Sound and Music - Novità discografiche Febbraio 2013 Musica per la memoria A settant’anni da quell’orrore chiamato Olocausto che sconvolse l’Europa, il Nash Ensemble e Hyperion pubblicano un disco di musiche composte nel campo di concentramento di Terezin. Hans Krása, Viktor Ullmann, Gideon Klein e Pavel Haas morirono ad Auschwitz poco tempo dopo ma la loro musica composta nella detenzione vive ancora oggi in questo preziosissimo CD. Columnsweb - Febbraio 2013 Indice Hyperion ……………………………… APR …………………………………… Alpha…………………………………… Aeon …………………………………… Fuga Libera …………………………… PHI …………………………………… Ramée ………………………………… Zig Zag Territories ……………………… CPO …………………………………… Chandos ……………………………… Supraphon ……………………………… Opera Rara …………………………… LSO …………………………………… Mariinsky ……………………………… MDG …………………………………… Coro …………………………………… Signum ………………………………… Wigmore Hall Live ……………………… Playa Sound …………………………… Urania ………………………………… Tactus ………………………………… Linn Records …………………………… FIM …………………………………… Hi-Q Records …………………………… Japan Import …………………………… OMR …………………………………… Reference Recordings …………………… Speakers Corner ………………………… Pure Pleasure …………………………… Impex ………………………………… 2 6 6 7 7 8 9 9 10 13 17 19 20 20 21 21 24 26 26 27 29 30 31 34 35 39 41 42 43 44 Primo piano …………………………… 6 RICHARD WAGNER MAR0527 LA WALKIRIA 2 JOHANN SEBASTIAN BACH INTEGRALE DELLE SONATE PER FLAUTO Andrea Oliva, flauto - Angela Hewitt, piano CDA67897 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571178974 J.S. Bach: Sonata per flauto e pianoforte BWV 1031; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1029 (attribuita a Carl Philipp Emanuel Bach); Sonata per flauto e pianoforte BWV 1033; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1034; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1035; Sonata per flauto e pianoforte BWV 1030 I sempre più numerosi fan di Angela Hewitt saranno lieti di trovare in questo disco la loro pianista preferita in veste cameristica al fianco del primo flauto dell’Orchestra di Santa Cecilia Andrea Oliva nell’integrale delle sonate per flauto di Johann Sebastian Bach, compresa la Sonata BWV 1029, un tempo attribuita al sommo Cantor lipsiense e oggi restituita dagli studiosi al suo vero autore, Carl Philipp Emanuel Bach, uno dei suoi figli più celebri e talentuosi. Composte in uno stile di straordinaria raffinatezza, queste opere sfruttano a fondo le risorse tecniche ed espressive del flauto, che all’epoca di Bach aveva appena iniziato l’evoluzione che lo avrebbe portato a diventare uno degli strumenti più versatili e brillanti dell’orchestra. L’agilità e la delicata vena lirica di Oliva e la spiccata musicalità della Hewitt - per non parlare della sua ormai lunghissima consuetudine con le opere di Bach - contribuiscono a rendere questo disco un vero e proprio must per tutti gli appassionati dell’arte del grande compositore di Eisenach. Columnsweb - Febbraio 2013 Steven Osborne su HYPERION: MODEST MUSSORGSKY - SERGEI PROKOFIEV QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE E ALTRE OPERE PER PIANOFORTE Steven Osborne, piano CDA67896 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571178967 SERGEI RACHMANINOV MAURICE RAVEL INTEGRALE DEI PRELUDI INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANO Steven Osborne, piano Steven Osborne, piano CDA67700 (CD alto prezzo) CDA67731/2 (2 CD alto prezzo) DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine) CRITICS’ CHOICE 2011 (Gramophone) M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione S. Prokofiev: Sarcasmi op. 17; Visions fugitives op. 22 Steven Osborne è considerato uno dei migliori pianisti del panorama discografico attuale, un giudizio molto lusinghiero che trova conferma nel fatto che la sua integrale dei preludi di Rachmaninov pubblicata di recente dalla Hyperion è stata salutata dalla stampa specializzata di tutto il mondo come la migliore edizione moderna realizzata dopo la sensazionale versione di Vladimir Ashkenazy. In questo nuovo disco il bravissimo pianista inglese volge la propria attenzione a un altro caposaldo della letteratura pianistica russa, eseguendo i Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky, accanto a due deliziose raccolte di miniature di Sergei Prokofiev. Il capolavoro di Mussorgsky è considerato una delle opere a programma più famose del XIX secolo, oltre che uno dei lavori più impegnativi in assoluto, come si può notare dalle spettacolari architetture sonore della Grande Porta di Kiev, un brano che può essere eseguito solo da pianisti in possesso di una tecnica impeccabile. A proposito delle Visions fugitives di Prokofiev, il celebre critico David Fanning ha scritto «In quest’opera il compositore russo presenta qualche tratto del suo carattere, a volte grottesco, a volte ammaliante e mistico, a volte semplicemente poetico, a volte diretto in maniera quasi aggressiva, a volte così delicatamente aggraziato da lasciare incantati sia l’interprete sia il pubblico». La vivace caratterizzazione e la tavolozza timbrica tanto sottile quanto brillante di Osborne contribuiscono a rendere il pianista inglese l’interprete ideale di questa raccolta. Come si può capire facilmente dal titolo, i Sarcasmi sono opere dai toni innovativi e provocatori, che Osborne esegue con graffiante senso dell’umorismo. AA.VV. BRUNDIBAR - OPERE DI COMPOSITORI A THERESIENSTADT The Nash Ensemble CDA67973 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179735 H. Krása: Suite da Brundibár V. Ullmann: Quartetto per archi n. 3 op. 46 G. Klein: Trio per archi P. Haas: Quartetto per archi n. 2 op. 7 Dalle montagne delle scimmie In questo disco il Nash Ensemble presenta una serie di opere scritte nel campo di transito di Theresienstadt da quattro compositori ebrei che sarebbero stati uccisi ad Auschwitz e la cui musica è stata in seguito completamente dimenticata. Negli ultimi anni questi lavori sono stati riscoperti e riproposti al grande pubblico, che non ha potuto fare a meno di rimanere meravigliato di fronte alla loro straordinaria bellezza. Uno dei lavori più famosi scritti da questi sventurati compositori è l’opera per bambini Brundibár di Hans Krása, che fu eseguita ben 55 volte a Theresienstadt e che in questo disco viene presentata in una suite arrangiata dal compositore David Matthews. 3 Columnsweb - Febbraio 2013 Viktor Ullmann, la cui attraente opera da camera L’imperatore di Atlantide ha conosciuto nel corso degli ultimi anni un certo ritorno di fiamma, è rappresentato in questo disco dal suo Quartetto per archi n. 3, un’opera dai toni lirici e magniloquenti e pervasa da un’atmosfera pensosa, che sotto l’aspetto stilistico si colloca nell’alveo della Seconda Scuola di Vienna. Allievo di Leos Janácek, Pavel Haas è invece presente con il suo Quartetto per archi n. 2 Dalle montagne delle scimmie, un’opera di grande interesse che mostra non solo l’influsso del suo maestro, ma anche una spiccata personalità musicale. ERNEST CHAUSSON - VINCENT D’INDY OPERE CAMERISTICHE Chilingirian Quartet CDH55457 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154572 AA.VV. CANCIONES ESPANOLAS Sylvia Schwartz, soprano - Malcolm Martineau, piano CDA67954 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179544 E. Granados: La maja y el ruiseñor; Tonadillas en estilo antiguo J. Guridi: Seis canciones castellanas J. Turina: Tres poemas op. 81 E. Toldrá: Abril; Maig X. Montsalvatge: Cinco canciones negras In questo disco la Hyperion presenta un’affascinante antologia di opere vocali di autori spagnoli - tra i quali spiccano Enrique Granados e Joaquín Turina - interpretata dal giovane soprano spagnolo Sylvia Schwartz. Il programma si apre con Goyescas di Granados, un’opera conosciuta soprattutto nella sua versione pianistica, e prosegue con Tonadillas en estilo antiguo, una suggestiva serie di brani ispirati ai dipinti di Goya, che la Schwartz esalta con la sua carica emotiva, che spesso sfocia in accenti profondamente drammatici. La raccolta di brani dal sapore deliziosamente popolaresco di Guridi è basata su una serie di melodie castigliane, trascritte con geniale creatività dallo stesso compositore. Il disco si conclude con diverse belle pagine di Turina, Toldrá e Montsalvatge, di cui viene eseguita la celebre Canción de cuna para dormir a un negrito. 4 E. Chausson: Quartetto per archi op. 35 V. d’Indy: Quartetto per archi n. 1 op. 35 Ernest Chausson morì a soli 44 anni per una rovinosa caduta dalla bicicletta. Tra le numerose opere che il compositore francese non poté portare a termine c’erano alcune ouverture per orchestra, una sonata per violino e pianoforte, quella che sarebbe stata la sua Seconda Sinfonia e il Quartetto per archi presentato in questo disco. Prima che quel tragico incidente ne troncasse prematuramente la vita e la carriera, Chausson aveva già portato a termine i primi due movimenti ed era ormai prossimo a completare il terzo, che venne terminato da Vincent d’Indy, fatto che spiega la presenza del suo Quartetto n. 1 in questo disco. Allievo di César Franck, d’Indy è autore di tre quartetti per archi, ai quali se ne aggiunge un quarto rimasto incompiuto per la sua morte. Sotto il profilo stilistico, d’Indy utilizzò per queste opere strutturate in quattro movimenti i collaudati schemi della forma-sonata, del Lied, della danza e del rondò, ponendo una particolare enfasi sullo sviluppo ritmico e sul contrasto di tonalità, ma per rendere coerenti queste opere nel loro insieme continuò a rimanere fedele alla cosiddette tecniche “cicliche” di trasformazione melodica elaborate da Franck. Il Quartetto n. 1 di d’Indy è basato su un tema di quattro note tratto dalla Prima Sinfonia “Il Titano” di Mahler e sul motivo della campana del primo atto del Parsifal di Wagner. GRAMOPHONE CRITICS’ CHOICE - GRAMOPHONE EDITOR’S CHOICE. Columnsweb - Febbraio 2013 AA.VV. THOMAS TALLIS FOR HIS MAJESTYS SAGBUTTS AND CORNETTS - MUSICA INGLESE DA ENRICO VIII A CARLO II MISSA SALVE INTEMERATA E ANTIFONE His Majestys Sagbutts & Cornetts CDH55406 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154060 Winchester Cathedral Choir, David Hill CDH55400 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154008 Enrico VIII: Bassedance En vray amoure a 4, a 6; Bassedance Taunder nacken a 3 Anonimo: The Trowmpettus; Hugh Ashton’s Maske; In nomine; The Queen’s Masque; Irish Dance P. Alamire: Bassedance T’Andernacken a 5 H. Aston: A Hornepype C. Tye: In nomine XI Farewell my good one, for ever; In nomine IV Howld fast; In nomine XIX Crye W. Byrd: In nomine V a 5 R. Allwood: In nomine II J. Bull: The Bull Masque, Fantasia J. Coprario: Gray’s Inn the 1st; Fantasia a 6 W. Brade: Cornish Dance; Scottish Dance A. Bassano: Pavan and Galliard J. Bassano: Fantasia a 5 n. 3 M. East: When David Heard that Absalon was slain M. Locke: Voluntary in fa maggiore; For His Majestys Sagbutts and Cornetts (Pavane-Almand a 6); For His Majestys Sagbutts and Cornetts Suite I in re minore; Voluntary in la minore; For His Majestys Sagbutts and Cornetts Suite II in fa maggiore; Voluntary in re minore; For His Majestys Sagbutts and Cornetts (Pavane-Almand a 6) All’inizio del XVI secolo gli strumenti a fiato costituivano una prerogative quasi esclusiva dei musicisti provenienti dalla Germania e dalle Fiandre, ma quando una terribile tempesta costrinse il re di Francia Filippo il Bello ad approdare sulle coste inglesi con un gran numero dei suoi musicisti migliori Enrico VIII decise di dare un forte impulso alla King’s Musick. Alla fine del secolo la situazione si era completamente capovolta e l’Inghilterra era diventata la nazione a cui tutte le altre potenze europee si ispiravano e i suoi musicisti mietevano grandi successi in ogni parte d’Europa. Le opere presentate in questo splendido disco videro la luce in questo glorioso periodo per cui gli inglesi continuano a nutrire ancora oggi un giustificato orgoglio e consentono di apprezzare le sonorità evocative e il virtuosismo dei cornetti e dei tromboni, due strumenti che purtroppo oggi si ascoltano molto di rado. T. Tallis: Missa Salve intemerata Cantus planus: Kyrie fons bonitatis; Propter veritatem; Beata Dei genitrix; Ave rosa sine spinis; Nesciens mater; Fantasia in la minore; Regina caeli; Salve intemerata; Ave regina caelorum; Beata viscera Il Winchester Cathedral Choir realizzò il suo primo disco dedicato alla produzione sacra di Thomas Tallis nell’ormai lontano 1990. Questo titolo è uno dei dischi più venduti della Hyperion, al punto da essere stato compreso nelle edizioni del Ventesimo e del Trentesimo Anniversario dell’etichetta inglese. Questo secondo disco dedicato a Tallis contiene una silloge di opere di straordinaria bellezza del compositore inglese più influente della sua generazione, considerato anche tra gli esponenti più autorevoli del Rinascimento europeo. Gli studiosi ritengono che la Missa Salve intemerata sia una delle prime opere scritte da Tallis giunte fino ai giorni nostri, essendo stata composta con ogni probabilità non più tardi del 1530. Per l’Ordinario della Messa in questo disco sono state eseguite alcune antifone di Tallis e del cantus planus di Sarum. L’unica testimonianza che ci ha tramandato la Missa Salve intemerata - e uno delle poche fonti delle antifone votive - è costituita dai manoscritti di quattro delle cinque parti originali, che si ritiene siano stati realizzati per la Cattedrale di Canterbury, che venne rifondata nel 1540. 5 Columnsweb - Febbraio 2013 AA.VV. AA.VV. INTEGRALE DELLE REGISTRAZIONI IN STUDIO AN EXCELLENT COLLECTION OF DANCES & GAELIC LAMENTS Myra Hess, piano - Orchestre e direttori diversi APR7504 (5 CD al prezzo di 2) Barcode: 5024709175048 CD 1: Registrazioni della Columbia americana 1928-31 (opere di Bach/Hess, Bach, Scarlatti, Schubert, Beethoven, Brahms, Schumann, Mendelssohn, Palmgren, Ravel, Debussy, Griffes e Falla); CD 2: Registrazioni della Columbia inglese 1933 (opere di Field, Chopin, MacDowell e Dvorák) Registrazioni 78 giri HMV 1937-49 (opere di Purcell/Hess, Scarlatti, Bach/Hess, Bach, Haydn, Brahms e Mozart); CD 3: Registrazioni 78 giri HMV 1937-49 (opere di Schumann, Franck e Mattay); CD 4: Registrazioni 78 giri HMV 1937-49 (opere di Ferguson) LP HMV 1952-57 (opere di Beethoven e Mendelssohn); CD 5: LP HMV 1952-57 (opere di Schumann, Scarlatti, Granados, Brahms e Bach/Hess) Unanimemente considerata l’allieva più importante di Tobias Augustus Matthay e quella stilisticamente a lui più vicina, Myra Hess divenne ben presto una delle pianiste più amate su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Durante la sua giovinezza la Hess eseguì un repertorio molto vasto, comprendente anche molte opere di autori suoi contemporanei, mentre nell’ultima fase della sua luminosa carriera concentrò la sua attenzione soprattutto sulla produzione dei grandi compositori del Romanticismo tedesco, tra cui Beethoven, Brahms, Mozart e Schumann. Durante la seconda guerra mondiale la Hess organizzò una serie di concerti (ben 1698, in molti dei quali suonò lei stessa) alla National Gallery che divennero gli eventi più emblematici del panorama musicale di Londra durante i bombardamenti della Luftwaffe. Questo cofanetto triplo della Appian presenta per la prima volta tutte le registrazioni in studio realizzate dalla Hess come solista e con l’accompagnamento di un’orchestra da quando mise piede per la prima volta in una sala di incisione nel 1928 al suo ultimo LP del 1957, con l’unica eccezione delle opere da camera. Anche se dichiarò sempre di odiare gli studi di registrazione, preferendo di gran lunga la spontaneità dei concerti dal vivo, la Hess ci ha lasciato un’eredità discografica di altissimo livello, nella quale spiccano le straordinarie incisioni delle Sonate op. 109 e 110 di Beethoven, tuttora considerate tra le edizioni di massimo riferimento della storia del disco. 