LICEO SCIENTIFICO STATALE
“C. Pisacane” Via Salita dei Trecento
84034- PADULA – (SA)
Centralino e Fax.: 0975/77130
Cod. Min. SAPS070007
E-mail:[email protected]
TEST CENTER ECDL
Carlo Pisacane
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2014/15
SCHEDA ANAGRAFICA
Dati della scuola
Codice meccanografico dell'istituto : SAPSO70007
Denominazione: LICEO SCIENTIFICO " CARLO PISACANE "
Ordine di scuola: Scuola Secondaria Superiore
Tipologia: Liceo Scientifico
Via Salita dei Trecento
Cap 84034 – PADULA (SA)
Telefono-Fax 0975 – 77130
Capo d'Istituto: Prof.ssa Liliana Ferzola
Indirizzo di posta elettronica: [email protected] / [email protected]
Sito Web: http:www.icpadula.it/liceopadula
2
L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
0.1. La storia
Il Liceo Scientifico “C. Pisacane”, situato nella parte alta del Centro Storico di Padula, è presente
nel Vallo di Diano dal 1964, ovvero da 50 anni, ed accoglie attualmente una popolazione scolastica
di più di trecento alunni provenienti dalla Scuola secondaria di primo grado di Padula e dei Comuni
limitrofi. Istituito come sezione staccata del liceo scientifico "G. Da Procida" di Salerno, nel 1972 è
diventato autonomo grazie all’aumento della popolazione studentesca, alla tipologia dell’offerta
strettamente connessa alle esigenze tecnologico-scientifiche della società contemporanea, alla
competenza e alla professionalità di tutti gli operatori della scuola. Nei suoi cinquant’anni di vita
diversi dirigenti scolastici come molti docenti si sono succeduti e tutti sono ricordati con stima ed
affetto dai tanti giovani che hanno frequentato il Liceo e che, oggi, sono validi professionisti
operanti non solo nel Vallo di Diano e nelle varie regioni italiane ma anche all’estero. Molti di loro
occupano posti apicali nei campi più diversi e rappresentano, sicuramente, il fiore all’occhiello della
vita del Liceo, a cui li lega non solo il ricordo degli anni della giovinezza ma anche il ricordo di una
comunità educante accogliente e sensibile alle problematiche dell’età evolutiva. La centralità degli
studenti nell’azione didattico-educativa unita alla serietà e alla rettitudine morale degli alunni e
delle famiglie, ha permesso a questo Liceo di conquistare nel territorio, e fuori, una qualificata
presenza ed una significativa incisività tanto da rispondere prontamente alle tendenze di sviluppo
della società e alla dinamicità dell’utenza .
Proprio per ricordare il mezzo secolo di vita del Liceo, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Liliana
Ferzola , supportata da un gruppo di docenti, ha suggerito di dar vita , avvalendosi delle moderne
tecnologie, ad un “forum”, che consenta agli ex liceali di comunicare con le nuove generazioni di
liceali creando così una continuità formativa che certamente favorirà la crescita della
consapevolezza del senso di appartenenza. Il “forum” è, ovviamente, solo il punto di partenza di
un percorso identitario, che si arricchirà , nel tempo, di altre iniziative come la costituzione di
un’associazione di vecchi e nuovi iscritti e di un albo d’onore delle eccellenze.
0.2. Gli indirizzi di studio
Gli indirizzi di studio sono due :
-
il Liceo scientifico tradizionale;
-
il Liceo delle scienze applicate, istituito nel 2011/12.
Il nuovo curriculum, introdotto dalla Riforma della Scuola Secondaria di II grado (4
febbraio 2010), è il seguente:
3
1° biennio
1°anno
C
O
R
S
O
N
O
R
M
A
L
E
2°anno
2° biennio
3°anno
4°anno
5°anno
ATTIVITA’ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI GLI STUDENTI –
ORARIO ANNUALE
LINGUA E LETTERATURAITALIANA
132
132
132
132
132
LINGUA E CULTURA LATINA
99
99
99
99
99
LINGUA E CULTURA STRANIERA
99
99
99
99
99
STORIA E GEOGRAFIA
99
99
STORIA
66
66
66
FILOSOFIA
99
99
99
MATEMATICA*
165
165
132
132
132
FISICA
66
66
99
99
99
SCIENZE NATURALI**
66
66
99
99
99
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
66
66
66
66
66
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
66
66
66
66
66
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ 33
ALTERNATIVE
33
33
33
33
Totale ore
891
990
990
990
*Con Informatica al 1° biennio
891
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
4
O
P
Z
I
O
N
E
S
C
I
E
N
Z
E
A
P
P
L
I
C
A
T
E
1° biennio
1°anno
2°anno
2° biennio
3°anno
4°anno
5°anno
ATTIVITA’ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI GLI STUDENTI – ORARIO
ANNUALE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
132
132
132
132
132
LINGUA E CULTURA STRANIERA
99
99
99
99
99
STORIA E GEOGRAFIA
99
99
STORIA
66
66
66
FILOSOFIA
66
66
66
INFORMATICA
66
66
66
66
66
MATEMATICA
165
132
132
132
132
FISICA
66
66
99
99
99
SCIENZE NATURALI*
99
132
165
165
165
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
66
66
66
66
66
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
66
66
66
66
66
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’
ALTERNATIVE
33
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
990
Lo studente sceglie, al momento dell’iscrizione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento di
religione cattolica. Tale scelta ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi
anni di corso in cui è prevista l’iscrizione d’ufficio, fermo restando, il diritto di modificarla (ultimo
comma dell’art.9.2 del nuovo Concordato).
La scuola ha l’obbligo di garantire la parità di diritti fra coloro che seguono l’insegnamento di religione
cattolica e coloro che non lo seguono. Pertanto il Collegio dei Docenti ha stabilito, per chi non si
