Insegnamenti Avvertenze 1. Ogni modulo equivale a 30 ore di lezione (4 crediti) 2. Tutti gli insegnamenti nei quali non è presente la divisione in 2 moduli sono costituiti da 1 solo modulo (4 crediti). 3. In mancanza di indicazioni differenti, il I modulo è da intendersi propedeutico al II modulo. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 103 Analisi musicale Docente Elena Modena Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre ELENA MODENA, diplomata in pianoforte, clavicembalo, organo e composizione organistica e infine in composizione, si è laureata in Lettere presso l’Università di Padova con una tesi sull’applicazione di metodologie di analisi linguistica al linguaggio musicale. Ha pubblicato sulle riviste Analisi, Quaderni di Musica/Realtà, Diastema. In collaborazione con il M. Baroni ha curato l’edizione italiana di Counterpoint in Composition di F. Salzer e C. Schachter pubblicata dalla EdT e per il Saggiatore ha tradotto A Generative Theory of Tonal Music di F. Lerdahl e R. Jackendoff, completando entrambi i lavori con un ampio saggio introduttivo. Si è specializzata in canto funzionale presso il Lichtenberger Institut (Darmstadt) e ha effettuato diverse pubblicazioni discografiche con strumenti storici a tastiera. Il corso tratta dell’analisi musicale come mezzo di comprensione dei parametri costitutivi del linguaggio musicale e della logica compositiva che ad esso soggiace e ne considera le relazioni con la teoria e l’estetica musicale, la linguistica e la psicologia della percezione. Le funzioni e la dimensione interdisciplinare dell’analisi musicale. Analisi e teoria musicale, analisi ed estetica musicale, analisi e prospettiva storica. Le origini e i metodi tradizionali dell’analisi musicale. Criteri d’indagine e metodi d’analisi elaborati nel Novecento. Bibliografia N. COOK, Guida all’analisi musicale, edizione italiana a cura di G. Salvetti, Milano, Guerini e Associati 1991; C. DAHLHAUS, Analisi musicale e giudizio estetico, Bologna, Il Mulino 1987 (capitoli I e II); A. SCHOENBERG, Stile e idea, Milano, Feltrinelli 1960 (in particolare i saggi Rapporto con il testo, Brahms il Progressivo, Cuore e cervello nella musica, Criteri di valutazione della musica). A integrazione del programma di studio per gli studenti non frequentanti: I. BENT-W. DRABKIN, Analisi Musicale, edizione italiana a cura di C. ANNIBALDI, Torino, EdT 1990 oppure D. EPSTEIN, Al di là di Orfeo, edizione italiana a cura di M. DE NATALE, Milano, Ricordi 1998 Modalità d’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale che dimostri la pertinenza del lavoro di studio con le principali finalità dell’insegnamento. Modalità di frequenza. Per gli studenti non frequentanti si rimanda all’ultima delle indicazioni bibliografiche. Antichità e istituzioni medievali Docente Anna Maria Rapetti Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre ANNA MARIA RAPETTI (1965) è ricercatrice di Storia medievale. Laureata presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Le sue ricerche si incentrano sullo studio del paesaggio rurale, dei suoi assetti economici, 104 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia sociali ed ecologici, e del monachesimo riformato dei secoli centrali del medioevo. Tra le pubblicazioni più significative: Campagne medievali. Aspetti e metamorfosi di un paesaggio rurale tra X e XII secolo, Cavallermaggiore-Torino 1994; La formazione di una comunità cistercense. Istituzioni e strutture organizzative di Chiaravalle della Colomba tra XII e XIII secolo, Roma 1999; Comunità cistercensi: struttura e relazioni, in "Studi storici", (1999); Dalla curtis al dominatus loci, Cuneo 2000 I Modulo Istituzioni medievali dal tardo antico all’età dei comuni Bibliografia M. ASCHERI, Istituzioni medievali. Una introduzione, Bologna, Il Mulino, 1999, limitatamente alle pagg. 9-294 (Introduzione e capitoli 1-13) Gli studenti non frequentanti integreranno la loro preparazione con lo studio di G. TABACCO, Le ideologie politiche del medioevo, Torino, Einaudi (PBE), 2000 e G. TABACCO, La sintesi istituzionale di vescovo e città in Italia e il suo superamento nella res publica comunale, appendice a G. Tabacco, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino, Einaudi (PBE), 1979 Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico al II modulo. II Modulo Esperienze monastiche in area veneta Durante le lezioni saranno esaminati i caratteri fondamentali dello sviluppo del monachesimo nel Veneto lagunare e di terraferma dalla diffusione del cristianesimo fino al XIII secolo. Gli elementi caratterizzanti le diverse esperienze venete saranno collocati in una prospettiva di forte comparazione con i movimenti monastici sviluppatisi contemporaneamente in altre regioni della cristianità. Bibliografia M. PACAUT, Monaci e religiosi nel medioevo, Bologna, Il Mulino, 1989, pagg. 9-272 (Introduzione e capitoli 1-11); Il monachesimo nel Veneto medioevale. Atti del convegno di studi in occasione del millenario di fondazione dell’abbazia di S. Maria di Mogliano Veneto (Treviso), 30 novembre 1996, a cura di F. G. B. Trolese, Cesena, Badia di S. Maria del Monte, 1998, pagg. 1-168 Gli studenti non frequentanti dovranno concordare alcune letture integrative con la docente. Nota Bene. Per una preparazione più agevole e adeguatamente approfondita, si invitano gli studenti a considerare l’esame di Storia medievale propedeutico a quello di Antichità e istituzioni. Antichità greche Docente Carlo Franco Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre CARLO FRANCO (Venezia, 1961), laureato in Lettere, è dottore di ricerca in storia antica e professore di ruolo nei licei. Si è occupato di storia greca del periodo ellenistico (Il regno di Lisimaco. Strutture Guida 2003-2004. Corsi di laurea 105 amministrative e rapporti con le città, Pisa 1993), di storiografia antica (Anonimo, Vita di Alessandro il Macedone, trad. e comm., Palermo 2001, Traduzione e commento a Tacito, Historiae II-IV-I e Annales XI-XII, in Tacito, Opera omnia, a cura di R. Oniga, Torino 2003) di storia della tradizione classica in Italia (Piero Treves, Bibliografia. Dal 1930 al 1996, Napoli 1998). Dal 1989 è membro della Missione archeologica di Iasos in Caria. Corso rivolto a tutti gli/le studenti del corso triennale per acquisire la preparazione di base. Istituzioni, diritto e società nel mondo greco Il corso analizza il “funzionamento” di una città greca, esaminando le strutture politiche e le magistrature, i fondamenti e la prassi del diritto, la composizione del quadro sociale. Asse principale è la polis di Atene, con cenni comparativi dedicati anche ad altre realtà, nei loro differenti assetti. Guida al percorso è la “Costituzione degli Ateniesi” attribuita ad Aristotele, insieme ad altri testi antichi selezionati e commentati. Bibliografia Appunti dalle lezioni sul dossier di testi esaminati a lezione; Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi: si consiglia A. SANTONI, Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi. Alle radici della democrazia occidentale, Bologna, Cappelli, 1999; Istituzioni, diritto e società della polis classica: D. LOTZE, Il cittadino e la partecipazione al governo della polis, in S. SETTIS (cur.) I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/II, Definizione, Einaudi, Torino, 1997, pp. 369-401; F. GSCHNITZER, Abitanti senza diritto di cittadinanza: non liberi e stranieri, ibid. 403-421; S. C. HUMPHREYS, Leggi, tribunali, processi, ibid. 541-565; A. MAFFI, Forme della proprietà, 345-368, G. BODEI GIGLIONI, L’oikos: realtà familiare e realtà economica, in S. Settis (cur.) I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/I, Formazione, Einaudi, Torino 1996, 735-754. Programma per non frequentanti: Il programma prevede, oltre ai saggi sopra indicati e ad Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi, la lettura di R. FLACELIÈRE, La vita quotidiana in Grecia nel secolo di Pericle, trad. it. Milano 1983; M. FINLEY, L’economia degli antichi e dei moderni, trad. it. Bari-Roma 1974. Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso in rapporto agli insegnamenti di Storia Greca. Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di quelle previste per gli studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame in forma orale negli appelli a loro destinati. Modalità di frequenza. Il corso si terrà nel II modulo del primo semestre. Nota Bene. L’orario di ricevimento sarà comunicato in seguito insieme all’orario delle lezioni. È comunque possibile rivolgersi anche all’indirizzo di posta elettronica. Antropologia Docente Donatella Cozzi Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre DONATELLA COZZI (1957) è dottore di ricerca in Scienze etnoantropologiche. Ha insegnato per i Diplomi Universitari per Infermiere delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine e di Trieste. Membro della SIAM (Società italiana di Antropologia medica). Oltre a vari articoli inerenti l’antropologia medica e i saperi terapeutici, ha pubblicato Gesti di cura. Elementi di metodologia della ricerca etnografica e di analisi socioantropologica per il nursing (con D. Nigris) (Milano, 1996); La depressio- 106 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia ne (Milano, 1996); Zahre/Sauris. Una comunità delle Alpi Carniche (con D. Isabella e E. Navarra) (2 voll., Udine, 1998-99). Ha organizzato corsi per la mediazione culturale e progetti per la promozione della salute per la L. 285/97. Il corso si propone di introdurre i principali concetti dell’antropologia culturale ed un approfondimento di antropologia applicata all’ambito dei sistemi sanitari per la comprensione culturale dei contesti e dei soggetti coinvolti nell’operatività del servizio sociale. I Modulo Antropologia culturale, concetti e metodi L’antropologia culturale nei concetti e metodi maturati in oltre un secolo di storia, e come strumento indispensabile per comprendere il mondo attuale, nell’intrecciarsi di esperienze, memorie e identità tipiche del mondo globale. Bibliografia CLAUDE RIVIÈRE, Introduzione all’antropologia, Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 187; U. FABIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia, Milano, Bruno Mondadori, 2002, pp. 157 II Modulo Un esempio di antropologia applicata, l’antropologia medica Salute/malattia, il corpo in prospettiva antropologica, il ruolo di malato, rito e simbolo nella pratica medica, il contatto/contagio, il dolore in prospettiva trasculturale: questi alcuni dei temi affrontati in ambito teorico e applicativo. Bibliografia D. COZZI, D. NIGRIS, Gesti di cura, Milano, Colibrì, rist. 2003 (scelta di capitoli) Modalità d’esame. Un test scritto di verifica delle nozioni alla fine del I modulo; un esame in forma orale con un approfondimento (sotto forma di commento a un testo, a un articolo, una breve ricerca in Internet, una scelta iconografica) alla fine del II modulo. Modalità di frequenza. Per l’a. a. 2003-04, gli iscritti al I anno del Servizio sociale possono anticipare la frequenza. Nota Bene. Il II modulo può essere scelto anche da non iscritti al corso di laurea in Servizio Sociale, nell’ambito degli insegnamenti dell’area etnograficoantropologica Antropologia culturale Docente Giovanni Dore Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre GIOVANNI DORE conduce ricerche sulla storia dell’Etnologia italiana del Novecento, sull’Eritrea e Etiopia di età coloniale e sulle nuove immigrazioni in Italia. Ha recentemente pubblicato Amministrare l’esotico in A. Triulzi, (a cura di) La Colonia: Italiani in Eritrea, “Quaderni storici”, 109, 1/2002; ha curato per la rivista “Erreffe. La Ricerca folklorica” i nn. monografici Genere, sessualità, gestione del corpo, 46/2002 e Antropologia dei processi migratori, 44/2001; per i tipi L’Harmattan Italia con A. Bausi e Guida 2003-2004. Corsi di laurea 107 I. Taddia, Anthropological and Historical Documents on “Rim” in Ethiopia and Eritrea, 2001 e con Uoldelul Chelati Dirar Carte coloniali. Documenti italiani del Fondo Ellero, 2000. Stili alimentari e pratiche culturali nel Mediterraneo Bibliografia Saggi scelti tratti da: M. MONTANARI (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi, Laterza, Bari 2002; C. PAPA, Il pane, Electa Editori, Perugia 1992; J. BAROU (a cura di), Pratiques alimentaires et identités culturelles, “Ethnologie française”, 1/1997; D. SILVESTRI, A. MARRA, I. PINTO (a cura di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura dell’alimentazione e i suoi riflessi linguistici, Atti del convegno Internazionale (Napoli 1316/10 1999), Istituto Orientale di Napoli, vol.I (saggi scelti) Modalità d’esame. La prova d’esame si svolgerà in forma orale. Nota Bene. Gli orari di ricevimento verranno comunicati all’inizio del semestre presso il Dipartimento di Studi Storici. È previsto il ricevimento elettronico ([email protected]). Tutti gli studenti e in particolare i non frequentanti sono obbligati a conferire con il docente almeno due volte all’inizio e prima della fine del corso.Gli studenti che hanno particolare interesse per le etno-antropologie troveranno utile informarsi delle iniziative del settore presso il LEAR, Laboratorio etno-antropologico di formazione e ricerca ([email protected]) della Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari e altre attività integrative. Ricerca sul campo: è proposta a tutti gli studenti, frequentanti e non, una esercitazione sul campo sulla alimentazione in contesti migratori. La ricerca va individualmente concordata con il docente, che metterà a disposizione le istruzioni per la rilevazione sul campo e il temario/questionario. Chi volesse fare la ricerca sul campo riceverà crediti di tirocinio corrispondenti all’impegno profuso. Se si intende collegarla all’esame, la relazione (trascrizione, traduzione, notizie), accompagnata dalla cassetta registrata, dovrà essere consegnata almeno otto giorni prima dell’appello prescelto. Antropologia filosofica Docente Paolo Pagani Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] II semestre PAOLO PAGANI si è laureato nel 1986 in Filosofia teoretica all’Università Cattolica di Milano. Dopo essere stato docente di ruolo nei licei, ha conseguito nel 1997 il titolo di dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di Venezia. Nel 2000 ha conseguito l’idoneità alla docenza come Professore associato nell’area della Filosofia morale. I suoi studi insistono attualmente su due aree di interesse: la questione dei fondamenti del sapere filosofico, e la questione della libertà umana. Sue principali pubblicazioni sono i volumi: Sentieri riaperti, Jaca Book, Milano 1990; Contraddizione performativa e ontologia, FrancoAngeli, Milano 1999; Libertà e non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano 2000. Le sue pubblicazioni più recenti riguardano Kant e Habermas. I Modulo Ragione, passione, libertà Questa serie di lezioni si propone di offrire le nozioni basilari di Antropologia filosofica. I tre termini che formano il titolo verranno esaminati - con l’aiuto di alcuni tra i maggiori classici - sia nel loro contenuto specifico sia nelle loro relazioni reciproche. 108 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Bibliografia Classici: Platone, Repubblica, a cura di G. LOZZA, Mondadori, Milano 1990; Aristotele, Metafisica, a cura di G. REALE, Vita e Pensiero, Milano 1993; Agostino, La vera religione, a cura di M. VANNINI, Mursia, Milano 1987; Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, I IIae, a cura di A. SALANI, Firenze 1975; Kant, Critica della ragion pratica, a cura di V. MATHIEU, Rusconi, Milano 1996; Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, a cura di V. CICERO, Rusconi, Milano 1996 Altri testi: S. VANNI ROVIGHI, Uomo e natura, Vita e Pensiero, Milano 1995; AA. VV., La libertà del bene, a cura di C. VIGNA, Vita e Pensiero, Milano, 1998; P. PAGANI, Libertà e non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano, 2000. II Modulo L’azione umana Il primo gruppo di lezioni si propone di ripercorrere - con particolare riferimento ad Aristotele, Cicerone e Tommaso - alcune classiche distinzioni: quella tra “agere” e “facere”, e quella tra “contenuto”, “circostanze” e “fine” dell’azione. Il secondo gruppo di lezioni, poi, si propone di rivisitare le precedenti distinzioni con l’aiuto dei filosofi contemporanei, con particolare riferimento alla tradizione analitica. Bibliografia Aristotele, Etica Nicomachea, a cura di C. NATALI, Laterza, Roma-Bari, 2001; Cicerone, De Inventione, a cura di A. PACITTI, Mondadori, Milano, 1967; Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, I IIae, qq. 1-19, a cura di A. SALANI, Firenze, 1975; G. E. M. ANSCOMBE, Intention (1957), Basil Blackwell, Oxford, 1979; A. C. DANTO, Analytical Philosophy of Action, Cambridge University Press, Cambridge, 1973; P. RICOEUR, La semantica dell’azione (1977), Jaca Book, Milano, 1986; D. DAVIDSON, Azioni ed eventi (1980), Il Mulino, Bologna, 1992; E. RUNGGALDIER, Che cosa sono le azioni? (1996), Vita e Pensiero, Milano, 2000 Modalità d’esame. L’esame relativo a ciascun modulo si svolgerà - salvo indicazione contraria da parte delle autorità accademiche - in forma orale. Modalità di frequenza. Gli studenti non frequentanti sono tenuti a segnalarsi al docente con anticipo rispetto all’esame. Nota Bene. Il docente metterà a disposizione degli studenti gli appunti delle lezioni e alcune antologie di classici da lui disposte. Gli altri testi oggetto d’esame, verranno indicati all’inizio del corso. Antropologia musicale Docente Luciana Galliano Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre LUCIANA GALLIANO, musicologa e studiosa di estetica musicale, dopo studi musicali (Conservatorio, Università di Torino con Mila, Vattimo e Fubini), ha approfondito temi di musica contemporanea ed insieme la conoscenza della musica asiatica (M. A. Musicologia, Università Geidai di Tokyo). Cura la sezione musicale del CESMEO (Istit. Internaz. di Studi Asiatici Avanzati), e ha per anni insegnato Musica dell’Asia Orientale presso il Dipartimento Studi Eurasiatici dell’Università di Venezia. Collabora con le maggiori riviste musicologiche italiane e giapponesi e con importanti istitu- Guida 2003-2004. Corsi di laurea 109 zioni italiane ed europee. Ha pubblicato con Luni, EdT, Guerini, TextMusik, Barenreiter etc., e il libro Yogaku. Percorsi della musica giapponese nel 900, Venezia: Cafoscarina 1998 (ed. ingl. 2002) Aspetti socio-antropologici della musica dell’Asia orientale Il corso ha la durata di 30 ore, con il seguente programma: la diversa sensibilità culturale rispetto alla definizione del suono (e del rumore) e dei diversi elementi del linguaggio musicale (il tempo, la gamma/scala, il timbro). Caratteri sociali della pratica musicale (esecuzione, circostanze dell’ascolto, produzione musicale). Peculiarità storico-antropologiche delle diverse culture musicali nell’area di influenza cinese (Cina, Giappone, Corea, Indonesia); cenni sul percorso storico. Bibliografia J. BLACKING, Com’è musicale l’uomo?, Milano, Ricordi Unicopli, 1986; J. J. NATTIEZ, Il discorso musicale, Torino, Einaudi, 1977; M. LIANG, Music of the Billion, New York, Heinrichshofen, 1985 Altri testi saranno indicati nel corso delle lezioni. Antropologia sociale Docente responsabile Giovanni Dore Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] contratto integrativo di Antropologia sociale: Gian Luca Ligi e-mail: [email protected] II semestre GIANLUCA LIGI ha condotto indagini sul campo tra i Saami della Lapponia svedese privilegiando temi di antropologia dello spazio, percezione e costruzione sociale del paesaggio. Fra le sue pubblicazioni: I miti scandinavi della luce. Fertilità e iniziazione nei miti nordici, Gangemi, Roma, 1998; Le fonti che non parlano. Ipotesi per un’etnografia del paesaggio in Lapponia, in “La Ricerca Folklorica”, 2002, n. 45, pp. 79-96. Lineamenti di antropologia del rischio A partire dall’analisi del pensiero di Mary Douglas, figura di spicco dell’antropologia sociale contemporanea, il corso si propone di delineare i principali approcci antropologici alla nozione di rischio. L’analisi dei processi sociali di attribuzione di colpa (blaming) dopo eventi catastrofici (disastri ambientali, calamità naturali, gravi malattie, epidemie, ecc.), sia in società primitive, sia nella nostra società occidentale, mostra una fondamentale relazione fra sistemi sociali, razionalità delle credenze native rispetto ai nessi causali, e rappresentazioni simboliche dell’ambiente naturale. Attraverso la discussione di alcuni studi di caso si porrà in evidenza la particolarità dell’approccio antropologico (Douglas, Thompson) rispetto a quelli psicologico (Slovic), sociologico (Luhman) e più in generale alle visioni deterministiche. Si mostrerà infine che il problema antropologico di comprendere come, in ogni società, le istituzioni sociali contribuiscano a costruire la percezione del rischio e le categorie di colpa, pericolo, purezza, caso e causalità, è strettamente legato a questioni applicative di natura decisionale, politica ed etica. Bibliografia M. DOUGLAS, Rischio e colpa, Bologna, Il Mulino, 1996 110 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Un testo a scelta fra i seguenti: M. DOUGLAS, Purezza e pericolo, Bologna, Il Mulino, 1993; M. DOUGLAS, Come pensano le istituzioni, Bologna, Il Mulino, 1990; M. DOUGLAS, Come percepiamo il pericolo. Antropologia del rischio, Feltrinelli, Milano, 1991; E. E. EVANSPRITCHARD, Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Milano, Cortina, 2002; U. BECK, La società del rischio. Verso una nuova modernità, Roma, Carocci, 2002; S. KRIMSKY, D. GOLDING (a cura di), Social Theories of Risk, London, Praeger, 1992 (soltanto le parti I e II); A. MARINELLI, La costruzione sociale del rischio, Milano, Franco Angeli, 1993; M. SCHWARZ, M. THOMPSON, Il rischio tecnologico. Differenze culturali e azione politica, Milano, Guerini, 1993; B. A. TURNER, N. F. PIDGEON, Disastri. Dinamiche organizzative e responsabilità umane, Torino, Edizioni di Comunità, 2001; P. VINEIS, Modelli di rischio. Epidemiologia e causalità, Torino, Einaudi, 1992 Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad aggiungere un secondo testo a scelta. Applicazioni didattiche del cinema Docente Michele Gottardi Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre MICHELE GOTTARDI (Venezia, 1956) insegna dal 1998 nel corso di laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo. Di formazione storiografica, ha rivolto la propria attenzione al cinema come fonte storica. Critico cinematografico, è commissario di selezione della Settimana Int. della Critica, presso la Mostra Int. d’arte cinematografica di Venezia. È autore di saggi sulla critica negli anni di Francesco Pasinetti, sul rapporto tra cinema e storia nella Venezia contemporanea e di video didattici. Il corso si propone di fornire un quadro generale del rapporto tra cinema e storia, dell’uso didattico, pubblico e divulgativo del cinema, con riferimento a particolari momenti storici e correnti estetiche della storia del cinema. Minore, popolare, al nero: la Venezia degli anni Cinquanta L’approfondimento è volto a mostrare come il cinema abbia testimoniato la Venezia degli anni ’50, in bilico tra l’esplosione del turismo di massa e il permanere di elementi legati alla tradizione veneziana. I film sono quelli previsti nell’apposita programmazione della “Videoteca Pasinetti” del mese di ottobre 2003, che costituiscono parte integrante del programma d’esame. Bibliografia P. SORLIN, L’immagine e l’evento. L’uso storico delle fonti audiovisive, Paravia, Torino, 1999 e altri materiali distribuiti dal docente durante le lezioni. Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare una scelta antologica (concordata col docente) tratta da G. MIRO GORI, La storia al cinema, Bulzoni, Roma, 1994 Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso prima di Critica cinematografica. Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta. Solo per casi particolari, nonché per gli studenti del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova sarà orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di assenze giustificate da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 111 Applicazioni didattiche della televisione Docente Mariangela Carone Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] MARIANGELA CARONE, laureata in Lettere con indirizzo artistico, dal 1979 lavora in RAI, prima come programmista-regista, ora come giornalista. La televisione, dalla sua nascita, ha segnato l’individuo e la società. La sua grammatica è in divenire, esattamente come la sua tecnologia. Richiede figure professionali complesse. Storia, tecniche, normative, limiti e potenzialità: tutto nel complesso passaggio dai mass ai new media. La storia della TV in Italia; il passaggio al digitale e i suoi scenari; le leggi. Riprese, montaggio, postproduzione. Relazioni con le forme d’arte, dal cinema alla letteratura. Giornalismo per la tv. Archeobotanica Docente Mauro Rottoli Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre MAURO ROTTOLI (Milano 1959), risiede a Como. Svolge l’attività di archeobotanico presso il Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como. Ha effettuato ricerche su materiali botanici (macroresti: semi, frutti, legni, carboni e tessili) provenienti da oltre 200 siti archeologici italiani ed esteri dal Neolitico al Rinascimento. È autore di oltre 120 pubblicazioni. Il corso intende dare allo studente di Beni Culturali, ed in particolare a chi segue un indirizzo archeologico, gli strumenti per conoscere la materia prima di origine vegetale, il suo impiego dalla preistoria e tutte le informazioni che lo studio dei reperti vegetali può produrre. Archeobotanica L’archeobiologia e l’archeobotanica. Nozioni di botanica generale e sistematica. Finalità della ricerca archeobotanica. Il legno, i carboni di legna, i resti carpologici (semi e frutti) negli scavi archeologici: caratteristiche anatomiche e funzionali, conservazione. I pollini e i fitoliti. La campionatura sullo scavo archeologico: siti asciutti e siti umidi. Le analisi di laboratorio. I risultati: dati ambientali, produzione agricola, sfruttamento forestale, alimentazione vegetale. le materie prime vegetali e l’evoluzione della tecnologia. Gli aspetti economici. Archeobotanica e archeologia un rapporto difficile. Cenni sul restauro dei materiali organici. Metodi della ricerca archeobotanica applicati ai beni storici, artistici, architettonici e ambientali. Bibliografia C. RENFREW, P. BAHN, Archeologia: teorie, metodi, pratica, Zanichelli, 1995 (le parti relative al corso); R. NISBET, Paletnobotanica, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di), Scienze 112 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia. Certosa di Pontignano (Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze, 1990; L. CASTELLETTI, Legni e carboni in Archeologia, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di), Scienze in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze, 1990; L. CASTELLETTI, E. CASTIGLIONI, M. ROTTOLI, L’agricoltura dell’Italia settentrionale dal Neolitico al medioevo, in O. FAILLA, G. FORNI (a cura di), Le piante coltivate e la loro storia. Dalle origini al transgenico in Lombardia nel centenario della riscoperta della genetica di Mendel, pp. 33-84. Franco Angeli, Milano, 2001 Archeologia della Magna Grecia Docente responsabile Annapaola Zaccaria Ruggiu Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] contratto integrativo di Archeologia della Magna Grecia: Marina Albertocchi I semestre Per il curriculum della docente Annapaola Zaccaria v. oltre Archeologia e storia dell’arte greca e romana A. Per il curriculum della docente Marina Albertocchi v. oltre Archeologia della Magna Grecia 2. Manifestazioni della civiltà greca in Italia meridionale e Sicilia Dopo una breve storia degli studi si fornirà un inquadramento sul fenomeno della colonizzazione greca d’epoca arcaica, a partire dalle frequentazioni “precoloniali”; le principali colonie saranno analizzate per quanto riguarda il loro assetto urbanistico, lo sviluppo architettonico e la produzione artigianale. Particolare interesse sarà inoltre tributato alla dislocazione delle aree sacre e ai culti attestati. Bibliografia Oltre agli appunti delle lezioni, il manuale di E. GRECO, Archeologia della Magna Grecia, Roma-Bari, 1992 e l’articolo di A. DI VITA, Urbanistica della Sicilia greca, nel catalogo della mostra: I Greci in Occidente, G. PUGLIESE CARRATELLI (a cura di), Milano, 1996, pp. 263-308 Propedeuticità. Archeologia e storia dell’arte greca e romana. Archeologia delle province romane Docente Daniela Cottica Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre DANIELA COTTICA è ricercatrice di Archeologia Classica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. La sua attività di studio e ricerca spazia dall’urbanistica all’architettura privata (nelle province d’oriente e occidente), dallo studio dei reperti della cultura materiale all’archeometria, con un interesse particolare per la circolazione ceramica in Anatolia fra l’ellenismo e la media età bizantina. Da Guida 2003-2004. Corsi di laurea 113 anni opera sul campo (in Inghilterra, Italia, Francia, Libia e Turchia), collaborando alle attività di ricerca di varie Missioni Archeologiche italiane (a Hierapolis, Turchia) ed estere (in Galazia, Paphlagonia e nel sito di Catalhoyuk). Fra la produzione scientifica, oltre a vari articoli (in RCRF Acta, MEFRA, RdA), si segnala il recente volume: La casa urbana in Britannia, Trieste 2002. I Modulo Le province e l’Impero: omogeneità e particolarismi regionali Nella prima parte del corso si offrirà un inquadramento storico e topografico dell’Impero ed una sintesi dell’evoluzione dell’organizzazione amministrativa delle province. Si procederà quindi ad illustrare il tema del corso focalizzando l’analisi su argomenti specifici quali: a) l’urbanistica e l’architettura (in particolare complessi forensi ed edifici religiosi) nelle province occidentali ed orientali; b) l’arte provinciale con particolare riferimento alle Gallie, alla Dacia, all’Asia Minore ed alla Siria. Bibliografia Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente. Ulteriori letture mirate verranno segnalate all’inizio del corso. II Modulo La romanizzazione della Britannia Il corso prevede un’analisi contestuale dei dati archeologici, delle fonti iconografiche e documentarie; particolare rilevanza verrà data ai seguenti temi, fra loro interconnessi: a) il ruolo dell’esercito romano in Britannia: dalla fase della conquista alla romanizzazione del territorio; b) l’impatto fra substrato indigeno e tradizione romana; c) il processo di urbanizzazione con l’analisi dettagliata di alcuni impianti urbani; d) il limes e la sua evoluzione; e) l’arte e l’architettura civile e militare. Bibliografia Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente da integrare con la consultazione delle seguenti opere: D. COTTICA, La casa urbana in Britannia. Evoluzione, forma e significato, Trieste, 2002; D. JONES, D. MATTINGLY, An Atlas of Roman Britain. Oxford 1990 (in particolare capitolo 4) Modalità d’esame. L’esame del I modulo si articolerà in una prova scritta. Gli studenti interessati possono consultare i test assegnati nell’anno accademico 2002/2003, depositati presso la Biblioteca della sezione di archeologia a Palazzo Bernardo, S. Polo. L’esame del II modulo prevede invece una prova orale. Modalità di frequenza. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso, possono concordare un programma sostitutivo. Seminari e altre attività integrative. Nel I semestre la docente terrà un seminario, sostitutivo di tirocinio, sulla ceramica romana (dall’ellenismo al tardo antico), aperto a tutti gli studenti di archeologia classica (laurea triennale e specialistica). Ulteriori dettagli verranno esposti nella bacheca della Sezione di Archeologia. 114 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Archeologia e antichità egee Docente Filippo Maria Carinci Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente sito web: http: //lettere.unive.it/materiale_didattico/archeologia_egea/index.htm e-mail: [email protected] I semestre FILIPPO M. CARINCI (Roma 1948) ha studiato presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene ed a lungo ha collaborato con questa istituzione per scavi e ricerche a Creta. Con Doro Levi ha pubblicato la ceramica protopalaziale del Palazzo e dell’abitato di Festòs (Festòs e la Civiltà Minoica, II, 2, Roma 1986) ed ai materiali di scavo di questo sito e della vicina Haghia Triada, dedica gran parte delle sue ricerche. Altri interessi sono rivolti ad aspetti del culto (v. p.es. Per una diversa interpretazione delle kulure nei cortili dei palazzi minoici, in Creta Antica, II, 2001, pp.43-62) e dei rapporti del mondo egeo con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale (Western Mesara and Egypt during the Protopalatial Times: A Minimalist View, in Kriti-Aigyptos, Athenai 2000, 31-37). Visione generale della preistoria e protostoria del bacino dell’Egeo dal Neolitico all’inizio dell’Età del Ferro, corredata da una storia degli studi e da una sintetica esposizione dei principali aspetti metodologici della ricerca. Il II modulo è dedicato all’approfondimento di singoli temi. I Modulo Corso istituzionale Linee generali dello sviluppo delle civiltà Elladica, Cicladica, Minoica e della Grecia Nord-Orientale, sulla base della documentazione archeologica e dei testi in Lineare B. Bibliografia Voci: Elladica, Arte (L. VAGNETTI); Cicladica, Arte (J. DAVIS), Minoico-Micenea, Civiltà e arte (F. CARINCI, V. LA ROSA, L. VAGNETTI) in Enciclopedia dell’arte antica, Suppl. 19701995, Roma 1994-97, integrata, per le immagini della sola parte relativa all’Età del Bronzo da P. DEMARGNE, Arte Egea, Milano, Bur, 1980 ss. II Modulo La Grecia continentale nel Medio Elladico Le testimonianze archeologiche di un quadro culturale sul quale si innestano le origini della civiltà micenea. Bibliografia Dispensa corredata di immagini e basata sul testo di J. B. RUTTER, Review of Aegean Prehistory II: The Prepalatial Bronze Age of the Southern and Central Greek Mainland, in T. Cullen (a cura di), Aegean Prehistory: A Review, Boston, 2001, 95-155. Altri riferimenti saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità d’esame. Il I modulo si svolgerà in forma scritta, il II in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata, benché non obbligatoria. Nota Bene. Il docente è a disposizione per chiarimenti, suggerimenti e altro, anche via e-mail. Coloro che siano impossibilitati a frequentare, sono tenuti a concordare con il docente un programma di studio. Seminari e altre attività integrative. Un seminario sulla Pittura Egea sarà tenuto dal prof. Pietro Militello dell’Università di Catania. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 115 Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico Docente Elena Rova Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] II semestre ELENA ROVA (Mestre 1959) è ricercatrice di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico. Ha partecipato a campagne di scavo in Iraq, Siria e Turchia e collaborato con varie università italiane (Roma, Padova, Venezia), tedesche (Saarbrücken, Würzburg) e americane (Yale). Attualmente partecipa, in qualità di vice-direttore dell’équipe dell’Università Ca’ Foscari, alla Missione Archeologica Europea di Tell Beydar (Siria). I suoi interessi riguardano prevalentemente l’Alta Mesopotamia nel IV e III millennio a. C. Si è occupata soprattutto di ceramica e di glittica, sia con studi di carattere generale sulle produzioni del VI e III millennio a. C., che nell’ambito della pubblicazione di materiali di scavo. Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’applicazione di metodi di analisi statistica a particolari categorie di reperti archeologici. Tra le pubblicazioni principali: Distribution and Chronology of the Nineveh 5 Pottery and of its Culture, (Contributi e Materiali di Archeologia Orientale 2), Roma 1988; Ricerche sui sigilli a cilindro vicino-orientali del periodo di Uruk/Jemdet Nasr (Orientis Antiqui Collectio 20), Roma 1994; Alta Mesopotamia. La preistoria fino al 2000., Atlante Storico del Vicino Oriente Antico” (a cura di M. Liverani, L. Milano), fascicolo 3.1, Roma 1996; ha inoltre curato Patavina Orientalia Selecta (HANE/M 4), Padova 2000 e, insieme ad H. Weiss, The Origins of North Mesopotamian Civilization: Ninevite 5 Chronology, Economy and Society (Subartu 9), 2002. Caratteri generali e cronologia delle civiltà pre-classiche del Vicino Oriente, problematiche della ricerca archeologica nella regione; introduzione alle principali tipologie architettoniche, generi artistici e categorie di manufatti. Analisi di un argomento specifico (la storia del sito di Ninive). I Modulo Introduzione all’Archeologia e alla Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico Lineamenti generali della Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico. Problematiche della ricerca archeologica nella regione. Bibliografia H. FRANKFORT, Arte e Architettura dell’Antico Oriente, Torino, Einaudi, 1970; integrato da: M. ROAF, Atlante della Mesopotamia e dell’Antico Vicino Oriente, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1992 II Modulo Dal villaggio alla metropoli: il caso di Ninive Verrà analizzata la storia di Ninive, capitale assira del I millennio a. C. dalle origini (VI millennio a. C.) alla fase successiva alla distruzione del 612 a. C., illustrando le principali strutture architettoniche ed opere d’arte rinvenute sul sito. Bibliografia P. MATTHIAE, Ninive, Milano, 1998 Appunti delle lezioni (ulteriore bibliografia sarà comunicata durante il corso). Propedeuticità. L’esame non può essere sostenuto prima di quello del I modulo. 116 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una prova scritta, quello del II in un colloquio orale. Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza per entrambi i moduli. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno concordare con la docente un programma alternativo in sostituzione del II modulo (il programma relativo al I modulo rimane invariato). Seminari e altre attività integrative. Sono previste alcune conferenze, i cui titoli e orari verranno comunicati nel corso del semestre. Eventuali attività alternative individuali potranno essere concordate direttamente con la docente. Archeologia e storia dell’arte greca e romana A (A-L) Docente Annapaola Zaccaria Ruggiu Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre ANNAPAOLA ZACCARIA RUGGIU, laurea in Lettere e Diploma di specializzazione presso la Facoltà di lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano con il massimo dei voti e la lode. Ha insegnato come professore associato “Archeologia delle province romane” e “Archeologia, metodologia della ricerca” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Attualmente è professore ordinario di “Archeologia e storia dell’arte greca e romana” presso la medesima Università. Ha partecipato a campagne di scavo in Italia e all’estero. Ha diretto scavi a Luni (La Spezia), ad Altino (Venezia), a Hierapolis (Turchia). Aree di interesse scientifico: architettura privata e rapporto tra spazio pubblico e spazio privato, lo spazio del banchetto, problemi di iconografia (il Tempo), il tessuto antico. I Modulo Mito e storia: il mondo greco dall’età arcaica all’ellenismo Saranno trattati gli aspetti e i periodi più significativi dell’arte greca, con particolare attenzione all’arte arcaica, ai grandi artisti del V e del IV sec. a. C., all’età di Pericle, all’ellenismo, all’architettura privata e al nesso abitare-società. Bibliografia Appunti dalle lezioni. Manuali consigliati: G. BECATTI, L’arte dell’età classica, Sansoni, Milano, 1971 o edizioni successive; oppure J. BOARDMAN, Storia Oxford dell’arte classica, Laterza, Bari, 1995; oppure. A. GIULIANO, Storia dell’arte greca, NIS, Roma, 1989; Letture aggiuntive, consigliate per integrare lezioni perse o per colmare lacune: L’esperimento della perfezione (a cura di E. LA ROCCA), Electa, Milano, 1988. Per il tema dell’abitare: A. ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico nella città romana, Colléction Ecole Française, Roma, 1995 Propedeuticità. Conoscenze di storia greca e di letteratura greca, o comunque della civiltà greca. II Modulo Il mondo romano, arte architettura, città Si affronteranno alcuni temi di carattere generale (il ritratto, il racconto figurato, l’arte dell’età augustea, alcune tipologie architettoniche come il tempio, il teatro, i complessi forensi, l’architettura privata e il nesso abitare-società). Guida 2003-2004. Corsi di laurea 117 Bibliografia Appunti dalle lezioni. Come manuali si suggeriscono R. BIANCHI BANDINELLI, L’arte romana al centro del potere, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione successiva; R. BIANCHI BANDINELLI, Roma, la fine dell’arte antica, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione successiva. Per il tema dell’abitare: A. ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico nella città romana, Colléction Ecole Française, Roma, 1995; altri titoli saranno indicati a lezione. Propedeuticità. Conoscenze di storia romana e di letteratura latina. Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta per il I modulo, in forma orale per il II, in tutti gli appelli. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Seminari e altre attività integrative. Seminario mensile per i laureandi secondo un calendario che verrà comunicato a lezione. Archeologia e Storia dell’arte greca e romana B (M-Z) Docente Luigi Sperti Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre LUIGI SPERTI (1957) è docente di archeologia classica. Si è occupato tra l’altro di decorazione architettonica (I capitelli romani del Museo Archeologico di Verona, Roma 1983), di urbanistica e architettura dell’Asia Minore (Ricognizione archeologica a Laodicea di Frigia: 1993-1998, in “Laodicea di Frigia I”, Roma 2000, pp. 29-105), di scultura ellenistica e romana (Rilievi greci e romani del Museo Archeologico di Venezia, Roma 1988), di vari temi attinenti alla “memoria dell’antico”. È membro della redazione del Corpus Signorum Imperii Romani. I Modulo Storia dell’arte e dell’architettura greca dall’età arcaica all’Ellenismo Le origini della scultura greca. L’arte arcaica: Ionia e Atene. Scultura del periodo “di stile severo”: statue e complessi frontonali. L’Atene di Pericle. La scultura di IV secolo. Arte e architettura dell’Ellenismo: Pergamo e Alessandria. Bibliografia Appunti dalle lezioni. J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 1-216 II Modulo Innovazione e codificazione: il linguaggio artistico romano da Traiano ai Severi Forme dell’arte ufficiale: il rilievo storico dalla Colonna Traiana all’arco di Settimio Severo a Leptis Magna: La sfera privata: ritratti, sarcofagi. Bibliografia Appunti dalle lezioni. J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 217-295 Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite a lezione. 118 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Modalità d’esame. I modulo prova scritta, II modulo orale. Modalità di frequenza. È suggerita la frequenza. