LICEO SCIENTIFICO STATALE “C. Pisacane” Via Salita dei Trecento 84034- PADULA – (SA) Centralino e Fax.: 0975/77130 Cod. Min. SAPS070007 E-mail:[email protected] TEST CENTER ECDL Carlo Pisacane PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2014/15 SCHEDA ANAGRAFICA Dati della scuola Codice meccanografico dell'istituto : SAPSO70007 Denominazione: LICEO SCIENTIFICO " CARLO PISACANE " Ordine di scuola: Scuola Secondaria Superiore Tipologia: Liceo Scientifico Via Salita dei Trecento Cap 84034 – PADULA (SA) Telefono-Fax 0975 – 77130 Capo d'Istituto: Prof.ssa Liliana Ferzola Indirizzo di posta elettronica: [email protected] / [email protected] Sito Web: http:www.icpadula.it/liceopadula 2 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA 0.1. La storia Il Liceo Scientifico “C. Pisacane”, situato nella parte alta del Centro Storico di Padula, è presente nel Vallo di Diano dal 1964, ovvero da 50 anni, ed accoglie attualmente una popolazione scolastica di più di trecento alunni provenienti dalla Scuola secondaria di primo grado di Padula e dei Comuni limitrofi. Istituito come sezione staccata del liceo scientifico "G. Da Procida" di Salerno, nel 1972 è diventato autonomo grazie all’aumento della popolazione studentesca, alla tipologia dell’offerta strettamente connessa alle esigenze tecnologico-scientifiche della società contemporanea, alla competenza e alla professionalità di tutti gli operatori della scuola. Nei suoi cinquant’anni di vita diversi dirigenti scolastici come molti docenti si sono succeduti e tutti sono ricordati con stima ed affetto dai tanti giovani che hanno frequentato il Liceo e che, oggi, sono validi professionisti operanti non solo nel Vallo di Diano e nelle varie regioni italiane ma anche all’estero. Molti di loro occupano posti apicali nei campi più diversi e rappresentano, sicuramente, il fiore all’occhiello della vita del Liceo, a cui li lega non solo il ricordo degli anni della giovinezza ma anche il ricordo di una comunità educante accogliente e sensibile alle problematiche dell’età evolutiva. La centralità degli studenti nell’azione didattico-educativa unita alla serietà e alla rettitudine morale degli alunni e delle famiglie, ha permesso a questo Liceo di conquistare nel territorio, e fuori, una qualificata presenza ed una significativa incisività tanto da rispondere prontamente alle tendenze di sviluppo della società e alla dinamicità dell’utenza . Proprio per ricordare il mezzo secolo di vita del Liceo, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Liliana Ferzola , supportata da un gruppo di docenti, ha suggerito di dar vita , avvalendosi delle moderne tecnologie, ad un “forum”, che consenta agli ex liceali di comunicare con le nuove generazioni di liceali creando così una continuità formativa che certamente favorirà la crescita della consapevolezza del senso di appartenenza. Il “forum” è, ovviamente, solo il punto di partenza di un percorso identitario, che si arricchirà , nel tempo, di altre iniziative come la costituzione di un’associazione di vecchi e nuovi iscritti e di un albo d’onore delle eccellenze. 0.2. Gli indirizzi di studio Gli indirizzi di studio sono due : - il Liceo scientifico tradizionale; - il Liceo delle scienze applicate, istituito nel 2011/12. Il nuovo curriculum, introdotto dalla Riforma della Scuola Secondaria di II grado (4 febbraio 2010), è il seguente: 3 1° biennio 1°anno C O R S O N O R M A L E 2°anno 2° biennio 3°anno 4°anno 5°anno ATTIVITA’ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI GLI STUDENTI – ORARIO ANNUALE LINGUA E LETTERATURAITALIANA 132 132 132 132 132 LINGUA E CULTURA LATINA 99 99 99 99 99 LINGUA E CULTURA STRANIERA 99 99 99 99 99 STORIA E GEOGRAFIA 99 99 STORIA 66 66 66 FILOSOFIA 99 99 99 MATEMATICA* 165 165 132 132 132 FISICA 66 66 99 99 99 SCIENZE NATURALI** 66 66 99 99 99 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 66 66 66 66 66 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 66 66 66 66 66 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ 33 ALTERNATIVE 33 33 33 33 Totale ore 891 990 990 990 *Con Informatica al 1° biennio 891 ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra 4 O P Z I O N E S C I E N Z E A P P L I C A T E 1° biennio 1°anno 2°anno 2° biennio 3°anno 4°anno 5°anno ATTIVITA’ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI GLI STUDENTI – ORARIO ANNUALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 132 132 132 132 132 LINGUA E CULTURA STRANIERA 99 99 99 99 99 STORIA E GEOGRAFIA 99 99 STORIA 66 66 66 FILOSOFIA 66 66 66 INFORMATICA 66 66 66 66 66 MATEMATICA 165 132 132 132 132 FISICA 66 66 99 99 99 SCIENZE NATURALI* 99 132 165 165 165 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 66 66 66 66 66 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 66 66 66 66 66 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 33 33 33 33 33 Totale ore 891 891 990 990 990 Lo studente sceglie, al momento dell’iscrizione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento di religione cattolica. Tale scelta ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso in cui è prevista l’iscrizione d’ufficio, fermo restando, il diritto di modificarla (ultimo comma dell’art.9.2 del nuovo Concordato). La scuola ha l’obbligo di garantire la parità di diritti fra coloro che seguono l’insegnamento di religione cattolica e coloro che non lo seguono. Pertanto il Collegio dei Docenti ha stabilito, per chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, .l’alternativa della frequenza di lezioni di rafforzamento delle competenze, tenute dai docenti con ore a disposizione . 