ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Q. ORAZIO FLACCO” VENOSA Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2011-2012 DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mario LASALA Il P.O.F. Il Piano dell‟Offerta Formativa (P. O. F.) di una scuola, previsto dal vigente ordinamento legislativo in materia di autonomia scolastica, definisce le coordinate strategiche e le intenzionalità educative e didattiche della stessa; individua e sottolinea gli obiettivi generali che intende realizzare attraverso forme organizzative ben definite e progetti educativi coordinati. Il P.O.F., suscettibile di modifiche e/o integrazioni «in itinere», è il documento con cui l'Istituto “Q. Orazio Flacco”: interpreta i bisogni formativi di una società in trasformazione e ridefinisce la sua identità in rapporto a questi; individua le scelte culturali ed organizzative che la scuola intende realizzare; assume impegni nei confronti degli studenti, delle famiglie, del contesto sociale; si presenta alle altre Istituzioni del territorio; delinea la gestione delle risorse economiche sulla base del complesso delle attività programmate; si apre al territorio. Tale documento, nella sua configurazione propositiva e programmatica, vuole essere, quindi, la carta di identità della Nostra Scuola. 2 INDICE 1 . Identità dell‟Istituto 1.1 Storia e contesto socio-economico 1.2 Domanda sociale di istruzione 1.3 Spazi e Strutture 1.4 Dati generali 2 . Scelte culturali e formative 2.1 L‟Offerta Formativa 2.2 Il Liceo Classico 2.3 Il Liceo Scientifico 2.4 L‟IPSIA 3. La didattica 3.1 Obiettivi didattico-educativi-Obiettivi minimi- Contenuti- Strategie, metodi e strumenti 3.2 Criteri di Valutazione 3.3 Strumenti e modalità di verifica 3.4 Frequenza- Assenze e validità dell‟anno scolastico 3.5Promozioni 3.6 Non Promozioni/Sospensioni 3.7 Scrutini conseguenti alla sospensione del giudizio 3.8Ammissione all‟esame di stato-Esami di stato: griglie di valutazione delle prove scritte- Attività di sportello per i candidati esterni 3.9 Assegnazione del voto di condotta 3.10 Assegnazione del credito scolastico e del credito formativo 4. Obbligo Formativo e Certificazione delle Competenze 4.1 Legislazione attuale 4.2 Fase attuativa 4.3Assi culturali- Competenze di base e sua valutazione nei 4 assi 4.4 Modello di certificazione delle competenze. 5. Iniziative per il successo Scolastico I.D.E.I. 5.1 Criteri generali azioni di sostegno e recupero 5.2 I. D.E.I. 5.3 Verifiche e Formalizzazione degli esiti delle forme di sostegno/recupero 5.4 Inserimento e integrazione degli studenti disabili 6. La Scelta delle Attività complementari- Ampliamento Offerta Formativa 6.1 Progetti extracurricolari 6.2 Fondi Strutturali Europei “ Competenze per lo sviluppo2007-2013” 7. XXVI “Certamen Horatianum” 8. Piano Formativo d‟Istituto Organismi gestionali e Figure di riferimento Informazioni generali-Calendario scolastico 9. Rapporti scuola-famiglia Orari di ricevimento dei docenti-servizi amministrativi 10. I Regolamenti Patto Educativo di Corresponsabilità - Regolamento di Istituto Regolamento Disciplinare -Statuto delle Studentesse e degli Studenti 3 1.1 LA STORIA E Il CONTESTO SOCIO-ECONOMICO L‟Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Q. Orazio Flacco” di Venosa affonda le sue radici nello storico Liceo Classico Statale “Q. Orazio Flacco”. Il Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” nasce nell‟anno scolastico 1964/65 come Sezione Staccata del Liceo Classico di Potenza. Ottiene l‟autonomia nell‟anno scolastico 1969/70. Successivamente vengono istituite le sezioni staccate di Rionero in Vulture (a. s. 1970-71) e di Lavello (1973-74). Queste ultime ottengono rispettivamente l‟autonomia nell‟a. s. 72-73 e nell‟a. s. 75-76. Dall‟anno scolastico 1996/97, all‟interno del processo di razionalizzazione della rete scolastica, aggrega il Liceo di Lavello. Dal 2009/2010, come conseguenza della legge sulla razionalizzazione, al liceo viene aggregato l‟IPSIA . Dalla necessità di rispondere ad una diversa e caratterizzata esigenza di cultura e formazione pre-universitaria maggiormente orientata verso il settore scientifico e, venendo incontro alle continue richieste provenienti dal territorio nasce, da quest‟anno 2011-2012, la sezione di Liceo scientifico d‟ordinamento. Il Liceo ha sede centrale a Venosa. L'Istituto opera in un territorio che in passato è stato centro di importanti avvenimenti culturali di cui sono testimonianza opere architettoniche, archeologiche e monumentali di grande rilievo. Il territorio presenta un tessuto sociale sufficientemente integrato: basso tasso di criminalità sociale, assenza di criminalità organizzata, elevati livelli di scolarizzazione dei giovani. Nella zona sono presenti tutti i tipi di scuola, operano servizi sociali (A. S. L. - Sert, Consultorio, Centro Psicopedagogico di Venosa) sempre disponibili a collaborare con le strutture scolastiche. Sia Venosa che Lavello si collocano in un‟area caratterizzata da un‟economia agricolo artigianale, ma a partire dagli anni Ottanta il territorio ha conosciuto un costante sviluppo nel settore secondario e terziario. In località San Nicola di Melfi si sono costituite le strutture di un nucleo industriale (FIAT) che ha avuto una significativa espansione nel corso del decennio successivo con l‟insediamento di imprese. Il territorio di quest‟area, pertanto, sta subendo profondi mutamenti; anche l‟agricoltura si è andata negli anni industrializzando. In tale contesto, il modello di formazione liceale mantiene inalterata la sua valenza culturale e risponde sempre più alle esigenze formative dei giovani e alle richieste di una società in profonda trasformazione, perché scuola di solida formazione generale, di principi e di metodi. L‟equilibrio tra le aree disciplinari (linguistico -espressiva, storico –sociale -filosofica, matematico-scientifica) traduce la pluralità di dimensioni della cultura, superando la tradizionale contrapposizione tra cultura umanistica e cultura scientifica. Ogni disciplina individua le nozioni essenziali, le procedure, le analogie di struttura con altre discipline, in un‟ottica che non mira alla specializzazione, ma a far acquisire linguaggi, 4 codici, categorie di giudizio che si rivelino utili per leggere la realtà anche nei suoi aspetti più complessi. Le conoscenze così raggiunte non hanno una finalità strettamente professionalizzante o propedeutica a determinate facoltà universitarie, ma hanno una valenza formativa generale, in quanto consentono l‟acquisizione di metodi di studio, di abilità logico-comunicative, di quadri culturali di riferimento, che contribuiscono a potenziare l‟autonomo sviluppo delle capacità critiche degli studenti, duttilità e flessibilità di pensiero. Il modello di formazione professionale costituisce una presenza importante nella provincia nell'ambito dell'Istruzione Professionale, prepara e fornisce forze operative per l'assolvimento di mansioni tecniche ed esecutive nei vari settori dell'attività produttiva ed economica nazionale e comunitaria, persegue il duplice obiettivo di offrire un ambiente educativo e formativo a misura della propria utenza, agevolando l'inserimento dello studente nel meccanismo operativo della scuola, e di favorire l'acquisizione di competenze professionali e di capacità decisionali utili per costruire il proprio futuro. L‟istituto organizza stages e progetti di alternanza, che introducono gli studenti nel mondo del lavoro. Tutto ciò fa sì che una buona percentuale dei nostri studenti trovi occupazione al conseguimento della qualifica o del diploma. . 5 1.2 DOMANDA SOCIALE DI ISTRUZIONE Già dal 1985/86, venendo incontro ai nuovi bisogni formativi posti dal mutato contesto sociale e dai processi di cambiamento che hanno investito l‟intera società, il Liceo ridefinisce la propria identità con l‟attuazione di sperimentazioni didattiche (ai sensi dell‟ex art. 3 D.P.R. n. 419/74 ) riguardanti: Lo studio della lingua straniera nelle classi del Triennio L‟insegnamento di Matematica - Informatica secondo i programmi P.N.I. Nell‟a. s. 1992/93 si attua la sperimentazione che prevede: La scissione della cattedra di Materie letterarie - Latino e Greco al Ginnasio Nello stesso anno comincia la sperimentazione del Progetto “Brocca” - Indirizzo classico Dal 2006-07 propone una diversa distribuzione del programma di Scienze nel triennio ordinamentale: studio della chimica in I liceo e della biologia in II. Dal 2007-08 l‟elevamento dell‟obbligo scolastico con “carattere di generale sperimentazione” Si precisa che, negli stessi anni, anche il Liceo di Lavello si apre alle stesse sperimentazioni. Nell‟a . s. 1996/97 si attua, inoltre, la sperimentazione di Diritto ed Economia nella Sezione di Lavello, conservando l‟indirizzo ordinamentale. Tali sperimentazioni rispondevano all‟esigenza di adeguare il Liceo alle istanze formative e culturali del tempo, superando l‟anacronismo di un triennio superiore classico privo dell‟insegnamento della lingua straniera. Indifferibile risultava anche un insegnamento rinnovato di Matematica - Informatica, dato il processo rapido e irreversibile di informatizzazione, che aveva ormai investito la nostra società e che nessuno poteva più ignorare. Il consolidamento dell‟area scientifica in un Liceo Classico rispondeva all‟esigenza di attrezzare meglio gli studenti, atteso che sono in tanti, dopo la maturità, a scegliere facoltà scientifiche. Anche la richiesta della scissione della cattedra di lettere al Ginnasio ha costituito, in qualche modo, un correttivo della tradizionale e talvolta asfittica “monodocenza”, con motivazioni assai valide che andavano dalla legittima valorizzazione di materie come Storia e Geografia, destinate quasi sempre al ruolo di “cenerentole” nella cattedra ordinamentale, all‟esigenza di rendere più articolato e più vario l‟assetto didattico del biennio ginnasiale. La sperimentazione del Progetto “Brocca” - indirizzo classico – nella sede di Venosa e la sperimentazione di Diritto – Economia nella sede di Lavello hanno costituito un arricchimento dell‟offerta formativa, grazie all‟inserimento di nuovi saperi particolarmente significativi per comprendere la realtà presente. Dal 2009/2010 al Liceo Classico, in seguito al piano di dimensionamento regionale, viene aggregato l‟IPSIA e la scuola diventa Istituto d‟Istruzione Secondaria Superiore.(I.I.S.S.) ”Q. Orazio Flacco”. Dal 2011-2012 il liceo Scientifico, entra a far parte dell‟I.I.S.S. “Q. Orazio Flacco”. Con la “Riforma Gelmini” e il nuovo Regolamento dei Licei e degli Istituti Professionali, emanato dal Presidente della Repubblica il 15 marzo 2010, tutte le sperimentazioni sono state abolite e gli indirizzi dell‟Istituto sono diventati di fatto Licei di Ordinamento e Istituto Tecnico Professionale - settore Industria e Artigianato. 6 1.3 STRUTTURE - SPAZI L‟IISS comprende : SEDE CENTRALE -VENOSA LICEO CLASSICO - LICEO SCIENTIFICO (NUOVA ISTITUZIONE) Indirizzo: Via Emilia, 31 Tel./fax: 0972 31332 (Presidenza) 0972 31476 (Segreteria) e-mail: [email protected] sito Web: web.tiscali.it/liceovenosa/ Codice Fiscale : 86002190766 LICEO CLASSICO SEDE DI LAVELLO Indirizzo: Via Aldo Moro n.1 Tel./fax: 0972 88224 IPSIA (ISTITUTO PROFESSIONALE PER L‟INDUSTRIA E L‟ARTIGIANATO- SETTORE MECCANICO) SEDE DI VENOSA Indirizzo: Via Degli Altavilla Tel./fax 0972 37074 7 SEDE CENTRALE - VENOSA Il Liceo Classico e il Liceo Scientifico «Q. Orazio Flacco» sono ubicati nella nuovissima sede in Via Emilia. Al piano terra sono localizzati: la presidenza, gli uffici di segreteria, l‟archivio, la sala dei professori, l‟Aula Magna, la palestra e 5 classi. Al 1° piano sono opportunamente allocate le altre 7 classi e l‟ampia e luminosa biblioteca i laboratori di informatica, i laboratori di chimica-fisica, le aule speciali. Al 2° piano troviamo altre 8 aule e la biblioteca. SEDE di LAVELLO Il Liceo di Lavello ha una sede di recente costruzione, ubicata in Via Aldo Moro,1. Al piano rialzato si trovano la presidenza, la segreteria, la sala dei professori, il laboratorio d‟informatica, che è anche linguistico, postazioni mobili multimediali, il laboratorio di fisica-scienze, la biblioteca di istituto. Al primo piano si trovano n.10 aule ampie e luminose. Dal cortile della scuola si accede all‟Aula Magna e alla palestra (spazi che condivide con l‟ITC “Solimene”). SEDE IPSIA di VENOSA L‟IPSIA ha la nuovissima sede in via degli Altavilla , inaugurata il 13 settembre 2010. Al piano terra sono localizzati : la segreteria, la presidenza, l‟Aula Magna, la palestra, i laboratori Al 1° piano: la sala dei professori , le aule, le aule speciali, i laboratori. 8 DATI 1.4 LICEI SULLA SCUOLA - VENOSA- CMPZPC02102R N. N.CLASSI CORSI ORDINAMENTALI 1 4 CORSI ORDINAMENTALI con mini sperimentazioni (inglese, PNI) 1 5 CORSI SPERIMENTALI (Brocca) 1 5 CORSI ORDINAMENTALI 1 2 CLASSICO N.ALLIEVI 312 SCIENTIFICO DOCENTI 39 UNITA‟ PERSONALE ATA 11 LICEO CLASSICO - LAVELLO- C.M. PZPC02101Q CLASSICO CORSI ORDINAMENTALI CORSI ORDINAMENTALI con mini sperimentazioni (inglese, PNI) N. N.CLASSI 1 4 N.ALLIEVI 125 1 DOCENTI 15 UNITA‟ PERSONALE ATA 4 3 L‟Assistente Amministrativo svolge il servizio in Lavello per 3 giorni a settimana 9 IPSIA- VENOSA-C.M.PZRI021014 I PSIA CORSI ORDINAMENTALI N. N.CLASSI N.ALLIEVI 1 5 77 DOCENTI 25 UNITA‟ PERSONALE ATA 5 10 2.1 L’OFFERTA FORMATIVA Il centro della proposta educativa del “Q Orazio Flacco” è la crescita personale e culturale dello studente. Alla base dell‟impegno educativo- formativo dell‟istituto si collocano i principi costituzionali fondamentali, quali l‟uguaglianza e l‟imparzialità, l‟accoglienza e l‟integrazione, il diritto di scelta e di partecipazione, la trasparenza, la libertà di insegnamento nel rispetto della personalità degli alunni, mediante una conoscenza aggiornata delle strategie didattiche e delle moderne tecnologie, e nel confronto con i colleghi. Con queste premesse la nostra scuola intende fornire una solida cultura di base, in ambito umanistico, scientifico e professionale, che consenta allo studente di costruire la propria identità innestandola sulla tradizione culturale cui appartiene. Al termine degli studi il giovane sarà in grado di affrontare l‟università, ma anche di orientarsi all‟interno del sistema produttivo con buone prospettive di inserimento. La completezza della formazione culturale e l‟utilizzo consapevole delle moderne tecnologie nella didattica consentono il superamento del divario tra scuola e società moderna e rendono possibile la flessibilità richiesta da un mondo in continua evoluzione. La funzione formativa dei saperi disciplinari, l‟organizzazione della didattica mirata a privilegiare la formazione/produzione di strutture concettuali disciplinari rispetto alla semplice acquisizione delle conoscenze, l‟inserimento delle attività integrative nel curricolo permettono di istituire una forte dialettica tra la dimensione “istruzione” e la dimensione “formazione”, in modo da renderle complementari. La Scuola si propone, inoltre, come luogo di incontro e di confronto tra diverse esperienze, offre opportunità di arricchimento culturale anche al di fuori del percorso strettamente curricolare e favorisce in questo modo la costruzione di una più ricca identità. Le ragazze e i ragazzi che si iscrivono al “Q Orazio Flacco” hanno l‟opportunità di studiare in un ambiente che garantisce loro libertà di espressione, attenzione verso le esigenze individuali e promozione delle doti personali. 11 I LICEI 2.2 LICEO CLASSICO ORDINAMENTALE Il Liceo Classico è una scuola media superiore che ha come base lo studio della civiltà classica e della cultura umanistica da cui ha avuto origine la nostra società. È un corso di studi formativo che ha come interesse precipuo l‟indagine sull‟uomo e su quanto il suo pensiero ha prodotto nei secoli, a partire dagli autori greci e latini fino ad arrivare agli autori italiani, stranieri e moderni, fornendo strumenti e metodi adeguati a costruire una cultura di base, aperta a qualsiasi orientamento. La lingua e la letteratura italiana, la storia, la filosofia, le lingue classiche, le lingue moderne, la matematica, la fisica, le scienze che cosa sono se non un deposito fondamentale dell‟esperienza che l‟uomo ha fatto della realtà nel corso dei secoli? Il corso è di durata quinquennale, articolato in due periodi biennali, Ginnasio - liceo, e un 5° anno. II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell‟obbligo di istruzione. L‟organica compattezza dell‟impianto curricolare, che lega tra loro discipline a forte valenza formativa, ripropone, anche e proprio per la nostra epoca, in cui prevale la dimensione scientifica e tecnologica, la grande validità di un corso di studi atto a sviluppare nei giovani le capacità critiche, cioè le capacità di giudizio e discernimento necessarie per vivere consapevolmente il proprio ruolo nella società e avere una solida formazione generale, sulla quale innestare qualsiasi tipo di professionalità. Conoscere infatti non è un processo meccanico, implica la scoperta di qualcosa che entra nell‟orizzonte di senso della persona che “vede” , si “accorge”, “prova”, “verifica”, per capire. Al termine dei cinque anni si consegue il Diploma di maturità classica che permette di frequentare qualsiasi facoltà universitaria, anche quelle scientifiche , di inserirsi nella vita sociale e nel mondo del lavoro. 12 PROFILO DI USCITA DELLO STUDENTE DEL LICEO CLASSICO Al termine del quinquennio gli studenti, grazie all‟acquisizione dei saperi disciplinari e alla partecipazione al dialogo educativo, saranno posti nella condizione di Competenze per la formazione permanente organizzare in modo autonomo lo studio, nella consapevolezza del continuo aggiornamento richiesto dalla società contemporanea riconoscere le propensioni individuali per orientarsi nella scelta degli studi universitari e nel mondo del lavoro comprendere il presente elaborando giudizi autonomi e critici grazie alla duttilità e flessibilità di pensiero acquisite Competenze per la comunicazione e la produzione culturale padroneggiare i linguaggi disciplinari per acquisire correttamente le informazioni, per esprimere con proprietà ed argomentare con coerenza le proprie conoscenze, ipotesi, opinioni, … avere acquisito, nei diversi ambiti disciplinari, concetti e metodi propedeutici all‟analisi e all‟interpretazione della realtà culturale e alla ricerca di soluzioni a problemi essere in grado di cogliere, in prospettiva storica e critica, lo sviluppo della cultura occidentale nei vari ambiti: letterari, artistici, filosofici, scientifici definire lo statuto epistemologico delle discipline studiate, nel quadro di una visione unitaria della cultura che individui i rapporti tra lingue classiche, moderne, linguaggi specifici per cogliere i tratti comuni tra la produzione letteraria ed artistica, il pensiero filosofico e il pensiero scientifico Competenze per la convivenza civile acquisire la consapevolezza di valori legati ai principi della Costituzione e rendersi disponibili al confronto in una società pluralistica essere capaci di collaborare alla risoluzione di problemi e di confrontarsi responsabilmente rispettando e valorizzando le potenzialità dei singoli conoscere i diritti e i doveri della cittadinanza italiana ed europea e comprendere il valore della cooperazione internazionale e del confronto con culture diverse. 13 QUADRO ORARIO A partire dall‟ a. s. 2010/2011, il curricolo del liceo classico, secondo quanto previsto dalla riforma si articola secondo il seguente schema: 1° Biennio Piano di Studi 1° anno 2° anno 2° Biennio 3° anno 4° anno 5° anno Tipo prova Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S. O. Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 S. O. Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 S. O. Lingua straniera 1 Inglese 3 3 3 3 3 S. O. 3 3 3 O. Storia Storia e Geografia 3 3 Filosofia Matematica con informatica al biennio 3 3 Fisica Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) 2 2 Storia dell‟arte O. 3 3 3 O. 2 2 2 S. O. 2 2 2 O. 2 2 2 O. 2 2 2 O. Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P. O. Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 O. Totale ore 27 27 31 31 31 N.B. E‟ previsto l‟insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell‟area delle attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell‟area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 14 Le classi liceali (dalla I alla III) non interessate dalla riforma proseguiranno secondo la preesistente impostazione fino al loro completo esaurimento, con la seguente pianificazione: A. Liceo Classico Ordinamentale con sperimentazioni di PNI-Lingua Straniera (sede di Venosa) B. Liceo Classico Ordinamentale con sperimentazioni di PNI-Lingua Straniera Diritto-Economia (sede di Lavello) LICEO Ore Settimanali d’ Insegnamento DISCIPLINE I II III Tipo prova EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 P.O. RELIGIONE 1 1 1 O. ITALIANO 4 4 4 S.O. LINGUA STRANIERA 3 3 3 S.O. LATINO 4 4 4 S.O. GRECO 3 3 3 S.O. STORIA DELL‟ARTE 1 1 2 O. STORIA 3 3 3 O. FILOSOFIA 3 3 3 O. DIRITTO ED ECONOMIA** SCIENZE NAT. CHIMICA E GEOGRAFIA ASTRONOMICA MATEMATICA-INFORMATICA 2 2 2 O. 4 3 2 O. 3 3 3 S.O. FISICA - 2 3 O. 15 C. Liceo Classico Sperimentale BROCCA (sede di Venosa). LICEO Ore Settimanali d’ Insegnamento DISCIPLINE I II III Tipo prova EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 P.O. RELIGIONE 1 1 1 O. ITALIANO 4 4 4 S.O. LINGUA STRANIERA 3 3 2 S.O. LATINO 4 4 4 S.O. GRECO 3 3 3 S.O. STORIA DELL‟ARTE 2 2 2 O. STORIA 3 3 3 O. FILOSOFIA 3 3 3 O. DIRITTO 2 2 - O. ECONOMIA - - 2 O. CHIMICA 4 - - O. BIOLOGIA - - 3 O. MATEMATICA-INFORMATICA 3 3 3 S.O. FISICA - 4 2 O. 16 LICEO SCIENTIFICO ORDINAMENTALE 2.3 Il percorso del liceo scientifico, di nuova istituzione, approfondisce il nesso tra scienza e tradizione umanistica, favorendo l‟acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica e delle scienze sperimentali. Fornisce allo studente le competenze, anche metodologiche ed espressive, per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, sia in chiave ipotetico-deduttiva che tecnico-applicativa. Il ricco sostrato culturale, coniugato con la centralità del metodo laboratoriale, permette un‟ampiezza di sbocchi professionalizzanti, in settori centrali per l‟innovazione del paese e il suo raccordo con la ricerca scientifica internazionale. Il Corso, di durata quinquennale, è consigliato ad alunni con buona motivazione allo studio, capacità di riflessione e di indagine, interesse per la ricerca scientifica, disposizione critica. Il superamento dell‟esame di stato permette l‟accesso a tutti i corsi universitari. Discipline Tipo prova Orario settimanale I anno II anno III anno IV anno V anno Religione 1 1 1 1 1 O Italiano 4 4 4 4 4 O.S. Latino 3 3 3 3 3 O.S. Storia e Geografia 3 3 - - - O. Lingua straniera 3 3 3 3 3 O.S. Disegno e Storia dell‟Arte 2 2 2 2 2 O. Storia - - 2 2 2 O. Filosofia - - 3 3 3 O. Matematica * 5 5 4 4 4 O.S. Fisica 2 2 3 3 3 O. Scienze Naturali** 2 2 3 3 3 O. Educazione fisica 2 2 2 2 2 P.O. Tot. ore settimanali 27 27 30 30 30 * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra E‟ previsto l‟insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell‟area delle attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell‟area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 17 PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA DAL QUINQUENNIO: Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storicofilosofico e scientifico: comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell‟indagine di tipo umanistico; saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell‟individuare e risolvere problemi di varia natura; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; avere raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia ) e. anche attraverso l‟uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni a alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; saper cogliere le potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. 18 L‟ I. P. S .I .A. 2.4 IPSIA - ISTITUTO PER L‟INDUSTRIA E L‟ARTIGIANATO L‟Istituto “Q Orazio Flacco” ha come fine la realizzazione di un sistema educativo e formativo attento ai bisogni delle persone e della società: una scuola che formi ed educhi i cittadini pari nella dignità, eguali nei diritti, con identiche opportunità; una scuola che contribuisca a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico, per un pieno sviluppo della persona capace di costruire il suo futuro nella società. L‟impegno guida del nostro Istituto è quello di promuovere uno sviluppo armonico e sereno della personalità degli allievi per il conseguimento di conoscenze, di competenze sia per il loro futuro professionale, sia per la loro vita in una società sempre più poliedrica. I nostri corsi riservano una particolare attenzione alla cultura di base, presupposto vincolante per una professionalità moderna e flessibile, e cercano di far acquisire ai giovani una formazione culturale polivalente. L‟apertura della scuola verso l‟esterno ha prodotto diversificate esperienze di alternanza scuola – lavoro. I percorsi dell‟Istituto professionale sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell‟obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie-laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di occupabilità. Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. L'Offerta Formativa dell‟ istituto professionale si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. 19 L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storicosociale. ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL‟ AREA GENERALE dall‟a. s. 2010/2011 ORE settimanali DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate(Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore (Area di base) 20 20 15 15 15 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 12 12 17 17 17 Totale complessivo ore 32 32 32 32 32 Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. 20 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL‟ AREA DI INDIRIZZO Dall‟a. s. 2010/2011 ORE settimanali DISCIPLINE 1° biennio 4^ 5^ 4** 3** 3** 5 5 3 Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni 5 4 3 Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione 3 5 8 17 17 17 Scienze Integrate (Fisica) di cui in compresenza Scienze Integrate (Chimica) di cui in compresenza Tecnologie dell‟Informazione e della Comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni 2^ 3 3 2 2 5°anno 3^ Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1^ 2° biennio 2* 2 2 2* 2 2 3** 3** Tecnologie meccaniche ed applicazioni Totale Ore (Area di indirizzo) di cui in compresenza 12 12 4* 12* 6* * L‟attività didattica in laboratorio caratterizza l‟area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell‟ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell‟ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico pratico. 21 Il corso di Meccanica, ancora attivo, continuerà fino a completo esaurimento. Si articola in due fasi: il diploma di qualifica (operatore meccanico, tre anni di corso: due anni + monoennio), e un biennio di post-qualifica con specializzazione (tecnico delle industrie meccaniche, due anni di corso) INDIRIZZO MECCANICO – Corso di Qualifica- con il seguente quadro orario DISCIPLINE AREA COMUNE EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA STORIA DIRITTO ed ECONOMIA SCIENZE DELLA TERRA e BIOLOGIA MATEMATICA-INFORMATICA Totale DISCIPLINE AREA D‟INDIRIZZO TECNOLOGIA MECCANICA e LAB DISEGNO TECNICO FISICA E LABORATORIO ELEMENTI di MECCANICA SISTEMI ed AUTOMAZIONE ESERCITAZIONI PRATICHE Totale 3° 2 1 3 2 2 3 13 3° 4 3 3 4 3 6 23 22 INDIRIZZO MECCANICO – Biennio post – qualifica con il seguente quadro orario DISCIPLINE AREA COMUNE EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA STORIA MATEMATICA Totale DISCIPLINE AREA D‟INDIRIZZO TECNOLOGIA MECCANICA e LAB TECNICA DALLA PRODUZIONE e LAB MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE MACCHINE A FLUIDO ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Totale 4° 2 1 4 3 2 3 15 4° 8 4 3 15 5° 2 1 4 3 2 3 15 5° 8 4 4 3 15 L' operatore meccanico conosce le varie tecnologie: in particolare la lavorabilità dei diversi materiali, l'uso degli utensili e degli attrezzi, il funzionamento delle macchine utensili, le varie modalità di attrezzamento. Sa leggere un disegno, traendone le informazioni utili per eseguire lavorazioni su macchine utensili tradizionali e a CNC (controllo numerico computerizzato). E' inoltre a conoscenza dell'importanza della produttività ed economicità delle lavorazioni. Il tecnico delle industrie meccaniche svolge un ruolo di organizzazione e di coordinamento operativo nel settore produttivo; è quindi in grado di gestire sistemi di automazione, di attrezzare le relative macchine, di sovrintendere al lavoro diretto sui dispositivi (CNC,DNC,CAD,CAM), di coordinare i controlli qualitativi e di gestire la manutenzione. 23 LA DIDATTICA 3.1 OBIETTIVI DIDATTICO - EDUCATIVI Partendo dall‟assunto che la centralità dello studente è il punto di partenza e di arrivo di ogni corretta azione educativa, nonché dalla necessità di privilegiare il metodo della ricerca e della soluzione dei problemi attraverso lo studio critico delle discipline tanto umanistiche quanto scientifiche, la Scuola, si prefissa le seguenti priorità formative: Lo sviluppo della cittadinanza attiva da parte degli alunni; L‟acquisizione di conoscenze ed abilità che si trasformino in competenze; Lo sviluppo della capacità di imparare, come disponibilità ad apprendere, anche in vista di un successivo percorso di formazione universitaria, in modo critico e creativo; La ricerca e l‟affermazione della propria identità culturale e il rispetto di quella altrui. A tali priorità si perviene tramite specifici obiettivi di apprendimento che possono così sintetizzarsi: Area Metodologica Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e di potersi aggiornare lungo l‟intero arco della propria vita. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare criticamente i risultati in essi raggiunti. Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l‟abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e di interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. Area linguistica e comunicativa Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale. Curare l‟esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Acquisire, in lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello base del Quadro Comune Europeo di riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. 