6 Siobhan Armstrong, arpa antica irlandese Les Witches ALP534 (CD alto prezzo) Barcode: 3760014195341 Il gruppo Les Witches continua la sua esplorazione della musica del sedicesimo e diciassettesimo secolo delle isole inglesi. Questa serie iniziata con successo con il disco Nobody’s Jig (ora disponibile in edizione economica con l’etichetta REWIND) getta una nuova luce sulle canzoni e le danze che marcano il confine tra i repertori di musica colta e musica folk. Il nostro gruppo di ‘streghe’ (witches, significa streghe in inglese) sono affiancate in questo disco da Siobhan Armstrong, una talentuosa arpista specializzata nel repertorio irlandese. Insieme raccontano una storia alternativa della Gran Bretagna e dell’Irlanda, seguendo i ritmi e le arie cosi come si segue il corso di un fiume, scoprendo con piacere i tesori che ciascuno ha nascosto. Persone e luoghi dimenticati riemergono dalle nebbie che avvolgono quei luoghi e prendono nuova vita. Un disco che piacerà ad un pubblico molto vasto, non solo agli appassionati di musica folk. Già disponibile: MR PLAYFORD’S ENGLISH DANCING MASTER NOBODY’S JIG REW503 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735039 Columnsweb - Febbraio 2013 GIOVANNI VERRANDO AA.VV. DULLE GRIET TRANSITIONS Mdi Ensemble, RepertorioZero, Pierre-André Valade AECD1328 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360286 Olga Pashchenko, fortepiano FUG598 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005983 Nato a Sanremo nel 1965, Giovanni Verrando è uno dei principale rappresentanti della nuova generazione dei compositori italiani. Dopo aver studiato con Franco Donadoni, ha lavorato sulla musica informatica e composizione con Trista Murail e Brian Ferneyhoughal Cursus Musical tenuto all’istituto IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) di Parigi. Questa registrazione che raccoglie le sue opere principali per ensemble ed elettroniche, ci offre uno spaccato delle odierne correnti creative in Italia: una combinazione - molto italiana -di lirismo ed eleganza L’album prende il suo titolo da Dulle Griet, il famso quadro di Brueghel che rappresenta la bocca dell’inferno. J.L. Dussek: Sonata in fa diesis minore L. van Beethoven: Sette Bagatelle op. 33; Sonata n. 32 op. 111 F. Mendelssohn: Variations sérieuses op. 54 La Fuga Libera presenta questo mese il primo disco della pianista, clavicembalista e organista russa Olga Pashchenko, allieva di Alexei Lubimov e di Richard Egarr e vincitrice nel 2011 del Concorso Internazionale di fortepiano tenutosi allo Schloss Kremsegg e nel 2012 del Concorso Internazionale di pianoforte Hans von Bülow, il cui programma prende in esame il periodo che vide il passaggio dal Classicismo al Romanticismo. Il programma comprende una serie di lavori di Jan Ladislav Dussek, Ludwig van Beethoven e Felix Mendelssohn che si collocano ai vertici assoluti di questi due stili, dimostrando come i primi grandi esponenti del Romanticismo costruirono le loro opere sulle armoniose architetture del Classicismo. Per questo disco la Pashchenko ha scelto di utilizzare due pianoforti d’epoca originali - per la precisione un Conrad Graf del 1826 e un Donat Schoeffstoss del 1812 - caratterizzati da una straordinaria trasparenza sonora e da una ricchissima tavolozza timbrica, che le consentono di eseguire queste opere con assoluta fedeltà alla prassi dell’epoca e sfumature di suggestiva bellezza. 7 Columnsweb - Febbraio 2013 VILLA-LOBOS JOHANN SEBASTIAN BACH OPERE PER CHITARRA E ORCHESTRA SONATE E PARTITE PER VIOLINO SOLO Krzysztof Meisinger, chitarra Academy of St Martin in the Fields, Jose Maria Florencio FUG599 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005990 Il giovane musicista polacco Krzysztof Meisinger (nato nel 1984) è uno dei più affascinanti e carismatici chitarristi della sua generazione.Insieme alla leggendaria Academy of St Martin in the Fields sotto la direzione del direttore brasiliano Jose Maria Florencio, ha registrato il famoso Concerto per chitarra di Villa-Lobos. In quest’opera del 1951, Villa-Lobos rende un omaggio eloquente alle qualità della chitarra come strumento da concerto. La registrazione comprende anche i Cinque Preludi per chitarra sola, ed un arrangiamento delle Melodia Sentimental per chitarra, violino ed orchestra d’archi. Un programma - registrato negli studi di Abbey Road a Londra - che enfatizza la flessibilitàdi questo giovane solista pronto a conquistare la scena musicale con il suo virtuosismo. 8 Christine Busch, violino barocco LPH008 (2 CD prezzo speciale) Barcode: 0540043900087 J.S. Bach: Sonata n. 1 BWV 1001; Partita n. 1 BWV 1002; Sonata n. 2 BWV 1003; Partita n. 2 BWV 1004; Sonata n. 3 BWV 1005; Partita n. 3 BWV 1006 Nel corso degli ultimi quarant’anni Philippe Herreweghe e il Collegium Vocale Gent hanno avuto la grande fortuna di collaborare con alcuni dei solisti più dotati del mondo, con molti dei quali hanno spesso intrecciato un dialogo umano e musicale proficuo e molto stimolante. Per questo, come ha detto lo stesso Herreweghe, «ci è sembrato importante dare loro l’opportunità di esprimere il loro talento sull’etichetta Phi nelle opere che conoscono più a fondo». Questo è il caso di questo disco, che vede protagonista Christine Busch, primo violino di grande talento dell’orchestra del Collegium Vocale Gent, nelle sonate e partite per violino solo di Johann Sebastian Bach, un ciclo che la Busch esegue fin dagli anni della sua fanciullezza e che apprezza incondizionatamente. «Christine Busch costituisce per noi una grande fonte di ispirazione con la sua assoluta padronanza tecnica, la sua esuberanza espressiva, la sua modestia, la sua spontaneità e la sua fantasia poetica, caratteristiche che bisogna assolutamente possedere per eseguire in maniera adeguata le opere del più grande compositore di tutti i tempi» (Philippe Herreweghe). Columnsweb - Febbraio 2013 GUILLAUME COSTELEY FRANZ LISZT MIGNONNE ALLONS VOIR SI LA ROSE E ALTRE CHANSONS TRASCRIZIONI DELLE SINFONIE N. 1 E 7 DI BEETHOVEN Ludus Modalis, Bruno Boterf RAM1301 (CD alto prezzo) Barcode: 4250128513012 Yury Martynov, piano Erard (1837) ZZT317 (CD alto prezzo) Barcode: 3760009293175 Nato nel 1530 in Normandia, Guillaume Casteley ricoprì per anni l’incarico di organista della Cattedrale di Evreux e in seguito divenne il compositore ufficiale di Carlo IX. La straordinaria qualità delle sue opere contribuisce a collocare Costeley tra gli esponenti più autorevoli dell’ultima fase del Rinascimento, anche grazie alla scelta di preservare nelle sue opere il maestoso stile contrappuntistico dei grandi compositori franco-fiamminghi. Inoltre la sua incontenibile fantasia lo portò ad addentrarsi in territori che prima di lui erano stati esplorati timidamente solo da pochi altri autori. Sebbene fosse prima di ogni altra cosa un organista e un compositore di opere sacre, la fama postuma di Costeley è legata alla sua produzione profana, in particolare all’emblematico Mignonne allons voir si la rose, basato su un testo di Ronsard. Costeley è anche autore di un gran numero di chanson a quattro e cinque voci, alcune delle quali hanno contenuti descrittivi (come La prise de Havre), seri o moralistici, mentre altri presentano toni più rustici e a volte addirittura licenziosi come Grosse garce noire et tendre. Questo nuovo disco dell’ensemble Ludus Tonalis diretto da Bruno Boterf propone una gradevole antologia di questa variegata produzione, tratteggiando uno splendido ritratto di uno dei compositori più interessanti dell’ultima fase dell’epoca rinascimentale. Il pianista russo Yury Martynov presenta il secondo volume dell’integrale delle trascrizioni pianistiche di Franz Liszt delle sinfonie di Beethoven. Questo disco rappresenta una fantastica avventura sia per l’interprete sia per il pubblico, in quanto riesce a far coesistere nelle stesse opere la geniale creatività di Beethoven, la ispirata reinterpretazione di Franz Liszt e le affascinanti sonorità di un pianoforte in grado di garantire la stessa tavolozza sonora degli strumenti utilizzati dal grande pianista-compositore ungherese. Richiesto di cosa pensasse sulle potenzialità del pianoforte come strumento di trascrizione di opere orchestrali, Liszt rispose in questi termini: «Con le sue sette ottave, il pianoforte è in grado di riprodurre, con pochissime eccezioni, tutte le caratteristiche, tutte le combinazioni e anche le tecniche compositive più elaborate, lasciando all’orchestra nessun altro vantaggio […] che la varietà timbrica e un maggiore volume sonoro». Per eseguire queste due sinfonie, Yury Martynov ha scelto lo stesso pianoforte Erard del 1837 con il quale aveva registrato il primo volume di questa integrale. Da notare che quel disco - contenente la Sesta e la Seconda Sinfonia di Beethoven (ZZT301) - è stato accolto con grande entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo, che gli ha tributato parecchi riconoscimenti di grande prestigio, tra cui lo Choc di Classica (maggio 2012). 9 Columnsweb - Febbraio 2013 LUDWIG VAN BEETHOVEN GASPARD FRITZ INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE - VOLUME 3 SINFONIE François-Frédéric Guy, piano ZZT318 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 3760009293182 La Stagione Frankfurt, Michael Schneider CPO777696 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203769629 L. van Beethoven: Sonata n. 1 op. 2 n. 1; Sonata n. 2 op. 2 n. 2; Sonata n. 3 op. 2 n. 3; Sonata n. 29 op. 106 Hammerklavier; Sonata n. 30 op. 109; Sonata n. 31 op. 110; Sonata n. 32 op. 111 Questo cofanetto rappresenta il terzo e ultimo volume dell’integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven eseguita da François-Frédéric Guy. Il programma abbina le prime tre sonate op. 2 del Titano di Bonn alle ultime, tra cui la celebre Hammerklavier. Questa sonata è non solo uno dei vertici assoluti della letteratura pianistica di tutti i tempi, ma anche una delle opere più importanti e significative della carriera di FrançoisFrédéric Guy, che per la Zig Zag Territoires l’ha registrata per la terza volta. Guy ha voluto incidere questa integrale dal vivo, nel corso di una serie di concerti tenuti all’Arsenale di Metz, in Francia, nella convinzione che questo tipo di approccio, consentendo un contatto diretto con il pubblico, sia il modo migliore possibile per esprimere la sua concezione di questi capolavori e il suo stile interpretativo. G. Fritz: Sinfonia op. 6 n. 3; Sinfonia op. 1 n. 6; Sinfonia op. 6 n. 6; Sinfonia op. 1 n. 5; Sinfonia op. 6 n. 5 Cosa risponderemmo se qualcuno ci chiedesse a bruciapelo cosa conosciamo del repertorio musicale svizzero del XIX secolo? Nella maggior parte dei casi quasi nulla. Per fortuna, a colmare questa lacuna ci viene in soccorso Charles Burney, il celebre viaggiatore inglese che ci ha lasciato in eredità i suoi diari di viaggio pieni zeppi di informazioni sul panorama musicale europeo dei suoi tempi. Durante il suo soggiorno a Ginevra, Burney ebbe la possibilità di conoscere Gaspard Fritz, a proposito del quale scrisse: «Il signor Fritz, un buon compositore e un violinista di eccellente talento, è ancora vivo, risiede in città da quasi trent’anni ed è conosciuto da tutti gli inglesi che si sono recati a Ginevra in questo lasso di tempo». Fatta eccezione per gli anni di studio trascorsi in gioventù a Torino per seguire le lezioni di Giovanni Battista Somis, Fitz non lasciò mai Ginevra, dove dal 1738 al 1745 gli venne offerto il posto di direttore musicale di un gruppo di giovani rampolli delle più nobili famiglie inglesi giunti in Svizzera per l’immancabile Grand Tour. Le sinfonie presentate in questo disco nella splendida interpretazione dell’ensemble di strumenti originali La Stagione diretto da Michael Schneider si collocano nel solco dello Sturm und Drang e sfoggiano una scrittura al tempo stesso vigorosa ed elegante, degna dei migliori compositori della Scuola di Mannheim. Una nuova scoperta di grandissimo interesse di cui bisogna ringraziare la CPO. Già disponibili di François-Frédéric Guy: LUDWIG VAN BEETHOVEN LUDWIG VAN BEETHOVEN SONATE - VOL. 1 SONATE - VOL. 2 ZZT111101 (3 CD) ZZT304 (3 CD) 10 Columnsweb - Febbraio 2013 CARL REINECKE DORNROESCHEN (LA BELLA ADDORMENTATA) Catalina Bertucci, Gerhild Romberger, Markus Köhler Maria Pönicke, Meike Leluschko, Janina Hollich Christian Kleinert; Peter Kreutz, piano CPO870 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203987023 aspetto, un contributo molto rilevante viene offerto anche dalla voce recitante, che tende a focalizzare l’attenzione degli ascoltatori sui passaggi cruciali della vicenda. Lo stile del narratore si pone in netto contrasto con lo stile prettamente romantico della musica di Reinecke e i suoi spunti moderni sembrano gettare un ponte verso il XX secolo, per cui non nutriamo alcun dubbio sul fatto che gli appassionati moderni sapranno apprezzare in giusta misura questo poema fiabesco scritto da Reinecke per il pubblico del XIX secolo. BELA BARTOK KOSSUTH E ALTRE OPERE ORCHESTRALI Radio-Symphonieorchester Wien, Cornelius Meister CPO777784 (SACD alto prezzo) Barcode: 0761203778423 Carl Reinecke (1824-1910): Dornroeschen (La Bella addormentata), poema fiabesco di Heinrich Carsten per solisti, coro femminile, voce recitante e pianoforte; Sette Kinderlieder Nel corso degli anni la CPO ha dato un contributo determinante alla rivalutazione della raffinata produzione di Carl Reinecke, pubblicando una serie di concerti e di opere cameristiche che dimostrano come il compositore tedesco abbia saputo metabolizzare alcuni elementi stilistici di Mendelssohn, Schumann e Brahms, senza peraltro diventarne un semplice epigono. Reinecke fa parte di un nutrito gruppo di compositori vissuti nella seconda metà del XIX secolo che subito dopo la loro scomparsa sono stati dimenticati. Come dimostra questo disco della CPO, Reinecke fu uno dei compositori di maggiore interesse della sua epoca, autore di una serie di opere di pregevolissima fattura. Il suo poema fiabesco per soli, coro femminile, voce recitante e pianoforte Dornroeschen (La Bella Addormentata) rivela tutta la sua perizia musicale e un delizioso afflato romantico in una delle favole più famose di tutti i tempi. Sebbene quest’opera sia stata concepita per un organico piuttosto ridotto, la definizione “poema fiabesco” scelta dal compositore la colloca sia sotto l’aspetto tonale sia sotto il profilo della durata non nell’ambito cameristico, ma in quello del teatro musicale. Le parti assegnate ai tre solisti ricordano le arie d’opera, come si può notare nel lungo brano solistico della Bella Addormentata «Durch meine Seele zieht» e nel duetto finale con il Principe. La struttura di quest’opera viene unificata dall’utilizzo di un gran numero di tecniche compositive; in particolare la storia della Bella Addormentata prevede due grandi scene d’insieme all’inizio e alla fine e la scelta delle tonalità di Reinecke non si limita a enfatizzare il contrasto tra i diversi personaggi, ma contribuisce anche a unire quelli legati da una maggiore affinità. Sotto questo B. Bartok: Kossuth sz21; Concerto per orchestra sz116; Danze popolari romene Per ragioni in gran parte incomprensibili, il poema sinfonico Kossuth di Béla Bartók è sempre stato oscurato dalle opere più famose del grande compositore ungherese, al punto che ancora oggi viene proposto in concerto solo molto di rado. Nonostante questo lungo oblio, quest’opera merita di essere considerata una vera e propria gemma, trattandosi di una sorta di Heldenleben dallo stile molto vicino a quello di Richard Strauss, con la tutt’altro che trascurabile differenza che in Kossuth Bartók - all’epoca appena ventenne - non celebrava se stesso, ma l’eroe della libertà ungherese Lajos Kossuth. Caratterizzata da una strumentazione brillante e ricca di colori e pervasa da un irresistibile pathos, quest’opera consente di scoprire un aspetto pressoché sconosciuto della parabola creativa di Bartók. Cornelis Meister, il giovane direttore principale della Radio-Symphonieorchester Wien, ha abbinato a questo lavoro dai toni epici il Concerto per orchestra, opera ben più famosa scritta dal compositore ungherese negli ultimi anni della sua carriera. Ascoltando queste opere composte all’inizio e alla fine dell’attività compositiva di Bartók si scopre non senza sorpresa una contiguità stilistica molto più marcata di quella che sarebbe stato lecito attendersi. Dopo aver debuttato a soli 21 anni 11 Columnsweb - Febbraio 2013 sul prestigioso podio dell’Opera di Stato di Amburgo, Meister si è esibito nei teatri lirici di Monaco di Baviera, Tokyo, Berlino, San Francisco e Copenaghen, ottenendo ovunque un grande successo sia di pubblico sia di critica, che lo ha salutato come una delle bacchette migliori dell’ultima generazione. SIGISMUND RITTER VON NEUKOMM OPERE CAMERISTICHE Kammerensemble Classic der Deutschen Oper Berlin CPO777621 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203762125 TOR AULIN OPERE ORCHESTRALI WDR Rundfunkorchester Köln, Niklas Willen CPO777775 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203777525 T. Aulin: Quattro Danze svedesi op. 32; Tre Danze del Gotland op. 28; Master Olof op. 22 Prima di ogni altra cosa Tor Aulin fu un virtuoso di violino di grandissimo talento e il primo violino di un quartetto d’archi famoso in tutto il mondo. A Berlino Aulin ricevette una solida educazione musicale dal celebre virtuoso Emil Sauret e nell’ultimo decennio del XIX secolo fu unanimemente considerato il violinista più brillante e carismatico della Scandinavia. Aulin strinse una sincera amicizia con Henri Marteau, Edvard Grieg e Wilhelm Stenhammar e si esibì spesso al fianco di quest’ultimo che, oltre a essere un eccellente compositore, era anche un valido pianista. Grazie a queste frequentazioni, Aulin iniziò a occuparsi ben presto anche di composizione. Tra le sue opere, merita di essere citato il Concerto n. 3 per violino e orchestra, che entrò a far parte stabilmente del repertorio di Marteau. Oltre ai compositori suoi contemporanei, Aulin entrò in contatto anche con August Strindberg. A parte Ture Rangström, Aulin fu il solo musicista di professione che ebbe la possibilità di intrecciare un rapporto franco e cordiale con l’eccentrico drammaturgo, che lo bombardò letteralmente di consigli per le sue future opere e gli chiese più volte - peraltro senza successo - di trasformare in opere i suoi drammi. Nonostante questo, Aulin compose alcune deliziose musiche di scena per Mäster Olof, che il compositore Peterson-Berger descrisse in questi termini: «Quest’opera è caratterizzata da un semplice ma melodioso stile svedese, con qualche velata allusione al Rinascimento tedesco, come abbiamo imparato a conoscerlo per esempio dai Meistersinger». 