Notizie dallo Scalcerle, a cura del Comitato Genitori
18 Dicembre 2002
A proposito ...
Lingue.
L’avventura continua. Siamo al
terzo numero, il primo di questo
anno e, come nello spot della Barilla per i suoi 125 anni dove viene
esaltata la forza dirompente del
silenzioso lavoro dell’uomo
(benché attraversato da squarci di
storia), che ricalca quella bella frase che dice "Quando il caos è intorno a te, ricorda: quello che sopravvive alla storia è il lavoro dell'uomo", noi genitori anche se a
fatica e attraversati da critiche,
continuiamo ad incontrarci, discutere e raccogliere idee e spunti e
le mettiamo nel giornalino. Tra “Le
Pietre”, “Le Nuvole”, la pagine internet, le assemblee, i comunicati
e tutto quanto viene fatto, anche
se è poco, in percentuale, siamo
convinti che nell’insieme contribuisca a rendere la vita e l’attività
della scuola e dei nostri figli nella
scuola sempre migliore.
La redazione di “Le Pietre”
Quali?
Scuola e famiglia
La partecipazione …
non è un optional.
Il primo giorno di scuola molti
genitori accompagnano i loro figli
iscritti alle classi prime. Durante
la "cerimonia di accoglienza" in
auditorium sentono parlare dell'importanza della partecipazione delle famiglie alla vita della
scuola. Lo dicono gli studenti
più grandi, lo dice la Preside, lo
dice la responsabile del CIC.
Successivamente si fanno vivi i
(Continua a pagina 11)
Saluto del Preside
Pof. Anna Bottaro
A settembre ho iniziato il mio
lavoro di dirigente scolastica
all’istituto Scalcerle, raccogliendo l’eredità lasciatami
dal preside Pavanini, persona
capace ed estremamente
preparata, in grado di dare
risposte di valore alle esigenze formative dell’utenza. Ho
trovato una scuola ben organizzata in cui le scelte educative sono condivise e attuate
con sinergia d’intenti da tutti
gli operatori scolastici. Lo
Scalcerle è una fucina di attività, progetti e proposte culturali di varia natura, in cui ogni
docente sa gestire le iniziati(Continua a pagina 23, colonna 3)
Anno 2
Numero 1
Cari genitori, nell'ultimo incontro
dei vostri rappresentanti, ho avuto l'occasione di dire che nel
nostro Istituto, oltre al francese,
inglese, tedesco, spagnolo, si
insegna anche il russo. E' dal
1988 che c'è il russo come lingua triennale. Nel corso di questi anni, molti ragazzi e ragazze
si sono cimentati con successo
con questa lingua slava, così
bella e così rara. Infatti, la nostra è l'unica scuola, non solo di
Padova, ma anche di tutta la
Provincia, e una delle poche in
Italia, in cui si ha l'occasione di
studiare questa lingua. Il russo
è la lingua più importante e la
più parlata di tutto il gruppo delle lingue slave che sono una
dozzina ( serbo-croato, ceco slovacco, polacco, bulgaro, sloveno, sorabo superiore- inferiore, bielorusso, ucraino ).
Studiare il russo significa, perciò, acquisire uno strumento per
aprirsi ad un mondo e ad una
cultura diversi da quelli conosciuti dai nostri ragazzi che stu(Continua a pagina 18, colonna 1)
Notizie di rilievo
• Sicurezza nella scuola
• Lingue e linguaggi
• Expò scuola
• Pizza Pazza
• Andiamo in profondità
• Calendario ricevimenti
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 1
Sommario
1 A proposito ….
1 Saluto del preside
1 Scuola e famiglia. La partecipazione
3 La Sicurezza nella nostra scuola
5
6
7
8
8
Pietro Scalcerle, terza e ultima parte
Lo sportello dei Genitori
Comitato Genitori
La scuola informa: la lingua Russa
Pizza Pazza
10
10
12
13
14
15
16
19
24
Viaggio ad Alicante
Pinocchio
Expo’ scuola
Ancora Senegal
Attività della scuola
In profondità, la “Speleologia”
Lingue straniere, che Fortuna
Gocce di riflessione: evoluzione del lavoro
FAQ, le domande più frequenti
Calendario degli eventi 2002-2003
Comitato genitori 3 dicembre 2002
Composizione giornalino 16 dicembre
Vacande di Natale (stop lezioni) 22 dicembre, 6
Inizio scrutini 1o quadrimestre 20 gennaio
Incontro rappresentanti di classe 21 gennaio
Inizio esami 19 giugno
Corsi computer
Corsi serali
Scuola genitori
Incontro Generale Genitori 17 dicembre
Comitato genitori 7 gennaio
Comitato genitori 4 febbraio
Festa d'istituto 8 febbraio
Carnevale (stop lezioni) 1-4 marzo
Giornate dell’arte ?
