scolastico.
10. Favorire percorsi di continuità metodologico – didattico - organizzativa tra scuola primaria
e scuola secondaria di primo grado.
11. Rendere l’alunno consapevole dei propri processi cognitivi e motivazionali, capace di una
pianificazione flessibile, autonoma e personale.
Attività del progetto (Continuità scuola primaria – scuola secondaria di primo grado)
Genitori
• Incontro per illustrare i laboratori della continuità;
• assemblea per illustrare il POF e le attività extracurriculari della scuola;
• “La scuola apre le porte” Aprire per un pomeriggio il nostro istituto al territorio e a tutti
i genitori degli alunni delle classi quinte che lo volessero visitare.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
106
Insegnanti
• Coordinamento dei curriculi tra gli ordini di scuola con la costituzione di una
“Commissione per continuità”;
• attività didattiche presso le classi quinte delle scuole primarie;
• Incontri specifici tra docenti delle due scuole per una conoscenza approfondita degli
alunni in entrata.
Alunni delle classi quinte
• Incontri curriculari tra le classi quinte delle scuole primarie (I – II Circolo e Istituto
Comprensivo Dante Alighieri) e gli alunni delle classi prime della scuola secondaria
di primo grado;
• Organizzazione di laboratori extracurricolari interdisciplinari;
• Raccordo con le scuole del territorio per la realizzazione di eventi e progetti comuni;
• Elaborazioni di percorsi dalla scuola primaria alla scuola media per integrare le attività
specifiche del progetto accoglienza.
Alunni dei diversi gradi scolastici.
Tempi di realizzazione: Gennaio/Febbraio
PIANI D’AZIONE PER LA CONTINUITA’
Destinatari:
Classi 5^ Scuole elementari
Classi 1^ 2^ 3^ Scuola secondaria statale di primo grado
Obiettivi
Realizzare un progetto comune ai due ordini di scuola;
Conoscere il nuovo ambiente scolastico;
Fare la conoscenza dei possibili futuri insegnanti;
Sperimentare alcuni momenti di lavoro;
Stemperare ansie e preoccupazioni.
TEMPI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
GENNAIO 2015- Visite presso le scuole primarie per la diffusione di inviti.
Laboratorio “La scuola un giardino in fiore”
Laboratorio Musica e Folklore
Laboratorio English Forever
Laboratorio di scientifico
GENNAIO 2015: OPEN DAY
INCONTRO GENITORI SCUOLA: gli alunni delle classi 5^ si recheranno in visita presso la
Scuola Media A. Inveges per conoscere la struttura e gli insegnanti.
ORIENTAMENTO: scuola secondaria di primo grado - scuola secondaria di secondo
grado
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
107
1. Partecipazioni ad eventuali iniziative o laboratori promossi dagli istituti superiori per gli
alunni delle classi terze
2. Assemblee rivolte ai genitori delle classi terze a cura delle diverse scuole secondarie
superiori.
3. Accoglienza dei rappresentanti degli istituti superiori in ore curricolari nelle varie classi
terze.
4. Raccordo con le scuole del territorio per la realizzazione di eventuali progetti comuni.
Destinatari
Alunni dei diversi gradi scolastici.
Responsabile: prof.ssa di Bona Angela
2.
GRUPPO CORALE – STRUMENTALE
Finalità
Esecuzione corretta di brani corali e strumentali per l’attività di
accoglienza delle classi prime; per l’inaugurazione A.S. (31
ottobre 2013), Natale (progetto continuità), Pasqua dello
studente etc…
Obiettivi
- Educare alla pace, acquisire il valore dell’uguaglianza,
giustizia, fratellanza, pace e cooperazione;
- Promozione di una adeguata maturazione della personalità, capacità di ascolto, dialogo e
rispetto per il prossimo;
- Superamento dell’individualismo.
- Affinamento del gusto estetico e delle capacità interpretative.
Tempi di attuazione: Ottobre/Novembre /Dicembre/Marzo.
Destinatari: alunni di varie classi.
Responsabile: prof.ri Grisafi Calogera – Vassallo Antonino- Cappello Vito
3.
LA MIA REGIONE TRA STORIA E CULTURA (Progetto multidisciplinare)
Finalità
Le finalità principali del progetto sono quelle di fare
interessare ragazzi al dialetto e alle tradizioni, di
farli avvicinare alla conoscenza di usi, costumi,
proverbi e detti siciliani, con lo scopo di inculcare
in loro la convinzione che “la conoscenza del
passato aiuta a vivere meglio il presente e pone
solide basi per la costruzione del futuro”.
Riconoscendo il valore formativo e culturale dello
studio del dialetto si è inteso progettare un percorso
didattico atto a perseguire le seguenti finalità:
•
aiutare gli alunni a riscoprire e ad amare le tradizioni proprie della loro terra;
•
acquisire padronanza della lingua dialettale;
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
108
recuperare la memoria di situazioni, ambienti, personaggi, canti, musiche, danze,
filastrocche;
•
valorizzare il senso di appartenenza alla propria comunità;
• riscoprire la Sicilia, centro del Mediterraneo e crocevia di popoli che hanno lasciato segni
profondi del loro passaggio;
• educare alla conservazione della memoria storica locale e regionale.
Obiettivi Educativi
•
Valorizzare il patrimonio di sapere e di esperienze di cui gli alunni, insieme alle loro
famiglie, sono portatori.
•
Favorire la socializzazione.
•
Prendere coscienza di sé, non solo come individuo, ma come appartenente ad un gruppo.
•
Vivere la scoperta e la valorizzazione del territorio culturale, storico e artistico di
appartenenza, attraverso un approccio immediato con la realtà topografica e architettonica
della nostra isola e della nostra realtà locale.
•
Saper interagire con le generazioni precedenti.
•
Richiamare l’attenzione degli alunni sul valore culturale delle tradizioni popolari.
•
Promuovere atteggiamenti costruttivi sulla ricerca delle proprie radici.
•
Avviare alla costruzione di identità culturali legate al territorio per un migliore e più
cosciente inserimento nella società del Duemila.
•
Valorizzare l’ambiente in cui si vive facendo riferimento alla tradizione e alla storia
locale.
•
Arricchire culturalmente le nuove generazioni, abituandole alla ricerca e
all’individuazione dei mutamenti linguistici.
Tempi di attuazione: L’attività si svolgerà durante le ore curricolari per l’intero anno
scolastico nelle proprie o altre classi in sostituzione dei colleghi assenti.
In questa prospettiva, per l’anno scolastico 2014/2015, il suddetto progetto sarà utilizzato
come un macroprogetto da cui poter estrapolare l’Unità di Apprendimento interdisciplinare
che verrà realizzata nelle varie classi durante le ore curricolari per l’intero anno scolastico.
Destinatari:
Fruitori del progetto saranno gli allievi di tutte le classi in cui si svolgerà l’ora integrativa.
Tale proposta è stata approvata dal Collegio dei Docenti del 11/09/2014.
Responsabile: Prof.ssa Bonaccorsi Vincenzina.
•
4.
LA MIA SCUOLA UN GIARDINO IN FIORE
Finalità
Il progetto intende dare spazio ad una attività formativa che stimoli negli alunni le loro
capacità di fare e di confrontarsi con gli altri per la realizzazione di un fine comune: LA MIA
SCUOLA UN GIARDINO IN FIORE.
Obiettivi
• Acquisire gradatamente fiducia nelle proprie capacità;
• avere cura delle cose comuni, proprie e altrui per sviluppare
il senso civico;
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
109
comprendere quali sono le fasi di progettazione di uno spazio verde;
costruire una mappa di un giardino;
realizzare un ciclo produttivo con fiori e piante coltivate;
saper accudire, raccogliere i semi, i bulbi, conservarli e riconoscerli, conoscere i
metodi di moltiplicazione;
• conoscere le caratteristiche di piante e fiori, arbusti;
• svolgere attività manuali ed esperienze riferite agli argomenti trattati, utilizzando
strumenti di lavoro appropriati e specifici;
• introdurre una didattica multidisciplinare in cui la coltivazione in cui la coltivazione
dei fiori e piante diventa lo strumento per le attività di tecnologia e scienze,ma anche
per quelle di educazione ambientale;
• promuovere l’abitudine al riuso e al riciclaggio.
Tempi di realizzazione
Le attività saranno svolte alcune in orario curriculare, con la collaborazione di tutti, e altre in
orario extracurriculare e saranno articolate in diverse sezioni:
• Accoglienza
• Progettazione
• Continuità
• Mercatino
L’attività si svolgerà durante le ore curriculari per l’intero anno scolastico nelle proprie e/o
nelle altre classi durante la sostituzione dei colleghi assenti.
Destinatari
Fruitori del progetto saranno gli allievi delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria
di I grado e le classi quinte della Scuola Primaria.
Responsabile: Prof. Marchese Vincenzo
•
•
•
•
5. PALLAVOLANDO
Finalità
L’attività motoria e lo sport hanno anche un ruolo importante ai fini
di un corretto utilizzo del tempo libero e, conseguentemente,
dell’allontanamento dei giovani da i pericoli e dai rischi che la
moderna società comporta (alcool, droga, paramorfismi, ecc.), per
compensare la vita sedentaria, per la prevenzione verso numerose
malattie cardio-vascolari e respiratorie. E’, infine, importante perché
il tempo scuola dà la possibilità di fruire dei locali delle istituzioni
scolastiche tutto il giorno, diventando in questo modo un centro di riferimento culturale
importante. Sulla scorta di tali premesse, la scuola o le società sportive devono porsi
razionalmente il problema dell’educazione giovanile. E con queste motivazioni che
l’Associazione Polisportiva Dilettantistica Volley Club Sciacca si propone di collaborare con
la Scuola Media Statale “A. Inveges” al fine di completare il percorso scolastico educativo e
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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sportivo degli alunni di codesta Scuola con tutta una serie di attività specifiche
all’apprendimento della pallavolo.