12 S.R. von Neukomm: Nonetto NV 513; Septuor concertant NV 399; Nocturne NV 154; Ottetto NV 421; Quintetto NV 105; Settimino n. 3 NV 517 Durante la prima metà del XIX secolo Sigismund Neukomm era considerato tra i compositori migliori di tutta l’Europa. Questa meritata fama viene dimostrata in maniera molto convincente non solo dalle sue incantevoli quattro Fantasie per orchestra (CPO777573), ma anche dalla sua produzione cameristica. Neukomm adorava sperimentare nuove forme e strutture. In particolare, nel repertorio sinfonico Neukomm inventò il genere della fantaisie à grand orchestre, mentre in ambito cameristico scrisse opere per organici del tutto inediti e con contenuti programmatici e concepì sequenze di movimenti e processi formali estremamente originali. Scrivendo le opere presentate in questo disco, Neukomm cercò di individuare strutture formali lontane da quelle più in voga ai suoi tempi ed esaltò al massimo grado i toni esotici che riusciva a ottenere da queste insolite combinazioni strumentali. Le sue opere cameristiche per ensemble numerosi composti sia da archi sia da fiati possono essere considerate come una categoria a se stante nell’ambito della sua produzione complessiva, comprendendo un nonetto, un ottetto e tre settimini composti tra il 1832 e il 1836, quando Neukomm risiedeva in Inghilterra. Purtroppo dei tre settimini di Neukomm, del secondo si sono perse le tracce. L’elemento più evidente che contraddistingue le opere di Neukomm dai settimini, ottetti e nonetti di Beethoven, Schubert, Hummel e Spohr è costituito dal fatto che gli strumenti a fiato rivestono un ruolo più importante rispetto a quello affidato agli archi. Nelle opere di Neukomm compaiono regolarmente gli strumenti a fiato più in voga in quegli anni come il flauto, l’oboe, il clarinetto, il fagotto e il corno e in alcuni casi fa la sua comparsa anche la tromba, che all’epoca veniva usata solo sporadicamente in veste solistica. L’organico è piuttosto variabile anche tra gli archi, Columnsweb - Febbraio 2013 richiedendo nei settimini il contrabbasso, nell’ottetto un violoncello e un contrabbasso e nel nonetto una viola, un violoncello e un contrabbasso. JOACHIM RAFF INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1 Orchestre de la Suisse Romande, Neeme Järvi CHANSA5117 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511725 LOUIS THEODOR GOUVY OPERE ORCHESTRALI Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken Kaiserslautern Jacques Mercier CPO777382 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203738229 L.T. Gouvy: Sinfonia n. 4 op. 25; Symphonie brève op. 58; Fantaisie Symphonique Questo disco segna la fine dell’integrale delle sinfonie del compositore franco-tedesco Louis Théodore Gouvy varata dalla CPO. Gouvy nacque nel 1819 a Goffontaine, cittadina situata a breve distanza da Saarbrücken. Per tutto il corso della sua carriera Gouvy oscillò tra la Francia e la Germania, al punto che quando morì nel 1898 era considerato dai francesi un tedesco e dai tedeschi un francese. Il grande favore con cui il pubblico francese accoglieva le opere dei compositori tedeschi può essere stato uno dei motivi che spinsero Gouvy a dedicarsi al genere tipicamente tedesco della sinfonia e in seguito al repertorio cameristico. Sebbene desse l’impressione di essere un’opera tragica e tenebrosa rispetto ai lavori analoghi scritti in precedenza, la Quarta Sinfonia in re minore di Gouvy riportò lo stesso grande successo che avevano ottenuto le prime tre. Questa sinfonia venne eseguita per la prima volta a Parigi nel 1856 alla presenza di compositori del calibro di Ambroise Thomas e di Charles Gounod, che la giudicarono in termini quanto mai positivi, mentre i critici dei giornali ne lodarono con toni molto lusinghieri «l’eleganza della struttura complessiva, il dinamismo dello sviluppo e lo stile chiaro e brillante». Nelle altre due opere presentate in questo disco, la Symphonie brève op. 58 e la Fantaisie symphonique, Gouvy conferma la magistrale bravura e l’aristocratica eleganza che gli consentirono di ottenere la stima dei suoi contemporanei. J. Raff: Sinfonia n. 2 op. 140; Preludio orchestrale a La tempesta WoO 49; Preludio orchestrale al Macbeth WoO 50; Preludio orchestrale al Romeo e Giulietta WoO 51; Preludio orchestrale all’Otello WoO 52 Questo disco segna l’inizio di una nuova integrale dedicata alla produzione orchestrale tanto brillante quanto pressoché sconosciuta del compositore svizzero-tedesco Joachim Raff. Il programma di questo disco comprende la sua Seconda Sinfonia e i preludi a quattro drammi di William Shakespeare, La tempesta, Macbeth, Romeo e Giulietta e Otello, che ci vengono proposti nell’interpretazione molto idiomatica della Orchestre de la Suisse Romande guidata dal suo nuovo direttore artistico e musicale Neeme Järvi. Curate sotto tutti gli aspetti e caratterizzate da una brillante orchestrazione e da melodie di rapinosa bellezza, le opere di Raff godettero di una grandissima considerazione per tutta la durata della vita del loro autore, che del resto fu considerato uno dei compositori più importanti e influenti della sua epoca, messo da alcuni commentatori addirittura sullo stesso piano di Wagner e di Brahms. Purtroppo, poco dopo la sua morte, la sua fama iniziò a declinare, al punto che oggi la maggior parte delle sue opere è pressoché sconosciuta. Scritta nel 1886, la Seconda Sinfonia si apre con un lungo Allegro dai toni lirici. Il secondo movimento, Andante con moto, è invece un brano evocativo e pervaso da un’intensità quasi religiosa, lo Scherzo costituisce il primo esempio di opera sinfonica nella quale Raff si avvicina allo stile di Mendelssohn e il Finale chiude la sinfonia in maniera brillante e grandiosa. Tredici anni e quasi 150 opere separano la Seconda Sinfonia dai preludi orchestrali che Raff scrisse per quattro lavori teatrali di Shakespeare. Sebbene a rigore non presentino contenuti programmatici, queste opere sono caratterizzate da una scrittura incisiva, che riesce a esprimere in maniera molto realistica l’atmosfera che pervade i capolavori del Bardo inglese. In particolare, per la Tempesta Raff scrisse una musica dai forti 13 Columnsweb - Febbraio 2013 contrasti drammatici, mentre nell’ouverture del Macbeth seppe evocare un universo sonoro cupo e minaccioso, tratteggiando le fattezze delle tre streghe con spaventosa efficacia. Per finire, il tema d’amore del Romeo e Giulietta costituisce il pendant ideale della sconvolgente esplosione di gelosia che si sprigiona dall’ouverture dell’Otello. JOAQUIN TURINA OPERE ORCHESTRALI Clara Mouriz, mezzosoprano BBC Philharmonic Orchestra, Juanjo Mena CHAN10753 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175323 voce e pianoforte. In quest’opera - come in Farruca, tratta dal Triptico - la BBC Philharmonic Orchestra e Mena sono affiancati dal mezzosoprano Clara Mouriz, che sfodera un’interpretazione meravigliosamente idiomatica. Ritmos fu concepito in origine come balletto, ma sotto questa veste non venne mai rappresentato, ottenendo invece un successo molto lusinghiero nelle sale da concerto. D’altra parte, questo lavoro non descrive una vicenda ben definita ma segue una progressione, che lo stesso Turina definì «un viaggio graduale dalle tenebre alla luce». La Saeta è l’unica opera presentata in questo disco in cui il compositore spagnolo ignora completamente i canti popolari e i ritmi coinvolgenti delle danze andaluse, trattandosi di un incantevole canto devozionale «sotto forma di saluto alla Vergine della Speranza». La BBC Philharmonic Orchestra e Juanjo Mena su CHANDOS: XAVIER MONTSALVATGE OPERE ORCHESTRALI J. Turina: Danzas fantásticas; Sinfonia sevillana; Ritmos; Poema en forma de canciones; Farruca (Triptico); Saeta en forma de Salve a la Virgen de la Esperanza Questo disco fa parte della collana dedicata al repertorio spagnolo, che la Chandos ha affidato alla BBC Philharmonic Orchestra e al suo giovane direttore spagnolo Juanjo Mena. Il programma ruota intorno all’opera orchestrale di Joaquín Turina, un compositore estremamente prolifico, che nel corso dei suoi 67 anni di vita scrisse oltre cento opere e si dedicò a un gran numero di generi, dal repertorio sinfonico ai brani per pianoforte e dalle opere vocali, ai balletti e alla cameristica. Dal 1905 al 1914 Turina visse a Parigi, dove ebbe la possibilità di prendere lezioni da Vincent d’Indy e di conoscere compositori del calibro di Maurice Ravel e di Claude Debussy, che lo aiutarono ad assorbire alcuni elementi dello stile che stava maturando in Francia in quel periodo. Questi influssi appaiono evidenti soprattutto nelle Danzas fantásticas e nella Sinfonia sevillana. Queste due opere sono chiaramente ispirate ai paesaggi di Siviglia, città natale di Turina, ma a un ascolto più attento è possibile notare anche qualche elemento dell’impressionismo francese, che fa pensare all’inimitabile stile di Claude Debussy. Per tutta la durata della sua carriera Turina non poté resistere al fascino dei cantanti popolari andalusi, una cosa che trova conferma nel fatto che la sua opera più famosa è il Poema en forma de canciones, un lavoro scritto in origine per 14 Ruby Hughes, soprano Clara Mouriz, mezzosoprano BBC Philharmonic Orchestra Juanjo Mena CHAN10735 (CD alto prezzo) MANUEL DE FALLA OPERE ORCHESTRALI BBC Philharmonic Orchestra Juanjo Mena CHAN10694 (CD alto prezzo) EDITOR’S CHOICE (Classical Music) DISCO DEL MESE (International Record Review) DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine) GABRIEL PIERNE OPERE ORCHESTRALI Jean-Efflam Bavouzet, piano BBC Philharmonic Orchestra Juanjo Mena CHAN10633 (CD alto prezzo) Columnsweb - Febbraio 2013 ERNEST CHAUSSON Il Doric String Quartet su CHANDOS: OPERE CAMERISTICHE Jennifer Pike, violino; Tom Poster, piano; Doric String Quartet CHAN10754 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175422 FRANZ SCHUBERT QUARTETTI PER ARCHI ROSAMUNDE E LA MORTE E LA FANCIULLA Doric String Quartet CHAN10737 (CD alto prezzo) E. Chausson: Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi op. 21; Quartetto per archi op. 35 In questo nuovo disco il Doric String Quartet volge la propria attenzione al compositore francese Ernest Chausson, la cui produzione cameristica è caratterizzata da uno stile quanto mai personale ma presenta anche qualche influsso di Richard Wagner e di César Franck. Il Quartetto per archi in do minore fu l’ultimo lavoro a cui Chausson pose mano. Il compositore francese aveva infatti portato a termine i primi due movimenti e si accingeva a concludere il terzo e ultimo quando nel 1899 all’età di soli 44 anni morì a causa di un banale incidente in bicicletta. Su richiesta della famiglia di Chausson, Vincent d’Indy completò l’opera basandosi sugli schizzi e sugli appunti lasciati dal suo sfortunato collega. «Non ho mai riportato un simile successo. Non riesco quasi a crederci! Tutti sembrano adorare il mio concerto». Con queste parole uno Chausson al settimo cielo descrisse nel suo diario la prima esecuzione avvenuta nel 1892 del suo Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d’archi. In questo lavoro i quattro membri del Doric String Quartet vengono affiancati da Jennifer Pike, che nel 2002 all’età di appena 12 anni è diventata la vincitrice più giovane di sempre del prestigioso concorso BBC Young Musician of the Year. Tom Poster è stato definito dalla stampa specializzata un pianista di grande talento e dalla spiccata versatilità, molto richiesto sia come solista sia come membro di ensemble cameristici in un repertorio insolitamente vasto. ERICH WOLFGANG KORNGOLD SESTETTO OP. 10. QUINTETTO OP. 15 Jennifer Stumm, Bartholomew LaFollette, Kathryn Stott Doric String Quartet CHAN10707 (CD alto prezzo) ERICH WOLFGANG KORNGOLD QUARTETTI PER ARCHI N. 1-3 Doric String Quartet CHAN10611 (CD alto prezzo) ROBERT SCHUMANN QUARTETTI PER ARCHI OP. 41 Doric String Quartet CHAN10692 (CD alto prezzo) DISCO DEL MESE (Gramophone) WILLIAM WALTON QUARTETTI PER ARCHI Doric String Quartet CHAN10661 (CD alto prezzo) 15 Columnsweb - Febbraio 2013 HECTOR BERLIOZ SAMUEL SEBASTIAN WESLEY OUVERTURES Bergen Philharmonic Orchestra, Sir Andrew Davis CHANSA5118 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511824 OPERE SACRE John Challenger, organo; Choir of St John’s College, Cambridge Andrew Nethsingha CHAN10751 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175125 PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale € 14.90 prezzo consigliato fino al 31.03.2013 H. Berlioz: Ouvertures da Le Roi Lear; Le Carnaval romain; Béatrice et Bénédict; Le Corsaire; Waverley; Les Francsjuges; Benvenuto Cellini; Marcia da La Damnation de Faust La Bergen Philharmonic Orchestra diretta da Sir Andrew Davis propone in questo imperdibile disco sette scintillanti ouvertures di Hector Berlioz, caratterizzate da un’ampia gamma di atmosfere come le opere da cui sono tratte. Berlioz compose la sua prima opera orchestrale di grandi dimensioni, l’ouverture a Les francs-juges, nel 1826, anno in cui si iscrisse al Conservatoire di Parigi. Nel 1838 Berlioz scrisse la sua seconda opera, Benvenuto Cellini, i cui temi principali vennero utilizzati sia per l’ouverture dell’opera sia per l’ouverture da concerto Le carnaval romain. Per l’opera comica Béatrice et Bénédict Berlioz trasse invece ispirazione dalla commedia di Shakespeare Molto rumore per nulla. L’ouverture presentata in questo disco tratteggia un’intensa scena solistica di Béatrice, con l’aggiunta delle brillanti canzonature che caratterizzano il rapporto tra i due protagonisti. Quando nel 1846 visitò Pest, Berlioz si sentì dire che il modo migliore per conquistare il pubblico di quella città consisteva nel realizzare un arrangiamento orchestrale delle celebre Marcia Rákóczy. Il compositore francese accolse questo invito e la sera prima di partire per Pest portò a termine la versione orchestrale di questo celebre lavoro. Quando venne eseguita per la prima volta nella capitale ungherese la Marcia Rákóczy ottenne un vero e proprio trionfo, al punto che Berlioz decise di inserirla nella grande opera a cui stava lavorando in quel periodo, La damnation de Faust. L’elemento che accomuna Le Roi Lear, Le Corsaire e Waverley è costituito dal fatto che si tratta di opere da concerto battezzate con il titolo di ouverture anche se di fatto non sono legate a nessuna opera lirica. Per scrivere queste opere Berlioz trasse ispirazione da alcune delle fonti letterarie più popolari di quegli anni. Per esempio, Le Roi Lear tratteggia un suggestivo ritratto del re folle e pieno di rabbia dell’omonima tragedia di William Shakespeare, mentre Le Corsaire potrebbe essere vagamente ispirata a The Corsair di Lord Byron. Il Waverley è invece basato sull’omonimo racconto di Sir Walter Scott. 16 S.S. Wesley: Ascribe unto the Lord; Wash me thoroughly from my wickedness; O give thanks unto the Lord; Magnificat e Nunc dimittis in mi maggiore; Larghetto; The wilderness and the solitary place; O Thou who camest from above; Blessed be the God and Father; Thou wilt keep him in perfect peace S. Wesley: Salmo 42; Salmo 43 In questo nuovo disco il Choir of St John’s College di Cambridge diretto da Andrew Nethsingha esegue alcune delle opere corali più famose di Samuel Sebastian Wesley, che vengono presentate insieme a una delle sue opere organistiche e a un salmo di suo padre, Samuel Wesley. Samuel Sebastian Wesley fu uno dei protagonisti più controversi e discussi del panorama musicale inglese del XIX secolo, al punto da guadagnarsi una non troppo invidiabile fama di uomo dalla incrollabile testardaggine, sempre pronto a criticare qualsiasi cosa non fosse in linea con i suoi gusti e il suo spirito pionieristico. Questi tratti del carattere di Wesley contribuirono a creare uno stile di musica sacra del tutto innovativo e a rinnovare la prassi della musica liturgica, un fatto che lo fece conoscere in tutta l’Inghilterra. Tra queste opere spicca The wilderness and the solitary place, che secondo il severissimo critico R.J.S. Stevens era «un lavoro davvero apprezzabile. Che però con la musica sacra non ha assolutamente niente a che fare». Quest’opera giovanile può essere definita come una via di mezzo tra un oratorio di breve durata e una scena operistica a causa della sua grande intensità emotiva e della sua struttura molto elaborata, che si collocavano agli antipodi rispetto alle opere sacre che erano state eseguite in Inghilterra fino ad allora. Al contrario, Ascribe unto the Lord può essere considerato una sorta di contraltare al giovanile Wilderness, trattando in maniera compatta la vicenda delineata dal grande oratorio di Mendelssohn Elijah, rimanendo comunque fedele alla vitalità melodica che pervade il capolavoro del compositore tedesco. Columnsweb - Febbraio 2013 ROBERT SCHUMANN - JOHANNES BRAHMS AA.VV. OPERE PER PIANOFORTE MUSICI DA CAMERA Imogen Cooper, piano CHAN10755 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175521 R. Schumann: Fantasiestücke op. 12; Kreisleriana op. 16; J. Brahms: Tema e Variazioni da Sestetto per archi op. 18 (arrangiamento per pianoforte di Johannes Brahms) Questo disco rappresenta il primo volume dell’integrale delle opere pianistiche di Robert Schumann curata da Imogen Cooper. Il programma comprende due delle opere più ispirate del compositore di Zwickau, Fantasiestücke e Kreisleriana, che consentono di farsi un’idea della straordinaria abilità con cui Schumann sapeva esprimere le emozioni umane con un linguaggio incredibilmente fantasioso, che richiede il massimo sia dallo strumento sia dall’interprete. Schumann dedicò i Fantasiestücke a Roberta Laidlaw, una giovane pianista scozzese con la quale intrecciò una relazione tanto breve quanto intensa nell’anno e mezzo in cui si trovò separato da Clara. In uno degli studi più importanti sull’opera pianistica di Schumann pubblicati nella seconda metà del XIX secolo sul giornale Neue Zeitschrift für Musik, il critico