Comitato genitori 4 marzo
Visite d'istruzione maggiori di un giorno 17-22 marzo
Comitato genitori 1 aprile
Vacanze di Pasqua 17-27 aprile
Comitato genitori 6 maggio
Comitato genitori finale con cena 3 giugno
Ultimo giorno di scuola 10 giugno 2003
Scrutini 9-14 giugno
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 2
La scuola informa: Sicurezza, amianto, allagamento
La Sicurezza
nella nostra scuola
Pof. Claudio Merlo
BREVE STORIA
Per la sicurezza nelle scuole l’anno 1994 è la linea di confine. Questa affermazione così perentoria
non è forse tanto esatta come vorrebbe sembrare,
infatti anche prima di questa data, a partire dal
1955 una serie di decreti legge aveva dettato le
norme per la sicurezza sul posto di lavoro. E’ solo
però nel 1975 che vengono date norme per
l’edilizia scolastica.
Nel 1992 arrivano
quelle per la prevenzione incendi
per l’edilizia scolastica e nel 1994, in
attuazione delle direttive CEE, quelle
riguardanti il miglioramento della
sicurezza e della
salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.(Decreto legislativo 626/94). Questo è l’anno di riferimento poiché anche la scuola viene
riconosciuta come luogo di lavoro e ad essa si applicano le disposizioni relative al mondo del lavoro. I chiarimenti successivi consentono di capire
meglio la nuova realtà, ossia che gli alunni sono
considerati lavoratori quando si trovano nelle aule
laboratorio e nelle palestre; che il Preside è il loro
datore di lavoro e che, direttamente o indirettamente su di esso convergono le responsabilità
della sicurezza nella scuola. Ad esso si richiedono
tutta una serie di attività: di organizzare il servizio
di prevenzione e protezione, di attuare le misure
di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio, gestione delle emergenze, di formare-informare i lavoratori sui rischi per
la salute ed il modo di prevenirli, di formalizzare il
documento di valutazione del rischio. Il primo termine stabilito dalla legge fu il 1° gennaio 1996 ed
io, che qualche tempo prima, ignaro di tutto, durante un collegio dei docenti, avevo fatto cenno
alla mancanza di prove antincendio nelle scuole
italiane, fui incaricato dal preside Pavanini di occuparmene. Nel 1995, dopo aver frequentato il
primo corso di formazione per responsabili della
sicurezza (RSPP), ho iniziato il mio lavoro di
supporto al preside nel campo della sicurezza.
La scuola, la sua struttura, le sue attività sono
state analizzate alla ricerca dei possibili rischi
per gli alunni ed il personale. Entro il primo termine sono stati prodotti il documento di valutazione
del rischio, il piano di evacuazione. Nell’anno
successivo
sono
stati organizzati il
servizio di primo
soccorso e quello di
gestione delle emergenze, dopo averne formato gli
addetti,
aderendo
così in modo completo alle richieste
della legge. Molto
mi ha aiutato durante questo lavoro
l’aver trovato che la
cultura della sicurezza non era una
cosa ignota nelle
nostra scuola. In tutti i luoghi di potenziale pericolo vi era la presenza attiva dei docenti che si
erano preoccupati, con istruzioni e regolamenti,
della sicurezza dei loro alunni. Oggi siamo nel 2002 e la nostra scuola continua nella sua ricerca
di sicurezza, allargandola a quella della salute
individuale: fisica e psicologica. Si è cominciato
trattare anche della sicurezza stradale e la speranza è che chiare norme e precisi incarichi consentano di diffonderla a tutti gli alunni. Particolare importanza rivestirebbe quella effettuata nel
biennio e che dovrebbe portare, secondo le indicazioni del Ministero, al conseguimento del patentino per ciclomotori
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 3
La scuola informa: Sicurezza, amianto, allagamento
L’ALLAGAMENTO
Non si può parlare di sfortuna. Essa infatti non esiste e quanto ci accade è solo il risultato del caso
o della nostra capacità di prevedere e di agire.
Sono mancate la previsione e l’azione e da un tetto intasato la pioggia ha invaso una zona particolarmente sensibile della scuola: l’area dei laboratori di chimica. Di qui è poi scesa attraverso piani
ed aule rendendo rapidamente inagibile l’istituto. I
danni hanno riguardato principalmente l’aula strumenti, la biblioteca di chimica, gli arredi delle aule
sottostanti. La struttura della scuola fortunatamente non ne ha risentito e ciò ha consentito la rapida
ripresa delle attività, dopo i controlli dei Vigili del
Fuoco e degli esperti elettricisti della Provincia, i
cui dirigenti si sono dimostrati pronti e sensibili.
Anche la rapida azione dei tecnici e dei docenti di
Chimica ha contribuito a ridurre gli effetti
dell’acqua sulle delicate apparecchiature di analisi
e misura. Oggi, pur non essendo ancora materialmente quantificati i danni, le cose sembrano meno cupe di quanto fossero sembrate sotto gli scrosci.
addetti a queste produzioni ed alle relative installazioni. Il cemento amianto è considerato la forma più ’sicura’ di questo materiale. Le microscopiche fibre responsabili dell’inquinamento
dell’aria sono infatti bloccate nell’impasto, ed il
loro rilascio nell’atmosfera può avvenire solo se
esso è fortemente degradato. Un pericolo può
derivare da attività di modifica o demolizione delle lastre ondulate, motivo per cui tali modifiche
debbono essere effettuate dopo uno specifico
progetto di bonifica e da squadre opportunamente protette e formate.
