206 Anno 6 - n° 11 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ Via Nocilla, 180 - Aci Sant’Antonio (CT) - Tel. 095 886695 A KI S K ULTURA INFORMAZIONE 5 giugno 2010 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Un anno di successi per l’Acireale calcio a 5 L’Acireale chiude la stagione agonistica con una conferenza stampa consuntiva di fine anno tracciando cosi un bilancio sul campionato appena trascorso. Se rimane il rammarico per aver mancato d’un soffio la finale per la promozione in serie A2 non si può negare l’ottimo campionato svolto dagli acesi al loro primo anno di serie B. Da matricola per la categoria Mister Bosco ed i suoi uomini son arrivati a disputare le finali nazionali di Coppa Italia e la finalissima per la promozione,traguardi che meritano solo indiscussi elogi. Un plauso nelle considerazioni di fine stagione,meritano anche i successi raggiunti nel settore giovanile, coordinato con tanta passione dal dirigente Ugo Petrina, ottimo anche l’esordio per la neonata scuola calcio che ha riscosso notevolissimi consensi. Negli eleganti locali di Palazzo Romeo il sodalizio di Piazza Agostino Pennisi alla presenza dell’intera squadra ha voluto fare un bilancio sull’eccellente campionato svolto ringraziando oltre che il mister e gli atleti pure gli sponsor e gli organi di stampa per il loro prezioso contributo. Un ringraziamento particolare hanno voluto sottolineare tutti gli intervenuti, va ai tifosi, impareggiabili per presenze e calore. A loro anche il sentito grazie da parte del tecnico Bosco, il quale ha elogiato il grande supporto che lui ed il suo gruppo hanno ricevuto dal sempre numerosissimo pubblico. Il presidente Filippo Barbagallo ha voluto, durante il partecipato incontro, ribadire come la società in soli 4 anni sia cresciuta non solo di categorie ma ora anche di nuove forze imprenditoriali grazie alle quali ci si potrà radicare sempre più nel territorio e con un’adeguata programmazione fare grandi cose. A tal proposito Barbagallo ha anche annunciato la richiesta alla Lega di ripescaggio in serie A2 qualora c’è ne fosse la possibilità. A fare gli onori di casa pure il presidente onorario Pippo Marino rappresentate anche del principale sponsor la Zurich. Il marchio storico e leader mondiale nel settore assicurativo, ha sposato con il suo responsabile il “progetto Acireale c5” facendo crescere economicamente la società. Marino in conferenza stampa ha spiegato le ragioni di questa scelta. “Sono onorato di essere qui a conclusione di questa bella stagione e di essere stato coinvolto in questo progetto. Ho incontrato persone perbene ed è stata una splendida esperienza che è destinata a continuare negli anni avvenire. Il gruppo Zurich da sempre è vicino allo sport ed al sociale; per crescere e dar vita alle idee è necessario il supporto economico e noi non ci tiriamo indietro quando ci si prospettano progetti seri come quello dell’Acireale c5. Ora per gli atleti le meritate vacanze … mentre per la società inizia subito un'altra stagione di programmazione …. sarà ancora serie B o A2 si vedrà …. quel che è certo e che non lesineranno sforzi economici per puntellare un team che possa continuare ad onorare i colori di Acireale in tutta Italia. Angelo Battiato DEPURIAMOCI…DALLE CHIUSURE C’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro, chi fa battaglia e chi cerca una mediazione. C’è anche chi pensa a salvare quel che resta di un “pezzo” di terra che anni fa si presentava come “vergine” (una volta…forse…e con tutti i crismi del caso…ora non più…), e chi pensa a farla diventare di nuovo come “vergine”, o presunta tale. C’è anche chi, a torto o a ragione, sostiene di non poter più aspettare, dopo tanta fatica spesa, il passaggio di quello che viene definito come “un treno che se passa e scappa via non si può più riprendere”, e chi invece dice che sarebbe meglio perdere il treno per non perdere un patrimonio. Chi urla le proprie ragioni e chi non vuole giustificazioni, chi difende un interesse comune e chi pensa alle occasioni. Chi si dà da fare e chi - come sempre - pone ostacoli (e le parti sono interscambiabili…e menomale…). In definitiva, è sempre la stessa storia: c’è chi sta da una parte e c’è chi sta dall’altra. Con tutte le conseguenze del caso. E in mezzo?...In mezzo c’è - come sempre, lo ripetiamo la Città, ci sono i bisogni di una popolazione stufa degli alterchi e dei battibecchi pubblici o privati che siano, le esigenze di una comunità che, a dispetto di quanto si dice, cresce e cresce numericamente. E come tale, se è vero che le battaglie e gli alterchi sono motivati dal perseguimento di un’utilità, chiede sempre di vedere rispettati diritti ed istanze. Come quello di non vedere deturpata una porzione di macchia verde, da sempre cuore della ricchezza paesaggistica ed ambientalistica dell’acese. Ma forse, ed è questo il punto, la capacità di trovare una giusta mediazione non viene esercitata come dovrebbe, dal momento che ognuno resta fermo sulle sue convinzioni: se apportare una novità volesse invece dire cambiare in meglio la situazione attuale? Se un’opera tanto discussa, temuta e biasimata vorrebbe rappresentare un’occasione da sfruttare finalmente e nel migliore dei modi, coinvolgendo forze politiche, imprenditoriali e cittadine, in mancanza della quale la nostra città verrebbe tagliata fuori da qualsiasi logica in prospettiva, sol perché non si è riusciti a trovare una soluzione urgente e coraggiosa per la quale resteremo tagliati fuori da ogni ipotesi di sviluppo turistico? A noi non è dato saperlo, e forse è giusto così, perché se non siamo capaci di vedere la luce in fondo al buio, per questa situazione come per tante altre, non vedo perché dovremmo riuscire a cavarne qualcosa di buono da questo turbinio di amletici dubbi. E non perché al centro della discussione vi sia la realizzazione di un’opera pubblica come potrebbe essere quella di un depuratore, la cui bontà del suo esistere, nelle ultime settimane (o forse da più di un ventennio), è al centro della discussione politica cittadina, facendo sobbalzare puntualmente dalla sedia (o dagli scranni…volendo usare un termine più aulico, ma forse più consono all’ambiente) i nostri amministratori. Ma perché non si è ancora raggiunti la saggezza di saper trovare un equilibrio tra chi la vede bianca e chi la vede nera; perché se da un lato gli amministratori cercano di spiegare come una sì tanto discussa opera non possa che apportare dei miglioramenti, considerata la materia specifica a riguardo di ciò che si discute (…perché l’incantevole azzurro Ionio, a causa di questo ritardo nell’aspetto decisionale della faccenda, contempla tra le sue acque anche il risultato dei liquami non trattati di una città di quasi 80 mila abitanti, frazioni comprese…), scongiurando giornalmente il rischio che potrebbe derivare qualora Acireale, perla del Mediterraneo, risulti essere l’unica a non potersi servire di un opera talmente importante, così da porsi come lontana, lontanissima dagli standard ambientali richiesti, dall’altro lato c’è chi difende ancora strenuamente (secondo le proprie rispettabilissime ragioni) il perché di un ostinato, forte e comprensibile rifiuto alla realizzazione di un qualcosa che non si intonerebbe a meraviglia con gli odori, i profumi e i colori di un lembo di verde, posto nel cuore “pulsante” della rigogliosa Gazzena, e prospettando soluzioni alternative. Ora, alternative o no, come detto, credo che il problema fondamentale risieda proprio nella mancanza di scelte al non voler sentire e comprendere le ragioni delle parti, il trincerarsi dietro una posizione che, benché condivisa, nessuno ha mai detto che non è possibile ri-vedere e ri-discutere. Ma siccome, io per primo, proveniamo da una terra bellissima e disgraziata che qualcuno, anticamente, definiva come patria delle “teste di trunzo” (a voler indicare, forse, i motivi di cotanta chiusura razionale e decisionale) ci tocca stare o da una parte, o dall’altra. Senza possibilità di cercare e trovare mediazioni. In attesa di una…depurata mentale. ph Fabio Consoli Riccardo Anastasi Nicotra Gioielli Luxury Acireale - Corso Umberto n° 36 tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it 2 AKIS Sabato 5 Giugno 2010 “La nuova legge di contabilità e finanza pubblica” è stato il tema del seminario organizzato dall’Anutel, (Associazione Nazionale Uffici tributi enti locali) e patrocinato dalla Provincia regionale di Catania. “Con questa legge il legislatore ha fissato, a distanza di trent’anni, punti fondamentali per migliorare la traspa- renza della pubblica amministrazione – spiega nel suo intervento, Filippo Barbagallo, funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze – dall’armonizzazione dei sistemi contabili al passaggio del bilancio di cassa, potenziando i controlli di ragioneria, il tutto finalizzato a concorrere il raggiungimento degli obiettivi dettati dalla Comunità europea”. Tra gli ospiti c’erano il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione ed il senatore Salvo Fleres, componente della Commissione Programmazione economica, Bilancio del Senato della Repubblica. Quest’ultimo ha auspicato “un patto di solidarietà fra tutti gli enti per non sprecare le risorse finanziarie, che di fatto vengono gestite dagli stessi”. Tra i relatori Antonio Gai, Funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Eugenio Starnino, Funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre all’assessore provinciale al Bilancio, dott. Ascenzio Maesano (“l’argomento trattato è materia interessante per chi si occupa di amministrazione”, sua la dichiarazione), il presidente del consiglio di Acicatena, Giovanni Grasso ed il funzionario dirigente dell’area economico-finanziaria, Orazio Barbagallo. Garbato ed efficace moderatore del convegno il dott. Antonio Foti. Gaia Montagna Brillanti risultati dell’Orchestra GIOIA che al Concorso Musicale “D.Cipolla” di Cosenza risulta vincitrice del Primo Posto con il punteggio di 97/100 punti. Ci piace, inoltre, sottolineare che al II° Concorso Musicale “V.Bellini” di Milo, i sotto indicati alunni della classe di violino hanno riportato i seguenti risultati: Grasso Martina – Primo Premio – categoria 17° Congresso Europeo di Medicina Fisiatrica e Riabilitativa “Orientamento alla scelta: ricerche, formazione, applicazioni ” L’associazione J.F. Kennedy Onlus di Acireale e Adrano, che da diversi anni si occupa di riabilitazione di bambini con disabilità di varia natura , ha presentato i risultati di una studio sperimentale presso il 17° Congresso Europeo di Medicina Fisiatrica e Riabilitativa , conclusosi a Venezia. Oggetto della ricerca è la terapia di riabilitazione forzata dell’arto superiore in bambini con paralisi celebrali infantili. Lo studio è stato effettuato per verificare l’efficacia della metodica e definire meglio indicazioni e limiti di questo approccio riabilitativo, la cui applicazione nei pazienti adulti è stata finora supportata e validata da numerosi studi scientifici internazionali, mentre nei bambini trova ancora scarsa possibilità di applicazione e necessita di ulteriori approfondimenti sia sul piano metodologico che su quello teorico-concettuale. Il Congresso Europeo di Medicina Fisiatrica e Riabilitativa ha lo scopo di favorire il confronto e la cooperazione fra i medici a partire dalle più innovative ricerche a livello europeo, far garantire i diritti delle persone disabili e La Città di Acireale con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione, retto da Nives Leonardi, attraverso il Servizio di Psicologia Scolastica, ha preso parte al XII Congresso Nazionale “Orientamento alla scelta: ricerche, formazione, applicazioni ”, che si è tenuto a Sperlonga, ridente cittadina in provincia di Latina dal 12 al 14 maggio. La Città di Acireale ha presentato i progetti “Rete orienta” e “Orientalfuturo” appartenenti alla rete integrata per l’orientamento denominata “Enti in rete”. L’Università degli Studi di Padova, di Cassino, di Roma “La Sapienza” e la SIO (Società Italiana per l’o- NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Entra nella fase operativa ad Acireale il nuovo Consiglio di amministrazione della SO.G.I.P. Trade, gestione gas metano, che risulta composto dal presidente Concetto Leonardi, e dai componenti del CdA, Sebastiano Di Mauro ed Angelo Trovato. “Ringraziando il sindaco Nino Garozzo e l’Amministrazione tutta –ha sostenuto il presidente Leonardi- per la fiducia che ci è stata concessa con questo delicato incarico, siamo consapevoli dell’importante lavoro che ci attende e che speriamo di affrontare al meglio, assicurando sempre il massimo impegno e la piena disponibilità nei confronti delle esigenze dei cittadini utenti, pronti a raccogliere anche le segnalazioni di questi ultimi finalizzate ad offrire un servizio migliore”. Dopo aver svolto un accurato monitoraggio in stretta collaborazione con il direttore generale Salvatore Messina, in tal modo, i vertici societari hanno avuto modo così di individuare alcune linee programmatiche che successivamente si intendono affrontare e sviluppare, tenendo nella dovuta considerazione le difficoltà economiche di molte famiglie a seguito della grave crisi che sta affliggendo l’intero Paese ed anche la nostra Città. Un inedito confronto fra De Roberto e Nietzsche a Viagrande influenzare i governi affinché supportino iniziative in loro favore. La sperimentazione svolta all’interno dei Centri di Riabilitazione J. F. Kennedy di Acireale e Adrano, è stata effettuata mediante un approccio multiprofessionale che ha coinvolto medici, psicologi, terapisti della riabilitazione. Il lavoro è stato presentato al Congresso di Venezia dalla dott.ssa Monica Sicari , medico fisiatra che ha coordinato la ricerca dopo aver approfondito la metodologia applicativa presso l’ospedale di Boston, negli Stati Uniti. Daniele Greco Aci S.Antonio Provincia Regionale di Catania Assessorato allo Sviluppo Economico rientamento), organizzatori dell’evento, hanno ritenuto l’esperienza di rete effettuata dal nostro Comune - in partnership con la Provincia Regionale di Catania, la Cattedra di Psicologia dell’Orientamento Scolastico e Professionale e il COF (Centro di Orientamento e Formazione ) dell’ Università degli Studi di Catania, il Centro di Orientamento “IL QUADRIVIO” della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese,l’Ufficio Provinciale del Lavoro, l’Ufficio Scolastico Provinciale , gli Sportelli Multifunzionali di Acireale, ANFE Sicilia, CE.FO.P, C.I.O.F.S.- FP Sicilia, EFAL, I.A.L. Cisl, IRIPA Sicilia, S.G. Apostolo, , e le scuole secondarie di I e II grado di Acireale - significativa e meritevole di essere esposta nel corso delle tre giornate di studio ; i progetti sono stati selezionati tra i lavori presentati al Convegno ed inseriti nel programma dei lavori. A rappresentare la Città di Acireale a Sperlonga,la dottoressa Donatella Busà (a dx nella foto d’archivio akis). Nel salone del Gran Caffè Urna di Viagrande si è tenuta, nell’ambito dei consueti “The culturali” dell’Associazione Amigdala, una conferenza sul tema “Un ponte fra la Sicilia e l’Europa. Federico De Roberto incontra Nietzsche”. Relatrice è stata la prof.ssa Lucia Basile, la quale con rigore filologico ma in modo molto piacevole, frutto di competenza e passione, ha illustrato, con un inedito confronto, come fra lo scrittore siciliano e il grande filosofo tedesco sia riscontrabile un’affinità elettiva che li rende in qualche modo viaggiatori lungo strade parallele, che la crisi del loro tempo ha reso impervie, pur nella diversità degli esiti intellettuali e umani. Nel corso della trattazione la prof.ssa Basile ha Sala Convegni Palazzo Cantarella 12 Giugno 2010 – 0re 9,00 2° Convegno sulla Sicurezza nell’ambiente di Lavoro Le novità introdotte dal decreto correttivo 106/09” Il Cittadino “inconsapevole” committente Inaugurazione sportello informativo sulla sicurezza solisti di prima media; Pulvirenti Giorgia, Primo Premio – categoria solisti di seconda media; Gambino Samuele, Secondo Premio ex-aequo – categoria solisti di seconda media; Cardullo Davide, Secondo Premio ex-aequo – categoria solisti di seconda media. Foto di repertorio di Franco Barbagallo ampiamente spaziato su vari argomenti quali la morale, il rapporto fra l’individuo e la società, la politica e anche l’amore. Gli intervenuti hanno mostrato grande interesse partecipando alla fine dell’incontro con commenti e domande e hanno potuto altresì ascoltare alcuni brani dei due autori, letti dalla brava dott.ssa Maria Castorina. L’incontro si è simpaticamente concluso con il fuori programma della recita di una poesia in dialetto della poetessa Francesca Privitera, che ha trovato i suoi versi affini alle tematiche così efficacemente illustrate dalla relatrice. Salvatore Daniele CHIAZZETTE: INSTALLATA IN PIAZZA DUOMO LA PRIMA TABELLA TURISTICA MULTILINGUA, SERVIRA’ A TURISTI E VISITATORI PER INDIVIDUARE IL PERCORSO PEDONALE NATURALISTICO CHE DAL DUOMO PROSEGUE PER LA TIMPA SINO A RAGGIUNGERE IL MARE DI S. M. LA SCALA. ph Fabio Consoli Candidi sospiri Fra il fresco tintinnio di campanelli quello dei cristalli castigati al suolo fini ramoscelli urlando dentro con patito tono si celano dal mostrarsi all’albo dolore Ma rari lamenti o qualche suono mancato sfuggono con candido ardore quasi effimeri soffi di fiato sospiri che l’aria han folgorato come spine diritte al core. ELISA ANDRONICO La ditta Koppe è un’ azienda che nasce per volontà del titolare per l'esperienza accumulata da circa un ventennio nel settore delle premiazioni sportive: Coppe, Targhe, Trofei, Medaglie, Porta-chiavi, Incisoria,Gadget-Bandiere-ecc.. Serietà, professionalità e affidabilità sono quello che vi dimostreremo scegliendo la nostra ditta per le vostre esigenze senza trascurare la competitività dei prezzi. La tua pubblicità a colori 347 1433135 [email protected] AKIS Sabato 5 giugno 2010 Il tradizionale convegno di primavera per gli ex-allievi del “San Michele” di Acireale “Stretta la foglia, larga la via…” È stata presentata presso la sala conferenze del Cinefotoclub “Galatea” di Acireale l’ultima opera letteraria della prof.ssa Pinella Musmeci Benintende, dal titolo “Stretta la foglia, larga la via…”. Il titolo del volume riprende la misteriosa frase di chiusura delle fiabe siciliane di Luigi Capuana, famoso letterato siciliano noto per le sue opere di tono veristico. La sedicesima produzione poetica della scrittrice acese è stata pensata in forma di dono agli amici e agli estimatori per ricordare, attraverso un cammino poetico, ma anche discorsivo, un’importante tappa della vita dell’autrice e della sua famiglia, il 40° del sodalizio matrimoniale con il prof. Luigi Benintende. “È venuto fuori - ha scritto la prof.ssa Musmeci nella prefazione - un itinerario attraverso il quale traspare un’immagine della nostra vita a due che, in questi giorni dedicati alla preparazione alla stampa, è stata per la coppia Luigi-Pinella un prezioso momento di riflessione ed anche di bilancio affettivo”. Il libro presenta un’articolata antologia di brani poetici e di prosa ispirati a personaggi storici e di attualità, estratti dalle sillogi poetiche “Il Ponte d’Argento” (1991), “Autunno isolano” (1992), “Ad un fior di bugia” (1993) e “Anà tòn pòtamon” (1997), nonché la completa ristampa di “Antiheroides” (1994), opera vincitrice del Premio Gronchi–Regioni d'Italia, aggiornata con le personali riflessioni della Musmeci sulla storia delle cinque donne cui è dedicato il volume (Anita Garibaldi, Saffo, Margherita Branciforti, Teodora di Bisanzio e Simone Weil).L’ultimo capitolo, “Fragmenta disiecta”, contiene un gruppo di liriche inedite. La presentazione del volume, curata dalla prof.ssa Angelita Messina, è stata accompagnata dalla appassionata e coinvolgente lettura di alcuni brani da parte degli attori Lia Bella e Concetto Romeo. Un piacevole intermezzo musicale per il numeroso pubblico presente (che ha riempito la sala in ogni ordine di posto) è stato offerto dal Maestro Andrea Catalano e da Enzo Benintende, che hanno eseguito alla chitarra il “Canto per la morte del Cavaliere crociato”, sonetto di stampo medievale composto dalla prof.ssa Musmeci e musicato dallo stesso Catalano. L’incontro è stato organizzato dal “Galatea” con il patrocinio dagli Assessorati alla Cultura della Provincia Regionale di Catania e della Città di Acireale, in collaborazione con la Laiset Consulting srl, la Zurigo Assicurazioni di Giuseppe Marino, la Banca Popolare Agricola di Ragusa ed il nostro giornale. A chiusura della manifestazione l’avv.to Salvatore Trovato, delegato dal presidente Turi Consoli, ha consegnato alla prof.ssa Pinella Musmeci un “cristallino” riproducente il logo del “Galatea”. ph Nuccia Leotta Guido Leonardi UN ACESE CHE AMAVA GIARRE - Ricordato il Prof. Antonio Pagano A distanza di quasi un anno dalla scomparsa, dopo le tante cerimonie di commemorazione tenutesi nella “sua” Acireale, anche la vicina Giarre ha voluto ricordare la figura del compianto prof. Antonio Pagano, insigne latinista ed eminente uomo di cultura. Su iniziativa della Società di Storia Patria e dell’Amministrazione Comunale Giarrese, l’illustre letterato è stato infatti ricordato durante un’apposita cerimonia svoltasi all’interno della “Sala Romeo” del Palazzo delle Culture, alla quale hanno preso parte, in qualità di relatori, il preside Casimiro Nicolosi ed il prof. Paolo Daniele (a sx e a dx nella foto con al centro il prof. Barletta) Nel corso della commemorazione, tanti sono stati i momenti rievocati di goliardica amicizia condivisi, quando il prof. Pagano, acese, ma legatissimo alla cittadina di Giarre per i tanti anni di insegnamento presso il liceo “Amari” e per i vincoli di salda amicizia con numerosi personaggi giarresi, risiedeva a Catania. Inoltre, proprio dal prof. Daniele, che ne ha tracciato un profilo biografico, è stato sottolineato come, scavando tra le tante opere dell’amico e collega, si potesse rintracciare chiaramente il vincolo che ha sempre legato il Pagano alle fonti di una cultura di sicura caratura classica, come poi emerso dalla sua smisurata preparazione umanistica. Parole di elogio sono state spese anche dal Presidente della Società di Storia Patria Girolamo Barletta il quale, riferendosi all’ultima epistola scritta dal Pagano nella lingua che lui considerava come più confidenziale, più dell’italiano, ovvero il latino, ha ricordato come questa sia stata inserita come amichevole dedica nel suo ultimo scritto “Diario (o quasi) di un nonno”. Foto: S. Di Guardo - Giarre Riccardo Anastasi Nel quadro degli incontri culturali promossi dalla prof.ssa Maria Rita Pennisi per conto dell’Istituto “F.Brunelleschi” di Acireale, nella sala conferenze dello stesso istituto, è stato presentato, dal Dirigente Scolastico prof. Salvatore Comparato, il libro “Quadreria dei poeti passanti” di Angelo Scandurra, presente all’incontro. E’ intervenuto il regista Guglielmo Ferro mentre alcune narrazioni liriche del libro sono state lette da Orazio Caruso e da alcuni giovani studenti. Del libro di Angelo Scandurra nel numero precedente era stata presentata una breve scheda a cura della Terza Pagina di Akis. “Progresso economico e sviluppo umano”. Il prof. Ferruccio Marzano, uno dei più autorevoli economisti italiani, ha svolto alla Zelantea, per conto dell’Accademia degli Zelanti e del