Franz Brendel paragonò questo lavoro al «dipinto di un paesaggio, nel quale gli elementi in primo piano vengono esaltati al massimo grado da contorni marcati e delineati con chiarezza, mentre lo sfondo tende a svanire in una prospettiva lontana». Kreisleriana fu ispirata a Schumann dal Kapellmeister Johannes Kreisler, un personaggio dai tratti singolari creato dal celebre scrittore E.T.A. Hoffmann. Cercando di rispecchiare la complessa personalità di Kreisler, Schumann si sforzò di esprimere in questo lavoro tutte le sue peculiarità. Il programma di questo disco si chiude con la trascrizione per pianoforte solo realizzata da Johannes Brahms del Tema con variazioni del suo Sestetto per archi op. 18 e da lui dedicata all’amica Clara Schumann come dono per il suo quarantunesimo compleanno. Come si legge in una lettera indirizzata a Brahms tre giorni più tardi, Clara era rimasta deliziata nello scoprire che era in grado di eseguire quest’opera dalla scrittura irta di difficoltà. In ogni caso, questa bella pagina venne eseguita in pubblico per la prima volta solo cinque anni più tardi, in occasione di un concerto tenuto a Francoforte il 31 ottobre del 1865. S. Azzolini, fagotto; L. Torgersen, violino, H. Zemanova, violino Collegium Marianum, Jana Semeradova, flauto e direzione SU4112 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0099925411220 A. Reichenauer: Quartetto per violino, violoncello, fagotto e basso continuo Rk 18; Triosonata per violino, violoncello e basso continuo Rk 20 J.F. Fasch: Quartetto per flauto, violino, fagotto e basso continuo FaWV N:D1; Concerto per flauto, violino, fagotto e basso continuo FaWV L:C3; Concerto per flauto, violino, fagotto e basso continuo FaWV L:C3; Concerto per due flauti, archi e basso continuo FaWV L:D9 F. Jiranek (1698-1778): Triosonata per due violini e basso continuo Jk 27 C.G. Postel: Triosonata per due violini e basso continuo J.G. Orschler: Trio per due violini e basso continuo A. Vivaldi: Trio per violino, liuto e basso continuo RV.85 F.I.A. Tuma: Partita per flauto e basso continuo A. Caldara: Sonata per violino e basso continuo Se Vivaldi non ha bisogno di nessuna presentazione e i nomi di Caldara, Fasch e Tuma non sono del tutto sconosciuti agli appassionati del grande repertorio barocco, per ascoltare le splendide opere di Reichenauer e di Jiranek anche gli studiosi più autorevoli hanno dovuto fare ricorso ai volumi della collana Music from Eighteenth-Century Prague della Supraphon. L’elemento che unisce questi compositori per il resto molto diversi tra loro è Praga, che per alcuni costituì una tappa fondamentale della carriera, mentre per altri fu una breve parentesi se non un semplice luogo di passaggio. Tra il XVII e il XVIII secolo la capitale boema era un crogiolo di culture in cui si incontravano i più grandi compositori di Dresda, Vienna, Napoli e Venezia e venivano sviluppate le ultime novità stilistiche provenienti dai maggiori centri musicali europei. Nelle residenze nobiliari questi artisti eseguirono per le loro migliori opere cameristiche, che oggi questo disco della Supraphon ci consente di riscoprire in tutta la loro meravigliosa originalità grazie all’approccio raffinato e alla coinvolgente musicalità dell’ensemble di strumenti originali ceco Collegium Marianum, che vede ancora una volta tra le sue fila il fenomenale fagottista italiano Sergio Azzolini. 17 Columnsweb - Febbraio 2013 JAN DISMAS ZELENKA OPERE SACRE Barbora Sojková, Markéta Cukrová, Tomáš Král Musica Florea, Marek Štryncl SU4111 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925411121 J.D. Zelenka: Magnificat ZWV 107; O magnum mysterium. Motetto pro Nativitate ZWV 171; Missa Nativitatis Domini in re maggiore ZWV 8; Chvalte Boha silného. Motetto (Ps 150) ZWV 165 Dopo il grande successo ottenuti con i primi due titoli dedicati a Jan Dismas Zelenka (Sepolcri, SU4068; Melodrama de Sancto Wenceslao, SU4113), la straordinaria collana Music from Eighteenth-Century Prague della Supraphon prosegue la sua esplorazione delle opere del compositore boemo, che a partire dalla metà degli anni Trenta del XVIII secolo furono eseguite con sempre maggiore frequenza nelle chiese praghesi. Tra queste opere spicca la Missa nativitatis ZWV 8, che ci è stata tramandata da un manoscritto conservato nella Chiesa di San Nicola del quartiere praghese di Malá Strana e da una copia rinvenuta negli effetti personali di Carl Philipp Emanuel Bach, un fatto che dimostra che questa è una delle due messe di Zelenka che suo padre Johann Sebastian aveva accolto nella sua biblioteca. L’aria del mottetto natalizio O magnum mysterium è una rielaborazione di un numero del citato melologo, con Zelenka che provvide a cambiare i versi e ad aggiungere due flauti. Basato sul Salmo 150, il mottetto Chvalte Boha silného (Sia gloria a Dio Onnipotente) è con ogni probabilità l’unico brano in lingua boema di Zelenka tramandatoci dai manoscritti conservati a Praga. Lo spirito d’Avvento viene ulteriormente sottolineato dalla presenza del Magnificat, inno mariano per eccellenza. Queste opere virtualmente sconosciute di Zelenka ci vengono presentate anche in questo caso dall’ensemble Musica Florea, una famosa orchestra barocca ceca che ha ricoperto un ruolo di primo piano nella riscoperta moderna di questo eccezionale compositore. 18 LEOPOLD KOZELUCH SONATE PER FORTEPIANO, FLAUTO E VIOLONCELLO M. Knoblochová, fortepiano; J. Semerádová, flauto traversiere H. Fleková, violoncello SU4106 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925410629 L. Kozeluch: Sonata IX:26; Sonata IX:33; A Grand Scotch Sonata IX:D1; Sonata IX:32; Sonata IX:29 Oggi si fa fatica a credere che il compositore ceco Leopold Kozeluch abbia goduto tra il pubblico viennese di una fama non inferiore a quella di Mozart e che fosse considerato sullo stesso piano di Haydn e di Mozart. Compositore di grande talento, eccellente virtuoso di pianoforte e didatta conteso dai nobili più importanti della capitale asburgica, Kozeluch fu uno dei cultori più convinti del fortepiano, strumento che iniziava ad affermarsi in quegli anni. Questo strumento rivestì un ruolo fondamentale nella produzione di Kozeluch, come si può notare nelle belle sonate presentate in questo disco, con il flauto e il violoncello chiamati a eseguire una parte subordinata, commentando oppure limitandosi ad accompagnare il fortepiano. Oltre a un gran numero di sonate che vedono il fortepiano “accompagnato” dal violino, la produzione di Kozeluch comprende tredici lavori nei quali questo ruolo è affidato al flauto. In questo disco vengono presentate le cinque opere più belle nella splendida interpretazione di tre bravissime virtuose che suonano su strumenti d’epoca. Con il loro palpabile entusiasmo, queste tre interpreti saldano almeno in parte il grande debito che il mondo della musica ha contratto nell’arco degli ultimi due secoli con questo compositore ceco ingiustamente dimenticato. Columnsweb - Febbraio 2013 VIKTOR KALABIS SINFONIE E CONCERTI Solisti e orchestre vari, Viktor Kalabis, Zdenek Kosler Václav Neumann, Ladislav Slovák, Jiri Belohlávek Milos Konvalinka, Wolfgang Sawallisch, Tomás Koutník, direttori SU4109 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0099925410926 V. Kalabis: Sinfonia n. 2 per grande orchestra op. 18 Sinfonia pacis; Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 17; Variazioni sinfoniche per grande orchestra op. 24; Concerto per grande orchestra op. 25; Sinfonia n. 3 per grande orchestra op. 33; Concerto per tromba e orchestra op. 36 Le tambour de villevieille; Concerto per clavicembalo e archi op. 42; Concerto n. 2 per violino e orchestra op. 4); Concerto per pianoforte e strumenti a fiato op. 64; Concertino per fagotto e strumenti a fiato op. 61 Per celebrare il novantesimo anniversario della nascita di Viktor Kalabis, la Supraphon presenta un cofanetto dedicato alla sua produzione orchestrale. La vita di Kalabis e di sua moglie, la clavicembalista Zuzana Ruzicková, fu funestata prima dalle violenze della seconda guerra mondiale e poi dalla censura imposta sulle arti dal regime comunista. La mancanza di libertà vissuta in questi due periodi storici esercitò un’influenza molto profonda sull’opera di Kalabis. La Sinfonia pacis esprime con impressionante efficacia le tensioni che il mondo conobbe durante la Guerra Fredda, senza fare alcuna concessione ai roboanti proclami di pace del partito comunista. Nella Sinfonia n. 3, scritta tra il 1970 e il 1971, Kalabis pose l’accento sul senso di ansietà che si diffuse nel suo paese negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale e alla salita al potere del regime comunista, sulla lotta coraggiosa per esprimere le proprie idee e sulla rassegnazione causata dalla totale messa al bando della verità. Questo cofanetto della Supraphon ha il duplice merito di riproporre al grande pubblico la produzione di un compositore di grande talento e di rievocare l’atmosfera cupa dei tempi in cui visse e scrisse le sue opere. JULES MASSENET - HECTOR BERLIOZ LE PORTRAIT DE MANON - LES NUITS D’ÉTÉ ZhengZhong Zhou, Hanna Hipp, Pablo Bemsch S. Gaspar, Southbank Sinfonia, G. Paterson e V. Krafft ORC47 (CD alto prezzo) Barcode: 792938004723 J. Massenet: Le portrait de Manon H. Berlioz: Les nuits d’été Con questo disco registrato dal vivo nel corso di una serie di rappresentazioni tenutesi alla Royal Opera House di Londra la Opera Rara presenta Le portrait de Manon di Jules Massenet e la ben più conosciuta Les nuits d’été di Hector Berlioz nella elettrizzante interpretazione di un gruppo di cantanti messisi prepotentemente in evidenza grazie al Jette Parker Young Artists Programme e della Southbank Sinfonia diretta da Geoffrey Paterson e Volker Krafft. Fin dalle prime battute della celebre aria di Des Grieux «Ah fuyez, douce image», Le portrait de Manon (1894) presenta una serie di citazioni tratte da Manon, una delle opere più famose di Massenet rappresentata per la prima volta dieci anni prima. In quest’opera Des Grieux (ZhengZhong Zhou) è invecchiato ma ancora ossessionato dal suo amore per Manon, di cui conserva un ritratto in una scatola sigillata. Des Grieux non può quindi che rimanere turbato quando suo nipote Jean (Hanna Hipp) gli confida di essersi innamorato di Aurore (Susana Gaspar), una ragazza priva di mezzi che lui ritiene poco più di un’avventuriera. Grazie al suo amico Tiberge (Pablo Bemsch), Des Grieux capisce però che l’amore che unisce i due giovani è puro e disinteressato e quando scoprono il ritratto si capisce che Aurore altri non è che la nipote di Manon. Sebbene oggi si esegua quasi esclusivamente la versione che prevede l’utilizzo di una sola voce solista, Les nuits d’été era stata concepita da Berlioz come una serie di brani per diverse voci, un fatto che ha spinto la Opera Rara a proporre l’edizione originale con un cast di giovani cantanti di grandissimo talento. Questo disco è corredato da un sontuoso libretto illustrato, che comprende il libretto di Le portrait de Manon, il testo di Les nuits d’été e una accurata presentazione di queste opere firmata dal celebre musicologo Hugh Macdonald. 19 Columnsweb - Febbraio 2013 CARL NIELSEN SINFONIE N. 2 E 3 London Symphony Orchestra, Sir Colin Davis LSO0722 (SACD alto prezzo) Barcode: 0822231172222 Con questo disco si conclude l’integrale delle sinfonie di Carl Nielsen, compositore danese che a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo svolse un ruolo determinante nell’affermazione delle scuole nazionali scandinave con il suo coetaneo finlandese Jean Sibelius. Come si era già notato nei due volumi precedenti, Sir Colin Davis dimostra di possedere una spiccata congenialità con la produzione di Nielsen, non limitandosi a sottolineare gli elementi stilistici più idiomatici, ma scavando nel profondo di queste due sinfonie - intitolate rispettivamente I quattro temperamenti e Sinfonia espansiva - anche grazie all’apporto di una London Symphony Orchestra in forma smagliante. Come sempre, il magnifico panneggio sonoro dell’orchestra inglese viene riprodotto in tutto il suo splendore dalla qualità del SACD. Già disponibile: RICHARD WAGNER LA WALKIRIA Anja Kampe, Jonas Kaufmann, René Pape, Nina Stemme Mikhail Petrenko, Ekaterina Gubanova Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Valery Gergiev MAR0527 (4 CD prezzo speciale) Barcode: 0822231852728 L’etichetta Mariinsky Live lancia il progetto più ambizioso della sua recente storia, pubblicando la prima opera dell’Anello del Nibelungo diretta da Valery Gergiev, un’edizione del capolavoro di Wagner che promette fin d’ora di essere uno degli eventi discografici di maggiore importanza degli ultimi anni. Registrato nella straordinaria acustica del rinnovato Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, questo epico ciclo vede protagonista un cast stellare, che può aspirare a confrontarsi senza alcun complesso con le leggendarie edizioni registrate nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta. Questa versione della Walkiria può contare sulla Sieglinde di Anja Kampe, sul vigoroso Siegmund di Jonas Kaufmann, sul possente Wotan di René Pape e sulla monumentale Brunilde di Nina Stemme, con Mikhail Petrenko ed Ekaterina Gubanova nei ruoli di Hunding e di Fricka. La Walkiria sarà seguita nel settembre del 2013 dall’Oro del Reno, con Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi previsti per il 2014. Già disponibile: CARL NIELSEN CARL NIELSEN SINFONIE N.4 E N.5 SINFONIE N. 1 E N. 6 London Symphony Orchestra London Symphony Orchestra Sir Colin Davis Sir Colin Davis LSO0715 (SACD alto prezzo) LSO0694 (SACD alto prezzo) 20 RICHARD WAGNER: PARSIFAL G. Lehman, V. Urmana, R. Pape, E. Nikitin, A.T. Vitski, N. Putilin Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky, Valery Gergiev MAR0508 (4 SACD prezzo speciale) DISCO DEL MESE (BBC Music Magazine) EDITOR’S CHOICE (Gramophone) FFFF (Télérama, Francia) CD DELL’ANNO (New York Times) CD DELL’ANNO (Los Angeles Times) DIAMANT (Opéra Magazine, Francia) CD DELLA SETTIMANA (BBC Radio 3 CD Review) QUATTRO STELLE (The Guardian) Columnsweb - Febbraio 2013 GEORGE GERSHWIN RHAPSODY IN BLUE E ALTRE OPERE PER PIANOFORTE Corinna Simon, piano MDG1795 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179520 GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 3 The Sixteen, Harry Christophers COR16106 (CD alto prezzo) Barcode: 0828021610622 PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale € 14.90 prezzo consigliato fino al 31.03.2013 Immaginate la scena: Fred Astaire e Ginger Rogers passeggiano sul ponte di una nave da crociera accompagnati dai loro cani. Chi avrebbe potuto comporre una colonna sonora più bella per le aristocratiche movenze di queste superstar del musical americano di George Gershwin? Purtroppo, oggi il film Voglio danzare con te del 1937 viene trasmesso sempre più raramente. Per questo motivo, non si può che apprezzare il fatto che la pianista Corinna Simon presenti in questo disco l’incantevole Walking the Dog insieme a una bella silloge di brani sia noti sia virtualmente sconosciuti di Gorge Gershwin. Con ogni probabilità, la Rhapsody in Blue è uno dei brani di Gershwin più presenti nel mercato discografico. Se da un lato in questo lavoro è possibile notare con chiarezza le ombre di Liszt e di Debussy, dall’altro non si può che rimanere incantati di fronte alle suggestioni blues, che fino a quel momento era assolutamente inconcepibile immaginare in un’opera scritta per una grande orchestra sinfonica. In Un americano a Parigi Gershwin mise insieme alcune impressioni della Francia con una serie di spunti provenienti dalla sua vulcanica creatività, spingendosi al punto da chiedere in prestito quattro clacson di taxi parigini. Al pari della maggior parte dei brani contenuti nel Songbook, i Three Preludes sono poesie pianistiche dalla straordinaria coerenza, nelle quali Gershwin concentrò la propria attenzione sugli elementi essenziali. Si tratta di musica di eccezionale bellezza, su cui Corinna Simon getta nuova luce, consentendoci di apprezzarne lati pressoché inediti. Inoltre, la bravissima solista berlinese ci conduce alla scoperta del fantastico universo pianistico di Gershwin, eseguendo una serie di brani tratti dalle sue carte sul leggendario Steinway Manfred Bürki del 1901. G. Pierluigi da Palestrina: Stabat Mater a 8; Regina caeli a 8; Ad caenam agni providi; Missa Regina caeli; Offertori per il periodo pasquale (Confitebor tibi Domine; Terra tremuit; Improperium exspectavit cor meum); Cantico dei Cantici (Vineam meam non custodivi; Si ignores te, O pulchra inter mulieres; Pulchrae sunt genae tuae) Massimo protagonista del repertorio polifonico rinascimentale, Giovanni Pierluigi da Palestrina è con ogni probabilità uno dei più grandi compositori di musica liturgica di tutti i tempi. In questo terzo volume dell’integrale delle messe di questo straordinario autore, Harry Christophers e i Sixteen propongono una suggestiva silloge di opere legate al periodo pasquale, concentrando la propria attenzione sull’evento più gioioso di questo importante periodo liturgico - ossia la Resurrezione - con la meravigliosa Missa Regina caeli. Questa messa è basata sul celebre e facilmente riconoscibile cantus planus dell’antifona Regina caeli e il programma comprende anche l’omonimo mottetto a otto voci. Come nei due volumi precedenti, vengono presentati anche tre mottetti tratti dal Cantico dei Cantici, oltre a tre suggestivi offertori che venivano eseguiti durante il periodo pasquale e all’inno Ad caenam agni providi. In ogni caso, questo disco non potrebbe dirsi completo senza lo straordinario Stabat Mater a otto voci, un’opera considerata da molti tra i lavori più belli e conosciuti di Palestrina, che pone l’accento sull’aspetto più tormentato del periodo pasquale, l’agonia e il dolore straziante della Crocifissione. Già disponibili di Da Palestrina: INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 1 COR16091 (CD alto prezzo) INTEGRALE DELLE MESSE - VOL. 2 COR16105 (CD alto prezzo) 21 Columnsweb - Febbraio 2013 CHARLES-MARIE WIDOR (1844-1937) Il Trio Parnassus su MDG: INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE Trio Parnassus MDG1794 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179421 LEON BOELLMANN OPERE CAMERISTICHE Gérard Caussé, viola Trio Parnassus MDG1755 (CD alto prezzo) AA.VV. TRII PER ARCHI E PIANOFORTE DI COMPOSITORI FRANCESI C.