Obiettivi educativi
1. saper accettare le regole fondamentali della vita sociale e democratica;
2. saper collaborare e cooperare con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo comune;
3. saper confrontare le proprie opinioni ed accettare le critiche per migliorare sempre di più;
4. saper affrontare con la giusta serenità i risultati senza esaltarsi in caso di vittoria e senza
demoralizzarsi in caso di sconfitta.
Obiettivi didattici
Gli obiettivi didattici saranno realizzati attraverso interventi finalizzati all’affinamento di
abilità motorie generali e specifiche, secondo un intervento differenziato, a seconda dell’età
dei partecipanti, ma omologato ad una stessa linea metodologica: il gioco.
Obiettivi didattici generali
− Avviamento alla pratica della pallavolo
- Sviluppo delle capacità motorie
- Acquisizione della motricità specifica al gioco della pallavolo
Tempi di realizzazione: orario extracurricolare, per due volte la settimana, nel periodo
ottobre-maggio/giugno.
Destinatari: Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola media e intende tenere conto
dei differenti livelli di abilità raggiunti dai discenti, offrendo ad ognuno l’opportunità di
confrontarsi secondo le proprie possibilità di prestazione.
Responsabile: prof. Cannella Riccardo
6. A.S.D. ICARO BASKET
Obiettivo
Realizzare una sinergia significativa tra scuola e realtà
extrascolastica, che abbia come scopo lo sviluppo globale
dell’alunni
Tempi di realizzazione: orario extracurricolare, per una
volta la settimana, nel periodo ottobre-febbraio.
Destinatari: Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola
media e intende tenere conto dei differenti livelli di abilità
raggiunti dai discenti, offrendo ad ognuno l’opportunità di
confrontarsi secondo le proprie possibilità di prestazione.
Responsabile: prof. Cannella Riccardo
7. SICUREZZA E PREVENZIONE: “Sicuri di stare al sicuro”
Finalità
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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♦ Educare alla sicurezza secondo le norme dettate dal D.L.vo 626/94 – 81/2008 – 106/2009.
♦ Effettuare due prove di evacuazione durante l’intero anno scolastico.
Obiettivi
♦ Addestrare i ragazzi e gli operatori scolastici ad affrontare le situazioni di pericolo
facendo acquisire un “habitus” mentale che permetta, in caso di necessità, di rispondere
con comportamenti adeguati;
♦ Sviluppare negli alunni lo spirito di collaborazione e di solidarietà;
♦ Acquisire esperienze utili a definire un programma che si possa riproporre ogni anno a
tutte le classi della scuola;
♦ Conoscere tutti i locali della scuola;
♦ Conoscere la segnaletica della sicurezza;
♦ Conoscere il piano di evacuazione del nostro edificio scolastico;
♦ Saper leggere la piantina planimetrica della scuola e trovare la via d’uscita;
♦ Conoscere gli apparati del corpo umano e le modalità del pronto intervento;
♦ Far conoscere le istituzioni e le associazioni che, in ambito nazionale e locale, operano
nell’ambito della protezione civile.
♦ Lettura di testi specifici e visione di video – cassette.
Tempi di realizzazione: Il progetto sarà realizzato durante l’anno scolastico.
Destinatari: alunni apri - fila e serra-fila di tutte le classi.
Responsabile: prof.ssa Toto Paolina.
8. CINEFORUM” - SCUOLA AL CINEMA
Finalità
Rendere i ragazzi protagonisti di quella esperienza unica e
coinvolgente che è il Cinema, passando dalla semplice proiezione
all’offerta supporto educativo e culturale ed alla proposta di percorsi
differenziati per ogni fascia di età.
Obiettivi
♦ Formare ed educare i ragazzi all’immagine filmica, attraverso la scoperta attiva dell’arte
cinematografica, a partire dalla visione in sala di almeno tre film, appartenenti al
patrimonio culturale e contemporanei, proposti dall’Organizzazione di Cinequanon e
scelti secondo una logica di autonomia dagli insegnanti incaricati del progetto presso le
scuole.
Tempi di realizzazione: si prevedono tre proiezioni nell’arco dell’anno scolastico.
Destinatari: alunni di tutte le classi.
Responsabile: prof.ssa Marino Maria Alessandra
9. PROGETTO LETTURA: “IN LIBRERIA CON LE CLASSI” MONDADORI (Iniziativa nazionale per divulgare la lettura tra i
giovani dal 10 ottobre al 30 aprile).
Finalità
Il progetto permette agli alunni di prendere confidenza con il mondo dei
libri e alimentare la loro curiosità per la lettura.
Destinatari: classi prime
Responsabile: prof.ssa Marino Maria Alessandra
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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10. INTERVENTI DI PREVENZIONE, EDUCAZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE:
Progetto triennale “Sostegno alla Genitorialità e Prevenzione Disagio Giovanile - Legge
328/2000.
Finalità
• Prevenite il disagio giovanile
• Fornire sostegno alla genitorialità
Obiettivi generali
• Creare uno spazio di ascolto per alunni e genitori.
• Acquisire nuove competenze per meglio gestire la relazione
genitori-figli.
• Facilitare la comunicazione scuola -famiglia.
Azioni del progetto:
− Percorso formativo ed esperienziale con i genitori degli alunni delle III classi della scuola
secondaria di primo grado. Educazione alla sessualità (alunni classi terze)
− Sportello di ascolto: Destinatari: genitori e alunni di tutte le classi -Tempi di realizzazione: Il
progetto è triennale. Responsabile : Dott.ssa Ivana Piazza
− Screening ortopedico, odontoiatrico, oculistico, auxologico. Destinatari: alunni delle classi terze.
Responsabili: Dott.ssa Ferrara Daniela, Responsabile Ufficio Educazione alla Salute.
Referente: Prof.ssa Collica Maria)
11. “TRA PASSATO E PRESENTE” - Progetto per la dispersione scolastica e l’insuccesso
formativo
Finalità
• Ideare percorsi educativi e didattici che
possano offrire opportunità di apprendimento
a tutti gli alunni.
• Istituire relazioni umane che facilitino,
all’interno della scuola, il processo di
insegnamento- apprendimento.
• Integrare le diversità.
• Integrare scuola e territorio per dare risposte
significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori coinvolti nel
sistema formativo.
• Prevenire e recuperare la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo rafforzando le
abilità di base.
Obiettivi
• Acquisire un metodo di lavoro fondato sull’azione di ricerca e sull’apprendimento.
• Sviluppare capacità di gestione dei rapporti interpersonali e di modalità comunicative
organizzate e consapevoli.
• Sviluppare capacità di produzione e presentazione di prodotti materiali ed immateriali.
Tempi di attuazione: Ottobre/Novembre.
Destinatari: alunni di varie classi diverse che presentano disagio personale sia a livello socioaffettivo sia a livello cognitivo.
Responsabile: Prof.ssa Vitale Calogera.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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12. OLIMPIADI DEI GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO
Finalità
Sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica.
Obiettivi
Mettere a confronto allievi di diverse classi e di
diverse scuole.
Gareggiare con lealtà nello spirito della sana
competizione sportiva.
Offrire l’opportunità di partecipazione e integrazione e valorizzare le eccellenze.
Destinatari: classi prime, seconde e terze
Responsabile: prof.ssa Montalbano Antonietta
13. CORSI DI RECUPERO POTENZIAMENTO
Vengono realizzati nelle singole classi in orario curriculare dagli stessi
insegnanti della disciplina per intervenire, attraverso percorsi più specifici
ed individualizzati, su alcune competenze fondamentali quali:
Il metodo di studio, la comprensione e l’ascolto, le abilità logiche,
operative, espressive e della comunicazione. La metodologia di lavoro è
quella del gruppo di dimensioni più ridotte per favorire, nella fase
insegnamento - apprendimento, un rapporto più individualizzato fra docente e alunno. Le
attività didattiche sono calibrate secondo obiettivi ben definiti e comunque compatibili con le
esigenze degli alunni.
I corsi di recupero si svolgeranno dal 7 al 18 febbraio 2015:
1. recupero alunni che hanno riportato carenze nel 1° trimestre;
2. potenziamento alunni al fine di migliorarne le competenze.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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PROGETTI IN RETE – MANIFESTAZIONI- CONCORSI
INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO
Venerdì 31 ottobre 2013, nell'ambito delle attività programmate, si svolge, come di
consueto, l’inaugurazione dell'anno scolastico presso la Basilica della Madonna del
Soccorso con la celebrazione della Santa Messa.
Destinatari: alunni di tutte le classi
GIORNATA DEI DIRITTI DEL FANCIULLO - 20 novembre 3014 Destinatari: alunni a classi aperte
LA GIORNATA DELLA MEMORIA - 27 gennaio 2014 Finalità
• Mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato e impegnarsi affinché non
accada più.
• Educare persone libere e responsabili.
Obiettivi
• Far maturare il rifiuto di ogni discriminazione razziale, ideologica, politica, religiosa e
culturale.
• Far acquisire la consapevolezza che sì è tutti cittadini del mondo e che la "Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo" tocca ogni abitante della regione Terra.
• Dimostrare che si può collaborare in modo attivo alla possibile soluzione dei problemi
del mondo.
• Far apprendere e comprendere il Razzismo storico e attuale, in generale, e il Razzismo
nazista in specifico, che è antisemita, asociale, eugenetico, istituzionalizzato.
Destinatari: classi aperte
Referente: prof.ssa Collica Maria.
CONCORSO PREMIO “NICHOLAS GREEN”
Destinatari: Classi seconde e terze
Referente: prof.ssa Marino A.
LA GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA: 21 novembre
L’associazione “Cittadinanzattiva”, nell’ambito della Campagna Imparare sicuri, si propone di
sensibilizzare tutti coloro che vivono e operano nella scuola ai temi della sicurezza, per
contribuire allo sviluppo della “cultura della sicurezza” e all’adozione di comportamenti sicuri e
corretti.
Destinatari: alunni di tutte le classi
Referente: prof.ssa Toto P.
PREMIO G. FACCHETTI organizzato dall’INTER club di Sciacca
Destinatari: classi terze
Referente: prof.ssa Collica M.