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con il docente un programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. È previsto un seminario di un docente esterno, su argomento da stabilire. Eventuali altre iniziative verranno comunicati a lezione. Archeologia medievale Docente Sauro Gelichi Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente sito web: http: //lettere2.unive.it/iam_ve/index.html e-mail: [email protected] II semestre SAURO GELICHI, è stato funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna dal 1981 al 1992. Da quell’anno, fino al 1997, ha insegnato Archeologia Medievale all’Università di Pisa. Fa parte del Comitato di Direzione della rivista “Archeologia Medievale” e del comitato di redazione di: “Archeologia Postmedievale” e “Rivista di Archeologia”. Dirige le seguenti collane: “Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale” (con R. Francovich) e Documenti di Archeologia (con G. P. Brogiolo). Attualmente è Presidente della S.A.M.I. (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) e Membro del Comitato Internazionale dell’AIECM2. Si occupa di storia delle “cultura materiale” e storia dell’insediamento. Ha diretto missioni archeologiche in Italia e all’estero (Tunisia, Turchia, Siria). Il corso si articola in due moduli. Nel I modulo si forniranno indicazioni di carattere generale sulla storia della disciplina e sul suo sviluppo in Italia. Nel II modulo si affronterà un argomento di carattere più specifico. I Modulo Introduzione all’archeologia medievale Nel I modulo si presenterà una breve storia della disciplina. Successivamente si prenderanno in esame i principali nuclei tematici di cui si è occupata l’archeologia medievale, attraverso un succinto bilancio. Bibliografia S. GELICHI, Introduzione all’archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia, Carocci, Roma, 2002 (5 ristampa) II Modulo Costumi funerari e formazione delle nuove aristocrazie nell’Europa alto-medievale Il corso intende analizzare i cambiamenti e le peculiarità dei costumi funerari di alcuni gruppi sociali dell’Europa alto medievale, sia come espressione culturale che come evidenza di autolegittimazione politico-economica. Bibliografia Come introduzione S. GELICHI, Funeraria, archeologia. Medioevo, in R. FRANCOVICH-D. MANACORDA (a cura di), Dizionario di Archeologia, Laterza, Bari-Roma, 2000, pp. 150154. Altra bibliografia verrà fornita durante il corso. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 119 Modalità d’esame. Il I modulo prevede la prova scritta (al primo appello). Per gli appelli successivi e per il II modulo è prevista una prova orale. Modalità di frequenza. È raccomandata la frequenza, soprattutto per il II modulo. Seminari e altre attività integrative. Rossana Gabrielli terrà alcune lezioni su Applicazioni informatiche all’archeologia medievale. Gli studenti potranno usufruire del Laborario di Informatica applicata all’Archeologia Medievale (e di aereofotointerpretazione) e partecipare a scavi/ricognizioni nel periodo estivo. Archeologia protostorica delle Venezie Docente responsabile Adriano Maggiani Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] contratto integrativo di Archeologia protostorica delle Venezie: Giovanna Gambacurta e-mail: [email protected] I semestre Per il curriculum del docente Adriano Maggiani v. sopra Etruscologia e archeologia italica. Per il curriculum della docente Giovanna Gambacurta v. oltre Archeologia protostorica delle Venezie 2. Storia degli studi e fonti di conoscenza. Cronologia relativa e cronologia assoluta: le principali sequenze cronologiche della civiltà del Veneto antico. Il Veneto preromano: le città e i luoghi di culto. Bibliografia L. CAPUIS, I Veneti. Società e cultura di un popolo dell’Italia preromana, Longanesi, Milano 1993, pp. 23-46, 114-264; R. PERONO, G. L. CARANCINI et alii, Studi sulla cronologia delle civiltà di Este e Golasecca, Firenze 1975 (per la parte relativa alla civiltà atestina); P. CASSOLA GUIDA, Lineamenti di protostoria friulana, in La protostoria tra Sile e Tagliamento. Antiche genti tra Veneto e Friuli, Catalogo della mostra, Padova 1996, pp. 313-320; A. RUTA SERAFINI (a cura di), Este preromana: una città e i suoi santuari, Treviso 2002 Nota bene. Saranno parte integrante del programma appunti, fotocopie e bibliografia delle lezioni. La docente riceve gli studenti su appuntamento, da concordare tramite e-mail. Archeozoologia Docente Mauro Bon Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre MAURO BON, laureato in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Padova. È conservatore per la Zoologia dei Vertebrati presso il Museo civico di Storia Naturale di Venezia e Responsabile dell’Unità Operativa Complessa “Ricerca, Didattica e Documentazione Naturalistica” del Settore Beni e Attività Culturali del Comune di Venezia. Professore a contratto nell’Anno Accademico 2001-2002 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, per gli insegnamenti di Archeozoologia e Museologia scientifica. 120 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Il corso illustra le principali problematiche relative allo scavo, conservazione, determinazione e interpretazione delle faune associate all’uomo negli scavi paleontologici e archeologici. Particolare attenzione viene data all’analisi dei reperti osteologici e alla loro contestualizzazione. Metodi e problematiche dell’archeozoologia; relazioni con le altre discipline; materiali di studio; fondamenti di zoologia, paleontologia, osteologia; nozioni di scavo e trattamento dei materiali; tafonomia; gestione e interpretazione dei dati; domesticazione; biogeografia e cronostratigrafia. Bibliografia Parti scelte da: S. J. M. DAVIS, The Archaeology of Animals, B. T. Batsford Ltd London, 1987; B. HESSE, P. WAPNISH, Animal bone archeology, Manuals on Archeology 5, Taraxacum, Washington, 1985; E. J. REITZ, E. S. WING, Zooarchaeology, Cambridge Manuals in Archaeology, Cambridge, 1999; A. TAGLIACOZZO, L’Archeozoologia: problemi e metodologie relativi alla interpretazione dei dati, Origini, XVII, 1993; L. CHAIX, P. MENIEL, Eléments d’Archéozoologie, ed. Errance, Paris, 1996 Architettura del paesaggio Docente Francesca Venuto Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre FRANCESCA VENUTO, laureatasi a Trieste con indirizzo storico-artistico, si è perfezionata in Storia dell’Arte a Padova. Ha partecipato a vari convegni e seminari sulla storia e tutela dei giardini e del paesaggio e pubblicato numerosi studi sull’argomento e su alcuni aspetti dell’architettura friulana, giuliana e veneta, con attenzione particolare al rapporto tra committenti, opere promosse e territorio. Ispettore onorario della Soprintendenza del FVG per il verde storico, è socio corrispondente dell’Accademia di Udine e della Deputazione di Storia Patria del Friuli; collabora per la sezione Veneto all’Atlante del Barocco in Italia, diretto da M. Fagiolo, promosso dall’Accademia dei Lincei di Roma. Dal 1995/96 è docente di Storia dei Giardini presso il CdL in Cons. dei Beni Culturali di Ca’ Foscari. Verrà considerato il paesaggio nel rapporto tra natura e storia, puntando l’attenzione sulle trasformazioni più significative e sulla loro percezione nelle varie epoche, poiché queste modificazioni rispondono a finalità pratiche e a visioni culturali ben individuabili. Cultura e natura nell’architettura del paesaggio - Tradizione e trasformazione del paesaggio veneto Alla panoramica storica farà seguito l’approfondimento su alcuni casi esemplari del paesaggio veneto, per rintracciarne i caratteri originali che ne definiscono l’identità e le trasformazioni del presente. Bibliografia E. TURRI, Il paesaggio come teatro, Venezia 1998; A. MANIGLIO CALCAGNO, Architettura del paesaggio, Bologna 1983; Paesaggio e paesaggi veneti, a cura di G. BALDAN ZENONI, Politeo, Milano 1999 Altre indicazioni verranno fornite a lezione. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 121 Modalità d’esame. Esami orali, salvo indicazioni successive. Modalità di frequenza. Chi non può frequentare deve necessariamente concordare l’esame con la docente. Archivistica Convenzione con Archivio di Stato di Venezia Docente Paolo Selmi Dipartimento di Studi storici Programma in via di definizione. Archivistica applicata Convenzione con Archivio di Stato di Venezia Docente Claudia Salmini Dipartimento di Studi storici sito web: http: //lettere2.unive.it/salmini e-mail: [email protected] CLAUDIA SALMINI, laureata in lettere, è archivista di stato nell’Archivio di Stato di Venezia dal 1980. Si occupa di informatica applicata agli archivi storici; è responsabile scientifico del progetto Anagrafe avviato a Venezia nell’ottobre 1997 la cui conclusione è prevista per il 2003. Ha elaborato con Elvio Pozzana il software Isis/ARCA per l’inventariazione di fondi archivistici. È componente di commissioni nazionali di lavoro sul sistema informativo archivistico SIUSA e sugli standard descrittivi internazionali. Dal 1994 fino al 1999 ha insegnato Archivistica e scienze ausiliarie della storia all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. È autrice di numerose pubblicazioni dedicate alla storia dell’istruzione e all’informatica applicata agli archivi. La redazione di strumenti archivistici Il corso si propone di sviluppare la capacità di riconoscere le principali caratteristiche dell’organizzazione degli archivi tra il XVI e il XX secolo per individuare e ricavare gli elementi essenziali alla descrizione dei fondi, delle serie e delle singole unità. Le lezioni si svolgono in forma di esercitazione e si basano sull’esame diretto delle fonti; verranno presentati casi diversi, sia per tipologia che per epoca: almeno una esercitazione per il periodo dal XVI al XVIII secolo, una per il XIX e una per il XX secolo. Nel corso delle lezioni gli studenti dovranno provare a descrivere alcune unità, e si confronteranno insieme criteri, soluzioni e risultati. Nel corso del lavoro verranno introdotti e utilizzati gli standard internazionali per la descrizione archivistica. Oltre alle lezioni, gli studenti parteciperanno a seminari di approfondimento organizzati per far conoscere esperienze particolarmente significative, che saranno illustrate direttamente dai rispettivi responsabili scientifici. Bibliografia I. ZANNI ROSIELLO, Andare in Archivio, Bologna, il Mulino, 1996; P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 (e successive edizioni); F. VALENTI, Nozioni di base per un’archivistica come euristica delle fonti documentarie, in Scritti e lezioni di ar- 122 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia chivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. GRANA, Roma, 2000, pp. 135-224; R. GRASSI, P. POZZI, M. SAVOJA, Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale, Regione Lomardia-Archilab, 2001 Modalità d’esame. La lettura e la comprensione dei testi suggeriti sono accertate con un test, che costituisce la prima parte dell’esame; la seconda parte consiste in una esercitazione individuale specificamente concordata nel corso delle lezioni. Modalità di frequenza. In linea generale e salvo specifiche eccezioni è richiesta la frequenza alle lezioni e ai seminari. Seminari e altre attività integrative. I seminari di approfondimento costituiscono parte integrante del corso Basi di dati bibliografiche Docente Elvio Pozzana Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre ELVIO POZZANA, laureato in Lettere, da anni si occupa dell’informatizzazione dei servizi bibliotecari. Ha svolto attività di consulenza e di collaborazione per enti diversi, anche all’interno di progetti di notevole rilevanza come quello relativo al censimento ed alla inventariazione degli archivi storici della Chiesa veneziana, occupandosi in modo specifico del trattamento delle informazioni mediante tecnologie informatiche. In questo ambito ha realizzato alcuni pacchetti software con la relativa documentazione, finalizzati a specifiche procedure o alla creazione di particolari interfacce utente. È Direttore Vicario della Direzione Centrale Politiche Sociali, Educative e Sportive del Comune di Venezia per l’Area delle Politiche Educative. Il corso si propone di introdurre lo studente nelle problematiche legate alle basi dati bibliografiche ed ai linguaggi “di marcatura”. I Modulo to La rappresentazione formalizzata e la strutturazione dei dati in un sistema automatizza- Il modulo intende offrire alcune fondamentali nozioni per la comprensione delle tecniche necessarie a formare, gestire e consultare una base dati. L’insegnamento svilupperà, tra gli altri, i concetti di formalizzazione e strutturazione dell’informazione e di interscambio dati tra diverse basi. Accanto a questa trattazione prevalentemente teorica troveranno largo spazio le esercitazioni: verrà affrontata la costruzione di una base dati secondo il formato UNIMARC. Bibliografia M. B. BALDACCI, Rappresentazione e ricerca delle informazioni. Come comunicare attraverso i sistemi informativi automatizzati, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1988; A. PETRUCCIANI, L’indicizzazione per soggetto, in Lineamenti di biblioteconomia, a cura di P. Geretto, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991, pp. 151-199; CDS-ISIS versione 3.0 per mini e microcomputer: manuale d’uso, traduzione italiana coordinata e rivista da G. DEL BIGIO per conto della DBA - Associazione per la Documentazione le Biblioteche e gli Archivi, Firenze, Titivillus, 1992; L. CORTI, Beni culturali: standards di rappresentazione, descrizione e vocabolario, Guida 2003-2004. Corsi di laurea 123 Modena, Panini, 1992; F. DELL’ORSO, Winisis: la nuova versione Windows di micro CDS/ISIS, in “Bollettino AIB”, 39 (1999), 1/2, pp. 117-123. Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer. II Modulo I linguaggi di marcatura: il progetto TEI (Text Encoding Initiative) Il modulo si propone di esaminare le modalità con cui i linguaggi “di marcatura” preparano un testo all’interpretazione e rappresentazione elettronica, in particolare verrà illustrato il progetto TEI (Text Encoding Initiative). Bibliografia G. P. LANDOW, Ipertesto. Il futuro della scrittura, a cura di B. BASSI, Bologna, Baskerville, copyr. 1993; E. VAN HERWIJNEN, Practical SGML, Boston-Dordrecht-London, Kluwer Academic Publisher, 1994, 2 ed. Per il progetto TEI si farà riferimento soprattutto ai materiali informativi presenti nel sito ufficiale all’indirizzo <http: //www.tei-c.org/>. Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer. Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in forma scritta. La prova del I modulo consisterà anche nella creazione di una base dati di almeno 4 campi, secondo il tracciato UNIMARC, utilizzando il programma CDS/ISIS. Modalità di frequenza. È richiesta la frequenza alle lezioni viste le modalità con cui vengono trattati i vari argomenti. Bibliografia di base Docente Marco Menato Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre MARCO MENATO, direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e della Biblioteca Statale di Trieste. Professore a contratto di Bibliografia nell’Università degli Studi di Venezia è autore di studi sulla tipografia italiana del cinquecento. Definizione e ambito del concetto di “bibliografia”. Introduzione alla bibliografia generale con particolare riguardo ai repertori sul libro antico. Istituzioni di storia della bibliografia. Bibliografia R. PENSATO, Corso di bibliografia, Milano, Editrice Bibliografica, 2000; A. SERRAI, Storia della bibliografia, Roma, Bulzoni, 1997, vol. 7°, p. 1-260. Modalità d’esame. esame scritto. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza alle lezioni. Seminari e altre attività integrative. È prevista la compilazione di una bibliografia da consegnare in fase d’esame. 124 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Bibliografia musicale Docente Francesco Passadore Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre FRANCESCO PASSADORE è docente di Storia ed estetica della musica presso il Conservatorio di musica “A. Pedrollo” di Vicenza e coordina con Franco Rossi l’attività editoriale e di ricerca bibliografica della Fondazione Levi di Venezia. Svolge attività di ricerca nel settore della bibliografia musicale e della storia della musica veneta; inoltre ha pubblicato repertori bibliografici, saggi e articoli su temi seicenteschi e ottocenteschi. Fra le pubblicazioni più recenti: La sottigliezza dell’intendimento. Catalogo tematico di Giovanni Legrenzi, Venezia, Edizioni Fondazione Levi, 2002 (il collaborazione con Franco Rossi); Luoghi pii, monache cantatrici e avvertimenti ai lettori: il mottetto a voce sola in area marciana dopo Monteverdi, in Barocco padano 1, Como, AMIS, 2002, pp. 347-359. Gli strumenti della ricerca musicologica Il corso intende fornire le conoscenze dei mezzi e delle tecniche per condurre una ricerca e progettare uno strumento bibliografico in ambito musicologico. Elementi di bibliografia musicale. I “giacimenti bibliografici” e gli istituti della bibliografia musicale in Italia e all’estero. Gli strumenti della bibliografia musicale: efficacia e strategie. Esercitazioni sulla conduzione di una ricerca e sull’utilizzo dei repertori bibliografico-musicali Bibliografia G. M. MERIZZI, La ricerca bibliografica nell’indagine storico-musicologica, Bologna, Clueb, 1996; N. TANGARI, Telematica e ricerca musicale: la rete INTERNET e i servizi di posta elettronica, «Le fonti musicali in Italia», VII, 1993, pp. 241-280; K. KEIL, Il RISM e la ricerca sulle fonti: un compito nazionale con coordinamento internazionale, «Fonti musicali italiane», I, 1996, pp. 201-213; C. PARMEGGIANI, La base-dati del sistema centrale Indice SBN, «Fonti musicali italiane», I, 1996, pp. 215-230; A. IANNE, Le risorse internet per la ricerca musicologica: strategie di ricerca e criteri di valutazione, «Fonti musicali italiane», VI, 2001, pp. 119-143; V. M. MARRANGI, Verso un thesaurus in materia di legislazione sui beni e le attività musicali: proposte di integrazione al TEsauro SEnato per l’Organizzazione dei documenti parlamentari, «Fonti musicali italiane», VI, 2001, pp. 145-159; Canoni bibliografici. Atti del convegno internazionale IAMLIASA. Perugia, 1-6 settembre 1996, a cura di L. SIRCH, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2001 (gli articoli concordati con il docente in riferimento agli specifici interessi degli studenti) Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali di studio saranno forniti dal docente nel corso delle lezioni. Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma orale. Ogni studente dovrà inoltre produrre un elaborato scritto, concordato con il docente, che sarà oggetto di discussione in sede d’esame. Nota Bene. Le lezioni si terranno presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia Guida 2003-2004. Corsi di laurea 125 Biblioteconomia Docente Riccardo Ridi Dipartimento di Studi storici sito web: http: //lettere2.unive.it/ridi e-mail: [email protected] I semestre RICCARDO RIDI, laureato in filosofia, ha lavorato dal 1988 al 1999 presso la Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 2000 è professore associato di biblioteconomia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dirige ESB Forum <http: //www.burioni.it/forum>, dedicato alle fonti informative elettroniche e coordina AIB-WEB <http: //www.aib.it>, il Web dell’Associazione Italiana Biblioteche. La sua bibliografia, completa e aggiornata, è disponibile in linea all’indirizzo del sito <http: //www.burioni.it/forum/ridi/biblio.htm>. I Modulo La ricerca di informazioni, in biblioteca e in Internet Verranno analizzati gli strumenti e le strategie fondamentali per la ricerca di informazioni, soprattutto ma non esclusivamente bibliografiche, in ambiente cartaceo ed elettronico, con particolare attenzione ai cataloghi bibliotecari elettronici (OPAC) e ai motori di ricerca web (search engines). II Modulo L’organizzazione della biblioteca Il modulo verterà sull’organizzazione dei vari servizi, interni e “al pubblico”, necessari per la vita di una moderna biblioteca (catalogazione, reference, gestione delle raccolte, prestito, misurazione e valutazione, automazione, deontologia). Modalità d’esame. Scritti Modalità di frequenza. La frequenza è raccomandata ma non obbligatoria. Nota Bene. All’indirizzo http: //lettere2.unive.it/ridi sono disponibili bibliografia, date e orari di lezioni, ricevimenti e seminari integrativi, materiali didattici e mailing list. Cartografia Docente e programma in via di definizione. Catalogazione bibliografica Convenzione con Fondazione Querini Stampalia Docente Chiara Simonato Rabitti Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre CHIARA SIMONATO RABITTI, laureata in Lingue e letterature straniere nel 1973 presso l’Università degli studi di Venezia. Da 1976 al 1990 ha prestato servizio presso l’Archivio storico delle arti con- 126 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia temporanee della Biennale di Venezia, occupandosi dell’automazione del catalogo. Presso la Fondazione Querini Stampalia dirige dal 1990 il servizio di catalogazione e dal 1998 è responsabile della Biblioteca. Cura ogni anno l’organizzazione (e dal 1992 la pubblicazione degli atti) dei Seminari Angela Vinay, dedicati a temi biblioteconomici di attualità, quali l’informatizzazione e l’economia delle biblioteche. La catalogazione è investita in questi anni dalle evidenti contraddizioni che accompagnano la trasformazione delle biblioteche sotto la spinta dello sviluppo tecnologico. Per gestire il passaggio servono nuovi strumenti e nuovi modelli. I Modulo Requisiti funzionali per record bibliografici Il modello FRBR: entità, attributi, relazioni Bibliografia IFLA, STUDY GROUP ON THE FUNCTIONAL REQUIREMENTS FOR BIBLIOGRAPHIC RECORDS, Requisiti funzionali per record bibliografici, Roma, ICCU, 2000 Propedeuticità. È consigliabile aver superato l’esame di Biblioteconomia II Modulo Descrizione e indicizzazione bibliografica La descrizione bibliografica (ISBD). Gli accessi formali (RICA). Gli accessi semantici (classi e soggetti) Bibliografia C. REVELLI, Il