5 0.3. Il territorio Padula è uno dei 14 Comuni del Vallo di Diano, fertile altopiano situato nella parte più meridionale della provincia di Salerno contiguo al Cilento meridionale e confinante con la Basilicata. La città di Padula rispecchia del tutto la realtà socio-economico-culturale del territorio del Vallo di Diano, caratterizzata da un ricco tessuto di piccole e medie imprese artigianali, industriali e commerciali nonché dal persistere della tradizione agricola. Il settore più significativo è quello terziario, e gli addetti al turismo sono molto cresciuti in questi ultimi anni. Punto di forza del territorio sono, infatti, le numerose bellezze naturali ed artistiche , che richiamano sempre più turisti . Anche le attività agricole e artigianali si sono modernizzate in un’ottica di economia sostenibile e si sono inserite nel mercato globale. Il territorio per la sua posizione periferica a livello provinciale e regionale ha risentito fortemente dell’ attuale crisi economica e, infatti, come negli anni ’60, è ripresa l’emigrazione , che, oggi, interessa soprattutto i giovani laureati. Dal punto di vista dell’utenza scolastica, il territorio si presenta diversificato sia nelle caratteristiche socio-economiche sia nelle aspettative delle famiglie. Ne consegue l’esigenza di una proposta formativa che si caratterizzi per: - solidità dell’impianto culturale e dei princìpi educativi fondamentali; - elevata capacità di interpretare i bisogni individuali degli studenti e di proporre percorsi personalizzati; - articolazione dell’offerta formativa, in modo da proporre le più ampie opportunità di scelta. 0.4. Rapporti interistituzionali e progetti di rete L’Istituto collabora con gli Enti Locali del proprio territorio di riferimento per specifici progetti e più in generale per la promozione del successo formativo dei giovani. Inoltre, l’Istituto mantiene attiva la collaborazione con altre istituzioni scolastiche attraverso la rete di scuole e tenendo rapporti continuativi di collaborazione con le scuole secondarie di primo grado del territorio, per l’attuazione di iniziative di raccordo, di informazione e di sensibilizzazione dei ragazzi e 6 delle famiglie, per un migliore orientamento alla scelta della scuola superiore e per la prevenzione dell’insuccesso nel primo anno. 0.5. Risorse La borsa di studio "Angelo Caggiano", istituita nel 1985, premia con una somma di € 700,00 l’ alunno del Liceo che si è particolarmente distinto negli studi ed ha riportato la massima votazione. 1. PROGETTAZIONE EDUCATIVA 1.1. Il ruolo educativo della scuola “All’uomo irrazionale interessa solamente avere ragione. All’uomo razionale interessa imparare” Karl Popper La scuola secondaria di secondo grado accompagna il ragazzo in una complessa fase di sviluppo, che lo conduce alla costruzione della propria identità di adulto. L’adolescenza non deve essere considerata come crisi, come patologia, ma come momento chiave della crescita, in cui si manifestano allo stato embrionale i tratti distintivi della personalità adulta. Il compito degli educatori è quello di valorizzare le potenzialità positive del giovane, le sue attitudini e la sua creatività: compito, questo, reso assai arduo dalla presenza di condizionamenti e modelli sociali potenti, seducenti e pervasivi, capaci di sollecitare comportamenti acquiescenti e di produrre personalità facilmente condizionabili. In tale prospettiva, la funzione educativa (che la scuola condivide prima di tutto con la famiglia, e secondariamente con tutti coloro che istituzionalmente hanno rapporti significativi con gli studenti nella loro fase evolutiva) riveste un ruolo fondamentale per la strutturazione di un’identità personale solida e consapevole. L’educazione non ha lo scopo di imporre al giovane un modello predeterminato; ha, invece, la funzione di svilupparne le potenzialità innate e di valorizzare, nella loro irripetibile originalità, le specifiche scelte di adattamento all’ambiente sociale che il soggetto compie nel corso del suo sviluppo adolescenziale. In questo quadro, la funzione educativa si articola in alcuni aspetti fondamentali: Formare la persona, come essere razionale e sociale, responsabile, eticamente consapevole, capace di comunicare e collaborare insieme agli altri; supportarne lo sviluppo in tutti gli aspetti costitutivi (cognitivi, affettivi, sociali, creativi, estetici, …), in modo da fornire i mezzi per attuare pienamente le proprie peculiari potenzialità. 7 Formare il cittadino, trasmettendo il patrimonio culturale della comunità di appartenenza e sviluppando gli atteggiamenti idonei a garantire la civile convivenza democratica: rispetto delle idee altrui; educazione alla civile convivenza (rispetto delle persone, dei luoghi, dei beni comuni, delle regole della vita della comunità scolastica e delle leggi dello Stato; educazione alla responsabilità individuale ed al rispetto degli impegni assunti. Formare il pensiero critico, per consentire allo studente di accedere ai diversi campi della produzione culturale e utilizzare le competenze acquisite per interpretare la complessità del vivere sociale e operare scelte consapevoli. Pertanto gli indirizzi educativi sono i seguenti: promuovere l’educazione e lo sviluppo globale della personalità dei discenti , attraverso l’acquisizione dei valori formativi , propri della cultura umanistica e scientifica; sviluppare la formazione degli allievi come cittadini responsabili, inseriti in un contesto sociale aperto alla integrazione etnico – culturale, nel rispetto della diversità; promuovere l’azione educativa del Liceo in relazione agli Enti operanti sul territorio ed al più ampio contesto europeo; promuovere flessibilità didattica e percorsi di approfondimento; promuovere l’acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione nell’ambito della storia e della filosofia, per il primo biennio sviluppare l’applicazione dei diritti e dei doveri di cittadinanza all’interno della stessa vita scolastica. 1.2. Il protagonismo dello studente L’Istituto riconosce nello studente una risorsa fondamentale, la cui valorizzazione è indispensabile per il successo dell’azione formativa: non solo perché nella scuola il processo di apprendimento si sviluppa in una dimensione sociale, che quindi necessita del consapevole contributo di tutti; ma soprattutto perché lo studente, portando nella scuola i propri interessi culturali, collabora con i docenti nel mantenere l’attività didattica più vicina ai bisogni e agli interessi dei giovani. Il protagonismo dello studente si esprime anche nella consapevole assunzione di doveri e responsabilità. 