INSIEME SI PUÒ GRUPPO VERGANTE INSIEME SI PUÒ... costruire un mondo migliore Report annuale delle attività del gruppo svolte durante il 2012 Chi siamo “Insieme si può...” è un’associazione che ha come obiettivi: - la sensibilizzazione ai grandi problemi della fame, della sete, del sotosviluppo, della povertà ed emarginazione, sia lontane che vici ne; - l’aiuto alle popolazioni che, in qualunque parte del mondo, sono in teressate da questi problemi e abbisognano di sostegno economi co, morale e sociale; - la proposta di nuovi stili di vita, meno consumistici e più solidali; - l’Associazione non ha scopo di lucro è apartitica e apolitica. Cosa facciamo I fondi vengono raccolti mediante l’autotassazione mensile, le cene di solidarietà, la vendita di dolci, mercatini e altre iniziative mirate alla realizzazione di un progetto specifico. La destinazione dei fondi così raccolti viene di volta in volta discussa ed approvata. Tutti gli aderenti hanno diritto di portare idee e contributi all’attenzione del gruppo. Durante l’anno vengono proposti incontri di formazione in collaborazione con il centro missionario diocesiano di Novara, con la Caritas Vicariale e con il coordinamento dei gruppi “Insieme si può...” di Belluno. Il gruppo di Massino Visconti è attivo dal 1984 e conta circa 40 aderenti. Come operiamo Al gruppo può aderire chiunque, con l’impegno all’autotassazione mensile per una quota minima (5/10 euro). Il gruppo si riunisce ogni secondo lunedì del mese, alle ore 21.00, presso la Casa della Gioventù di Massino Visconti. Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me. (Matteo 25.40) GRUPPO “INSIEME SI PUò...” DI MASSINO VISCONTI C/O Franca De Poi - Via Alto Vergante, 17 0322 219515 - [email protected] Parrocchia 0322 219117 - [email protected] Sito di riferimento: www365giorni.org Le attività del 2012 [Un anno di Isp] Tanta solidarietà, tra cambiamenti, “arrivederci” e “benvenuti”... Nonostante la grave crisi economica che ha coinvolto molte famiglie del Vergante, e che ha visto impegnato il gruppo sia dal punto di vista della vicinanza e del conforto verso chi ha perso il lavoro, sia sul piano economico, con interventi triplicati rispetto al 2011 (vedi bilancio, ultima pagina), siamo riusciti a concludere anche i progetti prefissati in Africa. Tutto questo grazie alla grande partecipazione della gente alle varie iniziative, alla . generosità e alla fiducia riposta. Abbiamo vissuto anche momenti di festa, divertendoci in allegria insieme a tanti giovani che quest’anno hanno animato molte delle iniziative. Il 2012 ha visto poi un avvicendamento dei parroci alla guida delle nostre comunità. Infatti ad ottobre sia Don Marco Rondinotti che Don Mattia Airoldi sono stati destinati ad altri luoghi e al loro posto sono arrivati Don Albert Tafou, e Don Nur Nassar. Don Marco è stato a Massino per nove anni e con lui abbiamo vissuto momenti intensi come la nascita dell’unità pastorale che ha dato più visibilità al gruppo, la nascita del Peiv che ci ha visti coinvolti in alcuni ambiti, tanti incontri come quello di Gregoire della Costa d’Avorio, don Luigi Ciotti del gruppo Abele e Libera, Dominique Corti del Lacor Hospital, Gheni Adam, 4 [Un anno di Isp] somala, per le mutilazioni genitali femminili, Dr. Domenico Nano, psichiatra, per la sofferenza psichica, ecc. ecc. Don Mattia, era nel Vergante solo da tre anni ma fin dal primo giorno è stato un nostro valido collaboratore soprattutto nell’ambito informatico e giornalistico. Ad entrambi va la nostra riconoscenza, negli anni poi l’amicizia e la reciproca stima ci hanno permesso anche di mettere in campo sinergie che hanno dato frutti positivi, come il rilancio di alcune attività del gruppo rimaste per anni ai margini. Ora il cammino prosegue con Don Albert con il quale abbiamo già avuto contatti perché è stato in parrocchia, in passato, per 2/3 anni nei fine settimana. Don Albert è anche responsabile della Pastorale dei Migrantes, ha già dimostrato fin da ora grande disponibilità e la sua esperienza con i migranti sarà per noi di