catalogo, Milano, Bibliografica, 1996 Modalità d’esame. Gli esami si svolgono in forma scritta presso la sede della Fondazione Querini Stampalia. Nota Bene. Ulteriori indicazioni bibliografiche complementari o alternative saranno fornite durante il corso. Ricevimento su appuntamento. Seminari e altre attività integrative. Alcune lezioni potranno essere sostituite o integrate da seminari Chimica dei supporti cartacei Docente Luciano De Nardo Dipartimento di Scienze ambientali I semestre Programma in via di definizione Civiltà musicale afro-americana: elementi di storia del jazz Docente Riccardo Scivales Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” II semestre RICCARDO SCIVALES è autore di varie pubblicazioni sul del pianoforte afroamericano. Numerosi suoi contributi sono apparsi in periodici specializzati quali “The Piano Stylist”, “Piano Today”, Guida 2003-2004. Corsi di laurea 127 “Jazz”, “Musica Jazz”, “Rassegna Veneta di Studi Musicali”, “Venezia Arti” e “Il Sismografo”. A contratto nell’Università dal 1999, ha curato cicli di programmi sul jazz per RAI-RadioTre. Pubblicazioni recenti: The Right Hand According To Tatum, Bedford Hills, NY, Ekay Music, 1998; The Soul of Blues, Stride & Swing Piano, Ekay Music, 2001; Jazz Styles for the Left Hand, Ekay Music, 2003; Dick Wellstood: The Art of Jazz and Blues Piano, London, Soliloquy Music, 2002; Salsa Piano Duets, Soliloquy Music, 2003; Esempi di dissonanza metrica nel pianismo di Charlie ed Eddie Palmieri, “Ring Shout”, 1, 2002. Calle 54 e i mille colori del Latin Jazz Attraverso la visione del film Calle 54 di Fernando Trueba e l’ascolto guidato del CD omonimo, il corso si propone di accostare gli studenti a varie espressioni del Latin Jazz e ad alcuni dei suoi protagonisti, come Paquito D’Rivera, Bebo e Chucho Valdés, Israel “Cachao” Lòpez, Tito Puente, Chico O’Farrill, Michel Camilo, Eliane Elìas e Chano Dòminguez. Ulteriori temi di approfondimento saranno le radici di questo genere musicale nel jazz e nella musica latinoamericana. Al fine di rendere più agevole la prova finale d’esame, il docente provvederà ad alcune periodiche verifiche scritte del profitto degli studenti. Bibliografia Appunti dalle lezioni, integrati da indicazioni biblio-discografiche fornite dal docente durante il corso. Codicologia Docente Paolo Eleuteri Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre PAOLO ELEUTERI, laureato a Roma nel 1976, dal 1982 al 1986 è stato borsista e ricercatore alla Freie Universität di Berlino; dal 1987 è professore di Codicologia a Venezia. I suoi interessi scientifici vertono principalmente sulla storia dei testi, la paleografia greca e la catalogazione dei manoscritti. Pubblicazioni recenti: I manoscritti greci della Biblioteca Palatina di Parma, Milano 1993; I Greci in Occidente, Venezia 1996; Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, III, Wien 1997 (assieme a E. Gamillscheg e D. Harlfinger). I Modulo Introduzione allo studio dei manoscritti. Saranno presentate e studiate le componenti materiali, gli aspetti testuali, storici e culturali del codice. Bibliografia A. PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, Roma, Carocci, 2001 (seconda edizione). Per puntuali chiarificazioni può essere utile la consultazione di M. MANIACI, Terminologia del libro manoscritto, Roma-Milano, Editrice Bibliografica, 1996 II Modulo La descrizione del manoscritto fra tradizione e innovazione Bibliografia Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura di V. JEMOLO, M. MORELLI, Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico, 1990 128 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Modalità d’esame. Il I modulo scritto, il secondo orale. Modalità di frequenza. Consigliata la frequenza. Conservazione del materiale librario e documentario Docente Tiziana Plebani Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre TIZIANA PLEBANI, laureata nel 1976, specializzata nel 1989 presso la Scuola speciali per bibliotecari di Padova, dal 1978 bibliotecaria presso la Biblioteca Nazionale Marciana e dal 1989 responsabile del settore conservazione e restauro. Si occupa di storia del libro e delle pratiche di lettura e scrittura. Tra le più recenti pubblicazioni: Dal regno delle polveri alla casa della memoria, in La conservazione dei beni culturali in Italia, Roma 2001; Il libro moderno: quell’oscuro oggetto di (non) desiderio, in Conservare il Novecento, Roma 2001; Mostre librarie e documentarie, in Obiettivo conservazione, Bologna 2002 Il corso consisterà in una parte teorica sulla storia della conservazione ed una pratica, che approfondirà la conoscenza dei materiali librari e documentari e sarà svolta soprattutto presso la Biblioteca Nazionale Marciana. Bibliografia L’esame verterà sugli argomenti trattati nel corso e sul materiale di documentazione che sarà distribuito a lezione. Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. Criminologia e diritto penale Docente Luigi Quintarelli Dipartimento di Scienze giuridiche sito web: www.quintarelli.xs3.com e-mail: avv. [email protected] I semestre LUIGI QUINTARELLI (Venezia 1957), avvocato penalista dal 1986, Cassazionista dal 1999, Magistrato on. penale 1989/1993, Consigl. Ordine Avv. 1996/2000, a contratto nell’Un. dal 1997. Tra le relazioni e lezioni: La difesa nei processi per reati sessuali; La legge sui delitti di usura; Gli infortuni sul lavoro; L’indagine sugli abusi sessuali; La tutela del detenuto; La legislazione penale sugli stranieri. Pubblicazioni: La ricerca della paternità mediante prove biologiche; Un nuovo codice per una nuova giustizia; n. 16 note a provvedimenti del distretto; Diritti dell’uomo e processo penale italiano; Principio di offensività e illecito disciplinare. Programma in via di definizione. Critica cinematografica Docente Michele Gottardi Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre Guida 2003-2004. Corsi di laurea 129 Per il curriculum del docente Michele Gottardi v. sopra Applicazione didattica del cinema. Il corso si propone di tracciare un percorso storico nella critica cinematografica, in particolare di quella italiana, e di iniziare lo studente, attraverso esercitazioni in aula, alla critica di film di prima visione. Origine e sviluppo della critica cinematografica italiana Storia della critica cinematografica in Europa e in Italia. Critici letterari e critici militanti. La critica nei quotidiani e nelle riviste specializzate dagli anni Trenta al secondo dopoguerra. Il panorama odierno. Esercitazioni di critica cinematografica obbligatorie su film in programmazione nelle sale. Bibliografia L. PELLIZZARI, Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica italiana, Roma, Bulzoni, 1999. Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare una scelta antologica (concordata direttamente col docente) tratta da D. BORDWELL, K. THOMPSON, Cinema come arte. Teoria e prassi del film, Il Castoro, Milano, 2003 Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso dopo quello di Applicazioni didattiche del cinema. Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta e comprende anche la critica su uno dei film oggetto delle esercitazioni. Solo per casi particolari, nonché per gli studenti del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova sarà orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di assenze giustificate da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa. Critica e teoria letteraria Docente Ilaria Crotti Dipartimento di Italianistica e filologia romanza I semestre ILARIA CROTTI, nell’ambito della letteratura italiana sette-novecentesca, si è occupata di problemi teorico-critici investenti le forme narrative, con specifica attenzione per aspetti concernenti la paraletteratura (genere poliziesco), la forma romanzo, la commedia, la librettistica e il giornalismo. Pubblicazioni recenti: Libro, Mondo, Teatro. Saggi goldoniani, Venezia, Marsilio, 2000; 1955: Goffredo Parise reporter a Parigi. Con due racconti, Padova, Il Poligrafo, 2002. Problemi generali di critica e teoria letteraria Bibliografia F. MUZZIOLI, Le teorie della critica letteraria, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994; M. LAVAGETTO (a cura di), Il testo letterario. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari, Laterza, 1999 (due saggi a scelta); E. BIAGINI, A. BRETTONI, P. ORVIETO, Teorie critiche del Novecento. Con antologia di testi, Roma, Carocci, 2001 (facoltativo; utile consultare per la sezione antologica); I. CALVINO, Lezioni americane, Milano, Garzanti, 1988 (facoltativo). Modalità d’esame. La prova scritta è riservata ai frequentanti. 130 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Critica musicale Docente Adriana Guarnieri Corazzol Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: helios.unive.it e-mail: [email protected] II semestre La critica musicale italiana negli anni Cinquanta e Sessanta Il corso di prefigge di introdurre gli studenti alla scrittura critica di argomento musicale attraverso l’esame, la discussione e la riproduzione personale di importanti modelli critici del periodo preso in considerazione. Bibliografia La bibliografia verrà fornita durante le lezioni. Propedeuticità. Si danno per acquisite alcune conoscenze musicali di base. Modalità d’esame. L’esame prevede una prova scritta e un’integrazione orale. Nota Bene. Nel corso del primo incontro verranno illustrati l’articolazione del modulo e il programma d’esame. Non sono previsti programmi alternativi. Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento Docente Angela Caracciolo Dipartimento di Italianistica e filologia romanza sito web: http: //lettere.unive.it e-mail: [email protected] I e II semestre ANGELA CARACCIOLO ARICÒ, professore associato nel settore di Filologia della letteratura italiana ha insegnato Letteratura umanistica nell’Università di Venezia dal 1991. Gli attuali interessi di ricerca sono rivolti ai seguenti temi: la letteratura italiana umanistico-rinascimentale, con particolare riferimento all’ambiente veneziano e aragonese; la cronachistica veneziana; il mito nella letteratura aragonese del sec. XV. Tra le sue pubblicazioni vi sono i seguenti volumi: Marin Sanudo il giovane, Le vite dei dogi (1474-1494), ed. critica, note e introd. a cura di A. Caracciolo Aricò, Padova, 1989 2000, voll. 2; L’“Arcadia” del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo, Roma, 1995; Il letterato tra miti e realtà del Nuovo Mondo: Venezia, il mondo iberico e l’Italia, Atti del Convegno C.N.R., Venezia, 21-2223 ottobre 1992, a cura di A. Caracciolo Aricò, Roma, 1994; A. Trevisan, Lettere sul Nuovo Mondo. Granada 1501, ed., introd. e note a cura di A. Caracciolo Aricò, Venezia, 1993. I Modulo - I semestre Società e cultura nell’Umanesimo e nel Rinascimento I modi di trasmissione del sapere, filologia e filosofia; dal manoscritto alle edizioni; il corredo iconografico dei libri; testo letterario e testo iconico; gli autori. Bibliografia E. GARIN, L’Umanesimo italiano, Bari, Laterza, 1990, i capp. I-IV; P.O. KRISTELLER, Quattro lezioni di filologia, Venezia, “Centro di Studi medievali e rinascimentali E. A. Ci- Guida 2003-2004. Corsi di laurea 131 cogna”, 2003, pp. 3-18, 43-68; A. CARACCIOLO, Lezioni di Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento. Iconografia e testi. Lezioni in rete o in cd-rom II Modulo - II semestre Le metamorfosi dell’immagine: l’io e il paesaggio Il corso vuole indagare all’interno della produzione letteraria e artististica tra Quattro e Cinquecento le mutazioni indotte dall’io nella percezione del reale. Bibliografia Testi: letture tratte da: F. COLONNA, Hypnerotomachia Poliphili, a cura di M. ARIANI, M. GABRIELE, Milano, Adelphi, 1998; J. SANNAZARO, Arcadia, a cura di F. ERSPARMER, Milano, Mursia, 1997; T. TASSO, Gerusalemme Liberata, a cura di L. CARETTI, Torino, Einaudi, 1971 Studi: M. GABRIELE, Il viaggio dell’anima, in F. COLONNA, op. cit., I, pp. IX-XXX; A. CARACCIOLO, Il canto di Ergasto, in L’Arcadia del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo, Roma, Bulzoni, 1995, pp. 11-38; B. BASILE, Poeta melancholicus. Tradizione classica e follia nell’ultimo Tasso, Pisa, 1984 Modalità d’esame. La prova d’esame per il I modulo si svolgerà attraverso un accertamento scritto. La prova d’esame per il II modulo si svolgerà oralmente. Modalità di frequenza. La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata. Seminari e altre attività integrative. I Seminario: Medioevo ed età contemporanea: La fortuna cinematografica del Medioevo e del Rinascimento. II Seminario: visita al ciclo pittorico di J. Tintoretto alla Scuola grande di San Rocco; al Museo Archeologico e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dialettologia italiana Docente Carla Marcato Dipartimento di Italianistica e filologia romanza sito web: web.uniud.it e-mail: [email protected] I semestre CARLA MARCATO, professore di Linguistica italiana all’Università di Udine, si occupa di dialettologia, etimologia, antroponimia e toponomastica, linguaggi gergali, in particolare linguaggi giovanili. Ha pubblicato tra l’altro il volume Friuli-Venezia Giulia (Laterza, 1999), Dialetto, dialetti e italiano (il Mulino, 2002), I dialetti italiani. Dizionario etimologico (Torino, 1998, con Manlio Cortelazzo), Dizionario di toponomastica (Utet, 1990, con G.B. Pellegrini e altri); ha curato con altri il volume I dialetti italiani. Storia, struttura, uso (Utet, 2002). Il corso si propone di esaminare la situazione linguistica dell’Italia odierna tra italiano e dialetto (varietà di italiano e varietà di dialetto), minoranze linguistiche, con uno sguardo alla storia linguistica dell’Italia e con attenzione per gli strumenti della ricerca dialettale. I Modulo L’Italia linguistica tra lingua e dialetti Repertorio linguistico italiano; varietà di italiano; varietà di dialetto; classificazione dialettale; strumenti per la ricerca. 132 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Bibliografia C. MARCATO, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, il Mulino, 2002 II Modulo Il veneto: storia, struttura, usi Storia linguistica del Veneto; situazione linguistica odierna; caratteri del veneto; rapporto tra italiano e veneto. Bibliografia C. MARCATO, Il Veneto, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso., a cura di M. CORTELAZZO e altri, Torino, Utet, 2002, pp. 296-328 Modalità d’esame. Esame scritto. Diplomatica Docente Marco Pozza Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] II semestre MARCO POZZA, nato a Mestre nel 1954, insegna Diplomatica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Venezia dal 1994. I suoi interessi scientifici riguardano in prevalenza la documentazione veneziana, il notariato e la cancelleria, la produzione statutaria comunale e le pattuizioni internazionali in età medievale. Fra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano Gli atti originali della cancelleria veneziana 1205-1227, Venezia 1996; I trattati con Bisanzio 1265-1285 (in collaborazione con G. Ravegnani), Venezia 1996; I trattati con Genova 1136-1251 (in collaborazione con M. Giordano), Roma 2000; Regesti delle pergamene di Santa Maria di Mogliano 997-1313, Mogliano 2000. Il corso si articola in due moduli: il primo, a carattere istituzionale, dedicato alla Diplomatica generale; il secondo, a carattere monografico, rivolto specificamente al tema sotto indicato. I Modulo La documentazione nell’Europa medievale Analisi degli aspetti formali della documentazione notarile e cancelleresca europea Bibliografia Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni. Per i non frequentanti: un buon manuale di Diplomatica (testo consigliato A. PRATESI, Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma, 1979 e successive edizioni). II Modulo Gli usi cronologici nei documenti medievali Analisi degli usi cronologici nella documentazione notarile e cancelleresca europea. Bibliografia Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni. Per i non frequentanti: un buon manuale di cronologia (testo consigliato A. CAPPELLI, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo, Hoepli, Milano, 1998) Guida 2003-2004. Corsi di laurea 133 Modalità d’esame. Lo studente dovrà dimostrare un’adeguata conoscenza dei principi generali della disciplina e degli argomenti trattati durante il corso, nonché una buona capacità di comprensione e commento dei testi. Modalità di frequenza. Considerato il carattere della disciplina, si consiglia un’assidua frequenza delle lezioni. Nota Bene. Si richiede un’adeguata conoscenza del latino. Seminari e altre attività integrative. Sono previsti un seminario e una visita guidata all’Archivio di Stato di Venezia, in date da stabilire. Diritto privato e di famiglia Docente Cristina Ceroni Dipartimento di Scienze giuridiche e-mail: [email protected] I e II semestre CRISTINA CERONI ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato presso la Facoltà di Economia dall’a. a. 1991 al 1996. Inoltre, dall’a. a. 1987 è titolare di Diritto Privato e di Famiglia nella formazione degli assistenti sociali, ora Corso di Laurea in Servizio Sociale. I propri studi si orientano prevalentemente ai problemi della tutela della persona fisica e a quelli riguardanti i rapporti giuridici familiari. È consulente in materia di adozioni per alcuni centri del territorio veneziano. Tra le pubblicazioni più recenti: La tutela civilistica del minore, in L’aiuto difficile, Milano, 1996. Attualmente sono in corso studi in materia di adozione internazionale, e sul consenso nelle relazioni familiari. In via di pubblicazione la monografia Scritti scelti di Giuseppe Franchi (a cura). La prima parte del corso è orientata a fornire nozioni prevalentemente generali quali il concetto e la struttura della norma giuridica, nonché i fondamentali principi presenti nel codice civile e alcune figure essenziali in esso contenute. La seconda parte del corso è specialistica, e riguarda l’evoluzione del gruppo familiare nell’attuale sistema giuridico italiano e le principali relazioni interpersonali che lo caratterizzano. I Modulo Diritto privato Il codice civile italiano: evoluzione, suddivisione e contenuto. Le situazioni soggettive rilevanti. I fatti e gli atti giuridici. I soggetti di diritto: le persone fisiche e le persone giuridiche. La rappresentanza. Le principali attività negoziali. Il contratto in generale: concetto e principi che lo regolano. Gli elementi del contratto. Principali vicende: la conclusione, lo scioglimento, le invalidità. L’illecito extracontrattuale. I beni giuridici. Cenni sulle successioni a causa di morte. Bibliografia G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed. Il programma sarà precisato nel dettaglio a inizio corso e depositato in copia in portineria ad uso degli studenti. Propedeuticità. Il I modulo “Diritto Privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia” II Modulo Diritto di famiglia 134 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Il matrimonio. La separazione e il divorzio. La mediazione familiare. La filiazione legittima. La filiazione naturale. La filiazione adottiva. La famiglia di fatto. Gli alimenti. L’intervento del giudice nella famiglia. Bibliografia G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed., parte sesta Propedeuticità. Il I modulo “Diritto privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia”. Modalità d’esame. orale. Modalità di frequenza. obbligatoria, un giorno alla settimana, tre ore di lezione. Nota Bene. La docente riceve, durante il corso, ogni giovedì mattina a palazzina Briati, in orario da definire a inizio lezioni. Seminari e altre attività integrative. Il modulo, per la sua specificità, prevede lo svolgimento delle tematiche indicate anche nella forma di incontri seminariali. Diritto pubblico Docente (I modulo) Francesco Morosini Dipartimento di Scienze giuridiche Docente (II modulo) Maurizio Cermel Dipartimento di Scienze giuridiche e-mail: [email protected] I semestre FRANCESCO MOROSINI si è laureato con 110 e lode presso l’Università di Padova. Principali pubblicazioni: “La vigilanza nel nuovo TU sulle banche e il credito” in “Diritto della banca e del mercato finanziario”; “Sulla natura giuridica delle fondazioni di origine bancaria” in “Le Regioni”; “Contratti bancari” in “Operazioni e servizi bancari”, Torino, (I ed.); “Commento alla legge elettorale della Repubblica federale di Yugoslavia” in AA. VV. “La transizione della democrazia di Serbia e Montenegro”, Venezia. MAURIZIO CERMEL è ricercatore confermato di Diritto costituzionale. Negli anni 90/91, 91/92, 92/93 titolare di un corso integrativo - Ordinamento degli enti locali - dell’insegnamento di Diritto Pubblico presso Scuola diretta a fini speciali per assistenti sociali di Venezia. Professore incaricato del corso di Istituzioni di Diritto Pubblico presso Facoltà di Economia dell’Università Cà Foscari dall’a. a. 97/98. L’orientamento attuale dei propri studi è rivolto, principalmente, al problema della partecipazione democratica dei cittadini all’esercizio della sovranità nelle istituzioni. Ha in corso di pubblicazione, presso la CEDAM, la seconda parte di una monografia su La democrazia nei partiti. È coordinatore di un gruppo di ricerca della "Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace", presso la quale ha curato la pubblicazione di un volume collettivo, La transizione alla democrazia di Serbia e Montenegro. La Costituzione della RFJ 1992-2002, Marsilio, Venezia, 2002. Partecipa alle attività del Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Diritti Umani, CIRDU. Il corso ha lo scopo di offrire agli studenti gli elementi di base per comprendere l’architettura costituzionale dell’ordinamento italiano. In ragione di ciò il corso medesimo si propone di analizzare la struttura ed il funzionamento degli Organi Costituzionali e della