Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “B. PASCAL” Via Carducci n. 4 - 10094 Giaveno TO C.F. 86049000010 - tel. 011 9378193 011 9363321 - fax 011 9377478 e mail: [email protected] Sito web: http://www.pascalgiaveno.it "Tutta la nostra dignità sta nel pensiero. In esso dobbiamo cercare la ragione per elevarci, e non nello spazio e nella durata, che non potremmo riempire, Lavoriamo, quindi, a ben pensare. " B. Pascal - Pensieri - REGOLAMENTO DI ISTITUTO Applicativo dello "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria " Gli studenti e i loro genitori, gli insegnanti e il personale A.T.A. sono tenuti a rispettare e a far rispettare le sottoelencate regole di comportamento. II Regolamento, previsto dalla "Carta dei Servizi Scolastici" (G.U. n. 138 del 15/6/1995) , si richiama ai principi presenti nello "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" ( D.P.R. n. 249/98 modificato con D.P.R. 235/2007) ed è stato approvato dal Collegio dei docenti e da! Consiglio d'Istituto. La condivisione e l'osservanza delle norme scritte e di quelle ascrivibili alla sfera della civile convivenza contribuiscono a creare un clima di coesione e favoriscono di molto l'organizzazione e la realizzazione della attività didattica che, per essere produttiva, deve essere sostenuta dall'impegno e dalla partecipazione di tutte le componenti della scuola. 1. ORARIO DELLE LEZIONI Gli alunni devono presentarsi a scuola con puntualità: il ritardo abituale è indizio di ineducazione e di scarso rispetto per il lavoro degli altri. L'accesso alla scuola da parte degli studenti (molti dei quali pendolari) è consentito, limitatamente all'atrio, 15 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Gli studenti possono entrare nelle aule 10 minuti prima dell'inizio delle lezioni e devono essere, tassativamente presenti al suono del secondo campanello. Le lezioni hanno inizio alle ore 8.20 e si susseguono secondo il seguente orario: I ora II ora 8.20 - 9.10 9.10 - 10.00 Intervallo 10.00 - 10.10 III ora 10.10 - 11.00 IV ora 11.00 - 11.50 Intervallo 11.50 - 12.00 V ora VI ora 12.00 - 12.50 12.50 – 13.40 Pagina 1 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ L'orario del sabato prevede la riduzione di 1 o 2 ore di lezione, a seconda dell'indirizzo scelto. 2. FREQUENZA ALLE LEZIONI La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività didattiche che vengono svolte nel contesto del lavoro scolastico, previa autorizzazione dei genitori per i minorenni qualora l'attività si svolga fuori dai locali scolastici ( visite d'istruzione, partecipazione ad attività teatrali, ...). Per attività che si svolgono in orari extrascolastici nei locali della scuola è sufficiente la comunicazione ai genitori. 3. USCITE DALL'AULA DURANTE LE LEZIONI Gli alunni, se non in caso di necessità, devono evitare di uscire dall'aula durante le ore di lezione, in particolare durante la prima ora e nelle ore immediatamente successive agli intervalli. In caso di attività didattica in altro luogo, le assenze degli alunni devono essere annotate sul registro di classe dall'insegnante. Le uscite devono essere comunque rare e motivate; numerose richieste d'uscita sono sintomo di scarso interesse per la lezione. 4. CAMBIO DELLE LEZIONI Durante il cambio dei docenti, fra un'ora e l'altra, gli studenti devono mantenere un comportamento corretto e responsabile rimanendo nell'aula senza uscire nei corridoi. Qualora un alunno abbia necessità di allontanarsi per pochi minuti , dovrà attendere l'arrivo del docente della lezione successiva per essere da lui autorizzato. E' fatto divieto di recarsi in sala insegnanti, nei laboratori, in palestra o in altre aule; ogni spostamento degli studenti deve avvenire in modo ordinato e sempre alla presenza dell'insegnante. 5. INTERVALLO Negli intervalli, della durata di 10 minuti, gli allievi possono uscire dalle aule e devono rientrarvi con sollecitudine al suono del campanello, affinché la lezione successiva possa avere regolare inizio. 