Circolando
per
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
CHIVASSO e dintorni
supplemento n° 1
di Torino acli n° 1 febbr. 2013
febbraio 2013 (speciale elezioni)
Direzione e redazione via Perrone 3 bis– 10122 Torino Direttore responsabile Bruna Bertolo -
Direttore editoriale Maria .Gallo reg. trib.n° 1622 del 20/01/1961 Stampato in proprio da CircoloAcli di Chivasso via Italia 10 2
Notiziario informativo “quasi periodico” per soci e simpatizzanti
Carissimi soci e simpatizzanti,
questo numero esce con un po’ di anticipo rispetto
alla data prevista che era a ridosso della S. Pasqua,
perché, a seguito delle note vicende, il mondo politico ha deciso di fare saltare il “banco” ed anticipare le
elezioni.
Noi riteniamo l’argomento richieda un momento di
seria riflessione.
Come al solito non è nostra intenzione segnalare nomi o sigle di partiti, perchè da sempre rispettiamo la
libertà si ciascuno; ma non possiamo non entrare nel
merito del dibattito politico.
Certo stiamo vivendo forse una delle fasi più delicate
del dopoguerra, una ventata di pessimismo e di antipolitica sta minando la stessa democrazia.
Siamo ben consci che i nostri politici (almeno alcuni
di essi) ce l’hanno messa tutta per portare i cittadini
alla esasperazione; a volte, e qui parlo a titolo personale, mi viene anche il sospetto che faccia parte di
un piano strategico, legato al vecchio detto latino
“CUI PRODEST”, A CHI GIOVA?...
A chi giova l’aver fatto cadere il governo mentre si
stava arrivando alla modifica della legge elettorale?
www.aclichivasso.it “Poste Italiane S.p.A..Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96—DRT _ DCB _ Torino
sia come gestire una famiglia; abbiamo già visto che
anche chi è bravissimo a gestire una azienda si è dimostrato incapace a governare, portandoci quasi alla
bancarotta, al disastro di molte aziende, salvo verificare che le sue aziende invece hanno avuto i risultati
migliori.
Bisogna diffidare da chi in tempo di elezioni ha la
ricetta e la bacchetta magica che risolve tutti i problemi.
Come cristiani abbiamo l’obbligo morale di impegnarci per il BENE SOMUNE.
Ed il bene comune è quello che guarda a “tutti gli
uomini”, dalla “nascita” alla “morte” ma soprattutto
“durante tutta la sua vita”.
Beppe Stocco
Già nel mese di marzo in occasione delle elezioni amministrative chivassesi abbiamo puntualizzato il nostro pensiero al riguardo ed abbiamo invitato a non
cadere nella trappola dell’astensionismo che altro
non fa che dare più potere ai soliti noti, ma oggi dobbiamo aggiungere un’altra osservazione,
a coloro che la fanno facile, che promettono cose
impossibili a realizzarsi, a chi in nome dell’antipolitica
fa della politica, che pensa che governare un paese
L’esortazione pressante di Gesù,
”convertitevi e credete al vangelo” non è
rivolta ai non-credenti e neppure ai credenti
non praticanti, ma ad Israele, il popolo di
Dio.
Grande partecipazione martedì Prossimi incontri tutti al teatro
sera 22 gennaio, al teatrino dell’oratorio alle ore 20,45:
dell’oratorio di via don Dublino,

Febbraio: Gesù vero uoseconda serata del ciclo di inmo; ma anche uomo
contri programmato dalle parvero
rel. G. Pipino
rocchie Chivassesi in occasione
dell’ Anno della Fede e tenuto 
12 marzo: il Dio crocifisda fra Carlo.
so ..un Dio debole?