avvale dell’insegnamento della religione cattolica, .l’alternativa della frequenza di lezioni di
rafforzamento delle competenze, tenute dai docenti con ore a disposizione .
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0.3. Il territorio
Padula è uno dei 14 Comuni del Vallo di Diano, fertile altopiano situato nella parte più meridionale
della provincia di Salerno contiguo al Cilento meridionale e confinante con la Basilicata. La città di
Padula rispecchia del tutto la realtà socio-economico-culturale del territorio del Vallo di Diano,
caratterizzata da un ricco tessuto di piccole e medie imprese artigianali, industriali e commerciali
nonché dal persistere della tradizione agricola. Il settore più significativo è quello terziario, e gli addetti
al turismo sono molto cresciuti in questi ultimi anni. Punto di forza del territorio sono, infatti, le
numerose bellezze naturali ed artistiche , che richiamano sempre più turisti . Anche le attività agricole e
artigianali si sono modernizzate in un’ottica di economia sostenibile e si sono inserite nel mercato
globale. Il territorio per la sua posizione periferica a livello provinciale e regionale ha risentito
fortemente dell’ attuale crisi economica e, infatti, come negli anni ’60, è ripresa l’emigrazione , che,
oggi, interessa soprattutto i giovani laureati. Dal punto di vista dell’utenza scolastica, il territorio si
presenta diversificato sia nelle caratteristiche socio-economiche sia nelle aspettative delle famiglie. Ne
consegue l’esigenza di una proposta formativa che si caratterizzi per:
- solidità dell’impianto culturale e dei princìpi educativi fondamentali;
- elevata capacità di interpretare i bisogni individuali degli studenti e di proporre percorsi personalizzati;
- articolazione dell’offerta formativa, in modo da proporre le più ampie opportunità di scelta.
0.4. Rapporti interistituzionali e progetti di rete
L’Istituto collabora con gli Enti Locali del proprio territorio di riferimento per specifici progetti e più in
generale per la promozione del successo formativo dei giovani.
Inoltre, l’Istituto mantiene attiva la collaborazione con altre istituzioni scolastiche attraverso la rete di
scuole e tenendo rapporti continuativi di collaborazione con le scuole secondarie di primo grado del
territorio, per l’attuazione di iniziative di raccordo, di informazione e di sensibilizzazione dei ragazzi e
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delle famiglie, per un migliore orientamento alla scelta della scuola superiore e per la prevenzione
dell’insuccesso nel primo anno.
0.5. Risorse La borsa di studio "Angelo Caggiano", istituita nel 1985, premia con una somma di €
700,00 l’ alunno del Liceo che si è particolarmente distinto negli studi ed ha riportato la massima
votazione.
1. PROGETTAZIONE EDUCATIVA
1.1. Il ruolo educativo della scuola
“All’uomo irrazionale interessa solamente avere ragione.
All’uomo razionale interessa imparare” Karl Popper
La scuola secondaria di secondo grado accompagna il ragazzo in una complessa fase di sviluppo, che lo
conduce alla costruzione della propria identità di adulto. L’adolescenza non deve essere considerata
come crisi, come patologia, ma come momento chiave della crescita, in cui si manifestano allo stato
embrionale i tratti distintivi della personalità adulta.
Il compito degli educatori è quello di valorizzare le potenzialità positive del giovane, le sue attitudini e
la sua creatività: compito, questo, reso assai arduo dalla presenza di condizionamenti e modelli sociali
potenti, seducenti e pervasivi, capaci di sollecitare comportamenti acquiescenti e di produrre personalità
facilmente condizionabili.
In tale prospettiva, la funzione educativa (che la scuola condivide prima di tutto con la famiglia, e
secondariamente con tutti coloro che istituzionalmente hanno rapporti significativi con gli studenti nella
loro fase evolutiva) riveste un ruolo fondamentale per la strutturazione di un’identità personale solida e
consapevole.
L’educazione non ha lo scopo di imporre al giovane un modello predeterminato; ha, invece, la funzione
di svilupparne le potenzialità innate e di valorizzare, nella loro irripetibile originalità, le specifiche scelte
di adattamento all’ambiente sociale che il soggetto compie nel corso del suo sviluppo adolescenziale.
In questo quadro, la funzione educativa si articola in alcuni aspetti fondamentali:
Formare la persona, come essere razionale e sociale, responsabile, eticamente consapevole, capace di
comunicare e collaborare insieme agli altri; supportarne lo sviluppo in tutti gli aspetti costitutivi
(cognitivi, affettivi, sociali, creativi, estetici, …), in modo da fornire i mezzi per attuare pienamente le
proprie peculiari potenzialità.
7
Formare il cittadino, trasmettendo il patrimonio culturale della comunità di appartenenza e
sviluppando gli atteggiamenti idonei a garantire la civile convivenza democratica:
 rispetto delle idee altrui;
 educazione alla civile convivenza (rispetto delle persone, dei luoghi, dei beni comuni,
delle regole della vita della comunità scolastica e delle leggi dello Stato;
 educazione alla responsabilità individuale ed al rispetto degli impegni assunti.
Formare il pensiero critico, per consentire allo studente di accedere ai diversi campi della produzione
culturale e utilizzare le competenze acquisite per interpretare la complessità del vivere sociale e operare
scelte consapevoli.
Pertanto gli indirizzi educativi sono i seguenti:

promuovere l’educazione e lo sviluppo globale della personalità dei discenti , attraverso
l’acquisizione dei valori formativi , propri della cultura umanistica e scientifica;

sviluppare la formazione degli allievi come cittadini responsabili, inseriti in un contesto sociale
aperto alla integrazione etnico – culturale, nel rispetto della diversità;

promuovere l’azione educativa del Liceo in relazione agli Enti operanti sul territorio ed al più
ampio contesto europeo;

promuovere flessibilità didattica e percorsi di approfondimento;

promuovere l’acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione nell’ambito
della storia e della filosofia, per il primo biennio sviluppare l’applicazione dei diritti e dei doveri
di cittadinanza all’interno della stessa vita scolastica.
1.2. Il protagonismo dello studente
L’Istituto riconosce nello studente una risorsa fondamentale, la cui valorizzazione è indispensabile per il
successo dell’azione formativa: non solo perché nella scuola il processo di apprendimento si sviluppa in
una dimensione sociale, che quindi necessita del consapevole contributo di tutti; ma soprattutto perché
lo studente, portando nella scuola i propri interessi culturali, collabora con i docenti nel mantenere
l’attività didattica più vicina ai bisogni e agli interessi dei giovani.
Il protagonismo dello studente si esprime anche nella consapevole assunzione di doveri e responsabilità.
8
1.3. La responsabilità della famiglia
La scuola riconosce il ruolo preminente della famiglia nel processo educativo ed è consapevole delle
responsabilità che gravano sui genitori e delle difficoltà che essi incontrano nell’esercitare
quotidianamente il proprio ruolo in modo autorevole.
Da tale consapevolezza derivano i seguenti princìpi di comportamento:
- la disponibilità al dialogo e al confronto, perché il rapporto tra scuola e famiglia si sviluppi su basi
sicure, su valori e princìpi educativi comuni e condivisi, sul reciproco rispetto dei ruoli;
- la costante ricerca della collaborazione, perché l’azione educativa della scuola e della famiglia si
sostengano e si rinforzino vicendevolmente;
- il sostegno alla funzione genitoriale, nei momenti di difficoltà e di crisi.
1.4. L’esercizio della funzione docente
Le finalità educative sopra descritte impegnano il docente a perseguire:
- la promozione del positivo inserimento nel gruppo, la cura delle relazioni fra i pari e della costruzione
di un rapporto insegnante-alunno fondato sulla fiducia e sulla stima reciproca;
- lo sforzo continuo di leggere e interpretare con attenzione i comportamenti dei singoli studenti: per
valorizzarne le capacità e le attitudini, ma anche per cogliere eventuali segnali di più forte disagio e di
rischio;
- l’attenzione alla persona, che si esprime in un atteggiamento di valorizzazione e di costante
disponibilità al dialogo, al confronto, alla presa in carico dei bisogni e delle difficoltà individuali;
- la responsabilizzazione: sia rispetto al proprio processo di crescita e di apprendimento, sia rispetto al
gruppo di appartenenza; questo processo non esclude l’irrogazione di sanzioni, purché siano razionali,
proporzionate, esplicitate e se possibile condivise;
- l’adozione di metodologie didattiche non passivizzanti, che attraverso l’analisi di casi e la soluzione di
problemi rendano lo studente protagonista del suo processo di apprendimento e di crescita personale;
- la collaborazione con le famiglie, allo scopo di adottare strategie comuni, condivise e adeguate ai
bisogni.
1.5. Contratto formativo
I docenti si impegnano a:
- informare studenti e genitori, con tempestività e chiarezza, in merito ai piani di lavoro, ai livelli
minimi di conoscenze richiesti e ai parametri valutativi;
- comunicare in modo regolare e tempestivo i risultati delle verifiche dello studente, e concorrendo a
fornire continuativamente ai genitori il quadro aggiornato delle valutazioni;
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- fornire aiuti e supporti in caso di difficoltà di apprendimento, secondo tempi e modalità concordati
nell’ambito del collegio dei docenti, dei dipartimenti, del consiglio di classe (corsi di recupero,
interventi di sostegno, interventi curricolari).
Agli studenti viene chiesto di impegnarsi a:
- conoscere obiettivi e finalità del corso che frequentano e gli elementi fondamentali dei piani di lavoro
delle varie discipline;
- conoscere e rispettare le disposizioni del regolamento di Istituto;
- rispettare i ruoli e le competenze specifiche di tutte le componenti della scuola (dirigente scolastico,
docenti, personale amministrativo, tecnico, ausiliario).
Ai genitori viene chiesto di impegnarsi a:
- conoscere ciò che la scuola offre e chiede;
- collaborare con la scuola, specialmente sul piano educativo;
- mantenersi aggiornati sull’attività della scuola e, in particolare, sulla frequenza e sul profitto scolastico
del proprio figlio, consultando il libretto personale, accedendo regolarmente al sito internet e alla
piattaforma telematica;
- esprimere pareri e proposte volti al miglioramento della scuola
1.6. Le attività di orientamento
La particolare delicatezza del momento di scelta della scuola superiore postula la necessità di azioni di
informazione e orientamento intese a:
- assicurare alle famiglie e agli alunni delle classi terze medie la più ampia informazione sulle attività e
sul piano dell’offerta formativa, in appositi incontri presso la sede dell’Istituto ( open day) e presso le
scuole medie;
- sostenere, nel corso del primo anno, la motivazione allo studio e il processo di ambientamento nella
scuola superiore, e - ove si riveli necessario un cambiamento di indirizzo di studio – assicurare allo
studente e alla famiglia la dovuta assistenza nel processo di ri-orientamento.
Per gli alunni delle classi iniziali è prevista, pertanto, all’inizio dell’anno una fase di accoglienza che si
propone come obiettivi:
•