6. VIGILANZA DEGLI ALUNNI a - II personale docente e il personale ausiliario sono impegnati, secondo i rispettivi orari e ordini di servizio e come espletamento di una funzione fondamentale, a garantire la vigilanza degli allievi durante l'ingresso, la permanenza in Istituto e l'uscita dal medesimo. b - Durante le ore di lezione le porte d'ingresso debbono rimanere chiuse; gli operatori scolastici vigileranno sull'ingresso di persone estranee alla scuola, alle quali può essere consentito l'accesso agli uffici nelle ore di apertura al pubblico e all'aula ricevimento parenti nelle ore di udienza, mentre è loro precluso l'accesso ai corridoi e alle aule. e - Durante le ore di lezione ogni insegnante vigilerà sugli allievi della propria classe secondo le norme di legge e secondo il Regolamento d'Istituto; gli operatori scolastici eserciteranno la sorveglianza nei locali loro affidati. d - Durante l'intervallo la vigilanza agli studenti nelle aule, nei corridoi e nell'atrio è svolta dai docenti, secondo turni prestabiliti, con l'apporto degli operatori scolastici. Anche per l'area esterna, qualora il Consiglio d'Istituto consenta di uscire durante l'intervallo, sarà assicurata la vigilanza. e - L'adempimento del compito di sorveglianza, svolto dal corpo docente e dal corpo ausiliario, nei limiti delle rispettive competenze e responsabilità, mira alla sicurezza degli allievi e al regolare e ordinato funzionamento della scuola. Pagina 2 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 7. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE Tutte le assenze debbono essere giustificate per iscritto, sull'apposito libretto fornito dall'istituto ad ogni allievo, previo deposito della firma da parte dei genitori per gli studenti minorenni. L'insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazioni, dopo averne controllato la regolarità (firma del genitore o di chi ne fa le veci) e la conformità alla normativa (certificato medico per assenze superiori ai 5 giorni, visto delle ASL in caso di malattia infettiva). Anche eventuali astensioni dalle lezioni per adesione a manifestazioni studentesche debbono essere giustificate. Il coordinatore di classe provvederà ad avvertire la famiglia in caso di assenze ricorrenti, frequenti o prolungate e, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico, segnalerà il comportamento dell'alunno al Consiglio di classe che valuterà gli interventi più opportuni. Dopo 5 assenze o prolungati periodi di assenza i genitori degli allievi di minore età dovranno prendere contatto personalmente con la Presidenza per giustificare globalmente le assenze. Gli allievi maggiorenni dovranno personalmente prendere contatto con la Presidenza. 8. INGRESSI IN RITARDO Nei casi di lieve ritardo,ossia nei primi minuti di lezione, è facoltà del docente ammettere l'allievo in classe in considerazione dei motivi e della frequenza con cui l'evento si propone. In caso di ritardo di maggiore entità l' allievo può essere ammesso in classe solo con autorizzazione del Dirigente Scolastico o dei suoi Collaboratori. Restano salve particolari situazioni quali ad esempio guasto ai mezzi di trasporto, impraticabilità delle strade per maltempo. Per l'entrata alla 2A ora ed eccezionalmente alla 3^ devono sussistere motivazioni serie, supportate da apposita giustificazione scritta sul libretto da parte dei genitori. I ritardi di entrata devono essere sempre giustificati il giorno successivo. Nessun allievo può essere ammesso senza l'autorizzazione della Presidenza o del docente delegato. 9. USCITE ANTICIPATE L'uscita prima della conclusione delle lezioni è consentita dal Dirigente o dai Collaboratori in seguito a motivata richiesta dei genitori sul libretto e solo in presenza di questi ultimi (per gli allievi minorenni). Gli allievi maggiorenni dovranno presentare documentazione scritta e firmata. I permessi di uscita anticipata debbono essere riportati sul registro di classe. 10. USCITE E ENTRATE FUORI ORARIO Entrate od uscite fuori orario sono consentite complessivamente fino ad un massimo di 8 nell'anno scolastico. Eventuali deroghe alle norme sopra riportate possono essere concesse, per situazioni particolari e, caso per caso, a discrezione dalla Presidenza. 11. USCITA NELLE ORE DI RELIGIONE Gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione e che hanno optato per l'uscita dalla scuola, non possono restare all'interno dell'Istituto. 