ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE IIS STTIITTU UTTO O TTE EC CN NIIC CO O-- S SE ETTTTO OR RE EE EC CO ON NO OM MIIC CO O D I G U A R D I A G R E L E DI GUARDIAGRELE “DOCUMENTO” DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi degli artt. 17 comma 1 e 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08) DOCUMENTO COSTITUITO DA N° 51 PAGINE e N° 4 ALLEGATI PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Il sottoscritto Prof. Fausto DE SANCTIS, in qualità di DATORE DI LAVORO dell’ISTITUTO DICHIARA di aver elaborato questo documento di valutazione dei rischi per i fini stabiliti dal D. Lgs 81/08 e successive modifiche ed integrazioni. Data, lì ______________________________ Firma _________________________________ Il sottoscritto Dott. Michele VERRATTI , in qualità di R.S.P.P., ha sviluppato la valutazione dei rischi dei cui risultati si relaziona nel presente documento e DICHIARA di aver ricevuto dal Datore di Lavoro le informazioni previste dall’ art. 18, comma 2 del D. Lgs 81/08 e, per quanto di Sua competenza, di aver provveduto ai sensi dell’ art. 33 del medesimo decreto, all’individuazione dei fattori di rischio e delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro e che i criteri adottati sono conformi alle linee guida contenute nella circolare ministeriale 102/95 del Ministero del Lavoro nonché alle Linee guida Cee ( metodologia proposta dalla V Direzione Cee). Data, lì ______________________________ Firma ________________________________ La sottoscritta Dott.ssa Majlinda GRAPSHI, in qualità di MEDICO COMPETENTE DICHIARA di aver ricevuto dal Datore di Lavoro le informazioni previste dall’ art. 18, comma 2 del D. Lgs 81/08 e di aver collaborato con lo stesso ed il Servizio di Prevenzione e Protezione all’elaborazione, per quanto di competenza, del documento di valutazione dei rischi e di aver preso visione dell’intero documento. Data, lì ______________________________ Firma _________________________________ La sottoscritta Prof.ssa Ivana MARRONCELLI, LAVORATORI per la SICUREZZA eletto RAPPRESENTANTE DEI DICHIARA § § di essere stato preventivamente consultato sui criteri, tempi e modalità che l’Istituto ha utilizzato per la valutazione dei rischi; di aver preso visione di questo elaborato. Data, ______________________________ Firma ________________________________ Pagina 2 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SEZIONE 1 INTRODUZIONE Pagina 3 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 1.1 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 PREMESSA In questo paragrafo, si forniscono alcune indicazioni essenziali sulla società e sui principali soggetti che hanno partecipato al processo valutativo, successivamente nelle varie sezioni sono indicati i criteri di valutazione adottati presentandone i risultati nonché la descrizione degli interventi di prevenzione e protezione. Ragione Sociale ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO STATALE "Nicola da Guardiagrele" Via G. Farina n°1 66016 GUARDIAGRELE (CH) Datore di Lavoro PROF. FAUSTO DE SANCTIS Sede ISTITUTO TECNICO- SETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE Orario delle lezioni Orario di Lavoro Lunedì- Mercoledì- Giovedì e Sabato ore: 8,25-13,25 Venerdì e Martedì 8,20-13,30 Uomini 7 Donne 18 N° dipendenti Pagina 4 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 1.2 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 DEFINIZIONI D. Lgs 81/08, art. 2 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo; c) «azienda»: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa; e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; Pagina 5 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 f) «responsabile del servizio di prevenzione e protezione»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; g) «addetto al servizio di prevenzione e protezione»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera l); h) «medico competente»: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; i) «rappresentante dei lavoratori per la sicurezza»: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; l) «servizio di prevenzione e protezione dai rischi»: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; m) «sorveglianza sanitaria»: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa; n) «prevenzione»: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno; o) «salute»: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità; p) «sistema di promozione della salute e sicurezza»: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; r) «pericolo»: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; s) «rischio»: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; t) «unità produttiva»: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all'erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; Pagina 6 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 u) «norma tecnica»: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un'organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria; v) «buone prassi»: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all'articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6, previa istruttoria tecnica dell'ISPESL, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione; z) «linee guida»: atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri, dalle regioni, dall'ISPESL e dall'INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; aa) «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; bb) «informazione»: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; dd) «modello di organizzazione e di gestione»: modello organizzativo e gestionale per la definizione e l'attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590, terzo comma, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro; ee) «organismi paritetici»: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l'elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; l'assistenza alle imprese finalizzata all'attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento; ff) «responsabilità sociale delle imprese»: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Pagina 7 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Abbreviazioni: D.L. Datore di Lavoro RSPP Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza M.C. Medico Competente D. Lgs Decreto Legislativo D. M. Decreto Ministeriale D. P. R. Decreto Presidente della Repubblica DPI Dispositivi di Protezione Individuale VDT Videoterminale Pagina 8 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 1.3 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 RIFERIMENTI NORMATIVI Codice Civile: articolo 2087: “Tutela delle condizioni di lavoro. L’imprenditore è tenuto a adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.” Normative prese a riferimento per l’ effettuazione della valutazione dei rischi: a) le norme di legge; b) le norme di buona tecnica; c) le norme aziendali esistenti a) - Le norme di legge Norme sulla sicurezza degli impianti elettrici (in vigore artt. 8, 14 e 16) D. Lgs n. 532.99 Disposizioni in materia di lavoro notturno D. Lgs n. 151.01 Tutela della maternità Criteri generali di sicurezza antincendio e per la D.M. del 10.03.98 gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro D.M. n. 388.03 Disposizioni sul pronto soccorso aziendale Riordino delle disposizioni in materia di installazione D.M. n. 37.08 degli impianti all’interno degli edifici Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. D. Lgs n. 81.08 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro "Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza L. n. 123.07 sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia" (in vigore art. 1) Accordi europei, Accordi Stato – Regioni, ecc… Legge n. 46.90 b) – Le norme di buona tecnica Norme UNI EN relative alla sicurezza dei macchinari in termini generali e specifici; Norme UNI EN relative agli impianti elettrici ed ai corpi illuminanti in termini generali e specifici; Norme CEI relative agli impianti elettrici; UNI EN 292/1/2-92-Sicurezza del macchinario – concetti fondamentali, principi generali di progettazione – Terminologia, metodologia di base – Specifiche e principi tecnici. c) – Le norme aziendali esistenti Procedure, istruzioni operative, direttive aziendali, consuetudini, accordi. Pagina 9 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 1.4 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 REQUISITO MINIMO E REQUISITO ESSENZIALE L’ Azienda, impegnata in un programma operativo di miglioramento delle lavorazioni e degli impianti ai principi di prevenzione sanciti dalla legge, ha individuato nei criteri nuovi apportati dal D. Lgs 81/08, lo strumento per verificare le scelte organizzative e le procedure di prevenzione già in atto ed eventualmente migliorarle, particolarmente alla luce dei nuovi principi di programmazione sistematica, consultazione, formazione e informazione, concezione di ergonomia delle attività e dei posti di lavoro. Considerato quindi come requisito minimo di sicurezza la ottemperanza alle leggi vigenti, ha applicato una metodologia valutativa volta ad individuare i possibili requisiti “essenziali” da conseguirsi con il concorso di tutta la struttura operativa. 1.5 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: DEFINIZIONE La valutazione del rischio è un procedimento tecnico, in parte oggettivo in parte soggettivo che mira ad individuare tutti i possibili rischi per la sicurezza e per la salute a cui i lavoratori possono essere esposti e a stimare il rischio di esposizione ai fattori di pericolo al fine di poter individuare ed applicare i provvedimenti necessari per la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori. Ove opportuno e necessario l’indagine soggettiva è stata integrata da misure strumentali e verifiche documentali (indagine oggettiva). L’indagine è stata applicata a tutte le attività lavorative dell’azienda. Pagina 10 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 1.6 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 CRITERI ADOTTATI Dato che non vi sono norme riconosciute riguardo ai modi per l’esecuzione delle valutazioni dei rischi, abbiamo seguito un’integrazione tra: • la metodologia proposta dalla V Direzione Generale della CEE; • le linee guida per l’applicazione del D. Lgs 626/94 della Conferenza dei Presidenti delle Regioni del 16/07/96 • ISPESL – Linee guida; Nella fase preparatoria del documento, si è tenuto conto di due principi fondamentali: Effettuare la valutazione in modo da garantire che si considerano solo i rischi e i pericoli degni di nota; Identificare il rischio, valutando e studiando la possibilità di eliminarlo in base all’esistenza o meno di un principio di causalità. Si è proceduto a suddividere, valutare e documentare i rischi in base ai seguenti gruppi distinti: a) rischi per la salute; b) rischi per la sicurezza; c) rischi trasversali; sulla base dei fattori potenziali di rischio suggeriti dalle linee guida Cee. Per la valutazione dei rischi sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti: q Osservazione dell’ambiente di lavoro; q Identificazione ed esame dei compiti eseguiti sul posto di lavoro; q Esame dei fattori interni ed esterni che possono avere effetti sul posto di lavoro (per es.: aspetti climatici per i lavoratori all’esterno); q Esame di eventuali fattori organizzativi che possono interagire con le attività svolte; q Esame dell’organizzazione in vigore; q Valutazione dei potenziali fattori di rischio presenti; Le osservazioni compiute sono state confrontate con i criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute, in base ai seguenti principi: 1) Ottemperanza delle norme legali; 2) Rispetto di norme e orientamenti pubblicati (per es.: norme tecniche nazionali, UNI – CEI ecc. codici di buona pratica, livelli d’esposizione professionale agli inquinanti secondo le norme ACGIH, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti, ecc.); 3) Evitare i rischi; 4) Sostituire – ove possibile - ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno; 5) Combattere e/o eliminare i rischi alla fonte; 6) Limitare al massimo il numero di lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio; 7) Applicare preferibilmente provvedimenti e/o miglioramenti collettivi di protezione piuttosto che individuali; 8) Adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo della prevenzione; 9) Cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione continuo nel tempo. Pagina 11 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Per valutare quando un rischio può essere considerato accettabile o meno, si è utilizzato un modello di buona pratica corrente che sarà esposto nelle sezioni successive. Questa valutazione tiene inoltre conto dei seguenti aspetti: q q q q Natura del posto di lavoro (per es.: sede fissa o provvisoria); Tipo di procedimento (per es.: operazioni ripetute, sviluppo o cambiamento del metodo di lavoro, lavorazione in ambienti particolari); Compito effettuato (per es.: attività ripetitive e occasionali); La complessità tecnica delle attività (per es.: impegno mentale e/o fisico). La valutazione dei rischi è stata effettuata valutando i vari parametri a partire dalla organizzazione del lavoro fino a considerare e valutare le singole fasi lavorative: Strumenti utilizzati Azioni/fasi dei soggetti Organigramma e mansionario aziendale Individuazione responsabilità esposti Sopralluogo in ogni locale di lavoro Sopralluoghi specifici e dettagliati su ogni posto di lavoro sia presidiato, non presidiato e/o occasionale Verifica delle attività svolte Stima del rischio presente Verifica delle misure di prevenzione presenti Interviste agli addetti e Documentazione esistente sul posto di Verifica sui posti di lavoro e negli uffici tecnici. lavoro Analisi degli infortuni degli ultimi 3 anni Analisi del Registro Infortuni Pagina 12 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SEZIONE II GENERALITA’ Pagina 13 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 2.1 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 DESCRIZIONE VISITA PER LA VALUTAZIONE Prima di eseguire i sopralluoghi nei posti di lavoro per la valutazione, sono stati consultati il Medico Competente e il Rappresentante dei Lavoratori i quali hanno condiviso i criteri di valutazione utilizzati per la sicurezza e la salute dei lavoratori. E’ stata garantita, con interviste ai lavoratori, l’identificazione dei pericoli non soltanto in base ai principi noti, ma anche in base conoscenza effettiva delle condizioni di lavoro, in cui possono essere presenti delle situazioni avverse o anomale che non potevano essere previste in seguito ad un sopralluogo per quanto curato. I sopralluoghi sono stati effettuati con lo scopo di valutare i rischi per la sicurezza e la salute riguardanti le attrezzature di lavoro, le macchine, le sostanze o preparati chimici impiegati, nonché della sistemazione dei luoghi di lavoro e degli impianti. Pagina 14 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 2.2 Le Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 ATTIVITA’ SVOLTA DALL’ISTITUTO attività lavorative eseguite/gestite dall’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI GUARDIAGRELE • Attività di Istruzione/educazione: servizio di istruzione agli alunni e vigilanza durante la loro permanenza a scuola • Attività vigilanza alunni e pulizia locali • Attività amministrative/ attività generiche di ufficio 1. Redazione documenti al videoterminale; 2. Archiviazione delle pratiche in essere; 3. Invio / ricezione fax; 4. Copia fotostatica di documenti. Pagina 15 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 ORGANIGRAMMA DEL SETTORE PER LA SICUREZZA Datore di lavoro (Dirigente Scolastico) Prof. Fausto DE SANCTIS Responsabile S.P.P. Medico competente Dott. Michele VERRATTI Dott.ssa Majlinda GRAPSHI Addetti antincendio Enrico BELLELLI Maria Antonietta DI COLA Gino IACOVELLA Carmelina TARABORRELLI Lucia STELLATO Addetti I° soccorso Enrico BELLELLI Maria Antonietta DI COLA Gino IACOVELLA Giovanna FERRANTE Carmelina TARABORRELLI Lucia STELLATO Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof.ssa Ivana MARRONCELLI Pagina 16 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 2.3 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 MANSIONARIO AZIENDALE Si veda Allegato 1 al presente Documento di Valutazione dei Rischi. 2.4 AMBITI DI ATTIVITA’ E MANSIONI All’interno dell’Istituto sono stati individuati tutti gli ambiti di attività ai quali sono state correlate le mansioni svolte dai lavoratori esposti a fattori di rischio. 1) Docente 2) Collaboratore scolastico Pagina 17 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 2.5 Rev. 01 di Marzo 2013 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 SCHEMA ATTIVITA’ LAVORATIVE Docente Mansioni 18 h/sett Istruzione/educazione agli alunni Attività di vigilanza agli alunni, attività di pulizia locali 2.6 36h/sett ANALISI DEL SETTORE Scarpe NO Guanti NO § Collaboratore scolastico D.P.I. IN USO PRESSO IL SETTORE: Docente § Collaboratore scolastico Fasi SI (durante le attività di pulizia locali) SI (durante le attività di pulizia locali) RESPONSABILE CONSEGNA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE: Datore di lavoro Pagina 18 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 E’ stata svolta un’indagine particolare su quei eventuali gruppi di lavoratori che, indipendentemente dalla mansione svolta, si possono ritenere potenzialmente esposti a rischi particolari come da art.28 comma 1. Sono stati inseriti in tali gruppi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento; I lavoratori che effettuano lavoro notturno; I lavoratori temporanei (interinali); I lavoratori stagisti o tirocinanti o socialmente utili; I lavoratori giovani (lavoro minorile); I lavoratori stranieri (CEE o extra CEE); Lavoratori portatori di handicap; Lavoratori esposti a rischi particolari stress lavoro-correlato; Categorie protette; Esito dell’ indagine: 1 - Le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento non presenti 2 - I lavoratori che effettuano lavoro notturno non presenti 3 - I lavoratori temporanei (interinali) non presenti 4 - I lavoratori stagisti o tirocinanti non presenti 5 - I lavoratori giovani (lavoro minorile) non presenti 6 - I lavoratori stranieri (CEE o extra CEE) non presenti 7 - Lavoratori portatori di handicap non presenti 8 – Lavoratori esposti a rischi particolari: stress lavoro-correlato L’accordo europeo sullo stress sul lavoro - 8 ottobre 2004, siglato da: CES - sindacato Europeo, UNICE - Confindustria Europea, UEAPME - associazione europea artigianato e PMI, CEEP associazione europea delle imprese partecipate dal pubblico e di interesse economico generale, può essere un importante aiuto nella valutazione dei rischi dei lavoratori esposti a stress da lavoro. Tale accordo stabilisce: • Descrizione dello stress e dello stress da lavoro L’accordo descrive lo stress come uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. • Individua i potenziali indicatori di stress da lavoro I principali indicatori della presenza di stress da lavoro possono essere: o alto assenteismo; o elevata rotazione del personale; o conflitti interpersonali; o lamentele frequenti da parte dei lavoratori. • Responsabilità dei datori di lavoro e dei lavoratori Pagina 19 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 In base alla direttiva quadro 89/391, tutti i datori di lavoro sono obbligati a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro in quanto costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. • Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro Per prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro, si può ricorrere a misure collettive, individuali o entrambe contemporaneamente. Queste misure possono essere: o Misure di gestione e di comunicazione in grado di chiarire gli obbiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore; o Assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai team di lavoro; o Migliorare l’organizzazione, i processi, le condizioni e l’ambiente di lavoro; o Formazione dei dirigenti e dei lavoratori per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamento; o Informazione e consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi ed alle prassi Tenendo in considerazione quanto sopra riportato, si afferma che, ad oggi, non ci sono segnalazioni a riguardo da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti, né informazioni a riguardo del Medico Competente. 9 – Categorie protette non presenti 10- Altro nulla da segnalare Pagina 20 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 2.7 Rev. 01 di Marzo 2013 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 INFORTUNI E MANCATI INFORTUNI: DATI STATISTICI DEL SETTORE 2.7.1 Analisi statistica del registro infortuni Tabella 1.1 2010 2011 2012 TOT. Totale numero di infortuni 0 0 0 0 Totale giorni di infortunio 0 0 0 0 Giorni medi per infortunio 0 0 0 0 0% 0% 0% 0 0 0 Lavoratori infortunati nell’anno solare in % Numero dipendenti (valori medi dell’anno) ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2010 N° di infortuni 2011 Giorni di infortuni 2012 Giorni medi per infortuni Pagina 21 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Tabella 1.2 ANNO DESCRIZIONE DEGLI INFORTUNI OCCORSI 2010 2011 2012 N.B. NON SI SONO VERIFICATI INFORTUNI AI LAVORATORI NEGLI ULTIMI TRE ANNI Pagina 22 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 ANALISI DELLE SEDI ANATOMICHE COLPITE (analisi completa sugli infortuni relativi agli ultimi 3 anni) SEDE ANATOMICA Piede Occhio Mano Arto Inferiore Arto Superiore Schiena Testa Torace Volto Multiple Collo PERCENTUALE (*) 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% (*) = Nell’analisi degli infortuni è stato riscontrato il caso in cui più lavoratori hanno avuto dei danni in diverse parti del corpo. La percentuale delle parti anatomiche interessate è stata comunque calcolata in base al numero totale degli infortuni degli ultimi tre anni. Pagina 23 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 2.7.2 Analisi statistica del registro dei mancati infortuni Tabella 2.1 Totale numero di mancati infortuni Numero dipendenti (valori medi dell’anno) 2010 2011 2012 TOT. 0 0 0 0 0 0 0 Pagina 24 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SEZIONE III RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Pagina 25 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 3.1. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI PER SICUREZZA E SALUTE Per chiarire meglio i criteri adottati è stata predisposta una tabella, che in modo sintetico riporta le misure di tutela richieste dal D. Lgs 81/2008 e le rispettive iniziative di miglioramento. Regole imposte Iniziative previste Eliminazione dei rischi e loro riduzione al minimo. Verifica della fattibilità tecnologica. Programmazione della prevenzione. Organizzazione del nomina del RSPP. Rispetto dei principi ergonomici nella concezione di: - posti di lavoro; - attrezzature; - metodi di lavoro. Sostituzione di ciò che è pericoloso (sostanze e preparati). Riduzione dei rischi alla fonte Limitazione degli esposti al rischio Controllo medico in funzione dei rischi. Allontanamento dall’esposizione al rischio per motivi di salute. Misure di prevenzione e di igiene: - tecniche; - organizzative; - procedurali. Misure di protezione collettive e individuali. Misure da adottare in caso di emergenza: - pronto soccorso; - antincendio; - evacuazione. Segnaletica di sicurezza: - orizzontale e verticale. Manutenzione: - ambienti, impianti, macchine e dispositivi di sicurezza. Pulizia: locali, attrezzature e macchine. Consultazione e partecipazione. servizio sicurezza e Benessere psicofisico, attenuazione del lavoro monotono e ripetitivo, sistemazione del lay-out e dei passaggi, sistema di manutenzione preventiva e periodica. Procedure di acquisizione per sostanze e macchinari. Procedure specifiche per la limitazione e riduzione dei rischi. Nomina del Medico Competente e suo coinvolgimento per la prevenzione dei rischi per la salute. Organizzazione del sistema di sicurezza con metodi simili a quelli previsti dai sistemi di qualità. Individuazione ed attivazione di possibili misure di prevenzione. Designazione della squadra di emergenza, pronto soccorso, antincendio, formazione delle stesse e attivazione di procedure di evacuazione. Miglioramento della segnaletica, e relativa formazione ed informazione dei lavoratori. Instaurazione di specifiche procedure di gestione e manutenzione, accompagnate da adeguata formazione. Coinvolgimento e partecipazione attiva dei lavoratori anche tramite i loro rappresentanti alla gestione della salute e sicurezza. Pagina 26 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 3.2 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI 3.2.1 Modello utilizzato (D.lgs. 81/08 art. 28 comma a) I rischi per la sicurezza, o rischi di natura antinfortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero i danni o le menomazioni fisiche (più o meno gravi) subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisicotraumatico di varia natura (meccanica, elettrica, chimica, termica ecc.). Le cause di tali rischi sono da ricercare, almeno nella maggioranza dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza inerenti: l’ambiente di lavoro, le macchine e/o le apparecchiature utilizzate, le modalità operative, l’organizzazione del lavoro, ecc. Il conseguente potenziale IR (INDICE di RISCHIO) è stato calcolato prendendo in considerazione gli indici della probabilità (P) e della gravità del danno(D): IR = P x D Assegnazione dell’indice di probabilità (P) Per assegnare, ad ogni singola attività valutata, un attendibile indice di probabilità di accadimento dell’evento dannoso, sono state osservate le relative modalità operative e si è tenuto conto de: a) b) c) d) e) f) g) L’organizzazione del lavoro; L’esperienza/la professionalità dell’addetto alla mansione specifica; La verifica del livello di sicurezza delle macchine/attrezzature; L’ergonomia della postazione di lavoro; L’adozione di attrezzature e/o misure specifiche di sicurezza; La durata prevista della lavorazione e la sua frequenza; Disponibilità/consultabilità del libretto di uso e manutenzione dell’attrezzatura; h) La formazione e l’informazione specifica ricevuta dagli addetti; i) La presenza di specifiche procedure di sicurezza; j) La dotazione ed il corretto uso di DPI idonei; k) L’analisi del registro degli infortuni; l) Protezione contro le cadute nel vuoto in prossimità del posto di lavoro; m) La presenza di segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale; n) La presenza di idonea cartellonistica di sicurezza; N.B.: Nelle schede seguenti riferite alla “VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA” il valore di PROBABILITA’ è stato assegnato tenuto conto del rispetto da parte degli operatori degli interventi prevenzionistici INDIVIDUATI ed INTRODOTTI dall’ azienda. Pagina 27 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 La seguente tabella assegna una corrispondenza tra la probabilità di accadimento del danno ed il suo indice: Valore 4 3 2 1 Livello Definizione/criteri - Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. - Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Altamente azienda o in aziende simili o in situazioni operative simili probabile - Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore. - La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto. Probabile - E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. -Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa. - La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. Poco probabile - Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi. - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa - La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti Improbabile - Non sono noti episodi già verificatisi - Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità Premesso che per l’evidenza delle non conformità evidenziate è stato preso a riferimento quanto prescritto dal D.Lgs. 81/2008 riguardante le “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”, per assegnare, ad ogni singola non conformità valutata, un attendibile indice di probabilità di accadimento dell’evento dannoso, sono state osservate le modalità operative degli addetti alle macchine e/o agli impianti e si è tenuto conto – soggettivamente - che: o la presenza degli addetti sugli impianti è costante durante il turno lavorativo; o è possibile che gli addetti debbano intervenire con urgenza sugli impianti in caso di anomalie varie degli impianti stessi o dei materiali durante il processo produttivo (inceppamenti, malfunzionamenti, regolazioni o altro); o alcuni interventi sulle macchine devono essere fatti celermente; o alcuni tipi di interventi sulle macchine devono essere fatti in condizioni (eventuali) di disagio (parti strette, o basse o di difficile accesso) con necessità di doversi appoggiare alle macchine e/o gli impianti; o l’eccessiva “conoscenza/confidenza” con gli impianti stessi possono costituire di per sé un elemento di rischio non considerato; Inoltre si è tenuto conto di altri fattori estremamente variabili quali: le abitudini lavorative del lavoratore, gli atteggiamenti “viziati” assunti spontaneamente dal lavoratore, la presa di decisioni autonome da parte dello stesso, ed il rispetto o meno delle procedure e delle regole atte a prevenire gli infortuni. Pagina 28 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Assegnazione dell’indice di danno (D) La seguente tabella mette in relazione l’indice di danno con la presunta stima della gravità del possibile danno atteso: Valore Livello Definizione/criteri 4 Gravissimo - Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale 3 Grave - Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale 2 Medio - Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile 1 Lieve - Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile La formula ( vedi Fig. 1 ) è raffigurabile in un’opportuna rappresentazione grafico-matriciale del tipo di Fig. 2 avente in ascisse la gravità del danno atteso ed in ordinate la probabilità del suo verificarsi . P 4 4 8 12 16 3 3 6 9 12 2 2 4 6 8 1 1 2 3 4 1 2 3 4 0 D Fig. 2 : Esempio di matrice dell’ Indice di Rischio Pagina 29 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 I rischi maggiori occuperanno in tale matrice le caselle in alto a destra (danno letale, probabilità elevata ), quelli minori le posizioni più vicine all’origine degli assi (danno lieve, probabilità trascurabile) con tutta la serie di posizioni intermedie facilmente individuabili. Una tale rappresentazione costituisce di per sé un punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di protezione e prevenzione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del rischio permette di identificare una scala di priorità degli interventi (vedi Tabella A): Tabella A IR =P X D Priorità Azioni 4 1–2–3 Bassa 3 4–6–8 Media Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve e medio termine 2 9 – 12 Elevata Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza 1 16 Molto elevata Azioni correttive indilazionabili Pagina 30 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Rev. 01 di Marzo 2013 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO → IR = P X G P PROTEZIONE PREVENZIONE a b 0 G IR = INDICE DI RISCHIO P = PROBABILITÀ G = GRAVITÀ La prevenzione opera principalmente sulla PROBABILITÀ La protezione opera principalmente sulla GRAVITÀ a = situazione al momento considerato b = trend migliorativo atteso a seguito degli interventi OBIETTIVO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E’ QUELLO DI PERMETTERE DI INDIVIDUARE LE ATTIVITA’ O MANSIONI LAVORATIVE CON POTENZIALI RISCHI ELEVATI (AREA RISCHIO NON ACCETTABILE) PER INTERVENIRE IN MANIERA TECNICA, FORMATIVA, ORGANIZZATIVA AL FINE DI RIDURRE L’ ENTITA’ DEL DANNO ATTESO - STIMATO ENTRO VALORI OGGETTIVAMENTE CONSIDERATI ACCETTABILI (AREA RISCHIO ACCETTABILE) Pagina 31 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele 3.3 Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE DEI LAVORATORI 3.3.1 Modello utilizzato Per valutare il rischio per la salute dei lavoratori viene considerato se i pericoli derivanti dalle attività svolte comportano un rischio rilevante o irrilevante per i lavoratori. Questa modalità è stata adottata rispettando il D.lgs. 81/08 art.28 comma a): “Il documento della valutazione dei rischi deve contenere: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con i criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione.” Pagina 32 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SCUOLA: ISTITUTO TECNICO- SETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 3.4.1 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI N°1 Area di lavoro: ISTITUTO TECNICO – SETTORE ECONOMICO Mansione: Docente DESCRIZIONE ATTIVITA’: istruzione e vigilanza alunni STIMA DEL RISCHIO SUSSISTE SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI No Schiacciamento X Cesoiamento X Taglio o sezionamento PERICOLI DI NATURA MECCANICA Si X Impigliamento e trascinamento X Urto - Investimento X Ribaltamento mezzi-carrelli X Perforazione o puntura X Strisciamento o abrasione X Proiezione di trucioli o materiali incandescenti X Caduta a livello - Scivolamento X Caduta a livello - Inciampo X Caduta dall’alto X Probabili Danno tà DPI SORV. ADOTTATI SAN. MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Indice di Rischio Tecniche (Eliminazione / riduzione rischio) Organizzative (Gestione / controllo) 1 2 2 - Corretta riposizione degli attrezzi manuali e di cancelleria. 