dare informazioni agli iscritti e alle loro famiglie, sin dal primo giorno di scuola, su figure di
riferimento, regole, luoghi, offerta formativa;
•
aiutare gli studenti in difficoltà di inserimento;
•
attuare iniziative socializzanti;
•
pianificare gli interventi di recupero;
•
creare all’interno delle classi un clima fondato sul rispetto delle persone e delle diversità;
10
Nei primi giorni di lezione vengono proposte, nelle prime classi, prove d’ingresso con valore
puramente diagnostico;
L’accoglienza non è soltanto un intervento episodico ed iniziale, ma si sviluppa nell’arco dei cinque
anni con l’obiettivo di favorire l’inserimento di tutti gli studenti e di seguire la crescita degli alunni,
aiutandoli a costruire e definire interessi e attitudini, ad operare scelte consapevoli anche in vista
dell’orientamento universitario. Al termine del corso di studi, nelle classi quinte, l’Istituto assicura ,
inoltre, l’orientamento alla scelta della facoltà universitaria sia attraverso l’ informazione sia
accompagnando gli studenti alle giornate di orientamento organizzate dagli Atenei.
L’integrazione degli alunni diversamente abili e la prevenzione del fenomeno della dispersione rientrano
nel progetto accoglienza.
1.7. Gli studenti disabili
L’Istituto considera l’inserimento degli alunni disabili come importante opportunità di formazione per
tutti gli studenti, oltre che come occasione di crescita professionale dei docenti.
La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento sono definite nei piani educativi
individualizzati elaborati dai consigli di classe, d’intesa con le famiglie interessate, in funzione delle
risorse disponibili e con l’obiettivo della massima integrazione possibile. A tal fine, l’Istituto ricerca la
collaborazione di altri enti di formazione specializzati per la realizzazione di progetti integrati, articolati
in funzione dei bisogni specifici del singolo alunno, con lo scopo di migliorare l’autonomia personale e
sociale, l’autostima e la comunicazione, facendo acquisire gradualmente agli studenti fiducia nelle
proprie capacità.
1.8. Gli Studenti con bisogni educativi speciali
Poiché il principio della personalizzazione dell’intervento formativo è da tempo un elemento
caratterizzante dell’azione educativa dell’Istituto, esso si riconosce appieno nelle politiche di inclusione
promosse dalle direttive ministeriali e in tale ottica assicura percorsi personalizzati agli Studenti con
bisogni educativi speciali, ai fini della piena valorizzazione delle loro competenze.
Agli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento vengono assicurati tutti gli strumenti e gli ausili
disponibili, in ossequio alle indicazioni contenute nella normativa specifica vigente in materia.
Per ogni studente con disturbi specifici di apprendimento viene stilato un piano didattico personalizzato
(P.D.P.), finalizzato a consentire l’attivazione delle indispensabili sinergie tra la scuola, la famiglia e lo
studente stesso, in modo che tutti questi protagonisti possano lavorare per il raggiungimento di obiettivi
comuni e condivisi.
Un piano personalizzato di intervento viene elaborato dal consiglio di classe anche per gli studenti che
presentano, per condizioni personali a carattere temporaneo o permanente, particolari bisogni educativi
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a cui è necessario rispondere con interventi mirati e specializzati e con strategie didattiche appropriate,
anche dove non ricorrono specifiche tutele legislative.
Questa specifica attività dei consigli di classe è monitorata dal dirigente scolastico e da un apposito
gruppo di lavoro per l’integrazione (G.L.I.), formato da docenti curricolari e di sostegno.
1.9. Intercultura
L’Istituto riconosce il valore formativo delle esperienze di ospitalità e mobilità studentesca
internazionale. L’Educazione interculturale è un valore che presiede ed orienta il processo educativo nel
segno dell’autoformazione e della conoscenza, della tolleranza e della interazione tra le culture. Pertanto
la nostra scuola, in collaborazione con Intercultura, organizzazione posta sotto la tutela del Ministero
degli Affari Esteri, promuove :
l’ospitalità di studenti stranieri, facilitandone l’inserimento attraverso programmi di studio
individualizzati e varie attività elaborati dal docente tutor e dal consiglio di classe;
la mobilità studentesca che solitamente prevede
la permanenza all’estero dello studente per un
trimestre o un semestre o per un intero anno scolastico; impegna, pertanto, i docenti a fornire la
necessaria collaborazione allo studente per agevolarne il rientro nel proprio corso di studi al termine
dell’esperienza svolta all’estero, fornendo indicazioni di lavoro per la preparazione del colloquio di
riammissione, in cui il consiglio di classe, nel rispetto della normativa vigente deve:
a) verificare e valorizzare il curriculum degli studi seguiti nella scuola straniera, attraverso
l’acquisizione di ogni informazione utile a un positivo reinserimento;
b) accertare, per le materie non comprese nel piano di studi seguito all’estero, la presenza delle
conoscenze e delle competenze essenziali, necessarie per seguire l’attività didattica della classe
successiva;
c) attribuire allo studente, sulla base degli accertamenti di cui sopra, la votazione in tutte le discipline e,
conseguentemente, il punteggio di credito scolastico relativo all’anno trascorso all’estero.
2. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
2.1. Obiettivi didattici generali comuni
Al fine di formare personalità autonome capaci di proporsi consapevolmente e
responsabilmente di fronte alla complessità del reale e di acquisire criticamente
informazioni e metodologie che consentano sia di proseguire positivamente gli studi
universitari sia di
inserirsi nel mondo del lavoro, il Liceo Scientifico si propone
il
raggiungimento, al termine degli studi, dei seguenti obiettivi:
12