24 Saper utilizzare le tecnologie dell‟informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. Area storico umanistica Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione Italiana e riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema giuridico e socioeconomico. Ricostruire movimenti culturali, momenti storici, aspetti letterari mediante l'analisi di testi e documenti. Rendersi consapevoli che le conoscenze storiche sono fondate su fonti e documenti di natura diversa. Consolidare l'attitudine a problematizzare. Rendersi consapevoli che la capacità di intervento sul presente dipende dall'analisi critica del passato. Collocare correttamente nello spazio e nel tempo i fatti storici. Comprendere il fatto storico, individuandone ed interpretandone le questioni fondamentali, cogliendone gli aspetti logici, i rapporti di causa-effetto. Rilevare, in una realtà storica complessa, le componenti strutturali: ambientali, economico-sociali, politico-istituzionali, religioso-culturali. Analizzare, interpretare e commentare carte (geografiche, storiche, cronologiche) e Grafici. Esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi. Area scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, elaborare criticamente le conoscenze acquisite ed applicarle a nuove situazioni problematiche Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra ), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri. Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento. Area pratica (IPSIA) Gli obiettivi didattico - educativi, specificati nelle singole programmazioni disciplinari, mireranno: al potenziamento della versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; allo sviluppo di un ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e capacità di cogliere la dimensione socio-economica dei problemi ; attitudine ad affrontare i problemi in termini sistematici. Considerate le caratteristiche professionalizzanti dell‟ Istituto, si evidenzia la necessità di operare su due livelli: 1) teorico – culturale: teso a garantire una valida preparazione di base per il proseguimento degli studi, da una parte, e garantire, contemporaneamente, la possibilità di diversificare l‟ orientamento degli sbocchi occupazionali in uscita, dall‟ altra; 25 2) tecnico – professionale: finalizzato all‟ acquisizione di competenze specifiche mediante una programmazione articolata alle attività di laboratorio in cui operatività e sperimentazione siano presenti in termini di dinamicità e coerenza progettuale. I laboratori presenti nella nostra sede sono di diversa natura e relativi alla specificità dell‟ indirizzo. Accanto ai laboratori, una significativa importanza assume l‟ utilizzo dell‟ officina in quanto la fase progettuale di carattere teorico è seguita dalla realizzazione e verifica della qualità del prodotto finito. OBIETTIVI DIDATTICI MINIMI Si intendono raggiunti gli obiettivi didattici minimi quando lo studente dimostra di aver acquisito i contenuti essenziali degli argomenti trattati e applica le conoscenze acquisite in modo sostanzialmente corretto. Questo vale anche per gli alunni diversamente abili, che si trovano nella condizione di poter conseguire gli obiettivi minimi. A tale proposito si specifica che saranno elaborati P. E. I. differenziati per gli alunni con diverse abilità. CONTENUTI I contenuti delle singole discipline, da concordarsi in seno ai dipartimenti, sono strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell‟azione educativa e didattica. Tali contenuti, individuati nell‟ambito delle indicazioni ministeriali, sono scelti secondo criteri di: essenzialità (da non confondere con la genericità e il pressappochismo); propedeuticità delle conoscenze in vista di una padronanza organica e coerente della singola disciplina; significatività in rapporto al peso e al ruolo che un periodo storico, un problema, un evento o un autore hanno svolto nella storia della cultura. STRATEGIE DIDATTICHE Per conseguire gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità l‟impostazione didattica intende privilegiare: La centralità dello studente nel processo di apprendimento. Tale centralità si realizza attraverso la scelta di strategie didattiche flessibili, l‟esplicitazione dei percorsi, la gradualità nel porre gli obiettivi, l‟effettuazione di verifiche frequenti e varie, l‟attenzione alla precoce individuazione di carenze in funzione di un possibile recupero, il programmare sulla base del livello generale della classe e dei singoli alunni, il rafforzare nello studente la fiducia nelle proprie capacità, il privilegiare il dialogo e il confronto delle idee, il favorire l‟autovalutazione e l‟autocorrezione, il 26 promuovere un clima scolastico sereno e positivo. I saperi strumentali, in particolare nel biennio ginnasiale, rispetto alla quantità dei contenuti disciplinari, nella convinzione che i primi costituiscano la valenza formativa dei saperi in termini di stile e metodi di apprendimento. La centralità del testo come punto di partenza per la conoscenza dello spazio letterario, artistico, storico e filosofico. L‟impostazione/risoluzione di esercizi e problemi (Problem solving) ed esperienze di laboratorio, nell‟area scientifica, per una più rigorosa conoscenza dei saperi disciplinari. METODI Lezione frontale, lezione dialogata, didattica modulare, dibattito in classe, lavori di gruppo, ricerche guidate, lavori di approfondimento in orario pomeridiano anche in compresenza, percorsi di approfondimento individuali, esperienze di laboratorio. STRUMENTI Libri di testo, biblioteca di istituto, saggi specifici ausiliari, audiovisivi, uso di laboratori anche multimediali, conferenze, seminari, visite guidate, cineforum ecc.. Per le classi iniziali l‟attività didattica è organizzata in fasi di: accoglienza: analisi dei livelli di partenza, da svolgere nelle prime settimane dell‟anno scolastico, per la messa a punto di interventi di rinforzo e per l‟impostazione di una programmazione didattica coerente. acquisizione di conoscenze, competenze e capacità con monitoraggio dei risultati raggiunti per l‟individuazione di eventuali casi da ri-orientare opportunamente. Si precisa che nei DIPARTIMENTI di AREA , composti da tutti gli insegnanti delle stesse discipline o di discipline affini, si è definita la programmazione modulare disciplinare, nei suoi nuclei fondanti, negli obiettivi, negli strumenti, nei metodi e nei criteri valutativi. Essi elaborano griglie di valutazione comuni per il colloquio orale e per le prove scritte. Si riuniscono all„ inizio di ciascun anno scolastico per la revisione dei piani di lavoro disciplinari dagli stessi formulati. Valutano periodicamente l‟andamento organizzativo – didattico e formulano proposte al Collegio dei Docenti. In allegato i lavori dei dipartimenti. Le programmazioni di classe e quelle individuali dei singoli docenti, altresì, sono elaborate sulla base dell‟impianto generale del P. O. F e ne costituiscono parte integrante. 27 3.2 VERIFICA E VALUTAZIONE Il sistema di verifica e valutazione si regge sulla convinzione che verificare e valutare non è solo accertare il profitto individuale dello studente e classificare il suo apprendimento, ma anche verificare l‟efficacia di strategie didattiche e metodologie in rapporto agli obiettivi prefissati. Per la definizione degli obiettivi cognitivi si propone la tassonomia di Bloom, la quale specifica per gli obiettivi sei categorie: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Conoscenza Comprensione Applicazione (che coinvolge, soprattutto, il pensiero convergente) Analisi Sintesi Valutazione (che coinvolge, soprattutto, il pensiero divergente) La scala di valutazione, per ciascuna delle suddette categorie, consente di individuare per ogni materia gli indicatori di rendimento delle prove di verifica (orali, scritte e pratiche), per evitare discrepanze e disomogeneità nel contesto scolastico, nel valutare le prestazioni degli studenti. LA VALUTAZIONE del processo formativo si articola in tre fasi: I. Valutazione iniziale: fatta ad inizio dell‟anno scolastico, consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti, attraverso test, questionari, esercizi per discipline o per aree disciplinari, e di individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa e didattica. II. Valutazione in itinere: tende a cogliere “in itinere” i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare l‟efficacia delle procedure eseguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati, ad impostare attività di recupero e di sostegno e delle situazioni di svantaggio e a valorizzare, con attività di approfondimento, le eccellenze. III. Valutazione finale (1° e 2° quadrimestre): si esprime in scala decimale, preceduta da un giudizio che tenga conto dei motivi riportati nei criteri di valutazione. 28 CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione quadrimestrale e finale si terrà conto dei processi reali di apprendimento in termini di conoscenze, competenze e capacità così come emergeranno dalle verifiche scritte e orali. Si terrà, altresì, conto dei cosiddetti elementi “informali” di valutazione, quali: impegno costante; partecipazione, attenzione e interesse al dialogo di classe e al lavoro in aula; frequenza assidua. Si sottolinea la particolare rilevanza di questi ultimi comportamenti tesi a vivere la scuola come luogo di apprendimento e di crescita culturale. Si allegano, a titolo esemplificativo, le griglie di valutazione per le prove scritte e orali, declinate in termini di conoscenza, competenza e capacità, INDICATORI DI VALUTAZIONE SAPERE - (Conoscenza) SAPER FARE (applicazioni/competenze) - SAPER ESSERE (capacità) - conosce i contenuti della disciplina conosce il linguaggio delle singole discipline conosce le peculiarità e le strutture delle singole discipline sa applicare le conoscenze in situazioni note sa analizzare e elaborare i contenuti studiati sa tradurre e interpretare un testo sa argomentare collegando le conoscenze sa mettere in atto processi di astrazione sa passare dal particolare all‟universale sa determinare correlazioni sa utilizzare i dati a disposizione, idee, contenuti sa utilizzare le strutture della lingua sa usare la terminologia specifica delle discipline sa gestire situazioni nuove sa applicare le conoscenze in ambiti nuovi sa costruire ragionamenti conseguenti e motivati sa esprimere giudizi autonomi possiede doti di originalità e creatività 29 TABELLA DI VALUTAZIONE saperi Voti 2-3 4 5 6 7 8 9-10 CAPACITA‟ (SAPER ESSERE) Gravi errori o non Non riesce ad Nessuna conoscenza ha alcuna capacità applicare le di comprensione conoscenze Commette errori Gravi errori Conoscenze frammentarie e lacunose diffusi nell‟applicazione Applica le Commette errori conoscenze in nella esecuzione Conoscenze superficiali o generiche compiti semplici di compiti commettendo semplici alcuni errori Sa applicare le Sa applicare le conoscenze in Conoscenze essenziali conoscenze in compiti semplici situazioni note senza errori Sa applicare i contenuti e le Sa interpretare e procedure Conoscenze complete ma non ridefinire un acquisite anche in approfondite concetto compiti complessi ma con imprecisioni Sa cogliere Sa applicare i implicazioni e contenuti e le Conoscenze complete ed determinare procedure approfondite correlazioni senza acquisite anche in commettere compiti complessi imprecisioni in modo corretto Sa cogliere implicazioni e Sa applicare i determinare in contenuti e le modo corretto le procedure Conoscenze complete approfondite correlazioni, acquisite anche in ed ampliate rielabora in modo compiti complessi organico e critico in modo i contenuti ottimizzato appresi CONOSCENZE (SAPERE) COMPETENZE (SAPER FARE) e quella generale 30 Voto Livello di apprendimento 10 Il massimo dei voti potrà essere attribuito, di norma, in presenza di lavori personali di approfondimento. 9 L‟allievo rielabora in modo organico e critico i contenuti appresi in una visione unitaria del sapere, rivelando capacità e competenze di alto livello. 8 7 6 5 4 3 o2 L‟allievo dimostra di aver appreso i contenuti disciplinari in modo corretto e approfondito e sa utilizzarli in contesti diversi. L‟alunno dimostra di aver appreso i contenuti disciplinari, pur con alcune imprecisioni, e di aver acquisito competenze e capacità specifiche tali da consentirgli la comprensione dei nuclei concettuali e il senso complessivo dei temi studiati. L‟allievo dimostra di conoscere i nuclei essenziali dei contenuti disciplinari. Deve ancora acquisire capacità e competenze specifiche per la mancanza di uno studio sistematico e approfondito. L‟allievo dimostra di non conoscere, sia pure nelle linee essenziali, i contenuti disciplinari. Commette errori e rivela carenze nella comprensione dei concetti per capacità e competenze ancora da acquisire. Conoscenze frammentarie e slegate che non permettono di risolvere problemi anche semplici, mancanza di autonomia nell‟analisi e nella sintesi Assoluta incapacità di orientarsi nella disciplina Giudizio sintetico Eccellente Ottimo Buono Discreto Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Insufficienza gravissima 31 3.3 STRUMENTI E MODALITA‟ DI VERIFICA Per la verifica dei risultati dell‟apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo degli obiettivi che si vogliono raggiungere, si utilizzeranno: A) Prove non strutturate Sono prove “tradizionali”. La tipologia delle prove scritte non strutturate è ricchissima: tema, scrittura creativa, saggio breve, articolo di giornale, relazione, riassunti, commenti, analisi testuali, traduzione, prove funzionali, esercizi, problemi, prove scritto-grafiche, progetti, attività di laboratorio. B)Prove semi-strutturate e strutturate: test, quesiti a risposta singola e/o multipla, questionari. Sono prove oggettive relative alle varie discipline, corrette e valutate con apposite griglie. Si procederà alla verifica scritta successiva solo dopo la revisione in classe di quella precedente. Non possono svolgersi due verifiche scritte nello stesso giorno. Le prove scritte non devono essere inferiori a tre per quadrimestre. I docenti devono correggere con rapidità gli elaborati scritti, in modo da utilizzare le correzioni come momento formativo. Le verifiche orali sono impostate non solo su interrogazioni individuali, ma anche su opportuni interventi nell‟ambito del dialogo di classe. In numero “congruo”, non sono programmate, salvo situazioni di emergenza. Lo studente ha il diritto di conoscere in ogni momento i criteri e i risultati della valutazione delle singole prove, deve essere informato sugli obiettivi raggiunti o meno e sulle attività da svolgere per colmare le lacune. Scansione Temporale: I Quadrimestre 15 /09/2011 - 28/01/2012 II Quadrimestre 01/02/2012 - 12/06/2012 32 3.4 FREQUENZA - ASSENZE - VALIDITA‟ A.S. (tratto dal Regolamento) La frequenza degli alunni è un problema estremamente importante e una regolamentazione delle assenze è auspicabile per una loro corretta gestione, anche ai fini dei risultati raggiunti dall‟alunno. Ai sensi della vigente normativa, la frequenza ha assunto rilevanza giuridica, poiché pregiudiziale ai fini della promozione alla classe successiva o dell‟ammissione agli esami di stato. Obbligo di frequenza Gli alunni sono tenuti al rispetto dell‟orario scolastico emanato dal Dirigente Scolastico, entrando a scuola con la massima puntualità. Sono altresì tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e tutte le altre attività scolastiche ed extracurricolari che sono presenti nel Piano dell‟Offerta Formativa (POF) e che vengono svolte nel contesto dell‟attività scolastica: progetti didattici particolari, lavori di gruppo, corsi di recupero, attività di approfondimento, ecc. La mancata partecipazione alle suddette attività deve essere motivata e giustificata. Le assenze 1. Tutte le richieste giustificazioni delle assenze devono essere riportate sul libretto personale dell‟alunno, distribuito dalla Scuola stessa. Le giustificazioni devono essere sottoscritte dai genitori. Sul libretto scolastico, all‟inizio dell‟anno, i genitori o chi da loro autorizzati a provvedere alle giustificazioni, devono depositare le proprie firme. Le motivazioni esposte nelle giustificazioni saranno accolte dal docente in servizio nell‟ora di entrata dell‟alunno. 2. Il docente in servizio alla prima ora di lezione verificherà le eventuali assenze degli alunni nel o nei giorni precedenti e richiederà agli alunni risultanti assenti il o i giorni precedenti, la giustificazione, provvederà ad accoglierla, a sottoscriverla, siglarla e registrarla nell‟apposito spazio del Registro di classe. Nel caso in cui i Collaboratori del Dirigente Scolastico o il Docente della prima ora ritenessero non motivate le giustificazioni addotte , lo comunicheranno al Dirigente scolastico il quale deciderà sull‟accoglienza dell‟alunno in classe. Successivamente il Dirigente scolastico, previa comunicazione alla famiglia, qualora ne ravvisasse le motivazioni, dichiarerà ingiustificata l‟assenza effettuata. 3. Le assenze inferiori a tre giorni saranno giustificate sull‟apposito libretto distribuito dalla Scuola. Oltre i tre giorni, unitamente alla motivazione scritta sul libretto, è necessario il certificato medico attestante che lo studente può riprendere la frequenza della scuola. Se l‟assenza è dovuta a motivi diversi dalla malattia e pertanto non esiste alcun pericolo di contagio, il genitore dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità che il giovane non è stato malato. 4. Le assenze per malattia, superiori ai 5 giorni consecutivi, saranno giustificate con certificato medico che attesti l‟idoneità alla riammissione e annotate nel registro di classe. 5. Le assenze superiori a 5 giorni consecutivi, dovute a cause diverse dalla malattia devono essere o preventivamente comunicate per essere autorizzate dal Dirigente scolastico o dai docenti da lui delegati oppure, devono essere giustificate con l‟accompagnamento 33 dell‟alunno a scuola di uno dei suoi genitori, al suo rientro. L‟eventuale autorizzazione deve essere esibita al rientro a scuola. In caso di impedimento dei genitori all‟accompagnamento, potrebbe essere accertata anche una motivata comunicazione dei genitori stessi. 6. La mancanza della giustificazione, richiesta ai genitori , comporta l‟ammissione con riserva alle lezioni dell‟alunno e il Docente è tenuto ad annotare detta mancanza sul registro di classe. L‟alunno dovrà inderogabilmente presentare la giustificazione entro 3 giorni successivi al Docente della prima ora. Se la giustificazione non verrà presentata nemmeno entro il suddetto termine, il Dirigente Scolastico, o un suo delegato, avverte la famiglia. 7. La giustificazione dell‟assenza e l‟eventuale certificato medico(in busta chiusa) devono essere conservati agli atti della scuola. Ritardi, entrate posticipate e uscite anticipate 1. Le entrate posticipate e le uscite anticipate devono avvenire di norma al cambio dell‟ora al fine di evitare il disturbo al normale svolgimento delle lezioni. 2. Le richieste di entrate posticipate, oltre la prima ora di lezione, o di uscita anticipata devono essere adeguatamente motivate e firmate dal genitore. I permessi saranno autorizzati dal Dirigente o suo delegato. Comunque non potranno essere concessi permessi di entrata oltre l‟inizio della 2 ^ora salvo casi eccezionali e debitamente motivati. 3. I permessi permanenti di entrata in ritardo o di uscita anticipata dovranno essere richiesti al Dirigente scolastico per iscritto dai genitori interessati e potranno essere concessi solo per casi eccezionali e documentati, purché la lezione che l‟alunno perderebbe per tutto l‟anno non sia di pregiudizio perla valutazione finale . 4. I permessi di entrata e di uscita, richiesti per visita medica, dovranno essere successivamente certificati con apposito certificato medico; sarà cura del docente che verbalizza l‟entrata o l‟uscita annotare nel registro tale richiesta. 5. L‟autorizzazione all‟entrata posticipata o all‟uscita anticipata deve essere conservata agli atti della scuola. 6. Le entrate posticipate e le uscite anticipate saranno computate ed inserite nel conteggio dei ritardi . Astensione dalle lezioni 1. Qualsiasi forma di astensione dalle lezioni sarà considerata assenza e pertanto dovrà essere giustificata con le modalità prima descritte. 2. Nel caso di assenze dovute ad astensioni collettive (scioperi, manifestazioni, ecc.), i genitori degli alunni dovranno comunicare alla scuola di averne preso conoscenza. La relativa assenza sarà comunque ritenuta ingiustificata. In ogni caso il Dirigente Scolastico può, nonostante la dichiarazione dei motivi, ritenere non giustificate le assenze le cui ragioni risultino irrilevanti o non attendibili. In tale ipotesi deve informare i genitori o chi ne fa le veci. Gli alunni presenti, nel caso di assenze collettive, comunque hanno diritto a lezioni regolari. 34 Le assenze e le valutazioni 1. Il Coordinatore di classe informerà periodicamente, le famiglie degli alunni, delle assenze, dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite anticipate effettuate. 2. L‟assiduità della frequenza costituirà da parte dei Consigli di classe uno dei criteri di assegnazione per il voto di comportamento. NON saranno conteggiate: le assenze per malattia, in numero di minimo di tre giorni consecutivi, e le visite specialistiche, attestate con certificato medico. le assenze per gravi ragioni di famiglia e/o di salute debitamente motivate ( gravi patologie, lutto di famiglia, trasferimento temporaneo in altre scuole, altri gravi problemi familiari). le assenze o uscite anticipate concordate, documentate e concesse dal D.S. per impegni sportivi. 3.le assenze ingiustificate incideranno negativamente sulla valutazione quadrimestrale Validità dell‟anno scolastico Ogni alunno è tenuto a frequentare almeno i ¾ dell‟orario annuale personalizzato; il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza comporta l‟esclusione dallo scrutinio finale e la non promozione alla classe successiva e la non ammissione all‟esame di stato (art.14, c.7 del DPR 122/09). Considerato il monte ore annuale assegnato nelle diverse classi del nostro istituto il limite massimo di assenze per non pregiudicare l‟ammissione allo scrutino finale è indicato nella seguente tabella: Orario settimanale 27 h 33 h 34 h 32 h 36 h 30 h Classi coinvolte IV ginnasio e V ginnasio- I liceo scientifico I liceo IIe III liceo Biennio IPSIA III IPSIA IV-V IPSIA Limite massimo di assenze 223 ore 272 ore 280 ore 264 ore 297 ore 247 ore Deroghe Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Il Collegio dei docenti, in data 17/05/2011, ha concesso le seguenti deroghe: 1) gravi motivi di salute adeguatamente documentati; 2) terapie e/o cure programmate; 3) donazione di sangue; 4) partecipazione ad attività sportive e agonistiche di federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; 5) adesione a confessioni religiose; 6) partecipazione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, ad attività artistiche e culturali; 35 7) motivi familiari per situazioni di emergenza o disagio comunicate dalle famiglie o conosciute dai docenti. Le deroghe di cui ai precedenti punti verranno fatte valere “a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa”. Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza, sia essa ingiustificata che giustificata, effettuata durante l‟anno scolastico verrà conteggiata nello scrutinio finale. 3.5 PROMOZIONI Relativamente alla delibera di promozione alla classe successiva , ciascun Consiglio di classe delibera: 1. il raggiungimento da parte della classe nel suo complesso degli obiettivi programmati all‟inizio dell‟anno; 2. il raggiungimento degli obiettivi programmati in riferimento a ciascuno studente con conseguente assegnazione del voto relativo a ciascuna disciplina. Ogni docente esprime un giudizio formulato sulla base degli indicatori di seguito riportati: profitto nelle singole discipline; impegno, partecipazione, interesse; comportamento; capacità logico-espressive con riferimento alla specificità dei linguaggi e dei contenuti disciplinari; capacità di recupero. Sulla base dei giudizi espressi, si procede alla promozione alla classe successiva degli studenti che abbiano conseguito almeno la sufficienza in ciascuna disciplina. risultati adeguati all‟impegno profuso. 3.6 SOSPENSIONI / NON PROMOZIONI Relativamente alle delibere di non promozione o sospensione di giudizio, si delibera che Se l‟alunno presenta un‟insufficienza non grave in una o più discipline, di norma non più di tre, il Consiglio di classe decide la sospensione del giudizio ai sensi dell‟art. 6 del D.M. n. 80 del 3/10/07. 36 Se l‟alunno presenta insufficienze gravi e/o non gravi, di norma più di tre, tali da compromettere, a giudizio del Consiglio di classe, l‟inserimento nella classe successiva, in considerazione della palese impossibilità di raggiungere nel corso dell‟anno scolastico seguente gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, il Consiglio decide la non promozione alla classe successiva. Tale valutazione verrà effettuata all‟interno dei Consigli di classe, tenendo conto della fascia scolastica, della storia della classe e di quella dei singoli alunni. 3.7 SCRUTINI CONSEGUENTI ALLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO In caso di sospensione del giudizio finale, all'albo dell'istituto viene riportata solo la indicazione della "sospensione del giudizio". La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell'anno scolastico. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente. Le operazioni di verifica sono organizzate dal Consiglio di classe secondo il calendario stabilito dal collegio dei docenti e condotte dai docenti delle discipline interessate, con l'assistenza di altri docenti del medesimo Consiglio di classe. Il Consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate, delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. Si precisa che lo studente è promosso alla classe successiva se consegue almeno la sufficienza in tutte le materie che hanno determinato la sospensione. In presenza di un‟unica disciplina insufficiente, il Consiglio di classe valuterà la possibile frequenza alla classe successiva sulla base dei seguenti elementi: 1. Gravità dell‟insufficienza; 2. Sostanziale miglioramento nella disciplina interessata rispetto ai risultati dell‟anno; 3. Capacità di recupero espressa. In caso di esito negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato viene pubblicato all'albo dell'istituto con la sola indicazione “non promosso”. Si precisa altresì che l‟assenza alle prove di verifica determina la non promozione. Gli allievi e i genitori sono tenuti ad avvisare tempestivamente la scuola in caso di grave impedimento che determini l‟assenza o il ritardo, per studiare possibili soluzioni. 