Rel. don Bertotti
Il programma, certamente non
“facile” ha comunque riscosso 
16 aprile: Quello che è
un grande interesse, ed un pubdestinato alla morte….
blico attento ha ravvivato la
La resurrezione
serata con domande ed osservarel. Fra Luca
zioni come già nella serata di
Conclusione presso la parrocapertura con padre Stefano.
chia di San Giuseppe lavoratore
Segno questo di una sempre più
crescente esigenza di spiritualità Martedì 7 maggio ore 20,45 con
a cui le parrocchie dovranno un momento celebrativo dal
titolo “ pellegrini della fede”
rispondere.
attenzione agli ILLUSIONISTI!!!
I CREDENTI INCREDULI
PER UN CRISTIANESIMO OLTRE I
LUOGHI COMUNI
E’ necessario da parte di tutti uno sforzo per cercare
di comprendere ciò che ci stanno proponendo, è necessario capire che i temi più importanti non sono la
cancellazione dell’IMU, ma una CRESCITA ECONOMICA BILANCIATA ed EQUA, non sono i MAGISTRATI
POLITICIZZATI ma la MANCANZA di LEGALITA’ NELLE
ISTITUZIONI, non sono i COSTI DELLA COSA PUBBLICA
ma GLI SPRECHI DELLA SPESA PUBBLICA, non sono le
TASSE CHE SONO ALTE ma sono I SERVIZI CHE SONO
INADEGUATI.
A chi giova che siano sempre meno i votanti?
PACE E BENE…
In quarta pagina un articolo di Raniero La Valle
fra Carlo
vendo quanto di più profondo e di autentico
c’è nei nostri percorsi. E ci aiuta a portarli a
buon fine.
Ad esempio: il gesto dell’elemosina viene
depurato dai suoi equivoci ed autenticato
nella motivazione della carità. Alla quale il
Signore aggiunge il lievito della inesauribile
Dunque la conversione, che il vangelo chiede
gratuità; così il gesto una tantum dell’elemoagli uomini molto religiosi, non è il cambiasina si trasforma in un rendimento verso
mento della loro tavola dei valori, ma la conl’altro di autentica condivisione.
versione teologica: dal tuo Dio al Dio di Gesù
Cristo.
Però, riprendendo il discorso, così si spiega
la reazione di chi si sente deluso nelle proSia chiaro: Gesù non ignora i modi di cercare
prie aspirazioni, e cerca altrove soddisfazioDio da parte degli uomini, né li annulla . Anzi
ne dei suoi bisogni religiosi. D’altra parte la
va loro incontro come un dono inaspettato e
storia di Gesù, narrata nei vangeli, non è per
li compie. Qui c’è la Bella Notizia: il compiniente ovvia neanche per gli uomini religiosi.
mento evangelico accoglie e supera la nostra
Infatti l’evento Gesù porta in se stesso, se
ricerca.
accolto, il capovolgimento della vita, che
E qui risiede la sua pretesa e la sua forza
alcuni rifiutano come scandalo, e che altri
critica: operare un discernimento, promuoinvece accolgono per fede.
Facciamo qualche esempio.
Tutte le religioni dicono quello che ogni uomo si aspetta: devi dare la vita per Dio.
Il vangelo racconta l’opposto: è il Figlio
dell’uomo che ha dato la vita per gli uomini.
Ed è sorprendente vedere nel vangelo come
il Figlio di Dio sia venuto a salvare il mondo,
immergendosi in esso, senza evitare le contraddizioni.
Nel mondo esiste la morte: ebbene Gesù è
morto con un carico di domande e di angoscia, proprio di ogni uomo che muore. Nel
mondo c’è il peccato = è morto non solo
per i peccatori, ma come un peccatore.
Nel mondo c’è la menzogna = e lui ne ha
subito le conseguenze.
ce raccoglie tutte le nostre contraddizioni
senza esplodere. Anzi attraverso di esse si
rivela il mistero di Gesù = mostrare come la
croce non sia il segno di una sonora sconfitta, ma della vittoria. E non solo perché
essa è la via della resurrezione. La croce è il
compimento, la realizzazione della vita di
Gesù.
