D O L C E R I E 163 Anno 4 - n° 26 - € 1,00 ATTUALITA’ A G U C C I A R D E L L O KI S K ULTURA INFORMAZIONE 4 ottobre 2008 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI MAL d ACI L’Acireale calcio comunica che i tifosi organizzati dell'Acireale calcio non potranno assistere alla gara ad Enna. Il provvedimento,adottato dalla commissione provinciale sulla sicurezza,presieduta dal prefetto di Enna, S.E. dott. Carmela Elda Floreno, è conseguenza per gli episodi verificatesi durante la scorsa stagione, quando la squadra acese affrontò in trasferta l'Agira, a Nissoria, ed il Troina. C’era da aspettarselo, non c’è che dire, e di questo dobbiamo ringraziare quelle poche “centurie” di pseudo tifosi-delinquenti granata che niente hanno a che spartire con la società (incolpevole, sempre) e con il tifo granata, quello vero, quello del cuore. Ma la vita ci riserva anche queste delusioni e l’unica cosa da fare? Continuare a tifare granata, anche se a casa a sentire la radiolina, e…maledire coloro che non ti permettono di godere di momenti sani di sport. Dappertutto ph Studio Barbagallo Andrea Cantieri Piazza Trento - Catania ALLE ORIGINI DELL’UNIVERSO Il centenario di due scienziati acesi Pag. 3 ZAFFERANA PREMIO BRANCATI Pag. 10 Cari lettori, desideriamo oggi rendervi partecipi di un importante riconoscimento ricevuto nei giorni scorsi al 42° concorso Douja d'Or. Per quanti non lo sapessero, il Concorso Enologico Nazionale per vini a DOC e a DOCG "Premio Douja d'Or" viene bandito ogni anno dala Camera di Commercio di Asti con la collaborazione tecnica dell'O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino). Le aziende interessate inviano ad Asti i campioni di vino delle loro produzioni più prestigiose per le verifiche qualitative. I tecnici e gli esperti assaggiatori dell'O.N.A.V in varie sedute esaminano organoletticamente i campioni, precedentemente resi anonimi. L'esame organolettico consiste in una rigorosa valutazione visiva (limpidezza, colore, fluidità, effervescenza, ecc.), olfattiva (profumo, aroma, bouquet, franchezza, ecc.) e gustativa (vinosità, alcolicità, corpo, armonia, retrogusto ecc.). Il "Premio Douja d'Or" viene attribuito dalle Commissioni dell' O.N.A.V. solo ai vini che, in fase di degustazione, raggiungono almeno 85 punti su 100. Sono punteggi particolarmente rigorosi che richiedono ai vini il possesso di caratteristiche di elevata qualità. Gli Enti Organizzatori hanno operato precise scelte per il rispetto assoluto della qualità per offrire al consumatore attendibili punti di riferimento. I vini che alle selezioni raggiungono un punteggio superiore ai 90/100 (e quest'anno sono stati solo 38 su 1000 campioni) vengono ulteriormente premiati da una speciale commissione di tecnici che, in relazione alle loro eccellenti caratteristiche qualitative, attribuisce loro il prestigioso riconoscimento dell' "Oscar della Douja d'Or". Il nostro Etna Bianco Tifeo, già ampiamente apprezzato dai vostri palati, è stato insignito dal prestigioso riconoscimento dell' Oscar della Douja d'Or. Cosa dire di più vi aspettiamo numerosi sul nostro e-shop invitando all'assaggio chi non l'avesse ancora provato e ad un rinnovo di gusto a chi sapientemente ha già avuto modo di sceglierlo. 2 Sabato 4 ottobre 2008 Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 - Foto: Nuccia Leotta AKIS Corso Savoia 111/c - 95024 Acireale - Tel. 095 7649095 - Tel./Fax 095 7647733 - [email protected] INTERVISTA ALL’ING. MICHELE BARBAGALLO L’Italia dei Valori ha indetto una conferenza stampa nella mattinata di sabato 27 Settembre u.s. . presso Piazza Garibaldi di Acireale. Intervistiamo Michele Barbagallo, geometra laureato e pianificatore urbanista, già Presidente dell’Associazione Geometri Acesi e da sempre referente cittadino di Antonio Di Pietro e dell’Italia dei Valori. Quale è l’oggetto dell’incontro? Oggi desideriamo porre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza le difformità presenti nei lavori recentemente eseguiti per la riqualificazione del centro storico. Lo facciamo avendo effettuato prima le necessarie verifiche tecniche ed amministrative e lo facciamo in previsione dei prossimi lavori di rifacimento della pavimentazione di Piazza Duomo poiché temiamo che gli errori e gli “orrori” commessi per Piazza Garibaldi e Corso Umberto possano ripetersi ancora una volta. Non possiamo permetterci di mettere a rischio il decoro di un tale contesto urbano unico ed irripetibile in quanto a valenza storica ed architettonica. In tanti hanno pensato che qualcosa non andava nei lavori da poco ultimati. Lei, da tecnico, cosa ha da dirci? Questo è uno di quei casi nei quali non occorre per forza essere dei tecnici. Tuttavia, proprio perché sono un tecnico, prima ancora che un cittadino impegnato in politica, posso affermare -senza tema di alcuna smentita- che la qualità dei lavori eseguiti nel nostro centro storico è assai scadente. Per farsi un’idea basta andare a vedere gli interventi simili recentemente realizzati in tanti centri storici del circondario e nella vicina Catania. Ciò che in particolare si denuncia sono le gravi irregolarità nella ripavimentazione di Piazza Garibaldi. Irregolarità che possono riassumersi nella qualità dei materiali utilizzati e nella loro lavorazione difformi da quanto previsto in progetto e nella messa in opera della pietra lavica e della pietra bianca di modica non a perfetta regola d’arte. Per quanto riguarda i marciapiedi di Corso Umberto, modificando le originarie previsioni di progetto, essi sono stati realizzati con una lavorazione ed una dimensione delle lastre tale da creare notevoli difficoltà ai pedoni, nonché assolutamente difforme ai dettami della normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. La suddetta modifica è stata addirittura quantificata in sede di variante con un onere aggiuntivo per l’importo di 8,16 euro al metro quadrato. Insomma, ulteriori soldi spesi per farci “massaggiare” i piedi! Come mai non siete intervenuti durante i lavori? Potrei risponderle dicendo che oltre ad un gruppo di professionisti incaricati della direzione dei lavori, c’e anche l’Ufficio Tecnico Comunale ed il Responsabile Unico del Procedimento, quest’ultimo coadiuvato da altri professionisti, il tutto per un’ammontare di oltre trecentomila euro di compensi. Compensi che sarebbero dovuti bastare per ottenere un’adeguata direzione e sorveglianza dei lavori. Ed invece… Tuttavia le dico che, come altri, sono personalmente intervenuto presso l’Amministrazione Comunale. La risposta è stata sempre del tipo: “tutto è apposto”… Addirittura, nel corso di un dibattito televisivo trasmesso in diretta da L’INDIA... E’ VICINA La Cina (ormai) è vicina, gli Stati Uniti sono stati conquistati e adesso è la volta dell’India ad essere attenzionata. Già 3.300 cartoni di Uva di Lazzarone sono partiti dal porto di Gioia Tauro alla volta di Mumbai (la più grande città dell’India), grazie ad una esportazione favorita dai controlli fitosanitari dei tecnici dell’ass.regionale all’Agricoltura e d in particolare dell’Osservatorio per le Malattie delle Piante. Un “cold treatment”, trattamento a freddo, che distrugge la mosca della frutta. Il lavoro ispettivo sulla raccolta e spedizione è stato coordinato da un un’emittente locale, l’Amministrazione rispose ad un mio intervento telefonico affermando che per i marciapiedi di Corso Umberto si trattava di una questione di gusti… Ma adesso quali azioni avete già intrapreso e quali seguiranno? L’Italia dei Valori, che intende operare affinché il denaro pubblico venga speso, ma speso bene, ha già protocollato una interrogazione al Sindaco di Acireale, formulata ai sensi dello Statuto Comunale, nella quale si chiede di conoscere quali provvedimenti intenda assumere l’Amministrazione Comunale affinché: 1) venga garantita l’esecuzione dei lavori di Piazza Duomo a perfetta regola d’arte; 2) vengano accertate e sanzionate le eventuali responsabilità di quanti hanno avuto il compito di dirigere e sorvegliare l’esecuzione dei lavori di riqualificazione del centro storico; 3) vengano quantificati i danni ed apprestati i lavori necessari per ripristinare a perfetta regola d’arte le opere eseguite in difformità e/o arbitrariamente variate ed in particolare la pavimentazione di Villa Garibaldi e dei marciapiedi di Corso Umberto. Tale interrogazione è stata inviata anche al Difensore Civico del nostro Comune, nonché alla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania e all’Assessorato Regionale ai LL.PP affinché adottino gli atti di propria competenza. Nell’attesa, non staremmo certamente con le mani in mano perché nel settore dei lavori pubblici, a parte i proclami trionfalistici dell’Amministrazione, c’è dell’altro. Direi per il momento di concludere pensando a piazza Duomo. Avete delle proposte da fare? Considerata la manifesta incapacità di quanti hanno avuto il compito di controllare e dirigere i lavori eseguiti ad oggi, si invita il Sindaco a creare un’apposita Commissione di tecnici, artigiani e cultori d’arte, in grado di dare adeguate garanzie per la sorveglianza dei lavori. Una Commissione che affianchi la direzione dei lavori nell’impegnativo compito di restituire piazza Duomo agli splendori di un tempo. Corrado Patti Intervista a Davide Urso coordinatore del gruppo musicale i Beddi “I Beddi” sono stati definiti il volto nuovo della musica folk siciliana. Reduci dall’applauditissimo tour 2008, nel corso del quale hanno suonato in festival di rinomata importanza in giro per l’Italia e nelle piazze di Sicilia, adesso aspettano soltanto la definitiva consacrazione nel panorama musicale isolano. Occasione che sperano si avveri dopo l’uscita del loro primo vero album in lingua siciliana, “Ppi jocu e pp’amuri”. Hai voglia di raccontarci chi sono i Beddi? I Beddi nascono nel luglio del 2005 da un’idea di due giovani artisti di Acireale (Catania). Nascono per caso e per gioco da una costola di un gruppo più numeroso in auge in quel periodo i ‘Na maravigghia. Da quel momento in poi il gruppo si è trasformato, evoluto, plasmato, affinato ed è cresciuto, sia nel numero dei componenti, sia nella qualità delle proposte musicali eseguite nei concerti dal vivo, sia nella serietà della ricerca musicologica. L’orientamento della compagnia è quello di riproporre e innovare la musica siciliana cercando di renderla attuale, muovendosi tra un sonorità antiche e melodie moderne, per gioco e per amore della terra d’origine: la Sicilia. “I Beddi” come la bellezza della nostra terra, come la bellezza dei nostri anziani portatori di sapienza; “I Beddi” come la bellezza di questi musici, sinceri e solari. Vi definite un gruppo musicale di ispirazione tradizionale, perché? La musica antica siciliana era soprattutto una musica di tradizione orale, dove la voce del cantore e la sua interpretazione melodica era l’essenza del canto stesso. Dopo l’avvento del registratore, che con la sua enorme forza statica e implosiva ha immortalato e nello stesso tempo imbalsamato il canto, la musica popolare siciliana (tramandata oralmente da padre in figlio) è praticamente morta. Il codificare tramite uno spartito o incidere in un disco i canti del popolo, musiche in continua evoluzione, mutevoli e rappresentative del periodo storico in cui erano cantate, ha contribuito a spezzare il filo conduttore che legava il canto all’interprete dello stesso. Anche la scomparsa o la modernizzazione di lavori a cui erano strettamente interconnessi canti o modalità di canto (ad esempio i carrettieri e il canto alla carrittera; i mietitori e i canti dell’aia; i pescatori di tonni e i canti di tonnara, i raccoglitori di limoni e i canti alla limunara) ha contribuito a far trasformare dei modelli melodici quotidiani in espressione di una qualcosa da raccontare, tradizionale appunto. In effetti non esistendo il “genere musicale tradizionale” (e non solo per i motivi che ho appena descritto), noi artisti possiamo soltanto ispirarci alle sonorità antiche, ricercare per comprendere e capire il recente passato, cercare di riscoprire alcune sensazioni legate alla povertà della vita quotidiana dei nostri antenati, utilizzando, a questo scopo, strumenti che hanno una forte caratterizzazione regionale come la zampogna, il marranzano, il tamburello, il friscalettu, l’organetto o il mandolino. Se, come affermi, la musica di tradizionale siciliana è morta, ha un senso realizzare concerti in piazze e teatri, riproponendo alcuni di questi canti antichi? Questa è una domanda a cui è difficile rispondere. Noi abbiamo trovato il “nostro” senso alle nostre interpretazioni. Prendere un canto antico e riarrangiarlo, aggiungere strofe al testo, modificarne strutture, proporlo all’attenzione di altri cantori che a loro volta faranno lo stesso, può essere una via per far rinnovare e rivivere la tradizione. Il vostro disco d’esordio, che è uscito in luglio, è un lavoro incentrato sulla letteratura del settecento e dell’ottocento, tutto cantato in lingua siciliana e “condito” con alcuni brani di nuova composizione, sempre in lingua siciliana. C’è un senso a questa scelta? Dove sta l’innovazione? Ogni scelta ha un senso. Innovazione non significa cantare il Italiano o in Inglese, innovazione significa arrangiare i brani in modo tale da risultare gradevoli all’ascoltatore moderno. Il disco titola “Ppi jocu e pp’amuri”, mi sembra un titolo leggero, ci sono dei motivi precisi che hanno portato a questa scelta? In effetti è proprio così: mentre Rosa Balistreri, che è stata la voce della Sicilia fino alla sua scomparsa qualche anno fa, cantava e gridava la fame, le ingiustizie, il carcere, la violenza, la durezza del lavoro dei pescatori, dei contadini o dei minatori, le tristi storie di Iachinuzzu o Lissandro, noi raccontiamo le gioie della vita, il gioco, la passione, l´ironia e il sogno; gli indovinelli, le filastrocche, il “cunto” tra parodia e scherzo; li “canzuna a ballu” realizzate durante le feste patronali o durante gli sposalizi; le serenate e i rispetti d’amore…l’amore per la Trinacria. Nel nostro canto ritrovi i colori, gli odori e i sapori della nostra terra, di bouganville e viole, di zagara e di rose, di mandorli in fiore e piccoli noccioli, di zolfo e di sabbia, di sale e di vento di mare. L’intervista è giunta al termine. Grazie per il sincero confronto e per la disponibilità. Continuate così. “…e per gioco e per amore continuiamo a fare quello che facciaGuido Leonardi mo ed ad essere quello che siamo: Musicanti di Sicilia in terre lontane.” [email protected] acese dell’Osservatorio, l’ispettore Sebastiano Quattrocchi, che con grande amore, caparbietà e professionalità si è intestato questo rapporto verso il “mondo lontano”. Sedici tonnellate della varietà “Red Globe” sono state dirette da Mazzarone (nel calatino si trovano i vigneti a tendone o spalliera) verso Mumbai utilizzando la stessa tecnica del 2006 per la spedizione delle arance in Giappone. Nuovi sbocchi, quindi, per gli agricoltori siciliani che creano nuove opportunità di mercato al di là dei confini nazionali grazie anche, è il caso di dirlo, al certosino lavoro che viene svolto dai numerosi tecnici dell’Osservatorio per le Malattie delle Piante, un “osservatorio” che sarebbe giusto valorizzare, almeno come conoscenza, presso i nostri studenti. Corrado Patti CI RISIAMO! Ci risiamo! D’altronde, come dice un vecchio adagio “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. E il vizio di riscrivere la storia - a loro piacimento ovviamente - i politici italiani non lo hanno perso. Purtroppo i soliti rimestatori ed agitatori di piazza (in questo periodo