Sound and Music - Novità discografiche Febbraio 2013
Musica per la memoria
A settant’anni da quell’orrore chiamato Olocausto
che sconvolse l’Europa, il Nash Ensemble e Hyperion
pubblicano un disco di musiche composte
nel campo di concentramento di Terezin.
Hans Krása, Viktor Ullmann, Gideon Klein e Pavel Haas
morirono ad Auschwitz poco tempo dopo
ma la loro musica composta nella detenzione
vive ancora oggi in questo preziosissimo CD.
Columnsweb - Febbraio 2013
Indice
Hyperion ………………………………
APR ……………………………………
Alpha……………………………………
Aeon ……………………………………
Fuga Libera ……………………………
PHI ……………………………………
Ramée …………………………………
Zig Zag Territories ………………………
CPO ……………………………………
Chandos ………………………………
Supraphon ………………………………
Opera Rara ……………………………
LSO ……………………………………
Mariinsky ………………………………
MDG ……………………………………
Coro ……………………………………
Signum …………………………………
Wigmore Hall Live ………………………
Playa Sound ……………………………
Urania …………………………………
Tactus …………………………………
Linn Records ……………………………
FIM ……………………………………
Hi-Q Records ……………………………
Japan Import ……………………………
OMR ……………………………………
Reference Recordings ……………………
Speakers Corner …………………………
Pure Pleasure ……………………………
Impex …………………………………
2
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7
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Primo piano …………………………… 6
RICHARD WAGNER
MAR0527
LA WALKIRIA
2
JOHANN SEBASTIAN BACH
INTEGRALE DELLE SONATE PER FLAUTO
Andrea Oliva, flauto - Angela Hewitt, piano
CDA67897 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571178974
J.S. Bach: Sonata per flauto e pianoforte BWV 1031; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1029 (attribuita a Carl Philipp
Emanuel Bach); Sonata per flauto e pianoforte BWV 1033; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1034; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1035; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1030
I sempre più numerosi fan di Angela Hewitt saranno lieti di trovare in questo disco la loro pianista preferita in veste cameristica al fianco del primo flauto dell’Orchestra di Santa Cecilia
Andrea Oliva nell’integrale delle sonate per flauto di Johann
Sebastian Bach, compresa la Sonata BWV 1029, un tempo
attribuita al sommo Cantor lipsiense e oggi restituita dagli studiosi al suo vero autore, Carl Philipp Emanuel Bach, uno dei
suoi figli più celebri e talentuosi. Composte in uno stile di straordinaria raffinatezza, queste opere sfruttano a fondo le risorse
tecniche ed espressive del flauto, che all’epoca di Bach aveva
appena iniziato l’evoluzione che lo avrebbe portato a diventare
uno degli strumenti più versatili e brillanti dell’orchestra. L’agilità e la delicata vena lirica di Oliva e la spiccata musicalità della
Hewitt - per non parlare della sua ormai lunghissima consuetudine con le opere di Bach - contribuiscono a rendere questo
disco un vero e proprio must per tutti gli appassionati dell’arte
del grande compositore di Eisenach.
Columnsweb - Febbraio 2013
Steven Osborne su HYPERION:
MODEST MUSSORGSKY - SERGEI PROKOFIEV
QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE E ALTRE OPERE PER PIANOFORTE
Steven Osborne, piano
CDA67896 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571178967
SERGEI RACHMANINOV
MAURICE RAVEL
INTEGRALE DEI PRELUDI
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANO
Steven Osborne, piano
Steven Osborne, piano
CDA67700 (CD alto prezzo) CDA67731/2 (2 CD alto prezzo)
DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine)
CRITICS’ CHOICE 2011 (Gramophone)
M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione
S. Prokofiev: Sarcasmi op. 17; Visions fugitives op. 22
Steven Osborne è considerato uno dei migliori pianisti del
panorama discografico attuale, un giudizio molto lusinghiero
che trova conferma nel fatto che la sua integrale dei preludi
di Rachmaninov pubblicata di recente dalla Hyperion è stata
salutata dalla stampa specializzata di tutto il mondo come la
migliore edizione moderna realizzata dopo la sensazionale
versione di Vladimir Ashkenazy. In questo nuovo disco il bravissimo pianista inglese volge la propria attenzione a un altro caposaldo della letteratura pianistica russa, eseguendo i
Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky, accanto a due
deliziose raccolte di miniature di Sergei Prokofiev. Il capolavoro
di Mussorgsky è considerato una delle opere a programma più
famose del XIX secolo, oltre che uno dei lavori più impegnativi
in assoluto, come si può notare dalle spettacolari architetture
sonore della Grande Porta di Kiev, un brano che può essere
eseguito solo da pianisti in possesso di una tecnica impeccabile. A proposito delle Visions fugitives di Prokofiev, il celebre
critico David Fanning ha scritto «In quest’opera il compositore
russo presenta qualche tratto del suo carattere, a volte grottesco, a volte ammaliante e mistico, a volte semplicemente poetico, a volte diretto in maniera quasi aggressiva, a volte così
delicatamente aggraziato da lasciare incantati sia l’interprete
sia il pubblico». La vivace caratterizzazione e la tavolozza timbrica tanto sottile quanto brillante di Osborne contribuiscono a
rendere il pianista inglese l’interprete ideale di questa raccolta.
Come si può capire facilmente dal titolo, i Sarcasmi sono opere
dai toni innovativi e provocatori, che Osborne esegue con graffiante senso dell’umorismo.
AA.VV.
BRUNDIBAR - OPERE DI COMPOSITORI A THERESIENSTADT
The Nash Ensemble
CDA67973 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179735
H. Krása: Suite da Brundibár V. Ullmann: Quartetto per archi
n. 3 op. 46 G. Klein: Trio per archi P. Haas: Quartetto per archi
n. 2 op. 7 Dalle montagne delle scimmie
In questo disco il Nash Ensemble presenta una serie di opere scritte nel campo di transito di Theresienstadt da quattro
compositori ebrei che sarebbero stati uccisi ad Auschwitz e
la cui musica è stata in seguito completamente dimenticata.
Negli ultimi anni questi lavori sono stati riscoperti e riproposti
al grande pubblico, che non ha potuto fare a meno di rimanere
meravigliato di fronte alla loro straordinaria bellezza. Uno dei
lavori più famosi scritti da questi sventurati compositori è l’opera per bambini Brundibár di Hans Krása, che fu eseguita ben
55 volte a Theresienstadt e che in questo disco viene presentata in una suite arrangiata dal compositore David Matthews.
3
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Viktor Ullmann, la cui attraente opera da camera L’imperatore
di Atlantide ha conosciuto nel corso degli ultimi anni un certo ritorno di fiamma, è rappresentato in questo disco dal suo Quartetto per archi n. 3, un’opera dai toni lirici e magniloquenti e
pervasa da un’atmosfera pensosa, che sotto l’aspetto stilistico
si colloca nell’alveo della Seconda Scuola di Vienna. Allievo di
Leos Janácek, Pavel Haas è invece presente con il suo Quartetto per archi n. 2 Dalle montagne delle scimmie, un’opera di
grande interesse che mostra non solo l’influsso del suo maestro, ma anche una spiccata personalità musicale.
ERNEST CHAUSSON - VINCENT D’INDY
OPERE CAMERISTICHE
Chilingirian Quartet
CDH55457 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154572
AA.VV.
CANCIONES ESPANOLAS
Sylvia Schwartz, soprano - Malcolm Martineau, piano
CDA67954 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179544
E. Granados: La maja y el ruiseñor; Tonadillas en estilo antiguo J. Guridi: Seis canciones castellanas J. Turina: Tres
poemas op. 81 E. Toldrá: Abril; Maig X. Montsalvatge: Cinco
canciones negras
In questo disco la Hyperion presenta un’affascinante antologia
di opere vocali di autori spagnoli - tra i quali spiccano Enrique
Granados e Joaquín Turina - interpretata dal giovane soprano
spagnolo Sylvia Schwartz. Il programma si apre con Goyescas
di Granados, un’opera conosciuta soprattutto nella sua versione pianistica, e prosegue con Tonadillas en estilo antiguo,
una suggestiva serie di brani ispirati ai dipinti di Goya, che la
Schwartz esalta con la sua carica emotiva, che spesso sfocia
in accenti profondamente drammatici. La raccolta di brani dal
sapore deliziosamente popolaresco di Guridi è basata su una
serie di melodie castigliane, trascritte con geniale creatività
dallo stesso compositore. Il disco si conclude con diverse belle
pagine di Turina, Toldrá e Montsalvatge, di cui viene eseguita
la celebre Canción de cuna para dormir a un negrito.
4
E. Chausson: Quartetto per archi op. 35 V. d’Indy: Quartetto
per archi n. 1 op. 35
Ernest Chausson morì a soli 44 anni per una rovinosa caduta dalla bicicletta. Tra le numerose opere che il compositore
francese non poté portare a termine c’erano alcune ouverture
per orchestra, una sonata per violino e pianoforte, quella che
sarebbe stata la sua Seconda Sinfonia e il Quartetto per archi
presentato in questo disco. Prima che quel tragico incidente
ne troncasse prematuramente la vita e la carriera, Chausson
aveva già portato a termine i primi due movimenti ed era ormai prossimo a completare il terzo, che venne terminato da
Vincent d’Indy, fatto che spiega la presenza del suo Quartetto
n. 1 in questo disco. Allievo di César Franck, d’Indy è autore
di tre quartetti per archi, ai quali se ne aggiunge un quarto rimasto incompiuto per la sua morte. Sotto il profilo stilistico,
d’Indy utilizzò per queste opere strutturate in quattro movimenti
i collaudati schemi della forma-sonata, del Lied, della danza e
del rondò, ponendo una particolare enfasi sullo sviluppo ritmico e sul contrasto di tonalità, ma per rendere coerenti queste
opere nel loro insieme continuò a rimanere fedele alla cosiddette tecniche “cicliche” di trasformazione melodica elaborate
da Franck. Il Quartetto n. 1 di d’Indy è basato su un tema di
quattro note tratto dalla Prima Sinfonia “Il Titano” di Mahler e
sul motivo della campana del primo atto del Parsifal di Wagner.
GRAMOPHONE CRITICS’ CHOICE - GRAMOPHONE EDITOR’S CHOICE.
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AA.VV.
THOMAS TALLIS
FOR HIS MAJESTYS SAGBUTTS AND CORNETTS - MUSICA INGLESE DA ENRICO VIII A CARLO II
MISSA SALVE INTEMERATA E ANTIFONE
His Majestys Sagbutts & Cornetts
CDH55406 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154060
Winchester Cathedral Choir, David Hill
CDH55400 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154008
Enrico VIII: Bassedance En vray amoure a 4, a 6; Bassedance Taunder nacken a 3 Anonimo: The Trowmpettus; Hugh
Ashton’s Maske; In nomine; The Queen’s Masque; Irish Dance
P. Alamire: Bassedance T’Andernacken a 5 H. Aston: A Hornepype C. Tye: In nomine XI Farewell my good one, for ever; In
nomine IV Howld fast; In nomine XIX Crye W. Byrd: In nomine
V a 5 R. Allwood: In nomine II J. Bull: The Bull Masque, Fantasia J. Coprario: Gray’s Inn the 1st; Fantasia a 6 W. Brade:
Cornish Dance; Scottish Dance A. Bassano: Pavan and Galliard J. Bassano: Fantasia a 5 n. 3 M. East: When David Heard that Absalon was slain M. Locke: Voluntary in fa maggiore;
For His Majestys Sagbutts and Cornetts (Pavane-Almand a 6);
For His Majestys Sagbutts and Cornetts Suite I in re minore;
Voluntary in la minore; For His Majestys Sagbutts and Cornetts
Suite II in fa maggiore; Voluntary in re minore; For His Majestys
Sagbutts and Cornetts (Pavane-Almand a 6)
All’inizio del XVI secolo gli strumenti a fiato costituivano una
prerogative quasi esclusiva dei musicisti provenienti dalla Germania e dalle Fiandre, ma quando una terribile tempesta costrinse il re di Francia Filippo il Bello ad approdare sulle coste
inglesi con un gran numero dei suoi musicisti migliori Enrico
VIII decise di dare un forte impulso alla King’s Musick. Alla fine
del secolo la situazione si era completamente capovolta e l’Inghilterra era diventata la nazione a cui tutte le altre potenze
europee si ispiravano e i suoi musicisti mietevano grandi successi in ogni parte d’Europa. Le opere presentate in questo
splendido disco videro la luce in questo glorioso periodo per
cui gli inglesi continuano a nutrire ancora oggi un giustificato
orgoglio e consentono di apprezzare le sonorità evocative e
il virtuosismo dei cornetti e dei tromboni, due strumenti che
purtroppo oggi si ascoltano molto di rado.
T. Tallis: Missa Salve intemerata Cantus planus: Kyrie fons
bonitatis; Propter veritatem; Beata Dei genitrix; Ave rosa sine
spinis; Nesciens mater; Fantasia in la minore; Regina caeli;
Salve intemerata; Ave regina caelorum; Beata viscera
Il Winchester Cathedral Choir realizzò il suo primo disco dedicato alla produzione sacra di Thomas Tallis nell’ormai lontano
1990. Questo titolo è uno dei dischi più venduti della Hyperion,
al punto da essere stato compreso nelle edizioni del Ventesimo
e del Trentesimo Anniversario dell’etichetta inglese. Questo
secondo disco dedicato a Tallis contiene una silloge di opere
di straordinaria bellezza del compositore inglese più influente
della sua generazione, considerato anche tra gli esponenti più
autorevoli del Rinascimento europeo. Gli studiosi ritengono
che la Missa Salve intemerata sia una delle prime opere scritte
da Tallis giunte fino ai giorni nostri, essendo stata composta
con ogni probabilità non più tardi del 1530. Per l’Ordinario della
Messa in questo disco sono state eseguite alcune antifone di
Tallis e del cantus planus di Sarum. L’unica testimonianza che
ci ha tramandato la Missa Salve intemerata - e uno delle poche
fonti delle antifone votive - è costituita dai manoscritti di quattro
delle cinque parti originali, che si ritiene siano stati realizzati
per la Cattedrale di Canterbury, che venne rifondata nel 1540.
5
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AA.VV.
AA.VV.
INTEGRALE DELLE REGISTRAZIONI IN STUDIO
AN EXCELLENT COLLECTION OF DANCES & GAELIC LAMENTS
Myra Hess, piano - Orchestre e direttori diversi
APR7504 (5 CD al prezzo di 2) Barcode: 5024709175048
CD 1: Registrazioni della Columbia americana 1928-31 (opere di Bach/Hess,
Bach, Scarlatti, Schubert, Beethoven, Brahms, Schumann, Mendelssohn,
Palmgren, Ravel, Debussy, Griffes e Falla); CD 2: Registrazioni della Columbia
inglese 1933 (opere di Field, Chopin, MacDowell e Dvorák) Registrazioni 78 giri
HMV 1937-49 (opere di Purcell/Hess, Scarlatti, Bach/Hess, Bach, Haydn, Brahms
e Mozart); CD 3: Registrazioni 78 giri HMV 1937-49 (opere di Schumann, Franck
e Mattay); CD 4: Registrazioni 78 giri HMV 1937-49 (opere di Ferguson) LP HMV
1952-57 (opere di Beethoven e Mendelssohn); CD 5: LP HMV 1952-57 (opere di
Schumann, Scarlatti, Granados, Brahms e Bach/Hess)
Unanimemente considerata l’allieva più importante di Tobias Augustus Matthay e quella stilisticamente a lui più vicina, Myra Hess
divenne ben presto una delle pianiste più amate su entrambe le
sponde dell’Oceano Atlantico. Durante la sua giovinezza la Hess
eseguì un repertorio molto vasto, comprendente anche molte
opere di autori suoi contemporanei, mentre nell’ultima fase della sua luminosa carriera concentrò la sua attenzione soprattutto
sulla produzione dei grandi compositori del Romanticismo tedesco, tra cui Beethoven, Brahms, Mozart e Schumann. Durante la
seconda guerra mondiale la Hess organizzò una serie di concerti
(ben 1698, in molti dei quali suonò lei stessa) alla National Gallery
che divennero gli eventi più emblematici del panorama musicale di Londra durante i bombardamenti della Luftwaffe. Questo
cofanetto triplo della Appian presenta per la prima volta tutte le
registrazioni in studio realizzate dalla Hess come solista e con
l’accompagnamento di un’orchestra da quando mise piede per
la prima volta in una sala di incisione nel 1928 al suo ultimo LP
del 1957, con l’unica eccezione delle opere da camera. Anche
se dichiarò sempre di odiare gli studi di registrazione, preferendo di gran lunga la spontaneità dei concerti dal vivo, la Hess ci
ha lasciato un’eredità discografica di altissimo livello, nella quale
spiccano le straordinarie incisioni delle Sonate op. 109 e 110 di
Beethoven, tuttora considerate tra le edizioni di massimo riferimento della storia del disco.
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Siobhan Armstrong, arpa antica irlandese
Les Witches
ALP534 (CD alto prezzo) Barcode: 3760014195341
Il gruppo Les Witches continua la sua esplorazione della musica
del sedicesimo e diciassettesimo secolo delle isole inglesi. Questa
serie iniziata con successo con il disco Nobody’s Jig (ora disponibile in edizione economica con l’etichetta REWIND) getta una
nuova luce sulle canzoni e le danze che marcano il confine tra i
repertori di musica colta e musica folk. Il nostro gruppo di ‘streghe’
(witches, significa streghe in inglese) sono affiancate in questo
disco da Siobhan Armstrong, una talentuosa arpista specializzata
nel repertorio irlandese. Insieme raccontano una storia alternativa
della Gran Bretagna e dell’Irlanda, seguendo i ritmi e le arie cosi
come si segue il corso di un fiume, scoprendo con piacere i tesori
che ciascuno ha nascosto. Persone e luoghi dimenticati riemergono dalle nebbie che avvolgono quei luoghi e prendono nuova vita.
Un disco che piacerà ad un pubblico molto vasto, non solo agli
appassionati di musica folk.
Già disponibile:
MR PLAYFORD’S ENGLISH
DANCING MASTER
NOBODY’S JIG
REW503 (CD basso prezzo)
Barcode: 3760195735039
Columnsweb - Febbraio 2013
GIOVANNI VERRANDO
AA.VV.
DULLE GRIET
TRANSITIONS
Mdi Ensemble, RepertorioZero, Pierre-André Valade
AECD1328 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360286
Olga Pashchenko, fortepiano
FUG598 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005983
Nato a Sanremo nel 1965, Giovanni Verrando è uno dei principale rappresentanti della nuova generazione dei compositori
italiani. Dopo aver studiato con Franco Donadoni, ha lavorato
sulla musica informatica e composizione con Trista Murail e
Brian Ferneyhoughal Cursus Musical tenuto all’istituto IRCAM
(Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) di
Parigi. Questa registrazione che raccoglie le sue opere principali per ensemble ed elettroniche, ci offre uno spaccato delle
odierne correnti creative in Italia: una combinazione - molto
italiana -di lirismo ed eleganza L’album prende il suo titolo da
Dulle Griet, il famso quadro di Brueghel che rappresenta la
bocca dell’inferno.