37 3.8 AMMISSIONE ALL‟ESAME DI STATO Ciascun Consiglio di classe delibera il raggiungimento degli obiettivi programmati in riferimento a ciascuno studente con conseguente assegnazione del voto relativo ad ogni disciplina. Saranno ammessi all'esame di Stato gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina, o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto, secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. ESAMI DI STATO La didattica delle prove scritte è in linea con quanto previsto dalla normativa vigente. Saranno somministrate, nel corso dell‟anno, 2 prove pluridisciplinari quali esercitazioni alla terza prova scritta dell‟Esame di Stato. Per il liceo, sarà privilegiata la tipologia A –trattazione sintetica di argomenti, perché ritenuta più idonea all‟indirizzo di studi. La scelta di 4 materie è operata, in linea di massima, nel rispetto di un criterio di equilibrio tra l‟area umanistico -letteraria e quella scientifica. ATTIVITÀ di SPORTELLO PER I CANDIDATI ESTERNI AGLI ESAMI di STATO In relazione a quanto previsto dal regolamento di attuazione della Legge 10/12/1997 n. 425, approvato con D.P.R. 23/07/1998 n. 323, i candidati esterni, dopo aver inoltrato domanda di ammissione agli esami entro il 30 novembre 2011, saranno assegnati a una delle classi terminali, davanti al cui Consiglio di Classe sosterranno, nei casi previsti, gli esami preliminari. Per consentire ai candidati di acquisire le informazioni necessarie, per conoscere il lavoro didattico della classe alla quale saranno stati assegnati, la Scuola predispone: Uno sportello amministrativo presso cui il candidato potrà rivolgersi per disporre di tutto il materiale didattico della classe a cui è stato collegato: programmazione di classe, prove di verifica ed esercitazioni, indicazioni bibliografiche, relazione finale sull‟effettiva attività didattica svolta nella classe. Uno sportello didattico formato dai docenti del Consiglio di Classe assegnato che, nelle ore in cui gli stessi sono a disposizione della scuola, consentirà al candidato di ottenere eventuali chiarimenti sul lavoro programmato per la classe o di sostegno su argomenti da lui proposti. Si allegano, a titolo esemplificativo, alcune griglie di valutazione per le prove scritte 38 GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA - ITALIANO PARAMETRI PER TIPOLOGIE A-B-C-D Correttezza morfosintattica e proprietà linguistica Conoscenza specifica dei contenuti richiesti, analisi del testo, utilizzazione dei documenti Capacità di elaborare e argomentare le proprie opinioni Capacità di costruire e comunicare un discorso organico, coerente e criticamente fondato Possesso di doti di originalità e creatività GRIGLIA DI MISURAZIONE Competenze linguistiche Correttezza espressiva Proprietà lessicale 0 0 1-9 1-9 10 10 11-15 11-15 Conoscenze Pertinenza dei contenuti 0 1-9 10 11-15 Capacità elaborative Sviluppo e coerenza delle Argomentazioni 0 1-9 10 11-15 Elaborazione personale 0 1-9 10 11-15 Capacità logico-critichecreative PREDETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELLE PRESTAZIONI 0 1-6 7-9 10 11-12 13-14 15 Astensione o prestazione nulla Conoscenza frammentaria dell‟argomento Conoscenza parziale degli elementi essenziali dell‟argomento Conoscenza chiara degli elementi essenziali dell‟argomento Conoscenza piuttosto approfondita ed esposizione con lessico appropriato Conoscenza approfondita ed esposizione con senso critico e sicurezza espressiva Ottima elaborazione dei contenuti, notevole senso critico, eccellente capacità espositiva Voto assegnato _________________/15 39 GRIGLIA di VALUTAZIONE II PROVA SCRITTA - LATINO/GRECO PARAMETRI Correttezza morfosintattica Proprietà lessicale, efficacia della traduzione Comprensione complessiva del testo GRIGLIA di MISURAZIONE Correttezza morfosintattica 0 1-9 10 11-15 Proprietà lessicale, efficacia della traduzione 0 1-9 10 11-15 Comprensione complessiva del testo 0 1-9 10 11-15 PREDETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELLE PRESTAZIONI 0 1-6 7-9 10 11-12 13-14 14 Astensione o prestazione nulla Comprensione frammentaria del testo Comprensione parziale del testo Traduzione completa e comprensione del testo Traduzione completa, comprensione e resa chiara e corretta del testo Traduzione completa, comprensione e resa chiara, corretta ed efficace del testo Lavoro completo per traduzione, resa efficace, originalità di interpretazione Voto assegnato _________________/15 40 GRIGLIA di VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA DISCIPLINA__________ PARAMETRI CONOSCENZA dell‟argomento Conoscenza completa e approfondita 5 Corretta 4 Adeguata 3 Parziale 2 Nulla/Scarsa Appropriata e corretta Adeguata COMPETENZE PUNTI RELATIVI ASSEGNATI DESCRITTORI Adeguata con qualche imprecisione 1 5 4 3 linguistiche Inadeguata 2 Assente/ Scarsa 1 Articolata e precisa 5 CAPACITA‟ Coerente di argomentazione e di sintesi Adeguata 3 Parziale 2 Nulla/Scarsa 1 4 PUNTEGGIO TOTALE Voto assegnato ______________/15 41 3.9 ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta viene attribuito dall‟intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini quadrimestrali e finali, sulla base dei seguenti criteri: Rispetto del Regolamento (Osservanza del Regolamento di Istituto – Rispetto delle figure istituzionali e del personale non docente – Rispetto e correttezza nei rapporti con i docenti e con i compagni Impegno e partecipazione Frequenza ( assenze)- Note disciplinari Puntualità ( ritardi, permessi di entrata-uscita) Il voto in condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, determinando, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla frequenza della classe successiva o all‟esame conclusivo del ciclo (art.2 c.3del D.L. 137/08) Si attribuisce un voto per ogni descrittore Impegno e partecipazione Rispetto del Regolamento Vivamente interessato – attivo serio svolgimento delle consegne; elemento trainante in positivo. Rispetto scrupoloso del regolamento scolastico; condotta ineccepibile sotto il profilo didattico-disciplinare. Modello positivo per la classe sia sotto il profilo disciplinare che didattico; serio e regolare svolgimento delle consegne; Partecipa alla vita scolastica con un certo grado di attenzione e interesse; adempie in modo adeguato alle consegne. Sufficientemente interessato; normale svolgimento delle consegne. Si applica in modo accettabile nella maggior parte delle discipline Rispetto scrupoloso e responsabile del regolamento scolastico Rispetto scrupoloso del regolamento scolastico Atteggiamento vivace ma non accompagnato da comportamenti gravi. Va spesso richiamato all‟ordine, accetta il rimprovero e rientra in un comportamento nel complesso corretto. Frequenza+ Note d. Assenze ≤ 8 gg. Nessuna stensione collettiva dalle lezioni Nessuna nota Assenze da 9 a 10 gg. Nessuna stensione collettiva dalle lezioni Nessuna nota Assenze da 11 a 12 gg. Nessun provvedimento disciplinare Nessuna stensione collettiva dalle lezioni Assenze da 13 a 15 gg. Qualche trasgressione non grave, max 2 richiami scritti Nessuna stensione collettiva dalle lezioni Puntualità Ritardi, permessi di entrata-uscita < 4 Ritardi, Permessi di entrata-uscita da 4 a 6 Ritardi, Permessi di entrata-uscita da 6 a 8 Ritardi, Permessi di entrata-uscita da 8 a 10 Voto 10 9 8 7 42 Mediocre interesse; ascolta poco, spesso disturba lo svolgimento delle lezioni; adempie in modo superficiale e discontinuo le consegne di studio Limitata attenzione e non partecipazione alle attività scolastiche. Svolgimento sempre disatteso dei compiti assegnati. Comportamento scorretto nei confronti dei docentipersonale scolastico-compagni, ed irresponsabile durante i viaggi e le attività extra scolastiche Mancata osservanza del regolamento scolastico; comportamenti e linguaggi non adeguati. Deve essere spesso richiamato Grave inosservanza del regolamento scolastico con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni (C.M. n.10 del 23 gennaio 2009). Assenze da 15 a 20 gg. Ammonimenti verbali e scritti sul registro di classe, allontanamenti dalla comunità scolastica Astensione collettiva dalle lezioni Assenze Oltre 20 gg. Astensioni collettive dalle lezioni Ritardi, Permessi di entrata-uscita oltre 10 6 Ritardi, Permessi di entrata-uscita Oltre 15 5 Il voto finale scaturisce dalla media dei descrittori 1. La frequenza e la puntualità si intendono riferiti ai permessi ed assenze effettuate durante ogni quadrimestre 2. Il voto finale sarà arrotondato per eccesso se la parte decimale è maggiore o uguale a 5. Es: Descrittore Impegno e partecipazione voto 9 Descrittore Frequenza voto 6 Descrittore Puntualità voto 7 Descrittore Rispetto del regolamento voto 9 ______________________________________________________ Media 31:4=7,7 Voto di condotta 8 43 3.10 ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene attribuito agli studenti del triennio un punteggio legato alla media dei voti raggiunta: tale punteggio, sommato fino a raggiungere un massimo di 25 „crediti’, costituisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi. E‟ pertanto molto importante che ciascuno studente abbia chiaro le modalità con cui può ottenere il credito di ammissione agli Esami di Stato, risultato principalmente della media raggiunta che fa accedere ad una banda di oscillazione di punti di credito con 1 punto di scarto fra minimo e massimo della banda; l‟attribuzione del punteggio più alto della banda di oscillazione è determinata da alcuni fattori che sono stati regolamentati, per dare uniformità e trasparenza alle procedure di assegnazione dei punti di credito in sede di scrutinio finale. 1° FATTORE – L‟INCIDENZA DELLA MEDIA SCOLASTICA In caso di promozione: se la media dello studente è maggiore o uguale alla metà della banda di oscillazione si assegna il punteggio massimo previsto; in presenza di crediti scolastici e/o formativi valutati positivamente dal consiglio di classe, si assegna comunque il punteggio massimo previsto: fra questi si tiene anche conto dell‟interesse e del profitto nella religione cattolica, o nello studio della materia alternativa, come indicato nella relativa norma; per valorizzare i casi di eccellenza nelle classi in cui si applica la nuova tabella di assegnazione dei crediti (prime e seconde liceo, terzo e quarto anno), se la media dello studente è maggiore di 8 si assegnano 7 punti, se è maggiore di 9 si assegnano 8 punti. Per valorizzare i casi di eccellenza nelle terze liceo e quinto anno, se la media dello studente è maggiore di 8 si assegnano 8 punti, se è maggiore di 9 , si assegnano 9 punti. ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO (a regime nel 2011-2012) M = media 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M<=7 4-5 4-5 5-6 7<M<=8 5-6 5-6 6-7 8<M<=9 6-7 6-7 7–8 9<M<=10 7–8 7–8 8–9 44 2°FATTORE – IL RICONOSCIMENTO DELLE ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE VALUTABILI AI FINI DEL CREDITO Sono stati definiti i seguenti criteri generali, con le relative modalità, per il riconoscimento degli attestati presentati dagli studenti. Per il credito scolastico (attività svolte a scuola in orario extracurricolare): • lo studente deve elaborare un prodotto verificabile; • ogni dipartimento e ogni docente che coordina un progetto precisano le condizioni per l‟attribuzione del credito. Per il credito formativo, (attività svolte al di fuori della scuola): le certificazioni relative ad esperienze formative extra-scolastiche, dovranno essere debitamente rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme vigenti (D.M. n.49/2000) e saranno valutate dai Consigli di classe caso per caso con l‟attribuzione massima di 1 punto. La documentazione dovrà certificare esplicitamente le eventuali competenze acquisite durante l‟esperienza formativa e la durata della stessa. Costituiscono esperienze valutabili per il credito formativo quelle esperienze realizzate all‟interno della Scuola e debitamente certificate da enti esterni (corsi di alfabetizzazione informatica con certificazione della Patente Europea, titoli acquisiti in lingua straniera). 45 4. OBBLIGO FORMATIVO E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 4.1 LEGISLAZIONE ATTUALE L'art.1 comma 622 della Legge 27.12.2006 n.296, come modificato dall'art. dall'art. 64, comma 4 bis della l. 133/08, introduce nel nostro ordinamento il “nuovo obbligo di istruzione". L'istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. L'età per l'accesso al lavoro è conseguentemente elevata da quindici a sedici anni. Resta fermo il regime di gratuità ai sensi degli articoli 28,comma 1, e 30, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. L'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore, sulla base di un apposito regolamento adottato dal Ministro della pubblica istruzione ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n.400. L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del presente articolo. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione, nonché alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. L'innalzamento dell'obbligo di istruzione decorre dall'anno scolastico 2007/ 2008. Con Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n.139, veniva disciplinato l'adempimento del nuovo obbligo di istruzione , stabilendo tra l'altro, l'acquisizione al termine del biennio unitario di saperi e competenze descritti in un documento tecnico allegato al regolamento stesso, precisando tra l'altro come "i saperi e le competenze” assicurano l'equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell'identità dell'offerta formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi ordini, tipi e indirizzi di studio. Per il loro recepimento nei curricoli dei primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore di ordine classico, scientifico, magistrale, tecnico, professionale e artistico previsti dai vigenti ordinamenti, le istituzioni scolastiche possono avvalersi degli strumenti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con particolare riferimento all'articolo 4, comma 2, nonché dell'utilizzazione della quota di flessibilità oraria del 20% ai sensi del decreto del Ministro della Pubblica istruzione 13 giugno 2006, n. 47." 46 4.2 FASE ATTUATIVA L'attuazione del nuovo obbligo di istruzione assume come fondamento principale il lavoro degli Organi collegiali, a partire da un approfondimento della strategia di innovazione contenuta nel citato documento tecnico e nelle indicazioni nazionali per il primo ciclo. In particolare, comporta per il Collegio dei docenti una riflessione comune sulle modalità operative dell'azione didattica riguardante principalmente i seguenti aspetti: l'individuazione delle strategie più appropriate per l'interazione disciplinare, per superare progressivamente la frammentazione dei saperi negli attuali curricoli, quale fattore che genera disorientamento e dispersione scolastica; l'approfondimento degli aspetti fondanti i quattro assi culturali dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico; storico-sociale, che costituiscono la trama su cui si definiscono le competenze chiave per la cittadinanza attiva (imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l'informazione); l'organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimento per competenze, da articolare in forme coerenti con le scelte generali del Piano dell'Offerta Formativa; un'ampia utilizzazione degli spazi di flessibilità curricolare e organizzativa, anche attraverso ripartizioni funzionali dello stesso collegio dei docenti ( dipartimenti, gruppi di lavoro…..) In tal senso vengono definite le Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione Obbligatoria, al fine di favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni 47 riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l'informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti e opinioni. Competenze raggiungibili attraverso il possesso delle conoscenze e delle abilità espresse nei vari assi . Tutte le discipline dovranno pertanto declinare i loro obiettivi disciplinari in termini di competenze, conoscenze ed abilità secondo le indicazioni fornite dagli assi culturali. 4.3 ASSI CUTURALI-COMPETENZEDI BASE –VALUTAZIONECOMPETENZE DI BASE NEI 4 ASSI Le conoscenze e le abilità riferite alle competenze di base sono, pertanto, ricondotte ai quattro assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale). Le competenze di base, acquisite nell‟assolvimento dell‟obbligo di istruzione, saranno certificate alla fine del biennio con apposito modello, disposto dal MIUR, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122. L‟obiettivo è quello di predisporre uno strumento che consenta la lettura trasparente delle competenze acquisite, capace di sostenere i processi di orientamento, di favorire il passaggio tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l‟inserimento nel mondo del lavoro, di agevolare il riconoscimento dei titoli e dei crediti su tutto il territorio nazionale, di facilitare la prosecuzione degli studi fino al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età . Ai fini dell‟adempimento dell‟obbligo d‟istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e alle indicazioni contenute nelle “Linee guida sull‟integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009. I Consigli delle seconde classi al termine dello scrutinio finale, compileranno per ogni studente la scheda, contenuta nel modello di certificato, riguardante le competenze di base e i relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali. Tale scheda sarà conservata agli atti della scuola e rilasciata su richiesta degli interessati. 48 Tre livelli di competenza La certificazione è prevista su tre livelli: 1. livello di base 2. livello intermedio 3. livello avanzato In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione. ASSE DEI LINGUAGGI LINGUA ITALIANA LIVELLO BASE: Si esprime, in forma orale e scritta, in modo chiaro, sufficientemente scorrevole, usando una forma corretta ed un lessico semplice ma appropriato. Legge e comprende testi di vario tipo ricorrendo ad un‟analisi schematica e con una limitata, seppur accettabile, capacità di interpretazione. La conoscenza dei contenuti è essenziale ma rispondente alla richiesta. Elabora testi scritti ed .orali aderenti alla traccia, sufficientemente coerenti, con un‟argomentazione prevalentemente schematica. LIVELLO INTERMEDIO: Si esprime, in forma orale e scritta, in modo corretto e scorrevole, usando un lessico curato ed appropriato. Legge e comprende testi di vario tipo ricorrendo ad un‟analisi puntuale con apprezzabili capacità interpretative. Possiede una conoscenza sicura dei contenuti che sviluppa in modo logico, ordinato e pertinente. Produce testi scritti coerenti e coesi, ricorrendo ad argomentazioni articolate ed organiche, sostenute da un lessico appropriato. LIVELLO AVANZATO: Si esprime, in forma orale e scritta, in modo incisivo, usando una forma corretta ed un lessico ampio, ricercato e pertinente. Legge e comprende testi di vario tipo ricorrendo ad un‟analisi appropriata ed interpreta gli stessi con collegamenti intratestuali ed extratestuali sostenuti da capacità critiche. Ha conoscenze approfondite dei contenuti che rielabora in forma personale, ricorrendo ad approfondimenti frutto di studi personali. Elabora testi orali e scritti coesi ed aderenti alla traccia; svolge collegamenti personali anche originali e dimostra una raggiunta consapevolezza delle proprie conoscenze e competenze. LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. LINGUA STRANIERA (INGLESE) LIVELLO BASE: comprende sufficientemente testi orali e scritti su argomenti inerenti alla sfera personale e sociale. Produce testi orali e scritti accettabilmente lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad esperienze personali. Partecipa ed interagisce nelle discussioni pur con qualche incertezza. Riflette sul sistema e gli usi linguistici con una limitata autonomia. 49 LIVELLO INTERMEDIO: comprende in modo soddisfacente testi orali e scritti su argomenti inerenti alla sfera personale e sociale. Produce testi orali e scritti lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad esperienze personali. Partecipa ed interagisce in modo adeguato nelle discussioni. Riflette sul sistema e gli usi linguistici con un accettabile grado di autonomia notando analogie e differenze con la lingua italiana. LIVELLO AVANZATO: comprende in modo completo e soddisfacente testi orali e scritti su argomenti inerenti alla sfera personale e sociale. Produce testi orali e scritti lineari e ben coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad esperienze personali. Partecipa ed interagisce in modo pertinente ed autonomo nelle discussioni. Riflette sul sistema e gli usi linguistici anche in un‟ottica comparativa così da acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana. LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. ASSE MATEMATICO LIVELLO BASE: esegue procedure chiaramente definite, comprese quelle che richiedono decisioni in sequenza. È in grado di selezionare ed applicare semplici strategie per la risoluzione dei problemi. Interpreta ed utilizza rappresentazioni basate su informazioni provenienti da fonti differenti e ragiona direttamente a partire da esse. Elabora brevi comunicazioni per esporre le proprie interpretazioni, i propri risultati e i propri ragionamenti. LIVELLO INTERMEDIO: si serve in modo efficace di modelli dati applicandoli a situazioni concrete complesse anche tenendo conto di vincoli che richiedano di formulare assunzioni. Seleziona ed integra fra loro rappresentazioni differenti, anche di tipo simbolico , e le mette in relazione diretta con aspetti di vita reale. Utilizza capacità ben sviluppate e ragiona in maniera flessibile, con una certa capacità di scoperta , limitatamente ai contesti considerati. Formula e comunica spiegazioni e argomentazioni basandosi sulle proprie interpretazioni, argomentazioni e azioni. LIVELLO AVANZATO: concettualizza, generalizza ed utilizza informazioni basate sulla propria analisi e modellizzazione di situazioni problematiche complesse. Collega fra loro differenti forme di informazione e rappresentazioni passando dall‟una all‟altra in maniera flessibile. Pensa e ragiona in modo matematicamente avanzato. Applica tali capacità di scoperta e di comprensione contestualmente alla padronanza di operazioni e di relazioni matematiche di tipo simbolico e formale in modo da sviluppare nuovi approcci e nuove strategie nell‟affrontare situazioni inedite. Espone e comunica con precisione le proprie azioni e riflessioni collegando i risultati raggiunti, le interpretazioni e le argomentazioni alla situazione nuova che si trova ad affrontare. LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. 50 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO SCIENZE - INFORMATICA LIVELLO BASE: conosce e descrive un fenomeno in modo sostanzialmente corretto. Mette in relazione i concetti fondamentali di un fenomeno , in modo guidato. Usa i linguaggi specifici ( legge immagini, schemi, tabelle, grafici per ricavarne informazioni ) in modo essenzialmente corretto. Individua analogie e differenze e coglie ,guidato, relazioni di causa ed effetto. Riordina in sequenza logica le fasi di un fenomeno e recupera dati quantitativi . Utilizza i software più comuni per produrre testi(word) , rappresenta dati con tabelle e grafici (Excel) in modo sostanzialmente corretto. Guidato, cerca, seleziona e comunica informazioni in rete (internet)in modo funzionale allo scopo. LIVELLO INTERMEDIO: conosce e descrive gli argomenti in modo sicuro. Individua e correla autonomamente i diversi aspetti di un fenomeno. Usa i linguaggi specifici in modo corretto. Individua analogie e differenze e coglie relazioni in situazioni semplici. Riordina in sequenza logica le fasi di un fenomeno, raccoglie ed elabora dati quantitativi. Confronta i risultati con i dati attesi e guidato, fornisce interpretazioni. Utilizza correttamente i software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali (power point) .Calcola e rappresenta dati in modo corretto. Cerca, seleziona informazioni e comunica in rete in modo autonomo e funzionale LIVELLO AVANZATO: conosce gli argomenti in modo approfondito e li descrive correttamente. Individua e correla autonomamente gli aspetti di un fenomeno modellizzando. Usa i linguaggi specifici in modo rigorosamente corretto. Individua analogie e differenze e coglie autonomamente relazioni in situazioni complesse. Riordina in sequenza logica le fasi di un fenomeno complesso, raccoglie ed elabora dati quantitativi correttamente ed in modo autonomo. Confronta i risultati con i dati attesi e fornisce interpretazioni valide in modo autonomo. Utilizza in modo rigorosamente corretto software per produrre testi e comunicazioni multimediali a struttura più complessa. Calcola e rappresenta dati, selezionando autonomamente le modalità più opportune. Cerca , seleziona e comunica informazioni in rete in modo autonomo, critico ed efficace . LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. ASSE STORICO-SOCIALE (STORIA-DIRITTO) STORIA LIVELLO BASE: Comprende i principali fenomeni storici soprattutto nella loro portata sincronica, ma ha difficoltà a coglierne gli aspetti diacronici. Procede con qualche incertezza alla valutazione delle varie componenti (ambientali, economico-sociali, politico-istituzionali e religioso-culturali) di un fatto storico con limitate capacità di analisi e commento delle fonti documentarie e cartografiche. Espone con un lessico appropriato ma semplice. 51 LIVELLO INTERMEDIO: Comprende i fenomeni storici nella loro portata sincronica e ne coglie coglierne i principali aspetti diacronici. Procede alla valutazione delle varie componenti (ambientali, economico-sociali, politico-istituzionali e religioso-culturali) di un fatto storico, ma a volte ha bisogno di essere guidato. E‟ in grado di analizzare e commentare le fonti documentarie e cartografiche con un limitato apporto di osservazioni personali. Espone con un lessico appropriato e corretto. LIVELLO AVANZATO: Comprende i fenomeni storici nella loro importanza in senso sincronico e diacronico, considerandone le varie componenti (ambientali, economico-sociali, politico-istituzionali e religioso-culturali). Procede all‟analisi, all‟interpretazione e al commento di fonti documentarie e cartografiche arricchita con studi personali, esponendo con un lessico ricco e pertinente. LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. DIRITTO-ECONOMIA LIVELLO BASE: Riconosce le essenziali regole giuridiche e sociali e ne riferisce il senso al rispetto degli altri e del contesto. Conosce le regole giuridiche e sa coglierne il fondamento essenziale, è consapevole delle sanzioni previste. Comprende le principali responsabilità del cittadino in ordine alla vita sociale ed all‟ambiente, cogliendone i principali fondamenti giuridici e identificando le istituzioni coinvolte. Riconosce i soggetti e le dinamiche economiche del territorio, coglie gli aspetti più rilevanti che presenta in modo essenziale. Riconosce le grandezze economiche nazionali elementari e le loro dinamiche sapendo presentarle in modo essenziale. Sa descrivere le relazioni economiche che intercorrono nei vari modelli economici. LIVELLO INTERMEDIO: Comprende la necessità di norme che regolano il sistema sociale, l‟importanza etica del rispetto della regola e l‟opportunità del controllo. Distingue con sicurezza le norme giuridiche dalle altre norme e ne comprende la funzione ed i fondamenti ordinamentali, è consapevole delle responsabilità e sanzioni previste. Comprende le diverse responsabilità del cittadino in ordine alla vita sociale ed all‟ambiente, cogliendone i fondamenti giuridici e identificando con chiarezza le istituzioni coinvolte ed i loro compiti. Riconosce i soggetti e le dinamiche del territorio, ne coglie i vari aspetti che presenta in modo chiaro e completo, operando comparazioni storico-spaziali. Riconosce le più rilevanti grandezze economiche nazionali e le loro dinamiche, sa presentarle evidenziando la peculiarità italiana nel contesto europeo. Coglie le diverse relazioni economiche che intercorrono nei vari modelli economici; individua le possibili prospettive e le conseguenze di eventuali variazioni. LIVELLO AVANZATO: Comprende la necessità di norme che regolano il sistema sociale, coglie l‟importanza del rispetto della regola e l‟opportunità del controllo, condividendo la necessità di un ordinamento al bene. Individua le caratteristiche fondamentali delle norme giuridiche, ne comprende la funzione nel contesto istituzionale e sociale, assume un atteggiamento responsabile e propositivo nei confronti degli altri. Comprende pienamente le diverse responsabilità del cittadino in ordine alla vita sociale e alla cura dell‟ambiente, i fondamenti giuridici e le istituzioni coinvolte, si pone in atteggiamento attivo e propositivo. Riconosce i diversi soggetti e le dinamiche economiche del territorio, ne coglie i vari aspetti, che presenta in modo chiaro e completo, operando comparazioni storico-spaziali, con 52 ricchezza di dati statistici e con una riflessione originale. Riconosce le grandezze economiche nazionali e le loro dinamiche, sa presentarle evidenziando la peculiarità italiana nel contesto europeo esprimendo valutazioni pertinenti e personali. Coglie le diverse relazioni economiche che intercorrono nei vari modelli economici; individua le possibili prospettive e le conseguenze di eventuali variazioni, esprimendo valutazioni pertinenti e personali. LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: Lo studente commette errori nella esecuzione di compiti semplici, mostrando di possedere conoscenze carenti e frammentarie e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. In riferimento alla compilazione del modello certificativo delle competenze si fissa/propone la seguente tabella di corrispondenza a cui attenersi per la individuazione dei livelli di competenza: VOTI ESPRESSI IN DECIMI a. Voto < 6 b. Voto = 6 c. Voto =7 o voto = 8 d. Voto = 9 o voto = 10 LIVELLI DI COMPETENZA livello base non raggiunto( N.R.) livello base livello intermedio livello avanzato 53 4.4 MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE MINISTERO DELL'ISTRUZIONEDELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “ Q. ORAZIO FLACCO” CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione N° .......... IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio; certifica che lo/a studente/ssa cognome ______________ nome __________________ nato/a il ____/____/____, a _______Stato ____________ iscritto/a presso questo Istituto nella classe _____sez ____ indirizzo di studio ________________________________ nell'anno scolastico__________ nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni, ha acquisito le competenze di base di seguito indicate 54 COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI Asse dei linguaggi VOTO LIVELLI a. N.R. b. Base c. Intermedio d. Avanzato lingua straniera a. N.R. o b. Base c. Intermedio d. Avanzato altri linguaggi a. N.R. o b. Base c. Intermedio d. Avanzato lingua italiana o Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l‟interazione comunicativa verbale in vari contesti o Legge comprende e interpreta testi scritti di vario tipo o Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizza la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario o Utilizza e produce testi multimediali Asse matematico VOTO LIVELLI a. N.R. b. Base c. Intermedio d. Avanzato o Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica o Confronta ed analizza figure geometriche, individuando invarianti e relazioni o Individua le strategie appropriate per la soluzione dei problemi o Analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usa consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico 55 Asse scientifico – tecnologico VOTO o Osserva, descrive ed analizza fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconosce nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità o Analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza o E‟ consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico – sociale LIVELLI a. N.R. b. Base c. Intermedio d. Avanzato VOTO LIVELLI o Comprende il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali o Colloca l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente o Riconosce le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio a. N.R. b. Base c. Intermedio d. Avanzato Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in premessa ( 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l'informazione). Venosa, ________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mario Lasala ___________________________________ 56 5. INIZIATIVE PER IL SUCCESSO FORMATIVO 5.1 CRITERI GENERALI AZIONI DI SOSTEGNO E RECUPERO Gli interventi didattici educativi integrativi hanno assunto un ruolo di primaria importanza dopo l‟emanazione del Decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 relativo al saldo dei debiti formativi, a cui si rimanda. Gli IDEI sono progettati per consentire azioni di recupero, lavori di approfondimento e di ricerca, al fine di realizzare il successo formativo. La prima ed ineludibile forma di sostegno/recupero deve trovare consistenza anzitutto in una didattica innovativa, che tenga conto e valorizzi gli aspetti motivazionali e si avvalga di metodologie didattiche adeguate, nell‟ottica di una attenzione ai processi di apprendimento e non al solo insegnamento. Occorre puntare non tanto al recupero di contenuti ma piuttosto al recupero delle carenze nelle aree cognitiva e metacognitiva. Soprattutto per le classi del biennio, è necessario puntare sul metodo di studio. Alla luce dell‟attuale normativa, si individuano: Attività di recupero recupero in itinere senza sospensione dell‟attività didattica; recupero in orario aggiuntivo con corsi specifici; studio autonomo: Ai sensi dell‟art.4 c.2 dell‟ OM 92, il Consiglio di classe terrà conto della possibilità degli studenti “di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti”. Tra questi rientrano anche gli studenti le cui insufficienze, a giudizio del Consiglio di classe, siano dovute “prevalentemente o esclusivamente a mancanza di impegno e di studio”. Ciascun tipo di sostegno/recupero attivato per lo studente deve essere dai docenti adeguatamente motivato, attivato, registrato , documentato e verificato. Ai sensi dell‟art.4c.2 dell‟OM 92/2007, ciascun Consiglio di classe, durante le sedute di valutazione periodica (infraquadrimestrali- scrutini), programmerà con riferimento alle concrete esigenze formative degli studenti, gli interventi di recupero/potenziamento secondo le forme dichiarate nel POF. Tutti gli interventi attivati a seguito di valutazioni insufficienti dovranno essere conclusi. 