LE NUOVE VERIFICHE PERIODICHE
DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Le verifiche sul campo:
aspetti critici e storie vissute
Per.Ind. Agelio Mantoani
www.asqsinergie.it/com
L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA
Art. 71 comma 11.
Oltre a quanto previsto dal comma 8, il
datore di lavoro sottopone le attrezzature
di lavoro riportate nell’ALLEGATO VII a
verifiche periodiche volte a valutarne
l’effettivo stato di conservazione e di
efficienza ai fini di sicurezza, con la
frequenza indicata nel medesimo
ALLEGATO. ……..
D.LGS. 81/2008
D.LGS. 106/2009
D.LGS. 17/2010
I FATTI DEL MESE
BASAMENTO
RELAZIONE GEOLOGICA
DICHIARAZIONE DI CORRETTA ISTALLAZIONE
DAL MAUALE DI USO E MANUTENZIONE
RESPONSABILITA’ DEL VERIFICATORE
L’esperto verificatore durante lo svolgimento dell’incarico di verifica periodica è
“Incaricato di pubblico servizio”.
L’articolo 71 comma 12 del D.Lgs. 81/08 conferma tale qualifica dell’esperto
verificatore e lo impegna a rispondere direttamente alla Pubblica Autorità.
Art. 71 comma 12.
Per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, le ASL e l’ISPESL possono avvalersi del supporto
di soggetti pubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di
pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione.
Ai sensi dell’articolo 358 Codice Penale, sono incaricati di un pubblico servizio
coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico
servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica
funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e
con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della
prestazione di opera meramente materiale.
Gli obblighi dell’incaricato di pubblico servizio sono disciplinati dal codice di
procedura penale
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VERIFICA
Definizioni:
Prima verifica periodica:
la prima verifica dell’apparecchio di sollevamento è finalizzata ad accertare lo stato di
manutenzione e conservazione della macchina, la congruità con le modalità di
utilizzo previste dal fabbricante, oltre alla individuazione di eventuali carenze in
merito ai principali requisiti essenziali di sicurezza palesemente rilevabili da
prove funzionali e dall’esame generale della macchina; detta verifica verrà
effettuata alla scadenza prevista nell’allegato VII del D.Lgs. 81/08.
Verifica periodica:
verifica dell’apparecchio successiva alla “prima verifica periodica” finalizzata ad
accertare lo stato di manutenzione e conservazione della macchina, il
mantenimento dei requisiti essenziali di sicurezza previsti in origine dal
fabbricante e palesemente evidenziabili nell’esame generale della macchina.
Le verifiche periodiche debbono essere effettuate secondo le scadenze previste
nell’allegato VII del D.Lgs. 81/08.
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VERIFICA
Verifica straordinaria:
verifica effettuata indipendentemente dalle scadenze previste dall’allegato VII in
conseguenza a:
- modifiche apportate alla macchina per le quali non si renda necessaria una nuova
immissione in servizio e marcatura CE;
- riparazioni su elementi strutturali o in generale parti attinenti alla sicurezza resesi
necessarie in conseguenza di incidenti;
- interventi per adempiere a verbali redatti in occasione di verifiche con esito negativo;
Riqualificazione della periodicità:
Ai fini della definizione della periodicità delle verifiche periodiche degli apparecchi di
sollevamento di cui al presente documento, ed allo scopo di definire una metodologia
procedurale omogenea, tutte le attrezzature dovranno essere classificate tenendo conto
delle specificità definite dall'Allegato VII del D.Lgs. 81/08.
La frequenza delle verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento viene individuata
dal datore di lavoro/utilizzatore, anche mediante l’ausilio del verificatore, attraverso la
valutazione del tipo di apparecchio, dell’ambiente di impiego e della sua vetustà secondo le
indicazione del citato allegato VII, e deve essere formalizzata attraverso la redazione e
firma del modello di riqualificazione della periodicità.
Il documento di riqualificazione della periodicità dell’attrezzatura deve essere conservato
unitamente al libretto delle verifiche ed una copia inviata all’ASS a cura del verificatore.
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VERIFICA
Indagine supplementare:
attività finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, non evidenziabili in
sede di verifica periodica, prodottesi dall’esercizio dell’apparecchio in particolari
condizioni di utilizzo.