CONCORSO – ROVESCIA LA FIABA 2Finalità: educare i giovani al sentimento, al rispetto reciproco e alle differenze.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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Obiettivo: cogliere e mascherare la presenza di stereotipi sessisti nelle fiabe per comprendere
il significato e proporre nuovi modelli per i giovani
Destinatari: classi aperte
Referente: prof.ssa Collica M.
CONCORSO - PREMIO TERRA E MARE
Finalità
Diffondere la conoscenza della cultura tra i giovani generazioni attraverso la creazione di
elaborati scritti o ideati per immagine volti a valorizzare e/o tutelare: l’ambiente e la
biodiversità; il patrimonio storico, artistico e monumentale; la cucina tradizionale e dei
prodotti alimentari locali; le tradizioni contadine, marinare e folkloristiche (compreso il
carnevale).
Destinatari: tutte le classi
Referente: prof.ssa Collica M.
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il 25 Novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne,
giornata istituita nel 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per
dar voce e spazio ad un dramma di portata mondiale, che si consuma sempre
più spesso all’interno della mura domestiche (ma non solo), senza
distinzione di età, ceto sociale e paese di origine.
Destinatari: classi terze
Referente: prof.ssa Collica M.
TELETHON
Finalità
L'impegno organizzativo di Telethon è concentrato nel finanziamento
della ricerca biomedica per combattere la distrofia muscolare e le altre
malattie genetiche.
Telethon esiste proprio per far progredire la ricerca su queste malattie
mettendo a disposizione fondi adeguati e vincolandoli a criteri di scelta rigorosi e competitivi.
Referente: prof.ssa Collica M.
TEATRO A SCIACCA:
1.
Spettacolo Teatrale in Lingua inglese con Attori Madrelingua per
studenti: Happy Days
2.
COMPAGNIA DELL’ISOLA: “Corda pazza” e “Giufà e la luna”
PROGETTI
RELATIVI
ALL’EDUCAZIONE
AMBIENTALE:
CONCORSO
-
PlayEnergy si rivolge a docenti e studenti per accompagnarli alla scoperta dell’energia,
motore della nostra vita e del nostro Pianeta. Il concorso sfida le classi a mostrare il loro
percorso energetico e mettersi in gioco. Durante le attività suggerite dal kit didattico, possono
essere create opere tecniche, creative, reportage, modelli, sistemi energetici funzionanti,
progetti di servizi… che raccontino il proprio personale universo-energia.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALIe
Finalità e obiettivi: Il progetto “Scuola Digitale – Lavagna” nasce per
sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle
tecnologie informatiche. A tal fine, si prefigge di fornire alle scuole
dotazioni tecnologiche composte da lavagna interattiva, proiettore integrato
e personal computer e un campione di contenuti didattici digitali da
sperimentare. La lavagna digitale svolge un ruolo chiave per l’innovazione
della didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di
integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in
modo trasversale alle diverse discipline.
Destinatari: tutte le classi
IL GIORNALE ON – LINE A SCUOLA: “Repubblica@cronaca a scuola”: iniziativa
nazionale assolutamente gratuita che dà ai ragazzi l’opportunità di leggere il giornale, scrivere
articoli e realizzare la pagina di un quotidiano proprio come una vera redazione.
Il giornalino d’Istituto e il concorso “Certamen Latinum” del Liceo statale “T.
Fazello” di Sciacca sono due attività destinate agli alunni delle seconde e delle terze classi che
hanno lo scopo di sviluppare e consolidare le competenze nella scrittura attraverso
l’elaborazione di un articolo da inserire nel giornale dell’istituto e nel produrre un
componimento o un commento, una presentazione di un lavoro grafico –pittorico in lingua
latina.
VALUTAZIONE DEI PROGETTI
L’autovalutazione di ogni singolo progetto avverrà sulla base dei seguenti indicatori:
• ricaduta positiva delle attività;
• innalzamento del livello d’istruzione;
• diminuzione dei fenomeni di ripetenza e di abbandono;
• congruenza tra obiettivi proposti ed esiti conseguiti.
Per poter proseguire il processo di valutazione, la scuola effettuerà un’attività di monitoraggio
tale da consentire una verifica periodica dei processi didattici attivati e dei risultati conseguiti.
La valutazione delle attività progettate e realizzate verrà effettuata mediante monitoraggio su
aspettative e grado di soddisfazione da parte di studenti, genitori e docenti.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D' ISTITUTO
PREMESSA
Le innovazioni legislative recenti (Legge 59/97 sull’autonomia scolastica) richiedono alla
scuola di dimostrare la propria produttività culturale, di diventare capace di valutare se stessa
e di essere disponibile a farsi valutare dagli altri.
Ma l’autonomia delle scuole per non trasformarsi in frantumazione autarchica del progetto
educativo richiede la definizione di standard nazionali, cioè di un “criterio di qualità, ossia di
un livello desiderato del servizio scolastico o del suo prodotto” ( B. Vertecchi, Verso la
definizione di standard per la formazione scolastica, Cede, 1997).
Un efficace sistema di valutazione dovrebbe consentire ad ogni scuola di potersi confrontare
con punti di riferimento nazionali o locali, di comparare i propri risultati con quelli ottenuti in
situazioni simili, di apprezzare gli eventuali miglioramenti (o peggioramenti) dell’azione
didattica in vista del servizio offerto e dei risultati ottenuti.
Il documento che riassume il piano dell’offerta formativa scolastica (il POF) non basta da solo
ad illustrare queste dinamiche: necessita di continui riadattamenti, alla luce di eventuali nuove
esigenze e/o bisogni e problematiche emersi, nell’ottica di una circolarità dell’informazione
improntata a criteri di obiettività e trasparenza.
Da qui l’importanza dell’autovaluzione, come habitus mentale da assumere, da un lato,
nell’ottica di una vera realizzazione personale (che è innanzitutto fedeltà al proprio ruolo) ma
che al contempo si realizzi in sinergia con le diverse componenti scolastiche per la verifica dei
risultati e la progettazione dei miglioramenti da apportare, al fine di garantire il successo
all’intero sistema. Un successo di squadra.
Partendo dai presupposti premessi, la valutazione del POF che si intende effettuare nella
nostra scuola riguarda sia le attività che i processi e tocca tutti i soggetti della scuola: alunni,
docenti, genitori, personale ATA e Dirigente Scolastico.
L’autoanalisi dell’istituto verrà effettuata, mediante appositi questionari, dal docente
incaricato della funzione- strumentale che trasformerà i dati raccolti in grafici da cui potrà
individuare sia i punti forti e deboli del sistema, sia il miglioramento della qualità dell’offerta
formativa.
IL PERCORSO OPERATIVO NEL DETTAGLIO
Elaborare un quadro specifico della situazione dell’istituto (rilevazione delle strutture, dei
servizi e delle risorse);
elaborare strumenti funzionali ad analizzare i processi ed i prodotti relativi alle attività che
si svolgono nella scuola;
rilevare le aspettative ed i bisogni dell’utenza e del personale scolastico;
evidenziare i punti deboli su cui far leva per impostare il percorso di miglioramento.
Le attività si svolgerà alla fine dell’anno scolastico mediante il monitoraggio del progetto
educativo per la valutazione e l’autovalutazione finale, sommativa e indicativa delle azioni di
miglioramento.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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La nostra scuola, come ogni anno, partecipa alla Prova nazionale durante l’esame di Stato
conclusivo del primo ciclo (19 giugno 2015)
Obiettivi della valutazione degli apprendimenti:
• promuovere un generale e diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti nel
nostro Paese, avendo riguardo, in particolare, agli apprendimenti di base.
Le Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del d.lgs.19 febbraio 2004, n.59, come
aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31 luglio 2007 costituiranno
riferimento per gli alunni delle classi prime e terze della scuola secondaria di I grado, per la
definizione delle prove e per la valutazione dei loro esiti.
In particolare per le classi terze si terrà conto degli obiettivi di apprendimento stabiliti dalle
Indicazioni per il curricolo relativamente alle due discipline (italiano e matematica)
considerate e la rilevazione avrà luogo mediante la prova scritta, a carattere nazionale,
compresa nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Gli esiti delle
rilevazioni, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola mediante le
fonti e gli strumenti previsti dalla programmazione d’istituto, potranno concorrere a costituire
la base informativa per la descrizione e la certificazione delle competenze al termine del
primo ciclo di istruzione.
Il procedimento di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
• AUTOVALUTAZIONE: analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati forniti al
Ministero, rilevazione sugli apprendimenti, elaborazione di un rapporto di autovalutazione.
• VALUTAZIONE ESTERNA: individuazione delle situazioni da sottoporre a verifica,
ridefinizione dei piani di miglioramento, azioni di miglioramento, rendicontazione sociale
• AZIONI DI MIGLIORAMENTO: definizione e attuazione degli interventi migliorativi
anche con il supporto dell’Indire o attraverso la collaborazione con università, enti di
ricerca, associazioni professionali e culturali;
• RENDICONTAZIONE SOCIALE: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti,
attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una
dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di
appartenenza.
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 2013, n. 80
•
Obiettivi e organizzazione dell'S.N.V.:
Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l'S.N.V.
valuta l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza
con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286. Esso si
compone dell'Invalsi, che ne assume il coordinamento funzionale, dell'Indire e del
contingente ispettivo.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA
Criteri per l’aggiornamento:
Tenuto conto che i docenti hanno diritto a cinque giorni di permesso retribuito, per anno scolastico,
per partecipare ad iniziative di formazione organizzate dall’amministrazione scolastica o riconosciute
dalla stessa, con l’esonero dal servizio, si darà la possibilità ai richiedenti, a rotazione, di parteciparvi
senza che ciò comporti oneri per la scuola. Per la sostituzione si applica la normativa sulle supplenze
brevi in vigore nei diversi gradi di scuola.
Proposta di formazione:
Essendo la formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale tutto, elementi essenziali del
processo di innovazione della Scuola e della qualità del servizio che la scuola stessa offre, e tenuto
conto dei bisogni formativi del personale rilevati con modalità diverse, si propone in merito il seguente
piano di lavoro da attuare nel corrente anno scolastico, previa disponibilità economica della scuola:
1.