in Italia si sta registrando una escalation preoccupante di aggressioni a sfondo politico) non accettano l’assunto (semplice, se non addirittura ovvio) secondo il quale vincere le elezioni non consente a nessuno di riscrivere la storia. E quando non si può dire una cosa in forma diretta, perché inaccettabile sproposito, si arriva al ridicolo di dichiarazioni, quali quelle dell’attuale sindaco di Roma (personaggio famoso alla cronaca giudiziaria durante il triste periodo dei c.d. “anni di piombo”), secondo il quale: “il fascismo non fu il male assoluto e non mi sento di condannarlo" mentre “le leggi razziali promulgate dal regime… quelle sono state il vero male assoluto". A prescindere dalla incongruenza delle due affermazioni - dato che le leggi razziali, promulgate nel 1938, ci sono state perché c'è stato il fascismo - quel che preoccupa è che il nostro personaggio (insieme ad altri) da tempo cerca di “sdoganare” un periodo che difficilmente potrebbe non essere definito come il peggiore della storia dell’Italia unitaria. Prima delle leggi razziali, infatti, il fascismo aveva cancellato la libertà dei cittadini che non la pensavano allo stesso modo; erano stati soppressi partiti, sindacati ed associazioni (l’Azione cattolica, ad esempio, era mal tollerata, quando non perseguitata); erano stati uccisi Antonio Gramsci, Giacomo Matteotti, i fratelli Carlo e Nello Rosselli e tanti altri oppositori politici a quel regime liberticida. A smentire, poi, la stramba interpretazione del sindaco di Roma, basta semplicemente leggere le farneticanti affermazioni pubblicate sul numero 1 della rivista “La difesa della razza” (5 agosto 1938): “È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo arianonordico”. Da rigettare anche la confusa e patetica “quasi-semi-smentita” di qualche giorno dopo, secondo la quale lo stesso Alemanno condannava “l’esito liberticida e antidemocratico del regime” (?!?!). In verità il fascismo è stato fin dall’inizio un movimento politico antidemocratico ed antiliberale, proprio l’opposto di quanto professano i rappresentati del (sedicente) partito denominato “Popolo della Libertà”. Il loro assoluto disprezzo per la memoria storia è, dunque, preoccupante, soprattutto in vista dei numerosi piani di “riforma” in cantiere (v. quello della Giustizia). Progetti di riforma che potrebbero interessare anche norme basilari della nostra Costituzione repubblicana, nell’intento di stravolgerne non solo la struttura ma il contenuto, i valori fondanti. A chi, poi, nostalgico (?) di un certo passato o solo obnubilato dalla propaganda berlusconiana anticomunista (?), obietterà che le parole di Alemanno, in fondo, si possono condividere, poiché quel regime, come sostengono certi ciechi apologeti, realizzò grandi cose (strade, acquedotti, treni in orario, traversate oceaniche, battaglia demografica, ecc.), replico con le parole del compianto Enzo Biagi. Il grande giornalista bolognese, con la sua solita, amara e pungente ironia, scrisse: “i dittatori (Hitler, Stalin, ecc.) fanno anche delle buone cose; ma il prezzo dei loro servizi è troppo alto”. Per l’Italia il “conto” ammontò a oltre 300 mila soldati e 100 mila civili uccisi nella seconda guerra mondiale, oltre alle macerie materiali e morali lasciateci da quel tremendo conflitto armato e da più di venti anni di libertà negate. Tutto ciò può bastare? La domanda è retorica, ma chissà quando saremo capaci di superare la sterile contrapposizione ideologica che ha lacerato il nostro paese per sessant’anni ed assumeremo, una volta per tutte, la verità storica…tutta intera, nelle sue pagine nobili e meno nobili (nonostante ciò a certuni possa sembrare attività anti-nazionale). p.s. questo articolo è stato scritto prima delle dichiarazioni rilasciate lo scorso 8 settembre dal ministro La Russa, le cui parole confermano le preoccupazioni dello scrivente (su cui intende stendere un velo pietoso di preoccupato silenzio). Guido Leonardi CRITICAL MASS ACIREALE Un gruppo di ardui ragazzi e ragazze sta portando avanti una nobile e intelligente iniziativa che merita ogni attenzione sia da parte della cittadinanza, sia da parte delle istituzioni locali. Ogni venerdì alle 17 si ritrovano tutti in bici in piazza Duomo e percorrono le vie del centro. Il nome che si sono attribuiti è Critical Mass e rivendicano solo il loro diritto a pedalare tranquillamente in una città come Acireale il cui stupendo centro storico non è valutato come dovrebbe ed è in balia del traffico caotico, dello smog nocivo sia per le persone che per gli edifici, e del posteggio selvaggio. Ed è proprio questa la loro lotta. Quello che loro chiedono è ciò che tutti noi chiediamo. Acireale è una città stupenda che se ben valutata potrebbe divenire un vero e proprio paradiso terrestre. Il meraviglioso restauro di S.Sebastiano già si sta annerendo a causa dei gas emessi dalle auto, la villa Belvedere è quasi abbandonata a se stessa, la mitica vasca con la statua di Aci e Galatea non ha più la stessa manutenzione di un tempo e quando si apriranno l’arena Eden e l’Angolo di Paradiso? E il Teatro Bellini tornerà ai fasti di un tempo? Come procedono i lavori al teatro Maugeri? Finalmente dopo decenni è stato completato il palazzetto di corso Italia e si sta realizzando il ponte per le chiazzette ma resta ancora tanto da fare. Oltre al ripristino di tutte le opere pubbliche i nostri giovani chiedono una migliore regolamentazione del traffico che eviti i problemi già citati e una città più pulita. Chiedono un vero e proprio cambio di mentalità ma è difficile ottenerlo se l’esempio non viene dall’ alto e se non vengono applicate le giuste regole. Inoltre Acireale dovrebbe possedere tantissime attrattive per i giovani ,invece di costringere i nostri ragazzi a spostarsi fuori quelli forestieri dovrebbero accorrere in massa nella nostra città non solo per il carnevale ma tutto l’anno. Ne guadagnerebbe anche l’economia Acese, il nostro territorio ha tutte le potenzialità per essere anche meglio di Taormina o per divenire punto di affluenza di tutta la Sicilia orientale e non solo ma per fare ciò devono essere migliorate le strutture che già ci sono e crearne delle nuove. So che è facile parlare per chi è profano di queste problematiche ma con una maggior attenzione della politica locale e magari con la sensibilizzazione dei nostri giovani qualche risultato si può ottenere. AVANTI CRITICAL MASS ROSARIO SCIACCA [email protected] AKIS Sabato 4 ottobre 2008 ALLE ORIGINI DELL’UNIVERSO Il centenario di due scienziati acesi: Giuseppe e Salvatore Arcidiacono “Nell’Universo, tutte le cose sono unite da legami invisibili. Non si può cogliere un fiore senza turbare una stella”. D’accordo, ma di quale Universo e di quali stelle parliamo? La risposta è differente se ci basiamo sulla fisica classica di Galilei e Newton, su quella relativistica delle alte velocità, su quella cosmologica delle grandi distanze o su quella quantistica dei livelli atomici e nucleari. Le galassie che vediamo risalgono a molti milioni di anni fa: lo spazio-tempo della nostra esperienza è una rappresentazione proiettiva del vero Universo. Nell’ultimo secolo, la cosmologia ha fatto passi enormi. È acquisito ormai che il tempo non “scorre” in maniera costante e uniforme, ma può essere dilatato dalla velocità del moto e dalla gravitazione. Esso non è “eterno”, ma ha avuto una precisa origine nel passato, come rivelato dal big - bang, “si ferma” nei buchi neri, “svanisce” nel bizzarro mondo della fisica quantistica. Gli eventi “contemporanei” per un osservatore, possono essere per un altro passati o futuri (cioè non più esistenti o non ancora esistenti). Per non dire poi che tutte le vere leggi della natura sono simmetriche rispetto ai due versi del tempo e che tutti i fenomeni dell’Universo sono costituiti da onde sferiche, le quali, per la detta simmetria, possono esprimere una causalità che dal passato va verso il futuro, e, viceversa, una casualità inversa (o finalità), che dal futuro va verso il passato. Sappiamo tante cose. La più importante delle quali è, però, che il mistero non è stato scalfito. Quando Einstein dice che: ”Quello che è più incomprensibile e che ci sia ancora qualcosa di comprensibile”, ha perfettamente ragione. L’enigma più fitto riguarda l’uomo: perché esiste, qual è la sua natura, quale il suo destino? Con la scoperta e lo studio degli iperspazi (spazi a più di tre dimensioni), Giuseppe Arcidiacono ha messo a punto due delle sue teorie: quella degli Universi ipersferici multitemporali e quella della Relatività Speciale Proiettiva. La prima, consente di passare a un Universo a struttura cibernetica, formato da “sistemi” che scambiano tra loro materia, energia ed informazioni; la seconda, permette di costruire una nuova meccanica cosmica e di trovare una nuova equivalenza tra la massa m (inerzia di traslazione) e il movimento di iner- zia polare J (inerzia di rotazione), che si esprime con la formula J = m r2, dove r è il raggio del cronotopo. Per Eliano Pessoa, Arcidiacono è stato un geniale studioso di cosmologia, che ha dato brillanti contributi anche nella matematica pura, come quelli sulla Teoria dei gruppi di rotazione e quelli sulla Generalizzazione delle operazioni aritmetiche, che hanno aperto campi, tuttora inesplorati. Giuseppe Arcidiacono è nato, assieme al fratello Salvatore, l’8 settembre 1927 ad Acireale; è morto nel giugno del 1998, a due mesi di distanza dal gemello. Quest’anno ricorre,dunque, il centenario della morte. Giuseppe insegnò Meccanica Superiore all’Università di Perugia, fu membro della New York Accademy of Sciences, vinse il Premio di Alta Matematica dell’Accademia dei Lincei, tenne conferenze in India e in Cina. Salvatore fu esperto di Biologia teoretica e molecolare. Avrebbe potuto accedere alla carriera universitaria, ma non volle mai lasciare la Sicilia e si accontentò di insegnare al liceo Amari di Giarre. Entrambi pubblicarono numerosi volumi, quattro dei quali insieme. Allievo prediletto di Luigi Fantappié, che, nel 1942, mise a punto la Teoria unitaria del mondo fisico e biologico, il matematico acese rivide tale dottrina - che oggi porta anche il suo nome - alla luce delle recenti acquisizioni e confutò, assieme al fratello, quanti sostenevano che l’uomo sia “uno sguardo da nessun luogo”, un composto chimico formatosi su un pianeta come tanti di una galassia come tante. Essi si domandarono, anzitutto, se la vita è soltanto compatibile con le leggi della fisica o è, in qualche modo “scritta” nelle stesse condizioni iniziali dell’Universo. Giuseppe riuscì a dimostrare che l’Universo, muovendo da una singolarità iniziale dovuta a una Intelligenza superiore, è andato evolvendosi, in chiave cosmica e biologica, ubbidendo a una logica interna che ne ha guidato l’ascesa verso l’ordine, al fine di accogliere la vita. Salvatore è approdato alle stesse conclusioni muovendo dai processi biomolecolari. Il loro assunto si scontrava frontalmente con la visione meccanicistica e deterministica e richiedeva nuovi contributi matematici, biologici e cosmologici. Che gli Arcidiacono fornirono, ma che solo adesso cominciano a trovare accoglienza. Giuseppe Contarino SIFONIO E LA FIERA Tre figure si stagliano nel ricordo con particolare nettezza di contorni: Alfio Fichera, Sandro Nicolosi, Lucio Maugeri. Lucio Maugeri, ingegnere di consumata esperienza, fu per alcuni anni Segretario del Fascio. Una riuscitissima caricatura, apparsa sul numero unico pubblicato per l'edizione de «Il più bel Carnevale di Sicilia» del 1938, da me, ragazzo curiosissimo, allora letto e riletto fino a mandarlo interamente a memoria, lo raffigu¬rava con l'eterno mozzicone di sigaro e il sorriso stereotipato a fior di labbra: «Signuri mei, è giusto? I esclama l'ingegnere I par¬la con molto gusto I l'eccelso Cavaliere». L'ambizione di Sandro Nicolosi e di Alfio Fichera, cantore appassionato del tempo che fu e apprezzatissimo collaboratore de «Il Popolo di Sicilia», la cui terza pagina si impreziosiva di quei suggestivi «Scorci di vita acese», era quella di rendersi utili alla propria Città, che entrambi si sforzavano di immunizzare dai germi di un provincialismo fiacco e sonnacchioso e del deprecato costume di «strapaese». Sandro Nicolosi, un bell'uomo dall'aspet¬to signorile, s'era laureato a Firenze in giurisprudenza e in scienze politiche, discutendo una tesi sulla mafia, che il Prefetto Cesare Mori, «missus dominicus», aveva tentato - come egli stesso rac¬conta nel celebre libro «Con la mafia ai ferri corti» - di estirpa¬re in tutti i modi. Nicolosi era amico del livornese Galeazzo Ciano, delfino del Duce, del quale era stato sodale .negli anni del sog¬giorno fiorentino. Se Alfio Fichera non smise un istante solo, fino all'estremo giorno della sua vita (l'ultimo articolo apparve su «La Sicilia» il 26 luglio 1951, il giorno prima della morte) di mettere la sua pen¬na al servizio di Acireale} che egli amaya con tutta l'anima, per rievocarne i fasti, le glorie e le nobili tradizioni, difendendone il prestigio e mettendone in risalto gli aneliti, il dinamicissimo Com¬mendator Sandro operò sempre perchè Acireale rimanesse alla ribalta in tutti i campi} massimamente in quello del turismo, che presentava le maggiori attrattive con il Carnevale, il più bello di Sicilia e con la rinomatissima Fiera di Luglio al Belvedere, di cui Sifonio narrava la favola bella svolgentesi «nell'incanto del giar¬dino» dove «i padiglioni elegantissimi sono costruzioni di grazia e di buon gusto tra il verde dei viali alberati e le aiuole fiorite ... ». Negli anni '30 la Fiera dell'Jonio era un avvenimento. Leggen¬do gli scritti di Mario Martinez, di Alfio Fichera, di Cristoforo Fi¬letti, di Rosario Pavone, di Felice Coco, di Ada Capuana, di Pa¬squale Pennisi, di Carlo Saporita, contenuti nei numeri unici del tempo, splendidamente stampati dallo Stabilimento Tipografico '900 di Peppino Finocchiaro con sede in Via San Carlo, non si può non costatare che la Fiera era una manifestazione abbastanza sen¬tita dagli acesi. Sifonio la considerava ideale prosecuzione della celeberrima Fiera Franca a Santa Venera al Pozzo, nei lontanissi¬mi tempi di Re Martino (<<abbiamo rivivificate antiche usanze e pur vogliamo farle rivivere tutte nel loro splendido fasto così co¬me le apprendiamo dalle vecchie cronache.,,»), e Carlo Saporita, il Poeta solitario, che ricordo seduto ad un tavolo del Caffè Co¬starelli tutto assorto nei suoi pensieri, con la immancabile siga¬retta Macedonia, sua compagna fedele (scherzosamente si diceva di lui: «Fumo, prendo caffè da Costarelli / parlo sempre di limoni e di verdelli...), esaltava in versi l'operosità degli artieri beneme¬riti e delle fantasiose .maestranze locali, onore e vanto dell'Isola: «Sul campanile della Cattedrale / ritorna a sventolare la bandiera I che a le genti lontane dà il segnale / del nascimento de la quinta Fiera ..... ». Il Regime ci teneva a conferire particolare tono di so¬lennità alla Fiera, alla cui inaugurazione non mancavano mai qualche ministro, il Prefetto e il Segretario Federale. Non poche volte venne apposta da Roma il Vice Segretario nazionale del Par¬tito, il catanese Professore Vincenzo Zangara. Il padiglione del Comitato, il primo a destra, dove campeggiava un grande ritratto del Duce, pensoso, con una mano sotto il mento, era punto di incontro di gufini e di camicie nere. Gli altoparlanti diffondevano le musiche allora in voga e la folla fluiva lungo gli spaziosi viali inondati di luce. «Nel Belvedere, pieno di fragranze I c'è un festo¬so echeggiare di canzoni I dileguantesi in larghe risonanze ... ». L'anima