n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
EDITORIALE
I coreani sono
i giapponesi
di vent’anni fa
Tutti sono convinti che la testa
dei giapponesi non cambierà
mai. È vero, per noi sono strani
e cocciuti. Ma anche loro, di
fronte alla crisi internazionale,
finalmente stanno dimostrando
una flessibilità inedita.
Da molti anni l’economia
giapponese è alle prese con
problemi strutturali importanti,
superati finora solo grazie
alla straordinaria coesione
nazionale che lega i cittadini,
dimostrata ancora una volta
nella ricostruzione del dopo
terremoto/tsunami del 2011.
Una coesione nazionale che è
stata nel recente passato anche
un forte limite allo sviluppo
delle grandi multinazionali
giapponesi. Infatti, man mano
che la produzione in Giappone
diventava troppo costosa e il
mercato interno meno ricettivo,
le aziende dell’elettronica, un
tempo regine del Mondo,
hanno iniziato a sentire la crisi.
La risposta - tutta sbagliata - è
stata ricercata nelle alleanze tra
aziende giapponesi: cercando di
risolvere un problema, spesso
se ne sono sommati due. Così
abbiamo visto Panasonic e Sanyo
fondersi e la stessa Panasonic
assorbire Pioneer TV; Denon e
Marantz riunirsi sotto lo stesso
cappello; lo stesso dicasi per
Kenwood e JVC; mentre è delle
ultime settimane l’annuncio della
partnership strategica tra Onkyo
e Teac. Ma questa settimana
sono arrivate due notizie che,
pur sembrando ordinaria
amministrazione, hanno una
portata epocale: Sharp ha stretto
un partnership strategica con
scambio azionario con i cinesi
di Foxconn mentre Sony si è
alleata con i taiwanesi di AUO
sul fronte dell’OLED. Anche i
giapponesi hanno capito che
la soluzione alla crisi non può
venire solo dal Giappone e dalla
coesione nazionale, ma passa più
a ovest, dalle parti della Cina. I
coreani sono invece i giapponesi
di vent’anni fa: sono ancora
convinti che tutto inizi e finisca
a Seoul. E, con la crisi e le loro
quote di mercato oramai enormi,
sono anche quelli che, a questo
punto, hanno più da perdere.
Ma forse sono meno cocciuti dei
loro predecessori.
Gianfranco Giardina
TV & VIDEO / Annunciati i listini di alcuni dei modelli più attesi di LG, Samsung e Sony
p.
Arrivano i nuovi modelli TV, ecco i prezzi
I produttori fanno a gara per lanciare i prodotti. Alcuni sono già disponibili, altri arriveranno in tempo per EURO 2012
di C. Stellari
G
li Europei di calcio 2012 sono
alle porte e molti decideranno l’acquisto del TV in tempo
utile per godersi lo spettacolo sul
nuovo grande schermo. Un’occasione troppo ghiotta per non essere
colta dai produttori di TV, che stanno
facendo a gara per presentare i listini
con i prezzi dei nuovi prodotti. Nelle
pagine seguenti troverete quelli comunicati da LG, Samsung e Sony, con
alcuni dettagli dei nuovi modelli.
LG ha annunciato i prezzi delle
nuove serie LED LM960V, LM860V,
LM670V, LM660S e LM620S, oltre ai
plasma PM970S e PM670S, a breve
dovrebbero arrivare le informazioni
anche per quanto riguarda la serie
LM760V. Tutti i nuovi modelli LCD offrono la piattaforma Smart TV, sono
3D e includono nella confezione 4
paia di occhialini più 1 clip per occhiali da vista; le serie top (LM960V e
LM860V) includono anche 2 occhiali
Dual Play; le altre serie richiedono
l’acquisto degli occhiali a parte.
Samsung lancia nella mischia la nuovissima serie ES: i prezzi sono simili
a quelli dei prodotti della gamma
2011, per i plasma al momento a listino c’è solo il 60 “ PS60E550 e il modello da 51” della stessa serie. Vasta
la gamma Samsung di accessori disponibili: tra questi, gli occhiali scendono di prezzo, disponibili a 29 euro,
il kit di 4 occhiali costerà 79 euro, la
videocamera per Skype 169 euro e il
telecomando con tastiera qwerty 79
euro. Appena rilasciati anche i listini
Sony, con le caratteristiche tecniche
PEOPLE & MARKET / Il settore TV in crisi esplora nuove strade
Allearsi conviene a tutti
Per rimanere competivi in un mercato sempre più difficile occorrono sinergie
Sharp si allea con Foxconn, Sony collabora con AUO per sviluppare gli OLED
MOBILE
09 Sony Xperia Sole:
anteprima e impressioni
10
UE: taglio ai costi in
xx roaming
Highjte
in Europa
xx Il jmmnjhmhjmncità
HI-FI & HOME THEATER
di C. Stellari
T
empi duri, per tutti, ma nel
settore dei TV sembra che si
sia arrivati a un situazione abbastanza delicata. Anni di guerra al
ribasso dei prezzi, politiche di gestione della produzione poco avvedute
e innovazioni tecnologiche che non
sempre hanno portato ai successi
sperati (vedi la situazione del 3D)
hanno prodotto una contrattura
che guarda caso coincide con un
periodo economico sicuramente
non tra i più rosei. Risultato: margini sempre più stretti, spedizioni in
ribasso e la situazione non sembra
che sia destinata a migliorare nel
breve periodo, come risulta da alcune analisi. I grandi produttori per essere competitivi in questo mercato
sempre più difficile cercano alleanze
e sinergie: in quest’ottica si inquadra
la recente e storica alleanza tra il gigante degli assemblatori Foxconn e
Sharp. Leggermente diverso invece
delle Serie EX553, EX653, HX755 e
HX855, una vera novità, visto che al
CES Sony era apparsa piuttosto vaga
a riguardo. Nelle pagine che seguono troverete tutti i dettagli.
14 Yamaha: AirPlay e 4K per
l’Home Theater
PC Lam
& MULTIMEDIA
xx
,m nmnmere
17 Con Photoshop CS6 foto
video e 3D si incontrano
DIGITAL IMAGING
il discorso per quanto riguarda la
collaborazione tra Sony e AU Optoelectronics: il colosso giapponese
non può permettersi il lusso di lasciare il mercato degli OLED in mano
a Samsung ed LG, nonostante la
promettente tecnologia Crystal LED,
e quindi collabora con AUO per arrivare allo sviluppo di pannelli OLED
di grandi dimensioni in tempi rapidi.
Trovate tutte le news e gli approfondimenti su questo numero di DDay
Magazine, a partire da pag. 4.
xx Snm nm mn3
18 Nikon D3200, entry level
xx Mm
nnbn n?
24 Mpixel
xx Mm nbnn
SMARTHOME
21 Forno Samsung Perfetto
xx Pnbm nbn1
TEST
xx D mnnE
23 Toshiba 46YL863
xx An bnbn
25 Sound Blaster Recon3D
xx Omega
San nnnWireless
n
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TV & VIDEO / Annunciati i prezzi delle attese serie LCD a LED, poche le novità per i plasma e riservate solo ai grandi schermi
p.2
LG:
i
prezzi
dei
TV
LCD
e
plasma
della
gamma
202
Tra le caratteristiche spiccano sintonizzatore DVB-T2, slot CI+ per le CAM HD, 3D con occhialini inclusi per tutti i modelli LCD, piattaforma Smart TV
di M. Dalli
N
el listino prezzi LG, che pubblichiamo qui affianco, compaiono alcune interessanti
novità, tra cui le nuove serie LED
LM960V, LM860V, LM670V, LM660S
e LM620S, oltre ai plasma PM970S e
PM670S. In futuro dovrebbe arrivare anche la serie LM760V. Vediamo
caratteristiche e prezzi di tutti i modelli.
DVB-S2 compatibile con tivùsat. Per
tutti, ovviamente, c’è anche lo slot
CI+ compatibile con le CAM HD (disponibile a 100 euro nel listino LG).
Interessante notare, infine, come LG
non indichi il prezzo degli occhiali
3D polarizzati, inserendo a listino
soltanto le clip per occhiali da vista
a 20 euro.
LCD a LED
Le novità sono poche e (per il momento) riservate soltando ai grandi
polliciaggi; i prezzi sono molto aggressivi. Per il plasma il 3D è di tipo
attivo, con occhialini che costano
40 euro al paio acquistabili solo
separatamente (non sono inclusi
nella confezione). La serie PM970S
è inoltre dotata di telecomando
Magic Remote, opzionale sulla serie PM670S, mentre entrambe sono
Smart TV.
Tutti i nuovi modelli sono 3D e includono nella confezione 4 paia
di occhialini più 1 clip per occhiali da vista; le serie top (LM960V e
LM860V) includono anche 2 occhiali Dual Play; le altre serie richiedono
l’acquisto degli occhiali a parte. Per
tutti c’è anche la piattaforma Smart
TV, mentre i modelli LM960V e
LM860V sono anche Dual Core. Su
tutti i modelli, ad eccezione della
serie LM620S, è incluso il telecomando Magic (acquistabile separatamente a 40 euro); sulle due serie
top è presente anche il riconoscimento vocale.
Come già anticipato, compare il
DVB-T2 sulle due serie top di gamma, mentre tutti i nuovi modelli
includono anche un sintonizzatore
Plasma
TV & VIDEO / Il mondo dei TV sempre più vicino al cinema con l’arrivo dell’OLED LG al Festival di Cannes
OLED 55” LG a maggio a 6000 euro?
Il TV OLED da 55” pollici di LG potrebbe essere annunciato a maggio a Cannes, secondo la OLED Association
di M. Dalli
S
econdo quando riporta la OLED
Association, LG potrebbe annunciare il suo TV OLED 55EM9600
a maggio, in occasione del 65esimo
Festival di Cannes (dal 16 al 27 maggio), per poi lanciarlo sul mercato subito dopo. Questa finestra temporale
coincide con informazioni in nostro
possesso, secondo cui l’annuncio sarebbe avvenuto in tarda primavera. La
scelta, se confermata, sarebbe interessante e legherebbe in un certo modo
il nuovo TV al mondo del cinema, oltre
ad anticipare la concorrenza e i piani
originali della stessa LG, che volevano
un annuncio in occasione delle Olimpiadi di Londra a luglio. Il TV di LG usa
una tecnologia chiamata WOLED-CF,
in cui un pixel è formato da quattro
sub-pixel OLED bianchi, con filtri colore sopra (rosso, verde, blu e bianco).
Questa tecnica consente di risparmiare
sui costi di produzione, pur contenendo lo spessore e il peso (il 55EM9600,
pur essendo un 55 pollici, è spesso
solo 4 mm e pesa 7,5 Kg). Altra cosa
interessante è il prezzo: la OLED Association sostiene infatti che il TV sarà
venduto in Corea a 9 milioni di Won,
poco meno di 6000 euro al cambio attuale. Non resta che aspettare: riuscirà
LG a battere tutti lanciando per prima
un TV OLED sul mercato?
TV & VIDEO
Haier, nuovo taglio
per i TV: 39 pollici
Haier ha presentato una gamma di
TV molto completa. La serie A700
è una TV 3D LED Edge Full HD con
occhialini polarizzati (6 occhiali
in dotazione) e conversione 2D
– 3D, doppio tuner DVB-T e DVB-S,
funzione PVR con TimeShift e Smart
TV. La serie A700 sarà disponibile
nei tagli 32”, 42”, 46” e 55”. Chi non
è interessato al 3D e vuole una TV
con una cornice sottile ed elegante
può guardare alla serie Z18, 1,8 cm
di spessore e dimensioni inedite:
39”. Tagliando infatti le lastre di
vetro avanzava uno schermo
di questa misura e Haier ne ha
approfittato. Il catalogo completo è
disponibile a questo link.
n. 44 / 2 aprile 202
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TV & VIDEO / È in arrivo nei negozi la nuova gamma Samsung, ecco i prezzi di TV e accessori
TV Samsung 202: i prezzi della serie ES
I prezzi sono simili a quelli della gamma dello scorso anno, il top di gamma 55” pollici ES 8000 costerà 2899 euro
di R. Pezzali
L
e nuove TV del 2012 stanno arrivando nei negozi, in anticipo
come previsto rispetto allo scorso
anno. La gamma completa Samsung
già la conosciamo (click qui per l’approfondimento), in questi giorni è
stato rilasciato anche il listino ufficiale.
I prezzi sono bene o male simili a quelli
dello scorso anno: per il top di gamma
da 55” ES8000 si dovranno spendere
2899 euro, mentre chi si accontenta
del modello ES7000 spenderà 200
euro in meno, 2699 euro. Ma il 55” sarà
disponibile anche per le serie 6800 e
6100, disponibili al pubblico rispettivamente a 2199 e 1799, non male per
un 55”. Netto il risparmio se si prende in
considerazione un 46”: in questo caso
il 46ES8000 scende a 1999 che diven-
tano 1899 sull’ES7000 e
1499 sull’ES6800. Quest’ultimo è disponibile
anche in variante bianca
con sigla ES6710, stesso
prezzo. Nei tagli da 46” ci
saranno anche l’ES6100,
l’ES5500 e l’EH5300, e si
parte da 1199 per passare a 1099 e 999. Proporzionati i prezzi dei
40”: 1599 per il top di
gamma ES8000 e 1499 per l’ES7000.
Per la coppia ES6800 e ES6710, stesso
modello ma diversa finitura si devono
spendere 1099 euro mentre il semplice
ES6100, entry level 3D si va a 899. Per
i plasma al momento a listino c’è solo
il PS60E550 (1699) e il modello da 51”
p.3
TV & VIDEO
Sony mette il
tuner DVB-T2 su
tutte le TV 202
Dopo LG, anche Sony “sposa” il
DVB-T2 e lo fa in maniera ancora
più decisa: tutta la gamma 2012
del produttore giapponese, infatti,
avrà il supporto al nuovo standard
di trasmissione, erede dell’attuale
DVB-T. Nell’elenco ci sono sia
modelli di grandi dimensioni che
quelli con polliciaggi più piccoli.
Una mossa che sicuramente
attirerà l’attenzione degli
appassionati di DVB-T2. Ora non
resta che attendere che inizi anche
qualche trasmissione, al di là del
canale sperimentale Rai.
della stessa serie, 1099. Vasta la gamma di accessori disponibili: gli occhiali
scendono a 29 euro e in pacco da 4 occhiali costerà 79 euro, la videocamera
per skype 169 euro e il telecomando
con tastiera qwerty 79 euro.
TV & VIDEO / Pubblicati finalmente i listini ufficiali e le caratteristiche tecniche complete dei modelli di TV LCD Bravia Sony
TV Sony: i prezzi e i dettagli della nuova gamma 202
Ci saranno sintonizzatore DVB-T2 e piattaforma Sony Entertainment Network con connessione Wi-Fi su tutti i modelli, con schemo dai 22 ai 55 pollici
di P. Centofanti
Serie EX553 - 22” (400 €) e 26”
LED Edge
DVB-T2, DGTVi Gold
Processore video X-Reality
Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct
DLNA
Sony Entertainment Network
Skype (con videochiamata con webcam opzionale)
Opera Browser e App
Track ID, Photo Map
Lettore multimediale e reg. su USB
Audio stereo (2 x 8 Watt) e Audio
Return Channel
SONy KDL-26Ex553
Serie EX653 - 46” (1200 €)
40” (850 €) e 32” (650 €)
Serie HX755 - 55” (2200 €), 46”
(1500 €), 40” (1100 €) e 32”
Serie HX855 - 55” (2700 €),
46”(1900 €) e 40” (1500 €)
SONy SERIE Ex653
SONy KDL-46Hx753
SONy KDL-46Hx850
LED Edge
Motionflow XR 100 Hz
DVB-T2, DGTVi Gold
Processore video X-Reality
Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct
DLNA
Sony Entertainment Network
Skype (con videochiamata con webcam opzionale)
Opera Browser e App
Track ID, Photo Map
Lettore multimediale e reg. su USB
Audio stereo (2 x 10 Watt) e Audio Return Channel
LED Edge dinamica (Frame Dimming)
Motionflow XR 400 Hz
Tecnologia 3D 4x High Speed
DVB-T2, DVB-S2 , DGTVi Gold
Processore video X-Reality
Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct
DLNA
Sony Entertainment Network
Skype (videochiamata con webcam
opzionale)
Opera Browser e App
Track ID, Photo Map
Lettore multimediale e reg. e su USB
Audio stereo (2 x 10 Watt) e Audio Return Channel
LED Edge dinamica (Local Dimming)
Motionflow XR 800 Hz
Tecnologia 3D 4x High Speed
DVB-T2, DVB-S2, DGTVi Gold
Processore video X-Reality PRO
Wi-Fi integrato e Wi-Fi Direct
DLNA
Sony Entertainment Network
Skype (con videochiamata con webcam opzionale)
Opera Browser e App
Track ID, Photo Map
Lettore multimediale e reg. su USB
Audio 2.1 (3 x 10 Watt) e Audio Return
Channel
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
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PEOPLE & MARKET
Tempi duri
le previsioni per
i TV sono nere
Secondo iSuppli per la prima
volta nella storia il sell-in di
TV subirà una contrazione, che
proseguirà fino al 2015 con una
riduzione del 5%
di R. Pezzali
Secondo gli analisti di iSuppli,
per la prima volta nella storia, le
spedizioni di TV nel 2012 subiranno un decremento. Le aziende, che nel 2011 hanno spedito
alla catena di distribuzione 39.1
milioni di TV, quest’anno vedranno la cifra decrescere per arrivare a 37 milioni. Non vuol dire
che si venderanno meno TV, ma
che i negozianti avranno meno
stock di TV nuove e tenderanno
a vendere quello che è rimasto
in magazzino, in attesa di tempi
migliori.