Una volta consapevole della sua presenza ho
prima controllato a vista le condizioni della nostra
copertura e, per maggior sicurezza, fatto eseguire una ispezione da parte del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza nell’ Ambiente di Lavoro (SPISAL) della ASL di Padova. Ne è risultata
la buona condizione della copertura e, sulla base
anche della loro esperienza sulle coperture in
ambiente industriale, l’assenza di rischio da amianto. All’inizio di quest’anno avevo richiesto
all’Ente provinciale una perizia specifica che potesse risolvere in modo definitivo i timori di alcuni
docenti sulla sanità dell’aria della scuola in relazione all’amianto. Il caso ha voluto che essa fosse effettuata, secondo le specifiche di legge, subito dopo l’allagamento. Sono stati fatti prelievi di
cemento-amianto sul tetto e di aria nel laboratorio più allagato, dove, dal tetto, sarebbero potute
arrivare le fibre nocive.. Sono in attesa dei risultati che mi risultano non ancora essere pervenuti
in Provincia. Appena li riceverò, li renderò noti
agli studenti-lavoratori ed alle loro famiglie.
Un commento personale, sarei fiducioso
L’AMIANTO
Costruita nel 1984, quando non esistevano specifiche normative, la scuola ha una copertura in cemento-amianto. L’amianto sotto forma di fibre,
corde, pannelli isolanti, malte a spatola o a spruzzo è riconosciuto come responsabile di casi di
“mesotelioma” pleurico: una forma cancro che si
manifesta a molti anni di distanza nei lavoratori
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 4
Un po’ di storia da vicino: Pietro Scalcerle
...PIETRO SCALCERLE
giovanissimo ufficiale garibaldino caduto nel 1849. Finiva la seconda parte con A Bologna avrebbe voluto
raggiungere Venezia ancora libera, ma i pericoli ...
Terza e ultima parte – Testo di Gianluigi Peretti
.... per la Repubblica romana lo spingeranno giù per la
penisola assieme ai suoi legionari. Questa marcia di avvicinamento a Roma durò più mesi (novembre' 48-aprile
'49) tra mille ostacoli, anche per la ricorrente diffidenza
verso i garibaldini delle popolazioni rurali. In più la Francia
"republicana" di Luigi Napoleone, dopo l'assassinio del ministro Pellegrino Rossi, la fuga di Pio IX e la caduta del
potere temporale dei papi (24 nov.), seguendo la sua secolare politica nei confronti dello stato della Chiesa, era
risoluta a eliminare la Repubblica di Mazzini. I volontari
veneti al seguito di Garibaldi, sottoposti al generale Angelo Masini, erano chiamati Lancieri,
con propria divisa a più colori. La
marcia verso Roma avvenne attraverso le Marche e l'Umbria, e solo
con la nascita della Repubblica e
del suo Triumvirato tutto divenne
più facile rispetto al precedente
Governo provvisorio. Nel novembre
'48 tuttavia lo Scalcerle era stato
mandato a Genova per cercare
sussidi a favore della sua legione
per esplicito incarico di Garibaldi.
Riesce a ottenere solo un prestito
di diecimila lire dall' armatore Francesco Carpaneto, pure amico di Garibaldi, che avrà molte
difficoltà in questa concessione. Le sue diffidenze non saranno senza fondamento, perché la restituzione della
somma (per di più rilasciata senza ricevuta) sarà estremamente laboriosa. In ogni caso, questa missione e soggiorno a Genova, mettono in luce la fiducia dell’eroe dei due
mondi nel giovane Scalcerle. Questi prese alloggio presso
la famiglia del banchiere Celesia, corrispondente commerciale degli zii padovani. Si sa che a fine anno si ammalò e
fu assistito dalla moglie di Celesia, Carolina, amica del
Mazzini, personaggio femminile notevole nella storia del
Risorgimento. Nell'aprile del '49 lo Scalcerle raggiunge la
legione garibaldina a Rieti, pronta a entrare in Roma minacciata dai francesi del generale Oudinot, sbarcato a Civitavecchia il 25 aprile. I garibaldini entrano in città il 27 tra
calorose manifestazioni. Gli scontri non poterono tardare:
il 2930 aprile i francesi furono respinti al Gianicolo (con 500 morti e 365 prigionieri). Tra i garibaldini c'erano anche
Goffredo Mameli e Luciano Manara. L’ ambasciatore francese de Lesseps mediava (gli storici nostrani dicono
"subdolamente"), per arrivare a un armistizio con Mazzini.