5.2 CORSI DI RECUPERO IN ORARIO EXTRACURRICOLARE Organizzazione e durata dei corsi: Il budget per i corsi di recupero extracurricolari, in base alla disponibilità finanziaria della scuola, è di 10 ore annue per ciascuna disciplina . I corsi potranno essere consorziati tra più classi. Criteri di attivazione dei corsi: i corsi sono deliberati con verbalizzazioni dal Consiglio di classe su proposta del docente che segnala i nominativi degli studenti; si attivano corsi pomeridiani con MINIMO 5 studenti segnalati, anche di classi diverse; 57 il docente referente degli IDEI è responsabile dell‟organizzazione di calendario, orario e loro comunicazione al Dirigente Scolastico e ai genitori degli studenti interessati; il docente titolare del corso è responsabile della organizzazione individuale del corso, dell‟orario, della tenuta del registro e di qualunque comunicazione di variazione sopraggiunta in itinere; la Dirigenza procede alla redistribuzione delle risorse assegnate dopo le segnalazioni del primo quadrimestre; i corsi , di norma, si articolano con unità di lezione di un‟ora e mezza/due ore ciascuna, compatibilmente con le esigenze di natura organizzativa contingenti la Dirigenza può autorizzare, per motivi logistici, lo svolgimento di ore di recupero in orario antimeridiano da svolgersi in aggiunta a quelle curricolari. Il numero complessivo dei corsi attivati dovrà essere compatibile con la disponibilità finanziaria deliberata dal Consiglio d‟Istituto, fatta salva la previsione di un certo numero di corsi estivi di 10 ore ciascuno per gli studenti con sospensione del giudizio. Criteri per l’ individuazione dei docenti da assegnare ai gruppi di recupero In particolare, per i corsi di recupero in orario aggiuntivo, sarà acquisita la disponibilità dei docenti interessati. In caso di mancanza di domande, nell‟individuazione degli incaricati si ricorrerà alla nomina di docenti esterni inseriti in una opportuna graduatoria d‟istituto. 5.3 VERIFICHE E FORMALIZZAZIONI DEGLI ESITI DELLE FORME DI SOSTEGNO/RECUPERO Verifiche intermedie Le verifiche intermedie verranno effettuate secondo tali modalità: A conclusione delle azioni di recupero/sostegno individuate dai Consigli di classe, indipendentemente dalle modalità adottate, tuti gli alunni cui sono stati attribuiti debiti in itinere vengono sottoposti a verifiche formali, volte ad accertare il superamento delle carenze riscontrate; Le verifiche possono essere, in coerenza con la specificità di ogni disciplina, scritte ed orali, solo scritte o solo orali o secondo modalità laboratoriali; in ogni caso sia le verifiche che le valutazioni devono essere documentate e acquisire agli atti del Consiglio di classe; i relativi esiti sono formalizzati dal Consiglio di classe nella prima seduta utile; Le valutazioni espresse, oltre ad accertare il grado di competenza acquisita dallo studente, costituiscono occasione per definire ulteriori forme di recupero/sostegno. Verifiche finali Per le verifiche finali effettuate a conclusione degli interventi di recupero estivi valgono, oltre alle indicazioni fissate per quelle intermedie, anche le seguenti: devono essere il più possibile individualizzate in rapporto alle carenze specifiche riscontrate in ciascun allievo con giudizio sospeso; devono tener conto dei risultati conseguiti non solo in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell‟intero percorso dell‟attività di recupero; Le verifiche saranno in forma scritta e/o orale per tutte le discipline. 58 Comunicazione alle famiglie delle iniziative e degli esiti del recupero La Scuola darà comunicazione tempestiva degli interventi di recupero/sostegno programmati e delle relative verifiche riguardanti sia il periodo intermedio, sia l‟esito finale a seguito della sospensione del giudizio. In particolare i docenti delle discipline interessate alle diverse forme di recupero specificheranno la natura delle carenze riscontrate, i contenuti da recuperare, nonché le modalità ed i tempi delle relative verifiche. Obbligo di frequenza alle attività di recupero Gli studenti sono tenuti a frequentare le attività di recupero extracurricolari sia intermedie che finali , pena l‟esclusione dopo due assenze ingiustificate, dai corsi stessi. Nel caso in cui i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, devono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l‟obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. A conclusione dei suddetti interventi didattici, entro fine agosto/inizi di settembre dell‟anno scolastico di riferimento, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procederà alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporterà l‟ammissione dell‟alunno alla frequenza della classe successiva. Modalità di comunicazione I.I.S.S.”QUINTO ORAZIO FLACCO VENOSA Sezioni: Liceo Classico “ “ Liceo scientifico IPSIA di Venosa di Lavello di Venosa di Venosa C.P.E. I [email protected] e-mail: [email protected] C.F. 86002190766 85029 - VENOSA - (PZ) Tel/Fax 097231476-097288224 (segreteria)-097231332(presidenza) Prot. N. Venosa, Ai Genitori dell’alunn__________ OGGETTO: CORSI IDEI a. s. 2011-2012 Questa Scuola per l’anno scolastico 2011/2012, attiverà, a breve e compatibilmente con la disponibilità finanziaria la prima fase (invernale) degli interventi didattici integrativi(IDEI) nelle discipline di base per favorire il successo formativo. A seguito delle verifiche effettuate in itinere e/o delle valutazioni del primo quadrimestre, su___ figli___ ha riportato insufficienze nelle discipline di seguito indicate che, a giudizio del docente della classe, necessitano di specifici e mirati interventi: DISCIPLINE 59 Al fine di consentire a questa Istituzione Scolastica di quantificare gli interventi necessari, voglia restituire la presente con immediatezza, e comunque non oltre tre giorni dal ricevimento, debitamente compilata, datata e firmata. PER Il Dirigente Scolastico Prof. ______________ Tutor della classe Al Dirigente Scolastico IISS “Q Orazio Flacco” VENOSA Il sottoscritto ________________ dichiara di aver ricevuto la comunicazione per l‟avvio dei corsi integrativi ed esprime la volontà di avvalersi o non avvalersi dei corsi IDEI organizzati da questa Istituzione Scolastica □ Si avvale del corso nelle discipline: ________________________________________________ □ Non si avvale del corso nelle discipline: ____________________________________________ Venosa,_______ Firma del genitore ___________________ I.I.S.S.”QUINTO ORAZIO FLACCO VENOSA OGGETTO: Comunicazione esiti corsi IDEI, prima fase invernale. Questo Istituto per l’anno scolastico in corso ha attivato interventi didattici integrativi per gli alunni bisognosi di recupero. Su___ figli____iscritto ai nostri corsi è stato presente nei seguenti giorni ed ha riportato il seguente esito in relazione agli argomenti trattati nel corso: MATERIA PRESENZE in ore ESITO Questa Scuola non organizzerà ulteriori corsi di recupero prima della fine del corrente anno scolastico. Per gli alunni che al termine delle lezioni riporteranno la sospensione del giudizio saranno attivati corsi di recupero nei mesi estivi, secondo calendario che verrà, in seguito, pubblicato. I genitori, in questa ultima e determinante fase dell’anno scolastico, sono invitati a seguire personalmente lo studio individuale dei propri figli e a contattare i docenti delle discipline interessate nelle ore di ricevimento settimanale, secondo calendario già in loro possesso. Il Dirigente Scolastico 60 Prof. Mario Lasala 5.4 INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nel nostro istituto, sono presenti alunni diversamente abili che necessitano dell‟insegnante di sostegno. Risulta necessario perciò un piano di integrazione, che li aiuti a sviluppare relazioni in classe, nella società e incrementi le loro potenzialità nell‟apprendimento. La loro integrazione impegna tutti i diversi soggetti (docenti, alunni, genitori, personale ATA) a preparare un ambiente che offra opportunità educative, formative e didattiche finalizzato allo sviluppo delle potenzialità di ognuno attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. L‟insegnante di sostegno insieme al consiglio di classe ha il compito di creare opportunità di crescita sia per i singoli soggetti che per l‟intera comunità scolastica. L‟insegnante di sostegno in particolare dovrà occuparsi di: coordinare le attività del PEI in cui sono inserite le iniziative didattiche, educative e formative programmate dai docenti della classe per l‟inserimento dell‟alunno diversamente abile; organizzare e realizzare, insieme al consiglio di classe, forme specifiche di intervento che prevedano sia attività individualizzata che supporto al lavoro che viene svolto nel contesto globale dell‟attività scolastica; collaborare con i docenti di classe per programmare i percorsi individualizzati, gli interventi di recupero presentare eventualmente progetti didattico educativi, anche a valenza trasversale, da svolgersi non solamente in orario scolastico ma anche come attività pomeridiana finanziata con fondi di istituto. Documentazione per la stesura del PEI Il PEI ("Piano Educativo Individualizzato") sarà predisposto in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti territoriali. Per la sua stesura si prenderanno in considerazione: il verbale di accertamento della disabilità a cura del collegio predisposto dall‟ASL la Diagnosi Funzionale che deve essere fornita dall'ASL il Profilo Dinamico Funzionale redatto dal un gruppo di lavoro per l‟handicap i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc l‟attività di orientamento effettuata all‟interno del progetto generale dell‟Istituto l‟adeguamento del progetto di accoglienza dell‟Istituto alle esigenze degli allievi disabili l‟uso di sussidi informatici (hardware e software) per facilitare l‟apprendimento e la comunicazione l‟assistenza ai soggetti non autonomi, anche nel superamento di ostacoli dovuti alle barriere architettoniche 61 l'analisi delle risorse della scuola e del territorio. Gruppi di lavoro per l‟handicap Nell‟istituto, all‟inizio dell‟anno scolastico, viene costituita un´equipe di lavoro, composta dal Dirigente Scolastico, da almeno un rappresentante degli insegnanti di classe, dal docente specializzato sul sostegno, da un rappresentante della A.S.L., da un rappresentante dei servizi sociali e da qualunque altra figura significativa che operi nei confronti del portatore di disabilità. Il Piano Educativo Individuale (PEI) in sintesi Il P.E.I. si sviluppa a partire dalla sintesi dei dati conosciuti e rappresenta uno strumento fondamentale per orientare il processo formativo degli alunni diversamente abili. All‟interno del PEI sono raccolti: gli obiettivi, i contenuti, i metodi, i tempi di scansione degli interventi personalizzati atti a massimizzare lo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità del ragazzo. In particolare nel PEI sono definiti: le finalità; gli obiettivi educativi, didattici, riabilitativi da raggiungere ed i relativi tempi; le attività programmate; gli spazi, le risorse, i materiali didattici utilizzati; i servizi offerti alla persona per superare le difficoltà; le forme di verifica e di valutazione Tutto sarà finalizzato alla piena integrazione dell‟alunno con disabilità e ad offrire le opportunità formative adeguate alle specifiche potenzialità . Per il raggiungimento di tali obiettivi ci saranno percorsi individualizzati e personalizzati. Il compito dell‟integrazione non è relegato ai singoli gruppi di lavoro ma deve essere un impegno costante di tutta la scuola, alla quale viene offerta una opportunità per la crescita personale di tutti i soggetti che vi operano e conseguentemente la crescita complessiva di tutta la comunità scolastica 62 6. ATTIVITA‟ COMPLEMENTARI 6.1 La qualità dell‟offerta formativa passa anche attraverso saperi complementari che vanno ad integrare quelli curricolari in un progetto coordinato e coerente. Tutte le attività extracurricolari saranno svolte, di regola, in orario pomeridiano e negli spazi assembleari. Potranno subire modifiche in itinere e vedranno coinvolti gruppi diversificati di alunni. L‟attuazione dei progetti è subordinata all‟adesione di minimo 15 alunni per ogni progetto. Attività complementari – Ampliamento offerta formativa Attività di Cineforum; Assemblee di classe e d‟Istituto Laboratorio teatrale Progetto Accoglienza Progetto “Ben-Essere” – Educazione alla Salute Progetto Educazione stradale Progetto Lettura-Il quotidiano in classe Progetto lingue Progetto Orientamento Progetto Orientamento in uscita- Preparazione ai test universitari Scuola Aperta: o Collaborazione con L‟Istituto Italiano per gli Studi Filosofici o Percorso Oraziano o Conferenze o Attività culturali o Progetti regionali “Rafforzamento e Ampliamento dell‟Offerta Formativa” Progetto Sportivo “Mens sana in corpore sano” Progetto “A Scuola con la vela” Viaggi di istruzione/Visite guidate Lavorazione del ferro battuto “ XXVI “Certamen Horatianum” 63 ATTIVITA’ DI CINEFORUM Destinatari Tutti gli alunni all‟interno degli spazi assembleari La scelta delle pellicole è a cura di un gruppo costituito da rappresentanti per categoria. Dirigente Scolastico o delegato; Presidente del consiglio di Istituto, o delegato; due docenti del liceo, un docente dell‟IPSIA, i due rappresentanti di Istituto o delegati. LABORATORIO TEATRALE Esperienza assai significativa realizzata negli anni precedenti e fortemente voluta dagli studenti, viene proposto ancora una volta come un valido momento formativo, teso all‟arricchimento della personalità degli alunni attraverso l‟affinamento di sensibilità ed interessi specifici. Esso si configura come uno spazio di “ricerca-scoperta”, attraverso il quale i ragazzi diventano protagonisti di una attività in cui hanno modo di sperimentare le proprie capacità, di esprimere il loro mondo interiore, mettendo in gioco emozioni e intelligenza. Referenti Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa C. Restaino C. Falcone A. Sinisi Venosa Lavello IPSIA PROGETTO ACCOGLIENZA Presentazione, agli allievi delle prime classi, dell‟ istituzione scolastica, del progetto formativo, delle norme comportamentali e delle norme di sicurezza. “BEN-ESSERE” Progetto di Educazione alla Salute La Salute, modernamente intesa, per i valori che implica e per le minacce da cui è toccata, può rappresentare quel punto di vista unificante di cui c‟è bisogno per dar senso e prospettiva all‟intera istruzione scolastica. Si tratta, naturalmente, di assumere il concetto di “salute” come crescita integrale della persona, equilibrio psico-fisico, sviluppo armonico di tutte le dimensioni costitutive della personalità (cognitive, affettive, espressive, sociali ecc.). Il Progetto di Educazione alla salute, com‟è noto, trova la sua ispirazione in tre idee-guida: “star bene con se stessi”, “star bene con gli altri”, “star bene con le istituzioni”. La Scuola deve, pertanto, promuovere condizioni di “ben – essere” attraverso un‟azione 64 educativa che veda gli studenti protagonisti consapevoli del loro itinerario formativo. Un progetto di educazione alla salute passa, dunque, prioritariamente attraverso “l‟ordinarietà” della vita scolastica. Solo partendo da questa premessa assumono valore e significato altre iniziative culturali e formative, tese ad integrare il lavoro curricolare ed a focalizzare specifiche tematiche vissute come momenti collettivi di riflessione. ATTIVITÀ PREVISTE PER LA SEDE di VENOSA Parlarsi e capirsi Psicologi Educazione alla sicurezza stradale Vigili Urbani Prevenzione alcol e fumo Dott. Fundone Percorso di Educazione all’Affettività e sessualità Alimentazione Dott. Cervellino Prevenzione tossicodipendenze I liceo Dott. Fundone Primo soccorso Prevenzione comportamenti a rischio Operatori 118 o dell’azienda ospedaliera Dott. Carretta II liceo Sensibilizzazione sul tema delle donazioni di organi e midollo osseo AVIS Presidente AVIS Donazione Organi Donazione midollo osseo III liceo SPORTELLO PSICOLOGICO Venosa – Lavello A cura dell‟Azienda Sanitaria Locale N.1 di Venosa e degli operatori dell‟ASL di Lavello Obiettivi Offrire uno sportello quale punto di ascolto, di consulenza e promozione della Salute. 65 ATTIVITÀ PREVISTE PER LA SEDE di LAVELLO Percorso di Educazione all’Affettività e sessualità IVA-IVB VA-VB Disturbi Alimentari e corretta alimentazione IA Prevenzione , Interruzione volontaria di gravidanza IA-IIA-IIIA Psicologa dott.ssa R. RestainoOstetrica A Panniello Pediatra dott. MannellaTecnologa alimentare M.G. Busillo Ginecologo dott. G. Padula Alcool?.....No! Guido IIA-IIIA Dott. V. SpennacchioIstruttore scuola guida A. Vilonna Educazione ai Sentimenti IIA-IIIA Psicologa R. Restaino Presidente AVIS La Cultura del Dono IIIA Donazione Organi Donazione midollo osseo ASPETTI DIDATTICO - ORGANIZZATIVI Calendario degli incontri, tutti da svolgere negli spazi assembleari. Referenti Prof. Prof.ssa Prof.ssa G. Modugno F. Caprioli G. Di Noia Venosa Lavello IPSIA 66 PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE Nell‟ ambito dell‟Educazione alla convivenza civile, alla responsabilità, al rispetto di sé e degli altri, la scuola organizza corsi per il conseguimento del “Patentino” per i ciclomotori, tenuto in orario extracurricolare da esperti esterni. Referenti Prof.ssa A. Sinisi Prof.ssa M. Morena IPSIA Venosa liceo Lavello PROGETTO LETTURA IL QUOTIDIANO IN CLASSE Venosa – Lavello Come leggere il giornale in classe per far crescere i giovani e la democrazia Finalità Il progetto “Il Quotidiano in Classe”, che porta oggi in oltre 25.000 classi di scuole medie superiori italiane i più grandi giornali a confronto, mira a promuovere la lettura del giornale quotidiano tra i giovani, con la convinzione che leggere, per un giovane, possa essere una straordinaria occasione di informarsi, di integrarsi nella società, di crescere. Obiettivi Trasformare la lezione dedicata alla lettura dei giornali in classe in un‟occasione per studentesse e studenti per interrogarsi sulla realtà che li circonda e sviluppare così col tempo una solida coscienza critica, mettendo a confronto le idee degli altri per poterne sviluppare una propria. Destinatari: tutte le classi Referenti Prof.ssa D. Allamprese Prof.ssa M. Morena liceo Venosa liceo Lavello O PROGETTO CREATIVITÀ: LAVORARE CON IL FERRO BATTUTO Referenti: Prof. sse Sinisi-Di Noia IPSIA Venosa 67 POTENZIAMENTO CONOSCENZA LINGUE STRANIERE CORSO di INGLESE Venosa-Lavello Corso di intensificazione con esperto esterno finalizzato al conseguimento della Certificazione Cambridge (PET) e Certificazione FIRST Destinatari: Gruppo interclasse di studenti delle due sedi privilegiando in particolare le II e le III liceo Svolgimento: N. 50 ore in orario pomeridiano presso aula speciale della sede di venosa SPETTACOLO TEATRALE IN LINGUA INGLESE Venosa – Lavello “……………………… a cura del Palketto Stage Destinatari: Tutti gli alunni delle sedi di Venosa e Lavello Svolgimento: maggio 2012 presso il cinema teatro Lovaglio Referenti: Prof. ssa Reggente PROGETTO ORIENTAMENTO Premessa Il passaggio da un ordine di scuola ad un altro, ma anche il passaggio dal biennio al triennio o l‟ingresso nel mondo universitario o del lavoro, si configura spesso, per l‟adolescente prima ed il giovane poi, come un momento particolarmente critico ed impegnativo, risultando più problematico per coloro che hanno a disposizione meno risorse e meno supporti. Da qui l‟esigenza che la scuola si assuma il ruolo di un orientamento formativo e informativo fin dalle classi iniziali, mettendo in atto una serie di strategie tese a sostenere le scelte concrete dei giovani nei punti di snodo del loro percorso formativo, facendo sì che la loro scelta rappresenti un‟effettiva occasione di crescita. 68 PROGETTO CONTINUITA’ – ORIENTAMENTO Venosa Finalità L‟orientamento in entrata è finalizzato a sostenere il processo di scelta dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, facendo conoscere loro le opportunità di formazione e di crescita culturale offerte dal nostro Liceo. Obiettivi Promuovere la conoscenza degli obiettivi formativi e dell‟impianto didattico della nostra scuola sia a Venosa sia nel bacino di utenza dei paesi limitrofi. Informare i genitori e gli alunni delle scuole medie sul percorso di studi proposto dal liceo e sulla validità del proprio impianto didatticometodologico nel fornire una solida preparazione di base. Stabilire relazioni costruttive con i docenti delle scuole medie al fine di aiutare il delicato processo di scelta dei ragazzi e di assicurare la continuità tra i diversi gradi di istruzione. Destinatari Docenti, genitori e alunni delle ultime classi della scuola media. Metodi Prima fase (gennaio 2012): visita nelle varie scuole medie del territorio ( Venosa, Maschito, Forenza, Ripacandida, Genzano di Lucania, Banzi, Palazzo San Gervasio, Montemilone, Spinazzola, Melfi) da parte dei docenti referenti e di alcuni alunni delle classi liceali. Seconda fase( Febbraio/Marzo 2012): “ Scuola Aperta” all‟accoglienza per alunni interessati a seguire le attività didattiche e a visitare il nostro istituto. Incontri con i genitori degli alunni interessati. Strumenti Depliant, video clip, locandine ed altro materiale informativo realizzato dalla scuola Referenti: Proff. F. Liscio – M. Laino – Mare PROGETTO ORIENTAMENTO in entrata a cura delle Prof. sse Sinisi- Di Noia IPSIA Venosa 69 PROGETTO ORIENTAMENTO in entrata Lavello a cura delle Prof. sse Morena- Scarcelli – Via Le docenti coordineranno le attività connesse alla realizzazione del progetto; cureranno i rapporti con i docenti e gli alunni delle medie e con i loro genitori. Sono previste delle delegazioni di professori e di studenti del Liceo presso la scuola Media Villareale ( febbraio 2012); presentazione del CD relativo all‟orientamento, distribuzione del pieghevole in cui saranno esplicitati progetti e attività integrative, piani di studio, quadro orario e sbocchi universitari e professionali. Organizzazione di uno incontro di accoglienza presso l‟aula magna del liceo, destinato ai genitori e agli studenti delle terze medie Strumenti Depliant, video clip, locandine ed altro materiale informativo realizzato dalla scuola e stampato da C. Gerardi studio . ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO - MONDO DEL LAVORO Venosa - Lavello Finalità L‟orientamento è finalizzato a sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli Studi Universitari. Obiettivi Favorire la conoscenza di sé, delle capacità e delle aspirazioni individuali. Fornire agli studenti conoscenze psicologiche e sociali che favoriscano il loro inserimento nel mondo universitario. Fornire loro test su discipline specifiche perché sperimentino la natura e le difficoltà dei test di ammissione presso le Università. Informare gli allievi sulle varie possibilità di prosecuzione degli studi offerti dalle Università e dal mondo del lavoro (corsi di formazione ecc.). Fornire agli studenti informazioni sulla riforma universitaria. Destinatari: Alunni di III Liceo Metodologia Esercitazioni su test per l‟accesso programmato all‟Università. Interventi di esperti del mondo universitario e del lavoro, eventuali visite a Istituti universitari Verranno realizzate attività funzionali alla verifica della scelta effettuata dagli studenti tramite: Raccolta e diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei Corsi di Laurea universitari: gli studenti acquistano consapevolezza di ciò che hanno scelto e delle capacità necessarie per partecipare attivamente con successo allo studio. Esercitazioni su test per l‟accesso programmato all‟Università. 70 Incontri con esperti dell‟Università, degli Enti locali e/o con soggetti pubblici e privati. Seminario condotto da esperti esterni con somministrazione di test Corsi di chimica, matematica e fisica per la preparazione ai test universitari nella sede di Venosa e di Lavello. Prof. Modugno-Prof. sse Leggieri- Laino- Tummolo Strumenti Materiale informativo desunto da varie fonti: siti Internet del M.I.U.R., opuscoli regionali, riviste specializzate. Referenti Prof.ssa D. Allamprese Prof.ssa F. Caprioli Venosa Lavello PROGETTO SCUOLA APERTA PERCORSO ORAZIANO Venosa-Lavello Finalità Realizzazione di un percorso modulare su Orazio, strumentale al conseguimento di una preparazione più mirata degli alunni che partecipano al Certamen oraziano. Tale percorso passa attraverso lo sviluppo dei seguenti moduli tematici: “Orazio e la poesia”, “Orazio e i sentimenti”. Premessa La scelta di un modulo tematico consente di individuare, meglio di ogni altra impostazione, l‟ambito semantico entro il quale si muove l‟autore e il punto di vista con cui egli considera e presenta l‟argomento. Ciò permette di mirare “ad una conoscenza critica del mondo antico, l‟unica che garantisca un rapporto formativo, che acuisca un effettivo arricchimento delle potenzialità di analisi, che assicuri di fatto l‟esplorazione di certi codici linguistici e antropologici che costituiscono l‟importante sutura fra la cultura antica e quella attuale (Fedeli- Cipriani, I Romani allo specchio). Obiettivi Realizzare negli alunni un affinamento linguistico e dotarli di specifiche abilità di indagine storica, ideologica, filologica ed estetica, attraverso l‟approccio a precisi nuclei tematici oraziani. Destinatari Studenti di II liceo (eventualmente anche quelli di I liceo che intendano avviare un approccio mirato all‟opera oraziana), che abbiano conseguito come voto 8 in sede di scrutinio finale. Referenti Prof. sse Di Capua – Sorrenti – Restaino - Musillo Prof.ssa A. Serchisu Venosa Lavello 71 SEMINARI di STUDI PROMOSSI DALL’ISTITUTO DEGLI STUDI FILOSOFICI-NAPOLI “Hegel e Spinoza” Relatore: Prof. Tonini 19dicembre 2011ore 12.00 Venosa- ore 15.00 Lavello DIDATTICA DEL LATINO E TEMI di CULTURA CLASSICA 4– 5- 6 maggio 2012 Convegno del Certamen Horatianum 2012 - Tema da definire 5 maggio: Angolo della didattica” tema da definire (Temi specifici da definire) PROGETTO SUCCESSO SCOLASTICO IDEI Gli IDEI sono previsti per consentire azioni di recupero e lavori di approfondimento e di ricerca, al fine di realizzare il successo formativo. Saranno organizzati in due fasi: una prima, subito dopo gli scrutini del primo quadrimestre, una seconda dopo lo scrutinio finale, riservata a coloro che hanno ricevuto la sospensione del giudizio. Referenti Prof.ssa Musillo F. Prof.ssa Falcone C. Prof.ssa Di Noia G. Licei Venosa Liceo Lavello IPSIA Venosa 72 PROGETTO SPORTIVO “Mens sana in corpore sano” Il MIUR ha autorizzato la partecipazione degli alunni alle attività sportive individuali o di squadra solo a quelle scuole che hanno costituito un Centro Sportivo Scolastico. In data 24 novembre 2009, si è istituita nella nostra scuola una Associazione Sportiva Scolastica, dal nome “Mens sana in corpore sano”, allo scopo di interagire con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio. Nata con l‟intento di potenziare le attività sportive di Calcio a 5, Badminton,Nuoto, Pallatamburrello, Pallavolo e Tennis questo CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO, si deve intendere come struttura finalizzata alla organizzazione di attività sportive che metteranno in campo metodologie atte a consentire agli studenti di raggiungere un ruolo anche diverso da quello di atleta, come ad esempio, quello di giudice e di arbitro. La scuola rappresenta sempre più un punto di riferimento fondamentale per la famiglia e per la società, il tempo che il giovane trascorre nel contesto scolastico è determinante per lo sviluppo delle sue capacità e potenzialità. La costituzione di un centro sportivo scolastico è uno degli strumenti più efficaci per aiutare ad affrontare situazioni che favoriscano nel giovane la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Questo centro sportivo scolastico sarà una struttura snella, agevole e interamente gratuita che intende promuovere lo sport nel rispetto dei principi informatori e degli scopi ludico –educativo -sportivi che caratterizzano le specialità sportive. Il centro sportivo scolastico Sportivo può svolgere tutta l'attività amatoriale e conseguentemente partecipare a tutta quella provinciale. Presidente dell‟associazione è il Dirigente Scolastico, prof. Mario Lasala. Vice presidente: Prof. Lorenzo Zolfo. Segretaria e tesoriere: Giovanna Matone. Altri componenti: prof.sse Adriana Loconsolo e Concetta Caselle; genitori: Vincenzo Castaldi, Teddy Ferrenti e Michele Di Napoli. ATTIVITÀ SPORTIVA: GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Venosa- Lavello Finalità Promuovere iniziative tese a suscitare e consolidare negli alunni la consuetudine alle attività sportive, considerate come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale. Obiettivi Formazione e affinamento delle personali condotte motorie Acquisizione di una valida padronanza del proprio corpo Incremento delle capacità comunicative e relazionali Capacità di confrontarsi con sé stessi e con gli altri Destinatari: tutte le classi Durata: 8 mesi; 3 ore a settimana Referenti: Prof. L. Zolfo Prof.ssa C. Caselle Prof.ssa R. Pascente 100 ore 100 ore 100 ore 73 PROGETTO “A SCUOLA CON LA VELA” – Educazione, Rispetto e Tutela dell’Ambiente In collaborazione con il Circolo Nautico Aquarius, Scuola del Mare e della Vela di Policoro. Sede di Venosa Premessa Il rapporto dell‟uomo con l‟acqua è sempre stato entusiasmante e conflittuale, improntato a gioia e nello stesso tempo a paura, ad ammirazione e a timore, a contemplazione e ad avventura, a comportamenti di coraggio e di temerarietà. Lo sport della vela presenta la particolarità di avere il suo campo di gara sull‟acqua, cioè su un elemento soggetto a tutte le influenze meteorologiche e perciò assai mutevole, che va sempre tenuto d‟occhio col dovuto rispetto e con il quale bisogna talvolta fare i conti perché può essere anche più forte di noi. Ecco perché il velista oltre che sportivo deve essere pure un buon marinaio, ed ecco perché lo sport della vela ha innegabilmente qualcosa che lo distingue da tutte le altre discipline sportive. Obiettivi Sviluppo dello spirito di cooperazione e autodisciplina, sollecitando nello stesso tempo le capacità di scelte autonome e il senso di responsabilità degli allievi, al fine di contribuire alla formazione del loro carattere, per mezzo di attività ludico-sportive svolte all‟aria aperta. Appropriazione della tecnica dello sport velico. Educazione alla solidarietà, all‟amore e al rispetto di sé, degli altri, dell‟ambiente in cui si vive ed osservanza delle regole marinare. Acquisizione di conoscenze e abilità, base di future professionalità. Finalità Gli argomenti trattati offriranno agli allievi le conoscenze di base (riconoscere e saper osservare il comportamento di un‟imbarcazione a vela nel mare) e porteranno i partecipanti al corso alla preparazione necessaria per la conduzione di una barca a vela in tutte le andature, in condizioni meteo-marine favorevoli. Carattere interdisciplinare del progetto Il progetto è caratterizzato dalla prevalente natura interdisciplinare dell‟attività. Alle esercitazioni ludico-pratiche si accompagna l‟attività di studio delle altre discipline. Tale metodologia permette di offrire allo studente una visione globale del sapere e la possibilità di acquisire la consapevolezza del collegamento tra questo, il fare ed il saper fare, utilizzando nelle esercitazioni veliche le conoscenze teoriche acquisite nelle altre discipline. Destinatari: Alunni delle classi ginnasiali Periodo di attuazione: Giugno 2012 Referente: Prof. L. Zolfo 74 PROGETTO VELA In collaborazione con Akiris – Circolo Velico Lucano di Policoro. Sede di Lavello Un viaggio per scoprire il territorio: Progetto Campo scuola La didattica ambientale ha assunto ormai un‟importanza fondamentale nella formazione e nella crescita culturale delle nuove generazioni. E‟, quindi, sempre più importante poter disporre di strumenti didattici