Infatti appeso al legno ha perdonato; ha manifestato fiducia nel Padre; ha fatto dono di
sé.
Così la sua storia, immersa nella nostra, non
promette all’uomo di costruirsi astrattamente una figura geometrica di Dio
Lo ha capito un pagano come il centurione;
lo ha capito uno dei due malfattori; lo capiremo anche noi suoi discepoli?
Gesù viene a portare a compimento la sua
storia nella nostra come uomo. E la sua cro1
I GIOVANI E LA POLITICA
Di Salvatore Galluzzo
«Noi ci lamentiamo di oggi, ma
po, dove le categorie di passato, pre-
portante differenza generazionale la
insicurezza esistenziale a lungo termi-
quello che succedeva nel Medioevo
sente e futuro rivestono soltanto i
cui dinamica rende possibile la cresci-
ne otientando verso “un consumo dei
non si può immaginare… corrotti e
panni di prigioni invisibili, un vento
ta, quanto di riqualificarla in ragione al
giorni” a breve termine.
condannati che sedevano in parlamen-
nuovo, quello dello stupore del sentir-
dialogo
richiesto
Di fronte a questa situazione l’ ele-
to per legiferare… si facevano leggi
si parte di questa storia, può far aprire
“dall’impegno etico nei confronti di
mento corroborativo può essere un
spaventose (una era proprio una
le vele della nostra società; un percor-
una città da costruire”, come possia-
certo esemplarismo da parte di coloro
maialata: e per questo fu chiamata
so che trovi il coraggio di accettare e
mo, giovani e vecchi insieme, leggere
che, con il loro stile di vita e attraverso
porcellum…)… tutti usavano soldi pub-
di intercettare le trame del disincanto
il presente e costruire la nostra città
il «sensus» della loro esperienza, pos-
blici privatamente dicendo: “che vuoi
e della disillusione le cui cifre di con-
dove assieme vivere nel rispetto della
sono orientare le attese e la forma di
che sia!”… arrivò un cavaliere da Mila-
fronto con la sfera politica diventano
dignità e della libertà di tutti? – forse
questo impegno etico.
no, allora chiamata Mediolanum…e
quelle della Perdita di Credibilità; un
questa potrebbe essere la domanda
Forse da parte dei giovani, parte una
poi i popoli barbari del nord con i loro
percorso ancor più particolare quando
guida.
sola richiesta: quella di non essere
riti con il dio Po da cui nasceva la tro-
si vuole entrare in dialogo con quella
All’interno di questo margine, diventa
lasciati soli a vincere la sfida per co-
ta… e un giullare di piazza che procla-
parte della società, i giovani, spesso
possibile interpellare coloro che in
struirsi nello spazio e nel tempo in cui
mava la sua linea politica a suon di
idealizzati e quasi sempre dimenticati.
questa storia vivono con il debito di
vivono, una vita “bella e buona”, con-
Vaff… e Dante che fece il suo partito
Il primo passo di un dialogo e di un
una esperienza da costruire, ed il de-
sapevoli che questo richiede impegno
cambiamento necessario, richiede di
bito di una esperienza che hanno il
di tutti a vantaggio di tutti. E proprio
Chi ha seguito le trasmissioni tele-
mettere da parte la retorica del con-
diritto di ricevere e il dovere di custo-
in ragione di quel debito esperienzia-
visive del mese di dicembre sicura-
flitto generazionale: tutti viviamo in
dire.