di Alfio Fichera, purissima come quella di un fanciullo, era in festa per i successi della manifestazione fieristica. Quando essa scomparve per sempre furono spine tremende per il povero Sifonio, idealista fino al midollo delle ossa. I due poderosi volumi pubblicati da Cristoforo Cosentini, «Cronache e memorie. L'ani¬ma di Acireale nel tempo», sono l'omaggio più bello della Città al proprio Figlio appassionato, dal quale la nostra società do¬vrebbe, ogni momento, trarre esempio per fare rinverdire le virtù civili languenti sotto il peso degli egoismi più Antonio Pagano sordidi, del cinismo più nero e del nichilismo più disarmante. IL PRINCIPE E I POVERI Nell’agosto del 2008, un bel bambino che ha per nonno un famoso uomo politico, poté definirsi facilmente “il principe”, mentre, nell’agosto del 1998, i figli piccoli di una povera (e disgraziata) donna catanese, che cercava di salvare i suoi figli da un padre violento, poterono definirsi “i poveri”. Nell’agosto del 1998, Rosetta B. aveva denunziato il marito perché, a suo dire, aggrediva i figli. La causa era finita al tribunale per i minori che, invece di dare aiuto a Rosetta, le aveva limitato la potestà genitoriale. Il motivo? I perfidi suoceri di Rosette avevano presentato un giornale illustrato in cui erano fotografati tre bambini e avevano detto che Rosetta aveva permesso al giornalista di fotografarli. In realtà non si trattava dei figli di Rosetta, ma di bambini ben diversi, non corrispondenti assolutamente, né per le fattezze né per l’età, ai figli che Rosetta aveva messo al mondo durante il matrimonio. Il tribunale dei minori aveva negato la richiesta di verifica, aveva ignorato le fotografie che ritraevano, a casa e a scuola, i figli di Rosetta, aveva considerato “lesive ai minori” le foto sul giornale, ed aveva “castigato” Rosetta limitandone la potestà genitoriale ed affidando i bambini al Servizio Sociale. Nell’agosto del 2008, una nonna in splendida forma, moglie legittima (anche se per seconde nozze) di un famoso uomo politico, ha esibito su un giornale femminile a larga diffusione, la foto del bellissimo nipotino, un vero principe. Nessuno si è sognato di limitare a questa nonna la potestà genitoriale o, meglio, nonnesca. Ma questa nonna è la moglie di un famoso uomo politico, e il nipotino ritratto con lei sulla copertina del giornale femminile a larga diffusione è un principe, perché appartenente, fin da piccolo, alla casta dei potenti. I figli di Rosetta B., nell’agosto di dieci anni prima, non erano principi, erano poveri. Ed a Rosetta B. il tribunale per i minori limitò la potestà genitoriale perché qualcuno, mentendo, disse che le foto sul giornale ritraevano i suoi figli. Anna Ruggieri PERCORSO ACESE Se osservata dal rnare, Acireale si presenta sollevata in alto e guardata, a rispettosa distanza, dal grande Vulcano, sdraiato ai suoi fianchi, in vigile dormiveglia, come se a lui ne fosse affidata la custodia. Emergono i vertici delle cupole, le croci, i campanili, le meschite, quasi coro di braccia levate al cielo in nobile gara. Tuttavia la città è poco raggiungibile dal mare. I porticcioli di Capo mulini, di Acitrezza,o di Stazzo o di Santa Maria la Scala non possono offrire grande accoglienza. E' preferibile il percorso via terra: la ferrovia oppure le corri ere. Ma la linea ferroviaria offre all'utente l'arrivo ad una stazione periferica triste e malinconica/per la sua solitudine. E' meglio arrivarci in auto attraverso l'autostrada Catania - Messina, soleggiata e aperta al panorama. Essa, al casello per Acireale, immette in un mare dinamico di luce e di civettuole costruzioni, che portano all'elevato piano nord della città. Per poi scendere verso il centro, percorrendo il variegato corso Savoia. Una delle più antiche e sontuose strade, che gareggia con via Vittorio Emanuele e soprattutto con il più perfetto e parallelo corso Umberto I. Sì, è preferibile corso Savoia, per poi, se è il caso, risalire per corso Umberto, ammirando ne i fastosi negozi. Il visitatore, che discende da una posizione elevata, benché il movimento ininterrotto di auto, si rende conto, a mano a mano, che affronta il percorso,della serenità o tranquillità dell'ambiente cittadino che, a buona ragione un tempo venne definìto "un posto tranquillo", Tranquilla l'andatura dei pedoni,tranquilla la moderata corsa delle auto. Sereno il comportamento degli ausiliari al traffico, nonché quello della polizia municipale. E, se i più avanti negli anni fanno notare l'assenza quasi totale delle tante tonache nere e degli abiti religiosi di una volta, è presente e disponibile un sollecito, giovanile, premuroso bianco saio rossocrociato, quasi a riparare una siffatta carenza. Qui si respira l'aria dolce di una città pacifica, dove qualsiasi velleità rivoluzionaria è stata soccombente. E' vero che negli anni 1848-49, la città espresse volontà belliche oltranziste, assieme alla vicina Catania, ma poi accolse benevolmente le truppe di Carlo Filangieri principe di Satriano con archi di trionfo. E in seguito quelle di Garibaldi e, infine, con tripudio di gioia, quelle angloamericane. Corso Savoia, immettendosi in piazza Duomo, si collega quasi circolarmente in un sereno abbraccio con il corso Umberto I. Sono nomi che si riferiscono ad un'unica dinastia, per poi, premessa la parentesi via Ruggero Settimo, idealmente congiungersi con l'altra intitolata a Vittorio Emanuele Il. Tutto un disegno dinastico, una ipsilon, incentrata su di una storia non più borbonica,ma sabauda. Tuttavia sempre regale. Forse anche per questo il nome di Acireale, giustificazione storica vera o meno, è inteso come la città del re. Chiaramente l"'imago urbis" lo merita. Ché, se un re venisse, la città ne sarebbe felice e gli offrirebbe stabile dimora. Minor fortuna i nomi, risorgimentali anch' essi, di via Roma, Mazzini o Garibaldi e persino Cavour, destinati ad un ruolo minore. Nel punto congiunzione dei due corsi, emerge il cuore del centro storico con la Cattedrale e il suo portale barocco, che innalza sulla città l'inizio della storia del Nuovo Testamento, con l'annunzio della Divina Maternità di Maria SS. Sono le statue in marmo bianco della Madonna e dell' Arcangelo Gabriele, che ill o febbraio 1688, lo scuhore messinese Placido Blandamonte consegnò ai Governatori dell'allora Matrice, per adornare il prospetto della Chiesa. L'evento storico della nostra Redenzione è spiegato e riassunto in chiare lettere latine, mentre sui personaggi, a testimonianza di un comportamento storico esemplarmente fedele, si impone la scritta: ACIS URBS AMPLISSIMA FIDA REGIBUS . I personaggi stanno in posizione eretta e, mentre la Madonna si rivolge all' Arcangelo, questi a sua volta si rivolge alle persone sotto stanti, ma chiude gli occhi forse per non vederle. Attorno alla Cattedrale, già Chiesa Madre "si sviluppò dal secolo XIV, l'insediamento di Aquilia Nuova" (M.C. Gravagno). Infatti, quasi sempre attorno alle chiese si stabilivano in tempi più antichi i centri abitativi, poiché la prima a sorgere era sempre la chiesa. A fianco della Cattedrale sta il Vescovado e poi la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, la Loggia Giuratoria o Municipio. Insomma, oltre che il cuore, anche la mente direttiva della città. Piazza Duomo è centro aristocratico, singolarmente nobile, che ha subito parecchi interventi e variazioni che, in tempi recenti si poteva definire anche centro economico, per le tante contrattazioni e mediazioni commerciali. Quando le terre acesi, non ancora saccheggiate e desacralizzate, offrivano ovunque i pregiati prodotti agricoli della fascinosa "riviera dei limoni". Da qui si dipartono tante altre vie, quasi a voler stabilire un sereno abbraccio con l'intera città, mentre la via Ruggero Settimo fa da raccordo con la via Vittorio Emanuele n Ma, prima di raggiungerla, si presenta il "Piano di S.Sebastiano", dominato dall'immensa e spettacolare Basilica al santo intitolata. Questo è un sito, in cui nelle ore antimeridiane, l'intera città sembra confluire con intensa animazione e, incurante del fascino architettonico del sacro monumento, rivolgersi ai più svariati acquisti di generi alimentari e mangerecci, interpellando con vera competenza le interminabili fila di botteghe che, idealmente oltrepassando le barriere edilizie che contrappongono "Piano S.Sebastiano" a piazza Marconi, a via Davì e a piazza Mazzini, vengono a creare un unico suggestivo mercato. Ora, a creare la predetta ipsilon, ha inizio la via Vittorio Emanuele n, che si proietta in discesa verso la vecchia e famosa, per le riprese cinematografiche, stazione ferroviaria. A mano a mano che essa avanza verso la periferia, sembra smorzarsi il suo fascino. Ma non è vero. Cambia il nome. E' il viale della Libertà, il quale sa offrire della sorprese. Soprattutto nella sua fase conclusiva, quando si presenta la storica piazza Agostino.Pennisi, con il vicino Castello e il Grande Albergo dei Bagni presso le Terme S.Venera. Qui emergono momenti di gloria. Il Grande Albergo dei Bagni: "Superbo e degno di ospitare prinçipi ... Granduchi e principi soggiornavano nel grandioso palazzo, ma pure uomini di lettere e di scienze si fer- mavano per godere il clima della città famosa per le sue bellezze ... Ruggero Bonchi ed E.Renan presero stanza nel Grande Albergo; nel gennaio 1881 Umberto e Margherita di Savoia vi furono ricevuti e ossequiati .... Nel marzo 1882 Riccardo Wagner arrivò ad Acireale ... Fu durante la sua permanenza in Acireale che Wagner vide Garibaldi." (Alfio Fichera). "Accorrevano dalla Germania, dall'Inghilterra, dall' Austria, dalla Russia, dalla Danimarca, dalla Polonia e dalle Americhe lontane ospiti illustri ... " (Alfio Fichera). E la visita della città cominciava da questa piazza, perché "L'edifizio appositamente costrutto sorge all'ingresso di Acireale, distinta Città di 37,000 abitanti sulle coste marittime del lato orientale dell'Etna, nella zone della sua Stazione ferroviaria a mezz'ora da Catania ... ", come dice la locandina del gennaio 1873, per risalire lentamente verso il centro sempre più fascinoso, appagando la curiosità del visitatore. Ora, invece, si propone il PERCORSO INVERSO, in un presente DIVERSO. Don Salvatore Pappalardo 4 AKIS Sabato 4 ottobre 2008 Pillole Acesi ph Nuccia Leotta e Studio Consoli Turi Consoli [email protected] Sinistra Democratica – Si è tenuta la settimana scorsa, in piazza Indirizzo, la Festa di Sinistra Democratica, organizzata da “Sinistra democratica per il Socialismo Europeo” di Acireale. Nella foto un momento della conferenza stampa. Referendum - In Acireale, l’11 Ottobre e nei giorni successivi, sarà predisposto un punto di informazione e di raccolta delle firme per coloro che condividono l’iniziativa referendaria lanciata da Antonio Di Pietro (a referendum sull’abolizione delle immunità alle alte cariche politiche dello stato). COPAS - Consorzio produttori agricoli siciliani, ha interessato l’Assessorato all’Agricoltura della Città di Acireale, retto da Luciano Privitera, circa la possibilità di frequentare un corso di formazione finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore ambiente, alimentazione, agricoltura. Il corso avrà durata di circa 3 mesi e si svolgerà presso l’istituto Galilei di Acireale e prevede una indennità giornaliera di 4,13 euro. Gli interessati possono contattare la direzione del consorzio Copas dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio. Numero telefonico: 0957632560. La Federazione Giovani Comunisti Italiani del Partito dei Comunisti Italiani denuncia alla città alcune distorsioni riscontrate nel corso degli ultimi anni. Figurano infatti, quali componenti della consulta, rappresentanti di associazioni inesistenti sul territorio. Ciò risulta da una denuncia della stessa Federazione ed inviata per conoscenza anche alla stampa. Zelantea – Ieri sera, venerdì, il prof. Casimiro Nicolosi ed il parroco prof.don Orazio Barbarino hanno illustrato l’ultimo libro di S.S.R. Mons. Pio Vittorio Vigo, “Briciole”. Alcune poesie sono state lette da Carola Colonna e Giuseppe Spoto. Nel prossimo numero il servizio. Via Paisano – Una raccolta di oltre 500 firme promossa dal consigliere Sebastiano Di Mauro ( rappresenta la frazione di Aci Platani) ha convinto il sindaco Nino Garozzo a richiedere all’Ufficio tecnico la predisposizione del carteggio necessario per l’inserimento dell’allargamento di via Pasiano nella proposta di Piano triennale delle opere pubbliche che sarà presentato nel ”Corso Savoia e dintorni” – Nella sala “Bianca” dell’Archimede il 18 ottobre sarà presentato il volume “Corso Savoia e dintorni” dell’avv. Salvatore Trovato. Si tratta del settimo libro su “Le vie di Acireale” ed è dedicato, come scrive l’autore, “a tutti quelli che amano Acireale”. Relatori saranno i prof.ri . Alfonso Sciacca e don Salvatore Pappalardo. a ro t Italia dei Valori – Tramite il Responsabile dell’IdV di Acireale, il dott. Michele Barbagallo, è stata presentata al sindaco e ad altri enti interessati una interrogazione in merito alla prossima esecuzione dei lavori in Piazza Duomo. Sull’argomento potete leggere, in altra parte del giornale, una intervista di Corrado Patti al dott. Geom. Michele Barbagallo 2009. Si tratta dell’ampliamento della sede stradale in parte del tracciato esistente ed in alcuni nuovi tratti così da rettificare alcune curve su un nuovo tracciato. “L’opera, lo sappiamo da tempo, è di primaria impor- San Luigi Basket – Alla presenza del v.sindaco Filetti dell’ass. allo Sport dr. Gaetano Leonardi è stata presentata la squadra del “San Luigi Basket”. Erano pre- tanza e ben si innesterebbe nel quadro degli interventi in corso in quelle aree: ci riferiamo agli interventi allo stadio Tupparello e in via Antonino Bonaccorsi – dice il senti il presidente della squadra Salvatore Pennisi, l’A.U. della Edil Tomarchio Orazio Pugliesi e Tiziana Longo della stessa società.