Vengono assoggettati a indagine supplementare tutti gli apparecchi di sollevamento di tipo
trasferibile (gru a torre) e di tipo fisso (gru a ponte, gru a bandiera, strutture limitate, etc.),
per le quali il verificatore addetto alla verifica periodica ravvisi in maniera oggettiva
le “condizioni di utilizzo di tipo gravoso” e in conseguenza di queste, anche in relazione
alla vetustà dell’apparecchio, disponga l’effettuazione di un accertamento supplementare, a
cura del costruttore o in alternativa di un ingegnere esperto su commissione del
proprietario della macchina.
Manutenzione ordinaria:
insieme delle attività volte a mantenere l’integrità originaria della macchina, per
ripristinare l’efficienza della stessa, per contenerne il normale degrado d’uso, per garantirne
la vita utile, per far fronte ad eventi accidentali senza modificarne le caratteristiche
originarie (dati di targa, dimensionamento, valori costruttivi, etc.), la struttura essenziale e la
destinazione d’uso. Pertanto, sono da considerare manutenzione ordinaria gli interventi che
comportano la sostituzione di parti o di componenti guasti od usurati, con parti o
componenti originali o riconosciuti equivalenti dal fabbricante, nonché “le modifiche
effettuate per migliorare le condizioni di sicurezza, sempre che non comportino modifiche
delle modalità di utilizzo e delle prestazioni previste dal costruttore”,
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VERIFICA
Manutenzione straordinaria:
insieme delle attività volte a prolungare la vita utile della macchina, migliorarne
l’efficienza, l’affidabilità, la produttività, la manutenibilità e l’ispezionabilità senza
modificarne le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento, valori
costruttivi, etc.), la struttura essenziale e la destinazione d’uso.
Modifica sostanziale:
intervento che comporta la modifica delle caratteristiche della macchina, o delle sue
prestazioni o delle sue modalità di utilizzo, in modo non previsto direttamente dal
costruttore. In questi casi, è necessaria la rimarcatura CE della macchina con la
conseguente valutazione dei rischi non valutati in sede di prima costruzione.
QUALI SONO GLI
OBBLIGHI?
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Acquistare macchine sicure
Istallare come previsto dal costruttore
Manutenzionare (ordinaria e straordinaria)
Registrare (in forma scritta)
Informare Formare Addestrare gli operatori
Possedere e mettere a disposizione il MANUALE DI
USO E MANUTENZIONE
• Verifiche di legge (se previste)
D.Lgs. 81/08 – integrato D.Lgs. 106/09
Art. 71.
Obblighi del datore di lavoro – comma 4
Punto 2)
oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel
tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui
all’articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da
apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione
Punto 4 lettera b)
siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di
controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è
previsto.
Manuale d’Uso e Manutenzione
• Serve per dare le necessarie
informazioni di sicurezza.
• E’ indispensabile per:
–
–
–
–
–
immissione sul mercato, imballaggio, trasporto,
installazione, collaudo
utilizzo e funzionamento
manutenzione
sostituzione delle parti
dismissione, rottamazione e smaltimento
Il manuale deve accompagnare ogni macchinario (anche usato).
Utilizzare la macchina secondo il manuale d’uso e manutenzione.
Manuale d’Uso e Manutenzione
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Dispositivi di sicurezza
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Indicazioni di sicurezza per la regolazione del limitatore carico ...................................... 3-39
Disposizione interruttori finecorsa.................................................................................... 3-40
Interruttore finecorsa a riduttore: regolazione del punto di commutazione...................... 3-41
Regolazione interruttore finecorsa di meccanismo traslazione carrello .......................... 3-43
Sbraccio 28 m KAW 140 KV 035 2 - Rinvii ..................................................................... 3-45
Sbraccio 30 m KAW 140 KV 035 2 - Rinvii ................................................................ …..3-48
Sbraccio 28 m KAW 140 KX 010 2/4 - Rinvii ................................................................... 3-51
Sbraccio 30 m KAW 140 KX 010 2/4 - Rinvii ............................................................. ……3-54
Regolazione interruttore finecorsa Torre vertical ............................................................. 3-57
Regolazione interruttore finecorsa di sollevamento......................................................... 3-57
Regolazione del limitatore del carico........................................................................... 3-58
Curva di portata................................................................................................................ 3-68
Limitazione di rotazione e del carrellino........................................................................... 3-72
Profilo del personale addetto ai controlli
Metodi d’ispezione
Programma dei controlli
Il registro dei controlli
Il registro dei controlli deve essere corredato della necessaria
documentazione di supporto, atta a dimostrare la rispondenza
dell’intervento
Art. 71.