le, forse è richiesta una sola cosa: il
mente non troverà difficile rintraccia-
un tempo che deve risplendere come
Un’azione, quella di questo appello,
coraggio di Educare, di formare l’uo-
re, nell’«escursus storico» sopra cita-
presente… una interazione tra le ge-
dove è necessario verificare il conte-
mo, nel cuore, nella libertà e nella co-
to, le parole di Roberto Benigni nella
nerazioni è tale solo se queste percor-
sto in cui si innesta un discorso circa
scienza, perché possa farsi carico della
trasmissione dedicata alla lettura della
rono lo stesso spazio del tempo. Con il
l’impegno politico dell’uomo di oggi e
sfida della costruzione della città dove
Costituzione Italiana. E proprio l’apo-
dire ai giovani: “voi siete il nostro fu-
dei giovani: il terreno è quello della
vivendo si accorga da dove arriva e
calittica narrativa e la drammatica di
turo”, forse non facciamo altro che
disillusione e del disinteresse in rela-
dove è diretto… Educare e Formare,
situazioni ed eventi di una certa tradi-
togliere loro la parola, ed anzi, l’esi-
zione ad un panorama politico, alme-
perché solo così è possibile imparare e
zione del passato e la stessa disarmo-
stenza. Tutti viviamo nel presente, ma
no quello dei politici di professione,
crescere nella storia, e perché solo
nia di colori, sembrano descrivere
tutti, fin dal primo respiro, iniziamo a
che risulta poco credibile e poco pro-
così, citando Roberto Benigni, diventa
quella cornice politica che caratterizza
dar forma, con gli strumenti che il
mettente; delle dinamiche fluide che
possibile accorgerci che «una certa
il nostro presente. Nel disincanto di
tempo ci concede, alla nostra esisten-
caratterizzano le prospettive di vita
minestra fa schifo!» e in questo modo
una retorica frammentazione del tem-
za. Qui non si tratta di annullare l’im-
dei giovani e che creano un senso di
provare a porre rimedio.
costantemente PerDente…»
IL GRIDO DAL MONDO DEL LAVORO
Tutto ha inizio quando ti dicono
che questo mese possono pagarti
solo un anticipo, poi via via gli stipendi iniziano a diventare arretrati non versati; il motivo è che non
s’incassa dai clienti sui lavori già
conclusi o sulle forniture già consegnate; e di rivolgersi alle banche
manco a pensarci, senza reali garanzie contrattuali non si ottiene
credito……….e poi crisi aziendali,
cassa integrazione, contratti di
solidarietà, blocchi del traffico sulle tangenziali o nelle stazioni ferroviarie…….rassegnazione.
……….incroci i loro sguardi e nei
loro occhi vedi incredulità, imbarazzo, delusione, stanchezza.
In giro vedi più uomini, all’uscita delle scuole noti più padri che
vanno a prendere i figli; alcuni
necessario
DI Marco Raschiotti
restano in casa, sono nervosi, altri
cercano di fare le cose che hanno
rinviato per troppo tempo; altri
ancora cominciano a guardarsi
attorno, a cercare qualche lavoretto per racimolare un po’ di soldi
e sentirsi meno inutili…...
Sono sempre di più, settimana
dopo settimana; adesso la burocrazia amministrativa blocca anche i fondi INPS per la CIG, e non
tutte le imprese possono permettersi di anticiparne il pagamento ai propri dipendenti.
Giovani contro meno giovani in
una concorrenza che non porta a
nulla di buono.
…….quando invece servirebbero
piani, si piani, piani strategici
semplici e poco costosi rispetto
agli sprechi di denaro pubblico.
Il nostro Paese potrebbe essere il leader mondiale delle energie
alternative, con piani duraturi e
incentivi costanti nel fotovoltaico
potremmo diventare specialisti nel
settore e produrre tecnologie ed
energia per ridurre la dipendenza
dall’estero.
lità turistica cordiale e attenta,
della guida alla scoperta della nostra storia…….
Sfruttando al meglio l’agricoltura a km zero potremmo riavvicinare i giovani a realtà che stanno
scomparendo.
Le vie delle nostre città e gli spazi televisivi si riempiono di slogan
inutili e di promesse da paese dei
balocchi dove …….tutto è esentasse.
