n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it EDITORIALE I coreani sono i giapponesi di vent’anni fa Tutti sono convinti che la testa dei giapponesi non cambierà mai. È vero, per noi sono strani e cocciuti. Ma anche loro, di fronte alla crisi internazionale, finalmente stanno dimostrando una flessibilità inedita. Da molti anni l’economia giapponese è alle prese con problemi strutturali importanti, superati finora solo grazie alla straordinaria coesione nazionale che lega i cittadini, dimostrata ancora una volta nella ricostruzione del dopo terremoto/tsunami del 2011. Una coesione nazionale che è stata nel recente passato anche un forte limite allo sviluppo delle grandi multinazionali giapponesi. Infatti, man mano che la produzione in Giappone diventava troppo costosa e il mercato interno meno ricettivo, le aziende dell’elettronica, un tempo regine del Mondo, hanno iniziato a sentire la crisi. La risposta - tutta sbagliata - è stata ricercata nelle alleanze tra aziende giapponesi: cercando di risolvere un problema, spesso se ne sono sommati due. Così abbiamo visto Panasonic e Sanyo fondersi e la stessa Panasonic assorbire Pioneer TV; Denon e Marantz riunirsi sotto lo stesso cappello; lo stesso dicasi per Kenwood e JVC; mentre è delle ultime settimane l’annuncio della partnership strategica tra Onkyo e Teac. Ma questa settimana sono arrivate due notizie che, pur sembrando ordinaria amministrazione, hanno una portata epocale: Sharp ha stretto un partnership strategica con scambio azionario con i cinesi di Foxconn mentre Sony si è alleata con i taiwanesi di AUO sul fronte dell’OLED. Anche i giapponesi hanno capito che la soluzione alla crisi non può venire solo dal Giappone e dalla coesione nazionale, ma passa più a ovest, dalle parti della Cina. I coreani sono invece i giapponesi di vent’anni fa: sono ancora convinti che tutto inizi e finisca a Seoul. E, con la crisi e le loro quote di mercato oramai enormi, sono anche quelli che, a questo punto, hanno più da perdere. Ma forse sono meno cocciuti dei loro predecessori. Gianfranco Giardina TV & VIDEO / Annunciati i listini di alcuni dei modelli più attesi di LG, Samsung e Sony p. Arrivano i nuovi modelli TV, ecco i prezzi I produttori fanno a gara per lanciare i prodotti. Alcuni sono già disponibili, altri arriveranno in tempo per EURO 2012 di C. Stellari G li Europei di calcio 2012 sono alle porte e molti decideranno l’acquisto del TV in tempo utile per godersi lo spettacolo sul nuovo grande schermo. Un’occasione troppo ghiotta per non essere colta dai produttori di TV, che stanno facendo a gara per presentare i listini con i prezzi dei nuovi prodotti. Nelle pagine seguenti troverete quelli comunicati da LG, Samsung e Sony, con alcuni dettagli dei nuovi modelli. LG ha annunciato i prezzi delle nuove serie LED LM960V, LM860V, LM670V, LM660S e LM620S, oltre ai plasma PM970S e PM670S, a breve dovrebbero arrivare le informazioni anche per quanto riguarda la serie LM760V. Tutti i nuovi modelli LCD offrono la piattaforma Smart TV, sono 3D e includono nella confezione 4 paia di occhialini più 1 clip per occhiali da vista; le serie top (LM960V e LM860V) includono anche 2 occhiali Dual Play; le altre serie richiedono l’acquisto degli occhiali a parte. Samsung lancia nella mischia la nuovissima serie ES: i prezzi sono simili a quelli dei prodotti della gamma 2011, per i plasma al momento a listino c’è solo il 60 “ PS60E550 e il modello da 51” della stessa serie. Vasta la gamma Samsung di accessori disponibili: tra questi, gli occhiali scendono di prezzo, disponibili a 29 euro, il kit di 4 occhiali costerà 79 euro, la videocamera per Skype 169 euro e il telecomando con tastiera qwerty 79 euro. Appena rilasciati anche i listini Sony, con le caratteristiche tecniche PEOPLE & MARKET / Il settore TV in crisi esplora nuove strade Allearsi conviene a tutti Per rimanere competivi in un mercato sempre più difficile occorrono sinergie Sharp si allea con Foxconn, Sony collabora con AUO per sviluppare gli OLED MOBILE 09 Sony Xperia Sole: anteprima e impressioni 10 UE: taglio ai costi in xx roaming Highjte in Europa xx Il jmmnjhmhjmncità HI-FI & HOME THEATER di C. Stellari T empi duri, per tutti, ma nel settore dei TV sembra che si sia arrivati a un situazione abbastanza delicata. Anni di guerra al ribasso dei prezzi, politiche di gestione della produzione poco avvedute e innovazioni tecnologiche che non sempre hanno portato ai successi sperati (vedi la situazione del 3D) hanno prodotto una contrattura che guarda caso coincide con un periodo economico sicuramente non tra i più rosei. Risultato: margini sempre più stretti, spedizioni in ribasso e la situazione non sembra che sia destinata a migliorare nel breve periodo, come risulta da alcune analisi. I grandi produttori per essere competitivi in questo mercato sempre più difficile cercano alleanze e sinergie: in quest’ottica si inquadra la recente e storica alleanza tra il gigante degli assemblatori Foxconn e Sharp. Leggermente diverso invece delle Serie EX553, EX653, HX755 e HX855, una vera novità, visto che al CES Sony era apparsa piuttosto vaga a riguardo. Nelle pagine che seguono troverete tutti i dettagli. 14 Yamaha: AirPlay e 4K per l’Home Theater PC Lam & MULTIMEDIA xx ,m nmnmere 17 Con Photoshop CS6 foto video e 3D si incontrano DIGITAL IMAGING il discorso per quanto riguarda la collaborazione tra Sony e AU Optoelectronics: il colosso giapponese non può permettersi il lusso di lasciare il mercato degli OLED in mano a Samsung ed LG, nonostante la promettente tecnologia Crystal LED, e quindi collabora con AUO per arrivare allo sviluppo di pannelli OLED di grandi dimensioni in tempi rapidi. Trovate tutte le news e gli approfondimenti su questo numero di DDay Magazine, a partire da pag. 4. xx Snm nm mn3 18 Nikon D3200, entry level xx Mm nnbn n? 24 Mpixel xx Mm nbnn SMARTHOME 21 Forno Samsung Perfetto xx Pnbm nbn1 TEST xx D mnnE 23 Toshiba 46YL863 xx An bnbn 25 Sound Blaster Recon3D xx Omega San nnnWireless n n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it TV & VIDEO / Annunciati i prezzi delle attese serie LCD a LED, poche le novità per i plasma e riservate solo ai grandi schermi p.2 LG: i prezzi dei TV LCD e plasma della gamma 202 Tra le caratteristiche spiccano sintonizzatore DVB-T2, slot CI+ per le CAM HD, 3D con occhialini inclusi per tutti i modelli LCD, piattaforma Smart TV di M. Dalli N el listino prezzi LG, che pubblichiamo qui affianco, compaiono alcune interessanti novità, tra cui le nuove serie LED LM960V, LM860V, LM670V, LM660S e LM620S, oltre ai plasma PM970S e PM670S. In futuro dovrebbe arrivare anche la serie LM760V. Vediamo caratteristiche e prezzi di tutti i modelli. DVB-S2 compatibile con tivùsat. Per tutti, ovviamente, c’è anche lo slot CI+ compatibile con le CAM HD (disponibile a 100 euro nel listino LG). Interessante notare, infine, come LG non indichi il prezzo degli occhiali 3D polarizzati, inserendo a listino soltanto le clip per occhiali da vista a 20 euro. LCD a LED Le novità sono poche e (per il momento) riservate soltando ai grandi polliciaggi; i prezzi sono molto aggressivi. Per il plasma il 3D è di tipo attivo, con occhialini che costano 40 euro al paio acquistabili solo separatamente (non sono inclusi nella confezione). La serie PM970S è inoltre dotata di telecomando Magic Remote, opzionale sulla serie PM670S, mentre entrambe sono Smart TV. Tutti i nuovi modelli sono 3D e includono nella confezione 4 paia di occhialini più 1 clip per occhiali da vista; le serie top (LM960V e LM860V) includono anche 2 occhiali Dual Play; le altre serie richiedono l’acquisto degli occhiali a parte. Per tutti c’è anche la piattaforma Smart TV, mentre i modelli LM960V e LM860V sono anche Dual Core. Su tutti i modelli, ad eccezione della serie LM620S, è incluso il telecomando Magic (acquistabile separatamente a 40 euro); sulle due serie top è presente anche il riconoscimento vocale. Come già anticipato, compare il DVB-T2 sulle due serie top di gamma, mentre tutti i nuovi modelli includono anche un sintonizzatore Plasma TV & VIDEO / Il mondo dei TV sempre più vicino al cinema con l’arrivo dell’OLED LG al Festival di Cannes OLED 55” LG a maggio a 6000 euro? Il TV OLED da 55” pollici di LG potrebbe essere annunciato a maggio a Cannes, secondo la OLED Association di M. Dalli S econdo quando riporta la OLED Association, LG potrebbe annunciare il suo TV OLED 55EM9600 a maggio, in occasione del 65esimo Festival di Cannes (dal 16 al 27 maggio), per poi lanciarlo sul mercato subito dopo. Questa finestra temporale coincide con informazioni in nostro possesso, secondo cui l’annuncio sarebbe avvenuto in tarda primavera. La scelta, se confermata, sarebbe interessante e legherebbe in un certo modo il nuovo TV al mondo del cinema, oltre ad anticipare la concorrenza e i piani originali della stessa LG, che volevano un annuncio in occasione delle Olimpiadi di Londra a luglio. Il TV di LG usa una tecnologia chiamata WOLED-CF, in cui un pixel è formato da quattro sub-pixel OLED bianchi, con filtri colore sopra (rosso, verde, blu e bianco). Questa tecnica consente di risparmiare sui costi di produzione, pur contenendo lo spessore e il peso (il 55EM9600, pur essendo un 55 pollici, è spesso solo 4 mm e pesa 7,5 Kg). Altra cosa interessante è il prezzo: la OLED Association sostiene infatti che il TV sarà venduto in Corea a 9 milioni di Won, poco meno di 6000 euro al cambio attuale. Non resta che aspettare: riuscirà LG a battere tutti lanciando per prima un TV OLED sul mercato? TV & VIDEO Haier, nuovo taglio per i TV: 39 pollici Haier ha presentato una gamma di TV molto completa. La serie A700 è una TV 3D LED Edge Full HD con occhialini polarizzati (6 occhiali in dotazione) e conversione 2D – 3D, doppio tuner DVB-T e DVB-S, funzione PVR con TimeShift e Smart TV. La serie A700 sarà disponibile nei tagli 32”, 42”, 46” e 55”. Chi non è interessato al 3D e vuole una TV con una cornice sottile ed elegante può guardare alla serie Z18, 1,8 cm di spessore e dimensioni inedite: 39”. Tagliando infatti le lastre di vetro avanzava uno schermo di questa misura e Haier ne ha approfittato. Il catalogo completo è disponibile a questo link. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it TV & VIDEO / È in arrivo nei negozi la nuova gamma Samsung, ecco i prezzi di TV e accessori TV Samsung 202: i prezzi della serie ES I prezzi sono simili a quelli della gamma dello scorso anno, il top di gamma 55” pollici ES 8000 costerà 2899 euro di R. Pezzali L e nuove TV del 2012 stanno arrivando nei negozi, in anticipo come previsto rispetto allo scorso anno. La gamma completa Samsung già la conosciamo (click qui per l’approfondimento), in questi giorni è stato rilasciato anche il listino ufficiale. I prezzi sono bene o male simili a quelli dello scorso anno: per il top di gamma da 55” ES8000 si dovranno spendere 2899 euro, mentre chi si accontenta del modello ES7000 spenderà 200 euro in meno, 2699 euro. Ma il 55” sarà disponibile anche per le serie 6800 e 6100, disponibili al pubblico rispettivamente a 2199 e 1799, non male per un 55”. Netto il risparmio se si prende in considerazione un 46”: in questo caso il 46ES8000 scende a 1999 che diven- tano 1899 sull’ES7000 e 1499 sull’ES6800. Quest’ultimo è disponibile anche in variante bianca con sigla ES6710, stesso prezzo. Nei tagli da 46” ci saranno anche l’ES6100, l’ES5500 e l’EH5300, e si parte da 1199 per passare a 1099 e 999. Proporzionati i prezzi dei 40”: 1599 per il top di gamma ES8000 e 1499 per l’ES7000. Per la coppia ES6800 e ES6710, stesso modello ma diversa finitura si devono spendere 1099 euro mentre il semplice ES6100, entry level 3D si va a 899. Per i plasma al momento a listino c’è solo il PS60E550 (1699) e il modello da 51” p.3 TV & VIDEO Sony mette il tuner DVB-T2 su tutte le TV 202 Dopo LG, anche Sony “sposa” il DVB-T2 e lo fa in maniera ancora più decisa: tutta la gamma 2012 del produttore giapponese, infatti, avrà il supporto al nuovo standard di trasmissione, erede dell’attuale DVB-T. Nell’elenco ci sono sia modelli di grandi dimensioni che quelli con polliciaggi più piccoli. Una mossa che sicuramente attirerà l’attenzione degli appassionati di DVB-T2. Ora non resta che attendere che inizi anche qualche trasmissione, al di là del canale sperimentale Rai. della stessa serie, 1099. Vasta la gamma di accessori disponibili: gli occhiali scendono a 29 euro e in pacco da 4 occhiali costerà 79 euro, la videocamera per skype 169 euro e il telecomando con tastiera qwerty 79 euro. TV & VIDEO / Pubblicati finalmente i listini ufficiali e le caratteristiche tecniche complete dei modelli di TV LCD Bravia Sony TV Sony: i prezzi e i dettagli della nuova gamma 202 Ci saranno sintonizzatore DVB-T2 e piattaforma Sony Entertainment Network con connessione Wi-Fi su tutti i modelli, con schemo dai 22 ai 55 pollici di P. Centofanti Serie EX553 - 22” (400 €) e 26” LED Edge DVB-T2, DGTVi Gold Processore video X-Reality Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct DLNA Sony Entertainment Network Skype (con videochiamata con webcam opzionale) Opera Browser e App Track ID, Photo Map Lettore multimediale e reg. su USB Audio stereo (2 x 8 Watt) e Audio Return Channel SONy KDL-26Ex553 Serie EX653 - 46” (1200 €) 40” (850 €) e 32” (650 €) Serie HX755 - 55” (2200 €), 46” (1500 €), 40” (1100 €) e 32” Serie HX855 - 55” (2700 €), 46”(1900 €) e 40” (1500 €) SONy SERIE Ex653 SONy KDL-46Hx753 SONy KDL-46Hx850 LED Edge Motionflow XR 100 Hz DVB-T2, DGTVi Gold Processore video X-Reality Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct DLNA Sony Entertainment Network Skype (con videochiamata con webcam opzionale) Opera Browser e App Track ID, Photo Map Lettore multimediale e reg. su USB Audio stereo (2 x 10 Watt) e Audio Return Channel LED Edge dinamica (Frame Dimming) Motionflow XR 400 Hz Tecnologia 3D 4x High Speed DVB-T2, DVB-S2 , DGTVi Gold Processore video X-Reality Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct DLNA Sony Entertainment Network Skype (videochiamata con webcam opzionale) Opera Browser e App Track ID, Photo Map Lettore multimediale e reg. e su USB Audio stereo (2 x 10 Watt) e Audio Return Channel LED Edge dinamica (Local Dimming) Motionflow XR 800 Hz Tecnologia 3D 4x High Speed DVB-T2, DVB-S2, DGTVi Gold Processore video X-Reality PRO Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct DLNA Sony Entertainment Network Skype (con videochiamata con webcam opzionale) Opera Browser e App Track ID, Photo Map Lettore multimediale e reg. su USB Audio 2.1 (3 x 10 Watt) e Audio Return Channel n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.4 PEOPLE & MARKET Tempi duri le previsioni per i TV sono nere Secondo iSuppli per la prima volta nella storia il sell-in di TV subirà una contrazione, che proseguirà fino al 2015 con una riduzione del 5% di R. Pezzali Secondo gli analisti di iSuppli, per la prima volta nella storia, le spedizioni di TV nel 2012 subiranno un decremento. Le aziende, che nel 2011 hanno spedito alla catena di distribuzione 39.1 milioni di TV, quest’anno vedranno la cifra decrescere per arrivare a 37 milioni. Non vuol dire che si venderanno meno TV, ma che i negozianti avranno meno stock di TV nuove e tenderanno a vendere quello che è rimasto in magazzino, in attesa di tempi migliori. Ma anche per i prossimi anni le previsioni non sono così rosee: la caduta sarà graduale fino al 2015, anno in cui le TV spedite saranno solo 34.2 milioni con una contrazione del 5%. Un fenomeno questo che non si è mai verificato nella storia della TV. I motivi sono diversi: nello scorso anno ad esempio c’è stata una sovra-produzione di TV dettata dai prezzi molto bassi, mentre quest’anno i produttori cercheranno di essere più attenti con una produzione “controllata” per evitare di realizzare più pezzi di quanti il mercato ne richieda. Allo stesso tempo i tablet stanno sostituendo in molte situazioni