8 1.3. La responsabilità della famiglia La scuola riconosce il ruolo preminente della famiglia nel processo educativo ed è consapevole delle responsabilità che gravano sui genitori e delle difficoltà che essi incontrano nell’esercitare quotidianamente il proprio ruolo in modo autorevole. Da tale consapevolezza derivano i seguenti princìpi di comportamento: - la disponibilità al dialogo e al confronto, perché il rapporto tra scuola e famiglia si sviluppi su basi sicure, su valori e princìpi educativi comuni e condivisi, sul reciproco rispetto dei ruoli; - la costante ricerca della collaborazione, perché l’azione educativa della scuola e della famiglia si sostengano e si rinforzino vicendevolmente; - il sostegno alla funzione genitoriale, nei momenti di difficoltà e di crisi. 1.4. L’esercizio della funzione docente Le finalità educative sopra descritte impegnano il docente a perseguire: - la promozione del positivo inserimento nel gruppo, la cura delle relazioni fra i pari e della costruzione di un rapporto insegnante-alunno fondato sulla fiducia e sulla stima reciproca; - lo sforzo continuo di leggere e interpretare con attenzione i comportamenti dei singoli studenti: per valorizzarne le capacità e le attitudini, ma anche per cogliere eventuali segnali di più forte disagio e di rischio; - l’attenzione alla persona, che si esprime in un atteggiamento di valorizzazione e di costante disponibilità al dialogo, al confronto, alla presa in carico dei bisogni e delle difficoltà individuali; - la responsabilizzazione: sia rispetto al proprio processo di crescita e di apprendimento, sia rispetto al gruppo di appartenenza; questo processo non esclude l’irrogazione di sanzioni, purché siano razionali, proporzionate, esplicitate e se possibile condivise; - l’adozione di metodologie didattiche non passivizzanti, che attraverso l’analisi di casi e la soluzione di problemi rendano lo studente protagonista del suo processo di apprendimento e di crescita personale; - la collaborazione con le famiglie, allo scopo di adottare strategie comuni, condivise e adeguate ai bisogni. 1.5. Contratto formativo I docenti si impegnano a: - informare studenti e genitori, con tempestività e chiarezza, in merito ai piani di lavoro, ai livelli minimi di conoscenze richiesti e ai parametri valutativi; - comunicare in modo regolare e tempestivo i risultati delle verifiche dello studente, e concorrendo a fornire continuativamente ai genitori il quadro aggiornato delle valutazioni; 9 - fornire aiuti e supporti in caso di difficoltà di apprendimento, secondo tempi e modalità concordati nell’ambito del collegio dei docenti, dei dipartimenti, del consiglio di classe (corsi di recupero, interventi di sostegno, interventi curricolari). Agli studenti viene chiesto di impegnarsi a: - conoscere obiettivi e finalità del corso che frequentano e gli elementi fondamentali dei piani di lavoro delle varie discipline; - conoscere e rispettare le disposizioni del regolamento di Istituto; - rispettare i ruoli e le competenze specifiche di tutte le componenti della scuola (dirigente scolastico, docenti, personale amministrativo, tecnico, ausiliario). Ai genitori viene chiesto di impegnarsi a: - conoscere ciò che la scuola offre e chiede; - collaborare con la scuola, specialmente sul piano educativo; - mantenersi aggiornati sull’attività della scuola e, in particolare, sulla frequenza e sul profitto scolastico del proprio figlio, consultando il libretto personale, accedendo regolarmente al sito internet e alla piattaforma telematica; - esprimere pareri e proposte volti al miglioramento della scuola 1.6. Le attività di orientamento La particolare delicatezza del momento di scelta della scuola superiore postula la necessità di azioni di informazione e orientamento intese a: - assicurare alle famiglie e agli alunni delle classi terze medie la più ampia informazione sulle attività e sul piano dell’offerta formativa, in appositi incontri presso la sede dell’Istituto ( open day) e presso le scuole medie; - sostenere, nel corso del primo anno, la motivazione allo studio e il processo di ambientamento nella scuola superiore, e - ove si riveli necessario un cambiamento di indirizzo di studio – assicurare allo studente e alla famiglia la dovuta assistenza nel processo di ri-orientamento. Per gli alunni delle classi iniziali è prevista, pertanto, all’inizio dell’anno una fase di accoglienza che si propone come obiettivi: • dare informazioni agli iscritti e alle loro famiglie, sin dal primo giorno di scuola, su figure di riferimento, regole, luoghi, offerta formativa; • aiutare gli studenti in difficoltà di inserimento; • attuare iniziative socializzanti; • pianificare gli interventi di recupero; • creare all’interno delle classi un clima fondato sul rispetto delle persone e delle diversità; 10 Nei primi giorni di lezione vengono proposte, nelle prime classi, prove d’ingresso con valore puramente diagnostico; L’accoglienza non è soltanto un intervento episodico ed iniziale, ma si sviluppa nell’arco dei cinque anni con l’obiettivo di favorire l’inserimento di tutti gli studenti e di seguire la crescita degli alunni, aiutandoli a costruire e definire interessi e attitudini, ad operare scelte consapevoli anche in vista dell’orientamento universitario. Al termine del corso di studi, nelle classi quinte, l’Istituto assicura , inoltre, l’orientamento alla scelta della facoltà universitaria sia attraverso l’ informazione sia accompagnando gli studenti alle giornate di orientamento organizzate dagli Atenei. L’integrazione degli alunni diversamente abili e la prevenzione del fenomeno della dispersione rientrano nel progetto accoglienza. 