CORSI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE SULL’OSSERVANZA DELLA LEGGE
SULLA PRIVACY (Codice in materia di protezione dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D. Lvo
196/2003).
Destinatari: dirigente, DSGA e personale ATA.
Finalità: Acquisire il rispetto della riservatezza.
Obiettivi: Informazione generale sulle norme della Privacy.
Periodo: Ottobre/Dicembre
Durata del corso: 2 ore
2.
EFFICACIA
ED
EFFICIENZA
NEI
SERVIZI
AMMINISTRATIVI:
gestione
amministrativo-contabile ed utilizzo dei software Argo (Argo fisco, bilancio, emolumenti, inventario,
Irap web), MIUR (Sidi), Vega Win e Infoschool (Tutti in classe, Scuola viva, Classe attiva).
Destinatari: personale non docente della scuola.
Finalità: La formazione si rivolge al personale ATA che ha l’esigenza di dover utilizzare software
specifici per l’organizzazione del proprio lavoro.
Obiettivi: Acquisizione di conoscenze innovative e strategie tecnico-operative.
Periodo: Ottobre/Giugno
Durata del corso: 50 ore
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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3. CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE SULLA SICUREZZA (in collaborazione
con il Responsabile della Sicurezza).
Destinatari: docenti e personale ATA.
Finalità: Il corso sarà basato sui contenuti minimi necessari per fornire ai soggetti interessati un primo
ed essenziale approccio alle problematiche della sicurezza e della sua gestione.
Obiettivi:
• Saper individuare le condizioni in cui si può manifestare il pericolo sul luogo di lavoro.
• Acquisire le conoscenze di base sulle misure di prevenzione sul luogo di lavoro con particolare
riferimento alle condizioni di esercizio e gestionali.
• Conoscere le misure di protezione disponibili nella scuola e saper utilizzare alcuni
presidi
elementari.
Periodo: Ottobre/Dicembre
Durata del corso: 2 ore
4. COMPILAZIONE PROGETTAZIONE CURRICULARE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Destinatari: personale docente della scuola.
Finalità: Il corso è finalizzato a migliorare le modalità di progettazione basandosi sulle Indicazioni
Ministeriali e sulla valutazione per competenze.
Periodo: ottobre
Durata del corso: 2 ore
5. NUOVE TECNOLOGIE
Destinatari: personale docente della scuola
Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e ha lo scopo di fornire informazioni utili sull’uso delle nuove
tecnologie.
Obiettivi:
• Rendere un efficiente servizio all’utenza.
• Uso della LIM.
• Uso del Tablet.
• Uso del Registro elettronico e formazione sullo Scrutinio on line.
Periodo: Ottobre/Dicembre
Durata del corso: 4 ore
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P.O.F. 2014/2015
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6. CORSO DI FORMAZIONE SULLA LIM
Destinatari: personale docente della scuola
Finalità: Il corso, organizzato dalla Ditta installatrice, si rivolge ai docenti per formarli sull'uso delle
nuove LIM.
Obiettivi: Rendere un efficiente servizio all’utenza.
Periodo: Ottobre/Dicembre
Durata del corso: 3 ore
7. STRATEGIE DIDATTICHE PER I BES E DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
Destinatari: personale docente della scuola
Finalità: Il corso, organizzato dal C.T.P., si rivolge ai docenti per fornire loro informazioni sui
disturbi dell’apprendimento in generale e sui BES in particolare e proporre strategie idonee.
Obiettivi: Acquisizione di maggiori conoscenze sui BES e relative strategie.
Periodo: Ottobre/Marzo
Durata del corso: 4 ore
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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INTEGRAZIONE ED INCLUSIVITÀ
Compito della scuola è educare la persona: ogni ragazzo ha bisogno di essere supportato a scoprire
il valore di se stesso, delle cose e della realtà. La realtà è fatta di persone, di fatti, di eventi del
presente e del passato. Attraverso la conoscenza delle discipline si può tracciare un percorso per
scoprire e conoscere queste realtà. La scuola deve sviluppare nei ragazzi soprattutto il rispetto di sé
e degli altri, le abilità e le competenze. La scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle
differenze si condivide l’unico obiettivo che è la crescita della persona.
Una scuola, quindi, in cui più soggetti concorrono alla costruzione di un progetto educativo
condiviso da tutti pur nella distinzione di compiti e funzioni in vista del fine comune, come
l’integrazione scolastica dei diversamente abili, si assume la corresponsabilità degli interventi e dei
risultati.
La scuola ed il Collegio dei Docenti (C.D.) nel rispetto delle proprie funzioni e della normativa
della legge quadro per l'assistenza e l'integrazione sociale dei disabili, affronta la problematica ad
essa relativa allo scopo di garantire "il pieno rispetto della dignità umana ed i diritti di libertà ed
autonomia e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella
società" (Costituzione art. 12- 13 -14).
Ulteriori chiarimenti sull’integrazione sono giunti con l'atto d’indirizzo del D.P.R. 24/02/94 relativo
al coordinamento delle attività e dei compiti spettati alle varie istituzioni operanti sul territorio, alla
definizione della Diagnosi Funzionale (art.3), del Profilo Dinamico Funzionale (art.4) e del P.E.P
(art.5).
Il principio ispiratore, che ha mosso il legislatore è la corretta integrazione degli alunni
diversamente abili assegnando più precise responsabilità alle varie componenti operanti in questa
direzione.
Pertanto il C.D. nel rispetto dei compiti assegnati ritiene che l’integrazione non può essere
demandata solo al sistema scolastico né ad una loro parte ma si deve agire in sinergia con le varie
istituzioni operanti sul territorio per non disperdere potenzialità economiche e professionali.
L'integrazione si raggiunge soltanto se all'alunno è garantita una reale partecipazione alle attività
didattiche. Vi è integrazione se si sviluppa apprendimento, inteso come modifica del
comportamento.
Per dare all'alunno le risposte adeguate ai suoi bisogni è necessario raccogliere il maggior numero
d'informazioni per organizzare correttamente gli interventi didattico - educativi e riabilitativi
coordinando tutto nel piano educativo personalizzato.
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“LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ”
Dalla lettura e dal commento delle “ Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità” si è preso visione del “Contesto come risorsa” in cui sono stati evidenziati i seguenti
punti:
a) la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (Legge n. 18 del 3 marzo 2009)
ha superato un approccio focalizzato solamente sul deficit della persona con disabilità, accogliendo
il “modello sociale della disabilità” e introducendo i principi di non discriminazione, parità di
opportunità, autonomia, indipendenza con l'obiettivo di conseguire la piena inclusione sociale,
mediante il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità e delle loro famiglie.
b) ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento. Dalla prospettiva sanitaria alla
prospettiva bio-psico-sociale(International Classification of Functioning, Disability and Health –
ICF): il modello introdotto come nuova classificazione internazionale del funzionamento della
Disabilità e della Salute, considera le persone non soltanto dal punto di vista sanitario,
promuovendone un approccio globale, bio-psico-sociale, che prende in considerazione i molteplici
aspetti della persona.
correlando la condizione di salute e il suo contesto, pervenendo così ad una definizione di
“disabilità” come ad “una condizione di salute in un ambiente sfavorevole”.
Sulla base delle nuove linee guida, quest’anno, verrà costituito il "gruppo di lavoro" che definirà il
progetto di vita che consente all' alunno disabile di avere un futuro.
La programmazione delle attività dell' alunno disabile sarà realizzata da tutti i docenti curriculari e
deve essere resa disponibile alle famiglie.
L'insegnante di sostegno non può essere utilizzato per svolgere altro tipo di funzioni, se non quelle
strettamente connesse al progetto di integrazione.
É ormai convinzione diffusa che non si dà vita ad una scuola inclusiva se al suo interno non si
avvera una corresponsabilità educativa diffusa e non si possiede una competenza didattica adeguata
ad impostare una fruttuosa relazione educativa anche con alunni con disabilità. Il diritto allo studio,
pertanto, deve essere inteso come successo formativo per tutti.
GLI STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Formulazione di un progetto: il Consiglio di Classe ha il compito di redigere una ipotesi di progetto
sull’assegnazione delle ore di sostegno necessarie (art. 41 D.M. 331/98) e sulla formazione delle
classi (D.M. 141/99).
Richiesta insegnante di sostegno: il Dirigente Scolastico, sulla base della diagnosi funzionale e
sulla base del progetto formulato dal Consiglio di Classe, inoltra al Direttore Scolastico Regionale
la richiesta delle ore di sostegno necessarie. Nel caso la situazione del ragazzo lo richieda è tenuto a
fare richiesta di ore di sostegno ulteriori in deroga al rapporto 1/138 (art. 41 e 44 D.M. 331/98).
Formazione delle classi: le classi in cui è presente un alunno in situazione di handicap non possono
superare il numero di 25 alunni (compatibilmente con l’organico approvato). Il Consiglio di
Classe tramite il Dirigente Scolastico, può richiedere al Direttore Scolastico Regionale la
formazione di classi con un numero non superiore a 20 alunni a condizione che dal progetto di
integrazione formulato dal tutto il Consiglio di Classe risultino le ragioni del minor numero di
alunni, le finalità che si intendono perseguire e le metodologie didattiche che si intendono attivare
(D.M. 141/99).
Assistente per l’autonomia e la comunicazione: se la gravità dell’handicap lo richiede il Dirigente
Scolastico deve inoltrare tempestivamente una richiesta all’Ente Locale (Comune per la scuola
materna, elementare e media; Provincia per le scuole superiori). Si tratta del c.d. assistente ad
personam (art. 42 e 44 DPR 616/77; art. 13 comma 3 Legge 104/92)
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La programmazione educativa individualizzata si baserà sulle seguenti direzioni:
1. Un clima della classe (non discriminatorio);
2. Le strategie didattiche e gli strumenti (apprendimento cooperativo, lavori di gruppo, il
tutoring,l'utilizzo di ausili informatici).
3. L'apprendimento-insegnamento (l'alunno protagonista dell'apprendimento qualunque siano le
sue potenzialità).
4. la valutazione, espressa in decimi e rapportata al P.E.I., deve essere considerata come
valutazione dei processi e non delle performance.