J.L. Dussek: Sonata in fa diesis minore L. van Beethoven:
Sette Bagatelle op. 33; Sonata n. 32 op. 111 F. Mendelssohn:
Variations sérieuses op. 54
La Fuga Libera presenta questo mese il primo disco della pianista, clavicembalista e organista russa Olga Pashchenko, allieva di Alexei Lubimov e di Richard Egarr e vincitrice nel 2011
del Concorso Internazionale di fortepiano tenutosi allo Schloss
Kremsegg e nel 2012 del Concorso Internazionale di pianoforte Hans von Bülow, il cui programma prende in esame il periodo che vide il passaggio dal Classicismo al Romanticismo.
Il programma comprende una serie di lavori di Jan Ladislav
Dussek, Ludwig van Beethoven e Felix Mendelssohn che si
collocano ai vertici assoluti di questi due stili, dimostrando
come i primi grandi esponenti del Romanticismo costruirono
le loro opere sulle armoniose architetture del Classicismo. Per
questo disco la Pashchenko ha scelto di utilizzare due pianoforti d’epoca originali - per la precisione un Conrad Graf del
1826 e un Donat Schoeffstoss del 1812 - caratterizzati da una
straordinaria trasparenza sonora e da una ricchissima tavolozza timbrica, che le consentono di eseguire queste opere con
assoluta fedeltà alla prassi dell’epoca e sfumature di suggestiva bellezza.
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Columnsweb - Febbraio 2013
VILLA-LOBOS
JOHANN SEBASTIAN BACH
OPERE PER CHITARRA E ORCHESTRA
SONATE E PARTITE PER VIOLINO SOLO
Krzysztof Meisinger, chitarra
Academy of St Martin in the Fields, Jose Maria Florencio
FUG599 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005990
Il giovane musicista polacco Krzysztof Meisinger (nato nel
1984) è uno dei più affascinanti e carismatici chitarristi della
sua generazione.Insieme alla leggendaria Academy of St Martin in the Fields sotto la direzione del direttore brasiliano Jose
Maria Florencio, ha registrato il famoso Concerto per chitarra
di Villa-Lobos.
In quest’opera del 1951, Villa-Lobos rende un omaggio eloquente alle qualità della chitarra come strumento da concerto.
La registrazione comprende anche i Cinque Preludi per chitarra sola, ed un arrangiamento delle Melodia Sentimental per
chitarra, violino ed orchestra d’archi. Un programma - registrato negli studi di Abbey Road a Londra - che enfatizza la flessibilitàdi questo giovane solista pronto a conquistare la scena
musicale con il suo virtuosismo.
8
Christine Busch, violino barocco
LPH008 (2 CD prezzo speciale) Barcode: 0540043900087
J.S. Bach: Sonata n. 1 BWV 1001; Partita n. 1 BWV 1002;
Sonata n. 2 BWV 1003; Partita n. 2 BWV 1004; Sonata n. 3
BWV 1005; Partita n. 3 BWV 1006
Nel corso degli ultimi quarant’anni Philippe Herreweghe e il
Collegium Vocale Gent hanno avuto la grande fortuna di collaborare con alcuni dei solisti più dotati del mondo, con molti
dei quali hanno spesso intrecciato un dialogo umano e musicale proficuo e molto stimolante. Per questo, come ha detto
lo stesso Herreweghe, «ci è sembrato importante dare loro
l’opportunità di esprimere il loro talento sull’etichetta Phi nelle
opere che conoscono più a fondo». Questo è il caso di questo
disco, che vede protagonista Christine Busch, primo violino di
grande talento dell’orchestra del Collegium Vocale Gent, nelle
sonate e partite per violino solo di Johann Sebastian Bach,
un ciclo che la Busch esegue fin dagli anni della sua fanciullezza e che apprezza incondizionatamente. «Christine Busch
costituisce per noi una grande fonte di ispirazione con la sua
assoluta padronanza tecnica, la sua esuberanza espressiva,
la sua modestia, la sua spontaneità e la sua fantasia poetica,
caratteristiche che bisogna assolutamente possedere per eseguire in maniera adeguata le opere del più grande compositore
di tutti i tempi» (Philippe Herreweghe).
Columnsweb - Febbraio 2013
GUILLAUME COSTELEY
FRANZ LISZT
MIGNONNE ALLONS VOIR SI LA ROSE E ALTRE CHANSONS
TRASCRIZIONI DELLE SINFONIE N. 1 E 7 DI BEETHOVEN
Ludus Modalis, Bruno Boterf
RAM1301 (CD alto prezzo) Barcode: 4250128513012
Yury Martynov, piano Erard (1837)
ZZT317 (CD alto prezzo) Barcode: 3760009293175
Nato nel 1530 in Normandia, Guillaume Casteley ricoprì per
anni l’incarico di organista della Cattedrale di Evreux e in seguito divenne il compositore ufficiale di Carlo IX. La straordinaria
qualità delle sue opere contribuisce a collocare Costeley tra gli
esponenti più autorevoli dell’ultima fase del Rinascimento, anche grazie alla scelta di preservare nelle sue opere il maestoso
stile contrappuntistico dei grandi compositori franco-fiamminghi. Inoltre la sua incontenibile fantasia lo portò ad addentrarsi
in territori che prima di lui erano stati esplorati timidamente solo
da pochi altri autori. Sebbene fosse prima di ogni altra cosa un
organista e un compositore di opere sacre, la fama postuma di
Costeley è legata alla sua produzione profana, in particolare
all’emblematico Mignonne allons voir si la rose, basato su un
testo di Ronsard. Costeley è anche autore di un gran numero
di chanson a quattro e cinque voci, alcune delle quali hanno
contenuti descrittivi (come La prise de Havre), seri o moralistici, mentre altri presentano toni più rustici e a volte addirittura
licenziosi come Grosse garce noire et tendre. Questo nuovo
disco dell’ensemble Ludus Tonalis diretto da Bruno Boterf propone una gradevole antologia di questa variegata produzione,
tratteggiando uno splendido ritratto di uno dei compositori più
interessanti dell’ultima fase dell’epoca rinascimentale.
Il pianista russo Yury Martynov presenta il secondo volume
dell’integrale delle trascrizioni pianistiche di Franz Liszt delle
sinfonie di Beethoven. Questo disco rappresenta una fantastica avventura sia per l’interprete sia per il pubblico, in quanto
riesce a far coesistere nelle stesse opere la geniale creatività
di Beethoven, la ispirata reinterpretazione di Franz Liszt e le
affascinanti sonorità di un pianoforte in grado di garantire la
stessa tavolozza sonora degli strumenti utilizzati dal grande
pianista-compositore ungherese. Richiesto di cosa pensasse
sulle potenzialità del pianoforte come strumento di trascrizione di opere orchestrali, Liszt rispose in questi termini: «Con
le sue sette ottave, il pianoforte è in grado di riprodurre, con
pochissime eccezioni, tutte le caratteristiche, tutte le combinazioni e anche le tecniche compositive più elaborate, lasciando
all’orchestra nessun altro vantaggio […] che la varietà timbrica
e un maggiore volume sonoro». Per eseguire queste due sinfonie, Yury Martynov ha scelto lo stesso pianoforte Erard del
1837 con il quale aveva registrato il primo volume di questa
integrale. Da notare che quel disco - contenente la Sesta e
la Seconda Sinfonia di Beethoven (ZZT301) - è stato accolto
con grande entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il
mondo, che gli ha tributato parecchi riconoscimenti di grande
prestigio, tra cui lo Choc di Classica (maggio 2012).
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Columnsweb - Febbraio 2013
LUDWIG VAN BEETHOVEN
GASPARD FRITZ
INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE - VOLUME 3
SINFONIE
François-Frédéric Guy, piano
ZZT318 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 3760009293182
La Stagione Frankfurt, Michael Schneider
CPO777696 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203769629
L. van Beethoven: Sonata n. 1 op. 2 n. 1; Sonata n. 2 op. 2 n.
2; Sonata n. 3 op. 2 n. 3; Sonata n. 29 op. 106 Hammerklavier;
Sonata n. 30 op. 109; Sonata n. 31 op. 110; Sonata n. 32 op. 111
Questo cofanetto rappresenta il terzo e ultimo volume dell’integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven eseguita da
François-Frédéric Guy. Il programma abbina le prime tre sonate op. 2 del Titano di Bonn alle ultime, tra cui la celebre Hammerklavier. Questa sonata è non solo uno dei vertici assoluti
della letteratura pianistica di tutti i tempi, ma anche una delle
opere più importanti e significative della carriera di FrançoisFrédéric Guy, che per la Zig Zag Territoires l’ha registrata per
la terza volta. Guy ha voluto incidere questa integrale dal vivo,
nel corso di una serie di concerti tenuti all’Arsenale di Metz,
in Francia, nella convinzione che questo tipo di approccio,
consentendo un contatto diretto con il pubblico, sia il modo
migliore possibile per esprimere la sua concezione di questi
capolavori e il suo stile interpretativo.
G. Fritz: Sinfonia op. 6 n. 3; Sinfonia op. 1 n. 6; Sinfonia op. 6
n. 6; Sinfonia op. 1 n. 5; Sinfonia op. 6 n. 5
Cosa risponderemmo se qualcuno ci chiedesse a bruciapelo
cosa conosciamo del repertorio musicale svizzero del XIX secolo? Nella maggior parte dei casi quasi nulla. Per fortuna, a
colmare questa lacuna ci viene in soccorso Charles Burney,
il celebre viaggiatore inglese che ci ha lasciato in eredità i
suoi diari di viaggio pieni zeppi di informazioni sul panorama
musicale europeo dei suoi tempi. Durante il suo soggiorno
a Ginevra, Burney ebbe la possibilità di conoscere Gaspard
Fritz, a proposito del quale scrisse: «Il signor Fritz, un buon
compositore e un violinista di eccellente talento, è ancora vivo,
risiede in città da quasi trent’anni ed è conosciuto da tutti gli
inglesi che si sono recati a Ginevra in questo lasso di tempo».
Fatta eccezione per gli anni di studio trascorsi in gioventù a
Torino per seguire le lezioni di Giovanni Battista Somis, Fitz
non lasciò mai Ginevra, dove dal 1738 al 1745 gli venne offerto
il posto di direttore musicale di un gruppo di giovani rampolli
delle più nobili famiglie inglesi giunti in Svizzera per l’immancabile Grand Tour. Le sinfonie presentate in questo disco nella
splendida interpretazione dell’ensemble di strumenti originali
La Stagione diretto da Michael Schneider si collocano nel solco dello Sturm und Drang e sfoggiano una scrittura al tempo
stesso vigorosa ed elegante, degna dei migliori compositori
della Scuola di Mannheim. Una nuova scoperta di grandissimo
interesse di cui bisogna ringraziare la CPO.
Già disponibili di François-Frédéric Guy:
LUDWIG VAN BEETHOVEN LUDWIG VAN BEETHOVEN
SONATE - VOL. 1
SONATE - VOL. 2
ZZT111101 (3 CD)
ZZT304 (3 CD)
10
Columnsweb - Febbraio 2013
CARL REINECKE
DORNROESCHEN (LA BELLA ADDORMENTATA)
Catalina Bertucci, Gerhild Romberger, Markus Köhler
Maria Pönicke, Meike Leluschko, Janina Hollich
Christian Kleinert; Peter Kreutz, piano
CPO870 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203987023
aspetto, un contributo molto rilevante viene offerto anche dalla
voce recitante, che tende a focalizzare l’attenzione degli ascoltatori sui passaggi cruciali della vicenda. Lo stile del narratore si
pone in netto contrasto con lo stile prettamente romantico della
musica di Reinecke e i suoi spunti moderni sembrano gettare un
ponte verso il XX secolo, per cui non nutriamo alcun dubbio sul
fatto che gli appassionati moderni sapranno apprezzare in giusta
misura questo poema fiabesco scritto da Reinecke per il pubblico
del XIX secolo.
BELA BARTOK
KOSSUTH E ALTRE OPERE ORCHESTRALI
Radio-Symphonieorchester Wien, Cornelius Meister
CPO777784 (SACD alto prezzo) Barcode: 0761203778423
Carl Reinecke (1824-1910): Dornroeschen (La Bella addormentata), poema fiabesco di Heinrich Carsten per solisti, coro femminile, voce recitante e pianoforte; Sette Kinderlieder
Nel corso degli anni la CPO ha dato un contributo determinante
alla rivalutazione della raffinata produzione di Carl Reinecke, pubblicando una serie di concerti e di opere cameristiche che dimostrano come il compositore tedesco abbia saputo metabolizzare
alcuni elementi stilistici di Mendelssohn, Schumann e Brahms,
senza peraltro diventarne un semplice epigono. Reinecke fa parte
di un nutrito gruppo di compositori vissuti nella seconda metà del
XIX secolo che subito dopo la loro scomparsa sono stati dimenticati. Come dimostra questo disco della CPO, Reinecke fu uno dei
compositori di maggiore interesse della sua epoca, autore di una
serie di opere di pregevolissima fattura. Il suo poema fiabesco
per soli, coro femminile, voce recitante e pianoforte Dornroeschen
(La Bella Addormentata) rivela tutta la sua perizia musicale e un
delizioso afflato romantico in una delle favole più famose di tutti i
tempi. Sebbene quest’opera sia stata concepita per un organico
piuttosto ridotto, la definizione “poema fiabesco” scelta dal compositore la colloca sia sotto l’aspetto tonale sia sotto il profilo della
durata non nell’ambito cameristico, ma in quello del teatro musicale. Le parti assegnate ai tre solisti ricordano le arie d’opera,
come si può notare nel lungo brano solistico della Bella Addormentata «Durch meine Seele zieht» e nel duetto finale con il Principe. La struttura di quest’opera viene unificata dall’utilizzo di un
gran numero di tecniche compositive; in particolare la storia della
Bella Addormentata prevede due grandi scene d’insieme all’inizio
e alla fine e la scelta delle tonalità di Reinecke non si limita a
enfatizzare il contrasto tra i diversi personaggi, ma contribuisce
anche a unire quelli legati da una maggiore affinità. Sotto questo
B. Bartok: Kossuth sz21; Concerto per orchestra sz116; Danze
popolari romene
Per ragioni in gran parte incomprensibili, il poema sinfonico Kossuth di Béla Bartók è sempre stato oscurato dalle opere più famose del grande compositore ungherese, al punto che ancora oggi
viene proposto in concerto solo molto di rado. Nonostante questo
lungo oblio, quest’opera merita di essere considerata una vera
e propria gemma, trattandosi di una sorta di Heldenleben dallo
stile molto vicino a quello di Richard Strauss, con la tutt’altro che
trascurabile differenza che in Kossuth Bartók - all’epoca appena
ventenne - non celebrava se stesso, ma l’eroe della libertà ungherese Lajos Kossuth. Caratterizzata da una strumentazione brillante e ricca di colori e pervasa da un irresistibile pathos, quest’opera consente di scoprire un aspetto pressoché sconosciuto della
parabola creativa di Bartók. Cornelis Meister, il giovane direttore
principale della Radio-Symphonieorchester Wien, ha abbinato a
questo lavoro dai toni epici il Concerto per orchestra, opera ben
più famosa scritta dal compositore ungherese negli ultimi anni
della sua carriera. Ascoltando queste opere composte all’inizio
e alla fine dell’attività compositiva di Bartók si scopre non senza
sorpresa una contiguità stilistica molto più marcata di quella che
sarebbe stato lecito attendersi. Dopo aver debuttato a soli 21 anni
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sul prestigioso podio dell’Opera di Stato di Amburgo, Meister si è
esibito nei teatri lirici di Monaco di Baviera, Tokyo, Berlino, San
Francisco e Copenaghen, ottenendo ovunque un grande successo sia di pubblico sia di critica, che lo ha salutato come una delle
bacchette migliori dell’ultima generazione.
SIGISMUND RITTER VON NEUKOMM
OPERE CAMERISTICHE
Kammerensemble Classic der Deutschen Oper Berlin
CPO777621 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203762125
TOR AULIN
OPERE ORCHESTRALI
WDR Rundfunkorchester Köln, Niklas Willen
CPO777775 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203777525
T. Aulin: Quattro Danze svedesi op. 32; Tre Danze del Gotland op.
28; Master Olof op. 22
Prima di ogni altra cosa Tor Aulin fu un virtuoso di violino di grandissimo talento e il primo violino di un quartetto d’archi famoso in
tutto il mondo. A Berlino Aulin ricevette una solida educazione musicale dal celebre virtuoso Emil Sauret e nell’ultimo decennio del
XIX secolo fu unanimemente considerato il violinista più brillante e
carismatico della Scandinavia. Aulin strinse una sincera amicizia
con Henri Marteau, Edvard Grieg e Wilhelm Stenhammar e si esibì spesso al fianco di quest’ultimo che, oltre a essere un eccellente
compositore, era anche un valido pianista. Grazie a queste frequentazioni, Aulin iniziò a occuparsi ben presto anche di composizione. Tra le sue opere, merita di essere citato il Concerto n. 3 per
violino e orchestra, che entrò a far parte stabilmente del repertorio
di Marteau. Oltre ai compositori suoi contemporanei, Aulin entrò in
contatto anche con August Strindberg. A parte Ture Rangström,
Aulin fu il solo musicista di professione che ebbe la possibilità di
intrecciare un rapporto franco e cordiale con l’eccentrico drammaturgo, che lo bombardò letteralmente di consigli per le sue future
opere e gli chiese più volte - peraltro senza successo - di trasformare in opere i suoi drammi. Nonostante questo, Aulin compose
alcune deliziose musiche di scena per Mäster Olof, che il compositore Peterson-Berger descrisse in questi termini: «Quest’opera
è caratterizzata da un semplice ma melodioso stile svedese, con
qualche velata allusione al Rinascimento tedesco, come abbiamo
imparato a conoscerlo per esempio dai Meistersinger».
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S.R. von Neukomm: Nonetto NV 513; Septuor concertant NV
399; Nocturne NV 154; Ottetto NV 421; Quintetto NV 105; Settimino n. 3 NV 517
Durante la prima metà del XIX secolo Sigismund Neukomm era
considerato tra i compositori migliori di tutta l’Europa. Questa
meritata fama viene dimostrata in maniera molto convincente
non solo dalle sue incantevoli quattro Fantasie per orchestra
(CPO777573), ma anche dalla sua produzione cameristica.