1.7. Gli studenti disabili L’Istituto considera l’inserimento degli alunni disabili come importante opportunità di formazione per tutti gli studenti, oltre che come occasione di crescita professionale dei docenti. La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento sono definite nei piani educativi individualizzati elaborati dai consigli di classe, d’intesa con le famiglie interessate, in funzione delle risorse disponibili e con l’obiettivo della massima integrazione possibile. A tal fine, l’Istituto ricerca la collaborazione di altri enti di formazione specializzati per la realizzazione di progetti integrati, articolati in funzione dei bisogni specifici del singolo alunno, con lo scopo di migliorare l’autonomia personale e sociale, l’autostima e la comunicazione, facendo acquisire gradualmente agli studenti fiducia nelle proprie capacità. 1.8. Gli Studenti con bisogni educativi speciali Poiché il principio della personalizzazione dell’intervento formativo è da tempo un elemento caratterizzante dell’azione educativa dell’Istituto, esso si riconosce appieno nelle politiche di inclusione promosse dalle direttive ministeriali e in tale ottica assicura percorsi personalizzati agli Studenti con bisogni educativi speciali, ai fini della piena valorizzazione delle loro competenze. Agli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento vengono assicurati tutti gli strumenti e gli ausili disponibili, in ossequio alle indicazioni contenute nella normativa specifica vigente in materia. Per ogni studente con disturbi specifici di apprendimento viene stilato un piano didattico personalizzato (P.D.P.), finalizzato a consentire l’attivazione delle indispensabili sinergie tra la scuola, la famiglia e lo studente stesso, in modo che tutti questi protagonisti possano lavorare per il raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi. Un piano personalizzato di intervento viene elaborato dal consiglio di classe anche per gli studenti che presentano, per condizioni personali a carattere temporaneo o permanente, particolari bisogni educativi 11 a cui è necessario rispondere con interventi mirati e specializzati e con strategie didattiche appropriate, anche dove non ricorrono specifiche tutele legislative. Questa specifica attività dei consigli di classe è monitorata dal dirigente scolastico e da un apposito gruppo di lavoro per l’integrazione (G.L.I.), formato da docenti curricolari e di sostegno. 1.9. Intercultura L’Istituto riconosce il valore formativo delle esperienze di ospitalità e mobilità studentesca internazionale. L’Educazione interculturale è un valore che presiede ed orienta il processo educativo nel segno dell’autoformazione e della conoscenza, della tolleranza e della interazione tra le culture. Pertanto la nostra scuola, in collaborazione con Intercultura, organizzazione posta sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri, promuove : l’ospitalità di studenti stranieri, facilitandone l’inserimento attraverso programmi di studio individualizzati e varie attività elaborati dal docente tutor e dal consiglio di classe; la mobilità studentesca che solitamente prevede la permanenza all’estero dello studente per un trimestre o un semestre o per un intero anno scolastico; impegna, pertanto, i docenti a fornire la necessaria collaborazione allo studente per agevolarne il rientro nel proprio corso di studi al termine dell’esperienza svolta all’estero, fornendo indicazioni di lavoro per la preparazione del colloquio di riammissione, in cui il consiglio di classe, nel rispetto della normativa vigente deve: a) verificare e valorizzare il curriculum degli studi seguiti nella scuola straniera, attraverso l’acquisizione di ogni informazione utile a un positivo reinserimento; b) accertare, per le materie non comprese nel piano di studi seguito all’estero, la presenza delle conoscenze e delle competenze essenziali, necessarie per seguire l’attività didattica della classe successiva; c) attribuire allo studente, sulla base degli accertamenti di cui sopra, la votazione in tutte le discipline e, conseguentemente, il punteggio di credito scolastico relativo all’anno trascorso all’estero. 2. PROGETTAZIONE CURRICOLARE 2.1. Obiettivi didattici generali comuni Al fine di formare personalità autonome capaci di proporsi consapevolmente e responsabilmente di fronte alla complessità del reale e di acquisire criticamente informazioni e metodologie che consentano sia di proseguire positivamente gli studi universitari sia di inserirsi nel mondo del lavoro, il Liceo Scientifico si propone il raggiungimento, al termine degli studi, dei seguenti obiettivi: 12 promuovere nello studente la consapevolezza dei processi cognitivi in atto nell’azione didattica quotidiana; stimolare la curiosità dello studente per favorire la progressiva definizione di un progetto di sé offrendo costante sostegno alla motivazione; sviluppare le capacità di autovalutazione in ordine alle abilità acquisite e da acquisire; maturare nelle coscienze il senso dello Stato e della Legalità. La continuità educativa prevista dall’autonomia scolastica e dalle riforme introdotte potrà realizzarsi attraverso: il raccordo tra i diversi livelli di scolarità; il coordinamento tra il percorso formativo precedente e quello da iniziare; l’adozione di criteri uniformi nella formazione delle classi. Nella costruzione del piano di lavoro, ogni docente deve rispettare i nuclei tematici imprescindibili previsti dalle Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento( OSA) del Liceo Scientifico e del Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate . Tali indicazioni, non dettano alcun modello didattico – pedagogico; la libertà del docente si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto dalle Indicazioni, in ragione del percorso che riterrà più proficuo, ma anche nella scelta delle strategie e delle metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti per garantire il successo formativo. 