la TV: il grosso televisore in soggiorno è intoccabile, ma nelle piccole camere e nelle camere da letto del TV se ne sente sempre meno la mancanza. PEOPLE & MARKET / Nonostante il Crystal LED Sony non abbandona la tecnologia OLED Sony e AUO alleate per sviluppare OLED Sony non ha dimenticato l’Oled e per competere con LG e Samsung collabora con i taiwanesi di AU Optoelectronic di R. Pezzali S ony continuerà a lavorare alla tecnologia OLED, nonostante la veloce virata sulla tecnologia proprietaria Crystal LED, questo almeno è quello che emerge leggendo la notizia pubblicata dal quotidiano ETNew. Sony, infatti, avrebbe inviato un gruppo di ingegneri a Taiwan nelle fabbriche di AU Optoelectronics per aiutarli a sviluppare il processo produttivo di pannelli OLED IGZO di grandi dimensioni. La collaborazione tra AUO e Sony a dire il vero non è una novità assoluta, è iniziata lo scorso anno e va oltre lo sviluppo di pannelli OLED: ricordiamo infatti che Sony ha scelto di slegarsi completamente dalle joint venture che producono pannelli TV con l’obiettivo di divenire ancora più flessibile, decidendo di utilizzare più fornitori. AUO, che ha già fornito Toshiba dei pannelli per le TV più recenti è una delle possibili candidate, da qui questo strano asse Tokyo – Taiwan. AUO non è assolutamente l’ultima arrivata nello sviluppo degli OLED: nei mesi scorsi ha infatti mostrato un pannello 32” basato su un substrato TFT prodotto con tecnologia IGZO e con l’aiuto di Sony dovrebbe in breve tempo colmare il gap che attualmente la separa da LG e Samsung. Staremo a vedere, quello che comunque sembra evidente è che nel settore TV per essere competitivi occorre disporre di solide alleanze. PEOPLE & MARKET / Nasce uno storico accordo tra l’assemblatore cinese e l’azienda giapponese Foxconn e Sharp si aiutano a vicenda In cambio del 46.5% della fabbrica di LCD di Sakai, Sharp potrà utilizzare Foxconn per la produzione di R. Pezzali S harp deve diventare più efficiente, Foxconn ha bisogno di componenti a basso costo per fornire pacchetti di assemblaggio più completi. Ecco quindi che nasce un accordo di portata storica, una alleanza Sharp Foxconn che porterà a breve tempo frutti a entrambe le aziende. I termini dell’accordo non sono molto dettagliati ma in cambio del 46.5% delle azioni della fabbrica LCD di Sakai (di proprietà di Sharp e per il 7% di Sony) Sharp avrà a disposizione le fabbriche di Foxconn per produrre in outsourcing. Sharp non è la prima a servirsi del più grande assemblatore al mondo per la produzione delle TV: Sony già da tempo ha intrapreso questa strada. In ogni caso l’accordo porta dei vantaggi: Sharp produrrà senza costi nelle fabbriche Foxconn e potrà competere con i temibili cinesi sotto il profilo dei costi e dell’efficienza, mentre Foxconn avrà a disposizione una fabbrica di ultima generazione che può fornire ai suoi clienti (leggi Apple) pannelli a costi più competitivi, da affiancare all’assemblaggio nella sua offerta. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Renault lancia un’auto elettrica per la città con un prezzo molto aggressivo Twizy, l’auto elettrica da città per i giovani Renault Twizy ha una buona autonomia, la “45” può essere guidata senza patente. Sarà disponibile da aprile T Megaupload costa (ancora) 9000$ al giorno di M. Dalli l’autonomia che non consente lunghi spostamenti, ma la batteria da 12 V e 7 KWh può essere ricaricata in 3 ore e mezza usando una tradizionale presa della corrente da 220 V, molto meno se ci si affida a una (ancora rara) colonnina di ricarica dedicata. La Twizy è disponibile in tre versioni, ognuna a sua volta declinata in versione normale e “45”: Twizy Urban, Twizy Color e Twizy Technic, disponibili rispettivamente a 7.800, 8.100 e 8.700 euro (6.990, 7.300 e 7.900 euro per le versioni “45”); le differenze tra i tre allestimenti sono puramente di carattere estetico, con finiture più pregiate nel modello di punta. Oltre al prezzo dell’auto bisogna anche considerare un canone mensile di 50 euro per il noleggio della batteria, che Renault assicura durare dai 36 agli 84 mesi e per una percorrenza annua di 7.500 Km; nel canone è inclusa anche l’assistenza stradale. La disponibilità per la Renault Twizy è prevista per il mese di aprile. PEOPLE & MARKET / Il tribunale amministrativo ha confermato la multa inflitta dall’Antitrust Il TAR ha deciso: Apple deve pagare subito Respinta la richiesta di sospensione, Apple deve pagare subito 900.000 euro per le pratiche scorrette sulle garanzie di P. Centofanti I l TAR del Lazio ha respinto la richiesta di Apple di sospensione delle due multe da 500.000 e 400.000 euro inflitte dall’Antitrust. La vicenda riguarda le pratiche giudicate scorrette di Apple in materia di garanzia dei suoi prodotti. Apple sia tramite store online sia nei suoi negozi, infatti, non informava i clienti dell’esistenza della garanzia di legge di due anni del rivenditore, spingendo invece il suo programma di estensione della garanzia del produttore (1 anno) denominato AppleCare. Parte della multa è proprio relativa a questo servizio, nelle cui condizioni di vendita non veniva fatto alcun riferimento alla garanzia di PEOPLE & MARKET Oltre 1000 server e 25 PetaByte di spazio su disco, per un totale di 9000$ al giorno: questo il costo di Megaupload. Nessuno però paga più e il provider ora chiede aiuto di M. Dalli wizy è la prima proposta di auto elettrica per la città firmata Renault. Il costruttore francese ha realizzato un modello estremamente compatto e capace di trasportare fino a due persone (un solo passeggero seduto dietro al guidatore), con una velocità massima di 80 Km/h e un’autonomia che può arrivare fino a 100 Km; esiste anche una versione “Twizy 45”, la cui velocità massima è limitata a 45 Km/h e può essere guidata anche senza patente dai 14enni (la Twizy normale, invece, richiede la patente A o B). Le dimensioni, come dicevamo, sono molto compatte (2,3 m di lunghezza per 1,4 di larghezza, specchietti compresi), tanto da permettere il parcheggio perpendicolarmente al marciapiede (dove le strisce sono abbastanza larghe). La Renault Twizy si rivolge principalmente a un pubblico giovane, vista anche l’assenza di finestrini e portiere (queste ultime sono acquistabili separatamente a 600 euro e offrono una maggiore protezione dagli impatti laterali, che si aggiunge agli airbag di serie). Twizy è pensata per l’uso in città, vista la ridotta velocità di punta e p.5 legge. Se da un lato non ci sarà alcuna sospensione della multa, Apple avrà comunque tempo fino alla sentenza definitiva dell’appello, attesa per il 9 maggio, prima di dover procedere all’adeguamento entro 90 giorni delle informative ai clienti su AppleCare e la garanzia di 2 anni di legge. Megaupload non è più raggiungibile, ma i suoi server devono ancora restare accesi in attesa del processo; in totale, 1.103 macchine per un totale di 25 PetaByte di spazio occupato su disco (1 PetaByte = 1000 TeraByte); cifre che fanno girare la testa, come direbbe qualcuno. Il problema è che Megaupload non può più pagare, dal momento che il Governo ha bloccato i fondi dell’azienda, e ora il provider che ospita i server, Carpathia, si trova in grandi difficoltà: tenere accese le macchine costa l’esorbitante cifra di 9000 dollari al giorno, tra corrente, spazio occupato e connettività. Carpathia sarebbe più che felice di poter rivendere le macchine, il cui valore è stimato in 1,25 milioni di dollari, ma purtoppo non può farlo in quanto rischierebbe da un lato di essere accusata di intralcio alla giustizia, dall’altro di cancellazione di dati da parte degli utenti che utilizzavano Megaupload per fini legittimi. La questione ora è: chi deve pagare per tenere Megaupload in vita? Governo, MPAA (la SIAE americana) o la stessa Megaupload? Anche da spento, sempre e comunque, il famigerato sito continua quindi a far parlare di sé. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Il social networking conta sempre di più e Google sta cambiando passo Il futuro di Google passa da Google+ Il social network della grande G sarà fondamentale per catturare il core business dell’azienda: il social advertising PEOPLE & MARKET I cinesi in fila per restituire il nuovissimo iPad Anche questo lancio dell’iPad ha visto le file fuori dagli Apple Store americani, ma di una clientela ben diversa di G. Cupini G oogle sembra ormai aver trovato quello che considera il suo asset di sviluppo principale, quello su cui basare il futuro sviluppo della crescita dell’azienda e dei suoi servizi online. Se pensate ad Android state sbagliando, stiamo parlando di Google+. Anche Android infatti rappresenta un cavallo di Troia per espandere quello che è il vero core business di Google, ovvero la pubblicità. E oggi il mondo della pubblicità si trova a vivere una grande rivoluzione che parte dalla sue stesse fondamenta, il cosiddetto “social advertising”. È per questo che il social network di Google ha assunto ormai una posizione dominante di interconnessione tra le varie piattaforme dell’azienda (Search, Gmail, Youtube, ecc.) per traghettarle verso una nuova veste che dia maggiore rilevanza ai commenti degli utenti. A molti questo non piace, sia perché il prodotto Google+ non è ancora maturo e non ha avuto un grande successo di pubblico (al di là dei numeri di utenti registrati), sia perché questo significa che ora l’azienda porrà come condizione di tutti i futuri progetti la completa integrazione con i servizi social, lasciando meno spazio ad altri ambiti della creatività “geek” tipica di Google. Questa è invece la giusta strada da percorrere, ed è molto superficiale giudicare le mosse di Google dall’attuale (bassa) qualità del prodotto. È la prima volta che si cerca di concentrarsi verso un unico servizio come ponte comune tra le infinite attività di Google, ed è un bene, per evitare che possano ripetersi flop clamorosi come Wave e Buzz. Ovviamente, non si può pretendere (nemmeno da Google) che si possa trovare la chiave per sfondare in un mercato come questo in pochi mesi (addirittura Apple con Ping non ci è riuscita); servirà tempo, serviranno aggiustamenti e molti capitali, ma solo con uno sforzo coordinato e soprattutto costante si potrà trovare un modo per diventare rilevanti anche nel mondo social del futuro. E Google attualmente in questo mondo social conta poco o niente, perché la qualità delle informazioni che raccoglie sulle abitudini dei suoi utenti non sono incrociate a quelle dei loro amici, e questo è un grave problema per “big G.” p.7 di P. Centofanti È evidente che nel campo dell’advertising Google veda sempre di più la minaccia di Facebook, ed è naturale che sia così, Facebook conosce molto più sui suoi utenti di quanto faccia Google, e questo per chi deve fare pubblicità è una variabile fondamentale. Siccome il 90% delle revenue di Google sono dovute ai ricavi pubblicitari, è necessario correre ai ripari, guardare avanti per gestire la transizione verso il futuro. Ovviamente a molti non piacerà l’intrusione di Google+ nelle ricerche che tutti conosciamo, cosi come l’obbligo di iscriversi al social network anche se vogliamo solo una casella Gmail, ma questo è ormai necessario per spingere con tutti i mezzi la crescita di un sistema altrimenti destinato ad essere occupato completamente da Facebook. Oggi è la prima volta nella storia che i grandi marchi hanno messo in secondo piano i loro brand mettendoli dopo quello di Facebook, ed è così che troviamo facebook.com/nike, o facebook. com/cocacola. Google non può restare indifferente a questo cambiamento. PEOPLE & MARKET ASUS vuole diventare il numero 2 dei tablet ASUS mira al secondo gradino del podio nel mondo dei tablet dopo Apple: ce la faranno i Transformer Pad a conquistare il mondo? di M. Dalli Dando per scontata (per ora) la prima posizione nella classifica di vendite dei tablet, è caccia aperta al secondo gradino del podio, attualmente occupato da Amazon con il suo Kindle Fire. La prima a farsi avanti è stata ASUS, che per bocca del suo vice presidente Xu Youjia si è candidata per questo ruolo durante una conferenza in Cina, secondo quanto riportato dal quotidiano China Times. Ma come fare per aggredire il mercato? Per Youjia l’azienda ha bisogno di impiegati talentuosi (il discorso si è tenuto all’interno di un’università), ma non basta: bisogna innovare anziché seguire gli altri. Gli ultimi Transformer Pad, tra tastiere esterne e pennini-auricolari, sembrano tenere fede a quest’ultima affermazione, proponendo una soluzione diversa da quelli che, a suo tempo, Steve Jobs definì “cloni”. Basterà un hardware diverso dalla massa per conquistare una significativa fetta di pubblico, oppure Google dovrà intervenire per incentivare lo sviluppo di applicazioni dedicate ai tablet? Le assurde file fuori dagli Apple Store al lancio di un nuovo prodotto non sono una novità, soprattutto negli Stati Uniti. Ma durante il lancio del nuovo iPad, chi non vedeva l’ora di mettere le mani sul nuovo tablet ha trovato una fila diversa dal solito, decine di persone in coda non per acquistare ma per restituire il prodotto appena uscito, tanto che Apple si è vista costretta a realizzare una fila apposta in alcuni punti vendita come quello della 5th Avenue di New York. Primo segnale della fine da “febbre da Apple”? La fila non era però costituita da clienti insoddisfatti: si trattava infatti di cinesi che riportavano fino a 30 tablet alla volta, commercianti che hanno fatto incetta nel primo giorno di disponibilità di iPad da rivendere a prezzo maggiorato sfruttando la limitata disponibilità di prodotto nei primi giorni. Ma le cose non sono andate secondo i piani. Apple non solo è riuscita ad avere più prodotti al giorno di uscita, ma tra i Paesi inclusi nella lista dei primi ad avere il nuovo iPad ha aggiunto anche Hong Kong, segando così le gambe a chi sperava di esportare i tablet in Cina con margini esorbitanti, fino a 150 dollari a tablet. A questo si aggiunge, come nota Reuters, un nuovo regime di imposte per prodotti come l’iPad in ingresso in Cina che ha di fatto annullato le possibilità di guadagno per il mercato nero. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET Beauty Contest si decide il 20 aprile Il Ministro Passera formalizzerà la proposta per rivedere il beauty contest il 19 o 20 aprile. Il futuro è incerto, ma le frequenze non verranno regalate di M. Dalli La telenovela del beauty contest si avvia alla fine: il Ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha infatti dichiarato che la proposta per rivedere il “concorso di bellezza”, verrà formalizzata tra il 19 e il 20 aprile. Il futuro è ancora incerto, ma il Ministro ha ribadito che non ha alcuna intenzione di cedere gratuitamente beni dello Stato (come le frequenze). Entro il 20 aprile, il Ministro ascolterà le parti in causa, per formulare una proposta che soddisfi tutti. L’asta “di bellezza”, che avrebbe dovuto regalare sei frequenze per il digitale terrestre in virtù della “bellezza” della proposta, pare quindi definitivamente tramontata. A questo punto le strade percorribili saranno due: la prima (più probabile) è quella di un’asta onerosa, mentre la seconda ipotesi potrebbe vedere le frequenze ri-utilizzate per compensare le TV espropriate dei canali destinati alla rete cellulare di nuova generazione (LTE). Entrambe le ipotesi hanno pro e contro: nel primo caso, infatti, lo Stato riuscirebbe a guadagnare qualche miliardo di euro, ma si ritroverebbe in alcune regioni a dover distribuire frequenze alle TV locali senza che queste ci siano veramente. Nella seconda ipotesi, invece, si rinuncerebbe ai soldi, ma ci si troverebbe in una situazione più facilmente gestibile, che consentirebbe anche di accelerare lo sgombero delle frequenze UHF 61-69 da destinare all’LTE. PEOPLE & MARKET / La nuova tecnologia per i display sarà pronta al debutto nel 2013 p.8 Electrowetting: è il futuro dei display? La tecnologia acquisita da Samsung promette più qualità dell’LCD, minori consumi e la flessibilità della carta elettronica di R. Pezzali I primi prodotti con display Electrowetting potrebbero arrivare nel corso del 2013, secondo quanto riportato da Johan Feenstra del centro ricerche olandese di Samsung. Questa nuova tecnologia, sviluppata da Liquavista (società fondata da Philips e NVP nel 2006, poi acquisita nel gennaio 2011 da Samsung), promette una qualità migliore dell’LCD con consumi nettamente inferiori e la flessibilità della carta elettronica. Il principio di funzionamento dei display electrowetting è molto semplice; secondo Wikipedia: ”La tecnologia si basa sul microcontrollo del movimento di un fluido tramite generazione di tensione. L’olio colorato è compreso tra uno strato di acqua e un rivestimento idrofobo (repellente dell’acqua) e il tutto è posto su un elettrodo. Quando non è applicato un campo elettrico, l’olio forma spontaneamente una barriera tra l’acqua e il rivestimento creando un pixel colorato; se invece è applicata una (bassa) tensione tra l’elettrodo e l’acqua, la tensione tra l’acqua e le cariche fa sì che l’acqua sposti l’olio tutto da una parte. Questo crea un pixel parzialmente trasparente o, se il display è collocato su una superficie opaca, un pixel bianco.” I display Electrowetting hanno il notevole vantaggio di poter funzionare in tutte e tre le modalità: riflessiva (come la carta, stampata o elettronica, riflettendo la luce ambientale), trasmissiva (con retroilluminazione) e transflettiva (ibrido tra le due precedenti modalità); in questo modo è assicurata la massima leggibilità del display in qualsiasi condizione di luce, sia al buio che in pieno sole. Questi display mantengono inoltre la stessa qualità d’immagine anche ad elevati angoli di visione. Se tutto va come programmato, la produzione di massa dei display Electrowetting dovrebbe cominciare nel corso della prima metà del 2013; nel corso dell’anno Samsung potrebbe poi lanciare un tablet da 9.7 pollici con questo display, un anno in ritardo rispetto a quanto previsto lo scorso anno. Speriamo che non ci siano ulteriori ritardi, anche perché la tecnologia, sulla carta, promette molto bene. Sarà questo il futuro dei display, dopo gli OLED? PEOPLE & MARKET / Il 2012 sarà l’anno in cui lo streaming batterà le vendite di supporti fisici Streaming contro DVD e Blu-ray: sorpasso! Secondo un’attenta analisi di mercato di Screendigest, nel 2012 saranno venduti 2,4 miliardi di film su disco Saranno invece più di 3,5 miliardi le pellicole scaricate online a pagamento. Tra i motivi, comodità e risparmio di V. Barassi I In un periodo di crisi economica globale, non fa piacere parlare di qualche settore che magari è più colpito rispetto ad altri. Quello della distribuzione dei film su supporti fisici, da diversi anni, è con l’acqua alla gola e i dati che vi stiamo per presentare non faranno certamente piacere ai grandi esponenti di questo settore. Secondo un’attenta analisi di mercato pubblicata da Screendigest, il 2012 sarà l’anno della svolta. Finora i DVD e i Blu-ray “hanno tenuto abbastanza bene”, ma nei prossimi mesi si assisterà a un capovolgimento delle dinamiche di mercato e nei prossimi anni le cose peggioreranno ancora. Sempre più saranno gli utenti che sceglieranno servizi di streaming online per guardare i propri film preferiti, privilegiando siti come Netflix, Amazon o Hulu. Nel 2012, la quota di film distribuiti su supporto fisico non andrà oltre i 2,4 miliardi di pezzi, mentre saranno più di 3 miliardi e mezzo le pellicole scaricate sui dispositivi attraverso i siti specializzati in questa tipologia di distribuzione. Ma quali sono le cause di questa inversione di tendenza? Le risposte sono essenzialmente due: la comodità e, soprattutto, il prezzo. È stato infatti stimato che, per quanto concerne il mercato USA, il costo medio di un film in streaming si aggiri sui 51 centesimi di dollaro, cifra decisamente irrisoria se paragonata a quella - media - necessaria per portarsi a casa un DVD/Blu-ray: circa 4,72 dollari. Serve altro? n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.9 MOBILE / Le prime impressioni sullo smartphone della gamma Xperia che si usa senza toccare il dispay Sony xperia Sole: anteprima e impressioni Sony Xperia Sole è il nuovo smartphone Android con tecnologia Floating Touch e schermo HD da 3.7 pollici di P. Centofanti S ony ha presentato per la prima volta in Italia il nuovo Xperia Sole (Sola sul mercato internazionale), il nuovo smartphone Android della gamma Xperia con tecnoligia Floating Touch. L’Xperia Sole presenta un design più semplice rispetto agli altri modelli della nuova gamma, ma è comunque decisamente piacevole, con ottimi materiali e se vogliamo anche una migliore ergonomia con la più classica disposizione dei tasti funzione. Come anticipato, si tratta di uno smartphone con display da 3.7 pollici e 854x480 pixel di risoluzione e fotocamera da 5 Megapixel con ripresa video a 720p. Due le par- ticolarità di questo smartphone: la possibilità di essere usato con i guanti e la funzione Floating Touch, ovvero la possibilità di interagire con lo smartphone senza toccare lo schermo. Detta così, per uno smartphone touchscreen può sembrare strano ma questa tecnologia è stata studiata per migliorare l’interazione con i display di piccole dimensioni. Il Sole ha uno schermo da 3.7” con una risoluzione abbastanza elevata, e quando si visualizzano le pagine web non sempre si riesce a cliccare sui link, soprattutto se si tratta di caratteri minuti. Con il Floating Touch basterà spostare il dito sullo schermo per evidenziare il link e solo successivamente, toccando lo schermo, si darà il comando di attivazione. Nel video qui a lato vi mostriamo il funzionamento, basato probabilmente su una serie di sensori di rilevamento del cambio di calore inseriti nello schermo touch. Il prototipo che abbiamo usato funzionava abbastanza bene, anche se per la precisione serve ancora un po’ di tuning. Guarda il video del nuovo Sony xperia Sole Le dispute tra Apple, Nokia e SanDisk hanno fatto posporre il voto sul nuovo standard per le SIM di quarta generazione di M. Dalli A Amazon espande la sua gamma di eBook reader anche in Italia, introducendo i modelli Kindle Touch e Kindle Touch 3G. Arriveranno a fine aprile video Nano-SIM, decisione rimandata causa liti contro Nokia, la cui proposta, a suo dire ricorda troppo da vicino una microSD e infrangerebbe così i diritti intellettuali del consorzio SD di cui SanDisk fa parte. Tutto questo “movimento” ha indotto l’ETSI, secondo quanto riporta il quotidiano francese Les Echos, a posporre il voto che si sarebbe dovuto tenere oggi: la riunione ci sarà, ma non verrà presa nessuna decisione. Tutto rimandato quindi di almeno 30 giorni, durante i quali le parte dovrebbero mettersi d’accordo. L’impressione, però, è che di nano-SIM ne sentiremo parlare ancora a lungo. Intanto che i Kindle diventa touch anche in Italia di M. Dalli MOBILE / Si passa alle minacce nella disputa sull nano-SIM, così l’ETSI è costretta a sospendere. Per ora pochi giorni alla votazione dell’ETSI, l’organismo di standardizzazione europeo, chiamato a votare sul nuovo standard di nano-SIM, scegliendo tra le proposte di Apple e Nokia-RIM, è andato tutto alle ortiche. La questione nano-SIM sta assumendo ormai toni da talk show di bassissima lega: dopo le accuse e contro-accuse tra Apple e Nokia su quale dei due standard proporre per le SIM di quarta generazione, Nokia è passata alle minacce: se vincesse il formato di Apple, Nokia non rilascerebbe alcuni brevetti necessari alla realizzazione delle SIM. SanDisk, nel mentre, ha minacciato azioni legali MOBILE potenti decidono, noi godiamoci le micro-SIM, che non sembrano per il momento necessitare di un rinnovamento urgente. Dopo aver lanciato il primo eBook reader a basso costo in Italia, Amazon si appresta a portare anche nel nostro Paese un “tocco” di modernità. Tra un mese il Kindle non sarà più solo, ma verrà accompagnato dal Kindle Touch, disponibile nella versione solo Wi-Fi o 3G. Quest’ultimo modello non richiede un piano dati e consente di accedere allo store online di Amazon per acquistare libri in libertà, senza bisogno di una connessione Internet esterna. Kindle Touch sarà disponibile a partire dal 27 aprile, anche se è già possibile pre-ordinarlo sul sito di Amazon. I prezzi sono rispettivamente di 129 euro per la versione Wi-Fi e 189 euro per quella 3G. Nessuna novità, invece, per il tablet di Amazon, il Kindle Fire: un portavoce di Amazon ha infatti raccontato a TechCrunch che in questo momento non ci sono annunci da fare riguardo il Fire, ma negli USA i clienti lo amano e questo li rende felici. Speriamo sia un buon segno. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it MOBILE / Raggiunto finalmente un accordo preliminare per tagliare i costi di chiamate, SMS e dati in roaming UE: taglio ai costi in roaming in Europa Niente più bollette stratosferiche, utilizzare lo smartphone nei paesi dell’Unione Europea costerà sempre meno di M. Dalli U sare lo smartphone all’estero non sarà più un incubo: l’Unione Europea ha infatti raggiunto un accordo preliminare per tagliare i costi di dati, telefonate e SMS in roaming all’interno dell’Europa, un processo che si concluderà nel 2014. A partire già da questo 1 luglio verrà introdotto un limite sul traffico dati, con costi che non potranno sforare i 70 cent al MegaByte per il consumatore finale (i limiti per gli operatori c’erano già dallo scorso anno). Nel 2013, poi, il costo scenderà a 45 cent, per poi passare a 20 cent/MB dal 1 luglio 2014. Sorte simile toccherà anche alle chiamate, sia fatte che ricevute, e agli SMS, che dal 2014 costeranno 6 cent (considerato che molti operatori propongono ancora SMS a 12 o 15 centesimi in Italia, converrà espatriare ogni qualvolta si vuole inviare un messaggio). Tutti i costi sono riassunti nella tabella qui sotto: Dal 2014, inoltre, ci sarà la possibilità di scegliere (in anticipo o sul posto) l’operatore estero con cui fare roaming dati, il quale dovrebbe (nei piani del commissario Neelie Kroes) offrire tariffe simili a quelle locali; alternativamente sarà possibile scegliere un operatore del proprio Paese solo per il roaming dati, il tutto mantenendo lo stesso numero di telefono. Questo accordo di massima passerà al vaglio del Parlamento Europeo in maggio, per poi ricevere il voto finale da parte del Consiglio in giugno, in tempo per i tagli del 1° luglio. Dal canto nostro ci auguriamo vivamente che passi inalterato, per il bene dei consumatori e della concorrenza. Oggi luglio 202 luglio 203 luglio 204 n.d. (50 cent) 35 cent (18 cent) 70 cent (25 cent) 29 cent (14 cent) 45 cent (15 cent) 24 cent (10 cent) 20 cent (5 cent) 19 cent (5 cent) Chiamate ricevute (min) 11 cent 8 cent 7 cent 5 cent Sms 11 cent (4 cent) 9 cent (3 cent) 8 cent (2 cent) 6 cent (2 cent) Dati (MB) Chiamate effettuate (min) Tra parentesi i costi all’ingrosso per gli operatori. Tutti i prezzi si intendono esenti tasse. MOBILE / Il tablet Apple indica batteria carica al 100% con il caricatore ancora in funzione, ma non è un bug L’iPad non si carica del tutto? Ecco perché Un dirigente Apple spiega come funziona il sistema di ricarica nei dispositivi iOS, basato su cicli di carica e scarica di P. Centofanti R ay Soneira, di DisplayMate, ha scoperto che il nuovo iPad continua a ricaricarsi anche dopo che l’indicatore della batteria è arrivato al 100%. Secondo i suoi calcoli, infatti, l’indicatore segna carica completa quanto l’iPad è carico circa al 90%; lasciandolo in carica ancora si ottiene un’ulteriore ora di utilizzo. Questa affermazione ha ovviamente smosso i vertici di Apple, tanto che uno dei suoi vice-presidenti, Michael Tchao, si è affrettato a spiegare ad AllThingsD come funziona il sistema di ricarica dei dispositivi Apple, con interessanti sorprese. Stando alle affermazioni di Tchao, infatti, i dispositivi iOS (iPhone, iPod touch e iPad) sono progettati per poter essere lasciati in carica quanto tempo si vuole, senza però danneggiare la batteria. Quando il dispositivo si avvicina alla carica massima, entra in una sorta di “ciclo” in cui viene caricato fino in fondo, poi lasciato scaricare un pochino, poi ancora ricaricato e via dicendo. Durante questo ciclo l’indicatore della batteria non cambia, per non confondere l’utente che può staccare il caricabatterie in qualsiasi momento e avere comunque le ore di utilizzo dichiarate da Apple. Sempre secondo Tchao, questa funzione è sempre stata presente nei dispositivi iOS, ma evidentemente nessuno se ne era mai accorto o, più probabilmente, l’enorme batteria del nuovo iPad impone un tempo più lungo per raggiungere il 100% di carica. p.0 MOBILE OnTour Micro lo speaker JBL che sta in tasca JBL lancia un diffusore amplificato molto compatto con batteria integrata, compatibile con ogni sorgente tramite ingresso jack. Costa solo 39 euro di R. Pezzali La musica in tasca. Mai definizione è stata più appropriata per il piccolo On Tour Micro di JBL, un diffusore amplificato che JBL ha presentato al CES di Las Vegas. Un dischetto bianco, con batteria integrata e un connettore jack che permette di collegarlo senza problemi ad ogni smartphone o player dotato di uscita audio analogica, praticamente tutti. Il trasduttore è uno solo, un full range Odyssey a cupola JBL che promette prestazioni più che buone con un range di frequenza che va dai 150 Hz ai classici 22 kHz. L’amplificazione digitale integrata, 2.2 Watt, è più che sufficiente per un piccolo ambiente. Per chi vuole però aumentare un po’ la potenza si possono collegare più On Tour in cascata, grazie ad una uscita. Interessante il costo, 39 euro. Qui sotto, un breve video che ci mostra il nuovo JBL On Tour Micro. video Guarda il video e scopri i dettagli del JBL On Tour Micro n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it MOBILE HTC One, i prezzi HTC ha presentato la gamma di smartphone One annunciata a Barcellona. I tre modelli, X, S e V, arriveranno la prima settimana di aprile, ecco i prezzi italiani. • HTC One X, il top di gamma, con processore quad core NVIDIA Tegra 3 e display da 4,7 pollici e 1280x720 pixel di risoluzione, avrà un prezzo di listino di 699 euro; • HTC One S con processore dual core e display da 4,3 pollici costerà 599 euro; • HTC One V con schermo da 3,7 pollici e processore da 1 GHz avrà un prezzo di 349 euro. Tutti i modelli integrano la tecnologia Beats Audio, offrono l’interfaccia HTC Sense 4, sono basati su Android Ice Cream Sandwich e montano l’applicazione fotografica con ripresa video e foto simultanea, raffica e HDR. MOBILE / In arrivo un mega tablet con antenna televisiva Da Toshiba un tablet con TV La società giapponese ha svelato un tablet “gigantesco” da 13,3 pollici È basato su NVIDIA Tegra 3, utilizza il sistema operativo Android 4.0 ICS di V. Barassi Q ualche tempo fa, durante un evento tenutosi in quel di Bonn (Germania), Toshiba ha “fatto apparire”, in una delle tante postazioni, un prodotto davvero interessante. Parliamo di un tablet passateci l’espressione - “sovrappeso”, con un display da 13,3 pollici di diagonale (risoluzione ancora sconosciuta) basato sulla piattaforma quad core NVIDIA Tegra 3 e su Android 4.0 ICS. Il dispositivo, chiamato AT330, monta sul retro una fotocamera da 5 Megapixel mentre frontalmente è apprezzabile un’altra con sensore da 1,3 Megapixel. Oltre a slot SD (niente micro SD), porta HDMI e jack audio da 3,5 mm, la specifica che più ci sorprende è quella dell’antenna TV, la quale permetterà al prodotto di fungere come una vera e propria televisione portatile. Toshiba non ha voluto diramare molte altre informazioni sul tablet in questione ma, molto probabilmente, se ne riparlerà nei prossimi mesi. Questo mega-tablet di Toshiba riuscirà a far parlare di sé? Le premesse ci sono tutte. Cliccando qui è possibile visionare un video con il prodotto in azione. Nokia “ridisegna” l’interfaccia grafica La società finlandese punta a distinguersi nel mondo dei dispositivi Windows Phone proponendo idee alternative di V. Barassi N Phone 7 da quelli della concorrenza. Si tratta di idee che si discostano notevolmente dall’attuale UI (User Interface) del sistema operativo di Microsoft, le quali sembrano però essere molto interessanti e... personali. Siamo davvero MOBILE Galaxy S III in rete una foto più plausibile Su PhoneArena è comparsa la foto di un dispositivo Samsung che potrebbe essere il tanto atteso Galaxy S III. Sarà davvero lui? Lo sapremo a breve... di M. Dalli MOBILE / Proposte interessanti e “personali” per differenziare la User Interface di Windows Phone7 okia Lumia 710, 800 e 900 sono dispositivi di primissimo livello che puntano a rafforzare ancor più la squadra Windows Phone, questa da ormai diverso tempo schierata per fronteggiare iOS e - soprattutto - Android. Sin dalla sua primissima apparizione, il sistema operativo Windows Phone 7 ha destato più di una curiosità per il tipo di interfaccia proposta, decisamente minimal e personale, che è piaciuta ai più ma che in tanti non riescono ancora a digerire. Nonostante in casa Nokia siano tutti d’accordo nell’affermare come per ora non ci sia nulla di concreto in ballo, recentemente la società ha mostrato al pubblico diversi mockup rappresentanti proposte di stile che l’azienda finlandese avrebbe elaborato per differenziare i propri prodotti Windows p. sicuri che queste proposte non arriveranno mai su un telefono Nokia? Una frammentazione - o differenziazione - di Windows Phone 7 sarebbe produttiva o allargherebbe ancor più il divario con iOS e Android? Qualche tempo fa era apparsa in Rete una presunta immagine del Galaxy S III, il nuovo smartphone di Samsung che dovrebbe fare il suo debutto nel corso dei prossimi mesi. Alcune nostre fonti, però, ci hanno assicurato che quell’immagine è un falso e non si tratta del nuovo smartphone Android del produttore coreano. Sembra più plausibile, invece, una seconda immagine, comparsa su PhoneArena, di un grosso smartphone Samsung non ancora presentato al pubblico. A giudicare dalla foto, il sistema operativo è Android 4.0 Ice Cream Sandwich, con tasti completamente virtualizzati; lo schermo sembra invece di dimensioni molto generose, il che confermerebbe le voci di corridoio che vogliono il nuovo smartphone di punta con un display da 4,6 pollici o più. Attorno al telefono, inoltre, sembra esserci una custodia protettiva; il telefono vero e proprio, quindi, potrebbe essere leggermente più compatto. Se l’immagine fosse autentica, inoltre, verrebbe a cadere la voce di corridoio secondo cui questo nuovo Galaxy S III avrebbe avuto un display “senza cornice”: qui la cornice c’è, seppur non troppo spessa. L’unica incertezza riguarda lo spostamento del logo Samsung nella parte inferiore del telefono; potrebbe però trattarsi di una “prova” per un modello destinato a uno dei grandi operatori statunitensi, in cui in genere il logo dell’operatore sta in alto e quello del produttore in basso. Vero o falso, quindi, lo sapremo soltanto nelle prossime settimane. Ecco come i Maroon 5 ascoltano i Maroon 5 Un suono potente che riempie di musica ogni stanza, con bassi ricchi e dettagli precisi. La nuova serie JBL OnBeat™ offre un audio ad alta fedeltà con tecnologie innovative come il doppio woofer per i bassi Atlas™ e la connettività wireless )S\L[VV[O— e reinventa il concetto di docking. D’ora in poi, ovunque tu sarai, potrai ascoltare la musica dei tuoi gruppi preferiti nello stesso modo in cui lo fanno loro. Scopri di più su jbl.com/onbeat © 2011 HARMAN International Industries, Incorporated. Tutti i diritti riservati. JBL è un marchio di HARMAN International Industries, Incorporated, registrato negli Stati Uniti e/o in altri paesi. JBL OnBeat, Atlas e Hear the truth sono marchi di HARMAN International Industries, Incorporated. Il marchio )S\L[VV[O® ed il rispettivo logo sono marchi registrati e di proprietà di Bluetooth SIG, Inc., e tali marchi vengono utilizzati da parte di HARMAN International Industries, Incorporated, su licenza. iPad è un marchio di Apple Inc., registrato negli Stati Uniti ed in altri paesi. iPad non è incluso. Funzionalità, specifiche e aspetto sono soggetti a modifica senza preavviso. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it MOBILE Music Unlimited presto su iOS Sony conferma: dopo Android e PS Vita, lo streaming musicale di Music Unlimited arriverà tra poche settimane anche su iPhone, iPad e iPod touch di M. Dalli Dopo le indiscrezioni trapelate lo scorso gennaio al CES di Las Vegas, Sony ha annunciato che Music Unlimited arriverà nel corso delle prossime settimane anche su iPhone, iPod touch e iPad. La conferma arriva direttamente da Shawn Layden, COO del Sony Entertainment Network, durante l’IP&TV World Forum e raccolta da TechRadar. Music Unlimited è il servizio di streaming musicale (disponibile anche in Italia) firmato Sony che consente, previo pagamento di un canone mensile, di ascoltare in streaming quanta musica si vuole. Esiste anche una versione Premium, che consente di scaricare sul dispositivo un certo numero di brani, per poterli poi riascoltare quando si è disconnessi dalla Rete (ad esempio in aereo o all’estero). Portare questo servizio su iPhone è una mossa molto importante per Sony, che si dimostra così “neutrale” alla piattaforma e più intenzionata a spingere sul servizio piuttosto che sui suoi dispositivi (Music Unlimited è già disponibile su Android e PS Vita). Questa mossa, rassicura poi Layden, non modificherà i rapporti tra Sony e Apple: Sony Music continuerà a esistere anche su iTunes, sarà solo un po’ di “sana competizione”. Le intenzioni ci sembrano molto buone, non resta che attendere la disponibilità di Music Unlimited su App Store. MOBILE / Quello che gira attorno alle app ci scarica il telefono La pubblicità divora-batteria Studi recenti dimostrano che gran parte della carica dei telefoni Android viene assorbita da pubblicità e geolocalizzazione, i dati sono impietosi di V. Barassi O rmai non ce ne rendiamo quasi più conto, ma ogni volta che apriamo un’applicazione “gratuita” ci ritroviamo in pochi secondi bombardati da pubblicità mirate ad attirare la nostra attenzione. Un recente studio effettuato da ricercatori della Purdue University, in collaborazione con l’onnipresente Microsoft, ha dimostrato che gran parte dell’energia utilizzata per eseguire le applicazioni contenenti pubblicità viene consumata proprio da tutto quello che gira attorno ai sistemi di advertising. La ricerca è stata portata a compimento sfruttando un comune terminale Nexus One (con Gingerbread 2.3) e ha coinvolto cinque applicazioni tra le più scaricate del panorama Android. Giusto per fare qualche esempio, in Angry Birds si è scoperto che solo il 30% dell’energia viene destinata al gioco in sé, mentre il restante 70% va ad alimentare GPS, connettività 2G/3G e Wi-Fi, ossia tutto ciò che può aiutare a geolocalizzare il device con la maggior precisione possibile. Con Freechess il test ha fornito risultati identici, con l’applicazione del New York Times le cose sono addirittura peggiorate: solo il 15% dell’energia viene utilizzata dall’applicazione in quanto tale, mentre il restante consumo energetico è da attribuirsi alle pubblicità. Per effettuare questi test i ricercatori, sempre sotto la supervisione di Microsoft, hanno sviluppato un software denominato Eprof che verrà rilasciato sotto licenza open-source nelle prossime settimane. Il programma, oltre che per Android, sarà reso disponibile anche in versione Windows Phone, mentre non è previsto un rilascio per la piattaforma iOS. MOBILE Come autentificare Wi-Fi con la SIM Collegarsi a un hotspot Wi-Fi con uno smartphone o un tablet potrebbe diventare più semplice grazie all’utilizzo della SIM di M. Dalli La rete cellulare rischia il collasso per il troppo traffico generato da smartphone e tablet, ma d’altro canto gli hotspot Wi-Fi richiedono username e password per autenticarsi, una scomodità se si vuole che i dispositivi mobili si “aggancino” ad essi automaticamente per “scaricare” la rete mobile. La GSMA sta però lavorando a stretto contatto con la WBA (Wireless Broadband Allinance) per semplificare la connessione agli hotspot. Come? Usando la SIM del telefono: in questo modo è possibile autenticare un utente sulla base dei dati contenuti nella SIM, oltre a identificarlo sulla rete per effettuare il roaming Wi-Fi.Restano però da capire alcuni (non pochi) punti: quando sarà effettivamente disponibile? L’autenticazione riguarderà solo la parte dati, oppure quanto un utente sarà collegato via Wi-Fi le chiamate saranno dirottate sulla rete wireless? Non resta che attendere per capire come evolverà la situazione. p.3 MOBILE iPad e iPhone Safari molto pericoloso C’è un buco da riparare in Safari, ed è anche molto pericoloso. Più che un bug una vera e propria falla di sicurezza che permette una sorta di phishing evoluto. Il phishing, la più comune delle frodi informatiche, viene spesso smascherato controllando l’indirizzo che compare nella barra: se arriva la classica mail delle Poste che ci chiede di andare sul sito e inserire la password basta vedere la barra degli indirizzi per capire che non siamo sul vero sito delle Poste Italiane ma su un sito con un layout simile, ma un indirizzo diverso. Un sito civetta, realizzato per memorizzare i nostri dati. Questo però si può aggirare su iOS 5.1: Safari può infatti essere ingannato da un paio di righe di codice e mostrare all’utente nella barra degli indirizzi quello che si vuole. Apple è a conoscenza del problema e correrà presto ai ripari. Chi vuole provare la falla in modo sicuro può collegarsi al sito “Major Security” e replicare il nostro esperimento. La falla, che c’è solo su iOS 5.1, dimostra che anche Apple non è perfetta. Anzi. MOBILE I piccoli robot che fanno funzionare Android E se dentro uno smartphone Android ci fossero davvero tanti piccoli robottini che lavorano? Secondo Jack Ryan, 8 anni, è proprio così, e Wes Anderson, visionario regista di film come I Tenenbaum e Fantastic Mr. Fox, ha provato a spiegarci come in un bello spot per i nuovi modelli di smartphone Sony Xperia realizzato dallo studio di animazione Laika. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it HI-FI & HOME THEATER Da Philips cuffie intelligenti per la città a buon prezzo Le cuffie CitiScape di Philips offrono soluzioni pratiche per l’ascolto in movimento, a un prezzo accessibile di R. Faggiano In attesa del modello di riferimento Fidelio, Philips ha pensato anche a chi non sopporta i miseri auricolari in dotazione agli smartphone, con nuove cuffie leggere e confortevoli oltre che ben suonanti e proposte a prezzi umani. I nuovi modelli sono la Downtown (71 euro) e la Shibuya (51 euro) e hanno in comune la finitura curata, l’utilizzo di un cavo piatto lungo 1,2 metri che evita il fastidioso attorcigliamento e il microfono lungo il cavo per l’utilizzo con gli smartphone. La Downtown si segnala per l’ottimo comfort assicurato dai morbidi padiglioni con sistema Musicseal per accentuare l’isolamento dai rumori esterni. L’archetto in acciaio assicura la massima robustezza e la giusta tenuta sul capo, mentre una fascia di materiale morbido toglie la tipica sensazione di pesantezza e pressione. La finitura è disponibile in color cuoio o grigio chiaro. La Shibuja è una cuffia più leggera e giovane, seppure utilizzi gli stessi trasduttori da 4 cm del modello superiore. Il sistema formato da archetto imbottito e padiglioni autoregolanti si adatta alle diverse misure della testa per il massimo comfort fisico e acustico. La finitura è disponibile nei colori marrone, nero, bianco e lo sgargiante fucsia. DOWNTOWN SHIBUJA HI-FI & HOME THEATER / Gli ampli hanno 4 ingressi e un’uscita HDMI con passthrough a 4K p.4 yamaha: AirPlay e 4K per l’Home Theater Yamaha ha lanciato tre nuovi sintoamplificatori home theater della serie Vx73, con supporto al 4K e ad AirPlay di M. Dalli y amaha ha lanciato tre sintoamplificatori Home Theater della nuova serie Vx73: si tratta dei modelli RX-V373, RX-V473 e RX-V573 Tutti e tre i modelli sono dotati di 4 ingressi e un’uscita HDMI, con passthrough per i segnali video 4K. Questo significa che, collegando in futuro una sorgente 4K a un TV compatibile, l’amplificatore estrapolerà soltanto la traccia audio, inoltrando il video “così com’è” alla TV. In comune è anche la porta USB frontale, compatibile con tutti i dispositivi Apple (iPod, iPhone e iPad). Restando nel mondo Apple, i nuovi sintoampli guadagnano anche il supporto ad AirPlay, ma solo per i modelli con porta di rete (RX-V473 e RX-V573), che offrono anche il DLNA e il controllo remoto da App AV Controller per iOS e Android. I tre modelli si dif- ferenziano, oltre che per le suddette funzioni, anche per la potenza dichiarata: i due modelli base (RX-V373 e V473) offrono infatti 100 Watt e 115 Watt rispettivamente, su 5 canali. Il modello di punta, invece, offre 7 canali a 115 Watt. Il V573, inoltre, offre anche la possibilità amplificare una Zona B. I nuovi sintoampli sono dotati del Cinema DSP 3D e del sistema di autocalibrazione YPAO, tecnologie proprietarie di Yamaha dedicate al miglioramento dell’audio. Un occhio infine al risparmio energetico: grazie alla modalità ECO-mode, i nuovi sintoampli consumano fino al 20% in meno rispetto a quando la modalità non è attiva; è inoltre possibile impostare un timer per lo spegnimento automatico dopo un certo numero di ore. Molto aggressivi i prezzi, che partono da 299 euro per il V373, fino ai 499 euro del modello di punta, il V573; il V473, invece, si posiziona esattamente in mezzo tra i due, con un prezzo di listino di 399 euro. HI-FI & HOME THEATER / In arrivo a maggio i due sintoamplificatori Onkyo di fascia media Onkyo NR77 e NR88: 4K e 7.2 canali Onkyo ha aggiornato la line-up 2012 con due nuovi sintoampli, NR717 e NR818, upscaling 4K e audio a 7.2 canali di R. Pezzali D opo aver lanciato i modelli di fascia bassa, Onkyo amplia la sua gamma di sintoamplificatori audio/video con due nuovi modelli di fascia media, il TX-NR717 e il TX-NR818. Molte delle funzioni derivano direttamente dai modelli inferiori, come per esempio gli 8 ingressi HDMI, con doppia uscita, il supporto all’MHL e il chip Marvell per upscaling fino a 4K. Entrambi i nuovi modelli, inoltre, propongono amplificazione per 7.2 canali con uscita pre (sull’NR818 l’uscita pre è a 9.2 canali) e conversione digitale/analogica affidata a DAC Burr Brown 192 kHz / 24 bit, con potenza di 170 e 180 Watt per canale, supporto al Dolby Pro Logic IIz, Audyssey DSX e certificazione THX Select2 Plus. Sul fronte multimediale, invece, troviamo la presa di rete Ethernet e due porte USB, con supporto ai più comuni formati (MP3, WMA, WMA Lossless, FLAC, WAV, Ogg Vorbis, AAC, Apple Lossless e LPCM). La principale differenza tra i due modelli, potenza a parte, sta nel processore grafico, che sull’NR717 è il Marvell 4K con Qdeo, mentre l’NR818 affianca a questo anche un HQV Vida VHD1900 per l’upscaling a 1080p. Il modello di punta offre anche il DTS Neo:X, oltre alla calibrazione e correzione automatica dell’audio offerta dall’Audyssey MultiEQ XT32. Sempre in tema di calibrazione, sull’NR818 troviamo anche il supporto alla calibrazione ISF. Per entrambi, infine, è disponibile sulle uscite HDMI la tecnologia InstaPrevue, per avere un’istantanea di cosa sta accadendo sui vari ingressi digitali. I due nuovi modelli dovrebbero ar- ONKyO Tx-NR77 ONKyO ONK ONKy yyO O TTx Tx-NR88 x-NR88 rivare in maggio, in due colorazioni (argento e nero) con prezzi italiani ancora da comunicare. In Inghilterra, tuttavia, i due amplificatori avranno un costo rispettivamente di 800 e 1000 sterline. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it HI-FI & HOME THEATER / Da K Array 4 satelliti miniaturizzati con ampli e sub sovrapponibili Un Home Theater veramente “Piccolo” Un diffusore che sta nel palmo di una mano? Esiste, misura 9x2 cm e lo fanno vicino a Firenze: si chiama K Array I posta sull’amplificatore oppure dalle sorgenti con livello variabile. Per meglio regolare la risposta in frequenza è anche disponibile un software per PC che prevede un equalizzatore a 10 bande. Le caratteristiche tecniche parlano di una risposta in frequenza compresa tra 32 e 18.000 hertz, mentre la massima pressione sonora è di 92 dB. In dotazione troviamo tutti i cavi di collegamento che sono dotati di connettori proprietari. L’unica cosa non piccola di questo sistema è purtroppo il prezzo, pari a 2420 euro. Philips “spegne” lo schermo se non ci sei Presentato un display da 24 pollici con tecnologia ErgoSensor, che manda il PC in standby se ci allontaniamo di V. Barassi P Chrome 8 porta il 3D anche sui PC “anziani” di V. Barassi PC & MULTIMEDIA / In arrivo tra qualche settimana il display LED che fa risparmiare energia hilips da qualche ora ha svelato un nuovo display della propria gamma LED dotato della tecnologia ErgoSensor, specifica attraverso cui, grazie a sensori di prossimità (praticamente identici a quelli inseriti negli smartphone), lo schermo capisce se c’è qualcuno nei paraggi e, se così non fosse, è in grado di andare in standby per risparmiare energia. Il display, contrassegnato dalla sigla 241P4LRY, ha 24 pollici di diagonale e risoluzione PC & MULTIMEDIA Google rilascia una nuova versione del suo browser web. Grazie a nuove tecnologie ora anche i PC con qualche anno sulle spalle potranno “riprodurre” immagini in tre dimensioni di R. Faggiano l marchio toscano K Array è noto tra i professionisti della musica per la qualità dei suoi monitor da palco, molto compatti ma altrettanto potenti e ben suonanti. Ora questa tecnologia arriva anche nelle case con il sistema 2.1 Piccolo. Si tratta di due satelliti dalle dimensioni microscopiche - solamente 9 x 2 centimetri, un subwoofer e l’amplificatore a tre canali. Un’altra particolarità costruttiva è che l’amplificatore può essere sovrapposto al subwoofer per limitare gli ingombri. Ciò che più colpisce è la miniaturizzazione dei quattro altoparlanti che formano i satelliti, appena mezzo pollice cadauno, ma in grado di riprodurre buona parte delle frequenze sonore. I satelliti possono essere poggiati su un ripiano oppure fissati a parete con il supporto in dotazione. Il subwoofer a pianta triangolare invece sfrutta due altoparlanti da 15 cm, uno attivo e l’altro passivo. L’amplificazione è digitale in classe D, con 110 Watt al subwoofer e 2 x 50 Watt ai satelliti. Come sorgenti si possono collegare diversi apparecchi con uscite stereo analogiche RCA oppure bilanciate XLR, la variazione del volume avviene direttamente dalla manopola p.5 di 1920x1080 pixel; il tempo di risposta è fissato in 5 millisecondi mentre luminosità e rapporto di contrasto si attestano, rispettivamente, su valori di 250 cd/m2 e 1000:1 (20 milioni su 1 con SmartContrast). Quest’ultimo Philips è dotato di stand regolabile con funzionalità tilt-swivelrotation e casse audio (1.5 W cadauna) da ufficio; le porte presenti non sono moltissime e si limitano ad una D-Sub, una DVI e una DisplayPort, alle quali si va ad aggiungere solo un co- modo hub USB 2.0. Philips 241P4LRY arriverà presto sul nostro mercato al prezzo di 339 €. Google ha recentemente rilasciato al pubblico un nuovo aggiornamento del proprio browser Chrome, il quale con questa release giunge alla versione 18. Fulcro di quest’ultimo update è senza dubbio l’introduzione di SwiftShader, componente software che si andrà ad incaricare del rendering dei contenuti web 3D (DirectX 9 con Shader Model 3.0) in assenza di una scheda grafica dedicata o non in grado di svolgere questo compito. Il target a cui è destinata questa tecnologia è sicuramente quello occupato da computer un po’ vecchiotti e netbook di fascia bassa, spesso incapaci di prestazioni 3D soddisfacenti. Se però avete una buona GPU vi segnaliamo che Chrome 18 risolve ora i contenuti Canvas 2D di HTML5 sfruttando la scheda grafica dedicata, fattore questo che incrementerà le performance - soprattutto - dei casual game cui sempre più spesso siamo abituati a giocare negli ultimi tempi. Ricordiamo infine che Google Chrome 18 è disponibile in versione Windows, Mac OS X e Linux. Clicca qui per il collegamento. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.6 PC & MULTIMEDIA / Si allarga la famiglia di schede grafiche NVIDIA a 28 nm, con prestazioni super PC & MULTIMEDIA Finalmente NVIDIA lancia la sua scheda grafica più veloce, diretta concorrente della Radeon HD 7970. Ecco le novità Rilasciata la versione finale di XBMC 11 “Eden”, media center multipiattaforma pronto a diventare parte integrante di moltissimi HTPC NVIDIA Kepler è qui: ecco la GTx 680 di M. Dalli D opo mesi di attesa, NVIDIA ha finalmente tolto i veli alla nuova architettura di schede grafiche PC a 28 nanometri, denominata Kepler. La prima scheda ad arrivare sarà il modello di punta, la GTX 680, con interessanti novità. Kepler introduce infatti 8 nuovi streaming multiprocessor block, SMX, che garantiscono performance doppie a parità di Watt rispetto ai modelli della generazione precedente; arriva anche NVIDIA GPU Boost che consente di aumentare dinamicamente la frequenza operativa del processore grafico (di base a 1006 MHz) per ottimizzare le prestazioni dei giochi. Non mancano poi 1536 core CUDA (192 per SMX), 128 unità Texture e un bus di memoria GDDR5 da 256 bit. Kepler introduce anche gli antialiasing FXAA e TXAA, un incrocio tra il multi-sampling hardware di vecchia generazione e una personalizzazione dei livelli elevati di PC & MULTIMEDIA Windows 8 pronto per i display retina I display retina sono una festa per gli occhi, ma richiedono che il sistema operativo che li pilota li supporti correttamente. Microsoft sembra essere conscia di questo, tanto che in Windows 8 sono state previste diverse densità di pixel per i vari formati di schermo, sia bassi che alti. Nei piani di Microsoft, infatti, l’esperienza d’uso di Windows 8 dev’essere uniforme. Hanno inoltre imposto una risoluzione minima per lo schermo (1024x768 pixel), di modo che gli sviluppatori possano assicurarsi che a questa risoluzione tutte le informazioni vengano visualizzate correttamente. Al crescere della densità Windows 8 opererà uno scaling adeguato per mantenere la stessa dimensione “fisica” degli elementi grafici; ciò che aumenterà sarà la nitidezza di caratteri e finestre. Con Windows 8 Microsoft sta quindi ponendo grande attenzione all’usabilità degli utenti, con la flessibilità di sempre. AA, e l’Adaptive Vsync. Secondo NVIDIA, la nuova GTX 680 promette prestazioni da urlo, con una velocità rispetto alla Radeon HD 7970 tre volte maggiore nelle tessellation con DirectX 11 e un incremento del 43% con Elder Scrolls V: Skyrim. NVIDIA ha pensato anche a consumi e silenziosità, riducendo del 28% i consumi rispetto alla Radeon HD 7970 e introducendo smorzatori acustici, heat pipe ad alta efficienza e alette personalizzate. Interessante, infine, la possibilità di pilotare con un’unica scheda fino a 4 monitor contemporaneamente, di cui 3 in 3D. Della famiglia Kepler fa parte la GeForce 640M, dedicata in particolare al mondo degli Ultrabook. La famiglia GeForce 600M porta con sé alcune tecnologie già viste, come NVIDIA Optimus, per bilanciare il carico di sistema tra la scheda grafica integrata e quella dedicata, per risparmiare batteria, oltre 3D Vision e 3DTV Play, per la riproduzione xBMC : il media center si evolve di V. Barassi di contenuti 3D su schermo o TV 3D. Arrivano anche i driver NVIDIA Verde, che dovrebbe garantire un incremento sia delle prestazioni sia della stabilità, oltre a PhysX Engine, che migliora il realismo dei giochi. Interessante, infine, la possibilità di integrare due GPU sul portatile per raddoppiare le prestazioni dei giochi. La GTX 680 è prodotta da ASUS, EVGA, Gainward, Galaxy, Gigabyte, MSI, Palit, Point of View, PNY o Zotac e ha prezzi a partire da 500 euro, mentre la GeForce 600M sarà impiegata su notebook e Ultrabook di Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, LG, Samsung, Sony e Toshiba. PC & MULTIMEDIA Commodore presenta l’Amiga Mini La storica azienda annuncia la disponibilità del Mini PC Amiga Mini In dotazione il processore Intel Core i7 e sistema operativo Linux di V. Barassi Non è più un punto di riferimento dell’industria informatica globale come lo era - ormai - molti anni or sono, ma Commodore continua a vivere e negli ultimi tempi è ritornata a sfornare prodotti a volte anche molto interessanti. L’ultimo della lista è l’Amiga Mini, un PC dotato di componenti di ultima generazione racchiuso in un piccolissimo case di alluminio senza saldature il cui design, senza troppi giri di parole, ricorda moltissimo quello del ben più noto Mac Mini prodotto da Apple. Amiga Mini monta un processore Intel Core i7-2700K da 3.5 GHz (che arriva a 3.9 GHz con il “Turbo”), 16 GB di RAM (DDR3 1333MHz) e una scheda grafica NVIDIA GeForce GT 430 da 1 GB di RAM DDR3. Non mancano poi un hard disk capiente da 750 GB (ma in alternativa sarà possibile scegliere SSD da 300 o 600 GB) e un lettore Blu-ray. Il PC, venduto al prezzo di 2495 dollari americani, circa 1900 euro al cambio attuale, monterà un sistema operativo Linux (Commodore OS Vision) sviluppato dalla stessa società. Ancora non è chiaro quando - e se - Amiga Mini giungerà sui mercati europei. Dopo un lungo periodo di sviluppo, arriva finalmente alla conclusione il processo di sviluppo di XBMC 11 “Eden”, ultima versione del media center multipiattaforma - probabilmente - più famoso al mondo. Il software (clicca qui per il collegamento), disponibile nelle versioni Windows, Mac OS X, Linux e iOS/AppleTV (solo con jailbreak), porta con sé numerose novità rispetto alla release precedente e si presenta subito dotato di una nuova interfaccia, la classica “Confluence” riveduta, corretta e alleggerita grazie a un nuovo motore di rendering e un decoder JPEG. È stata rivista anche tutta l’architettura della libreria, ora più semplice, è stata ottimizzata la gestione dei protocolli ed è stato implementato un miglior sistema per la sincronizzazione dei file in rete locale. Non vi saranno più problemi con i Blu-ray, potremo sfruttare un nuovo widget meteo e, finalmente, arriva il tanto desiderato supporto ad AirPlay, caratteristica che ci permetterà di effettuare lo streaming di contenuti multimediali tra tutti i dispositivi iOS in nostro possesso. Per la felicità di tutti gli utenti Linux, il team di sviluppo è anche felice di annunciare che, per quanto riguarda il decoding video, da ora sono ufficialmente supportati anche gli ultimi processori AMD. Sempre per “il partito del pinguino” è stata rilasciata XBMCbuntu, una distribuzione Linux basata su Ubuntu che mette al centro di tutto il media center in oggetto. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it PC & MULTIMEDIA / La nuova release del software è molto versatile e anche più semplice, e porta con sé tante innovazioni p.7 Con Photoshop CS6 foto video e 3D si incontrano Adobe rilascia in anteprima la versione Beta di Adobe Photoshop CS6. Videomontaggio, fotoritocco, prospettiva e 3D tutti nel nuovo software di G. Genellini A dobe Superstition, versione Beta di Photoshop CS6, è un programma che racchiude funzioni dedicate al fotoritocco, per il montaggio video e varie tecnologie per potenziare il supporto al 3D. Photoshop CS6 Beta include tutte le funzionalità di Photoshop CS6 e Photoshop CS6 Extended, ma alcune delle novità di cui parliamo, come l’editing di immagini 3D, saranno incluse solo nella versione Extended di Photoshop CS6. La versione ufficiale è prevista per giugno 2012. Foto e video giocano in casa Nelle ultime versioni di Photoshop alcuni nuovi strumenti sono stati presi in prestito da Illustrator, InDesign e Lightroom; non poteva di certo mancare Adobe Premiere. Photoshop CS6 è infatti un software di fotoritocco con funzionalità di editing video, uno strumento che si rivolge ai produttori di video amatoriali, specialmente a coloro che hanno già familiarità con Photoshop. Ma una domanda sorge spontanea: perché aggiungere un editor video a Photoshop, quando Adobe ha già a disposizione diversi programmi ad hoc nel proprio catalogo? Una ragione potrebbe essere la tendenza a includere la registrazione video 1080p di serie nelle macchine fotografiche e nei dispositivi mobili, cosa che porta inevitabilmente a un incremento di fotografi e appassionati che hanno accesso alle videocamere di alta qualità. Dobbiamo infatti considerare che gli appassionati di fotografia conoscono senz’altro Photoshop, ma non necessariamente Premiere: qui, con un solo programma potranno fare tutto senza acquisti extra e senza imparare nuovi programmi da zero. Photoshop CS6 non intende sostituire strumenti dedicati quali Premiere, ma è comunque in grado di tagliare il video, applicare dissolvenze, correzioni e filtri utilizzando una linea temporale non dissimile da quella in After Effects. polazione 3D, lavorando su tre assi di visualizzazione di un oggetto (x, y, z). I nuovi strumenti 3D, tra cui il tool 3D Material Eyedropper, e le opzioni, AutoHide Layers, Interactive Rendering e Allow Direct to Screen arricchiscono Photoshop dal punto di vista della modellazione. Dopo aver importato un oggetto 3D, è possibile spostarlo nello spazio, modificarne le impostazioni di rendering, gestire l’angolazione delle luci/ombre e combinarlo con altri livelli 3D. Ci sono anche tool per convertire i livelli 2D a cartoline/totem 3D, creare superfici/materiali 3D, riprodurre spazi reali proprio come un software di modellazione 3D. mo. La fusione dell’oggetto selezionato con lo sfondo avviene in tempo reale. Adobe Mercury Playback Engine Sfocatura naturale senza f/2.8 Grazie ad Adobe Mercury Playback Engine a 64 bit, ora eseguibile su portatili e pc desktop, potrete procedere direttamente all’editing e riprodurre rapidamente timeline e filtri. Il nuovo motore grafico garantisce performance elevate ottenendo il massimo rendimento dalla scheda grafica non appesantendo il processore. Il motore di rendering interno è molto migliorato e ora è possibile vedere gli effetti in tempo reale. La tecnologia content-aware Tra i nuovi tool, troviamo la funzionalità Content Aware, applicabile a strumenti come Crop, Patch e Move, che consente di aggiustare rapidamente la composizione della scena. Inoltre, con questo aggiornamento, lo strumento patch diventa molto flessibile: spostare qualcosa da una parte all’altra di un’immagine, ora è davvero semplice, la tecnologia Content Aware è in grado di riconoscere il contesto e attraverso lo spostamento di una semplice selezione i pixel vengono automaticamente riconosciuti e compilati dal nuovo algorit- video Modellazione 3D facile Già in Photoshop CS5 gli strumenti introdotti per il 3D erano molto potenti, anche se non proprio semplici da utilizzare: CS6 semplifica la mani- Guarda la funzionalità Video sulla sigla di DDay.it Con Photoshop CS6 è possibile creare sfocature complesse con naturalezza e semplicità: il merito è di Lens Blur, uno strumento utile per correggere in post produzione la profondità di campo. Altri strumenti aggiuntivi, come Campo, Iris e Tilt-Shift, aiutano il fotografo a sviluppare la sfumatura ideale. Il ritaglio prospettico Photoshop introduce un nuovo crop tool, il Perspective Crop Tool. Già convalidato nella versione CS5, il nuovo strumento è stato totalmente rivisto e riconfigurato in CS6: la taglierina ora dispone di una funzione in più che permette di modificare la prospettiva di un’immagine, creandone di nuove o semplicemente di “raddrizzare” la selezione desiderata. Versatilità ai massimi livelli Photoshop CS6 fa un ulteriore balzo in avanti in termini di versatilità. Intendiamoci, non che le novità sul fronte digital image editing siano poche, ma la possibilità di gestire ed effettuare operazioni di video editing con la qualità di Photoshop è sicuramente l’aspetto più interessante di questa nuova release. La qualità non si mette in dubbio e, cosa da non sottovalutare, le operazioni video di CS6 sono anche facili da mettere in pratica sfruttando gli schemi consolidati dei prodotti Adobe dedicati al video editing. Con Photoshop CS6, Adobe è riuscita a realizzare un prodotto nuovo, con qualche punto di contatto con Premiere e After Effects ma pur sempre dotato di un target e un pubblico di riferimento specifico. Photoshop salva la vita Gradite novità sono il sistema di autorecovery in caso di crash dell’applicazione e la funzione salvataggio in background. Con Photoshop CS6, i tempi di salvataggio non sono quindi più un problema: il salvataggio in background rende possibile esportare un video e lavorare contemporaneamente su un altro file, controllando nella finestra la percentuale del processo di salvataggio. Un’ulteriore innovazione, per ottimizzare i tempi, è la possibilità di ricercare per nome o filtrare la ricerca dei livelli del nostro progetto psd. In questa foto abbiamo creato una prospettiva diversa dall’originale, con un solo passaggio. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it DIGITAL IMAGING Panasonic GF5 in arrivo il 5 aprile? Ne avevamo già parlato, ma ora le voci di un possibile arrivo della Lumix GF5 sono più insistenti, si parla addirittura di una data: il 5 aprile. La GF5, che raccoglie l’eredità della GF3 (in Giappone il 4 porta sfortuna) non sarà una macchina rivoluzionaria ma migliorerà quanto di buono fatto vedere dal modello precedente, senza rinunciare a leggerezza e compattezza. Il sensore sarà sempre da 12 megapixel: il formato micro 4:3, più piccolo dell’APS-C, non può certo esagerare come risoluzione quindi occorre lavorare a livello di processore e controllo per migliorare le performance. E pare che, secondo alcune indiscrezioni, il nuovo sensore da 12 megapixel abbia un rapporto segnale rumore decisamente elevato, paragonabile a quello della G3. Le altre voci, confermate, riguardano un sistema autofocus a ricerca di contrasto velocissimo, 0,09 secondi, e una sensibilità massima di 12800 ISO. Panasonic avrebbe migliorato anche uno dei suoi punti deboli, l’interfaccia. Come sempre tutto è gestito dal pannello touch ma Panasonic dovrebbe aver cambiato interamente la veste grafica per migliorare l’usabilità. Il conto alla rovescia è iniziato. DIGITAL IMAGING / Dotazione da grande per l’erede della D3100 Nikon D3200, entry level 24 Mpixel Sulla D3200 potrebbero esserci il sensore CMOS Sony da 24 megapixel un sistema autofocus a 11 punti, funzionalità video migliorate e Wi-Fi di R. Pezzali C ’è molto fermento attorno a Nikon: ad Aprile infatti oltre a nuove ottiche l’azienda giapponese potrebbe lanciare l’evoluzione della sua D3100, chiamandola giustamente D3200. La novità maggiore sembra essere il sensore attorno alla quale la nuova reflex verrà costruita, lo stesso CMOS Sony da 24 megapixel della Alpha 77 e della NEX-7, con la differenza che questa Nikon sarebbe la nuova entry level della famiglia “D” e vedere così tanti pixel su un modello di ingresso fa una certa impressione. Oltre al sensore di parla anche di autofocus da 11 punti, sensibilità ISO da 100 a 6400 ISO e 4 frame al secondo di raffica. Nikon dovrebbe migliorare anche le funzionalità video della reflex, magari inserendo una utile uscita cuffie e migliorando l’autofocus. Infine il Wi-Fi: secondo i rumors la connettività wireless sarà di serie su questa reflex con tante interessanti funzioni innovative. DIGITAL IMAGING Sony Alpha A99: 02 punti di autofocus? Sensore full frame da 24 Megapixel, specchio traslucido, autofocus a croce da ben 102 punti: sarà davvero così la prossima reflex Sony? di M. Dalli Estratto dal quotidiano online www.dday.it Registrazione Tribunale di Milano n. 416 del 28 settembre 2009 direttore responsabile Gianfranco Giardina editing Claudio Stellari Maria Chiara Candiago Editore Scripta Manent Servizi Editoriali srl via Gallarate, 76 - 205 Milano P.I. 9670054 Per informazioni [email protected] Per la pubblicità [email protected] Secondo alcune indiscrezioni che arrivano dal sito SonyAlphaRumors, la Alpha A99 dovrebbe avere un sensore Full Frame da 24 Megapixel, capace di un sensibilità nativa compresa tra 100 e 25.600 ISO (espandibili a 50-102.400 ISO). Le altre caratteristiche, invece, parlano di uno specchio traslucido con mirino OLED, il che di fatto vedrebbe l’intera gamma Alpha senza più il mirino ottico. A stupire, però, sarebbero i 102 punti del sistema di autofocus a croce, un vero primato se si considera che la Nikon D4 o la Canon 1D-X si fermano circa a metà (rispettivamente 51 e 61 punti). Ovviamente i dati sono ancora tutti da confermare, essendo basati su campioni dati in mano ad alcuni fotografi per fare dei test; pare però che Sony abbia deciso proprio di lavorare sull’AF per cercare di colmare il gap che la separa dalle due regine delle reflex. E non c’è modo migliore di innovare per conquistare nuove quote di mercato. p.8 DIGITAL IMAGING Phantom v642 registra in HD fino a 5850 fps Amanti dello slow motion gioite: la Phantom ha appena rilasciato il modello v642, una videocamera in grado di registrare in HD fino a 5850 fotogrammi al secondo di M. Dalli Gli amanti dei ralenty da oggi avranno un’arma in più: Phantom ha infatti annunciato una nuova videocamera broadcast, il modello v642, capace di riprendere immagini fino a 5850 fps in HD 720p, valore che scende a 2560 fps per immagini Full HD 1080p e 1450 fps per la risoluzione nativa del sensore, 2560x1600 pixel (sono previsti anche passi intermedi a 2K). In altri termini, questa videocamera consente di “rallentare” la realtà di oltre 200 volte; l’effetto finale è notevole, come potete vedere nel video pubblicato a fondo pagina.: La v642 non è la prima videocamera ad altissima velocità di Phantom, ma si tratta del primo modello pensato per il mondo delle emittenti TV, per riprendere eventi in diretta. Tra le sue funzioni, infatti, spicca anche una tecnologia di correzione colore multi-matrice in grado di armonizzare il video della Phantom con quello delle immagini provenienti da altre videocamere normali, ideale per mostrare insieme le immagini a velocità normale e rallentata. Chissà che qualche emittente nostrana prima o poi non ne compri una... Sicurezza IN PARETE Staffe per TV Oceans Innovazione, stile e solidità. I supporti per TV Oceans si amalgamano con ogni tipo di arredamento e ti trasmettono un senso di grande sicurezza. Un tocco di design italiano li rende unici e affascinanti, e il tuo TV non può che ringraziare www.gebl.net n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.20 GAME & MOVIE Grafica Wii U non aspettatevi miracoli La nuova Wii U non stupisce, almeno dal punto di vista grafico. Secondo la software house che sta sviluppando uno dei primi titoli per la console Next Gen Nintendo, Darksiders 2, la Wii U ha molti punti di forza ma la grafica non è uno di questi. O meglio, la grafica non si discosta molto da quella offerta dai migliori titoli delle attuali console Xbox e Sony. Secondo Marvin Donald, capo del progetto di Darksider 2, la Wii U è più potente ma la sua potenza viene distribuita sulle varie componenti, una delle quali è il tablet esterno che permette agli sviluppatori di creare una experience unica. Sappiamo che la Wii U avrà un’uscita video ad alta definizione, tuttavia queste dichiarazioni raffreddano un po’ gli entusiasmi. Ma la cosa non ci stupisce più di tanto: Nintendo ci ha sembre abituati a guardare più il lato emozionale del gioco. GAME & MOVIE “Minecraft”, una miniera d’oro Minecraft è un videogioco platform che, in pochissimo tempo grazie al suo “stile-LEGO”, ha sconquistato milioni di appassionati. Mattoncino su mattoncino, l’ideatore del titolo - tale Markus “Notch” Persson - e la software house Mojang AB con soli 25 dipendenti, hanno assistito a un successo inaspettato, ottenendo introiti straordinari. Minecraft, distribuito in forma gratuita e a pagamento (con funzionalità aggiuntive), è stato scaricato da più di 25 milioni di utenti e ben 5 milioni di essi hanno deciso di acquistare la versione completa del gioco, offerta a un prezzo di 20 euro per un totale di ben 80 milioni di euro di entrate (risultato “netto”), che per la maggiore andranno a finire nelle tasche dell’ideatore e in una percentuale decisamente minore (circa 3, milioni) saranno equamente divisi tra gli sviluppatori del software. GAME & MOVIE / È ancora presto per dire addio alla Xbox360 xbox 720 arriverà nel 203 Microsoft smentisce i rumors che vorrebbero la nuova Xbox al prossimo E3 Se ne riparlerà non prima dell’anno prossimo, almeno secondo Bloomberg di M. Dalli C hi di voi sperava in un annuncio della nuova Xbox al prossimo E3 di giugno dovrà rimandare ancora di un anno l’attesa. Secondo un portavoce di Microsoft citato da Bloomberg, infatti, la Xbox 720 (o come verrà chiamato il nuovo modello) non sarà presentata all’E3 2012, in programma per giugno di quest’anno; la console dovrebbe essere mostrata al pubblico in occasione dell’E3 2013, per poi essere messa in vendita più tardi nel corso dell’anno, probabilmente in tempo per le festività natalizie o a inizio 2014, secondo una fonte anonima riportata dallo stesso Bloomberg e “informata sui fatti”. Questa mossa Microsoft mette il “casco” alla xbox! Spuntano sul Web le immagini di alcuni brevetti registrati da Microsoft nel 2010. In lavorazione un “casco” con visori 3D per la console di casa? di V. Barassi tornerebbe utile a Microsoft per fare ancora qualche utile sull’attuale Xbox 360, visto che di console se ne vendono ancora in abbondanza e nemmeno Sony sembra molto intenzionata ad aggiornare la PS3. Agli sviluppatori toccherà quindi fare qualche straordinario per ottimizzare i giochi, in modo che girino fluidi ancora per un annetto sul vecchio hardware. E poi, chissà... GAME & MOVIE / Sony protegge PS Vita per prevenire il peggio Sony teme il jailbreak per PS Vita Via due giochi a rischio dallo store Sony ha già rimosso due videogiochi per PS Vita dallo store ufficiale Potrebbero aprire le porte al caricamento di software non ufficiale di M. Dalli N on è un mistero che Sony voglia il controllo completo delle sue console e che è pronta a tutto pur di mantenerlo. Al minimo segnale di una breccia nel suo ultimo gioello da gioco, la PlayStation Vita, Sony ha reagito senza esitazione. Nelle scorse settimane gli hacker di Wololo.net sono riusciti a caricare un loader di software non ufficiale (ma non copie pirata di giochi Vita) sulla console sfruttando una vulnerabilità di Motorstorm: Arctic Edge. Prima ancora che il gruppo rilasciasse il codice per la modifica, Sony ha reagito togliendo dallo store il videogioco che ora non può più essere scaricato, neanche da chi ha già acuistato il titolo. Lo stesso si è ripetuto quando il gruppo ha annunciato di aver individuato un’altra vulnerabilità in Everybody’s Tennis: Sony ha rimosso il gioco appena prima del rilascio del codice che GAME & MOVIE permette di creare software personalizzato sulla console. Insomma il messaggio è chiaro: Sony non ha alcuna intenzione di perdere il controllo del nuovo dispositivo per evitare il ripetersi di quello che è successo con la prima PSP. La nuova console è completamente blindata, con schede di memoria proprietarie e trasferimenti di file possibili unicamente con software Sony. Ma il gruppo di hacker ha già annunciato che ha trovato il modo di replicare l’exploit con abbastanza facilità. Insomma ci risiamo. Ricordate VFX3D, il visore (meglio identificato, al tempo, come Interactive Personal Display) prodotto e venduto da Mindflux più di dieci anni fa che tanto aveva fatto sognare grandi e piccini per le sue caratteristiche? Non fu un successo ma ancora oggi viene ricordato come l’unico dispositivo “degno di nota” in grado di portare la realtà virtuale sulla testa di un essere umano. Le cose però potrebbero cambiare, o almeno questo è quello che ci verrebbe da pensare una volta letto il nome Microsoft sui brevetti di un ipotetico dispositivo in via di sviluppo presso i laboratori di Redmond. Nei giorni scorsi sono apparse sul Web alcune immagini relative a un brevetto, registrato nel terzo quarto del 2010, rappresentante una nuova idea di visore 3D ad elmetto riconducibile per l’appunto all’azienda fondata da Bill Gates e Paul Allen a metà degli anni ’70. Dai disegni è possibile osservare una specie di casco da aviatore con al suo interno un paio di occhiali in grado, grazie a una non meglio specificata tecnologia laser, di riprodurre immagini 3D e di permettere una perfetta visione periferica. Ovviamente non si conosce assolutamente nient’altro sul dispositivo in questione e non è detto che questo prima o poi giungerà effettimente sui mercati. Di sicuro, però, darebbe una bella spinta per la prossima Xbox... n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it SMARTHOME / Il forno mutlifunzione di Samsung combina cottura a microonde, grill e a convezione e cuoce con sensore p.2 Samsung ha il microonde Perfetto. Lo è davvero? Perfetto è il forno a microonde di Samsung che promette cotture impeccabili. Noi l’abbiamo provato “in cucina” e... leggete qui cosa abbiamo scoperto di S. Zucca S amsung è così convinta delle capacità del proprio microonde CP1395EST che l’ha soprannominato “Perfetto”. Secondo l’azienda, infatti, questo forno multifunzione sarebbe in grado di regalare risultati “da vero chef”, grazie alla combinazione di un sensore di peso, uno di umidità e a ricette preimpostate per i diversi tipi di preparazioni. Abbiamo deciso di provarlo, per capire se davvero le promesse sono poi mantenute. Identikit del CP1395EST Perfetto non è un semplice microonde, bensì un forno multifunzione che combina la cottura a microonde, la cottura a convezione e il grill. Il forno è dotato di 35 programmi preimpostati per cucinare al meglio ricette diverse, dal pollo arrosto alla torta salata. Queste caratteristiche e le dimensioni non proprio contenute (36 litri di capacità, 52x38,5x48,1 cm) ne fanno un forno “ibrido”, a metà strada tra il microonde e il forno tradizionale: un grande microonde con funzione cottura tradizionale o un piccolo forno tradizionale con in più la funzione di cottura a microonde. Il prezzo è di 499 euro, più vicino al costo di un forno tradizionale che a quello di un microonde. Manuale chiaro ed esaustivo Il manuale d’uso di Perfetto si presenta subito ricco di informazioni, chiaro nell’esposizione e completo. Ben 72 pagine ricche di spiegazioni, tabelle, illustrazioni esplicative sulle modalità di utilizzo. L’utente è seguito “passo dopo passo”, difficile non riuscire a portare a termine un’operazione. Altrettanto difficile è non trovare elencata nelle numerose tabelle la pietanza che si vuole cucinare, come spesso succede con i libretti di istruzione di molti microonde. Le pietanze proposte, inoltre, fanno parte della più comune cucina italiana, cosa anche questa che non comune. Il display suggerisce cosa fare Il primo contatto con il Samsung Perfetto è quello con i comandi: due manopole, un display e pochi pulsanti. Ruotando la manopola di sinistra si selezionano i diversi programmi, con quella di destra si scelgono le specifiche di ciascun programma (potenza, temperatura, tempo, oppure i diversi tipi di piatti dei programmi preimpostati) che si attivano premendo la manopola stessa. Ogni fase dell’operazione è chiaramente spiegata nel display, che suggerisce la funzione scelta, mostrando il nome e l’icona relativi alla funzione, il tempo, la potenza e l’immagine dell’accessorio da utilizzare. Noi abbiamo trovato molto semplice l’utilizzo dei comandi e del display, ma è anche vero che siamo abituati a interfacce simili e che forse persone non più giovani e con poca dimestichezza con la tecnologia potrebbero trovarsi