Valorizzando
quell’immensa
ricchezza che abbiamo in esclusi
va mondiale: il patrimonio di
bellezze storico artistiche, unite a
quel che rimane delle bellezze naturali, potremmo favorire la creazione di piccole imprese individuali
o famigliari legate al mondo
dell’enogastronomia, dell’ ospita-
In questi giorni di elezioni politiche vien voglia di pensare anzi di
GRIDARE: “C’E’ QUALCUNO CUI
TUTTO QUESTO PUO’ INTERESSARE?”
Bisogna fare presto, perché i
piani e i progetti hanno bisogno di
tempo per essere attuati, e chi è
senza stipendio non può aspettare a lungo, ha bisogno di alzare la
testa e vedere il futuro dinnanzi ai
propri occhi.
2
Il nostro pensiero su:
L’Agenda Monti
Arturo Masetto
Il futuro dell’Italia è legato al risultato delle prossime elezioni politiche:
l’ingovernabilità ci proietterebbe in
una situazione economica disastrosa.
L’entrata in campo di Monti, unitamente alla presentazione della lista
di Ingroia (RC) al senato, contribuisce a rendere questo risultato sempre più probabile.
Esaminiamo il documento di Monti
per evidenziare quei punti sui quali
non siamo d’accordo perchè trascurano quelle criticità che, a nostro
parere, sono di intralcio ad una politica che abbia come obiettivo la riduzione delle disuguaglianze: l’Europa ed il debito pubblico, la crescita
ed il lavoro, il welfare.
L’Agenda chiede sia all’Europa che
all’Italia di fare determinate cose per
l’uscita dalla crisi ma è molto prudente nel chiedere di bloccare la politica dei due tempi: prima il risanamento e poi la crescita.
L’Italia dal 2015 dovrà rientrare di
1/20 del debito che supera il 60%
del rapporto tra debito e PIL; si
tratta di circa 1000 miliardi di euro
che diviso per 20 fanno circa 50 mld
MAGISTRATI IN POLITICA
Matteo Cerutti Sola
Anche la percezione della magistratura
come potere separato ed indipendente
dalla politica è uno dei cardini su cui si
fonda il nostro ordinamento democratico.
Non parliamo solo di indipendenza effettiva della magistratura, che riteniamo fortunatamente salda nonostante i ripetuti
attacchi e tentativi di subordinarla da parte di certa politica, ma anche di come essa venga percepita. Perché questa percezione di terzietà è condizione necessaria
all’autorevolezza del potere giudiziario
ed alla fiducia che i cittadini sono disposti ad accordare a questo imprescindibile
strumento di garanzia dei diritti di ciascuno. Questa percezione purtroppo in Italia
non è scontata come altrove, anche
“grazie” al mantra della “magistratura
politicizzata” ripetuto ossessivamente
negli ultimi vent’anni (naturalmente è
all’anno. Dopo tutti i tagli già fatti
come facciamo a tagliare di altri 50
mld la spesa pubblica senza intaccare i servizi essenziali (scuola, sanità,
servizi sociali, ecc). E la lotta all’evasione fiscale? Nel 2012 si sono recuperati 12 mld ma non erano solo soldi di evasori! E’ poco anche perché il
governo Monti è stato timido nell’introdurre norme anti evasione.
Inoltre ricordiamoci che la riduzione
della spesa pubblica ha un impatto
negativo sul PIL e se il PIL non cresce
non può migliorare il rapporto tra
debito e PIL (se il debito era di 2000
mld ed il PIL di 1650 la percentuale è
di 121, con il debito a 1965 ed il PIL
a 1620 la percentuale rimane a 121).
Tra le misure più urgenti c’è la revisione dei compiti della BCE. Perché
se la BCE è la banca centrale europea non può avere i compiti che in
Usa ha la FED? Perché finanziare a
tassi bassi (1%) le banche e non gli
stati? Per l’Italia la riduzione dei tassi ridurrebbe la spesa per interessi di
decine di miliardi all’anno.