12. ORARIO DELLA SEGRETERIA La segreteria riceve: STUDENTI Tutti i giorni: 8.00 - 8.15 (prima dell'avvio delle lezioni) 10.00 - 10.10 (1° intervallo) 11.50 - 12.00 (2° intervallo) GENITORI gli orari di accesso ai servizi delle segreterie didattica ed amministrativa, vengono Pagina 3 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ definiti ed aggiornati anno per anno. 13. RISPETTO DELLE PERSONE E DELL'AMBIENTE SCOLASTICO La conservazione dei locali, dell'arredamento, del materiale didattico è affidata anche alla cura degli allievi che sono tenuti a contribuire al mantenimento dell'ordine e della pulizia dei locali, evitando di gettare a terra carta e rifiuti o di scarabocchiare i banchi, ed utilizzando in modo corretto le attrezzature scolastiche. Degli eventuali danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati, al fine di sottolineare il principio della responsabilità individuale. Qualora però non sia possibile risalire ai diretti responsabili, l'istituto adotterà ogni misura per effettuare l'eventuale prevenzione, il miglioramento del controllo sociale nella classe e per responsabilizzare maggiormente gli allievi. L'Istituto declina ogni responsabilità in merito ad eventuali smarrimenti o asportazioni di cose o effetti personali degli allievi e degli operatori della scuola. 14. NORME PER IL PARCHEGGIO E’ fatto divieto agli studenti di parcheggiare le automobili sia in succursale sia in sede centrale. E' consentito soltanto il parcheggio di biciclette e motociclette negli appositi spazi delimitati nella sede centrale. 15. COMPORTAMENTI NON CONSONI ALL'AMBIENTE SCOLASTICO E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Il D.P.R. n. 249/1998 e le successive modifiche previste dal D.P.R. 235/2007, enunciano diritti e doveri a cui gli studenti debbono uniformare il loro comportamento. Lo spirito dello Statuto è fondamentalmente quello di armonizzare la vita della comunità scolastica e di conferire quindi agli eventuali provvedimenti disciplinari una finalità prettamente educativa, tendendo al rafforzamento del senso di responsabilità degli studenti. I docenti favoriranno il raggiungimento di tali finalità con la responsabile applicazione quotidiana del seguente regolamento, contribuendo allo sviluppo della personalità dei giovani ed all'acquisizione della loro identità ed autonomia. Si fa inoltre affidamento sulla fattiva collaborazione delle famiglie, affinché l'auspicato clima di crescita formativa possa pienamente realizzarsi. Le norme disciplinari sono quelle previste dall'art. 4 (disciplina) del suddetto D.P.R. 249/98 e modificate dall'art. 1 del D.P.R. 235/2007. Criteri guida: - perseguimento di finalità educative: rigore, flessibilità e recupero - certezza delle sanzioni esplicitate in modo chiaro - certezza sanzionatoria (possibilità concreta di applicare le sanzioni stabilite) Le sanzioni disciplinari, ispirate al principio di gradualità, in relazione alla gravità dell'inosservanza dei doveri sono: a) ammonizione privata o in classe; b) sospensione dalle lezioni con allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni con deliberazione del Consiglio di classe; c) allontanamento superiore ai 15 giorni con esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato con delibera del Consiglio d'Istituto. Il provvedimento disciplinare di cui al punto a) viene irrogato dall'insegnante per inosservanza dei doveri scolastici, per negligenza abituale, per assenze ingiustificate. Pagina 4 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Invece il provvedimento disciplinare di cui al punto b) viene irrogato dall'intero consiglio di classe per fatti che turbino il regolare andamento dell’attività scolastica. Infine il provvedimento disciplinare di cui al punto c) viene adottato dal Consiglio d'Istituto per atti di particolare gravità (art. 1 comma 9 , 9 bis D.P.R. 235/2007). Lo studente "non può essere sottoposto a sanzioni disciplinari di nessun tipo senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.." (art. 1 comma 3). Le sanzioni possono essere irrogate in seguito a verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata commessa effettivamente dallo studente incolpato ( art. 1 comma 9 ter). Comportamenti non corretti. 