adeguati per far fronte a questo crescente bisogno di nuove conoscenze nel campo naturalistico. Dal punto di vista della scuola e dei messaggi da trasmettere in ambiente scolastico, non bastano le informazioni o le conoscenze per assumere valori e comportamenti positivi per l‟ambiente. Non basta trasmettere i concetti base dell‟Ecologia per ritenere che “scatti” automaticamente il rispetto per l‟ambiente e ciò che ci circonda. Il limite delle risorse, l‟equilibrio dinamico fra gli elementi, viventi e non, che contraddistingue ogni ecosistema, l‟irreversibilità di molti interventi dell‟uomo sulla natura, il concetto di entropia … sono concetti da “costruire” attraverso situazioni educative complesse, fatte di esperienza, informazioni, studio, scelte ed azioni che si realizzano direttamente nell‟ambiente, venendo a contatto con problemi reali e quotidiani che in esso si incontrano. Il termine “sviluppo sostenibile” è entrato ormai a far parte del lessico comune ed rappresentativo di uno di quei principi con cui non si può che concordare. Ma il significato reale di questo termine e le implicazioni ad esso associate, non hanno avuto la stessa diffusione di massa, anzi, sono stati sempre ignorati. Nella sua accezione classica, il termine sviluppo sostenibile deve essere inteso come lo sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni, senza compromettere la possibilità per generazioni future di soddisfare i propri. Si pone, quindi, il problema di rendere le attività antropiche eco-compatibili, di ridurre il carico sull‟ambiente. E‟ fondamentale che venga superata la visione “antropocentrica”, secondo la quale l‟uomo non è parte della natura, ma è destinato a dominarla ed assoggettarla alle proprie esigenze. Il turismo sostenibile, ad esempio, può assurgere al ruolo di esempio di legame esistente tra sviluppo economico ed ambiente. Se ben pianificato e gestito, il turismo, lo sviluppo regionale e la protezione ambientale possono facilmente convivere. Sotto diversi aspetti, il turismo scolastico, se coniugato con attività che mirano a far conoscere il territorio-ambiente agli studenti, può essere sicuramente assimilato al turismo ambientale . Nello specifico, durante il campo scuola, si vogliono affrontare ed approfondire problemi come gli incendi boschivi, la tutela della Biodiversità e la salvaguardia delle tartarughe marine e dei delfini, con relativo problema dell‟inquinamento del mare. Obiettivi del Campo scuola Si propone ai ragazzi di entrare in contatto con l'ambiente naturale affinché attraverso la percezione dei colori, dei suoni, degli odori e lo studio dei fattori ambientali ( il suolo, l'acqua, la flora, la fauna, etc.) imparino a modificare i propri comportamenti per una partecipazione attiva alla tutela dell'ambiente. La conoscenza di semplici elementi teorici accompagnati da una verifica in natura sono 75 alla base per sviluppare un corretto rapporto con l'ambiente e sono da stimolo per un approfondimento dei concetti che riguardano il funzionamento degli ecosistemi e la tutela del territorio. L'intento è quello di fornire una visione globale necessaria per comprendere la complessità della tutela e della gestione delle risorse naturali: la memoria sensoriale del contatto con ambienti di elevato valore naturalistico indirizza l'individuo verso una presa di coscienza del problema ambientale e la possibilità di intravedere il complesso sistema di relazioni tra componenti biotiche, abiotiche e antropologiche, che caratterizzano gli scenari ambientali attuali, è indispensabile per comprendere il difficile compito di intervenire nei processi naturali e per prevedere i possibili impatti delle attività umane sull‟ambiente. Si è elaborato un progetto di educazione ambientale che tiene conto della necessità di offrire una visione globale dei vari ambienti che costituiscono il territorio e che in modo particolare, proprio in Basilicata sono racchiusi, anche visivamente, in uno spazio limitato. Tutto ciò per fornire ai ragazzi una serie di elementi che possano permettere loro di leggere il paesaggio in maniera differente non più come il susseguirsi di una serie di vedute più o meno suggestive, ma come il risultato di una evoluzione geologica, biologica ed antropologica. Gli obiettivi formativi del Campo Scuola sono: Promuovere lo sviluppo di ogni aspetto della personalità dei ragazzi, in particolare le capacità logico-razionali e l‟autonomia di pensiero individuale, ma anche gli istinti fantastici e le pulsioni creative; La conoscenza del corpo e delle sue risorse comunicative, che acquista così pieno diritto di vivere nelle sue caratteristiche morfologiche e nelle sue esigenze fantastiche; Le espressioni emotive. Si ritiene che il Campo scuola possa rappresentare una palestra privilegiata per sollecitare le espressioni della sfera emotiva e la capacità dei singoli di conoscerle, trattarle, gestirle e rispettarle; Favorire ed incentivare autostima nei bambini, intesa come capacità di individuare ed accettare i propri limiti personali, come sicurezza interiore che sostiene la capacità di assumere responsabilità e commettere errori; Potenziare le abilità e le competenze dei bambini sia in relazione alla sfera del “saper essere” sia a quella del “saper fare” e valorizzare, quindi, le loro capacità di progettare, costruire, realizzare. Garantire adeguato spazio all‟individualità e alla singolarità di tutti i bambini in una prospettiva che, pur riconoscendo i bisogni peculiari delle diverse fasce di età, valorizzi il profilo e la storia personale di ciascuno; Valorizzare la diversità come risorsa nella relazione con gli altri e stimolare la capacità di ascolto delle esigenze di ciascuno, ed uno stile di relazione che individui nella modalità “dell‟ascolto” il suo tratto più significativo; Stimolare la fiducia nelle proprie capacità e il senso di appartenenza alla comunità; Assicurare pari dignità a tutti i momenti della vita quotidiana. Approccio metodologico Per gli obiettivi illustrati precedentemente, risulta importante un‟equipe di educatori, il cui compito sarà quello di sensibilizzare e coinvolgere i giovani ospiti nei diversi momenti della vita del campo scuola, siano essi riferiti alla gestione della vita pratica che all‟ideazione e realizzazione delle altre attività del campo (espressive, sportive, 76 naturalistiche, motorie, di conoscenza). Si propone, come metodologia per il conseguimento degli obiettivi, un approccio ludicosportivo ai temi da trattare, attività sportive quali la vela, la canoa, l‟equitazione, la mountain-bike, il trekking, l'orienteering , ed escursioni naturalistiche in motobarca, metodi efficaci per attirare l'attenzione dei ragazzi che imparano divertendosi. In tale senso un ruolo di privilegio va assegnato allo sport dell'orientamento che si prefigura come attività ludico-sportiva attraverso la quale i ragazzi imparano a leggere il territorio attraverso la percezione, l'osservazione delle caratteristiche dello spazio circostante in cui ci si muove. Destinatari: Alunni delle classi ginnasiali Periodo di attuazione: Giugno 2012 Referenti: Prof.ssa M. Morena VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE Venosa – Lavello VENOSA - Giornata di uscita didattica per le IV e V ginnasio nell‟ambito del Progetto Accoglienza - Soggiorno a Policoro nel mese di giugno per la fascia ginnasiale nell‟ambito del Progetto Vela - Viaggio di istruzione per le I liceo nel mese di giugno in Grecia - Viaggio di istruzione a Siracusa per assistere alla rappresentazione di una tragedia greca per le II liceo. - La gita all‟estero per le II liceo verrà effettuata nel primo trimestre dell‟anno successivo - Uscite didattiche per le III liceo nell‟ambito del Progetto Orientamento universitario - Uscite didattiche e visite guidate concordate a livello di Consiglio di classe sulla base della specifica programmazione Referenti: Prof.ssa D. Allamprese USCITE DIDATTICHE DETTAGLIATE SEDE di LAVELLO o o o o o Accoglienza: Classe IVA-IVB-VA-VB: 19-20 ottobre 2011 - Roma Classi IIA: Settimana bianca a Campo Felice 08-13 gennaio 2012 Classe IA: viaggio d‟istruzione in Grecia con gli studenti di Venosa Uscite didattiche per le III liceo nell‟ambito del Progetto Orientamento Universitario Uscite didattiche e visite guidate concordate a livello di Consiglio di classe sulla base della specifica programmazione o Soggiorno a Policoro nel mese di giugno per la fascia ginnasiale nell‟ambito del Progetto Vela Referenti: Prof.ssa C. Falcone 77 6.2 PROGRAMMA OPERATIVO FSE REGIONE BASILICATA 2007/2013 “Cittadinanza scolastica – Competenze per la Lifelong Learning”Annualità 2010/11 PROGETTI REGIONALI “Rafforzamento dell’Offerta Formativa” 1- “Percorso di creatività e produzione culturale” Prof. ssa Falcone C. 2- “Identità, socialità e competenze linguistiche” Prof. sse Caprioli- Monteleone 3- “Sviluppo di competenze digitali” Prof. ssa dell‟Aquila 4- “Formazione docenti” Prof. ssa dell‟Aquila 5- “Violenza di Genere” Prof. ssa Deputato 6- “Ritrovare l‟interesse ad apprendere: “Vivi la vita che Vale” Prof. Miranda 7- “Percorso sulla legalità” Prof. ssa Allamprese Referenti: Prof.ssa A. dell‟Aquila I progetti sono in fase di attuazione e termineranno entro febbraio 2012 78 7. XXVI CERTAMEN HORATIANUM Il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa-Lavello, in collaborazione con l‟A.I.C.C. di Venosa, bandisce la 26ª edizione del Certamen Horatianum che si svolgerà a Venosa nei giorni 4-5-6 maggio 2012. Il concorso è riservato a delegazioni di studenti iscritti ai Licei Classici d„Italia e a studenti di scuole ad indirizzo classico di altre nazioni. La prova consiste nella traduzione di uno o più testi oraziani integrata da risposte a quesiti linguistici e storico-letterari relativi ai brani proposti. Il regolamento del concorso, allegato alla presente, contempla una sezione speciale per gli studenti stranieri. E‟ opportuno che i partecipanti siano scelti sulla base di una specifica preparazione tesa ad approfondire sul piano linguistico letterario la poesia oraziana. L‟augurio è che l‟invito al “Certamen Horatianum” sia occasione per la definizione all‟interno delle classi di un percorso oraziano che abbia valore di per sé e che, in vista di una opportuna selezione, possa coinvolgere l‟intero gruppo di classe o gruppi di più classi. In questo modo prepararsi al “Certamen” può diventare un‟esperienza didattica davvero significativa per i nostri studenti, con una valenza culturale che va al di là della preparazione alla gara di quegli alunni prescelti. Il Certamen, che prevede anche un Convegno di studi su temi di cultura classica , offrirà l‟occasione per dare risalto – in una giornata di riflessione oraziana - al messaggio estetico ed esistenziale del Poeta latino e far conoscere , nel contempo, lo straordinario patrimonio storico- archeologico della città. Il programma, in fase di elaborazione, sarà comunicato ai partecipanti in tempo utile. Il Ministero della Pubblica Istruzione autorizza annualmente l‟esonero dal servizio per i docenti partecipanti. Non potranno essere presi in considerazione accompagnatori che non siano docenti o capi d‟ Istituto. L‟ arrivo a Venosa è previsto per il pomeriggio di giovedì 3 maggio 2012: 1. 2. 3. 4. 5. l‟organizzazione ospiterà a proprie spese, in famiglia o in albergo, i concorrenti e gli accompagnatori nel numero previsto dal regolamento le spese di viaggio sono a carico dei partecipanti l‟istituzione scolastica di provenienza provvederà alla copertura assicurativa relativa sia al viaggio di andata e ritorno che al soggiorno a Venosa, previsto presso famiglie o alberghi ogni delegazione dovrà versare una quota d‟iscrizione di € 100,00 sul c.c.p. nº13169859 intestato a : I. I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” – Via Emilia, 32- 85029 Venosa (PZ). La ricevuta del versamento dovrà essere allegata alla domanda di partecipazione le domande di partecipazione, trasmesse dai Dirigenti Scolastici delle scuole in indirizzo al Dirigente dell‟I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Venosa, dovranno essere corredate dall‟attestazione dei requisiti previsti dal regolamento ed inviate, a cura delle scuole, tramite posta (solo eccezionalmente via e-mail - [email protected] entro e non oltre il 15 marzo 2012. Farà fede il timbro postale della data di spedizione e/o la data 79 d‟invio delle e-mail. In caso di un numero di iscritti in eccedenza rispetto alle strutture di accoglienza si terrà conto della data di invio delle domande. I partecipanti che provengono da sedi scolastiche che distano meno di 100 Km da Venosa dovranno presentarsi direttamente il giorno della prova entro e non oltre le ore 9.00; naturalmente a loro sarà garantito il soggiorno nei giorni successivi (consulta il sito www.liceovenosa.it) REGOLAMENTO Art. 1 – Il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa-Lavello, in collaborazione con l‟A.I.C.C. di Venosa, indice il XXVI CERTAMEN HORATIANUM riservato a delegazioni di studenti iscritti ai Licei Classici d‟Italia e a studenti di scuole ad indirizzo classico di altre nazioni. Art. 2 – La prova consiste nella traduzione di uno o più testi oraziani integrata da risposte a quesiti linguistici e storico - letterari relativi ai brani proposti. Art. 3 – In considerazione della differente impostazione dei programmi didattici, la prova per gli studenti provenienti da altre nazioni consiste nella traduzione di uno o più testi oraziani diversi da quelli assegnati agli studenti italiani, integrata da risposte a quesiti linguistici e storico - letterari relativi ai brani proposti. Art. 4 – Il Certamen si svolgerà presso il Liceo Classico di Venosa venerdì, 4 maggio 2012 e avrà una durata di sei ore. Inizio della prova ore 9.00. Gli studenti delle altre nazioni potranno svolgere la prova in lingua francese, inglese, portoghese, spagnola o tedesca. Le modalità della prova, durante la quale sarà concesso l‟uso del dizionario, saranno quelle dei concorsi pubblici. La cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 6 maggio e si concluderà entro le ore 11.30. Art. 5 – Possono partecipare alla prova, per ogni Liceo, non più di due studenti della II classe liceale (o classe corrispondente per gli studenti di altre nazioni) che, promossi negli scrutini dell‟anno scolastico precedente, abbiano conseguito la votazione di almeno 8/10 in latino o valutazione analoga per gli studenti di altre nazioni. Nel caso di Licei con Sezione Staccata i partecipanti potranno essere due per ogni sede. Art. 6– E‟ previsto l‟accompagnamento delle delegazioni studentesche da parte di un docente dell‟Istituto di provenienza Art. 7– I concorrenti dovranno compilare la domanda di iscrizione e consegnarla al Dirigente della propria Scuola. Ogni delegazione dovrà versare una quota di iscrizione di € 100,00 intestata a I.I.S.S. „Quinto Orazio Flacco” Via Emilia, 32 - 85029 Venosa (PZ), sul c.c.p. n. 13169859, di cui allegherà ricevuta alla domanda di partecipazione. Le domande, vistate dal Capo d‟Istituto e corredate dall‟attestato dei requisiti prescritti dall‟art. 5 del presente regolamento, dovranno essere inviate, a cura delle scuole, al 80 Dirigente Scolastico dell‟I.I.S.S. „Quinto Orazio Flacco‟ di Venosa entro e non oltre il 15 marzo 2012 tramite posta e solo eccezionalmente via e-mail ([email protected]). Farà fede il timbro postale della data di spedizione. In caso di un numero di iscritti in eccedenza rispetto alle strutture di accoglienza si terrà conto della data di invio delle domande. Le spese di viaggio sono a carico dei partecipanti, quelle di soggiorno a carico della organizzazione: i partecipanti saranno ospitati in famiglia o in albergo. I partecipanti che provengono da sedi scolastiche che distano meno di 100 Km da Venosa dovranno presentarsi direttamente il giorno della prova entro e non oltre le ore 9.00; naturalmente a loro sarà garantito il soggiorno nei giorni successivi (consulta il sito www.liceovenosa.it). Art. 8– Gli studenti partecipanti dovranno essere muniti di valido documento di riconoscimento e di dizionario. Art. 9– La commissione giudicatrice sarà composta da docenti universitari, dirigenti scolastici e docenti titolari della cattedra di latino in servizio o a riposo. E‟ data facoltà alla Commissione di articolarsi in sottocommissioni con eventuali, opportune integrazioni. In tal caso, il Presidente della Commissione base assumerà le funzioni di Presidente coordinatore delle sottocommissioni. Art. 10– A nessun titolo potranno far parte della Commissione insegnanti di Istituti frequentati da alunni partecipanti alla gara. Anche per la Commissione varranno le norme dei pubblici concorsi. Art. 11 – Ai primi studenti scelti dalla Commissione saranno assegnati i seguenti premi: Vincitori Italiani 1° Premio € 750 2° Premio € 500 3° Premio € 350 4° Premio € 250 5° Premio € 150 Vincitori Stranieri 1° Premio € 750 2° Premio € 250 L‟ammontare dei premi potrà subire delle variazioni. Verranno assegnate, inoltre, 5 menzioni ad altri 5 studenti meritevoli. Tutti i candidati riceveranno un attestato di partecipazione che potrà essere inserito nel curriculum personale di ciascuno ai fini del credito scolastico e/o di altre agevolazioni. Le scuole riceveranno, dopo la spedizione dei moduli di iscrizione, altre informazioni sulle famiglie o gli alberghi dove le delegazioni saranno sistemate. 81 8. PIANO FORMATIVO D’ISTITUTO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO IN SERVIZIO PERSONALE DOCENTE Premessa Il passaggio da una scuola che «esegue» ad una scuola che «progetta», in virtù di un‟autonomia tutta da realizzare in forme significative ed efficaci, non può non partire da una rinnovata professionalità docente. E‟ questo il nodo attraverso cui dovrà passare la sfida innovativa in atto nella scuola italiana. Questo Liceo ne è pienamente consapevole. La direttiva/99 ribadisce che le scuole devono qualificarsi come «laboratori di sviluppo professionale». Si tratta di ripensare alle forme e ai contenuti della formazione e dell‟aggiornamento in servizio. Questo anche alla luce della riforma degli esami di stato che impone un ripensamento delle strategie didattiche a partire da una rigorosa e significativa selezione dei contenuti disciplinari, che non scada, pericolosamente, in una mera semplificazione e «bignamizzazione» dei contenuti stessi.. AGGIORNAMENTO IN SERVIZIO corso di aggiornamento triennale riservato ai docenti di lettere dell‟Istituto Tema: “Le sfide dell‟istruzione umanistica” Docente prof.ssa Antonia Piva, dirigente scolastico Liceo “Duca degli Abruzzi” Treviso FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO IN SERVIZIO PERSONALE A.T.A. Progetto di formazione del personale A.T.A. programmi SISSI, ARGO, SIDI e ricostruzione carriera.. Si rimanda al progetto Obiettivi Conoscenza della normativa aggiornata e acquisizione di una cultura dell‟autonomia. Destinatari Personale ATA 82 AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO Finalità L‟autonomia scolastica si fonda sulla capacità di un collegio dei docenti di autovalutarsi, cioè di compiere operazioni sistematiche di riflessione e di raccolta di informazioni sui vari processi attivati e sui risultati conseguiti. L‟autovalutazione di istituto, operazione fatta dai soggetti interni alla scuola, si fonda su dati e informazioni che dovranno essere raccolti e interpretati per poter individuare punti forti e punti deboli della scuola in una prospettiva di miglioramento. Metodi Il controllo sistematico degli apprendimenti, strumenti di soddisfazione del cliente (Customer satisfaction) e un monitoraggio periodico tramite indicatori rappresentano gli strumenti valutativi utilizzati a cadenza annuale per verificare le linee progettuali messe a punto nella progettazione formativa d‟istituto. Su tale base vengono individuate alcune priorità di cambiamento su cui impostare un percorso autovalutativo in profondità, come premessa a progetti di miglioramento che qualificano la progettualità della scuola. AUTOVALUTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI Finalità Come il singolo istituto scolastico è invitato ad attivare processi di autovalutazione, così di conseguenza il singolo docente è tenuto all‟autovalutazione, nella logica di valorizzazione della sua esperienza professionale e nel miglioramento delle sue competenze. La professionalità docente nella scuola dell‟autonomia L‟insegnante, nella scuola dell‟autonomia, diventa una “figura di sistema”, incarna una professionalità più complessa e articolata, rinforza la sua funzione di educatore e di responsabile dei processi e dei risultati di apprendimento. L‟insegnante diventa un insegnante-ricercatore, che sperimenta nella didattica ordinaria le possibilità offerte dall‟autonomia, mettendo alla prova i modelli teorici, con una continua “riflessività sul fare”. Nella scuola dell‟autonomia la professionalità docente si configura come intreccio di quattro grandi aree: L‟area delle competenze disciplinari continuamente aggiornate: saper padroneggiare il proprio sapere disciplinare, sapersi confrontare con altre discipline, saper collocare le finalità e gli obiettivi di apprendimento della propria disciplina all‟interno delle finalità del sistema scuola. L‟area della ricerca e della riflessione didattica:saper riflettere sul proprio lavoro per poter fare scelte culturali adeguate, adottare strategie didattiche efficaci, metodologie innovative coerenti con gli obiettivi di apprendimento, regolare i tempi dell‟insegnamento/apprendimento, valutare l‟efficacia dei percorsi realizzati. 83 L‟area delle competenze psicopedagogiche e relazionali: saper governare le relazioni, le dinamiche, i conflitti all‟interno della classe e in ogni altro luogo di lavoro collettivo all‟interno della scuola. L‟area delle competenze organizzative: saper costruire il progetto educativo della scuola con i colleghi del consiglio di classe, saper lavorare nelle sedi di lavoro comune (collegio docenti, gruppi di progetto, commissioni, momenti seminariali di formazione, incontri di aggiornamento ecc.). La “scatola nera” Nella scuola dell‟autonomia il ruolo dell‟insegnante è senza dubbio più complesso e articolato, ma la sua specificità risiede sempre e comunque nella funzione docente. Cambiano le condizioni di esercizio della professione, ma l‟essenza dei processi di insegnamento rimane il rapporto dialettico, affettivo, professionale tra insegnanti e allievi. E‟ quindi fondamentale sottoporre ad esame la cosiddetta “scatola nera” nel processo formativo, riconoscendo un ruolo cruciale a ciò che effettivamente succede in classe durante l‟interazione fra insegnanti e allievi. Gli “oggetti” dell‟autovalutazione saranno quindi i seguenti aspetti del processo di insegnamento: Aspetti affettivo-relazionali (relativi alle modalità di gestione della relazione con il gruppo classe). Tali aspetti fanno riferimento al clima socio-emotivo, alla comunicazione verbale, alla comunicazione non verbale, alle attese degli alunni e delle famiglie, alle aspettative degli insegnanti, alle relazioni interpersonali tra colleghi, alle relazioni interpersonali dell‟insegnante con se stesso. Aspetti cognitivi (relativi ai processi di costruzione della conoscenza, allo sviluppo delle intelligenze e delle abilità intellettuali impiegate nell‟elaborazione delle informazioni). Tali aspetti si riferiscono alle abilità cognitive attivate e ai modelli di insegnamento utilizzati nella prassi professionale (lezione frontale, lezione interattiva, ricerca in gruppi di lavoro, laboratorio, esercitazioni ecc.). Aspetti gestionali e organizzativi (in sintesi come regole e norme di gestione della classe). Rientrano in quest‟area la cura dell‟ambiente di apprendimento, sia sotto l‟aspetto del setting, sia sotto quello relazionale, di accoglienza e di mantenimento delle relazioni positive. Al riguardo assumono particolare rilievo la chiarezza dei ruoli, la definizione puntuale dei compiti e delle conseguenti responsabilità, il rispetto dei tempi e delle scadenze, la flessibilità dell‟organizzazione scolastica in funzione dei risultati da garantire sul piano degli apprendimenti, con particolare attenzione ai percorsi didattici. L‟autovalutazione a livello di singolo docente aiuta il docente stesso a confrontare la propria idea di insegnamento con quanto riesce a tradurre nella prassi professionale. Il confronto autovalutativo viene ampliato anche con le idee e le prassi di insegnamento degli altri colleghi: tutto questo permette di non assolutizzare un unico modello di insegnamento e, soprattutto di valorizzare molte esperienze professionali qualificanti. 84 STAFF DI PRESIDENZA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mario LASALA Collaboratore del DS Prof.ssa Filomena MUSILLO Responsabile della Sezione di Lavello Prof.ssa Anna SERCHISU Responsabile sezione IPSIA Prof.ssa Giuseppina DI NOIA ORGANISMI GESTIONALI e FIGURE di RIFERIMENTO ORGANI COLLEGIALI CONSIGLIO DI ISTITUTO Presidente GRIECO Donato Dirigente Scolastico Prof. LASALA Mario D.S.G.A. SINIGAGLIA Anna Maria Componente Docenti DELL‟AQUILA DEPUTATO DI NOIA SINISI LABELLA ZOLFO Anna M. Aurora Giuseppina Antonietta Angelo Lorenzo Componente A.T.A. LATELLA TARANTINO Mauro Carmela Componente Genitori CARPENTIERI LOMIO Nicola Luigi Componente Alunni MALAGNINO MASTURZO GIASI TERRANEGRA Marco Gennaro Federico Francesco 85 GIUNTA ESECUTIVA Dirigente Scolastico Prof. Mario LASALA Direttore amministrativo SINIGAGLIA Anna Maria Componente Docenti DELL‟AQUILA Anna Componente ATA LATELLA Mauro Componente Alunni GRIECO Antonio Componente Genitori CARPENTIERI Nicola COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI in servizio presso LICEI - Venosa Maria Donatina ALLAMPRESE, Maria Rosaria ALLAMPRESE, Roberta Hermitte BARBIERI, Maria BELSANTI, Maria ASTORINO, Marika BLASI, Maria Anna CANNAROZZI, Daniela CARIELLO, Concetta CASELLE, Alessandra DELLA MORTE, Anna DELL‟AQUILA, Donatella DI CAPUA, Giuseppina DI NOIA, Dora FALCONE, Giuseppina FALCONE, Margherita FUSCO, Angelo LABELLA, Maria LAINO, Lidia LEGGIERI, LISCIO, Francesca Giuseppe MARE, Ernesto MIRANDA, Giuseppe MODUGNO, Filomena MUSILLO, Maria NARDIELLO, Natalia NICOLETTA, Michela PACE, Rita PARMENTOLA, Francesca PESACANE, Lucia REGGENTE, Virginia RESCIGNO, Anna RESTA, Caterina RESTAINO, Silvia RUSSO, Rocco Antonio SANNELLA, Paolo SIVILIA, Rocco SANTORO, Maria Teresa SORRENTI, Lorenzo ZOLFO. DOCENTI in servizio presso LICEO - Lavello M. Donatina ALLAMPRESE, Maria Rosaria ALLAMPRESE, Filomena CAPRIOLI, Saverio CAPRIOLI, Alessandra DELLA MORTE, Anna DELL‟AQUILA, Antonio DI CIOMMO, Elena DI VIETRI, Concetta FALCONE, Rossella GIOIOSA, Silvana LANGONE, Maria Libera MONTELEONE, Margherita MORENA, Rosa PASCENTE, Silvia RUSSO, Maria Riccardina SCARCELLI, Luigia SCAVONE, Anna SERCHISU, Mauretta TUMMOLO, Maria Antonietta VIA. 86 DOCENTI in servizio presso l‟IPSIA - Venosa Davide BIA, Rossana BUCHICCHIO, Cinzia CAPUTO, Nicola CICORIA, D‟ANDRIA , Francesca D‟ELICIO, Anna DELL‟AQUILA, M. Aurora DEPUTATO, Salvatore D‟ERASMO, Giuseppina DI NOIA, Maria DONNO, Maria GENTILESCA, Antonio LABRIOLA, Maria LAMORTE, Michele LAVALLE, Rosa PASCENTE, Leonardo PAPA, Andrea PECCE, Maria Rosaria QUAGLIARA, Angela QUINTO, Angela RISUCCI, Carmen ROSA, Antonietta SINISI, Rosanna TRINGOLO COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Membri effettivi Francesca LISCIO - Anna SERCHISU Giuseppina DI NOIA – Aurora DEPUTATO- Rosa PASCENTE per il Liceo Classico per l‟IPSIA COMMISSIONE ELETTORALE Componente Docenti Falcone Concetta Componente A.T.A. Pescuma Giovanna Componente Genitori Di Leo Elisabetta Componente Alunni Rescigno Biagio 87 FIGURE DI SISTEMA DOCENTI CON INCARICO DI FUNZIONE STRUMENTALE Area 1 “Gestione del Piano dell‟Offerta Formativa” Prof.ssa C. Falcone Area 2 “ Sostegno al lavoro dei docenti” Prof.ssa A. dell‟Aquila Venosa –Lavello Venosa-Lavello Area 3“Interventi e servizi per studenti” Prof.ssa D. Allamprese Venosa Area 3“Interventi e servizi per studenti” Prof.ssa P. Di Noia/Deputato Venosa Area 3“Interventi e servizi per studenti” Prof.ssa M. Morena Lavello Area 4 “Realizzazione di progetti d‟intesa con Enti e Istituzioni -Organizzazione 26° Certamen” Prof.ssa L. Reggente Venosa Compiti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Area 1“ Gestione del Piano dell‟Offerta Formativa” Coordinamento delle attività curricolari ed extracurricolari Coordinamento delle attività extracurricolari per scansioni temporali e orari Coordinamento degli interventi didattici integrativi Coordinamento del lavoro svolto dai referenti dei singoli progetti Monitoraggio periodico dello svolgimento del POF Coordinamento dei lavori di revisione e di stesura del POF in collaborazione con i referenti specifici, con il Dirigente Scolastico e con l‟ausilio tecnico di un esperto di strumenti informatici 7. Coordinamento dei dati per l‟autoanalisi d‟Istituto 8. Rapporto costante con il Dirigente Scolastico, con i tutor di classe, con i docenti incaricati delle altre funzioni strumentali 88 1. 2. 3. 4. 5. 6. Area 2 ” Sostegno al lavoro dei docenti” Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento Accoglienza nuovi docenti Produzione dei materiali didattici Coordinamento dell‟utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca Cura della documentazione educativa Coordinamento nella scuola dell‟attività di tutoraggio connessa alla formazione universitaria dei docenti. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Area 3 ” Interventi e servizi per gli studenti” Recepire i bisogni educativi degli alunni, anche attraverso i tutors di classe Coordinare le attività indicate nei progetti relativi agli studenti Mantenere contatti con le scuole di provenienza per garantire la continuità Coordinare le attività di orientamento universitario e professionale degli alunni Promuovere e sviluppare rapporti e contatti con i genitori degli alunni Seguire con attenzione i problemi legati al pendolarismo degli studenti Organizzare viaggi di istruzione e visite guidate in collaborazione con i tutors di classe Mantenere rapporti costanti con il Dirigente Scolastico, con i tutor di classe, con il docente incaricato della Funzione strumentale – Gestione P. O. F. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Area 4 “ Realizzazione di progetti d‟intesa con Enti e Istituzioni” rapporti con Enti Pubblici e Privati ricerca nuovi sponsor preparazione di un “Itinerario Oraziano” per gli alunni candidati alla selezione interna coordinamento, organizzazione soggiorno ospiti preparazione convegno studi coordinamento servizio strutture alberghiere Coordinare il lavoro organizzativo e promozionale del XXVI Certamen Horatianum 89 TUTOR DI CLASSE Sedi di Venosa LICEO CLASSICO Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe IV IV V V I I I II II II II III III III A B A B A B C A B C D A C D Giuseppina Francesca Anna Giuseppe Rita Caterina M. Teresa Donatella Donatina Margherita Anna Virginia M. Rosaria Ernesto FALCONE LISCIO RESTA MARE PARMENTOLA RESTAINO SORRENTI DI CAPUA ALLAMPRESE FUSCO DELL‟AQUILA RESCIGNO ALLAMPRESE MIRANDA LICEO SCIENTIFICO Classe Classe I I A B Paolo Marianna SIVILIA CANNAROZZI I II III IV V A A A A A Rosa Nicola M. Aurora Antonietta Giuseppina PASCENTE CICORIA DEPUTATO SINISI DI NOIA IPSIA Classe Classe Classe Classe Classe Sede di Lavello LICEO CLASSICO Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe IV IV V V I II III A B A B A A A Margherita Filomena Riccardina M. Antonietta Anna Concetta Saverio MORENA CAPRIOLI SCARCELLI VIA SERCHISU FALCONE CAPRIOLI 90 Compiti Rispetto al Dirigente scolastico Indirizza l‟attività del consiglio di classe in coerenza con il progetto di istituto E‟ garante della continuità del progetto formativo della classe soprattutto quando ci siano stati cambiamenti di docenti del consiglio Opera per la costituzione di un positivo clima di classe nei confronti degli studenti e per la realizzazione di una collegialità effettiva Garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del consiglio siano corrette e firma ogni verbale del consiglio di classe E‟ tenuto informato dai colleghi sull‟andamento didattico e comportamentale della classe Opera per la costituzione di un positivo clima di classe nei confronti degli studenti e per la realizzazione di una collegialità effettiva Garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del consiglio siano corrette e firma ogni verbale del consiglio di classe E‟ tenuto informato dai colleghi sull‟andamento didattico e comportamentale della classe Presiede riunioni del consiglio di classe che si rendano necessarie Tiene informato il Dirigente scolastico sulle situazioni degli studenti che si caratterizzano come non regolari Rispetto agli studenti E‟ il primo docente della classe referente per i problemi sollevati dagli studenti in riferimento all‟andamento generale didattico o comportamentale e quindi svolge, in un certo senso, il ruolo di tutor degli studenti Effettua il controllo mensile delle assenze degli studenti e convoca i genitori interessati nel caso si siano verificate situazioni non regolari Rispetto ai genitori E‟ il primo docente referente per le richieste dei genitori che riguardano l‟andamento generale della classe Nel caso di situazioni didattiche caratterizzate da diffuse difficoltà di apprendimento e carenze di profitto convoca, a nome del consiglio, i genitori per un colloquio individuale riportando ad essi le valutazioni dei docenti E‟ garante della tempestività delle comunicazioni alle famiglie nel caso di profitto gravemente insufficiente degli studenti 91 RESPONSABILI DEI LABORATORI Laboratorio Informatica-Linguistico - Multimediale Liceo-Venosa prof.ssa M. LAINO Laboratorio di Fisica Liceo-Venosa prof. G MODUGNO • Laboratorio di Scienze Liceo-Venosa prof.ssa L. LEGGIERI • Laboratorio di Chimica -Fisica Liceo-Lavello prof.ssa M. TUMMOLO Laboratorio di Informatica Liceo-Lavello prof.ssa C. FALCONE Laboratorio Informatica- Multimediale IPSIA-Venosa prof. N. CICORIA Laboratorio di Macchine Utensili IPSIA-Venosa prof. A. PECCE RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Legge 626/94 prof. Biagio PAGLIALUNGA 92 UFFICI DI SEGRETERIA – Organigramma- Venosa – Lavello Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi - D.S.G.A.- Anna Maria SINIGAGLIA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Anna Maria NICOLO‟ Giovanna PESCUMA Lucia RELLA Pasquale TURTURO Docente con incarico di bibliotecario Saverio CAPRIOLI Lavello ASSISTENTI TECNICI Laboratorio di Informatica Laboratorio di Scienze e di Fisica Laboratorio di Scienze, Fisica, Informatica Laboratori IPSIA Gabriele DI BENEDETTO Luigia MUSACCHIO Mauro LATELLA Antonio PACELLA Venosa Venosa Lavello Venosa COLLABORATORI SCOLASTICI Lorenza LEONETTI, Adelina LOPES, Mariangela MANIERI, Donato MUSTO, Carmela TARANTINO Filomena PACE, Giuseppe MASCOLO, Canio GRILLO Luigia GERMANO, Luciano Domenico DI BIASE Venosa Lavello 93 INFORMAZIONI GENERALI Calendario Scolastico Inizio lezioni 19 settembre 2011 (anticipato al 15 settembre 2011) Fine lezioni 12 giugno 2012 I giorni di lezione sono 204 che si riducono a 203 nel caso in cui la ricorrenza del Santo Patrono cada in un giorno nel quale siano previste lezioni. Le lezioni sono sospese: il 31 ottobre - il 2 novembre - dal 24.12.11 al 7.01.12 - dal 5.04.12 al 10.04.12 - il 30 aprile tutte le domeniche; il 1° novembre; l'8 dicembre; 25 dicembre; 26 dicembre; 1° gennaio; il 6 gennaio; il lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile; Vacanze e festività 1° maggio; 2 giugno; festa Santo Patrono; 3 maggio (a Lavello);5 maggio (a Venosa). Giorni minimi di lezione per la validità dell‟anno scolastico 200 Orario delle lezioni ORARIO DELLE LEZIONI – Sede di Venosa 1) 2) 3) 4) 5) 6) Ora Ora Ora Ora Ora Ora 8.05 9.05 10.05 11.10 12.05 13.05 - 9.05 - 10.05 - 11.00 - 12.05 - 13.05 - 14.05 * Intervallo 11.00 – 11.10 Tutte le ore sono di 60 minuti ORARIO DELLE LEZIONI – Sede di Lavello 1) Ora 8.10 - 9.10 2) Ora 9.10 - 10.10 3) Ora 10.10 - 11.05 * Intervallo 4) Ora 11.15 - 12.10 5) Ora 12.10 - 13.10 6) Ora 13.10 - 14.10 11.05 – 11.15 ORARIO DELLE LEZIONI – IPSIA Venosa 1) Ora 8.05 - 9.05 2) Ora 9.05 - 10.05 3) Ora 10.05 - 11.00 * Intervallo 11.00 – 11.10 4) Ora 11.10 - 12.05 5) Ora 12.05 - 13.05 6) Ora 13.05 - 14.05 94 9 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 9.1 Organizzazione Assemblea di classe Per ciascuna classe i genitori eleggono due loro rappresentanti nel Consiglio di classe. Le elezioni avvengono entro il mese di Ottobre e i docenti Coordinatori di classe presentano a tutti i genitori la programmazione della classe. Ricevimento generale pomeridiano: due volte nell’ a. s. per la durata di tre ore e mezza. Le date sono fissate all’inizio dell’ a s. e tempestivamente comunicate alla famiglie. Ricevimento individuale antimeridiano: in media, un incontro al mese secondo una tabella oraria che è predisposta su indicazione dei docenti e sulla base dell’orario delle lezioni. Anche tale tabella è comunicata tempestivamente alle famiglie e pubblicata sul sito web del Liceo. Incontri dei rappresentanti di classe con il Dirigente Scolastico ed il Presidente del C. d. I. I docenti del Flacco sono sempre attenti alle possibilità di fornire indicazioni o comunicazioni alle famiglie: oltre all'orario stabilito di colloquio antimeridiano, i docenti possono concordare con i genitori appuntamenti, comunicare con essi via e-mail o inviare una “cartolina” per la convocazione dei familiari dell’alunno. Resta salva la facoltà dei rappresentanti dei genitori di richiedere al Dirigente Scolastico l’assemblea di classe. ORARIO RICEVIMENTO DOCENTI A.S. 2011/12 - SEDE di VENOSA Cognome Allamprese Allamprese Astorino Barbieri Belsanti Blasi Cannarozzi Cariello Caselle dell‟Aquila Di Capua Nome M. Donatina M. Rosaria Maria Roberta Maria Marika Maria Anna Daniela Concetta Anna Donatella Giorno sett. Venerdì Martedì Sabato Martedì Mercoledì Martedì Mercoledì Martedì Venerdì Sabato Giovedì Dalle ore Alle ore 09.10 10.10 10.10 11.10 11.10 12.10 12.10 13.10 11.10 12.10 10.10 11.10 10.10 11.10 11.10 12.10 11.10 12.10 09.10 10.10 11.10 12.10 95 Di Noia Falcone Falcone Franzese Fusco Labella Laino Leggieri Liscio Mare Miranda Modugno Musillo Nardiello Pace Parmentola Reggente Rescigno Resta Restaino Sannella Sivilia Santoro Sorrenti Zolfo Giuseppina Dora Giuseppina Antonella Margherita Angelo Maria Lidia Francesca Giuseppe Ernesto Giuseppe Filomena Maria Michela Rita Lucia Virginia Anna Caterina Rocco Antonio Paolo Rocco Maria Teresa Lorenzo Mercoledì Giovedì Martedì Mercoledì Martedì 10.10 10.10 11.10 09.10 11.10 11.10 12.10 10.10 Mercoledì Lunedì Venerdì Martedì Giovedì Venerdì Venerdì Martedì Giovedì Sabato Venerdì Lunedì Lunedì Lunedì Sabato Venerdì Venerdì Giovedì Venerdì 11.10 09.10 11.10 09.10 09.10 10.10 09.10 09.10 10.10 09.10 09.10 12.10 10.10 11.10 10.10 10.10 11.10 09.10 10.10 12.10 10.10 12.10 10.10 10.10 11.10 10.10 10.10 11.10 10.10 10.10 13.10 11.10 12.10 11.10 11.10 12.10 10.10 11.10 Tutti i docenti ricevono dal 1 novembre 2011 alla prima settimana di maggio2012 I docenti: Barbieri, Allamprese : una volta al mese 96 ORARIO RICEVIMENTO DOCENTI A.S. 2011/12- SEDE di LAVELLO Cognome Nome Giorno sett. Dalle ore Alle ore Allamprese Allamprese Caprioli Caprioli Dell‟Aquila Di Ciommo Di Vietri Falcone Langone Monteleone Morena Pascente Pettorruso Scavone Scarcelli Serchisu Tummolo Via M. Donatina M. Rosaria Filomena Saverio Anna Antonio Elena Concetta Silvana M. Libera Margherita Rosa Incoronata Luigia M Riccardina Anna Mauretta Maria Antonietta mercoledì giovedì martedì mercoledì mercoledì sabato giovedì giovedì sabato martedì mercoledì mercoledì lunedì sabato sabato Su appuntamento lunedì martedì 10:10 09:10 09:10 11:10 10:10 09:10 10:10 10:10 11:10 12:10 09:10 12:10 10:10 10:10 10:10 11:10 10:10 10:10 12:10 11:10 10:10 11:10 11,10 12:10 13:10 10:10 13:10 11:10 11:10 11:10 11:10 10:10 12.10 11:10 Tutti i docenti ricevono la 1ª e 3ª settimana a partire dal 1 novembre 2010. I docenti: Allamprese D-Caprioli F.- Di Ciommo –Di Vietri - Monteleone: una volta al mese La prof.ssa Serchisu su appuntamento ORARIO RICEVIMENTO DOCENTI - IPSIA A.S. 2011/12 - VENOSA Cognome Nome Bia Buchicchio Caputo Cicoria Claps D‟Andria D‟ Elicio Dell‟Aquila Deputato D‟Erasmo Di Noia Donno Davide Rosanna Cinzia Nicola Giuseppe Giorno sett. Dalle ore Alle ore Francesca Anna Aurora Salvatore Giuseppina Maria 97 Gentilesca Labriola Lamorte Lavalle Pascente Papa Pecce Quagliara Quinto Risucci Rosa Sinisi Tringolo Maria Antonio Maria Michele Rosa Leonardo Andrea Maria Rosaria Angela Inc. Angela Carmen Antonietta Rosanna IL DIRIGENTE SCOLASTICO riceve di fatto, sempre, nella sede di Venosa su appuntamento nella sede di Lavello LA SEGRETERIA E‟ APERTA AL PUBBLICO: Sede di Venosa Tutti i giorni Sede di Lavello Tutti i giorni Servizi per l‟utenza Consegna modulistica e iscrizioni Tenuta fascicoli e documenti Tenuta registri Esami di Stato e diplomi Corrispondenza con le famiglie Rilascio certificati e nulla-osta Trasmissione richiesta documenti Emissione pagelle Registrazione assenze Preparazione lavoro OO.CC. Infortuni allievi Pratiche sussidi e borse di studio 98 10 I REGOLAMENTI DPR 21 novembre 2007, n. 235 1. Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI della scuola secondaria (in GU 18 dicembre 2007, n. 293) Art. 1 – Vita della comunità scolastica 1 La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l‟acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell‟infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell‟ordinamento italiano. 3 La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l‟educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell‟identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all‟evoluzione delle conoscenze e all‟inserimento nella vita attiva. 4 La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 – Diritti 1 Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l‟orientamento, l‟identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell‟apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un‟adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 99 2 La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3 Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4 Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5 Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull‟organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6 Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7 Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all‟accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8 La scuola si impegna a mettere progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un‟adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9 La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l‟esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10 I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l‟esercizio del diritto di associazione all‟interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all‟interno della scuola, nonché l‟utilizzo di locali da parte 100 degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 – Doveri 1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d‟istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3 Nell‟esercizio dei loro diritti e nell‟adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all‟art. 1. 4 Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5 Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6 Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l‟ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 – Disciplina 1 I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell‟articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all‟interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all‟interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3 La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4 In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell‟altrui personalità. 5 Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità, nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del 101 comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6 Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l‟allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di Classe. Le sanzioni che comportano l‟allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l‟esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all‟esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d‟Istituto. 7 Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in casi gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8 Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9 L‟allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l‟incolumità delle persone. In tal caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell‟allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10 Nei casi in cui l‟autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d‟anno, ad altra scuola. 11 Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d‟esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 102 Art. 5 – Impugnazioni 1 Per l‟irrogazione delle sanzioni di cui all‟articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all‟articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297. 2 Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 3 L‟organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all‟interno della scuola in merito all‟applicazione del presente regolamento. 4 Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell‟ambito della comunità scolastica regionale e presieduto dal Direttore dell‟ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 5 L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 6 Il parere di cui al comma 5 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 4 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 7 Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 103 8 L'organo di garanzia di cui al comma 4 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità) 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 2. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Art. 6 – Disposizioni finali 1 I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2 Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all‟atto dell‟iscrizione. 3 E‟ abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. 104 2. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. Nel rispetto di cui al D.P.R. n. 249/1998, come aggiornato dal D.P.R. n. 235/2007, il presente Patto individua i reciproci impegni (diritti/doveri) tra scuola, famiglia e studenti. LA SCUOLA si impegna a: Esplicitare attraverso il P. O. F. e il Regolamento d‟Istituto l‟azione didattica ed educativa curandone una adeguata diffusione. Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale, offrendo sia iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di combattere la dispersione scolastica, sia promuovendo il talento e l‟eccellenza supportandoli anche con iniziative extracurriculari. Trasmettere non solo conoscenze disciplinari, ma anche valori educativi universalmente riconosciuti senza alcun condizionamento ideologico, stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra gli studenti, l‟integrazione, l‟accoglienza, il rispetto di sé e dell‟altro. Promuovere altresì comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, al senso di cittadinanza. Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un‟assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo. Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, informandole sull‟andamento didattico disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento esplicitate nel regolamento d‟istituto. Prendere necessari e adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. LA FAMIGLIA si impegna a: Prendere visione del POF, del Regolamento d‟Istituto, condividerli, discuterli con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto. Non delegare del tutto alla scuola gli aspetti educativi e dimostrarsi consapevole che in presenza di minori la responsabilità civile e penale è dell‟esercente la patria potestà. Valorizzare l‟istituzione scolastica, supportandone l‟azione educativa e instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educativo - didattiche attraverso un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti. Partecipare alle sedute degli OO.CC. di cui si è componente, partecipare a tutti gli incontri scuola-famiglia 105 Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall‟istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico educativo dei propri figli. Assumersi la responsabilità di ritardi e di assenze ingiustificate. Promuovere la presenza assidua del figlio/a a tutte le attività scolastiche, non assecondando assenze arbitrarie e/o strategiche. Assicurare la puntualità nell‟orario di entrata a scuola del figlio/a. Prendere atto con coscienza e responsabilità di eventuali danni provocati dal figlio/a a carico di persone, arredi, materiale didattico e attrezzature. Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità. GLI STUDENTI si impegnano a: Partecipare, mediante i rappresentanti alla stesura del P. O. F., condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del POF, discutendo con loro tutti gli aspetti relativi alla responsabilità. Partecipare alla gestione democratica della scuola attraverso i rappresentanti degli OO.CC. di Istituto. Riconoscere la scuola come luogo privilegiato dell‟istruzione. Riconoscere l‟attività didattica elemento fondante la Istituzione scolastica e rispettarne il regolare svolgimento. Rispettare il personale della Scuola, riservando lo stesso trattamento che chiedono per se stessi. Mantenere un comportamento coretto e coerente con i principi della convivenza civile e la convivenza democratica. Frequentare regolarmente le attività didattiche e assolvere gli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell‟attività didattica e formativa con un atteggiamento collaborativo. Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti interni. Utilizzare correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici e non arrecare danni al patrimonio della scuola; rendere accogliente l‟ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Utilizzare un linguaggio ed un abbigliamento adeguati al contesto scolastico. Consegnare ai genitori le lettere, gli avvisi e le comunicazioni del Dirigente e/o degli insegnanti e riconsegnare tempestivamente al coordinatore di classe l‟eventuale ricevuta firmata. 106 3. NORME RELATIVE AL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI (tratte dal Regolamento) Le lezioni iniziano alle ore 8.05 (sedi di Venosa) e alle ore 8.10 ( sede di Lavello). Gli alunni devono trovarsi in classe 5 minuti prima dell‟inizio delle lezioni. Dopo il suono della seconda campana (8.05/8.10) il collaboratore, tenuto alla sorveglianza, è autorizzato a chiudere la porta d‟ingresso. Gli studenti ritardatari vengono ammessi in classe, con segnalazione sul registro di classe . Il ritardo può essere giustificato da Dirigente Scolastico. L‟autorizzazione ad entrare alla II ora, possibilità del tutto eccezionale, deve essere documentata e consentita dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato.. Essa prevede in ogni caso che lo studente venga accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci. Il genitore impossibilitato ad accompagnare il/la proprio/a figlio/a può delegare in forma scritta o telefonica. Sarà cura del Capo d‟Istituto monitorare il fenomeno. L‟entrata a seconda ora deve essere annotata sul registro di classe a cura del docente in attività di servizio. L‟alunno è tenuto a giustificare le assenze nel giorno del rientro a scuola: in caso di dimenticanza lo studente sarà ammesso con riserva e con l‟obbligo di giustificare improrogabilmente il giorno successivo. In caso contrario l‟assenza verrà considerata ingiustificata e se ne terrà conto ai fini del voto di condotta. Agli studenti non è consentito uscire dall‟Istituto prima del termine delle lezioni. Il D.S. può disporre diversamente e sempre su richiesta scritta e documentata dal genitore o suo delegato. In ogni caso è bene far notare che le uscite anticipate incideranno sul voto di condotta. Agli alunni non è permesso di girare o sostare arbitrariamente nei corridoi o nei bagni. L‟intervallo si svolge in prossimità dell‟aula fino al suono della campana che segnala la ripresa delle lezioni. Dopo il suono della campana non vi devono essere studenti fuori delle aule. Nell‟Istituto è vietato fumare Gli studenti che non rispetteranno tali norme sono passibili di sanzioni ai sensi di legge. Responsabili dell‟osservanza della norma sono: i Proff. Allamprese- Modugno – Mare, nella sede del liceo di Venosa, il prof Caprioli S., nella sede di Lavello e la prof.ssa Di Noia, nella sezione IPSIA di Venosa. Nell‟Istituto è vietato usare il cellulare. Gli studenti sono invitati pertanto a spegnere i cellulari una volta entrati nell‟Istituto. In caso di danno provocato intenzionalmente o per grave negligenza, il responsabile o i responsabili sono tenuti al rimborso del danno nella misura della spesa necessaria alla riparazione dell‟oggetto e/o della sua sostituzione. Nel caso in cui non si possa individuare il responsabile, il danno sarà risarcito in parti uguali dagli alunni della classe o dell‟Istituto. Incideranno sul voto di condotta le assenze che superano il 10% del numero complessivo dei giorni di lezione, tranne in casi in cui ci siano motivi documentati. E‟ il caso di rappresentare che anche le assenze giustificate non colmano il vuoto didattico. 107 4. COMUNICAZIONI PER I DOCENTI (tratte dal Regolamento) I docenti sono vivamente invitati a non mandare gli alunni in Segreteria per eventuali richieste di materiale o altro. È indispensabile che essi provvedano direttamente ed in orario non di lezione. I docenti sono pregati di non fare uscire dall‟aula gli alunni prima del termine della seconda ora di lezione, tranne in casi di effettiva urgenza da annotare sul registro di classe. Sono inoltre pregati vivamente di non fare uscire più di un alunno per volta. I docenti non possono convocare i rappresentanti di classe o istituto durante le ore di lezione. Ogni convocazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. Sono, pertanto, pregati di non fare uscire i rappresentanti dalla classe se non in presenza di autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. Il docente della prima ora è tenuto ad annotare sul registro di classe le giustifiche degli alunni relative alle assenze del giorno o dei giorni precedenti. Dopo le 8.05/8.10, in caso di ritardo, il docente può riammettere in classe l‟alunno solo nel caso in cui quest‟ultimo abbia con sé il permesso firmato personalmente dal D.S., o con stampi appositi dal personale ATA in servizio. Le assenze degli alunni devono essere giustificate il giorno del rientro a scuola o, al più, il giorno successivo. In caso contrario il docente della prima ora annoterà sul registro di classe che l‟assenza risulta ingiustificata e la segnalerà al D. S. per gli opportuni provvedimenti. I docenti sono vivamente pregati di collaborare con il personale ATA nel caso in cui debbano far uso dei laboratori, lavagna interattiva o postazione mobile o nel caso in cui abbiano bisogno di fotocopie o altro materiale seguendo tali norme: le fotocopie vanno richieste possibilmente un giorno prima ed annotate su apposito registro; per la sede di Lavello: i docenti che intendano utilizzare la sala dei professori o la sala video o i laboratori per scopo didattico sono pregati di farne richiesta, in tempo utile (almeno un giorno prima) e di avvisare il tecnico nel caso in cui debba predisporre l‟attrezzatura; i docenti che intendano fare uso della postazione mobile sono vivamente pregati di avvertire almeno un giorno prima il tecnico affinché possa predisporre in tempo utile l‟occorrente. Lo stesso tecnico inoltre avrà cura di portare in classe la postazione mobile e di riportarla a posto dopo l‟uso. In ogni caso gli alunni non devono assolutamente accedere da soli o utilizzare il computer in assenza del docente; i docenti referenti dei progetti sono pregati di comunicare direttamente agli alunni interessati eventuali variazioni di orario o, in genere, ogni comunicazione relativa al progetto in questione, tramite circolare interna o di persona. Eventuali variazioni di orario devono essere comunicate tempestivamente in Segreteria affinché si possa predisporre quanto necessario e in tempo utile; il docente tutor di classe dovrà preoccuparsi di annotare per ogni alunno il numero complessivo di assenze, comprese quelle relative ai corsi di recupero, i ritardi, le uscite anticipate, le assenze ingiustificate, le note disciplinari, su apposito foglio da ritirare in Segreteria in vista della nota informativa che verrà consegnata ai genitori degli alunni in occasione degli incontri scuola-famiglia previsti. I docenti sono invitati ad adoprarsi affinché tali norme vengano rispettate, nell‟interesse di tutte le componenti della scuola. Per la sezione di Lavello, la prof.ssa Serchisu A. è delegata dal Dirigente Scolastico a svolgere le funzioni; per la sezione IPSIA di Venosa, la prof.ssa Di Noia 108 5. REGOLAMENTO DI ISTITUTO CAPO I LA COMUNITA‟ SCOLASTICA Art. 1 – L‟ I. I.S.S. «Q. Orazio Flacco» di Venosa si propone di trasmettere una cultura ispirata ai valori umanistici e aperta alle istanze della contemporaneità, di dare un contributo significativo all‟elaborazione di essa, favorendo la partecipazione dei giovani a tale processo e promuovendo la formazione umana, civile e critica della loro personalità. L‟attività educativa a cui partecipano tutte le componenti della Comunità Scolastica, si ispira ai valori della Costituzione della Repubblica Italiana e agli ideali proclamati dall‟Assemblea generale dell‟O.N.U. nella Dichiarazione Universale dei diritti umani. Art. 2 - Tutte le componenti della scuola partecipano al miglioramento delle condizioni di studio, si adoperano perché l‟ambiente scolastico sia sano e vivibile, contribuiscono al cambiamento, alla sperimentazione e all‟aggiornamento di metodi e contenuti didattici, in un clima di libera e responsabile collaborazione. Art. 3 - La scuola è aperta alla vita del territorio, stabilisce rapporti di collaborazione con gli Enti locali, le Associazioni culturali e le altre Istituzioni territoriali, allo scopo di scambiare informazioni ed esperienze. CAPO II IL CAPO DI ISTITUTO E GLI ORGANI COLLEGIALI Art. 4 - Gli Organi Collegiali dell‟Istituto, nell‟ambito delle proprie competenze, programmano le sedute nel tempo, allo scopo di consentire uno svolgimento ordinato delle attività annuali. Art. 5 - La convocazione degli Organi Collegiali deve avvenire con un preavviso non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni e deve contenere gli argomenti posti all‟ordine del giorno. Di ogni seduta deve essere redatto un verbale secondo la normativa vigente. Art. 6 - I verbali delle sedute di ogni organo collegiale vengono depositati in presidenza e possono essere consultati da chiunque, tra gli aventi diritto, ne faccia richiesta. I verbali delle riunioni del Consiglio d‟Istituto e del Collegio dei docenti vengono pubblicati nei rispettivi albi e vi restano per una durata minima di dieci giorni. Art. 7 - I casi di decadenza e di dimissioni dei membri elettivi degli Organi Collegiali sono regolati dalle norme vigenti. Art. 8 - Il Consiglio d‟Istituto, organo di governo della scuola, è convocato dal Presidente, che è tenuto a disporre la convocazione dell‟organo anche su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva ovvero di un terzo dei membri di diritto. Art. 9 - L‟ordine del giorno viene formulato dal Presidente, sentito il Presidente della Giunta. I consiglieri possono proporre argomenti per l‟ordine del giorno, così come gli altri 109 Organi Collegiali. Copia della convocazione, con la precisazione dell‟ordine del giorno, è affissa all‟Albo dell‟Istituto. Art. 10 - Per discutere e votare su argomenti che non siano all‟ordine del giorno, ad apertura dei lavori il Consiglio adotta relativa deliberazione, purché lo decida all‟unanimità. Art. 11 - Le sedute sono pubbliche. Il Consiglio, tuttavia, con adeguata motivazione, può riunirsi con la sola presenza dei membri di diritto quando sia deliberato a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Art. 12 - Di ogni seduta del Consiglio d‟Istituto viene redatto, dal Segretario, processo verbale che deve contenere l‟oggetto delle discussioni, i nomi di coloro che hanno partecipato, le delibere e l‟esito di eventuali votazioni. Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal Segretario e deve essere depositato in Presidenza, a disposizione dei Consiglieri. Art. 13 - Durante la seduta del Consiglio hanno diritto di prendere la parola esclusivamente i membri di diritto e i membri aggiunti con potere consultivo. Il Consiglio con propria deliberazione può decidere di sentire, a titolo consultivo, chiunque ritenga opportuno relativamente all‟ordine del giorno. Art. 14 - I Consiglieri possono, durante l‟orario di servizio, previo accordo con il Dirigente Scolastico, accedere ai locali dell‟Istituto e agli Uffici di segreteria per avere informazioni e copie degli atti relativi alle materie di competenza dell‟Organo Collegiale. I Consiglieri, inoltre, possono richiedere copie di leggi, circolari e dati statistici ed hanno diritto ad avere informazioni e spiegazioni sulla esecuzione delle deliberazioni adottate dal Consiglio. CAPO III GLI STUDENTI Art. 15 - Gli studenti, parte attiva della Comunità scolastica, sono soggetti di diritti e di doveri, definiti dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, parte integrante del presente regolamento e ad esso allegato. Art. 16 - Gli studenti si riuniscono in assemblea d‟Istituto e nelle assemblee di classe, previa presentazione al Dirigente scolastico dell‟ordine del giorno e della data di convocazione. Per ragioni organizzative le richieste di autorizzazione devono essere presentate al Dirigente scolastico almeno con cinque giorni di anticipo per le assemblee di Istituto e con tre giorni di anticipo per quelle di classe, salvo casi di emergenza valutabili dal Capo d‟Istituto. La richiesta di assemblea di classe deve essere controfirmata dai docenti che figurano nelle ore del giorno stabilito per lo svolgimento dell‟assemblea stessa. Art. 17 - L‟Assemblea d‟Istituto può essere convocata sia allo scopo di approfondire tematiche e problemi interni alla scuola, sia per dibattere tematiche sociali in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Art. 18 - Le ore a disposizione delle assemblee di classe e/o d‟Istituto possono essere 110 utilizzate per tutte le attività extracurricolari programmate dalla scuola, per lo svolgimento di attività di ricerca, per seminari, per cineforum, organizzati anche per singole classi o per gruppi di classi. Art. 19 - La richiesta di convocazione dell‟assemblea d‟Istituto deve essere sottoscritta dalla maggioranza del Comitato Studentesco ovvero dal 10% degli studenti dell‟Istituto. Art. 20 - Le assemblee non possono essere convocate nei trenta giorni di lezione che precedono il termine dell‟anno scolastico. Art. 21 - Alle assemblee possono partecipare esperti di problemi sociali, culturali, artistici, scientifici. I loro nominativi devono essere indicati con congruo anticipo insieme all‟ordine del giorno e la loro partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d‟Istituto. Non possono essere tenute più di quattro assemblee all‟anno con la partecipazione di esperti, che possono intervenire nel numero massimo di quattro. Art. 22 - L‟ordinato svolgimento dell‟assemblea deve essere assicurato dai rappresentanti di classe che formano il Comitato Studentesco ai quali è delegato il servizio d‟ordine. Essi sono responsabili del comportamento delle rispettive classi. Art. 23 - All‟assemblea possono assistere il Dirigente Scolastico o un suo delegato e gli insegnanti che lo desiderano. Il Dirigente Scolastico o un suo delegato ha il potere di intervenire e sciogliere l‟assemblea in caso di violazione del regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell‟assemblea. Art. 24 - Gli studenti redigono o confermano, tramite l‟assemblea di Istituto all‟inizio di ogni anno scolastico, il Regolamento dell‟assemblea previsto dalle norme vigenti. Art. 25 - La partecipazione degli studenti all‟assemblea generale è libera, coloro che non intendono parteciparvi possono restare in classe con gli insegnanti, i quali sono tenuti a non svolgere lezioni che possono danneggiare i partecipanti all‟assemblea. Art. 26 - L‟assemblea, per mancanza di spazi idonei, può articolarsi in assemblee di classe parallele per il biennio e per il triennio anche in giorni diversi. Resta fermo il divieto di convocazione dell‟assemblea in diversi giorni per le stesse classi a norma dell‟art. 43 del D.P.R. 416/74. Art. 27 - Per gli studenti, che possono esprimere un proprio Comitato d‟Istituto secondo la normativa vigente, devono essere disponibili spazi per comunicazioni e giornali murali. Ogni affissione, tuttavia, deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico. Non sono ammesse affissioni anonime. Art. 28 - Nel caso di proclamazione di sciopero del personale docente e/o non docente, gli studenti sono tenuti a presentarsi regolarmente a scuola. Il Dirigente scolastico è tenuto ad avvertire le famiglie con congruo anticipo dell‟indizione dello sciopero. Art. 29 - Lo studente di età inferiore ai 18 anni, che si assenta dalle lezioni, deve giustificare 111 l‟assenza secondo le seguenti modalità: a. In numero inferiore a tre giorni di assenza mediante il libretto delle giustificazioni distribuito dalla Scuola, dal genitore (o da chi ne fa le veci) che abbia depositato la sua firma in presidenza all‟inizio dell‟anno scolastico. b. Oltre i tre giorni, unitamente alla motivazione scritta sul libretto, è necessario il certificato medico attestante che lo studente può riprendere la frequenza della scuola. Se l‟assenza è dovuta a motivi diversi dalla malattia e pertanto non esiste alcun pericolo di contagio, il genitore dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità che il giovane non è stato malato. Art. 30 - Lo studente maggiorenne dichiara i motivi dell‟assenza personalmente e firma da sé le giustificazioni attenendosi alle disposizioni dell‟articolo precedente. Art. 31 - Le assenze fino a cinque giorni sono giustificate in classe all‟inizio delle lezioni dal professore della prima ora. Le assenze vanno giustificate nel giorno del rientro a scuola: in caso di dimenticanza della giustifica lo studente sarà ammesso alle lezioni con riserva e con l‟obbligo di giustificare improrogabilmente il giorno dopo. Se il termine non viene rispettato il Dirigente Scolastico avverte la famiglia. Le assenze superiori a cinque giorni sono sempre giustificate dal Dirigente Scolastico. Art. 32 Le assenze dovute a manifestazioni collettive debbono essere dichiarate dal genitore o da chi ne fa le veci, che deve attestare di essere a conoscenza dell‟assenza fatta e del motivo di essa. Detta dichiarazione deve essere effettuata utilizzando l‟apposito libretto delle giustificazioni. Art. 33 - In ogni caso il Dirigente Scolastico può, nonostante la dichiarazione dei motivi, ritenere non giustificate le assenze le cui ragioni risultino irrilevanti o non attendibili. In tale ipotesi deve informare i genitori o chi ne fa le veci. Le assenze ingiustificate che turbano il regolare funzionamento dell‟attività didattica possono implicare provvedimenti disciplinari previsti dalle norme vigenti. Art. 34 - Il computo e il controllo delle assenze sono riservati al Dirigente Scolastico che si serve del personale di segreteria per comunicare alle famiglie le assenze degli studenti. I genitori possono autonomamente e direttamente rivolgersi al Dirigente Scolastico per acquisire le informazioni necessarie e per collaborare con la scuola. Art. 35 - Le lezioni hanno inizio alle ore 8.10. Gli alunni devono trovarsi in classe cinque minuti prima dell‟inizio delle lezioni. La funzione di vigilanza viene svolta dagli operatori scolastici preposti ai singoli piani. Dopo la seconda campana, il collaboratore scolastico addetto al servizio di portineria, è tenuto a chiudere la porta di ingresso. Una volta iniziate le lezioni, nessun alunno può uscire dall‟Istituto senza l‟autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. Gli studenti ritardatari non vengono ammessi e sono considerati assenti. Tale norma può essere derogata dal Dirigente Scolastico o da un suo Collaboratore solo se il ritardo, previo accertamento, è dovuto a cause oggettive oppure se è documentato all‟atto dell‟ammissione. L‟autorizzazione ad entrare in ritardo o, in via del tutto eccezionale, alla seconda ora deve essere annotata dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato nel registro di classe e nel 112 libretto delle giustificazioni. Art. 35 bis - Tutti gli avvisi inviati nelle classi riguardanti attività da svolgere fuori dei locali scolastici o uscite anticipate dalla scuola per vari motivi, valgono anche come comunicazione ai genitori. Gli studenti sono tenuti a darne loro notizia. Art. 36 - Agli studenti non è consentito uscire dall‟Istituto prima del termine delle lezioni giornaliere. Il Dirigente Scolastico o un suo Collaboratore possono disporre diversamente su richiesta scritta del genitore o di chi ne fa le veci (o direttamente dallo studente maggiorenne), in presenza di giustificati motivi la cui valutazione viene effettuata volta per volta dal Dirigente Scolastico stesso. In ogni caso, lo studente minorenne può uscire dall‟Istituto solo previa autorizzazione, anche telefonica, del genitore o da chi ne fa le veci. In caso di neve o altra emergenza gli studenti minorenni potranno uscire prima del termine delle lezioni solo su richiesta scritta o telefonica del genitore o di chi ne fa le veci o se prelevati dagli stessi. Art. 37 - Gli studenti sono tenuti altresì al rispetto della cosa pubblica (suppellettili scolastiche, locali, attrezzature, macchine varie ecc.). In caso di danno provocato per dolo o grave negligenza, a parte l‟aspetto disciplinare, il responsabile o i responsabili sono tenuti al rimborso del danno nella misura della spesa necessaria alla riparazione dell‟oggetto o della sua sostituzione in caso di danno irreparabile. Art. 38 - Durante l‟intervallo per la ricreazione della durata massima di dieci minuti, gli studenti possono uscire dalle aule anche per la necessaria areazione delle stesse. Nei corridoi, gli insegnanti scelti a turno assicurano la loro presenza e la necessaria vigilanza coadiuvati dai collaboratori scolastici. Al suono di preavviso della campana gli studenti dovranno avviarsi in classe così da riprendere le lezioni allo scadere dei dieci minuti. Art. 39 - Nelle aule, nei bagni e nei corridoi è vietato fumare. I docenti e i non docenti sono tenuti a rispettare e a far rispettare tale regola. Art. 40 - Gli studenti non devono uscire dalle aule se non per seri motivi. L‟insegnante è tenuto a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non far uscire dall‟aula più di un alunno per volta. A nessun alunno è permesso di girare o sostare arbitrariamente nei corridoi e nei bagni. CAPO IV I DOCENTI Art. 41 - Gli insegnanti sono tenuti al rigoroso rispetto del Regolamento e delle norme vigenti. In particolare, i docenti che impartiscono la prima ora di lezione della giornata devono trovarsi in aula al suono della seconda campana. Ogni docente ha il dovere: a) nell‟ambito dell‟orario di cattedra e dell‟eventuale completamento a diciotto ore settimanali, stabilito nel quadro orario, di essere a disposizione della presidenza per 113 supplenze e per qualsiasi attività connessa alla funzione docente; b) di essere a disposizione dei genitori per un‟ora settimanale, stabilita nel quadro orario antimeridiano, per notizie attinenti al profitto e all‟andamento didattico - disciplinare degli studenti; c) nel rispetto delle disposizioni vigenti e del contratto di lavoro, di partecipare a tutte le riunioni degli organi e delle commissioni di cui è membro e a prestare la sua opera per attività organizzate dal Collegio dei docenti o dal Consiglio d‟Istituto oltre a quelle di aggiornamento di cui all‟articolo 66. Art. 42 - Ogni insegnante ha il dovere, all‟inizio di ogni anno scolastico, di elaborare il P.O.F. in seno al Collegio dei docenti, la programmazione didattica in seno al Consiglio di classe. Art. 43 - Gli insegnanti hanno l‟obbligo di usare regolarmente e correttamente il registro di classe. I registri personali devono rimanere nei locali dell‟Istituto entro gli appositi cassetti chiusi a chiave. E‟ vietato inviare nell‟aula dei professori gli studenti a prelevare i registri dei docenti. Ogni insegnante è tenuto alla consultazione giornaliera del registro delle comunicazioni da parte della presidenza: eventuali convocazioni pomeridiane o richieste soggette a scadenza devono essere comunicate di norma con cinque giorni di anticipo, in caso contrario il Dirigente scolastico è tenuto a darne notizia personalmente o tramite interposta persona. Art. 44 - Gli insegnanti che hanno lezione durante lo svolgimento delle assemblee studentesche sono tenuti a rimanere in Istituto per tutto il loro orario di servizio, a disposizione degli studenti che non partecipano alle assemblee o per collaborare al buon andamento di essa. Art. 45 - In caso di assenza collettiva degli studenti gli insegnanti sono tenuti a rimanere in Istituto a disposizione degli allievi presenti, a meno che il Dirigente scolastico non disponga diversamente. Art. 46 - Il personale della scuola non può esercitare altro lavoro al di fuori dell‟attività didattica e di servizio prevista dal contratto. Tuttavia, in base a norme vigenti, il Dirigente scolastico, in deroga a detto principio, può autorizzare, anno per anno, a chi ne fa esplicita richiesta, l‟esercizio delle libere professioni che non comportino pregiudizio all‟assolvimento delle attività inerenti alla funzione docente e che siano compatibili con l‟orario di insegnamento e di servizio. Art. 47 - I docenti sono tenuti a sostituire i colleghi assenti nel rispetto delle norme vigenti. Le ore di supplenza eccedenti le diciotto ore sono retribuite secondo le disposizioni di legge. Le supplenze saranno assegnate preliminarmente ai docenti con obbligo di completamento fino alle diciotto ore di servizio, successivamente, in base alle dichiarazioni di disponibilità, esse saranno assegnate prioritariamente ai docenti di classe, poi ai docenti della stessa disciplina di classi diverse e infine ad altri docenti a disposizione. E‟ ammesso, per finalità didattiche, in via eccezionale lo scambio di ore tra i colleghi della stessa classe: tale scambio deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico. Art. 48 - I docenti hanno diritto di riunirsi in assemblea secondo le disposizioni vigenti. 114 Devono essere riservati appositi spazi per comunicazioni sindacali o che interessino la categoria. Alle assemblee o altre iniziative del personale docente possono essere invitati esponenti delle organizzazioni sindacali e politiche, personalità della cultura, colleghi di altri Istituti, a norma delle vigenti disposizioni. Art. 49 - E‟ dovere dell‟insegnante dare tempestiva comunicazione dell‟assenza al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori, seguendo le norme vigenti. Tutte le assenze devono essere debitamente documentate. CAPO V I NON DOCENTI Art. 50 - Il personale non docente è tenuto a rispettare l‟orario di servizio e a prestare la propria opera nell‟ambito dei diritti e dei doveri previsti dal contratto di lavoro. Art. 51 - Il personale non docente è parte attiva della Comunità scolastica, contribuisce all‟erogazione del servizio, partecipa alla vita dell‟Istituto, alle iniziative educative, culturali ed extracurricolari, collabora alle prestazioni didattiche dei docenti mettendo a disposizione le proprie competenze e il proprio ausilio. Art. 52 - Per i diritti del personale non docente in materia sindacale si rinvia al precedente art. 47. CAPO VI I GENITORI Art. 53 - La partecipazione dei genitori alla vita dell‟Istituto è prevista dalle vigenti disposizioni. I genitori hanno diritto di associarsi, hanno diritto di promuovere assemblee di classe e generali per affrontare problemi inerenti l‟andamento didattico e disciplinare degli studenti. Le assemblee sono regolate dagli artt. 42-45 del D.P.R. 416/74. Art. 54 - Ai genitori è consentita l‟affissione di comunicazioni in appositi spazi delle bacheche dell‟Istituto. Il Dirigente scolastico mette a disposizione i locali e le attrezzature per le iniziative promosse dai genitori previo preavviso di almeno tre giorni. Art. 55 - I genitori sono ricevuti dai docenti di classe, in orario pomeridiano, di norma tre volte nel corso dell‟anno scolastico, per le informazioni relative al profitto e al comportamento dei propri figli. In un‟ora settimanale, antimeridiana, stabilita preliminarmente dai docenti delle singole discipline, sono ricevuti per colloqui individuali atti a favorire la collaborazione educativa. CAPO VII LA BIBLIOTECA E I LABORATORI Art.5 - La Biblioteca svolge il servizio di consultazione e di prestito dei libri e delle riviste a disposizione. 115 Art.5 - Il prestito avviene esclusivamente tramite il responsabile della biblioteca. Art. 58 - I volumi di collane e le enciclopedie rimangono in biblioteca per la consultazione, ma non possono essere prestati. Tutti gli altri volumi e le riviste possono essere dati in prestito per una durata di 15 giorni, eventualmente rinnovabili, qualora non vi fossero altre richieste dello stesso volume. Art.59- E‟ possibile ricevere in prestito contemporaneamente non più di due volumi. Art.60- I volumi smarriti o deteriorati saranno acquistati dai responsabili dello smarrimento o del deterioramento. Art.61 - La biblioteca è aperta ai docenti dell‟Istituto in qualsiasi giorno per consultazioni in sede delle opere. Art.62 - Le proposte di acquisto di opere devono essere avanzate, secondo i tempi indicati dalla presidenza, al Responsabile della biblioteca. Il Consiglio di Istituto provvederà annualmente all‟aggiornamento e all‟arricchimento del materiale bibliografico. Art.63- I laboratori sono al servizio della didattica e costituiscono l‟indispensabile sostegno dell‟insegnamento. Ogni anno il Collegio dei docenti nomina i responsabili che prendono in carica il materiale tecnico e scientifico e si preoccupano di proporre il periodico aggiornamento. CAPO VIII LA SPERIMENTAZIONE E LA RICERCA EDUCATIVA 64 - L‟Istituto promuove e favorisce le attività di sperimentazione e di ricerca educativa, mettendo a disposizione attrezzature, locali e mezzi finanziari, anche in occasione di iniziative organizzate in concorso con altre scuole. Art. 65 - Al fine di elevare la qualità del servizio scolastico tutte le componenti della scuola sono impegnate sul terreno delle innovazioni, del confronto e dell‟adeguamento della risposta didattica alle esigenze dei giovani e della vita sociale. Art. 66 - L‟Istituto favorisce con ogni mezzo la promozione culturale, civile e umana degli studenti e a questo scopo, nell‟ambito del Piano dell‟Offerta Formativa annualmente discusso ed approvato dagli organi Collegiali (Consiglio di Istituto e Collegio dei docenti), promuove attività di sostegno, di recupero e di integrazione, oltre ad iniziative extracurricolari che stimolino la partecipazione e l‟elevamento culturale dei giovani. Art. 67 - E‟ dovere dei docenti l‟aggiornamento didattico e metodologico. L‟Istituto partecipa all‟organizzazione di iniziative di aggiornamento mettendo a disposizione attrezzature, personale e mezzi finanziari. La partecipazione e il compenso relativo per i docenti sono regolati dalle vigenti disposizioni. 116 CAPO IX VISITE GUIDATE E VIAGGI D‟ISTRUZIONE Art. 68 - Le visite guidate, i viaggi d‟istruzione e gli scambi scolastici sono attività didattiche e come tali presuppongono una precisa e adeguata programmazione nei consigli di classe fin dall‟inizio dell‟anno scolastico. Art. 69 - Le visite guidate (musei, archivi, biblioteche, mostre ecc.) hanno di norma la durata dell‟orario scolastico o al massimo durano un giorno e sono autorizzate dal Dirigente Scolastico. Art. 70 - I viaggi d‟istruzione, che prevedono uno o più pernottamenti, devono essere autorizzati dal Consiglio d‟Istituto sulla base di proposte motivate dei Consigli di classe che designano i docenti accompagnatori. Art. 71 - Le visite guidate e i viaggi d‟istruzione devono essere, di norma, organizzati dal docente incaricato della Funzione Strumentale Area 3. Questi è responsabile delle finalità didattico - culturali, cura la pratica attuazione del viaggio (rapporti con le agenzie ecc.). I docenti accompagnatori, a viaggio ultimato, presentano una relazione scritta al Dirigente Scolastico, sull‟andamento del viaggio. Art. 72 - La partecipazione degli studenti deve essere almeno pari ai due terzi dei componenti della classe (arrotondata all‟unità superiore). Gli studenti minorenni devono presentare il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. Art. 73 - I criteri generali relativi ai viaggi d‟istruzione, i tempi e le modalità sono stabiliti annualmente dal Consiglio d‟Istituto su proposta del Collegio dei docenti nel rispetto della normativa vigente. Visite e viaggi devono, di norma, evitare mete troppo lontane dalla sede dell‟Istituto, non devono essere previsti nei giorni prefestivi sono vietati nell‟ultimo mese delle lezioni. Art. 74 - I viaggi all‟estero sono organizzati, di norma, per le penultime classi e avranno come meta i paesi più vicini, preferibilmente nell‟ambito della U.E. Di norma devono effettuarsi entro i primi mesi dell‟anno scolastico. Art. 75 - I docenti accompagnatori devono, di norma, appartenere alle classi partecipanti e devono comunque non essere meno di due per ogni visita e viaggio (un accompagnatore ogni 15 studenti). Art. 76 - I genitori degli studenti possono partecipare a proprie spese, se autorizzati dal Consiglio d‟Istituto. Art. 77 - Lo stesso docente, di norma, non può partecipare a più di un viaggio d‟istruzione nel medesimo anno scolastico. Tale limitazione non si applica alle visite guidate. Art. 78 - Le visite e i viaggi saranno organizzati in modo tale da utilizzare il treno ogni volta che i percorsi lo consentano, soprattutto per le lunghe distanze, sempre che dia maggiori garanzie di sicurezza e di efficienza. 117 Art. 79 - I docenti accompagnatori hanno la gestione e la responsabilità del gruppo di studenti ad essi affidati. Nelle ore serali è vietato partecipare ad attività ricreative senza la preventiva autorizzazione scritta dei genitori degli studenti minorenni. Maggiorenni e minorenni dovranno comunque essere sempre in gruppi e devono essere accompagnati dai docenti. Art. 80 - Le richieste di autorizzazione per visite e viaggi devono essere redatte nel rispetto della normativa vigente e, in particolare, devono essere corredate dalla seguente documentazione: Elenco nominativo degli studenti partecipanti Dichiarazione di consenso per i minorenni e di accettazione delle famiglie per i maggiorenni Elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazioni sottoscritte dell‟obbligo di vigilanza Preventivo di spesa e delle disponibilità finanziarie a copertura con l‟indicazione delle quote a carico degli studenti Programma analitico del viaggio Dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell‟iniziativa Ogni certificazione, attestazione o dichiarazione utile ad accertare la sicurezza dell‟automezzo utilizzato Prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate Specifiche polizze di assicurazione contro gli infortuni Parere del Consiglio di classe ed eventualmente del Collegio dei docenti Precisazione, per i viaggi organizzati per l‟estero, che tutti i partecipanti siano in possesso di documenti validi per l‟espatrio Dichiarazione delle garanzie previste dalla normativa vigente (disposizioni antimafia, presenza di due autisti per viaggi di durata superiore alle nove ore). CAPO X SERVIZI AL PUBBLICO Art. 81 - I servizi amministrativi saranno assicurati nel rispetto dei principi fondamentali sanciti dalla «Carta dei servizi scolastici» (D.P.C. 7/6/95). Art. 82 - Gli uffici di segreteria della Sede Centrale sono aperti al pubblico ogni giorno lavorativo fino alle ore 13.00 . L‟ufficio di presidenza riceve il pubblico su appuntamento telefonico e, di norma, dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Art. 83 - La procedura di iscrizione alle classi sarà effettuata in tempi rapidi, di norma entro dieci minuti dalla consegna delle domande. Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, di norma entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazione e/o giudizi. Art. 84 - Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati «a vista» a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 118 I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Capo d‟Istituto o da un suo delegato entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. Art. 85 - Per l‟informazione sono assicurati spazi ben visibili secondo le indicazioni suggerite dalle direttive ministeriali sulla «Carta dei servizi scolastici». CAPO XI NORME FINALI Art. 86 - Durante lo svolgimento delle lezioni non è permesso a nessuno di entrare nelle classi senza l‟autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. Art. 87 - I rapporti tra gli appartenenti alla Comunità scolastica devono essere improntati alla massima correttezza e al principio della solidarietà. Ogni forma di consenso o di dissenso deve essere manifestata mediante civile confronto democratico delle idee: in nessun caso devono essere tollerati atteggiamenti rissosi, intimidatori e lesivi della dignità umana. Art. 88 - Nei locali dell‟Istituto, in appositi spazi, possono essere affissi, con il permesso del Dirigente scolastico, manifesti di informazione e pubblicità concernenti attività di carattere culturale, educativo e sportivo. Art. 89 - I locali dell‟Istituto possono essere concessi dal Consiglio d‟Istituto ad Associazioni ed Enti che non abbiano fini di lucro soltanto per attività scolastiche, educative e sportive. Art. 90 - Tutto il personale dell‟Istituto è tenuto ad osservare e fare osservare, in un clima di autodisciplina, le norme del presente Regolamento. Il Dirigente scolastico o un suo delegato assicurano la propria presenza nell‟Istituto durante tutto il periodo delle lezioni giornaliere. Art. 91 - Una copia del presente Regolamento deve essere consegnata dal Dirigente scolastico ad ogni nuovo dipendente dell‟Istituto nel momento dell‟assunzione. La stessa cosa deve fare la Segreteria nei confronti degli studenti all‟atto della loro prima iscrizione. Art. 92 - Modifiche al presente Regolamento possono essere apportate dal Consiglio d‟Istituto con il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri aventi diritto. N.B. A. Gli studenti, che si fermano a scuola per attività pomeridiane, non possono uscire dai locali scolastici, salvo autorizzazione da parte dei genitori, da far pervenire in forma scritta al Dirigente scolastico. B. Le uscite anticipate sono consentite solo per seri motivi, su richiesta scritta dei genitori. Per ragioni non prevedibili la richiesta può essere inoltrata per via telefonica e registrata dalla scuola come fonogramma. C. Le comunicazioni alle famiglie per attività fuori dell‟edificio scolastico o per convocazioni e/o inviti sono effettuate tramite circolari interne, con l‟obbligo da parte degli studenti di informare i genitori. 119 D. E‟ assolutamente vietato, per le uscite legate ad attività da svolgere fuori dai locali scolastici (Cineforum, seminari ecc.), usare motorini, biciclette, auto. Gli studenti dovranno raggiungere la sede in gruppo, accompagnati dai docenti in servizio. Il servizio ristoro funzionerà dalle 10.10 alle 13.00. E‟ vietato consumare in classe, durante le ore di lezione, merendine e quant‟altro. Il rifornimento al distributore apposito può essere effettuato tramite i collaboratori scolastici, prima dell‟intervallo ricreativo, per consentire la consumazione in questo spazio. 120 6. REGOLAMENTO DISCIPLINARE Approvato dal Consiglio di Istituto il 4/12/2008 1. 2. 3. 4. 5. Art. 1 I comportamenti che configurano mancanze disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell‟art. 3 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti relativi al corretto svolgimento dei rapporti all‟interno della comunità scolastica, comportano sanzioni. Le sanzioni disciplinari s‟ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all‟interno della comunità scolastica. Per quanto possibile, le sanzioni s‟ispirano al principio della riparazione del danno. La riparazione non estingue la mancanza. La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione è pubblica. (*) In nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente, la libera espressione d‟opinioni correttamente manifestate e non lesive dell‟altrui personalità. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto. (*) Questo è un principio non contenuto nel D.P.R. n. 249/98, ma risponde alla necessità di dare trasparenza all‟azione sanzionatoria, che non può essere garantita dalla riservatezza dato che la violazione ai doveri si configura come una lesione delle regole della comunità scolastica. Punizioni disciplinari a carico di allievi Art. 2 1. Secondo la gravità delle mancanze sono individuate le seguenti punizioni disciplinari: a. Ammonizione privata in classe b. Allontanamento dalle lezioni c. Ammonimento scritto d. Sospensione sino a quindici giorni (commutabile eventualmente con richiesta della riparazione del danno e/o con attività a favore della comunità scolastica) e. Allontanamento dalla comunità scolastica per una durata definita e commisurata alla gravità del reato (la punizione può essere eventualmente commutata con richiesta della riparazione del danno e/o con attività a favore della comunità scolastica) f. Allontanamento dalla comunità scolastica sino al permanere della situazione di pericolo o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale. Entità delle punizioni secondo la natura della mancanza Art. 3 1. Per condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione, scorrettezze non gravi verso i compagni, gli insegnanti e il personale, disturbo durante le lezioni, mancanza ai doveri di diligenza e puntualità, assenza ingiustificata si erogano le punizioni di cui alle lettere a e/o b. 2. Per il reiterarsi dei casi previsti nelle lettere a e b, per fatti che turbino il regolare andamento della scuola, per disturbo ricorrente durante le lezioni, per gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti e il personale, per violazioni non gravi alle norme di sicurezza si eroga la punizione di cui alla lettera c. 121 3. Per fatti che turbino gravemente il regolare andamento della scuola, per disturbo continuato durante le lezioni, mancanze gravi ai doveri di diligenza e puntualità, assenze ingiustificate e arbitrarie, turpiloquio, ingiurie e offese ai compagni, ai docenti, al personale, danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scola o di altri di non gran valore si eroga la punizione di cui alla lettera d, con l‟allontanamento dalla scuola da uno a cinque giorni, convertibile in studio individuale a scuola o trasferimento in un‟altra classe parallela. 4. Per recidiva dei comportamenti di cui al comma precedente e nel caso di ricorso ad atti di violenza nei confronti di altri compagni, docenti o personale, avvenute anche fuori della scuola ma attinenti alla vita scolastica si eroga la sanzione di cui alla lettera d, con allontanamento dalla scuola da sei a dieci giorni, convertibile in studio individuale a scuola o trasferimento in un‟altra classe parallela. 5. Per recidiva dei comportamenti di cui al comma precedente, violenza intenzionale, offese gravi alla dignità della persona, molestie gravi, denuncia penale per fatti all‟interno della scuola che possano rappresentare pericolo per l‟incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della stessa ovvero grave lesione al suo buon nome si eroga la punizione di cui alla lettera d con l‟allontanamento dalla scuola fino a quindici giorni. 6. Per fatti che configurano reati si eroga la punizione di cui alla lettera e. 7. Per reati di particolare gravità che comportino il permanere di una situazione di pericolo e/o di accertata incompatibilità ambientale si eroga la sanzione di cui alla lettera f, con l‟allontanamento dalla comunità scolastica per una durata superiore a quindici giorni, comunque commisurata alla gravità del reato. 8. Di ogni sanzione superiore al richiamo verbale viene data comunicazione scritta alla famiglia. Al termina dell‟anno scolastico, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe può comunicare alle famiglie, per iscritto, un giudizio sul comportamento dell‟alunno. Organi competenti ad erogare le sanzioni Art. 4 1. Le punizioni di cui alle lettere a e b sono erogate dagli insegnanti e/o dal Capo d‟Istituto; quella di cui alla lettera c dal Capo d‟Istituto; quelle di cui alla lettera d dal Consiglio di classe; quelle di cui alle lettere e - f dalla Giunta Esecutiva. 