Meic, una interessante conferenza su “Progresso economico e sviluppo umano”. Sono stati affrontati tra l’altro i rapporti tra la neutralità dell’economia e l’etica, il “diritto alla felicità” sancito dalla Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti e la tragedia dei paesi in cerca di sviluppo; gli sperperi della Fao, che spende il 60% del suo bilancio per pagare gli stipendi del suo personale, e lo 0,7 che i paesi dell’Onu si erano impegnati a destinare ai paesi poveri, rimasto sulla carta; l’esplosione della speculazione internazionale e gli ammonimenti della Chiesa, secondo i quali il profitto è lecito soltanto se è orientato ad un fine che gli fornisca un senso tanto sul come procurarselo, quanto sul come utilizzarlo. Non potevano restare disattese le ragioni della crisi mondiale che stiamo vivendo con lacrime e sangue, licenziamenti e precarietà, e gli agguati della speculazione che trasformano i mercati finanziari in enormi falò di piccoli e medi risparmiatori; le ipocrisie delle multinazionali che rispondono alle invocazioni di aiuto col miraggio delle deregionalizzazioni delle industrie, l’abuso del lavoro minorile, lo sfruttamento delle risorse naturali. Infine, l’attenzione si è spostata sulla distruzione del sistema creditizio meridionale e sulle recentissime iniziative dell’Amministrazione Obama e della Comunità europea. Nell’interessante dibattito sono intervenuti il prof. Benintende, il prof. Stefano Figuera, il prof. ing. Giuseppe Russo, il dott. Giuseppe Contarino. ph Nuccia Leotta Dopo tante incertezze, Giove Pluvio finalmente è tornato a più miti consigli.. Le cronache riferiscono che domenica 16 maggio c’era il sole e la primavera era finalmente trionfante. Così ha avuto una degna cornice l’annuale, festoso incontro degli ex-allievi del “San Michele”. Tanto per usare formule d’uso, c’erano diversi studenti “in servizio” dell’ultima generazione. E c’erano soprattutto tanti dei “vecchi”, che volevano incontrare nuovamente i compagni di classe mai dimenticati, ripercorrere storie in un fiume di parole e di sentimenti, far rivivere ricordi. Tra i presenti, due giovanissimi ultranovantenni (il preside Sebastiano Tudisco e il generale Rosario Leotta) e l’avv. Salvatore Trovato (84 anni), che proprio il giorno precedente aveva presentato ad un folto gruppo di estimatori, la sua ultima fatica letteraria, “I Quartieri di Acireale – storia, personaggi, tradizioni”. Prima della cronaca, però, mi sembra opportuno formulare alcune considerazioni. Questi incontri di ex allievi non riguardano soltanto revival di ricordi, rapporto di sentimento con il buon tempo antico. C’è, prepotente, la volontà di esprimere la propria identità, di confrontarsi sul cammino percorso, di riscoprire origine e significato del proprio “essere così” in un mondo che sembra voler esaltare una sorta di “grande fuga” dai vincoli che costituiscono le fondamenta della società: disponibilità al sacrificio, altruismo, lealtà. Se questi schemi si allentano, cede la famiglia, si affievolisce l’interesse per l’altro, l’etica cede al puro schema di guadagno ad ogni costo. Beh, l’incontro degli ex vuol dire: “noi siamo qui, cercate di fare come noi”. In questa prospettiva si comprende il ruolo insostituibile della scuola d’ispirazione cattolica, che non è semplice scuola confessionale. Mai sopiti rancori riaffiorano, di questi tempi, contro la scuola dei preti. E’ necessario quindi “mettere i puntini sulle i” e risvegliare nella società la cultura della parità scolastica, che non è aprire la strada ad un privilegio per pochi, ma un sistema che valorizza tutte le risorse in un autentico servizio pubblico. Non c’è conflittualità, ma “competizione” fra scuola pubblica e privata. Se si superano i pregiudizi e si guarda con serenità all’impegno scita è formazione al retto uso della libertà”. La scuola cattolica è “scuola di uomini liberi”. Nell’istituto, fiero dei suoi centotrentasei anni di vita, le antiche mura hanno accolto i convegnisti nelle prime ore del mattino. La s. Messa ha aperto ufficialmente la giornata. L’omelia del direttore dell’istituto, p. Alfio Cantarella d. O., ha offerto parole di benvenuto e di richiamo agli ideali ed ai modelli di vita che lo “schema” di san Filippo Neri propone, con puntuali riferimenti alle letture sacre del giorno. Si sono rianimati i grandi corridoi. Nell’angolo destinato a segreteria si ritirava una copia di IN AEVUM, la rinnovata rivista del “San Michele”, si vidimavano le tessere..; per favorire un migliore collegamento e il veloce passaggio di idee e progetti, molti hanno comunicato il loro indirizzo e-mail. Nel campo sportivo, tra scherzi e risate, il fotografo si affannava a scattare la classica “foto di gruppo” dei partecipanti al convegno: c’era il sole, “risplendevano” le pelate di molti anziani.. L’assemblea ha avuto luogo nel salone accademico, a metà mattinata. Si è iniziato con i saluti di rito. Il presidente, prof. Rosario Musmeci, ha ricordato le ragioni di vita dell’associazione; l’ing. Mario Distefano, presidente regionale della Confederex, l’associazione nazionale che riunisce le associazioni di exallievi della scuola cattolica, ha rivolto il suo saluto ai presenti. Sono state ripercorse “in cronaca” le attività dell’ultimo anno: si è sottolineata ancora l’importanza di aver ridato vita alla rivista IN AEVUM che è ormai al dicottesimo numero, e che vede collaborare con entusiasmo allievi nuovi e antichi; sono stati riferiti gli altri impegni del Consiglio direttivo. Il Consiglio, giunto al termine del triennio, è stato rinnovato; è stato anche rinnovato il collegio dei revisori dei conti. Sono stati consegnati diplomi e medaglie agli ex-allievi che ricordavano il cinquantenario, il venticinquennio, i quindici anni dalla conseguita maturità; commozione per qualche nome, di amici scomparsi e tuttavia ricordati nell’annuale riferimento. Poi, il presidente e il p. direttore hanno consegnato le tessere dell’associazione agli studenti matu- delle scuole cattoliche nella società, si superano facilmente anche le ragioni delle contrapposizioni fra scuola pubblica e istituzione privata, tra scuola laica e cattolica, tra modernità e tradizionalismo: armamentario ideologico sterile, che appare in tutta evidenza inadeguato ad interpretare il presente. Intanto, però, le istituzioni scolastiche legate agli ordini religiosi vanno cedendo: ad Acireale, per la scuola secondaria superiore, è rimasto solo il “San Michele”. C’è qualcosa, ancora, da precisare. Certo, scuola è apprendere a “leggere, scrivere e far di conto”. Ma è anche, e soprattutto, una grande scommessa educativa. Chi scrive queste note ha avuto ruoli vari e significativi nel mondo della scuola (è stato docente, preside e per lunghi anni ispettore tecnico del Ministero dell’istruzione, con pesanti responsabilità): ha motivo e veste per esprimere pensieri da offrire alla considerazione di chi legge. La scuola cattolica si muove con la consapevolezza di chi ha alle spalle una pratica educativa secolare, ma anche con una grande apertura, ben sapendo che il fine dell’educazione non è quello di creare buoni cittadini o buoni cattolici o altro ancora, ma uomini veri, che sappiano intraprendere la propria strada in un mondo che altri ci hanno lasciato, che possiamo anche voler cambiare, ma nel quale dobbiamo sentirci in primo luogo “a casa”. Sentirci a casa nel mondo, appassionarci alla vita: questo è in ultimo il fine dell’educazione. Una certa pedagogia dominante in questi ultimi quarant’anni ha progressivamente ridotto l’educazione a mera socializzazione, nonché a trasmissione tecnica di saperi e di particolari “abilità”. In questo modo ci siamo come dimenticati della vera posta che è in gioco nell’educazione: un ideale di umanità, un ideale antropologico, tutta una tradizione, una storia, che ci interpellano e di cui dobbiamo farci carico, ognuno con la nostra libertà. Anche i più grandi valori del passato non possono essere semplicemente ereditati, ma vanno fatti nostri e rinnovati, attraverso una scelta personale, spesso sofferta. Per lunghi anni, anziché puntare su un percorso formativo della persona, ci siamo come affidati ad una pedagogia che ha prodotto soltanto metodologismo, neutralità delle nozioni e dei valori insegnati, disinteresse psicologico e relativismo ideologico, ma nessuna vera formazione. Educare alla libertà: che è l’esito di un paziente, faticoso percorso alla scoperta di sé, del proprio bene, che non ha nulla a che fare con le chiacchiere di fare ciò che ci piace in nome di una presunta spontaneità. Per essere liberi, occorre anzitutto sapere perché vogliamo fare una determinata cosa. Educazione è guida alla scoperta di questi perché. L’educazione è la strada maestra attraverso la quale impariamo questa libertà. Con le parole di Benedetto XVI potremmo anche dire che “il rapporto educativo è anzitutto l’incontro tra due libertà e l’educazione ben riu- randi: augurio per loro (“di diventare fra pochi mesi exalunni..”) e speranza di energie nuove a rinvigorire l’associazione. Battute, sorrisi, e foto finale del gruppo “giovanile” con p. Cantarella, il preside p. Giuseppe Di Maio e il presidente prof. Musmeci. Ogni incontro ha sempre avuto, nell’assemblea, un momento di approfondimento culturale. Quest’anno, per merito del dott. Rino Barletta e di un giovane ex-allievo, Giovanni D’Anna, i presenti hanno potuto raccogliere significati e aspetti della poesia “tra lingua e dialetto”. La dignità del dialetto siciliano, “lingua siciliana”, è stata riaffermata con intensità. Sul ceppo dell'Antico abbiamo raccolto i segni di tanti passaggi per la nostra terra, dal greco, all'arabo, al germanico, al francese, all'inglese..; il nostro dialetto è il compendio della nostra storia. La lingua ufficiale, no: ha solo cristallizzato una nobile ascendenza. Il dialetto invece tutto ha rifuso in un'armoniosa costruzione, musicalissima e in un vocabolario ricco e variegato. E' nobile, importante, il nostro dialetto. Non è un ripiego di poveri ignoranti. Tradizione, ricchezza, armonia, musicalità. Nessuna traduzione ha mai dato quanto offre, nella sua semplicità, il testo dialettale di un proverbio o di un canto. La lettura appassionata di passi di poeti noti, come Buttitta, o meno noti, come Santo Calì, ha tenuto desta l’attenzione. Dei versi in dialetto è stata data anche la versione in italiano, in una lettura “a due voci” Barletta/D’Anna. Nei versi di Calì è stata sentita la passione delle semplici espressioni di cultura popolare che assurgono a movimento di “questione meridionale”, di sofferenza senza fine di un popolo tormentato: “vecchi senza sangu e matri ca non hanu vuci pi parrari..”, immagini icastiche come quella dei “cinnirazzi” (i fuochi dei carbonai) ormai spenti e abbandonati.. Altri versi di sofferenza: “c’è sempri un muru autu / ca mi tagghia la strata”. La lettura è stata conclusa dai versi di Cristina Barletta: “Vorrei sapere dove vanno / quei sorrisi mai fatti, / quelle carezze mai date, / quei baci mai mandati, / quelle parole mai dette, / quegli abbgracci mai scambiati..”