Ma anche per i prossimi anni le
previsioni non sono così rosee: la
caduta sarà graduale fino al 2015,
anno in cui le TV spedite saranno
solo 34.2 milioni con una contrazione del 5%. Un fenomeno questo che non si è mai verificato
nella storia della TV.
I motivi sono diversi: nello scorso
anno ad esempio c’è stata una
sovra-produzione di TV dettata
dai prezzi molto bassi, mentre
quest’anno i produttori cercheranno di essere più attenti con
una produzione “controllata” per
evitare di realizzare più pezzi di
quanti il mercato ne richieda.
Allo stesso tempo i tablet stanno
sostituendo in molte situazioni la
TV: il grosso televisore in soggiorno è intoccabile, ma nelle piccole camere e nelle camere da letto
del TV se ne sente sempre meno
la mancanza.
PEOPLE & MARKET / Nonostante il Crystal LED Sony non abbandona la tecnologia OLED
Sony e AUO alleate per sviluppare OLED
Sony non ha dimenticato l’Oled e per competere con LG e Samsung collabora con i taiwanesi di AU Optoelectronic
di R. Pezzali
S
ony continuerà a lavorare
alla tecnologia OLED, nonostante la veloce virata sulla
tecnologia proprietaria Crystal LED,
questo almeno è quello che emerge leggendo la notizia pubblicata
dal quotidiano ETNew. Sony, infatti, avrebbe inviato un gruppo di
ingegneri a Taiwan nelle fabbriche
di AU Optoelectronics per aiutarli
a sviluppare il processo produttivo
di pannelli OLED IGZO di grandi dimensioni.
La collaborazione tra AUO e Sony a
dire il vero non è una novità assoluta, è iniziata lo scorso anno e va
oltre lo sviluppo di pannelli OLED:
ricordiamo infatti che Sony ha scelto di slegarsi completamente dalle
joint venture che producono pannelli TV con l’obiettivo di divenire
ancora più flessibile, decidendo di
utilizzare più fornitori. AUO, che ha
già fornito Toshiba dei pannelli per
le TV più recenti è una delle possibili candidate, da qui questo strano
asse Tokyo – Taiwan.
AUO non è assolutamente l’ultima
arrivata nello sviluppo degli OLED:
nei mesi scorsi ha infatti mostrato
un pannello 32” basato su un substrato TFT prodotto con tecnologia
IGZO e con l’aiuto di Sony dovrebbe in breve tempo colmare il gap
che attualmente la separa da LG e
Samsung.
Staremo a vedere, quello che comunque sembra evidente è che nel
settore TV per essere competitivi
occorre disporre di solide alleanze.
PEOPLE & MARKET / Nasce uno storico accordo tra l’assemblatore cinese e l’azienda giapponese
Foxconn e Sharp si aiutano a vicenda
In cambio del 46.5% della fabbrica di LCD di Sakai, Sharp potrà utilizzare Foxconn per la produzione
di R. Pezzali
S
harp deve diventare più efficiente, Foxconn ha bisogno di
componenti a basso costo per
fornire pacchetti di assemblaggio
più completi. Ecco quindi che nasce
un accordo di portata storica, una
alleanza Sharp Foxconn che porterà
a breve tempo frutti a entrambe le
aziende.
I termini dell’accordo non sono
molto dettagliati ma in cambio del
46.5% delle azioni della fabbrica LCD
di Sakai (di proprietà di Sharp e per
il 7% di Sony) Sharp avrà a disposizione le fabbriche di Foxconn per
produrre in outsourcing.
Sharp non è la prima a servirsi del più
grande assemblatore al mondo per
la produzione delle TV: Sony già da
tempo ha intrapreso questa strada.
In ogni caso l’accordo porta dei
vantaggi: Sharp produrrà senza costi nelle fabbriche Foxconn e potrà
competere con i temibili cinesi sotto il profilo dei costi e dell’efficienza,
mentre Foxconn avrà a disposizione
una fabbrica di ultima generazione
che può fornire ai suoi clienti (leggi
Apple) pannelli a costi più competitivi, da affiancare all’assemblaggio
nella sua offerta.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET / Renault lancia un’auto elettrica per la città con un prezzo molto aggressivo
Twizy, l’auto elettrica da città per i giovani
Renault Twizy ha una buona autonomia, la “45” può essere guidata senza patente. Sarà disponibile da aprile
T
Megaupload
costa (ancora)
9000$ al giorno
di M. Dalli
l’autonomia che non consente lunghi
spostamenti, ma la batteria da 12 V e
7 KWh può essere ricaricata in 3 ore e
mezza usando una tradizionale presa
della corrente da 220 V, molto meno
se ci si affida a una (ancora rara) colonnina di ricarica dedicata.
La Twizy è disponibile in tre versioni,
ognuna a sua volta declinata in versione normale e “45”: Twizy Urban,
Twizy Color e Twizy Technic, disponibili rispettivamente a 7.800, 8.100 e
8.700 euro (6.990, 7.300 e 7.900 euro
per le versioni “45”); le differenze tra
i tre allestimenti sono puramente di
carattere estetico, con finiture più
pregiate nel modello di punta. Oltre
al prezzo dell’auto bisogna anche
considerare un canone mensile di 50
euro per il noleggio della batteria, che
Renault assicura durare dai 36 agli 84
mesi e per una percorrenza annua di
7.500 Km; nel canone è inclusa anche
l’assistenza stradale. La disponibilità
per la Renault Twizy è prevista per il
mese di aprile.
PEOPLE & MARKET / Il tribunale amministrativo ha confermato la multa inflitta dall’Antitrust
Il TAR ha deciso: Apple deve pagare subito
Respinta la richiesta di sospensione, Apple deve pagare subito 900.000 euro per le pratiche scorrette sulle garanzie
di P. Centofanti
I
l TAR del Lazio ha respinto la richiesta di Apple di sospensione delle
due multe da 500.000 e 400.000
euro inflitte dall’Antitrust. La vicenda
riguarda le pratiche giudicate scorrette di Apple in materia di garanzia dei
suoi prodotti. Apple sia tramite store
online sia nei suoi negozi, infatti, non
informava i clienti dell’esistenza della garanzia di legge di due anni del
rivenditore, spingendo invece il suo
programma di estensione della garanzia del produttore (1 anno) denominato AppleCare. Parte della multa è
proprio relativa a questo servizio, nelle
cui condizioni di vendita non veniva
fatto alcun riferimento alla garanzia di
PEOPLE & MARKET
Oltre 1000 server e 25
PetaByte di spazio su disco, per
un totale di 9000$ al giorno:
questo il costo di Megaupload.
Nessuno però paga più e il
provider ora chiede aiuto
di M. Dalli
wizy è la prima proposta di
auto elettrica per la città firmata
Renault. Il costruttore francese ha
realizzato un modello estremamente
compatto e capace di trasportare
fino a due persone (un solo passeggero seduto dietro al guidatore), con
una velocità massima di 80 Km/h e
un’autonomia che può arrivare fino
a 100 Km; esiste anche una versione
“Twizy 45”, la cui velocità massima è
limitata a 45 Km/h e può essere guidata anche senza patente dai 14enni
(la Twizy normale, invece, richiede la
patente A o B). Le dimensioni, come
dicevamo, sono molto compatte
(2,3 m di lunghezza per 1,4 di larghezza, specchietti compresi), tanto
da permettere il parcheggio perpendicolarmente al marciapiede (dove le
strisce sono abbastanza larghe).
La Renault Twizy si rivolge principalmente a un pubblico giovane, vista
anche l’assenza di finestrini e portiere
(queste ultime sono acquistabili separatamente a 600 euro e offrono una
maggiore protezione dagli impatti
laterali, che si aggiunge agli airbag di
serie). Twizy è pensata per l’uso in città, vista la ridotta velocità di punta e
p.5
legge. Se da un lato non ci sarà alcuna
sospensione della multa, Apple avrà
comunque tempo fino alla sentenza
definitiva dell’appello, attesa per il 9
maggio, prima di dover procedere all’adeguamento entro 90 giorni delle
informative ai clienti su AppleCare e la
garanzia di 2 anni di legge.
Megaupload non è più raggiungibile, ma i suoi server devono
ancora restare accesi in attesa
del processo; in totale, 1.103
macchine per un totale di 25
PetaByte di spazio occupato su
disco (1 PetaByte = 1000 TeraByte); cifre che fanno girare la
testa, come direbbe qualcuno.
Il problema è che Megaupload
non può più pagare, dal momento che il Governo ha bloccato i fondi dell’azienda, e ora il
provider che ospita i server, Carpathia, si trova in grandi difficoltà: tenere accese le macchine
costa l’esorbitante cifra di 9000
dollari al giorno, tra corrente,
spazio occupato e connettività.
Carpathia sarebbe più che felice
di poter rivendere le macchine,
il cui valore è stimato in 1,25 milioni di dollari, ma purtoppo non
può farlo in quanto rischierebbe
da un lato di essere accusata di
intralcio alla giustizia, dall’altro
di cancellazione di dati da parte degli utenti che utilizzavano
Megaupload per fini legittimi.
La questione ora è: chi deve
pagare per tenere Megaupload in vita? Governo, MPAA
(la SIAE americana) o la stessa
Megaupload?
Anche da spento, sempre e comunque, il famigerato sito continua quindi a far parlare di sé.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET / Il social networking conta sempre di più e Google sta cambiando passo
Il futuro di Google passa da Google+
Il social network della grande G sarà fondamentale per catturare il core business dell’azienda: il social advertising
PEOPLE & MARKET
I cinesi in fila
per restituire il
nuovissimo iPad
Anche questo lancio dell’iPad
ha visto le file fuori dagli Apple
Store americani, ma di una
clientela ben diversa
di G. Cupini
G
oogle sembra ormai aver trovato
quello che considera il suo asset
di sviluppo principale, quello su
cui basare il futuro sviluppo della crescita
dell’azienda e dei suoi servizi online. Se
pensate ad Android state sbagliando,
stiamo parlando di Google+. Anche
Android infatti rappresenta un cavallo di
Troia per espandere quello che è il vero
core business di Google, ovvero la pubblicità. E oggi il mondo della pubblicità
si trova a vivere una grande rivoluzione
che parte dalla sue stesse fondamenta,
il cosiddetto “social advertising”. È per
questo che il social network di Google
ha assunto ormai una posizione dominante di interconnessione tra le varie
piattaforme dell’azienda (Search, Gmail,
Youtube, ecc.) per traghettarle verso una
nuova veste che dia maggiore rilevanza
ai commenti degli utenti.
A molti questo non piace, sia perché il
prodotto Google+ non è ancora maturo
e non ha avuto un grande successo di
pubblico (al di là dei numeri di utenti registrati), sia perché questo significa che
ora l’azienda porrà come condizione di
tutti i futuri progetti la completa integrazione con i servizi social, lasciando
meno spazio ad altri ambiti della creatività “geek” tipica di Google. Questa è
invece la giusta strada da percorrere, ed
è molto superficiale giudicare le mosse
di Google dall’attuale (bassa) qualità del
prodotto. È la prima volta che si cerca
di concentrarsi verso un unico servizio
come ponte comune tra le infinite attività di Google, ed è un bene, per evitare
che possano ripetersi flop clamorosi
come Wave e Buzz.
Ovviamente, non si può pretendere
(nemmeno da Google) che si possa trovare la chiave per sfondare in un mercato
come questo in pochi mesi (addirittura
Apple con Ping non ci è riuscita); servirà
tempo, serviranno aggiustamenti e molti capitali, ma solo con uno sforzo coordinato e soprattutto costante si potrà
trovare un modo per diventare rilevanti
anche nel mondo social del futuro.
E Google attualmente in questo mondo
social conta poco o niente, perché la
qualità delle informazioni che raccoglie
sulle abitudini dei suoi utenti non sono
incrociate a quelle dei loro amici, e questo è un grave problema per “big G.”
p.7
di P. Centofanti
È evidente che nel campo dell’advertising
Google veda sempre di più la minaccia
di Facebook, ed è naturale che sia così,
Facebook conosce molto più sui suoi
utenti di quanto faccia Google, e questo
per chi deve fare pubblicità è una variabile fondamentale. Siccome il 90% delle
revenue di Google sono dovute ai ricavi
pubblicitari, è necessario correre ai ripari,
guardare avanti per gestire la transizione
verso il futuro. Ovviamente a molti non
piacerà l’intrusione di Google+ nelle ricerche che tutti conosciamo, cosi come
l’obbligo di iscriversi al social network anche se vogliamo solo una casella Gmail,
ma questo è ormai necessario per spingere con tutti i mezzi la crescita di un
sistema altrimenti destinato ad essere
occupato completamente da Facebook.
Oggi è la prima volta nella storia che i
grandi marchi hanno messo in secondo piano i loro brand mettendoli dopo
quello di Facebook, ed è così che troviamo facebook.com/nike, o facebook.
com/cocacola. Google non può restare
indifferente a questo cambiamento.
PEOPLE & MARKET
ASUS vuole diventare il numero 2 dei tablet
ASUS mira al secondo gradino del podio nel mondo dei tablet
dopo Apple: ce la faranno i Transformer Pad a conquistare il mondo?
di M. Dalli
Dando per scontata (per ora) la prima
posizione nella classifica di vendite dei
tablet, è caccia aperta al secondo gradino del podio, attualmente occupato
da Amazon con il suo Kindle Fire. La
prima a farsi avanti è stata ASUS, che
per bocca del suo vice presidente Xu
Youjia si è candidata per questo ruolo
durante una conferenza in Cina, secondo quanto riportato dal quotidiano China
Times. Ma come fare per aggredire il mercato? Per Youjia l’azienda ha bisogno di
impiegati talentuosi (il discorso si è tenuto all’interno di un’università), ma non basta: bisogna innovare anziché seguire gli altri. Gli ultimi Transformer Pad, tra tastiere
esterne e pennini-auricolari, sembrano tenere fede a quest’ultima affermazione,
proponendo una soluzione diversa da quelli che, a suo tempo, Steve Jobs definì
“cloni”. Basterà un hardware diverso dalla massa per conquistare una significativa
fetta di pubblico, oppure Google dovrà intervenire per incentivare lo sviluppo di
applicazioni dedicate ai tablet?
Le assurde file fuori dagli Apple
Store al lancio di un nuovo prodotto non sono una novità, soprattutto negli Stati Uniti. Ma durante
il lancio del nuovo iPad, chi non
vedeva l’ora di mettere le mani sul
nuovo tablet ha trovato una fila
diversa dal solito, decine di persone in coda non per acquistare ma
per restituire il prodotto appena
uscito, tanto che Apple si è vista
costretta a realizzare una fila apposta in alcuni punti vendita come
quello della 5th Avenue di New
York. Primo segnale della fine da
“febbre da Apple”? La fila non era
però costituita da clienti insoddisfatti: si trattava infatti di cinesi che
riportavano fino a 30 tablet alla
volta, commercianti che hanno
fatto incetta nel primo giorno di
disponibilità di iPad da rivendere
a prezzo maggiorato sfruttando la
limitata disponibilità di prodotto
nei primi giorni. Ma le cose non
sono andate secondo i piani. Apple non solo è riuscita ad avere più
prodotti al giorno di uscita, ma tra
i Paesi inclusi nella lista dei primi
ad avere il nuovo iPad ha aggiunto
anche Hong Kong, segando così le
gambe a chi sperava di esportare
i tablet in Cina con margini esorbitanti, fino a 150 dollari a tablet.
A questo si aggiunge, come nota
Reuters, un nuovo regime di imposte per prodotti come l’iPad in
ingresso in Cina che ha di fatto annullato le possibilità di guadagno
per il mercato nero.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET
Beauty Contest
si decide il 20
aprile
Il Ministro Passera formalizzerà
la proposta per rivedere il beauty
contest il 19 o 20 aprile. Il futuro
è incerto, ma le frequenze non
verranno regalate
di M. Dalli
La telenovela del beauty contest si
avvia alla fine: il Ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera,
ha infatti dichiarato che la proposta
per rivedere il “concorso di bellezza”,
verrà formalizzata tra il 19 e il 20
aprile. Il futuro è ancora incerto, ma
il Ministro ha ribadito che non ha
alcuna intenzione di cedere gratuitamente beni dello Stato (come le
frequenze). Entro il 20 aprile, il Ministro ascolterà le parti in causa, per
formulare una proposta che soddisfi tutti. L’asta “di bellezza”, che avrebbe dovuto regalare sei frequenze
per il digitale terrestre in virtù della
“bellezza” della proposta, pare quindi definitivamente tramontata. A
questo punto le strade percorribili
saranno due: la prima (più probabile) è quella di un’asta onerosa,
mentre la seconda ipotesi potrebbe
vedere le frequenze ri-utilizzate per
compensare le TV espropriate dei
canali destinati alla rete cellulare di
nuova generazione (LTE). Entrambe
le ipotesi hanno pro e contro: nel
primo caso, infatti, lo Stato riuscirebbe a guadagnare qualche miliardo
di euro, ma si ritroverebbe in alcune
regioni a dover distribuire frequenze alle TV locali senza che queste
ci siano veramente. Nella seconda
ipotesi, invece, si rinuncerebbe ai
soldi, ma ci si troverebbe in una situazione più facilmente gestibile,
che consentirebbe anche di accelerare lo sgombero delle frequenze
UHF 61-69 da destinare all’LTE.