Pubblica amministrazione. I Modulo Corso di diritto pubblico Guida 2003-2004. Corsi di laurea 135 Il concetto di diritto e di norma; Le fonti del diritto; L’organizzazione costituzionale dello Stato italiano; La Corte costituzionale; La Pubblica amministrazione; L’integrazione europea. Bibliografia A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, 2002 (esclusi Introduzione e indice, p. 1-13 ed il cap. VI, p.119-179) per un totale di p. 416 II Modulo Le autonomie regionali e locali Il corso, dopo aver brevemente esaminato l’evoluzione del sistema delle autonomie locali e la difficile attuazione dell’ordinamento regionale previsto dalla Costituzione del 1948, si indirizzerà allo studio dell’ordinamento regionale dopo la riforma del 2001. Sarà quindi studiato l’ordinamento dei comuni e delle province, i rapporti di questi enti con le regioni e con l’amministrazione dello Stato. Bibliografia La bibliografia verrà fornita dal docente a inizio corso. Modalità d’esame. I modulo: un compito scritto ed un colloquio orale. Modalità di frequenza. I modulo: obbligatoria Economia e stato sociale Docente Maria Turchetto Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre MARIA TURCHETTO, laureata presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e diplomata presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa, ha seguito il corso di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stata ricercatrice presso il Seminario di Filosofia e si è occupata principalmente di epistemologia delle scienze sociali. Dal 1997 è ricercatrice presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dirige la rivista virtuale Intermarx (www.intermarx.com) e le collane “Althusseriana” e “Epistemologia” dell’editore Mimesis. Insieme a G. La Grassa e E. De Marchi è autrice dei volumi Per una teoria della società capitalistica, NIS 1994 e Oltre il fordismo, UNICOPLI 1999. L’insegnamento si propone di presentare le principali realizzazioni e istituzioni dello “Stato sociale” alla luce delle teorie economiche che le hanno ispirate e discusse. L’economia politica tra liberismo e interventismo Lo “Stato sociale” - ossia l’impegno dello Stato, oggi sancito dalle maggior parte delle Costituzioni come vera e propria obbligazione giuridica, a garantire ai cittadini sicurezza e benessere sociale - non è una creazione novecentesca. La sua nascita è coeva a quella dello Stato moderno e la sua formazione accompagna lo sviluppo dell’economia industriale. Le teorie economiche rappresentano un osservatorio privilegiato per comprendere le istanze sociali e le trasformazioni socioeconomiche che ne determinano i principi ispiratori, il funzionamento, l’assetto istituzionale. Il corso tratterà le principali correnti del pensiero economico sottolineando le indicazioni di politica economica e sociale che esse implicano 136 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia e si concluderà con una panoramica del dibattito contemporaneo sulla crisi dello Stato sociale. Bibliografia G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Laterza, 2003; J. K. GALBRAITH, Storia della economia, Bur, 2000. Alcuni brevi testi, oggetto di lettura e discussione, verranno forniti agli studenti durante le lezioni. Modalità d’esame. Esame orale. Seminari e altre attività integrative. Il corso sarà integrato da alcuni seminari espressamente dedicati alla storia e alle caratteristiche dello Stato sociale in Italia. Le date dei seminari verranno comunicate durante il corso. Educazione degli adulti Docente Ivana Maria Padoan Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze sito web: univirtual@it e-mail: [email protected] I semestre IVANA MARIA PADOAN è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze di Ca’ Foscari, Venezia. È linguista, psicologa e pedagogista. Ha insegnato a Padova, Teorie e tecniche della comunicazione e Metodi e tecniche del lavoro di gruppo, e inoltre insegna Pedagogia Sperimentale presso la SSIS del Veneto. Si occupa di epistemologia della formazione, di comunicazione e relazione, di ricerca educativa e didattica. Tra le sue pubblicazioni: La formazione personale, in AA. VV., Pensare la formazione (a cura di U. Margiotta), Armando 1998; traduzione e cura di Epistemologia della formazione di M. Fabre, Clueb 1999 (PUF 1994); L’agire comunicativo. Epistemologia e formazione, Armando 2000; Verso un’università professionale? in “Formazione e insegnamento”, Pensa Lecce n.1 2003. Vi è un ripensamento epistemologico e strategico nella problematica della formazione adulta. La riflessione è orientata alla ricerca dei rapporti tra le necessità delle conoscenze e delle azioni sociali e le epistemologie dei soggetti. La formazione personale Il corso presenta le epistemologie, le strategie, i contesti e le azioni della formazione adulta. Bibliografia Testo d’esame: D. DEMETRIO, Manuale di educazione degli adulti, Bari, Laterza, 2000. Per approfondimenti personali: R. DE MONTICELLI, La conoscenza personale, Milano, Guerini, 1998; M.C. BONINI, L’orientamento nell’educazione degli adulti. Analisi del contesto e prospettive di sviluppo, Milano, Angeli, 2003; D. DEMETRIO, A. ALBERICI, Istituzioni di educazioni degli adulti. Vol.1: Il metodo autobiografico. Milano, Guerini scientifica, 2002. Modalità d’esame. L’esame è orale fatto salvo ulteriori indicazioni istituzionali. Modalità di frequenza. Il corso si svolge in forma seminariale, con la partecipazione attiva degli studenti Nota Bene. Per i non frequentanti, il testo d’esame va integrato con un approfondimento da concordare con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il corso prevede tre testimonianze d’autore: - La formazione attraverso l’autobiografia; - Le differenze tra formazione adulta e formazione in età evolutiva; - L’analisi delle pratiche professionali Guida 2003-2004. Corsi di laurea 137 Egittologia Docente Emanuele Marcello Ciampini Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente II semestre E. M. CIAMPINI (Roma 1966), dott. di ricerca in Egittologia, special. in Archeologia Orientale presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha collaborazioni con la cattedra di Egittologia dello stesso ateneo; in servizio presso la Soprintendenza alle Antichità del Museo Egizio di Torino come Archeologo. Pubbl. recenti: Testi funerari del Medio Regno in contesto ‘anomalo’: il caso di formule su stele, in “VO” 10 (1966); I percorsi misteriosi di Rosetau in “VO” 11 (1998); Circa una rappresentazione di ippopotamo da Biblo in “RivStFen” 27 (1999); Il serpente, la Fenice e il tempo in “SMSR” 65 (n.s. 23) (1999); In stampa: Una camera funeraria del Medio Regno da Qaw el-.Kebir nel Museo Egizio di Torino (Cat. Gen. Del Museo Egizio di Torino); Gli obelischi iscritti romani (IPZS). Il corso si articola in due moduli: I - Elementi basilari per l’approccio alla cultura faraonica attraverso un percorso storico e tematico; II - Nozioni di lingua egizia per la lettura di un brano. I Modulo Introduzione all’Egitto Faraonico Introduzione alla civiltà egizia con particolare riferimento al quadro storico e archeologico; approfondimenti tematici su aspetti specifici della cultura faraonica. Bibliografia GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto; BAINES-MALEK, Atlante dell’Antico Egitto (ora disponibile nella versione inglese riveduta e ampliata) II Modulo Nozioni di Egiziano Classico (Medio Egiziano) Introduzione alla grammatica medio-egiziana per la lettura di un testo; analisi della letteratura egiziana antica. Bibliografia Lingua: DONADONI, Appunti di grammatica egiziana; GARDINER, Egyptian Grammar (integrazione) Letteratura: BRESCIANI, Letteratura e poesia nell’antico Egitto; LICHTHEIM, Ancient Egyptian Literature, voll. I-III Ulteriori indicazioni saranno fornite nel corso delle lezioni. Modalità d’esame. Il I modulo prevede una prova scritta comprendente cinque domande a risposta aperta e cinque a risposta multipla; il II modulo (orale) prevede la lettura del testo con traduzione e commento grammaticale, più una parte di letteratura. Modalità di frequenza. È vivamente consigliata la frequenza a entrambi i moduli. 138 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Elementi di acustica musicale Docente Francesco Rizzoli Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” II semestre FRANCESCO RIZZOLI ha già insegnato Elementi di Acustica presso il DUTARS nei passati anni accademici. Docente di Storia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio di Venezia, è anche professore a contratto di Fisica Generale II presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali (laurea in scienze dell’Informatica) di Ca’ Foscari. Liutista e chitarrista - impegnato in sedi concertistiche - è consulente nel settore della fisica acustica (una disciplina in cui si è formato, dopo aver conseguito la laurea in fisica nell’Università di Padova). Ha compiuto ricerche musicologiche sulla retorica musicale elisabettiana, esplorata su testi liutistici e sui metodi originali della chitarra barocca nonché sulle canzoni veneziane del ’700 di cui ha inciso 2 CD. Ha tradotto manuali di storia e pubblicato revisioni di musica antica nonché lavori a carattere tecnico. Preludio di matematica elementare; movimento, energia, forze ed altri principi fisici; sistemi vibranti; onde di traslazione; onde stazionarie; rifrazione, diffrazione, risonanza; pressione sonora "laudness" e potenza; definizione del decibel; stimolo e sensazione; le curve di isofonia; il tempo di riverberazione; elementi di acustica ambientale ed architettonica; il suono e la musica; definizione di intervallo musicale; la scala temperata equabile e quella pitagorica; l’evoluzione della musica occidentale dal punto di vista acustico. L’orecchio e l’ascolto: la legge 447 sull’inquinamento acustico; elementi di fonometria applicata; l’isolamento acustico e l’impiego dei materiali; l’amplificazione elettronica: microfono e casse acustiche: quale registrazione del suono? Bibliografia T. D. ROSSING, The Science of Sound, Addison Wesley Elementi di editing e pubblicazioni programmi di sala Docente Fabio Zanzotto Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” I semestre Introduzione alla comunicazione culturale: storia, tecniche e applicazioni Il corso, che fornisce elementi essenziali sia sul piano teorico che pratico, intende portare ad una relativa familiarità soprattutto con la comunicazione visiva, dalla rappresentazione elementare fino ai sistemi più complessi. Sono previste visite a studi di grafica e in altre sedi operative, ma anche incontri con rappresentanti dei diversi settori produttivi e di nuove tendenze stilistiche. Il programma dettagliato e la bibliografia verranno precisati successivamente. Nota Bene. Gli studenti che non possono frequentare sono pregati di contattare il docente all’inizio del corso. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 139 Elementi di etica della vita Docente Fabrizio Turoldo Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] II semestre FABRIZIO TUROLDO, dottore di ricerca in filosofia e poi assegnista, ha conseguito nel febbraio 2003 l’idoneità alla docenza come professore associato nell’area della Filosofia morale. Si è occupato del pensiero di Paul Ricoeur, a cui ha dedicato la monografia Verità del metodo. Indagini su Paul Ricoeur, Il Poligrafo, Padova, 2000 e del pensiero contemporaneo di orientamento metafisico, che costituisce l’oggetto del suo secondo libro Polemiche di metafisica. Quattro dibattiti su Dio, l’Essere e il Nulla, Cafoscarina, Venezia, 2001. È intervenuto spesso su temi di bioetica attraverso saggi, articoli e lezioni, i cui contenuti vengono ripresi e ricondotti ad un disegno organico nel volume Bioetica e reciprocità. Una nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003 (2a ed.). Elementi di bioetica applicata: aborto, eutanasia, sperimentazioni, ingegneria genetica e clonazione Il corso prenderà in esame, in modo analitico, le questioni sollevate dalle più recenti scoperte scientifiche e dalle nuove pratiche della biomedicina e, partendo sempre da specifici casi clinici, affronterà anche alcune questioni teoriche relative all’etica generale. Bibliografia Il testo fondamentale per l’esame è il seguente: F. TUROLDO, Bioetica e reciprocità. Una nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003 Il testo indicato sopra dovrà essere integrato con uno a scelta tra i seguenti volumi: L. PALAZZANI, Il concetto di persona tra bioetica e diritto, Giappichelli, Torino, 1996; F. VIOLA, Etica e metaetica dei diritti umani, Giappichelli, Torino, 2000; D. NERI, Eutanasia. Valori, scelte morali e dignità delle persone, Laterza, Roma-Bari, 1995; P. CATTORINI, M. REICHLIN, Bioetica della generazione, Sei, Torino, 1996; D. NERI, La bioetica in laboratorio, Laterza, Roma-Bari, 2001; R. DWORKIN, Il dominio della vita. Aborto, eutanasia e libertà individuale, Edizioni di Comunità, Milano, 1994; AA.VV, La bioetica. Questione civile e problemi teorici sottesi, Glossa, Milano, 1998; J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale, Einaudi, Torino, 2002; E. LECALDANO, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari, 1999; G. RUSSO, Bioetica fondamentale e generale, Sei, Torino, 1995; C. VIAFORA (a cura di), Quando morire? Bioetica e diritto nel dibattito sull’eutanasia, Gregoriana, Padova, 1996; P. CATTORINI, E. D’ORAZIO, V. POCAR (a cura di), Bioetiche in dialogo. La dignità della vita umana e l’autonomia degli individui, Zadig, Milano, 1999; J. RIFKIN, Il secolo biotech. Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era, Baldini & Castoldi, Milano, 2000; M. TALLACCHINI (a cura di), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell’ambiente, Vita e Pensiero, Milano, 1998; G. ANGELINI, La malattia, un tempo per volere. Saggio di filosofia morale, Vita e Pensiero, Milano, 2000; P. SINGER, Etica pratica, Liguori, Napoli, 1989; D. GRACIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993; H. JONAS, Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio di responsabilità, Einaudi, Torino, 1997 140 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Elementi di etnomusicologia Docente Giovanni Morelli Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: helios.unive.it e-mail: [email protected] I semestre GIOVANNI MORELLI, dirige l’Ist. Musica della Fond. Cini. Componente dei comm. scient.-direttivi della Fond. Levi, Arch. Nono, Ist. It. A. Vivaldi, Archivi Malipiero-Casella-Nino Rota-Togni- Respighi-Milloss, Ist. Petrassi, riv. “Musica e Storia” (Mulino), Com. celebr. di L. Dallapiccola, collana “Studi di musica veneta” (Olschki), Fondaz. Malipiero, Comit. Patrimonio/Memoria del Mediterraneo Roma, collane “Musica critica” (Marsilio) e “Drammaturgia musicale veneta” (Ricordi), riv. AAA/TAC Acoust.Arts & Artifacts - Technology Aesthetics Communication Pisa, ”Riv. It. di Musicologia” (1983-1993), coll. “St, della cult. pop. veneta”; è socio della Int. Soc. of Musicology, dell’Aduim, Amic-Archivi della mus. it. cont. Com. It. Mus. Unesco, e dell’Ist, Ven. di Sc. Lett. ed Arti Il corso proporrà una introduzione ai temi e ai metodi propri delle discipline etnomusicologiche e illustrerà le pertinenze dei campi di ricerca tassonomica, morfosintattica e “storica” sui quali s’attua la ricerca sulla musica di tradizione popolare, etnica o comunque in senso allargato “orale”. Attenzioni e disattenzioni riservate dalla cultura musicale occidentale alle cosiddette “altre musiche” Il corso sarà tripartito ed avrà luogo, in deroga al calendario ufficiale, in tre successive parti: una introduttiva che si svolgerà nella seconda settimana del mese di dicembre, una seconda, monografica, dedicata al tema del titolo, che si svolgerà nella seconda e terza settimana del mese di gennaio, ed una conclusiva che avrà luogo nell’ultima settimana di gennaio ed includerà la preparazione al e lo svolgimento del seminario annuale di studi etnomusicologici realizzato di concerto fra l’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini Scuola internazionale di Musicologia comparata (tale seminario avrà carattere di applicazione intensiva per complessive 20 ore di seduta seminariale e si terrà presso la succitata Scuola di Musicologia comparata all’Isola di San Giorgio, Fondazione Giorgio Cini). I calendari dettagliati verranno forniti all’inizio del ciclo delle lezioni, a dicembre. Le lezioni introduttive tratteranno anche, in gran parte, della problematica unità della disciplina e delle procedure d’unificazione in specie grazie agli interventi dei processi sociali di conservazione, recupero, revival, interpretazioni politiche, trascrizione, opposti ai processi storici e sociali di disgregazione e omologazione. Bibliografia AGAMENNONE, FACCI, GIANNATTASIO, GIURIATI, Grammatica della musica etnica, Roma, Bulzoni, 1991 Propedeuticità. È consigliata la lettura preliminare della succitata Grammatica della musica etnica. Modalità d’esame. Una prova scritta relativa alle parti introduttive e al corso monografico, più una relazione descrittiva dei lavori del seminario internazionale di studi alla Fond. Cini. La valutazione comprenderà una media dei risultati delle due prove scritte integrate Guida 2003-2004. Corsi di laurea 141 da una comunicazione orale durante l’appello. Modalità di frequenza. Obbligatoria, con registro di presenza per le attività del seminario conclusivo. Nota Bene. Ad ogni lezione del corso, in specie nelle sezioni introduttive, verrà fornito un breve testo che sintetizza il contenuto della lezione e che lo studente dovrà annotare volta a volta. Seminari e altre attività integrative. Le annotazioni al corso e gli appunti riordinati verranno conservati in una cartella personalizzata a prova dello svolgimento del attività di studio previste per l’ottenimento dei 4 cfu del modulo. Tale cartella dovrà essere consegnata al manager didattico Paola Marchese al termine del corso. Elementi di filmologia Docente Fabrizio Borin Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: helios.unive.it e-mail: [email protected] I semestre Introduzione al discorso critico sul film. Zelig di Woody Allen Bibliografia La bibliografia di riferimento sarà fornita all’inizio delle lezioni. Modalità d’esame. La prova d’esame avverrà in forma scritta. Le modalità saranno comunicate alla presentazione del corso. Elementi di informatica Docente Carlo Gradenigo Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente sito web: http: //lettere2.unive.it/grade/eleinfo/ e-mail: [email protected] I semestre Elementi di informatica Introduzione: il concetto di informazione, la codifica dei dati, la trasmissione dell’informazione. Strutture hardware: l’esecutore, la memoria, le memorie di massa, l’interfaccia di ingresso e uscita, le principali periferiche, la connettività, le reti locali e geografiche. Strutture software: il sistema operativo, la gestione dei processi, la gestione della memoria, il file system, il software di rete. Strutture dati: le basi di dati, relazioni, vincoli di integrità, algebra relazionale, linguaggio SQL. Bibliografia D. SCIUTO, G. BUONANNO, W. FORNACIARI, L. MARI, Introduzione ai sistemi informatici, McGraw-Hill, 2003 Modalità d’esame. Consisterà in una prova scritta sugli argomenti svolti a lezione. 142 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Elementi di informatica (Applicazioni di informaticA alle arti della musica e dello spettacolo) Docente Franco Rossi Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] FRANCO ROSSI è insegnante di Storia della musica presso il Conservatorio «C. Pollini» di Padova; dal 1983 è direttore della biblioteca della Fondazione Levi di Venezia; dal 1990 è responsabile dell’archivio storico del Teatro La Fenice. Si occupa di problemi archivistici e bibliografici e del riutilizzo di questo materiale con l’uso dell’informatica. Negli ultimi anni ha realizzato i CD-ROM: La Fenice: un secolo di Libretti d’opera 1792-1891, Roma, 1999; Baldassare Galuppi e il Mondo della Luna, Padova, 2003 Il corso intende condurre alla definizione e alla creazione di una piccola banca dati realizzata con il programma dell’Unesco ISIS per Windows, alla realizzazione di alcuni formati di visualizzazione e alla creazione di una interfaccia per la consultazione con i browser Realizzazione di un archivio e interfaccia Web Bibliografia CDS-ISIS for Windows, Unesco, 1998, manuale allegato al programma e che può essere gratuitamente scaricato dal sito www.dba.it. Ulteriori indicazioni saranno fornite nell’ambito del corso Modalità d’esame. L’esame verterà sulla creazione e sull’analisi di un piccolo archivio realizzato dal candidato con questo programma. Elementi di regia teatrale Docente Elisabetta Brusa Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” I e II semestre ELISABETTA BRUSA, laureata in Lingue e Letterature Straniere. all’Università di Ca’Foscari, ha frequentato, in seguito, come borsista. l’Instituto de Bellas Artes a Città del Messico e l’Institut d’Etudes Théatrales a Parigi, dove ha seguito il lavoro di Ariane Mnouchkine e Peter Brook. È stata assistente alla regia presso il Teatro La Fenice di Venezia. Firma oggi regie di prosa, lirica, musica contemporanea, in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Egitto, Corea del Sud). Nel 1995 ha ricevuto dall’Università di Ca’ Foscari il riconoscimento di Cafoscarino dell’anno. Confronto e rifiuto nella tragedia greca e nel teatro moderno occidentale Confronto e rifiuto nella tragedia greca. Atene, città che accoglie, è culla di civiltà. Tebe, che rifiuta il diverso, è città che muore. Non esiste cultura che non sia il frutto di continue mediazioni. Il teatro moderno occidentale ha scoperto le grandi tradizioni classiche dell’Oriente. Lezioni teoriche insieme a lezioni di pratica teatrale Bibliografia Mi riservo di produrre una bibliografia in seguito al tipo di studenti frequentanti. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 143 Elementi di retorica Docente Gian Carlo Alessio Dipartimento di Italianistica e filologia romanza sito web: lettere2.unive.it/alessio e-mail: [email protected] I semestre La cultura occidentale ha sempre cercato di scoprire, codificare e trasmettere le regole per parlare e scrivere bene, per vincere e convincere, in modo da trasformare la voce e la penna in armi potenti. Il corso offre un profilo storico e metodologico della retorica (dall’antichità ai giorni nostri) Elementi di retorica Una definizione di retorica: retorica e logica; retorica e poetica; articolazione e strumenti dell’arte retorica. Profilo di storia della retorica (con letture dei testi fondamentali): I fondamenti; la retorica nel Medioevo; la retorica tra Cinque e Settecento; crisi e morte della retorica; il ritorno della retorica (retorica e semiotica); Esercizi: la retorica e il testo letterario; la retorica e il testo iconico (in collaborazione con l’insegnamento di Civiltà e cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento); la retorica e la comunicazione oggi. Bibliografia P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, La Scuola, Brescia 1983, pp. 18-151 Studenti non frequentanti: P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, Brescia, La Scuola, 1983, pp. 18-76; C. MARAZZINI, Il perfetto parlare. La retorica in Italia da Dante a Internet, Roma, Carocci, 2001, pp. 1-101 e 199-262. Modalità d’esame. L’esame consiste in una prova scritta (scritta o orale a scelta dello studente nella sessione di recupero). Modalità di frequenza. Non obbligatoria ma consigliata. Elementi di scenografia e scenotecnica Docente Maria Ida Biggi Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre Storia della scenografia Definizione dei termini e degli strumenti per una storia della scenografia. Fonti per lo studio della scenografia e tecniche di catalogazione e classificazione del materiale iconografico documentario di allestimenti scenici in ambito storico e contemporaneo. Sono previsti stages applicativi della catalogazione proposta. Bibliografia M. VIALE FERRERO, Luogo teatrale e spazio scenico in “Storia dell’Opera italiana”, II parte, tomo V, “I Sistemi”, L. BIANCONI, G. PESTELLI (a cura di), Torino, EdT, 1988, pp.3122; F. MANCINI, L’evoluzione dello spazio scenico, Bari, Dedalo, 1975; F. PERRELLI, Storia 144 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Roma, Carocci, 2002; S. SINISI, I. INNAMORAStoria del teatro: Lo spazio scenico dai greci alle avanguardie, Milano, Bruno Mondadori, 2003. Nota Bene. La docente riceve gli studenti dopo le lezioni e può essere contattata per posta elettronica all’indirizzo: [email protected]. TI, Elementi di storia degli strumenti musicali Docente Angelo Zaniol Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: http: //www.unive.it e-mail: [email protected] I semestre ANGELO ZANIOL è stato per molti anni docente di lingua francese presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ca’ Foscari. Contemporaneamente si è dedicato anche a studi di musicologia e organologia, entrando poi a far parte del Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”, sezione Musica. Il corso si propone di fornire agli studenti una chiara visione della tipologia, del processo evolutivo e delle peculiarità foniche dei principali strumenti musicali della tradizione colta europea, con particolare riferimento a quelli dei secoli XVI-XVIII. Bibliografia Testi di riferimento: A. BAINES (a cura di), Storia degli strumenti musicali, Introduzione, traduzione e note di F. GUIZZI, Milano, Rizzoli, 1995; A. BUCHNER (a cura di), Enciclopedia degli strumenti musicali, La Spezia, Fratelli Melita Editori, 1990. Altre indicazioni bibliografiche sui diversi tipi di strumenti saranno fornite dal docente durante il corso, in funzione degli interessi particolari di ogni studente. Modalità d’esame. L’esame consta di un questionario scritto, riguardante gli argomenti approfonditi durante il corso, e di una prova orale riguardante le letture assegnate ad ogni studente. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente raccomandata. Contattare tempestivamente il docente in caso di impedimento. Nota bene. Il docente è contattabile via email, all’indirizzo: [email protected] oppure 041/234.97.43. Elementi di storia dei generi teatrali popolari Docente Roberto Cuppone Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre ROBERTO CUPPONE, laurea, dottorato e postdottorato in Discipline dello Spettacolo, si occupa di commedia dell’arte; ha partecipato e diretto spettacoli con Losey, Nanni, Scaparro, Marcucci, De Bosio, Costa, Boso, Soleri, Merisi, Micol, Maag, Foà, Degli Esposti; premio Teatro Goldoni 1981, come Brighella; lezioni internazionali a Parigi, Budapest, Londra, Marilia; ha scritto venticinque commedie rappresentate e i libri Teatri, città, Venezia 1991, L’invenzione della commedia dell’arte, Torino 1998, CDA, sogno romantico. Il mito della commedia dell’arte nell’Ottocento francese, Roma 2000; il Commento alla Cameriera brillante di Goldoni, Venezia 2002, Ed. Nazionale; la riedizione di Strampalata in rosablu ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di Palmieri, Pesaro 2003. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 145 I canovacci di Goldoni Inizio e fine carriera per Goldoni si congiungono nel segno di una scrittura spesso negata, quella “a soggetto”: lo studio di ciò che ci rimane dei suoi canovacci, scritti dapprima per la compagnia Sacchi, quindi scritti o riscritti per la Comédie Italienne, ci avvia alla riscoperta di un repertorio europeo “dell’arte” e di un processo secolare di “reinvenzione” del genere che arriverà, fra l’altro, con Eugenio Ferdinando Palmieri, a sognare la trama goldoniana “perfetta”. Il corso, nella sua parte generale, illustrerà, con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i fondamenti storici della commedia dell’arte, b) la “fisiologia” della maschera, c) alcuni caratteri della scrittura “a soggetto”, a partire da tre canovacci goldoniani: La bague magique, Gli accidenti, La maschera; nella parte pratica condurrà una esercitazione su Strampalata in rosablu ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di E. F. Palmieri. Bibliografia L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto un ulteriore testo di approfondimento. Elementi di storia del cinema del Vicino ed Estremo Oriente Docente Marco Dalla Gassa Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre MARCO DALLA GASSA ha indirizzato, negli ultimi anni, i propri interessi scientifici verso due diverse aree di ricerca. In primo luogo si è occupato di cinematografie asiatiche, prima in collaborazione con la cattedra di “Storia e critica del cinema” della Facoltà di Lettere Moderne dell’Università di Torino, poi pubblicando diversi saggi e articoli e curando le monografie di Abbas Kiarostami (Recco, 2001) e Zhang Yimou (Recco, 2003). In secondo luogo, come coordinatore dell’“Archivio Filmografico sui Minori” del Centro Nazionale di Documentazione ed Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha studiato la rappresentazione dei minori in campo audiovisivo. È inoltre docente di cinema per l’A.i.a.c.e. (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di Torino. Il cinema asiatico contemporaneo tra eccessi dell’immagine e vuoti di rappresentazione Il corso intende fornire alcune linee di storia del cinema delle principali cinematografie orientali (Iran, India, Taiwan, Hong Kong, Giappone, Corea, Cina) e tracciare, nel corso delle ultime lezioni, modalità e stili di rappresentazione di alcuni importanti cineasti asiatici contemporanei depositari di visioni antitetiche della settima arte. Cinema come violenza dell’immagine o come sobrietà figurativa, cinema come affabulazione o come stasi narrativa, cinema come creazione dell’immaginario o registrazione dell’esistente. Bibliografia G. P. BRUNETTA (a cura di), Storia del cinema mondiale. Americhe, Africa, Asia, Australia, tomo IV, Torino, Einaudi, 2001 (saggi relativi alle cinematografie affrontate a lezione). Altri riferimenti bibliografici relativi all’argomento monografico saranno indicati nel corso delle prime lezioni 146 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Per la preparazione dell’esame è necessaria la visione diretta di alcune significative pellicole della storia del cinema asiatico. Parallelamente al corso verranno pertanto organizzate delle proiezioni di film a cadenza settimanale alle quali gli studenti sono tenuti a partecipare. Il calendario delle proiezioni sarà presentato e illustrato dal docente all’inizio delle lezioni. Modalità d’esame. La preparazione del corso sarà valutata attraverso una prova scritta e, eventualmente, attraverso un colloquio orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Gli studenti che, per comprovato motivo, non possono frequentare il corso dovranno concordare con il docente uno o più testi di approfondimento. Elementi di Storia del disegno, dell’incisione e della grafica Docente responsabile Augusto Gentili Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” contratto integrativo di Elementi di Storia del disegno dell’incisione e della grafica: Agnese Chiari Moretto Wiel I semestre Per il curriculum del docente Augusto Gentili v. oltre Storia dell’arte moderna. Per il curriculum della docente Agnese Chiari Moretto Wiel v. oltre Storia del disegno, dell’incisione e della grafica. Problemi di grafica tizianesca Il corso mira ad analizzare la produzione grafica legata al nome di Tiziano, nel suo duplice aspetto disegnativo e incisorio, alla luce dei piu` recenti contributi critici. Al fine di raggiungere una ricostruzione sistematica del corpus del maestro in questo particolare settore della sua arte, saranno presi in considerazione disegni e stampe, studiandoli sia nei loro molteplici aspetti tecnici e stilistici, che nel loro rapporto con la produzione pittorica. Bibliografia M. A. CHIARI MORETTO WIEL, Per un catalogo ragionato dei disegni di Tiziano, in “Saggi e Memorie di Storia dell’Arte”, 16, 1988, pp. 21; 99, 211-271; M. A. CHIARI MORETTO WIEL, Tiziano. Corpus dei disegni autografi, Milano 1989; K. OBERHUBER, Le message de Giorgione et du jeune Titien dessinateurs, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 483-502 e schede n. 89, 94, 97-104, 130-132; W. R. REARICK, Titien: la fortune du dessinateur, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 609-614; W. R. REARICK, Titien, la maturite et le derniers annees. Dessins et gravures, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 615-620, nn. 205-211; pp. 622-628, nn. 215-221; /630-638, nn. 225-234; B. L. BROWN, in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Durer, Tiziano, catalogo della mostra, Milano 1999, pp. 254-255, 460463, 484-485; W. R. REARICK, Il disegno veneziano del Cinquecento, Milano 2001, pp. 3144, 50-54, 59-69, 76-83, 91, 96-98, 100-105, 112-115, 139-145. Propedeuticità. Per sostenere l’esame gli studenti dovranno aver già superato quello di Storia del disegno, dell’incisione e della grafica. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 147 Elementi di storia del teatro Docente Carmelo Alberti Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: helios.unive.it e-mail: [email protected] I semestre CARMELO ALBERTI insegna Discipline dello spettacolo (L-Art/05) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi studi riguardano le forme della scena moderna e contemporanea, a partire dalle vicende della teatralità veneziana. Tra gli studi recenti un volume di commedie di C. Goldoni (Roma, Salerno, 2001); L’invenzione del teatro, e Teatro, musica e stagione teatrale, in Storia di Venezia (Roma, Enciclopedia Italiana, 1997, 2002); ha curato tre volumi della collana Teatro nel Veneto (Milano, Motta, 2001-2003). È direttore dell’Istituto per la ricerca teatrale della Casa di Goldoni; è direttore della collana “La fenice dei teatri” (Bulzoni); è componente del comitato scientifico dell’ediz. naz. delle opere di Goldoni; collabora alle riviste «Ariel», «Venezia Arti», «Drammaturgia». L’obiettivo del corso è volto a trasmettere le nozioni basilari della storia del teatro, organizzandole lungo un’asse di sviluppo privilegiata, che per quest’anno è individuata nel fenomeno della “tradizione”. L’invenzione della tradizione scenica nell’età moderna e contemporanea Dall’idea di classico al concetto barocco, dal teatro della ragione all’età delle crisi. Bibliografia Il docente consiglierà testi o sezione di testi funzionali agli argomenti trattati durante il corso, che fanno riferimento a studi generali e monografici. Modalità d’esame. Gli elaborati di ricerca e le esercitazioni scritte, svolti durante il corso, sono parte integrante dell’esame; pertanto, è necessario che siano consegnati al docente almeno una settimana prima della prova finale. Modalità di frequenza. Frequenza obbligatoria. Nota Bene. Il corso prevede la partecipazione degli studenti, attraverso la stesura di elaborati e di esercitazioni in aula. Elementi di storia del teatro e dello spettacolo Docente Antonio Attisani Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre ANTONIO ATTISANI è approdato all’insegnamento dopo avere dedicato un quarto del secolo scorso alla militanza teatrale, prima come attore, poi come saggista, critico e direttore artistico. Suoi attuali interessi di ricerca sono la sperimentazione teatrale internazionale, le politiche culturali, i rapporti tra arti sceniche dell’Oriente e dell’Occidente (in particolare il caso del lhamo tibetano). Tra le sue pubblicazioni: Teatro come differenza (1978 e 1988), Enciclopedia del teatro del Novecento (1980), Fiabe teatrali del Tibet (1996), Oltre la scena occidente (1999), L’invenzione del teatro (2003). Antonin Artaud, ovvero il teatro e l’attore tra Lettere e Filosofia 148 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia La figura di Artaud è al centro di una rivalutazione che riguarda non solo il suo pensiero sul teatro, ma più in generale i rapporti tra arte e vita (e poesia e clinica) al tempo della fine dell’umanesimo. Il corso tenta di inquadrare la questione con riferimento a un’aggiornata bibliografia internazionale. Bibliografia C. DUMOULIÈ, Antonin Artaud, Costa & Nolan; P. THEVENIN, Artaud, ce Désésperé qui vous parle, Seuil; e altri materiali approntati dal docente. Parte integrante del corso è un programma di proiezioni e ascolti, i cui orari, per esigenze tecniche, potranno variare rispetto a quelli delle lezioni (p. e. il martedì mattino). Nota Bene. On Antonin Artaud is currently concentrated a wide range of international studies, concerning his theatrical activity, the relation between art and life (and poetic, and clinic) at the end of humanism. Elementi di storia del teatro musicale Docente Annibale Enrico Cetrangolo Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: http: //helios.unive.it/~imla/ e-mail: [email protected] I semestre ANNIBALE ENRICO CETRANGOLO, dirigendo complessi di musica antica ha presentato quasi tutti i melodrammi del primo Settecento. Durante Celebrazione della Nascita dell’Opera, fu scelto per dirigere l’Euridice di Peri a Firenze. Registrò per numerose case discografiche e per le emittenti di molti paesi musiche in prima mondiale. Fu docente al Teatro Colón, diverse Università e Conservatori italiani. Dirige l’Istituto per lo studio della Musica Latinoamericana. Organizzò diversi convegni musicologici. Pubblicò per Liviana e Olschki. Collabora con il Grove’s Dictionnary e l’Utet. Ricevette il Diploma al Mérito della Fondazione Konex 1999 per la Musica Classica Argentina come ‘uno dei cinque migliori musicologi dell’ultima decade’. Diresse il Programma “European Musical Heritage and Migration” dell’UE Si studia la migrazione dell’opera italiana all’estero e le risposte locali attraverso forme alternative di teatro musicale. Nell’Ottocento, nelle Americhe, con la nascita degli stati liberali, il teatro musicale avrà nuovi importanti sviluppi con l’arrivo di un nuovo pubblico grazie alle migrazioni del proletariato italiano. L’opera allora sarà legata all’idea di nazione, sia quella lontana, sia quella in formazione. La diffusione del repertorio operistico grazie alla nascita e sviluppo di nuove tecnologie riproduttive di suoni e immagini (cinema, fonografo e radio) permise al fenomeno un’assoluta trasversalità in tutte le classi sociali. Queste problematiche di un genere così legato al potere – dalla protezione della monarchia assoluta alla libertà mercantilistica - sono studiate attraverso lo spoglio di testi e di periodici dell’epoca. Si potenziano collaborazioni con gruppi di studenti d’Argentina, Uruguay e Spagna: i materiali dello spoglio contribuiscono alla formazione di una Data base in formato Access tra i gruppi IMLA di Ca’ Foscari, dell’Università di Buenos Aires, dell’Università di Montevideo, del Teatro Liceu di Barcellona e del giornale in rete Mundoclasico (Spagna). Questi lavori fanno parte del programma “European Musical Heritage and Migration II” coordinato da A. Cetrangolo. Si prevede l’organizzazione di una mostra itinerante con i materiali grafici, audio e filmici raccolti. Si favoriranno aspetti pratici e d’ascolto attivo Guida 2003-2004. Corsi di laurea 149 con presenza a prove e spettacoli operistici. Si prevede l’attivazione di un seminario, destinato allo studio della letto - scrittura musicale di base e alla pratica organizzazione di spettacoli di teatro musicale. Il seminario è continuazione del laboratorio sviluppato durante il 2003 che ha permesso la messa in scena di parti dell’“Orfeo ed Euridice” di Gluck con studenti del TARS (con l’attivazione di un coro, gruppo di solisti di canto, strumentisti, ballo e scenografie). Opera e antiopera. Altre forme di teatro musicale. Il modello degli italiani e la risposta degli oltremontani. Modelli culturale e identificazioni nazionali in lotta. Opera e inganno, artificio, virilità. L’identità: il recitativo? I diritti della musica e i diritti del dramma. Peri, Gluck, Wagner. I lavoratori dell’opera: il cantante, lo scenografo, allora e oggi. Opera è la divulgazione. La musica popolare. L’opera di chi non va al teatro Opera e periodici, opera e cinema, opera e radio. Opera e nazione. Verdi e Wagner. I riflessi in America Latina. Opera e potere. Mitologia e corte. Storia e propaganda nell’opera. Opera e mercato. L’impresario. Opera seria e opera buffa. Opera, illuminismo e progresso. Opera e reazione. Immobilità dell’opera, dinamismo del teatro. La parola controllata. Il librettista. Opera e l’emigrazione degli italiani nelle America tra 1880 e 1920. Tra futuro e nostalgia. Opera e la creazione della nazione in Argentina, Uruguay e in altri paesi dell’America Latina. Opera e cinema nella reazione nazionalista del 1917. Bibliografia Storia dell’opera italiana, a cura di L. BIANCONI e G. PESTELLI, vol. 4, 5 e 6, Torino, 1987, 1988; Il teatro dei due mondi, coordinato da A. E. CETRANGOLO, Padova, 2000; Musica in Scena. Storia dello Spettacolo Musicale, diretta da A. BASSO, Torino, 1996; Data base elaborato dagli stessi studenti e pubblicato nella pag. web dell’IMLA; libretti d’opera vari; periodici ottocenteschi conservati in fondi veneziani e no. Elementi di storia della danza e del mimo insegnamento “E. Olivieri Respighi” Docente Stefano Tomassini Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre STEFANO TOMASSINI (1966), di formazione umanistica, tra Parma Torino Londra e Oxford (Vaciago’s Fellow), ha fornito, in edizione critica, la pubblicazione del libretto del ballo Prometeo di Salvatore Viganò (LegendA, Torino 1999, premio «Marino Moretti»). In ambito novecentesco ha scritto una monografia sul danzatore e coreografo romano Enzo Cosimi (Zona, Arezzo 2002), e ha raccolto in antologia parte degli scritti coreosofici di Aurel Milloss (Olschki, Firenze 2003). Ha cercato, inoltre, di ricostruire la genealogia letteraria di una metafora di lunga durata, nella tradizione occidentale: «la peste del teatro»; nonché, la ricezione italiana della teoresi teatrale di Mejerchol’d. Svolge attività di critico di danza per «Libertà». “Raccontare è come ballare”: la danza nel tempo lungo della Storia In vista della specializzazione la danza in Occidente è considerata sotto l’aspetto teorico, storico e più in generale di cultura, restaurando e mettendo in prospettiva, nella prima 150 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia parte del corso, il contributo dei suoi maggiori esponenti dalla rinascenza umanistica al postmoderno. Bibliografia W. SORELL, Storia della danza. Arte, cultura, società (1981), Il Mulino, Bologna, 1994 A. MILLOSS, Coreosofia. Scritti sulla danza, Olschki, Firenze, 2003 Modalità d’esame. L’esame finale sarà preceduto da dialoghi con il docente, letture, ricerche personali e brevi elaborati che ne ridurranno la portata a valutazione complessiva del lavoro già svolto dallo studente. Nota Bene. Agli studenti che avessero difficoltà a seguire il corso con regolarità (e impegnati per esempio nella compilazione delle tesi di laurea) è consentito di sostenere un esame su temi e testi concordati Elementi di storia della drammaturgia antica e classica Docente Martina Treu Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” I semestre MARTINA TREU, cultore di Storia del Teatro Greco e Latino presso l’Università di Pavia, è stata relatrice di corsi d’aggiornamento, lezioni, incontri, convegni e seminari internazionali. Ha collaborato con vari teatri (curando pubblicazioni e svolgendo mansioni di segreteria scientifica e P. R per l’Olimpico di Vicenza, l’INDA di Siracusa, l’Eliseo di Roma, il Piccolo di Milano, il Theatre des Italiens di Parigi) e con Teatridithalia alla drammaturgia dell’Orestiade di