Neukomm adorava sperimentare nuove forme e strutture. In particolare, nel repertorio sinfonico Neukomm inventò il genere della
fantaisie à grand orchestre, mentre in ambito cameristico scrisse
opere per organici del tutto inediti e con contenuti programmatici
e concepì sequenze di movimenti e processi formali estremamente originali. Scrivendo le opere presentate in questo disco, Neukomm cercò di individuare strutture formali lontane da quelle più
in voga ai suoi tempi ed esaltò al massimo grado i toni esotici che
riusciva a ottenere da queste insolite combinazioni strumentali.
Le sue opere cameristiche per ensemble numerosi composti sia
da archi sia da fiati possono essere considerate come una categoria a se stante nell’ambito della sua produzione complessiva,
comprendendo un nonetto, un ottetto e tre settimini composti tra
il 1832 e il 1836, quando Neukomm risiedeva in Inghilterra. Purtroppo dei tre settimini di Neukomm, del secondo si sono perse le
tracce. L’elemento più evidente che contraddistingue le opere di
Neukomm dai settimini, ottetti e nonetti di Beethoven, Schubert,
Hummel e Spohr è costituito dal fatto che gli strumenti a fiato rivestono un ruolo più importante rispetto a quello affidato agli archi.
Nelle opere di Neukomm compaiono regolarmente gli strumenti a
fiato più in voga in quegli anni come il flauto, l’oboe, il clarinetto,
il fagotto e il corno e in alcuni casi fa la sua comparsa anche la
tromba, che all’epoca veniva usata solo sporadicamente in veste solistica. L’organico è piuttosto variabile anche tra gli archi,
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richiedendo nei settimini il contrabbasso, nell’ottetto un violoncello
e un contrabbasso e nel nonetto una viola, un violoncello e un
contrabbasso.
JOACHIM RAFF
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1
Orchestre de la Suisse Romande, Neeme Järvi
CHANSA5117 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511725
LOUIS THEODOR GOUVY
OPERE ORCHESTRALI
Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken Kaiserslautern
Jacques Mercier
CPO777382 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203738229
L.T. Gouvy: Sinfonia n. 4 op. 25; Symphonie brève op. 58; Fantaisie Symphonique
Questo disco segna la fine dell’integrale delle sinfonie del compositore franco-tedesco Louis Théodore Gouvy varata dalla CPO.
Gouvy nacque nel 1819 a Goffontaine, cittadina situata a breve distanza da Saarbrücken. Per tutto il corso della sua carriera Gouvy
oscillò tra la Francia e la Germania, al punto che quando morì nel
1898 era considerato dai francesi un tedesco e dai tedeschi un
francese. Il grande favore con cui il pubblico francese accoglieva
le opere dei compositori tedeschi può essere stato uno dei motivi
che spinsero Gouvy a dedicarsi al genere tipicamente tedesco
della sinfonia e in seguito al repertorio cameristico. Sebbene desse l’impressione di essere un’opera tragica e tenebrosa rispetto
ai lavori analoghi scritti in precedenza, la Quarta Sinfonia in re
minore di Gouvy riportò lo stesso grande successo che avevano
ottenuto le prime tre. Questa sinfonia venne eseguita per la prima
volta a Parigi nel 1856 alla presenza di compositori del calibro di
Ambroise Thomas e di Charles Gounod, che la giudicarono in
termini quanto mai positivi, mentre i critici dei giornali ne lodarono
con toni molto lusinghieri «l’eleganza della struttura complessiva,
il dinamismo dello sviluppo e lo stile chiaro e brillante». Nelle altre
due opere presentate in questo disco, la Symphonie brève op. 58
e la Fantaisie symphonique, Gouvy conferma la magistrale bravura e l’aristocratica eleganza che gli consentirono di ottenere la
stima dei suoi contemporanei.
J. Raff: Sinfonia n. 2 op. 140; Preludio orchestrale a La tempesta WoO 49; Preludio orchestrale al Macbeth WoO 50; Preludio
orchestrale al Romeo e Giulietta WoO 51; Preludio orchestrale
all’Otello WoO 52
Questo disco segna l’inizio di una nuova integrale dedicata alla
produzione orchestrale tanto brillante quanto pressoché sconosciuta del compositore svizzero-tedesco Joachim Raff. Il programma di questo disco comprende la sua Seconda Sinfonia e
i preludi a quattro drammi di William Shakespeare, La tempesta,
Macbeth, Romeo e Giulietta e Otello, che ci vengono proposti
nell’interpretazione molto idiomatica della Orchestre de la Suisse Romande guidata dal suo nuovo direttore artistico e musicale
Neeme Järvi. Curate sotto tutti gli aspetti e caratterizzate da una
brillante orchestrazione e da melodie di rapinosa bellezza, le opere di Raff godettero di una grandissima considerazione per tutta
la durata della vita del loro autore, che del resto fu considerato
uno dei compositori più importanti e influenti della sua epoca,
messo da alcuni commentatori addirittura sullo stesso piano di
Wagner e di Brahms. Purtroppo, poco dopo la sua morte, la sua
fama iniziò a declinare, al punto che oggi la maggior parte delle
sue opere è pressoché sconosciuta. Scritta nel 1886, la Seconda Sinfonia si apre con un lungo Allegro dai toni lirici. Il secondo
movimento, Andante con moto, è invece un brano evocativo e
pervaso da un’intensità quasi religiosa, lo Scherzo costituisce il
primo esempio di opera sinfonica nella quale Raff si avvicina allo
stile di Mendelssohn e il Finale chiude la sinfonia in maniera brillante e grandiosa. Tredici anni e quasi 150 opere separano la Seconda Sinfonia dai preludi orchestrali che Raff scrisse per quattro
lavori teatrali di Shakespeare. Sebbene a rigore non presentino
contenuti programmatici, queste opere sono caratterizzate da
una scrittura incisiva, che riesce a esprimere in maniera molto
realistica l’atmosfera che pervade i capolavori del Bardo inglese.
In particolare, per la Tempesta Raff scrisse una musica dai forti
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contrasti drammatici, mentre nell’ouverture del Macbeth seppe
evocare un universo sonoro cupo e minaccioso, tratteggiando le
fattezze delle tre streghe con spaventosa efficacia. Per finire, il
tema d’amore del Romeo e Giulietta costituisce il pendant ideale
della sconvolgente esplosione di gelosia che si sprigiona dall’ouverture dell’Otello.
JOAQUIN TURINA
OPERE ORCHESTRALI
Clara Mouriz, mezzosoprano
BBC Philharmonic Orchestra, Juanjo Mena
CHAN10753 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175323
voce e pianoforte. In quest’opera - come in Farruca, tratta dal Triptico - la BBC Philharmonic Orchestra e Mena sono affiancati dal
mezzosoprano Clara Mouriz, che sfodera un’interpretazione meravigliosamente idiomatica. Ritmos fu concepito in origine come
balletto, ma sotto questa veste non venne mai rappresentato, ottenendo invece un successo molto lusinghiero nelle sale da concerto. D’altra parte, questo lavoro non descrive una vicenda ben
definita ma segue una progressione, che lo stesso Turina definì
«un viaggio graduale dalle tenebre alla luce». La Saeta è l’unica
opera presentata in questo disco in cui il compositore spagnolo
ignora completamente i canti popolari e i ritmi coinvolgenti delle
danze andaluse, trattandosi di un incantevole canto devozionale
«sotto forma di saluto alla Vergine della Speranza».
La BBC Philharmonic Orchestra e Juanjo Mena
su CHANDOS:
XAVIER MONTSALVATGE
OPERE ORCHESTRALI
J. Turina: Danzas fantásticas; Sinfonia sevillana; Ritmos; Poema
en forma de canciones; Farruca (Triptico); Saeta en forma de Salve a la Virgen de la Esperanza
Questo disco fa parte della collana dedicata al repertorio spagnolo, che la Chandos ha affidato alla BBC Philharmonic Orchestra
e al suo giovane direttore spagnolo Juanjo Mena. Il programma
ruota intorno all’opera orchestrale di Joaquín Turina, un compositore estremamente prolifico, che nel corso dei suoi 67 anni di vita
scrisse oltre cento opere e si dedicò a un gran numero di generi,
dal repertorio sinfonico ai brani per pianoforte e dalle opere vocali, ai balletti e alla cameristica. Dal 1905 al 1914 Turina visse
a Parigi, dove ebbe la possibilità di prendere lezioni da Vincent
d’Indy e di conoscere compositori del calibro di Maurice Ravel e
di Claude Debussy, che lo aiutarono ad assorbire alcuni elementi
dello stile che stava maturando in Francia in quel periodo. Questi influssi appaiono evidenti soprattutto nelle Danzas fantásticas
e nella Sinfonia sevillana. Queste due opere sono chiaramente
ispirate ai paesaggi di Siviglia, città natale di Turina, ma a un
ascolto più attento è possibile notare anche qualche elemento
dell’impressionismo francese, che fa pensare all’inimitabile stile
di Claude Debussy. Per tutta la durata della sua carriera Turina
non poté resistere al fascino dei cantanti popolari andalusi, una
cosa che trova conferma nel fatto che la sua opera più famosa è
il Poema en forma de canciones, un lavoro scritto in origine per
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Ruby Hughes, soprano
Clara Mouriz, mezzosoprano
BBC Philharmonic Orchestra
Juanjo Mena
CHAN10735 (CD alto prezzo)
MANUEL DE FALLA
OPERE ORCHESTRALI
BBC Philharmonic Orchestra
Juanjo Mena
CHAN10694 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Classical Music)
DISCO DEL MESE (International Record Review)
DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine)
GABRIEL PIERNE
OPERE ORCHESTRALI
Jean-Efflam Bavouzet, piano
BBC Philharmonic Orchestra
Juanjo Mena
CHAN10633 (CD alto prezzo)
Columnsweb - Febbraio 2013
ERNEST CHAUSSON
Il Doric String Quartet su CHANDOS:
OPERE CAMERISTICHE
Jennifer Pike, violino; Tom Poster, piano; Doric String Quartet
CHAN10754 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175422
FRANZ SCHUBERT
QUARTETTI PER ARCHI ROSAMUNDE
E LA MORTE E LA FANCIULLA
Doric String Quartet
CHAN10737 (CD alto prezzo)
E. Chausson: Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi op. 21; Quartetto per archi op. 35
In questo nuovo disco il Doric String Quartet volge la propria
attenzione al compositore francese Ernest Chausson, la cui
produzione cameristica è caratterizzata da uno stile quanto
mai personale ma presenta anche qualche influsso di Richard
Wagner e di César Franck. Il Quartetto per archi in do minore
fu l’ultimo lavoro a cui Chausson pose mano. Il compositore
francese aveva infatti portato a termine i primi due movimenti
e si accingeva a concludere il terzo e ultimo quando nel 1899
all’età di soli 44 anni morì a causa di un banale incidente in
bicicletta. Su richiesta della famiglia di Chausson, Vincent
d’Indy completò l’opera basandosi sugli schizzi e sugli appunti
lasciati dal suo sfortunato collega. «Non ho mai riportato un
simile successo. Non riesco quasi a crederci! Tutti sembrano
adorare il mio concerto». Con queste parole uno Chausson
al settimo cielo descrisse nel suo diario la prima esecuzione
avvenuta nel 1892 del suo Concerto in re maggiore per violino,
pianoforte e quartetto d’archi. In questo lavoro i quattro membri
del Doric String Quartet vengono affiancati da Jennifer Pike,
che nel 2002 all’età di appena 12 anni è diventata la vincitrice
più giovane di sempre del prestigioso concorso BBC Young
Musician of the Year. Tom Poster è stato definito dalla stampa specializzata un pianista di grande talento e dalla spiccata
versatilità, molto richiesto sia come solista sia come membro
di ensemble cameristici in un repertorio insolitamente vasto.
ERICH WOLFGANG KORNGOLD
SESTETTO OP. 10. QUINTETTO OP. 15
Jennifer Stumm, Bartholomew
LaFollette, Kathryn Stott
Doric String Quartet
CHAN10707 (CD alto prezzo)
ERICH WOLFGANG KORNGOLD
QUARTETTI PER ARCHI N. 1-3
Doric String Quartet
CHAN10611 (CD alto prezzo)
ROBERT SCHUMANN
QUARTETTI PER ARCHI OP. 41
Doric String Quartet
CHAN10692 (CD alto prezzo)
DISCO DEL MESE
(Gramophone)
WILLIAM WALTON
QUARTETTI PER ARCHI
Doric String Quartet
CHAN10661 (CD alto prezzo)
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HECTOR BERLIOZ
SAMUEL SEBASTIAN WESLEY
OUVERTURES
Bergen Philharmonic Orchestra, Sir Andrew Davis
CHANSA5118 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511824
OPERE SACRE
John Challenger, organo; Choir of St John’s College, Cambridge
Andrew Nethsingha
CHAN10751 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175125
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
14.90
prezzo consigliato
fino al 31.03.2013
H. Berlioz: Ouvertures da Le Roi Lear; Le Carnaval romain;
Béatrice et Bénédict; Le Corsaire; Waverley; Les Francsjuges; Benvenuto Cellini; Marcia da La Damnation de Faust
La Bergen Philharmonic Orchestra diretta da Sir Andrew Davis
propone in questo imperdibile disco sette scintillanti ouvertures
di Hector Berlioz, caratterizzate da un’ampia gamma di atmosfere come le opere da cui sono tratte. Berlioz compose la
sua prima opera orchestrale di grandi dimensioni, l’ouverture
a Les francs-juges, nel 1826, anno in cui si iscrisse al Conservatoire di Parigi. Nel 1838 Berlioz scrisse la sua seconda
opera, Benvenuto Cellini, i cui temi principali vennero utilizzati
sia per l’ouverture dell’opera sia per l’ouverture da concerto Le
carnaval romain. Per l’opera comica Béatrice et Bénédict Berlioz trasse invece ispirazione dalla commedia di Shakespeare
Molto rumore per nulla. L’ouverture presentata in questo disco
tratteggia un’intensa scena solistica di Béatrice, con l’aggiunta
delle brillanti canzonature che caratterizzano il rapporto tra i
due protagonisti. Quando nel 1846 visitò Pest, Berlioz si sentì
dire che il modo migliore per conquistare il pubblico di quella
città consisteva nel realizzare un arrangiamento orchestrale
delle celebre Marcia Rákóczy. Il compositore francese accolse
questo invito e la sera prima di partire per Pest portò a termine la versione orchestrale di questo celebre lavoro. Quando
venne eseguita per la prima volta nella capitale ungherese la
Marcia Rákóczy ottenne un vero e proprio trionfo, al punto che
Berlioz decise di inserirla nella grande opera a cui stava lavorando in quel periodo, La damnation de Faust. L’elemento che
accomuna Le Roi Lear, Le Corsaire e Waverley è costituito dal
fatto che si tratta di opere da concerto battezzate con il titolo
di ouverture anche se di fatto non sono legate a nessuna opera lirica. Per scrivere queste opere Berlioz trasse ispirazione
da alcune delle fonti letterarie più popolari di quegli anni. Per
esempio, Le Roi Lear tratteggia un suggestivo ritratto del re
folle e pieno di rabbia dell’omonima tragedia di William Shakespeare, mentre Le Corsaire potrebbe essere vagamente ispirata a The Corsair di Lord Byron. Il Waverley è invece basato
sull’omonimo racconto di Sir Walter Scott.
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S.S. Wesley: Ascribe unto the Lord; Wash me thoroughly from my
wickedness; O give thanks unto the Lord; Magnificat e Nunc dimittis
in mi maggiore; Larghetto; The wilderness and the solitary place;
O Thou who camest from above; Blessed be the God and Father;
Thou wilt keep him in perfect peace S. Wesley: Salmo 42; Salmo 43
In questo nuovo disco il Choir of St John’s College di Cambridge
diretto da Andrew Nethsingha esegue alcune delle opere corali
più famose di Samuel Sebastian Wesley, che vengono presentate insieme a una delle sue opere organistiche e a un salmo di
suo padre, Samuel Wesley. Samuel Sebastian Wesley fu uno dei
protagonisti più controversi e discussi del panorama musicale inglese del XIX secolo, al punto da guadagnarsi una non troppo
invidiabile fama di uomo dalla incrollabile testardaggine, sempre
pronto a criticare qualsiasi cosa non fosse in linea con i suoi gusti
e il suo spirito pionieristico. Questi tratti del carattere di Wesley
contribuirono a creare uno stile di musica sacra del tutto innovativo e a rinnovare la prassi della musica liturgica, un fatto che lo
fece conoscere in tutta l’Inghilterra. Tra queste opere spicca The
wilderness and the solitary place, che secondo il severissimo critico R.J.S. Stevens era «un lavoro davvero apprezzabile. Che però
con la musica sacra non ha assolutamente niente a che fare».
Quest’opera giovanile può essere definita come una via di mezzo
tra un oratorio di breve durata e una scena operistica a causa
della sua grande intensità emotiva e della sua struttura molto elaborata, che si collocavano agli antipodi rispetto alle opere sacre
che erano state eseguite in Inghilterra fino ad allora. Al contrario, Ascribe unto the Lord può essere considerato una sorta di
contraltare al giovanile Wilderness, trattando in maniera compatta
la vicenda delineata dal grande oratorio di Mendelssohn Elijah,
rimanendo comunque fedele alla vitalità melodica che pervade il
capolavoro del compositore tedesco.
Columnsweb - Febbraio 2013
ROBERT SCHUMANN - JOHANNES BRAHMS
AA.VV.
OPERE PER PIANOFORTE
MUSICI DA CAMERA
Imogen Cooper, piano
CHAN10755 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175521
R. Schumann: Fantasiestücke op. 12; Kreisleriana op. 16; J. Brahms: Tema e Variazioni da Sestetto per archi op. 18 (arrangiamento per pianoforte di Johannes Brahms)
Questo disco rappresenta il primo volume dell’integrale delle opere
pianistiche di Robert Schumann curata da Imogen Cooper. Il programma comprende due delle opere più ispirate del compositore
di Zwickau, Fantasiestücke e Kreisleriana, che consentono di farsi
un’idea della straordinaria abilità con cui Schumann sapeva esprimere le emozioni umane con un linguaggio incredibilmente fantasioso, che richiede il massimo sia dallo strumento sia dall’interprete.
Schumann dedicò i Fantasiestücke a Roberta Laidlaw, una giovane
pianista scozzese con la quale intrecciò una relazione tanto breve
quanto intensa nell’anno e mezzo in cui si trovò separato da Clara.