PEOPLE & MARKET / La nuova tecnologia per i display sarà pronta al debutto nel 2013
p.8
Electrowetting: è il futuro dei display?
La tecnologia acquisita da Samsung promette più qualità dell’LCD, minori consumi e la flessibilità della carta elettronica
di R. Pezzali
I
primi prodotti con display
Electrowetting potrebbero arrivare
nel corso del 2013, secondo quanto riportato da Johan Feenstra del
centro ricerche olandese di Samsung.
Questa nuova tecnologia, sviluppata da Liquavista (società fondata da
Philips e NVP nel 2006, poi acquisita
nel gennaio 2011 da Samsung), promette una qualità migliore dell’LCD
con consumi nettamente inferiori e la
flessibilità della carta elettronica.
Il principio di funzionamento dei display electrowetting è molto semplice; secondo Wikipedia: ”La tecnologia
si basa sul microcontrollo del movimento di un fluido tramite generazione di
tensione. L’olio colorato è compreso tra
uno strato di acqua e un rivestimento
idrofobo (repellente dell’acqua) e il tutto è posto su un elettrodo. Quando non
è applicato un campo elettrico, l’olio
forma spontaneamente una barriera
tra l’acqua e il rivestimento creando
un pixel colorato; se invece è applicata
una (bassa) tensione tra l’elettrodo e
l’acqua, la tensione tra l’acqua e le cariche fa sì che l’acqua sposti l’olio tutto
da una parte. Questo crea un pixel parzialmente trasparente o, se il display è
collocato su una superficie opaca, un
pixel bianco.”
I display Electrowetting hanno il notevole vantaggio di poter funzionare
in tutte e tre le modalità: riflessiva
(come la carta, stampata o elettronica, riflettendo la luce ambientale),
trasmissiva (con retroilluminazione)
e transflettiva (ibrido tra le due precedenti modalità); in questo modo
è assicurata la massima leggibilità
del display in qualsiasi condizione
di luce, sia al buio che in pieno sole.
Questi display mantengono inoltre la
stessa qualità d’immagine anche ad
elevati angoli di visione. Se tutto va
come programmato, la produzione
di massa dei display Electrowetting
dovrebbe cominciare nel corso della
prima metà del 2013; nel corso dell’anno Samsung potrebbe poi lanciare un tablet da 9.7 pollici con questo
display, un anno in ritardo rispetto a
quanto previsto lo scorso anno. Speriamo che non ci siano ulteriori ritardi,
anche perché la tecnologia, sulla carta, promette molto bene. Sarà questo
il futuro dei display, dopo gli OLED?
PEOPLE & MARKET / Il 2012 sarà l’anno in cui lo streaming batterà le vendite di supporti fisici
Streaming contro DVD e Blu-ray: sorpasso!
Secondo un’attenta analisi di mercato di Screendigest, nel 2012 saranno venduti 2,4 miliardi di film su disco
Saranno invece più di 3,5 miliardi le pellicole scaricate online a pagamento. Tra i motivi, comodità e risparmio
di V. Barassi
I
In un periodo di crisi economica
globale, non fa piacere parlare di
qualche settore che magari è più
colpito rispetto ad altri. Quello della
distribuzione dei film su supporti fisici,
da diversi anni, è con l’acqua alla gola e
i dati che vi stiamo per presentare non
faranno certamente piacere ai grandi
esponenti di questo settore.
Secondo un’attenta analisi di mercato
pubblicata da Screendigest, il 2012
sarà l’anno della svolta. Finora i DVD
e i Blu-ray “hanno tenuto abbastanza
bene”, ma nei prossimi mesi si assisterà
a un capovolgimento delle dinamiche
di mercato e nei prossimi anni le cose
peggioreranno ancora. Sempre più
saranno gli utenti che sceglieranno
servizi di streaming online per guardare i propri film preferiti, privilegiando siti come Netflix, Amazon o Hulu.
Nel 2012, la quota di film distribuiti su
supporto fisico non andrà oltre i 2,4
miliardi di pezzi, mentre saranno più di
3 miliardi e mezzo le pellicole scaricate
sui dispositivi attraverso i siti specializzati in questa tipologia di distribuzione. Ma quali sono le cause di questa
inversione di tendenza? Le risposte
sono essenzialmente due: la comodità
e, soprattutto, il prezzo. È stato infatti
stimato che, per quanto concerne il
mercato USA, il costo medio di un film
in streaming si aggiri sui 51 centesimi
di dollaro, cifra decisamente irrisoria se
paragonata a quella - media - necessaria per portarsi a casa un DVD/Blu-ray:
circa 4,72 dollari. Serve altro?
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
p.9
MOBILE / Le prime impressioni sullo smartphone della gamma Xperia che si usa senza toccare il dispay
Sony xperia Sole: anteprima e impressioni
Sony Xperia Sole è il nuovo smartphone Android con tecnologia Floating Touch e schermo HD da 3.7 pollici
di P. Centofanti
S
ony ha presentato per la prima
volta in Italia il nuovo Xperia
Sole (Sola sul mercato internazionale), il nuovo smartphone
Android della gamma Xperia con
tecnoligia Floating Touch. L’Xperia
Sole presenta un design più semplice
rispetto agli altri modelli della nuova
gamma, ma è comunque decisamente piacevole, con ottimi materiali e se
vogliamo anche una migliore ergonomia con la più classica disposizione
dei tasti funzione. Come anticipato, si
tratta di uno smartphone con display
da 3.7 pollici e 854x480 pixel di risoluzione e fotocamera da 5 Megapixel
con ripresa video a 720p. Due le par-
ticolarità di questo smartphone: la
possibilità di essere usato con i guanti
e la funzione Floating Touch, ovvero la possibilità di interagire con lo
smartphone senza toccare lo schermo. Detta così, per uno smartphone
touchscreen può sembrare strano ma
questa tecnologia è stata studiata per
migliorare l’interazione con i display
di piccole dimensioni. Il Sole ha uno
schermo da 3.7” con una risoluzione
abbastanza elevata, e quando si visualizzano le pagine web non sempre
si riesce a cliccare sui link, soprattutto
se si tratta di caratteri minuti. Con il
Floating Touch basterà spostare il
dito sullo schermo per evidenziare il
link e solo successivamente, toccando lo schermo, si darà il comando
di attivazione. Nel video qui a lato vi
mostriamo il funzionamento, basato
probabilmente su una serie di sensori
di rilevamento del cambio di calore
inseriti nello schermo touch. Il prototipo che abbiamo usato funzionava
abbastanza bene, anche se per la precisione serve ancora un po’ di tuning.
Guarda il video del nuovo Sony
xperia Sole
Le dispute tra Apple, Nokia e SanDisk hanno fatto posporre il voto sul nuovo standard per le SIM di quarta generazione
di M. Dalli
A
Amazon espande la sua
gamma di eBook reader
anche in Italia, introducendo i
modelli Kindle Touch e Kindle
Touch 3G. Arriveranno a fine
aprile
video
Nano-SIM, decisione rimandata causa liti
contro Nokia, la cui proposta, a
suo dire ricorda troppo da vicino una microSD e infrangerebbe così i diritti intellettuali del
consorzio SD di cui SanDisk fa
parte. Tutto questo “movimento” ha indotto l’ETSI, secondo
quanto riporta il quotidiano
francese Les Echos, a posporre
il voto che si sarebbe dovuto
tenere oggi: la riunione ci sarà,
ma non verrà presa nessuna decisione. Tutto rimandato quindi
di almeno 30 giorni, durante i
quali le parte dovrebbero mettersi d’accordo. L’impressione, però, è
che di nano-SIM ne sentiremo parlare ancora a lungo. Intanto che i
Kindle diventa
touch anche
in Italia
di M. Dalli
MOBILE / Si passa alle minacce nella disputa sull nano-SIM, così l’ETSI è costretta a sospendere. Per ora
pochi giorni alla votazione
dell’ETSI, l’organismo di standardizzazione europeo, chiamato a votare sul nuovo standard di
nano-SIM, scegliendo tra le proposte
di Apple e Nokia-RIM, è andato tutto
alle ortiche.
La questione nano-SIM sta assumendo ormai toni da talk show di
bassissima lega: dopo le accuse e
contro-accuse tra Apple e Nokia su
quale dei due standard proporre per
le SIM di quarta generazione, Nokia
è passata alle minacce: se vincesse il
formato di Apple, Nokia non rilascerebbe alcuni brevetti necessari alla
realizzazione delle SIM. SanDisk, nel
mentre, ha minacciato azioni legali
MOBILE
potenti decidono, noi godiamoci le
micro-SIM, che non sembrano per il
momento necessitare di un rinnovamento urgente.
Dopo aver lanciato il primo
eBook reader a basso costo
in Italia, Amazon si appresta a
portare anche nel nostro Paese
un “tocco” di modernità.
Tra un mese il Kindle non
sarà più solo, ma verrà
accompagnato dal Kindle Touch,
disponibile nella versione solo
Wi-Fi o 3G.
Quest’ultimo modello non
richiede un piano dati e
consente di accedere allo
store online di Amazon per
acquistare libri in libertà, senza
bisogno di una connessione
Internet esterna. Kindle Touch
sarà disponibile a partire dal 27
aprile, anche se è già possibile
pre-ordinarlo sul sito di Amazon.
I prezzi sono rispettivamente di
129 euro per la versione Wi-Fi e
189 euro per quella 3G.
Nessuna novità, invece, per il
tablet di Amazon, il Kindle Fire:
un portavoce di Amazon ha
infatti raccontato a TechCrunch
che in questo momento non ci
sono annunci da fare riguardo
il Fire, ma negli USA i clienti lo
amano e questo li rende felici.
Speriamo sia un buon segno.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
MOBILE / Raggiunto finalmente un accordo preliminare per tagliare i costi di chiamate, SMS e dati in roaming
UE: taglio ai costi in roaming in Europa
Niente più bollette stratosferiche, utilizzare lo smartphone nei paesi dell’Unione Europea costerà sempre meno
di M. Dalli
U
sare lo smartphone all’estero
non sarà più un incubo: l’Unione Europea ha infatti raggiunto un accordo preliminare per tagliare
i costi di dati, telefonate e SMS in roaming all’interno dell’Europa, un processo che si concluderà nel 2014.
A partire già da questo 1 luglio verrà
introdotto un limite sul traffico dati,
con costi che non potranno sforare i
70 cent al MegaByte per il consumatore finale (i limiti per gli operatori
c’erano già dallo scorso anno). Nel
2013, poi, il costo scenderà a 45 cent,
per poi passare a 20 cent/MB dal 1
luglio 2014. Sorte simile toccherà anche alle chiamate, sia fatte che ricevute, e agli SMS, che dal 2014 costeranno 6 cent (considerato che molti
operatori propongono ancora SMS a
12 o 15 centesimi in Italia, converrà
espatriare ogni qualvolta si vuole inviare un messaggio). Tutti i costi sono
riassunti nella tabella qui sotto:
Dal 2014, inoltre, ci sarà la possibilità
di scegliere (in anticipo o sul posto)
l’operatore estero con cui fare roaming dati, il quale dovrebbe (nei piani
del commissario Neelie Kroes) offrire
tariffe simili a quelle locali; alternativamente sarà possibile scegliere un
operatore del proprio Paese solo per
il roaming dati, il tutto mantenendo
lo stesso numero di telefono.
Questo accordo di massima passerà
al vaglio del Parlamento Europeo in
maggio, per poi ricevere il voto finale da parte del Consiglio in giugno,
in tempo per i tagli del 1° luglio. Dal
canto nostro ci auguriamo vivamente che passi inalterato, per il bene dei
consumatori e della concorrenza.
Oggi
luglio 202
luglio 203
luglio 204
n.d.
(50 cent)
35 cent
(18 cent)
70 cent
(25 cent)
29 cent
(14 cent)
45 cent
(15 cent)
24 cent
(10 cent)
20 cent
(5 cent)
19 cent
(5 cent)
Chiamate ricevute (min)
11 cent
8 cent
7 cent
5 cent
Sms
11 cent
(4 cent)
9 cent
(3 cent)
8 cent
(2 cent)
6 cent
(2 cent)
Dati (MB)
Chiamate effettuate (min)
Tra parentesi i costi all’ingrosso per gli operatori. Tutti i prezzi si intendono esenti tasse.
MOBILE / Il tablet Apple indica batteria carica al 100% con il caricatore ancora in funzione, ma non è un bug
L’iPad non si carica del tutto? Ecco perché
Un dirigente Apple spiega come funziona il sistema di ricarica nei dispositivi iOS, basato su cicli di carica e scarica
di P. Centofanti
R
ay Soneira, di DisplayMate, ha
scoperto che il nuovo iPad
continua a ricaricarsi anche
dopo che l’indicatore della batteria
è arrivato al 100%. Secondo i suoi
calcoli, infatti, l’indicatore segna carica completa quanto l’iPad è carico
circa al 90%; lasciandolo in carica
ancora si ottiene un’ulteriore ora di
utilizzo.
Questa affermazione ha ovviamente smosso i vertici di Apple, tanto
che uno dei suoi vice-presidenti,
Michael Tchao, si è affrettato a spiegare ad AllThingsD come funziona il
sistema di ricarica dei dispositivi Apple, con interessanti sorprese. Stando alle affermazioni di Tchao, infatti,
i dispositivi iOS (iPhone, iPod touch
e iPad) sono progettati per poter essere lasciati in carica quanto tempo
si vuole, senza però danneggiare
la batteria. Quando il dispositivo si
avvicina alla carica massima, entra
in una sorta di “ciclo” in cui viene
caricato fino in fondo, poi lasciato
scaricare un pochino, poi ancora ricaricato e via dicendo.
Durante questo ciclo l’indicatore
della batteria non cambia, per non
confondere l’utente che può staccare il caricabatterie in qualsiasi momento e avere comunque le ore di
utilizzo dichiarate da Apple.
Sempre secondo Tchao, questa funzione è sempre stata presente nei
dispositivi iOS, ma evidentemente
nessuno se ne era mai accorto o, più
probabilmente, l’enorme batteria
del nuovo iPad impone un tempo
più lungo per raggiungere il 100%
di carica.
p.0
MOBILE
OnTour Micro
lo speaker JBL
che sta in tasca
JBL lancia un diffusore
amplificato molto compatto
con batteria integrata,
compatibile con ogni sorgente
tramite ingresso jack. Costa
solo 39 euro
di R. Pezzali
La musica in tasca. Mai definizione è stata più appropriata per il
piccolo On Tour Micro di JBL, un
diffusore amplificato che JBL ha
presentato al CES di Las Vegas.
Un dischetto bianco, con batteria integrata e un connettore jack
che permette di collegarlo senza
problemi ad ogni smartphone
o player dotato di uscita audio
analogica, praticamente tutti.
Il trasduttore è uno solo, un full
range Odyssey a cupola JBL che
promette prestazioni più che
buone con un range di frequenza che va dai 150 Hz ai classici 22
kHz. L’amplificazione digitale integrata, 2.2 Watt, è più che sufficiente per un piccolo ambiente.
Per chi vuole però aumentare un
po’ la potenza si possono collegare più On Tour in cascata, grazie ad una uscita. Interessante il
costo, 39 euro. Qui sotto, un breve video che ci mostra il nuovo
JBL On Tour Micro.
video
Guarda il video e scopri i dettagli
del JBL On Tour Micro
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
MOBILE
HTC One, i prezzi
HTC ha presentato la gamma di
smartphone One annunciata a
Barcellona. I tre modelli, X, S e V,
arriveranno la prima settimana di
aprile, ecco i prezzi italiani.
• HTC One X, il top di gamma,
con processore quad core NVIDIA
Tegra 3 e display da 4,7 pollici e
1280x720 pixel di risoluzione, avrà
un prezzo di listino di 699 euro;
• HTC One S con processore
dual core e display da 4,3 pollici
costerà 599 euro;
• HTC One V con schermo da 3,7
pollici e processore da 1 GHz avrà
un prezzo di 349 euro.
Tutti i modelli integrano
la tecnologia Beats Audio,
offrono l’interfaccia HTC
Sense 4, sono basati su Android
Ice Cream Sandwich e montano
l’applicazione fotografica con
ripresa video e foto simultanea,
raffica e HDR.
MOBILE / In arrivo un mega tablet con antenna televisiva
Da Toshiba un tablet con TV
La società giapponese ha svelato un tablet “gigantesco” da 13,3 pollici
È basato su NVIDIA Tegra 3, utilizza il sistema operativo Android 4.0 ICS
di V. Barassi
Q
ualche tempo
fa, durante un
evento tenutosi in quel di Bonn
(Germania), Toshiba
ha “fatto apparire”, in
una delle tante postazioni, un prodotto
davvero interessante.