3. OBBLIGO DI ISTRUZIONE – PROGETTAZIONE CURRICOLARE NEL BIENNIO 3.1 Il quadro normativo L’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ha portato a dieci anni la durata dell’istruzione obbligatoria. Questa è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. L’articolo di legge sopra richiamato ha trovato attuazione nel Decreto Ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 e nel documento tecnico allegato al decreto stesso. Ai sensi del Decreto Ministeriale 27 gennaio 2010, n. 9, i consigli di classe rilasciano allo studente che ha assolto all’obbligo di istruzione la certificazione delle competenze acquisite nel percorso formativo del primo biennio in relazione alle competenze di base da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria . Le “competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione” sono relative agli “assi” culturali: - dei linguaggi; 13 - matematico; - scientifico-tecnologico; - storico-sociale. Alla luce della normativa sopra citata, il collegio dei docenti ha provveduto a ridefinire gli obiettivi formativi del primo biennio in relazione alle competenze di base da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. Da questa prima elaborazione del gruppo di lavoro è scaturita la seguente progettazione formativa. 3.2 COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA PRIMO BIENNIO OBIETTIVI IMPARARE AD IMPARARE DESCRITTORI a) Organizzare il proprio apprendimento per acquisire un proprio metodo di lavoro. PROGETTARE a) Utilizzare le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi, realistici e prioritari b) Valutare vincoli e possibilità esistenti, verificando i risultati raggiunti COMUNICARE a) Comprendere messaggi di genere diverso ( quotidiano, tecnico - scientifico) e di diversa complessità b) Saper rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure c) Saper utilizzare verbale, linguaggi matematico, specifici ( scientifico, simbolico) per comunicare conoscenze disciplinari mediante diversi supporti ( cartacei, informatici e multimediali) 14 a) Individuare e rappresentare, collegamenti e INDIVIDUARE COLLEGAMENTI relazioni tra fenomeni, eventi E e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti RELAZIONI disciplinari. b) Saper distinguere diritti e doveri c) Rispettare le regole della collettività d) Conoscere i ruoli e le funzioni delle Istituzioni COLLABORARE E PARTECIPARE a) Interagire in gruppo,valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo le conflittualità e) contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri 3.3 OBIETTIVI SPECIFICI E CURRICOLI DEI SINGOLI CORSI DI STUDIO Le programmazioni dei curricula delle singole discipline, predisposte dai dipartimenti disciplinari in cui si articola il collegio dei docenti, fanno riferimento ai profili dello studente e ai quadri delle competenze contenuti nel PECUP nonché alle seguenti “competenze-chiave” di cittadinanza, individuate, in coerenza con le indicazioni dell’Unione Europea, quali requisiti fondamentali per l’apprendimento permanente e per la cittadinanza attiva: - imparare ad imparare; - progettare; - comunicare; - collaborare e partecipare; - agire in modo autonomo e responsabile; - risolvere problemi; - individuare collegamenti e relazioni; - acquisire ed interpretare l’informazione; Sulla base di tali indicazioni , si individuano gli obiettivi formativi organizzati nel modo seguente : 15 SECONDO BIENNIO COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA OBIETTIVI DESCRITTORI a) Saper selezionare le informazioni b) saper schematizzare le conoscenze c) Saper collegare conoscenze nuove e pregresse dello stesso ambito disciplinare d) Saper collegare conoscenze di ambiti disciplinari diversi e) Saper individuare affinità e differenze IMPARARE AD f) Saper riconoscere la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro IMPARARE natura probabilistica g) Saper rappresentarli con argomentazioni coerenti h) Saper trasferire le conoscenze acquisite in contesti nuovi i) Saper utilizzare nel ragionamento le procedure deduttive ed induttive j) Saper utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio a) Saper decodificare testi di media difficoltà b) Saper produrre argomentazioni coerenti e corrette in forma IMPARARE COMUNICARE A orale ed in forma scritta c) Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica di ogni disciplina d) Saper sostenere una tesi ed esprimere valutazioni IMPARARE A RISOLVERE PROBLEMI a) Affrontare situazioni problematiche b) Costruire e verificare ipotesi c) Individuare fonti e risorse adeguate d) Raccogliere e valutare dati e) Proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline,secondo il tipo di problema 16 IMPARARE AD ESSERE CITTADINI a) Conoscere i principi fondamentali della Costituzione b) Saper distinguere diritti e doveri c) Rispettare le regole della collettività Rispetto di sé d) Conoscere i ruoli e le funzioni delle Istituzioni Rispetto degli altri e) Rispettare la diversità Rispetto dell’ambiente f) Esercitare responsabilmente la propria libertà di espressione e di giudizio Partecipare in modo consapevole alla vita della collettività Quinto anno COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA OBIETTIVI DESCRITTORI a) aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile; Padronanza del metodo di studio b) aver raggiunto la consapevolezza della diversità dei metodi utilizzati e della loro affidabilità; c) saper effettuare gli opportuni collegamenti tra metodi e contenuti delle diverse discipline; a) Saper sostenere una propria tesi ,saper ascoltare e valutare in modo critico; Padronanza logico-argomentativa b) abituarsi al ragionamento rigore logico nel ,nell’identificazione dei problemi e delle possibili soluzioni; c) abituarsi alla lettura e decodifica delle varie forme di interpretazione a) padroneggiare la lingua italiana nella comunicazione orale e scritta ,da quella semplice a quella più articolata e nella Padronanza linguistico-comunicativa capacità di lettura ; b) saper utilizzare le tecnologie 17 dell’informazione e della comunicazione c) saper considerare come forma di cultura anche l’uso dei mezzi espressivi come il teatro,la musica e le arti visive a) consapevolezza dei diritti e dei doveri e dell’essere cittadino b) Conoscere i principi fondamentali della Costituzione Essere cittadino attivo e responsabile c) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione d) Rispettare