grande aiuto. Don Nur è molto giovane ed è alla sua prima esperienza in parrocchia, ha una forte propensione verso i poveri, gli anziani, gli svantaggiati, dunque anche con lui avremo una guida sicura. Coordinatore dell’unità pastorale è Don Giorgio Borroni che da 15 anni è parroco a Gignese. Tutte le esperienze sopra elencate sono state vissute anche con la sua presenza ed i suoi consigli. Don Giorgio porta sempre nelle sue omelie e nelle celebrazioni un pensiero per il mondo missionario e della carità. Sa trasmettere messaggi di forte spessore umano anche nel proporre gesti di fratellanza e attenzione agli ultimi. E’ molto legato al modello di Chiesa e agli insegnamenti di Don Tonino Bello dal quale spesso ricava sollecitazioni e indicazioni di cammino pastorale. 5 [Isp in rosa] La giornata della donna Domenica 11 marzo, in occasione della giornata della donna, si è parlato di “Donne in Palestina”. In collaborazione con l’ass. “Terra di Confine” di Lesa, l’incontro aveva lo scopo di presentare uno spaccato di vita in una terra travagliata . Relatrice la giovane dottoressa Clara Capelli, laureata in scienze politiche con specializzazione in economia internazionale. Clara che conosce e parla perfettamente la lingua araba, ha vissuto per motivi di studio a Betlemme. Con molta chiarezza ha tracciato un quadro delle difficoltà e delle contraddizioni che si respirano in un ambiente in cui si è sempre sotto controllo. Nonostante ciò la donna riesce a conquistare istruzione e anche posti importanti ai vertici politici. Qualsiasi spostamento durante la giornata rappresenta una difficoltà perché sono innumerevoli i posti di blocco e le perquisizioni cui ogni persona è sottoposta, si vive poi con il terrore degli attentati e la 6 diffidenza verso l’altro, possibile nemico. La giornata della donna è caratterizzata ogni anno dal coinvolgimento di tutte le parrocchie dell’unità pastorale, alla riflessione e all’impegno verso il fenomeno della violenza alle donne. Nelle chiese si è pregato ed è stata distribuita una piantina che rappresenta la cura e l’interessamento verso chi subisce oltraggi e molte volte anche la morte (in Italia viene uccisa mediamente una donna ogni tre giorni). Il pomeriggio è stato allietato dalle fisarmoniche di Don Luigi Tonachini e del Maestro Spantaconi, dalle giovani voci delle allieve della scuola di Sissi De Carlini e dall’ormai tradizionale pasta e fagioli del Gigione. Quanto raccolto nelle parrocchie, oltre 3000 euro, è stato distribuito alle tre case di accoglienza: La Nuova Gerusalemme di Nebbiuno, Il Cenacolo di Meina ed Il Piccolo Bartolomeo di Borgomanero. [Isp in rosa] L’Ass. La Nuova Gerusalemme onlus presente ormai da più di dieci anni sul nostro territorio si occupa di accogliere donne e minori in grave stato di disagio sociale e familiare e in particolare alle giovane donne vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale (di cui all’art. 18 D.Lgs. n. 268/98) attraverso un progetto educativo individuato, per la realizzazione di questo collabora con diverse istituzioni pubbliche e private (Associazioni, Questura, Forze dell’ordine Comuni, ASL). 7 La casa si configura come casa di pronta accoglienza (o di fuga) che garantisce l’accoglienza contemporanea di quattro ragazze per un tempo che varia da uno a tre mesi tempo necessario per garantire le pratiche giuridiche per l’acquisizione del permesso di soggiorno, le visite mediche e la possibilità di vivere in un ambiente che permetta alle ragazze di riacquistare serenità e fiducia. Popoli in festa [Isp spopola] Domenica 10 giugno Per la prima volta a Massino Visconti una grande festa, colorata, ha visto la presenza di innumerevole persone, oltre 20 etnie giunte da tutte le parti dalla provincia di Novara e dal VCO. Tutto questo per fare festa insieme, per conoscerci e per discutere le problematiche riguardanti la convivenza, il lavoro, i diritti. Organizzata da “Insieme si può…”, Aifo, Caritas di S. Maurizio d’Opaglio, Ass. Terra di Confine di Lesa, Unità Pastorale del Vergante, “Circo