In uno degli studi più importanti sull’opera pianistica di Schumann
pubblicati nella seconda metà del XIX secolo sul giornale Neue
Zeitschrift für Musik, il critico Franz Brendel paragonò questo lavoro
al «dipinto di un paesaggio, nel quale gli elementi in primo piano
vengono esaltati al massimo grado da contorni marcati e delineati
con chiarezza, mentre lo sfondo tende a svanire in una prospettiva lontana». Kreisleriana fu ispirata a Schumann dal Kapellmeister
Johannes Kreisler, un personaggio dai tratti singolari creato dal
celebre scrittore E.T.A. Hoffmann. Cercando di rispecchiare la complessa personalità di Kreisler, Schumann si sforzò di esprimere in
questo lavoro tutte le sue peculiarità. Il programma di questo disco
si chiude con la trascrizione per pianoforte solo realizzata da Johannes Brahms del Tema con variazioni del suo Sestetto per archi
op. 18 e da lui dedicata all’amica Clara Schumann come dono per
il suo quarantunesimo compleanno. Come si legge in una lettera
indirizzata a Brahms tre giorni più tardi, Clara era rimasta deliziata
nello scoprire che era in grado di eseguire quest’opera dalla scrittura irta di difficoltà. In ogni caso, questa bella pagina venne eseguita
in pubblico per la prima volta solo cinque anni più tardi, in occasione
di un concerto tenuto a Francoforte il 31 ottobre del 1865.
S. Azzolini, fagotto; L. Torgersen, violino, H. Zemanova, violino
Collegium Marianum, Jana Semeradova, flauto e direzione
SU4112 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0099925411220
A. Reichenauer: Quartetto per violino, violoncello, fagotto e
basso continuo Rk 18; Triosonata per violino, violoncello e basso continuo Rk 20 J.F. Fasch: Quartetto per flauto, violino, fagotto e basso continuo FaWV N:D1; Concerto per flauto, violino,
fagotto e basso continuo FaWV L:C3; Concerto per flauto, violino, fagotto e basso continuo FaWV L:C3; Concerto per due flauti, archi e basso continuo FaWV L:D9 F. Jiranek (1698-1778):
Triosonata per due violini e basso continuo Jk 27 C.G. Postel:
Triosonata per due violini e basso continuo J.G. Orschler: Trio
per due violini e basso continuo A. Vivaldi: Trio per violino, liuto
e basso continuo RV.85 F.I.A. Tuma: Partita per flauto e basso
continuo A. Caldara: Sonata per violino e basso continuo
Se Vivaldi non ha bisogno di nessuna presentazione e i nomi
di Caldara, Fasch e Tuma non sono del tutto sconosciuti agli
appassionati del grande repertorio barocco, per ascoltare le
splendide opere di Reichenauer e di Jiranek anche gli studiosi
più autorevoli hanno dovuto fare ricorso ai volumi della collana
Music from Eighteenth-Century Prague della Supraphon. L’elemento che unisce questi compositori per il resto molto diversi
tra loro è Praga, che per alcuni costituì una tappa fondamentale
della carriera, mentre per altri fu una breve parentesi se non
un semplice luogo di passaggio. Tra il XVII e il XVIII secolo la
capitale boema era un crogiolo di culture in cui si incontravano
i più grandi compositori di Dresda, Vienna, Napoli e Venezia e
venivano sviluppate le ultime novità stilistiche provenienti dai
maggiori centri musicali europei. Nelle residenze nobiliari questi artisti eseguirono per le loro migliori opere cameristiche, che
oggi questo disco della Supraphon ci consente di riscoprire in
tutta la loro meravigliosa originalità grazie all’approccio raffinato
e alla coinvolgente musicalità dell’ensemble di strumenti originali ceco Collegium Marianum, che vede ancora una volta tra le
sue fila il fenomenale fagottista italiano Sergio Azzolini.
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Columnsweb - Febbraio 2013
JAN DISMAS ZELENKA
OPERE SACRE
Barbora Sojková, Markéta Cukrová, Tomáš Král
Musica Florea, Marek Štryncl
SU4111 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925411121
J.D. Zelenka: Magnificat ZWV 107; O magnum mysterium.
Motetto pro Nativitate ZWV 171; Missa Nativitatis Domini in
re maggiore ZWV 8; Chvalte Boha silného. Motetto (Ps 150)
ZWV 165
Dopo il grande successo ottenuti con i primi due titoli dedicati
a Jan Dismas Zelenka (Sepolcri, SU4068; Melodrama de Sancto Wenceslao, SU4113), la straordinaria collana Music from
Eighteenth-Century Prague della Supraphon prosegue la sua
esplorazione delle opere del compositore boemo, che a partire
dalla metà degli anni Trenta del XVIII secolo furono eseguite
con sempre maggiore frequenza nelle chiese praghesi. Tra
queste opere spicca la Missa nativitatis ZWV 8, che ci è stata
tramandata da un manoscritto conservato nella Chiesa di San
Nicola del quartiere praghese di Malá Strana e da una copia
rinvenuta negli effetti personali di Carl Philipp Emanuel Bach,
un fatto che dimostra che questa è una delle due messe di Zelenka che suo padre Johann Sebastian aveva accolto nella sua
biblioteca. L’aria del mottetto natalizio O magnum mysterium è
una rielaborazione di un numero del citato melologo, con Zelenka che provvide a cambiare i versi e ad aggiungere due
flauti. Basato sul Salmo 150, il mottetto Chvalte Boha silného
(Sia gloria a Dio Onnipotente) è con ogni probabilità l’unico
brano in lingua boema di Zelenka tramandatoci dai manoscritti
conservati a Praga. Lo spirito d’Avvento viene ulteriormente
sottolineato dalla presenza del Magnificat, inno mariano per
eccellenza. Queste opere virtualmente sconosciute di Zelenka ci vengono presentate anche in questo caso dall’ensemble
Musica Florea, una famosa orchestra barocca ceca che ha
ricoperto un ruolo di primo piano nella riscoperta moderna di
questo eccezionale compositore.
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LEOPOLD KOZELUCH
SONATE PER FORTEPIANO, FLAUTO E VIOLONCELLO
M. Knoblochová, fortepiano; J. Semerádová, flauto traversiere
H. Fleková, violoncello
SU4106 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925410629
L. Kozeluch: Sonata IX:26; Sonata IX:33; A Grand Scotch Sonata IX:D1; Sonata IX:32; Sonata IX:29
Oggi si fa fatica a credere che il compositore ceco Leopold Kozeluch abbia goduto tra il pubblico viennese di una fama non
inferiore a quella di Mozart e che fosse considerato sullo stesso piano di Haydn e di Mozart. Compositore di grande talento,
eccellente virtuoso di pianoforte e didatta conteso dai nobili più
importanti della capitale asburgica, Kozeluch fu uno dei cultori
più convinti del fortepiano, strumento che iniziava ad affermarsi
in quegli anni. Questo strumento rivestì un ruolo fondamentale
nella produzione di Kozeluch, come si può notare nelle belle
sonate presentate in questo disco, con il flauto e il violoncello
chiamati a eseguire una parte subordinata, commentando oppure limitandosi ad accompagnare il fortepiano. Oltre a un gran
numero di sonate che vedono il fortepiano “accompagnato” dal
violino, la produzione di Kozeluch comprende tredici lavori nei
quali questo ruolo è affidato al flauto. In questo disco vengono
presentate le cinque opere più belle nella splendida interpretazione di tre bravissime virtuose che suonano su strumenti
d’epoca. Con il loro palpabile entusiasmo, queste tre interpreti
saldano almeno in parte il grande debito che il mondo della
musica ha contratto nell’arco degli ultimi due secoli con questo
compositore ceco ingiustamente dimenticato.
Columnsweb - Febbraio 2013
VIKTOR KALABIS
SINFONIE E CONCERTI
Solisti e orchestre vari, Viktor Kalabis, Zdenek Kosler
Václav Neumann, Ladislav Slovák, Jiri Belohlávek
Milos Konvalinka, Wolfgang Sawallisch, Tomás Koutník, direttori
SU4109 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0099925410926
V. Kalabis: Sinfonia n. 2 per grande orchestra op. 18 Sinfonia
pacis; Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 17; Variazioni
sinfoniche per grande orchestra op. 24; Concerto per grande
orchestra op. 25; Sinfonia n. 3 per grande orchestra op. 33;
Concerto per tromba e orchestra op. 36 Le tambour de villevieille; Concerto per clavicembalo e archi op. 42; Concerto
n. 2 per violino e orchestra op. 4); Concerto per pianoforte e
strumenti a fiato op. 64; Concertino per fagotto e strumenti a
fiato op. 61
Per celebrare il novantesimo anniversario della nascita di Viktor Kalabis, la Supraphon presenta un cofanetto dedicato alla
sua produzione orchestrale. La vita di Kalabis e di sua moglie,
la clavicembalista Zuzana Ruzicková, fu funestata prima dalle
violenze della seconda guerra mondiale e poi dalla censura
imposta sulle arti dal regime comunista. La mancanza di libertà
vissuta in questi due periodi storici esercitò un’influenza molto profonda sull’opera di Kalabis. La Sinfonia pacis esprime
con impressionante efficacia le tensioni che il mondo conobbe
durante la Guerra Fredda, senza fare alcuna concessione ai
roboanti proclami di pace del partito comunista. Nella Sinfonia
n. 3, scritta tra il 1970 e il 1971, Kalabis pose l’accento sul senso di ansietà che si diffuse nel suo paese negli anni successivi
alla fine della seconda guerra mondiale e alla salita al potere
del regime comunista, sulla lotta coraggiosa per esprimere le
proprie idee e sulla rassegnazione causata dalla totale messa
al bando della verità. Questo cofanetto della Supraphon ha il
duplice merito di riproporre al grande pubblico la produzione
di un compositore di grande talento e di rievocare l’atmosfera
cupa dei tempi in cui visse e scrisse le sue opere.
JULES MASSENET - HECTOR BERLIOZ
LE PORTRAIT DE MANON - LES NUITS D’ÉTÉ
ZhengZhong Zhou, Hanna Hipp, Pablo Bemsch
S. Gaspar, Southbank Sinfonia, G. Paterson e V. Krafft
ORC47 (CD alto prezzo) Barcode: 792938004723
J. Massenet: Le portrait de Manon H. Berlioz: Les nuits d’été
Con questo disco registrato dal vivo nel corso di una serie di
rappresentazioni tenutesi alla Royal Opera House di Londra la
Opera Rara presenta Le portrait de Manon di Jules Massenet
e la ben più conosciuta Les nuits d’été di Hector Berlioz nella
elettrizzante interpretazione di un gruppo di cantanti messisi
prepotentemente in evidenza grazie al Jette Parker Young Artists Programme e della Southbank Sinfonia diretta da Geoffrey
Paterson e Volker Krafft. Fin dalle prime battute della celebre
aria di Des Grieux «Ah fuyez, douce image», Le portrait de Manon (1894) presenta una serie di citazioni tratte da Manon, una
delle opere più famose di Massenet rappresentata per la prima
volta dieci anni prima. In quest’opera Des Grieux (ZhengZhong
Zhou) è invecchiato ma ancora ossessionato dal suo amore
per Manon, di cui conserva un ritratto in una scatola sigillata.
Des Grieux non può quindi che rimanere turbato quando suo
nipote Jean (Hanna Hipp) gli confida di essersi innamorato di
Aurore (Susana Gaspar), una ragazza priva di mezzi che lui
ritiene poco più di un’avventuriera. Grazie al suo amico Tiberge
(Pablo Bemsch), Des Grieux capisce però che l’amore che unisce i due giovani è puro e disinteressato e quando scoprono il
ritratto si capisce che Aurore altri non è che la nipote di Manon.
Sebbene oggi si esegua quasi esclusivamente la versione che
prevede l’utilizzo di una sola voce solista, Les nuits d’été era
stata concepita da Berlioz come una serie di brani per diverse
voci, un fatto che ha spinto la Opera Rara a proporre l’edizione
originale con un cast di giovani cantanti di grandissimo talento.
Questo disco è corredato da un sontuoso libretto illustrato, che
comprende il libretto di Le portrait de Manon, il testo di Les nuits d’été e una accurata presentazione di queste opere firmata
dal celebre musicologo Hugh Macdonald.
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Columnsweb - Febbraio 2013
CARL NIELSEN
SINFONIE N. 2 E 3
London Symphony Orchestra, Sir Colin Davis
LSO0722 (SACD alto prezzo) Barcode: 0822231172222
Con questo disco si conclude l’integrale delle sinfonie di Carl
Nielsen, compositore danese che a cavallo tra la fine del XIX
e l’inizio del XX secolo svolse un ruolo determinante nell’affermazione delle scuole nazionali scandinave con il suo coetaneo finlandese Jean Sibelius. Come si era già notato nei
due volumi precedenti, Sir Colin Davis dimostra di possedere
una spiccata congenialità con la produzione di Nielsen, non
limitandosi a sottolineare gli elementi stilistici più idiomatici, ma
scavando nel profondo di queste due sinfonie - intitolate rispettivamente I quattro temperamenti e Sinfonia espansiva - anche
grazie all’apporto di una London Symphony Orchestra in forma smagliante. Come sempre, il magnifico panneggio sonoro
dell’orchestra inglese viene riprodotto in tutto il suo splendore
dalla qualità del SACD.
Già disponibile:
RICHARD WAGNER
LA WALKIRIA
Anja Kampe, Jonas Kaufmann, René Pape, Nina Stemme
Mikhail Petrenko, Ekaterina Gubanova
Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Valery Gergiev
MAR0527 (4 CD prezzo speciale) Barcode: 0822231852728
L’etichetta Mariinsky Live lancia il progetto più ambizioso della
sua recente storia, pubblicando la prima opera dell’Anello del
Nibelungo diretta da Valery Gergiev, un’edizione del capolavoro di Wagner che promette fin d’ora di essere uno degli eventi
discografici di maggiore importanza degli ultimi anni. Registrato nella straordinaria acustica del rinnovato Teatro Mariinsky di
San Pietroburgo, questo epico ciclo vede protagonista un cast
stellare, che può aspirare a confrontarsi senza alcun complesso con le leggendarie edizioni registrate nel corso degli anni
Cinquanta e Sessanta. Questa versione della Walkiria può
contare sulla Sieglinde di Anja Kampe, sul vigoroso Siegmund
di Jonas Kaufmann, sul possente Wotan di René Pape e sulla
monumentale Brunilde di Nina Stemme, con Mikhail Petrenko
ed Ekaterina Gubanova nei ruoli di Hunding e di Fricka. La
Walkiria sarà seguita nel settembre del 2013 dall’Oro del Reno,
con Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi previsti per il 2014.
Già disponibile:
CARL NIELSEN
CARL NIELSEN
SINFONIE N.4 E N.5
SINFONIE N. 1 E N. 6
London Symphony Orchestra London Symphony Orchestra
Sir Colin Davis
Sir Colin Davis
LSO0715 (SACD alto prezzo) LSO0694 (SACD alto prezzo)
20
RICHARD WAGNER: PARSIFAL
G. Lehman, V. Urmana, R. Pape, E. Nikitin, A.T. Vitski, N. Putilin
Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky, Valery Gergiev
MAR0508 (4 SACD prezzo speciale)
DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
FFFF (Télérama, Francia)
CD DELL’ANNO (New York Times)
CD DELL’ANNO (Los Angeles Times)
DIAMANT (Opéra Magazine, Francia)
CD DELLA SETTIMANA (BBC Radio 3 CD Review)
QUATTRO STELLE (The Guardian)
Columnsweb - Febbraio 2013
GEORGE GERSHWIN
RHAPSODY IN BLUE E ALTRE OPERE PER PIANOFORTE
Corinna Simon, piano
MDG1795 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179520
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 3
The Sixteen, Harry Christophers
COR16106 (CD alto prezzo) Barcode: 0828021610622
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
14.90
prezzo consigliato
fino al 31.03.2013
Immaginate la scena: Fred Astaire e Ginger Rogers passeggiano sul ponte di una nave da crociera accompagnati dai
loro cani. Chi avrebbe potuto comporre una colonna sonora
più bella per le aristocratiche movenze di queste superstar del
musical americano di George Gershwin? Purtroppo, oggi il film
Voglio danzare con te del 1937 viene trasmesso sempre più
raramente. Per questo motivo, non si può che apprezzare il
fatto che la pianista Corinna Simon presenti in questo disco
l’incantevole Walking the Dog insieme a una bella silloge di
brani sia noti sia virtualmente sconosciuti di Gorge Gershwin.
Con ogni probabilità, la Rhapsody in Blue è uno dei brani di
Gershwin più presenti nel mercato discografico. Se da un lato
in questo lavoro è possibile notare con chiarezza le ombre di
Liszt e di Debussy, dall’altro non si può che rimanere incantati
di fronte alle suggestioni blues, che fino a quel momento era
assolutamente inconcepibile immaginare in un’opera scritta
per una grande orchestra sinfonica. In Un americano a Parigi
Gershwin mise insieme alcune impressioni della Francia con
una serie di spunti provenienti dalla sua vulcanica creatività,
spingendosi al punto da chiedere in prestito quattro clacson
di taxi parigini. Al pari della maggior parte dei brani contenuti
nel Songbook, i Three Preludes sono poesie pianistiche dalla
straordinaria coerenza, nelle quali Gershwin concentrò la propria attenzione sugli elementi essenziali. Si tratta di musica di
eccezionale bellezza, su cui Corinna Simon getta nuova luce,
consentendoci di apprezzarne lati pressoché inediti. Inoltre, la
bravissima solista berlinese ci conduce alla scoperta del fantastico universo pianistico di Gershwin, eseguendo una serie di
brani tratti dalle sue carte sul leggendario Steinway Manfred
Bürki del 1901.
G. Pierluigi da Palestrina: Stabat Mater a 8; Regina caeli a
8; Ad caenam agni providi; Missa Regina caeli; Offertori per il
periodo pasquale (Confitebor tibi Domine; Terra tremuit; Improperium exspectavit cor meum); Cantico dei Cantici (Vineam
meam non custodivi; Si ignores te, O pulchra inter mulieres;
Pulchrae sunt genae tuae)
Massimo protagonista del repertorio polifonico rinascimentale, Giovanni Pierluigi da Palestrina è con ogni probabilità uno
dei più grandi compositori di musica liturgica di tutti i tempi. In
questo terzo volume dell’integrale delle messe di questo straordinario autore, Harry Christophers e i Sixteen propongono
una suggestiva silloge di opere legate al periodo pasquale,
concentrando la propria attenzione sull’evento più gioioso
di questo importante periodo liturgico - ossia la Resurrezione - con la meravigliosa Missa Regina caeli. Questa messa
è basata sul celebre e facilmente riconoscibile cantus planus
dell’antifona Regina caeli e il programma comprende anche
l’omonimo mottetto a otto voci. Come nei due volumi precedenti, vengono presentati anche tre mottetti tratti dal Cantico
dei Cantici, oltre a tre suggestivi offertori che venivano eseguiti
durante il periodo pasquale e all’inno Ad caenam agni providi.