In Italia il costo del lavoro continua
ad aumentare in presenza di bassi
salari. E’ qui che dobbiamo intervenire sia per aumentare i salari e sia
per dare alle imprese la possibilità di
aumentare le assunzioni. Per questo
servono risorse; è demenziale propoliticizzata solo quando condanna, mai
quando assolve). Diviene dunque doverosa una riflessione sull’impegno politico
dei magistrati, assolutamente prezioso,
ma che comporta il pericolo -come afferma Gian Carlo Caselli- che “l’esercizio
delle funzioni giudiziarie possa apparire
distorto -prima o dopo il mandato parlamentare- per l’influenza di rapporti politici”. Crediamo che questo pericolo debba
essere per quanto possibile scongiurato, a
tutela innanzitutto del valore delle azioni
giudiziarie intraprese dal magistrato.
Quindi riterremmo opportuno un distacco
definitivo dalla magistratura, evitando un
ritorno successivo all’impegno politico.
Certo in un certo senso potrebbe apparire
una richiesta ingiusta ed eccessiva, anche
alla luce dell’art. 51 Cost., che al terzo
comma recita “Chi è chiamato a funzioni
pubbliche elettive ha diritto (…) di conservare il suo posto di lavoro”. Tuttavia
l’opera a cui è chiamato un magistrato è
mettere in campagna elettorale di
tagliare l’IMU (imposta patrimoniale), semmai sarebbe opportuno renderla più equa ed eliminarla sulla
prima casa per le famiglie a basso
reddito.
Inoltre bisognerebbe smettere di
incolpare la rigidità della legislazione
del lavoro per la scarsa produttività
e non i mancati investimenti per l’innovazione dei processi produttivi e
dei prodotti. Si continua ad attaccare
lo Statuto dei lavoratori e si fanno
leggi che intaccano i diritti dei lavoratori riconosciuti dalla stessa costituzione.
Sono molti i settori in cui investire:
agricoltura, trascurata negli ultimi
decenni e ridotta ai minimi termini
con un’occupazione prevalente di
ultra sessantenni, potrebbe dare lavoro ai giovani; edilizia: finiamola
con la cementificazione del suolo e
recuperiamo il vecchio ed il non utilizzato; lavori pubblici: mettiamo in
sicurezza il territorio a rischio frane,
inondazioni e terremoti; tecnologie
energetiche; tecnologie digitali; turismo; ecc.
Negli ultimi 30 anni le disuguaglianze dei cittadini sono cresciute enormemente: il 10% possiede il 50%
della ricchezza mentre il 50% ne possiede il 10%. Questo è il risultato
tanto delicata da richiedere, a nostro avviso, queste ulteriori attenzioni, meglio se
unite ad un minimo distacco temporale
tra l’esercizio delle funzioni giudiziarie e
l’ingresso in politica. Questo perché ad
esempio, tanto per essere chiari e giungere all’attualità, l’azione coraggiosa di un
magistrato con la schiena dritta come Antonio Ingroia, che a costo di pesantissimi
attacchi ha cercato di incidere quella piaga oscena e purulenta dei rapporti politico
-mafiosi ai più alti vertici, alla luce della
sua repentina candidatura rischia di prestare il fianco alle accuse di politicizzazione, vedendo svilito il valore di quanto
fatto.
della maggiore crescita dei profitti e
delle rendite a scapito dei salari. Ma
anche all’interno del lavoro dipendente si sono allargate le differenze
tra operai/impiegati e i dirigenti.
L’altro fattore di disuguaglianza è
l’enorme crescita del lavoro a tempo
determinato e del lavoro a partita
IVA perché trattasi prevalentemente
di lavoro precario e a salario molto
al di sotto dei 1000 euro.
Infine la crisi ha prodotto un esercito
di disoccupati, sottoccupati e di giovani che non cercano neanche più il
lavoro . E’ in continuo aumento il
numero di cittadini al di sotto della
soglia di povertà.