5. Personale ATA e assistenza di base.
Per conseguire l'obiettivo della piena integrazione degli alunni disabili, si dovranno predisporre le
condizioni affinché tutti gli alunni dispongano di servizi idonei a soddisfare le loro esigenze,
pertanto si provvederà alla formazione specifica degli operatori e alla richiesta di assistenti igienico
- sanitari che verranno forniti dal Comune.
La famiglia rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell'
alunno con disabilità, perché rappresenta la continuità fra l'educazione formale e quella informale,
pertanto si favoriranno degli incontri ripetuti, in vari momenti dell' anno scolastico.
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Per una corretta impostazione del P.E.I. il C.D. ritiene opportuno dare delle indicazioni di massima
attraverso l'osservazione dei seguenti punti:
1) acquisizione della scheda per la redazione della Diagnosi Funzionale in relazione alle aree
individuate per evidenziare le difficoltà e le potenzialità (parte strettamente medica);
2) acquisizione della scheda per la relazione del Profilo Dinamico Funzionale con relativi assi
d'intervento;
3) stesura vera e propria del P.E.I.
Per il punto 1 è compito dell'A.S.L. compilare la Diagnosi Funzionale.
Per il punto 2 il " Profilo Dinamico Funzionale" sarà stilato dal gruppo di lavoro composto
dall'unità multidisciplinare, dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati, con la
collaborazione dei familiari dell'alunno.
Per il punto 3 " Il P.E.I." è il documento nel quale sono descritti gli interventi ed equilibrati tra di
loro predisposti per l'alunno in situazione di handicap.
Il P.E.I. è redatto congiuntamente dagli operatori sanitari dal personale insegnante curriculare e di
sostegno in collaborazione con i genitori. Tiene inoltre presente i progetti didattico educativi
riabilitativi di socializzazione individualizzati; nonché le forme d'integrazione tra attività
scolastiche ed attività extrascolastiche.
Il C.d.C. sarà così in condizione di avere in un unico documento tutte le indicazioni
didattico educativo riguardanti l'alunno e le metodologie da adottare.
Per attuare correttamente quanto programmato nel P.E.I. si dovrà avere una partecipazione attiva di
tutto il personale della scuola.
Nel corso di riunioni periodiche gli operatori verificheranno i livelli di sviluppo raggiunti dagli
alunni nelle varie aree d'intervento.
E' necessario inoltre il coordinamento tra la programmazione personalizzata dell'alunno
diversamente abile e l'insieme dell’attività sviluppate nella classe.
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Strutturazione degli interventi
Data la costante presenza nell’istituto di alunni diversamente abili (quest’anno, infatti, sono undici
con disturbi psicofisici), la scuola, intende perseguire le seguenti finalità:
- Favorire l'affermazione della cultura della solidarietà nei confronti del "diverso";
- prevenire il disadattamento e l'emarginazione sociale degli alunni che vivono situazioni di
svantaggio dovute a particolari problemi di sviluppo socio affettivo;
- favorire l'assunzione di un ruolo sociale attivo e produttivo dei soggetti disabili;
- favorire l'acquisizione delle strumentalità di base necessarie alla lettura della realtà socio
ambientale.
Organizzazione del servizio
Per meglio organizzare il servizio sono previsti i seguenti interventi operativi:
a) Incontro fra i docenti di sostegno della scuola per individuare, attraverso l'esame della
documentazione disponibile, i bisogni e le caratteristiche psicofisiche degli alunni neoiscritti
nelle classi prime e le eventuali iscrizioni nelle classi successive.
b) Incontro fra i singoli docenti e i genitori degli alunni disabili per rilevare informazioni
significative sull'anamnesi familiare e personale.
c) Costituzione e convocazione del gruppo di studio e di lavoro della scuola per:
• Esaminare la situazione generale della scuola in relazione al numero degli alunni disabili
secondo la tipologia e gravità e le classi coinvolte.
• Analizzare i risultati dei test d’ingresso e attraverso l'osservazione sistematica del
comportamento degli allievi in classe, aggiornare i dati (coinvolgendo tutti gli altri operatori)
nelle D.F. e nei P.D.F. in relazione alle verifiche effettuate.
• Stabilire il numero d'ore d'attività di sostegno per ogni allievo, in ordine alla gravità del caso.
• Stabilire come utilizzare gli operatori dei servizi di assistenza di base con titolo di
specializzazione presenti nella scuola nel processo d’integrazione per una più articolata
assistenza all’autonomia. L’utilizzo degli operatori e i compiti verranno specificati nei singoli
PEI.
Organizzare servizio di trasporto gratuito per disabili, e programmare l’acquisto o l’uso di
strumenti, mezzi e sussidi per una corretta azione d’integrazione.
• Verificare la disponibilità di risorse umane materiali e finanziarie messe a disposizione della
scuola o dagli Enti Locali o da associazioni, per l'eventuale finanziamento di progetti formativi
finalizzati all'integrazione.
• Definire le linee programmatiche dei singoli P.E.I. individuando gli obiettivi e gli interventi
medico specialistici e scolastici più adatti a rimuovere i possibili ostacoli.
• Promuovere attività parascolastiche a favore dei soggetti disabili finalizzati alla conoscenza del
territorio.
Indicazioni per la compilazione del piano educativo individualizzato dei consigli di classe
I consigli di classe nella programmazione educativa individualizzata attueranno gli interventi
didattici per una conduzione armonizzata e condivisa da tutta la classe.
La programmazione comprenderà una parte generale in cui verranno individuati gli obiettivi
educativi generali; ogni docente presenterà il proprio programma concordato con il Consiglio di
Classe e l’insegnante di sostegno.
I Consigli di Classe, dopo avere fissato gli obiettivi educativi e didattici della classe esamineranno
la situazione specifica degli alunni disabili per trovare dei "punti di contatto" fra le abilità possedute
e i livelli di competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi.
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Se è basso il divario fra le capacità possedute e quelle individuate dal curricolo di classe, il
Consiglio elabora un percorso individualizzato che ricalca gli obiettivi educativo didattici della
classe, ma utilizza contenuti semplificati o ridotti e strategie metodologiche adeguate.
Se il divario risulta, invece, piuttosto ampio, perché il soggetto ha una disabilità grave che non gli
consente di seguire le normali attività didattico educative, il Consiglio elabora un percorso
individualizzato finalizzato al conseguimento di obiettivi formativi e didattici il più possibile in
linea con la programmazione di classe e caratterizzato da una serie di tappe ordinate in sequenza
attraverso le quali ogni alunno, partendo da conoscenze ed abilità elementari, acquisisce
competenze via, via sempre più complesse.
Strategie metodologiche
Dopo aver fissato gli obiettivi formativi e quelli didattici specifici semplificati o ridotti il Consiglio
di Classe:
• individua le modalità di semplificazione e adattamento dei contenuti (Libri di testo, schede
strutturate ecc.) degli strumenti e dei mezzi (materiale strutturato e in genere, sussidi
multimediali);
• determina i modi di coordinare e personalizzare gli interventi sulle problematiche educative,
psicologiche, affettive e interpersonali nella gestione delle situazioni più difficili (Aggressività,
iperattività, depressione, deficit d'attenzione e di autostima);
• attiva gli altri alunni della classe per costruire reti amicali di supporto (gruppi d'apprendimento e
tutoring, role-playing);
• definisce le metodologie e le tecniche più idonee a favorire l'apprendimento di tutti gli alunni
disabili;
• consiglia strategie d'autogestione nello studio e nel lavoro scolastico e domestico.
Attività di sostegno
I docenti di sostegno rappresentano una risorsa aggiuntiva per condurre con maggiore efficacia
l'azione educativo didattica del Consiglio di Classe, in ragione del fatto che è un insegnante della
classe. Questa risorsa in più va utilizzata al meglio soprattutto per la sua specifica competenza in
didattica differenziata ed in particolare per la sua idoneità ad intervenire, su alunni affetti da
particolari patologie.
Il suddetto personale nelle ore settimanali d’attività integrativa individuate dal Consiglio dì Classe
in base ai deficit di area, opera con i docenti curriculari in compresenza in base alle linee
organizzative stabilite dal P.E.I.
Ogni singolo docente inoltre, mantiene i rapporti con le famiglie del proprio alunno e con gli
operatori extrascolastici degli altri Enti o associazioni interessati all'attività integrativa, al fine di
coordinare meglio i singoli interventi a favore degli alunni.
Attività di verifica e valutazione
La verifica dei risultati ottenuti dagli allievi, verrà fatta in itinere e alla fine di ogni attività di
apprendimento. Sul piano dell'integrazione avrà una cadenza periodica trimestrale per opera del
gruppo di lavoro; mentre la valutazione sarà rapportata ai livelli di partenza degli stessi secondo
descrittori e indicatori fissati l'inizio d'ogni anno scolastico, caso per caso.
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Valutazione degli alunni con disabilità
Per la valutazione degli alunni con disabilità si dovrà tener conto, oltre che del comportamento,
anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato. Inoltre
si prevede, per gli alunni disabili, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti
alle loro abilità acquisite nella discipline oggetto d’esame e idonei a valutare il progresso
dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
TABELLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE
VOTO IN DECIMI
10
9
8
7
6
5
SIGNIFICATO
Completa padronanza degli
obiettivi di apprendimento.
Autonomia pienamente raggiunta.
Partecipazione ottima e
continuativa.
Pieno raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento.
Autonomia acquisita
efficacemente.
Partecipazione molto attiva.
Buono il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento.
Autonomia adeguata.
Partecipazione attiva.
Discreto (più che sufficiente) il
raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento. Autonomia in
evoluzione.
Partecipazione abbastanza attiva.
Raggiungimento degli obiettivi
minimi di apprendimento.
Autonomia da sostenere.
Partecipazione parziale.
Parziale raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento.
Autonomia limitata.
Partecipazione scarsa.
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GIUDIZIO
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
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PIANO PER L’INCLUSIVITÀ
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’
e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti.