promuovere nello studente la consapevolezza dei processi cognitivi in atto nell’azione didattica
quotidiana;

stimolare la curiosità dello studente per favorire la progressiva definizione di un progetto di sé
offrendo costante sostegno alla motivazione;

sviluppare le capacità di autovalutazione in ordine alle abilità acquisite e da acquisire;

maturare nelle coscienze il senso dello Stato e della Legalità.
La continuità educativa prevista dall’autonomia scolastica e dalle riforme introdotte potrà realizzarsi
attraverso:

il raccordo tra i diversi livelli di scolarità;

il coordinamento tra il percorso formativo precedente e quello da iniziare;

l’adozione di criteri uniformi nella formazione delle classi.
Nella costruzione del piano di lavoro, ogni docente deve rispettare i nuclei tematici imprescindibili
previsti dalle Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento( OSA) del
Liceo Scientifico e del Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate .
Tali indicazioni, non dettano alcun modello didattico – pedagogico; la libertà del docente si esplica
non solo nell’arricchimento di quanto previsto dalle Indicazioni, in ragione del percorso che riterrà
più proficuo, ma anche nella scelta delle strategie e delle metodologie adeguate alle classi e ai
singoli studenti per garantire il successo formativo.
3. OBBLIGO DI ISTRUZIONE – PROGETTAZIONE CURRICOLARE NEL BIENNIO
3.1 Il quadro normativo
L’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ha portato a dieci anni la durata
dell’istruzione obbligatoria. Questa è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di
scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il
diciottesimo anno di età. L’articolo di legge sopra richiamato ha trovato attuazione nel Decreto
Ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 e nel documento tecnico allegato al decreto stesso.
Ai sensi del Decreto Ministeriale 27 gennaio 2010, n. 9, i consigli di classe rilasciano allo studente che
ha assolto all’obbligo di istruzione la certificazione delle competenze acquisite nel percorso formativo
del primo biennio in relazione alle competenze di base da acquisire al termine dell’istruzione
obbligatoria . Le “competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione” sono relative agli “assi”
culturali:
- dei linguaggi;
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- matematico;
- scientifico-tecnologico;
- storico-sociale.
Alla luce della normativa sopra citata, il collegio dei docenti ha provveduto a ridefinire gli obiettivi
formativi del primo biennio in relazione alle competenze di base da acquisire al termine dell’istruzione
obbligatoria. Da questa prima elaborazione del gruppo di lavoro è scaturita la seguente progettazione
formativa.
3.2 COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
PRIMO BIENNIO
OBIETTIVI
IMPARARE AD IMPARARE
DESCRITTORI
a) Organizzare il proprio apprendimento per
acquisire un proprio metodo di lavoro.
PROGETTARE
a) Utilizzare le conoscenze apprese per
stabilire obiettivi significativi, realistici e
prioritari
b) Valutare vincoli e
possibilità esistenti,
verificando i risultati raggiunti
COMUNICARE
a) Comprendere messaggi di genere diverso (
quotidiano, tecnico - scientifico) e di
diversa complessità
b) Saper
rappresentare
eventi,
fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure
c) Saper
utilizzare
verbale,
linguaggi
matematico,
specifici
(
scientifico,
simbolico) per comunicare conoscenze
disciplinari
mediante diversi supporti (
cartacei, informatici e multimediali)
14
a) Individuare e rappresentare, collegamenti e
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
relazioni tra fenomeni, eventi
E
e concetti
diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
RELAZIONI
disciplinari.
b) Saper distinguere diritti e doveri
c) Rispettare le regole della collettività
d) Conoscere i ruoli e le funzioni delle
Istituzioni
COLLABORARE E PARTECIPARE
a) Interagire in gruppo,valorizzando le proprie
e
le
altrui
capacità,
gestendo
le
conflittualità
e)
contribuire all’apprendimento comune e
alla
realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri
3.3 OBIETTIVI SPECIFICI E CURRICOLI DEI SINGOLI CORSI DI STUDIO
Le programmazioni dei curricula delle singole discipline, predisposte dai dipartimenti disciplinari in cui
si articola il collegio dei docenti, fanno riferimento ai profili dello studente e ai quadri delle competenze
contenuti nel PECUP nonché alle seguenti “competenze-chiave” di cittadinanza, individuate, in
coerenza con le indicazioni dell’Unione Europea, quali requisiti fondamentali per l’apprendimento
permanente e per la cittadinanza attiva:
- imparare ad imparare;
- progettare;
- comunicare;
- collaborare e partecipare;
- agire in modo autonomo e responsabile;
- risolvere problemi;
- individuare collegamenti e relazioni;
- acquisire ed interpretare l’informazione;
Sulla base di tali indicazioni , si individuano gli obiettivi formativi organizzati nel modo seguente :
15
SECONDO BIENNIO
COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
OBIETTIVI
DESCRITTORI
a) Saper selezionare le informazioni
b) saper schematizzare le conoscenze
c) Saper collegare conoscenze nuove e pregresse dello stesso
ambito disciplinare
d) Saper collegare conoscenze di ambiti disciplinari diversi
e) Saper individuare affinità e differenze
IMPARARE
AD f) Saper riconoscere la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro
IMPARARE
natura probabilistica
g) Saper rappresentarli con argomentazioni coerenti
h) Saper trasferire le conoscenze acquisite in contesti nuovi
i) Saper utilizzare nel ragionamento le procedure deduttive ed
induttive
j) Saper utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività
di studio
a) Saper decodificare testi di media difficoltà
b) Saper produrre argomentazioni coerenti e corrette in forma
IMPARARE
COMUNICARE
A
orale ed in forma scritta
c) Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia
specifica di ogni disciplina
d) Saper sostenere una tesi ed esprimere valutazioni
IMPARARE A
RISOLVERE PROBLEMI
a) Affrontare situazioni problematiche
b) Costruire e verificare ipotesi
c) Individuare fonti e risorse adeguate
d) Raccogliere e valutare dati
e) Proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle
diverse discipline,secondo il tipo di problema
16
IMPARARE
AD
ESSERE
CITTADINI
a) Conoscere i principi fondamentali della Costituzione
b) Saper distinguere diritti e doveri
c) Rispettare le regole della collettività
Rispetto di sé
d) Conoscere i ruoli e le funzioni delle Istituzioni
Rispetto degli altri
e) Rispettare la diversità
Rispetto dell’ambiente
f) Esercitare responsabilmente la propria libertà di espressione
e di giudizio
Partecipare in modo consapevole alla vita della collettività
Quinto anno
COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
OBIETTIVI
DESCRITTORI
a) aver acquisito un metodo di studio
autonomo e flessibile;
Padronanza del metodo di studio
b) aver raggiunto la consapevolezza
della diversità dei metodi utilizzati e
della loro affidabilità;
c) saper
effettuare
gli
opportuni
collegamenti tra metodi e contenuti
delle diverse discipline;
a) Saper sostenere una propria tesi ,saper
ascoltare e valutare in modo critico;
Padronanza logico-argomentativa
b) abituarsi
al
ragionamento
rigore
logico
nel
,nell’identificazione
dei
problemi e delle possibili soluzioni;
c) abituarsi alla lettura e decodifica delle
varie forme di interpretazione
a) padroneggiare la lingua italiana
nella
comunicazione orale e scritta ,da quella
semplice a quella più articolata e nella
Padronanza linguistico-comunicativa
capacità di lettura ;
b) saper
utilizzare
le
tecnologie
17
dell’informazione e della comunicazione
c) saper considerare come forma di cultura
anche l’uso dei mezzi espressivi come il
teatro,la musica e le arti visive
a) consapevolezza dei diritti e dei doveri e
dell’essere cittadino
b) Conoscere i principi fondamentali della
Costituzione
Essere cittadino attivo e responsabile
c) Collocare l’esperienza personale in un
sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione
d) Rispettare i ruoli e le funzioni delle
Istituzioni