In ogni caso, questo disco non potrebbe dirsi completo senza
lo straordinario Stabat Mater a otto voci, un’opera considerata
da molti tra i lavori più belli e conosciuti di Palestrina, che pone
l’accento sull’aspetto più tormentato del periodo pasquale, l’agonia e il dolore straziante della Crocifissione.
Già disponibili di Da Palestrina:
INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 1
COR16091 (CD alto prezzo)
INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 2
COR16105 (CD alto prezzo)
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Columnsweb - Febbraio 2013
CHARLES-MARIE WIDOR (1844-1937)
Il Trio Parnassus su MDG:
INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
Trio Parnassus
MDG1794 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179421
LEON BOELLMANN
OPERE CAMERISTICHE
Gérard Caussé, viola
Trio Parnassus
MDG1755 (CD alto prezzo)
AA.VV.
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
DI COMPOSITORI FRANCESI
C.-M. Widor: Trio per archi e pianoforte op. 19; Soirs d’Alsace
op. 52; Quattro Trii per archi e pianoforte
Organista, compositore, saggista, critico e didatta: CharlesMarie Widor fu un uomo dai molti talenti, che seppe coltivare
con grande successo per tutta la durata della sua vita. In questo
nuovo disco della MDG il Trio Parnassus presenta una intrigante antologia della sua incantevole produzione cameristica, oggi
quasi dimenticata. La straordinaria capacità di Widor di intuire i
gusti del pubblico gli spalancò fin dalla giovinezza le porte dei
raffinati salotti parigini. In particolare, il Trio per archi e pianoforte
consente di percepire ancora oggi un’eco dell’entusiasmo con
cui il pubblico della capitale francese lo accolse negli ultimi anni
del XIX secolo. Sebbene sotto il profilo formale quest’opera si
collochi nel solco della tradizione, il suo inizio dai toni rapsodici
rivela uno stile del tutto personale e conferisce a quest’opera
una bellezza assolutamente unica. Ogni volta che Franz Liszt
si esibì in concerto a Parigi Widor era sempre presente tra il
pubblico. Il compositore francese assorbì con avidità lo stile moderno giunto dalla sponda opposta del Reno e scoprì quanto
efficaci potessero essere i brani caratteristici di breve durata.
L’Humoresque dei Quatre Trios è caratterizzato dallo stile che
ci si aspetterebbe di trovare in un’opera di questo genere e nel
Nocturne il violoncello eleva un canto di struggente bellezza che
accarezza il cuore. Composta nell’ultima fase della sua carriera,
Soirs d’Alsace rievoca in qualche modo la storia della famiglia
di Widor e suo nonno, che si era trasferito in Alsazia per imparare la tecnica della costruzione degli organi. Il Trio Parnassus
è sempre pronto a sorprendere gli ascoltatori con scoperte di
meravigliosa bellezza. Dopo quelli dedicati a Chausson, Godard
e Boëllmann, questo disco costituisce il quarto volume della serie con cui il celebre ensemble tedesco va alla scoperta di un
repertorio cameristico francese tuttora pressoché inesplorato.
22
Trio Parnassus
MDG1711 (CD alto prezzo)
BENJAMIN GODARD
INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI
E PIANOFORTE
Trio Parnassus
MDG1615 (CD alto prezzo)
EDOUARD LALO
INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI
E PIANOFORTE
Trio Parnassus
MDG0482 (CD alto prezzo)
Columnsweb - Febbraio 2013
JOHN RUTTER
THE PIPER OF HAMELIN
Hanna Lüdecke e Bernhard Hoecker, voci recitanti
Bobbys Klassik Choirs, Beethoven Orchester Bonn
Thomas Honickel
MDG1789 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623178929
La produzione di John Rutter è caratterizzata da ritmi accattivanti e melodie molto commoventi, due qualità che gli hanno
consentito di scrivere una serie di lavori che sono stati accolti
con unanime entusiasmo dal pubblico e dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Rutter compone opere con incredibile
spontaneità, come si può notare in The Piper of Hamelin, un
lavoro basato sulla fiaba dell’incantatore di topi e scritto per
una rappresentazione scolastica. Sebbene sia difficile crederci, oggi quest’opera viene presentata per la prima volta su CD
nell’interpretazione dell’ensemble Bobbys Klassik, un coro di
voci bianche e di fanciulli di grande talento che si è aggiudicato di recente un prestigioso ECHO Award, e della Beethoven
Orchestre Bonn.
FRANCIS POULENC
L’amicizia tra il grande poeta Paul Éluard e il compositore
Francis Poulenc fu molto più di una semplice collaborazione
tra artisti. In questo nuovo volume della loro straordinaria serie
dedicata alla produzione vocale di Poulenc, Holger Falk e Alessandro Zuppardo offrono agli amanti di questo raffinato repertorio la possibilità di scoprire il felice e proficuo rapporto di simbiosi che unì questi due grandi artisti. Sebbene siano sempre
stati attratti dal verbo wagneriano, ogni volta che si trovarono
a unire i versi alla musica i surrealisti si rivelarono estremamente esitanti. Nonostante questo, il primo verso della prima
opera presentata in questo disco, Tu vois le feu de la soir, è
più che sufficiente per dissipare ogni dubbio, in quanto solo in
pochissime occasioni la musica e la poesia hanno dato vita a
un’unione così perfetta. Éluard tratteggia immagini di grande
intensità espressiva che gli studiosi considerano tra i vertici
della letteratura francese di tutti i tempi. Poulenc esaltò queste
raffigurazioni con una parte pianistica di assoluta trasparenza
e fu il primo a metterne in luce la fascinosa luminosità. In particolare, nei sette brani di Le travail du peintre che raffigurano
altrettanti famosi pittori cubisti si può notare una vera e propria sinestesia. Ascoltando queste geniali pagine è possibile
apprezzare l’incontenibile energia creativa di Pablo Picasso e
la serena vitalità di Marc Chagall. Holger Falk possiede una
predisposizione naturale per interpretare le opere di Poulenc,
grazie al suo caldo timbro baritonale, alla sua capacità di esprimere gli aspetti più reconditi e le infinite nuances di questi lavori e alla sua perfetta padronanza della pronuncia francese.
Con il suo raffinato stile esecutivo Alessandro Zuppardo non si
limita ad accompagnare la voce di Falk, ma ne enfatizza tutte
le sfumature, uniformandosi in questo modo alle prescrizioni
interpretative di Poulenc, che scrisse: «Non perdete tempo ad
analizzare la mia musica, ma limitatevi ad amarla!».
Già disponibile:
MÉLODIES SU VERSI DI PAUL ELUARD E LOUISE DE VILMORIN
Holger Falk, baritono; Alessandro Zuppardo, piano
MDG1776 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623177625
FRANCIS POULENC
MÉLODIES SU VERSI
DI GUILLAUME APOLLINAIRE
H. Falk, baritono
A. Zuppardo, piano
MDG1658 (CD alto prezzo)
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Columnsweb - Febbraio 2013
AA.VV.
FELIX MENDELSSOHN
OPERE PER VIOLA E PIANOFORTE DI COMPOSITORI INGLESI
ELIJAH
Christian Euler, viola; Paul Rivinius, piano
MDG1796 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623179667
R. Joshua, S. Connolly, R. Murray, S. Keenlyside
Coro Filarmonico di Wroclaw; Gabrieli Young Singers’ Scheme
Gabrieli Consort & Players, Paul McCreesh
SIGCD300 (2 CD a prezzo speciale) Barcode: 0635212030028
A. Bax: Sonata per viola e pianoforte A. Bliss: Sonata per
viola e pianoforte R. Vaughan Williams: Suite per viola e pianoforte
L’inglese Lionel Tertis è considerato il “padre della viola”. Sebbene non ne sia stato l’inventore, Tertis fu il primo violista a esibirsi in veste solistica e a chiedere a molti dei compositori più
famosi della sua epoca di scrivere opere per questo strumento
dalla meravigliosa versatilità. Ripercorrendo le orme di questo
grande violista, Christian Euler si è imbattuto in tre lavori di
grande interesse di Arthur Bliss, Arnold Bax e Ralph Vaughan
Williams che propone in questo nuovo disco della MDG con
l’accompagnamento del pianista Paul Rivinius. Sebbene siano
state scritte da tre compositori inglesi vissuti nello stesso periodo, queste opere non potrebbero essere più diverse, un fatto
che consente di apprezzare le straordinarie possibilità tecniche
ed espressive della viola.
All’epoca della sua prima esecuzione del 1846, l’Elijah di Mendelssohn fu salutato come il più grande oratorio di tutti i tempi con
il Messiah di Händel. Questo imponente affresco sinfonico-corale
rievoca la storia del profeta biblico Elia con una grandiosità molto
coinvolgente, un’orchestrazione magistrale e una lunga serie di
arie, recitativi e cori di meravigliosa bellezza. L’oratorio di Mendelssohn richiede un organico orchestrale e corale estremamente
vasto, un fatto che ha spinto Paul McCreesh a rinforzare il suo
ensemble Gabrieli Consort & Players con il talentuoso ensemble
di voci bianche Gabrieli Young Singers’ Scheme e il Coro Filarmonico di Wroclaw. Questa imperdibile registrazione vede così
protagonisti oltre 440 interpreti, tra cui 92 violinisti, violisti, violoncellisti e contrabbassisti e oltre 300 coristi. Questo disco è stato
realizzato dopo l’acclamato concerto tenutosi ai BBC Proms del
2011 e si colloca nel solco tracciato dai primi grandi progetti che
hanno visto l’ensemble diretto da McCreesh al fianco dell’etichetta Signum, vale a dire la Grande messe des morts di Hector Berlioz (SIGCD280, vincitore del prestigioso BBC Music Magazine
Award) e la recente New Venetian Coronation (SIGCD287).
Già disponibili:
AA.VV.
A NEW VENETIAN CORONATION
Gabrieli Consort & Players
Paul McCreesh
SIGCD287 (CD alto prezzo)
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Columnsweb - Febbraio 2013
CHARLES-MARIE WIDOR
INTEGRALE DELLE SINFONIE PER ORGANO - VOL. 2
AA.VV.
A SONG OF FAREWELL
Joseph Nolan, organo
SIGCD319 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031926
Gabrieli Consort & Players
Paul McCreesh
SIGCD281 (CD alto prezzo)
BERLIOZ
GRANDE MESSE DES MORTES
Gabrieli Consort & Players
Paul McCreesh
SIGCD280 (CD alto prezzo)
AA.VV.
AROUND BRITTEN
Matthew Barley, violoncello
SIGCD318 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031827
Matthew Barley conferma i giudizi lusinghieri dei sempre più numerosi critici che lo considerano tra i violoncellisti più fantasiosi e
carismatici del Regno Unito con Around Britten, un disco di grande interesse che celebra il centenario della nascita del grande
compositore inglese, presentando una splendida silloge di opere
comprendente la Suite n. 3 per violoncello solo di Britten e alcuni
lavori di Sir John Tavener e di Gavin Bryars.
C.-M. Widor: Sinfonia n. 1 per organo op. 13 n. 1; Sinfonia n. 2 per organo op. 13 n. 2
Questo splendido disco rappresenta il secondo volume dell’integrale delle sinfonie per organo di Charles-Marie Widor che vedrà
protagonista Joseph Nolan sul magnifico organo Cavaillé-Coll
dell’Église de la Madeleine di Parigi. Anello di congiunzione ideale
tra Mendelssohn e Messiaen e tra l’impero e la repubblica, Widor
era nato per essere organista. Vantando a Lione molti parenti che
di professione costruivano organi, Widor dimostrò fin dalla più tenera infanzia una spiccata propensione per il re degli strumenti e
per parecchi decenni seppe dar voce allo splendore e alla grandezza della tradizione organistica francese, che raggiunse il suo
vertice con le sue straordinarie sinfonie per organo. Joseph Nolan
è un organista di grande talento, apprezzato in tutto il mondo per
la sua «brillante e sontuosa musicalità» (Gramophone). Nel 2004
Nolan è stato nominato organista della Cappella Reale di Sua
Maestà del Palazzo di St James e da allora è stato invitato più volte a tenere concerti e a registrare dischi su alcuni degli strumenti
migliori del mondo, compreso l’organo recentemente restaurato
della Sala da Ballo di Buckingham Palace (SIGCD114) e l’organo
dell’Église de Saint-Sulpice di Parigi (SIGCD167). L’organo Cavaillé-Coll dell’Église de la Madeleine di Parigi è un altro strumento di grandissimo fascino, che nel corso degli anni è stato suonato
anche da Camille Saint-Saëns e da Gabriel Fauré. «La fantasiosa libertà con cui Joseph Nolan sceglie i registri gli consente
di ottenere un suono autentico e molto espressivo. Se a questo
si aggiunge la straordinaria precisione della sua diteggiatura, la
sua perfetta conoscenza di queste partiture e la sua empatia nei
confronti di questo stile […] non possiamo che concludere che
l’autorevolezza dell’interpretazione presentata in questo disco
può temere ben pochi rivali» (Gramophone, a proposito del primo
volume dell’integrale delle sinfonie per organo di Charles-Marie
Widor; SIGCD292).
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Columnsweb - Febbraio 2013
AA.VV.
BURKINA FASO
OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE
NOUMOU
Maxim Vengerov, violino; Itamar Golan, piano
WHLive0056 (CD medio prezzo) Barcode: 5065000924584
Kady Diarra
PSSA141243 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412431
J.S. Bach: Partita n. 2 per violino solo BWV 1004 L. van Beethoven: Sonata n. 9 per violino e pianoforte op. 47 A Kreutzer
H. Wieniawski: Scherzo-Tarantella per violino e pianoforte op.
16 J. Brahms: Danza ungherese n. 1 per violino e pianoforte
(trascrizione: Joseph Joachim)
Virtuoso dalla fama leggendaria, Maxim Vengerov è ormai
considerato uno dei protagonisti più carismatici del panorama
concertistico internazionale. Dopo il prodigioso esordio all’età
di appena cinque anni, Vengerov ha dato inizio a una carriera
che lo ha visto cogliere sensazionali trionfi in ogni parte del
mondo e nel corso degli ultimi 25 anni si è messo in grande evidenza come violinista, direttore d’orchestra e didatta. Facendo
leva sul suono caldo e avvolgente del suo violino, Vengerov
crea un’atmosfera intensa e molto intima fin dalle prime battute
della Partita n. 2 di Bach con si apre questo disco. In tutti i movimenti di questo capolavoro il violinista russo ha alternato toni
giocosi e spunti più trattenuti, sfoggiando intense effusioni meditative e un’espressività di aristocratica bellezza. Dopo la Partita bachiana, Vengerov è stato affiancato dal pianista Itamar
Golan in una incandescente lettura della sonata A Kreutzer di
Beethoven. L’energico approccio con cui Vengerov e Golan
hanno affrontato questa sonata ha posto i due interpreti su un
piano di sostanziale parità, come si può notare dal fitto dialogo intessuto dai loro strumenti. Questa incontenibile passione
emerge anche nei due brani proposti come bis che chiudono il
programma, il vivacissimo Scherzo-Tarantella di Wieniawski e
la brillante Danza ungherese n. 1 di Brahms, nei quali Vengerov dà libero sfogo al suo stupefacente virtuosismo.
Noumou - Soumani; Bin; Wariko; Djiguiya; Djougouyaba; Nana;
Koungo; Dibi; Balima Ya; Mignaboule; Baobab; Dami; Noumou
Grazie alla collaborazione con un gruppo di musicisti di grande talento, in questo disco Kady Diarra ha arrangiato le sue
composizioni in una veste più moderna, rimanendo comunque
del tutto fedele alle sue radici tradizionali. Dimostrando un lodevole spirito di apertura, la Diarra fa coesistere in questi brani
il balafon e gli strumenti a percussione dei villaggi bobo con le
sonorità più familiari delle chitarre e di ottoni in stile afrobeat.
Con questo disco Kady Diarra si augura che la musica del Burkina Faso possa raggiungere un pubblico sempre più vasto e
che possa comunicare l’ottimismo e la gioia della sua gente.
IRLANDA
IRISH SACRED MUSIC
Brendan Gaelic
PSSA141244 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412448
Ta me mo shui; Maggie vocal; This is not my plaid; Christ
child’s lullabye; Mountains of pomeroy; O’Carolan’s draught;
Drunken gauger; Farewell to the whiskey; Northern lass; King
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Columnsweb - Febbraio 2013
of the fairies; I live not where I love; Call and the answer; Fragment; Reconciliation; Ymadawiad y brening; Cadair brening;
Tides out; Coyi d’un artu una flor
La musica sacra irlandese ha avuto origine in un’epoca remotissima, come dimostra il fatto che se ne sono state trovate
trace risalenti addirittura al XII secolo. Sebbene questi brani
siano stati suonati per secoli dagli arpisti dei clan, la base di
questo repertorio è costituita dal canto, come si può notare
nell’esecuzione del’ensemble Brendan Gaelic proposta in questo nuovo disco della Playa Sound, che si avvicina molto allo
stile che si è affermato secoli fa.
HANS KNAPPERTSBUSCH DIRIGE WAGNER
C. Ludwig, B. Nilsson, G. London, Wiener Philharmoniker
Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera
Orchestra Sinfonica della NDR, Hans Knappertsbusch
URNWS189 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776561891
R. Wagner: Ouverture da L’olandese volante; Preludio al primo atto di Lohengrin; Preludio e morte di Isotta (Tristano e Isotta); Preludio al primo atto de I Maestri cantori di Norimberga;
Preludio al terzo atto de I Maestri cantori di Norimberga; Addio
di Wotan e incantesimo del fuoco (La Walkiria); La cavalcata
delle Walkirie (La Walkiria); Alba e viaggio di Sigfrido sul Reno
(Il crepuscolo degli dèi); Marcia funebre di Sigfrido (Il crepuscolo degli déi); Scena conclusiva (Il crepuscolo degli dèi);
Preludio al primo atto di Parsifal; Idillio di Sigfrido
Tra gli interpreti della scuola wagneriana legata a Bayreuth il
nome di Hans Knappertsbusch è sicuramente quello di maggior rilievo. Viste in una prospettiva storica, le sue interpretazioni dell’Anello del Nibelungo e del Parsifal costituiscono uno
dei possibili parametri attraverso cui analizzare il teatro d’opera wagneriano. Erede in linea diretta della grande tradizione
wagneriana, Knappertsbusch affronta il complesso universo
del compositore tedesco nell’ottica della tragedia cosmica, dilatando in orizzonti immensi le possibilità sonore offerte dalla
partitura. In questo cofanetto doppio sono raccolte quasi tutte
le sue più importanti registrazioni degli anni Cinquanta e Sessanta pubblicate dalla Decca e dalla Westminster. Si tratta di
dischi veramente storici e di alta qualità stereofonica, che possono anche contare sull’apporto di insigni cantanti wagneriani
come George London e Birgit Nilsson. Per finire, va notare che
questo cofanetto è la prima edizione che raccoglie tutte le registrazioni di Knappertsbusch relative degli estratti più celebri
tratti dalle opere wagneriane.