Parliamo di un tablet passateci l’espressione
- “sovrappeso”, con un
display da 13,3 pollici di diagonale (risoluzione ancora
sconosciuta) basato sulla piattaforma quad core NVIDIA Tegra 3 e su
Android 4.0 ICS.
Il dispositivo, chiamato AT330,
monta sul retro una fotocamera da
5 Megapixel mentre frontalmente è
apprezzabile un’altra con sensore da
1,3 Megapixel. Oltre a slot SD (niente
micro SD), porta HDMI e jack audio
da 3,5 mm, la specifica che più ci
sorprende è quella dell’antenna TV,
la quale permetterà al prodotto di
fungere come una vera e propria televisione portatile.
Toshiba non ha voluto diramare
molte altre informazioni sul tablet
in questione ma, molto probabilmente, se ne riparlerà nei prossimi
mesi. Questo mega-tablet di Toshiba riuscirà a far parlare di sé? Le premesse ci sono tutte. Cliccando qui
è possibile visionare un video con il
prodotto in azione.
Nokia “ridisegna” l’interfaccia grafica
La società finlandese punta a distinguersi nel mondo dei dispositivi Windows Phone proponendo idee alternative
di V. Barassi
N
Phone 7 da quelli della concorrenza. Si
tratta di idee che si discostano notevolmente dall’attuale UI (User Interface)
del sistema operativo di Microsoft, le
quali sembrano però essere molto interessanti e... personali. Siamo davvero
MOBILE
Galaxy S III
in rete una foto
più plausibile
Su PhoneArena è comparsa la
foto di un dispositivo Samsung
che potrebbe essere il tanto
atteso Galaxy S III. Sarà davvero
lui? Lo sapremo a breve...
di M. Dalli
MOBILE / Proposte interessanti e “personali” per differenziare la User Interface di Windows Phone7
okia Lumia 710, 800 e 900 sono
dispositivi di primissimo livello
che puntano a rafforzare ancor
più la squadra Windows Phone, questa da ormai diverso tempo schierata
per fronteggiare iOS e - soprattutto
- Android. Sin dalla sua primissima
apparizione, il sistema operativo Windows Phone 7 ha destato più di una
curiosità per il tipo di interfaccia proposta, decisamente minimal e personale, che è piaciuta ai più ma che in
tanti non riescono ancora a digerire.
Nonostante in casa Nokia siano tutti
d’accordo nell’affermare come per ora
non ci sia nulla di concreto in ballo,
recentemente la società ha mostrato
al pubblico diversi mockup rappresentanti proposte di stile che l’azienda
finlandese avrebbe elaborato per differenziare i propri prodotti Windows
p.
sicuri che queste proposte non arriveranno mai su un telefono Nokia? Una
frammentazione - o differenziazione
- di Windows Phone 7 sarebbe produttiva o allargherebbe ancor più il divario
con iOS e Android?
Qualche tempo fa era apparsa in
Rete una presunta immagine del
Galaxy S III, il nuovo smartphone
di Samsung che dovrebbe fare il
suo debutto nel corso dei prossimi
mesi. Alcune nostre fonti, però, ci
hanno assicurato che quell’immagine è un falso e non si tratta del
nuovo smartphone Android del
produttore coreano. Sembra più
plausibile, invece, una seconda immagine, comparsa su PhoneArena,
di un grosso smartphone Samsung
non ancora presentato al pubblico.
A giudicare dalla foto, il sistema
operativo è Android 4.0 Ice Cream
Sandwich, con tasti completamente virtualizzati; lo schermo sembra
invece di dimensioni molto generose, il che confermerebbe le voci
di corridoio che vogliono il nuovo smartphone di punta con un
display da 4,6 pollici o più. Attorno
al telefono, inoltre, sembra esserci
una custodia protettiva; il telefono
vero e proprio, quindi, potrebbe
essere leggermente più compatto. Se l’immagine fosse autentica,
inoltre, verrebbe a cadere la voce
di corridoio secondo cui questo
nuovo Galaxy S III avrebbe avuto
un display “senza cornice”: qui la
cornice c’è, seppur non troppo
spessa. L’unica incertezza riguarda
lo spostamento del logo Samsung
nella parte inferiore del telefono;
potrebbe però trattarsi di una “prova” per un modello destinato a uno
dei grandi operatori statunitensi, in
cui in genere il
logo dell’operatore sta in
alto e quello
del produttore
in basso. Vero
o falso, quindi, lo sapremo
soltanto nelle
prossime settimane.
Ecco come i Maroon 5 ascoltano i Maroon 5
Un suono potente che riempie di musica ogni stanza, con bassi ricchi e dettagli precisi.
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© 2011 HARMAN International Industries, Incorporated. Tutti i diritti riservati. JBL è un marchio di HARMAN International Industries, Incorporated, registrato negli Stati
Uniti e/o in altri paesi. JBL OnBeat, Atlas e Hear the truth sono marchi di HARMAN International Industries, Incorporated. Il marchio )S\L[VV[O® ed il rispettivo logo
sono marchi registrati e di proprietà di Bluetooth SIG, Inc., e tali marchi vengono utilizzati da parte di HARMAN International Industries, Incorporated, su licenza. iPad
è un marchio di Apple Inc., registrato negli Stati Uniti ed in altri paesi. iPad non è incluso. Funzionalità, specifiche e aspetto sono soggetti a modifica senza preavviso.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
MOBILE
Music Unlimited
presto su iOS
Sony conferma: dopo Android
e PS Vita, lo streaming musicale
di Music Unlimited arriverà
tra poche settimane anche su
iPhone, iPad e iPod touch
di M. Dalli
Dopo le indiscrezioni trapelate
lo scorso gennaio al CES di Las
Vegas, Sony ha annunciato che
Music Unlimited arriverà nel corso delle prossime settimane anche su iPhone, iPod touch e iPad.
La conferma arriva direttamente
da Shawn Layden, COO del Sony
Entertainment Network, durante
l’IP&TV World Forum e raccolta
da TechRadar. Music Unlimited è
il servizio di streaming musicale
(disponibile anche in Italia) firmato Sony che consente, previo pagamento di un canone mensile,
di ascoltare in streaming quanta
musica si vuole. Esiste anche una
versione Premium, che consente
di scaricare sul dispositivo un certo numero di brani, per poterli poi
riascoltare quando si è disconnessi
dalla Rete (ad esempio in aereo o
all’estero).
Portare questo servizio su iPhone
è una mossa molto importante per Sony, che si dimostra così
“neutrale” alla piattaforma e più intenzionata a spingere sul servizio
piuttosto che sui suoi dispositivi
(Music Unlimited è già disponibile
su Android e PS Vita). Questa mossa, rassicura poi Layden, non modificherà i rapporti tra Sony e Apple:
Sony Music continuerà a esistere
anche su iTunes, sarà solo un po’ di
“sana competizione”. Le intenzioni
ci sembrano molto buone, non
resta che attendere la disponibilità
di Music Unlimited su App Store.
MOBILE / Quello che gira attorno alle app ci scarica il telefono
La pubblicità divora-batteria
Studi recenti dimostrano che gran parte della carica dei telefoni Android
viene assorbita da pubblicità e geolocalizzazione, i dati sono impietosi
di V. Barassi
O
rmai non ce ne rendiamo quasi più conto, ma ogni volta che
apriamo un’applicazione “gratuita” ci ritroviamo in pochi secondi bombardati da pubblicità mirate ad attirare
la nostra attenzione. Un recente studio
effettuato da ricercatori della Purdue
University, in collaborazione con l’onnipresente Microsoft, ha dimostrato
che gran parte dell’energia utilizzata
per eseguire le applicazioni contenenti
pubblicità viene consumata proprio da
tutto quello che gira attorno ai sistemi
di advertising. La ricerca è stata portata
a compimento sfruttando un comune
terminale Nexus One (con Gingerbread 2.3) e ha coinvolto cinque applicazioni tra le più scaricate del panorama Android. Giusto per fare qualche
esempio, in Angry Birds si è scoperto
che solo il 30% dell’energia viene destinata al gioco in sé, mentre il restante
70% va ad alimentare GPS, connettività
2G/3G e Wi-Fi, ossia tutto ciò che può
aiutare a geolocalizzare il device con la
maggior precisione possibile. Con Freechess il test ha fornito risultati identici,
con l’applicazione del New York Times
le cose sono addirittura peggiorate:
solo il 15% dell’energia viene utilizzata
dall’applicazione in quanto tale, mentre il restante consumo energetico è da
attribuirsi alle pubblicità. Per effettuare
questi test i ricercatori, sempre sotto
la supervisione di Microsoft, hanno
sviluppato un software denominato
Eprof che verrà rilasciato sotto licenza
open-source nelle prossime settimane.
Il programma, oltre che per Android,
sarà reso disponibile anche in versione
Windows Phone, mentre non è previsto un rilascio per la piattaforma iOS.
MOBILE
Come autentificare Wi-Fi con la SIM
Collegarsi a un hotspot Wi-Fi con uno smartphone o un tablet
potrebbe diventare più semplice grazie all’utilizzo della SIM
di M. Dalli
La rete cellulare rischia il collasso per il troppo traffico generato da smartphone e tablet,
ma d’altro canto gli hotspot
Wi-Fi richiedono username
e password per autenticarsi,
una scomodità se si vuole che
i dispositivi mobili si “aggancino” ad essi automaticamente
per “scaricare” la rete mobile.
La GSMA sta però lavorando a
stretto contatto con la WBA (Wireless Broadband Allinance) per semplificare
la connessione agli hotspot. Come? Usando la SIM del telefono: in questo
modo è possibile autenticare un utente sulla base dei dati contenuti nella
SIM, oltre a identificarlo sulla rete per effettuare il roaming Wi-Fi.Restano
però da capire alcuni (non pochi) punti: quando sarà effettivamente disponibile? L’autenticazione riguarderà solo la parte dati, oppure quanto un utente
sarà collegato via Wi-Fi le chiamate saranno dirottate sulla rete wireless? Non
resta che attendere per capire come evolverà la situazione.
p.3
MOBILE
iPad e iPhone
Safari molto
pericoloso
C’è un buco da riparare in Safari,
ed è anche molto pericoloso. Più
che un bug una vera e propria
falla di sicurezza che permette
una sorta di phishing evoluto.
Il phishing, la più comune delle
frodi informatiche, viene spesso
smascherato controllando
l’indirizzo che compare nella
barra: se arriva la classica mail
delle Poste che ci chiede di
andare sul sito e inserire la
password basta vedere la barra
degli indirizzi per capire che non
siamo sul vero sito delle Poste
Italiane ma su un sito con un
layout simile, ma un indirizzo
diverso. Un sito civetta, realizzato
per memorizzare i nostri dati.
Questo però si può aggirare su
iOS 5.1: Safari può infatti essere
ingannato da un paio di righe di
codice e mostrare all’utente nella
barra degli indirizzi quello che
si vuole. Apple è a conoscenza
del problema e correrà presto ai
ripari. Chi vuole provare la falla
in modo sicuro può collegarsi al
sito “Major Security” e replicare il
nostro esperimento. La falla, che
c’è solo su iOS 5.1, dimostra che
anche Apple non è perfetta. Anzi.
MOBILE
I piccoli robot
che fanno
funzionare Android
E se dentro uno smartphone
Android ci fossero davvero tanti
piccoli robottini che lavorano?
Secondo Jack Ryan, 8 anni, è
proprio così, e Wes Anderson,
visionario regista di film come
I Tenenbaum e Fantastic Mr. Fox,
ha provato a spiegarci come
in un bello spot per i nuovi
modelli di smartphone Sony
Xperia realizzato dallo studio di
animazione Laika.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
HI-FI & HOME THEATER
Da Philips cuffie
intelligenti per la
città a buon prezzo
Le cuffie CitiScape di Philips
offrono soluzioni pratiche per
l’ascolto in movimento, a un
prezzo accessibile
di R. Faggiano
In attesa del modello di riferimento Fidelio, Philips ha pensato
anche a chi non sopporta i miseri auricolari in dotazione agli
smartphone, con nuove cuffie
leggere e confortevoli oltre che
ben suonanti e proposte a prezzi umani. I nuovi modelli sono la
Downtown (71 euro) e la Shibuya (51 euro) e hanno in comune
la finitura curata, l’utilizzo di un
cavo piatto lungo 1,2 metri che
evita il fastidioso attorcigliamento
e il microfono lungo il cavo per
l’utilizzo con gli smartphone. La
Downtown si segnala per l’ottimo
comfort assicurato dai morbidi
padiglioni con sistema Musicseal
per accentuare l’isolamento dai
rumori esterni. L’archetto in acciaio assicura la massima robustezza e la giusta tenuta sul capo,
mentre una fascia di materiale
morbido toglie la tipica sensazione di pesantezza e pressione.
La finitura è disponibile in color
cuoio o grigio chiaro.
La Shibuja è una cuffia più leggera e giovane, seppure utilizzi gli
stessi trasduttori da 4 cm del modello superiore. Il sistema formato
da archetto imbottito e padiglioni
autoregolanti si adatta alle diverse
misure della testa per il massimo
comfort fisico e acustico. La finitura è disponibile nei colori marrone, nero, bianco e lo sgargiante
fucsia.
DOWNTOWN
SHIBUJA
HI-FI & HOME THEATER / Gli ampli hanno 4 ingressi e un’uscita HDMI con passthrough a 4K
p.4
yamaha: AirPlay e 4K per l’Home Theater
Yamaha ha lanciato tre nuovi sintoamplificatori home theater della serie Vx73, con supporto al 4K e ad AirPlay
di M. Dalli
y
amaha ha lanciato tre sintoamplificatori Home Theater della
nuova serie Vx73: si tratta dei
modelli RX-V373, RX-V473 e RX-V573
Tutti e tre i modelli sono dotati di
4 ingressi e un’uscita HDMI, con
passthrough per i segnali video 4K.
Questo significa che, collegando in
futuro una sorgente 4K a un TV compatibile, l’amplificatore estrapolerà
soltanto la traccia audio, inoltrando il
video “così com’è” alla TV. In comune
è anche la porta USB frontale, compatibile con tutti i dispositivi Apple
(iPod, iPhone e iPad). Restando nel
mondo Apple, i nuovi sintoampli
guadagnano anche il supporto ad
AirPlay, ma solo per i modelli con
porta di rete (RX-V473 e RX-V573),
che offrono anche il DLNA e il controllo remoto da App AV Controller
per iOS e Android. I tre modelli si dif-
ferenziano, oltre che per le suddette
funzioni, anche per la potenza dichiarata: i due modelli base (RX-V373
e V473) offrono infatti 100 Watt e 115
Watt rispettivamente, su 5 canali. Il
modello di punta, invece, offre 7 canali a 115 Watt. Il V573, inoltre, offre
anche la possibilità amplificare una
Zona B. I nuovi sintoampli sono dotati del Cinema DSP 3D e del sistema
di autocalibrazione YPAO, tecnologie
proprietarie di Yamaha dedicate al
miglioramento dell’audio. Un occhio
infine al risparmio energetico: grazie
alla modalità ECO-mode, i nuovi sintoampli consumano fino al 20% in
meno rispetto a quando la modalità
non è attiva; è inoltre possibile impostare un timer per lo spegnimento
automatico dopo un certo numero
di ore. Molto aggressivi i prezzi, che
partono da 299 euro per il V373, fino
ai 499 euro del modello di punta, il
V573; il V473, invece, si posiziona
esattamente in mezzo tra i due, con
un prezzo di listino di 399 euro.
HI-FI & HOME THEATER / In arrivo a maggio i due sintoamplificatori Onkyo di fascia media
Onkyo NR77 e NR88: 4K e 7.2 canali
Onkyo ha aggiornato la line-up 2012 con due nuovi sintoampli, NR717 e NR818, upscaling 4K e audio a 7.2 canali
di R. Pezzali
D
opo aver lanciato i modelli di
fascia bassa, Onkyo amplia la
sua gamma di sintoamplificatori audio/video con due nuovi modelli di fascia media, il TX-NR717 e il
TX-NR818.
Molte delle funzioni derivano direttamente dai modelli inferiori, come
per esempio gli 8 ingressi HDMI, con
doppia uscita, il supporto all’MHL e il
chip Marvell per upscaling fino a 4K.
Entrambi i nuovi modelli, inoltre, propongono amplificazione per 7.2 canali con uscita pre (sull’NR818 l’uscita
pre è a 9.2 canali) e conversione digitale/analogica affidata a DAC Burr
Brown 192 kHz / 24 bit, con potenza
di 170 e 180 Watt per canale, supporto al Dolby Pro Logic IIz, Audyssey
DSX e certificazione THX Select2 Plus.
Sul fronte multimediale, invece, troviamo la presa di rete Ethernet e due
porte USB, con supporto ai più comuni formati (MP3, WMA, WMA Lossless,
FLAC, WAV, Ogg Vorbis, AAC, Apple
Lossless e LPCM).
La principale differenza tra i due
modelli, potenza a parte, sta nel processore grafico, che sull’NR717 è il
Marvell 4K con Qdeo, mentre l’NR818
affianca a questo anche un HQV Vida
VHD1900 per l’upscaling a 1080p. Il
modello di punta offre anche il DTS
Neo:X, oltre alla calibrazione e correzione automatica dell’audio offerta
dall’Audyssey MultiEQ XT32. Sempre
in tema di calibrazione, sull’NR818
troviamo anche il supporto alla calibrazione ISF. Per entrambi, infine,
è disponibile sulle uscite HDMI la
tecnologia InstaPrevue, per avere
un’istantanea di cosa sta accadendo
sui vari ingressi digitali.