. L’assemblea si è sciolta su queste note di malinconia. Finita l’assemblea, è rimasto il tempo per gli animati capannelli: in genere, gruppetti di compagni di classe che discutevano animatamente di quel ch’era stato e del tempo presente; altre foto immortalavano gli incontri e riprendevano quel paesaggio (le mura, i cortili, il campo sportivo, il giardino, la voliera..) che era stato teatro delle emozioni giovanili. Il pranzo sociale nel grande refettorio, allietato anche dall’ottimo vino prodotto nell’azienda dell’ex-allievo dott. Rodolfo Cosentini, ha concluso la giornata: non pochi erano commossi nel ricordo delle tavolate allegre di molti, molti di anni fa; mentre i più giovani (molti, i maturandi) ascoltavano interessati il fluire dei racconti. ph Michele Pennisi Rosario Musmeci La Fidapa ha ospitato il dott. Salvatore Scalia, caporedattore della pagina Cultura e Società del quotidiano “La Sicilia”. Tema della serata Dal giornalismo alla narrativa. La presidente della Fidapa, prof.ssa Sara Scuderi, ha porto il saluto ai presenti ed ha illustrato brevemente la carriera giornalistica e le opere letterarie dell’autore. La Prof.ssa Maria Rita Pennisi ha iniziato una piacevole conversazione con il giornalista, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera e il suo approdo alla letteratura. La conversazione è stata intramezzata dalle domande di un pubblico attento e qualificato. Il prof. Orazio Caruso ha letto e interpretato i brani più significativi dei romanzi La punizione e Fuori gioco, che sono stati seguiti e commentati con molto interesse dal pubblico. La prof.ssa Maria Rita Pennisi ha operato un’attenta analisi dei due romanzi, sottolineando come in essi confluiscano cultura classica, cultura mitteleuropea, esperienza giornalistica e impegno civile dell’autore. Ha posto poi l’accento anche sui brani liricosimbolici di cui entrambi i romanzi sono ricchi e sul linguaggio talora forte e colorito, che conferisce autenticità agli ambienti degradati descritti ne La punizione e agli ambienti a volte sonnolenti e a volte vivaci di Fuori gioco. Fato, nemesi e sacrificio rituale ricorrono ne La punizione. Il mito di Perseo, di Sisifo, di Empedocle e altri in Fuori gioco. Tragedie greche del mondo moderno, in cui il tragico prende le fattezze di vari personaggi, che combattono, si disperano, imprecano, ma rimangono vittime del loro ineluttabile destino. E’ il caso dei quattro ragazzini de La punizione che in una bella giornata di maggio, a San Cristoforo, incontrano il fato, cui non potranno sfuggire o il caso di Paolo Malerba di Fuori gioco, che già si sente predestinato alla gloria, ma che verrà schiacciato da un inesorabile destino. a o 4 AKIS Sabato 5 giugno 2010 L’AFFAIRE BEBAWI IN VERSIONE MUSICAL “Osservare l’universo” di Paolo de Bernardis PROCESSO SIMULATO DA STUDENTI DI GIURISPRUDENZA “ATTORI” PER UN GIORNO “Osservare l’universo” di Paolo de Bernardis (Il Mulino, 2010) è un’opera che concilia la dimensione scientifica e quella divulgativa ad un livello medio-alto. L’autore, che abbiamo avuto ospite in Acireale nell’aprile 2008 per un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico, insegna Astrofisica e Cosmologia Osservativa nell’Università “La Sapienza” di Roma. E’accademico dei Lincei ed è stato coordinatore dell’esperimento Boomerang e co-investigatore della missione Planck dell’Esa, dedicati alla realizzazione dell’immagine dell’universo primordiale. Un autore di prestigio, dunque, che ha ricevuto, tra l’altro, i premi internazionali Balzan nel 2006 e Dan David nel 2009. Nell’introduzione del libretto l’Autore chiarisce subito che non si occuperà delle stelle, ma cercherà di “svelare il mistero dell’oscurità che le separa, di ciò che c’è oltre le stelle”. Normalmente non ci si pongono domande sul buio che c’è tra una stella e l’altra, mentre, invece, questo aspetto della ricerca risulta importante per lo studio della cosmologia. L’esposizione, sempre contenuta in un linguaggio per lo più accessibile e rigoroso nello stesso tempo, segue l’itinerario storico-cronologico delle scoperte scientifiche: parte dalla grande svolta di Galileo (telescopio, rivoluzione osservativa) per passare subito dopo alla gravitazione in laboratorio e nell’universo e alla cosmologia di Newton. Prosegue con i nuovi telescopi, la velocità della luce, i progressi della cosmologia e il paradosso di Olbers. Si sofferma sulla natura della luce e il suo rapporto con la cosmologia e la soluzione Al teatro ambasciatori di Catania è andato in scena “l’affaire Bebawi”, organizzato dal Dipartimento Seminario Giuridico di Giurisprudenza di Catania. La vicenda ha ripercorso le tappe che hanno visto protagonisti i coniugi egiziani Yussef e Gabrielle Bebawi, accusati e processati per l’omicidio di Faruk Chourbagi, ricco e seducente industriale e figlio di un ex ministro del tesoro del re d’Egitto. Durante il processo i coniugi Bebawi si accusano a vicenda ma nella sentenza di primo grado vengono assolti per insufficienza di prove e si affrettano a lasciare l’Italia. Poi, sia in appello sia nella sentenza definitiva di terzo grado, verranno condannati ma, nel frattempo, si erano perse le loro tracce. Con la regia del pm Renato Papa e della dottoressa Dina Di Martino, gli attori hanno saputo bene rappresentare il musical in maniera comica-brillante, con sottile ironia, riscuotendo prolungati applausi, nonostante il fatto fosse drammatico. Una nota particolare di bravura va rivolta alla protagonista, Maria Catanzaro, che ha interpretato il ruolo di Gabrielle Bebawi in maniera singolare e accattivante. Maria Leotta Pagare tutti per pagare meno … ma i meridionali non ne vogliono sentire L’evasione fiscale costituisce la maggior voce in negativo nel bilancio dello Stato italiano E’ già stata approvata la manovra finanziaria di 24 miliardi di euro per il biennio 20112012 con particolare dedicata all’annoso problema dell’evasione fiscale che costituisce la voce di bilancio maggiormente in negativo dello Stato italiano. In effetti lo stato si può assimilare ad una grande azienda che ha le sue entrate e le sue uscite e ciascun cittadino si può considerare un socio di questa grande azienda che eroga prevalentemente servizi. Le tasse che ogni cittadino deve pagare costituiscono il prezzo dei predetti servizi come ad esempio lo sono la Scuola, la Giustizia, la Sanità, ecc…. I cittadini hanno quindi il dovere di pagare lo stato altrimenti è come se un cittadino acquistasse un servizio senza pagare chi l’ha fornito e questo evidentemente non è corretto. Non vi è alcun dubbio sul fatto che l’evasore fiscale sia una persona fondamentalmente scorretta nei confronti della società (anche nei confronti dei soci di questa grande azienda che sono tutti gli italiani). Quante volte ci siamo sentito dire lo scontrino glielo faccio per … una cifra inferiore a quella che abbiamo pagato; quante volte il nostro interlocutore ci ha detto se vuole la fattura allora dovrebbe pagare … come se il rilascio della fattura o della parcella sia un optional. Le aziende che non fatturano non meritano la fiducia dei consumatori. In sanità tra l’altro si ha la possibilità di portare in detrazione parte delle prestazioni sanitarie quindi è conveniente rivolgersi a strutture che rilasciano la parcella. Se in Italia si pagano troppe tasse lo si deve proprio all’evasione fiscale perché se le tasse le pagassero tutti pagheremmo certamente di meno. Infatti nelle contribuzioni di ognuno vi è la quota di tasse che vengono pagate da chi evade. Pagare tutti per pagare meno; questa è l’utopia che credo non potrà mai realizzarsi almeno nel meridione perché il popolo dei furbi è molto ben rappresentato soprattutto al sud come si può vedere dalle statistiche che hanno … mandato l’Italia a testa in giù. Giovanni Tringali 18 GENNAIO 1964 – IL CASO DEI CONIUGI BEBAWI La Guardia Particolare Giurata e le sue mansioni gono localizzati ad Atene ed estradati a Roma dall’Interpol. Fin dal primo interrogatorio Yusef accusa la moglie di essere l'autrice del delitto e di averla aiutata a nascondere le prove per amore e per tutelare dallo scandalo i tre figli. Clair, a sua volta, sostiene di aver visto il marito uccidere Faruk per gelosia. Entrambe le versioni sono attendibili e nell’impossibilità di arrivare alla verità il primo processo si conclude con l’assoluzione di entrambi per insufficienza di prove. Il loro caso divide l’opinione pubblica ed entra nella storia come uno dei casi di cronaca più famosi degli anni Sessanta. Nel 1968 nel processo d’appello che si svolge a Firenze l’accusa sostiene la colpevolezza di entrambi, complici nell’omicidio premeditato e nella fuga. La vicenda si conclude con una condanna di ventidue anni di carcere per ciascuno dei due. Tanto Yusef che Claire, trasferitisi all’estero da tempo, non sconteranno nemmeno un giorno di pena. La conoscenza delle tecniche e delle tattiche necessarie a garantire lo svolgimento dell’attività operativa, permettono all’operatore di svolgere i servizi con efficienza e portare a compimento con successo gli obiettivi di prevenzione e ottenere risultati ottimali sotto l’aspetto sociale per la riduzione del fenomeno criminoso. Negli ultimi 20/30 anni anche gli Enti Pubblici hanno affidato alle Guardie Giurate alle dipendenze degli Istituti del settore , l’incarico di vigilanza delle strutture per la tutela delle proprietà e contestualmente per svolgere un ruolo di Security, ovvero la sicurezza anche del personale e del pubblico. Ovviamente sono numerosi gli interventi con la collaborazione delle Forze dell’Ordine istituzionali (Polizia e Carabinieri), fermo restando che a norma dell’art.139 del TULPS le Guardie sono obbligate a prestare ausilio e collaborare attivamente (da un monitoraggio risulta che la presenza delle Guardie Giurate presso Istituti di Credito, Gioiellerie, Compagnie Assicurative, Centri Commerciali e Turistici ha notevolmente risotto gli eventi criminosi e i vari interventi sono stati utili per assicurare i responsabili dei reati alla giustizia).In generale è bene sottolineare che le Guardie Giurate hanno la facoltà di intervenire quando si verificano eventi criminosi e informare tempestivamente le Forze dell’Ordine. Inoltre hanno l’obbligo di intervenire tempestivamente su richieste delle stesse. Si ricorda che le GPG devono conoscere la vigente legislazione che può interessare gli aspetti del proprio servizio al fine di evitare errori o atteggiamenti non previsti, evitare sanzioni o assumersi responsabilità penali. La vigilanza ed il coordinamento dei servizi svolti da GPG viene esercitato dal signor Questore della Provincia, pertanto si ritiene essenziale l’osservanza delle norme e degli adempimenti prescritti. In ogni caso la GPG esercita una funzione di interesse pubblico, giuridicamente durante il servizio acquisisce la qualifica di “Incaricato di un pubblico servizio” e rappresenta per i cittadini una valida presenza che tutela e rassicura la collettività; pertanto è indispensabile meritare questa fiducia e i sacrifici dei colleghi caduti nello svolgimento del proprio dovere. Prendiamo esempio da un Istituto catanese “Sicilia Police”, che da diversi anni svolge la sua attività sul territorio con molta scrupolosità e professionalità per i servizi a loro affidati. Numerose sentenza della Cassazione hanno riconosciuto che le Guardie Giurate durante il servizio per la tutela delle proprietà affidate alla loro sorveglianza, assumono temporaneamente la qualifica di agenti di Polizia Giudiziaria fino al termine dell’azione, ovvero fino alla consegna dei fermati alle forze dell’ordine istituzionali. Tra l’altro l’art. 336 del C.P. prevede l’arresto delle persone che commettono il reato di aggressione e violenza ad un pubblico ufficiale o ad incaricato di un pubblico servizio. Corrado Patti Nelle prime ore del mattino del 18 gennaio 1964 a Latina la segretaria della Tricotex, una società che si occupa di compravendita di lana che ha depositi e stabilimenti nella cittadina laziale, scopre il cadavere del proprio principale, Faruk Churbagi, assassinato in modo particolarmente efferato. Qualcuno, dopo avergli gettato del vetriolo in faccia, gli ha sparato alla schiena e poi l’ha colpito a lungo sulla testa con un corpo contundente. Fin dall'inizio