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Columnsweb - Febbraio 2013
LEONARD BERNSTEIN DIRIGE BEETHOVEN
E. Farrell, C. Smith, R. Lewis, K. Borg, R. Serkin, piano
Westminster Choir, New York Philharmonic Orchestra
Leonard Bernstein
URNWS196 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776561969
L. van Beethoven: Missa solemnis op. 123; Fantasia per pianoforte, coro e orchestra op. 80; Ouverture Leonora III op. 72a;
Ouverture La consacrazione della casa op. 124; Sinfonia n.
5 op. 67
Tra le innumerevoli edizioni della Missa Solemnis di Beethoven
presenti sul mercato discografico, a 50 anni di distanza dalla
sua registrazione quella di Leonard Bernstein, prodotta dalla
CBS nel 1960, resta una delle più belle ed evocative. Innanzitutto si tratta di una registrazione perfetta dal punto di vista
della stereofonia e della qualità del suono e poi l’interpretazione del grande direttore americano la rende di perenne attualità:
profonda, maestosa, nobile e, al tempo stesso, raccolta, intima
e dolorosa. Con l’edizione Columbia diretta da Karajan verso
la fine degli anni Cinquanta, questa versione è tuttora considerata tra le registrazioni più importanti prodotte nel corso del
XX secolo. Per finire, va sottolineato che questo titolo non era
disponibile sul mercato da oltre un decennio.
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GIUSEPPE VERDI
AIDA
L. Price, J. Vickers, R. Gorr, P. Clabassi, G. Tozzi, R. Merrill
F. Ricciardi, M. Sighele
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma, Sir G. Solti
URNWS204 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776572040
Nel quadro delle grandi registrazioni dell’Aida realizzate nel
corso degli anni Sessanta, l’edizione pubblicata dalla RCADecca nel 1962 continua a essere una delle più memorabili.
Da tempo difficile da reperire sul mercato discografico, questo
nuovo cofanetto della Urania la rende di nuovo disponibile per
la gioia di tutti melomani e gli appassionati dei grandi cantanti del passato. Inutile dilungarsi sulla sublime interpretazione
di Leontyne Price nel ruolo della protagonista o sull’apporto
di Sir Georg Solti nel configurare una diversa immagine del
melodramma verdiano, che in questa edizione viene liberato
dal rigore metronomico tipico di una certa scuola nazionale e
restituito a una grandezza europea non inferiore a quelle di
Wagner e di Mussorgsky.
Columnsweb - Febbraio 2013
ALESSANDRO SCARLATTI
OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 4
Francesco Tasini, clavicembalo
TC661914 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105162
Già disponibili di Scarlatti:
OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 1
Francesco Tasini, clavicembalo
TC661911 (CD alto prezzo)
OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 2
Francesco Tasini, clavicembalo
TC661912 (CD alto prezzo)
OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 3
Francesco Tasini, clavicembalo
TC661913 (CD alto prezzo)
GIULIO RICORDI
OPERE PER PIANOFORTE
A. Scarlatti: Moderato in do minore; Toccata per Cembalo del
Sig.r Cav.r Alessandro Scarlatti in do maggiore; [Toccata IV] in
la minore; Vivace in la minore; [Toccata] Scarlatti P[rim]o Tono;
Allegro in sol minore; [Toccata III] in sol maggiore; [Toccata]
in do maggiore; [Toccata] in la minore; [Toccata] Alessandro
Scarlatti in re minore; Toccata Per Cembalo Del Sig.r Scarlatti
in fa maggiore; [Toccata] in sol maggiore
Con questo quarto volume dedicato a diverse composizioni di
Alessandro Scarlatti destinate precipuamente ed eseguite sul
clavicembalo continua il progetto che prevede la registrazione
dell’opera omnia per tastiera del grande compositore palermitano. Questa integrale è scaturita dallo studio e dalla pubblicazione dell’ampio corpus di fonti manoscritte contenenti opere
per tastiera di Scarlatti, un piano intrapreso oltre una decina
di anni fa da Francesco Tasini a Andrea Macinanti per la casa
editrice Ut Orpheus di Bologna. Alessandro Scarlatti s’impose
quale corifèo e fondatore della celebre Scuola Tastieristica Napoletana: la sua grande lezione e il suo autorevole magistero,
un tempo oscurati dalla considerazione unilaterale dell’imponente corpus sonatistico del figlio Domenico, si espandono direttamente o indirettamente - sulla produzione dei coetanei
Gaetano Greco e Francesco Mancini e la sua azione si ravviva
e acquista un significato pieno se messa a confronto con il
successivo cembalismo virtuosistico di Francesco Durante e
di Leonardo Leo.
Roberto Piana, piano
TC841801 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105421
G. Ricordi: Romance Poudrée; Il racconto della nonna; Fantaisie
Hongroise; Aquarelles; Le rêve de l’Odalisque; Almanacco musicale
Un uomo e la sua musica, cent’anni dopo. Note ammalianti e
presaghe, a volte sospese, altre irruenti e guerriere, piene di
echi e pure originali, salottiere e sognanti, “giardino di delizie”
per il loro autore, preso dai mille gorghi quotidiani di una Milano
ogni giorno più grande. Un secolo ci separa dalla morte di Giulio
Ricordi, il più geniale editore musicale della storia, nato nel 1840
in pieno Risorgimento e morto il 6 giugno del 1912, sul finire
della Belle époque, immerso nella Scapigliatura e lambito dal
wagnerismo, devoto a Verdi e affascinato dal giovane Puccini. E
musicista. Anzi, a sentir Verdi, «l’unico tra i giovani a sapere veramente la musica». Negli ultimi decenni di vita, quasi ogni sera,
Giulio, smessi i “panni curiali”, sedeva al pianoforte e componeva, utilizzando la scrittura musicale quasi come terapia, una sorta di “svuotatasche” del cervello in cui rimanevano intrappolate
note di questo o quell’autore, e quasi da sole si ricomponevano
come in un caleidoscopio, formando deliziosi quadri d’insieme.
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Columnsweb - Febbraio 2013
GIUSEPPE GIORDANI
ARCANGELO CORELLI
OFFERTORI PER CANTO E ORGANO
SONATE PER VIOLINO E BASSO CONTINUO OP. 5
Daniela Nizzoli, mezzosoprano; Marcello Rossi, organo
TC750701 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105278
Pavlo Beznosiuk, violino; The Avison Ensemble
LINNCKD412 (2 SACD prezzo speciale) Barcode: 0691062041225
Giuseppe Giordani fu una figura fondamentale nel panorama
del classicismo italiano: compagno di studi di Domenico Cimarosa, rappresentò le sue opere nei più importanti teatri europei,
e lo stesso Goethe lo cita nel suo celebre Italienische Reise.
Giordani alternò l’attività di compositore d’opera a quella di
maestro di cappella, combinando i due stili vocali in una felice
fusione. La sua scrittura associa spesso il canto melodico a
virtuosismi pirotecnici, mettendo il cantante a dura prova con
continue alternanze di legati e colorature. I suoi brani furono
eseguiti molto frequentemente - lo testimonia lo stato usurato
delle partiture - e vennero utilizzati successivamente anche
per uffizi liturgici differenti dalla destinazione originale. I dieci
Offertori qui presentati rappresentano una selezione degli 83
Offertori scritti da Giordani per differenti registri vocali. Sono
animati da squisita freschezza d’invenzione, nitidezza formale
e un brillante virtuosismo, caratteristiche costanti dello stile del
compositore. La parte organistica non costituisce solo un mero
accompagnamento, ma si trasforma, diventando un insieme
strumentale che dialoga in un virtuosismo alla pari della voce.
I colori, la timbrica dei registri, l’apollinea bellezza dello stile
conciliano il sacro con il profano in un’aura di serena ed intensa spiritualità.
Dopo aver pubblicato una strepitosa edizione dei Concerti Grossi op. 6, la Linn prosegue la sua integrale delle opere
di Arcangelo Corelli con una splendida versione delle Sonate
per violino e basso continuo op. 5, una raccolta che il grande
compositore di Fusignano curò fin nei minimi dettagli rendendola un esempio imprescindibile per parecchie generazioni di
violinisti venuti dopo di lui, che diffusero il suo stile in ogni parte
d’Europa. Protagonista di questa straordinaria registrazione
è Pavlo Beznosiuk, che trae dal suo violino barocco sonorità di inusitata bellezza e sfoggia un approccio di aristocratica
eleganza e perfettamente in linea con i dettami della prassi
filologica, come si può notare nella funambolica lettura della
Folia. Al suo fianco si mettono in grande evidenza le prime
parti dell’Avison Ensemble, il violoncellista Richard Tunnicliffe,
Paula Chateauneuf all’arciliuto e alla chitarra barocca e il cembalista e organista Roger Hamilton, che realizzano un basso
continuo di straordinaria ricchezza timbrica. Nel complesso
questo elegante digipack doppio rappresenta uno dei migliori
omaggi finora prodotti dall’industria discografica per celebrare
il terzo centenario della scomparsa di Corelli.
Già disponibile:
ARCANGELO CORELLI
CONCERTI GROSSI OP. 6
The Avison Ensemble,
P. Beznosiuk, violino e direzione
LINNCKD411 (2 SACD prezzo speciale)
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Columnsweb - Febbraio 2013
JOHANN SEBASTIAN BACH
AA.VV.
A BACH NOTEBOOK FOR TRUMPET
A TIME FOR US
J. Freeman-Attwood, tromba; D.-Ben Pienaar, piano
LINNCKD418 (SACD alto prezzo) Barcode: 0691062041829
Alexander Wareberg and his Orchestra
FIMSACD051 (SACD alto prezzo) Barcode: 4892843000905
J.S. Bach: Preludio e Fuga BWV 541; An Wasserflüssen Babylon
BWV 653b; Wer an ihn gläubet BWV 68/5; Concerto per clavicembalo,
archi e basso continuo BWV 1055 (Allegro ma non tanto); Seht, was
der Liebe tut BWV 85/5; O Mensch bewein’ dein Sünde Gross BWV
622; Von Gott kömmt mir in Freundenschein BWV 172/6; O Lamm Gottes, unschuldig BWV 656; Suite inglese n. 2 BWV 807 (Preludio); Suite
n. 6 per violoncello solo BWV 1012 (Sarabanda) J.H. Bach: Sonata in
fa maggiore J.M. Bach: Ach, wie sehnlich wart ich der Zeit J.C. Bach:
Ich lasse dich nicht BWV Anh. 159 J.L. Bach: Ouverture in sol maggiore G.H. Bach: So oft ich meine Tobackspfeife J.C.F. Bach: Sonata
F.X/2 (Rondò. Allegretto) C.P.E. Bach: Sonata Wq 65/17 H.47 (terzo
movimento) J.B. Bach: (Suite n. 4 (La Joye) W.F. Bach: Polonaise
n. 10 Falck 12 J.C. Bach: Ouverture da Amadis des Gaules W.G39
Non so voi, ma io ho sempre avuto difficoltà a riconoscere nelle
fotografie di famiglia certi vecchi zii o lontani cugini che magari ho incontrato solo nelle ricorrenze fondamentali della vita,
cioè matrimoni e funerali. Date queste premesse, posso solo
immaginare cosa può avere provato Johann Sebastian Bach,
membro di una ramificatissima famiglia, i cui membri si occuparono di musica per quasi tre secoli e che lui stesso provvide
ad aumentare mettendo al mondo ben 20 figli. Il programma di
questo disco è pervaso dallo stesso fascino presente in certe
vecchie fotografie seppiate, proponendo una bellissima silloge
di lavori di ben undici membri della famiglia Bach, con il sommo
Cantor lipsiense a fare la parte del leone, circondato dalle opere dagli stili diversissimi di zii, cugini e dei celebri figli Wilhelm
Friedemann, Carl Philipp Emanuel, Johann Christoph Friedrich
e Johann Christian. Ad accompagnarci in questo suggestivo
excursus è il trombettista Jonathan Freeman-Attwood accompagnato dal pianista David-Ben Pienaar, la cui interpretazione
viene esaltata ai massimi livelli dalla proverbiale qualità sonora
della Linn.
A Time For Us (Romeo e Giulietta); Old Melody (Il cacciatore);
O mio babbino caro (Camera con vista); Concerto per clarinetto e orchestra (La mia Africa); Maria (West Side Story); Angélique (Angélique); Once Upon A Time In America (C’era una
volta in America); Smile (Tempi moderni); Spartacus (Capitan
Onedin); Schindler’s List (Schindler’s List); Adagio (Platoon)
Il programma di questo disco della FIM propone un’antologia di
melodie romantiche tratte da celebri film, spaziando ecletticamente dalle suggestioni mozartiane di La mia Africa alla struggente Maria di West Side Story e dalla toccante Smile di Tempi
moderni alla deliziosa aria pucciniana O mio babbino caro di
Camera con vista. L’interpretazione di volta in volta intima e
piena di slancio dell’orchestra diretta da Alexander Wareberg
viene resa con sublime realismo da questa eccellente rimasterizzazione su SACD ibrido multicanale, che saprà soddisfare le
attese anche degli audiofili più esigenti.
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Columnsweb - Febbraio 2013
AA.VV.
AA.VV.
ESTHER
THE SUPER SOUND TELARC - VOLUME 1
Artisti vari
FIMUHD060 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843002459
Esther Ofarim
Orchestra Filarmonica da Camera di Monaco di Baviera
FIMUHD001 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843001858
Kinderspiele; Rataplan; El Rey Nimrod; Hayu Leiloth; Nique
Nac No Muse; Una Matica De Ruda; La Vezina Catina; Tziyunyanai Haderech; La Scillitana; Leil Galil; Pamparapam; Pavane
Se avete apprezzato la dolcissima voce di Ayako Hosokawa, la
sensualità di Mari Nakamoto, l’inconfondibile timbro di Patricia
Barber e la tenerezza di Jacintha, non dovete assolutamente
perdervi Esther Ofarim, una cantante israeliana che, dopo essersi messa in evidenza con il duo Esther e Abi Ofarim, si è imposta definitivamente come solista. Nel corso della sua ormai
lunga carriera, Esther ha affrontato un gran numero di stili diversi, tra cui il folk (non solo israeliano, ma anche quello di altri
paesi e culture), il folk-rock, il novelty e il folk-pop-classico-rock
con orchestra di Judy Collins. Esther canta spesso in inglese
(senza rivelare alcuna traccia di accento israeliano) e per un
certo periodo si è esibita e ha registrato dischi con il suo ex marito Abi. Sebbene sia poco conosciuta dal pubblico italiano, Esther ha dimostrato disco dopo disco di essere una delle migliori
protagoniste del panorama pop e rock oggi in circolazione. Nel
1968 Esther ha scalato le hit-parade europee con Cinderella
Rockafella, un album registrato con Abi, con il quale lo stesso
anno ha realizzato One More Dance. Questo nuovo titolo della
FIM consente di scoprirne l’arte raffinata con la straordinaria
qualità sonora resa possibile dall’Ultra HD Mastering.
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I. Stravinsky: L’uccello di fuoco A. Vivaldi: Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 1 La Primavera (Allegro);
Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 3 L’Autunno (Finale: La caccia); Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 4 L’Inverno (Adagio) L. van Beethoven:
Concerto n. 45 per pianoforte e orchestra op. 73 Imperatore
(Rondò. Allegro) The Very Tall Band: Nature Boy G. Holst:
The Planets (Uranus) G. Bizet: Carmen Suite (La garde montante) E. Grieg: Peer Gynt Suite (Danza di Antra) L. Minnelli:
How Deep Is The Ocean After Hours: Smoke Gets in Your
Eyes M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione P.I. Ciaikovsky: Ouverture 1812
Come gli audiofili sanno benissimo, la Telarc è da oltre trent’anni una delle case discografiche che meglio hanno saputo far
coesistere nelle proprie produzioni un altissimo livello interpretativo (potendo contare su artisti del calibro di Seiji Ozawa,
André Previn, Lorin Maazel, Robert Shaw ed Erich Kunzel) con
una qualità sonora in grado di garantire uno strabiliante realismo. Oggi grazie a questo UltraHD Mastering della FIM possiamo apprezzare alcuni dei brani migliori del catalogo Telarc,
che spaziano da alcuni movimenti delle classiche e conosciutissime Quattro Stagioni di Vivaldi a brani più moderni come la
deliziosa Smoke Gets in Your Eyes degli After Hours e How
Deep Is the Ocean di Liza Minnelli. Un disco che si ascolta
tutto d’un fiato e poi si finisce per riascoltare di nuovo un’altra
volta e un’altra ancora.
Columnsweb - Febbraio 2013
JOHANN STRAUSS
AA.VV.
EIN STRAUSSFEST
BACK TO NATURE
Cincinnati Pops Orchestra, Erich Kunzel
FIMUHD064 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843002534
Artisti vari
FIMUHD084 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843003555
Johann Strauss II: Explosions Polka op. 43; Im Krapfenwald
Polka op. 336; Champagne Polka op. 211; Banditen Galopp
op. 378; Sul bel Danubio blu op. 314; Auf der Jagd Polka op.
373; Storielle dal bosco viennese p. 325; Unter Donner und
Blitz Polka op. 324 Johann Strauss I: Marcia di Radetzky op.
228 Josef Strauss: Feuerfest Polka op. 269 E. Strauss: Bahn
Frei Polka op. 45 Johann Strauss e Josef Strauss: Pizzicato
Polka
Con il suo programma di valzer, polke e marce, questo nuovo
titolo della FIM ci immerge nell’atmosfera magica dei Concerti
di Capodanno, ma questa volta i protagonisti non sono i Wiener Philharmoniker bensì la spumeggiante Cincinnati Pops
Orchestra diretta dal compianto Erich Kunzel. Rispetto alla
raffinata compostezza dei colleghi viennesi, l’orchestra americana sfoggia un approccio più mosso e brillante, come si può
notare fin dalla Explosions Polka di Johann Strauss che apre
il programma. Tuttavia, la differenza più evidente la fa la straordinaria qualità sonora garantita dall’UltraHD Mastering, che
esalta al massimo grado la ricchissima tavolozza timbrica e
l’incredibile escursione dinamica dell’orchestra diretta da Kunzel, al punto che gli audiofili avranno seri problemi a decidere
se preferire la pura bellezza delle opere dei membri della famiglia Strauss o l’incredibile realismo della resa sonora. Nessun
problema: grazie alla FIM possono averli entrambi.