I due nuovi modelli dovrebbero ar-
ONKyO Tx-NR77
ONKyO
ONK
ONKy
yyO
O TTx
Tx-NR88
x-NR88
rivare in maggio, in due colorazioni
(argento e nero) con prezzi italiani
ancora da comunicare. In Inghilterra,
tuttavia, i due amplificatori avranno
un costo rispettivamente di 800 e
1000 sterline.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
HI-FI & HOME THEATER / Da K Array 4 satelliti miniaturizzati con ampli e sub sovrapponibili
Un Home Theater veramente “Piccolo”
Un diffusore che sta nel palmo di una mano? Esiste, misura 9x2 cm e lo fanno vicino a Firenze: si chiama K Array
I
posta sull’amplificatore oppure dalle
sorgenti con livello variabile. Per meglio regolare la risposta in frequenza
è anche disponibile un software per
PC che prevede un equalizzatore a
10 bande. Le caratteristiche tecniche
parlano di una risposta in frequenza
compresa tra 32 e 18.000 hertz, mentre la massima pressione sonora è di
92 dB. In dotazione troviamo tutti i
cavi di collegamento che sono dotati
di connettori proprietari. L’unica cosa
non piccola di questo sistema è purtroppo il prezzo, pari a 2420 euro.
Philips “spegne” lo schermo se non ci sei
Presentato un display da 24 pollici con tecnologia ErgoSensor, che manda il PC in standby se ci allontaniamo
di V. Barassi
P
Chrome 8 porta
il 3D anche sui PC
“anziani”
di V. Barassi
PC & MULTIMEDIA / In arrivo tra qualche settimana il display LED che fa risparmiare energia
hilips da qualche ora ha svelato un nuovo display della
propria gamma LED dotato
della tecnologia ErgoSensor, specifica attraverso cui, grazie a sensori
di prossimità (praticamente identici
a quelli inseriti negli smartphone),
lo schermo capisce se c’è qualcuno nei paraggi e, se così non fosse,
è in grado di andare in standby per
risparmiare energia. Il display, contrassegnato dalla sigla 241P4LRY, ha
24 pollici di diagonale e risoluzione
PC & MULTIMEDIA
Google rilascia una nuova
versione del suo browser web.
Grazie a nuove tecnologie
ora anche i PC con qualche
anno sulle spalle potranno
“riprodurre” immagini in tre
dimensioni
di R. Faggiano
l marchio toscano K Array è noto
tra i professionisti della musica per
la qualità dei suoi monitor da palco,
molto compatti ma altrettanto potenti e ben suonanti. Ora questa tecnologia arriva anche nelle case con
il sistema 2.1 Piccolo. Si tratta di due
satelliti dalle dimensioni microscopiche - solamente 9 x 2 centimetri, un
subwoofer e l’amplificatore a tre canali. Un’altra particolarità costruttiva
è che l’amplificatore può essere sovrapposto al subwoofer per limitare
gli ingombri. Ciò che più colpisce è la
miniaturizzazione dei quattro altoparlanti che formano i satelliti, appena
mezzo pollice cadauno, ma in grado di
riprodurre buona parte delle frequenze sonore. I satelliti possono essere
poggiati su un ripiano oppure fissati
a parete con il supporto in dotazione. Il subwoofer a pianta triangolare
invece sfrutta due altoparlanti da 15
cm, uno attivo e l’altro passivo. L’amplificazione è digitale in classe D, con
110 Watt al subwoofer e 2 x 50 Watt
ai satelliti. Come sorgenti si possono
collegare diversi apparecchi con uscite stereo analogiche RCA oppure bilanciate XLR, la variazione del volume
avviene direttamente dalla manopola
p.5
di 1920x1080 pixel; il tempo di risposta è fissato in 5 millisecondi mentre
luminosità e rapporto di contrasto si
attestano, rispettivamente, su valori
di 250 cd/m2 e 1000:1 (20 milioni su
1 con SmartContrast).
Quest’ultimo Philips è dotato di stand
regolabile con funzionalità tilt-swivelrotation e casse audio (1.5 W cadauna) da ufficio; le porte presenti non
sono moltissime e si limitano ad una
D-Sub, una DVI e una DisplayPort, alle
quali si va ad aggiungere solo un co-
modo hub USB 2.0. Philips 241P4LRY
arriverà presto sul nostro mercato al
prezzo di 339 €.
Google ha recentemente
rilasciato al pubblico un nuovo
aggiornamento del proprio
browser Chrome, il quale con
questa release giunge alla
versione 18.
Fulcro di quest’ultimo update
è senza dubbio l’introduzione
di SwiftShader, componente
software che si andrà ad
incaricare del rendering dei
contenuti web 3D (DirectX
9 con Shader Model 3.0) in
assenza di una scheda grafica
dedicata o non in grado di
svolgere questo compito. Il
target a cui è destinata questa
tecnologia è sicuramente
quello occupato da computer
un po’ vecchiotti e netbook di
fascia bassa, spesso incapaci di
prestazioni 3D soddisfacenti.
Se però avete una buona GPU
vi segnaliamo che Chrome 18
risolve ora i contenuti Canvas
2D di HTML5 sfruttando la
scheda grafica dedicata, fattore
questo che incrementerà le
performance - soprattutto - dei
casual game cui sempre più
spesso siamo abituati a giocare
negli ultimi tempi.
Ricordiamo infine che Google
Chrome 18 è disponibile in
versione Windows, Mac OS
X e Linux. Clicca qui per il
collegamento.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
p.6
PC & MULTIMEDIA / Si allarga la famiglia di schede grafiche NVIDIA a 28 nm, con prestazioni super
PC & MULTIMEDIA
Finalmente NVIDIA lancia la sua scheda grafica più veloce, diretta concorrente della Radeon HD 7970. Ecco le novità
Rilasciata la versione finale di
XBMC 11 “Eden”, media center
multipiattaforma pronto a
diventare parte integrante di
moltissimi HTPC
NVIDIA Kepler è qui: ecco la GTx 680
di M. Dalli
D
opo mesi di attesa, NVIDIA ha
finalmente tolto i veli alla nuova
architettura di schede grafiche
PC a 28 nanometri, denominata Kepler.
La prima scheda ad arrivare sarà il modello di punta, la GTX 680, con interessanti novità. Kepler introduce infatti 8
nuovi streaming multiprocessor block,
SMX, che garantiscono performance
doppie a parità di Watt rispetto ai modelli della generazione precedente; arriva anche NVIDIA GPU Boost che consente di aumentare dinamicamente
la frequenza operativa del processore
grafico (di base a 1006 MHz) per ottimizzare le prestazioni dei giochi. Non
mancano poi 1536 core CUDA (192
per SMX), 128 unità Texture e un bus
di memoria GDDR5 da 256 bit. Kepler
introduce anche gli antialiasing FXAA e
TXAA, un incrocio tra il multi-sampling
hardware di vecchia generazione e una
personalizzazione dei livelli elevati di
PC & MULTIMEDIA
Windows 8 pronto
per i display retina
I display retina sono una festa per
gli occhi, ma richiedono che il
sistema operativo che li pilota li
supporti correttamente. Microsoft
sembra essere conscia di questo,
tanto che in Windows 8 sono
state previste diverse densità di
pixel per i vari formati di schermo,
sia bassi che alti. Nei piani di
Microsoft, infatti, l’esperienza d’uso
di Windows 8 dev’essere uniforme.
Hanno inoltre imposto una
risoluzione minima per lo schermo
(1024x768 pixel), di modo che gli
sviluppatori possano assicurarsi
che a questa risoluzione tutte le
informazioni vengano visualizzate
correttamente. Al crescere della
densità Windows 8 opererà uno
scaling adeguato per mantenere
la stessa dimensione “fisica” degli
elementi grafici; ciò che aumenterà
sarà la nitidezza di caratteri e
finestre. Con Windows 8 Microsoft
sta quindi ponendo grande
attenzione all’usabilità degli utenti,
con la flessibilità di sempre.
AA, e l’Adaptive Vsync. Secondo NVIDIA,
la nuova GTX 680 promette prestazioni
da urlo, con una velocità rispetto alla
Radeon HD 7970 tre volte maggiore
nelle tessellation con DirectX 11 e un
incremento del 43% con Elder Scrolls V:
Skyrim. NVIDIA ha pensato anche a consumi e silenziosità, riducendo del 28% i
consumi rispetto alla Radeon HD 7970 e
introducendo smorzatori acustici, heat
pipe ad alta efficienza e alette personalizzate. Interessante, infine, la possibilità
di pilotare con un’unica scheda fino a 4
monitor contemporaneamente, di cui
3 in 3D. Della famiglia Kepler fa parte la
GeForce 640M, dedicata in particolare al
mondo degli Ultrabook. La famiglia GeForce 600M porta con sé alcune tecnologie già viste, come NVIDIA Optimus,
per bilanciare il carico di sistema tra la
scheda grafica integrata e quella dedicata, per risparmiare batteria, oltre 3D
Vision e 3DTV Play, per la riproduzione
xBMC : il media
center si evolve
di V. Barassi
di contenuti 3D su schermo o TV 3D. Arrivano anche i driver NVIDIA Verde, che
dovrebbe garantire un incremento sia
delle prestazioni sia della stabilità, oltre
a PhysX Engine, che migliora il realismo
dei giochi. Interessante, infine, la possibilità di integrare due GPU sul portatile
per raddoppiare le prestazioni dei giochi. La GTX 680 è prodotta da ASUS,
EVGA, Gainward, Galaxy, Gigabyte, MSI,
Palit, Point of View, PNY o Zotac e ha
prezzi a partire da 500 euro, mentre la
GeForce 600M sarà impiegata su notebook e Ultrabook di Acer, Asus, Dell, HP,
Lenovo, LG, Samsung, Sony e Toshiba.
PC & MULTIMEDIA
Commodore presenta l’Amiga Mini
La storica azienda annuncia la disponibilità del Mini PC Amiga Mini
In dotazione il processore Intel Core i7 e sistema operativo Linux
di V. Barassi
Non è più un punto di riferimento dell’industria informatica globale come lo
era - ormai - molti anni or sono, ma Commodore continua a vivere e negli ultimi
tempi è ritornata a sfornare prodotti a volte anche molto interessanti. L’ultimo
della lista è l’Amiga Mini, un PC dotato di componenti di ultima generazione
racchiuso in un piccolissimo case di alluminio senza saldature il cui design,
senza troppi giri di parole, ricorda moltissimo quello del ben più noto Mac Mini
prodotto da Apple. Amiga Mini monta un processore Intel Core i7-2700K da 3.5
GHz (che arriva a 3.9 GHz con il “Turbo”), 16 GB di RAM (DDR3 1333MHz) e una
scheda grafica NVIDIA GeForce GT 430 da 1 GB di RAM DDR3. Non mancano poi
un hard disk capiente da 750 GB (ma in alternativa sarà possibile scegliere SSD
da 300 o 600 GB) e un lettore Blu-ray. Il PC, venduto al prezzo di 2495 dollari
americani, circa 1900 euro al cambio attuale, monterà un sistema operativo
Linux (Commodore OS Vision) sviluppato dalla stessa società. Ancora non è
chiaro quando - e se - Amiga Mini giungerà sui mercati europei.
Dopo un lungo periodo di
sviluppo, arriva finalmente alla
conclusione il processo di sviluppo
di XBMC 11 “Eden”, ultima versione
del media center multipiattaforma
- probabilmente - più famoso al
mondo. Il software (clicca qui per
il collegamento), disponibile nelle
versioni Windows, Mac OS X, Linux
e iOS/AppleTV (solo con jailbreak),
porta con sé numerose novità
rispetto alla release precedente
e si presenta subito dotato di
una nuova interfaccia, la classica
“Confluence” riveduta, corretta
e alleggerita grazie a un nuovo
motore di rendering e un decoder
JPEG. È stata rivista anche tutta
l’architettura della libreria, ora più
semplice, è stata ottimizzata la
gestione dei protocolli ed è stato
implementato un miglior sistema
per la sincronizzazione dei file in
rete locale. Non vi saranno più
problemi con i Blu-ray, potremo
sfruttare un nuovo widget meteo
e, finalmente, arriva il tanto
desiderato supporto ad AirPlay,
caratteristica che ci permetterà
di effettuare lo streaming di
contenuti multimediali tra tutti i
dispositivi iOS in nostro possesso.
Per la felicità di tutti gli utenti Linux,
il team di sviluppo è anche felice
di annunciare che, per quanto
riguarda il decoding video, da ora
sono ufficialmente supportati
anche gli ultimi processori AMD.
Sempre per “il partito del pinguino”
è stata rilasciata XBMCbuntu,
una distribuzione Linux basata
su Ubuntu che mette al centro di
tutto il media center in oggetto.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
PC & MULTIMEDIA / La nuova release del software è molto versatile e anche più semplice, e porta con sé tante innovazioni
p.7
Con Photoshop CS6 foto video e 3D si incontrano
Adobe rilascia in anteprima la versione Beta di Adobe Photoshop CS6. Videomontaggio, fotoritocco, prospettiva e 3D tutti nel nuovo software
di G. Genellini
A
dobe Superstition, versione Beta
di Photoshop CS6, è un programma che racchiude funzioni dedicate al fotoritocco, per il montaggio
video e varie tecnologie per potenziare
il supporto al 3D. Photoshop CS6 Beta
include tutte le funzionalità di Photoshop CS6 e Photoshop CS6 Extended,
ma alcune delle novità di cui parliamo,
come l’editing di immagini 3D, saranno
incluse solo nella versione Extended di
Photoshop CS6. La versione ufficiale è
prevista per giugno 2012.
Foto e video giocano in casa
Nelle ultime versioni di Photoshop alcuni nuovi strumenti sono stati presi
in prestito da Illustrator, InDesign e
Lightroom; non poteva di certo mancare Adobe Premiere. Photoshop CS6
è infatti un software di fotoritocco
con funzionalità di editing video, uno
strumento che si rivolge ai produttori
di video amatoriali, specialmente a
coloro che hanno già familiarità con
Photoshop. Ma una domanda sorge
spontanea: perché aggiungere un editor video a Photoshop, quando Adobe
ha già a disposizione diversi programmi ad hoc nel proprio catalogo? Una
ragione potrebbe essere la tendenza a
includere la registrazione video 1080p
di serie nelle macchine fotografiche e
nei dispositivi mobili, cosa che porta
inevitabilmente a un incremento di
fotografi e appassionati che hanno accesso alle videocamere di alta qualità.
Dobbiamo infatti considerare che gli
appassionati di fotografia conoscono
senz’altro Photoshop, ma non necessariamente Premiere: qui, con un solo
programma potranno fare tutto senza
acquisti extra e senza imparare nuovi
programmi da zero. Photoshop CS6
non intende sostituire strumenti dedicati quali Premiere, ma è comunque in
grado di tagliare il video, applicare dissolvenze, correzioni e filtri utilizzando
una linea temporale non dissimile da
quella in After Effects.
polazione 3D, lavorando su tre assi di
visualizzazione di un oggetto (x, y, z).
I nuovi strumenti 3D, tra cui il tool 3D
Material Eyedropper, e le opzioni, AutoHide Layers, Interactive Rendering e
Allow Direct to Screen arricchiscono
Photoshop dal punto di vista della modellazione. Dopo aver importato un
oggetto 3D, è possibile spostarlo nello
spazio, modificarne le impostazioni di
rendering, gestire l’angolazione delle
luci/ombre e combinarlo con altri livelli
3D. Ci sono anche tool per convertire
i livelli 2D a cartoline/totem 3D, creare
superfici/materiali 3D, riprodurre spazi
reali proprio come un software di modellazione 3D.
mo. La fusione dell’oggetto selezionato
con lo sfondo avviene in tempo reale.
Adobe Mercury Playback Engine
Sfocatura naturale senza f/2.8
Grazie ad Adobe Mercury Playback Engine a 64 bit, ora eseguibile su portatili
e pc desktop, potrete procedere direttamente all’editing e riprodurre rapidamente timeline e filtri. Il nuovo motore
grafico garantisce performance elevate ottenendo il massimo rendimento
dalla scheda grafica non appesantendo il processore. Il motore di rendering
interno è molto migliorato e ora è possibile vedere gli effetti in tempo reale.
La tecnologia content-aware
Tra i nuovi tool, troviamo la funzionalità Content Aware, applicabile a strumenti come Crop, Patch e Move, che
consente di aggiustare rapidamente la
composizione della scena. Inoltre, con
questo aggiornamento, lo strumento
patch diventa molto flessibile: spostare qualcosa da una parte all’altra di
un’immagine, ora è davvero semplice,
la tecnologia Content Aware è in grado
di riconoscere il contesto e attraverso lo
spostamento di una semplice selezione
i pixel vengono automaticamente riconosciuti e compilati dal nuovo algorit-
video
Modellazione 3D facile
Già in Photoshop CS5 gli strumenti
introdotti per il 3D erano molto potenti, anche se non proprio semplici
da utilizzare: CS6 semplifica la mani-
Guarda la funzionalità Video sulla
sigla di DDay.it
Con Photoshop CS6 è possibile creare
sfocature complesse con naturalezza e
semplicità: il merito è di Lens Blur, uno
strumento utile per correggere in post
produzione la profondità di campo. Altri strumenti aggiuntivi, come Campo,
Iris e Tilt-Shift, aiutano il fotografo a sviluppare la sfumatura ideale.