(Obblighi del datore di lavoro)
……
9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere
riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni,
devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di
vigilanza.
10. Qualora le attrezzature di lavoro di cui al comma 8 siano
usate al di fuori della sede dell’unità produttiva devono
essere accompagnate da un documento attestante l’esecuzione
dell’ultimo controllo con esito positivo
Il registro dei controlli
Il registro dei controlli
Elementi dell’apparecchio:
LE FUNI
FUNI METALLICHE
Una fune d'acciaio è formata da un certo numero
di fili d'acciaio normalmente arrotolati in trefoli, a
loro volta arrotolati attorno a un'anima centrale a
sua volta costituita da un trefolo o da una vera e
propria fune d'acciaio di diametro inferiore, o
un'anima tessile, in fibra naturale o sintetica.
Tale anima fornisce tra il 10% e il 50% della
resistenza della fune metallica.
L'anima metallica aumenta dell'8% circa il carico di
rottura della fune rispetto all'anima in fibra tessile,
ma ne riduce la flessibilità.
L'anima in fibra tessile inoltre svolge l'importante
funzione di serbatoio per il lubrificante.
FUNI DI SOLLEVAMENTO
Normalmente si misura su di un tratto di fune diritto e, nel punto prestabilito, si effettuano due
misurazioni a 90° l’una rispetto all’altra.
UNI 4309:2011 - ISPEZIONI
• Nell’assenza di istruzioni fornite dal fabbricante della gru nel suo manuale e/o
date dal fabbricante o fornitore della fune, devono essere seguiti i principi
generali di ispezione dati dalla norma.
• Ispezione visiva giornaliera:
• Almeno la sezione di fune operativa in quel particolare giorno deve essere
osservata con l’obiettivo di scoprire qualsiasi deterioramento generale o danno
meccanico.
• Questo deve includere i punti di attacco della fune alla gru.
• Inoltre la fune dovrebbe essere controllata per assicurarsi che alloggi
correttamente sul tamburo e sulle pulegge e che non si sia spostata dalla sua
posizione normale operativa.
• Qualsiasi cambiamento apprezzabile delle condizioni dovrebbe essere
registrato e la fune deve essere esaminata da un addetto competente
• Se, in qualunque momento, le condizioni d’uso vengono modificate, come
quando la gru viene spostata e posta in esercizio altrove, la fune deve essere
soggetta a un’ispezione visiva come descritto nel presente punto.
• Nota Al guidatore/operatore della gru può essere affidato il controllo giornaliero
per quanto addestrato e ritenuto competente per questa operazione.
CERTIFICATO FUNI
Brache a catena
Gancio
accorcia
maglia
Campanella con
targhetta di
identificazione che
deve essere leggibile.
Coefficiente di sicurezza 4
TARGHETTA
Portata a canestro
Portata in verticale
Numero di matricola
Portata con angolo ß 0-45°
Portata con angolo ß 45°-60°
Numero di matricola
CERTIFICATO CATENA
Brache Sintetiche (tessuto)
Brache sintetiche (allegato I, punto 4.1.2.5 2006/42/CE)
coefficiente di sicurezza non minore 7
Etichetta con dati di portata ed
istruzioni d’uso cucita all’interno di
un’asola.
• Indurimento e infrangilimento
a basse temperature
• Sofferenza al calore radiante
• Temono le sostanze chimiche
DEFORMAZIONI
ATTENZIONE A TUTTE LE POSSIBILI DEFORMAZIONI
CERTIFICATO GANCIO
VERIFICHE
SITUAZIONI DI CANTIERE
Il fenomeno è più diffuso di quanto si
pensi e riguarda in modo particolare
tutte quelle componenti che, in
occasione dei vari montaggi e
smontaggi, rimangono sempre
connesse tra loro
Ruggine
Una delle travi stabilizzatrici aveva
subito un cedimento strutturale in
corrispondenza dell’unione
bullonata centrale
PESO CAMPIONE
FINECORSA
PULSANTIERA
RADIOCOMANDO
PROVE FUNZIONALI
PROVE FUNZIONALI – cos’e?
CERTIFICATO CONFORMITA’ MACCHINA
DIAGRAMMA DELLE PORTATE
ATTENZIONE A:
Segnaletica
Indicazioni del costruttore
Istruzioni
Indicazioni dal MUM
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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2015.06 seminario per dispensa