(foto Consoli) III CONVEGNO REGIONALE DELLA P. MUNICIPALE - Ad Acireale, dal 30 settembre al 2 ottobre 2008, presso Hotel Excelsior Palace Terme si è tenuto il terzo convegno della Polizia Municipale organizzato dal Corpo di P.M. di Acireale diretto dal colonnello Alfio Licciardello. Nel prossimo numero il servizio. Le foto presentano un momento dell’inaugurazione dei lavori sindaco Nino Garozzo -. L’allargamento di via Pasiano certamente completerebbe in maniera ottimale il quadro della viabilità di collegamento tra la città e la sua più popolosa frazione”. Le tre foto: l’ingresso dal Tupparello, le condizioni di tutta la strada, l’uscita in via San Piero Patti. PILLOLE CASTELLESI Giuseppe Bonaccorso [email protected] AciTrezza - Per la seconda volta consecutiva l'amministrazione castellese guidata da Silvia Raimondo nega il suolo di piazza Castello al Centro Studi Acitrezza per lo svolgimento di un incontro pubblico sul ricorso contro il canone depurazione e fognatura, che si sarebbe dovuto tenere domenica 14 settembre nel tratto di piazza di fronte la navata laterale della chiesa di San Giuseppe. Il diniego a firma del vice sindaco Marisa Ferlito è stato motivato da ragioni di sicurezza e incolumità pubblica, in quanto la piazza sarebbe meta di visitatori, turisti, comuni cittadini e in particolar modo di numerose famiglie costituite da minori con al seguito materiale ludico (biciclette, monopattini, ecc.) che abbisognano di ampio spazio per trascorrere serenamente e liberamente le giornate del fine settimana. PER IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO L’ARCHIGEN ACICASTELLO IN SERIE A2 - Grande festa in casa Archigen Pallanuoto Acicastello, che anche per la stagione 2008/2009 sarà ai nastri di partenza del campionato di serie A2. Infatti il Consiglio Federale della F.I.N. ha accolto la richiesta di ripescaggio della società castellese nel secondo campionato nazionale. “ La serie A è eccitante e motivante ” afferma il Direttore Sportivo Salvo Scebba “ siamo tutti molto contenti di esserci ripresi la serie A2. Già da tempo eravamo in movimento anche sul mercato ma ora il nostro impegno e la nostra organizzazione avranno un impulso in più. ”“ Aspettavamo da tempo questo ripescaggio in quanto speravamo in tutti i modi di riagguantare la serie A ” ,dichiara soddisfatto il Presidente Giovanni Di Grazia, “ ringraziamo la Federazione per aver creduto in noi e nel nostro progetto. Adesso indubbiamente rinforzeremo la squadra per competere con le altre formazioni e dare una risposta convincente rispetto alla deludente stagione dello scorso anno ”. Tra le novità principali il nuovo mister, Zoltan Fazekas, che conosce benissimo l’ambiente della pallanuoto castellese e condivide i suoi obiettivi avendo disputato con la calottina gialloazzurra le ultime tre stagioni. Dunque un tecnico di notevole esperienza e di grande professionalità, doti che potrà mettere al servizio della squadra e dei tanti giovani che la compongono. A conferma dell’ottima organizzazione e struttura societaria, che fa dell’Acicastello una delle migliori realtà in ambito nazionale, l’ingresso in dirigenza del professor Salvo Scebba in qualità di Direttore Sportivo, particolarmente conosciuto nel mondo della pallanuoto per il suo attaccamento e la sua passione per questo sport, nonché per la sua grande esperienza e capacità di ottenere grandi successi con l’oculatezza che lo contraddistingue e la politica di valorizzazione dei giovani. Nell’immediato il prof. Scebba si sta occupando insieme al dirigente Gianluca Cacciola delle operazioni di mercato ma anche di tutti i problemi connessi all’impiantistica sportiva in quanto l’Archigen Acicastello è priva di un proprio impianto e occorre superare gravi problemi logistici. Un contributo importante per rendere possibile e concreto il progetto della società è indubbiamente fornito dall’Archigen, azienda medica che opera nel settore sanitario, pubblico e privato, che si conferma partner ufficiale della Pallanuoto Acicastello per la seconda stagione consecutiva. L’ottima struttura societaria si rispecchia naturalmente nell’attenzione al bilancio, altro aspetto in cui l’Archigen Acicastello emerge per la sua gestione sana e oculata, che anche quest’anno ha consentito di regolarizzare con largo anticipo l’iscrizione al campionato. Tutti questi fattori non costituiscono certamente una concreta possibilità di successo immediato, ma sono la ricetta giusta per obiettivi ambiziosi nel futuro prossimo. SPORT SOTTO IL CASTELLO - Una festa dello sport: così possiamo definire la manifestazione svoltasi in Piazza Castello. La seconda edizione di “ Sport sotto il Castello ” ha infatti ospitato i principali protagonisti delle varie discipline sportive, dal calcio all’atletica, dalla pallanuoto al karate, premiati per il loro impegno nella pratica sportiva e per i grandi risultati ottenuti in campo nazionale e internazionale. Tra i primi a salire sul palco nel corso della serata presentata dal giornalista Giuseppe Castro con Ornella Bellia ed Alessia Belluomo, la trentunenne velocista catanese Anita Pistone, che alle Olimpiadi di Pechino ha raggiunto il quarto di finale sia nei 100 metri che nella staffetta 4x100, ed il canoista di Augusta Antonio Scaduto, vincitore nella recente olimpiade di Pechino della medaglia di bronzo nella specialità K2 insieme ad Andrea Facchin. Entrambi, dopo aver ricevuto la targa-ricordo, hanno sottolineato l’enorme spirito di sacrificio necessario sin dal primo approccio a queste due discipline, come la canoa e l’atletica, che permettono di raggiungere risultati importanti solo dopo un lungo e rigoroso allenamento fisico e mentale. Tanti applausi al momento della premiazione dell’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, e di alcuni giocatori della società etnea, il portiere Albano Bizzarri, il difensore Christian Terlizzi ed il centrocampista Mariano Izco, che hanno ritirato il premio destinato al mister Walter Zenga. Se da un lato l’amministratore Lo Monaco ha esteso il riconoscimento a tutto l’organico societario ed in particolare a tutti coloro che dietro le quinte hanno lavorato e continuano a lavorare per il bene del Calcio Catania, dall’altro i giocatori rossazzurri hanno infiammato il pubblico promettendo grandi emozioni e soddisfazioni per la nuova stagione. Serata speciale per Diego Maugeri, castellese doc che per la prima volta da campione del mondo di karate veniva premiato ad Acicastello, e Giuseppe Bosco, giovane presidente del Catania Beach Soccer, che il 30 agosto ha vinto il primo scudetto superando ai calci di rigore il Terracina. La serata, inframezzata da diverse esibizioni musicali, ha visto la presenza di ospiti importanti anche nel campo della pallavolo e del rugby, con il catanese Orazio Arancio e l’allenatore della Pallavolo Catania Hugo Conte. Grande emozione tra gli altri per il castellese Mauro Maugeri, allenatore della nazionale italiana di pallanuoto femminile, il quale ha ricordato quanto forte sia il legame che lo lega ad Acicastello, e per la pallanuotrice Giusi Malato, pluriscudettata con l’Orizzonte Catania e campionessa olimpica ad Atene 2004. Due momenti toccanti sono stati rappresentati dalla consegna dei riconoscimenti alla memoria del deltaplanista Angelo D’Arrigo e del castellese Pippo Lanzafame, campione italiano di nuoto ed a lungo primatista regionale. Infine un premio speciale per la correttezza nell’informazione sportiva è stato assegnato al giornalista Rai, Niky Pandolfini. INCONTRO CON IL CREDITO SPORTIVO - La Provincia Regionale di Catania continua il proprio impegno nella promozione della pratica sportiva. In questa prospettiva l’assessore provinciale allo Sport ed Edilizia Sportiva, dottor Daniele Capuana, ha organizzato per il secondo anno consecutivo un incontro con l’Istituto per il Credito Sportivo, alla presenza di parecchi assessori al ramo dei 58 comuni etnei. Già nel febbraio 2007 l’iniziativa aveva portato alla sigla di un protocollo d’intesa con l’allora direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo, Francesco Savini Nicci, che prevedeva la concessione agli Enti Territoriali della Provincia di Catania di mutui per 50 mutui per 50 milioni di euro con tassi di sconto agevolati per la durata di 10-15 anni. Per rafforzare questa importante sinergia l’assessore Capuana ha chiesto e ottenuto nel nuovo incontro l’innalzamento della somma di mutui da 50 a 150 milioni di euro con tasso di sconto agevolato per la durata di 25 anni anziché 15, con grande soddisfazione anche del Direttore del Servizio Commerciale dell’Istituto per il Credito Sportivo, dottor Carlo Manca. Un traguardo importante accolto favorevolmente dagli assessori dei comuni etnei presenti, che al termine della conferenza hanno avviato un dibattito sulle possibilità e priorità di realizzazione dei propri progetti. “ Rilanciamo i rapporti già intrapresi qualche anno fa con l’Assessorato provinciale allo Sport ” afferma il dottor Manca “ Attiveremo le richieste che ci sono state fatte dall’assessore Capuana, per favorire il miglioramento della qualità dell’impiantistica sportiva della provincia di Catania ”.“ Ho richiesto anche di ripristinare lo sportello informativo per i comuni che intendono richiedere informazioni sui finanziamenti ” commenta l’assessore Capuana “ al Palacannizzaro Rosario Livatino, dove ci incontreremo mensilmente con i referenti nazionali e regionali del Credito Sportivo e con gli assessori comunali all’Edilizia Sportiva ”.Diverse perplessità suscita infine l’assenza di rappresentanti del Comune di Acicastello all’incontro svoltosi al Palacannizzaro nonostante sia evidente la necessità di intervenire per ristrutturare e completare gli impianti già esistenti, come nel caso del campo di calcio, o di costruire nuove strutture sportive nel nostro territorio, che al momento concede poche possibilità ai giovani di praticare lo sport. SPORTING CLUB ACICASTELLO: UNA STORIA CHE FINISCE - Come preannunciato nei mesi estivi, la parola fine è stata scritta nella storia calcistica dello Sporting Club Acicastello, che dopo cinquanta anni di successi importanti, soddisfazioni e delusioni, non scenderà in campo all’avvio del campionato di Prima Categoria. Si chiude una lunga storia con grande amarezza anche per le tante motivazioni, non solo dal punto di vista calcistico, che hanno spinto i diversi presidenti succedutisi alla guida della società negli ultimi anni a scappar via da Acicastello. Un campo in condizioni a dir poco pessime e lo scarso interesse mostrato dall’amministrazione comunale nei confronti dello Sporting Club sono i motivi principali dell’ultimo abbandono del presidente Armando Sapuppo, che con il parere favorevole del presidente regionale della FIGC Sandro Morgana ha trasferito la società a Catania ed ha provveduto alla modifica della denominazione sociale in Massiminiana, squadra che giocherà quest’anno il torneo di Prima Categoria riportando alla luce una società che è stata una bandiera del calcio catanese negli anni sessanta e settanta. “ Mi dispiace molto far terminare così la vita di una società storica ” afferma il presidente Sapuppo “ ma non era più possibile far calcio ad Acicastello, avevamo un problema al giorno, vittime anche di atteggiamenti poco gentili nei nostri confronti e di danneggiamenti AKIS Sabato 4 ottobre 2008 Scuola di ladri su YouTube Si parla tanto nel male e nel bene (l’ordine è voluto!) di YouTube, un sito web popolarissimo che manda in onda video memorabili, ma anche autentiche scemenze o porcherie. Incuriositi dall’ennesimo nome inglese “lockpicking”, con sconcerto abbiamo accertato che con una serie di video si insegna (sentite! sentite!) a forzare serrature d’auto, lucchetti di ogni genere e persino porte blindate, così, solo per gioco, come sfida in rete. Il più bravo dicono che sia un certo Killermanu, che si autodefinisce “lo scassinatore mascherato”, che ha “inventato” una vera e propria scuola di ladri. Questo Tizio e i suoi amici si affrettano ad aggiungere alla fine: “Ricordate che questo è e deve rimanere un hobby”!!! Fato sta che tanti ragazzini, appassionati di questo “gioco”, imparano a delinquere. Quando si parla delle nuove forme di comunicazione, che stanno cambiando il modello di vita in quasi tutto il pianeta, si evidenziano le grandi opportunità cognitive e il superamento dei limiti spaziotemporali; si accenna anche ai rischi, come accade per ogni ampliamento del potere dell’uomo. Ma vi sembra possibile che si possa impunemente usare il web a piacimento e per fini quanto meno discutibili, senza alcun controllo o regolamentazioGiovanni Vecchio ne, e a disposizione di chiunque si colleghi? Si è spento Gaetano Vasta Autore di parecchie opere appassionate sulla Sicilia, ha inserito fra le pagine dei suoi libri personaggi vivi ed a tutto tondo. Quasi nulla di ciò che ha scritto è stato inventato. Fra le sue opere ricordiamo: “ … E i vinti vinsero. Romanzo dal vero” del 1991. Narra la storia vera di sua madre, soprannominata Luisa nel libro, una ragazza virtuosa ingravidata da Tino, il fidanzato, il quale la abbandona per fuggire con Marina, la quale a sua volta ha già partorito un figlio suo. Luisa, tornato in paese Tino, gli spara contro un intero caricatore di revolver, credendo di ucciderlo, e si costituisce alla Polizia. Trovatasi un buon avvocato, sconta la pena ridotta, esce dal carcere, partorisce, e comincia a lavorare duro per mantenere il figlio dato alla luce. Cresciuto, essendo un bravo ragazzo, studia, si laurea e diviene un professionista affermato, riuscendo così a mantenere la madre come una regina nella vecchiaia, dopo la vita difficile che aveva condotto. Il Volume è arricchito da illustrazioni di Giovanni Vecchio. È doveroso citare anche “ Lettere dalla Prigionia” del 2007, libro dedicato totalmente alla memoria della madre perduta. Il libro è stato presentato presso la Parrocchia di Aci Platani, da Don Antonio Pennisi e la Prefazione è stata curata da Domenico Torrisi. Si tratta di un romanzo epistolare, in cui sono raccolte tutte le lettere che Vasta ha inviato a sua madre dal 1939 al 1945, durante la sua prigionia dentro al campo 127, quando per gli americani era solo il soldato numero 81- 1- 50213. Come lui stesso scrisse nella Premessa: « Per rendere un omaggio duraturo alla mia diletta madre. Ogni qual volta penso a lei, e la penso giornalmente, io mi esalto e mi considero un fortunato mortale se, nella mia non facile esistenza, non avessi avuto accanto a me una donna grande come lei. Essa, tra le altre sue doti, possedeva una modestia non comune, che io non riuscivo talvolta a comprendere appieno. […] Essa si dava la colpa di non essere riuscita a scrivere il romanzo della sua vita, perché non sapeva scrivere in italiano». Così descrive sua madre Valentina Vasta Gaetano Vasta . Nato il 22 Maggio 1917 ad Acireale con la sua morte, [email protected] nuta all’ età di 91 anni, ci ha privati della sua illustre presenza. LA SPADA D’ARGENTO L’asfodelo giallo dell’Etna: un fiore colorato dal significato colorito! L'asfodelo è una specie comune nel mediterraneo, ove predilige i luoghi aridi ed i pascoli. Ha foglie basali a ciuffi e fiori bianchi riuniti in racemi, su steli alti. Appartiene alle liliacee ed ha radici a rizomi. Ha qualcosa di austero ed una bellezza misteriosa. Noto come fiore degli inferi, associato al culto dei morti. La medicina greca lo raccomandava come contravveleno e panacea universale. I bulbi cotti erano utilizzati per la preparazione di tisane ricostituenti. E' spesso citato in letteratura, sin dall'antichità a partire da Omero. Nell'Ade, i prati di asfodelo erano riservati a coloro che non erano stati né buoni né cattivi. L’Asphodeline lutea è una liliacea che cresce nei boschi dell’Etna caratterizzata da fiori gialli. I cercatori di funghi certamente se la ricorderanno perché è veramente diffusa sulle radure delle vecchie sciare laviche e qualcuno la utilizza come gustoso erbaggio definito in lingua siciliana “Zzubbi”. Sull’Etna sono frequenti due specie di asfodelo: l’Asphodelus microcarpus dai fiori bianchi e per l’appunto l’Asphodeline lutea dai fiori gialli. Dall’antico vocabolario popolare brontese si legge un’etimologia del nome siciliano della pianta (Zzubbi) davvero singolare; ve lo proponiamo integralmente con le colorite espressioni che descrivono questa umile pianta. Giovanni Tringali La congregazione S. Michele Arcangelo di Acireale, ha organizzato la 2a edizione del concorso canoro "PREMIO LA SPADA D'ARGENTO", 2 serate di selezioni per i 63 concorrenti iscritti al concorso provenienti da ogni parte della Sicilia Orientale; da questi una commissione di esperti ne ha scelti soltanto 22 da portare nella serata conclusiva che si è svolta in piazza S. Michele ad Acireale. Vince la categoria junior GRACE di 12 anni, sbalordendo tutti i presenti, compresa la commissione giudicatrice, per le sue capacità canore e l'impeccabile interpretazione di un brano di Celin Dion.Il secondo posto se lo aggiudica Caterina Lo Faro mentre il terzo posto va a Manuel bimbo prodigio di anni 5. Vince la categoria Nelle foto: l’asfodelo giallo dell’Etna 5 Zzubbi: = indica una pianta di poco conto, mangiata una volta dai Malettesi, i quali perciò venivano chiamati zubbàri, soprannome da loro non gradito