-M. Widor: Trio per archi e pianoforte op. 19; Soirs d’Alsace op. 52; Quattro Trii per archi e pianoforte Organista, compositore, saggista, critico e didatta: CharlesMarie Widor fu un uomo dai molti talenti, che seppe coltivare con grande successo per tutta la durata della sua vita. In questo nuovo disco della MDG il Trio Parnassus presenta una intrigante antologia della sua incantevole produzione cameristica, oggi quasi dimenticata. La straordinaria capacità di Widor di intuire i gusti del pubblico gli spalancò fin dalla giovinezza le porte dei raffinati salotti parigini. In particolare, il Trio per archi e pianoforte consente di percepire ancora oggi un’eco dell’entusiasmo con cui il pubblico della capitale francese lo accolse negli ultimi anni del XIX secolo. Sebbene sotto il profilo formale quest’opera si collochi nel solco della tradizione, il suo inizio dai toni rapsodici rivela uno stile del tutto personale e conferisce a quest’opera una bellezza assolutamente unica. Ogni volta che Franz Liszt si esibì in concerto a Parigi Widor era sempre presente tra il pubblico. Il compositore francese assorbì con avidità lo stile moderno giunto dalla sponda opposta del Reno e scoprì quanto efficaci potessero essere i brani caratteristici di breve durata. L’Humoresque dei Quatre Trios è caratterizzato dallo stile che ci si aspetterebbe di trovare in un’opera di questo genere e nel Nocturne il violoncello eleva un canto di struggente bellezza che accarezza il cuore. Composta nell’ultima fase della sua carriera, Soirs d’Alsace rievoca in qualche modo la storia della famiglia di Widor e suo nonno, che si era trasferito in Alsazia per imparare la tecnica della costruzione degli organi. Il Trio Parnassus è sempre pronto a sorprendere gli ascoltatori con scoperte di meravigliosa bellezza. Dopo quelli dedicati a Chausson, Godard e Boëllmann, questo disco costituisce il quarto volume della serie con cui il celebre ensemble tedesco va alla scoperta di un repertorio cameristico francese tuttora pressoché inesplorato. 22 Trio Parnassus MDG1711 (CD alto prezzo) BENJAMIN GODARD INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE Trio Parnassus MDG1615 (CD alto prezzo) EDOUARD LALO INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE Trio Parnassus MDG0482 (CD alto prezzo) Columnsweb - Febbraio 2013 JOHN RUTTER THE PIPER OF HAMELIN Hanna Lüdecke e Bernhard Hoecker, voci recitanti Bobbys Klassik Choirs, Beethoven Orchester Bonn Thomas Honickel MDG1789 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623178929 La produzione di John Rutter è caratterizzata da ritmi accattivanti e melodie molto commoventi, due qualità che gli hanno consentito di scrivere una serie di lavori che sono stati accolti con unanime entusiasmo dal pubblico e dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Rutter compone opere con incredibile spontaneità, come si può notare in The Piper of Hamelin, un lavoro basato sulla fiaba dell’incantatore di topi e scritto per una rappresentazione scolastica. Sebbene sia difficile crederci, oggi quest’opera viene presentata per la prima volta su CD nell’interpretazione dell’ensemble Bobbys Klassik, un coro di voci bianche e di fanciulli di grande talento che si è aggiudicato di recente un prestigioso ECHO Award, e della Beethoven Orchestre Bonn. FRANCIS POULENC L’amicizia tra il grande poeta Paul Éluard e il compositore Francis Poulenc fu molto più di una semplice collaborazione tra artisti. In questo nuovo volume della loro straordinaria serie dedicata alla produzione vocale di Poulenc, Holger Falk e Alessandro Zuppardo offrono agli amanti di questo raffinato repertorio la possibilità di scoprire il felice e proficuo rapporto di simbiosi che unì questi due grandi artisti. Sebbene siano sempre stati attratti dal verbo wagneriano, ogni volta che si trovarono a unire i versi alla musica i surrealisti si rivelarono estremamente esitanti. Nonostante questo, il primo verso della prima opera presentata in questo disco, Tu vois le feu de la soir, è più che sufficiente per dissipare ogni dubbio, in quanto solo in pochissime occasioni la musica e la poesia hanno dato vita a un’unione così perfetta. Éluard tratteggia immagini di grande intensità espressiva che gli studiosi considerano tra i vertici della letteratura francese di tutti i tempi. Poulenc esaltò queste raffigurazioni con una parte pianistica di assoluta trasparenza e fu il primo a metterne in luce la fascinosa luminosità. In particolare, nei sette brani di Le travail du peintre che raffigurano altrettanti famosi pittori cubisti si può notare una vera e propria sinestesia. Ascoltando queste geniali pagine è possibile apprezzare l’incontenibile energia creativa di Pablo Picasso e la serena vitalità di Marc Chagall. Holger Falk possiede una predisposizione naturale per interpretare le opere di Poulenc, grazie al suo caldo timbro baritonale, alla sua capacità di esprimere gli aspetti più reconditi e le infinite nuances di questi lavori e alla sua perfetta padronanza della pronuncia francese. Con il suo raffinato stile esecutivo Alessandro Zuppardo non si limita ad accompagnare la voce di Falk, ma ne enfatizza tutte le sfumature, uniformandosi in questo modo alle prescrizioni interpretative di Poulenc, che scrisse: «Non perdete tempo ad analizzare la mia musica, ma limitatevi ad amarla!». Già disponibile: MÉLODIES SU VERSI DI PAUL ELUARD E LOUISE DE VILMORIN Holger Falk, baritono; Alessandro Zuppardo, piano MDG1776 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623177625 FRANCIS POULENC MÉLODIES SU VERSI DI GUILLAUME APOLLINAIRE H. Falk, baritono A. Zuppardo, piano MDG1658 (CD alto prezzo) 23 Columnsweb - Febbraio 2013 AA.VV. FELIX MENDELSSOHN OPERE PER VIOLA E PIANOFORTE DI COMPOSITORI INGLESI ELIJAH Christian Euler, viola; Paul Rivinius, piano MDG1796 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623179667 R. Joshua, S. Connolly, R. Murray, S. Keenlyside Coro Filarmonico di Wroclaw; Gabrieli Young Singers’ Scheme Gabrieli Consort & Players, Paul McCreesh SIGCD300 (2 CD a prezzo speciale) Barcode: 0635212030028 A. Bax: Sonata per viola e pianoforte A. Bliss: Sonata per viola e pianoforte R. Vaughan Williams: Suite per viola e pianoforte L’inglese Lionel Tertis è considerato il “padre della viola”. Sebbene non ne sia stato l’inventore, Tertis fu il primo violista a esibirsi in veste solistica e a chiedere a molti dei compositori più famosi della sua epoca di scrivere opere per questo strumento dalla meravigliosa versatilità. Ripercorrendo le orme di questo grande violista, Christian Euler si è imbattuto in tre lavori di grande interesse di Arthur Bliss, Arnold Bax e Ralph Vaughan Williams che propone in questo nuovo disco della MDG con l’accompagnamento del pianista Paul Rivinius. Sebbene siano state scritte da tre compositori inglesi vissuti nello stesso periodo, queste opere non potrebbero essere più diverse, un fatto che consente di apprezzare le straordinarie possibilità tecniche ed espressive della viola. All’epoca della sua prima esecuzione del 1846, l’Elijah di Mendelssohn fu salutato come il più grande oratorio di tutti i tempi con il Messiah di Händel. Questo imponente affresco sinfonico-corale rievoca la storia del profeta biblico Elia con una grandiosità molto coinvolgente, un’orchestrazione magistrale e una lunga serie di arie, recitativi e cori di meravigliosa bellezza. L’oratorio di Mendelssohn richiede un organico orchestrale e corale estremamente vasto, un fatto che ha spinto Paul McCreesh a rinforzare il suo ensemble Gabrieli Consort & Players con il talentuoso ensemble di voci bianche Gabrieli Young Singers’ Scheme e il Coro Filarmonico di Wroclaw. Questa imperdibile registrazione vede così protagonisti oltre 440 interpreti, tra cui 92 violinisti, violisti, violoncellisti e contrabbassisti e oltre 300 coristi. Questo disco è stato realizzato dopo l’acclamato concerto tenutosi ai BBC Proms del 2011 e si colloca nel solco tracciato dai primi grandi progetti che hanno visto l’ensemble diretto da McCreesh al fianco dell’etichetta Signum, vale a dire la Grande messe des morts di Hector Berlioz (SIGCD280, vincitore del prestigioso BBC Music Magazine Award) e la recente New Venetian Coronation (SIGCD287). Già disponibili: AA.VV. A NEW VENETIAN CORONATION Gabrieli Consort & Players Paul McCreesh SIGCD287 (CD alto prezzo) 24 Columnsweb - Febbraio 2013 CHARLES-MARIE WIDOR INTEGRALE DELLE SINFONIE PER ORGANO - VOL. 2 AA.VV. A SONG OF FAREWELL Joseph Nolan, organo SIGCD319 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031926 Gabrieli Consort & Players Paul McCreesh SIGCD281 (CD alto prezzo) BERLIOZ GRANDE MESSE DES MORTES Gabrieli Consort & Players Paul McCreesh SIGCD280 (CD alto prezzo) AA.VV. AROUND BRITTEN Matthew Barley, violoncello SIGCD318 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031827 Matthew Barley conferma i giudizi lusinghieri dei sempre più numerosi critici che lo considerano tra i violoncellisti più fantasiosi e carismatici del Regno Unito con Around Britten, un disco di grande interesse che celebra il centenario della nascita del grande compositore inglese, presentando una splendida silloge di opere comprendente la Suite n. 3 per violoncello solo di Britten e alcuni lavori di Sir John Tavener e di Gavin Bryars. C.-M. Widor: Sinfonia n. 1 per organo op. 13 n. 1; Sinfonia n. 2 per organo op. 13 n. 2 Questo splendido disco rappresenta il secondo volume dell’integrale delle sinfonie per organo di Charles-Marie Widor che vedrà protagonista Joseph Nolan sul magnifico organo Cavaillé-Coll dell’Église de la Madeleine di Parigi. Anello di congiunzione ideale tra Mendelssohn e Messiaen e tra l’impero e la repubblica, Widor era nato per essere organista. Vantando a Lione molti parenti che di professione costruivano organi, Widor dimostrò fin dalla più tenera infanzia una spiccata propensione per il re degli strumenti e per parecchi decenni seppe dar voce allo splendore e alla grandezza della tradizione organistica francese, che raggiunse il suo vertice con le sue straordinarie sinfonie per organo. Joseph Nolan è un organista di grande talento, apprezzato in tutto il mondo per la sua «brillante e sontuosa musicalità» (Gramophone). Nel 2004 Nolan è stato nominato organista della Cappella Reale di Sua Maestà del Palazzo di St James e da allora è stato invitato più volte a tenere concerti e a registrare dischi su alcuni degli strumenti migliori del mondo, compreso l’organo recentemente restaurato della Sala da Ballo di Buckingham Palace (SIGCD114) e l’organo dell’Église de Saint-Sulpice di Parigi (SIGCD167). L’organo Cavaillé-Coll dell’Église de la Madeleine di Parigi è un altro strumento di grandissimo fascino, che nel corso degli anni è stato suonato anche da Camille Saint-Saëns e da Gabriel Fauré. «La fantasiosa libertà con cui Joseph Nolan sceglie i registri gli consente di ottenere un suono autentico e molto espressivo. Se a questo si aggiunge la straordinaria precisione della sua diteggiatura, la sua perfetta conoscenza di queste partiture e la sua empatia nei confronti di questo stile […] non possiamo che concludere che l’autorevolezza dell’interpretazione presentata in questo disco può temere ben pochi rivali» (Gramophone, a proposito del primo volume dell’integrale delle sinfonie per organo di Charles-Marie Widor; SIGCD292). 25 Columnsweb - Febbraio 2013 AA.VV. BURKINA FASO OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE NOUMOU Maxim Vengerov, violino; Itamar Golan, piano WHLive0056 (CD medio prezzo) Barcode: 5065000924584 Kady Diarra PSSA141243 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412431 J.S. Bach: Partita n. 2 per violino solo BWV 1004 L. van Beethoven: Sonata n. 9 per violino e pianoforte op. 47 A Kreutzer H. Wieniawski: Scherzo-Tarantella per violino e pianoforte op. 16 J. Brahms: Danza ungherese n. 1 per violino e pianoforte (trascrizione: Joseph Joachim) Virtuoso dalla fama leggendaria, Maxim Vengerov è ormai considerato uno dei protagonisti più carismatici del panorama concertistico internazionale. Dopo il prodigioso esordio all’età di appena cinque anni, Vengerov ha dato inizio a una carriera che lo ha visto cogliere sensazionali trionfi in ogni parte del mondo e nel corso degli ultimi 25 anni si è messo in grande evidenza come violinista, direttore d’orchestra e didatta. Facendo leva sul suono caldo e avvolgente del suo violino, Vengerov crea un’atmosfera intensa e molto intima fin dalle prime battute della Partita n. 2 di Bach con si apre questo disco. In tutti i movimenti di questo capolavoro il violinista russo ha alternato toni giocosi e spunti più trattenuti, sfoggiando intense effusioni meditative e un’espressività di aristocratica bellezza. Dopo la Partita bachiana, Vengerov è stato affiancato dal pianista Itamar Golan in una incandescente lettura della sonata A Kreutzer di Beethoven. L’energico approccio con cui Vengerov e Golan hanno affrontato questa sonata ha posto i due interpreti su un piano di sostanziale parità, come si può notare dal fitto dialogo intessuto dai loro strumenti. Questa incontenibile passione emerge anche nei due brani proposti come bis che chiudono il programma, il vivacissimo Scherzo-Tarantella di Wieniawski e la brillante Danza ungherese n. 1 di Brahms, nei quali Vengerov dà libero sfogo al suo stupefacente virtuosismo. Noumou - Soumani; Bin; Wariko; Djiguiya; Djougouyaba; Nana; Koungo; Dibi; Balima Ya; Mignaboule; Baobab; Dami; Noumou Grazie alla collaborazione con un gruppo di musicisti di grande talento, in questo disco Kady Diarra ha arrangiato le sue composizioni in una veste più moderna, rimanendo comunque del tutto fedele alle sue radici tradizionali. Dimostrando un lodevole spirito di apertura, la Diarra fa coesistere in questi brani il balafon e gli strumenti a percussione dei villaggi bobo con le sonorità più familiari delle chitarre e di ottoni in stile afrobeat. Con questo disco Kady Diarra si augura che la musica del Burkina Faso possa raggiungere un pubblico sempre più vasto e che possa comunicare l’ottimismo e la gioia della sua gente. IRLANDA IRISH SACRED MUSIC Brendan Gaelic PSSA141244 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412448 Ta me mo shui; Maggie vocal; This is not my plaid; Christ child’s lullabye; Mountains of pomeroy; O’Carolan’s draught; Drunken gauger; Farewell to the whiskey; Northern lass; King 26 Columnsweb - Febbraio 2013 of the fairies; I live not where I love; Call and the answer; Fragment; Reconciliation; Ymadawiad y brening; Cadair brening; Tides out; Coyi d’un artu una flor La musica sacra irlandese ha avuto origine in un’epoca remotissima, come dimostra il fatto che se ne sono state trovate trace risalenti addirittura al XII secolo. Sebbene questi brani siano stati suonati per secoli dagli arpisti dei clan, la base di questo repertorio è costituita dal canto, come si può notare nell’esecuzione del’ensemble Brendan Gaelic proposta in questo nuovo disco della Playa Sound, che si avvicina molto allo stile che si è affermato secoli fa. HANS KNAPPERTSBUSCH DIRIGE WAGNER C. Ludwig, B. Nilsson, G. London, Wiener Philharmoniker Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera Orchestra Sinfonica della NDR, Hans Knappertsbusch URNWS189 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776561891 R. Wagner: Ouverture da L’olandese volante; Preludio al primo atto di Lohengrin; Preludio e morte di Isotta (Tristano e Isotta); Preludio al primo atto de I Maestri cantori di Norimberga; Preludio al terzo atto de I Maestri cantori di Norimberga; Addio di Wotan e incantesimo del fuoco (La Walkiria); La cavalcata delle Walkirie (La Walkiria); Alba e viaggio di Sigfrido sul Reno (Il crepuscolo degli dèi); Marcia funebre di Sigfrido (Il crepuscolo degli déi); Scena conclusiva (Il crepuscolo degli dèi); Preludio al primo atto di Parsifal; Idillio di Sigfrido Tra gli interpreti della scuola wagneriana legata a Bayreuth il nome di Hans Knappertsbusch è sicuramente quello di maggior rilievo. Viste in una prospettiva storica, le sue interpretazioni dell’Anello del Nibelungo e del Parsifal costituiscono uno dei possibili parametri attraverso cui analizzare il teatro d’opera wagneriano. Erede in linea diretta della grande tradizione wagneriana, Knappertsbusch affronta il complesso universo del compositore tedesco nell’ottica della tragedia cosmica, dilatando in orizzonti immensi le possibilità sonore offerte dalla partitura. In questo cofanetto doppio sono raccolte quasi tutte le sue più importanti registrazioni degli anni Cinquanta e Sessanta pubblicate dalla Decca e dalla Westminster. Si tratta di dischi veramente storici e di alta qualità stereofonica, che possono anche contare sull’apporto di insigni cantanti wagneriani come George London e Birgit Nilsson. Per finire, va notare che questo cofanetto è la prima edizione che raccoglie tutte le registrazioni di Knappertsbusch relative degli estratti più celebri tratti dalle opere wagneriane. 