I garibaldini in ogni caso dovevano guardarsi a sud dall'
esercito borbonico del Regno di Napoli, battuto a Palestrina, a Velletri e nello stesso territorio del Regno. E’ in
questa occasione che lo Scalcerle viene nominato Tenente Aiutante del Colonnello. I legionari rientrarono a
Roma il 31 Maggio per contrastare una nuova offensiva
dei francesi. Venne firmata una tregua, che sarebbe dovuta durare fino al 4 giugno, ma l' Oudinot sferrò un attacco contro la città quando Garibaldi, infermo per una
ferita in Via Condotti, non se l' aspettava. Ci fu l' allarme
generale. Per il generale chiave di difesa di Roma (oltre
a porta San Pancrazio e Villa Panfili) era Villa Corsini,
detta anche Casino dei Quattro Venti, già occupata dai
francesi, con una grande gradinata che ne rendeva difficile l'assalto. Era assolutamente necessario riprenderla.
Ed è proprio nell' attacco a Villa Corsini, alle prime luci
del 3 giugno '49, che Pietro Scalcerle viene colpito al fegato da una fucilata dei francesi. Trasportato presto all'
Ospedale della Trinità dei Pellegrini, fu curato dalla principessa Belgioioso, altro rilevante personaggio femminile
del Risorgimento. Nella stessa occasione furono feriti il Mameli e il
portabandiera veneto Antonio
Zamboni. Villa Corsini rimaneva in
ogni caso in mano francese. La
ferita del giovane ufficiale era gravissima e non lasciava speranze.
Alle undici e trenta dello stesso
giorno il ferito dettò il suo secondo
testamento al notaio Costantino
Bobbio di Roma, alla presenza di
testimoni. li giorno dopo il giovane
eroe rendeva il suo ultimo respiro.
Aveva 19 anni e due mesi. Non si
seppe mai dove fosse esattamente la sua sepoltura. Rimane ora il giallo dei due testamenti: nel primo, redatto
probabilmente quando c'era ancora speranza per il Comitato Provvisorio di Padova, il giovane lasciava tutti i
suoi averi, di notevole consistenza, ai padovani Carlo
Leoni e a Ferdinando Cavalli, poi all' amico Lorenzo Tovaglia di Thiene, alle due sorelle e ad altri parenti. Nel
secondo, resosi conto delle mutate condizioni politiche e
militari, divideva tutto tra le città di Vicenza, Thiene e Padova per opere di carattere civile-patriottico. Ovviamente
le sorelle impugnarono il testamento e solo dopo 15 anni
si giunse a una composizione del contenzioso: Beatrice
e Margherita si tennero i due quinti della sostanza, mentre la città di Thiene decideva di istituire con la sua parte
il Civico ospedale, Vicenza di ampliare e restaurare il
Collegio Comunale Cordellina Bissari e Padova, dopo
alcune discussioni nel Consiglio comunale, optava nel
1869 per la creazione, in via s. Giovanni di Verdara, di
un istituto professionale per l'educazione delle ragazze.
La storia recente è conosciuta.
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 5
La pagina dei genitori – lo sportello
Lo Sportello
dei Genitori
Mailing List Genitori
Chi volesse essere incluso nella mailing list del
comitato genitori della scuola Scalcerle,
ci scriva: [email protected]
La CASSETTA delle lettere del Comitato Genitori si trova in PORTINERIA. Disponibile per ogni comunicazione, per raccogliere commenti,
schede d’iscrizione ad attività varie, questionari.
il Nostro Sito
Molte notizie ed informazioni sono molto più
dettagliate, sviluppate e aggiornate giornalmente nel nostro sito all’indirizzo:
www.istituto-scalcerle.it link = Genitori
o direttamente
www.istituto-scalcerle.it/genitori/genitori.htm
Se avete problemi ci potete contattare tramite telefono o eMail
Genitori cui ci si può rivolgere:
Consonni Gianluigi
tel. 0496.352.88
[email protected]
Fiore Gianfranca
tel. 0496.907.81
[email protected]
Cecchinello Attilio
tel. 0496.545.53
[email protected]
Facchin Eligio
tel. 0497.683.29
[email protected]
Belluco Claudio
tel. 0498.975.012
[email protected]
Chigliaro Giampietro
tel. 0496.382.97
[email protected]
Miotto Francesco
tel. 0498.802.441
[email protected]
I Rappresentanti di Classe
Eletti in ogni singola classe hanno importanti
funzioni ma devono essere aiutati da tutti i genitori della classe.
Il Comitato Genitori
Come definito nel Regolamento, tutti i genitori
eletti come rappresentanti di classe e nel Consiglio di Istituto costituiscono il Comitato Genitori
Il Direttivo Comitato Genitori
I genitori rappresentanti di classe eleggono i
membri del Direttivo Comitato Genitori che cercano di proporre iniziative e miglioramenti
nell’ambito delle attività scolastiche.
La Collaborazione tra Direttivo, Comitato e
Genitori è di fondamentale importanza per
raggiungere gli obiettivi preposti
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 6
La pagina dei genitori – i gruppi
… nella nostra scuola:
Lo Scalcerle offre ai nostri figli e anche a noi
genitori numerose possibilità di crescita. Sempre più la collaborazione e l’interazione tra
scuola e genitori sono
importanti per una maggiore qualità della vita
nell’ambito scolastico.