Holei; Moon River; Amazing Grace; Giving Thanks; Mesa Verde; Home On The Range; Round the Cape; Loch Lomond; Reflection; Mokihana Lullaby; Farewell
Questo meraviglioso disco ispirato alla natura vede protagonisti alcuni interpreti di grande talento in una serie di bellissimi brani arrangiati da Randy Petersen. L’aspetto che rende
davvero speciale questo imperdibile titolo della FIM è costituito
dall’utilizzo dell’UltraHD a 32 bit, un sistema di masterizzazione
estremamente sofisticato, che consente di ottenere dai master
originali una fedeltà sonora fino a questo momento assolutamente inimmaginabile. Utilizzando una risoluzione di 32 bit - la
risoluzione più elevata che si possa attualmente raggiungere
con apparecchiature professionali - l’UltraHD consente di ottenere dinamiche pressoché prive di distorsione e di riprodurre
con straordinaria trasparenza e insuperabile chiarezza anche i
passaggi più delicati e soffusi.
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Columnsweb - Febbraio 2013
EDVARD GRIEG
SUITE DA PEER GYNT
Royal Philharmonic Orchestra, Sir Thomas Beecham
HIQXRCD02 (XRCD24 alto prezzo) Barcode: 5060218898221
Registrata dalla EMI tra il 1955 e il 1957, questa vera e propria
pietra miliare dei primi anni dell’era stereofonica è stata rimasterizzata e digitalizzata con tecnologia XRCD24 e stampata
negli studi della JVC di Yokohama, in Giappone.
Finalmente gli amanti del suono digitale possono contare su
questa straordinaria interpretazione del capolavoro di Edvard
Grieg (la versione precedente è stata pubblicata dall’etichetta
inglese HI·Q Supercuts su vinile da 180 grammi). «Ho apprezzato molto la notevole ampiezza del palcoscenico sonoro e i
secchi attacchi della Royal Philharmonic Orchestra diretta da
Sir Thomas Beecham» (Gramophone, 1959) «Quando cerchiamo di spiegare ai nostri nipoti per quale motivo consideravamo Beecham quasi un dio della musica […] dovremmo
mettere sul piatto del nostro giradischi questo LP» (Gramophone, 1959).
GUSTAV HOLST
THE PLANETS
London Symphony Orchestra, André Previn
HIQXRCD03 (XRCD24 alto prezzo) Barcode: 5060218898320
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Concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse
per l’astrologia e la teosofia che Holst aveva sviluppato durante il suo viaggio in Spagna, la suite The Planets continua
a essere l’opera di gran lunga più conosciuta del compositore
inglese, nonché uno dei maggiori caposaldi della letteratura
orchestrale del Novecento storico. A ogni pianeta (da Mercurio
a Nettuno, visto che Plutone venne scoperto solo nel 1930)
Holst assegnò un carattere particolare, scrivendo una musica
che ne esprimeva la personalità. Questa splendida interpretazione di Previn riesce a cogliere alla perfezione lo spirito di mistero che pervade questo splendido affresco sonoro, esaltato
dalla proverbiale fedeltà sonora della JVC in questa versione
su XRCD24, che certamente non ci fa rimpiangere la versione
su vinile da 180 grammi, che comunque rimane disponibile nel
catalogo dell’etichetta inglese HI·Q Supercuts.
GEORGES BIZET
SUITES DA L’ARLESIENNE E DA CARMEN
Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan
HIQLP027 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890270
Sebbene la sua fama postuma sia legata soprattutto ai Berliner Philharmoniker, dal 1948 al 1954 Herbert von Karajan fu
di fatto (anche se non ufficialmente) il direttore principale della
Philharmonia Orchestra, la formazione che il mitico producer
della EMI Walter Legge aveva fondato nel 1945, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, e che il grande
direttore austriaco aveva fatto diventare una delle orchestre
migliori del mondo. Anche se nel 1959 firmò un contratto di
esclusiva con la Deutsche Grammophon, negli anni successivi Karajan realizzò ancora alcuni dischi per la EMI, tra cui
la straordinaria versione del Triplo Concerto di Beethoven con
David Oistrakh, Mstislav Rostropovich e Sviatoslav Richter
(HIQLP006) e un’elegante edizione delle ultime due sinfonie di
Mozart (HIQLP023). Questo disco dedicato interamente a Georges Bizet fu registrato il 14, 15 e 16 gennaio del 1958 presso
la Kingsway Hall di Londra da Walter Legge e dall’ingegnere
Columnsweb - Febbraio 2013
JAPAN IMPORT
del suono Douglas Larter. Questa vera e propria pietra miliare
della discografia ci viene riproposta dalla HI·Q Supercuts con
una accuratissima rimasterizzazione, che ne restituisce con
straordinario realismo la ricchissima tavolozza sonora.
AA.VV.
VLADIMIR HOROWITZ - THE LAST RECORDING
Vladimir Horowitz, piano
SOJPK2242 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887254342427
JEAN SIBELIUS
SINFONIA N. 2
Philharmonia Orchestra, Paul Kletzki
HIQLP026 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890263
Sebbene oggi sia ricordato molto meno di quanto meriti, Paul
Kletzki (1900-1973) fu una figura di spicco del panorama musicale della prima metà del XX secolo. Come compositore
scrisse una serie di lavori che suscitarono l’interesse di Arturo
Toscanini e di Wilhelm Furtwängler, che nel 1925 permise al
venticinquenne Kletzki di salire sul mitico podio dei Berliner
Philharmoniker, che calcò con successo per diversi anni fino a
quando l’avvento del partito nazista gli precluse ogni possibilità
di carriera in Germania a causa della sua fede ebraica. Kletzki
approdò così prima in Unione Sovietica e poi in Svizzera, da
dove passò poi in Inghilterra e negli Stati Uniti. Questa splendida novità della HI·Q Supercuts ci offre la possibilità di apprezzarne la raffinata arte direttoriale con la Philharmonia Orchestra di Londra nella Seconda Sinfonia di Sibelius, un’opera dai
toni molto suggestivi e dalla ricca tavolozza sonora che viene
esaltata al massimo grado da questa splendida rimasterizzazione realizzata a partire dal master analogico originale.
F.J. Haydn: Sonata Hob. XVI: 49 F. Chopin: Mazurka n. 3 op.
56; Notturno n. 2 op. 55; Fantaisie-Impromptu op. 66; Studio
op. 25 n. 1; Studio op. 25 n. 5; Notturno op. 62 n. 1 F. Liszt:
Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen R. Wagner-F. Liszt: Isoldes
Liebestod
Registrato nel 1989 e pubblicato l’anno successivo, questo
disco rappresenta l’ultima registrazione realizzata dal grande
Vladimir Horowitz, un poeta della tastiera considerato da molti addetti ai lavori il pianista più carismatico del XX secolo. I
nove brani in programma furono incisi nel salotto dalla casa di
Horowitz nell’Upper East Side di Manhattan da Thomas Frost,
il producer che aveva preso parte alla realizzazione di molte
registrazioni del grande pianista di origine russa e che pochi
mesi prima aveva curato Horowitz at Home, un disco diventato
nel giro di pochissimo tempo un vero e proprio bestseller tra gli
appassionati di pianoforte. The Last Recording si apre con una
toccante interpretazione della Sonata in mi bemolle maggiore
di Franz Joseph Haydn, seguita da una mazurka, due notturni,
due studi e la Fantaisie-Impromptu dell’amatissimo Chopin e si
chiude brillantemente con due trascrizioni di Franz Liszt, tra cui
il commovente ma sublime Isoldes Liebestod, il canto d’amore
e di morte di Isotta tratto dal Tristano di Wagner. Questa stampa giapponese su K2 HD Mastering ci consente di rivivere con
una qualità sonora di stupefacente realismo l’inarrivabile arte
di uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi.
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Columnsweb - Febbraio 2013
DI MEOLA, MCLAUGHLIN E DE LUCIA
CELINE DION
FRIDAY NIGHT IN SAN FRANCISCO
FALLING INTO YOU
Paco de Lucia, John McLaughlin, Al di Meola
SOJPK2092 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886919990928
SOJPK2162 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886919990928
Mediterranean Sundance/Rio Ancho; Short Tales of the Black
Forest; Frevo Rasgado; Fantasia Suite; Guardian Angel
Se mai è esistita una registrazione di un concerto dal vivo
che ha ammaliato il pubblico con la maestria delle sue chitarre acustiche, sicuramente è questo album. Il concerto che
ebbe luogo la sera del 5 dicembre del 1980 in un Warfield
Teatre completamente esaurito è qualcosa più di un incontro
ad altissimo livello di tre giganti dalla chitarra. Questo fu un
evento che certamente mescolò gli stili contrastanti dei suoi
esecutori come mai prima. Paco de Lucia, l’incredibile mago
del flamenco, fu adottato quasi involontariamente tra i chitarristi jazz, John McLaughlin un chitarrista pungente che aveva
già preso parte alle sessioni di Bitches Brew con Miles Davis e
la sua Mahavishnu Orchestra (“Inner Mounting Flame”), rivela
in questo disco il suo lato tenero e melodico, mentre Al di Meola porta il suo successo etno-pop “Mediterranean Sun Dance”
del 1976 a nuove e vertiginose altezze, come è possibile solo
nel corso di un’esecuzione dal vivo. Gli applausi spontanei alle
note vagamente blues del tema della “Pantera Rosa” sottolineano ulteriormente la straordinaria bellezza di questo album.
Grazie a una registrazione perfetta sotto tutti i punti di vista,
ogni artista emerge in maniera forte e chiara in quella che può
essere considerata una sorta di competizione. All’ascoltatore
la decisione di chi sia il migliore.
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It’s All Coming Back to Me Now; Because You Loved Me; Falling
Into You; Make You Happy; Seduces Me; All by Myself; Declaration of Love; (You Make Me Feel Like) A Natural Woman; Dreamin’ of You; I Love You; If That’s What It Takes; I Don’t Know;
River Deep, Mountain High; Your Light; Call the Man; Fly
Falling Into You è il ventiquattresimo album di Céline Dion e il
quarto in lingua inglese, pubblicato l’11 marzo del 1996. L’anno successivo questo album si è aggiudicato due Grammy
Award come Miglior Album Pop e Album dell’Anno. Insieme
a Jagged Little Pill di Alanis Morissette e Thriller di Michael
Jackson, Falling Into You è l’unico album a essere rimasto per
oltre un anno nella Top 10 della Billboard 200. Si tratta di uno
degli album di artiste donne più venduti al mondo, assieme
a Let’s Talk About Love della stessa Dion e a Come On Over di
Shania Twain. Con questo album e Let’s Talk About Love Céline Dion è l’unica donna a potersi vantare di aver realizzato due
album che hanno venduto oltre 31 milioni di copie.
YO-YO MA E BOBBY McFERRIN
HUSH
SOJPK2282 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887254342823
Columnsweb - Febbraio 2013
B. McFerrin: Grace; Stars; Coyote; Hoedown!; Good-Bye A.
Vivaldi: Concerto per due mandolini, archi e basso continuo
(Andante) N. Rimsky-Korsakov: Il volo del calabrone Tradizionale: Hush Little Baby S. Rachmaninov: Vocalise J.S.
Bach: Musette (Quaderno per Anna Magdalena Bach); Ave
Maria; Aria sulla quarta corda J.-B. Barrière: Sonata per due
violoncelli (Prestissimo)
Pubblicato nel 1992, Hush è l’affascinante frutto dell’incontro di
due grandi virtuosi, Bobby McFerrin, cantante che si è conquistato una meritata fama per il suo straordinario talento improvvisativo, e Yo-Yo Ma, uno dei violoncellisti più brillanti e creativi
del panorama concertistico internazionale. Il programma di
questo disco sembra fatto apposta per soddisfare i gusti del
pubblico più ampio possibile, spaziando ecletticamente dalla
classica, al repertorio tradizionale e al pop con una serie di
brani dello stesso McFerrin (“Grace”, “Stars”, “Coyote”, “Hoedown!” e “Good-Bye”) e alcune delle pagine più famose di Bach
(Musetta e Aria sulla quarta corda), Vivaldi, Rimsky-Korsakov
(Il volo del calabrone) e Rachmaninov (Vocalise). Nei 13 brani
in programma i due artisti non smettono di confrontarsi e di
trarre ispirazione l’uno dall’altro, comunicando agli ascoltatori
un meraviglioso modo di concepire la musica e una gioia contagiosa. Un nuovo titolo giapponese che abbina un’altissima
qualità interpretativa a una resa sonora di incredibile realismo.
pertoriali. Questo disco è interamente dedicato ad Astor Piazzolla, il più grande interprete di bandoneon e autore di tanghi
che l’Argentina abbia mai avuto. Il nuevo tango di Piazzolla
si distingue dal tango tradizionale per la scelta di incorporarvi
elementi jazz, l’utilizzo di armonie molto elaborate, di frequenti
dissonanze e del contrappunto e per il fatto di dare spesso vita
a brani di ampio respiro. Come ha sottolineato lo psicanalista argentino Carlos Kuri, il fatto che Piazzolla abbia deciso di
fondere il tango tradizionale con elementi tratti da tutti i generi
della musica occidentale ha consentito di creare un nuovo stile
di grande successo, che ha saputo emanciparsi e affermarsi
come genere originale in ogni parte del mondo. «Ispirato da
un incontenibile amore per il tango - e più in particolare per
il nuevo tango di Astor Piazzolla - The Soul of the Tango è
uno dei più grandi capolavori del nuevo tango grazie alla magistrale interpretazione di Yo-Yo Ma e di alcuni dei musicisti
che facevano parte del complesso originale di Piazzolla. Nel
complesso, questo disco è una vera opera d’arte, che saprà
fare innamorare di questo fascinoso genere anche chi non ha
mai avuto modo di ascoltare Piazzolla» (All Music Guide).
LUDWIG VAN BEETHOVEN
SINFONIA N. 6 PASTORALE
Columbia Symphony Orchestra, Bruno Walter
SOJPK2792 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654207920
ASTOR PIAZZOLLA
THE SOUL OF THE TANGO - THE MUSIC OF ASTOR PIAZZOLLA
Yo-Yo Ma, violoncello
SOJPK2752 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654167521
A. Piazzolla: Libertango; Sur: Regreso al amor; Le Grand Tango; Fugata; Tango Remembrances; Mumuki; Tres minutos con
la realidad; Milonga del angel; Cafe 1930
Nel corso della sua lunga collaborazione con la Sony Classical il grande violoncellista Yo-Yo Ma ha realizzato oltre 75
dischi (che nel loro insieme si sono aggiudicati oltre 15 Grammy Award) dai quali traspare l’ampiezza dei suoi interessi re-
Le sinfonie di Ludwig van Beethoven costituiscono da sempre il
cuore del repertorio sinfonico, nove opere che hanno il potere di
esaltare orchestre e direttori e di accendere l’animo e la fantasia
dei pubblici di tutto il mondo. Questo nuovo K2 HD Mastering di
produzione giapponese ci riporta indietro nel tempo per ascoltare una memorabile interpretazione della Pastorale eseguita dalla Columbia Symphony Orchestra diretta dal grandissimo Bruno
Walter. Sebbene sia passata molta acqua sotto i ponti dall’epoca
in cui venne effettuata questa registrazione, questo disco riesce
a recuperarne quasi per magia lo splendore sonoro e a riproporci con una qualità sonora ai limiti dell’incredibile la monumen37
Columnsweb - Febbraio 2013
tale lettura di Walter, che sottolinea con suprema intelligenza
e inarrivabile sensibilità tutte le sfumature espressive di questa
straordinaria sinfonia, passando con assoluta spontaneità dal
lirismo della Scena presso il ruscello, allo slancio del Temporale
fino alla meravigliosa cantabilità del Finale. Una versione commovente e ricca di pathos, che saprà giungere direttamente al
cuore anche degli appassionati dai gusti più esigenti.
ENNIO MORRICONE
CELEBRI COLONNE SONORE
Yo-Yo Ma, violoncello
SOJPK2852 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886979748521
FRYDERYK CHOPIN
COLONNA SONORA DEL FILM IL PIANISTA
Janusz Olejniczak, piano
SOJPK2812 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654208125
F. Chopin: Notturno in do diesis minore; Notturno op. 72 n. 1;
Notturno op. 48 n. 1; Ballata n. 2 op. 38; Ballata n. 1 op. 23;
Valzer n. 3 op. 34 n. 2; Preludio op. 28 n. 4; Andante spianato
e Grande Polacca brillante op. 22; Moving to the Ghetto Oct.
31, 1940; Mazurka op. 17 n. 4
Questo nuovo K2 HD Mastering di produzione giapponese
presenta la colonna sonora de Il pianista, un film uscito nel
2002 scritto da Ronald Harwood, diretto da Roman Polanski e
interpretato da Adrien Brody. Basato sul libro Death of a City,
questo film narra le drammatiche vicende vissute durante la
seconda guerra mondiale dal pianista ebreo di origine polacca Wladyslaw Szpilman. Le opere di Chopin che si ascoltano
nella colonna sonora sono state eseguite dal pianista polacco
Janusz Olejniczak, mentre il brano che accompagna la fine
del film è interpretato dallo stesso Szpilman. Wojciech Kilar è
l’autore di Moving to the Ghetto Oct. 31, 1940, l’unica pagina
non scritta da Chopin presente in questo film, un vivace brano
klezmer che vede protagonista la clarinettista Hanna Wolczedska accompagnata dall’Orchestra Filarmonica di Varsavia.
Nel complesso, si tratta di un disco di grande interesse, che
saprà far scoprire agli appassionati di musica un film degno di
essere visto, ai cinefili la meravigliosa produzione pianistica di
Fryderyk Chopin e a tutti la fenomenale qualità sonora che è in
grado di garantire il K2.
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In questo nuovo K2 HD Mastering di produzione giapponese il
grande violoncellista Yo-Yo Ma dà per l’ennesima volta prova
della sua straordinaria versatilità eseguendo da par suo alcune
delle colonne sonore più famose del nostro Ennio Morricone,
spaziando da Mission ai brani scritti per il film diretti da Giuseppe Tornatore (Nuovo Cinema Paradiso, Malena e Una pura
formalità), Sergio Leone (C’era una volta in America e Il buono,
il brutto e il cattivo) e Brian De Palma (Gli intoccabili, Vittime di
guerra, Mosè e Marco Polo). Un nuovo disco di straordinaria
piacevolezza sia per il fascino dei brani proposti sia per l’eccezionale qualità sonora garantita dal K2.