27 Columnsweb - Febbraio 2013 LEONARD BERNSTEIN DIRIGE BEETHOVEN E. Farrell, C. Smith, R. Lewis, K. Borg, R. Serkin, piano Westminster Choir, New York Philharmonic Orchestra Leonard Bernstein URNWS196 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776561969 L. van Beethoven: Missa solemnis op. 123; Fantasia per pianoforte, coro e orchestra op. 80; Ouverture Leonora III op. 72a; Ouverture La consacrazione della casa op. 124; Sinfonia n. 5 op. 67 Tra le innumerevoli edizioni della Missa Solemnis di Beethoven presenti sul mercato discografico, a 50 anni di distanza dalla sua registrazione quella di Leonard Bernstein, prodotta dalla CBS nel 1960, resta una delle più belle ed evocative. Innanzitutto si tratta di una registrazione perfetta dal punto di vista della stereofonia e della qualità del suono e poi l’interpretazione del grande direttore americano la rende di perenne attualità: profonda, maestosa, nobile e, al tempo stesso, raccolta, intima e dolorosa. Con l’edizione Columbia diretta da Karajan verso la fine degli anni Cinquanta, questa versione è tuttora considerata tra le registrazioni più importanti prodotte nel corso del XX secolo. Per finire, va sottolineato che questo titolo non era disponibile sul mercato da oltre un decennio. 28 GIUSEPPE VERDI AIDA L. Price, J. Vickers, R. Gorr, P. Clabassi, G. Tozzi, R. Merrill F. Ricciardi, M. Sighele Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma, Sir G. Solti URNWS204 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776572040 Nel quadro delle grandi registrazioni dell’Aida realizzate nel corso degli anni Sessanta, l’edizione pubblicata dalla RCADecca nel 1962 continua a essere una delle più memorabili. Da tempo difficile da reperire sul mercato discografico, questo nuovo cofanetto della Urania la rende di nuovo disponibile per la gioia di tutti melomani e gli appassionati dei grandi cantanti del passato. Inutile dilungarsi sulla sublime interpretazione di Leontyne Price nel ruolo della protagonista o sull’apporto di Sir Georg Solti nel configurare una diversa immagine del melodramma verdiano, che in questa edizione viene liberato dal rigore metronomico tipico di una certa scuola nazionale e restituito a una grandezza europea non inferiore a quelle di Wagner e di Mussorgsky. Columnsweb - Febbraio 2013 ALESSANDRO SCARLATTI OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 4 Francesco Tasini, clavicembalo TC661914 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105162 Già disponibili di Scarlatti: OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 1 Francesco Tasini, clavicembalo TC661911 (CD alto prezzo) OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 2 Francesco Tasini, clavicembalo TC661912 (CD alto prezzo) OPERA OMNIA PER TASTIERA - VOLUME 3 Francesco Tasini, clavicembalo TC661913 (CD alto prezzo) GIULIO RICORDI OPERE PER PIANOFORTE A. Scarlatti: Moderato in do minore; Toccata per Cembalo del Sig.r Cav.r Alessandro Scarlatti in do maggiore; [Toccata IV] in la minore; Vivace in la minore; [Toccata] Scarlatti P[rim]o Tono; Allegro in sol minore; [Toccata III] in sol maggiore; [Toccata] in do maggiore; [Toccata] in la minore; [Toccata] Alessandro Scarlatti in re minore; Toccata Per Cembalo Del Sig.r Scarlatti in fa maggiore; [Toccata] in sol maggiore Con questo quarto volume dedicato a diverse composizioni di Alessandro Scarlatti destinate precipuamente ed eseguite sul clavicembalo continua il progetto che prevede la registrazione dell’opera omnia per tastiera del grande compositore palermitano. Questa integrale è scaturita dallo studio e dalla pubblicazione dell’ampio corpus di fonti manoscritte contenenti opere per tastiera di Scarlatti, un piano intrapreso oltre una decina di anni fa da Francesco Tasini a Andrea Macinanti per la casa editrice Ut Orpheus di Bologna. Alessandro Scarlatti s’impose quale corifèo e fondatore della celebre Scuola Tastieristica Napoletana: la sua grande lezione e il suo autorevole magistero, un tempo oscurati dalla considerazione unilaterale dell’imponente corpus sonatistico del figlio Domenico, si espandono direttamente o indirettamente - sulla produzione dei coetanei Gaetano Greco e Francesco Mancini e la sua azione si ravviva e acquista un significato pieno se messa a confronto con il successivo cembalismo virtuosistico di Francesco Durante e di Leonardo Leo. Roberto Piana, piano TC841801 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105421 G. Ricordi: Romance Poudrée; Il racconto della nonna; Fantaisie Hongroise; Aquarelles; Le rêve de l’Odalisque; Almanacco musicale Un uomo e la sua musica, cent’anni dopo. Note ammalianti e presaghe, a volte sospese, altre irruenti e guerriere, piene di echi e pure originali, salottiere e sognanti, “giardino di delizie” per il loro autore, preso dai mille gorghi quotidiani di una Milano ogni giorno più grande. Un secolo ci separa dalla morte di Giulio Ricordi, il più geniale editore musicale della storia, nato nel 1840 in pieno Risorgimento e morto il 6 giugno del 1912, sul finire della Belle époque, immerso nella Scapigliatura e lambito dal wagnerismo, devoto a Verdi e affascinato dal giovane Puccini. E musicista. Anzi, a sentir Verdi, «l’unico tra i giovani a sapere veramente la musica». Negli ultimi decenni di vita, quasi ogni sera, Giulio, smessi i “panni curiali”, sedeva al pianoforte e componeva, utilizzando la scrittura musicale quasi come terapia, una sorta di “svuotatasche” del cervello in cui rimanevano intrappolate note di questo o quell’autore, e quasi da sole si ricomponevano come in un caleidoscopio, formando deliziosi quadri d’insieme. 29 Columnsweb - Febbraio 2013 GIUSEPPE GIORDANI ARCANGELO CORELLI OFFERTORI PER CANTO E ORGANO SONATE PER VIOLINO E BASSO CONTINUO OP. 5 Daniela Nizzoli, mezzosoprano; Marcello Rossi, organo TC750701 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105278 Pavlo Beznosiuk, violino; The Avison Ensemble LINNCKD412 (2 SACD prezzo speciale) Barcode: 0691062041225 Giuseppe Giordani fu una figura fondamentale nel panorama del classicismo italiano: compagno di studi di Domenico Cimarosa, rappresentò le sue opere nei più importanti teatri europei, e lo stesso Goethe lo cita nel suo celebre Italienische Reise. Giordani alternò l’attività di compositore d’opera a quella di maestro di cappella, combinando i due stili vocali in una felice fusione. La sua scrittura associa spesso il canto melodico a virtuosismi pirotecnici, mettendo il cantante a dura prova con continue alternanze di legati e colorature. I suoi brani furono eseguiti molto frequentemente - lo testimonia lo stato usurato delle partiture - e vennero utilizzati successivamente anche per uffizi liturgici differenti dalla destinazione originale. I dieci Offertori qui presentati rappresentano una selezione degli 83 Offertori scritti da Giordani per differenti registri vocali. Sono animati da squisita freschezza d’invenzione, nitidezza formale e un brillante virtuosismo, caratteristiche costanti dello stile del compositore. La parte organistica non costituisce solo un mero accompagnamento, ma si trasforma, diventando un insieme strumentale che dialoga in un virtuosismo alla pari della voce. I colori, la timbrica dei registri, l’apollinea bellezza dello stile conciliano il sacro con il profano in un’aura di serena ed intensa spiritualità. Dopo aver pubblicato una strepitosa edizione dei Concerti Grossi op. 6, la Linn prosegue la sua integrale delle opere di Arcangelo Corelli con una splendida versione delle Sonate per violino e basso continuo op. 5, una raccolta che il grande compositore di Fusignano curò fin nei minimi dettagli rendendola un esempio imprescindibile per parecchie generazioni di violinisti venuti dopo di lui, che diffusero il suo stile in ogni parte d’Europa. Protagonista di questa straordinaria registrazione è Pavlo Beznosiuk, che trae dal suo violino barocco sonorità di inusitata bellezza e sfoggia un approccio di aristocratica eleganza e perfettamente in linea con i dettami della prassi filologica, come si può notare nella funambolica lettura della Folia. Al suo fianco si mettono in grande evidenza le prime parti dell’Avison Ensemble, il violoncellista Richard Tunnicliffe, Paula Chateauneuf all’arciliuto e alla chitarra barocca e il cembalista e organista Roger Hamilton, che realizzano un basso continuo di straordinaria ricchezza timbrica. Nel complesso questo elegante digipack doppio rappresenta uno dei migliori omaggi finora prodotti dall’industria discografica per celebrare il terzo centenario della scomparsa di Corelli. Già disponibile: ARCANGELO CORELLI CONCERTI GROSSI OP. 6 The Avison Ensemble, P. Beznosiuk, violino e direzione LINNCKD411 (2 SACD prezzo speciale) 30 Columnsweb - Febbraio 2013 JOHANN SEBASTIAN BACH AA.VV. A BACH NOTEBOOK FOR TRUMPET A TIME FOR US J. Freeman-Attwood, tromba; D.-Ben Pienaar, piano LINNCKD418 (SACD alto prezzo) Barcode: 0691062041829 Alexander Wareberg and his Orchestra FIMSACD051 (SACD alto prezzo) Barcode: 4892843000905 J.S. Bach: Preludio e Fuga BWV 541; An Wasserflüssen Babylon BWV 653b; Wer an ihn gläubet BWV 68/5; Concerto per clavicembalo, archi e basso continuo BWV 1055 (Allegro ma non tanto); Seht, was der Liebe tut BWV 85/5; O Mensch bewein’ dein Sünde Gross BWV 622; Von Gott kömmt mir in Freundenschein BWV 172/6; O Lamm Gottes, unschuldig BWV 656; Suite inglese n. 2 BWV 807 (Preludio); Suite n. 6 per violoncello solo BWV 1012 (Sarabanda) J.H. Bach: Sonata in fa maggiore J.M. Bach: Ach, wie sehnlich wart ich der Zeit J.C. Bach: Ich lasse dich nicht BWV Anh. 159 J.L. Bach: Ouverture in sol maggiore G.H. Bach: So oft ich meine Tobackspfeife J.C.F. Bach: Sonata F.X/2 (Rondò. Allegretto) C.P.E. Bach: Sonata Wq 65/17 H.47 (terzo movimento) J.B. Bach: (Suite n. 4 (La Joye) W.F. Bach: Polonaise n. 10 Falck 12 J.C. Bach: Ouverture da Amadis des Gaules W.G39 Non so voi, ma io ho sempre avuto difficoltà a riconoscere nelle fotografie di famiglia certi vecchi zii o lontani cugini che magari ho incontrato solo nelle ricorrenze fondamentali della vita, cioè matrimoni e funerali. Date queste premesse, posso solo immaginare cosa può avere provato Johann Sebastian Bach, membro di una ramificatissima famiglia, i cui membri si occuparono di musica per quasi tre secoli e che lui stesso provvide ad aumentare mettendo al mondo ben 20 figli. Il programma di questo disco è pervaso dallo stesso fascino presente in certe vecchie fotografie seppiate, proponendo una bellissima silloge di lavori di ben undici membri della famiglia Bach, con il sommo Cantor lipsiense a fare la parte del leone, circondato dalle opere dagli stili diversissimi di zii, cugini e dei celebri figli Wilhelm Friedemann, Carl Philipp Emanuel, Johann Christoph Friedrich e Johann Christian. Ad accompagnarci in questo suggestivo excursus è il trombettista Jonathan Freeman-Attwood accompagnato dal pianista David-Ben Pienaar, la cui interpretazione viene esaltata ai massimi livelli dalla proverbiale qualità sonora della Linn. A Time For Us (Romeo e Giulietta); Old Melody (Il cacciatore); O mio babbino caro (Camera con vista); Concerto per clarinetto e orchestra (La mia Africa); Maria (West Side Story); Angélique (Angélique); Once Upon A Time In America (C’era una volta in America); Smile (Tempi moderni); Spartacus (Capitan Onedin); Schindler’s List (Schindler’s List); Adagio (Platoon) Il programma di questo disco della FIM propone un’antologia di melodie romantiche tratte da celebri film, spaziando ecletticamente dalle suggestioni mozartiane di La mia Africa alla struggente Maria di West Side Story e dalla toccante Smile di Tempi moderni alla deliziosa aria pucciniana O mio babbino caro di Camera con vista. L’interpretazione di volta in volta intima e piena di slancio dell’orchestra diretta da Alexander Wareberg viene resa con sublime realismo da questa eccellente rimasterizzazione su SACD ibrido multicanale, che saprà soddisfare le attese anche degli audiofili più esigenti. 31 Columnsweb - Febbraio 2013 AA.VV. AA.VV. ESTHER THE SUPER SOUND TELARC - VOLUME 1 Artisti vari FIMUHD060 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843002459 Esther Ofarim Orchestra Filarmonica da Camera di Monaco di Baviera FIMUHD001 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843001858 Kinderspiele; Rataplan; El Rey Nimrod; Hayu Leiloth; Nique Nac No Muse; Una Matica De Ruda; La Vezina Catina; Tziyunyanai Haderech; La Scillitana; Leil Galil; Pamparapam; Pavane Se avete apprezzato la dolcissima voce di Ayako Hosokawa, la sensualità di Mari Nakamoto, l’inconfondibile timbro di Patricia Barber e la tenerezza di Jacintha, non dovete assolutamente perdervi Esther Ofarim, una cantante israeliana che, dopo essersi messa in evidenza con il duo Esther e Abi Ofarim, si è imposta definitivamente come solista. Nel corso della sua ormai lunga carriera, Esther ha affrontato un gran numero di stili diversi, tra cui il folk (non solo israeliano, ma anche quello di altri paesi e culture), il folk-rock, il novelty e il folk-pop-classico-rock con orchestra di Judy Collins. Esther canta spesso in inglese (senza rivelare alcuna traccia di accento israeliano) e per un certo periodo si è esibita e ha registrato dischi con il suo ex marito Abi. Sebbene sia poco conosciuta dal pubblico italiano, Esther ha dimostrato disco dopo disco di essere una delle migliori protagoniste del panorama pop e rock oggi in circolazione. Nel 1968 Esther ha scalato le hit-parade europee con Cinderella Rockafella, un album registrato con Abi, con il quale lo stesso anno ha realizzato One More Dance. Questo nuovo titolo della FIM consente di scoprirne l’arte raffinata con la straordinaria qualità sonora resa possibile dall’Ultra HD Mastering. 32 I. Stravinsky: L’uccello di fuoco A. Vivaldi: Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 1 La Primavera (Allegro); Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 3 L’Autunno (Finale: La caccia); Concerto per violino, archi e basso continuo op. 8 n. 4 L’Inverno (Adagio) L. van Beethoven: Concerto n. 45 per pianoforte e orchestra op. 73 Imperatore (Rondò. Allegro) The Very Tall Band: Nature Boy G. Holst: The Planets (Uranus) G. Bizet: Carmen Suite (La garde montante) E. Grieg: Peer Gynt Suite (Danza di Antra) L. Minnelli: How Deep Is The Ocean After Hours: Smoke Gets in Your Eyes M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione P.I. Ciaikovsky: Ouverture 1812 Come gli audiofili sanno benissimo, la Telarc è da oltre trent’anni una delle case discografiche che meglio hanno saputo far coesistere nelle proprie produzioni un altissimo livello interpretativo (potendo contare su artisti del calibro di Seiji Ozawa, André Previn, Lorin Maazel, Robert Shaw ed Erich Kunzel) con una qualità sonora in grado di garantire uno strabiliante realismo. Oggi grazie a questo UltraHD Mastering della FIM possiamo apprezzare alcuni dei brani migliori del catalogo Telarc, che spaziano da alcuni movimenti delle classiche e conosciutissime Quattro Stagioni di Vivaldi a brani più moderni come la deliziosa Smoke Gets in Your Eyes degli After Hours e How Deep Is the Ocean di Liza Minnelli. Un disco che si ascolta tutto d’un fiato e poi si finisce per riascoltare di nuovo un’altra volta e un’altra ancora. Columnsweb - Febbraio 2013 JOHANN STRAUSS AA.VV. EIN STRAUSSFEST BACK TO NATURE Cincinnati Pops Orchestra, Erich Kunzel FIMUHD064 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843002534 Artisti vari FIMUHD084 (UltraHD Mastering) Barcode: 4892843003555 Johann Strauss II: Explosions Polka op. 43; Im Krapfenwald Polka op. 336; Champagne Polka op. 211; Banditen Galopp op. 378; Sul bel Danubio blu op. 314; Auf der Jagd Polka op. 373; Storielle dal bosco viennese p. 325; Unter Donner und Blitz Polka op. 324 Johann Strauss I: Marcia di Radetzky op. 228 Josef Strauss: Feuerfest Polka op. 269 E. Strauss: Bahn Frei Polka op. 45 Johann Strauss e Josef Strauss: Pizzicato Polka Con il suo programma di valzer, polke e marce, questo nuovo titolo della FIM ci immerge nell’atmosfera magica dei Concerti di Capodanno, ma questa volta i protagonisti non sono i Wiener Philharmoniker bensì la spumeggiante Cincinnati Pops Orchestra diretta dal compianto Erich Kunzel. Rispetto alla raffinata compostezza dei colleghi viennesi, l’orchestra americana sfoggia un approccio più mosso e brillante, come si può notare fin dalla Explosions Polka di Johann Strauss che apre il programma. Tuttavia, la differenza più evidente la fa la straordinaria qualità sonora garantita dall’UltraHD Mastering, che esalta al massimo grado la ricchissima tavolozza timbrica e l’incredibile escursione dinamica dell’orchestra diretta da Kunzel, al punto che gli audiofili avranno seri problemi a decidere se preferire la pura bellezza delle opere dei membri della famiglia Strauss o l’incredibile realismo della resa sonora. Nessun problema: grazie alla FIM possono averli entrambi. Holei; Moon River; Amazing Grace; Giving Thanks; Mesa Verde; Home On The Range; Round the Cape; Loch Lomond; Reflection; Mokihana Lullaby; Farewell Questo meraviglioso disco ispirato alla natura vede protagonisti alcuni interpreti di grande talento in una serie di bellissimi brani arrangiati da Randy Petersen. L’aspetto che rende davvero speciale questo imperdibile titolo della FIM è costituito dall’utilizzo dell’UltraHD a 32 bit, un sistema di masterizzazione estremamente sofisticato, che consente di ottenere dai master originali una fedeltà sonora fino a questo momento assolutamente inimmaginabile. Utilizzando una risoluzione di 32 bit - la risoluzione più elevata che si possa attualmente raggiungere con apparecchiature professionali - l’UltraHD consente di ottenere dinamiche pressoché prive di distorsione e di riprodurre con straordinaria trasparenza e insuperabile chiarezza anche i passaggi più delicati e soffusi. 