Molte iniziative che sono avviate dalla scuola non sono conosciute per un’eccessiva dispersione delle informazioni. Altre invece non sono avviate perché non
stimolate e sostenute dai genitori stessi.
Il Comitato Genitori, per sua natura apolitico, si propone di migliorare il flusso delle informazioni sulle iniziative e le attività della scuola; di stimolare una maggiore partecipazione di tutti i genitori alla vita della scuola;
di migliorare, in senso qualitativo, la vita scolastica dei
nostri ragazzi.
Come Genitori dobbiamo essere vicini alla scuola in
modo che possa compiere, al meglio, la sua principale
attività: l’insegnamento. Dobbiamo seguire i ragazzi a
casa cercando di seguire il loro percorso scolastico,
appoggiando la scuola nelle varie iniziative tendenti a
migliorarne la loro qualità formativa.
Catene Telefoniche. Spesso gli avvisi di iniziative o attività programmate nella scuola non sono viste e valutate dai genitori per varie ragioni (dimenticanze, assenze alunni ecc.) per cui nelle iniziative di un certo
rilevo useremo le catene telefoniche (sistema “scout”)
per avvisare che sono stati consegnati degli avvisi ai
ragazzi e quali argomenti trattano, per ricordare ai ragazzi di farseli consegnare.
·
possono essere attivati corsi di lingue per
adulti a costi contenuti
·
sono stati effettuati corsi completi di computer con il conseguimento della patente
europea.
·
sono stati fatti e si rifaranno corsi di informatica fondamentale (di base per genitori:
eMail ed internet)
·
ci saranno incontri e corsi per genitori su
come comprendere meglio i nostri figli.
·
ci sono dei pomeriggi dedicati ai ragazzi
per le ripetizioni collettive.
·
ci sono stati diversi scambi con paesi europei
·
ci sono le vacanze studio in Inghilterra,
Spagna, Germania e Francia
·
c’è nel sito Web della scuola una pagina
genitori.
·
viene pubblicato un giornalino (notiziario)
del comitato genitori
·
esiste una posta elettronica dei Genitori
·
si può partecipare al comitato genitori
·
c’è una cassetta per la corrispondenza
con il Comitato Genitori vicino alla portineria
·
il comitato genitori C’è
Come Direttivo Comitato Genitori vorremo coinvolgere
più persone per essere più attivi e di maggior stimolo
nei confronti della scuola entrando meglio nel vivo di
molteplici attività per portare in nostro contributo di esperienza e di realtà di genitore.
Questionari. Se vi arrivano a casa, per cortesia compilateli. Sono l’unico modo per recuperare idee e verificare le esigenze delle famiglie e quali iniziative si vorrebbero fossero compiute dalla scuola.
Un’iniziativa può essere attivata solo se c’è un vostro
interessamento. Anche le risposte negative aiutano ad
avere un quadro più chiaro delle esigenze.
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 7
La scuola informa
E` tanto difficile
la lingua russa?
Ho dato appositamente questo titolo al mio articolo perché proprio con questa domanda inizia la
maggior parte delle conversazioni non appena gli
italiani vengono a sapere che io sono una russa
che insegna l’italiano a Mosca. Vi vorrei coinvolgere cari lettori alla ricerca della risposta che, naturalmente, non può essere un semplice si o
no.La prima cosa che può spaventare chi sta riflettendo se intraprendere questa “avventura” o
meno, è il nostro alfabeto con le sue 33 lettere. E`
vero che la base dell’alfabeto russo non è il latino,
ma il greco. Cercate comunque di ricordare quanto nel
corso della storia
antica, erano stretti
i legami tra la Grecia e Roma, quanto i filosofi ed i poeti greci contribuirono alla cultura
della Roma antica,
quanti
vocaboli
greci sono presenti
nella lingua italiana: problema, poeta, democrazia, atleta, crisi, analisi
ecc. Anche il russo, grazie ai due
preti Cirillo e Metodio, acquisì l’esperienza linguistica greca ed aggiunse quello che vi mancava. Non vi sembra, riconoscendo lo splendore della cultura greca, che
sia più corretto parlare dell’alfabeto russo come
se fosse più sviluppato, se permettete, più ricco,
anziché più difficile?
La grafica delle lettere non è completamente diversa da quella latina, ne “strana”, ne complicata,
come ad esempio quella araba o cinese. Ci sono
alcune lettere identiche a quelle latine (italiane),
ma che si pronunciano in un altro modo. Perciò
diventa una specie di gioco ricordare queste simpatiche differenze. Giocando, si impara più facilmente! Ci sono, a ragion del vero, delle lettere
che richiedono dei suoni un po’ speciali e non esistenti nella lingua italiana, ma l’apparato vocale
dell’uomo ha delle capacità straordinarie
nell’imitare tantissimi suoni ancor più particolari.