L’Agenda parla di riduzione delle disuguaglianze ma non la mette al
centro della propria politica. I paesi
del nord Europa con maggiore eguaglianza hanno un alto tasso di sviluppo. Le disuguaglianze si riducono
principalmente in due modi: una politica fiscale progressiva e servizi sociali efficienti ed efficaci.
Questi dovrebbero essere gli elementi essenziali di un programma
elettorale per i partiti che abbiano
come fine la cura del bene comune!
precedenti dichiarazioni, oltre al doloroso
ricordo della vicenda che lo portò a ricoprire quest’ultima prestigiosa carica dopo
l’esclusione, con una legge contra personam del governo Berlusconi poi dichiarata incostituzionale, di Gian Carlo Caselli
dal concorso per quell’incarico.
Concludendo, ben venga l’impegno politico di persone -spesso di altissimo spessore morale- provenienti dalla magistratura, che possono dare un prezioso contributo alla gestione della cosa pubblica
anche forti delle loro esperienze. Certamente tanto maggiore sarà la chiarezza
sulla discontinuità tra i due impegni, pur
essendo entrambi al servizio del Paese, e
Altra candidatura eccellente è stata quella l’irreversibilità della scelta fatta, tanto ne
di Pietro Grasso, già Procuratore Nazio- guadagneranno la percezione delle funnale Antimafia. In questo caso, pur rico- zioni giudiziarie precedentemente svolte,
noscendo l’alto valore della sua vita pro- dell’indipendenza e della terzietà della
magistratura, nonché del nuovo impegno
fessionale, dobbiamo rilevare un certo
in politica.
scarto tra la candidatura ed alcune sue
3
SEMPRE IN TEMA DI ELEZIONI…..
Vita di circolo…
Un articolo di Raniero La Valle giornalista, teologo, testimone del Concilio.
Come sempre da questa rubrica diamo informativa sulle attività del nostro circolo.
ATTENZIONE:
Dal mese di febbraio gli incontri settimanali al cir5colo si
terranno il MERCOLEDI’ SERA SEMPRE DALLE ORE
20,30
Abbiamo dovuto rimandare la serata sul Concilio con il prof.
Giannino Piana per indisposizione del medesimo.
Ad ora non sappiamo ancora la data definitiva .
Ci stiamo preparando per la campagna tesseramento e come sempre potete rinnovare la tessera prima del 28 febbraio
con uno sconto di 2 euro.
Potrete rinnovarla sia durante gli orari di ufficio oppure il mercoledì sera.
vivendo, ma teniamo comunque
precisare che i nostri servizi di
patronato vengono erogati a
tutti gratuitamente e la tessera
deve essere vista come una adesione ed un sostegno spontaneo
per il mantenimento delle
strutture.
TESSERAMENTO
ADESIONI
Riconfermiamo quindi lo stesso
costo della tessera dello scorso
2013
anno; e riconfermiamo inoltre
Ricordiamo che la tessera di ade- anche quest’anno lo sconto di 2
sione al circolo, è annuale ed è € per chi la rinnova entro il 28
valida dal 1° gennaio sino al 31 febbraio 2013.
dicembre di ogni anno.
Ricordo anche che la tessera del
Pertanto da dicembre è iniziata circolo permette di utilizzare i
la campagna tesseramento servizi del CAF ACLI a prezzi
scontati nonché usufruire degli
2013.
sconti previsti nel libretto delle
Questo è un tasto dolente so- convenzioni.
prattutto se consideriamo la
situazione di crisi che stiamo
CHE FARANNO I
CATTOLICI?
Che faranno i cattolici? Alle elezioni, s’intende. La domanda è
malissimo posta. I cattolici hanno cessato da tempo di essere
una categoria politica ed elettorale. Nemmeno Luigi Sturzo, che
fondò un partito apposta per
loro, li chiamò in causa in quanto tali. Un partito è una parte in
lotta con altre parti, disse, la
Chiesa invece è di tutti.