1. Uso di cellulari e dispositivi elettronici. Le presenti norme sono state definite in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale del 15 marzo 2007 n. 30/dip/segr. Dall'elenco dei doveri generali enunciati dall'art.3 del D.P.R. n.249/1998, si evince la sussistenza dell'obbligo specifico per ciascuno studente, di non utilizzare, cioè tenere spento, il telefono cellulare o altro dispositivo elettronico, durante lo svolgimento delle attività didattiche. La violazione di tale norma, comporta l'irrogazione delle seguenti sanzioni disciplinari: - ritiro temporaneo del cellulare o di altro dispositivo elettronico, preventivamente spento per rispetto delle norme a tutela della privacy, per tutta la durata delle lezioni; - annotazione scritta sul registro di classe; - consegna in Vicepresidenza dell'oggetto con contestuale ammonizione scritta; - invito scritto, alla famiglia, di presentarsi per un colloquio con il Dirigente scolastico. - Nei casi più gravi, il Consiglio di classe potrà infliggere una sospensione dalle lezioni nei termini delle sue competenze. Resta fermo che, anche nel corso delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno essere soddisfatte previa autorizzazione del docente. La scuola garantirà, come è sempre avvenuto, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante il centralino dell’istituto. E' severamente vietato fotografare e/o riprendere studenti, personale docente e A.T.A., divulgandone successivamente l'immagine, per esempio su You Tube, senza una specifica autorizzazione da parte dei medesimi e comunque violando le regole del comportamento civile. Nel caso in cui i suddetti atti vengano compiuti, si prevede: - sequestro delle immagini e/o dei filmati, se necessario attraverso il ritiro temporaneo dello strumento; - segnalazione al Dirigente Scolastico e convocazione del Consiglio di classe; - tempestiva comunicazione dell'accaduto alla famiglia; - richiamo scritto; - eventuale provvedimento di sospensione dalle lezioni da parte del Consiglio di classe nei termini delle proprie competenze. Pagina 5 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Al rispetto di tali regole è chiamato anche l'intero personale sia docente sia A.T.A. al quale spetta l'obbligo educativo del buon esempio. 2. Fumo. Le presenti norme sono state definite nell'ambito generale della L. n.3 del 16 gennaio 2003 che impone il divieto di fumare nei locali pubblici, salvo il disposto di cui alla L. 584/1975 e del D.P.C.M. del 14 dicembre 1995 e successive modifiche e integrazioni. In particolare: si sancisce il divieto assoluto di fumare in tutti i locali interni sia della sede centrale sia della succursale; è inoltre vietato fumare sulle scale d'ingresso ed in prossimità delle entrate; nelle pertinenze esterne dell'Istituto è possibile fumare soltanto nelle seguenti aree: - cortile interno Tale zona è attrezzata con un numero adeguato di posacenere da utilizzare obbligatoriamente al fine di garantire il decoro dell’area medesima. Ai trasgressori si imporranno le sanzioni previste dalla legge. Contemporaneamente si proporranno momenti di recupero, formazione e prevenzione. 3. Altri gravi comportamenti non corretti. Mancanze relative a: - disturbo grave e reiterato delle lezioni e/o comportamenti anomali nell’area scolastica e nell’orario scolastico - falsificazione della firma dei genitori - assenze ingiustificate reiterate - inosservanza delle norme di sicurezza (compreso utilizzo improprio delle uscite di sicurezza) - presenza di estranei all’interno dell’istituto, introdotti da allievi - utilizzo di alcool - offesa nei confronti del personale della scuola e/o degli studenti - violenza psicologica reiterata individuale o di gruppo (“bullismo”) nei confronti dei compagni - violenza fisica, occasionale e di lieve entità - danni a cose, che non costituiscono reato (fra cui gettare a terra carta e altri rifiuti, sporcare attrezzature, aree interne ed esterne dell'Istituto) costituiscono occasione per l'immediato richiamo scritto da parte del personale docente sul registro di classe con tempestiva comunicazione alla famiglia e possono dare luogo ad un provvedimento di sospensione dalle lezioni nei termini di competenza del Consiglio di classe. 4. Reati vari. Nel caso in cui gli studenti compiano atti che integrino gli estremi di un reato, ferma restando l'applicazione della normativa vigente in ordine all'obbligo di denuncia, si provvede, con la massima urgenza, all'allontanamento dalla comunità scolastica. Tale allontanamento è disposto dalla Dirigenza scolastica per un periodo commisurato alla gravità del reato al permanere della situazione di pericolo e, comunque, non inferiore a 3 giorni (art.1 comma 9 D.P.R. 235/2007). Nel caso di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non sia possibile un reinserimento responsabile e Pagina 6 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ tempestivo dello studente durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del corso di studi. Nei casi meno gravi si prevede esclusivamente l'allontanamento fino al termine dell'anno scolastico (art. 1 comma 9-bis D.P.R. 235/2007). A puro titolo esemplificativo si rammentano i comportamenti che a scuola possono configurarsi come reati: - uso e/o spaccio di sostanze stupefacenti - violazione dell’integrità fisica, dell’onorabilità e del prestigio delle persone (percosse, lesioni, minacce, ingiuria, diffamazione,calunnia, violenza privata, rissa,...) - furto, danneggiamento di cose altrui - furto, danneggiamento di materiale scolastico. 