Clap”, “Menestrelli di Jorvik” e con il patrocinio del Comune di Massino Visconti, ha vissuto momenti di grande commozione come la recita di preghiere di tutte le fedi religiose: cattolici, buddhisti, protestanti, musulmani, ecc. Il pranzo è stato un inno ai sapori, ai colori, e alla bontà di ricette sconosciute provenienti da tutte le parti del mondo. Dai vari cus cus, ai risi speziati, agli spaghetti filippini, ai dolci di ogni tipo. Dopo la proiezione del filmato “Sotto lo stesso tetto”, sulla differenza tra la vita di un bambino europeo e uno del sud del mon- 8 do, l’intervento di Marco Parise, vicedirettore della Caritas Diocesana, ha illustrato la campagna “L’Italia sono anch’io” sul diritto di cittadinanza. La bravissima Laura Cantù, ha intrattenuto i bambini con spettacoli del suo circo, coinvolgendoli in giochi guidati. Anche i “Menestrelli di Jorvik” , giovani scrittori di Arona, hanno proposto alcuni dei brani tratti dalla loro rivista “L’Arabica Fenice” davvero intensi ed intelligenti, sull’integrazione e sulle differenze culturali. L’ultima parte della giornata è stata caratterizzata dalla musica della “Pelle che vibra” un eccezionale gruppo di percussionisti che ha suonato ritmi africani per due ore incessantemente lasciando tutti noi stupiti per la bravura e le emozioni trasmesse. [Isp spopola] Giochi senza frontiere Domenica 16 settembre In occasione del Festival del Vergante, a Nebbiuno, il gruppo si è cimentato nelle gare dei “Giochi senza Frontiere” organizzati dalla Consulta dei Giovani del Vergante e aperta a tutte le associazioni di volontariato. In un grande prato sono stati allestiti i giochi gonfiabili del calcio balilla, i canestri, e altre prove. C’erano in palio 1000 euro da suddividere tra i primi tre classificati, erano presenti sei squadre. Siamo risultati vincitori anche per il pubblico più numeroso e rumoroso. 9 C’erano tantissimi giovani, grazie anche al carisma di Carol Prina, appena rientrata da un periodo di volontariato in missione a MarovoayMadagascar, che li ha letteralmente “trascinati” sulle pedane dei giochi. Il gruppo ha vinto 500 euro, che sono serviti per l’acquisto di dieci buoni spesa da distribuire alle famiglie in difficoltà. E’ stata una giornata di divertimento all’insegna dell’amicizia e anche un po’ della competizione. Cena di solidarietà [A cena con Isp] per l’acquisto dell’incubatrice per il Madagascar: Graglia 24 novembre Un’esplosione di solidarietà ha caratterizzato l’appuntamento con oltre 200 persone, per lo più giovani, nella struttura di Graglia gentilmente concessa dal Gruppo Alpini, Pro Loco e Comune. La cena aveva lo scopo di far conoscere la triste realtà di molti neonati che a causa della povertà, degli squilibri politici e di un perverso sistema economico, pagano un prezzo molto alto perché le strutture sanitarie non rispondono ai bisogni dei più deboli. A Marovoay, nel Nord del Madagascar, in una regione che non offre strutture e servizi sanitari, il gruppo “Insieme si può…” dal 2010 sostiene un grosso progetto per i bambini malnutriti, presso il dispensario medico della missione dei Carmelitani Scalzi. Questo centro accoglie le fasce più deboli e povere della popolazione locale che altrimenti non potrebbero accedere ad alcuna assistenza e cura per le patologie, nemmeno le più comuni, e tra questi bisognosi ci sono anche numerosissime giovani madri, che ogni giorno 10 accorrono con i loro piccoli. I neonati spesso hanno solo qualche settimana di vita e versano in gravi condizioni per malnutrizione. Il problema, purtroppo, della denutrizione in Madagascar colpisce ben il 63% della popolazione. Il Gruppo “Insieme si può…” di Massino, aveva già contribuito un paio di anni fa, attivando un progetto di cura e accoglienza, ma quest’anno ha pensato di dare una mano nel vero senso della parola. Infatti, Carol Prina, una giovane volontaria di 26 anni, ha deciso di trascorrere il suo periodo di ferie estive proprio al dispensario. Nel mese di agosto, perciò, ha raggiunto l’operatore locale della nostra associazione, Maurizio