Voi, italiani, siete sin dalla nascita e, si dice, dalla natura, predisposti alla buona pronuncia di una lingua straniera. La lingua russa parlata dagli
italiani diventa più dolce, più musicale, più colorata. Quindi per imparare il nostro modo di leggere e scrivere ci vuole, oltre al solito impegno,
indispensabile per qualsiasi nuova impresa, un
po’ di ironia, un po’ di scherzo, un po’ della vostra musicalità e allegria naturali! Una volta imparato l’alfabeto con le regole della pronuncia,
sicuramente meno complesse di quella francese
o inglese, si passa alla grammatica. Non vado
ad approfondirmi troppo nelle descrizioni specifiche del sistema
grammaticale russo col tentativo di
convincervi che è
semplice e facile.
Non metterei le
cose sul piano così primitivo. Il sistema grammaticale è veramente
degno di essere
studiato con impegno e attenzione.
Un aiuto, può darsi per voi inaspettato, arriva dalle
conoscenze basilari di un europeo.
Non è un segreto
che la migrazione
naturale dei popoli, le guerre, il commercio,
l’arte, abbiano favorito l’integrazione delle lingue, soprattutto a livello lessicale. Per chi ha la
padronanza della lingua italiana e conosce una
delle lingue europee, sarà forse una piacevole
sorpresa scoprire quanto il russo ha in comune
con queste lingue. Il russo, essendo la lingua di
una nazione storicamente molto ricca, comprende alcune caratteristiche delle lingue sia romane
che germaniche e, naturalmente, le proprietà originali delle lingue slave. Si proverà senz’altro
una grande soddisfazione conoscere gli aspetti
di grammatica diversi da quelli della propria lingua. Lo studiare il russo porta sicuramente ad
allenare la mente, ad allenarla in modo divertente come si impara a fare parole crociate o indo(Continua a pagina 9)
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 8
La pagina dei genitori
(Continua da pagina 8)
vinelli. La mia esperienza di insegnante mi ha
suggerito un pensiero: si memorizzano più velocemente gli aspetti piuttosto diversi della lingua madre, perché si è più attenti e più propensi a studiare le “regole irregolari”. Quello che
all’inizio sembra incomprensibile e, quindi, difficile, comincia ad avere la sua spiegazione, la
sua logica e finalmente il suo fascino. Non vi
pare che le più grosse difficoltà si nascondano
innanzitutto nella nostra pigrizia, nel nostro desiderio di risparmiarci e non sforzarci?. E allora,
è tanto difficile superare la propria pigrizia?
MondoWeb.
Un professore del liceo classico Giulio Cesare
di Roma ha creato il sito www.ebravoweb.it,
giornale studentesco pubblicato esclusivamente on-line. La redazione di www.padovando.it
(giornale on-line operante in provincia) ha creato www.tuttinweb.biz, per gli studenti delle superiori e medie della provincia di Padova con il
patrocinio del Ministero dell’Istruzione e della
provincia di Padova.
Da vedere.
PIZZA … PAZZA
Esperienza della 1^B Linguistico
sabato 16-nov-2002
Pizzeria “LA BAIA” - Padova
Ora, dopo il divertimento, ... la fatica per redigere un qualcosa, per relazionare l'intero Istituto
sulla serata in Pizzeria che ha coinvolto i ragazzi
e i genitori della neonata “prima-B" del Linguistico Scalcerle.
Siamo partiti quasi per scherzo e con tanto scetticismo, perché lo si sa, tanti buoni propositi, cadono troppo spesso nel nulla. Invece... il 90%
dei ragazzi con le rispettive famiglie, si sono impegnati e hanno aderito all'iniziativa. Gli altri sicuramente hanno avuto impegni inderogabili...
Stavolta li scusiamo, ma alla prossima lo scriveremo sul registro, quello delle "magnade" che sicuramente saranno gradite e numerose.
A proposito, la prossima volta il papà di ..... ci offrirà il suo giardino per una grigliata e noi saremo ben lieti di esserci (stavolta tutti).
E inviteremo le testate regionali e la TV di Padova. Per il Gabibbo, aspettiamo tempi migliori...
Francamente non vi possiamo raccontare più di
tanto perché, essendo due donne, siamo partite
a chiacchierare con la vicina e, del resto, abbiamo perso il controllo.
Naturalmente i ragazzi sono stati i più entusiasti, e non poteva che essere così, visto che in
classe regna il silenzio più assoluto e troppo
spesso la tensione e la paura per interrogazioni
e spiegazioni la fanno da padrona ?!? (Così almeno ci raccontano e ci limitiamo a questo...).
Tutti ci siamo trovati a proprio agio e solo al
pensiero che dovremmo convivere per 5 lunghi
anni seguendo le vicende di studio dei nostri
marmocchi, ci viene da rabbrividire.
Ma ce la faremo, ci organizzeremo e terremo
senz'altro testa ai nostri piccoli scienziati.
La pizza è stato comunque solo il pretesto per
conoscerci, per discutere sulle problematiche
attuali che comprendono trasporti, orari, attività,
metodi di studio e quant'altro.
Sia i genitori che i ragazzi hanno esposto, con
ordine, sincerità e senza l'occhio vigile ed educativo dei "prof" le loro positività e le loro lagnanze. Naturalmente noi daremo sempre ragione ai ragazzi. Ci pare ovvio.