Una scuola che risponde al bisogno di un alunno
con delle specificità che si differenziano
da quelle della maggioranza
degli alunni ‘normali’ della scuola.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere
sul binario del miglioramento organizzativo
perché nessun alunno sia sentito come non appartenente,
non pensato e quindi non accolto.
P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione. Master “Didattica e Psicopedagogia per i Disturbi
Specifici di Apprendimento” Facoltà di Scienze della Formazione- Università di Bologna
GRUPPO DI LAVORO G.L.I.
COMPONENTI
Il gruppo di lavoro risulta composto dai seguenti membri di diritto:
Presidente: Arch. Giovanni Marino D.S.
Coordinatore: Prof.ssa Tulone Maria Teresa
Componenti docenti di sostegno: Prof.ri Lundari Francesca, Vinci Enza, Tulone Alfonso
Componenti docenti: Prof.sse Misuraca Inella, Loredana Cafà, Marino Maria Alessandra, Arcuri
Giuseppina, Bonaccorsi Vincenzina.
Componente A.S.P.: dott. Nicola Testoni, dott. Calogero Maniscalco.
Componente Ente Comunale: Dr. Bice Fazio e Ass. Campione Daniela.
Assistenti all’Autonomia: Sig.ra Musumeci Laura e russo Agostina.
Rappresentanti dei genitori:Sig.ri Di Martino Patrizia, Guirreri Anna Lisa, Giordano carmela,
Russo Anna Maria, Caruana Elisabetta, la Bella Giuseppe, Napoli Francesca, Bentivegna Giusy,
Lanza Nicoletta.
COMPITI
• Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
• Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con
azioni strategiche dell’Amministrazione;
• Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione
delle classi;
• Rilevazione monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli Glh operativi sulla base delle
effettive esigenze, ai sensi dell’art.1, c. 605, lettera b, della legge n. 296/2006, tradotte in
sede di definizione del PEI come stabilito dall’art. 10, c. 5 della legge 30 luglio 2010 n. 122;
• Elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).
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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L'INCLUSIVITÀ
PREMESSO CHE:
-”L'istruzione inclusiva è ormai una necessità di base. Dobbiamo porre i nostri concittadini
più vulnerabili al centro delle nostre azioni volte a consentire a tutti di vivere meglio,"
(AndroullaVassiliou, Commissario europeo responsabile per l'Istruzione, la cultura, il
multilinguismo e la gioventù).
- il concetto di "Inclusione" si applica a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter
partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimenti e
partecipazione sociale;
- Il modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, considera la
persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di
funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni
Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.
- La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano
adeguata e personalizzata risposta”.
- leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo Speciale (B.E.S)
può far fare alla Scuola un significativo passo in avanti verso la piena inclusione;
- il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macro-categoria che comprende dentro di sé tutte
le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni di disabilità riconducibili
alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi specifici sia le altre situazioni di
problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto
socioeconomico, ambientale, linguistico-culturale..
-Il “Bisogno educativo speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma come una dimensione
pedagogico-politica;
- le recenti disposizioni ministeriali sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del
team docenti e del consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES; ai
docenti non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di
problematicità.
- l’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione anche ad
alunni non compresi prima nella legge 104/92 e poi nella Legge 170/2010, e’ una scelta importante
che favorisce politiche scolastiche più eque ed inclusive: alunni che prima non erano individuati
come portatori di bisogni e tutelati in questo senso, ora lo possono essere;
VISTO CHE:
- la presenza di alunni con bisogni educativi speciali nella Scuola Media “Inveges”diSciacca ha
assunto una dimensione strutturale ed una rilevanza numerica significativa;
CONSIDERATO CHE:
1. Nel P.O.F. della scuola deve essere esplicitato in modo chiaro il concreto impegno
programmatico per l’inclusione relativamente:
- all’insegnamento curricolare,
- alla gestione delle classi,
- all’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,
- alle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
2. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 – in modo chiaro dichiara che la presa in carico dei BES debba
essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
3. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e
valutare il grado di inclusività della scuola per:
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- accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi;
- predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;
- promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli;
4. l’inclusione necessità di un pensare “un progetto di classe”, dove il sistema classe sia percepito
quale luogo di “programmazione educativa” a cui si chiede di leggere e riflettere
“pedagogicamente” sulla realtà “classe” per poi impostare un serio lavoro di team, che, partendo dai
reali bisogni dei singoli/della collettività, sia in grado di fornire risposte realistiche ed adeguate a
tutti e ad ognuno;
5. ciascun docente dovrà predisporre il proprio piano di lavoro educativo e didattico, sulla base del
piano annuale d’Istituto, del POF e sulle scelte educative individuate dal consiglio di classe in base
all’analisi della situazione complessiva di partenza della classe stessa, in modo da dare risposte
concrete ai bisogni specifici evidenziati.
Si elabora il seguente Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
0
0
9
9
0
0
0
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
0
1
0
0
19
2,71%
9
9
1
Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
Totali
% su popolazione scolastica
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
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SI
SI
SI
NO
NO
NO
131
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
A. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
SI
SI
SI
NO
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
B. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
ATA
Altro:
C. Coinvolgimento famiglie
D. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
E. Rapporti con privato
sociale e volontariato
F. Formazione docenti
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativo-
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Sì / No
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
SI
SI
NO
SI
NO
SI
NO
NO
SI
NO
NO
SI
NO
NO
SI
SI
NO
NO
SI
NO
NO
NO
SI
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didattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
1
X
NO
NO
NO
NO
2
3
4
X
X
X
X
X
X
X
X
X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Modalità operative
Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di:
1 - ALUNNI CON DISABILITÀ (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
Uno dei genitori deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio
Sanitario Nazionale. Il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo) redige il PDF e il PEI da portare
all’approvazione del G.L.I. .
2 -alunni con “DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI” certificati o meno.
La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PEP (Piano didattico Personalizzato). Nel PEP
sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C decide di adottare per
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l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano
opportuni. Il PEP va consegnato dal coordinatore e alla segreteria didattica che provvederà ad
inoltrarne copia alla famiglia,
3 - ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO,CULTURALE E
DISAGIOCOMPORTAMENTALE/RELAZIONALE.
Questi alunni sono segnalati dagli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il
docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, inviterà i docenti del C.d.C. a compilare la
“Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che
riterranno necessari. Per i casi rilevati, il C.d.C. pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il piano
personalizzato.
Soggetti coinvolti : Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul territorio.
Risorse umane d’istituto:
Coordinatore BES: : collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere:
-Coordina le attività previste per gli alunni BES;
-Coordina i lavori pe la stesura del PAI;
-Predispone la modulistica,
-Formula azioni di formazione per il personale e progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto .
- Creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, ---Propone
materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche).
-E’ referente per i rapporti interistituzionali e partecipazione al gruppo CTS provinciale.
Referente alunni DSA
collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere :
-azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area sostegno
-azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale
-Per organizzare le attività di sostegno,
-Richiedere la convocazione del Gruppo di lavoro,
-coordinare il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività.
-aggiornare sull’andamento generale degli alunni certificati
Referente alunni con disabilità e per le attività di sostegno :
collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per :
-svolgere azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione.
-Pianificare gli incontri famiglia - docenti
-Provvedere all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C,.
-Consegnare la documentazione in possesso della scuola al CdC, nel primo consiglio.
-Coordinare la compilazione del Piano Educativo Personalizzato
-Svolgere azione di supporto didattico metodologico ai docenti.
-Svolgere azione di coordinamento dei laboratori della scuola e di monitoraggio delle attività.
Referente alunni stranieri
collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per :
-svolgere azione di accoglienza e orientamento degli alunni
-coordinare gli incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale
-coordinare la stesura dei PEP
Altre figure di supporto
Personale ATA,
Figure strumentali per gli alunni;
Coordinatore commissione accoglienza /orientamento,
Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto ,
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
134
Docenti per le attività di sostegno ,
Coordinatori di classe,
Organi collegiali
Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione ( G.L.I.)svolge i seguenti compiti:
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici
3. Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” (P.A.I.)
6.Interfaccia con CTS e servizi sociò-sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc.
Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”.
Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate
alla scuola.
Consiglio di Classe
Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuno elaborare una PEP
2. Coordinarsi con il GLI
3. Di mettersi in Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti
4. Predisporre il PDP ed eventualmente le misure compensative e dispensative per i DSA sulla base di
documentazioni cliniche o di considerazioni pedagogiche e didattiche; nonché di definire, monitorare e
documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli
alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere
firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.
Gruppo di Lavoro Operativo per alunni con disabilità(già GLHO)
Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti
curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, A.E.C. se
richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile.
Funzioni:
-progettazione e verifica del PEI;
-stesura e verifica del PDF.
-individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli
strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
Collegio dei Docenti
-Discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES.
- All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività
da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
- Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
a) principi della valutazione inclusiva:
■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni;
■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione;
■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design dando così a tutti
gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di
conoscenza;
■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e particolare delle
politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni;
■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole;
■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
135
valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento;
■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare
l’apprendimento e l’insegnamento;
■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando – quanto più possibile
–l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento che
promuovono l’inclusione nelle classi comuni;
b) Indicatori per la valutazione inclusiva.
Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione,il
grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano il
livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medesime opportunità di partecipare alla
propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”); il
livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le procedure di
valutazione che riguardano i propri figli”);
il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità di
apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione alle effettive strategie
d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l’alunno e per se stessi”).
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti
gli alunni.
"L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli
stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle
strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola
dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le
ragioni del soggetto."
Le modalità di valutazione degli alunni faranno riferimento a :
a) principi della valutazione inclusiva:
■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni;
■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione;
■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design dando così a tutti
gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di
conoscenza;
■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e particolare delle
politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni;
■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole;
■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la
valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento;
■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare
l’apprendimento e l’insegnamento;
■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando – quanto più possibile
– l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento che
promuovono l’inclusione nelle classi comuni;
b) Indicatori per la valutazione inclusiva.
Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione,
il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano
il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medesime opportunità di
partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e evoluzione dei propri
obiettivi di apprendimento”);
il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le
procedure di valutazione che riguardano i propri figli”);
il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità
di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione alle effettive strategie
d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l’alunno e per se stessi”).
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
136
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona
Attraverso :
Attività laboratoriali
Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
Tutoring
Attività individualizzata (masterylearning)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Organizzazione degli interventi attraverso:
· coordinamento dell'assistenza specialistica
· diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTS e da soggetti istituzionali, e non, presenti sul
territorio
· valorizzazione delle esperienze pregresse
· organizzazione di laboratori in piccoli gruppi assegnando ruoli e funzioni in base alle
professionalità presenti nella scuola:
o Laboratorio artistico
o Laboratorio musicale
o Laboratorio linguistico
o Laboratorio drammatizzazione
o Laboratorio cinematografia creativa (visione di film e dibattito e produzione)
· coordinamento delle attività di alternanza scuola lavoro degli alunni con BES ed attivazione di funzioni di
Tutoring
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente
per i Bes per condividere interventi e strategie nella redazione del PdP.
In particolare:
a) Presenza di rappresentanti delle famiglie e delle associazioni di famiglie nelle attività del GLI.
b) Partecipazione dei dipartimenti e dei consigli di classe ala redazione del PAI;
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi
attraverso:
· la condivisione delle scelte effettuate
· l’individuazione di bisogni e aspettative
· l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni
· il coinvolgimento nella redazione dei PDP
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
· Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
rispondere ai bisogni individuali
monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
monitorare l'intero percorso
favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
137
Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.La
scuola, sede del Centro Risorse contro la Dispersione Scolastica e la Frammentazione Sociale, potenzierài
servizi di sportello per le varie componenti scolastiche e l’attivazione del “Centro 2You” quale centro
diaggregazione giovanile. Visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè
leproposte didattico formative per l'inclusione si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntivecostituite
anche da docenti in esubero da utilizzare come risorse interna per sostenere gli alunni inparticolari difficoltà.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
La scuola utilizza per l’inclusione scolastica le seguenti risorse aggiuntive:
PON - Piano Integrato 2013-14 - Progetti d’Istituto.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
COMMISSIONE ACCOGLIENZA/ORIENTAMENTO
-accompagnamento dei ragazzi in ingresso;
-inserimento di alunni nel mondo del lavoro attraverso attività di alternanza scuola/lavoro
-orientamento professionale attraverso stage e progetti PON dedicati.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 15.10.2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29.10.2014
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
138
Interventi di recupero per alunni in situazione di disagio
ambientale o scolastico
La nuova riforma L. 53 del 2003 nelle indicazioni nazionali dei piani di studio
personalizzati dice che la scuola ”eleva il livello di educazione e di istruzione di ciascun
cittadino…….accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura”
ed è inoltre tenuta a garantire a tutti i suoi alunni il “diritto personale, sociale, civile
all’istruzione ed alla formazione di qualità”.
Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges” ha da sempre assunto come
compito prioritario lo sviluppo della persona prestando sempre più attenzione a quegli alunni
che per vari motivi: sociali, personali, di apprendimento e di relazione si trovano a rischio di
insuccesso scolastico o di devianza sociale; alunni che con il loro comportamento e stili di
vita manifestano un “disagio”.
Col termine disagio si nasconde in realtà una precisa sindrome “una spiccata difficoltà del
minore a diventare adulto nella società occidentale contemporanea”; il disagio non è un fatto
accidentale ma è un aspetto presente nelle società complesse.
La “famiglia normale” elemento di base costitutivo della nostra società, oggi, non fa altro
che riflettere e trasformare il “disagio sociale” in “disagio familiare”.
La caratteristica del nostro tempo è la velocità con cui mutano i modelli valoriali, culturali
e comportamentali di riferimento; notevole, pertanto, è l’influenza dei mass media nel
proporre stili di vita, atteggiamenti linguaggi che non sempre rispecchiano la realtà ed il
vissuto quotidiano.
I genitori sono pertanto chiamati a filtrare un’infinità di messaggi che raggiungono e
spesso travolgono se stessi e i loro figli e non sempre sono in grado di proporre stili di vita
alternativi a quelli imposti da una società edonistica a materialistica.
Di conseguenza quando agli adolescenti mancano punti di riferimento definiti e vie sicure
da seguire più difficoltosa e la loro crescita; avvertono, così, uno stato di smarrimento ed
insicurezza reagendo a volte con atteggiamenti di disimpegno, deresponsabilizzazione,
bullismo.
Per gli adolescenti, in ogni caso, la famiglia e la scuola rimangono i punti di riferimento
più sicuri per affrontare e superare il disagio manifestato perché sono in grado di offrire
uno spazio affettivo cognitivo relazionale che garantisca una crescita serena ed armoniosa
per lo sviluppo della propria personalità.
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
La nostra scuola, pur essendo cosciente che il disagio ha origini complesse e investe tutta
la società civile con connotazioni di carattere economico-sociale, didattico - pedagogico,
intende dare il suo contributo per alleviare il problema utilizzando tutte le risorse disponibili
attraverso interventi basati sulla discriminazione positiva “dare di più a chi ne ha di meno”
così da prevenire l’insuccesso scolastico attraverso una riqualificazione dell’azione didattica.
Pertanto tenendo conto delle esperienze pregresse, propone l’attuazione di progetti che
abbiano come obiettivi generali:
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
Individuazione dei bisogni
Rendere amiche le mura della scuola.
Migliorare la comunicazione scuola famiglia.
Diffondere l’attitudine all’ascolto dei problemi adolescenziali.
Realizzare sistemi di rilevazione dei bisogni degli alunni.
Bisogno di recuperare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità
Bisogno di sapersi relazionare positivamente con compagni e insegnanti
Bisogno di recuperare abilità di base
•
•
•
•
•
•
•
Obiettivi da perseguire e risultati attesi
Motivare gli alunni ad una frequenza continua ed attiva.
Promuovere l’autostima.
Motivare l’impegno e l’assunzione di responsabilità.
Sviluppare competenze relazionali.
Promuovere la fiducia nelle personali capacità .
Riconoscere al ragazzo il diritto allo studio.
Rimuovere gli effetti negativi di condizionamenti socio-economici-culturale
dell’ambiente familiare.
• Decondizionare il disagio culturale dovuto a scarsità di stimoli.
• Migliorare la qualità del servizio scolastico promuovendo azioni educative e didattiche
in sintonia con i bisogni di tali allievi .
• Offrire agli alunni svantaggiati le basi formative e una cultura più solida.
• Attivare i servizi socio-psico-pedagogici adeguati
• Favorire il “relazionarsi” con l’ambiente circostante
Si è così affidato l’incarico alla Funzione Strumentale prof.ssa Schittone Paola, con il
compito d’intervento e prevenzione del fenomeno attraverso un’indagine conoscitiva delle
cause e della tipologia del disagio presente nella nostra scuola, che effettuerà mediante la
somministrazione di uno screening d’istituto, con test compilati dai coordinatori delle classi
prime e seconde e terze.
Dalla raccolta e dalla analisi dei dati è stato programmato il progetto “TRA PASSATO E
PRESENTE” per la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo.
Attraverso la strategia dei progetti si coinvolgeranno il maggior numero di ragazzi in attività
ludiche operative facendogli vivere la scuola in una veste meno istituzionale e più vicina alle
loro esigenze. Le attività saranno prevalentemente laboratori ali e in ore extracurricolari
giacché queste hanno sempre avuto a livello educativo formativo una notevole valenza
educativa - formativa.
Anche quest’anno la nostra scuola, ha attivato lo “Sportello ascolto studenti” che ha
come obiettivo prioritario quello di prevenire, con il supporto informativo e consulenziale
•
•
•
•
•
•
•
140
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
dello psicologo, disagi e comportamenti a rischio degli alunni, promuovendo e diffondendo
una cultura della prevenzione, attraverso l’incontro tra studenti e docenti.
VALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTO - DSA
ALUNNI
CON
DIFFICOLTÀ
SPECIFICA
DI
Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate
per la prima volta viene dettata una disciplina organica, con la quale si prevede che, in sede
di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e
compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari
situazioni ed esigenze personal i degli alunni.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le uscite didattiche, le visite guidate, le visite a musei, la partecipazione a manifestazioni
culturali di vario genere e le altre iniziative sono da considerarsi importanti attività educative e
formative complementari, capaci di suscitare interessi motivati per l’apprendimento e non di
semplici occasioni di evasione dallo studio.
Tali attività offrono, infatti, agli alunni l’opportunità di arricchire il proprio patrimonio
culturale e di sviluppare la socializzazione e lo spirito di gruppo.
Fanno quindi parte del tempo scuola e possono essere conteggiate nel monte orario annuale
degli alunni.
In considerazione dell’orientamento della scuola verso lo studio dell’ambiente, del territorio e
del patrimonio culturale, viene programmata la partecipazione degli alunni a varie uscite in
orario antimeridiano nell’ambito cittadino o nelle città vicine e viaggi di istruzione di più
giorni.
− Le classi prime parteciperanno ai viaggi d’istruzione per la durata di un giorno nelle
località turistiche e artistiche della Sicilia occidentale in riferimento a quanto programmato
nell’ambito delle riunioni dei consigli di classe: Palermo – Monreale / Trapani – Erice.
− Le classi seconde parteciperanno ai viaggi d’istruzione per la durata di due o tre giorni
nelle località turistico e artistiche della Sicilia orientale: Catania – Taormina/ SiracusaNoto – Modica – Ragusa: due giorni, in riferimento a quanto programmato nell’ambito
delle riunioni dei consigli di classe.
− Le classi terze parteciperanno ai viaggi d’istruzione della durata di 4/5 giorni presso le
seguenti località: Roma/ Toscana- Umbria/ Puglia /Trentino in riferimento a quanto
programmato nell’ambito delle riunioni dei consigli di classe.