Crespi, che da ben otto anni segue diligentemente i lavori. Con molta umiltà ha eseguito lavori di riordino e pulizia, ma anche di assistenza alle mamme, alcune di esse molto malate, e ha proposto giochi e divertimenti ai ragazzini del centro estivo, sostenuti con il progetto delle [A cena con Isp] adozioni a distanza. Ha potuto anche mettere in pratica la sua vera professione di grafica pubblicitaria, realizzando la segnaletica all’ interno dell’ospedale e ridisegnando le cartelle cliniche . Abbiamo chiesto a Carol le impressioni di questo suo primo viaggio in missione: “Ho capito subito che dal momento in cui avrei messo un piede fuori dall’aeroporto tutto sarebbe cambiato e che quel viaggio me lo sarei portato dentro per sempre. Più chilometri attraversavo, tra paesaggi incantevoli e povertà inaudita, e più lasciavo alle spalle un mondo fatto di superficialità e frivolezze, come quello in cui vivo, per 11 lasciare spazio a una nuova realtà, fatta di niente e di tanta sofferenza, capace però di donarti un forza d’animo pazzesca… Difficile spiegare le cose più banali come i colori e gli odori che mi circondavano, impossibile trasmettere le emozioni che in quei giorni mi hanno travolto. Non passa giorno in cui mentalmente non ripercorro la strada che dalla missione mi portava al dispensario, e rivedo così gli occhi di tutte quelle persone poverissime che incontravo in quel tragitto. Per non parlare dei bimbi in grave stato di sofferenza, che venivano accompagnati all’ospedale dalle madri in cerca di aiuto. Mi basta guardare un’alba partico- [A cena con Isp] larmente suggestiva per essere catapultata là, a Marovoay, dove ho lasciato un grande pezzo del mio cuore, che spero vivamente di andare a rincontrare il più presto possibile, magari anche nel 2013, chissà.” Carol, è rimasta visibilmente sconvolta da una realtà che non immaginava esistesse: la morte di alcuni neonati solo per la mancanza di una incubatrice. Questo ci ha fatto riflettere, subito abbiamo deciso di acquistarne una ad un prezzo molto favorevole, dopo una lunghissima trattativa con medici e case produttrici. Il costo di 4.500 euro è stato ampliamente coperto dall’esito della cena che ha permesso un incasso al netto delle spese di 5010 euro. L’incubatrice è già nel container che arriverà in Madagascar tra qualche mese. Durante la ricerca dell’apparecchio, la dr.ssa Elena Polisseni, è riuscita a parlare con alcuni pediatri-neonatologi per una collaborazione al dispensario malgascio. Ebbene 12 anche questa trattativa ha avuto buon esito e a marzo partirà per la missione, un medico per insegnare il funzionamento della culla termica e nuovi metodi per la cura della malnutrizione. Protagonista della serata è stato Maurizio Crespi, volontario di Insieme si può… da oltre 20 anni in Madagascar. E’ responsabile del progetto “Bambini Malnutriti”, ha illustrato il suo lavoro al dispensario attraverso la visione di alcune diapositive davvero scioccanti. Maurizio è molto scrupoloso e crede profondamente nel suo lavoro, ci ha mostrato la linea di crescita dei bambini in terapia a volte il grave stato di malnutrizione e anche le scadenti condizioni di salute della mamma, non permettono di salvare il piccolo. Sono però centinaia i bambini che curati presso il centro, hanno salva la vita. Un bambino prematuro ha sempre bisogno dell’incubatrice, tra poco anche questo problema sarà risolto. P. Vittorio Farronato, Il 7 dicembre dopo un anno e mezzo di permanenza in Italia per cure, ha ripreso l’aereo per il Congo. Per arrivare alla sua missione di Bambilo, ha impiegato 22 giorni. Ha usato tutti i mezzi: auto, camion, zattere, ecc. E’ stato definito il viaggio a Betlemme. In ogni villaggio però P. Vittorio ha ricevuto un’accoglienza straordinaria, per lui hanno costruito degli archi intrecciando rami di palma, le donne hanno steso i vestiti per farlo camminare e tutti volevano abbracciarlo. Gli hanno confessa- 13 to che quando è partito per l’Italia erano rassegnati a non rivederlo, in effetti P. Vittorio è rientrato per curare delle