Il ritaglio prospettico
Photoshop introduce un nuovo crop
tool, il Perspective Crop Tool. Già convalidato nella versione CS5, il nuovo
strumento è stato totalmente rivisto e
riconfigurato in CS6: la taglierina ora
dispone di una funzione in più che
permette di modificare la prospettiva
di un’immagine, creandone di nuove o
semplicemente di “raddrizzare” la selezione desiderata.
Versatilità ai massimi livelli
Photoshop CS6 fa un ulteriore balzo
in avanti in termini di versatilità. Intendiamoci, non che le novità sul fronte
digital image editing siano poche, ma
la possibilità di gestire ed effettuare operazioni di video editing con la
qualità di Photoshop è sicuramente
l’aspetto più interessante di questa
nuova release. La qualità non si mette
in dubbio e, cosa da non sottovalutare,
le operazioni video di CS6 sono anche
facili da mettere in pratica sfruttando gli
schemi consolidati dei prodotti Adobe
dedicati al video editing. Con Photoshop CS6, Adobe è riuscita a realizzare
un prodotto nuovo, con qualche punto
di contatto con Premiere e After Effects
ma pur sempre dotato di un target e un
pubblico di riferimento specifico.
Photoshop salva la vita
Gradite novità sono il sistema di autorecovery in caso di crash dell’applicazione e la funzione salvataggio in
background. Con Photoshop CS6, i
tempi di salvataggio non sono quindi più un problema: il salvataggio in
background rende possibile esportare
un video e lavorare contemporaneamente su un altro file, controllando
nella finestra la percentuale del processo di salvataggio. Un’ulteriore innovazione, per ottimizzare i tempi, è
la possibilità di ricercare per nome o
filtrare la ricerca dei livelli del nostro
progetto psd.
In questa foto abbiamo creato una
prospettiva diversa dall’originale,
con un solo passaggio.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
DIGITAL IMAGING
Panasonic GF5 in
arrivo il 5 aprile?
Ne avevamo già parlato, ma ora
le voci di un possibile arrivo della
Lumix GF5 sono più insistenti, si
parla addirittura di una data: il 5
aprile. La GF5, che raccoglie l’eredità
della GF3 (in Giappone il 4 porta
sfortuna) non sarà una macchina
rivoluzionaria ma migliorerà quanto
di buono fatto vedere dal modello
precedente, senza rinunciare
a leggerezza e compattezza.
Il sensore sarà sempre da 12
megapixel: il formato micro 4:3,
più piccolo dell’APS-C, non può
certo esagerare come risoluzione
quindi occorre lavorare a livello
di processore e controllo per
migliorare le performance. E pare
che, secondo alcune indiscrezioni,
il nuovo sensore da 12 megapixel
abbia un rapporto segnale rumore
decisamente elevato, paragonabile
a quello della G3.
Le altre voci, confermate,
riguardano un sistema autofocus
a ricerca di contrasto velocissimo,
0,09 secondi, e una sensibilità
massima di 12800 ISO. Panasonic
avrebbe migliorato anche uno
dei suoi punti deboli, l’interfaccia.
Come sempre tutto è gestito dal
pannello touch ma Panasonic
dovrebbe aver cambiato
interamente la veste grafica per
migliorare l’usabilità.
Il conto alla rovescia è iniziato.
DIGITAL IMAGING / Dotazione da grande per l’erede della D3100
Nikon D3200, entry level 24 Mpixel
Sulla D3200 potrebbero esserci il sensore CMOS Sony da 24 megapixel
un sistema autofocus a 11 punti, funzionalità video migliorate e Wi-Fi
di R. Pezzali
C
’è molto fermento attorno a
Nikon: ad Aprile infatti oltre a
nuove ottiche l’azienda giapponese potrebbe lanciare l’evoluzione
della sua D3100, chiamandola giustamente D3200. La novità maggiore
sembra essere il sensore attorno alla
quale la nuova reflex verrà costruita, lo
stesso CMOS Sony da 24
megapixel della Alpha 77
e della NEX-7, con la differenza che questa Nikon
sarebbe la nuova entry
level della famiglia “D” e
vedere così tanti pixel su
un modello di ingresso
fa una certa impressione.
Oltre al sensore di parla
anche di autofocus da
11 punti, sensibilità ISO
da 100 a 6400 ISO e 4 frame al secondo di raffica.
Nikon dovrebbe migliorare anche le
funzionalità video della reflex, magari
inserendo una utile uscita cuffie e migliorando l’autofocus. Infine il Wi-Fi: secondo i rumors la connettività wireless
sarà di serie su questa reflex con tante
interessanti funzioni innovative.
DIGITAL IMAGING
Sony Alpha A99: 02 punti di autofocus?
Sensore full frame da 24 Megapixel, specchio traslucido, autofocus
a croce da ben 102 punti: sarà davvero così la prossima reflex Sony?
di M. Dalli
Estratto dal quotidiano online
www.dday.it
Registrazione Tribunale di Milano
n. 416 del 28 settembre 2009
direttore responsabile
Gianfranco Giardina
editing
Claudio Stellari
Maria Chiara Candiago
Editore
Scripta Manent Servizi Editoriali srl
via Gallarate, 76 - 205 Milano
P.I. 9670054
Per informazioni
[email protected]
Per la pubblicità
[email protected]
Secondo alcune indiscrezioni che arrivano dal sito SonyAlphaRumors, la Alpha
A99 dovrebbe avere un sensore Full Frame da 24 Megapixel, capace di un
sensibilità nativa compresa tra 100 e 25.600 ISO (espandibili a 50-102.400 ISO).
Le altre caratteristiche, invece, parlano di uno specchio traslucido con mirino
OLED, il che di fatto vedrebbe l’intera gamma Alpha senza più il mirino ottico.
A stupire, però, sarebbero i 102 punti del sistema di autofocus a croce, un vero
primato se si considera che la Nikon D4 o la Canon 1D-X si fermano circa a
metà (rispettivamente 51 e 61 punti). Ovviamente i dati sono ancora tutti da
confermare, essendo basati su campioni dati in mano ad alcuni fotografi per
fare dei test; pare però che Sony abbia deciso proprio di lavorare sull’AF per
cercare di colmare il gap che la separa dalle due regine delle reflex. E non c’è
modo migliore di innovare per conquistare nuove quote di mercato.
p.8
DIGITAL IMAGING
Phantom v642
registra in HD
fino a 5850 fps
Amanti dello slow motion
gioite: la Phantom ha appena
rilasciato il modello v642,
una videocamera in grado di
registrare in HD fino a 5850
fotogrammi al secondo
di M. Dalli
Gli amanti dei ralenty da oggi
avranno un’arma in più: Phantom
ha infatti annunciato una nuova
videocamera broadcast, il modello
v642, capace di riprendere
immagini fino a 5850 fps in HD
720p, valore che scende a 2560
fps per immagini Full HD 1080p e
1450 fps per la risoluzione nativa
del sensore, 2560x1600 pixel (sono
previsti anche passi intermedi a 2K).
In altri termini, questa videocamera
consente di “rallentare” la realtà
di oltre 200 volte; l’effetto finale è
notevole, come potete vedere nel
video pubblicato a fondo pagina.:
La v642 non è la prima videocamera
ad altissima velocità di Phantom,
ma si tratta del primo modello
pensato per il mondo delle
emittenti TV, per riprendere eventi
in diretta. Tra le sue funzioni, infatti,
spicca anche una tecnologia di
correzione colore multi-matrice
in grado di armonizzare il video
della Phantom con quello delle
immagini provenienti da altre
videocamere normali, ideale per
mostrare insieme le immagini a
velocità normale e rallentata. Chissà
che qualche emittente nostrana
prima o poi non ne compri una...
Sicurezza
IN PARETE
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si amalgamano con ogni tipo di arredamento e ti trasmettono
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n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
p.20
GAME & MOVIE
Grafica Wii U
non aspettatevi
miracoli
La nuova Wii U non stupisce,
almeno dal punto di vista grafico.
Secondo la software house che
sta sviluppando uno dei primi
titoli per la console Next Gen
Nintendo, Darksiders 2, la Wii U ha
molti punti di forza ma la grafica
non è uno di questi. O meglio,
la grafica non si discosta molto
da quella offerta dai migliori
titoli delle attuali console Xbox
e Sony. Secondo Marvin Donald,
capo del progetto di Darksider 2,
la Wii U è più potente ma la sua
potenza viene distribuita sulle
varie componenti, una delle quali
è il tablet esterno che permette
agli sviluppatori di creare una
experience unica. Sappiamo che
la Wii U avrà un’uscita video ad
alta definizione, tuttavia queste
dichiarazioni raffreddano un po’
gli entusiasmi. Ma la cosa non ci
stupisce più di tanto: Nintendo ci
ha sembre abituati a guardare più
il lato emozionale del gioco.
GAME & MOVIE
“Minecraft”, una
miniera d’oro
Minecraft è un videogioco
platform che, in pochissimo
tempo grazie al suo “stile-LEGO”,
ha sconquistato milioni di
appassionati. Mattoncino su
mattoncino, l’ideatore del titolo
- tale Markus “Notch” Persson
- e la software house Mojang AB
con soli 25 dipendenti, hanno
assistito a un successo inaspettato,
ottenendo introiti straordinari.
Minecraft, distribuito in forma
gratuita e a pagamento (con
funzionalità aggiuntive), è stato
scaricato da più di 25 milioni
di utenti e ben 5 milioni di essi
hanno deciso di acquistare la
versione completa del gioco,
offerta a un prezzo di 20 euro
per un totale di ben 80 milioni di
euro di entrate (risultato “netto”),
che per la maggiore andranno a
finire nelle tasche dell’ideatore e
in una percentuale decisamente
minore (circa 3, milioni) saranno
equamente divisi tra gli
sviluppatori del software.
GAME & MOVIE / È ancora presto per dire addio alla Xbox360
xbox 720 arriverà nel 203
Microsoft smentisce i rumors che vorrebbero la nuova Xbox al prossimo E3
Se ne riparlerà non prima dell’anno prossimo, almeno secondo Bloomberg
di M. Dalli
C
hi di voi sperava in un annuncio della nuova Xbox al prossimo E3 di giugno dovrà rimandare ancora di un anno l’attesa.
Secondo un portavoce di Microsoft
citato da Bloomberg, infatti, la Xbox
720 (o come verrà chiamato il nuovo modello) non sarà presentata all’E3 2012, in programma per giugno
di quest’anno; la console dovrebbe
essere mostrata al pubblico in occasione dell’E3 2013, per poi essere
messa in vendita più tardi nel corso
dell’anno, probabilmente in tempo
per le festività natalizie o a inizio
2014, secondo una fonte anonima
riportata dallo stesso Bloomberg e
“informata sui fatti”. Questa mossa
Microsoft mette
il “casco” alla
xbox!
Spuntano sul Web le immagini
di alcuni brevetti registrati
da Microsoft nel 2010. In
lavorazione un “casco” con
visori 3D per la console di casa?
di V. Barassi
tornerebbe utile a Microsoft per
fare ancora qualche utile sull’attuale Xbox 360, visto che di console se
ne vendono ancora in abbondanza
e nemmeno Sony sembra molto
intenzionata ad aggiornare la PS3.
Agli sviluppatori toccherà quindi
fare qualche straordinario per ottimizzare i giochi, in modo che girino
fluidi ancora per un annetto sul vecchio hardware. E poi, chissà...
GAME & MOVIE / Sony protegge PS Vita per prevenire il peggio
Sony teme il jailbreak per PS Vita
Via due giochi a rischio dallo store
Sony ha già rimosso due videogiochi per PS Vita dallo store ufficiale
Potrebbero aprire le porte al caricamento di software non ufficiale
di M. Dalli
N
on è un mistero che Sony voglia il controllo completo delle sue console e che è pronta
a tutto pur di mantenerlo.
Al minimo segnale di una breccia nel
suo ultimo gioello da gioco, la PlayStation Vita, Sony ha reagito senza
esitazione. Nelle scorse settimane
gli hacker di Wololo.net sono riusciti
a caricare un loader di software non
ufficiale (ma non copie pirata di giochi Vita) sulla console sfruttando una
vulnerabilità di Motorstorm: Arctic
Edge. Prima ancora che il gruppo rilasciasse il codice per la modifica, Sony
ha reagito togliendo dallo store il videogioco che ora non può più essere
scaricato, neanche da chi ha già acuistato il titolo.
Lo stesso si è ripetuto quando il gruppo ha annunciato di aver individuato
un’altra vulnerabilità in Everybody’s
Tennis: Sony ha rimosso il gioco appena prima del rilascio del codice che
GAME & MOVIE
permette di creare software personalizzato sulla console.
Insomma il messaggio è chiaro: Sony
non ha alcuna intenzione di perdere il controllo del nuovo dispositivo
per evitare il ripetersi di quello che è
successo con la prima PSP. La nuova
console è completamente blindata,
con schede di memoria proprietarie
e trasferimenti di file possibili unicamente con software Sony.
Ma il gruppo di hacker ha già annunciato che ha trovato il modo di replicare l’exploit con abbastanza facilità.
Insomma ci risiamo.
Ricordate VFX3D, il visore (meglio identificato, al tempo, come
Interactive Personal Display) prodotto e venduto da Mindflux più di
dieci anni fa che tanto aveva fatto
sognare grandi e piccini per le sue
caratteristiche? Non fu un successo ma ancora oggi viene ricordato
come l’unico dispositivo “degno di
nota” in grado di portare la realtà
virtuale sulla testa di un essere
umano. Le cose però potrebbero
cambiare, o almeno questo è quello che ci verrebbe da pensare una
volta letto il nome Microsoft sui
brevetti di un ipotetico dispositivo
in via di sviluppo presso i laboratori
di Redmond. Nei giorni scorsi sono
apparse sul Web alcune immagini
relative a un brevetto, registrato
nel terzo quarto del 2010, rappresentante una nuova idea di visore
3D ad elmetto riconducibile per
l’appunto all’azienda fondata da
Bill Gates e Paul Allen a metà degli anni ’70. Dai disegni è possibile
osservare una specie di casco da
aviatore con al suo interno un paio
di occhiali in grado, grazie a una
non meglio specificata tecnologia
laser, di riprodurre immagini 3D e
di permettere una perfetta visione
periferica. Ovviamente non si conosce assolutamente nient’altro
sul dispositivo in questione e non
è detto che questo prima o poi
giungerà effettimente sui mercati.
Di sicuro, però, darebbe una bella
spinta per la prossima Xbox...
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
SMARTHOME / Il forno mutlifunzione di Samsung combina cottura a microonde, grill e a convezione e cuoce con sensore
p.2
Samsung ha il microonde Perfetto. Lo è davvero?
Perfetto è il forno a microonde di Samsung che promette cotture impeccabili. Noi l’abbiamo provato “in cucina” e... leggete qui cosa abbiamo scoperto
di S. Zucca
S
amsung è così convinta delle
capacità del proprio microonde
CP1395EST che l’ha soprannominato “Perfetto”. Secondo l’azienda,
infatti, questo forno multifunzione sarebbe in grado di regalare risultati “da
vero chef”, grazie alla combinazione di
un sensore di peso, uno di umidità e a
ricette preimpostate per i diversi tipi di
preparazioni. Abbiamo deciso di provarlo, per capire se davvero le promesse sono poi mantenute.
Identikit del CP1395EST
Perfetto non è un semplice microonde, bensì un forno multifunzione che
combina la cottura a microonde, la
cottura a convezione e il grill. Il forno è
dotato di 35 programmi preimpostati
per cucinare al meglio ricette diverse,
dal pollo arrosto alla torta salata. Queste caratteristiche e le dimensioni non
proprio contenute (36 litri di capacità,
52x38,5x48,1 cm) ne fanno un forno
“ibrido”, a metà strada tra il microonde e il forno tradizionale: un grande
microonde con funzione cottura tradizionale o un piccolo forno tradizionale con in più la funzione di cottura a
microonde. Il prezzo è di 499 euro, più
vicino al costo di un forno tradizionale
che a quello di un microonde.
Manuale chiaro ed esaustivo
Il manuale d’uso di Perfetto si presenta subito ricco di informazioni, chiaro
nell’esposizione e completo. Ben 72
pagine ricche di spiegazioni, tabelle,
illustrazioni esplicative sulle modalità di
utilizzo. L’utente è seguito “passo dopo
passo”, difficile non riuscire a portare a
termine un’operazione. Altrettanto difficile è non trovare elencata nelle numerose tabelle la pietanza che si vuole
cucinare, come spesso succede con i
libretti di istruzione di molti microonde. Le pietanze proposte, inoltre, fanno
parte della più comune cucina italiana,
cosa anche questa che non comune.
Il display suggerisce cosa fare
Il primo contatto con il Samsung Perfetto è quello con i comandi: due manopole, un display e pochi pulsanti.