1 2 2 - Posizionare apposita segnalazione in caso di presenza di liquidi su superficie. Procedurali (Formazione / Addestramento / Procedure) Pagina 33 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SUSSISTE SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Si Contatto diretto Contatto indiretto No Probabili Danno tà DPI SORV. ADOTTATI SAN. MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Indice di Rischio Tecniche (Eliminazione / riduzione rischio) Organizzative (Gestione / controllo) Procedurali (Formazione / Addestramento / Procedure) X X 1 PERICOLO ELETTRICO PERICOLO TERMICO Rev. 01 di Marzo 2013 Avvicinamento ad elementi ad alta tensione X Fenomeni elettrostatici X Radiazioni termiche o fenomeni derivanti da c.c. X Pericolo di natura termica X Bruciatura o scottatura X Effetti dannosi salute da ambienti troppo caldi/freddi X Ustioni e scottature X 3 3 - Segnalare subito al preposto o al datore di lavoro la presenza di eventuali cavi danneggiati e con parti conduttrici a vista; Formazione ed informazione: - Pro_01 “Rischi derivanti dall’uso di apparecchiature elettriche”. Pagina 34 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SALUTE INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Rilevante Irrilevante MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Procedurali Tecniche Organizzative (Formazione / (Eliminazione / riduzione rischio) Rumore1 X Vibrazioni2 X Microclima X Campi elettromagnetici3 X Radiazioni ottiche artificiali4 X PERICOLO BIOLOGICO Esposizione ad agenti biologici (batteri, feci, urine) X PERICOLO DI NATURA ERGONOMICA Movimentazione manuale dei carichi X AGENTI FISICI Rev. 01 di Marzo 2013 - Mantenere efficiente l’impianto di condizionamento. (Gestione / controllo) Addestramento / Procedure) DPI ADOTTATI - Effettuare manutenzione periodica dell’impianto. 1 Negli ambienti di lavoro non si rilevano sorgenti rumorose con livelli superiori ad 80 dB(A). Durante le attività lavorative non si registra l’uso di apparecchiature vibranti. 3 I locali e le aree circostanti non presentano sorgenti che sottopongono il lavoratore a valori superiori ai limiti legislativi vigenti. 4 Negli ambienti di lavoro non si rilevano sorgenti di emissioni ROA. 2 Pagina 35 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com SORV. SAN. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SALUTE INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Rilevante Irrilevante RISCHIO ESPLOSIONE Presenza atmosfere esplosive1 X PERICOLO DA VDT Affaticamento visivo dovuto all’utilizzo VDT2 X Agenti chimici (ingestione, inalazione, contatto) Causato da polveri di toner. X MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Procedurali Tecniche Organizzative (Formazione / (Eliminazione / riduzione rischio) (Gestione / controllo) - Posizionamento di fax e fotocopiatrice in ambienti privi di postazioni di lavoro. - Aerazione costante e frequente (ogni 2 ore o comunque in caso di uso prolungato) degli ambienti. SOSTANZE PERICOLOSE Agenti cancerogeni e mutageni3 X Amianto4 X Rev. 01 di Marzo 2013 Addestramento / Procedure) DPI ADOTTATI Formazione ed informazione: - Pro_03 “Utilizzo in sicurezza della fotocopiatrice”. - Pro_04 “Manipolazione del toner”. 1 Non sono presenti materiali potenzialmente esplosivi e non vengono effettuate attività generati atmosfere esplosive. L’attività lavorativa non prevede utilizzo di apparecchiature dotate di videoterminale. 3 I locali e le aree esterne oggetto del presente documento non presentano livelli di rischio cancerogeno. 4 I locali e le aree esterne oggetto del presente documento non presentano zone con presenza di amianto. 2 Pagina 36 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com SORV. SAN. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SCUOLA: ISTITUTO TECNICO- SETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 3.4.2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI N°2 Area di lavoro: ISTITUTO TECNICO –SETTORE ECONOMICO Mansione: Collaboratori scolastici DESCRIZIONE ATTIVITA’: Attività vigilanza alunni e pulizia locali SUSSISTE SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Si No Schiacciamento X Cesoiamento X Taglio o sezionamento X Impigliamento e trascinamento X Urto - Investimento X Ribaltamento mezzi-carrelli X Perforazione o puntura X Strisciamento o abrasione X Proiezione di trucioli o materiali incandescenti X STIMA DEL RISCHIO Probabili Danno tà Indice di Rischio DPI SORV. ADOTTATI SAN. MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Tecniche (Eliminazione / riduzione rischio) Procedurali Organizzative (Gestione / controllo) (Formazione / Addestramento / Procedure) PERICOLI DI NATURA MECCANICA Pagina 37 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SUSSISTE SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Si No Probabili Danno tà Indice di Rischio X 1 2 2 Caduta a livello - Inciampo X 1 2 2 Tecniche (Eliminazione / riduzione rischio) Contatto diretto Contatto indiretto 1 3 Organizzative (Gestione / controllo) Procedurali (Formazione / Addestramento / Procedure) - Posizionare apposita segnalazione in caso di presenza di liquidi su superficie. PERICOLI DI NATURA MECCANICA X DPI SORV. ADOTTATI SAN. MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Caduta a livello - Scivolamento Caduta dall’alto (durante l’utilizzo di scaffalature) Rev. 01 di Marzo 2013 - Rispetto dei valori di massima portata delle scaffalature, previsti dal costruttore ed indicati mediante apposite targhette. - Divieto assoluto di arrampicarsi sulla scaffalatura. - Non sovraccaricare la scaffalatura. 3 Pro_07 utilizzo in sicurezza delle scale portatili X X 1 PERICOLO ELETTRICO Avvicinamento ad elementi ad alta tensione X Fenomeni elettrostatici X 3 3 - Verifiche periodiche dell’impianto elettrico e di terra (D.P.R. 462/01). - Segnalare subito al preposto o al datore di lavoro la presenza di eventuali cavi danneggiati e con parti conduttrici a vista; Formazione ed informazione: - Pro_01 “Rischi derivanti dall’uso di apparecchiature elettriche”. Pagina 38 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 SUSSISTE SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Si No Radiazioni termiche o fenomeni derivanti da c.c. X Pericolo di natura termica X Bruciatura o scottatura X Effetti dannosi salute da ambienti troppo caldi/freddi X Ustioni e scottature X STIMA DEL RISCHIO Probabili Danno tà Indice di Rischio Rev. 01 di Marzo 2013 DPI SORV. ADOTTATI SAN. MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Tecniche (Eliminazione / riduzione rischio) Organizzative (Gestione / controllo) Procedurali (Formazione / Addestramento / Procedure) PERICOLO TERMICO Pagina 39 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SALUTE INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Rilevante Irrilevante MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Procedurali Tecniche Organizzative (Formazione / (Eliminazione / riduzione rischio) AGENTI FISICI PERICOLO BIOLOGICO Rumore1 X Vibrazioni2 X Microclima X Campi elettromagnetici3 X Radiazioni ottiche artificiali4 X Esposizione ad agenti Biologici (virus, spore, batteri) X Contatto con sostanze organiche (acqua, ecc.) X Rev. 01 di Marzo 2013 - Mantenere efficiente l’impianto di condizionamento. (Gestione / controllo) Addestramento / Procedure) DPI ADOTTATI - Effettuare manutenzione periodica dell’impianto. 1 Negli ambienti di lavoro non si rilevano sorgenti rumorose con livelli superiori ad 80 dB(A). Durante le attività lavorative non si registra l’uso di apparecchiature vibranti. 3 I locali e le aree circostanti non presentano sorgenti che sottopongono il lavoratore a valori superiori ai limiti legislativi vigenti. 4 Negli ambienti di lavoro non si rilevano sorgenti di emissioni ROA. 2 Pagina 40 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com SORV. SAN. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SALUTE INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Rilevante Irrilevante Si veda l’Allegato 3 al presente documento “Scheda di Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi” PERICOLO DI NATURA ERGONOMICA Movimentazione manuale dei carichi RISCHIO ESPLOSIONE Presenza atmosfere esplosive1 X PERICOLO DA VDT Affaticamento visivo dovuto all’utilizzo VDT2 X 1 2 Rev. 01 di Marzo 2013 MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Procedurali Tecniche Organizzative (Formazione / (Eliminazione / riduzione rischio) (Gestione / controllo) Formazione ed informazione: - Pro_09 “Rischi e misure di prevenzione connesse alla movimentazione manuale di carichi”. Addestramento / Procedure) DPI ADOTTATI SORV. SAN. (se necessaria, in base a quanto espresso dall’Allegato 3) Non sono presenti materiali potenzialmente esplosivi e non vengono effettuate attività generati atmosfere esplosive. L’attività lavorativa non prevede utilizzo di apparecchiature dotate di videoterminale. Pagina 41 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 STIMA DEL RISCHIO SALUTE INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RESIDUI Rilevante Irrilevante MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE Procedurali Tecniche Organizzative (Formazione / (Eliminazione / riduzione rischio) (Gestione / controllo) Durante l’attività lavorativa vige il divieto di fumare, mangiare e bere. Dopo i turni di lavoro, vige inoltre l’obbligo per i lavoratori di lavarsi accuratamente le mani SOSTANZE PERICOLOSE Agenti chimici (ingestione, inalazione, contatto) Causato da prodotti di pulizia. X Rev. 01 di Marzo 2013 Lo stoccaggio delle sostanze chimiche deve verificarsi in locali di deposito o in armadi chiusi Non conservare mai sostanze tossiche all’interno di contenitori diversi da quelli originali (bottiglie con etichette di acqua minerale, succhi, altre bevande e simili) Addestramento / Procedure) Pro_05: Corretta lettura delle etichette e delle schede di sicurezza dei prodotti chimici Pro_06: Corrette modalità di Immagazzinamento dei DPI ADOTTATI (se Guanti in lattice naturale necessaria, in base a per la manipolazione quanto di prodotti espresso a chimici II CAT dall’Allegato 4) prodotti chimici Non mescolare mai detersivi diversi soprattutto se contenenti caustici 1 2 Agenti cancerogeni e mutageni1 X Amianto2 X I locali e le aree esterne oggetto del presente documento non presentano livelli di rischio cancerogeno. I locali e le aree esterne oggetto del presente documento non presentano zone con presenza di amianto. Pagina 42 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com SORV. SAN. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SEZIONE IV PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO Pagina 43 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 4.1 PROGRAMMA DELLE MISURE RITENUTE OPPORTUNE PER GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI SICUREZZA (art. 28, comma 2, lettere c e d) 4.1.1 Programma delle misure migliorative e procedure Una volta valutato i rischi per la sicurezza e la salute, individuate le misure di prevenzione e protezione, vengono di seguito definite le modalità attraverso le quali il Datore di Lavoro con il supporto delle funzioni interessate individua gli obiettivi e fissa il programma di miglioramento. Il Datore di Lavoro, dopo aver individuato gli aspetti di salute e sicurezza significativi, sulla base dell’analisi iniziale e delle schede di valutazione salute e sicurezza, definisce gli obiettivi e i traguardi da raggiungere. Il Datore di Lavoro comunica ai responsabili di funzione (Dirigenti e/o Preposti) coinvolti gli obiettivi ed i traguardi fissati e contestualmente individua e definisce le soluzioni tecniche ed organizzative, nonché i ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, ai quali sono assegnati adeguate competenze e poteri. Tale programma è volto a migliorare: Le attività lavorative specifiche valutate, per le quali si riportano i riferimenti delle corrispondenti schede di valutazione per “gruppi omogenei ed attività”. Le condizioni generali di lavoro all’interno dello stabilimento. Tali interventi non sono direttamente conseguenti all’esito della valutazione dei rischi, ma si ritiene comunque opportuna la loro introduzione ai fini del miglioramento generale del livello di sicurezza aziendale. La tabella di seguito riportata è composta dalle voci: REPARTO: è il o i reparti direttamente interessati dall’intervento di miglioramento. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA ATTUARE: è indicato il tipo di intervento migliorativo proposto (Es. redazione di piani di controllo e verifica; organizzazione di corsi formativi; Redazione di specifiche procedure di sicurezza; Studio di interventi migliorativi delle condizioni di lavoro; altri). N° SCHEDA DI RIFERIMENTO: è indicato il numero corrispondente alla scheda di valutazione, al potenziale rischio individuato e alla misura di prevenzione prevista. Pagina 44 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 RESPONSABILITÀ: Realizzazione: è indicata la funzione aziendale responsabile della realizzazione dell’intervento; è indicata la funzione aziendale responsabile dell’applicazione e/o mantenimento dell’intervento; è indicata la funzione aziendale responsabile della verifica dell’intervento. Applicazione: Verifica: PRIORITÀ: Per le attività lavorative specifiche valutate è indicata la priorità degli interventi sulla base della tabella A riportata al punto 3.1 del Documento di valutazione dei rischi. Si conviene di correlare ai valori di priorità questi tempi: Priorità Tempi di attuazione 4/Bassa 1 anno e ½ 3/Media 1 anno 2/Elevata 6 mesi 1/Molto elevata 3 mesi Per le condizioni generali di lavoro all’interno dello stabilimento la priorità degli interventi è stabilità dalla Direzione Aziendale. -xxXxx- Legenda: DdL = Datore di Lavoro SPP = Servizio di Prevenzione e Protezione Pagina 45 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 4.1.2 Misure tecniche di miglioramento da attivare REPARTO ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE Misura di PREVENZIONE e PROTEZIONE da attuare Responsabilità Realizzazione Applicazione Verifica Priorità Corsi di formazione ed informazione specifici per i lavoratori Servizio di prevenzione e protezione Servizio di prevenzione e protezione DdL Media Stesura di nuove procedure di sicurezza e/o miglioria delle esistenti, in caso di incidente e/o infortunio Servizio di prevenzione e protezione Servizio di prevenzione e protezione DdL Media Pagina 46 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 4.2 PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE DELLE MISURE DA REALIZZARE (art. 28, comma 2, lettera d) Pro_01/2013 Rischi derivanti dall’uso di apparecchiature elettriche Pro_02/2013 Utilizzo in sicurezza del fax Pro_03/2013 Utilizzo in sicurezza della fotocopiatrice Pro_04/2013 Manipolazione del toner Pro_05/2013 Corretta lettura delle etichette e delle schede di sicurezza dei prodotti chimici Pro_06/2013 Corrette modalità di Immagazzinamento dei prodotti chimici Pro_07/2013 Utilizzo in sicurezza delle scale portatili Pro_09/2013 Rischi e misure di prevenzione connesse alla movimentazione manuale dei carichi Pagina 47 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 4.1 INDIVIDUAZIONE DELLE MANSIONI A RISCHIO PER CUI È RICHIESTA UNA ADEGUATA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO(art. 28, comma 2, lettera f) Dall’analisi dei rischi effettuata, si individuano e si riportano di seguito le mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, una specifica esperienza, adeguata formazione ed addestramento: Lavoratori addetti alla movimentazione dei materiali con l’uso di carrello macchine di movimento terra NON PREVISTO Lavoratori addetti alla movimentazione dei materiali con l’utilizzo di apparecchi di sollevamento (carroponte, autogrù, ecc…) NON PREVISTO Lavoratori con dotazione di D.P.I. di III categoria (imbracature di sicurezza, autorespiratori, ecc…) NON PREVISTO Lavoratori esposti a rischi da caduta dall’alto (utilizzo di scale portatili, ecc…) NON PREVISTO Pagina 48 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 4.2 RIESAME E/O RIPETIZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI La rielaborazione / controllo del documento sarà effettuata in occasione di: a) modifiche del lay-out; b) acquisto di nuovi impianti o macchine; c) utilizzo di nuove sostanze chimiche; d) esposizioni ad agenti chimici, fisici e biologici; e) trasferimento in altra sede dell’attività; Pagina 49 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 SEZIONE V ALLEGATI Pagina 50 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 Elenco allegati: 1. Mansionario aziendale; 2. Elenco macchine e attrezzature utilizzate in azienda; 3. Protezione dei lavoratori da esposizione a movimentazione manuale dei carichi; 4. Protezione dei lavoratori da esposizione ad agenti chimici. Pagina 51 di 51 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 ALLEGATO 1 – MANSIONARIO AZIENDALE COGNOME e NOME MANSIONE BELELLI ENRICO CANZANO PAOLO CATALDO SIANA D’AMARIO MARIA ROSARIA DAMIANO MARIA UMILTÀ DEL CASALE ANTONIO DI COLA MARIA ANTONIETTA DI FALCO ROSSANA DI RADO ANGELA DOCENTI DI TONTO GABRIELE SERGIO FERRANTE GIOVANNA LANUZZA ANTONIETTA (SUPLL. DI ROSA M. CRISTINA) MAMMARELLA LUCIANA MARCHIANTE MARTA MARRONCELLI IVANA MARSIBILIO GIANFRANCO MASTROCOLA GIANNI SANTONE IVANA SCALONE MARINA Pagina 1 di 2 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 COGNOME e NOME Rev. 01 di Marzo 2013 MANSIONE SCIUBBA MARIELE TRAVAGLINI ANNUNZIATA ZULLI ANNA MARIA IACOVELLA GINO STELLATO LUCIA COLLABORATORI SCOLASTICI TARABORRELLI CARMELINA Pagina 2 di 2 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSettore Economico di Guardiagrele Documento unico di “Valutazione dei rischi” ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Rev. 01 di Marzo 2013 ALLEGATO 2 – ELENCO MACCHINE E ATTREZZATURE Macchina / impianto Quantità Mansione interessata Varie Docenti Stampante Videoterminale Fax Fotocopiatrice Videoregistratore Radiomicrofoni Fotostampatrice Videoproiettore Lavagne multimediali Pagina 1 di 1 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ALLEGATO 3 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE A MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI AI SENSI DEGLI ARTT. 28 COMMA 2 E 168 COMMA 2 DEL D.LGS. 81/08 SCHEDA DI CALCOLO INDICE NIOSH Committente: ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE IIS O CO MIIC OM NO ON CO EC EE RE OR ETTTTO SE O-- S CO NIIC CN EC O TTE UTTO STTIITTU E L E R G A I D R A U G I D DI GUARDIAGRELE Data 01 MARZO 2013 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE CALCOLO ESPOSIZIONE AL “RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI” Data 01 03 2013 Pagina 2 di 6 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ESPOSIZIONE AI RISCHI DA MMC METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ATTIVITA’ DI SOLLEVAMENTO Nel presente documento, la valutazione dei rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi (MMC) viene effettuata secondo lo specifico modello proposto dal NIOSH (1993), che è in grado di determinare, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto “limite di peso raccomandato” attraverso un’equazione che, a partire da un massimo peso sollevabile in condizioni ideali, considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione. Il NIOSH, nella sua proposta, parte dai pesi limite raccomandati per legge (D.Lgs. 81/08) come di seguito specificato: ETÀ > 18 anni Peso limite raccomandato MASCHI 25 kg Peso limite raccomandato FEMMINE 15 kg Ciascun fattore de-moltiplicativo previsto può assumere valori compresi tra 0 ed 1. Quando l’elemento di rischio potenziale corrisponde ad una condizione ottimale, il relativo fattore assume il valore di 1 e pertanto non porta ad alcun decremento del peso ideale iniziale. Quando l’elemento di rischio è presente, discostandosi dalla condizione ottimale, il relativo fattore assume un valore inferiore a 1; esso risulta tanto più piccolo quanto maggiore è l’allontanamento dalla relativa condizione ottimale: in tal caso, il peso iniziale ideale diminuisce di conseguenza. In particolari situazioni di lavoro, l’elemento di rischio è considerato estremo: il relativo fattore viene posto uguale a 0, significando che si è in una condizione di inadeguatezza assoluta per via di quello specifico elemento di rischio. Ne deriva lo schema di figura 1 a pagina seguente: per ciascun elemento di rischio fondamentale sono forniti dei valori quantitativi (qualitativi nel solo caso del giudizio sulla presa) che l’elemento stesso può assumere, ed in corrispondenza viene fornito il relativo fattore de-moltiplicativo del valore di peso iniziale. Applicando la procedura a tutti gli elementi considerati (o comunque alle azioni di sollevamento maggiormente significative) si può pervenire a determinare il limite di peso raccomandato nel contesto esaminato. Il passo successivo consiste nel calcolare il rapporto tra peso effettivamente sollevato (numeratore) e peso limite raccomandato (denominatore) per ottenere un indicatore sintetico del rischio. Lo stesso è minimo per valori tendenziali inferiori a 1; è al contrario presente per valori tendenziali superiori ad 1; tanto è più alto il valore dell’indice tanto maggiore è il rischio, secondo i parametri definiti in tabella: PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE CALCOLO ESPOSIZIONE AL “RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI” Data 01 03 2013 Pagina 3 di 6 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ESPOSIZIONE AI RISCHI DA MMC INDICE SINTETICO DI RISCHIO VALORE INDICE DI SITUAZIONE Inferiore / uguale a 0,75 Accettabile Tra 0,76 e 1,25 Livello di attenzione Superiore a 1,25 Livello di rischio PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE § Nessuno § § Sorveglianza sanitaria Formazione ed informazione § Interventi di prevenzione per ridurre il livello di rischio Sorveglianza sanitaria Formazione ed informazione § § Va comunque precisato che la procedura di calcolo del limite di peso raccomandato è applicabile quando ricorrono le seguenti condizioni: § § § § § § § sollevamento di carichi svolto in posizione in piedi (non seduta o inginocchiata), in spazi non ristretti; sollevamento di carichi eseguito con due mani; altre attività di movimentazione manuale (trasporto, spingere o tirare) minimali; adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento (coeff. di frizione statica > 0,4); gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco; carico non estremamente freddo, caldo, contaminato o con il contenuto instabile; condizioni microclimatiche favorevoli. Laddove il lavoro di un gruppo di addetti