2. Le sanzioni per la mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d‟esame sono inferte dalla Commissione d‟esame e sono applicabili ai candidati esterni. Procedimento disciplinare Art. 5 1. Il procedimento disciplinare si avvia con la contestazione degli addebiti perché lo studente possa giustificarsi. 2. Nei casi di cui alle lettere a, b e c la contestazione degli addebiti è formulata oralmente all‟istante ed eventualmente annotata nel giornale di classe. Il docente e/ capo d‟Istituto potrà, altresì, registrare sul giornale stesso le eventuali giustificazioni addotte dall‟alunno. Quando la sanzione disciplinare è di competenza dell‟organo collegiale /Consiglio di classe o Giunta Esecutiva) la contestazione degli addebiti, con l‟invito a presentarsi entro un termine stabilito per le giustificazioni, deve essere sottoscritta dal presidente dell‟organo collegiale competente. Lo studente, anche se maggiorenne, potrà essere accompagnato dal genitore. 3. Le giustificazioni potranno essere presentate anche per iscritto dall‟alunno che ha facoltà di produrre prove testimoniali a lui favorevoli. 122 4. Acquisiti tutti gli elementi utili alla determinazione conseguente, valutata la situazione personale dello studente, l‟organo collegiale procede alla valutazione relativa al provvedimento da adottare. 5. La decisione, adottata a maggioranza e debitamente motivata, va comunicata per iscritto allo studente e ai genitori, anche se maggiorenne. Nel periodo di allontanamento dalla scuola, in ottemperanza al comma 8, art. 4 dello statuto, il tutor o altro docente di classe delegato dal Dirigente Scolastico cura opportuni rapporti con lo studente e con i suoi genitori, tali da preparare il suo rientro nella comunità scolastica. 6. Contro i provvedimenti disciplinari di cui alle lettere d, e, f è ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione, al Provveditore agli Studi (art. 328, comma 4 Dlg 297/94). 7. Per tutte le sanzioni disciplinari, diverse da quelle di cui al comma precedente, è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni dalla comunicazione della loro erogazione all‟organo di garanzia interno alla scuola. 8. L‟organo di garanzia è nominato dal Consiglio d‟Istituto ed è composto da tre insegnanti, due studenti, un genitore e un rappresentante del personale A.T.A. – è presieduto da un soggetto di elevate qualità morali e civili esterno alla comunità scolastica designato dal Consiglio di garanzia. Il Presidente non ha diritto di voto e svolge funzioni di consulenza. (*) 9. Il Consiglio di garanzia dura in carica tre anni. La funzione di Segretario verbalizzante viene svolta da un membro del Consiglio, nominato all‟inizio dei lavori. 10. I ricorsi devono essere inviati al Consiglio entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione. Il Consiglio delibera entro i quindici giorni successivi al ricorso. 11. L‟organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, su eventuali conflitti all‟interno della scuola in merito all‟applicazione del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria. (*) Il Consiglio di garanzia non prevede la presenza del dirigente della scuola, che è parte in causa, come agente della sanzione o presidente del Consiglio di classe (organo di disciplina di prima istanza). Il Presidente non può avere diritto di voto poiché il D.P.R. stabilisce che l‟organo sia interno alla scuola. La sua funzione è, quindi, di garanzia “morale” e di consulenza. Norma finale Art. 6 1. Le presenti norme fanno parte integrante del regolamento interno. Eventuali modifiche sono deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio d‟Istituto, anche su proposta dei rappresentanti di classe dei genitori e degli studenti e, comunque, sentito il parere del Collegio dei docenti. 2. Sono abrogate tutte le disposizioni del Regolamento d‟Istituto in contrasto con il presente regolamento disciplinare. 123 Sede Centrale LICEO CLASSICO- LICEO SCIENTIFICO Via Emilia,32 -Venosa Tel./fax 0972 31332 – Presidenza – 0972 31476 – Segreteria – e-mail [email protected] [email protected] www.liceovenosa.it sito Codice Fiscale86002190766 LICEO CLASSICO Via A. Moro,1 -Lavello Tel./fax 0972 88224 IPSIA Via Degli Altavilla – Venosa Tel./fax 0972 37074 124 ALLEGATI DIPARTIMENTO DI LETTERE Liceo Classico Statale "Quinto Grazio Fiacco" – I.I.S.S. "Q. Orazio Fiacco" Venosa - Lavello A. s. 2011/2012 PROFILO DI ENTRATA DELLO STUDENTE DEL LICEO CLASSICO MOTIVAZIONE Il Liceo Classico è consigliato a chi ha le seguenti attitudini: Desiderio di acquisire competenze relative ad una efficace comunicazione Interesse per la “parola” e per la sua storia Desiderio di orientarsi nella complessità del nostro tempo Curiosità per l‟antico. Passione per la ricerca e per la lettura Voglia di conoscere il proprio territorio ricco di storia. Per gli alunni che intendono iscriversi al Liceo Classico sono elementi propedeutici le seguenti conoscenze, abilità e competenze: Conoscere le strutture di base a livello morfologico e sintattico della lingua italiana Saper svolgere correttamente l‟analisi morfologica e sintattica della frase semplice. Conoscere le principali caratteristiche dei testi d‟uso più comuni (descrittivo, argomentativo, espositivo) Saper elaborare un testo semplice ma corretto e coerente in base alla tipologia testuale richiesta. Conoscere a grandi linee le caratteristiche peculiari dei testi letterari (narrativo e poetico) Saper individuare nei testi letterari gli elementi strutturali, linguistici e le più semplici forme retorico-stilistiche che li caratterizzano. Competenze metacognitive Saper leggere in modo scorrevole ed espressivo comprendendo il messaggio globale del testo Saper ascoltare e prendere appunti distinguendo le informazioni principali da quelle accessorie Sapersi esprimere oralmente in maniera semplice ma corretta. 125 Le Materie La lingua e civiltà greca e la lingua e civiltà latina sono le materie fondamentali del Liceo Classico. Attraverso lo studio di queste due materie, il liceo classico intende fornire ai suoi alunni una conoscenza ampia e approfondita del mondo classico visto come la matrice storico-culturale della civiltà occidentale. Pertanto lo studio degli autori antichi, attraverso la lettura e l‟interpretazione delle loro opere, permette di esplicitare quei valori e quei principi che caratterizzano la nostra civiltà: il riferimento al logos come criterio conoscitivo della realtà, attraverso il pensiero filosofico scientifico; la partecipazione democratica alla vita politica, che si esprime attraverso elementi fondanti quali la parresia e l‟isonomia; importanza data alla cultura, vista come espressione della vita in tutti i suoi aspetti e partecipata da tutti i cittadini attraverso strumenti efficaci come il teatro; lo spirito di tolleranza e di apertura ad identità culturali diverse; il riconoscimento della legge come base ineludibile della convivenza civile; il concetto di humanitas inteso come fiducia nelle capacità e nelle potenzialità dell‟uomo. L‟esercizio della traduzione, che costituisce l‟ elemento indispensabile per la fruizione diretta del patrimonio letterario classico, favorisce il potenziamento delle capacità logicodeduttive, di analisi, di riflessione linguistica, di abilità nella scelta lessicale, di ricodifica in lingua italiana corretta, in vista anche di una conoscenza più consapevole della lingua madre. Contenuti del Latino e del Greco al biennio Per quanto riguarda i contenuti prettamente linguistici del Greco e del Latino si punterà sugli aspetti generativi delle due lingue antiche per cui, aldilà dello studio descrittivo dei vari elementi morfosintattici (flessione nominale e verbale, avverbi, preposizioni ecc.; sintassi della frase semplice e complessa...) si punterà sugli elementi che “segnano” la struttura profonda delle due lingue e che spesso, soprattutto per il latino, “ritornano” nell'italiano. In particolare si insisterà : sul concetto di lingua “flessiva” che facilmente farà acquisire agli allievi sia il funzionamento delle declinazioni nominali che quello delle coniugazioni verbali. sul fenomeno dell'apofonia che caratterizza il sistema nominale e verbale sia della lingua greca che della lingua latina. sul principio basilare della lingua latina fondato sulla “consecutio temporum”e su quello della “consecutio modorum” della lingua greca. sul principio della costruzione personale che prevale soprattutto in latino rispetto alle costruzioni impersonali della lingua italiana. sull'idea della concretezza maggiore della lingua latina rispetto a quella italiana attraverso i costrutti resi con il participio in funzione nominale ( ab urbe condita, post Troiam deletam, e regibus exactis ecc). sull'uso del participio come elemento linguistico spesso privilegiato per la subordinazione sia in greco che in latino. Griglia di valutazione della prova di latino e greco- liceo Eccellente Ottimo Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Gravement e insufficient e Quasi nullo Nullo Livelli di valutazione 126 Conoscenza e competenza morfosintattica I II Completezza e comprensione del testo II I Resa in italiano e competenza lessicale Misurazione complessiva Descrittori Nulla/ Quasi nulla Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente 0,5 1 1 1,5 1,5 2 2 2,5 2,5 3 0 0,5 1 1,5 2 2 2,5 2,5 3,5 3,5 0,5 0,5 1 1 1,5 2 2,5 3 3 3,5 1 2 4 5 6 7 8 9 I Conoscenza e competenza morfosintattica Mancanza degli indispensabili prerequisiti linguistici di base. Nessuna conoscenza delle basilari nozioni di morfosintassi. Conoscenze incomplete che pregiudicano in più punti l‟analisi morfosintattica Conoscenze incomplete che pregiudicano in più punti l‟analisi morfosintattica Conoscenze superficiali e approssimative che non consentono una corretta interpretazione delle frasi più complesse. Conoscenza degli elementi fondamentali della morfosintassi, pur in presenza di isolati errori. Conoscenza degli elementi fondamentali di morfosintassi, Conoscenze complete. Conoscenze complete. Conoscenze complete, anche in strutture morfosintattiche particolarmente complesse. 3 10 II Completezza e comprensione del testo III Resa in italiano e competenza lessicale Traduzione inesistente o molto frammentaria del testo. Non riconosce i lemmi. Traduzione inesistente o molto frammentaria del testo. Comprensione solo frammentaria e parziale del testo. Il senso del testo è globalmente compreso, anche in presenza di qualche fraintendimento. Il senso del testo è globalmente compreso, anche in presenza di qualche fraintendimento Interpretazione corretta del testo. Interpretazione corretta del testo. Interpretazione completa del senso del testo. Interpretazione completa del senso del testo Numerosi e gravi errori nel riconoscimento dei vocaboli; resa italiana scorretta. Resa approssimativa, con scarso rispetto della forma espressiva; vari fraintendimenti lessicali. Resa approssimativa, con scarso rispetto della forma espressiva; vari fraintendimenti lessicali Individuazione del significato di base del vocabolo, ma non sempre adeguato al contesto; forma semplice ma corretta. Resa sostanzialmente corretta espressa in forma appropriata. Resa fluida e scorrevole sul piano espressivo. Resa fluida e scorrevole sul piano espressivo Resa fluida e scorrevole sul piano espressivo, che personalizza il testo proposto. 127 La lingua italiana e la letteratura italiana Lo studio della lingua è alla base della formazione culturale dello studente liceale in quanto essenziale elemento trasversale per l‟acquisizione di conoscenze nei vari ambiti disciplinari. Importante il ruolo della riflessione metalinguistica per raggiungere una costruzione ordinata del discorso sia nella forma scritta sia nella forma orale, tesa altresì a fornire le basi alla letturainterpretazione dei testi letterari e non. La lettura-interpretazione dei testi è supportata da strumenti indispensabili come l‟analisi linguistica, stilistica, retorica; coglie l‟intertestualità e il rapporto tra temi e generi letterari; dà importanza alla stratificazione di letture diverse nel tempo. Significativo valore assume il rapporto con le lingue classiche, che costituiscono la base comparativa non solo linguistica, ma anche letteraria. Lo studio della letteratura si fonda sul “gusto” per la lettura e promuove l‟interesse per l‟altro da sé e il mondo. Nel corso del quinquennio, lo studente matura un‟autonoma capacità di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di porre a confronto esperienze distanti con esperienze presenti nell‟oggi; conosce il percorso storico della letteratura italiana dalle origini, con riferimento a un dato contesto; riesce a porre in relazione la letteratura e le altre espressioni culturali delle altre discipline, nonché le letterature degli altri Paesi attraverso la lettura di alcuni testi e autori significativi. Geostoria Storia Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichità ai giorni nostri, nel quadro della storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente. Il punto di partenza sarà la sottolineatura della dimensione temporale di ogni evento e la capacità di collocarlo nella giusta successione cronologica, in quanto insegnare storia è proporre lo svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D'altro canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioè lo spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante dell'apprendimento della disciplina. Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni, coglie gli elementi di affinità-continuità e diversitàdiscontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovrà essere riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla 128 Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei diritti umani), maturando altresì, anche in relazione con le attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessario competenze per una vita civile attiva e responsabile. È utile ed auspicabile rivolgere l'attenzione alle civiltà diverse da quella occidentale per tutto l'arco del percorso, dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civiltà indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civiltà cinese al tempo dell'impero romano; alle culture americane precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civiltà nel Novecento. Una particolare attenzione sarà dedicata all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri dei diversi percorsi liceali. Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno spazio adeguato potrà essere riservato ad attività che portino a valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o confrontare diverse tesi interpretative: ciò al fine di comprendere i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della storia, la varietà delle fonti adoperate, il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturerà inoltre un metodo di studio conforme all'oggetto indagato, che lo metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. Attenzione, altresì, dovrà essere dedicata alla verifica frequente dell'esposizione orale, della quale in particolare sarà auspicabile sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la padronanza terminologica. Geografìa Al termine del percorso biennale lo studente conoscerà gli strumenti fondamentali della disciplina ed avrà acquisito familiarità con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del territorio. Lo studente saprà orientarsi criticamente dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi aspetti geografìco-fìsici e geopolitici, e avrà di conseguenza acquisito un'adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Saprà in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di "lunga durata'7, i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave multiscalare. ITALIANO O S A 1° biennio Lingua: uso e riflessione sulla lingua per cogliere la coesione morfosintattica e la coerenza logicoargomentativa del discorso, per osservare le differenze generali tra lingua orale, scritta e trasmessa, e alle diverse forme della video-scrittura e della comunicazione multimediale. Per la produzione orale si guiderà lo studente al rispetto dei turni verbali, all‟ordine dei temi, all‟efficacia espressiva; per la produzione scritta alla costruzione coerente del testo, all‟uso dei connettivi, dell‟interpunzione, del lessico. Attraverso tali attività si svilupperanno competenze testuali sia nella comprensione sia nella produzione. Questo percorso utilizzando anche gli specifici linguaggi delle altre discipline arricchirà il lessico e svilupperà capacità di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico. Si affronterà il tema della nascita della lingua italiana: dalla matrice latina ai volgari, alla diffusione del fiorentino letterario fino all‟affermarsi come lingua italiana. 129 2° biennio e 5° anno Nel secondo biennio e nell‟ultimo anno, oltre al consolidamento e sviluppo di conoscenze e competenze linguistiche, lo studente affinerà le competenze di comprensione e produzione anche in relazione e collaborazione con le altre discipline; pertanto particolare rilievo si darà al possesso dei lessici disciplinari nelle diverse accezioni e ambiti d‟uso. Nell‟analisi dei testi letterari, sotto il profilo linguistico, si procederà alla spiegazione letterale evidenziando le caratteristiche lessicali, semantiche e sintattiche, nei testi in versi l‟importanza del linguaggio figurato e della metrica; a questi testi ne verranno affiancati altri di tipo diverso, le cui peculiarità saranno oggetto di analisi. Per quanto attiene alla storia della lingua si affronterà la cosiddetta “questione” della lingua dal Cinquecento in poi fino ad arrivare alla diffusione dell‟italiano parlato dall‟Unità ad oggi, senza tralasciare le tendenze più recenti sia nel lessico sia nella sintassi. Letteratura 1° biennio Lo studente nel 1° biennio conoscerà, attraverso la lettura di opere e autori significativi della classicità, i caratteri più importanti della tradizione letteraria, dai poemi omerici alla tragedia del V secolo, all‟Eneide, alla Bibbia; inoltre letture da autori moderni, tra cui i “Promessi Sposi” di Manzoni ed opere di autori sia italiani sia stranieri. A conclusione del 1° biennio si proporranno alcuni testi delle prime espressioni letterarie italiane: poesia religiosa, lirica siciliana, poesia prestilnovistica per avviare gli studenti all‟acquisizione delle principali tecniche di analisi. 2° biennio La storia della letteratura italiana tratterà momenti rilevanti dallo Stilnovo al Romanticismo, selezionando testi e autori significativi per meglio definire la cultura del periodo e puntando sulla codificazione e innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. L‟analisi del rapporto tra intellettuali e strutture sociali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committenza); l‟affermazione di visioni del mondo quali l‟Umanesimo, il Rinascimento, il Barocco, l‟Illuminismo. Alla descrizione e analisi dei processi culturali concorrerà lo studio delle altre discipline sia umanistiche sia scientifiche. All‟interno di tali processi culturali si collocheranno: Dante ( lettura di 25 canti dalla Commedia nel corso del triennio), la lirica da Petrarca a Foscolo, la poesia epico-cavalleresca con Ariosto e Tasso, la prosa dalla novella al romanzo da Boccaccio a Manzoni, il trattato politico con Machiavelli e/o quello scientifico con Galileo, il teatro dalla commedia dell‟arte a Goldoni, la tragedia con Alfieri. 5° anno Lo studio della letteratura comincia con Leopardi, in virtù delle risonanze della sua opera nel novecento e della sua posizione nel contesto europeo del XIX secolo. Prosegue con il disegno storico dall‟Unità ad oggi che lo studente affronterà attraverso generi, temi, stili all‟interno del contesto socio-politico italiano, da una parte, e dei fenomeni europei ed extraeuropei, moderni e postmoderni, dall‟altra. Partendo da autori e testi, significativi per l‟innovazione di generi e forme, tra Ottocento e Novecento: da Baudelaire alla ricezione del Simbolismo europeo in Italia, si procede con Pascoli e D‟Annunzio per la lirica, con Verga, Pirandello, Svevo per la narrativa. Per lo studio del Novecento e fino ad oggi: Ungaretti, Saba e Montale, anche testi tratti da autori come Rebora, Campana, Luzi, Sereni, altri; per la narrativa dalla stagione neorealista ad oggi con testi tratti da Gadda, Fenoglio, Calvino, Levi, Pavese, Pasolini, altri; infine lettura di prosa saggistica, giornalistica, memorialistica. 130 Abilità/capacità Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l‟osservazione di eventi storici e aree geografiche. Collocare gli eventi storici secondo le coordinate spazio-tempo. Comprendere il cambiamento degli usi, abitudini in relazione alle esperienze personali. Leggere- in modalità multimediale -le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone utili informazioni su eventi storici differenti e diverse aeree geografiche. Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana. Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprendere a partire dalle proprie esperienze dal contesto scolastico. Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona -famiglia- società- Stato. Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni ;identificare il ruolo delle istituzioni europee e degli organismi internazionali. Adottare comportamenti responsabili. Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio. Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio. Conoscenze Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. I principali fenomeni storici, sociali, economici. I principali sviluppi storici. Le diverse tipologie di fonti. Le principali tappe dello sviluppo dell‟innovazione tecnico-scientifica e sue conseguenze. Costituzione italiana. Organi dello Stato e le loro funzioni. Conoscenze di base sul concetto di norma e gerarchia delle fonti. Principali problematiche relative all‟integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità. Organi e funzione di Regione, Provincia e Comune. Ruolo delle organizzazioni internazionali. Principali tappe di sviluppo dell‟Unione europea. Regole che governano l‟economia e il mercato del lavoro. Regole per la costruzione di un curriculum vitae . Strumenti per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio. Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio. 131 STORIA Il primo biennio che sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale ampio spazio avrà : lo studio delle civiltà dell‟Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l‟avvento del Cristianesimo; l‟Europa romano –barbarica; società ed economia nell‟Europa altomedievale; la Chiesa nell‟Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell‟Islam; Impero e regni nell‟alto medioevo; Il particolarismo signorile e feudale. 132 Profilo d'uscita dello studente del Liceo Classico Al fine di certificarne le competenze acquisite a conclusione del I Biennio, l'alunno deve dimostrare di: 1. saper ascoltare e comprendere un testo dato: 1.1 comprendere nella ricezione un testo orale superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui ed individuando in tale "performance" i nuclei tematici fondanti e l'organizzazione testuale, specialmente nelle esposizioni argomentate; 1.2. evincere con chiarezza il punto di vista e le finalità dell'emittente; 1.3. compiere letture diversificate (pratica della lettura silenziosa e non), nel metodo e nei tempi, in rapporto a scopi diversi, quali: la ricerca di dati e informazioni, la sommaria esplorazione, la comprensione globale, quella approfondita, l'uso del testo per le attività di studio; 2. saper elaborare un testo orale: 2.1. nel parlato, lo studente deve superare il livello dell'esposizione casualmente sequenziale e indifferenziata, per saper pianificare ed organizzare il proprio discorso, tenendo conto del destinatario, delle diverse situazioni comunicative, delle finalità e del tempo disponibile; 2.2. regolare con consapevolezza il registro linguistico (usi formali o informali), i tratti prosodici (intonazione, volume di voce, ritmo) per conferire efficacia al discorso; 3. saper analizzare un testo d'uso e/o letterario: 3.1. condurre l'analisi e l'interpretazione dei testi sapendo individuare le strutture e le convenzioni proprie dei diversi tipi di testo; 3.2.usare le proprie conoscenze per compiere inferenze ed integrare le informazioni fomite dal testo dato con altre fonti; 3.3. riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni, rilevando la funzione che in esso assumono l'ordine intemo di costruzione, le scelte linguistiche ed, in particolare nella poesia, i tratti prosodico-ritmici e la stessa configurazione grafica del testo; 3.4. cogliere in termini essenziali, attraverso elementi del linguaggio e riferimenti al contenuto, le tradizioni culturali, il rapporto tra l'opera e il contesto storico-culturale in cui essa s'inquadra; 4. saper pianificare e redigere un testo scritto: 4.1.nella pratica della scrittura lo studente deve raggiungere un'adeguata consapevolezza e capacità di controllo delle differenze tra formulazione orale e scritta, con particolare riferimento ai fatti prosodici e punteggiatura, tra sintassi ellittica e sintassi esplicita, tra diverso registri linguistici e tipi di lessico; 4.2.dimostrarsi capaci di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto all'uso, alle funzioni, alle situazioni comunicative, distinguendo tra testi strumentali e di uso personale e scritture di più ampia diffusione e diversa funzione, che richiedono una più attenta pianificazione; 4.3. analizzare con metodi di adeguato rigore scientifico la lingua, sapendo collegare i fenomeni dei vari livelli del sistema idiomatico arrivando a stabilire confronti calzanti tra alcuni elementi fondamentali della lingua italiana con altre lingue oggetto di studio; 4.4. riconoscere la diversa utilizzazione che hanno le stesse strutture linguistiche in differenti tipi di testo; 4.5. istituire rapporti tra l'ambito delle lingue verbali, i linguaggi formalizzati, quali quelli della matematica, della logica e delle tecnologie dell'informazione, e le applicazioni dei linguaggi iconici, iconografici ed audio-visivi; 133 4.6.cogliere il rapporto tra le tradizioni linguistiche, le tradizioni culturali, le vicende della società, rilevando gli aspetti di storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio geografico; 5. comprendere e tradurre un testo latino e greco, individuando: 5.1. gli elementi sintattici, morfologici e semantico-lessicali; 5.2. gli elementi della connessione testuale; 5.3. le differenze linguistiche fra i diversi tipi di testo (narrativo, descrittivo, argomentativo); 5.4. i riferimenti e gli aspetti utili per una prima collocazione storico-culturale; 5.5. le modalità per riformulare il testo dato secondo le regole di produzione dell'italiano e le scelte più opportune tra le varie possibilità espressive; 6. individuare le relazioni esistenti tra i vari elementi linguistici: 6.1. identificando ed organizzando gli elementi fondamentali del sistema linguistico latino e greco; 6.2. effettuando un capillare e permanente confronto con l'italiano; 6.3. individuando alcuni rapporti di derivazione e di mutazione esistenti fra le lingue antiche oggetto di studio e le lingue neolatine e non (processi di trasformazione grammaticale e influssi del latino sui linguaggi settoriali moderni); 7. individuare nei testi gli elementi che esprimano la civiltà e la cultura greca e latina, collegandole anche con altre manifestazioni, quali, ad esempio, le opere artistiche e architettoniche, la toponomastica, le istituzioni (con particolare attenzione alle pratiche cultuali), 8. analizzare i testi ed individuare alcuni aspetti estetici dei testi letterari, anche attraverso l'osservazione degli elementi stilistico- espressivi propri di ogni autore: 8.1.ritrovando in essi linee di continuità e alterità storico-culturale nel rapporto dinamico tra presente e passato; 8.2.confrontando alcuni generi letterari della produzione in lingua latina con esempi tratti dalle letterature moderne; 8.3. individuando i valori di civiltà e di cultura di lunga durata, le cosiddette eredità espressiveculturali. 9. recuperare la memoria storica per orientarsi criticamente nel presente, dimostrando di saper: 9.1. recuperare la memoria del passato in quanto tale, esponendo in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici trattati; 9.2.usare con proprietà alcuni termini settoriali e concetti fondamentali del linguaggio storiografico (ad esempio: cambiamento, cesura, continuità, cronologia, monarchia, impero, imperialismo, rivoluzione, decadenza... ); 9.3.distinguere i molteplici aspetti di un evento e l'incidenza in esso di dei diversi soggetti o "agenti" storici (individui, gruppi sociali...); 9.4.interpretare e valutare, in casi semplici, le testimonianze utilizzate, distinguere in esse i fatti, ragioni, opinioni e "pregiudizi", individuando inconsistenza ed incoerenze; 9.5. confrontare, sempre in casi semplici, le differenti interpretazioni di un medesimo fatto, fenomeno o personaggio in riferimento alle fonti consultate; 9.6.ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici riferiti ad una tematica enucleata; 10. comprendere la realtà contemporanea attraverso le forme dell'organizzazione territoriale, dimostrando di essere in grado di: 10.1.usare un linguaggio settoriale pertinente ed articolato; 134 10.2. leggere ed interpretare criticamente carte geografiche e tematiche a scala diversa; consultare con cognizione di causa grafici, plastici, e riproduzioni varie di ambienti e territori, nonché atlanti e repertori; 10.3. ricercare, analizzare ed elaborare informazioni di interesse territoriale, traducendole eventualmente dal linguaggio verbale e numerico a quello grafico e/o cartografico; rappresentare un'U.D. o un intero modulo con l'ausilio di una mappa concettuale oppure con altri sistemi di rappresentazione tematica; 10.4. analizzare a grandi linee un sistema territoriale, individuandone i principali elementi costitutivi, fisici ed antropici, rilevandone le relative e più evidenti "interdipendenze"; 10.5. individuare i fattori che influiscono sulla localizzazione di attività economiche; 10.6. confrontare l'assetto territoriale di aree diverse; 10.7. applicare le abilità strumentali e metodologiche acquisite per l'analisi di un territorio ancora non conosciuto o di semplici casi regionali nuovi; 10.8. leggere attraverso categorie geografiche gli eventi storici e fatti e problematiche del mondo contemporaneo; 10.9. ampliare il proprio orizzonte culturale, attraverso la conoscenze di etnie e civiltà diverse; promuovere l'apertura verso problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, del senso civico, della solidarietà, del rispetto reciproco, della multi ed interculturalità. 135