spiazzate. Ribadiamo comunque che il libretto di istruzioni e il display rendono l’utilizzo molto semplice. Tutte le cotture che servono Samsung Perfetto propone le modalità microonde, grill, combinata grill (microonde + grill), convezione, combinata convezione (grill+ convezione + microonde), cottura a vapore con sensore, cottura a vapore manuale, scongelamento con sensore, mantieni caldo, cottura con sensore, doratura con sensore e doratura manuale. Inoltre, dispone di alcuni programmi “extra”, come la modalità preriscaldamento rapido del forno, la bilancia (che può essere usata indipendentemente dalla cottura) e la pulizia a vapore. Tutte queste funzioni sono più che sufficienti per soddisfare le più diverse esigenze, perché propongono modalità di cottura differenti e prevedono sia impostazioni manuali sia programmi preimpostati. Cottura con sensore: ottima, peccato per i vincoli di peso Tra le varie modalità di cottura, abbiamo voluto testare quella che è una particolarità del forno Perfetto, la cottura con sensore che combina il sensore di peso e quello di umidità: il primo, posto sotto il piatto girevole, pesa gli alimenti inseriti, ed evita quindi che l’utente debba impostare il peso con i comandi; il secondo monitora invece l’umidità. Questo programma permette di fare un po’ di tutto, dal riscaldamento delle bevande alla cottura delle patate arrosto, della bistecca di manzo al sangue e del pollo intero. Noi lo abbiamo provato con 6 sovracosce di pollo, ed ecco come è andata. Posizioniamo i pezzi di pollo sulla griglia che mettiamo sul piatto doratore, premiamo il tasto “Cottura con sensore”, agiamo sulla manopola di destra e scegliamo “Cottura pollo in pezzi”. A questo punto il forno pesa il nostro pollo, segnalandoci che sono 980 grammi (in verità la nostra confezione indicava 1080 grammi) e che il tempo di cottura previsto è di 24 minuti. Premiamo il tasto “Avvio” e attendiamo il segnale acustico che ci avvisa di girare le cosce. Il risultato? Ottimo! Cosce cotte a puntino, pelle perfettamente rosolata e croccante, colore invitante. Insomma, questa prima cottura con sensore ci ha totalmente soddisfatti. L’unico limite del programma cottura con sensore è il vincolo del peso: esiste infatti un peso minimo e uno massimo che la pietanza deve avere per poter essere pesata. Nel caso dei pezzi di pollo, ad esempio, questi non possono pesare meno di 500 grammi. In caso contrario, il forno avvisa dell’errore e non consente di procedere con l’operazione, e occorre quindi passare alla modalità manuale. Non è un limite da poco, se si pensa, ad esempio, che il pollo intero dovrebbe pesare almeno 1,1 kg, la bistecca 300 grammi. Funzione bilancia, la precisione non è il suo forte Il Sensore Peso può anche essere utilizzato indipendentemente dalla cottura, ossia come semplice bilancia per pesare gli alimenti. Abbiamo testato la precisione confrontando il peso rilevato da una bilancia normale. Ebbene, la nostra bilancia e quella del microonde non hanno dato gli stessi risultati, anche se la differenza si attesta su poche decine di grammi. Il Sensore Peso non può quindi sostituire la bilancia, è valido invece per la cottura, dal momento che, visti i risultati ottenuti, una pesatura non precisa non influisce sulla cottura. Scongelamento con sensore, non ci ha sorpresi Sul Samsung CP1395 è presente anche la funzione “Scongelamento con sensore”. L’abbiamo provata e il risultato non è stato sorprendente, ma comunque sufficiente. Innanzitutto qui la questione dei vincoli minimi di peso è un problema. Se ad esempio si vuole scongelare un panino, come spesso capita, il panino deve pesare almeno 100 grammi: quando abbiamo tentato di scongelare il nostro “bocconcino” da 75 grammi Samsung CP1395 ci ha avvertiti che non era in grado di pesarlo e quindi di attivare la finzione di scongelamento. Abbiamo allora provato con un pezzo di tacchino da 418 grammi: lo abbiamo posizionato sul piatto per lo scongelamento che abbiamo inserito nel forno; premendo il tasto della segue a pag. 22 n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.22 SMARTHOME / Pesa solo 150 grammi e lava “in mobilità” SMARTHOME Con il cordless Philips sei a mani libere Arriva il primo vivavoce per cordless di Philips ed è piccolissimo Puoi telefonare mentre fai altro, con le mani totalmente libere The Scrubba, la lavatrice portatile The Scrubba bag è tascabile e permette di fare il bucato ovunque ci si trovi Sarà anche comoda in viaggio, ma sicuramente di tecnologico ha ben poco di F. Regis di F. Regis Philips Multitasking MT3120T è un cordless vivavoce che consente di tenere le mani libere mentre si stira, si cucina, si fa giardinaggio o si scrive al computer. Le sue dimensioni consentono di indossarlo, agganciarlo con la clip ai vesititi o portarlo attorno al collo, grazie al laccetto in dotazione. Oltre al vivavoce, si può conversare anche tramite gli auricolari (jack da 3,5mm) non inclusi. Possiede inoltre una rubrica integrata fino a 20 numeri a cui si accede attraverso lo schermo touch. Sempre tramite schermo è possibile comporre numeri, gestire le impostazioni, vedere chi chiama, le chiamate perse e quelle ricevute. Philips Multitasking è dotato di tecnologia GAP – Generic Access Profile - e risulta compatibile con quasi tutti i telefoni DECT cordless (fino a 50mt in interno e 300 metri all’esterno). L’autonomia, dichiarata è di circa una settimana in modalità standby (160 ore) e 10 ore di autonomia in conversazione. Il Multitasking MT3120T sarà disponibile da aprile al prezzo di vendita consigliato di 60,99 euro. L ’idea è venuta in mente a Asshley Newland dopo aver organizzato un’arrampicata sul Kilimanjaro in Tanzania: creare una borsa lavatrice tascabile. Il principio è elementare: The Scrubba non è altro che una borsa impermeabile, che ricorda moltissimo le borse da rafting, con una valvola per togliere l’aria in eccesso e una superficie interna ruvida. La borsa lavatrice vuota pesa circa 150 grammi e occupa pochissimo spazio. Srotolata ha una capienza di 4 litri e serve per lavare il bucato. Si inseriscono i vestiti, il sapone liquido per bucato e l’acqua. Dopodiché si sigilla il sacco, si toglie l’aria in eccesso dall’apposita valvola e si friziona per qualche minuto. Non resta che risciacquare e stendere la biancheria. Sarà anche l’accessorio più comodo per lavare i vestiti quando ci si trova nella giungla senza una bacinella, ma forse chiamarla borsa lavatrice è un po’ esagerato. Cliccando qui potete vedere un video esplicativo. TEST Samsung Perfetto segue da pag. 2 funzione, il forno pesa il tacchino e indica sul display 290 grammi (anche in questo caso la bilancia non si dimostra molto precisa) e 5 minuti di tempo per lo scongelamento. Avviamo la funzione e dopo 1 minuto un segnale acustico ci avverte di girare la carne. Dopo 4 minuti, però, il risultato non è ottimale: il pezzo di carne (sottile ai bordi e molto spesso al centro, non ideale per lo scongelamento a microonde, che preferirebbe pezzi piccoli e di piccole dimensioni) è scongelato solo ai bordi, mentre sulla parte centrale ci sono ancora cristalli di ghiaccio. Come in quasi tutti i manuali dei microonde, anche quello del Perfetto suggerisce lunghi tempi di riposo della carne, dai 20 ai 120 minuti a seconda del peso (200 g - 2 kg): abbiamo dunque lasciato la carne a temperatura ambiente per oltre 30 minuti e la carne ha continuato il suo processo di scongelamento. Pulizia a vapore efficace ma non miracolosa Il Perfetto dispone anche della pulizia del vano del forno tramite il vapore. Riempiamo il piccolo serbatoio in do- tazione con pochissima acqua, solo 30 ml, e lo posizioniamo all’interno del forno, agganciato alla parete; avviamo la funzione “Pulizia Vapore” che il display ci segnala durerà 15 minuti. Quello che intuiamo è che per i primi 5 minuti il forno si riscalda per trasformare l’acqua in vapore, mentre per i successivi 10 minuti lascia che il vapore agisca sulle pareti ammorbidendo lo sporco (il display segnala “Autopulizia”). Terminati i 15 minuti, apriamo il forno e utilizziamo uno straccio asciutto (come consigliato dal manuale) per pulire il forno. Il panno ha asportato unto e sporco, ma non quelle odiose macchie scure di sporco incrostato che stavano lì da qualche giorno. In effetti, nelle due settimane che abbiamo utilizzato il forno non lo abbiamo pulito a ogni utilizzo (il manuale suggerisce di pulirlo con una certa frequenza…), e quindi al momento della pulizia a vapore alcune macchie di cibo facevano bella mostra di sé sulle pareti interne. Quelle non siamo proprio riusciti a toglierle. Perfetto sostituto del forno tradizionale La questione è: un forno come questo, più grande di un microonde, ma più piccolo di un forno tradizionale, con funzioni classiche, ma anche con la cottura a microonde, non propriamente economico, come si pone in una cucina? Sostituisce solo il microonde o può addirittura sostituire anche il forno? Ovviamente dipende sempre dall’utente finale, dalle sue disponibilità e dalle sue esigenze, ma quello che possiamo dire è che, per una famiglia con “necessità culinarie” limitate, almeno quantitativamente (non è possibile, come per il forno tradizionale, cucinare due pietanze contemporaneamente), per un single o una coppia, il Samsung Perfetto CP1395EST può tranquillamente essere utilizzato al posto del forno, del quale ci si può dimenticare fino al momento di un evento particolare, uno di quei pranzi in famiglia in cui si sfornano numerosissime pietanze. Noi l’abbiamo utiliz- zato dalla mattina presto al pranzo a base di hamburger e patatine surgelate (cucinate con funzione Crusty, che pesa gli alimenti e decide tempi e modalità di cottura), dal pomeriggio con il toast (funzione grill: preriscaldato grill per 2 minuti, messo toast su griglia alta per 4 minuti, 2 da una parte e 2 dall’altra, impostazioni manuali suggerite dal manuale) alla cena a base di pizza fatta in casa (riscaldamento veloce del forno + cottura a convezione a 210 °C per 20 minuti, impostazioni manuali suggerite dal manuale) e focaccia (riscaldamento veloce del forno + cottura a convezione a 210 °C per 20 minuti, abbiamo usato impostazioni manuali suggerite dal manuale per la pizza). In conclusione, forse non sarà proprio il microonde perfetto, qualche difettuccio ce l’ha, ma certo questo Samsung CP1395EST si candida ad essere un ottimo forno, degno sostituto di quello tradizionale, veloce, versatile, facile da usare, che sul campo è riuscito a sfornare piatti all’altezza delle aspettative. Il prezzo non è proprio abbordabile, ma se si pensa al Perfetto non come a un semplice microonde ma come a un forno in grado di preparare qualsiasi pietanza, allora il costo vale la spesa. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it TEST / Non solo tecnologia per il nuovo TV Toshiba, ma anche lo splendido design a firma Jacob Jensen che impreziosisce le sue linee p.23 In prova Toshiba 46yL863, un TV tutto da coccolare Processore Cevo Engine, LED Local Dimming a 32 zone, tuner DVB-T2, 3D e Toshiba Places: sono solo alcune delle notevoli funzionalità del TV Toshiba Nella prova si rivela un ottimo TV, anche se è un pò difficile da regolare, grazie al ridotto input lag è perfetto per giocare. Sarà disponibile a settembre di R. Pezzali L la serie YL può essere considerata, se si toglie il 55” 3D senza occhiali, la serie TV top di gamma del produttore giapponese per questo semestre, un TV senza compromessi che integra tutte le migliori tecnologie Toshiba. È un TV Full HD con pannello retroilluminato LED Edge Local Dimming a 32 zone, è 3D, ha Cevo Engine all’interno e ha una videocamera frontale che viene usata per rilevare i volti e richiamare profili personalizzati. Il design è curato da Jacob Jensen e si vede: cornice in alluminio supersottile, base ben rifinita e dettagli curatissimi. Toshiba non trascura nemmeno la parte di Smart TV: il TV mostra una nuova interfaccia grafica e Places con una serie di applicazioni. La nuova gamma di TV, che verrà presentata a breve, sarà disponibile solo da settembre. Design Jacob Jensen Il 46YL863 è uno dei pochi TV con finitura in alluminio. La cornice è sottilissima, meno di 2 cm, alluminio spazzolato con una striscia nera nella parte bassa che nasconde i sensori, la videocamera e i LED di stato. La base, completamente in alluminio, può essere orientata di circa 20° verso destra e sinistra.Lo schermo ha un rivestimento lucido che non perdona se ci sono fonti di luce alle spalle di chi guarda: non è uno specchio, ma i riflessi in certe situazioni danno fastidio. Il telecomando è lo stesso del modello ZL1: profilo ovale con coperchio in alluminio che scorre. I tasti sono piccoli e alcune funzioni sono poco evidenti: un peccato, perché nell’era della Smart TV, il telecomando riveste un ruolo principale e i tasti devono avere pesi diversi. Tutte le connessioni presenti Toshiba accontenta tutti con una sezione di connettività completissima. Sono presenti la presa classica e l’ingresso per il tuner sat: la YL863 dispone di tuner DVB-T, DVB-T2 e DVB-S2, mantenendo quindi una flessibilità enorme anche per il futuro. Non mancano poi un ingresso Scart RGB, un ingresso VGA e un ingresso component, questi però tramite adattatore. C’è anche un ingresso AV analogico classico. Ci sono sia la connessione classica via cavo sia la connessione wireless integrata. Troviamo ben quattro ingressi HDMI, uno dei quali con ARC e due prese USB. Le prese USB sono configurabili: da menù possiamo scegliere quale usare per la registrazione PVR. Non manca poi lo slot per la CAM CI+ e l’uscita audio digitale ottica. C’è anche un’uscita cuffie, con volume regolabile in modo indipendente. Smart TV, c’è molto da fare Toshiba ha rivisto l’interfaccia a schermo del TV rispetto ai modelli precedenti, ma i menù sono gli stessi, così come le funzioni che possono essere usate sono bene o male quelle già viste. Per i menù completi vi rimandiamo al video sotto. Il TV dispone di un media player integrato e di un client DLNA: il media player USB è compatibile con tutti i formati, MKV incluso, ma fa un po’ di fatica se il bitrate del filmato è alto (qualche scatto di troppo), mentre tramite la porta di rete, ovvero con DLNA, non tutti i tipi di file vengono digeriti. Altra particolarità è la videocamera integrata: memorizza i volti e applica diversi profili (ad esempio il volume di ascolto), ma è un gadget video Qui sopra, il caratteristico telecomando: alcuni pulsanti sono troppo piccoli e alcune funzioni non sono facili da individuare. Guarda l’interfaccia a schermo e funzionalità del TV Toshiba yL863G TOSHIBA 46yL863G - 899 EURO Quality Longevity Design 9 9 0 Simplicity D-Factor 7 8 Value 8 di dubbia utilità, anche perché con le luci basse fa fatica a distinguere i volti. Da rivedere anche Places: la Smart TV Toshiba è quella che offre meno rispetto ai vari produttori. Manca uno store e soprattutto non c’è Rovi Mediaguide, la Guida che doveva essere integrata su questi TV fornita da Rovi e vero valore aggiunto rispetto alle terribili EPG dei broadcaster. Speriamo arrivi presto con un aggiornamento software. La prova video Il TV Toshiba va calibrato e regolato per poter ottenere il massimo. Non a caso, il TV supporta una sonda di calibrazione esterna e integra una serie di routine per effettuare la calibrazione di luminosità e contrasto. Toshiba ha cambiato l’interfaccia l’utente, ma alla fine non ha fatto altro che modificare graficamente il menù di accesso alle varie pagine di setup. Basta infatti andare nella modalità immagine per trovare il doppio menù “avanzate immagini” e “immagine avanzata”, per renderci conto che siamo di fronte Qui sopra, un dettaglio del TV Toshiba 46yL863G, il profilo con la cornice sottilissima (meno di 20 cm di spessore). segue a pag. 24 n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it p.24 TEST Toshiba 46yL863 segue da pag. 23 alle stesse regolazioni e alle stesse