gravi patologie ma il suo fisico ha risposto ancora bene ed è ripartito. Ora ha già in mente la costruzione di nuove aule. La sua lettera termina così: ”continueremo con fantasia e coraggio l’avventura della vita, sicuri che da queste parti è difficile annoiarsi, convinti che se il Signore non si mettesse di mezzo sarebbe troppo difficile andare avanti”. Auguri P. Vittorio! [Isp nel mondo] Progetto scuole di Mogadiscio e Kampala Nel 2011 il Corno d’Africa ha lottato contro una delle più feroci carestie che la storia ricordi. Insieme si può… si è impegnato a Mogadiscio (Somalia) con una missione nel centro scolastico Al Gezira per togliere il “soldato” ai bambini-soldato, questa missione è stata particolarmente apprezzata e sostenuta anche dall’Ambasciata francese. Grazie a Saad, un tenente colonnello dell’esercito ugandese, di istanza nella missione di pace e marito di una collaboratrice di “Insieme si può…” a Kampala, siamo riusciti a fare breccia in una situazione di guerra ed iniziare un progetto a favore dei bambini. Il 14 colonnello Saad, inizialmente ha chiesto ai suoi soldati di dividere con i bambini le razioni di cibo, poi sono arrivati i nostri aiuti! Nel 2012 la previsione di spesa è stata di 60.000 euro, per garantire cibo e istruzione scolastica. Novemila euro sono stati inviati dal Giappone da P. Piergiorgio Manni che aveva letto il progetto e lo aveva proposto alle sue scuole cattoliche come gesto di carità nel periodo natalizio. Siamo rimasti molto colpiti per quanto hanno saputo fare gli amici giapponesi con la loro guida P. Piergiorgio sempre attento alle nuove sfide e a collaborare con il nostro gruppo. [Isp nel mondo] Sostegno a distanza e Regali senza frontiere Il gruppo può dare informazioni ed avviare chi fosse interessato al sostegno a distanza di un bambino africano. Sono circa 3000 le famiglie italiane che hanno deciso, scegliendo il nostro gruppo, di allargare la propria famiglia in un gesto d’amore. E i risultati dall’altra parte del mondo sono notevoli. Al bambino viene garantita la frequenza a scuola, due pasti giornalieri, cure mediche e l’educazione nella crescita che lo porterà ad essere poi responsabile del futuro del suo Paese. La spesa annua per un sostegno a distanza è di 310 euro. I regali senza frontiere sostituisco- 15 no un regalo tradizionale destinato ad un amico, ad un familiare, ad un collega con un’offerta in favore di un progetto! Si può sceglierlo da una lista che va da una spesa di 30 euro per un campo di girasoli (Tanzania), ai 20 euro per il kit mamma e bambino (Uganda), ai 50 euro di una capra per una donna afgana, e tanti altri ancora. Chi riceverà il bigliettino-regalo troverà la spiegazione di tutto e condividerà con chi lo dona l’importanza della scelta che andrà a favore di una persona che, in particolare situazione di miseria nel Sud del Mondo, beneficerà dell’aiuto. Come funzionano i Regali senza frontiere Sostituisci un regalo tradizionale che destineresti a un familiare, a un amico, a un collega, con un’offerta in favore di un progetto. Scegli dalla lista il regalo senza frontiere. Comunicaci il deastinatario del tuo regalo o il tuo indirizzo se desideri consegnarlo tu direttamente. La persona riceverà un biglietto augurale con la spiegazione dell’iniziativa e condividerà con te l’importanza della scelta del tuo dono. Versa il corrispottivo del regalo che hai scelto. 16 Cos’è il sostegno a distanza E’ un gesto di solidarietà concreta nei confronti bambini e di ragazzi orfani o in gravi difficoltà familiari a cui non è garantita una vita dignitosa. È un piccolo impegno economico (meno di un caffè al giorno) attraverso il quale si garantiscono tre diritti umani fondamentali e inalienabili: il diritto al cibo e all’acqua, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione. E’ un impegno continuativo, per non dimenticare, neanche per un giorno, gli ultimi della terra; per restituire l’infanzia negata. 