i ruoli e le funzioni delle Istituzioni e) Rispettare e valorizzare la diversità f) Esercitare responsabilmente la propria libertà di espressione e di giudizio g) Partecipare in modo consapevole alla vita della collettività 3.4 Progettazione extracurriculare Le attività extracurricolari sono proposte agli studenti allo scopo di offrire opportunità di consolidamento della formazione e di ampliamento dell’ orizzonte culturale, con riferimento ad attività formative e aree disciplinari non previste dal normale corso di studi; Le attività extracurricolari si svolgono in orario pomeridiano ed hanno carattere opzionale ; esse rivestono funzioni di sviluppo e arricchimento culturale e sono istituite per valorizzare le attitudini e gli interessi degli studenti. La scuola promuove numerose attività progettuali; tali attività sono di varia natura ed hanno il fine di rendere la scuola un luogo di esperienze culturali importanti anche oltre il momento istituzionale, per favorire nuovi saperi e una formazione continua . Il Liceo Scientifico “C. Pisacane“ è “Centro AIKA“ per il conseguimento della ECDL. Il servizio è offerto agli alunni e a soggetti esterni. I progetti per il corrente anno scolastico 2014/15 sono allegati . 18 3.5 Metodologie di intervento didattico L’alunno, in ogni situazione scolastica è sempre coinvolto emotivamente e socialmente. Il suo benessere può essere assicurato da un atteggiamento di disponibilità e di ascolto da parte dei docenti e da un clima scolastico positivo. Le metodologie didattiche sono individuate dai docenti coerentemente, quindi, con le esigenze dei singoli contesti di apprendimento (età degli studenti, caratteristiche dei gruppi di lavoro, obiettivi didattici da raggiungere), avvalendosi liberamente dei sussidi didattici, dei laboratori, delle strumentazioni e degli spazi della scuola. Nell’effettuare tali scelte i docenti si attengono ai seguenti criteri generali: coinvolgimento dello studente, che per quanto possibile deve sentirsi soggetto protagonista attivo del proprio processo di apprendimento gradualità dell’apprendimento secondo criteri tassonomici; utilizzo frequente del problem-solving. sviluppo delle abilità e acquisizione di un metodo di studio; interdisciplinarità; personalizzazione dei percorsi di apprendimento e del rapporto studente/docente 3.6 Criteri di verifica e valutazione La valutazione didattica, insegnamento/apprendimento, parte consente fondamentale di verificare il del livello processo e la di qualità dell’apprendimento, lo scarto tra risultati attesi e risultati conseguiti e di intraprendere strategie per il miglioramento del processo di insegnamento. Concorrono alla valutazione due specie di elementi: le conoscenze, competenze e capacità dello studente; l’impegno . Le conoscenze, le competenze e le capacità sono accertate attraverso prove di verifica di vario genere ed in base ai seguenti parametri valutativi: conoscenza dei contenuti disciplinari; competenze linguistiche; 19 competenze applicative; capacità di cogliere i dati essenziali; capacità di rielaborare autonomamente dati e conoscenze; capacità di rielaborazione critica. Per la valutazione dell’impegno sono considerati i seguenti elementi: attenzione, interesse, partecipazione, costanza e continuità nello studio; volontà e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi; puntualità e rispetto degli impegni. Il collegio dei docenti ha deliberato le norme e i criteri per la valutazione intermedia e finale, per l’assegnazione e il recupero dei debiti formativi, per l’attribuzione del credito scolastico e la valutazione dei crediti formativi, nonché per la valutazione del comportamento. Norme e criteri sono riportati nel regolamento di istituto. La valutazione, con rilascio della pagella scolastica, ha cadenza quadrimestrale; nel corso del singolo quadrimestre, l’informazione sull’andamento didattico dell’alunno è assicurata attraverso la comunicazione degli esiti delle verifiche e attraverso gli incontri scuola-famiglia. Il processo di valutazione si ispira ai seguenti princìpi di comportamento: responsabilizzazione dello studente; trasparenza della valutazione; tempestività della comunicazione degli esiti delle prove. Nei casi in cui il profitto è insoddisfacente, il consiglio di classe delibera idonee iniziative di recupero e sostegno in orario curricolare e, compatibilmente con le disponibilità di fondi, corsi in orario pomeridiano, nonché corsi estivi destinati agli alunni cui sono stati assegnati debiti formativi nello scrutinio finale. A fine quadrimestre e a fine anno scolastico, il consiglio di classe procede allo scrutinio . La valutazione finale, come quella intermedia, tiene conto : dei risultati delle verifiche ( sommative); dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza; dell’ assiduità nella frequenza scolastica; della partecipazione alle attività didattiche; dell’impegno nello studio individuale;metodo di studio; 20 Nello scrutinio finale, il Consiglio di Classe delibera l’ammissione alla classe successiva, se lo studente ha conseguito una votazione di almeno 6/10 in tutte le discipline. Qualora ciò non si verifichi, ma il numero delle insufficienze sia limitato e le carenze riscontrate non gravi, il consiglio di classe procede alla sospensione della formulazione del giudizio finale sullo studente e gli attribuisce il “debito formativo” nelle materie in cui si riscontrano carenze. I corsi di recupero se effettuati devono essere obbligatoriamente frequentati dagli studenti che hanno contratto debiti formativi, a meno che i genitori dichiarino per iscritto che intendono provvedere in proprio e sotto la loro responsabilità. Ai sensi dell’articolo 4, comma 6, del Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, tali debiti formativi dovranno essere obbligatoriamente recuperati prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, superando apposite prove di verifica. Per quanto riguarda i crediti formativi, essi sono tenuti nella dovuta considerazione ai fini della valutazione dello studente e dell’attribuzione del credito scolastico quando sono formalmente documentati e se le esperienze extrascolastiche risultano congruenti con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studio frequentato. Si ricorda che : Il credito formativo è attribuito solo all’interno della banda di appartenenza del credito scolastico; i titoli maturati sono validi una sola volta nel corso del triennio; la partecipazione ai progetti POF è valida solo nell’anno scolastico in corso 2014/15. 