Il concetto di elettorato cattolico fu invece introdotto dalla
gerarchia ecclesiastica dopo il
fascismo, a supporto della Democrazia Cristiana, in base al
principio allora ritenuto non
negoziabile dell’unità politica
dei cattolici.
L’unità politica dei cattolici si
dissolse poi in base a due fattori.
Il primo fu che il Concilio aveva
inteso chiudere la stagione del
temporalismo ecclesiastico e
aveva proclamato la libertà religiosa di credenti e non credenti;
e se dalla Chiesa era riconosciuta la libertà religiosa, tanto più
doveva essere riconosciuta la
libertà politica.
Il secondo fattore per cui si dissolse l’unità politica dei cattolici
fu che si dissolse la stessa Democrazia Cristiana.
Dopo di allora i cattolici, che
nessuno aveva educato a una
vera responsabilità politica come cristiani, sono caduti nell’insignificanza: sparsi, i più politicizzati, in diversi partiti senza
badare al cristianesimo, la mag-
I NOSTRI SERVIZI
gior parte ha trovato nell’azione
caritativa e sociale, se non
nell’arroccamento privato, l’alternativa a un vero impegno
politico nella società della Costituzione e dei partiti.
Ora, dopo la delusione provocata da Monti, che per un anno ha
avuto in mano l’Italia e avrebbe
potuto porre le basi per una
nuova società veramente equa,
giusta e solidale ed è finito invece come guardiano dell’ortodossia finanziaria europea, alla testa di un governo spesso spietato e sprezzante verso la “povera
gente” tanto amata da La Pira, si
riapre la questione.
Il presidente del Consiglio, giudicando tutti i partiti incapaci di
governare l’Italia e di fare i compiti a casa dati “dall’Europa”, si
è fatto promotore di un nuovo
schieramento conservatore, e
alcuni cattolici rinomati si sono
messi al seguito del nuovo leader, gratificato per l’occasione
dal plauso dell’Osservatore Romano e delle sacre gerarchie.
È difficile vedere in questo approdo alla politica di dirigenti
delle ACLI senza le ACLI, di dirigenti della CISL senza la CISL, e
di laici autorevoli senza alcuna
rappresentanza laicale, quell’ingresso in politica di una nuova
generazione di cattolici che era
stata a più riprese, auspicata
dalle autorità ecclesiastiche e
dagli organizzatori di Todi uno e
due.
Quello che resta irrisolto è il
problema di un pensiero politico
nuovo che partendo dalle radicali istanze poste dal Vangelo, si
confronti con il duro mondo che
si sta costruendo in Europa e
fuori di essa.
Un mondo che si gloria di essere uscito dalle ideologie, ma è
caduto in idolatrie suicide, un
mondo modellato sul danaro
dove i tagli alle spese sociali e
l’aumento delle tasse ai poveri
scattano per meccanismi automatici senza nemmeno intervento di mani d’uomo; un mondo dove la politica è licenziata,
le leggi del mercato sono promosse a leggi di natura, il divario tra ricchi e poveri aumenta e
la disperazione prende alla gola
milioni di persone.
Una nuova generazione di cristiani è veramente attesa a misurarsi con queste ingiustizie
che gridano al nostro Dio non da
ora, ma dal tempo dei profeti e
del discorso della Montagna.
Può essere una risposta la salvezza che viene dal pareggio, la
negazione delle ragioni per cui
nei Parlamenti, dalla rivoluzione
francese in poi, siedono una
destra e una sinistra, e la corsa
degli zelanti ad affollare la casa
già gremita dei “moderati”?
Raniero La Valle a Chivasso per Lezioni
di politica con Beppe e Vinicio
CHIVASSO – Via Italia10/B tel. 011-9102209
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14,00—17,00
contratti di locazione,
spese condominiali,
normativa sulle locazioni
Martedì - giovedì - venerdì
9,00 – 12,00
ORARIO
giovedì 14,30 – 17,00
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Circolando - Circolo "Carlo Cazzari"