17 [Isp e Vergante] I casi locali Come già accennato l’acuirsi della crisi non ha fatto altro che peggiorare lo stato di alcune famiglie che fino ad ora hanno resistito dando fondo ai piccoli risparmi o agli aiuti di parenti e amici. Mai come quest’anno sono giunte richieste al gruppo per interventi a famiglie delle nostre comunità residenti ed immigrati in eguale misura. Fino a qualche anno fa la tipologia di interventi era completamente diversa, per lo più si trattava di persone straniere appena giunte nei nostri territori con difficoltà di trovare lavoro e alloggio, oppure di persone malate o con vissuti di dipendenza. Ma erano casi che nell’80% si risolvevano attraverso un aiuto per alcuni mesi e l’accompagnamento per inserimenti lavorativi ecc. Ora il fenomeno ha assunto proporzioni preoccupanti ma preoccupanti sono anche i risvolti che portano a gravi fragilità degli individui perché non si intravedono cambiamenti a breve. Attorno a questo fenomeno di povertà tutta la comunità si è 18 allertata e a fronte di tante ristrettezze economiche, il gruppo registra maggiori entrate, segno di una solidarietà che ha ancora a cuore le sorti del fratello. Sono state tante le iniziative parrocchiali che hanno proposto l’aiuto alle nostre famiglie in difficoltà come obiettivo da perseguire tutto l’anno. Nel 2012 abbiamo incontrato 22 nuclei per un totale di 65 persone. Abbiamo speso circa 10.000 euro in utenze, spese alimentari, spese mediche, trasporti, mense, ecc. Abbiamo privilegiato l’incontro individuale, nelle case delle persone per un momento di confidenza più intimo che lasciasse spazio alle emozioni (anche nostre) senza anteporre giudizi o condanne. Anche la distribuzione degli alimenti e degli indumenti avviene in modo individuale per non mettere in difficoltà la persona che già subisce l’umiliazione del dover chiedere. Questo sistema ci impegna notevolmente ma dà alla persona la giusta dignità e fa nascere vicinanza e comprensione. Agendo [Isp e Vergante] in questo modo ci siamo accorti che abbiamo “smontato” anche i pochi casi di “profittatori”, quelli che non hanno bisogno ma si presentano perché sanno che noi aiutiamo tutti. Quando chiediamo di incontrarli nelle loro case o di lasciarci le bollette anziché dare in mano denaro contante, spariscono dalla circolazione! Durante le domeniche d’avvento, l’unità pastorale si è organizzata per raccogliere beni di consumo da distribuire alle famiglie, sono giunti al gruppo oltre 4 quintali di prodotti che integrati a dei buoni spesa per l’acquisto di carne, frutta e verdura hanno dato ampio respiro alle famiglie, alcune delle quali, nel ritirare il pacco, hanno detto: “Felice Natale a tutti, grazie per il 19 vostro aiuto, in questo che è senza dubbio uno dei peggiori momenti della mia vita”. …”Grazie per quello che avete fatto per me e per i miei bambini, non pensavo che a tante persone che non mi conoscono stesse a cuore la mia situazione così difficile”…...” Grazie, spero tra qualche tempo di poter essere io ad aiutare qualcuno che ha bisogno”…. Con il gruppo Oftal che ha avuto l’idea, sono state distribuite delle lanterne di legno da accendere nel periodo natalizio, il ricavato oltre 2.500 euro servirà al sostegno alle famiglie. Il totale definitivo delle offerte, apparirà nel prossimo numero perché registrate a gennaio 2013. E ancora... - Siamo risultati vincitori del concorso di grafica, con l’immagine che riproduce i bigliettini di “Regali senza frontiere” premio: 300 euro. [Un anno di Isp] - In gennaio è stata organizzata una serata di diapositive e immagini sulla Mongolia a cura dei coniugi Godio e dell’associazione Aifo. - Da aprile a ottobre invitati dalle associazioni, siamo stati presenti alle bancarelle con la vendita dei prodotti del commercio equo-solidale che vede lA presenza fissa anche all’interno della chiesa parrocchiale di Massino Visconti. I prodotti sono acquistati presso la bottega gestita dall’ass. Terra di Confine a Lesa in Via Manzoni (aperta il giovedì 10/12 e la domenica 10,30/12,30). Inoltre continua il progetto di microcredito per le donne ugandesi con la vendita delle loro bellissime collane di carta. L’incasso di quest’anno è stato di 4.500 euro. - 2 aprile a Belgirate: cena di digiuno organizzata dalla Caritas parrocchiale il ricavato è stato di 1035 euro. - Agape di fraternità a Nocco nella Settimana Santa: 450 euro. - Incontri di formazione e di confronto in Caritas Vicariale ad Arona, Castelletto e Varallo Pombia. - A gennaio incontro al Meltin Pop con le associazioni di volontariato del Vergante. 