3.7 Il credito scolastico, a partire dalla classe terza, è assegnato in sede di scrutinio finale in base alla media dei voti, nel rispetto dei parametri stabiliti dal regolamento ministeriale e dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti e riportati nel regolamento d’istituto. 21 La tabella ministeriale (D.M. n.99/2009) è la seguente: Media dei voti Punti credito scolastico M I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7< M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8<M≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico (la meda pari e superiore a 0,5 si arrotonda per eccesso). Il riconoscimento di eventuali crediti formativi da parte del Consiglio di Classe non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Il credito maturato nel triennio contribuisce a determinare il punteggio dell’Esame di Stato alla fine del corso di studi. Il credito scolastico da attribuire, nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella sopra riportata, è espresso in numero intero e tiene in considerazione oltre alla media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale, anche dei criteri fissati in Collegio e riportati nel Regolamento. 3.8 Criteri per la valutazione del comportamento Il voto di condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe sulla base dei seguenti indicatori: a. rispetto degli altri e dell’ambiente; b. rispetto delle regole; c. partecipazione alle attività di classe e di Istituto; d. Frequenza 22 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Scala LIVELLI INDICATORI punteg gi Comportamento irreprensibile a) Rispetta gli altri e i loro diritti, le diversità, l’identità 1. Comportamento assegnato e 10 responsabile Voto e 9 irreprensibile collaborativo Assenza di richiami verbali e/o note scritte e la dignità dei ruoli _______ 7 Rispetto Presenza di richiami verbali degli altri e Presenza di richiami verbali , note dell’ambien 8 6 scritte e sospensioni (max 3 giorni) te Presenza di note scritte e/o 5 sospensioni superiori a 3 gg. 23 Comportamento 10 irreprensibile e irreprensibile e 9 responsabile Comportamento collaborativo b) rispetta gli ambienti, le strutture materiali e i scritte della scuola Assenza di richiami verbali e/o note _______ 7 Presenza di richiami verbali Presenza di richiami verbali , note scritte e sospensioni (max 3 giorni) Presenza di note scritte 6 e/o sospensioni superiori a 3 gg. 8 Comportamento 5 irreprensibile e 10 irreprensibile e responsabile Comportamento 9 collaborativo 2. c) osserva il regolamento Rispetto dell’Istituto delle disposizioni vigenti nella regole e le scuola. Assenza di richiami verbali e/o note scritte 8 Presenza di richiami verbali 7 Presenza di richiami verbali , note 6 scritte e sospensioni (max 3 giorni) Presenza di note scritte e/o 5 sospensioni superiori a 3 gg. 3. d) segue con attenzione Partecipazi le one attività proposte didattiche alle curriculari di extracurriculari classe e di Istituto irreprensibile e 10 irreprensibile e responsabile ed e Comportamento collaborativo classe e di partecipa alle attività di Istituto Comportamento ______ _______ 9 Assenza di richiami verbali e/o note 24 scritte 8 Presenza di richiami verbali 7 Presenza di richiami verbali , note 6 scritte e sospensioni (max 3 giorni) Presenza di note scritte e/o sospensioni superiori a 3 gg. Esemplare : <25 ore a quadrimestre di assenze; meno di 5 tra ritardi e uscite 5 10 anticipate Assidua : < 40 ore a quadrimestre di 9 assenze; meno di 8 tra ritardi e uscite anticipate a) Assenze,, 4. fatte salve le deroghe Regolare : < 50 ore a quadrimestre; meno 8 di 15 tra ritardi e uscite anticipate _______ Generalmente regolare: Frequenza b) ritardi e/o uscite anticipate < 65 ore a 7 quadrimestre; meno di 20 tra ritardi ed uscite anticipate Discontinua < 80 ore di assenza a quadrimestre; più di 20 tra ritardi ed uscite 6 anticipate Sporadica quadrimestre. > 100 ore di assenza a 5 25 4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 4.1 Princìpi generali di organizzazione La scuola deve esprimere efficienza nell’organizzazione e nell’erogazione del servizio, ma non può adottare un’organizzazione fortemente gerarchizzata, in quanto: - devono essere assicurati gli spazi di partecipazione delle diverse componenti: e se si vuole che tale partecipazione non sia meramente formale devono essere assicurati non solo i momenti di discussione, ma anche ambiti di effettiva autonomia decisionale; - devono essere valorizzati, attraverso la distribuzione dei compiti e delle responsabilità, l’iniziativa e le competenze degli operatori, e in particolar modo dei docenti, il cui compito non è soltanto trasmettere conoscenze, ma anche proporre, sperimentare, innovare; - la complessità dell’organizzazione non può essere gestita senza il contributo e l’assunzione di responsabilità di più soggetti; - la presenza di più ordini di studio assai diversi fra loro e dislocati in edifici distanti tra loro, impone la necessità di conferire ampie deleghe a collaboratori di adeguata esperienza e alta competenza specifica. Pertanto, l’organigramma sotto riportato pone la dirigenza e gli organismi partecipativi su un piano di corresponsabilità e adotta una logica di staff. Le linee gerarchiche sono salvaguardate per quanto è necessario all’efficienza del servizio. 