opzioni dei TV dello scorso anno. I vari setting di immagine consigliati da Toshiba sono decisamente sballati: vivacissimo e troppo artificioso quello dinamico, brillante ma poco convincente quello standard e troppo smorti i vari profili Hollywood, quelli che dovrebbero darci il massimo della qualità. Senza la sonda, che non è inclusa, è difficile ottenere il meglio modificando a mano i vari parametri, tuttavia con un disco test si possono ottenere ottime prestazioni, anche se non è una cosa immediata. Infatti, solo per capire come gestire luminosità e contrasto serve un bel po’: la retroilluminazione Local Dimming a 32 zone può essere gestita su diversi livelli, così come il sensore di luminosità può essere tarato in modo fine per ottenere il meglio sia con le luci accese sia con le luci spente. A questo si sommano altri parametri, come la regolazione della retroilluminazione globale, della luminosità e del livello di bianco e di nero: un incrocio di variabili che ci costringe a provare e provare ancora, fino a quando non si raggiunge un livello soddisfacente. Il TV riesce a esprimere un ottimo nero: il filtro frontale aiuta e in molte scene il livello del nero è davvero basso. La vera sfida però non è ottenere il miglior nero, ma riuscire ad avere allo stesso tempo nero nelle zone scure e vivacità e dinamica nelle altre zone, ed è qui che il TV fa più fatica. Basta infatti scegliere i profili Hollywood per capire qual è la tendenza di questo TV Toshiba: immagine molto naturale, ottimo livello del nero, ma poca brillantezza e spunto, quasi non sembra un TV LED. Dopo aver pompato però luminosità, colori e ritoccato un po’ il Resolution+ per staccare i contorni, riusciamo a raggiungere un risultato più che buono. Due accorgimenti: il primo è quello di controllare subito il formato video, perché di default il TV non mostra il segnale nativo, ma applica l’overscan, il secondo è quello di disattivare l’Active Vision 800 Hz se non si vuole guardare un film con immagini “gommose” e poco naturali. Il Local Dimming funziona bene solo se si scelgono i profili Hollywood, negli altri casi è evidente il cambio di luminosità. In ogni caso, il massimo valore consigliato è quello medio. La sonda, che non viene data in dotazione, è un elemento indispensabile; è vero che da sola la sonda non fa tutto, ma quando si è giunti ad un profilo buono, le prestazioni che può dare questo TV sono davvero tante. a tratti un crosstalk eccessivo, ma un fix dovrebbe arrivare a breve. Il TV dispone anche di conversione 2D - 3D. Un ottimo TV ma qualcosa è da rivedere Poco da dire in ambito 3D: come avevamo previsto, il 3D sta diventando una funzionalità aggiuntiva su tutti i televisori. In dotazione ci sono un paio di occhiali attivi con tecnologia RealD e in ambito 3D questo Toshiba si comporta come la maggior parte dei TV sul mercato. Crosstalk appena percepibile con i Blu-ray, un leggero flickering che potrebbe dare fastidio a chi soffre questa tecnologia e un calo di luminosità inevitabile; solo con materiale 3D in side by side si può notare Nel complesso, YL863 è un ottimo TV, a patto di saperlo regolare e gestire. Perfetto per giocare, grazie ad una modalità game che porta l’input lag a poche decine di millisecondi, il TV Toshiba può vantare anche una resa audio dignitosa per uno schermo così slim (ma non aspettatevi miracoli) e su alcune funzioni evolute come la videocamera per il riconoscimento dei volti e sul tuner DVB-T2. Ci sono anche aspetti negativi però: Places come piattaforma Smart TV è davvero acerba, il telecomando è da rivedere e i menù sono un po’ caotici. La sonda, un “plus” per ottenere il massimo nel setup del TV, andava data di serie al posto dell’occhiale 3D: sarebbe stata senza dubbio più utile. Infine, l’etichetta energetica: questo 46” è classe B e forse da un LED ci si aspettava di più. GAME & MOVIE MOBILE Sarà disponibile dal 24 aprile il videogioco ufficiale degli Europei di calcio 2012 in esclusiva per EA Sports. Arriverà nella forma di un DLC a pagamento per FIFA 12 per PC, Xbox 360, PS3, del costo di 19.90 euro (oppure 1.800 MS Points su Xbox o 2.500 FIFA Point su PC). UEFA EURO 2012 offrirà tutte le 53 nazionali e gli otto stadi ufficiali del torneo e darà la possibilità ai giocatori di partecipare a una vera riproposizione virtuale online del campionato. Con l’Expedition Mode si potrà creare la propria squadra personalizzata scegliendo i propri giocatori preferiti, conquistabili battendo le altre squadre. Con l’arrivo sui mercati del nuovo iPad, tanti programmi e giochi presenti sull’App Store sono stati aggiornati per sfruttare alla perfezione la risoluzione del nuovo Retina Display. Anche Skype ha ricevuto l’aggiornamento, che introduce nel programma una grafica adatta alle qualità dello schermo. Il software, giunto alla versione 3.8, non sembra aver ricevuto alcuna modifica poiché la fotocamera frontale del nuovo iPad è la stessa dell’iPad 2. Skype 3.8 per iPad “pesa”ora 18.5 MB ed è scaricabile gratuitamente da questo indirizzo (http://itunes. apple.com/us/app/skype-foripad/id442012681?mt=8). 3D, niente di nuovo La notizia prosegue su DDAy.it... MOBILE PC & MULTIMEDIA Negli ultimi giorni è emerso un brevetto registrato da Google attraverso cui la società pone le basi per l’introduzione di una tecnologia in grado di “ascoltare le nostre telefonate”e, di conseguenza, scegliere la pubblicità più adatta a noi. L’operazione sarebbe gestita automaticamente da compurer dotati di specifici software per il riconoscimento di rumori di fondo e quindi, secondo la società, non andrebbe ad intaccare la nostra privacy. L’idea potrebbe però andare oltre ed estendersi al riconoscimento di parole chiave durante le nostre conversazioni, oppure all’interpretazione delle foto e dei filmati da noi salvati. BlueStacks è un’applicazione da tenere sotto stretta osservazione poichè permette di eseguire la maggior parte delle applicazioni rilasciate per Android su un qualsiasi PC con sistema operativo Windows. l software, giunto ora alla fase di beta pubblica, è liberamente scaricabile dal sito ufficiale del produttore e in quest’ultima versione si presenta anche dotato della tecnologia LayerCake, specifica ancora in attesa di brevetto la quale permette al software di sfruttare l’accelerazione grafica hardware di ogni PC x86-based. Pubblicità nelle chiamate? Google ci pensa BlueStacks porta le app Android su PC GAME & MOVIE MOBILE PC & MULTIMEDIA HTC ha deciso di chiudere il servizio cloud HTCSense. com, il portale che permetteva il backup dei dati del proprio telefono, la localizzazione del proprio smartphone tramite il GPS, di accedere al telefono in remoto e di scaricare app esclusive. Dal 30 aprile il servizio non sarà più attivo e HTC ha predisposto una procedura per il salvataggio in locale dei propri dati precedentemente sincronizzati. È una chiusura momentanea, volta a “migliorare i servizi e il valore forniti agli utenti”. ntel è pronta a lanciare sul mercato gli attesi nuovi processori della famiglia Ivy Bridge, i primi con il nuovo processo di fabbricazione “3D”. Nessun ulteriore ritardo quindi e i primi processori, sia desktop che mobile, saranno disponibili dal 29 aprile, primi processori disponibili saranno esclusivamente quelli con architettura quad core delle famiglia Core i7 e Core i5. Dal 3 giugno saranno disponibili anche i modelli con architettura dual core e i primi processori mobile ultra low voltage. Tutti i modelli mobile offrono la nuova scheda integrata HD4000. Sky 3D sbarca su Nintendo 3DS A partire dal prossimo 28 marzo e per un anno sulla Nintendo 3DS saranno visibili alcune clip video 3D fornite da Sky. Le clip, disponibili tramite l’applicazione Nintendo Video della Nintendo, saranno prese da programmi trasmessi sul canale Sky 3D (canale 150 della piattaforma satellitare). I contenuti toccheranno vari generi: i primi video saranno il documentario “Meerkats - le sentinelle del deserto”, di National Geographic, e alcuni highlights tratti dalla partita Juventus - Inter del 25/3. In futuro, però, non si escludono altre clip di diverso tenore, visto che Sky 3D trasmette anche film e musica. HTC rinnova la sua nuvola (e la chiude) Gli Europei 202 si giocano con FIFA Ivy Bridge: le prime CPU dal 29 aprile Skype: update per supportare il nuovo iPad MOBILE iPhone 4 e l’antenna risarcimenti da 5 $ Subito dopo il lancio - a metà 2010 - dell’iPhone 4 si scoprì che le particolari antenne inserite all’interno del dispositivo “soffrivano”di un grosso problema di ricezione in determinate situazioni. Il caso fu soprannominato dalla stampa mondiale come “antennagate”e ora Apple risarcirà con un “assegno” da 15 dollari tutti gli utenti in grado di dimostrare i problemi del proprio iPhone 4. Non saranno rirarciti coloro che hanno ritirato il bumper gratuito che l’azienda distribuì per arginare i difetti di ricezione e, per ora, riceverà questi soldi solo chi ha acquistato il telefono negli USA. n. 44 / 2 aprile 202 estratto da www.dday.it TEST / Da Creative un kit completo di cuffie wireless e trasmettitore pensato per lunghe sessioni di gioco coinvolgente p.25 Sound Blaster Recon3D Omega Wireless in prova Cuffie senza fili per giocatori? Non solo. C’è anche un potente processore audio con elaborazioni THX ed è compatibile con PC, Mac, Xbox e PS3 di P. Centofanti P er i videogiocatori più accaniti, specie su PC, giocare in cuffia è una consuetudine, in particolare quando si tratta di giochi in cui l’audio è essenziale come gli MMORPG o gli FPS competitivi. Su console però in molti giocano in tutta comodità sul divano e utilizzare una cuffia può essere visto come un intralcio quando magari si utilizza un impianto home theater per l’audio. Creative ha realizzato una soluzione completa adatta sia al mondo PC e Mac che a quello console, sia Xbox che PlayStation, basata sulla serie di schede audio Sound Blaster Recon3D: il kit è composto da una vera e propria scheda audio esterna USB con il nuovo processore audio Sound Core3D, che tra le altre cose abilita tutta una serie di elaborazioni THX e una cuffia senza fili con collegamento audio non compresso, costituita da altoparlanti di generose dimensioni e studiata per il massimo comfortx. Una vera scheda audio Le Recon3D Omega non sono delle “semplici” cuffie wireless. Il trasmettitore è infatti un vero e proprio processore audio, basato su un chip a quattro core, che include un decoder Dolby Digital e un DSP che implementa diversi algoritmi. La scheda audio è costituita da un’unità esterna quasi della forma di un telecomando che ha appunto la particolarità di essere compatibile con diverse piattaforme, PC, Mac, PS3 e Xbox 360. A seconda del dispositivo a cui la abbineremo il collegamento sarà di tipo diverso. Anche se potenzialmente possiamo acquistare il kit per utilizzarlo solo con una console di gioco, non potremo fare a meno di un computer per tirare fuori il meglio da queste cuffie: le impostazioni dei vari DSP, infatti, sono configurabili solo con il collegamento al PC e i software per Windows e Mac in dotazione. Le cuffie Le cuffie sono di grandi dimensioni, a padiglione chiuso, con due altoparlanti con magneti da 50 mm. Esternamente i due padiglioni sono “decorati” da dei LED blu che si illuminano quando le cuffie sono accese. Sul padiglione sinistro, oltre al microfono, troviamo anche i controlli di volume, il tasto di accensione e il mute del microfono. Sul versante dei collegamenti c’è una porta microUSB per caricare la batteria integrata con un PC o un alimentatore USB e l’uscita mini-jack da 2.5 mm per collegare le cuffie all’ingresso del pad di Xbox con il cavetto fornito in dotazione. Manca un’uscita per poter utilizzare le cuffie anche senza il collegamento senza fili. I collegamenti L’unità di elaborazione è dotata di un ingresso USB per l’alimentazione e il collegamento al PC, più un ingresso digitale ottico. Se con il computer utilizzeremo solo il cavo USB, con le console dovremo collegare sia l’USB che il cavo digitale ottico (in dotazione). Lo stesso ingresso ottico funziona anche come ingresso mini-jack analogico per qualsiasi sorgente. Il collegamento wireless alle cuffie avviene installando nell’unità la schedina fornita in dotazione, ma eventualmente possiamo anche collegare direttamente delle cuffie con microfono attraverso la coppia di prese mini-jack presenti su un lato. In questo modo possiamo utilizzare l’unità anche come una vera e propria scheda audio. Sul dispositivo troviamo anche alcuni tasti: accensione/spegnimento delle modalità THX TruStudio Pro e ScoutMode e la regolazione del volume. Il tasto connect permette di impostare il pairing dell’unità con le cuffie. Il software e l’utilizzo I tasti purtroppo non permettono di selezionare le diverse opzioni del processore audio, ma solo di attivare e disattivare le rispettive elaborazioni. Per accedere alla configurazione del Sound Core3D occorre infatti collegare la scheda al PC e installare il relativo software. Da qui è possibile ritoccare a mano i vari parametri dei diversi DSP. Andando più nel dettaglio, il Sound Core3D implementa una suite di elaborazioni audio che va sotto il nome di THX TruStudio Pro: Surround, Crystalizer, Bass, Smart Volume e Dialog Plus. L’effetto Surround è quello più interessante, perché intende non solo ricreare un effetto surround in cuffia da una traccia 5.1, ma anche simulare suoni che vengono dall’alto o dal basso. Crystalizer punta a mitigare gli effetti della compressione con perdita di file MP3 o altre codifiche, mentre Bass punta a rinforzare la gamma bassa, che nei videogiochi si traduce in esplosioni ed effetti sonori di maggior impatto. Lo Scout Mode è un’ulteriore elaborazione che amplifica in un gioco i suoni più bassi, con lo scopo di rendere meglio individuabili i nemici in avvicinamento. Non mancano poi delle elaborazioni apposite per il microfono, CrystalVoice, per ridurre echo e rumori e offrire una migliore qualità della nostra voce durante le comunicazioni vocali nei giochi o su VoIP. Le impostazioni personalizzate possono essere salvate con dei profili ed esportati sul PC. Prestazioni Le cuffie Creative sono comode da indossare: i cuscinetti dei padiglioni sono molto morbidi e avvolgono completamente l’orecchio. Con le impostazioni di default e l’elaborazione THX attivata l’effetto di spazialità non appare inizialmente così marcato. Basta però utilizzare l’apposito tasto per attivare e disattivare l’effetto per percepire immediatamente la differenza: disattivando l’effetto THX l’immagine sonora collassa immediatamente al centro della nostra testa. Il processore audio dà una maggiore apertura e più “aria”, però non aspettatevi il coinvolgimento di un vero e proprio impianto surround. L’effetto riesce per lo più a suggerire che un suono arrivi dalle nostre spalle piuttosto che frontalmente e “l’immersione” nel gioco è sicuramente maggiore, ma senza la sensazione di qualcosa dietro di noi. La modalità Scout disabilita tutte le funzionalità THX e certamente porta in alto anche i minimi rumori. Il che però non è adatto a tutti i giochi: con quelli più di azione il rischio è che tutto si sente allo stesso livello praticamente creando più confusione che altro. I bassi sono profondissimi e allo stesso tempo di impatto, sottolineando spari ed esplosioni con efficacia. L’elaborazione dei bassi è forse quasi superflua visto il già deciso impatto “naturale”. Manca il pugno nello stomaco di un buon subwoofer, ma a parte la sensazione “fisica” non lo si rimpiange più di tanto. Ottima la dinamica, mentre la risposta, pur abbastanza secca e precisa, non è molto aperta sulle alte frequenze. In generale la fatica di ascolto non subentra se non dopo parecchi minuti di gioco, ma ciò non è certo da imputare alla cuffia specifica. Il raggio di copertura del segnale senza fili è ottimo e la qualità di trasmissione ineccepibile. Il kit completo è disponibile ad un costo di 249 euro.