dovesse prevedere lo svolgimento di più compiti diversificati di sollevamento, si dovranno seguire, per la valutazione del rischio, procedure di analisi più articolate; in particolare: a) per ciascuno dei compiti potranno essere preliminarmente calcolati gli indici di sollevamento indipendenti dalla frequenza/durata, tenendo conto di tutti i fattori di figura 1, ad eccezione del fattore frequenza; b) partendo dai risultati del punto a), si può procedere a stimare un indice di sollevamento composto tenendo conto delle frequenze e durata del complesso dei compiti di sollevamento nonché della loro effettiva combinazione e sequenza nel turno di lavoro. In ogni caso l’indice di sollevamento (composto) attribuito agli addetti che svolgono compiti multipli di sollevamento sarà almeno pari (e sovente maggiore) di quello derivante dalla valutazione del singolo compito più sovraccaricante (considerato con la sua specifica frequenza/durata). PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE CALCOLO ESPOSIZIONE AL “RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI” Data 01 03 2013 Pagina 4 di 6 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ESPOSIZIONE AI RISCHI DA MMC Presentata la procedura, va solo ricordato che la stessa è stata formalizzata dal NIOSH dopo un periodo decennale di sperimentazione di una precedente analoga proposta e tenuto conto di quanto di meglio avevano prodotto sull’argomento, diversi studi biomeccanici, di fisiologia muscolare, psicofisici, anatomo-patologici e, più che altro, epidemiologici. Sulla scorta dei dati disponibili in letteratura si può affermare che la presente proposta (a partire da 25 kg per i maschi adulti e da 15 kg per le femmine adulte) è in grado di proteggere all’incirca il 90% delle rispettive popolazioni, con ciò soddisfacendo il principio di equità (tra i sessi) nel livello di protezione assicurato alla popolazione lavorativa. Va ancora riferito che in taluni casi particolari, all’equazione originaria del NIOSH possono essere aggiunti altri elementi la cui considerazione può risultare importante in determinati contesti applicativi. Agli stessi corrisponde un ulteriore fattore di demoltiplicazione da applicare alla formula generale prima esposta. PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE CALCOLO ESPOSIZIONE AL “RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI” Data 01 03 2013 Pagina 5 di 6 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ESPOSIZIONE AI RISCHI DA MMC ATTIVITA’ LAVORATIVE OGGETTO DI VALUTAZIONE : • Reparto ISTITUTO TECNICO-SETTORE ECONOMICO RIF SCHEDA 1-2 SCHEDA N° 1 REPARTO: Istituto Tecnico-Settore Economico MANSIONE: collaboratrice scolastica DESCRIZIONE ATTIVITÀ: operazione di sollevamento contenitori d’acqua per sanificazioni locali CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO COSTANTE DI PESO (kg.) ETA' > 18 ANNI MASCHI FEMMINE 2 5 1 5 15 CP X ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) FATTORE 0 25 50 75 100 125 150 >175 0,77 0,85 0,93 1,00 0,93 0,85 0,78 0,00 0,85 A X DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) FATTORE 25 30 40 50 70 100 170 >175 1,00 0,97 0,93 0,91 0,88 0,87 0,86 0,00 0,91 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) FATTORE B X 25 30 40 50 55 60 >63 1,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 1 C X DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare FATTORE 0 30° 60° 90° 120° 135° >135° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 D X GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO FATTORE BUONO 1,00 SCARSO 0,90 0,9 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA F FREQUENZA CONTINUO < 1 ora CONTINUO da 1 a 2 ore CONTINUO da 2 a 8 ore E X 0,20 1 4 6 9 12 >15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 F = 7 KG. DI PESO PESO LIMITE EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO 10,44 SOLLEVATO PESO SOLLEVATO 0,67 PESO LIMITE RACCOMANDATO PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com INDICE DI SOLLEVAMENTO Kg. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE Istituto TecnicoSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE CALCOLO ESPOSIZIONE AL “RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI” Data 01 03 2013 Pagina 6 di 6 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALL’ESPOSIZIONE AI RISCHI DA MMC SCHEDA N° 2 REPARTO: Istituto Tecnico-Settore Economico MANSIONE: collaboratore scolastico DESCRIZIONE ATTIVITÀ: operazione di sollevamento contenitori d’acqua per sanificazioni locali COSTANTE DI PESO (kg.) ETA' > 18 ANNI MASCHI FEMMINE 2 5 1 5 25 CP X ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) FATTORE 0 25 50 75 100 125 150 >175 0,77 0,85 0,93 1,00 0,93 0,85 0,78 0,00 0,85 A X DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) FATTORE 25 30 40 50 70 100 170 >175 1,00 0,97 0,93 0,91 0,88 0,87 0,86 0,00 0,91 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) FATTORE B X 25 30 40 50 55 60 >63 1,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 1 C X DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare FATTORE 0 30° 60° 90° 120° 135° >135° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 D X GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO FATTORE BUONO 1,00 SCARSO 0,90 0,9 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA F FREQUENZA CONTINUO < 1 ora CONTINUO da 1 a 2 ore CONTINUO da 2 a 8 ore E X 0,20 1 4 6 9 12 >15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 F = 7 KG. DI PESO PESO LIMITE EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO 17,40 SOLLEVATO PESO SOLLEVATO 0,40 PESO LIMITE RACCOMANDATO PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com INDICE DI SOLLEVAMENTO Kg. ALLEGATO 4 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI AI SENSI DEL TITOLO VII DEL D.LGS. 81/08 ART. 223, TITOLO IX, CAPO I RELAZIONE Committente: ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE IIS O CO MIIC OM NO ON CO EC EE RE OR ETTTTO SE O-- S CO NIIC CN EC O TTE UTTO STTIITTU D ELLE E RE AG GR DIIA UA AR RD GU DII G Data 01 MARZO 2013 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 1 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO 1.1 Introduzione La valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici viene in questa sede redatta ai sensi dell’art. 223, Capo I, Titolo IX del D.Lgs. 81/08 ed ai sensi del D.Lgs. 25/02 (“Attuazione delle Direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CEE, 97/42, 98/24 e 99/38 riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”). In base alle definizioni riportate nell’art. 222 del D.Lgs. 81/2008 la valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici si applica a tutte le attività lavorative in cui sono presenti sostanze pericolose, o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi: ♦ la produzione; ♦ la manipolazione; ♦ l'immagazzinamento; ♦ il trasporto o l'eliminazione; ♦ il trattamento dei rifiuti ♦ le risultanze delle attività lavorative. Inoltre lo stesso articolo definisce: - agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato; - agenti chimici pericolosi: 1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni, nonché gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto. Sono escluse le sostanze pericolose solo per l’ambiente; Pagina 2 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, e successive modificazioni, nonché gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto. Sono esclusi i preparati pericolosi solo per l’ambiente; 3) agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai numeri 1) e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale; - valore limite di esposizione professionale: se non diversamente specificato, il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento; un primo elenco di tali valori è riportato nell’ ALLEGATO XXXVIII; - valore limite biologico: il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo metabolita, o di un indicatore di effetto, nell’appropriato mezzo biologico; un primo elenco di tali valori è riportato nell’ ALLEGATO XXXIX; - sorveglianza sanitaria: la valutazione dello stato di salute del singolo lavoratore in funzione dell’esposizione ad agenti chimici sul luogo di lavoro; - pericolo: la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi; - rischio: la probabilità che si raggiunga il potenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazione o esposizione. Pagina 3 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 In particolare ci si riferisce a sostanze e preparati: • esplosivi; • comburenti; • estremamente infiammabili; • facilmente infiammabili; • infiammabili; • molto tossici; • tossici; • nocivi; • corrosivi; • irritanti; • sensibilizzanti; • cancerogeni; • mutageni; • tossici per il ciclo riproduttivo. Ai fini della valutazione, effettuata ai sensi dell’ art. 223 del D. Lgs. 81/08, sono stati analizzati: • i dati delle sostanze facendo riferimento alle informazioni contenute nelle schede di sicurezza; • i dati delle attività, analizzando nel dettaglio le modalità, il tipo, la durata e il livello dell’esposizione; • gli effetti delle misure preventive e protettive adottate all’interno dei cantieri temporanei e/o mobili; • i risultati di eventuali analisi ambientali. Pagina 4 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE Data 01/03/2013 Dall’analisi descritta si giunge alla formulazione - da parte del Datore di Lavoro - di un giudizio quali - quantitativo che permette di classificare il rischio da esposizione agli agenti chimici come segue: Rischio di esposizione Riferimento normativo Obblighi • • Valutazione dei rischi Misure ed i principi generali per la prevenzione dei rischi Informazione e formazione Divieti Consultazione e partecipazione dei lavoratori • • Valutazione dei rischi Misure ed i principi generali per la prevenzione dei rischi Misure specifiche di protezione e prevenzione Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze Informazione e formazione Divieti Sorveglianza sanitaria Cartelle sanitarie e di rischio Consultazione e partecipazione dei lavoratori BASSO PER LA SICUREZZA E D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 art. • IRRILEVANTE 224 comma 2 • PER LA SALUTE • • D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 art. NON MODERATO 224 comma 2 • • • • • • A suffragare il risultato di tale classificazione concorrono anche i risultati delle azioni di sorveglianza sanitaria effettuate presso l’Azienda. Il Documento di Valutazione del Rischio da Esposizione ad Agenti Chimici è soggetto ad aggiornamento periodico laddove si verifichino mutamenti significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità. Il protocollo sanitario è a cura del Medico Competente. Il D.Lgs. 81/08 art 229 comma 1 fatto salvo quanto stabilito dall’art. 224 comma 2 estende l’obbligo di sorveglianza sanitaria a tutto il personale il cui livello di esposizione ad agenti molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, corrosivi, irritanti, tossici per il ciclo produttivo, cancerogeni e mutageni di categoria 3). Pagina 5 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 Pagina 6 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 1.2 Metodologia e criteri di valutazione I parametri che il D.Lgs. 81/08 prevede di considerare per la Valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici sono quelli già presi in esame nel Documento di Valutazione del Rischio elaborato dall’Istituto Omnicomprensivo di Guardiagrele, quantità in uso e luogo, proprietà chimico fisiche, modalità di utilizzo, frequenza e tempo di esposizione, classe di appartenenza della sostanza in base alle frasi di rischio riportate sulla scheda di sicurezza, di conseguenza le considerazioni fatte sono esportabili in tale relazione ai fini dell’espletamento degli obblighi previsti dal suddetto decreto. Come già accennato, il D.Lgs. 81/08 impone al di là dei risultati di eventuali indagini ambientali, l’identificazione del rischio chimico nei singoli reparti e la sua quantificazione di massima, mediante una classificazione di rischio che si divide in “BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute” e “NON MODERATO”. L’algoritmo di valutazione prescelto è stato ricavato dal modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte per la Valutazione del Rischio Chimico”, elaborato dal gruppo di lavoro “Rischio chimico” della REGIONE PIEMONTE – Assessorato alla Sanità, in collaborazione con il dipartimento di Traumatologia, Ortopedia e Medicina del Lavoro – Università di Torino, con l’ARPA Piemonte, con il Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana - Università di Torino e con il Dipartimento di Scienze dei Materiali ed Ingegneria Chimica – Politecnico di Torino. Riportiamo di seguito l’algoritmo utilizzato e la tabella esplicativa ove sono stati assegnati i coefficienti di calcolo dell’Indice di Rischio. IR = G * E* D Pagina 7 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 Ove i singoli fattori sono definiti dalla seguente tabella: FATTORE GRAVITÀ (G) Molto alta Alta Media Modesta Lieve Assente Effetti possibilmente letali Effetti irreversibili gravi Effetti sicuramente irreversibili Effetti potenzialmente irreversibili Effetti reversibili (Assenza di effetti prevedibili) R26 R27 R28 R33 R39 R40 R47 R48 R60 R61 R26 R27 R42 R62 R63 R64 R68 R23 R24 R28 R43 R67 5 4 3 R20 R21 R25 R34 R35 R41 R65 R22 R36 R37 R38 R66 1 // (0) 2 LIVELLO DI ESPOSIZIONE (E) - rischio stimato Molto alta Alta Media Modesta Lieve Assente Esposizione/Condizioni operative Molto alta/non protettive Alta/assai poco protettive Media/poco protettive Moderata/protettive lieve/altamente protettive // Kg o litri > 1000 >100, ≤1000 >10, ≤100 >1, ≤10 ≤1 // 5 4 3 2 1 (0) DURATA (D) Sempre Abitualmente Frequentemente Occasionalmente • % rispetto all’orario di lavoro 51–100% 26-50 % 10-25% < 10 % 4 3 2 1 G rappresenta il fattore di gravità associato ad ogni sostanza e racchiude le proprietà pericolose e le informazioni sulla salute e sicurezza. La scala del coefficiente G va da 1 a 5 ed è stata composta facendo riferimento ai Criteri di Classificazione CEE delle Sostanze e dei Preparati Pericolosi, attribuendo valore massimo alle sostanze con effetti potenzialmente letali e via via minore alle Pagina 8 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 sostanze con caratteristiche meno pericolose; nel caso di presenza di più frasi di rischio si utilizza il fattore di gravità con indice più elevato. • E rappresenta il livello di esposizione. Tale fattore è valutato sulla base della quantità di sostanza utilizzata nella settimana da ogni operatore. In assenza di rilievi ambientali, questo fattore assume quindi particolare importanza nel calcolo dell’algoritmo. Il valore ottenuto in base ai quantitativi utilizzati deve essere corretto in funzione dei seguenti fattori: 1 - STATO FISICO DELLA SOSTANZA Fattore di correzione Gas Liquido Solido T(eb) > 150° 50°<T(eb)<150° T(eb)< 50° non respirabile (granuli e scaglie) respirabile +1 0 + 0.5 +1 0 +1 2 - TIPOLOGIA DI IMPIANTO Fattore di correzione Ciclo chiuso e sigillato Ciclo chiuso con carico e scarico manuale/limitati interventi manuali Processo con operatori efficacemente remotizzati Manuale Manuale in condizioni di esercizio non adeguate -3 -2 -1 0 +1 3 - TIPO DI PROCESSO Fattore di correzione Senza apporto di energia termica Con apporto di energia termica Senza apporto di energia meccanica Con apporto di energia meccanica 0 + 0.5 0 + 0.5 4 - ESISTENZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE TECNICA Fattore di correzione Pagina 9 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Con piani di manutenzione programmata Strutturalmente idonea ma manutenzione programmata senza Data 01/03/2013 -1 piani di - 0.5 Si considera inoltre un ulteriore fattore di correzione 5 - (+ 0.5) nel caso di possibilità di contatto cutaneo, in caso di sostanza attiva per via cutanea o a livello cutaneo (frasi di rischio R21, R24, R27, R34, R35, R38, R43, R66). Considerando che applicando le correzioni sopra riportate il valore numerico del livello di esposizione può teoricamente risultare negativo, è previsto che il valore di ponderazione non risulti mai inferiore a 0.5. • D la durata della fase lavorativa (rispetto all’intero orario di lavoro) in cui è coinvolto l’uso di uno specifico agente chimico. L’impiego di questo algoritmo, che si precisa viene applicato esclusivamente in condizioni di svolgimento del normale processo produttivo, ha consentito di evidenziare in modo semplice e sintetico le situazioni a rischio chimico maggiore e, laddove l’IR calcolato sia risultato elevato secondo una scala che definiremo in seguito, si è proseguita l’indagine effettuando confronti tra le concentrazioni ambientali misurate e valori limite di esposizione, evidenziando eventualmente gli interventi migliorativi e le azioni di sorveglianza. Nello specifico, la valutazione del rischio derivante dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi, è stata effettuata utilizzando i parametri citati secondo lo schema logico riportato di seguito. VALUTAZIONE PRELIMINARE Valutazione dei seguenti dati: - Dati sostanze (composizione dei preparati ed individuazione delle sostanze, proprietà pericolose) - Dati attività (tipo, livello, durata esposizioni) - Condizioni operative - Effetti di misure preventive e protettive adottate - Analisi ambientali effettuate Pagina 10 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 Pagina 11 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI 1. Pericoli trascurabili per natura ed entità Data 01/03/2013 2. Analisi ambientali già effettuate 3. Necessità della valutazione RISCHIO STIMATO > BASSO BASSO VALUTAZIONE DETTAGLIATA RISCHIO MISURATO BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute RISCHIO NON MODERATO RISCHIO MODESTO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO RISCHIO MOLTO ALTO La prima fase del processo valutativo prevede un’analisi preliminare dell’eventuale esposizione ad agenti chimici. In particolare è indispensabile procedere ad un accurato censimento di tutti gli agenti chimici che possono essere presenti in qualsiasi fase del processo (devono essere considerati anche intermedi, inquinanti, prodotti di degradazione, sottoprodotti, ecc...); di tali agenti bisogna individuare la composizione, le caratteristiche e le eventuali proprietà pericolose, desumibili dall’analisi delle schede di sicurezza. Pagina 12 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 Altri fattori da analizzare sono i dati di attività inerenti al livello di esposizione, le circostanze di svolgimento del lavoro con le quantità in uso, gli effetti delle misure preventive e protettive già adottate e i risultati di valutazioni effettuate in precedenza. Dalla valutazione dei parametri sopra citati, si può trarre una prima conclusione, che permette di individuare il modo di procedere nell’ambito del processo valutativo. Il processo di analisi dei rischi da esposizione ad agenti chimici prevede tre fasi: A. Pericoli trascurabili per natura ed entità Se siamo in presenza di pericoli che per natura ed entità non richiedono ulteriore valutazione maggiormente dettagliata, si può direttamente definire il rischio come BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute. Questa soluzione viene messa in atto quando sono rispettati tutti i parametri seguenti: • Siamo in presenza di sostanze poco o per niente pericolose; • Gli agenti chimici sono utilizzati in quantità molto esigue; • Le modalità di lavoro non comportano la dispersione in aria di prodotti pericolosi o il contatto diretto con gli stessi; • L’esposizione è poco frequente e di breve durata, e si adottano le adeguate misure di prevenzione e protezione; • I risultati di analisi ambientali effettuate in precedenza evidenziano che l’esposizione è di molto inferiore ai valori limite di esposizione professionale. B. Analisi ambientali già effettuate Se si dispone di analisi ambientali effettuate in precedenza che rappresentano realmente lo stato dell’esposizione e quindi del rischio, si può direttamente effettuare la fase di valutazione dettagliata. Pagina 13 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 C. Necessità della valutazione L’approccio seguito permette di dire che, se si riscontra che almeno una delle condizioni vincolanti citate presenta caratteristiche rilevanti per l’esposizione ad agenti chimici, si deve escludere l’esistenza a priori di rischio moderato e riconoscere la necessità di un processo valutativo dettagliato. Il diagramma di flusso garantisce di stimare il rischio anche in assenza di dati ambientali e/o biologici utilizzando criteri della tossicità della sostanza, la quantità utilizzata o presente nel ciclo produttivo, le modalità di utilizzazione e la durata dell’esposizione. Questo consente un approccio valutativo standardizzato e semplifica, almeno in una prima fase, la valutazione del rischio che si preferisce definire “stimato” in quanto, come appena detto, non è supportato da dati ambientali e/o biologici. L’utilizzo dell’algoritmo proposto, che esprime il prodotto dei tre fattori (G, E e D) derivanti dalla valutazione dei rispettivi fattori di rischio, porta ad un indice di rischio sintetico, espresso in scala numerica variabile da 0 a 100, che viene empiricamente divisa in classi di rischio e così suddivisa: IR CLASSI DI RISCHIO 0 – 10 BASSO 11 – 25 MODESTO 26 – 50 MEDIO 51 – 75 ALTO 76 – 100 MOLTO ALTO In prima ipotesi si ritiene che si possa affermare l’esistenza di rischio moderato allorché l’indice sintetico si collochi nella prima classe con valore compreso tra 0 e 10. Quando la valutazione così condotta (rischio stimato) si colloca invece ad un livello uguale o superiore alla seconda classe di rischio (IR ≥ 11) è necessario, se tecnicamente attuabile, passare a una valutazione del rischio maggiormente dettagliata, secondo il modello proposto per il rischio misurato. In particolare, il fattore che viene approfondito è il livello di esposizione che viene integrato in funzione dei dati ambientali e/o biologici, arrivando alla definizione dei livelli di probabilità Pagina 14 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 biologica (Pb) e/o di probabilità ambientale (Pa). Pagina 15 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE Data 01/03/2013 La scala che ne risulta è graduata da 0 a 5 sulla base di classi di rapporto tra TLV (valori limite di esposizione) e/o BEI (indice di esposizione biologica) e i livelli misurati: LIVELLO DI ESPOSIZONE rischio misurato Pb o Pa Rapporto