Columnsweb - Febbraio 2013
FRANK SINATRA
NO ONE CARES
Frank Sinatra
MFSL1-408 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797140812
When No One Cares; A Cottage for Sale; Stormy Weather;
Where Do You Go?; I Don’t Stand a Ghost of a Chance With
You; Here’s That Rainy Day; I Can’t Get Started; Why Try to
Change Me Now?; Just Friends; I’ll Never Smile Again; None
But the Lonely Heart
In qualche caso non è sbagliato giudicare un libro dalla sua copertina. Raffigurando un Frank Sinatra triste e assorto nei suoi
pensieri mentre coppie di innamorati danzano felici intorno a
lui, senza prestare attenzione a quest’uomo vestito in un trench
chiaro spiegazzato, la copertina di questo disco intitolato molto
appropriatamente No One Cares rivela in maniera molto eloquente i sentimenti che pervadono le sue canzoni. Considerato
uno dei vertici assoluti tra gli album dedicati alle ballate del formidabile crooner americano, questo album pubblicato nel 1959
dalla Capitol vede Sinatra ancora una volta al fianco dello straordinario arrangiatore Gordon Jenkins dipingere con la sua inimitabile intensità ogni nota di tutte le 11 canzoni in programma.
Oggi grazie a questa nuova accuratissima rimasterizzazione
della OMR su LP da 180 grammi in edizione limitata e numerata
gli audiofili di tutto il mondo possono apprezzare il frutto di questa eccezionale collaborazione artistica con una qualità sonora
fino a questo momento assolutamente inimmaginabile, che vi
accarezzerà languidamente i sensi con la sua incredibile profondità strumentale, l’ampiezza del suo palcoscenico sonoro, l’immediatezza del suo impatto, la trasparenza delle alte frequenze
e un registro centrale molto dinamico. Colta né da troppo vicino
né da troppo lontano, la voce di Sinatra è resa in maniera molto realistica e con un equilibrio così naturale che non c’è stato
bisogno di effettuare alcun intervento in sede di postproduzione
per addolcire i toni acuti o enfatizzare il registro grave. Come
le precedenti rimasterizzazioni di album di Sinatra pubblicate
dalla OMR, questo disco è stato curato fin nei minimi dettagli,
in modo da riprodurre con la massima ricchezza e fedeltà possi-
bile tutte le nuances delle immortali canzoni di questo inimitabile
cantante. Considerato da molti l’album gemello del disco uscito
nel 1975 Where Are You?, il terzo frutto della collaborazione tra
Sinatra e Jenkins sfoggia tempi più lenti, una scrittura definita
con estrema cura e un’atmosfera più malinconica. Una sottile
drammaticità pervade sia il morbido suono degli archi sia la voce
di Sinatra, nella quale si percepisce distintamente un intimo dolore, un acuto senso di smarrimento e il desiderio di fuggire. Si
tratta di sentimenti universali, che Sinatra riesce a esprimere in
una maniera straordinariamente convincente, incarnandosi alla
perfezione nel protagonista di ogni brano. Dopo averlo ascoltato
una volta, non potrete più fare a meno di ascoltarlo più e più
volte, anche grazie alla straordinaria qualità sonora della OMR.
LYNYRD SKYNYRD
PRONOUNCED LEH-NERD SKIN-NERD
Lynyrd Skynyrd
MFSL1-400 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797140010
I Ain’t the One; Tuesday’s Gone; Gimme Three Steps; Simple
Man; Things Goin’ On; Mississippi Kid; Poison Whiskey; Free
Bird
La OMR arricchisce il proprio catalogo con il disco d’esordio
dei Lynyrd Skynyrd, celebre band della Florida costituita nel
1964 che incarnò lo spirito più autentico del Southern rock fino
al 1977, anno in cui persero tragicamente la vita in un incidente
aereo il suo leader Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines
e sua sorella, la corista Cassie Gaines. Il curioso titolo di questo disco si riferisce alla pronuncia del nome del gruppo, a sua
volta storpiatura del nome Leonard Skinner, professore di ginnastica al liceo di Van Zant e Gaines che - nonostante i conflittuali rapporti scolastici - negli anni successivi intrecciarono una
sincera amicizia con i membri della band, che lo invitarono a
presentare un loro concerto al Memorial Coliseum di Jacksonville. Come sempre, la OMR aggiunge una sensazionale qualità sonora, che vi farà apprezzare questo suggestivo disco degli
anni Sessanta con un realismo finora inimmaginabile.
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Columnsweb - Febbraio 2013
BOB DYLAN
BRINGING IT ALL BACK HOME
Bob Dylan
MFSL2-380/45 (2 LP da 180 grammi a 45 giri) Barcode: 0821797238014
Subterranean Homesick Blues; She Belongs to Me; Maggie’s
Farm; Love Minus Zero/No Limit; Outlaw Blues; On the Road
Again; Bob Dylan’s 115th Dream; Mr. Tambourine Man; Gates
of Eden; It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding); It’s All over Now,
Baby Blue
Registrato nel giro di appena tre giorni nel gennaio del 1965,
Bringing It All Back Home vide Bob Dylan passare dalla chitarra acustica a quella elettrica ed entrare per la prima volta
nella Top 40 con “Subterranean Homesick Blues”. Date queste premesse, non si può che essere grati alla OMR per aver
riproposto questo capolavoro del giovane Dylan - che è stato
assente nel mercato discografico per parecchi anni - su due LP
da 180 a 45 giri in una accurata rimasterizzazione realizzata
a partire dai master originali, che ci riporta quasi per magia ai
favolosi anni Sessanta.
PATRICIA BARBER
A DISTORTION OF LOVE
Patricia Barber
MUDSACD2100 (SACD alto prezzo) Barcode: 0821797210065
40
Summertime; Subway Station No. 5; You Stepped Out of a
Dream; Parts Parallels; Or Not To Be; Yellow Car; Yet Another
In a Long Series of Yellow Cars; I Never Went Away; My Girl;
Be Myself
In genere si tende a far risalire l’inizio della carriera di Patricia Barber a Café Blue del 1994 e al successivo Modern Cool
del 1998, due album che fecero immediatamente diventare la
cantante-pianista americana una delle beniamine del pubblico
degli audiofili grazie al suo indovinatissimo mix di brillantezza
strumentale, ardita originalità, effusione poetica, esuberanza
vocale e brani curati fin nei minimi dettagli che ha contribuito
a crearne l’immagine di artista attenta sia alla qualità artistica
sia alla resa sonora delle sue registrazioni. In realtà, la Barber
esordì nel mercato discografico con Distortion of Love, un album uscito nel 1992 e tuttora quasi del tutto sconosciuto alle
nostre latitudini. Rimasterizzato a partire dal master originale,
questo SACD ibrido in edizione numerata e limitata del primo
album della Barber possiede la stessa resa dei dettagli e la
stessa trasparenza sonora che hanno determinato il successo delle edizioni in SACD degli album Mythologies, The Cole
Porter Mix, Café Blue, Modern Cool, Companion e Nightclub
disponibili nel catalogo della OMR.
Columnsweb - Febbraio 2013
FRANK TICHELI
PLAYING WITH FIRE
Dallas Wind Symphony Orchestra, Jim Cullum Jazz Band
RR127CD (HDCD alto prezzo) Barcode: 0030911112721
Gnossienne n. 1; Gymnopédie n. 1 A. Ourkouzounov: Sonatina hommage è Theodosii Spassov M. Duplessy: Cavalcade
R. Dyens: Traveling Sonata
Questa straordinaria antologia di opere per flauto e chitarra
di compositori europei interpretata da Viviana Guzman e da
Jeremy Jouve è destinata a conquistare il cuore sia degli appassionati del grande repertorio cameristica sia quello degli
audiofili più esigenti. A garantirlo è la Reference Recordings,
una casa discografica di cui gli audiofili italiani hanno imparato
negli ultimi tempi a fidarsi a occhi chiusi.
WOLFGANG AMADEUS MOZART
CONCERTI N. 21 E 24 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA
Evgeni Istomin, piano
Seattle Symphony Orchestra, Gerard Schwarz
RRLP2506/45 (2 LP da 200 grammi a 45 giri) Barcode: 0030911250614
Frank Ticheli: Postcard; San Antonio Dances; Sinfonia n. 2;
Rest; Playing with Fire
I cinque brani presentati in questo nuovo disco della Reference Recordings consentono di farsi un’idea della produzione di
Frank Ticheli e condurranno l’ascoltatore dalla luce all’oscurità e a una gioiosa celebrazione jazz. In particolare, le prime
quattro opere in programma sono considerate tra i frutti migliori della creatività del compositore americano, mentre l’ultima,
Playing With Fire, vede suonare insieme la formidabile Dallas
Wind Symphony Orchestra con i sette eccezionali componenti
della Jim Cullum Jazz Band. Una nuova strepitosa proposta
della Reference Recordings, con la sensazionale qualità sonora a cui ci ha abituato da tempo.
AA.VV.
TRAVELING SONATA - SONATE PER FLAUTO E CHITARRA
Viviana Guzman, flauto; Jeremy Jouve, chitarra
RR128CD (HDCD alto prezzo) Barcode: 0030911112721
W.A. Mozart: Concerto n. 21 per pianoforte e orchestra K.467;
Concerto n. 24 per pianoforte e orchestra K.491
Evgeni Istomin e Gerard Schwarz hanno eseguito questi immortali concerti mozartiani molte volte e li hanno registrati in
parecchie occasioni in una sola ripresa per prepararsi a inciderli dal vivo. Ovviamente, sapevano di poter contare sull’ingegnere capo e direttore tecnico della Reference Recordings, il
mitico Prof. Keith Johnson, le cui infinite risorse hanno consentito di ottenere una resa del suono della compagine degli archi
del tutto naturale e un palcoscenico sonoro profondo e incredibilmente tridimensionale. Un disco di sensazionale bellezza,
reso ancor più prezioso dalla stampa su vinile da 200 grammi
a 45 giri, effettuata alla nuova stamperia Quality Records di
Salina, Kansas.
G. Fauré: Pavana op. 50 M. Ravel: Boléro; Pièce en forme de
habanera F. Borne: Fantaisie brillante sur Carmen E. Satie:
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Columnsweb - Febbraio 2013
CHUCK MANGIONE
CHUCK MANGIONE QUARTET
Chuck Mangione, flicorno, piano elettrico e percussioni
Gerry Niewood, flauto, sax soprano e tuba
Joel DiBartolo, basso; Ron Davis, batteria, conga e percussioni
SC-MER1631 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714329
Land Of Make Believe; Self Portrait; Little Sunflower; Floating;
Manha De Carnival
A questo punto c’è solo da chiedersi in quale delle innumerevoli categorie inventate da schiere di sedicenti critici ed “esperti”
di jazz vada inserito questo straordinario album pubblicato nel
1971. Jazz-rock, jazz-fusion, soul-jazz-rock-fusion, electrofusion-pop o altro? Piuttosto che fare violenza al nostro povero
cervello con interrogativi tutto sommato oziosi, potremmo limitarci ad apprezzare l’album di questo straordinario quartetto.
Il programma di questo disco comprende una serie di brani di
meravigliosa bellezza eseguiti dal celebre flicornista americano
Chuck Mangione e dal suo quartetto senza fare ricorso al pianoforte nel corso di una sorta di jam session. La band è costituita
da musicisti di grandissimo talento, con Ron Davis alla batteria,
Joel diBartolo al contrabbasso e l’ancora troppo sottovalutato in
veste solistica Gerry Niewood al sax soprano e al flauto (il suo
strumento principale, per quanto sia più apprezzato sull’altro).
In questo LP - rimasto fuori catalogo per troppo tempo - Chuck
Mangione si mette in grande evidenza in una serie di assoli delicati e straordinariamente melodici come in “Land of Make Believe” e “Little Sunflower”, con quest’ultimo che non teme alcun
confronto con la versione originale di Freddie Hubbard. “Manha
de Carnival” - una delle opere più belle e significative scritte dal
chitarrista Luis Bonfá - merita di essere ascoltata con particolare
attenzione per poter apprezzare le stratosferiche improvvisazioni di un Mangione letteralmente in stato di grazia. Il fatto che nel
corso degli anni Settanta la Mercury utilizzasse la tecnologia di
registrazione più avanzata del mondo, contribuisce a rendere
questa nuova uscita della Speakers Corner non una semplice
ristampa, ma una rimasterizzazione in grado di soddisfare i gusti
anche degli audiofili più esigenti.
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HOT TUNA
BURGERS
J. Kaukonen, chitarra e voce; J. Casady, basso e voce
P. J. Creach, voce; S. Piazza, batteria, percussioni e voce
N. Buck, organo e piano; R. Talbott, voce e chitarra
D. Crosby, voce
SC-FTR1004 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714268
True Religion; Highway Song; 99 Year Blues; Sea Child; Keep On
Truckin’; Water Song; Ode For Billy Dean; Let Us Get Together
Right Down Here; Sunny Day Strut
L’esplorazione delle profonde sonorità psichedeliche non parve
sufficiente ai membri fondatori dei Jefferson Airplane Jorma Kaukonen e Jack Casady quando decisero di andare alla ricerca della
loro identità musicale. Per questo, decisero di provare ad amalgamare il loro semplice stile di vita hippy e una musica dai toni vagamente popolareggianti, dando vita a una nuova band chiamata
Hot Tuna dallo stile ricco di sensibilità e dalle sonorità non eccessivamente esasperate. Fin dal primo brano in programma, “True
Religion”, nel quale il genuino pizzicare delle corde della chitarra
emerge distintamente dalle incontenibili onde telluriche del rock, il
messaggio di questo primo album registrato in studio appare forte
e chiaro. Una serie di grintose melodie eseguite nel registro grave
e la rappresentazione di una vita trascorsa sulla strada (“Keep
On Truckin”) esaltano sensazioni estremamente realistiche, con il
suono di un violino scordato che enfatizza il piacere provato in occasione di un incontro forse un po’ grossolano ma molto cordiale
(“Let Us Get Together Right Down Here”). Lo strumentale “Water
Song” è un vero colpo di genio, un coinvolgente brano affidato
alla chitarra, che non solo dimostra il talento di tutti i musicisti, ma
anche la loro spiccata propensione per la melodia e le sfumature
strumentali. A questo punto non importa più se ci troviamo di fronte a rozzi montanari, ad azzimati cultori del rock-blues o a hippy
invecchiati colti da una improvviso attacco di nostalgia: tutti non
potranno fare a meno di amare questo disco. D’altra parte, se
gli Hot Tuna continuano ad andare in tournée ancora oggi, una
ragione ci sarà pure…
Columnsweb - Febbraio 2013
ETTA JAMES
ETTA JAMES
Etta James
PPCLP5360 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621714
Dopo averci sentite cantare, Ballard e i membri del suo gruppo
ci fecero i complimenti e - diciamolo pure apertamente - era
proprio quello di cui avevamo più bisogno. Quando eseguirono
“Work With Me Annie” il pubblico andò letteralmente in delirio.
Il giorno successivo avevo ancora in mente la melodia di quella canzone. In quegli anni andavano molto di moda le canzoni che rispondevano ad altre, per cui mi sono detta: “Perché
non rispondere al grande successo di Hank?”. Ero elettrizzata
dall’idea di scrivere un brano dai toni spavaldi. Così nacque
“Roll With Me Henry”, una canzone al tempo stesso assillante
e divertente».
Dance With Me Henry; Do Something Crazy; Women; My One
And Only; I Hope You’re Satisfied; Good Rockin’ Daddy; Hey
Henry; Strange Things; That’s All; I’m A Fool
Questo album contiene “Dance With Me Henry”, un brano scritte insieme a Johnny Otis e a Hank Ballard come risposta alla
canzone “Work With Me Annie” dello stesso Ballard. Questo
brano ottenne un grandissimo successo e oggi è conosciuto
anche con i titoli “The Wallflower (Dance With Me Henry)” e
“Roll With Me Henry” e nel 1955 Georgia Gibbs ne realizzò una
cover in chiave pop. Da notare che nel 2008 Etta James è stata insignita per la registrazione di questo brano effettuata nel
1955 del Grammy Hall of Fame Award. Etta James è una delle
interpreti più famose e rispettate della storia del R&B. In questo
disco possiamo ascoltare alcune delle leggendarie registrazioni effettuate da Miss Peaches prima di firmare il contratto con
la Chess, tra cui il suo primissimo brano - inciso la vigilia del
Giorno del Ringraziamento del 1954, quando aveva appena 16
anni - che precedette “Roll With Me Henry”. Nell’autobiografia
della James si legge: «Jean Mitchell e sua sorella Abbysinia
venivano da New Orleans e avevano l’aspetto tipico delle creole. Jean aveva la mia età, mentre Abbye era più grande di otto
o nove anni. Un giorno io e Jean iniziammo a cantare insieme
e subito dopo si aggiunse Abbye, con la quale formammo il
gruppo delle Creolettes. Eravamo ragazze molto ambiziose e
cercavamo di imitare gli stili più alla moda e il blues che andava
per la maggiore in quel periodo. Più di ogni altra cosa, eravamo
rimaste conquistate dalle armonie vocali. Questo fatto ci spinse a creare un brillante stile a tre voci, prendendo a modello
gruppi già affermati come gli Spaniels, gli Swallows, i Chords e
gli Spiders. Un giorno le Creolettes vennero invitate a cantare
in un negozio, dove ebbero la fortuna di incontrare Hank Ballard e i suoi famosi Midnighters. Non riuscimmo a nascondere
la nostra emozione.
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Columnsweb - Febbraio 2013
THELONIOUS MONK QUARTET
MONK’S DREAM
IMP6014 (LP da 180 grammi)
Masterizzato da Kevin Gray dal nastro master analogico
oirginale con la collaborazione di Robert Pincus e stampato
alla RTI di Camarillo
Edizione Limitata a 2.500 copie numerate
Registrato alla fine del 1962 e originariamente pubblicato nel
1963 Monk’s Dream segna il debutto di Thelonious Monk con
l’etichetta Columbia, dopo aver pubblicato i suoi primi lavori
con la Blue Note, la Prestige, e la Riverside. Prodotto dal guru
del jazz Teo Macero, e affiancato da Charlie Rouse al sax tenore, John Ore al contrabbasso e Frankie Dunlop alla batteria,
Monk’s Dream è in assoluto il più grande successo in termini
di vendite di Thelonious Monk, e sicuramente contribuì ampiamente alla sua apparizione sulla copertina del Times Magazine
nel 1964.
Gli otto pezzi dell’album, di cui cinque originali di Monk comprendono “Five Spot Blues” e “Bolivar Blues” entrambi ritmicamente complessi, nonche due brani assolo senza accompagnamento in “Just a Gigolò” e l’indimenticabile “Body and
Soul”.
Sebbene la maggioranza dei brani fosse già stata precedentemente registrata in varie occasioni live con titoli diversi, questo
quartetto è considerato da molti critici uno dei migliori gruppi
associati a Monk, e la registrazione in studio di questi pezzi
rimane la versione definitiva. Un capolavoro del jazz da non
perdere.
Musicisti
Thelonious Monk, piano, Charlie Rouse, sax tenore
John Ore, contrabbasso, Frankie Dunlop, batteria
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Columnsweb - Febbraio 2013
Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca
Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115
[email protected] - www.soundandmusic.com
Sound and Music Columnsweb - Febbraio 2013
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