33 Columnsweb - Febbraio 2013 EDVARD GRIEG SUITE DA PEER GYNT Royal Philharmonic Orchestra, Sir Thomas Beecham HIQXRCD02 (XRCD24 alto prezzo) Barcode: 5060218898221 Registrata dalla EMI tra il 1955 e il 1957, questa vera e propria pietra miliare dei primi anni dell’era stereofonica è stata rimasterizzata e digitalizzata con tecnologia XRCD24 e stampata negli studi della JVC di Yokohama, in Giappone. Finalmente gli amanti del suono digitale possono contare su questa straordinaria interpretazione del capolavoro di Edvard Grieg (la versione precedente è stata pubblicata dall’etichetta inglese HI·Q Supercuts su vinile da 180 grammi). «Ho apprezzato molto la notevole ampiezza del palcoscenico sonoro e i secchi attacchi della Royal Philharmonic Orchestra diretta da Sir Thomas Beecham» (Gramophone, 1959) «Quando cerchiamo di spiegare ai nostri nipoti per quale motivo consideravamo Beecham quasi un dio della musica […] dovremmo mettere sul piatto del nostro giradischi questo LP» (Gramophone, 1959). GUSTAV HOLST THE PLANETS London Symphony Orchestra, André Previn HIQXRCD03 (XRCD24 alto prezzo) Barcode: 5060218898320 34 Concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse per l’astrologia e la teosofia che Holst aveva sviluppato durante il suo viaggio in Spagna, la suite The Planets continua a essere l’opera di gran lunga più conosciuta del compositore inglese, nonché uno dei maggiori caposaldi della letteratura orchestrale del Novecento storico. A ogni pianeta (da Mercurio a Nettuno, visto che Plutone venne scoperto solo nel 1930) Holst assegnò un carattere particolare, scrivendo una musica che ne esprimeva la personalità. Questa splendida interpretazione di Previn riesce a cogliere alla perfezione lo spirito di mistero che pervade questo splendido affresco sonoro, esaltato dalla proverbiale fedeltà sonora della JVC in questa versione su XRCD24, che certamente non ci fa rimpiangere la versione su vinile da 180 grammi, che comunque rimane disponibile nel catalogo dell’etichetta inglese HI·Q Supercuts. GEORGES BIZET SUITES DA L’ARLESIENNE E DA CARMEN Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan HIQLP027 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890270 Sebbene la sua fama postuma sia legata soprattutto ai Berliner Philharmoniker, dal 1948 al 1954 Herbert von Karajan fu di fatto (anche se non ufficialmente) il direttore principale della Philharmonia Orchestra, la formazione che il mitico producer della EMI Walter Legge aveva fondato nel 1945, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, e che il grande direttore austriaco aveva fatto diventare una delle orchestre migliori del mondo. Anche se nel 1959 firmò un contratto di esclusiva con la Deutsche Grammophon, negli anni successivi Karajan realizzò ancora alcuni dischi per la EMI, tra cui la straordinaria versione del Triplo Concerto di Beethoven con David Oistrakh, Mstislav Rostropovich e Sviatoslav Richter (HIQLP006) e un’elegante edizione delle ultime due sinfonie di Mozart (HIQLP023). Questo disco dedicato interamente a Georges Bizet fu registrato il 14, 15 e 16 gennaio del 1958 presso la Kingsway Hall di Londra da Walter Legge e dall’ingegnere Columnsweb - Febbraio 2013 JAPAN IMPORT del suono Douglas Larter. Questa vera e propria pietra miliare della discografia ci viene riproposta dalla HI·Q Supercuts con una accuratissima rimasterizzazione, che ne restituisce con straordinario realismo la ricchissima tavolozza sonora. AA.VV. VLADIMIR HOROWITZ - THE LAST RECORDING Vladimir Horowitz, piano SOJPK2242 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887254342427 JEAN SIBELIUS SINFONIA N. 2 Philharmonia Orchestra, Paul Kletzki HIQLP026 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890263 Sebbene oggi sia ricordato molto meno di quanto meriti, Paul Kletzki (1900-1973) fu una figura di spicco del panorama musicale della prima metà del XX secolo. Come compositore scrisse una serie di lavori che suscitarono l’interesse di Arturo Toscanini e di Wilhelm Furtwängler, che nel 1925 permise al venticinquenne Kletzki di salire sul mitico podio dei Berliner Philharmoniker, che calcò con successo per diversi anni fino a quando l’avvento del partito nazista gli precluse ogni possibilità di carriera in Germania a causa della sua fede ebraica. Kletzki approdò così prima in Unione Sovietica e poi in Svizzera, da dove passò poi in Inghilterra e negli Stati Uniti. Questa splendida novità della HI·Q Supercuts ci offre la possibilità di apprezzarne la raffinata arte direttoriale con la Philharmonia Orchestra di Londra nella Seconda Sinfonia di Sibelius, un’opera dai toni molto suggestivi e dalla ricca tavolozza sonora che viene esaltata al massimo grado da questa splendida rimasterizzazione realizzata a partire dal master analogico originale. F.J. Haydn: Sonata Hob. XVI: 49 F. Chopin: Mazurka n. 3 op. 56; Notturno n. 2 op. 55; Fantaisie-Impromptu op. 66; Studio op. 25 n. 1; Studio op. 25 n. 5; Notturno op. 62 n. 1 F. Liszt: Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen R. Wagner-F. Liszt: Isoldes Liebestod Registrato nel 1989 e pubblicato l’anno successivo, questo disco rappresenta l’ultima registrazione realizzata dal grande Vladimir Horowitz, un poeta della tastiera considerato da molti addetti ai lavori il pianista più carismatico del XX secolo. I nove brani in programma furono incisi nel salotto dalla casa di Horowitz nell’Upper East Side di Manhattan da Thomas Frost, il producer che aveva preso parte alla realizzazione di molte registrazioni del grande pianista di origine russa e che pochi mesi prima aveva curato Horowitz at Home, un disco diventato nel giro di pochissimo tempo un vero e proprio bestseller tra gli appassionati di pianoforte. The Last Recording si apre con una toccante interpretazione della Sonata in mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn, seguita da una mazurka, due notturni, due studi e la Fantaisie-Impromptu dell’amatissimo Chopin e si chiude brillantemente con due trascrizioni di Franz Liszt, tra cui il commovente ma sublime Isoldes Liebestod, il canto d’amore e di morte di Isotta tratto dal Tristano di Wagner. Questa stampa giapponese su K2 HD Mastering ci consente di rivivere con una qualità sonora di stupefacente realismo l’inarrivabile arte di uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi. 35 Columnsweb - Febbraio 2013 DI MEOLA, MCLAUGHLIN E DE LUCIA CELINE DION FRIDAY NIGHT IN SAN FRANCISCO FALLING INTO YOU Paco de Lucia, John McLaughlin, Al di Meola SOJPK2092 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886919990928 SOJPK2162 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886919990928 Mediterranean Sundance/Rio Ancho; Short Tales of the Black Forest; Frevo Rasgado; Fantasia Suite; Guardian Angel Se mai è esistita una registrazione di un concerto dal vivo che ha ammaliato il pubblico con la maestria delle sue chitarre acustiche, sicuramente è questo album. Il concerto che ebbe luogo la sera del 5 dicembre del 1980 in un Warfield Teatre completamente esaurito è qualcosa più di un incontro ad altissimo livello di tre giganti dalla chitarra. Questo fu un evento che certamente mescolò gli stili contrastanti dei suoi esecutori come mai prima. Paco de Lucia, l’incredibile mago del flamenco, fu adottato quasi involontariamente tra i chitarristi jazz, John McLaughlin un chitarrista pungente che aveva già preso parte alle sessioni di Bitches Brew con Miles Davis e la sua Mahavishnu Orchestra (“Inner Mounting Flame”), rivela in questo disco il suo lato tenero e melodico, mentre Al di Meola porta il suo successo etno-pop “Mediterranean Sun Dance” del 1976 a nuove e vertiginose altezze, come è possibile solo nel corso di un’esecuzione dal vivo. Gli applausi spontanei alle note vagamente blues del tema della “Pantera Rosa” sottolineano ulteriormente la straordinaria bellezza di questo album. Grazie a una registrazione perfetta sotto tutti i punti di vista, ogni artista emerge in maniera forte e chiara in quella che può essere considerata una sorta di competizione. All’ascoltatore la decisione di chi sia il migliore. 36 It’s All Coming Back to Me Now; Because You Loved Me; Falling Into You; Make You Happy; Seduces Me; All by Myself; Declaration of Love; (You Make Me Feel Like) A Natural Woman; Dreamin’ of You; I Love You; If That’s What It Takes; I Don’t Know; River Deep, Mountain High; Your Light; Call the Man; Fly Falling Into You è il ventiquattresimo album di Céline Dion e il quarto in lingua inglese, pubblicato l’11 marzo del 1996. L’anno successivo questo album si è aggiudicato due Grammy Award come Miglior Album Pop e Album dell’Anno. Insieme a Jagged Little Pill di Alanis Morissette e Thriller di Michael Jackson, Falling Into You è l’unico album a essere rimasto per oltre un anno nella Top 10 della Billboard 200. Si tratta di uno degli album di artiste donne più venduti al mondo, assieme a Let’s Talk About Love della stessa Dion e a Come On Over di Shania Twain. Con questo album e Let’s Talk About Love Céline Dion è l’unica donna a potersi vantare di aver realizzato due album che hanno venduto oltre 31 milioni di copie. YO-YO MA E BOBBY McFERRIN HUSH SOJPK2282 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887254342823 Columnsweb - Febbraio 2013 B. McFerrin: Grace; Stars; Coyote; Hoedown!; Good-Bye A. Vivaldi: Concerto per due mandolini, archi e basso continuo (Andante) N. Rimsky-Korsakov: Il volo del calabrone Tradizionale: Hush Little Baby S. Rachmaninov: Vocalise J.S. Bach: Musette (Quaderno per Anna Magdalena Bach); Ave Maria; Aria sulla quarta corda J.-B. Barrière: Sonata per due violoncelli (Prestissimo) Pubblicato nel 1992, Hush è l’affascinante frutto dell’incontro di due grandi virtuosi, Bobby McFerrin, cantante che si è conquistato una meritata fama per il suo straordinario talento improvvisativo, e Yo-Yo Ma, uno dei violoncellisti più brillanti e creativi del panorama concertistico internazionale. Il programma di questo disco sembra fatto apposta per soddisfare i gusti del pubblico più ampio possibile, spaziando ecletticamente dalla classica, al repertorio tradizionale e al pop con una serie di brani dello stesso McFerrin (“Grace”, “Stars”, “Coyote”, “Hoedown!” e “Good-Bye”) e alcune delle pagine più famose di Bach (Musetta e Aria sulla quarta corda), Vivaldi, Rimsky-Korsakov (Il volo del calabrone) e Rachmaninov (Vocalise). Nei 13 brani in programma i due artisti non smettono di confrontarsi e di trarre ispirazione l’uno dall’altro, comunicando agli ascoltatori un meraviglioso modo di concepire la musica e una gioia contagiosa. Un nuovo titolo giapponese che abbina un’altissima qualità interpretativa a una resa sonora di incredibile realismo. pertoriali. Questo disco è interamente dedicato ad Astor Piazzolla, il più grande interprete di bandoneon e autore di tanghi che l’Argentina abbia mai avuto. Il nuevo tango di Piazzolla si distingue dal tango tradizionale per la scelta di incorporarvi elementi jazz, l’utilizzo di armonie molto elaborate, di frequenti dissonanze e del contrappunto e per il fatto di dare spesso vita a brani di ampio respiro. Come ha sottolineato lo psicanalista argentino Carlos Kuri, il fatto che Piazzolla abbia deciso di fondere il tango tradizionale con elementi tratti da tutti i generi della musica occidentale ha consentito di creare un nuovo stile di grande successo, che ha saputo emanciparsi e affermarsi come genere originale in ogni parte del mondo. «Ispirato da un incontenibile amore per il tango - e più in particolare per il nuevo tango di Astor Piazzolla - The Soul of the Tango è uno dei più grandi capolavori del nuevo tango grazie alla magistrale interpretazione di Yo-Yo Ma e di alcuni dei musicisti che facevano parte del complesso originale di Piazzolla. Nel complesso, questo disco è una vera opera d’arte, che saprà fare innamorare di questo fascinoso genere anche chi non ha mai avuto modo di ascoltare Piazzolla» (All Music Guide). LUDWIG VAN BEETHOVEN SINFONIA N. 6 PASTORALE Columbia Symphony Orchestra, Bruno Walter SOJPK2792 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654207920 ASTOR PIAZZOLLA THE SOUL OF THE TANGO - THE MUSIC OF ASTOR PIAZZOLLA Yo-Yo Ma, violoncello SOJPK2752 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654167521 A. Piazzolla: Libertango; Sur: Regreso al amor; Le Grand Tango; Fugata; Tango Remembrances; Mumuki; Tres minutos con la realidad; Milonga del angel; Cafe 1930 Nel corso della sua lunga collaborazione con la Sony Classical il grande violoncellista Yo-Yo Ma ha realizzato oltre 75 dischi (che nel loro insieme si sono aggiudicati oltre 15 Grammy Award) dai quali traspare l’ampiezza dei suoi interessi re- Le sinfonie di Ludwig van Beethoven costituiscono da sempre il cuore del repertorio sinfonico, nove opere che hanno il potere di esaltare orchestre e direttori e di accendere l’animo e la fantasia dei pubblici di tutto il mondo. Questo nuovo K2 HD Mastering di produzione giapponese ci riporta indietro nel tempo per ascoltare una memorabile interpretazione della Pastorale eseguita dalla Columbia Symphony Orchestra diretta dal grandissimo Bruno Walter. Sebbene sia passata molta acqua sotto i ponti dall’epoca in cui venne effettuata questa registrazione, questo disco riesce a recuperarne quasi per magia lo splendore sonoro e a riproporci con una qualità sonora ai limiti dell’incredibile la monumen37 Columnsweb - Febbraio 2013 tale lettura di Walter, che sottolinea con suprema intelligenza e inarrivabile sensibilità tutte le sfumature espressive di questa straordinaria sinfonia, passando con assoluta spontaneità dal lirismo della Scena presso il ruscello, allo slancio del Temporale fino alla meravigliosa cantabilità del Finale. Una versione commovente e ricca di pathos, che saprà giungere direttamente al cuore anche degli appassionati dai gusti più esigenti. ENNIO MORRICONE CELEBRI COLONNE SONORE Yo-Yo Ma, violoncello SOJPK2852 (K2 HD Mastering) Barcode: 0886979748521 FRYDERYK CHOPIN COLONNA SONORA DEL FILM IL PIANISTA Janusz Olejniczak, piano SOJPK2812 (K2 HD Mastering) Barcode: 0887654208125 F. Chopin: Notturno in do diesis minore; Notturno op. 72 n. 1; Notturno op. 48 n. 1; Ballata n. 2 op. 38; Ballata n. 1 op. 23; Valzer n. 3 op. 34 n. 2; Preludio op. 28 n. 4; Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22; Moving to the Ghetto Oct. 31, 1940; Mazurka op. 17 n. 4 Questo nuovo K2 HD Mastering di produzione giapponese presenta la colonna sonora de Il pianista, un film uscito nel 2002 scritto da Ronald Harwood, diretto da Roman Polanski e interpretato da Adrien Brody. Basato sul libro Death of a City, questo film narra le drammatiche vicende vissute durante la seconda guerra mondiale dal pianista ebreo di origine polacca Wladyslaw Szpilman. Le opere di Chopin che si ascoltano nella colonna sonora sono state eseguite dal pianista polacco Janusz Olejniczak, mentre il brano che accompagna la fine del film è interpretato dallo stesso Szpilman. Wojciech Kilar è l’autore di Moving to the Ghetto Oct. 31, 1940, l’unica pagina non scritta da Chopin presente in questo film, un vivace brano klezmer che vede protagonista la clarinettista Hanna Wolczedska accompagnata dall’Orchestra Filarmonica di Varsavia. Nel complesso, si tratta di un disco di grande interesse, che saprà far scoprire agli appassionati di musica un film degno di essere visto, ai cinefili la meravigliosa produzione pianistica di Fryderyk Chopin e a tutti la fenomenale qualità sonora che è in grado di garantire il K2. 