e) Rispettare e valorizzare la diversità
f) Esercitare responsabilmente la propria
libertà di espressione e di giudizio
g) Partecipare in modo consapevole alla vita
della collettività
3.4 Progettazione extracurriculare
Le attività extracurricolari sono proposte agli studenti allo scopo di
offrire
opportunità di
consolidamento della formazione e di ampliamento dell’ orizzonte culturale, con riferimento ad attività
formative e aree disciplinari non previste dal normale corso di studi;
Le attività extracurricolari si svolgono in orario pomeridiano ed hanno carattere opzionale ; esse
rivestono funzioni di sviluppo e arricchimento culturale e sono istituite per valorizzare le attitudini e gli
interessi degli studenti. La scuola promuove numerose attività progettuali; tali attività sono di varia
natura ed hanno il fine di rendere la scuola un luogo di esperienze culturali importanti anche oltre il
momento istituzionale, per favorire nuovi saperi e una formazione continua .
Il Liceo Scientifico “C. Pisacane“ è “Centro AIKA“ per il conseguimento della ECDL. Il servizio è
offerto agli alunni e a soggetti esterni.
I progetti per il corrente anno scolastico 2014/15 sono allegati .
18
3.5 Metodologie di intervento didattico
 L’alunno, in ogni situazione scolastica è sempre coinvolto emotivamente e socialmente. Il suo
benessere può essere assicurato da un atteggiamento di disponibilità e di ascolto da parte dei
docenti e da un clima scolastico positivo.
 Le metodologie didattiche sono individuate dai docenti coerentemente, quindi, con le esigenze
dei singoli contesti di apprendimento (età degli studenti, caratteristiche dei gruppi di lavoro,
obiettivi didattici da raggiungere), avvalendosi liberamente dei sussidi didattici, dei laboratori,
delle strumentazioni e degli spazi della scuola.
 Nell’effettuare tali scelte i docenti si attengono ai seguenti criteri generali:
 coinvolgimento dello studente, che per quanto possibile deve sentirsi soggetto protagonista
attivo del proprio processo di apprendimento
 gradualità dell’apprendimento secondo criteri tassonomici;
 utilizzo frequente del problem-solving.
 sviluppo delle abilità e acquisizione di un metodo di studio;
 interdisciplinarità;
 personalizzazione dei percorsi di apprendimento e del rapporto studente/docente
3.6 Criteri di verifica e valutazione
La
valutazione
didattica,
insegnamento/apprendimento,
parte
consente
fondamentale
di
verificare
il
del
livello
processo
e
la
di
qualità
dell’apprendimento, lo scarto tra risultati attesi e risultati conseguiti e di intraprendere
strategie per il miglioramento del processo di insegnamento.
Concorrono alla valutazione due specie di elementi:
 le conoscenze, competenze e capacità dello studente;
 l’impegno .
Le conoscenze, le competenze e le capacità sono accertate attraverso prove di verifica di vario
genere ed in base ai seguenti parametri valutativi:
 conoscenza dei contenuti disciplinari;
 competenze linguistiche;
19
 competenze applicative;
 capacità di cogliere i dati essenziali;
 capacità di rielaborare autonomamente dati e conoscenze;
 capacità di rielaborazione critica.
Per la valutazione dell’impegno sono considerati i seguenti elementi:
 attenzione, interesse, partecipazione, costanza e continuità nello studio;
 volontà e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi;
 puntualità e rispetto degli impegni.
Il collegio dei docenti ha deliberato le norme e i criteri per la valutazione intermedia e finale, per
l’assegnazione e il recupero dei debiti formativi, per l’attribuzione del credito scolastico e la
valutazione dei crediti formativi, nonché per la valutazione del comportamento.
Norme e criteri sono riportati nel regolamento di istituto.
La valutazione, con rilascio della pagella scolastica, ha cadenza quadrimestrale; nel corso del
singolo quadrimestre, l’informazione sull’andamento didattico dell’alunno è assicurata attraverso la
comunicazione degli esiti delle verifiche e attraverso gli incontri scuola-famiglia.
Il processo di valutazione si ispira ai seguenti princìpi di comportamento:
 responsabilizzazione dello studente;
 trasparenza della valutazione;
 tempestività della comunicazione degli esiti delle prove.
Nei casi in cui il profitto è insoddisfacente, il consiglio di classe delibera idonee iniziative di
recupero e sostegno in orario curricolare e, compatibilmente con le disponibilità di fondi, corsi in
orario pomeridiano, nonché corsi estivi destinati agli alunni cui sono stati assegnati debiti formativi
nello scrutinio finale.
A fine quadrimestre e a fine anno scolastico, il consiglio di classe procede allo scrutinio .
La valutazione finale, come quella intermedia, tiene conto :
 dei risultati delle verifiche ( sommative);
 dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza;
 dell’ assiduità nella frequenza scolastica;
 della partecipazione alle attività didattiche;
 dell’impegno nello studio individuale;metodo di studio;
20
Nello scrutinio finale, il Consiglio di Classe delibera l’ammissione alla classe successiva, se lo studente
ha conseguito una votazione di almeno 6/10 in tutte le discipline.
Qualora ciò non si verifichi, ma il numero delle insufficienze sia limitato e le carenze riscontrate non
gravi, il consiglio di classe procede alla sospensione della formulazione del giudizio finale sullo
studente e gli attribuisce il “debito formativo” nelle materie in cui si riscontrano carenze.
I corsi di recupero se effettuati devono essere obbligatoriamente frequentati dagli studenti che hanno
contratto debiti formativi, a meno che i genitori dichiarino per iscritto che intendono provvedere in
proprio e sotto la loro responsabilità.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 6, del Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122,
tali debiti formativi dovranno essere obbligatoriamente recuperati prima dell’inizio delle lezioni
dell’anno scolastico successivo, superando apposite prove di verifica.
Per quanto riguarda i crediti formativi, essi sono tenuti nella dovuta considerazione ai fini della
valutazione dello studente e dell’attribuzione del credito scolastico quando sono formalmente
documentati e se le esperienze extrascolastiche risultano congruenti con gli obiettivi formativi ed
educativi propri dell’indirizzo di studio frequentato.
Si ricorda che :
 Il credito formativo è attribuito solo all’interno della banda di appartenenza del credito
scolastico;
 i titoli maturati sono validi una sola volta nel corso del triennio;
 la partecipazione ai progetti POF è valida solo nell’anno scolastico in corso 2014/15.
3.7 Il credito scolastico, a partire dalla classe terza, è assegnato in sede di scrutinio finale in base alla
media dei voti, nel rispetto dei parametri stabiliti dal regolamento ministeriale e dei criteri stabiliti dal
collegio dei docenti e riportati nel regolamento d’istituto.
21
La tabella ministeriale (D.M. n.99/2009) è la seguente:
Media dei voti
Punti credito scolastico
M
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7< M ≤ 8
5-6
5-6
6-7
8<M≤ 9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico
(la meda pari e superiore a 0,5 si arrotonda per eccesso). Il riconoscimento di eventuali crediti formativi
da parte del Consiglio di Classe non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di
oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Il credito maturato nel triennio contribuisce a determinare il punteggio dell’Esame di Stato alla fine del
corso di studi. Il credito scolastico da attribuire, nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella
tabella sopra riportata, è espresso in numero intero e tiene in considerazione oltre alla media dei voti
conseguita in sede di scrutinio finale, anche dei criteri fissati in Collegio e riportati nel Regolamento.
3.8 Criteri per la valutazione del comportamento
Il voto di condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe sulla base dei seguenti indicatori:
a. rispetto degli altri e dell’ambiente;
b. rispetto delle regole;
c.
partecipazione alle attività di classe e di Istituto;
d. Frequenza
22
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Scala
LIVELLI
INDICATORI
punteg
gi