e motivo, quindi, di zuffe. I tempi sono cambiati, ma l’atavico campanilismo, per usare un eufemismo, tra i Malettesi e i Brontesi, non è affatto cambiato. Ed io cercherò di darne una spiegazione non solo sociologica, ma addirittura linguistica, come era nelle mie intenzioni, partendo da una scoperta che ho fatto solo in questi giorni e che mi obbliga a rivedere qualche mio etimo, come quello di zubbu (dall’arabo zubb) = membro virile, e quindi zubbaru = mangiatore di minchi (alla brontese). Fino ad oggi io non davo una etimologia, pensando che fosse una pianta o qualcosa di simile, perché questa mia convinzione scaturiva dalla consuetudine, comune sia a Bronte che a Maletto, di rispondere all’abituale domanda: chi mangiasti? con risposte come: pani e pitrulli, di un ragazzino, o cazzi, cucuzzelli e ova, di un adulto, brontesi; mentre i Malettesi rispondevano: zubbi. Queste risposte, secondo me, erano date o per nascondere una dignitosa povertà, allora molto diffusa, o per nascondere una certa e relativa agiatezza, per non farsi invidiare. Sennonché i Malettesi, che usavano la parola zubbi per non dare conto dei fatti loro, se venivano poi chiamati, di conseguenza, zubbari, conoscendone il significato effettivo di mangia minchi, si arrabbiavano e spesso menavano le mani, ma molte volte si vendicavano a sassate, approfittando del pietrisco sparso per le strade e che in estate diventava polvere. Questi fatti dimostrano che in due Comuni limitrofi, Bronte e Maletto, si presentano due civiltà diverse: nel primo quella greco-romana e nel secondo quella araba, evidenziate dallo stesso vocabolo, origine della vita, che deriva nell’una dal latino mentula, e nell’altra dall’arabo zubb. Come si evince dalle suesposte considerazioni, la sociologia si sposa bene con la linguistica per confermare un fenomeno comportamentale che stenta a scomparire, sebbene le condizioni economico-sociali siano cambiate. Per concludere zubbu deriva dall’arabo zubb (= membro virile), e quindi zubbaru = mangiatore di minchi, con buona pace degli amici Malettesi. (nl) «Ho letto la Sua etimologia e la trovo abbastanza aderente alla verità, in quanto nelle zone desertiche dell'Arabia Saudita, ho trovato una pianta che prima di fiorire aveva un “turione” simile ad un cazzo con dei rigonfiamenti alla base che chiamavano “Zubb al …” ovvero Cazzo d'Asino. I “Zubbi marittara” corrispondono alla specie botanica Asfodeline lutea, (vedi foto) e della quale anche i brontesi ne mangiavano i teneri germogli con il nome di “Bambuscitti”.» (Prof. Nunzio Longhitano) A tu per tu con Larissa Volpintesta adulti, in uno sfolgorio di luce, coriandoli e fuochi pirotecnici e quindi si aggiudica Il "Premio La Spada D'Argento" DEBORA di Catania con la sua performance del brano “Adagio” di Lara Fabian; riceve dalle mani di Anna Cinconze, vincitrice della passata edizione, l'ambito premio. Al secondo posto si classifica Noemi Carpinato, al terzo posto Manuela Nicotra.I pilastri portanti della riuscitissima manifestazione sono Francesco D'Ambra e Davide Samperi con la D.A.e la conduzione di Nello Vasta. Ospiti della serata: La sfilata di moda Fashion di "ALGAZARA" di Acireale La stilista Grazia Vinci ( applauditissima, nel recente Premio Aci e Galatea ha “vestito” la presentatrice Miriam Leone, poi Miss Italia), La scuola di danza "Espressioni in Movimento" di Acicatena. ph Nuccia Leotta Corrado Patti Ho conosciuto in occasione del Premio “Aci e Galatea” la giovane e promettente attrice calabrese Larissa Volpintesta, protagonista della fiction di Rai 1 “La vita rubata”, interpretata con grande successo accanto a Beppe Fiorello e ad Alessio Vassallo, per la regia di Graziano Diana. La prima domanda (d’obbligo!!) è proprio su quest’ultimo lavoro…S:Allora, signorina Volpintesta…. L:Aspetta, aspetta...preferirei un “incipit” più informale…che ne diresti di darci del tu? S:D’accordo….Dunque, Larissa, che emozioni hai provato nel ruolo di una Persona Speciale come la giovane Graziella Campagna, uccisa a soli 17 anni dalla mafia? L:E’stato il ruolo più importante della mia brevissima carriera, un’emozione che con il cast e con la famiglia di Graziella abbiamo vissuto veramente con partecipazione assoluta, ed io che di solito nel lavoro non mi calo mai anima e corpo stavolta….S: Larissa, scusa l’interruzione, ma come?!Gli attori più grandi sostengono che bisogna andare a fondo, immedesimarsi…Ehi, così mi fai vacillare il mito di Robert De Niro o Christian Bale o, in Italia, Kim Rossi Stuart!! L: Beh, che posso dirti Salvo. Io non vivo il ruolo che interpreto in prima persona…non scendo in virtuosismi tecnici quando recito, sono più emozionale, la mia è una prospettiva minimalista…più alla Sandra Bullock, o sul modello dell’adorabile Tosca D’Aquino come attrice italiana! S: Parli da veterana…mi dici quali sono i lavori che hai fatto ad oggi? L: Oltre la “Vita Rubata” senz’altro “Vipera” con Giancarlo Giannini ed Harvey Keitel, i “Vicerè” di Roberto Faenza, con Alessandro Preziosi e Lando Buzzanca. S: Caspita Larissa, scusa l’interruzione ulteriore ma hai davvero recitato con mostri sacri del cinema e sei già stata diretta da registi importanti. L: Sì, in effetti amo i lavori di qualità e fino ad oggi mi è andata bene, anche se i ruoli da me interpretati sono stati particolarmente negativi o drammatici…Mi piacerebbe voltare pagina con un ruolo da fiaba, che so…una principessa,ad esempio…S: Ma non mi hai appena detto che non vivi il ruolo fino ad immedesimarti? L: E’ vero, è così…sul set faccio il mio lavoro e torno a casa…riesco ad entrare in parte la mattina ma riesco anche ad uscirne alla fine della giornata. S: Quando hai capito che la tua strada era fare l’attrice? L: Quando mi sono trasferita a Roma qualche anno fa….adesso ho ventun’anni e ringrazio mio fratello che avuto l’intuizione di mandare le mie foto per un provino…ma Roma non mi ha cambiata, questo lo sottolineo: altro che “dolce vita”! S: E dovrei crederti? L: Eppure è così: la mia famiglia, i miei amici, la mia terra sono i principi su cui baso la mia vita. S: E poi? L: E poi lo studio…sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenze e conto di laurearmi…S: Studi pure?! L: Sì, sono una giovane con la testa sulle spalle…Sorpreso? S. In effetti…visto anche ciò che il cinema e la televisione ci propugnano su quest’attuale “gioventù bruciata”… L: Qui il cinema sbaglia! Non sono affatto d’accordo con il messaggio di “pessimismo cosmico” che si sta mandando, non bisogna dare solo messaggi negativi: al sud soprattutto bisogna dare risposte, non appiccicare etichette e via…quando potrò mettere a disposizione della mia terra mezzi, anche economici, ad esempio per migliorare l’istruzione, lo farò io per prima! S: Hai solo ventun’anni? Ma dici la verità? Questi sono discorsi importanti e dal peso specifico non indifferente… L: Però la penso così: guarda che non faccio il mio lavoro per i soldi e basta…sono fortunata e vorrei condividere questa fortuna con la mia gente. Che c’è di strano? S: Che parli lasciando intravedere una personalità fuori dagli stereotipi dell’attrice bella e basta… L: Grazie, è un complimento spero… S: Lo è, lo è…comunque dovevo farti la solita intervista di routine ma questo discussione seria ci ha preso la mano… L: Stai tranquillo, Salvo: sapessi che discussioni con i registi dei miei lavori! S: E allora mi fermo qui, Larissa.Credo che la tua personalità, unica e fuori dagli schemi, darà presto i suoi frutti…sentiremo parlare di te, scommetto!! ph Fabio Consoli Salvo Pistarà 6 Sabato 4 ottobre 2008 Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 AKIS . 956.. dal 1 e-mail: [email protected] Acireale un viaggio nel mare dell’Etna Antonio Coniglio Quattro giorni di iniziative per promuovere il mare acese organizzate dalla cooperativa “ Mare dell’Etna”. Un vero e proprio tour con sede principale l’ Hotel Santa Tecla Palace che ha visto la presenza di numerosi giornalisti di testate nazionali e straniere con l’intento di far conoscere meglio e valorizzare l’offerta turistico culturale e gastronomica del territorio delle Aci. L’ iniziativa si è conclusa nella sala conferenze del Hotel con la presentazione di un video - documentario prodotto dalla cooperativa “Mare dell’Etna” che ha illustrato il progetto “ sportello pesca delle Aci”. Cinque sono le azioni che caratterizzano il tutto. 1)l’ottenimento del marchio IGP del “ Pescato dell’Etna”; 2) l’assistenza previdenziale , legislativa e fiscale per i pescatori, 3) un portale internet “www.sportellodelleapescadelleaci.comdove i pescatori potranno accedere alle informazioni a cui sono interessati. 4) la promozione dei prodotti ittici locali; 5) la diffusione dell’imprenditoria femminile nella filiera della pesca. Con la presentazione alla stampa si chiude la fase della promozione iniziando così la fase della realizza- Qualcuno ha messo all'asta financo l'elefante, "u liotru": lo storico simbolo di Catania. Tanti i commenti increduli, tante le manifestazioni di sorpresa e di sbigottimento in ordine ad una situazione finanziaria che è un eufemismo definire preoccupante ed incresciosa. La città senza luce, le spettanze ai dipendenti non corrisposte da mesi, le banche con "i fucili puntati": una condizione complessiva che qualcuno crede ancora non sia possibile spiegare. Eppure quanto accade oggi a Catania è soltanto il sentore di quanto presto accadrà in molti enti locali. Quegli enti locali che, amministrati da dirigenti sornioni e da una politica "spendacciona", si sono affidati alla finanza speculativa, entrando a far parte di un circolo virtuoso insidioso ed invasivo. Il risultato: la vittoria della economia reale sulla economia apparente: la sconfitta di chi ha comprato una Ferrari senza avere i soldi per pagare la benzina. La Corte dei Conti non può non intervenire. Ma ciò non basta di per sé a motivare quanto è avvenuto e sta per avvenire. Il capoluogo di provincia, infatti, come altri centri limitrofi, paga l'assenza di un autentico progetto di sviluppo che comprenda una razionalizzazione delle risorse finanziarie secondo parametri di efficacia ed efficienza. In questi giorni, mentre parecchie famiglie catanesi rasentano le lacrime, mentre la stampa nazionale ed internazionale rilancia l'immagine di una Catania formato Burundi, qualche seducente opinionista propone la elaborazione-rielaborazione- di una piattaforma di potenziamento della economia zione. Tre sono i punti da attenzionare in modo particolare ci spiega il professore Carmelo di Maria presidente della cooperativa “ Mare dell’Etna”: “la salvaguardia dei pescatori e del loro lavoro, abbassando i costi che sono davvero alti; valorizzare il prodotto pescato, proprio per questo è nata l’associazione “Per la Tutela e la Promozione del Pescato dell’Etna” che mira ad esaltare al massimo i nostri prodotti ittici locali come lo Scorfano delle Aci e gli Occhi di Bue Etnei; nonché la creazione di percorsi nuovi, come la pesca-turismo e la trasformazione industriale del pescato, attuando una riorganizzazione della filiera nel distretto della pesca valorizzando l’ offerta turistica ad Acireale. Anche il sindaco della Città di Acireale avvocato Nino Garozzo ha plaudito l’ iniziativa intrapresa, sottolineando come sia “essenziale coinvolgere in ogni sua forma i pescatori perché le azioni previste dal programma possano concentrarsi con l’obbiettivo comune del sostegno alla pesca e alla apertura di nuovi segmenti economici legati al pescato e alle risorse del mare”. Angelo Battiato catanese che preveda la costruzione di un casinò a Catania. Probabilmente non è proprio il momento di parlare di un casinò, per definizione luogo di divertissement e diletto, soprattutto in una città disastrata, ma è possibile fare due considerazioni. 1. Prima di parlare di un casinò a Catania, bisogna capire che tipo di turismo si vuol fare Catania. Non è una variabile indifferente: oggi la proposta turistica non è più unica. Esistono diverse tipologie di turismo. Ognuna di queste categorie risponde ad un modello di città che si vuole proporre. Sarebbe interessante che anche gli amministratori acesi ritornassero a riflettere su questo. Ad oggi, dagli assessori al turismo che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, sono venute solo sconfortanti "cattedrali nel deserto". 2. Ovunque è stato istituito, il casinò ha costituito il perno di un indotto intorno al quale si sono sviluppati giochi, ristoranti, club, eventi ecc. Sicché sarebbe fuorviante, in nome di un preconcetto luddista, pensare di bollare come indecente un'opera di questo tipo. Certo sarebbe più fisiologico riaprire, è inutile spigarne le ragioni, il casinò di Taormina piuttosto che costruire quello di Catania. E' necessaria tuttavia una legge che eviti sovrapposizioni e non penalizzi il mezzogiorno rispetto ad altre aree del paese. «Le case da gioco sono foriere di fenomeni anche diversi dal turismo, che rappresentano una fonte di particolare preoccupazione, specie in una regione nella quale esiste una organizzazione criminale di antica data che è alla ricerca continua di canali migliori e più adeguati per il riciclaggio di denaro sporco. E dai casinò questa è una prestazione che in più casi è possibile ottenere». Questa motivazione, addotta dal Viminale, contro la riapertura del casinò di Taormina, è farneticante. Di fatto legittima l'impossibilità di fare qualunque investimento in Sicilia e nel sud di questo paese. La criminalità è un problema grave ma non è possibile, per tale ragione, tarpare le ali a qualsivoglia possibilità di sviluppo. Ci si impegni invece ad una seria attività di monitoraggio e repressione contro le infiltrazioni mafiose. Solo così il sud da peso potrà diventare una risorsa per il paese. La rubrica del micio LA "QUESTIONE MERDIONALE" DEL KURSAAL - CASINO Prendo in prestito la rubrica del micio Correva l'anno accademico 1962/63 allorquando ho avuto modo di trattare e scrivere del "Casino" di Taormina (tesi di laurea sul “Territorio di Taormina e le sue Condizioni Geografiche”) indicando nelle oltre venti pagine dedicate tutto quello che ancor oggi riscontriamo negli articoli che i vari giornali pubblicano sull'argomento, che i nostri esperti di turismo auspicano, che i nostri politici competenti ed incompetenti (la maggior parte) diffondono in occasione di prime pietre, meeting, convegni, inaugurazioni varie… Parole scritte che, come dice il proverbio "manent" ma, anche in questo caso, volate via, spazzate, dalla insipienza , dall'incapacità e, direi pure, dalla cattiva volontà dei nostri amministratori di risolvere un quasi cinquantennale problema che avrebbe dato la possibilità alla nostra terra di non allontanare il divario economico e sociale che esiste tra nord e sud. Ogni tanto un "rigurgito" di qualche giornalista (escluso Tony Zermo che ne fa quasi la battaglia della sua vita assieme al Ponte!), di qualche onorevole o di qualche sindaco ripropone il problema: vengono chiamati in causa il presidente della Regione, l'assessore al Turismo, il ministro dell'Interno, il Viminale, il TAR ma, come al solito, tutto si riduce ad una inutile e sterile "professione di fede" verso il problema che, spero proprio di sbagliarmi, difficilmente, avrà una soluzione positiva per Taormina.. Purtroppo i governi che si sono succeduti (specie quelli di sinistra) non "digeriscono" il gioco d'azzardo legalizzato, almeno per il sud, mentre lo ammettono e lo ripropongono al nord con la scusa, un pò stupida, per la verità, che le condizioni delle città assegnatarie della casa da gioco, erano, allora, particolari e momentanee, aggiungo