tra valori misurati e valori limite 0 Valori misurati ≤ dati relativi all’esposizione della popolazione generale 1 ≤ 10% 2 > 11, ≤ 25% 3 > 26, ≤ 50% 4 >51, < 100% 5 ≥ 100% Le modalità di esecuzione dell’indagine ambientale acquista particolare importanza; le scelte devono essere esplicitate e i criteri seguiti devono essere conformi alle norme UNI EN 689. Per la probabilità ambientale è previsto un addendo correttivo (+ 0.5) conseguente alla possibilità di contatto cutaneo significativo (frasi di rischio R21, R24, R27, R34, R35, R38, R43, R66). Per quanto riguarda l’uso contemporaneo di più sostanze, si vagliano le seguenti possibilità: • Se si può identificare una sostanza “tracciante” in base a considerazioni tossicologiche e quantitative, la valutazione è condotta sulla sostanza in questione. • Se si utilizzano sostanze omogenee per categoria di pericolosità, si effettua la somma delle concentrazioni e la si confronta con il TLV più restrittivo tra quelli disponibili • Se si utilizza sostanze con effetti additivi documentati, si utilizza la formula ACGIH: effetti additivi = C1/T1 + C2/T2 + … + Cn/Tn dove C sono le concentrazioni misurate delle sostanze in esame e T sono i valori soglia di riferimento; se la somma delle frazioni supera l’unità, allora il limite per la miscela si considera superato. Pagina 16 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE • PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 Se si utilizzano sostanze i cui effetti sono indipendenti tra loro, il valore limite si considera superato quando almeno un elemento della serie C1/T1 o C2/T2 ecc. supera da solo l’unità. È importante sottolineare che, nel caso in cui dalle analisi ambientali risultasse il superamento del 25% del TLV (valore limite considerato come prassi) il rischio non si può comunque definire “moderato”. Se, nella programmazione e svolgimento delle analisi ambientali, si riscontra la non fattibilità tecnica, si deve procedere direttamente agli interventi correttivi con le tempistiche previste nella tabella seguente e si devono applicare le misure di tutela specifiche di prevenzione e protezione previste nell’articolo 225: CLASSI DI RISCHIO BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute MISURE SPECIFICHE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Non necessarie (sono comunque necessarie le BASSO misure generali per la prevenzione dei rischi, art. 224) MODESTO Opportune a medio termine MEDIO NON MODERATO ALTO MOLTO ALTO Opportune a breve termine ma necessarie a medio termine Indispensabili a breve termine Urgenti Pagina 17 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 2 Data 01/03/2013 DESCRIZIONE ATTIVITÀ 2.1 Introduzione Le attività lavorative eseguite/gestite dall’Istituto Omnicomprensivo Guardiagrele vengono di seguito sintetizzate in: • Attività di Istruzione/educazione: servizio di istruzione agli alunni e vigilanza durante la loro permanenza a scuola • Attività vigilanza alunni e pulizia locali • Attività amministrative/ attività generiche di ufficio 1. Redazione documenti al videoterminale; 2. Archiviazione delle pratiche in essere; 3. Invio / ricezione fax; 4. Copia fotostatica di documenti. All’ interno dell’Istituto sono stati individuati tutti gli ambiti di attività ai quali sono state correlate le mansioni svolte dai lavoratori esposti a fattori di rischio. Le attività lavorative interessate sono: MANSIONE Collaboratore scolastico Pagina 18 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 3 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 3.1 Introduzione Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 l’esito del processo di Valutazione sarà definito (per ciascun reparto / area) come “BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute” oppure “NON MODERATO”. 3.2 Collaboratore Scolastico 3.2.1 Natura dei pericoli e fattori di rischio In base alla frequenza delle frasi di rischio, le sostanze a cui gli operatori sono esposti sono pericolose soprattutto perché: R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle (H315/319 Provoca irritazione cutanea e grave irritazione oculare) R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici (H400 Molto tossico per gli organismi acquatici) R11 Facilmente infiammabile (H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili) R20/21/22 Nocivo per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione (H302/312/332 Nocivo se ingerito, per contatto con la pelle e se inalato) R22 Nocivo per ingestione (H302 Nocivo se ingerito) R34 Provoca ustioni (H315 Provoca irritazione cutanea) R37 Irritante per le vie respiratorie (H335 Può irritare le vie respiratorie) Pagina 19 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 3.2.2 Fattore di mitigazione dei rischi I fattori di mitigazione dei rischi sono i D.P.I. e nello specifico delle seguenti sostanze sono: N. 1 2 SOSTANZA ACE CANDEGGINA LYSOFORM CASA DPI da utilizzare Protezione respiratoria: Necessaria in caso di insufficiente areazione o esposizione prolungata. Protezione delle mani: Usare guanti protettivi. Protezione degli occhi: evitare il contatto con gli occhi Protezione respiratoria: non necessaria con l'uso normale del prodotto. Protezione delle mani: risciacquare ed asciugare le mani dopo l'uso. Per contatti ripetuti e/o prolungati, può essere opportuno proteggere la pelle. Protezione degli occhi: non necessaria con l'uso normale del prodotto. Usare occhiali protettivi durante operazioni di movimentazione del prodotto che possano provocare schizzi. Protezione respiratoria: evitare di inalare durante l’uso Protezione delle mani: evitare il contatto con le mani Protezione degli occhi: evitare il contatto con gli occhi Protezione della pelle: non necessaria 3 GLASSEX 4 ALCOOL ETILICO Nessuna precauzione particolare deve essere adottata per l’utilizzo normale AMMONIACA Norme generali protettive e di igiene del lavoro: Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Evitare il contatto con la pelle. Maschera protettiva: Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e durature indossare l'autorespiratore. 5 Pagina 20 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE Data 01/03/2013 3.2.3 Calcolo dell’Indice di Rischio Nella tabella seguente si riporta il calcolo dell’Indice di Rischio relativo ad ogni sostanza utilizzata dal Collaboratore scolastico SOSTANZA G LYSOFORM CASA E FATTORI CORREZIONE 1 2 3 4 5 E CORRETTO D IR VALUTAZIONE RISCHIO 2 1 0 0 0 -1 +0.5 0.5 1 1 2 1 0 0 0 -1 +0.5 0.5 1 1 GLASSEX 0 1 0 0 0 -1 0 0 1 0 ALCOOL ETILICO 3 1 0 0 0 0 0.5 +0.5 1 1.5 AMMONIACA 1 1 0 0 0 0 0.5 1.5 1 1.5 CANDEGGINA CLASSICA ACE BASSO RISCHIO BASSO RISCHIO BASSO RISCHIO BASSO RISCHIO BASSO Pagina 21 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 L’applicazione dell’algoritmo prescelto per il presente documento conduce, dunque, a valutare il rischio da esposizione ad agenti chimici come “BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute” per tutte le sostanze impiegate. 3.2.4 Riepilogo della valutazione Sulla base della valutazione dei rischi effettuata e prendendo in considerazione tutti i parametri citati, il rischio derivante dall’esposizione ad agenti chimici si definisce: VALUTAZIONE MANSIONE Collaboratore scolastico DEL RISCHIO BASSO per la sicurezza e IRRILEVANTE per la salute Pertanto l’entità del rischio implica che non è necessaria un’ulteriore analisi e che le misure di cui comma 2 dell’art. 224 del D.Lgs. 81/08 sono sufficienti a ridurre il rischio. Gli obblighi restano quelli degli articoli: ♦ 224, c.1 - Misure ed i principi generali per la prevenzione dei rischi 1) Fermo restando quanto previsto dall’articolo 15, devono essere eliminati i rischi derivanti da agenti chimici pericolosi devono essere eliminati o ridotti al minimo mediante le seguenti misure: a) progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro; b) fornitura di attrezzature idonee per il lavoro specifico e relative procedure di manutenzione adeguate; c) riduzione al minimo del numero di lavoratori che sono o potrebbero essere esposti; d) riduzione al minimo della durata e dell’intensità dell’esposizione; e) misure igieniche adeguate; f) riduzione al minimo della quantità di agenti presenti sul luogo di lavoro in funzione delle necessità della lavorazione; Pagina 22 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 g) metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell’immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. ♦ 227- Informazione e formazione 1. Fermo restando quanto previsto agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro garantisce che i lavoratori o i loro rappresentanti dispongano di: a) dati ottenuti attraverso la valutazione del rischio e ulteriori informazioni ogni qualvolta modifiche importanti sul luogo di lavoro determinino un cambiamento di tali dati; b) informazioni sugli agenti chimici pericolosi presenti sul luogo di lavoro, quali l’identità degli agenti, i rischi per la sicurezza e la salute, i relativi valori limite di esposizione professionale e altre disposizioni normative relative agli agenti; c) formazione ed informazioni su precauzioni ed azioni adeguate da intraprendere per proteggere loro stessi ed altri lavoratori sul luogo di lavoro; d) accesso ad ogni scheda dei dati di sicurezza messa a disposizione dal responsabile dell’immissione sul mercato ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modificazioni. 2. Il datore di lavoro assicura che le informazioni siano: a) fornite in modo adeguato al risultato della valutazione del rischio di cui all’articolo 223. Tali informazioni possono essere costituite da comunicazioni orali o dalla formazione e dall’addestramento individuali con il supporto di informazioni scritte, a seconda della natura e del grado di rischio rivelato dalla valutazione del rischio; b) aggiornate per tener conto del cambiamento delle circostanze. 3. Laddove i contenitori e le condutture per gli agenti chimici pericolosi utilizzati durante il lavoro non siano contrassegnati da segnali di sicurezza in base a quanto disposto dal titolo V, il datore di lavoro provvede affinché la natura del contenuto dei contenitori e delle condutture e gli eventuali rischi connessi siano chiaramente identificabili. Pagina 23 di 24 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO GUARDIAGRELE ISTITUTO TECNICOSETTORE ECONOMICO DI GUARDIAGRELE 4 PROTEZIONE DEI LAVORATORI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI Data 01/03/2013 CONCLUSIONI In particolare si provvede a: • formazione ed informazione dei lavoratori sui rischi derivanti da agenti chimici e sulle modalità di gestione delle emergenze derivanti dall’ utilizzo di dette sostanze; • organizzazione del lavoro al fine di limitare quanto possibile l’esposizione del personale. Inoltre il Datore di Lavoro, quale misura precauzionale e di ulteriore salvaguardia e protezione dei lavoratori, provvede a: • dotazione di D.P.I. specifici per agenti chimici, riportati nel Documento di Valutazione dei Rischi dell’Istituto. La presente “Valutazione dei rischi di esposizione ad agenti chimici” è stata elaborata dal Datore di lavoro sulla base di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 nell’art. 233, Titolo IX, Capo I. 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