delle indagini appare chiaro che chi ha ucciso Churbagi lo conosce bene e ha libero accesso all'ufficio, visto che la porta d'ingresso non è stata forzata. Ben presto i sospetti si fissano sui coniugi Bebawi: Yusef, un uomo di affari di successo, e la bellissima Gabrielle, detta Claire, che dopo averlo sposato a soli tredici anni, dandogli tre figli, era divenuta l'amante di Churbagi. I coniugi Bebawi ven- del paradosso. Il terzo capitolo è dedicato all’espansione dell’universo, alla relatività generale e all’età dell’universo con i riferimenti necessari ad Hubble e Einstein. Segue “l’universo caldo di Gamow”: la bariogenesi, le reazioni nucleari e i primi nuclei, i primi atomi e la formazione delle strutture cosmiche. Il capitolo dedicato alla radioastronomia e al fondo cosmico a microonde ci accosta alle ricerche più recenti che partono dalla scoperta e giungono alla conferma che si tratta di “un corpo nero” e alla misura del suo spettro con l’esperimento Firas sul satellite Cobe della Nasa nel 1989. La cosmologia di precisione viene quindi analizzata partendo dal grande dipolo del cielo, soffermandosi sull’immagine dell’universo primordiale, per poi dedicare un importante discorso alla nuove tecnologie per l’esplorazione dell’universo, al censimento della materia ed energia oscure, alle mappe del fondo a microonde dallo spazio.Tali rilevamenti “permettono ora di stabilire con precisione le abbondanze delle diverse forme di massa-energia oggi (4,6% di barioni, 23% di materia oscura, 72% di energia oscura e meno dell’1% di radiazione”. Ma gli astrofisici sono al lavoro per ottenere strumenti sempre più innovativi e sensibili. L’Autore si chiede, infine, cosa osserveremo domani. Fino ad oggi si è capito che materia oscura ed energia oscura sono necessarie per spiegare il modello di universo, “ma non sono state mai misurate in laboratorio”. Per la prima ci si sta avvicinando alla spiegazione, mentre per la seconda al momento esistono solo teorie. Se sappiamo di più sul Big Bang, c’è da capire il medioevo cosmico, occorre spiegare meglio i neutrini e le onde gravitazionali oltre la barriera elettromagnetica, mentre un’attenzione dovrà essere riservata dai ricercatori a polarizzazione del Cmb e inizio di tutto. Domande antiche e nuove si rincorrono, dunque, per la sete di conoscenza dell’uomo, a cominciare dalla grandezza dell’universo, se quest’ultimo ha avuto un inizio e avrà una fine, come si può scoprire il suo passato e prevederne l’evoluzione. La ricerca, per quanto avanzatissima, sembra avere davanti a sè un percorso lungo e difficile, anche se certamente appassionante. Giovanni Vecchio Le diete che fanno perdere la salute. Escludendo i grandi obesi da patologie ormonali o le persone affette da disturbi comportamentali, l'eccesso di peso nella maggior parte dei casi è dovuto solo alla sedentarietà. Ovviamente se si mangia troppo s’ingrassa, ma, contrariamente a quanto si creda l’alimentazione non è la prima causa di obesità. Le statistiche ci dicono che negli ultimi anni i consumi alimentari sono in netta diminuzione, mentre sono in aumento gli obesi a causa della sedentarietà. A ciò si aggiungono i test inaffidabili per le cosiddette intolleranze alimentari che spesso conducono a diete monotone e quindi a sbilanciamento dei nutrienti: risultato? Si perde la salute! Oggi si sente parlare spesso di integratori che bruciano i grassi o quelli che limitano l'assorbimento di questi ultimi o di farmaci antifame e tante altre stupidaggini che carpiscono la buona fede dei consumatori. Ci si imbottisce di pillole e si praticano diete assurde come, ad esempio, quelle dissociate senza considerare che basterebbe una sana alimentazione equilibrata e una adeguata attività fisica costante per mantenersi in ottima salute. Alcuni praticano una terribile dieta iperproteica caratterizzata da una marcata restrizione dei carboidrati, frutta compresa e di tutto ciò che non sia carne o pesce con conseguente distruzione del glicogeno muscolare. Il risultato? Quello di autocannibalizzarsi perché il muscolo per deficit energetico va in sofferenza e soprattutto in atrofia se non ci si muove abbastanza. Si è perso peso in tal modo? Si. Si è perso grasso? No, si è persa massa muscolare. Il grasso si sostituirà nel tempo al muscolo per cui i tessuti diventeranno flaccidi e cadenti con grave compromissione dello stato di salute. L'astinenza da carboidrati provoca l’intossicazione dell'organismo così marcata da portare ad una forte diminuzione dell'appetito e addirittura alla nausea e non si avverte il sacrificio di una dieta ipocalorica, perché si può mangiare carne a volontà, salsicce, wurstel...ecc. Vengono a mancare molti aminoacidi essenziali con compromissione di molte funzioni vitali. Ovviamente si dimagrisce ma a quale prezzo? A quello di perdere la salute. Eppure il miglior modo per dimagrire e mantenersi in forma è aumentare il dispendio energetico usando la dieta come supporto, cioè mangiando in modo vario e sufficiente alla copertura dei fabbisogni dei vari nutrienti. Basterebbe non usare l’ascensore, camminare molto a piedi, magari farsi una corsa o andare in bicicletta. Non bisogna praticare diete strane, o monotone che non sono in grado di assicurare all'organismo ciò di cui ha bisogno per espletare le funzioni vitali. E’ pericoloso ricorrere a integratori miracolosi che millantano di aumentare il metabolismo, di indurre inappetenza, di bruciare i grassi, di distruggere le calorie. Semplicemente muovendosi di più e seguendo la classica e salutare dieta mediterranea, in grado non solo di consentire un dimagrimento sano e duraturo ma anche la riduzione degli indici di rischio cardiovascolare e dell'insulinoresistenza tipica della malattia diabetica e delle sindrome metabolica che sta imperversando sempre più. Dallo schema si può notare che i fattori genetici incidono solo per il 25% il resto sono solo diete scorrette, integratori fasulli e sedentarietà: Giovanni Tringali, direttore I.R.M.A. AKIS Sabato 5 giugno 2010 Francesco Calì da Riposto, primo capitano della Nazionale " INCONTRO SUL TURISMO" 15 maggio 1910 – 15 maggio 2010, cento anni d’Azzurro. Nel comune di Riposto, in riva allo Jonio, si è festeggiato il Centenario della Nazionale di Calcio. La Sala del Vascello del Palazzo Municipale ha ospitato la presentazione del libro “Il primo capitano – Francesco Calì e la Nazionale” dei giornalisti Giuseppe Bagnati e Gaetano Sconzo. Francesco Calì, primo capitano della rappresentativa italiana, nacque proprio a Riposto il 16 agosto 1882, ma dopo pochi anni di vita la famiglia emigrò prima in Svizzera, dove venne chiamato Franz, e successivamente a Genova. Nel capoluogo ligure Calì, che già aveva cominciato a giocare a calcio in terra elvetica (nello Zurich, nel Fortuna Fbc e nel Ginevra), è un “footballer” del Genoa prima e dell’Andrea Doria successivamente, divenendo di quest’ultima una vera e propria bandiera. Franz Calì giocherà in Nazionale le prime due partite, la prima il 15 maggio 1910 all’Arena di Milano contro la Francia, battuta per 6 a 2, e la seconda a Budapest undici giorni dopo, il 26, conclusasi con la sonora sconfitta per 6 a 1. Egli fu il capitano di quella squadra che giocò con la maglia bianca (più economica) perché era il più anziano con i suoi 28 anni, ma anche perché parlava cinque lingue. Parecchi gli aneddoti gustosi narrati nel libro, scritto in maniera scorrevole ed accattivante. Uno di questi racconta l’avventurosa trasferta in Ungheria, tra treni, vaporetti persi, coincidenze non rispettate ed una scarpinata fino all’albergo in una Budapest sommersa dalla neve. Ma quella fu anche la trasferta dei panini di Attilio Trerè, giocatore dell’Ausonia Milano (poi passerà al Milan), al quale fu affidato dalla mamma il sedicenne Renzo De Vecchi, il futuro “figlio di Dio”. Trerè pensò bene di acquistare pane e salumi, che mise in valigia, per tutta la comitiva per affrontare la trasferta. Su questa valigia esistono due versioni: o fu ‘saccheggiata’ dai suoi compagni, o a causa del caldo nello scompartimento il prosciutto ed il salame andarono a male. Altri tempi, con episodi che oggi fanno sorridere un po’. Ma quella era l’epopea dei rodomonte nel calcio.. Tornando a Calì v’è da dire che egli fu anche componente della Commissione Tecnica della Nazionale, accanto ad altri personaggi, tra cui l’avv. Umberto Meazza, tra i fondatori nel 1911 e primo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Ed arbitro Calì lo fu anche; a quei tempi, dominati da autentico spirito sportivo, le gare venivano arbitrate da tesserati di società, cosa oggi impensabile. Un fatto curioso avvenne proprio durante una gara arbitrata da Calì, la finale della Coppa Città di Torino tra la Juventus ed il Milan giocata al Velodromo Umberto I nell’ottobre del 1902. Al termine dei 90 minuti il risultato è di parità sul 2 a 2, dopo i tempi supplementari le squadre stanno 3 a 3. L’arbitro Calì di Genova, non esistendo allora i tiri di rigore, decide di proseguire l’incontro ad oltranza fin quando una squadra non avesse segnato. Inventò così il golden gol, che fu istituito oltre 90 anni dopo, nel 1994, e successivamente abolito dopo una decina d’anni. Per la cronaca il Milan non ci stette e si rifiutò di continuare e la coppa venne assegnata alla Juventus, ancora in maglia rosa. Il libro, impreziosito dalla premessa dell’attuale capitano azzurro, Fabio Cannavaro (che ha fatto notare come abbia le stesse iniziali del primo capitano) è stato scritto con trasporto, come detto dai due autori, che hanno in comune la passione per la ricerca e per i libri. E’ un libro dedicato alla Nazionale di calcio, uno dei pochi elementi unificanti della Nazione. Ma è anche un libro di storia, nazionale e locale, come evidenziato anche dalle numerose illustrazioni delle pubblicità di alcuni prodotti del 1910. Alla manifestazione erano presenti molti personaggi del mondo calcistico ed arbitrale isolano di ieri e di oggi, appositamente invitati dal Sindaco del comune jonico, dott. Carmelo Spitaleri, ex calciatore di buon livello. Da Alvaro Biagini, ex calciatore di Catania e Palermo, a Dandolo Flumini, giocatore del Venezia in Serie A nel 1937 e colonna del Riposto negli anni 50, da Pippo Crisafulli, presidente del CONI di Catania, a Giovanni Valenti, vice presidente del Comitato regionale della FIGC. Presente anche il noto giornalista RAI Franco Zuccalà, per il quale questo libro ricopre certi vuoti di memoria e fa conoscere il calcio di un’epoca diversa, il calcio dei primordi. Per ricordare Calì anche come “arbitro” erano presenti il Presidente regionale degli arbitri, l’acese Rosario D’Anna, e l’arbitro di Serie D, Martina Bovini di Ragusa, entrambi premiati. Tra gli arbitri presenti anche il componente il Settore Tecnico, Santo Creati, l’arbitro benemerito Pietro Nicolosi e, in rappresentanza della Sezione di Acireale, il Vice Presidente Francesco Antonio Grasso. A conclusione della manifestazione uno dei due autori, Gaetano Sconzo, ex arbitro della Sezione di Palermo, ex allenatore e due volte campione siciliano di cicloamatori, a cui la prossima estate verrà consegnato il Premio “Aci e Galatea”, ha dichiarato: “Abbiamo voluto onorare la memoria di Franz Calì, adesso che dopo attente ricerche negli archivi di Giarre e Riposto sappiamo con certezza che egli è nato nel comune rivierasco. Per molti anni il nome Franz ha tratto in inganno moltissimi storici del calcio, che attribuirono a Calì natali svizzeri”. Rodolfo Puglisi L'Istituto Superiore Filippo Brunelleschi di Acireale ha organizzato presso l'aula magna della scuola la conferenza " INCONTRO SUL TURISMO" con gli interventi del Prof. Salvatore Comparato Dirigente Scolastico, dell’avv. Nino Garozzo Sindaco di Acireale, del deputato regionale on. Nicola D'Agostino, dei prof.ri Giuseppe Arcidiacono, Luigi Benintende, Rosaria Guarrera, Rossella Pandolfini, e dei dott.ri Salvo Zappalà (Presidente Consorzio Albergatori Acesi) e Antonio Belcuore (Dirigente Ass. Turismo Regione Sicilia). L’interessantissimo incontro è stato attentamente seguito da oltre 300 alunni (del corso Turistico). 