io. Ora le cose sono due: o si chiudono tutti i casino, nessuno escluso, o si legalizza e regolamenta il problema istituendo le case da gioco; la mobilitazione, più volte annunciata dai vari politici e sindaci, per spingere il governo a deliberare in tal senso sta riprendendo corpo ; mi pare strano, però, che oggi chi difende a spada tratta la libertà di potere istituire il casino a Taormina, aveva la possibilità di poterlo realizzare (con le buone o con le cattive) trovandosi a gestire, i canali giusti; gli attuali "padroni di casa", sempre presenti alle inaugurazioni e alle conferenze stampa con le solite dichiarazioni a favore della Sicilia (sole, mare, clima, cultura .... cose vecchie, cose vecchie…) non credo riuscirebbero a gestire una sola serata di baccarat con gli amici a Natale. E' certamente una "questione meridionale", una delle tante quella del Kursaal-Casino di Taormina, ma è anche una questione di uomini. T.C. Sono nati ! Giovedì 18 Settembre 08 nella clinica Lucina di Catania, con l’assistenza del prof.Giuseppe Giuffrida, sono venuti alla luce due splendidi gemellini: Maria Giulia e Antonio Barbagallo, primogeniti della dott.ssa Gabriella Bosco e dell’arch.Giuseppe Barbagallo, assessore comunale ad Aci Catena. Alla felicità dei genitori, si associa la redazione di “Akis”. “Ricordando Battisti”, una serata magica che ha regalato, al numeroso pubblico intervenuto, emozioni a non finire. Graziano Scandura (nella foto a sinistra di Fabio Consoli) e Nello Leotta, due amici nella vita, hanno voluto tributare l’ennesimo omaggio al grande cantautore scomparso dieci anni addietro. LA BELLA FAMIGLIA DI ANTONIO CATANIA AKIS 7 Sabato 4 ottobre 2008 Pioggia carta bollata sulla Sanità siciliana. ACI S. ANTONIO Si va avanti (per modo di dire) a colpi di sentenze e ordinanze dei vari TAR dell’Isola Il tanto discusso decreto Russo i cui tristemente noti effetti sono stati argomento di molti articoli giornalistici i quali hanno rimarcato che i tagli “Russo” hanno colpito soprattutto i cittadini siciliani meno abbienti affetti da patologie, è stato sospeso dal Presidente del TAR Palermo. Infatti, la decisione 1068/08, assunta ancora prima della Camera di Consiglio, fissata per il 7 ottobre 2008, “inaudita altera parte” ha reso inefficace seppur solo in via cautelare ed urgente il provvedimento dell’Assessore regionale per la Sanità. Questo prova che le strutture accreditate ed i cittadini avevano ragione a protestare per questo illegittimo decreto nonché pregiudizievole per la Salute Pubblica, adottato senza valutare le realtà presenti sul territorio che vengono ad essere colpite tutte indiscriminatamente: il peggior modo di amministrare la Sanità con il pretesto del risparmio. Ogni fine anno si ripete così la solita saga da parte di un servizio sanitario che non riesce a garantire una Sanità efficiente, efficace e meritocratica e che spreca indecorosamente le risorse economiche per alimentare clientele e favoritismi ed i numeri parlano chiaro: sei volte in più personale sanitario rispetto alla Lombardia; sette volte in più rispetto al Veneto! E’ una pura illusione quella dell’Assessore il quale afferma che tutto fila liscio in quanto vi sono le strutture pubbliche che assorbono la richiesta delle prestazioni specialistiche… basta recarsi di primo mattino nei vari ospedali o poliambulatori pubblici per constatare de visu che i siciliani non meritano questo tipo di assistenza; lo stesso ovviamente vale anche per alcune strutture private che stanno letteralmente scoppiando perché ancora non hanno sforato il budget. Il risultato? Attese di mezze giornate spesso in fila all’impiedi! L’I.R.M.A. con sentenza 1119/08 del TAR Catania ha avuto riconosciuto il diritto di negoziare le prestazioni che assicurano i livelli essenziali di assistenza e così li avrebbe potuti erogare agli assistiti, tuttavia l’Azienda, anziché venire incontro ai cittadini incrementando il bud- AUGURI ALLA BANDA “G. VERDI” Domenica 5 ottobre p.v. a Caselle (Milo) presso il “Centro Redemptoris Mater” avrà luogo il 1° Raduno degli scout acesi dal 1944 ad oggi “Una giornata al campo” PROGRAMMA Ore 09,45 Raduno, ore 10,00 Quadrato – Alza Bandiera – S. Messa, ore 11,30 Attività, ore 13,30 Pranzo a sacco, ore 16,00 Attività - Premiazione, ore 17,00 Ammaina Bandiera e... ...ARRIVEDERCI AL 2009 get all’Istituto, ha opposto appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa con pervicacia che definire diabolica è eufemistico e così il 14 ottobre è stata fissata l’udienza. Sull’argomento “Sanità siciliana” interviene il periodico “Il Foglio” dello scorso 30 agosto che titola “Il romanzaccio nero della Sanità. Che Dio salvi la Sicilia da se stessa!” (forse diplomaticamente voleva dire “che Dio salvi la Sicilia dai politici che mantengono gli sprechi e tagliano i servizi ai cittadini”). Stante l’atteggiamento ostruzionistico dell’AUSL 3 di Catania nei confronti dell’Istituto e vessatorio nei riguardi degli assistiti l’I.R.M.A. dal 1° ottobre per venire incontro ai malati di tumore in possesso dell’esenzione 048, erogherà le prestazioni di medicina di laboratorio con tariffe del Servizio sanitario regionale dimezzate. Non è possibile assistere ogni giorno a persone che tribolano e sui quali oltre la malattia gravano pesanti disservizi. Il sistema pubblico, contrariamente a quanto afferma l’Assessore Russo sta letteralmente scoppiando Grazie all’organizzazione della Fe.Ba.Si ( Federazione Bande Siciliane) e della Banda Musicale “G. Verdi” di Aci S. Antonio, si è concluso con un sussiego di opere dirette da bravissimi maestri, il Concerto della Wind Ensemble, nella sede del Palazzo Cantarella ( accanto alla Farmacia Comunale). Questo è avvenuto per festeggiare il 25° Anno della Fondazione del Complesso Bandistico “G. Verdi” diretto dal nostro caro Maestro Alfio Zito che è anche presidente della Fe.Ba.Si. Importantissimo ricordare il 25° Anno della Fondazione “G. Verdi” perché è una delle bande più importanti del paese di Aci S. Antonio e adesso nota anche a livello internazionale, avendo vinto vari concorsi in diversi Stati Europei. A tutto questo hanno partecipato il Comune di Aci S. Antonio (il Sindaco P. Cutuli), la Pro Loco di Aci S. Antonio (Presid. Cav. N. Basile) e la Fe.Ba.Si. (Presidente A. Zito).Sono stati presenti il Vice Sindaco Finocchiaro, il Cav. Nello Basile, il Consigliere Comunale Scuderi e il Consigliere Provinciale E. D’Agata.Il 1° Master per direttore di “Orchestra di Fiati” diretto dal Maestro Angelo Bolciaghi, ha dato un momento magico alla vita del paese facendo ascoltare i virtuosismi e la bravura di 12 giovani allievi che ci hanno fatto viaggiare nel mondo armonico dell’ Arte Musicale di Fiati, strappando ad ogni fine esibizione, guidati dai loro Maestri, applausi di clamorosa approvazione. Abbiamo potuto godere della professionalità dei maestri G. Caruso, V. Latora, S. Tralongo, F. Fatuzzo. F. Portè. Gli allievi, con i loro rispettivi strumenti, sono stati: Coco Mauro e P. Zito (flauto), A. Guzzo e F. Scavo (oboe), G. Castorina e R. Della Porta (clarinetto), S. Visalli e C. Zito( corno), S. Consolie D. Poma (fagotto), G. Palazzolo e R. Mangano (tromba), tutti giovani musicisti dell’ Interland Acese, con nostro grande orgoglio. Avendo avuto modo di assistere alle prove prima dei concerti, ho potuto ammirare la bravura del Direttore del Corso, A. Bolciaghi, che vi farò brevemente conoscere: Diplomato in clarinetto a Modena, Direttore d’orchestra di Fiati a Manstricht, due borse di studio all’University of Southern Mississipi, collaboratore di direttore come Briccetti e Fraschillo, esecutore di tournee i concerti e di registrazioni in tutti Italia, direttore musicale di (orchestra fiati) al teatro Aquila di Fermo, Fondatore del CamerOperEnsemble dove troviamo strumentisti di rilievo (Scala), collaborazioni e tournee negli USA, ideatore di un lavoro commissionato recentemente dagli Ottoni della Scala. Fantastico, vero? Ma se, come me, lo conosceste, avreste l’impressione di un uomo tranquillo, felice, sereno e tutto grazie alla musica, l’arte che ci avvolge e ci coinvolge nostro malgrado, e che senza di essa ci farebbe sentire come in un film in bianco e nero. W la musica di ogni genere e ogni volta che ne avrete l’occasione, cari lettori, trovate uno spazio della giornata, magari insieme alla vostra famiglia, per viaggiare in un mondo magico “dell’Arte Musicale”. Maria Gabriella Scuderi GIBO & EVERGREEN Nicotra Gioielli Luxury Acireale - Corso Umberto n° 36 tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it e tra l’altro i laboratori ospedalieri rischiano di rimanere senza reagenti per potere effettuare gli esami ai ricoverati. L’I.R.M.A. ci mette i mezzi per salvare il salvabile con la consapevolezza di stare sempre, come nel passato, dalla parte del cittadino, certamente non potrà risolvere il problema ma pur sempre è un servizio che funziona che nell’attuale marasma generale può essere utile. I cittadini si lamentano di avere votato questa compagine di governo, tuttavia non ritengo che sia una questione risolutiva sostituire l’attuale governo con la sinistra. Per cambiare sistema occorre che prima cambi la mentalità, la cultura e la consapevolezza di capire cos’è il Servizio Sanitario. Ho visto persone che danno da mangiare ai loro cani i biscotti acquistati con il sussidio per i celiaci, ho visto dipendenti negli uffici amministrativi delle AUSL che hanno il dilemma di non sapere quale giornale leggere (7 volte in più personale rispetto al Veneto), ho visto (spessissimo) persone che per una cena spendono anche 80 euro a persona ma quando si tratta della salute ci pensano 10 volte prima di spendere perché c’è la cultura della cosiddetta “cassa mutua” che deve risolvere i problemi della sanità senza far pagare nulla ai cittadini … pura illusione! Oggi la cassa è completamente vuota e, scusate la ripetizione, batte cassa al governo centrale il quale è irremovibile sugli immani sprechi sanitari della Sanità siciliana dato che nella classifica di virtuosità sanitaria la Sicilia è tra gli ultimi posti... però ha un primato: spreca più di tutti. Però questo primato le altre regioni non ce lo invidiano affatto! Giovanni Tringali, direttore sanitario dell’I.R.M.A. di Acireale CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 349 7339659 AKIS Via delle Terme - Acireale Intervista su Radio Universal per la band del momento,a cura dello speaker Emilio Raciti,sotto la supervisione ed organizzazione di Isidori Raciti,” patron” dell’emittente. Gibo,accompagnato,dalle cantanti Debora e Vanessa e dalle ballerine Giada e Luana,ha rilasciato commenti a caldo sull’ultimo live del mese in corso e sui futuri progetti. Lo spettacolo e’ stato organizzato dalla Glamour spettacoli by Andrea Marino management e registrato in esclusiva da Radio Universal che lo ha poi mandato in onda per intero. MIC di Rosario Basile Via Dante Alighieri 42 Aci S.Antonio Stabilimento: via Penninazzo 75 – Viagrande Telef. 095 7891019 – fax 095 7021666 [email protected] AKIS: Anno IV, numero 26 del 4 ottobre 2008, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - e.mail: [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “ITALGRAFICA” - via F. Guglielmino, 40/A - ACICATENA (CT) - Tel. 095 802962 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Pubblicità e Redazionali: 328 8115194 163 8 AKIS Sabato 4 ottobre 2008 AL DI LA’ DEL PREGIUDIZIO L’angelo Buono Cari lettori, rispondo questa settimana ad una lettrice anonima, che per comodità chiamerò A.A., la quale racconta di soffrire di attacchi di panico e di avere timore e forse anche vergogna di rivolgersi ad un esperto. Quando i dolori di mia moglie mi fanno misurare la lunghezza delle notti e mi impediscono di assaporare un solo istante di sonno tranquillo, spesso mi distraggo dal mio stato presente,rievocando i diversi avvenimenti della vita e i pentimenti,i soavi ricordi, i rimpianti, la commozione si dividono tra loro l'incarico di farmi dimenticare per qualche istante le suddette ed anche le mie sofferenze non indifferenti. Felici coloro che credono! Non possono sorridere senza sapere che sorrideranno sempre; non possono piangere senza sapere che sono alla fine delle loro lacrime. I pianti di un credente non sono mai perduti:la religione li accoglie Nell’urna, e li offre all'Eterno. Il cammino del vero credente non é mai solitario; un angelo buono vegli accanto a lui, gli dà consigli nei suoi sogni, lo difende contro l’angelo cattivo.Non è speranza, ma certezza. Dagli scritti di Oreste Leonardi del 2005 Cara A.A. capisco il tuo timore e le tue difficoltà nel chiedere aiuto ad uno psicologo, purtroppo anche in questo caso il pregiudizio fa la sua parte, la paura di essere additata come “folle” è forte e non appartiene solo a te. Sono tante le persone che soffrono sia di attacchi di panico che di altri disturbi di natura psicologica, molte di più di quanto si possa immaginare e naturalmente, come te, non tutti chiedono aiuto ad uno specialista. Questo atteggiamento però non giova, al contrario, porta a rimanere soli con il proprio dolore, rende incapaci di reagire ed innesca alcune spiacevoli reazioni a catena. Io non so quanto la tua situazione sia per te motivo di sofferenza, dalla tua lettera si evince poco, ma posso dirti che chiedere l’aiuto di un professionista sarebbe comunque ed indipendentemente da tutto la cosa migliore da fare per vari motivi, ma soprattutto perché uno psicologo o psicoterapeuta ( che è comunque obbligato al segreto professionale), dopo aver escluso cause mediche, può fare una diagnosi precisa e di conseguenza o ridimensionare il problema (per esempio non soffri di disturbo da attacchi di panico, si è trattato di un episodio singolo ed isolato) o può stabilire il trattamento più adeguato al tuo problema. Ci sono a tal proposito alcune pratiche come il training autogeno, le “NON È PERCHÉ LE COSE SONO DIFFICILI CHE NOI NON OSIAMO FARLE. E’ PERCHÉ NOI NON OSIAMO FARLE CHE LE COSE SONO DIFFICILI.” (SENECA) tecniche di rilassamento, l’ipnosi ed altro ancora, tipiche della psicoterapia strategica e non solo, che danno ottimi risultati e spesso anche in breve tempo. Dovresti e non solo tu (parlo con te perché tu mi hai posto la questione) cominciare a vedere il tuo problema come un qualsiasi altro disturbo di natura fisica per il quale non esiteresti a rivolgerti alla persona competente, per una strana macchia sulla pelle per esempio sono sicura che ti rivolgeresti ad un dermatologo senza farti particolari problemi, così come andresti dal dentista per farti curare una fastidiosa carie (e ti assicuro che andare dallo psicologo è molto meno fastidioso e doloroso). In ogni caso, scherzi a parte, cercherò di aiutarti indicandoti quali sono i sintomi di un attacco di panico cosicché tu possa farti un’idea più chiara. Innanzi tutto si tratta di un periodo di paura o disagio intensi e si manifesta con almeno 4 di questi sintomi: 1) palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia; 2) tremori, sia fini che a grandi scosse; 3) fame d’aria , sensazione di asfissia; 4) sudorazione; 5) nausea o disturbi addominali; 6) brividi o vampate di calore; 7) sensazione di torpore o formicolio; 8) dolore o fastidio al petto; 9) sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o svenimento; 10) sensazione di irrealtà o di essere staccati da se stessi; 11) paura di perdere il controllo o di impazzire; 12) paura di morire. Il passo successivo è quello di stabilire da quanto tempo si manifestano gli attacchi di panico e quante volte lo hai avuto nell’ultimo mese, se è dovuto