Ruotando la manopola di sinistra si
selezionano i diversi programmi, con
quella di destra si scelgono le specifiche di ciascun programma (potenza,
temperatura, tempo, oppure i diversi
tipi di piatti dei programmi preimpostati) che si attivano premendo la
manopola stessa. Ogni fase dell’operazione è chiaramente spiegata nel
display, che suggerisce la funzione
scelta, mostrando il nome e l’icona relativi alla funzione, il tempo, la potenza e
l’immagine dell’accessorio da utilizzare.
Noi abbiamo trovato molto semplice
l’utilizzo dei comandi e del display, ma
è anche vero che siamo abituati a interfacce simili e che forse persone non
più giovani e con poca dimestichezza
con la tecnologia potrebbero trovarsi
spiazzate. Ribadiamo comunque che il
libretto di istruzioni e il display rendono
l’utilizzo molto semplice.
Tutte le cotture che servono
Samsung Perfetto propone le modalità microonde, grill, combinata grill
(microonde + grill), convezione, combinata convezione (grill+ convezione
+ microonde), cottura a vapore con
sensore, cottura a vapore manuale,
scongelamento con sensore, mantieni
caldo, cottura con sensore, doratura
con sensore e doratura manuale. Inoltre, dispone di alcuni programmi “extra”, come la modalità preriscaldamento rapido del forno, la bilancia (che
può essere usata indipendentemente
dalla cottura) e la pulizia a vapore. Tutte queste funzioni sono più che sufficienti per soddisfare le più diverse esigenze, perché propongono modalità
di cottura differenti e prevedono sia
impostazioni manuali sia programmi
preimpostati.
Cottura con sensore: ottima,
peccato per i vincoli di peso
Tra le varie modalità di cottura, abbiamo voluto testare quella che è
una particolarità del forno Perfetto,
la cottura con sensore che combina
il sensore di peso e quello di umidità:
il primo, posto sotto il piatto girevole, pesa gli alimenti inseriti, ed evita
quindi che l’utente debba impostare
il peso con i comandi; il secondo monitora invece l’umidità.
Questo programma permette di fare
un po’ di tutto, dal riscaldamento delle bevande alla cottura delle patate
arrosto, della bistecca di manzo al
sangue e del pollo intero.
Noi lo abbiamo provato con 6 sovracosce di pollo, ed ecco come è
andata. Posizioniamo i pezzi di pollo
sulla griglia che mettiamo sul piatto
doratore, premiamo il tasto “Cottura
con sensore”, agiamo sulla manopola
di destra e scegliamo “Cottura pollo in pezzi”. A questo punto il forno
pesa il nostro pollo, segnalandoci che
sono 980 grammi (in verità la nostra
confezione indicava 1080 grammi) e
che il tempo di cottura previsto è di
24 minuti. Premiamo il tasto “Avvio” e
attendiamo il segnale acustico che ci
avvisa di girare le cosce. Il risultato?
Ottimo! Cosce cotte a puntino, pelle
perfettamente rosolata e croccante,
colore invitante. Insomma, questa
prima cottura con sensore ci ha totalmente soddisfatti. L’unico limite
del programma cottura con sensore
è il vincolo del peso: esiste infatti un
peso minimo e uno massimo che la
pietanza deve avere per poter essere
pesata. Nel caso dei pezzi di pollo, ad
esempio, questi non possono pesare
meno di 500 grammi. In caso contrario, il forno avvisa dell’errore e non
consente di procedere con l’operazione, e occorre quindi passare alla
modalità manuale. Non è un limite da
poco, se si pensa, ad esempio, che il
pollo intero dovrebbe pesare almeno
1,1 kg, la bistecca 300 grammi.
Funzione bilancia, la
precisione non è il suo forte
Il Sensore Peso può anche essere utilizzato indipendentemente dalla cottura,
ossia come semplice bilancia per pesare gli alimenti. Abbiamo testato la precisione confrontando il peso rilevato da
una bilancia normale. Ebbene, la nostra
bilancia e quella del microonde non
hanno dato gli stessi risultati, anche se
la differenza si attesta su poche decine
di grammi. Il Sensore Peso non può
quindi sostituire la bilancia, è valido invece per la cottura, dal momento che,
visti i risultati ottenuti, una pesatura
non precisa non influisce sulla cottura.
Scongelamento con sensore,
non ci ha sorpresi
Sul Samsung CP1395 è presente anche la funzione “Scongelamento con
sensore”. L’abbiamo provata e il risultato non è stato sorprendente, ma comunque sufficiente. Innanzitutto qui la
questione dei vincoli minimi di peso è
un problema. Se ad esempio si vuole
scongelare un panino, come spesso
capita, il panino deve pesare almeno
100 grammi: quando abbiamo tentato
di scongelare il nostro “bocconcino” da
75 grammi Samsung CP1395 ci ha avvertiti che non era in grado di pesarlo e
quindi di attivare la finzione di scongelamento. Abbiamo allora provato con
un pezzo di tacchino da 418 grammi:
lo abbiamo posizionato sul piatto per
lo scongelamento che abbiamo inserito nel forno; premendo il tasto della
segue a pag. 22
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
p.22
SMARTHOME / Pesa solo 150 grammi e lava “in mobilità”
SMARTHOME
Con il cordless Philips sei a mani libere
Arriva il primo vivavoce per cordless di Philips ed è piccolissimo
Puoi telefonare mentre fai altro, con le mani totalmente libere
The Scrubba, la lavatrice portatile
The Scrubba bag è tascabile e permette di fare il bucato ovunque ci si trovi
Sarà anche comoda in viaggio, ma sicuramente di tecnologico ha ben poco
di F. Regis
di F. Regis
Philips Multitasking MT3120T è un
cordless vivavoce che consente di tenere le mani libere mentre si stira, si
cucina, si fa giardinaggio o si scrive al
computer. Le sue dimensioni consentono di indossarlo, agganciarlo con
la clip ai vesititi o portarlo attorno al
collo, grazie al laccetto in dotazione.
Oltre al vivavoce, si può conversare
anche tramite gli auricolari (jack da 3,5mm) non inclusi. Possiede inoltre una
rubrica integrata fino a 20 numeri a cui si accede attraverso lo schermo touch.
Sempre tramite schermo è possibile comporre numeri, gestire le impostazioni,
vedere chi chiama, le chiamate perse e quelle ricevute. Philips Multitasking è
dotato di tecnologia GAP – Generic Access Profile - e risulta compatibile con
quasi tutti i telefoni DECT cordless (fino a 50mt in interno e 300 metri all’esterno). L’autonomia, dichiarata è di circa una settimana in modalità standby (160
ore) e 10 ore di autonomia in conversazione. Il Multitasking MT3120T sarà disponibile da aprile al prezzo di vendita consigliato di 60,99 euro.
L
’idea è venuta in mente a Asshley Newland dopo aver organizzato un’arrampicata sul
Kilimanjaro in Tanzania: creare una
borsa lavatrice tascabile. Il principio
è elementare: The Scrubba non è
altro che una borsa impermeabile,
che ricorda moltissimo le borse da
rafting, con una valvola per togliere
l’aria in eccesso e una superficie interna ruvida.
La borsa lavatrice vuota pesa circa
150 grammi e occupa pochissimo
spazio. Srotolata ha una capienza
di 4 litri e serve per lavare il bucato. Si inseriscono i vestiti, il sapone
liquido per bucato e l’acqua. Dopodiché si sigilla il sacco, si toglie l’aria
in eccesso dall’apposita valvola e si
friziona per qualche minuto. Non
resta che risciacquare e stendere la
biancheria.
Sarà anche l’accessorio più comodo
per lavare i vestiti quando ci si trova
nella giungla senza una bacinella,
ma forse chiamarla borsa lavatrice è
un po’ esagerato.
Cliccando qui potete vedere un video esplicativo.
TEST
Samsung Perfetto
segue da pag. 2
funzione, il forno pesa il tacchino e indica sul display 290 grammi (anche in
questo caso la bilancia non si dimostra
molto precisa) e 5 minuti di tempo per
lo scongelamento. Avviamo la funzione e dopo 1 minuto un segnale acustico ci avverte di girare la carne. Dopo 4
minuti, però, il risultato non è ottimale: il pezzo di carne (sottile ai bordi e
molto spesso al centro, non ideale per
lo scongelamento a microonde, che
preferirebbe pezzi piccoli e di piccole
dimensioni) è scongelato solo ai bordi,
mentre sulla parte centrale ci sono ancora cristalli di ghiaccio. Come in quasi
tutti i manuali dei microonde, anche
quello del Perfetto suggerisce lunghi
tempi di riposo della carne, dai 20 ai
120 minuti a seconda del peso (200
g - 2 kg): abbiamo dunque lasciato la
carne a temperatura ambiente per oltre 30 minuti e la carne ha continuato il
suo processo di scongelamento.
Pulizia a vapore
efficace ma non miracolosa
Il Perfetto dispone anche della pulizia
del vano del forno tramite il vapore.
Riempiamo il piccolo serbatoio in do-
tazione con pochissima acqua, solo 30
ml, e lo posizioniamo all’interno del forno, agganciato alla parete; avviamo la
funzione “Pulizia Vapore” che il display
ci segnala durerà 15 minuti. Quello
che intuiamo è che per i primi 5 minuti
il forno si riscalda per trasformare l’acqua in vapore, mentre per i successivi
10 minuti lascia che il vapore agisca
sulle pareti ammorbidendo lo sporco
(il display segnala “Autopulizia”). Terminati i 15 minuti, apriamo il forno e utilizziamo uno straccio asciutto (come
consigliato dal manuale) per pulire
il forno. Il panno ha asportato unto e
sporco, ma non quelle odiose macchie
scure di sporco incrostato che stavano
lì da qualche giorno. In effetti, nelle
due settimane che abbiamo utilizzato
il forno non lo abbiamo pulito a ogni
utilizzo (il manuale suggerisce di pulirlo con una certa frequenza…), e quindi al momento della pulizia a vapore
alcune macchie di cibo facevano bella
mostra di sé sulle pareti interne. Quelle
non siamo proprio riusciti a toglierle.
Perfetto sostituto del forno
tradizionale
La questione è: un forno come questo,
più grande di un microonde, ma più
piccolo di un forno tradizionale, con
funzioni classiche, ma anche con la
cottura a microonde, non propriamente economico, come si pone in una
cucina? Sostituisce solo il microonde
o può addirittura sostituire anche il
forno? Ovviamente dipende sempre
dall’utente finale, dalle sue disponibilità e dalle sue esigenze, ma quello che
possiamo dire è che, per una famiglia
con “necessità culinarie” limitate, almeno quantitativamente (non è possibile, come per il forno tradizionale,
cucinare due pietanze contemporaneamente), per un single o una coppia, il Samsung Perfetto CP1395EST
può tranquillamente essere utilizzato
al posto del forno, del quale ci si può
dimenticare fino al momento di un
evento particolare, uno di quei pranzi
in famiglia in cui si sfornano numerosissime pietanze. Noi l’abbiamo utiliz-
zato dalla mattina presto al pranzo a
base di hamburger e patatine surgelate (cucinate con funzione Crusty, che
pesa gli alimenti e decide tempi e modalità di cottura), dal pomeriggio con il
toast (funzione grill: preriscaldato grill
per 2 minuti, messo toast su griglia alta
per 4 minuti, 2 da una parte e 2 dall’altra, impostazioni manuali suggerite
dal manuale) alla cena a base di pizza
fatta in casa (riscaldamento veloce del
forno + cottura a convezione a 210 °C
per 20 minuti, impostazioni manuali
suggerite dal manuale) e focaccia (riscaldamento veloce del forno + cottura a convezione a 210 °C per 20 minuti,
abbiamo usato impostazioni manuali
suggerite dal manuale per la pizza).
In conclusione, forse non sarà proprio
il microonde perfetto, qualche difettuccio ce l’ha, ma certo questo Samsung CP1395EST si candida ad essere
un ottimo forno, degno sostituto di
quello tradizionale, veloce, versatile,
facile da usare, che sul campo è riuscito a sfornare piatti all’altezza delle
aspettative. Il prezzo non è proprio
abbordabile, ma se si pensa al Perfetto
non come a un semplice microonde
ma come a un forno in grado di preparare qualsiasi pietanza, allora il costo
vale la spesa.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
TEST / Non solo tecnologia per il nuovo TV Toshiba, ma anche lo splendido design a firma Jacob Jensen che impreziosisce le sue linee
p.23
In prova Toshiba 46yL863, un TV tutto da coccolare
Processore Cevo Engine, LED Local Dimming a 32 zone, tuner DVB-T2, 3D e Toshiba Places: sono solo alcune delle notevoli funzionalità del TV Toshiba
Nella prova si rivela un ottimo TV, anche se è un pò difficile da regolare, grazie al ridotto input lag è perfetto per giocare. Sarà disponibile a settembre
di R. Pezzali
L
la serie YL può essere considerata, se si toglie il 55” 3D senza
occhiali, la serie TV top di gamma del produttore giapponese per
questo semestre, un TV senza compromessi che integra tutte le migliori
tecnologie Toshiba. È un TV Full HD
con pannello retroilluminato LED
Edge Local Dimming a 32 zone, è 3D,
ha Cevo Engine all’interno e ha una
videocamera frontale che viene usata
per rilevare i volti e richiamare profili
personalizzati. Il design è curato da
Jacob Jensen e si vede: cornice in alluminio supersottile, base ben rifinita
e dettagli curatissimi. Toshiba non
trascura nemmeno la parte di Smart
TV: il TV mostra una nuova interfaccia grafica e Places con una serie di
applicazioni. La nuova gamma di TV,
che verrà presentata a breve, sarà disponibile solo da settembre.
Design Jacob Jensen
Il 46YL863 è uno dei pochi TV con
finitura in alluminio. La cornice è
sottilissima, meno di 2 cm, alluminio
spazzolato con una striscia nera nella
parte bassa che nasconde i sensori,
la videocamera e i LED di stato. La
base, completamente in alluminio,
può essere orientata di circa 20° verso destra e sinistra.Lo schermo ha un
rivestimento lucido che non perdona
se ci sono fonti di luce alle spalle di
chi guarda: non è uno specchio, ma
i riflessi in certe situazioni danno fastidio. Il telecomando è lo stesso del
modello ZL1: profilo ovale con coperchio in alluminio che scorre. I tasti
sono piccoli e alcune funzioni sono
poco evidenti: un peccato, perché
nell’era della Smart TV, il telecomando riveste un ruolo principale e i tasti
devono avere pesi diversi.
Tutte le connessioni presenti
Toshiba accontenta tutti con una
sezione di connettività completissima. Sono presenti la presa classica
e l’ingresso per il tuner sat: la YL863
dispone di tuner DVB-T, DVB-T2 e
DVB-S2, mantenendo quindi una
flessibilità enorme anche per il futuro. Non mancano poi un ingresso Scart RGB, un ingresso VGA e un
ingresso component, questi però
tramite adattatore. C’è anche un ingresso AV analogico classico. Ci sono
sia la connessione classica via cavo
sia la connessione wireless integrata.
Troviamo ben quattro ingressi HDMI,
uno dei quali con ARC e due prese
USB. Le prese USB sono configurabili:
da menù possiamo scegliere quale
usare per la registrazione PVR. Non
manca poi lo slot per la CAM CI+ e
l’uscita audio digitale ottica. C’è anche un’uscita cuffie, con volume regolabile in modo indipendente.
Smart TV, c’è molto da fare
Toshiba ha rivisto l’interfaccia a schermo del TV rispetto ai modelli precedenti, ma i menù sono gli stessi, così
come le funzioni che possono essere
usate sono bene o male quelle già
viste. Per i menù completi vi rimandiamo al video sotto.
Il TV dispone di un media player integrato e di un client DLNA: il media
player USB è compatibile con tutti i
formati, MKV incluso, ma fa un po’ di
fatica se il bitrate del filmato è alto
(qualche scatto di troppo), mentre
tramite la porta di rete, ovvero con
DLNA, non tutti i tipi di file vengono
digeriti. Altra particolarità è la videocamera integrata: memorizza i volti e
applica diversi profili (ad esempio il
volume di ascolto), ma è un gadget
video
Qui sopra, il caratteristico telecomando: alcuni pulsanti sono troppo
piccoli e alcune funzioni non sono
facili da individuare.
Guarda l’interfaccia a schermo e
funzionalità del TV Toshiba yL863G
TOSHIBA 46yL863G - 899 EURO
Quality
Longevity
Design
9
9
0
Simplicity D-Factor
7
8
Value
8
di dubbia utilità, anche perché con le
luci basse fa fatica a distinguere i volti. Da rivedere anche Places: la Smart
TV Toshiba è quella che offre meno
rispetto ai vari produttori. Manca uno
store e soprattutto non c’è Rovi Mediaguide, la Guida che doveva essere
integrata su questi TV fornita da Rovi
e vero valore aggiunto rispetto alle
terribili EPG dei broadcaster. Speriamo arrivi presto con un aggiornamento software.