20 [Un anno di Isp] - Incontri con la Rete Associativa delle Caritas a Baveno, Crusinallo, Casale Corte Cerro, attraverso l’instancabile impegno di Franco Barigozzi per tutto il 2012 abbiamo ricevuto alimenti distribuiti poi alle famiglie del Vergante. - Giugno: incontro di formazione con la Caritas ad Armeno. - Luglio: vendita torte per progetto “Bambini Malnutriti”. - 22 ottobre, Enaip Borgomanero: giornata di formazione sul fenomeno della tratta e della schiavitù a sfondo sessuale. - 25 novembre: Convegno Caritas a Verbania. - Riunioni con Terra di Confine di Lesa. Abbiamo rinnovato tutti gli abbonamenti alla “Buona Stampa” e le quote associative ad Amnesty International, a Pax Christi, a Libera. 21 Entrate 2012 Rimanenza in cassa all’ 1-1-2012 Quote adesioni 2012 5’120.00 Offerte varie 2’245.00 Offerta per scuola in Somalia Concorso grafica (Consulta dei Giovani) 300.00 300.00 Offerta da P. Giorgio Manni per scuola in Somalia e Uganda 9’000.00 Ricavato giornata della donna 3’121.00 Ricavato cena di digiuno di Belgirate 1’035.00 Dal Dr. Barbaglia dalla vendita di materiale dentistico (oro, ceramiche, ecc.) 2’595.00 Ricavato Agape di fraternità [Resoconto 2012] 529.09 450.00 Restituzione prestito 50.00 Offerte per Festa dei popoli 260.00 Contributo da Terra di Confine per Festa dei popoli 100.00 Ricavato regali senza frontiere 165.00 Ricavato vendita collane di carte (donne di Kampala) 4’500.00 Contributo dal Vicariato di Arona 1’000.00 Ricavato vendita torte 1’100.00 Offerta per incubatrice Madagascar 1’000.00 Da gruppo “Mafalda” per incubatrice Madagascar 500.00 Offerte per Madagascar 300.00 Sostegno a distanza 310.00 Premio giochi senza frontiere 500.00 Ricavato cena di solidarietà 24-11-2012 Offerta da Parrocchie Fosseno e Tapigliano Vendita annuale prodotti commercio equo-solidale Offerta dalla vendita dei prodotti del commercio equosolidale TOTALE ENTRATE: 5’010.00 300.00 1’873.90 89.30 41’753.29 22 [Resoconto 2012] Uscite 2012 Progetto scuole Mogadisco e Uganda 9’300.00 Casa Accoglienza Nuova Gerusalemme Nebbiuno 1’000.00 Casa Accoglienza il Cenacolo Meina 1’000.00 Casa Accoglienza Piccolo Bartolomeo Borgomanero 1’000.00 Acquisto incubatrice + accessori (filtri, ecc.) 4’730.00 Vendita collane di carta donne Kampala 4’500.00 A Padre Vittorio Farronato per rientro in Congo A Eloi per rientro in Congo 500.00 500.00 Acquisto buoni spesa per famiglie in difficoltà 1’000.00 Al dispensario Ambovomavo Madagascar (Carol Prina) 1’400.00 Due sostegni a distanza 620.00 Versamento per regali senza frontiere 165.00 Rinnovo abbonamenti “Buona Stampa”, quota amn. int. 260.00 Abbonamento a “Narcomafie” (Libera) Contributo spese di segreteria sede Belluno A “Terra di confine” per vendita annuale prodotti commercio equo-solidale Tesseramento a Terra di confine 90.00 200.00 1’873.90 10.00 Spese per Festa dei popoli (volantini, cibo) 320.00 Tassa per bancarella Giro dei cortili 14.60 Cancelleria (carta intestata, blocchi ricevute) 46.50 Sostegno ai casi di bisogno locali 8’936.17 TOTALE USCITE: 37'466.17 23 Grazie... A tutti i parroci del Vergante che hanno sempre sostenutpo le nostre attività Ai Comuni e a tutte le Associazioni presenti sul territorio, sempre disponibili ai nostri inviti e pronti a coinvolgerci nelle manifestazioni locali. A tutte le persone che generosamente rispondono alle nostre iniziative incoraggiandoci a continuare. MASSINO VISCONTI (NO) - FEBBRAIO 2013 La stampa a colori di questo libretto è stata realizzata con il contiributo del Dottor Dino Donati (Cartiera di Nebbiuno) al quale va il ringraziamento del gruppo. Grazie anche a Luca Basalini. Progetto Grafico di Carol Prina