5 Tutte le Amministrazioni inseriscono tra le loro linee di programma quella dello sviluppo turistico del territorio. Ma riuscire a creare un flusso continuo di persone che vengono a visitare quel posto, tanto da costituire una risorsa, si rivela spesso un'operazione difficile ed in genere si ripiega nell'organizzazione di eventi singoli senza una vera valenza turistica. Purtroppo quello del turismo è un settore lasciato quasi sempre a se stesso, privo di risorse e di impegno. Acireale ed il suo hinterland costituiscono un caso emblematico. Pur possedendo infatti notevoli risorse a livello artistico e paesaggistico, istituti d'istruzione ad indirizzo artistico e turistico, tradizioni artigiane di rilievo, un parco termale, non riescono a proporsi, se non in modo occasionale, come meta dei flussi turistici nazionali ed internazionali. L' I.I.S. "F.Bunelieschi" ha inteso analizzare questa situazione partendo dall'analisi del territorio, dalle scelte urbanistiche che si sono operate nel tempo, dall'abbandono del centro storico a vantaggio di una periferia anonima, dalle difficoltà di accesso alla città, per arrivare alla formulazione di un contributo che l'Istituto stesso può dare a questo settore vitale dell'economia . Fiumefreddo di Sicilia: Protezione Civile a Scuola per testare i Piani di Emergenza Nell’ambito di una più ampia collaborazione tra il Circolo Didattico “Rosario Livatino” di Fiumefreddo di Sicilia, diretto dalla prof.ssa Maria Elena Grassi, e la Protezione Civile Regionale, nei giorni scorsi sono stati “testati” i Piani di Emergenza dei quattro plessi comprendenti il Circolo, attraverso prove di evacuazione che nell’ipotesi, peraltro non troppo remota, del verificarsi di un evento sismico di media intensità, hanno interessato, rispettivamente, il plesso della Scuola Elementare P. Piemonte, il plesso delle Scuola dell’Infanzia ed Elementare di Feudogrande, il plesso delle Scuole dell’Infanzia di via Quasimodo e di via Meli. Il coordinamento delle operazioni è stato affidato, per il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al Servizio provinciale di Catania diretto dall’ing. Giovanni Spampinato e rappresentato sul campo dal dirigente della U.O.B. XXII, ing. Marcello Pezzino e dai funzionari ing. Pietro Marano, ing. Teodora La Torre, sig. Michele D’urso e sig.ra Maria Cavallaro. L’insegnante Nucifora Rosaria Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Scuola e l’insegnante Petrino Angela Maria Responsabile della Sicurezza dei Lavoratori, hanno accompagnato gli alunni e i docenti nelle fasi salienti dello svolgimento dell’esercitazione. Gaetano Rizzo “Buon uso del sangue: prevenzione, donazione e responsabilità”. A cura della UGL Federazione Provinciale Sanità di Catania, segretario il dott. S e b a s t i a n o Rastelli, si è tenuto un importante Corso E.C.M. per tutte le professioni sanitarie “Buon uso del sangue: prevenzione, donazione e responsabilità”. Al corso hanno partecipato i dott.ri Giuseppe Zuccarello, Marcello Romano, Francesco Cunsolo, F.Paternò, Domenico Grimaldi, Filomena Biazzo, Mauro Sapienza, Arturo La Bruna, Francesco Santocono, Santi Sciacca, Gorgio Giannotti, Nunzio Marletta. Moderatori del corso il dott. Sebastiano Rastelli e V. Di Benedetto. Il 24 e 25 Giugno prossimi, inoltre, sempre al Presidente Park Hotel di Aci Castello, si terrà un altro corso E.C.M per tutte le professioni sanitarie “Colpa medica: dal ricovero al processo”. La segreteria amministrativa del Corso : 346.7743063 – 338. 1782417 – fax 095 8880128 – e.mail : [email protected] - www.ecmformazione.info ACI S. ANTONIO (CT) 6 Sabato 5 giugno 2010 Grafica: MP - 347 1433135 UNA BRETELLA Daniele Petralia e Gianfranco Pappalardo Fiumara Una bretella obbligatoriamente “di fuori” . Non si tratta di una “bretella” stradale, e cioè un collegamento fra due strade. Si tratta di una, almeno una, bretella del reggiseno. Non c’è possibilità di scampo. Una, almeno una bretella del reggiseno verrà esibita da questa primavera inoltrata, per tutta l’e- state e, si pensa, fino ai primi mesi autunnali. Le nuove magliette sono previste per quest’uso, perché sono tagliate con larghissime spalle spioventi. Sarà lo stesso peso del cotone, o di qualunque altro tessuto in plastica con cui vengono confezionate le magliette, a far cadere da una spalla, e fin quasi al gomito, la cucitura dell’indumento, mettendo in bella ed inequivocabile mostra la bretella del reggiseno. C’è un solo problema: d’inverno, il clima che anche al Sud può essere rigido, impedirà la mostra. Come faranno i mercanti e le mercanti per la mancanza di questa particolare mostra della bretella? Anna Ruggieri AKIS Le due foto di archivio (appartenenti alla collezione privata del prof. Giuseppe Leonardi) testimoniano la presenza del gruppo acese della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) all'11° convegno della FUCI del sud Italia, organizzato in quel di Reggio Calabria da 10 al 13 aprile 1937. La prima ritrae un gruppo di studentesse universitarie (la seconda da sinistra, accovacciata in prima fila, è Sarina Nella splendida cornice del Katane di Catania, per il prestigiosissimo e storico Lyceum Club di Catania che ospitò il grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli, si sono esibiti in formazione di duo pianistico a 4 mani il pianista Daniele Petralia ed il pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara. Reduci da impegni internazionali sia da solisti che in duo, i due artisti catanesi vantano una strepitosa carriera internazionale che li vede protagonisti nella più importanti sedi concertistiche del mondo. Pappalardo, appena rientrato da una strepitosa Tourneè da solista, in duo e con orchestra nelle più importanti sale da concerto del Canada (citiamo per tutte la Glenn Gould Hall di Toronto), Petralia che si prepara per l'apertura del Festival di Stresa 2010 con la Sydney Symphony Orchestra diretta da Vladimir Ashkenazy. Il concerto tenuto il 27 maggio 2010, alla presenza di quel pubblico attento e competente al quale il Lyceum Club di Catania ci ha sempre abituati, ha visto i due protagonisti esibirsi in un impegnativo programma: brio, grazia, leggerezza e proprietà stilistica hanno caratterizzato l'esecuzione delle due Sonate per pianoforte a quattro mani di W. A. Mozart; esemplare l'esecuzione della monumentale Fantasia in fa minore di Schubert, banco di prova per i pianisti che i due artisti hanno reso con una padronanza formale ed una ricercatezza timbrica che ben ne evidenziavano i contrasti drammatici e le oasi di puro lirismo schubertiano; sonorità incantate ed atmosfere oniriche per il Ravel di Ma Mère l'Oye, ben risolto anche sul piano della descrittività sonora; per concludere una rutilante Danza Ungherese di Brahms eseguito con magistero tecnico e soprattuto con quella lettura "a capriccio" che il repertorio "zigano" richiede. Scroscianti applausi con insistenti richieste di bis soddisfatte dal duo che ha regalato al pubblico ancora un momento di brillanti sonorità con la Marcia Militare di Schubert. Un programma classico-romantico che ha suscitato attenzione e forti emozioni. Andrea Patanè LE SEDUTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE IN DIRETTA SUL SITO WEB. Il Kiwanis Acireale ospite del Tauromenium Taormina. Irene Caserta, Giulia Ponte e Naomi Roccamo, alunne dell’Istituto Comprensivo 1 di Taormina, hanno vinto con pieno merito il “Premio Kiwanis per raccontare una storia”, organizzato dal Kiwanis club Tauromenium Valle Alkantara presieduto in maniera brillante dal noto giudice Luigi Angelico. “La partecipazione – ha spiegato il presidente Angelico, autore di un brillante intervento – era estesa a tutti gli alunni delle terze classi delle scuole dell’obbligo nel territorio di Taormina e della Valle dell’Alcantara e chiedeva di testimoniare un fatto accaduto che abbia provocato sentimenti di dolore e angoscia per disastri causati da eventi naturali o bellici. Il Kiwanis ha come fine l’affermarsi dei valori umani e spirituali su quelli materiali, la fratellanza e l’interazione tra la gente, obiettivi che si raggiungono aiutando i meno fortunati di noi con la solidarietà, la vicinanza e l’amore. Con questo spirito, la giuria, ritenendole meritevoli di lode, ha assegnato il premio a Irene Caserta, Giulia Ponte e Naomi Roccamo per il lavoro collettivo dal titolo: Il diario di Margherita, che dà voce al silenzio degli innumerevoli bambini rimasti sotto le macerie del terremoto del 1908 a Messina. Colgo l’occasione per ringraziare – ha concluso Angelico tra gli applausi del pubblico – l’amico primario Luigi Iudicelli per la lezione su salute e ambiente; la dirigente del Comprensivo 1, Carla Santoro; la docente Domenica Cundari; i genitori di Riccardo Cerri, primo nato dell’anno e tutti gli amici kiwaniani presenti alla serata e fra questi il Past-Governatore della Divisione Sicilia 2 ing. Filippo Lizzio ed il Past-President del Kiwanis Acireale nonché Segretario della Divisione Sicilia 2 dott. Ignazio Mammino ed il Segr. del KC-Acireale arch. Giuseppe Balsamo. Ricordiamo che il KCAcireale è stato lo scorso anno club sponsor del Tauromeniun Valle Alkantara e che i sentimenti di amicizia, fratellanza e partecipazione fra i due club sono intensi. Saro Laganà ed Ignazio Mammino KIWANIS DAY – ACIREALE (JUNIOR - BUILDERS – KIDS) Presso l’Aula magna della SM ”G. Galilei” di Acireale, alla presenza di autorità Kiwaniane, istituzionali, sociali, ha avuto luogo la cerimonia del KDay, c.s., e con la partecipazione di: * Junior - presidente l’ing. Vincenzo Spinosa, * Builders – presidente l’alunno Davide Scuderi - adviser prof. Lucia Catanzaro – DS prof. N. Pulvirenti * Kids dell’I.C. di Aci S. Antonio - presidente l’alunno Daniel Ponturo - adviser prof. Daniela Simon – DS prof. S. Musumeci * Kids della Topolinia school - presidente l’alunno Rosario Leonardi - DS Sig. A. Pennisi. Leonardi, per tanti anni insegnante di Matematica presso la scuola media "Paolo Vasta" di Acireale) . Il convegno, per la delegazione acese, ebbe il suo piacevole epilogo giorno 14 aprile con la gita organizzata nella vicina località calabra di Scilla. Da una cartolina, inviata proprio da Scilla in data 14 aprile 1937, sappiamo i nomi di alcuni partecipanti, goliardicamente autodefinitisi "i tipi loschi": oltre alla già citata Sarina Leonardi, Salvatore Perricone, Vincenzo Papale, Filippo (?) Coppola, G.Quattrocchi, Nerina (?), Enzo (?) e Antonietta (?). Guido Leonardi Dalle ore 10,00 di martedì 1 giugno è stato possibile assistere da casa propria alle sedute del Consiglio provinciale tramite il sito web www.provincia.ct.it. Il nuovo servizio messo a disposizione dei cittadini dall’Ente di Palazzo Minoriti è stato presentato dal presidente della Provincia, on. Giuseppe Castiglione, e dal presidente del Consiglio provinciale, Giovanni Leonardi, alla presenza di assessori, capigruppo, consiglieri, dirigenti e tecnici. “Questa è un’altra iniziativa finalizzata ad aumentare la trasparenza dell’attività politico-amministrativa dell’Ente, è un atto di informazione e comunicazione che parte dal “palazzo” e i cui destinatari sono i cittadini. La diretta web, sono sicuro – ha sottolineato il presidente Castiglione – sarà uno stimolo per migliorare la qualità dell’impegno, degli interventi e stimolare una maggiore presenza in aula a tutto vantaggio dell’azione politica. Nella Sala “Cosentini” della Biblioteca Zelantea è stata presentata l’opera di Mons. Adolfo Longhitano “Le relazioni ad limina della Diocesi di Catania (1595-1890)”.I documenti pubblicati nell’opera fanno riferimento anche a Comuni della Diocesi di Acireale, Nicosia, Piazza Armerina, Caltanissetta e Caltagirone, che, fino alla prima metà dell’Ottocento facevano parte della Diocesi di Catania. Hanno relazionato i soci prof. Matteo Donato e can. prof. Salvatore Pappalardo. Nel prossimo numero il servizio. CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 349 7339659 349 3415165 www.lidofarosicilia.com – [email protected] Ristorante 328 8115194 Fondachello di Mascali – via Spiaggia Lido con Parcheggio Ristorante – Pizzeria – Bar – Animazione – Serate a tema – Giochi – Ampie cabine Situato sulla stupenda spiaggia di Fondachello di Mascali il lldo balneare FARO è ubicato a pochi minuti dall’eterna Taormina, dalla storica Giardini-Naxos e dalle sempre affascinanti Gole dell’Alcantara. 