Vorremmo ancora continuare nell'esposizione
ma lo faremo via SMS per emulare i nostri prodigiosi figli che, in merito a telefonini e PC, ne
sanno certamente molto più di noi. A noi non rimane che la magra consolazione di pagare il
"canone".
Ora ci ribelliamo, con gli SMS prenoteremo anche la prossima Pizza. Così è ... se vi pare.
Ciao a tutti e Buone Feste
Stephanie e MariaRosa
18 Dicembre 2002 – Le Pietre
■ Pag. 9
La pagina dei genitori
Viaggio Studio ad
Alicante
Pinocchio
Dopo un’attesa lunga un’estate, siamo partiti puntuali il primo settembre dall’aeroporto Marco Polo
di Venezia.
Compagnia
mista: studenti di varie
classi, dalla
prima
alla
quarta e tutti
o quasi si
sapevano esprimere in
spagnolo.
Così, carichi
di entusiasmo abbiamo decollato alla volta
di Alicante,
con scalo a
Madrid.
E
nel
primo
pomeriggio,
a parte qualche imprevisto, siamo
arrivati sani e salvi nelle famiglie che ci hanno riservato un’accoglienza calorosa e subito ci hanno
messo a nostro agio. Poche regole, ma chiare,
molta autonomia: ci hanno persino dato le chiavi
di casa per entrare a ore tarde senza disturbare.
Unico particolare: i coprifuoco della professoressa. E il giorno seguente: SCUOLA! Mattinata divisa in due materie: 2 ore di grammatica, pausa, e
2 ore di conversazione. Entrambi molto utili per il
ripasso di argomenti grammaticali svolti durante
l’anno, per l’apprendimento di cose nuove, vocaboli e modi di dire. Le classi erano divise per livelli
e, ovviamente, non erano costituite solo da italiani: lo spagnolo era, quindi, la lingua della comunicazione, supportata anche da gesti, disegni, mimi. Programma intenso che richiedeva concentrazione e impegno, ma che infine ha dato ottimi risultati a livello grammaticale, progressi nella fluidità dei discorsi e un considerevole ampliamento
del vocabolario. C’era comunque equilibrio tra lo
studio e il divertimento. Si andava in spiaggia,
raggiungibile a piedi in poco tempo; si facevano
escursioni in città e paesi vicini, sia nell’entroterra
che sul mare. Al martedì era sempre programmata la proiezione di film in lingua: è stato un metodo molto efficace per l’apprendimento e la comprensione dello spagnolo. Esperienza da consigliare per chi vuole divertirsi, conoscere nuove
persone e un nuovo paese, imparare senza nemmeno accorgersene, e per chi vuole conciliare in
modo perfetto la qualità di un viaggio bellissimo
con un prezzo modesto.
E’ recente il film di Benigni che racconta la famosa storia di Pinocchio. Suo padre per noi è
“mastro Geppetto” mentre in Russia è conosciuto
come “Papà Carlo”. Pinocchio però è rimasto Pinocchio anche in Russia, sia come nome sia nei
fatti di tutti i giorni. C’è sempre un Pinocchio e
c’è sempre un Lucignolo. Lo è Lucignolo chi
“convince” l’amico pinocchietto a “bruciare”
(“bigiare”, “marinare” in altri tempi) la scuola per
partecipare ad inaugurazioni di centri commerciali o visite a vetrine. Lo sono, assieme, quando
fanno danni alla scuola, come si è constatato
l’auditorium al termine dell’assemblea studentesca di giovedì 24 ottobre, con rifiuti gettati ovunque e con qualche sedia rotta o quando in diversi
locali dell’istituto compaiono scritte di vario genere su arredi e pareti. Lo sono quando fanno azioni da “bullo” nei confronti dei compagni e anche
dei genitori o per la strada con i motorini. Occorre stare attenti perché più delle guardie ci sono
sempre dei gatti e delle volpi. Non ti chiedono
denari da seppellire ma denari per bruciarti, per
bucarti, per farti perdere quelle gocce si sapere
quotidiano che solo la scuola e la sana vita di
comunità sa dare. Pinocchio è bello fin quando è
un burattino e personaggio come nella canzone “
…. carisssimo pinocchio, amico dei giorni più lieti, con tutti i tuoi segreti,… “ ma è triste quando si
scopre di esserlo di persona e spesso è troppo
tardi. Si è già Lucignolo. Più reale quanto dice la
canzone di Bennato.
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La scuola informa
(Continua da pagina 1, scuola e Famiglia)
genitori del comitato, che con varie proposte e comunicazioni ribadiscono lo stesso concetto. E'
quasi una parola d'ordine ormai. Partecipazione.
Ma partecipare perché? Per sapere "come vanno a scuola" i ragazzi? Certo, ma per questo basterebbe controllare con sistematicità il libretto
personale (a proposito, lo fate spesso?). Lì si trovano i voti e tutte le comunicazioni utili. Forse allora la partecipazione ha un significato più ampio,
che va oltre il conoscere il rendimento scolastico
dei ragazzi da parte delle famiglie.
efficaci e condivise, per arrivare insomma ad
accordarsi sui valori sui quali fondare una strategia educativa comune. Solo così la scuola avrà
assolto alla sua funzione più alta.