16. ORGANO DI GARANZIA INTERNO Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un Organo di Garanzia interno alla scuola. Tale Organo dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni (art.2 comma 1 D.P.R. 235). L'Organo di Garanzia interno (art. 2 comma 1 D.P.R. 235) è costituito da: 1 docente designato dal Consiglio d'Istituto al suo interno, un rappresentante eletto dagli studenti in occasione della prima riunione dei rappresentanti, un rappresentante eletto dai genitori fra i membri del Consiglio d’Istituto; è presieduto dal Dirigente scolastico. Per ogni rappresentante si prevede un membro supplente. Il Dirigente Scolastico convoca l’Organo di Garanzia, che deve risultare sempre “perfetto” nella sua composizione (deliberazioni valide se sono presenti tutti i membri), con un preavviso di cinque giorni. Le decisioni vengono prese a maggioranza; in caso di parità si propone una seconda votazione, se anche tale decisione ha esito di parità, la sanzione non è applicabile e decade. Le decisioni sono prese con voto a scrutinio segreto. Non è ammessa l’astensione. Le sedute vengono verbalizzate su un apposito registro. L’Organo di Garanzia è chiamato anche a decidere sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Un livello superiore di ricorso è ammesso (art. 2 comma 3 D.P.R. 235) entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione, al Direttore dell'ufficio scolastico regionale. 17. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L'Istituto si propone di stabilire un raccordo molto stretto e collaborativo con le famiglie, a cui viene rivolto un invito caldo e pressante affinché s'informino frequentemente dell'andamento scolastico dei propri figli. All'atto dell'iscrizione è prevista la sottoscrizione da parte di genitori e studenti di un Patto educativo di corresponsabilità (art. 3 comma 1 D.P.R. 235), finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e famiglie. 18. UTILIZZO DEI LOCALI, DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE Le aule scolastiche sono aperte tutti i pomeriggi eccetto il sabato, oltre che per le lezioni curricolari anche per le riunioni e le iniziative della varie componenti della scuola, purché autorizzate dalla Presidenza e purché vi sia un docente della Scuola responsabile: l'orario terrà conto delle ore di servizio previste per il personale non docente. Biblioteca Pagina 7 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tutto il personale della scuola può prendere in prestito 3 testi per un tempo massimo di 15 giorni, con la possibilità di estendere il prestito per altri 15 giorni. L'orario viene stabilito all'inizio di ogni anno scolastico secondo le disponibilità dei docenti e viene affisso sulla porta d'ingresso del locale biblioteca e all'interno di ogni aula. Gli studenti per il prestito devono rivolgersi all'insegnante presente in biblioteca. Il prestito, normalmente si chiude alla fine di Maggio. In biblioteca si conservano anche enciclopedie, opere monografiche pregiate e periodici che possono essere solo consultati. All'inizio di ogni anno si costituisce una commissione acquisti per l'aggiornamento della biblioteca e per il rinnovo e la conservazione delle attrezzature di laboratorio. •Laboratori L'uso dei laboratori e delle aule speciali è disciplinato da appositi regolamenti da un lato finalizzati a consentire l'accesso a tutte le classi e dall'altro ad una buona cura e conservazione del patrimonio esistente. Si rimanda ai regolamenti affissi all'interno di ciascun laboratorio. L'accesso è consentito solamente con l'insegnante autorizzato all'utilizzo delle apparecchiature. •Impianti sportivi Palestre ed attrezzature sportive sono utilizzate in primo luogo per attività scolastiche. Possono essere concesse in orario extrascolastico alle società sportive, compatibilmente con le esigenze della scuola. Apposita convenzione tra Istituto e Comune regola la