Comportamento
irreprensibile
a) Rispetta gli altri e i
loro diritti,
le diversità, l’identità
1.
Comportamento
assegnato
e
10
responsabile

Voto
e 9
irreprensibile
collaborativo

Assenza di richiami verbali e/o note
scritte
e la dignità dei ruoli
_______
7
Rispetto

Presenza di richiami verbali
degli altri e

Presenza di richiami verbali , note
dell’ambien
8
6
scritte e sospensioni (max 3 giorni)
te

Presenza
di
note
scritte
e/o 5
sospensioni superiori a 3 gg.
23

Comportamento
10
irreprensibile
e
irreprensibile
e 9
responsabile

Comportamento
collaborativo
b) rispetta gli ambienti,
le
strutture
materiali
e
i

scritte
della
scuola
Assenza di richiami verbali e/o note
_______
7

Presenza di richiami verbali

Presenza di richiami verbali , note
scritte e sospensioni (max 3 giorni)

Presenza
di
note
scritte
6
e/o
sospensioni superiori a 3 gg.

8
Comportamento
5
irreprensibile
e 10
irreprensibile
e
responsabile

Comportamento
9
collaborativo
2.
c) osserva il regolamento
Rispetto
dell’Istituto
delle
disposizioni vigenti nella
regole
e

le
scuola.
Assenza di richiami verbali e/o note
scritte
8

Presenza di richiami verbali
7

Presenza di richiami verbali , note 6
scritte e sospensioni (max 3 giorni)

Presenza
di
note
scritte
e/o
5
sospensioni superiori a 3 gg.
3.
d) segue con attenzione
Partecipazi le
one
attività
proposte

didattiche
alle curriculari
di extracurriculari
classe e di Istituto
irreprensibile
e 10
irreprensibile
e
responsabile
ed
e

Comportamento
collaborativo
classe e di partecipa alle attività di
Istituto
Comportamento
______

_______
9
Assenza di richiami verbali e/o note
24
scritte
8

Presenza di richiami verbali
7

Presenza di richiami verbali , note 6
scritte e sospensioni (max 3 giorni)