ad una fobia specifica, cioè se si scatena per un motivo evidente ed inequivocabile (per esempio la paura dei cani) o se non ha una precisa causa scatenante, per stabilire questo però non è certo necessario lo psicologo. Dopo di ciò la cosa ancora più importante da accertare è quanta ansia ti procura la sola paura di avere un attacco di panico e quanto questa limiti o modifichi la tua vita e le tue attività. Il problema maggiore, infatti, non è l’attacco di panico in sé (che ha una durata limitata nel tempo), ma il terrore che possa insorgere in qualsiasi momento che di conseguenza limita e spesso sconvolge sia la vita di chi ne soffre che quella di chi gli sta intorno e questo, non c’è bisogno della psicologa per capirlo, può avere tutta una serie di ripercussioni e reazioni a catena. E’ proprio per questo motivo che mi permetto di insistere perché tu vada da un esperto, io non saprei chi consigliarti perché vivo a Palermo, ma se chiedi al tuo medico di famiglia certamente saprà chi o cosa consigliarti, ci sono ottimi professionisti sia all’A.U.S.L. sia negli studi privati, devi solo trovare il coraggio e deciderti ad andare. Per concludere voglio darti qualche consiglio sul come ridimensionare o tenere sotto controllo un attacco di panico, istruisci chi sta con te ( amici, parenti, fidanzato ecc…) a distrarti dai sintomi focalizzando la tua attenzione su altro, per esempio sui tuoi piedi o le tue gambe che poggiano con forza contro il terreno e tu li spingi sempre di più e ti concentri sulla sensazione dei tuoi piedi e delle tue gambe che poggiano e spingono contro il terreno…ricordati poi di respirare in maniera profonda e regolare ( questo innesca una reazione fisiologica che immediatamente rallenta il battito cardiaco ), ma se questo proprio non bastasse, del ghiaccio sul collo, all’improvviso, ha spesso, se non addirittura sempre, l’effetto di arrestare l’attacco di panico. Bene, io ho fatto lamia parte, adesso tocca a te fare la tua… In bocca al lupo! Piacevolmente a vostra disposizione Manuela Leotta [email protected] Il sindaco di Mascali dott.Filippo Monforte, in occasione di un incontro con gli operatori dell’informazione ha presentato la squadra di collaboratori e alcuni progetti tra le priorità in programma. “ L’informazione è il veicolo che porta a conoscenza la collettività sull’operato dell’amministrazione comunale. Siamo aperti e disponibili a qualsiasi confronto con il cittadino. Ci siamo insediati da poco ed in cantieri abbiamo tanti progetti da realizzare per la città di Mascali, tra le priorità la riorganizzazione della via Spiaggia, tratto che attraversa il centro urbano di Fondachello, la costruzione della nuova scuola media a Nunziata, la realizzazione della strada comunale in via Amerigo Vespucci a Carrabba. Opere che ci auguriamo di consegnare al più presto alla collettività”. All’incontro erano presenti il vice-sindaco dott. Agostino Mondello gli assessori Rosario Tropea, Agatino Fresta,Virginia Silvestro,Adele Finocchiaro, (l’assessore Alfredo Musumeci era assente per impegni istituzionali) e il segretario generale dott. Raffaele Milazzo. “La scuola media di Nunziata, per la quale sono stati stanziati circa 500 mila € (fondi comunali) – dichiara il dott. Mondello, assessore ai Lavori pubblici – è in fase di gara d’appalto per la consegna dei lavori, invece per la realizzazione della strada in via Vespucci si attende l’approvazione del conto consuntivo – conclude Mondello – mentre per la riorganizzazione di un tratto della via Spiaggia è in progetto la realizzazione di un isola pedonale,che garantisca la mobilità pedonale in tutta sicurezza, specie durante la stagione estiva.” L.F. Con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arciprete-Parroco, Can. Roberto Strano, nella Basilica Cattedrale, Domenica 28 Settembre u.s., alla presenza dell’intera Compagnia dei Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, di Autorità Civili e di tanti fedeli, si è ricordato il 65° anniversario dell’eroica morte del Servo di Dio Salvo D’Acquisto. Nel contesto della celebrazione eucaristica l’Arciprete ha rivolto un discorso di commiato al Cap. Massimo Ribaudo (che lascia Acireale per la nuova sede di Napoli) evidenziando come “In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare la sua deontologia professionale, l’alto senso del dovere, la presenza costante, così come l’amabilità e l’amicizia che ci ha portati a considerarci cari”. Al termine della celebrazione l’Arciprete ha consegnato al Sig. Capitano e al Ten. Narduzzi (anche lui trasferito alla sede di Cossato) un’immagine di S. Venera. Le vostre fotografie L'Associazione "Mago Merlino" collabora per la ricerca di nuovi talenti. L'associazione "Piccole Canaglie" con la fattiva collaborazione di Agata Calì e Pina Strano sono alla ricerca di nuovi talenti per il primo festiva l canoro dilettanti, "Sette note sotto il vulcano", che si terrà presso l'agriturismo "Akis" in contrada Fiandaca a Piano D'Api nei giorni 17 e 24 Ottobre 2008. Sono già stati selezionati, da validi maestri di musica, vari elementi che a nostro giudizio daranno al festival sicuramente un alto livello artistico. Le due serate avranno sul palco, nella veste di presen- Periodicamente pubblicheremo le fotografie che ci invierete nella speranza di farvi contenti Oggi presentiamo una giovanissima, Letizia Di Stefano, la cui e.mail, per contatti è : [email protected] MAGMA – MOSTRA DI CINEMA BREVE 2008 In concorso il meglio di 680 corti dal mondo tatori, Agata Calì e Nello Vasta. L'associazione "Mago Merlino", specializzata in animazione - giocoleria - clowneria ¬prestidigitazione - magia comica - ombre cinesi, da sempre entusiasta per manifestazioni volte a scoprire e dare la possibilità ai giovani di emergere si esibirà nel corso delle due serate con i migliori artisti a disposizione. L'associazione "Emil Stef. Dans", rinomata scuola di ballo diretta dal maestro Stefano Grasso, interverrà con due coppie di ballerini, giovani ma dalla pluriennale esperienza, nella serata del 17 la coppia formata da Nicosia Graziana e Salvo Grasso mentre nella serata del 24 la coppia formata da Desirè Brancato e Paolo Scavo. La serata del giorno 17 sarà dedicata ai giovanissimi dai lO ai 17 anni mentre le serata del 24 sarà dedicata a coloro che superano i 17 anni (anche 90). Coppe per i primi classificati e ricchi doni per i partecipanti messi a disposizione dai vari sponsor. Per adesione ed informazioni è possibile telefonare ai numeri 3479135404 oppure 3485508926. Corrado Patti Auguri La settima edizione di Magma - mostra di cinema breve, festival internazionale di cortometraggi, ha presentato quest’anno il meglio delle 680 opere iscritte alla selezione da 64 paesi del mondo. Il festival, realizzato dall’Associazione Culturale Scarti con il contributo della Regione Siciliana, della Provincia Regionale di Catania e del Comune di Acireale, si è svolto ad Acireale (La Settimana del cinema breve), con un programma articolato e appuntamenti in diversi luoghi della città. Nucleo della manifestazione è stato anche quest’anno il Concorso Internazionale di cortometraggi, divisi nelle sezioni Narrativi, Documentari, Sperimentali, Animazioni. A contendersi il Premio Lorenzo Vecchio 36 opere provenienti da Spagna, Francia, Germania, Argentina, Finlandia, Italia, Belgio, Brasile, India, Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Estonia, Svizzera, Svezia, Sud Africa. Il programma è stato arricchito da Giro Giro Corto – mostra di cinema piccolo, festival di corti per ragazzi e realizzati da ragazzi, oltre che dalla sezione Ponti , che ha presentato tre realtà produttive e distributive del formato breve in Europa e nel Mediterraneo. La Settimana si è aperta con la presentazione di due nuovi libri tratti dagli scritti di Lorenzo Vecchio, fondatore e direttore artistico di Magma, scomparso nel maggio 2005; il festival ha reso inoltre omaggio al presidente di giuria con I move so I am: l’arte di Gerrit van Dijk, retrospettiva dedicata al cortista di animazione olandese, a dieci anni dall’Orso d’Oro vinto a Berlino per il miglior cortometraggio. Altri giurati sono stati lo sceneggiatore Francesco Bruni (autore, fra gli altri, dei film di Paolo Virzì, di Ficarra e Picone, della serie tv Il commissario Montalbano), l’attrice di cinema e regista e autrice teatrale Isabella Ragonese (Tutta la vita davanti, Nuovomondo), la responsabile del Centro di Cinematografia Marocchino Zouiten Saloua e Cilia van Dijk, moglie di Gerrit, produttrice di corti e presidente dell’Istituto Olandese per il Film d’Animazione. Rispetto ai maggiori festival di cinema italiani, Magma ha sempre mantenuto l’attenzione esclusivamente sul formato breve, riconoscendolo come forma d’arte autonoma e spazio in cui sperimentare nuovi stili, nuove tendenze, le poetiche di neonati autori o di registi già affermati. ll festival rappresenta un’occasione di visibilità per opere di alta qualità a cui spesso sono preclusi i principali canali di distribuzione. Il suo obbiettivo è quindi quello di creare un ponte tra il pubblico e le infinite possibilità espressive del formato breve che spaziano dal documentario all’animazione, dal narrativo allo sperimentale. C.P. Salvo Barbagallo e Maria Grazia Grasso 25 settembre 2008 prete celebrante: Giovanni Mammino Chiesa S.Giovanni Battista di Acitrezza Fotografo: Marcello Paternostro Testimoni: Salvatore Cavallaro,Sergio Bonsignore, Tania e Rosa Barbagallo, Giovanni, Mario ed Emma Grasso, Enza Lo Faro AKIS 9 Sabato 4 ottobre 2008 ENOETNA, un felice ritorno al passato Che si faccia scempio delle realizzazioni proposte per la città mi da proprio fastidio. Con l’approvazione del bilancio di previsione 2008 (siamo alla fine di settembre e sul filo di lana, meglio sul filo di un rasoio) il consiglio comunale dà l’O.K. alla manovra…Ma non tutto è andato per il liscio. Bocciato, anche da parte di una maggioranza trasversale, il progetto proposto dall’amministrazione per la realizzazione di un parcheggio sotto Piazza Europa. Non bastano i distinguo che si sono sentiti in aula e per le strade…la verità è sotto gli occhi di tutti: non si va in consiglio per fare l’’interesse della città, ma solo (i casi non sono pochi, anche se per fortuna, non sono tutti) per tirare acqua a qualche cordata (leggi: mulino). E se la maggioranza (trasversale) ha bocciato la proposta di Bonaventura per il prolungamento di via Ugo Foscolo (importante sotto il nodo viario e per i residenti) il sindaco, invece, e fa bene, invia una nota al dirigente dell’area tecnica affinchè nell’erigendo piano triennale delle O.P. venga inserito anche questo progetto. Come suol dirsi: quello che fa la mano destra viene disconosciuto dalla mano sinistra. E’ quindi opportuno che il sindaco faccia veramente la voce grossa (oltre quella che notoriamente ha) e metta tutti in riga, altrimenti alle prossime elezioni ….chi ha più sale “conzi” la minestra. Si è insediato il nuovo segretario comunale: si tratta dell’avv.Innocenza Battaglia, catanese, proveniente dal comune di Licodia Eubea. Nel recente passato ha prestato servizio anche nel comune di Riesi dove ha ricoperto la carica di Segretario e Direttore Generale dell’ente. Ad accogliere l’avv.Battaglia il sindaco on.Raffaele Pippo Nicotra, il suo vice PGS TRINACRIA Santa Venerina - Una scommessa fatta dall’Amministrazione comunale guidata dal dott. Enrico Pappalardo, che, a giudicare dal numeroso pubblico intervenuto e dai suoi commenti, è stata vinta. Ci si riferisce alla XII^ edizione dell’EnoEtna, mostra mercato dei vini siciliani e dell’Etna, che è tornata ad essere ciò che era quando nacque nel 1996 durante la prima sindacatura del dott. Pappalardo: una rassegna quasi interamente dedicata ai prodotti enologici ed ai suoi derivati, tipici della plaga etnea, per i quali il comune di Santa Venerina entrò a far parte dell’associazione nazionale “Città del Vino”. Non più quindi una sagra come tante altre, ma un’importante vetrina per i vini, i distillati, i prodotti dolciari della zona. Ed allo studio dell’Amministrazione vi è anche un’importante apertura di orizzonti che potrebbe portare, chissà, ad una prestigiosa partecipazione dei prodotti promozionati addirittura a Vinitaly a Verona. L’interessante cartellone di contorno approntato dall’assessorato al Turismo del comune santavenerinese, retto dal dinamico lgt Angelo Silvio Musmeci (nostro collaboratore), ha puntato decisamente sul taglio culturale da dare alla manifestazione; nel cortile delle scuole elementari, a poca distanza da piazza Roma, si sono succedute le degustazioni guidate di vini a cura dell’Associazione Italiana Sommeliers, le presentazioni di alcuni libri (“La Sicilia del vino” di aa.vv., “Etna: i vini del vulcano” di Salvo Foti, “La Sicilia dell’olio” di aa.vv. editi da Maimone) e le proiezioni di due filmati, “Mondovino” ed il film muto (una vera chicca questa) “Vendemmia 1930” di Agostino Pennisi di Floristella con accompagnamento musicale dal vivo de “I Lautari”. Iniziative queste che hanno riscosso unanimi consensi dagli esperti del settore intervenuti, ma anche dagli appassionati e dai semplici curiosi. Molto apprezzate dal pubblico anche le visite guidate proposte alle cantine Murgo nella zona S. Michele e Cosentini nell’omonima frazione, al Museo delle Distillerie presso la ditta “Cav. Rosario Giuffrida” ed al Museo del Palmento in zona Badia. Nei luoghi visitati si è potuto assistere allo spettacolo “Scupa” a cura di Guglielmo Ferro ed Angelo Scandurra. Ha concluso la manifestazione un’esibizione del Gruppo Folkloristico Val di Nisi “I Canterini Ciuminisani” ed una sfilata della stilista acese Grazia Vinci che ha presentato una serie di abiti che hanno entusiasmato il folto pubblico presente alla serata finale durante la quale c’è stata anche l’elezione, da parte dei Federiciani di Acireale della miss Megan Hellas ENOETNA. Un’edizione ampiamente soddisfa- cente questa del 2008 dell’EnoEtna, malgrado sia stata approntata in poco tempo dalla neo Amministrazione comunale. Rodolfo Puglisi Le foto sono di Nuccia Leotta Terza partita di campionato e terza vittoria della PGS Trinacria Acireale che, non senza difficoltà, batte per 3 a 2 un arcigno Rahl Butahi. Con i tre punti ottenuti la squadra acese guida la classifica a punteggio pieno. Oggi, sabato il difficile incontro a MIsterbianco contro l'NBI MIsterbianco altra leader del campionato. S. Tecla in festa per la propria Patrona Realizzato un CD sull’attività di Padre Bonaccorso Santa Tecla – Ancora una volta la frazione marinara di Santa Tecla ha voluto onorare con festeggiamenti solenni la propria Patrona, che si sono svolti in due giornate, poiché il giorno della ricorrenza, il 23 settembre, una pioggia battente ha impedito la processione esterna dell’antico simulacro. In quel giorno, però, si è tenuta, la cerimonia dell’omaggio ai Caduti presso la Lapide commemorativa inerente la Grande Guerra. Sono intervenuti il Sindaco Nino Garozzo e le associazioni dei Marinai d’Italia e dei Carabinieri in congedo. Nel suo breve discorso il Vice Parroco, il novello sacerdote Venerando Licciardello, ha sottolineato l’importanza di fare memoria del proprio passato e, quindi, di onorare chi ha dato la vita per la Patria. Ha anche detto che l’auspicio della Comunità è che si possa effettuare un monumento che ricordi pure i Caduti della guerra di Spagna e della Seconda Guerra Mondiale. La festa si è poi tenuta domenica 28 settembre con il giro del paese compiuto dal simulacro della Santa accompagnato dal gruppo bandistico dell’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Acireale. Tantissimi