concessione delle palestre, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio scolastico provinciale e dopo il parere favorevole del Consiglio d'Istituto. Il regolamento per il funzionamento dei laboratori, delle palestre, della biblioteca e delle attrezzature didattiche è approvato dal Consiglio d'Istituto, su proposta dei responsabili dei laboratori e della biblioteca (sub-consegnatari del materiale didattico a nome del Dirigente scolastico). •Uscite di sicurezza E’ stabilito il divieto assoluto di stazionare dinnanzi alle uscite di sicurezza in quanto ciò impedirebbe di fruire delle medesime in caso di necessità e pericolo. •Fotocopiatrice Tutte le componenti dell'Istituto hanno facoltà di utilizzare, per le attività inerenti le loro discipline, la fotocopiatrice ed il ciclostile del centro stampa. Gli studenti di ogni classe potranno usufruire di tale servizio tramite un versamento sul c/c postale n. 19169101 dell'Istituto per il pagamento delle fotocopie occorrenti al completamento della didattica. Le fotocopie relative ai compiti, alle prove e ai progetti sono a carico dell'Istituto. Tutto il materiale deve essere ritirato direttamente dai docenti. Nell'atrio è inoltre a disposizione una fotocopiatrice, che prevede l'acquisto di una tessera, di cui gli studenti potranno usufruire soltanto al di fuori dell'orario delle lezioni. •Bar II bar interno, a disposizione degli studenti, dei docenti e del personale, deve essere inteso come servizio, utile soprattutto quando vi sono delle attività pomeridiane. Al mattino, subito dopo l'ingresso in aula, ed eventualmente all'inizio della terza ora, un responsabile di classe degli studenti raccoglierà le prenotazioni ed i soldi e porterà tempestivamente le ordinazioni ai gestori del bar. Le richieste saranno ritirate soltanto 5 minuti prima dell'inizio di ciascun intervallo. Non è consentito recarsi al bar durante le ore di lezione, ma solo durante gli intervalli e alla conclusione delle attività antimeridiane, salvo casi particolari (compiti in classe, conferenze, visione Pagina 8 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ di film…), con permesso e sotto la responsabilità del docente di classe. 19. CONTRATTO FORMATIVO Gli studenti svolgono un ruolo attivo nel processo d'insegnamento-apprendimento. I contenuti disciplinari vengono selezionati in relazione a finalità e obiettivi da raggiungere, a tempi e scadenze da rispettare e a metodologie didattiche che hanno come punto di riferimento la centralità dello studente e dei suoi processi cognitivi. Per controllare sistematicamente l'efficacia dell'azione didattica, i docenti che sempre riconoscono agli studenti il "diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva", programmano specifiche procedure di verifica sia per attivare in loro un processo di autovalutazione che li conduca ad individuare i punti di forza e quelli di debolezza e a migliorare il proprio rendimento (valutazione formativa), sia per fare un bilancio alla fine di un percorso didattico completo (valutazione sommativa). E' necessario che le verifiche siano frequenti nel tempo, di varia tipologia, coordinate alle altre fasi della programmazione, correlate al tipo di lavoro svolto e devono essere conformi ai contenuti e ai metodi seguiti. Nella prospettiva di raggiungere la maggiore uniformità dell'offerta formativa vengono programmate verifiche comuni nelle diverse sezioni dell'Istituto. Il rapporto tra le componenti della scuola vuole essere improntato al criterio della comunicazione, intesa come pratica del dialogo, creazione di occasioni di partecipazione, collaborazione alla dimensione organizzativa e direttiva della vita scolastica, secondo le indicazioni dell'art. 2 comma 4 dello Statuto (D.P.R. 249/98). 20. DIRITTO DELLO STUDENTE ALLA RISERVATEZZA La comunità scolastica tutela il diritto dello studente alla riservatezza attraverso: • l'osservanza del segreto d'ufficio; • iI protocollo riservato dei documenti custoditi; • l'applicazione della Legge 241 del 7 agosto 1990; • l'applicazione della Legge 675 del 31 dicembre 1996. 21. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA I colloqui con i singoli professori, su appuntamento, prevedono un'ora settimanale in orario antimeridiano, secondo un calendario che sarà affisso in bacheca d'istituto, dopo la stesura definitiva dell'orario dei docenti, ed inviato per conoscenza, a tutte le famiglie. Nel corrente anno scolastico è stata adottata la scansione: trimestre-pentamestre. Ad Ottobre, si tiene un incontro con i genitori delle classi prime per la presentazione del piano di lavoro e per la conoscenza dei docenti. In Novembre e Marzo/ Aprile si svolgono i consigli di classe aperti a tutti i genitori, per valutare la situazione disciplinare e formativa e la situazione scolastica in generale. A metà del pentamestre viene inviata a ciascuna famiglia una scheda con indicate le materie che presentano valutazioni non sufficienti ("pagellino"). 22. ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI Democrazia interna ed assemblee delle componenti. Le varie componenti della scuola - studenti, genitori, personale docente e non docente - hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali d'Istituto previo accordo con il Capo d'Istituto. Le assemblee costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e soprattutto per gli studenti rappresentano un momento di crescita per la loro formazione culturale e civile. a - Le assemblee delle varie componenti sono regolate da disposizioni di legge; all'interno delle stesse assemblee sarà garantita la piena libertà di espressione. Pagina 9 di 10 Documentazione SGQ ITC “B. Pascal” Giaveno Disposizioni 214 Rev. sett. 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ b - Nella scuola non sono ammesse riunioni o manifestazioni propagandistiche di partito. Sono vietati qualsiasi propaganda e incitamento alla violenza, come pure ogni forma di prevaricazione, di gruppo o individuale, anche mascherata ritualmente (vedi San Valentino). e - Le ore di assemblea studentesca sono regolate secondo le disposizioni previste dal D.L. n. 297/94 artt. 12, 13, 14. Non essendo possibile lo svolgimento di assemblee d'Istituto per ragioni logistiche, si terranno assemblee di delegati di classe o assemblee di classi parallele per indirizzi. Nel mese conclusivo delle lezioni non possono aver luogo assemblee. d - Le componenti della scuola e dei genitori possono riunirsi anche in assemblea o riunioni comuni. e - L'ordine del giorno delle assemblee di tutte le componenti, o di una parte di esse, deve essere affisso all'albo almeno tre giorni prima dello svolgimento delle assemblee stesse, per garantire la tempestività delle informazioni e la preparazione dei partecipanti. 23. VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D'ISTRUZIONE Le visite d'istruzione sono vere e proprie attività didattiche, per le quali si richiede il dovuto impegno sia nella fase propositiva sia in quella di esecuzione e di successiva riflessione. Varcare i confini della scuola contribuisce a scoprire forme culturali e sociali nuove, consente di vivere relazioni umane significative nel rapporto con insegnanti, compagni ed altre persone. Si richiedono quindi attenzione e rispetto per tutti e comportamenti corretti e collaborativi. I viaggi di istruzione di più giorni potranno essere effettuati soltanto con la partecipazione di una certa percentuale di allievi per ogni classe, definita in sede di approvazione annuale del Piano "gite" da parte del Consiglio di Istituto. I pagamenti per le visite d'istruzione verranno effettuati esclusivamente con versamento sul c/c postale n. 19169101 intestato a: I.T.C. "B. Pascal", Via Carducci 4 - Giaveno -TO. Per facilitare le famiglie, il responsabile del turismo della scuola potrà effettuare personalmente i pagamenti, a condizione che ciascuna classe consegni interamente la somma richiesta nel giorno fissato da lui stesso, 24. VALIDITÀ' E APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO D'ISTITUTO II presente regolamento ha durata triennale ed è rinnovabile automaticamente. Le assemblee delle componenti e degli organi collegiali possono, in qualunque momento, proporre modifiche e/o integrazioni alle norme del presente regolamento. Esse dovranno essere approvate dal Consiglio d'Istituto con la maggioranza dei due terzi. Al presente regolamento viene data ampia diffusione in modo che possa essere conosciuto da tutti i soggetti coinvolti nell'attività della scuola. Copia del regolamento sarà, inoltre, affissa nell'apposita bacheca dell'Istituto. Eventuali dubbi sull'interpretazione del presente regolamento sono risolti dal Consiglio d'Istituto, che si pronuncerà con la maggioranza dei due terzi. Giaveno, 4 novembre 2008 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. GIOVANNI TRINCHIERI Pagina 10 di 10