La prova video
Il TV Toshiba va calibrato e regolato
per poter ottenere il massimo. Non a
caso, il TV supporta una sonda di calibrazione esterna e integra una serie
di routine per effettuare la calibrazione di luminosità e contrasto. Toshiba
ha cambiato l’interfaccia l’utente, ma
alla fine non ha fatto altro che modificare graficamente il menù di accesso
alle varie pagine di setup. Basta infatti
andare nella modalità immagine per
trovare il doppio menù “avanzate immagini” e “immagine avanzata”, per
renderci conto che siamo di fronte
Qui sopra, un dettaglio del TV Toshiba
46yL863G, il profilo con la cornice sottilissima (meno di 20 cm di
spessore).
segue a pag. 24
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
p.24
TEST
Toshiba 46yL863
segue da pag. 23
alle stesse regolazioni e alle stesse
opzioni dei TV dello scorso anno. I
vari setting di immagine consigliati
da Toshiba sono decisamente sballati:
vivacissimo e troppo artificioso quello dinamico, brillante ma poco convincente quello standard e troppo
smorti i vari profili Hollywood, quelli
che dovrebbero darci il massimo della qualità. Senza la sonda, che non è
inclusa, è difficile ottenere il meglio
modificando a mano i vari parametri,
tuttavia con un disco test si possono
ottenere ottime prestazioni, anche
se non è una cosa immediata. Infatti,
solo per capire come gestire luminosità e contrasto serve un bel po’: la
retroilluminazione Local Dimming a
32 zone può essere gestita su diversi
livelli, così come il sensore di luminosità può essere tarato in modo fine
per ottenere il meglio sia con le luci
accese sia con le luci spente. A questo
si sommano altri parametri, come la
regolazione della retroilluminazione
globale, della luminosità e del livello di bianco e di nero: un incrocio di
variabili che ci costringe a provare e
provare ancora, fino a quando non si
raggiunge un livello soddisfacente.
Il TV riesce a esprimere un ottimo
nero: il filtro frontale aiuta e in molte
scene il livello del nero è davvero basso. La vera sfida però non è ottenere il
miglior nero, ma riuscire ad avere allo
stesso tempo nero nelle zone scure e
vivacità e dinamica nelle altre zone,
ed è qui che il TV fa più fatica. Basta
infatti scegliere i profili Hollywood per
capire qual è la tendenza di questo TV
Toshiba: immagine molto naturale,
ottimo livello del nero, ma poca brillantezza e spunto, quasi non sembra
un TV LED. Dopo aver pompato però
luminosità, colori e ritoccato un po’ il
Resolution+ per staccare i contorni,
riusciamo a raggiungere un risultato
più che buono. Due accorgimenti: il
primo è quello di controllare subito
il formato video, perché di default il
TV non mostra il segnale nativo, ma
applica l’overscan, il secondo è quello
di disattivare l’Active Vision 800 Hz se
non si vuole guardare un film con immagini “gommose” e poco naturali. Il
Local Dimming funziona bene solo se
si scelgono i profili Hollywood, negli
altri casi è evidente il cambio di luminosità. In ogni caso, il massimo valore
consigliato è quello medio. La sonda,
che non viene data in dotazione, è
un elemento indispensabile; è vero
che da sola la sonda non fa tutto, ma
quando si è giunti ad un profilo buono, le prestazioni che può dare questo TV sono davvero tante.
a tratti un crosstalk eccessivo, ma un
fix dovrebbe arrivare a breve. Il TV dispone anche di conversione 2D - 3D.
Un ottimo TV
ma qualcosa è da rivedere
Poco da dire in ambito 3D: come avevamo previsto, il 3D sta diventando
una funzionalità aggiuntiva su tutti
i televisori. In dotazione ci sono un
paio di occhiali attivi con tecnologia
RealD e in ambito 3D questo Toshiba
si comporta come la maggior parte
dei TV sul mercato. Crosstalk appena
percepibile con i Blu-ray, un leggero
flickering che potrebbe dare fastidio a
chi soffre questa tecnologia e un calo
di luminosità inevitabile; solo con materiale 3D in side by side si può notare
Nel complesso, YL863 è un ottimo TV,
a patto di saperlo regolare e gestire.
Perfetto per giocare, grazie ad una
modalità game che porta l’input lag
a poche decine di millisecondi, il TV
Toshiba può vantare anche una resa
audio dignitosa per uno schermo
così slim (ma non aspettatevi miracoli) e su alcune funzioni evolute
come la videocamera per il riconoscimento dei volti e sul tuner DVB-T2.
Ci sono anche aspetti negativi però:
Places come piattaforma Smart TV è
davvero acerba, il telecomando è da
rivedere e i menù sono un po’ caotici. La sonda, un “plus” per ottenere
il massimo nel setup del TV, andava
data di serie al posto dell’occhiale 3D:
sarebbe stata senza dubbio più utile.
Infine, l’etichetta energetica: questo
46” è classe B e forse da un LED ci si
aspettava di più.
GAME & MOVIE
MOBILE
Sarà disponibile dal 24 aprile il videogioco ufficiale
degli Europei di calcio 2012 in esclusiva per EA Sports.
Arriverà nella forma di un DLC a pagamento per FIFA
12 per PC, Xbox 360, PS3, del costo di 19.90 euro
(oppure 1.800 MS Points su Xbox o 2.500 FIFA Point
su PC). UEFA EURO 2012 offrirà tutte le 53 nazionali
e gli otto stadi ufficiali del torneo e darà la possibilità
ai giocatori di partecipare a una vera riproposizione
virtuale online del campionato. Con l’Expedition Mode
si potrà creare la propria
squadra personalizzata
scegliendo i propri giocatori
preferiti, conquistabili
battendo le altre squadre.
Con l’arrivo sui mercati del nuovo iPad, tanti
programmi e giochi presenti sull’App Store sono stati
aggiornati per sfruttare alla perfezione la risoluzione
del nuovo Retina Display. Anche Skype ha ricevuto
l’aggiornamento, che introduce nel programma una
grafica adatta alle qualità dello schermo. Il software,
giunto alla versione 3.8, non sembra aver ricevuto
alcuna modifica poiché la fotocamera frontale del
nuovo iPad è la stessa dell’iPad 2. Skype 3.8 per iPad
“pesa”ora 18.5 MB ed è
scaricabile gratuitamente da
questo indirizzo (http://itunes.
apple.com/us/app/skype-foripad/id442012681?mt=8).
3D, niente di nuovo
La notizia prosegue su DDAy.it...
MOBILE
PC & MULTIMEDIA
Negli ultimi giorni è emerso un brevetto registrato
da Google attraverso cui la società pone le basi per
l’introduzione di una tecnologia in grado di “ascoltare
le nostre telefonate”e, di conseguenza, scegliere
la pubblicità più adatta a noi. L’operazione sarebbe
gestita automaticamente da compurer dotati di
specifici software per il riconoscimento di rumori di
fondo e quindi, secondo la società, non andrebbe
ad intaccare la nostra privacy. L’idea potrebbe però
andare oltre ed estendersi al riconoscimento di parole
chiave durante le nostre
conversazioni, oppure
all’interpretazione delle foto e
dei filmati da noi salvati.
BlueStacks è un’applicazione da tenere sotto
stretta osservazione poichè permette di eseguire
la maggior parte delle applicazioni rilasciate
per Android su un qualsiasi PC con sistema
operativo Windows. l software, giunto ora alla
fase di beta pubblica, è liberamente scaricabile
dal sito ufficiale del produttore e in quest’ultima
versione si presenta anche dotato della tecnologia
LayerCake, specifica ancora in attesa di brevetto
la quale permette al
software di sfruttare
l’accelerazione grafica
hardware di ogni PC
x86-based.
Pubblicità nelle chiamate?
Google ci pensa
BlueStacks porta le app
Android su PC
GAME & MOVIE
MOBILE
PC & MULTIMEDIA
HTC ha deciso di chiudere il servizio cloud HTCSense.
com, il portale che permetteva il backup dei dati
del proprio telefono, la localizzazione del proprio
smartphone tramite il GPS, di accedere al telefono
in remoto e di scaricare app esclusive. Dal 30 aprile il
servizio non sarà più attivo e HTC ha predisposto una
procedura per il salvataggio in locale dei propri dati
precedentemente
sincronizzati.
È una chiusura
momentanea, volta
a “migliorare i servizi
e il valore forniti agli
utenti”.
ntel è pronta a lanciare sul mercato gli attesi nuovi
processori della famiglia Ivy Bridge, i primi con il nuovo
processo di fabbricazione “3D”. Nessun ulteriore ritardo
quindi e i primi processori, sia desktop che mobile,
saranno disponibili dal 29 aprile, primi processori
disponibili saranno esclusivamente quelli con
architettura quad core delle famiglia Core i7 e Core i5.
Dal 3 giugno saranno disponibili anche i modelli con
architettura dual core e i primi processori mobile ultra
low voltage. Tutti
i modelli mobile
offrono la nuova
scheda integrata
HD4000.
Sky 3D sbarca su
Nintendo 3DS
A partire dal prossimo 28 marzo e per un anno sulla
Nintendo 3DS saranno visibili alcune clip video 3D
fornite da Sky. Le clip, disponibili tramite l’applicazione
Nintendo Video della Nintendo, saranno prese da
programmi trasmessi sul canale Sky 3D (canale 150
della piattaforma satellitare). I contenuti toccheranno
vari generi: i primi video saranno il documentario
“Meerkats - le sentinelle del deserto”, di National
Geographic, e alcuni highlights
tratti dalla partita Juventus
- Inter del 25/3. In futuro, però,
non si escludono altre clip di
diverso tenore, visto che Sky 3D
trasmette anche film e musica.
HTC rinnova la sua nuvola
(e la chiude)
Gli Europei 202 si giocano
con FIFA
Ivy Bridge: le prime CPU
dal 29 aprile
Skype: update per
supportare il nuovo iPad
MOBILE
iPhone 4 e l’antenna
risarcimenti da 5 $
Subito dopo il lancio - a metà 2010 - dell’iPhone 4
si scoprì che le particolari antenne inserite all’interno
del dispositivo “soffrivano”di un grosso problema
di ricezione in determinate situazioni. Il caso fu
soprannominato dalla stampa mondiale come
“antennagate”e ora Apple risarcirà con un “assegno”
da 15 dollari tutti gli utenti in grado di dimostrare i
problemi del proprio iPhone 4. Non saranno rirarciti
coloro che hanno ritirato il bumper gratuito che
l’azienda distribuì per
arginare i difetti di ricezione
e, per ora, riceverà questi
soldi solo chi ha acquistato
il telefono negli USA.
n. 44 / 2 aprile 202
estratto da www.dday.it
TEST / Da Creative un kit completo di cuffie wireless e trasmettitore pensato per lunghe sessioni di gioco coinvolgente
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Sound Blaster Recon3D Omega Wireless in prova
Cuffie senza fili per giocatori? Non solo. C’è anche un potente processore audio con elaborazioni THX ed è compatibile con PC, Mac, Xbox e PS3
di P. Centofanti
P
er i videogiocatori più accaniti,
specie su PC, giocare in cuffia è
una consuetudine, in particolare
quando si tratta di giochi in cui l’audio
è essenziale come gli MMORPG o gli
FPS competitivi. Su console però in
molti giocano in tutta comodità sul divano e utilizzare una cuffia può essere
visto come un intralcio quando magari si utilizza un impianto home theater
per l’audio. Creative ha realizzato una
soluzione completa adatta sia al mondo PC e Mac che a quello console, sia
Xbox che PlayStation, basata sulla serie di schede audio Sound Blaster Recon3D: il kit è composto da una vera
e propria scheda audio esterna USB
con il nuovo processore audio Sound
Core3D, che tra le altre cose abilita
tutta una serie di elaborazioni THX e
una cuffia senza fili con collegamento
audio non compresso, costituita da
altoparlanti di generose dimensioni e
studiata per il massimo comfortx.
Una vera scheda audio
Le Recon3D Omega non sono delle
“semplici” cuffie wireless. Il trasmettitore è infatti un vero e proprio processore audio, basato su un chip a
quattro core, che include un decoder
Dolby Digital e un DSP che implementa diversi algoritmi. La scheda audio
è costituita da un’unità esterna quasi
della forma di un telecomando che ha
appunto la particolarità di essere compatibile con diverse piattaforme, PC,
Mac, PS3 e Xbox 360. A seconda del
dispositivo a cui la abbineremo il collegamento sarà di tipo diverso. Anche se
potenzialmente possiamo acquistare il
kit per utilizzarlo solo con una console
di gioco, non potremo fare a meno di
un computer per tirare fuori il meglio
da queste cuffie: le impostazioni dei
vari DSP, infatti, sono configurabili solo
con il collegamento al PC e i software
per Windows e Mac in dotazione.
Le cuffie
Le cuffie sono di grandi dimensioni, a
padiglione chiuso, con due altoparlanti
con magneti da 50 mm. Esternamente i due padiglioni sono “decorati” da
dei LED blu che si illuminano quando
le cuffie sono accese. Sul padiglione
sinistro, oltre al microfono, troviamo
anche i controlli di volume, il tasto di
accensione e il mute del microfono.
Sul versante dei collegamenti c’è una
porta microUSB per caricare la batteria
integrata con un PC o un alimentatore USB e l’uscita mini-jack da 2.5 mm
per collegare le cuffie all’ingresso del
pad di Xbox con il cavetto fornito in
dotazione. Manca un’uscita per poter
utilizzare le cuffie anche senza il collegamento senza fili.
I collegamenti
L’unità di elaborazione è dotata di un
ingresso USB per l’alimentazione e il
collegamento al PC, più un ingresso
digitale ottico. Se con il computer utilizzeremo solo il cavo USB, con le console
dovremo collegare sia l’USB che il cavo
digitale ottico (in dotazione). Lo stesso
ingresso ottico funziona anche come
ingresso mini-jack analogico per qualsiasi sorgente. Il collegamento wireless
alle cuffie avviene installando nell’unità la schedina fornita in dotazione, ma
eventualmente possiamo anche collegare direttamente delle cuffie con
microfono attraverso la coppia di prese
mini-jack presenti su un lato. In questo
modo possiamo utilizzare l’unità anche
come una vera e propria scheda audio.
Sul dispositivo troviamo anche alcuni
tasti: accensione/spegnimento delle
modalità THX TruStudio Pro e ScoutMode e la regolazione del volume. Il
tasto connect permette di impostare il
pairing dell’unità con le cuffie.
Il software e l’utilizzo
I tasti purtroppo non permettono
di selezionare le diverse opzioni del
processore audio, ma solo di attivare
e disattivare le
rispettive elaborazioni. Per
accedere alla
configurazione del Sound
Core3D occorre
infatti collegare la
scheda al PC e installare il relativo software.
Da qui è possibile ritoccare
a mano i vari parametri dei diversi DSP. Andando più nel dettaglio, il
Sound Core3D implementa una suite
di elaborazioni audio che va sotto il
nome di THX TruStudio Pro: Surround,
Crystalizer, Bass, Smart Volume e Dialog Plus. L’effetto Surround è quello più
interessante, perché intende non solo
ricreare un effetto surround in cuffia
da una traccia 5.1, ma anche simulare
suoni che vengono dall’alto o dal basso. Crystalizer punta a mitigare gli effetti della compressione con perdita di
file MP3 o altre codifiche, mentre Bass
punta a rinforzare la gamma bassa, che
nei videogiochi si traduce in esplosioni
ed effetti sonori di maggior impatto. Lo
Scout Mode è un’ulteriore elaborazione
che amplifica in un gioco i suoni più
bassi, con lo scopo di rendere meglio
individuabili i nemici in avvicinamento.
Non mancano poi delle elaborazioni
apposite per il microfono, CrystalVoice,
per ridurre echo e rumori e offrire una
migliore qualità della nostra voce durante le comunicazioni vocali nei giochi
o su VoIP. Le impostazioni personalizzate possono essere salvate con dei profili
ed esportati sul PC.
Prestazioni
Le cuffie Creative sono comode da indossare: i cuscinetti dei padiglioni sono
molto morbidi e avvolgono completamente l’orecchio. Con le impostazioni
di default e l’elaborazione THX attivata
l’effetto di spazialità non appare inizialmente così marcato. Basta però
utilizzare l’apposito tasto per attivare
e disattivare l’effetto per percepire
immediatamente la differenza: disattivando l’effetto
THX l’immagine sonora collassa immediatamente al centro della nostra testa.
Il processore audio dà una maggiore
apertura e più “aria”, però non aspettatevi il coinvolgimento di un vero e proprio impianto surround. L’effetto riesce
per lo più a suggerire che un suono
arrivi dalle nostre spalle piuttosto che
frontalmente e “l’immersione” nel gioco è sicuramente maggiore, ma senza
la sensazione di qualcosa dietro di noi.
La modalità Scout disabilita tutte le funzionalità THX e certamente porta in alto
anche i minimi rumori. Il che però non
è adatto a tutti i giochi: con quelli più
di azione il rischio è che tutto si sente
allo stesso livello praticamente creando
più confusione che altro. I bassi sono
profondissimi e allo stesso tempo di impatto, sottolineando spari ed esplosioni
con efficacia. L’elaborazione dei bassi è
forse quasi superflua visto il già deciso
impatto “naturale”. Manca il pugno nello stomaco di un buon subwoofer, ma
a parte la sensazione “fisica” non lo si
rimpiange più di tanto. Ottima la dinamica, mentre la risposta, pur abbastanza secca e precisa, non è molto aperta
sulle alte frequenze. In generale la fatica
di ascolto non subentra se non dopo
parecchi minuti di gioco, ma ciò non è
certo da imputare alla cuffia specifica.
Il raggio di copertura del segnale senza
fili è ottimo e la qualità di trasmissione
ineccepibile. Il kit completo è disponibile ad un costo di 249 euro.
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