Presenza
di
note
scritte
e/o
sospensioni superiori a 3 gg.
Esemplare :
<25
ore a quadrimestre di
assenze; meno di 5 tra ritardi e uscite
5
10
anticipate
Assidua :
< 40
ore a quadrimestre di 9
assenze; meno di 8 tra ritardi e uscite
anticipate
a) Assenze,,
4.
fatte
salve le deroghe
Regolare :
< 50 ore a quadrimestre; meno
8
di 15 tra ritardi e uscite anticipate
_______
Generalmente regolare:
Frequenza
b) ritardi
e/o
uscite anticipate
< 65 ore a 7
quadrimestre; meno di 20 tra ritardi ed uscite
anticipate
Discontinua <
80 ore di assenza a
quadrimestre; più di 20 tra ritardi ed uscite 6
anticipate
Sporadica
quadrimestre.
> 100 ore di assenza a
5
25
4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
4.1 Princìpi generali di organizzazione
La scuola deve esprimere efficienza nell’organizzazione e nell’erogazione del servizio, ma non può
adottare un’organizzazione fortemente gerarchizzata, in quanto:
- devono essere assicurati gli spazi di partecipazione delle diverse componenti: e se si vuole che tale
partecipazione non sia meramente formale devono essere assicurati non solo i momenti di discussione,
ma anche ambiti di effettiva autonomia decisionale;
- devono essere valorizzati, attraverso la distribuzione dei compiti e delle responsabilità, l’iniziativa e le
competenze degli operatori, e in particolar modo dei docenti, il cui compito non è soltanto trasmettere
conoscenze, ma anche proporre, sperimentare, innovare;
- la complessità dell’organizzazione non può essere gestita senza il contributo e l’assunzione di
responsabilità di più soggetti;
- la presenza di più ordini di studio assai diversi fra loro e dislocati in edifici distanti tra loro, impone la
necessità di conferire ampie deleghe a collaboratori di adeguata esperienza e alta competenza specifica.
Pertanto, l’organigramma sotto riportato pone la dirigenza e gli organismi partecipativi su un piano di
corresponsabilità e adotta una logica di staff.
Le linee gerarchiche sono salvaguardate per quanto è necessario all’efficienza del servizio.
4.2 ORGANIGRAMMA LICEO
DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Ferzola Liliana
I COLLABORATORE DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa Di Gruccio Elsa
FUNZIONI STRUMENTALI :proff.Gallo Maria Carla, Larocca Maria Teresa,De Simone Antonio,
Pessolano Carmela
REFERENTE INVALSI : prof.ssa Setaro Carmela
REFERENTE EDUCAZIONE STRADALE: prof. De Simone Antonio
REFERENTE P.O.N.:prof.ssa Setaro Carmela
COMMISSIONE POF :Proff. Calvanese Silvana,
Garrisi Rosalba, La Rocca Maria Teresa,
Rotunno Adriana, Pessolano Carmela, Maresca Liccione Katia (BES)
REFERENTE POF: prof.ssa Rotunno Adriana
26
RESPONSABILI LABORATORI
LABORATORI
RESPONSABILI
INFORMATICA
DI GRUCCIO ELSA
LINGUE
CALVANESE SILVANA
FISICA
SAMELA VITO
SCIENZE
BABINO SAVERIA
PALESTRA
LISA GERARDO
RESPONSABILE SICUREZZA: ing.Germino Felice Antonio
GRUPPO GLHI/ GLHO/ BES/DSA :Proff. Pessolano Carmela, Maresca Liccione Katia (BES)
Rotunno Adriana, Tepedino Angela
COORDINATORE : Prof.ssa Pessolano Carmela
COORDINATORI /SEGRETARI
CLASSI
COORDINATORE
SEGRETARI O
1A
BABINO SAVERIA
SETARO CARMELA
2A
SETARO CARMELA
BABINO SAVERIA
3A
DE SIMONE ANTONIO
GALLO MARIA C.
4A
CANCRO ANNA M.
TEPEDINO ANGELA
5A
GALLO MARIA C.
LISA GERARDO
1B
TEPEDINO ANGELA
LA ROCCA MARIA T.
2B
SOLDOVIERI FRANCESCA
CALVANESE
3B
GARRISI ROSALBA
DI GRUCCIO ROSARIA
4B
CALVANESE SILVANA
GARRISI ROSALBA
27
5B
LA ROCCA MARIA T.
DE SIMONE ANTONIO
1C
CRISCUOLI GEMMA
SOLDOVIERI FRANCESCA
2C
SAMELA VITO
CARRANO ROSA
4C
CARRANO ROSA
SAMELA VITO
5C
PESSOLANO CARMELA
PANZELLA ELIANA
SEGRETARI COLLEGI
Collegio unitario
Di Gruccio Elsa
Collegio Liceo
Di Gruccio Elsa
COMMISSIONE ELETTORALE :prof.sse Setaro Carmela, Di Gruccio Elsa
ORGANO DI GARANZIA
Docenti
CARRANO ROSA
GALLO MARIA CARLA
Personale ATA
TREZZA CARMELA
Alunni
IGNOTO BRIGITTA
Genitori
SETARO ANTONIO
TUTOR DOCENTI NEOIMMESSI IN RUOLO
Docente da valutare
Tutor
MARESCA LICCIONE KATIA
PESSOLANO CARMELA
DOC.SOSTEGNO
28
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI TITOLARI
MEMBRI SUPPLENTI
DI GRUCCIO ELSA
BABINO SAVERIA
CARRANO ROSA
DI GRUCCIO ROSARIA
SOSTITUZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO PER FERIE,ESAMI, MALATTIA
:prof.ssa Di Gruccio Elsa
5. CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi, redatta e adottata dal Commissario insieme al regolamento di istituto, in conformità
allo schema contenuto nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995,
evidenzia i princìpi fondamentali e costitutivi del rapporto di servizio che si instaura tra la scuola e la
famiglia all’atto dell’iscrizione.
La carta dei servizi contiene inoltre le modalità di attuazione dei princìpi di imparzialità, trasparenza,
partecipazione ai quali tutti gli operatori della scuola si devono conformare nell’esercizio della propria
attività didattica o amministrativa.
6. CALENDARIO SCOLASTICO
L’Istituto adotta il calendario scolastico deliberato dalla Giunta Regionale della Campania, con gli
adattamenti deliberati dal Collegio dei Docenti.
Nell’anno scolastico 2014/2015 le lezioni hanno inizio il 15 settembre 2014 e terminano il 10 giugno
2015.
Oltre che nelle domeniche, le lezioni sono sospese:
lunedì 29 settembre 2014( festa del Santo Patrono)
sabato 4 ottobre 2014
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
dal 22 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015 (vacanze natalizie);
29
lunedì 16 febbraio 2015 ( interfestivo);
dal 2 al 7 aprile 2015 (vacanze pasquali);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 maggio 2015 (interfestivo);
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
7. RAPPOTI SCUOLA-FAMIGLIA
Incontri scuola-famiglia a dicembre 2014 e ad aprile 2015 e incontri individuali concordati con i
genitori che ne fanno richiesta per promuovere la collaborazione consapevole dei genitori al successo
scolastico dell’alunno.
8. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
I servizi di supporto sono organizzati dal direttore dei servizi generali e amministrativi, sulla base delle
direttive del dirigente scolastico.
Nell’adozione dei relativi provvedimenti organizzativi, si tiene conto dei seguenti princìpi fondamentali:
- assicurare un orario apertura dell’istituto adeguato alle esigenze delle attività curricolari ed
extracurricolari previste dal Piano dell’offerta formativa;
- garantire buoni livelli di efficienza dei servizi di pulizia e di vigilanza;
- consentire a studenti e genitori un agevole accesso ai servizi e agli uffici.
9. ELABORAZIONE, APPROVAZIONE E ADOZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
9.1 Elaborazione
Il presente Piano dell’offerta formativa è stato elaborato da un’apposita commissione di studio, che
opera su mandato del collegio dei docenti e nella sua attività tiene conto delle proposte e dei
suggerimenti provenienti da tutte le componenti scolastiche.
9.2 Approvazione
Il presente Piano dell’offerta formativa è stato esaminato, discusso e approvato dal collegio dei docenti
nella riunione del 12/12/2014, con deliberazione n. 3, con presa d’atto del Commissario.
9.3 Monitoraggio, verifica, valutazione
La ricerca della qualità e dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse richiede un’azione continua di
monitoraggio e di controllo, i cui principali strumenti sono:
30
- l’analisi di dati e indicatori (quali ad esempio l’andamento delle iscrizioni, le percentuali d’insuccesso,
il numero dei debiti formativi nelle singole materie e il loro recupero, il numero dei partecipanti alle
iniziative extracurricolari)
la somministrazione di questionari mirati agli utenti diretti (studenti) e indiretti (famiglie), volti a
rilevare la customer satisfaction, o a individuare nuovi bisogni e a verificare la fattibilità di nuove
proposte e di nuovi progetti;
- la valutazione collegiale dei dati risultanti dalle azioni di verifica e monitoraggio, per la definizione di
nuovi obiettivi e modalità di lavoro.
9.4Modalità di revisione e modifica del Piano
Sulla base degli esiti dell’attività di monitoraggio, verifica e valutazione, il collegio dei docenti rielabora
annualmente il Piano dell’offerta formativa, sulla base delle proposte della commissione di studio, e lo
sottopone al consiglio di istituto per la nuova adozione.
Piano dell’Offerta Formativa - testo adottato il 12/12/2014
La Dirigente Scolastica
Pof.ssa Liliana Ferzola
Padula 12/12/2014
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Piano dell`Offerta Formativa – A.S. 2014/2015