38 In questo nuovo K2 HD Mastering di produzione giapponese il grande violoncellista Yo-Yo Ma dà per l’ennesima volta prova della sua straordinaria versatilità eseguendo da par suo alcune delle colonne sonore più famose del nostro Ennio Morricone, spaziando da Mission ai brani scritti per il film diretti da Giuseppe Tornatore (Nuovo Cinema Paradiso, Malena e Una pura formalità), Sergio Leone (C’era una volta in America e Il buono, il brutto e il cattivo) e Brian De Palma (Gli intoccabili, Vittime di guerra, Mosè e Marco Polo). Un nuovo disco di straordinaria piacevolezza sia per il fascino dei brani proposti sia per l’eccezionale qualità sonora garantita dal K2. Columnsweb - Febbraio 2013 FRANK SINATRA NO ONE CARES Frank Sinatra MFSL1-408 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797140812 When No One Cares; A Cottage for Sale; Stormy Weather; Where Do You Go?; I Don’t Stand a Ghost of a Chance With You; Here’s That Rainy Day; I Can’t Get Started; Why Try to Change Me Now?; Just Friends; I’ll Never Smile Again; None But the Lonely Heart In qualche caso non è sbagliato giudicare un libro dalla sua copertina. Raffigurando un Frank Sinatra triste e assorto nei suoi pensieri mentre coppie di innamorati danzano felici intorno a lui, senza prestare attenzione a quest’uomo vestito in un trench chiaro spiegazzato, la copertina di questo disco intitolato molto appropriatamente No One Cares rivela in maniera molto eloquente i sentimenti che pervadono le sue canzoni. Considerato uno dei vertici assoluti tra gli album dedicati alle ballate del formidabile crooner americano, questo album pubblicato nel 1959 dalla Capitol vede Sinatra ancora una volta al fianco dello straordinario arrangiatore Gordon Jenkins dipingere con la sua inimitabile intensità ogni nota di tutte le 11 canzoni in programma. Oggi grazie a questa nuova accuratissima rimasterizzazione della OMR su LP da 180 grammi in edizione limitata e numerata gli audiofili di tutto il mondo possono apprezzare il frutto di questa eccezionale collaborazione artistica con una qualità sonora fino a questo momento assolutamente inimmaginabile, che vi accarezzerà languidamente i sensi con la sua incredibile profondità strumentale, l’ampiezza del suo palcoscenico sonoro, l’immediatezza del suo impatto, la trasparenza delle alte frequenze e un registro centrale molto dinamico. Colta né da troppo vicino né da troppo lontano, la voce di Sinatra è resa in maniera molto realistica e con un equilibrio così naturale che non c’è stato bisogno di effettuare alcun intervento in sede di postproduzione per addolcire i toni acuti o enfatizzare il registro grave. Come le precedenti rimasterizzazioni di album di Sinatra pubblicate dalla OMR, questo disco è stato curato fin nei minimi dettagli, in modo da riprodurre con la massima ricchezza e fedeltà possi- bile tutte le nuances delle immortali canzoni di questo inimitabile cantante. Considerato da molti l’album gemello del disco uscito nel 1975 Where Are You?, il terzo frutto della collaborazione tra Sinatra e Jenkins sfoggia tempi più lenti, una scrittura definita con estrema cura e un’atmosfera più malinconica. Una sottile drammaticità pervade sia il morbido suono degli archi sia la voce di Sinatra, nella quale si percepisce distintamente un intimo dolore, un acuto senso di smarrimento e il desiderio di fuggire. Si tratta di sentimenti universali, che Sinatra riesce a esprimere in una maniera straordinariamente convincente, incarnandosi alla perfezione nel protagonista di ogni brano. Dopo averlo ascoltato una volta, non potrete più fare a meno di ascoltarlo più e più volte, anche grazie alla straordinaria qualità sonora della OMR. LYNYRD SKYNYRD PRONOUNCED LEH-NERD SKIN-NERD Lynyrd Skynyrd MFSL1-400 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797140010 I Ain’t the One; Tuesday’s Gone; Gimme Three Steps; Simple Man; Things Goin’ On; Mississippi Kid; Poison Whiskey; Free Bird La OMR arricchisce il proprio catalogo con il disco d’esordio dei Lynyrd Skynyrd, celebre band della Florida costituita nel 1964 che incarnò lo spirito più autentico del Southern rock fino al 1977, anno in cui persero tragicamente la vita in un incidente aereo il suo leader Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines e sua sorella, la corista Cassie Gaines. Il curioso titolo di questo disco si riferisce alla pronuncia del nome del gruppo, a sua volta storpiatura del nome Leonard Skinner, professore di ginnastica al liceo di Van Zant e Gaines che - nonostante i conflittuali rapporti scolastici - negli anni successivi intrecciarono una sincera amicizia con i membri della band, che lo invitarono a presentare un loro concerto al Memorial Coliseum di Jacksonville. Come sempre, la OMR aggiunge una sensazionale qualità sonora, che vi farà apprezzare questo suggestivo disco degli anni Sessanta con un realismo finora inimmaginabile. 39 Columnsweb - Febbraio 2013 BOB DYLAN BRINGING IT ALL BACK HOME Bob Dylan MFSL2-380/45 (2 LP da 180 grammi a 45 giri) Barcode: 0821797238014 Subterranean Homesick Blues; She Belongs to Me; Maggie’s Farm; Love Minus Zero/No Limit; Outlaw Blues; On the Road Again; Bob Dylan’s 115th Dream; Mr. Tambourine Man; Gates of Eden; It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding); It’s All over Now, Baby Blue Registrato nel giro di appena tre giorni nel gennaio del 1965, Bringing It All Back Home vide Bob Dylan passare dalla chitarra acustica a quella elettrica ed entrare per la prima volta nella Top 40 con “Subterranean Homesick Blues”. Date queste premesse, non si può che essere grati alla OMR per aver riproposto questo capolavoro del giovane Dylan - che è stato assente nel mercato discografico per parecchi anni - su due LP da 180 a 45 giri in una accurata rimasterizzazione realizzata a partire dai master originali, che ci riporta quasi per magia ai favolosi anni Sessanta. PATRICIA BARBER A DISTORTION OF LOVE Patricia Barber MUDSACD2100 (SACD alto prezzo) Barcode: 0821797210065 40 Summertime; Subway Station No. 5; You Stepped Out of a Dream; Parts Parallels; Or Not To Be; Yellow Car; Yet Another In a Long Series of Yellow Cars; I Never Went Away; My Girl; Be Myself In genere si tende a far risalire l’inizio della carriera di Patricia Barber a Café Blue del 1994 e al successivo Modern Cool del 1998, due album che fecero immediatamente diventare la cantante-pianista americana una delle beniamine del pubblico degli audiofili grazie al suo indovinatissimo mix di brillantezza strumentale, ardita originalità, effusione poetica, esuberanza vocale e brani curati fin nei minimi dettagli che ha contribuito a crearne l’immagine di artista attenta sia alla qualità artistica sia alla resa sonora delle sue registrazioni. In realtà, la Barber esordì nel mercato discografico con Distortion of Love, un album uscito nel 1992 e tuttora quasi del tutto sconosciuto alle nostre latitudini. Rimasterizzato a partire dal master originale, questo SACD ibrido in edizione numerata e limitata del primo album della Barber possiede la stessa resa dei dettagli e la stessa trasparenza sonora che hanno determinato il successo delle edizioni in SACD degli album Mythologies, The Cole Porter Mix, Café Blue, Modern Cool, Companion e Nightclub disponibili nel catalogo della OMR. Columnsweb - Febbraio 2013 FRANK TICHELI PLAYING WITH FIRE Dallas Wind Symphony Orchestra, Jim Cullum Jazz Band RR127CD (HDCD alto prezzo) Barcode: 0030911112721 Gnossienne n. 1; Gymnopédie n. 1 A. Ourkouzounov: Sonatina hommage è Theodosii Spassov M. Duplessy: Cavalcade R. Dyens: Traveling Sonata Questa straordinaria antologia di opere per flauto e chitarra di compositori europei interpretata da Viviana Guzman e da Jeremy Jouve è destinata a conquistare il cuore sia degli appassionati del grande repertorio cameristica sia quello degli audiofili più esigenti. A garantirlo è la Reference Recordings, una casa discografica di cui gli audiofili italiani hanno imparato negli ultimi tempi a fidarsi a occhi chiusi. WOLFGANG AMADEUS MOZART CONCERTI N. 21 E 24 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA Evgeni Istomin, piano Seattle Symphony Orchestra, Gerard Schwarz RRLP2506/45 (2 LP da 200 grammi a 45 giri) Barcode: 0030911250614 Frank Ticheli: Postcard; San Antonio Dances; Sinfonia n. 2; Rest; Playing with Fire I cinque brani presentati in questo nuovo disco della Reference Recordings consentono di farsi un’idea della produzione di Frank Ticheli e condurranno l’ascoltatore dalla luce all’oscurità e a una gioiosa celebrazione jazz. In particolare, le prime quattro opere in programma sono considerate tra i frutti migliori della creatività del compositore americano, mentre l’ultima, Playing With Fire, vede suonare insieme la formidabile Dallas Wind Symphony Orchestra con i sette eccezionali componenti della Jim Cullum Jazz Band. Una nuova strepitosa proposta della Reference Recordings, con la sensazionale qualità sonora a cui ci ha abituato da tempo. AA.VV. TRAVELING SONATA - SONATE PER FLAUTO E CHITARRA Viviana Guzman, flauto; Jeremy Jouve, chitarra RR128CD (HDCD alto prezzo) Barcode: 0030911112721 W.A. Mozart: Concerto n. 21 per pianoforte e orchestra K.467; Concerto n. 24 per pianoforte e orchestra K.491 Evgeni Istomin e Gerard Schwarz hanno eseguito questi immortali concerti mozartiani molte volte e li hanno registrati in parecchie occasioni in una sola ripresa per prepararsi a inciderli dal vivo. Ovviamente, sapevano di poter contare sull’ingegnere capo e direttore tecnico della Reference Recordings, il mitico Prof. Keith Johnson, le cui infinite risorse hanno consentito di ottenere una resa del suono della compagine degli archi del tutto naturale e un palcoscenico sonoro profondo e incredibilmente tridimensionale. Un disco di sensazionale bellezza, reso ancor più prezioso dalla stampa su vinile da 200 grammi a 45 giri, effettuata alla nuova stamperia Quality Records di Salina, Kansas. G. Fauré: Pavana op. 50 M. Ravel: Boléro; Pièce en forme de habanera F. Borne: Fantaisie brillante sur Carmen E. Satie: 41 Columnsweb - Febbraio 2013 CHUCK MANGIONE CHUCK MANGIONE QUARTET Chuck Mangione, flicorno, piano elettrico e percussioni Gerry Niewood, flauto, sax soprano e tuba Joel DiBartolo, basso; Ron Davis, batteria, conga e percussioni SC-MER1631 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714329 Land Of Make Believe; Self Portrait; Little Sunflower; Floating; Manha De Carnival A questo punto c’è solo da chiedersi in quale delle innumerevoli categorie inventate da schiere di sedicenti critici ed “esperti” di jazz vada inserito questo straordinario album pubblicato nel 1971. Jazz-rock, jazz-fusion, soul-jazz-rock-fusion, electrofusion-pop o altro? Piuttosto che fare violenza al nostro povero cervello con interrogativi tutto sommato oziosi, potremmo limitarci ad apprezzare l’album di questo straordinario quartetto. Il programma di questo disco comprende una serie di brani di meravigliosa bellezza eseguiti dal celebre flicornista americano Chuck Mangione e dal suo quartetto senza fare ricorso al pianoforte nel corso di una sorta di jam session. La band è costituita da musicisti di grandissimo talento, con Ron Davis alla batteria, Joel diBartolo al contrabbasso e l’ancora troppo sottovalutato in veste solistica Gerry Niewood al sax soprano e al flauto (il suo strumento principale, per quanto sia più apprezzato sull’altro). In questo LP - rimasto fuori catalogo per troppo tempo - Chuck Mangione si mette in grande evidenza in una serie di assoli delicati e straordinariamente melodici come in “Land of Make Believe” e “Little Sunflower”, con quest’ultimo che non teme alcun confronto con la versione originale di Freddie Hubbard. “Manha de Carnival” - una delle opere più belle e significative scritte dal chitarrista Luis Bonfá - merita di essere ascoltata con particolare attenzione per poter apprezzare le stratosferiche improvvisazioni di un Mangione letteralmente in stato di grazia. Il fatto che nel corso degli anni Settanta la Mercury utilizzasse la tecnologia di registrazione più avanzata del mondo, contribuisce a rendere questa nuova uscita della Speakers Corner non una semplice ristampa, ma una rimasterizzazione in grado di soddisfare i gusti anche degli audiofili più esigenti. 42 HOT TUNA BURGERS J. Kaukonen, chitarra e voce; J. Casady, basso e voce P. J. Creach, voce; S. Piazza, batteria, percussioni e voce N. Buck, organo e piano; R. Talbott, voce e chitarra D. Crosby, voce SC-FTR1004 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714268 True Religion; Highway Song; 99 Year Blues; Sea Child; Keep On Truckin’; Water Song; Ode For Billy Dean; Let Us Get Together Right Down Here; Sunny Day Strut L’esplorazione delle profonde sonorità psichedeliche non parve sufficiente ai membri fondatori dei Jefferson Airplane Jorma Kaukonen e Jack Casady quando decisero di andare alla ricerca della loro identità musicale. Per questo, decisero di provare ad amalgamare il loro semplice stile di vita hippy e una musica dai toni vagamente popolareggianti, dando vita a una nuova band chiamata Hot Tuna dallo stile ricco di sensibilità e dalle sonorità non eccessivamente esasperate. Fin dal primo brano in programma, “True Religion”, nel quale il genuino pizzicare delle corde della chitarra emerge distintamente dalle incontenibili onde telluriche del rock, il messaggio di questo primo album registrato in studio appare forte e chiaro. Una serie di grintose melodie eseguite nel registro grave e la rappresentazione di una vita trascorsa sulla strada (“Keep On Truckin”) esaltano sensazioni estremamente realistiche, con il suono di un violino scordato che enfatizza il piacere provato in occasione di un incontro forse un po’ grossolano ma molto cordiale (“Let Us Get Together Right Down Here”). Lo strumentale “Water Song” è un vero colpo di genio, un coinvolgente brano affidato alla chitarra, che non solo dimostra il talento di tutti i musicisti, ma anche la loro spiccata propensione per la melodia e le sfumature strumentali. A questo punto non importa più se ci troviamo di fronte a rozzi montanari, ad azzimati cultori del rock-blues o a hippy invecchiati colti da una improvviso attacco di nostalgia: tutti non potranno fare a meno di amare questo disco. D’altra parte, se gli Hot Tuna continuano ad andare in tournée ancora oggi, una ragione ci sarà pure… Columnsweb - Febbraio 2013 ETTA JAMES ETTA JAMES Etta James PPCLP5360 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621714 Dopo averci sentite cantare, Ballard e i membri del suo gruppo ci fecero i complimenti e - diciamolo pure apertamente - era proprio quello di cui avevamo più bisogno. Quando eseguirono “Work With Me Annie” il pubblico andò letteralmente in delirio. Il giorno successivo avevo ancora in mente la melodia di quella canzone. In quegli anni andavano molto di moda le canzoni che rispondevano ad altre, per cui mi sono detta: “Perché non rispondere al grande successo di Hank?”. Ero elettrizzata dall’idea di scrivere un brano dai toni spavaldi. Così nacque “Roll With Me Henry”, una canzone al tempo stesso assillante e divertente». Dance With Me Henry; Do Something Crazy; Women; My One And Only; I Hope You’re Satisfied; Good Rockin’ Daddy; Hey Henry; Strange Things; That’s All; I’m A Fool Questo album contiene “Dance With Me Henry”, un brano scritte insieme a Johnny Otis e a Hank Ballard come risposta alla canzone “Work With Me Annie” dello stesso Ballard. Questo brano ottenne un grandissimo successo e oggi è conosciuto anche con i titoli “The Wallflower (Dance With Me Henry)” e “Roll With Me Henry” e nel 1955 Georgia Gibbs ne realizzò una cover in chiave pop. Da notare che nel 2008 Etta James è stata insignita per la registrazione di questo brano effettuata nel 1955 del Grammy Hall of Fame Award. Etta James è una delle interpreti più famose e rispettate della storia del R&B. In questo disco possiamo ascoltare alcune delle leggendarie registrazioni effettuate da Miss Peaches prima di firmare il contratto con la Chess, tra cui il suo primissimo brano - inciso la vigilia del Giorno del Ringraziamento del 1954, quando aveva appena 16 anni - che precedette “Roll With Me Henry”. Nell’autobiografia della James si legge: «Jean Mitchell e sua sorella Abbysinia venivano da New Orleans e avevano l’aspetto tipico delle creole. Jean aveva la mia età, mentre Abbye era più grande di otto o nove anni. Un giorno io e Jean iniziammo a cantare insieme e subito dopo si aggiunse Abbye, con la quale formammo il gruppo delle Creolettes. Eravamo ragazze molto ambiziose e cercavamo di imitare gli stili più alla moda e il blues che andava per la maggiore in quel periodo. Più di ogni altra cosa, eravamo rimaste conquistate dalle armonie vocali. Questo fatto ci spinse a creare un brillante stile a tre voci, prendendo a modello gruppi già affermati come gli Spaniels, gli Swallows, i Chords e gli Spiders. Un giorno le Creolettes vennero invitate a cantare in un negozio, dove ebbero la fortuna di incontrare Hank Ballard e i suoi famosi Midnighters. Non riuscimmo a nascondere la nostra emozione. 43 Columnsweb - Febbraio 2013 THELONIOUS MONK QUARTET MONK’S DREAM IMP6014 (LP da 180 grammi) Masterizzato da Kevin Gray dal nastro master analogico oirginale con la collaborazione di Robert Pincus e stampato alla RTI di Camarillo Edizione Limitata a 2.500 copie numerate Registrato alla fine del 1962 e originariamente pubblicato nel 1963 Monk’s Dream segna il debutto di Thelonious Monk con l’etichetta Columbia, dopo aver pubblicato i suoi primi lavori con la Blue Note, la Prestige, e la Riverside. Prodotto dal guru del jazz Teo Macero, e affiancato da Charlie Rouse al sax tenore, John Ore al contrabbasso e Frankie Dunlop alla batteria, Monk’s Dream è in assoluto il più grande successo in termini di vendite di Thelonious Monk, e sicuramente contribuì ampiamente alla sua apparizione sulla copertina del Times Magazine nel 1964. Gli otto pezzi dell’album, di cui cinque originali di Monk comprendono “Five Spot Blues” e “Bolivar Blues” entrambi ritmicamente complessi, nonche due brani assolo senza accompagnamento in “Just a Gigolò” e l’indimenticabile “Body and Soul”. Sebbene la maggioranza dei brani fosse già stata precedentemente registrata in varie occasioni live con titoli diversi, questo quartetto è considerato da molti critici uno dei migliori gruppi associati a Monk, e la registrazione in studio di questi pezzi rimane la versione definitiva. Un capolavoro del jazz da non perdere. Musicisti Thelonious Monk, piano, Charlie Rouse, sax tenore John Ore, contrabbasso, Frankie Dunlop, batteria 44 Columnsweb - Febbraio 2013 Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115 [email protected] - www.soundandmusic.com Sound and Music Columnsweb - Febbraio 2013 45