i fedeli lungo le strade, moltissimi quelli giunti da fuori, sia paesani che ormai stanno in altri luoghi, sia villeggianti ritornati per l’occasione. Una novità assoluta nei festeggiamenti si è avuta nel Santuario “Madonna di Fatima”, allorquando un Angelo in legno ha donato a Maria un bouquet di fiori. Un bell’effetto scenico ideato e voluto dal parroco, don Giovanni Bonaccorso, che ha così realizzato quanto immaginava da tempo. Un momento di folklore senz’altro, ma anche di grande devozione vissuto intensamente dalla moltitudine di fedeli presenti. Una novità assai gradita che padre Bonaccorso ha realizzato avvalendosi dell’aiuto della sig.ra Angela Scandurra. L’Angelo in legno è stato scolpito da Giuseppe Lanzafame di Aci S.Antonio, mentre la veste è stata realizzata dalla sarta Venera Torrisi di Mangano. Una festa riuscita anche quest’anno che premia il lavoro affrontato dalla Commissione composta da Provvidenza La Rocca, Tecla Musmeci, Rosaria Licciardello, Mario Russo ed Antonino Caffo sotto le direttive impartite dal parroco, don Giovanni Bonaccorso, e dal suo vice, don Venerando Licciardello. A margine dei festeggiamenti, l’Azione Cattolica parrocchiale ha realizzato un CD che racconta di Padre Giovanni Bonaccorso, dei suoi 50 e più anni di Sacerdozio e del suo ministero a S. Tecla. Il CD è stato curato nei testi da Sara Maugeri, presidente di AC parrocchiale, che ha anche assemblato le numerosissime foto incluse ed è stato realizzato tecnicamente presso l’emittente televisiva REI. Per chiunque volesse possedere una copia del CD può ottenerla, richiedendola in parrocRodolfo Puglisi chia, dietro un contributo minimo di 10 [email protected] euro. prof.Francesco Petralia, unitamente a tutti i componenti della Giunta ed alcuni rappresentanti del civico consesso, il comandante della P.M. Magg.Rosario Maugeri e quello dei Carabinieri Giuseppe Ventimiglia. Nell’intervento di saluto il sindaco Nicotra, ha sottolineato l’importanza della figura del Segretario come:”Notaio della legalità, dalla collaborazione proficua, potranno nascere solo cose positive”. “Quella che mi appresto a vivere, sarà una esperienza con tantissime motivazioni – esordisce il neo Segretario avv.Battaglia – un cammino di sviluppo a strettissima sinergia con l’amministrazione Nicotra”. E’ stato in visita ad Aci Catena, ricevuto dal sindaco Nicotra, l’ass.regionale Salvo Sorbello. Nelle foto Free Lance alcuni momenti dell’incontro. Raduno Precampionato ‘08-‘09 degli Arbitri siciliani. Saro D’Anna rappresentante della Sicilia alla Consulta Nazionale A.I.A. Si è svolto nella nostra Città, presso un noto albergo, dal 4 al 7 settembre scorsi il Raduno Regionale Precampionato 2008-2009, riservato agli Arbitri operanti in Eccellenza e Promozione ed ai nuovi immessi in Prima Categoria, ed a quelli che dirigono nelle Serie C/1 e C/2 di Calcio a Cinque. A questi vanno aggiunti i 110 Osservatori Arbitrali (71 di Calcio e 39 di C/5) inquadrati a livello regionale ed i 12 Delegati Sezionali del Calcio a Cinque. Erano inoltre presenti i 12 Presidenti delle Sezioni isolane ed i componenti del Comitato Regionale Arbitri presieduto da Nicola Saia. Quasi 300 persone, quindi, che si sono ritrovate ad Acireale per prepararsi al meglio per l’inizio della nuova stagione sportiva. Giovedì 4 settembre si è riunita la Consulta Regionale, formata dai Componenti del C.R.A. Sicilia, dai 12 presidenti di Sezione, ed alla quale hanno partecipato inoltre Cesare Sagrestani, Componente del Comitato Nazionale, Antonino Zampaglione, Vice Presidente Area Sud del Settore Tecnico dell'A.I.A., ed Arturo Giardina, Presidente della Commissione Disciplina Regionale. Nel corso della Consulta, il Presidente della Sezione acese, Saro D'Anna, è stato eletto dai suoi colleghi Rappresentante della Regione Sicilia alla Consulta Nazionale A.I.A., che dovrà discutere sulle modifiche allo Statuto ed al Regolamento dell'A.I.A. Si tratta di un ulteriore riconoscimento per la Sezione di Acireale e per il suo Presidente. Nella giornata del 5 si sono tenute le prove atletiche presso il campo sportivo polivalente di Aci San Filippo, messo a disposizione dall'Amministrazione di Aci Catena. Era presente il Sindaco, l’on. Raffaele Nicotra. Inoltre sia i Direttori di Gara che gli Osservatori hanno sostenuto i test regolamentari che hanno saggiato la loro preparazione tecnica. Numerosi gli ospiti intervenuti; tra quelli appartenenti al mondo arbitrale e federale spiccano gli Arbitri, Assistenti ed Osservatori siciliani operanti alla C.A.N. (Cavarretta, Giordano, Didato, Costa, Bernardone e Canzone), l'Ing. Pietro Nicolosi, decano dei dirigenti arbitrali isolani e fondatore della Sezione acese, il Consigliere regionale della F.I.G.C., l’acese Pippo Rossi ed il Delegato provinciale della F.I.G.C., Carmelo Pergolizzi. E’ intervenuto ai lavori anche il Sindaco di Acireale, l’avv. Nino Garozzo, che ha dichiarato: “ Più volte sono stato ospite della sezione acese e ne sono rimasto entusiasta. Una sezione all’avanguardia in Sicilia, guidata dal presidente D’Anna. La Città è orgogliosa della presenza ad Acireale di questo raduno” Da parte sua il presidente Saro D’Anna: “La nostra sezione ha organizzato, con questo, ben tre raduni regionali. Ringrazio il Comitato regionale per la preferenza accordataci. Ringrazio inoltre i comuni di Acireale col sindaco Garozzo, di Aci Catena col Sindaco Nicotra e di Aci Castello col consigliere Francesco Scuderi, nostro associato, e l’Accademia degli Zelanti per la collaborazione dataci e per i doni offerti agli ospiti”. Rodolfo Puglisi E’ giovane, molto giovane, ma con le idee abbastanza chiare e decise. Ci viene a trovare in redazione, mentre si impagina il giornale…vuole essere ascoltato. Ci mostra la foto che vi presentiamo e che lo vede assieme all’on.le Nello Musumeci. (ha piacere che venga pubblicata!) e nelle stesso tempo ci invita a segnalare le condizioni pietose di via Lanza ad Aci S. Antonio Una via piena di buche, al buio, ed anche sporca. Il giovane, che si chiama Antonio Cutuli, è disposto ad aiutare qualcuno che è …disposto ad aiutare il paese.. Noi lo stiamo facendo. E voi? 10 AKIS Sabato 4 ottobre 2008 PREMIO BRANCATI ZAFFERANA 2008 PILLOLE DEL CASALOTTO Una tappa del Raduno delle Auto Storiche organizzata dalla scuderia “Galatea Veteran Car” di Acireale si è svolta ad Aci S.Antonio dove le mitiche auto sono state oggetto di attenzione da una grande folla di appassionati e curiosi. Si svolgeva il “Memorial Barone Musueci 2° Trofeo Orientale Siculo”. Nelle due foto vedete il sindaco, dott. Pippo Cutuli ed un veterano del Club Acese, il ragioniere Saro Musmarra con la sua fedelissima 1100. Serata finale in grande stile che ha fatto calare il sipario sulla 39a edizione del “Premio Brancati Zafferana 2008”, organizzato dal Comune di Zafferana Etnea in collaborazione con la Regione Siciliana, la Provincia Regionale di Catania e l’Università degli Studi di Catania. Ad apertura i saluti del Sindaco, Filadelfo Patanè e gli interventi del Presidente della Provincia Regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione e dell’Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Catania, Nello Catalano che, ancora una volta hanno ribadito la loro vicinanza al Premio e la disponibilità ad appoggiare l’intenzione di creare un’apposita Fondazione. Serena Dandini ha condotto la serata. Tutti presenti i premiati: Franco Loi, Andrea Bajani e Massimo Onofri, ed i giurati del Premio.. Nella foto il tavolo dei relatori durante la serata inaugurale. Scuola, D'Agostino replica al PD In riferimento alle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd, il deputato regionale del Movimento per l'Autonomia on. Nicola D'Agostino, primo firmatario dell'ordine del giorno presentato all'Ars contro i tagli al personale scolastico, precisa che "L'Mpa sa assumersi bene le proprie responsabilita', sa rispettare il territorio e per le sue esigenze si e' sempre battuto, "Dov'era invece il Pd - prosegue D'Agostino - quando Padoa Schioppa ha disposto i primi 2700 tagli nel settore?"."Il Mpa non fa lotte ideologiche, ma si battera' in ogni sede contro un decreto legge che mortifica il precariato e priva di speranze future i giovani della Sicilia". Non è stata la solita (diplomatica) visita di cortesia quella effettuata dal sottosegretario on.le Pizza nella mattinata di domenica scorsa ad Aci S. Antonio, ma una visita che ha gettato anche le basi per una continua collaborazione (il principio risale al periodo dell’on.le Urso, presente all’incontro) e che nel vice sindaco, Stefano Finocchiaro, , poggia le basi per una fidata e duratura collaborazione con la giunta Cutuli. All’illustre ospite è stato I coniugi Toscano festeggiano 25 anni di matrimonio con tre vescovi e una sorpresa finale Il prof. Santo Toscano, docente di Italiano e Latino nel Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale nonché autore di opere e saggi storici di particolare rilievo scientifico sull’età tardo-romana e medievale, nello scorso mese di settembre ha festeggiato i venticinque anni di matrimonio con Anna Maria Cutuli, attorniato dai tre figli e da un folto gruppo di parenti e amici. Toscano, molto impegnato in ambito ecclesiale, ha ricoperto incarichi di servizio di alta responsabilità in ambito diocesano. La celebrazione eucaristica nella Chiesa di S. Lucia in Acicatena è stata officiata da Mons. Pio Vigo, vescovo di Acireale, con l’intervento di Mons. Giuseppe Malandrino,già vescovo di Acireale e di Noto, che 25 anni fa aveva celebrato il matrimonio. Ambedue hanno dedicato le loro omelie ai coniugi Cutuli e alla loro testimonianza di fedeltà. All’intrattenimento che è seguito è intervenuto anche l’arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina al quale Toscano aveva rivolto a nome della diocesi il discorso di benvenuto all’arrivo ad Acireale, dopo la sua nomina a vescovo della città e con il quale si sono sviluppati nel tempo sentimenti di amicizia e di stima. Dunque, tre vescovi (non succede spesso) che hanno testimoniato il loro affetto nei confronti del coniugi, i quali hanno dimostrato con l’esempio la solidità del rapporto matrimoniale quando è basato su valori autenticamente cristiani. Ma le sorprese non sono finite. Nel corso della serata i figli hanno proiettato un video con l’excursus vitae dei due coniugi dall’infanzia, al matrimonio, alla nascita dei figli e ai momenti più significativi della famiglia negli ultimi tempi. La sorpresa più autentica è stata riservata alla conclusione del momento conviviale, quando, anziché la consueta bomboniera, i coniugi Toscano hanno consegnato ai presenti un elegante libretto dal titolo “Frammenti di emozioni”,contenente dodici poesie da loro scritte in anni diversi e talune legate a precise circostanze. Nella presentazione, tra l’altro, affermano: “Il filo rosso che le attraversa (le poesie) , almeno secondo la nostra percezione, è il piacere di coltivare la capacità della meraviglia, della contemplazione delle cose belle, della riflessione su persone ed eventi, senza lasciarsi sopraffare dallo scorrere veloce del tempo e dalle sue urgenze che non sono sempre importanti”. Le composizioni sono introdotte dalla frase di David Maria Turoldo “La parola insieme è la più religiosa parola del mondo”. Presentiamo la prima dal titolo “Quel giorno”, che rievoca i sentimenti e le emozioni vissuti nel giorno del matrimonio, e formuliamo alla famiglia Toscano gli auguri vivissimi di AKIS. Quel giorno Rivedo con piacere quel giorno sempre vicino, nonostante la corsa degli anni. Trepidazione sui volti e nei gesti, emozioni composte, parole che dicono il cuore pulsante. Negli occhi si sciolgono grumi di gioie e di paure. Qual era il futuro pensato e sognato quel giorno? Desideri nascosti nel grembo dell’animo, sguardi eloquenti di promesse. Quante pagine di vita si cominciavano a scrivere! La casa si è riempita di doni: è bello far festa con loro. GIOVANNI VECCHIO omaggiato un pupo siciliano. Oltre ai tantissimi ospiti presenti all’incontro abbiamo notato anche il famoso direttore d’orchestra Maestro Roberto Pregadio (nella in un curioso atteggiamento mentre gusta una prelibatezza della Pasticceria Maugeri di Aci S. Antonio). L’accorato appello che avevamo rivolto all’ass.re Pippo Di Stefano sulle condizioni precarie dei rifiuti e delle discariche che sorgono qua e là nel territorio comunale pare stia producendo i suoi frutti. Alcune discariche, già segnalate anche verbalmente, sono state ripulite ( ma gli incivili sono sempre sul chi va là), altre sono sul punto di essere attenzionate. Purtroppo anche lo sciopero che ha indotto i lavoratori ad incrociare le braccia ha fatto il resto…Ma a ben considerare l’amministrazione sta facendo i salti mortali per onorare gli impegni che altri non hanno mantenuto. Le rotonde che sono sorte come “funghi” in tutto il territorio e che, ad Aci S. Antonio hanno vissuto una vita molto grama, a presto saranno rivalutate e diventeranno una “bella” peculiarità del paese. Il sindaco, l’ass. Finocchiaro ed altri si stanno adoperando per fare “quadrare” questi “cerchi” facendoli diventare punto di riferimento gradevole a chi viene o passa da Aci S. Antonio. IPSIASS. UNA SCUOLA CHE TI DA LAVORO!!!! l'ISTITUTO, PER L'ANNO SCOLASTICO 2008/2009, OFFRE UN SERVIZIO IN PIU' PER GLI ALUNNI!!!!! HA ATTIVATO IL COMODATO D'USO GRATUITO DEI LIBRI DI TESTO. VERRANNO AFFIDATI INFATTI, A QUANTI NE FARANNO RICHIESTA, N. 6 TESTI SCOLASTICI IN COMODATO D'USO GRATUITO CHE DOVRANNO RESTITUIRE DOPO LA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO. UNICO ALLEGATO DA PRESENTARE CON LA DOMANDA E' L'ATTESTAZIONE ISEE. Il 42°Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommeliers (AIS) e la 7° edizione di Enopolis, si terranno a Catania, dal 15 al 19 Ottobre, nello storico complesso monumentale dell’ex Monastero dei Benedettini. www.sommeliersicilia.com – www.enopolis.org Tiziana Gandolfo Cell. 339 6648951 Relazioni esterne AIS Sicilia Cell. 339 6648951 – [email protected] Numerose lamentele ci vengono riportate da alcuni automobilisti che per qualche attimo (minuto più, minuto meno) si sono trovati la multa nelle strisce blu. Perfettamente d’accordo sul fatto che la legge è legge e che bisogna rispettare le regole, ma ci pare di avere notato uno speciale accanimento da parte di un “controllore” in particolare, il quale, forse preso dalla voglia di fare presto e… troppo lascia il segno e…scappa con il monopattino! Giuseppe Finocchiaro I Federiciani – Domani, domenica, a Milano di scena i Federiciani acesi con in testa il Presidente S.A don Salvatore Coco. Tra gli innumerevoli ospiti della serata, che si svolgerà alla presenza di Maria Antonietta Berlusconi (sorella del premier) ci sarà l’elezione di Miss Megàle Hellas 2008; inoltre la stilista acese Grazia Vinci presenterà le sue ultime creazioni dopo l’eccezionale exploit del Premio Aci e Galatea 2008 durante il quale ha “vestito” Miss Italia, Miriam Leone. LA TERRA DEL MEZZO TURISMO RURALE Strada 4, n. 59 RIPOSTO (CT) Tel. 345 4601535 [email protected] www.laterradelmezzo.com Un mondo di equilibri e di misura, dove non si urla e non si strepita, ma si parla con il coraggio e la concretezza delle proprie azioni, frutto di lavoro e di coerenza. E che si ritrova attorno alla tavola per celebrare ogni giorno il rito di un cibo genuino in cui ogni piatto porta il marchio della tradizione e della tipicità, in un percorso ideale di buona cucina a fianco degli eccellenti vini della zona. Santa Venerina – via Giolitti, 49 349 3898581 – 349 8448507