4.2 ORGANIGRAMMA LICEO DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Ferzola Liliana I COLLABORATORE DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa Di Gruccio Elsa FUNZIONI STRUMENTALI :proff.Gallo Maria Carla, Larocca Maria Teresa,De Simone Antonio, Pessolano Carmela REFERENTE INVALSI : prof.ssa Setaro Carmela REFERENTE EDUCAZIONE STRADALE: prof. De Simone Antonio REFERENTE P.O.N.:prof.ssa Setaro Carmela COMMISSIONE POF :Proff. Calvanese Silvana, Garrisi Rosalba, La Rocca Maria Teresa, Rotunno Adriana, Pessolano Carmela, Maresca Liccione Katia (BES) REFERENTE POF: prof.ssa Rotunno Adriana 26 RESPONSABILI LABORATORI LABORATORI RESPONSABILI INFORMATICA DI GRUCCIO ELSA LINGUE CALVANESE SILVANA FISICA SAMELA VITO SCIENZE BABINO SAVERIA PALESTRA LISA GERARDO RESPONSABILE SICUREZZA: ing.Germino Felice Antonio GRUPPO GLHI/ GLHO/ BES/DSA :Proff. Pessolano Carmela, Maresca Liccione Katia (BES) Rotunno Adriana, Tepedino Angela COORDINATORE : Prof.ssa Pessolano Carmela COORDINATORI /SEGRETARI CLASSI COORDINATORE SEGRETARI O 1A BABINO SAVERIA SETARO CARMELA 2A SETARO CARMELA BABINO SAVERIA 3A DE SIMONE ANTONIO GALLO MARIA C. 4A CANCRO ANNA M. TEPEDINO ANGELA 5A GALLO MARIA C. LISA GERARDO 1B TEPEDINO ANGELA LA ROCCA MARIA T. 2B SOLDOVIERI FRANCESCA CALVANESE 3B GARRISI ROSALBA DI GRUCCIO ROSARIA 4B CALVANESE SILVANA GARRISI ROSALBA 27 5B LA ROCCA MARIA T. DE SIMONE ANTONIO 1C CRISCUOLI GEMMA SOLDOVIERI FRANCESCA 2C SAMELA VITO CARRANO ROSA 4C CARRANO ROSA SAMELA VITO 5C PESSOLANO CARMELA PANZELLA ELIANA SEGRETARI COLLEGI Collegio unitario Di Gruccio Elsa Collegio Liceo Di Gruccio Elsa COMMISSIONE ELETTORALE :prof.sse Setaro Carmela, Di Gruccio Elsa ORGANO DI GARANZIA Docenti CARRANO ROSA GALLO MARIA CARLA Personale ATA TREZZA CARMELA Alunni IGNOTO BRIGITTA Genitori SETARO ANTONIO TUTOR DOCENTI NEOIMMESSI IN RUOLO Docente da valutare Tutor MARESCA LICCIONE KATIA PESSOLANO CARMELA DOC.SOSTEGNO 28 COMITATO DI VALUTAZIONE MEMBRI TITOLARI MEMBRI SUPPLENTI DI GRUCCIO ELSA BABINO SAVERIA CARRANO ROSA DI GRUCCIO ROSARIA SOSTITUZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO PER FERIE,ESAMI, MALATTIA :prof.ssa Di Gruccio Elsa 5. CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi, redatta e adottata dal Commissario insieme al regolamento di istituto, in conformità allo schema contenuto nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995, evidenzia i princìpi fondamentali e costitutivi del rapporto di servizio che si instaura tra la scuola e la famiglia all’atto dell’iscrizione. La carta dei servizi contiene inoltre le modalità di attuazione dei princìpi di imparzialità, trasparenza, partecipazione ai quali tutti gli operatori della scuola si devono conformare nell’esercizio della propria attività didattica o amministrativa. 6. CALENDARIO SCOLASTICO L’Istituto adotta il calendario scolastico deliberato dalla Giunta Regionale della Campania, con gli adattamenti deliberati dal Collegio dei Docenti. Nell’anno scolastico 2014/2015 le lezioni hanno inizio il 15 settembre 2014 e terminano il 10 giugno 2015. Oltre che nelle domeniche, le lezioni sono sospese: lunedì 29 settembre 2014( festa del Santo Patrono) sabato 4 ottobre 2014 il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; dal 22 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015 (vacanze natalizie); 29 lunedì 16 febbraio 2015 ( interfestivo); dal 2 al 7 aprile 2015 (vacanze pasquali); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 maggio 2015 (interfestivo); il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica 7. RAPPOTI SCUOLA-FAMIGLIA Incontri scuola-famiglia a dicembre 2014 e ad aprile 2015 e incontri individuali concordati con i genitori che ne fanno richiesta per promuovere la collaborazione consapevole dei genitori al successo scolastico dell’alunno. 8. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI I servizi di supporto sono organizzati dal direttore dei servizi generali e amministrativi, sulla base delle direttive del dirigente scolastico. Nell’adozione dei relativi provvedimenti organizzativi, si tiene conto dei seguenti princìpi fondamentali: - assicurare un orario apertura dell’istituto adeguato alle esigenze delle attività curricolari ed extracurricolari previste dal Piano dell’offerta formativa; - garantire buoni livelli di efficienza dei servizi di pulizia e di vigilanza; - consentire a studenti e genitori un agevole accesso ai servizi e agli uffici. 9. ELABORAZIONE, APPROVAZIONE E ADOZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 9.1 Elaborazione Il presente Piano dell’offerta formativa è stato elaborato da un’apposita commissione di studio, che opera su mandato del collegio dei docenti e nella sua attività tiene conto delle proposte e dei suggerimenti provenienti da tutte le componenti scolastiche. 9.2 Approvazione Il presente Piano dell’offerta formativa è stato esaminato, discusso e approvato dal collegio dei docenti nella riunione del 12/12/2014, con deliberazione n. 3, con presa d’atto del Commissario. 9.3 Monitoraggio, verifica, valutazione La ricerca della qualità e dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse richiede un’azione continua di monitoraggio e di controllo, i cui principali strumenti sono: 30 - l’analisi di dati e indicatori (quali ad esempio l’andamento delle iscrizioni, le percentuali d’insuccesso, il numero dei debiti formativi nelle singole materie e il loro recupero, il numero dei partecipanti alle iniziative extracurricolari) la somministrazione di questionari mirati agli utenti diretti (studenti) e indiretti (famiglie), volti a rilevare la customer satisfaction, o a individuare nuovi bisogni e a verificare la fattibilità di nuove proposte e di nuovi progetti; - la valutazione collegiale dei dati risultanti dalle azioni di verifica e monitoraggio, per la definizione di nuovi obiettivi e modalità di lavoro. 9.4Modalità di revisione e modifica del Piano Sulla base degli esiti dell’attività di monitoraggio, verifica e valutazione, il collegio dei docenti rielabora annualmente il Piano dell’offerta formativa, sulla base delle proposte della commissione di studio, e lo sottopone al consiglio di istituto per la nuova adozione. Piano dell’Offerta Formativa - testo adottato il 12/12/2014 La Dirigente Scolastica Pof.ssa Liliana Ferzola Padula 12/12/2014 31