Eschilo-Pasolini. Ha pubblicato studi sulla commedia aristofanea (fra i quali Undici cori comici. Aggressività, derisione e tecniche drammatiche in Aristofane, Università di Genova, 1999) e sugli allestimenti, rivisitazioni o riscritture recenti delle tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide. Generi drammatici, contaminazioni e parodie Durante il corso si prenderanno in esame esempi di contaminazioni e parodie tra generi drammatici (tragedia, commedia, dramma satiresco), con l’ausilio di testi in traduzione e riprese video di spettacoli classici. Bibliografia La bibliografia verrà fornita all’inizio del corso. Nota Bene. Orario di ricevimento prima e dopo le lezioni Elementi di storia della grafica, della grafica pubblicitaria, del fumetto e dei cartoons Docente Daniela Rossi Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre DANIELA ROSSI si è laureata in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Venezia, approfondendo l’arte contemporanea e in particolare le sue applicazioni al mondo della pubblicità e della comunicazione. Si è occupata di comunicazione all’interno di una primaria compagnia di assicura- Guida 2003-2004. Corsi di laurea 151 zioni maturando significative esperienze di coordinamento delle campagne pubblicitarie nazionali e pianificando iniziative di comunicazione commerciale per la rete di vendita; ha curato anche ricerche iconografiche relative all’attività dei cartellonisti italiani del primo Novecento. È consulente presso un’agenzia di pubblicità dove ha ricoperto il ruolo di “account” e ha collaborato con il responsabile dell’area marketing nella gestione di budget e nella stesura di piani di comunicazione. Il corso, approfondirà le linee storiche dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione pubblicitaria in Italia e proporrà un’attività di laboratorio “grafico-creativo” finalizzata alla creazione di una campagna stampa. Bibliografia D. ROSSI, Il messaggio pubblicitario italiano del Novecento, CEDAM, Padova, 2003. Tutti i riferimenti bibliografici relativi al tema del corso verranno forniti direttamente dal docente. Lo studente, in funzione dei propri interessi ed orientamenti professionali, dovrà scegliere un settore specifico di approfondimento (pubblicità o fumetto). Gli studenti non frequentanti dovranno concordare con il docente il programma d’esame. Elementi di storia della musica Docente Giovanni Morelli Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: helios.unive.it e-mail: [email protected] II semestre Per il curriculum del docente Giovanni Morelli v. sopra Elementi di etnomusicologia. Il corso sarà interamente dedicato ad un periodo di Storia della musica (italiana) limitato nel tempo, ma di grande rilevanza culturale, precisamente: L’Opera Lirica Italiana dal preromanticismo, ossia dagli anni precedenti l’affermazione di Gioachino Rossini, sino ai recenti anni ’80 del XX secolo. Dalla rinascita (settecentesca) della tragedia per musica alla “tragedia dell’ascolto” di Luigi Nono Il corso sarà sviluppato in 35 unità didattiche (lezioni) delle quali verrà fornito, all’inizio di ogni lezione, un ristretto, ma sufficiente compendio scritto. Tale breve testo (di 2400 battute max) servirà agli studenti da base per alcune integrazioni, appunti, piccoli approfondimenti, cui gli studenti dedicheranno le ore di studio personalizzato previste e prescritte per l’ottenimento dei 4 cfu del modulo. Bibliografia Si consiglia come bibliografia di riferimento una scelta fra il volumetto di L. BIANCONI, Il teatro d’opera in Italia; geografia, caratteri, storia, Bologna, il Mulino, 1993 e i capitoli dedicati all’opera italiana nel Manuale di storia della musica di E. SURIAN (Milano, Rugginenti ultima ed.), vol. III, pp.718-769. Propedeuticità. Potrebbe essere oltremodo utile agli studenti prendere contatto approfondito col libro di Bianconi o con le pagine del manuale di Surian prima dell’inizio del corso. 152 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Modalità d’esame. L’esame comporterà sia la valutazione di una prova scritta (almeno 10 risposte a una batteria di 20 domande relative a uno dei volumi consigliati in bibliografia) che avrà luogo nell’ultimo giorno di lezione, sia la valutazione. del lavoro svolto negli approfondimenti delle 35 unità didatt. Modalità di frequenza. Obbligatoria. Nota Bene. Gli studenti integreranno le unità didattiche distribuite all’inizio d’ogni lezione volta a volta, consegnando l’elaborato al momento della consegna del nuovo testo ad ogni lezione. Seminari e altre attività integrative. Gli elaborati d’integrazione e note applicati alle 35 unità didattiche saranno conservati in segreteria in una cartella personalizzata. Gli studenti potranno eventualmente integrare gli elaborati consegnati prima dell’esame. La votazione finale risulterà dalle media delle 2 valutazioni. Elementi di storia della musica da film insegnamento “Nino Rota” Convenzione con il Fondo Nino Rota della Fondazione Cini Docente Roberto Pugliese Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre ROBERTO PUGLIESE è nato a Venezia nel 1952, laureato in lettere all’Università di Ca’ Foscari con tesi sul cinema di Stanley Kubrick, giornalista professionista, caposervizio Cultura e Spettacoli e critico cinematografico del Gazzettino, componente il direttivo di Segnocinema dove cura la rubrica “Segnodischi”, autore di saggi e monografie sulla musica cinematografica e sul cinema di Dario Argento, Brian De Palma, Alfred Hitchcock, Sergio Leone, John Carpenter, David Cronenberg, Stanley Kubrick. Il corso si propone di affrontare, attraverso la messa a fuoco e l’analisi di tendenze, generi, autori, sodalizi regista-compositore, “scuole nazionali”, alcune metodologie di utilizzo della musica al cinema, basandosi soprattutto sull’esemplificazione audiovisiva e su un percorso di tipo storico. John Williams e la saga di “Star Wars”: il modello wagneriano Obiettivo dell’analisi è l’individuazione e la comparazione delle identità strutturali, mitologiche, narrative e musicologiche esistenti fra le partiture di Williams per i capitoli della saga fantascientifica di George Lucas e il “Ring” wagneriano, soprattutto per quanto riguarda l’uso del leitmotiv e il suo sviluppo nei vari capitoli e nella definizione evolutiva dei vari personaggi. Bibliografia Testo base del corso, che comunque si fonderà sull’esemplificazione in audio e in video tratta sia dalla vecchia trilogia che dai due nuovi Episodes, oltre che dall’Anello del Nibelungo wagneriano, è il saggio di Kristian Evensen reperibile nella traduzione italiana sui siti internet http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/influ_menuradici_ring.html e http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/music_identita.html, dei quali comunque il docente provvederà personalmente a fornire copie stampate agli studenti. Modalità d’esame. Gli esami prevedono la presentazione preventiva di una tesina (di formato, lunghezza e struttura a libera discrezione dello studente) sull’argomento del corso. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 153 Elementi di storia della poesia per musica Docente Francesco Cesari Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre FRANCESCO CESARI si è laureato nel 1995 con Giovanni Morelli all’Università di Venezia. Specialista dell’opera italiana, ha pubblicato saggi su Puccini, Bellini, Ponchielli, Cilea e ha curato l’edizione delle Ventidue composizione vocali da camera di Vincenzo Bellini, Milano, Suvini-Zerboni 2000. Quest’è un telegramma di molteplici parole. Metrica, parola e canto Metro poetico, ritmo musicale, metro musicale e loro rapporti. Esempi tratti dal repertorio italiano. Panoramica storica e approfondimenti dedicati a singoli autori. Bibliografia La bibliografia sarà presentata durante il corso. Propedeuticità. Poiché il corso si svilupperà intorno all’ascolto e alla lettura degli spartiti, è importante che gli studenti abbiano una conoscenza minima della notazione musicale. Modalità d’esame. Esercitazione scritta ed esame orale. Quest’ultimo sarà un breve colloquio sul contenuto dell’esercitazione scritta. Nota Bene. La frequenza non è obbligatoria ma, poiché le conoscenze acquisite durante le lezioni saranno il presupposto essenziale per affrontare l’esercitazione scritta, non è previsto un programma alternativo. Elementi di storia dello spettacolo medievale e rinascimentale Docente Roberto Cuppone Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] II semestre Per il curriculum del docente Roberto Cuppone v. Elementi di storia dei generi teatrali popolari. Alle origini del Teatro Veneto La grande commedia rinascimentale veneta (Ruzante, Calmo, Giancarli, i grandi testi di autore anonimo) è il primo fondamento di una idea postuma, novecentesca, di Grande Teatro Veneto. Lo studio di questa produzione e di alcuni documenti ad essa precedenti (mariazi, laudi, lamenti) è interessante oggi per comprendere la questione di una “identità” del Teatro Veneto: storica, linguistica e finanche tecnica, relativa a temi e strumenti (sperimentalismo linguistico, tipi fissi, rapporto città-campagna) talvolta ripresi e teorizzati nell’Ottocento e nel Novecento. Il corso, nella sua parte generale, illustrerà con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i caratteri costitutivi del teatro medievale, in generale e nel Veneto, b) i primi documenti teatrali in volgare veneto, c) la commedia rinascimentale veneta (gli attori-autori, la nascita 154 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia del professionismo); nella parte pratica condurrà una esercitazione su Betia di Ruzante e sulla forma del mariazo. Bibliografia L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto un ulteriore testo di approfondimento. Elementi di teoria musicale Docente Paolo Pinamonti Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” e-mail: [email protected] I semestre PAOLO PINAMONTI è ricercatore confermato di "Musicologia e Storia della Musica". Nelle sue ricerche si è occupato di alcuni aspetti della vita teatrale veneziana nell’Ottocento (Rossini, Meyerbeer, Bellini e Donizetti, curando l’edizione critica del Sigismondo di Rossini), di alcuni temi della storia della musica del Novecento (Malipiero, Casella, Nono, Maderna) e di questioni e problemi relativi alla metodologia dell’indagine musicologica, ricerche che si sono concretizzati in varie pubblicazioni. Un ulteriore ambito di studi è legato ad una serie di lavori sull’opera di Manuel de Falla. Dal 1997 al 2000 è stato Direttore Artistico del Teatro La Fenice di Venezia e dal 2001 il Ministero della Cultura Portoghese lo ha chiamato alla Direzione del Teatro Nacional São Carlos di Lisbona. Nel corso delle lezioni oltre ad una analisi del testo di Johann Joseph Fux, Gradus ad Parnassum (1725), saranno affrontate alcune questioni relative alla ricezione del trattato di Fux nell’opera di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, che su questo trattato si sono formati. Il Gradus ad Parnassum (1725) di Johann Joseph Fux. Lettura ed analisi del testo Bibliografia J. J. FUX, Gradus ad Parnassum (1725), texte original intégral. Introduction, traduction et notes par Jean-Philippe Navarre, Sprimont, Pierre Madraga èditeur, 2000, o eventuali altre edizioni moderne. Si consiglia inoltre la lettura di D. DE LA MOTTE, Manuale d’armonia, Firenze, La Nuova Italia, Firenze, 1988, 19952 Modalità d’esame. L’esame prevede un colloquio orale oltre alla presentazione di brevi personali lavori. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata Nota Bene. Non è un corso di alfabetizzazione musicale di base. Agli studenti privi di queste nozioni si suggerisce lo studio preliminare del testo: O. KAROLY, La grammatica della musica, Torino, Einaudi, 1998. Elementi di topografia antica Docente responsabile Luigi Sperti Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] contratto integrativo di Elementi di topografia antica: Annapaola Mosca Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre Guida 2003-2004. Corsi di laurea 155 Per il curriculum del docente Luigi Sperti v. sopra Archeologia e storia dell’arte greca e romana B. Per il curriculum della docente Annapaola Mosca v. oltre Topografia e urbanistica del mondo antico. Introduzione alla topografia antica Fonti per lo studio della disciplina; storia degli studi topografici; lettura e analisi delle fotografie aeree e delle carte topografiche; tecniche edilizie utilizzate nell’antichità; viabilità antica; centuriazione; principali fenomeni insediativi nell’antichità; metodologie d’indagine nella ricerca topografica; GIS. Bibliografia Appunti dalle lezioni. Manuale di riferimento: G. BONORA, P. L. DALL’AGLIO, S. PATITUCCI, G. UGGERI, La topografia antica, Bologna, Clueb, 2000 (pp. 15-59; 105-240) o, in alternativa, F. CASTAGNOLI, G. A. MANSUELLI, N. ALFIERI, Geografia e topografia storica, in “Enciclopedia Classica”, sezione III, vol. X, 3-4, Torino, Sei, 1957. Modalità d’esame. Prova scritta. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con la docente un programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. Eventuali iniziative saranno comunicate a lezione. Elementi di videoarte Docente Guido Sartorelli Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol” sito web: www.artsystem.it/sartorelli e-mail: [email protected] GUIDO SARTORELLI, artista veneziano dell’area concettuale, per la sua ricerca di tipo strutturale utilizza anche il video a partire dal 1974 fino ai primi anni ottanta. Ha preso parte a numerosissime videorassegne in Italia e in altri Paesi quali Svizzera, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Grecia, Argentina. Alcuni suoi videonastri degli anni settanta prodotti dalla Galleria del cavallino di Venezia sono stati acquisiti dal Museo Multimediale di Tokyo (I.c.c.). Guido Sartorelli risiede e lavora a Venezia. Il corso fa particolare riferimento alla videoarte degli anni settanta, epoca della sua piena affermazione in ambito internazionale, e prosegue fino alle espressioni più recenti. Videoarte vista da un artista con riferimento particolare alle esperienze internazionali a Venezia Bibliografia F. MENNA, La linea analitica dell’arte moderna, Einaudi, Torino, 1975 V. FAGONE, L’immagine video, Feltrinelli, Milano, 1990 Propedeuticità. In armonia con le caratteristiche linguistiche del video negli anni 70, la sua rivisitazione sarà preceduta da una premessa riguardante l’aspetto analitico delle prime e seconde avanguardie. Seminari e altre attività integrative. Sono previsti incontri con protagonisti (videoartisti, produttori, galleristi) dagli anni 70 ad oggi. È prevista la pubblicazione di una dispensa 156 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Epigrafia e antichità romane Docente Fulviomario Broilo Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] II semestre I Modulo Introduzione all’epigrafia e alle antichità romane Approfondimenti sulla produzione e tecnica epigrafica, sulla classificazione delle iscrizioni e sulla storiografia delle persone. Bibliografia Appunti dalle lezioni. G. C. SUSINI, Epigrafia Romana, Jouvence, Roma, 1982 II Modulo Aspetti della vita economica e sociale nell’Alto Impero Romano Ricerca sulle testimonianze epigrafiche e antiquarie. Bibliografia Appunti dalle lezioni. A. DONATI, Epigrafia Romana, Il Mulino, Bologna, 2002 Modalità d’esame. Il I modulo avrà come esito una prova scritta mentre al secondo seguirà una prova orale. Modalità di frequenza. é vivamente consigliata una frequenza assidua. Nota Bene. In caso di impossibilità motivata si prega di contattare il docente per eventuali alternative bibliografiche. Seminari e altre attività integrative. Il docente riceve gli studenti dopo le lezioni. Si terranno alcuni approfondimenti seminariali in sede con successiva verifica autoptica al Museo Archeologico di Portogruaro. Epigrafia greca Docente Claudia Antonetti Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre CLAUDIA ANTONETTI è professore di Storia Greca dal 1993. È valutatore della Comunità Europea, ha ideato e coordinato il Master Europeo (CDA Socrates) The Archaeology and Dynamics of Writing (1997/8 -1999/2000) ed ha collaborato con l’Università di Münster al progetto bilaterale italotedesco Vigoni per la formazione alla ricerca nel settore epigrafico (2000-2001). Si occupa di ricerche storico-epigrafiche sulla Grecia occidentale e le isole ioniche (Etolia, Acarnania, Epiro, Corcira); di studi sulle tradizioni della dorizzazione in Grecia centrale e nelle isole doriche dell’Egeo; del commento storico a Dionigi il Periegeta e della tradizione dei Geografi Greci Minori; della valorizzazione e pubblicazione di Iscrizioni greche della Venetia. Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti della Laurea triennale che debbano o vogliano affrontare la preparazione di base della materia. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 157 L’Epigrafia greca dalle origini alla civiltà greco-romana: lineamenti generali Il corso illustra la nascita della scrittura alfabetica greca nel contesto delle scritture mediterranee, i principali alfabeti dell’età arcaica, l’evoluzione dell’alfabeto greco dall’arcaismo all’età ellenistico-romana, le peculiarità e il significato dell’epigrafia greca, la problematica dell’archiviazione e della divulgazione epigrafica, la classificazione, lo studio, l’edizione scientifica delle iscrizioni attraverso esempi di vita pubblica e privata. Bibliografia Appunti dalle lezioni (con i testi epigrafici esaminati) M. GUARDUCCI, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1987; G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino (Loescher), 1981; Sapere e scrittura in Grecia, a cura di M. DETIENNE, Roma-Bari, Laterza, 1989 Programma per non frequentanti: Il programma è lo stesso dei frequentanti. In sostituzione degli appunti e delle iscrizioni presentate a lezione, è previsto lo studio del seguente dossier di testi epigrafici: da R. MEIGGS, D. LEWIS, A Selection of Greek Historical Inscriptions to the End of the Fifth Century B. C., revised edition, Oxford, 1992, traduzione e commento storico dei testi nr. 14 (decreto ateniese concernente Salamina), 23 (il “decreto di Temistocle”), 27 (ex-voto delfico dei Greci vittoriosi sui Persiani), 63 (alleanza tra Atene e Reggio), 64 (alleanza tra Atene e Leontini). Da L. MORETTI, Iscrizioni storiche ellenistiche, I, Firenze, La Nuova Italia, 1967, traduzione e commento storico dei testi nr. 3 (concessione della cittadinanza ad Aineto di Rodi), 10 (supplica dello schiavo pubblico Antiphates), 37 (dedica di Aristaineto in onore di T. Quinzio Flaminino), 47 (statua onoraria di Filippo V), 55 (decreto di Platea in ringraziamento agli Stinfalii) Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un test scritto e verterà sui contenuti delle lezioni e delle letture indicate in bibliografia. Nota Bene. Per poter seguire il corso la conoscenza del greco antico è indispensabile. Seminari e altre attività integrative. Le attività sostitutive di stages e tirocinio connesse al Laboratorio Epigrafico del Dipartimento saranno rese note all’inizio di ogni semestre anche sul sito web di Facoltà. Epistemologia Docente Luigi Lentini Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] II semestre LUIGI LENTINI. Ha insegnato filosofia teoretica e filosofia della scienza. Si occupa di epistemologia ed etica della scienza. Il corso presenta, anche in chiave critica, il pensiero filosofico contemporaneo sulla natura e sul valore della conoscenza scientifica, che costituisce la forma di conoscenza dominante nella cultura occidentale contemporanea. I Modulo Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza? Popper: fallibilismo e razionalismo critico. 158 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Bibliografia K. POPPER, Scienza e filosofia, Einaudi, Torino; K. POPPER, Conoscenza oggettiva, Armando, Roma (solo l’Appendice, intitolata Il recipiente e il faro: due teorie della conoscenza) Appunti dalle lezioni. Propedeuticità. Il I modulo, pur costituendo una unità didattica compiuta, trova il suo naturale sviluppo contenutistico e il suo approfondimento nel II modulo. II Modulo Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza? Dopo Popper. La teoria dei paradigmi di Kuhn e l’anarchismo metodologico di Feyerabend. Bibliografia T. KUHN, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi, Torino; P. FEYERABEND, Il realismo scientifico e l’autorità della scienza, Il Saggiatore, Milano (parte seconda) Appunti dalle lezioni. Propedeuticità. I modulo di Epistemologia. Modalità d’esame. Colloquio su: contenuto delle lezioni; testi in programma. Modalità di frequenza. Data la bibliografia d’esame, il corso richiede piena disponibilità di frequenza. Nota Bene. È prevista la partecipazione all’attività didattica di Matteo Collodel, che collaborerà alla lettura e al commento dei testi d’esame. Ermeneutica filosofica Docente (I modulo) Luigi Tarca Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] Docente responsabile (II modulo) Luigi Tarca Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] contratto integrativo di Ermeneutica e dialettica: Davide Spanio II semestre LUIGI VERO TARCA è professore ordinario di Ermeneutica Filosofica presso questa Facoltà dove insegna anche Logica, è presidente del Collegio didattico di Filosofia e tiene il “Seminario aperto di pratiche filosofiche”; in precedenza ha insegnato pure Filosofia teoretica presso l’Università di Salerno. Allievo di Emanuele Severino, ha elaborato una proposta teorica presentata in una serie di saggi tra i quali Il linguaggio sub specie aeterni (1986, sul pensiero di Wittgenstein); Elenchos. Ragione e paradosso nella filosofia contemporanea (1993); Differenza e negazione (2001); Introduzione alla logica formale (2003, scritto con F. Berto); e infine La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (B. Mondadori, 1993), scritto con R. Màdera. A partire da una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico contemporaneo, il corso fornisce alcune esemplificazioni concrete della pratica ermeneutica che caratterizza l’esperienza filosofica. Nel II modulo si affrontano alcune tematiche caratteristiche dell’ermeneutica filosofica contemporanea, con particolare riguardo alle questioni concernenti la relazione tra il pensiero, l’essere e il linguaggio, collocata nel contesto della trama speculativa dettata dalla tradizione metafisica occidentale. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 159 I Modulo Interpretazione, verità ed esistenza 1. “Introduzione all’ermeneutica filosofica: il problema dell’interpretazione nella filosofia del XX secolo”. Viene fornita una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico contemporaneo e delle sue problematiche. 2. “Pratiche della verità: la filosofia come interpretazione dell’esistenza”. A partire dalla lettura e commento di un classico, in questo caso Heidegger, si affronta il problema fondamentale della filosofia intesa come interpretazione dell’esistenza. Bibliografia Per il punto 1. uno a scelta tra i seguenti testi: F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica, Laterza, Roma-Bari; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano; L. PERISSINOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2002 Per il punto 2. lettura di un classico: M. HEIDEGGER, Che cos’è metafisica? (trad. it.), Adelphi, Milano. Per la comprensione del discorso svolto a lezione il testo di riferimento è: R. MÀDERA, L. V. TARCA, La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche, Bruno Mondadori, Milano, 2003 Propedeuticità. Nessuna propedeuticità. II Modulo Dialettica ed ermeneutica. La riforma del metodo hegeliano: Gentile e Gadamer Argomento del corso è la lettura gadameriana della dialettica di Hegel, che ci si propone di indagare alla luce della “riforma della dialettica hegeliana” di Giovanni Gentile. Il confronto con l’esito determinato dall’attualismo intende far risaltare, grazie al contrasto, la fisionomia speculativa della “dialettica” gadameriana, chiamata dal filosofo marburghese a “riprendersi nell’ermeneutica”, provando però a scorgere gli elementi che accomunano questi due tentativi di emanciparsi dall’idealismo hegeliano senza rinunciare a Hegel e al suo “metodo”. Questi i temi del corso: 1. Cos’è la dialettica? 2. La dialettica degli antichi e dei moderni. 3. Gentile: la riforma della dialettica hegeliana. 4. Gadamer: la dialettica di Hegel. 5. Gadamer: i limiti della filosofia della riflessione. 6. Gentile e Gadamer: il concetto di esperienza. 7. Dall’ermeneutica all’ontologia: il filo conduttore del linguaggio. Bibliografia H. G. GADAMER, Verità e metodo, Milano, Bompiani (Parte seconda, cap. II. 3; Parte terza, §§ 1 – 3; H. G. GADAMER, La dialettica di Hegel, Genova, Marietti (parti da definire); G. GENTILE, La riforma della dialettica hegeliana, II ed. (e seguenti), Firenze, Sansoni (Parte prima; Parte seconda, capp. VII-IX); G. BRIANESE, Invito al pensiero di Gentile, Milano, Mursia, pp. 65-70; 175-190; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Milano, Bompiani (Cap.III.2.1); F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica, Roma–Bari, Laterza (Cap. XI). Propedeuticità. Nessuna. Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. Nota Bene. Il II modulo è affidato a Davide Spanio. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che lo desiderano potranno partecipare ad alcune attività seminariali connesse al “Seminario aperto di pratiche filosofiche”, che fa riferimento allo stesso docente L. V. Tarca. 160 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Esegesi delle fonti per la storia del Vicino Oriente Antico Docente Paola Corò Capitanio Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] I semestre PAOLA CORÒ CAPITANIO (Venezia, 1973) è dottore di ricerca in Semitistica e svolge attività come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Ha insegnato Elementi di Assiriologia, come titolare di contratto integrativo, all’Università degli Studi di Trieste. Attualmente è professore a contratto di Assiriologia presso l’Università Ca’ Foscari. Si occupa di storia, lingue e letterature della Mesopotamia del II e I millennio a. C. Collabora con il British Museum di Londra per la pubblicazione di un lotto di tavolette cuneiformi inedite di età seleucide provenienti dalla città di Uruk-Warka. Il corso verte sullo studio dei fondamenti della grammatica della lingua accadica, condotto di pari passo con un’introduzione allo studio della scrittura cuneiforme. A questi sarà affiancata l’analisi delle problematiche della traslitterazione, trascrizione e traduzione del testo cuneiforme. Introduzione alla lingua accadica Grammatica accadica elementare con introduzione alla scrittura cuneiforme ed esercitazioni di traduzione (lettura, traslitterazione, trascrizione). Bibliografia R. CAPLICE, Introduction to akkadian, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1988 Propedeuticità. Si consiglia la frequenza contemporanea del corso di Storia del Vicino Oriente antico. Modalità d’esame. L’esame consisterà in una breve prova scritta di traduzione di uno dei testi affrontati durante il corso, integrata da un colloquio. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti o che avessero già conoscenze della lingua accadica sono invitati a contattare la docente per concordare un programma sostitutivo. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che seguiranno il corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stage e tirocinio attivate nel I e II semestre dai docenti della sezione di Storia antica. Estetica Docente Daniele Goldoni Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: [email protected] I semestre DANIELE GOLDONI, professore associato, presso il Dipartimento di Filosofia e teoria delle Scienze, ha pubblicato libri su Marx (Il mito della trasparenza, Unicopli, Milano 1982), su Hegel (Il riflesso dell’Assoluto, Guerini, Milano 1992), su Hölderlin (Filosofia e paradosso, ESI, Napoli 1990), saggi su Goethe, Hölderlin, Hegel, Heidegger, Levinas, Gadamer, con particolare attenzione alla relazione arte-linguaggio-verità. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 161 Questo corso intende offrire alcuni elementi fondamentali di estetica moderna e contemporanea agli studenti di diversi indirizzi di laurea (filosofia, lettere, beni culturali, Tars, lingue e letterature straniere, scienze sociali...) attraverso una scelta di testi da Kant a Jakobson e Gadamer. Nascita e sviluppi dell’estetica I temi saranno la nascita moderna dell’estetica (Baumgarten, Kant, Schiller), la “fine dell’arte” (Hegel) e qualche indicazione sommaria sull’oltrepassamento dell’estetica in correnti critiche e filosofiche contemporanee (Heidegger, Merleau-Ponty, Gadamer, Jakobson, Derrida). Durante il corso si costruirà un percorso attraverso passi tratti da alcune opere di questi autori. I testi (indicati nella bibliografia) saranno commentati in classe, perciò è opportuno che gli studenti se li procurino fin dall’inizio. Ogni studente dovrà inoltre approfondire uno degli autori proposti dal corso, leggendone un’opera intera o un gruppo di saggi (potrà proporre anche altro autore da concordare, congruente con il corso). È richiesta la conoscenza del manuale di S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari, 1988. Qualche modifica al programma potrà essere decisa durante il corso Bibliografia Passi tratti da I. KANT, La critica del giudizio (Introduzione, paragrafi 1-23 e 40-59); F. SCHILLER, Lettere sull’educazione estetica dell’umanità (lettere 6, 10, 19-fine); HEGEL: Fenomenologia (tr. it. De Negri, La Nuova Italia, pp. 255-8), Lezioni di estetica (“confutazione di alcune obiezioni...” (tr. it. Einaudi pp. 14-16) e “il sistema delle singole arti”); H-G. GADAMER: Verità e metodo (tr. Vattimo, Bompiani 1972 pp. 110 e segg. e 132 e segg.); R. JAKOBSON: il saggio Linguistica e poetica, contenuto in Saggi di linguistica generale, Feltrinelli. Il manuale S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari, 1988. Modalità d’esame. L’esame verterà sulle lezioni, sui testi degli autori, sull’autore scelto dallo studente, sul manuale. Si prevede, in linea di massima, che l’esame sarà per iscritto. Comunque comunicazioni definitive al riguardo verranno date durante il corso. Seminari e altre attività integrative. Il corso potrà essere affiancato da un Laboratorio di Estetica Etnoantropologia Docente Maria Luisa Ciminelli Dipartimento di Studi storici sito web: http: //www.ethnoanthropologica.org e-mail: [email protected] I semestre MARIA LUISA CIMINELLI, dottore di ricerca in Antropologia culturale, etnologia e tradizioni popolari, ha insegnato nelle Università di Roma Tor Vergata, Firenze e Ca’ Foscari di Venezia. Dal 1990 svolge attività di ricerca in Africa, tra i Bamanan del Mali, su temi di etnopsichiatria, etnologia e semantica cognitiva. Pubblicazioni: «Le “ragioni culturali” delle mutilazioni genitali femminili: note critiche sulla definizione di MFG dell’OMS/WHO», La Ricerca Folklorica, 46 (2003): 39-50; Follia del sapere e saperi della follia. Percorsi etnopsichiatrici tra i Bamanan del Mali, Milano, F. Angeli, 1998; con V. Lanternari (a cura di), Medicina, magia, religione, valori. Volume II: Dall’antropologia all’etnopsichiatria, Napoli, Liguori, 1998. La differenza culturale: il sapere etnoantropologico 162 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Il corso costituisce un’introduzione propedeutica alle teorie, ai metodi, al linguaggio e ai campi del sapere etnoantropologico. Bibliografia E. A. SCHULTZ, R. H. LAVENDA, Antropologia culturale, Zanichelli, Bologna 1999 Un testo di approfondimento da scegliere nell’elenco che sarà fornito durante il corso. Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente per l’assegnazione della bibliografia integrativa. Modalità d’esame. Esame scritto (prove differenziate per frequentanti e non frequentanti). Modalità di frequenza. La presenza è vivamente raccomandata. Nota Bene. Durante l’intero anno accademico è possibile il ricevimento per e-mail; il ricevimento personale è possibile durante il periodo delle lezioni, negli orari che saranno comunicati all’inizio del corso. Etnografia Docente Gianfranco Bonesso Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre GIANFRANCO BONESSO, laureato in Etnologia, ha realizzato la sua ricerca sul campo nei centri i pesca della laguna di Venezia ricostruendo alcuni repertori dei saperi popolari utilizzati nel lavoro. Ha lavorato nell’ambito delle scienze sociali applicate, dell’immigrazione e delle relazioni interculturali. I suoi attuali interessi di ricerca sono orientati da una parte sul versante dell’etnografia della laguna, della costruzione e trasmissione dei saperi popolari, dall’altro lato sull’antropologia applicata in campo socioeducativo, nella mediazione e nei cambiamenti delle “culture migranti”. Articoli recenti: Granchi in laguna. La produzione di moéche a Burano, “La Ricerca Folklorica”, n. 42, ottobre 2000, pp. 5-26. Il viaggio del mestièr geóso, “Venetica”, 2001, XV, terza serie, pp.115-143. Il corso si propone di introdurre alle metodologie etnografiche e agli strumenti specifici per la ricerca sul campo. Oltre ad una breve ricostruzione storica dell’utilizzo ed dell’evoluzione della pratica etnografica, saranno esaminati in dettaglio alcuni nodi problematici con particolare riferimento all’organizzazione della ricerca, al reperimento e utilizzo delle fonti, al rapporto con gli informatori, all’analisi dei dati, alla costruzione del testo. Metodologie e strumenti della ricerca etnografica. Interdisciplinarietà e ricerca sul campo: Ernesto De Martino e la spedizione nel Salento Dopo una rassegna su strumenti e metodi della ricerca etnografica, la parte monografica del modulo si propone di affrontare la questione del rapporto tra etnografia ed altre discipline a partire da esperienze condivise di ricerca sul campo. Si prenderà come riferimento la “spedizione” nel Salento effettuata nel 1959 da un gruppo di ricerca coordinato da Ernesto De Martino e formato da antropologi, medici, assistenti sociali, psicologi, etnomusicologi, fotografi. Attraverso il resoconto di quell’esperienza, che ha documentato ed analizzato il tarantismo nelle forme che ancora sopravvivevano, basandoci sul testo demartiniano e su alcuni saggi, proveremo ad esaminare i contributi alla ricerca provenienti dalle diverse discipline, i punti di vista, gli strumenti e i momenti di confronto fra i protagonisti. Guida 2003-2004. Corsi di laurea 163 Bibliografia Per la parte generale: C. BIANCO, Dall’evento al documento. Orientamenti etnografici, Roma, Cisu, 1988, pp. 49-211; U. FABIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale, Milano, Mondatori, 2000 (Parte seconda. Il lavoro etnografico, pp. 91-161). Durante le lezioni saranno presentati e discussi alcuni resoconti etnografici tratti da E. SERVICE, Introduzione all’etnologia, Torino, Loescher, 1982 (i non frequentanti potranno sostituire questa parte con letture alternative concordate) Per la parte monografica: E. DE MARTINO, La terra del rimorso. Contributo ad una storia religiosa del Sud, Milano, Il Saggiatore, 1961. Saranno inoltre proposte letture da: Ernesto De Martino. La ricerca e i suoi percorsi, «La Ricerca Folklorica», n. 13, aprile 1986, numero monografico a cura di C. GALLINI; Tra furore e valore: Ernesto De Martino, «Bollettino dell’Istituto Ernesto De Martino», n. 5-6, 1996; C. GALLINI, La ricerca, la scrittura, in E. De Martino, Note di campo, a cura di C. Gallini, Lecce, ed. Argo, 1995, pp. 9-74 Modalità esami. Per gli studenti frequentanti: l’esame è orale e richiede la conoscenza approfondita dei due testi indicati come parte generale (le pagine indicate) e del testo di riferimento per la parte monografica. Gli studenti dovranno inoltre presentare almeno una settimana prima dell’esame una breve scheda (con sintesi ed osservazioni) su un articolo o su un saggio fra quelli proposti durante le lezioni, da concordarsi con il docente. Per gli studenti non frequentanti: al programma di esame previsto per i frequentanti, va aggiunta una lettura da concordarsi (sostitutiva del testo di E. Service); si richiede inoltre la presentazione di due brevi schede (con sintesi ed osservazioni) di articoli o saggi da concordarsi col docente. Seminari e altre attività integrative. La lettura dei resoconti etnografici proposti da E. Service sarà effettuata con modalità seminariali e quindi richiederà la partecipazione e la condivisione della lettura e dei commenti critici da parte dei frequentanti. Durante le lezioni si prevede una uscita per sperimentare direttamente modalità di osservazione o di rilevazione sul campo. Etnolinguistica Docente Glauco Sanga Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre GLAUCO SANGA (Milano 1947) ha compiuto studi e ricerche sul campo di etnologia e di linguistica, principalmente sulle culture popolari italiane. Si è occupato di: marginali (vagabondi, ambulanti); antropologia alpina; letteratura orale (canti e fiabe); etnoscienza (i saperi naturalistici, gli zoonimi); etnolinguistica (i gerghi, l’origine del linguaggio); dialettologia italiana (i dialetti lombardi e veneti); storia della lingua italiana (i volgari antichi). Ha insegnato nelle Università di Pavia, Bergamo, Los Angeles (UCLA), Zurigo. È direttore della “Ricerca folklorica” e fa parte della direzione della “Rivista italiana di dialettologia” e di “Quaderni di semantica”. Introduzione all’etnolinguistica Introduzione allo studio antropologico del linguaggio. Bibliografia G. GRAFFI, S. SCALISE, Le lingue e il linguaggio, Bologna, il Mulino, 2002; G. R. CARDONA, Introduzione alla sociolinguistica, Torino, Loescher, 1987 164 Università Ca’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Per i non frequentanti due libri in più, uno a scelta tra: G. R. CARDONA, Introduzione all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino, 1976; A. DURANTI, Antropologia del linguaggio, Roma, Meltemi, 2002; un secondo volume a scelta tra: G. R. CARDONA (a cura di), Antropologia simbolica. Categorie culturali e segni linguistici, «La ricerca folklorica» 4, 1981; G. R. CARDONA, La foresta di piume. Manuale di etnoscienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; G. R. CARDONA, I linguaggi del sapere, Roma-Bari, Laterza, 1990; G. R. CARDONA, I sei lati del mondo. Linguaggio ed esperienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; B. TURCHETTA, La ricerca di campo in linguistica, Roma, Carocci, 2000; B. TURCHETTA (a cura di), Introduzione alla linguistica antropologica, Milano, Mursia, 1996. Per i semifrequentanti: un solo libro a scelta tra tutti quelli indicati per i non frequentanti. Modalità d’esame. Esame scritto con domande aperte. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza è raccomandata. Etnologia Docente Glauco Sanga Dipartimento di Studi storici e-mail: [email protected] I semestre Per il curriculum del docente Glauco Sanga v. sopra Etnolinguistica. Antropologia della scrittura Verranno studiati i rapporti tra oralità e scrittura, dal paleolitico alle culture popolari e primitive at-tuali, attraverso l’analisi dello sviluppo parallelo della tradizione orale e della tradizione scritta, dai segni ritmici del Paleolitico Superiore alla nascita delle scritture alfabetiche. La lingua e la scrittura come forme complementari di linguaggio, rispettivamente vocale-uditiva (verbale) e manuale-visiva (grafica e plastica). Verranno inoltre illustrate le conseguenze cognitive dell’introduzione dell’alfabetizzazione e le varie forme e funzioni della scrittura nelle diverse culture. Bibliografia obbligatoria G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino, Loescher, 1981; G. SANGA, Oralità e scrittura. Materiali di lavoro, dispensa Per i non frequentanti due libri a scelta tra: A. BARTOLI LANGELI, G. SANGA (a cura di), Scrittura e figura, «La ricerca folklorica» 31 (1995); G. BOCCHI & M. CERUTI (a cura di.), Origini della scrittura: genealogie di un’invenzione, Milano, Bruno Mondadori, 2002; G. R. CARDONA, La scrittura: funzione e ideologie, «La ricerca folklorica» 5 (1982); G. R. CARDONA, Storia universale della scrittura. Milano, Mondadori, 1986; G. R. CARDONA (a cura di), Sulle tracce della scrittura, Casalecchio di Reno, Grafis, 1986; J. G. FÉVRIER, Storia della scrittura, Genova, ECIG, 1992; J. GOODY, The Domestication of the Savage Mind, Cambridge, Cambridge University Press, 1977; tr. it. L’addomesticamento del pensiero selvaggio, Milano, F. Angeli, 1987; J. GOODY, La logica della scrittura e l’organizzazione della società, Torino, Einaudi, 1988; J. GOODY, Il potere della tradizione scritta, Torino, Bollati Boringhieri, 2002; J. GOODY, Il suono e i segni: l’interfaccia tra scrittura e oralità, Milano, Il Saggiatore, 1989; R. HARRIS, L’origine della scrittura, Roma, Stampa alternativa & Graffiti, 1998; E. A. HAVELOCK, Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, Roma-Bari, Laterza, 1973; E. A. HAVELOCK, La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull’oralità e l’alfabetismo Guida 2003-2004. Corsi di laurea 165 dall’antichità al giorno d’oggi, Roma-Bari, Laterza, 1987; A. LEROI-GOURHAN, Il gesto e la parola, 2 voll., Torino, Einaudi, 1977; A. SEPPILLI, La memoria e l’assenza. Tradizione orale e civiltà della scrittura nell’America dei Conquistadores, Bologna, Cappelli, 1979 Per i semifrequentanti un solo libro a scelta dall’elenco precedente. Propedeuticità. Bisogna aver già seguito il corso di Etnoantropologia. Modalità d’esame. Esame orale. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza è raccomandata. Etruscologia e archeologia italica Docente Adriano Maggiani Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] II semestre ADRIANO MAGGIANI (La Spezia 1943).Laureato a Pisa e specializzato presso la Scuola archeologica italiana di Atene. Dal 1975 funzionario archeologo presso la Soprintendenza archeologica della Toscana. Dal 1990 professore ordinario presso l’Università Ca’ Foscari. Dal 1998 al 2002 direttore dell’Istituto per l’archeologia etrusco italica del CNR. Ha eseguito scavi in Turchia e in Italia (in Calabria e soprattutto in Toscana e nel Lazio). Si è occupato di problemi dell’architettura e della scultura funerarie, della religione e della epigrafia etrusche e di aspetti dell’arte e della cultura di Liguri e Veneti preromani. Il corso ha per oggetto la ricostruzione della civiltà etrusca tra X e I sec. a. C. e i suoi rapporti con quella delle popolazioni del resto della penisola e del Mediterraneo, mediante lo studio delle testimonianze letterarie, epigrafiche e soprattutto archeologiche. I Modulo Storia dell’Etruscologia dal XV sec. ai giorni nostri. La formazione delle città stato- XVII sec. a. C. Bibliografia G. CAMPOREALE, Gli Etruschi Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000 II Modulo Etruschi tra apogeo e romanizzazione (VI-I sec. a. C.).La scultura etrusca tra VIII e V sec. a. C. Bibliografia G. CAMPOREALE, Etruschi. Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000 Modalità d’esame. Prova scritta al termine del I modulo. Prova orale al termine del II modulo. Possibilità di sostenere unitamente entrambi i moduli con esclusiva prova orale. Filologia bizantina Docente Antonio Rigo Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente e-mail: [email protected] ANTONIO RIGO, professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università della Basilicata (19942001) e Filologia bizantina presso l’Università Ca’ Foscari dal 2001. Professore invitato presso uni-