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I batteri infettati non se la passano liscia perché, così come avviene per le cellule umane infettate dai virus i batteriofagi il più delle volte causano la completa lisi della cellula batterica distruggendo il microrganismo. Ovviamente l’uomo ha la possibilità di superare l’infezione grazie al fatto che le cellule lisate vengono gradualmente ad essere rimpiazzate; nel batterio questo non può accadere perché si tratta di un organismo unicellulare. Il batteriofago “infetta” il batterio fissando le sue fibre su un punto preciso della superficie della cellula batterica. Con un meccanismo di contrazione inietta a mo di “siringa biologica” il suo acido nucleico mentre l'involucro proteico rimane all'esterno così come avviene nelle infezioni umane. Una volta iniettato, il genoma fagico può seguire due vie: nel ciclo litico (tipico dei batteriofagi T più complessi con morfologia a spillo), utilizzerà l'apparato di replicazione del batterio parassitato per produrre nuove particelle fagiche, fino al raggiungimento del volume di scoppio, evento questo che distruggerà la cellula per lisi. Nel ciclo lisogenico invece, il genoma fagico (solitamente quello cosiddetto λ) si integrerà in un punto specifico del cromosoma batterico. In stato integrato, il fago viene chiamato profago, e ogni qual volta il cromosoma batterico si replica, il genoma di λ integrato replica anch'esso. In altri termini è quello che avviene con i virus erpetici i quali una volta penetrati nell’organismo umano si integrano perennemente con il DNA delle cellule e possono riattivare l’infezione allorquando le difese dell’organismo dovessero abbassarsi. E’ straordinario come questi organismi molecolari, quali sono i batteriofagi riescano anche a parassitare le cellule batteriche e come la vita biologica possa avere un microcosmo nel quale solo da pochi decenni l’uomo ha acceduto grazie ai progressi della biologia molecolare. Giovanni Tringali Nell’immagine: un fago mentre infetta un batterio. Non ci sono le condizioni per una nuova eruzione dell’Etna Nei giorni scorsi sono stati pubblicati articoli che danno per scontato un’imminente eruzione dell’Etna e la possibilità che si possano verificare episodi ceneritici come quelli causati dal vulcano islandese Eyjafjallajkull. A mio parere le cose stanno diversamente, nel senso che non vi sono le condizioni per una nuova eruzione. In particolare. Il tremore è molto basso e così pure la sismicità. Il terremoto del 2 aprile scorso che ha interessato la faglia Pernicana contrariamente a quanto avvenuto il 27 ottobre 2002 è stato interessato da un campo di stress compressivo verosimilmente dovuto alle falde dei Peloritani il cui spessore si aggira sugli 8 chilometri che spingono da NO verso SE. E’ stato riportato che nel cratere di NE si avvertono boati profondi ma questo ho potuto constatare che avviene da almeno 4 anni. Lo stesso SudEst Orientale, così come è stato chiamato il nuovo cratere che si è formato alcuni mesi or sono e che dal 7 novembre ha dato origine ad una costante incandescenza protrattasi per diverso tempo, ha fenomeni di crollo segno che la colonna magmatica si è abbassata ed infatti l’incandescenza da tempo non si nota più. La predetta incandescenza era dovuta alla liberazione di gas magmatici e quindi con l’esaurimento della degassazione si è avuta una contrazione del fuso magmatico non più sostenuto dalla spinta dei gas che ha fatto abbassare il livello del magma. Stante così le cose non vi sono gli elementi per dire che l’Etna si prepara ad eruttare tranne nel caso in cui dovesse modificarsi il campo di stress e la pressione magmatica, causata dalla risalita del mantello terrestre, determini la riapertura delle fratture nelle quali risalirà il magma dando origine ad una nuova eruzione. Per il momento occorre solo aspettare. Giovanni Tringali Nella foto l'incandescenza al cratere di SE Orientale iniziata il 7 novembre 2009 protrattasi per molte settimane. Il Kiwanis Acireale ospite del Tauromenium “Premio Kiwanis club per raccontare una storia”. Taormina. Irene Caserta, Giulia Ponte e Naomi Roccamo, alunne dell’Istituto Comprensivo 1 di Taormina, hanno vinto con pieno merito il “Premio Kiwanis per raccontare una storia”, organizzato dal Kiwanis club Tauromenium Valle Alkantara presieduto in maniera brillante dal noto giudice Luigi Angelico. “La partecipazione – ha spiegato il presidente Angelico, autore di un brillante intervento – era estesa a tutti gli alunni delle terze classi delle scuole dell’obbligo nel territorio di Taormina e della Valle dell’Alcantara e chiedeva di testimoniare un fatto accaduto che abbia provocato sentimenti di dolore e angoscia per disastri causati da eventi naturali o bellici. Il Kiwanis ha come fine l’affermarsi dei valori umani e spirituali su quelli materiali, la fratellanza e l’interazione tra la gente, obiettivi che si raggiungono aiutando i meno fortunati di noi con la solidarietà, la vicinanza e l’amore. Con questo spirito, la giuria, ritenendole meritevoli di lode, ha assegnato il premio a Irene Caserta, Giulia Ponte e Naomi Roccamo per il lavoro collettivo dal titolo: Il diario di Margherita, che dà voce al silenzio degli innumerevoli bambini rimasti sotto le macerie del terremoto del 1908 a Messina. Colgo l’occasione per ringraziare – ha concluso Angelico tra gli applausi del pubblico – l’amico primario Luigi Iudicelli per la lezione su salute e ambiente; la dirigente del Comprensivo 1, Carla Santoro; la docente Domenica Cundari; i genitori di Riccardo Cerri, primo nato dell’anno e tutti gli amici kiwaniani presenti alla serata e fra questi il Past-Governatore della Divisione Sicilia 2 ing. Filippo Lizzio ed il Past-President del Kiwanis Acireale nonché Segretario della Divisione Sicilia 2 dott. Ignazio Mammino ed il Segr. del KC-Acireale arch. Giuseppe Balsamo. Ricordiamo che il KCAcireale è stato lo scorso anno club sponsor del Tauromeniun Valle Alkantara e che i sentimenti di amicizia, fratellanza e partecipazione fra i due club sono intensi. Saro Laganà ed Ignazio Mammino Si è tenuta ad Acireale, presso i locali del Teatro "E.Macrì" di via Alessi, la cerimonia di premiazione della decima edizione del concorso graficofotografico, organizzato dall'associazione "SiciliAntica" , sede comprensoriale di Acireale e delle Aci, in collaborazione con l'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Acireale. L'edizione di quest'anno, aperta alla partecipazione degli alunni delle scuole acesi di ogni ordine e grado, con una sezione dedicata anche agli adulti, ha avuto per tema "Cupole e campanili delle chiese del territorio delle Aci". Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i premi ai primi tre appartenenti alle diverse categorie e le segnalazioni che i componenti della giuria hanno ritenuto di assegnare agli eleborati più originali. Tre premi speciali sono stati consegnati ai concorrenti segnalati dal pubblico dei visitatori, che hanno visitato la mostra nei giorni immediatamente precedenti e che hanno molto apprezzato i lavori realizzati. Nella foto la segretaria del “Galatea”, Nuccia Leotta, ritira il premio per il Club assieme a Giovanni Vinci. SAN COSMO: “ADESSO CHE SI DISMETTA L’APPELLATIVO DI QUARTIERE GHETTO” DICE IL SINDACO NINO GAROZZO Dopo la firma ufficiale con cui l’Iacp ha ceduto al comune le aree dell’ex quartiere di case popolari di San Cosmo, anche oggi i diversi servizi comunali sono intervenuti nella popolosa area. “Ci auguriamo che da adesso in poi si eviti, anzi si smetta, di etichettare il quartiere di San Cosmo con l’appellativo di quartiere ghetto o, ancora peggio, come del bronx della città” dice il sindaco Nino Garozzo. “La zona residenziale ex Iacp fa parte integrante di Acireale: come tutti i quartieri ha problematiche che meritano attenzione che non mancheranno da parte di questa Amministrazione, come abbiamo già dimostrato e continueremo a dimostrare in forza ai grandi cambiamenti che in questi mesi e nei prossimi ci saranno su san Cosmo”. Infine il sindaco ringrazia per il lavoro costante svolto dal parroco del quartiere Mario Arezzi: “L’esempio del lavoro faticoso ma denso di significato svolto da don Mario resta per noi punto di riferimento certo per l’intero quartiere” ph Fabio Consoli AKIS KIWANIS: LA PARTITA DEL CUORE AD ACI S. ANTONIO Visita il sito: www.akis-aci.com AKIS: Anno VI, numero 11 del 5 giugno 2010, - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 206 8 AKIS Sabato 5 Giugno 2010 Conferenza sul Regio sottomarino Sebastiano Veniero Swirch off digitale anticipato al 2011 Castiglione “Le Province con il Governo per facilitare l’operazione nel Sud Italia” L’affondamento del regio sommergibile Sebastiano Veniero, la morte di tutti i componenti dell’equipaggio, l’oblio durato decenni e la recente riscoperta della memoria storica, grazie anche alla realizzazione di un documentario, sono stati gli argomenti di una conferenza che si è tenuta alle Ciminiere di Catania. Il gruppo di Catania dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia, presieduto da Tommaso Marcellino, e l’assessorato alle Politiche culturali della Provincia regionale di Catania hanno voluto, infatti, ricordare una pagina di storia che è stata scritta a poche miglia dalla costa siciliana di Capo Passero, nel 1925. Era esattamente il 25 agosto quando il sommergibile Veniero, durante un’esercitazione, fu speronato da un mercantile, il Capena, e affondò con tutto il suo equipaggio fino a 55 metri di profondità. Il dramma fu ricordato nel primo anniversario con la posa di un monumento al cimitero monumentale del Verano di Roma, ma poi del Veniero non se ne parlò più fino al 1993, quando il subacqueo Enzo Majorca si immerse per dare un nome a quel relitto del quale i pescatori conoscevano l’esistenza, ma non l’identità. Il vicepresidente della Provincia, Nello Catalano, ha avviato la conferenza, moderata dal giornalista Daniele Lo Porto, dopo che il vicepresidente dell’ANMI di Catania, Enrico de Maria, ha letto la Preghiera del Marinaio e ricordato i due alpini morti recentemente in Afghanistan, il sergente maggiore Massimiliano Ramadù e il caporale maggiore scelto Luigi Pascazio. Suggestive le immagini e dettagliata la ricostruzione storica del documentario realizzato nel 2005 dal giornalista Leonardo Lodato e dal subacqueo Guido Capraro, entrambi componenti del team Ultradive di “L’Unione delle Province Italiane sosterrà l’operazione annunciata ieri dal Viceministro per le Comunicazioni, Paolo Romani, di anticipare al 2011 lo