Prof. M.Teresa de Pellegrini
Si è detto in più occasioni che la scuola non può
occuparsi solo della loro crescita culturale, che la
sua azione deve riguardare anche il loro sviluppo
personale e sociale., che è un’occasione importante per la formazione dei giovani. Ma la scuola
da sola non può farcela. Bisogna che vi sia
un’azione congiunta con le famiglie. I ragazzi
devono sentire che famiglia e scuola vanno nella
stessa direzione, per evitare che abbiano segnali
troppo contrastanti che potrebbero ingenerare
confusione. L’azione educativa deve essere comune. Ma questo non si improvvisa, o comunque
non basta desiderarlo.
Il lavoro che con pazienza e intelligenza i genitori
del comitato hanno portato avanti in questi ultimi
due anni, insieme ai rinnovati sforzi dell'istituzione, stanno dando buoni frutti. Parlo in particolare
delle due assemblee che hanno visto un'affluenza notevole e una partecipazione attiva dei genitori (non vi è sembrata un’idea vincente, da parte
del comitato quella di riunire tutti i genitori del
biennio, per parlare prima con loro in particolare?)
Parlo della migliorata partecipazione (sia da un
punto di vista quantitativo che qualitativo) dei genitori delle classi prime coinvolte nel progetto di
prevenzione delle dipendenze. Parlo della massiccia partecipazione dei genitori in alcuni dei recenti consigli di classe. Ma parlo soprattutto della lettera che il comitato ha inviato ai docenti e
che ha ottenuto significativi apprezzamenti. E’
questa la vera novità. Non ci conosciamo abbastanza, dicono i genitori. Inventiamo nuove forme
di dialogo, cerchiamo di collaborare in modo attivo
e creativo. Questa è la strada giusta. Finora era la
scuola a sollecitare la partecipazione delle famiglie. Si scopre così che vi è l’esigenza comune di
una più stretta collaborazione per capire insieme, insegnanti e genitori, ragionando e scambiandosi opinioni, quali siano le strategie educative più
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Pubblicita’
EXPO’ scuola: tutti in mostra
La rassegna Expo scuola è giunta alla quinta edizione. E’ una occasione importante di incontro e
confronto tra soggetti interessati al mondo
dell’educazione, della formazione, dell’istruzione e
del lavoro. Expo scuola è organizzato da Padova
Fiere in collaborazione con la Regione Veneto,
l’ufficio scolastico regionale, la Provincia, il Comune, la Camera di
Commercio
e
l’università di Padova. I visitatori,
sempre in aumento,
richiedono
sempre più la
qualità dei servizi
offerti, per questo,
l’area espositiva
ha occupato ben
3 padiglioni (11,
14, 15). L’expo è
un’occasione di
riflessione
sulle
grandi tematiche
della scuola e della
formazione,
vuole offrire un
aiuto ai ragazzi e
alle loro famiglie per orientarsi in una società
complessa. I grandi cambiamenti in atto chiedono
una scuola più agile e dinamica, capace di intraprendere le strade dell’innovazione e della specia-
lizzazione. Ma per una reale ed efficace trasformazione è necessario incontrarsi e scambiarsi
idee, progetti, esperienze. Il processo di riforma
della scuola punta sempre di più sull’integrazione
tra scuola, formazione e mondo del lavoro, in
conformità alle nuove disposizioni riguardo
l’obbligo scolastico e la formazione. L’Expo scuola vuole essere proprio questo: non solo una rassegna espositiva dei prodotti e dei servizi per
l’istruzione e la formazione, ma anche un momento di aggiornamento e di confronto per chi
opera nel mondo della scuola e della formazione.
Sono molti i ragazzi che approfittano di questa
occasione per chiarirsi le idee o per conoscere la
scuola da scegliere. Durante i 3 giorni di esposizione non sono mancati convegni, seminari, tavole rotonde sui temi attuali dell’integrazione
scolastica degli alunni stranieri, dell’orientamento
e della formazione degli insegnanti: “orientatori”.
Particolare successo ha avuto l’Wokshop “ocio
là” attento da quella parte , promosso dalla provincia di Treviso sulla sensibilizzazione di un
comportamento corretto da tenere sulla strada
rivolto a ragazzi e
genitori. La partecipazione del nostro
istituto è continuativa fin dalla prima edizione: questa edizione, assieme agli
insegnanti e ai ragazzi ha visto la
partecipazione attiva di alcuni genitori
del comitato. Per
concludere, credo
che il sistema scolastico veneto abbia
le potenzialità per
essere protagonista
nel processo di rinnovamento intrapreso dalla scuola italiana, in una dimensione europea che ormai ci
tocca tutti e di cui dobbiamo tenere conto.
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I° parte - Istituto di Istruzione Superiore P. Scalcerle