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
CALENDARIO
CLASSI PRIME
Classe
IA
IA
IA
IA
IA
IA
IB
IB
IB
IB
IB
IB
IB
IC
IC
IC
IC
IC
IC
IC
ID
ID
ID
ID
ID
ID
ID
ID
IE
IE
IE
IE
IE
IE
IE
IE
IF
IF
IF
IF
Data / Periodo
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Itinerario / Località
Segesta, Erice, Selinunte
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso lab. di ceramica, legno, aziende ittico-conserviere.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Archi di Pane di S. Biagio
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Moneale.
Presepi locali della Sicilia
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso lab. di ceramica, lavoraz. di materiali nel territorio
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Visite presso sedi istituzionali
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Palermo, Orto Botanico,Palazzo dei Normanni, Gior. di Sicilia.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Agrigento, Templi, Casa di Pirandello, Museo.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Archi di Pane di S. Biagio
143
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
IF
IF
IF
IG
IG
IG
IG
IG
IG
IG
IH
IH
IH
IH
IH
IH
IH
II
II
II
II
II
II
II
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Corso dell'anno
II A
II A
II A
II A
II A
II A
II A
II A
II A
II B
II B
II B
II B
II B
II B
II B
II B
II B
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Archi di Pane di S. Biagio
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Archi di Pane di S. Biagio
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
Trapani,Segesta, Erice, Selinunte, Cave di Cusa.
Palermo, Monreale.
Presepi locali della Sicilia
Archi di Pane di S. Biagio
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite del territorio di Sciacca: biblioteca, mostre, quartieri.
CLASSI SECONDE
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite az. agricole, laterizi, stab. ittici, museo del giocattolo.
144
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
II C
II C
II C
II C
II C
II C
II C
II C
II C
II D
II D
II D
II D
II D
II D
II D
II D
II D
II E
II E
II E
II E
II E
II E
II E
II E
II E
II F
II F
II F
II F
II F
II F
II F
II F
II F
II G
II G
II G
II G
II G
II G
II G
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
145
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
II G
II G
II H
II H
II H
II H
II H
II H
II H
II H
II H
II I
II I
II I
II I
II I
II I
II I
II I
II I
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Dicembre
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo - Maggio
Corso dell'anno
III A
III A
III A
III A
III A
III A
III A
III A
III A
III B
III B
III B
III B
III B
III B
III B
III C
III C
III C
III C
III C
III C
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende biologiche, Casteltermini, Centrale Priolo.
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
Taormina Siracusa - Noto
Presepi
Archi di Pane di S. Biagio
Visite presso sedi istituzionali
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Visite presso aziende agricole, laterizi, stabilimenti ittici
CLASSI TERZE
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Calabria, Campania
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Visite nel territorio di Sciacca e zone limitrofe
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Archi di Pane di S. Biagio
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
146
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
III C
III C
III C
III C
III C
III C
III D
III D
III D
III D
III D
III D
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III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III E
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III F
III G
III G
III G
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Visite presso sedi istituzionali
Presepi di Caltagirone
Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Archi di Pane di S. Biagio
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Presepi di Caltagirone
Puglia
Toscana, Umbria.
Archi di Pane di S. Biagio
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
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Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
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Presepi di Caltagirone
Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
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Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
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Riserve naturali e aree protette
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
III G
III G
III G
III G
III G
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III H
III H
III H
III H
III H
III H
III H
III H
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III I
III I
III I
III I
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III I
III I
III I
III I
III I
III L
III L
III L
III L
III L
III L
III L
III L
III L
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Dicembre
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Corso dell'anno
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Marzo -Aprile
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Presepi di Caltagirone
Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Archi di Pane di S. Biagio
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Presepi di Caltagirone
Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Archi di Pane di S. Biagio
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Presepi di Caltagirone
Puglia
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
Musei, mostre e manifestazioni culturali del territorio.
Riserve naturali e aree protette
Teatri : Sambuca- Palermo - Agrigento - Sciacca.
Visite presso aziende agricole ittico conserviere e biologiche
Visite presso centrali elettriche eoliche e fotovoltaiche
Visite presso sedi istituzionali
Roma
Toscana, Umbria.
Trentino
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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
SERVIZIO PER LA SICUREZZA
D. L.vo 81/08
Come nei precedenti anni scolastici, continua il Servizio di Prevenzione e Protezione
svolto per la nostra scuola dal R.S.P.P. arch. Salvatore Galiano che ha redatto ed aggiornato
il piano valutazione dei rischi, nonché il piano di valutazione del rischio incendio a cui ha
fatto seguito il piano degli interventi di adeguamento. Quest’anno è stato designato come
R.L.S. il sig. Monistero Giuseppe (collaboratore scolastico).
Sono, inoltre, presenti Docenti addetti antincendio che operano nella scuola. E’ stata
realizzata l’attività di formazione teorica - pratica relativa all’emergenza incendio per la
creazione della squadra d’emergenza che continua ad essere operante.
La scuola aggiorna il “piano di evacuazione” che viene sistematicamente messo in atto con
simulazioni di sfollamento preceduti da lezioni teoriche e addestramento.
Proseguiranno inoltre le azioni informative/formative nei confronti di tutto il personale
scolastico che non ne ha ancora usufruito.
I ragazzi Apri/Serra fila sono stati formati, grazie al progetto Educare alla Sicurezza, per
svolgere un ruolo attivo e consapevole di evacuazione. Tale azione continuerà anche
quest’anno: gli alunni, che già hanno partecipato al corso, continueranno con il secondo
livello. Per i suddetti ragazzi saranno programmati visite in ambienti di lavoro, mentre per i
nuovi allievi inizierà il corso di primo livello.
Oggi la scuola vanta la realizzazione, grazie alla commissione, di un nuovo impianto elettrico
a norma e di un efficiente sistema antincendio dovuto alla presenza di risorse umane già
formate e strutturali attraverso la collocazione di un circuito che assicura una efficiente
prevenzione del rischio incendio.
Nell’istituto, inoltre, sono presenti due scale antincendio.
RESPONSABILITA’ ED ADEMPIMENTI
Cosa ha fatto e fa la scuola:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Predispone ed aggiorna il documento sul rischio;
predispone ed attua il piano di evacuazione (almeno due durante l’anno scolastico);
attua l’informazione dei lavoratori, degli allievi e degli utenti della scuola;
nomina il responsabile della sicurezza;
nomina il rappresentante dei lavori sulla sicurezza;
predispone ed aggiorna la segnaletica di sicurezza;
regolamenta l’ingresso/uscita degli alunni per prevenire probabili incidenti ed evitare
situazioni di pericolo;
8. continua formazione delle figure “sensibili”;
9. progetto curriculare ed extracurriculare rivolto agli alunni Aprifila/Serrafila;
10. approvazione del documento programmatico in seno al C.d.I. del 25 giugno 2004 che
ha portato alla realizzazione delle opere concernenti la messa a norma dell’impianto
elettrico, della sistemazione della copertura del tetto e della messa in opera della scala
di sicurezza e antincendio, nonché del rifacimento dei bagni igienici.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
149
COMPONENTI DELLA SICUREZZA: ORGANISMI PERMANENTI
FUNZIONE
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE DAI RISCHI +
SERVIZIO DI PRIMO
SOCCORSO (R.S.P.P.)
RESPONSABILE LAVORATORI
PER LA SICUREZZA (R.L.S.)
SERVIZIO PRIMO SOCCORSO
(S.P.S.)
S.P.I.LA.
SERVIZIO DI GESTIONE
DELLE EMERGENZE
(S.G.E.)
QUALIFICA
ORGANISMO
ARCH.
GALIANO SALVATORE
COLL.RE SCOL.CO
MONISTERO GIUSEPPE
PROF.SSA
COLL. RE SCOL.CO
PROF.SSA
“
“
“
COLL.RE SCOL.CO
“
ASSIST. AMM.VO
“
ASSIST. AMM.VO
COLL.RE SCOL.CO
“
“
“
“
“
“
“
“
TOTO PAOLINA
GIARRATANO LIBORIO
ARCURI GIUSEPPINA
SCHITTONE PAOLA
MARINO M. ALESSANDRA
CONTI SABRINA
ALLEGRO IGNAZIO
MANNO CALOGERO
CUSENZA CATERINA
COSTA GIUSEPPE
CATANESE VITTORIO
ALLEGRO IGNAZIO
BARONE MARIA
LO MASCOLO GIUSEPPE
MONISTERO GIUSEPPE
LAMPASONA PIETRO
MONASTERO MARIA
GIARRATANO LIBORIO
MAURELLO VITA
MANNO CALOGERO
Principali compiti del sevizio di prevenzione e protezione
1. Individuare i fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e individuare delle figure per la
sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla
base della specifica conoscenza dell’organizzazione scolastica;
2. elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’art.28,
comma 2, ed i sistemi di controllo di tali misure;
3. elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche;
4. proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
5. partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nochè
alla riunione periodica di cui all’art. 35;
6. fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
150
GARANZIE DI SICUREZZA DEGLI ALUNNI
Per la sicurezza degli alunni all’interno e all’esterno della scuola sono attuati i seguenti
provvedimenti di interesse generale:
• Assicurazione. La scuola stipula una polizza assicurativa che riguarda docenti e alunni sia
per gli infortuni che per la responsabilità civile.
• Piano di evacuazione. Nel corso dell’anno viene simulata una situazione di evacuazione
per addestrare gli alunni nel caso si dovessero verificare incidenti imprevisti come incendi,
crolli, allagamenti etc.
• Vigilanza. Viene effettuata da tutto il personale della scuola, in ogni momento dell’attività
didattica, sia sugli alunni che sulle strutture.
PRIVACY- D. Lvo 196/2003
L’istituzione scolastica ha adottato nell’anno scolastico 2007/2008 il “Codice in materia di
protezione dei dati personali” e l’informativa ai sensi dell’art. 13 del D. Lvo 196/2003.
L’Istituto, in quanto “soggetto pubblico” tratterà anche i dati sensibili per svolgere le proprie
finalità di interesse pubblico. Dopo l’assegnazione delle nomine ai responsabili del
trattamento dei dati personali, verrà approvato il documento Programmatico sulla Sicurezza
così previsto dalla L. 196/2003.
Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”
P.O.F. 2014/2015
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A. Inveges - Scuola Secondaria Statale Inveges