switch off digitale di tutto il Paese. La Provincia di Catania, che è stata la prima in Italia a siglare l’accordo per la banda larga con tutti gli operatori delle Telecomunicazioni, insieme all’Upi Sicilia lavorerà in particolare perché l’amministrazione regionale non perda questa sfida”. Lo ha detto oggi il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, chiudendo a Catania i lavori del convegno “Il piano nazionale Banda larga. “Questo della banda larga - ha detto nel suo intervento il Presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, Responsabile per l’Upi delle politiche per l’innovazione - non può che essere un tema su cui tutti, unitariamente, dobbiamo spenderci. Sulla diffusione delle tecnologie, sull’informatizzazione del Paese, sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, non possono esistere differenze, e nessuna istituzione può permettersi di tirarsi indietro”. Di sviluppo della banda larga come “servizio fondamentale da rendere ai cittadini” ha parlato Corrado Ghirardelli, coordinatore degli Assessori provinciali all’Innovazione, che ha ribadito come oggi “le reti di comunicazione sono infrastrutture essenziali, come nel tempo lo sono state le strade, le ferrovie, gli acquedotti. Per modernizzare il Paese ognuno deve fare la propria parte, sia il pubblico – Governo, Regioni, Enti locali – che gli operatori privati”. Una indicazione che è venuta anche dal Presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, che ha detto : “Il pubblico non si sostituisca al privato. Non facciamo l’errore di creare come enti pubblici società per gestire le fibre ottiche, perché questo è un compito che va affidato agli imprenditori privati. Il pubblico mantenga il suo ruolo di indirizzo e controllo”. “Le Province – ha concluso il Presidente Giuseppe Castiglione – hanno voluto oggi lanciare un segnale forte e chiaro agli operatori delle telecomunicazioni: non abbiamo nessuna intenzione di creare una nostra, altra, rete di infrastruttura delle telecomunicazioni. Anzi, l’obiettivo che ci siamo dati, è di contribuire con il nostro capitale di risorse materiali e immateriali, con il nostro know how in termini di progetti e di personale altamente qualificato, con la nostra rete stradale, a che non si duplichino gli interventi e non si perdano soldi e tempo preziosi. Siamo noi per primi – ha detto - a sottolineare che il compito che ci spetta non è certo quello di sostituirci agli operatori di comunicazione, ma di semplificare la realizzazione delle reti da parte degli operatori, intervenire nelle zone in cui non sono previsti gli investimenti dei privati, favorire l’accesso alle reti, ma soprattutto ai servizi, della Società dell’informazione ai comuni più piccoli e ai territori più svantaggiati”. Associazione della stampa jonico-etnea Riunire ed esprimere le esigenze, le richieste e le difficoltà di chi esercita la professione del giornalismo: con questo duplice obiettivo nasce l’associazione della stampa jonico-etnea, promossa dai giornalisti Gaetano Rizzo ed Antonio Foti e presentata mercoledì 19 Maggio presso la sala consiliare del Comune di Acireale. A presenziare all’incontro, moderato da Gaetano Rizzo, sono stati in rappresentanza dell’amministrazione comunale acese, il sindaco Nino Garozzo ed il presidente del Consiglio Comunale, Pietro Filetti, nonché i vertici locali delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda invece i rappresentanti di categoria sono intervenuti, tra gli altri, il vicesegretario nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana, Luigi Ronsisvalle, il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, il segretario provinciale Maria Ausilia Boemi ed il segretario regionale dell’Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana, Nino Randazzo. Dopo gli interventi di saluto e di augurio del Sindaco di Acireale, Nino Garozzo, ha preso la parola il segretario regionale Alberto Cicero, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della figura del giornalista nella nostra società e l’importanza dell’informazione a garanzia della libertà e della democrazia, ricordando i pericoli di una professione che ha registrato in Sicilia negli ultimi anni diversi casi di minacce di morte a cronisti locali, ed anche per questo deve restare ancorata al territorio, creando una rete forte e tenendo la schiena dritta con l’importante ausilio delle forze dell’ordine. A seguire l’intervento del vicesegretario della federazione nazionale della stampa, Luigi Ronsisvalle il quale, dopo aver evidenziato l’importanza di una simile associazione per creare una rete di collegamento all’interno dell’Ordine, ha riflettuto sul momento difficile vissuto dalla categoria, con oltre 100.000 iscritti tra professionisti, pubblicisti e praticanti, ma soli 22.000 con regolare contratto di lavoro, una condizione così squilibrata che rende necessario l’introduzione di regole certe e valide per tutti, per ridurre la sproporzione tra mercato e posti disponibili e garantire la qualità del giornalismo. Infine per evidenziare l’eredità del club Alfio Fichera che radunò i primi giornalisti locali, la carica di presidente onorario della nuova associazione della stampa jonicoetnea è stata attribuita al dottor Giuseppe Contarino. Giuseppe Bonaccorso Ciminiere, spettacolo di Litterio con ragazzi diversamente abili “Namastè” è una parola indiana che in sanscrito significa: “l’anima che è in me onora e saluta l’anima che è in te”. Questo antico saluto è anche il motto di una cooperativa che da 5 anni si impegna ad aprire al mondo i giovani disabili, anche quelli più gravi che non hanno consapevolezza di sé e di chi li circonda. Gli operatori di Namastè dallo scorso autunno hanno realizzato nel Calatino e a Tremestieri dei laboratori per far emergere la creatività e la spontaneità dei soggetti handicappati. Nei giorni scorsi a San Cono e Caltagirone sono stati presentati due saggi-spettacolo, che hanno emozionato gli spettatori. Uno spettacolo teatrale conclusivo rappresentato anche a Catania. Sul palcoscenico è salito anche Enrico Guerrieri, in arte Litterio, mentre i ragazzi diversamente abili, guidati dalla maestra Elena Rosa, hanno dato vita a “Il mio mondo in-verso” e “Non si finisce mai di imparare…”. L’iniziativa è stata presentata alla stampa nella sede della Provincia dal vicepresidente Nello Catalano, dal sindaco di Tremestieri Nino Basile, dalla presidente e vicepresidente della cooperativa Namastè Laura Boria e Lucia Privitera, dalla presidente uscente della Consulta disabili di Tremestieri Rosy Marino, e da molti genitori di soggetti handicappati, che hanno espresso encomio alla Provincia regionale di Catania, che ha sostenuto il progetto assieme ai Comuni di S. Cono, Caltagirone e Tremestieri. Il vicepresidente Catalano ha dichiarato: “Le amministrazioni pubbliche possono fare molto per i ragazzi con handicap, come dimostrano i laboratori e gli spettacoli organizzati dalla Provincia e dalla cooperativa Namastè, con il finanziamento dei Comuni. Vogliamo dare alle famiglie un segnale della nostra vicinanza e ospitiamo volentieri alle Ciminiere uno spettacolo, che è Catania: un omaggio alla memoria dei marinai sepolti in una bara di ferro, avvolta nelle reti da pesca e dalla vegetazione. Alla conferenza ha partecipato una rappresentanza delle varie componenti della Marina Militare, tra gli altri il C.V. Alberto Mario Papotti, comandante di Nave Danaide, e in rappresentante del comandante di Marisiclia, ammiraglio Andrea Toscano, e il C.V. Claudio Lo Pumo, in rappresentanza del contrammiraglio De Michele); il consigliere nazionale ANMI Claudio Longo, il delegato regionale Mario Dolci, i soci dei gruppi di Catania, Siracusa e Augusta, tra questi il veterano sommergibilista Francesco Nicolini. Particolarmente commovente e lucida la testimonianza di Salvatore Camisa, reduce del sommergibile Scirè, affondato durante la II guerra. GIOCHI MATEMATICI 2010 4° ALFIO RUSSO Studente presso l’università di Catania iscritto al 2° anno del corso di ingegneria informatica, è stato ammesso alla fase nazionale dei "Giochi Matematici", svoltasi a Milano lo scorso 16 maggio, classificandosi al 4° posto assoluto nella categoria L2. Su 40.000 iscritti, sono quasi 4.000 gli studenti finalisti provenienti da scuole medie superiori e università di ogni parte d'Italia. Già nel 2007 partecipante come studente della classe IV sezione B del liceo scientifico statale “Archimede” di Acireale, Alfio Russo si era classificato al 9° posto nella categoria L1 alle nazionali del 26 maggio 2007, risultato mai ottenuto dai partecipanti dello stesso liceo. Anche questa volta, ha ottenuto un risultato eccezionale e senza precedenti per la scuola acese, classificandosi al 4° posto assoluto, anche se a parità di quesiti risolti (9 su 10, fa cumulo anche la quantità di tempo utilizzato) con i tre che lo precedono, è stato premiato nella stessa sede della prestigiosa Università Bocconi assieme ai primi 40 classificati a livello nazionale dalla P.RI.ST.EM. (Progetto Ricerche Storiche e Metodologiche), sezione del Centro ELEUSI della Bocconi, che promuove la cultura e l’informazione matematica anche al di fuori della più ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Nella foto lo vediamo con le sue sorelle, Veronica e Ilenia, quest’ultima che frequenta la 1^ classe del liceo scientifico statale “Archimede” di Acireale, nelle gare provinciali, si è classificata 1^ per il proprio istituto, nella categoria C2. A loro vanno i nostri complimenti e gli auguri per la prossima gara. Palazzo Minoriti, visita delegazione tedesca. Detmold è un piccolo centro della Germania del Nord che sta a metà strada tra Hannover ed Amburgo. Un castello dei Seicento e le guglie della cattedrale si specchiano nel fiume che attraversa la città. Tutti i palazzi sono immersi nel verde e nella frescura degli alberi d’alto fusto. Il paesaggio è decisamente opposto a quello della Sicilia e, forse proprio per questo motivo, la delegazione di Detmold che è venuta in visita a Palazzo Minoriti sembrava particolarmente entusiasta di visitare la Sicilia, nonostante il caldo di questi giorni. Ad accogliere la delegazione, formata da una trentina di aderenti dell’Unione Europea Federalista, è stato il vicepresidente Nello Catalano che ha risposto alle loro incalzanti domande relative all’economia, alla politica e all’assetto sociale della nostra provincia. Fondamentalmente, la maggiore curiosità degli ospiti tedeschi si enuclea nella domanda: che fine fanno i soldi che noi contribuenti versiamo all’Unione Europea? Lo scetticismo nei confronti dell’UE è particolarmente vivo in Germania e proprio questo giustifica le curiosità della delazione che ha fatto anche domande sull’immigrazione clandestina, sugli sprechi delle pubbliche amministrazioni e sulla mafia (Falcone e Borsellino sono a loro ben noti). Gli ospiti tedeschi, guidati dal presidente Dieter Rügge, prima di lasciare Palazzo Minoriti hanno donato al vicepresidente Catalano un volume illustrato ed hanno visitato, nel chiostro, la mostra “Carretti e Pupi”. Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733 anche finalizzato alla raccolta di fondi. Chiediamo ai cittadini di essere presenti e di dare un contributo al fine di incentivare la raccolta fondi che servirà a dare continuità all’attività ludico-ricreativa”. Lo spettacolo alle Ciminiere è stato presentato da Vanessa Melita con Giulia Scarfia e Davide Raciti. “Pillole…” sabato 12 Giugno 2010, alle ore 18, cortile di Palazzo Cantarella, (Piazza Cantarella) Aci S.Antonio. Teatro- Musica – Cabaret – Poesia – Letteratura- Danza – Moda Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733